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Per lautomazione

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15 DICEMBRE
POSTE ITALIANE SPA - SPED. IN ABB. POSTALE - D.L. 353/2003
(CONV. IN L. 27/02/2004 N. 46) ART. 1, COMMA 1 - DCB MILANO - ISSN 0392-3630 - 3,40
16
ANNO 26
n.
P
er far conoscere ad un numero
sempre maggiore di navigatori
Internet unofferta di prodotti e so-
luzioni allinsegna della massima in-
tegrazione, nata la partnership di Sie-
mens con Virgilio, che prevede la
realizzazione di pagine co-branded nel
canale aziende del portale; curate
da Siemens Italia, queste pagine con-
tengono anche approfondimenti che
riportano al sito della stessa azienda,
consentendo di veicolare traffico sul
portale Siemens. La sezione co-bran-
ded, accessibile allindirizzo www.sie-
mens.it/virgilio, propone ogni settimana
due diversi articoli con novit e ap-
profondimenti sulle diverse realt
del Gruppo coinvolte. Con questa
iniziativa Siemens punta a raggiun-
gere imprenditori, dirigenti, quadri e
liberi professionisti e pi in genera-
le decisori dacquisto, ai quali pre-
sentare la propria offerta integrata di
prodotti, sistemi e soluzioni nellam-
bito di comparti differenti. Per coin-
volgere questo target, Siemens ha
scelto uno dei siti pi visitati in Italia:
nel mese di settembre il canale eco-
nomia di Virgilio ha avuto 1.114.184
visitatori per un totale di 22.429.000
pagine (fonte: Red Sheriff).
impianti
Domotica
semplice
Ups
e soccorritori
normativa
I semafori
e le loro regole
Organo Direttivo Nazionale di Confartigianato Impianti
Un nuovo modo di comunicare
La luce come espressione artistica
L
a citt e gli occhi il tema della edizione 2004 di Notti di luce,
svoltasi - come di consueto - nell'area di piazza Dante Alighieri a
Bergamo e organizzata dalla Camera di commercio in collaborazione con
Clay Paky e altre aziende bergamasche. Il progetto di questanno sta-
to realizzato attraverso l'utilizzo della luce in chiave creativa in simbio-
si con altri linguaggi artistici: musica, teatro, danza. Momento immancabile
della manifestazione stato lo show Clay Paky, spettacolo di luci colo-
rate e proiezioni grafiche, abbinate alle musiche, nel contesto architet-
tonico di Piazza Dante. Claudio Angeleri, di-
rettore artistico della manifestazione, ha
affermato: Era nostro intento mostrare co-
me la luce sia un elemento fondamentale del-
lespressione artistica, che pu dialogare
con la musica, con la danza, ma anche va-
lorizzare elementi storici e architettonici,
come quelli che troviamo in questa piazza.
Questanno abbiamo pensato di proporre uno
spettacolo di luci concepito su un brano
musicale datmosfera, a testimonianza del-
lestrema versatilit di una tecnologia, quella dellilluminazione profes-
sionale per lo spettacolo, che stata inventata ed esportata in tutto il mon-
do da Clay Paky.
P
rosiel, lassociazione che ha come
scopo la promozione della sicu-
rezza e della qualit dellimpianto
elettrico in Italia, nel novembre scor-
so ha organizzato, presso i Comuni
di Bari e Reggio Emilia e con il sup-
porto delle amministrazioni comunali
coinvolte, uniniziativa pilota per il con-
trollo gratuito degli impianti elettri-
ci di tipo domestico.
Per ogni citt sono stati interessati
15 operatori professionali, periti in-
dustriali e installatori incaricati da
Prosiel di effettuare un check-up
gratuito degli impianti elettrici do-
mestici, sulla base di una check-li-
st. Attraverso un numero verde i cit-
tadini di Bari e Reggio Emilia hanno
potuto richiedere gratuitamente lin-
tervento di un operatore specializzato
per una verifica del proprio impian-
to elettrico, al termine della quale il
verificatore ha rilasciato allutente una
copia compilata della check-list
con lesito dello stato dellimpianto e
le eventuali messe a punto.
Mese della sicurezza elettrica
Come saziare la fame di energia
N
ei prossimi cinque-sei anni la domanda di energia sar coperta con
lo sviluppo di nuova capacit proveniente dall'estero e da un'ade-
guata produzione interna, da impianti a ciclo combinato e da fonti rinnovabili.
quanto ha sostenuto il direttore generale per l'energia del Ministero del-
le attivit produttive, Sergio Garribba, intervenendo in commissione
ambiente del Senato sull'indagine conoscitiva avviata sull'impatto am-
bientale delle raffinerie e delle centrali elettriche. La produzione - ha ri-
levato Garribba - dovrebbe arrivare a circa 334 miliardi di chilowattora,
nell'ipotesi di un ritmo di crescita della domanda del 3% annuo. Secon-
do le stime pi attendibili, gran parte della nuova potenza necessaria per
soddisfare la maggiore richiesta sar prodotta da impianti a ciclo com-
binato a gas che "presentano rendimenti superiori di almeno 13 punti per-
centuali rispetto agli impianti esistenti alimentati a gas e di ben 17 pun-
ti rispetto agli impianti a olio combustibile".
Domenico Bosatelli, presidente di Prosiel
SPECIALE
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Il Giornale dellInstallatore Elettrico www.reedbusiness.it N. 16 15 Dicembre 2004 3
Sommario
ATTUALIT
Prosegue il viaggio nella riforma Biagi
di Roberta Leprotti
NORMATIVA
Crescono le funzionalit per la messa a punto del flusso dei veicoli
di Raffaele Greco
IMPIANTI
Le nuove tecnologie al servizio della casa
a cura di Sinthesi
SOLUZIONI
Una gamma di comunicatori telefonici per rete cellulare Gsm
a cura di Alma Taddei
IL CORSO
di Fabio Braidotti
RUBRICHE
Panorama. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 4
Le schede tecniche. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 86
Novit. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 91
Domande & risposte . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 106
Le aziende citate . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 118
pag. 14
pag. 62
di Gastone Guizzo pag. 97
pag. 27
pag. 22
pag. 66
Istituto Nazionale
di Qualificazione
delle Imprese
di Installazione dImpianti
pag. 107
SPECIALE SPECIALE
Ups & soccorritori
A proposito di qualit e quantit
dellalimentazione
pag. 99
Slitta il cablaggio
La redazione del Giornale dellinstallatore
elettrico comunica ai lettori che -
per mancanza di spazio - il previsto
Speciale cablaggio strutturato,
che avrebbe dovuto essere pubblicato
su questo numero della rivista, apparir
sul prossimo fascicolo, cio sul n 1,
gennaio 2005.
PANORAMA
Panorama
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Il Giornale dellInstallatore Elettrico N. 16 15 Dicembre 2004 www.reedbusiness.it
S
i concluso il road show sul
tema del digitale terrestre,
che Fracarro ha portato in giro per
lItalia negli ultimi mesi, per in-
contrare clienti e operatori di
settore. Le tappe sono state 14,
dalla Sicilia al Piemonte, e han-
no riscosso lattenzione di oltre
4500 persone. Lusinghieri an-
che i numeri dellultima tappa,
che si svolta nei padiglioni di
Satexpo: pi di 2000 le persone
registrate in 3 giorni e oltre 600
i partecipanti ai seminari.
Lazienda di Castelfranco ha scel-
to una forma del tutto innovati-
va per presentarsi ai visitatori del-
la fiera di Vicenza. Non uno stand
tradizionale, per mettere in ve-
trina i prodotti, ma un vero e
proprio laboratorio per toccare
con mano le nuove tecnologie.
Non sono mancati gli ospiti di ri-
lievo: una breve visita del mini-
stro Gasparri, accompagnato dal
vice premier israeliano Ehud Ol-
mert, ha caratterizzato uno dei
seminari al SatExpo.
P
hilips Lighting ha recente-
mente portato a termine lin-
tervento su uno dei progetti di il-
luminazione pi prestigiosi: la
sostituzione di 352 lampade che
illuminano la Torre Eiffel.
Il lavoro stato commissionato
dallazienda francese che gesti-
sce le attivit di valorizzazione
turistica della Torre Eiffel ed ha
richiesto tre mesi di attivit in lo-
co. Per soddisfare i severi re-
quisiti dellappalto - tra i quali un
risparmio energetico del 30% e
una riduzione del 50% delle di-
mensioni dellimpianto di illu-
minazione - e per rispettare le
nuove norme di sicurezza e le dif-
ficili condizioni operative - vi-
brazioni insolite e sostenibilit del
sistema a velocit del vento su-
periore ai 180 km/ora - il gesto-
re tecnico della Torre Eiffel e
Philips Lighting hanno lavora-
to sotto la guida del lighting de-
signer Pierre Bideau.
Il team ha unito labilit e la
maestra nelluso della luce al-
limpiego di sorgen-
ti di illuminazione
molto speciali.
I nuovi livelli di pre-
stazione, i significa-
tivi livelli di rispar-
mio energetico e il
rispetto delle diffici-
li condizioni operati-
ve sono stati otte-
nuti grazie allimpie-
go di una nuova ge-
nerazione di lampade
al sodio ad alta pres-
sione della gamma
Master Son Pia, 600 e
400 Watt, che han-
no sostituito i prece-
denti proiettori Phi-
lips HNF 206, equi-
paggiati con lampade
da 1000 W, protago-
nisti dellillumina-
zione della torre per
ben 18 anni.
Signora di ferro sotto
nuova luce
Pur apprezzando e condividendo quanto lautore scrive nellarticolo sul digitale terre-
stre (Il giornale dellinstallatore elettrico n. 13, pag. 48 e seguenti) ritengo doveroso
sottolineare che la categoria, che mi onoro di rappresentare a livello nazionale, ha da
sempre come primo obiettivo il riconoscimento, su tutti i tavoli, della propria identit.
In buona sostanza per anni limpianto di antenna, pi correttamente limpianto di
ricezione e distribuzione di segnali radioelettrici stato visto come un optional del-
limpianto elettrico. Con levoluzione dei sistemi di ricezione e con lavvento del sa-
tellite e ora del Dtt (Televisione digitale terrestre), il numero delle emittenti ricevibili
e quindi da distribuire aumentato a dismisura, rendendo limpiantistica radioelettri-
ca notevolmente complessa. Per ultimo faccio notare che la legge 46/90, che disciplina
il settore, alla lettera B dellart. 1 definisce la figura dellinstallatore dantenna.
Ora, pur non avendo nulla contro linstallatore elettrico, ritengo sarebbe corretto cor-
reggere il titolo del riquadro di pag. 56 della rivista in oggetto in Il ruolo dellinstalla-
tore dantenna.
Cav. Luciano Mattozzi
Presidente di Confartigianato Antennisti
Riceviamo e pubblichiamo...
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Iniziativa di successo
Il rinnovamento dellilluminazione
della Torre Eiffel stato commissiona-
to a Philips Lighting dallazienda fran-
cese che gestisce le attivit di valo-
rizzazione turistica della Torre ed ha
richiesto tre mesi di attivit in loco
Un seminario del road show Fracarro, dedicato al digitale terrestre

servizio lettori 1544


PANORAMA
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Il Giornale dellInstallatore Elettrico N. 16 15 Dicembre 2004 www.reedbusiness.it
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Partner nella domotica
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er sviluppare soluzioni inno-
vative nella climatizzazione
applicata alla domotica, De Lon-
ghi e BTicino hanno raggiunto
un accordo di partnership tecno-
logica e commerciale.
Lintesa consentir di integrare Re-
lax - il sistema di climatizzazione
del Gruppo De Longhi - nellofferta
di automazione My Home di BTi-
cino, con lobiettivo di incremen-
tare - sotto il profilo del comfort
- le prestazioni degli impianti do-
mestici.
Questo accordo ha dichiarato
Bruno Pavesi, amministratore de-
legato di BTicino rappresenta il
frutto pi recente dellimpegno di
BTicino nella ricerca e sviluppo di
soluzioni innovative che amplia-
no il perimetro della domotica.
In questo modo lofferta My Ho-
me si arricchisce ulteriormente, per
rispondere alla continua evolu-
zione dei bisogni dei consuma-
tori in tema di possibilit di con-
trollo e gestione di funzioni im-
portanti dellimpianto domesti-
co, anche in remoto.
La partnership tra due aziende
simbolo del successo e della qua-
lit dei prodotti italiani nel mon-
do ha aggiunto Stefano Beraldo,
amministratore delegato del Grup-
po De Longhi consentir di met-
tere a frutto le reciproche com-
petenze in un importante pro-
getto di alto contenuto tecnologico.
La finalit quella di creare sistemi
di automazione e climatizzazione
studiati per dialogare tra loro e
dunque adatti a soddisfare con la
massima flessibilit le svariate
esigenze di prescrittori, installa-
tori e consumatori.
Sfreccia
il metro
di Helsinki
L
a Helsinki City Transport (Hkl)
ha intrapreso un aggiorna-
mento estensivo del proprio si-
stema dei treni metro usando la
piattaforma Lonworks networ-
king. Hkl pu cos aumentare lef-
ficienza operativa del sistema dei
treni ed espandere in futuro, con
facilit e in modo efficiente, que-
sto sistema.
Con oltre 55 milioni di passeg-
geri allanno, la Hkl Metro il si-
stema di trasporto pi grande di
tutta la Finlandia e in una recen-
te indagine sulla qualit dei mag-
giori sistemi di trasporto euro-
pei si classificata ai primi posti.
Il potenziamento dei sistemi din-
formazione compito importan-
te per i proprietari di treni e la fa-
cilit dellinstallazione di nuovi
sistemi di comunicazione riduce
considerevolmente i costi. Soluzioni
basate sulla piattaforma Lon-
works stanno guadagnando po-
polarit grazie alla flessibilit e al
design modulare. Inoltre, il com-
pleto sistema di comunicazione
pu usare un singolo set di cavi o
addirittura il sistema di cablaggio
esistente, risparmiando in tal mo-
do tempo e riducendo i costi del-
linstallazione.
A Helsinki, la societ dei trasporti
metropolitani aggiorna il proprio si-
stema dei treni metro usando la piat-
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incrementare il livello di prestazione
Prevede la gestione degli impianti da parte di pi utenti che
possono attivare e disattivare protezioni specifiche
Permette di gestire due impianti con una sola centrale
ognuno in maniera totalmente autonoma dallaltro
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l futuro nelle mani dei giovani
e Schneider Electric lo sa. Per
questo da tempo spende molte
energie per portare avanti pro-
getti a sostegno del mondo del-
linfanzia e dei giovani che - re-
duci da esperienze difficili co-
me handicap fisici, malattie, anal-
fabetismo, malnutrizione, emar-
ginazione, detenzione, tossico-
dipendenza - hanno perso fidu-
cia in loro stessi e nella societ.
Nata in Francia nel 1998 la Fon-
dation Schneider Electric pour
linsertion des jeunes anche
questanno ha riproposto Lu-
li, unoperazione internaziona-
le di sensibilizzazione dei di-
pendenti che, con la donazione
di unora di stipendio, finanzia-
no iniziative benefiche in tutti i
Paesi del Gruppo.
La Fondazione provvede per lun-
ghi periodi a incoraggiare e sup-
portare quelle associazioni che
permettono ai giovani in diffi-
colt di trovare loro stessi ed il
loro posto nella societ attra-
Schneider per il sociale
Grande successo per la settima edizione dellAward Ecohitech, il riconoscimento per i risul-
tati di ecocompatibilit delle aziende hitech.
Allevento - organizzato dal Consorzio EcoqualIt (Consorzio nazionale uso qualit smalti-
mento apparecchiature It) in collaborazione con Eurotech, Cciaa di Milano, Regione Lombar-
dia e Wwf Italia - hanno partecipato numerosi rappresentanti del mondo istituzionale, della
produzione e della gestione del fine vita.
Applausi per i vincitori e i menzionati al premio, che hanno ottenuto un riconoscimento per
i progetti e i prodotti presentati. Soddisfatti i giurati e gli sponsor, e soddisfatti anche i rela-
tori - Fabrizio De Poli del Ministero dellambiente, Paolo Pipere della Cciaa di Milano, Anna
Maria Ribaudo della Regione Lombardia, Michele Candotti del Wwf Italia e Claudia Beghi
dellOsservatorio nazionale rifiuti - per aver parlato a un pubblico preparato, partecipe e in-
teressato.
Alessandro Cecchi Paone, conduttore della cerimonia di premiazione, ha infine suscitato la
curiosit e linteresse del pubblico, trasformando levento in un vivace spettacolo.
verso cultura, sport e azioni di va-
rio genere. Per il progetto Lu-
li 2004, Schneider Electric Ita-
lia ha pensato di sostenere tre as-
sociazioni:
il Gruppo Prevenzione Droga di
Cinisello Balsamo (Milano),
che si dedica allopera di sen-
sibilizzazione e prevenzione
alla tossicodipendenza e a tut-
te le forme di dipendenza. Per
la scuola media nato il pro-
getto Diciamolo col teatro: un
percorso educativo che fa leva
sul miglioramento delle relazioni
con s e con gli altri per con-
tribuire ad eliminare le cause
delle dipendenze nellet del-
ladolescenza;
listituto assistenziale Patro-
cinio San Francesco di Santa
Maria la Fossa (Caserta), che
si occupa di assistenza, recu-
pero e istruzione di bambini
e giovani che versano in gravi
difficolt familiari e in un con-
testo sociale ed economico for-
temente penalizzato;
la cooperativa sociale AI del
Mans di Serina (Bergamo),
che si occupa del reinserimento
sociale e lavorativo di giovani
con un passato di tossicodi-
pendenza tramite lagricoltura
e attivit di servizio sul terri-
torio.
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della eco-community

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Una scuola per Takir
A
ppuntamento a Milano la se-
ra del 17 dicembre per uni-
niziativa benefica organizzata
dalleditore Reed Business Infor-
mation in collaborazione con il
Pime (Pontificio istituto missioni
estere): uno spettacolo di musica
e danza i cui proventi contribui-
ranno a finanziare la costruzio-
ne di una scuola elementare a
Takir, in Guinea Bissau. In scena
si alterneranno dipendenti, col-
laboratori e amici della casa edi-
trice insieme al gruppo musicale
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l presidente della Regione La-
zio, Francesco Storace, si re-
cato in visita al Centro nazio-
nale di controllo del Gestore del-
la rete.
Durante la permanenza il presi-
dente del Grtn, Carlo Andrea
Bollino, ha accompagnato il pre-
sidente della regione nella sala
controllo, il cuore pulsante
del sistema elettrico italiano,
dove si registra istante per istan-
te landamento dei consumi di
elettricit nel Paese. Storace ha
cos potuto vedere in tempo rea-
le il fabbisogno del Lazio, che in
quel momento era pari a 2.898
megawatt (su un totale com-
plessivo del centro Italia di 6.062
megawatt). Successivamente,
accompagnato dal presidente
del Gme (Gestore mercato elet-
trico), Giorgio Szeg, ha assisti-
to allo svolgimento delle con-
trattazioni nella cosiddetta Bor-
sa elettrica, la piattaforma in-
formatica dove ogni ora si in-
crociano la domanda e lofferta
di elettricit relative al giorno
successivo.
Francesco Storace, presidente della
Regione Lazio, ha visitato il Centro
nazionale di controllo del Gestore
della rete
Visita al Grtn
africano Sinafrica; sono pre-
viste nel corso della serata
partecipazioni a sorpresa
di personaggi del mondo del-
lo spettacolo che hanno ade-
rito alliniziativa. La serata
Una scuola per Takir sta-
ta organizzata nellambito di
ReCare, il programma di vo-
lontariato e attivit sociali
del gruppo editoriale Reed Elsevier.
Numerosi gli sponsor che hanno
scelto di sostenere levento, con-
tribuendo a buona parte dei 25.000
euro necessari per la costruzio-
ne delle scuola: Reed Business
Information ringrazia Aicarr, As-
sistal, Bosch, Calciatori Magazine,
Cillichemie, Club Canottieri Olo-
na, Design 3, Fiera Milano Inter-
national, Fotlito 73, Linea Effe,
Musicopoli, NT, Sate, Sistar Astrea,
Tcf, Teograf, Ucimu.
Il sipario si aprir venerd 17 di-
cembre 2004 alle 20,30 al teatro del
Pime, in via Mos Bianchi 94 a Mi-
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Illuminazione ecologica
dei parcheggi
P
rosegue la collaborazione fra
Mareco Luce, azienda specia-
lizzata nella realizzazione di soluzioni
su misura per lilluminazione ur-
bana, e la catena di grande distri-
buzione Iper. Negli ultimi due an-
ni, infatti, stato rinnovato limpianto
per lilluminazione delle aree ester-
ne adibite a parcheggio di tre pun-
ti vendita Iper in Lombardia, uti-
lizzando un prodotto specificata-
mente realizzato per conformarsi al-
la legge regionale contro linqui-
namento luminoso. Si tratta di City
Light 2, serie Lombardia, una
campana in alluminio verniciato a
polvere, nero esternamente e bian-
co allinterno, dotato di diffusori
in acrilico trasparente. Le lampa-
de sono a ioduri metallici da 70
Watt ciascuna, con un grado di
protezione IP 65, classe seconda di
isolamento. La prima realizzazione
stata quella di Solbiate Olona
(Varese), nel 2002, seguita lanno
successivo da quella dellIper di
Brembate (Bergamo). Settembre
2004 stato il mese dellinaugu-
razione dellultimo impianto, quel-
lo di Monza (Milano).
Lottima riuscita, soprattutto in
termini di ridotto impatto am-
bientale, testimoniata dallade-
sione alliniziativa del Coordina-
mento nazionale per la protezione
del cielo notturno - o, pi sempli-
cemente, CieloBuio (www.cielo-
buio.org) - attivamente coinvolto nel
verificare che le realizzazioni ri-
spondessero a quei criteri di legge
per un minimo inquinamento lu-
minoso e massima efficienza che or-
mai dovranno guidare ogni pro-
getto dilluminazione urbana.
Luce italiana
in Estremo
Oriente
L
euci ha siglato un accordo di
distribuzione dei propri appa-
recchi di illuminazione in Estremo
Oriente - nei territori della Repub-
blica Popolare Cinese, Hong Kong,
Macao, Vietnam, Tailandia, Filip-
pine, Indonesia, Malesia e Singapore
- con la societ Megaman Asia Ltd,
presente in tutti questi Paesi con fi-
liali dirette e reti di agenti specia-
lizzati. Laccordo ha spiegato
Franco Sala, amministratore delegato
della societ, si articola su pi an-
ni per un valore iniziale di 9 milio-
ni di euro, su tipologie specifiche di
prodotti. un segnale importante
della seriet del lavoro fatto in que-
sti anni da Leuci, attraverso le so-
ciet controllate, nella progetta-
zione e produzione di apparecchi di
illuminazione, ed un riconoscimento
importante per la qualit e il design
della nostra gamma. Tale collabo-
razione si estender anche al cam-
po della ricerca di nuove tipologie
di apparecchi e sorgenti di illumi-
nazione orientati verso il miglior
rapporto tra efficienza e risparmio
energetico, con lutilizzo di materiali
a minimo impatto ambientale. La no-
stra scelta di collaborare con Me-
gaman Asia dovuta principal-
mente alla capillarit della sua pre-
senza sul territorio e alla profes-
sionalit dei suoi collaboratori.
Lilluminazione ecologica
dei parcheggi Iper contribuisce
alla salvaguardia del cielo notturno
servizio lettori 1617
P
rosegue il cammino nellim-
portante passaggio della ri-
forma del lavoro, toccando al-
cune fattispecie di contratto. Un
buon test di convenienza per i da-
tori di lavoro lutilizzo dei con-
tratti a tempo determinato: a due an-
ni dallentrata in vigore della nuo-
va disciplina del contratto a termi-
ne - con il decreto legislativo 368/01
- la riforma Biagi prevede che la ti-
pologia contrattuale del tempo de-
terminato sia ammessa a fronte di
ragioni di carattere tecnico, pro-
duttivo, organizzativo e sostitutivo
ma, soprattutto, che queste ragio-
ni possono essere anche riferibili
allordinaria attivit dellutilizzato-
re. La precisazione molto im-
portante perch, a differenza di
quanto previsto per il contratto a ter-
mine nel decreto legislativo 368/01,
nella somministrazione a tempo
determinato lesigenza che spinge
il datore di lavoro pu essere col-
legata al normale ciclo produttivo del-
lazienda, sempre che tale esigen-
za sia reale e verificabile. Pertanto
la somministrazione a tempo de-
terminato viene proposta come un
normale strumento di gestione del-
lattivit produttiva ogni volta che,
con lorganico ordinario, lazienda non
riesca a far fronte agli impegni pre-
si o a programmare la propria atti-
vit. Diversa invece la situazione per
il contratto a termine, per cui nel de-
creto legislativo 368/01 non compare
la precisazione che le ragioni di ca-
rattere tecnico, produttivo, orga-
nizzativo e sostitutivo possano
essere riferibili allordinaria atti-
vit dellutilizzatore. Infatti, le pri-
me decisioni di merito e di legittimit
hanno dimostrato un certo rigore nel-
lapplicare la nuova disciplina che ha
abrogato le precedenti leggi (le leg-
gi n. 230/1962 e n. 56/1987). Con la-
brogazione della tipicizzazione pre-
sente nelle precedenti leggi, e for-
se per evitare eventuali abusi da par-
te dei datori di lavoro, la giurispru-
denza di merito ha innanzitutto af-
fermato la nullit del termine quan-
do non sono specificate con preci-
sione le ragioni di carattere tecnico,
produttivo, organizzativo e sosti-
tutivo (v. per esempio lordinanza del
Tribunale di Milano del 21 giugno
2002). In seguito (Cassazione 21
maggio 2002, n. 7468), la Cassa-
zione ha affermato un principio che
sembra poter caratterizzare il suo fu-
turo orientamento e cio che i con-
tratti di lavoro a tempo indetermi-
nato rappresentano la forma co-
mune dei rapporti di lavoro, con-
tribuiscono alla qualit della vita
dei lavoratori interessati ed a mi-
gliorare il rendimento e per que-
sto vi la necessit che il termine
abbia giustificazione in condizioni
oggettive e che vi sia un limite
nel ricorso a tale schema contrattuale.
Questo limite ... recepito nel fon-
damento stesso del decreto legi-
slativo 6 settembre 2001 n. 368:
poich per il contratto a termine
necessario un atto scritto e motivato
(articolo 1, secondo comma) e poi-
ch illegittime proroghe vanifica-
no il termine stesso (articolo 5 se-
condo, terzo e quarto comma), il
termine costituisce deroga dun ge-
nerale sottinteso principio: il contratto
di lavoro subordinato, per sua natura,
non a termine. In altre parole, an-
che nel decreto legislativo 368/01,
il contratto a tempo determinato
costituisce uneccezione rispetto
al contratto a tempo indetermina-
to, diversamente da quanto previ-
sto in tema di somministrazione a
tempo determinato. Infine, op-
portuno sottolineare che nel lavoro
a tempo determinato anche espres-
samente previsto che il controllo
giudiziale sulla ricorrenza dei pre-
supposti sia limitato esclusiva-
mente allaccertamento della esi-
stenza delle ragioni che lo giustifi-
cano e non pu essere esteso fino
a sindacare nel merito valutazioni
e scelte tecniche, organizzative o pro-
duttive che spettano allutilizzato-
re (articolo 27, terzo comma, Dlgs
276/03). Dal 25 ottobre scorso le
collaborazioni coordinate e conti-
nuative sono invece uscite defini-
Quando il lavoro
ha una scadenza
ATTUALIT
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Il Giornale dellInstallatore Elettrico N. 16 15 Dicembre 2004 www.reedbusiness.it
Per collaborazione coordinata e continuativa si intende un
rapporto di lavoro nel quale il prestatore di lavoro agisce in
assenza di rischio economico e senza mezzi organizzati di
impresa, mediante prestazioni reiterate in misura apprez-
zabile nel tempo. Queste prestazioni sono frutto di accordo
tra le parti e se, pur autonome da un punto di vista orga-
nizzativo, sono strutturate in maniera funzionale e sincro-
nizzata con l'impresa. Le collaborazioni coordinate e conti-
nuative e il lavoro a progetto si distinguono dal contratto di
lavoro autonomo di cui all'articolo 2222 Codice civile. L'au-
tonomia, che distingue queste due tipologie contrattuali, ri-
sulta attenuata nelle collaborazioni coordinate e continua-
tive e nel lavoro a progetto per due ragioni: 1) la necessit
di coordinarsi con la struttura del committente; 2) il carat-
tere continuativo della prestazione. Infatti, la disciplina
delle collaborazioni coordinate e continuative e del lavoro
a progetto, diversamente da quella del lavoro autonomo, at-
tribuisce rilevanza al collegamento funzionale di questo
contratto con l'organizzazione del committente; collega-
mento che non previsto dalla disciplina del contratto d'o-
pera perch di regola il lavoratore autonomo non si obbli-
ga a collaborare con il committente ma si obbliga soltanto
a compiere l'opera secondo modalit di luogo e di tempo au-
tonomamente determinate. Le collaborazioni coordinate e
continuative e il lavoro a progetto sono esempi di lavoro para-
subordinato. Si tratta, infatti, di lavoratori privi degli strumenti
di produzione tradizionali che devono coordinarsi in modo
stabile e continuativo con imprese altrui, realizzando un'e-
levata interdipendenza o connessione funzionale con l'or-
ganizzazione imprenditoriale. Per qualificare un lavoro au-
tonomo come parasubordinato necessario che ci sia:
- continuit: la prestazione non deve avere carattere occa-
sionale ma deve perdurare nel tempo;
- coordinazione: la prestazione deve essere connessa in ma-
niera funzionale con le finalit perseguite dalla commit-
tenza con conseguente ingerenza di quest'ultima nelle at-
tivit del prestatore;
- prevalenza: il lavoro personale del preposto deve preva-
lere sull'opera svolta dai collaboratori e sull'utilizzazione
di una struttura di tipo materiale.
AUTONOMO O PARASUBORDINATO?
Continua il viaggio nella ri-
forma Biagi, in particolare in
alcune tipologie di contratto
- a tempo determinato, a ter-
mine e a progetto - per me-
glio capire il loro utilizzo e la
loro applicazione
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scadenza importante per la Legge
Biagi: i contratti co.co.co., le colla-
borazioni coordinate e continuative,
sono sostituiti dai nuovi contratti
a progetto, che prevedono una
durata prestabilita e soprattutto
individuano con precisione il cam-
po dazione nel quale dovr muoversi
il prestatore dopera, stabilendo
anche gli obiettivi da raggiunge-
re. La novit riguarda un esercito di
milioni di lavoratori, concentrati in
gran parte nel Centro Nord, con in
testa la provincia di Milano. Sca-
duti, quindi, i vecchi contratti di
collaborazione coordinata e conti-
nuativa, stipulati prima del 24 ottobre
2003, non ancora scaduti e non ri-
conducibili a un progetto cos come
previsto dallarticolo 61 del decre-
to legislativo 276/03. Il primo com-
ma dellarticolo 86 del decreto, in-
fatti, per rendere meno traumatico
il passaggio dalla vecchia alla nuo-
va normativa, ha previsto che le col-
laborazioni coordinate e continua-
tive stipulate ai sensi della disciplina
vigente, che non possono essere
ricondotte a un progetto o a una fa-
se di esso, mantengono efficacia
fino alla scadenza e, in ogni caso, non
oltre un anno dalla data di entrata
in vigore del presente provvedi-
mento. Il decreto legislativo 276/03
entrato in vigore il 24 ottobre
2003 e quindi il 24 ottobre 2004 sca-
duto il periodo transitorio durante
il quale i nuovi contratti a progetto
hanno convissuto con le vecchie
18
Il Giornale dellInstallatore Elettrico N. 16 15 Dicembre 2004 www.reedbusiness.it
ATTUALIT QUANDO IL LAVORO HA UNA SCADENZA
CARATTERISTICHE A CONFRONTO
Lavoro a progetto Lavoro occasionale Lavoro occasionale accessorio
Definizione
un lavoro che produce un risultato finale
tangibile legato ad un programma e cio
ad unesposizione ordinata
e particolareggiata di quello che si vuole
o che si deve fare nellambito di una
determinata attivit.
Contenuto
Il contratto deve contenere la durata,
il progetto o il programma di lavoro,
il corrispettivo economico, i tempi
e le modalit di pagamento, le forme
di coordinamento con il committente, la
tutela in materia di sicurezza ed infortuni.
Limitazioni oggettive
Non sono previste limitazioni alla durata e
al corrispettivo per il contratto a progetto.
La durata del rapporto , infatti, funzionale
alla realizzazione del progetto in regime
di totale autonomia, mentre il corrispettivo
proporzionato alla qualit e alla quantit
del lavoro eseguito.
Forma e contenuto
richiesta la forma scritta. Le parti possono
accordarsi per certificare il contratto al fine
di evitare ogni possibile controversia
in materia di qualificazione del rapporto.
Definizione
un rapporto di lavoro della durata
complessiva non superiore ai 30 giorni
nel corso dellanno solare con lo stesso
committente, salvo che il compenso
complessivamente percepito nellanno
non sia superiore a 5.000 euro.
Contenuto
La legge non impone alcun limite o requisito
sia per il committente che per il prestatore
di lavoro.
Limitazioni oggettive
Sono rappresentate dal carattere temporale
che richiede una prestazione massima
di 30 giorni con lo stesso committente
e dalla definizione economica che prevede
un compenso massimo di 5.000 euro
per la stessa prestazione.
Forma e contenuto
La legge non richiede formalit per stipulare
il contratto. La circolare Inps richiede
lobbligo di comunicare ai committenti
il superamento del termine.
Definizione
Sono prestazioni lavorative che hanno
natura esclusivamente occasionale
e che sono poste in essere da soggetti
considerati a rischio di esclusione sociale
o comunque non ancora entrati
nel mondo del lavoro o in fase di uscita.
Contenuto
La legge prevede che il committente
possa essere un privato o un ente senza
scopo di lucro. I prestatori di lavoro invece
possono essere: disoccupati di lunga
durata, casalinghe, studenti e pensionati,
disabili e lavoratori extracomunitari.
Limitazioni oggettive
previsto che la prestazione possa
avere una durata massima di 30 giorni
nel corso dellanno solare e che
il compenso non possa superare
i 3.000 euro.
Forma e contenuto
La legge non prevede la stipula in forma
scritta di un contratto di lavoro
e non dispone ulteriori adempimenti
a carico delle parti.
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co.co.co stipulate prima della data
di entrata in vigore del provvedi-
mento. Accordi collettivi: in realt
c ancora un piccolo margine di
sopravvivenza per le vecchie col-
laborazioni coordinate e continua-
tive. Lo stesso comma 1 dellarticolo
86 del decreto legislativo 276 pre-
vedeva, infatti, che per mezzo di ac-
cordi di transizione stipulati dalle si-
gle sindacali pi rappresentative, fos-
se possibile allungare i termini di ef-
ficacia dei contratti di collabora-
zioni coordinate e continuative non
riconducibili ad alcun progetto o
fase. Il termine finale di validit dei
contratti a seguito degli accordi
collettivi non era, tuttavia, definito
e quindi poteva essere liberamen-
te deciso dalle parti. Su questo
aspetto appena intervenuto il de-
creto legislativo 6 ottobre 2004 n. 251
(il correttivo del Dlgs 276 di cui ab-
biamo parlato nello scorso numero)
che, confermando questa possibilit,
ha stabilito che i nuovi termini di va-
lidit individuati tramite accordi
collettivi non possono comunque an-
dare oltre il 24 ottobre 2005. Il ter-
mine del 24 ottobre 2005 rappresenta
comunque una deroga, probabil-
mente assai limitata, rispetto al
termine ordinario (24 ottobre 2004)
entro cui le vecchie co.co.co. prive
di progetto si considerano efficaci.
Il 25 ottobre 2004 hanno perso per-
tanto qualsiasi efficacia quei contratti
di collaborazione coordinata e con-
tinuativa stipulati prima della ri-
forma Biagi che non possono essere
ricondotti a un progetto o fase di es-
so. Si tratta dei soli contratti ai qua-
li non possibile applicare alcuna
delle cause di esclusione dallobbligo
del progetto (previste dai commi 2
e 3 dellarticolo 61 del Dlgs 276).
La revisione dei contratti: il com-
mittente deve quindi rivedere i con-
tratti di collaborazione in essere,
al fine di verificare i casi in cui sia in-
dispensabile procedere alla stipula
di un nuovo atto, ovvero quelli in cui
possono sopravvivere i vecchi con-
tratti. Lobbligo di stipulare un nuo-
vo contratto, in quanto il prece-
dente ha perso i suoi effetti dallo scor-
so 25 ottobre, sorge solo per quei con-
tratti di collaborazione ai quali si ap-
plicano le nuove regole (articolo
61, comma 1, Dlgs 276/03), ma che
non sono riconducibili al progetto.
Per esempio, non possono consi-
derarsi efficaci quei contratti che han-
no come oggetto unattivit di lavoro
espressa in modo estremamente
generico, cio senza specificare la
prestazione attesa nonch le concrete
modalit organizzative di svolgi-
mento della stessa. Ugualmente
decadranno gli effetti di quei con-
tratti di co.co.co. che, sebbene ri-
conducibili a un progetto, hanno
durata indeterminata. Non sar in-
vece necessario stipulare un nuovo
atto quando possibile ricondurre
la collaborazione a un progetto o fa-
se dello stesso.
Infatti, se il contratto, seppure
stipulato in data anteriore alla ri-
forma Biagi, pu essere ricon-
dotto a un progetto, e cio spe-
cificatamente indicato il risultato,
lattivit, le relative modalit or-
ganizzative, la durata, il contrat-
to manterr la sua efficacia.
Fermo restando che la legge non
obbliga in questo caso alla sti-
pula di un nuovo atto, il commit-
tente che intende, al solo fine di
massima chiarezza e precisione,
informare i collaboratori della
nuova disciplina applicabile, non-
ch allineare perfettamente i con-
tratti alle nuove disposizioni di
legge, potr procedere a unin-
tegrazione del contratto esisten-
te in cui si richiamano le nuove re-
gole applicabili (per esempio, so-
spensione per malattia, materni-
t). Sopravvivono inoltre le vec-
chie co.co.co. stipulate con un
soggetto che si trova in una del-
le condizioni di esonero dallobbligo
del progetto previste dallartico-
lo 61, comma 3, del decreto le-
gislativo 276. Si tratta dei con-
tratti stipulati con i pensionati di
vecchiaia, con gli amministratori
e sindaci di societ, con parteci-
panti a commissioni o collegi e con
i liberi professionisti iscritti nei ri-
spettivi albi.
20
Il Giornale dellInstallatore Elettrico N. 16 15 Dicembre 2004 www.reedbusiness.it
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golare i flussi di veicoli che
si intersecano (cio che sono in
conflitto tra loro). Prima di tutto,
a causa dellelevato (e crescente)
numero di vetture circolanti nel no-
stro sistema viario, la regolazione
dei flussi deve essere ottimizza-
ta per rendere quanto pi possi-
bile scorrevole il traffico, anche per
limitare le emissioni inquinanti;
quindi i tempi di verde e di rosso
(o meglio, il ciclo semaforico) di un
impianto devono essere stabiliti
in base ai dati di traffico dellin-
crocio, divisi per i vari periodi
della giornata e per i periodi del-
lanno (giorni festivi e lavorativi,
periodo scolastico o estate, ecc.).
In secondo luogo, se ci sono due
o pi incroci semaforizzati abba-
stanza vicini da influenzarsi a vi-
cenda, la regolazione dei flussi
dovr essere pensata in maniera
complessiva per tutta larea. Inol-
tre, gli impianti semaforici devo-
no anche essere in grado di ga-
rantire la sicurezza di tutti gli
utenti della strada (pedoni, cicli-
sti, automobilisti, ecc.) e, possi-
bilmente, devono integrarsi con i
sistemi di trasporto pubblico. In
altre parole, gli impianti semafo-
rici devono essere inseriti nel con-
testo complessivo della mobilit
urbana.
Anche per le apparecchiature e per
i componenti passivi che costi-
tuiscono gli impianti, i requisiti so-
no sempre pi stringenti: devono
essere sempre pi affidabili e si-
curi, devono avere caratteristi-
che specializzate per le particolari
esigenze di ciascun tipo di im-
pianto e, oltre a garantire il rag-
giungimento dellobiettivo prin-
cipale (cio la regolazione del
traffico di un incrocio), devono
poi garantire il mantenimento
delle loro caratteristiche, la faci-
lit di manutenzione e la possibilit
di espandere limpianto o di in-
tegrarlo con altri sistemi di mo-
bilit.
LA REGOLAZIONE
SEMAFORICA
Per regolare i flussi di veicoli, e
quindi consentire lattraversa-
mento di un incrocio in sicurezza
a tutti gli utenti della strada, so-
no possibili diverse modalit di
regolazione, pi o meno
complesse, che sfrutta-
no in maniera diversa i
dati di traffico dellincro-
cio da regolare e degli in-
croci semaforizzati adia-
centi. La regolazione pi
semplice il funziona-
mento a tempi fissi, in
cui la sequenza delle fa-
si semaforiche si ripete
per tutto il giorno con la
stessa temporizzazione; in
genere viene predispo-
sta per regolare il traffico
delle ore di punta, e quin-
di non si adatta alle ore di
scarso traffico. Il funzio-
namento attuato dal traf-
fico si adatta a incroci iso-
lati (cio lontani da altri in-
croci semaforizzati) che presentano
grande variabilit dei flussi di
traffico durante la giornata: i tem-
pi di verde variano a seconda del-
la presenza di veicoli, che viene ri-
levata da appositi sensori (rile-
vatori) posti nelle vicinanze del-
lincrocio. Sempre in un incrocio iso-
lato, un miglioramento del pre-
cedente il funzionamento a ge-
nerazione di piano, nel quale la
scelta del tempo di verde basa-
ta anche sulla necessit di smal-
tire eventuali code.
Con il funzionamento sincroniz-
zato gli incroci non vengono pi
considerati come a s stanti: le tem-
porizzazioni sono sincronizzate
in modo che i veicoli che sono
passati con il verde ad un incrocio
possano trovare il verde anche
allincrocio successivo. Questo
funzionamento comunemente
noto come onda verde. Requi-
sito minimo per gli impianti sin-
cronizzati avere cicli semafori-
ci tutti della stessa durata, e fa-
re riferimento ad un orologio co-
mune, rispetto al quale sfasare op-
portunamente i propri cicli.
Il funzionamento a selezione
oraria di piano prevede che le
scelte dei tempi del ciclo sema-
forico siano fatte in base allora del
giorno e al giorno della settima-
na. Questo funzionamento, nel
caso di condizioni di traffico ab-
bastanza ripetitive, fornisce buo-
ni risultati e pu essere associa-
to al funzionamento sincronizza-
to, il che permette di avere lon-
da verde anche negli incroci in cui
i cicli semaforici variano nellarco
della giornata.
Il funzionamento pi sofisticato (e
pi costoso) quello che si ha in
Con laumento del traffi-
co crescono le funziona-
lit per la messa a punto
del flusso dei veicoli
I semafori
e le loro regole
Raffaele Greco
NORMATIVA
22
Il Giornale dellInstallatore Elettrico N. 16 15 Dicembre 2004 www.reedbusiness.it
DISTANZE DI POSIZIONAMENTO DELLE LANTERNE,
FIGURA TRATTA DA [9]
Min. 30 cm
Max 100 cm
Min. 5.10 m
Max 6 m
Min.
2 m
Max
3 m
Min 50 cm
1.30 m circa
un sistema centralizzato, che pre-
vede una rete di comunicazione che
collega tutti gli impianti semafo-
rici di unarea urbana ad un cen-
tro di calcolo che li gestisce, oltre
ad un insieme di rilevatori che
acquisiscono i dati relativi al traf-
fico, necessari al centro di calco-
lo per scegliere la migliore strategia
di regolazione.
COMPONENTI
E NORME TECNICHE
Lelemento che permette di mettere
in atto la modalit di regolazione pre-
scelta il regolatore semaforico, che
in pratica il cervello degli im-
pianti semaforici. Il regolatore co-
manda laccensione e lo spegni-
mento di tutte le luci dellimpian-
to sia in modalit locale, quindi
elaborando, in base alla sua pro-
grammazione, i dati che riceve (ad
esempio dai sensori), sia in mo-
dalit centralizzata, quindi rice-
vendo gli input da un centro di
controllo remoto, al quale invia i da-
ti relativi alla situazione locale.
Il regolatore deve anche effettua-
re le funzioni relative alla diagno-
stica e quelle che garantiscono la
sicurezza dellesercizio; su questi
argomenti la principale norma tec-
nica di riferimento la Uni EN
12675 [1], che si occupa della si-
curezza di funzionamento dei re-
golatori fissi o installati tempora-
neamente (ma non di attrezzature
portatili), classificando anche la
natura dei guasti. Le caratteristi-
che elettriche del regolatore sono
invece definite nella norma Cei
214-9 [2], che si occupa degli aspet-
ti elettrici anche dellimpianto nel
suo complesso.
Altro elemento fondamentale per
limpianto la lanterna semafori-
ca, cio linsieme delle tre (o pi) lu-
ci, che costituiscono il mezzo visi-
vo luminoso per regolare nel tem-
po lavanzamento delle correnti di
traffico, secondo la definizione
contenuta nel regolamento del Co-
dice della Strada (art. 158). Le ca-
ratteristiche costruttive delle lan-
terne e le prove a cui devono essere
sottoposte si trovano nella norma
Uni EN 12368 [3], mentre la ta-
bella Cei-Unel 62620 [4] definisce
le caratteristiche delle lampade a
incandescenza da utilizzare. Al
posto delle tradizionali lanterne
con lampade, sia a luce piena, sia
nel caso dei simboli freccia, pe-
done o bici, oggi vengono sem-
pre pi utilizzate le lanterne con ot-
tica a diodi luminosi, o led. Una
luce semaforica a led consuma tra
gli 8 e i 18 W, contro i 60-75 W di
una luce con lampada a incande-
scenza, e ha una vita media valu-
tabile intorno ai 10 anni, cio sen-
sibilmente pi lunga di quella di una
lampada che, anche considerando
le lampade speciali destinate a
questo uso, arriva a 8.000 ore, cio
meno di 3 anni nel caso di un tem-
po di accensione medio di 8 ore al
giorno. Per questo tipo di appli-
cazione tuttavia, nel caso dei led non
sono state ancora pubblicate nor-
me tecniche. Oltre ai componenti
tradizionali come i sostegni per le
lanterne, i cavi e i contenitori per
le relative derivazioni, per i quali esi-
stono diverse norme Uni e Cei a se-
conda del tipo di sostegno o di ca-
vo, si segnalano altri due elemen-
ti che non sono obbligatoriamen-
te presenti, ma stanno diventando
sempre pi importanti: i dispositivi
acustici per non vedenti e i rileva-
tori. I dispositivi acustici che faci-
litano lattraversamento dellin-
crocio da parte di pedoni non ve-
denti o ipovedenti, e i pulsanti che
permettono di richiederne latti-
vazione vengono omologati in ba-
NORMATIVA I SEMAFORI E LE LORO REGOLE
Il Giornale dellInstallatore Elettrico www.reedbusiness.it N. 16 15 Dicembre 2004 23
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se alla loro conformit alla nor-


ma Cei 214-7 [5] e alla relativa
Variante (il capitolo 8 Prove am-
bientali di questa norma stato
sostituito dal relativo capitolo del-
la norma Cei 214-9 [2]).
Questa norma stata preparata con
la collaborazione attiva dei rap-
presentanti delle associazioni di
persone non vedenti, che si sono sot-
toposti a delle sperimentazioni in
laboratorio e hanno partecipato
ad una prova in campo, organizzata
in un incrocio centrale di Sesto
San Giovanni, vicino a Milano, con
situazione reale di traffico, sebbe-
ne con la supervisione di diversi vi-
gili urbani e alla presenza dei co-
mandanti dei vigili urbani di Sesto
S.G. e di Milano. Alcune delle con-
clusioni condivise, e riportate nel-
la norma, sono le seguenti:
- il segnale sonoro deve essere
emesso contemporaneamente
dai dispositivi presenti su en-
trambi i lati dellattraversamen-
to pedonale, e in maniera dire-
zionale, in modo che il massimo
livello sonoro si abbia proprio
nellattraversamento;
- la frequenza del segnale deve
essere di circa 800 Hz, e il se-
gnale deve essere trillato, cio
modulato con un altro segnale a
frequenza compresa tra 8 e 25 Hz;
- il livello di pressione sonora si
deve adeguare al rumore di fon-
do, in modo da superarne il li-
vello di un valore compreso tra 5
e 10 dB.
Sebbene il regolamento del Codice
della Strada preveda anche il fun-
zionamento continuo di questi
dispositivi, la norma [5] racco-
manda che il funzionamento sia a
chiamata, cio che il segnale si at-
tivi solo in seguito ad una richie-
sta, per la quale deve essere pre-
visto sempre almeno un pulsante
posto sul sostegno della lanterna.
Infine, per quanto riguarda i com-
ponenti, i rilevatori sono necessari
per raccogliere i dati di traffico, e
quindi per individuare la migliore
regolazione da attuare. Esistono
molte tipologie di rilevatori, cia-
scuna delle quali adatta a par-
ticolari condizioni di utilizzo e al-
la particolare grandezza fisica da
rilevare. La norma tecnica di rife-
rimento per i rilevatori in generale
la Uni Env 13563 [6], mentre
per il particolare tipo di rilevato-
re che utilizza spire a induzione
elettromagnetica la norma la
Cei 214-1/1 [7]. Oltre ai rilevatori
a spira, che sono annegati nella-
sfalto della corsia da controllare e
permettono di rilevare la presen-
za di un veicolo che abbia una
massa metallica, esistono altri ri-
levatori che vanno posti sulla stra-
da, come i tubi pneumatici in gom-
ma. Esistono anche rilevatori che
vanno posizionati alcuni metri al
di sopra della strada e rimangono
quindi in funzione anche durante
eventuali lavori: rilevatori a in-
frarossi, radar, elaboratori di im-
magini (video detector).
CARATTERISTICHE
GENERALI DELLIMPIANTO
La gi citata norma Cei 214-9 [2]
definisce i requisiti di progetta-
zione, di installazione e di manu-
tenzione (a cui dedicata una
trattazione dettagliata) degli im-
pianti semaforici nel loro com-
plesso; definisce inoltre le prove
(ambientali, elettriche, di sicurez-
za elettrica e di sicurezza del traf-
fico) che devono essere effettua-
te. I requisiti di compatibilit elet-
tromagnetica degli apparati sono
invece trattati nella norma Cei EN
50293 [8].
La norma [2] stabilisce tra laltro il
campo di tensioni di alimentazio-
ne entro il quale limpianto deve
funzionare correttamente, che de-
ve essere compreso tra -13% e
+10% rispetto alla tensione no-
minale. Per altre caratteristiche
legate alla tensione, come ad esem-
pio la tensione di spegnimento,
la norma [2] prevede pi di un va-
lore; a ciascun valore corrisponde
una diversa classe e il costruttore
deve specificare a quale classe
appartiene limpianto, per cia-
scuna caratteristica per cui sia
prevista una scelta. La presenza di
pi classi per una caratteristica
si ritrova anche per altri aspetti trat-
tati dalla norma [2], e anche nelle
norme Uni [1] e [3].
La norma [2] tratta anche altri
aspetti, come la documentazione
tecnica di cui deve essere corredato
ciascun impianto e le prescrizioni
relative alla sicurezza del traffi-
co, mentre per quanto riguarda
la sicurezza elettrica, riporta le
prescrizioni aggiuntive, riferite al-
le particolari condizioni di un im-
pianto semaforico, per il quale in
generale si deve far riferimento
alla Cei 64-8. Un testo di riferi-
mento per le caratteristiche ge-
nerali di un impianto semaforico
il volume divulgativo Impianti
semaforici [9], pubblicato dal Cei
nel maggio 2004. Il volume af-
fronta tutti gli aspetti relativi a
questo tipo di impianti ed indi-
rizzato al personale degli enti e
delle amministrazioni locali che li
devono scegliere e gestire; sta-
to pensato come una guida per
chi deve approfondire la cono-
scenza degli impianti e dei loro
componenti, che diventano sem-
pre pi complessi e difficili da ge-
stire, soprattutto per le piccole
realt dove spesso non c un uf-
ficio o del personale dedicato esclu-
sivamente a questo scopo. Il volume
[9] contiene, dopo una prima trat-
tazione teorica, descrizioni tecni-
che e indicazioni operative relati-
vamente alla regolazione sema-
forica, ai vari componenti e alle
caratteristiche elettrotecniche del-
limpianto. Tenendo presente che
i destinatari del volume sono gli ac-
quirenti e i gestori dellimpianto,
pi che allinstallazione vera e
propria, una grande attenzione
dedicata alle modalit di installa-
zione delle segnalazioni, come
previste dal regolamento del Co-
dice della strada, e agli aspetti di
manutenzione sia ordinaria sia
straordinaria. Infine, oltre alle leg-
gi e norme di riferimento, in ap-
pendice riportato uno schema di
capitolato speciale per lappalto
della realizzazione di un impianto
semaforico, e le istruzioni per la sua
compilazione. Il volume stato
preparato da un gruppo di lavoro
a cui hanno partecipato esperti
in rappresentanza delle realt na-
zionali del settore: i costruttori,
le amministrazioni locali e gli en-
ti normatori Cei e Uni. La rappre-
sentativit dei partecipanti e lap-
provazione ottenuta dal Ministe-
ro delle infrastrutture e dei tra-
sporti, che ne ha curato la prefa-
zione, ne fanno uno strumento
super partes per il dialogo tra
committenti e costruttori.
24
Il Giornale dellInstallatore Elettrico N. 16 15 Dicembre 2004 www.reedbusiness.it
NORMATIVA I SEMAFORI E LE LORO REGOLE
BIBLIOGRAFIA
[1] Uni EN 12675 Regolatori semaforici. Requisiti di sicurezza fun-
zionale.
[2] Cei 214-9 Impianti semaforici.
[3] Uni EN 12368 Attrezzatura per il controllo del traffico. Lanterne
semaforiche.
[4] Tabella Cei-Unel 62620 Lampade a incandescenza per semafori
stradali a tensione di rete.
[5] Cei 214-7 e Cei 214-7; V1 Impianti semaforici. Requisiti dei di-
spositivi acustici per non vedenti.
[6] Uni Env 13563 Attrezzatura per il controllo del traffico. Rilevatori
di veicolo.
[7] Cei 214-1/1 Dispositivi per il rilevamento della presenza o pas-
saggio dei veicoli stradali, con principio di funzionamento a
variazione di induzione elettromagnetica: spire. Parte 1: Requisiti
d'installazione.
[8] Cei EN 50293 Compatibilit elettromagnetica. Impianti semafo-
rici. Norma di prodotto.
[9] Impianti semaforici. Come scegliere e fare installare un impianto
a regola d'arte, Edizioni Cei.
LE PERIODICIT PER LE PRINCIPALI ATTIVIT
DI MANUTENZIONE ORDINARIA, TRATTA DA [9]
LA TABELLA COMPLETA RIPORTATA NELLA NORMA [2]
Apparato Attivit Periodicit
(mesi)
Sistemi di controllo Controllo del rilevatore di corrente residua/ 6
principale sezionatore di dispersione a terra (Rcd)
Pulizia 12
Controllo delle temporizzazioni relative alla sicurezza 8
(1)
Controllo del sistema di protezione guasti. 4
(2)
Simulazione casuale di un conflitto
Controllo del sistema di protezione guasti. 24
(3)
Simulazione di tutti i conflitti (12)
(4)
Controllo del rilevatore di corrente residua/sezionatore 6
(5)
di dispersione a terra (Rcd)
Sostituzione lampade 12
(6)
Pulizia 12
Controllo del disegno planimetrico dellincrocio 12
1
Non necessario quando viene utilizzato un sistema di controllo di sicurezza intergreen di tipo fail safe.
2
Per regolatori con sistema di protezione delle segnalazioni semaforiche che sia di tipo fail safe, ridondante
o multicanale, e con unit di spegnimento completamente indipendenti, lintervallo di prova pu essere esteso fino
a 6 mesi.
3
La simulazione di tutti i conflitti ogni 24 mesi pu essere sostituita dalla simulazione sistematica dei conflitti
individuali ogni 4 mesi (5) in modo che ogni conflitto sia simulato una volta ogni 36 mesi.
4
Intervalli di 12 mesi quando il sistema di protezione delle segnalazioni semaforiche non conforme a normative
nazionali precedenti.
5
Se il Rcd fa parte del sistema di protezione delle segnalazioni semaforiche e la nota (5) non applicabile, lintervallo
sar ridotto a 4 mesi.
6
Utilizzando lampade di tipo semaforico con vita media di 8.000 h.
Regolatori
Lanterne e lampade
servizio lettori 1867
servizio lettori 1020
I recenti black-out hanno reso evidente an-
che al grande pubblico che la disponibilit di
energia non un fattore sempre scontato.
Quantit e qualit dellalimentazione sono
due aspetti critici che possono essere effi-
cacemente indirizzati ricorrendo a Ups e
soccorritori
Speciale Ups
& soccorritori
Il Giornale dellInstallatore Elettrico www.reedbusiness.it N. 4 15 Dicembre 2004 27
Soccorritori o Css?
Norme europee
e guide
La qualit dellenergia
Sorgenti di alimentazione
ausiliaria
Black-out: dove
il prossimo?
La protezione
dell'alimentazione nel-
l'industria di processo
Soluzioni & prodotti
N. 16
28
32
36
38
40
44
I
n passato esisteva unicamente
una normativa per lampade ad
alimentazione autonoma, ma
non esisteva alcuna regolamen-
tazione per gli alimentatori cen-
tralizzati per applicazioni di emer-
genza. Da agosto 2003, in vigo-
re la normativa europea EN50171
(Cenelec), che fornisce indicazioni
su prestazioni e caratteristiche
progettuali delle sorgenti utilizza-
te per lalimentazione di emer-
genza. La nuova definizione nor-
mativa dei soccorritori CSS (Cen-
tral Supply System - Sistemi di ali-
mentazione centralizzata): qual-
siasi apparecchiatura che rispon-
da alla normativa e che ne rispet-
ti i requisiti prestazionali pu essere
definita CSS. Questo consente ai pro-
fessionisti di poter scegliere il CSS
tra una ampia serie di prodotti sul
mercato e di beneficiare della loro
innovazione e convenienza.
LA GUIDA ANIE
UPS: ENERGIA
PER LEMERGENZA
Il Gruppo Promozione e Immagine
di Anie, costituito da rappresen-
tanti tecnici delle principali azien-
de di UPS italiane, ha redatto nel
2003 e presentato ad Intel nello
stesso anno la nuova Gui-
da UPS: Energia per lE-
mergenza.
La guida la terza edita da
Anie. Le altre sono: in-
stallare lUPS e lUPS per
linformatica e sono di-
sponibili gratuitamente su
richiesta e in formato elet-
tronico ( possibile inol-
trare richiesta anche a
tec@riello-ups.com). La
guida nata dalla neces-
sit di sviluppare e chiarire il nuo-
vo testo normativo EN50171 e per
fornire i criteri di dimensionamen-
to dei CSS in funzione delle tipolo-
gie di carico da alimentare.
CSS ED LPS
La Norma distingue tra i sistemi CSS
(Central Supply Systems) ossia
sistemi di alimentazione centra-
lizzata che fornisce tutta la po-
tenza di emergenza richiesta per
lapparecchiatura di sicurezza sen-
za alcuna limitazione della poten-
za di uscita ed LPS (Low Power
Systems) per sistemi di alimenta-
zione centralizzata con limitazione
della potenza in uscita del sistema
a 500W per 3h o 1500W per 1h.
I REQUISITI
DELLA NORMATIVA
La norma fa riferimento a 4 diver-
se tipologie di CSS:
Soccorritori o Css?
Norme
europee e guide
Se i soccorritori sono noti nellambiente delle-
nergia e della sicurezza, meno note sono le nor-
mative e le guide elaborate dai comitati tecnici ne-
gli ultimi anni
28
Il Giornale dellInstallatore Elettrico N. 16 15 Dicembre 2004 www.reedbusiness.it
Mauro Cappellari
Technical Marketing Manager
Riello UPS
SPECIALE
UPS & SOCCORRITORI
TABELLA DI DIMENSIONAMENTO PER CSS
Riportiamo in sintesi le informazioni necessarie alla definizione del dispositivo
CSS pi adatto a seconda dellentit e della tipologia di carico da alimentare
Sistema di alimentazione disponibile: trifase con neutro/trifase senza neutro/monofase
Sistema di alimentazione del carico (monofase/trifase)
Potenza del carico da alimentare
Fattore di potenza del carico (se disponibile)
Tipologia di carico (lampade ai vapori di sodio, ...)
Presenza di circuiti di rifasamento
Autonomia richiesta
Configurazione (singola/parallela)
Figura 1 - Tipologia in modalit
con commutazione
a) Modo con commutazione. Il mo-
do con commutazione consente
vantaggi nei rendimenti pi ele-
vati poich nel funzionamento
normale (con rete presente) par-
te dellelettronica spenta (lin-
verter). Tale tecnologia prevede
un tempo di commutazione alla
mancanza rete, non sempre com-
patibile con le utenze da ali-
mentare (alcune lampade non
consentono tempi di interruzio-
ne troppo lunghi).
b)Modo senza interruzione: moda-
lit che permette lalimentazione
di tutte le tipologie di carico.
c) Modo con commutazione e di-
spositivo supplementare di ma-
novra per il trasferimento centrale
del carico: modalit consigliata
per lalimentazione di luci di
emergenza unicamente quan-
do la rete di alimentazione as-
sente e non possibile disporre
dellilluminazione ordinaria.
d) Modo con commutazione e di-
spositivo supplementare di ma-
novra per il trasferimento parziale
del carico: modalit consigliata
per lalimentazione di carichi
che necessitano di disporre con-
tinuamente di alimentazione (il-
luminazione ordinaria, ma an-
che le apparecchiature infor-
matiche o altri carichi sensibili che
vanno protetti dallassenza di
alimentazione) e di carichi da
alimentare unicamente alla man-
canza rete (segnalazioni indi-
canti le vie di fuga). Come pre-
scrive la normativa, le due li-
nee (una sempre alimentata e
una alimentata solo in assenza
rete) devono essere separate
alla sorgente in quanto la linea
dedicata alle luci di emergenza
deve essere sempre dedicata e
separata da quella ordinaria.
CRITERI DI SCELTA
DEL CSS
E DIMENSIONAMENTO
Il parametro fondamentale per il di-
mensionamento del CSS la po-
tenza del carico da alimentare, da-
ta dalla somma delle potenze del-
le singole apparecchiature.
Laddove possibile, importante
fornire al costruttore i valori di po-
tenza apparente (in VoltAmpere)
e il fattore di potenza (cosfi) del ca-
rico poich i CSS vengono proget-
tati per fornire una potenza appa-
rente e una potenza attiva (in Watt)
nominali. Normalmente i CSS ven-
gono dimensionati per carichi a
cosfi 0.7 o 0.8. Per valori diversi
da tali parametri, sar necessario
sovradimensionare lapparato.
La corrente di inserzione del ca-
rico - detta anche corrente di
spunto o di picco - invece il
parametro pi critico dei carichi uti-
lizzati nellemergenza e incide
molto nel dimensionamento.
Come si evince dalla tabella 1, ca-
richi quali le lampade per lemer-
genza possono assorbire correnti
di spunto molto superiori a quelle
nominali. Nel dimensionamento
del CSS, sar necessario tener con-
to di tale parametro. Supponiamo
che un carico di lampade da 1000
VA assorba una corrente di spun-
to di 7 volte superiore alla nominale
(7000 VA). Da considerare che pu
sopportare un sovraccarico (nor-
malmente del 150% massimo) per
un tempo superiore alla durata
dello spunto di corrente. Il CSS
andr quindi dimensionato sulla po-
tenza di picco, divisa per la sua
capacit di sovraccarico:
i Pi
Potenza CSS=
_____
Is/In
SPECIALE SOCCORRITORI O CSS? NORME EUROPEE E GUIDE
Il Giornale dellInstallatore Elettrico www.reedbusiness.it N. 16 15 Dicembre 2004 29
La normativa di prodotto per gli UPS EN50091-3
che definisce i metodi di specifica delle presta-
zioni e prescrizioni di prova, prescrive per la
classificazione dellUPS un codice ad 8 caratteri
laddove:
i primi tre caratteri ne definiscono le caratteri-
stiche delluscita (VI/VFD/VFI)
i due caratteri successivi definiscono la forma
donda di uscita (YY=onda sinusoidale; XX=on-
da non sinusoidale)
i tre caratteri successivi definiscono la presta-
zione dinamica di uscita (123).
LA NOMENCLATURA
TABELLA 2 - UPS SUGGERITO SECONDO TIPOLOGIA DI LAMPADA
Tipo Tipo Buco di rete Caratteristiche Forma Prestazione
di lampada di alimentatore/trasf ammesso delluscita* donda dinamica
incandescenza e alogeni == qualsiasi VI YY 333
alogeni ELV magnetico VI XX 222
elettronico qualsiasi VI XX 222
fluorescente magnetico rifasato qualsiasi VI XX 222
idem magnetico non rif. qualsiasi VI XX 222
idem (lineare) elettronico qualsiasi VI XX 222
idem (compatta) elettronico qualsiasi VI XX 222
alogenuri magnetico rifasato < 2ms VI XX 222
magnetico non rif. < 2ms VI XX 222
elettronico (<150W) < 20ms VI XX 333
sodio a.p. magnetico rifasato < 2ms VI XX 222
magnetico non rif. < 2ms VI XX 222
mercurio a.p. magnetico rifasato < 5ms VI XX 222
TABELLA 1 - TIPOLOGIA DI CSS DA UTILIZZARE A SECONDA DELLA TIPOLOGIA DI CARICO
(con riferimento alla normativa Cei EN 62 040-3)
Tipo di lampada Tipo Transitorio Transitorio davviamento Fattore Buco di rete Riaccensione
di alimentatore dinserzione a regime t2 di potenza ammesso a caldo
a freddo t1
[3]
Corrente Corrente Durata
di picco/h massima/h
Incandescenza/
Alogeni == 15 < 15 < 70me 1 qualsiasi si
[1]
Alogeni a magnetico 15 < 2 < 1s > 0,95 ind si
[1]
bassissima tensione elettronico 20 < 2 < 1s > 0,97 cap si
[1]
A fluorescenza magnetico rifasato 20
[4]
< 2 < 5s > 0,9 ind si
[1]
magnetico non rifasato 15 < 2 < 5s 0,35 - 0,45 ind si
[1]
elettronico (lineari) 17 < 1 < 2s > 0,9 cap si
[1]
elettronico (compatte) 20 < 1 < 1s 0,5 - 0,6 cap si
[1]
Alogenuri metallici magnetico rifasato 20
[4]
< 2 < 4 min > 0,9 ind < 2 ms no
[2]
magnetico non rifasato 20 < 2 < 4 min 0,4 - 0,6 ind < 2 ms no
[2]
elettronico <150w 15 < 1 < 4 min > 0,9 cap < 20 ms no
[2]
Sodio alta pressione magnetico rifasato 20
[4]
< 2 < 7 min > 0,9 ind < 2 ms no
magnetico non rifasato 15 < 2 < 7 min 0,4 - 0,5 ind < 2 ms no
Vapori di mercurio a.p. magnetico rifasato 20
[4]
< 1,6 < 12 min > 0,9 ind < 5 ms no

