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10 OTTOBRE
POSTE ITALIANE SPA - SPED. IN ABB. POSTALE - D.L. 353/2003
(CONV. IN L. 27/02/2004 N. 46) ART. 1, COMMA 1 - DCB MILANO - ISSN 0392-3630 - 3,40
13
ANNO 26
n.
E
ra il 1904 e lelettricit era poco
pi che unintuizione. Intuizioni
erano anche le apparecchiature che
servivano alla sua produzione e al suo
utilizzo. Proprio in quegli anni Federico
Palazzoli iniziava a Brescia la pro-
duzione di componenti per impian-
ti elettrici. Lazienda fondata dal
signor lampadina - come
lo chiamavano i concittadini
bresciani, forse in virt della
genialit delle sue invenzio-
ni - taglia in questi giorni il tra-
guardo dei cento anni e si ri-
conferma una delle realt
leader non solo nel settore
delle prese in-
terbloccate, ma
anche nei si-
stemi Atex per
a t mo s f e r e
esplosive, nei
sistemi per ap-
plicazioni nava-
li e nei prodotti
per quadri. Sia-
mo una bottiglia
ben tappata che
naviga tra le por-
taerei dice Luigi Moretti, attuale pre-
sidente della societ, sottolinean-
do come, essendo una realt medio-
piccola, Palazzoli fa della rapidit e
della flessibilit con cui eroga i ser-
vizi il proprio punto di forza; in so-
stanza, lavorando su quei prodotti che
la grande impresa non in grado di
gestire in modo efficiente proprio a
causa delle dimensioni.
Prova ne sono alcuni importanti
forniture - per esempio il nuovo
polo fieristico di Milano, la por-
taerei Cavour, i box dellautodromo
di Monza o le strutture delle olim-
piadi di Torino - che Palazzoli si
aggiudicata battendo realt di
grande prestigio internazionale,
forse di maggior appeal ma si-
curamente meno flessibili.
Una media tra le grandi
Impianti
Domotica
e dintorni
Tecnologie
La sicurezza
elettrica
del paziente
Organo Direttivo Nazionale di Confartigianato Impianti
I
l successo delloperazione At-
trezzati per vincere, che ha pro-
mosso gli utensili Weidmller Red e
Top Line, andato oltre ogni previ-
sione. Cos Weidmller, sollecitata dal-
le numerose richieste, ha prolunga-
to fino al 31 dicembre il meccani-
smo di vendita abbinata.
E con loperazione Scatta laffare,
dal 1 settembre gli installatori po-
tranno acquistare dal loro rivenditore
di fiducia tre kit di prodotti first
class, con un rapporto qualit/prez-
zo imbattibile. Un mix tanto invi-
tante da accendere linteresse di
tutti, in particolare per i kit Service
e Dati e telefonia. Chi gi utilizza
Weidmller pu cogliere al volo loc-
casione offerta da Service Pro, il kit
della Serie Top Line.
Affidabilit cento per cento
D
a oggi frigoriferi scongelati, antifurti disattivati, sistemi di irri-
gazione bloccati o pc, fax e apparecchi elettrici scollegati saranno
solo un brutto ricordo.
Gli interruttori differenziali montati nel centralino di casa possono
essere soggetti a interventi intempestivi provocati da eventi quali
fulmini, sovraccarichi temporanei o disturbi passeggeri nella rete,
che possono creare disagi all'utente tanto pi gravi quanto pi
lunga la sospensione dell'energia.
Gewiss ha risolto definitivamente questi problemi proponendo Re-
Start, un differenziale che, dopo aver verificato che l'intervento
non sia dovuto a un guasto di tipo permanente o pericoloso, riarma
automaticamente l'interruttore differenziale, ripristinando la tensione
in casa. La versione completa ReStart con Autotest permette inol-
tre di garantire nel tempo le caratteristiche di protezione del diffe-
renziale, svolgendo settimanalmente e in modo automatico, senza
togliere tensione all'impianto, il test consigliato dalle norme.
Schneider Electric acquisisce
Andover Controls
D
opo l'acquisizione del gruppo svedese Tac, una delle principali
realt nel mercato dell'automazione, regolazione e controllo de-
gli edifici, Schneider Electric raggiunge una posizione di vertice nei
sistemi aperti e integrati per building automation grazie all'acquisizione
di Andover Controls. Dai piccoli impianti ai sistemi pi complessi e di-
stribuiti, dal microclima alla gestione e trattamento dei fluidi, loffer-
ta Tac e Andover Controls risponde alle diverse esigenze mediante con-
trollori stand alone o liberamente programmabili, che basano la pro-
pria tecnologia su bus standard e aperti (ModBus, LonWorks e BacNet)
e componenti di campo (sonde, valvole e attuatori).
La nuova filiale
del Triveneto
U
rmet Domus ha inaugurato
la filiale del Triveneto, a Vi-
gonovo, vicino a Venezia. La se-
de disposta allinterno di un mo-
derno edificio, copre una super-
ficie di circa 250 metri quadrati
e vi trova spazio unampia sala
meeting, dove gi da settembre
si svolgono, con cadenza perio-
dica, diversi corsi tecnici dag-
giornamento su tutta la gamma
prodotti Urmet Domus.
Scatta laffare
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Il Giornale dellInstallatore Elettrico www.reedbusiness.it N. 13 10 Ottobre 2004 3
Sommario
ATTUALIT
A proposito di privacy
Gli adempimenti per la protezione dei dati sono al centro delle preoccupazioni del mondo produttivo
di Roberta Leprotti
NORMATIVA
Gli ausiliari di comando
Scelta e installazione, alla luce delle recenti norme e direttive europee
di Antonio Porro
Direttive europee e marcatura CE
Le regole comunitarie per limmissione sul mercato dei nuovi prodotti
di Mario Giorgio Bartolo
Lilluminazione dei luoghi di lavoro
La nuova norma Uni su Illuminazione di interni con luce artificiale
di Paolo Micelotta
TECNOLOGIE
La sicurezza elettrica del paziente
Il sistema IT e le esigenze di continuit del servizio
di Armando Ferraioli
Dimensionamento del neutro
Quando si scelgono le sezioni dei conduttori occorre considerare il tipo di carico da alimentare
di Angelo Baggini e Gabriele Tacchi
IMPIANTI
Ascoltare al casin e in consiglio comunale
Sistemi audio distribuiti a CaVendramin Calergi e nella sala consiliare del Comune di Pescara
a cura di Alma Taddei
Domotica e dintorni
Unapplicazione di controllo industriale nel residenziale? S, e con ottimi risultati
di Giacomo Orlandi
SOLUZIONI
Senza fili meglio
Allarmi senza black out e senza falsi allarmi
a cura di Alessandra Lucaccini
ON-LINE
Fasce di rispetto: un fattore regionale
Calcolo del campo elettrico e magnetico nei pressi di un elettrodotto
di Daniela Di Cola
RUBRICHE
Panorama. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 4
Le schede tecniche . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 104
Novit. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 1 1 1
Norme & leggi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 129
Veicoli da lavoro. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 132
Come funziona? . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 134
Libri & cataloghi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 139
Agenda . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 140
Le aziende citate . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 142
pag. 18
pag. 28
I sensori
Utili informazioni sugli apparecchi
impiegati nellautomazione
pag.48
SPECIALE
VETRINA
pag.93
Nuove tecnologie:
levoluzione della tv
Limpatto della televisione digitale
sul mercato dellinstallazione
pag. 72
pag. 76
pag. 68
pag. 34
pag. 60
pag. 38
pag. 64
pag. 78
Istituto Nazionale
di Qualificazione
delle Imprese
di Installazione dImpianti
Qualificazione imprese appaltatrici pag. 84
Teoria e pratica per i giunti pag. 86
di Andrea Gulinelli
PANORAMA
Panorama
4
Il Giornale dellInstallatore Elettrico N. 13 10 Ottobre 2004 www.reedbusiness.it
L
a Bcc opera su un modello di-
verso da quello degli altri isti-
tuti bancari, quello basato soprat-
tutto sull'aiuto reciproco e sul sen-
so di appartenenza, elementi in-
dispensabili per raggiungere obiet-
tivi comuni. Proprio in questo spi-
rito, e per essere maggiormente pre-
senti sul territorio della Valle Ca-
monica, una filiale della Banca di Cre-
dito Cooperativo Camuna stata re-
centemente inaugurata a Mon-
tecchio di Darfo Boario Terme; la
nuova struttura stata progettata
per essere fisicamente diversa dal-
le altre, una sorta di banca aper-
ta dove l'accoglienza e la cortesia
si toccano con mano, dando la giu-
sta importanza alla riservatezza.
Per realizzare questa filiale, la ban-
ca ha scelto come fornitore Mega
Italia, l'azienda specializzata nella
progettazione di agenzie banca-
rie chiavi in mano. La struttura sta-
ta studiata, come tutte le realiz-
zazioni "chiavi in mano" di Mega
Italia, fin nei minimi dettagli; la
progettazione stata concepita
per sviluppare un concetto di ban-
ca differente, che incarnasse la fi-
losofia della Bcc Camuna, espres-
sione del territorio e patrimonio di
chi l vive, studia e lavora. Per que-
sto motivo l'agenzia di Montec-
chio di Darfo stata strutturata
come una banca aperta, persona-
lizzata nei minimi dettagli di finiture
e colori. stata dotata di filodiffu-
sione, di baby parking, di collega-
mento digitale ai canali borsistici con
display lcd nell'area clienti, di ve-
trate scorrevoli con acidature se-
rigrafate motorizzate che consen-
tono di ottenere la giusta riserva-
tezza in occasione di consulenze
commerciali rapide e di postazioni
con casse innovative.
N
el corso di una serata che si
svolta recentemente al Re-
lais San Clemente di Perugia, Phi-
lips Lighting ha premiato Rimep -
azienda del Gruppo Minuti, spe-
cializzata nella vendita allingros-
so di materiale elettrico per lim-
piantistica civile ed industriale e nel-
la vendita al dettaglio di elettronica
di consumo, elettrodomestici, te-
lefonia e pc - per le migliori per-
formance di vendita di prodotti
Philips Lighting ottenute lo scor-
so anno.
Rimep nata nel 1976 come azien-
da specializzata nella vendita al-
lingrosso ed in breve tempo di-
ventata punto di riferimento nel
mercato umbro, grazie allinte-
grazione dellattivit di vendita al
dettaglio. Nel 2001 diventata
socia del consorzio Findea.
Maurizio Minuti, titolare e ammi-
nistratore unico, ha ricevuto il ri-
conoscimento da Aldo Bigatti,
chairman di Philips Lighting, che
ha commentato cos il significato
e limportanza del riconoscimento
consegnato a Rimep: Sono par-
ticolarmente orgoglioso degli ecla-
tanti risultati ottenuti dalla part-
nership Rimep-Philips, che testi-
moniano quanto una relazione e un
impegno di lungo termine fra un
grande marchio e uninsegna lea-
der nel proprio territorio premino
sempre rispetto a scelte di breve
periodo che tal-
volta, nel nostro
settore, altri ope-
ratori fanno.
Con questo rico-
noscimento, Phi-
lips Lighting ha vo-
luto premiare Ri-
mep oltre che per
le ottime perfor-
mance di vendita
anche per la fiducia
da sempre dimo-
strata: da oltre
trentanni, infatti,
lazienda umbra
continua a sce-
gliere con succes-
so Philips Lighting
come unico forni-
tore di sorgenti lu-
minose e principale referenza nel-
lambito della sua offerta di prodotti
per lilluminazione.
Un rapporto che dura
da oltre trentanni
Significative nuove nomine e importanti conferme si sono avute nellambito di Anie,
la Federazione delle imprese elettrotecniche ed elettroniche, che ha proceduto al
rinnovo delle presidenze delle associazioni federate per il prossimo biennio.
Questi i nuovi presidenti: Assil - Associazione nazionale produttori illuminazione:
Paolo Targetti (Targetti Sankey); Aice - Associazione italiana industrie cavi e
conduttori elettrici: Valerio Battista (Pirelli Cavi); Csi - Associazione componenti e
sistemi per impianti: Sergio Salio (Gruppo Urmet); Associazione nazionale
componenti elettronici: Ivano Faccin (STMicroelectronics); Assoautomazione -
Associazione italiana automazione e misura: Luigi Sacchi (Siemens); Anciss -
Associazione italiana sicurezza e automazione edifici: Mirco Damoli (D.E.S.);
Associazione elettromedicali: Carlo Castellano (Esaote); Associazione nazionale
telecomunicazioni informatica ed elettronica di consumo: Domenico Ferraro (Alcatel
Italia). I presidenti confermati sono: Assifer - Associazione industrie ferroviarie: Luigi
Morisi (Ansaldo Trasporti); Assoascensori - Associazione nazionale industrie
ascensori e scale mobili: Marco Bonissone (Kone); Associazione nazionale industrie
apparecchi domestici e professionali: Massimo Giorgino (Merloni Elettrodomestici).
Sono inoltre state prorogate fino a fine anno le presidenze delle tre associazioni
dellenergia.
Definiti i vertici
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i Fulvia
C
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n
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La banca aperta
Aldo Bigatti, chairman di Philips Lighting, consegna
il premio a Maurizio Minuti, titolare e amministratore
unico di Rimep
La filiale della Banca di Credito
Cooperativo Camusa a Montecchio
di Darfo Boario Terme
servizio lettori 1579
PANORAMA
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Il Giornale dellInstallatore Elettrico N. 13 10 Ottobre 2004 www.reedbusiness.it
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servizio lettori 1644
Contro il blocco delleolico
L
a notizia allarmante giunge
dalla stampa sarda: la Giun-
ta regionale ha revocato il ban-
do per la realizzazione in Sar-
degna di nuovi parchi eolici per
una potenza complessiva di 900
MW, bando pubblicato lo scorso
giugno e con scadenza settem-
bre. Per sei mesi, inoltre, sa-
rebbe sospeso lesame delle
istanze non ancora definite cor-
rispondenti ad una potenza in-
stallabile di oltre 1.000 MW.
Lo stop alla realizzazione di nuo-
vi impianti eolici, preannuncia-
to in campagna elettorale dal
neoeletto presidente Renato So-
ru, si realizza con una marcia
indietro rispetto alle scelte di
politica energetica della prece-
dente amministrazione regio-
nale, a solo un mese di distanza
dalla presentazione delle do-
mande per lammissione alla
graduatoria prevista dal bando.
Aper (Associazione produttori
energie rinnovabili) intende co-
ordinare le istanze di tutti colo-
ro che vorranno presentare ricorso
a questo provvedimento, facen-
dosi tramite degli operatori pres-
so il proprio studio legale.
