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Il presente Atlante dei sistemi geognostica per la mappatura dei sottoservizi stato realizzato a cura del Laboratorio Sottosuolo della Regione Lombardia, Direzione Generale Reti e Servizi di Pubblica Utilit - Unit Organizzativa Regolazione del Mercato e Programmazione, Struttura Qualit dei Servizi e Osservatorio - con la collaborazione del Politecnico di Milano, Dipartimento di Ingegneria Strutturale.
in collaborazione con
www.ors.regione.lombardia.it laboratoriosottosuolo@regione.lombardia.it
un dossier delle tecnologie innovative e di esempi di applicazione il secondo volume della collana di manuali realizzati dal Laboratorio del Sottosuolo. Nelle pagine che seguono sono illustrate quelle per lindividuazione e la mappatura delle reti interrate senza effrazione del suolo. La panoramica dei principali metodi di indagine indiretta del sottosuolo, che propone una loro comparazione rispetto a specifiche esigenze, si sofferma, in particolare, sul funzionamento della tecnologia georadar, quella che oggi ritenuta la pi adeguata per individuare le reti di sottoservizi, limitando disagi per i cittadini e riducendo i tempi dintervento. Per questa ragione si ritenuto anche di inserire in appendice alcune schede di facile consultazione che riassumono indicazioni tecniche sullapplicazione del georadar e la successiva fase di elaborazione dei dati. Il Dossier, rivolto in particolare agli Enti Locali, fornisce, inoltre, indicazioni per redigere il capitolato per laffidamento di incarico per lattuazione di un rilevamento georadar e tabelle riferibili ai costi medi di questi interventi sulla base delle esperienze gi realizzate. In questo modo si vuole superare quella cultura tradizionale, che ancora privilegia il ricorso ai saggi di scavo per lindividuazione dellesatta ubicazione delle condotte, a favore di soluzioni innovative, cos come disposto dallart. 37 della l.r. 26/2003.
LAssessore alle Reti e Servizi di Pubblica Utilit e Sviluppo Sostenibile Massimo Buscemi
INDICE
INDICE
1. 2. INTRODUZIONE........................................................................................................ 8 METODI DI INDAGINE GEOGNOSTICA................................................................ 14 2.1 2.2 2.3 2.4 2.5 2.6 3. 3.1 3.2 3.3 3.4 3.5 3.6 3.7 3.8 3.9 3.10 4. 4.1 4.2 4.3 5. 6. ELENCO DEI METODI E DEI PRINCIPI DI FUNZIONAMENTO ....................................... 14 GEOELETTRICA .................................................................................................. 15 METODI ELETTROMAGNETICI ............................................................................... 16 GEORADAR........................................................................................................ 17 METODI SISMICI ................................................................................................. 18 ANALISI COMPARATIVA DEI METODI PRESENTATI................................................... 19 DESCRIZIONE DEL SISTEMA ................................................................................ 26 PRINCIPIO DI FUNZIONAMENTO ............................................................................ 28 LATTENUAZIONE DELLE ONDE ELETTROMAGNETICHE IN UN MEZZO ....................... 29 LA SCELTA DELLE ANTENNE ................................................................................ 31 LA RISOLUZIONE SPAZIALE .................................................................................. 32 LA POLARIZZAZIONE DELLE ANTENNE .................................................................. 34 CONDURRE UNINDAGINE GPR ........................................................................... 36 ELABORAZIONE DEI DATI ..................................................................................... 37 SVILUPPI DEL GPR: INDAGINI TRIDIMENSIONALI ................................................... 39 SVILUPPI DEL GPR: ARRAY DI ANTENNE .............................................................. 41 MAPPATURA ESTENSIVA DI UNA STRADA .............................................................. 45 MAPPATURA DI SOTTOSERVIZI DI GRANDI DIMENSIONI........................................... 48 MAPPATURA GEORADAR 3D DI UNA PICCOLA AREA .............................................. 50
RESTITUZIONE CARTOGRAFICA DEL DATO ACQUISITO................................ 54 INDICAZIONI PER LA REDAZIONE DI UN CAPITOLATO ................................... 56 6.1 NOTA CONCLUSIVA............................................................................................. 60
1. INTRODUZIONE
La localizzazione delle condotte interrate costituisce una fase fondamentale della gestione del sottosuolo. Una corretta mappatura delle reti tecnologiche permette di realizzare una migliore attivit di gestione dei lavori stradali e degli interventi di scavo e di minimizzare, conseguentemente, il disagio alla cittadinanza, alla vita pubblica, alle attivit commerciali, con riduzione del traffico e dellimpatto sullambiente (Fig. 1.1). Il contenimento dellimpatto ambientale, del resto, alla base della Direttiva della Presidenza del Consiglio dei Ministri (DPCM) sulla Razionale sistemazione nel sottosuolo degli impianti tecnologici del 3/3/1999 (Gazzetta Ufficiale n58, 11/3/1999): o (Art. 1.3) [] ridurre per quanto possibile al minimo, lo smantellamento delle sedi stradali, le operazioni di scavo, lo smaltimento del materiale di risulta fino alle localit di discarica ed il successivo ripristino della sede stradale. o (Art. 1.4) [] razionalizzare l'impiego del sottosuolo in modo da favorire il coordinamento degli interventi per la realizzazione delle opere, facilitando la necessaria tempestivit degli interventi stessi al fine di consentire, nel contempo, la regolare agibilit del traffico ed evitare, per quanto possibile, il disagio alla popolazione dell'area interessata ai lavori ed alle attivit commerciali ivi esistenti. o (Art. 1.5) [] promuovere la scelta di interventi che non comportino in prospettiva la diminuzione della fluidit del traffico per i ripetuti lavori interessanti le strade urbane, contribuendo cos sia ad evitare gli effetti di congestionamento causato dalle sezioni occupate, sia a contenere i consumi energetici, ridurre i livelli di inquinamento, nonch l'impatto visivo al fine di salvaguardare l'ambiente ed il paesaggio e realizzare economie a lungo termine. in questa direzione che si inserisce lutilizzo di tecnologie di diagnostica che non prevedano la manomissione del sottosuolo: o (Art. 5.4) [] relativamente ai servizi interrati, qualora sussistano dubbi sulla effettiva localizzazione degli impianti tecnologici, deve essere valutata, di volta in volta, la possibilit di impiego di sistemi tecnici innovativi che consentano interventi nel sottosuolo senza leffrazione della superficie, sia per la conoscenza di quanto sottostante (indagine geognostica), sia per la posa di cavi (perforazione orizzontale controllata).
INTRODUZIONE
Fig. 1.1 - Operazioni di indagine conoscitiva mediante scavi. Evidenti situazioni di disagio alla cittadinanza e alla mobilit del traffico.
