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Logic
Controller
Introduzione
Il controllore a logica programmabile (PLC : Programmable Logic Controller) una
apparecchiatura elettronica costituzionalmente molto simile a un calcolatore, ma realizzata con delle
particolarit specifiche, soprattutto per quanto riguarda il linguaggio di programmazione e
linterfacciamento con i dispositivi esterni.
Questa nuova categoria di apparecchiature, apparsa per la prima volta sul mercato, attorno agli
anni 70, stata sempre pi raffinata ed oggi in continua e rapida evoluzione. Avvalendosi delle pi
moderne tecnologie elettroniche, i controllori a logica programmabile hanno raggiunto elevata
affidabilit nelle applicazioni industriali, dove esistono condizioni ambientali molto severe causate da
disturbi elettrici, alte temperature, shock meccanici e sostanze inquinanti.
Il controllore a logica programmabile sta assumendo il ruolo di componente fondamentale per la
realizzazione della fabbrica automatica. Non esiste infatti settore di produzione, trasformazione o
controllo nel quale non si trovino esempi di applicazioni del controllore a logica programmabile.
I controllori delle ultime generazioni hanno perso le caratteristiche originali di semplici
sequenziatori per assumere sempre pi quelle di veri calcolatori di processo, dotati di possibilit di
comunicazione con altri computers e di sofisticate interfacce con lutente.
Negli ultimi anni, per quanto riguarda il posizionamento degli assi elettrici, si notevolmente
ampliata la gamma delle schede a disposizione, al punto tale da rendere sempre pi sottile il confine
esistente tra un PLC e un controllo numerico (CNC).
Questo sviluppo repentino dei PLC ha fatto sorgere un altro problema: la comunicazione uomo-
macchina. Per questo motivo sono nati i pannelli operatore, cio dei dispositivi che, allacciati
direttamente al bus del PLC, rendono possibile la modifica dei parametri di processo. possibile,
addirittura, collegare il PLC con un personal computer il quale assume il ruolo di supervisore nel
controllo di processo, relegando al PLC il compito di esecutore.
Sul mercato, ogni casa costruttrice, dispone di una propria gamma di prodotti diversificati per
potenzialit e costi, indirizzata a soddisfare le diverse esigenze. PLC un termine generico che
individua macchine che possono essere utilizzate sia per controlli di processo semplici che complessi, in
base al modello di PLC utilizzato. Ogni casa dispone infatti di diversi modelli che differiscono per
possibilit di ampliamento, velocit di scansione del programma, possibilit di utilizzo di schede speciali.
Queste differenze fanno variare il costo di un PLC da poche centinaia di euro fino a svariate centinaia .
I PLC sono utilizzati nei pi svariati settori sia civili che industriali. Ad esempio Siemens produce
modelli di PLC per impieghi civili dedicati alla gestione degli ascensori ed alla gestione degli impianti di
riscaldamento. Nellambito industriale vengono gestite linee di produzione, palettizzazione,
immagazzinaggio ecc.
Architettura di un PLC
Un PLC costituito fondamentalmente da cinque parti (figura 1):
- CPU (Central Processing Unit), il cervello del sistema, prende tutte le decisioni logiche;
- sezione di MEMORIA, il supporto fisico dove sono registrate le istruzioni che costituiscono
il programma applicativo e i dati necessari per funzioni ausiliarie;
- sezione di INGRESSO, riceve i segnali elettrici (digitali o analogici) provenienti dallimpianto
(finecorsa, pressostati, pulsanti, selettori, ecc.);
- sezione di USCITA, riceve i segnali prodotti dallelaborazione e li adatta per comandare con
potenze adeguate i vari organi attuatori (motori, elettrovalvole, teleruttori, frizioni,
visualizzatori, lampade, ecc.);
- BUS, consente la comunicazione tra le varie sezioni.
Ingressi
Impianto
Uscite
Memoria
Normalmente si intende per memoria del PLC solamente la memoria che contiene il programma
applicativo. In realt in un PLC la memoria suddivisa in diverse zone, ciascuna adibita a compiti
differenti. Anche se le soluzioni adottate dai costruttori sono molto diverse fra loro, si pu in generale
considerare la memoria suddivisa nelle seguenti parti (figura 3):
- memoria per il programma utente;
- memoria per le funzioni interne;
- memoria per lo stato degli ingressi e delle uscite;
- memoria per il software di sistema (sistema operativo).
