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Restauro
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paesaggio urbano gen-feb 2006 le aziende informano
a cura di Alessandro Costa

Campisa, da oltre trent’anni vendita. Con l’esplicito obiettivo


leader per qualità ed innovazione di offrire “una scelta sicura”
tecnologica del mercato italiano basata su soluzioni tecnologiche
delle attrezzature per baie di ed innovative, Campisa propone
carico e chiusure industriali, tecnologie proprietarie ad alto
sta oggi diventando uno dei valore aggiunto.
produttori mondiali di riferimento.
L’azienda è dotata di una struttura Campisa srl
TECNOLOGIE

completamente verticalizzata via Ruffini, 13


che parte dalla progettazione, 20030 Palazzolo Milanese (MI)
tel. 02.9903971
si sviluppa in varie catene di fax 02.99044351
produzione e si estende fino al info@campisa.it
montaggio e all’assistenza post www.campisa.it

Manuale di 216 pagine lay-out basata sulla specifica


edito da Alinea Editrice conoscenza dei veicoli che
scritto da Giampaolo Nelzi, attraccano e delle esigenze
estremamente utile ed esaustivo, dei diversi tipi di operatori;
tratta con taglio tecnico- una presentazione di tutte le
scientifico un’area tanto critica attrezzature esistenti sul mercato
quanto fondamentale nella e della loro interdipendenza.
progettazione di un magazzino Campisa srl
efficiente. Corredato da efficaci Via Ruffini, 13
e chiare immagini e utili disegni 20030 Palazzolo Milanese (MI)
LIBRERIA

tel. 02.9903971
tecnici esecutivi, è diviso in tre fax 02.99044351
sezioni e fornisce una visione info@campisa.it
globale per la definizione dei www.campisa.it

Moduli in porcellana, cotta ad divisori, aiuole, caspot, sculture.


alta temperatura per ottenere È inoltre possibile variarne il
tutte quelle garanzie su un peso a secondo delle esigenze
materiale che deve essere esposto riempiendolo con materiale inerte
all’esterno. Questo è l’ingrediente (sabbia, cemento o cemento
dell’innovativo brevetto di Gioia armato).
Brogi per l’azienda fiorentina
Strike. Con Mattone Cavo, Strike
realizzato in 13 misure e diverse Via Monteverdi, 3
colorazioni, compreso oro Fucecchio (FI)
ARREDO

tel. 328.1803810 – 328.0476122


zecchino e platino è possibili fax 055.490298
e realizzare piscine esterne, email: ????????????
pozzi, vasche, fontane, muri

In questi ultimi anni, con l’uso senza alcun limite progettuale


delle funi in acciaio inox nei in lunghezza o forma. Le funi
progetti di arredo urbano e risultano estremamente facili nel
d’interni, si è giunti praticamente montaggio anche grazie a pratici
a soluzioni tecnologicamente accessori di fissaggio, di tenuta e
avanzate e di notevole impatto congiunzione.
estetico. Basti pensare alle
eleganti ringhiere delle scale, Incofil srl
agli arredi d’interni (strutture Via degli Artigiani, 52 Z.I.
ARREDO

leggere e resistenti per lampade 38057 Loc. Ciré di Pergine V. (TN)


tel. 0461.534.000
sospese, tende, mensole o fax 0461.533.888
librerie) e alle recinzioni, il tutto www.incofil.com

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le aziende informano paesaggio urbano nov-dic 2005

La velatura è un procedimento utilizzati. Le pitture sono Kimera


pittorico utilizzato già dagli Antico con leganti acrilici, Silicato
artisti del ‘400. In seguito hanno Velatura con silicati minerali
poi rivelato grandi opportunità e Trasil Velatura con resine
decorative ed il loro utilizzo con silossaniche.
diversi sistemi di applicazioni (a
spugna, a straccio, ecc.) determina
esiti di personalizzazione Cap Arreghini spa
cromatica praticamente illimitati. Viale Pordenone, 80
Il Colorificio Arreghini oggi è in 30026 Portogruaro (VE)
FINITURE

tel 0421.278110
grado di mettere a disposizione fax 0421.278115
tre pitture che si differenziano info@caparreghini.it
tra loro in base ai diversi leganti www.caparreghini.it

Rufoli, Cefalù, Rosina, tradizione delle ceramiche Vietri


Montestella, Ondalunga, Drappo, Antico) si offrono, in questo
Pop sono solo alcuni dei nomi momento di richieste “pseudo-
dei nuovi decori proposti dalla minimal” del mercato, in parte
Ceramica Vietri Antico per policromi e ricchi di sfumature ed
la Serie Mediterranea. Otto in parte monocromatici.
per la precisione nel formato
RIVESTIMENTI

Vietri Ceramic Group


rettangolare 10x40 e sei per i via Nazionale, 5
20x20. Bicotture tradizionali 84015 Nocera Superiore (SA)
per pavimenti e rivestimenti, tel. 081.5145013
fax 081.5143091
smalti artigianali con tutti decori communication@vietri-ceramic.it
rigorosamente manuali (come da www.vietri-ceramic.it

La tensostruttura consente dotato di un’eccellente


una grande creatività nella resistenza meccanica, grazie alla
concezione dello spazio. Delimita composizione in fibra di vetro che
senza ingabbiare, separa senza permette di concepire strutture di
isolare, combina rigore e fluidità, dimensioni senza precedenti e di
gioca con la luce e la trasparenza. immaginare volumi spettacolari,
Il telo è in grado di tendersi, ritmando lo spazio e suscitando
incurvarsi e ondeggiare al una sensazione di eccezionale
SERRAMENTI

volere del progetista. Mermet leggerezza.


propone Arkelio® tessuto sempre
impeccabile, elegante, caloroso,
indispensabile per valorizzare Ulteriori informazioni al sito
un ambiente. Arkelio® è www.sunscreen-mermet.com

Prematek propone, per due serie di iniezioni a livelli


il consolidamento e la differenti. Le resine espandenti
stabilizzazione dei terreni, la hanno caratteristiche meccanico-
tecnica delle iniezioni di resine chimiche variabili a seconda
espandenti. Questo procedimento del grado di addensamento del
CONSOLIDAMENTO

consente di accrescere la stabilità terreno che si vuole raggiungere.


del terreno migliorandone,
Prematek srl
con un effetto di costipazione, Via Trento 97
le caratteristiche di resistenza 38017 Mezzolombardo (TN)
meccanica. Il brevetto si avvale tel. 0461.603527
fax 0461.602918
del sistema espandente Impro info@prematek.it
che consiste nell’effettuare www.prematek.it

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paesaggio urbano gen-feb 2006 le aziende informano

Per la funzionalità degli ed invertitore di flusso manuale


impianti termici occorre trattare particolarmente adatta per
l’acqua con specifici prodotti, il risanamento degli impianti
diversamente si possono creare termici, in grado di rimuovere
depositi in grado di pregiudicarne anche le più dure incrostazioni
il normale funzionamento calcaree.
causando inconvenienti come
incrostazioni, corrosioni, Gel srl
riduzione dello scambio termico, Via Ho Chi Min, 12 Z.I. Cerretano
difficoltà nella circolazione 60022 Castelfidardo (AN)
IMPIANTI

e blocco degli automatismi. tel. 071.7808176


Tali problemi sono evitabili fax 071.7808175
utilizzandi Boy C 30 Plant pompa gel@gel.it
www.gel.it
ad asse verticale con serbatoio

Elettrotegola è il nuovo sistema esistente, sostituendosi ad essa


fotovoltaico di Brianza Plastica, e dando la possibilità di ridurre
azienda da sempre fortemente l’inquinamento ambientale senza
interessata ai problemi inerenti penalizzare eccessivamente
il risparmio energetico e già l’impatto estetico dell’intero
famosa per i sistemi di copertura edificio.
tra cui Isotec. La tecnologia
fotovoltaica (produzione di Brianza Plastica spa
energia elettrica utilizzando Via Rivera, 50
20048 Carate Brianza (MI)
IMPIANTI

il sole), è oggi anche una tel. 0362.91601


soluzione architettonica fax 0362.990457
vincente in grado di integrarsi info@brianzaplastica.it
perfettamente con la copertura www.brianzaplastica.it

Estremamente versatile, in grado rivestimenti che lastre di ogni


di rispondere a molte esigenze tipo (ondulate, di copertura,
costruttive moderne, ecologico, curve, sottocoppo, rinforzate
resistente, ignifugo, conforme a ecc.).
tutte le vigenti norme sia in Italia
che in Europa (UNI-EN), queste
alcune delle caratteristiche del
RIVESTIMENTI

fibrocemento: prodotto duttile, Assobeton


dinamico a matrice cementizia Via G. Zanella, 36
rinforzata ora omologato anche 20133 (MI)
tel. 02.70100168
da parte del Ministero della fax 02.7490140
Salute. Il fibrocemento ecologico info@assobeton.it
è particolarmente adatto sia per www.assobeton.it

Le acque di prima pioggia le sabbie e separarne gli olii.


scaricate direttamente in corsi Inoltre una sonda segnalatrice è
d’acqua o nel sottosuolo, se non in grado di segnalare l’inizio e la
adeguatamente trattate (come fine della precipitazione e avviare
previsto anche dalla normativa il processo di svuotamento della
nazionale), costituiscono il veicolo vasca.
per lo spargimento di significativi
carichi inquinanti (un miscuglio Idrodepurazione srl
di sostanze disciolte, colloidali Via Comina, 39
20038 Seregno (MI)
IMPIANTI

e sospese, metalli, composti tel. 0362.27511


organici e inorganici). Gli impianti fax. 0362.2751511
della Serie VP sono in grado di info@idrodepurazione.com
accumulare tali acque, decantare www.idrodepurazione.com

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le aziende informano paesaggio urbano gen-feb 2006

Hess illumina
i centri residenziali
La nuova serie Residenza

Residenza è la nuova serie proposta da Hess concepita per l’illuminazione due modelli.
delle aree abitate in grado, a seconda del luogo d’impiego, di rispondere a L’apparecchio Residenza è disponibile
requisiti illuminotecnici estremamente diversi. con palo cilindrico di qualità rastremato
Grazie alla loro struttura modulare, i nuovi apparecchi Hess sono indicati Hess.
sia per progetti di rinnovo, come per esempio la sostituzione degli Per la manutenzione, gli apparecchi
apparecchi del tipo a sfera o a fungo impiegati per decenni, sia per possono essere aperti senza utensili
l’inserimento in nuove zone di insediamento abitativo. mediante una rotazione di 120° del
Karsten Winkels (il designer degli apparecchi) ha creato una linea cilindro in polimetilmetacrilato. Se
particolarmente accattivante in grado di rispecchiare in maniera necessario, anche il blocco elettrico sul
inconfondibile lo stile formale della casa produttrice. Dietro all’essenziale quale sono montati tutti i componenti
design cilindrico si nasconde un concetto elaborato che permette di elettrici può essere sostituito senza
nascondere i componenti elettrotecnici e le viti e conferisce all’apparecchio l’impiego di utensili.
Residenza un’estetica fuori dal comune. La sofisticata tecnologia a riflessione
Il blocco elettrico e il supporto per il palo si trovano in una base in assicura un impiego efficiente degli
fusione di alluminio che a sua volta forma un insieme con il cilindro apparecchi Residenza. Gli apparecchi
in polimetilmetacrilato trasparente o satinato (PMMA) nel quale sono possono essere equipaggiati con le
integrati la lampada e, nel modello base, anche la l’ottica a riflessione economiche lampade a vapori di sodio
(con ombreggiatura sul lato dell’edificio opzionale). La variante Residenza ad alta pressione (HSE) e, se è richiesta
B è provvista inoltre di uno schermo in alluminio. Lo schermo è anche una qualità più elevata della luce, con
una caratteristica estetica che riprende la forma cilindrica del corpo lampade ad alogenuri metallici (HIE-CE).
dell’apparecchio e ne costituisce un ulteriore ornamento grazie alla È possibile anche l’impiego di lampade
superficie provvista di fessure. fluorescenti compatte.
Accanto ai modelli ad illuminazione diretta, Hess ne propone due
(Residenza D e Residenza DF) anche con riflettore secondario in grado di
distribuire la luce in maniera diretta o parzialmente indiretta sul piano
sottostante. La variante DF è particolarmente consigliabile per i luoghi in
cui è richiesta un’elevata qualità dell’illuminazione, per es. in aree verdi
molto frequentate e nelle piazze, in quanto dotata di riflettore secondario
provvisto di singole sfaccettature in grado di frazionare la sorgente
luminosa producendo una luce pressoché priva di abbagliamento (maggior
comfort visivo) e lampade ad alogenuri metallici che assicurano una qualità
estremamente elevata della luce.
Durante il giorno il riflettore secondario con il suo supporto a disco
ha una funzione estetica sostenuto da due profili rotondi posti
lateralmente sull’apparecchio costituisce un insieme armonico con il corpo
dell’apparecchio stesso I modelli Residenza D e DF rappresentano quindi
sia dal punto di vista funzionale sia formale, una vera alternativa agli altri
Il modello Residenza DF

INFORMAZIONI
Hessitalia srl
Via S. Osvaldo, 1a
39100 Bolzano
tel. 0471.324272
fax 0471.329035
info@hessitalia.com
www.hessitalia.com

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paesaggio urbano gen-feb 2006 prodotti in opera
a cura di Alessandro Costa

Euroform-w
per il nuovo parco
a Viganò S. Martino

La progettazione e la ragazzi, la valorizzazione del Il sistema aperto del parco è


realizzazione del parco di via verde la dotazione di impianto chiaramente percepibile dai tanti
Bergamo a Vigano S. Martino d’irrigazione automatico e punti d’accesso, dalla rete dei
(BG) si è sviluppata ascoltando l’illuminazione dei percorsi percorsi pedonali e dello studio
le esigenze dell’amministrazione interni al parco per aumentare la sulla vegetazione, nonché dalla
comunale in particolare del sicurezza. Il recupero ambientale- dotazione di aree di gioco per
Sindaco Eugenio Crotti e dei paesistico dell’area, rimasta per i bambini della vicina scuola
responsabili della scuola materna. lunghi anni abbandonata, si materna e per la cittadinanza.
Le principali richieste vertevano sviluppa su circa 5.250 mq ed Dal punto di vista percettivo
sul sistema dell’accessibilità è stata pensata sia per dare ai si è cercato, di valorizzare la
nel rispetto della normativa bambini e ragazzi ampi spazi di visuale principale verso valle per
esistente consentendo anche gioco sia per offrire la possibilità dare la possibilità di ammirare il
ai disabili di poter usufruire di studiare e di apprezzare paesaggio sottostante, lasciando
degli spazi, su aree attrezzate la natura nelle sue diverse completamente libera da impianti
e dei giochi per bambini e sfaccettature. verdi la zona centrale del parco.