Le motivazioni che hanno ispirato la direttiva del 3/3/1999 sono state fatte proprie dalla Regione Lombardia con la Legge Regionale n26 del 12/12/2003, Disciplina dei servizi locali di interesse economico generale. Norme in materia di gestione dei rifiuti, di energia, di utilizzo del sottosuolo e di risorse idriche : o (Titolo IV, Art. 34) La Regione, in forma coordinata con gli enti locali [] assicura un utilizzo razionale del sottosuolo, anche mediante la condivisione delle infrastrutture, coerente con la tutela dellambiente e del patrimonio storico-artistico, della sicurezza e della salute dei cittadini. o (Titolo IV, Art. 35) I comuni provvedono in particolare [] alla mappatura e la georeferenziazione dei tracciati delle infrastrutture sotterranee, con annesse caratteristiche costruttive. Il DPCM e la Legge della Regione Lombardia disciplinano la gestione del sottosuolo, indirizzano le amministrazioni locali verso modalit operative di razionale gestione del sottosuolo come peraltro sta avvenendo anche in altre parti del mondo (in special modo negli Stati Uniti). 9
Si sviluppato negli USA un ramo dellingegneria che va sotto il nome di SUE (Subsurface Utility Engineering, definizione presente in ASCE Standard 38-02 redatto dallAmerican Society of Civil Engineers) che riguarda tutte le operazioni connesse allattivit di mappatura, progettazione, posa e coordinamento di reti di sottoservizi. Le tecnologie, le procedure, le attivit sviluppate, proprie della SUE tendono (come il DPCM 3/3/1999 e la Legge n26 della Regione Lombardia) a minimizzare costi, rischi e danni ambientali connessi alla realizzazione di nuove infrastrutture sotterranee e alle operazioni di manutenzione di quelle esistenti. Lobiettivo principale di condurre indagini nel sottosuolo, proposto dalla SUE, quello di mitigare il rischio associato allo scavo. Nel rischio sono inclusi potenziali danni alle persone, alle cose, ritardi nel completamento dellopera e perdite economiche. Lo strumento per ridurre il pi possibile questo rischio sta nellavere a disposizione una sufficiente quantit di informazioni cosi che i progettisti possano conoscere e gestire le situazioni in anticipo. Lo Standard ASCE 38-02 (Standard Guideline for the Collection and Depiction of Existing Subsurface Utility Data) definisce 4 livelli di indagine per classificare la qualit, laffidabilit delle informazioni inerenti i sottoservizi. Questi livelli permettono ai tecnici utilizzatori di sapere come siano state raccolte e di riconoscere i casi in cui sono richieste indagini addizionali o ulteriori approfondimenti tecnici. Di seguito sono elencati i 4 livelli ASCE 38-02 : Livello di qualit D: Livello di qualit C: informazioni derivanti da dati storici e da materiale cartografico esistente; informazioni ottenute dalle indagini svolte su manufatti superficiali (tombini, cabine, ecc.) relativi a servizi interrati e correlate con integrazioni derivanti dal livello di qualit D; informazioni ottenute attraverso lapplicazione di appropriate metodologie geofisiche condotte in superficie per determinare lesistenza e la posizione planimetrica dei sottoservizi; precisa localizzazione orizzontale e verticale dei sottoservizi ottenuta mediante verifica con scavo in punti critici per determinare, oltre alla posizione, il tipo, le dimensioni, lo stato di conservazione, il materiale costituente e altre caratteristiche dei sottoservizi stessi.
Livello di qualit B:
Livello di qualit A:
Questi livelli consentono agli operatori del sottosuolo di conoscere laffidabilit del dato a loro disposizione e di rapportarlo al rischio, agli impatti dellintervento che stanno attuando (Fig. 1.2).
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INTRODUZIONE
Fig. 1.2 - Analisi del rapporto rischi / costi delle attivit di un cantiere stradale rispetto ai livelli di indagine definiti dallASCE. Le indagini geofisiche permettono di ottenere il livello B. Sono state recentemente implementate soluzioni di indagine tridimensionale per raggiungere risultati certi di geognostica prossimi al livello A che invece fa ricorso alla realizzazione di saggi di scavo, una tecnica puntuale e distruttiva. I sistemi di geognostica pi innovativi consentono di ottenere maggiori e pi precise informazioni geometriche. Questo tipo di indagini, condotte con strumentazione georadar 3D, vanno a collocarsi tra il livello B e il livello A definendo un livello B+ che oltre alle informazioni sulla localizzazione orizzontale fornisce anche precise misure di profondit. I benefici apportati dalladozione dello Standard ASCE 38-02 durante le operazioni di cantiere sono: o la riduzione dei ritardi nel completamento dopera dovuti alla non conoscenza dei sottoservizi presenti nellarea di cantiere; o o o o o o la riduzione di reclami e cambi di programma dei lavori; la riduzione di ritardi dovuti alla rottura accidentale di una linea in fase di scavo; la riduzione dei costi di revisione del progetto per cause impreviste; laumento della produttivit e della qualit del cantiere; la minimizzazione delle interruzioni di servizio per gli utenti delle reti di sottoservizi; la minimizzazione dei disagi arrecati al traffico pubblico e privato; 11
o o o o o
laumento dellefficienza della mappatura ed eliminazione di indagini ridondanti; il sensibile miglioramento dellaccuratezza delle indagini conoscitive; la riduzione di eventuali danni al territorio circostante il cantiere; la riduzione del livello di inquinamento acustico; un miglioramento nella prevenzione dei rischi da lavoro nei cantieri stradali.
Disporre di informazioni corrette del sottosuolo permette anche di ottenere un considerevole risparmio economico. La Purdue University (IN, US) su incarico della Federal Highway Administration (Washington DC, US), in uno studio denominato Cost Savings on Highway Projects Utilizing Subsurface Utility Engineering (1999), quantifica in 4.62$ il risparmio ottenuto su 1.00$ investito in attivit SUE. Il costo per raggiungere un livello di indagine compreso tra B e A (il livello B+) si rivelato essere meno dello 0.5 % dellinvestimento iniziale e ha portato ad un risparmio di circa il 2 % dei costi totali di costruzione. I vantaggi ambientali, economici dati dallutilizzo dello standard ASCE 38-02 e delle pratiche della SUE hanno fatto s che nello stato della Florida (US) il Senato approvasse una legge (Underground Facility Damage Prevention and Safety Act, Capitolo 556 dei Florida Statutes, 2002), promulgata dal Governatore, che impone agli operatori del sottosuolo di adottare gli standard qualitativi e di sicurezza descritti nellAct. Le operazioni di localizzazione delle reti di sottoservizi devono essere eseguite solamente con specifiche tecnologie geognostiche non invasive; in particolare viene messo in evidenza luso del GPR (Ground Penetrating Radar) implementato con soluzioni tridimensionali. Tale sistema potenzialmente in grado di individuare tutti i sottoservizi
indipendentemente dal materiale con il quale sono realizzati con un elevato livello di affidabilit.
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2.2 GEOELETTRICA
Questo metodo prevede limmissione di corrente elettrica nel sottosuolo attraverso 2 elettrodi inseriti nel terreno (Fig. 2.2.1). Si misura la differenza di potenziale su altre coppie di elettrodi caratterizzando cos i terreni investigati in base alla loro resistivit: parametro che funzione del grado di saturazione, porosit, permeabilit del terreno, ecc.
Fig. 2.2.1 - Strumentazione per condurre misure di geoelettrica: gli elettrodi metallici vengono inseriti nel terreno, collegati tra loro con un cavo che si connette alla centralina del georesistivimetro. Questa governa gli elettrodi attraverso i quali immettere la corrente nel sottosuolo e quelli impiegati per la misura. Lacquisizione avviene attraverso diverse configurazioni geometriche di elettrodi metallici a seconda del fine dellindagine: in base alla distanza reciproca tra gli elettrodi che immettono corrente, quelli che la ricevono, le caratteristiche resistite del terreno, varia la profondit indagabile. La geoelettrica solitamente utilizzata per studi di caratterizzazione dei terreni, indagini idrogeologiche.
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2.3
METODI ELETTROMAGNETICI
Questa tecnica di indagine si basa sulla misura della variazione dei campi elettromagnetici indotti nel terreno attraverso limpiego di strumentazioni composte da una bobina trasmittente ed una ricevente solitamente movimentate da un operatore (Fig. 2.3.1); non c necessit di contatto diretto con il suolo.
