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Insegnamento di
STRUMENTI DI GOVERNO DEL TERRITORIO
ELABORATO D’ANNO
Verifica distributiva delle attrezzature scolastiche
per la Municipalità VII del Comune di Napoli
(Miano, Secondigliano, S. Pietro a Patierno)
DOCENTE STUDENTI
ing. Gerardo Carpentieri Giulia Amato – N52000311
Marcella Di Lillo – N52000384
Giulia Iorio – N52000373
1 INTRODUZIONE .................................................................................................................... 1
1.1 FINALITÀ .................................................................................................................................... 1
1.2 OBIETTIVI................................................................................................................................... 1
1.3 FASI .......................................................................................................................................... 1
1 Introduzione
1.1 Finalità
Il lavoro svolto per la messa a punto dell’elaborato d’anno ha riguardato l’esecuzione di un’analisi
spaziale in ambiente GIS in grado di verificare l’adeguata distribuzione delle attrezzature e dei servizi
di quartiere per l’area di studio della Municipalità 7 del Comune di Napoli.
1.2 Obiettivi
In particolare, il lavoro di studio e di analisi svolto nel corso del suddetto insegnamento ha permesso
di definire e raggiungere tramite quest’esercitazione molteplici obiettivi, che sono:
• La messa a punto di una metodologia di analisi spaziale in ambiente GIS;
• Selezione e raccolta degli opportuni dataset funzionali alle analisi di verifica, disponibili
tramite i principali portali istituzionali in formato open;
• Correzione e implementazione dei database dei dati;
• Applicazione della metodologia ad un’area di studio selezionata.
1.3 Fasi
Al fine del conseguimento degli obiettivi prefissati il lavoro svolto è stato articolato nelle seguenti fasi:
Fase 1: Descrizione del quadro normativo inerente gli standard di quartiere ed in particolare alle
attrezzature di quartiere scolastiche;
Fase 2: Descrizione dell’area di studio della Municipalità 7 del Comune di Napoli;
Fase 3: Raccolta dei dati ed esecuzione della verifica distributiva relativa alle attrezzature scolastiche;
Fase 4: Risultati e Conclusioni.
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2 Il quadro normativo
Gli standard di quartiere sono definiti e normati dal Decreto Ministeriale n. 1444/1968.
L'edilizia scolastica, gli indici di funzionalità didattica, edilizia ed urbanistica sono normati dal Decreto
Ministeriale 18 dicembre 1975.
A livello territoriale, invece, la normativa vigente è la Variante al Piano Regolatore Generale del 1972.
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3 Area di Studio
L’area interessata dallo studio è il comune di Napoli: esso si estende nell’area prospiciente l’omonimo
golfo compresa tra le due aree vulcaniche del Vesuvio ad est e dei Campi Flegrei ad ovest e delimitato
a nord-ovest dall’estensione meridionale della piana campana; il territorio è prevalentemente
collinare, caratteristica che rende la città ricca di microclimi rispetto alla classificazione Köppen
secondo cui Napoli è nella zona Cs′a ovvero a clima temperato con aridità estiva e massimo precipitativo
in autunno.
La città, al 2011 contava 962.003 abitanti. Dal 2005 al 2012, tra le principali aree metropolitane del
Paese la provincia partenopea è quella che presenta il più basso tasso di occupazione. Nel 2010, il
reddito disponibile pro capite delle famiglie consumatrici nella provincia di Napoli è risultato pari a
12.490 euro.
Il territorio comunale di Napoli si articola in trenta quartieri, organizzati in dieci municipalità.
Queste hanno autonomia organizzativa e funzionale, possono decidere direttamente su materie
importanti per la vita dei cittadini, quali:
- La manutenzione urbana di rilevanza locale, ovvero strade, fogne, edifici, aree verdi e mercatini;
- Le attività sociali di assistenza al territorio della Municipalità, lasciando al Comune il compito di
assicurare uniformità tra i vari interventi;
- Le attività che interessano la scuola, la cultura e lo sport di interesse locale;
- La gestione di servizi amministrativi a rilevanza locale, commercio, artigianato, servizi demografici,
traffico e igiene urbana.