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prodotti in opera paesaggio urbano gen-feb 2006

Il parco è diviso in diversi parti e Ambienti esterni arredati


comprende due aree gioco per con fantasia e funzionalità
bambini da 2-6 anni, un’area
gioco per bambini da 6-12 anni, Il parco di Vigano S. Martino
un’anfiteatro con una capienza é stato arredato con elementi
di circa 80-100 persone per la di arredo urbano della ditta
rappresentazione o gli spettacoli Euroform-w, azienda che da
dei bambini, alcune aree di sosta 40 anni si dedica alla loro
e una zona dei laghetti. produzione degli. Le attrezzature
Per le pavimentazioni di da gioco inserite in questo
sicurezza delle aree gioco, sono progetto sono dell’azienda
state utilizzate delle soluzioni danese Kompan, di cui Euroform-
in ghiaino ed un area con w è l’esclusivista per l’Italia.
fondo gomma riciclata colorata Per i cestini portarifiuti e le
antiurto e antitrauma con panchine si sono utilizzati quelli
fondo drenante: tutto questo della linea Contour. Eleganti
per integrare esigenze formali e piacevoli sono i contenitori
con l’attenzione alla riduzione zincati a fuoco e rivestiti con
dei costi e della manutenzione listelli in legno duro, capienza
successiva. 60 l, mentre le panchine sono
Le attrezzature di gioco che sono fatte dal telaio zincato a fuoco e
state posate sono omologate seduta ergonomica.
secondo le normative UNI I giochi utilizzati per le diverse
EN1176/77 con caratteristiche aree sono in parte di materiale
di robustezza e assenza di plastico di alta qualità e di
manutenzione e attenzione ai ferro zincato a fuoco. Secondo
particolari costruttivi per evitare le diverse aree di utilizzo sono
pericolo nell’utilizzo. stati posizionati i giochi Spica,
Supernova, Arcturus, altalena,
Flow, Voyager, Navigator, Spinner
Bowl, Stinger, Racer, Hopper.

Gruppo di progettazione

Flavio Todeschini (capogruppo)


Silvio Magni
Giuliano Garello
Andrea Fischetti
Eugenio Crotti (Sindaco)

INFORMAZIONI
Euroform w srl
Via Daimer, 67
39032 Campo Tures – (BZ)
tel. 0474.678131
fax 0474.678648
info@euroform-w.it
www.euroform-w.it

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Pavimentazioni
Speciale

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SPECIALE - Pavimentazioni
paesaggio urbano gen-feb 2006 le aziende informano

Consorzio Cavatori Produttori Porfido


Il Consorzio Cavatori Produttori provenienti da cave selezionate
Porfido nasce nel 1979 ad per la naturale compatezza
Albiano, quando quindici aziende del materiale e con una
decidono di unirsi, dando vita ad stratificazione particolare, a cui si
una struttura integrata che ha abbinano un’accurata selezione
visto crescere nell’unione, la sua del materiale grezzo e lo spacco
forza. La creazione del Consorzio manuale dei blocchi formati da
ha permesso di difendere i prezzi più lastre, al fine di evitare la
di vendita e di approfondire la presenza di piani di sfaldamento
conoscenza del mercato, per naturali.
sviluppare una dimensione più Il Porfido del Trentino è
chiara e più forte nel settore un materiale unico nel suo
cercando di valorizzare una genere per le caratteristiche
pietra unica come il porfido del fisico-chimiche, geologiche-
Trentino in grado di arredare mineralogiche che lo
centri storici, piazze, ville, parchi differenziano rispetto agli altri
e giardini ma anche interni. prodotti concorrenti nazionali ed
Il Consorzio ha ritenuto internazionali; proprio l’unicità
opportuno differenziare la di questo materiale, ha permesso
propria produzione introducendo al Porfido del Trentino di essere INFORMAZIONI
anche in Italia il marchio “Porfido sempre più diffuso nel mondo, Consorzio Cavatori
Kern” già ben conosciuto portando un pezzo della storia
Produttori Porfido
nell’Europa settentrionale, trentina in ogni dove.
Via S. Antonio, 106
un’autocertificazione che
38041 Albiano (TN)
caratterizza una produzione
tel. 0461.687500
controllata all’origine, una classe
fax 0461.689094
di prodotti affidabili in grado di
info@porfido.net
fornire i migliori risultati perché
www.porfido.net

L’impermeabilizzazione di nuova generazione


Gommasfalto® è una nuova realizzazione di massetto in cls a
pavimentazione carrabile protezione della usuale guaina
brevettata da Vesmaco® con un bituminosa non più presente,
elevato grado di coesione interna impermeabilizzazione a vista,
per l’ottenimento di massetto carrabilità anche dei mezzi più
impermeabile a spessore e viene pesanti, possibilità di ripristini
realizzata su solaio, mediante rapidi ed economici e insensibilità
percolo di sistema prooflex® al gelo.
pl/bc a base resine poliuretaniche Gommasfalto® è disponibile in
elastiche alloggiate all’interno un’ampia gamma di colori.
delle cavità di un massetto
drenante in conglomerato
bituminoso (in subordine,
cementizio), di uno spessore
SPECIALE - Pavimentazioni

medio di cm 3,00.
Ideale per tutte le superfici
piane che debbano assicurare
ottima tenuta all’acqua, nei
solai/parcheggio senza limiti
di superfici come, ad esempio,
centri commerciali, pavimenti
impermeabili di spazi interrati,
ecc., per il recupero (senza alcun
tipo di demolizione) di superfici
preesistenti che abbiano perso il
potere impermeabilizzante), ha INFORMAZIONI
come principali caratteristiche
Vesmaco
la mancanza di giunti di
Via Cassolo, 15
dilatazione/contrazione (fatte
60030 Monsano (AN)
salve condizioni particolari),
tel. 0731.60070
aleggerimento dei solai in quanto
fax 0731.60140
non si rende più necessaria la
www.vesmaco.com

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le aziende informano paesaggio urbano gen-feb 2006

Loges, percorso guida in gres per disabili visivi


Le nuove normative relative piastrelle in gres porcellanato
alla eliminazione delle barriere a marchio Granitogres.
architettoniche, prevedono la Caratterizzati dagli stessi elevati
realizzazione di sistemi atti a livelli tecnico-prestazionali delle
favorire la mobilità, da parte dei altre serie Granitogres, (massima
non vedenti e degli ipovedenti resistenza al gelo, alle macchie,
(art. 1 del D.P.R. 24 luglio 1996). all’usura, di facile pulizia e
Loges è un sistema completo e manutenzione) i moduli ceramici
brevettato che aiuta i disabili Loges rappresentano la soluzione
visivi a muoversi con sicurezza ideale per impieghi in ambienti
negli spazi pubblici, attraverso la pubblici, come stazioni, aeroporti,
riconoscibilità dei luoghi e delle metropolitane, centri commerciali
fonti di pericolo. piazzali, marciapiedi, etc.
Gli elementi modulari della Data la particolare complessità
pavimentazione sono articolati normativa e d’installazione, lo
in codice informativi di semplice staff tecnico Casalgrande Padana
comprensione, che forniscono è a disposizione per fornire ai
indicazioni direzionali e avvisi progettisti e agli uffici tecnici
attraverso quattro differenti ulteriori informazioni e una
canali: il senso tattile plantare, il completa consulenza per la
senso tattile manuale (attraverso realizzazione degli interventi.
il bastone bianco), l’udito, il Il catalogo e l’intera produzione INFORMAZIONI
contrasto cromatico o, più sono consultabili anche
Casalgrande Padana spa
esattamente, la luminanza (per all’indirizzo Internet dell’azienda.
Via Statale 467, 73
gli ipovedenti).
42013 Casalgrande – (RE)
Casalgrande Padana ha adottato
tel. 0522.9901
questo sistema e ha impresso
fax 0522.841010
i codici specifici di Loges sulle
www.casalgrandepadana.com

Sottofondi a regola d’arte


Nell’ambito del progetto Ulisse, sovrastrutture idonee.
promosso dalle Associazioni Aitec, Le tipologie di sovrastrutture
Assobeton e Atecap a sostegno considerate sono quelle più
delle opere in calcestruzzo comunemente impiegate: misto
e dei manufatti cementizi, granulare, misto cemento,
Assobeton ha realizzato il conglomerato cementizio e
manuale tecnico Sottofondi, materiali riciclati.
catalogo per il dimensionamento Per l’identificazione della classe
di pavimentazione in masselli di portanza del sottofondo e
autobloccanti in calcestruzzo. del carico di traffico atteso sono
Il testo, studiato appositamente forniti metodi empirici, ai quali il
per l’autobloccante in progettista può ricorrere qualora
calcestruzzo, nasce da una non disponga di dati più raffinati
sintesi tra la letteratura esistente ottenuti da prove di laboratorio
SPECIALE - Pavimentazioni
sull’argomento e l’esperienza e in sito. Il manuale indica
diretta dell’ingegner Massimo inoltre lo spessore del massello
Colombo, curatore dell’opera. autobloccante e la geometria
L’obiettivo è quello di migliorare di posa da preferire a seconda
la conoscenza tecnica dei del livello di traffico atteso del
sottofondi e fornire linee progetto.
guida precise ai progettisti Sottofondi è disponibile
che, in ambito urbano ma gratuitamente presso gli uffici
non solo, si trovano a dover di Assobeton e presto sarà
dimensionare pavimentazioni scaricabile direttamente dai
in masselli autobloccanti. Il siti www.assobeton.it e www.
manuale propone un quadro progettoulisse.it
d’insieme, presentando un
INFORMAZIONI
catalogo esemplificativo delle Assobeton
sovrastrutture: definita la Via G. Zanella, 36
natura del sottofondo e il livello 20133 Milano
di carico atteso, con metodo tel. 02.70100168
tabellare, vengono indicate le fax 02.7490140
info@assobeton.it

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paesaggio urbano gen-feb 2006 le aziende informano

Luce, il cotto d’eccellenza de Il Ferrone


Dalla ricerca tecnologica Il situate tra i comuni di Greve in
Ferrone, uno dei marchi più Chianti e Impruneta, conferisce
riconosciuti nella produzione al prodotto la massima resistenza
di cotto per pavimentazioni, e nel tempo, anche in ambienti
dalla lunga esperienza maturata belli e confortevoli, ma molto
dall’azienda con il Maiolicato, trafficati e sottoposti a continuo
nasce Luce, una nuova proposta calpestio. Adatto tanto per
all’interno dei cotti finiti con interni che per esterni, Luce
ingobbio tesa a dare maggiore è un cotto mille usi di ultima
trasparenza e luminosità a questo generazione, che per piegarsi
materiale impermeabile. alla praticità non ha bisogno
Ne deriva un cotto molto solare di rinnegare la sua autentica
che esalta al massimo la materia natura di cotto imprunetino, di
“viva” della tessitura granulosa cui fa risaltare la tonalità calda
della tradizione imprunetina. e intensa ed è disponibile nel
L’applicazione di un ingobbio formato quadrato 30x30, in
ceramico prima della cottura quello rettangolare 15x30, a cui
incorporato dall’argilla a 1000 vanno aggiunti innumerevoli
gradi rende Luce assolutamente pezzi speciali di completamento
impermeabile e resistente a che lo rendono capace di INFORMAZIONI
qualsiasi macchia che si può adattarsi a qualsiasi superficie. Il Ferrone spa
posare in qualsiasi momento in Manifattura Cotti
quanto non teme umidità, non
Pregiati Imprunetini
dà efflorescenze e non necessita
Via Provinciale Chiantigiana, 36
di alcun trattamento.
50022 Greve in Chianti (FI)
Inoltre la qualità della pregiata
tel. 055.8590
vargilla naturale delle colline
fax 055.8590254
toscane, estratta dalle cave
www.ilferrone.rtd.it

Cotto a mano: personalità ed eleganza


La tradizione perpetuata nei a mano Classico è realizzato con
secoli dall’abilità degli artigiani un’argilla unica, ricavata nella
toscani unita alla tecnologia zona collinare compresa tra i
de Il Palagio, in costante comuni di Greve in Chianti ed
aggiornamento, ha portato Impruneta.
alla creazione di un prodotto Da secoli, si estrae da queste cave
elegante e raffinato: il cotto il famoso materiale con il quale
artigiano a mano Classico. si producono cotti di eccezionale
Frutto di una appassionata resistenza e durezza, capaci di
ricerca, il cotto artigiano a mano mantenere in eterno la loro
Classico è un prodotto di grande naturale bellezza, ed il gusto
personalità e versatilità, capace dell’architettura toscana.
di adattarsi perfettamente sia La tecnologia Il Palagio, fin dalla
allo stile più tradizionale, sia alle nascita considerata azienda
SPECIALE - Pavimentazioni

progettazioni più moderne. all’avanguardia nel settore grazie


La superficie rugosa che all’utilizzo dei più moderni
caratterizza questo prodotto, macchinari e di attrezzati
rimanda ai vecchi cotti di laboratori per analisi e test di
recupero e viene ottenuta con prova, consente di esaltare le
l’antico procedimento della virtù naturali del prodotto,
schiacciatura dell’argilla umida in resistenza e antigelività, e di
stampi sabbiati. migliorare continuamente
Ogni pezzo viene rettificato da l’estetica.
secco nei quattro lati: si ottiene
così una grande precisione delle
INFORMAZIONI
misure, che consente una posa
più semplice e rapida.
Il Palagio
Il cotto artigiano a mano Classico Cotto Pregiato Imprunetino
è disponibile in misura quadrata Via Provinciale Chiantigiana, 36
(30x30) e rettangolare (15x30). 50022 Greve in Chianti (FI)
Forte, vivo, dal colore caldo e tel. 055.85901
inconfondibile, il cotto artigiano fax 055.8590352
www.cottoimprunetino.it

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le aziende informano paesaggio urbano gen-feb 2006

