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ANNO LXXXI - N. 92 1,30
Gioved 12 maggio 2011
TARIFFA R.O.C.: POSTE ITALIANE S.P.A. SPEDIZIONE
IN ABBONAMENTO POSTALE D.L. 353/2003
(CONV. IN L. 27/02/2004 N. 46) ART. 1 COMMA 1, DCB GENOVA
UNIAMO I NOSTRI VALORI
DIAMO FORZA
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SPECI ALE PORTO DI GENOVA
PARLA LUIGI MERLO, PRESIDENTE DELLAUTORIT PORTUALE
Buoni segnali dalle materie prime
Il 2010 stato positivo. E il 2011, malgrado il N ord Africa, si aperto in crescita
U
n 2010 meglio del previsto
e un2011partitodecisamen-
te bene fanno da traino alle opere
acui stalavorandolAutoritportua-
le per il rilancio dello scalo. Il primo
trimestre di questanno ha visto au-
mentare il tonnellaggio dell8,5%,
mentre i container sono cresciuti del
10,2%. Il 2010 si era chiuso rispetti-
vamente con un +6,6% della merce
complessivae+14,7%nei container.
Intanto sembrano allentarsi le ten-
sioniallinternodelloscalofratermi-
nalisti e autotrasportatori, mentre
agenti marittimi espedizionieri stan-
no lavorando a un importante accor-
do che velocizzer le pratiche buro-
cratiche. E avviato a soluzione an-
che il capitolo sullassegnazione del
terminal Multipurpose, grazie a una
sentenza del Tar che sembra mettere
fineaanni di cartebollateeprocessi.
Soddisfatto, presidente?
Il 2010 - risponde Luigi Merlo,
presidente dellAutorit portuale di
Genova - stato positivo, migliore
di quanto avevamo previsto. Il qua-
dro confortante e anche i primi
4 mesi del 2011 sono decisamente
buoni, nonostante le turbolenze nel
Mediterraneo. In particolare le vi-
cendeinLibiahannoincisosullatti-
vit del porto, penso ad esempio
al terminal Messina.
Quali sono i segnali pi incorag-
gianti?
Il 2011 vede, rispetto al 2010,
una ripresa significativa delle mate-
rie prime. Questo fa ben sperare per
il futuro, perch un indicatore che
il sistema produttivo complessivo
del paese in crescita. A questo
va aggiunto lottimo andamento del
porto passeggeri e in particolare dei
crocieristi. I transiti questanno sa-
ranno numerosi, in linea con la cre-
scita europea.
Ha citato la situazione africana.
Il portodAfricaunodei progetti
pi ambiziosi del suo mandato.
C quindi preoccupazione per
quanto sta avvenendo, oltre che
ovviamente sul piano umanitario,
anche per quanto riguarda lim-
patto sul lavoro del porto.
Per quanto riguarda la Tunisia,
sonostaterecuperatelenormali rela-
zioni precedenti alle manifestazioni
di piazza, sia sul fronte passeggeri
sia suquellomerci. Adessoaspettia-
mo di vedere che cosa accadr in
Libia, dove la situazione invece
molto critica.
I traffici increscitasonounviati-
co per la realizzazione delle opere
necessarieal porto. Qual lasitua-
zione dei principali progetti?
AcalataBettolo,dovesistarealiz-
zando il riempimento per il nuovo
terminal, il lavori procedono come
da programma. Intanto sono pariti
i cantieri anche per il riempimento
fra i moli Ronco e Canepa, che au-
menter il piazzale a disposizione
del porto di Sampierdarena. Il Cipe
ha approvato nei giorni scorsi il via-
dotto di Voltri unopera piccola, ma
fondamentale, che render pi effi-
ciente il collegamento fra porto e
autostrada. Il nodo di San Benigno
arrivato in conferenza dei servizi
eprevedeil potenziamentodei colle-
gamenti fra il casello autostradale
diGenovaOvesteilporto, connuove
connessioni che separeranno il traf-
fico delle merci da quello delle auto
che si dirigono ai traghetti.
segue a pag. 11
Luigi Merlo
Sede: Via Roma 9/4 16121 Genova
tel. 010.5451986 fax 010.590316
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dal 1946
II Gioved 12 maggio 2011
L'AVVISATORE MARITTIMO
Gioved 12 maggio 2011
L'AVVISATORE MARITTIMO
III
SPECI ALE PORTO DI GENOVA
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PARLA IL SINDACO MARTA VINCENZI
Il futuro di Genova? Il porto-fabbrica
S u l r ib a lta m e n to a m a r e d i F in c a n tie r i m i a u g u r o c h e la z ie n d a n o n p r e n d a te m p o
I
l temadi pistringente attua-
lit la sesta vasca. Lei gi
intervenutanel dibattito. Tiriamo
le fila?
Di sestavascail Pianourbanistico
comunale non parla, questa
unoperacheattieneal Pianoregola-
toreportuale. Dopodich, tutti sanno
che i miei pallini sono il porto
lungo e il porto fabbrica: attorno
a questi due concetti lamministra-
zione comunale valuter le proposte
dellAutorit portuale in merito alla
sesta vasca. Lunica cosa che chiedo
uno sforzo progettuale massimo,
perch se si decide una collocazione
allinterno delle riparazioni navali
il sesto bacino deve essere il meno
impattante possibile. Non possiamo
tirare su un muro che divide la citt
dal mare, ma dobbiamo anche avere
ben presente che una nuova attivit
portualeinevitabilmentemodificalo
skyline e comporta qualche sacrifi-
cio per tutti.
Lei semprestatoil sindacodelle
visioni, dei grandi disegni
Soche alcuni consideranoqueste
riflessioni sciocchezze, ma per am-
ministrare una citt credo servano
anche visioni progettuali ampie.
