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Le Marche

Esempi di turismo sostenibile ed esperienziale


I NUMERI DEL TURISMO NELLE MARCHE
1. IL PROGETTO MARCHE OUTDOOR
2. IL SEGMENTO TURISTICO
DELLA NAUTICA.
IL MARE COME ESPERIENZA

Piano di promozione
“Viaggio italiano
Scopri l’Italia che non sapevi”

“L’Italia Vista dal Mare"


che Assonautica Italiana
ha declinato nel claim
“Scopri dove ti porto”
Valorizzazione e promozione del
turismo nautico in Italia e all’estero

Proposta di rotte e itinerari nautici alla


scoperta dell’immenso patrimonio
storico, culturale, artistico, naturalistico
ed enogastronomico dell’entroterra
costiero
e delle acque interne dell’Italia.
Sono stati proposti Diciassette suggestivi
itinerari nautici
su antiche rotte storiche, commerciali o
tematiche
(15 mare 2 acque interne ) come
suggerimento per scoprire l’Italia dal
mare

Tutti i contenuti e gli itinerari sono


descritti nel portale

in italiano e inglese
Non si tratta di portolani, ma di descrizioni di un tratto costiero o lacustre,
per invogliare il turista alla navigazione e alla scoperta del territorio, con
cenni storici, informazioni utili per l’ormeggio e dei servizi a terra,
indicazioni delle bellezze naturalistiche marine e del patrimonio culturale
Partendo da nord ovest in senso anti orario, si
inizia con “La rotta dei poeti” che ci porta in
Liguria da Sanremo a Santo Stefano Magra per
un percorso lungo circa 110 miglia,
Si scende poi con “La rotta degli etruschi” da
Marina di Pisa a Cala Galera, circa 130 miglia
passando per l’Arcipelago Toscano.
Si prosegue con “La rotta dei Cesari” da
Civitavecchia a Gaeta, circa 140 miglia con
deviazione sulle isole Pontine e “La rotta delle
Sibille” che parte da Nisida fino a Capo
Palinuro, circa 140 miglia passando per Ischia,
Capri e Procida.
L’Italia vista dal mare
SCOPRI DOVE DI
PORTO
Ci spostiamo quindi in Sardegna con “La
rotta dei nuraghi”, la tratta più lunga che
da Cagliari ad Alghero con circa 260
miglia di navigazione.
Tornando in Campania, da Sapri a Tropea
troviamo invece “La rotta dei Normanni”
lunga 150 miglia, come lo è “La rotta
degli dei” che lasciata la Calabria ci porta
alla scoperta del primo percorso della
Sicilia da Agrigento a Siracusa, per finire
con “La rotta dello stretto” da Palermo a
Messina. Si prosegue con “La rotta
Grecanica” da Crotone a Taranto e “La
rotta del Levante” che dalla costa del
Salento da Otranto arriva sul Gargano a
Rodi Garganico.
L’Italia vista dal mare
SCOPRI DOVE DI
PORTO
La “rotta dei Trabocchi” porta il
turista alla scoperta della costa
adriatica da Termoli a San Benedetto
e da Porto Recanati a Comacchio con
“La rotta del Sale”. Lasciata l’Emilia
Romagna si entra in Veneto con “La
rotta dei Dogi”, un itinerario di circa
110 miglia che da Mira arriva a
Trieste, entrando nella laguna veneta
da Chioggia a Venezia.
L’Italia vista dal mare
SCOPRI DOVE DI
PORTO
Per concludere, il viaggio alla
scoperta dell’Italia dal mare non
poteva non includere l’itinerario
Culturale “Rotta di Enea” (certificato
dal Consiglio d’Europa), che per la
parte italiana si snoda per circa 500
miglia lungo cinque regioni italiane
(Puglia, Sicilia, Calabria, Campania e
Lazio) ripercorrendo il viaggio di
Enea, toccando siti archeologici,
anche subacquei, aree marine
protette e ambienti di enorme rilievo
naturalistico.
Le Marche viste dal mare
DAL PORTO AL
TERRITORIO
Chi arriva al porto turistico deve essere
invitato e accompagnato alla scoperta del
territorio.
Presso il museo archeologico nazionale delle
Marche sono esposti frammenti di ceramica
micenea, databili tra il 1300 e il 1190
a.C., ritrovati nella zona del Montagnolo di
Ancona: troviamo frammenti lungo le vallate
fluviali che risalgono verso l’appennino e fino
a Venezia.
Andiamo a riproporre una esperienza che era
propria della navigazione in antico.
Il mare e la navigazione sono all’origine della
nostra storia e ieri come oggi sono porte di
accesso al territorio ricche di potenzialità.
Ancona vista dal mare…
3. Le Marche regione dei ‘borghi’
Le Marche, con i suoi oltre 9.300 Km2 di estensione, è una regione fortemente caratterizzata dalla presenza di numerosi
borghi: quasi il 70% dei Comuni marchigiani ha una popolazione inferiore ai 5.000 abitanti e in questi piccoli comuni vive solo
il 20% della popolazione marchigiana.
Il patrimonio storico-culturale presente nei borghi marchigiani è estremamente significativo, e diversificato, ubicato in
contesti territoriali differenti che spaziano dalla costa alla collina fino alla montagna.
Ben 49 sono i borghi certificati come “borghi di qualità” da autorità nazionali indipendenti (Borghi più Belli d’Italia, Bandiere
Arancioni, Città Slow, ecc.).
Tale ricchezza, fondamentale per lo sviluppo dell’intera regione, necessita di essere tutelata, valorizzata e promossa così
come deve essere contrastata la tendenza allo spopolamento registrata nel corso degli ultimi anni, che purtroppo non
sembra prevedere fenomeni spontanei di inversione di tendenza.
A questo proposito occorre precisare che il periodo post pandemico ha fatto emergere dinamiche incoraggianti che
premiano il cosiddetto “turismo lento” e lontano dalle rotte turistiche classiche, maggiormente congestionate, individuando
nei borghi mete privilegiate di nuove forme di turismo e potenziali leve di un complessivo sviluppo economico e
demografico.
Riabilitare i centri e nuclei storici attraverso interventi di riqualificazione e rivitalizzazione, incentivare
le attività commerciali, culturali, ambientali e sociali porta inevitabilmente a stimolare un circolo
virtuoso che nel lungo periodo permetterà finalmente al territorio di riappropriarsi degli spazi
lentamente abbandonati creando sinergia tra residenti e presenze turistiche .
La strategia regionale borghi come
opportunità per i territori
Con la legge regionale n. 29 del 22 novembre 2021 (Sostegno alle iniziative integrate di
riqualificazione e valorizzazione dei borghi e dei centri storici delle Marche e promozione e
sviluppo del turismo diffuso e sostenibile) la Regione Marche si prefigge l’obiettivo di stimolare la
riqualificazione e valorizzazione dei borghi e dei centri storici della regione.
Si tratta di una legge a forte carattere interdisciplinare in quanto fortemente intersettoriali sono
le azioni possibili per i progetti di rilancio dei borghi storici
Tramite una procedura ad evidenza pubblica la Regione intende riconoscere e cofinanziare
progetti per lo sviluppo socioeconomico dei borghi che prevedano azioni di riqualificazione degli
spazi pubblici e del patrimonio storico-architettonico locale, attuate in forte sinergia con misure
per lo sviluppo di iniziative imprenditoriali e commerciali che creino animazione economica e
sociale fino a generare nuove ricadute occupazionali sul territorio, e nuove dinamiche di ripresa
del popolamento.
Iniziative di riqualificazione, valorizzazione e rivitalizzazione dei
borghi storici iscritti nell'elenco regionale:
Sono ammissibili (art. 5):
• interventi coordinati di riqualificazione urbana;
• conservazione e restauro del patrimonio edilizio pubblico e privato, con particolare attenzione al riuso del
patrimonio edilizio inutilizzato;
• costituzione e riqualificazione di strutture ricettive alberghiere ed extralberghiere e in particolare degli
alberghi diffusi;
• investimenti strutturali per garantire la transizione al digitale;
• incentivi per l'insediamento e lo sviluppo di micro e piccole imprese commerciali e produttive;
• artigianato artistico, tipico e tradizionale;
• laboratori e botteghe;
• commercializzazione dei prodotti agricoli e alimentari provenienti da filiera corta e dei prodotti agricoli e
alimentari a chilometro utile;
• creazione di studi professionali e di attività di terziario avanzato;
• valorizzazione del patrimonio artistico e della cultura immateriale;
• creazione di centri multifunzionali per la prestazione di una pluralità di servizi in materia ambientale,
sociale, energetica, scolastica, postale, artigianale, turistica, commerciale, di comunicazione e di sicurezza,
ecc.
• (…)
SINTESI DEL PROGETTO