Porfitalia
Porfitalia srl, con sede a Lavis competenza.. L’Azienda che negli
(TN), è una ditta che opera nel ultimi anni ha ottenuto numerosi
settore delle pietre naturali ed consensi sia a livello nazionale
in particolare è specializzata che internazionale, è certificata
nella lavorazione del porfido. UNI EN ISO 9001:2000, per i
L’azienda, che fa parte del settori EA15 e EA 28 e dispone
gruppo Filippi operante nel di una certificazione SOA per la
settore sin dal 1966, è in grado di categoria OG3, IIa classifica.
offrire una vastissima gamma di
prodotti in porfido che vanno dai
semilavorati (cubetti, palladiana,
etc.) ai lavorati (piastrelle piano
cava, fiammate, anticate, lucide,
pedate ed alzate di qualsiasi
lavorazione e misura, cordoli
stradali, piani cucina, lavorazioni
a misura, etc.) utilizzando solo e
soltanto le proprie risorse e senza
dover necessariamente avvalersi
di terzisti. Porfitalia è
un puntuale esecutore dei
INFORMAZIONI
progetti dei propri clienti, un
valido aiuto ed un prezioso Porfitalia srl
punto di riferimento in sede di Via Giuseppe di Vittorio, 28
progettazione, Inoltre con le 38015 Lavis (TN)
proprie squadre di posa inoltre la tel. 0461.246166
ditta garantisce al proprio cliente fax 0461.246698
un’elevata professionalità e info@porfitalia.com
www.porfitalia.com

Soluzione anti-smog da Lecablock


Lecablock, azienda altoatesina mc di aria ogni 10 ore. Test di
del Gruppo Hobag che produce laboratorio hanno dimostrato
componenti in cemento per che mediamente ogni ora viene
l’edilizia e l’arredo urbano, ha decomposto l’80-90% degli
presentato Phönix, un massello ossidi di azoto presenti nell’aria.
ecologico per pavimentazioni. Nelle prove di campo interni
Frutto della stretta collaborazione condotti da Italcementi risulta
tra Lecablock e Italcementi, invece una decomposizione
Phönix è realizzato con il nuovo degli inquinanti pari al 40-50% a
agente legante fotocatalitico conferma che è possibile ridurre
TX Millennium® che, aggiunto drasticamente l’inquinamento da
al cemento durante la ossidi di azoto, immessi nell’aria
produzione, reagisce e consente prevalentemente per effetto del
la decomposizione degli agenti traffico veicolare.
SPECIALE - Pavimentazioni
responsabili dell’inquinamento Oltre all’elevata resistenza
atmosferico con un processo di all’usura e caratteristica anti-
fotocatalisi: attraverso l’azione smog, un’altra propietà del
dei raggi UV, TX Millennium® massello è la versatilità. La
accelera il processo di gamma, composta da 6 colori
ossidazione dell’ossido di azoto base (grigio, marrone, rosso,
decomponendo gli inquinanti safari, antracite, rustical) si
proprio come fanno le foglie presenta con quattro superfici
verdi degli alberi e separandoli diverse che imitano la pietra
in sostanze non inquinanti. naturale. Phönix è una buona
L’effetto fotocatalitico è stato alternativa alla costosa pietra
provato scientificamente con naturale ed è utilizzabile per
prove di laboratorio eseguite l’arredo di piazze, accessi INFORMAZIONI
presso l’Istituto di Ricerca carrabili, giardini, piste ciclabili, Lecablock srl
dell’Università di Ferrara che ne marciapiedi, strutture in cemento Z.I. 39030 Gais (BZ)
conferma la validità: eseguendo a vista, barriere antirumore, tel. 0474.504113
una proiezione di tali risultati spartitraffico ecc. fax 0474.504393
risulta che 1.000 mq di superficie info@lecablock.it
fotocatalitica puliscono 200.000 www.lecablock.it

13
paesaggio urbano gen-feb 2006 prodotti in opera

La reinterpretazione
di un sogno

Lo scenario urbano di Cetona,


borgo medievale riconosciuto
a livello internazionale tra
i “più belli d’Italia”, è stato
recentemente oggetto di un
intervento di rifacimento
della piazza principale.
Piazza Garibaldi, o anche
detta Piazza Grande, di
origini cinquecentesche, è la
materializzazione di un sogno
di Gian Luigi Vitelli, Marchese
di Cetona, che, come di moda in
quegli anni, concretizzò in uno
spazio fisico il concetto del buon
governo.
Il progetto di ristrutturazione,
curato dagli architetti David
Benedetti e Stefano Borsi,
riguarda pochi e mirati interventi
tesi a ridare alla piazza una
connotazione di luogo sociale
e collettivo che trova la sua
maggiore qualità nel misurato
e rispettoso rapporto con
l’esistente.
Piazza Garibaldi si presenta come
un invaso di forma rettangolare
molto allungata e vagamente
irregolare. Questo spazio è
stato caratterizzato da un
unico elemento regolatore, un
Vista della piazza Garibaldi dall’ingresso principale. La pavimentazione è stata
grigliato in travertino chiaro, che
realizzata con elementi in travertino massello bocciardati di due colori; il travertino trova il suo fulcro prospettico
scuro proviene dalla cava Acquaviva di Asciano (SI), mentre quello chiaro proviene e generatore nella fontana al
dalla cava Macchia dei Buoi di Ischia di Castro (VT). Tutto il materiale utilizzato è della centro della Piazza.
SPECIALE - Pavimentazioni

Travertino Sant’Andrea srl La fontana con le altre


emergenze architettoniche
quali la Torre del Rivellino

Seduta composta
modulo singolo A 400x476x400 - 154,00 Kg
modulo singolo B 500x500x400 - 180,00 Kg
seduta a nove 1336,00 Kg
Base 1100x1100x50 - 145,00 Kg
Design Studio Paladini
Materiale travertino massello
Finitura taglio di sega
Colore chiaro o scuro - a richiesta scabas

14
prodotti in opera paesaggio urbano gen-feb 2006

e la Chiesa di San Michele preesistenti; la pavimentazione


Arcangelo, elementi sui quali il bicroma in travertino toscano si
progetto è stato impostato, sono integra al meglio con l’ambiente
sottolineate dal disegno delle rendendo il contesto armonico
pavimentazioni. e funzionale, attribuendo alle
Le stesse sono state realizzate superfici una qualità materica e
in travertino che, come pietra garantendo parallelamente la
del luogo si inserisce nel solco massima resistenza all’usura e
della tradizione, e in particolar all’invecchiamento.
modo grazie alle varie tonalità si I giochi geometrici della
è potuto sviluppare, all’interno pavimentazione reinterpretano
di una uniformità materica, un sapientemente i rapporti
rapporto dialettico tra le varie dimensionali del preesistente;
porzioni di pavimentazione. nei riquadri centrali della
La perfetta integrazione dei pavimentazione sono state
materiali utilizzati consente un collocate sedute in travertino
proporzionato equilibrio con le dalle linee semplici e fluide che
linee architettoniche delle quinte si integrano perfettamente con il
circostanti e degli elementi contesto.

Seduta composta
modulo singolo 500x500x250 - 150,00 Kg
seduta a quattro 600,00 Kg
Base 1000x1000x150 - 360,00 Kg
Design Studio Paladini
Materiale travertino massello
Finitura taglio di sega
Colore chiaro o scuro - a richiesta scabas

Ristrutturazione di Piazza Garibaldi a Cetona (SI) Dissuasore seduta singola e portabici


modello h 500 400x400x500 - 165,00 Kg
Progettisti David Benedetti e Stefano Borsi modello h 700 700x400x500 - 226,00 Kg
ARKETIPO S.T.A
Design Raffaela Zizzari
SPECIALE - Pavimentazioni
Progetto Impianti Andrea Borsi, Giuseppe Garofalo Materiale travertino massello
Finitura taglio di sega
Responsabile del procedimento Claudia Neri Colore chiaro o scuro - a richiesta scabas

Committente Comune di Cetona

Anno di progettazione/realizzazione 2002/2005

Direzione Lavori David Benedetti

Impresa costruttrice ALTO Soluzioni Avanzate per l’Edilizia INFORMAZIONI


Travertino Sant’Andrea
Costo dell’opera 1.087.724,06
Giganti Renato srl
Via Cave
Prodotto utilizzato Pavimentazioni: travertino chiaro,
53040 Serre di Rapolano (SI)
rosa e noce della Travertino
tel. 0577.704102
Sant’Andrea srl
fax 0577.704063
Urban design: travertino chiaro e
info@travertinosantandrea.it
noce della Travertino Sant’Andrea srl
www.travertinosantandrea.it

15
paesaggio urbano gen-feb 2006 prodotti in opera

CottoBloc, per la
Stazione di Porta
al Serraglio a Prato
Solava ha inaugurato il centro
di interscambio nell’area
adiacente alla Stazione del
Serraglio a Prato. Il progetto
affidato all’architetto Toraldo
di Francia è stato realizzato con
lo scopo di riqualificare un’area
urbana degradata, riconnessa
al centro storico attraverso il
prolungamento del sottopasso
ferroviario.
Naturalmente la scelta dei
materiali non poteva cadere che
su materiali pregiati come cotto
e pietra.
Per la pavimentazione dell’ampia
scalinata e della piazza arredata
con sedute in pietra e adiacente
ai nuovi edifici dell’Università
di Prato, è stato utilizzato
CottoBloc, il mattone in argilla
naturale al 100%.
CottoBloc è stato progettato
e realizzato specificatamente
per la pavimentazione esterna, di alte caratteristiche tecniche, certificando che quel prodotto
risulta per le sue caratteristiche presenta la certificazione possiede tutti i requisiti di
dimensionali e le elevate di biocompatibilità, ha compatibilità ambientale, di non
caratteristiche tecniche di infatti ottenuto il marchio nocività e di funzionalità definiti
resistenza meccanica, resistenza dell’Associazione Nazionale nei disciplinari di riferimento.
al gelo e carrabilità, il prodotto Architettura Bioecologica.
ideale per spazi pubblici quali Il marchio ANAB è un segnale INFORMAZIONI
piazze, marciapiedi, e piste chiaro per chi sceglie di Solava spa
ciclabili; A tutto ciò si aggiunge il progettare, costruire o vivere nel Via della Fornace, 18
marchio CE ottenuto secondo la rispetto dell’ambiente e della Località Matassino
normativa UNI EN 1344. natura. Un marchio ecologico è 52026 Piandiscò (AR)
CottoBloc può essere montato una forma di garanzia “normata” tel. 055.9156556
a giunto rigido cioè murato ma che caratterizza la qualità info@solava.it
anche a giunto flessibile come un bioecologica di un prodotto, www.solava.it
SPECIALE - Pavimentazioni

autobloccante.
Grazie alla sua forma dai lati
smussati risulta perfetto per
la posa a secco, che favorisce
l’equilibrio idrico del terreno
circostante e il deflusso delle
acque piovane, assicurando
il drenaggio spesso richiesto
dalle leggi regionali per
pavimentazioni esterne.
La sua posa a giunto flessibile
oltre che estremamente semplice,
risulta essere economica rispetto
alla più costosa posa a malta
o colla e nella progettazione
urbana risulta la scelta funzionale
alla frequente necessità di
ripristinare dei tratti per opere
pubbliche di manutenzione.
Cottobloc, al pregio della
funzionalità e della sicurezza
16
P
Solava
paesaggio urbano gen-feb 2006 prodotti in opera

Pietre high-tech per il


Palavela di Torino

Ariostea ha fornito i rivestimenti Olimpiadi invernali di Torino il centenario dell’Unità d’Italia


del nuovo e prestigioso PalaVela 2006, la ristrutturazione e la ed era stato concepito con una
di Torino, il cui progetto, trasformazione del PalaVela ardita struttura a vela con tre
commissionato dall’Agenzia in impianto sportivo dedicato punti d’appoggio. Il PalaVela
Torino 2006, è stato realizzato al pattinaggio artistico e allo colpisce ancora oggi per la
dalle società Maire Engineering, short track, con la realizzazione particolare forma e per le sue
Impresa Rosso e Keltermica, di di tribune per 8.000/10.000 dimensioni: l’edificio ha una base
Torino su progetto di recupero persone, locali accessori e servizi, esagonale inscritta in un cerchio
architettonico e funzionale nonché il riutilizzo al termine di 150 metri di diametro, ed è
dell’architetto Gae Aulenti delle Olimpiadi come struttura costituito da una struttura in
e dell’ingegner Arnaldo De polivalente di proprietà del cemento armato realizzata su tre
Bernardi. Comune di Torino. archi accostati, ruotati tra loro di
Il concorso internazionale L’ormai storico edificio era stato 120 gradi ed ancorati a terra su
indetto nel 2002 prevedeva realizzato negli anni 1959-1961 tre dei sei vertici dell’esagono.
nel quadro delle opere per le come padiglione espositivo per I progettisti vincitori del concorso

Una ripresa aerea del Palavela


SPECIALE - Pavimentazioni

18
prodotti in opera paesaggio urbano gen-feb 2006

hanno scelto di realizzare un


“edificio nell’edificio”, con
proprie caratteristiche formali,
indipendente strutturalmente
dalla volta esistente, ma che
ne rispettasse il disegno, la
geometria e la sua unitarietà.
Sia per la pavimentazione interna
che per quella esterna, per una
superficie complessiva di circa
16.000 mq, sono state utilizzate
lastre di Ardesia Bordeaux
high-tech in ceramica tecnica di
produzione Ariostea.
Scelta in alternativa alla pietra
di cava in quanto garantiva
la disponibilità in grandi
quantitativi in tempi brevi e con
costanza cromatica e qualitativa.
L’originale tonalità cromatica
di questo materiale mette in
risalto sia le facciate dell’edificio
verniciate di rosso che le volte
in cemento della vela. Buone
prestazioni antisdrucciolo
sono assicurate su tutta la
pavimentazione dalla struttura
leggermente a rilievo della
superficie.
Poiché si desiderava mantenere
uniformità fra le superfici interne
ed esterne, l’Ardesia Bordeaux L’interno
high-tech è stata adottata anche
per la pavimentazione all’interno L’ingresso
della struttura, che si articola su
tre livelli da quota 0.00 a quota
+ 8.00 e comprende, oltre alle
tribune, tutti i locali di supporto
all’attività sportiva e di servizio
per gli spettatori e i media.
L’intera opera è stata realizzata
in conformità ai massimi standard
di sicurezza e di accessibilità e
con una cura meticolosa per la
migliore resa del ghiaccio, delle
luci e dell’acustica rendendo il
PalaVela un edificio efficiente
sia come impianto per le
competizioni sportive che come
struttura polivalente per il dopo
Olimpiadi. SPECIALE - Pavimentazioni

INFORMAZIONI
Ariostea spa
Via Cimabue, 20
42014 Castellano (RE)
tel. 0536.816811
fax 0536.816838
www.ariostea.it