La quantit di memoria disponibile per contenere il programma utente e i dati varia secondo il
modello e la casa costruttrice del PLC.
Lestensione in memoria misurata in K words, dove K labbreviazione di kilo; in questo
ambiente, anzich 1000 vale 1024 (210 ). Una Word in genere di 16 bit. Se un costruttore indica una
memoria massima di 8K significa 8 x 1024 word, la quantit di memoria determina anche il numero di
istruzioni inseribili nella memoria stessa.
Per capire meglio le caratteristiche tecniche delle unit I/O si devono esaminare i cataloghi dei
costruttori in cui sono presentate alcune unit di ingresso e di uscita.
Unit di INPUT
Il data sheet di pagina 7 e 8 descrive alcuni tipi di unit di ingresso/uscita digitali. Una unit di
ingresso digitale converte i segnali binari (di ON - OFF) del processo da controllare al livello dei segnali
interni del controllore, che tipicamente sono segnali elettrici TTL (05V). Lo stato dei segnali
visualizzato con LED verdi o rossi presenti sulla parte frontale della scheda.
Per ogni unit di ingresso sono specificati i dati tecnici. Esaminiamo quelli pi significativi.
Numero di ingressi : il numero di ingressi collegabili a ciascuna unit. I moduli descritti a
pagina 7 sono a otto ingressi. Ci sono anche PLC con unit a 16 ingressi e altre unit, denominate ad
alta densit, che hanno 32 punti dingresso.
Notiamo che le unit illustrate sono caratterizzate da ingressi con separazione a optoisolatori.
Questo significa che esiste un disaccoppiamento elettrico tra i circuiti esterni e quelli interni, allo scopo
di proteggere i circuiti elettrici del PLC da eventuali malfunzionamenti distruttivi legati al processo come
sbalzi di tensione o sovraccarichi di corrente.
tensione dingresso : il valore nominale di tensione che pu essere applicato a ciascun
ingresso. Se il valore di tensione inferiore a una determinata soglia, quel segnale interpretato come 0
logico; se il valore di tensione superiore, il segnale considerato 1 logico. Per ciascuna unit sono
specificati gli intervalli di tensione in cui il segnale vale 1 oppure 0 logico.
tempo di ritardo : un segnale di ingresso viene acquisito correttamente se il suo livello logico si
mantiene per un tempo superiore al tempo di ritardo. importante valutare questo parametro quando
bisogna acquisire segnali che potrebbero variare velocemente, per non rischiare di perdere delle
informazioni. Esistono comunque allo scopo unit speciali di conteggio veloce.
Unit di OUTPUT
Una unit di uscita digitale converte i segnali, interni al PLC e prodotti dallelaborazione logica, al
livello dei segnali esterni del processo comandato. Anche le unit di uscita visualizzano lo stato dei
segnali con LED verdi o rossi, situati sulla parte frontale della scheda.
Il data sheet di pagina 7 e 8 descrive le caratteristiche di alcune unit di uscita digitale;
commentiamo i dati tecnici pi significativi.
Numero delle uscite: il numero di punti di uscita disponibili sulla scheda, ai quali sono collegati
gli organi attuatori. Sono disponibili per quasi tutti i modelli unit a 4, 8, 16, 32 punti di uscita.
Tensione di alimentazione: il valore nominale di tensione fornito dal singolo punto di uscita.
Corrente di uscita: il valore nominale di corrente che un singolo punto di uscita pu fornire.
Esistono schede da 0.1A, 0.5A, 1A, 2A. importante, nella scelta degli utilizzatori, che tale limite di
corrente non venga superato. A questo scopo, tra i dati tecnici, sono dichiarate anche le potenze
ammissibili con carichi resistivi e carichi induttivi.
Frequenza di commutazione: stabilisce la massima velocit di commutazione con cui possibile
comandare un attuatore.