Dobbiamo pensare al porto del futu-
ro, non solo a quello di oggi e di
domani. Percitrovoriduttivoparla-
redi sestavascasenzaricordarelor-
ganizzazione complessiva delle
banchine, degli interporti del Pie-
monte, delleattivitindustriali earti-
gianali che intorno al porto di Geno-
va possono nascere.
A questo proposito. Di porto
dAfrica nessuno parla pi.
A me questa definizione piace
poco e comunque: aspettiamo le de-
terminazioni dellAutorit portuale
e spero siano di estrema chiarezza,
perchlaprimaversionedelprogetto
prevedeva a mioavvisotombamenti
eccessivi
ASestri Ponente ci sono Fincan-
tieri, settantamilioni di eurostata-
li e un accordo di programma da
firmare. Lei che dice?
Spero che lazienda non prenda
tempo, siamo finalmente a un buon
punto. Lostanziamentoappenaotte-
nuto dal governo destinato a pro-
getti cantierabili e il ribaltamento
di Fincantieri a Sestri lo .
Credecheil ribaltamentodi Fin-
cantieri debba ospitare esclusiva-
mente lattivit di costruzione?
Quellodellasceltatracostruzione
o riparazioni un falso teorema.
A mio avviso la costruzione un
elemento importante, per la perma-
nenza e lo sviluppo del gruppo sul
territorio, ma chiaro che entrambe
le attivit - costruzione e riparazioni
- possono svolgersi in quello spa-
zio.Restando a Sestri, ma salendo
in collina: Erzelli. noto che a me
quel progetto non mai piaciuto.
Lamiagiuntaseloritrovatosiglato
etrail fermaretuttoelandareavanti
si deciso di andare avanti.
Non trova che la cittadella della
tecnologia possa essere una leva
di sviluppo economico per il terri-
torio?
Certo, una delle tante. Ma voglio
ricordare che quellaccordo ce lo
siamo ritrovati firmato e completa-
mente vuoto: dentrononcera nulla,
lo abbiamo dovuto costruire punto
per punto.
Che cosa intende?
Che nel dicembre 2007 abbiamo
stipulato la convenzione quadro del
parco tecnologico e cos abbiamo
avviatoil processodi concretaattua-
zione. A fronte delle difficolt di
Ingegneria, Genova High Tech, la
societ promotrice di cui fa parte
anche Carlo Castellano, ha deciso
di sviluppare la parte destinata alle
imprese ma noi abbiamo ritenuto
opportuno coordinare comunque
una progettazione unitaria.
Viabilit e infrastrutturazione?
Esatto. La viabilit impegna ri-
sorse per 45 milioni di euro; la siste-
mazione idraulica dei corsi dacqua
ne impegna ulteriori 3,8 milioni di
euro; per le reti idrauliche si spende-
ranno altri 2,3 milioni di euro. Solo
le opere di infrastrutturazione della
spianata costeranno 21 milioni di
euro. La partita Erzelli , in termini
urbanistici einfrastrutturali, talmen-
te complessa e impegnativa che il
Comune ha istituito una task force
che segue esclusivamente lavanza-
mento dei lavori. Per velocizzare
i tempi ogni decisione stata presa
con determinazione dirigenziale.
Fondazione Iit. LIstituto italia-
no della tecnologia una creatura
del ministro Tremonti che non
mai piaciutaal centrosinistra. Re-
centemente alcuni ricercatori del
Cnr hanno rinfocolato la polemi-
ca. Lei che dice?
Il malcontento riscontrabile tra
i ricercatori degli enti pubblici
comprensibile perch questo gover-
no ha tagliato i fondi alla ricerca
e pertanto ogni nuova iniziativa vie-
ne vissuta come qualcosa che toglie
piuttostochequalcosacheaggiunge.
Dettoquesto, lIit funziona, vivace,
rappresentaunaricchezzaperilterri-
torio e sono contenta che sia stata
scelta Genova come sede.
Il sindaco Marta Vincenzi
IV Gioved 12 maggio 2011
L'AVVISATORE MARITTIMO
SPECI ALE PORTO DI GENOVA
Corpo dei Piloti del Porto di Genova
Molo Giano
16126 Genova
www.pilotigenova.it
Corpo dei Piloti
del Porto di Genova
Corpo Piloti del Porto currently has three Pilot Stations. The first is situated close
to the entrance of the Commercial Harbour. The second is at Multedo Oil
Terminal and the third one is estabilished at Voltri Terminal Europa.
The new Control/Pilot Station was constructed close to the old Commercial Pilot
Station and is equipped with state-of-the-art electronic navigational and
meteorological instruments.
Services offered to Ships Masters include
Traffic information
Weather conditions and forecast
Anchorage
Corpo dei Piloti del Porto offers a
complete service enabling vessels to
enter and leave the harbour area
around the clock. A modern fleet of
pilot boats is available some of which
are all-weather units.
C o r p o P i l o t i s w o r k i n g c h a n n e l i s V H F 1 6 1 2 1 0
Main Station phone:
Oil Harbour Station phone:
Fax:
Voltri Station phone:
(39) 010 2461003 / 4 / 5
(39) 010 6987542
(39) 010 2461114
(39) 010 6135601
PARLA CLAUDIO BURLANDO, PRESIDENTE DELLA REGIONE LIGURIA
La s e s t a v a s c a ? La c e r t e z z a c h e v a f a t t a
Lipotesi portata avan ti da M erlo con divisibile. Lim portan te procedere su bito
D
ibattito aperto sulla sesta
vasca: dove metterla?
Condivido lidea che vada fatta,
che vada fatta subito e che dovr
essere galleggiante: questo toglie
moltoal dibattitosullacollocazione.
Il posto c, da qui a quando arriva
si trover la collocazione ottimale.
ragionevole la proposta di Merlo,
che nellimminente la colloca da-
vanti ad Amico: storicamente dal-
tronde era l. Nel frattempo, se usci-
ranno altre ipotesi decideremo, la
sposteremo. Con la soluzione gal-
leggiante non cos drammatico.