19
P
Porfido
20
P
Porfido
21
Direttore responsabile
Amalia Maggioli
Direttore
Marcello Balzani
Vice-direttore
Nicola Marzot
Comitato scientifico
Nicola Assini
Paolo Baldeschi
Lorenzo Berna
Giovanni Carbonara
Pierluigi Giordani
Franco Purini
Vittorio Savi
Redazione
Raffaella Antoniacci
Alessandro Costa
Valentina Valente
Responsabili di sezione
Fabrizio Vescovo (Accessibilità)
Giovanni Corbellini (Tendenze)
Nicola Santopuoli (Restauro)
Gabriele Tonelli (Informatica territoriale)
Marco Brizzi (Multimedialità)
Antonello Boschi (Novità editoriali)
Luigi Centola (Concorsi)
Matteo Agnoletto (Eventi e mostre)
Consulenza redazionale
AGAVE srl
Progetto grafico
Georgia Matteini Palmerini
Collaborazioni
Per l’invio di articoli e comunicati si prega di fare riferimento
al seguente indirizzo e-mail: mbalzani@maggioli.it oppure
Redazione Via del Carpino, 8 – 47822 Santarcangelo di Romagna (RN)
Direzione, Amministrazione e Diffusione
Maggioli Spa Divisione Editoria
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Titanlito – Dogana R.S.M.
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compresa di Newsletter on line settimanale “Tecnews”è di euro
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Urbano è di euro 138,00.
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c.c.p. n. 31666589 intestato a Maggioli Spa – Periodici – Via Del
Carpino, 8 – 47822 Santarcangelo di Romagna (RN).
La rivista è disponibile anche nelle migliori librerie.
L’abbonamento decorre dal 1° gennaio con diritto al ricevimen-
to dei fascicoli arretrati ed avrà validità per un anno. La Casa
Editrice comunque, al fine di garantire la continuità del servizio,
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entro il trimestre seguente alla scadenza dell’abbonamento, si
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La disdetta non è comunque valida se l’abbonato non è in
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12 Euroform-w attrezza e arreda
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articoli appartengono ai singoli autori, dei quali si rispetta
la libertà di giudizio, lasciandoli responsabili dei loro iscritti.
L’autore garantisce la paternità dei contenuti inviati all’Editore
14 La reinterpetazione di un sogno
manlevando quest’ultimo da ogni eventuale richiesta di
risarcimento danni proveniente da terzi che dovessero rivendicare
diritti su tali contenuti. 16 Floor Gres veste il Mandarin Plaza di Kiev

18 Pietre high-tech Ariostea per il nuovo Centro


Direzionale IBM Italia

22
1/2006

22 ????????????? CONFRONTI
Purini 76 Confronti
Lorenzo Berna, Caterina Berna
24 Ar[t]chitetti
Giovanni Corbellini

RESTAURO
26 Restauro del moderno e 77 SPECIALE
archeologia a Piazza Armerina Progettazione partecipata
La sistemazione di Franco Minissi a cura di Alessandro Costa
della Villa Romana del Casale
Giovanni Carbonara Un progetto di urbanistica partecipata
per 12 comuni
RESTAURO
Promuovere nel concreto la sostenibilità
34 Il restauro della Villa Romana
ambientale
del Casale di Piazza Armerina
L’esperienza della riqualificazione del
Struttura e aggiornamento tecnologico
giardino scolastico di Ronco Brigantino
Nicola Santopuoli
Monica Vercesi
PROGETTO Una città per giocare
Milano Santa Giulia Francesco Tonucci
Un progetto urbano
di Norman Foster
a cura di Risanamento SpA

TECNOLOGIE
50 Protezioni acustiche nel paesaggio urbano 97 DOSSIER
I ripari fonici a Chiasso di Mario Botta Informatica per il territorio
Pasqualino Boschetto
La cartografia su Internet: Google Earth
Gabriele Tonelli
PROGETTO
56 Tra Arte Architettura e Ambiente Google Maps
Una proposta per il nuovo stadio di Siena La cartografia mondiale 2D disponibile
Michele Piccini anche come sistema di sviluppo
Gabriele Tonelli
IMMAGINE
62 Le Regie Saline di Barletta Basi territoriali in rete
di Luigi Vanvitelli Le principali risorse informative
Un antecedente metodologico per Nicola Lonardoni
una possibile strategia di intervento
nei paesaggi d’acqua Atlante italiano
Giuseppe Rociola Un riferimento sui dati cartografici
italiani
EVENTI Nicola Lonardoni
70 “Inizi” come evocazione
di una strutturalità primigenia Rilievo e monitoraggio del territorio
Una mostra di Franco Purini alla galleria Laser scanner 3D, banca dati 3D e
A.A.M. di Roma stampa 3D
Francesco Maggiore Marcello Balzani

23
paesaggio urbano gen-feb 2006 purini

24
purini paesaggio urbano gen-feb 2006

Passaggio di
testimone
nel Paesaggio
Marcello Balzani, Nicola Marzot

Con il primo numero entusiasmo- traghettando una struttura aperta a


dell’anno, Paesaggio operativamente la nuove immissioni, del
Urbano porta a rivista attraverso le contributo di esperti che
compimento un acque tempestose rappresentano figure già
progetto già avviato a dell’attuale condizione note del dibattito in corso,
conclusione del 2005 con il culturale. Ringraziando in qualità di responsabili di
rinnovamento della veste per la fiducia riposta, sezione.
grafica della rivista. essi si sentono forti del Lo sforzo condotto
A fronte di un sostegno del comitato dall’Editore si iscrive
rafforzamento dei scientifico, rinnovato pertanto nel quadro di un
tematismi che ne hanno nelle sue funzioni. progetto complessivo che
definito nel tempo All’esperienza e valore aspira a fare di Paesaggio
l’identità, tesi ad indagare dei membri storici della Urbano una rivista di
il fenomeno urbano nei direzione si aggiungono riferimento relativamente
suoi aspetti costitutivi- ulteriori protagonisti, di ai processi di
più strutturali e meno indiscutibile prestigio, in trasformazione della città,
spettacolari- si è avviata parte già collaboratori di cogliendo il mutamento
una riorganizzazione delle Paesaggio Urbano, con soprattutto là dove esso
sue risorse intellettuali, al l’obiettivo di generare una sembra manifestarsi a
fine di poter raggiungere condizione di persistente livello germinale.
una maggior efficienza confronto multidisciplinare
complessiva ed offrire un di alto profilo. Ci auguriamo che i
servizio più qualificato. Un Think Tank, pertanto, nostri lettori apprezzino
in grado di stimolare lo sforzo avviato e che
Tale processo investe la la riflessione interna continuino a condividere
struttura editoriale a attraverso la selezione con noi questa esperienza,
diversi livelli. delle tematiche da anche attraverso la
Ai più giovani, viene sviluppare. partecipazione diretta.
richiesta un’esplicita Per aumentare
assunzione di l’attenzione della rivista
responsabilità - sui fenomeni innovativi,
rispetto a un lavoro attraverso una sistematica
comunque svolto, a azione di scouting, il
fronte di una minor gruppo di lavoro si
esposizione, con eguale arricchisce, secondo

25
paesaggio urbano gen-feb 2006 corbellini

Ar[t]chitetti

Giovanni Corbellini

C’era qualcosa di interessante di mercato tutto ciò dimostra, realtà artistica attuale e con
per gli architetti nella al di là dei successi mediatici, il paradossale distacco dalla
cinquantunesima Biennale arti l’effettiva marginalizzazione forma che questa ha perseguito
visive di Venezia? della nostra disciplina. nell’ultimo secolo. Probabilmente
Molte cose. Una constazione che non si molti di più di quanti ne abbia
Anzitutto la rumorosa assenza di traduce banalmente nel tentativo con il lavoro di gran parte
Rem Koolhaas nelle ultime due di riciclarsi in un altro ambito degli architetti di maggiore
edizioni della sezione architettura disciplinare esponendo schizzi successo. La miscela di cinismo,
si è mutata in una altrettanto firmati o altre prove d’artista. di attenzione e sfruttamento
clamorosa presenza. Koolhaas porta a Venezia il suo dei meccanismi economici
Ma cosa ci fa un architetto alla consueto e specifico lavoro di contemporanei, il gusto per
Biennale arti? Soprattutto, cosa architetto, ripercorrendo da un l’estremo e l’ampio ricorso alla
ci fa quello che si propone come lato l’attività di Oma/Amo in dimensione concettuale isolano
il meno esteta fra i protagonisti campo museale e presentando infatti l’approccio koolhaasiano
internazionali del progetto? dall’altro il recente progetto su un piano di riconosciuta
Una prima risposta la dà lo stesso per il rinnovamento del museo originalità.
maestro olandese. Ricorrendo, dell’Ermitage a San Pietroburgo. Se i metodi, le procedure, gli
come di consueto, alla statistica, Qui Koolhaas mette in gioco esiti del lavoro di Oma mostrano
Koolhaas produce un serie molte delle strategie elaborate una forte relazione con l’arte
di grafici nei quali si mostra nella sua lunga carriera, dalla contemporanea, quest’ultima
l’andamento dei guadagni dismisura alla massa critica, - e con particolare evidenza
di vari “mestieri” paralleli al dall’approntamento di strumenti in questa rassegna veneziana
nostro. Grandi artisti, campioni auto organizzativi fino a uno - si nutre voracemente di
sportivi, scrittori, attori, cantanti sviluppo estremamente radicale metafore, strumenti e materiali
pop hanno visto negli ultimi della poetica dell’assenza, dove prettamente architettonici.
anni salire costantemente i l’inazione, il non-intervento, Poetic Justice, di Tania Bruguera,
loro introiti mentre le star “l’astinenza” si offrono come è un tunnel rivestito di bustine
dell’architettura - anche Foster inesplorate e promettenti di tè usate e punteggiato di
e Gehry, che possono chiedere possibilità operative. minuscole “videofinestre”
parcelle più sostanziose È chiaro che una ricerca così che accoglie il visitatore al
- difendono a fatica le loro caratterizzata istituisce una suo interno. Leandro Erlich
posizioni. Nell’economia globale quantità di legami con la (La Vista) ricrea virtualmente

Rem Koolhaas,
confronto degli
onorari, in
“Volume”, n. 1,
2005

Condivisione
dello spazio
divisione del
tempo, a cura
di Åsa Nacking,
padiglione dei
Paesi nordici,
2005

26
corbellini paesaggio urbano gen-feb 2006

una situazione urbana simile (includendo anche le sensazioni


all’esperienza descritta da climatiche, visive, di protezione
Alfred Hitchcock nella Finestra ...) e della ciclica alternanza
sul cortile. Andrea Blum, le cui ingresso/uscita dalla doppia
installazioni sono costituite da soglia. George Hadjimichalis
mobili appositamente disegnati allestisce il padiglione greco
e spesso utilizzabili come tali, ha attorno all’esperienza di una
allestito un spazio con sedute e “istituzione totale” come
fontane come estensione di uno l’ospedale (descritta, tra
dei bar tra i padiglioni nazionali l’altro, con strumenti “nostri”,
ai giardini. Joana Vasconcelos come planimetrie e modelli,
ci parla della condizione seppure trasfigurati) unendo
femminile realizzando un grande alla dimensione estetica e
lampadario barocco che, al posto concettuale una evidente
delle gocce di cristallo, è fatto consapevolezza sociale. Margaret
di assorbenti interni (A Noiva). Whitherhead, che lavora da
Mariko Mori allestisce la sua tempo attorno al rapporto vuoto-
esperienza sensoriale interattiva pieno, con Untitled (Domestic)
in un oggetto progettato da un materializza lo spazio interno Hans Schabus, padiglione austriaco, 2005
architetto (Wave Ufo, una specie di una scala rendendolo solido
di enorme zuccheriera argentata) e rovesciandone letteralmente
... senso e direzione. Ancora
In altre proposte, il ricorso sul rapporto vuoto-pieno si
all’architettura si fa più concentra la ricerca di Jorge
approfondito, fino alla Macchi. Al contrario della sua
compromissione con i suoi collega londinese, l’artista
temi più specifici. Il padiglione argentino opera per sottrazione,
austriaco viene inglobato in ritagliando giornali, stradari,
una montagna che svela al suo mappe. Ne risultano inaspettate
interno uno spazio piranesiano sovrapposizioni di vuoti prodotte
in grado di portarti fino in dalla stratificazione dei diversi
cima e gettare uno sguardo livelli. Una analoga attenzione
inedito sui giardini e i suoi per la trasparenza segna
padiglioni: l’artista Hans Schabus l’approccio di Dan Graham.
riesce a realizzare quello I suoi padiglioni di vetro e
che gli architetti Mvrdv sono metallo svelano spazi potenziali
solo riusciti a proporre per il grazie alla graduazione e
padiglione della Serpentine moltiplicazione delle riflessioni e Maider López, 940 x 690, pittura murale, 2005
Gallery a Londra. Miroslaw Balka alle distorsioni legate ad angoli
espone ancora un tunnel, una e curvature che interagiscono
semplice struttura rettangolare con l’intorno. Fortemente legata tunnel non intrattiene relazioni
di aspetto cementizio con alcuni al luogo è anche la proposta con il luogo determinato nel
ventilatori sul soffitto che creano dei Paesi nordici che hanno quale è situato - la proposta di
una forte corrente d’aria: 750 tradotto la necessità di utilizzare López rappresenta un esempio
x 340 x 255 / some in some lo stesso padiglione per due emblematico di operazione
out ci parla, fin dal suo titolo, partecipazioni nazionali, svedese site specific. Un termine che
delle tematiche della misura, e norvegese, nel tema stesso traduce in campo artistico il
del rapporto interno-esterno dell’installazione. Condivisione nostro “contesto”, sfrondandolo
dello spazio e divisione del tuttavia di tutte le ragnatele
tempo interpreta il fantastico storiciste e populiste delle quali
Tania Bruguera, Poetic Justice, 2002-03. edificio di Sverre Fehn e ne fa il si è appesantito negli ultimi
Installazione video, bustine di tè usate, tela, protagonista dell’installazione. cinquant’anni.
legno, 8 monitor Lcd, 8 Dvd, materiali sonori Per l’occasione sono stati rimossi Un elenco che potrebbe
e video elaborati da notiziari tutti i serramenti, tradendo in continuare e che costituisce il
parte la paradossale commistione segnale - come lo stesso Koolhaas
interno-esterno che ne costituisce non manca di sottolineare - di
uno degli elementi caratteristici, una penetrazione sempre più
ma offrendo così a una sguardo vasta all’interno della società
di insieme la straordinaria contemporanea di temi, termini,
visione degli alberi che forano la modi di approccio elaborati
copertura. e pensati dall’architettura,
Di nuovo la misura segna paradossalmente più diffusi
l’installazione di Maider López oggi quando la nostra disciplina,
940 x 690. La giovane artista come si è visto, perde presa
spagnola risemantizza uno spazio sui fenomeni trasformativi
di passaggio del padiglione in atto. Una migrazione dal
Italia campendo a vivaci colori le materiale all’immateriale che
superfici piane che lo delimitano preannuncia forse - come crede
e scrivendoci sopra le loro ancora l’architetto olandese
dimensioni in centimetri: il - l’applicazione del pensiero
rilievo elevato a pratica artistica! architettonico a qualsiasi altro
Diversamente da Balka - il cui campo.

