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SMART CITY

Una città intelligente è una città che si basa su sistemi efficienti applicati alle sue infrastrutture. Attraverso
l’innovazione tecnologica si possono sviluppare progetti che:

1. migliorano le funzioni amministrative e di governo,


2. raccolgono strumenti di democrazia digitale,
3. pianificano l’uso del territorio nelle città,
4. ottimizzano la distribuzione dell’energia,
5. organizzano meglio la circolazione dei veicoli,
6. gestiscono la produzione di inquinamento,
7. riducono i consumi domestici,

1. E-Goverment
L’e-government si interessa delle funzioni amministrative e di governo che riguardano tanto le istituzioni
quanto le pubbliche amministrazioni; l’utilizzo di tecnologie digitali, internet in particolare, rendono più
efficienti e potenzialmente trasparenti tali funzioni.
La governance di Internet è un fattore determinante per far funzionare il sistema democraticamente. Il
termine e-governance viene a volte utilizzato, soprattutto negli USA, quando si parla di processo di
informatizzazione della PA e della razionalizzazione di processi e servizi.

2. E-Democracy
L’E-democracy raccoglie tutti gli strumenti di “democrazia digitale”, comprese le pratiche deliberative e le
forme di I-voting. Consente il passaggio da una democrazia in cui la partecipazione politica si concretizza e
si esaurisce con le elezioni politiche, a una democrazia partecipata e capace di impegnare i cittadini. Va
detto che una corretta applicazione delle forme di E-government può contribuire a implementare e
promuovere forme di democrazia digitale.
L’E-democracy fornisce canali di comunicazione, scambio e partecipazione a soggetti che si attivano in
modo volontario e spontaneo, è un processo orizzontale che dovrebbe favorire l’adozione di forme di
deliberazione e partecipazione.

3. Urban Planning
La pianificazione urbana è una disciplina che cerca di migliorare il benessere degli individui e delle loro
comunità attraverso lo sviluppo di città più eque, sane, efficienti e attraenti per le generazioni presenti e
future. Essa comporta la creazione di piani di utilizzo del territorio, nonché la loro revisione, approvazione e
modifica.
I pianificatori urbani e urbanistici sono specializzati nell’uso del territorio. Creano piani e programmi per l’uso
del territorio e delle strutture pubbliche come scuole e biblioteche nelle loro città e contee. Si concentrano
sulla comprensione del fenomeno urbano, al fine di ottimizzarne l’uso e raggiungere uno sviluppo
sostenibile, attraverso una gestione pubblica e privata.

4. Efficienza energetica
Esistono progetti di Smart City basati sull’efficienza nella generazione, distribuzione e consumo di energia.
Le città pensate in questo modo sono in grado di ridurre drasticamente la spesa energetica, palpabile non
solo dal punto di vista della popolazione in generale, ma più capillarmente, anche nelle famiglie.
Le città intelligenti si prendono cura dell’ambiente investendo in sistemi che ottimizzano i consumi energetici,
in creazione di spazi verdi, in promozione dell’auto elettrica e delle energie rinnovabili. Questo approccio ha
indirettamente un impatto positivo sulla salute delle persone e sull’economia della popolazione.

5. Mobilità
Il miglioramento dei trasporti, dei flussi di passeggeri e del traffico stradale sono alcuni dei principali obiettivi
delle città intelligenti. Le iniziative in questo senso si concentrano sul miglioramento del traffico veicolare, in
particolare si parla di mobilità multimodale (o intermodale), cioè la capacità di definire una destinazione e
calcolare i mezzi di trasporto migliori per raggiungerla.
6. Inquinamento
La pianificazione di una città intelligente mette il benessere dei propri cittadini al centro. Si raggiungere
questo obiettivo mettendo in campo idee per migliorare la gestione dell’acqua, aumentando il numero di
spazi aperti vivibili, raccogliendo i rifiuti in modo più organizzato, limitando al massimo il consumo di
combustibili fossili, progettando l’eliminazione della plastica non riciclabile.

7. Consumi domestici
L’intelligenza delle città deve partire dai cittadini che devono essere messi in condizione di adottare tutte le
buone pratiche necessarie allo sviluppo delle Smart City. Le famiglie devono poter godere della raccolta
differenziata, di edifici a basso impatto energetico, più in generale di tutti gli strumenti in grado di limitare
significativamente i consumi domestici.

Il concetto di Smart City è quindi la somma di tutte le iniziative volte a migliorare l’efficienza delle
infrastrutture delle città per renderle sostenibili. Sempre più centri urbani scommettono su questo
modello che mira a rendere la vita più confortevole per i loro vicini. Alcune città sono più avanzate di altre in
questo senso, ma la direzione da prendere è finalmente chiara, non resta che seguirla.