Limportante che si proceda subito.
La possibilit di recuperare fondi
attraverso la cessione della quota
della societ di gestione dellaero-
portorappresentaunconcatenamen-
to di eventi positivo.
A proposito di aeroporto: la so-
ciet sostiene che senza unade-
guata politica di marketing terri-
torioasostegnodellincomingnon
ci pu essere grande sviluppo.
Lo abbiamo sostenuto, il marke-
ting territoriale. una delle poche
cose finanziate: 400mila euro, con
i precedenti 600mila euro fanno un
milione. Stiamo per accedere a un
bando del ministro Brambilla per
portare altre risorse triennali. La Re-
gione si gi messa nella logica
di stanziare risorse a sostegno del-
lincoming, infatti i numeri dei colle-
gamenti e dei passeggeri sono au-
mentati.
A suo avviso la societ ha com-
messo degli errori, nella gestione
dello sviluppo?
chiaro che ci vuole anche capa-
cit di management. evidente che
molti altri aeroporti italiani sonocre-
sciuti molto pi di noi, in questi
anni. Il primo finanziamento nostro
risale a molti anni fa e per lungo
tempo non stato usato. Quindi
subentrata la crisi. Poi finalmente
la societ ha cominciato a usare i
fondi. Speriamo di non essere i soli
a aiutare laeroporto, che anche la
Camera sostenga questa politica di
crescita. Se fai il 10% lanno nel
giro di pochi anni raddoppi. Alla
vigiliadellacessionedellaquotadel-
lAutorit portuale, per chi si candi-
da a gestire lo scalo meglio avere
unaeroportochehagipresolabbri-
vo.
Nelprimotrimestre2011iltraffi-
co container di Savona calato
del 25%. il caso di ripensare
la piattaforma Maersk?
Savona per il momento non
un porto contenitori vero e proprio,
movimenta solo 200mila container,
un porto che si anche giovato
in certi momenti di difficolt di altri
scali, Marsiglia e Vte anzitutto. Il
calouncontraccolpo, pichealtro,
i numeri non sono significativi.
Proprio per queste ragioni, non
avrebbe pi senso che il traffico
teu si concentrasse su un unico
scalo in Liguria?
La Liguria sta per offrire spazi
capaci di accogliere 7-8 milioni di
container. Gli spazi attuali non sono
saturi, il Vtebenlontanodaesserlo,
prossimamente avremo calata Bet-
tolo, quindi Ronco Canepa, anche
Spezia ha previsto un ampliamento
(terzo bacino) e poi c Vado. Da
3-4 milioni di container si passer
a 7-8 milioni. Non c dubbio che
il tema sia: avr la merce sufficiente
per riempire gli spazi? una scom-
messa che riguarda pi il mercato
che la politica. Chi vincer le gare
vuol dire che ci creder.
Segue a pagina 5
Claudio Burlando
Gioved 12 maggio 2011
L'AVVISATORE MARITTIMO
V
SPECI ALE PORTO DI GENOVA
SEGUE DA PAGINA 4
Difendere i cantieri
Priorit alle costruzioni, poi si vedr
E
delle crociere alla Spezia
che ne pensa? C spazio
per tutti?
Giadessoabbiamoduepoli che,
guerra permettendo, valgono un mi-
lionedipasseggericiascuno.Lazona
della Spezia ha Portofino, Santa
Margherita, le Cinque Terre: non
credo che siano cose che si tolgono
spazio ad alcuno.Genova e Savona
fannoaffari conlemeganavi, Spezia
ha unaltra offerta, quelle del Tigul-
liosononavi piccole. NemmenoGe-
nova e Savona si fanno concorrenza
tra loro. Questo un mercato che
va bene, c spazio per tutti.
Con la doppia firma sul tunnel
del Tigullio la Gronda ha fatto
un passo avanti. I prossimi?
Sulla Gronda e sulla Finale-An-
dora gli enti locali hanno ultimato
tutti i passaggi. Il territorio ha fatto
la sua parte, questo un momento
in qualche modo storico dopo anni
di discussioni. Ora sulla Gronda de-
vono fare il progetto, sono tutti pas-
saggi amministrativi, procedurali,
tecnici.
Ribaltamento a mare di Fincan-
tieri. Noncunaccordodafirma-
re?
Certo. Noi siamo per difendere
i cantieri di costruzione, in assoluto.
Poi se si vuole fare anche altro va
bene, ma intanto facciamo questo.
Lazienda temporeggia?
Sperodi no. Orachestatoappro-
vatoil ribaltamento, senonsi facesse
laccordo sarebbe assurdo. Che fac-
ciamo, perdiamo i soldi?
Se laccordo non si firma i 70
milioni stanziati dal governo van-
no persi?
Noncdubbioches. Quelfinan-
ziamento non per Genova, ha una
dizione generica, per progetti can-
tierabili. Se non si firma laccordo
si perdono i denari. Spero che a nes-
suno venga in mente di non farlo,
quellaccordo. Cerchiamodi metter-
ci incondizioni di farlo, nonsaranno
comunque spazi buttati via, stiamo
parlando del porto pi importante
del Mediterraneo.
Che ne pensa della proposta del
presidente Calvini (spazio ad atti-
vit produttive)?
ASestri Ponente abbiamola pos-
sibilit di portare a casa 70 milioni
per una cosa: il riempimento per
il ribaltamentoamaredi Fincantieri.
Domando a tutti: che facciamo, li
vogliamo buttare via o li vogliamo
prendere questi soldi? Buttarli via
amenonsembraunacosaintelligen-
te.
Dragaggi a Genova
FLAVIO LORENZI (RESPONSABILE FILIALE DI GENOVA CTS TRASPORTI)
La crisi si sta affievolendo
ma ripartire non facile
I
l 2011 si aperto con un inco-
raggiante aumento dei traffi-
ci, per Genova. Crede che la crisi
sia definitivamente archiviata?
