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COMUNE DI CENTURIPE

PROGETTO ESECUTIVO
(riferimenti normativi: D.Lgs n. 50 del 18/04/2016 e s.m.i.)

OGGETTO: Progetto esecutivo per i "Lavori di sistemazione e


ESECUTIVO

arredo dell’area a verde di Poggio Treboni nel Comune


di Centuripe.
COMMITTENTE: COMUNE DI CENTURIPE (EN)
TAV. 1 – RELAZIONE TECNICA
25 GENNAIO 2018
PROGETTO

IL PROGETTISTA:

ING. SEMINARA SALVATORE


VIA PLATANI 12 - 94010 – CENTURIPE (EN)
VIA XX SETTEMBRE 26 – 95045 – MISTERBIANCO (CT)
P.I. /C.F. 01178680862 – SMNSVT83R25Z112L
CELL.: 328/8712259 TEL. 095/301811
PEC: salvatore.seminara@ingpec.eu
Dott. Ing. Seminara Salvatore Progettazione Esecutiva

1. PREMESSA

L’amministrazione Comunale con determina numero 170 del 18 Dicembre 2018 - Registro generale
Numero 517 ha affidato al Tecnico sottoscritto l’incarico per la redazione del progetto esecutivo e
coordinamento della sicurezza in fase di progettazione per i "Lavori per la sistemazione e arredo
dell’area a verde di Poggio Treboni nel Comune di Centuripe”.

Si riportano i dati identificativi del Tecnico Incaricato:

Dott. Ing. Seminara Salvatore


Nato a Boblingen (Germania) il 25/10/1983
Residente a Centuripe in via Platani 12
Studio Tecnico sito in Misterbianco via XX Settembre 26
Iscritto all’Ordine della provincia di Catania al n. B171
Iscritto All’albo Unico Regionale al numero3825
C.F. SMNSVT83R25Z112L – P.IVA 01178680862
Cell. 328/8712259 – E-mail: salvo263@gmail.com
P.E.C.: salvatore.seminara@ingpec.eu

Il presente progetto Esecutivo è stato redatto secondo quanto previsto dall’art. 23(Livelli della
progettazione per gli appalti e per le concessioni di lavori nonché per i servizi) del Decreto
legislativo 18 aprile 2016, n. 50, di cui si riporta lo stralcio relativamente ai commi 6, 7, 8:

6. Il progetto di fattibilità è redatto sulla base dell'avvenuto svolgimento di indagini geologiche e


idrogeologiche, idrologiche,idrauliche, geotecniche, sismiche, storiche, paesaggistiche ed
urbanistiche, di verifiche preventive dell'interesse archeologico,di studi preliminari sull'impatto
ambientale e evidenzia, con apposito adeguato elaborato cartografico, le aree impegnate, le
relative eventuali fasce di rispetto e le occorrenti misure di salvaguardia deve, altresì,
ricomprendere le valutazioni ovvero leeventuali diagnosi energetiche dell’opera in progetto, con
riferimento al contenimento dei consumi energetici e alleeventuali misure per la produzione e il
recupero di energia anche con riferimento all’impatto sul piano economico-finanziariodell’opera;
indica, inoltre, le caratteristiche prestazionali, le specifiche funzionali, le esigenze di
compensazioni e dimitigazione dell'impatto ambientale, nonchè i limiti di spesa, calcolati secondo
le modalità indicate dal decreto di cui alcomma 3, dell'infrastruttura da realizzare ad un livello tale
da consentire, già in sede di approvazione del progetto medesimo,salvo circostanze imprevedibili,
l'individuazione della localizzazione o del tracciato dell'infrastruttura nonchè delle
operecompensative o di mitigazione dell'impatto ambientale e sociale necessarie. {disposizione
modificata dal DLgs 56-2017 invigore dal 20-5-2017}
7. Il progetto definitivo individua compiutamente i lavori da realizzare, nel rispetto delle esigenze,
dei criteri, dei vincoli, degliindirizzi e delle indicazioni stabiliti dalla stazione appaltante e, ove
presente, dal progetto di fattibilità; il progetto definitivocontiene, altresì, tutti gli elementi necessari
ai fini del rilascio delle prescritte autorizzazioni e approvazioni, nonchè laquantificazione
definitiva del limite di spesa per la realizzazione e del relativo cronoprogramma, attraverso
l'utilizzo, oveesistenti, dei prezzari predisposti dalle regioni e dalle province autonome
territorialmente competenti, di concerto con learticolazioni territoriali del Ministero delle

