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1ST SESSION

CAGLIARI
I T A L Y

3 / 5 NOVEMBER 2005
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ESPERIENZE PER LA FORMAZIONE DELLA MANODOPERA


QUALIFICATA PER INTERVENTI IN TERRA CRUDA:
CORSO PER MURATORE
restauro manufatti in terra cruda e bioedilizia

Silvia Petagna (Italia)


Presidente Scuola Edile Cagliari
Tel.: +39 070 53710; E-mail: esiea@esiea.it

Alla fine degli anni '90 con l’entrata in vigore di Creare le professionalità necessarie per un intervento
alcune norme che prevedevano forme di sostegno di recupero qualificato
economico per il recupero degli immobili situati nei Il corso prevedeva l’acquisizione di competenze
centri storici, c’è stata in Sardegna una importante DI BASE – TRASVERSALI - TECNICO PROFES-
rivalutazione del patrimonio immobiliare in terra SIONALI e lo svolgimento di stage e visite guidate in
cruda creando nuove opportunità per le Imprese siti di particolare interesse
specializzate nel restauro, nuove opportunità di lavoro A conclusione del corso gli allievi hanno acquisito le
per i giovani. In questo contesto oltre ad una seria seguenti competenze: 1) Saper organizzare un
riqualificazione urbana e una riscoperta delle risorse cantiere 2) Riconoscere e valutare i materiali di base
e dell’identità locale, la necessità di disporre di (diverse terre) e applicare correttamente le tecniche
manodopera qualificata ha indotto la scuola ad di produzione di messa in opera del mattone crudo. A
organizzare un corso di 1.000 ore rivolto a 18 giovani seguito di un esame conclusivo, gli allievi hanno
disoccupati. conseguito una qualifica professionale.
Il corso si prefiggeva come finalità: 1) Favorire lo Attualmente si stanno programmando dei corsi di
sviluppo di attività economiche legate al recupero del 1.100 ore per "Muratore, con particolare riferimento
patrimonio edilizio in terra cruda 2) favorire il al recupero dei materiali, delle lavorazioni e delle
recupero dei saperi, delle arti e delle professioni tipologie architettoniche locali", rivolti a giovani in
legate alla terra cruda per favorire l’occupazione 3) età compresa tra i 16 e i 18 anni.

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LE POLITICHE REGIONALI PER GLI INSEDIAMENTI STORICI

Giorgio Costa (Italia)


Architetto
Regione Autonoma della Sardegna (Italia)
Servizio Aree Urbane e Centri Storici
Tel.: +39 070 6064018
E-mail: gcosta@regione.sardegna.it

La legge regionale per il recupero dei centri storici Il progetto RESTAUROnet - Amènagement et
La Regione Sardegna ha avviato da tempo una Gouvernement du Polycentrisme Historique de
politica rivolta alla tutela e alla salvaguardia di quelle la Mèditerranèe.
componenti del paesaggio antropico e naturale Fanno parte del progetto RESTAUROnet, finanziato
riconosciute, a livello nazionale ed europeo, come sul programma europeo INTERREG IIIB, partners
patrimonio e potenziale ricchezza dell’intera pubblici, Comuni, Regioni, Istituzioni pubbliche, che si
comunità. La valorizzazione dei beni storici, affacciano sul Mediterraneo occidentale.6
ambientali e identitari rivolta negli anni precedenti Le principali azioni del progetto sono rivolte a consolidare
verso opere architettoniche monumentali tende oggi la rete di contatti fra figure istituzionali che si occupano
verso una accezione più ampia ed estesa. La struttura in maniera diretta del recupero dei centri storici.
amministrativa regionale gestisce i finanziamenti L’esecuzione del progetto include la costituzione di
destinati ai comuni e ai privati, per il restauro di quattro laboratori: accessibilità; qualità della residenza;
abitazioni e infrastrutture nei Centri storici o nuclei governo e partecipazione; tecniche e strumenti.
storici anche extraurbani2, attraverso una Legge sulla Il progetto ha quattro grandi obiettivi sul recupero dei
“Tutela e valorizzazione dei centri storici della centri storici: l’attivazione di un Forum con frequenza
Sardegna” in vigore dal 1998. annuale o semestrale che permetta un momento di
L’argomento di questo convegno, rivolto scambio diretto delle esperienze raggiunte; un portale
principalmente alle architetture realizzate con web con pagine dedicate a ciascun partner per poter
mattoni in terra cruda, occupa una parte delle divulgare in tempo reale i risultati preposti e raggiunti,
attenzioni che l’Amministrazione regionale ha verso ricerche e azioni in atto; una banca dati degli interventi
l’intero sistema dei Centri storici. Il sistema di più significativi utili per chiunque abbia la necessità di
valutazione delle richieste di finanziamento oltre a accedere a dati sul recupero dei centri storici.
considerare la qualità degli interventi proposti al suo
interno, considera come di maggiore importanza quei
fattori di efficacia ed efficienza che rendono fattibile,
seria e incisiva la proposta per la specificità di quel
centro storico.
La legge definisce le tre tipologie di programmazione
degli interventi: PROGRAMMA INTEGRATO3 (PI);
PIANO DI RIQUALIFICAZIONE URBANA4 (PRU);
INTERVENTI DI RECUPERO PRIMARIO5 (RP).

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Interventi realizzati con i finanziamenti della LR 29/98 nella città di Alghero. Centro storico di Marciana, Isola d’Elba.

Il progetto LAB.net - Interreg IIIA - Italia -


Francia-Isole
Il progetto LAB.net rientra nel P.I.C. - Interreg IIIA
Italia-Francia “Isole” finanziato sulle annualità di
programmazione 2000/2006. Il paternariato è
composto dalle Province italiane di Sassari, Nuoro,
Livorno e l’Alta Corsica. Il coordinatore del progetto è
la Regione Sardegna.
Il progetto prevede al suo interno la costituzione di
una rete di laboratori per il recupero dei centri storici
con funzioni di indirizzo, guida, supporto ai comuni
coinvolti con opere di recupero finanziate con il
programma. L’obiettivo principale è, quindi, rendere
operativa una rete di laboratori per ciascuno dei quali
viene assegnata un’area di pertinenza che raggruppi
più comuni e che sia punto di riferimento per il
cittadino, per il tecnico, per il mondo imprenditoriale
e per le amministrazioni comunali.
Obiettivi generali: valorizzare il patrimonio storico-
architettonico; costituire un network di laboratori;
sensibilizzare le comunità locali sulle tematiche della
identità culturale locale.
Obiettivi specifici: riutilizzo del patrimonio edilizio
Comuni interessati dal programma pluriennale 2003/2005 per il recupero
dei centri storici, da cui si può riscontrare l'alto numero dei comuni che esistente nei centri storici urbani; riscoperta
partecipa alla programmazione dei finanziamenti. dell’utilizzo dei materiali da costruzione tradizionali;
creazione di nuove opportunità di lavoro attraverso la
riscoperta dei mestieri tradizionali. Le grandi azioni
sono: attivazione dei laboratori per il recupero dei
centri storici; esecuzione degli interventi di recupero;
attuazione del piano di comunicazione a fine progetto
per la divulgazione e promozione dei risultati raggiunti.

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Tipologie architettoniche del centro storico del Comune di Oliena e di Bortigali.

Insieme dei partners del progetto con la loro localizzazione.

(1) Settore Aree urbane, Servizio Aree urbane e Centri Storici, (4) Strumento alternativo per quei comuni che, in mancanza di
Direzione della Pianificazione urbanistica territoriale e della programma integrato, intendano riqualificare le infrastrutture
vigilanza edilizia, Assessorato Enti Locali, Finanze e pubbliche e le urbanizzazioni, con particolare riferimento ai
Urbanistica. problemi della mobilità e dei parcheggi.
(2) L.R. n.29 del 13 ottobre 1998, art.2 – Definizione: (5) Sono quegli interventi privati che, finalizzati al recupero della
Si considerano centri storici gli agglomerati urbani che funzionalità e del decoro degli edifici.
conservano nell’organizzazione territoriale, nell’impianto (6) Regione Toscana, Comune di Firenze; Regione Liguria,
urbanistico o nelle strutture edilizie i segni di una formazione Comune di Genova; Regione Umbria, Comune di Perugia;
remota e di proprie originarie funzioni abitative, economiche, Regione Sardegna, Comune di Cagliari; Regione Calabria;
sociali, politiche e culturali. Comune di Matera; Generalitat Valenciana, Ayuntamiento de
Appartiene a questa categoria ogni altra struttura abitativa, Valencia, Ayuntamiento de Alicante; Ayuntamiento de Palma
anche extraurbana, che costituisca eredità significativa di de Mallorca; Ayuntamiento de Se villa; Région Languedoc
storia locale, qualora il recupero rientri nelle finalità di cui Roussillon; Ecole d’Avignon; Direcçao general dos Edificios e
all'art. 1 della presente legge. Monumentos Nacionais; Région Tanger, Tétouan,
(3) Strumento attraverso cui i Comuni intervengono sul tessuto Communauté Urbaine de Fés; Municipalité de Bizerte;
urbanistico ed edilizio da risanare, tutelare e valorizzare e Municipalité de Rethymnon; Municipalité de Xanthi.
sono realizzati mediante progetti unitari.

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LA TERRA CRUDA
PATRIMONIO CULTURALE DELLA SARDEGNA

Daniela Serra (Italia)


Ingegnere
Ministero per i Beni e le Attività Culturali
Direzione Regionale per la Sardegna (Italia)
Tel.: +39 070 3428204
E-mail: d.serra@beniculturali.it

La terra cruda, il suo uso, le sue architetture, i suoi un’eccezione, ma al contrario, in determinati ambiti
paesi, costituiscono, una importante componente del costituiscono la regola: quindi non possiamo certo
patrimonio culturale della Sardegna, patrimonio pensare di ricorrere a questo strumento per certi versi
culturale che il Codice Urbani ha inteso costituito dai eccezionale, per salvaguardare questo patrimonio. Se
beni culturali e dai beni paesaggistici. La sua invece consideriamo l’architettura in terra come
salvaguardia, tutela e valorizzazione è quindi a tutti “bene paesaggistico” possiamo rilevare che, in
gli effetti oggetto dell’attività istituzionale del Sardegna, dal Mibac, sono stati considerati sinora
Ministero per i Beni e le Attività Culturali e diversi “beni paesaggistici” altri e diversi elementi. Sarà
sono gli strumenti normativi che possiamo utilizzare. quindi compito della Regione Sardegna, nella
Se consideriamo l’architettura in terra come “bene predisposizione del Piano Paesaggistico Regionale,
culturale” lo strumento di individuazione e di tutela è definire opportune e idonee forme di tutela per
il “vincolo” volto a riconoscere l’interesse questo importante elemento del patrimonio culturale
particolarmente importante dell’immobile; e in della Sardegna. In fine, consideriamo la Legge
Sardegna qualche edificio in terra cruda è stato n.378/03 che, con il D.M. del 06.10.05, fissa criteri
sottoposti a tutela dalla Soprintendenza. Nelle tecnico-scientifici per gli interventi da attuare sugli
Marche recentemente è stato sottoposto a tutela immobili di architettura rurale, (dunque anche quelli
monumentale dal nostro Ministero l’intero quartiere in terra) accanto a incentivi finanziari. Appaiono
di Ficana, a Macerata in considerazione dunque importanti i contributi operativi che questo
dell’eccezionalità del complesso edilizio. Ma in progetto Cultura 2000 potrà suggerire al nostro
Sardegna le costruzioni in terra cruda non sono Ministero.

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VILLA FICANA
STORIA RECENTE DI UN BORGO DI TERRA A MACERATA

Anna Paola Conti (Italia)


Architetto
Associazione Nazionale Città della Terra Cruda (Italia)
Tel.: +39 0733 36124
E-mail: suricina@tiscali.it

Villa Ficana è un quartiere di Macerata interamente delle università locali e della Soprintendenza, aveva
costituito da case di terra. il compito di elaborare le linee guida per la redazione
Quasi 50 piccoli “atterrati” – questo è il nome che di un Piano di Recupero.
identifica gli edifici in crudo nelle Marche centrali – Durante i lavori la Soprintendenza per i Beni
a schiera, di dimensione cellulare (ml 5,00 x 5,00 Architettonici e per il Paesaggio delle Marche ha
max), a due piani, con scala interna, o esterna apposto il vincolo ai sensi del D.Lgs. 490/99.
sostenuta da muri in laterizio, costruiti a metà del Il vincolo, che impone il rispetto di normative di
XIX secolo. tutela in genere applicate ad edifici ed oggetti
Gli edifici, pur piccoli dal punto di vista dimensionale, artistici, è particolare, atipico ed innovativo nel suo
presentano una grande complessità dal punto di vista genere, non più rivolto ad uno specifico edificio ma
tecnologico. ad un intero quartiere. Vengono sottolineate
La tecnica prevalentemente usata è quella del l’importanza del valore d’insieme e della dimensione
“massone”, ma sono frequenti porzioni costruite in urbana di Ficana, elementi determinanti per il
mattoni crudi o con un apparato murario misto recupero e la valorizzazione.
tessuto in modo che la faccia esterna delle pareti Successivamente, nel 2004, è stato adottato il
risulti costituta da mattoni cotti e quella interna da PIANO DI RECUPERO DEL QUARTIERE DI “VILLA
adobe. FICANA” ADEGUATO ALLA LUCE DEL VINCOLO
La storia del quartiere è lunga ed interessante, esso APPOSTO DALLA SOPRINTENDENZA E DELLE LINEE
costituisce una testimonianza non solo tipologica e GUIDA DETTATE DAL COMITATO SCIENTIFICO.
tecnologica, ma anche della vita e dell’organizza- Infine, a seguito all’emanazione, da parte della
zione sociale del territorio. Giunta Regionale delle Marche e della Commissione
Dopo anni di abbandono e vari tentativi di distruzione Europea - all’interno del Piano di Sviluppo Rurale
per riedificare l’area, recentemente, l’agglomerato è Marche 2000/2006 - del bando “Rinnovamento e
stato rivalutato, anche grazie all’interesse che, sia miglioramento dei villaggi rurali e protezione e tutela
localmente che in campo nazionale ed internazio- del patrimonio rurale”, il Comune di Macerata ha
nale, sta rinascendo intorno alla terra cruda. promosso un intervento diretto.
Nel 2002 l’Amministrazione Comunale di Macerata Il bando dispone la concessione di “contributi per
ha istituito il COMITATO SCIENTIFICO PER L’ESAME recuperare le case di terra cruda ancora esistenti
DELL’AGGLOMERATO STORICO DI VILLA FICANA. nella nostra regione”.
Il comitato, formato da esperti di livello internazio- Per accedere a tale incentivo, l’Amministrazione
nale nel settore della terra cruda, rappresentanti Comunale ha assunto l’iniziativa di intraprendere il

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restauro del quartiere, stipulando contratti di Il progetto prevede inoltre la ricostruzione


acquisto o di affitto riguardanti circa il 50% degli “effettuata con tecnologie e materiali del tutto simili
edifici, per effettuarne il risanamento. quelli originari” di un edificio crollato in modo da
Una volta ultimati i lavori le abitazioni ottenute ricomporre l’unità del quartiere reintegrando la parte
saranno destinate all’accoglienza di ospiti dell’Uni- mancante, nello spirito di quanto stabilito dal
versità e/o di altri Enti Pubblici della città, a scambi vincolo.
culturali, all’attuazione di specifici progetti e L’intero intervento di restauro è improntato al
programmi di collaborazione e cooperazione, ad rispetto totale delle tecnologie esistenti.
ospitare compagnie teatrali e turisti. Si tratta di un’operazione importante che offre grandi
Le caratteristiche tipologiche e dimensionali degli opportunità e contemporaneamente pone grandi
edifici ben si adattano a tali destinazioni che problemi: la necessità di riacquisire conoscenze
richiedono spazi diversificati, non ampi ma autonomi. perdute facendo rinascere una tecnica “morta”
L’individuazione delle unità minime di intervento è (localmente le ultime costruzioni in crudo risalgono ai
avvenuta in base alla delimitazione delle particelle primi anni del secolo scorso), il tentativo di
catastali originarie, costituite in genere da due vani attualizzarla, l’uso del crudo per una nuova
sovrapposti. In alcuni edifici è stata invece costruzione ed il confronto con la normativa tecnica
effettuata un ridistribuzione degli spazi in senso vigente, il rapporto tra una tecnologia tradizionale e
orizzontale; si tratta di costruzioni già interessate l’attuale organizzazione di cantiere.
da fusioni “storiche” ora funzionali alla destina- La fase attuativa del restauro, oggi in corso, è stata
zione attuale e di conseguenza mantenute. In tal preceduta, nei mesi scorso da una sperimentazione
modo si è conservato un segno delle trasformazioni volta a verificare la possibilità di produrre massoni in
tipologiche che nel tempo si sono succedute nel modo semi industriale, così da snellire i tempi di
quartiere. preparazione del materiale e rendere più economico
Un atterrato verrà restaurato senza apportare il procedimento, ed alla costruzione di un piccolo
mutamenti dimensionali, tecnologici e tipologici e edificio prototipo.
destinato a museo di se stesso. Mantenendo le sue Il cantiere a Ficana è in allestimento, in questa fase
caratteristiche peculiari, esso potrà essere usato per stanno emergendo difficoltà legate all’istruzione
iniziative collegate alla valorizzazione del territorio, a delle maestranze, e problemi dovuti al rapporto tra i
scopo scientifico e didattico e per testimoniare la “tempi della terra” e le scadenze imposte dal
storia e le condizioni di vita delle classi più umili finanziamento pubblico.
della metà dell’ottocento.

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I MODELLI TRADIZIONALE DELL’ABITARE:


FUNZIONI E SPAZI PUBBLICI DELLA CITTÀ

Laura Zanini (Italia)


Architetto
Centro Studi Storia della Città - Roma (Italia)
Tel.: +39 070654785
E-mail: zani_laura@yahoo.it

Il Centro Internazionale di Studi per la Storia sensibilità generale e sul lungo termine essendo
della Città è una associazione di studiosi e di cultori spesso inefficace l'intervento singolo ed
del campo disciplinare della Storia Urbanistica. estemporaneo.
Fondata nel 1986, ha sede in Roma ed ha finalità Gli studi promossi dal Centro Studi di Studi per la
esclusivamente scientifiche e di ricerca. Promuove Storia della Città hanno anche l’obiettivo di collegare
seminari, convegni e studi ed è inoltre il referente per la ricerca universitaria con le iniziative di tutela
la rete dei Musei della Città e del Territorio. paesaggistica e di restauro architettonico,
L'interesse prevalente del Centro Internazionale di suggerendo una più fattiva collaborazione tra enti
Studi per la Storia della Città è per le trasformazioni pubblici e risorse private. Attraverso i corsi di laurea
materiali della città, per la storia della progettazione di Storia dell’urbanistica dei docenti associati
urbanistica, considerata distinta e parallela a quella operanti nelle facoltà di Architettura di diverse
della progettazione architettonica, e delle testi- università italiane si elabora un continuo travaso di
monianze archeologiche e artistiche, nella convin- conoscenze e si strutturano i concetti nel settore della
zione che ogni apporto documentario deve essere formazione. Attraverso l’applicazione continua nella
opportunamente collocato nello spazio fisico per pratica professionale dei soci attivi nel campo del
contribuire ad una corretta interpretazione tecnica e lavoro, della progettazione, dell’elaborazione di
culturale degli organismi urbani. programmi per le amministrazioni e per gli enti, dei
Solo una storia interdisciplinare attenta alla progetti comunitari e degli interventi sulla città si
configurazione spaziale, ambientale, artistica e diffondono e verificano buone pratiche e modelli
archeologica può inoltre essere immediatamente operativi.
utilizzata ai fini della salvaguardia dei centri storici e In questo progetto in particolare le competenze del
del paesaggio oltre a costituire una effettiva, nuova Centro Studi di Studi per la Storia della Città hanno
acquisizione culturale e disciplinare. contribuito a:
Il territorio, il paesaggio, gli insediamenti storici sono • Ricostruire la genesi dei modelli insediativi storici
oggetto di studio ma anche e sempre di più di pesanti per verificare quale sostenibilità oggi presentano
trasformazioni. Al fine di tutelare l'ambiente nella sua per il moderno abitare.
interezza, con particolare priorità per le parti più • Riconoscere e tutelare quei meccanismi sociali che
qualitative e non ancora compromesse, la ricerca e dal medio evo in poi hanno storicamente
l’analisi di tutto il contesto urbano tradizionale vanno caratterizzato il sistema urbanistico per rigenerarne
coniugate con indirizzi, normative, programmi anche la vitalità ed alimentare azioni di recupero corretto
settoriali che possano agire sulla cultura e sulla filologicamente seppur arricchito di servizi e

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Plaça ronda a Valencia (Spagna)

tecnologia necessarie al vivere contemporaneo; rettificazione stradale e della sostituzione con


escludere contemporaneamente la creazione tecnologie rozze ed omogeneizzanti, stanno invece
sporadica di isole elitarie di immobili recuperati a sostituendo le prassi gestite per centinaia di anni.
fini turistici o per abitazioni temporanee. La ricerca e il riconoscimento di valori e di radici
• Restituire importanza al ruolo che gli spazi pubblici, comuni ai paesi del Mediterraneo è sempre più
gli spazi del lavoro, dell’incontro sociale, dello evidente che passa attraverso l'analisi dei modelli
scambio delle comunità rivestono non solo come dell'abitare e dell'insediamento urbano tradizionale. I
connettivo delle strutture fisiche più presenti centri storici costituiscono infatti un patrimonio
nell’immaginario urbano, monumenti e residenze, culturale nel quale le comunità si riconoscono ed al
ma anche e soprattutto come luoghi di forte quale affidano parte del loro investimento sul piano
identità urbana e sedi di flussi e scambi. turistico e commerciale.
Al recupero delle tradizioni costruttive e manutentive E’ stata espletata un’azione esplorativa per
sugli edifici privati si associa la necessità di individuare le modalità più opportune per descrivere,
incrementare il valore ed il significato dei luoghi misurare e rappresentare graficamente alcuni spazi
urbani che ospitano gli elementi costruiti in terra pubblici strategici delle città esaminate, e sono state
cruda. Si tratta di diffondere presso le comunità e le esplicitate, in ogni contesto insediativi coinvolto nel
amministrazioni locali quei metodi di valutazione e di progetto, le corrette metodologie di trattamento
lettura storica che permettono di apprezzare a pieno dello spazio pubblico storico, interagendo con le
le potenzialità delle città e dei paesi di terra, le cui comunità ed i tecnici delle amministrazioni locali in
linee strutturali appartengono alla tradizione merito al quadro metodologico di intervento, di
medievale mediterranea. manutenzione, di infrastrutturazione e di relazione
In questo panorama le città e le case costruite con la con gli altri elementi del complesso urbanistico o
tecnologia tradizionale della terra cruda costituiscono insediativo.
uno dei più delicati e originali elementi. Nuove forme In particolare, all’interno dei dibattiti organizzati e
interpretative della città in terra cruda vanno delle sessioni informali di scambio culturale, i
necessariamente ripensate in funzione della concetti sono stati focalizzati su:
rappresentazione di un sistema urbanistico partico- • l’architettura popolare e rurale e sulla complessità
lare, non consueto, privo della documentazione di dei tessuti urbani residenziali
accatastamento, di rilievo, di regolamentazione • lo spazio pubblico: il connettivo di strade, piazze,
urbanistica classica dei modelli occidentali che nella slarghi, luoghi funzionali alle attività di scambio e
forma moderna forse più aggressiva, quella della di socializzazione, le reti impiantistiche e tutto ciò

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Scorcio della viabilità secondaria a Essaouira (Morocco).

che fa di un insieme di edifici una città o un Le osservazioni interdisciplinari sui caratteri


insediamento strutturato; dell’insediamento in nuclei o diffuso dell’Alentejo
• la necessità di legare le fonti documentarie allo portoghese così come sulle nuove residenze in terra,
spazio fisico, misurato e rilevato, con le sue sui casi più urbani o monumentali dell’esperienza
componenti di tecnica costruttiva e questi alla valenciana e sull’abitato della medina di Marrakech
lettura interpretativa degli abitanti e degli operatori hanno costruito un quadro interessante quanto
nel campo delle costruzioni. complesso che di volta in volta si arricchiva di
Nel progetto “Le case e le città della terra cruda: singolarità o di fattori comuni. Il principio di fondo è
conservazione, significato e decoro urbano”, con il che le trasformazioni dell’abitare sono il risultato di
contributo del Centro Studi di Studi per la Storia processi non sempre sistemici benché progettati ed è
della Città si è soprattutto cercato di rendere emerso come interventi relativi a tecniche
maggiormente efficaci le operazioni di restauro, tradizionali e particolari, come quelle delle
recupero e costruzione ex novo delle singole architetture in terra, necessitino di staff professionali
architetture in terra, di abitazioni o di monumenti, interdisciplinari capaci di leggere il dettaglio tecnico
con il riconoscimento del contesto urbano o assieme al processo sociale, la peculiarità storica o
insediativo degli edifici e l’analisi della artistica assieme alla normativa vigente, l’esperienza
progettazione stratificata del tessuto all’interno del di un luogo sullo sfondo di esperienze in contesti
quale sono stati strutturati. differenti.

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La dimensione paesaggistica che lega il centro storico di Monsaraz (Portogallo) al suo territorio.

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2ND SESSION
MONSARAZ
P O R T U G A L

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RESEARCH ON EARTH ARCHITECTURE at


ESG / ESCOLA SUPERIOR GALLAECIA

Mariana Correia (1) (Portugal)


Goreti Sousa (2) (Portugal)
Jacob Merten (3) (Portugal)
(1) ESG Director. E-mail: marianacorreia@mail.telepac.pt
(2) Adm. Adj. Dir. E-mail: goreti.sousa@sapo.pt
(3) Researcher. E-mail: esc.sup.gallaecia@mail.telepac.pt
Escola Superior Gallaecia - Largo das Oliveiras
4920-275 Vila Nova de Cerveira, Portugal
www.esgallaecia.com - Tel. +351-251794054

ESG/Escola Superior Gallaecia, a university logy related to earth construction techniques and
institution settled in Vila Nova de Cerveira, Northern associated terms. The work which involved more than
Portugal, has a structured and close relationship with 30 contributions was concluded 3 years later.
the architectural and cultural heritage, environment Simultaneously, ESG and Proterra compiled a bibliogra-
and arts. The school has largely contributed to several phy of books on earth architecture and consequently, in
research projects, as well as to the development of a an effort to facilitate the communication and dissemi-
number of events related to research, conservation nation among the public, ESG placed the titles in its on-
heritage, traditional materials and techniques, and line library. As a result, distinguished Portuguese and
diffusion of contemporary architecture. foreign researchers have visited the school in order to
In July 1999, the international seminar “Earth consult the existing bibliography.
Architecture: Tradition, Conservation and Actuality” was In 2003, the conference and exhibition “Earth in
held at ESG, with speakers from Portugal, Belgium, Architecture” was held in ESG and several activities
Brazil, Peru, Canada and the USA. This event marked the were launched to disseminate earth architecture
beginning of the school’s growth in actions dedicated to nationally. The focus of the research was the
the diffusion of earth architecture knowledge. Ever since, determination of how to increase the exchange of
more than 15 international speakers have presented in information that would lead to a greater critical
ESG, papers on earth architecture and construction. knowledge, with a view to improving the quality of both
In October 2001, ESG was invited to participate in the construction and research. As a result, ESG together
“Rencontre Internationale d’enseignement de with the FCO - Foundation Convento da Orada, for the
l’architecture de terre” at CRATerre-ENAG, France; and as Safeguard and Conservation of Architectonic Heritage,
a result, the strategy of consolidating the teaching of started the organisation of national seminars, backed
earth architecture has been dedicated to research, up by exhibitions and a booth of specialised books. The
cooperation and the dissemination of earth architecture, first event, “I Seminar of Earth Architecture in Portugal:
as recommended in the Final Conclusions of the Meeting. Diffusion, Research, Contemporariness and Training (I
In 2002, Proterra (1) launched several concerted ATP)”, was held in Lisbon in September 2003 with the
initiatives through Latin America, Portugal and Spain. support of Proterra. The following year, the Association
Consequently, research projects, activities and diffusion Centre of the Earth (CdT) was invited to co-organise the
(through exhibitions and intensive courses) were event, and the “II ATP - II Seminar of Earth Architecture
implemented with a more concerted approach. Resear- in Portugal: Research, Standards, Production and
chers from ESG, members of the Proterra project, were Construction” was held in Lisbon in September 2004.
appointed to collect Portuguese and Spanish Termino- These national seminars were arranged in thematic

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panels, which allowed a wider coverage of different The ESG creation of CICRA – Research Centre for Rural
areas and a great interest among experts and and Environmental Construction, dedicated to research
professionals. The “IV SIACOT- IV Iberian-American and rendering of services to the community, allows the
Seminar of Earth Construction” and the “III National beginning of several projects. Cooperation protocols
Seminar of Earth Architecture in Portugal”, were were signed with Labterra, in Italy, and CRATerre-
organised jointly by ESG, FCO, CdT and Proterra, and ENAG, in France. As a follow-up, the candidature for
held in October 2005, in Monsaraz, with almost 200 the joint international project European CULTURE 2000
participants. In November 2006, in Brazil, the Federal programme was presented and accepted, with the
Universities of Minas Gerais and Ouro Preto, and the current research project “Houses and Cities Built with
Catholic Pontifical University in Poço de Caldas, were Earth: Conservation, Significance and Contribution to
invited to jointly organize the IV ATP and the I ACTB - I Urban Quality”. Again, in October 2005, ESG was
Seminar of Earth Architecture and Construction in invited to join another candidature to the CULTURA
Brasil. This event will be of greater importance, due to 2000 project, with CRATerre-ENAG (France), Ecole
the further development it will bring to the subject, as d’Avignon (France), Università di Firenza (Italy) and the
well as international exchange between universities. University of Valencia (Spain).
ESG has also strongly supported research publication. In April, experts from ESG were also invited to
In 2005 this contribution was developed towards the participate on the Getty Seismic Adobe Project 2006
edition of the 54 authors’ book “Earth Architecture in Colloquium, organised by the Getty Institute of
Portugal”, as well as the co-edition of the CD and Conservation, in Los Angeles, to share their
book “Earth in Seminar”, 75 papers Proceedings from experience concerning Earth Architecture
the IV SIACOT/III ATP. In 2006, the contribution has Dissemination and Training. This international
been extended to the present publication, and the meeting strengthen contacts and exchange of
Proceedings of the 10º Round Table, held in Oporto, in information among experts.
March 2006. As co-organizer of the referred event, At present, ESG has several financed research projects,
together with the Faculty of Humanities – University in an international, Latin-American, European, trans-
of Porto, it was important for ESG, to engage with frontier, and National level. The consolidation of links
other universities, deeper research on the field; in this and networking with European and Mediterranean
case, the relation between earth architecture, institutions has increased the possibility of better
archaeology and anthropology. Concerning, the cooperation and creation of more systematic projects.
Portuguese Session of Cultura 2000 project, the Synergies and strategies for national and international
invitation to other university institutions, training cooperation are essential to study for deeper
centres and specialized enterprises to contribute with knowledge and consequently, better quality of research.
their expertise, was also important to consolidate The rising interest in Portugal in this area of study,
national cooperation and exchange of information on confirms the first results of the previous investment in
the subject area. valuing earth architecture as a scientific area of study.

(1) Proterra, XIV.6 a research project dedicated to the diffusion of Note:


earth architecture technology from CYTED (Iberia-American This article was written with the support of the Foundation for
Programme of Science and Technology for Development). Science and Technology, within the ambit of a Doctorate in
Conservation of Earth Architecture.

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RECOMENDAÇÕES PARA A CONSERVAÇÃO


DO PATRIMÓNIO EM TERRA

Maria Fernandes (Portugal)


Arquitecta
Universidade de Coimbra
E-mail: maria.aleixo@sapo.pt

Por conservação arquitectónica entende-se “todo o Durante décadas a conservação do património em


conjunto de acções destinadas a prolongar o tempo terra fundiu-se com a do património em geral. A
de vida duma dada edificação”1. especificidade do material terra e os valores
Pode parecer contraditório com a afirmação anterior, associados ao património construído em terra eram
mas ao construir-se em terra tem-se como um dos desconhecidos da comunidade científica em geral e
objectivos devolver à natureza a matéria-prima por isso pouco estudados.
utilizada na construção, quando ocorrer a “morte” do As carências ao nível mundial de habitação levaram
objecto arquitectónico. Esta devolução faz do ao investimento e investigação dos materiais em
material terra, um material efémero e reciclável, por terra, como alternativa aos industriais, caros e
esse motivo e teoricamente, poderemos questionar inexistentes em muitos países. Por outro lado o
sobre o que se poderá fazer para evitar que o desenvolvimento da conservação patrimonial, en-
património construído em terra não regresse à quanto disciplina científica, conduziu à investigação
natureza nem volte a ser terra de novo? específica das construções históricas em terra.
Dos sítios e monumentos classificados Património Não se pode conservar nem defender o que não se
Mundial, 10% são total ou parcialmente conhece.
construídos em terra e 16% dos 100 que se A investigação e a prática nas linhas anteriormente
encontram na lista do património em risco são referidas – nova construção e conservação;
igualmente terra2. Esta realidade espelha bem a permitiram o conhecimento adequado do património
degradação a que estão sujeitos os sítios e imóveis em terra e o desenvolvimento de recomendações que
construídos neste material e a complexidade dos emergiram nos encontros internacionais dedicados ao
problemas de conservação que a arquitectura em tema. A evolução que se registou desde a primeira
terra implica. Desde a década de setenta do século conferência em Yazd, 1972 até à última na mesma
XX, esforços internacionais têm sido levados a cidade em 2003, são o espelho do que se “aprendeu”
cabo a favor da preservação da arquitectura em relativo a este património desconhecido e consequen-
terra no mundo. De entre eles salientam-se os temente ao modo como deve ser preservado no
encontros e os cursos internacionais3, que propor- mundo.
cionaram o desenvolvimento da investigação no No Irão em 1972 e 1976, os sítios arqueológicos em
domínio da tecnologia da construção e conservação terra eram a prioridade e a preocupação da comu-
em terra, a criação de projectos internacionais e a nidade internacional; anos de escavações arqueo-
devida formação dos técnicos imprescindíveis lógicas e estruturas expostas às intempéries em
neste campo4. sítios dos mais antigos do mundo demonstraram ser

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uma prática destrutiva a evitar. O conhecimento por enorme. Na primeira conferência não foram redigidas
via da escavação arqueológica revelou ainda estar em recomendações mas tão só que se cumprissem as
rotura com a preservação das evidências materiais. anteriormente acordadas. Em Terra 93, recomen-
Por esse motivo recomendações no sentido de dações específicas no domínio dos sismos, das
soterrar estruturas após o devido registo foram metodologias e práticas de conservação, assim como
redigidas. da pesquisa e do desenvolvimento tecnológico foram
Nos Estados Unidos em 1977 e na Turquia em 1980, elaboradas. A conservação e a construção
novos desenvolvimentos no que respeita à contemporânea começavam a dar os primeiros
compatibilidade de materiais a utilizar em acções de passos e a trabalhar em conjunto. Os sítios históricos
conservação assim como a necessidade de proporcionavam um conhecimento valioso para a
sistematizar glossário, inventários, projectos-piloto, construção em terra enquanto, a arquitectura
normas para ensaios e informação ao nível inter- contemporânea ensaiava na prática e expunha os
nacional dedicado ao tema foram expressos nas resultados dessa pesquisa comum.
conclusões e nas recomendações redigidas. Na passagem do século, em Terra 2000 e Terra 2003,
Na década de oitenta, no Peru e em Itália, a formação respectivamente no Reino Unido e no Irão, novos
específica na área da conservação em terra foi desenvolvimentos tiveram lugar.
debatida e cursos nesse sentido vieram a realizar-se O mundo separava-se entre os países que apostavam
em França a partir de 1989. O relatório sobre o estado na normalização e industrialização dos novos
de conservação do património em terra no mundo materiais em terra para a nova arquitectura e os
veio a ser elaborado e o comité específico do outros que em continuidade e tradição, permaneciam
ICOMOS5 para o estudo e conservação da arqui- a construir em terra como há milhares de anos atrás.
tectura em terra foi finalmente constituído. Estes dois mundos encaram a arquitectura em terra
Internacionalmente as instituições começavam a sobre perspectivas diferentes. Como se previa os
organizar-se, sub temas como os sismos, os valores e as preocupações de cada um deles são
incêndios, as superfícies arquitectónicas decoradas e distintos, e ao nível internacional começaram a
a protecção de estruturas conheceram um verificar-se divisões inevitáveis. O Oriente emerge no
desenvolvimento ao nível da investigação apoiadas Irão com a criação de centros de terra que existiam
em programas de intercâmbio e projectos-piloto que até então e exclusivamente na Europa e na América.
vieram a concretizar-se Inúmeras recomendações no sentido da arquitectura
Na década de noventa, em Adobe 90 e Terra 936 a e construção contemporânea foram redigidas em
evolução no campo da investigação e da prática foi Torquay no Reino Unido, porém o sismo de Bam, em

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Dezembro de 2003, pouco depois da conferência Terra do objecto é justamente dada por esta continuidade e
2003, não permitiu que as resoluções tomadas nessa medida os valores do material e da técnica
fossem redigidas e apoiadas como seria normal se a construtiva, revestem-se no património em terra de
natureza não fizesse repensar de novo as práticas de importância vital.
conservação. Ao contrário das arquitecturas em pedra, tijolo ou
O património em terra levanta inúmeros problemas madeira este valor acrescido da técnica construtiva
teóricos e físicos quando confrontado em operações em terra e da importância em preservar esse saber,
de conservação. Muitos dos edifícios históricos faz do património em terra um desafio fascinante no
construídos em terra foram elevados durante muito campo da conservação arquitectónica.
tempo e reconstruídos em diversas ocasiões com o Se entendermos a conservação como uma questão de
mesmo material. É praticamente impossível separar o valores, muito se tem ainda que “aprender” no vasto
primeiro do segundo material porque a continuidade campo dos materiais e das técnicas construtivas em
técnica construtiva foi sempre a mesma. A unidade terra.

Nota: Nota Curricular:


Este artigo foi elaborado com o apoio do Instituto de Investigação Mestre em Recuperação do Património Arquitectónico e
Interdisciplinar da Universidade de Coimbra (III/UC). Paisagístico pela Universidade de Évora; Doutoranda em
Arquitectura na Faculdade de Ciências e Tecnologias na
Universidade de Coimbra, Portugal.

(1) HENRIQUES, Fernando – A conservação do património Histórico-Arqueológico de Tierra, num total de seis, foram
edificado. Lisboa: Ed. LNEC, 1991, pp. 2. ISSN 0369-1179. leccionados quatro versões em Grenoble-França no CRATerre
(2) ICOMOS – Heritage at Risk, world report 2001/2002. (1989, 1990, 1992 e 1994) e duas versões regionais em
Munchen: Ed. ICOMOS, Pub. K.G.Saur,. 2001. ISBN 3-598- Trujillo-Peru no sítio arqueológico de Chan-Chan (1996 e
24241-7. 1999).
(3) Num total de nove conferências que tiveram lugar em: (4) ALVA, Alejandro – The conservation of earthen architecture
Yazd/Irão 1972, Yazd/ Irão 1976, Santa Fé/EUA 1977, [em linha], Newsletter 16, number 1, Spring 2001, [disponível
Ankara/Turquia 1980, Lima/ Peru 1983, Roma/ Itália 1987, em http//www.getty.edu/newsletter/16_1/feature.html]
Las Cruces/EUA 1990, Silves/ Portugal 1993, Torquay/ Reino (5) Conselho Internacional dos Monumentos e Sítios, criado em
Unido 2000 e Yazd/ Irão 2003. 1964 no seio da UNESCO – Organização da Nações Unidas
Os cursos internacionais conhecidos pela designação PAT, para a Educação, Ciência e Cultura.
Preservation d’ architecture en terre e Panamericano sobre la (6) Respectivamente em Las Cruces - Estados Unidos e Silves -
conservación y el manejo del Património Arquitectónico Portugal, designação das conferências.