Penso e spero che la crisi sia in
leggera e costante diminuzione, ma
daqui adirechesiaarchiviata, credo
che ci vorrannoancora unpaiodan-
ni, durante i quali dovremostringere
i denti e dopodich dovremo sudare
le proverbiali sette camicie per cer-
care di riportare le tariffe di mercato
a valori accettabili che consentano
un margine dimpresa tale da fare
investimenti eprogetti per il futuro.
Quali sono, a suo avviso, gli at-
tuali limiti del sistema portuale
genovese?
Secondo me, a prescindere dai
pregi o difetti dei vari terminal por-
tuali, il grande problema il retro
porto, cio delle strutture che con-
sentanola manipolazione delle mer-
ci e lagevolazione del traffico pe-
sante; ma purtroppo la struttura oro-
grafica genovese non consente
granch e, cercare sbocchi nella pia-
nura oltre gli Appennini non dar
sicuramente grandi risultati. Per
quanto riguarda il nostro lavoro, il
trasporto eccezionale, il limite sono
le misure massime di accesso a Ge-
nova provenendo dal Nord; pezzi
cheriesconoadarrivareregolarmen-
te e comodamente sui porti del nord
Adriatico, non riescono ad arrivare
a Genova a causa dei limiti imposti
dalle strutture stradali, che dovendo
valicaregli Appennini sonovincola-
te a ponti e gallerie conmisure abba-
stanza restrittive.
Quali sono, invece, i punti di for-
za?
Sicuramente la professionalit
del personale portuale, le attrezzatu-
re e linee navali che lo collegano
con tutto il mondo.
Molti operatori reputanoimpos-
sibile lo sviluppo del porto di Ge-
novasenzauncollegamentoferro-
viario ad alta velocit diretto alla
PianuraPadana. Lei daccordo?
Sicuramente, qualsiasiinfrastrut-
turacheagevoli evelocizzi i collega-
menti con la pianura padana potr
aiutare il sistema portuale genove-
se.
I porti di Savona-Vadoe LaSpe-
zia sono concorrenti o alleati di
Genova?
Credo che ci sia una sana concor-
renza fra tutti i porti liguri e naziona-
li.
Di recentealcuni gruppi bancari
si sonodetti disponibili afinanzia-
reopereportuali ancheinLiguria.
Secondolei si trattadi uningeren-
za indebita o, al contrario, i soldi
delle banche potrebbero risultare
determinanti per lo sviluppo dei
porti?
Apportarecapitali perlosviluppo
di qualsiasi iniziativa industriale
positivo, bisogna solovalutare quali
sono le condizioni imposte o che
si dovrebbero subire dalle banche.
VI Gioved 12 maggio 2011
L'AVVISATORE MARITTIMO
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Escravos and Brass.
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Mariupol, Rostov, Aktau
rr rast Bl+t|/ktrr +r1
C+spi+r prrts.
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k]rti+ K+||+l Iartli S+s
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Il. +1.J.111
Gioved 12 maggio 2011
L'AVVISATORE MARITTIMO
VII
SPECI ALE PORTO DI GENOVA
PARLA PAOLO ODONE, PRESIDENTE DELLA CAMERA DI COMMERCIO
Su l Te r z o v a l i c o s t i a m o l a v o r a n d o i n s i l e n z i o
Laeroporto? Ho sentito parlare di svizzeri, tedeschi, F2i... Sono solo voci
A
eroporto di Genova: lAu-
torit portuale mette sul
mercato la quota di maggioranza
(60%), la Camera di commercio
di Genova socio al 25%. Come
andr a finire?
La gara va avanti, vedremo chi
parteciper, quali saranno le propo-
ste industriali. Siccome la Camera
parteincausapreferiamononinter-
venire, non entrare nel merito.
A proposito di pretendenti, lei
ha registrato manifestazioni di in-
teresse, sia pure a livello informa-
le?
Ho sentito parlare di argentini,
di svizzeri, del fondo F2i di Vito
Gamberale, ma solo voci, ad ecce-
zionedellinteressedi F2i chestato
confermato sulla stampa. Un anno
fa ci avevano interpellato alcuni
gruppi, ma sono spariti come neve
al sole, anche a causa della crisi.
Se parteciper un soggetto capace
saremo tutti contentissimi.
Se invece il soggetto non fosse
giudicato idoneo, la Camera eser-
citer lopzione di acquisto?
Lo abbiamo gi spiegato, in pas-
sato, il nostro punto di vista. Ad
oggi la questione ancora non stata
discussa in Camera di commercio.
Dipende molto dallesito della gara:
avremo tempo, eventualmente, di
esercitare la prelazione a fronte di
offerte non meritevoli. Questa di-
scussione di muoverci e di come
muoverciavverrnelconsiglioenel-
lagiunta, perchunacos importante
partecipazionerientranellepreroga-
tive del consiglio dellente.
Terzo valico: a lei sempre stato
molto a cuore. Come giudica le
ultime novit, lofferta del Cociv,
il contenzioso ancora non risolto
tra Rfi e costruttore?
Ci interessa molto, come Camera
di commercio, il Terzo valico e fac-
ciamo pressing affinch si realizzi,
ancheselofacciamoinmanierasoft,
e non siamo i soli a Genova e in
Liguria a farlo. Lauspicio che ora
Rfi e Cociv si mettano daccordo,
pare che sia in corso una trattativa
che potrebbe avere sbocco positivo,
sono ottimista.