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infrastrutture e dei trasporti , secondo quanto previsto al comma 16. {disposizionemodificata dal
DLgs 56-2017 in vigore dal 20-5-2017}
8. Il progetto esecutivo, redatto in conformità al progetto definitivo, determina in ogni dettaglio i
lavori da realizzare, ilrelativo costo previsto, il cronoprogramma coerente con quello del progetto
definitivo, e deve essere sviluppato ad un livellodi definizione tale che ogni elemento sia identificato
in forma, tipologia, qualità, dimensione e prezzo. Il progetto esecutivodeve essere, altresì,
corredato da apposito piano di manutenzione dell'opera e delle sue parti in relazione al ciclo di
vita.

I Documenti componenti il progetto esecutivo sono:

o Relazione generale;
o Elaborato grafico;
o Piano di manutenzione dell'opera e delle sue parti;
o Piano di sicurezza e di coordinamento di cui all'articolo 100 del decreto legislativo 9 aprile
2008, n. 81;
o Computo metrico estimativo e quadro economico;
o Cronoprogramma (inserito alla fine della presente relazione);
o Schema di contratto e capitolato speciale di appalto;

Inoltre il sottoscritto dichiara di redigere il Progetto affidatogli con responsabilità professionale e


nel rispetto del Codice Deontologico degli Ingegneri .

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2. TITOLI AUTORIZZATIVI DELL’INTERVENTO DA EFFETTUARE

Con Determinazione Dirigenziale n. 142 R.S. e n.458 del R.G. del 19.11.2018, è stato nominato il
Geom. Salvatore Giuliano, Responsabile Unico del Procedimento per la fase della progettazione e
dell’esecuzione dei "Lavori per la sistemazione e arredo dell’area a verde di Poggio Treboni
nel Comune di Centuripe”.
L’Amministrazione ha attivato le procedure per la progettazione esecutiva, nelle more
dell’inserimento nel programma triennale delle OOPP. 2018-2020 dei detti lavori.
L’utilità dell’intervento è evidente, specie nella considerazione dell’attuale mancanza di spazi per le
attività di svago da effettuare nel tempo libero sia da parte della popolazione giovane che da parte
della popolazione anziana;
La progettazione per le opere di cui sopra riveste carattere d’urgenza in quanto il Comune è
beneficiario degli interventi previsti dalla Strategia Nazionale Aree Interne i cui fondi disponibili
finanziano anche questo tipo di intervento;
E’ volontà dell’Amministrazione, come ribadito nella determina n. 170 del 18/12/2018, dare priorità
assoluta alla progettazione esecutiva dell’intervento per la realizzazione delle opere in oggetto.

3. CONTESTUALIZZAZIONE DELLA PROGETTAZIONE DA EFFETTUARE

I cambiamenti climatici in atto comportano un aumento delle temperature e una modifica dei regimi
pluviometrici, che combinati comportano un aggravamento delle condizioni meteorologiche
estreme. Oltre all'aumentata frequenza di intense ondate di calore, da un lato si verificano sempre
più frequentemente piene e alluvioni (comunemente percepite come "troppa acqua"), dall'altro si
esperiscono fenomeni di siccità, specialmente in contesti rurali (comunemente percepiti come
"troppa poca acqua"). I fattori che determinano i cambiamenti climatici possono essere mitigati; al
contempo, è necessario prevedere forme di adattamento a essi.
In questa cornice, assume centralità il concetto di resilienza, espressione che descrive la capacità di
un sistema a mutare senza perdere le proprie caratteristiche costitutive intrinseche, con riferimento
sia alla sfera fisica sia a quella culturale.
Queste riflessioni - centrali nel dibattito internazionale - sono ampiamente condivise e fatte proprie
dalla comunità locale del Simeto che, attraverso la costituzione del Patto di Fiume, da anni è
impegnata per la promozione di azioni mirate a rafforzare la propria resilienza.
Nell'ambito del Laboratorio di Patto è stata messa a fuoco la necessità di realizzare infrastrutture
verdi nelle aree urbane (parchi urbani, alberature, orti urbani, etc.) e negli spazi frammentati delle
frange peri-urbane, al fine di migliorare l’assorbimento delle acque meteoriche e diminuire la
casistica di dissesti idrogeologici, incrementare la vegetazione per il miglioramento della qualità
dell’aria - e della vita nel proprio complesso.
La realizzazione di tali infrastrutture ha - oltre che una valenza ambientale - una valenza socio-
educativa.