Campione
dEuropa
C
hloride ha ottenuto il Frost
& Sullivan Market Leaders-
hip Award 2004, relativo al
mercato europeo degli Ups di
media e alta potenza.
Si tratta di un riconoscimento
che viene assegnato solo alle
aziende che conseguono lec-
cellenza in tutti i processi che con-
tribuiscono alla strategia di bu-
siness: dalla corretta identifica-
zione degli obiettivi e delle sfi-
de di mercato fino alla scelta
degli strumenti e delle politiche
per raggiungere il successo.
Laspetto tecnologico solo uno
dei parametri presi in conside-
razione per lassegnazione del
premio. Frost & Sullivan ha va-
lutato lapproccio complessivo
che Chloride adotta nei confronti
del mercato. Nello specifico
stata considerata la natura cu-
stomer centric, che non si li-
mita a fornire soluzioni di elevato
livello ma si caratterizza come un
vero e proprio partner per tutte
le aziende che fanno della con-
tinuit del servizio un punto
qualificante.
Ergonomia, design, processi di te-
sting e simulazione, attivit di
formazione e informazione e una
piattaforma di servizi - come il
sistema di telemonitoraggio in re-
moto life.net - ideata partendo
dalle concrete esigenze del mer-
cato: questi alcuni degli aspet-
ti che hanno determinato la de-
cisione di Frost & Sullivan.
Il riconoscimento certamen-
te motivo di orgoglio e soddi-
sfazione. Vediamo certificato da
un istituto di prestigio un ap-
proccio aziendale che stiamo
perseguendo da molti anni e che
ci vede protagonisti sia a livello
tecnologico sia nella costruzioni
di soluzioni globali che assicurino
ai clienti le pi ampie garanzie di
protezione dei loro sistemi vitali
ha commentato Giancarlo Battini,
managing director di Chloride Si-
lectron.
L
app Italia, specialista nella
produzione e distribuzione
di cavi per l'automazione e ac-
cessori per cavi, dal 1 agosto
si trasferita nella nuova sede di
Desio, sita nel "Polo tecnologico
della Brianza", un imponente
complesso che sorge nello spa-
zio della "Ex Autobianchi" e
ospita, su una superficie di oltre
253.000 metri quadrati, attivit
industriali e commerciali, unit ri-
cettive e ricreative.
Il cambiamento segna per Lapp
Italia un momento importante
di crescita, di rinnovamento e
di riorganizzazione.
Clienti, fornitori e partner po-
tranno beneficiare di una ge-
stione logistica notevolmente
migliorata, di un magazzino pi
ampio e quindi di una immedia-
ta disponibilit di prodotti grazie
anche allintroduzione di un nuo-
vo sistema informatico.
Una novit consiste nella pre-
senza di unampia sala confe-
renze destinata alla formazione
sia interna sia esterna: un am-
bizioso progetto che coinvolge-
r anche gli studenti.
PANORAMA
Il Giornale dellInstallatore Elettrico www.reedbusiness.it N. 13 10 Ottobre 2004
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servizio lettori 1786
I
l 4 e 5 dicembre a Forl, nel-
lambito della Grande fiera del-
lelettronica, ritorna un appun-
tamento atteso e curioso: il Con-
corso dell'inventore elettrico-
elettronico, che questanno
giunge alla decima edizione.
Il concorso aperto a tutti; chiun-
que ritenga di avere avuto unin-
tuizione innovativa e inedita, in
ambito elettro-elettronico, pu fa-
re domanda di partecipazione.
Liscrizione e la partecipazione so-
no completamente gratuite; le in-
venzioni proposte saranno esa-
minate da una giuria di esperti
che decreter il vincitore delle-
dizione 2004, che si aggiudi-
cher un oscilloscopio; tutti i
partecipanti riceveranno una
targa ricordo dellevento.
Ma al di l dei premi, il Concor-
so dell'inventore elettrico-elet-
tronico anche unoccasione
per mostrare le proprie invenzioni
al grande pubblico.
La Grande fiera dellelettroni-
ca, infatti, una vetrina impor-
tante, con oltre 20.000 visitato-
ri; un pubblico molto
interessato a idee di
nuove apparecchia-
ture: si pensi che va-
rie invenzioni pre-
sentate a Forl sono
state acquistate da
importanti aziende,
oppure gli stessi in-
ventori le hanno mes-
se "sul mercato" con
successo. Chi fosse
interessato a parteci-
pare deve fare do-
manda a Blu Nauti-
lus, indicando i propri dati, una
breve descrizione dellinvenzio-
ne presentata al concorso e even-
tuale documentazione fotografica.
Il progetto rimarr di propriet
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stinzione del reato).
Il Codice diviso in tre parti:
- la prima dedicata alle dispo-
sizioni generali, riordinate in
modo tale da trattare tutti gli
adempimenti e le regole del
trattamento con riferimento ai
settori pubblico e privato;
- la seconda la parte speciale de-
dicata a specifici settori. Que-
sta sezione, oltre a disciplinare
aspetti in parte inediti (infor-
mazione giuridica, notificazioni
di atti giudiziari, dati sui com-
portamenti debitori), comple-
ta anche la disciplina attesa da
tempo per il settore degli or-
ganismi sanitari e quella dei
controlli sui lavoratori;
- la terza affronta la materia del-
le tutele amministrative e giu-
risdizionali con il consolida-
mento delle sanzioni ammini-
strative e penali e con le dis-
posizioni relative allUfficio del
Garante.
Come si diceva il nuovo Codice
impone oneri e difficolt alle pic-
cole imprese; tuttavia dobbia-
mo riconoscere che in una so-
20
Il Giornale dellInstallatore Elettrico N. 13 10 Ottobre 2004 www.reedbusiness.it
ATTUALIT A PROPOSITO DI PRIVACY
I RUOLI PRIMA DEL CODICE
I RUOLI CON IL NUOVO CODICE
- Per la generalit dei casi, il 31 dicembre 2004, invece
del 30 giugno 2004 (anche per la redazione del Docu-
mento programmatico sulla sicurezza);
- per i casi in cui, alla data del 31 dicembre 2003, il ti-
tolare fosse stato in possesso di strumenti elettroni-
ci tecnicamente inadeguati, il 31 marzo 2005, invece
del 31 dicembre 2004.
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Che cos?
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di autenticazione (USER-ID pi password riservata; dispositivo di autenticazione -
es. smartcard - eventualmente associato a utenza o password; caratteristica biometrica
eventualmente associata a utenza o password);
Tutti gli incaricati devono essere dotati di credenziale di autenticazione.
Come deve essere la user-ID?
Individuale;
Non riutilizzabile;
Disattivata in caso di mancato utilizzo (6 mesi eccetto che per le utenze tecniche)
o di perdita della qualit;
Ogni utente pu comunque disporre di pi credenziali di autenticazione.
Come deve essere la password?
Lunga almeno 8 caratteri, o il massimo consentito dal sistema;
Modificata al primo utilizzo e comunque ogni 6 mesi (ogni 3 mesi se utilizzata
per accedere a dati sensibili o giudiziari);
Non contenente riferimenti riconducibili allincaricato.
Come deve essere gestita?
Il Titolare fornisce istruzioni agli incaricati in merito a:
Gestione e conservazione delle credenziali di autenticazione;
Custodia degli eventuali dispositivi di autenticazione;
Gestione e custodia dello strumento elettronico durante le sessioni di trattamento;
Modalit di accesso ai dati, in caso di assenza prolungata o impedimento dellincaricato,
per esigenze organizzative e di sicurezza aziendale.
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Il Giornale dellInstallatore Elettrico N. 13 10 Ottobre 2004 www.reedbusiness.it
ATTUALIT A PROPOSITO DI PRIVACY
ciet civilmente sviluppata non
pu non esistere, tra le qualit
proprie dellattivit di produzio-
ne e di distribuzione, la tutela dei
dati personali. Cos come ha sta-
bilito la Carta dei diritti fonda-
mentali dellUnione Europea ri-
conoscendo che la protezione
dei dati personali costituisce un
diritto della persona, autonomo
e distinto dalla generale tutela del-
la vita privata. Nel seguito ven-
gono analizzati alcuni dei punti
rilevanti del testo, che in molte
parti recepisce e codifica le nu-
merose pronunce emanate e i
pareri forniti in questi anni dal Ga-
rante.
SANIT
In ambito sanitario si semplifica
linformativa da rilasciare agli
interessati e si consente di ma-
nifestare il necessario consen-
so al trattamento dei dati con
ununica dichiarazione resa al
medico di famiglia o allorganismo
sanitario (il consenso vale an-
che per la pluralit di trattamenti
a fini di salute erogati da distin-
ti reparti e unit dello stesso or-
ganismo, nonch da pi strut-
ture ospedaliere e territoriali).
Per il settore sanitario vengono
inoltre codificate misure per il
rispetto dei diritti del paziente:
distanze di cortesia, modalit
per appelli in sale di attesa, cer-
tezze e cautele nelle informa-
zioni telefoniche e nelle infor-
mazioni sui ricoverati, estensio-
ne delle esigenze di riservatezza
anche agli operatori sanitari non
tenuti al segreto professionale.
Vengono introdotte (a partire
dal 1 gennaio 2005) le cosid-
dette ricette impersonali, la pos-
sibilit cio di non rendere sem-
pre e in ogni caso immediata-
mente identificabili in farmacia gli
intestatari di ricette attraverso un
tagliando predisposto su carta co-
piativa che, oscurando il nome e
lindirizzo dellassistito, consen-
te comunque la visione di tali
dati da parte del farmacista nei
casi in cui sia necessario. Per i da-
ti genetici viene previsto il rila-
scio di unapposita autorizza-
zione da parte del Garante, sen-
tito il Ministro della salute. Per
quanto riguarda le cartelle cliniche
sono previste particolari misu-
re per distinguere i dati relativi
al paziente da quelli eventual-
mente riguardanti altri interessati
(comprese le informazioni relative
ai nascituri), ma anche specifiche
cautele per il rilascio delle cartelle
cliniche a persone diverse dal-
linteressato.
LAVORO
Viene confermata lelaborazio-
ne di un codice di deontologia e
buona condotta che dovr fissa-
re regole per linformativa ed il
consenso anche degli annunci
per finalit di occupazione (se-
lezione del personale) e della ri-
cezione dei curricula. Il Codice af-
fronta anche la questione dei
controlli a distanza con la riaf-
fermazione di quanto sancito
dallarticolo 4 dello Statuto dei la-
voratori (legge 300/1970). Il la-
voratore domestico tenuto a
mantenere la necessaria riser-
vatezza per tutto quanto si rife-
risce alla vita familiare.
TRATTAMENTO
DATI PERSONALI
IN AMBITO GIUDIZIARIO
Vengono meglio garantiti i di-
ritti della personalit delle parti.
Il Codice prevede anche che lin-
teressato possa chiedere, nel
processo, di apporre sulla sen-
tenza unannotazione con la qua-
le si avvisa che, in caso di pub-
blicazione del verdetto su riviste
giuridiche o su supporti elettro-
nici o di diffusione telematica,
devono essere omessi i dati del-
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TABELLA 2 - ALTRE MISURE
Misure per tutti i dati personali
Ambito di trattamento - aggiormanento periodico e verifiche (almeno annuali) dellambito
di trattamento consentito agli incaricati e redazione della lista degli incaricati;
Antintrusione (antivirus, firewall) - installazione ed aggiornamenti (almeno ogni 6 mesi);
Patch di sicurezza - aggiornamenti periodici dei software volti a prevenire la vulnerabilit
di strumenti elettronici e a correggere difetti (almeno annualmente; ogni 6 mesi in caso
di trattamento di dati sensibili);
Backup - istruzioni tecniche ed organizzative per il salvataggio dei dati (almeno
ogni settimana).
Misure specifiche per i dati sensibili
Supporti rimovibili (anche cartacei) - istruzioni organizzative e tecniche per la loro custodia,
il loro uso, la loro distruzione e per la cancellazione delle informazioni contenute;
Ripristino dei dati - adozione di idonee misure per il ripristino in caso di danneggiamento
dei dati e/o degli strumenti (entro 7 giorni);
Firewall - attivazione di idonei strumenti elettronici contro laccesso abusivo;
Accesso agli archivi (anche cartacei) - accesso autorizzato, controllato e registrato
dopo lorario di ufficio.
Misure di tutela e garanzie
Il Titolare che adotta misure minime di sicurezza avvalendosi di soggetti esterni
alla propria struttura, per provvedere allesecuzione riceve dallinstallatore
una descrizione scritta dellintervento effettuato che ne attesta la conformit
alle disposizioni del disciplinare tecnico.
STRUMENTI PRIMA DEL CODICE
SEMPLIFICAZIONE
STRUMENTI
CON IL NUOVO CODICE
Artt. 4 - Definizioni
Artt. 32/33 - Misure
di Sicurezza
Artt. 33/36 - Misure Minime
di Sicurezza
Allegato B - Disciplinare tecnico
Art. 15 - Risarcimento danni
Art. 169 - Sanzioni penali
Art. 180 - Disposizioni
transitorie
MISURE DI SICUREZZA NORMATIVA
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ATTUALIT A PROPOSITO DI PRIVACY
linteressato. La versione della
sentenza cos pubblicata va sem-
pre criptata quando si tratta di
minori. Con disposizione espres-
sa si attribuisce maggiore tute-
la ai minori non solo nel proces-
so penale, ma anche nei proce-
dimenti civili e amministrativi.
PUBBLICA
AMMINISTRAZIONE
Il Codice innova anche, racco-
gliendo indicazioni del Garante,
nella materia della notificazio-
ne degli atti giudiziari e degli
atti amministrativi e impone la re-
gola della busta chiusa per i ca-
si di notifica effettuata a perso-
na diversa dal destinatario. Vie-
ne sancita espressamente la ne-
cessit per gli enti pubblici di
approvare regolamenti per i trat-
tamenti dei dati sensibili, ma so-
lo con il parere conforme del Ga-
rante.
LISTE ELETTORALI
Le liste elettorali non possono
essere pi usate per promozione
commerciale, ma solo per scopi
collegati alla disciplina elettora-
le e per finalit di studio, ricerca
statistica, scientifica o storica o
a carattere socio assistenziale.
TELECOMUNICAZIONI
I cittadini potranno meglio sce-
gliere se essere inseriti nellelenco
telefonico o le modalit con le
quali comparire sullelenco: po-
tranno decidere, in particolare,
se far usare i loro numeri tele-
fonici e indirizzi anche per in-
formazioni commerciali o solo
per comunicazioni interperso-
nali.
SPAMMING
Linvio di messaggi attraverso
sistemi automatizzati (sms, mms,
fax, posta elettronica) richiede il
consenso degli interessati. Il
cliente deve essere informato
della possibilit di opporsi a
messaggi indesiderati.