Elenchiamo di seguito le dieci municipalità, indicando per ognuna i quartieri che la costituiscono:
Municipalità 1: Chiaia, Posillipo, San Ferdinando
Municipalità 2: Avvocata, Montecalvario, Mercato, Pendino, Porto, San Giuseppe
Municipalità 3: Stella, San Carlo all’Arena
Municipalità 4: San Lorenzo, Vicaria, Poggioreale, Zona industriale
Municipalità 5: Arenella, Vomero
Municipalità 6: Ponticelli, Barra, San Giovanni a Teduccio
Municipalità 7: Miano, Secondigliano, San Pietro a Patierno
Municipalità 8: Piscinola, Chiaiano, Scampia
Municipalità 9: Soccavo, Pianura
Municipalità 10: Bagnoli, Fuorigrotta
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Figura 1: Analisi effettuata attraverso l’esame dei censimenti ISTAT 2011 sulla popolazione e sulle abitazioni, effettuati ogni
dieci anni e pubblicati su base nazionale, regionale, provinciale e comunale.
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Il quartiere ha una struttura urbana molto moderna con la maggior parte delle costruzioni realizzate
nel periodo di espansione edilizia degli anni settanta e ottanta del XX secolo.
Il quartiere presenta forti segni di disagio sociale ed economico: abbandono scolastico, elevata
disoccupazione e soprattutto capillare presenza della criminalità.
Il quartiere di San Pietro a Patierno era un casale demaniale in epoca angioina. Dopo l'unità d'Italia e
fino al 1925 è stato comune autonomo, quando venne poi fuso con il comune di Napoli.
Il vecchio Campo di Marte, chiamato poi Piazza d'Armi, iniziò ad essere usato per i primi esperimenti
di volo. Il terreno pianeggiante, di 44 ettari, a forma di rombo e posto a 72 metri sul livello del mare si
prestava perfettamente ad essere utilizzato per gli aerei. L'aeroporto visse una svolta a seguito di un
bombardamento che portò al suo potenziamento. Nel 1950 l'aeroporto di Capodichino funzionerà
solo per il traffico civile e avrà inizio un continuo sviluppo.
San Pietro a Patierno non si è ancora ben integrata con la città per due cause: da un lato l'identità
storica del centro, i cui abitanti hanno continuato a vivere in maniera estranea rispetto alla città nel
suo complesso; dall'altro, le politiche del Comune di Napoli, a volte distanti dalle problematiche delle
periferie. I dati relativi alla dispersione scolastica sono abbastanza elevati nonostante la presenza di
quattro scuole elementari. La disoccupazione sfiora punte del 50% per quanto riguarda i giovani,
mentre la maggior parte di lavoratori sono impiegati negli enti pubblici.
Figura 2: Analisi effettuata attraverso l’esame dei censimenti ISTAT 2011 sulla popolazione e sulle abitazioni, effettuati ogni
dieci anni e pubblicati su base nazionale, regionale, provinciale e comunale.
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Figura 3: Analisi effettuata attraverso l’esame dei censimenti ISTAT 2011 sulla popolazione e sulle abitazioni, effettuati ogni
dieci anni e pubblicati su base nazionale, regionale, provinciale e comunale.
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Nel presente capitolo sono descritte le attività necessarie all’esecuzione della verifica distributiva delle
attrezzature scolastiche nella municipalità di Miano, Secondigliano e San Pietro a Patierno.
4.1 Metodologia
La metodologia utilizzata per lo studio della distribuzione delle attrezzature scolastiche si basa
sull’utilizzo integrato del software GIS (Geographic Information System) e delle banche dati open: si
sono infatti preliminarmente raccolti ed analizzati i dati riferiti alla municipalità e successivamente
sono stati rielaborati attraverso l’utilizzo del software.