Fig. 2.3.1 - Induttometro: lo strumento rileva le anomalie del campo elettromagnetico indotto. Le anomalie di campo elettromagnetico registrate sono da relazionare alla presenza nel sottosuolo di falde acquifere, agenti contaminanti, materiali conduttori: vengono localizzati i campi magnetici avvolti attorno ad un conduttore, sia esso un cavo o un tubo.
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2.4
GEORADAR
Si tratta di uno strumento elettromagnetico ecografico che immette nel terreno onde elettromagnetiche, parte vengono riflesse e tornano in superficie dove sono raccolte da un ricevitore e registrate. Le riflessioni delle onde sono generate dai contrasti di impedenza tra i materiali degli oggetti presenti nel sottosuolo con il terreno che li circonda. Il georadar, diversamente dagli altri metodi, pu individuare tutti gli oggetti presenti nel sottosuolo indipendentemente dal materiale con il quale sono costituiti. La fase di acquisizione dei dati completamente non distruttiva: le antenne vengono trascinate sullarea da indagare (Fig. 2.4.1). Il georadar ha molte applicazioni in geologia, nellingegneria civile (per valutare lo stato di conservazione di edifici, pavimentazioni stradali, localizzare armature metalliche, individuare impianti sotterranei), in campo ambientale (rilievi idrogeologici, mappatura di aree contaminate), nella ricerca archeologica, per applicazioni legate alla security e alle indagini forensi.
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2.5
METODI SISMICI
Le prospezioni sismiche sono metodi di indagine geognostica che si basano sullanalisi della propagazione di onde elastiche generate attraverso una perturbazione del terreno prodotta da: cariche esplosive, cannoncini sismici, mazze battenti. Le onde si propagano in profondit, in presenza di superfici di discontinuit dovute a contrasti litologici subiscono fenomeni di riflessione, rifrazione, diffrazione. Lo studio di questi fenomeni permette di realizzare la ricostruzione del sottosuolo e ricavare le propriet elastiche dei diversi strati di terreno. Lapparecchiatura necessaria per le prospezioni sismiche costituita da una serie di geofoni: i ricevitori delle onde, inseriti nel terreno, collegati attraverso un cavo a un sismografo che registra le onde sismiche (Fig. 2.5.1). le indagini sismiche sono utilizzate solamente per applicazioni geologiche.
Fig. 2.5.1 - Strumentazione per prospezioni sismiche: dallalto a sinistra in senso orario, cavi che collegano i geofoni, geofoni, mazza battente, sismografo.
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CAPACIT
COSTITUTIVO
Questa caratteristica esprime la possibilit che il metodo individui il sottoservizio a prescindere dal materiale con il quale stato realizzato. I principi fisici che governano i metodi descritti fanno s che geoelettrica e sismica (il primo basato sul misure di resistivit del terreno, il secondo sulla propagazione delle onde elastiche) permettano di caratterizzare il terreno ma di localizzare linfrastruttura con molta difficolt. Con limpiego dei metodi elettromagnetici possibile investigare solamente sottoservizi di materiale metallico in determinate condizioni geologico-ambientali; il georadar invece lunico metodo che permette di individuare tutti i sottoservizi indipendentemente dal loro materiale costitutivo poich rileva le differenze di impedenza, sempre presenti tra un sottoservizio e il terreno nel quale esso immerso.
ESTENSIVIT DELLA MISURA AL GIORNO Questa caratteristica si riferisce alla grandezza dellarea indagabile durante una giornata di acquisizioni. Georadar e metodi elettromagnetici (induttometri) si rivelano essere molto efficienti perch completamente non distruttivi, la strumentazione facilmente movimentabile, permettono di condurre agevolmente le misure e con una 19
discreta rapidit. Metodi sismici e geoelettrica necessitano di realizzare lunghi stendimenti di cavo inserendo nel terreno rispettivamente geofoni ed elettrodi: le operazioni di posizionamento dei sensori rallentano le misure, riducono la superficie indagabile in una giornata di lavoro oltre ad intralciare lattivit pubblica, gli esercizi commerciali e il traffico urbano. evidente che il loro utilizzo risulti essere limitato e difficoltoso in ambiente urbano.
RISOLUZIONE SPAZIALE La risoluzione spaziale di una misura rappresenta la sua capacit di distinguere due oggetti adiacenti, pi la risoluzione alta pi bassa la distanza alla quale i due oggetti risultano distinguibili. Le indagini elettriche, a causa dei principi fisici che le governano, non garantiscono una ricostruzione geometrica corretta e tantomeno una risoluzione spaziale utile. I metodi elettromagnetici possono garantire tale risoluzione solo per determinate geometrie della rete dei sottoservizi. I metodi sismici non permettono di distinguere i sottoservizi, mentre il georadar lunico strumento a garantire la necessaria risoluzione spaziale per condurre la mappatura delle reti.
DISTURBO ALLA VITA PUBBLICA, ESERCIZI COMMERCIALI, INTERRUZIONE DEL TRAFFICO La legge richiede lutilizzo di tecniche di indagine non distruttiva per evitare interruzioni al traffico e alla vita pubblica. quindi importante che si favorisca lutilizzo di metodi geognostici che abbiano tale caratteristica. I metodi sismici e geoelettrici richiedono di stendere lunghi cavi e di inserire sensori nel terreno, modalit operative difficilmente realizzabili in ambito urbano. Georadar e metodi elettromagnetici sono invece completamente non distruttivi e non arrecano nessun disturbo allattivit urbana di superficie.
CERTEZZA DEI RISULTATI Nella mappatura dei sottoservizi fondamentale disporre di informazioni certe per evitare errori nella fase di progettazione che possano causare danni nelle attivit dei cantieri stradali. Come gi espresso per le precedenti caratteristiche: i metodi sismici e geoelettrici permettono di indagare il sottosuolo, conoscerne la litologie e le caratteristiche idrogeologiche ma non possono assicurare con certezza la localizzazione dei sottoservizi. I metodi elettromagnetici consentono di ricercare solo le tubazioni di materiale metallico. Il georadar invece, investigando le differenze di impedenza tra i sottoservizi e il terreno che li circonda, garantisce la localizzazione certa delle reti. 20
DISTURBI ALLA MISURA DOVUTI ALLAMBIENTE URBANO Lambiente nel quale si realizzano le misure pu influenzare la correttezza del risultato a causa dei disturbi che pu generare. Gli induttometri sono condizionati dalla presenza di strutture metalliche (recinzioni, pensiline dei mezzi pubblici, pali dellilluminazione), i metodi sismici risentono delle vibrazioni (traffico veicolare), la correttezza dei risultati della geoelettrica influenzata dalla presenza nel terreno di cavi elettrici e da correnti vaganti. Il georadar utilizzando antenne schermate invece non risente quasi per nulla dei disturbi provocati dallambiente urbano.
LIMITI DI UTILIZZO DOVUTI ALLA MATRICE DEL TERRENO Tutti i metodi di indagine geognostica hanno performance dipendenti dalle caratteristiche del mezzo investigato. Le prestazioni di geoelettrica, induttometri e georadar sono influenzate dalla propriet elettromagnetiche del terreno (resistivit, costante dielettrica, permeabilit magnetica). I risultati ottenuti con i metodi sismici dipendono invece dalle caratteristiche elastiche dei terreni indagati.