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CARACTERIZAÇÃO MECÂNICA E PATOLÓGICA DAS


CONSTRUÇÕES EM ADOBE NO DISTRITO DE AVEIRO
COMO SUPORTE EM INTERVENÇÕES DE REABILITAÇÃO

Humberto Varum, Aníbal Costa, Ana Velosa,


Tiago Martins, Henrique Pereira, João Almeida (Portugal)
Departamento de Engenharia Civil
Universidade de Aveiro, 3810-193 Aveiro, PORTUGAL
Tel.: +351 234 370938 - Fax: +351 234 370094 - E-mail: hvarum@civil.ua.pt

1. Introdução região de Aveiro, contudo podem-se ressalvar casos


Em Portugal, a construção em terra, como elemento em que as construções se encontram plenamente
estrutural, é predominante no sul e centro litoral. O capazes de cumprir as funções para as quais foram
norte e centro interior são dominados pela alvenaria pensadas e construídas, bastando para tal pequenas
de pedra. A técnica construtiva mais utilizada no sul é obras de manutenção e conservação. Regra geral, a
a taipa. Relativamente ao adobe a maioria das demolição tem sido a solução adoptada para estas
construções encontram-se confinadas sobretudo ao construções, porém, nos últimos anos, tem-se
centro litoral. recorrido pontualmente à reabilitação e reforço das
A construção em alvenaria resistente de adobe construções em adobe por parte de alguns
encontra na região de Aveiro a sua maior proprietários sensibilizados com a sua salvaguarda e
implantação. Impulsionada em finais do séc. XIX, preservação.
teve o seu auge na primeira metade do séc. XX, A opção de reabilitar apresenta dificuldades
vindo a ser gradualmente abandonada nos anos acrescidas devido à falta de informação sobre as
sessenta até ao seu desaparecimento como técnica propriedades e caracterização mecânica do adobe,
construtiva. Actualmente são, ainda, vários os sendo necessário estudos técnicos para determinar
exemplos de património histórico, sobretudo propriedades como: o módulo de elasticidade, a sua
ligados à Arte Nova, movimento artístico e resistência à compressão, tracção e corte ou a sua
arquitectónico dominante à época, edificados em composição, entre outros.
alvenaria de adobe na região. A sistematização das patologias mais frequentes em
O emprego deste material, na região, era feito construções de adobe e suas possíveis causas, e
sobretudo na construção de casas e muros, embora potenciais soluções de tratamento e correcção, a
lhe sejam conhecidas outras utilizações como sejam a caracterização mecânica dos blocos de adobe e das
construção de muros de suporte de terras ou até argamassas na construção da região de Aveiro são
mesmo de poços de água. De tal forma se faz ainda instrumentos fundamentais no apoio à realização de
sentir a presença da construção em adobe na região projectos de reabilitação e reforço deste tipo de
que, segundo dados do município de Aveiro, cerca de alvenaria resistente.
20-25% da construção existente na cidade,
actualmente, é de adobe enquanto que referindo-se à 2. Patologias frequentes em construções de adobe
região a percentagem sobe para os 35-40%. A sistematização das patologias mais frequentes e
É por demais evidente o nível de degradação e suas possíveis causas em construções de adobe
abandono patente nas construções em adobe da auxiliará a execução de projectos de reabilitação,

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Adobe em parede de poço Casa rural em adobe

para posteriormente se poder encontrar as soluções - Esmagamento localizado;


de tratamento e correcção mais adequadas. - Fissuras nos vãos das aberturas;
Nas construções de adobe as principais patologias - Deformação excessiva;
prendem-se sobretudo com a presença de água e com - Empolamento e destacamento dos revestimentos;
um deficiente comportamento das fundações tendo - Fissuração na junção de paredes
estas uma acção directa ou indirecta em quase todas - Presença de manchas e humidades;
as outras causas. - Ocorrência de eflorescências;
Nos trabalhos de reabilitação interessa adoptar - Degradação do próprio adobe;
procedimentos que assegurem resultados satisfatórios - Degradação dos revestimentos.
a longo prazo. Daí decorre a necessidade se ter que Causas mais frequentes para as patologias:
prestar atenção às soluções a adoptar e possíveis impli- - Presença de água;
cações futuras. De uma forma geral, para solucionar- - Ocorrência de assentamentos;
mos as patologias, devemos se possível eliminar as - Movimentos das fundações;
causas que as provocaram e proceder à substituição e - Travamentos deficientes das paredes;
reparação dos elementos/materiais afectados. - Existência de cargas concentradas;
Deve-se se necessário proteger e reforçar os - Deformação excessiva dos elementos estruturais;
elementos estruturais e não estruturais assim como - Esforços elevados transmitidos por elementos externos;
os terrenos das fundações. Por vezes em patologias - Solicitações induzidas por sismos;
não estruturais de difícil resolução ou economica- - Comportamento distintos de materiais diferentes;
mente inviáveis no seu solucionamento, podemos - Utilização de revestimentos muito espessos e
pura e simplesmente oculta-las. desadequados;
De salientar a importância do revestimento na - Envelhecimento e degradação dos materiais;
protecção do adobe em paredes exteriores, geral- - Ventilação insuficiente (no interior dos edifícios);
mente quando este deixa de exercer a sua função o - Deficiente funcionamento das coberturas;
adobe sofre, de uma forma rápida e acentuada os - Erros/deficiências construtivas;
efeitos da erosão, devemos portanto utilizar
revestimentos que apresentem uma boa durabilidade 3. Ensaios de caracterização mecânica e
e compatibilidade com este tipo de alvenaria granulométrica
Patologias mais frequentes: Foi desenvolvida uma campanha de ensaios para se
- Fissuração da alvenaria de adobe e dos seus obter mais informação sobre o comportamento e
revestimentos; propriedades mecânicas do adobe nesta região,

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Muro com contrafortes Assentamento de fundações

realizaram-se ensaios de caracterização deste bastante argilosa, uma caracterização básica da sua
material, nomeadamente a realização de composição foi efectuada pela análise
levantamentos dimensionais, estudo da composição granulométrica por peneiração seca dos constituintes
dos diferentes adobes da região e do seu das amostras.
comportamento mecânico. Do traçado das curvas granulométricas, de amostras
3.1. Selecção de amostras de quatro das construções em estudo, ressaltam dois
A grande variabilidade de adobes existentes na factos relevantes:
região tornam-no num material com uma enorme Somente os agregados que compõem os adobes
heterogeneidade das suas propriedades mecânicas. provenientes da casa C_01 foram classificados como
Como tal, foram seleccionadas as amostras de muros areia média. Quanto aos restantes adobes
e casas, mais concretamente provenientes de três caracterizados, designadamente, os muros M_01,
casas e cinco muros foram recolhidas em distintos M_02 e M_03, foram classificadas como areias
locais de forma a caracterizar o mais largamente grossas.
possível a variedade de adobes existentes na região. Relativamente ao muro M_03, a elevada fracção de
Para facilitar a identificação e análise os provetes agregados de dimensões superiores a 2.5mm,
foram numerados e seriados, segundo a sua inviabilizou que a extracção de carotes regulares
proveniência, diferenciando, amostras de casas e destes adobes pudesse ser feita.
muros com a notação: C_i e M_i, onde i representa o 3.3. Ensaios mecânicos
número da obra, sendo que a esta é adicionado um Um total de 40 provetes cilíndricos foi submetido a
índice j, representando o número da amostra. ensaios destrutivos de resistência mecânica, dos
Com excepção dos blocos provenientes do muro quais, 18 eram provenientes de amostras de casas e
M_03, foi possível extrair, para todas as outras 22 de muros.
amostras, carotes cilíndricos com diâmetro As amostras divididas em dois grupos de ensaios
aproximado de 90mm. Estes foram posteriormente distintos foram, com recurso a uma prensa mecânica,
cortados com uma altura igual a duas vezes o ensaiadas à compressão simples, e à compressão
diâmetro, procedendo-se à regularização das faces de diametral. Adiante, são apresentadas as curvas de
topo dos provetes de forma a estarem perfeitamente comportamento obtidas nos ensaios que possibilitam
perpendiculares ao seu eixo. a análise da deformação dos provetes em função da
3.2. Caracterização granulométrica tensão aplicada.
Uma vez que os blocos de adobe eram feitos Os resultados obtidos nos ensaios de compressão
fundamentalmente com solos arenosos de natureza simples mostram valores significativos da resistência

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Fissuração em muros de adobe Degradação provocada pelas acções climatéricas

à compressão das amostras ensaiadas (0.5-2.0MPa), semelhantes características de absorção de água.


sendo que para a resistência à tracção, igualmente Apenas com esta garantia é possível prever o
expressivos, os resultados obtidos correspondem a adequado funcionamento da parede, eliminando
valores de aproximadamente 20% da resistência à heterogeneidades potencialmente criadoras de focos
compressão respectiva. de degradação.
Do ponto de vista da distribuição granulométrica dos O estudo tanto de amostras de adobe como de
agregados constituintes das amostras ensaiadas, a amostras de argamassas de junta e reboco é o
análise granulométrica revela uma clara tendência primeiro passo para o conhecimento deste sistema e
para que a amostras com maiores fracções de para a formulação de argamassas de reabilitação.
partículas de menores dimensões correspondam Como ferramentas a utilizar neste estudo, a difracção
valores de resistência à compressão e tracção de raios X (DRX), fluorescência de raios X (FRX),
superiores. análises térmicas, dissolução ácida e determinação
da granulometria permitem determinar de forma
4. Trabalhos em desenvolvimento bastante precisa a composição destes materiais. A
Na Universidade de Aveiro está a ser desenvolvido partir desta base, é possível formular argamassas de
um projecto para a caracterização da construção em substituição/reparação com as características
adobe na região. Serão estudadas várias obras desejadas.
representativas da construção local. No âmbito do Foram iniciados trabalhos de caracterização mecânica
projecto é realizado o levantamento detalhado da in-situ do comportamento de paredes de alvenaria de
construção e patologias, são realizados ensaios de adobe. Estes ensaios visam estimar a rigidez e a
caracterização dos materiais e desenvolvidos capacidade resistente das paredes, bem como
modelos numéricos que representam o comporta- caracterizar o seu comportamento face a solicitações
mento estrutural. cíclicas, com as induzidas por acções sísmicas.
No contexto de alvenarias de adobe, as argamassas Serão realizadas medições de frequências próprias e
de junta necessitam de preencher requisitos básicos modos de vibração, que permitam fazer a
de semelhança mecânica, física e química com os caracterização dinâmica das estruturas e a calibração
blocos de adobe. É fundamental que argamassas e de modelos numéricos das estruturas. Serão ainda
blocos detenham Módulos de Elasticidade e realizados ensaios não-destrutivos com ultra-sons em
resistências mecânicas similares, assim como paredes de alvenaria.
variações dimensionais devido à variação térmica O estudo de estruturas de alvenaria, em especial de
dentro da mesma ordem de valores e analogamente, estruturas históricas, apresenta inúmeras dificul-

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Degradação provocada pelas acções climatéricas Ensaio mecânico de parede

dades, nomeadamente, a complexidade e deficiente características e o comportamento do parque


caracterização do actual comportamento dos edificado em adobe na região de Aveiro,
materiais e das suas propriedades, ao desconhe- nomeadamente no que respeita à resistência
cimento do processo construtivo adoptado e mecânica, soluções construtivas, patologias e
localização de danos. Por outro lado, a complexidade soluções de reforço. Esta motivação surge do
geométrica e estrutural, bem como a dimensão interesse geral na reabilitação destas construções
apreciável deste tipo de edifícios, tende a limitar o por parte de entidades públicas e particulares e de
tipo de análise a realizar. O conhecimento do em muitos casos não se proceder à sua reabilitação
comportamento estrutural destas construções poderá por falta de informação e conhecimento do seu
proporcionar, por um lado, a prevenção do colapso de comportamento.
estruturas quando solicitadas e, por outro, conduzir Os resultados obtidos pelos ensaios são usados na
uma adequada intervenção com vista ao aumento da modelação com ferramentas numéricas baseadas no
sua capacidade resistente [6]. método dos elementos finitos, quer na caracterização
quer na calibração dos modelos, com vista a uma
5. Considerações finais melhor descrição do comportamento da construção, a
Pretende-se com este conjunto de procedimentos, uma rigorosa avaliação da segurança estrutural e
ensaios e análises numéricas descrever as dimensionamento de eventuais soluções de reforço.

Referências bibliográficas
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Portuguesa", Portugal de Perto, Publicações D. Quixote, Lisboa, 1992. em construções existentes na região de Aveiro - IV SIACOT
[2] Moropoulou, A. et Al, - San Francisco Monastery - Seminário Ibero-Americano de Construção com terra e III
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conservation considerations, Journal of Cultural Heritage, 4, , Monsaraz, 8 a 10 de Outubro de 2005.
Quito, Equador , 2003, pp. 101-108. [6] Varum, H. Velosa, A.; Rodrigues, H. - Relatório Técnico -
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and adobe) in the Churches of Cisneros, Villada and Boada de Universidade de Aveiro, Agosto de 2004.
Campos (Palencia), Materiales de Construcción, Vol. 50, n.º 257, [6] Pinho, Fernando F. S. - Modelação do reforço estrutural de um
enero/febrero/marzo 2000, pp. 33-45. monumento. Encontro Nacional sobre Conservação e Reabilitação
[4] Dethier, J., - "Arquitecturas de Terra ou o Futuro de uma de Estruturas, LNEC, Lisboa, 2000.
Tradição Milenar", Fundação Calouste Gulbenkian, Dinalivro, [7] Costa A; Arêde A. - A Conservação e a Reabilitação do
Lisboa. 2002; Património Edificado. 1as Jornadas de Engenharia Civil da
Universidade de Aveiro, Avaliação e Reabilitação das
Construções Existentes.

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EARTH CONSTRUCTION CONSERVATION:


PATHOLOGIES DUE TO WATER

Paulina Faria Rodrigues (Portugal)


PhD, Assistant Professor
Universidade Nova de Lisboa
E-mail: mpr@fct.unl.pt

Introduction leads to successive alterations of volume, with


Earth has always been used as construction material. expansions/retractions which in turn may induce de-
Even where it is no longer used for new construction, bonding between material layers, when open porosity
the existent historic earthen architecture is a heritage does not allow enough space for those expansions.
that must be preserved to future generations. There is In earth constructions, salt crystallisation occurs
a widespread recognition of the potential of earth commonly near the interface between the support
construction in terms of ecological, economic, and the rendering, resulting on detachments and
technical and human aspects. However, much degradation of the outer layers of the support. The
research is still needed for the conservation of that effects may be enhanced by water absorption, which
type of buildings. causes a decrease of mechanical strengths and on
the thermal insulation properties.
Pathologies in earth construction Considering the problems associated with the
From the analysis of the most frequent pathologies in absorption of water on earth constructions, the
earth constructions, several deterioration agents can existence of protective barriers assumes great
be identified. The most important are concerned to importance. Hence, particular care should be given to
horizontal forces originated by seismic actions but the renderings.
most frequent are related to effects caused by water.
It is important to characterise the role played by each Earth construction conservation
of the agents, in order to design adequate In general, most ancient constructions present poor
maintenance strategies. condition wall finishings, resulting from either being
attained the limit of the service life of the rendering
Pathologies due to water materials or from repairs which have speeded the
In addition to water direct effects, hygroscopic deterioration of those renders and/or of the wall
soluble salts are a significant source of damage. The materials.
most common types of these salts in earth buildings The main characteristics of renderings are defined in
are chlorides (especially in coastal areas), sulphates terms of the properties that determine their capacity
(near to polluted environments) and nitrates (where to fulfil the functional requirements that should be
human or animal contamination is present). These met. Some of these characteristics are adhesion to
salts currently exist in building materials, migrating the support, wall waterproofing, permeability to
with the water and crystallising when it evaporates. moisture and aesthetics. Since the total satisfaction
Salts cyclic crystallisation/dissolution processes of all these requirements is not possible (for it would

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Remains of an adobe wall.

mean having mortars with contradictory properties), lost and the support, instead of being protected, is in
a compromise must be sought in order to achieve fact badly damaged. In fact, the incompatibility
the best solution. They must present in general between the applied cement mortars and the earth
physical, chemical and mechanical properties similar wall often cause mechanical stresses, establishes a
and compatible to the ones of the walls on which they water vapour barrier and originates a concentration of
are laid. salts, which originates internal erosion, detachment
This fact brings out the need of characterisation of of superficial material and partial losses of the render
the earth walls, with “in situ” non-destructive tests and of the external part of the wall.
for solidity measurements and with laboratory tests Consideration should also be given to the wall
of characterisation of the soils, measurements of finishing. Most of the paints currently adopted exhibit
compressive, tensile and shears strength, as well as low permeability to moisture in comparison to the
of the modulus of elasticity. plasters that should be used on earth constructions,
In many circumstances, cement based mortars are which may cause blistering and detachment of these
often used as wall renderings. The drawbacks of this paints. On the other hand, while on actual paints the
procedure are obvious for newly built walls but are solidification is merely consequence of the
even more severe when applied to old earth evaporation of the solving agent, on traditional lime
constructions. After a short time, the new rendering is paintings, solidification occurs on crystallisation of

Water access to the wall by rain, salts migration, concentration near the render (vapour barrier) and internal erosion by salts action

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Artificial pozzolans: fly ashes, rice husk ashes, metacaulin and Earth “pisé” wall with recent lost of protective render.
brick powder

the components, assisting with the consolidation of characterisation of some ancient earth “pisé” walls
the plaster. Therefore, a traditional paint acts as a shown that optimized hydrated lime based mortars,
protective layer that contributes to the overall with pozzolanic components, can be applied as
performance of the wall rendering. Furthermore, on renders. The compatibility is assured, the comportment
traditional paintings organic or inorganic colouring of the walls in face of water is beneficiated and
products are frequently used, helping to improve specially soluble salts resistance is incremented. In
durability and aesthetics aspects. countries where natural pozzolans are not available,
artificial pozzolans, developed by thermal treatments
Discussion and conclusions of industrial by-products are an efficient technical and
The protective effect of renders are fundamental for sustainable solution. The finishing layer should be
the earth walls conservation. But the compatibility achieved with a lime wash system.
between the earth walls and the applied materials Specifications related to the composition,
are crucial in terms of assuring the good performance proportions, application and curing of rendering
of the system and specially the efficient conservation systems are fundamental, in order to achieve a good
of the walls. and durable protection of the walls and assure a
From studies that has been developed, the analysis and better conservation of earth constructions.

CURRICULUM
Paulina Faria Rodrigues received her degrees in Civil Engineering heritage from the Universidade Nova de Lisboa, where she
and MsC in Construction from the Universidade Técnica de Lisboa currently teaches and researches at the Materials and
and her PhD in Rehabilitation and Conservation of the Building Construction Technologies Division.

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ESTRUTURAS EM TERRA:
COMPORTAMENTO E PATOLOGIAS

Fernando Peña Mondragón1 / Paulo Lourenço2 (Portugal)


(1) Investigador de Pós-doutoramento, E-mail: fernandopena@civil.uminho.pt
(2) Professor Associado com Agregação, E-mail: pbl@civil.uminho.pt
Universidade do Minho, Departamento de Engenharia Civil,
Campus Azurem, 4800-058, Guimarães, Portugal.

Portugal possui um legado importante de devido ao facto do último sismo de grande


construções em terra que é necessário preservar. magnitude em Portugal continental ter ocorrido há
Actualmente existem diversas construções em terra muito tempo (em 1755). Devido ao processo de
que ainda se podem encontrar, principalmente ao envelhecimento e aos factores ambientais, muitas
sul do país. Estas construções são das mais das construções são vulneráveis às acções
variadas, desde edifícios rurais, geralmente de dinâmicas, o que poderá conduzir ao colapso parcial
pequenas dimensões, até edifícios urbanos de ou total de forma inesperada.
maior porte, passando por muros, poços de água, Dada a sua natureza é bastante provável que
igrejas e armazéns. sismos de grande potencial destrutivo ocorram no
Esta técnica foi muito utilizada, passando de futuro em Portugal. Assim, é da responsabilidade de
geração em geração, até meados do século XX, todos os intervenientes (autoridades, investi-
quando o desenvolvimento de novos materiais de gadores, projectistas e empresas) envidar esforços
construção conduziu ao declínio dos materiais no sentido de minorar perdas humanas e danos
tradicionais. Assim, a realização e o conhecimento, físicos nas construções. Os conhecimentos
bem como a reabilitação e reforço, destas adquiridos na última década, não somente devidos
construções tem vindo a ser negligenciada. à investigação, mas também os resultantes da
As construções em terra são particularmente análise dos efeitos causados pelos grandes sismos
vulneráveis às acções dinâmicas, com especial que ocorreram recentemente, permitem reduzir a
ênfase para a acção sísmica, e às acções da água. vulnerabilidade sísmica do edificado existente e,
A elevada vulnerabilidade é essencialmente devida simultaneamente, definir soluções técnicas
à ausência de ligações adequadas entre as várias adequadas para a nova construção. A análise dos
partes da estrutura (Figura 1). Em geral, esta sismos recentes demonstra que o problema é
característica conduz a um colapso por rotação das generalizado e que as tipologias estruturais, bem
paredes de contorno para o exterior. Esta como a distribuição e tipo de danos, são recorrentes
vulnerabilidade é ainda ampliada pela falta de (Figura 2).
manutenção e pela deterioração de elementos de As estruturas existentes reflectem o estado do
protecção como drenagem, revestimentos das conhecimento à data da sua construção, podendo
paredes e coberturas, etc. possuir erros de concepção ou execução grosseiros
Por outro lado, Portugal está particularmente em e invisíveis, e podendo possuir danos desconhecido
risco devido ao elevado número de monumentos e devidos a acções do passado. Desta forma, a
edifícios em zonas com sismicidade elevada, e avaliação da segurança estrutural e a definição de

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medidas de intervenção podem possuir um grau de dos materiais; (b) a presença do nível freático a
incerteza substancialmente mais elevado que no profundidade adequada; (c) a boa qualidade da
caso das estruturas novas. Como princípio básico, execução; (d) a definição de uma solução estrutural
salienta-se que os regulamentos concebidos para robusta. Como recomendações gerais, sugere-se
construções novas não podem ser geralmente que se construam casas de apenas um piso,
aplicados ao património arquitectónico sob risco de eventualmente com sótão, que a cobertura seja o
perda completa de autenticidade. mais leve possível, que a fundação seja firme e a
No caso de reforço sísmico de uma estrutura em cobertura seja convenientemente ligada às
terra que apresente resistência insuficiente, devem paredes. A forma do edifício deve ser regular e
ser considerados os seguintes aspectos: (a) todos simétrica, idealmente de planta rectangular. As
os erros grosseiros devem ser eliminados; (b) nos paredes devem desenvolver-se de forma contínua
edifícios altamente irregulares (rigidez ou em ambas as direcções.
resistência), a regularidade em planta e altura deve Os edifícios de maior área poderão ter um pátio
ser melhorada; (c) deve-se aumentar a ductilidade interior para ventilação e iluminação, com
das secções ou elementos mais frágeis; (d) o drenagem adequada, em vez de recorrer a plantas
aumento de resistência obtido não deve reduzir com protuberâncias, em T ou L.
consideravelmente a ductilidade global; (e) os Como regras gerais podem-se admitir algumas
lintéis frágeis devem ser substituídos; (f) as dimensões geométricas mínimas que as cons-
ligações inadequadas entre paredes e pavimentos, truções em terra devem cumprir para melhorar o seu
e entre paredes transversais, devem ser melhoradas; comportamento sísmico (Figura 4). Por exemplo: as
(g) os impulsos horizontais sobre as paredes paredes deverão possuir uma altura inferior a 7
transversais devem ser eliminados (Figura 3). vezes a sua espessura (com um máximo de 3.5 m) e
A intervenção poderá incluir aspectos de alteração um comprimento livre inferior a 10 vezes a
de resistência, rigidez ou ductilidade de elementos espessura da parede (com um máximo de 5 m). Caso
estruturais, colocação de novos elementos se adoptem comprimentos superiores é necessário
estruturais, introdução de dissipadores de energia, promover contrafortes adicionais pelo exterior. As
redução de massa, demolição parcial ou total, entre aberturas deverão possuir uma largura máxima de
outros. 1.2 m, com um máximo de um terço do comprimento
Por outro lado, as características mais importantes da parede, e os elementos formados entre
para melhorar a resistência sísmica de uma aberturas deverão ter uma largura mínima também
construção em terra nova são: (a) escolha adequada de 1.2 m. O prolongamento dos lintéis para cada

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Figura 1 – Causas típicas de rotura em casas do adobe.

lado da abertura deve possuir um comprimento


mínimo de 0.3 m. A espessura mínima das paredes
deve ser de 0.4 m, ainda que as paredes de taipa
devam ser efectuadas com espessura variável em
altura (com um mínimo de 0.3 m de espessura no
topo e um alargamento para base no exterior com
um declive de 1:12) (Figura 4).
As fundações devem ser consideradas, em geral,
com uma largura entre uma vez e duas vezes a
espessura da parede, dependendo da altura do Figura 2 – Modos de rotura típicos em casas do adobe.

construção e da qualidade do terreno de fundação,


e com uma profundidade mínima de 0.4 m.
Recomenda-se que a fundação seja realizada em
alvenaria de tijolo ou pedra, utilizando argamassa
com ligante hidráulico. Desejavelmente, deveria
ainda existir um plinto realizado na mesma
alvenaria com uma altura mínima de 0.30 m acima
do nível do terreno, acima do qual se coloca uma
membrana hidrófuga e, em seguida, a construção
em terra.
Figura 3 – Recomendações principais para o melhoramento do
comportamento estrutural.
NOTA
A figura 2 tem a autoria do CENAPRED (Centro Nacional de
Prevención de Desastres, México
h t t p : / / w w w. c e n a p r e d . u n a m . m x ) .
As figuras 1, 3 e 4 foram realizadas por Fernando Peña, tendo a
figura 2 como base.

Figura 4 – Recomendações relativas a dimensões e materiais.

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A QUALIDADE TÉRMICA DA TERRA


E O DESAFIO DA REGULAMENTAÇÃO ENERGÉTICA

Fausto Simões (Portugal)


Arquitecto - Núcleo do Ambiente da Ordem dos Arquitectos
Rua Ricardo Espírito Santo, 10-5º d.to 1200-791 Lisboa Portugal
Tel.: 914997249, E-mail: orbis@netcabo .pt

1. Enquadramento 2. O desafio da regulamentação energética


A qualidade térmica é geralmente inconspícua na É neste enquadramento que consideramos ser um
arquitectura contemporânea. desafio aos arquitectos e uma oportunidade para a
Não foi sempre assim, como se pode comprovar na arquitectura, a transposição da Directiva Europeia
arquitectura do Islão árido (Fardeheb, 1987) e na 2002/91/CE de 16 de Dezembro. No cumprimento da
teoria e prática de Assan Fathy (Steele, 1988). Um Directiva, o Estado português publicou os Decretos-
arquitecto entre poucos, no entanto. Lei 79/2006 e 80/2006 que aprovam os novos
É de admitir, quanto aos arquitectos que isso se deve à Regulamentos dos Sistemas Energéticos e de
predominância da formação "beaux-arts", como aliás Climatização em Edifícios e das Características de
refere R. Neutra (Neutra, 1954) que contrapõe ao Comportamento Térmico dos Edifícios (RCCTE), bem
arquitecto "euclidiano" uma arquitectura "omnisensorial" como lançou a Certificação Energética dos Edificios
em que cabe a experiência térmica. Mais recentemente, (Decreto-Lei 78/2006).
Lisa Heschong (Heschong, 1979) equacionou a qualidade As alterações regulamentares são substanciais,
térmica no escopo da arquitectura, contestando nomeadamente nos coeficientes de transmissão
oportunamente a sua redução à "neutralidade térmica", térmica de referência. Segundo a nova versão
associada ao cálculo dos sistemas mecânicos. A mesma regulamentar eles serão reduzidos a metade e prevê-
ementa insípida, em todas as refeições, todos os dias. se a sua posterior alteração por portaria.
A valorização da qualidade térmica da terra crua vai Tornar-se-á pois necessário introduzir isolamento
pois de par com um reenfoque da arquitectura, sem o térmico nas paredes exteriores em terra. Investigar e
qual continuaremos a remetê-la para a ordem prática divulgar as melhores práticas para o fazer, eis um
da construção e da utilização dos edificios, desafio que se coloca à comunidade da terra crua.
divorciando a vista dos outros sentidos e a arte da A ordem de grandeza da espessura do isolamento
técnica, em prejuízo da saúde e do bem estar das térmico parece ser exequível com materiais
pessoas que passam neles a maior parte da sua vida. compatíveis com a terra.
É sintomático que a arquitectura seja chamada pelos Isolamento pelo exterior ou pelo interior?
técnicos a passar do lado do problema para o da O isolamento pelo exterior não tem nas alvenarias
solução, na adaptação de um património edificado que resistentes em terra, a importância que reveste na
não adquiriu, nos últimos cinquenta anos, a robustez construção corrente com estrutura de betão armado,
ambiental capaz de satisfazer uma população mais em que as pontes térmicas induzem um factor de
exigente e envelhecida, no confronto com paradigmá- concentração de perdas e originam condensações que
ticas alterações climáticas e energéticas. prejudicam a salubridade e o aspecto dos edifícios.

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Figuras 1 e 2 – Zonas de Inverno e de Verão segundo o RCCTE (Decreto-Lei 80/2006)

No entanto e em princípio, o isolamento pelo exterior O factor de utilização destes sistemas é função da
é preferível ao isolamento pelo interior, na medida em inércia térmica do edifício, porque a abertura solar
que favorece a eficácia das massas térmicas carece de massas térmicas complementares. Estas
disponíveis, no regime dinâmico da promoção de podem ser materializadas em terra crua dada a sua
ganhos no Inverno e da sua restrição no Verão. grande massa volúmica (Fig. 2).
Mas elas podem ser excessivas no Inverno ou em Oportunidade para a terra crua no Inverno.
usos intermitentes, o que pode justificar o isolamento Quanto ao Verão, a experiência com Casas Solares
pelo interior. Era o que se fazia tradicionalmente, Passivas ajuda a explicar a frescura que ainda hoje
cobrindo pavimentos e paredes com tapetes e panos, nos pode surpreender quando entramos nas
ao sabor das estações. construções maciças, alvas de cal da “civilização do
barro”. Em edifícios pesados, o conforto térmico
3. O trunfo da inércia térmica pode ser alcançado sem recurso ao ar condicionado.
Parece-nos justificado o reforço do isolamento A grande espessura de paredes pesadas confere ás
térmico, especialmente no caso dos pequenos construções de terra crua uma forte inércia térmica
edifícios que constituem, aliás, a maior parte do que é uma estratégia central no Verão mediterrâneo,
nosso património edificado. Dado o seu elevado em que a temperatura do ar oscila diariamente em
factor forma por serem pequenos, são mais torno de uma média que se situa dentro da zona de
comandados pela envolvente climática do que os conforto. A importância do leque das estratégias de
grandes edifícios de serviços. arrefecimento centrado na inércia é reforçada na
A experiência com Casas Solares Passivas faz hipótese não gradualista das alterações climáticas.
compreender as dificuldades técnicas da Oportunidade para a terra crua no Verão.
arquitectura tradicional na protecção contra o frio. O
conforto no Inverno, mesmo nas regiões mais amenas 4. Pôr a terra no mapa
(Zona I1, Fig.1), implica necessidades de aquecimento A terra crua na sua aplicação tradicional, não é por
que podem ser minoradas por uma significativa natureza um material industrializado, pelo que as
contribuição dos ganhos solares e internos... desde suas características termo-físicas são variáveis. Ora a
que os coeficientes de transmissão térmica sejam regulamentação requer valores e eles não estão
reduzidos e se controle as infiltrações. tabelados. Nomeadamente, a terra crua não consta
Sabe-se que a nova versão do regulamento aponta das listas de materiais e de elementos da envolvente
justamente para a valorização dos sistemas solares considerados na ITE28, publicada pelo LNEC para
passivos, incluindo sistemas de ganho indirecto. apoiar a aplicação do RCCTE.

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Figura 3 – Propriedades termofísicas de alguns materiais de construção

Como justificar então o cumprimento do 2. Explorar as potencialidades da inércia térmica da


regulamento? A comunidade da terra precisa de “pôr terra, seja em paredes, seja em coberturas de terra e
a terra no mapa”, promovendo a instituição de noutros usos directos, associada ao solar passivo no
normas técnicas que sancionem as aplicações, Inverno e ás outras estratégias bioclimáticas no
artezanal e a industrializada, da terra crua. Verão, considerando os ciclos diários e estacionais e
salvaguardando os usos intermitentes;
5. Conclusões 3. Promover a instituição de Normas Técnicas e,
As alterações regulamentares que foram decretadas, porventura, promover as alterações regulamentares
colocam desafios à terra crua que tem debilidades que sancionem e facilitem o uso da terra crua,
mas também tem potencialidades a explorar, cabendo explorando todas as suas potencialidades.
à comunidade da terra crua:
1. Investigar e divulgar as melhores práticas para a
introdução do isolamento térmico nas construções de
terra e salvaguardar a ausência de pontes térmicas
inerente ás alvenarias resistentes;

Bibliografia
FARDEHEB, Fewzi (1987). Examination and Classification of NEUTRA, Richard (1954). Survival Trough Design. Oxford
Passive Solar Cooling Strategies in Middle Eastern Vernacular University Press, NY
Architecture. Passive Solar Journal, 4(4) 377-417 HESCHONG, Lisa (1979). Thermal Delight in Architecture. MIT
STEELE, James (1988). Hassan Fatty. Academy Editions/St. Press, Cambridge, Massachusetts
Martin´s Press, NY

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A CONSERVAÇÃO DE PAREDES DE TERRA CRUA


– DA ANÁLISE À INTERVENÇÃO PRÁTICA

Patrícia Bruno (Portugal)


Arquitecta. Associação Centro da Terra
E-mail: patricia.bruno@sapo.pt www.centrodaterra.org

RESUMO 1. Introdução
Em Portugal, a experiência em acções práticas de Em Portugal, as acções práticas de salvaguarda do
salvaguarda do património de terra é ainda escassa. património construído com terra são ainda pontuais.
Até à data, as intervenções de conservação têm-se Aguardam-se no entanto desenvolvimentos num futuro
centrado unicamente na consolidação e no restauro de próximo, a julgar pelo crescente interesse no tema,
troços de taipa pertencentes a sistemas fortificados. espelhado nos inúmeros trabalhos científicos
As intervenções de conservação em estruturas de terra efectuadas nos últimos anos, desde a realização da 7ª
crua compreendem um conjunto de estudos prévios, Conferência Internacional – Terra 93.1
apoiados numa metodologia geral comum a todas as Até à data, as intervenções de conservação no nosso
edificações históricas. Existem, no entanto, procedi- país têm-se centrado unicamente na consolidação e no
mentos específicos, decorrentes das características restauro de troços de taipa pertencentes a sistemas
particulares do material terra. fortificados integrados em imóveis classificados –
A presente comunicação procurará focar os principais desde o início da década de 40 até finais da de 80, com
problemas e metodologias de diagnóstico, no âmbito recurso à execução de paramentos de pedra ou muros
das acções de conservação de estruturas parietais e de betão, para consolidação de embasamentos e
portantes de terra sob a forma monolítica (taipa) e sob paredes e, mais recentemente (após a conferência Terra
a forma de alvenaria de adobes. 93), envolvendo a reconstrução de muralhas ou de
As patologias que mais frequentemente afectam estes partes de paramentos de muralhas com taipa.
tipos de estruturas derivam essencialmente do
abandono e da ausência de acções de manutenção 2. As misturas de terra
associados à acção da água e dos agentes atmosféricos A terra utilizada na construção era geralmente extraída
e biológicos. A interacção dos agentes de degradação nas proximidades da obra. Escolhia-se a terra em
com os diversos aspectos específicos de cada edificação função da sua plasticidade, isto é, da quantidade de
- as formas arquitectónicas, os processos construtivos, a argila pretendida.
implantação e a envolvente das estruturas – condiciona Enquanto que, para a taipa, a mistura deveria ser muito
a ocorrência e o tipo de patologias. arenosa, conter seixo (pedras, cascalho) e uma baixa
Com recurso aos casos de Juromenha e de Paderne, serão percentagem de argila – geralmente cerca de 10 a 20%,
referidas diferentes fases de estudo, inspecção e ensaios. segundo o CRATerre -, para o adobe a textura
Espera-se poder contribuir para a discussão e a pretendida seria mais fina, sem seixo. As terras
divulgação de algumas questões relacionadas com as destinadas à produção de adobes eram mais ricas em
metodologias de intervenção utilizadas na conservação argila, chegando a fracção correspondente a atingir, em
do património de terra crua. muitos casos, cerca de 30% da mistura.
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Muitas vezes, a textura do solo seria corrigida. materiais que os constituem;


Para compensar a retracção das argilas, quando a terra - A morfologia e a composição do terreno da
era demasiado argilosa, era usual adicionar-lhe inertes envolvente, destacando-se o processo de drenagem
minerais (areia e seixo) ou materiais orgânicos, como das águas pluviais;
por exemplo a palha ou as crinas. Estes elementos - No caso da taipa, os materiais de selagem das
contribuíam para contrariar a perda de volume aquando juntas e de fecho dos orifícios;
da retracção das argilas e, consequentemente, para - Nas alvenarias de adobes, os tipos de argamassas
controlar o fenómeno de fissuração, conferindo maior utilizadas no assentamento;
resistência às misturas de terra. - Os modos como foram executados os cunhais e as
As composições das misturas de terra variavam ainda intersecções entre paredes;
consoante os tipos de solos disponíveis em cada região. - As estruturas horizontais dos pisos ou dos ele-
Desta forma, antes de intervir, é pois fundamental mentos estruturais das coberturas, especialmente
proceder à identificação dos tipos de solos existentes no que se refere à entrega das vigas nas paredes,
na envolvente da edificação e detectar os eventuais isto é, se as cargas transmitidas para as paredes
locais de extracção. A composição aproximada da são concentradas ou distribuídas;
mistura existente pode ser obtida através do - Os materiais que compõem os revestimentos e o
cruzamento dos resultados das análises químicas, estado de conservação dos mesmos;
mineralógicas, microestruturais e granulométricas. - As protecções superiores, as quais podem ser
constituídas por coberturas ou capeamentos, e o
3. As formas arquitectónicas, os sistemas estado de conservação das mesmas.
construtivos e a envolvente
A relação entre as formas arquitectónicas, os sistemas 4. As principais patologias e suas causas
construtivos e a envolvente da edificação, constitui, A água será talvez o inimigo nº 1 das construções de
geralmente, o trinómio cuja resolução permite apurar terra. A acção da chuva, principalmente quando
muitas das causas das patologias observadas. conjugada com a do vento, é responsável por
Dependendo do objecto de estudo, importa caracterizar, patologias gravosas que afectam especialmente os
entre outros, os seguintes elementos construtivos: topos e as bases das paredes, quando estas zonas
- As fundações ou embasamentos da construção, não se encontram convenientemente protegidas.
passando pela verificação da existência desses A ascensão de água por capilaridade é também um
elementos e da profundidade dos mesmos, das fenómeno comum em paredes de terra crua. A sua
alturas atingidas acima das cotas do terreno, dos ocorrência está na origem de inúmeras patologias,

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particularmente gravosas quando o fenómeno é - A esfoliação dos paramentos e a existência de vazios


acompanhado pelo transporte de sais. interiores nas muralhas, acompanhada do desprendi-
Nos casos de Paderne e de Juromenha, o solo encontra- mento dos materiais “por placas”.
se em contacto com as muralhas, mas o fenómeno pode Estes fenómenos resultam não só da presença de
ocorrer sem que tal se verifique – basta que o terreno humidade, mas também da migração dos sais e dos
de fundação não drene convenientemente a água e a seus ciclos de dissolução e cristalização e consequen-
parede não possua fundação ou esta última seja tes variações de volume no interior das muralhas.
composta por materiais porosos, permitindo a ascensão De referir ainda a acção destrutiva dos agentes bioló-
de água por capilaridade através da própria fundação. gicos: as raízes das plantas, que retêm água e cujo
A ascensão capilar com transporte de sais, associada à crescimento provoca tensões internas, fendilhação e
acção erosiva dos agentes atmosféricos, contribui para desprendimento de materiais; os animais que nidificam
o aumento das cavidades nas bases dos paramentos e nas cavidades, contribuindo para o alargamento das
está na origem de lacunas superiores, até onde se mesmas.
verifique a ascensão de água. Por outro lado, quanto Todos estes fenómenos conjugados, e associados à
maiores forem as espessuras das paredes ou muralhas, ausência de reparações ou de quaisquer outros tipos de
mais difícil será a evaporação, o que torna a resolução acções de conservação, acabam por conduzir ao
dos problemas particularmente complexa, no caso das colapso das estruturas. É o caso das muralhas de taipa
muralhas de taipa militar. de Juromenha.
A eliminação da origem dos problemas passa pelo Menos frequentemente, a ocorrência de fenómenos de
desenterramento e desobstrução dos sistemas de assentamento de fundações, que provocam rotação e
drenagem – o que está a ser feito em Paderne – ou pela fendilhação contínua vertical das estruturas, constitui
execução de sistemas de drenagem com valas também um factor de decaimento das estruturas de
periféricas junto às muralhas. terra. As medidas prévias à reparação ou ao reforço
Em Juromenha, os ensaios realizados permitiram estrutural, deverão, em muitos casos, contemplar a
detectar concentrações elevadíssimas de sais cloretos monitorização do fenómeno e a execução de sondagens
e nitrados nos materiais do troço Norte. No que se aos terrenos de fundação.
refere às patologias, são visíveis nas muralhas de taipa Muitas vezes a solução passa, não só por reparar a
de Juromenha: patologia (por exemplo, preenchendo fendas), mas
- Um intenso e permanente humedecimento dos também por reforçar ao sismo a zona afectada ou
paramentos com exposição Norte, onde a evaporação consolidar o solo de fundação.
da água nunca se dá na totalidade; Por fim, salientam-se as intervenções menos correctas,

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as quais podem propiciar a degradação dos materiais, 5. Para concluir


em vez de contribuir para a sua salvaguarda. Ao intervir numa estrutura de terra crua, a escolha dos
Um dos erros mais frequentemente praticados, e que materiais e dos tipos de acções a promover deverá
leva à degradação das paredes de terra, consiste na passar, obrigatoriamente, pelo conhecimento do
utilização de argamassas de base cimentícia em objecto de intervenção, dos seus materiais
revestimentos. constituintes e das causas das patologias.
Estas argamassas são muito rígidas e impermeabilizam As soluções preconizadas para o património de terra
as paredes, não permitindo a evaporação da água. deverão seguir os princípios aplicados a todas as
Frequentemente observam-se patologias como a intervenções de conservação do património edificado: a
fissuração e o descolamento dos rebocos por placas, menor irreversibilidade possível, de forma a não
causadas pelas bruscas variações térmicas comprometer intervenções futuras; a utilização de
verificadas nessa barreira impermeável. A água, que materiais compatíveis com os existentes, sem que
pode conter sais, vai ter tendência para se concentrar possam ser confundidos com os originais quando
(e até condensar) na interface com a parede, observados de perto; a garantia de que as evidências
acabando por degradar os materiais aí existentes. históricas existentes não sejam removidas ou
alteradas; a preservação dos materiais originais.

BIBLIOGRAFIA
BRUNO, C. P. (2000) – A Fortaleza de Juromenha: contributo para o HENRIQUES, F. (1994) – Humidade em paredes. Lisboa: LNEC (2ª
estudo e conservação da muralha islâmica de taipa militar. Évora: edição);
s.n.; dissertação de Mestrado em Recuperação do Património MARGALHA, M. G. et al (2002) – Castelo de Paderne: consolidação
Arquitectónico e Paisagístico, Universidade de Évora; e recuperação, Revestimentos de paredes em edifícios antigos.
FERNANDES, M. (2005) – A conservação da arquitectura de terra, Lisboa: LNEC, CAD 2, p. 191-207;
Arquitectura de Terra em Portugal. Lisboa: Argumentum, p. 204-211; TORRACA, G. (1986) – Materiaux de Construction Poreaux. Roma:
GUILLAUD, H.; HOUBEN, H. (1995) – Traité de construction en terre. ICCROM.
Marseille : Parenthèses (2ª edição);

(1) Leia-se a esse respeito o texto “A conservação da arquitectura porque factos históricos ou a presença de outros materiais
em terra”, da Arquitecta Maria Fernandes, publicado levaram a que isso acontecesse. Ao contrário, a arquitectura
recentemente no livro “Arquitectura de Terra em Portugal”: vernácula é estudada, publicada e divulgada, mas nunca se
“Portugal é herdeiro de um vasto património em terra, quer traduziu numa efectiva defesa desse património. Nesse campo,
monumental, quer popular. O reconhecimento dos monumentos pode-se mesmo afirmar, foi onde mais se perdeu.”
em terra portugueses fez-se tarde e as excepções só existem (FERNANDES, 2005, p. 209).

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TERRA PROJECTADA:
UM NOVO MÉTODO DE REABILITAÇÃO DE CONSTRUÇÕES
EM TAIPA

Vítor Cóias da Silva (1) (Portugal)


José Paulo Costa (2) (Portugal)
(1) Engenheiro - vitorsilva@gestip.pt
(2) Engenheiro - stap.ds@netcabo.pt
STAP - Reparação, Consolidação e Modificação de Estruturas, S.A.
Tel. +351 213 712 580 - www.stap.pt

A terra como material de construção ditada por razões históricas e económicas, assenta em
O uso da terra crua como material de construção factores geológicos e climáticos. Do ponto de vista
remonta a tempos imemoriais. Abandonado nos geológico a existência de solo adequado e a carência
tempos modernos, é, no entanto, um material cuja de zonas rochosas conduziu ao desenvolvimento da
utilização apresenta enormes vantagens ambientais, taipa como processo construtivo. Por outro lado, o
no quadrante oposto ao cimento e ao aço, materiais clima quente e seco no Alentejo e Algarve foi também
cuja produção é energívora e de grande impacto fundamental para a implantação deste processo
ambiental. construtivo, uma vez que o principal inimigo destas
Apesar de algumas louváveis iniciativas isoladas, a construções é a água, que escasseia nestas regiões.
terra crua não é hoje um material de construção
comum em edifícios correntes. No entanto, nas zonas Patologia das construções de terra
rurais, sobretudo do sul do país, ainda se encontram As anomalias das construções em terra crua
hoje muitas construções em adobe e em taipa. No resultam, basicamente, da sua susceptibilidade à
Alentejo e Algarve subsiste, também, um valioso água. A acção da água pode ser exercida de várias
património arquitectónico construído em terra. A maneiras, desde a incidência directa da chuva sobre
construção em terra crua assume, tradicionalmente, as paredes (e eventualmente, as coberturas), ou
duas formas: o adobe e a taipa. A construção em através dos salpicos que origina ao atingir ao solo. A
adobe não é mais do que uma alvenaria, com a água também pode subir no interior das paredes, por
particularidade das unidades serem constituídas por capilaridade, transportando em solução sais, que
blocos de terra crua, seca ao sol, os adobes. A constituem, por seu turno, um outro agente de
designação de taipa (que tanto designa o material deterioração relevante. A acção directa da água
como a técnica de construção) provém do método traduz-se em fenómenos de erosão que começa à
usado, que se caracteriza pela utilização de taipais superfície e continua para o interior, é a principal
para a moldagem da terra, que, convenientemente responsável pela degradação estrutural das
humedecida e compactada, constitui as paredes. A construções em terra, sob a forma de perda de
taipa dita militar reveste-se da particularidade de ser secção. A acção dos sais dá-se através do mecanismo
adicionada de um ligante aéreo e de agregado grosso, da cristalização salina nas camadas junto à
conferindo ao elemento uma superior resistência superficie, originando a perda de coesão que, por sua
mecânica e aos agentes erosivos. vez, facilita a erosão pelo vento, o qual pode ter a sua
A eleição deste sistema construtivo na região sul como capacidade deletéria ampliada, se estiver carregado
principal opção até aos anos 40/50 do século passado, de partículas sólidas.