SETTORI PARTICOLARI
Per internet, videosorveglianza,
direct marketing, centrali ri-
schi private, il codice confer-
ma la previsione di appositi co-
dici deontologici che fissano re-
gole specifiche.
SANZIONI
Sanzioni pecuniarie e penali au-
mentate per chi viola la privacy,
in particolare per luso dei dati
senza consenso degli interessa-
ti, per il mancato adempimento
nei confronti di un provvedi-
mento del Garante, per la man-
cata informativa agli interessati
sulluso che si intende fare dei da-
ti che li riguardano.
MISURE DI SICUREZZA
Vengono rafforzate, in un quadro
di evoluzione tecnologica, le mi-
sure di sicurezza contro i rischi di
distruzione, intrusione o uso im-
proprio. Alle precauzioni gi pre-
viste nella normativa precedente
(password, codici identificativi,
antivirus...) che sono entrate in vi-
gore il 1 gennaio 2004, se ne ag-
giungono altre come: password di
non meno di otto caratteri, au-
tenticazione informatica, sistemi
di cifratura, procedure per il ri-
pristino dei dati, eccetera.
NOTIFICAZIONE
Semplificata la notificazione, ov-
Geo,lerogatore
di dimensioni ridotte
non pi
sporgenze
di cavi con
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DISCIPLINARE TECNICO
In confronto al Regolamento del DPR 318/99 il Disciplinare Tecnico:
Rappresenta un salto di qualit
Ha maggior chiarezza
svincolato da situazioni tecnologiche
Rafforza le misure minime e d maggiori garanzie
Presta particolare attenzione ai dati sulla salute
MISURE MINIME DI SICUREZZA
Rappresentano il livello minimale
Non rappresentano lobiettivo voluto dalla legge misure idonee
Elenco predefinito (Allegato B)
Identificate nel disciplinare tecnico incluso nel Codice Privacy (Allegato B)
SANZIONI
Mancata adozione misure idonee
Risarcimento danno patrimoniale e non ex art. 2050 codice civile
Mancata adozione misure minime
Sanzione penale - Titolare, responsabile, incaricato
Risarcimento danno patrimoniale e non ex art 2050 codice civile
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servizio lettori 1757
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Il Giornale dellInstallatore Elettrico N. 13 10 Ottobre 2004 www.reedbusiness.it
ATTUALIT A PROPOSITO DI PRIVACY
vero latto con cui limpresa, il pro-
fessionista o la pubblica ammi-
nistrazione segnala allAutori-
t i trattamenti di dati che in-
tende effettuare.
La notifica dovr essere effet-
tuata solo in particolari casi di
trattamento di dati sensibili (spe-
cie se sanitari) con determinate
modalit duso, ma anche per
trattamenti particolarmente a
rischio, effettuati con strumen-
ti elettronici, nel campo della
profilazione dei consumatori, op-
pure in relazione a procedure di
selezione del personale e ricer-
che di marketing, nonch in ipo-
tesi di utilizzo di informazioni
commerciali e relative alla sol-
vibilit.
Diminuiscono le ipotesi di noti-
fica obbligatoria, e vengono snel-
lite anche le modalit della stes-
sa: solo per via telematica, se-
guendo le indicazioni del Ga-
rante quanto allutilizzo della
firma digitale.
CONSENSO
Il codice della privacy sviluppa
il principio del bilanciamento
degli interessi con uno snelli-
mento degli adempimenti a ca-
rico delle aziende.
Resta sostanzialmente confer-
mata la necessit del consen-
so, ma si prevedono alcune altre
ipotesi di esonero con riferi-
mento a settori specifici.
INFORMATIVA
Rimane fermo ladempimento
dellinformativa agli interessati
preventiva al trattamento dei
dati.
Il Garante pu, comunque, in-
dividuare modalit semplifica-
te in particolare per i servizi te-
lefonici di assistenza e informa-
zione al pubblico (call center).
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ULTERIORI NOVIT DEL DISCIPLINARE
Doppio controllo di accesso informatico:
autenticazione
autorizzazione
Robustezza password: obbligo di almeno 8 caratteri (numeri e lettere)
Vulnerabilit: obbligo di installazione di antivirus e firewall e di aggiornamento
almeno ogni 6 mesi
Salvataggi/ripartenze
Separazione dei dati identificativi dai dati sanitari
Relazione a bilancio
SISTEMA PROFILO DI AUTORIZZAZIONE
Cos il sistema di autorizzazione?
Linsieme di strumenti e procedure che abilitano laccesso ai dati e alle modalit
di trattamento degli stessi, in funzione del profilo di autorizzazione del richiedente
Cos il profilo di autorizzazione?
Linsieme delle informazioni, univocamente associate ad una persona, che consente
di individuare a quali dati essa pu accedere, nonch i trattamenti ad essa consentiti
assegnato al singolo incaricato o per classi omogenee
I criteri del profilo sono individuati preventivamente
Esistono criteri di revoca del profilo stesso
Sono svolte verifiche periodiche sui criteri assegnati
DOCUMENTO PROGRAMMATICO SICUREZZA-DPS
Cos?
una delle misure minime di sicurezza elencate nel disciplinare tecnico
Va aggiornato entro il 31 marzo di ogni anno (con esclusione del 2004 per cui sono
stati differiti i termini)
obbligatorio per i dati sensibili/giudiziari trattati elettronicamente
Non obbligatorio ma obbligato in relazione a tutti i dati
Sintetizza la Policy di sicurezza adottata
il prerequisito per le misure idonee
Contenuto del DPS:
Elenco dei trattamenti
Analisi dei rischi
Distribuzione dei compiti e delle responsabilit
Misure adottate
Salvataggio e ripristino dei dati
Education degli incaricati
Sicurezza dei dati affidati in gestione a terzi
Separazione dei dati sanitari dai dati identificativi della persona
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servizio lettori 1758
G
li ausiliari di comando so-
no dispositivi meccanici
che hanno la funzione di
comandare la manovra delle ap-
parecchiature incluse le segna-
lazioni, gli interblocchi elettrici ecc.
e sono costituiti da uno o pi
elementi di contatto azionati da
un unico sistema.
Questa definizione, tratta dalla
norma Cei EN 60947-5-1, si rife-
risce ad una vasta gamma di ap-
parecchiature destinate agli equi-
paggiamenti elettrici di macchi-
ne e impianti, volte ad assolve-
re le funzioni di ausiliari, verifi-
care la giusta successione delle
manovre, svolgere - in senso pi
generale - quella funzione di in-
terfacciamento, o meglio di anel-
lo di collegamento, tra luomo e
la macchina.
Limportanza degli ausiliari di
comando e soprattutto la loro
scelta ed installazione (elemen-
ti questi non sempre giusta-
mente considerati nel passato) so-
no diventate, alla luce delle recenti
norme e direttive europee, un
aspetto prioritario ai fini della
sicurezza
(1)
.
La norma Cei EN 60947-5-1, oltre
a definire le caratteristiche degli
attuatori da impiegarsi come au-
siliari di comando e le prove a cui
devono essere sottoposti, pre-
cisa quali sono gli organi di co-
mando ammessi, nonch le ti-
pologie degli elementi di con-
tatto. Relativamente ai primi (or-
gani di comando) la norma li am-
mette: a pulsante, a trazione, a
pressione-trazione (push-pull),
rotativi, a chiave, ad aggancio, a
pedale, a leva, luminosi. Nel se-
guito verranno brevemente pre-
sentati i principali dispositivi di
comando e segnalazione, richia-
mando le funzioni che devono
essere svolte, le corrette moda-
lit di scelta e installazione, le ca-
ratteristiche tecniche peculiari.
Per quanto riguarda invece le ti-
pologie di contatto si rimanda il
lettore alla tabella 1, diretta-
mente estrapolata dalla norma Cei
EN 60947-5-1.
I PULSANTI
Il pulsante, funzionalmente, la
riunione di uno o pi contatti
azionati manualmente dallope-
ratore. Costruttivamente, invece,
formato dallinsieme dei contatti,
dal perno di azionamento e dal-
lelemento di comando, che pu
essere a fungo, a leva, a bottone,
a chiave...
Il colore dellelemento di co-
mando deve essere coerente con
quanto prescritto dalla norma
Cei 16-3 la quale, per altro, ha do-
vuto tener conto di differenti
realt; ci ha indotto il normatore
a vietare taluni colori per pul-
santi destinati ad alcune fun-
zioni, ad attribuire il termine di
preferenziale ad altri e, infine,
a consentire luso di altri colori an-
cora. La tabella 2 riassume quan-
to sopra. In ogni caso la norma
prevede espressamente che il co-
lore rosso deve essere utilizzato
esclusivamente per le seguenti
funzioni: arresto, disinserzione
ed emergenza.
GLI ATTUATORI LUMINOSI
Costituiscono una variante del
pulsante (pur conservando la ca-
ratteristica di essere quella par-
te dellorgano di comando che
entra in contatto diretto con lo-
peratore e che pertanto realizza,
anche in questo caso, linterfac-
La scelta e linstallazione sono
diventate, alla luce delle recenti
norme e direttive europee, un
aspetto fondamentale ai fini del-
la sicurezza
Gli ausiliari
di comando
Antonio Porro
NORMATIVA
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Il Giornale dellInstallatore Elettrico N. 13 10 Ottobre 2004 www.reedbusiness.it
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(1) La stessa norma Cei EN 60947-5-1 precisa, allart. 2.1.3, che gli ausiliari di comando
sono destinati a fornire un maggiore grado di sicurezza al personale che lavori sullapparec-
chiatura comandata. Per tale ragione, essi devono essere azionati manualmente facendo
affidamento sullintelligenza delle persone addestrate per una pronta reazione nel caso in cui
loperazione dovesse fallire, come per esempio in caso di contatti insufficientemente aperti.
Figura 1 - Pulsante multifunzione e selettore a manopola
La norma Cei
EN 60947-5-1,
precisa quali sono
gli organi di comando
ammessi, nonch le
tipologie degli
elementi di contatto.
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servizio lettori 1759
cia uomo-macchina) e come tali
possono presentarsi, oltre che
nella tradizionale forma di bottone,
anche come leva, impugnatura e,
talvolta, come immagine virtua-
le a video di un computer.
La codificazione cromatica ca-
ratterizza gli attuatori luminosi co-
me portatori di un indirizzo offerto
alloperatore per lindividuazio-
ne degli organi di comando e
per impostare e/o impartire ordini,
sequenze, predisposizioni o altro
ancora. La norma di riferimento
sempre la Cei 16-3 (classifica-
zione europea Cei EN 60073),
che identifica tre tipi di attuato-
ri luminosi:
- tipo A: mantiene lo stesso colore
sia spento sia acceso;
- tipo B: assume da acceso un co-
lore diverso da quello che lo
caratterizza nella posizione di
spento;
- tipo C: privo di significato
cromatico quando spento,
mentre quando acceso pu
assumere pi colorazioni, cia-
scuna delle quali ha un diverso
significato.
La norma, inoltre, identifica due
distinte modalit duso: per se-
gnalazione e per conferma.
Ogni attuatore luminoso de-
vessere pertanto conforme sia a
tabelle cromatiche attinenti la
funzione segnalazione sia alla
tabella 3, attinente la funzione di
comando.
A titolo desempio, nella figura 1,
vengono riportati un pulsante
multifinzione e un selettore a
manopola.
I COMANDI
DI EMERGENZA
I dispositivi preposti a questa
funzione devono porre in essere,
nel minor tempo possibile, si-
tuazioni e/o stati di sicurezza
della macchina o dellimpianto.
Il loro intervento previsto quan-
do si verificano eventi in cui le bar-
riere protettive sono state su-
perate e situazioni di pericolo
possono coinvolgere le persone
o lambiente. Il comando - con i
dispositivi elettrici ad esso as-
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Il Giornale dellInstallatore Elettrico N. 13 10 Ottobre 2004 www.reedbusiness.it
NORMATIVA GLI AUSILIARI DI COMANDO
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vanno in tal modo a costituire un
riferimento tecnico ben preciso
per costruttori e progettisti: i pro-
dotti realizzati seguendo tale ri-
ferimento devono essere con-
siderati conformi ai requisiti es-
senziali imposti. Riepilogando,
lenorme vantaggio della filosofia
del nuovo approccio (presente in
tutte le direttive emesse dopo il
1985), pu essere riassunto nei se-
guenti tre punti:
- ampio campo di applicazione;
- prescrizione di soli requisiti es-
senziali;
- rimando a norme armonizzate di
riferimento per dettagli tecnici.
IL RECEPIMENTO
DELLE DIRETTIVE
Le direttive comunitarie sono do-
cumenti legislativi che, dopo un
preciso iter, vengono adottate
dal Consiglio dellUnione Euro-
pea. Una volta adottato, il testo di
ogni direttiva viene pubblicato
sulla Gazzetta Ufficiale della Co-
munit Europea (Ojec) con lo sco-
po di ufficializzarlo e notifi-
carlo ai singoli Stati membri. im-
portante focalizzare lattenzione
sul fatto che sono questi ultimi i
destinatari naturali delle di-
sposizioni legislative contenute nel-
le direttive.
I singoli stati hanno poi il dovere
di recepire la direttiva entro
un ben preciso lasso di tempo
stabilito nella stessa.
Allatto pratico ci avviene me-
diante emissione, da parte dello
Stato membro, di un apposito De-
creto attuativo pubblicato sulla
Gazzetta Ufficiale dello stesso
Stato. Tale Decreto traduce il te-
sto della direttiva e lo adatta,
senza stravolgerne il significato,
alla legislazione dello Stato in
questione. Questultimo inol-
tre tenuto ad abrogare tutte le
eventuali precedenti disposizioni
legislative interne che risultino
in contrasto con le specifiche con-
tenute nella direttiva appena re-
cepita. Non difficile intuire che
un tale sistema porter in breve
tempo ad una uniformit tra le leg-
gi nazionali dei singoli stati con
conseguente abbattimento di
molte barriere tecniche e com-
merciali che hanno ostacolato,
nel passato, il libero scambio di per-
sone, capitali, beni e servizi tra i
paesi comunitari.
LE DIRETTIVE
SI POSSONO MODIFICARE?
Nonostante tutte le misure adot-
tate, la necessit delladegua-
mento al progresso tecnico e le-
gislativo porta a lievi ma frequenti
modifiche ai testi delle direttive.
Allo scopo vengono emesse dal-
la stessa comunit altre direttive
cosiddette di modifica che pos-
sono riguardare contemporanea-
mente una o pi direttive gi in vi-
gore, nonch uno o pi aspetti
delle stesse. Un caso eclatante
in merito costituito dalla diret-
tiva 93/68 del 22 luglio 1993, det-
ta in gergo anche Direttiva mar-
catura CE, la quale ha modificato
il testo di un gran numero di di-
rettive allora in vigore (tra cui
anche la 89/336 Emc e la 73/23 Lvd
di cui si parler diffusamente nel
seguito) introducendo, tra laltro,
luso dellespressione marcatu-
ra CE in luogo di marchio CE.