Con riferimento alla tabella 2:


VI: Voltage Independent. Trattasi di UPS che fornisce alluscita
una forma donda stabilizzata in tensione, ma non in frequenza
SS: trattasi di UPS con forma donda di uscita sinusoidale
XX: trattasi di UPS con onda non sinusoidale
222: trattasi di UPS che nelle seguenti condizioni di funzionamento:
- nel cambiamento del modo di funzionamento
- con variazione del carico lineare
- con variazione del carico non lineare
presentano una variazione della tensione di uscita che rientra
nelle tolleranze entro tempi brevi (<1msec.)
333: trattasi di UPS che nelle seguenti condizioni di funzionamento:
- nel cambiamento del modo di funzionamento
- con variazione del carico lineare
- con variazione del carico non lineare
presentano una variazione della tensione di uscita che rientra
nelle tolleranze entro tempi di durata importante (>10msec.)
Dove:
i Pi la sommatoria delle poten-
ze di picco;
Is/In la corrente di sovraccarico
sul valore di corrente nominale.
Per lesempio citato:
Potenza del CSS = 7000/1.5=4.667 VA
Esprimendo la formula si ha:
Potenza del CSS = (Potenza di spun-
to del carico/Capacit di sovrac-
carico del CSS).
Da considerare che nei CSS prov-
visti di una linea di by-pass (mo-
do con commutazione o modo sen-
za interruzione con by-pass) sar
la linea di by-pass ad alimentare lo
spunto di corrente (il by-pass vie-
ne normalmente dimensionato per
supportare gli spunti di corrente per
un valore sullordine di 10 volte la
corrente nominale per 100msec).
Questo sar ovviamente possi-
bile se, al momento di alimenta-
re lo spunto di corrente del cari-
co che determiner la commuta-
zione del carico dal CSS alla li-
nea di by-pass, la rete a monte sa-
r presente (condizione da veri-
ficare per ogni applicazione).
LAUTONOMIA
RICHIESTA
Lautonomia richiesta al sistema
dipende dal contesto di installazione
e dallapplicazione e pu variare a
seconda della configurazione di
impianto (la presenza o meno di
gruppo elettrogeno importante
nella scelta dellautonomia).
Il tempo di autonomia pu variare
a seconda delle disposizioni di leg-
ge che prescrivono tempi diversi a
seconda dellapplicazione.
IL TEMPO
DI INTERVENTO
Il tempo di intervento massimo
del CSS un parametro prescritto
dalla legge.
IL RIFASAMENTO
Alcuni dispositivi per lilluminazio-
ne presentano un assorbimento
con fattore di potenza (cosfi) ridot-
to (0.3/0.4). In questi casi, si inter-
viene sullimpianto o sul corpo il-
luminante stesso, tramite disposi-
tivi di rifasamento che presentano
forti correnti di spunto dovute alle
componenti capacitive utilizzate.
Anche in questi casi, sar necessario
dimensionare il CSS in base alla
corrente di spunto totale.
EPO (EMERGENCY
POWER OFF)
Non prevista la possibilit di in-
terrompere il funzionamento del CSS
da pulsante remoto di emergenza
(il classico arresto di emergenza al-
la portata dei VVFF). Per larresto
del CSS, dovr essere predispo-
sto un dispositivo locale specifico
(a bordo macchina o nel locale spe-
cifico di installazione del CSS).
LA PARZIALIZZAZIONE
DEI CARICHI
La taglia dellUPS dovr essere
scelta in base alle sovracorrenti, pre-
cedentemente descritte, presenti
nella fase di accensione delle lam-
pade. Nella pratica, limpatto di
tali sovracorrenti sulla sorgente
di alimentazione pu essere no-
tevolmente limitato tramite la par-
zializzazione dei carichi che prevede
laccensione sequenziale delle va-
rie utenze. Le utenze dovranno
essere divise in modo che lac-
censione delle varie utenze sia ri-
tardata. Ovviamente, tutte le uten-
ze dovranno avviarsi nellarco del
tempo permesso dalla normativa,
quindi, il tempo di ritardo dovr es-
sere contenuto (da 10 a 100msec
a seconda del numero di utenze da
accendere in sequenza).
La parzializzazione dei carichi
permette di contenere il sovra-
dimensionamento dellUPS ad un
valore di 2/3 volte quello dei ca-
richi da alimentare.
30
Il Giornale dellInstallatore Elettrico N. 16 15 Dicembre 2004 www.reedbusiness.it
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dini degli Ingegneri locali ed ha visto questanno tra le azien-
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servizio lettori 1879
Figura 2 - Modo senza interruzione
Figura 4 - Modo con commutazione con
trasferimento parziale
Figura 3 - Modo con commutazione con
trasferimento centrale
servizio lettori 1865
I
problemi associati alla Power
Quality dellenergia elettrica
che alimenta i nostri apparati so-
no un argomento di grande at-
tualit.
Per quanto sia stata migliorata la
qualit del servizio, le intercon-
nessioni delle reti elettriche euro-
pee non annullano il rischio, sia
pure accidentale, di un possibile dis-
servizio: lo ha dimostrato il black out
nazionale del settembre 2003. Per
il futuro certo che il fabbisogno
di energia elettrica crescer e, se
non aumenter di pari passo la
costruzione di centrali elettriche e
di nuove linee di trasmissione, la
congestione della rete elettrica
non potr che peggiorare, con il ri-
schio di ulteriori disservizi.
Ci sono apparati che, per la loro
criticit, richiedono il 100% di di-
sponibilit del sistema di ali-
mentazione elettrica condiziona-
ta, ossia 24 ore su 24 per 365
giorni allanno. Tale disponibilit
deve anche essere assicurata du-
rante le fasi di manutenzione or-
dinaria o correttiva che gli apparati
richiedono durante la loro vita. La-
limentazione elettrica, inoltre, per
essere fruita in maniera ottimale dai
dispositivi - specie quelli elettronici
- ed assicurarne una lunga vita,
deve essere condizionata. Una sor-
gente di energia condizionata
stabilizzata sia in tensione che in
frequenza ed sostenuta da un si-
stema di back up a batteria. Un al-
tro aspetto funzionale consiste
nellimmissione di un basso con-
tenuto armonico di corrente in re-
te per evitare che si determinino ef-
fetti negativi, come la distorsione
della forma donda della tensione
e un incremento delle perdite, con
relativo surriscaldamento delle li-
nee elettriche, dimensionate per una
corrente sinusoidale, e delle ap-
parecchiature collegate (come tra-
sformatori e interruttori).
Infine, un sistema di continuit
elettrica deve proteggere contro si-
tuazioni anomale del carico, quali
guasti e corto-circuiti, e prevenire
errori umani.
Quattro sono gli elementi chiave che
concorrono a determinare la To-
tal Power Quality:
funzionalit
tolleranza al guasto
affidabilit
manutenibilit (manutenzione).
La funzionalit dipende dal tipo
di tecnologia utilizzata allinterno
dellUPS. Le tecnologie pi utilizzate
sono quella Off-Line o a semplice
conversione, quella Line Interactive,
che una variante di questultima,
e quella On-Line o a doppia con-
versione.
LARCHITETTURA
OFF-LINE
Gli UPS di tipo Off-Line (figura 1) so-
no sicuramente i pi economici
presenti sul mercato, ma non sta-
bilizzano la tensione in uscita e
non proteggono il carico da tutti i
disturbi in ingresso, incluse varia-
zioni di frequenza e distorsioni
della forma donda della tensione.
Una tensione di alimentazione sta-
bilizzata migliora laffidabilit del-
lalimentatore a commutazione,
Laqualit
dellenergia
Limportanza della Power
Quality e della continuit di-
stribuita o centralizzata nei
progetti di rete
32
Il Giornale dellInstallatore Elettrico 15 Dicembre 2004 www.reedbusiness.it
Paolo Frisoni
Specialist engineer
di Emerson Network
Power - Liebert
SPECIALE
UPS & SOCCORRITORI
N. 16
Questo testo stato realizzato da Paolo Frisoni, Specialist en-
gineer di Emerson Network Power - Liebert.
Emerson Network Power, Brand Division di Emerson Co., mul-
tinazionale statunitense, con sede a St. Louis (Missouri), offre
- con il marchio Liebert HIROSS - sistemi di condizionamento
di precisione (HPAC) e - con il marchio Liebert - sistemi di
protezione dellenergia (UPS).
Lazienda propone unofferta di gruppi di continuit che va
dalle soluzioni micro e small, dedicate al mondo consumer,
professionale e alle PMI, fino ai sistemi Power dedicati alle
grandi organizzazioni per la protezione di architetture informatiche
complesse come reti LAN/WAN, datacenter e web farm.
EMERSON NETWORK POWER
Figura 1 - Esempio di architettura Off-Line
solitamente presente allinterno
della apparecchiatura IT, prolun-
gandone la vita. Sono quindi inadatti
per lalimentazione da gruppi elet-
trogeni ed il loro impiego ideale
per singoli computer, workstation
e applicazioni non critiche che ri-
chiedono protezione solo contro la
mancanza di rete. Gli UPS di tipo off-
line presentano il vantaggio di una
elevata efficienza con rete pre-
sente, ma lasciano inalterato il con-
tenuto armonico in corrente pro-
veniente da un carico distorcente.
Infatti, non avendo stadi di con-
versione, il carico completamen-
te trasparente per la rete che ali-
menta lUPS. In questi UPS la con-
versione della potenza viene ef-
fettuata una sola volta:
quando la rete presente viene
convertita da AC a DC per il ca-
ricamento della batteria;
quando la rete fuori tolleranza
linverter a convertire lenergia
della batteria da DC ad AC per
supportare il carico.
LARCHITETTURA LINE
INTERACTIVE
Gli UPS di tipo Line Interactive (fi-
gura 2) sono una variante di quel-
li off-line e permettono di tenere la
tensione in uscita entro una tolle-
ranza pi limitata della tensione in
ingresso tramite lutilizzo di una in-
duttanza o di un trasformatore a rap-
porto variabile collegati tra lin-
gresso e luscita della macchina. Co-
me gli off-line, possono avere tran-
sizioni su batteria per variazioni
veloci del carico e portare ad un ac-
corciamento di vita della batteria.
LARCHITETTURA
ON-LINE
Gli UPS di tipo On-Line (figura 3),
o a doppia conversione, permettono
un condizionamento totale della
potenza di rete. Con questo tipo di
UPS vengono stabilizzati tensio-
ne e frequenza in uscita per tutti i
transitori del carico ed i disturbi del-
la rete; il passaggio tra rete e bat-
teria avviene in maniera continua,
azzerando i tempi di trasferimen-
to. Viene annullato infine leffetto
dei carichi distorcenti e la corren-
te assorbita dalla rete sinusoidale
ed in fase con la tensione. Per con-
tro il costo pi elevato ed il ren-
dimento pi basso (con la rete pre-
sente). Limpiego tipico per cari-
chi critici dove si richiede una ten-
sione di alta qualit senza inter-
ruzioni. Con alimentazione da grup-
pi elettrogeni permette un di-
mensionamento pi favorevole
dellalternatore (1.25 - 1.5 Pd).
In figura 4 la forma donda di cor-
rente in ingresso allUPS viene
confrontata con quella sul carico.
TOLLERANZA AL GUASTO
Dipende dalla capacit dellUPS
di sopportare condizioni anomale
dei carichi, come un corto-circuito
e dagli accorgimenti adottati evi-
tando i singoli punti di guasto.
Ad esempio, un UPS con una so-
la linea dingresso e un solo in-
terruttore meno tollerante al
guasto dello stesso UPS con due
linee dingresso e due interrutto-
ri. La strada che porta alla di-
sponibilit continuativa legata
a 2 elementi chiave: laffidabilit
e la manutenibilit.
laffidabilit misurata in termini
di Mtbf (Mean Time Between
Failures) e cio il tempo medio
tra due guasti successivi, che pu
essere frutto di un calcolo revi-
sionale, oppure pu essere ri-
cavato da una valutazione rea-
le sul campo di un certo nume-
ro di apparecchiature funzio-
nanti per un determinato pe-
riodo;
la manutenibilit espressa
dal tempo necessario per so-
stituire il sottoassieme del-
lUPS guasto o usurato con ca-
rico alimentato da una linea di
by-pass interna oppure da un
sistema in ridondanza funzio-
nale con alimentazione condi-
zionata. Il numero che la defi-
nisce lMTTR (Mean Time To
Repair);
La disponibilit di un sistema
elettrico definita come:
MTBF
D =
_______________
MTBF + MTTR
e definisce quindi la percentuale
di tempo in cui il sistema fun-
zionante con potenza condizio-
nata e disponibile ad alimentare
il carico.
Come valori di riferimento:
un sistema a 4 Nove e cio al
99.99% disponibile significa che
ha un tempo di intervento per
una condizione manutentiva di
di 53 minuti su base annua;
un sistema a 5 Nove e cio al
99.999% disponibile significa
che ha un tempo di ripristino di
5.3 minuti in un anno;
un sistema a 6 Nove e cio al
99.9999% disponibile significa
che ha un tempo di ripristino di
soli 32 secondi in un anno.
I tempi, naturalmente, variano in
funzione della potenza della mac-
china e quelli indicati sono ri-
SPECIALE LA QUALIT DELLENERGIA
Il Giornale dellInstallatore Elettrico www.reedbusiness.it N. 16 15 Dicembre 2004 33

Figura 4 - Corrente in ingresso allUPS confrontata


con quella sul carico
Figura 5 - La tolleranza al guasto funzione
di vari elementi
Figura 3 - Esempio di architettura On-Line
Figura 2 - Esempio di architettura Line Interactive
conducibili a macchine medie 30-
100kVA. importante considera-
re in quali condizioni avviene il ri-
pristino del sistema nei confron-
ti del carico.
Questo pu essere fatto in due mo-
di e pu avvenire in diverse con-
dizioni:
con il carico semplicemente
alimentato senza essere con-
dizionato come, ad esempio,
attraverso un by-pass manua-
le. Questo espone il carico al-
le variazioni sulla rete ed even-
tualmente alla mancanza di
rete;
con il carico alimentato da un al-
tro UPS e quindi sempre pro-
tetto e condizionato come nei si-
stemi ridondanti.
Lobiettivo quello di massimiz-
zare la disponibilit di potenza
condizionata anche durante la
manutenzione, minimizzando
quindi lesposizione alla poten-
za proveniente direttamente dal-
la rete.
Attraverso configurazioni ridon-
danti possibile arrivare anche
alla disponibilit continuativa del
100%.
SISTEMA
A MODULO SINGOLO
In un modulo UPS con doppia
conversione singolo (figura 6) il ca-
rico critico esposto a una ali-
mentazione non condizionata at-
traverso il by-pass durante il pe-
riodo in cui i convertitori, le bat-
terie o le protezioni richiedono
una manutenzione preventiva o
correttiva.
Questo potrebbe richiedere un
tempo di 2-3 ore allanno, limi-
tando la disponibilit per soli sco-
pi di manutenzione a circa il
99.95%. Questa soluzione li-
deale per utenti che possono pro-
grammare interventi di manu-
tenzione periodica con possibilit
di un fermo macchina. chiaro che
sar prioritario avere elevati valori
MTBF (testati) dellUPS.
SISTEMA PARALLELO
RIDONDANTE
In un tale sistema (figura 7) due
o pi moduli UPS sono connessi in
parallelo su un bus comune. Il si-
stema ha un numero sufficiente di
moduli per supportare il massimo
carico, ed almeno un modulo in
parallelo per assicurare la ridon-
danza. In normale funzionamen-
to tutti i moduli sono On-Line e si
distribuiscono equamente il carico;
se un modulo si guasta o neces-
sita di manutenzione, gli altri mo-
duli hanno abbastanza capacit per
alimentare il pieno carico.
Per quanto riguarda il guasto su
un modulo, il sistema si compor-
ta a disponibilit unitaria.
Alcuni sistemi in esecuzione mo-
dulare hanno anche la possibilit
di ridondare allo stesso modo il
controllo e la batteria. Possono
per anche esistere parti del si-
stema che non sono ridondate,
come ad esempio il by-pass au-
tomatico, per le quali si richiede
unaffidabilit superiore.
Il sistema espone il carico ad
energia non condizionata per i
soli interventi manutentivi ine-
renti alla parte non ridondata; la
disponibilit sale quindi al 99.99%.
SISTEMA ISOLATO
RIDONDANTE
Un sistema isolato ridondante (o
Hot Stand-By - figura 8) costituito
da due UPS, uno in cascata al-
laltro: di questi, quello collegato
al carico ha la linea di by-pass
alimentata dal secondo UPS e
quindi condizionata.
Il secondo UPS funziona normal-
mente senza carico e cio in stand-
by e realizza unalimentazione di
riserva nel caso di guasto del-
linverter del primo UPS. In caso
di mancanza rete si ottiene un
raddoppio della autonomia di un
singolo UPS.
Il sistema, per la presenza di un
by-pass comune, espone il carico
ad energia non condizionata per
gli interventi manutentivi ine-
renti a questa parte, la disponibilit
rimane quindi del 99.99%.
SISTEMA A DOPPIO BUS
Quando si vogliono ottenere ele-
vati standard di disponibilit del
sistema di alimentazione si ri-
corre alla ridondanza dei gruppi
di continuit, linee comprese.
Questo sistema si avvale di un di-
spositivo di commutazione intel-
ligente (Smart Switch) che effet-
tua automaticamente la commu-
tazione delle reti di alimentazio-
ne condizionata nel caso rilevi la
tensione fuori tolleranza (figura 9).
La commutazione avviene sen-
za sovrapposizione e cio inter-
rompendo la linea attiva prima
di inserire quella in Stan-by, men-
tre la connessione del neutro non
viene mai interrotta.
Normalmente le due linee sono sin-
cronizzate in frequenza o pre-
sente un dispositivo dedicato al-
la loro sincronizzazione.
Come risultato si ottiene il carico
alimentato da una sorgente con-
dizionata, anche nel caso di ma-
nutenzione dellUPS, portando la di-
sponibilit al 100%.
34
Il Giornale dellInstallatore Elettrico N. 16 15 Dicembre 2004 www.reedbusiness.it
SPECIALE LA QUALIT DELLENERGIA
Figura 7 - Il sistema a parallelo ridondante
ha almeno un modulo parallelo per assicurare
la ridondanza
Figura 8 - Un sistema isolato ridondante o Hot Stand-By
Figura 9 - Larchitettura a doppio bus garantisce
la disponibilit continua
Figura 6 - Il modulo singolo per gli utenti
che possono programmare interventi di manutenzione
con fermo macchina

servizio lettori 1059

sempre consigliabile pre-


stare particolare atten-
zione alle alimentazioni
ausiliarie degli UPS e dei soc-
corritori.
Le sorgenti ausiliarie comune-
mente utilizzate sono le batterie
(parte inscindibile dallUPS) e i
gruppi elettrogeni.
La Norma CEI EN 50272-2 Pre-
scrizioni di sicurezza per le bat-
terie di accumulatori e loro in-
stallazioni tratta, nella parte 2,
le batterie stazionarie, gene-
ralmente utilizzate nelle appli-
cazioni con UPS.
Tale norma descrive le prescri-
zioni di sicurezza, comprenden-
do le misure di protezione con-
tro i pericoli generati dallelet-
tricit, dallelettrolito e dai gas
esplosivi.
Inoltre, sono descritte misure
per mantenere la sicurezza fun-
zionale delle batterie e delle lo-
ro installazioni.
SISTEMAZIONE,
COLLOCAZIONE
Le batterie devono essere col-
locate in luoghi protetti.
Si possono scegliere i seguenti ti-
pi di sistemazione:
locali batterie separati
locali tecnici (cabine elettri-
che, ...)
allinterno dellUPS e/o su ar-
madio separato.
Le batterie regolate a Valvola
Vrla, meglio note come batterie
ermetiche al piombo a ricombi-
nazione interna di gas, possono
essere installate in locali che
non prevedono particolari pre-
scrizioni per la sicurezza: infat-
ti, il ricambio daria necessario per
queste batterie esiguo (vede-
re esempio di calcolo a segui-
re). Le batterie a vaso aperto
e/o nickel cadmio vanno instal-
late in un locale apposito se-
guendo l a normati va CEI
EN50272, facendo particolare
attenzione al ricambio daria.
IL FATTORE Q
Le prescrizioni di ventilazione
relative alle batterie con accu-
mulatori al piombo regolate con
valvole sono dettate dalla norma
CEI EN50272-2.
La quantit daria Q, necessaria
Sorgenti
di alimentazione
ausiliaria
Come proteggerle contro i pericoli generati dal-
lelettricit, dallelettrolito e dai gas esplosivi e co-
me mantenerne la sicurezza funzionale
36
Il Giornale dellInstallatore Elettrico 15 Dicembre 2004 www.reedbusiness.it
A cura di
Aros
SPECIALE
UPS & SOCCORRITORI
N. 16
F
o
t
o

F
ia
m
m
Quando la rete
di alimentazione
elettrica viene
a mancare, lUps
la soluzione
pi efficace
per la ventilazione di uno scom-
parto di batteria, deve essere
calcolata in base alla formula
semplificata:
Q = 0,05 x n x I
gas
x C
rt
x 10
-3
[m
3
/h]
dove:
0,05 un numero ricavato dal
prodotto v x q x s (v = diluizione
necessaria di idrogeno, q =
idrogeno generato, s = fattore
di sicurezza)
n il numero di elementi bat-
teria
I
gas
la corrente che produce
gas espressa in mA per Ah di
capacit assegnata, per la cor-
rente di carica in tampone
(I
float
) o per la corrente di carica
rapida (I
boost
)
Crt la capacit nominale del-
la batteria (Ah della singola
batteria).
La formula per calcolare la quan-
tit daria Q varia in funzione
della tecnologia di batteria uti-
lizzata (come indicato nella tabella
seguente). La quantit di flusso
daria di ventilazione deve es-
sere assicurata preferibilmente
mediante ventilazione naturale,
altrimenti mediante ventilazione
forzata (artificiale). Nel caso di
ventilazione naturale, i locali bat-
teria o gli involucri per le batte-
rie richiedono un ingresso e unu-
scita daria con un minimo di su-
perficie libera dellapertura cal-
colata dalla seguente formula:
A = 28 x Q
dove:
Q la portata daria necessa-
ria di ventilazione [m
3
/h]
A la superficie libera della-
pertura di ingresso e uscita
daria [cm
2
].
GRUPPO ELETTROGENO
Quando la rete di alimentazione
elettrica viene a mancare, il grup-
po statico di continuit risulta
essere la soluzione pi efficace,
in quanto permette di
ottenere autonomie da
qualche minuto ad al-
cune ore. Si noti che il so-
lo uso dellUPS con au-
tonomie prolungate (al-
meno 3 ore) permette il
rispetto della normati-
va senza ricorrere al
gruppo elettrogeno.
Nelle applicazioni che ri-
chiedono una elevata po-
tenza e autonomia (>3
ore) la combinazione grup-
po elettrogeno/UPS la
pi adottata. In alcuni
casi, per aumentare laf-
fidabilit del sistema, si
possono utilizzare pi gruppi
elettrogeni o pi UPS ridondanti.
PRINCIPIO
DI FUNZIONAMENTO
COMBINAZIONE G.E.
E UPS
Alla mancanza dellalimenta-
zione elettrica lUPS entra in
funzionamento batteria. Il grup-
po elettrogeno dopo circa 15-30
secondi dalla mancanza rete vie-
ne avviato. Una volta che il ge-
neratore stato portato in linea
e lalimentazione in ingresso
dellUPS stata ristabilita, il
raddrizzatore dellUPS ritorne-
r a funzionare normalmente e la
scarica batteria si concluder.
Le batterie dellUPS sono state
utilizzate per il tempo di avvia-
mento che occorre al gruppo
elettrogeno.
Lassociazione del gruppo elet-
trogeno e dellUPS garantisce
una ottimizzazione dellautono-
mia: bisogna per considerare
che lUPS deve avere un minimo
di autonomia di 5-7 minuti per ca-
ratteristiche costruttive del-
lapparato.
SPECIALE SORGENTI DI ALIMENTAZIONE AUSILIARIA
Il Giornale dellInstallatore Elettrico www.reedbusiness.it N. 16 15 Dicembre 2004 37
Batterie VRLA con tecnologia AGM (Batterie al Piombo Ermetiche)
UPS: con 40 batterie da 12 Volt (6 elementi da 2V, per batte-
ria), di capacit 100A/h
Q = 0,05 x n x I
gas
x C
rt
x 10
-3
[m
3
/h]
0,05 = [m
3
/Ah]
n = n batterie x N elementi = 240 elementi batteria (n tota-
le elementi)
I
gas
= 1 [mA/Ah] (per carica in tampone)
C
rt
= 100 [Ah]
Q = 0,05 x 240 x 1 x 100 x 10
-3
= 1,2 m
3
/h
A= 28 x 1,2 = 33.6 cm
2
ESEMPIO DI CALCOLO
Questo testo stato realizzato dal servizio ATI (Aros Techni-
cal Information) di Aros, un servizio indirizzato agli studi di pro-
gettazione, agli studi tecnici e ai grandi utenti finali.
Il servizio prevede anche una serie di corsi effettuati periodi-
camente nella sede Aros vicino Milano (Cormano) e in diverse
regioni dItalia. Il servizio dinformazione assolutamente gra-
tuito (numero verde: 800.012093, e-mail: ati@aros.it) e per-
mette un adeguato aggiornamento sulle norme e sulle tecno-
logie attualmente utilizzate negli UPS.
AROS TECHNICAL INFORMATION
TABELLA 1 - I VARI TIPI DI BATTERIA
Tipologia batteria stazionaria Tecnologia VIita attesa
(secondo Guida Caratteristiche Valori di I
gas
Manutenzione Prezzo
Eurobat)
3 5 anni
VRLA (Valve Regolated Lead Acid), 6 9 anni
comunemente nota come piombo ermetico 10 12 anni
oltre 12 anni
VRLA (Valve Regolated Lead Acid)
Vaso aperto
Nickel cadmio
buone prestazioni
alla scarica vedere norma bassa basso
rapida: 3 ore
AGM (Absorbent
Glass Mat)
- Piastra Piana
buone prestazioni
alla scarica vedere norma bassa basso/medio
media: 8 ore
buone prestazioni
alla scarica vedere norma media/alta medio/alto
media: 8 ore
buone prestazioni
alla scarica vedere norma elevata elevato
media: 8 ore
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F
ia
m
m
GEL - piastra piana 10 12 anni
- piastra tubolare 15 20 anni
- piastra piana 10 12 anni
- piastra tubolare 15 20 anni
10 12 anni
15 20 anni
Acido Libero:
- piastra piana
- piastra tubolare
O
ltre agli impressionanti
black-out di New York o
dellItalia, bisogna sape-
re che una ventina di mancanze
di rete, di minore importanza,
hanno coinvolto pi di 550 milioni
di persone negli ultimi 30 anni.
Questo non deve lasciarci indif-
ferenti. Recenti studi indicano
che la frequenza e lampiezza di
questi guasti in aumento e
questo fenomeno avr delle ri-
percussioni economiche sempre
maggiori. Le cause di questi fe-
nomeni possono essere rag-
gruppate in due grandi famiglie,
ognuna delle quali non presenta
al momento alcun segno di mi-
glioramento: una produzione e un
trasporto delettricit che sono in-
sufficienti a soddisfare una ri-
chiesta crescente da una parte e
i fenomeni climatici dallaltra
parte. A queste problematiche,
si devono poi aggiungere altre
cause pi tipicamente elettriche
che nascono negli impianti si-
tuati allinterno degli edifici e
che sono allorigine della maggior
parte dei black-out.
CONSUMI IN AUMENTO,
LE INFRASTRUTTURE
FATICANO
Nellambito della produzione, il
caso dellItalia rivelatore: lin-
tera penisola non produce che
l83% dei suoi bisogni (Le Figa-
ro, 29 settembre 2003). Allo stes-
so modo landamento dei black-
out che hanno colpito lOvest
americano nel 2000 e 2001 ha
rivelato un deficit dinvestimen-
ti in produzione delettricit. Nel
giugno 2003 il Giappone ha pre-
visto una penuria di 5 milioni di
chilowatt nel bel mezzo dellestate
(Lettre de veille internationale
Electricit, Giugno 2003 - Mis-
sioni Economiche - Centro fran-
cese del Commercio Estero).
Leterogeneit delle situazioni
politiche ed economiche in ma-
teria di energia non favorisce
laffidabilit della produzione e del
trasporto di elettricit. Nel 1987,
lItalia ha, per referendum, ri-
nunciato al nucleare. La Germa-
nia ha deciso di chiudere le sue
centrali recentemente. In Fran-
cia EDF annuncia di voler pro-
lungare la vita delle sue centra-
li nucleari: questa scelta, sommata
allinvecchiamento e alle mag-
giori esigenze di sicurezza, ren-
der pi aleatoria la loro dispo-
nibilit. Infine, una direttiva eu-
ropea fissa un obiettivo del 22,1%
di elettricit prodotta a partire da
sorgenti di energia rinnovabile,
da mettere in opera entro il 2010.
Per quanto riguarda il trasporto
e la distribuzione, la situazione
la medesima per la maggio-
ranza dei paesi nel mondo. I pae-
si che permettono la libera scel-
ta del fornitore devono rendere
ancora affidabile la rete elettrica:
la vetust della rete nordameri-
cana fu, oltre ad una produzione
insufficiente, una delle cause in-
dicate allepoca della famosa pe-
nuria di elettricit in California.
In Europa, i grossi consumatori
possono scegliere i loro fornito-
ri mentre i distributori acqui-
stano lelettricit secondo lan-
damento del giorno, come in bor-
sa. Le reti nazionali sono dunque
interconnesse e le operazioni di
Black-out:
dove il prossimo?
Il 2003 rimarr nella storia come lanno caratte-
rizzato dai black-out, guasti di grande entit che
hanno privato dellelettricit intere citt o nazio-
ni, come nel caso dellItalia
38
Il Giornale dellInstallatore Elettrico N. 16 15 Dicembre 2004 www.reedbusiness.it
Jean-Franois Christin
Responsabile Sviluppo Vendite
Europa Medio-Oriente Africa,
MGE UPS SYSTEMS
SPECIALE
UPS & SOCCORRITORI
F
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A
b
b
commutazione che generano de-
gli sbalzi di tensione sono pi
numerose.
La norma europea EN50160 che
fissa un livello di qualit delle-
nergia rester per i distributori
una sfida di tutti i giorni finch
un organo internazionale curer
lomogeneizzazione tecnica ed
economica dellinsieme.
Cos, quando i margini di sicurezza
non sono imposti, tutta una
rete che si pu interrompere, co-
me accaduto in Danimarca ed
in Svezia il 23 settembre dello
scorso anno. La sceneggiatura
conosciuta. Se una delle centrali
o una delle linee si interrompe, la
corrente che trasporta viene tra-
sferita automaticamente su altre
linee della rete. Queste ultime, vi-
cine alla saturazione, non sop-
portano il nuovo afflusso di cor-
rente. Gli interruttori che pro-
teggono le linee si aprono, gli
automatismi rinviano la corren-
te su altre linee, e cos via...
QUANDO GLI ELEMENTI
SI SCATENANO
Anche gli elementi climatici han-
no il loro peso. Alcuni si mani-
festano in modo spettacolare: le
tempeste del dicembre 1999 in
Francia che hanno privato di
elettricit oltre 4 milioni di
abitazioni; nellaprile 1990,
le grandi citt del Nord
dellEgitto hanno subito
dei tagli dovuti alle tem-
peste di sabbia. Ricordiamo
anche le famose grandi-
nate del Canada nel gen-
naio 1998.
Pi in generale, le pertur-
bazioni atmosferiche pro-
vocano un sovraccarico
delle apparecchiature do-
vuto al surriscaldamento
ed implicano un maggior
consumo di energia per
il suo raffreddamento.
Infine, come se ci
non bastasse, la mag-
gioranza dei guasti
elettrici accade allin-
terno di un edificio. In uno
dei suoi Quaderni tecnici,
Schneider Electric elenca le nu-
merose perturbazioni che pos-
sono esistere in una rete di bas-
sa tensione per dimostrare come
gli elettricisti e i progettisti deb-
bano prevedere dei mezzi di pro-
tezione. Mge Ups Systems stima
che il 20% dei guasti elettrici
siano dovuti allapertura intem-
pestiva degli interruttori, il 20%
ai guasti di altre apparecchiatu-
re ed il 15% allerrore umano du-
rante le operazioni di manuten-
zione.
Stretti in una morsa tra le esi-
genze di produttivit e la di-
pendenza dallenergia, gli atto-
ri economici si proteggono dai
guasti elettrici.
Per le industrie, i guasti elettri-
ci diventano un danno finanzia-
rio. Con laumento costante del-
la produttivit, ogni guasto elet-
trico costa sempre di pi. Si sti-
ma che queste perdite costino
qualche decina di miliardi di eu-
ro per anno allindustria ed al
commercio dei grandi paesi come
gli Stati Uniti o lEuropa.
il modo in cui la produzione
nellindustria si organizzata
che impone delle norme ristret-
te in materia di energia. I processi
continui non permettono linter-
ruzione dellalimentazione in un
punto qualsiasi della catena di
fabbricazione.
Nellindustria dei semicondut-
tori, la tecnica di fabbricazione e
le materie carissime non per-
mettono il minimo errore. Se un
guasto favorisce lingresso di
polvere nelle sale bianche, bi-
sogna fermare tutta la fabbrica.
Questa logica si applica in un
numero di industrie dove la pro-
duzione molto automatizzata ed
informatizzata.
LA SOLUZIONE UPS
Si stima che il mercato mondia-
le degli UPS abbia raggiunto i
5,2 miliardi di euro nel 2002.
Gli UPS rendono il sistema in-
sensibile alle perturbazioni del-
la rete garantendo due elemen-
ti fondamentali: lau-
tonomia, grazie
ad una batteria, e la qualit di ten-
sione. Esistono parecchie varie-
t di UPS, descritte dalla norma
IEC62040. Questultima ne di-
stingue tre tipi. Nel primo tipo,
la tensione e la frequenza sono
quelle della rete (Tensione e Fre-
quenza dipendente, VFD); nel
secondo tipo, la tensione rila-
sciata dellUPS indipendente
dalla tensione della rete (Tensione
indipendente, VI); nel terzo tipo,
indispensabile alle applicazioni
sensibili, si ha unindipenden-
za totale della frequenza e del-
la tensione, quindi una perfetta
stabilizzazione (VFI). Per ga-
rantire la qualit di tensione, si
sta diffondendo unaltra inno-
vazione: il compensatore di ar-
moniche. Il suo ruolo rispondere
alla generalizzazione delle ap-
parecchiature elettroniche che
hanno la particolarit di defor-
mare la tensione. Il compensatore
agisce come un tampone tra le
applicazioni inquinanti e le sor-
genti di tensione. Altri elemen-
ti di elasticit sono la doppia
alimentazione ed il Sistema di Tra-
sferimento di Sorgente (STS). Il
principio di disporre due sor-
genti elettriche.
La distribuzione finale vicino al-
le applicazioni alimentata dal-
lSTS. Dotato di un piccolo com-
puter, esso svolge un monito-
raggio continuo della tensione
delle due sorgenti e sceglie il
migliore secondo i criteri che gli
saranno stati indicati.
Il vantaggio risiede non solo nel-
la capacit di passare da una
sorgente allaltra senza che lap-
plicazione se ne accorga ma an-
che nella possibilit di isolare
le applicazioni e di mantenerle
protette quando il resto dellin-
stallazione in manutenzione.
MANUTENZIONE
E SUPERVISIONE
Si tratta di agire su due leve: ri-
durre le probabilit di un gua-
sto e ridurre i tempi di
intervento in caso
di difetto.
Agire sulla prima le-
va necessita di un
certo numero di in-
terventi: una revi-
sione regolare del
materiale, un cam-
biamento dei com-
ponenti prima della
fine della loro du-
rata di vita, come
sempre stato prati-
cato in aeronautica,
un estratto di mi-
sure regolari per sor-
vegliare il modo in
cui linstallazione
viene sollecitata.
In questo campo, i
progressi permet-
tono di accelerare
e di ottimizzare lo
svolgimento delle
misure e soprattutto di rilevare
difetti altrimenti praticamente in-
visibili.
La capacit delle apparecchiature
di connettersi alla rete infor-
matica permette di supervisio-
nare e di controllare UPS e STS.
Esistono anche degli armadi di
distribuzione che restituiscono
in tempi reali il carico dei circuiti.
Queste misure possono essere
teletrasmesse a dei sistemi re-
moti di controllo e permettono di
far scattare lallarme prima che
si arrivi al massimo del carico che
possono sopportare gli inter-
ruttori. Lanalisi termografica
un altro mezzo complementare
semplice, veloce e molto effica-
ce per scovare i difetti inerenti
agli squilibri di corrente, al con-
sumo dellinstallazione o allin-
quinamento armonico.
La seconda leva il tempo di in-
tervento. In caso di guasto, le-
lasticit dellinstallazione per-
mette allapplicazione di essere
sempre alimentata. Ma non
detto che sia comunque protet-
ta. quindi vitale intervenire
velocemente per uscire da que-
sta situazione di impasse.
Grazie alle capacit di comuni-
cazione informatica gi evocate,
possibile ricevere allarmi su un
PC o su un cellulare allertando
in pochi secondi il tecnico.
Probabilmente i black-out con-
tinueranno ad accadere.
Ma il panorama delle soluzioni
disponibili dimostra che esisto-
no i mezzi per non subire i rischi
inerenti ai guasti elettrici.
Linvestimento in queste soluzioni
segue la stessa logica che quel-
lo in unassicurazione: linve-
stimento deve essere a misura
dei rischi finanziari.
Le apparecchiature per stimare
questi rischi esistono e sono
disponibili: si tratta di un lavo-
ro che, per le grosse strutture,
richiede il coinvolgimento del
capo amministrativo, del re-
sponsabile delle operazioni, del
capo di produzione, del diret-
tore informatico e del direttore
dellazienda.
SPECIALE BLACK-OUT: DOVE IL PROSSIMO?
Il Giornale dellInstallatore Elettrico www.reedbusiness.it N. 16 15 Dicembre 2004 39
Il panorama
delle soluzioni
disponibili dimostra
che esistono
i mezzi per non
subire i rischi
inerenti ai guasti
elettrici
Mge UPS Systems produce gruppi di continuit per la protezione
elettrica. Lofferta di Mge comprende gruppi di continuit
(UPS), inverter, condizionatori di rete, software di gestione, con-
dizionatori di armoniche e prese filtrate per garantire soluzio-
ni globali allavanguardia nel settore della Business Conti-
nuity. Con i programmi Total Quality Management e Mge Po-
werServices, supportati da una rete di 900 specialisti in 170 cen-
tri tecnici nel mondo, i clienti Mge hanno la garanzia di un al-
to livello di qualit e di servizi adeguati.
MGE UPS SYSTEMS
C
ome in molti altri campi,
anche nellindustria di pro-
cesso vi sono diverse ap-
plicazioni particolarmente deli-
cate il cui funzionamento fon-
damentale per il processo pro-
duttivo o anche per la normale at-
tivit dellazienda stessa.
In conseguenza di ci un ruolo
particolarmente delicato svol-
to dalla qualit dellalimenta-
zione elettrica: infatti le conse-
guenze, da un punto di vista
strettamente economico, pos-
sono essere anche ingenti.
Si pensi a tal proposito che il
costo di una mancanza di ali-
mentazione pu essere espres-
so in maniera semplificata at-
traverso la seguente formula:
C = (TD + TR) cD + COV + CCL
dove:
C il costo complessivo di una
mancanza di alimentazione
TD la durata del disturbo
TR il tempo di riavvio
del sistema
cD il costo per unit di
tempo per il mancato
funzionamento del sistema
COV il costo per la riparazione
del sistema e delle eventuali
perdite
CCL il costo per leventuale
perdita di clienti.
Il costo complessivo di una man-
canza di alimentazione quindi
pu essere pensato come la som-
ma di tre termini.
Il primo ((TD + TR ) cD) il co-
sto strettamente legato alle-
vento della mancanza rete.
In conseguenza di una mancanza
di alimentazione avente una du-
rata TD il sistema sicuramente si spe-
gner e sar necessario un ulte-
riore tempo (TR) per poterlo riavviare.
abbastanza intuitivo che, a se-
conda del tipo di applicazione, an-
che a fronte di una interruzione di
breve durata (ad esempio qualche
secondo) il riavvio del sistema pu
essere anche molto complicato e ri-
chiedere parecchio tempo, specie
se lo spegnimento dello stesso sta-
to improvviso e non comandato.
Pertanto la somma delle due quan-
tit temporali in gioco, moltiplica-
te per un costo unitario cD, la cui en-
tit strettamente legata al tipo di
attivit svolta, fornisce questo pri-
mo contributo, che si pu pensare
come un costo legato direttamen-
te allevento black-out.
Il secondo (COV) ed il terzo termi-
ne (CCL), invece, sono costi (a vol-
te anche molto ingenti) comunque
da sostenere in conseguenza del-
levento di mancanza di alimenta-
zione.
COV rappresenta la somma dei
costi necessari per il ripristino del
sistema (quindi legato al tempo
necessario per la riparazione, al
costo della manodopera e al co-
sto dei ricambi necessari) e del-
le eventuali perdite legate al-
levento; tale quantit, specie
in un processo produttivo (che
pu durare qualche minuto come
diverse ore), pu avere un peso
assai rilevante, in quanto tiene
conto di tutto ci che andato
perso a causa del black-out, dal-
le ore di lavoro ai semilavorati per-
Guasti e manutenzioni sulla re-
te di alimentazione elettrica
possono pesantemente condi-
zionare i risultati di unazien-
da: la prevenzione di un even-
to le cui conseguenze possono
essere anche molto pesanti di-
venta indispensabile
La protezione
dellalimentazione
nellindustria
di processo
a cura di
Chloride Silectron Consulting
40
Il Giornale dellInstallatore Elettrico N. 16 15 Dicembre 2004 www.reedbusiness.it
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SPECIALE
UPS & SOCCORRITORI
La prima scelta
da effettuare
quella tra
una soluzione
di tipo centralizzato
o una di tipo
distribuito
si. CCL, infine, rappresenta un co-
sto importante per tutte quelle
attivit che prevedono un rap-
porto diretto con il pubblico: non
poter fornire un servizio pu de-
terminare la perdita di un clien-
te insoddisfatto.
Come si vede, dunque, la pre-
venzione di un evento le cui con-
seguenze possono essere anche
mol to pesanti di venta i ndi -
spensabile e lunico modo risul-
ta essere ladozione di un grup-
po di continuit.
Per realizzare una protezione
razionale ed efficiente neces-
sario:
individuare tutte le applica-
zioni il cui funzionamento
imprescindibile, sia allinter-
no del processo produttivo che
per quanto riguarda le normali
attivit lavorative;
stabilirne il livello di criticit;
in base alla criticit determinata,
individuare il relativo grado di
protezione da ottenere;
realizzare il sistema di conti-
nuit in funzione della presta-
zione desiderata;
mantenere affidabile nel medio
e lungo periodo il sistema rea-
lizzato tramite manutenzione
ordinaria e predittiva.
Lindividuazione di tutte le ap-
plicazioni fondamentali e del re-
lativo livello di criticit dipen-
de essenzialmente dalla attivit
specifica svolta e quindi non
pu essere trattata in maniera
esaustiva in questo articolo.
Possono essere invece proposte
le varie soluzioni da adottare in
base al tipo di prestazione ri-
chiesta.
La prima scelta da effettuare in
sede di progetto di un sistema di
continuit quella tra una so-
luzione di tipo centralizzato o
una di tipo distribuito.
Con il termine centralizzato si in-
tende lutilizzo di un unico si-
stema al quale sono sottese tut-
te le utenze critiche che neces-
sitano di protezione.
Una soluzione di tal genere
sicuramente da preferirsi:
quando il livello di criticit
molto elevato;
quando il corretto funziona-
mento dellinsieme delle ap-
parecchiature protette dipen-
de dal corretto funzionamento
di ogni singola apparecchia-
SPECIALE LA PROTEZIONE DELLALIMENTAZIONE NELLINDUSTRIA DI PROCESSO
Il Giornale dellInstallatore Elettrico www.reedbusiness.it N. 16 15 Dicembre 2004 41
Un sistema di tal genere stato sviluppato da Chloride e viene offerto alla clientela gi da diver-
si anni: il sistema di telediagnosi LIFE.net. Attraverso questo sistema possibile effettuare chia-
mare di routine dallUPS alla stazione di monitoraggio Chloride ad intervalli regolari, chiamate ma-
nuali dalla stazione di monitoraggio allUPS e chiamate di assistenza dallUPS alla stazione di mo-
nitoraggio in caso di funzionamento anomalo, sia in sistemi presidiati che non. Inoltre per assistere
il tecnico autorizzato, assicurando soluzioni rapide al cliente, stata sviluppata la funzione ETS
(Electronic Trouble Shooting), attraverso la quale, premendo semplicemente un tasto, si ha a
disposizione lesperienza rag-
giunta a livello mondiale dal
centro di eccellenza Chloride
dove cause e rimedi per gli even-
ti pi comuni che generano al-
larme sono aggiornati elettro-
nicamente dalla Master Moni-
toring Station.
MANUTENZIONE EVOLUTA
Figura 1 - Un sistema di questo genere contribuisce significativamente
alla continuit del servizio di erogazione dellenergia
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tura facente parte dellinsie-