27
paesaggio urbano gen-feb 2006 restauro

Restauro del moderno


e archeologia
a Piazza Armerina
La sistemazione di Franco Minissi
della Villa Romana del Casale

Giovanni Carbonara

Nei mesi scorsi si sono


levate voci e proteste
contro le iniziative, di
mano pubblica, che
miravano a demolire,
come “ferro vecchio”, le
strutture di protezione e
di presentazione museale
all’aperto della villa
tardoromana del Casale
presso Piazza Armerina,
risalenti agli anni
1957-63 e progettate da
Franco Minissi su precise
indicazioni di Cesare Brandi
e dell’Istituto Centrale del
Restauro.

28
restauro paesaggio urbano gen-feb 2006

Sembra che il coro di proteste


abbia avuto il suo effetto perché
le ipotesi di rimozione dell’opera
di Minissi e di sostituzione con
una nuova grande struttura
sembra caduta essendo stato
dato all’architetto Guido Meli
direttore del Centro Regionale
per la Progettazione e il
Restauro, l’incarico di sviluppare
una proposta, sulla quale Meli,
con grande intelligenza, aveva
per conto suo già lavorato, di
restauro e miglioramento delle
prestazioni conservative della
vecchia e gloriosa copertura oggi
esistente, seppure malridotta.
Gloriosa perché essa ha
rappresentato un esempio di
copertura archeologica di grande
modernità, al momento della
sua edificazione ed anche negli
anni seguenti, prima che una
colpevole trascuratezza le facesse
mancare quelle minime cure
manutentive che ne avrebbero
conservato integra l’efficienza
e l’immagine, oggi appannata
e confusa anche da modifiche e Gela (Caltanissetta), mura greche di capo soprano, il sistema di protezione ideato da franco minissi su
interventi più tardi. Ciò sia sotto indicazioni operative e di metodo di cesare brandi da f. minissi opere di restauro, consolidamento e
il profilo scientifico-conservativo, protezione delle fortificazioni greche, gela, s.l., s.d. [ma 1960-62 circa], iccrom, roma

Piazza Armerina (enna), villa tardoromana del casale, veduta generale della moderna valutate le conoscenze fisico-
copertura a pochi anni dalla costruzione tecniche dell’epoca, sia sotto
da f. minissi, protezione dei mosaici della villa romana del casale in piazza armerina quello propriamente museale e
(enna), s.l., s.d. [ma 1960-62 circa], iccrom, roma
di restauro, intendendo questo,
brandianamente, anche come
“presentazione” dell’antico
manufatto, nelle sue componenti
architettoniche, figurative,
decorative e paesaggistiche.
Un esempio che pose l’Italia, in
perfetta linea con gli altri risultati
che l’I.C.R. stava conseguendo
negli stessi anni, all’avanguardia
in tale tipo di realizzazioni nel
mondo.
La collaborazione fra Brandi
e Minissi aveva avuto un
interessante precedente, alcuni
anni prima (1952-54), nello
studio del sistema di protezione
delle mura greche in terra
cruda di Capo Soprano, presso
Gela, fortemente sperimentale,
dunque carico di rischi, anche
qui accentuati da trascuratezza
manutentiva e, alle prime
difficoltà, da improvvide
modifiche e mutilazioni del
progetto minissiano, di cui si
eliminò la tettoia protettiva.
Con il senno di poi è facile oggi
censurare questa sistemazione,
come anche quella del teatro
greco di Eraclea Minoa (1960-
63) o la ricostruzione, per così
dire, “virtuale” d’una porzione
perduta della chiesa di S. Nicolò
Regale a Mazara del Vallo (1960-

29
paesaggio urbano gen-feb 2006 restauro

Mura di capo soprano, prospetto


nord-orientale, stato attuale
foto di beatrice vivio, 2005

63). Meno facile è ritrovare, nelle banalmente muraria, più o meno oggettivamente, un minore
moderne soluzioni proposte “in stile”; a Eraclea Minoa, quella sperimentalismo e spostato
in alternativa, la medesima della demolizione accompagnata l’asse dell’attenzione piuttosto
chiarezza concettuale ed il rigore dall’introduzione di una sulle modalità generali di
nel voler a tutti i costi perpetuare pesante copertura, vagamente protezione e attenuazione
l’autenticità del bene, riguardo conformata a cavea, che incombe degli effetti indotti dagli
ai suoi componenti materici, sul teatro e sul paesaggio; a agenti atmosferici, di fruizione,
all’architettura complessiva Gela si sta ancora studiando una presentazione e illuminazione,
ed al rapporto di questa col soluzione che, per quanto è dato anche diurna, degli splendidi
paesaggio circostante. Su di capire, risolverebbe il problema pavimenti, di smaltimento delle
quest’ultimo punto Cesare Brandi cambiando radicalmente i acque, d’impatto ambientale e
(Il patrimonio insidiato, a cura principi di riferimento, vale a dire paesaggistico, di connessione fra
di M. Capati, Roma 2001, pp. passando dalla conservazione di nuovi inserti e antiche strutture
364-367, La difesa dei mosaici di ciò che materialmente sussiste (ad esempio con l’accorta
Piazza Armerina [1957]) ha scritto alla sua facile riproduzione imperniazione dei sottili profilati
pagine toccanti e limpidissime à l’identique, con il solito metallici, posti a sostegno di
che sono, ancora oggi, una ricorso alle rassicuranti tecniche coperture e passerelle, entro le
lezione insuperata di sensibilità “tradizionali”. parti ricostruite delle sommità
estetica, storica e conservativa. Diverso, per fortuna, è il caso murarie, vale a dire nelle
A Mazara del Vallo s’è scelta della villa di Piazza Armerina, moderne zone “di sacrificio”
la strada della demolizione in ragione della maggiore senza compromissione di quelle
materiale dell’opera di Minissi consistenza propria dei antiche), di ventilazione e
ma anche della conservazione materiali archeologici (muri, controllo del microclima, di
di parte dell’idea originale, colonne, affreschi, pavimenti selezione ed uso appropriato dei
evitando la ricostruzione a mosaico) che ha implicato, materiali contemporanei (ferro,

Mura di Capo Soprano, tessiture


murarie di epoche diverse e
consolidamenti recenti in terra cruda
(speroni, riprese murarie). il piastrino
che si nota sulla destra preesisteva al
montaggio della tettoia di f. minissi
- foto vivio 2005

30
restauro paesaggio urbano gen-feb 2006

vetro, plexiglass, in forma di È un tema, più difficile di


profilati, lastre, lamelle frangiluce quanto a prima vista sembri, che
ecc.). Tutto ciò anche se il domanda di essere affrontato
progetto di Minissi non è stato, con metodo, capacità di ascolto e
neppure qui, completamente cura progettuale, senza cedere a
rispettato, soprattutto riguardo facili suggestioni palingenetiche
ai previsti sistemi, orizzontali o di reinvenzione ex novo,
e mobili, d’intercettazione dei come se fino ad oggi nulla fosse
raggi solari nelle stagioni a esistito. C’è invece, e chiede oggi
rischio. attenzione ed aiuto, una bella
In sostanza, per la qualità pagina di architettura (ricordiamo
stessa dell’opera di Brandi e che Minissi ha ricevuto il premio
Minissi, qui non ci si trova di InArch due volte), una pagina
fronte al semplice problema del di museografia di straordinario
rinnovamento d’una copertura interesse ed una di conservazione
archeologica obsoleta, ma ad un e restauro tratteggiata
caso di vero e proprio restauro magistralmente da Brandi.
di un’importante architettura Qui, nonostante l’indiscutibile
contemporanea o, se si vuole, prevalenza dei noti mosaici (che
ad un caso di “restauro del hanno fatto della villa del Casale
nuovo”, con tutto ciò che tale uno dei centri archeologici più
affermazione comporta in termini frequentati della Sicilia, anche
di metodo: vale a dire di accurata se resta da domandarsi quanto
analisi del manufatto, di diagnosi di questo successo derivi dai soli
relativa alle sue condizioni mosaici e quanto dalla qualità
conservative ed ai possibili museale della loro presentazione
rimedi, di perseguita efficienza e dal rapporto, ottimamente
funzionale (pena il suo ulteriore risolto, col paesaggio, che
decadimento insieme a quello dei rende davvero il sito unico e
preziosi resti romani) da valutare, inconfondibile, nonostante la
incrementare e, in sostanza, situazione di vistoso degrado
ottimizzare facendo ricorso alle attuale) non si tratta, come si
conoscenze scientifiche attuali, diceva, soltanto d’un problema
in primo luogo di fisica tecnica di “copertura” di opere d’arte
ambientale. Il tutto in termini di o del riemergere di qualcosa di Villa del casale, resti di antichi
rispetto per ciò che di positivo la sotterraneo e, in qualche modo muri sopraelevati per costituire un
opportuno strato di sacrificio e per
vecchia copertura ha comportato, d’isolato e circoscritto in se
l’appoggio delle passerelle. si notano
con la sua misurata definizione, stesso, come la grande schiera dei ancora tracce d’intonaco decorato
nei riguardi del suggestivo sito guerrieri e dei cavalli della tomba nelle zone più basse
naturale della villa. del primo imperatore Qin foto vivio 2005

Villa del Casale, veduta d’assieme dei ruderi e delle loro coperture nel contesto del paesaggio circostante
foto vivio 2005

31
paesaggio urbano gen-feb 2006 restauro

a Xi’an, in Cina, oggi protetta


(non senza problemi di
conservazione) da una sorta di
gigantesco hangar in tralicci di
ferro, ma di qualcosa di diverso,
rispondente ad una volontà più
articolata ed esigente.
Con qualche anticipazione in una
proposta “modernista”, avanzata
nel 1943 da Pietro Gazzola e
subito bocciata, di copertura delle
parti allora scavate della villa, qui
si affronta il tema d’una ricercata
interazione fra architettura,
mosaici e paesaggio che ha
indotto ad escludere la soluzione
della grande cupola, sulla quale
si espresse subito in modo critico
Cesare Brandi (Il restauro. Teoria
e pratica, a cura di M. Cordaro,
Roma 1994, che ripubblica saggi
precedenti, anche sul tema
della villa e della cupola, cfr.
pp. 158-159: “caricatura della
volta celeste”; fuori scala, tale
da far perdere la solarità e la
bellezza stessa del luogo, da fare
ritornare improvvisamente “il
rudere ... sotterraneo” e da farlo
sembrare “sfollato in un hangar”,
da collocare, infine, i mosaici
stessi “in una spazialità troppo
diversa e soggiogante rispetto
alle cubature originarie”, senza
che, inoltre, abbia alcun senso
far vedere mosaici e villa “a volo
d’uccello”) quasi prefigurando
Villa del casale, interno, struttura protettiva e percorsi di visita
da minissi, protezione dei mosaici…, cit.

le proposte avanzate, proprio in


questo senso, in anni a noi vicini.
La soluzione architettonica
studiata da F. Minissi, su
programma conservativo dell’I.
C.R., rispondeva perfettamente
allo scopo: piena visibilità
delle strutture e dei pavimenti
restaurati (senza camminarci
sopra ma senza neanche vederli
“a volo d’uccello”), protezione
dall’acqua e dai “raggi meridiani
del sole” (Brandi, La difesa
[1957], p. 366), rispetto del
sito e della sua natura. Una
soluzione elegante e discreta, che
non richiama né l’architettura
fintamente rustica d’una
precedente protezione parziale
(con grandi travi di legno,
tegole ecc.) né un’immagine
duramente industriale e anonima
(capannone con travi reticolari
metalliche).
È una soluzione che ha la
Milano, grattacielo pirelli, vista delicatezza e la capacità di
d’insieme dopo il restauro
dialogo di una musealizzazione in
foto vivio 2005

32
restauro paesaggio urbano gen-feb 2006

situ (e Brandi spiega bene perché XX secolo) associate ad una


questa non potesse avvenire realizzazione non ineccepibile
che sul posto), che protegge e (per cui risulta, da testimonianze
presenta, “conserva” e “rivela”; dirette, che Minissi volesse
che inoltre, nella sua modularità, rimettere mano e, per certi
consente, a differenza della aspetti, completare l’opera) e
cupola, espansioni future, ad una cronica mancanza di
immancabilmente prefigurate manutenzione, hanno fatto sì che
dagli esiti dei recenti scavi la copertura decadesse mettendo
condotti da Patrizio Pensabene in crisi l’intero sistema di gestione
che hanno riportato in luce i resti (dalla regimazione delle acque
della vecchia Platia, distrutta al controllo degli accessi e via
nel 1161. Si tratta, insomma, dicendo).
d’una realizzazione sostenuta Oggi soprattutto gli sviluppi della
da una solida base concettuale fisica tecnica ambientale, delle
e, per molti aspetti, come s’è tecnologie e dei materiali edilizi, i
detto, originale, innovativa e vetri in primo luogo, consentono
sperimentale, di grande interesse che l’opera minissiana possa
metodologico e architettonico, essere restaurata ed anche
quale espressione di quella linea ottimizzata o, se si preferisce
di ricerca “organica” che ha visto usare un termine codificato
in F. Minissi e in L. Pellegrin alcuni in materia, pur se in relazione
dei suoi più significativi esponenti alle provvidenze antisismiche,
e in Bruno Zevi il suo teorico; ‘migliorata’ per rispondere
linea che ancora oggi produce, ai suoi scopi conservativi ed
a mio parere, alcuni dei migliori autoconservativi.
restauri in assoluto, quando solo Per quanto riguarda le coperture
si pensi all’opera di un architetto vetrate ricordo solo alcune
e soprintendente come Giovanni ricerche condotte in occasione di
Bulian, non a caso personalmente tesi di laurea miste in restauro
legato alla figura e all’esperienza e fisica tecnica (relatori lo
di Pellegrin. scrivente per la prima disciplina
È anche vero che lo e il collega Livio De Santoli
sperimentalismo accentuato e le per la seconda, Università Grattacielo Pirelli, dettaglio della facciata verso
scarse disponibilità di materiali e di Roma “La Sapienza”, piazza duca d’aosta dopo l’impatto aereo del
anche di conoscenze dell’epoca Facoltà di Architettura Valle 18 aprile 2002
(i primi anni Cinquanta del Giulia) su ipotesi di coperture foto di Simona Salvo, 2003