I PLC, dovendo coprire una vastissima gamma di campi applicativi, da semplici sistemi logici per
piccole macchine operatrici a comple ssi sistemi sequenziali per lautomazione di grandi impianti, sono
stati diversificati secondo la capacit, intesa come il massimo numero di punti di ingresso e uscita
collegabili a ununica apparecchiatura. In base a questo parametro i PLC sono normalmente suddivisi in
tre fasce:
- piccoli: da 0 a 128 I/O;
- medi da 129 a 512 I/O;
- grandi da 513 a 1024 I/O e oltre.
Bisogna stare attenti per a non considerare il numero di I/O come lunico fattore di importanza
per un PLC: ci sono infatti anche altri parametri come la capacit di calcolo, la facilit di
programmazione, la quantit di memoria, ecc.
Caratteristiche meccaniche
Dal punto di vista costruttivo il PLC si presenta come un rack robusto e protetto. Lo chassis pu
alloggiare un numero di schede (moduli) variabile da modello a modello.
Figura 5a
Ogni scheda oc-
cupa
normalmente
uno slot.
possi-bile
scegliere tra
vari tipi di
schede, in
modo da rea-
lizzare la confi-
gurazione pi
op-portuna per
ogni
applicazione.
Ogni scheda occupa normalmente uno slot e il tipo di scheda determina la configurazione
hardware del PLC. Le figure 5a e 5b dimostrano la flessibilit di configurazione hardware dei PLC,
rispettivamente della serie S5 e S7-200 della Siemens.
Il rack contiene di solito una scheda per lalimentazione, una scheda CPU e pi schede di I/O. Il
numero di schede di I/O espandibile fino a completare il numero di slots disponibili nel rack e in alcuni
modelli si possono aggiungere ulteriori racks.
Il numero di racks collegabili allunit centrale del PLC limitato e varia da modello a modello. I
collegamenti tra pi racks dello stesso sistema sono effettuati mediante appositi cavi, mentre allinterno
di ciascun rack il colle gamento tra le varie schede di I/O e la scheda CPU avviene tramite un BUS
posto sulla parte posteriore del rack.
I racks devono essere installati in armadi con fessure di aerazione grado di protezione IP2 in locali
puliti e asciutti) o in cabine asciutte (armadi tipo IP54), oppure su telaio in ambienti operativi puliti e
asciutti.
Introduzione
il programma secondo il quale il PLC funziona contenuto nella memoria utente, le istruzioni sono
registrate una dopo laltra.
Il funzionamento del PLC ciclico, cio la CPU per elaborare il programma legge ed esegue in
sequenza le istruzioni, partendo dalla prima. Dopo lelaborazione dellultima istruzione lesecuzione
ricomincia da capo.
Allinizio di ogni ciclo di scansione la CPU interroga i segnali dingresso e li registra nella memoria
immagine dello stato degli ingressi, in modo da creare una fotografia della situazione del processo.
Durante lelaborazione del programma tutte le interrogazioni sul valore degli ingressi fanno riferimento
a questa memoria immagine. In questo modo lo stato dei segnali di ingresso si conserva inalterato per
un intero ciclo di elaborazione, cosicch i cambiamenti di segnale che si verificano durante il ciclo non
possono creare disturbi.
I risultati prodotti dallelaborazione durante il ciclo sono registrati temporaneamente nella memoria
immagine dello stato delle uscite. Solo al completamento del ciclo di programma il contenuto della
memoria immagine trasferito alle corrispondenti unit di uscita; in seguito viene attivato un nuovo
ciclo di elaborazione.
Il tempo necessario per scandire tutte le istruzioni del programma viene chiamato tempo di ciclo.
un parametro importante per individuare la potenza di un PLC ed in stretta dipendenza dalla velocit
di lavoro della CPU e dal tipo di istruzioni. Per poter paragonare i tempi di ciclo di modelli diversi di
PLC, ci si riferisce a una lunghezza standard di programma di 1024 (cio 210 ) locazioni di memoria.
Lordine di grandezza dei tempi di ciclo per 210 istruzioni va da qualche millisecondo alle decine di
millisecondi. Si comprende che se il tempo di ciclo molto breve possibile cogliere in tempo reale
tutte le variazioni dei segnali del processo senza perdere informazioni.
La figura 6 illustra il principio di funzionamento suddiviso nelle fasi principali.
