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SALVIATI
SALVIATI
Indice
Lespressione progettare pensando riportata nel titolo ripresa da
Carlos Mart Ars nel libro Progetti per lArchitettura della Citt di Valeria Pezza
Electa, Napoli, 2009
Ringraziamenti particolari a:
Alessandro Bergamo, Vincenzo De Vito
Mauro Di Marco, Teresa Liguori
Marcello Nardi, Palmiro Manco
Piero e Ada Leo - Hotel Talao Scalea
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Il Comitato Cittadino Scalea 2020 nasce con lo scopo di mettere a frutto limpegno delle molte persone che aspirano
per Scalea a uno sviluppo sostenibile. lUnione Europea che ci propone questo approccio e alla Calabria destina 4800
milioni di euro, da spendere entro il 2015, per difendersi dalla crisi e raggiungere gli ambiziosi obiettivi di Europa
2020, di crescita economica, occupazione giovanile, innovazione e valorizzazione dei territori. Per capire quali interventi siano davvero utili per lo sviluppo di Scalea sono indispensabili due cose:
Riflettere, con realismo, sui limiti e gli effetti che la crisi economica dellEuropa sta producendo, e produrr, nel
sistema locale; una crisi inedita, che gi comincia a riflettersi sulla riduzione del danaro e degli investimenti privati.
Considerare, con altrettanto realismo, con attenzione, buon senso e prudenza, i punti di forza del nostro
patrimonio bellezze naturali, storia, giovani e su questi dar corpo a strategie intelligenti, di lunga durata, che
mettono in movimento uneconomia competitiva fatta di azioni capillari che coinvolgono lintera collettivit.
Questo processo strettamente dipendente dalla competenza, dallimpegno civile dei governi locali e dalla loro
capacit di lavorare con i cittadini, ma anche legato alla crescita di consapevolezza da parte dei cittadini dei loro
diritti e della loro facolt di partecipazione alle decisioni.
Scalea 2020 ha lo scopo, ambizioso, di informare, sensibilizzare e sostenere la collettivit di Scalea in questo
processo, per tutelare il territorio e incidere sulle scelte progettuali.
vori di pulizia e lo smaltimento del terriccio che aveva interrato le stesse grotte,
nonch la preparazione del tracciato del percorso per raggiungerle. Le autorit
fecero la loro parte e le idee di possibile utilizzo di tali lavori si intrecciarono
in modo interessante. La proposta che ebbe successo fu quella di farne un sito
attrezzato per le visite turistiche, ma anche e soprattutto per le visite guidate
da dedicare alle scolaresche. Ma era soltanto una finzione!! Sulla Torre Talao
vedemmo, sognando, un giardino botanico meraviglioso, un viale e postazioni
di riposo per il turista viandante. Il risveglio, cari compaesani e voi sapete che
vi voglio bene e senza chiedervi in cambio nulla e senza retorica, stato brutto
ma veramente brutto. Non si parla pi di grotte ma di un porto megagalattico
che far sognare altri disancorati da una realt che non immaginiamo quanto
mostruosa possa diventare. Delle caratteristiche di questo fantomatico progetto
scriveranno Carmela e Sergio Cotrone che sanno tante pi cose di me e che
meritano la riconoscenza della cittadinanza per averci svegliato da un torpore
a cui noi scaleoti siamo da troppo tempo abituati. Se da fare un porto, che si
faccia, ma veramente utile? Cerchiamo di capire perch. Ragioniamo insieme
e interessiamoci alle cose che avvengono soprattutto quando sono un patrimonio
di tutti (mare, coste, spiagge, territorio).
Vi chiederete dove sto andando a parare!!?? Perch il Sindaco e gli altri
hanno partecipato alla serata di Torre Talao sapendo sicuramente che il progetto del porto era soltanto su una scrivania? Perch questo gioco, senza offesa
per alcuno, stupido? E noi cittadini chi siamo nellimmaginario di questi amministratori? Chi guida oggi il paese ha il dovere di amministrare bene e noi
abbiamo il diritto di sapere e allora esigiamo attenzione e verit.