Eraclea Minoa (Agrigento), vista dall’alto del teatro greco negli anni immediatamente trasparenti, autoraffrescanti ed
successivi al restauro curato da F. Minissi energeticamente quasi del tutto
da d. Bernini, colloqui con Franco Minissi sul museo, De Luca, Roma 1998 autonome. Esse riguardavano il
sito archeologico altomedievale
di S. Vincenzo al Volturno,
nella provincia di Isernia,
tornato in luce in una zona
di campagna di grandissima
suggestione, dove sembrano
proprio ripetersi le condizioni
di Piazza Armerina, quanto ad
architetture organizzate per
padiglioni e percorsi, importanza
di alcuni pavimenti, delicatezza
dei muri, di frequente arricchiti
da dipinti murali, qualità e
quiete del paesaggio circostante.
Attualmente, per interessamento
di Ruggero Martines, direttore
regionale per i beni culturali
e paesaggistici del Molise, la
questione è nuovamente in fase
di studio sotto il profilo della
restituzione dei volumi antichi,
a fini di migliore comprensione
storica ma anche di definizione
delle possibili linee progettuali
di restauro. Riflettere su tali
problemi avendo ancora la
possibilità di visitare e studiare

33
paesaggio urbano gen-feb 2006 restauro

Eraclea minoa, teatro, particolare


delle sedute: alterazione del perspex
usato nel restauro da bernini, colloqui,
cit.

le coperture della villa del


Casale, nei pro e nei contra,
rappresenta un’occasione
preziosa di confronto e selezione
d’esperienze, difficoltà, problemi
e possibili soluzioni.
Quanto ad un esempio
propriamente di restauro del
nuovo, con forti implicazioni di
natura fisico tecnica, normativa
e impiantistica, si consideri il
recente caso del Grattacielo Pirelli
a Milano, trattato in tutto e per
tutto con la cura di un manufatto
antico, per il suo conclamato
valore di monumento, a dispetto
per via di misurate aggiunte e inoltre, d’essere sottolineato
dei cinquant’anni non ancora
di modeste sostituzioni (vetri, il fatto che il restauro delle
trascorsi per l’apposizione del
guarnizioni) una capacità di facciate del grattacielo Pirelli è
vincolo di tutela, riparato e
risposta alle variazioni termo- venuto a costare meno del loro
conservato avendo migliorato
igrometriche, alle prescrizioni di rifacimento con tecniche nuove.
anche, senza danno per
sicurezza e via dicendo adeguata Ciò che trovo intollerabile, nel
l’originale, la risposta energetica
e comunque assai prossima a caso siciliano come in molti altri
e la funzionalità complessiva
quella d’una facciata che fosse casi, è la sbrigativa tendenza
dell’involucro. Ma per giungere a
stata ricostruita ex novo, magari alla condanna dell’opera senza
ciò non si sono emessi affrettati
a doppio strato e ventilata, come neanche il beneficio del processo.
giudizi di condanna delle vecchie
si pensava di fare in un primo Nello specifico credo che, in
e tecnicamente “superate”
momento con l’accorgimento gran parte, questo si debba (al
facciate in cristallo e alluminio, al
consolatorio di conferirle un di là delle spiegazioni ufficiali in
contrario, si è studiato con cura,
disegno vagamente imitativo di termini di dannosità e inefficacia
punto per punto, il manufatto
quello raffinatissimo concepito, delle vecchie coperture) ad una
e se ne sono individuati difetti
a suo tempo, dall’architetto Giò specie di sorda opposizione
e qualità, ponendo rimedio,
Ponti. all’inquietante ed anticipatrice
nel rispetto dei consueti criteri
Se si vuole, a Piazza Armerina, “modernità” delle soluzioni di
di restauro (dal “minimo
agendo con un accorto F. Minissi, in favore d’una più
intervento” alla “reversibilità”
restauro si può fare molto, rassicurante prassi rispristinatoria
ed alla “compatibilità”) ai motivi
senza compromettere la buona (come forse nel caso delle mura
di debolezza o d’inadeguatezza
conservazione dei mosaici e greche in terra cruda di Gela)
nei confronti degli standard
degli affreschi, così come non o freddamente ingegneristica
attuali. Le maestose facciate del
si sono compromesse affatto la (come ad Eraclea Minoa e, s’è
Pirelli, da poco restaurate, hanno
buona salute e la sicurezza degli visto nel dibattito dei mesi scorsi,
mantenuto la loro materia e la
impiegati regionali che affollano in alcune proposte relative alla
loro immagine, finanche la patina
giornalmente il Pirelli. Merita, stessa villa del Casale); prassi
del tempo, ma hanno acquisito,

34
restauro paesaggio urbano gen-feb 2006

in un caso e nell’altro riduttive rinascita della Germania, come altre realizzazioni di qualità,
della complessità dei problemi la coraggiosa riproposizione come quelle odierne di Francesco
in gioco, proprio quelli che, al in cemento armato, quasi alla Venezia, Emanuele Fidone,
contrario, Cesare Brandi quasi maniera di A. Perret, dei due Franco Ceschi ma anche, entro
cinquant’anni fa tratteggiava campanili di facciata della chiesa l’amministrazione di tutela, di
limpidamente in poche paginette di S. Martino a Kassel, operata Francesco Scoppola o, come
che, muovendo dalla lettura del dall’architetto J. Ritz. s’è detto, di Giovanni Bulian.
sito, del monumento, dei suoi Oltre agli storici dell’architettura Si tratta d’esperienze che,
apparati decorativi, passavano ed agli architetti restauratori invece di essere proscritte e
poi a considerare materiali, (che comunque non costituiscono cancellate, dovrebbero valere
strutture e fenomeni di degrado una “specie” a parte) proprio gli da solidi punti di riferimento
onde proporre in ultimo, architetti “militanti” dovrebbero per problemi difficili e quanto
essenziali, misurate ed efficaci accorrere in difesa di queste mai attuali, invece mal posti,
provvidenze conservative. intelligenti e anticipatrici come la sistemazione, in Roma,
È lo stesso orientamento, di realizzazioni, sensibili alle di piazza Augusto Imperatore e
facile condanna a morte senza suggestioni architettoniche e di dell’Ara Pacis Augustae; o come il
processo, che, da un lato restauro del tempo, non escluso tema, ancora in discussione, della
(come notava con amarezza il progetto per la Casa Vietti di ricucitura dell’area archeologica
Giuseppe Zander, riferendosi al Giuseppe Terragni a Como, o centrale, sempre in Roma, dopo
tema delle chiese) ha portato quello per la G.I.L. di Urbino di i recenti scavi archeologici che
sistematicamente a distruggere, Luigi Moretti. Ciò per il fatto che hanno profondamente alterato
in Germania, i restauri, poveri si tratta di progetti di qualità, consistenza e immagine della
ma pieni di fiducia e d’idee, ben pensati e sovente ben monumentale via dei Fori
dell’immediato dopoguerra realizzati, pur in anni difficili: Imperiali; o anche, si spera, come
(dal 1945 al 1955-60), dall’altro sostenuti da una fase istruttoria il tema, ben avviato a soluzione,
a sostituirli con copie al vero e analitica di tutto rispetto, da dopo un interessante confronto
degli antichi monumenti o necessità pratiche cogenti e ben concorsuale che ha visto
con ricostruzioni storicistiche, delineate, da una consapevolezza prevalere il gruppo coordinato
analogiche, pseudo-filologiche, storico-critica elevata, da un da Marco Dezzi Bardeschi,
fino al caso dell’arcinota impalcato concettuale di restauro della sistemazione liturgica e
ricostruzione, dopo più di mezzo aggiornato e definibile, nei archeologico-monumentale
secolo, in forme nuove ma termini cari a Renato Bonelli, del Tempio di Augusto, ora
modernizzata dall’impiego di non come “critico e creativo”, infine Cattedrale, a Pozzuoli.
poco calcestruzzo armato, della da una rigorosa coerenza A Piazza Armerina, come
Frauenkirche di Dresda. linguistica ed espressiva. altrove in Sicilia, le realizzazioni
Architetture, quelle demolite, Opere autenticamente moderne, congiunte di Minissi e dell’I.C.R.
anch’esse ingegnose e sovente geniali senza mai essere palesano una vena sperimentale
sperimentali, che hanno puramente gestuali, cui negli sotto il profilo metodologico
segnato il primo momento di anni a venire si affiancheranno (anche architettonico, considerata
la particolare declinazione
del rapporto antico-nuovo) e,
soprattutto, scientifico-tecnico
(diagnostica, definizione dei
possibili rimedi, scelta dei
materiali e loro messa in opera).
Criticarle oggi, col senno di poi,
è facile ma anche ingeneroso; è,
soprattutto, storicamente puerile.
Tanto più se i rimedi proposti
sono concettualmente più vecchi
di quel che si condanna: la tettoia
pseudoagricola “tradizionale”, la
mega-copertura “tecnologica”, la
ricostruzione imitativa ecc.
Bisogna ripartire dalla realtà
del monumento, dalle sue
attuali condizioni di degrado,
dai suoi bisogni diretti e
indiretti (fisici e ambientali, di
funzione, valorizzazione ecc.),

Eraclea Minoa, vista del teatro


dall’alto dopo la costruzione della
nuova copertura di carattere
provvisorio
foto di maria Giovanna Putzu, 2003

35
paesaggio urbano gen-feb 2006 restauro

Roma, Piazza Augusto Imperatore, sezione di progetto sul nuovo museo-teca dell’ara pacis e sul mausoleo di Augusto da R. Meier,
sistemazione museale dell’ara pacis, Roma, in “zodiac”, 1997, 17

per riformulare un programma d’alberature. le iniziative intraprese, buone


serio e aggiornato; su di esso È sempre necessario un approccio capacità amministrative, strutture
poi lavorare per tradurlo, come progressivo e metodico: di sostegno ai progettisti,
ha fatto Minissi con le idee di puntare subito, come alcuni perlopiù lasciati completamente
Brandi, in buona architettura. pensano, su un concorso soli o taglieggiati in vario
Lo dimostra l’interessante di progettazione, specie se modo, soprattutto da una
progetto di conservazione internazionale, costituisce una pletora d’inutili controlli e da
delle mura di Capo Soprano risposta speciosa, buona per i incombenze formali, mai attente
sviluppato dall’architetto media forse ma inefficace. Non alla sostanza delle cose.
siracusano Vincenzo Minniti sono questioni che si risolvano a Per Piazza Armerina, comunque,
in sede di tesi presso la scuola colpi d’invenzioni architettoniche bene ha fatto la Regione
di Specializzazione in restauro cadute dal cielo (come ho visto Siciliana ad affidare a Meli
dei monumenti dell’Università fare, con esperienze per fortuna ed al suo gruppo di lavoro la
di Roma “La Sapienza”. In abortite, a proposito di via dei progettazione; certamente vi
esso sono stati fusi e risolti, Fori Imperiali e di piazza Augusto saranno messe a frutto nel modo
in modo organico, dati fisico- Imperatore) ma che implicano, migliore le specifiche competenze
tecnici e ambientali, premesse invece, applicazione e studio per presenti, con risultati trasparenti
paesaggistiche, tecnologiche un’approfondita definizione del sui quali si potrà ragionare
e propriamente restaurative, bando e dei suoi orientamenti anche nella consapevolezza che
considerazioni gestionali “culturali”. Soprattutto sono tali problemi non si risolvono
e di fruizione del sito. Un temi che domandano grande d’un colpo, ma richiedono un
lungo lavoro d’analisi e di chiarezze d’idee da parte della impegno progettale esteso
documentazione scientifica, committenza e qui, credo, nel tempo, anche durante il
estesa al clima locale, alla sorgono le maggiori difficoltà cantiere e dopo la sua chiusura,
piovosità, allo studio dei venti se si pone a confronto il nostro in ragione di un’indispensabile
dominanti, alle modalità Paese e la pochezza culturale manutenzione programmata.
d’insolazione dei manufatti nel delle sue istituzioni, soprattutto, Insomma, la scelta effettuata
corso dell’anno, ha costituito ma non solo, a livello locale, con lascia ben sperare che l’occasione
la base su cui s’è poi sviluppata altre nazioni europee, in primo di Piazza Armerina possa tradursi,
l’elaborazione architettonica, luogo la Francia e la Spagna. oltre che in ottimi risultati
che ha modulato sapientemente Non credo, infatti, che in Italia architettonici e conservativi,
parti da costruire in modo manchino buoni architetti né, anche in un’esperienza-guida, di
stabile, sistemazioni reversibili tanto meno, buoni archeologi o più generale validità.
e stagionali ma anche opere buoni ingegneri, da noi mancano
di semplice modellazione del idee, tenacia nel condurre a
terreno o di sistemazione conclusione, senza snaturarle,

36
restauro paesaggio urbano gen-feb 2006

Gela, mura greche di capo soprano, idea di progetto per una nuova sistemazione Giovanni Carbonara
protettiva dei resti archeologici, in relazione ai fattori fisico-tecnici ambientali e Professore Ordinario di Restauro
al paesaggio dalla tesi di diploma di vincenzo minniti, scuola di specializzazione
Architettonico, Facoltà di
in restauro dei monumenti, università degli studi di roma “la sapienza”, relatore
giovanni carbonara, correlatore livio de santoli, correlatori esterni eugenio galdieri e
Architettura “Valle Giulia”,
ugo cantone, luglio 2001 e direttore della Scuola di
Specializzazione in Restauro dei
Monumenti dell’Università degli
Studi di Roma La Sapienza

37
paesaggio urbano gen-feb 2006 restauro

Il restauro delle
Villa Romana del
Casale di Piazza Armerina
Struttura e aggiornamento tecnologico

L’opera di Franco Minissi per la protezione dei mosaici Nicola Santopuoli


della Villa del Casale presenta qualità e valori di
un’architettura moderna, ed in essa il problema della
conservazione della materia è stato affrontato in modo
integrato con quelli della fruizione del monumento e
dell’impostazione museografica. Tuttavia, dopo anni
di inadeguata manutenzione e di manomissioni della
struttura di protezione, le problematiche conservative
del complesso archeologico descritte lucidamente
da Brandi cinquant’anni fa si ripresentano ora negli
stessi termini e richiedono interventi di restauro sui
mosaici pavimentali e di adeguamento tecnologico e
impiantistico nelle strutture di fruizione.