INGRESSI
INGRESSI INGRESSI INGRESSI
USCITE
USCITE USCITE USCITE
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Sistema di automazione S7-200, Manuale di sistema
C79000-G7072-C233-01 1-1
Introduzione al Micro PLC S7-200
Requisiti hardware
La figura 1-2 illustra il sistema di base del Micro PLC S7-200, costituito da una CPU S7-200,
da un personal computer, dal software di programmazione STEP 7-Micro/WIN 32,
versione 3.0, e da un cavo di comunicazione.
Per poter usare un personal computer (PC) si deve disporre di uno dei seguenti set:
cavo PC/PPI
unit per processore di comunicazione (CP) e cavo per interfaccia multipoint (MPI)
scheda per interfaccia multipoint (MPI). La scheda MPI viene fornita con un cavo MPI.
Computer
CPU S7-200
STEP 7-Micro/WIN 32
Cavo PC/PPI
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Sistema di automazione S7-200, Manuale di sistema
1-2 C79000-G7072-C233-01
Introduzione al Micro PLC S7-200
62 mm 62 mm 62 mm
Memoria
Programma 2048 parole 2048 parole 4096 parole
Dati utente 1024 parole 1024 parole 2560 parole
Tipo di memoria EEPROM EEPROM EEPROM
Moduli di memoria EEPROM EEPROM EEPROM
Backup dei dati (condensatore ad Di reg. 50 ore Di reg. 50 ore Di reg. 190 ore
elevata capacit)
Ingressi/uscite integrati
Ingressi/uscite integrati 6 ingressi / 4 uscite 8 ingressi / 6 uscite 14 ingressi / 10 uscite
Numero unit di ampliamento nessuna 2 unit 7 unit
I/O totali
Dimensione dellimmagine degli I/O 256 (128 ingressi e 256 (128 ingressi e 256 (128 ingressi e
digitali 128 uscite) 128 uscite) 128 uscite)
Dimensioni fisiche degli I/O digitali 10 62 128
Dimensione dellimmagine degli I/O nessuno 16 ingressi / 16 uscite 16 ingressi / 16 uscite
analogici
degli I/O analogici
Operazioni
Velocit di esecuzione booleana 0,37 s/operazione 0,37 s/operazione 0,37 s/operazione
Rel interni 256 256 256
Contatori / temporizzatori 256/256 256/256 256/256
Rel di controllo sequenziale 256 256 256
S S S
Operazioni matematiche con i S S S
numeri interi (+ - * /)
Operazioni matematiche con i
numeri reali (+ - * /)
S S S
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Sistema di automazione S7-200, Manuale di sistema
C79000-G7072-C233-01 1-3
Introduzione al Micro PLC S7-200
Funzioni avanzate
Contatore veloce integrato 4 (20 KHz) 4 (20 KHz) 6 (20 KHz)
Potenziometri analogici 1 1 2
Uscite impulsi
2 (20 KHz, solo DC) 2 (20 KHz, solo DC) 2 (20 KHz, solo DC)
Interrupt di comunicazione
1 trasmissione/
2 ricezione
1 trasmissione/
2 ricezione
1 trasmissione/
2 ricezione
Interrupt a tempo 2 (da 1 ms a 255 ms) 2 (da 1 ms a 255 ms) 2 (da 1 ms a 255 ms)
Interrupt di ingresso hardware 4 4 4
Orologio hardware S (modulo) S (modulo) S (integrato)
Comunicazione
Numero di porte di comunicazione: 1 (RS-485) 1 (RS-485) 1 (RS-485)
Protocolli supportati Porta 0: PPI, slave MPI, PPI, slave MPI, PPI, slave MPI,
Freeport Freeport Freeport
PROFIBUS punto a punto (NETR/NETW) (NETR/NETW) (NETR/NETW)
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Sistema di automazione S7-200, Manuale di sistema
1-4 C79000-G7072-C233-01
Memoria della CPU: tipi di dati e modi di indirizzamento
La CPU S7-200 memorizza informazioni in diversi posizioni della memoria che hanno
indirizzi unici. possibile identificare esplicitamente lindirizzo di memoria a cui si vuole
accedere, consentendo cos al programma di accedere direttamente alle informazioni.
