Provincia di Lecce
Settore Gestione del Territorio - Reti Infrastrutturali - Lavori Pubblici e Manutenzione
PREFETTURA
UFFICIO TERRITORIALE DEL GOVERNO DI LECCE
Decreto Legge 20 febbraio 2017 n. 14. Recante “Disposizioni urgenti in materia di sicurezza delle
città” convertito con modificazioni dalla L. 18/04/2017 n. 48. Patti per l’attuazione della
sicurezza urbana e installazione di sistemi di videosorveglianza.
SERVIZI INFORMATICI
DIRIGENTE
Polizia Municipale IL SINDACO
1. PREMESSA .................................................................................................................................................................................................... 2
1.1. Cronoprogramma.......................................................................................................................................................................... 3
1.2. Cofinanziamento............................................................................................................................................................................ 3
2. MOTIVAZIONI E INDICAZIONI PROGETTUALI ........................................................................................................................... 4
2.1. Requisiti generali del progetto di videosorveglianza territoriale ......................................................................... 6
2.2. Tecnologie di trasmissione flussi video e trasferimento dati .................................................................................. 7
2.3. Obiettivi strategici del monitoraggio video...................................................................................................................... 7
3. SITI DI POSIZIONAMENTO E AREE DI INTERESSE .................................................................................................................. 9
4. SPECIFICHE TECNICHE GENERALI DEI SERVIZI E DEI SISTEMI .................................................................................... 13
4.1. Architettura descrittiva del sistema tecnologico ........................................................................................................ 13
4.2. Architettura di rete per la trasmissione dei dati......................................................................................................... 14
4.3. Software di elaborazione e controllo, storage dei dati ............................................................................................ 15
4.4. Integrazione e gestione periferica del sistema con le Forze dell’Ordine ........................................................ 17
5. INDICAZIONE TECNICHE SULLE POSTAZIONI OPERATIVE ............................................................................................. 19
6. SPECIFICHE TECNICHE DEI DISPOSITIVI DI ACQUISIZIONE VIDEO ............................................................................ 21
7. ARCHITETTURA DI TRASMISSIONE DATI PERIFERICO ..................................................................................................... 24
8. SISTEMA DI ALIMENTAZIONE ELETTRICO DEI SITI ............................................................................................................ 26
9. INDICAZIONI VISUALI DEGLI APPARATI NECESSARI PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO ................ 27
10. TRATTAMENTO E GESTIONE DEI DATI RACCOLTI DAL SISTEMA DI VIDEOSORVEGLIANZA ................. 29
11. ORGANIZZAZIONE DEL PIANO DI MANUTENZIONE...................................................................................................... 31
12. REGISTRO DI MANUTENZIONE A GARANZIA DEGLI INTERVENTI ........................................................................ 35
13. FORMAZIONE DEL PERSONALE AUTORIZZATO .............................................................................................................. 36
14. QUADRO ECONOMICO ................................................................................................................................................................... 37
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1. PREMESSA
Il presente progetto è stato redatto in ottemperanza alle linee guida generali relative ai
sistemi di video sorveglianza per la sicurezza urbana, in tal senso prevede di:
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1.1. Cronoprogramma
La realizzazione dell’intervento avrà una durata di 120 (centoventi) giorni con una
post-gestione quinquennale, avendo, la Città di Gallipoli, dichiarato, in allegato al
presente progetto, di possedere la disponibilità delle somme, essendosi impegnato ad
iscrivere quelle occorrenti ad assicurare la corretta manutenzione degli impianti e delle
apparecchiature tecniche dei sistemi di videosorveglianza da realizzare, per 5 anni dalla
data di ultimazione degli interventi.
1.2. Cofinanziamento
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2. MOTIVAZIONI E INDICAZIONI PROGETTUALI
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vigente in materia di tutela dei dati sensibili e dei sistemi di monitoraggio del territorio.