Risorse regionali L.R. 29/2021 (da mutuo) - contributi agli investimenti pubblici dei Comuni

Risorse del POC FESR

Risorse del POR FESR per interventi per infrastrutture digitali destinate ai Comuni per i borghi
Progetto
Borgo
Risorse del POR FESR per interventi riservati alle imprese localizzate o che si insedieranno nei borghi di
accogliente
cui all’elenco dell’art. 3 della LR. 29/2021 già beneficiari del progetto Borgo Accogliente

Risorse del POR FESR per interventi riservati alle imprese ubicate nei borghi di cui all’elenco dell’art. 3
della LR. 29/2021, riconosciuti come ‘Borgo accogliente’
Programmazione dei fondi strutturali e premialità per i borghi

Complessivamente la strategia borghi arriverà a orientare risorse per oltre 100 milioni come da prospetto a
seguire, che sintetizza tutte le misure del progetto ‘Borgo accogliente’ (parte seconda e terza del presente
documento) con la più generale ‘Strategia borghi’, fondata su premialità e riserve su fondi diversi.

63 milioni 63 milioni
RISERVA PREMIALITÀ
PROGETTO BORGO ACCOGLIENTE STRATEGIE PER I BORGHI
( stima preliminare)

N’ Progetti comunali da finanziare • POR FESR - OBIETTIVO 1 10


23 me
COMUNI

individuati in esito ad avviso pubblico per


• investimenti pubblici
• progetti pubblico/privati
• POR FESR - OBIETTIVO 2 5

• POR E POC FESR - OBIETTIVO 4 3


‘N’ progetti d’impresa attuati nei borghi sostenuti
40 me
IMPRESE

con aiuti tramite:


• POR E POC FSE 40
• bandi specifici
• riserve nei bandi generali • FONDI FEASR 5
Le Marche regione dei ‘borghi’
https://youtu.be/IsR2smKgnew

Riabilitare i centri e nuclei storici


attraverso interventi di riqualificazione
e rivitalizzazione, incentivare le attività
commerciali, culturali, ambientali e
sociali porta inevitabilmente a
stimolare un circolo virtuoso che nel
lungo periodo permetterà finalmente al
territorio di riappropriarsi degli spazi
lentamente abbandonati creando
sinergia tra residenti e presenze
turistiche.
Umbria,
Marche,
Abruzzo.

Lavorare per
uno sviluppo
comune

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