I 3 . 4 MSB LSB
7 6 5 4 3 2 1 0
Bit di byte, o numero di bit: bit 4 di 8 (da 0 a 7) I 0
I 1
Punto decimale, separa lindirizzo byte
dal numero di bit I 2
I 3
Indirizzo byte: byte 3 (quarto byte) I 4
Identificazione di area (I = ingresso) I 5
I 6
MSB = bit pi significativo I 7
LSB = bit meno significativo
I 8
I 9
I 10
I 11
I 12
I 13
I 14
I 15
Figura 5-1 Accesso a un bit di dati nella memoria della CPU (indirizzamento byte.bit)
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Sistema di automazione S7-200, Manuale di sistema
5-2 C79000-G7072-C233-01
Memoria della CPU: tipi di dati e modi di indirizzamento
V B 100
MSB LSB
7 0
Indirizzo del byte
VB100 VB100 Accesso a un valore in formato byte
Identificazione di area (memoria V)*
Byte meno significativo V W 100
Byte pi significativo
Indirizzo del byte
MSB LSB
15 8 7 0 Accesso a un valore in formato parola
VW100 VB100 VB101 Identificazione di area (memoria V)*
V D 100
Indirizzo del byte
Accesso a un valore in formato doppia parola
MSB = bit pi significativo
LSB = bit meno significativo Identificazione di area (memoria V)*
Figura 5-2 Accesso allo stesso indirizzo in byte, parola e doppia parola
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Sistema di automazione S7-200, Manuale di sistema
C79000-G7072-C233-01 5-3
Memoria della CPU: tipi di dati e modi di indirizzamento
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Sistema di automazione S7-200, Manuale di sistema
5-4 C79000-G7072-C233-01
Memoria della CPU: tipi di dati e modi di indirizzamento
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Sistema di automazione S7-200, Manuale di sistema
C79000-G7072-C233-01 5-5
Memoria della CPU: tipi di dati e modi di indirizzamento
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Sistema di automazione S7-200, Manuale di sistema
C79000-G7072-C233-01 5-7
Memoria della CPU: tipi di dati e modi di indirizzamento
C3 Bit conteggio
Valore corrente (lettura/scrittura)
Numero contatore
(indirizzo di valore corrente) C0 C0
C1 C1
Identificazione di area (contatore)
C2 C2
C3 C3
C0 C0
C3 IN OUT VW200 C1 C1
C2 C2
Numero contatore
C3 C3
(indirizzo di valore corrente)
Identificazione di area (contatore)
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Sistema di automazione S7-200, Manuale di sistema
5-8 C79000-G7072-C233-01
Convenzioni per la rappresentazione delle operazioni S7-200
Registro delle immagini di processo degli da I0.0 a I15.7 da I0.0 a I15.7 da I0.0 a I15.7
ingressi
uscite
da Q0.0 a Q15.7 da Q0.0 a Q15.7 da Q0.0 a Q15.7
Memoria delle variabili (V)1 da VB0.0 a VB2047.7 da VB0.0 a VB2047.7 da VB0.0 a VB5119.7
Memoria locale (L)2
Temporizzatori
di ritardo allinserzione
256 (da T0 a T255) 256 (da T0 a T255) 256 (da T0 a T255)
di ritardo allinserzione
con memoria 10 ms da T1 a T4, da T65 a T68 da T1 a T4, da T65 a T68 da T1 a T4, da T65 a T68
disinserzione
1 ms T32, T96 T32, T96 T32, T96
di ritardo allinserzione/ da T33 a T36, da T97 a da T33 a T36, da T97 a da T33 a T36, da T97 a
disinserzione 10 ms T100 T100 T100
di ritardo allinserzione/ da T37 a T63, da T101 a da T37 a T63, da T101 a da T37 a T63, da T101 a
Contatore veloce HC0, HC3, HC4, HC5 HC0, HC3, HC4, HC5 da HC0 a HC5
Rel di controllo sequenziale (S) da S0.0 a S31.7 da S0.0 a S31.7 da S0.0 a S31.7
Richiamo/sottoprogramma da 0 a 63 da 0 a 63 da 0 a 63
Routine di interrupt da 0 a 127 da 0 a 127 da 0 a 127
Loop PID da 0 a 7 da 0 a 7 da 0 a 7
2Da LB60 a LB63 sono riservati da STEP 7-Micro/WIN 32, versione 3.0 o successiva.