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Fig. 1 – Equipamento de projecção de câmaras duplas

Técnicas de reabilitação das construções de às construções de taipa, a zona parcialmente


terra crua desmoronada é saneada e a secção reconstituída
A reconstituição da secção das paredes de adobe é por projecção de terra, com ou sem adição de
relativamente fácil. Pode ser feita usando técnicas elementos de ligação, repondo o monolitismo do
semelhantes às da reparação das alvenarias e elemento (em geral, uma parede), e melhorando as
unidades de terra semelhantes às existentes; já a suas condições de estabilidade.
reparação de construções em taipa usando o A projecção é feita utilizando equipamento dotado
mesmo processo construtivo nem sempre é fácil. No de duas câmaras pressurizadas (fig. 1), sendo a
processo original a terra é colocada em camadas mistura seca propulsionada com a ajuda de ar
horizontais que são compactadas com um pilão, comprimido e a água adicionada, de forma
trabalhando segundo a vertical. Dada a natureza controlada, na pistola de projecção. A secção do
das lesões mais frequentes em paredes de terra, ou
seja, cavidades mais ou menos profundas nos
paramentos, com desenvolvimento irregular, a
aplicação do mesmo processo construtivo só é, em
princípio, possível em cavidades que apresentem
desenvolvimento vertical e tenham acesso e espaço
de manobra na parte superior.
Dentre as técnicas reduzidamente intrusivas a que
se pode recorrer com vista à reabilitação de
construções de taipa salienta-se a terra projectada,
recentemente implementada na reabilitação do
castelo de Paderne, que consiste na adição de
material idêntico em lesões locais de construções
de terra, por projecção, técnica que segue o
princípio da reconstituição da secção usando o
mesmo material ou material idêntico. A projecção é
uma técnica correntemente utilizada para colocar
betão, desenvolvida no princípio do século passado,
Fig. 2 – Aspecto esquemático de uma cavidade pronta a preencher com
que, desde o início, se revelou interessante em terra projectada, já devidamente regularizada e com dispositivos de
trabalhos de reparação. Na aplicação desta técnica melhoria de ligação aplicados

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Fig. 4 – Aplicação da terra projetada, castelo de Padene

elemento a reparar é re-constituída através da mento. Todos os revestimentos e preenchimentos


colocação de sucessivas camadas inclinadas (figs. 2 espúrios, de argamassa de cimento, serão
e 3). Dado que a projecção é feita com elevada manualmente removidos por picagem com
velocidade (da ordem dos 300 km/h), obtém-se um ferramenta ligeira. Nesta fase serão igualmente
excelente efeito de compactação (fig. 4), resultando eliminados todos os vestígios de plantas e raízes
um material com compacidade e um grau de dos paramentos. Devem-se executar entalhes, por
humidade muito próximos do material constituinte forma a encaixar os novos elementos de
da taipa militar original. preenchimento, não se permitindo a gradual
É, no entanto, de fundamental importância a redução de espessura até ao zero.
preparação das superfícies e da geometria As superfícies devem ser limpas por aplicação
volumétrica das cavidades receptoras do preenchi- cuidadosa de jactos de ar filtrado, por forma a não
introduzir óleo lubrificantes dos compressores. A
preparação do substrato que vai receber a terra
projectada poderá ser finalizada com uma pré-
consolidação por aspersão de leite de cal.
Em termos mecânicos, e no que à execução da taipa
diz respeito, este processo pode ser considerado
equivalente ao tradicional. A terra é colocada por
camadas e existe uma acção de compactação na
direcção perpendicular. Na projecção as camadas
são de pequena espessura e a acção de
compactação é promovida pela contínua adição de
material com elevada energia cinética.
A colocação da terra por projecção permite uma
maior flexibilidade de execução, dado que a acção
de compactação pode ser produzida praticamente
com qualquer ângulo em relação à superfície a
reparar.

Texto inicialmente publicado na revista “Pedra e Cal”


Fig. 3 – Esquema da disposição das sucesivas camadas de terra
projectada n.º 24 de Outubro/Novembro/Dezembro de 2004.

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CASTELO DE REINA

Miguel Rocha (Portugal)


Arquitecto. Associação Centro da Terra.
E-mail: arqmiguelrocha@hotmail.com www.centrodaterra.org

O castelo de Reina situa-se em Espanha, na zona inequívocas, “impressas” no próprio monumen-


sul da Extremadura, ao lado da via Badajoz - to, foi possível redesenhar, construir e usar
Córdova, onde começa a Serra Morena. Com cofragens em tudo idênticas às que terão sido
projecto do arquitecto Gonzalo Diaz Recasens, a utilizadas para erigir este castelo.
primeira fase das obras de consolidação das suas A responsabilidade que acarreta a intervenção em
muralhas de taipa estiveram a cargo da empresa monumentos erigidos com terra crua quase sempre
Antaño Restauración, S.L. ultrapassa as capacidades técnicas da maioria das
Sendo que a maior quantidade de obra corres- empresas de construção e, de alguma forma, isto
pondia à restituição volumétrica da taipa perdida e leva também ao seu desinteresse por obras deste
que se pretendia que a imagem final da inter- tipo. Assim, reveste-se de especial importância a
venção reproduzisse as mesmas formas, alinha- divulgação e a troca de experiências no campo da
mentos, côr e textura da taipa original, definimos reabilitação deste tipo de património.
um conjunto de tarefas iniciais de obra que É igualmente importante este conhecimento por
considerámos fundamentais para o sucesso da parte dos arquitectos, pois sem ele os actuais
actuação: parâmetros de desenho/projecto de pouco valem:
1- investigação e procura da matéria-prima e podemos desenhar para construir ou recuperar
do material mais adequado, para o que foi edifícios erigidos com outros materiais da mesma
realizado um parque de “provetes”, com forma para qualquer parte do mundo mas não
distintas misturas de terra, cal e areia; podemos fazê-lo para edificações de taipa. Aqui,
2- análise e definição da forma mais cada caso é um caso.
adequada de compactar a terra, tendo sido A metodologia do trabalho, o conhecimento das
ensaiados vários equipamentos, manuais e tecnologias construtivas presentes e sua
mecânicos; operacionalização em obra são fundamentais para
3- estudo das antigas cofragens, para actua- a realização de um bom projecto de taipa, seja de
lizar a sua operacionalização. A partir de intervenção no património, seja de construção
peças originais encontradas e de evidências nova.

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Aspecto da muralha, no início das obras. Fase final da obra.

Parque de “provetes” de taipa. “Agulhas” originais, retiradas da muralha em ruínas.

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FORMAÇÃO EM RESTAURO E CONSERVAÇÃO

João Lacerda Cabral (Portugal)


Engenheiro e Director de Serviços da Formação Profissional do CENFIC
Centro de Formação Profissional da Indústria da Construção civil e obras Públicas do Sul
www.cenfic.pt - E-mail: cenfic@cenfic.pt

Três conceitos antigos, associados para definir e dar Os programas são conhecidos, mas não é demais
corpo a um conceito novo. recordar os seus nomes: Petra, Force,
Partindo dum exercício simples de associação de Euroqualificação, NOW, Adapt, Leonardo e Equal.
ideias, aqueles conceitos poderiam, por exemplo, ser
assim entendidos: A Concepção de Suportes Pedagógicos
- Formação: jovem sem experiência ou trabalhador Para se poder iniciar Formação numa área nova, tem
desactualizado; previamente que se conceber e construir suportes
- Restauro: património classificado, preservação do pedagógicos.
original; A recolha de informação, o intercâmbio de conheci-
- Conservação: construção antiga, risco de mentos a nível nacional e internacional e a investi-
degradação. gação, só foram possíveis com o incentivo e o suporte
O Cenfic – Centro de Formação Profissional da financeiro do Fundo Social Europeu, a par do co-finan-
Indústria da Construção Civil e Obras Públicas do Sul, ciamento do Estado Português.
ao entrar no seu 25º Aniversário, olhando um pouco Apoiado em diversos Programas, foi possível ao
para trás, pode orgulhar-se de ter trabalhado e con- Cenfic desenvolver um conjunto significativo de pro-
tribuído para o ressurgimento desse "conceito novo". dutos para a Formação, em parceria com organismos
Nos primeiros anos de existência, o Cenfic descon- congéneres de todos os Países da União Europeia,
heceu a área do Restauro e Conservação, formando dos quais se destacam:
Operários e Técnicos para a Indústria da Construção,
sector que, também por associação de ideias, se Programa Euroqualificação
entendia como da Construção Nova e, sobretudo, do • RESTAURADOR DE EDIFÍCIOS ANTIGOS – Módulos
Betão. de Formação
A partir dos anos 90, com o desenvolvimento dos pro- • ABÓBADA ALENTEJANA – Vídeo / Manuais (Arq.ª
gramas e projectos de iniciativa comunitária, o Centro Ana Tostões)
foi sendo progressivamente envolvido na problemáti- • AZULEJO ANTIGO – Vídeo / Manuais (Arq.º José
ca europeia da Formação. Aguiar)
Primeiro através dos seus Directores, depois com os
Técnicos de Formação e Formadores, a participação Programa Adapt
do Cenfic em projectos-piloto cedo se deu conta da • (RE) ASSENTAMENTO DE PAINÉIS DE AZULEJOS –
importância do sector do Restauro e Conservação nos Módulo de Formação / Manuais
países vizinhos. • RECUPERAÇÃO E CONSERVAÇÃO DE PORTAS E

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Estaleiro-escola do Castelo de la Pieve Exercicio em Simulação - Abóbada de Arestas

CAIXILHOS DE MADEIRA – Módulo de Formação / do Património Arquitectónico - Veneza


Manuais • Escolas Profissionais da Construção – Florença e
• RESTAURO DE ALVENARIAS, REBOCOS E Perúgia
ESTUQUES – Módulos de Formação / Manuais
• PINTURAS – FINGIDOS A MÁRMORE – Módulo de Os Estaleiros-escola para Profissionais
Formação / Manuais Qualificados
Aos Projectos-piloto seguiram-se os de Mobilidade e
Programa Leonardo da Vinci alargou-se assim aos Formandos o trabalho transna-
• ENCARREGADO DE EDIFÍCIOS ANTIGOS – Módulo cional, através de intercâmbios e estágios, realizados
de Formação / Intercâmbios regra geral em estaleiros-escola, para cursos do Nível
• PINTURA FINGIDA – Módulo de Formação / II.
Manual (Arq.º José Aguiar) / CD-ROM A Formação em estaleiro-escola era mal conhecida e
• ARGAMASSAS TRADICIONAIS – Módulo de quase nunca utilizada em Portugal.
Formação / Manuais (Eng.º Bessa Pinto / Eng.ª Formandos do Cenfic participaram em vários, com
Maria Goreti Margalha) / CD-ROM realce pela positiva para os estaleiros-escola ital-
ianos de Florença (Villa Demidorff) e de Perúgia
A Formação de Formadores (Castelo de la Pieve).
Condição igualmente indispensável à implementação A aprendizagem no estaleiro-escola, quando bem ori-
de qualquer nova Formação e porventura a mais entada, pode fazer a síntese dos dois tipos clássicos
importante, é obviamente a existência de Formadores de Formação, a Formação em simulação ministrada
qualificados. num Centro e a Formação em Contexto de Trabalho
Nesse sentido, o Cenfic cedo envolveu o seu corpo de realizada numa Empresa.
Formadores nos Projectos-piloto, mas a sua sensibili- Em Portugal, na última década, evoluiu-se de forma
dade foi sobretudo construída através de intercâmbios. crescente e bem, da Formação exclusivamente no
Uma vez mais os organismos congéneres de outros Centro para a Formação em Alternância
países europeus, em particular dos países mediter- Centro/Empresa, primeiro no Sistema dito de
rânicos, foram os seus receptores, também com reci- Aprendizagem e mais recentemente no da
procidade, cabendo destacar: Qualificação Inicial.
• Instituto Gaudi - Barcelona No entanto, nem sempre é total o sucesso deste tipo
• Federation Campagnonique – Lille e Limoges de Formação, por dois motivos:
• Centro Europeu para as Profissões de Conservação • Ao Tutor da empresa não é exigida ainda, em

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Curso Património em Fronteira 2003 - Simulação de muro de Taipa Estaleiro-escola do Castelo de Noudar

Portugal, qualquer Certificação, sendo frequente a Formandos da Irlanda, Espanha e Grécia.


falta de sensibilidade e de conhecimentos • Em 2001, no Castelo de Noudar, em Barrancos, no
pedagógicos para apoiar o Formando. qual participaram, além dum grupo do Cenfic,
• As obras nem sempre apresentam actividades estagiários de Espanha, França e Itália.
diversificadas, como o programa e a aprendizagem O Castelo de Noudar em particular, pela riqueza e
requerem. diversidade dos elementos de Arquitectura de Terra
Sobretudo na área da Conservação e Restauro, os presentes, oferece um ambiente de aprendizagem
estaleiros-escola continuam a ser uma alternativa favorável ao entendimento do respeito pelo original,
muito positiva, podendo ainda ser melhorados com extensivo inclusive aos equipamentos e ferramentas
um período final de estágio em empresa, situação que de trabalho.
o Cenfic já pratica. Entendido o contexto, pode facilmente explicar-se a
Neste aspecto não restam dúvidas: a parceria entre vantagem da introdução de novos equipamentos e
Centros de Formação e Empresas permite melhorar a técnicas de execução, permitindo obter melhores
aprendizagem e facilita a empregabilidade. rendimentos.
Por outro lado, a Formação em simulação pode ser Da simples substituição das canguetas e das agulhas
aplicada a todas as áreas, mas compreende-se que de madeira pelos tirantes de aço, como se percebe
seja mais difícil em algumas, tais como a Arqueologia nas figuras anteriores, até à utilização de meios
ou o Restauro; construir suportes para intervir em mecânicos na amassadura ou no apiloamento da
contexto oficinal e neles efectuar trabalhos muito Taipa, a inovação tecnológica só tem como limites os
diversificados de investigação ou de reparação é não princípios da autenticidade e da economia, porque em
só moroso como muito caro. boa verdade todos sabem, por muito gosto que ten-
Finalmente, os problemas com tutores anteriormente ham pelo Restauro, que os meios financeiros impõem
referenciados também não se colocam nos estaleiros- sempre um limite e que com o mesmo se pode fazer
escola, já que todos os Formandos são orientados por mais.
um único Formador.
Reconhecendo o interesse que inegavelmente apre- A Formação de Técnicos Intermédios e
sentam, o Cenfic, em parceria com as respectivas Superiores
Autarquias, organizou vários estaleiros-escola e inter- A Qualificação Inicial de Jovens com o 12º Ano, min-
câmbios, merecendo destaque: istrada pelo Cenfic, inclui um curso de Técnico de
• Em 1992, no Palácio do Condinho, em Santiago do Conservação e Reabilitação de Edificações.
Cacém, com a participação também de grupos de A Formação desenvolve-se durante 1.500 horas, ao

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Construção antiga em ruinas

longo de 11 meses, sendo os 3 últimos realizados em Formar para a Empregabilidade


Empresas, em Contexto de Trabalho. A empregabilidade é um objectivo que o Cenfic procu-
A par dos módulos específicos, a estrutura do Curso ra ter sempre presente, na concepção da sua
inclui módulos comuns à área da Construção Nova, Formação Profissional.
como Desenho Técnico, Medições e Orçamentos ou Compreende-se que, quem tira um curso, quer em
Materiais e Processos Construtivos; é assim relativa- primeiro lugar ter hipóteses de encontrar um emprego
mente fácil para estes Técnicos integrarem-se em ou no mínimo trabalho, em sentido lato.
qualquer tipo de estaleiro, quando não surja qualquer Sendo ainda restrito o Sector da Conservação e
oferta de trabalho na área da Conservação e Restauro é contra-indicado oferecer Cursos de
Restauro. Qualificação Inicial muito especializados.
Relativamente à Formação prática para Licenciados, Esta premissa levou a que no Cenfic se tivesse evoluí-
importa destacar também a experiência inédita e do de Cursos de "Restaurador de Edifícios Antigos",
igualmente muito interessante, que tem sido a dos incidindo exclusivamente nos Materiais e Técnicas
Cursos de Verão em Património, realizados em Tradicionais de Construção, para Cursos de "Pedreiro
Fronteira, numa parceria Universidade Lusíada - Restaurador", que se iniciam com Formação nas tec-
Câmara Municipal de Fronteira - Cenfic. nologias empregues em Obra Nova e se completam
Dirigida a recém licenciados e técnicos de nível supe- com aquelas.
rior, estes cursos de carácter teórico-prático, inicia- A questão da especialização versus polivalências é
ram-se em 2001 e continuam a despertar o interesse muito pertinente em Portugal, país com um pequeno
pelo saber-fazer a Arquitectos, Engenheiros, mercado e numa fase muito embrionária da ideia de
Arqueólogos, Historiadores e outros especialistas, mobilidade dos trabalhadores no mercado europeu e
pelo que têm vindo a ser repetidos, ano após ano, em do reconhecimento mútuo das suas competências.
Setembro, com programas e temáticas diferentes,
com destaque para as seguintes áreas: A Formação Profissional Contínua
• Arquitectura de Terra – Taipa e Adobe A especialização faz mais sentido na Formação
• Abóbada e Abobadilha Alentejana. Profissional Contínua, para dar resposta rápida a
• Argamassas Tradicionais necessidades concretas dos Empreiteiros e
• Alvenaria de Pedra Subempreiteiros.
• Cobertura Tradicional – Caniço Nesta modalidade de Formação, o Cenfic tem apre-
• Restauro da Madeira sentado ofertas para diversas áreas de intervenção,
• Restauro de Estuques destacando-se:

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O Taipal

• Conservação e Limpeza de Cantarias "Construção Total", seja qual for a fonte, apontavam
• Pintura - Fingimentos a Madeira e Mármore em 2004 para valores muito próximos dos seguintes:
• Reassentamento de Azulejo Antigo União Europeia – média da EU (15): 44,2%
• Restauro de Alvenarias e Rebocos Portugal: 9,8%
• Restauro de Estuques (Fonte: AECOPS)
• Restauro de Portas e Caixilhos de Madeira Constata-se assim que, em 15 anos, a evolução de
• Técnicas Tradicionais de Construção - Taipa, Portugal nesta matéria não foi no sentido de recuper-
Adobe, Alvenaria de Pedra e Abóbadas ar terreno à Europa; infelizmente, também não recu-
Cada tema é desenvolvido em sessões práticas, em perou em praticamente nenhum outro campo, se
horário pós laboral, totalizando 30 a 45 horas. exceptuarmos os do Futebol.
O público alvo destas Acções são os Profissionais Estas constatações, embora negras à primeira vista,
Qualificados,mas não é raro surgirem Licenciados nos dão-nos ânimo para continuar, por uma razão muito
grupos de participantes. simples: como todos acreditamos que o futuro de
Portugal no confronto das Nações só pode melhorar,
Mercado e Investimento na área do Património também há-de melhorar naquele rácio e então o
Retomando a história dos anos 90, há cerca de 15 nosso esforço para dar corpo ao "conceito novo" terá
anos, a quota parte do sector do Restauro e sido certamente muito útil !
Conservação seria em Portugal da ordem dos 6 ou Por outro lado, não partilhamos da teoria de que
7%, enquanto se ouvia dizer, nas reuniões interna- Portugal tem pouco Património Arquitectónico, face
cionais dos projectos-piloto, que em certos países era aos países referidos, ideia que poderia justificar tal
superior a 50%. desfasamento.
O nosso espanto só não era maior porque pensávamos Constatamos sim, que o nosso vasto Património é
que estariam a exagerar; à cautela, íamos pregando a pouco valorizado, o “home proud” português encon-
necessidade de se dar maior atenção a esse novo e tra-se a níveis baixos (exceptuando novamente o
para nós quase insignificante nicho de mercado. Mas Futebol) e as prioridades do investimento público têm
as sementes que eram lançadas, quer por nós quer por muitas vezes objectivos de curto prazo.
diversas organizações portuguesas de Ensino e enti- Recordemos dois exemplos:
dades interessadas no Património, caíam certamente - Auto-estrada A6: 160 novos quilómetros de auto-
em terreno árido, onde quase nada cresce. estrada para a Expo.98
Com efeito, volvidos praticamente 15 anos, os rácios - Estádios de Futebol: 11 novos estádios para o Euro
do sector "Reparação / Manutenção" versus 2004.

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Tal investimento parece também dar prioridade aos falaciosos lugares comuns, que a nosso ver têm que
empreendimentos de grande visibilidade. Poucos, mudar:
porque são caros, mas bem visíveis. • O Sector tem pouco peso na Indústria da
Ficam assim adiados, de ano para ano, outros Construção e assim continuará a ser, logo o inves-
investimentos, alguns pequenos, mas muitos, timento em Formação Profissional é supérfluo e
nomeadamente na área do Património. não tem retorno.
Vejamos apenas dois exemplos que, para além de • Os Trabalhadores da Construção, que tão bem exe-
trabalhos de Restauro ainda muito incompletos, cutam Centros Comerciais, Pontes e Estradas e tão
apresentam deficientes acessibilidades: reconhecidos têm sido pela qualidade do seu tra-
- O Castelo de Noudar, construído em Taipa Militar balho até no estrangeiro, também executarão com
no Século XIV e classificado de Monumento facilidade Restauros ou Obras de Conservação, se
Nacional em 1910, alberga nesse sítio vestígios o mercado as oferecer, sem necessidade de
humanos de cinco milénios, tendo o seu núcleo Formação Profissional complementar.
urbano sido completamente abandonado no último • Os Projectistas e os Directores de Obra são os úni-
quartel do Século XIX. cos que precisam dominar esses conhecimentos e
Desenvolveu-se então, a 12 quilómetros de distân- as Universidades já os apetrecharam teoricamente
cia, a actual vila de Barrancos. q.b., não necessitando de experimentar o saber-
A estrada que os liga, não dá passagem a um auto- fazer.
carro de turismo, à entrada da ponte sobre o rio Contrariamente, importa referir três exemplos:
Múrtiga; há que fazer transbordo para mini autocar- • Cada vez mais se encontram cidadãos com gosto
ros um pouco antes, à saída de Barrancos. em reabilitar casas rústicas, queixando-se de que
- O Castelo de Paderne, redescoberto pelas auto- não encontram profissionais competentes ou que
estradas do Algarve, A2 e Via do Infante, foi con- os trabalhos realizados não resolveram vários
struído em Taipa de grande espessura no Século problemas.
XII, tendo sido conquistado aos mouros em 1248, no • Alguns bons executantes têm horror a consultar
reinado de D. Afonso III. projectos; não só não sabem ler desenhos, como
Foi habitado até ao Século XVI, altura em que o seu preferem fazer à sua maneira (por exemplo, com
núcleo urbano se transferiu para o local onde hoje um pouco de cimento, para ficar mais resistente e
se situa a aldeia de Paderne, a dois quilómetros de acelerar a cura…) atitudes a precisarem de
distância. mudança.
Classificado como Imóvel de Interesse Público, é • Vários projectistas têm manifestado o sentimento
um dos sete castelos simbolizados no escudo da de que, sem experimentarem o saber-fazer, têm
Bandeira Nacional. falta de sensibilidade para avaliar, projectar e
Após a recente intervenção de Restauro de que foi especificar correctamente regras de execução
alvo, surge agora todo iluminado à noite, a poucas importantes.
centenas de metros da auto-estrada, podendo ser Em síntese, as ideias que defendemos para se
visto de relance por quem nela passa; mas quem o alcançar o conceito novo de Formação em Restauro e
quiser visitar, terá de percorrer mais de vinte quilómet- Conservação e mudar o panorama de abandono e
ros, a maior parte dos quais por estradas secundárias. desinteresse pelo Património Arquitectónico em
Exemplos destes devem existir por todo o País, pois Portugal, passam por:
temos muitos Monumentos desconhecidos; mas • Preservar o conhecimento das Técnicas
temos sobretudo, mais do que Monumentos Tradicionais de Construção, divulgando as Boas
Nacionais, imensas Construções Antigas, com poten- Práticas
cial turístico, cultural e económico, podendo portanto • Privilegiar as parcerias com Universidades,
desenvolver-se um vasto mercado de Restauro e Escolas Profissionais, Autarquias e Empresas
Conservação. • Formar para a Empregabilidade
• Preparar o Sector para o futuro
Conclusão • Dar voz à consciência e à memória dos Cidadãos
O conceito novo de Formação em Restauro e • Redescobrir e valorizar o Património existente
Conservação, procura romper sobretudo com três • Influenciar os Autarcas e os Governantes

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3RD SESSION
VALENCIA
S P A I N

9 / 13 JANUARY 2006
72

TAPIAL Y ADOBE: FÁBRICAS DE TIERRA CRUDA


EN LA HISTORIA DE LA ARQUITECTURA MEDIEVAL
HISPANA

Amadeo Serra Desfilis (España)


Profesor Titular de Historia del Arte
Universitat de València
Tel.: +34-963864232
E-mail: amadeo.serra@uv.es

La historia de las fábricas de tierra cruda en España atención de parte de los arqueólogos, historiadores de la
soporta el doble lastre del desconocimiento y la arquitectura y arquitectos restauradores hacia esta
incomprensión. El conocimiento histórico todavía técnica. Por otra parte, su empleo no se ha mantenido
limitado de estas fábricas se debe, a su vez, a que no inalterable desde los albores de la historia hasta
han sido valoradas en una perspectiva temporal de nuestros días y admite muchas variantes locales y
larga duración ni apreciadas en razón de la preferencia cronológicas que deben ser identificadas y analizadas en
de la que siempre han gozado en los estudios de sus peculiaridades para un conocimiento más amplio y
historia de la construcción las fábricas de cantería y más profundo de esta técnica constructiva.
ladrillo cocido. Así se ha vinculado la aparición de
muros de tapial o adobe ya a la tradición islámica, La perspectiva histórica: de la Antigüedad a la
perdiendo de vista su pervivencia y asimilación Edad Media
después de la conquista cristiana, ya a la arquitectura Los autores antiguos ya reconocían en la construcción
vernácula, asociándola así a una presunta escasez de de tierra, en adobe y tapia, una tradición propiamente
recursos económicos y/o técnicos en la construcción. hispana que era valorada por su resistencia y adaptación
Sin embargo, la construcción en tierra en su estado a las condiciones del lugar. Plinio se refiere en el libro
natural tiene ventajas particulares. La primera es su XXXV de la Historia Natural a la tapia como una técnica
comportamiento térmico, pues sirve de aislante del constructiva que los romanos hallaron en Hispania y que
exterior por su baja conductividad de temperaturas, se usaba también en otros territorios del Mediterráneo
regula el intercambio de humedad y modera los cambios occidental, desde Aquitania a Mauritania. También
ambientales en cualquier estación; se trata también de Vitruvio habla de esta técnica como una supervivencia
un material que ofrece una notable resistencia al fuego de una tradición muy antigua en Galia, en Hispania, en
y frente a los impactos, factor este último que ha Lusitania y en Aquitania y se ocupa de los materiales
propiciado su empleo en obras defensivas; sus más adecuados para fabricar adobe (ladrillo sin cocción),
condiciones de absorción acústica son también el momento adecuado para producirlos, evitando las
apreciables y dependen del espesor y la rugosidad de los estaciones de temperaturas extremas, y presta atención
muros. Sobre todo es un material que aprovecha la tierra a los revocos, sabedor de su importancia para preservar
natural del lugar, previamente seleccionada, de suerte las estructuras de tierra cruda. No obstante, el problema
que evita el acarreo de materiales distantes y ahorra la que plantean estas fuentes es el de su interpretación,
energía que exigen los procesos de cocción de otros que debe cotejarse con los restos arqueológicos de
como el ladrillo o la cal. Estas ventajas son bien arquitectura levantada en tierra –por ejemplo en la
conocidas por todos y deberían haber reclamado mayor cultura ibérica-, difícilmente identificables con la técnica

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Muestras de las técnicas de tapial en la arquitectura hispana: Granada, Mascarell, murallas en tapia valenciana
la Alcazaba de la Alambra

de los encofrados de tapial que conocemos a partir del y un núcleo de relleno podían adolecer de falta de
siglo XII. solidaridad si no estaban bien trabados por su aparejo,
La regresión de las fábricas de hormigón (opus si el relleno no era de una mínima calidad y por el
caementicium) en los primeros siglos de la Alta Edad desconocimiento o falta de control en el fraguado y
Media es un fenómeno general en todo el ámbito endurecimiento de los morteros, por no mencionar la
mediterráneo que se explica en el contexto del diversidad de origen y calidad de las materias primas
abandono de ciertas técnicas y del uso de algunos como la arena, la cal o los demás materiales de relleno
materiales al alterarse las condiciones sociales y (cantos rodados, desechos de cantería, cascotes y otros
económicas del mundo de la construcción tras la materiales reciclados de la construcción).
desaparición del Imperio romano en Occidente. En el En general, las construcciones anteriores al Románico
ámbito hispano se aprecia la recuperación de los muros maduro, que llega a la península ibérica hacia finales del
construidos con dos caras de revestimiento en piedra, siglo XI, presentan variantes locales del muro con relleno
ladrillo u otros materiales y un abundante relleno de y dos caras exteriores de piedra o ladrillo. En algunas
calidad diversa. Las dificultades en el comarcas este relleno puede ser de barro o tapial.
aprovisionamiento de materiales de procedencia más o Pero los problemas que planteaba el uso de este tipo
menos distante y el recurso al suministro local o de fábrica eran persistentes y afectaban a la calidad
comarcal favorecen la aparición de una gran riqueza de y estabilidad del relleno, a la disponibilidad, corte y
variantes vernáculas en la construcción de muros de aparejo de las caras de piedra y de ladrillo, y al
fábrica. La piedra puede ser poco abundante, de escasa proceso de construcción con el levantamiento de
calidad o bien provenir de canteras lejanas y mal andamios, la elevación de los materiales y su puesta
comunicadas con los medios de transporte disponibles. en obra por un equipo poco numeroso de albañiles
Como alternativa, el ladrillo requiere un proceso de con escaso apoyo de grúas o poleas.
fabricación en hornos artesanales que pueden ofrecer La conquista islámica de la península ibérica vino a
productos de calidad desigual si no se someten a un alterar este estado de cosas y a ofrecer nuevas,
control técnico como el que se aplicaba en época sencillas y económicas soluciones constructivas, adap-
romana. El elevado consumo de leña de los hornos tadas a las condiciones ecológicas de la arquitectura
puede considerarse también un inconveniente en el mediterránea. La arquitectura islámica se basó en
área mediterránea, donde el bosque es regresivo y la materiales fáciles de obtener y transportar en cualquier
madera de mejor calidad suele reservarse para usos lugar como la arcilla, la cal y el yeso que permitieron
estratégicos como la construcción naval. En todo caso, limitar o prescindir casi totalmente del recurso a las
los muros construidos con dos caras de piedra o ladrillo canteras para la extracción de piedra o a los

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Granada, Alcazaba, murallas

monumentos antiguos de época romana, abundante- notablemente a la extensión y el arraigo de las


mente explotados en la Edad Media para el aprovisiona- técnicas de tierra cruda en muchas regiones de la
miento de piedra y otros materiales de construcción. península ibérica, aunque la arquitectura hispano-
musulmana conoció y empleó otras técnicas de
El tapial en la tradición arquitectónica hispano- tradición romana en el ámbito hispano como en otros
musulmana territorios del Mediterráneo. El historiador Ibn Jaldun
La tierra cruda o arcilla es un material natural, de en sus Prolegómenos detalla con la exactitud
composición variable, que puede estar formada por acostumbrada el levantamiento de paredes de tierra:
grava, arena, limos, minerales, materia orgánica, agua Otra rama es formar las paredes con sola arcilla. Se
y otros elementos. Está siempre a disposición de los sirve para esta operación de dos tablas, cuya longitud
constructores en abundancia y es fácil de transportar y anchura varían según los usos locales; pero sus
y de aplicar en la obra tanto en los muros de fábrica dimensiones son, en general, de cuatro varas por dos.
como para la unión de adobes (ladrillos sin cocer), Se colocan estas tablas a lo largo en los cimientos ya
ladrillos, mampostería, sillares y fábricas mixtas. abiertos, observando el espacio que debe separar
En la arquitectura musulmana el tapial o tabiya se utiliza entre ambas, conforme a la anchura que el arquitecto
en dos variantes. La primera se basa en tableros o ha juzgado conveniente dar a dichos cimientos (…) y
encofrados de madera que se van rellenando con capas vierte allí una mezcla de tierra y cal que se apisona en
de arcilla mezclada con cal viva y que se batían para seguida con pisones hechos a propósito para este fin.
dotarlas de mayor consistencia. La segunda y más Podemos situar la difusión del tapial de tierra con
sencilla consiste en formar hiladas de tierra apelmazada encofrados de madera en época almorávide y sobre
que se dejan secar antes de poner encima las siguientes. todo almohade, en especial a partir del siglo XII. Los
A la tierra se le suele añadir arena, paja o barcia y una invasores norteafricanos trajeron consigo un excelente
lechada de cal para impermeabilizar la capa superior y dominio de esta técnica constructiva, bien arraigada en
hacerla más resistente a la radiación solar; una barda la zona montañosa del Atlas, de donde eran originarios,
puede rematar las tapias para protegerlas de la lluvia y a pesar de que utilizaron la piedra y el ladrillo allí donde
otros agentes atmosféricos. El adobe o ladrillo sin cocer les fue posible. El sistema de fortificaciones del valle
se empleaba con un mortero de arcilla y paja con barcia. del Vinalopó en la provincia de Alicante es un buen
El mortero de yeso, en cambio se acostumbra a reservar muestrario de este tipo de construcciones en tapial, con
para el revestimiento de los muros en cualquiera de cajas de buen tamaño que sirven para levantar recintos
estas modalidades técnicas de la tierra cruda. defensivos y torres de planta cuadrada.
Parece probado que la conquista islámica contribuyó Con el tiempo y la práctica de la albañilería, las

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Mascarell (Nules), murallas de tapial y ladrillo del siglo XVI

variantes del tapial fueron experimentadas y de tierra sin que se incremente en mucho el costo o la
contrastadas, de manera que marcaron una pauta en dificultad de la técnica; el deterioro del revestimiento de
su evolución observable a través del estudio cal es paulatino, fácil de detectar y en consecuencia
diacrónico de la arquitectura islámica de al-Andalus y puede atajarse antes de que afecte gravemente a la
de algunos monumentos y conjuntos en particular. En estructura.
las murallas de la Alhambra de Granada, construidas El yeso se usa en el revestimiento, sobre todo interior, de
entre los siglos XI y XV según E. Ontiveros se pueden los muros de adobe y tapial por las ventajas propias de
distinguir tres tipos de tapial: este material, como son la abundancia en el Próximo
1) Tapial monolítico de hormigón de cal, compuesto Oriente y la cuenca mediterránea y su cocción a tempe-
de tierra, cal y fibras vegetales; la tierra se mezcla raturas más bajas que la cal, ofreciendo la posibilidad de
con cal en el tapial y las fibras vegetales se añaden un acabado con esmero y refinamiento incluso. La cal
para reducir las retracciones como consecuencia viva, que debe cocerse en hornos a altas temperaturas,
del fraguado de los materiales. consume mucha más energía y se suele emplear como
2) Tapial real, compuesto de tierra y cal por tongadas revestimiento exterior y para la impermeabilización. La
que alternan una capa de cal y tierra de 1-2 tradición romana mantuvo su uso en el solar hispano
centímetros de espesor con la aplicación de cal en durante toda la Edad Media mientras que la aportación
el techo y el muro. musulmana tuvo mucho que ver en la difusión de las
3) Tapial calicastrado, compuesto también de tierra y yeserías en los interiores y como técnica decorativa
cal, pero aplicado con una combinación de combinada con otros materiales y procedimientos.
hormigón y mortero de cal en el exterior, acuñado
de 6-8 centímetros y tierra en el interior. Continuidad y adaptación: el tapial tras la
De las tres variantes se prefirió paulatinamente el tapial conquista cristiana
calicastrado por sus netas ventajas constructivas. En El avance cristiano desde el norte de la península
primer lugar, supone un ahorro de materiales respecto hasta el Mediterráneo y el valle del Guadalquivir en el
de los muros construidos únicamente con hormigón de siglo XIII no liquidó estas tradiciones constructivas,
cal sin una notoria pérdida de resistencia. Al ligarse el que por el contrario se integraron y combinaron con
hormigón externo con las cuñas entrantes se evita la otras soluciones y materiales puestos en obra en
aplicación de un revoque que puede desprenderse al edificios de uso cristiano, islámico o simplemente
cabo del tiempo con facilidad; así revestimiento y núcleo civil. El tapial siguió siendo útil en fortificaciones y
de la fábrica resultan solidarios. Por último, se evita y recintos defensivos, pues era una técnica que ofrecía
ralentiza en gran medida la erosión que padece el tapial el mejor rendimiento en la construcción de muros

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Alzira, murallas Valencia, almudín, paramentos de tapia real

rectos, pero podía combinarse con cadenas de sillares, La sociedad cristiana no alteró, pues, las prácticas
de ladrillos, especialmente en los ángulos y alrededor constructivas ni desdeñó la tierra para la arquitectura
de los vanos de la construcción. La producción de funcional, aunque siguió prefiriendo la piedra para la
ladrillos podía ser limitada y costosa, pues en la Edad obras de pronunciada vocación monumental y uso
Media gravitó en torno a los grandes centros urbanos, representativo. Las fuentes documentales nos
a partir del siglo XI, y no siempre estaba disponible en informan en esta época de la aparición de una mano
abundancia y a un precio competitivo en el medio de obra especializada, citada como maestros de tapias
rural. El ladrillo y los encofrados de tapial se pueden (mestres de fer tàpies) que operaban como cuadrillas
admirar todavía hoy en el recinto de Madrigal de las de albañiles en la construcción de muros de encofrado
Altas Torres en la provincia de Ávila. La sillería se de tierra y cal. Aunque la documentación no lo indique
alterna con los muros de tapial en arquitecturas con claridad, parece que se trataba de grupos
defensivas como el castillo de la Atalaya en Villena reducidos de cuatro o cinco personas, contratados
(Alicante), que incorpora como torre mayor una obra precisamente para levantar con cierta rapidez muros
almohade, o en el portal de Quart de la ciudad de de cierre de construcciones de toda índole y sobre
Valencia, donde todo el volumen semicilíndrico de las todo recintos de conventos, fortificaciones, huertos y
dos torres es de fábrica de tapial con abundante grava otras edificaciones. Sus salarios son comparables a
y revestimiento en parte desprendido. La resistencia las de los canteros y otros albañiles sin que conste
de estas torres frente al asalto de la artillería francesa que sean musulmanes, por lo que cabe suponerlos
del mariscal Moncey es una prueba de su firmeza al cristianos al menos desde el siglo XV, si no antes.
absorber los impactos de las armas de fuego, una La predilección por la piedra, con todas sus
virtud que sería apreciada cada vez más por ingenieros connotaciones de solidez, durabilidad y permanencia, no
militares y constructores de obras de defensa también podía desbancar el uso del tapial en las fortificaciones,
en época moderna. El castillo de Forna (L’Adsúbia, donde su valor se confirmó al extenderse el uso de la
Alicante) es otro ejemplo de una construcción del siglo artillería, ni en edificios de carácter representativo, en los
XIV en la que jambas, arcos y dinteles se resuelven en cuales el acabado de los paramentos permitía otorgar
ladrillo mientras los lienzos de los muros se levantan una prestancia adecuada a los muros de tierra con
con encofrados de tierra. Gran parte de los morteros de yeso, de cal y acabado pictórico. Prueba de
paramentos de el Almudín de Valencia, datados en los ello es el uso del tapial en las obras del palacio del Real
siglos XV y XVI o en épocas aun anteriores, dejan ver de Valencia durante el reinado de Alfonso el Magnánimo
hoy su estructura de tapial reforzado con ladrillo que (hacia 1420-1440) y en otros edificios nobles, casi
será conocida más tarde como tapia valenciana. siempre combinado con otras técnicas y materiales.

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EL TAPIAL EN EL PAIS VALENCIANO


UNA INTERVENCION RECIENTE: LA CONSOLIDACION
DE MUROS EN EL CASTELL VELL DE CASTELLO

Fermín Font (España)


Arquitecto técnico
Vila-real (Castelló)
Tel.: +34-964529531
E-mail: ferminfont@terra.es

La tapia o tapial, esa antigua técnica de construir muros el desencofrado casi inmediato una vez apisonada la
consistente en apisonar tierra húmeda dentro de un última tongada de tierra.
molde, fue profusamente empleada en el País Valencia- El encofrado o “tapial” fue, en sus dimensiones,
no durante el periodo musulmán en el que se alcanzó un similar al que se utilizó en la construcción de los
alto grado de desarrollo y dominio de la técnica. muros, y en sus características idéntico al utilizado
Un ejemplo de este legado musulmán, edificado a hasta hace solo unas décadas en las comarcas del
finales del XII, es el Castell Vell de Castellón donde noroeste valenciano. Todos los elementos del tapial
se llevaron a cabo en el año 2005 diversas obras de fueron de madera de pino, con unos tableros o
recrecido de muros de tapia calicostrada utilizándose tapialeras de 1,70 por 0,85 metros.
la misma técnica en que habían sido construidos los El apisonado se realizó con un pisón neumático ligero
muros heredados. La acción se desarrollo básicamen- que facilitó considerablemente el trabajo, y para las
te sobre un tramo de muro de unos 45 metros que esquinas y lugares que se requería mayor cuidado se
presentaba las lesiones propias debidas a la acción empleo uno manual de madera de encina. La correcta
devastadora del hombre y el efecto del agua. ejecución del apisonado pudo controlarse a través de
La tierra que se empleo fue la procedente de la diversos ensayos de la densidad lograda y de un
excavación arqueológica a la que se le añadió un seguimiento técnico muy cercano.
porcentaje del 5% de cal. Puede concluirse que el resultado fue plenamente
En el revestimiento o “costra”, se empleó grava natu- satisfactorio, tanto por los acabados y calidad de los
ral, cal y en una cantidad mínima cemento blanco, para tapiales levantados, como por la solidez que
favorecer el endurecimiento del hormigón y así lograr transmiten al visitante las estructuras murarias
levantadas con esta milenaria técnica.