TECNICHE DI INDAGINE PI UTILIZZATE PER LA MAPPATURA DEI SOTTOSERVIZI A livello mondiale la mappatura dei sottoservizi viene condotta con strumentazioni elettromagnetiche. Gli induttometri sono impiegati per semplici operazioni di localizzazione dei tubi metallici mentre il georadar, che ha una maggiore diffusione, per localizzare e mappare le infrastrutture indipendentemente dal materiale con cui sono realizzate.
NON DISTRUTTIVIT DELLA TECNICA Alcune tecniche di geognostica necessitano di fissare dei sensori nel terreno. Per condurre indagini geoelettriche occorre inserire degli elettrodi, per le indagini sismiche dei geofoni. Queste operazioni, sebbene interessino solamente i primi 25 cm del suolo e siano poco distruttive, danneggiano lasfalto e possono rompere i cavi pi superficiali (illuminazione pubblica e reti semaforiche). Lindagine con sistemi ad induzione o georadar risultano essere completamente non distruttive.
POSSIBILIT DI INDAGARE GRANDI AREE Le indagini con geoelettrica e metodi sismici necessitano di posizionare sensori e stendimenti di cavi che li colleghino alle centraline di acquisizione. Per questo le operazioni di campo risultano essere meno veloci rispetto a quelle realizzate con
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georadar o induttometri che vengono movimentati in superficie senza dover istallare nessun sensore nel suolo.
POSSIBILIT DI INDAGARE PICCOLE AREE o per investigare il sottosuolo con geoelettrica e metodi sismici occorre realizzare stendimenti di cavi e posizionare sensori nel terreno. Al contrario le contenute dimensioni di induttometri e georadar consentono di indagare anche aree di piccole dimensioni permettendo quindi di lavorare anche in ambiti urbani dove difficilmente possibile limitare lattivit pubblica.
NECESSIT DI RICHIEDERE PERMESSI PER REALIZZARE LE MISURE Lingombro, lintralcio al traffico causato dai cavi utilizzati per la geoelettrica e la sismica necessita di permessi e autorizzazioni che invece non sono necessarie per condurre indagini georadar o con induttometri. Qualora fossero realizzate indagini sismiche con sorgenti esplosive bisogner disporre di autorizzazioni dedicate.
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Geoelettrica
Metodi Elettromagneti ci
Georadar
Metodi Sismici
Possibilit di georeferenziare il dato con una risoluzione inferiore ai 40 cm Capacit di mappare tutti i sottoservizi indipendentemente dal materiale costitutivo Estensivit della misura al giorno Risoluzione spaziale, capacit di distinguere tubazione con una distanza maggiore di 40 cm Disturbo alla vita pubblica, esercizi commerciali, interruzione del traffico Certezza dei risultati Disturbi alla misura dovuti all'ambiente urbano Limiti di utilizzo dovuti alla matrice del terreno Tecniche di indagine pi utilizzate per la mappatura dei sottoservizi Non distruttivit della tecnica Possibilit di indagare aree grandi Possibilit di indagare aree piccole Necessit di richiedere permessi per realizzare le misure ALTO Livelli di applicabilit MEDIO BASSO Tab. 2.2.1 - Livelli di applicabilit dei metodi di indagine geognostica presentati per la mappatura dei sottoservizi in ambito urbano.
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PC DA CAMPO
Fig. 3.1.2 - Sistema GPR: PC da campo, control unit, e antenna. Il trigger odometrico a rotella (Fig. 3.1.3), misura il percorso e determina lintervallo spaziale (x) tra una misura GPR, chiamata traccia e la successiva. La distanza x tra queste deve rispettare il TEOREMA
DEL
CAMPIONAMENTO SPAZIALE
DI
NYQUIST che
1 2 f dt / dx
Linsieme delle tracce GPR acquisite lungo un profilo genera una ricostruzione bidimensionale del sottosuolo, detta radargramma (Fig. 3.1.4). Questa mostra lintensit
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delle riflessioni ricevute in funzione del tempo di andata e ritorno delle onde, della posizione dellantenna lungo il profilo.
Fig. 3.1.4 - Radargramma: sulle ascisse indicata la posizione lungo il profilo, sulle ordinate la profondit indagata nel terreno (o in alternativa il tempo di propagazione dellonda). La scala di colori a lato descrive lintensit delle riflessioni generate dagli oggetti interrati (individuati da delle iperboli).
3.2
PRINCIPIO DI FUNZIONAMENTO
Il funzionamento del GPR si basa sulla riflessione delle onde elettromagnetiche: la propagazione delle onde governata dalle propriet elettriche del mezzo indagato. Quando unonda elettromagnetica incontra la superficie di separazione tra due mezzi con differenti caratteristiche parte dellenergia viene riflessa, parte trasmessa; la quantit di energia riflessa dipende dal coefficiente di riflessione, funzione delle impedenze Z1 e Z2 caratteristiche dei mezzi:
R=
Z 2 Z1 Z1 + Z 2
Limpedenza di un mezzo dipende dai suoi valori di costante dielettrica, conducibilit, permeabilit magnetica. Lampiezza delle riflessioni che ritornano in superficie, al ricevitore, sono determinate dai contrasti dimpedenza tra gli oggetti e la matrice del
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terreno nel quale sono immersi: maggiore il contrasto, maggiore la quantit di energia riflessa (Fig. 3.2.1).
TX RX
TX
RX
TX
RX
mezzo 1 mezzo 2
Fig. 3.2.1 - Riflessione delle onde: i contrasti dimpedenza allinterfaccia dei due mezzi producono le riflessioni che arrivano al ricevitore (RX). Il GPR quindi potenzialmente in grado di investigare qualunque sottoservizio indipendentemente dal materiale con il quale realizzato. Esiste infatti sempre un contrasto tra i valori di impedenza del terreno e i materiali con i quali sono stati realizzati i sottoservizi.
3.3
LATTENUAZIONE
MEZZO
La propagazione delle onde elettromagnetiche nel terreno limitata dal fenomeno dellattenuazione che dipende: dalla divergenza sferica, dalla diffusione delle onde elettromagnetiche e dallassorbimento. I fenomeni pi rilevanti sono gli ultimi due, caratteristici dei diversi terreni che si vanno ad indagare. La diffusione delle onde elettromagnetiche causata dalla matrice del terreno e dagli elementi con dimensione prossima alla lunghezza donda del segnale GPR generato. In un terreno caratterizzato da una velocit di 7 cm/ns, investigato con unantenna da 200 MHz, la lunghezza donda che si propaga di circa di 35 cm: la presenza di massi, mattoni causa di fenomeni di diffusione del segnale e quindi perdita di penetrazione.
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Lassorbimento invece determinato dai parametri elettrici dei materiali che compongono il terreno, materiali pi conduttivi assorbono maggiormente le onde elettromagnetiche. Terreni a matrice argillosa saranno quindi pi difficilmente investigabili con sistemi GPR. Lattenuazione anche proporzionale alla frequenza di lavoro dellantenna, maggiore la frequenza, maggiore lassorbimento: la scelta della frequenza dellantenna da utilizzare per realizzare lindagine deve quindi considerare questo fattore. Antenne a pi bassa frequenza permettono di investigare pi in profondit (Fig. 3.3.1) ma garantiscono meno risoluzione spaziale (come verr poi illustrato nel paragrafo 3.5).
Fig. 3.3.1 - Test di penetrazione effettuati con antenne a diverse frequenze: allaumentare della frequenza nominale dellantenna diminuisce la penetrazione del segnale.