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Sistema di automazione S7-200, Manuale di sistema
C79000-G7072-C233-01 8-7
Convenzioni per la rappresentazione delle operazioni S7-200
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Sistema di automazione S7-200, Manuale di sistema
8-8 C79000-G7072-C233-01
Operazioni SIMATIC
Contatti standard
Queste operazioni ricavano il valore indirizzato dal registro delle
K bit
O
immagini di processo o di memoria quando il tipo di dati I o Q.
P possibile utilizzare al massimo sette ingressi rispettivamente
per i box AND e OR.
bit
/ Il Contatto normalmente aperto chiuso (on) quando il bit
vale 1.
Il Contatto normalmente aperto chiuso (on) quando il bit
F
U AND vale 0.
P
In KOP, le operazioni normalmente aperte e normalmente
chiuse sono rappresentate mediante contatti.
o
In FUP le operazioni a contatto normalmente aperto sono
rappresentate mediante box AND/OR. Esse possono essere
utilizzate per manipolare i segnali booleani come con i contatti
KOP. Anche le operazioni a contatto normalmente chiuso sono
A rappresentate mediante box. Per realizzarle, collocare il
LD bit
W
L A bit simbolo della negazione sulla linea del segnale di ingresso.
O bit
In AWL il contatto normalmente aperto rappresentato dalle
LDN bit
AN bit operazioni Carica il valore di bit, Combina il valore di bit
ON bit tramite And e Combina il valore di bit tramite OR. Tali
operazioni caricano il valore del bit dallindirizzo nel valore
3 3 3 superiore dello stack logico o combinano tramite AND o OR il
221 222 224 valore del bit dellindirizzo con il valore superiore dello stack
logico.
In AWL il contatto normalmente chiuso rappresentato dalle
operazioni Carica il valore di bit negato, Combina il valore
di bit negato tramite And e Combina il valore di bit negato
tramite OR. Tali operazioni caricano il valore di bit dallindirizzo
n nel valore superiore dello stack logico o combinano tramite
AND o OR il valore di bit dellindirizzo n con il valore superiore
dello stack logico.
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Sistema di automazione S7-200, Manuale di sistema
9-2 C79000-G7072-C233-01
Operazioni SIMATIC
Contatto Not
Il contatto NOT modifica lo stato del flusso di corrente. Il flusso
K di corrente si arresta se raggiunge il contatto Not e fornisce
O
NOT energia se non lo raggiunge.
P
3 3 3 Operandi: nessuno
221 222 224
Tipi di dati: nessuno
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Sistema di automazione S7-200, Manuale di sistema
9-4 C79000-G7072-C233-01
Operazioni SIMATIC
Assegna
Loperazione Assegna attiva il bit di uscita del registro delle
K bit
O immagini di processo.
P
In KOP e in FUP questa operazione pone il bit specificato
uguale al flusso di corrente.
F bit
U = In AWL loperazione uscita copia il valore superiore dello stack
P
nel bit specificato.
A
W = bit
L
3 3 3
221 222 224
Assegna direttamente
Loperazione Assegna direttamente pone luscita fisica (bit o
K Bit
O OUT) uguale al flusso di corrente.
P I
La lettera I indica un riferimento diretto; ovvero loperazione
scrive il nuovo valore sia nelluscita fisica, che nel
F Bit corrispondente indirizzo del registro delle immagini di processo.
U
P
=I In caso di riferimento indiretto, loperazione scrive invece il
nuovo valore solamente nel registro delle immagini di processo.
A In AWL loperazione Uscita immediata copia direttamente il
W =I bit valore superiore dello stack nelluscita fisica (bit) specificata.
L
3 3 3
221 222 224
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Sistema di automazione S7-200, Manuale di sistema
9-6 C79000-G7072-C233-01
Operazioni SIMATIC
A
W S bit, N
L
R bit, N
3 3 3
221 222 224
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Sistema di automazione S7-200, Manuale di sistema
C79000-G7072-C233-01 9-7
Operazioni SIMATIC
Confronto di byte
Loperazione Confronto di byte consente di confrontare i valori
K IN1
O IN1 e IN2. Si possono effettuare i seguenti tipi di confronto:
P ==B IN1 = IN2, IN1 >= IN2, IN1 <= IN2, IN1 > IN2, IN1 < IN2 o
IN2
IN1 <> IN2.