me stesso.
In questo modo, infatti, si mini-
mizza la probabilit di guasto
per lintero insieme delle appli-
cazioni critiche, avendo un uni-
co sistema di continuit che le ali-
menta. Inoltre con la soluzione
centralizzata sempre possibi-
le realizzare la ridondanza ed
agevole realizzarne il controllo
(supervisione e manutenzione).
Con il termine distribuito, inve-
ce, si intende lutilizzo di un
gruppo di continuit per ogni
applicazione da proteggere. Seb-
bene la flessibilit e la modula-
rit offerte da questo tipo di so-
luzione siano elevate, il controllo
della stessa indubbiamente
pi complesso: supervisionare
e manutenere N sistemi indi-
pendenti sicuramente pi com-
plicato ed oneroso di uno solo.
Una volta realizzato il sistema di
continuit pi consono alle spe-
cifiche esigenze, laffidabilit
dello stesso nel medio e nel lun-
go periodo non pu essere ga-
rantita se non attraverso un ser-
vizio di manutenzione di primo
livello. A questo scopo, grazie al-
la disponibilit di sistemi di co-
municazione per lUPS sia di ti-
po locale (comunicazioni di ti-
po punto-punto tra PC con por-
ta dedicata e la macchina o di-
rettamente con una rete locale,
grazie ad un adattatore per lUPS)
che di tipo remoto, la teledia-
gnosi ed il telecontrollo hanno or-
mai assunto unimportanza cru-
ciale per rendere efficiente il
servizio di assistenza.
MANUTENZIONE
IN REMOTO
Grazie a questo tipo di stru-
menti, se si rende necessario
un intervento di manutenzione
correttiva, il servizio di assi-
stenza, non appena viene aller-
tato, pu mettersi in comunica-
zione con lUPS e analizzare su-
bito il tipo di guasto. In questo
modo possibile raggiungere il
luogo dove installata la mac-
china con tutti gli strumenti e le
parti di ricambio necessarie per
riparare il guasto (primo inter-
vento risolutivo).
Con un sistema di monitorag-
gio particolarmente sofisticato,
in caso di necessit lUPS pu au-
tomaticamente rintracciare il
tecnico di assistenza di turno
(attraverso un centro di assi-
stenza automatico), ad esempio
usando una linea telefonica.
Il tecnico a sua volta potr met-
tersi in contatto con lUPS tramite
la stessa linea, utilizzando il pro-
prio PC portatile.
interessante notare come, in
questo caso, il cliente non deb-
ba intervenire per chiamare il
servizio di assistenza, essendo la
chiamata inoltrata direttamente
dal sistema.
Inoltre, la copertura di questo ser-
vizio pu essere di 24 ore su 24,
365 giorni lanno. Utilizzando
tecniche predittive, si pu anche
fare in modo che lUPS avverta il
servizio di assistenza al pre-
sentarsi di condizioni anomale di
funzionamento che potrebbero
portare nel tempo ad un gua-
sto, prima ancora che il cliente
possa accorgersene; in questo ca-
so si pu portare la manuten-
zione da correttiva o periodica a
predittiva.
42
Il Giornale dellInstallatore Elettrico N. 16 15 Dicembre 2004 www.reedbusiness.it
SPECIALE LA PROTEZIONE DELLALIMENTAZIONE NELLINDUSTRIA DI PROCESSO
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servizio lettori 1871
STATO BATTERIE
RICARICABILI
Come noto, al fine di assicurare
un efficace funzionamento delle
unit Ups necessario controllare
periodicamente lo stato delle
batterie interne ricaricabili.
Il deterioramento - dovuto a fat-
tori quali lelevato numero di ci-
cli di carica e scarica, lelevata
temperatura, la solfa-
tazione precoce - de-
termina, duran-
te la vita me-
dia della bat-
teria, un calo della capacit di
scarica della stessa proporzio-
nale allaumento della resisten-
za interna, pregiudicando il cor-
retto funzionamento dellUps.
Di fatto, una batteria al piombo
accelera lo stato di degrado quan-
do la capacit di scarica scende
al di sotto dell80% di quella ini-
ziale; in queste condizioni la re-
sistenza interna aumenta da 1.5
a 2 volte il valore iniziale.
Inoltre, un valore di tensione ai
poli non in linea con le caratte-
ristiche della batteria potrebbe es-
sere indice di un corto-circuito tra
gli elementi interni oppure una
anomalia su una batteria appar-
tenente allo stesso gruppo che si
ripercuote su quella in esame.
Il controllo degli accumulatori
pu essere eseguito analizzando
la resistenza interna di ogni sin-
golo elemento. in tal modo
possibile valutare rapidamente lo
stato di conservazione del grup-
po batterie per identificare e so-
stituire i singoli elementi difettosi
prolungando la vita dellintero
gruppo. Il metodo della misura
della resistenza interna degli
elementi della batteria diventa
quindi conveniente appunto in
funzione della rapidit di esecu-
zione della prova e della pratici-
t, pur mantenendo un elevato li-
vello di affidabilit dei dati ot-
tenibili. Asita (www.asita.it), per
il controllo delle batterie ricaricabili
sugli Ups, propone specifici mo-
delli, 3550 e 3551, che possono es-
sere applicati pur mantenendo at-
tivo il circuito di carica del grup-
po e quindi senza la necessit di
In queste pagine segnaliamo
una serie di prodotti studia-
ti per rendere il proprio si-
stema insensibile alle per-
turbazioni dellalimenta-
zione elettrica
Soluzioni
& prodotti
A cura della
Redazione
44
Il Giornale dellInstallatore Elettrico N. 16 15 Dicembre 2004 www.reedbusiness.it
SPECIALE
UPS & SOCCORRITORI
F
o
t
o
:
T
r
i
l
u
x
LA SELETTIVIT NEGLI IMPIANTI BT: PICCOLO
GLOSSARIO DEI TERMINI FONDAMENTALI
di Nicola Elevati (Socomec Sicon)
SELETTIVIT TOTALE
La selettivit garantita per qua-
lunque tipo di guasto (sovraccarico,
cortocircuito, guasto a terra) e per
qualunque valore di sovracorrente
compresa tra la soglia di interven-
to del dispositivo pi a valle e la
corrente presunta di cortocircuito nel
punto di installazione del dispositivo
pi a monte.
SELETTIVIT PARZIALE
La selettivit garantita fino ad un
certo limite di sovracorrente Is (cor-
rente limite di selettivit).
SELETTIVIT
IN SOVRACCARICO
Per tempi di intervento delle protezioni
da qualche ora fino a qualche se-
condo (sovracorrenti fino a 6-8 volte
la corrente nominale) il coordina-
mento delle protezioni abbastanza
semplice: in sostanza le curve tempo
corrente dei dispositivi di protezione
non devono mai incrociarsi.
SELETTIVIT
IN CORTO CIRCUITO
Lintervento delle protezioni deve av-
venire in pochi millisecondi per evi-
tare la bruciatura dei cavi conside-
rate le alte correnti nel caso di cor-
tocircuito.
Per questi tempi di
intervento, le con-
siderazioni fatte sui
criteri delle prote-
zioni considerando
le curve tempo cor-
rente (caso del so-
vraccarico) non so-
no pi valide per-
ch le curve non so-
no pi leggibili per
tempi cos bassi.
Il dimensionamen-
to della selettivit in
questo caso deve
essere fatto basan-
dosi sulle curve di li-
mitazione dellin-
tegrale di joule dei
dispositivi di protezione. In pratica,
per un determinato valore di corrente
di cortocircuito presunta, il dispositivo
pi a monte deve lasciar passare pi
A2s di quelli che lascerebbe passare
il dispositivo a valle.
spegnere il gruppo stesso.
Tali modelli consentono di ef-
fettuare un controllo simulta-
neo della resistenza interna di
valori molto bassi, della ten-
sione ai poli in modo semplice,
rapido e affidabile senza nulla
scollegare e senza creare fasti-
diosi disservizi.
informazioni:
www.serviziolettori.it
riferimento numero 101
A MISURA DEL CLIENTE
La nuova serie di stazioni di
energi a di Conver t I tal i a
(www.convertitalia.com) per la-
limentazione delle reti cellulari
concepita per soddisfare tutte
le esigenze di alimentazione
elettrica privilegiata di un ge-
store di telefonia mobile. Le ca-
ratteristiche sono: lestrema com-
pattezza, la modularit, la pos-
sibilit di supervisione e il con-
trollo a distanza, lingegneriz-
zazione che ne esalta le qualit
tecnologiche; la semplicit di in-
stallazione e di manutenzione.
La gamma parte da una piccola
stazione modulare formata da
un solo cassetto da 3 unit rack
19 che incorpora quattro rad-
drizzatori da 7A (potenza totale
1600W) a ventilazione natura-
le, una scheda di controllo remoto,
le protezioni di ingresso e usci-
ta, il controllo della batteria,
ideale per lalimentazione delle
bts outdoor; fino alla stazione
di energia da 2000 e 4000A a
48Vcc con moduli in parallelo
hot-plug da 200A.
Il prodotto di punta della serie
la nuova stazione di energia in-
tegrata, sviluppata per il gesto-
re di telecomunicazione Tele-
com Italia Mobile, sia per il mer-
cato italiano sia per le collegate
estere. Questa integra in un uni-
co armadio 600x600x1750mm le
tre strutture necessarie per la-
limentazione di un sito di tele-
comunicazioni: il quadro di pro-
tezione e distribuzione con il
power management system, il
quadro con i moduli di conver-
sione di energia da alternata a
continua e gli scaffali batterie.
Quindi, in uno spazio notevol-
mente ristretto sono raccolte le
seguenti funzionalit:
- fino a 24 interruttori di distri-
buzione in corrente continua e
32 moduli di distribuzione al-
ternata su specifica del clien-
te. Lapparato infatti pu essere
personalizzato, ad esempio per
numero e taglia di interrutto-
ri, a misura delle esigenze del
cliente;
- due o tre livelli di distacco pro-
grammato dei carichi per con-
SPECIALE SOLUZIONI & PRODOTTI
Il Giornale dellInstallatore Elettrico www.reedbusiness.it N. 16 15 Dicembre 2004 45
SELETTIVIT
IN CORTO CIRCUITO
CON UPS
Nel caso di cortocircuito di uno dei
carichi collegato a valle dellUPS
occorre distinguere due casi. Nel pri-
mo caso lalimentazione del by-
pass a monte dellUPS disponibi-
le. Per un cortocircuito in uscita
lUPS trasferir il carico istanta-
neamente sul by-pass; la protezio-
ne magnetotermica del by-pass
MCB2 e quella in uscita che protegge
la linea del carico andato in corto-
circuito (MCB3) si trovano dunque
in serie (cortocircuito contrasse-
gnato con la linea tratto-tratto nel
disegno).
Per un corretto coordinamento lin-
terruttore di uscita (MCB3) deve
aprire prima dellinterruttore ge-
nerale (MCB2) di ingresso, dunque
la massima energia lasciata pas-
sare da MCB3 deve essere pi pic-
cola della massima energia che la-
scia passare MCB2 (al valore pre-
sunto di corrente di cortocircuito):
I
2
t
MCB-3
<I
2
t
MCB-2
Deve inoltre essere verificata la se-
lettivit tra linterruttore magneto-
termico di ingresso by-pass e lenergia
massima sopportabile dagli SCR di
by-pass (nellesempio 245000A
2
s)
alla corrente (di linea) di cortocircuito
presunta (nellesempio 3000A), cio:
I
2
t
SCR
>I
2
t
MCB-2
Nel secondo caso lalimentazione
del by-pass a monte dellUPS non
disponibile. Non potendo trasferire
il carico su by-pass (in quanto non
disponibile), il cortocircuito deve
essere sopportato interamente dal-
linverter dellUPS. Si deve verifica-
re che la distribuzione a valle apra
prima dellintervento elettronico
della protezione dellUPS; come
esempio (in figura il cortocircuito
rappresentato dalla linea punteggiata)
si consideri la corrente di cortocircuito
trifase da batteria di un Masterys di
277A perdurante per tempo max
di 100ms (forma donda quadra).
Lenergia di cortocircuito in uscita for-
nita dallUPS vale al massimo:
I
2
t
UPS
= 277x277x100ms= 7672 A
2
s
Al valore di corrente di cortocircui-
to, in questo caso non presunto ma
noto e coincidente col valore di cor-
rente di cortocircuito dellUPS (nel-
lesempio 277A), per una corretta se-
lettivit deve essere verificato che:
I
2
t
MCB-3
<I
2
t
UPS
Questo secondo caso (cortocir-
cuito senza rete a monte) tutta-
via un caso poco probabile. La
mancanza della rete a monte, in-
fatti, presuppone che ci sia stato
un guasto, ed improbabile che in-
sorga un secondo guasto (corto-
circuito in uscita) nel periodo so-
litamente breve della mancanza
rete. In generale questo periodo co-
incide con la durata dellalimen-
tazione da batteria (se la rete di soc-
corso ed il raddrizzatore non han-
no alimentazioni separate) oppu-
re con il tempo medio di inter-
vento di riparazione del guasto
da parte di un operatore (se il rad-
drizzatore dellUPS e il by-pass
hanno due reti di alimentazioni
diverse, come in questo esempio).
Il power management system
permette il pieno controllo, oltre che
delle funzioni della stazione
denergia, anche di tutti gli impianti
del sito
Gruppo elettrogeno domestico
Electro Genius propone i primi gruppi elettrogeni
pensati, concepiti e realizzati specificatamente per uso
residenziale e commerciale.
Lofferta prevede in particolare la linea Protector, una
famiglia di gruppi a intervento automatico con potenze
da 3000 a 5000 Watt a 230V. I gruppi Protector sono
equipaggiati con motori diesel e sono 5 volte pi
silenziosi rispetto a qualsiasi altro generatore della
stessa categoria.
I gruppi offrono unautonomia media di 24 ore e sono
coperti da una garanzia di 3 anni.
Tra gli accessori disponibili si segnala lOutdoor
Shed (una innovativa soluzione in plastica speciale,
realizzata in modo da poter ottenere un ulteriore
abbattimento della percezione sonora e da aiutare a
trovare pi facilmente una giusta collocazione della
macchina in prossimit dellabitazione), e easy panel
(per avere allinterno dell'abitazione un piccolo
pannello di controllo da dove poter monitorare lo stato
di servizio e le funzioni essenziali del generatore).
informazioni: www.serviziolettori.it
riferimento numero 102
Questo testo stato realizzato dalla societ Socomec Sicon.
Socomec Sicon unazienda produttrice indipendente specializzata nella distribu-
zione, controllo, sicurezza e disponibilit dalimentazione delle reti denergia a
bassa tensione, orientata verso lindustria e il terziario pi sviluppato. Nel settore
degli UPS la gamma, da 250 VA a 4800 kVA, garantisce la continuit di alimenta-
zione ai sistemi critici (informatica, processi industriali, illuminazione di sicurezza,
sistemi di sicurezza, etc...).

46
Il Giornale dellInstallatore Elettrico N. 16 15 Dicembre 2004 www.reedbusiness.it
SPECIALE SOLUZIONI & PRODOTTI
sentire, in assenza di rete, il dis-
tacco delle utenze meno stra-
tegiche garantendo lenergia al-
le utenze privilegiate;
- una flessibilit di potenza da 50
a 450A ottenuta inserendo rad-
drizzatori hot-plug da 50A a
48Vcc;
- due ripiani che accolgono due
batterie del tipo ad attacchi
frontali per un totale di 300A/h;
- il power management system
che permette il pieno control-
lo, oltre che delle funzioni del-
la stazione denergia, anche
di tutti gli impianti del sito
(condizionamento, ingressi, ri-
velatore di fumo, eccetera). Il
collegamento alla rete telefo-
nica ne permette la gestione a
distanza con un normale pc;
- il programma software che
permette di gestire i parame-
tri di una rete di apparati (at-
tualmente fino a 7000) racco-
gliendone i dati in un data ba-
se integrato di documenti tec-
nici, dati storici, magazzino ri-
cambi, accessibile dalla rete
tramite un collegamento live-
link, via Gprs o Internet. Il pro-
gramma consente cos una ef-
ficace programmazione del-
lassistenza tecnica mediante
il dispatching verso il campo ed
il collecting dei risultati degli
interventi.
I vantaggi principali offerti dal-
le stazioni di energia sono: lo
spazio minimo richiesto, la pos-
sibilit di personalizzare il pro-
dotto, la semplicit dinstalla-
zione e di manutenzione, la ri-
duzione dei costi desercizio con
il programma di assistenza Bts
Maint. Nella progettazione del si-
stema sono rispettati al massimo
tutti i criteri di sicurezza: la sta-
zione protetta da sportelli e
segregazioni tra la tensione con-
tinua e quella alternata, vengo-
no ampiamente usate barre di dis-
tribuzione al posto dei cavi e
ogni punto di tensione pro-
tetto.
informazioni:
www.serviziolettori.it
riferimento numero 103
SICUREZZA E RISPARMIO
Nei casi in cui il consumo di
energia superi i 3kW, il soccor-
ritore Gse 6000/BE di Kert fornir
energia fino a 6 kW, senza far
scattare il contatore. Anche in ca-
so di black-out
esso si sostitui-
sce automatica-
mente al conta-
tore ed eroga
una potenza di 6
kW f i no ad 1
ora. La presenza
del soccorritore
garantisce un ri-
sparmio sui co-
sti fino al 40%: il
canone dei 3 kW
sar infatti suf-
ficiente. Il soc-
corritore stabi-
lizza anche la
tensione di re-
te. Durante il
normale utiliz-
zo della rete domestica il soc-
corritore gestisce gli sbalzi di
corrente contribuendo a pre-
servare i vostri elettrodomesti-
ci. Il soccorritore funziona an-
che come gruppo di emergen-
za: in caso di black-out alimen-
ta tutte le utenze con potenza fi-
no a 6 kW.
Esso inoltre non fa rumore, non
necessita di manutenzione e non
inquina. Il soccorritore Gse
6000/BE in grado di sostenere
il fabbisogno di energia in ogni
situazione consentendo la con-
tinuit di funzionamento: illu-
minazione, sistemi antintrusio-
ne, apparati domestici e dufficio,
elettropompe, cancelli automa-
tici, computers, luci di emer-
genza, caldaie...
Kert offre attualmente 3 versio-
ni fino a 6000 W, con ingresso 230
Vac, tensione di uscita stabiliz-
zata 230 Vac (3%), batterie er-
metiche senza manutenzione,
autonomia fino a unora.
informazioni:
www.serviziolettori.it
riferimento numero 104
I VANTAGGI
DELLARCHITETTURA
ON-LINE
I sistemi statici di continuit Iris
proposti da Elsist sono appara-
ti di tecnologia on-line doppia
conversione, inverter a trans-
istori, controllo a microprocessore
e tecnologia Pwm. I modelli di-
sponibili vanno dalla versione
Iris 16 da 1600 VA alla versione
Iris 100 da 9600 VA, tutti mo-
nofase. I prezzi vanno da 1.336
a 6.144 euro (autonomia 10).
Una vera architettura on-line
fornisce continuamente ai vo-
stri dispositivi critici una stabi-
le, regolata pura corrente alter-
nata ad onda sinusoidale.
La tipologia 50 kHz Pwm sinu-
soidale produce, complessiva-
mente, eccellenti prestazioni.
Lalto fattore di cresta dellin-
verter permette di assorbire i
picchi di corrente senza aver bi-
sogno di passare a una potenza
superiore.
Per proteggere lUps dal so-
vraccarico, si attiva automati-
camente il by-pass nel caso in cui
il carico ecceda il 120% del valore
di targa.
Automaticamente si torner al
modulo inverter quando il so-
vraccarico sar terminato.
In caso di corto circuito in
uscita, lapparato UPS iso-
la il sistema e interrompe
luscita automaticamente fi-
no a quando il corto cir-
cuito viene rimosso.
Nel caso in cui nellapparato
Ups si verifichi un surri-
scaldamento, un termisto-
re interno rileva laumentato
del calore attivando il by-
pass, per poi disattivarlo
nel caso di abbassamento
del calore interno allap-
parato Ups.
Utilizzando batterie al piom-
bo ermetico si minimizza il
servizio di manutenzione
successivo alla vendita.
Una potente Cpu integra tutti gli
stadi della potenza, e di con-
trollo delle funzioni di comuni-
cazione necessarie per aumentare
le protezioni dellUps, includendo
il monitoraggio degli stadi di
potenza, la configurazione, le
tarature, il controllo remoto e
lauto diagnosi. La tecnologia di
protezione dellinverter garantisce
anche una protezione esclusiva
contro i danni della corrente di-
retta per carichi induttivi, qua-
li motori elettrici.
informazioni:
www.serviziolettori.it
riferimento numero 106
Ups multifunzione
Aros ha ampliato la gamma di gruppi di
continuit delle serie Sentinel XR, Sentinel
5 Plus e Sentry Multistandard.
Caratterizzati tutti da elevata affidabilit,
flessibilit di funzionamento e bassi
consumi energetici, i prodotti sono
disponibili nelle seguenti potenze:
Sentinel XR da 3.36 kVA con ingresso e
uscita monofase, configurabile come
Tower o Rack 19
Sentinel 5 Plus da 5-6 kVA con ingresso
monofase e 6,5-8-10 kVA con ingresso
trifase o monofase e uscita monofase
Sentry Multistandard da 1080kVA con
ingresso/uscita trifase e 10-15-20kVA con
ingresso trifase o monofase e uscita
monofase.
Dotati di tecnologia on line a doppia
conversione con tensione di uscita
sinusoidale stabilizzata, possono
funzionare anche come line interactive
(98% di rendimento) oppure gestendo
autonomamente le due architetture
(funzione Smart Active) e riducendo i
consumi senza compromettere la
protezione. Un ulteriore risparmio,
unitamente alla salvaguardia delle
batterie, dato dalla funzione battery
saving che permette di limitare al minimo
gli interventi da batteria sopperendo alle
microinterruzioni (fino a 40ms) utilizzando
lenergia dei condensatori. Le peculiarit
tecniche e lelevata flessibilit ne
permettono lutilizzo come convertitori di
frequenza (con frequenza in ingresso a 50
Hz e uscita a 60 Hz o viceversa) o
soccorritori. La funzione soccorritore
selezionabile dallutente, linverter
normalmente spento e si attiva solo in caso
di mancanza della rete per alimentare
lilluminazione demergenza o altri
apparati. Linverter si accende entro 200
ms (in conformit alla normativa che
prevede un ritardo massimo di 500 ms) e si
avvia in progressione (SoftStart) evitando
gli spunti di corrente dovuti alle lampade.
Inoltre, attraverso il software Watch&Save
lUps sar costantemente monitorato
permettendo - in caso di anomalie - di
configurare lo shut-down automatico della
rete, linvio di sms o di e-mail.
informazioni: www.serviziolettori.it
riferimento numero 105
Il modello Sentinel XR in versione Rack 19
Per maggiori
informazioni
www.serviziolettori.it

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dellImpianto Elettrico Integrato
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LImpianto Elettrico Integrato
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1
7
5
5
ALIMENTAZIONE
CONTINUA
Prel progetta e produce sistemi
antiallagamento, soccorritori per li-
nee di emergenza e gruppi statici
di continuit per uso civile e in-
dustriale. Il soccorritore interviene
in caso di black-out dopo un tem-
po variabile (la normativa 626 per
i soccorritori dedicati a lampade di
emergenza richiede un tempo in-
feriore a 0,6 secondi) fornendo
energia elettrica ai carichi ad esso
collegati. I carichi possono essere
di vario tipo, dalle elettropompe al-
lilluminazione di sicurezza ed
emergenza, dagli impianti di ri-
scaldamento/raffreddamento alle
automazioni (cancelli, tapparelle
motorizzate, basculanti), dagli im-
pianti antincendio ai sistemi an-
tintrusione, dai rivelatori di gas e
di fumo ad altri sistemi.
I soccorritori normalmente fun-
zionano in soccorso, cio in pre-
senza di energia elettrica di rete for-
niscono la stessa in uscita, ricari-
cando al tempo stesso le batterie.
In assenza di energia elettrica di re-
te provvedono a convertire le-
nergia delle batterie in 230V mo-
nofase e fornire energia elettrica al-
la presa di uscita. I soccorritori
possono essere forniti in emer-
genza, cio in presenza di rete non
erogano energia elettrica alla pre-
sa di uscita, mentre in assenza di
energia elettrica erogano lener-
gia elettrica creata dalle batterie al-
la presa di uscita. Nel campo dei soc-
corritori Prel propone i prodotti
Orange Line e Blue Line.
In particolare i sistemi di soccor-
so M.P.S. e E.P.S. della famiglia
Orange Line sono indicati in in-
stallazioni civili e industriali dove
sia necessario alimentare une-
lettropompa 230V monofase per
evitare lallagamento di locali si-
tuati al di sotto della rete idrico-
fognaria. Per le versioni M.P.S.
500 e E.P.S. 600-1000-1500-2000,
nella parte inferiore del conteni-
tore, sono situati la presa per il col-
legamento alla rete elettrica, le pre-
se di uscita per le elettropompe,
i fusibili di rete, il fusibile di usci-
ta delle elettropompe, i cavi per
il collegamento alle batterie ester-
ne, il passacavo per i collega-
menti degli eventuali galleggianti
e dei comandi a distanza e lin-
terruttore di accensione e spe-
gnimento. Solo la versione M.P.S.
500 viene fornita con 4 batterie er-
metiche contenute allinterno, da
12V-18Ah. ermetiche. Per le ver-
sioni E.P.S. 2500-3000-5000, nella
parte inferiore del contenitore
sono situati i passacavi per ese-
guire i collegamenti in morset-
tiera secondo lo schema elettrico
fornito di serie. Mentre il soccor-
ritore non fornisce continuit di
energia al carico, lUps atto a tut-
ti quei carichi che non possono es-
sere disalimentati neanche per
un istante. Il gruppo di continuit
agendo come interfaccia tra la re-
te e le applicazioni, un apparato
in grado di fornire unalimenta-
zione elettrica di alta qualit, in-
dipendentemente dallo stato del-
la rete. I gruppi di continuit PR.EL.
sono disponibili in varie potenze da
425 VA a 40000 VA e configurazioni
(ingresso-uscita monofase, ingresso
trifase-uscita monofase, ingresso-
uscita trifase).
informazioni:
www.serviziolettori.it
riferimento numero 107
48
Il Giornale dellInstallatore Elettrico N. 16 15 Dicembre 2004 www.reedbusiness.it
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getti incaricati del trattamento dei dati per le finalit suddette sono gli addetti allelabo-
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7, d. lgs 196/2003 pu esercitare i relativi diritti fra cui consultare, modificare, aggior-
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I sistemi di soccorso M.P.S. e E.P.S.


sono indicati dove sia necessario
alimentare unelettropompa 230V

*

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UPS DI QUARTA
GENERAZIONE
Per il mercato professionale Me-
taSystem propone gruppi di con-
tinuit con tecnologia on-line dop-
pia conversione ad architettura
modulare con potenza a partire
dai 1000 VA. In particolare, Me-
galine una nuova famiglia di Ups
altamente performanti, dedicati a
chi necessita di elevata protezione
dai problemi di natura elettrica
ma nel contempo ha lesigenza di
unapparecchiatura facile da ge-
stire. Tra le principali caratteristi-
che dei modelli della serie HF Me-
galine spiccano le segnalazioni ot-
tiche ad alta visibilit, la ridon-
danza configurabile che pu es-
sere impostata in modo da rice-
vere segnalazioni dedicate, lampio
range della tensione dingresso,
pari a 230 V per far fronte a qua-
lunque condizione di rete e le-
spandibilit sia in termini di potenza
(arrivando fino a 10 kVA), che di au-
tonomia (garantendo oltre 8 ore
di autonomia). Grazie alla modularit
del sistema, questi Ups sono in
grado di disporre di configurazio-
ni ridondanti, assicurando livelli
di affidabilit molto elevati.
La gestione del sistema facilita-
ta dalla presenza di un ampio di-
splay lcd che comunica allutente
tutti i dati di funzionamento del-
lapparecchiatura in maniera sem-
plice e completa. In aggiunta al
display Lcd, frontalmente posi-
zionato un pannello di controllo
retroilluminato con codifica se-
maforica (rosso/giallo/verde) per co-
noscere in maniera rapida e intui-
tiva lo stato di funzionamento del
sistema. Per quanto riguarda le
comunicazioni remote, queste
possono avvenire tramite la por-
ta seriale RS232, le due porte a
contatti logici presenti sullUps
o tramite ladattatore SNMP e la
scheda di comunicazione Gsm of-
ferti in opzione. Per tutta la gam-
ma Megaline la garanzia standard
di 24 mesi con intervento on-
site entro i 2 giorni lavorativi
successivi alla chiamata.
I prezzi partono da 1.400,00 eu-
ro, Iva esclusa.
informazioni:
www.serviziolettori.it
riferimento numero 108
UPS PARALLELABILE
Ablerex Europe annuncia larrivo
di un nuovo modello di Ups da 6
kVA 1/1 parallellabile dal quale si
possono ottenere 18 kVA (nella
configurazione N+1 ridondante) o
24 kVA come potenza massima in
uscita. altres possibile ottenere
18 kVA in configurazione 3 fasi in
/1 fase out: questo nuovo modello,
denominato Mars II, sar dispo-
nibile dal 2005. A questo primo
nuovo modello far seguito la se-
rie completa che andr a coprire la
gamma di potenze da 1 a 10 kVA
in versione singola, e fino a 40
kVA nelle versioni con paralleli:
meccanicamente verr inizialmente
presentata una versione Tower
a cui far seguito anche quella
Rack 19. Questa nuova famiglia
sar dotata di due porte di comu-
nicazione, da scegliere fra RS23, Usb,
interfaccia a contatti puliti, Ether-
net Agent. Tutte le interfacce,
tranne Ethernet Agent, sono prov-
viste di un contatto pulito Epo
(Emergency power off). Oltre ad es-
sere una soluzione molto compat-
ta, ad assorbimento sinusoidale e
con fattore di potenza unitario in in-
gresso, questa soluzione risulta
interessante per la sua capacit
di sovraccarico (150% per 30 s) e per
la possibilit di montare a bordo (in
opzione) un trasformatore di iso-
lamento totale fra ingresso e usci-
ta. Unaltra peculiarit che carat-
terizza questo nuovo Ups il suo
software di manutenzione intelli-
gente, installato a bordo. In caso di
malfunzionamento il sistema in
grado di autodiagnosticare la pro-
pria anomalia, elencare le parti da
sostituire e procedere quindi alla
nuova messa in servizio guidata. MS
II 6000 dotato di un programma
di manutenzione intelligente: quan-
do lUps in avaria si pu com-
mutare il by-pass manuale, che
permette al carico di essere ali-
mentato direttamente dalla rete
senza discontinuit. Si segue quin-
di il programma di assistenza gui-
dato che installato nellUps e
che permette di identificare facil-
mente il guasto, indicato sul display
con il codice di errore. Una volta so-
stituiti i componenti difettosi, si
ritorna a seguire il programma di
avviamento guidato e le procedu-
re relative previste. Si ricommuta
nuovamente il by-pass manuale
e il carico torna ad essere alimen-
tato nuovamente dallUps.
informazioni:
www.serviziolettori.it
riferimento numero 110
MASSIMA PROTEZIONE
PER POTENZE SUPERIORI
Gsc Elettronica presenta il mo-
dello di riferimento nella propria
gamma di Ups: Nexus Trifase, con
50
Il Giornale dellInstallatore Elettrico N. 16 15 Dicembre 2004 www.reedbusiness.it
SPECIALE SOLUZIONI & PRODOTTI

Per applicazioni business critical


Masterys BC di Socomec Sicon Ups si
distingue da altri apparati della stessa
categoria per la semplicit di installazione
e di utilizzo. Lassorbimento sinusoidale a
bassa distorsione (THDi <6%) sullingresso
monofase, garantisce un notevole
risparmio in termini di costo di gestione
dellapparecchiatura. Disponibile con
autonomia interna fino a 95 minuti,
Masterys BC dimostra la sua grande
versatilit anche per la possibilit di
essere installato in un armadio rack 19.
Masterys BC offre un eccellente rapporto
tra dimensioni, potenza erogata e
flessibilit delle autonomie fornite. In caso
di necessit o per speciali architetture di
protezione, i modelli della gamma BC sono
parallelabili fino a 2 unit. Uninnovativa
gestione esperta delle batterie (Expert
battery system) ottimizza luso e la
ricarica delle stesse secondo il tipo di
batteria e le condizioni ambientali,
favorendo un uso adeguato degli
accumulatori ed allungandone la vita
media. Con il sistema Ebs possibile
utilizzare qualsiasi tipo di batteria
(ermetiche al piombo Agm o gel, a vaso
aperto, nickel cadmio) in qualsiasi
condizione. LEbs interagisce direttamente
ed autonomamente con le batterie per
analizzarne le condizioni dutilizzo ed
ambientali (es. temperatura) e stabilire di
volta in volta il metodo di ricarica pi
appropriato (floating o ad intermittenza).
Si assicura cos una gestione ottimale
della batteria, la diminuzione dei
fenomeni corrosivi ed un conseguente
allungamento della loro durata (fino al
50%). LEbs permette inoltre di
visualizzare le misure e le modalit di
utilizzo della batteria direttamente dal
display grafico avanzato ed anche
attraverso la connessione Lan integrata.
informazioni: www.serviziolettori.it
riferimento numero 109
In un Ups tradizionale il sistema di ricarica non tiene in
considerazione le variazioni di temperatura delle
batterie. Tali variazioni, unitamente ad un sistema non
idoneo di ricarica, creano dei fenomeni di solfatazione
che danneggiano, corrodendole, le piastre della
batteria, riducendone il periodo di vita attesa
Con Masterys, il sistema di ricarica Ebs mette in relazione
numerosi parametri quali: temperatura dellarea batterie,
percentuale di carico, stato della carica ed altri. Con
questi dati a disposizione, il sistema di gestione delle
batterie in grado di decidere e variare automaticamente
il metodo di ricarica pi adatto (floating o ad
intermittenza) al fine di garantire unottimale operativit
delle batterie ed allungarne la vita attesa
Modello ingresso/uscita KVA Autonomia Std
MAS-BC 108 1/1 o 3/1* 8 16*
MAS-BC 110 1/1 o 3/1* 10 12*
MAS-BC 310 3/3 10 12*
MAS-BC 112 3/1 12 12*
MAS-BC 312 3/3 12 12*
Autonomia espressa al 75% del carico
* Combi: accetta indistintamente ingresso mono e trifase
servizio lettori 1862
potenze da 10, 15, 20, 25, 30, 40 kVA.
In grado di offrire la massima pro-
tezione e qualit di alimentazione
al carico, il modello Nexus Trifase,
della famiglia di Ups on-line a
doppia conversione Nexus, do-
tato di ingresso e uscita trifa-
se, con inverter Igbt ad alta fre-
quenza. Presenta un by-pass
automatico e manuale di serie e
display lcd per una pi chiara
informazione sullo stato del-
lUps. Oltre alla possibilit di
espandere la propria autonomia,
lUps presenta una serie di fun-
zioni automatiche quali auto-
diagnosi dei guasti, autoaccen-
sione e spegnimento tramite ti-
mer, test delle batterie automa-
tico e manuale, funzionamento
Power Save. Un contatto per
montare un pulsante di emer-
genza permette larresto imme-
diato (Epo). Di serie dotato di
2 interfacce RS232, interfaccia
contatti e doppio protocollo.
Su richiesta possibile avere
un adattatore Snmp con relativo
software, un pannello remoto
lcd, scheda di comunicazione a
rel, trasformatore di isolamento,
funzionalit Cold Start, interfac-
cia modem su Snmp, funzione di
convertitore di frequenza e ten-
sione. Distintivo della serie Nexus
TT con un neutro in ingresso
(neutro di rete - praticamente il
99% delle configurazioni in ambito
industriale e commerciale) uno
speciale circuito che provvede a
limitare la corrente di neutro e a
correggere automaticamente par-
te delle correnti reattive reietta-
te in rete. In questo modo si ot-
tiene una distorsione armonica mi-
gliore (Thd di circa 17/18%), e
un power factor paragonabile a
quello di un ponte tradizionale do-
decafase. Gsc Elettronica pro-
pone anche tre soccorritori: Star
SS, gamma da 1 a 10 KW, sinu-
soidale con batterie interne, Bla-
zar, gamma da 1000 a 3000 W, si-
nusoidale con batterie esterne, e
Pulsar, gamma da 600 a 3000 VA,
pseudosinusoidale con batterie
esterne.
La novit la serie Blazar: pen-
sata per gli impieghi pi diversi,
viene proposta soprattutto per
ambiti residenziali e si differen-
zia per la presenza di un inverter
con onda puramente sinusoidale
Pwm ad alta frequenza.
informazioni:
www.serviziolettori.it
riferimento numero 111
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Il Giornale dellInstallatore Elettrico N. 16 15 Dicembre 2004 www.reedbusiness.it
SPECIALE SOLUZIONI & PRODOTTI
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LUps Nexus Trifase
Per
maggiori
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Il nuovo cronotermostato a radiofrequenza Serie SYSTEM RF, attivabile


anche via telefono, permette di gestire il clima da qualsiasi punto della
casa: in cucina, in soggiorno o in camera da letto la temperatura pi adat-
ta in ogni momento della giornata. Tutto questo senza opere murarie, gra-
zie alla rivoluzionaria tecnologia senza fili. Il cronostermostato integrato
in un sistema di comando e controllo a radiofrequenza, per totale libert
di scelta.
SYSTEM RF
Taglia i fili col passato
Design ergonomico per la massima leggibilit
Libert di installazione e di movimento
Programmazione facilitata
Funzioni party e holiday
Cronotermostato a radiofrequenza comandabile via telefono
Serie SYSTEM RF
gewi ss. com LImpianto Elettrico Integrato
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GESTIRE LUPS
TRAMITE INTERNET
Quasi tutti gli Ups hanno a bordo
delle porte seriali utilizzabili per la
loro configurazione e gestione tra-
mite un qualsiasi PC. In moltepli-
ci applicazioni tali dispositivi pre-
sentano la limitazione di non poter
essere gestiti da remoto median-
te una rete Ethernet attraverso
Internet. Per andare incontro a
questa esigenza Intellisystem Tech-
nologies introduce nel mercato
Recs Ups, un sistema che per-
mette di monitorare mediante una
rete Ethernet o Internet da qualsiasi
parte del mondo qualsiasi Ups do-
tato di uninterfaccia seriale. Il si-
stema offerto utilizza la tecnologia
Serial Tunneling over IP, grazie
alla quale possibile veicolare vir-
tualmente comunicazioni di tipo
seriale basate sullo standard RS232
mediante il protocollo Tcp/IP.
Utilizzando Recs Ups unitamente
ad un software speciale (Serial
Tunneling Software) possibile
creare lato Client una porta seria-
le virtuale a cui il sistema operati-
vo locale far accesso come se fos-
se una comune porta seriale fisi-
camente implementata nel suo
hardware. facile intuire come,
sulla base di quanto detto, sia pos-
sibile installare e configurare Recs
Ups in modo trasparente al siste-
ma operativo semplicemen-
te compiendo le normali ope-
razioni di installazione-confi-
gurazione del software di ge-
stione di qualsiasi Ups di-
rettamente sulla porta se-
riale fittizia che si viene a
creare. La caratteristica prin-
cipale che rende unico il si-
stema consiste nel fatto che
possibile continuare ad
usare il software fornito dal
produttore dellUps, a patto
che questultimo venga con-
figurato per lavorare sulla
porta seriale definita dal
software Serial Tunneling
Software. Allinterno di
Recs Ups implementata
una Shell cui possibile ac-
cedere indipendentemente dal-
la porta seriale (mediante il soft-
ware hyper terminal) o dalla por-
te ethernet (utilizzando il pro-
tocollo Telnet), permettendo di
configurarne i parametri. Il di-
spositivo, basato su tecnologia Li-
nux, implementa un supporto di
protezione con password.
informazioni:
www.serviziolettori.it
riferimento numero 112
UPS CON
RAFFREDDAMENTO
INTEGRATO
Powertronix ha iniziato dal Gennaio
2004 la produzione della nuova
serie di Ups denominata Super-
nova. La serie, con potenze unita-
rie da 160 a 500 kVA , composta
da Ups trifase parallelabili sino ad
un massimo di 8 unit, eliminando
qualunque vincolo alla realizza-
zione di sistemi di continuit di
grande potenza. La chiave tecno-
logica per la realizzazione di que-
sta serie di
macchine
stata la pro-
gettazione e
la perfetta
messa a
punto di un
sistema al-
tamente af-
fidabile di raf-
freddamen-
to a liquido
su piastra,
che consente
di refrigera-
re tutti i com-
ponenti elet-
tronici di po-
tenza del-
lUps, per-
mettendo di minimizzare le indut-
tanze parassite dei collegamenti e
quindi di ottimizzare limpiego dei
componenti stessi. Il liquido refri-
gerante attraversa un sistema di
scambio liquido- aria forzata, mec-
canicamente solidale ma indipen-
dente dal telaio Ups; tale scam-
biatore pu essere installato alle-
sterno, ad una distanza massima di
50 metri dallarmadio Ups, con-
sentendo un notevole risparmio
sulla potenza di condizionamento
del locale o comunque sulla po-
tenza di ventilazione per lestrazione
del calore. Tra i dati significativi di
questa serie di apparecchi si se-
gnalano: rendimenti di sistema del
95%, potenza specifica pari a 140
kVA/mc, distorsione della corren-
te assorbita da rete inferiore al
5%, rumore acustico inferiore a 63
dBA, controllo locale e remoto an-
che via Internet, sia di singola uni-
t che di sistema. Oltre a soluzio-
ni elettroniche di avanguardia,
quali lutilizzo di fibre ottiche per la
comunicazione e lo scambio di in-
formazioni tra macchine in parallelo,
si pu affermare che risparmio
energetico ed economia di spazio
di istallazione sono le prerogative
degli Ups Supernova.
informazioni:
www.serviziolettori.it
riferimento numero 114
UPS PER INFORMATICA
Gli Ups Lafayette - distribuiti da Mar-
cucci - generano unonda pseudo-
sinusoidale che simula quasi per-
fettamente la sinusoide e per que-
sto sono utilizzabili senza proble-
mi in ogni sistema informatico. I pro-
dotti sono equipaggiati con bat-
teria di back-up di emergenza ri-
caricabile al piombo 12 V - 7 Ah, led
indicatore di batteria attiva, pro-
tezione da sovratensioni, prote-
zione della linea internet, porta
seriale RS-232. Lalimentazione co-
stante e filtrata mentre le dimen-
sioni sono molto contenute. I sistemi
sono predisposti per internet tra-
mite modem telefonico e sono for-
niti completi di cavo di alimentazione
AC, cavo di collegamento al PC 9
poli, cd software Winstar 2002 per
il controllo dellUps con sistemi
operativi Windows, manuale du-
so. Lofferta copre una gamma di
potenze da 500 VA a 2000 VA.
informazioni:
www.serviziolettori.it
riferimento numero 115
54
Il Giornale dellInstallatore Elettrico N. 16 15 Dicembre 2004 www.reedbusiness.it
SPECIALE SOLUZIONI & PRODOTTI
Alimentatori AC di elevata potenza
Talvolta lUps viene usato come sistema
per lalimentazione stabilizzata di carichi
che devono funzionare a tensione
variabile ed eventualmente anche a
frequenza variabile. La soluzione proposta
da Regatron AG di Rorschach (Svizzera) e
commercializzata da Delo Instruments
costituita da elementi modulari di potenza
compresa tra 10 kW e 32 kW e prevede la
possibilit di assemblare anche pi
elementi in serie o in parallelo o a matrice
per ottenere una tensione di uscita a
corrente alternata regolabile - a seconda
dei modelli - da 0 a 1000 V. La nuova serie,
denominata TopCon Quadro Aclf, la
quarta generazione. Luscita monofase, e
pu essere regolata in tensione, in
corrente ed in frequenza, a valori che
dipendono dal modello e dal tipo di carico;
in genere si raggiungono frequenze
nellordine dei 60 ... 80 Hz per le
commutazioni a piena tensione, e fino ai
600 Hz se lapparecchiatura viene
impiegata con segnali nella gamma bassa.
La potenza massima pu essere anche
molto elevata, da alcuni kilowatt ad un
paio di megawatt, grazie alla possibilit di
mettere semplicemente in parallelo o in
configurazione a matrice pi convertitori.
Una caratteristica molto apprezzata dalla
clientela di Regatron la disponibilit ad
effettuare tutte le personalizzazioni
richieste per ottimizzare lapplicazione.
Le apparecchiature TopCon dispongono di
circuiti di controllo estremamente veloci,
capaci di correggere in tempi rapidissimi
tutte le eventuali variazioni di tensione
dovute sia al carico che alla rete di
alimentazione. stata ampliata anche la
funzionalit operativa del TopCon: ora il
software TopControl mette a disposizione
nuovi e potenti strumenti in
unapparecchiatura standardizzata, come
il generatore integrato di funzioni e la
funzione oscilloscopio.
informazioni: www.serviziolettori.it
riferimento numero 113
Gli alimentatori TopCon Aclf con uscita in AC sono
realizzati in moduli rack da 19, componibili fino a
superare i 2.000 kW di potenza

Per maggiori
informazioni
www.serviziolettori.it

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La Serie 68 Q-MC si veste di nuovo: tutta la gamma di terminali
di distribuzione da oggi disponibile anche in versione bianca,
per un r i s ul t at o ancor pi el egant e e i n armoni a con i l
paesaggi o. Loff ert a comprende nuovi modelli compatti per
pont i l i gal l eggi ant i , campeggi , aree es t erne di vi l l e e
condomini, parchi e piazze, mercati e per applicazioni mobili.
68 Q- MC
Energia ovunque
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PREZZO E QUALIT
La gamma offerta nel settore
antiallagamento/continuit fino
a 10 kVA da Elettrotecnica Grig
comprende soccorritori di emer-
genza per utenze a 24 Vcc fino a
350 Watt, soccorritori per uten-
ze monofasi a 230 Vac da 1 kVA
a 10 kVA, soccorritori per uten-
ze trifasi a 400 Vac da 2,5 kVA a
10 kVA, armadi di energia con ac-
cumulatori sigillati al piombo-
acido e kit completi di accumu-
latori e/o elettropompe. Partico-
lare attenzione posta nella qua-
lit dei prodotti e nel prezzo finale.
La societ punta principalmente
ai settori civile e public utility
dove lesigenza di coniugare bon-
t del prodotto e prezzo si fa
sempre pi sentire. Oltre al pro-
dotto Elettrotecnica Grig offre
anche servizi aggiuntivi quali
supporto pre-vendita, contratti di
manutenzione periodica post-
vendita e corsi di formazione
gratuiti agli installatori. La tec-
nologia Elettrotecnica Grig
piuttosto robusta e prevede for-
me donda pseudosinusoidali
(Mps) per le macchine monofasi
e tecnologia a ferrosaturo per i di-
spositivi trifasi. Tutti i dispositi-
vi statici commutano a 50 Hz
contro diverse decine di kHz dei
moderni Pwm. Questo comporta,
da un lato, un maggior peso e in-
gombro, ma dallaltro il vantag-
gio di una maggior velocit di
adattamento ai carichi variabili e
alle richieste improvvise di ener-
gia (es. avviamento motori). Si-
curamente la cosa che attrae di
pi i clienti come sempre il
prezzo.
Prendendo ad esempio un grup-
po soccorritore tra i pi venduti
- il QSAC1500, soccorritore mo-
nofase a 230Vac 50 Hz 1.500 VA
30 Amp(Ipk) 6,6Amp(In) - il tipi-
co kit completo (macchina, sup-
porti e accumulatori tipo avvia-
mento) con unautonomia di 90
minuti offerto a partire da 800
euro per ordini da 1-2 unit.
informazioni:
www.serviziolettori.it
riferimento numero 116
UN INVERTER
CHE AIUTA LAMBIENTE
Layer Electronics ha di recente
presentato Windsun, un inverter
per limmissione in rete delle-
nergia fotovoltaica, primo di una
nuova generazione di prodotti
Layer per le energie alternati-
ve. Certificato dal laboratorio
Ce.Ta.Ce. di Prato, linverter pro-
gettato per linstallazione in im-
pianti civili e industriali per lal-
lacciamento alla rete pubblica.
Il funzionamento di Windsun
completamente automatico.
Quando, allalba, la radiazione
solare consente ai moduli foto-
voltaici lerogazione di una suf-
ficiente energia, lunit di con-
trollo, dopo la verifica della ten-
sione e della frequenza di rete,
abilita linverter, regolandolo au-
tomaticamente per lerogazione
della massima potenza. Al tra-
monto, quando lenergia pro-
dotta non basta pi per convo-
gliare corrente nella rete, Wind-
sun sospende lerogazione di
energia, staccandosi completa-
mente dalla rete.
La tensione ottimale per il fun-
zionamento dei moduli solari in
un determinato momento viene
ricavata tramite un algoritmo
chiamato Mpp (punto di massi-
ma potenza).
La ricerca continua dellMpp ga-
rantisce unefficacia ottimale dei
moduli solari in qualsiasi mo-
mento (Mpp-Tracking).
Studiato per luso con moduli so-
lari ad ampia gamma di tensione
in uscita, consente luso dei pi
diversi tipi di moduli solari.
Windsun, prodotto in modelli ba-
se da 1500 W e 2500 W, paral-
lelabile sino a 255 unit (16 sul-
lo stesso bus DC) in impianti
monofase e trifase.
Su tutti i modelli sono stati im-
plementati i controlli previsti
dalle pi stingenti normative eu-
ropee, compreso il controllo di
impedenza di rete non ancora
recepito dalle normative italiane.
Tutte le apparecchiature Layer
Electronics sono coperte da una
garanzia di 2 anni.
informazioni:
www.serviziolettori.it
riferimento numero 118
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Il Giornale dellInstallatore Elettrico N. 16 15 Dicembre 2004 www.reedbusiness.it
SPECIALE SOLUZIONI & PRODOTTI
Tre in uno per Protection Center
Mge Ups Systems presenta Protection
Center, un vero Ups con unautonomia di
batterie che assicura una continuit del
servizio nelle situazioni pi critiche. Il
sistema - particolarmente indicato per le
attivit on-line legate allelaborazione di
file pesanti - offre anche una protezione
dalle scariche atmosferiche e una presa
multipla studiata per proteggere un
numero sempre maggiore di costose
apparecchiature che si trovano oggigiorno
in ogni sistema. Il
sistema offre 30
minuti
dautonomia per
salvare un lavoro
in corso,
concludere un
pagamento o un
ordine on-line o
ancora scaricare
documenti. I 30
minuti di
autonomia forniti
da Protection
Center
permettono
anche di portare a
termine
operazioni
particolarmente
lunghe quali esportazioni, eliminazioni o
archiviazioni di file molto pesanti. La
protezione da scariche atmosferiche
conforme alla norma internazionale IEC 61
643-1. Le 8 prese e le 2 connessioni - linee
Ethernet e Tel/Modem/fax - di Protection
Center sono compatibili con la normativa
sulle protezioni da scariche atmosferiche e
offrono un livello di protezione senza
uguali sul mercato. Tra le altre
caratteristiche di Protection Center si
segnalano la pratica interfaccia utente (4
spie indicano il funzionamento della
batteria, lo stato della protezione da
scariche atmosferiche, la sostituzione della
batteria, un sovraccarico o un problema di
tipo generale), linterruttore resettabile e la
batteria facilmente sostituibile dallutente,
la garanzia di 2 anni estendibile a 3 anni
con il programma Warranty+.
Protection Center disponibile in 3
versioni - 420 VA/250 W,
500 VA/300 W Usb e 675
VA/400 W Usb. I modelli
500 Usb e 675 Usb sono
venduti insieme alla suite
di gestione e supervisione
di energia Solution-Pac.
Mge Ups Systems annuncia
anche Comet EX RT (7-11
kVA), un nuovo Ups
monofase a doppia conversione con
prestazioni generalmente proprie solo alla
gamma trifase. Con una configurazione di
rete 1 e 2 separate come caratteristica di
serie, Comet EX RT pu essere alimentato
da due reti elettriche indipendenti. Mge il
primo produttore che ha deciso di adattare
questa struttura su un Ups monofase. Tra
le caratteristiche spiccano la doppia
tolleranza in situazioni di guasto (per far
fronte alle situazioni pi critiche, due Ups
Comet EX RT possono essere installati in
ridondanza sequenziale), il by-pass
manuale di serie.
La gamma di autonomie va da 10 minuti a
2 ore aggiungendo moduli di batterie e fino
a 8 ore grazie alle opzioni di lunga
autonomia.
informazioni: www.serviziolettori.it
riferimento numero 117
Il Protection Center: 3 funzioni in un solo prodotto
Il Comet EX RT (7-11kVA) inserito
in armadio rack 19 pollici
SOCCORRITORI-UPS
I soccorritori-Ups Powersin di
Ova G. Bargellini uniscono le ca-
ratteristiche del soccorritore a
quelle di un Ups. I prodotti ri-
entrano nei gruppi statici di con-
tinuit in corrente alternata si-
nusoidale, nati per fornire local-
mente la tensione di 230 V al
mancare della rete. Caratteristi-
ca principale di questi gruppi
la possibilit di accumulare ener-
gia nelle batterie interne e re-
stituirla, in caso di black-out o
guasto dellimpianto elettrico,
per lautonomia del soccorritore.
Presentano una tecnologia par-
ticolarmente innovativa basata su
parti elettroniche controllate da
microprocessore, con alcuni ori-
ginali accorgimenti derivanti dal-
lesperienza Ova nel campo del-
lemergenza.
La gamma prevede modelli Ups
con intervento in tempo zero e
soccorritori in funzionamento
permanente e non permanente.
Larchitettura di potenza di ti-
po modulare con controllo dia-
gnostico tramite microproces-
sore, che verifica in tempo reale
lo stato dei singoli moduli di po-
tenza e lo stato di funzionamento
e di carica delle batterie; eventuali
anomalie vengono segnalate da
un pannello sinottico a led.
Powersin effettua in modo au-
tomatico test di funzionamento
e di autonomia, visualizzando
sul display della macchina lesi-
to delle verifiche e memorizzan-
do i risultati in un archivio storico.
Attraverso una stampante, di-
rettamente collegabile al gruppo,
possibile stampare gli esiti dei
test. La tastiera di comando e
programmazione, ed il display
alfanumerico, permettono di ge-
stire le varie funzioni guidate da
menu e visualizzare le informa-
zioni relative alla supervisione.
Tutti i Powersin prevedono alcune
porte seriali, rs232 e rs485, per la
connessione degli accessori Con-
sole remota o Pannello remoto, per
le centraline di controllo centra-
lizzato Dardo e per il collega-
mento di uneventuale stam-
pante.
informazioni:
www.serviziolettori.it
riferimento numero 119
UPS COMPATTO, ANCHE
A MEDIA TENSIONE
Il PureWave Ups System di S&C
Electric Company un sistema di
elevata potenza che viene com-
pletamente montato e collaudato
in fabbrica, per minimizzare costi
e tempi di installazione e per ave-
re prestazioni pi affidabili. Rea-
lizzato in un robusto contenitore per
la collocazione allaperto, lUps
contiene anche le batterie, risol-
vendo i problemi legati al condi-
zionamento dei locali batterie. Non
richiesta alcuna manutenzione del-
le batterie: sufficiente sostituir-
le ogni sei anni. Fornisce potenza
di riserva ad un intero stabilimen-
to per un tempo di almeno 30 se-
condi, eliminando quindi fino al
99% dei disturbi di tensione che sin-
contrano comunemente nei siste-
mi di distribuzione degli utenti.
Il concetto che differenzia la solu-
zione PureWave Ups System la
possibilit di coprire con lUps tut-
to il fabbisogno della fabbrica o
SPECIALE SOLUZIONI & PRODOTTI
Il Giornale dellInstallatore Elettrico www.reedbusiness.it N. 16 15 Dicembre 2004 57