Il georadar risulta quindi essere uno strumento di indagine a performance relative: la penetrazione di indagine raggiungibile, i contrasti tra i valori di impedenza del materiale che costituisce i tubi e il terreno nel quale sono immersi variano da situazione a situazione. Con la stessa strumentazione GPR ma in condizioni ambientali diverse si possono ottenere risultati anche molto differenti.
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3.4
Le antenne GPR da utilizzare per la mappatura dei sottoservizi in ambito urbano devono essere schermate, emettere cio il segnale nella sola direzione del sottosuolo. Antenne non schermate infatti sarebbero eccessivamente disturbate dallambiente registrando riflessioni difficilmente distinguibili in fase di interpretazione. Le antenne schermate sono progettate per garantire il migliore accoppiamento con il terreno riducendo la dispersione in aria di parte del segnale emesso. Unantenna GPR solitamente progettata per avere una banda equivalente alla propria frequenza nominale, centrata su di essa (i.e. unantenna da 500 MHz avr un banda che va da 250 a 750 MHz); le antenne che normalmente si utilizzano per indagini georadar finalizzate alla mappatura dei sottoservizi vanno da una frequenza nominale minima di 80 MHz ad una massima di 900 MHz (Fig. 3.4.1) e le loro dimensioni sono proporzionali alla lunghezza donda della radiazione emessa, basse frequenze corrisponderanno ad antenne di pi grandi dimensioni. La scelta dellantenna da utilizzare in una misura GPR deve considerare: la geometria, le dimensioni degli oggetti da indagare, la tipologia del terreno nel quale sono immersi. In molti casi necessario ripetere la misura con pi antenne di diversa frequenza per garantire la profondit di indagine (bassa frequenza) e la risoluzione spaziale (alta frequenza).
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Fig. 3.4.1 - Dallalto a sinistra, in senso orario: antenne GPR con frequenze nominali pari a 100 MHz, 200 MHz, 600 MHz, 900 MHz .
3.5
LA RISOLUZIONE SPAZIALE
La risoluzione identifica la capacit di distinguere due oggetti e quindi due riflessioni adiacenti. Sono due i tipi di risoluzione spaziale proprie delle misure GPR: la verticale e la laterale. possibile distinguere due oggetti se la distanza verticale (h) che li separa d origine a un ritardo tra le riflessioni generate che sia maggiore della met della lunghezza donda (Fig. 3.5.1). La risoluzione verticale indipendente dalla profondit alla quale si trova loggetto. La risoluzione laterale invece identificata dal raggio (r) della prima zona di Fresnel (Fig. 3.5.2), ovvero la zona entro la quale due oggetti riflettori adiacenti risultano indistinguibili.
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antenna
aria terreno
1a riflessione tubazione
2a riflessione
tubazione
Fig. 3.5.1 - Se i due oggetti hanno distanza in verticale h /2 sono distinguibili con una misura GPR. [ = v/f ; con = lunghezza donda, v = velocit nel mezzo, f = frequenza dellantenna GPR ]
antenna
aria terreno
h+
/4
r zona di Fresnel
r h + h2 4
2
h 2
Fig. 3.5.2 - Prima zona di Fresnel: identifica la distanza laterale (r) tra due oggetti perch siano distinguibili con una misura GPR [ = v/f ; con = lunghezza donda, v = velocit nel mezzo, f = frequenza dellantenna GPR ].
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Questa non costante ma dipende dalla profondit alla quale si trova loggetto investigato. Sono mostrate in tabella le risoluzioni laterali a 50 e 100 cm riferite ad antenne da 200 e 600 MHz con velocit dellonda nel mezzo pari a 8 cm/ns:
Profondit = 100 cm 45 cm 26 cm
Tab. 3.5.3 - Risoluzione laterale in funzione della frequenza dellantenna e della profondit degli oggetti indagati.
Due oggetti adiacenti sono distinguibili se sono verificate contemporaneamente le due relazioni:
h
con
h 2
3.6
La polarizzazione una caratteristica fisica delle onde elettromagnetiche e indica la direzione di oscillazione del campo elettrico lungo la direzione di propagazione. La polarizzazione determina la capacit di unantenna di investigare oggetti lineari: lampiezza delle riflessioni varia in funzione della sua polarizzazione e dallorientamento degli oggetti rispetto ad essa. Questa dipendenza determina che alcuni oggetti possono non essere individuati da un indagine georadar se il loro orientamento svantaggioso rispetto alla posizione dei dipoli (TX, trasmettitore e RX, ricevitore) nellantenna. Generalmente le antenne di un sistema GPR sono polarizzate HH (Fig. 3.6.1): i due dipoli TX e RX sono fra loro paralleli ed il loro asse (coincidente con quello del campo elettrico) ortogonale alla direzione di avanzamento dellantenna. I sottoservizi visibili dal GPR
34
sono quelli presenti nello spazio rappresentato in Fig. 3.6.2. Per poter localizzare anche i sottoservizi che giacciono fuori da questo spazio necessario realizzare profili GPR tra loro ortogonali andando cos ad acquisire una griglia di dati (Fig. 3.6.3).
Fig. 3.6.1 - Polarizzazione HH dellantenna GPR: i dipoli (TX e RX) sono ortogonali alla direzione di avanzamento.
Spazio di detezione
Polarizzazione HH
Antenna GPR
Fig. 3.6.2 - Spazio di detezione della polarizzazione HH: sono visibili i sottoservizi che giacciono nello spazio evidenziato, compreso tra la parallela alla direzione di polarizzazione dei dipoli TX e RX e le rette a 45.
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Fig. 3.6.3 - Geometrie degli spazi di detezione dei sottoservizi con una olarizzazione HH delle antenne.
3.7
Durante i rilievi GPR per la mappatura dei sottoservizi vengono realizzati una serie di profili paralleli, le evidenze riscontrante sui radargrammi sono successivamente correlate tra loro per ricostruire la geometria delle reti. Talvolta loperazione di correlazione introduce degli errori di interpretazione (Fig. 3.7.1). Per limitare le equivocazioni necessario realizzare profili bidimensionali densi e ben referenziati. La distanza tra due profili successivi y legata alla complessit della geometria delle reti da investigare: pi le dimensioni degli oggetti sono ridotte, con geometria variabile (cavi, tubi flessibili) e numerosi, pi il y dovr essere piccolo. Fig. 3.7.1 - Schema di unerrata interpretazione di radargrammi in un sito con sottoservizi. 1. Profili di acquisizione GPR bidimensionali; 2. Geometria reale dei sottoservizi; 3. Ricostruzione dei sottoservizi per correlazione: elementi simili che compaiono nei radargrammi vengono correlati portando ad uninterpretazione falsata del sito (numero, posizione ed orientamento dei tubi; il manufatto al centro non verrebbe nemmeno individuato).
36
3.8
Con il termine processing si identifica la fase di elaborazione dei dati acquisiti durante una campagna di misure GPR. Questa operazione viene svolta attraverso limpiego di software dedicati da parte di personale tecnico specializzato in trattamento di segnali geofisici; non pu essere effettuata in campo ma in un momento successivo alla fase di acquisizione. I passi di processing che vengono applicati ad un dato grezzo hanno lo scopo di: correggere i profili attraverso le informazioni topografiche riguardanti il percorso delle antenne; normalizzare le tracce del profilo rimediando alla non perfetta aderenza tra lantenna e il terreno; selezionare la porzione di segnale nella sola banda dinteresse; cancellare i disturbi e le interferenze (quello che in gergo viene chiamato rumore) attraverso lapplicazione di filtri numerici; rimuovere il background: il segnale generato dallonda diretta, quella che compie il cammino in aria tra il trasmettitore e il ricevitore; amplificare le componenti del segnale che si riferiscono alle riflessioni pi profonde compensando la perdita di energia causata dallattenuazione (applicazione di una funzione di guadagno); stimare la velocit di propagazione nel terreno delle onde emesse; ricostruire la reale geometria degli oggetti presenti nel terreno applicando algoritmi di migrazione. Di seguito (Fig. 3.8.1) mostrata una sequenza che riassume i pi importanti passi di processing: a partire dal dato grezzo si arriva ad una visualizzazione 2D degli oggetti localizzati.