In entrambi i casi l’accesso alla Centrale di Controllo e ai dati da essa raccolti e trattati è
consentito esclusivamente ai responsabili del trattamento dei dati del Corpo della Polizia
Municipale e agli utenti appartenenti alle Forze dell’Ordine che avranno un accesso
dedicato e remoto alla Centrale di Controllo per il reperimento immediato dei flussi video,
nonché estrapolabili successivamente e messi a disposizione di tutte le altre Forze
dell’Ordine e dagli incaricati ai servizi da essi designati.
I sopralluoghi sul territorio comunale hanno definito, in funzione delle peculiarità dei
luoghi e delle necessità di sicurezza, le linee guida per la redazione del presente progetto.
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Per l’alimentazione degli apparati preposti alla gestione e registrazione (Server, Router,
Switch, etc.), verrà installato un apposito quadro elettrico di protezione e comando e, sarà
implementata una stazione di energia di backup dimensionata agli elementi in rete, al fine
di garantire una adeguata autonomia in caso di mancata erogazione di alimentazione
elettrica.
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• essere flessibile nella configurazione e gestione, per adattarsi alle crescenti
richieste di garanzia di livello di sicurezza;
• essere scalabile, cioè permettere ampliamenti futuri, allo stato non determinabili,
di facile implementazione, mantenendo gli investimenti fatti con la progettazione
attuale. La caratteristica di scalabilità è intesa sia in ottica quantitativa,
amministrativa ed economica, che infine, tecnologica;
• facilitare e rendere tempestive in tutte le aree territoriali identificate in mappa, i
controlli e le investigazioni post-evento;
• utilizzare una rete di trasmissioni dati TCP/IP dedicata di tipo wireless che
connetta le postazioni di visualizzazione con il centro stella.
Tale tecnologia permette di realizzare una rete di trasmissione wireless che permette il
collegamento di punti geografici distanti fra loro, utilizzando frequenze libere, ottenendo
delle bande trasmissive compatibili con l’ampio flusso di video proveniente dalle varie
telecamere, soprattutto quelle di ultima generazione in alta definizione.
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• dotare la Città di una piattaforma di integrazione dei dati (immagini, scenari, etc)
aperta a ricevere e a fornire informazioni concrete ai fabbisogni espressi dagli
utenti finali, attraverso una visualizzazione integrata dei dati in tempo reale e
l’implementazione di funzioni avanzate di analytics per aumentare l’efficienza
amministrativa e fornire informazioni immediate e coerenti ai cittadini, alle
imprese e ai turisti (viabilità, traffico, etc).
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3. SITI DI POSIZIONAMENTO E AREE DI INTERESSE
La localizzazione dei siti da video sorvegliare all’interno del territorio comunale è stata
effettuata individuando le aree che presentano il maggior rischio per la sicurezza urbana.
Nonché valutando aree di aggregazione pubblica ed urbana, interessate da fenomeni
sociali e flussi turistici.
La scelta dei siti ha, inoltre, tenuto conto dell’ubicazione delle postazioni di
videosorveglianza esistenti all’interno del territorio comunale andando a interessare solo
zone non ancora dotate di videosorveglianza, così come previsto dalle condizioni di
partecipazione al bando.
Si riporta di seguito una planimetria della dislocazione delle telecamere sul territorio
relativa al progetto:
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ZONA BAIA VERDE LITORANEA SUD
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ZONA BORGO
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CENTRALE OPERATIVA
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4. SPECIFICHE TECNICHE GENERALI DEI SERVIZI E DEI SISTEMI
Questa scelta, che prevede una progettualità ibrida con tecnologie bullet e panoramiche
a diverse focali, potrà consentire secondo un’accurata strategia di posa ed installazione, la
possibilità di monitorare aree senza “zone d’ombra”, in maniera da poter rilevare sempre
lo scenario desiderato e di riferimento.
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autorizzato, dove sarà presente la postazione di monitoraggio per la gestione e
registrazione dei flussi video e dove saranno centralizzate tutte le segnalazioni video, dati
ed informazioni. Sarà ubicata all’interno della sede del Comando di Polizia Municipale, in
un locale idoneo che conterrà sia la sala di elaborazione ed archiviazione dati che la sala di
controllo.