COSA SI PU
TRARRE DAL NOME
DI UNA DIRETTIVA
Tutte le principali informazioni
inerenti una particolare diretti-
va (oggetto, anno di emissione,
ecc...) possono essere desunte
dal modo in cui la stessa iden-
tificata. Lidentificazione di ogni
direttiva , infatti, effettuata me-
diante tre campi che costituisco-
no una sorta di codifica:
- primo campo: contiene un iden-
tificativo numerico composto
da due numeri separati dalla
barra /. Il primo numero for-
mato da due cifre ed indica lan-
no nel quale la direttiva stata
emessa, il secondo numero
costituito da due o pi cifre ed
riservato alla numerazione
progressiva di emissione allin-
terno dellanno considerato. Co-
s la sigla numerica 89/336 indica
la direttiva con identificativo
336 emessa nellanno 1989; ana-
logamente la sigla 99/05 indica
la direttiva identificata con il
numero 05 emessa nellanno
1999;
- secondo campo: contiene un
acronimo con il quale la direttiva
stessa viene indicata dagli ad-
detti ai lavori; lacronimo ha
lo scopo di sintetizzare, nella
maniera pi efficiente possibi-
le, il titolo ufficiale della direttiva,
il quale ha a sua volta lovvio sco-
po di indicarne le caratteristiche
essenziali nonch il contenuto
e/o il campo di applicazione
(e.g. Lvd Low voltage directive,
R&Tte Radio and terminal te-
lecomunication equipments);
- terzo campo: contiene il titolo uf-
ficiale della direttiva che viene
stabilito rispettando il criterio
del massimo contenuto infor-
mativo nel minimo testo.
Ad esempio, esso pu essere fis-
sato in base alla categoria di ap-
parecchi ai quali la direttiva
rivolta (cio con riferimento di-
retto al gi citato campo di
applicazione): in questo caso
rientrano la maggior parte del-
le direttive in vigore (esempio:
dispositivi medici, macchi-
ne...). Il titolo pu tuttavia es-
sere stabilito anche in base ad
eventuali requisiti intrinseci
della direttiva stessa: esempio
di ci la direttiva generale
compatibilit elettromagneti-
ca. La tabella 1 riassume titoli
ufficiali, acronimi e sigle iden-
tificative di alcune tra le diret-
tive pi presenti nel settore
elettrico.
DUE DIRETTIVE
GENERALI
La grande variet di dispositivi
elettrici e/o elettronici oggi utilizzati
sia a livello professionale che con-
sumer, nonch la ricchezza di
aspetti tecnici coinvolti, hanno
inizialmente indotto gli organi le-
gislativi ad affiancare alle direttive
destinate ad una precisa classe di
prodotti (come ad esempio quel-
le concernenti i dispositivi medi-
ci, o quella relativa agli apparati
radio e terminali di telecomuni-
cazione solo per citarne due), due
direttive non specifiche bens di
carattere pi generale; esse sono:
- la direttiva Emc 89/336 relativa
alle prescrizioni sulla compati-
bilit elettromagnetica;
- la direttiva Lvd 73/23 relativa al-
le prescrizioni sulla sicurezza
elettrica.
Tranne i casi di prodotti rientranti
nel campo di applicazione di di-
rettive maggiormente specifiche
cui si accennava prima, buona
parte degli apparati elettrici e/o
elettronici rientra nel campo di
applicazione delle due citate di-
rettive.
36
Il Giornale dellInstallatore Elettrico N. 13 10 Ottobre 2004 www.reedbusiness.it
NORMATIVA DIRETTIVE EUROPEE E MARCATURA CE
Come spiegato nel corso dellarticolo il campo di applicazione
di ogni direttiva del nuovo approccio stato esteso per evi-
tare che la stessa fosse indirizzata a ristrette categorie di
prodotti. quindi frequente la situazione nella quale un de-
terminato dispositivo rientri nel campo di applicazione di di-
rettive differenti e non mutuamente esclusive. In tal caso pre-
stazioni, caratteristiche, regole di immissione sul mercato,
ecc... di quel prodotto dovranno essere valutate con riferi-
mento a tutte le direttive applicabili.
Circa la mutua esclusivit tra direttive risulta esplicativo, ad
opinione di chi scrive, lesempio direttamente proveniente
dallarticolo 2 paragrafo 2 della direttiva 89/336 Emc il quale
recita testualmente: Nella misura in cui delle direttive speci-
fiche armonizzino taluni requisiti di protezione specificati nel-
la presente direttiva, per taluni apparecchi, gli apparecchi in que-
stione ed i requisiti di protezione in questione non sono o ces-
sano di essere compresi nel settore di applicazione della presente
direttiva, non appena dette direttive specifiche siano entrate in
vigore.
UNA DOMANDA RICORRENTE: COSA SUCCEDE
SE UN PRODOTTO RIENTRA NEL CAMPO
DI APPLICAZIONE DI PI DIRETTIVE?
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Massima libert con Vela.
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esigenze di stile del cliente
permettendo di decidere tipo
di placca (Vela Tonda o Vela
Quadra) e colore dei tasti (chiari
o scuri) alla fine del lavoro.
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Vela Quadra Vela Tonda
servizio lettori 1602
La nuova norma UNI EN 12464-
1 sostituisce la norma UNI
10380 Illuminazione di inter-
ni con luce artificiale
C
hi si occupa di illuminazione
di ambienti interni abi-
tuato ad utilizzare, ormai da
10 anni, la norma UNI 10380 (1994)
Illuminazione di interni con luce
artificiale e relativa variante A1
(1999).
Ben pochi sanno che tale norma, in
realt, non pi in vigore (dal 20
novembre 2003) e che stata so-
stituita dalla norma EN 12464-1
sullilluminazione dei luoghi di la-
voro allinterno.
A dire il vero, la norma EN 12464-
1 gi in vigore da oltre un anno
(1 luglio 2003), ma tale fatto
passato inosservato perch lUNI
non lha ancora tradotta in italiano,
cosicch la nuova norma non era ri-
portata nel catalogo informatico
delle norme UNI (consultabile sul
sito www.uni.com) e poteva es-
sere acquistata solo come norma eu-
ropea. Poich il ritardo nella tra-
duzione della nuova norma ha or-
mai dellincredibile (a meno che
non sia stata pubblicata mentre
la rivista era in stampa), in consi-
derazione della sua importanza ai
fini pratici, in questa sede si pre-
ferisce riportare una breve sintesi
dei contenuti della norma, antici-
pando la sua pubblicazione come
norma UNI. Il testo che segue si ba-
sa sulla versione inglese della nor-
ma EN 12464-1, che lUNI pu so-
lo tradurre, senza introdurre mo-
difiche. Rispetto alla versione uf-
ficiale della norma UNI che verr
pubblicata in futuro, pertanto, ta-
le testo potr discostarsi solo per
quanto riguarda la terminologia
utilizzata, ma non per i contenuti.
I CONTENUTI
DELLA NUOVA NORMA
La norma EN 12464-1 specifica le
caratteristiche illuminotecniche
che deve soddisfare lilluminazio-
ne (naturale e/o artificiale) negli am-
bienti di lavoro interni. Sono quin-
di esclusi i luoghi di lavoro ester-
ni, per i quali sono in preparazione
specifiche disposizioni normative.
Parlando di luoghi di lavoro, ven-
gono subito alla mente le disposi-
zioni legislative sulla salute e sul-
la sicurezza dei lavoratori (decre-
to legislativo n. 626/1994; decreto
del Presidente della Repubblica
n. 547/1955; ecc.). A questo pro-
posito, opportuno notare come la
norma EN 12464-1 premetta che i
requisiti da essa riportati non sia-
no mirati a salvaguardare la salu-
te e la sicurezza dei lavoratori, il che
appare effettivamente un po stra-
no. Il lettore non si preoccupi: nel-
la stragrande maggioranza dei ca-
si, il rispetto della norma consen-
te di garantire la sicurezza e la sa-
lute dei lavoratori.
Tuttavia, possono esistere situazioni
lavorative particolari, che richie-
dono prestazioni illuminotecniche
pi restrittive di quelle indicate
dalla norma stessa.
Quello che la norma intende af-
fermare, quindi, che non suffi-
ciente rispettarne le prescrizioni per
garantire, sempre e comunque, la
sicurezza e la salute dei lavorato-
ri. Prima di poter affermare ci,
deve sempre essere condotta unat-
tenta valutazione dei rischi.
CARATTERISTICHE
DELLILLUMINAZIONE
Lilluminazione di un ambiente,
ottenuta artificialmente o natu-
ralmente, deve sempre assicurare:
una buona visibilit;
un adeguato comfort ambien-
tale.
Questi requisiti possono essere
garantiti solo se i parametri illu-
minotecnici che caratterizzano lil-
luminazione soddisfano quanto
previsto dalla norma EN 12464-1.
Nel seguito, analizzeremo i principali
parametri illuminotecnici, evi-
denziando le novit introdotte dal-
la norma in esame, alla quale si ri-
manda per un maggiore appro-
fondimento.
ILLUMINAMENTO
Il parametro illuminotecnico pi im-
portante ai fini progettuali sen-
za dubbio lilluminamento, ossia la
quantit di flusso luminoso che
incide sulla superficie illuminata.
Rispetto alla norma UNI 10380,
con la norma EN 12464-1 cambia-
no alcuni valori di illuminamento
imposti negli ambienti di lavoro: in
proposito vedasi la tabella 2.
La principale novit introdotta
dalla nuova norma, per, consi-
ste nella definizione di due diver-
se aree in cui devono essere ga-
rantiti limiti di illuminamento dif-
ferenti.
La norma, infatti, distingue larea
del compito visivo, ossia la zona (o
meglio linsieme di zone) allinter-
no dellambiente di lavoro dove si
svolge lattivit visiva, e le aree
immediatamente circostanti, os-
sia le zone che circondano (per al-
meno 0,5 m) la suddetta area del
compito visivo (Figura 1).
Se in un ambiente di lavoro non so-
no ben definite le zone in cui si
svolge lattivit visiva, larea del com-
pito visivo si estende praticamen-
Lilluminazione
dei luoghi di lavoro
Paolo Micelotta
NORMATIVA
38
Il Giornale dellInstallatore Elettrico N. 13 10 Ottobre 2004 www.reedbusiness.it
TABELLA 1 - LIMITI DI ILLUMINAMENTO
MANTENUTO
Limiti di illuminamento Limiti di illuminamento
mantenuto dellarea mantenuto nelle aree immediatamente
del compito visivo circostanti le aree del compito visivo
750 lx 500 lx
500 lx 300 lx
300 lx 200 lx
200 lx Uguale allilluminamento mantenuto
dellarea del compito visivo
NORMATIVA LILLUMINAZIONE DEI LUOGHI DI LAVORO
Il Giornale dellInstallatore Elettrico www.reedbusiness.it N. 13 10 Ottobre 2004 39
TABELLA 2 - LE CARATTERISTICHE DELLILLUMINAZIONE NEGLI AMBIENTI
DI LAVORO PREVISTE DALLA NORMA EN 12464-1.
ZONE DI CIRCOLAZIONE E SPAZI COMUNI ALLINTERNO DEGLI EDIFICI
Tipo di ambiente, compito o attivit svolta E
m
(lx) UGR
L
R
a
- Note e osservazioni
Zone di circolazione
Aree di circolazione e corridoi 100 28 40 1. Illuminamento a livello pavimento.
2. Ra e UGR simili alle zone adiacenti.
3. 150 lx se ci sono veicoli sul percorso.
4. Lilluminazione di uscite o entrate deve prevedere una zona
di transizione per evitare improvvise differenze di illuminamento
tra interno ed esterno, durante il giorno e la notte.
5. Occorre evitare labbagliamento di mezzi e pedoni.
Scale, ascensori, tappeti e scale mobili 150 25 40
Rampe di carico 150 25 40
Locali di attesa e riposo, infermeria e primo soccorso
Mense 200 22 80
Locali di riposo 100 22 80
Locali per lesercizio fisico 300 22 80
Guardaroba, gabinetti, bagni, toilette 200 25 80
Infermeria 500 19 80
Locali per visita medica 500 16 90 Temperatura di colore 40000 K
Sale di comando o di controllo
Locali impianti, Locali interruttori 200 25 60
Locali telex, posta, quadri di controllo 500 19 80
Magazzini
Zone di immagazzinamento e stoccaggio 100 25 60 200 lx se occupato continuamente
Zone di trasporto, imballaggio, spedizione 300 25 60
Magazzini con scaffali
Corridoi: senza personale 20 - 40 Illuminamento a livello pavimento
Corridoi: con personale 150 22 60 lluminamento a livello pavimento
Centrale di controllo 150 22 60
ATTIVIT INDUSTRIALI, ARTIGIANALI, ECC.
Tipo di ambiente, compito o attivit svolta E
m
(lx) UGR
L
R
a
- Note e osservazioni
Agricoltura
Carico e gestione delle merci, uso di equipaggiamenti e macchinari 200 25 80
Edifici per il bestiame 50 - 40
Zone per animali malati, celle parto 200 25 80
Preparazione mangimi, caseifici, lavaggio utensili 200 25 80
Forni, panifici, pasticcerie
Preparazione, cottura al forno 300 22 80
Finitura, glassatura, decorazione 500 22 80
Cemento, prodotti in cemento, calcestruzzo, mattoni
Asciugatura 50 28 20 I colori dei segnali di sicurezza devono essere riconoscibili
Preparazione dei materiali, ecc. 200 28 40
Lavorazioni generiche alle macchine 300 25 80 Per ambienti di grande altezza vedasi la norma, art. 4.6.2
Lavorazioni grossolane 300 25 80 Per ambienti di grande altezza vedasi la norma, art. 4.6.2
Ceramica, piastrelle, vetro, vetrerie
Asciugatura 50 28 20 I colori dei segnali di sicurezza devono essere riconoscibili
Preparazione, lavorazioni generiche con macchinari 300 25 80 Per ambienti di grande altezza vedasi la norma, art. 4.6.2
Smaltatura, laminatura, stampaggio, formatura di parti semplici, 300 25 80 Per ambienti di grande altezza vedasi la norma, art. 4.6.2
montaggio, soffiatura vetro
Molatura, incisione, brillantatura vetro, formatura di precisione, 750 19 80 Per ambienti di grande altezza vedasi la norma, art. 4.6.2
fabbricazione strumenti in vetro
Molatura di lenti per ottica, molatura manuale cristallo, incisione 750 16 80
Lavori di precisione, ad esempio molatura, decorativa, pittura a mano 1000 16 90 Temperatura di colore 4000 K
Lavorazione di pietre preziose sintetiche 1500 16 90 Temperatura di colore 4000 K
Industria chimica, della plastica e gomma
Impianti di processo controllati a distanza 50 - 20 I colori dei segnali di sicurezza devono essere riconoscibili
Impianti di processo con intervento manuale limitato 150 28 40
Impianti di processo con presenza 300 25 80
continua di personale
Ambienti per misure di precisione, laboratori 500 19 80
40
Il Giornale dellInstallatore Elettrico N. 13 10 Ottobre 2004 www.reedbusiness.it
NORMATIVA LILLUMINAZIONE DEI LUOGHI DI LAVORO
ATTIVIT INDUSTRIALI, ARTIGIANALI, ECC.