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PREJUICIOS HISTORIOGRÁFICOS SOBRE LA TÉCNICA


DE TAPIAL DE TIERRA EN LA ESPAÑA DE EDAD MODERNA

Luis Arciniega García (España)


Profesor Titular de Historia del Arte
Universitat de València
Tel.: +34-963864241
E-mail: Luis.arciniega@uv.es

La construcción en tierra ha sido frecuente en España tapial, pues en su opinión el material sirve para
desde la Antigüedad y adquirió especial relevancia adscribir culturalmente una obra: cantería y
durante época islámica, lo que ha determinado su mampostería de los romanos frente a la tierra de época
estudio en época posterior. Las Relaciones islámica (c. XX). Una inercia que han mantenido
Topográficas (1575), los sucesivos Diccionarios muchos historiadores actuales al hablar de técnica y
Históricos Geográficos y muchas otras fuentes mano de obra musulmana ante el tapial de tierra,
muestran cómo en este tiempo también era muy presentando como única prueba las dimensiones de
frecuente la construcción con tierra y costra de cada tapia. Sin embargo, trabajos que han incluido
calcina. En un terrero más técnico igualmente recogió mediciones, como el de Pedro López Elum en Castillos
en 1639 el tratado de fray Lorenzo de San Nicolás, medievales valencianos (2002), concluyen la difícil
que destaca un tipo: Tapias Valencianas se hazen con correlación exacta con los codos musulmanes, de los
tierra, medios ladrillos, y cal, echando lechos de uno que existen diferentes tipos, y la convivencia de
y otro; es obra fortísima. múltiples alturas de tapia en un mismo edificio.
Ciertamente, son muchas sus ventajas: estructuras Además, creemos que la medida valenciana impuesta
resistentes y de buena conservación, con buenas en los Fueros (siglo XIII), la vara o alna, no dista mucho
propiedades térmicas y acústicas, de material de múltiplos de algún tipo de codo musulmán. También
bastante abundante y accesible, con técnica que hay que tener presente que en las dimensiones de los
permite flexibilidad de combinaciones de materiales encofrados se tuvo en cuenta las condiciones de
en función de sus características, uso de pocas trabajo y la estabilidad, atendiendo a la anchura del
herramientas y sistemas de traslado de pesos, escasa muro, que a su vez contempla el peso a soportar y el
mano de obra especializada y rápida ejecución. alzado… La antropométrica y una coherencia en la
Aspectos que redundan en su economía. La xilografía obra unifican bastante los criterios adoptados.
del libro de Pere Antoni Beuter, Primera parte de la Por otro lado, la documentación de esta época nos
Cronica General de toda España… (Valencia, 1546), confirma que en la mayoría de ámbitos reglamentados
que representa la construcción de la muralla cristiana los maestros y oficiales de hacer tapias no son
de Valencia, puede interpretarse como ejemplo de la moriscos. Los salarios diarios que reciben no distan de
formación de un proyecto histórico o cultural, pero los de sus colegas canteros, albañiles o carpinteros, por
también como testimonio de los recursos que lo que la economía en la obra se establece por el menor
reclaman diferentes técnicas. coste de materiales y gasto energético de producción
El mismo cronista puede ejemplificar el nacimiento de (herramientas, grúas, hornos, etc.), y menor número de
los prejuicios historiográficos hacia la técnica de salarios por metro cuadrado construido dada su rapidez

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Fuerte de Bernia por J. B. Antonelli, 1563 (AGS, MP y D. XIX-63)

de ejecución. Además, en las abundantes labores motivos argumentados para esta opción eran la
rutinarias y mecánicas que no requiere especialización economía y la seguridad defensiva, puesto que estos
es frecuente el uso de mano de obra no remunerada, muros absorbían los proyectiles. Como era habitual
bien esclava, bien interesada en la consecución del otros funcionarios reales se opusieron, tal es el caso
proyecto, como vecinos o monjes. de Vespasiano Gonzaga que defendió la
Lo cierto es que tras la conversión de la población mampostería, pues consideraba la obra de tierra
islámica e incluso de su expulsión asistimos al menos fuerte. Sin embargo, el grosor de los muros y
enorme uso de la tierra en arquitectura civil, una defensa basada en las armas de fuego hacía poco
conventual, militar… En plena efervescencia razonable esta objeción. El castillo de Bernia, que
defensiva de la costa del Mediterráneo por parte de combinaba diversas técnicas, tuvo que derribarse
los Habsburgo el ingeniero Giovanni Battista poco después por excesivo, ante el temor de que
Antonelli defendió en 1569 la técnica de tapial de cayese en manos enemigas.
tierra para fortificar el reino de Murcia dada la Tan erróneo puede ser negar la impronta musulmana
resistencia de las obras existentes, a las que en la técnica de tapial de tierra como adscribirla todo
simplemente añadió alambores de refuerzo. Los vestigio de su empleo.

Xilografía del frontispicio del libro de P. A. Beuter, Primera parte de la Crónica General de toda España… (1546).

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CENTRO DE INVESTIGACIÓN NAVAPALOS

Erhard Rohmer (España)


Arquitecto
Fundación Navapalos
Tel.: +34-915312155
E-mail: Inter-accion@telefonica.net

Hace más de veinte años comenzábamos los recuperado bellos edificios emblemáticos para su
trabajos de la Documentación e Investigación de la utilización y habitabilidad.
Arquitectura Popular concentrándonos en la -La investigación, experimentación y demostración
comunidad de Castilla y León y en los Cameros de la tierra como material de construcción, de la
Viejos en La Rioja. En aquel entonces la arquitectura bioclimática, de las energías renovables
conservación y rehabilitación del patrimonio en la edificación, la autosuficiencia energética, los
arquitectónico popular apenas atraía el interés de materiales ecológicos, la formación, el ecocentro, el
los arquitectos y estudiantes universitarios. teletrabajo, etcétera, haciendo del mismo un lugar
Nuestra inquietud nos llevó a la creación de Inter- atractivo, no solo por su pasado, sino también por su
Acción, Asociación de Amigos de la Arquitectura presente y futuro. Un pueblo antiguo sin miedo a la
Autóctona y Tradiciones Populares de España, innovación, lo que supone toda una investigación
legalizada el 6 de diciembre de 1982, para tratar de sobre el equilibrio entre lo urbano y lo rural.
impedir el deterioro y la desaparición total de la -La formación científica y práctica en todos los
extraordinaria riqueza arquitectónica que existe en campos indicados mediante cursos, seminarios,
las diferentes regiones españolas. campos de trabajo, encuentros internacionales,
En 1985 creábamos en el pueblo abandonado de etcétera. Numerosos estudiantes, técnicos,
Navapalos (Soria), citado en el Cantar de Mío Cid investigadores, trabajadores representantes de más
como Nava de Palos, el Centro Experimental y de de treinta países europeos, iberoamericanos,
Investigación de la tierra para la construcción con etcétera, han participado a lo largo de estos más de
técnicas y materiales autóctonos, complementando quince años en las actividades desarrolladas. La
esta labor con nuestra actividad en el equipo de búsqueda de la sostenibilidad medioambiental,
vivienda de bajo coste en el Instituto Eduardo también ha sido uno de los objetivos más claros.
Torroja, del Consejo Superior de Investigaciones -Transferir la tecnología y la investigación a otros
Científicas (CSIC), con quien se firmó en 1987 un países en vías de desarrollo, que como Navapalos,
convenio de colaboración y desde esta fecha varios construyen con adobe, tapial y otras técnicas
Institutos y Profesores de Investigación del Consejo autóctonas (guadua, quincha, bahareque, etcétera).
han colaborado permanentemente con Inter-Acción. La problemática de la cultura tradicional y el
Los objetivos planteados por la asociación para desarrollo también es un punto de reflexión
Navapalos, se han concretado en los siguientes: permanente de Inter-Acción como Organización No
-Restaurar el pueblo con técnicas y materiales Gubernamental para el Desarrollo (ONGD) con
antiguos unidos a tecnologías innovadoras. Se han varios proyectos en Bolivia, Uruguay, Colombia,

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Intervención de conservación en el pueblo de Navapalos

Nicaragua, México, etcétera, que se realizan Entre los reconocimientos nacionales e interna-
especialmente para la mejora de los grupos cionales a nuestra labor, destacamos: el concedido
desfavorecidos e indígenas de aquellos países, en el II Concurso de Naciones Unidas de Buenas
afectados, en muchos casos, por catástrofes Prácticas para el Desarrollo Sostenible, HABITAT II,
naturales. Se conseguido una gran concienciación Dubai 1988, en el que el proyecto Centro
en temas de conservación del patrimonio en tierra y Navapalos, según consta en el Segundo Catálogo
en los problemas sociales de carencia habitaciones Español de Buenas Prácticas del Ministerio de
y de medio ambiente. Fomento, fue seleccionado, con la calificación de
La Asociación Inter-Acción ha propiciado la creación good. En el Concurso HABITAT III, celebrado en el
de la Fundación Navapalos que quedó inscrita en el año 2000, el proyecto Poblado Iberoterra, realizado
Registro de Fundaciones Docentes Privadas con para los damnificados del terremoto de 1994 en
fecha 27 de febrero de 1996. Don Julio Caro Baroja, Popayán (Colombia), ha sido considerado como uno
que conocía y apreciaba las labores realizadas por de los cien mejores realizados en el mundo. La
nosotros en los últimos años, aceptó presidir la Junta de Castilla y León ha reconocido la labor de la
Fundación. Desgraciadamente su fallecimiento hizo Fundación Navapalos otorgándole el Premio Castilla
imposible que ese privilegio se hiciera realidad. y León 2000 por su aportación a la conservación
Es para nosotros una gran satisfacción que los medioambiental y a la arquitectura bioclimática.
vínculos que se han creado en estos años en el Es evidente que, sin el apoyo de muchas entidades
Centro Navapalos hayan dado como fruto esta regionales y nacionales, no hubiera sido posible
fundación, con un amplio Patronato del mundo avanzar en nuestros propósitos y que los
científico y cultural, y que nuestro Presidente de reconocimientos recibidos nos han animado a
Honor sea el Arquitecto y Académico Fernando seguir trabajando en la investigación de la tierra
Chueca Goitia. como material de construcción.

Endnote: This text was originally published in the catalogue of the exhibi-
tion Construir con Tierra, edited by Ministerio de Fomento (Spain), Madrid,
2002, p. 28.

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LA CONSERVACIÓN DE LAS FÁBRICAS DE TAPIAL


EN EL TERRITORIO VALENCIANO:
EL CASO DEL CASTILLO PALACIO DE FORNA

Rafael Soler Verdú (España)


Alba Soler Estrela (España)
Arquitectos
Escuela Técnica Superior de Gestión de la Edificación
Universidad Politécnica de Valencia
Tel.: +34-963877456
E-mail: rsoler@csa.upv.es
E-mail: alsoes1@ega.upv.es

Se presenta aquí un ejemplo de conservación de manera islámica, que conserva parcialmente sus
fábricas medievales de tapial en el territorio revestimientos. A pesar de su gran valor patrimonial,
valenciano, que puede servir para ilustrar algunos el castillo de Forna se encontraba en un alarmante
criterios de intervención en obras que combinan la estado de deterioro. Desaparecidas casi en su
tierra apisonada con el ladrillo y se encuentran en un totalidad las cubiertas, conservaba sus muros de
estado de degradación avanzado, pero que ofrecen tapial, que se desmoronaban superiormente con el
posibilidades de recuperación por constituir un edificio paso del tiempo. Algunos arcos de fábrica de ladrillo
de interés histórico y arquitectónico. Esta experiencia apeaban sus huecos, mientras que en otros quedaban
se enmarca también en las actividades de un Master solo fragmentos al borde de la inestabilidad. Para
de Conservación del Patrimonio Arquitectónico de la frenar el deterioro, se realizó una operación de
Universidad Politécnica de Valencia que cuenta ya con salvaguarda y consolidación, que debía resolver
una dilatada y fructífera experiencia en el análisis y la importantes cuestiones, entre otras definir la
intervención en todo tipo de edificios históricos en el intervención a realizar en el sistema murario. El
ámbito de la Comunidad Valenciana, trabajando con trabajo se ha realizado después de analizar la
diversos tipos de fábrica y los problemas específicos documentación existente, y de modo más intenso de
para su recuperación patrimonial. los estudios y proyectos arquitectónicos realizados
El castillo de Forna es un inmueble de altísimo valor para definir las intervenciones de salvaguarda.
patrimonial y goza de la máxima protección legal como Durante las reiteradas visitas, y superando numerosas
Bien de Interés Cultural. La configuración actual del dificultades, comunes a los trabajos de campo, se ha
castillo es sin ninguna duda anterior al año 1351 realizado una lectura arquitectónico-constructiva,
aunque algunos estudiosos le han atribuido origen incidiendo especialmente en determinados puntos
almohade a un primitivo recinto articulado sobre la críticos, para verificar o encontrar respuesta a
torre este. Su arquitectura es una feliz síntesis de determinadas cuestiones. Se ha procedido a definir
fortaleza y palacio. Las diversas estancias responden, las técnicas y sistemas constructivos con los que se ha
mediante un refinado repertorio gótico, a una sintaxis ejecutado, detallado las tapialeras, tablas, agujas, o
muy elaborada que combina numerosos elementos, cualquier impronta que refleje el proceso constructivo.
tales como arcos, bóvedas, trompas en las esquinas, Se ha prestado especial atención a los enlaces,
escalera de caracol, canes, alfarjes,... Una esquinas, elementos de coronación o apoyos de los
arquitectura que se engasta en la fortaleza, formada alfarjes así como a la solución de los vanos, que
por un sistema de potentes muros que enlazan las permitan profundizar en el conocimiento de la
torres ejecutadas, utilizando la técnica del tapial, a la construcción arquitectónica. Un objetivo más general

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Vista general del castillo Estado antes de la intervención

es elaborar un estudio arquitectónico constructivo que estado de degradación, en fase de acelerado


permita avanzar en el conocimiento del patrimonio desmoronamiento. Inspirados en soluciones de
arquitectónico del tipo de las fortalezas de repertorios tradicionales se ha procedido a la
extraordinaria importancia y que se encuentran en un consolidación y recuperación de los restos existentes,
preocupante estado de abandono, que justifica respetando su lógica constructiva y su modulación.
cualquier esfuerzo a favor de su conservación. Los muros se recuperan solo hasta el nivel
estrictamente necesario, con el objetivo de asegurar
Criterios de intervención: su estabilidad y dotarles de una protección adecuada
El abandono y la ausencia total de mantenimiento es en su coronación. Los grandes vaciados existentes,
la causa de los graves desperfectos y del estado de los huecos en los muros son puntos críticos que han
deterioro progresivo que las meditadas labores requerido de una especial atención y delicadas
programadas deben de detener o minimizar. En esta operaciones constructivas. En particular los arcos han
primera fase, se ha centrado preferentemente en la sido restaurados después de realizar minuciosos
consolidación del conjunto de torres y murallas, levantamientos métricos y pormenorizados estudios
materializados por una serie de muros, en avanzado de sus trazas.

Vista de la torre oeste después de la intervención Intervención en vanos.

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LA CONSERVATION DES VILLES HISTORIQUES


BATI EN TERRE – LES CAS DE FES

Abdellatif El Hajjami (Maroc)


Architetto Urbanista
15 Zoubair Ibn Aoam Bourama, Fes (Maroc)
Tel.: +212 37709682
E-mail: ard@wanadoo.net.ma

Les villes historiques offrent un potentiel prérogatives des communes, de l’état, des
inestimable pour le développement économique et investisseurs privés, des associations non
social durable. Leur conservation dans le sud de la gouvernementales à but non lucratif pour ne citer
méditerranée s’avère une tache de longue durée qui que ceux là car l’état lui-même se décline en
nécessite: plusieurs entités agissant d’une manière
relativement autonome. D’où la nécessité de créer
Une approche globale des structures appropriées pour gérer le processus
Si la conservation des villes historiques est une de conservation des villes historiques, pouvant agir
finalité en soi, il n’en demeure pas moins qu’elle ne au nom des différents partenaires cités plus haut et
peu être durable que si la ville historique est avec une relative autonomie.
intégrée dans la vie sociale et que cette vie sociale
soit à même de répondre aux besoins de Une approche participative
fonctionnement et de maintenance. C’est ce qui fait Le temps de prise en charge totale par l’état des
que la conservation des centres historiques soit une programme de conservation des villes historiques
composante d’un processus plus large englobant étant révolu, c’est seule la participation des différents
tous les aspects de la vie urbaine. partenaires qui peut garantir la réussite et la pérennité
des programmes de conservation de ces villes. Elle
Un plan d’actions intégrées doit etre menée dans de cadre d’un partenariat
Les actions de conservation d’une ville historique ne gagnant/gagnant et d’un partage équitable des
peuvent se limiter à des actions sectorielles risques et des avantages entre la collectivité, l’état,
séparées. L’approche globale devrait être déclinée les investisseurs, les bénéficiaires et autres
en un programme constitué d’un ensemble d’actions partenaires.
intégrées visant la réalisation d’un objectif défini.
Beaucoup de persévérance
Des structures appropriés Même si toutes les conditions citées plus haut sont
Le fait que la gestion d’une ville nécessite réalisées, il reste que le milieu dans la méditerranée
l’intervention de tous les services concernés par la du sud en particulier n’est pas très réceptif dans les
vie urbaine rend l’action de conservation plus faits aux différentes attentes des programmes de
complexe. En effet celle-ci n’étant pas limitée à la conservation des centres historiques. Les lourdeurs
restauration des monuments mais va bien au-delà, administratives, le manque de consensus sur les
elle se trouve à la croisée des chemins entre les priorités, le manque de moyens dans certains cas,

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sont autant d’entraves potentielles à la conduite le suivi et l’évaluation des réalisations. Ainsi ADER-
d’un programme de conservation d’un centre FES est née.
historique. Le montage d’un projet intégré en partenariat avec les
Fès, ville du patrimoine mondial, a parcouru ce communes et les départements de l’Etat concernés, la
‘chemin de croix’ qui l’a conduit à développer une Banque Mondiale, l’UNESCO, en plus des actions
expérience riche en enseignements la mettant au développées avec les donateurs nationaux et
rang des villes les plus expérimentées en matière de internationaux, les associations locales dont
conservation des villes historiques. l’association Fes-Sais ont fini par rendre ADER-FES au
En effet, elle a fondé son programme sur une étude centre du processus de conservation de la Médina de
globale de l’évolution urbaine de la médina relevant Fès. La convention signée avec l’Etat pour la réalisation
les points forts, les opportunités, les risques et les du programme a fini par lui donner une représentativité
faiblesses. Ce qui a permis de mettre au point une formelle vis-à-vis des autres partenaires.
stratégie de sauvegarde évolutive sur la base de ADER-FES a mené ses actions en coordination avec
scénarii se déclinant en objectifs. Le programme qui les autres partenaires en fonction des ressources
en est sorti était un programme beaucoup plus large matérielles et humaines mobilisées par chaque
que le programme classique de restauration de partenaire. De cette façon elle est devenu le
monuments. C’est un programme qui concerne les partenaire Numéro 1 autant des communes et des
différents aspects de la vie urbaine y compris la différents organes de l’Etat, que de la population
formation et la participation des habitants. D’où est résidente et ses différentes associations. Ne serait-
née la nécessité de développer un instrument pour il pas temps d’élargir l’action d’ADER-FES à
la conservation de la médina qui puisse développer l’ensemble du territoire national afin de mettre à
des projets, lever les fonds, réaliser les projets, faire profit son acquis historique ?

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4TH SESSION
PESCARA
I T A L Y

16 / 18 MARCH 2006
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PROVINCIA DI PESCARA
ASSESSORATO ALL’AMBIENTE E QUALITÀ DELLA VITA

Enrico di Paolo (Italia)


Architetto
Provincia di Pescara (Italia)
Tel.: +39 085 3724302
E-mail: enricodipaolo2@virgilio.it

IL PAESAGGIO DELLA SOSTENIBILITA’ Se l’attenzione al “paesaggio della terra cruda” ri-dà


“Le costruzioni in terra cruda” senso all’esperienza umana, alcune pratiche consolidate
Le politiche neoliberiste degli ultimi vent’anni hanno del processo di Agenda21L, individuano strumenti
posto le basi per lo sgretolamento del tessuto sociale, operativi ai fini di una sua valorizzazione.
esaltando la libertà dell’individuo a scapito della
dimensione sociale collettiva. AGENDA 21 LOCALE
Ma una simile libertà, basata sull’assenza di limiti, sul Il processo di Agenda21L è ormai prassi consolidata nei
disinteresse del bene comune e sul conformismo, è in paesi europei. Tale pratiche stanno prendendo piede
realtà illusoria per la sua sudditanza ai modelli e ai anche nei paesi del nord Africa, come il Morocco e
consumi imposti dal mercato globale, rilegando il locale l’Algeria, sia per le politiche di aperture dell’Unione
sempre più ad un ruolo insignificante. Europea verso i Paesi limitrofi, in particolar modo con i
Il locale, il particolare, la diversità, l’arcaico assumono Paesi che si affacciano sul mediterraneo, sia per le
un ruolo residuale, di testimonianza, espropriati dei intensificazioni di relazioni e scambi dal basso, tra Enti
legami che legano le cose al luogo, i contenuti al Locali, O.N.G. e comunità africane, soprattutto in
contenitore, l’appartenenza sfuma e con esso i paesaggi materia di responsabilizzazione e difesa dei beni naturali
consolidati. A tale processo continuo di divisione del comuni. E’ infatti sul nascere una Rete di Agenda21L del
sapere e della conoscenza, occorre riproporre l’unicità Mediterraneo.
del luogo nella sua complessità come modello del L’esperienza di Agenda 21 Locale maturata dalla
mondo Provincia di Pescara, lo sviluppo di pratiche partecipative
Lo studio sui paesaggi della terra cruda, tende a dal basso (botton up) nel processo decisionale e modelli
restituire in sostanza un’esperienza collettiva che scientifici di analisi sulle qualità ambientali (bilancio
attraversa, in forme diverse, tante regioni del nostro ecologico), saranno i temi su cui si indirizzerà il lavoro
pianeta. dello staff della Provincia di Pescara nell’attuazione del
In particolare, le iniziative dell’assessorato all’ambiente programma Cultura 2000.
della Provincia di Pescara in questi ultimi anni sono volti
a ridare identità e valore a questa esperienza che ha PARTECIPAZIONE E “GOVERNANCE”
interessato gran parte del nostro territorio agricolo. La IL principio della partecipazione democratica per
conservazione di questo patrimonio culturale rimane il rafforzare il processo decisionale rimane un punto
primo obbiettivo da raggiungere assieme a quello della cardine del programma e azioni di Agenda21L.
valorizzazione, in rapporto ai moderni concetti dello Il tema della “Governance” viene riproposto nei 10
sviluppo sostenibile. Commitments di Aalborg+10, per sviluppare

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ulteriormente una visione comune e a lungo termine. resistenza, come quello contro la desertificazione è un
Questo aspetto del progetto sarà oggetto di un azione a cui tutti siamo chiamati a fare, come anche
workshop che si terrà nella comunità dell’oasi di Figuig quello contro la perdita delle ricchezze e diversità
nel sud del Morocco orientale, ai confini con l’Algeria. Si culturali come processo cognitivo. Investire in questi
cercherà di rafforzare le relazioni e scambi culturali già luoghi, cooperando significa preservare e dare risposte
in essere con la Provincia di Pescara, istituzioni della al bisogno diffuso di futuro.
regione orientale del Morocco, l’associazione culturale La scelta di un whorkshop a Figuig ha come carica etica
“Fondazion Moulay Slimane” di Ojuda e l’O.N.G. Italiana proprio quello della sua conservazione come modello del
“Africa 70” che da diversi anni opera in questa regione, “Mondo”.
nella “rete delle città di terra cruda”.
Un oasi di pochi chilometri quadrati confinante con IL BILANCIO ECOLOGICO DELLE COSTRUZIONI
l’Algeria e suddivisa in sette villaggi, con una “Valutazione integrata mediante indicatori
popolazione di circa quindicimila abitanti. Un avamposto termodinamici”
della regione desertica del Shaara, totalmente costruita Il lavoro esamina differenti tipologie di manufatti
di terra cruda, anche se non mancano impieghi di altri architettonici tramite metodologie che impiegano
materiali. indicatori, come l’Emergia e l’Impronta Ecologica, per
Se da una parte le caratteristiche geografiche valutarne il rendimento, l’impatto e la sostenibilità
connaturano l’identità di Figuig come condizione unica, ambientale.
irripetibile, come un microcosmo, dall’altra è proprio La realizzazione del bilancio ecologico prende in
questa forte caratterizzazione a minacciare, oggi, la considerazione processi costruttivi in terra cruda e
stessa esistenza di Figiug. Problemi ambientali e sociali sistemi tradizionali misurando e pesando il contributo
locali, quelli connessi soprattutto all’acqua e al regime delle risorse naturali in termini di flussi di materia ed
di proprietà, all’emigrazione, assieme alle energia e contabilizzando quindi le variabili di stress
“disattenzioni” globali, stanno mettendo a rischio la sull’ambiente.
perdita per l’umanità di un presidio umano di una La Sintesi Emergetica e l’Impronta Ecologica sono state
bellezza unica e un sistema vivente che lotta spesso impiegate nella realizzazione di studi economico-
quotidianamente contro la desertificazione. Purtroppo ecologici di sistemi territoriali e come strumenti
non si riesce ancora a intravedere, a lungo periodo, innovativi di lettura della salute di un territorio con lo
come la conservazione della vita di questi luoghi , scopo di quantificarne le performance ambientali in
costituisce anche per noi una possibilità di vita. Tutelare termini di uso e consumo di risorse (esempi, in questo
le risorse naturali generali, rafforzando i presidi di senso, sono i lavori realizzati per le Province di Cagliari e

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di Pescara). All’interno di questo progetto serviranno a della nostra conoscenza rispetto a ciò che questi limiti
valutare l’efficienza, in un’accezione “ecologica sono e a come influenzano il sistema” (Costanza, 1991).
profonda”, delle dinamiche dei processi delle differenti Per tali ragioni, il concetto di “sviluppo sostenibile” è
tipologie costruttive prese in esame, relativamente ad diventato un principio guida nei modelli di sviluppo
elementi e materiali. socio-economico, tesi ad integrare gli aspetti economici
L’obiettivo, in conclusione, vede un confronto dei risultati con quelli sociali ed ambientali, al fine di assicurare una
ottenuti per i diversi processi valutandoli in una società più equa e prospera alle generazioni future
prospettiva di sviluppo e conservazione bio-sostenibile (Butera, 1991; Daly, 1990; Odum e Odum, 2001).
del territorio, anche al fine di raccogliere elementi di Lo sviluppo sostenibile non rappresenta però una
analisi e linee di indirizzo riguardo ai problemi di definitiva condizione di armonia, ma piuttosto un
sviluppo sostenibile locale. processo dinamico attraverso il quale lo sfruttamento
Si intende, quindi, ricercare e impiegare delle delle risorse, la direzione degli investimenti,
metodologie in grado di realizzare una stima integrata l'orientamento dello sviluppo tecnologico ed i
del capitale economico e di quello naturale, metodologie cambiamenti istituzionali, siano resi coerenti con i
cioè fondate su grandezze versatili capaci di definire la bisogni futuri, oltre che con quelli attuali. Raggiungere
reale entità (in termini scientifici) della ricchezza che uno sviluppo sostenibile non significa quindi
genericamente si produce o consuma, in riferimento ad raggiungere uno stato stazionario, ma piuttosto
una quantità limitata di risorse disponibili. sincronizzare la frequenza della variazione delle
I risultati attesi dovrebbero evidenziare sul territorio la condizioni ambientali con quella dello sviluppo
ricerca di una auspicata compatibilità tra sistema economico, al fine di raggiungere il miglior livello di
economico e protezione dell'ambiente, con bassi impatti compatibilità.
dell'attività antropica e propensione all'uso di risorse La sostenibilità delinea in questo senso il suo innovativo
locali rinnovabili. paradigma: un insieme di valori che interessano tutti i
Un obiettivo chiave in questa direzione è infatti proprio campi dell'attività umana, in modo trasversale e in una
quello di incoraggiare modelli sostenibili di sviluppo prospettiva di lungo termine.
economico, distinti dalla crescita economica che non è
sostenibile, quindi di individuare modelli sostenibili dei LE COSTRUZIONI IN TERRA CRUDA E IL
vincoli: vincoli termodinamici, limiti biofisici, limiti di PROTOCOLLO DI KYOTO
risorse naturali, limiti dell'assorbimento L’architettura in terra cruda è una tipologia costruttiva
dell'inquinamento, limiti demografici, vincoli imposti diffusa in gran parte del nostro pianeta, dalle americhe
dalla “carrying capacity” del pianeta e, soprattutto, limiti al Giappone, attraversando il continente africano, il

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medio oriente e Cina, così come in Europa, dal Potogallo delle emissioni in atmosfera dei gas climalteranti
fino alle grandi pianure del centro Europa. Il progetto individuati dal Protocollo di Kyoto e a cui la Provincia di
Cultura 2000 cofinanziato dall’Unione Europea, “Le Pescara sta lavorando con il supporto scientifico del
case e le città della terra cruda”, conservazione, Prof. E. Tiezzi dell’Università di Siena. In particolare il
significato e decoro urbano a cui partecipano alcune modello scientifico messo in opera riguarda il bilancio
istituzioni marocchine, ha due grandi obbiettivi, quello di ecologico e dei gas serra applicati alle varie tipologie
sensibilizzare le istituzioni globali per la loro costruttive edilizie più comuni, compreso anche il
salvaguardia come patrimonio culturale, attraverso la sistema costruttivo della terra cruda. Se il modello è
costruzione di un netwhork in grado di creare sinergie e valido per un singolo edificio lo è a maggior ragione per
scambi culturali. L’altra, più ardita sarà il tentativo di un intero agglomerato o per una città. Ed è facilmente
proporre a scala globale l’enorme patrimonio abitativo in individuabile come le costruzioni in terra cruda ha un
terra cruda, all’interno dei meccanismi flessibili del emissione di gas serra quasi allo zero rispetto a tutti gli
Protocollo di Kyoto. Ovvero individuare una via possibile altri sistemi costruttivi.
di risorse finanziarie da impiegare al recupero e riuso del Ad oggi la normativa che regolano i meccanismi
patrimonio abitativo delle costruzioni in terra cruda. flessibili, adottato nell’ambito della terza conferenza
Per avanzare una simile proposta occorre innanzitutto delle parti del 1993 (COP3) e definiti nell’Ottobre 2001
un’analisi e uno studio scientifico attraverso gli nell’ambito della settima conferenza delle parti (COP7) a
indicatori della sostenibilità riconosciuti a livello Marrakech, sul sistema per lo scambio di quote di
internazionale come il Bilancio Ecologico, l’Analisi emissioni, non sembra annoverare l’ipotesi prima
Energetica, l’Impronta Ecologica e il Bilancio dei avanzata. Ma è proprio su questi “dispositivi” di
Gas Serra. mercato che occorre lavorare a favore di “pratiche” di
Soprattutto l’ultimo indicatore che ci dà la “misura” vita sostenibile per il futuro del nostro pianeta.

Bibliografia:
F.Farinelli – GEOGRAFIA- “Un’introduzione ai modelli del mondo” PBE Odum H. T., Environmental accounting. Emergy and environmental
Einaudi decision making, Wiley & Sons, New York, USA, 1996
F.Farinelli – I Caratteri Originari del Paesaggio Pescarese – Ed. Menabò Odum H.T., E. Odum, A Prosperous Way Down. Principles and Policies,
Zygmunt Buman –La solitudine del cittadino globale – Feltrinelli University press of Colorado, 2001
Aprile 2000 Rees E.W., Wackernagel M., L’Impronta Ecologica. Come ridurre
ARCA onlus, Dipartimento di Scienze e Tecnologie Chimiche e dei l’impatto dell’uomo sulla terra, Edizioni Ambiente saggistica
Biosistemi dell'Università di Siena, Gli indicatori della sostenibilità: un ambientale, 2004
manuale Tiezzi E., L'equilibrio: i diversi aspetti di un unico concetto, CUEN, 1995
Butera F. M., Nuovi paradigmi scientifici e sviluppo eco-compatibile, Tiezzi E., Fermare il tempo, Raffaello Cortina editore, 1996
Oikos, 1991, n.3, pp 125-139 Tiezzi E., Marchettini N., Che cos’è lo sviluppo sostenibile?, Donzelli
Chambers N., Simmons C., Wackernagel M., Manuale delle Impronte Editore, 1999
Ecologiche. Principi, applicazioni, esempi, Edizioni Ambiente Tiezzi E., Tempi Storici, Tempi Biologici, Universale Donzelli, 2001
saggistica ambientale, 2002 Tiezzi E. et al., Analisi Emergetica. Studio di Sostenibilità della
Costanza R., Energia, Incertezza, ecologia ed Economia, Oikos, 1991, Provincia di Cagliari. Analisi Emergetica. Sistema di gestione rifiuti
n.3, pp 167-199 della Provincia di Cagliari. Impronta Ecologica della Provincia di
Daly H. E., Toward some operational principles of sustainable Cagliari
development, Ecological Economics, 1990, n.2, pp 1-6 Tiezzi E. et al., Analisi di Sostenibilità per la Provincia di Pescara.
Meillaud F., Gay J.B., Brown M.T., Evaluation of a building using the Mappe di sostenibilità ed Impronta ecologica, 2004
emergy method, Solar Energy, 2005, n.79, pp 204-212 PESCARA 20 Marzo 2006

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LO STATO DELLA LEGISLAZIONE IN ITALIA:


Leggi - Proposte - Forum Internazionale

Alceo Vado (Italia)


Architetto
Associazione Nazionale Città della Terra Cruda (Italia)
Tel.: +39 070852429
E-mail: alceovado@tiscali.it

ABSTRACT: 4-2 Attuazione della direttiva 2002/91/CE


In estrema sintesi si tratta di una raccolta legislativa relativa al rendimento energetico
predisposta, quale servizio del comitato scientifico, in un nell’edilizia – Decreto legislativo del 19 agosto
“dossier operativo” su CD rom a disposizione degli 2005, n. 192.
Enti locali già soci ordinari dell’Associazione e dei soci 5. Disposizioni per la tutela e la valorizzazione
aderenti, nonché dei nuovi soggetti che intendono farne dell’Architettura rurale – Legge 24 dicembre
parte e di quanti studiosi della materia richiedano tale 2003, n. 378.
materiale presso suddetti beneficiari. Lo spaccato 6. Codice dei beni culturali e del paesaggio –
normativo rappresenta, con l’occhio del pianificatore, il Decreto legislativo del 22 gennaio 2004, n. 42.
tema dell’ architettura di terra e dell’edilizia sostenibile, 7. Disposizioni in materia di costruzioni in terra
in un aggiornamento funzionale e di integrazione cruda – Proposta di Legge Nazionale, testo
organica della documentazione specifica da tempo unificato definitivo del 25 maggio 2004.
disponibile sui siti www.terra-cruda.org (in via di B - gli indirizzi regionali e di coordinamento provinciale:
riordino) e soprattutto www.casediterra.it . Il ruolo in rapida evoluzione degli Enti intermedi,
A - il quadro di riferimento nazionale: riguardo ai territori interessati dai Comuni aderenti
Lo status complessivo della normativa vigente in alla Associazione nazionale città della terra cruda, ha
Italia, consente già oggi di riordinare molte fasi della finora prodotto il seguente spaccato legislativo:
progettualità di settore, necessaria sia ai nuovi Piani
urbanistici strutturali dell’espansione urbana REGIONE ABRUZZO:
sostenibile, sia per una riformulazione aggiornata dei 1. Disposizioni per il recupero e la
regolamenti edilizi locali e la revisione dei piani valorizzazione delle capanne a tholos e delle
particolareggiati, elevandoli ai livelli che esige la case in terra cruda – Legge regionale n. 17/97.
pianificazione di terza generazione. Gli ordinamenti 2. Integrazioni alla L.R.18/93 nel testo in vigore
esistenti cui riferirsi sono espressi da : (art.9 - Piano Regolatore generale) – Legge
1. Carta del Restauro – C.M.p.i. 6 aprile 1972, n.117. regionale n. 5, del 15 febbraio 2001.
2. Carta ICOMOS (versione italiana) – 24 ottobre 1999. 3. Modalità di calcolo per l'applicazione dei
3. Convenzione europea del paesaggio – Firenze, parametri urbanistico-edilizi ai fini del
20 ottobre 2000. miglioramento dei livelli di coibentazione
4-1 Rendimento energetico nell’edilizia – termo-acustica e del contenimento dei
Direttiva comunitaria del 16 dicembre 2002, n. consumi energetici – Legge regionale n. 22, del
2002/91/CE. 11 ottobre 2002.

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REGIONE PIEMONTE: essere un primo adeguamento della pianificazione


1. Norme per la valorizzazione delle costruzioni esecutiva:
in terra cruda – Legge regionale n. 2, del 16 1. NORME DI ATTUAZIONE (stralcio) del “Piano
gennaio 2006. particolareggiato del centro storico, con
norme di salvaguardia e valorizzazione
REGIONE SARDEGNA: dell’architettura di terra e del paesaggio
1. Tutela e valorizzazione dei centri storici della rurale” – relative al Comune di San Sperate, già
Sardegna – Legge Regionale n. 29, del 13 ottobre socio fondatore dell’Associazione di che trattasi.
1998. D - il forum internazionale:
2. Disposizioni per la tutela, il recupero e la Tra le iniziative internazionali, attorno al tema della
valorizzazione del patrimonio architettonico regolamentazione sui generis delle architetture di
realizzato con manufatti e tecniche terra, ha interessato nell’ambito nazionale “An
costruttive in terra cruda e per la promozione initiative of the office of the Director-General at
di nuove produzioni edilizie bio-ecologiche – ICCROM”(1) e per l’evento è stato predisposto il
Proposta di Legge regionale n. 47, del 20 ottobre seguente documento:
2004, in sede di XIIIa legislatura. 1. DIRETTIVE INTERNAZIONALI PER
C - il ruolo dell’Ente locale : L’ARCHITETTURA DI TERRA – Proposta di una
Rispetto al quadro di riferimento nazionale e in attesa “carta” o comunque di accordi sopranazionali
della riformulazione degli strumenti urbanistici redatti dall’arch. Alceo Vado (Direttore IMterra -
generali secondo necessità del Codice dei beni San Sperate) in occasione dell’ Experts
culturali e del paesaggio e/o comunque quali Piani di international meeting sulle Earthen architecture -
terza generazione aderenti alla revisione del Titolo Laws, norms, standards and building codes - “The
V° della Costituzione, nel CD è riportato un prototipo role of national standards in promoting
della regolamentazione attuativa di un Comune; ad construction in earthen materials” - Roma,
esso è possibile riferirsi per cominciare a porre in ICCROM, 2004.

(1) International Centre for the Study of the Preservation and the
Restoration of Cultural Property - Rome - L’iniziativa seguita
dall’allora Direttore di settore l’arch. Alejandro Alva Balderrama,
risulta attualmente in stand-by, in attesa della nomina di un nuovo
responsabile.

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STATO DELL’ARTE DELL’ARCHITETTURA IN TERRA CRUDA


IN ABRUZZO

Gianfranco Conti (Italia)


Architetto
Associazione “Terrae Onlus”
Associazione Nazionale Città della Terra Cruda (Italia)
Tel.: +39 0871347732
E-mail: gianfranco.conti@casediterra.it

Premessa risorsa proprio nel rappresentare la capacità di


Parlare di case di terra in Abruzzo vuol dire adattamento a ciò che il territorio offre.
rappresentare un fenomeno per lo più rurale Negli anni ’80 e ’90, in linea con un clima di
documentato a partire dalla seconda metà dell’800 interesse testimoniato da varie iniziative a livello
quando le trasformazioni della organizzazione della nazionale, si è cercato di riattribuire valore al
proprietà terriera e la sicurezza delle campagne patrimonio costituito dalle case di terra anche
hanno portato alla diffusione delle costruzioni sui legandolo alla conoscenza di realtà diverse da
fondi anziché accentrate in borghi. quella locale ma accomunate ad essa dalla
Se le case di terra, per la maestria empirica dei loro presenza di case di terra.
costruttori, hanno resistito ai terremoti non sono In questo senso la mostra “Memoria e Realtà”,
riuscite, però, a superare l’incuria degli uomini. prima iniziativa di un certo richiamo organizzata in
Incuria dovuta soprattutto a una motivazione collaborazione con l’Università di Chieti, legava la
psicologica che vedeva, negli anni del boom memoria di una realtà come quella abruzzese alla
economico, le case di terra rappresentare il simbolo realtà algerina dove costruire con la terra era una
di un periodo di povertà. A questo si aggiunga la pratica corrente.
possibilità offerta dalla diffusione del cemento
armato di abbassare i costi delle costruzioni La nascita del Centro di Documentazione
riducendo i tempi e il costo della manodopera permanente sulle Case di Terra Cruda
lievitato anche grazie al cambiamento Le attività sono state sistematizzate con la nascita
dell’organizzazione sociale. nel 1992 del Centro di Documentazione Permanente
Ed è proprio questa visione negativa quella che sulle Case di Terra, promosso dal Comune di
anche oggi, epoca in cui si stanno rivalutando i Casalincontrada, e riconosciuto nel 1993 dalla
valori culturali autoctoni contro la tendenza alla Regione Abruzzo. Gli obiettivi del centro sono,
globalizzazione, quella più difficile da debellare nei divulgare la conoscenza della terra cruda come
proprietari che non considerano queste case un materiale da costruzione, coadiuvare la ricerca nel
valore ma piuttosto un problema di cui disfarsi. settore e valorizzare il patrimonio esistente e la
nuova costruzione.
La ripresa di interesse Il programma di divulgazione attivato dal Centro ha
In questo panorama è iniziato il lavoro di diffusione visto come evento principale la “Festa della Terra”
della conoscenza e di stimolo alla consapevolezza incontro di esperti e cultori della terra cruda
della comunità locale di avere un patrimonio che è nazionali e internazionali organizzato dal 1997 è

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arrivato alla nona edizione. Da questi incontri è nata rispetto, la salvaguardia e la valorizzazione degli
anche la rete delle università italiane che fanno ecosistemi territoriali.
ricerca sulla terra cruda ed ha contribuito alla
nascita dell’Associazione nazionale Città della Terra I programmi di recupero
Cruda. Per la prima volta pur se con difficoltà, si assiste ad
Iniziativa collaterale alla festa è il Concorso un lavoro sistematico di recupero attuato grazie a
fotografico “Le case di terra - paesaggio di leggi regionali ma soprattutto alla caparbietà di un
architetture” che con le sue tre edizioni ha gruppo di professionisti che hanno convinto i
permesso di raccogliere un patrimonio di immagini proprietari del valore delle loro case di terra e della
rappresentativo della realtà internazionale della possibilità di recuperarle a fini ricettivi.
terra cruda. Un precedente a questi recuperi è stato il restauro
di casa D’Orazio a Casalincontrada iniziato nel 1997
Il Censimento delle case di terra in Abruzzo e concluso con il ritorno nel dicembre 2004 della
La visibilità data da queste iniziative ha portato ad famiglia D’Orazio nella loro casa di terra a
una sensibilizzazione a livello politico che ha dimostrazione che “con la terra si può”.
prodotto come risultati il Censimento Regionale del I lavori di recupero oggi in corso d’opera, riguardano
patrimonio in terra cruda che individua e scheda circa 13 case nei comuni di Bucchianico,
800 case e il riconoscimento del loro valore quale Casalincontrada, Manoppello e Roccamontepiano.
“bene culturale primario” con la Legge Regionale Questi recuperi sono stati finanziati dalla Legge
17/’97 che introduce anche incentivi al recupero. Regionale n.64/’99 che promuove Programmi di
Recupero urbano e al cui bando ha risposto
L’Associazione Terrae onlus un’associazione costituita dai comuni suddetti che
L’Associazione Terrae onlus nata nel 2000 come fanno parte di un territorio omogeneo collinare ai
organizzazione no-profit. L’associazione è costituita confini dell’area urbana di Chieti.
da un gruppo di cultori locali, che ha raccolto i Le case di terra in un progetto denominato “albergo
professionisti che già avevano lavorato per le case diffuso” verranno riattualizzate, senza modificarne
di terra e altre persone fra cui studenti, insegnanti, le caratteristiche formali e materiali, come
geologi, paesaggisti tutti accomunati dalla volontà ricettività in costruzioni tradizionali.
di diffondere la conoscenza del patrimonio delle Nei progetti di restauro si è affrontato per la prima
case di terra anche legandola alla cultura e ai volta il problema della rispondenza di queste
principi dello sviluppo “sostenibile”, basato cioè sul costruzioni alle normative sismiche.