F I confronti di byte sono senza segno.
U
P In KOP il contatto attivo quando il confronto vero.
==B
In FUP luscita attiva quando il confronto vero.
In AWL, se il confronto vero, queste operazioni caricano il
valore 1 nel valore superiore dello stack logico oppure
combinano tramite AND e OR il valore 1 con il valore superiore
A
LDB = IN1, IN2 dello stack.
W
L AB= IN1, IN2
OB= IN1, IN2
LDB<> IN1, IN2
AB<> IN1, IN2
OB<> IN1, IN2
LDB< IN1, IN2
AB< IN1, IN2
OB< IN1, IN2
LDB <= IN1, IN2
AB<= IN1, IN2
OB<= IN1, IN2
LDB> IN1, IN2
AB> IN1, IN2
OB> IN1, IN2
LDB >= IN1, IN2
AB>= IN1, IN2
OB>= IN1, IN2
3 3 3
221 222 224
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Sistema di automazione S7-200, Manuale di sistema
9-10 C79000-G7072-C233-01
Operazioni SIMATIC
Pagina 30
Sistema di automazione S7-200, Manuale di sistema
C79000-G7072-C233-01 9-15
Operazioni SIMATIC
I temporizzatori TON, TONR e TOF sono disponibili in tre risoluzioni indicate dal numero del
temporizzatore, come indicato nella tabella 9-1. Ogni conteggio del valore corrente un
multiplo della base di tempo. Ad esempio, un conteggio di 50 in un temporizzatore da 10 ms
corrisponde a 500 ms.
Avvertenza
Non possibile utilizzare gli stessi numeri per i TOF e i TON. Ad esempio, non si possono
impostare contemporaneamente i temporizzatori TON T32 e TOF T32.
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Sistema di automazione S7-200, Manuale di sistema
9-16 C79000-G7072-C233-01
Operazioni SIMATIC
300 PT 300 PT
T32 Q0.0 T32 Q0.0
30 PT 30 PT
T33 Q0.0 T33 Q0.0
3 PT 3 PT
T37 Q0.0 T37 Q0.0
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Sistema di automazione S7-200, Manuale di sistema
C79000-G7072-C233-01 9-19
Operazioni SIMATIC
KOP FUP
3 PT 3 PT
AWL
LD I2.0
TON T33, 3
Diagramma di temporizzazione
I2.0
Valore massimo = 32767
PT = 3 PT = 3
T33 (corrente)
T33 (bit)
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Sistema di automazione S7-200, Manuale di sistema
9-20 C79000-G7072-C233-01
Operazioni SIMATIC
KOP FUP
I2.1 T2 T2
IN TON TONR
R I2.1 IN
10 PT 10 PT
AWL
LD I2.1
TONR T2, 10
Diagramma di temporizzazione
I2.1
Valore
massimo = 32767
PT = 10
T2 (corrente)
T2 (bit)
Figura 9-6 Esempio di temporizzatore di ritardo allinserzione con memoria in KOP, FUP e AWL
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Operazioni SIMATIC
KOP FUP
3 PT 3 PT
AWL
LD I0.0
TOF T33, 3
Diagramma di temporizzazione
I0.0
PT = 3 PT = 3
T33 (corrente)
T33 (bit)
Figura 9-7 Esempio di temporizzatore di ritardo alla disinserzione Instruction in KOP, FUP e AWL
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Operazioni SIMATIC
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Operazioni SIMATIC
Avvertenza
Vi solamente un valore corrente per ogni contatore; non si assegni perci lo stesso
numero a pi di un contatore (i contatori in avanti, in avanti/indietro e indietro accedono allo
stesso valore corrente).