Segue a pag.27
Paolo Odone
Traffico container in crescita nel 2011 a Genova
LA MISSIONE
i po r t i l i gu r i s i pr e s e n t a n o i n s i e m e a l Sa l o n e d i Mo n a c o
Il m e r c a t o t e d e s c o ha c a pi t o l a n o s t r a c o m pe t i t i v i t
T
ra gli oltre 1.800 espositori
provenienti da 59 Paesi ci so-
no anche i porti liguri. A Transport
Logistics, lapigrandefierainterna-
zionale di logistica, pressoil proprio
stand, i porti di Genova, Savona e
La Spezia hanno presentato le pro-
prie performance, servizi e opportu-
nit al mercato, soprattutto tedesco.
Il sistema portuale ligure, che par-
tecipa per lundicesima volta alla
manifestazione, statooggi illustra-
to da Lorenzo Forcieri, presidente
dellAutorit Portuale della Spezia
e di Ligurian Ports; da Cristoforo
Canavese presidente dellAutorit
Portuale di Savona; da Pietro Dante
Oddone, responsabile Marketing
dellAutorit Portuale di Genova, a
Monacoinrappresentanzadel Presi-
dente Luigi Merlo. In platea, oltre
acircaventioperatoriliguri, irappre-
sentanti dei piimportanti interporti
italiani: Parma, Padova, Mortara,
Bologna, e moltissimi operatori te-
deschi cheormai damesi dimostrano
continua attenzione al sistema por-
tuale e logistico dei tre porti liguri
come alternativa concreta ai porti
del nordEuropa sulle rotte nordafri-
cane e dellFar East in termini di
risparmio energetico e di vantaggi
ambientali. Oggi stato lanciato
un nuovo segnale, molto forte, agli
operatori e alle istituzioni tedesche
chedaunpo di tempohannoaccele-
ratoleloromanifestazioni di interes-
se verso i porti liguri ha detto
Forcieri -. Dallincoming da parte
di una delegazione del Baden-Wrt-
temberg, alla presentazione del no-
stro sistema a marzo a Stoccarda,
abbiamo riscontrato una crescente
domanda di informazioni e contatti.
Questo dimostra che finalmente il
mercatotedescohacompresoglievi-
denti vantaggi non solo ambientali,
ma anche economici se si considera
il risparmio di carburante, di giorni
di navigazione, dei nostri porti ri-
spettoaquellidelnordEuropa. Qual-
chedatopisignificativodi qualsi-
asi discorso: dalla Baviera la merce,
per giungere al Canale di Suez via
nave partendodai porti del Northern
Range e viceversa, impiega 6.445
chilometri, contro i 2.606 necessari
per giungereallastessadestinazione
utilizzando i porti liguri. Con un
risparmio del 41% di CO2, il 57%
di polveri sottili, il 20%di carburan-
te. Oggi esistonogi efficienti colle-
gamenti ferroviari a prezzi competi-
tivi conquelli tedeschi estiamolavo-
rando per migliorare ulteriormente
il sistema logistico del nordovest.
Iportiligurivoglionoservireilmer-
cato del Nord Ovest e invertire le
forti tendenze verso i porti del Nord
Europa, puntando su infrastrutture
portuali adatte alle navi di ultima
generazione, ma soprattutto concre-
tizzandounlegameforteconlaretro-
portualit ha dichiarato Canavese
-. E questo legame forte non pu
essere altroche unservizioferrovia-
riomoderno. Inquestosettoreil por-
to di Savona con i suoi treni e con
la partecipazione concreta nei retro-
porti di Rivalta Scrivia, Mortara e
Mondov mette inattoquesta filoso-
fia. I porti liguri stannoinvestendo
moltosustrutturechepermetteranno
di rispondere nel modomigliore alle
esigenzeoperativedegli utenti dice
Oddone-.Questeoperenonsilimita-
no ai bacini portuali ma riguardano
la rete infrastrutturale su gomma e
su ferro che dovrebbero aiutare la
Liguria a raggiungere presto e bene
i propri mercati di riferimento. Ge-
nova, in particolare, punta molto sul
nuovo terminal di Calata Bettolo al
quale si aggiungeranno interventi
specifici per le linee del nord Africa
a ponente. Questo permetter prati-
camente di raddoppiare il traffico
contenitori ero-ro. Presentandoci su
questi mercati credo sia necessario
ricordare, come per altro abbiamo
fatto anche oggi a Monaco, che i
porti liguri sonocompletamente pri-
vatizzati e quindi garantiscono una
operativitsulle24oreper363giorni
lanno.
Dragaggi a Genova
VIII Gioved 12 maggio 2011
L'AVVISATORE MARITTIMO
SPECI ALE PORTO DI GENOVA
PARLA MARCO BISAGNO
u n a b a t t a g l i a c o n t i n u a
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XIV Gioved 12 maggio 2011
L'AVVISATORE MARITTIMO
Gioved 12 maggio 2011
L'AVVISATORE MARITTIMO
XV
SPECI ALE PORTO DI GENOVA
Larea del porto antico di Genova. In primo piano la sopraelevata Aldo Moro che attraversa la citt da Sampierdarena alla zona della Foce
La Lanterna, simbolo della citt e del suo porto
I magazzini del cotone, luogo-culto per gli appassionati di portualit
Il terminal Messina, nel cuore del porto di Genova
XVI Gioved 12 maggio 2011
L'AVVISATORE MARITTIMO
SPECI ALE PORTO DI GENOVA
Barche in esposizione al Salone nautico di Genova. Sullo sfondo, il passaggio di una nave portacontainer Container al Vte di Voltri
Un portuale al lavoro
La gigantesca
nave da
crociera
Navigator of
the Seas,
della
compagnia
Royal
Caribbean,al
suo arrivo
a Genova.
Il business
delle crociere,
dopo un
preoccupante
momento di
crisi, tornato
a macinare
record nel
capoluogo
ligure
Il terminal
Sech di Calata
Sanit.
Il traffico
container
a Genova
tornato ai livelli
pre-crisi, anche
se la
situazione in
Nord Africa
preoccupa gli
operatori.