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38
(f) inviluppo dellampiezza: le zone a maggiore energia (a partire dal verde fino ad arrivare al rosso) indicano la presenza e illustrano la forma dei sottoservizi
3.9
Per poter risolvere le possibili equivocazioni legate alla fase di interpretazione di unindagine GPR bidimensionale necessario eseguire indagini tridimensionali (3D). La conduzione di indagini tridimensionali la prerogativa necessaria per raggiungere il livello di qualit B+ (secondo quanto riportato dallo standard ASCE 38-02 definito nellambito della Subsurface Utility Engineering (SUE), cfr. Introduzione). Attraverso questo tipo di metodologia possibile ricostruire e visualizzare un volume 3D dellarea sottoposta ad indagine rendendo pi agevole ed intuitiva linterpretazione dei dati. Per realizzare una corretta acquisizione 3D necessario rispettare le specifiche del Teorema del Campionamento Spaziale di Nyquist sia in direzione x (lungo il profilo di acquisizione) che in direzione y (avanzamento laterale, progressivo dellantenna): durante la misura verr acquisita una serie di profili paralleli ed equidistanti (Fig. 3.9.1) ottenendo un set di dati denso e ben campionato, condizione necessaria poter applicare con correttezza algoritmi di migrazione tridimensionale.
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Fig. 3.9.1 - Schema di acquisizione. Ogni circolo corrisponde ad una traccia; per ottenere una griglia regolare di punti di misura il passo di campionamento spaziale x e y deve essere mantenuto costante. Le linee tratteggiate rappresentano i profili, con origine in x = 0. Sia x che y devono soddisfare il teorema del campionamento spaziale.
Disponendo di dati GPR acquisiti correttamente in modalit 3D possibile ottenere una ricostruzione tridimensionale dello spazio indagato utilizzando algoritmi di elaborazione senza che vengano introdotte errate interpretazioni (Fig. 3.9.2).
Fig. 3.9.2a - Ricostruzione tridimensionale del sottosuolo ottenuta con algoritmi di migrazione 3D su unarea dove stata condotta unindagine GPR 3D.
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Fig. 3.9.2b - Ricostruzione tridimensionale del sottosuolo ottenuta con algoritmi di migrazione 3D su unarea dove stata condotta unindagine GPR 3D.
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PC da campo
Control unit
Array di antenne
Fig. 3.10.1 - Array GPR: lequipaggiamento composto da una serie di antenne allineate trasversalmente rispetto alla direzione di avanzamento. Control unit e PC da campo sono a bordo del carrello che movimenta il sistema.
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4. CASE HISTORY
Di seguito vengono presentati, a carattere esemplificativo, alcuni casi di utilizzo del GPR per la mappatura dei sottoservizi. In particolare, in casi presi in considerazione sono: 4.1 4.2 4.3 Mappatura estensiva di una strada Mappatura di sottoservizi di grandi dimensioni Mappatura georadar 3D di una piccola area
per ciascuno dei quali, nella parte finale del presente documento, sono state proposte schede tecniche riassuntive in cui vengono descritte: A B C la situazione da mappare le modalit operative per effettuare la mappatura schemi di esecuzione dellattivit ed immagini esemplificative.
Si propongono, infine, alcune indicazioni utili per redigere un capitolato per un affidamento di incarico al fine di realizzare la mappatura dei sottoservizi.
44
CASE HISTORY
4.1
Lo scopo dellindagine mappare tutti i sottoservizi posti al di sotto della sede stradale su tratti di qualche decina di metri fino a centinaia di kilometri. Serve utilizzare un sistema GPR che permetta una buona penetrazione del segnale elettromagnetico per indagare i sottoservizi pi profondi e anche capacit di risolvere spazialmente, distinguere, le diverse infrastrutture. Si dovranno utilizzare antenne GPR di diversa frequenza: medio - bassa ( 250 MHz) per raggiungere una buona profondit di indagine e di pi alta frequenza (600 MHz ... 900 MHz) per garantire di distinguere gli oggetti, le reti alle profondit pi superficiali. Lindagine dovr essere ripetuta due volte utilizzando i due diversi tipi di antenna, oppure bisogner impiegare un sistema GPR multifrequenza. Oltre alla scelta delle antenne, riveste un ruolo fondamentale la geometria con la quale vengono condotte le acquisizioni. Come presentato nella trattazione teorica (cfr. geometria degli oggetti e polarizzazione delle antenne), necessario acquisire profili GPR trasversali alla direzione di posa dei sottoservizi (Fig. 4.1.1).
sottoservizi
antenna
antenna sottoservizi
Fig. 4.1.1 - Acquisizione di profili trasversali alla direzione di posa: sono visibili i sottoservizi ortogonali alla direzione di avanzamento dellantenna.
Per realizzare una mappatura precisa necessario eseguire una serie densa di profili tra loro paralleli (Fig. 4.1.2) con una distanza non superiore a 50 cm. Scansioni GPR ravvicinate permettono di ridurre gli errori nella fase di interpretazione dei risultati (Fig. 4.1.3).
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antenna
direzione di acquisizione
y 50 cm
46
CASE HISTORY
sottoservizi
y 50 cm
direzione di acquisizione
Fig. 4.1.5 - Geometria delle acquisizioni longitudinali rispetto alla direzione dei sottoservizi.
antenna
47
antenna
antenna
Di seguito si riportano le specifiche tecniche del sistema di acquisizione: 600 MHz 900 MHz 2400 MHz
Frequenza di lavoro
250 MHZ
800 MHz
> 80 cm
0 cm <..< 80 cm
40 cm
18 cm
Verticale
10 cm
3,3 cm
Campionamento spaziale, x Distanza tra i profili trasversali, y Distanza tra i profili longitudinali
< 6 cm
< 2,2 cm
50 cm
50 cm
4.2
Questa tipologia di indagine geognostica riguarda la mappatura di tubazioni di grandi dimensioni: condotti fognari, reti per il teleriscaldamento, gasdotti con diametro 40 cm, andamento rettilineo e solitamente posizionati ad una profondit superiore agli 80 cm. Il principale requisito che deve soddisfare lindagine GPR una buona capacit di penetrazione nel terreno che si ottiene utilizzando antenne a medio - bassa frequenza. Si dovranno realizzare una serie di profili GPR 2D ortogonali alla direzione di posa della rete indagata a inseguimento del sottoservizio (Fig. 4.2.1): essendo certi dellandamento rettilineo delle infrastrutture e della loro rilevante dimensione non necessario disporre di una serie molto densa di profili paralleli. Bisogner realizzare profili distanziati non oltre 3 m (Fig. 4.2.2): la correlazione delle evidenze nei diversi profili acquisiti sufficiente per ricostruirne la geometria.