Il Marina di Torre Talao, a Scalea, il progetto di porto turistico proposto dalla CEM
spa, aggiudicataria nel 2007 del bando effettuato dallAmministrazione Comunale per
laffidamento in concessione della progettazione definitiva ed esecutiva finalizzata alla
realizzazione e gestione del porto turistico.
510 posti barca, scavato intorno alla rocca di Torre Talao, yachting club, un centro
commerciale, attrezzature e servizi e una torre di controllo alta 16,5 metri che si erge sulla
diga foranea.
La Societ investirebbe circa 15 milioni di
euro per la costruzione dellopera, stipulan-
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Foto 1
nistrazione Comunale, relativi al progetto definitivo, non danno risposte chiare ai quesiti relativi alle influenze negative che linfrastruttura
pu determinare alla rocca e alla linea di costa. Tali influenze negative
vengono di seguito descritte e rappresentate in studi grafici rielaborati.
Il rapporto con la Rocca di Torre Talao. Nei documenti
della Soprintendenza ai beni archeologici vengono date precise disposizioni per la tutela e la salvaguardia della Rocca e delle grotte
paleolitiche esistenti alla base del grande scoglio, di cui si sarebbe
dovuto tener conto in sede di progettazione definitiva. Tali disposizioni, condizionanti per lemissione dei pareri definitivi, riguardano
in particolare: - leffettuazione di un rilievo planoaltimetrico di dettaglio, che definisca lesatto perimetro anche sepolto, non visibile della rocca per evitare che gli scavi manomettano o distruggano
la roccia; a tal proposito la Soprintendenza precisa che ...non sar
consentita alcuna alterazione dellaspetto della collina mediante tagli o asportazioni di rocce o parti di esse; - la predisposizione alla base della rocca, intorno allintero perimetro, di
una fascia di rispetto (anello-cuscinetto) con opere di sostegno, larga
circa 4 metri a protezione delle formazioni rocciose e delle grotte;
tale fascia, nei punti di contatto con i canali consortili Tirello e Salegrino, dovr corrispondere ai margini interni dei due canali e, in
prossimit dellaccesso alla grotta principale, dovr essere pi ampia
fino alla linea di unione dei punti pi avanzati della roccia.
Per recuperare al bacino portuale lo spazio necessario a poter girare intorno alla rocca, il progetto definitivo disegna un perimetro
dellisolotto pi piccolo di quello attuale (visibile nella foto 1 oggi a circa 5 metri sopra il
livello del mare).
Considerato il presumibile andamento
conico della rocca e, in assenza di un adeguato rilievo planoaltimetrico in profondit
(realizzabile anche mediante telerilevamenti
a infrarossi o magnetotermici), impossibile
che linvaso di progetto, profondo circa 6/7
metri dallattuale quota, possa essere realizzato nel rispetto delle disposizioni della Soprintendenza a meno di non manomettere o
distruggere gli scogli interrati di cui la vasta
documentazione fotografica e storica dei luoghi ne dimostra lesistenza (illustrazione 1).
Le trasformazioni della linea di costa
determinate dallinserimento dellinfrastruttura. Il progetto definitivo (illustrazione 1) prevede a mare unimponente diga
foranea curvilinea, lunga circa 300 metri, alta
4 metri, che si estende a circa 200 metri dalla riva con a nord limboccatura di accesso al
porto e il molo sottoflutto, e a sud una darsena
tecnica. Tale infrastruttura a mare determina
Illustrazione 1
la forma del porto a bacino interno, che fu, nel 2002, categoricamente sconsigliata perch potrebbe provocare alterazioni considerevoli alla costa dal prof. ing. Paolo De Girolamo (docente di Costruzioni Marittime presso lUniversit di LAquila e di Napoli), incaricato dal Comune
allo studio di fattibilit dellopera, il quale consigliava un porto a moli
convergenti come unica soluzione possibile.