Per il
momento,
comunque,
i danni sono
limitati,
esattamente
come nel resto
dItalia
Gioved 12 maggio 2011
L'AVVISATORE MARITTIMO
XVII
SPECI ALE PORTO DI GENOVA
Il grande parcheggio della stazione marittima di Genova. Sullo sfondo il Matitone, il grattacielo che anche uno dei simboli della citt
La gloriosa gru Langer Heinrich
Il porto di Genova d il benvenuto al presidente Giorgio Napolitano
Il tradizionale Dinner organizzato dagli Agenti marittimi genovesi
XVIII Gioved 12 maggio 2011
L'AVVISATORE MARITTIMO
SPECI ALE PORTO DI GENOVA
La nave da crociera Msc Lirica ormeggiata a Genova Luigi Merlo, presidente del porto
Larea delle riparazioni navali
Genovesi e
turisti in fila, al
porto antico,
per visitare la
nave scuola
Amerigo
Vespucci.
Grazie alle
celebrazioni
colombiane del
1992, il porto
riuscito ad
aprirsi alla
citt e ancora
oggi una
delle zone pi
vivaci e
frequentate
del capoluogo
ligure
Una
spettacolare
immagine del
porto di Voltri,
nel ponente
genovese. Il
Vte una delle
pi grandi
e importanti
piattaforme
logistico-
portuali
del bacino
mediterraneo
ed una delle
realt pi
prestigiose
per la
portualit
italiana
Gioved 12 maggio 2011
L'AVVISATORE MARITTIMO
XIX
SPECI ALE PORTO DI GENOVA
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s
t
u
d
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p
a
g
i
n
a
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t
BARBARA MESSINA (CARGOTEC ITALIA)
Si c r e s c e s o l o m i g l i o r a n d o i c o l l e g a m e n t i
La m ancanza di spazi non si risolve con nuove piattaform e sottratte al m are
Ci auguriamo di assistere ad
una rapida inversione di rotta
negli attuali indirizzi di politica eco-
nomica, dovespessogli imprendito-
ri e gli operatori sono lasciati soli.
Lappello di Barbara Messina, di-
rettore generale di Cargotec Italia
Srl.
Il 2011si apertoconunincorag-
giante aumento dei traffici, per
Genova. Credechelacrisi siadefi-
nitivamente archiviata?
Ritenere oramai superata una cri-
si pesantecomequellachehatravol-
to la nostra economia negli ultimi
anni sicuramente prematuro, per
quanto qualche segnale di ripresa
vi sia (durante il primo trimestre
2011 il porto di Genova ha fatto
registrare una movimentazione di
149.679 teu pari al +14.9% Y/Y):
vedremo se tali risultati troveranno
conforto nel prosieguo dellanno in
corso. Altro aspetto incoraggiante
rappresentato dal fatto che alcune
delle ristrutturazioni e misure poste
inattoperfronteggiarelacrisi stanno
dando i frutti sperati, ma devono
essere supportate da una continua
attenzionenelcoglieretutteleoppor-
tunit che le nuove organizzazioni
in corso garantiscono: Le crisi pas-
sano le opportunit restano. Evi-
denzadi cilans. societ, Cargote-
cItalia srl, frutto della fusione di tre
storici marchi (Kalmar, Hiabe Mac-
GREGOR) con importanti sinergie
basate sullutilizzo in campi diversi
del know-howdi ciascuna societ.
Quali sono, a suo avviso, gli at-
tuali limiti del sistema portuale
genovese?
Lamancanzadispazi,nonrisolvi-
bile neppure con la costruzione di
nuove piattaforme sottratte al mare,
obbligaafronteggiarei nuovi emag-
giori volumi di trafficopredisponen-
do collegamenti efficienti tra i porti
liguri ed aree di retroporto situate
al di l degli Appennini alle quali
affidare le attivit di stoccaggio e
quelle logistiche di completamento.
Una evidente frammentazione in
troppi attori sullostessopiccolopal-
coscenico. Ataviche diatribe do-
vrebbero essere messe da parte per
concentrarsi tutti su di un unico
obiettivo soddisfare i clienti.
Quali sono, invece, i punti di for-
za?
Una profonda cultura commer-
ciale che difficilmente riscontrabi-
le in altri ambienti portuali e le pro-
fessionalit presenti nelle riparazio-
ni navali sono il fiore allocchiello
del porto di Genova.
Che cosa lecito aspettarsi dal
prossimo biennio?
Ci auguriamo di assistere ad una
rapidainversionedi rottanegli attua-
li indirizzi di politica economica,
dove spesso gli imprenditori e gli
operatori sono lasciati soli. Inol-
tre, solo una politica orientata ad
eliminare gli attuali imbuti burocra-
tici potr supportare gli operatori
e far s che i segnali di ripresa che
timidamente si affacciano alloriz-
zonte possano tradursi in effettiva
crescitadellattivitportualeconpo-
sitive ripercussioni a livellooccupa-
zionale.
Molti operatori reputanoimpos-
sibile lo sviluppo del porto di Ge-
novasenzauncollegamentoferro-
viario ad alta velocit diretto alla
PianuraPadana. Lei daccordo?
Assolutamente s. Ribadisco
limpossibilit di arrivare alla movi-
mentazione di diversi milioni di teu
nel portodi Genovasenonsi trovano
nuovi spazi. Lo stesso Piano Nazio-
nale della Logistica riconosce il
Nord Ovest come unica piattaforma
logistica e quindi lo sviluppo delle
infrastrutture atte a recepire i nuovi
flussi di merce dovr necessaria-
mente prevedere un programmazio-
ne interregionale che tenga conto
delle realt presenti sul territorio,
delle loro caratteristiche e dei bacini
di utenza. Infine, riflettiamosul fatto
che nellarea Mediterranea non esi-
stono concentrazioni economiche
che giustifichinoporti di destinazio-
ne finali con capacit superiori ai
2milioni di teu, adeccezioneproprio
della pianura Padana che ha attual-
mente un traffico di 7 milioni di
teu.
segue a pag. 23
Il porto di Genova
XX Gioved 12 maggio 2011
L'AVVISATORE MARITTIMO
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Fra dieci anni la citt si baser su tre settori: porto, tecnologia e turismo
N
icolettaViziano, presidente
dei Giovani di Confindu-
stria Genova. Una delle persone
piadatteallaqualechiederenoti-
ziesullestatodi salutedelleimpre-
se.