48
CASE HISTORY
profilo GPR
profilo GPR
profilo GPR
Fig. 4.2.1 - Mappatura di una linea di grandi dimensioni: vengono eseguiti profili ortogonali alla direzione di posa dellinfrastruttura, distanziati non meno di 3 m. tale procedura denominata inseguimento di linea. Non si rende necessario compiere anche delle acquisizioni longitudinali rispetto alla direzione di posa dei sottoservizi: per individuare eventuali derivazioni del condotto principale si rimanda alla metodologia di indagine descritta nel precedente paragrafo.
antenna
y 3 m
direzione di acquisizione
Fig. 4.2.2 - Geometria delle acquisizioni trasversali rispetto alla direzione dei sottoservizi.
49
Di seguito si riportano le specifiche tecniche del sistema di acquisizione: Frequenza di lavoro Frequenza di campionamento Profondit di penetrazione nel terreno Campionamento spaziale, x Distanza tra i profili, y 250 MHz 800 MHz > 80 cm < 6 cm 3m
4.3
La mappatura georadar tridimensionale di unarea fornisce informazioni certe sulla posizione, ingombro volumetrico, geometria dei sottoservizi presenti. Lapplicazione di unindagine GPR 3D assicura un livello di informazione B+ (secondo lo Standard ASCE 38-02, cfr. Introduzione). importante utilizzarla nella progettazione e nella posa con sistemi trenchless, prima di condurre prove penetrometriche, carotaggi per evitare di danneggiare gli altri sottoservizi. Sar opportuno utilizzare un GPR multifrequenza che accoppi una buona profondit di indagine (garantita dalle antenne a bassa frequenza) ad unalta risoluzione spaziale degli oggetti interrati (antenne ad alta frequenza): un sistema multifrequenza con antenne a frequenze 250 MHz e comprese tra 600 e 900 MHz rappresenta la migliore soluzione. Condurre una campagna di acquisizione 3D richiede pi sforzi rispetto ad una indagine bidimensionale: per poter disporre di informazioni corrette senza che possa essere equivocata la geometria necessario che i dati siano acquisiti con particolare attenzione alla loro regolare distribuzione spaziale (Teorema del Campionamento di Nyquist, cfr. paragrafo 3.9). La necessit di rispettare questo vincolo richiede limpiego di un sistema di posizionamento. Riportiamo in seguito la descrizione di una misura GPR 3D condotta avvalendosi del sistema di posizionamento PSG (Pad System for Georadar). Il PSG un Pad dedicato la cui superficie superiore modellata in modo da avere una serie di guide parallele sulle quali far scorrere il georadar. Il materiale del Pad flessibile per adattarsi alle irregolarit del suolo e garantire il miglior contatto possibile antenna-terreno evitando perdite del segnale. Completa il sistema un fondo con scanalature complementari a quelle del Pad da applicare allantenna. La distanza y tra due binari tale da rispettare i requisiti di campionamento spaziale, mentre la distanza x e facilmente controllabile attraverso il trigger odometrico (Fig. 4.3.1).
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CASE HISTORY
x y
y 5 cm
direzione di acquisizione
Fig. 4.3.2 - Geometria delle acquisizioni ortogonali rispetto alla direzione dei sottoservizi.
51
Il PSG viene utilizzato senza ostacolare lattivit urbana: pedoni ed autoveicoli vi possono transitare sopra senza compromettere la buona realizzazione delle misure (Fig. 4.3.3). Disponendo di dati GPR acquisiti con modalit 3D possibile ricostruire una rappresentazione tridimensionale dello spazio indagato senza che vengano introdotte equivocazioni.
Fig. 4.3.3 - Confronto tra gli scenari dei due tipi di indagine, saggio con scavo. (a sinistra) e misurazione georadar 3D usando il PSG (a destra).
Di seguito si riportano le specifiche tecniche del sistema di acquisizione: 600 MHz 900 MHz 2400 MHz 0 cm <..< 80 cm 18 cm
Oggi sono in atto numerosi sforzi tecnologici per realizzare soluzioni GPR che permettano di condurre indagini 3D.
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georeferenziata dellarea indagata contenente indicazione delle reti di sottoservizi presenti in essa; restituzione cartografica in scala 1:300 in formato DXF quotata dellarea indagata da utilizzarsi per eventuali interventi puntuali o operazioni di cantiere; tutti i dati grezzi acquisiti in campo secondo le specifiche dellincarico su supporto digitale; indicazione autodichiarante della massima profondit raggiunta dallindagine.
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SI
importante definire con esattezza larea che si vuole indagare per non avere ambiguit, contenziosi dopo che si realizzata lattivit e permettere a chi esegue il lavoro di potere esprimere la migliore offerta in base allestensione del sito da investigare. Esempio Si d incarico di mappare attraverso limpiego di strumentazione georadar i sottoservizi posti al di sotto delle carreggiate e dei marciapiedi (su ambo i lati) tra i numeri civici 18 e 98 di Via XXXXXXXX nel comune di YYYYYYY. Esempio Si d incarico di mappare attraverso limpiego di strumentazione georadar tridimensionale i sottoservizi posti al di sotto del marciapiede di fronte al civico 61 di Via XXXXXXX nel comune di YYYYYYY. Lindagine dovr interessare una larghezza di 2 m per tutta la profondit del marciapiede.
Di seguito vengono indicate le specifiche che descrivono come unindagine georadar deve essere condotta per poter garantire di rispondere agli obiettivi sotto riassunti e pi ampiamente descritti nel Capitolo 4. Vengono, altres, fornite indicazioni circa i costi da sostenere per il raggiungimento di ciascun obiettivo.
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OBIETTIVO 1
Con questo incarico si intende mappare tutti i sottoservizi presenti nellarea indicata fino ad una profondit non inferiore a 1,5 m.
Si dovranno realizzare profili trasversali distanziati tra loro di 100 cm e longitudinali rispetto alla direzione di posa dei sottoservizi con una distanza tra profili di 50 cm. Gli stessi profili dovranno essere eseguiti sia con antenne GPR di frequenza 200 MHz che 600 MHz o utilizzando un sistema multifrequenza che garantisca queste specifiche. Le misure condotte con antenna a 200 MHz dovranno avere un campionamento in frequenza 800 MHz e distanza (x) tra le tracce di uno stesso profilo < 6 cm; quelle condotte con antenna a 600 MHz dovranno avere un campionamento in frequenza 2400 MHz e distanza (x) tra le tracce di uno stesso profilo < 2,2 cm.
I costi1 Ai fini del raggiungimento di tale obiettivo unindagine georadar ha un costo stimato pari a 2,5 Euro al m2
se le condizioni operative permettono di indagare almeno 600 m di strada al giorno; diversamente tale cifra potr aumentare. Per tratti brevi lindagine dovr avere comunque un costo pari o superiore ai 1700 Euro per coprire le spese di movimentazione e logistica.
stime di costo ricavate da gare pubbliche su indagini GPR negli anni 2003-2006
57
OBIETTIVO 2
Mappare le reti di sottoservizi di grandi dimensioni, tubi con diametro > 40 cm, posati ad una profondit compresa tra 80 cm e 1,5 m, con geometria regolare e rettilinea: fognature, reti di teleriscaldamento, grossi acquedotti.
Si dovranno realizzare profili trasversali rispetto alla direzione di posa dei sottoservizi con una distanza (y) tra un profilo e il successivo 3 m. I profili dovranno essere eseguiti con antenne GPR di frequenza 200 MHz. Le misure condotte dovranno avere un campionamento in frequenza 800 MHz e distanza (x) tra le tracce di uno stesso profilo < 6 cm.