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rete, derivata da una topologia a stella sarà distribuita sul territorio comunale,
prevedendo un nodo presso ciascuna postazione di ripresa dei sistemi di
videosorveglianza, in modo tale da garantire una trasmissione bidirezionale tra il punto
periferico e la sede del centro stella e ciascuna delle postazioni di videosorveglianza
ubicate sul territorio comunale. Poiché alcuni nodi non sono in visibilità radioelettrica
diretta con il centro stella, per la rete di trasmissione si prevede la realizzazione di
postazioni di ripetizione e rilancio del segnale.
Tutti gli apparati, infine, devono essere dotati del certificato di approvazione secondo
gli attuali strandard progettuali e di fornitura degli apparati attualmente sul mercato.
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video provenienti dai dispositivi periferici (telecamere), sia in funzione di
registrazione su evento o su scenario;
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La piattaforma deve essere in grado di interfacciarsi nelle stesse modalità con qualsiasi
apparato sopra descritto sia esso collegato in rete locale o in remoto, mantenendo una
semplice, efficace e medesima interfaccia grafica utente (GUI). In questo modo l’operatore
non avrà nessuna difficoltà di gestione dei diversi apparati perché i processi di interazione
con gli apparati rimarranno sempre i medesimi.
Inoltre la piattaforma dovrà gestire tutte le notifiche di eventi inviate dagli apparati
periferici, siano esse segnalazioni di allarmi o generati da: motion detector, intrusion
detector, audio detection, face detection, zone entrance e zone exit detection, object left ed
object removed detection, che di segnalazione di eventuali anomalie o stati degli apparati
remoti(ad esempio HDD pieno o danneggiato, tentativi di accesso da utenti non registrati,
allarme anti-manomissione delle telecamere, allarme di perdita video delle telecamere,
etc).
Tutti gli apparati periferici dovranno essere collegati alla piattaforma utilizzando degli
indirizzi IP statici o tramite servizi DNS, per il collegamento a dispositivi con IP dinamici,
dovrà inoltre essere possibile la ricerca di periferiche on-line (LAN) per una più veloce
configurazione delle stesse.
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videoregistrazione e ai sottosistemi di videosorveglianza secondo le specifiche tecniche
dettate dal Ministero dell’Interno, realizzando una equivalenza tecnico-operativa tra le i
vari enti coinvolti nel progetto. Obiettivo dell’interoperabilità è quindi l’implementazione
di un protocollo tra le centrali operative per l’accesso, il monitoraggio e la gestione delle
risorse attraverso le funzionalità di profilazione e controllo offerte dal nodo centrale.
Il sistema nel suo complesso garantirà l’interoperabilità nelle seguenti aree operative:
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5. INDICAZIONE TECNICHE SULLE POSTAZIONI OPERATIVE
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installati sui pali metallici della Pubblica Illuminazione Urbana sempre nel rispetto delle
normative vigenti in materia e sempre garantendo il minor impatto ambientale possibile
ed un perfetto inserimento delle postazioni periferiche e dei nodi della rete di
comunicazione nel contesto paesaggistico.