Il 2010 stato un anno terribile,
uno dei peggiori. I bilanci si stanno
perdepositareeidatisonotremenda-
mente preoccupanti. Nel 2011 si re-
gistra un minimo di ripresa, ma
chiaro che tutto, di certo molto, di-
pender dalle scelte che il territorio
far nei prossimi anni. Servono ri-
sposteveloci, magari ancheunno,
per detto subito.
Sta dicendo che il rapporto tra
imprese e istituzioni locali sem-
pre difficile?
Sicuramenteunodei nostri prin-
cipali problemi: la macchina buro-
cratica amministrativa non funzio-
na. Per un permesso a costruire qui
passanoanni, quandotutti sannoche
sufficienteoltrepassarelAppenni-
no per fare le cose in pochi mesi,
un boccone troppo ghiotto per non
fuggire via.
Siamo sempre l: il basso Pie-
monte ruba imprese a Genova e
alla Liguria?
Inevitabilmente. Il basso Pie-
monte si riscattato, l ci sono le
aree, sono infrastrutturale e hanno
prezzi accessibili. Poich questa
la situazione, il porto di Genova non
pu fare altro che puntare a essere
sempre di pi lo sbocco a mare di
Piemonte e Lombardia, ed inevita-
bile che in questo contesto il retro-
porto di Genova trovi spazio in Pie-
monte. Dopodich c un problema
di merci, che devono viaggiare e
non possono continuare a farlo su
gomma.
Aquestoproposito, il Terzovali-
co pare avere fatto uno scatto in
avanti. Cociv ha presentato lof-
fertatecnica, Rfi lavaluterabre-
ve. Peccato solo che il contenzioso
legale sia ancora aperto e senza
la composizione di quello nulla
partir. Lei che cosa pensa?
Che lItalia bloccata dai ricorsi
legali. Gli avvocati sono gli unici
chelavorano, inquestoPaese, egua-
dagnano molto. Aldil delle provo-
cazioni, bisognerebbe a questo pun-
to capire che non pi tempo di
contenziosi, bisogna stringere. Ca-
piscoche Cocivsia statodanneggia-
to da tutta questa vicenda, ma ora
la situazione deve essere sbloccata:
facciamo tutti impresa, per il bene
della comunit. Se Cociv intende
realmente andare avanti, la questio-
ne legale superabile.
Afrontedi unadisponibilitdel-
le banche a finanziaria lopera
molti sostengonoinvece che il Ter-
zo valico debba essere costruito
con i soldi dello Stato...
Ma perch non copiamo i france-
si? L un commissario prefettizio
ha pieni potere sulla realizzazione
delle infrastrutture strategiche per
il Paese. In Italia ci incagliamo per-
ch ci perdiamo in dibattiti inutili,
ognuno dice la sua e si finisce col
discutere per mesi, anni. Basta guar-
dareal nododi Mestre: statorealiz-
zato in 18-20 mesi, quello lesem-
pio da seguire. Sul Terzo valico c
urgenza di procedere e io credo che
servirebbe una persona che, da sola,
decide per tutti. Il problema del fi-
nanziamento superabile.
Superabile ma non superato. Al
momento di stanziati ci sono solo
i 700 milioni del primo lotto. Insi-
sto: i soldi delle banche servono
o no?
Assolutamente s. Ci sono mille
formule di finanziamento.
Erzelli un progetto che a voi
Giovani di Confindustria sta a
cuore. Procede a rilento, non cre-
de?
La questione, imprescindibile, di
Ingegneriafinalmentestatarisolta.
Orachelafacolthadecisoetrovato
il modo di trasferirsi, arriveranno
anche le aziende.
Domanda retorica: ma perch
per le imprese cos importante
la vicinanza fisica della facolt?
Lesinergieriesconodecisamente
meglio quando c vicinanza fisica.
AllUniversit ci sono laboratori
sperimentali, studenti che lavorano
su meccanismi e brevetti nuovi. Le
aziende altamente tecnologiche de-
vono inserirsi in questo contesto..
Un conto prendere lauto e, da
Erzelli, andareadAlbaro;altroconto
uscire dallufficio e potersi scam-
biare le idee a venti, cinquanta me-
tri.
A sostegno del trasferimento di
EricssonloStatogarantisce25mi-
lioni di euro. Siemens ha chiesto
di potersi avvalere del medesimo
contributo. LePmi chiedonoaiuto
perch, da sole, non sarebbero in
grado di sostenere linvestimento
del trasferimento. Ma che fine ha
fatto il rischio dimpresa?
Seladomandamifossestataposta
treoquattroanni fa, inepocapre-cri-
si, avrei risposto che le aziende, con
quello che guadagnano, giusto che
rischino in proprio. Ma con la crisi
il mondo cambiato, laiuto pubbli-
co diventato determinante. Se vo-
gliamo che queste nostre aziende
continuinoaprodurrePilnellanostra
citt dobbiamo supportarle.
QualesarlaGenovaeconomica
dei prossimi dieci anni?
Sar una citt con uneconomia
basatasutresettori: porto, altatecno-
logia e turismo. Il turismo un seg-
mento da non sottovalutare. Gli al-
berghi sono pieni, i turisti ci sono.
Ora bisogna mettere a sistema le
risorseper fareinmodochelaGeno-
va turistica non finisca allAcqua-
rio.