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Esse, infatti, possono essere attrezzate al fine di essere ampiamente fruite da una molteplicità di
attori sociali (studenti e genitori coinvolti mediante la "Rete di Scuole per il Territorio" e la
cittadinanza tutta, attivamente coinvolta mediante le azioni di sensibilizzazione poste in essere dal
tessuto associativo locale). Alla luce di tali consapevolezze, la comunità locale ha espresso il
bisogno di veder realizzate delle azioni pilota che possano concretamente dimostrare la valenza
delle riflessioni maturate negli anni.
A tal fine, si propone la sistemazione e arredo dell’area a verde di Poggio Treboni nel Comune
di Centuripe attraverso un’intervento di piantumazione di alberi e ripristino dei terrazzamenti
esistenti in un'area dove si intende agire per la prevenzione e gestione del rischio idrogeologico.
L'area in questione è situata nel versante Sud Est di Centuripe, sito ad elevata criticità idrogeologica
individuato dal PA, per cui è già in corso la procedura di inserimento nel Repertorio Nazionale
degli interventi per la Difesa del Suolo ai sensi del DPCM 28/05/2015.
Il P.A.I. della Regione Siciliana ha classificato il versante Sud - Est del centro abitato del comune di
Centuripe, come zona a rischio elevato, interessata da un fenomeno franoso.
Su tale aree è stato avviato dal Comune di Centuripe l'iter di progettazione per il ripristino e la
sistemazione delle stesse al fine di evitare il verificarsi di:
- pericolo di crolli e caduta massi sulle strade di notevole flusso veicolare, poste a valle del
versante,;
- depauperamento dell’ambiente unico nel suo genere.
Da quanto sopra, appare del tutto evidente che occorre per prima cosa consolidare il versante per
raggiungere i seguenti obiettivi:
- realizzare condizioni di sicurezza per il transito sulle principali strade e per la normale vita delle
persone che abitano nelle costruzioni e che coltivano i terreni a valle, anche in caso di calamità
naturale;
- bloccare l'arretramento della pendice;
- messa in sicurezza del costone con opere di piantumazione coadiuvata da ripristino dei
terrazzamenti di modestissima entità realizzati con pietra locale e posta in sito;
- Intercettazione delle acque superficiali meteoriche attraverso un sistema di smaltimento;
Nel caso in esame si propone di realizzare un intervento di forestazione che mitighi il rischio
geomorfologico, la sistemazione idraulica del deflusso delle acque, il ripristino dei muretti a
secco e allo stesso tempo la sistemazione di spazi adibiti a percorsi ginnici e di svago.

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4. INQUADRAMENTO TERRITORIALE

La zona di intervento si affaccia sul versante Sud-Est del territorio comunale e più precisamente in
zona Poggio Treboni nei pressi della piscina comunale.

Stralcio Aerofotogrammetrico

Coordinate UTM 37°37'36.54"N - 14°45'5.41"E


Provincia ENNA
Comune CENTURIPE

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4. STATO DEI LUOGHI

In atto, a seguito del sopralluogo effettuato, appare evidente la necessità di un imminente intervento
al fine di limitare e bloccare l’erosione del pendice attraverso il ripristino dei muri a secco ormai in
maggioranza diruti e garantirne quindi il corretto funzionamento e contenerne il degrado.

Allo stesso tempo si interverrà anche sui quei piccoli accorgimenti per rendere l’area fruibile alla
cittadinanza tutta, mediante il ripristino e la nuova installazione di arredo urbano oltre ad
incrementare la vegetazione per il miglioramento della qualità dell’aria e della vita nel proprio
complesso.