BLACK OUT
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s
e
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v
i
z
i
o

l
e
t
t
o
r
i

1
8
8
1
delledificio. La potenza gestibile va
da 313 kVA a 2500 kVA a tensioni
fra 380 e 600 V, e da 2,5 a 20 MVA
da 4,16 a 34,5 kV. Non un pro-
blema utilizzare pi unit se la po-
tenza supera i 20 MVA.
Larchitettura originale di Pure-
Wave Ups System offre un altro
vantaggio molto importante: per-
mette agli utenti di carichi critici di
pianificare una protezione al 100%
da mancanze di energia prolun-
gate. Grazie alle batterie, il lungo
tempo di transizione permette di av-
viare un generatore di emergenza
esistente o nuovo.
Il Power-Electronic Switch inte-
grato realizza la commutazione
subciclica, che permette alle bat-
terie di restare in un vera situazione
di circuito aperto, non esposte ai pe-
ricolosi effetti del ripple DC.
Le batterie vengono correttamen-
te equalizzate nella carica ogni
due settimane per assicurare una
lunga vita e la piena capacit di po-
tenza durante un intervento.
informazioni:
www.serviziolettori.it
riferimento numero 120
SUPERVOLANI AL POSTO
DELLE BATTERIE
Per migliorare la sicurezza e laffi-
dabilit degli impianti di fonda-
mentale importanza, come il ra-
dar di un aeroporto oppure un
ospedale, indispensabile poter di-
sporre in caso di emergenza di
una fonte di energia elettrica sicura
e affidabile. Per aumentare anche
di un fattore 10 laffidabilit di un
sistema UPS, conveniente lim-
piego di particolari accumulatori
energetici rotanti ad altissima ve-
locit levitanti nel vuoto (il princi-
pio illustrato su www.axu.it/pq).
Si tratta di sistemi puliti, non in-
quinanti, che richiedono poco spa-
zio e non esigono locali dedicati.
Questi prodotti non sono pi oggetti
da laboratorio, ma sistemi disponibili
a magazzino anche in Italia (com-
mercializzati da Axu), con capa-
cit di alcuni MJ, che dimostrano
costi di gestione interessanti e
permettono anche un significativo
risparmio energetico se confrontati
con sistemi a batterie. Un ente co-
me lU.S. Department of Energy
ha sponsorizzato il documento
DOE-EE 0286 Federal Techno-
logy Alert on Flywheel Energy
Storage dove si illustrano diverse
tecnologie per i supervolani e gli in-
dubbi vantaggi nel loro impiego
insieme agli Ups.
informazioni:
www.serviziolettori.it
riferimento numero 122
TECNOLOGIA
AL PASSO CON I TEMPI
Lequipe di ricerca & sviluppo
MicroDowell sta portando a ter-
mine un nuovo rivoluzionario
progetto che vede protagonista
la serie B.Box Enterprise N.
B.Box Enterprise N una linea di
UPS nata per lambiente pro-
fessionale (potenze da 800 VA a
6000 VA); il suo design ergono-
mico ed elegante consente un du-
plice utilizzo dei prodotti, sia
come unit stand-alone che rack-
mount da 19 (sempre allo stes-
so prezzo). Grazie alla sua affi-
dabilit, B-Box Enterprise N as-
sicura un filtraggio e una pro-
tezione OnLine al prezzo di un
gruppo di continuit line-inte-
ractive (ad esempio B.Box En-
terprise N.30 EXP acquistabi-
le a soli 1537 Euro, prezzo uten-
te finale IVA esclusa). La sem-
plicit di installazione garan-
tita dalle funzionalit RS232 e
Usb Plug&Play, certificate da
Microsoft. Col kit opzionale Tcp/IP
possibile una diretta integra-
zione in rete. I nuovi Ups En-
terprise si distinguono per le-
sclusiva tecnologia digitale on li-
ne-sharing (equivalente per ca-
ratteristiche tecniche ai gruppi
di continuit on line doppia con-
versione) e per la loro compati-
bilit con gruppi elettrogeni con
possibilit di personalizzare il
funzionamento dellUps secondo
le diverse esigenze dellutente.
MicroDowell ha creato anche la
serie Enterprise B.8 e B.10 Pro,
nuova linea compatta di Ups
professionali per la protezione di
reti, server avanzati e impianti di
telecomunicazione. B.Box En-
terprise B.8 e B.10 (prezzi uten-
te finale IVA esclusa rispettiva-
mente 258 e 380 euro) sono ana-
loghi per potenza e per la tec-
nologia on line-sharing ai grup-
pi B.Box Enterprise N.8 ed N.11
(potenza da 800 VA a 1000 VA -
onda duscita sinusoidale); gra-
zie al loro elegante design e al-
le dimensioni ridotte, consen-
tono uninstallazione stand-alo-
ne e si rivelano adatti sia al-
lambito professionale che a quel-
lo domestico.
informazioni:
www.serviziolettori.it
riferimento numero 123
58
Il Giornale dellInstallatore Elettrico N. 16 15 Dicembre 2004 www.reedbusiness.it
SPECIALE SOLUZIONI & PRODOTTI
LUps a media tensione pu essere
collocato allaperto
Energia affidabile, continua e pulita
Emerson Network Power ha ampliato la gamma di soluzioni
Liebert GXT2, oggi disponibili anche nelle nuove potenze da
4500 e 6000 VA. I nuovi Ups on-line sono stati ideati per garan-
tire la massima qualit dellenergia a server, reti, data center,
sistemi di telecomunicazioni, apparecchiature industriali e
sistemi per test e diagnostica.
Alleccellenza delle perfomance, i nuovi modelli della gamma
Liebert GXT2 coniugano una grande flessibilit. Oltre alla pos-
sibilit di connettere un numero illimitato di batterie esterne,
infatti, gli Ups Liebert possono essere facilmente installati
come unit rack per risparmiare spazio, oppure come compat-
ti minitower.
Ulteriore plus delle soluzioni Liebert GXT2 una notevole
semplicit nella configurazione: grazie a un applicativo
software progettato su Windows, lutente in grado di
adattare le performance dellUPS alle proprie specifiche
esigenze.
Dotate di porta seriale, Usb e di rete, le soluzioni Liebert GXT2 offrono, inoltre, una
vasta gamma di opzioni di comunicazione per garantire il monitoraggio e le capacit
di controllo richieste dai sistemi di rete. Tra i plus di maggior rilievo:
la Snmp Web Card assicura ai GXT2 le funzionalit Snmp e quelle di un computer
web-browser, fornendo la flessibilit per monitorare gli Ups in rete;
la Usb Adapter Card fornisce uninterfaccia Usb che permette di integrare il monito-
raggio ed il controllo dellalimentazione attraverso il sistema di gestione dellali-
mentazione di Windows XP, Windows 2000 ed altri sistemi operativi;
MultiLink il software automatico di shutdown, progettato per mantenere lutente
informato in ogni momento: notifica allarmi critici e spegne in automatico i sistemi
operativi del computer in maniera graduale e continuativa quando la batteria
dellUps arrivata a fine scarica.
Le nuove versioni della gamma Liebert GXT2 si aggiungono alle gi presenti 700,
1000, 1500, 2000 e 3000 VA.
informazioni: www.serviziolettori.it
riferimento numero 121
Un sistema standard che contiene un
supervolano
MicroDowell B.Box Enterprise B.8
(800 VA - 480 W)
Per maggiori
informazioni
www.serviziolettori.it
PER APPLICAZIONI
CRITICHE
Grazie al design ultra-compat-
to, la famiglia Smart-Ups RT on-
line a doppia conversione (mon-
tabili a rack o a pavimento, con
potenza compresa tra 1.000 e
10.000 VA) fornisce funzionali-
t estese e maggiore protezione
dellalimentazione in minor spa-
zio. La famiglia Smart-Ups RT
una famiglia ad alte prestazioni
progettata per server, apparati di
networking, sistemi di teleco-
municazioni, apparacchiature
medicali e industriali e altre ap-
plicazioni mission-critical.
I gruppi di continuit Smart-Ups
RT sono basati sulla sperimentata
funzionalit Smart-Ups. Tutti i
prodotti di questa serie integra-
no il software PowerChute Bu-
siness Edition e
possono es-
sere gestiti utilizzando unam-
pia gamma di schede accessorie
Smart-Slot opzionali.
Apc annuncia anche lamplia-
mento della pluripremiata fami-
glia Smart-Ups con un nuovo
modello tower da 750 VA che
offre 6 prese e pu fornire fino a
500 Watt effettivi di alimenta-
zione.
Soluzione ideale per server tower,
dispositivi di rete e di storage
ad elevate prestazioni, il nuovo
Smart-Ups incorpora una serie
di funzioni avanzate tra cui fun-
zioni migliorate di condiziona-
mento e gestione per protegge-
re applicazioni, dati e dispositi-
vi business critical da eventuali
interruzioni nella fornitura del-
lalimentazione elettrica. La nuo-
va unit offre collegamenti Usb
e seriali unitamente a uno Smart-
Slot incorporato per lintegra-
zione con tutti gli accessori di
gestione dellalimentazione Apc
SmartSlot.
Tra le principali funzioni offerte
dai nuovi Smart-Ups si segnala
una maggiore potenza in uscita,
funzionalit AVR estese, migliore
gestione delle batterie (con mo-
dulo batterie hot-swappable).
Oltre alla compatibilit con Po-
werChute Business Edition con
collegamento seriale o Usb, tra
le dotazioni opzionali si segna-
la la scheda Apc Network Ma-
nagement che offre funzioni
standard di monitoraggio, con-
figurazione, controllo e gestione
degli eventi per i gruppi di con-
tinuit Apc.
Il nuovo Apc Smart-UPS 750VA of-
fre due anni di garanzia ed gi
disponibile ad un prezzo sugge-
rito di 529 euro, Iva inclusa.
informazioni:
www.serviziolettori.it
riferimento numero 125
BATTERIE PER UPS
Elan propone una serie di batterie
a secco ricaricabili utilizzabili
per gruppi di continuit, luci di
emergenza, sistemi di sicurez-
za ed antincendio, attrezzature
mediche, giocattoli, telecamere,
telefoni cellulari, Ups ecc. e di-
stribuite con il marchio Bigbat.
Le batterie Bigbat sono conformi
a tutte le normative internazio-
nali. La vasta gamma di accu-
mulatori sia da 6 che 12 Volt,
sempre in pronta consegna, ren-
de la societ un partner per tut-
te le esigenze di acquisto degli ad-
detti al settore.
informazioni:
www.serviziolettori.it
riferimento numero 126
STRIP
DI ALIMENTAZIONE
Nata in collaborazione tra Fiore e
Metasystem, Power strip la pri-
ma striscia di alimentazione con-
forme agli standard con integra-
to lUps e posizionabile a Rack
19. Comprende 6 prese Shu-
ko/Italia e un gruppo di conti-
nuit Metasystem con potenza
500 VA. ideale per il collega-
mento degli apparati attivi al-
linterno del rack o dei centralini
telefonici. Power strip congiunge
alte prestazioni ad un prezzo dav-
vero conveniente. Il sistema
fornito con cavo di alimentazione
di 2 m con spina italiana. Tra le
principali caratteristiche si se-
gnalano una maggior sicurezza per
gli apparati nei rack, un costo
contenuto, un ingombro in altez-
za di soli 2 HE, adattabilit a tut-
ti gli armadi rack, funzionalit
plug and play.
informazioni:
www.serviziolettori.it
riferimento numero 127
TUTTO SOTTO
CONTROLLO
LUps Sinergy lcd di Control
Systems 2 contempla la predi-
sposizione per lEmergency Po-
wer Off (Epo), secondo la prescri-
zione dei vigili del fuoco. Il siste-
ma - in architettura on-line doppia
conversione programmabile e clas-
sificato VFI-SS-112 secondo
EN50091-3 - dotato di un rad-
drizzatore predisposto per lunghe
autonomie (gestione battery pack
aggiuntivi programmabili) e di un
pannello frontale di comando e
controllo a lcd per una completa ve-
rifica dello stato dellUPS. Sul display
lcd possibile modificare vari para-
metri di funzionamento. Un aspet-
to peculiare degli Ups Sinergy
Rack lcd la possibilit di sostituire
gli accumulatori senza dover spe-
gnere lUps o staccare il carico.
Ci possibile grazie alla carat-
teristica hot-swappable (sostitu-
zione a caldo) del sistema di con-
nessione degli accumulatori. Ne-
gli Ups in rack 19, rimuovendo il
frontale, si accede ad una vite di
fissaggio che sblocca il cassetto de-
gli accumulatori e ne consente
lestrazione. I sistemi offrono po-
tenze di uscita da 1000 a 3000 VA
e con autonomie a carico tipico fi-
no a 12 min. Control Systems 2
segnala anche Opus MM, un Ups
in tecnologia on-line doppia con-
versione con trasformatore, rad-
drizzatore predisposto per lunghe
autonomie (gestione battery pack
aggiuntivi) e pannello frontale di
comando e controllo a lcd per una
completa verifica dello stato.
Sul display lcd possibile gestire
i parametri di dotazioni quali lo-
rologio, lallarme, le batterie. Aspet-
to peculiare degli Ups Opus la do-
tazione di serie di un kit software
per la gestione automatica dello
shutdown dei pi diffusi sistemi
operativi. Opus gi predisposto
per interfaccia Snmp (kit opzio-
nale). Opus inoltre disponibile in
carpenteria rack 19 e offre po-
tenze sino a 7 kVA.
informazioni:
www.serviziolettori.it
riferimento numero 128
SPECIALE SOLUZIONI & PRODOTTI
Il Giornale dellInstallatore Elettrico www.reedbusiness.it N. 16 15 Dicembre 2004 59
Ups per le pmi
Preservare le attivit gestionali e produtti-
ve da unerogazione elettrica dimostratasi
imperfetta un interesse comune a diver-
se realt aziendali, non solo alla grande
industria ma anche alle piccole e medie
imprese. Come preservare, dunque, i com-
puter domestici, i pc aziendali, i server e
le workstation, le reti Lan ed Intranet, i
sistemi pos e i data center? Una risposta
fornita dalla nuova linea Ups 03
Professional di Chloride.
La gamma comprende gruppi di continuit
da 300 a 3000 VA, in versione tower e
rack, caratterizzati da bassi consumi ener-
getici, ridotti costi di gestione, elevata
flessibilit e rispetto delle regole ambien-
tali. Gli Ups che caratterizzano la nuova
linea sono quattro. La versione Desk
Power & Desk Power Plus, da 300 a 1400
VA, realizzata in tecnologia off line. Le
dimensioni sono compatte per ottimizzare
lo spazio occupato e la protezione della
linea dati aggiuntiva facilita le comunica-
zioni ed assicura le connessioni Lan ed
Internet. Il modello Cool Power & Cool
Rack, da 600 a 1600 VA, realizzato in tec-
nologia line interactive. La soluzione
Boost&Trim compensa picchi e cadute di
tensione, permettendo di operare con mar-
gini di tensione di ingresso molto elevati,
senza la necessit di ricorrere alluso delle
batterie. La versione Power Lan Plus &
Power Rack Plus, da 750 a 3000 VA,
basata su una tecnologia Line Interactive.
Durante laccensione e il funzionamento,
il microprocessore esegue una serie di
oltre 20 test che consentono il costante
controllo di tutti gli elementi interni alla
macchina. Inoltre, la presenza del by-pass
statico evita i rischi derivanti da sovracca-
richi della rete e anomalie nel funziona-
mento dellinverter. La versione Active &
Active Rack, da 700 a 3000 VA, in tecno-
logia on line a doppia conversione. Grazie
al disegno ergonomico, alla dimensione e
al peso ridotti, ai livelli minimi di rumore,
si dimostra particolarmente adatto anche
in ambienti di lavoro come uffici e sale
informatiche. Per tutti fornito gratuita-
mente il software di monitoraggio e di
gestione degli allarmi rilevati e dello shut-
down degli apparecchi informatici protetti.
Gli Ups 03 Professional sono garantiti 2
anni, incluse le batterie.
informazioni: www.serviziolettori.it
riferimento numero 124
LUps Sinergy lcd di Control Systems 2
La famiglia Smart-Ups RT

TRE IN UNO PER UNA


MAGGIORE EFFICIENZA
Gli Ups Cat di Cgt Caterpillar, ba-
sati sul sistema motore/gene-
ratore/volano, raggiungono unef-
ficienza pari a circa il 97%, su-
perando il 90-92% dei tradizionali
accumulatori piombo-acido.
Questo risultato stato ottenu-
to grazie alla tecnologia che ri-
unisce in un solo pezzo volano,
rotore e generatore. Un campo
magnetico sostiene l80% del
peso del volano riducendo gli
attriti e permettendo di rag-
giungere alte velocit di rota-
zione (7.700 giri/minuto).
Anche lattrito con laria allin-
terno del motore/generatore di-
minuisce, grazie alle condizioni
di vuoto parziale (1.333 pa) in cui
ruota il sistema.
Cat Ups ideale per proteggere
carichi fino a 1500 kVA da disturbi
e interruzioni di alimentazione.
Rispetto ai sistemi tradizionali,
in cui le batterie si allacciano
nel punto in corrente continua po-
sto tra due gruppi convertitori
(AC/DC e DC/AC), Cat Ups
collegato in parallelo con il carico,
senza bisogno quindi di attra-
versare il doppio stadio di con-
versione. LUps in grado di for-
nire lenergia elettrica nomina-
le al carico per un periodo di 15
secondi, tempo pi che suffi-
ciente per lavviamento del grup-
po elettrogeno e realizzare cos
un sistema di continuit e qua-
lit assoluta (Cps: complete po-
wer solution).
Tra i vantaggi si segnalano la
bassa manutenzione (controllo fil-
tri aria), una durata operativa
illimitata (nessuna sostituzione
di componenti), lelevata com-
pattezza (superficie occupata
per 250 KVA: 0,9 m
2
), nessun
condizionamento daria. La gam-
ma comprende modelli da 250
kVA, 500 kVA, 750 kVA e 1000
kVA.
informazioni:
www.serviziolettori.it
riferimento numero 130
POWER INVERTER
Il soccorritore Mwr Power di
Mwr Italia stato ideato per
supplire a tutte le applicazioni
in cui sia necessario mantenere
alimentati carichi a 230V mo-
nofase anche in caso di tempo-
rali o temporanei black-out.
Una tipica applicazione il co-
mando di elettropompe per lo
svuotamento di garage, taverne,
cantine e comunque di tutti quei
locali che necessitano di un si-
stema di rilancio tramite elet-
tropompa per lo scarico nella
rete idricofognaria. In presenza
di energia elettrica di rete, Mwr
Power provvede a tenere auto-
maticamente in carica le batte-
rie in dotazione e a far funzionare
la pompa nel caso vi sia il co-
mando dal galleggiante.
In assenza di energia elettrica di
rete, Mwr Power provvede a
convertire la tensione di batte-
ria in tensione alternata 230 Vac
e, tramite il comando del gal-
leggiante, a far funzionare la
pompa.
Il soccorritore Mwr Power entra
in funzione automaticamente in
caso di mancanza della tensio-
ne di rete in modo da essere
immediatamente pronto alluti-
lizzo nel caso il galleggiante dia
il consenso al funzionamento
della pompa. Il sistema espan-
dibile e personalizzabile con va-
ri modelli di batteria in funzio-
ne del tempo di autonomia ri-
chiesto.
Lampio display e una serie di in-
dicatori luminosi sul pannello
frontale danno costantemente lo
stato di funzionamento del soc-
corritore. possibile visualiz-
zare se lapparecchiatura sta
funzionando con la tensione di
rete o tramite le batterie e si
pu testare la condizione di ca-
rica delle stesse.
Il prezzo di listino dellarticolo nel-
la foto di circa 1.400 euro.
informazioni:
www.serviziolettori.it
riferimento numero 131
60
Il Giornale dellInstallatore Elettrico N. 16 15 Dicembre 2004 www.reedbusiness.it
SPECIALE SOLUZIONI & PRODOTTI
Una gamma di UPSoccorritori
Riello Ups propone la gamma Dialog-Css
(Central Supply System) per lalimenta-
zione degli apparati di emergenza, com-
patibile con la nuova norma europea
EN50171, attiva in Europa a partire da ago-
sto 2003.
Queste apparecchiature possono essere
selezionate dallutente per funzionare in
modo permanente come Gruppo di Conti-
nuit (UPS) in modo "On Line" (o VFI co-
me definisce la norma EN50091-3) o in
modo "Emergenza". Il modo "Emergen-
za" prevede che luscita del gruppo per
lalimentazione centralizzata rimanga
spenta e non fornisca energia in presenza
di rete. Lalimentazione sar attivata so-
lamente alla mancanza rete.
In questo caso, il sistema di alimentazio-
ne entrer in funzione in modo progressivo
e in un tempo inferiore a 200 msec in mo-
do da evitare gli spunti di corrente dovu-
ti allaccensione degli apparati di illumi-
nazione.
Questa caratteristica permette di evitare il
sovradimensionamento dellapparecchia-
tura di alimentazione. La Serie Dialog-
CSS pu essere fornita anche con trasfor-
matore di isolamento e rel di isolamento,
per lalimentazione dei carichi in regime IT.
Sono inoltre disponibili segnali a contatti
puliti, la ricarica rapida delle batterie, test
batterie automatico o manuale. Lapparec-
chiatura pu inoltre fornire una corrente di
corto circuito elevata (fino a 4In), un valore
superiore alla media degli UPS standard che
permette di alimentare gli spunti di corrente
dovuti allaccensione tempestiva dei ca-
richi collegati.
Nei modelli fino ad 80kVA, inoltre possibile
selezionare luscita permanente e non per-
manente (SA/SE). Dialog-Css rappresenta
dunque una soluzione innovativa, affida-
bile ed economica poich integra le funzioni
di soccorritore e di UPS.
La gamma CSS pu essere corredata da
opzioni che permettono lintegrazione del-
le apparecchiature su sistemi integrati di
sicurezza, tra cui trasformatori di isola-
mento, rel di isolamento, interfaccia di se-
gnalazione Multi I/O con ingressi e uscite
programmabili, caricabatteria potenziati per
autonomie prolungate, dispositivi di mo-
nitoraggio delle batterie, interfacce per
gruppo elettrogeno.
informazioni: www.serviziolettori.it
riferimento numero 129
Per maggiori
informazioni
www.serviziolettori.it
s
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v
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o

l
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t
t
o
r
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1
7
6
5
I
n una situazione difficile di mer-
cato quale quella attuale spes-
so linstallatore portato a bat-
tere la concorrenza sul piano dei
prezzi offrendo soluzioni pi com-
petitive, ma inevitabilmente pi
povere sul piano tecnico. Tale at-
teggiamento risulta per contro-
producente perch determina una
contrazione dei margini e coinvol-
ge tutto il settore in una spirale ne-
gativa di continua riduzione dei
prezzi e quindi degli utili di im-
presa. Proprio in questa situazione
le tecnologie emergenti della do-
motica e della building automa-
tion possono viceversa rappre-
sentare unottima opportunit per
offrire alla committenza impianti e
servizi a notevole valore aggiunto
in grado di rivalutare il settore ri-
lanciando nel contempo la profes-
sionalit dellinstallatore e la sua
competitivit sul mercato. In par-
ticolare la domotica non deve pi
essere considerata come un ac-
cessorio di lusso adatto solo a nuo-
ve realizzazioni di altissimo livello
ed improponibile nella maggior
parte delle applicazioni, ma al con-
trario si tratta di un insieme di so-
luzioni che possono essere offerte
anche in realizzazioni di medio li-
vello ed in ristrutturazioni di impianti
esistenti, grazie alla
disponibilit di pro-
dotti dal costo ri-
dotto sempre pi
semplici nellinstal-
lazione e nel fun-
zionamento. La mo-
dularit dei sistemi
bus attuali permet-
te inoltre facilmente
di graduare il peso di
un intervento in
quanto possibile
in una prima fase
occuparsi del con-
trollo delle funzioni
principali (impianto
luce, motorizzazio-
ni, termoregolazio-
ne) e poi nel tempo
aggiungere funzioni accessorie
quali il controllo tramite teleco-
mandi, la supervisione, il control-
lo remoto, senza modificare nulla
dellimpianto gi realizzato.
La realizzazione in esame relati-
va alla ristrutturazione di un atti-
co in Milano dove lutilizzo esteso
di moduli da incasso in scatola 503
(che date le ridotte dimensioni tro-
vano spazio dietro i frutti) ha per-
messo di realizzare un controllo
totale dellimpianto senza necessit
di opere murarie, utilizzando le
canalizzazioni e le scatole di deri-
vazione esistenti. In particolare
per il comando di tutti i punti luce
e delle automazioni tapparelle so-
no stati utilizzati moduli misti a 2
ingressi e 2 uscite rel che hanno
permesso di ottimizzare e sempli-
ficare al massimo la configurazio-
ne dellimpianto. Tali moduli dis-
pongono, inoltre, di unimportan-
te funzionalit che permette di
operare anche in condizioni di ava-
ria del sistema. Ciascun modulo
periferico, infatti, in condizioni di nor-
male funzionamento oggetto di
periodiche interrogazioni da parte
del modulo master. Qualora per
un guasto al sistema o al cavo bus
questa comunicazione dovesse in-
terrompersi, il modulo commuta
Domotica semplice
IMPIANTI
Con il sistema bus Picnet le nuove tecnologie so-
no al servizio della casa per una migliore qualit
della vita. Accendere, spegnere, controllare, ricevere
allarmi, aprire, riscaldare anche con semplici sms.
Tutti gli impianti operano in sintonia grazie ai mo-
duli da incasso ed alla modularit del sistema
62
Il Giornale dellInstallatore Elettrico N. 16 15 Dicembre 2004 www.reedbusiness.it
A cura di
Sinthesi
(www.sinthesi.com)
Velocit di comunicazione bus fino a 62500 bit/s
Estrema potenza e flessibilit della programmazione
Presenza a bordo dellunit centrale di un display per la visualizzazione
di messaggi e allarmi utente anche a campi variabili
Fino a 256 programmazioni orarie utente impostabili direttamen-
te sullunit centrale senza utilizzo di un pc
Fino a 256 variabili utente (impostazione temperature, temporizzazioni...)
impostabili direttamente sullunit centrale senza utilizzo di un pc
Fino a 250 moduli periferici controllabili per un totale di 4000 ingressi
e 4000 uscite
Ampiezza della gamma ed ingombro contenuto dei moduli sia nel-
la serie da incasso che in quella da guida din
f
o
c
u
s
I punti vincenti
del sistema bus Picnet
Pannelli scenari per accensioni e movimentazione
tapparelle
automaticamente in
una modalit di fun-
zionamento locale
per cui ciascuna usci-
ta viene comandata
dallingresso corri-
spondente in moda-
lit comando mante-
nuto o passo-passo
in modo da garantire
sempre la funzionali-
t locale dellimpian-
to. Questa funzionalit locale ri-
sulta determinante per vincere le
perplessit che spesso la commit-
tenza avanza nei confronti di un si-
stema elettronico in quanto la
preoccupazione ricorrente quel-
la di avere un totale fuori servizio
in caso di guasto di un compo-
nente del sistema.
Lutilizzo di moduli da incasso in sca-
tola 503 per la raccolta di tutti i co-
mandi ha inoltre permesso il col-
legamento di normali frutti del
commercio permettendo di asse-
condare le scelte della commit-
tenza senza dover scendere a com-
promessi con lestetica.
Nel complesso il sistema Picnet
ha permesso la realizzazione di
sofisticate funzioni di controllo.
CONTROLLO
ILLUMINAZIONE
Oltre al controllo on/off di tutti i pun-
ti luce, il sistema Picnet provvede
alla dimmerazione di alcuni faret-
ti della zona giorno mediante un mo-
dulo PNdim. La programmazione del
sistema permette comodi coman-
di di accensione e spegnimento
centralizzati e la configurazione
degli scenari pi adatti alle esi-
genze creando la giusta atmosfe-
ra di luce in ogni momento della
giornata, dal momento del risveglio
a quello del rientro a casa.
CONTROLLO CARICHI
Mediante lutilizzo di un modulo
PNda per la misura della corrente
prelevata, il sistema Picnet per-
mette di evitare i black-out per
eccessivo consumo di energia. Il si-
stema infatti rileva i consumi istan-
tanei e attiva/disattiva gli elettro-
domestici secondo priorit stabili-
te evitando i fastidiosi disservizi ben
noti a tutti. Inoltre in caso di con-
sumo eccessivo il modulo master
emette un segnale acustico e vi-
sualizza un messaggio sul display
di cui dotato per avvisare lu-
tente dellintervento della prote-
zione. Ladozione da
parte di Enel dei nuo-
vi contatori digitali
apre inoltre le porte
allintroduzione di
nuovi regimi di con-
tabilizzazione dei con-
sumi in modo da
spingere gli utenti
ad utilizzare lener-
gia nelle fasce ora-
rie di minore richiesta. Ladozio-
ne di un sistema di gestione dei con-
sumi risulta dunque una mossa
vincente in quanto permette una
facile programmazione delle uten-
ze domestiche senza nessuna ne-
cessit di ulteriori interventi o mo-
difiche di impianto.
RISPARMIO ENERGETICO
Lutilizzo di normali termostati o cro-
notermostati, per quanto comune
ed esteso, soffre di notevoli limi-
tazioni in quanto tali sistemi non
consentono una adattabilit ai mu-
tamenti nel ritmo di vita se non a
patto di una continua riprogram-
mazione dei profili di temperatura.
Con lutilizzo di un sistema Picnet
risulta invece estremamente pi
semplice regolare la temperatura
dei locali secondo profili ottimali. In
assenza degli occupanti il siste-
ma riduce automaticamente la
temperatura per poi ristabilirla al
loro rientro o provvede a fermare
il riscaldamento quando si arieg-
giano i locali.
SERRAMENTI
AUTOMATIZZATI
Con la semplice pressione di un
pulsante possibile controllare tut-
ti i serramenti di casa in modo da
semplificare le operazioni di atti-
vazione e disattivazione della ca-
sa la mattina e la sera. Lutilizzo
della stazione meteorologica PN
Meteo ha, inoltre, permesso la sem-
plice realizzazione di interessanti au-
tomatismi volti a salvaguardare la
casa in presenza o assenza degli oc-
cupanti. Il modulo infatti in grado
di rilevare la velocit del vento e lin-
tensit luminosa ambientale ed in
caso di forte vento o rapido abbas-
samento della luminosit in orario
diurno (sintomo di un imminente
temporale) il sistema Picnet provvede
a chiudere le tende esterne e ad ab-
bassare le tapparelle. Lo stesso
modulo dispone di un sensore di
pioggia che viene utilizzato anche
IMPIANTI DOMOTICA SEMPLICE
Il Giornale dellInstallatore Elettrico www.reedbusiness.it N. 16 15 Dicembre 2004 63
Dettaglio pannelli
scenari uscita di casa
Sensore IR con duplice funzione: con allarme inserito
rileva eventuale intrusione, con allarme disinserito
accende automaticamente la luce alluscita
dallascensore
TAGL I ARE
SPEL L ARE
CRI MPARE
AVVI TARE
MI SURARE
I NOSTRI UTENSI L I
REAL I ZZANO SEMPRE
I L MI GL I OR COL L EGAMENTO
L a nost r a gamma di ut ensi l i per t agl i ar e
v a dai t r onchesi ni per l e sez i oni pi
pi ccol e, con t r asmi ssi one di r et t a del l a
f or z a, f i no agl i ut ensi l i da t agl i o per i
di amet r i pi gr andi , dov e i l mov i ment o
meccani co combi nat o con l a speci al e
f or ma del l e l ame da t agl i o r i duce al
mi ni mo l o sf or z o manual e necessar i o.
www. wei dmuel l er . com
servizio lettori 1468

per la gestione dellimpianto di ir-


rigazione. Le elettrovalvole del-
limpianto sono, infatti, comandate
da programmazioni orarie del si-
stema Picnet, facilmente modifica-
bili attraverso la comoda interfaccia
utente di cui il modulo master
dotato. In caso di pioggia il sistema
provvede a sospendere lirrigazio-
ne mentre in caso di prolungata
siccit i tempi di irrigazione vengono
automaticamente prolungati.
ALLARMI E SICUREZZA
Mediante lutilizzo di moduli di in-
gresso da incasso PN8IW o da gui-
da din PN8I, tutti gli allarmi tecno-
logici della casa sono tenuti sotto con-
trollo: fughe di gas, allagamento,
emergenze, scatto interruttori. Il
sistema Picnet inoltre si interfaccia
allimpianto antintrusione per at-
tivare misure di dissuasione ad es.
accendendo tutte le luci al primo se-
gnale di allarme o simulando la pre-
senza degli occupanti con allarme
inserito: ad orari prestabiliti le tap-
parelle vengono alzate la mattina ed
abbassate la sera, mentre le luci
si accendono e spengono secondo
sequenze sempre differenti.
CONTROLLO REMOTO
Lutilizzo di un modulo modem PN
gsm permette - in ogni istante - di
verificare da remoto lo stato della
casa e di inviare o ricevere fino a 256
messaggi sms, ad esempio per ri-
attivare un interruttore scattato o
per predisporre al meglio la casa per
il rientro. Inoltre, tale modulo pu
essere utilizzato come un normale
modem e quindi consentire da un
pc remoto la totale supervisione
dellimpianto ed eventualmente
anche la sua manutenzione dal
momento che per qualsiasi modi-
fica nel funzionamento sar suffi-
ciente collegarsi telefonicamente e
scaricare il programma modificato
secondo le richieste.
BIOARCHITETTURA
Lutilizzo di un sistema bus Pic-
net ha permesso facilmente il ri-
spetto di quei dettami di bioar-
chitettura che sempre pi fre-
quentemente fanno presa sulla
committenza, dal momento che
tutti i comandi sono effettuati con
circuiti a bassissima tensione. sta-
to, inoltre, possibile implementare
le funzionalit di disgiuntore elet-
tromagnetico in modo che allo spe-
gnimento delle luci nelle camere se-
gua il distacco della relativa linea
alimentazione di potenza.
PROGRAMMAZIONE
SCENARI
I principali scenari dellabitazione
sono stati associati ai pulsanti di un
modulo PNpan dotato di 8 pulsan-
ti dalla grafica personalizzabile e 8
led di segnalazione dello stato del-
lutenza. Alla pressione di un pul-
sante possibile associare un qual-
siasi evento come laccensione/spe-
gnimento di un punto luce o di tut-
te le luci della casa, la regolazione
di una luce dimmerabile, il richiamo
di uno scenario o lapertura del
cancello carraio. Il led di segnalazione
integrato permette facilmente di
riconoscere lo stato dellutenza (ad
esempio led lampeggiante: can-
cello in movimento; led acceso:
cancello aperto; led spento: cancello
chiuso). Grazie alla potenza di pro-
grammazione del sistema stato ad-
dirittura possibile associare ad uno
stesso pulsante una duplice fun-
zione: ad esempio una pressione bre-
ve provoca lo spegnimento/ac-
censione di un punto luce, la pres-
sione prolungata lo spegnimento ge-
nerale di tutto limpianto. stato co-
s possibile realizzare numerose
funzioni sofisticate impensabili in
un impianto tradizionale definendo
una serie di scenari facilmente ri-
chiamabili con la pressione di un pul-
sante, che accompagnano, sem-
plificandola, la vita di tutti i giorni:
- scenario uscita momentanea da ca-
sa. Alla pressione di un pulsante
si provoca lo spegnimento im-
mediato di tutte le luci e lo spe-
gnimento temporizzato del pun-
to luce dellingresso. Viene co-
mandata la discesa di tutte le
tapparelle, la richiusura delle ten-
de frangisole e lattivazione del-
limpianto antintrusione;
- scenario uscita da casa per il wee-
kend. Alla pressione di un pul-
sante si provoca lo spegnimento
immediato di tutte le luci e lo
spegnimento temporizzato del
punto luce dellingresso. Viene
comandata la discesa di tutte le
tapparelle e la richiusura delle
tende frangisole. La temperatura
ambiente viene au-
tomaticamente por-
tata ad un valore
economy preimpo-
stato. Viene inol-
tre inserito lim-
pianto antintrusio-
ne e attivata la mo-
dalit simulazione
di presenza;
- scenario rientro.
Mediante linvio di
un opportuno mes-
saggio sms, il si-
stema provvede a
disattivare la simu-
lazione di presen-
za, a riportare la
temperatura ambiente al valore im-
postato dai diversi termostati di
zona e ad attivare quelle utenze
che possano predisporre al meglio
il rientro a casa degli occupanti.
Riveste inoltre particolare rilievo il
fatto che tutte le funzioni prima
esemplificate siano state imple-
mentate sfruttando unicamente la
potenza di calcolo del modulo di con-
trollo PNmas senza la necessit di
disporre di un pc di supervisione che
dunque potr essere installato
(eventualmente anche in versio-
ne touch-screen) solo in un se-
condo momento.
LA STAZIONE PN METEO
Il modulo si presenta come una
stazione meteorologica per instal-
lazione a parete da esterno che
racchiude in un unico dispositivo un
anemometro, un sensore di luce
ed un sensore di pioggia. Restitui-
sce un valore analogico velocit
vento, un valore analogico intensit
luminosa e un valore digitale pre-
senza pioggia. Mediante un co-
mando software dal modulo master
possibile selezionare due differenti
sensibilit del modulo luxmetro (ri-
soluzione 10 o 100 lux) in modo da
poter utilizzare il dispositivo come
normale sensore crepuscolare o
come rilevatore di luce solare. Par-
ticolarmente utile per il comando au-
tomatico centralizzato di tende e tap-
parelle nel civile o per lapertu-
ra/chiusura centralizzata di lucer-
nari o finestre motorizzate nellin-
dustria e terziario. Il luxmetro per-
mette non solo di ottenere le fun-
zionalit di un crepuscolare, ma
anche di effettuare una regolazio-
ne della luce esterna ad es. sepa-
rando le accensioni delle aree ester-
ne in pi gruppi da accendere in suc-
cessione al diminuire della luce na-
turale. Il sensore pioggia pu essere
inoltre utilizzato per la corretta ge-
stione dellimpianto di irrigazione,
aumentando i tempi di irrigazione
in caso di periodi di prolungata sic-
cit o bloccandola in caso di piog-
gia. Il modulo viene gestito come un
normale modulo slave ed occupa un
solo indirizzo della rete Picnet.
CONSIDERAZIONI
Questa applicazione ha dimo-
strato come la domotica non pos-
sa essere intesa come il paren-
te povero della building auto-
mation e quindi affrontato con
prodotti dalle prestazioni ridotte
e dalle scarse capacit di auto-
mazione.
Lautomazione domestica infat-
ti, ancor pi di quella nel settore
industriale e terziario, richiede
la realizzazione di funzionalit
molto sofisticate e di conseguenza
prodotti con prestazioni di punta
per due precise ragioni:
- nella domotica le esigenze del-
la committenza sono assai pi
spinte di quelle che si manife-
stano in altri settori, perch un
sistema bus viene giustamen-
te visto come un elemento che,
al pari di altri prodotti altamen-
te tecnologici oramai diffusi tra
le mura domestiche, deve rendere
possibili funzioni sofisticate e
interagire con altri dispositivi
elettronici esistenti;
- diversamente da quanto accade
in un impianto industriale, allin-
terno di unabitazione lelettro-
nica deve porsi al servizio del-
lutilizzatore e rendersi invisibile
rendendo la vita quotidiana ancora
pi semplice e comoda anche a
persone che non hanno nessu-
na familiarit con la tecnologia.
A questa semplicit di utilizzo
inevitabilmente corrisponde una
maggior complessit delle fun-
zioni interne che devono farsi
carico dellinterfaccia utente.
informazioni:
www.serviziolettori.it
riferimento numero 210
64
Il Giornale dellInstallatore Elettrico N. 16 15 Dicembre 2004 www.reedbusiness.it
IMPIANTI DOMOTICA SEMPLICE
Controllo illuminazione
Il sistema Picnet crea la giusta atmosfera
di luce e permette comodi comandi di
accensione e spegnimento centraliz-
zati e la configurazione degli scenari
pi adatti alle esigenze.
Controllo carichi
Ladozione del sistema Picnet permet-
te di evitare i black-out per eccessivo con-
sumo di energia. Il sistema rileva i con-
sumi istantanei e attiva gli elettrodo-
mestici secondo priorit stabilite o nel-
le fasce orarie pi opportune.
Risparmio energetico
Il sistema regola la temperatura dei locali
secondo profili ottimali evitando sprechi
energetici di combustibile ed elettricit. In
assenza degli occupanti riduce la tem-
peratura per poi ristabilirla al loro rientro
o provvede a fermare il riscaldamento
quando si arieggiano i locali.
Serramenti automatizzati
Con la semplice pressione di un pulsante
possibile controllare tutti i serramenti
di casa.
Si alzato un forte vento? Picnet ha gi
provveduto a chiudere le tende ester-
ne e ad abbassare le tapparelle in caso
di temporale.
Allarmi e sicurezza
Gas, acqua, emergenze: tutti gli allarmi
tecnologici della casa sono sotto controllo.
Con Picnet si possono anche attivare mi-
sure di dissuasione simulando la presenza
degli occupanti o accendendo tutte le lu-
ci al primo segnale di allarme.
Controllo remoto
In ogni istante e ovunque possibile ve-
rificare lo stato della casa ed inviare
comandi sms ad es. per riattivare un in-
terruttore scattato o per predisporre al
meglio la casa per il ritorno.
LE FUNZIONALIT PRINCIPALI
Stazione Metereologica Pn Meteo
Dettaglio di modulo per termoregolazione
servizio lettori 1870
D
opo il successo ottenuto
con il modello GSMessen-
ger, Iess Sistemi Sicuri
(www.iessonline.com) presenta
una nuova gamma di comunica-
tori telefonici per rete cellulare
Gsm particolarmente adatti per se-
gnalazione e controllo eventi di si-
stemi di sicurezza elettronici.
Sono stati realizzati pi modelli -
Trh/Gsm, Trh/Combi e Trh/Plus -
le cui diverse caratteristiche per-
mettono di scegliere il prodotto
adeguato al sistema di sicurezza
e ai servizi richiesti in utenza,
con un ottimo rapporto fra pre-
stazioni tecnologiche e prezzo. I
comunicatori sono teleinterroga-
bili e teleprogrammabili con fun-
zione di blocco delle chiamate da
remoto, sono pienamente com-
patibili con schede Sim a 3V ri-
caricabili e in abbonamento Vo-
dafone, Tim, Wind. Il modello
Trh/Gsm combinatore telefoni-
co solo per rete cellulare Gsm.
I modelli Trh/Combi e Trh/Plus, in-
vece, sono combinatori telefoni-
ci per rete cellulare Gsm con an-
che uninterfaccia per il collega-
mento alla linea urbana Pstn. La
selezione della rete di comuni-
cazione predefinita personaliz-
zabile per ogni singolo numero
con possibilit di scegliere tra
Gsm o Pstn. Entrambe le linee
sono supervisionate e il combi-
natore in grado di commutare au-
tomaticamente nel caso in cui la
linea predefinita non fosse di-
sponibile. Il credito residuo nella
scheda Sim (solo Vodafone o Tim)
costantemente monitorato per
eventuali segnalazioni di credito
in esaurimento e per la commu-
tazione su linea Pstn.
Il contenitore in Abs bianco, ugua-
le per tutti i modelli, di ridotte
dimensioni e raffinato design; il
frontale presenta una tastiera
per programmazione e comando,
un display lcd da 32 caratteri e un
buzzer per le segnalazioni acu-
stiche.
Al suo interno troviamo la sche-
da elettronica del comunicatore con
il modulo Gsm Dual Band e lan-
tenna ad alto rendimento inte-
grata che non fuoriesce dal con-
tenitore, valorizzandone lesteti-
ca e - soprattutto - evitando faci-
li manomissioni di questo impor-
tante componente.
FUNZIONI, MEMORIA,
INGRESSI
I comunicatori Trh possono me-
morizzare 16 numeri telefonici
per le comunicazioni di allarme e/o
di stato e 2 numeri telefonici per
le comunicazioni in formato di-
gitale. Sono in grado dinviare 16
diversi messaggi in fonia per una
durata totale di oltre 200 secon-
di, pi di 70 sms autocomposti e
15 sms completamente persona-
lizzabili. I messaggi possono es-
sere inviati sia in seguito ad allarmi
sia dopo un ripristino e differen-
ziati tra loro. Il dispositivo in
grado dinviare messaggi in fonia
anche per eventi legati allo stato
dellalimentazione; inoltre, mes-
saggi sms possono essere tra-
smessi per segnalare anomalie
di alimentazione o supervisione de-
gli ingressi radio per il modello pre-
disposto a questa funzione. Ogni
comunicatore dispone di 4 in-
gressi cablati selezionabili come
NA, NC, bilanciati o split. La fun-
zione split consente di espande-
re a 8 il numero degli ingressi.
disponibile anche un ingresso
Segnalazione
e controllo
della sicurezza
SOLUZIONI
Una nuova gamma di comunicatori telefonici per
rete cellulare Gsm
66
Il Giornale dellInstallatore Elettrico N. 16 15 Dicembre 2004 www.reedbusiness.it
A cura di
Alma Taddei
GLI ALLESTIMENTI DEI VARI MODELLI
Gsm Pstn Ingressi Ingressi
cablati wireless
Trh/Gsm
Trh/Combi
Trh/Plus
Il modello Trh/Gsm combinatore
telefonico solo per rete cellulare Gsm
*
servizio lettori 1728
per bus seriale RS485 adatto per il
collegamento di un transponder
tipo River tramite il quale possi-
bile aumentare ancora di altri 8
ingressi i dispositivi.
Il Trh/Plus permette di avere, in al-
ternativa agli 8 ingressi su bus se-
riale, 8 ingressi via radio compati-
bili con telecomandi e sensori del-
la linea Focus. Dispone inoltre di 4
ingressi a tastiera (tasti S1, S2, S3,
S4) per un totale di 20 ingressi ge-
stiti.
Ognuno completo di 4 uscite
O.C. di stato e 4 uscite O.C. pro-
grammabili e telecontrollabili. 1
uscita a rel, con contatti puliti e pro-
grammabile, per riprodurre varie se-
gnalazioni di stato o una delle usci-
te programmabili.
I comunicatori possono essere pro-
grammati tramite la tastiera di
bordo oppure, pi flessibilmente,
da pc locale (dotato di apposito
Browser Light fornito di serie) col-
legato al loro ingresso RS232.
I comunicatori Trh possono esse-
re gestiti anche direttamente da una
centrale di comando compatibile.
In questo caso si dovr collegare il
bus seriale della centrale allin-
gresso RS485 dei Trh per coman-
dare gli 8 ingressi cablati, leggere
lo stato delle uscite e leggere lo sta-
to degli ingressi radio.
I dispositivi possono essere te-
leinterrogati via sms per conosce-
re lo stato degli ingressi, uscite
anomalie, inserimento e credito
residuo della scheda Sim (questa
ultima funzione solo per Sim Vo-
dafone o Tim).
Possono essere comandati via
sms anche per attivare le uscite
programmabili o per cambiare
lo stato di inserimento.
informazioni:
www.serviziolettori.it
riferimento numero 132
SOLUZIONI SEGNALAZIONE E CONTROLLO DELLA SICUREZZA
Il Giornale dellInstallatore Elettrico www.reedbusiness.it N. 16 15 Dicembre 2004 67
un comunicatore telefonico completo dinterfaccia
per trasmissione di messaggi su rete cellulare Gsm.
dotato di 4 ingressi bilanciati; ad ogni ingresso
associato un gruppo di 4 numeri telefonici per le chia-
mate in fonia e relativo messaggio vocale, oltre a que-
sti esiste un ulteriore gruppo di 4 numeri telefoni-
ci riservato agli sms. La programmazione del co-
municatore si ese-
gue tramite tastie-
ra a 16 tasti, sem-
plice ed immediata
per i comandi del-
lutente. Per il con-
trollo del dispositi-
vo disponibile un
display a 7 segmen-
ti, 3 led di segnala-
zione stato connes-
sione Gsm, segna-
lazione guasto e sta-
to alimentazione.
Un buzzer integra-
to emette dei segnali
associati ai passi di programmazione. Il contenito-
re di ridotte dimensioni e raffinato design. Allin-
terno oltre al comunicatore telefonico il modulo in-
terfaccia Gsm Dual band e lantenna compatibile.
Le sue caratteristiche generali sono:
4 ingressi bilanciati;
1 uscita a rel NC-NA per segnalazione gua-
sto/assenza registrazione GSM/non operativit;
modulo Gsm Dual Band integrato Full Type Ap-
proved;
antenna Gsm Dual Band interna al contenitore;
tastiera a 16 tasti;
display a 7 segmenti e 3 led per indicazioni generali;
buzzer interno;
4 messaggi in fonia della durata massima di 13 se-
condi, ogni messaggio vocale associato ad uno
specifico ingresso;
12 messaggi sms relativi a: allarme/ripristino in-
gresso 1-2-3-4, assenza/ripristino alimentazione ester-
na, batteria scarica e credito SIM esaurito;
dimensioni: l 244 x h 204 x p 75 mm;
alimentazione 13,8 Vcc, batteria allocabile 12 V -
1,2 Ah.
IL GSMESSANGER
Il Trh Combi, combinatore telefonico
per rete cellulare Gsm e interfaccia
per il collegamento alla linea urbana
Pstn e il Trh Gsm
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8
Abruzzo e Molise - 0862 64322 Lazio - 06 85092170 Sardegna - 070 3542005
Basilicata - 0971 331113 Liguria - 010 4343761 Sicilia - 091 6557776
Calabria - 0961 832560 Lombardia - 02 21597248 Toscana - 055 6552093
Campagna - 081 7822303 Marche - 071 2824010 Trentino - 0461 214120
Emilia Romagna - 051 6308591 Piemonte e Valle dAosta - 011 746897 Umbria - 075 5038324
Friuli Venezia Giulia - 040 630252 Puglia - 080 5203227 Veneto - 049 8685899
Questo lavoro stato tratto dal-
la relazione presentata dallo
stesso autore in un incontro
tecnico Caratteristiche dei ca-
vi di MT e BT organizzato dal-
lAlbo Veneto degli Installatori
Elettrici (UNAE Veneto).
Su uno dei prossimi numeri sa-
r pubblicato un ulteriore ap-
profondimento
I
cavi di bassa tensione assu-
mono in un impianto elettri-
co una importanza significa-
tiva in termini di costi e di affi-
dabilit, intesa sia come continuit
del servizio elettrico sia come
salvaguardia delle persone, de-
gli edifici e dei beni; importante
quindi scegliere, dimensionare e
posare correttamente tale com-
ponente dimpianto.
Per soddisfare le esigenze di cui
sopra, occorre valutare:
il tipo di impiego: per uso re-
sidenziale, terziario, infra-
strutture, industria, cantiere,
quadri, per posa in ambienti
particolari (per esempio: luoghi
a maggior rischio in caso di in-
cendio, luoghi di pubblico
spettacolo e di intratteni-
mento, ecc.), per posa fissa
allinterno o allesterno, o per
posa mobile;
le condizioni di servizio: tensione,
corrente di impiego, raggrup-
pamento dei cavi, tipo di posa,
sistema di protezione contro
le sovracorrenti;
le influenze esterne: natura
dei luoghi ed in particolare la
temperatura ambiente, la pre-
senza di acqua, di sostanze
corrosive o contaminanti, di
COMITATO SCIENTIFICO
Rino Anelli, Giuseppe Bosisio, Le-
vio Bottazzi, Pasquale Chiovaro, Car-
lo DAmici, Michele Dragagna,
Giuseppe A. Ferretti, Luciano
Gaia, Abele Gobbo, Luigi Paleari,
Francesco Pozzana, Pasquale Pu-
gliese, Antonio Serafini, Pierfran-
cesco Sodini, Franco Stella
COMITATO DI REDAZIONE
Rino Anelli, Manuela Battagli-
no, Giovanni Danielli
A CURA DI
Manuela Battaglino
(manuela.battaglino@
reedbusiness.it)
SEGRETERIA NAZIONALE
Via Saccardo, 9 - 20134 Milano
Tel. 02-21597248
Fax 02-21597248
(info@unae.it)
Istituto Nazionale
di Qualificazione
delle Imprese
di Installazione dImpianti
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Criteri di scelta,
dimensionamento e posa
dei cavi di bassa tensione
negli impianti utilizzatori
Gastone Guizzo
Claudio Rocchi il nuovo presidente Unae. Na-
to nel 1941, Rocchi ha conseguito la laurea in in-
gegneria elettronica a Bologna nel 1965. Dopo
avere insegnato per due anni Impianti Elettri-
ci negli Istituti Tecnici Industriali, nel 1967 en-
tra in ENEL ed opera con vari incarichi nellarea
della Distribuzione, in Emilia-Romagna ed in
Lombardia. Nel 2000 assume la responsabilit
della Direzione Distribuzione Emilia Romagna e
nel 2002 diviene Responsabile an-
che della Distribuzione nelle
Marche, in Veneto, in Trentino Al-
to-Adige ed in Friuli-Venezia
Giulia. Nel 1997 eletto Presi-
dente di UNAE Emilia-Roma-
gna e Membro del Consiglio Di-
rettivo della Sezione AEIT di
Bologna.
NUOVA PRESIDENZA UNAE

70
Il Giornale dellInstallatore Elettrico N. 16 15 Dicembre 2004 www.reedbusiness.it
sollecitazioni meccaniche, di
urti, vibrazioni, di fauna (ro-
ditori) e di flora (muffe).
Le norme di riferimento da con-
siderare sono le parti 4- (Pre-
scrizioni per la sicurezza) e 5-
(Scelta ed installazione dei com-
ponenti elettrici) della norma CEI
64-8, la Guida CEI 20-40, appli-
cabile ai cavi di tipo armonizza-
to e la Guida CEI 20-67 relativa
ai cavi con tensioni U
0
/U 0,6/1 kV
e la CEI 11-17 per quanto ri-
guarda la posa interrata.
IL DIMENSIONAMENTO
DEI CAVI: SCELTA DELLA
TENSIONE NOMINALE
La tensione nominale di un ca-
vo data dalla combinazione di
due valori: U
0
/U, che assumo-
no il seguente significato:
U
0
- tensione nominale di ri-
ferimento per lisolamento a
frequenza di esercizio, tra un
conduttore isolato qualsiasi
e la terra;
U - tensione nominale di rife-
rimento per lisolamento a fre-
quenza di esercizio, tra due
conduttori di fase di un cavo
multipolare o di un sistema di
cavi unipolari.
Per i cavi armonizzati (simbolo H
e A) e nazionali (simbolo N), la
tensione nominale espressa
mediante un simbolo (tabella
1), mentre per gli altri tipi di ca-
vi la tensione nominale espres-
sa mediante le tensioni nomi-
nali che sono 0,6/1 kV.
Nei sistemi a corrente alternata,
la tensione nominale del cavo
deve essere almeno pari alla
tensione nominale del sistema a
cui destinato. Tuttavia per esi-
genze di affidabilit, dipenden-
ti dallimportanza del servizio e
dalle condizioni di posa, ne-
cessario che U
0
/U sia superiore
alla tensione nominale del si-
stema.
Le Norme CEI richiedono per
posa interrata (direttamente o in
tubazione) cavi con guaina e
tensione nominale 0,6/1 kV,
ammesso per anche il cavo Fror
450/750 V.
Nei luoghi di pubblico spetta-
colo e di intrattenimento sono ri-
chiesti cavi aventi tensione no-
minale maggiore/uguale a
450/750 V (per sistemi con ten-
sione nominale 230/400 V) e
300/500 V rispettivamente per i
circuiti di potenza e di segnala-
zione e comando.
Inoltre per lalimentazione di
un apparecchio a doppio iso-
lamento si deve usare un cavo
a isolamento rinforzato, cio
con una classe di tensione mag-
giore di un gradino di quella
dellapparecchio.
La Guida CEI 20-40 ammette
che i cavi flessibili (i cavi fles-
sibili sono quelli designati con
simbolo F e H - CEI 20-27
- cavi armonizzati) possano es-
sere installati anche per posa fis-
sa, purch abbiano tensione
U
0
/U maggiore/uguale a 300/500
V e siano posati come i corri-
spondenti cavi per posa fissa.
LA SCELTA
DELLA SEZIONE DEI CAVI
Nella scelta della sezione dei
cavi bt occorre considerare quan-
to segue:
corrente nominale di impiego
del circuito;
portata dei cavi;
caduta di tensione;
sistema di protezione contro le
sovracorrenti;
sezioni minime previste dalla
Norma CEI 64-8/5.
Inoltre sarebbe opportuno, per
ottimizzare il costo dinvesti-
mento dellimpianto, considerare
anche la sezione economica
(sezione che minimizza il co-
sto totale della conduttura: co-
sto iniziale pi costo dovuto
alle perdite Joule durante la
vita del cavo), che pu variare
da circa 1,5 a 3 volte la sezione
termica, in relazione alle ore
di utilizzazione del cavo.
LA CORRENTE
DI IMPIEGO (I
B
)
La corrente di impiego (I
B
)
la corrente che pu fluire in un
circuito in condizioni ordinarie
e dipende da: numero degli uti-
TABELLA 2 -
ISOLAMENTO
E TEMPERATURE
Tipo di isolamento Temperatura max
di funzionamento
[C]
Polivinilcloruro (PVC) 70
Polietilene
reticolato (XLPE) 90
Gomma etilenpropilenica
(EPR, qualita G5 e G7) 90
TABELLA 4 - POSA INTERRATA IN TUBO:
FATTORI DI CORREZIONE K2 PER GRUPPI DI PI CIR-
CUITI INSTALLATI SULLO STESSO PIANO, SECONDO
CEI-UNEL 35026
Cavo unipolare per ciascun tubo
Distanza fra i circuiti (m)
a contatto 0,25 0,5 1
2 0,85 0,90 0,95 0,95
3 0,75 0,85 0,90 0,95
4 0,70 0,80 0,85 0,90
5 0,65 0,80 0,85 0,90
6 0,60 0,80 0,80 0,90
Cavo unipolare per ciascun tubo
Distanza fra i circuiti (m)
a contatto 0,25 0,5 1
2 0,8 0,9 0,9 0,95
3 0,7 0,8 0,85 0,9
4 0,65 0,75 0,8 0,9
5 0,6 0,7 0,8 0,9
6 0,6 0,7 0,8 0,9
Tabella 3 - Valori delle portate per cavi interrati in tubo o cunicolo secondo
la Tabella CEI-UNEL 35026
TABELLA 5 - POSA INTERRATA: FATTORI
DI CORREZIONE K3 PER DIFFERENTI PROFONDIT
DI POSA, SECONDO CEI-UNEL 35026
Profondit di posa (m) 0,5 0,8 1 1,2 1,5
Fattore di correzione 1,02 1 0,98 0,96 0,94
TABELLA 1 -
ESPRESSIONE TENSIONE
NOMINALE
Simbolo Tensione nominale
U
0
/U [V]
01 100/100
03 300/300
05 300/500
07 450/750
1 600/1000*
*relativamente al cavo N1VV-K
Figura 1 - Posa in aria: fattore di correzione k
1
in funzione
della temperatura ambiente
Numero cavi
Numero cavi
Il Giornale dellInstallatore Elettrico www.reedbusiness.it N. 16 15 Dicembre 2004
71
lizzatori, potenza, tensione dei
carichi, ecc. In regime perma-
nente, corrisponde alla pi ele-
vata potenza trasportata dai
cavi in servizio ordinario, te-
nendo conto dei fattori di uti-
lizzazione e contemporaneit.
In regime variabile si consi-
dera la corrente termicamente
equivalente che porterebbe il
cavo alla stessa temperatura.
In pratica la corrente che un cir-
cuito pu trasportare viene de-
terminata dalla somma della
potenza dei singoli utilizzato-
ri moltiplicata per i fattori di uti-
lizzazione (Ku) e di contempo-
raneit (Kc).
Un metodo per determinare la
corrente I
B
riportato nella
Guida CEI 64-50.
LA PORTATA DEI CAVI (I
Z
)
Per portata si intende la mas-
sima corrente che un cavo pu
trasportare in modo continua-
tivo (fattore di carico 100%),
alle condizioni ambientali e di
posa di riferimento, per avere
una durata di vita normale (cir-
ca 30 anni).
La portata dipende oltre che
dalle condizioni di riferimento
(ambiente e di posa) anche dal-
la temperatura massima di fun-
zionamento, che funzione del-
le caratteristiche del materiale
isolante (tabella 2).
La variazione della portata tra
un cavo isolato con PVC ed uno
isolato con EPR, a parit di se-
zione, quantificabile in circa
2030% rispettivamente per
posa interrata in tubo ed in tu-
bo incassato in parete isolante.
I valori della portata per cavi po-
sati secondo le modalit pre-
viste dalla Norma CEI 64-8/6-tab.
52C, sono riportate nelle Ta-
belle CEI -UNEL 35024/1 e 2
(cavi ad isolamento minerale) e
35026, rispettivamente per po-
sa non interrata ed interrata e
per conduttori in rame.
Per conduttori in alluminio oc-
corre moltiplicare i valori di
portata dei cavi con condutto-
ri in rame per 0,78.
LA POSA NON INTERRATA
La Tabella CEI-UNEL 35024/1
non si applica, oltre ai cavi in-
terrati, anche a quelli posati in ac-
qua o posti allinterno di appa-
recchi elettrici o quadri per po-
sa mobile ed ai cavi per rotabili
e aeromobili.
La temperatura ambiente di ri-
ferimento di 30 C.
I valori delle portate in relazione
al tipo di cavo (unipolare/multi-
polare) e di posa sono ricavabi-
li dalle tabb. II e I della Tabella
CEI-UNEL 35024/1, rispettiva-
mente per cavi multipolari ed
unipolari senza guaina (per cavi
unipolari con guaina e posa in
tubo, la Tabella CEI-UNEL preci-
sa che possono essere adottate le
TABELLA 6 - POSA INTERRATA: FATTORI
DI CORREZIONE K4 PER DIFFERENTI VALORI
DI RESISTIVIT DEL TERRENO,
SECONDO CEI-UNEL 35026
Cavi unipolari
Resistivit
del terreno (k*m/W)
Fattore di correzione 1,08 1,05 1,00 0,90 0,82
Cavi multipolari
Resistivit
del terreno (k*m/W)
Fattore di correzione 1,06 1,04 1,00 0,91 0,84
TABELLA 7 - CADUTA DI TENSIONE UNITARIA IN FUNZIONE DEL TIPO E SEZIONE DEL CAVO
Cavi per energia isolati con gomma o con materiale termoplastico - Caduta di tensione
Cavi unipolari Cavi bipolari Cavi tripolari
Corrente alternata
Monofase Trifase
cos 1 cos 0,8 cos 1 cos 0,8 cos 1 cos 0,8 cos 1 cos 0,8
mm
2
mV/Am mV/Am mV/Am mV/Am mV/Am mV/Am mV/Am mV/Am mV/Am mV/Am
1 44,2 44,2 35,6 38,3 30,8 45,0 45,0 36,1 39,0 31,8
1,5 29,7 29,7 23,9 25,7 20,7 30,2 30,2 24,3 26,1 21,0
2,5 17,8 17,8 14,4 15,4 12,5 18,2 18,2 14,7 15,7 12,7
4 11,1 11,1 9,08 9,65 7,87 11,4 11,4 9,21 9,85 7,96
6 7,41 7,41 6,1 6,42 5,28 7,56 7,56 6,16 6,54 5,64
10 4,47 4,47 3,72 3,87 3,22 4,55 4,55 3,73 3,94 3,24
16 2,82 2,82 2,39 2,44 2,07 2,87 2,87 2,39 2,48 2,02
25 1,78 1,78 1,55 1,54 1,34 1,81 1,81 1,55 1,57 1,34
35 1,28 1,28 1,15 1,11 0,983 1,31 1,31 1,14 1,13 0,988
50 0,947 0,947 0,878 0,820 0,760 0,966 0,967 0,866 0,838 0,650
70 0,655 0,656 0,641 0,568 0,555 0,667 0,669 0,624 0,579 0,541
95 0,472 0,473 0,494 0,41 0,428 0,482 0,484 0,476 0,419 0,412
120 0,373 0,375 0,413 0,325 0,358 0,381 0,383 0,394 0,332 0,342
150 0,304 0,306 0,356 0,265 0,308 0,311 0,314 0,341 0,272 0,295
185 0,243 0,246 0,306 0,213 0,265 0,247 0,251 0,289 0,217 0,25
240 0,185 0,189 0,259 0,163 0,224 0,188 0,193 0,245 0,167 0,212
300 0,146 0,152 0,229 0,152 0,198 0,15 0,156 0,215 0,135 0,186
400 0,115 0,121 0,202 0,105 0,175 0,117 0,125 0,189 0,108 0,164
500 0,0912 0,0992 0,183 0,0859 0,159 0,0932 0,102 0,171 0,0887 0,148
630 0,0707 0,0805 0,168 0,0697 0,146 0,0722 0,0834 0,157 0,0722 0,136
Sezione
nominale
Corrente
continua
Corrente
continua
Corrente monofase alternata Corrente alternata trifase
Figura 2 - Posa interrata: fattore di correzione k
1
in funzione della
temperatura ambiente