Tabella 1: dati raccolti relativamente all’area di studio della Municipalità 7 (Miano, Secondigliano, S. Pietro a Patierno)
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5 Risultati e Conclusioni
Le operazioni svolte in ambiente GIS di analisi spaziale, finalizzate alla verifica della
distribuzione delle attrezzature e dei servizi di quartiere, per la Municipalità 7 del Comune di
Napoli - Miano, Secondisgliano, S. Pietro a Patierno- ha portato ai seguenti risultati e
conclusioni.
5.1 Risultati
Dalla consultazione dei censimenti ISTAT del 2011 si può evincere che la popolazione, della
Municipalità analizzata, di età inferiore ai 5 anni è di 4.447 su di una popolazione totale di 81.558
abitanti; in particolare la verifica distributiva da noi svolta sul territorio della Municipalità 7 ha
evidenziato che le attrezzature scolastiche di quartiere oggetto di studio (asili nido e scuola
dell'infanzia) servono 8.512 abitanti della municipalità di cui 444 di età inferiore a 5 anni.
Da questi risultati si può dedurre che:
le attrezzature di quartiere analizzate rispettano le distanze massime previste dalla normativa
nazionale (D.M. 8 dicembre 1975) solo per il 10% della popolazione inferiore ai 5 anni
dell’intera municipalità;
solo il 5% della popolazione servita è inferiore ai 5 anni di età.
5.2 Conclusioni
L'analisi svolta ha evidenziato una distribuzione non omogenea delle attrezzature di quartiere, esse
sono dislocate lungo il territorio della Municipalità ma, lasciano non adeguatamente servite alcune
zone del territorio oggetto di verifica.
Nella tavola, in allegato, sono evidenziati gli edifici serviti dalle attrezzature che rispettano secondo la
normativa nazionale (D.M. 8 dicembre 1975) la distanza massima prevista.
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In particolare, il 90% della popolazione inferiore ai 5 anni non viene servita dalle attrezzature;
va inoltre precisato che il censimento non fornisce informazioni riguardanti solo l’età oggetto di studio
ma considera una fascia maggiore di età.
Dall’analisi effettuata si può ricavare la necessità di orientare le politiche amministrative del territorio
alla conformazione degli strumenti urbanistici vigenti verso una implementazione dell’attrezzatura da
noi presa in esame; che potrà prevedere la localizzazione di nuove strutture ove possibile o
l’integrazione con edifici già presenti sul territorio.
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Decreto Ministeriale 2 aprile 1968, n. 1444 (pubblicato nella g. u. 16 aprile 1968, n. 97). Limiti inderogabili
di densità edilizia, di altezza, di distanza fra i fabbricati e rapporti massimi tra spazi destinati agli
insediamenti residenziali e produttivi e spazi pubblici o riservati alle attività collettive, al verde
pubblico o a parcheggi da osservare ai fini della formazione dei nuovi strumenti urbanistici o della
revisione di quelli esistenti, ai sensi dell’art. 17 della legge 6 agosto 1967, n. 765.
Decreto Ministeriale 18 dicembre 1975 (in SO alla GU 2 febbraio 1976 n. 29). Norme tecniche aggiornate
relative all'edilizia scolastica, ivi compresi gli indici di funzionalità didattica, edilizia ed urbanistica, da
osservarsi nella esecuzione di opere di edilizia scolastica.
Fistola, R. (2008). GIS, Teoria ed applicazioni per la pianificazione la gestione e la protezione della città,
Gangemi Editore, pp.17-19.
Relazione e Norme d'attuazione Variante per la zona del centro storico, zona orientale, zona nord-
occidentale al PRG approvato con Decreto del Presidente della Giunta regionale della Campania n 323
dell’11 giugno 2004.
o https://www.comune.napoli.it
o https://www.istat.it
o http://www.pcn.minambiente.it/mattm/
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