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Tav. 3
PROGETTO PRELIMINARE
elaborato dal
Comune di Scalea
PORTO
A MOLI CONVERGENTI
STUDIO Prof. DE GIROLAMO
...i risultati degli studi hanno
confermato che le opere progettate avranno un modesto
impatto sulla dinamica costiera
a causa della forma scelta (a
moli convergenti)
Tav. 2
SOLUZIONE PRESCELTA
A MOLI CONVERGENTI
STUDIO Prof. DE GIROLAMO
...limboccatura a moli convergenti facilita il transito dei
sedimenti di fronte alle opere
portuali e non in grado di
bloccare il trasporto solido
longitudinale
Tav. 4
PROGETTO DEFINITIVO
CEM spa
PORTO A BACINO
SOLUZIONE SCONSIGLIATA
(vedi Tav. 1)
Illustrazione 2
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Leggendo, infine, i documenti del progetto definitivo, forti dubbi emergono anche sulla ragionevolezza e sulla validit del dimensionamento del
porto e della durata della concessione dellarea
alla CEM spa: mentre il Consiglio Comunale
di Scalea, nel 2003, stabiliva una concessione di
30 anni per un progetto preliminare di 320 posti
barca, nel 2008, il contratto stipulato dalla Giunta con la societ concede larea per 90 anni e per
un porto di 510 posti barca. Sarebbe come se un
proprietario desse mandato al suo amministratore
Statale 18 e
viabilit principale
di concedere ad altri il proprio immobile per 30 anni e lamministratore lo modifica e lo fitta per 90 anni!
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Il secondo aspetto riguarda la fattibilit economica. Molti vedono la costruzione del Marina di Torre Talao come
il miraggio di uno sviluppo economico
che potrebbe cambiare il volto di Scalea:
la nuova piazza sul porto, il nuovo centro
commerciale, gli yacht e i panfili che arrivano da lontano e si fermano sotto la rocca sono immagini accattivanti, che promettono grandi affari e il ritorno al luogo
pittoresco che ritroviamo nelle vecchie foto.
Piacerebbe, decisamente, anche a noi; ma
un sogno, per diventare realt, ricchezza e
nuovo benessere, va sottoposto ad attente
analisi di dati incrociati, scenari e previsioni
in settori diversi: flussi del turismo, tendenze nel mercato diportistico, programmi regionali e mediterranei.
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Secondo lo studio di fattibilit socio-economico della CEM spa, i 510 posti barca
previsti a Scalea determinerebbero un incremento di circa 60/80 posti lavoro: un dato
ricavato da un indicatore teorico che calcola 1
addetto diretto ogni 6/8 barche.
Dispiace notare che non si fa cenno al fatto che questi posti di lavoro non sono automaticamente determinati dalla quantit di
posti barca costruiti (offerta), ma da quanti
posti barca saranno effettivamente utilizzati
(domanda), n si fa cenno alla relazione fra
posti di lavoro e tipologie di barche che si servono del porto: una cosa ospitare gli yacht
e i motoscafi dalto mare, con certo tipo di
guardiania, servizi tecnici, domanda di manifatture specializzate, assistenza turistica,
unaltra ospitare tipologie pi modeste di
barche e motoscafi, come quelle che gi ora
fanno parte della flotta locale; una cosa
entrare nel network del turismo diportistico
internazionale, unaltra la costruzione di un
parcheggio di natanti per il rimessaggio invernale.
Porto di Cetraro
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sono previsti 13 tra porti e approdi turistici (uno ogni circa 12 km).
Per ragioni di sicurezza, i porti dovrebbero essere distanziati da 20
a 40 miglia marine (ca 35-70 km) e lopportunit di ridurre queste
distanze determinata dalla domanda; se lattuale domanda oscilla tra 25 e 34 barche ogni 100 posti, siamo davvero sicuri che c
un mercato per i 510 posti barca di Scalea in una programmazione territoriale in cui in 150 km sono previsti 5000 posti barca?
In Calabria esiste attualmente un gran numero di porti turistici
realizzati nellultimo trentennio, che, lontani dai grandi bacini di
utenza, poco sicuri, mal collegati, poveri di infrastrutture, di servizi, di produzioni di supporto, non hanno mai rappresentato la
ricchezza annunciata. Quali sono le proposte della CEM spa che
garantiscono che il Marina di Scalea non segua la stessa sorte dei
marina di Cariati, marina di Schiavonea, Isca Marina, Amantea,
e molti altri?