1 1,2 1,5 2 2,5


1 1,2 1,5 2 2,5
72
Il Giornale dellInstallatore Elettrico N. 16 15 Dicembre 2004 www.reedbusiness.it
stesse portate) con isolamento
in PVC o EPR.
Nel caso per la temperatura am-
biente sia diversa da 30 C, e/o il
cavo sia posato congiuntamente
con altri cavi (in fascio o in strato),
occorre considerare i relativi fat-
tori di correzione; in relazione a ci
la portata (I
Z
) sar data dalla se-
guente relazione:
I
Z
= K
1
K
2
I
0
Dove:
K
1
il fattore di correzione per
temperatura ambiente diversa
da 30 C (figura 1);
K
2
il fattore di correzione per
circuiti installati in fascio o stra-
to (vedansi tabelle IV, V e VI
della Tabella CEI-UNEL). Nel
caso di fascio o strato di cavi
aventi sezioni differente, il fat-
tore k
2
dato dalla seguente re-
lazione: 1/n, dove n il nu-
mero di circuiti del fascio;
I
0
: portata alle condizioni di
riferimento (vedansi tabelle
II e I).
Nel considerare tali coefficienti
occorre porre attenzione al tipo di
servizio del cavo, in quanto la
portata espressa nella formula
considera che la corrente di im-
piego (I
B
) sia tale che il cavo sia
in condizioni di regime alla tem-
peratura massima di funziona-
mento.
I fattori in parola possono variare
anche in maniera significativa
il valore della portata: se con-
sideriamo infatti una tempera-
tura ambiente di 40 C (k
1
=0,91
per cavi in EPR) e che tre cavi
multipolari siano posati adiacenti
tra loro su passerelle perforate
(k
1
= 0,82), la riduzione della
portata, riferita alle condizioni
di riferimento, del 25%.
LA POSA INTERRATA
La tabella 3 riporta i valori del-
TABELLA 9 - LUNGHEZZA MASSIMA PROTETTA
I
cc MIN
Massima lunghezza protetta [m] in funzione della sezione [mm
2
]
[A] 1,5 2,5 4 6 10 16 25 35 50 70 95 120 150 185 240 300
20 370 617
30 246 412 658
40 185 309 494 741
50 148 247 395 593
60 123 206 329 494
70 105 176 282 423 705
80 92 154 246 370 617
90 82 137 219 329 549
100 74 123 187 296 494 790
120 61 102 164 246 412 658
140 52 88 141 211 353 564
160 46 77 123 185 309 494 772
180 41 68 109 164 274 439 686
200 37 61 98 148 247 395 617
220 33 56 89 134 224 359 561 786
250 29 49 79 118 198 316 494 691
280 26 44 70 105 176 282 441 617
300 24 41 65 98 165 263 412 576
320 23 38 61 92 154 247 386 540 772
350 21 35 56 84 141 226 353 494 705
380 19 32 52 78 130 208 325 455 650
400 18 30 49 74 123 198 309 432 617
420 17 29 47 70 118 188 294 412 588
450 16 27 43 65 110 176 274 384 549 768
480 15 25 41 61 103 165 257 360 514 720
500 14 24 39 59 99 158 247 346 494 691
520 14 23 38 57 95 152 237 332 475 665
550 13 22 35 53 90 144 224 314 449 629
580 12 21 34 51 85 136 213 298 426 596 809
600 12 20 32 49 82 132 206 288 412 576 782
650 11 19 30 45 76 122 190 266 380 532 722
700 10 17 28 42 71 113 176 247 353 494 670 847
750 16 26 39 66 105 165 230 329 461 626 790 840
800 15 24 37 62 99 154 216 309 432 586 667 787
900 13 21 32 55 88 137 193 274 384 521 593 700
1000 12 19 29 49 79 123 173 247 346 469 533 630 731
1500 13 19 33 53 82 115 165 230 313 356 420 487 593
2000 14 25 40 62 86 123 173 235 267 315 365 444 533
3000 16 26 41 58 82 115 156 178 210 244 296 356
4000 12 20 31 43 62 86 117 133 157 183 222 267
5000 10 16 25 35 49 69 94 107 126 146 178 213
8000 10 15 22 31 43 59 67 79 91 111 133
10000 12 17 25 35 47 53 63 73 89 107
TABELLA 8 - TEMPERATURE MASSIME AMMISSIBILI
DI CORTO CIRCUITO E COEFFICIENTE K
Materiale isolante Temperatura [C] K per conduttori
servizio ordinario c.to c.to in cu [As
1/2
mm
-2
]
PVC 70 160 115
EPR 90 250 143
XLPE 90 250 143
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73
le portate per cavi interrati in
tubo o cunicolo secondo la Tabella
CEI-UNEL 35026. Tali valori fan-
no riferimento alle seguenti con-
dizioni:
temperatura ambiente: 20 C;
profondit di posa: 0,8 m;
resistivit termica del terre-
no: 150 C*m/W (terreno o
sabbia scarsamente umida).
Per condizioni di riferimento di-
verse la portata (I
z
) viene de-
terminata mediante la seguen-
te relazione:
I
Z
= I
0
K
1
K
2
K
3
K
4
Dove:
I
0
: portata alle condizioni di
riferimento (tab. 6);
K
1
: fattore di correzione per
temperatura ambiente diversa
da 20 C (figura 2);
K
2
: fattore di correzione per
gruppi di pi circuiti installati
sullo stesso piano (tabella 4);
K
3
: fattore di correzione per
profondit di posa diversa da
quella di riferimento (tabella 5);
K
4
: fattore di correzione per
resistivit termica del terreno
diversa da quella di riferimen-
to (tabella 6).
Va infine precisato che per posa
direttamente interrata i valori di
I
z
vanno aumentati del 15%.
Le portate dei cavi per posa mo-
bile sono riportate nella Guida
CEI 20-40.
CADUTA DI TENSIONE
La caduta di tensione in qualsiasi
punto del circuito necessario
che sia inferiore al 4% della ten-
sione nominale del sistema.
In generale si considera una ca-
duta di tensione dell1% sulla
colonna montante ed il rima-
nente 3% sullimpianto di di-
stribuzione dal quadro alle pre-
se e agli apparecchi utilizzatori.
Il valore della caduta di tensio-
ne determinabile mediante la
seguente relazione
K (R cos + X sin) L I
B
V=
_____________________________________________
100
Dove:
V: caduta di tensione [V];
K: 1,73 per linee trifasi; 2 per li-
nee monofasi;
R: resistenza di fase alla tem-
peratura di regime [(/km];
X: reattanza di fase [/km];
: fattore di potenza dellim-
pianto utilizzatore;
I
B
: corrente di impiego [A];
L: lunghezza della conduttura
[m].
La tabella 7 riporta i valori di
caduta di tensione in mV/Am
(Tabella CEI-UNEL 35023-71).
PROTEZIONE CONTRO
LE SOVRACORRENTI
I circuiti di un impianto (salvo ec-
cezioni) devono essere provvisti
di dispositivi tali da interrom-
pere le sovracorrenti che pos-
sono causare danni alle con-
dutture stesse ed agli ambienti
circostanti.
Le sovracorrenti si possono clas-
sificare in relazione alla loro in-
tensit e durata in:
Correnti di corto circuito (fran-
co): esse si manifestano a se-
guito di un guasto di impe-
denza trascurabile fra due pun-
ti dove esiste tensione in con-
dizioni ordinarie di esercizio. Ta-
li sovracorrenti sono di forte in-
tensit e di breve durata (ge-
neralmente non superiore a
qualche secondo);
Correnti di sovraccarico e per
guasti ad alta impedenza: le pri-
me si manifestano in un cir-
cuito elettricamente sano, le se-
conde invece si manifestano
a seguito di un guasto non
franco (cedimento) dellisola-
mento.
PROTEZIONE CONTRO
LE CORRENTI
DI SOVRACCARICO
Per garantire la protezione del ca-
vo devono essere rispettate en-
trambe le seguenti relazioni:
I
B
I
n
I
Z
e I
f
1,45 I
Z
Dove:
I
B
: corrente di impiego del cir-
cuito [A];
I
n
: corrente nominale del di-
spositivo di protezione [A];
I
Z
: portata del cavo in regime
permanente [A].
Analizzando le relazioni si evin-
ce che, pur rispettando quanto
richiesto dalla Norma CEI 64-
8/4, si possono avere due con-
dizioni:
1) massima protezione del ca-
vo: (figura 3 a);
2) minima protezione del cavo (fi-
gura 3 b).
Spetta al progettista valutare, in
relazione alla tipologia dellim-
pianto ed alle caratteristiche del
dispositivo di protezione, quale con-
dizione considerare.
La Norma CEI 64-8/4 prescrive
il generico obbligo di protezione
contro il sovraccarico in tutti quei
casi in cui tale sovracorrente ab-
bia la possibilit di verificarsi, ad
eccezione dei a) e b) di seguito ri-
portati, dove invece sempre ri-
chiesta (CEI 64-8/4, art. 473.1.2):
a) alle condutture degli impian-
ti nei luoghi a maggior rischio
in caso di incendio ed a quel-
li con pericolo di esplosione, ad
esclusione delle condutture
situate a valle di variazioni
della portata (per esempio ca-
vi derivati da una dorsale),
quando le stesse sono protet-
te dal dispositivo di protezione
posto a monte. Va precisato
che in tali ambienti il dispositivo
di protezione deve essere posto
allinizio della conduttura;
b) alle condutture che alimentano
derivazioni o carichi, la cui se-
zione stata determinata as-
sumendo un fattore di utiliz-
zazione e/o contemporaneit
inferiore a uno.
La Norma CEI 64-8/4 consente di
omettere il dispositivo di prote-
zione nei seguenti casi:
alle condutture situate a valle
delle variazioni di portata (per
esempio cavi derivati da una
dorsale), quando le stesse so-
no protette dal dispositivo di
protezione posto a monte;
alle condutture che alimenta-
no utilizzatori che non posso-
no dar luogo a correnti di so-
vraccarico;
agli impianti di telecomunica-
zione, comando, segnalazione
e simili;
alle condutture che alimenta-
no diverse derivazioni singo-
larmente protette, quando la
somma delle correnti nomina-
li dei dispositivi di protezione
Figura 4 - Protezioni da
sovraccarichi e corto circuiti
Figura 3 - Protezione contro il
sovraccarico secondo norme CEI
64-8/4

I circuiti devono
essere provvisti
di dispositivi tali
da interrompere
le sovracorrenti
che possono
causare danni
TABELLA 10 - SEZIONE MINIMA DEI CONDUTTORI
DI NEUTRO
Tipo di conduttura Tipo di circuito Sezione minima [mm
2
]
CU Al
Circuiti di potenza 1,5 16
Circuiti di segnal. e circuiti 0,5
(*)
/
ausiliari di comando
Per apparecchi specifici Come specif. /
nella corrisp.
Norma
Per qualsiasi altra applicazione 0,75
(+)
/
Circuiti a bassissima tensione 0,75 /
per applicazioni speciali
(*)
: per circuiti delle apparecchiature elettroniche ammessa una sezione minima di 0,1 mm
2
(+)
: per cavi flessibili multipolari con pi di sette anime, la sezione minima ammessa di 0,1 mm
2
Cavi per posa fissa
Cavi flessibili
per posa mobile
delle derivazioni inferiore al-
la portata della conduttura in
questione.
La Norma CEI 64-8/4, art. 473,1,4,
raccomanda di non installare il
dispositivo di protezione contro
i sovraccarichi, per motivi di si-
curezza, nei seguenti casi:
circuiti di eccitazione delle
macchine rotanti;
circuiti di alimentazione degli elet-
tromagneti di sollevamento;
circuiti secondari dei trasfor-
matori di corrente;
circuiti che alimentano dispositivi
di estinzione dellincendio.
PROTEZIONE CONTRO
LE CORRENTI DI CORTO
CIRCUITO
Le correnti di corto circuito che pos-
sono manifestarsi in qualsiasi
punto di una conduttura, devono
essere interrotte prima che la
temperatura raggiunta dal con-
duttore sia superiore a quella
massima ammissibile per il cavo
(tabella 8). Per corto circuiti di
durata non superiore a 5 secondi,
la verifica della protezione del
cavo pu essere fatta mediante la
seguente relazione:
I
2
t K
2
S
2
Dove:
I: corrente di corto circuito (va-
lore efficace) [A];
t: tempo di intervento del di-
spositivo di protezione [s];
K: costante di tabella 8;
S: sezione del conduttore del
cavo [mm
2
].
Il termine I
2
t lenergia specifica
(integrale di Joule) lasciata passare
dal dispositivo di protezione (in-
terruttore automatico o fusibile),
mentre il termine K
2
S
2
lener-
gia massima ammissibile del ca-
vo per avere una perdita di vita nor-
male. La relazione deve essere
soddisfatta per qualsiasi valore di
corto circuito che si possa mani-
festare sul cavo; in particolare si pos-
sono avere i seguenti casi:
a) dispositivo di protezione che as-
sicuri la protezione sia contro i
sovraccarichi che contro i cor-
to circuiti: in tale situazione
occorre verificare, mediante la
relazione riportata sopra, che le-
nergia specifica lasciata pas-
sare dallinterruttore automatico
sia inferiore/uguale a quella
ammissibile per il cavo, in pre-
senza della massima corrente
di corto circuito che si possa ma-
nifestare sul cavo (guasto al-
linizio del cavo) ovviamente
per durate dellevento inferio-
ri a 5 s (figura 4a). Tale verifica
non necessaria nel caso di
utilizzo di fusibili (figura 4b);
b) dispositivo di protezione che
assicuri solamente la protezio-
ne contro i cortocircuiti: in tale
situazione occorre verificare, ol-
tre la condizione di cui al punto
a), anche che in presenza della
corrente di corto circuito minima
- I
CC min
- (cortocircuito fase-
neutro o fase-fase rispettiva-
mente per circuiti con o senza
neutro distribuito - guasto in
coda linea) e, sempre per dura-
te dellevento inferiori/uguali a
5 s, questa sia inferiore/uguale
a quella ammissibile per il cavo
(I
CC min
di figure 5a e 5b).
La conoscenza I
CC min
consente di
determinare, mediante le due re-
lazioni seguenti, la massima lun-
ghezza di conduttura protetta:
Neutro non distribuito (corto-
circuito fase-fase):
0,8 U S
L
MAX
=
______________________
2 1,2 I
CC min
1,5
Neutro distribuito (cortocircui-
to fase-neutro):
0,8 U
0
S
L
MAX
=
_________________________
2 (1-m) I
CC min
1,5
Dove:
L
MAX
: lunghezza massima della
conduttura protetta [m];
U: tensione concatenata del si-
stema [V];
U
0
: tensione di fase del sistema [V];
: resistivit a 20 C del con-
duttore [mm
2
/m];
S: sezione del conduttore del
cavo [mm
2
]; per sezioni superiori
a 95 mm
2
occorre moltiplicare
per: 0,9 per S=120 mm
2
; 0,85
per S=150 mm
2
; 0,80 per S=185
mm
2
e 0,75 per S=240 mm
2
;
m: rapporto tra la resistenza
del conduttore di neutro e quel-
la di fase;
I
CC min
: corrente di cortocircui-
to minima (valore efficace) [A].
La tabella 9 riporta in funzione del-
la corrente di corto circuito mini-
ma (valori di I
CC min
di figure 5a
e 5b), della sezione del cavo, la lun-
ghezza massima protetta del ca-
vo nella situazione di neutro non
distribuito, conduttori in rame e
tensione nominale del sistema
di 400 V.
In presenza di neutro distribuito,
occorre moltiplicare i valori di ta-
bella 9 per il coefficiente k
d
che
pari a:
1
K
d
= 1,16
_____
1 + S
_____
S
N
Dove:
S: sezione del conduttore di fa-
se [mm
2
];
S
N
: sezione del conduttore di neu-
tro [mm
2
].
Nel caso di S= S
N
, K
d
=0,58, men-
tre per S=2 S
N
K
d
= 0,39.
Per quanto riguarda linstallazione
del dispositivo di protezione ne-
cessario osservare quanto segue:
pu essere installato lungo la con-
duttura ad una distanza dal-
lorigine non superiore a 3 m, pur-
ch questo tratto sia rinforzato
in modo da ridurre al minimo il
rischio di cortocircuito;
tale condizione non si applica in
ambienti a maggior rischio din-
cendio ed esplosione;
non deve essere posto vicino
a materiale combustibile o in
luoghi con pericolo di esplo-
sione.
La protezione del cavo pu es-
sere omessa:
per le condutture che collegano
generatori, trasformatori, rad-
drizzatori, batterie di accumu-
latori ai rispettivi quadri co-
mando e protezione, quando i
dispositivi di protezione siano po-
sti su questi quadri:
per i circuiti la cui apertura in-
tempestiva potrebbe compor-
tare pericoli per il funziona-
mento e per la sicurezza degli im-
pianti interessati, quali i circui-
ti di eccitazione delle macchine
rotanti, i circuiti di alimenta-
zione degli elettromagneti di
sollevamento, i circuiti secondari
dei trasformatori di corrente, i cir-
cuiti che alimentano dispositivi
di estinzione dellincendio;
alcuni circuiti di misura.
Per omettere il dispositivo di
protezione necessario che la
conduttura sia realizzata in mo-
do da ridurre al minimo il rischio
di cortocircuito e che non sia
posta in prossimit di materiali
combustibili.
SEZIONI MINIME DEI
CONDUTTORI DEI CAVI
La Norma CEI 64-8/5 prevede le
seguenti sezioni minime:
Conduttori di fase (S): come da
tabella 10;
Conduttori di neutro (S
N
): come
da tabella 11;
Conduttori di protezione (S
P
).
La sezione del conduttore di pro-
tezione pu essere determinata:
a) mediante la seguente rela-
zione:
I
2
t
S
P =

_____
k
dove:
I: corrente di guasto franco (va-
lore efficace) che interessa il
conduttore di protezione [A];
t: tempo dintervento del di-
spositivo di protezione;
K: costante di tab. 8;
b) facendo riferimento alla tabel-
la 12: in tal caso non serve la ve-
rifica di cui al punto a).
74
Il Giornale dellInstallatore Elettrico N. 16 15 Dicembre 2004 www.reedbusiness.it
TABELLA 12 - SEZIONE
MINIMA DEI CONDUTTORI
DI PROTEZIONE
Sezione conduttore Sezione minima
di fase (S) [mm
2
] conduttori
di protezione (Sp)
[mm
2
]
S 16 Sp = S
16 S 35 16
S > 35 Sp = S/2
Figura 5 - Protezione solamente
per corto circuiti
TABELLA 11 - SEZIONE MINIMA DEI CONDUTTORI
DI FASE
Tipo di circuito Sezione minima conduttori di neutro [mm
2
]
Monofase S
N
= S
Polifase S 16 mm
2
in CU o 25 mm
2
in Al: S
N
= S
S > 16 mm
2
in CU o 25 mm
2
in Al: devono essere soddisfatte
entrambe le seguenti condizioni:
a) S
N
> 16 mm
2
in CU o 25 in Al
b) la corrente massima che interessa il neutro comprese
eventuali armoniche deve essere alla portata del neutro
s
e
r
v
i
z
i
o

l
e
t
t
o
r
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siva la gamma di prodotti Vi-
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nuovo laser riveste unimportan-
za primaria: infatti, consente di af-
fiancare ed espandere le solu-
zioni offerte con i sensori a fibra
ottica e le fotocellule miniaturiz-
zate, garantendo rilevamenti a
lunghe distanze, dimensioni del-
lo spot visibile molto ridotte, ele-
vate precisioni e tempi di risposta
estremamente contenuti.
La famiglia di prodotti
si articola su tre di-
verse tipologie di te-
ste di rilevamento e
permette di effettua-
re controlli a rifles-
sione diretta ad una
distanza di 1000 mm,
con la possibilit di
regolare la dimensio-
ne dello spot (1mm
min.) o di eseguire
verifiche di livello e
planarit ad una distanza di 7m
con lausilio di un catarifrangen-
te. Infine, la versione con fascio a
lama consente di rilevare profili,
bordi ed integrit su unarea va-
riabile in base alla distanza di la-
voro.
Lamplificatore digitale utilizza
un display a doppia colorazione per
facilitare la visualizzazio-
ne dei valori di soglia e del
valore attuale di misura;
la taratura avviene con lu-
tilizzo di un tasto con fun-
zione di auto-tuning (an-
che remotabile) cos da eli-
minare ogni tipo di critici-
t nella fase di calibrazio-
ne del sensore.
Sono disponibili due uscite
pnp o npn indipendenti,
cos da poter impostare dif-
ferenti livelli di taratura su
target che richiedono ad
esempio un riscontro di spessore
o una misura di altezza; la funzione
di anti-interferenza, abilitata au-
tomaticamente, permette di af-
fiancare fino a 4 unit senza crea-
re problemi di lettura instabile.
Lestrema versatilit nellutilizzo
e la semplicit di impiego con-
sentono di offrire unampia gam-
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presenza o-ring, al conteggio pin,
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tappi anche attraverso fori o aper-
ture ridotte.
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riferimento numero 135
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si e 16 uscite digitali. Oltre a que-
ste varianti esistono ulteriori mo-
duli per Interbus e Profibus con ca-
ratteristiche differenti.
I morsetti di collegamento si pre-
sentano in versione ad innesto,
permettendo di essere separati ra-
pidamente dallelettronica in fa-
se di installazione e manuten-
zione - senza dover allentare il
cablaggio. I sensori e gli attuatori
possono essere collegati con tec-
nica a due e a tre conduttori, in mo-
do tale da non richiedere unul-
teriore morsettiera di appoggio. Per
favorire uninstallazione rapida
e semplice, le aree di potenziale
sono contrassegnate da colori di-
versi.
La stazione presenta cos una
struttura pi chiara, che consen-
te di ridurre al minimo eventuali
errori di cablaggio. Grazie alle-
secuzione piatta con unaltezza di
soli 55 mm, i moduli possono tro-
vare impiego anche in cassette por-
ta-morsettiere particolarmente
basse.
Il principio di continuit, che fun-
ge da trait dunion tra i moduli In-
line Block IO e il sistema modulare
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in poliammide caratterizzato da buona resistenza
meccanica ed elevata resistenza allurto; quello in
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policarbonato caratterizzato da basso assorbimento
dacqua e notevole resistenza meccanica. Sono
disponibili diverse tipologie per soddisfare tutte le
esigenze.
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riferimento numero 134
Alte prestazioni,
semplice utilizzo
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dicato al mondo della fluidica, per
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pianto (idraulico, pneumatico,
di raffreddamento, di lubrifica-
zione, e cos via).
distribuito da Eplan Italia
(www.eplanitalia.it).
FluidPlan contiene funzioni logi-
che e automatismi in grado di ve-
locizzare il progetto fluidico, e la
sua moderna interfaccia utente, do-
tata di estese funzioni di dise-
gno, rende semplice il lavoro. Tut-
ti i collegamenti sono generati
automaticamente e possono essere
dotati di propriet per la logica ed
essere valutati; in tal modo tutti
i componenti restano in vista, in-
cluse le piccole parti come con-
nettori, flessibili e tubi. La libre-
ria dei simboli standard Din Iso
1912 fornisce le basi per la ge-
nerazione rapida degli schemi
fluidici; la nuova tecnica a rag-
gruppamento di simboli consen-
te di combinarli in un vasto as-
sortimento di varianti. Grazie al si-
stema a macro lintero schema
del circuito pu essere salvato e
riutilizzato. Librerie diverse per le
varie discipline consentono inol-
tre di creare differenti livelli per la-
vorare in modo pi flessibile.
La gestione multipagina del pro-
getto facilita la visione coerente
di tutto limpianto fluidico, anche
del pi complesso. Se vengono
usati componenti di grandi di-
mensioni, che occupano quindi
pi pagine, FluidPlan genera i
cross-reference che facilitano la
navigazione rapida. Tutte le pro-
priet del progetto e delle pagi-
ne possono essere visualizzate
sulla copertina, nelle valutazio-
ni e nelle stampe. La definizione
delle specifiche tecniche, come
diametro, pressione
operativa, rateo del
flusso e area di con-
trollo, rende la sele-
zione dei componen-
ti pi facile. Basan-
dosi su tali caratteri-
stiche, FluidPlan ge-
nera le valutazioni in
automatico; cos pos-
sibile ottenere la di-
stinta materiali cor-
retta e la lista ordini,
la lista ricambi e di
manutenzione, la li-
sta dei flessibil e dei
tubi. Automatica anche la lista
degli intervalli di lubrificazione
per la manutezione, completa ed
esauriente. Possono essere im-
postati diversi criteri per pneu-
matica, idraulica, raffreddamen-
to e lubrificazione, per ottenere in
automatico valutazioni separate
di ogni disciplina. FluidPlan as-
sicura la rispondenza degli sche-
mi alle norme Din Iso 1219. Le li-
brerie di simboli corrispondenti, in-
fatti, vengono fornite come ba-
se. Su richiesta, il numero
di posizione o ID del com-
ponente pu essere asse-
gnato automaticamente in li-
nea con le richieste degli
standard; inoltre, se questi
dovessero cambiare, i simboli
referenziati facilitano il cam-
bio automatico di standard.
Grazie alle funzioni di tra-
duzione anche progetti in-
ternazionali vengono rea-
lizzati senza problemi. In-
fatti, il dizionario contiene gi
la terminologia specialisti-
ca delle Iso 5598 ed am-
pliabile, contenendo fino a 16
lingue. FluidPlan, che combina le
necessit dellingegneria fluidi-
ca e di quella elettrica, dispo-
nibile come prodotto Stand Alo-
ne o come modulo Add On per
Eplan 5, il noto Cae leader di
mercato. Per entrambi questi si-
stemi, i progettisti fluidi ed elet-
trici possono sviluppare il lavoro
in maniera congiunta oppure in-
dipendente.
informazioni:
www.serviziolettori.it
riferimento numero 137
Massimo utilizzo
della trasmissione
Elevata efficienza e minimo consumo
energetico sono le caratteristiche
della nuova serie di inverter, FR-
F700 di Mi tsubi shi El ectri c
(www.mitsubishielectric.it).
FR-F700 dispone, nella versio-
ne standard, di due uscite ana-
logiche commutabili e di unen-
trata Ptc. Le configurazioni che
utilizzano FR-F700 possono ave-
re un risparmio energetico mag-
giore rispetto ad altre trasmis-
sioni. Equipaggiato con la tec-
nologia messa a punto da Mit-
subishi Electric, Optimisation
excitation control (Oec), il nuo-
vo inverter combina il massimo
utilizzo della trasmissione con
il minimo consumo energetico.
Queste capacit e la funzione
di controllo Pid estesa (compre-
so il monitoraggio delle chiusu-
re), che supporta il controllo di pi
motori, fanno di FR-F700 lin-
verter ideale per applicazioni
relative alla pressione ed al con-
trollo dei flussi.
Gli inverter FR-F700 sono estre-
mamente compatti, per la clas-
se di produzione in cui si collo-
cano; tali dimensioni ridotte gli
permettono di essere collocati
in aree ristrette, riducendo lo
spazio necessario per installa-
re lintera apparecchiatura. Le pic-
78
Il Giornale dellInstallatore Elettrico N. 16 15 Dicembre 2004 www.reedbusiness.it
REPORT BIAS 2004
Il successo della gestione sia
tecnica, sia economica di un pro-
cesso e dei relativi asset passa at-
traverso la qualit e la disponi-
bilit delle informazioni.
Quasi tutti i dati relativi ad un im-
pianto ed i relativi componenti che
conterr sono noti gi dai primi
giorni di vita dello stesso, ma
semplicemente non sono facil-
mente reperibili.
Laccesso a tali dati fonda-
mentale in ogni fase del ciclo di
vita di un impianto, dalla sua
progettazione iniziale alla ge-
stione e la manutenzione, pas-
sando dagli approvvigionamen-
ti, linstallazione e gli avviamenti.
Tutto questo per ogni dispositi-
vo, piccolo o grande che sia!
Sulla necessit della gestione
degli asset aziendali non esiste
quindi dubbio alcuno.
Sulla reale possibilit di imple-
mentare nella pratica lAsset
Management esistono, vicever-
sa, molte difficolt: W@M di En-
dress+Hauser (www.endress.
com) una soluzione! Un
immenso database per-
sonalizzabile per ogni
cliente, al quale accede-
re in ogni momento del ci-
clo di vita di un impianto,
utilizzando il canale di
comunicazione pi velo-
ce e disponibile: Inter-
net.
Tutti i tool Endress+Hau-
ser dedicati allAsset Ma-
nagement permettono il
collegamento a W@M per
reperire la cosa pi im-
portante per i processi
aziendali: linformazione.
I SERVIZI PORTANTI
Il ciclo di vita di ogni sistema o
strumento di misura pu essere
identificato in cinque fasi: engi-
neering, approvvigionamento,
installazione, messa in servizio e
gestione.
Tutti questi momenti sono fon-
damentali per la massima effi-
cienza dellimpianto. W@M, si-
stema aperto e flessibile, si pone
quindi lobiettivo di fornire tutti
gli strumenti e le infor-
mazioni affinch lAsset
Management si svolga nel
modo pi fluido e profi-
cuo, senza perdita di tem-
po e dati.
ENGINEERING
Applicator un tool ope-
rante on line in internet o
localmente, per la guida e
la selezione corretta di
unampia gamma di stru-
menti di misura.
Mediante un menu gui-
dato, Applicator richiede
i parametri di processo
con i quali loperatore ver-
r guidato: inserendo il tipo di flui-
do, dinamica di misura, pressio-
ne, temperatura, il programma ef-
fettua la scelta pi efficace. Con
Applicator, vengono, quindi, crea-
te le prime informazioni desti-
nate al data record di W@M, in
modo tale da renderle rintrac-
ciabili per le fasi successive del-
la gestione dellasset.
APPROVVIGIONAMENTO
Informazioni di supporto allac-
INTERNET SOSTIENE IL BUSINESS
La funzione Condition Monitoring consente
di visualizzare lo stato di tutti gli strumenti
in campo
CompuCal permette una gestione efficiente
per la manutenzione e la calibrazione della
strumentazione installata
FluidPlan assicura la rispondenza degli
schemi alle norme Din Iso 1219
REPORT BIAS 2004
Il Giornale dellInstallatore Elettrico www.reedbusiness.it N. 16 15 Dicembre 2004 79
cole dimensioni, inoltre, aiutano
a ridurre i costi degli armadi
elettrici, che possono essere
quindi montati pi vicini allap-
plicazione. Inoltre, limpronta di
questi inverter identica a quel-
la dei loro predecessori, per cui
diventa veramente semplice ese-
guire laggiornamento alle ver-
sioni pi recenti.
Il display integrato e le connes-
sioni di rete di FR-F700 consen-
tono di avere informazioni chia-
re e dettagliate sullo stato attuale
della trasmissione, nonch tut-
ti i dati relativi al servizio assi-
stenza ed alla manutenzione. In
aggiunta, il sistema invia auto-
maticamente degli avvisi qua-
lora un componente necessiti di
essere sostituito. Attualmente,
il supporto di pi reti un re-
quisito assolutamente necessa-
rio per tutti i sistemi di control-
lo. Il nuovo FR-F700 dispone di
opzioni di connessione per tut-
ti i maggiori sistemi di bus a
campo aperto, compresi Profi-
bus/DP, DeviceNet, CC-Link e
LonWorks. Altre opzioni di co-
municazione, come per esem-
pio la porta RTU integrata RS-
485/Modbus e la porta Usb op-
zionale, consentono la connes-
sione della trasmissione al pac-
chetto software di programma-
zione FR-Configurator ed al nuo-
vo potente pacchetto software di
visualizzazione MX4 Scada, ultimo
prodotto di Mitsubishi Electric.
informazioni:
www.serviziolettori.it
riferimento numero 139
N. 13

quisto, cataloghi e prezziari on-


line, transazioni commerciali pos-
sono essere eseguite in modo
completo e semplice, riordino di
prodotti o parti di ricambio, di-
sponibilit 24 ore su 24 del canale
di acquisto.
INSTALLAZIONE
Gli archivi elettronici sono sem-
pre pi veloci, documentazione
tecnica, manuali operativi, cer-
tificati di calibrazione, procedu-
re operative. W@M possiede la-
rea del download che permette di
scaricare documentazione, soft-
ware e aggiornamenti, inclusi i dri-
ver di comunicazione co-
me i Device Type Mana-
gers (Dtm).
MESSA
IN SERVIZIO
Per lutilizzatore lavvia-
mento la pi importan-
te fase del ciclo di vita di
un impianto e degli stru-
menti in esso installati.
Per agevolare e favorire il
raggiungimento dei mi-
gl i ori ri sul tati , En-
dress+Hauser mette a di-
sposizione una serie di
tool e software, on-line
ed off-line. La chiave
rappresentata dalla funzionali-
t Equipment Record Viewer. Da
questa area dellambiente W@M
possibile, con un solo click, re-
perire tutto quanto necessa-
rio per avviare le strumento in-
stallato, come il corretto Dtm per
la configurazione e la copia del
certificato originale di calibra-
zione. Nelle fasi di manutenzio-
ne e ricalibrazione pu, inoltre, es-
sere rinvenuta la Sop (standard
operating procedure) specifica
dello strumento. Inoltre in caso di
malfunzionamento, fornisce lac-
cesso alle guide per la ricerca
guasti ed i dettagli sulle possibili
parti di ricambio in funzione del
numero di serie dello strumento
e delle sue specifiche configu-
razioni hardware e software.
GESTIONE
W@M raccoglie e collega una
gamma completa di tool, servizi
e prodotti per ottimizzare i pro-
cessi:
FieldCare, la piattaforma per at-
tivit di configurazione e ge-
stione degli asset;
Condition Monitoring, il mo-
dulo che permette funzioni di
diagnostica per segnalare qua-
li strumenti operano in modo
anomalo;
CompuCal, software per la ge-
stione e la programmazione
delle attivit di calibrazione e
manutenzione preventiva;
Installed Based Analyst che
gestisce e conosce lo stato del
ciclo di vita di un dispositivo.
UNA FONTE
UNICA DI DATI
LEquipment Record il cuore
W@M. essenzialmente il certi-
ficato di nascita di ogni disposi-
tivo di Endress+Hauser. Tutti i da-
ti sono identificati con un nu-
mero seriale univoco e possono
essere consultati immediata-
mente sul portale W@M. Que-
sto significa che tutti i dati di
uno strumento di misura regi-
strati lungo lintero ciclo della
loro vita possono essere archiviati
al sicuro in un database:
lEquipment Record.
Questo porta ad avere il
massimo accesso alla
storia del sistema e si
pu accedere alle infor-
mazioni del sistema di
misura anche dopo lun-
ghi periodi di tempo,
come certificati, report
manutenzioni e sugge-
rimenti per il compo-
nente sostitutivo alla fi-
ne della vita utile dello
strumento.
Per periferia decentrata
Un nuovo convertitore di frequenza del
settore A&D di Siemens (www.siemens.it)
completa la gamma Simatic ET 200S,
composta da intelligenza decentrata,
ingressi e uscite, motorstarter e tecnica di
sicurezza. Il convertitore, denominato ET
200S FC, regola costantemente il numero
di giri di motori asincroni, esegue le
funzioni di azionamento con semplice
controllo della frequenza fino allevoluta
regolazione vettoriale ed dotato di
funzionalit quali safety integrated o hot
swapping.
Offre tutti i vantaggi della gamma:
cablaggio ridotto grazie al montaggio
senza attrezzi, bus di comunicazione ed
energia autoportante e rapida sostituzione
dei moduli durante il funzionamento. Il
convertitore presenta una struttura con
modulo di regolazione ed una di potenza.
Questultimo pu essere selezionato con
potenze nominali comprese tra 0,75 e 4 kW
per la versione compatta. dotato di una
serie di meccanismi di protezione integrati,
quali arresto sicuro, velocit ridotta sicura
e rampa di frenatura sicura.
I moduli di potenza del convertitore non
presentano moduli chopper e resistenze di
frenatura: lenergia di rigenerazione viene
recuperata dalla rete.
Il convertitore viene, inoltre, azionato
senza bobina di commutazione di rete,
liberando spazio nel quadro di comando e
riducendo la potenza dissipata nel sistema
globale.
Il convertitore supporta anche la
regolazione di coppia per applicazioni di
trasporto nellindustria automobilistica,
alimentare e beni di consumo, avvolgitori e
svolgitori e impianti di sollevamento.
Con un encoder motore il campo di impiego
si estende fino alla regolazione closed loop
per la precisa regolazione di numeri di giri
e coppie.
informazioni: www.serviziolettori.it
riferimento numero 138
Convertitori di frequenza per periferia decentrata con
sicurezza integrata
W@M rende disponibili i dati e le informazioni
in tutte le fasi del ciclo di vita dellimpianto
FR-F700, il nuovo inverter a rispar-
mio energetico
Con microprocessore
integrato
Gli interruttori induttivi sono
destinati al rilevamento di oggetti
metallici nellindustria. Oggi nel-
la gamma di interruttori induttivi
Osiprox di Telemecanique (mar-
chi o di Schnei der El ectri c -
www.schneiderelectric.it), viene
adottata la nuo-
vissima tecnolo-
gia Osiconcept
tramite la quale
possibile of-
frire, nei for-
mati standard,
soluzioni in-
novative che
mirano a faci-
litare la scel-
ta e linstalla-
zione.
La gamma Osi-
prox con tecnologia Osiconcept,
grazie al microprocessore inte-
grato, in grado di autoadat-
tarsi alle condizioni ambientali per
assicurare la portata massima
ed un rilevamento preciso ed
immune da disturbi. Si tratta,
quindi, di un solo prodotto capace
di adattarsi a tutti gli utilizzi: a
montaggio ad immersione nel
metallo o sporgente.
La gamma comprende tre for-
mati di corpo piatti e compatti
normalizzati per una migliore
integrazione nella macchina e
tre formati cilindrici normaliz-
zati (diametro 12, 18 e 30 mm).
Premendo semplicemente un
pulsante lutilizzatore avvia la
funzione dautoapprendimento
grazie alla quale gli interruttori
verificano larea di lavoro a loro
attigua, ed attivano la portata di
rilevamento massima consenti-
ta dalle suddette condizioni.
Gli interruttori Osiprox sono piat-
ti e compatti, completamente
integrabili nelle macchine e, gra-
zie ad apposite squadrette a fis-
saggio rapido, possono essere
installati e sostituiti facilmente
e in modo veloce.
La gamma viene completata da
nuovi prodotti di formato ret-
tangolare che si affiancano a
quelli attuali cilindrici per ap-
plicazioni speciali, cio, ad esem-
pio, sensori per il controllo ro-
tazione, analogici e per il rile-
vamento di materiali ferrosi e
non ferrosi. Gli interruttori in-
duttivi Osiprox sono conformi
alle norme Iec, UL e Csa.
informazioni:
www.serviziolettori.it
riferimento numero 140
Sistema bus flessibile
Con Cube di Murr Elektronik
(www.murrelektronik.it) nasce,
nella tecnica di connessione, un
sistema senza soluzione di con-
tinuit e con grado di protezio-
ne IP67, capace di portare ad
una semplificazione e minimiz-
zazione dellinstallazione elet-
trica completa di macchine ed im-
pianti.
I vantaggi sono:
semplificazione della proget-
tazione;
riduzione degli oneri dinstal-
lazione in termini di tempi e co-
sti;
riduzione dei tempi per la mes-
sa in servizio;
agevolazione nella ricerca di er-
rori;
riduzione dei tempi di fermo
macchina.
Si basa sulla filosofia decentra-
ta e modulare: in altre parole
partendo da un accoppiatore
bus di campo, il livello I/O viene
distribuito direttamente nella
macchina in presenza di un so-
lo cavo ibrido per alimentazione
e comunicazione. I singoli moduli
I/O sono indipendenti dal bus
di campo e vengono inizializza-
ti in automatico (ossia non ne-
cessario un indirizzamento se-
parato od operazioni analoghe).
Montare, collegare e... basta!
La connessione verso il bus di
campo viene realizzata dallac-
coppiatore bus.
Linstallazione della macchina
completa risulta pertanto indi-
pendente dal sistema bus di
campo utilizzato e pu essere
eseguita come standard univer-
sale su tutte le varianti di mac-
china con controllori diversi.
Ne derivano grossi potenziali
sul piano del risparmio dei costi
grazie alleliminazione delle at-
tivit separate per engineering,
preparazione della documenta-
zione, eccetera. Gli I/O multi-
funzionali e la libera parame-
trizzazione dei punti dinnesto (in-
gresso, uscita o ingresso di dia-
gnostica) portano alla massima
flessibilit.
Lutente pu scegliere su quale
punto dinnesto posizionare un
ingresso o unuscita - oltre tut-
to, per 2 segnali in ogni presa
M12!
Non sono pi necessari moduli se-
parati per ingressi e uscite.
Si minimizzano le varianti, si ri-
ducono i costi a magazzino e si
rendono possibili senza proble-
mi modifiche alla configurazione
ad es. durante la messa in ser-
vizio.
Con i 2 segnali per presa si pos-
sono per esempio attivare di-
rettamente valvole con connet-
tore centrale mediante un solo ca-
vo, senza occupare un ulteriore
punto dinnesto.
Risultato: risparmio di spazio e
riduzione dei costi!
informazioni:
www.serviziolettori.it
riferimento numero 141
80
Il Giornale dellInstallatore Elettrico N. 16 15 Dicembre 2004 www.reedbusiness.it
REPORT BIAS 2004
Forte del prestigio acquisito dal
software AutoCad nel mercato dei
controlli elettrici, Autodesk, azien-
da specializzata nella produzione di
software di progettazione e contenuti
digitali, presenta la piattaforma
AutoCad Electrical, il prodotto per
la progettazione di controlli elettrici
basato su AutoCad. Il nuovo soft-
ware consente di ottimizzare la
progettazione di impianti elettrici,
di macchine speciali e automazio-
ne, riducendo i costi e i tempi di pro-
duzione ed destinato a ingegne-
ri elettrici, progettisti e revisori gra-
fici. A differenza delle soluzioni of-
ferte da altri produttori, AutoCad
Electrical il software
di progettazione di con-
trolli elettrici completa-
mente integrato con Au-
toCad e assicura la totale
compatibilit con il for-
mato dwg. il risultato
dellintegrazione tra Au-
toCad 2005 e i prodotti di
recente acquisizione VIA
Wiring Diagram (WD),
software compatibili fin
dal 1994. AutoCad Elec-
trical, che si inserisce
nella famiglia di solu-
zioni Autodesk Manu-
facturing, agevola la comunica-
zione allinterno del team di pro-
gettazione fra utenti che utilizzano
software 2D o 3D.
LE PRINCIPALI
CARATTERISTICHE
AutoCad Electrical la soluzione
ideale per tutti i progettisti di sche-
mi di controlli basati sulla logica lad-
der o di diagrammi di cablaggio da
punto a punto. Il programma con-
sente notevoli risparmi di tempo
e denaro e un netto miglioramento
nella precisione nei disegni. Il
software offre la possibilit di pro-
gettare controlli elettrici intelli-
genti, per realizzare progetti di
miglior qualit, ridurre gli errori e
risparmiare tempo. Attraverso
questo strumento sar possibile
concentrarsi su operazioni di pro-
gettazione anzich su ripetitive
operazioni di disegno. Linterfac-
cia intuitiva per i nuovi utenti e un
ambiente di lavoro familiare per gli
utenti AutoCad si uniscono a stru-
menti specifici del settore che
consentono lautomazione del pro-
cesso di progettazione. Tali stru-
menti includono lautomazione di
diverse funzionalit quali la nu-
merazione dei cavi e la classifi-
cazione dei componenti, la gene-
razione di rapporti di progetto e la
creazione di disegni plc i/o da fo-
gli di calcolo, nonch la possibili-
t di riutilizzare i disegni
esistenti. Il software pre-
senta, inoltre, numerose
caratteristiche utili a ri-
durre fortemente gli er-
rori, quali i riferimenti
tra bobine e contatti con
monitoraggio dellutiliz-
zo, rapporti per il rile-
vamento degli errori di
progettazione e pannel-
li di controllo creati con
i dati di progettazione,
che consentono di evitare
lomissione di compo-
PACCHETTO SOFTWARE PER LA PROGETTAZIONE
DI CONTROLLI ELETTRICI
Cube 67 utilizza un solo cavo ibrido
al posto di spesse canaline
Interruttore induttivo Osiprox
REPORT BIAS 2004
Il Giornale dellInstallatore Elettrico www.reedbusiness.it N. 16 15 Dicembre 2004 81
Sistema di controllo
di carico
I sistemi Liftsentry di
DSeurope (www.dseu-
rope.it) misurano in
maniera indiretta la
forza od il peso appli-
cato su una struttura
in acciaio od in ce-
mento armato me-
diante la misura della
deformazione mecca-
nica indotta dalla for-
za stessa.
Sono coperti da bre-
vetto MI 2000 A 001281 per lin-
novati vo procedi mento co-
struttivo che ga-
rantisce un prezzo
molto concorren-
ziale.
Il giunto mod. 942
viene fissato con
viti sulla struttura
da misurare e con-
centra la deforma-
zione meccanica
presente tra le sue
due aree di fissag-
gio amplificandola
nella sua parte cen-
trale con
sezi one
r i dot t a,
dove un
ponte di Wheatstone
estensimetrico a 4 ra-
mi attivi misura la de-
formazione trasfor-
mandola in un segna-
le elettrico.
Il mod. 942 misura de-
formazioni a trazione
e compressione ma il
segnale di maggiore
ampiezza lo si ottie-
ne con la flessione.
Lelettronica digitale
mod. 699 alimenta il
giunto 942, con display
a 4 cifre a leds, livelli
di allarme a rel. facile da
usare ed dotato della funzio-
ne di auto azzeramento.
informazioni:
www.serviziolettori.it
riferimento numero 143
Gestione pagine grafiche
Per il controllo e la movimen-
tazione, Elap (www.elapspa.it)
presenta diverse apparecchia-
ture, tra queste Nexus con con-
trollo multifunzione.
Le principali caratteristiche so-
no:
cpu 32 bit Risc;
gestione fino a 4 assi con usci-
te analogiche;
plc integrato 32 I + 32 O pro-
grammabile in Ladder o Awl;
display grafico 240 x 128 pixel;
interfaccia utente program-
mabile via pc;
gestione pagine grafiche;
bus di campo proprietario per
espansione I/O;
predisposizione per ulteriori
bus di campo (profibus);
supporto removibile per me-
morizzazione dati e ricette;
tastiera in poliestere con ta-
sti meccanici;
grado di protezione IP65.
informazioni:
www.serviziolettori.it
riferimento numero 144
nenti. In molte realt aziendali
lufficio di progettazione si pro-
pone di perseguire lobiettivo di
massimizzare la standardizzazio-
ne dei progetti.
AutoCad Electrical 2005 consen-
te di standardizzare laspetto e il
contenuto dei disegni e di rende-
re disponibili a tutti gli operatori
i file di configurazione, inclusi i
file di catalogo dei fornitori, le de-
scrizioni dei componenti e i file
di dati plc. Linterfaccia Api aper-
ta e flessibile consente agli uten-
ti di ottimizzare la potenza e le fun-
zionalit del prodotto, allo scopo
di integrarlo perfettamente con i
sistemi gestionali esistenti per
soddisfare le esigenze aziendali di
progettazione e disegno.
Per agevolare e svilup-
pare la collaborazione,
AutoCad Electrical 2005
consente la condivisio-
ne dei disegni con clien-
ti e fornitori e la regi-
strazione delle loro os-
servazioni.
inoltre possibile pub-
blicare progetti sul Web
in formato Html.
IN AMBITO
INDUSTRIALE
Le soluzioni Autodesk
per la progettazione e la gestione
di dati nellambito dellindustria ma-
nifatturiera sono ideali per far
fronte alle sfide del mercato mo-
derno, grazie a strumenti che sti-
molano linnovazione, aumenta-
no la produttivit e ottimizzano le
procedure con il risultato di in-
trodurre sul mercato prodotti di
qualit superiore in tempi pi bre-
vi e a costi inferiori.
A differenza di altre soluzioni di-
sponibili sul mercato, le soluzioni
Autodesk per la progettazione e la
gestione dati sono adatte alle esi-
genze delle piccole e medie imprese
del settore manifatturiero, spe-
cie a quelle che non adottano so-
luzioni su larga scala per la gestione
del ciclo di vita del prodotto. Tali
soluzioni includono AutoCad e
AutoCad Mechanical, i pacchetti
di progettazione meccanica Au-
todesk Inventor Professional e
Autodesk Inventor Series con Au-
todesk Vault per la gestione dei da-
ti integrato, e il servizio per la
collaborazione Autodesk Stream-
line. Gli utenti Autodesk hanno,
inoltre, a disposizione numerose ap-
plicazioni specifiche sviluppate
da terze parti utilizzando come
piattaforma i prodotti Autodesk.
La Divisione Autodesk Professio-
nal Services consente infine di
beneficiare di importanti servizi per
sfruttare al meglio le funzionalit
delle soluzioni acquisite.
ESPANDIBILIT
AutoCad Electrical 2005 come
ogni prodotto Autodesk rappre-
senta una base solida ed evoluta
nel settore elettrico e nel con-
tempo pu essere implementato
con applicazioni verticali, posse-
dendo sempre i linguaggi di pro-
grammazione esperti, per risol-
vere problematiche specifiche per
ogni cliente.
DISPONIBILIT
AutoCad Electrical 2005 sar a
breve disponibile nella versione lo-
calizzata presso il canale dei ri-
venditori autorizzati Autodesk. Il
programma Autodesk Subscrip-
tion offre agli utenti Autodesk la
possibilit di mantenersi sempre
aggiornati con la tecnologia di
progettazione pi recente ed offre
uno strumento intelligente che
aiuta a semplificare la gestione
delle licenze software e la pro-
grammazione dei budget.
Gli utenti che vi aderiscono ot-
terranno le nuove release dei pro-
dotti non appena disponibili. Per
ulteriori informazioni visitare il si-
to Web allindirizzo www.auto-
desk.it/autocadelectrical.
Il sistema di controllo di carico Liftsentry