I costi2 Ai fini del raggiungimento di tale obiettivo unindagine georadar ha un costo stimato pari a 1,1 Euro al m2
se le condizioni operative permettono di indagare almeno 600 m di strada al giorno; diversamente tale cifra potr aumentare. Per tratti brevi lindagine dovr avere comunque un costo pari o superiore ai 1250 Euro per coprire le spese di movimentazione e logistica.
stime di costo ricavate da gare pubbliche su indagini GPR negli anni 2003-2006
58
OBIETTIVO 3
Ottenere una ricostruzione tridimensionale dei sottoservizi presenti in unarea < 20 m2, una mappatura dettagliata per determinare i punti di ingresso e di uscita di scavi trenchless, la posizione di prove penetrometriche, sostituzione di saggi di scavo esplorativi.
Si dovranno realizzare profili trasversali rispetto alla direzione di posa dei sottoservizi con una distanza (y) tra un profilo e il successivo 5 cm mediante lutilizzo di un sistema di posizionamento (es. PSG, Pad System for Georadar). Gli stessi profili dovranno essere eseguiti sia con antenne GPR di frequenza 200 MHz che 600 MHz o utilizzando un sistema multifrequenza che garantisca queste specifiche. Le misure condotte con antenna a 200 MHz dovranno avere un campionamento in frequenza 800 MHz e distanza (x) tra le tracce di uno stesso profilo < 6 cm; quelle condotte con antenna a 600 MHz dovranno avere un campionamento in frequenza 2400 MHz e distanza (x) tra le tracce di uno stesso profilo < 2,2 cm.
I costi3 Ai fini del raggiungimento di tale obiettivo unindagine georadar ha un costo stimato pari a 450 Euro per ogni area per almeno 3 aree da indagare al giorno.
stime di costo ricavate da gare pubbliche su indagini GPR negli anni 2003-2006.
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6.1
NOTA CONCLUSIVA
Gli strumenti presentati in questo documento rappresentano lo stato dellarte attuale hardware e software per condurre indagini geognostiche per la localizzazione e la mappatura dei sottoservizi in ambito urbano. Lo sviluppo della tecnologia, e con esso anche quello delle metodologie di indagine, sono in continua evoluzione e soggetti a rapidi mutamenti relativi alla possibilit di disporre di strumentazioni elettroniche e computazionali sempre pi potenti. La ricerca e lo sviluppo sono focalizzati sul miglioramento delle prestazioni assolute degli strumenti e sulla possibilit di impiegarli in un numero sempre crescente di situazioni.
60
Nelle pagine seguenti vengono proposte alcune schede tecniche che riassumono schematicamente le indicazioni operative descritte nei capitoli precedenti. Tali indicazioni non costituiscono uno standard ma rappresentano un valido percorso di intervento, sviluppato a partire da esperienze condotte sul campo, per quanti intendono agire sul sottosuolo con efficienza e modernit.
62
SCHEDE TECNICHE
PROFONDITA DI INDAGINE
SCOPI DELLINDAGINE
MATERIALI COSTITUTIVI
63
64
SCHEDE TECNICHE
antenna
y 50 cm
Geometria delle acquisizioni trasversali rispetto alla direzione di posa dei sottoservizi
Geometria delle acquisizioni longitudinali rispetto alla direzione di posa dei sottoservizi
y 50 cm
antenna
65
Operazioni di acquisizione su unarea urbana: una griglia ben campionata di profili consente una corretta mappatura dei sottoservizi
Restituzione cartografica del dato: la cartografia dellarea indagata dovr essere restituita in scala 1:1000 quotata. anche necessario che vengano consegnati su supporto digitale tutti i dati acquisiti secondo le specifiche dellincarico e sia fornita unindicazione autodichiarante della massima profondit raggiunta dallindagine
66
SCHEDE TECNICHE
67
100 cm
Ortogonale alla direzione di posa dei sottoservizi GPS (se funzionante) opportuno programmare lattivit di mappatura in periodi di ridotta attivit pubblica Evitare la sovrapposizione tra lattivit dindagine e eventi particolari quali: mercati, manifestazioni, parate Qualora larea sia zona di parcheggi sar necessario predisporre il posizionamenti di divieti
1200 m acquisiti in 1 giorno di lavoro (riferiti ad una larghezza stradale di circa 4 metri) Personale impiegato in campo: 2 persone 1 giorno in campo = 2 giorni di processing dei dati
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SCHEDE TECNICHE
antenna
y y 50 cm 50 cm
Geometria delle acquisizioni trasversali rispetto alla direzione di posa dei sottoservizi
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Acquisizione di profili trasversali la direzione di posa della grande linea lungo tutta la lunghezza dellarea da investigare
sottoservizio individuato
profili acquisiti
Restituzione cartografica del dato: la cartografia dellarea indagata dovr essere restituita in scala 1:1000 quotata. anche necessario che vengano consegnati su supporto digitale tutti i dati acquisiti secondo le specifiche dellincarico e sia fornita unindicazione autodichiarante della massima profondit raggiunta dallindagine
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SCHEDE TECNICHE
PROFONDITA DI INDAGINE
SCOPI DELLINDAGINE
MATERIALI COSTITUTIVI
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DISTANZA TRA I PROFILI PARALLELI DIREZIONE DEI PROFILI SISTEMA DI POSIZIONAMENTO LOGISTICA DELLACQUISIZIONE
5 cm
Ortogonale alla direzione di posa dei sottoservizi PSG (Pad System for Georadar) opportuno programmare lattivit di mappatura in periodi di ridotta attivit pubblica Evitare la sovrapposizione tra lattivit dindagine e eventi particolari quali: mercati, manifestazioni, parate Qualora larea sia zona di parcheggi sar necessario predisporre il posizionamenti di divieti
Almeno 3 aree acquisite in un giorno di lavoro Personale impiegato in campo: 2 persone 1 giorno in campo = 2 giorni di processing dei dati
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SCHEDE TECNICHE
antenna
y 50 cm y 50 cm
Direzione dei profili
Fig. 4.1.6 - Geometria delle acquisizioni con sistema di posizionamento 3D: profili trasversali rispetto alla direzione di posa dei sottoservizi.
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Fig. 4.3.6 - Restituzione cartografica del dato: la cartografia dellarea indagata dovr essere restituita in scala 1:1000 quotata. anche necessario che vengano consegnati su supporto digitale tutti i dati acquisiti secondo le specifiche dellincarico e sia fornita unindicazione autodichiarante della massima profondit raggiunta dallindagine
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ASSEGNAZIONE DI UN INCARICO
SITUAZIONI DA MAPPARE
TIPOLOGIA DEI SOTTOSERVIZI DA INDIVIDUARE
Cavi dellelettricit Gas metano Acquedotto Telecomunicazioni Fognatura Teleriscaldamento
PROFONDITA DI INDAGINE
0 80 cm > 80 cm
MATERIALI COSTITUTIVI
Plastica Metallo Cemento
SCOPI DELLINDAGINE
Indagine conoscitiva per realizzare la cartografia delle reti
Indagine conoscitiva per progettare un cantiere stradale Indagine propedeutica a interventi No-Dig e carotaggi puntuali verticali Indagine sostitutiva del saggio di scavo
MODALITA OPERATIVE
FREQUENZA DELLE ANTENNE
50 cm 3m 5 cm
DIREZIONE DEI PROFILI
Ortogonale alla direzione di posa dei sottoservizi Ortogonale e longitudinale alla direzione di posa dei sottoservizi
SISTEMA DI POSIZIONAMENTO
Laser PSG (Pad System for Georadar) GPS (se funzionante)