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Alcune esperienze, più di arredo e finitura, sono Il coinvolgimento delle scuole e la didattica
importanti per testimoniare come l’uso del per i bambini
materiale terra cruda è possibile anche in forme Nel 1998 nella scuola materna Tella nel comune di
diverse. Bucchianico è stato portato avanti un progetto di
Parti dell’allestimento del museo archeologico “la integrazione fra scuola e famiglia dove i nonni
Civitella” di Chieti nel 1998 sono state realizzate in hanno raccontato come avevano costruito le loro
terra cruda utilizzando tecniche diverse, dal pisè, case e i padri insieme ai figli hanno materializzato
all’abobe, all’intonaco in terra colorata. La terra il racconto proprio attraverso la costruzione di una
cruda è stata scelta perché materiale che meglio piccola casa di terra nel cortile della scuola.
rispondeva all’esigenza di rappresentare, per Progetto analogo è stato realizzato dalla scuola
esempio, una sezione stratigrafica archeologica "Villaggio Celdit" di Chieti nel 2001 ed è
oppure che meglio suggeriva la collina del territorio proseguita con la collaborazione fornita ad altre
di Chieti. Associazioni.
Non esistendo una tradizione nell’uso della terra
cruda nelle finiture, il lavoro realizzato al museo è Le attività profit
stato un esempio, da vedere e toccare, che ci ha "ITeA idee, territorio e architettura" è una società
facilitato nel proporre intonaci in terra nata nel 2001 dalla convinzione di alcuni
professionisti, già con esperienza sulla terra cruda,
Le nuove costruzioni che valorizzare le case di terra, elemento originale
Unico, fin ora, esempio di utilizzo della terra cruda che caratterizza il territorio, può essere veicolo di
che non riguardi un recupero è l’ampliamento di un crescita oltre che culturale anche economica.
edificio pubblico realizzato nel comune di Le attività svolte da ITeA sono varie, ma tutte legate
Roccamontepiano nel 2002. Questo progetto ha alla promozione delle case di terra affiancandosi
previsto l’attivazione di un processo complesso che così, come organismo profit, all’Associazione Terrae
prevedeva in contemporanea alla progettazione onlus, organismo no-profit che sostiene con parte
l’organizzazione del processo produttivo per la degli utili stabiliti per statuto.
fornitura del materiale necessario alla costruzione e La prima di queste attività è stata il progetto "Fatti
la successiva produzione. di terra", ossia la creazione di un marchio territoriale
sotto il quale commercializzare oggetti d’arredo e
Le attività di formazione uso quotidiano i cui decori si ispirano ai disegni che
La prima di queste iniziative è stata un laboratorio ornano le pianelle sottotetto delle case di terra.
organizzato nel 1997 con l’Ente Scuola Edile di Gli oggetti sono realizzati da ITeA s.r.l. o prodotti in
Chieti che ha inserito nel corso di studi per muratori esclusiva da artigiani e imprese locali con l’idea di
una settimana di cantiere proprio durante i lavori a non mettersi in concorrenza con gli operatori già
casa d’Orazio permettendo ad un gruppo di 15 futuri presenti sul territorio ma creando un altro canale di
muratori di acquisire una prima conoscenza della distribuzione.
terra come materiale da costruzione.
Questa attività è stata promossa da parte Il laboratorio di “borgocapo”
dell’Associazione Terrae onlus e dall’Ente Scuola A conclusione di questa panoramica sul “fare” in
Edile di Chieti con il primo seminario formativo sulla Abruzzo, il progetto del laboratorio di Borgocapo.
tecnica costruttiva del massone tenutosi nel luglio Borgocapo è un toponimo creato ex novo per
2001 a Casalincontrada che ha visto come caso di definire un luogo pensato come punto di
applicazione pratica dei metodi di recupero la casa aggregazione nel fare pratico. Borgo definisce
D’Arcangelo. Sono seguiti altri seminari formativi l’idea di luogo che accoglie oltre a più costruzioni
sulla tecnica costruttiva dell’adobe e sulla più persone e attività, capo perché nel gergo
progettazione in terra cruda. popolare dei cantieri capo è il mastro muratore, è
ognuno che partecipi al progetto diventa “capo” col
suo lavoro.
Un progetto che racchiude in sé l’idea del “fare”
proprio nel suo realizzarsi, nel suo progredire in opera.

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LE PATRIMOINE BÂTI EN TERRE CRUE À MARRAKECH


ENTRE ABANDON ET RECONQUÊTE

Said Boujrouf (Maroc)


Geographe
Universitè Cadi Ayyad, Marrakech (Maroc)
Tel.: +212 24302742
E-mail: boujrouf@yahoo.fr

Le bâti construit en terre crue, thème central de notre quotidiennes sous l'égide d'artisans dont fait partie
programme culture 2000, est un patrimoine culturel les maisons diours du reste de la population.
commun à nos pays méditerranéens, constitué de Ayant vécue longtemps une crise profonde, l'ancienne
millions d’habitations et de monuments. Il s’agit médina de Marrakech souffre de l'effet double de la
effectivement d’un patrimoine que nous partageons fuite temporaire2 des familles de ce patrimoine bâti à
tous ensemble un savoir faire et un savoir vivre. cause, d’une part, du développement de la ville
Mais ce secteur traditionnel, avec ses méthodes de moderne et, d’autre part, de la faiblesse
construction millénaire, est aujourd’hui en pleine d’équipement et d’entretien de la médina ancienne.
crise chez nous au Sud de la Méditerranée comme Le niveau de vie de la population restée sur place est
chez nos voisins du Sud de l’Europe. Bien que le gravement touché par la crise socio-économique de la
nombre des édifices est important, il y a toutefois une ville ce qui ne fait qu’accélérer la dégradation de
faiblesse ou une absence d’entretien et l’habitat. Les riches et les classes moyennes de la
d’aménagement adéquat dû essentiellement à la ville voyaient alors dans les nouveaux modèles
concurrence des modèles liés à la modernisation et à d’urbanisme un domaine d’épanouissement de la vie
la mondialisation surtout ceux provoqués par le moderne et une fuite d'une situation désolante de la
développement du tourisme. médina.
Ce n'est pas seulement de l'abandon et le
Patrimoine « abandonné » par la population délabrement qui ont affecté le patrimoine bâti qui
locale inquiètent le plus, mais encore l’abandon des métiers
Marrakech, surtout la médina ancienne, est parmi les traditionnels par les jeunes qui assurent jusqu’ici la
lieux les plus connus au niveau international abritant pérennité de patrimoine séculaire. La culture du béton
un riche patrimoine bâti en terre crue1. armé devient partout omniprésente. Une grande
Il s’agit en faite d’un patrimoine constitué de deux partie de l’habitat traditionnel en terre resté occupé
grandes composantes : ou vacant se trouve de plus en plus dans un état
- la première, raffinée et riche d’un savoir ouvert sur lamentable.
l’autre, est faite de modèles sélectionnés et par des
artisans chevronnés maalimines, elle couvre Patrimoine « récupéré » par les étrangers
l’essentiel des monuments historiques, des édifices Notre région, au niveau de l'espace urbain comme au
et des demeures ou riads des élites ; niveau de l'espace rural, devient de plus en plus
- la deuxième, plus simple, est le fruit local d’un dynamique surtout sous l'effet évident du
savoir populaire et résultat d'expériences développement du tourisme. La situation est plus

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propice qu'avant au développement « soutenu » de certains acquéreurs se trouvant à Marrakech pour le


ce secteur depuis l'amorce de la nouvelle politique plaisir ou encore pour investir, ont pu « réussir »
touristique annoncée en 2001. La centralité de la ville l’intégration de la dimension patrimoniale locale dans
par rapport aux différents espaces touristiques du leurs projets en respectant le cachet architectural de
Maroc et son accessibilité à l’Europe par son Marrakech, en utilisant les matériaux locaux et les
aéroport international ont apporté des éléments techniques de construction traditionnelles.
d’appui pour recevoir environ 1,4 millions de touristes Les changements rapides, les évolutions non
pour l’année 2005 effectuant environ 5,3 millions de contrôlées et les tendances non décryptées du
nuitées. secteur de l’immobilier dans la médina de Marrakech,
La médiatisation de Marrakech, comme pôle porteur en rapport avec l’arrivée massive des personnes
en matière d'investissement et comme lieu de intéressées, ont été largement favorables à la
rencontre ou de résidence de personnalités de production de modèles et du bâti qui laissent à
renommée internationale : stars, hommes d’affaires, désirer.
politiciens, milliardaires…, a largement été en faveur
du regain d’intérêt à l'ancienne médina de Marrakech Patrimoine bâti, tourisme et défis de la
et en particulier son patrimoine bâti. durabilité
Le marché est toutefois devenu porteur par la Le patrimoine bâti en terre crue fait généralement
combinaison réussie du tourisme et du patrimoine. La partie des modèles et des techniques de construction
demande se trouve axée davantage sur le segment de pré-industrielle mais les acheteurs –restaurateurs,
haut standing pour l’acquisition ou la construction des rénovateurs… appartiennent souvent à la civilisation
bâtisses et les édifices chargés de signes ou de post-industrielle. Le débarquement dans la tradition
valeurs géographiques, historiques, culturelles ou et dans la culture locale différente des leurs est un
autres. défi qui n’est pas sans risque sur ce patrimoine local.
Les acheteurs, devenus par l'occasion des Ces étrangers, agissant sur le bâti ou montant des
rénovateurs, des créateurs ou encore des « projets de rénovation, s’appuient fréquemment sur
promoteurs », aménagent et entretiennent ces des logiques professionnelles. Les réalisateurs des
demeures. La course vers l’Eldorado immobilier projets , des constructeurs - producteurs du bâti -
touche même les petites maisons qui n’ont presque souvent des artisans apprentis, sont rarement des
pas une grande richesse patrimoniale. La spéculation professionnels du bâtiment et spécialistes de
foncière et immobilière bat ses records successifs. l'architecture. A chacun de ces deux types
Avant même cette vague de conquête du bâti, d’intervenants, son savoir et ses représentations ce

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qui pose le problème du contact entre demandeur et peuvent passer de riad, à fonction résidentielle, à
l’offreur du service. Les raisons financières des maisons d’hôtes, à fonction commerciale. Les
l’emportent souvent sur l’échange culturel. propriétaires qui cherchent à tout prix séduire la
Même si la restauration, la réhabilitation ou la clientèle de ce nouveau genre d’hébergement
reconstruction se font dans le respect, plus au moins, touristique, essaient à tout prix de faire croire aux
de l’architecture, les matériaux traditionnels et même touristes que toute la décoration interne fait partie
le système de construction utilisés par les anciens, la du patrimoine local. Pour avoir des permis d’habiter
traduction sur le chantier du rapport entre les pour les nouvelles constructions, les porteurs de
différents acteurs, l’acquéreur, le maître maçon projet intègrent du béton armé dans les bâtisses en
maalam, les intermédiaires rend la situation très terre crue même en cachette (poutres, charpentes
complexe : …). Le lobby du ciment n’est-il pas donc l’agent
- Les vrais artisans maalmines deviennent difficile à convaincre pour investir dans la terre
actuellement une monnaie rare. Cette situation de crue? Ces acteurs concernés par le patrimoine bâti
crise est provoquée par la croissance de la demande n’adoptent-ils pas en fin de compte les affaires qui
et par la disparition d'un bon nombre d'entre eux du marchent ?
fait de leur conversion en maçons de béton ou par la Dans de telle situation tout le monde en est perdant.
faible régénération de la profession. Les faux La population locale dépossédée son patrimoine sous
artisans maalmines, cherchent les « bonnes l’effet de la pauvreté et de l'exclusion, ou à la
affaires ». Le secteur du bâti traditionnel devient à recherche de la modernité. Les acquéreurs du
la limite au cœur de l’informel. Quelques jeunes patrimoine bâti achètent à des prix exorbitants et
promoteurs marocains nouvellement introduits dans sont intégrés à des circuits informels et souvent
le circuit du bâtiment, venant fraîchement parfois incompétents. Ils vendent ou plutôt achètent, dans
d’autres villes, tentent à leur tour l'entreprise de la beaucoup de cas, des versions non originales du
rénovation et la construction de maisons dites riads. patrimoine bâti. Les touristes qui deviennent de plus
Les charges financières, les crédits, leur en plus bien avertis termineront par connaître la
compétence limitée dans la rénovation ou la réalité. Les intermédiaires et les offreurs de services
construction du bâti traditionnel, laissent leur dans le secteur de construction termineront par
préoccupation centrée essentiellement sur les affaiblir leurs ressources. Mais le grand perdant en
aspects financiers et bien décalée par rapport aux est, sans doute, les générations futures qui ne
savoir-faire locaux de la sauvegarde du patrimoine. connaîtront par la version la plus originale de leur
La main d’œuvre, celle-ci dans sa majorité non patrimoine.
qualifiée et n'ayant pas de savoir faire pose un Nous pensons que le développement durable des
problème crucial. Les modèles réalisés sur terrain ne constructions en terre crue doit combiner une bonne
sont en grande partie que du clonage raté dans réflexion et d’une planification volontariste
leurs conceptions, leurs styles, leurs matériaux harmonisant les actions, ce qui peut garantir la
utilisés, leurs décors…etc. sauvegarde, et le transfert de notre patrimoine aux
- Les acquéreurs peuvent devenir à n’importe quel générations futures dans les précautions qu'elles
moment du montage et de la réalisation de leurs soient et peut éviter tout simplement le risque de
projets, des promoteurs immobiliers ou des disparition de ce patrimoine par la négligence ou par
investisseurs touristiques avertis cherchant des des actions menant à l’appauvrissement général du
opérations vraiment bénéfiques. Leurs acquisitions patrimoine architectural local.

(1) C’est un lieu où se croisent divers savoirs et savoir-faire: (2) Nous disons temporaire du fait qu’à des raisons variées et
berbères, arabes, andalous, africains, européens, complexes ce phénomène est répétitif au cours de l’histoire.
musulmans, chrétiens, juifs, notables, riches, classes Il arrive que Marrakech se développent et rayonne pour que
moyennes et masse populaire. ses quartiers deviennent hautement denses et bien
entretenus surtout aux moments où la ville assume la
fonction de la capitale de l’empire ou du Royaume Chérifien.
Mais, elle devient déserte ou presque aux moments de
catastrophe ou de perte de la fonction de la capitale.

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CONTEMPORARY EARTH BUILDING IN RURAL HUNGARY

Agnes Novak (Hungary)


Architetto
Senior Lecturer
Technical University of Budapest (Ungheria)
Tel.: +36 1 3060394
E-mail: novag@labor5.hu

ABSTRACT: This paper gives a view of a specific A külsô falak döngölt földfalak, sártapasztással és
contemporary earth building in Hungary. The owner- mészfestéssel. A belsô falak vályogtéglából
built home (for a family of 6) works well. In the last 10 készültek. Az építésben részt vett a tulajdonos, és
years they don’t had any problem with the building in minden munkához helyi, falubeli munkaerôt
a rural and harsh environment among the foothills of alkalmaztak.
Mecsek Újrahasznosítot építôanyagokat (tetôcserép,
A CSESZNOK-TANYA (ABALIGET) faburkolat stb) is használtak. A külsô térben helyi
Az épület egy korábbi legelôn épült, részben a falu kôbôl burkolat készült. Az épület fûtéséhez
fölé települve. A telek kialakítása és az épület biomasszát használnak. A szennyvíz tisztítására
elhelyezése lehetôvé teszi a saját célra történô ökológiai tisztító szolgál. Az épületben
élelmiszer termelését, az épület közelében konyhakert komposzttoalett van.
található, illetve a lekaszált fû az állatok eledele a téli A beépített energiatartalom az épület esetében
idôszakban. 640 kWh/m21, ami igen kedvezô érték ökológiai
A tervezésben részt vett a család, a terveket a szempontból.
családot jól ismerô építész házaspár készítette. A Az éves energiafelhasználás a tapasztalati adatok
tervezés során figyelembe vették azt is, hogy az alapján 120 kWh/m2/év, ami közepes érték, és
építésben a családtagok részt kívántak venni. javítható lenne a tornác egy részének
Az épület tájolása megfelel a passzív-szolár elveknek, beüvegezésével.
a déli oldalon futó tornác a magyar népi építészethez Az épület további érdekessége, hogy a jó minôség
köti, az északi homlokzaton lefutó széles eresz mellett az épület bekerülési költsége alacsony volt,
megvédi a szelektôl. Az épület formailag illeszkedik a fôleg a saját munkaerô, az ütemezhetô építés, és a
népi építészet helyi elemeihez. A belsô kialakítás a környezetben található anyagok-szerkezetek elônyben
közepes jövedelmû család számára megfelelô részesítése, illetve a bontott anyagok megfelelô
életkeretet biztosít. A tágas földszinti kialakítás és a alkalmazása miatt.
gazdaságos tetôtéri helyiségek a család számára
mindenféle élethelyzetben jól használhatóak.

(1) A BauBioDataBank segítségével számolt érték.

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5TH SESSION
MARRAKECH
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LES ARCHITECTURES EN TERRE AU MAROC :


DEVELOPPEMENT PAR LA FORMATION: LATerre – ENA

Abdelghani Tayyibi (Maroc)


Architetto
Ecole Nationale d'Architecture de Rabat (Maroc)
Tel.: +212 037 775 229
E-mail: atayyibi@yahoo.fr

1 – Introduction au contexte terre. Cet accord de partenariat a été favorable à la


Depuis la réforme de 1999/2000 concernant les formation de formateurs marocains et au soutien
prérogatives et le fonctionnement de l’Ecole technique pour la réalisation de projets, ce qui a
Nationale d’Architecture de Rabat/Maroc (ENA), cet effectivement conforter l’installation récente et en
établissement s’ouvre sur son environnement et cours du Laboratoire des Architectures en Terre
s’engage de plus en plus dans des projets de (LATerre) à l’ENA.
développement qui intéressent la ville et le citoyen,
des actions qui dépassent ses activités 2 – Objet: Les Architectures en terre
traditionnelles concentrées stricto sensu sur la Le Maroc dispose d’une culture constructive en terre
formation d’architectes, et qui s’appuient entre autres riche et diversifiée. Les territoires en question qu’ils
sur des synergies institutionnelles et échanges soient au nord ou au sud requièrent une dimension
nationales et internationales. civilisationnelle. Ils résistent aux changements
Cette politique d’ouverture s’est mise en place puis économiques et transformations sociales, et continuent
consolidée, notamment, par les liens que l’ENA noue à démontrer leur capacité d’adaptation. Ce patrimoine
avec différents institutions et établissements de bâti, habitations vernaculaires rurales ou constructions
formation et d’enseignement étrangers. Ces liens imposantes, continu à vivre dans plusieurs des cas, et
profitent, notamment, du soutien des services des ce surtout grâce aux habitants qui s’y maintiennent.
coopérations tels que français, qui participent à la Le support focalisé autour des établissements humains
mise en place des programmes d’échange, et avec construits en terre ne peut être pris isolement de son
lesquels, le gouvernement et le Ministère de tutelle contexte territorial et environnemental. Nous
ont des relations solides et privilégiées (Allemagne, considérons ainsi un positionnement de la
Italie, Espagne, Canada…etc). problématique spécifique aux cultures constructives de
En juin 2004 est conclue une convention entre l’Ecole terre, par rapport à une problématique globale qui se
Nationale d’Architecture ENA et l’Ecole d’Architecture développe autour de la question des conditions de
de Grenoble (EAG) représentée par le Laboratoire de l’habitat vernaculaire et du « monde rural ».
Recherche CRATerre et la Chaire Unesco - Architecture Les vallées pré sahariennes du sud marocain, entre
de Terre, Grenoble, France. Cette convention est d’une celles de la Moulouya et l’Oued El Abid jusqu’au bas
grande importance car elle va permettre l’initiation Drâa, regroupent une grande part de cet « héritage »,
d’actions stratégiques à l’ENA dans le domaine de la elles gardent encore des savoir-faire et des formes
recherche opérationnelle et la formation en ce qui d'organisation d'habitat spécifiques à ces régions,
concerne en général la construction avec le matériau elles témoignent d’une grande tradition architecturale.

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Annexe du LATerre à Marrakech recemment dans la possession de l'ENA Atelier en cours de préparation du LATerre à l'ENA

Deux autres entités territoriales à lieux d’architectures pierre, demeure un des parents pauvres de la
de terre existent à savoir, les « campagnes » et recherche scientifique. Il ne bénéficie pas d'études et
quelques centres historiques ou médinas. de réflexions précises et ciblées. Un lourd retard est
Ces dernières décennies, ces territoires paupérisés, enregistré à ce niveau.
ruinés et/ou abandonnés, connaissent un désarroi En 2001, Le Secrétariat d’Etat à l’Habitat déclare être
réel quant à leur capacité d’adaptation aux nouvelles encore en phase « ..de prospection des pistes de
conjonctures de « la modernité » survenue au niveau recherche à développer en matière d’analyse des
national. En pleine déshérence, Ils sont voués à une interrelations entre le logement et la population rurale ».
destruction irréversible en l’absence d’une action Les recensements nationaux, principales sources
volontariste. Le rural perd de son image et de sa d’information, notamment, pour les Institutions
valeur au fur et à mesure que l’urbain gagne de Ministérielles, dont ceux de 1982 et 1994,
l’intérêt et de l’importance. considèrent dans le parc logement une typologie qui
Le matériau terre est de moins en moins utilisé dans mélange souvent le rural, le bidonville et les
la construction, le pourcentage des habitations en pisé habitations sommaires. La consultation des travaux
dans le milieu rural a baissé entre les années 1985 et réalisés, surtout dans le secteur public ou semi
1991 de 81,3% à 72%. Dans le milieu urbain, le public: Ministères, Directions, Agences Urbaines,
pourcentage a baissé entre ces deux années de 13,1% etc., révèle leur caractère sectoriel, ils sont faits
à 9,3%. Alors que le nombre des ménages ruraux exclusivement par des architectes ou des
occupant des logements en maçonnerie est passé de aménageurs. Les dimensions économiques, sociales
14,3% à 26,5%1. D’ailleurs, cette tendance est perçue, ainsi que les interrelations entre la population et le
voire vécue comme la garantie d’une meilleure solidité logement ne sont que très peu abordées.
des constructions et l’assurance de la salubrité des Les organigrammes des organes du Ministère de
habitations. Le déclin dans l’utilisation des matériaux l’Habitat et de l’Urbanisme pris en exemple, étant
locaux qui en découle, dont la terre et la pierre, ainsi donné qu’il est l’un des acteurs principaux à ce niveau,
que la perte des savoir-faire et des cultures présentent des équipes et des structures
constructives locales ne semblent pas préoccuper. administratives qui n’intègrent pas les compétences
appropriées à ce type de problématiques. Les
3 – Etat de l’intervention recherches et études sur les établissements humains
La recherche scientifique et la formation : en général et concernant le milieu rural en particulier
L’habitat vernaculaire au Maroc, majoritairement sont occasionnelles ; elles répondent strictement à
construit en terre ou en combinant la terre avec la des objectifs prédéterminés et uniquement à

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Bureau du LATerre à l'ENA Détail d'un Akfaf (dépassement de la toiture traditionnelle), Aït
Bouguemmaz, Région Tadla Azilal Aout 2005

l’apparition de problèmes urbains cruciaux. Aussi, la l’Habitat a manifesté à partir de cette même époque
dimension politique guide le contenu des recherches et un vif intérêt pour le développement local en optant
reflète l’état de force existant entre l’Etat et la Société. vers l’encouragement de l’utilisation des matériaux
Le Centre d’Etudes, de Recherche et de Formation locaux dans la résorption du déficit en logement «
(C.E.R.F.) créé en Août 1977 par le Ministère de social », notamment, dans le milieu rural.
l’Intérieur et qui dépendait de la Division de La convention pour la coopération conclue entre
l’Urbanisme et de l’Habitat reste un bon exemple. Il l’Etablissement Régional d’Aménagement et de
va très vite s’intéresser à la réalisation des travaux Construction ERAC-Tensift dudit Ministère et le
sur l’aménagement du territoire et des recherches Programme REXCOOP du Ministère Français « Plan
concernant des questionnements du rural et de Construction », atteste de cette politique
l’urbain. L’équipe du CERF a réalisé dès ces années et volontariste. Deux programmes de construction de
entre autres l’importance de la maîtrise du foncier logements à faible coût, de représentation et de
dans le contrôle de l’urbanisation et dans démonstration, « Marrakech 83 » et le « Domaine
l’aménagement urbain et rural. de la Terre » sis à l’Ile d’Abbeau à Lyon, ont été
Il est véridique qu'un début d’intérêt a été amorcé à programmés et menés simultanément.
partir des années 1980 pour la recherche scientifique Le souci de formation faisait partie du projet et se
et la formation au sujet de la ville et des faisait en grande partie dans les chantiers et à travers
problématiques urbaines et rurales, avec la création les expérimentations. Un enchantement a été
d’universités et d’écoles d’enseignement supérieur, et déclenché au niveau des Pouvoirs Publics suite à la
l’apparition de nouvelles disciplines à savoir la réussite de cette opération expérimentale au Maroc,
géographie, l’urbanisme et l’architecture (Ecole cependant, il a entraîné très peu de réalisations ça et
Nationale d’Architecture ANA 1980, Institut National là à travers les régions du sud marocain et en cors
d’Aménagement et d’Urbanisme INAU 1981, Institut moins à mobiliser des programmes de formations.
National des Statistiques INSEA, Ecole Nationale Il est à constater ainsi la défaillance de ces bonnes
d’Aménagement Public ENAP…etc). initiatives à être continues et génératrices d'effets
Néanmoins, les travaux de recherche qui ont pu se d'entraînement dans l'absence d'une action des
traduire par des interventions spatiales de pouvoirs publics et des institutions impliquées. La
réhabilitation et de restructuration conséquentes problématique est beaucoup plus complexe.
restent ponctuelles et principalement le fruit de Une prise de conscience revoit le jour ces dernières
soutiens apportés par des organismes tels que années pour une tentative de prise en main de cette
l’USAID, le PNUD, l’UNESCO..etc. Le Ministère de problématique. Des initiatives de personnes militantes,

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et la montée en pouvoir de décision d'autres, qui sont • Absence d’architectes et intervenants (urbanistes,
conscientes du danger que court ce patrimoine, économistes, sociologues…) formés aux savoirs liés
commencent à déclancher des actions significatives. au patrimoine bâti et aux tissus constitués tradi-
Cette conscience et ces actions sont plus que jamais tionnels qui peuvent intervenir dans l’aménagement et
dans le besoin d’une volonté politique décisive afin la mise à niveau des villes marocaines.
d’arriver à mobiliser l’ensemble des dirigeants et de la Les nouveaux outils de planification et d’urbanisme
société civile, et de traduire les travaux de recherche exigent des compétences de reconquête des
dans des projets opérationnels. Il s’agit en effet du territoires patrimoniaux, notamment, les centres
levier indispensable qui est capable de donner du historiques et l’habitat vernaculaire relevant du
souffle pour mener à bien les objectifs du départ. Un patrimoine, ainsi que les ksours et les Kasbahs,
travail de sensibilisation est donc incontournable. pour une mise en valeur adéquate.
• Dans le cadre de la déconcentration, le Ministère
4 – Evaluation des manquements en chargé de l’Habitat et de l’Urbanisme a délégué le
compétences suivi de la réalisation des Etudes Architecturales
Des manques de compétences et de profils adéquats Régionales, des Etudes Architecturales et Plans de
à la construction et l’intervention avec les matériaux Sauvegardes des médinas au Agences Urbaines et
locaux dont principalement la terre, ont été identifiés aux Directions Régionales de l’Habitat et de
par les ministères de la culture et de l’Habitat et de l’Urbanisme. Un besoin est ainsi ressenti en terme
l’Urbanisme, en vue éventuellement de mettre en d‘architectes spécialisés au niveau local, que nous
place des formations à ce sujet. Ils se résument dans pouvons estimé à 16 architectes spécialisés
les points suivants : minimum (Un architecte par région, soit au niveau
• Absence d’architectes spécialisés formés pour la d’une Agence Urbaine ou au niveau d’une Direction
construction, la restauration et la conservation au Régionale de l’Habitat et de l’Urbanisme soit une
sein du Ministère de la culture en tant vingtaine d’architectes au niveau national).
qu'inspecteurs de monuments historiques ou en • Manque de techniciens chargés du suivi des
tant que maître d'œuvres privés que le ministère travaux pendant les interventions.
appelle pour les différentes opérations de • Manque de techniciens ou profils intermédiaires
restauration qu'il entreprend. Ces différents entre l’architecte et le mâalem (maçon),
intervenants ont une difficulté d’élaboration des notamment, en considérant la nécessité de couvrir
cahiers des charges selon les théories et les le territoire national de documents
méthodes de conservation et de restauration. Iconographiques, Photos, relevés, restitutions,

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enquêtes, etc. Ce manque peut être estimé à une Centre CRATerre et la Chaire Unesco - Architecture
trentaine de techniciens qualifiés. de terre, démontre de la volonté de cet
• Manque d’artisans et de personnel d’encadrement. établissement à forger un processus durable pour
La formation d’architectes spécialisés serait d’une l'intervention. Le LATerre, Centre de recherche et
efficacité réduite si elle n’est pas accompagnée de d’expérimentation spécialisés dans les
l’existence de corps de métiers capables Architectures de terre au Maroc, est mis en place
d’interpréter correctement leurs directives, car suite à ces initiatives et ce depuis juillet 2005.
l’orientation actuelle des techniques de Les objectifs spécifiques de ce chantier participent à
construction entraînerait la disparition progressive des objectifs généraux que se posent les différentes
de la plupart des métiers traditionnels. institutions concernées par ce domaine
L’analyse des besoins exprimés par les deux d'intervention, notamment l'Ecole Nationale
ministères et les discussions entre les membres du d'Architecture, et qui relèvent en effet de :
comité « formation patrimoine » a permis d’identifier • La revivification et la préservation des
trois niveaux de praticiens à former : Architectures de terre au Maroc ;
• Le niveau cadre supérieur ; • La sensibilisation des différents acteurs à la valeur
• Le niveau technicien ; du patrimoine et des cultures constructives des
• Le niveau mâalem. matériaux locaux dont terre, ainsi que le potentiel
En plus de ces formations majeures, des formations de ces cultures à participer dans la production d'un
continues et ponctuelles, et des formations très cadre de vie intégré et d'un environnement durable;
spécifiques pour un nombre très restreint de • La valorisation des Architectures et des cultures
participants ont été identifiées. constructives de terre au profit d'une croissance
sociale et/ou économique durable.
5 – Le LATerre / ENA - Rabat Les objectifs spécifiques se lient au développement
L'Ecole Nationale d'Architecture de Rabat débute de la formation, la recherche et les applications au
dans une action importante dans ce sens. Plusieurs sujet du matériau terre : cultures, architectures,
études de recherche et projets opérationnels sont savoir-faire et techniques. Ce domaine
programmés et portent sur une intervention efficace, d'intervention est l'une des pièces maîtresses qui
globale ou ponctuelle, au sujet des cultures favorisent la pérennisation des actions. Il est
constructives en terre. La signature de la dernière indispensable dans le contexte marocain, car
convention, qui date de juin 2004, avec l'Ecole malgré les potentialités et les atouts existantes, le
d'Architecture de Grenoble, représentée par le pays manque de structures et de moyens humains

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Groupement le long d'un chemin, Village Tabant, Aït Bouguemmaz, Aout 2005 Matériels spécialisé dans la CONSTRUCTION EN TERRE à l'ENA

qualifiés et à compétence professionnelle. Il s'agit l’Ecole Nationale d’Architecture ainsi qu’avec des
en effet du chaînon manquant entre le constat et diplomables. L’objectif étant de faire évoluer la
l'action. réflexion au sujet des cultures constructives en terre et
Le montage du Laboratoire et d’une formation le patrimoine matériel et immatériel y afférent, au sein
spécialisée terre à l’ENA suit un plan d’action clair, d’équipes pluridisciplinaires et à profils différents.
qui se fixe les objectifs spécifiques suivants : Dans ce sens six étudiants de troisièmes cycles sont
• Mener et développer la recherche scientifique au inscrits pour des stages ou des mémoires de fin
sujet de la construction et des Architectures en d’études assistés et prévus à encadrement par le
terre (Plusieurs projets à caractères global et Laterre à partir de janvier 2006. Deux conventions pour
spécifiques sont en cours de réalisation) ; deux projets différents mais qui concernent la même
• Développer les connaissances au sujet du matériau région Tadla-Azilal ont eu un accord de principe, et sont
et des techniques de construction avec la terre en cours de réalisation afin de cadrer cette action.
spécifiques au contexte du Maroc ; Le LATerre voudrait s’engager dans l’enseignement de
• Approfondir les recherches concernant les savoirs la construction en terre. Ce projet complètera la
faire et les techniques locaux; les capitaliser et les formation dispensée dans l’atelier « patrimoine »
promouvoir ; programmé à la 5ème année du cursus. et développera
• Assurer dans le cours terme des programmes de l’initiation timide donnée sous forme d’un exercice
formation, au profit des étudiants architectes de d’atelier d’architecture à la fin de la 1ère année.
l'ENA à cours terme. D'autres programmes sont à 2) Activités liées à la formation de formateurs marocains:
assurer dans le moyen terme, et ce sous forme de Deux architectes ont démarré depuis janvier 2005 une
séminaires et formations continues pour les formation spécialisée de 18 mois correspondant au
professionnels, constructeurs, etc. Diplôme d’Etudes Supérieures Appliquées DESA Terre,
Le LATerre se structure autour de quelques programmes dispensée par le Centre CRATerre à l’Ecole
de recherche et projets de développement qu’il initie. d’Architecture de Grenoble. Ces architectes assureront
à terme de cette formation un enseignement spécifique,
6 – Activités du LATerre notamment, à l’Ecole Nationale d’Architecture au sujet
1) Activités liées à l’enseignement, intégrées au des métiers de la terre et du patrimoine en terre.
programme pédagogique de l’ENA : 3) Participation à des projets de recherche et de
Le LATerre initie une action qui consiste à développer développement :
des thèmes et sujets de recherche qu’il propose et Le LATerre commence à avoir des demandes de
partage avec des étudiants de troisième cycle de parties nationales et internationales à participer à la

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réalisation d’études et/ou projets à caractère social d’un lieu de travail et de réunion. Un atelier est
et communautaire. Actuellement deux projets sont en également mis à sa disposition et qui regroupe le
cours d’initiation pour lesquels des conventions vont matériel et des tables et autres outillages destinés à
être conclues entre les partenaires : être organisé et structuré pour dispenser un
– « Etablissement d’un guide référentiel au sujet des enseignement et réaliser des expérimentations.
techniques de construction en terre dans la région L’ENA a récupéré pour le LATerre un matériel
de Tadla-Azilal » ; intéressant en juillet 2005 de la part de l’ERAC Tensift
– « Construction d’une plate forme dans la vallée d’Aït spécifique à la construction en terre et aux
Bouguemmaz pour la promotion du matériau terre et expérimentations y afférentes. Ce matériel est venu
la formation aux cultures constructives locales ». conforter le matériel déjà en sa possession.
4) Développement de la recherche- développement l’ENA a également prit possession d’un ancien Institut
et des applications du matériau terre : de formation de Technologie IFTAU, pour restauration
Le LATerre coordonne et pilote au niveau de l’ENA et réhabilitation en un Centre de Formation spécialisé
l’étude stratégique concernant la normalisation dans les métiers du patrimoine en terre.
parasismique concernant la construction et la Le LATerre bénéficie de deux conventions avec :
réhabilitation des établissements humains en terre. – L’Ecole d’Architecture de Grenoble représentée par
Ce projet est actuellement à sa phase préliminaire. le Centre CRATerre et la chaire UNESCO ;
Le LATerre participe aussi et dorénavant avec le – L’établissement régional d’aménagement et de
LABHaut aux diffrentes interventions et manifestations construction de Tensift.
culturelles et de recherche concernant le projet Et il est en cours d’élaboration d’autres partenariats de
CULTURA 2000 « Houses and Cities Built with Earth » travail, d’échange et de coopération avec, notamment :
5) Montage effectif du Laboratoire : – La Région de Tadla-Azilal ;
Ce Centre occupe actuellement un local faisant office – L’Université de Stuttgart des Sciences Appliquées.

(1) « POPULATION ET HABITAT RURAL, LEPOINT SUR L’EXISTANT », (2) « POPULATION ET HABITAT RURAL, LEPOINT SUR L’EXISTANT »,
Direction de la Promotion Immobilière, Secrétariat d’Etat à Direction de la Promotion Immobilière, Secrétariat d’Etat à
l’Habitat, 2001. Voir page 3. l’Habitat, 2001.

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IL RECUPERO DEI FOUNDOUK URBANI


E LE TRASFORMAZIONI IN ATTO TRA MARRAKECH
E LE CITTÀ DEL MERIDIONE EUROPEO

Marco Cadinu (Italia)


Architetto
Docente a contratto
Università di Cagliari (Italia)
Tel. +39-070-6755807
E-mail: marcocadinu@tiscali.it

I notevoli cambiamenti dovuti al grande successo all’edilizia industrializzata: le case d’abitazione nella
immobiliare e turistico di Marrakech, peraltro non Medina, i riad, ampliate e recuperate con blocchetti di
dissimili da quelli in corso nelle grandi città turistiche cemento e intonacate con mortificanti intonaci
europee, stanno portando notevoli squilibri nell’assetto cementizi destinati a degradare definitivamente le
sociale ed economico, anche con l’introduzione murature in terra cruda, sopportano con difficoltà i
incontrollata di modelli e riferimenti culturali estranei nuovi sistemi impiantistici, creando notevoli
alla cultura tradizionale locale. Così come è accaduto sbilanciamenti nell’economia del cantiere e soprattutto
in un recente passato in Europa, la casa tradizionale nell’economia familiare della gente comune. Nei casi
della Medina viene indicata come luogo di povertà e di recupero di livello più elevato, generalmente gestito
degrado, sconveniente da recuperare, attivando con capitali e su proprietà di stranieri, alla ricostruzione
processi di speculazione immobiliare e sostituzione quasi integrale in cemento armato si sovrappone un
della popolazione nel centro storico. La mancanza di rivestimento di elevata qualità ripreso dalle tecniche e
esempi di recupero semplice ed efficace, effettuato dagli artigianati locali (legno intagliato, gesso
con quelle tecniche tradizionali ancora molto presenti intagliato plâtre, mosaico zellije, intonaco tadelakt): ad
in Morocco, alla portata quindi della popolazione delle un aspetto certamente curato e ricco corrisponde un
Medine, conduce al crescente degrado del patrimonio risultato scontato e ripetitivo, rispondente ad un
ed alla idealizzazione dei nuovi tipi di abitazione nei immaginario da rivista patinata europea più che alla
nuovi quartieri, spesso venduti a caro prezzo alla realtà dei famosi tradizionali “interni marocchini”; il
popolazione meno abbiente benché realizzati con livello generale del recupero d’elite, se pur sofisticato
tecnologie prefabbricate ormai dismesse da tempo in sul piano impiantistico, risulta ormai anonimo e privo di
Europa e comunque del tutto inadatte ai climi qualità intrinseca, quella qualità presente invece nei
mediterranei. recuperi più aggiornati e filologici, capaci di
Alcune delle strade percorse negli ultimi quattro interpretare lo spazio e la materia dell’architettura
decenni dai paesi europei, che hanno portato spesso originale lasciando da parte gli effetti di mediocre
alla radicale destrutturazione dei centri storici, alla qualità richiesti dal medio investitore europeo. Si tratta
perdita delle tradizioni del costruire e dei modelli di una qualità frutto di un processo di recupero
abitativi, alla trasformazione in chiave turistica delle sostenibile che già da tempo interessa fasce alte del
città - spesso con la perdita degli originari caratteri mercato immobiliare nelle città d’arte europee e i cui
medioevali conservati fino alla metà del XX secolo - prezzi sono ben più elevati rispetto ai recuperi basati
sono ormai state intraprese anche dal Morocco1. sulla semplice imitazione dell’aspetto storico
I processi del recupero appaiono ormai legati dell’architettura.

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Un grande foundouk nel centro della Medina di Marrakech, utilizzato Un foundouk sulla darb bab Doukkala, vicino al souk, adoperato da artigia-
solo per occasionali usi abitativi (foto M. C.). ni del ferro (foto M. C.).

Si deve certamente sottolineare il peso delle vendite innanzitutto sul carattere sociale e sulla grande
e delle trasformazioni di case d’abitazione (i riad) in armonia del ritmo tradizionale di vita quotidiana della
maison d’hotes, ormai stimate in oltre 6502 nella sola numerosa popolazione insediata. La popolazione della
Medina di Marrakech. Ma non ostante la dimensione Medina, all’apparenza così chiusa nella propria logica
del fenomeno – continuamente indicato in termini di quartiere e nella riservatezza della propria
negativi e additato come grande fattore che sta abitazione a corte, è in realtà molto apertamente
portando a radicali cambiamenti socioeconomici - proiettata verso lo spazio pubblico della città, forse
questo non ci sembra affatto il problema principale di più di quanto lo fosse la popolazione delle città
Marrakech. preindustriali europee.
La dimensione delle trasformazioni della Medina – un La casa della Medina, il riad (almeno ad una lettura
organismo urbano di complessità e valori enormi in del suo assetto originario), è una casa senza impianti,
confronto alla dimensione del fenomeno maison o con attrezzature private assai ridotte, e vive grazie
d’hotes - è infatti ben più grave e pesante su altri all’esistenza di notevolissime dotazioni impiantistiche
fronti. Si tratta infatti di considerare i problemi pubbliche nel quartiere e nella città. Alla poca acqua
derivanti dell’inserimento di impianti nuovi e disponibile in casa si contrappone una ricca dotazione
sottoservizi pubblici, del cambiamento delle superfici di fonti pubbliche, abbondanti ed efficienti; alla
stradali, del sovraffollamento dovuto alla crescente minima presenza di lavacri e latrine nella casa
urbanizzazione, del degrado dell’edilizia abitativa supplisce la capillare presenza di bagni pubblici – gli
comune - quella appartenente agli altri 200.000 hammam – di tutte le tipologie e dimensioni, cui la
abitanti insediati all’interno delle mura - della perdita popolazione continuamente fa riferimento; l’assenza
di punti di riferimento nella lettura e di frigoriferi e grandi dispense è possibile grazie agli
nell’interpretazione del sistema urbano storico di innumerevoli punti di vendita di alimentari di tutti i
origine medievale, il vero patrimonio della Medina di generi, diffusamente presenti – oltre ai souk – nelle
Marrakech. principali vie e dove la spesa del cliente medio è
I reali valori della città medievale di Marrakech, molto frequente e davvero minima, giusto il
drammaticamente messi in crisi negli ultimi tre quantitativo di ingredienti necessario per il pasto in
decenni, costituiscono infatti un modello culturale corso di cottura; i forni in casa sono di norma assenti
ancora vivo e su cui fare di riferimento per una più ma i ragazzi percorrono rapidamente la breve strada
corretta programmazione e per il governo delle verso il forno pubblico della loro zona col vassoio
trasformazioni ormai in atto. La natura delle Medine delle pagnotte appena lavorate in casa, per la cui
del Maghreb, Marrakech in particolare, si misura cottura si paga con un pane ogni quindici.

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L’Africa (il Morocco) sussurra qualcosa all’orecchio dell’Europa (la


Spagna): immagine che adottiamo quale auspicio di una reciproca coope-
razione e di comuni interessi economici e culturali (particolare della carta
del Mediterraneo di Opicino de Canistris, XIV secolo, nord a destra), (Cod.
Vat. Lat. 6435 f.53v).
Un foundouk sulla darb bab Doukkala, vicino al souk, adoperato da artigia-
ni del legno (foto M. C.).