Con filtro per armoniche


I rel differenziali serie Delta di
Ime (www.imeitaly.com) hanno da
2 a 19 portate selezionabili con
intervento istantaneo o ritardato.
Le caratteristiche sono:
punto di intervento selezionabile
30 mA...30 A con potenziometro a
7 posizioni;
tempo di intervento
selezionabile;
collegamento rel - toroide a 2
fili;
filtro per componenti armoniche;
sicurezza positiva o negativa
selezionabile in campo;
test automatico per verifica
permanente per verifica
collegamento rel - toroide;
ripristino manuale o automatico
(3 tentativi);
soglia di preallarme 50 % del valore In impostato con
commutazione rel.
informazioni: www.serviziolettori.it
riferimento numero 142
Rel differenziale
serie delta
Le dimensioni Nexus sono: 210 x 295 x 90 mm
Per comunicare
con i bus standard
Pilz (www.pilz.com) offre nuovi mo-
duli fieldbus per il sistema di si-
curezza modulare e multifunzio-
nale Pnozmulti. Oltre a Profibus-
DP, quindi, da ora anche possi-
bile collegarsi con i seguenti bus
di campo standard: DeviceNet,
Interbus, Canopen e CC-Link.
Grazie a questo modulo di espan-
sione, tramite fieldbus standard,
possibile trasferire dati dia-
gnostici e informazioni sul siste-
ma da Pnozmulti al sistema stan-
dard. Il sistema di sicurezza Pnoz-
multi particolarmente indicato
per il controllo di pi di quattro fun-
zioni di sicurezza, ed in grado di
svolgere anche funzioni standard.
Lutente pu gestire funzioni di si-
curezza fondamentali quali arre-
sto di emergenza, comandi bi-
manuali o controllo della velocit
di rotazione non tramite un ca-
blaggio esterno, ma configurandole
direttamente su pc in modo mol-
to semplice mediante il Pnozmulti
Configurator. La configurazione vie-
ne salvata e memorizzata su una
chipcard e quindi trasferita nel
modulo base Pnozmulti. In questo
modo si riduce la necessit di ca-
blaggio e si risparmia su tempi e
costi. Il collegamento ai diversi
fieldbus standard si realizza in
maniera molto semplice con fun-
zionalit drag and drop.
informazioni:
www.serviziolettori.it
riferimento numero 146
Supervisione industriale
Movicon X di Progea (www.pro-
gea.com) rappresenta linnova-
tiva e rivoluzionaria terza gene-
razione di piattaforma software
industriale di supervisione e con-
trollo (Scada/Hmi).
Movicon rappresenta da oltre
12 anni un punto di
riferimento nelle tec-
nologie software per
l automazi one, es-
sendo basato da sem-
pre su concetti di sem-
plicit, scalabilit, po-
tenza ed apertura. Og-
gi levoluzione 10 del
prodotto, definita Mo-
vicon X, rinnova il con-
cetto di supervisione
adottando in anticipo
tecnologie che rappresentano il
futuro dellautomazione. Man-
tenendo ed ampliando la sua ca-
ratteristica di scalabilit, Movi-
con X oggi si propone sul mercato
come la piattaforma software
standard per tutti coloro che
operano nella automazione in-
dustriale, nel telecontrollo e nel-
la building automation, quale
unico software Scada/Hmi per
qualsiasi tipo di impiego e con
qualsiasi tipo di hardware.
Movicon, infatti, pu essere im-
piegato sia con micro terminali
operatore e/o dispositivi mobili
basati su WinCE, sia su personal
computer nei grandi impianti
con architetture client/server ri-
dondate, in connessione ad ogni
tipo di plc e fieldbus
industriale o civile.
I concetti base sono:
semplicit duso e in-
tuitivit;
scalabilit;
apertura - i progetti sono sem-
plici file xlm e quindi apribili
ed editabili anche con altri
editor;
basato su tecnologie standard;
connettivit remota via modem;
networking integrato;
architettura web-enabled.
informazioni:
www.serviziolettori.it
riferimento numero 147
Per partenze motore
xStart la nuova gamma Moeller
(www.moeller.it) per il comando, la
protezione e lavviamento di motori
elettrici. Progresso e innovazione
sono assicurati dalla progettazio-
ne, fino al montaggio e allinstal-
lazione.
Gli interruttori protettori Pkz sono
stati rivisti e ulteriormente mi-
gliorati sul piano tecnico.
Il Pkzm0 ora idoneo a comanda-
re motori fino a 32 A. Il potere din-
terruzione, a 400V, ora di 150 kA
fino a 12 A e di 50 kA fino a 32 A.
Anche il Pkzm4 offre un potere
dinterruzione di 50 kA. Questo
semplifica notevolmente la pro-
gettazione. Luso di limitatori di
corrente non pi necessario.
Del tutto nuovo il Pkzm01 con azio-
namento a pulsanti, per il coman-
do di motori fino a 16A (50kA/400V).
ideale per piccole macchine ed al-
tre applicazioni monomotore.
Oltre ai contatti ausiliari, sono dis-
ponibili speciali custodie con gra-
do di protezione IP65 e IP40 e un
pulsante di arresto demergenza a
fungo.
Il potere dinterruzione di 50
kA. xStart presenta la nuova gam-
ma di contattori Dil: il range di 150
A viene coperto in sole 4 grandezze
costruttive, con un coordinamento
delle dimensioni con quelle del-
linterruttore protettore corri-
spondente e con un contatto au-
siliario integrato standard fino a
32 A. La versione con comando in
dc si presenta, per la prima volta
sul mercato, con le stesse di-
mensioni degli apparecchi con
comando ac. La minore dissipa-
zione termica, in particolare dei
contattori dc, contribuisce a di-
minuire i consumi del quadro
elettrico e a contenerne le di-
mensioni, con conseguente ri-
sparmio dei costi.
82
Il Giornale dellInstallatore Elettrico N. 16 15 Dicembre 2004 www.reedbusiness.it
REPORT BIAS 2004
Movicon X offre una sola
piattaforma software, da
Windows CE a XP
Il sistema di sicurezza Pnozmulti
consente il collegamento a tutti i pi
diffusi sistemi fieldbus standard
Interruttore protettore Pkz
Nuovi rel con tasto di prova bloccabile
Omron Super MY un prodotto di
riferimento
nellambito dei
rel per uso
industriale che
questanno ha
raggiunto i 500
milioni di pezzi
venduti sul
mercato mondiale.
Il confronto con le
necessit del
cliente ed
unattenzione al
miglioramento
continuo fanno s
che Omron
(www.omron.it)
presenti ora una
nuova generazione
di Super MY. Il
nuovo prodotto
caratterizzato dal
tasto di prova bloccabile e da un nuovo led
di segnalazione ad altissima visibilit,
rosso per i modelli in corrente alternata e
verde per i modelli in continua. Il tasto di
prova ha caratteristiche ergonomiche tali
da renderne semplice lutilizzo e
contemporaneamente improbabile
lattivazione accidentale. In pratica il tasto
coperto da una linguetta che spostata
nella prima posizione permette di
accedere al tasto con un cacciavite.
Facendo fare un ulteriore scatto alla
linguetta, il contatto commuta, e rimane
attivo fino a quando non si agisce sulla
stessa sbloccandola.
Anche il look viene rinnovato con la parte
superiore della calotta che del classico
grigio Omron. Questa soluzione, che
caratterizza anche la famiglia dei nuovi
G2RS recentemente introdotti sul
mercato, consente una migliore visibilit
dellindicatore meccanico.
Le caratteristiche tecniche del Super MY
sono un attento controllo delle specifiche
ed un continuo confronto con il mercato
che permettono di offrire un prodotto che
fa dellaffidabilit un punto di forza.
Inoltre, la produzione Omron subisce un
continuo aggiornamento legato sia al
miglioramento del prodotto sia alle nuove
normative. In questo ambito si pu
inquadrare leliminazione del cadmio dai
contatti. I nuovi zoccoli a molla migliorano
la resistenza delle connessioni alle
vibrazioni riducendo
contemporaneamente i tempi di cablaggio.
informazioni: www.serviziolettori.it
riferimento numero 145
Rel di potenza Super MY
REPORT BIAS 2004
Questo reso possibile dallassor-
bimento in ritenuta nettamente ri-
dotto, grazie ad uninnovativa elet-
tronica di manovra.
I contattori dc di Moeller, da 17 a
65 A, assorbono in ritenuta solo 0,5
W. Il basso assorbimento standard
dei nuovi contattori dc ne per-
mette inoltre il diretto interfaccia-
mento con i sistemi plc.
Anche il cablaggio viene semplifi-
cato grazie ad un sistema di con-
nessione interruttore protettore-
contattore a innesto che non ri-
chiede lutilizzazione di utensili.
Su tutta la gamma sono presenti col-
legamenti a doppio morsetto a
mantello.
Questo consente di cablare in mo-
do assolutamente sicuro conduttori
di diverse sezioni - anche in mac-
chine con forti vibrazioni. I colle-
gamenti della bobina sono collocati
frontalmente allo stesso livello di
quelli di potenza, rendendo pi
agevole il cablaggio.
informazioni:
www.serviziolettori.it
riferimento numero 148
Per la sicurezza
personale
La sicurezza persona-
le, in molti contesti la-
vorativi, una esigenza
imprescindibile, che in-
cide sulla serenit e sul-
la performance opera-
tiva. Ascom ha studiato
il trasmettitore telePro-
tect U970 per offrire si-
curezza attiva e passiva
a chi deve lavorare in
aree isolate o in conte-
sti potenzialmente ri-
schiosi. Il teleProtect
U970 un apparecchio
di dimensioni contenu-
te (13 x 4,1 x 2,2 cm) e
leggerissimo (130 g com-
prese le batterie) da por-
tare con s durante lo
svolgimento delle man-
sioni. In caso di emer-
genza si pu attiva-
re lallarme sempli-
cemente premendo
lampio pulsante ros-
so. Sono possibili
due livelli di allar-
me, premendo una
sola volta il pulsan-
te si ha lallarme
test, mentre pre-
mendo due volte si
lancia lallarme di
emergenza e lope-
ratore che lo riceve
pu predisporre lin-
tervento pi ade-
guato. Ogni tra-
smettitore dotato
anche di una cordi-
cella di sicurezza
che pu essere ti-
rata da chi richiede
aiuto, in questo ca-
so rappresenta una
alternativa alla pres-
sione del pulsante.
Lallarme viene lan-
ciato anche nel caso
in cui qualcuno cer-
chi di portar via il
trasmettitore al-
loperatore, lo strat-
tone alla cordicel-
la genera automaticamente la ri-
chiesta di aiuto. Il modello tele-
Protect U970 ha ulteriori funzioni.
In caso di errore, per evitare falsi al-
larmi, possibile annullare linvio.
Inoltre la localizzazione auto-
matica aggiungendo cos
un ulteriore elemento di
sicurezza. Tutti i modelli so-
no dotati anche di allarme
passivo. Se il trasmetti-
tore rimane inclinato
per un tempo pro-
grammato (la cosid-
detta situazione di uo-
mo a terra) la richiesta di
aiuto parte automatica-
mente. Il trasmettitore
dallarme portatile tele-
Protect utilizza una ban-
da di frequenza Uhf effi-
ciente sia in contesti al-
laperto sia dentro edifici.
Il livello delle batterie vie-
ne monitorato da un di-
spositivo che verifica co-
s lefficienza operativa
del trasmettitore. Per spe-
ciali contesti disponi-
bile una versione a sicu-
rezza intrinseca EEx ib
IIC T4. Il design accurato
valorizza la facilit duso
e la maneggevolezza, ga-
rantendo nel contempo
robustezza dimpiego.
Exhibo (www.exhibo.it)
fornisce il prodotto com-
pletandolo con la con-
sulenza per ottimizzarne limpie-
go, il coordinamento con altri si-
stemi e la gestione.
informazioni:
www.serviziolettori.it
riferimento numero 149
Il Giornale dellInstallatore Elettrico www.reedbusiness.it N. 16 15 Dicembre 2004 83
Ambienti:
Serie di locali comuni e zone dedicate ad attivit
specifiche come bagno turco, sauna, termarium,
piscina, acqua gym, sala isotonica e centro fitness
Sistema di gestione:
1 unit MZU2008 per la gestione parola/musica
e la realizzazione di 8 zone distinte di diffusione
Basi microfoniche:
1 console microfonica MBT8008 per la selezione
remota delle 8 zone di diffusione
Diffusori:
- diffusori CAD20/T di tipo stagno in ABS
per la zona della piscina
- diffusori CELL20/T di tipo stagno in alluminio
per la zona di acqua Gym
- diffusori STUDIO2/BT a 2 vie bass-reflex
per il centro Fitness
Amplificazione autonoma:
nelle 2 sale di aerobica e nella sala spinning impianti
di amplificazione autonoma con diffusori
STUDIO.PRO12A bi-amplificati da 300+100W
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il suono dei grandi ambienti
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servizio lettori 1400

La tecnica di collegamento senza attrezzi


TeleProtect U970
pratico da portare
e semplice
da maneggiare
Connessione perfetta
Winsta di Wago ( www.wago.com)
il nuovo sistema di connettori ad
innesto per building automation.
Il sistema adatto allutilizzo per
lilluminotecnica e circuiti di po-
tenza con una corrente di 25 A ed
equipaggiato con la tecnica di
connessione Cage Clamp.
utilizzabile per conduttori rigi-
di, semirigidi e flessibili da 0,5 a
4 mm
2
. Ogni polo ha 2 contatti
ed essendo indipendenti i punti di
serraggio possibile connettere
conduttori di sezioni differenti.
assicurata la totale protezione
contro linversione di polarit nel
caso di: inserimento spostato la-
teralmente, invertito di 180 , con
differenti numeri di poli, con un po-
lo solo. Altre caratteristiche sono:
protezione contro i contatti ac-
cidentali sia sulla spina sia sul-
la presa;
fissaggio uguale per tutti i con-
duttori;
possibile testare una connes-
sione sia sulla presa sia sulla
spina;
dati tecnici stampati in rilievo;
9 mm di lunghezza della spe-
latura.
informazioni:
www.serviziolettori.it
riferimento numero 150
Un sistema di diagnosi
Efector Octavis di Ifm electronic
(www.ifm-electronic.com) rileva
il deterioramento dei cuscinetti tra-
mite analisi di frequenza.
Il controllore compatto valuta i
segnali di vibrazione con metodi
di analisi delle frequenze. Un sen-
sore di accelerazione micromec-
canica serve da sensore. Lappa-
recchio tipo VB1001 sorveglia fi-
no a due cuscinetti diversi. Lap-
parecchio tipo VE1001 permette
la sorveglianza di 20 frequenze in-
dividuali (5 cuscinetti diversi). I de-
terioramenti sono rilevati fin dal
primo istante.
Il controllore dei cuscinetti com-
muta luscita 1 e visualizza le-
voluzione del deterioramento con
dei led di colore giallo. Lutente pu
controllare in tempo e reagire
preventivamente.
I deterioramenti avanzati dei cu-
scinetti sono indicati tramite lu-
scita 2 e visualizzati con dei led di
colore rosso sul controllore dei
cuscinetti. Lutente deve reagire
immediatamente.
La regolazione di base viene ef-
fettuata sul pc. I dati come il tipo
di cuscinetto, la velocit di rotazione
e la funzione di ingresso/uscita
sono trasmessi allEfector Octavis
tramite uninterfaccia RS 232. Lap-
prendimento dello stato di riferi-
mento della macchina si effettua
con il sensore montato e sempli-
cemente premendo un pulsante sul
sensore.
informazioni:
www.serviziolettori.it
riferimento numero 151
16 aree di valutazione
I comparatori di forma donda
modd. Hioki 8730/10 e 8731/10, di-
stribuiti da Asita (www.asita.com),
permettono di confrontare per
giudicare e valutare.
Queste unit nascono dallespe-
rienza Hioki nel settore dei regi-
stratori con memoria per feno-
meni veloci, dei quali mantengo-
no la velocit di campionamento,
la risoluzione e la precisione, ma
concentrando loperativit sulla
funzione di comparazione del se-
gnale ideale, con unarea di oscil-
lazione consentita dalle caratte-
ristiche desiderate per il disposi-
tivo in prova.
La chiara visibilit del display a co-
lori, evidenzia a colpo docchio,
anche ad operatori non esperti,
lesito della comparazione; un ve-
ro e proprio calibro passa -
non passa dellelettronica.
Lampia memoria interna con-
sente larchiviazione di ben 16
aree di valutazione, chiara-
mente ordinate e richiamabili al
bisogno.
I dati misurati possono essere
trasferiti su pc card e, inoltre, le
unit 8730/10 e 8731/10 possono
essere collegate a pc tramite lin-
terfaccia RS-232, o rete lan ( di-
sponibile sullo strumento un con-
nettore 10 baseT per la gestione
degli strumenti su rete lan). Gli
strumenti sono dotati di termi-
nali per il controllo esterno delle
unit, cos da poterli integrare in
sistemi gi esistenti. 8730/10 di-
spone di un solo canale, mentre il
mod. 8731/10 di
due canali, en-
trambi con una ve-
locit di campio-
namento di 1ms/s.
Le possibilit di
impiego sono mol-
teplici ed affidate
alla fantasia del
tecnico. Esse spa-
ziano dal collaudo
di trasduttori o di-
spositivi elettro-
nici, fino alla qua-
lit delle saldatu-
re tramite il con-
trollo della cor-
rente/tensione dei
robot di saldatura, passando dal
controllo/confronto di tempera-
ture, torsioni, sia in produzione che
nel controllo qualit o in laboratorio
per la verifica dei prototipi.
Applicabili quindi dallelettronica,
alloleodinamica; dalla meccanica,
allautomobile.
informazioni:
www.serviziolettori.it
riferimento numero 153
Per impieghi gravosi
Il potenziometro rotativo Srs880
di Leane (www.leane.it) stato
studiato per applicazioni dove
richiesta la massima resistenza
meccanica e un elevato numero di
cicli elettrici.
Grazie ad un sistema interno di
doppie tenute, Srs880 pu esse-
re utilizzato anche immerso fino
a 2 metri di profondit.
Le principali caratteristiche
sono:
- scelta del range da 10 a 350
(step di 10);
- cicli vita: 200 mi-
lioni di operazioni;
- IP68;
- connessione tramite connettore
a tenuta;
- consegna rapida.
Oltre alle 2 lunghezze del cavo elet-
trico (2 o 5 metri) completano le
opzioni due leve in acciaio 155
mm o 230 mm per un migliore
accoppiamento meccanico.
informazioni:
www.serviziolettori.it
riferimento numero 154
Controllori
a microprocessore
Dico 188, Dico 508 e Dico 708 di
System Electronics (www.system-
group.it) sono potenti unit di
controllo e acquisizione basate su
microcontrollore x86 compatibi-
le a 40MHz e hanno gi a bordo
ingressi e uscite digitali. Tutte le
cpu sono dotate di memoria
Flash, Eprom, Ram tamponata e
possono essere connesse attra-
verso CANbus o altri collega-
menti seriali.
Sono disponibili unit analogiche,
ingressi per Pt100, termocoppie
e encoder per espandere il nu-
mero di i/o fino ad 864. I termi-
nali Dico 208 e Dico 308 sono
prodotti estremamente compatti
che, grazie alla presenza di un
84
Il Giornale dellInstallatore Elettrico N. 16 15 Dicembre 2004 www.reedbusiness.it
REPORT BIAS 2004
Interfaccia M-bus
Il contatore di ener-
gia U1189 distribuito
da Gmc Instruments
Italia (www.gmc-
instruments.it) misu-
ra lenergia attiva
nei sistemi trifase a
4 fili e visualizza le-
nergia prelevata su
un indicatore a rulli.
Sequenza fasi errata
o fasi mancanti ven-
gono automaticamen-
te identificate e
segnalate come errori
di installazione.
Attraverso M-bus vengono trasmessi i valori delle-
nergia prelevata/ceduta al momento attuale o per
una data di riferimento fissata in anticipo. La lettura
alla data di riferimento viene attivata separatamen-
te, tramite lapposito telegramma di dati. Inoltre,
vengono messi a disposizione la potenza istantanea
e lo stato di errore.
Certificazione Utf per limpiego del contatore nella
contabilizzazione dellenergia nei confronti di terzi.
informazioni: www.serviziolettori.it
riferimento numero 152
Winsta ideale
anche per connes-
sioni volanti
Octavis controlla perennemente
lusura dei cuscinetti
Adatto per qualsiasi posizione
di montaggio su guida din
Comparatore di forma donda
doppio processore, sono in gra-
do di funzionare contempora-
neamente come controllore di
i/o e come terminale operatore.
Dico 188 e Dico 508 hanno gi a
bordo 16 ingressi digitali e 16
uscite digitali (8+8 i/o digitali
sulla Dico 708). I controllori pos-
sono essere programmati in lin-
guaggi C usando un comune
ambiente di sviluppo per 80x86
(ad esempio: lambiente inte-
grato Paradigm Systems o i com-
pilatori a 16 bit di Microsoft,
Borland) o secondo lo standard
Iec 1131. System Electronics for-
nisce librerie che consentono
una programmazione rapida e
sicura.
informazioni:
www.serviziolettori.it
riferimento numero 155
Per la misura dinamica
di forme e profili
Diversamente dai comuni sensori
laser a triangolazione, che in-
viano sul bersaglio un singolo
raggio, qui un sistema ottico ge-
nera e proietta una linea laser sul-
la superficie del bersaglio. La
riflessione diffusa di questa linea
viene captata attraverso un si-
stema ottico di alta qualit da una
matrice Cmos ed analizzata nel-
le due dimensioni col metodo di
intersezione. In questo modo si
acquisisce, oltre al-
la informazione del-
la distanza sullas-
se Z, anche lesatta
posizione di ogni
punto della linea
laser sullasse X.
Nel caso di moto
trasversale tra og-
getto e sensore (se-
condo lasse Y), il
sistema in grado
di operare una ri-
costruzione dina-
mica dellimmagi-
ne e fornirne la rap-
presentazione 3-D.
ScanControl di
Luchsinger (www.luchsinger.it)
si compone di un sensore molto
compatto collegato mediante il
suo cavo ad un controller intel-
ligente, in grado di eseguire di-
versi tipi di elaborazione sui se-
gnali acquisiti e fornire in usci-
ta sia i dati grezzi che quelli ela-
borati.
ScanControl opera con alte ve-
locit di scansione e con una
grande precisione di misura.
Le dimensioni del campo di mi-
sura (altezza Z e larghezza X)
possono essere variate ed adat-
tate alla specifica applicazione.
Il livello di precisione viene man-
tenuto anche nel caso di moto ve-
loce del target attraverso la re-
golazione della velocit dellot-
turatore. Per ottenere queste
prestazioni cos estreme, la re-
gistrazione della nuova imma-
gine sulla matrice inizia quando
si ancora in fase di lettura del-
la scansione precedente.
Per migliorare la qualit di misura
nel caso di superfici particolar-
mente difficili, dispone inoltre
di un dispositivo innovativo di
controllo di intensit (psc) che
permette un adattamento auto-
matico alle condizioni di rifletti-
vit e colore delloggetto.
informazioni:
www.serviziolettori.it
riferimento numero 156
Per applicazioni generali
Le elettrovalvole di Sirai (www.
sirai.it), grazie alle caratteristi-
che di robustezza ed affidabilit,
rappresentano la soluzione idea-
le per svariate applicazioni in-
dustriali. Sono particolarmente in-
dicate per il controllo di acqua,
aria, gas inerti, vapore e, in ge-
nerale, di fluidi non aggressivi.
Il corpo robusto e compatto e le
soluzioni tecniche adottate con-
sentono ingombri ridotti, tempi
di installazione rapidi ed inter-
venti di manutenzione mirati.
Sono previste esecuzioni 2/2 o 3/2
normalmente chiuse, aperte o
per servizio generale; disponi-
bili anche versioni a controllo
proporzionale o bistabili. I nu-
merosi modelli standard, le ese-
cuzioni speciali gi previste a
catalogo e la possibilit di svi-
luppare nuove valvole rispon-
denti a specifiche esigenze, ga-
rantiscono soluzioni adeguate
anche alle applicazioni pi com-
plesse.
informazioni:
www.serviziolettori.it
riferimento numero 157
6 funzioni programmabili
TecnelSystem (www.tecnelsy-
stem.it) presenta i rel tempo-
rizzatori elettronici con campi di
regolazione da 0,1 secondi fino
a 9999 ore, con alimentazioni da
12 V a 380 V sia in corrente al-
ternata sia continua e 13 funzio-
ni differenti.
Tutti i modelli dispongono nor-
malmente di 6
funzioni diret-
tamente pro-
grammabili sul
fronte degli stes-
si e sono co-
struiti con tec-
nologia smd.
I modelli Mrab
sono, inoltre,
muniti di siste-
ma di alimenta-
zione multiplo
che consente di
utilizzare, con la medesima preci-
sione di ripetibilit, alimentazioni
da 12 V, fino a 270 V sia in corrente
alternata sia in corrente continua.
I rel, muniti di 2 contatti di scam-
bio da 6 A, sono costruiti secondo
le specifiche Iso 9001.
informazioni:
www.serviziolettori.it
riferimento numero 158
Il Giornale dellInstallatore Elettrico www.reedbusiness.it N. 16 15 Dicembre 2004 85
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e tubi per usi industriali;
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opera sul principio della triangolazio-
ne per il rilievo di profili bidimensio-
nali della superficie di una gran va-
riet di oggetti
Rel temporizzatori elettronici
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86
Il Giornale dellInstallatore Elettrico N. 16 15 Dicembre 2004 www.reedbusiness.it
Le schede tecniche
T
A
G
L
I
A

E

C
O
N
S
E
R
V
A

Fluke Italia (fluke.it) presenta gli


analizzatori di rete trifase Serie
430, innovativi strumenti palmari
con funzionalit esclusive, quali
AutoTrend e System-Monitor che
consentono analisi rapide e
dettagliate dei problemi di
qualit dellalimentazione e
grazie alla classe di sicurezza Cat
IV 600 V per tutti e quattro i
canali e sono in grado di
misurare tutte le fasi e il neutro
su qualsiasi impianto a bassa
tensione. La funzione AutoTrend
fornisce un rapido quadro delle
variazioni nel tempo, senza dover
impostare livelli di soglia o
intervalli specifici, n avviare
manualmente il processo. Ogni
lettura viene sempre registrata;
inoltre possibile alternare le
visualizzazioni dei dati e dei
grafici degli andamenti,
ingrandirle e utilizzare i cursori
per analisi dettagliate, il tutto
mentre la registrazione continua
in background. Grazie alla
funzione AutoTrend non si
perdono dati critici e si risparmia
il tempo altrimenti necessario
per impostare lo strumento e
avviare misure separate.
Premendo un solo pulsante, la
funzione System-Monitor offre
una panoramica completa della
qualit del sistema di
alimentazione, verificandone la
conformit ai limiti specificati
dallo standard EN50160 o a
quelli definiti dallutente.
Tale panoramica viene
visualizzata su ununica
schermata e un diagramma a
barre a colori indica chiaramente
i parametri che rientrano nei
limiti. disponibile la lista di
tutti gli eventi esterni ai limiti.
Tali eventi possono essere
facilmente analizzati in
profondit; i dati temporali
relativi a tutti i parametri
misurati sia per le tre fasi che per
il neutro vengono memorizzati e
possono essere visualizzati ed
analizzati nel dettaglio tramite i
cursori e lo zoom. I Fluke 433 e
434 sono strumenti a quattro
canali e sono in grado di
misurare simultaneamente la
tensione e la corrente su tutte e
tre le fasi pi il neutro. La serie
430 pu eseguire misure sulle
diverse configurazioni degli
impianti.
Sono inoltre i primi strumenti di
questo tipo a soddisfare il
rigoroso standard di sicurezza
Cat IV 600 V richiesto per gli
strumenti di misura il che li
rende idonei a lavorare nei
sistemi di distribuzione a bassa
tensione. Realizzati per
applicazioni dei settori
industriale, sanitario,
commerciale, dei servizi pubblici
e ovunque la qualit
dellalimentazione sia un fattore
critico, i Fluke 433 e 434 sono
strumenti completi per la
risoluzione dei problemi delle reti
trifase. Misurano tutti i parametri
dei sistemi di alimentazione,
secondo il pi recente standard
Iec61000-4-30, quali il vero valore
Rms di tensione e corrente, la
frequenza, la potenza, il consumo
(energia), il flicker, gli
sbilanciamenti, e sono inoltre in
grado di definire armoniche e
interarmoniche. Inoltre catturano
automaticamente eventi come i
transitori (fino a 6 kV e in soli 5
microsecondi), interruzioni,
variazioni di tensione e corrente
sia rapide che lente. (A.V.)
informazioni:
www.serviziolettori.it
riferimento numero 159
Ideali per applicazioni mobili, questi robusti strumenti
hanno unautonomia di 7 ore per singola carica delle
batterie. Lampia memoria dati contiene fino a 50
schermate e 10 misure, ciascuna comprendente 32
parametri, incluse impostazioni e trend con una capacit
di registrazione di oltre un anno. I cursori e lo zoom
possono essere utilizzati sui dati memorizzati sia con il
circuito sotto tensione sia durante la misura o fuori linea.
Tutte le informazioni possono essere trasferite su un
computer tramite il software FlukeView, per analizzare i
dati e redigere i rapporti di misura.
Gli analizzatori di rete trifase Fluke Serie 430 sono
forniti in una custodia rigida, con a corredo quattro pinze
e cinque cavi per test. inoltre disponibile un kit per
aggiornare le specifiche del modello 433 a quelle del 434
(funzionalit extra, pi FlukeView e cavo di
collegamento ottico).
AMPIE POSSIBILIT
DI ANALISI DEI DATI
Misure per ogni esigenza
Misura tutti i parametri di alimentazione, individua eventi ed anomalie in pochi
secondi
Fluke 434
con gli accessori
in dotazione
Individuazione
dei problemi
di power quality
Queste nuove
apparecchiature
consentono
di individuare,
prevedere, evitare e
risolvere i problemi
di distribuzione
dellalimentazione
in modo pi rapido,
sicuro e dettagliato
Pr. El (www.prel.com) ha creato
M.P.S. e E.P.S, sistemi che
evitano i danni causati dagli
allagamenti per la mancanza di
energia elettrica e che
salvaguardano, quindi, tutti
quei beni che in caso di
allagamento verrebbero
rovinati: impianti elettrici e di
riscaldamento, arredamenti,
automobili ed elettrodomestici
in genere.
Questi sistemi sono indicati in
installazioni civili e industriali
nelle quali necessario
alimentare unelettropompa 230
V monofase e la mancanza
temporanea dellenergia
elettrica pu causare
lallagamento di locali situati al
di sotto della rete idrico-
fognaria, con conseguenti danni
a cose e persone.
La sicurezza duso garantita,
perch questi sistemi non
permettono allutente di toccare
parti elettriche sotto tensione.
Le rapide connessioni elettriche
del modello M.P.S. 500
permettono una facile
installazione, mentre la sua
compattezza e le ridotte
dimensioni consentono un facile
fissaggio a muro.
Per questo apparecchio le
connessioni sono:
- collegamento alla linea
elettrica;
- collegamento allelettropompa.
Per i modelli E.P.S. le
connessioni elettriche,
indipendentemente dal fatto
che il sistema sia dotato di
scambio automatico delle
elettropompe, sono:
- collegamento linea elettrica;
- collegamento a una o due
elettropompe;
- collegamento alle batterie.
Inoltre, indipendentemente dal
tipo e dalla capacit delle
batterie installate, il sistema
riconoscer
automaticamente
la corrente di
ricarica opportuna.
COME SONO
REALIZZATI
I sistemi di
soccorso E.P.S. e
M.P.S. sono
composti da un
contenitore
metallico
verniciato a
polvere. Nel retro
del contenitore
situata unaletta di
alluminio
anodizzato nero
che garantisce il
raffreddamento dei componenti
elettronici. Frontalmente
situato il pannello di controllo
che visualizza le fasi di
funzionamento.
Nella parte inferiore del
contenitore sono situati i
passacavi per eseguire i
collegamenti in morsettiera
secondo lo schema elettrico
fornito di serie
con il libretto di
istruzioni.
LA SCELTA DEL
PRODOTTO
La scelta dei sistemi
M.P.S. e E.P.S. deve essere
effettuata sia in base alle
caratteristiche dei locali da
proteggere dagli allagamenti,
sia in base alla potenza delle
elettropompe da installare.
preferibile, al fine di garantire
una maggior sicurezza contro
gli allagamenti, installare due
elettropompe (solo sistemi
E.P.S) in quanto:
- in caso di avaria di una
elettropompa la funzionalit
dellimpianto garantita
dallaltra in riserva attiva;
- in caso di eccezionali
precipitazioni vi sar la
possibilit di funzionamento
in coppia.
I sistemi M.P.S. 500 sono forniti
con 4 batterie ermetiche,
contenute allinterno, da 12 V
18 Ah senza manutenzione. Per
le versioni E.P.S. 2500-3000-
5000, nella parte inferiore del
contenitore sono situati i
passacavi per eseguire i
collegamenti in corsetteria
secondo lo schema elettrico
fornito di serie. (F.C.)
informazioni:
www.serviziolettori.it
riferimento numero 160
Le schede tecniche
Il Giornale dellInstallatore Elettrico www.reedbusiness.it N. 16 15 Dicembre 2004
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Tecnologia
moderna, costi
minimi e qualit
di prodotto
per le centrali
antiallagamento
Risolve lemergenza
Alimentazione a 230 volt monofase: il sistema, in
situazione di emergenza, fornisce energia elettrica a
230V monofase, permettendo di alimentare tutti i tipi di
elettropompe anche gi installate, senza dover
ricorrere a elettropompe dedicate allemergenza, con
tensione diversa.
Minima manutenzione: la parte elettronica non
necessita di alcuna manutenzione, in quanto i
componenti sono stati testati per milioni di operazioni.
Soltanto le batterie e lelettropompa vanno
periodicamente controllate per verificarne lefficienza.
Sono conformi a:
Normativa Cei EN 50091-1 Direttiva 73/23 Eec;
Normativa EN 50091-2 cl.B Direttiva 89/336/Eec.
LE CARATTERISTICHE
Per maggiori
informazioni
www.serviziolettori.it
La compattezza e le
ridotte dimensioni dei
sistemi di soccorso M.P.S.
ed E.P.S. permettono un
facile fissaggio sia del
sistema elettronico sia
delle batterie
Nella parte inferiore del contenitore sono situati i
passacavi per eseguire i collegamenti in morsettiera
88
Il Giornale dellInstallatore Elettrico N. 16 15 Dicembre 2004 www.reedbusiness.it
Con Multiplo di Olimpia Splendid
(www.olimpiasplendid.it) si pu
avere il clima giusto dove
effettivamente serve. Lunit
interna, infatti, pu essere
installata ovunque (a soffitto, a
parete, a pavimento...), anche in
posizioni finora impossibili. Si
evitano cos onerose e complesse
spese di installazione.
Multiplo stato progettato per
consentire elevate portate daria,
in estate e in inverno, funzionando
anche in pompa di calore. I suoi
flap multidirezionali distribuiscono
laria climatizzata evitando i
fastidiosi flussi diretti e ottenendo,
invece, una piacevole cascata di
benessere. Lapparecchio, inoltre,
unisce estetica, praticit e
funzionalit e dispone di una
pratica e non intrusiva canalina,
perfettamente integrabile in tutti
gli ambienti. Le innumerevoli
installazioni di Multiplo si
realizzano con una sola macchina.
Un semplice kit fornisce i
componenti che la differenziano
secondo le diverse configurazioni
applicative.
Gestito elettronicamente e a
distanza da un pratico
telecomando, dispone delle
funzioni Smile, che imposta
automaticamente il comfort
climatico secondo parametri
ottimali di temperatura e umidit,
e Moon, che ottimizza le condizioni
ambientali di temperatura e
umidit, adattandole
perfettamente alle diverse fasi
metaboliche notturne.
disponibile nelle versioni 8, 12 e 16
HPHE, tutte con funzione pompa
di calore per il riscaldamento. (F.C.)
informazioni:
www.serviziolettori.it
riferimento numero 161
Le schede tecniche
Il clima giusto al posto giusto
Una novit nel campo
della climatizzazione
fissa: con Multiplo,
finalmente
linstallazione
dove si vuole
e non dove si pu
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Le schede tecniche
Modello Multiplo 8HPHE Multiplo 12HPHE Multiplo 16HPHE
Potenza refrigerante kW 2,14 3,56 4,42
Potenza termica in pompa di calore kW 2,22 3,68 4,68
Potenza assorbita in raffreddamento W 660 1110 1470
Potenza assorbita in riscaldamento W 650 1080 1460
Assorbimento nominale A 2,90 4,9/4,8 6,5/6,5
Tensione di alimentazione/frequenza V/Hz 230/50 230/50 230/50
Grado di protezione (unit esterna) IP24 IP24 IP24
Capacit di deumidificazione l/h 0,75 1,2 1,6
Unit interna Portata aria raffredd.
(max-medio-min) m
3
/h
Portata aria riscald.
(max-medio-min) m
3
/h
Dimensioni (lxaxp) mm 1050 x 250 x 225 1050 x 250 x 225 1300x250x225
Peso (senza imballo) kg 12 12 15
Rumorosit
(potenza sonora) db (A)
Unit esterna Portata aria max m
3
/h 1700 1700 2300
Dimensioni (lxaxp) mm 810 x 530 x 220 810 x 530 x 220 930x730x260
Peso (senza imballo) kg 34 36 58
Rumorosit
(potenza sonora) db (A)
linee di collegamento (liquido)
pollici - mm
linee di collegamento (gas)
pollici - mm
Gas refrigerante tipo R410A R410A R410A
E.E.R - Indice di efficienza energetica 3,24 3,21 3,01
COP 3,42 3,41 3,21
Classe di efficienza energetica
in raffreddamento
Classe di efficienza energetica
in riscaldamento
CARATTERISTICHE TECNICHE
370-300-250 480-400-310 590-510-410
370-300-250 480-400-310 590-510-410
58 61 62
1/4- 6,35 1/4- 6,35 3/8 - 9,52
3/8 - 9,52 1/2 - 12,7 5/8-15,87
A A B
B B C
31-47 32-50 33-50
La facilit di installazione, la non intrusivit
visiva della canalina e il design rendono
Multiplo adatto a tutte le applicazioni, sia
residenziali sia professionali
Le canaline, il sistema di
orientamento del flusso dellaria e
la possibilit di installazione a
soffitto, a parete e a pavimento
permettono di installare Multiplo
praticamente ovunque
UN AMICD FEDELE
Lince talia Srl - Via Mura dei Francesi, 26 - 00043 Ciampino, Roma, taly
Tel. +3906790331- info@linceitalia.it
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sistomidiautomazionoLNCEsonotoonologioamonto
adailioosistontinoltomo
Lonuoolinooinassatonsionoomottonodigostio
olottonioamonto il moimonto dol oanoollo Lonoodo
oontagii olottonioo gostisoo la oza di sinta il
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I COSTI DEL LAVORO.
3.000,00 euro
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H-1Truck Cassone
H-1Van 6 posti Air
H-1Van 3 posti
* Listino in vigore dal 1/2/2004
Offerta dei Concessionari Hyundai
che aderiscono all'iniziativa, non
cumulabile con altre in corso. Valida
fino al 31/12/2004 per veicoli
disponibili in rete. Dettagli presso i Concessionari Hyundai Automobili Italia - Societ del Gruppo Koelliker SpA
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Listino esclusa IVA, messa in strada e IPT


*
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H-1 TDI Van 6 posti lungo Air 15.146,67
H-1 TDI Truck Telaio 13.688,33
H-1 TDI Truck Cassone 14.363,33
H-1 TDI Van 3 posti corto 12.471,67
H-1 TDI Van 3 posti corto Air 13.480,00
H-1 TDI Van 3 posti lungo 13.788,33
H-1 TDI Van 3 posti lungo Air 14.796,67
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Affidabilit e facilit
di terminazione
Il sistema di connessione LC per fi-
bra ottica monomodale e multi-
modale utilizzato nei mercati del-
le reti Lan e San da alcuni anni. Con
il nuovo LC Hot Melt, 3M Teleco-
municazioni (www.3MTele-
communications.com) proporr dal
2005 un sistema di terminazione par-
ticolarmente efficiente. Il nuovo
connettore ottico unisce i vantag-
gi della tecnologia LC con la facilit
e la velocit di realizzazione tipiche
della linea Hot Melt, gi ampia-
mente presente sul mercato ita-
liano con le versioni ST, SC e FC. Gra-
zie alle ridotte dimensioni della
ferrula e alla costruzione compat-
ta del corpo, il connettore LC per-
mette una densit di porte doppia
rispetto ai connettori tradizionali.
Gli switch possono essere dotati di
un numero maggiore di porte per
unit di altezza, riducendo lo spa-
zio allinterno degli armadi 19. Le
ottime performance ottiche e il de-
sign del connettore LC lo hanno por-
tato a diventare la soluzione preferita
dai costruttori di apparati per le
connessioni a 1 Gb/s e a 10 Gb/s.
Il connettore LC Hot Melt di 3M ri-
spetta gli elevati requisiti di tutti gli
standard internazionali del ca-
blaggio, sia Iso/Iec 11801 che EN
50173 che Eia/Tia 568B, ed par-
ticolarmente adatto alle appli-
cazioni Lan e San. Anche
in ambienti industriali par-
ticolarmente difficili, il con-
nettore eccelle per affida-
bilit e per prestazioni:
temperature in esercizio da
-40C a +85C non ne pre-
giudicano il funzionamento.
Inoltre, il connettore offre
elevatissime performance ot-
tiche: attenuazione <0.2 dB e
riflessione 40 dB. Questo offre
agli utilizzatori non solo una
estrema affidabilit, ma anche una
qualit molto elevata per cablaggi
in fibra ottica a prova di futuro. Il
plug LC di 3M Telecomunicazioni
pre-caricato in fabbrica con uno
speciale adesivo Hot Melt. Utiliz-
zando il kit di terminazione uni-
versale Hot Melt System, il nuovo
connettore LC di 3M pu essere rea-
lizzato sul campo con facilit, velocit
ed economicit.
informazioni:
www.serviziolettori.it
riferimento numero 163
Misuratore
di isolamento grafico
In un involucro da cantiere, il mi-
suratore di isolamento CA6549 di
Amra Chauvin Arnoux (www. am-
ra-chauvin-arnoux.it) analizza quan-
titativamente e qualitativamente
lisolamento su un grande schermo
grafico retroilluminato.
Le caratteristiche sono:
- gamma estesa da 10k a 10T;
- 4 tensi oni f i sse di prova:
500/1000/2500 e 5000V;
- funzione tensione di prova pro-
grammabile: da 40 a 4100V per
passi di 10Vo 100V;
- modalit delle rampe di tensione:
curva di misura R (U test) visua-
lizzabile sul display e calcolo au-
tomatico della discesa in ppm/V;
- prova di durata programmabile e
visualizzazione della curva di mi-
sura R(t) direttamente sul display;
- dopo la misura con lindicazione
della temperatura presente, cal-
colo della resistenza di isolamento
riportata ad unaltra t (tempera-
tura di riferimento) che permette
una sorveglianza molto precisa del-
lisolamento;
- numerose ulteriori funzioni: bloc-
caggio delle tensioni di prova,
funzione smooth, allarmi pro-
grammabili...;
- possibilit di memorizzare mi-
gliaia di misure;
- connessione RS232 per la con-
nessione verso un pc o con una pic-
cola stampante;
- alimentazione: batterie ricarica-
bili NiMH per unautonomia di
30 giorni con 10 misure Dar (rap-
porto di assorbimento dielettrico)
e 5 misure di PI (indice di pola-
rizzazione) al giorno;
- sicurezza elettrica: Iec 61010-1
Cat.III 1000 V o Cat.I 2500 V e
61557;
- dimensioni: 270x250x180mm; pe-
so: 4,3Kg.
La fornitura include una borsa
contenente tutti gli accessori:
2 cavi di misura con spina HT lun-
ghi 3m muniti di una pinza coc-
codrillo solidale di grandi di-
mensioni (rosso / blu), 1 cavo
identico ma di sicurezza e nero,
1 cavo a ripresa posteriore blu,
lungo 0,35m, 1 cavo dalimen-
tazione su rete elettrica lungo 2m
e 1 manuale di funzionamento in
5 lingue.
informazioni:
www.serviziolettori.it
riferimento numero 164
NOVIT
Novit
Il Giornale dellInstallatore Elettrico www.reedbusiness.it N. 16 15 Dicembre 2004 91
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Alessia
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Sombra di Reggiani
(www.reggiani.net) un proiettore da
incasso innovativo, versatile,
impercettibile.
Scompare nel controsoffitto fino a
diventare invisibile, e la sua
lampada si nasconde allosservatore;
dunque il meno intrusivo degli
apparecchi da incasso, lunico a non
contaminare il progetto
architettonico. Per lilluminazione
generale di ambienti privi di
controsoffitto, Cyl-Sombra trasforma
questo nuovo proiettore da incasso
in un proiettore da superficie (da
soffitto, da parete, a sospensione).
informazioni: www.serviziolettori.it
riferimento numero 162
Il proiettore
Cyl-Sombra
I nuovi connettori 3M LC Hot Melt
Dove non c il controsoffitto
Per maggiori
informazioni
www.serviziolettori.it
Il misuratore
di isolamento
CA6549

Soluzioni tecnologiche
innovative
I refrigeratori e le pompe di calore
della nuova serie Mca di Galletti
(www.galletti.it) sono progettati
per installazioni allesterno, in im-
pieghi residenziali e commerciali.
Lampia possibilit di configura-
zioni, sia in termini di numero dei
modelli presenti nella gamma, sia
in termini di accessori disponibili,
rende la nuova serie un prodotto
ideale per la riduzione dei tempi
dinstallazione in cantiere.
Lutilizzo esclusivo di componen-
ti di assoluta qualit nelle parti
frigorifere, aerauliche, elettriche
garanzia di efficienza, affidabili-
t e ridotte potenze sonore emes-
se. Sono presenti 8 modelli solo
raffreddamento e pompa di calore
per installazioni allesterno con
potenze in raffreddamento da 10
a 35 KW e potenze in riscalda-
mento da 12 a 44 KW.
Le caratteristiche costruttive del-
la serie Mca sono:
- controllo a microprocessore - il
pannello di controllo Chiller
permette la gestione completa
ed facilmente raggiungibile
attraverso uno sportello in poli-
carbonato, con grado di prote-
zione IP65.
Le funzioni principali sono:
controllo sulla temperatura
dellacqua ingresso evapora-
tore;
gestione dello sbrinamento
(pompe di calore Mca-H);
controllo della velocit dei ven-
tilatori (opzionale nei modelli
solo raffreddamento Mca-C);
completa gestione degli al-
larmi;
collegabile a linea seriale
RS485 per supervisione/te-
leassistenza;
un terminale esterno collega-
bile che replica le funzioni del
controllo (Pcd-opzionale).
I dispositivi controllati sono:
compressore; ventilatori; val-
vola di inversioni ciclo; pompa
di circolazione acqua; resi-
stenza antigelo (opzionali); re-
l di segnalazione di allarme;
- basamento portante in lamiera
zincata e pannellatura perime-
trale realizzata in Peraluman
per unefficace resistenza agli
agenti corrosivi. I sistemi di fis-
saggio sono realizzati in mate-
riali non ossidabili in acciaio al
carbonio con trattamenti su-
perficiali di passivazione. Il va-
no compressore completa-
mente chiuso, isolato acustica-
mente ed accessibile su 3 lati
grazie a pannelli facilmente re-
movibili per semplificare al mas-
simo tutte le operazioni di ma-
nutenzione e controllo;
- sezione aeraulica - ventilatori
di tipo assiale con pale a profi-
lo alare, bilanciati staticamente
e dinamicamente e dotati di gri-
glia di protezione, montati con
interposizione di gommini per
ridurre la propagazione di vi-
brazione durante le fasi di mo-
dulazione di velocit (opziona-
le). Le pale dei ventilatori sono
realizzate in materiale termo-
plastico (modelli da 10 a 21) ed
i motori sono ad alimentazione
monofase e dotati di protezioni
termiche. Tutti i motori impie-
gati sono a 6 poli (900 giri al
minuti) per contenere le emis-
sioni sonore e del tipo a rotore
esterno per massimizzare lef-
ficienza energetica ed elimina-
re la rumorosit magnetica.
Per rendere immediata lapplica-
zione di Mca di Galletti allim-
pianto, sono disponibili 3 diffe-
renti versioni di Kit Idronico:
- unit di base;
- unit complete di evaporatore,
elettropompa e vaso di espan-
sione;
- unit complete di evaporatore,
elettropompa, vaso di espan-
sione e serbatoio inerziale ac-
cumulato.
informazioni:
www.serviziolettori.it
riferimento numero 165
Pulsanti conformi
a ISO12100
Matsushita Electric Works
(www.matsushita.it) ha
introdotto una nuova gam-
ma di pulsanti e selettori
con portata 3A/250V ac-
100mA/125V ac confor-
me agli standard di sicu-
rezza internazionali
Iso12100.
I colori dei pulsanti sono
conformi agli standard
Iec60073 (Jis C 0448) e
Iec60204-1 (Jis B 9960) e
permettono il riconosci-
mento dello stato della
macchina anche da par-
te di personale non esper-
to. Questa serie di pul-
santi resistente agli
spruzzi ed dotata di un
meccanismo di montaggio co-
mandato da una leva che con-
sente una semplice e veloce in-
stallazione.
I pulsanti sono illuminati da led che
rispetto alla tradizionale lampadina
ad incandescenza hanno il van-
taggio di avere una migliore lu-
minosit e quindi un migliore ri-
conoscimento dei colori; inoltre, il
led consuma meno corrente e ha
una vita molto pi lunga che at-
tualmente stimata in 50.000 ore.
Attiva anche nella produzione di
interruttori a levetta, Matsushita
propone la serie T, ormai un clas-
sico nellautomazione industriale.
Disponibile per montaggio a pan-
nello su foro 12,5 mm con termi-
nali a saldare, faston o vite.
La gamma comprende i tipi con un
numero di poli da 1 a 4 e con sva-
riati schemi di funzionamento.
Appositi cappucci da avvitare sul
collare di fissaggio a pannello che
coprono lattuatore conferiscono
al dispositivo il grado di prote-
zione IP 54.
Panasonic, il nuovo nome di Nais
Matsushita, multinazionale giap-
ponese presente in tutto il mondo,
ha recentemente deciso di utiliz-
zare il proprio marchio Panaso-
nic anche per i prodotti di auto-
mazione e controllo.
informazioni:
www.serviziolettori.it
riferimento numero 167
Plug & play
I nuovi moduli di alimentazione e
comunicazione Mfd-CP4-500/ Mfd-
CP4-800 di Moeller (www. moel-
ler.it) permettono ora di avere un
display IP65 remoto per tutte le ap-
plicazioni easy500/700 ed easy800.
92
Il Giornale dellInstallatore Elettrico N. 16 15 Dicembre 2004 www.reedbusiness.it
NOVIT
Aria/acqua gli elementi fondamentali
della nuova chiller generation
Pulsanti e selettori conformi agli standard
di sicurezza
Uno strumento per la progettazione tv-sat
Fracarro (www.fracarro.it) lancia il
nuovo FrDesigner, un software dalle
elevate prestazioni per la progettazione
di sistemi di ricezione e di distribuzione
tv satellitari e terrestri, ideato per
fornire un valido aiuto agli operatori del
settore.
Si caratterizza per le elevate funzioni di
calcolo: viene garantita, infatti, una
reale corrispondenza tra il valore del
segnale ottenuto dal progetto e quello
reale, misurato sul campo: il nuovo
software in grado di valutare il livello
del segnale in tutti i punti di contatto
presenti nello schema, permettendo il
controllo preciso dellimpianto
progettato.
Potendo misurare anche i sistemi
funzionanti con i nuovi segnali digitali
terrestri, FrDesigner ready for
digital. Innovativa poi la possibilit
di lavorare a uno schema utilizzando
pi sorgenti di segnale ( possibile, in
altre parole, miscelare i segnali
provenienti da diverse antenne). Con
un solo click, lutente ha cos la
possibilit di verificare tutti i parametri
tecnici necessari al funzionamento
dellimpianto e al suo corretto
dimensionamento.
Completo anche dal punto di vista
commerciale, consente di stimare i
costi complessivi dellintero sistema,
considerando tutte le voci che
influiscono nella sua realizzazione, dai
prodotti impiegati alle spese aggiuntive,
come manodopera e trasferte,
calcolando anche variabili commerciali.
Tutte queste operazioni sono molto
semplici e vengono eseguite dal
programma in modo istantaneo,
permettendo agli operatori di offrire
velocemente ai propri clienti dei
preventivi chiavi in mano.
FrDesigner particolarmente facile da
usare. Linterfaccia grafica intuitiva e
immediata.
E in pi sono state integrate delle
funzioni che semplificano il lavoro di
progettazione, come la possibilit di
inserire nuovi prodotti con valori di
default (e cio gi impostati
automaticamente dal programma), o
lutilizzo della grafica vettoriale, invece
che bitmap (che permette di zoomare
una parte dello schema o un singolo
prodotto senza perdere qualit
dellimmagine). Il software
continuamente aggiornabile sia nella
libreria (con i nuovi prodotti), che nel
programma (con le nuove funzioni).
Interessante inoltre larchivio di
modelli pronti per luso (schemi e
template), utili come esempi nella
realizzazione di nuovi sistemi.
informazioni: www.serviziolettori.it
riferimento numero 166
NOVIT
Il Giornale dellInstallatore Elettrico www.reedbusiness.it N. 16 15 Dicembre 2004 93
Grazie alla funzionalit plug &
play, gli utenti possono collegare
un display Mfd-Titan (Mfd-80-B
o Mfd-80) tramite il modulo di ali-
mentazione e comunicazione Mfd-
CP4 al rispettivo rel di comando
easy.
Partendo da questo presupposto,
i moduli Mfd-CP4 sono equipaggiati
di fabbrica con un cavo di colle-
gamento seriale di 5 metri, che
pu essere tagliato in misura. Il
display pu essere gestito re-
motamente, ad una distanza fi-
no a cinque metri dal rel di co-
mando.
I vantaggi sono numerosi.
Per realizzare il collegamento,
gli utenti ora non necessitano
pi di software o driver specia-
li, in quanto Mfd-CP4 offre una
reale funzionalit plug & play.
Il cablaggio di I/O pu restare nel
quadro elettrico, mentre il di-
splay dotato di 2 fori di fis-
saggio da 22,5 mm per un facile
montaggio.
Il display retroilluminato offre
un grado di protezione IP65 ed
chiaramente leggibile. Sono dis-
ponibili due versioni per i rel di
comando easy: la versione Mfd-
CP4-500, idonea per tutti i modelli
easy500/700, e la versione Mfd-
CP4-800, impiegabile in tutte le
applicazioni dei modelli easy800
e Mfd-CP8.
informazioni:
www.serviziolettori.it
riferimento numero 168
Ottime prestazioni
Compel Electronics SpA (www.
compel.it), che si occupa di pro-
duzione e progettazione di si-
stemi di interconnessione e ca-
blaggi, ha arricchito la vasta e
consolidata famiglia di connettori
Sma con una nuova versione,
tecnologicamente innovativa.
Questa versione, che rappre-
senta una evoluzione della ben
conosciuta serie a 90, riesce a
conciliare le caratteristiche mec-
caniche dellacciaio inossidabile
con la stringente richiesta di
connettori Sma ad angolo vera-
mente competitivi.
La nuova soluzione, realizzata
con la parte di interfaccia in acciaio
inossidabile e con la parte po-
steriore in lega di rame, in gra-
do di soddisfare lesigenza del
mercato di un prodotto con otti-
me prestazioni elettriche e mec-
caniche.Questa famiglia copre un
completo spettro di esigenze, dai
tipi per cavi flessibili, a quelli con-
formabili a mano e semirigidi, in-
cluso il micro-cavo 0.047.
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presa da incasso diritta e inclinata.
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si connettono senza viti
e senza spelare i conduttori.
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con la conferma meccanica
e sonora delle operazioni,
il serraggio cavo solido
e veloce, una connessione
insensibile a urti e vibrazioni,
la sicurezza garantita.
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FO.EL. S.r.l. Pontremoli MS (0187) 832510
FO.EL. S.r.l. Querceta LU (0584) 769139 (0584) 742897
I.F.EL. S.r.l. Arezzo AR (0575) 357849 (0575) 323939
PIEMME S.r.l. Prato PO (0574) 433951 (0574) 433955
PIEMME S.r.l. Firenze FI (055) 351292 (055) 351295
LAZIO
M.E.T. S.r.l. Roma RM (06) 2382690 (06) 2389454
ABRUZZO
D.I.M.E. S.r.l. S.Giovanni Teatino CH (085) 4463759 (085) 4460568
D.I.M.E. S.r.l. Pescara PE (085) 4311134 (085) 4315867
D.I.M.E. S.r.l. Chieti Scalo CH (0871) 564099 (0871) 565047
D.I.M.E. S.r.l. Tortoreto TE (0861) 777081 (0861) 777168
ELETTROMARKET S.r.l. Castel di Sangro AQ (0864) 845338 (0864) 845338
FOGEME S.r.l. Avezzano AQ (0863) 49831 (0863)
4983206
FOGEME S.r.l. Avezzano AQ (0863) 25480 (0863) 20650
UMBRIA
BARBACCIA MARIO S.r.l. Terni TR (0744) 300291 (0744) 300943
DIS.M.E.P. S.r.l. S. Andrea / S. Sisto PG (075) 5289047 (075) 5270655
ELETTRA S.r.l. S.Eraclio di Foligno PG (0742) 391066 (0742) 391104
CAMPANIA
EUROELETTRA S.r.l. Arzano NA (081) 5734334 (081) 5734334
F.LLI BORRELLI & C. S.n.c. Aversa CE (081) 5038762 (081) 5046446
F.LLI BORRELLI & C. S.n.c. Aversa CE (081) 8902230
PUGLIA
CARLI ANGELO & C. S.a.s. Barletta BA (0883) 347595 (0883) 347965
CARLI ANGELO & C. S.a.s. Barletta BA (0883) 332084
F.A.P.E. S.r.l. Andria BA (0883) 557108 (0883) 557107
F.A.P.E. S.r.l. Corato BA (080) 8987113
FOREL S.r.l. Lecce LE (0832) 351975 (0832) 351573
FOREL S.r.l. Nard LE (0833) 572530 (0833) 572530
PAGE S.r.l. Foggia FG (0881) 724113 (0881) 771947
SICILIA
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di Catania Giuseppa Gela CL (0933) 930809 (0933) 822785
OR.VE.ME. S.r.l. Canicatt AG (0922) 856015 (0922) 859767
ELETTOSUD S.p.A. Brolo ME (0941) 561296 (0941) 562155
ELETTROSUD S.p.A. Giardini Naxos ME (0942) 50238 (0942) 654398
ELETTROFORNITURE S.a.s. Saponara Marittima ME (090) 332473 (090) 3379250
ELETTROSUD S.p.A. Capo dOrlando ME (0941) 911120 (0941) 911120
ELETTROSUD S.p.A. S. Agata Militello ME (0941) 722529 (0941) 722529
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ELETTRICA INDUSTRIALE S.r.l. Cagliari CA (070) 20271 (070) 252087
ELETTRICA INDUSTRIALE S.r.l. Nuoro NU (0784) 295096 (0784) 295097
ELETTRICA INDUSTRIALE S.r.l. Oristano OR (0783) 358650 (0783) 358653
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NOVIT
Il Giornale dellInstallatore Elettrico www.reedbusiness.it N. 16 15 Dicembre 2004 95
Sistema di video sicurezza
all-in-one
Hesa (www.hesa.it) presenta un si-
stema interattivo di security e vi-
deocontrollo che mette a disposi-
zione dellutenza domestica e dei
punti vendita le prestazioni pro-
fessionali dei grandi impianti in
un unico compatto apparecchio.
WonderTrack WT-1500, infatti, ri-
unisce in un set dalle dimensioni
molto contenute 4 differenti ap-
parecchi:
- un monitor a colori a cristalli liquidi
da 4