Porto di Amantea
Porto
Esistente/
in previsione
Tipo
N. Posti
barca
Esistenti
In fase
di progetto
300
300
400
400
53
300
Previsione
Totale
300
300
Litorale tirrenico
Tortora - Praia a Mare
Porto turistico
In previsione
Scalea
Porto turistico
In previsione
Diamante
Porto turistico/peschereccio
Esistente
Belvedere Marittimo
Porto turistico
Esistente
247
Cetraro
Porto turistico/peschereccio
Esistente
500
Paola
Porto turistico
In previsione
San Lucido
Approdo turistico
Esistente
Longobardi
Porto turistico
In previsione
Amantea
Porto turistico/peschereccio
Esistente
Nocera Terinese
Porto turistico
Lamezia Terme
500
477
477
110
110
200
200
280
80
In previsione
500
Porto turistico
In previsione
450
450
Pizzo
Pontile
Esistente
35
265
300
Vibo Valentia
Porto industr./
commerciale/turistico
Esistente
576
Tropea
Porto turistico
Esistente
513
137
650
Nicotera
Porto turistico
In previsione
300
300
Gioia Tauro
Esistente
120
Palmi
Porto turistico/peschereccio
Esistente
200
100
300
Bagnara
Porto turistico/peschereccio
Esistente
60
180
240
Scilla
Porto turistico/peschereccio
Esistente
100
Villa S. Giovanni
Banchina in Porto
commerciale/
passeggeri
Esistente
Catona (RC)
Porto turistico
In previsione
Reggio Calabria
Esistente
50
In previsione
360
500
576
120
100
360
360
230
450
230
450
450
500
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Sergio Cotrone
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Preservare la Rocca (non soltanto la Torre) significa preservare il nostro genius loci e la
nostra identit da interventi che potrebbero
modificare irreparabilmente il suo legame
storico e simbolico con la citt e il paesaggio:
un dovere di cittadino. Che cosa farebbero
i parigini se qualcuno proponesse di manomettere la Torre Eiffel, o i londinesi se qualcuno volesse tagliare alla base pezzi del Big
Ben?
Lipotesi che ci possa verificarsi per la
Rocca ci lascia confusi e scettici, non solo per
le difficolt tecniche, quanto per la contraffazione di un simbolo, per lartificialit di un
ritorno al passato che, pi che idea forte di
progetto, appare come la consueta, ordinaria strategia del consenso, costruita toccando
le corde sensibili dellidentit culturale di un
paese. Far passare per valorizzazione del passato la grossolanit e banalit di un intervento che infila la rocca in un catino o un atto,
audace e generoso, in ossequio del suo genius
loci, o una azione spregiudicata e arrogante
di mero sfruttamento mercantile.
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Non solo uno scoglio. Non c solo una Torre: la cultura risorsa di un territorio
Giuseppe Andrea Cosentino
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1 Musteriano un nome dato dagli archeologi a un periodo in cui venivano usati attrezzi prevalentemente di
selce, associato principalmente con lHomo neanderthalensis e risalente al Paleolitico medio, la parte centrale del
Paleolitico. Gli attrezzi musteriani venivano prodotti
dai Neandertaliani e risalgono a 300.000-30.000 anni
fa. NellAfrica settentrionale e nel vicino Oriente erano
prodotti anche da umani anatomicamente moderni.
XXXVII Riunione Scientifica dellIstituto Italiano di
Preistoria e Protostoria di Firenze (IIPP), settembreottobre 2002, Scalea - Praia a Mare (CS) (E. Cerilli,
I. Fiore, A. Tagliacozzo).
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terrazzamento artificiale di fattura recente, a quota 15-17 metri sul livello del mare. Questo rilievo ha una forma ellittica orientata NordestSudovest (con asse NE-SO di circa 250 metri e asse NO-SE di circa
100 metri), e quota massima di circa 25 metri sul livello del mare.