In questo senso il confronto con la città medievale del l’utilizzo delle maestranze e delle tecniche costruttive
sud Europa appare più misurato e possibile; tradizionali. A queste azioni deve essere associata
particolarmente nei centri rurali del mezzogiorno una nuova grande opera dal forte significato
alcune di queste modalità organizzative – quali ad simbolico: il recupero e la riabilitazione di tutti i
esempio i forni di quartiere in Sardegna o le logiche foundouk della Medina.
di vicinato - sembrano essere sopravvissute fino a In assenza di simili provvedimenti il titolo assegnato
tempi non lontani. Certo la trasformazione degli nel 1985 dall’Unesco alla città ci pare solo un
assetti tardomedievali delle città dell’Europa riconoscimento alla memoria di un bene oggi non più
meridionale hanno marcato differenze via via più tutelato e in declino.
notevoli: si pensi ad esempio alla sistematica Foundouk. Se la città è un corpo complesso,
chiusura dei bagni e delle stufe pubbliche dal XVI costituito in maggior parte da un esteso tessuto
secolo in avanti, una volta presenti in tutte le città, o connettivo rappresentato dalla proprietà privata ad
alla trasformazione in senso signorile e borghese di uso residenziale, i foundouk sono uno degli organi
molti quartieri urbani medievali mediante privilegiati di questo corpo, uno dei sistemi vitali oggi
sventramenti urbanistici ed espulsione delle fasce abbandonati, benché dotati di pari dignità rispetto ai
popolari dal tardo medioevo in poi. tradizionali grandi organi della città islamica: la rete
Questo genere di delicati equilibri sociali e di uso degli edifici religiosi, il sistema dei souk, il complesso
correlato del patrimonio abitativo e urbano ci delle proprietà imperiali e di governo4.
sembrano, ad una osservazione peraltro certamente Gli edifici in questione, sovente tramandatisi dal
non completa della realtà politica ed urbanistica di medioevo attraverso i secoli proprio per il loro
una città così ampia e complessa come Marrakech, carattere originario di proprietà pubblica, hanno subito
ampiamente sottovalutati3. Sono modalità e tradizioni una crisi progressiva di attribuzione funzionale dovuta
assolutamente ancora vive e presenti, il vero certo ai loro cambi di funzione ma anche alla
patrimonio dell’umanità della città, su cui agire dispersione del loro regime di utilizzo: in origine luoghi
preservando e tutelando tutte le funzioni pubbliche a per l’ospitalità gratuita ed obbligata dei mercanti
servizio della residenza tradizionale, a cominciare da stranieri sono oggi affidati a gruppi di artigiani e
quelle su elencate per giungere alla ridefinizione del hanno seguito sorti diverse sebbene siano rimasti
mercato dell’edilizia per il recupero abitativo; al spesso inalienati; e se pure privatizzati hanno
tempo è necessaria un’esemplare azione legislativa e mantenuto la loro forma tipologica originaria a
di recupero pilota di architetture e spazi pubblici, di dispetto di molteplici trasformazioni delle loro funzioni
nuove costruzioni nella città nuova, effettuate con e dei passaggi di proprietà o di gestione. Questo

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Tre antiche corti osteria osterie, di cui due confinanti lungo il borgo di Due corti urbane a Sassari (a sinistra) al limite del primo nucleo medieva-
entrata occidentale a Cagliari, identificabili come strutture di fondaci le della città e tre corti urbane esterne al primo nucleo murato di Bosa,
medievali per la loro forma catastale, la dimensione, e il collegamento con nelle quali è possibile riconoscere i caratteri catastali e funzionali dei fon-
la via principale tramite un portico e una arco; di uno si conserva un’im- daci medievali (da Cadinu 2001).
magine d’epoca attestante il porticato al primo livello (da Cadinu 2001).

importante fattore rende oggi i foundouk molto ben forma e la struttura delle singole architetture sia per
riconoscibili all’interno del denso tessuto abitativo, le la loro strategica posizione nel tessuto urbano storico.
cui serrate logiche di sviluppo e aggregazione si sono La corretta reinterpretazione delle loro funzioni,
di norma svolte nei secoli sempre rispettandoli, quali naturalmente da supportare con adeguate analisi e
beni al di fuori delle logiche di utilizzo abitativo e dei operazioni di corale strategia del sistema storico e
movimenti di frazionamento e ricomposizione della urbanistico delle città, può cambiare il cuore delle
proprietà privata. Medine. I foundouk sono per lo più esterni alle
Appare sorprendente trovare nelle Medine delle logiche del mercato immobiliare privato; è necessaria
principali città imperiali del Morocco numeri così alti di quindi la presa di coscienza del governo, la
foundouk (ad esempio circa 200 a Fes, circa 140 a formulazione e la promulgazione di una legge
Marrakech)5, cui fanno eco i numeri provenienti da misurata sul carattere del problema, capace di
osservazioni effettuate in luoghi più lontani quali il raccogliere le esigenze sempre più evidenti di
Cairo, Tunisi o Istanbul. L’alta percentuale di foundouk riqualificazione delle città storiche, vera forza e
inutilizzati, fatiscenti o semidemoliti, si confronta con simbolo del Morocco.
quella dei foundouk occupati a diverso titolo, comunque In definitiva interpretare il salvataggio e la
in condizioni di generale sottoutilizzo e bisognosi di un rinascita dei foundouk quale grande opera
recupero, anzi di una riabilitazione non solo strutturale pubblica nazionale, degna di ricevere speciali
e architettonica ma soprattutto sociale6. attenzioni, riqualificazioni urbanistiche e sociali,
Abbiamo analizzato alcuni aspetti dei foundouk di investimenti e proposte anche dalle nazioni straniere.
Marrakech disposti lungo la direttrice tra una delle Funzioni. La reinterpretazione del ruolo originario dei
porte occidentali della Medina – la Bab Doukkala – e foundouk nel sistema urbano può costituire in effetti
i Souk, particolarmente all’innesto con la darb una potente risorsa per il riequilibrio e la riattivazione
Mouassine. Si individuano una decina di foundouk in di funzioni perdute all’interno di moltissime grandi
stretta relazione tra loro, in molti casi adiacenti, oggi città del Mediterraneo, in particolare di quelle della
adoperati per funzioni artigianali o di deposito, sponda africana ma non solo. Anche alle porte dei
generalmente in notevole condizione di degrado. primi nuclei medievali delle città della Sardegna sono
E’ evidente che la potenzialità dei sistemi dei presenti un rilevante numero di corti chiudibili dalle
foundouk nel recupero delle medine e di molte città caratteristiche tipologiche e urbanistiche del tutto
storiche mediterranee non è stata, nonostante alcuni assimilabili ai foundouk delle città del Mediterraneo
positivi esempi, ancora percepita in pieno7. Si tratta medievale; il caso sardo si aggiunge alle valutazioni
infatti di un patrimonio di altissima qualità sia per la proposte da studi in area siciliana, iberica e più in

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Particolare di una veduta aerea della Medina di Marrakech della metà del XX secolo, con in evidenza al centro dell’immagine la serie delle corti dei foun-
duk citati, ben riconoscibili per le loro notevoli dimensioni intermedie tra le corti dei riad e quelle delle grandi moschee.

generale nelle città mercantili del Mediterraneo quelli che sorgono immediatamente al di fuori della
europeo e islamico, dotate di strutture urbanistiche prima cerchia muraria. I foundouk sono poi inclusi
per il commercio ampiamente confrontabili8. A all’interno delle mura definitive, generalmente
Valencia ad esempio, non ostante le grandi stabilite nel XIII o XIV secolo, quando la ormai
trasformazioni portate nel centro storico dal medioevo posizione dei mercanti all’interno dei sistemi urbani
in avanti, permane l’Almudin, sede medievale dei viene considerata lecita.
mercanti del grano, su una tipica struttura di fondaco; Alla crisi dei foundouk delle città del Mediterraneo
in molte città siciliane sono documentate sedi di corrisponde la crisi dei valori della città storica
mercanti e fondaci; si ha testimonianza della sosta a mediterranea, affidata alle sole logiche di mercato, a
Messina di Ibn Gubayr che viene accolto nel fondaco demolizioni e incoerenti trasformazioni tipologiche e
(evidentemente degli andalusi) nel 1184-5 per nove architettoniche, ad interventi di scarsa qualità sugli
giorni9. La sopravvivenza delle corti fondaco con spazi e sugli edifici pubblici di carattere non
funzioni di osteria o deposito – ben attestata fino alla monumentale. La sottovalutazione clamorosa delle
fine del XIX secolo anche in Sardegna - ovvero il loro molte centinaia di foundouk urbani presenti ancora
assorbimento nel tessuto urbano sotto forma di corti o nelle medine del Morocco (e dei pochi elementi
piazze, ha facilitato il loro riconoscimento nella superstiti in terra europea), spesso descritti e
struttura altrimenti molto omogenea delle città considerati negli scritti sulle città islamiche - ma solo
medievali di Cagliari, Bosa e Oristano10; il recupero del di rado correttamente apprezzati e interpretati -
loro ruolo, o dei vuoti urbani spesso ancora disponibili certamente deriva anche dallo scarso peso dato al
sui loro siti originali, permetterebbe la riscoperta della loro significato originario negli studi sull’architettura
loro utilità e la riattivazione di luoghi pubblici di e sulla città mediterranea medievale12.
originale significato e fascino11. Si deve rivalutare la forza di tali luoghi, simbolo di una
I foundouk di origine medievale si collocano nei fase storica in cui Europa e Africa, in una stretta
sistemi urbani secondo modalità ricorrenti, almeno in alleanza commerciale fatta di concessioni e privilegi
una prima fase di formazione. La loro posizione - reciproci, intessevano le maglie della storia
funzionale all’accoglienza dei mercanti stranieri – è medievale e moderna. I foundouk sono i luoghi e gli
scelta sulle strade di principale ingresso alle città, scenari privilegiati di questi scambi, ancora da
assi territoriali e vie di collegamento di notevole considerare prospettiva conveniente e di reciproco
importanza; una prima fase di posizionamento fuori interesse; sono un simbolo di terra straniera in città
porta, dovuta alla chiusura delle città verso gli ospiti lontane, luogo di scambio internazionale e vetrina di
stranieri, permette di considerare tra i primi impianti esposizione commerciale e culturale.

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(1) Si veda l’attenta analisi del fenomeno del turistico nelle insediativa, modelli architettonici ed influenza islamica in
principali medine del Morocco e della sua sostenibilità in Sardegna, in A. Casamento, E. Guidoni (a cura di), Le città
alcuni recenti studi tra i quali Rachida Saïgh-Bousta, medievali dell’Italia meridionale e insulare, “Storia
Tourisme, interactions culturelles et developpement durable dell’Urbanistica / Sicilia IV”, Atti del Convegno, Palermo, 28-
(exemple d’espaces francophones), pp. 99-106, testo della 29 novembre 2002, Kappa, Roma 2004, pp. 72-82. Le
école doctorale internazionale de tourisme, Università Cadi numerose alhondigas o alfondegas ispanomusulmane
Ayyad (Maroc). Si veda anche Said Boujrouf, Acteurs et vengono considerate nel Privilegio General che la Corona di
territoires touristiques de Marrakech, in “Geocarrefour”, Aragona promulgò nel 1283 nel quale si dispensava chiunque
vol.76, 2/2001, pp.91-97. dall’obbligo di prendervi alloggio. Si veda anche in L. Torres
(2) Dato citato in Adam Wade, Jazouli: “Marrakech ne doit pas Balbas, Las Alhóndigas hispanomusulmanas y el Corral del
être bradée”, in Aujourd’hui. Le Maroc, 4-5-2005, n.892. Le Carbón de Granada, in “Al Andalus”, XI, 1946, pp. 447-480.
maison d’hotes, una volta semplici case d’abitazione, Una stimolante trattazione generale del ruolo dei fondaci nel
vengono oggi adoperate come case albergo e almeno tempo medievale è in Peyer H.C., Von der Gastfreundschaft
permettono ai turisti di vivere nella Medina e in una casa a zum Gasthaus. Studien zur Gastlichkeit im Mittelalter,
corte tradizionale, evitando le offerte a 4 e 5 stelle del Hannover 1987, ed. it. Viaggiare nel medioevo. Dall’ospitalità
mercato alberghiero internazionale posizionate nella città alla locanda, Roma-Bari 1997.
nuova. (9) Si veda in Angela Mazzè, Tipi edilizi nel paesaggio urbano
(3) Gli studi sulla città islamica degli ultimi decenni, se pure della Sicilia medievale, pp.104-6, ibidem; anche in Elena
ricchi di approfondimenti analitici, trascurano la lettura Pezzini, Alcuni problemi relativi all’uso delle fonti notarili per
dell’organismo storico e la funzionalità sociale del sistema lo studio dell’edilizia privata a Palermo (fine XIII prima metà
urbano. Alcuni aspetti del vivere tradizionale nel Morocco, del XIV secolo), ibidem, pp. 205-8, si rilevano testimonianze
ormai registrabili anche negli ambiti nuovi, quali periferie e sui fondaci medievali di Palermo e la conferma di alcuni
quartieri illegali, sono ben analizzati in Maria Gabriella costruiti in terra o tabia. Straordinaria la descrizione riportata
Trovato, Il paesaggio della prossimità nelle realtà urbane del di un fondaco di Palermo citato nel Decamerone di Boccaccio,
Morocco, Gangemi, Palermo 2004. ivi, p. 218.
(4) Questi edifici, grandi corti porticate a due o più livelli in (10) A Cagliari lungo Su Brugu (cfr. ASC, Cessato Catasto. Le corti
diretta comunicazione con le strade principali di accesso ai dette Osteria Sa Sciarra e S’Ecca Manna, all’arco di
mercati della città, non godono oggi di particolari privilegi nè Palabanda) e su via San Lucifero parte alta, a Bosa presso
di natura vincolistica o monumentale, nè sul piano della l’antico porto, oggi le piazze di Corte Intro, a Oristano fuori
storia degli studi d’architettura o sulla città. Confusi spesso porta su via Tirso. Ulteriori spazi urbani riconducibili a corti
con i caravanserragli lungo le piste e nel territorio, dati ormai chiudibili sono identificabili a Sassari, Corte del Vaglio, e a
per perduti, i foundouk urbani costituiscono ancora una Iglesias. Il nome della strada lungo le mura di Bosa, e che
risorsa primaria per il recupero delle medine magrebine. definisce il perimetro esterno della Corte Intro, porta il nome
(5) Vedi su Fes la citazione in Ennio Concina, Fondaci. di Via Anzena, ossia Via Straniera. Ci pare un indizio non
Architettura arte e mercatura tra Levante, Venezia e secondario che conserva forse la memoria della antica
Alemagna, Venezia 1997, p. 50, secondo un censimento del funzione di corte chiusa riservata agli stranieri; poco oltre
XIV secolo; su Marrakech si confrontano dati da differenti altre due corti sono limitate da una strada denominata nel
fonti: sono 135 secondo il documento inedito della catasto storico via Franzina, con analoga memoria del
municipalità di Marrakech, Foundouk, enquête, 1972, citato fondaco veneziano in un centro vicino a Bisanzio, che le fonti
in Quentin Wilbaux, La médina de Marrakech. Formation des ricordano ...in Rodisto, iuta locum qui dicitur Fontega, in ruga
espaces urbains d’une ancienne capitale du Maroc, Francigenorum, foras muros civitatis... (documento del 1157,
L’Harmattan, Paris 2001, p. 116; sono 145 secondo la citato in Concina 1997, cit., p.65), (cfr. Cadinu 2001, cit.,
Monographie locale de l’environnement de la ville de p.160, n.91 ).
Marrakech, ONUM (Observatoire National de (11) Da Cadinu 2001, cit., pp.147-8. Altre comunità mercantili si
l’Environnement du Maroc), p. 51. installano presso le città sarde, come quella dei marsigliesi
(6) E’ esemplare in questo senso l’azione di recupero pilota ricordata ad Oristano nel 1241-51. Interessante un
portata in alcuni foundouk dall’arch. Fa?ssal Cherradi – documento del 1287 riguardante la Sardegna, “...Actum in
Ispettore dei Monumenti della città di Marrakech - che tende Tunithi in fundaco pisanorum...”. Il Fondaco acquista il
a recuperare il bene architettonico ma soprattutto a significato di centro alberghiero in ambito nordafricano, dove
riabilitare l’ambiente di lavoro e di vita di coloro che lo si segnalano ad esempio il Foundouk dei Francesi a Tunisi e
adoperano, mantenendo gli equilibri interni al sistema quello dei Veneziani al Cairo. Sull’argomento vedi G. Mandel,
sociale e migliorando l’assetto dell’ambiente lavorativo. Al I Caravanserragli turchi, Bergamo 1988, passim, e
collega Faïssal Cherradi esprimo un sincero ringraziamento l’interessante repertorio delle planimetrie ivi riportate. Il
per aver permesso a me e ai colleghi del progetto Cultura centro di Gonnos Fanàdiga porta nel suo nome, direttamente
2000 “Le città e le case della terra cruda” una interessante derivato dal plurale fondaci (dall’arabo funduq, al plurale
presa di contatto con la realtà locale nell’aprile del 2006, cui fanadiq), il significato del suo probabile originario ruolo nel
aggiungo il miglior augurio per l’importante azione da lui territorio.
intrapresa sul patrimonio della città. (12) Sono in questo senso più agevoli i confronti con gli
(7) Bellissimi e raffinati esempi quali il foundouk Nejjarin a Fes insediamenti rurali del meridione italiano e iberico. La
– oggi museo del legno – non sono sufficienti a garantire sterminata bibliografia sulla città islamica non può essere
un’azione capillare e diffusa quanto erano i foundouk della richiamata in questo breve saggio; ci pare utile segnalare un
città; è necessario recuperare in modo più semplice ma recente e valido studio su Marrakech dovuto a Quentin
estendere a centinaia di edifici l’azione secondo un piano Wilbaux, La médina de Marrakech. Formation des espaces
speciale programmato con molta cura e competenza, urbains d’une ancienne capitale du Maroc, L’Harmattan, Paris
considerando le differenti tipologie dei fondaci urbani, il loro 2001 e ricordare le opere di Paolo Cuneo, Storia
ruolo storico e la compatibilità delle loro destinazioni d’uso. dell’urbanistica, Il mondo islamico, Roma-Bari 1986 e di
(8) Vedi Marco Cadinu, Urbanistica medievale in Sardegna, Ludovico Micara, Architetture e spazi dell’Islam, Roma 1985;
Bonsignori, Roma 2001, pp. 147-149 e tavv. 52-53 pp. 168-9. sul piano del metodo sulla lettura città sempre utile il
Più in generale sul caso sardo vedi Idem, Tradizione riferimento a Enrico Guidoni,

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LA TRANSICIÓN DEL ESPACIO PÚBLICO AL ESPACIO


DOMÉSTICO EN MARRAKECH Y LA CRISIS DE LA MEDINA

Amadeo Serra Desfilis (España)


Profesor Titular de Historia del Arte
Universitat de València
Tel.: +34-963864232
E-mail: Amadeo.serra@uv.es

Configuración tradicional del espacio urbano en viabilidad de estos ejes debe ser ágil, a pesar de la
la medina: la casa y la calle concentración de gentío en las horas de mayor actividad
Como en otras ciudades islámicas, el sistema viario de la y del paso frecuente de vehículos de transporte, que se
medina de Marrakech está sujeto a una jerarquía de ven obligados a moverse por estas calles. La circulación
calles y accesos bien estructurada por más que la de coches o camiones, sin embargo, está vedada en la
primera impresión de su morfología pueda resultar práctica en razón de la anchura de las vías y de la
confusa para el forastero, sobre todo si éste procede del ocupación parcial del espacio urbano por el comercio, la
mundo occidental. En la medina no es difícil apreciar en artesanía y el público que atraen, por no mencionar a las
el plano, y todavía es más fácil al recorrer sus calles, la gentes de paso. La limpieza y el mantenimiento de las
organización viaria a partir de ejes que ponen en vías principales se consideran responsabilidad del poder
comunicación espacios urbanos de relevancia comunita- público, que se ocupa de ellas como espacios comunita-
ria como mercados (suqs), mezquitas, plazas, puertas y rios, aunque subordinados a usos específicos, los cuales
recintos. En Marrakech el trazado tiende a ser rectilíneo son muy dominantes en el caso de los zocos y de los
o ligeramente curvado por las condiciones topográficas y talleres artesanales. Pese a la mayor amplitud de estas
la historia del asentamiento urbano, pero se adapta a la calles respecto de las de los sectores residenciales, su
disposición del terreno y a la pre-existencia de edificios, espacio está parcialmente protegido del sol por
como las fundaciones religiosas (en particular las cobertizos de cañizo, fibrocemento o estructura metáli-
mezquitas con sus eje de orientación), o espacios urba- ca, aunque solo los primeros debían encontrarse en la
nos ya configurados, si bien es fácil comprender su medina tradicional.
función como vías de circulación y acceso que tienen un Es perceptible la concentración en torno a estas calles
notorio carácter público. Un ejemplo es la calle Mouas- de los edificios públicos y de la actividad comercial y
sine, que pasa desde la plaza de Jamaa-el-Fenaa al zoco artesanal que requiere del contacto con la clientela (los
a través de Bab Ftouh y gira levemente hacia el noroeste curtidos en Bab Dbagh son una notable y justificada
al llegar a la mezquita Mouassine y sus baños, los rodea excepción tanto en función de sus necesidades como
y enlaza con otra área comercial y calles que continúan por los malos olores que provocan sus operaciones),
su trazado hacia los límites de la medina. mientras que son raras las residencias, salvo en el caso
En estas calles se concentran las tiendas y los talleres de viviendas instaladas en el interior de los funduqs, en
de artesanos que ofrecen su producto al viandante, así los cuales se mantiene en equilibrio precario la función
como los establecimientos de oficios o actividades residencial con otras actividades económicas como el
puestos al servicio de la comunidad (barberías, hornos, comercio o la artesanía, tras haber perdido su papel
escuelas, fuentes, funduqs, baños o hammam). La tradicional como alojamiento temporal de comerciantes.

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En los pocos casos en que las viviendas se asoman o de quienes residen en ellos: el extraño es detectado
recaen a estas vías suelen disimular sus accesos y a con naturalidad y es fácil averiguar adónde se dirige o
veces hasta su misma presencia, salvo si se trata de si se ha extraviado desde la red principal de calles. El
edificios de clara proyección pública como sedes del uso de estos espacios, verdadera transición entre
poder o de dignatarios con relevancia social como Dar- ámbitos privados y públicos en forma gradual pero muy
el Bacha. De todas formas, los accesos siempre se efectiva, es el de acceso de los vecinos y sus
realizan a través de ejes acodados internos y filtros huéspedes, como lugar de juegos para los niños o
visuales y sonoros que salvaguardan la intimidad del marco de actividades que requieren un espacio más
espacio doméstico evitando que se produzca un amplio que el del interior de las viviendas, como la
contacto no deseado con la calle y su ajetreo. torcedura de hilo. Como acertó a compararlos Leopoldo
El siguiente nivel lo forma el darb (plural, durb), que Torres Balbás, la función de estos espacios es
arranca de uno de los ejes principales de circulación y semejante a las de las calles interiores de una
se adentra en las zonas residenciales a través de un urbanización moderna o los pasillos, zaguanes y
trazado en ángulo recto y de una ramificación escaleras de los edificios de viviendas de las ciudades
progresiva que acompaña a la reducción de su anchura occidentales. Por ello, el cuidado de la higiene y la
hasta terminar en un callejón sin salida. En los durb la seguridad de estos accesos es tarea de los vecinos y se
relación entre la altura de los edificios domésticos y la atiende de manera regular y eficaz en la medida en que
anchura de las calles está pensada para reducir el calor se mantiene el medio social de los residentes.
y garantizar la ventilación de las viviendas y de la Los quiebros sucesivos y los estrechamientos paulatinos
propia vía. La planta implica casi siempre un doble giro de la red viaria en las áreas residenciales conducen al
en ángulo antes de acceder a la puerta de las corazón de las manzanas, que en realidad tienen perfiles
viviendas, lo que impide el acceso de vehículos y lo recortados en bayoneta y núcleos porosos por la
limita al de personas o grupos muy reducidos de presencia de los patios y los volúmenes fragmentarios de
individuos. La angostura reduce de manera drástica las las viviendas. Las casas se organizan en torno a un patio
condiciones de viabilidad y por lo tanto protege las que ofrece en abundancia luz y ventilación a los espacios
áreas residenciales del tráfico y el bullicio de las calles interiores, con habitaciones y servicios distribuidos en
principales, a la vez que favorece los saledizos y dos o tres plantas más una terraza accesible. Los vanos
encabalgamientos siempre que respeten los lugares de que dan al exterior de la vivienda, en cambio, son
paso de peatones y residentes. La trayectoria en modestos y tamizan el contacto visual con celosías,
recodo del acceso y su escasa amplitud favorecen postigos y colgaduras de manera que el espacio
también el control social de estos callejones por parte doméstico está proyectado hacia el interior de la casa.

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Muchas de las habitaciones no tienen contacto alguno ciudad nueva frente a la medina tradicional. Este es un
con la fachada, pues los límites del inmueble solo proceso que afectó en mayor o menor medida a todas
coinciden en uno o dos de los frentes con callejones. En las ciudades marroquíes de cierta importancia y que en
el interior de lo que podríamos definir como vivienda Marrakech aparece condicionado por las zonas
acomodada o riad se mantiene el esquema de entrada en ajardinadas y el amplio recinto amurallado, en el que se
eje quebrado entre las salas principales y los patios, abrieron nuevas puertas o se modificaron los antiguos
siendo totalmente extraña la entrada en línea recta accesos al casco urbano convirtiéndolos en una suerte
desde la calle. Con todo, en el interior de algunas de plazas más o menos informales en su trazado.
manzanas la estructura viaria se dispone en forma de Dentro de la medina las intervenciones fueron
peine, más que arborescente, denunciando con claridad seguramente más cautas y se limitaron sobre todo a la
un modelo de planificación aplicado sin condicionante ampliación de algunas plazas y la construcción de
particulares. Es el caso de las calles ortogonales entre edificios públicos de servicios (centros escolares y
Arsat Ihiri y Arsat ben Ibrahim, en el noroeste de la sanitarios principalmente). En cualquier caso, las
medina, o de las vías en estructura cruciforme de la calle operaciones urbanísticas dejaron poco menos que
Tihizrit, al norte de Dar Moulay Driss. intacto el tejido tradicional de las áreas residenciales,
comerciales y de sus ejes de acceso y comunicación.
La medina en transformación Sin embargo, en las dos últimas décadas el impacto de
Desde principios del siglo XX, y claramente a partir de la explotación turística y del proceso de mundialización
la instauración del protectorado franco-español en de la economía en este sistema urbano puede
Marruecos, la medina y toda el área peri-urbana de calificarse de brutal. Al crecimiento de áreas pensadas
Marrakech entraron en un proceso de transformaciones para el alojamiento y el esparcimiento de los turistas en
que se ha intensificado y acelerado en los últimos la ciudad nueva, hay que añadir las violentas transfor-
veinte años. Las autoridades del protectorado francés maciones de las viviendas acomodadas del interior de
promovieron directa o indirectamente actuaciones la medina. Los riads tradicionales han empezado a
urbanísticas en torno al perímetro amurallado de la cubrirse en los patios y a reestructurarse en sus
medina con la apertura de ejes viarios de notable ambientes domésticos para incorporar servicios e
anchura y trazado rectilíneo basados en modelos euro- infraestructuras hasta hace poco desconocidos:
peos de la segunda mitad del siglo XIX. La avenida de sistemas de climatización y comunicación (en especial
Francia o de Mohammed VI o la avenida de la Menara las antenas parabólicas en las terrazas), accesos
son un par de ejemplos de estas intervenciones que en directos desde la calle y adaptaciones a una estructura
un principio definieron el carácter de Gueliz como familiar en proceso de cambio. La motorización de los

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vehículos ha tenido también que ver con este proceso estilo de vida y de relaciones humanas del todo ajeno al
en su escala urbana al exigir mejores condiciones de tradicional, con sus costumbres forasteras y su ir y venir
viabilidad para los automóviles en calles y plazas o sin permanecer mucho tiempo en la ciudad.
espacios libres de aparcamiento en áreas no edificadas. Las alteraciones de las viviendas no obedecen a otra
No obstante, la rigidez de la estructura viaria jerarqui- lógica que la voluntad del cliente, la cual se traduce casi
zada y tortuosa ha resistido en gran medida el embate siempre, por una parte, en la exigencia de comodidades
de la proliferación de vehículos a motor, de suerte que e infraestructuras modernas tales como sistemas de
solo las motocicletas se han sumado a los carros de climatización, piscinas y redistribución de espacios para
tracción animal y a las carretillas que entraban y salían su adaptación a funciones nuevas. Por otra parte, se
de las calles principales de la medina. lleva a cabo la transformación del riad en un sentido
El desgarro más profundo en el tejido humano y que proyecta concepciones extra-marroquíes de la vida
construido de la medina son las operaciones inmobilia- en un país islámico como Marruecos y que deriva en la
rias que implican el traslado de la población autóctona mistificación de lo exótico, lo occidental y el aprecio por
y su sustitución por establecimientos de hostelería ciertos rasgos – no siempre los mismos- de la cultura
(maisons d’hôtes, restaurantes, cafés) para turistas local. Los materiales tradicionales son abandonados en
extranjeros. Los grupos familiares que poseen viviendas beneficio de otros más rentables y modernos como es
en la medina se ven impulsados a abandonar sus el caso del tapial de tierra que cede el puesto a
hogares y venderlos a grupos inversores de capital estructuras de cemento armado y escaso uso del
extranjero para comprar con el producto de esta ladrillo so pretexto de un mejor comportamiento anti-
operación una residencia en un bloque de viviendas de sísmico y sobre todo por sus ventajas económicas. Al
la periferia moderna de la ciudad, que continúa en mismo tiempo algunas aplicaciones de raigambre local
expansión. Las condiciones de vida del grupo familiar como el alicatado de zellij o el revestimiento de estuco
quedan afectadas como consecuencia de un desarraigo de cal conocido como tadelaq se emplean
temporal y sobre todo de la instalación en un área selectivamente para conseguir un efecto satisfactorio
urbana que establece otro género de relaciones para el gusto de un visitante atraído por Marrakech y su
sociales y económicas con sus habitantes. Pero también historia, si bien comparecen en elementos injertados de
el resto de los residentes de la zona donde está manera abrupta en la arquitectura doméstica como las
enclavada la propiedad adquirida por inversores piscinas o fuentes estereotipadas. Las reformas afectan
extranjeros resultarán afectados, pues los nuevos a los tabiques y a la distribución de lo que había sido un
propietarios alterarán en profundidad la estructura del espacio doméstico en una serie de ambientes puestos
riad e irrumpirán en el ambiente social del darb con un al servicio del alojamiento y la restauración de

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huéspedes extranjeros: habitaciones con cuartos de En el aspecto que nos ocupa en estas notas, la apa-
baño individuales, cocinas, servicios y terrazas rición de puertas cerradas, que llevan directamente a
pensadas para los baños de sol y el ocio de los los espacios residenciales, el enrarecimiento del am-
visitantes. El proceso no es muy distinto en aquellos biente del darb y el nulo contacto con el vecindario y los
riads adquiridos por compradores extranjeros que servicios propios del barrio son algunos de las manifes-
quieren convertirlos en su propia residencia, temporal o taciones de la transformación en curso ya avanzado.
permanente, pues el sentido de la distribución y el uso Aparecen ahora barreras mucho más definidas y
del espacio doméstico, así como las necesidades de tajantes entre el espacio doméstico y el ámbito público,
confort de los nuevos propietarios acarrean donde van a convivir dos culturas, dos mentalidades y
transformaciones drásticas del edificio antiguo. dos canales de vida económica muy diferenciados. Los
El problema humano es quizá de mayor calado: además coches aparecen con más frecuencia en los límites de
del desplazamiento y el desarraigo de los antiguos los ejes viarios inaccesibles por ahora para ellos, las
habitantes, que tiene un efecto multiplicador ya motocicletas compiten por la circulación en las calles y
apreciable, las costumbres y las relaciones en el seno se alzan nuevas barreras económicas y culturales entre
del darb se alteran por la presencia de turistas que son los espacios para turistas y el ambiente urbano que
vistos como compradores con alto poder adquisitivo frecuentan los marroquíes y solo contemplan los visitan-
antes que como vecinos o conciudadanos. Ni la cultura tes. En este sentido, la mezquita y otros edificios religio-
ni la religión, con toda su importancia, bastan para dar sos se convierten de algún modo en baluartes de una
cuenta de este contraste, que tiene sobre todo una raíz identidad cultural islámica que se ve desplazada numé-
económica inapelable en el momento actual. Como rica y cualitativamente del espacio urbano de la medina.
potenciales compradores, los turistas pueden contri- Así en su realidad material y en la estructura social que
buir a mantener a los artesanos, comerciantes y traba- la soporta, la medina de Marrakech se ve abocada a
jadores en el sector servicios de la ciudad, pero en la convertirse en patrimonio de la humanidad en peligro,
práctica buscan a menudo establecimientos pensados con independencia de que tal riesgo sea reconocido
para ellos y apenas se relacionan cordialmente con la oficialmente o escamoteado por las instituciones
población autóctona al margen de los intercambios marroquíes e internacionales. Mientras sus viviendas
económicos, profundamente desiguales, que se cambian de aspecto y de uso, la población marrakechí
establecen con ellos y que permiten hablar casi de dos es empujada fuera de la ciudad histórica y quienes
circuitos comerciales distintos, que casi nunca se permanecen en ella van perdiendo el control social de
cruzan: el de los marroquíes y el de los europeos y un espacio cada vez más mercantilizado y enajenado a
norteamericanos que visitan la medina. intereses foráneos.

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FIGUIG, UN’OASI SOSPESA TRA LA DINAMICITÀ


DEL MEDITERRANEO E L’IMMOBILITÀ DEL DESERTO

Maurizio Cafarelli (Italia)


Architetto e Chef de projet
Mouvement AFRICA '70 - www.africa70.org
ONG de Cooperation et Volontariat - Oujda (Maroc)
Tel.: +212-56 700101
E-mail: oujda@africa70.org

Figuig è un’oasi pre-sahariana del Morocco, situata a residenze storiche, in favore della costruzione di
sud della Regione Orientale, vera e propria enclave nuove abitazioni, che richiedono anche il continuo
marocchina in territorio algerino, dove la chiusura scavo di nuovi pozzi, che stanno alterando il fragile
delle frontiere ha interrotto storiche relazioni di equilibrio idrico dell’oasi.
contiguità, contribuendo al rallentamento dello La casa tradizionale, su cui si fonda l’identità
sviluppo locale. architettonica dell’oasi, si è storicamente avvalsa dei
La sua struttura urbana è costituita da sette ksour materiali locali: la pietra per le fondazioni, la terra
(cittadelle fortificate) – Zénaga, Loudaghir, Laâbidat, cruda per i muri (adobe) ed il legno di palma per la
Ouled Slimane, Lamaïz, Hammam Fouqani, Hammam tessitura dei solai. Questa tradizione rischia però di
Tahtani - a cui corrispondono altrettanti giardini di perdersi a causa delle trasformazioni, sia tipologiche,
collegamento al palmeto (650 ettari e 190.000 palme); sia costruttive, dovute all’introduzione di nuovi
il sistema ambientale si regge su un sofisticato materiali da costruzione.
sistema di distribuzione delle acque (una rete di I sette ksour storici conservano tuttavia ancora i segni
canali sotterranei e superficiali, i fouggarat e i della loro singolarità urbanistica: il sistema
seguias). interconnesso di spazi privati e passaggi coperti
La principale fonte di reddito sono le rimesse pubblici, i giardini che sfociano nello spettacolare
economiche degli emigranti, (cosiddetti MRE – palmeto, i canali di irrigazione che alimentano anche
Marocchini Residenti all’Estero): molti MRE stanno piccoli hammam, rendono l’oasi un piccolo capolavoro
investendo in operazioni di trasformazione del di terra cruda, cha va tutelato per la sua unicità
patrimonio edilizio, abbandonando (o trasformando) le ambientale.

Nota:
Consulente della Fondation Moulay Slimane - Oujda, Maroc.
E-mail : mauriziocafarelli@hotmail.com

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Veduta di Figuig dal palmeto verso lo Ksar Zénaga

Veduta dello Ksar Zénaga, sullo sfondo i monti dell’Algeria Le tipiche torri a difesa dei giardini e del palmeto

Particolare di un muro in adobe e legno di palma Un passaggio coperto all’interno dello ksar Loudaghir

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TRADITIONAL EARTH ARCHITECTURE


IN RURAL ENVIRONMENT:
THE CASE STUDY OF FIGUIG OASIS, MOROCCO

Mariana Correia (Portugal)


Maddalena Achenza (Italia)
Mariana Correia, architect
Escola Superior Gallaecia, Vila Nova de Cerveira, Portugal
Maddalena Achenza, architect
Dipartimento di Architettura, Università di Cagliari

Introduction is comprised by narrow irrigated and dense plots


Figuig is a desert oasis located in the southeast of spreading over an area of about 650 hectares. Most
Morocco, 2kms from the Algerian border, and 372kms of the plots are relatively well kept but a number of
south of Oujda (5 hours drive). Figuig, which presently them are completely abandoned. The oasis is mainly
has a population of 12.600, has been affected by the dedicated to date production and date palms account
significant emigration of the younger generations to for about 75% of the fruit trees in the oasis. A whole
Europe. It has lost population and the splendour of its variety of fruits and vegetables, e.g. tomatoes, olives,
past, as an important commercial city in the desert. apricots, and hot season crops are cultivated jointly
Figuig libraries were even a reference for travellers. with the palm trees. Nevertheless, the huge
palmeraie, palm-tree forest, with its ocean of green
The oasis leaves is threatened by dryness and diseases.
The oasis of Figuig is based on a traditional agrarian In general, the city inhabitants no longer raise their
system which is a masterpiece of hydraulic engineering. own animals i.e. goats and sheep; instead, they are
Even with little water, it allows the intensive manage- raised by the Bedouins, who live in the desert around
ment of all the oasis culture. Water is collected from the Figuig, and then sell them in the local markets.
local springs by subterranean man-made tunnels called
qanats that are connected to the ksour. The qanat sys- The ksour
tem not only allows the circulation of the water Curiously, and contrary to the rest of Morocco, the
throughout the oasis, but also, the water is protected Bedouins that live in the desert speak Arab, and the
from evaporating due to the intense heat of the desert. settled population at Figuig centre speak Tmazight,
The distribution of the water is based on time, to allow more commonly known as Berber. Arab is more fre-
a fair water allotment among various small and large quently used outside the city.
ksour landholders, as determined by the responsible In Arab, ksour is the plural of ksar, and in general
for the council of representatives. Additionally, it is means, a fortified in-wall agglomeration where a
important to understand that water and its distribution large family or clan resides. In Figuig, there are seven,
are intertwined into the culture, playing an important and are more known in Berber, as Aghram.
key role in the inter-relations among the community. The ancient town of Figuig, encompassing 650
hectares, consists of seven agglomerations, which
This complex system of irrigation provides Figuig with are At-Nnaj, At-Addi, At-Sliman and At-Lamiz,
the means to survive in the desert, having agriculture grouped together at the North-West; At-Amar and At-
as a main resource of living. The agriculture of Figuig Wadday that were originally one ksar, located at

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North-East; and, more South, Zenaga, which is also ent casual distribution. The privacy of the family is
the biggest and richest ksar, constituting one half of preserved carefully, with indirect entrances admitting
the town. the visitor to a blank wall preventing any direct views
The ksar is composed of both private and public build- into the interior. Once inside, however, the rooms face
ings. Generally, there is the mosque, the medersa an open-air interior courtyard, possibly with a foun-
(Coranic School), the library and the public baths. Just the tain or pool, which functions as a modifier of climate
souk (the public market) is located outside of the walls. in hot, arid areas and a source of fresh air and natu-
Nowadays, due to emigration, just four ksour are ral light. The house has normally one or two levels,
occupied. In general, the referred ksour are fairly well rarely three, and a roof terrace on the upper level. The
maintained. Entry into the ksar is possible through roof terrace of the house is used in the summer by the
gates in the fortified walls, which allow access to an whole family to sleep, as the night desert breeze
intricate system of narrow streets and alleyways. The helps to refresh.
streets are not adequate for vehicles such as cars and On the ground floor are all the common rooms: the
truck but are instead used by pedestrians, bicycles, salon, the different leaving rooms to receive guests
motorbikes and four-legged transport. Most of the and to drink tea, the space for cooking and one or
passages are simple and covered, to create protection more dark storage rooms. In the richer houses, it is
from the intensive sun in the summer that can often possible to find a second opening from the salon to a
pass 50°C and also creates cool breezes. garden where fruit trees grow.
Along the roads, the light comes through light-wells On the second floor are located the rooms: the private
opportunely left opened, although sometimes the space of the house. It is interesting to observe, that
alley becomes so dark that it is difficult to say the rooms that cover the streets have strategic little
whether it is day or night. openings, which allow the observation of the visitors’
The streets walls are extremely simple. Often, they arrival, from the inside of the house.
are not plastered, except around the mosque and in
the larger roads, where some decoration can be Materials and construction
observed. In spite of being austere, it is in perfect bal- The most common materials for construction are
ance with the surroundings. earth and palm tree wood, in spite of the rising use of
cement and fired brick, in the new part of the city.
The house In general, in Figuig, the earth building techniques are
The common typology is the court-yard house which adobe, rammed earth (pisé) and wattle and daub
is repeated in sequence along the alleys in an appar- (torchis), though adobe is by far the most used tech-

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nique of the urban structure. Nevertheless, rammed thick layer of soil on the palm wood assures an opti-
earth was also observed in isolated walls, at times mal insulation of the upper level to the summer heat.
dividing properties. The use of stone can be observed especially in the
Adobe is found in a huge variety of forms and dimen- building foundations or footings, but also on the foun-
sions: from the classic rectangle form, to a triangular dation wall, against capillarity. The most commonly
version that is used alternatively with the rectangle used stone, is the round river stone.
form. Often on the same wall, different dimensions of
adobes can be seen: from a small to normal size layer, Reinforcement and Protection
to a layer composed by bigger size adobes. It is common to observe in Figuig architecture the use
The earth mix is made with the local soil, to which of traditional features for reinforcement, as well as
water is added, no straw. Men are tasked to make it for protection against natural agents, like rain, wind,
barefooted and with the help of a shovel. These trian- humidity, etc, or human causes, like the passage of
gular shaped adobes are then created by hand, which animals or people, etc.
makes the procedure very fast. These adobes are done Reinforcement can be found in the corners of the
without the wooden mould, which instead is used to earth walls, but it is also common to identify wood
shape the traditional form adobes. The mortar is also an member’s in-between the walls. These logs are built
earth mix, and is laid on the walls, in extremely varying in for structure reinforcement.
thicknesses. The plasters used to be made of earth and If the house-owners have the future intention to open
lime, though nowadays it is not uncommon to see doors, with direct access to the street, wooden
cement plasters where the wall has been repaired. beams are located in the adobe walls, with pieces of
The application of palm wood can be observed in hor- wood, known as pillows (oreiller, in french), resting
izontal partitions. Due to a limited resistance of the underneath the end of the beams.
material, it is common to use reinforcements at the To protect from rain, the terrace on the top of the
end, which necessarily allows, a bigger span for each buildings is built with compressed earth and the
room. In fact the maximum largeness of the slab does water is directed to vertical channels along the walls.
not exceed 2,50m to 3,00m. On the top of the main Lime plaster is used not just to protect the rain chan-
beams, the triangular cut endings of the palm leaves nels, but also on earth plasters or mixed in with earth
are positioned alternatively to fully cover the gap. On during construction of the walls.
the top a thick layer (30-40 cm) of soil completes the There is also dampness that arises from the ground
surface. The floors are normally not paved with tiles soil and therefore, it is common to find, as referred
or other materials, but of well compacted soil. The before, foundations built with stone masonry.