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6. SPECIFICHE TECNICHE DEI DISPOSITIVI DI ACQUISIZIONE VIDEO
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• compressione video H.264 Profilo di base, principale ed elevato (MPEG-4 Part
10/AVC) Motion JPEG;
• risoluzioni da 2592x1944 HDTV 1080p a 160x90, l’unita è conforme alle parti
pertinenti dello standard SMPTE 274M (HDTV 1080p), 5 megapixel;
• frequenza fotogrammi fino a 12,5/12 fps (50/60 Hz);
• tempo di otturazione manuale, compressione, colore, luminosità, nitidezza,
bilanciamento del bianco, controllo dell’esposizione, aree di esposizione,
sintonizzazione precisa in condizioni di scarsa illuminazione, sovrapposizione
di testo e immagini, maschere privacy, illuminazione IR Wide Dynamic Range -
Dynamic Contrast, rotazione 0°, 90°, 180°, 270°;
• alloggiamento in custodia di classe IP66 e NEMA 4X (combinazione di
policarbonato poliestere) e grado di protezione contro gli impatti meccanici
esterni IK-10;
• illuminazione IR OptimizedIR, LED ad alta efficienza energetica con intensità e
angolo di illuminazione regolabili;
• condizioni di funzionamento da -30° C a 50° C, umidità relativa compresa tra il
10% e il 100%(con condensa);
• condizioni di immagazzinaggio da -40° C a 65 ° C;
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uso esterno senza necessità di custodie opzionali. I quattro obiettivi ad alta risoluzione
permettono una visualizzazione costante di 360° sul piano orizzontale durante le ore del
giorno e della notte, mediante la funzionalità day&night meccanica.
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7. ARCHITETTURA DI TRASMISSIONE DATI PERIFERICO
Per ciascuna tratta radio, quindi, deve essere garantita, in qualunque condizione, una
banda minima come da tabella allegata. La “banda minima unitaria garantita” è stata
calcolata secondo i seguenti criteri:
Per le telecamere:
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Risoluzione (channel spacing) 5Mhz, 10Mhz, 20Mhz, o personalizzabile
Gestione canale DFS (Dynamic Frequecy Selecon), Radar Free Secondo CEPT ERC 70-03
Massima potenza di uscita 1W o 30dBm max mean e.i.r.p.
Densità irraggiamento massima 50mW/Mhz secondo ERC/DEC(04)08
Potenza d’uscita al trasmettitore 17dBm Max, -5dBm Min
Regolazione potenza al trasmettitore 0-50mW con ATPC (+/- 3dBm) , CEPT ERC 70-03
Modulazioni BPSK, QPSK, 16-QAM, 64-QAM
Sensitività -95 dBm MCS0 20 Mhz MCS0 20 Mhz
-90 dBm MCS0 40 Mhz MCS0 40 Mhz
-78 dBm MCS7 20 Mhz MCS7 20 Mhz
-75 dBm MCS7 40 Mhz MCS7 40 Mhz
Antenna integrata 23.5dBi V pol: 23.5dBi ± 1dBi H pol: 24.5dBi ± 1dBi
Polarizzazioni Dual Polarization: 0°,45°, 90°
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8. SISTEMA DI ALIMENTAZIONE ELETTRICO DEI SITI
Per l’alimentazione elettrica degli apparati di campo si farà ricorso, ove necessario, a
nuovi allacci di fornitura elettrica. Le linee elettriche di alimentazione degli apparati
dovranno essere protette mediante interruttore magnetotermico nel vano misuratore e un
differenziale nel quadro di campo. La posa di tali linee dovrà essere effettuata mediante
cavidotto interrato. I cavi ethernet in categoria 5 e 6, e di alimentazione che collegano gli
apparati radio saranno protetti da guida cavi con rivestimento esterno in PVC. I guida cavi
dovranno essere ancorati a regola d’arte sui tralicci e/o pali al fine di evitare qualsiasi tipo
di oscillazione dovuta al vento o ad altre sollecitazioni meccaniche e dovranno essere
installati in modo da garantire l’impermeabilità nei punti di raccordo. Tutti gli apparati di
alimentazione saranno contenuti in un armadio stagno con caratteristiche di
contenimento IP65 di dimensioni congrue all’alloggiamento degli stessi contenente§:
Inoltre dovrà essere garantito mediante UPS (a bordo palo) per garantire la continuità
elettrica in caso di avaria.