Parigi: il futuro è quello di una Smart city


completamente GREEN
L'architetto belga Vincent Callebaut ha presentato il progetto "2050 Paris Smart City", studiato per trasformare la capitale francese in una Smart city, dotata di impianti volti
alla produzione di energie pulite, di fattorie urbane e di un numero maggiore di spazi verdi, zone pedonali, piste ciclabili.

(Panoramica della nuova Parigi) Le torri antismog

Le torri fotosintesi Le torri mangrovie

Originario del Belgio, l'architetto Vincent Callebaut riscuote da sempre successo e suscita un grande interesse in ogni parte del
mondo, in virtù delle sue idee avveniristiche e visionare che si concretizzano nella realizzazione di strutture nelle quali l'aspetto
inusuale si unisce all'uso di tecnologie green.
L'ultimo progetto è stato presentato in occasione del Paris's Climate Energy Plan, secondo il quale entro il 2050, la capitale francese
dovrà arrivare a ridurre del 75% i pericolosi gas serra. Oltre a questo, dovrà avere edifici smart, alimentati da fonti rinnovabili, sistemi
per il riciclaggio dei rifiuti e il recupero dell'acqua piovana, un maggior numero di piste ciclabili e di zone pedonali e, infine, mezzi elettrici
per il trasporto pubblico. La città, dunque, subirà un sostanziale mutamento.
In virtù di tali obiettivi, Callebaut ha studiato una Parigi futuristica, caratterizzata dalla presenza di una serie di torri ecosostenibili,
distribuite in vari quartieri e in grado di fornire energia pulita, di purificare l'aria e di ospitare, in certi casi, negozi, uffici e
alloggi per i cittadini. Quest'ultimo aspetto contribuirà a venire incontro al crescente aumento della densità demografica.

Il suo progetto, chiamato, non a caso, "2050 Paris Smart City", si compone, come detto sopra, di un gruppo di torri. Queste strutture
andranno ad inserirsi nel tessuto urbano preesistente, fondendosi ad esso e conferendo alla capitale un aspetto diverso ma simile
al precedente, in cui il nuovo e il vecchio confluiscono l'uno nell'altro. In tal senso, avremo:
 le torri montagna: queste costruzioni, coni rovesciati, saranno collocate sugli edifici storici. Ricoperte da giardini pensili,
svolgeranno il classico ruolo dei "tetti verdi", quindi, eviteranno il formarsi delle isole di calore. Ossia, di zone più calde rispetto a
quelle della periferia;
 le torri antismog: queste strutture occuperanno l'area attualmente percorsa dai tram, nella quale troveranno spazio piste ciclabili e orti
urbani. Sulle torri verdi saranno posizionate anche turbine eoliche assiali, utili per ripulire l'aria dai gas inquinanti;
 le torri fotosintesi: queste torri utilizzeranno tecnologie green innovative. Infatti, saranno ricoperte da una pelle speciale, una facciata
bio-isolante, in grado di produrre biocarburanti. Sulla struttura, inoltre, saranno presenti alghe che forniranno energia tramite la
fotosintesi;
 le torri bambù: in questo caso le torri saranno costituite da un involucro di bambù, nel quale verranno coltivati orti urbani. Sul tetto,
invece, saranno inserite turbine eoliche per la produzione energetica;
 le torri alveare: più che di vere e proprie torri, si tratta di edifici pensati proprio come un alveare, inseriti su quelli esistenti. Ogni
"cella", diciamo così, ospiterà un piccolo appartamento. Naturalmente, vi saranno tetti verdi e giardini pensili;
 le torri fattoria: queste strutture ospiteranno coltivazioni di ogni genere. Porteranno, dunque, la campagna direttamente in città e
daranno agli abitanti l'opportunità di avere sempre prodotti freschi;
 le torri mangrovia: esse saranno ricoperte di celle fotovoltaiche che forniranno agli edifici l'energia elettrica di cui
necessitano. Lo scopo è quello di sfruttare al massimo l'irradiazione solare, tramite tecnologie ad hoc;
 le torri ponte: in questo caso, non avremo tanto delle torri, quanto una costruzione a "ponte" sulla Senna, dotata di turbine eoliche e
turbine idroelettriche destinate sempre alla produzione di energia pulita.

Il progetto di Callebaut, in ultima analisi, darà a Parigi un volto ecologico e contribuirà, in modo decisivo, a combattere l'inquinamento e
a insegnare alle persone un modo di vita "green".

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