Tipo di ambiente, compito o attivit svolta E
m
(lx) UGR
L
R
a
- Note e osservazioni
Produzione farmaceutica 500 22 80
Produzione pneumatici 500 22 80
Verifica colori 1000 16 90 Temperatura di colore 4000 K
Taglio, finitura, ispezione 750 19 80
Industria elettrica
Produzione di cavi e conduttori 300 25 80 Per ambienti di grande altezza vedasi la norma, art. 4.6.2 (nota generale)
Avvolgimento bobine di grandi dimensioni 300 25 80
Avvolgimento bobine di medie dimensioni 500 22 80
Avvolgimento bobine di piccole dimensioni 750 19 80
Impregnazione bobine 300 25 80
Galvanizzazione 300 25 80
Assemblaggio grossolano (ad es. grandi trasformatori) 300 25 80
Assemblaggio medio (ad es. quadri elettrici) 500 22 80
Assemblaggio fine (ad es. telefoni) 750 19 80
Assemblaggio di precisione (ad es. strumenti di misura) 1000 16 80
Produzione materiale elettronico, collaudo, aggiustaggio 1500 16 80
Generi alimentari e industrie alimentari di lusso
Postazioni e zone di lavoro in fabbriche di birra, fermentazione 200 25 80
del malto, per lavaggio, riempimento barili, pulizia, setacciamento,
sbucciatura, cottura in fabbriche di conserve e cioccolato,
luoghi e zone di lavoro in zuccherifici, fermentazione
e asciugatura del tabacco, cantine di fermentazione
Selezione e lavaggio prodotti, tritatura, miscelatura, confezionamento 300 25 80
Zone di lavoro e zone critiche in macelli, macellerie, caseifici, mulini; 500 25 80
filtraggio in raffinerie dello zucchero
Taglio e selezione di vegetali e frutta 300 25 80
Produzione gastronomica, lavori di cucina, produzione sigari e sigarette 500 22 80
Ispezione di vetri e bottiglie, controllo prodotti, guarnitura, selezione, 500 22 80
decorazione
Laboratori 500 19 80
Controllo dei colori 1000 16 90 Temperatura di colore 4000 K
Fonderie e simili
Gallerie di manutenzione, celle, ecc. 50 - 20 I colori dei segnali di sicurezza devono essere riconoscibili
Piattaforme 100 25 40 Per ambienti di grande altezza vedasi la norma, art. 4.6.2 (nota generale)
Preparazione sabbie 200 25 80
Spogliatoi 200 25 80
Zone di lavoro presso miscelatori, ecc 200 25 80
Colate 200 25 80
Modellazione a macchina 200 25 80
Modellazione manuale 300 25 80
Pressofusione 300 25 80
Reparti modelli 500 22 80
Parrucchieri
Taglio di capelli 500 19 90
Produzione gioielli
Lavorazioni con pietre preziose 1500 16 90 Temperatura di colore 4000 K
Produzione gioielli 1000 16 90
Montaggio di orologi (manuale) 1500 16 80
Montaggio di orologi (automatica) 500 19 80
Lavanderie e tintorie
Ricevimento prodotti, marcatura e smistamento 300 25 80
Lavaggio e pulizia a secco 300 25 80
Stiratura 300 25 80
Ispezione e riparazione 750 19 80
Pelle e prodotti in pelle
Lavori presso tini, vasche, fosse 200 25 40
Scarnatura, follatura, tiratura, lucidatura 300 25 80
delle pelli
Lavori di selleria e manifattura scarpe: cucitura, lucidatura, formatura, 500 22 80
taglio, foratura
Scelta e selezione 500 22 90 Temperatura di colore 4000 K
Tintura del cuoio (a macchina) 500 22 80
Controlli di qualit 1000 19 80
NORMATIVA LILLUMINAZIONE DEI LUOGHI DI LAVORO
Il Giornale dellInstallatore Elettrico www.reedbusiness.it N. 13 10 Ottobre 2004 41
ATTIVIT INDUSTRIALI, ARTIGIANALI, ECC.
Tipo di ambiente, compito o attivit svolta E
m
(lx) UGR
L
R
a
- Note e osservazioni
Controllo dei colori 1000 16 90 Temperatura di colore 4000 K
Produzione scarpe 500 22 80
Produzione guanti 500 22 80
Lavorazione e trasformazione dei metalli
Fucinatura libera 200 25 60
Fucinatura a stampo 300 25 60
Saldatura 300 25 60
Lavorazione grossolana o media: tolleranza 0,1 mm 300 22 60
Lavorazione fine: tolleranza < 0,1 mm 500 19 60
Tracciatura, ispezione 750 19 60
Laboratori di trafilatura e realizzazione tubi o cavi;
formatura a freddo 300 25 60
Lavorazione laminati: spessore 5 mm 200 25 60
Lavorazione fogli: spessore < 5 mm 300 22 60
Fabbricazione utensili e attrezzi da taglio 750 19 60
Assemblaggio grossolano 200 25 80 Per ambienti di grande altezza vedasi la norma, art. 4.6.2
Assemblaggio medio 300 25 80 Per ambienti di grande altezza vedasi la norma, art. 4.6.2
Assemblaggio fine 500 22 80 Per ambienti di grande altezza vedasi la norma, art. 4.6.2
Assemblaggio di precisione 750 19 80 Per ambienti di grande altezza vedasi la norma, art. 4.6.2
Galvanizzazione 300 25 80 Per ambienti di grande altezza vedasi la norma, art. 4.6.2
Preparazione superfici e verniciatura 750 25 80
Attrezzi, preparazione sagome e calibri, meccanica di precisione, 1000 19 80
micromeccanica
Carta e oggetti di carta
Preparazione dellimpasto, raffinazione 200 25 80 Per ambienti di grande altezza vedasi la norma, art. 4.6.2
Fabbricazione e trasformazione della carta, macchine per carta 300 25 80 Per ambienti di grande altezza vedasi la norma, art. 4.6.2
e cartone ondulato, fabbricazione del cartone
Lavori di rilegatura, ad es. piegatura, smistamento, incollaggio, taglio, 500 22 80
stampa, cucitura
Centrali elettriche
Impianto di alimentazione combustibile 50 - 20 I colori dei segnali di sicurezza devono essere riconoscibili
Locale caldaie 100 28 40
Sala turbine 200 25 80
Locali annessi, ad es. locali pompe, locali condensatori, quadri 200 25 60
di controllo interni
Sale di controllo 500 16 80 1. I quadri di controllo sono spesso verticali
2. Possono essere necessari apparecchi con regolazione del flusso
luminoso
3. Per postazioni di lavoro con videoterminali vedasi il testo
Dispositivi esterni di controllo 20 - 20 I colori dei segnali di sicurezza devono essere riconoscibili
Stamperie
Taglio, doratura, stampa in rilievo, lavori su pietra, macchine da stampa, 500 19 80
costruzione matrici
Selezione fogli e stampa a mano 500 19 80
Montaggio caratteri, ritocco, litografia 1000 19 80
Controllo colori (stampa policromatica) 1500 16 90 Temperatura di colore 5000 K
Incisione su acciaio e rame 2000 16 80 Pu essere necessaria lilluminazione direzionale
Laminatoi, lavorazioni ferro e acciaio
Impianti di produzione senza intervento manuale 50 - 20 I colori dei segnali di sicurezza devono essere riconoscibili
Impianti di produzione con intervento manuale occasionale 150 28 40
Impianti di produzione con intervento manuale continuo 200 25 80 Per ambienti di grande altezza vedasi la norma, art. 4.6.2
Magazzini laminati 50 - 20 I colori dei segnali di sicurezza devono essere riconoscibili
Fornaci 200 25 20 I colori dei segnali di sicurezza devono essere riconoscibili
Laminatoi, avvolgitori, linea di taglio 300 25 40
Piattaforme di controllo, quadri di controllo 300 22 80
Prova, misura e controllo 500 22 80
Gallerie di manutenzione, zona cinghie, ecc. 50 - 20 I colori relativi ai segnali di sicurezza devono essere riconoscibili
Lavorazione e manifattura tessile
Zone di lavoro a lato delle vasche di lavaggio, apertura balle 200 25 60
Cardatura, lavaggio, stiratura, disegno, pettinatura, incollaggio, 300 22 80
punzonatura cartoni, prefilatura, filatura juta e canapa, ecc.
42
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NORMATIVA LILLUMINAZIONE DEI LUOGHI DI LAVORO
ATTIVIT INDUSTRIALI, ARTIGIANALI, ECC.
Tipo di ambiente, compito o attivit svolta E
m
(lx) UGR
L
R
a
- Note e osservazioni
Filatura, ritorcitura, aspatura, bobinatura 500 22 80 Occorre impedire leffetto stroboscopico
Ordinatura, tessitura, intrecciatura, maglieria 500 22 80 Occorre impedire leffetto stroboscopico
Cucitura, maglieria fine, rimagliatura, rammendo 750 22 80
Disegno manuale, disegno trame 750 22 90 Temperatura di colore 4000 K
Finitura, tintura 500 22 80
Camera di asciugatura 100 28 60
Stampaggio automatico 500 25 80
Annodatura, ispezione della trama, ecc. 1000 19 80
Ispezione colori, controllo fabbricazione 1000 16 90 Temperatura di colore 4000 K
Rammendo invisibile 1500 19 90 Temperatura di colore 4000 K
Manifattura cappelli 500 22 80
Costruzione veicoli
Lavori su carrozzeria e assemblaggio 500 22 80
Verniciatura, spruzzatura, lucidatura 750 22 80
Verniciatura: ritocco, ispezione 1000 19 90 Temperatura di colore 4000 K
Rivestimenti interni (ambienti con personale) 1000 19 80
Ispezione finale 1000 19 80
Lavorazione e manifattura del legno
Processi automatici, ad es. essiccazione, 50 28 40
produzione compensato
Camere del vapore 150 28 40
Lavorazioni con seghe 300 25 60 Occorre impedire leffetto stroboscopico
Lavori al banco di falegnameria, incollaggio, assemblaggio 300 25 80
Lucidatura, verniciatura, falegnameria artistica 750 22 80
Lavorazioni su macchine utensili, ad es. tornitura, 500 19 80 Occorre impedire leffetto stroboscopico
scannellatura, sgrossatura, ribassatura, scanalatura,
taglio, segatura, cavatura
Selezione legno per impiallacciatura 750 22 90 Temperatura di colore 4000 K
Lavori di intarsio 750 22 90 Temperatura di colore 4000 K
Controllo qualit, ispezione 1000 19 90 Temperatura di colore 4000 K
UFFICI
Tipo di ambiente, compito o attivit svolta E
m
(lx) UGR
L
R
a
- Note e osservazioni
Archiviazione, copiatura 300 19 80
Scrittura, dattilografia, lettura, elaborazione dati 500 19 80 Per postazioni di lavoro con videoterminali vedasi il testo
Disegno tecnico 750 16 80
Postazioni CAD 500 19 80 Per postazioni di lavoro con videoterminali vedasi il testo
Sale conferenze e riunioni 500 19 80 Lilluminazione deve essere regolabile
Reception 300 22 80
Archivi 200 25 80
VENDITA AL DETTAGLIO
Tipo di ambiente, compito o attivit svolta E
m
(lx) UGR
L
R
a
- Note e osservazioni
Zone di vendita 300 22 80 Lilluminamento Em e lUGR richiesti sono determinati dal tipo di negozio
Casse 500 19 80
Tavolo di imballaggio 5000 19 80
LUOGHI E LOCALI PUBBLICI
Tipo di ambiente, compito o attivit svolta E
m
(lx) UGR
L
R
a
- Note e osservazioni
Spazi comuni
Ingressi 100 22 80 UGR solo se applicabile
Guardaroba 200 25 80
Sale di attesa 200 22 80
Biglietterie 300 22 80
Ristoranti e hotel
Reception/cassa, portineria 300 22 80
Cucina 500 22 80 Deve esserci una zona di transizione tra la cucina e la sala ristorante
Sala ristorante, sala da pranzo, sala ricevimenti - - 80 Lilluminazione deve creare unatmosfera appropriata
Ristoranti self-service 200 22 80
Buffet 300 22 80
Sale conferenze 500 19 80 Lilluminazione dovrebbe essere regolabile
NORMATIVA LILLUMINAZIONE DEI LUOGHI DI LAVORO
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LUOGHI E LOCALI PUBBLICI
Tipo di ambiente, compito o attivit svolta E
m
(lx) UGR
L
R
a
- Note e osservazioni
Corridoi 100 25 80 Durante la notte livelli di illuminamento pi bassi sono accettabili
Teatri, sale concerto, cinema
Sale di prova, spogliatoi 300 22 80 Lilluminazione degli specchi per il trucco deve essere priva
di abbagliamento
Fiere, padiglioni espositivi
Illuminazione generale 300 22 80
Musei
Oggetti esposti insensibili alla luce - - - Lilluminazione determinata dalle esigenze di esposizione
Oggetti esposti sensibili alla luce - - - 1. Lilluminazione determinata dalle esigenze di esposizione
2. La protezione contro le radiazioni dannose
di somma importanza
Librerie
Scaffali 200 19 80
Zona di lettura 500 19 80
Casse, punti informazione al servizio del pubblico 500 19 80
Parcheggi pubblici (al coperto)
Rampe di ingresso/uscita (durante il giorno) 300 25 20 1. Illuminamento a livello suolo
2. I colori dei segnali di sicurezza devono essere riconoscibili
Rampe di ingresso/uscita (durante la notte) 75 25 20 1. Illuminamento a livello suolo
2. I colori dei segnali di sicurezza devono essere riconoscibili
Corsie di circolazione 75 25 20 1. Illuminamento a livello suolo
2. I colori dei segnali di sicurezza devono essere riconoscibili
Zone di parcheggio 75 - 20 1. Illuminamento a livello suolo
2. I colori dei segnali di sicurezza devono essere riconoscibili
3. Un illuminamento verticale elevato aumenta il riconoscimento del viso
delle persone e quindi il senso di sicurezza
Biglietteria 300 19 80 Occorre evitare la riflessione nelle finestre e labbagliamento
dovuto allesterno
STRUTTURE SCOLASTICHE
Tipo di ambiente, compito o attivit svolta E
m
(lx) UGR
L
R
a
- Note e osservazioni
Asili nido, scuole materne
Aule gioco 300 19 80
Nursery 300 19 80
Aule per lavoro manuale 300 19 80
Edifici scolastici
Aule scolastiche 300 19 80 Lilluminazione deve essere regolabile
Aule in scuole serali e per adulti 500 19 80 Lilluminazione deve essere regolabile
Sale lettura 500 19 80 Lilluminazione deve essere regolabile
Lavagna 500 19 80 Occorre evitare le riflessioni speculari