Piazza Armerina, Villa del Casale, vista del frigidario

38
restauro paesaggio urbano gen-feb 2006

Vedute generali del complesso archeologico e della copertura inserite nel paesaggio circostante

Negli anni ‘50 Cesare Brandi quadrangolare e circolare.


intraprese iniziative e scrisse Osservando il sito archeologico
articoli in difesa dei mosaici di in una scala territoriale e con un
Piazza Armerina , arrivando a punto di vista privilegiato che ci
delineare i principi guida del consenta di vedere le coperture
progetto, che sarà poi sviluppato della struttura progettata da
dall’architetto Franco Minissi. Minissi, si comprende quella
Infatti, quest’ultimo progettò che poteva essere la volumetria Vista del frigidario
a protezione dei mosaici una originaria della villa. Infatti,
struttura trasparente, che con la ricostruzione dei volumi
volumetricamente si sviluppa dell’edificio in materiale
sulle murature perimetrali dei moderno, in cui viene rispettata
singoli ambienti della villa, la distinguibilità fra le nuove
per essere poi coperta da tetti strutture e le murature originali,
sempre trasparenti a due falde ed si recupera la percezione dei
a padiglione negli ambienti più mosaici pavimentali nella
grandi. La villa ha una superficie spazialità dei singoli ambienti,
complessiva di 3.500 mq ed è che la villa sembrava aver perso
suddivisa da quasi 50 ambienti in per sempre.
gran parte comunicanti, di forma La struttura trasparente

Veduta d’assieme dei ruderi e delle loro coperture

39
paesaggio urbano gen-feb 2006 restauro

La grande sala triloba con vista


delle passerelle soprastanti da
cui è possibile osservare i mosaici
pavimentali raffiguranti il trionfo di
Ercole. Le passerelle sono ancorate
tramite tubolari metallici alla
muratura di sacrificio realizzata sopra
ai resti delle strutture murarie antiche

delle pareti e della copertura


è realizzata in pannelli di
metacrilato translucido (perspex)
ed è sostenuta da tubolari
metallici, che si innestano
nella muratura di sacrificio
appositamente realizzata sopra
ai resti delle strutture murarie
antiche, da cui si distinguono per
tessitura e montaggio.
I pannelli translucidi in perspex
che costituiscono le pareti
verticali erano inizialmente
fissi o a lamelle mobili per
consentire il cambio dei flussi
d’aria interni; successivamente le
parti apribili sono state sostituite
con pannelli fissi di plexiglas e
di vetro stratificato. I pannelli
Vedute generali del complesso archeologico e della copertura inserite nel paesaggio circostante
di copertura, sempre in perspex
translucido e leggermente rosato,
costituivano le falde inclinate ed
il soffitto piano, che creavano
una camera d’aria per stabilizzare
le escursioni termiche riducendo
il calore interno degli ambienti.
Il trattamento translucido e la
colorazione leggermente rosata
dei pannelli permetteva di
distribuire efficacemente ed in
modo omogeneo la luce solare,
consentendo così un’adeguata
osservazione dei mosaici. Lungo
il perimetro delle murature
Minissi realizza, come indicato
dallo stesso Brandi, le passerelle
per la fruizione degli ambienti
interni, da cui è possibile
osservare dall’alto i mosaici;
esse sono ancorate tramite
tubolari metallici alla muratura di
sacrificio realizzata sopra ai resti
delle strutture murarie antiche.
Dal momento della realizzazione
(anni ‘70) ad oggi le strutture
metalliche e le pannellature che
costituiscono la superficie di
protezione degli ambienti della
villa non sono state sottoposte
a manutenzione, ma hanno
subito modifiche e sostituzioni
con lastre di plexiglas e di vetro
stratificato: ad esempio, così è
accaduto nel grande peristilio,
dove è stata inserita una vetrata
continua, che presumibilmente
ha accentuato i problemi connessi
con il microclima interno e
provocato fenomeni accentuati

40
restauro paesaggio urbano gen-feb 2006

di degradazione soprattutto nel dell’anno, la fruizione del sempre nel rispetto delle rovine.
mosaico pavimentale. Infatti, i complesso da parte dei turisti Inoltre, se consideriamo che negli
pannelli del soffitto piano con e da aggravare il degrado dei anni ‘70 l’approccio scientifico
le falde superiori formavano mosaici sottoposti ad un continuo nel campo conservativo si stava
una specie di camera d’aria, stress termico. ancora consolidando, va rilevato
che contribuiva a stabilizzare L’intervento di Minissi recepisce e che nell’impostazione del
le escursioni termiche interne; sviluppa i principi guida delineati progetto anche le problematiche
queste ultime, a causa da Brandi e risulta oggi ancora microambientali trovano una
dell’eliminazione dei pannelli, valido nei criteri progettuali: esso ragionevole soluzione qualitativa,
si sono accentuate, arrivando a rappresenta certamente un valido in linea con le conoscenze di
creare un microclima così afoso esempio di restauro inteso come allora.
da rendere particolarmente reinterpretazione e rilettura Naturalmente, a distanza di
difficoltosa, in alcuni periodi dei valori del sito archeologico, oltre 30 anni l’intervento di
Minissi necessita - come tutte
le opere- di un restauro e di un
adeguamento impiantistico e
Vista del corridoio della grande caccia tecnologico, soprattutto alla luce
delle nuove e più efficaci risposte
che lo studio del microclima
può dare. A questo proposito,
è opportuno sottolineare che
oggi con l’espressione studio si
deve intendere l’applicazione
di una rigorosa metodologia
d’approccio, che, a partire
da sistematiche campagne
di misura dei principali
parametri termoigrometrici,
della ventilazione e della
concentrazione di particelle,
conduca, mediante l’analisi dei
dati adeguatamente elaborati,
ad una comprensione – spaziale
e temporale- della dinamica
ambientale, anche con l’aiuto
della modellazione matematica
e della simulazione numerica,
al fine di indicare una o più
Interno, struttura protettiva e percorsi di visita proposte per migliorare la
situazione attuale. In questo
modo, una corretta gestione
del microclima, che cerchi - per
quanto sia possibile- di arrivare
ad una certa stabilità ambientale
sia spaziale che temporale, potrà
creare le migliori condizioni
per la conservazione e, nello
stesso tempo, la fruizione delle
opere d’arte (esigenze molte
volte, purtroppo, in disaccordo
fra loro), rallentandone
efficacemente il degrado e
consentendo ad un numero
sempre crescente di visitatori un
transito confortevole.
Tenendo ben presente, come
sopra delineato, che per il futuro
le decisioni che saranno prese
per superare gli attuali problemi
Vista interna con le passerelle e la struttura di copertura, 2005 non potranno prescindere da
un serio ed accurato studio
del microclima, si propongono
ora alcune riflessioni basate
sull’osservazione della situazione
attuale, al fine di suggerire
alcune possibili piste di ricerca.
In primo luogo, chi oggi visita
il sito nota che l’itinerario
prevede l’ingresso dalla
zona termale costeggiando
la grande latrina, invece che
dall’ingresso a tre fornici, come

41
paesaggio urbano gen-feb 2006 restauro

impostato da Minissi non senza Un altro aspetto che colpisce


ragioni. Inoltre, soprattutto sfavorevolmente è la marcata
con la stagione favorevole ci presenza di fenomeni di
si accorge presto che, quando ossidazione delle strutture,
la copertura - senza le iniziali altro chiaro indizio di fenomeni
controsoffittature-, le pareti negativi legati al microclima.
trasparenti e le parti apribili sono Per quanto riguarda il mosaico
sottoposte all’irraggiamento pavimentale, occorre subito
solare, si produce all’interno osservare che la sua visione,
degli ambienti una situazione condizionata dalla proiezione
paragonabile all’effetto serra, sulla superficie dell’ombra
con un vistoso innalzamento della della struttura metallica della
temperatura rispetto all’esterno, copertura, mostra fenomeni
tale da rendere faticosa la visita di forte degrado per la
ed accelerare inevitabilmente presenza di rigonfiamenti,
i fenomeni di degrado dei distacchi, fessurazioni, lacune,
materiali. Sicuramente una depositi e via dicendo. In
delle ragioni è da ricercarsi nel attesa, come già detto, dei
materiale trasparente utilizzato risultati di una sistematica
da Minissi a Piazza Armerina, indagine microclimatica, si
il perspex, di produzione e possono, comunque, avanzare
brevetto inglese. Tale tecnologia alcune ipotesi di lavoro sulle
mostra non da oggi i propri cause di una tale situazione:
limiti, risultando infiammabile, complessivamente, ci troviamo
gocciolante e trasparente a in presenza di una situazione
parte della radiazione UV ed IR. marcatamente instabile dal punto
Vista interna con la struttura di copertura ancorata Dato che dagli anni ‘70 in poi di vista termoigrometrico, con
tramite tubolari metallici alla muratura di sacrificio la tecnologia dei metacrilati è marcati gradienti di temperatura
realizzata sopra ai ruderi notevolmente progredita, oggi ed umidità, soprattutto in certi
si possono proporre soluzioni orari ed in certe stagioni, a causa
basate su lastre trasparenti di di fenomeni d’irraggiamento
policarbonato, caratterizzato da solare non controllati, di un
una notevole resistenza (idoneo intenso flusso di visitatori e di
a sopportare sollecitazioni una complessa situazione dei
meccaniche come quelle prodotte supporti pavimentali. Infatti, la
dal vento e dalla neve), in grado superficie musiva poggia in molte
Diaeta della Piccola Caccia con vista della passerella di filtrare l’intera radiazione UV zone su cemento che, a sua volta,
soprastante e la struttura di copertura
e di attenuare l’irraggiamento si trova a contatto col terreno:
solare (minimizzando anche le si creano, perciò, oscillazioni
alterazioni cromatiche per le termiche ed anche cicli di
pitture murali ancora presenti condensazione ed evaporazione,
sulle murature originarie), sia superficiali che interni ai
oltrechè di proteggere materiali, i cui effetti negativi,
efficacemente dagli agenti oltrechè visibili direttamente con
atmosferici. un degrado diffuso e crescente

Vista interna con le passerelle e la struttura di copertura, 2005

42
restauro paesaggio urbano gen-feb 2006

dei mosaici, si manifestano, per di professionalità diverse Bibliografia


esempio, anche con fenomeni di potrà garantire un risultato BRANDI C., La difesa dei mosaici
sollevamenti localizzati. finale duraturo ed all’altezza di Piazza Armerina (1957) in Il
Al termine di queste brevi delle aspettative. A questo patrimonio insidiato, a cura di M.
considerazioni, dovrebbe essere proposito, sintetizzando quanto Capati, pp. 364-367, Roma 2001.
chiara la complessità che un sopra accennato, si desiderano MINISSI F., Due recenti esperienze
sito archeologico come quello rimarcare alcuni aspetti: in museografiche, le opere di
di Piazza Armerina presenta a primo luogo, è urgente iniziare protezione dei mosaici della
chi oggi si accinga ad affrontare con alcuni pronti interventi sui villa romana del Casale a Piazza
il problema di un suo restauro mosaici pavimentali; nello stesso Armerina, in Musei e Gallerie
ed adeguamento, avendo come tempo, va avviata una indagine d’Italia, n. 11-12, 1960.
punto di partenza il progetto microclimatica sufficientemente ROCCAFORTE S., Le vicende della Villa
di Minissi. Tuttavia, la maturità estesa, sia temporalmente che romana del Casale dal 2001 a oggi,
ormai raggiunta dalla disciplina spazialmente, per valutare le in Architetti, n.1/2, 2005.
del restauro fornisce oggi tutti condizioni degli ambienti interni, BERNARDI A., Metodologia per
gli strumenti – concettuali e che devono essere resi idonei per un’analisi microclimatica per la
pratici- per affrontare in modo la conservazione e la fruizione conservazione delle opere d’arte
adeguato un intervento, avendo dei mosaici. In questo modo, un negli ambienti interni, in Elementi
ben presente, tuttavia, che solo intervento sulla struttura che di Archeometria, a cura di A.
una sinergica collaborazione comprenda un aggiornamento Castellano, M. Martini, E. Sibilia,
tecnologico ed un adeguamento Milano 2002. L. Guzzardi, Per il
impiantistico potranno essere recupero conservativo della villa
studiati con cognizione di causa di Piazza Armerina nel contesto
Resti degli antichi muri con la
– anche mediante simulazioni delle ville circostanti, Atti del IV
struttura di copertura
numeriche-, cioè, in altri Colloquio AISCOM, Ravenna, 1996,
termini, avendo ben presente le pp. 325-332.
dinamiche microclimatiche sia su Note
base giornaliera che stagionale. Il perspex, adoperato inizialmente
A parere di chi scrive, in questo nella costruzione dei tettucci
contesto potranno essere utili, degli aeri da caccia, ebbe poi
ad esempio: la sostituzione, svariati utilizzi, come nelle lenti a
parziale o totale, delle attuali contatto, per le sue caratteristiche
lastre trasparenti con nuovi di: i) leggerezza, che permette un
materiali come il policarbonato; ridimensionamento della struttura
di sostegno; ii) plasmabilità,
l’applicazione mirata di dispositivi
assumendo forme volute; iii)
intelligenti (per esempio,
trasparenza, semitrasparenza
fatti con leghe a memoria di
(translucidità) e leggera cromaticità
forma, che si modificano al rosata, permettendo la diffusione
variare della temperatura) per della luce; iv) tenacità e bassa
agire sull’apertura-chiusura o fragilità. Al tempo di Minissi esso
avvicinamento-allontamento di rappresentava quanto di meglio
pannelli e/o lastre, in modo da la tecnologia potesse offrire per
variare i flussi termoigrometrici una copertura trasparente di
in caso di situazioni limite; ampie dimensioni e soggetta alle
una stazione di monitoraggio sollecitazioni atmosferiche.
ambientale permanente che Il flusso di visitatori arriva in certi
permetta la gestione ottimizzata periodi ad oltre 3000 presenze
di adeguati impianti di al giorno: questo fatto altera
climatizzazione, eventualmente significativamente, ad esempio,
limitati alle zone individuate i livelli di umidità ed i processi
come critiche con le indagini di deposizione delle polveri;
microclimatiche. inoltre, il pubblico pagante viene
penalizzato, non di rado, da
rilevanti difficoltà di respirazione.

Vista della struttura di copertura

Foto di Nicola Santopuoli, 2005

Nicola Santopuoli
Architetto, Centro DIAPREM
(Dipartimento di Architettura di
Ferrara) dell’Università degli
Studi di Ferrara;
Laboratorio “Progetto Restauro”
della Facoltà di
Architettura Valle Giulia
dell’Università degli Studi di
Roma “La Sapienza”.