Molto probabilmente gli eventi glaciali del Pleistocene hanno disegnato la morfologia attuale del rilievo calcareo e ne hanno determinato le alterne connessioni con la costa interna. Sui fianchi della
collina si aprono altre cavit pi o meno grandi e profonde, attualmente con riempimento scarso o assente. Per cercare di definire le
attuali consistenze e possibilit di studio offerte dal deposito, stato
effettuato un intervento di scavo esplorativo nellarea. Il saggio 1 ha
permesso di mettere in luce, a una profondit di 2,20 metri dal piano
campagna, la superficie di un suolo bruno-rossastro cementato ricco
di resti fossili animali. Il saggio 2, localizzato nellarea dei vecchi
scavi Mochi e Topa, ha permesso di mettere in luce un grosso blocco
di crollo delle pareti e della volta, poggiato su una spessa stalagmite,
che copre un deposito ricco di ossa e industria. Circa a 1,5 metri a
est di questo blocco, in un piccolo saggio di un metro di lato, stato individuato un livello nerastro ricco di carboni e ossa combuste
contenenti abbondanti resti faunistici e di industria; queste evidenze indicano che sono ancora in posto parti consistenti di deposito
antropico, il cui scavo permetterebbe di avanzare nuovi contributi
allo studio delle comunit musteriane del versante tirrenico della
Calabria, realizzando nello scoglio di Torre Talao un vero e proprio
laboratorio archeologico e ambientale.
Francesco Cirillo
Sibari - 390
servono in nessunaltra parte della Calabria. Anzi, non solo non servono, ma danneggiano oltre a non essere produttivi. Quando si parla
di portualit si mettono sul tavolo una serie di argomentazioni che
non trovano riscontro pratico in nessun luogo. Sono gli stessi luoghi
comuni che si ripetono per tutte le grandi opere, qualsiasi essa sia.
Potrebbe essere un inceneritore, o un cementificio, o una pista da
sci, o una teleferica. Escono sempre gli stessi argomenti quali quelli
delloccupazione, dello sviluppo turistico, dellindotto, ma quando
si prendono ad esempio altri porti funzionanti questi occupati non
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Montebello Ionico
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ampiamente prevista dagli ambientalisti e, come al solito, non ascoltata in nome dello sviluppo. A Scalea, come a Diamante o a Paola,
non si parla di queste cose. Se si costruisce il porto a Diamante e la
spiaggia sparisce al nord del paese cosa vuoi che importi al costruttore, allimprenditore, al faccendiere? E se si fa a Scalea e sparisce
a sud lo stesso. A proposito basterebbe vedere quanto successo a
Campora San Giovanni: un porto, sponsorizzato da tutti gli amministratori locali e regionali con una montagna di finanziamenti,
Porto di Amantea
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Palmiro Manco
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Proposta di modifica Legge regionale n. 26 del 7 dicembre 2007 Stazione Unica Appaltante.
Alla cortese attenzione di tutti i Consiglieri Regionali della Regione Calabria
Premessa
La Regione Calabria, durante la Presidenza di Agazio Loiero nel
2007, stata la prima regione ad istituire e poi nel 2009 ad adottare
un sistema di centralizzazione per lacquisizione di beni e servizi con
lobiettivo di contrastare le infiltrazioni mafiose, previsto nellart.13
della legge 136/2010 (Piano straordinario contro le mafie), al fine di assicurare trasparenza, regolarit ed economicit della gestione dei
contratti pubblici. Lorganismo denominato Stazione Unica Appaltante regolamentata dal decreto del Presidente del Consiglio dei
Ministri del 30 giugno scorso, pubblicato sulla Gazzetta ufficiale del
29 agosto 2011. Il decreto in argomento finalizzato a promuovere
listituzione in ambito regionale di una o pi stazioni uniche appaltanti con lobiettivo di rendere pi penetrante lattivit di prevenzione e contrasto ai tentativi di condizionamento della criminalit
mafiosa, favorendo la celerit delle procedure, lottimizzazione delle
risorse e il rispetto della normativa in materia di sicurezza sul lavoro.
Ritenuto che con legge regionale n. 26 del 7 dicembre 2007
stata istituita dalla Regione Calabria la Stazione Unica Appaltante Autorit regionale che garantisce ed assicura la correttezza,
la trasparenza, lefficienza della gestione, lattivit di preparazione,
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