Tavolo per dimostrazioni 500 19 80 Nelle sale lettura 750 lx
Aule educazione artistica 500 19 80
Aule educazione artistica in scuole darte 750 19 90 Temperatura di colore 5000 K
Aule per disegno tecnico 750 16 80
Aule per educazione tecnica e laboratori 500 19 80
Aule lavori artigianali 500 19 80
Aule di musica 300 19 80
Laboratori di informatica 300 19 80 Per postazioni di lavoro con videoterminali vedasi il testo
Laboratori linguistici 300 19 80
Aule di preparazione e officine 500 22 80
Ingressi 200 22 80
Zone di circolazione, corridoi 100 25 80
Scale 150 25 80
Sale comuni per gli studenti e aula magna 200 22 80
Sale professori 300 19 80
Biblioteca: scaffali 200 19 80
Biblioteca: zone di lettura 500 19 80
Magazzini materiale didattico 100 25 80
Palazzetti, palestre, piscine (uso generale) 300 22 80 Per specifiche attivit vedere la norma UNI EN 12193
Mensa 200 22 80
Cucina 500 22 80
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NORMATIVA LILLUMINAZIONE DEI LUOGHI DI LAVORO
STRUTTURE SANITARIE
Tipo di ambiente, compito o attivit svolta E
m
(lx) UGR
L
R
a
- Note e osservazioni
Locali di uso generale
Sale attesa 200 22 80 Tutti gli illuminamenti a livello del pavimento
Corridoi: durante il giorno 200 22 80 Tutti gli illuminamenti a livello del pavimento
Corridoi: durante la notte 50 22 80 Tutti gli illuminamenti a livello del pavimento
Day room 200 22 80 Tutti gli illuminamenti a livello del pavimento
Locali per il personale
Uffici 500 19 80
Stanze del personale 300 19 80
Reparti, reparti maternit
Illuminazione generale 100 19 80 Occorre evitare luminanze troppo elevate nel campo visivo dei pazienti
Illuminamento a livello del pavimento
Illuminazione di lettura 300 19 80 Occorre evitare luminanze troppo elevate nel campo visivo
dei pazienti - Illuminamento a livello del pavimento
Visita semplice 300 19 80 Occorre evitare luminanze troppo elevate nel campo visivo dei pazienti
Illuminamento a livello del pavimento
Visita e trattamento 1000 19 80 Occorre evitare luminanze troppo elevate nel campo visivo dei pazienti
Illuminamento a livello del pavimento
Luce notturna, luce di sorveglianza 5 - 80 Occorre evitare luminanze troppo elevate nel campo visivo dei pazienti
Illuminamento a livello del pavimento
Bagni, toilette per pazienti 200 22 80 Occorre evitare luminanze troppo elevate nel campo visivo dei pazienti
Illuminamento a livello del pavimento
Locali per visite diagnostiche
Illuminazione generale 500 19 90
Visita e trattamento 1000 19 90
Locali per visite oculistiche
Illuminazione generale 300 19 90
Visita esterna dellocchio 1000 - 90
Test di lettura e visione dei colori su pannelli 500 16 90
Locali per visite otorinolaringoiatriche
Illuminazione generale 300 19 80
Visita orecchio 1000 - 90
Locali analisi
Illuminazione generale 300 19 80
Analisi con amplificatore di immagini e sistemi televisivi 50 19 80 Per postazioni di lavoro con videoterminali vedasi il testo
Sale parto
Illuminazione generale 300 19 80
Visita e trattamento 1000 19 80
Locali di cura
Locale dialisi 500 19 80 Lilluminazione dovrebbe essere regolabile
Locale dermatologia 500 19 80
Locale endoscopia 300 19 80
Locale ingessatura 500 19 80
Bagni medicali 300 19 80
Locale massaggio e radioterapia 300 19 80
Sale operatorie
Locale pre-operatorio e risveglio 500 19 90
Sala operatoria 1000 19 90
Area operatoria (paziente) - - - Em da 10000 lx a 100000 lx
Rianimazione e cure intensive
Illuminazione generale 100 19 90 Illuminamento a livello pavimento
Visita semplice 300 19 90 Illuminamento a livello pavimento
Visita e trattamento 1000 19 90 Illuminamento a livello pavimento
Osservazione notturna 20 19 90
Odontoiatria
Illuminazione generale 500 19 90 Lilluminamento sul paziente deve essere esente
da abbagliamento
Sul paziente 1000 - 90 Valori superiori a 5000 lx quando necessario
Zona operatoria (bocca del paziente) 5000 - 90
Verifica del colore dei denti 5000 - 90 Temperatura di colore 6000 K
te a tutto lambiente, ad eccezione
delle zone dove si pu escludere lo
svolgimento dellattivit.
Limportanza del definire esatta-
mente le aree del compito visivo e
quelle immediatamente circostanti
consiste nel fatto che la norma ri-
chiede il rispetto dei limiti di illu-
minamento mantenuto (Em) da es-
sa indicati solo in queste aree.
Pi nel dettaglio, i limiti di illumi-
namento mantenuto indicati nella
tabella x riportata nellarticolo
vanno rispettati nelle aree del
compito visivo, mentre nelle aree
immediatamente circostanti i limiti
sono minori, come indicato nella
tabella 1.
Per quanto riguarda i limiti di illu-
minamento mantenuto si possono
sottolineare i seguenti aspetti:
Essi si riferiscono alla superficie
di riferimento dellarea da illu-
minare, che pu essere orizzon-
tale, verticale o inclinata.
raccomandato un aumento
dellilluminamento mantenuto se
il compito visivo dellattivit
svolta critico, mentre in casi
particolari ammessa una sua
riduzione.
Nelle aree occupate in modo con-
tinuativo, lilluminamento man-
tenuto non pu scendere sotto i
200 lx.
In unarea, lilluminamento deve es-
sere garantito nel modo pi uni-
forme possibile.
Per tale ragione, la norma EN
12464-1 richiede ununiformit di
illuminamento di almeno 0,7 nelle
aree del compito visivo, mentre
nelle aree immediatamente circo-
stanti si accontenta di ununi-
formit di almeno 0,5.
ABBAGLIAMENTO
La seconda novit della norma EN
12464-1 consiste nellintroduzio-
ne di un nuovo parametro finaliz-
zato alla limitazione dellabba-
gliamento. Si tratta di una vera e
propria rivoluzione, in quanto spa-
riscono la classe di qualit G per
la limitazione e le relative curve li-
mite di luminanza previste dalla nor-
ma UNI 10380 ed al loro posto
compare lindice unificato di ab-
bagliamento UGR (Unified Glare Ra-
ting). Questo indice UGR consiste
in un numero, compreso tra 10
(condizioni di abbagliamento mi-
nimo) e 30 (condizioni di abba-
gliamento massimo). La norma ri-
porta una formula (improponibi-
le) con cui calcolare lindice UGR,
che dipende da numerosi para-
metri (luminanza del corpo illumi-
nante e dello sfondo, posizione di
tale corpo rispetto allosservato-
re, ecc.).
Nella pratica, il valore di UGR pu
essere calcolato per mezzo di soft-
ware realizzati dai costruttori dei
corpi illuminanti, in funzione delle
caratteristiche dellambiente di in-
stallazione e della posizione dei
corpi stessi.
Ai fini pratici, durante la realizza-
zione dellimpianto di illuminazio-
ne di un ambiente occorre verificare
che lindice UGR non assuma va-
lori superiori al limite previsto dal-
la norma (tabella x). Di fatto, la li-
mitazione dellabbagliamento pu
essere garantita se le sorgenti lu-
minose sono adeguatamente scher-
mate. La tabella 3 indica langolo
di schermatura minimo dei corpi il-
luminanti in funzione della lumi-
nanza delle sorgenti.
RESA DEL COLORE
Per resa del colore si intende la
capacit dellilluminazione artifi-
ciale di rendere correttamente i
colori dellambiente, degli oggetti
e della pelle umana. Per caratte-
NORMATIVA LILLUMINAZIONE DEI LUOGHI DI LAVORO
Il Giornale dellInstallatore Elettrico www.reedbusiness.it N. 13 10 Ottobre 2004 45
STRUTTURE SANITARIE
Tipo di ambiente, compito o attivit svolta E
m
(lx) UGR
L
R
a
- Note e osservazioni
Laboratori e farmacie
Illuminazione generale 500 19 80
Ispezione colori 1000 19 90 Temperatura di colore 6000 K
Locali di decontaminazione
Locali sterilizzazione e simili 300 22 80
Locali per autopsia e camere mortuarie
Illuminazione generale 500 19 90
Tavolo per autopsia e dissezione 5000 - 90 Valori superiori a 5000 lx quando necessario
AREE PER TRASPORTI
Tipo di ambiente, compito o attivit svolta E
m
(lx) UGR
L
R
a
- Note e osservazioni
Aeroporti
Sale di arrivo e partenza, zone ritiro bagagli 200 22 80 Per ambienti di grande altezza vedasi la norma, art. 4.6.2
Zone di collegamento, scale e tappeti mobili 150 22 80
Banchi informazioni, accettazione 500 19 80 Per postazioni di lavoro con videoterminali vedasi il testo
Dogana e controllo passaporti 500 19 80 Lilluminamento verticale importante
Sale attesa 200 22 80
Deposito bagagli 200 25 80
Zone controllo di sicurezza 300 19 80
Torre di controllo traffico aereo 500 16 80 1. Lilluminazione deve essere regolabile
2. Per postazioni di lavoro con videoterminali vedasi il testo
3. Labbagliamento da luce diurna deve essere evitato
4. Occorre evitare la riflessione sulle finestre, specialmente durante
la notte
Hangar per le riparazioni ed i controlli 500 22 80 Per ambienti di grande altezza vedasi la norma, art. 4.6.2
Zone controllo motori 500 22 80 Per ambienti di grande altezza vedasi la norma, art. 4.6.2
Zone di misura allinterno degli hangar 500 22 80 Per ambienti di grande altezza vedasi la norma, art. 4.6.2
Stazioni ferroviarie
Banchine e sottopassi per passeggeri 50 28 40
Atri e sala vendita biglietti 200 28 40
Biglietterie, depositi bagagli, casse 300 19 80
Sale di attesa 200 22 80
TABELLA 3 - ANGOLO DI SCHERMATURA
MINIMO DEI CORPI ILLUMINANTI
Luminanza della sorgente Angolo di schermatura minimo
Da 20 kcd m
-2
(compreso) 15
a 50 kcd m
-2
Da 50 kcd m
-2
(compreso) 20
a 500 kcd m
-2
Oltre 500 kcd m
-2
(compreso) 30
La norma EN 12464-1 tratta numerose altre problematiche,
che non si potuto affrontare in questa sede, per ragioni di spa-
zio, e per le quali si rimanda alla norma stessa.
Si possono citare ad esempio:
lilluminazione direzionale;
lo sfarfallamento e gli effetti stroboscopici;
la riduzione dei consumi energetici;
lintegrazione tra luce naturale e luce artificiale.
ULTERIORI ASPETTI TRATTATI DALLA NORMA
La rivoluzione
televisiva digitale
ha gi mostrato
i suoi effetti con
la tv via satellite
rebbe quindi quella di diventare
Content provider cio non solo
fornitore ma anche produttore di
contenuti, possibilmente di buona
qualit.
Infatti, sar proprio il digitale uno
dei principali artefici della cosiddetta
convergenza che riunir sotto
un unico comune denominatore
la tv digitale ed internet, linfor-
matica e lelettronica di largo con-
sumo, in unofferta trasversale che
proporr diverse soluzioni parallele
a scelta del consumatore in funzione
delle sue capacit/aspettative per
effettuare la medesima operazione.
Liniziativa di Mediaset sul digita-
le terrestre ha indubbiamente mo-
dificato gli equilibri fin qui costituiti
e, come si usa dire, ha rotto le uo-
va nel paniere al concorrente: se
infatti Sky detiene fino al 2007 il mo-
nopolio di tutte le squadre di serie
A e di una decina di B, non va di-
menticato che sono ancora in cor-
so le trattative tra la tv satellitare
e le societ di calcio per i diritti
relativi al 2005-2007. Al momento
sono 17 le societ di serie A che han-
no ceduto i diritti a Sky per la pros-
sima stagione 2004-2005: Milan,
Juve, Inter, Roma, Lazio, Parma, Bo-
logna, Brescia, Cagliari, Lecce, Li-
vorno, Reggina, Sampdoria, Sie-
na, Udinese, Atalanta e Chievo;
inoltre, per quanto riguarda la Ro-
ma, le trattative per le successive
stagioni sarebbero ferme alla ri-
chiesta della societ capitolina di
ottenere la stessa cifra data al-
lInter (circa 60 milioni di euro a sta-
gione contro i 37,2 milioni attuali),
mentre laccordo con la Lazio sa-
rebbe in dirittura di arrivo con una
cifra che secondo indiscrezioni si ag-
girerebbe intorno ai 35 milioni di eu-
ro. A questo punto Sky, per i fatti
intervenuti, cercherebbe di chiudere
in tempi brevi le negoziazioni in so-
speso.
Altro discorso che tocca ancora
Sky invade invece la sfera del ri-
spetto della legge e delle regole del
gioco.
Il fatto che segue riguarda pi pro-
priamente la tv digitale satellitare,
ma possibile offrire un ulteriore
spunto di valutazione per coloro che
si accingano allacquisto o intendano
rinnovare il proprio ricevitore digitale
satellitare, anche se la notizia ri-
guarda pi propriamente i decoder
satellitari e non quelli terrestri.
La legge violata, secondo lasso-
ciazione dei consumatori Adicon-
sum, sarebbe la n. 79 del 29/03/1999
sul decoder unico che ricorda: i de-
codificatori devono consentire la frui-
bilit delle diverse offerte di pro-
grammi digitali con accesso con-
dizionato e la ricezione dei pro-
grammi radiotelevisivi digitali in
chiaro mediante lutilizzo di un
unico apparato... dal 1 luglio 2000
sono vietate la commercializza-
zione e la distribuzione di appara-
ti non conformi alle predette ca-
ratteristiche ....