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Unfortunately, the identified capillarity has some salt, Recovering traditional materials (like lime and palm
which affects dramatically the adobe walls. For its tree wood);
conservation, it is impossible to reuse the damaged Improving maintenance, by creating demonstrative
adobes; as a consequence, if the walls were not projects (e.g. Maison du Cadis);
maintained for a long period, and action is required, it Supporting associations to use long-established
is common to observe new adobes in the face of the materials (e.g. the social-cultural association
wall. Sometimes these parts are even faced by river “Avenir” used adobes shaped by community);
stone, in a last attempt of consolidation. Promoting safeguard of oral tradition, by encouraging
For the protection of the wood, in particular from the intensive courses between architects, professionals
termites, iron oxide is used in the form of paint that is and the community;
applied to the ceiling or wood member. It is also Promoting diffusion of best practices, by creating
mixed in the earth during the construction of the DVDs and by developing actions that attract tourism;
walls. Developing cooperation, by creating an international
cooperation between Figuig Town Hall and the
Conclusions Politecnico di Milano (Italy) or by signing protocols
It is important to understate the significant effort between twin cities, like the one created between
developed by the Figuig Municipality, to encourage Pescara, in Italy, and Figuig, in Morocco.
best traditional practices of construction and mainte- To help local people to preserve their tradition and to
nance of the urban fabric. The recovery of tradition is stimulate inter-action between different partners, will
based on several actions: contribute to improve better practices for mainte-
Reusing traditional techniques of construction (e.g. nance and safeguard of traditional heritage.
the recuperation of the triangular shaped adobe); Furthermore, raising the quality of conservation will
also improve quality of life of the community.

Bibliography: Note: The authors would like to thank Amar Abbou, Vice-Mayor
“Figuig, un paradis dans le désert” – Copyright Innovation of Figuig, for his priceless guidance through the oasis.
Computer - Edition 2004 (CD)
www.Figuig.htm (internet site access the 20/05/2006) This article was written with the support of FCT – Fundação para
ABBOU, AMAR et al.; "Ortiental marocain. Des portes du desért à a Ciência e Tecnologia.
la Méditerranée", Anaco Éditions, Fontenay sus Bois (France),
2003

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PROPOSTE PER LA RIQUALIFICAZIONE DEL PATRIMONIO


CULTURALE DELL’OASI DI FIGUIG

Giuseppina de Giovanni (Italia)


Architetto
Provincia di Pescara (Italia)
Tel.: +39 085 3724302
E-mail: puccicaf@tiscali.it

Figuig, oasi pre-sahariana del Morocco, situata nella Per cercare di individuare modalità di intervento in un
Regione Orientale, appartiene all’area di diffusione contesto così complesso l’O.n.g. Movimento Africa
degli ksour (o qsar - cittadelle fortificate), infatti la ’70, nell’ambito del “Progetto di appoggio alla
sua struttura urbanistica è costituita da sette ksour - salvaguardia del Patrimonio culturale nella Regione
Zénaga, Loudaghir, Laâbidat, Ouled Slimane, Lamaïz, Orientale”, operante ad Oujda, ha messo a punto un
Hammam Fouqani, Hammam Tahtani, ai quali progetto di riqualificazione del patrimonio culturale di
corrispondono altrettanti giardini di collegamento al Figuig, con le seguenti finalità: 1) elaborare un piano
palmeto: questa relazione conferisce un’identità strategico per la promozione culturale; 2) restaurare
specifica all’oasi stessa, che si regge su un un campione di edifici degradati utilizzando i materiali
sofisticato sistema di distribuzione delle risorse tradizionali; 3) riqualificare e valorizzare il palmeto; 4)
idriche (una doppia rete di canali, i fouggarat e i creare una rete di microricettività finalizzata ad
seguias). accogliere un turismo di qualità.
Geograficamente Figuig è una sorta di enclave, L’idea è quella di favorire interventi finalizzati a
circondata su tre lati dal territorio dell’Algeria, con cui contenere il degrado del patrimonio urbanistico ed
sono state interrotte le storiche relazioni sociali, ambientale, attraverso la realizzazione di cantieri
economiche e culturali: questo isolamento ha avuto pilota: in tal modo si intende sensibilizzare la
effetti negativi sui settori tradizionali di occupazione, popolazione locale a recuperare il patrimonio
l’agricoltura e l’artigianato, al punto che la principale esistente, anziché abbandonarlo per costruire nuovi
fonte di reddito sono le rimesse economiche degli edifici. Questi interventi, inseriti in un più ampio
emigranti, che si distinguono per la loro “precaria progetto strategico, offrirebbero da una parte
identità”, in bilico tra modernizzazione e tradizione. un’alternativa all’emigrazione, dimostrando che il
L’effetto più vistoso di queste trasformazioni patrimonio culturale è anche una risorsa economica,
socioeconomiche è rintracciabile nel crescente capace di produrre reddito ed occupazione, dall’altra
abbandono delle abitazioni storiche, nella contribuirebbero ad attrarre risorse per valorizzare il
trasformazione e snaturamento di molte residenze patrimonio culturale dell’oasi, arginando il processo
tradizionali, per l’intromissione di materiali di desertificazione in atto.
“moderni”, e nel processo di urbanizzazione delle La O.n.g. si è anche attivata per favorire azioni di
fasce agricole esterne ai nuclei originari, che si cooperazione tra la Municipalità di Oujda e la
stanno strutturando con modalità disordinate, spesso Provincia di Pescara (una delle sue mission è
spontanee, creando grossi problemi di gestione e di l’appoggio istituzionale agli attori locali),
ripartizione dei servizi e delle attrezzature. contribuendo alla stipula di un Protocollo d’Intesa tra

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Veduta della Porta Nord dello ksar Loudaghir prima del restauro Immagine dei mattoni squadrati e formati a mano

L’intervento di recupero della Porta Nord Una veduta di Figuig tra antico e moderno

la Fondazione Moulay Slimane di Oujda e la Provincia valorizzazione del patrimonio culturale della terra
di Pescara, per la messa a punto di azioni strategiche cruda stabilendo un confronto tra le buone pratiche in
concertate per l’intervento sui rispettivi patrimoni atto nel territorio abruzzese e le esperienze di pratica
culturali. costruttiva del territorio marocchino, divulgando le
Il workshop di “Cultura 2000” tenutosi a Figuig, ha proprie conoscenze scientifiche e le acquisizioni in
cercato di inaugurare questo percorso “virtuoso”: il campo di azioni sostenibili e partecipate (l’esperienza
contributo della Provincia di Pescara è stato proprio di Agenda 21), ma apprendendo, nel contempo, le
quello di favorire la costruzione di un maggior dialogo specificità e l’ingegnosità delle maestranze
nella società civile dei Paesi mediterranei, in sintonia specializzate dell’oasi, in uno scambio reciproco di
con le azioni finalizzate all’attuazione di agende 21 suggestioni e di buone pratiche.
locali. Risulta infatti coerente con tali politiche Le due esperienze si sono unite nell’intervento di
avviate a livello locale, proseguire all’interno di restauro della Porte nord dello ksar Loudaghir, un
Agenda MED 21, azioni di partenariato per lo sviluppo piccolo passo concreto e visibile dell’incontro tra
sostenibile nel Mediterraneo, con particolare culture apparentemente lontane , ma accomunate
riferimento al trasferimento di know-how ed alla dalla condivisione di una visione strategica
promozione di iniziative nel campo della sostenibile, in cui la pratica costruttiva in terra cruda
sensibilizzazione e promozione ambientale. Su questo possa riacquistare una sua dimensione credibile in
sfondo la Provincia ha inteso promuovere azioni di senso economico ma soprattutto ambientale.

Nota curricular
Dottore di ricerca in Urbanistica presso la Facoltà di Architettura
G. D’annunzio, Chieti – Pescara. Esperta in missione in Morocco
per conto della O.N.G. Movimento Africa ’70.

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OSSERVAZIONI SU CONSERVAZIONE, SIGNIFICATO


E DECORO URBANO DELLE CASE E DELLE CITTÀ
DELLA TERRA CRUDA.

Mauro Bertagnin (Italia) La fabbricazione colla sola Terra senz’altri materiali,né altro
cemento, vale a dire senza pietre, e calcina consiste unicamente
Architetto
Professore Ordinario nella mano d’opera, ed è presso a poco una imitazione perfetta
Università di Udine (Italia) della natura.
Tel.: +39 0432 558089 Giuseppe Del Rosso,
E-mail: mauro.bertagnin@dic.uniud.it Dell’Economica costruzione delle case di terra,1793

Vorrei utilizzare questa occasione, che mi é stata data qualità delle nuove costruzioni anche la manutenzione
dai coordinatori di questo interessante progetto che si ordinaria delle case e degli edifici pubblici. Ogni famiglia
inquadra in “Cultura 2000” per presentare alcune osser- della città sahariana possedeva, fino a qualche tempo
vazioni che ho potuto maturare in recenti esperienze fa, il proprio muratore di fiducia che dopo ogni pioggia
collegate alla conservazione di patrimoni architettonici e importante girava per le case del proprio quartiere per
insediamenti in terra cruda e che ritengo possano alimen- verificare se ci fossero stati piccoli danni e poter
tare la conoscenza e la discussione del gruppo di lavoro intervenire di conseguenza evitando danni ulteriori.
sulle parole-chiave che fungono da sottotitolo del proge- Tale pratica domestica ha garantito nel tempo la
tto e cioè conservazione, significato e decoro urbano. conservazione del tessuto storico della città. Se a tale
La prima osservazione riguarda il concetto di umile quanto produttivo e puntuale lavoro manu-
conservazione e indirettamente anche il significato tentivo, che purtroppo oggi conosce una discontinuità i
dell’architettura di terra. cui effetti si vedono nel progressivo degrado del
Nel quinquennio scorso ho lavorato assieme ad altri patrimonio abitativo in terra cruda, si affiancano i
colleghi sia maliani che italiani, a un percorso di lavori rituali annuali di manutenzione e rifacimento
indagine conoscitiva e successivamente di intervento di degli intonaci delle tre moschee, si ottiene un quadro
conservazione su una città che per i suoi connotati storici integrato di quella che definirei manutenzione pro-
e la qualità delle sue architetture è immersa nel mito grammata vernacolare dell’architettura di terra della
dell’architettura di terra: la città di Timbuktù in Mali. città. L’esempio di Timbuktù dovrebbe far riflettere
Vorrei partire da alcune osservazioni maturate sull’opportunità di riguardare l’architettura di terra
nell’ambito della conoscenza del contesto della più nella propria specificità, derivante dalla particolarità
importante città carovaniera dell’Africa, dove, come del materiale terra e dell’architettura da esso generata,
recita un adagio locale, si incontrano il cammello e la che più di altri necessita, proprio per la sua intrinseca
piroga, per suggerire dei temi di approfondimento. naturalità, evidenziata nella frase in epigrafe del
La prima osservazione riguarda il rapporto tra trattatista italiano Del Rosso, di interventi appropriati2.
conservazione e manutenzione nell’architettura di terra. Molto spesso si dovrebbe riflettere su tale particolarità
A Timbuktù1 tradizionalmente i due termini sono sempre dell’architettura in terra, soprattutto nei contesti, come
stati strettamente interrelati, inscindibili nella tradizione in quello del sud marocchino o più in generale dell’area
locale. La manutenzione dell’architettura di terra della sahariana, dove ha raggiunto risultati tipologici,
città è stata sempre affidata alla corporazione dei tecnologici e plastici di assoluta eccellenza, tanto da
muratori che ha fornito nei secoli la manodopera divenire in modo crescente, un “oscuro oggetto del
artigiana competente in grado di garantire oltre alla desiderio” di masse crescenti di turisti.

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Sankoré - Timbuktù (Mali)


Ricomposizione dell'immagine dell'intorno della moschea di Sankoré attraverso l'intervento di manutenzione e ripristino delle architetture in terra dan-
neggiate dalle piogge torrenziali dell'agosto 2003 (architetti Mauro Bertagnin e Baba Alpha Ismail Cissé-capomastro Alassane Hessayé (2006)

L’osservazione che segue deriva dalla precedente e E’ chiaro che in questa prospettiva il significato
attiene all’interpretazione dell’esistente e in particolare dell’architettura di terra tende ad assumere un valore
alla problematica connessa con l’autenticità dell’archi- mutevole e dinamico derivante proprio dalla sua
tettura di terra e quindi si collega direttamente al suo conservazione.
significato, seconda parola chiave del progetto. Mi pare che la manutenzione meriti ancora una partico-
Anche in questo caso esiste, a mio parere, una lare enfasi soprattutto per quanto riguarda la salvaguar-
specificità dell’architettura di terra che la diversifica dia del minuto patrimonio residenziale, sia in area urbana
dalle altre e che ho potuto riscontrare studiando il che rurale indipendentemente dal contesto geografico di
patrimonio esistente di Timbuktù. riferimento. Ho potuto personalmente verificare
La diversità a cui faccio riferimento attiene infatti alla l’opportunità di procedere nel percorso conservativo del
forma degli edifici in terra cruda della grande città patrimonio architettonico in terra cruda in modo difforme
carovaniera subsahariana. Analogamente a tutti i dalla comune metodologia che accompagna il classico
patrimoni architettonici in crudo il tessuto insediativo intervento di restauro di un comune edificio. L’intervento
della città ha subito nel tempo continui cicli di manu- attuato su Casa D’Arcangelo a Casalincontrada (Chieti),
tenzione che hanno trasformato nel tempo soprattutto ad esempio, ha mostrato in modo chiaro l’importanza di
l’involucro esterno, quella che potremmo definire procedere, attraverso cantieri di primo soccorso4 a un
anche in termini architettonici la pelle3 degli edifici in primo livello di messa in sicurezza e di intervento
crudo, sia pubblici che residenziali. manutentivo, da attuare nel caso di edifici a rischio di
Analizzando i pochi documenti fotografici storici, quali ulteriore danno o di crollo, in modo da permettere un
ad esempio le cartoline postali dell’epoca coloniale successivo intervento, sia progettuale che manutentivo,
francese è possibile osservare notevoli differenze, che opportunamente meditato, impedendo allo stesso tempo
definirei variazioni plastiche, intercorse nell’arco di la distruzione di edifici in terra cruda che altrimenti
circa un secolo. andrebbero irrimediabilmente perduti. Ho cercato perciò
Se si considerano ad esempio le case dei viaggiatori di dimostrare come il processo di conservazione dell’ar-
che hanno per primi raggiunto la mitica città carova- chitettura di terra imponga anche degli sforzi creativi per
niera e vi hanno soggiornato, per periodi più o meno ideare nuovi strumenti di intervento, quali i cantieri di
lunghi, si può notare come l’immagine originaria della primo soccorso, direttamente connessi alla specificità
casa di terra, sia completamente cambiata a seguito tipologica e tecnologica del patrimonio in crudo e ai suoi
dei continui rifacimenti degli intonaci e di altre com- specifici percorsi conservativi.
ponenti funzionali che hanno accompagnato il percorso La manutenzione diviene poi ancora più importante per
manutentivo del patrimonio abitativo della città. quanto attiene ai danni provocati dal crescente impatto

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Djingarey Ber - Timbuktù (Mali)


Ricomposizione dell'immagine dell'intorno della moschea di Djingarey Ber attraverso l'intervento di manutenzione e ripristino delle architetture in terra
danneggiate dalle piogge torrenziali dell'agosto 2003 (architetti Mauro Bertagnin e Baba Alpha Ismail Cissé-capomastro Alassane Hessayé (2006)

del global change sul patrimonio in terra cruda. Il anomale e intense piogge monsoniche sono soltanto
cambiamento climatico è, secondo le mie osservazioni, alcuni dei fenomeni che rendono importante, oggi, una
oggi maggiormente percepibile proprio nelle zone dove ricerca approfondita nella conservazione di un
più diffusa è l’architettura di terra. Nell’area sahariana particolare e raffinato patrimonio architettonico, quale
e subsahariana oltre che nell’area himalaiana, ad quello in terra cruda presente in queste aree.
esempio, ho potuto osservare l’effetto devastante delle Un ’ultima serie di riflessioni riguarda il decoro urbano
piogge sul patrimonio in crudo dal momento che è sempre in relazione al patrimonio costruito in terra
cambiata sia la loro intensità che la loro durata. Un cruda. Per Vitruvio il decor, vale la pena di ricordarlo, è
primo esempio di tale crescente impatto negativo sul "il bell’aspetto dell’opera"6 che permette di ottenere
patrimonio in crudo ho potuto verificarlo sul tessuto una percezione positiva del singolo edificio e
insediativo di Timbuktù, devastato dalle piogge dell’insieme edilizio a cui appartiene. L’esperienza
torrenziali dell’agosto del 2003 che hanno portato, per condotta sempre sul contesto urbano di Timbuktù, nei
la loro intensità e durata, al crollo o al pesante siti protetti dall’UNESCO nell’intorno delle due
danneggiamento di oltre un centinaio di case in moschee di Djingarey-Ber e di Sankoré ha avuto come
quartieri diversi della città. Anche in questo caso torna obiettivo proprio quello di operare un semplice
in campo la specificità del costruito in terra cruda. intervento manutentivo mirato in un numero limitato di
L’impatto su una muratura in adobe di notevole edifici in grado di garantire il decoro urbano nei due
spessore di una pioggia tropicale che dura mezza percorsi di accesso alle due moschee. In entrambi i
giornata al massimo e permette all’edificio di contesti sia i danni provocati dalle piogge torrenziali
asciugarsi nell’altra mezza giornata, secondo la che l’assenza di manutenzione tradizionale hanno
consuetudine climatica dell’area, permette l’iterazione prodotto un quadro patologico che ha alterato
di tale fenomeno per tutto il periodo delle piogge, l’immagine della città e reso necessario un intervento
senza danni sensibili alla struttura stessa degli edifici. di ripristino del decoro urbano nei due siti la cui valenza
Viceversa una pioggia battente ininterrotta della è attestata dal vincolo protettivo imposto
durata di tre giorni, impedendo il ciclo imbibizione- dall’UNESCO. Realizzati dagli artigiani della locale
asciugatura naturale, mette in una seria situazione di corporazione dei muratori i lavori di ripristino delle
stress l’intero edificio e ne incrina la tradizionale facciate, rifacimento degli intonaci danneggiati e
tenuta fisica e strutturale e può portarlo fino al ricostruzione degli elementi costruttivi danneggiati7
collasso5. Piogge torrenziali prolungate in area semi- hanno permesso una nuova leggibilità degli spazi e
desertica e cicli di gelo disgelo improvvisi e continuati degli edifici antistanti i siti protetti delle due moschee.
in area freddo arida himalaiana accompagnate da Un esempio di umile manutenzione del costruito in

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Djingarey Ber - Timbuktù (Mali)


Danneggiamenti alle architetture di terra nell'intorno urbano delle due moschee di Djingarey Ber e Sankoré a seguito delle piogge torrenziali dell'Agosto 2003

terra cruda che si qualifica però come opportunità per enormemente alla costruzione dell’immagine
il mantenimento dei delicati equilibri che presiedono al dell’architettura di terra come uno dei patrimoni
processo di conservazione di un sito che ha contribuito fondamentali dell’umanità del terzo millennio.

NOTE (2) Cfr. Giuseppe Del Rosso, Dell’Economica costruzione delle


(1) Per un compiuto inquadramento del lavoro svolto sulla conser- case di terra ,1793.
vazione del patrimonio architettonico in terra cruda maliano e in Per la riedizione critica del manuale si veda: Bertagnin Mauro
particolare della città di Timbuktù si vedano i seguenti rapporti Il Pisé e la Regola: manualistica settecentesca per
presentati all’UNESCO-Centre du Patrimoine Mondial: l’architettura di terra. Riedizione critica del Manuale di
- Pietro A. Ghetti, Mauro Bertagnin, Giovanni F. Antonelli Giuseppe del Rosso, Edilstampa, Roma ,1992
Les sites du patrimoine mondial au Mali. Architectures de terre (3) Per il concetto di "pelle" degli edifici in relazione alla tecnologia
et paysages culturelles, question de sauvegarde et de revita- costruttiva e ai materiali impiegati nella loro costruzione si veda
lisation, UNESCO-Centre du Patrimoine Mondial, Juillet 2002 in particolare: Christian Schittich, Shell, Skins, Materials in
- Pietro A. Ghetti, Mauro Bertagnin, Giovanni F. Antonelli Christian Schittich editor, (2001), Building Skins: Concepts,
Projet de réhabilitation urbaine a Tombouctou, Mali. Layers, Materials, Birkhauser, Edition Detail, Munchen, pp. 8-27
Document de projet pour la présentation au Centre du (4) (2002) Bertagnin Mauro et alii, Conservation of Traditional
Patrimoine Mondial de l’UNESCO (Annexe a – Plan de travail, Earthen Architecture: the Construction Site for Fist Aid
Annexe b – Budget), Septembre 2004 Rehabilitation Work of Casa D’Arcangelo at Casalincontrada
- Pietro A. Ghetti, Mauro Bertagnin, Giovanni F. Antonelli (Chieti, Italy), Proceedings of the First International Congress on
Séminaire sous-régional sur les plans de gestion des sites du Construction History, Istituto Juan de Herrera, ETSA,Madrid, Vol
patrimoine mondial au Mali 1 pp. 365-372. (2005) Mauro Bertagnin, Gaia Bollini, Nuevos
- Rapport de synthèse des journées par M. Sanago Klessigué enfoques en cuanto a conservaciòn de la arquitectura tradicional
et Mme Nilda Anglarill en tierra cruda en Abruzos.Las experiencias de las obras de
- Recommandations primera intervenciòn en Casalincontrada (Chieti,Italia), Terra em
- Annexe A, UNESCO-Centre du Patrimoine Mondial, Janvier 2004 Seminàrio, Argumentum-Escola Supérior Gallaecia ,Lisboa 2005
- Pietro A. Ghetti, Mauro Bertagnin, Giovanni F. Antonelli (5) Alcune prime riflessioni sulle problematiche dell’impatto del
Rapport de mission: Séminaire sous-régional sur les plans de cambiamento climatico sul patrimonio architettonico in terra
gestion des sites du patrimoine mondial au Mali – Tombouctou, cruda sono state di recente sviluppate in (2005) Bertagnin Mauro,
UNESCO-Centre du Patrimoine Mondial, Janvier 2004 Cantieri di conservazione di emergenza dei monasteri buddisti in
- Pietro A. Ghetti, Mauro Bertagnin, Giovanni F. Antonelli Ladakh in Federica Ribera (a cura di) Luci tra le rocce (atti del
Plan d’action : Pour l’initiation et la mise en œuvre du projet Convegno), Vol.II pp. 99-102, Alinea Editrice, Firenze (2005) Berta-
pilote de réhabilitation et de revitalisation du tissu urbain de gnin Mauro, La conservazione dell’architettura di terra tra sosteni-
la ville ancienne de Tombouctou au Mali,UNESCO-Centre du bilità e cambiamenti climatici, in Garofolo Ilaria (a cura di) La ricer-
Patrimoine Mondial, Janvier 2004 ca universitaria sul costruire sostenibile. Studi recenti nell’uni-
- Mauro Bertagnin - Baba Alpha Ismail Cissé, Ville de versità italiana, Edicom Edizioni, Monfalcone (Go), pp.185-189
Tombouctou: plan stratégique de conservation sommaire, (6) Vitruvio Pollione ,De Architectura, Libro Primo
UNESCO-Centre du Patrimoine Mondial, Juillet 2004 (7) I lavori di ripristino conservativo descritti sono stati previsti e
-Pietro A. Ghetti, Mission au Mali, UNESCO-Centre du progettati nel quadro di un piano di intervento di emergenza
Patrimoine Mondial, Janvier 2005 attuato a seguito delle piogge torrenziali dell’agosto 2003.
-Mauro Bertagnin, Relevé architectural: Sankoré aire du cfr.Bertagnin Mauro - Baba Alpha Ismail Cissé Ville de
projet pilote. Ville de Tombouctou, UNESCO-Centre du Tombouctou: plan stratégique de conservation sommaire,
Patrimoine Mondial, Février 2005 UNESCO-Centre du Patrimoine Mondial, Rapport, Juillet 2004

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MEDINA DE MARRAKECH:
Algumas reflexões sobre o desaparecimento
da construção em Terra Crua

Goreti Sousa (Portugal)


Professora. E-mail: goreti.sousa@sapo.pt
Escola Superior Gallaecia - Largo das Oliveiras
4920-275 Vila Nova de Cerveira, Portugal
www.esgallaecia.com - Tel. +351-251794054

O projecto apresentado ao programa Cultura 2000, existência de distintos estados de salvaguarda e


“Le case e le città della terra cruda: conservazione, preservação, e por um conjunto de factores que
significato e decoro urbano”, previa a realização de contribuem para a iminente destruição de um
uma sessão em Marrakech, organizada em património valiosíssimo.
diferentes workshops. O objectivo desta sessão era Devemos pois começar por distinguir dois níveis de
criar oportunidades para o estabelecimento de preservação: um no que diz respeito ao património
intercâmbios de informação e experiências entre a arquitectónico monumental, ou seja grandes
Europa e Marrocos, no que diz respeito à palácios, mesquitas, muralhas e portas
construção com terra. monumentais; outro no que concerne ao património
Marrakech é uma grande metrópole do Sul de que constitui o tecido habitacional tradicional, que
Marrocos, fundada cerca de 1071-72 pelos constitui a malha urbana histórica dentro da
almorávidas. A cidade desempenhou durante vários Medina.
séculos o papel de capital do reino de Marrocos, Neste último nível devemos ainda distinguir duas
tendo mesmo durante algum tempo designado todo situações no que diz respeito ao estado de
o reino. preservação de dois elementos fundamentais: o
A sua história e importância estratégica do ponto Riad e o Fondouk.
de vista político, mas sobretudo comercial,
contribuíram para a riqueza patrimonial desta 1. O Património monumental:
cidade, mais concretamente da sua Medina, O Governo de Marrocos concedeu a tutela do
incluída em 1985 pela UNESCO, na lista de património ao Ministere des Affaires Culturelles.
Património da Humanidade. Dentro deste foi criado a Direction du Patrimoine
O estado actual da Medina de Marrakech, no que Culturel. Este organismo tem como objectivo a
concerne à preservação e salvaguarda patrimonial protecção, conservação, estudo e divulgação do
é bastante complexo. No que diz respeito à património arquitectónico, artístico, arqueológico e
conservação das técnicas construtivas tradicionais, etnográfico. Sob a sua direcção foram ou estão a
mais concretamente da construção com terra, ser levadas a cabo intervenções em grandes
ponto central do nosso workshop, podemos mesmo monumentos.
observar como todo este património se encontra Tivemos a oportunidade de visitar alguns destes
ameaçado. locais e tomar conhecimento do esforço que tem
A realidade que se nos deparou em Marrakech é de sido desenvolvido nos últimos anos.
extrema complexidade, pela constatação da Nomeadamente gostaríamos de destacar alguns

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Ait Ben Haddou, Património da Humanidade, Marrocos.

exemplos dentro da Medina como o Palácio Dar-el- 2. Património tradicional:


Bacha, Palácio Bahia, a Medersa Bem Youssef ou 2.1. Unidades Habitacionais:
alguns troços da muralha de taipa. Fora da Medina Situação bem mais preocupante se nos depara quando
de Marrakech tivemos ainda oportunidade de nos voltamos para um segundo nível de salvaguarda,
visitar Aït Ben Haddou e a Mesquita de Tinmel. que engloba todo o património, não menos importante
Nestes projectos podemos observar duas mas bem menos monumental, que se encontra em
tendências: uma estratégia de reabilitação de risco de desaparecimento na Medina de Marrakech.
alguns monumentos, como é o caso do palácio Dar- A malha urbana tradicional da Medina desmultiplica-
el-Bacha, que se encontra a ser intervencionado se em pequenos souks, fondouks e rihads. É
com o objectivo de aí ser instalado um museu; por particularmente nesta última tipologia, que se
outro lado podémos observar, alguns exemplos, encontram os problemas mais graves.
como no caso dos anteriormente citados em que foi O Riad é a estrutura de habitação familiar tradicional.
levado a cabo uma quase reconstrução dos Constitui uma casa-pátio com todas as características
edifícios com objectivos culturais e turísticos. tão presentes na arquitectura islâmica. Em termos
Um caso paradigmático foi observado a sul de construtivos a terra está presente, sob distintas
Marrakech, perto de Ouarzazate, em Aït Ben tipologias (especialmente taipa e adobe), sem no
Haddou. Um Ksar, ou seja um tipo de habitat entanto ser um material de uso exclusivo. Na verdade
tradicional do Marrocos pré-sahariano, também ele as técnicas tradicionais de construção apresentam
classificado como Património da Humanidade em uma tipologia mista, com recurso à terra, tanto crua
Dezembro de 1986, em que apesar do excelente como cozida, mas também à pedra e à madeira.
trabalho de conservação levado a cabo, se sente a Esta estrutura desaparece por completo sob uma
falta de todas as condições inerentes a um decoração rica em ornamentação vegetalista ou
pequeno núcleo de povoamento, agora geométrica (seja sob a forma do tradicional trabalho
praticamente deserto. em relevo, seja do azulejo ou do tadelaq). Hoje em dia
De facto, é evidente o objectivo de converter este sob essa capa decorativa, que conserva ainda motivos
local num ponto de atracção turística, de tal forma e técnicas tradicionais, escondem-se paredes,
que os edifícios intervencionados formam como um pavimentos e coberturas construídas com cimento e
muro-cortina que enquadrado na beleza natural da todos os restantes materiais industriais.
paisagem do Sul de Marrocos se converte num A própria tipologia arquitectónica tradicional tem vindo
autêntico cenário. A mesma situação se encontra a ser alterada sob o disfarce dessa cortina tradicional,
em Tinmel. pela pressão de introduzir as comodidades próprias da

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vida actual, sem as quais os turistas não querem propriedade é de uma única família, no caso dos
passar. fondouks a propriedade pode ser colectiva ou estar
A pressão turística e imobiliária parece ser a causa dividida em pequenas parcelas, cada uma com um
principal desta ameaça. De facto, são já poucas as proprietário distinto, o que coloca grandes entraves à
famílias que conservam a sua habitação dentro da aquisição deste tipo de imóveis.
Medina, uma vez que a venda deste património, o qual Por outro lado, esta mesma situação tem contribuído
se encontra, em muitos casos em avançado estado de para um seu quase total abandono, e uma degradação
degradação, é uma oferta aliciante. geral, por dificultar também qualquer tentativa de
Em troca são forçados a sair da Medina e adquirir uma intervenção por parte das autoridades competentes.
nova moradia, nas urbanizações que se encontram na A principal conclusão que podemos retirar após o
periferia da cidade. Também elas construídas em contacto com a realidade patrimonial da Medina de
betão, mas desta vez sem o constrangimento de Marrakech é a necessidade urgente de um plano de
manter o aspecto tradicional, dando lugar a uma salvaguarda e de medidas de protecção que coloquem
linguagem formal, dita “moderna”. fim à destruição do património arquitectónico e
Assim sendo só no meio rural se podem ainda etnológico (técnicas construtivas tradicionais).
encontrar habitações construídas, total e parcialmente Cabe relembrar que um dos critérios que serviram de
em terra, mas mesmo aqui os materiais industriais são justificação à inclusão da Medina de Marrakech na
já aplicados com maior ou menor evidência. Trata-se lista de monumentos e sítios património da humanida-
de um património também ele ameaçado que urge de foi a par da riqueza em termos de património arqui-
começar a estudar e proteger. tectónico e artístico, a valorização do carácter tradicio-
A causa desta expansão de erros consiste na pressão nal das residências inseridas no tecido urbano tradicional.
imobiliária, a qual, por sua vez deriva de uma forte Já em 1984 se chamava a atenção para a necessidade
expansão da actividade turística. A quase totalidade de acções de protecção deste património já ameaçado
destes rihads está a ser convertida em pela degradação. Vinte anos volvidos não só não foram
estabelecimentos hoteleiros. tomadas as medidas a que atrás se faz referência
Outras das razões apontadas como factor de como o estado de risco eminente se agravou de
aceleração da descaracterização arquitectónica dentro sobremaneira.
da medida é a existência de uma legislação que obriga A alteração legislativa seria uma opção que pode vir a
a que todas as construções no interior da Medina contribuir para essa preservação das técnicas de
serem em betão. Esta legislação tem sido interpretada construção em terra crua. Seriam também
em geral, como uma proibição de utilização das aconselháveis a difusão de acções de sensibilização
técnicas de construção tradicionais em terra crua. para divulgar técnicas construtivas sismo resistentes,
2.2. Os Fondouks: sobretudo no que se refere à aplicação dessas
De momento, os fondouks têm conseguido escapar aos estruturas de reforço na construção em terra crua.
efeitos da enorme pressão imobiliária, não sendo Por fim é também preocupante o início de descaracte-
ainda visíveis os sinais de descaracterização rização que mostra indícios de estar em curso nas
arquitectónica ou estrutural. A principal razão para que zonas rurais. São também necessárias medidas
assim se tenham mantido é que enquanto no rihad a urgentes para travar essa degradação acelerada.

BIBLIOGRAFIA:
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BATALHA, Luís - Marrocos: retrato de um país, Lisboa, Inst. Superior ACR, 1997.
de Ciências Sociais e Políticas, 1996. LEHMANN, Ingeborg – Marrocos Cabra Figa, Everest, 1997.
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CHAMPION, Pierre - Le Maroc et ses villes d'art: Tanger, Fêz, ROGERSON, Barnaby – Marrocos, Lisboa, Presença, 1992.
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1769, Lisboa, Livr. Minerva, 2000. ZERHOUNI, Selma; GUILLAUD Hubert - L'architecture de Terre au
GAMITO, Teresa Júdice (Org.) - Portugal, Espanha e Marrocos - o Maroc, Col. Collection Architecture et Arts décoratifs, Courbevoie,
Mediterrâneo e o Atlântico: actas / do Colóquio Internacional ACR, 2001.
Portugal, Espanha e Marrocos, Faro, Universidade do Algarve, 2004.

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ARCHITECTURE EN TERRE AU MAROC:


UN PATRIMOINE EN RISQUE

« L’époque où la terre était un matériel de construction des


pauvres est révolue. Aujourd’hui on bâtit des maisons en terre
Filipe Jorge (Portugal) pour les riches. Mais, malheureusement l’Etat n’a pas encore
Arquitecto. Centro da Terra. trouvé de la terre pour en construire de l’habitation sociale. »
Edições ARGUMENTUM Elie Mouyal, architecte
Tel./Fax: +351 213940547/8 E-mail: argumentum@ip.pt in Vivir Bajo la Media Luna, ed. Vitra Design Museum, 2003

Le Maroc est un pays où la construction en terre Pendant cette journée nous avons trouvé plusieurs
constitue une tradition séculaire, mais certaines villages, en grand partie construits en terre, lieux de
personnes nous avaient prévenu, entre eux Faissal croissance stagné et dont la timide expansion
Charradi, où la route en asphalte est arrivée il est habitationnelle ne dépend plus de la terre traditionnelle
devenu difficile de trouver de nouvelles constructions en et dont les vieilles ruines mourantes côtoient des
terre crue. constructions sans âme.
Cet avis ne nous a pas empêché de faire de rapides L’infatigable traversée du Haut-Atlas s’est poursuivie
incursions dans l’espace rural, souhaitant vivre le pendant deux jours tout au long de la vallée du fleuve
paysage du désert pré-saharien, à la recherche de ses Dadès – tel paradigme de l’adaptation de la population
habitats. sédentaire aux endroits que les ancêtres berbères, avec
Le peu de temps dont nous disposions ne nous a permit un lien éloquent, ont marqué dans leur ‘colonisation’ du
qu’un safari photographique fascinant et la prise de ‘désert’. Ici le paysage trouve un contraste vigoureux,
conscience de l’état de délabrement dans lequel se entre le territoire aride et les établissements humains et
trouvent la plupart des constructions traditionnelles qui les zones agricoles adjacentes bien délimités, que
émergent des palmiers ou des noyaux habitationnels. l’homme a imposé à l’immensité du désert. On aurait pu
dire, pour illustrer cette occupation, que l’homme a
Parcours embrassé la terre – du sol il a fait les murs et du sol a
La première journée nous a mené jusqu’à la vallée du fait les toits – et comme ça il s’est camouflé d’un
fleuve Nfis (SW), antichambre du Haut-Atlas, ayant fait environnement hostile, en se méfiant de son agressivité
250 Km aller-retour jusqu’au village appelé Tinmel – site naturelle. On entrevoit connaissance, on respire une
très intéressant de part la récupération d’une mosquée sagesse ancestrale.
du XII ème siècle. Même ceux qui ne sont jamais allés au Maroc, ont dans

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leur imaginaire un pays moulé en terre, aux couleurs abriter les caravanes nomades qui négociaient des
éclatantes et chaudes (épices, tapis, cuirs et vêtements) marchandises et qui y séjournaient- ressortent par la
et dont le cinéma a fait connaître au monde, par les diversité de modèles spatiaux et formels.
grands films historiques, aux décors naturels, les En Ait-BenHaddou, Ouarzazate, Skoura, El Kellaâ M’
grands monuments et les territoires abrasifs avec ses Gouma, parmi d’autres endroits, ressortent les
villes et bâtiments construits en terre. silhouettes de ces majestueux bâtiments, où la terre
La traversée de la vallée de Dadès est une expérience est sculptée en capricieuses compositions formelles
qui ne peut être rendue par aucun film , mais que tout et décoratives et son articulation donne forme à des
architecte, géographe, parmi d’autres intéressés par la ensembles de haut intérêt architectural et
culture méditerranéenne et par l’architecture en terre urbanistique. Ce sont les témoins d’une période de
devraient connaître. puissance économique, déjà perdue, qui devraient être
Partout, dans cette région, la présence de l’architecture l’objet d’une enquête et de protection.
en terre est évidente. La quasi-totalité des bâtiments,
soit maisons, soit constructions rurales, simples murs et Réflexion
clôtures sont bâtis dans cette terre rouge d’alluvions. En dépit de l’importance et substance historique de ce
Villages tout entiers, dans leur unité et consistance patrimoine, nous avons fait une claire constatation:
matérielle s’inscrivent parfaitement dans un paysage l’abandon et la conséquente dégradation sont en train
comme s’ils y avaient appartenu depuis toujours. d’effacer la valeur inhérente et sa signification sociale
Les Qsours (villages fortifiés) et les Kasbad (forteresses et culturelle.
à l’échelle d’une famille ou dans clan)- construits pour Tout cet héritage culturel est en danger de ruine

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ou de transformation inadéquate. Il est urgent de maîtrise (solide et consolidé) des technologies


faire un état des lieux, des études de récupération, adéquates.
visant la réutilisation de ce patrimoine. Le soutien La réhabilitation n’apparaît que par la constatation
de la réhabilitation de l’architecture en terre n’est de la nécessité, mais elle est le résultat du vouloir,
pas seulement une question culturelle, c’est en du pouvoir et du savoir.
première lieu une question sociale et économique, Le débat autour de la conservation et la
à laquelle nous tous, chercheurs et partisans de réhabilitation de l’architecture de terre est commun
l’architecture traditionnelle, nous devons ajouter à plusieurs régions et continents, et gagne une
l’aspect technique, une alternative programmati- actualité incontournable, par le flot de questions
que et un encadrement politique. soulevées autour le développement durable, le
La réhabilitation du patrimoine est une option développement économique et la récupération de la
dépendante de la décision et de la volonté dignité et de l’identité régionale.
politique (fondée sur la capacité économique et Au sud du Maroc ces questions ne sont pas encore
compromis social) et qui ne peut être mise en à l’ordre du jour. Mais il est encore possible de
place que par l’imagination conceptuelle et par la sauver un patrimoine unique et irremplaçable.
(Traduction Sofia Coelho dos Reis)

Curriculum Résumé:
L’architecte Filipe Jorge a une post-graduation en Récupération l’architecture traditionnelle à l’Archipel des Azores et en Algarve
du Patrimoine, (Université d’Evora). (Portugal). Création en 1993 de la maison d’édition
Associé au ICOMOS, PROTERRA et de l’Association Centro da Terra. ARGUMENTUM, dirige et coordonne la publication de thèmes de
Co-auteur de travaux de recherche dans le domaine de Patrimoine, Urbanisme, Photo Aérienne et Guides d’Architecture.