Rilievo fotografico stato dei luoghi


Foto 1

Foto 2

Foto 3
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Foto 4

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5. RISCHIO IDROGEOLOGICO DEL COMUNE DI CENTURIPE E P.A.I.

Il comune di Centuripe negli ultimi decenni è stato interessato da diversi fenomeni franosi. In
particolare ricordiamo quel famoso 22 dicembre del 2003 per il crollo del muro di contenimento
nella parte posteriore del Museo Civico e di recente, i continui movimenti franosi nella parte
sottostante il viale G. Marconi causando non pochi disagi sia alla viabilità (strada chiusa al transito
automobilistico) e ancor più grave, alle famiglie che abitano in quella zona.
Inoltre anche la parte posteriore del castello di Corradino ha riportato gravi danni in seguito a forti
piogge e percorrendo le due principali vie di comunicazione, che collegano il centro abitato con i
comuni limitrofi (SP 41 e la SP 24/a), capita spesso di trovare massi o altro materiale sul manto
stradale.
Analizzando la carta della pericolosità e del rischio n°61 corrispondente alla C.T.R. 624130, redatta
dal P.A.I. (piano stralcio di bacino perl’assetto idrogeologico) siamo in grado di stabilire l’effettivo
rischio idrogeologico cui è soggetto il comune.
Osservando la cartina vediamo che sono presenti sia delle zone a rischio idrogeologico molo
elevato(R4) in particolare: l’area del Museo Civico, la zona del Castello di Corradino e la parte
finale del viale G. Fiorenza, e di conseguenza abbiamo delle zone a livelli di pericolosità molto
elevata (P4) localizzate nell’ intorno delle aree prima elencate ad eccezione della via Salso che
presenta un livello di pericolosità basso (P0).
Il P.A.I. della Regione Siciliana ha classificato anche il versante Sud - Est del centro abitato del
comune di Centuripe, come zona a rischio elevato, interessata da fenomeni franosi e ad elevato
rischo Idrogeologico.
Di seguito riportiamo la carta delle pericolosità e del rischio geomorfologico relativa all’ area
urbana del comune di Centuripe ridotta a partire da una scala di rappresentazione di 1:10.000.

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Estratto cartografia P.A.I. n. 624130 - CENTURIPE

Estratto cartografia P.A.I. n. 624140 - CENTURIPE

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6. LAVORI DA REALIZZARE

Il Progetto sulla base di quanto premesso prevede la sistemazione e arredo dell’area a verde di
Poggio Treboni nel Comune di Centuripe e più precisamente:

A. Manutenzione generale terrazzamenti e muri a secco esistenti senza costruzione di nuovi;


B. Interventi di ripristino e nuova installazione di arredo urbano e staccionate;
C. Piantumazione alberi ad alto fusto e decespugliamento;
D. Ripristino e Installazione cancellate e scale di ingresso.

7. MANUTENZIONE DEI TERRAZZAMENTI

Il terrazzamento raggruppa le varie modalità di modifica della morfologia delle pendici, attraverso
la realizzazione di terrapieni, per renderle atte alla coltivazione e, nel caso in esame, alla fruibilità
del terreno stesso.

Esso caratterizza l’assetto sistematorio attuale del monte Poggio Treboni, costituisce la forma da più
lungo tempo attuata per la sistemazione di pendici acclivi (pendenze del 25÷50%) oltre ad essere di
minor impatto ambientale.

Si continuerà quindi ad intervenire con questa stessa tipologia di sistemazione del terreno al
fine di controllare anche il deflusso delle acque superficiali.

Tre sono gli elementi dei terrazzamenti la cui descrizione è utile per comprendere come e dove
intervenire nella gestione e nella progettazione degli stessi:

- l’argine, componente verticale della struttura che si caratterizza per diverse modalità di
contenimento del terrapieno;
- la lenza (o pianale o ripiano),componente orizzontale della struttura che si caratterizza per
ampiezza e inclinazione;
- l’affossatura, presente in molteplici forme per i vari tipi di terrazzamento, è elemento
cruciale nella gestione e nella conservazione di queste sistemazioni.