Nicoletta Viziano
Gioved 12 maggio 2011
L'AVVISATORE MARITTIMO
XXI
SPECI ALE PORTO DI GENOVA
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Il servizio su rotaia per M osca stato accolto con grande favore dagli operatori
I
l terminal di Fernetti unarealt
piccola, ma dinamica, al confi-
ne fra lItalia e lEuropa centro-
orientale. Il terminal in crescita
sia per quanto riguarda i bilanci, sia
per quanto riguarda le iniziative e
i progetti.
Il bilancio 2010, chiuso con un
fatturato di 3.000.000 di euro, supe-
riore del 12% rispetto a quello del-
lanno precedente e con un risultato
positivodi 250.000europrima delle
imposte, contro i 140.000 del prece-
dente esercizio. Sempre nel 2010
sono transitati 132.000 camion, an-
che in questo caso con una crescita
rispettoai 126.000camiondel 2009.
Il fatto pi rilevante dello scorso
annostatalinaugurazionedel nuo-
vo raccordo ferroviario, che d la
possibilit al terminal di Fernetti di
collegarsidirettamentesiaconlarete
nazionale sia con quella internazio-
nale. Grazie anche a questa nuova
infrastrutturagistatoavviato, con
riscontropositivodapartedegli ope-
ratori, il servizio ferroviario Fernet-
ti-Mosca. E unserviziochefaccia-
mo tramite la compagnia austriaca
Far East Landbridge, che ha in Italia
un corrispondente nella societ Za-
nardo, spiega il presidente di Fer-
netti, GiorgioMaranzana. Maranza-
nastatoappenaconfermatodallas-
semblea dei soci per il suo quinto
mandato triennale, mentre Livio
Maraspin succede come ammini-
stratore delegato a Claudio Grim.
In questi giorni i vertici del terminal
di Fernetti sono alla fiera Transport
LogisticdiMonaco.Siamopresenti
- spiega il presidente - assieme ad
altre realt del Friuli Venezia Giulia,
una regione piccola, ma importante
dal punto di vista logistica. Questa
di Monaco la piimportante mani-
festazione europea del settore. Offre
loccasione di far conoscere i nostri
servizi. Abbiamo partecipato a un
convegno con le aziende che opera-
no nel porto di Trieste, e nello stesso
giornoinunaltrasalavenivapresen-
tata Napa, lalleanza dei porti del
Nord Adriatico, a cui ha assistito
un folto pubblico di un centinaio
di operatori.
Laperturadei mercati dellEuropa
orientalehafattodel Friuli, del porto
di Trieste e delle piattaforme logisti-
checollegateaquesto, comeil termi-
nal intermodale di Fernetti, unosno-
do logistico strategico. Noi credia-
mo a questo e siamo ottimisti anche
per i paesi che entrano nellunione
europea. E vero che lallargamento
riduce la necessit di fermarsi a Fer-
netti per compiere le pratiche doga-
nali. Per noi puntiamo, per attirare
gliautotreni, suiservizilogistici, sul-
lintermodalit col treno, e in futuro
anche su attivit di nicchia come
pu essere il carico refrigerato. E
ancoraunipotesi, malastiamovalu-
tando. Naturalmente, prima di parti-
re facciamo scrupolose indagini di
mercato. Non facciamo mai il passo
pi lungo della gamba e in questi
anni non abbiamo mai dovuto salire
lescaledellaRegioneper farci aiuta-
re a mettere a posto i bilanci.
Il terminal stato inaugurato nel
1978 ed di propriet pubblica al
96%. I soci istituzionali sono sei,
Provincia e Comune di Trieste, ca-
mera di Commercio, Comune di
Monrupino, che ospita fisicamente
il terminal, Autorit portuale e Friu-
lia, la finanziaria regionale. Aquesti
si affiancalunicosocioprivato, Au-
tostazione Doganale, che riunisce
gli spedizionieri doganali.
La nuova vocazione del terminal
quellaintermodale. Grazieal colle-
gamentoconlareteferroviariainau-
gurato nellottobre dello scorso an-
no, adesso possibile guardare ai
mercati dellEuropa orientale, e
spingersi anche ben oltre. Noi -
afferma Maranzana - offriamo tra-
sporti di container direttamente a
Mosca, coi treni Landbridge-Zanar-
do, e in futuro allargheremo il servi-
zio anche alla Cina, dove la compa-
gniaaustriacastagiarrivandoattra-
verso la Trasniberiana. La risposta
degli operatori?Epositiva. Questo
un servizio che ha come prima
caratteristica la qualit in termini
di velocit di consegna. Inoltre ha
un prezzo competitivo. Noi ricevia-
mosiacontainer completi, siamerce
su autotreno. Per quesi ultimi offria-
mo un servizio di svuotamento del
camionepoi di caricamentosui con-
tainer forniti da Zanardo.
Ilpresidentesottolineapoileimpli-
cazioni del dato molto positivo sul-
laumento dei camion in sosta al
terminal, passati fra 2009 e 2010
da 126 mila a 132 mila: Significa
- dice- chelamercec. Gli autotreni
non vengono certo a Fernetti vuoti,
ma sempre pieni o semi pieni. Oggi
lautotrasportatore trova da noi un
parkcustoditoper24oresu24, servi-
zi al mezzo (elettrauto, gommista,
lavaggio del camion, eccetera) e al-
lautista (ristorante self-service, ne-
gozio bazar, lavanderia). Inoltre ci
sonoquarantafracasedi spedizione,
trasportatori espedizionieri dogana-
li, che espletano le pratiche per i
camionisti. I nostri principali utenti
sono russi, ucraini e in garn parte
turchi. Questi ultimi possono esple-
tareaFernetti tutti gli obblighi docu-
mentali e di prenotazione e farsi tro-
vare al porto di Trieste pronti per
limbarco.
XXII Gioved 12 maggio 2011
L'AVVISATORE MARITTIMO
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