, inclinabile;
- un avanzato videoregistratore
digitale;
- un multiplexer per la gestione
delle immagini;
- un sistema di quattro ingressi
per quattro telecamere dotate
anche di registrazione sonora
per i rumori dambiente.
Non soltanto unattrezzatura
completa per la protezione e la
trasmissione a distanza degli even-
ti ma la prima e pi completa ap-
plicazione della convergenza di-
gitale che sta trasformando e in-
tegrando in tutto il mondo diver-
se tecnologie: quella delle tele-
comunicazioni, dellaudio-video,
della security e del networking, la
rete intelligente che collega la ca-
sa al suo interno e verso le reti
esterne. possibile dialogare con
la propria casa e con gli spazi mo-
nitorati allinterno e allesterno,
e ricevere e inviare segnali e im-
magini secondo tempi e modalit
personalizzate.
I vantaggi:
comandi unici - possibile uti-
lizzare comandi unici (un semplice
jog&shuttle come quello dei vi-
deogiochi e dei cellulari) per quat-
tro differenti apparecchi senza do-
versi preoccupare di effettuare col-
legamenti e manovre complesse;
videoregistrare quando si vuole
- il videoregistratore digitale
molto compatto e pu ricevere
e registrare le immagini di ben
quattro telecamere sistemate
in esterno o in interno, con i re-
lativi quattro ingressi per gli al-
larmi. Le modalit di funziona-
mento sono diverse ed possi-
bile registrare a intervalli op-
pure ad orari pre-stabiliti. Le
telecamere possono anche in-
viare immagini e sonoro in au-
tomatico quando ricevono un
segnale di allarme;
collegarsi con la centrale - con
la funzione motion detector,
la ripresa e la registrazione
vengono avviate ogni volta che
ciascuna telecamera identifica
dei movimenti nella propria
area di controllo. Il funziona-
mento di WonderTrack pu es-
sere comandato a distanza da
una centrale esterna di allarme;
vedere e vedere bene - la tecno-
logia digitale consente gi alcu-
ne funzioni di WonderTrack, ma
solo con notevoli investimenti
oppure con risultati non sempre
soddisfacenti e affidabili. Il limi-
te di impianti video-domestici
spesso la bassa qualit di visio-
ne o le prestazioni limitate. Il
monitor inclinabile risponde alle
ultime tecnologie dei monitor e
delle tv a cristalli liquidi. Con un
solo tasto il multiplexer pu far-
ci vedere o limmagine a schermo
intero oppure le 4 diverse scene
servizio lettori 1860

Sistema interattivo di security


e videocontrollo
inviate dalle 4 telecamere oppu-
re, ancora, la funzione Pip, picture-
in-picture: in un angolo del mo-
nitor vengono riprodotte le im-
magini di una delle telecamere.
E per vedere bene ci che sta-
to registrato si possono fare ri-
cerche secondo la data, gli al-
larmi oppure in sequenza video,
guardando tutto ci che stato
registrato;
vedere da lontano - WonderTrack
grazie alla porta Lan consente di
ascoltare e vedere in tempo rea-
le dal pc o dal cellulare compatibile
ci che avviene nellabitazione,
dentro o fuori.
Non solo possibile vedere e
ascoltare ma anche, sempre da
remoto, con la tastiera del pc o
del cellulare, gestire le diverse
funzioni di ripresa e videoregi-
strazione.
informazioni:
www.serviziolettori.it
riferimento numero 170
Facile da installare
Lavviatore progressivo Altistart
01 di Telemecanique (marchio di
Schneider Electric - www. schnei-
derelectric.it) pu essere sia un li-
mitatore di coppia allavviamento
sia un avviatore - rallentatore pro-
gressivo per i motori asincroni.
Lutilizzo di Altistart 01 migliora
le prestazioni di avviamento dei
motori asincroni, monofase e trifase,
permettendo un avviamento pro-
gressivo senza sbalzi e controllato
poich consente di eliminare i col-
pi sulla meccanica causa di usura,
di interventi di manutenzione e di
arresti della produzione.
Essendo per sua natura un ridut-
tore di coppia, limita la coppia ac-
celeratrice e i picchi di corrente
allavviamento sulle macchine che
non richiedono una coppia di av-
viamento elevata.
Sono adatti alle seguenti applica-
zioni semplici:
nastri trasportatori;
convogliatori;
pompe;
ventilatori;
compressori;
porte automatiche;
macchine a cinghie.
poco ingombrante e facile da in-
stallare, pu essere montato af-
fiancato ad altri prodotti ed con-
forme alle norme Iec/EN 60947-4-
2, omologato UL, Csa, marcato CE.
Lofferta di avviatori progressivi
Altistart 01 comprende 3 gamme:
avviatori progressivi Ats 01N1
capaci di controllare una fase
di alimentazione del motore
(monofase o trifase) per la li-
mitazione di coppia allavvia-
mento con potenze motore
comprese tra 0,37 kW e 5,5
kW e tensioni di alimentazione
motore comprese tra 110 V e
480 V, 50/60 Hz;
avviatori progressivi rallenta-
tori Ats 01N2 capaci di con-
trollare due fasi di alimentazione
del motore per la limitazione di
corrente allavviamento e per
il rallentamento con potenze
motore comprese tra 0,75 kW
e 75 kW e tensioni di alimen-
tazione motore: 230 V, 400 V,
480 V e 690 V, 50/60 Hz;
avviatori progressivi rallenta-
tori ATSU 01N2, capaci di con-
trollare due fasi di alimentazione
del motore per la limitazione di
corrente allavviamento e per
il rallentamento, e realizzati
per essere espressamente uti-
lizzati in abbinamento alla par-
tenza motore TeSys modello
U, con potenze motore com-
prese tra 0,75 kW e 15 kW e
tensioni di alimenta-
zione motore compre-
se tra 200 V e 480 V,
50/60 Hz. Altistart 01
unottima alternativa
ai tradizionali avviatori
stella - triangolo.
Il by-pass a fine avvia-
mento sempre inte-
grato e nella versione
Ats01N2 disponibile
anche la segnalazione
mediante contatto.
Nel l a versi one At-
su01N2, in sinergia con
TeSys modello U, sono
possibili sia il comando
sia la supervisione a di-
stanza mediante protocollo Mod-
bus oltrech una diminuzione
dei cablaggi.
Per le applicazioni che lo richie-
dono anche disponibile una
funzione boost attiva nella fa-
se iniziale dellavviamento.
informazioni:
www.serviziolettori.it
riferimento numero 172
Stick universale
per la misura del pH
Testo (www.testo.it) ha appena
introdotto sul mercato testo 206
pH1, un nuovo strumento com-
patto per la misura di pH e tem-
peratura, con testine intercam-
biabili. Testo 206 pH1 dotato di
una sonda innovativa con vetro
infrangibile. La sonda incorpora
un grande volume di gel per le-
lettrodo di riferimento, a garanzia
di una lunga vita operativa. Ulteriori
novit nellesecuzione della sonda,
compreso il diaframma forato, ga-
rantiscono la massima protezione
contro lo sporco, permettendo di pu-
lire la sonda in pochi secondi.
Lo strumento stato progettato per
garantire la massima semplicit
duso. possibile tarare rapida-
mente le sonde per la misura del pH
su uno, due o tre punti
(valori di pH 4/7/10). I va-
lori misurati sono facili da
leggere, grazie allampio
display retroilluminato.
Tutte le funzioni possono
essere attivate o disatti-
vate direttamente dallu-
tente. Testo 206 pH1 di-
spone, inoltre, sia di pun-
tale a penetrazione per pH
sia di sonda per tempera-
tura: un abbinamento ideale. La
compensazione della temperatu-
ra e il riconoscimento del valore fi-
nale vengono eseguiti automati-
camente. Testo 206 pH1 anche
disponibile in un pratico kit che com-
prende: custodia di protezione
TopSafe, dispositivo di aggancio
a cintura e cappuccio di protezio-
ne. Il phmetro pu essere impiegato
con sostanze liquide in tutti i set-
tori, tra cui:
- determinazione del pH nellam-
biente (acqua, acque reflue);
- neutralizzazione della condensa
96
Il Giornale dellInstallatore Elettrico N. 16 15 Dicembre 2004 www.reedbusiness.it
NOVIT
Lutilizzo di Altistart 01 migliora le prestazioni
di avviamento dei motori asincroni
Per il controllo di tutte le funzioni di una stanza
Apice (www.apice.org) produce dispositivi
orientati alla costruzione di soluzioni
globali di controllo.
I sistemi sviluppati supportano unampia
gamma di tecnologie di identificazione e
permettono di realizzare con grande
facilit impianti misti. I terminali per il
controllo accessi di Apice possono
comunicare fra di loro su protocollo
proprietario Apice RS485, su rete Ethernet
Tcp/Ip o via connessione modem remota.
Pur rimanendo fedele al suo mercato di
riferimento che quello dei controlli
accesso, lazienda toscana ha
recentemente ampliato i propri orizzonti
sviluppando un nuovo rivoluzionario
dispositivo per la Home & Building
Automation. Lultima creazione di casa
Apice si chiama MA5600. Si tratta di un
apparecchio compatto ed altamente
miniaturizzato che rappresenta una
soluzione globale per lautomazione di una
stanza.
Lapparecchio gestisce molteplici funzioni
come: il controllo delle luci, la regolazione
della temperatura, il controllo accessi, i
carichi di energia, gli allarmi bagno,
antintrusione ed antincendio. Il nodo
MA5600 funziona sullo standard aperto ed
interoperabile LonWorks. Lelettronica del
dispositivo si basa sul NeuronChip di
Echelon, coadiuvato da un secondo
microprocessore. Lapparecchio si presenta
come un modulo per montaggio su barra
din per una lungezza totale di 105mm.
Grazie alle sue piccole dimensioni ed alla
sua grande versatilit, il dispositivo
MA5600 rappresenta una efficace
soluzione di automazione a basso costo in
ambito residenziale, negli alberghi, in
ospedali, uffici, caserme ed in tutte quelle
situazioni dove ci sia bisogno di un
sistema affidabile che consenta di
risparmiare energia e di aumentare il
livello del comfort e della sicurezza. Un
altro pregio del dispositivo MA5600
lespandibilit delle funzioni (aggiunta ad
esempio del controllo dei quadri elettrici,
dellilluminazione esterna...). Unico nel
suo genere, il nodo MA5600 colma un
vuoto di mercato e grazie allapertura ed
alla libert di configurazione consente al
proprietario della casa o delledificio di
essere di fatto il padrone dellimpianto
con la possibilit di configurare le funzioni
a proprio piacimento con il solo aiuto del
suo mouse col quale potr sbizzarrirsi
nella creazione di nuovi scenari nei vari
ambienti delledificio.
informazioni: www.serviziolettori.it
riferimento numero 171
Testo 206
pH1 dotato
di una sonda
innovativa
con vetro
infrangibile
NOVIT
(tecnologia del riscaldamento,
caldaie a condensazione);
- applicazione del pH nel settore in-
dustriale (lubrificanti);
- misura del pH nel settore ali-
mentare (produzione di succhi
di frutta).
informazioni:
www.serviziolettori.it
riferimento numero 173
Interruttore senza fili
Gewiss (www.gewiss.it) ha am-
pliato la serie civile System Black
White con la nuova linea System
RF: soluzioni di comando e con-
trollo che, grazie ad unavanzata
tecnica di comunicazione senza fi-
li, lascia allutente la piena liber-
t di arricchire o modificare il pro-
prio impianto elettrico senza do-
ver rompere i muri o costringere
a posare nuovi cavi. La nuova li-
nea di prodotti System RF co-
stituita da una serie di moduli
trasmettitori alimentati da nor-
mali batterie AAA e una serie di
ricevitori multifunzione incari-
cati di eseguire i comandi inviati
dal trasmettitore.
I ricevitori sono disponibili in va-
rie versioni e possono essere in-
stallati in normali supporti in pros-
simit delle utenze da comanda-
re (un punto luce, una presa, il mo-
tore di una tenda, lapertura di un
cancello, una valvola di sicurezza
del gas, una caldaia o un condi-
zionatore).
I prodotti base permettono di co-
mandare carichi generici da 3 a 16
A in modalit monostabile, bi-
stabile e temporizzata.
Oltre che attraverso il
comando RF, il ricevi-
tore consente lattua-
zione del comando an-
che manualmente me-
diante i tasti presenti
sulla parte frontale o
un ingresso filare in
grado di leggere un
contatto privo di po-
tenziale (ad esempio
un normale pulsante
o un interruttore di ti-
po tradizionale). La
versione pi sofistica-
ta, destinata al co-
mando motori, per-
mette di gestire in uscita 2 cari-
chi fino a 8A con potenziale 230V.
Tali moduli effettuano lattuazio-
ne per il controllo di tapparelle, ten-
de da sole o automatismi; anche
in questo caso le attuazioni sono
possibili sia attraverso il coman-
do RF inviato dal trasmettitore
System RF, sia in modalit ma-
nuale attraverso i tre tasti (su,
gi; arresto) integrati sulla parte
frontale.
I trasmettitori System RF svol-
gono le diverse funzioni ricondu-
cibili allimpianto elettrico tradi-
zionale, con il vantaggio di non ri-
chiedere alcun collegamento fisico.
Gewiss propone moduli tra-
smettitori con funzioni di pul-
santiera (da 1 a 4 tasti), crono-
termostato (con possibilit di co-
mando remoto mediante combi-
natore telefonico) e rilevatore di
movimento allinfrarosso con cre-
puscolare. Oltre ad essere integrata
in questi prodotti, la funzione di
trasmettitore disponibile in for-
ma separata, per ricevere i se-
gnali provenienti da contatti pri-
vi di potenziale (pulsanti, inter-
ruttori, contatti di allarmi tecnici
quali rilevatori di gas, termosta-
ti di tipo tradizionale, eccetera) e
per inviare un messaggio radio a
qualsiasi attuatore o ricevitore
Gewiss.
informazioni:
www.serviziolettori.it
riferimento numero 174
In forma classica
La luce ad alogeni ha unemis-
sione spettrale simile a quella del
sole e permette quindi di per-
cepire i colori
nel modo pi
naturale. Ri-
spetto al l e
l ampade ad
incandescen-
za tradiziona-
li, quelle ad
alogeni han-
no tonalit di
luce pi sta-
bile, efficienza
luminosa pi
el evata e
maggiore du-
rata. Ora l e
l ampade ad
alogeni sono
disponibili an-
che nella for-
ma della clas-
sica lampadi-
na. Sviluppata
da Osram (www.osram.it) la nuo-
va Halolux Classic, con la sua
forma classica e lattacco a vite
standard E27, pronta per por-
tare nuova vitalit negli appa-
recchi di illuminazione esisten-
ti. disponibile nella versione con
vetro chiaro nelle potenze 40 W
e 60 W.
informazioni:
www.serviziolettori.it
riferimento numero 185
Il Giornale dellInstallatore Elettrico www.reedbusiness.it N. 16 15 Dicembre 2004 97
APPARECCHIO STAGNO
PER ILLUMINAZIONE DI EMERGENZA
EVOLUZIONE DELLA SPECIE
NUMERO VERDE
800-449433
servizio lettori 1594
Arricchire limpianto senza
installare fili aggiuntivi e
senza opere murarie
Halolux Classic ha
la stessa forma e
lo stesso attacco
di una normale
lampadina
s
e
r
v
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Il Giornale dellInstallatore Elettrico www.reedbusiness.it N. 16 15 Dicembre 2004
99
Impianti:
la climatizzazione
LEZIONE 1 (GIE 9 del 25 giugno 2004):
Il climatizzatore: gli impianti split
Abstract: Questa lezione dedicata ai sistemi pi comunemente dif-
fusi a livello residenziale e piccolo commerciale. Si tratta dei cosid-
detti Split, cio sistemi composti da due elementi staccati tra lo-
ro, di cui uno (lunit interna) destinato a sottrarre il calore dallambiente
che vogliamo climatizzare, mentre il secondo (unit esterna) svolge
la funzione di disperdere tale calore allesterno.
LEZIONE 2 (GIE 11 del 10 settembre 2004)
Il climatizzatore: come si sceglie
Abstract: La scelta di un sistema di climatizzazione avviene sulla base
del calcolo del fabbisogno termico dellambiente da climatizzare.
Tale calcolo andrebbe sempre fatto in maniera analitica dal progettista
termotecnico, indipendentemente dalle dimensioni dell'impianto, anche
se la legge 46/90 prescrive lobbligatoriet del progetto, firmato da pro-
fessionista abilitato, per gli impianti di potenzialit superiore a 46,5 kW.
Per questo motivo e per ragione di costi, nei piccoli impianti si fa una sti-
ma approssimata del fabbisogno termico, tenendo conto solo dei para-
metri principali, ottenendo un risultato "accettabile".
LEZIONE 3 (su questo numero)
Il climatizzatore: la scelta del sistema
Abstract: analisi delle tipologie in base alle esigenze dei clienti, in fun-
zione delledificio, delluso dellimpianto, della potenza disponibile, del
fabbisogno termo-frigorifero... Caratteristiche tecniche, vantaggi, svan-
taggi.
LEZIONE 4 - Il climatizzatore: linstallazione
Abstract: Dove va posizionato
Come va installato
LEZIONE 5 - Il climatizzatore: luso
Abstract: La messa in servizio
La manutenzione
La diagnostica
LEZIONE 6 - Refrigeranti vecchi e nuovi: r22, r407c, r410a
Abstract: Caratteristiche e propriet
Precauzioni e sicurezza
Recupero - Normative
I CONTENUTI DEL CORSO
Fabio Braidotti
Il corso costituisce unintroduzione di base alla tec-
nica degli impianti di climatizzazione e condizio-
namento. In sei lezioni vengono spiegati i principi di
funzionamento, le tipologie di impianto, la messa in
servizio e la manutenzione
Lestate 2003 stata indubbiamente una stagione da non dimenticare, non solo per
le condizioni termoigrometriche ma anche per linsolito protrarsi di queste condizioni,
che hanno flagellato tutto il pianeta. Le cause sono molteplici, ma tra queste leffetto
serra sicuramente occupa un posto importante e soprattutto irreversibile. Infatti, la
temperatura media della terra in costante aumento, con i conseguenti effetti di scio-
glimento dei ghiacciai, di innalzamento del livello dei mari e la scomparsa di spiag-
ge e zone costiere basse. Queste tempeste di caldo, come quella vissuta la scor-
sa estate, non provocano danni alle strutture come le altre tipologie di tempesta, ma
provocano decessi di persone. Anche se, per lestate appena trascorsa non era pre-
vista una ripetizione di quella precedente, in questa situazione la gente ha cercato
di difendersi come poteva, acquistando ed utilizzando gli impianti di climatizzazio-
ne che creano quel microclima ideale in termini di temperatura, umidit relativa, di-
stribuzione e qualit dellaria, che ci permette di vivere sicuramente meglio.
QUANDO FA TROPPO CALDO
L
a base di partenza per la
scelta di un sistema di cli-
matizzazione il calcolo o la
stima del fabbisogno termico del-
lambiente da climatizzare.
Qualunque sia il sistema di cli-
matizzazione che sar scelto, una
volta effettuato il calcolo dei ca-
richi termici, sappiamo quanto
calore va fornito o sottratto ai va-
ri locali delledificio e di conse-
guenza la potenza della macchi-
na di climatizzazione. La potenza
pu essere espressa in W (o kW)
nel sistema internazionale, in
kcal/h o Frig/h (anche se que-
stultima solo una unit di misura
pratica ma non riconosciuta) nel
sistema tecnico oppure, ancora, in
Btu/h usando il sistema anglo-
americano.
Determinata cos la potenza ter-
mofrigorifera possiamo sceglie-
re il sistema di climatizzazione.
Per prima cosa necessario fare
una rapida analisi delle esigenze
del cliente, che sono le pi di-
sparate, in funzione delledificio,
delluso dellimpianto, degli spa-
zi e delle distanze, della potenza
elettrica disponibile, del funzio-
namento estivo o integrale (esta-
te/inverno), di quanto si intende
investire (tabella A).
Poi si guarda cosa offre il merca-
to per la scelta della tipologia,
della marca e del relativo costo del
sistema.
Il crescente sviluppo degli im-
pianti di climatizzazione di po-
tenzialit contenuta determi-
nato da un lato dalla richiesta di
un sempre maggior livello di be-
nessere ambientale e, dallaltro,
dalla disponibilit di apparec-
chiature costruite per soddisfare
la crescente domanda dei medi e
piccoli ambienti da climatizzare.
E qui entriamo veramente in una
giungla, con una gamma molto am-
pia di marche, modelli e prezzi,
adatti a soddisfare tutte (o quasi)
le esigenze del cliente.
Dal punto di vista commerciale si
dividono generalmente in due ca-
tegorie: residenziale e commerciale.
Questa divisione, del tutto arbi-
traria con una zona di confine as-
sai incerta, viene fatta in base
alle potenze rese, considerando co-
me categoria residenziale quella
che comprende le macchine fino
a 3.5 KW (3.000 kcal/h o Frig/h ov-
vero 12.000 Btu/h), e come cate-
goria commerciale tutte le mac-
chine di potenza frigorifera su-
periore, generalmente fino a 30 kW
con i multisplit e 70 kW con i si-
stemi canalizzati.
SISTEMI SPLIT
I sistemi split sono caratterizza-
ti dal fatto che il circuito frigorifero
non monoblocco, ma diviso
in due parti, una allinterno del lo-
cale da climatizzare (contenente
levaporatore) e laltra allesterno,
contenente il compressore (per
motivi di rumore) e il condensatore
per lo smaltimento del calore, ap-
punto nellaria esterna. Il capillare
posizionato allesterno nei pic-
coli sistemi mono o multisplit,
anchesso per problemi di rumo-
rosit, mentre nei sistemi multi-
pli a flusso di refrigerante varia-
bile sostituito da una valvola
despansione, posizionata nellu-
nit interna o nel distributore.
Quando si parla di climatizzatori
split, normalmente si intende si-
stemi ad espansione diretta, cio
lo scambio di calore tra il refri-
gerante e laria del locale da cli-
matizzare avviene direttamente
(senza fluidi intermedi), tramite una
batteria posta nellunit interna.
Questo consente:
- rendimento energetico superio-
re rispetto ai sistemi che impie-
gano un fluido intermedio, per
esempio lacqua, utilizzata nei si-
stemi idronici;
- semplicit di installazione nei pic-
coli impianti, realizzati con tu-
bazioni di diametro inferiore;
- migliori prestazioni in deumidi-
ficazione per il fatto di avere il flui-
do di scambio a temperatura
pi bassa;
- tempi di risposta del sistema
particolarmente rapidi.
TIPOLOGIA
DEI SISTEMI SPLIT
I climatizzatori dambiente di ti-
po split sono nati per soddisfare
100
Il Giornale dellInstallatore Elettrico N. 16 15 Dicembre 2004 www.reedbusiness.it
CORSO LA CLIMATIZZAZIONE
Portatile split, monosplit, multisplit, unita interne:
caratteristiche tecniche e possibilit di utilizzo
Il climatizzatore:
scelta
del sistema
3
Figura 1 - Portatile Split
TABELLA A - ANALISI ESIGENZE DEL CLIENTE
edificio esistente
nuovo o da ristrutturare completamente
impianto estivo (solo freddo)
integrale (caldo/freddo)
destinazione duso appartamento soggiorno
camera
studio
ufficio tipo di ufficio
studio professionale studio
sala attesa
negozio
stanza dalbergo
biblioteca
altro
numero locali da climatizzare
potenza elettrica disponibile
spazio disponibile
scarico condensa
esigenze particolari
Figura 2 - Monosplit
le esigenze di un singolo locale,
con una qualit accettabile
dal punto di vista del benessere,
ma negli ultimi anni vi stata una
notevole evoluzione di questa
tipologia di macchine, per cui
ora possibile ottenere presta-
zioni interessanti da impianti
che utilizzano apparecchi di que-
sto tipo, non solo in termini di
qualit dellaria, ma anche per
edifici con diversi locali, dove
una sola unit esterna pu gestire
molte unit interne.
Il tutto grazie ad una elettroni-
ca avanzata.
Dal punto di vista della tipologia
costruttiva i sistemi split si pos-
sono suddividere in tre grandi fa-
miglie, con una variet di carat-
teristiche e particolarit per cia-
scun gruppo:
A) portatile;
B) mono;
C) multi.
Esaminiamo rapidamente i pro e
contro di ciascuna famiglia.
Portatile split (figura 1)
Derivato dal climatizzatore mo-
noblocco ma con il condensatore
esterno, collegato allunit inter-
na tramite un cordone ombeli-
cale flessibile, contenente i tubi
del refrigerante, il cavo elettrico
di alimentazione del ventilatore del
condensatore ed il tubo di scari-
co condensa.
Vantaggi
- non necessita di installazione;
- trasferibile;
- ingombro ridotto.
Svantaggi
- battenti della finestra accosta-
ti o foro nel serramento;
- rumorosit pi elevata in con-
fronto alle altre tipologie (il com-
pressore allinterno);
- potenzialit frigorifere limitate.
Utilizzo
Da scegliere quando si vuole su-
bito il freddo senza particolari
esigenze di comfort.
Monosplit (figura 2)
Si tratta dello split classico e pi
semplice con una unit interna (di-
sponibile in versione parete, pa-
vimento, soffitto, controssoffitto
o canalizzata) collegata con una
unit esterna.
Vantaggi
- silenziosit;
- massimo comfort;
- gamma di potenze;
- gamma di forme e tipi;
- eccellente rapporto prezzo/pre-
stazioni.
Svantaggi
- necessita di installazione da
personale qualificato e con la
giusta attrezzatura;
- acquisto da programmare;
- necessita di spazio per il posi-
zionamento dellunit esterna;
- collegamenti frigoriferi ed elet-
trici interno/esterno;
- scarico condensa.
Utilizzo
il sistema da scegliere quando
si ha un solo locale da climatizzare
oppure pi locali, ma situati lon-
tani tra di loro o con percorsi dif-
CORSO LA CLIMATIZZAZIONE
Il Giornale dellInstallatore Elettrico www.reedbusiness.it N. 16 15 Dicembre 2004
101
Figura 3 - Multisplit
Figura 4 - Multisplit con uno o due
compressori condivisi a velocit fissa
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9
1
7

ficili per i collegamenti frigorife-


ri. In questo caso abbiamo tante
unit esterne quante quelle in-
terne.
Attualmente si va sempre pi
verso la velocit variabile del
compressore, tramite inverter
che permette una potenza frigo-
rifera variabile al sistema. Questo
consente una modulazione della
macchina per adeguarsi al carico
termico dellimpianto, con note-
voli vantaggi in termini di comfort
(temperatura pi costante e tem-
po di messa a regime pi rapido),
di risparmio energetico ed eco-
nomico (minore consumo elettri-
co ed impegno di potenza), mag-
gior vita del compressore (per i mi-
nori avviamenti e con corrente
di spunto inferiore).
La maggiorazione di costo at-
tuale si recupera velocemente
con il risparmio economico che pu
raggiungere anche il 30%, ri-
spetto al sistema tradizionale
on-off.
Multisplit (figura 3)
I sistemi multisplit sono costi-
tuiti da una unit esterna collegata
ad una serie di unit interne, tan-
te quanti sono i locali da clima-
tizzare.
Vi sono diverse tipologie di si-
stemi multiplit, con differenti ca-
ratteristiche e prestazioni:
- A) macchine con uno o due com-
pressori condivisi a velocit
fissa;
- B) macchine con pi compres-
sori dedicati a velocit fissa;
- C) macchine con un compressore
a velocit variabile;
- D) macchine con compressore/i
a velocit variabile e portata
variabile (Vrf - Variable re-
frigerant flow) o a volume
variabile (Vrv - Variable re-
frigerant volume).
Dal punto di vista dei vantag-
gi/svantaggi generali, nulla varia
rispetto alla singola unit mono-
split, con una buona qualit del-
laria, ottimo controllo della tem-
peratura, ottima capacit di deu-
midificazione, buona qualit nel-
la filtrazione, mentre non si ha il
ricambio dellaria di rinnovo, che
va garantita con un impianto se-
parato ed indipendente (salvo
nei sistemi con unit interne ca-
nalizzate).
Il grande vantaggio dei multi-
split quello di avere una sola uni-
t esterna.
Analizziamo le caratteristiche di
ogni tipologia di multisplit.
Multisplit con uno o due com-
pressori condivisi a velocit fis-
sa (figura 4)
Questo tipo di macchina quel-
lo pi semplice ed costituito
da uno o due compressori nel-
lunit esterna, che alimentano di-
verse unit interne (massimo 4),
anche di capacit e conforma-
zione diversa.
Il funzionamento pu essere o
in freddo o in caldo per tutte le uni-
t, cio non si pu scegliere il
modo di funzionamento in ma-
niera indipendente.
Vantaggi
- semplice ed economico.
Svantaggi
- lenergia elettrica consumata
non proporzionata al numero
delle unit interne in funzione.
Utilizzo
Lutilizzo tipico per le abitazio-
ni, gli uffici, studi professionali, am-
bulatori o simili i cui locali pos-
siedono la caratteristica di avere
esposizioni simili ed essere uti-
lizzati nelle stesse fasce orarie.
Multisplit con pi compressori de-
dicati a velocit fissa (figura 5)
Questa categoria di macchine
caratterizzata dal fatto di avere
due o tre compressori a velocit
fissa nellunit esterna, collega-
ti a corrispondenti unit interne
anche di capacit e conforma-
zione diversa e, inoltre, vi possono
essere anche pi unit interne
connesse ad uno dei compres-
sori.
La grande differenza tra queste
macchine e quelle a singolo com-
pressore il fatto di avere dei
consumi energetici proporziona-
ti ai carichi termici interni: infat-
ti funziona solo il compressore
relativo alla propria unit interna,
che richiede freddo (o caldo).
La flessibilit di funzionamen-
to dunque la caratteristica pi
interessante di queste macchine;
inoltre il singolo compressore
pu funzionare in freddo o in
caldo.
Vantaggi
- flessibilit di utilizzo.
Svantaggi
- limitato numero di compresso-
ri (massimo 3) e di unit inter-
ne (massimo 4).
Utilizzo
Lutilizzo tipico in abitazioni,
uffici, studi professionali, ambu-
latori o simili i cui locali possiedono
la caratteristica di non essere
utilizzati nelle stesse fasce orarie
o di avere esposizioni diverse.
Multisplit con compressore a
velocit variabile (Inverter)
In queste macchine si ha un so-
lo compressore a velocit varia-
bile, collegato a pi unit interne.
Il consumo del compressore
proporzionale alla somma delle ri-
chieste di ciascuna unit interna
e quindi variabile nella stessa
proporzione dei carichi termici.
Il funzionamento ai carichi parziali
particolarmente interessante
in quanto non solo vi proporzione
tra carico termico e consumo, ma
a ci si aggiunge anche un in-
cremento dei rendimenti termo-
dinamici dovuti alle migliori con-
dizioni di scambio dei conden-
satori ed evaporatori.
Queste macchine sono disponibili
sia in solo freddo sia in pompa di
calore. Il funzionamento, per,
pu essere o in freddo o in caldo
per tutte le unit, senza possibi-
lit di indipendenza delle singo-
le unit interne.
Vantaggi
- flessibilit di utilizzo e consumi
proporzionali alla richiesta;
- miglior comfort per la tempera-
tura pi costante;
- tempo di messa a regime pi ra-
pido;
- risparmio energetico.
Svantaggi
- investimento relativamente pi
elevato.
Utilizzo
Lutilizzo tipico negli uffici, stu-
di professionali, ambulatori o si-
102
Il Giornale dellInstallatore Elettrico N. 16 15 Dicembre 2004 www.reedbusiness.it
CORSO LA CLIMATIZZAZIONE
TABELLA B - CLASSI ENERGETICHE
DEI CONDIZIONATORI
Condizionatori raffreddati ad aria in modalit raffreddamento
Classe di efficienza energetica Condizionatori Split e Multisplit
A 3.20 < EER
B 3.20 = EER > 3.00
C 3.00 = EER > 2.80
D 2.80 = EER > 2.60
E 2.60 = EER > 2.40
F 2.40 = EER > 2.20
G 2.20 = EER
Condizionatori raffreddati ad aria in modalit riscaldamento
Classe di efficienza energetica Condizionatori Split e Multisplit
A 3.60 < COP
B 3.60 = COP > 3.40
C 3.40 = COP > 3.20
D 3.20 = COP > 2.80
E 2.80 = COP > 2.60
F 2.60 = COP > 2.40
G 2.40 = COP
EER = Energy Efficency Ratio = Indice di Efficienza Energetica in raffreddamento = Rapporto tra energia
frigorifera resa ed energia elettrica assorbita (alle condizioni nominali di funzionamento)
COP= Coefficient of Performance = Coefficiente di Resa in riscaldamento = Rapporto tra energia termica
resa ed energia elettrica assorbita (alle condizioni nominali di funzionamento)
Figura 6 - Multisplit con compressore/i a velocit variabile e portata variabile
Figura 5 - Multisplit con pi compressori dedicati a velocit fissa
Negli ultimi anni vi
stata una notevole
evoluzione di questa
tipologia di macchine,
anche per edifici
con diversi locali
CORSO LA CLIMATIZZAZIONE
mili, con la stessa esposizione
dei locali ma con carichi termici
molto variabili tra di loro o con fa-
sce orarie di funzionamento di-
verse.
Multisplit con compressore/i a ve-
locit variabile e portata varia-
bile (Vrf - Variable refrigerant
flow) o volume variabile (Vrv -
Variable refrigerant volume) (fi-
gura 6)
Questa categoria di macchine,
in funzione della potenza, pu
avere un solo compressore a ve-
locit variabile oppure due com-
pressori di cui uno a velocit fis-
sa ed uno a velocit variabile,
collegati a pi unit interne tra-
mite dei distributori, che rag-
gruppano i collegamenti di va-
rie zone dellimpianto. La richie-
sta di refrigerante che il com-
pressore deve soddisfare la
somma, momento per momento,
di quanto richiesto da ciascuna
unit interna.
Il distributore fa da elemento di
collegamento tra unit esterna
e unit interne, erogando il flus-
so di refrigerante alle unit in-
terne in modo proporzionale.
Infatti ogni unit interna ali-
mentata da una valvola in grado
di modulare la quantit di refri-
gerante in base alle condizioni del
carico termico. Il sistema rende
possibile la realizzazione di col-
legamenti particolarmente lun-
ghi (anche 100 m) e con elevati
dislivelli (anche 50 m) come in-
dicato in figura 7.
Queste macchine sono disponi-
bili sia per funzionamento in
freddo o in caldo per tutte le
unit (senza possibilit di indi-
pendenza delle unit interne),
sia con la possibilit di avere
contemporaneamente alcune
unit interne funzionanti in fred-
do ed altre in caldo, con un cir-
cuito a recupero di calore. Que-
sta caratteristica di contempo-
raneit si ottiene utilizzando un
sistema di distribuzione a due
o tre tubi ed un sistema elet-
tronico di regolazione del refri-
gerante molto sofisticato e com-
plesso. Anche in questo caso il
funzionamento ai carichi par-
ziali particolarmente interes-
sante per la proporzione tra ca-
rico termico e consumo e per
lincremento dei rendimenti ter-
modinamici, dovuti alle migliori
condizioni di scambio.
Vantaggi
- grande capacit di risparmio
energetico;
- grandissima flessibilit di im-
piego;
- piccolo impatto sulle strutture
edilizie;
- possibilit di collegamenti fri-
goriferi molto lunghi e con al-
ti dislivelli;
- capacit di regolazione eccel-
lenti;
- possibilit di collegamento con
sistemi di gestione delledificio;
- possibilit di avere delle spe-
cifiche unit per il trattamen-
to dellaria primaria di rinnovo.
Svantaggi
- costo di acquisto elevato;
- necessit di una installazione
eseguita da personale specia-
lizzato;
- manutenzione fatta solo da
tecnici specializzati ed attrez-
zati.
Utilizzo
Lutilizzo tipico in tutti gli edi-
fici dove ci sia la necessit di
climatizzare molti locali con ca-
richi termici variabili tra di loro
e/o con fasce orarie di funzio-
namento diverse.
Se i locali hanno la stessa espo-
sizione vanno bene i sistemi
caldo o freddo, mentre se le
esposizioni sono tali da richiedere
contemporaneamente caldo e
freddo, si devono impiegare quel-
li con la simultaneit di raffred-
damento e riscaldamento.
UNIT INTERNE
PER I SISTEMI
SPLIT MONO E MULTI
Dal punto di vista della tipologia
di installazione, le unit interne
dei sistemi split (sia mono che
multi) si possono dividere nelle
seguenti categorie:
1) pavimento
2) parete
3) soffitto
4) controsoffitto
5) canalizzabile
1) Pavimento (figura 8)
Questo tipo aspira laria dal bas-
so e la proietta verso lalto con un
angolo variabile a seconda del-
la inclinazione delle alette.
Vantaggi
- nel funzionamento invernale
elimina le stratificazioni di aria
fredda;
- ha buone caratteristiche di mi-
scelazione dellaria in tutte le
stagioni;
- pu sostituire lo spazio occupato
Il Giornale dellInstallatore Elettrico www.reedbusiness.it N. 16 15 Dicembre 2004
103
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Figura 7 - Lunghezza tubazioni
Figura 8 - Unit interna da pavimento
Figura 9 - Unit interna da parete

da un radiatore ed anche la
sua funzione con una batteria
ad acqua calda (fornita come ac-
cessorio).
Svantaggi
- occupa spazio sulle pareti ed in
pianta.
2) Parete (figura 9)
Questo tipo di macchina viene in-
stallata tra la met parete ed il
soffitto, aspira normalmente la-
ria dalla parte frontale o superiore
e la manda verso il basso. Es-
sendo la parte in vista nel loca-
le da climatizzare, i costruttori cer-
cano di curarne lestetica con-
tenendone al minimo le dimen-
sioni. Alle volte questo compor-
ta una difficolt di montaggio
per linstallatore, dato il poco
spazio disponibile per la siste-
mazione dei tubi, posteriormente
allunit. Nelle predisposizioni
e dove possibile, per agevolare
linstallazione, sarebbe sempre
meglio utilizzare una scatola da
incasso, disponibile sul mercato
anche con vaschetta di raccolta
della condensa.
Vantaggi
- eccezionale versatilit di im-
piego;
- gamma estesa per modelli e
potenze;
- silenziosit.
Svantaggi
- non ha buone caratteristiche di
miscelazione dellaria in ciclo di
riscaldamento invernale a pom-
pa di calore.
3) Soffitto (figura 10)
Queste unit sono disponibili
normalmente con potenze rela-
tivamente elevate, adatte ad
ambienti commerciali.
Vantaggi
- prestazioni ottime.
Svantaggi
- non ha buone caratteristiche di
miscelazione dellaria in ciclo di
riscaldamento invernale a pom-
pa di calore.
4) Controsoffitto (figura 11)
Chiamate anche cassette, ven-
gono impiegate negli ambienti
commerciali, data la disponibilit
di potenze relativamente eleva-
te. Alcuni modelli hanno la pos-
sibilit di una uscita supple-
mentare per derivare una parte
dellaria verso un locale adia-
cente.
Vantaggi
- prestazioni ottime;
- estetica;
- dotata della pompa di smal-
timento condensa incorporata.
Svantaggi
- non ha buone caratteristiche di
miscelazione dellaria in ciclo di
riscaldamento invernale a pom-
pa di calore;
- necessita di un controsoffitto.
5) Canalizzabili (figura 12)
Adatti per la distribuzione del-
laria tramite canalizzazioni in
pi locali.
Quindi disponibili con potenze re-
lativamente elevate. General-
mente hanno la possibilit di
montare anche batterie aggiun-
tive di riscaldamento elettriche
o ad acqua calda. Il sistema di fil-
trazione dellaria di media ef-
ficienza ed inoltre sono predi-
sposte per una quantit modesta
di aria di rinnovo 5-10%.
Normalmente impiegati in uffici,
studi professionali, residence,
negozi ma anche in apparta-
menti.
Vantaggi
- possibilit di ricambio dellaria;
- filtrazione pi efficiente rispetto
agli altri tipi;
- estetica;
- nessuno spazio occupato a ter-
ra o poco in parete, solo per la
bocchetta di distribuzione del-
laria.
Svantaggi
- necessita di un controsoffitto;
- necessita di spazio per la di-
stribuzione dellaria tramite canali;
- regolazione della temperatura
da un solo ambiente;
- piuttosto costosa la regolazio-
ne individuale della temperatura,
tramite serrande motorizzate
per la parziale modulazione del-
la portata daria al singolo am-
biente.
CONSIDERAZIONI
La scelta del sistema di clima-
tizzazione determinata dai va-
ri fattori, gi citati, come:
- il fabbisogno termo-frigorifero;
- le esigenze del cliente;
- la disponibilit di spazio inter-
no ed esterno;
- la potenza elettrica disponibile;
- la tipologia del locale;
- il rumore;
- la manutenzione;
- il costo (sia iniziale che di ge-
stione).
Linstallatore deve quindi esse-
re in grado di consigliare il pro-
prio cliente, tenendo conto di
tutti i fattori che determinano
la scelta, con particolare atten-
zione al risparmio energetico ed
al relativo risparmio economico
nei costi di esercizio.
Quindi opportuno guardare
anche alletichetta energetica
(simile a quella gi in vigore per
frigoriferi e lavatrici), come di-
sposto dal decreto legge del 2
gennaio 2003, pubblicato sulla
Gazzetta Ufficiale n. 23 del
29/01/2003, in attuazione delle di-
rettive 92/75/Cee e 2002/31/CE
del 22 marzo 2002.
La direttiva della commissione,
che implementa la direttiva del
consiglio 92/75/Eec con riferimento
alla classificazione energetica dei
climatizzatori ad uso domestico,
stata ultimata ed stata applica-
ta a partire dal primo gennaio
2004. Tuttavia, stato concesso, co-
me misura di transizione, un periodo
di 6 mesi. Pertanto, la data finale
obbligatoria per la sua applica-
zione stata il 30 giugno 2004.
Letichetta deve essere applicata
a tutti gli apparecchi interessati
quando vengono esposti per la
vendita nei negozi o grandi ma-
gazzini.
Il testo completo della direttiva, con-
tenente la descrizione di tutte le
specifiche, pu essere trovato sul
sito www.eurovent-cecomaf.org.
Sono interessati tutti i climatizza-
tori con capacit di raffreddamento
inferiore a 12 kW (AC1).
La direttiva definisce, per ogni ti-
po di apparecchio, la classe ener-
getica che pu variare da A (bas-
si consumi) a G (alti consumi). La
classe di efficienza energetica de-
terminata secondo la tabella B.
La pompa di calore (per il fun-
zionamento invernale) e linver-
ter (per modulare la velocit del
compressore) sono due caratte-
ristiche dei sistemi split (oggi
disponibili nel mercato con mo-
deste differenze di prezzo, ri-
spetto ai rispettivi modelli in so-
lo freddo e a velocit fissa), che
permettono di ottenere signifi-
cativi risparmi energetici (non
dimentichiamo i black out dello
scorso anno) e soprattutto ri-
sparmi economici.
I soldi sono un bene personale,
che possiamo spendere come
vogliamo, ma lenergia un be-
ne comune, che ognuno di noi ha
il dovere di salvaguardare.
104
Il Giornale dellInstallatore Elettrico N. 16 15 Dicembre 2004 www.reedbusiness.it
CORSO LA CLIMATIZZAZIONE
BIBLIOGRAFIA
Documentazione Carrier
Documentazione Toshiba
Documentazione Tata-Fujitsu
Documentazione Eurovent
Figura 11 - Unit interna da controsoffitto
Figura 12 - Unit interna canalizzabile
Figura 10 - Unit interna da soffitto
Cavi Coassiali RG
Cavi per amplificazione sonora
Cavi trasmissione dati e rete
Cavi per segnalazione
Cavi per il settore sicurezza
Cavi per telefonia e citofonia
Cavi per alta temperatura
Cavi Coassiali TV SAT
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Domande & risposte
Pareri e commenti
sui quesiti
dei professionisti
di Antonio Porro - gie@reedbusiness.it
106
Il Giornale dellInstallatore Elettrico N. 16 15 Dicembre 2004 www.reedbusiness.it
NORME CEI: APPROFONDIMENTI
E INTERPRETAZIONI
Quadri & Quadretti: il si-
stema costruttivo presta-
bilito e lapplicazione
della norma CEI 23-51
QUESITO N 1
Che cosa si intende per sistema costruttivo presta-
bilito?
RISPOSTA DEL CEI
Il sistema costruttivo prestabilito rappresenta un si-
stema industrializzato di parti costruttive, progettato
per realizzare unampia variet di configurazioni di
quadri partendo da un numero discreto e predefinito di
componenti. Il sistema costruttivo deve essere provato
dal costruttore in tutte le diverse configurazioni rap-
presentative delle possibili realizzazioni derivabili, ri-
spettando le condizioni richieste per un quadro AS. A
queste condizioni, chi realizza un quadro, partendo da
pezzi sciolti in kit e seguendo le istruzioni, ottiene un
quadro conforme al tipo realizzato e provato dal co-
struttore del sistema. Cos, non richiesta leffettuazio-
ne di ulteriori prove di tipo in quanto sono gi state ef-
fettuate dal costruttore del sistema. Chi realizza il qua-
dro e vi applica la propria targa deve per effettuare le
prove individuali dopo lassemblaggio e prima dellinstallazione del
quadro.
COMMENTO
Nel 1991 entr in vigore la seconda edizione della norma CEI EN
60439-1 (classificazione CEI 17-13/1) che introdusse le definizioni di
quadri AS (apparecchiature costruite in serie) e ANS (apparecchiatu-
re costruite non in serie), gettando nello scompiglio il settore della
quadristica dove la stragrande maggioranza dei quadri prodotti sono
di tipo ANS e per i quali la norma obbliga, in sostituzione delle prove
di tipo, a produrre complessi elaborati grafici e/o di calcolo. Per drib-
blare il problema fu inventato il sistema costruttivo prestabilito
che, secondo la guida CEI 17-70, deve rispondere alla definizione di
cui sopra. Ci ha consentito, con la logica del kit e comunque dellas-
semblaggio di componenti provati (o certificati) da altri soggetti, di
risolvere gran parte dei problemi e di trovare un nuovo corso. Di-
versamente la pensano per in Europa, in particolare i paesi nordici
sicch si profila un nuovo sconquasso normativo che, verosimilmen-
te, metter in dubbio la struttura del sistema costruttivo prestabilito.
Per ora comunque vale quanto scritto nella risposta al quesito.
QUESITO N 2
Le prescrizioni e le verifiche contenute nella norma CEI 23-51 si
applicano ad ogni esemplare costruito?
RISPOSTA DEL CEI
Nella norma CEI 23-51 si possono distinguere le prove intese a verifi-
care la qualit e le caratteristiche degli involucri e le prove elettriche
e di funzionamento sul quadro montato e cablato.
Gli involucri sono prodotti industriali in grande serie e le prove, assi-
milabili alle prove di tipo, sono effettuate dal costruttore dellinvolu-
cro e non da chi realizza il quadro. Le prove elettriche e di funziona-
mento, che di fatto sono le sole prove individuali, devono essere ese-
guite su ogni esemplare da chi monta e cabla il quadro.
Lunica caratteristica che richiede una verifica a due mani quella
della sovratemperatura del quadro, per la quale:
- il costruttore dellinvolucro fornisce il valore della potenza massima
dissipabile dallinvolucro senza che le varie parti dellinvolucro su-
perino i limiti di sovratemperatura ammessi dalla norma CEI 23-49;
- chi monta e cabla il quadro deve verificare che la potenza degli ap-
parecchi in esso dissipata non superi il limite fornito dal costruttore
dellinvolucro secondo la norma CEI 23-51. Questa verifica pu es-
sere fatta una sola volta nel caso di pi esemplari di costruzione
identica.
COMMENTO
Anche in questo caso, lItalia, ritenendo troppo onerose le prescrizio-
ni della norma generale sui quadri, la CEI EN 60439-1, si fatta pro-
motrice di un documento normativo (la norma CEI 23-51) che forni-
sce prescrizioni meno restrittive per quadri con corrente nominale In
minore di 125 A: i cosiddetti centralini dappartamento. La norma,
dal titolo Prescrizione per la realizzazione, le verifiche e le prove dei
quadri di distribuzione per installazioni fisse per uso domestico e si-
milare fissa una serie di 11 prove (vedasi tabella) da eseguire su
questa tipologia di quadri, precisando che le prove n 4, 5, 6, 7, 10
sono in accordo con la Norma Sperimentale CEI 23-49. Esse non si ef-
fettuano se linvolucro stato riconosciuto conforme a questa Norma
e demandando di fatto al costruttore dellinvolucro lesecuzione di
dette prove; inoltre, larticolo 6.2 della norma precisa che sui quadri
con corrente nominale monofase minore o uguale a 32 A (ossia la
maggioranza dei centralini dappartamento) si devono effettuare so-
lo le verifiche prescritte ai punti 1 e 11 della tabella. Dal che la rispo-
sta al quesito di cui sopra la semplificazione di tutto il procedimen-
to per i piccoli quadretti.
VERIFICHE E PROVE DA ESEGUIRE SUI QUADRI
DI DISTRIBUZIONE PER USO DOMESTICO E SIMILARE
N CARATTERISTICHE VERIFICHE/PROVE
1 Costruzione Controllo visivo dei dati di targa e della conformit
ed identificazione del quadro agli schemi, dati tecnici, ecc.
2 Limiti di sovratemperatura Verifica dei limiti di sovratemperatura mediante
calcolo della potenza dissipata
3 Resistenza di isolamento Verifica della resistenza di isolamento
4 Resistenza meccanica Verifica della resistenza meccanica
allimpatto
5 Grado di protezione Verifica del grado di protezione
6 Resistenza del materiale Prova del filo incandescente (solo per involucri
isolante al calore anormale in materiale isolante)
ed al fuoco
7 Resistenza dei materiali Prova di pressione con la sfera
isolanti al calore (solo per involucri in materiale isolante)
8 Tenuta al cortocircuito Non applicabile
9 Efficienza del circuito Verifica dellefficienza del circuito di protezione
di protezione
10 Resistenza alla ruggine Verifica della resistenza alla ruggine
e allumidit e allumidit (solo per involucri metallici)
11 Cablaggio, funzionamento Verifica del corretto cablaggio, del funzionamento
meccanico e, se necessario, meccanico e, se necessario, del funzionamento
funzionamento elettrico elettrico
CITTADINO STRANIERO
PRIMO PIANO 107
ARGOMENTI 109
ORGANO UFFICIALE
DI CONFARTIGIANATO IMPIANTI
Garante editoriale - Confartigianato
Impianti: Bruno Venditti
Comitato di garanzia: Roberto Leprotti;
Pietro Martino; Luciano Mattozzi; Sergio
Zen
Comitato di redazione - Confartigianato
Impianti: Paolo Sassetti; Claudio Pavan;
Soffiro Fontana; Giovanni Recchia; Lino
Cadalora; Antonio Forni; Marco Pigni;
Luca Baldani Guerra; Marino Pistolato
Responsabile editoriale - Confartigia-
nato Impianti: Fabrizio Monaco
A cura di: Giuliano Mapelli
Il Giornale dellInstallatore Elettrico N. 16 15 Dicembre 2004 107

partito lo scorso mese di set-


tembre su Rai Radio Tre, dal
luned al venerd alle ore 18,
un nuovo programma in 20 puntate
dal titolo Cittadino straniero. Ne au-
tore Guido Bolaffi, segretario generale
di Confartigianato.
La trasmissione si occupa del tema
dellimmigrazione da molteplici punti di
vista, con lintervento di ospiti come
lAmministratore delegato de La Stam-
pa Ernesto Auci, il Presidente di Ubs
Italia Innocenzo Cipolletta, monsignor
Giuseppe Pittau, Segretario della Con-
gregazione per leducazione cattolica,
e Giovanna Zincone, professore ordinario
di Sociologia Politica presso la Facolt
di Scienze Politiche dellUniversit di To-
rino.
Limmigrazione uno dei problemi pi
importanti e complessi che le societ oc-
cidentali si trovano ad affrontare.
LItalia, come molti altri Paesi, sconta
resistenze e difficolt, aggravate dal cat-
tivo funzionamento della sua pubblica
amministrazione.
Tra allarmismi, vischiosit giuridiche e
avventate fughe in avanti, il quadro
reso pi acuto dalla contraddizione
creata dalle esigenze delleconomia,
che chiede sempre pi immigrati, e
dalle paure della societ.
Il vero problema - sostiene Guido Bo-
laffi - non sta tanto nel pericolo di col-
lisione tra razze, culture e religioni,
quanto piuttosto nellincapacit di isti-
tuzioni e classi dirigenti di fissare i
termini di un nuovo patto sociale, tra noi
e loro, fatto di diritti e di doveri e in gra-
do di consentire agli immigrati che lo vo-
gliono e che lo meritano di passare
dalla condizione di stranieri a quella di
nuovi cittadini.
Ne autore Guido Bolaffi e affronta il tema pi scottante
del nuovo Millennio
Su Rai Radio Tre nuovo
programma dedicato
allimmigrazione
T E C N I C O
sT E C N I C O

Il vero problema sta


nellincapacit di fissare
un nuovo patto sociale,
in grado di consentire
agli immigrati che lo
meritano di passare dalla
condizione di stranieri a
quella di nuovi cittadini
Guido Bolaffi, segretario generale
di Confartigianato
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108 Il Giornale dellInstallatore Elettrico N. 16 15 Dicembre 2004 www.reedbusiness.it
I
l segretario generale di Con-
fartigianato Guido Bolaffi re-
spinge le ipotesi circolate in
questi giorni circa la revisione
degli studi di settore. Non sia-
mo contrari alla manutenzione
degli studi. Ma inaccettabile che
a priori se ne stabilisca il gettito
per le casse dello Stato. In que-
sto modo si finirebbe per intro-
durre surrettiziamente una tas-
sa sul lavoro autonomo, una sor-
ta di nuova minimum tax, al-
terando il principio che ispira il
funzionamento degli studi e de-
molendo il patto tra contribuen-
ti e Amministrazione finanzia-
ria. Bolaffi sottolinea che, nel do-
cumento congiunto per la com-
petitivit e il rilancio dello sviluppo
presentato dalle Organizzazio-
ni delle imprese al Governo, la
revisione degli studi di settore
indicata come fondamentale per
rafforzare la compliance dei con-
tribuenti.
E viene precisato che non pu
trasformarsi in uno strumento
per aumentare il carico fiscale. La
manutenzione degli studi di set-
tore - aggiunge Bolaffi - neces-
saria. Ad esempio, per alcuni set-
tori in grave crisi come il tessile-
abbigliamento e la metalmecca-
nica, i livelli di congruit dovran-
no essere ridotti. Ma se si inten-
de stravolgere la finalit e lefficacia
di questo strumento di politica
fiscale, il Governo sappia che col-
pirebbe economicamente e sim-
bolicamente larea maggiormen-
te rappresentativa del suo elet-
torato. Se ci avvenisse, penso
che gli artigiani e, in generale, i la-
voratori autonomi, che non sono
avvezzi a scendere in piazza, do-
vrebbero invece manifestare la
propria protesta.
IL COMMENTO DI BOLAFFI
Studi di settore
Per Confartigianato s alla manuten-
zione e no ad una nuova minimum tax
R
apida approvazione della
riforma degli ammortiz-
zatori sociali e degli in-
centivi alloccupazione, esten-
sione delle tutele ai settori che ne
sono privi valorizzando il model-
lo realizzato nellartigianato, spe-
cifiche agevolazioni per avviare at-
tivit di lavoro indipendente, in-
cremento dellindennit di di-
soccupazione. Sono le principali
sollecitazioni avanzate recente-
mente dai rappresentanti di
Confartigianato durante lAu-
dizione presso lXI Commis-
sione Lavoro del Senato sul
Disegno di legge n. 848-bis
recante delega al Governo in
DISEGNO DI LEGGE N. 848-BIS
Ammortizzatori sociali
e incentivi alloccupazione
Confartigianato: Riforme da approvare con urgenza
MANTENUTI GLI IMPEGNI
Via libera dal Governo al decreto legge
che finanzia la cassa integrazione
per artigiani e piccole imprese
Il presidente di Confartigianato Petracchi: Grande novit per sostenere le nostre aziende
I
l Governo ha mante-
nuto gli impegni e ha
reso disponibili le ri-
sorse per continuare a finanzia-
re una grande novit, ottenuta
grazie allostinata battaglia di
Confartigianato, vale a dire le-
stensione del trattamento di cas-
sa integrazione anche per i di-
pendenti dellartigianato e del-
le piccole imprese in crisi che
finora erano rimasti esclusi dal si-
stema di ammortizzatori sociali.
Il presidente di Confartigianato
Luciano Petracchi esprime ap-
prezzamento per la recente ap-
provazione, da parte del Consi-
glio dei Ministri, del decreto leg-
ge per ladozione di misure in
materia di ammortizzatori so-
ciali, teso a far fronte a gravi si-
tuazioni occupazionali conse-
guenti a chiusura dellattivit
aziendale e che prevede altres
interventi a sostegno del reddi-
to per alcuni settori quali il tes-
sile.
Il Governo - sottolinea Petrac-
chi - ha cos dato seguito ai con-
tenuti degli accordi dei mesi
scorsi tra governo, enti e istitu-
zioni locali e rappresentanti del-
le aziende per fronteggiare le-
mergenza occupazione in nu-
merosi distretti produttivi del
Paese.
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Il Giornale dellInstallatore Elettrico www.reedbusiness.it N. 16 15 Dicembre 2004 109
B
runo Venditti stato re-
centemente riconfermato
alla guida della categoria de-
gli Ascensoristi di Confartigianato:
eletto per acclamazione dal pro-
prio Consiglio Direttivo, guider
le oltre 600 imprese di installazio-
ne e manutenzione ascensori del-
la Confederazione sino al 2008. Il
nuovo Consiglio Direttivo, di desi-
gnazione regionale, risulta essere
composto da cinque capi gruppo:
Giovanni Recchia per il Veneto,
Domenico Papillo per il Piemonte,
Alfio Gambella per le Marche, Qui-
rino Miccinilli per la Sardegna e
Bruno Venditti per il Lazio.
Nominati anche due vice presi-
denti: Papillo di Alessandria e il
veronese Recchia. Il Consiglio ha al-
tres nominato rappresentanti pres-
so la Commissione ascensori del-
lUni: sono Quirino Miccinilli, di
Sassari, e Domenico Papillo.
Rinnovati, infine, i rappresentanti
della categoria nel Comitato Unitario
di Coordinamento Confartigianato
- CNA (il C.U.N.A.): saranno presenti
per Confartigianato Ascensoristi
Bruno Venditti, Quirino Miccinilli,
Giovanni Recchia, Roberto Pier-
gentili (Confartigianato Roma) e
Domenico Papillo. Fissate anche
le linee guida di politica sindacale
per il 2005: la costituzione, dopo la
recente sigla di un protocollo din-
tesa con Anacam, Cna, Anie As-
soascensori e Anica, di una Fede-
razione europea delle Pmi del set-
tore (estesa anche ai pro-
duttori di componen-
ti e a realt orga-
nizzative di altri
Paesi UE), lotte-
nimento di un
provvedimento per
la messa in sicu-
rezza degli impianti
costruiti prima del 1
luglio 1999, il rafforzamento
della categoria su base locale, con
convegni e seminari di informa-
zione e formazione.
F.M.
ELETTO PER ACCLAMAZIONE
Bruno Venditti riconfermato alla guida
della categoria degli Ascensoristi
di Confartigianato Impianti
Guider oltre 600 imprese, il suo mandato scadr nel 2008
L
uciano Mattozzi, artigia-
no antennista nato a Ro-
ma ma da anni residente
in provincia di Perugia, Presi-
dente nazionale uscente della
categoria Antennisti ed Elet-
tronici, stato recentemente ri-
confermato, per acclamazione,
alla guida della categoria.
La rielezione di Mattozzi corona
le intense e proficue attivit por-
tate avanti nel corso degli ultimi
anni che hanno riguardato, in
estrema sintesi:
- il rafforzamento della catego-
ria in tutto il Paese (oltre 6.000
imprese associate) e ben 12
regioni rappresentate in Con-
siglio Direttivo;
- lintensa attivit di informa-
zione e formazione per gli as-
sociati della categoria sullat-
tivit di installazione antenne
di ricezione via satellite, che ne
A CORONAMENTO DEL PROPRIO IMPEGNO
Luciano Mattozzi riconfermato
alla guida della categoria degli Antennisti
ed Elettronici di Confartigianato Impianti
Il suo mandato coprir il quadriennio 2004 - 2008
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materia di incentivi alloccupa-
zione, ammortizzatori sociali e
arbitrato. Confartigianato insi-
ste sulle necessit che, nel Ddl,
vengano espressamente previ-
ste specifiche agevolazioni per
coloro che intendono avviare at-
tivit di lavoro indipendenti. Inol-
tre, per quanto riguarda il siste-
ma degli ammortizzatori sociali,
i rappresentanti della Confede-
razione hanno chiesto lelimina-
zione delle sperequazioni di trat-
tamento tra i lavoratori dipen-
denti di diverse dimensioni dim-
presa, riequilibrando le tutele e
ampliando la platea dei sogget-
ti destinatari delle misure di so-
stegno. A questo proposito, se-
condo Confartigianato, va at-
tuato quanto gi previsto nel Pat-
to per lItalia, vale a dire che la
riforma degli ammortizzatori so-
ciali, nella parte relativa alla
estensione delle tutele a nuovi set-
tori, dovrebbe basarsi sul mo-
dello artigiano e implementarlo,
riconoscendo alla contrattazio-
ne, alla bilateralit e alla sussi-
diariet verticale e orizzontale
un ruolo primario nella realizza-
zione dei sistemi di tutele nelle pic-
cole imprese. Quanto poi alla so-
spensione sperimentale dellar-
ticolo 18 dello Statuto dei lavoratori
per le nuove assunzioni, contenuto
nel Disegno di legge, Confarti-
gianato ritiene che vada attuata,
verificando poi, possibilmente
anche con metodi statistici, gli ef-
fetti del provvedimento, per va-
lutare la convenienza e loppor-
tunit di conservare in via defi-
nitiva questa normativa.