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9. INDICAZIONI VISUALI DEGLI APPARATI NECESSARI PER LA REALIZZAZIONE DEL
PROGETTO
Telecamera Bullet
Telecamera Panoramica
Switch industriale
Armadio Rack
Server in Rack
UPS in Rack
Workstation operatore
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Monitor per workstation
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10. TRATTAMENTO E GESTIONE DEI DATI RACCOLTI DAL SISTEMA DI
VIDEOSORVEGLIANZA
Il sistema dovrà essere in grado di memorizzare le immagini delle telecamere per tempi
di gran lunga superiori a quelli stabiliti dalla Legge, pertanto qualora l’Ente facesse
esplicita richiesta al Garante di estendere il periodo di conservazione delle immagini,
anche fino a n. 10 giorni, il sistema dovrebbe essere in grado di supportare tale esigenza. I
siti video-sorvegliati saranno segnalati da apposita segnaletica collocata nelle zone
interessate. I cittadini che desiderino ricevere informazioni potranno rivolgersi al
responsabile Polizia Municipale, come previsto dal D. Lgs 30/06/2003, n. 196 e succ.
modifiche ed integrazioni. In ogni punto di sorveglianza sarà esposto almeno un cartello
conforme a quello riportato nel provvedimento del 29/04/2004 emesso dal Garante per la
Privacy.
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11. ORGANIZZAZIONE DEL PIANO DI MANUTENZIONE
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verificare e assicurare che tutti i sottosistemi e le apparecchiature tecnologiche
componenti il sistema possano eseguire tutte le funzioni richieste in base alla loro
specifica utilità.
programmata, con cadenza mensile, durante i quali saranno effettuate almeno le attività
indicate nell’elenco seguente:
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Il servizio di manutenzione preventiva prevede un intervento mensile per ognuno
dei siti costituenti la rete di comunicazione radio, per ognuna delle postazioni di ripresa,
per il sistema di Network e Video Recording centralizzato e per le Postazioni di Regia, da
effettuare a decorrere dalla data del verbale di collaudo della fornitura.
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obsolescenza tali che la loro eventuale riparazione, manutenzione o riutilizzo comporti
comunque un degrado della qualità o delle caratteristiche funzionali o prestazionali del
Sistema. Si dovrà provvedere, inoltre, allo smaltimento di tutti i componenti fuori uso non
riparabili prelevati dal Sistema ed eventualmente sostituiti. Nel caso in cui il personale
tecnico incaricato riterrà, per qualsiasi motivo, di dover apportare delle modifiche alle
configurazioni delle apparecchiature, tali operazioni saranno sempre preventivamente
concordate con il Responsabile del Sistema. Nel servizio di manutenzione correttiva si
dovranno considerare anche tutti gli interventi di recupero degli impianti o parti di essi, le
riparazioni e le sostituzioni che si rendano necessari a seguito di danno causato da:
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12. REGISTRO DI MANUTENZIONE A GARANZIA DEGLI INTERVENTI
Tale scheda viene poi registrata nel software di gestione della manutenzione, per la
consuntivazione ed elaborazione della reportistica prevista contrattualmente.
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13. FORMAZIONE DEL PERSONALE AUTORIZZATO
Il progetto prevede una adeguata fase di apprendimento all’uso e alla gestione dei
sistemi da parte di personale esperto verso operatori, gestori, manutentori del sistema.
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14. QUADRO ECONOMICO
b1.1 Spese Tecniche (Progettazione esecutiva, Direzione dei Lavori, Misura e 15.000,00
contabilità, Coordinamento per la Sicurezza in fase di progettazione e fase
esecutiva dell’intervento, C.R.E.)
b1.2 INAR Cassa al 4% 600,00
b2 Spese di gara ((ANAC, permessi, concessioni autorizzazioni per esecuzione opera, 1.000,00
polizze professionali ex D.Lgs. 50/2016)
b3 Supporto al RUP in fase di gara e contratto incluso I.V.A. 2.500,00
b4 Incentivo ex art. 113 D.Lgs. n. 50/2016 e s.m.i. (2%) 5.740,00
b.5 Imprevisti, Lavori ex art. 36, c.2° D.Lgs. 50/16 incluso iva 1.088,00
b6 Spese di allaccio e/o forniture 500,00
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