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Operazioni SIMATIC
Esempi di contatore
KOP FUP
C50 C50
I3.0
CD CTD I3.0 CD CTD
I1.0
LD
I1.0 LD
3 PV 3 PV
AWL
Diagramma di temporizzazione
I3.0
Allindietro
I1.0
Caricamento
3 3
2 2
C50 1
(valore corrente) 0 0
C50
(bit)
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Operazioni SIMATIC
KOP FUP
C48 C48
I4.0
CU CTUD I4.0 CU CTUD
I3.0
CD
I3.0 CD
I2.0
R I2.0 R
4 PV 4 PV
AWL
Diagramma di temporizzazione
I4.0
In avanti
I3.0
Allindietro
I2.0
Reset
5 5
4 4 4
3 3
2
C48 1
(valore corrente) 0 0
C48
(bit)
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Operazioni SIMATIC
Trasferisci byte, Trasferisci parola, Trasferisci doppia parola, Trasferisci numero reale
3 3 3
221 222 224
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Operazioni SIMATIC
IN2
A
ANDB IN1, OUT
W
L ORB IN1, OUT
XORB IN1, OUT
3 3 3
221 222 224
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Operazioni SIMATIC
3 3 3
221 222 224
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Operazioni SIMATIC
Fai scorrere byte verso destra, Fai scorrere byte verso sinistra
K
Le operazioni Fai scorrere byte verso destra e Fai scorrere
O SHR_B byte verso sinistra fanno scorrere a destra o a sinistra il
P EN ENO valore del byte di ingresso secondo il valore di scorrimento (N),
F e caricano il risultato in un byte di uscita (OUT).
U IN OUT
OUT
P
Mentre i bit vengono fatti scorrere fuori, le operazioni di
N
scorrimento si riempiono di zero. Se il conteggio di offset (N)
SHL_B maggiore o uguale a 8, il valore viene fatto scorrere per un
EN ENO massimo di 8 volte.
IN OUT
OUT Se il conteggio di offset maggiore di zero, il merker di
overflow (SM 1.1) assume il valore dellultimo bit fatto scorrere
N
fuori. Il merker zero (SM1.0) viene impostato se il risultato
delloperazione di scorrimento zero.
A
W SRB OUT, N Le operazioni di scorrimento di byte verso destra o sinistra sono
L senza segno.
SLB OUT, N
Condizioni derrore che impostano ENO = 0: SM4.3 (tempo di
3 3 3 esecuzione), 0006 (indirizzo indiretto).
221 222 224 Queste operazioni influenzano i seguenti bit di merker speciali:
SM1.0 (zero); SM1.1 (overflow).
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Merker speciali (SM) C
I merker speciali mettono a disposizione una variet di funzioni (sia di stato che di controllo)
e fungono da mezzo per comunicare informazioni tra la CPU ed il programma utente. I
merker speciali possono essere indirizzati a bit, byte, parole o doppie parole.
Byte SM Descrizione
SM0.0 Questo bit sempre ON (impostato su 1).
SM0.1 Questo bit sempre ON per il primo ciclo di scansione. Viene utilizzato, ad esempio, per
richiamare un sottoprogramma di inizializzazione.
SM0.2 Questo bit on per 1 ciclo di scansione in caso di perdita dei dati a ritenzione. Pu
essere utilizzato come merker di errore o come meccanismo per richiamare una speciale
sequenza di avvio.
SM0.3 Questo bit viene attivato per un ciclo se si passa allo stato RUN da una condizione di
avvio. Pu essere utilizzato per fornire un tempo di riscaldamento (warm-up) del sistema
prima di avviare delle operazioni.
SM0.4 Questo bit mette a disposizione un impulso di clock di 60 secondi (on per 30 secondi, off
per altri 30). Viene cos fornito un ritardo facile da programmare o un impulso di clock di
un minuto.
SM0.5 Questo bit mette a disposizione un impulso di clock di 1 secondo (on per 0,5 secondi, off
per altri 0,5 secondi). Viene cos fornito un tempo di ritardo facile da programmare o un
impulso di clock di un secondo.
SM0.6 Questo bit un clock di ciclo di scansione che attivo per un ciclo e disattivato per il
ciclo successivo. Pu essere utilizzato come ingresso di conteggio del ciclo di
scansione.
SM0.7 Questo bit rispecchia la posizione dellinterruttore degli stati di funzionamento
(off=TERM; on=RUN). Se viene utilizzato per attivare il modo freeport quando
linterruttore in RUN, esso consente di abilitare la comunicazione con il PG
commutando linterruttore su TERM.
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