110 Il Giornale dellInstallatore Elettrico N. 16 15 Dicembre 2004 www.reedbusiness.it


ha permesso una cospicua cre-
scita professionale;
- limpegno sulla cosiddetta
Legge Maccanico relativa-
mente al cablaggio struttura-
to (battaglia tuttora in corso)
e sui regolamenti comunali vol-
ti a incentivare listallazione
di impianti centralizzati nei
fabbricati nuovi e in quelli gi
esistenti;
- la partecipazione alle ultime 6
edizioni Satexpo Vicenza;
- labrogazione del canone
Rai Tv per riparatori (gra-
zie allimpegno particola-
re di Confartigianato Tri-
veneto);
- lorganizzazione di un ci-
clo di seminari sulla TV
digitale terrestre, di con-
certo con il Ministero del-
le Comunicazioni;
- la costituzione, a livello
nazionale della nuova catego-
ria dei riparatori di elettrodo-
mestici (in questo caso grazie
anche al forte impegno della ca-
tegoria nel Triveneto);
- lavvio dellattivit tecnica pres-
so il Cei.
Nella prossima riunione del Con-
siglio Direttivo verranno defini-
te le priorit dellazione politico-
sindacale per il 2005.
F.M.
Il Digitale Terrestre una tecno-
logia eccezionale, peccato che sia
arrivato in un momento politico-
economico poco propi-
zio e soprattutto che
sia stato pubbliciz-
zato con unenfa-
si esageratamente
semplicistica.
Lutente finale che
ha acquistato il de-
coder digitale terre-
stre spinto dal messag-
gio pubblicitario, in molti casi
rimasto deluso... molto deluso.
Non escluso che, senza il battage
pubblicitario che stato fatto nei
primi mesi, gli stessi numeri di de-
coder si sarebbero venduti sem-
plicemente presentando la nuova
tecnologia e spiegando quali pro-
blemi di ricezione avrebbero po-
tuto incontrare i potenziali ac-
quirenti in funzione delle carat-
teristiche degli impianti danten-
na a cui avrebbero collegato i Set-
Top-Box (decoder).
Passato il periodo iniziale, la pub-
blicit si fatta meno insistente,
ma la delusione dei primi ac-
quirenti ha messo sul chi-va-l
i prossimi potenziali fruitori della
nuova tecnologia.
Nellintento di fornire alcune no-
zioni tecniche a chi ha acquista-
to il Set-Top-Box Digitale Terrestre
e si trova in difficolt nella ricezione
o a chi intenzionato ad acqui-
starlo, analizziamo alcune situa-
zioni tipiche di impianto comin-
ciando dagli impianti centraliz-
zati dantenna:
con il termine impianto centra-
lizzato dantenna si definisce
limpianto condominiale per la ri-
cezione, lelaborazione e la di-
stribuzione dei segnali televisi-
vi; per analizzarlo e per indivi-
duare se e quali problemi ci pos-
sono essere nella ricezione dei
vari canali, indispensabile con-
siderare separatamente le tre
parti fondamentali che compon-
gono limpianto: parte aerea; ter-
minale di testa; rete di distribu-
zione. Analizzando le parti del-
limpianto tenter di spiegare in
modo molto semplice come av-
viene la trasmissione televisiva (ap-
profondite informazioni tecniche
si possono trovare nalla Guida
CEI 100-7 terza edizione, mentre
con un linguaggio pi semplice, il
volume: Televisione digitale ter-
restre: servizi, apparati, impianti
di ricezione, interattivit e coesi-
stenza con altri sistemi edito
dal CEI, permette allutente fi-
nale di familiarizzare con la nuo-
va tecnologia).
PARTE AEREA
Le informazioni necessarie al te-
levisore per riprodurre le immagini
televisive vengono irradiate - se-
gnale radioelettrico - nelletere
utilizzando antenne trasmittenti
(quelle che si possono vedere nei
grandi tralicci ripetitori TV) posi-
zionate in zone strategiche,
che permettono di far arrivare il se-
gnale ad un maggior numero di
utenti possibile. Generalmente
vengono scelte zone alte: mon-
tagne, colline, alture ecc... La po-
sizione in cui vengono installate
le antenne trasmittenti (una per
ogni canale da trasmettere, pi an-
tenne fissate su uno stesso tra-
liccio) determina la direzione ver-
so cui devono essere orientate le
antenne riceventi (quelle che si ve-
dono sui tetti). Un secondo para-
metro importante costituito dal-
la frequenza che identifica cia-
scun canale, a sua volta rag-
gruppata in gamma di frequenza
o banda (cio uno spazio tra una
frequenza minima e una massima
dove trovano posto pi canali;
ogni canale ha una dimensione di
8Mhz - alcuni di 7Mhz -) che lan-
tenna ricevente in grado di cap-
tare. Ad esempio, per ricevere
un canale televisivo necessa-
ria unantenna di canale idonea a
captare la frequenza di quello
specifico canale, ma se si devono
ricevere pi canali appartenenti al-
la stessa banda di frequenze e
provenienti dalla stessa direzione,
pu essere sufficiente una sola
antenna di banda. Se le direzioni
da cui provengono i segnali sono
due o tre potr essere sufficiente
installare due o tre antenne di
banda; purtroppo la situazione
italiana in fatto di trasmissioni
televisive molto particolare ri-
spetto al resto dellEuropa: da
noi ci sono casi in cui necessa-
rio utilizzare pi antenne nella
stessa direzione per ovviare a
problemi di interferenze e/o di li-
velli di potenza molto diversi; la
speranza che un giorno si arri-
vi alla situazione ottimale in cui dal-
la stessa direzione arrivano se-
gnali di livello uguale.
La parte aerea di un impianto
dantenna costituita da alcune
antenne riceventi puntate in
varie direzioni, considerando che
i nuovi canali digitali possono es-
sere captati perfettamente an-
che dalle vecchie antenne a pat-
to che:
arrivino dalle stesse direzioni
verso cui sono puntate le an-
tenne;
la frequenza dei nuovi canali
digitali rientri nella gamma del-
le frequenze ricevibili dalle an-
tenne esistenti.
Saranno necessari interventi alla
parte aerea solo nei casi in cui:
non ci sono antenne in grado di
ricevere la frequenza del nuovo
canale digitale;
non ci sono antenne puntate
verso la direzione da cui viene
trasmesso il nuovo canale di-
gitale terrestre.
TERMINALE DI TESTA
Il segnale elettromagnetico cap-
tato dallantenna , generalmen-
te, sufficiente per essere utiliz-
zato da un solo ricevitore tele-
visivo; volendo utilizzare pi ap-
parecchi e/o dovendo servire pi
punti (prese TV) dove collegare
eventuali televisori e/o Set-Top-
Box, indispensabile avere un
livello di segnale sufficiente in
ogni punto presa dellimpianto. Per-
DUBBI E CERTEZZE
Il digitale terrestre
negli impianti centralizzati
Analizziamo alcune situazioni tipiche di impianto cominciando dagli impianti
centralizzati dantenna
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Un parametro
importante
la frequenza che
identifica ciascun
canale, a sua volta
raggruppata in gamma
di frequenza o banda
www.reedbusiness.it Il Giornale dellInstallatore Elettrico 111 15 dicembre 2004 N. 16
ch il segnale sia sufficiente (i
segnali digitali trasmessi con stan-
dard DVB-T e con modulazione
Cofdm possono avere un livello di
segnale alle prese dutente mol-
to inferiore rispetto ai segnali
analogici: minimo 700 microvolt per
lanalogico a fronte di circa 200 mi-
crovolt per il digitale) necessa-
rio amplificarlo ricorrendo a un
terminale di testa (centralino). I li-
velli dei segnali disponibili in an-
tenna, e/o la presenza di segna-
li di disturbo, e/o la complessit
dellimpianto, e/o il numero di
prese da collegare, determinano
lamplificazione e/o il tipo di ela-
borazione dei segnali necessari; di
conseguenza, il grado di com-
plessit del centralino che potr
essere composto da filtri, con-
vertitori di canale, amplificatori di
canale e/o amplificatori di ban-
da, compreso lalimentatore, ecc.
Lamplificazione dei segnali ana-
logici unoperazione delicata
perch deve tener conto delle ca-
ratteristiche dei vari segnali pre-
senti; inoltre deve essere tenuto
in considerazione il comporta-
mento dei segnali radioelettrici
che si differenzia in funzione del-
le frequenze (a parit di percorso,
pi alta la frequenza maggiore
sar lattenuazione). Stessa at-
tenzione richiesta per lamplifi-
cazione dei segnali digitali con
una precauzione in pi: se vengono
utilizzati degli amplificatori di ca-
nale e/o dei filtri, necessario
che abbiano caratteristiche di
ampiezza di canale specifiche per
il digitale terrestre; per spiegare
meglio questo aspetto con un
esempio banale, direi che il canale
analogico identificabile come
una scatola di 8 centimetri con-
tenente una fotografia (il pro-
gramma vero e proprio) di 5 cen-
timetri; per la visione della fo-
tografia sul televisore suffi-
ciente che arrivi il contenuto se-
parato dallimballo; i filtri di canale
utilizzati negli impianti analogici
si comportano come se toglies-
sero una parte della scatola la-
sciando passare solo la fotografia;
nel caso di un canale digitale ter-
restre invece, nella scatola non c
la fotografia, ma una serie di infor-
mazioni (flusso in formato binario,
cio una serie continua di 0 e 1) che
servono al ricevitore (Set-Top-
Box) per ricostruire ex-novo la fo-
tografia originale, anzi molte fo-
tografie perch una delle pre-
rogative del digi-
tale proprio quel-
la di consentire la
trasmissione di pi
programmi nello
stesso spazio di
un canale analo-
gico; quindi tutte le
informazioni sono
compresse nella
scatola e occupano
completamente lo
spazio allinterno;
pertanto il filtro
dovr avere carat-
teristiche tali da
consentire il passaggio completo
della scatola-canale (per rimane-
re nellesempio della scatola, non
pi sufficiente che passino 5
centimetri, ma devono passare 8
centimetri, pena la perdita di mol-
te informazioni con la conseguenza
di vedere... nero). Ci sono im-
pianti di piccole dimensioni, dove
il terminale di testa a LB (cen-
tralino a larga banda) costituito da
amplificatori a larga banda, cio
in grado di amplificare contem-
poraneamente tutti i canali che
compongono una banda (per la tv
digitale le bande di possibile uti-
lizzo sono 3: BIII; BIV; BV, mentre
per le trasmissioni in analogico vie-
ne utilizzata anche la BI; la BII
riservata alle trasmissioni radio in
FM); questo tipo di centralini non
pu essere utilizzato in impianti
dove servono livelli di segnale
molto elevati e/o in zone dove
sono presenti canali con livelli
molto diversi tra loro (il livello di
amplificazione necessaria di-
verso per ciascun canale).
Per ricevere il DTT in impianti
con il terminale di testa LB (cen-
tralino a larga banda) non sono ne-
cessari interventi a patto che:
il nuovo canale digitale arrivi
al centralino nellingresso di
banda corrispondente alla nuo-
va frequenza.
Saranno necessari interventi nel
terminale di testa LB (centralino
a larga banda) quando:
la nuova frequenza non rientra
nella gamma di frequenze am-
plificate dal centralino;
lantenna attraverso cui arriva
il nuovo canale digitale non
collegata allingresso del cen-
tralino che consenta lamplifi-
cazione anche della nuova fre-
quenza.
Per ricevere il DTT in impianti
con il terminale di testa modu-
lare, costituito da filtri di cana-
le, amplificatori di canale ed altro,
non saranno necessari interven-
ti a patto che:
sia gi presente un modulo spe-
cifico per il nuovo canale;
il modulo presente sia a tara-
tura larga (cio consenta il
passaggio completo del nuo-
vo canale digitale).
Ad esempio: gli impianti delle zo-
ne servite da Valcava, con ter-
minale di testa modulare dove sia
gi presente il modulo del canale
67 - essendo stato spento il cana-
le analogico ed utilizzata la fre-
quenza per il nuovo canale digita-
le - potranno ricevere il Mux 67 di
Mediaset senza problemi se il mo-
dulo presente ha una taratura
larga.
Saranno necessari interventi in
tutti i terminali di testa a moduli
che non abbiano le caratteristi-
che indicate sopra. Si tratter di:
aggiungere nuovi moduli
per le frequenze dei nuovi Mux
digitali che si vorranno rice-
vere (la stessa operazione ne-
cessaria in passato per ag-
giungere nuovi canali analo-
gici, con la sola differenza che
i moduli dovranno essere ido-
nei al digitale);
verificare lalimentatore che
dovr essere idoneo a fornire la
maggiore energia necessaria.
verificare la compatibilit della
nuova frequenza con le fre-
quenze dei canali analogici gi
presenti.
inserire eventuali convertitori per
i canali analogici incompatibili
con il nuovo canale digitale.
Esiste una terza categoria definita
terminali di testa misti (costituita
da centralini con una parte di mo-
duli di canale e una parte di mo-
duli a larga banda). In questi ca-
si, valgono entrambe le valuta-
zioni dei due casi precedenti.
RETE
DI DISTRIBUZIONE
La terza parte dellimpianto dan-
tenna costituita dalla rete di di-
stribuzione la pi delicata in
assoluto perch soggetta ai ca-
pricci dei vari utenti; mi spiego
meglio: mentre la parte aerea e il
terminale di testa normalmente so-
no accessibili solo agli addetti ai
lavori e comunque raramente ven-
gono manomessi dagli inquili-
ni del palazzo, la rete di distri-
buzione spesso violata. I cri-
teri di distribuzione si possono
dividere in due grandi gruppi:
1) distribuzione in cascata, il ca-
vo coassiale passa di apparta-
mento in appartamento for-
mando in ogni appartamento
una presa TV;
2) distribuzione in parallelo, il ca-
vo scende lungo la parete del va-
no scala e ad ogni piano vengono
prelevati, attraverso un deriva-
tore di piano, i segnali da portare
allinterno di ciascun apparta-
mento del piano stesso.
Continuando allinterno degli
appartamenti la distribuzione
pu essere:
distribuzione a stella (la mi-
gliore come criterio, tutte le pre-
se sono in parallelo servite par-
tendo da un punto centrale del-
lappartamento definito cen-
trostella);
distribuzione in serie, il
cavo passa attra-
verso tutte le pre-
se dellapparta-
mento;
distribuzione
mista serie/pa-
rallelo.
Per ricevere il Digi-
tale Terrestre non ser-
vono interventi alla rete di di-
stribuzione se limpianto fatto be-
ne, rispettando la regola dellar-
te che si pu identificare con le
Norme CEI la cui interpretazione
si trova nella Guida CEI 100-7.
In tutte le prese TV degli appar-
tamenti si dovranno vedere bene
tutti i canali presenti alluscita
del terminale di testa con livello
adeguato ad essere distribuito
nella rete dellimpianto TV.
Un criterio empirico per valutare
le condizioni della rete di distri-
buzione quello di verificare se le
immagini televisive analogiche e
i segnali televideo si ricevono be-
ne in tutti i punti presa TV del-
limpianto. Purtroppo capita spes-
so che nellambito di un condo-
minio ci siano differenze notevo-
li tra due punti presa TV di ap-
partamenti diversi, ma anche del-
lo stesso appartamento.
COSA FARE?
Innanzi tutto sarebbe consigliabile
creare la carta didentit del-
limpianto dantenna con le spe-
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112 Il Giornale dellInstallatore Elettrico N. 16 15 Dicembre 2004 www.reedbusiness.it


cifiche della parte aerea; terminale
di testa; rete di distribuzione.
Della parte aerea sar necessario
sapere:
quante antenne ci sono;
quali sono le caratteristiche del-
le antenne installate (frequen-
za, dimensione, stato);
verso quale direzione punta-
ta ciascuna antenna;
condizione del supporto e pos-
sibilit di spazio per even-
tuale installazione di altre an-
tenne;
condizione dei cavi dalle an-
tenne al terminale di testa;
condizione del percorso con va-
lutazione degli spazi per ulteriori
cavi (ottimale la presenza di un
tubo, di diametro adeguato, dal
sostegno delle antenne alla nic-
chia dove posizionato il ter-
minale di testa);
modalit di accesso alla parte ae-
rea e posizione.
Della parte terminale di testa sar
necessario sapere:
tipo e caratteristiche del cen-
tralino;
modalit di accesso e posizione
del terminale di testa.
o Se larga banda:
quali e quanti in-
gressi sono pre-
senti, con lindi-
cazione precisa
della frequenza mi-
nima e massima
delle bande amplifi-
cate (ci sono zone in cui,
per esigenze particolari, i cen-
tralini vengono realizzati con
ingressi di banda modificati
nel senso che tagliano qualche
canale dinizio o di fine banda
o allinterno della banda);
possibilit o meno di regola-
zione dei livelli per ciascun
ingresso di banda;
eventuale presenza di con-
vertitori e/o preamplificatori con
le loro caratteristiche;
livelli disponibili in uscita dal
centralino;
o Se a moduli:
quanti moduli filtro di canale
con relative caratteristiche;
quanti moduli amplificatori
sono presenti e per quali fre-
quenze o canali;
quanti e quali tipi di convertitori
di canale (il convertitore di
canale ha una frequenza o ca-
nale di entrata e una frequenza
o canale di uscita, serve a
spostare un canale da una
posizione originale, perch di-
sturbato o causa di disturbo,
in una nuova posizione della
gamma di frequenze libera;
importante sapere che la con-
versione di un canale digitale
sconsigliata e tanto meno
possono essere utilizzati i con-
vertitori specifici per canali
analogici);
caratteristiche e livelli degli am-
plificatori finali di potenza se
presenti;
caratteristiche dellalimenta-
tore, con indicazione della po-
tenza disponibile e della po-
tenza assorbita dal centralino
esistente;
stato di condizione ed even-
tuale possibilit e/o margine
di ampliamento.
Della parte rete di distribuzione
sar necessario:
recuperare lo schema del-
limpianto TV per verificare il
criterio di distribuzione; nel
caso non fosse disponibile
consigliabile far realizzare un
sopralluogo ad un tecnico an-
tennista (importante che ab-
bia precise conoscenze di an-
tennistica individuabile nel
possesso dei requisiti di cui al-
la lettera -b- articolo 1, legge
46/90); questo tecnico dovr
ricostruire con precisione
lo schema dimpianto sia del-
le parti comuni che delle unit
abitative (considerare che nel-
le varie unit abitative pos-
sono esserci stati interventi
di modifica allimpianto ori-
ginale).
o Distribuzione in cascata, far ve-
rificare da un tecnico che:
non vi siano state manomissioni
alle prese TV; ogni tipo di ma-
nomissione dovr essere ve-
rificata da un tecnico per va-
lutare se introduce disadat-
tamento di impedenza o at-
tenuazioni eccessive. Alla pre-
sa pi lontana dal centralino
non dovr esserci un livello
di segnale inferiore ai livelli in-
dicati nelle norme CEI.
o Distribuzione in parallelo, far
verificare da un tecnico che:
il montante, che parte dal cen-
tralino e scende al piano ter-
ra, sia facilmente ispezionabile
e sia garantita limpedenza
caratteristica di 75 ohm pre-
vista dalle norme;
nel punto di derivazione di
piano dove viene prelevato il
segnale necessario a ciascun
appartamento dovranno es-
sere verificati i collegamenti e
la quantit di segnale che en-
tra nei vari appartamenti;
allinterno di ciascun appar-
tamento far verificare che la di-
stribuzione sia proporziona-
ta ai segnali dispo-
nibili e che siano
stati rispettati i cri-
teri che impongo-
no di garantire su
tutto il percorso il
valore tipico dim-
pedenza che 75
ohm per il cavo
coassiale.
Acquisiti i dati re-
lativi allimpianto
si passer alla va-
lutazione dei MUX
(canali in digitale)
disponibili nella zo-
na interessata rac-
cogliendo le se-
guenti informazioni:
qual i MUX si
possono ricevere
nel l a zona i nte-
ressata;
quali frequenze occupano;
da quali direzioni provengono.
Per le assemblee condominiali
sarebbe opportuno presentare
anche i contenuti dei vari MUX; lu-
tente deve essere opportuna-
mente ed esaurientemente infor-
mato su:
quello che pu ricevere, per evi-
tare discordanza tra le aspet-
tative che pu essersi fatto rac-
cogliendo informazioni da va-
rie fonti e la reale possibilit le-
gata alla presenza o meno dei se-
gnali digitali nella zona;
le problematiche e le caratteri-
stiche dellimpianto.
Per evitare contestazioni eco-
nomiche consigliabile separa-
re gli interventi alle parti comuni
della rete di distribuzione TV, dai
vari impianti interni alle unit
abitative; negli anni possono aver
subito modifiche differenziando -
anche in modi sostanziali - le ca-
ratteristiche distributive tra i va-
ri appartamenti (limpianto cen-
tralizzato permette di fornire, al-
lingresso degli appartamenti, un
livello di segnale uguale per tut-
ti; poi i vari utenti potranno gestire
la distribuzione allinterno del
proprio appartamento con lau-
silio di un tecnico antennista).
Molto probabilmente, le maggio-
ri difficolt per la ricezione del
digitale terrestre, si avranno pro-
prio per le maldestre manomis-
sioni agli impianti interni delle
unit abitative.
Se in un appartamento si vuole ag-
giungere una presa di corrente,
sufficiente collegare in parallelo a
una presa di corrente esistente una
seconda presa, e il gioco fatto
(non proprio cos facile perch
ci sono importantissimi aspetti
di sicurezza da osservare, ma ai fi-
ni della funzionalit non ci sono
problemi, lapparecchio collegato
a una presa che a sua volta col-
legata in parallelo a unaltra pre-
sa funziona perfettamente); con i
segnali televisivi non altret-
tanto facile. necessario valuta-
re il livello di segnale disponibile
alla presa di partenza, la lun-
ghezza del cavo necessario per
creare il nuovo punto TV; in
base ai livelli di segnale e alle at-
tenuazioni in gioco, si potr de-
cidere: se possibile ed even-
tualmente quali caratteristiche
dovr avere la nuova presa TV
per assicurare un livello di se-
gnale minimo necessario al fun-
zionamento dellapparecchio e
senza che venga alterato il valo-
re caratteristico dimpedenza che
dovr essere sempre di 75 ohm, pe-
na la formazione di onde sta-
zionarie, fonte primaria di guai ne-
gli impianti di distribuzione te-
levisiva. Prendiamo ad esempio un
appartamento con pi prese TV
che si comportano in modo di-
verso: alcuni programmi si vedo-
no bene in una presa e male in
unaltra, altri programmi si com-
portano in maniera inversa, oppure
si vedono male in tutte le prese,
ma se si sposta il cavo di col-
legamento tra la presa e il TV,
sembra che la situazione miglio-
ri o viceversa; causa prima di que-
ste anomalie sono proprio le
onde stazionarie che sono nor-
malmente presenti a livelli fisio-
logici, ma che aumentano peri-
colosamente se vengono intro-
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Il Giornale dellInstallatore Elettrico www.reedbusiness.it N. 16 15 Dicembre 2004 113
dotte alterazioni alla rete di di-
stribuzione quali ad esempio:
schiacciatura o stiramento del ca-
vo coassiale che provochi la per-
dita della rotondit caratte-
ristica;
collegamenti realizzati arric-
ciando i conduttori centrali tra
loro e le calze arrotolate a par-
te come se si trattasse di colle-
gare dei cavi elettrici;
modifica delle caratteristiche
del cavo per schiacciatura ec-
cessiva sotto il morsetto di ser-
raggio del derivatore o della
presa;
collegamento a una presa e/o al
derivatore di un tratto di cavo la-
sciato libero allestremit sen-
za che ci sia la necessaria chiu-
sura con la resistenza di 75ohm.
Una considerazione finale: in-
dispensabile sapere che nei pros-
simi anni aumenter notevol-
mente il numero dei canali tra-
smessi con tecnica digitale DVB-
T; se i nuovi canali prenderanno
il posto, come frequenza, dei vec-
chi canali analogici che gi si ri-
cevono, non saranno necessari
interventi, altrimenti bisogner
aggiornare gli impianti nella
parte aerea e nel terminale di te-
sta, in funzione delle nuove si-
tuazioni che si creeranno.
Mentre la rete di distribuzione si
pu e si deve adeguare secon-
do le regole suggerite dalle nor-
me CEI cos che possa acco-
gliere negli anni qualsiasi nuovo
canale digitale.
auspicabile che in tutti i casi di
ristrutturazione generale e nelle
costruzioni nuove, vengano rea-
lizzati impianti a regola darte se-
guendo le indicazioni della Guida
CEI 100-7 terza edizione e con la
distribuzione realizzata seguendo
i suggerimenti della Guida CEI
306-2. Saranno risolti tutti i pro-
blemi che purtroppo ancora oggi
affliggono gli utenti che abita-
no in condominio e si vedono li-
mitati nel loro diritto allinfor-
mazione.
COSTI PER IL DIGITALE
TERRESTRE
Parlare di costi per il digitale ter-
restre fuorviante: si tratta, pi
che altro, di costi per rendere
limpianto un impianto a norma.
Se limpianto centralizzato per-
fettamente a norma, non ha bi-
sogno di grossi interventi; quan-
do la rete di distribuzione rea-
lizzata a regola darte, sono ne-
cessari interventi; limitatamen-
te alla parte aerea e al terminale
di testa e solo nei casi particola-
ri che sono stati descritti sopra.
Il costo indicativo, per interventi
pesanti alla parte aerea e al
terminale di testa, pu essere
calcolato in circa 50-100 euro per
unit abitativa; nei casi dove so-
no sufficienti interventi di ag-
giustamento i costi si riducono di
molto e potrebbero limitarsi alla
sola manodopera quantificabile
rilevando i prezzi orari dalle pub-
blicazioni delle varie camere di
commercio o delle associazioni
artigiane. Al costo orario biso-
gna aggiungere una quota fissa per
limpiego dello strumento ( in-
dispensabile limpiego di un ana-
lizzatore di spettro o di un misu-
ratore di campo di qualit eleva-
ta e il costo deve essere ammor-
tizzato calcolando una quota fis-
sa per intervento). Per quanto ri-
guarda la rete di distribuzione,
quando non a norma si potran-
no verificare due casi:
1. interventi mirati a risolvere il pro-
blema contingente;
2. interventi radicali per creare
una rete perfettamente a nor-
ma.
Nel primo caso la soluzione del
problema potr essere tempo-
ranea e nel tempo potrebbero
essere necessari pi interventi.
Nel secondo caso verrebbe ta-
gliata la testa al toro e la par-
te rete di distribuzione non
potrebbe pi essere causa di
problemi, salvo i casi di mano-
missioni. Non solo: creare una
carta didentit dellimpianto
permette di intervenire in caso di
guasto, senza perdite di tempo
e la riparazione risulter pi ef-
ficace. Un aspetto importante
che pu influire sui costi la
professionalit della ditta arti-
giana che realizza il lavoro: non
possiamo nascondere il fatto che
gli impianti centralizzati, realiz-
zati con lunico scopo di con-
tenere i costi adesso sono quel-
li che richiedono maggiori costi
di adeguamento, senza contare
il fatto che spesso pi difficol-
toso se non impossibile lade-
guamento (vale sempre il pro-
verbio: chi pi spende meno
spende). indubbio che la seriet
e lonest dellartigiano contano
molto: lauspicio che gli uten-
ti si rivolgano ad artigiani qua-
lificati, in grado di garantire il la-
voro che fanno e soprattutto in
grado di garantire una manu-
tenzione efficace. importante
ricordare che gli impianti dan-
tenna, trattandosi di beni da
fare o da assemblare, rientrano
nella categoria di prodotti che go-
dono delle condizioni di garanzia
previste dal D.L. 24/2002, pi
conosciuto come Garanzia Eu-
ropea. Il decreto stabilisce che
il consumatore ha diritto di ac-
quistare un bene conforme alle
sue aspettative sia quanto a du-
rata che quanto a funzionalit e
caratteristiche: quindi deter-
minante la definizione precisa
delle caratteristiche e delle pos-
sibilit di ricezione che si possono
ottenere con gli interventi di
modifica. Confartigianato unas-
sociazione di categoria impe-
gnata a far crescere tra i propri
iscritti una professionalit ar-
ricchita da unetica che com-
porta il massimo rispetto del
proprio cliente (lartigiano di
Confartigianato tratta il proprio
cliente nello stesso modo in cui
vorrebbe essere trattato quando
lui stesso si trova nella posizio-
ne di cliente).
auspicabile per che anche il
cliente sappia rispettare lar-
tigiano, perch purtroppo succede
che lutente si rivolga a
societ pi o me-
no serie per far
realizzare il la-
voro grosso e
poi quando suc-
cede un guasto
pretendono dal-
lartigiano sotto ca-
sa lintervento veloce
e magari quasi gratuito per-
ch... poco che hanno fatto
limpianto nuovo.
Claudio Pavan
Confartigianato - Membro del SC
100D e del CT 306 del CEI
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ettere ordine nelle nor-
me in materia di tecni-
ca impiantistica.
quanto vuol fare, fra laltro, la re-
cente legge n. 239/2004 sulla li-
beralizzazione del settore energe-
tico, che al comma 44 delega il
Governo a emanare, entro 6 mesi
dallentrata in vigore della legge
stessa, un decreto legislativo che
metta realmente ordine nelle nor-
mative e promuova un efficace si-
stema di verifica degli impianti.
Tutto questo alla vigilia dellen-
trata in vigore della parte impian-
tistica (parte seconda, capo quin-
to) del DPR 6/6/2001 n. 380, testo
unico delle disposizioni legislative
e regolamentari in materia edilizia,
che dovrebbe partire dal 1 gennaio
2005.
Numerose proroghe, accesi dibat-
titi su un decreto ritenuto dalle
categorie dellinstallazione e ma-
nutenzione di impianti confusio-
nario e contraddittorio, ma nes-
sun cambiamento.
La seconda parte del 380/2001 ri-
schia di entrare in vigore con tut-
ti i limiti e le incongruenze della na-
scita. In effetti - scrive il presi-
dente di Confartigianato Luciano
Petracchi al ministro per le Attivit
produttive Antonio Marzano - il
DPR 380/01, limitandosi ad incor-
porare le legge 46/90 nellambito del-
la nuova disciplina in materia edi-
lizia, senza creare alcun raccordo
con la disciplina applicativa della
stessa, ha ingenerato grave in-
certezza sul regime attuale cui fa
riferimento nella realizzazione di im-
pianti, elettrici o di altro tipo, con
seri rischi per la sicurezza degli
utenti.
LEGGE N. 239/2004
Ordinare le normative sugli impianti: il Governo lo dovr fare per legge
Confartigianato
chiede un tavolo tecnico

114 Il Giornale dellInstallatore Elettrico N. 16 15 Dicembre 2004 www.reedbusiness.it


In considerazione di ci - ricor-
da Petracchi - si era resa necessaria
la proroga, al 31 dicembre 2004,
dellentrata in vigore del capo V
di tale decreto, anche in attesa di
un riordino pi organico in ma-
teria. Proprio per questo le ca-
tegorie interessate avevano pi
volte chiesto di essere ascoltate
e di partecipare attivamente al-
la modifica della normativa.
Ora non c pi tempo.
Essendo oramai divenuta legge la
delega al Governo in materia di
riordino - conclude Petracchi - Con-
fartigianato auspica la costituzio-
ne di un tavolo tecnico, al quale ma-
nifestiamo sin dora la disponibilit
a partecipare attivamente.
Il Testo Unico doveva entrare in vi-
gore il primo gennaio 2002. Tra le
altre cose, il DPR intende modifi-
care alcune disposizioni previste dal-
la legge n. 46/90 in materia di si-
curezza degli impianti.
Infatti, il campo di applicazione
della legge comprende, per gli im-
pianti di produzione, trasporto e di-
stribuzione elettrica, sia gli edifici
adibiti a uso civile sia quelli adibi-
ti ad attivit produttive, al com-
mercio, al terziario e ad altri usi, men-
tre per gli altri impianti previsti
dalla legge (impianti radiotelevisivi
ed elettronici, impianti di prote-
zione da scariche atmosferiche,
impianti di riscaldamento e clima-
tizzazione, impianti idrosanitari,
impianti per trasporto e utilizzazione
di gas, impianti di sollevamento, im-
pianti di protezione antincendio) il
campo di applicazione si limita agli
edifici adibiti ad uso civile.
Questa previsione va sicuramente
salvata, mentre in generale il
testo del 380/2001 deve essere
abrogato dal futuro, emanando il
T.U. sullimpiantistica.
Ricordiamo, infine, che la proroga
applicativa al 1 gennaio 2005 non
ha riguardato gli edifici scolastici di
ogni ordine e grado.
Il convegno sul Digitale Terrestre stato inserito nella giorna-
ta dinaugurazione della Mostra mercato dellartigianato, or-
ganizzata dalle associazioni Confartigianato di Lecco e di
Como, che si svolta recentemente nella struttura fieristi-
ca Lario Fiere di Erba. Alla presenza del presidente na-
zionale antennisti Luciano Mattozzi e del presidente regionale
Massimo Zoppi, con il Presidente del comitato organizzatore
della mostra Marco Colombo e con i presidenti delle province
di Lecco e di Como, Francesco Rotta e Claudio Pavan, il direttore
della SDS di Modena Elio Attarantato ha presentato gli argomenti:
i tre protagonisti del mercato: il prodotto, il cliente, il vendi-
tore;
come effettuare le misure sui sistemi DTT, parametri e riferimenti
normativi.
Gli artigiani presenti erano poco meno di cento e fin dalle pri-
me battute hanno manifestato interesse per gli argomenti af-
frontati; stato molto utile parlare del digitale terrestre, scam-
biare pareri ed esperienze di casi rognosi, di soluzioni adot-
tate, di esempi positivi, di modalit per tentare di rassicurare
i clienti sulle reali po-
tenzialit del DTT (
emerso che molti
utenti sono spa-
ventati dal digitale
terrestre, temono fre-
gature). Le espe-
rienze di questi mesi
hanno evidenziato co-
me la rete di distri-
buzione dellimpian-
to dantenna sia la-
nello debole della ca-
tena dedicata alla ricezione del digitale terrestre, per cui in-
dispensabile che sia realizzata a regola darte, rispettando le in-
dicazioni della guida CEI 100-7. Molti installatori hanno espres-
so linvito a sollecitare la RAI affinch si affretti a coprire il ter-
ritorio con i suoi MUX: per ora si ricevono in limitate zone e so-
lo il MUX b. Al termine dellincontro il clima generale era di sod-
disfazione e soprattutto si percepiva una generale consapevolezza
che il DTT una tecnologia eccezionale che merita di essere dif-
fusa; emerso anche un auspicio: che il Digitale Terrestre non
diventi unicamente una tecnologia da sfruttare economica-
mente, ma sia anche una tecnologia al servizio del cittadino...
un digitale terrestre... eticamente corretto!
Confartigianato una associazione di categoria impegnata a far
crescere tra i propri iscritti una professionalit arricchita da une-
tica che comporta il massimo rispetto del proprio cliente: (lar-
tigiano di Confartigianato tratta il proprio cliente nello stesso
modo in cui vorrebbe essere trattato quando lui stesso si tro-
va nella posizione di cliente).
con questi propositi che Confartigianato ha organizzato e con-
Digitale terrestre? No problem!
Convegno a Erba, presso la Mostra mercato dellartigianato
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Massimo Zoppi
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Ricorda che la legge impone:
al committente: lobbligo di affidare i lavori a personale in pos-
sesso dei requisiti specifici secondo larticolo 1 della legge
5 marzo 1990 n46;
allinstallatore: lobbligo di realizzare gli impianti a regola dar-
te e di rilasciare al termine dei lavori la dichiarazione di
conformit.
Le Norme Tecniche pubblicate dal CEI stabiliscono i requisi-
ti fondamentali che devono avere gli impianti per essere de-
finiti a regola darte come stabilito dalla legge 186 del 1 mar-
zo 1968. Se state acquistando casa, oppure state ristrutturando
il vostro appartamento e volete capire come potrebbe essere
il vostro impianto, non esitate ad acquistare la nuova guida:
Impianti di Telecomunicazioni: come scegliere
e far installare nella propria abitazione il cablaggio
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Il volume edito da:
CEI Comitato Elettrotecnico Italiano
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Il Giornale dellInstallatore Elettrico www.reedbusiness.it N. 16 15 Dicembre 2004 115
tinua a organizzare incontri, corsi di aggiornamento e di formazione
per i propri associati, ma non solo... per gli artigiani tutti.
Al termine dellincontro di Erba, gli artigiani presenti hanno avu-
to lopportunit di visitare la casa domotica, uno stand che,
grazie allimpegno di Lario Fiere, Confartigianato Lecco e Con-
fartigianato Como, stato realizzato nello spazio allingresso prin-
cipale dei padiglioni
della mostra. Lo scopo
dello stand non era
certo quello di far pub-
blicit a elettrodome-
stici super-tecnologici
o a sistemi domotici
preconfezionati, ben-
s quello di evidenzia-
re il ruolo della pro-
fessionalit dellarti-
giano che ha le com-
petenze (se non le ha
pu raggiungerle grazie a Confartigianato) per gestire gli im-
pianti che consentono di utilizzare i pi moderni comfort per lau-
tomazione e la sicurezza della propria casa.
Lartigiano moderno deve:
- conoscere le novit tecnologiche;
- capire le necessit dei propri clienti;
- saper scegliere e proporre le soluzioni impiantistiche pi ido-
nee a soddisfare il cliente;
- se necessario, lartigiano deve anche saper modificare e adat-
tare... magari anche costruire delle soluzioni ad hoc per il
proprio cliente... come fosse un sarto che confeziona abiti su
misura (naturalmente prestando molta attenzione alle norme
tecniche).
Un secondo scopo dello stand era quello di far passare il con-
cetto (ormai inserito anche nelle pi recenti guide CEI) che una
predisposizione di tubi e scatole, opportunamente distribuiti,
facilita linstallazione e la diffusione delle nuove tecnologie di
telecomunicazioni e di domo-
tica permettendo ai clienti di
veder soddisfatte le loro esi-
genze di sicurezza, ri-
sparmio e comfort. E, con-
temporaneamente, gli arti-
giani installatori vedrebbero au-
mentare in modo esponen-
ziale le opportunit di lavoro.
Certo per questo indispen-
sabile che i costruttori edili, i
progettisti, ma anche gli in-
stallatori si convincano della necessit di realizzare una strut-
tura per il cablaggio a prescindere dal fatto che si realizzi o no
limpianto: la struttura di scatole e tubi potrebbe essere realizzata,
come suggerito dalla guida CEI 306-2, e poi lasciata vuota;
quando lutente avr maggiori disponibilit economiche e/o nuo-
ve esigenze... chiamer lartigiano... e far installare... e non do-
vr superare la difficolt di rompere i muri o altre cose simi-
li che spesso bloccano. Lidea di portare a conoscenza anche
del grande pubblico di utenti questi messaggi dettata dalla
speranza che la domanda dellutente finale possa essere
pi convincente delle raccomandazioni che ormai da anni ven-
gono fatte ai costruttori; raccomandazioni finora poco ascolta-
te ( sufficiente visitare alcuni cantieri presenti sul territorio per
constatare la fondatezza di quello che dico).
Sulle pareti esterne dello stand campeggiava, con i loghi di
Confartigianato Lecco e Confartigianato Como, la frase:
Artigianato & Innovazione; su di un lato si potevano ve-
dere tre grandi manifesti che riportiamo in un box. Da an-
ni Confartigianato impegnata a diffondere la logica del-
la predisposizione arrivando a suggerire linserimento del-
lobbligo nei regolamenti edilizi comunali. Considera-
to che ci sono le guide tecniche pubblicate dal CEI, di-
venta semplice e alla portata di tutti gli uffici tecnici
farvi riferimento (le organizzazioni territoriali di Con-
fartigianato possono collaborare per lapplicazione di
nuove regole edilizie per limpiantistica delle telecomu-
nicazioni... e non solo).
Stiamo a vedere cosa succeder.
Claudio Pavan,
artigiano - Confartigianato Como
Rotta, Attarantato, Mattozzi, Pavan
La casa domotica con i visitatori
Ricorda che gli impianti devono essere realizzati
a regola darte.
Le Norme Tecniche pubblicate dal CEI stabiliscono i requisiti
fondamentali che devono avere gli impianti per essere
definiti a regola darte come stabilito dalla legge 186 del
1 marzo 1968.
Spesso lacquirente di un immobile portato a far conte-
nere i costi limitando le richieste di impianti di teleco-
municazioni. Passati alcuni anni dallacquisto, inizia a
desiderare impianti pi sofisticati, ma le difficolt (man-
canza di tubi e scatole nei punti opportuni) che spesso si
presentano rallentano o addirittura impediscono lacces-
so alle nuove tecnologie.
Una struttura di tubi e scatole vuote predisposte per il ca-
blaggio e realizzata secondo i criteri suggeriti dalla guida
CEI 306-2 nelle abitazioni private, rende facile nel tempo
linstallazione di impianti dai pi semplici ai pi sofisticati,
favorendo il rispetto del diritto allinformazione che ciascun
cittadino ha.
Informati presso Confartigianato
SEI UN COSTRUTTORE EDILE
O UN PROGETTISTA?
Ricorda che la legge impone:
al committente: lobbligo di affidare i lavori a personale in pos-
sesso dei requisiti specifici secondo larticolo 1 della legge
5 marzo 1990 n46;
allinstallatore: lobbligo di realizzare gli impianti a regola dar-
te e di rilasciare al termine dei lavori la dichiarazione di
conformit.
Le Norme Tecniche pubblicate dal CEI stabiliscono i requisi-
ti fondamentali che devono avere gli impianti per essere de-
finiti a regola darte come stabilito dalla legge 186 del 1 mar-
zo 1968. Ricorda che puoi trovare un valido supporto per gli im-
pianti di telecomunicazioni nella Guida CEI 306-2 e nella Gui-
da CEI 100-7. Pu esserti utile anche il volume divulgativo:
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116 Il Giornale dellInstallatore Elettrico N. 16 15 Dicembre 2004 www.reedbusiness.it
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e Associazioni artigiane
delledilizia (Anaepa-Con-
fartigianato, Assoedili-An-
se/Cna, Fiae-Casartigiani, Claai)
e i Sindacati di categoria (Fe-
neal-Uil, Filca-Cisl, Fillea-Cgil)
hanno rinnovato recentemente
il contratto nazionale di lavoro
delle imprese artigiane delledi-
lizia. Lintesa riguarda 233mila
imprese e 678mila lavoratori di-
pendenti. Laccordo, che ha durata
1 ottobre 2004 - 31 dicembre
2007, prevede aumenti medi men-
sili (riferiti al 3 livello - operaio
specializzato) di 130 euro.
Gli incrementi salariali saranno
erogati in quattro tranche, con le
retribuzioni di ottobre 2004, mar-
zo 2005, marzo 2006 e giugno
2007. Quello delledilizia il pri-
mo accordo nazionale che disci-
plina lapprendistato professio-
nalizzante con la percentualiz-
zazione del salario (allinizio vie-
ne erogato il 66% della retribu-
zione delloperaio alla cui quali-
fica aspira lapprendista fino a
raggiungere il 90% della retri-
buzione stessa).
stata inoltre estesa la durata
dellapprendistato: da 3 anni
per le qualifiche semplici fino
a 5 anni per le qualifiche pi
elevate.
Il contratto prevede anche mi-
glioramenti per le prestazioni
erogate dalle Casse edili arti-
giane per quanto riguarda la
malattia, gli infortuni, la mater-
nit e i congedi parentali.
Il nuovo contratto, inoltre, con-
tiene uno specifico protocollo
per i lavoratori extracomunitari,
realt sempre pi diffusa nel
settore, dal momento che rap-
presentano un terzo dei nuovi as-
sunti in edilizia.
Il presidente di Anaepa-Confarti-
gianato Giuliano Nicola sottoli-
nea che il contratto testimonia
limpegno dellartigianato per pro-
muovere sempre migliori condizioni
economiche e normative per i la-
voratori del settore.
Il presidente Nicola fa rilevare
soprattutto limportanza del
nuovo modello di apprendista-
to previsto dal contratto, istitu-
to qualificante e peculiare del-
lartigianato, sia per la durata
della formazione sia per le nuo-
ve prestazioni garantite allap-
prendista.
Firmato il nuovo contratto
nazionale di lavoro per
le imprese artigiane delledilizia
Riguarda 233.000 imprese e 678.000 lavoratori; introdotto il nuovo modello
di apprendistato professionalizzante
VALIDO SINO AL 31/12/2007
Norma CEI 64-8
Il Comitato Elettrotecnico Italiano ha reso disponibile gratui-
tamente, sul proprio sito, l'errata corrige alla Guida CEI 64-8.
La stessa si resa necessaria per correggere inesattezze con-
tenute nell'edizione 2003 della Norma CEI 64-8.
In particolare si segnalano: l'indicazione della proroga alla
data di applicazione del Capo V del DPR 380/2001, riportato
nella premessa generale del Volume della Norma CEI 64-8, le
correzioni negli articoli 411.1.5.2 e 533.2, la nuova figura 702
D e la nuova figura dell'articolo 751.04.5.
Si segnala anche una diversa scrittura, per una migliore com-
prensione del testo, di parte degli articoli 612.6.1, 702.1,
702.520.1 e 710.312.2.
Il testo, in formato Pdf, scaricabile all'indirizzo:
http://www.ceiuni.it/erratacorrige/EC%2064-8.pdf
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Laccordo
prevede aumenti
medi mensili
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118 Il Giornale dellInstallatore Elettrico N. 16 15 Dicembre 2004 www.reedbusiness.it
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3M Italia Telecomunicazioni Spa - Segrate MI 91
Ablerex Europe Srl - Povolaro di Dueville VI 50
Accomandita - Salsomaggiore Terme PR 119
Altecon Srl - Lissone MI 30
Amra Spa - Macherio MI 91
Apc Italia Srl - Merate LC 59
Apice Srl - Empoli FI 96
Aros Srl - Cormano MI 28-46
Asita Srl - Faenza RA 44-84
Aspira Srl - Torino TO 75
Ats Elettronica Srl - Avellino AV IV cop.
Autodesk Spa - Milanofiori Assago MI 42-80
Axu Srl - Milano MI 58
Cat-Ups / Maia Spa - Monterotondo Scalo RM 60
Chloride Spa - Castel Guelfo BO 52-59
Cia Trading Srl - Napoli NA 8
Compel Electronics Spa - Cornate dAdda MI 93
Control Systems 2 Srl - Grottammare AP 59
Convert Italia Spa - Roma Eur RM 45
Delo Instruments Srl - Fizzonasco Pieve Emanuele MI 54
Ds Europe Srl - Milano MI 81
Elan Srl - Camerano AN 59
Elap Spa - Corsico MI 81
ElectroGenius Srl - Vicopisano PI 18-45
Elektrozubehr Spa - Milano MI 77
Elettra Srl - Padova PD 7
Elettrotecnica Grig Srl - Piove di Sacco PD 56
Elicent Spa - Lonato BS 5
Elsist Srl - Pozzuolo Martesana MI 46
Elvox Spa - Padova PD 98
Emerson Network Power - San Giuliano Milanese MI 57-58
Endress+Hauser Italia Spa - Cernusco sul Naviglio MI 78
Eplan Italia Srl - Vimodrone MI 78
AZIENDA PAGINA
Esselte Spa - Gorgonzola MI 15
Eurage - Cologno Monzese MI III cop.-94
Eurosatellite Srl - Sansepolcro AR 61
Exhibo Spa - Monza MI 83
F.lli Amos & C. Spa - Cologno Monzese MI 10
FBT Elettronica Spa - Recanati MC 83
Fluke Italia Srl - Brugherio MI 86
Fracarro Spa - Castelfranco Veneto TV 35-92
FTE Maximal Italia Srl - Calerno RE 23
G. Bargellini & C. Spa - Pieve di Cento BO 57-II cop.
Galletti Spa - Bentivoglio BO 92
Gdt Elettroforniture Spa - Rozzano MI 101
Gewiss Spa - Cenate Sotto BG 47-49-51-53-55-97
Ghisalba Spa - Cascine Vica Rivoli TO 41
Gmc Instruments Italia Srl - Lissone MI 84
Gsc Elettronica Snc - Rubano PD 50
Hesa Spa - Milano MI 95
Hyundai Automobili Italia / Koelliker Spa - Milano MI 90
Iess Sistemi Sicuri - Campodarsego PD 6-66
Ifm Electronic Sa - Agrate Brianza MI 84
Imb Srl - Busseto PR 12
Imc Srl - Salerno SA 13
IME Istrumenti Misure Elettriche Spa - Corsico MI 81
Inexport Italia Srl - Milano MI 103
Ing. Franco Luchsinger Snc - Curno BG 85
Intellisystem Technologies Srl - Siracusa SR 54
Italiana Conduttori / Cavel Srl - Gropello Cairoli PV 116
Kert Srl - Caerano S. Marco TV 46-67
Layer Electronics Srl - Erice TP 56
Leane International Srl - Parma PR 84
Legrand Spa - Zibido S. Giacomo MI 21
Lince Italia Srl - Ciampino RM 89
Marcucci Spa - Vignate MI 54
AZIENDA PAGINA
Matsushita Electric Works It. Srl - Bussolengo VR 77-92
Menvier Csa Srl - Corsico MI 97
Meta System Spa - Reggio Emilia RE 50-59
Mge Italia Spa - Agrate Brianza MI 56
Microdowell Spa - Pradamano UD 58
Mitsubishi Electric Europe - Agrate Brianza MI 78
Moeller Electric Srl - Rodano MI 82-92
Murr Elektronik Srl - Usmate Velate MI 80
Mwr Italia Snc - Polverara PD 60
Nice Spa - Oderzo TV manchette
Ntet Srl - Piano Tavola CT 65
Olimpia Splendid Spa - Gualtieri RE 88
Omron Electronics Spa - Milano MI 82
Orieme Italia Spa - Milano MI 25
Osram Spa - Milano MI 97
Philips Spa Div. Lighting - Monza MI patella
Phoenix Contact Srl - Cusano Milanino MI 77
Pilz Italia Srl - Novedrate CO 82
Powertronix Spa - Grezzago MI 43
Pr.El Srl - Rubano PD 48-87
Progea Srl - Modena MO 82
Prospecta Sas - Villa Cella RE 105
Reggiani Illuminazione Spa - Sovico MI 91
Riello UPS - S. Pietro di Legnago VR 19-60
S&C Electric Company /M.Maggi - Milano MI 57
Saiedue - Bologna BO 20
Schneider Electric Spa - Agrate Brianza MI 80-93-95-96
Siemens Spa - Milano MI 79
Sirai Elettromeccanica Srl - Bussero MI 85
Sirsen Srl - Monterusciello Pozzuoli NA 31
Socomec Sicon Ups - Villaverla VI 9-44-50
System Spa Div. Electronics - Fiorano MO 84
Tecnel System Srl - Milano MI 85
Testo Spa - Settimo Milanese MI 96
Unahom Start Spa - Peschiera Borromeo MI 117
Urmet - Torino TO 11
Vemer Siber Group Spa - Brugherio MI 16-17
Wago Elettronica Srl - S. Lazzaro di Savena BO 84
Weidmller Srl - Cinisello Balsamo MI 63
Zeca Spa - Feletto Canavese TO 85
Qui di seguito sono riportati i nominativi delle aziende citate in questo numero e la relativa pagina.
Le aziende inserzioniste sono evidenziate in blu. Se desiderate ricevere ulteriori informazioni sulle
notizie riportate nella rivista, potete utilizzare il nostro Servizio Lettori.
sufficiente compilare e inviare per fax (allo 02 36519123) la scheda pubblicata nell'ultima pagina,
citando il numero di riferimento associato a ciascuna notizia o pubblicit. Per una risposta pi ra-
pida potete utilizzare il nostro Servizio Lettori on-line all'indirizzo Internet www.serviziolettori.it.
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...li certifichiamo tutti.
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tiscono alle aziende inserzioniste la quantit delle copie
diffuse. La certificazione svolta dal CSST-
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N. 14 2 Il Giornale dellInstallatore Elettrico N. 17 15 Ottobre 2002 www.reedbusiness.it

PERIODICO PER INSTALLATORI E OPERATORI DEL COMPARTO ELETTRICO


ORGANO DIRETTIVO NAZIONALE DI CONFARTIGIANATO - IMPIANTI
Anno 26 - Numero 16 - 15 Dicembre 2004
Direttore Editoriale: Giovanni Danielli - giovanni.danielli@reedbusiness.it; Caposervizio:
Fulvia Cattaneo - fulvia.cattaneo@reedbusiness.it; In redazione: Alessia Varalda - ales-
sia.varalda@reedbusiness.it; Segreteria di redazione: Elena Radice - elena.radice@reed-
business.it; Impaginazione e grafica: Design 3; Hanno collaborato a questo numero: Fa-
bio Braidotti, Mauro Cappellari, Jean-Franois Christin, Paolo Frisoni, Raffaele Greco,
Gastone Guizzo, Roberta Leprotti, Antonio Porro, Alma Taddei
Reed Business Information SpA
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