Secondo Adiconsum, Sky elude-
rebbe la legge con comportamen-
ti monopolistici ed unilaterali in
quanto non consentirebbe la libera
ricezione di tutti i programmi in
chiaro trasmessi dal satellite at-
traverso limposizione non richie-
sta dai consumatori di uno speci-
fico sistema operativo implemen-
tato sia sui decoder Gold Box con
codifica Seca (ex Tele+), sia su
quelli Nds, sia di propriet sia a no-
leggio.
Inoltre Adiconsum ha chiesto lin-
tervento dellAntitrust per la que-
stione dellabbandono della codi-
fica Seca da parte di Sky. La chiu-
sura delle trasmissioni in Seca, pro-
segue Adiconsum, render inu-
tilizzabili milioni di ricevitori, com-
presi i cosiddetti Common Interface
(cio i decoder equipaggiati con
slot dove possibile inserire il mo-
dulo di accesso condizionato (Cam)
con la relativa smart card della
pay-tv dalla quale si intende ac-
quistare programmi a pagamento),
con caratteristiche tecnologiche
evolute, rispondenti totalmente ai
requisiti di legge e acquistati a ca-
ro prezzo dai consumatori.
Inoltre va aggiunto per comple-
tezza che i decoder non dedicati a
Sky, oltre alla totale libert di visione,
50
Il Giornale dellInstallatore Elettrico N. 13 10 Ottobre 2004 www.reedbusiness.it
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SPECIALE NUOVE TECNOLOGIE: LEVOLUZIONE DELLA TV
Il Giornale dellInstallatore Elettrico www.reedbusiness.it N. 13 10 Ottobre 2004 51
offrono delle applicazioni che tec-
nologicamente risultano di inte-
resse rilevante, essendo per esem-
pio dotati di hard disk per la regi-
strazione digitale di quanto ricevuto
o potendo essere integrati con de-
coder per la ricezione del digitale
terrestre.
La questione resta aperta.
Altra informazione di ordine com-
merciale che preme dare in questa
fase di passaggio dal vecchio al
nuovo riguarda il tentativo di ven-
dita on line di un falso decoder
Mediaset.
Lo scorso luglio Mediaset ha diffi-
dato, con una nota ufficiale indi-
rizzata ad alcuni siti web, i riven-
ditori di decoder, dalluso improprio
del marchio aziendale. stato in-
fatti rilevato che in numerose pro-
mozioni on line su Internet ven-
gono utilizzate le diciture decoder
Mediaset o box interattivo uffi-
ciale Mediaset, mentre si precisa
che nessuna societ del gruppo
ha mai prodotto o distribuito de-
coder. In questo modo nessun box
interattivo pu essere scambiato per
un prodotto Mediaset: uninfor-
mazione in pi per il consumatore
e maggior attenzione da parte di chi
ha tratto eventualmente benefi-
cio da questa operazione.
AMBITO
DI APPLICAZIONE
Il digitale terrestre un sistema che
in termini di filosofia di program-
mazione si rivolge ad un bacino
di utenza confrontabile con quel-
lo che attualmente permette di ri-
cevere la normale programma-
zione Rai o Mediaset, il telegiornale
della sera o il programma sportivo
che pi interessa, ben diverso quin-
di dalla tv via satellite.
Si continua a servire degli stessi si-
stemi di antenna attualmente esi-
stenti (con eventuali aggiusta-
menti), con la sola introduzione di
un dispositivo, simile nella forma ad
un videoregistratore, per tradurre
il segnale non pi analogico ma
digitale e renderlo intelligibile in in-
gresso al nostro apparecchio tv.
Essendo il segnale comunque dif-
fuso via etere, come accade ades-
so per lanalogico, le antenne uti-
lizzate continuano ad essere le
stesse, eventualmente potenziate
o ri-posizionate, nei casi in cui il tra-
smettitore digitale abbia diverso si-
to, anche se sembra che le nuove
reti digitali si avvalgano degli stes-
si siti di trasmissione usati per la
tv analogica.
Da quanto detto, sembra del tut-
to evidente che il digitale terrestre
di cui si parla un servizio terre-
stre come lanalogi-
co ma di tecnologia
pi evoluta e dalle
grandi potenzialit,
da non confondere
con la televisione sa-
tellitare, la quale per
definizione invece
irradiata con lausilio
di satelliti e per la ri-
cezione della quale
occorre invece unan-
tenna parabolica.
Si noti, inoltre, che per la tv satel-
litare sono completamente diver-
se le frequenze, il tipo di modula-
zione utilizzata e anche la tipologia
di programmazione per lo pi te-
matica e a pagamento, mentre ri-
sulta che il digitale terrestre do-
vrebbe seguire uno sviluppo che per
le finalit prima accennate risulter
totalmente indirizzato verso la tv
in chiaro.
LA NASCITA
La trasmissione digitale terrestre
costituisce una tappa di fonda-
mentale importanza nello svi-
luppo tecnologico dei sistemi te-
levisivi in quanto guider il pas-
saggio essenziale per la conver-
genza tra il settore dellinforma-
tica a quello delle telecomunica-
zioni, consentendo di trasforma-
re lapparecchio televisivo in quel-
la piattaforma digitale per lo svi-
luppo dei servizi interattivi di cui
talvolta si sente parlare, che si an-
dr ad aggiungere al-
la tradizionale fun-
zione di diffusione cir-
colare dei segnali.
Allorigine delle atti-
vit europee in questo
campo c il progetto
Digital Video Broad-
casting (Dvb) pro-
mosso dalla Commis-
sione europea allo sco-
po di definire standard comuni.
Il progetto, cui hanno partecipa-
to 170 societ coinvolte nei di-
versi settori dellindustria tele-
visiva, ha raggiunto lobiettivo di
stabilire un unico standard con-
diviso su scala europea per le
trasmissioni televisive via satel-
lite (Dvb-S), via cavo (Dvb-C) e
via terra (Dvb-T).
Tali standard sono stati succes-
sivamente adottati anche dal
Giappone e da altri paesi non eu-
ropei. Gli standard digitali, svi-
luppati in seno al Consorzio eu-
ropeo Dvb, sono stati ratificati
dallEtsi (European Telecommu-
nications Standards Institute),
lIstituto europeo di normazione
per il settore delle telecomuni-
cazioni con sede a Sophia Antipolis
(Francia).
COME RICEVERE
Grazie allintroduzione del digita-
le terrestre, la tv italiana potr
proporre sempre pi nuovi pro-
grammi e canali tematici in chiaro,
in grado di soddisfare, insieme al-
lintrattenimento e ai servizi, anche
le istanze di consumo culturale e di
approfondimento che scaturiscono
da un pubblico sempre pi esi-
gente. Per accedere alla nuova te-
levisione digitale terrestre possibile
gi da ora acquistare un adattatore
denominato set-top-box che con-
sente di continuare a utilizzare,
oltre allapparecchio televisivo gi
in uso, lo stesso impianto esisten-
te salvo piccole modifiche o inte-
grazioni a livello del sistema dan-
tenna.
Infatti i nuovi trasmettitori digita-
li dei maggiori Network televisivi
sono installati, come detto, sugli
stessi siti e mantengono in linea di
massima gli stessi puntamenti de-
gli impianti analogici; pertanto in
generale, acquistando il decoder
possibile trovare, nelle citt gi
coperte dal servizio, il segnale in an-
tenna senza operare grandi modi-
ficazioni sullimpianto.
INTERATTIVIT
Nellambito del Consorzio euro-
peo Dvb, Digital video broadca-
sting, stata messa a punto la
piattaforma multimediale per le
applicazioni domestiche, deno-
minata Mhp, Multimedia Home
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Il Giornale dellInstallatore Elettrico N. 13 10 Ottobre 2004 www.reedbusiness.it
SPECIALE NUOVE TECNOLOGIE: LEVOLUZIONE DELLA TV
platform. Con questa definizio-
ne si vuole indicare tutta una se-
rie di applicazioni interattive crea-
te su misura per il pubblico do-
mestico, che saranno disponibili
nelle case degli italiani utilizzan-
do il digitale terrestre (Dvb-T),
come veicolo di trasmissione.
importante ricordare questo acro-
nimo (Mhp), in quanto al momen-
to dellacquisto occorrer control-
lare che il decoder interattivo che
intendiamo acquistare con il con-
tributo statale di 150,00 euro rechi
sul pannello frontale il logo del-
linterattivit domestica Mhp.
Nellambito della piattaforma Mhp
stato messo a punto il profilo
denominato enanched broadca-
sting (televisione arricchita con ser-
vizi interattivi di varia tipologia), dal-
le cui seguenti caratteristiche tra-
spare la potenzialit dei servizi
fruibili e dei terminali di ultima
generazione (televisori a tutto
schermo, impianti HiFi evoluti, ec-
cetera), utilizzabili in associazio-
ne con il digitale terrestre, per me-
glio sfruttarne le potenzialit:
- formato delle immagini in for-
mato 16:9, pi vicino allo standard
adottato in cinematografia ri-
spetto allattuale 4:3 (per for-
mato si intende il rapporto fra le
dimensioni orizzontale e verticale
dellimmagine);
- possibilit di diffondere immagini
ad alta definizione (Hdtv - High
definition television), partico-
larmente adatto alla visione di
film ed eventi sportivi con tele-
visore di ultima generazione (Lcd
e plasma);
- audio con qualit cd (compact
disk);
- possibilit di avere pi canali au-
dio per un programma multilingue;
- aggiornamento programmazio-
ne mediante tecnica Epg, Elec-
tronic programme guide, in gra-
do di fornire notizie in tempo rea-
le sulla programmazione dei pa-
linsesti;
- Super Teletext con contenuti gra-
ficamente arricchiti, immagini,
ipertesti, clip audio e video, ec-
cetera.
Anche il lettore meno esperto
in grado di comprendere che ri-
sulta quanto mai vasta e diversi-
ficata lofferta associata al nuovo mo-
do di fare televisione, sia in termini
di contenuti e di creativit dei ser-
vizi associati alla programmazione,
sia anche per il business dei nuo-
vi terminali con i quali sfruttare i
plus offerti dalla nuova tecnica
tutta numerica, per le varie ap-
plicazioni.
Pensando per esempio alla ripro-
duzione del suono e dellimma-
gine, si consideri che man mano
che i costi dei televisori ultrapiatti
a grande schermo andranno di-
minuendo, sar possibile pensa-
re allo sviluppo su larga scala di si-
stemi audio/video digitali, in gra-
do di offrire allutente prodotti di
straordinaria qualit, ove immagine
e suono raggiungono livelli in gra-
do di simulare, anche nel piccolo
ambiente di un salotto residen-
ziale, lesperienza della grande ci-
nematografia, con effetto deno-
minato home theatre, la cui rea-
lizzazione sembra a portata di ma-
no, a breve, anche per il grande
pubblico, impiegando: un letto-
re Dvd (Digital video disk), un
set-top-box Dvb, un display pla-
nare a grande schermo e diffusori
audio di qualit HiFi.
Passando ora a quelli che sono pi
propriamente, ad oggi, i due filoni
di sviluppo legati allinterattivit,
si trova che gli standard digitali svi-
luppati in seno al Consorzio euro-
peo Dvb supportano gi da ora
una serie di servizi, che possono in-
quadrarsi come:
- televisione interattiva;
- accesso a internet.
La prima specie di interattivit og-
gi realizzabile tramite il nostro te-
levisore integrato da un set-top-box
di tipologia Mhp; la seconda ap-
partiene ad un periodo successivo
di diffusione, quando sar stata
completata la convergenza delle tec-
nologie digitali.
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SPECIALE NUOVE TECNOLOGIE: LEVOLUZIONE DELLA TV
Il Giornale dellInstallatore Elettrico www.reedbusiness.it N. 13 10 Ottobre 2004 53
stono per il Dvb un carattere di
priorit, nellottica di una rapida evo-
luzione del mercato e dei terminali.
La categoria che metter in gio-
co anche la rete internet riguar-
da il discorso della piattaforma
digitale domestica allargata, che
si ipotizza entrer a far parte del
gioco in un momento successivo
di ulteriore radicamento della tec-
nologia.
Approfondiamo invece il discorso
sulla televisione interattiva inda-
gando quali sono le possibilit in
questo campo, essendo questo un
altro punto fondamentale.
Utilizzando un decoder interattivo,
due sono i possibili scenari di in-
terattivit nei quali potremo im-
batterci:
- uninterattivit locale;
- uninterattivit con canale di ri-
torno.
Esistono delle applicazioni multi-
mediali di base, rese disponibili
attraverso la tecnologia digitale
terrestre, sempre presenti in an-
tenna perch trasmesse tramite
letere.
Ci significa che, se un utente
avesse la linea telefonica mo-
mentaneamente non disponibi-
le, potrebbe comunque accedere
ai servizi associati in quel mo-
mento a quel determinato pro-
gramma e scaricare le applica-
zioni multimediali presenti in an-
tenna: operando con il teleco-
mando per accedere ad un parti-
colare servizio (meteo, notizia-
rio), si abiliter il decoder a rice-
vere nuove informazioni.
Premendo il tasto Ok e i tasti
freccia sul telecomando, si po-
tr praticare una vera e propria
navigazione semplificata, para-
gonabile a quella effettuata su
internet, con la differenza che
anche lutente non avvezzo a que-
sto genere di procedure sar in gra-
do di effettuare operazioni com-
plesse, agendo con grande sem-
plicit.
Dopo alcuni secondi, acquisite le
informazioni presenti in antenna,
si renderanno disponibili sul nostro
televisore alcune maschere relative
ai contenuti selezionati (con even-
tuale suddivisione della scher-
mata in due o pi settori), segno
che lapplicazione cercata sar
stata scaricata correttamente.
Si pu rendere meglio lidea fa-
cendo un semplice esempio.
Si supponga si stia vedendo lo
spot pubblicitario di un costruttore
di televisori. Se durante il video clip
il costruttore ci mette a disposi-
zione delle applicazioni multi-
mediali, premendo il tasto Ok,
si scarica dallantenna (utiliz-
zando la sola etere) lindice ge-
nerale e lo si visualizza insieme al-
la home page. Premendo Ok
si accede, per esempio, alla sezione
ricevitori digitali terrestri. Pre-
mendo ancora Oke continuan-
do a navigare, si visualizzano le ca-
ratteristiche tecniche, le dimen-
sioni, i prezzi di una certa serie di
ricevitore.