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L’argine è l’elemento che caratterizza maggiormente i terrazzamenti perché realizzato per il


contenimento del terrapieno. Una parte preponderante dei terrazzamenti del monte Poggio Treboni
è stato realizzato con tecniche di muratura a secco come si evince anche dal rilievo fotografico.

La presenza stimata è di circa ……..di muri a secco..

La costruzione di un muro a secco avverrà utilizzando pietrame grossolano, disposto a formare uno
scheletro portante, e da tassellature a tamponamento e stabilizzazione degli interstizi. Spessore,
sezione e inclinazione della struttura portante sono definiti in modo da assicurare la stabilità al
terrapieno e il buon drenaggio delle acque piovane.

Nella parte retrostante al muro verrà collocato pietrisco di diametro decrescente, utile a facilitare lo
sgrondo delle acque in eccesso e a ridurre, così, la spinta idrostatica del terrapieno.

La lenza, altresì chiamata pianale o ripiano, è la parte del terrazzamento che ospita la coltura.

La lenza, nella nostra progettazione non si presenterà quasi mai come piano perfettamente
orizzontale, ma avrà una leggera inclinazione per favorire l’allontanamento delle acque in eccesso.

La lenza insiste per metà circa sul terrapieno e per la restante parte sul fianco del colle, da cui
frequentemente è stato ricavato il materiale che compone il terrapieno stesso; in relazione a ciò, per
evitare smottamenti, si giustifica una certa pendenza della lenza verso monte.

Vi sono poi alcune lenze, all’interno dell’appezzamento, che presentano un andamento decisamente
obliquo rispetto alle curve di livello, svolgendo in tal senso un ruolo di raccordo tra i diversi livelli;
questo accade soprattutto ove manca la possibilità di allacciamento con apposite strade campestri o
si sia rinunciato a esse per economia.

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In appezzamenti particolarmente intensivi, in presenza di lenze ristrette, tali raccordi presentano un


andamento che attraversa a zigzag l’appezzamento, segno di una fruizione pedonale della viabilità.

Oltre che dalla morfologia sino a qui descritta, la lenza è altresì caratterizzata dalla disposizione
delle colture arboree. In linea di massima essa risponde all’ordinamento e alla specializzazione
colturale del luogo.

Rapporti tra lenza e argine

Lenza e argine devono essere tra loro in relazione in funzione dell’acclività, secondo la funzione:
L=H/p
dove:
L è la larghezza della lenza, espressa in metri,
H è l’altezza del muro, espressa in metri,
p è la pendenza del versante, espressa in percentuale.

L’affossatura, è preposta all’allontanamento delle acque in eccesso per lo più attraverso piccole
fosse (dette scoline) tracciate lungo i margini interni delle lenze, dunque ai piedi dell’argine della
terrazza a monte; le acque così raccolte vengono convogliate e allontanate attraverso gli acquidocci
e i percorsi idraulici.

La numerosità e la ricorrenza delle scoline è relativa alle caratteristiche fisico meccaniche del suolo,
in particolare alla capacità di infiltrazione dello stesso.

Per il Monte Poggio Treboni si valuta come termine minimo per garantire la corretta funzionalità
del sistema delle terrazze, la presenza e il corretto funzionamento di una scolina almeno ogni due o
tre terrazze.

Fanno parte della rete di drenaggio del Monte Poggio Treboni anche diversi sentieri individuati in
loco, che svolgono la funzione di collettori e per i drenaggi dei terrazzamenti; in questo senso alcuni
di essi possono esser definiti come “percorsi idraulici”.

In tal caso i tracciati e le forme di questi percorsi venivano realizzati per permettere il passaggio di
uomini e greggi e,al contempo, per garantire il drenaggio come vere e proprie opere idrauliche.

Alla luce i quanto sopra descritto, si provvederà a ripristinare tutti i terrazzamenti presenti e
ove necessario, crearne altri nuovi, al fine di rendere fruibile il terreno stesso, limitare i
fenomeni di erosione e di dissesto idrogeologico, attraverso un percorso controllato di deflusso
delle acque.