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6TH SESSION
CAGLIARI
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LES CENTRES VILLES EN TERRE, EN EUROPE ET AILLEURS


DANS LE MONDE, SONT EN GRAND DANGER

Hubert Guillaud (France)


Architect
Directeur Scientifique
CRATerre – ENAG
Ecole Nationale Superieure d'Architecture, Grenoble (France)
Tel.: +33 476401439
E-mail: hubert.guillaud@grenoble.archi.fr

Menaces sur un patrimoine immense et riche de quartiers de villes nouveaux (certains ont pris jusqu’au
signification culturelle nom de « villeneuve ») qui semblent aussi dériver tels
Dans l’ensemble si divers des patrimoines des îlots ayant largué leur bras de terre les rattachant
architecturaux construits en terre crue, les centres à la centralité mère. Pour paraphraser le poète René
villes anciens, en Europe et ailleurs dans le monde, Char je dirai que nous assistons à la genèse d’une
occupent une grande place et témoignent de valeurs pensée et d’une parole (de ville) en archipel, nous
culturelles tangibles (architecturale, esthétique) et assistons à un essaimage, à une perte de cohésion qui
intangibles (imaginaire et symbolique) de l’humanité est aussi un éclatement sociétal résultant d’une
aujourd’hui très exposées à des risques majeurs. Si rupture avec la référence à la centralité. Cette
l’on veut bien considérer l’importance de ce croissance urbaine qui menace l’existence même des
patrimoine de caractère urbain, il convient d’en cerner centralités urbaines est aussi guidée, on le sait trop
toutes les échelles territoriales et architecturales, et bien, par des motifs de spéculation foncière et
sans aucun doute d’intégrer aussi un large éventail de immobilière. Ce risque majeur de destruction de la
bourgs mais aussi de villages bâtis en terre crue qui, centralité originelle est souvent annoncé par une
aujourd’hui, avec le développement effréné des dénaturation et une folklorisation de l’espace urbain
territoires, grand consommateur d’espace rural, historique sous un maquillage de modernité – crime
s’inscrivent dans des tissus urbanisés de plus en plus perpétré au nom de l’application technocratique de
maillés et complexes. Cette évolution arborescente de normes purement techniques, traces indélébiles de
la ville est accompagnée de la naissance de nouvelles langages architecturaux qui perdent la richesse de
polarités « rurbaines » qui disloquent les attaches leur vocabulaire et de leur syntaxe – parodie de
aux centralités originelles, historiques, et ne sont pas modernité qui tend à légitimer des pratiques de
sans poser de graves problèmes. Sous la forte rénovation cosmétique, de plus en plus inadaptées
pression de ce nouvel environnement construit et quant au respect de l’intégrité et de l’authenticité des
aménagé, sous l’emprise tentaculaire de l’extension cultures constructives. Ainsi, la ville ancienne en terre
des réseaux viaires imposée par les connections crue laisse place à la ville de béton, d’acier et de verre,
périphériques vers un habitat individuel et des spectacle que j’ai pu observer par exemple dans une
services excentrés, on perçoit notamment le risque ville comme Yazd, en Iran, ville de coupoles et voûtes
majeur d’altération puis d’éradication de la en adobe peu à peu étouffée par des réseaux de
signification et de l’ancrage culturels. Ces pressions poutrelles d’acier proclamant l’orgueilleuse victoire
de la croissance urbaine, inévitablement, (ou défaite !) des immeubles de bureaux ou de «
déconstruisent, détruisent pour reconstruire des rapport ». Yazd, ville des badguîrs (capteurs à vent)

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Quartier historique ancien en colombages, centre de ville de Troyes, La place du marché et la Mosquée, Ville de Djenné, Mali.
France.

remplacés par des équipements d’air conditionné. accidentelle d’un cours d’eau qui vient miner la base
Menace réelle que j’ai aussi observée récemment des murs en terre que l’on pointe aussitôt du doigt
dans un aussi beau pays que le Maroc, où, dans la alors qu’il aurait tout simplement fallu prévoir un
vallée du Drâa, à Agdz, à Ouarzazate, à Zagora, les meilleur endiguement des berges. C’est comme cela
maisons de blocs d’aggloméré de béton en ossature par exemple que le préfet Vaise, à Lyon, à la suite
de béton armé se sont substituées aux maisons de d’une inondation du quartier de la Guillotière, ou
pisé. Quartiers bétonnés « excentrés » qui se encore par la suite le Préfet Terme, à la suite d’une
détachent d’un ancien centre ville dont le tissu originel autre inondation en 1840, finissent par réglementer la
perd peu à peu de sa lisibilité du fait d’opérations « construction en pisé et à imposer une surélévation des
intrusives » qui justement le métissent, le détissent. bases de maçonnerie. Décisions « techniquement »
Centres villes laissés à l’abandon et finalement ruinés. judicieuses mais déjà « politiquement » perverses car
Villes de terre crue il y a seulement 20 ans. Villes des elles annoncent d’autres volontés plus radicales
maâlems (maîtres maçons) piseurs qui aujourd’hui se d’interdiction de toute construction en pisé sur les
voient imposer l’obligation d’intégrer des poteaux en berges du Rhône et de la Saône. Ce sera alors une
béton dans leurs murs de terre pour soutenir des perte irréductible, en milieu urbain, d’une grande
dalles de béton qui ont remplacé les planchers en bois intelligence et d’une grande culture constructives. Il
et terre, au nom de la norme. Consolidation hélas en fut de même aussi avec les maisons en colombages
souvent artificielle, fictive, totalement inopérante car et torchis de nombreux centres villes anciens des
ces poteaux ne sont même pas reliés à des fondations villes européennes menacées d’incendie à partir de
ou à des chaînages. Il est toujours facile d’opposer des leurs toitures en bâtières de chaume. Maisons de bois
arguments légitimant la destruction de la ville en et de terre que l’on a d’abord enduit de mortier comme
terre. L’inadéquation du « confort », par exemple, que ce fut le cas dans la vieille ville du Mans, en France (se
l’on ne conçoit aujourd’hui plus que dans ses reporter au Traité de Le Muet), qui perdaient ainsi leur
applications d’ingénierie technique et non plus du caractère architectural et leur résonance urbaine dans
génie du bâtisseur qui savait jouer astucieusement le jeu de la composition des façades. Mais les
avec les éléments, l’air, l’eau, la terre, le feu, pour menaces auxquelles sont exposés ces patrimoines en
garantir une climatisation naturelle, un amortissement terre crue urbains sont aussi des menaces exercées
thermique, une hygrométrie offrant une véritable sur les populations qui assistent à un bouleversement
sensation de confort, une chaleur agréable provenant des usages, à une désappropriation de leur habitat au
de foyers rayonnants que les murs massifs de pisé ou profit d’un développement d’activités de commerce et
d’adobe stockaient et restituaient. Ou encore une crue de services, à une « tertiairisation » de l’espace

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Citadelle historique de Bam, Iran. Avant sa destruction par le séisme du 26 décembre 2003.

urbain. Populations qui se voient exclues d’un cadre León, dans le triangle Valladolid, Burgos, León qui
bâti transgénérationnel qui est laissé à l’abandon, ou cerne le territoire de Tierra de Campos où se sont des
qui est revalorisé par des interventions donnant une centaines de villages de pisé et d’adobe, intimement
valeur monétaire gonflée de façon artificielle, fictive, reliés à ces pôles urbains par les échanges humains,
à un patrimoine glissant vers une appropriation de culturels et économiques qui sont désormais
classe sociale supérieure, à un patrimoine exposé à abandonnés tels des spectres d’une histoire pourtant
des prédations purement spéculatives. Cette pas si ancienne qui a véhiculé de génération en
dépossession populaire est aussi une grande perte génération l’excellence du savoir-faire des tapieros
d’histoire, d’héritage et d’enracinement, d’âme, de vie, espagnols (constructeurs en pisé). Là aussi, un
d’intimité de voisinage, de repère et de culture. équilibre entre la ville, entre « les » villes et
On ne peut être en mesure, ici, de donner la pleine l’environnement bâti en terre crue est en voie d’être
mesure de la richesse de ce patrimoine urbain ou en définitivement rompu. Car il est possible, dans ce
voie d’intégration urbaine qui témoigne des valeurs territoire entièrement construit en terre - des maisons
culturelles de l’architecture de terre crue. Toutefois, de villages aux fermes rurales, des pigeonniers au
quelques repères sont indispensables. Ainsi, en bodegas creusées dans l’épaisseur de la terre - que la
France, les centres villes en pisé de Lyon (quartier de la véritable centralité historique et culturelle fut plus
Croix Rousse) ou de Montbrison ; les centres anciens véritablement enracinée dans cette culture
en colombage et torchis de Troyes, de Tours, de constructive du pisé et de l’adobe qui avait contribué à
Rennes, du Mans, des villes d’Alsace telles Colmar ou mettre en valeur le territoire, à l’enrichir par la force de
Strasbourg. La ville d’Albi ou de Toulouse où le travail des agriculteurs et des bâtisseurs préparant
colombage côtoyait la brique de terre cuite. Ainsi au l’avènement de la ville, nouveau territoire des négoces
Portugal, les villes en pisé d’Algarve ou d’Alentejo intermédiaires et spéculatifs, dès lors que l’économie
entourant de précieuses forteresses (Villa Viçosa, capitaliste, à partir de la Renaissance, imposait sa
Alcaçer do Sal, Silves ou Mertola par exemple). Et nouvelle gouvernance économique du territoire (se
combien de quartiers anciens dans les villes reporter à Fernand Braudel). Et quoi de plus
d’Allemagne, combien de maisons en ladriri ou extraordinaire, en se tournant vers d’autres régions de
mattoni (briques crues) dans le vaste territoire des notre terre, vers le Yémen, que les villes verticales de
Campidani de Sardaigne, de Cagliari à Oristano ? Et briques de terre des Vallées de l’Hadramaout, Shibam,
tous ces bourgs des Abruzzes construits en bauge. Et Tarim, Seyun, oasis de vie au cœur du désert minéral
combien de maisons en pisé et en adobe dans les d’Arabie. Immeubles de terre coiffés de têtes blanches
centres villes anciens des territoires de Castille et grattant les cieux. Combien de ces villes, ici ou ailleurs,

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aujourd’hui abandonnées ou détruites et combien pourrait craindre aujourd’hui, à quelques égards, une
d’autres terriblement menacées. On pourrait multiplier projection en devenir plus ramassée, plus raccourcie
les exemples de ce drame culturel planétaire que lorsque l’on est alarmé par le développement de maux,
représente la perte programmée de la culture de violences urbaines résultant d’une incapacité à
constructive en terre pour l’humanité si elle ne se gérer la croissance de la ville actuelle qui peu à peu
mobilise pas davantage pour la pleine reconnaissance semble perdre son échelle humaine. Villes toutes de
de ses valeurs et de leur sauvegarde. terre, villes d’alliance entre terre et ciel, entre
tellurique et cosmique, entre vie et mort, entre mort et
Valeurs ressenties de la ville en terre renaissance car de cette terre même ruinée, effondrée,
Quoi de plus évident dans la centralité urbaine toute de on peut encore dresser de nouveaux murs. Et que l’on
terre crue, témoignant de l’épanouissement de cultures ne se méprenne pas. Il n’y a dans ce propos aucune
constructives et de formes de composition nostalgie. Il n’y a que présent ressenti par des sens qui
architecturale et urbaine achevées, qu’une harmonie ont été affûtés au plaisir d’observer, de sentir, de
reliant la matière terre, le matériau, la structure, toucher, d’écouter toute la valeur merveilleusement
l’espace, la forme, l’esthétique architecturale des humaine des architectures de terre. Il n’y a que
détails soignés, les traces d’un grand art des surfaces l’espérance de pouvoir préserver cet héritage,
décorées, murs peints, murs modelés, murs sculptés ? témoignage de l’histoire de précédents qui y ont vécu,
Quoi de plus agréable qu’un parcours de découverte ont laissé leurs empreintes, hommes, femmes et
d’un centre ville ancien en terre où l’on est enfants qui nous rappellent à l’évidence des limites
irrésistiblement attiré par des jeux d’ombre et de comme des forces de notre condition humaine. Cette
lumière, se réchauffant sous le soleil après avoir été humanité de la ville que beaucoup aujourd’hui désirent
enveloppé de la fraîcheur d’une ruelle couverte. A restaurer car la ville est inévitablement inscrite dans le
Tissergat ou à Tamnougalt, dans la vallée du Draa. Quoi devenir du genre humain. Une ville en devenir que l’on
de plus étonnant que cette intimité des cœurs de villes espère à nouveau reliée à son histoire car l’une sans
anciennes en terre crue, où résiste un tissu de chemins, l’autre ne peuvent se concevoir. Une ville en recréation
de ruelles et de venelles qui sont enchantées de partagée où le penser et le faire du construit, aux
silence, de bruits calfeutrés alors qu’au loin l’on perçoit différentes échelles qui le composent et l’expriment,
la rumeur de la ville moderne ? Quoi de plus attirant du seuil des portes d’entrée accueillantes aux espaces
que ces formes plastiques, douces et rondes, que ces habités festifs, de la ruelle à la rue, au boulevard
enduits de terre pigmentés d’éclats de paille qui sont parcourus au rythme des effleurements et des
autant de diamants sous les rayons du soleil ? Villes rencontres, de la place aux jardins paisibles où
traces des arts majeurs délivrant tout leur potentiel de cohabitent enfance, maturité et vieillesse en partage
créativité. Villes de beauté qui nous restituent un de silences et de paroles, pourront davantage
sentiment de bien être. Car la beauté fait du bien à concerner et impliquer ses habitants, ses vivants. Une
l’âme. Villes d’humilité et villes d’orgueil qui nous ville où l’homme bâtisseur serait pleinement réincarné
laissent voir leur pauvreté, ici conçue comme un et reprendrait pleinement possession créative de la
dépouillement et non comme une misère, comme leur matière, des matériaux. Une ville arche d’alliance.
richesse, leur ostentation, dans des voisinages parfois Cette perspective ne fait-elle pas de la ville toute de
surprenants. Villes des bâtisseurs anonymes qui nous terre crue une « alliée substantielle »?
ont précédé dont on ressent l’effort et la sueur comme
l’agilité allègre, la pesanteur massive de la fatigue Conserver la ville en terre c’est acter une
laborieuse comme la légèreté rêveuse et créative. alliance pour le développement durable
Cela, combien de visiteurs ne l’ont-ils pas intimement La conservation et la mise en valeur des architectures
ressenti ? Quoi de plus évident dans la centralité de terre ont fait de grands pas au cours de ces
urbaine toute de terre crue que la perception de la dernières années. Et l’on peut être aussi en mesure
substance archéologique, historique qui incarne une d’affirmer aujourd’hui que la renaissance des
perception quasiment eschatologique de l’histoire architectures de terre est engagée grâce à cet
humaine, nous rappelant à une trajectoire entre passé investissement mis dans leur conservation. Passé et
et avenir, nous restituant dans le « sens » de l’histoire, futur des architectures de terre sont intimement reliés
à la fois direction et signification, alors que l’on comme le sont le patrimoine et le développement.

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Depuis la « Première conférence internationale sur la depuis ces dernières années la nomination et le
conservation des monuments en briques de terre » de classement de sites archéologiques et d’ensembles
Yazd, Iran, en 1972, où l’accent était mis sur la architecturaux en terre crue, de sites mixtes
nécessité d’associer les interventions conservatoires (architecturaux et paysagers) sur la prestigieuse Liste
aux travaux de fouilles – ce qui est hélas encore peu le du Patrimoine Mondial de l’UNESCO confirmant la
cas du fait de la différence d’objet de recherche et de valeur universelle des architectures de terre. Tous ces
centre d’intérêt des archéologues et des conservateurs projets, ces programmes, ces réalisations semblent
– en passant par le « Troisième symposium concourir à un même but : la mise en oeuvre, à
international sur la préservation de la brique de terre l’échelle planétaire, d’un processus de développement
(adobe), à Ankara, Turquie, en 1980, qui opérait une durable où la composante architecture de terre
avancée décisive en consacrant « l’existence » des apparaît pouvoir remplir un rôle « porteur » et
architectures de terre, puis avec le « Symposium dynamique de tout premier plan. On peut ainsi être en
international et atelier de formation sur la conservation mesure de penser que la perspective de réalisation du
de l’adobe », à Lima, Pérou, en 1983, qui mettait paradigme de développement durable n’est pas
l’accent sur « le besoin urgent du développement d’un envisageable sans la mise en valeur des patrimoines
réseau pour la préservation des architectures de terre architecturaux et sans l’accompagnement politique,
», sur l’importance d’engager une formation de la culturel, sociétal et professionnel d’une renaissance
capacité professionnelle en conservation dans des contemporaine des architectures de terre. Or, comme
centres établis, une prise de conscience de la valeur l’a souligné l’architecte Alejandro Alva qui fut co-
universelle des architectures de terre, vernaculaires directeur des projets GAIA et TERRA à l’ICCROM dans
rurales ou urbaines, s’est faite jour. En France, en 1981, un article proposé pour la Newsletter du Getty
l’exposition du Centre Georges Pompidou « Des Conservation Institute, en janvier 2001, article intitulé
architectures de terre ou l’avenir d’une tradition « La conservación de la arquitectura de tierra » : «
millénaire » contribuait à une plus large médiatisation des régions entières de la planète, où l’architecture de
du débat public international sur l’importance qu’il terre est une composante fondamentale de la culture
convenait d’accorder à ces patrimoines architecturaux constructive et du patrimoine propre, n’ont pas été
et urbains millénaires, menacés de disparition. Cette suffisamment influencées par l’activation de réactions
exposition était aussi à l’origine de la première culturelles aux processus de transculturation
réalisation d’envergure en Europe, le projet du « architecturale. Le patrimoine historique-archéologique
Domaine de la terre », nouveau quartier urbain en terre d’une grande partie de la planète est exposé à
construit tout en terre qui démontrait concrètement la un risque de disparition par négligence ou pour être
faisabilité de la renaissance d’une architecture de terre confronté à cette architecture de substitution
actuelle. Toutefois, au-delà de cette « prise de introduite par ces processus ».
conscience » qui a été aussi alimentée par d’autres Il faut aussi constater que la mise en valeur des
conférences internationales (Las Cruces, Etats-Unis, patrimoines architecturaux en terre est désormais une
1990 ; Silves, Portugal, 1993 ; Torquay, Angleterre, garantie de source de revenus très substantiels
2000 ; à nouveau Yazd, Iran, 2003), qui a été générant des retombées économiques très importantes
consolidée par la création de projets cadres pour de nombreuses régions du monde. Et l’enjeu
spécifiques à la problématique de la conservation et consiste à faire en sorte que ces retombées liées au
gestion des patrimoines architecturaux en terre, tels développement d’un plus large tourisme culturel
les projets GAIA et TERRA conjointement pilotés par planétaire « exploitant » les ressources de ces
CRATerre, l’ICCROM puis le Getty Conservation patrimoines soient vraiment profitables aux
Institute et qui ont contribué à une approche populations locales et aux patrimoines eux-mêmes en
institutionnellement intégrée de la conservation des installant les conditions de valorisation à même de
architectures de terre, et particulièrement au garantir une véritable contribution à l’avènement d’un
développement de l’enseignement des professionnels développement durable. L’enjeu est réel si l’on
comme de la recherche scientifique, beaucoup de considère une tendance à la gestion de profits
questions demeurent pour favoriser une plus large immédiats et maximum. L’exploitation de nombreux
adhésion autour d’une vision planétaire davantage sites, non fondée sur des plans de gestion intégrant
partagée. On doit ici relever le rôle important que joue dans les stratégies d’action qui en découlent le

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Programme de revalorisation culturelle du pisé en région Rhône-Alpes, Rue à Coro, Ville Patrimoine Mondial, Venezuela.
France. Festival "Grains d'Isère", organisé chaque année par le CRATerre
aux Grands Ateliers de l'Isle d'Abeau. Sensibilisation du public des mli-
lieux scolaires et professionnels, actions de formation, construction de
prototypes avec les étudiants de l'ENSAG.

paradigme de développement durable, démontre de – mettre les communautés en mesure de prendre soin
plus en plus souvent l’ampleur des dégâts qui sont de leurs propres environnements ;
générés, pour les sites eux-mêmes et pour leurs – offrir un cadre national pour intégrer le
environnements. Une exploitation trop motivée par développement et la conservation ;
l’espérance de gros gains à court terme pourrait induire – Créer une alliance globale.
un processus de destruction irréversible et une perte Dans son article, Malliet souligne que même si ces
considérable de valeur, de « sens » pour l’humanité. principes ont été pensés pour l’environnement
Une alternative à bien définir s’impose entre une naturel, « ils s’appliquent également aux rapports
destruction du patrimoine architectural en terre par entre le patrimoine culturel et le principe de
négligence conservatoire ou d’entretien et une durabilité ». Le respect « des » patrimoines culturels
destruction programmée par surexploitation « sauvage est essentiel à la construction d’une société durable.
» qui, l’une comme l’autre, s’opposent à une « re- Il y a un devoir éthique de transmission «
création durable » de l’héritage. transgénérationnelle » des patrimoines culturels, de
Une « économie durable » est le produit d’un la mémoire. Car, une société durable – plus solidaire,
développement durable. La base de ses ressources, ici équitable – ne peut se fonder que sur la
le patrimoine, doit être conservée. Elle doit pouvoir se reconnaissance de l’autre, de son histoire, de sa
développer en intégrant le bénéfice de l’évolution des différence et de ses appartenances à d’autres formes
connaissances (recherche), l’amélioration des de communautés de vie, de qualité de vie. Le «
compétences (formation), la gestion des valeurs et développement » ne peut être assimilé à la seule «
aussi la « sagesse ». A l’instar de Jef Malliet1 croissance » économique. Nous voyons bien les
rappelons les neuf principes fondamentaux sur effets pervers du spectacle élogieux de l’économie,
lesquels repose une société durable : orchestré par elle-même et pour elle-même, tel que
– respecter et prendre soin de la communauté de vie; l’anticipait Guy Debord dans sa « Société du
– améliorer la qualité de la vie humaine ; spectacle » excluant trop souvent la dimension
– conserver la diversité et la vitalité de la Terre ; humaine. Les processus devant garantir les droits
– réduire au minimum l’épuisement des ressources humains fondamentaux et conduire à
non renouvelables ; l’épanouissement des capacités humaines sont
– rester dans les limites de la capacité de soutien à la inévitablement situés dans des contextes culturels
Terre ; différenciés et donc inévitablement « intrinsèques ».
– changer les comportements et les habitudes Il ne peut y avoir de « modèle unique ». Personne ne
personnelles ; conteste aujourd’hui la « valeur » de la diversité

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culturelle comme l’on reconnaît l’importance de mondiale est mal logée) ; crise d’accessibilité au
conserver la « biodiversité ». Ainsi, le respect de la logement (les milieux de production « formels » sont
diversité culturelle devient un facteur de vitalité pour dépassés, les dynamiques « informelles » et l’auto
la Terre. Car, les patrimoines culturels sont les construction s’imposent à nouveau dans plusieurs
témoins des « valeurs » (esthétique, historique, régions pour garantir cet accès au logement) ; crise
scientifique, sociale), des générations passées, environnementale (dans certaines régions, on ne peut
présentes et futures2. Valeurs intangibles comme plus construire en bois : Sahel, Niger, Mali, Burkina
tangibles qui évoluent avec les nouvelles expériences Faso) ; pollutions industrielles ; malaise physique
de vie des sociétés, respect de ces valeurs qui (souhait d’un habitat plus « sain »), crise de l’histoire
permettront « rester dans les limites de la capacité (les valeurs culturelle de l’héritage architectural font
de soutien à la Terre ». Là est toute l’importance de l’objet d’une attention sans précédent, on classe,
la conservation, restauration ou réhabilitation des conserve, met en valeur, on « gère » les patrimoines).
patrimoines architecturaux historiques et En matière de diversité culturelle constructive,
traditionnels opposables à une construction neuve « constatons que presque toutes les cultures reçues en
forcenée » contribuant aussi à un gaspillage des héritage sont de plus en plus « artificialisées ». Il
énergies et des ressources, à une éradication des suffit d’observer les interventions d’entreprises en
environnements culturels : réutiliser plutôt que restauration et réhabilitation des architectures de
détruire. terre, reconstruites en béton et agglomérés
d’agrégats, blindées d’enduits au ciment, ou
Une option essentielle pour demain : préserver d’observer l’évolution des habitats traditionnels
la diversité technologique et culturelle africains vers d’infâmes « cases-tôles ». L’érosion de
Il y a grand risque d’évacuer la diversité technologique la diversité culturelle constructive relève d’une folle
et culturelle, d’imposer plus d’uniformité. Conserver les amnésie aux conséquences dramatiques sur
architectures de terre, la mémoire des cultures l’ensemble du système socio économique mondial. La
constructives, c’est fonder de grands espoirs sur la préservation et réanimation de cette diversité
sauvegarde d’un équilibre évolutif entre nature et deviennent essentielles à la vie future. Toutefois, dans
culture, entre oikos et tecné. Car, n’y a-t-il pas une cette perspective de développement durable, il s’agit
évidence d’harmonie entre les paysages naturels et aussi de produire un énorme effort de repérage et
culturels (aménagés), d’alliance entre biodiversité d’inventaire, de compréhension de l’intelligence
naturelle et technodiversité culturelle que constructive, un effort aussi d’enrichissement des
caractérisent si bien les architectures vernaculaires en cultures techniques traditionnelles par le potentiel de
terre du monde ? N’y a-t-il pas l’évidence d’une recherche, d’expérimentation et aussi d’in-
formidable créativité des bâtisseurs dans cette dustrialisation comme l’engagent déjà des maîtres de
utilisation des ressources et des cultures locales, mais la modernité des architectures de terre, tel Martin
également une attitude de respect des milieux ? A trop Rauch en Autriche qui régénère entièrement la culture
sacrifier au modernisme, attitude prométhéenne, constructive du pisé par la préfabrication d’éléments
l’homme ne s’est-il pas engagé sur la voie d’une porteurs. Car il y a aussi danger, par tentation d’une
tragédie programmée ? Celle de la rupture entre position « réactionnaire » d’être figé dans une «
nature et culture ? Le maintien de la diversité illusion de la permanence ». Conserver les archi-
technologique et culturelle, dont fait évidemment tectures de terre, développer les « écoles
partie la préservation des cultures constructives en d’architecture de terre », aujourd’hui, pour demain,
terre, ne pourrait-il pas apporter des réponses à un c’est engager cet effort de réconciliation avec notre
ensemble de crises dont souffre l’humanité ? Crise de histoire, avec « les » cultures comme vectrices du
l’énergie (épuisement des énergies fossiles) ; crise de développement social et économique « local »
production des matériaux manufacturés (de plus en (centre/vs/périphérie). C’est proposer une autre voie à
plus chers et inaccessibles à une grande part de la la mondialisation de l’économie hélas fondée sur
population mondiale) ; crise de développement l’omnipotence du pouvoir de l’argent et sur la dictature
(nécessité de créer du travail) ; crise d’identité des macros techniques génératrices d’appau-
culturelle (nos architectures et nos paysages se vrissement matériel comme culturel. Comme l’a écrit
banalisent) ; crise de l’habitat (50% de la population justement Boris Gamaleya, poète de l’île de La

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Pigeonnier en pisé dans le territoire de Tierra de Campos (Valladolid - Village en pisé en Algarve, sud du Portugal
Burgos - Leon), Espagne.

Réunion, « l’homme devient sacré dès lors qu’il pro- sur le patrimoine architectural en terre mais aussi pour
tège la vie 3 ». le véritable développement d’une architecture de terre
Conserver les villes en terre, les centres anciens bâtis contemporaine. Et que dire encore d’autres initiatives
avec ce matériau de construction millénaire, c’est non moins remarquables comme celles actuellement
véritablement se projeter vers un avenir durable. C’est portées par le Portugal qui a lui aussi créé son réseau
sans doute aussi réaliser plus avant l’espérance de la national d’universitaires et de professionnels
reconstruction d’une cohésion sociale en redonnant multipliant les rencontres, les conférences et
dans ces villes anciennes toute la place de plus en plus séminaires, les expositions, engageant l’installation
désertée à l’habitat. C’est se rattacher à un fonds, à un d’un enseignement académique et professionnel en
creuset culturel commun à l’humanité, cette histoire de construction et architecture de terre, réalisant de
la ville en terre, de la ville construite de main d’homme, nouveaux projets résolument contemporains. En
de la ville se réappropriant une vie urbaine à la mesure France, depuis l’année 2000, le Contrat Global de
des rythmes du souffle des hommes. Ainsi, on ne peut Développement « Isère, Porte des Alpes », qui
que se féliciter, ici, de plusieurs initiatives. Celle de la concerne 48 communes du territoire du nord de l’Isère,
restauration des médinas telle celle de Marrakech au a inscrit une action spécifique de valorisation du pisé
Maroc, et d’autres encore. Celles de ce programme qui constitue une marque encore très visible de
Culture 2000 « Le case e le città della tera cruda : l’aménagement construit du territoire tendant à être
conservazione, significatoi e decoro urbano » qui a polarisé par un tissu urbain de plus en plus dense
favorisé la rencontre, les échanges sur une même réunissant la ville nouvelle de l’Isle d’Abeau et la ville
problématique partagée par des institutions et des de Bourgoin-Jallieu. Ce tissu urbain, à mi chemin entre
professionnels chargés de la conservation et les conurbations de Lyon et de Grenoble absorbe peu à
revitalisation des vieux centres urbains bâtis en terre, peu cette culture constructive et architecturale
de centres d’études et de recherche d’universités ou de séculaire du pisé et contribue à un mitage du paysage
départements et écoles d’architecture et d’ingénierie. par l’implantation de plus en plus nombreux
Ou encore cette remarquable avancée qui a été faite en lotissements de résidences individuelles, de zones
Italie avec la création d’une « Associazione Nazionale industrielles et commerciales. Les élus de ce territoire
Città della Terra Cruda » rassemblant un vaste ont bien perçu l’importance de la conservation de leur
ensemble de communes de ce pays soucieuses de patrimoine en pisé qui est une composante de son
préserver leur identité culturelle et de la projeter à identité culturelle. Ce programme de valorisation du
nouveau sur l’avenir. Une initiative qui permet de pisé met l’accent sur la sensibilisation du public et des
redéfinir les procédures d’intervention conservatoire milieux scolaires pour que les générations à venir

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Une ville en adobe et pisé au Tibet, Himalaya, avec sa lamasserie dominant le tissu urbain.

soient davantage conscientes de la richesse culturelle qui négligent trop souvent le paysage urbain et font fi
de ce patrimoine reçu en héritage et pouvant être de toute préoccupation environnementale en
revisité, autant dans les pratiques conservatoires de contribuant au gaspillage des énergies. Mais n’est-ce
mise en valeur des cœurs de villages qui seront autant pas aussi, sur un autre revers de la médaille, par une
de centralités historiques et culturelles repérables incapacité à reconstruire une centralité urbaine
dans un tissu urbain de plus en plus étendu, que dans reconnue et réappropriable par tous - alors de nouveau
la renaissance d’un architecture de pisé régionale confortés dans un sentiment commun d’appartenance
contemporaine. Enfin, citons aussi l’initiative du à l’histoire - résister à l’expansion des
programme « Africités », lancés à l’initiative de communautarismes, des ruptures et des fractures
France-UNESCO avec les villes africaines qui vise à sociales qui font le terreau de l’emprise
définir et diffuser les outils juridiques et techniques de plénipotentiaire de nouvelles mafias urbaines
la protection des patrimoines urbains historiques gouvernant sans partage sur des péricentralités
encore majoritairement bâties en terre, afin que là occultes ? Cela est déjà tellement patent sous
aussi soit préservées et valorisées les identités et la plusieurs horizons de ceintures urbaines, dans les
diversités culturelles. Que l’on m’excuse ici d’oublier townships d’Afrique du Sud, comme dans les ranchitos
tant de mobilisations faites par ailleurs. de Caracas et les favelas de Rio et São Paulo, les
Conserver et valoriser la ville et les centres historiques bidonvilles de Mumbaï ou de Calcutta. Qu’on
anciens en terre, par le seul fait d’une contribution s’interroge aussi sur ces autres questions intimement
évidente à la reconstruction d’une cohésion culturelle liées à l’enjeu de la préservation de villes historiques
et sociétale autour de la perspective réaliste du au sein duquel celle des villes construites en terre, par
développement durable, n’est-ce pas lutter aussi, leur valeur historique, symbolique et emblématique,
d’une certaine façon, contre d’autres maux, d’autres pourrait sans doute – c’est notre espoir - fédérer la
plaies : la prolifération de la laideur des constructeurs planète sur une vision partagée du devenir humain
spéculateurs, la vanité ostentatoire des gestes réconcilié avec son histoire et son environnement
architecturaux qui sont loin d’être tous remarquables, construit.

(1) Malliet, Jef, « Patrimoine culturel et développement durable (3) Gamaleya, Boris, in « l’Arche, … », textes inédits publiés
: en quoi sont-ils liés ? », in Chronique de l’ICCROM, n° 24, dans un numéro spécial de la revue de poésie « l’Arme de
septembre 1997, Rome, Italie, pp. 10-13. l’écriture » dévolu à cet auteur, Grenoble, 2001.
(2) La signification culturelle et les valeurs qui la fondent, telles
qu’elles sont énoncées succinctement par la « Charte de
Burra » du Comité ICOMOS Australien, publiée en 1992.

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NEW APPLICATION OF THE BUILDING MATERIAL EARTH


– EXAMPLES FROM GERMANY AND LATIN-AMERICA

Gernot Minke (Germany)


Architect and Professor
Kassel Universität (Deutschland)
Tel.: +49 561 8045312
E-mail: feb@architektur.uni-kassel.de

The green movement, the increasing consciousness the aid of a rotational guide.
of environmental problems and the search for The largest earthen dome so far is the multi-
sustainable solutions for buildings and healthy purpose hall of a kindergarten at Oranienburg-Eden
living conditions have created a renaissance of the with a free span of 11 m a high of 7 m and a wall
building material earth in Germany since more than thickness of only 30 cm. So far about 20 domes are
20 years. built in Germany with this technique.
Investigations showing the high humidity balancing Rammed earth walls as interior heat storage walls
effect of earth, thus creating healthy indoor living are used in several buildings and adobe walls are
conditions led to a high demand of earthen walls used as solar collector in passive solar systems
and plasters in modern houses. The newly tested with translucent thermal insulation.
effect that earth absorbs high frequency
electromagnetic waves more than any other
massive building material created a new demand
for this material.
The chart shows the absorption rate of several
building components. An adobe vault with a green
roof shows in a range of 2 Gigaherz an absorption
of 99.999 %. A residence totally sheltered against
electro-smog is being built by the author at the
moment.
In the last 22 years more than 2000 architects,
engineers, students, craftsmen and laymen are
being trained in the field of building with earth
within compact courses at the University of Kassel.
In recent years several companies in Germany have
found a fast growing market for their newly-
developed earth products like soil blocks, extruded
wall panels, mortars and special finish plasters. A
new technique was developed at the Building
Research Institute (BRI) University of Kassel to
build large adobe domes without formwork with

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Rotational guide for building large domes (BRI)

Multipurpose hall Kindergarten Oranienburg, Germany (Arch.: G. Minke)

A new solution of building walls with earth-filled Brazil gave a great input for the acceptance of the
hoses of cotton fabric, developed by the author, building material earth in modern architecture.
was applied in several private homes. The fact that adobe buildings are not allowed in
In Latin-America one can observe a new movement some earthquake prone zones still is a big problem.
for Bioarchitecture based on environment But several earthquake resistant prototype
consciousness since several years. buildings with earthen walls are already built, like
Due to the fact that man power is relatively cheap the building with bamboo reinforced rammed earth
labour intensive wall techniques like rammed walls. A pre-tension adobe vault was also tested in
earth, wattle and daub and walls of handmade full scale on the shaking table at the Catholic
adobes are spreading, though earth is still widely University of Lima, Peru and withstood the
considered as building material for the poor. simulation of a severe earthquake with a horizontal
The first modern adobe dome of the Americas built acceleration of 0,8 g and a displacement of up to
in La Paz, Bolivia in 2003 and the first adobe dome 8,3 cm with a duration of 30 seconds. (For more
with a green roof in the Americas, built as information see bibliography)
multipurpose hall with a free span of 9 m 2005 in

Bibliography
MINKE, G.: Building with earth, Basel/Berlin, Germany 2006
MINKE, G.: Manual de construcción en tierra, Montevideo,
Uruguay 2005
MINKE, G.: Construction manual for earthquake-resistant houses
built of Earth, Eschborn, Germany 2001
MINKE, G.: Manual de construcción para viviendas antisísmicas
de tierra, Kassel, Germany 2005
www.gernotminke.de – publikationen

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Low-cost-housing project, Chile

Multipurpose hall, Brazil (Arch.: G. Minke)

Wall of earth filled cotton hoses (Arch.: G. Minke)

Low-cost-housing project, Chile Pre-tension adobe vault

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CLOSURE
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THE ITINERARIES AND NETWORKS OF EARTH ARCHITECTURE

Antonello Sanna (Italia)


Ingegnere
Direttore del Dipartimento di Architettura
Università di Cagliari (Italia)
Tel.: +39 070 6755813
E-mail: asanna@unica.it

The itinerary around earth, its landscapes and its In other words, the landscapes of earth building
building cultures made possible by the project still represent -and it is not clear for how long- a
"Culture 2000" formalises a paradox of extraor- place of effective exchange between space and
dinary significance. Actually around the "mate- society, an anchor for the communities to the
riality" of earth, which allows the building to bond places and the material/immaterial cultures that
with the soil, with the geological foundation in the moulded them.
different regions, an immaterial network of It appeared more clearly how much earth built
exchanges and relations has been put together, environments are complex and stratified. If the
permitting a confrontation between different and session of Cagliari has represented the introductory
far away experiences. Researchers, technicians, moment (and posed the premises for the exchange
operators of different countries shared a network), in Portugal the importance of the building
Mediterranean belonging that allowed cooperation techniques was highlighted, together with the
on a common project, focusing on the actuality of connected problems of the restoration and the
earth architecture, on its framework in a historical revival of the basic materials production; the
perspective and in matters important for our future. meeting in Valencia marked the interest related to
Actually the participants have shared in a first the historical stratification that constitute the
place the remarkable experience of the profound earthen built habitats; not limited to the domestic
cultural reference of the melting pot represented by and "minor" dimension, but capable of interaction
the western Mediterranean basin, at the border to with more monumental and demanding topics
the Atlantic coast. The real experience of living in related to the great historical walled towns, to the
an earth house is exalted by the culture of the fortified cities, to the representative architecture of
domestic introversion, by the role of the empty in excellence of Marrakech, true metropolis made of
relation to the full built, having as counterpoint the earth. Here we found the extreme paradigm of this
urban landscape of the blind walls broken in very complexity, for the quantities involved, for the
controlled openings; this all has given a strong diffused quality and the extreme plasticity with
imprint to the common experience of each meeting; which earth has given form to majestic buildings as
an architectural and urban experience that to the "minimal" textures of the medina.
appeared to be fully able to represent the social Here maybe more than elsewhere (but it is perhaps
and cultural environment of reference. a question of perspective) the contradiction and the

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immanent crisis of earthen architecture seen as gap created by this choice in the vital flow of the
historical heritage appeared in all its evidence: its daily transformations, gets repaid as the building
inextricable connection with those socio-cultural stays as material and cultural witness of the local
universe that are being put at margin and slowly historical memory.
being moved and substituted by the global market. On the other hand, some movements are growing,
The places in the Mediterranean belonging to the that identify earth building with the new paradigm
developed Western World, have already of sustainability, as it was highlighted especially in
experimented the link between processes of the meetings of Pescara (centred on topics related
abandonment, obsolescence, functional and to the program “Agenda 21”) and Figuig.
physical substitution. We all know well the effects It is clear that in such contexts the ecological
of degradation: on the one side, those joined to the habitat, still strongly marginal compared with
crisis of the values embodied in the earthen quantity-based development, is bound to sign a
heritage; on the other, the results of a reuse that tendency which is not to be eluded for the future.
does not preserve the material culture and the And, joined to this, earth architecture plays for sure
historical meaning of the earthen object. On the a great role.
contrary, this all often recalls only exterior Between these two poles -from the historical
linguistic references and preserves it as a theatre reconstruction to the ecology of the future- was
scene, emptied of any material content, inside the confrontation of personal different and
which other performances functional to the new complex experiences of research. Yet, the
global market are played. interaction between the topics and the people
To this passive adjustment to market conditions - bringing these experiences together has given
that in the terms mentioned above marginalize and consistency to the network of relations, exchanges
substantially exclude the culture related to earth and contacts that constitutes the real value of this
building- we saw two evolutions of extreme project. Moreover, as it got clear that the earth
significance. On one hand, parts of the architec- architecture question is essentially a cultural
tural heritage are taken off the market, made of problem, it is evident that a positive articulation of
public property, subjected to an intelligent the topic in the next third millennium perspective
restoration and appointed to forms of reuse that will come from the enrichment and the develo-
allow a concrete fruition as cultural objects. The pment of such networks.

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GLI ITINERARI E LE RETI DELLA TERRA

Antonello Sanna (Italia)


Ingegnere
Direttore del Dipartimento di Architettura
Università di Cagliari (Italia)
Tel.: +39 070 6755813
E-mail: asanna@unica.it

L’itinerario nella terra, nei suoi paesaggi e nelle sue In altri termini, i paesaggi della terra costituiscono
culture costruttive, che il progetto “Cultura 2000” ha ancora – non è sempre chiaro per quanto tempo – un
reso possibile concretizza un paradosso di luogo di forte scambio tra spazio e società, di
straordinario significato. Infatti, attorno alla ancoraggio delle comunità ai luoghi ed alle culture
“materialità” della terra cruda, che permette alla materiali e immateriali che li hanno plasmati.
costruzione di fare corpo con il suolo, con i sostrati E’ apparso ancora più chiaro quanto i luoghi della
geologici delle differenti regioni, si è organizzata una terra cruda siano complessi e stratificati. Se la
rete immateriale di scambi e di relazioni che ha sessione di Cagliari ha costituito il momento
messo a confronto esperienze diverse e distanti. introduttivo (ed ha posto le premesse della rete di
Ricercatori, tecnici, operatori di differenti paesi hanno scambi) in Portogallo si è evidenziato il forte
condiviso un’appartenenza mediterranea che ha spessore delle tecniche costruttive, con i connessi
permesso di cooperare intorno ad un progetto comune problemi del recupero e del rilancio della produzione
con la messa a fuoco della attualità della terra, della dei materiali-base; mentre l’incontro di Valencia ha
sua collocazione sia all’interno di una prospettiva segnato lo spessore della stratificazione storica che
storica sia dentro questioni tra le più rilevanti per il ha costruito i paesaggi di terra, non circoscritti alla
nostro futuro. dimensione domestica e “minore” ma capaci di
Infatti, i partecipanti hanno anzitutto condiviso la interagire con i temi più monumentali e impegnativi
straordinaria esperienza dei rimandi culturali profondi delle grandi cinte murate storiche, delle cittadelle
di quel crogiolo che è costituito dal bacino fortificate, dell’architettura rappresentativa e
mediterraneo occidentale, ai confini con la sponda d’eccellenza. Marrakech, vera metropoli di terra, ha
atlantica. L’esperienza concreta dell’abitare nella costituito il paradigma estremo di questa
terra, esaltata dalla cultura dell’introversione complessità, sia per le quantità in gioco, sia per la
domestica, dal ruolo del vuoto rispetto al pieno qualità diffusa e la estrema plasticità con la quale la
edilizio, che ha come contrappunto il paesaggio costruzione in terra si è prestata a dar forma alle
urbano dei muri per lo più ciechi bucati da dimore reali così come ai tessuti anche “minimi”
controllatissime aperture, tutto questo ha fornito delle case della medina. Qua forse più che altrove
un’impronta fortissima all’esperienza comune di (ma probabilmente per un effetto di prospettiva) è
ciascuno degli incontri; un’esperienza architettonica e apparso però in tutta la sua evidenza la
urbana che è apparsa ancora capace di rappresentare contraddizione e la crisi immanente alla costruzione
appieno l’ambiente sociale e culturale di riferimento. in terra: come patrimonio storico: il suo indistricabile

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legame con universi socio-culturali che il modello del vitale delle trasformazioni quotidiane è ripagata dalla
mercato globale sta mettendo ai margini e continuità della testimonianza in quanto documento
progressivamente spostando e sostituendo. materiale e culturale della memoria storica dei luoghi.
I luoghi del mediterraneo che fanno capo Per altri versi, si vanno sviluppando movimenti che
all’occidente sviluppato hanno già sperimentato riconoscono alla costruzione in terra caratteristiche
l’intersezione tra processi di abbandono, vitali all’interno dei nuovi paradigmi della
obsolescenza, sostituzione funzionale e fisica. sostenibilità, come si è reso evidente specialmente
Conosciamo bene sia gli effetti del degrado, sia quelli nell’incontro di Pescara, centrato sui temi
della crisi dei valori incorporati nel patrimonio in rappresentati dall’Agenda 21, e nei temi delle città
terra, sia ancora i risultati di un riuso che non della terra vissuti in particolarmente in Marocco,
incorpora la cultura materiale ed il senso storico del nell’oasi di Figuig. E’ risultato chiaro in questi contesti
manufatto di terra, ma spesso ne evoca soltanto come l’ecologia dell’abitare, ancora fortemente
riferimenti linguistici esteriori ed è disponibile a marginale rispetto ai temi dello sviluppo quantitativo,
conservarlo come quinta scenografica, magari è destinata pur tra mille contraddizioni a segnare una
svuotata di ogni contenuto materico, all’interno della linea di tendenza non eludibile per il futuro del nostro
quale si svolgono altre rappresentazioni funzionali ai habitat; e su questa linea la terra cruda ha
circuiti del mercato globale. certamente un grande ruolo da svolgere.
A questa linea di adeguamento passivo alle All’interno di questi due poli – dalla ricostruzione
condizioni di mercato, che in quei termini storiografica all’ecologia del prossimo futuro – si
marginalizzano ed escludono sostanzialmente la sono collocate esperienze di ricerca e personali molto
cultura della terra, abbiamo visto contrapporsi due diversificate e complesse. Proprio l’interazione tra i
movimenti comunque estremamente significativi, temi ed i soggetti portatori di queste esperienze ha
anche se minoritari. Da un alto, porzioni significative dato consistenza a quella rete di relazioni, scambi e
del patrimonio architettonico vengono sottratte al contatti che costituisce il vero portato di questo
mercato stesso, rese pubbliche e sottoposte a progetto “Cultura 2000 – Le case e le città della terra
restauri intelligenti della loro sostanza materica e cruda”. E poiché è apparso chiaro che la questione-
tecnologica, e destinati a forme di riuso (non terra è essenzialmente un problema di tipo culturale,
necessariamente solo museali) che ne consentono è proprio dall’arricchimento e dallo sviluppo di simili
una fruizione concreta in quanto “beni” culturali. La reti che può configurarsi una articolazione positiva del
separatezza che questa scelta crea rispetto al flusso tema terra nella prospettiva del terzo millennio.

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