Si noti che tutte le informazioni
multimediali fin qui utilizzate non
hanno comportato nessun costo
di connessione, in quanto linte-
rattivit rimasta di tipo locale,
cio le informazioni sono state
scaricate unicamente attraverso
lantenna terrestre: il modem non
entrato mai in gioco e sarebbe
potuto rimanere scollegato dalla
presa telefonica.
A questo punto se invece si de-
cidesse di acquistare on line il
ricevitore digitale, si dovrebbe in
qualche modo interagire con il
centro dati del costruttore: solo al-
lora si andrebbe ad utilizzare
uninterattivit del tipo con ca-
nale di ritorno verso il centro
dati, mettendo in gioco lutilizzo
del modem telefonico.
Prima dellavvio della connessio-
ne si visualizzer un banner sul-
lo schermo del televisore, con in-
dicati tutti i costi di accesso alla
linea telefonica con addebito del-
la connessione conteggiato nella
bolletta telefonica.
Il canale di ritorno, come si evince,
non via etere. Questo significa che
le attuali antenne delle abitazioni
non devono essere sostituite con
antenne ricetrasmittenti: linte-
rattivit resa possibile attraver-
so un collegamento telefonico.
questo un semplice esempio di
come possibile utilizzare nella
pratica il nuovo sistema e di qua-
li siano le potenzialit se si pensa
che i servizi attivati prossimamente
andranno ad interessare molte del-
le nostre quotidiane attivit con una
semplicit di operazione studiata
apposta per servire la totalit del-
la collettivit.
Qualche indicazione sullimpatto che
la nuova tecnologia dovrebbe po-
ter esercitare sulla collettivit pu
essere desunta da queste brevi
informazioni di come si stia lavo-
rando alle-government, cio al-
linsieme dei servizi interattivi che
permetteranno a breve di colle-
garsi, attraverso il televisore, di-
rettamente ai server della pubbli-
ca amministrazione per richiedere
informazioni, certificati...
Il Cnipa, Centro nazionale per
linformatica nella pubblica am-
ministrazione, ha stanziato 7 mi-
lioni di euro per il cofinanzia-
mento di applicazioni informative
di e-government, basate sul di-
gitale terrestre e destinate al
grande pubblico.
Contestualmente presso il Cnipa
stato costituito il centro di com-
petenza sul digitale terrestre per as-
sistere le amministrazioni pubbli-
che locali interessate a sperimen-
tare questa nuova tecnologia.
Al Cnipa stata gi affidata la rea-
lizzazione di un progetto per por-
tare sul canale digitale terrestre
alcuni servizi e informazioni con-
tenuti nel portale nazionale del cit-
tadino (www.italia.gov.it) da do-
ve, gi oggi, con il proprio pc con-
nesso ad Internet, si possono sca-
ricare oltre 1.000 moduli, rag-
giungere quasi 8mila servizi pub-
blici collegati a pi di 160 guide e
a 126 eventi. Ai 7 milioni di eu-
DISTRIBUTORI CODIME SUL TERRITORIO DISTRIBUTORI CODIME SUL TERRITORIO www.codime.it www.codime.it
ASSOCIATI CODIME
Campania - Calabria
G. ALFIERI & C. S.p.a. - Caserta (CE)
APRILE S.r.l. - MATERIALE ELETTRICO - Aversa (CE)
ELCA S.r.l. - Corigliano Scalo (CS)
ELETTROINDUSTRIALE S.r.l. - Casoria (NA)
GAM COPPOLA S.r.l. - Mugnano (NA)
EGRUPPO C.D.C. ELECTRIC S.p.a. - (NA)
MEP di Porri Mario & C. S.p.a. - Villaricca (NA)
ORTOLOMO S.r.l. - S. Maria La Carit (NA)
TUFANO SAS DI CAFARELLI A. & C. - Casoria (NA)
Puglia - Basilicata
DIMET S.r.l. - Modugno (BA)
Sicilia
ELETTROINGROSS 94 S.p.a. - Palermo
SCIACCA I. S.r.l. - Palermo
GR SICILIA S.r.l. - Palermo
AFFILIATI CODIME
Campania - Calabria
COZZOLINO S.r.l. - Nola (NA)
GEA S.r.l. - Ischia (NA)
Puglia - Basilicata
CIRIOLO S.r.l. - Ortelle (LE)
DEL.FO.LUCE S.n.c. - Lucera (FG)
ELETTROLAMP S.n.c. - San Severo (FG)
FOEL S.p.a. - San Giorgio Jonico (TA)
LA PIGE S.r.l. - Cerignola (FG)
NEON TOMA ILLUMINAZIONE S.r.l. - Maglie (LE
Sicilia
RI-EL S.r.l. - Canicatt (AG)
BOLOGNA S.r.l. - Palermo
POLO COMMERCIALE
Campania - Calabria -Lazio
GRUPPO C.D.C. ELECTRIC S.p.a. - (NA)
Sicilia
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servizio lettori 1794
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nella quale con I
3
e I
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si indicano rispettivamente
le correnti di terza e nona armonica, avendo tra-
scurato le restanti componenti omopolari. Nel
caso queste non fossero trascurabili, incluse
eventuali armoniche omopolari di ordine pari (se-
sta, dodicesima etc.), devono essere semplice-
mente aggiunte sotto radice nella formula di cui
sopra. Nel neutro, come gi visto, le componen-
ti omopolari si sommano tra loro, quindi la corrente
che interesser questo conduttore sar il triplo di
quella sopra calcolata:
I
no
= 3 I
ao
Dalla teoria alla pratica
Per chiarire le idee viene proposto, a titolo di
esempio, un caso reale di misura di corrente di un
carico non lineare assai diffuso e caratterizzato da
uno spettro armonico particolarmente pesante
(figura 1): le lampade fluorescenti compatte.
Si considerino i risultati delle misurazioni di un mon-
tante illuminazione. Dallo spettro di figura 1, si no-
ta la presenza di una componente di terza ar-
monica pari al 74,6% della fondamentale, e di
una di nona armonica pari al 33%.
Essendo la fondamentale pari a 14,4 A possibile
ricavare lampiezza della corrente di terza e di nona
armonica:
I
3
= 0,746 14,4 = 10,7 A
I
9
= 0,33 14,4 = 4,75 A
La corrente dovuta alle omopolari in ciascuna fa-
se sar dunque pari a
I
ao
= 10,7
2
+ 4,75
2
= 11,74 A
mentre nel conduttore di neutro sar presente la
somma delle tre correnti omopolari, pari quindi a
I
no
= 3 11,7 = 35,12 A
Il vero valore efficace, che tiene cio conto dei
contributi della fondamentale e di ciascuna ar-
monica, della corrente che scorre in ciascuna del-
le tre fasi pari a 21 A.
Si noti come il valore della corrente nel neutro sia
non solo diverso da zero, ma addirittura superio-
re del 70% rispetto alla corrente in ciascuna fase.
In questo caso quindi la sezione del conduttore di
neutro dovrebbe essere maggiore della sezione
del conduttore di fase.
Come ulteriore esempio si propone un rilievo ef-
fettuato su di una linea che alimenta carichi in-
formatici (figura 3). In questo caso le componenti
di terza e nona armonica valgono rispettivamente
il 42% ed il 7,4% della fondamentale, quindi, pro-
cedendo come prima, il conduttore di neutro
percorso da una corrente pari a 37,6 A. Ancora una
volta la corrente che percorre il neutro risulta
maggiore di quella di fase anche se in misura mi-
nore del caso precedente (1,2 volte circa). A tutto
ci bisogna aggiungere il fatto che, in queste con-
dizioni, il neutro non pu essere trascurato nel
calcolo della portata della linea (4 conduttori ter-
micamente attivi invece che 3).
COME TENER CONTO DELLE CORRENTI OMOPOLARI?
Nel caso di circuiti
che alimentano
carichi non lineari la
sezione del conduttore
di neutro dovr
essere almeno pari
alla sezione
del corrispondente
conduttore di fase
FIGURA 3 - SPETTRO DELLA CORRENTE RILEVATO
SU DI UNA LINEA DI ALIMENTAZIONE
DI PERSONAL COMPUTER
Fracarro gi oggi ha tutta la tecnologia per il Digitale Terrestre. Per entrare subito in questo nuovo
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P
er diffondere musica di sot-
tofondo e per effettuare chia-
mate selettive in 12 zone
aperte ai clienti, in quello che
uno dei pi prestigiosi casin del
mondo - situato in uno storico pa-
lazzo sul Canal Grande a Venezia
- stato recentemente installato,
dalla societ di installazione loca-
le Vivaldi di Noventa di Piave, un
sistema di amplificazione sonora del-
la divisione Audio Contractor del-
la Fbt Elettronica. Spiega chi ha rea-
lizzato limpianto:La direzione vo-
leva una rete di distribuzione che
consentisse non solo di diffondere
programmi musicali differenti nel-
le varie zone o annunci selettivi, ma
che avesse anche un controllo di Spl
per ogni zona.
Il sistema audio Fbt copre 12 zone
delle aree aperte al pubblico nel pa-
lazzo e sono stati installati 30 dif-
fusori acustici a 2 vie Studio4/BT,
in ogni stanza in un numero che va
da 2 nella sala pi piccola a 8 in quel-
la pi grande (400 m
2
). Il cliente vo-
leva selezionare il programma mu-
sicale da diffondere in ciascuna
delle varie zone del palazzo e la pos-
sibilit di controllare indipenden-
temente il volume. Una console
microfonica MBT8004, dotata di
microfono electrete cardioide, di
pulsanti per la selezione delle zo-
ne e lattivazione dellemergenza,
viene utilizzata per le chiamate
selettive e per la diffusione in au-
tomatico di un messaggio di al-
larme preregistrato al suo interno,
in condizioni di emergenza.
La centrale rack installata in una po-
sizione nascosta consta di una ma-
trice 4x4, MMS4004, di una ma-
trice mixer MMZ8004, con 10 in-
gressi e 4 bus di uscita e di una re-
te di finali di potenza realizzata
con 3 finali multicanale MCA2240A.
Linstallatore continua: Una del-
le condizioni fondamentali richie-
ste dal committente era quella che
i diffusori acustici avessero il minor
impatto estetico possibile sulle sa-
le, splendidamente decorate con
specchi e immensi candelabri in cri-
stallo, pelli sontuose e rivestimenti
in legno; pertanto abbiamo dovu-
to trovare diffusori acustici che
potessero essere installati a soffitto,
nascondendoli tra le travi in le-
gno, e che fossero soprattutto in gra-
do di assicurare unottima ripro-
duzione del suono e un elevato li-
vello di intelligibilit per le comu-
nicazioni vocali. I diffusori acustici
Fbt, in resina termoplastica, mi-
surano 16,2x25,6x15,7 cm, ma han-
no una potenza di 60W Rms.
Il direttore della Divisione Audio
Contractor di Fbt Elettronica, lin-
gegner Antonio Faccioni, ha af-
fermato: Questa sicuramente
una tra le pi prestigiose installa-
zioni realizzate in Italia e alleste-
ro, ma solo una delle molteplici ap-
plicazioni in cui sono stati installati
i nostri prodotti: da fitness club a
centri conferenza di elevato livel-
lo, centri commerciali, centri spor-
tivi e stabilimenti industriali.
UN ESEMPIO
DI AMPLIFICAZIONE
Un esempio di configurazione di un
impianto di amplificazione audio,
che preveda la gestione di 4 zone
indipendenti e la possibilit di in-
terfacciarsi con un sistema di rile-
A Ca Vendramin Calergi, sul
Canal Grande, e nella sala con-
siliare del Comune di Pescara
sono stati installati sistemi au-
dio distribuiti
Ascoltare
al casin e in
consiglio comunale
A cura di
Alma Taddei
IMPIANTI
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Il Giornale dellInstallatore Elettrico N. 13 10 Ottobre 2004 www.reedbusiness.it
Ca Vendramin Calergi - la cui data di costruzione viene fatta ri-
salire al 1481 - fu il primo grande palazzo veneziano del Rinascimento
e sicuramente uno dei
pi grandiosi dellepo-
ca doro della Serenissi-
ma. Finita agli inizi del
16 secolo, lelegante
struttura si affaccia mae-
stosamente sul Canal
Grande; il piano nobile si
propone come luogo
ideale per eventi, atti-
vit culturali e servizi di
ricevimento, mentre il
secondo piano ospita le
sale da gioco del Casin
municipale di Venezia.
CA VENDRAMIN CALERGI
Ambienti: 12 saloni (dimensioni max 400 mq).
Esigenza: impianto di amplificazione acustica con sistema che
consente di selezionare 4 sorgenti musicali per 4 zone indipendenti.
Minore impatto visivo possibile dei diffusori.
Sistema di gestione: 1 matrice 4x4 MMS4004; 1 unit mixer
MMZ8004 a 4 bus di uscita.
Finali di potenza: 3 unit multicanale MCA2240A.
Diffusori: 30 diffusori studio4/BT, 2 vie, 60 W rms posizionati a
soffitto.
Basi microfoniche: 1 unit MBT8004 per annunci selettivi nel-
le singole zone ed invio automatico di messaggi di allarme.
IL CASIN MUNICIPALE DI VENEZIA
vazione di una condizione di emer-
genza, pu essere costituito da
un preamplificatore MMZ8004, che
consente di avere 4 bus di uscita
con controllo indipendente e 10
ingressi dotati di microswitch per
lassegnazione di ciascun ingresso
su ciascuna uscita; lamplificatore
che pu essere utilizzato della se-
rie MCA, Multi Channel Ampli-
fier, che si caratterizza per avere fi-
no a 4 finali di potenza allinterno
di un unico chassis, con doppio
ingresso per ciascun finale, di cui
uno prioritario allaltro. La consol-
le microfonica MBT8004, che per-
mette di irradiare messaggi voca-
li con la massima intelligibilit, do-
tata di un robusto flessibile con
microfono dinamico electrete con
filtro anti pop ed costituita da una
elegante struttura in Abs stam-
pato di colore nero, debitamente se-
rigrafato, e fondo in acciaio. La
consolle consentir di inviare an-
nunci microfonici selettivi nelle
singole zone o di effettuare chiamate
generali, abbassando il livello del
segnale musicale solo nella zona in-
teressata allannuncio. Inoltre dal-
la stessa consolle microfonica, ol-
tre ai messaggi via microfono, sa-
r possibile inviare un segnale di
emergenza, preregistrato al suo
interno, contemporaneamente in
tutte le zone al massimo volume.
Il messaggio dallarme, che potr
essere un messaggio vocale per-
IMPIANTI ASCOLTARE AL CASIN E IN CONSIGLIO COMUNALE
Il Giornale dellInstallatore Elettrico www.reedbusiness.it N. 13 10 Ottobre 2004 69
La console microfonica permette
di irradiare messaggi vocali
ad alta intelligibilit
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MBT 8004 e MBT 8008: schema a blocchi