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8. ISTALLAZIONE DI ARREDO URBANO

Come accennato nei paragrafi precedenti, e su esplicita richiesta dell’ente appaltante, si provvederà
ad istallare elementi di arredo urbano nell’area a verde, fruibile alla cittadinanza tutta, al fine del
miglioramento della qualità della vita nel proprio complesso considerando che il comune di
Centuripe è carente di spazi per le attività di svago da effettuare nel tempo libero, sia da parte della
popolazione giovane che da parte della popolazione anziana.
I principali elementi da installare saranno così suddivisi:
o Arredo urbano adibito ad attività di relax, quali panche, tavoli da picnic e cestini;
o Arredo per Percorso ginnico, ovvero attrezzi per esercizi ginnici istallati in loco, con relativo
cartello di istruzione;
o Arredo adibito a protezione dei fruitori e ornamentale, quali appunto staccionate in legno
installate in prossimità dei margini del terrazzamento e pietrisco bianco a scopo ornamentale
lungo il tutto percorso che si estende da Est a Ovest del parco (vedi tavola grafica allegata
TAV.2).
Per la scelta di tali modelli si è fatto riferimento al catalogo della ditta “Gradim Giochi di Grasso C.
& C. s.a.s.”. (Vedi allegata tavola grafica con dimensioni e posizionamento di ogni singolo arredo).
Di seguito si riportano a scopo illustrativo tutti gli arredi come da progetto.

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6. PIANTUMAZIONE ALBERI AD ALTO FUSTO E DECESPUGLIAMENTO

Gli alberi hanno un ruolo fondamentale per mantenere un ambiente sano e vitale nelle nostre città.
Contribuiscono ad abbattere i livelli di anidride carbonica presente nell’aria, regolano il microclima,
durante il periodo estivo ombreggiano e rinfrescano traspirando acqua, mitigano sostanze inquinanti
polveri sottili, regolano l’equilibrio idrologico nei terreni, abbelliscono le città, ci donano ossigeno.

Per questo intervento è stato prevista la piantumazione di diverse unità di alberi ad alto fusto arbusti
sempreverdi della famiglia pinacee dislocati nei terrazzamenti da ripristinare.

Allo stesso tempo verranno effettuate operazioni di pulitura e decespugliameto per eliminare le
erbacce presenti.

7. RIPRISTINO E INSTALLAZIONE CANCELLATE E SCALE DI INGRESSO

La progettazione prevede infine la sistemazione del cancello di ingresso lato Est e l’installazione di
un nuovo ingresso a cancellate sul lato Ovest.

Contestualmente verrà ripristinata la scala esistente con alzate in legno al fine di consentire il
collegamento tra i vari terrazzamenti, il gazebo metallico posto all’ingresso lato-Est e tutti i percorsi
e gli spazi interni.

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8. RIFERIMENTI NORMATIVI INERENTI IL PROGETTO

Il presente progetto è stato elaborato in conformità a Leggi, Decreti Ministeriali, Decreti del
Presidente della Repubblica e Norme di cui allo schema seguente:

 DECRETO LEGISLATIVO 18 APRILE 2016, N. 50 Codice dei contratti pubblici;


 D.M. 14/01/2008 e s.m.i. – Norme Tecniche per le Costruzioni (NTC2008);
 D.Lgs n. 81 del 09/04/2008 e s.m.i.– Norme in materia di tutela della salute e della sicurezza
nei luoghi di lavoro;
 Legge n. 186 del 1/03/1998 e s.m.i. – Regola dell’Arte;

9. CRONOPROGRAMMA

Si riporta in seguito le fasi attuative con l’indicazione dei tempi massimi necessari per lo
svolgimento delle varie attività ivi compreso la redazione dei progetti.

PROGETTO DEFINITIVO GIORNI 30

PUBBLICAZIONE BANDO GIORNI 30

TOT. ITER PROGETTUALE RIMANENTE GIORNI 60

AFFIDAMENTO LAVORI GIORNI 30

ESECUZIONE LAVORI GIORNI 150

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OPERE DI COLLAUDO GIORNI 30

TOT. LAVORAZIONI GIORNI 210

GIORNI COMPLESSIVI GIORNI 270

Centuripe 25/01/2019
Il Tecnico Redattore (Dott. Ing. Seminara Salvatore)

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