43
paesaggio urbano gen-feb 2006 progetto

Milano Santa Giulia


Un progetto urbano
di Norman Foster

a cura di Risanamento SpA

La promenade

La storia di Milano
Santa Giulia inizia con la
chiusura dello stabilimento
Montedison e delle
Acciaierie Redaelli, nella
zona sud-est di Milano
(le aree Montecity e
Rogoredo). Si creò un vero
vuoto nel tessuto urbano
al quale cercarono di porre
rimedio piani urbanistici
di riqualificazione
del territorio che
consideravano però
interventi separati per
le due aree, destinate
in tal modo a rimanere
frammentarie e prive di
potenzialità urbanistiche.
L’intuizione di Luigi Zunino
fu quella di ripensare
Montecity e Rogoredo
in modo unitario ed
omogeneo. Grazie
anche ai nuovi strumenti
urbanistici regionali e
alla collaborazione del
Comune, venne quindi
adottato il Progetto
Integrato di Intervento
Montecity-Rogoredo.
44
progetto paesaggio urbano gen-feb 2006

Schizzi di studio del crescent residenziale

Localizzazione e La storia urbanistica


sistema infrastrutturale dell’area di intervento

L’intervento sorge in un’area molto vasta del Comune, nel settore sud- Sulle aree oggetto della
orientale, che presenta una localizzazione territoriale strategica per lo proposta insistevano prima delle
sviluppo di Milano. demolizioni i grandi complessi
L’area di Milano Santa Giulia si estende su una superficie di 1.200.000 mq: industriali, da tempo dismessi,
anche per queste dimensioni si parla di una “città nella città”. della Montedison e della Redaelli
L’area sarà perfettamente collegata con il centro cittadino e con l’esterno. per i quali, con varianti al P.R.G.,
E’ infatti servita dai principali assi che connettono la città con il territorio: sono state approvate dalla Giunta
la Tangenziale Est, le Autostrade A1 e A4, la linea ferroviaria e la stazione Regionale della Lombardia le
di Milano Rogoredo (“stazione di porta” della linea dell’alta velocità), la rispettive Zone di Ridefinizione
fermata Rogoredo della linea MM3, la Strada Statale Paullese, lo scalo Urbana: Z.R.U. 1 (Montecity) e
aeroportuale di Linate e quello dei voli privati dell’Ata. Z.R.U. 3 (Redaelli).
Milano Santa Giulia sarà una delle “nuove porte” nel sistema del passante Relativamente all’Area
ferroviario. Un sistema di infrastrutture tanto completo e articolato rende Montecity (proprietà del Gruppo
quindi il nuovo quartiere uno dei cardini di crescita e di capacità attrattiva Montedison – Sviluppo Linate),
del sistema milanese.

Vista prospettica indicante l’utilizzo del suolo

Residenze - Housing
Uffici - Offices
Hotel - Hotel
Cinema Multisala - Multiplex Cinema
Superstore - Superstore
Commercio e funzioni compatibili - Retail and compatible functions
Chiesa - Church
Centro congressi - Congress centre
Residenze studentesche - Student residence
Asilo - Kinder garden
Residenze per disabili - Housing for the disable
Centro civico - Civic centre
45
paesaggio urbano gen-feb 2006 progetto

nel 1988, con provvedimento


della Giunta Regionale, venne
approvata la variante al P.R.G.
e nel 1991, con delibera
del Consiglio Comunale,
venne approvato il Piano
Particolareggiato relativo alla
zona Z.R.U. 1, con una superficie
territoriale pari a circa 700.000 mq.
Per quanto riguarda l’Area
Rogoredo (proprietà della società
Città 2000 S.p.A.), nel 1992, con
provvedimento della Giunta
comunale, venne approvata la
variante al P.R.G. e nel 1997,
con delibera del Consiglio
Comunale, venne approvato il
Piano Particolareggiato relativo
alla zona Z.R.U. 3, avente una
superficie territoriale di circa
500.000 mq.
Per entrambe le aree erano
previste le seguenti funzioni:
residenza
ricettivo
terziario
commercio
funzioni compatibili
verde
servizi collettivi Schizzi di studio del Crescent Residenziale
parcheggi pluripiano

Nel 1998, Luigi Zunino decise


di comprare le 2 aree e ci Planimetria generale
riuscì nel 2000 grazie anche
all’attuazione del P.I.I. (nato nel
1999 e reso attuativo nel 2000).
Vengono di seguito elencati i
passaggi più signifcativi della
vicenda urbanistica dell’area dal
momento della sua riunificazione.

1999
La Legge regionale 9/99 ha dato
vita ad una nuova generazione
di piani urbanistici, denominati
P.I.I. (Programmi Integrati
d’Intervento).
Questa nuova frontiera trova
compimento con il documento
di inquadramento delle politiche
urbanistiche comunali del
Comune di Milano, delibera
comunale n. 524 del 5 giugno
2000.

2000
Luigi Zunino conduce trattative
per l’acquisto di un area di circa
1.200.000 mq. sita nella zona sud
est di Milano, trattative che si
concludono con la sottoscrizione
di preliminari di acquisto dai
diversi proprietari: Gruppo
Montedison attraverso la società
Sviluppo Linate (area Montecity)
e Gruppo Impregilo attraverso la
Città 2000 (area Rogoredo).
Le aree erano in passato
destinate a funzioni produttive,
un’acciaieria della Redaelli (area
Rogoredo) ed uno stabilimento

46
progetto paesaggio urbano gen-feb 2006

Vista aerea con inserimento ambientale dell’impianto

Funzioni urbane previste della Montedison (area


Montecity).
Centro congressi 32.000 mq Luigi Zunino, attraverso la società
Risanamento spa presenta al
Parco urbano 333.000 mq Comune di Milano il progetto
denominato Montecity-Rogoredo,
Residenza 270.885 mq oggi Milano Santa Giulia.

Terziario 162.785 mq 4 giugno 2004


Firma dell’Accordo di Programma
Ricettivo 80.780 mq tra il Comune e la Regione.

Commercio 30.000 mq 16 marzo 2005


Firma della Convenzione
Funzioni compatibili 70.450 mq tra il comune di Milano e la
Risanamento spa. La stipula
Asilo nido/scuola materna 1.500 mq della Convenzione rappresenta
il passaggio conclusivo che
Chiesa 1.200 mq dà il via alla realizzazione del
progetto, comprese le opere
Centro per disabili RSD 5.600 mq di urbanizzazione primaria
e secondaria, gli standard
Residenza temporanea di affitto qualitativi e il Centro Congressi.
(studenti universitari, giovani coppie Una città ideale che guarda ai
e lavoratori temporanei) 52.500 mq bisogni reali

Centro civico 1.400 mq Il progetto di Milano Santa


Giulia promosso da Risanamento
Superficie totale area 1.200.000 mq spa è ormai realtà. Il 16 marzo

47
paesaggio urbano gen-feb 2006 progetto

Schizzi concettuali che descrivono la messa a punto del crescent residenziale

2005 è stata infatti stipulata la Sarà realizzato un quartiere tra L’articolazione complessiva del
Convenzione per l’attuazione i più attuali dal punto di vista progetto
del Programma Integrato strutturale, architettonico e
d’Intervento del progetto funzionale. Milano Santa Giulia sarà
tra il Comune di Milano e la Gli spazi di Milano Santa Giulia una “città nella città”. Tutte
Risanamento spa. La stipula sono stati pensati tenendo quelle strutture che fanno di
della Convenzione rappresenta presenti, in ogni dettaglio, le un’aggregazione di uomini
il passaggio conclusivo che esigenze delle persone. Le aree una comunità saranno presenti
dà il via alla realizzazione del verdi saranno vaste e attrezzate, così da dar vita a un quartiere
progetto, comprese le opere le automobili seguiranno percorsi evoluto e perfettamente servito.
di urbanizzazione primaria dedicati, i pedoni potranno Le scuole, la chiesa, il servizio
e secondaria, gli standard usufruire di ampie aree a loro sanitario, il centro congressi,
qualitativi e il Centro Congressi. riservate. La vita sociale di Milano i centri sportivi favoriranno
Il progetto architettonico è Santa Giulia si svolgerà intorno a la creazione di un ambiente
stato affidato a uno dei nomi una promenade esclusivamente armonico e familiare. Secondo le
più autorevoli dell’architettura pedonale, lunga circa 600 metri, prime stime, Milano Santa Giulia
contemporanea, Sir Norman in cui si troveranno tutti i negozi sarà un quartiere popolato da
Foster. e i servizi utili. circa 50.000-60.000 cittadini.

48
progetto paesaggio urbano gen-feb 2006

Localizzazione dell’area rispetto al centro di Milano

La struttura residenziale di dotazioni tecnologiche. Ampio rappresenta un’autentica “porta


Milano Santa Giulia si divide spazio è stato dedicato all’edilizio della città” e il cuore stesso del
in varie tipologie, studiate per residenziale convenzionata. quartiere. Il parco darà qualità al
soddisfare ogni necessità. Il A Milano Santa Giulia il verde vivere collettivo e alle relazioni
taglio degli alloggi è ampio non sarà un semplice decoro, sociali.
e diversificato, da monolocali ma l’anima stessa del progetto, Il progetto prevede anche la
a grandi appartamenti e loft, redatto da Adriaan Geuze di realizzazione di un centro
per soddisfare le esigenze dei West 8. congressi che potrà ospitare
nuovi abitanti. Le residenze Il grande parco, che si estende circa 8.000 persone. È una
rispetteranno i canoni della da est a ovest su una superficie struttura che mancava a Milano
massima modernità e tecnologia. complessiva di 350.000 mq. e che, grazie alla sua caratura
Le abitazioni saranno tutte ed è delimitato ai lati da due internazionale, segnerà il
corredate delle più evolute zone residenziali e di servizi, passaggio necessario per

Sezione ambientale sul complesso

49
paesaggio urbano gen-feb 2006 progetto

Pianta dell’appartamento tipo

50
progetto paesaggio urbano gen-feb 2006

riaffermare il ruolo di Milano


come città capitale del turismo
d’affari.

La struttura finanziaria
e i tempi di realizzazione

Milano Santa Giulia spa,


posseduta al 100% da
Risanamento spa, è la società
veicolo del Gruppo, avente come
obiettivo la riqualificazione e
lo sviluppo dell’area Montecity-
Rogoredo, attualmente con una
valorizzazione in bilancio pari
a circa 600 milioni di euro. La
società veicolo è capitalizzata
esclusivamente con equity ed
è libera da ipoteche, pegni o
vincoli di altra natura.
I tempi di realizzazione del
progetto saranno rapidi; infatti,
l’intervento può essere suddiviso
in tre macro aree:
zona Rogoredo;
zona Montecity residenze;
zona Montecity Avenue.
Per tutte le zone i lavori
inizieranno alla fine del 2005
con una durata prevista di circa
3 anni per la “zona Rogoredo” e
la “zona Montecity residenze”,
mentre per quanto riguarda
la zona “Montecity Avenue”
si prevede di terminare la
realizzazione entro il 2011, anche
in considerazione dell’ampia
dimensione del comparto. I costi
previsti per la realizzazione
dell’intero progetto nell’arco
dei prossimi 6 anni ammontano
a circa 1,4 miliardi di euro che,
sommati a quelli già sostenuti per
l’acquisto dell’area, portano ad
un investimento complessivo di
circa 2 miliardi di euro.

Il profilo societario del developer

Risanamento spa è tra le più Sezione tipo della promenade commerciale


grandi società immobiliari
quotate in Borsa in Italia ed ha
una capitalizzazione di mercato
di oltre 800 milioni di euro.
La società è, per il 70%, di
proprietà del presidente e
amministratore delegato, Luigi
Zunino, un imprenditore italiano
di successo che opera nel settore metropolitana di Milano. sono una buona accessibilità, una
immobiliare sin dagli anni ’80. Assieme all’intervento di Milano forte cultura del lavoro ed un
Il Gruppo Risanamento opera Santa Giulia, il più importante tessuto ricco di piccole e medie
principalmente in promozione progetto promosso dal Gruppo imprese.
e sviluppo immobiliare, è rappresentato da Sesto San Oggi tale sistema è oggetto di
investimenti immobiliari, trading Giovanni, ex aree Falck, che ha un progetto di potenziamento
immobiliare. una superficie di 1,5 milioni di introdotto dalla Regione
Attualmente Risanamento mq, per la redazione del cui Lombardia che propone un
ha intrapreso progetti di Masterplan è stato incaricato nuovo modello di città dove
promozione e sviluppo l’architetto Renzo Piano. L’area il sistema viario e quello dei
immobiliare per circa 2,5 milioni fa parte del sistema delle grandi parcheggi interessano perlopiù il
di mq. I principali progetti si fabbriche dismesse del “Nord sottosuolo per non deturpare il
trovano all’interno dell’area Milano” e i suoi punti di forza paesaggio urbano.

51
paesaggio urbano gen-feb 2006 progetto

Vista delle residenze dal parco

Vista delle residenze dal parco

Vista del crescent da una terrazza

52
progetto paesaggio urbano gen-feb 2006

Altri progetti sono sparsi nelle in due distinte operazioni,


zone circostanti Milano e Torino ha acquistato sei proprietà
ma anche nel sud Italia con due di grande qualità e prestigio
aree di sviluppo a Napoli. da Société Fonciére Lyonnaise
Alcuni di questi progetti sono (SFL); queste proprietà sono
oggetto di piani di sviluppo, altri localizzate nel centro di Parigi
saranno usati nelle operazioni di ed hanno approssimativamente
trading immobiliare del gruppo una superficie totale di 44,000
una volta ultimata la fase di mq. Queste operazioni hanno
promozione. consentito a Risanamento
Risanamento sta inoltre S.p.A. di entrare nel mercato
procedendo alla creazione di un immobiliare internazionale, in
portafoglio immobiliare di alta particolare in quello parigino,
qualità per fini di investimento. uno dei mercati più prestigiosi
A tal proposito, Risanamento, dell’intero panorama europeo.

La cucina verso la terrazza

Una parete mobile permette la


continuità tra cucina e soggiorno
Ingresso all’area Santa Giulia: il primo piano la fontana di Arnaldo Pomodoro

Vista del soggiorno verso la cucina

Il doppio volume del soggiorno


inquadrato dalla scalinata d’ingresso
all’appartamento

Risanamento Spa
www.risanamentospa.it

53
paesaggio urbano gen-feb 2006 tecnologie

Protezioni acustiche
nel paesaggio urbano
I ripari fonici a
Chiasso di Mario Botta

Pasqualino Boschetto

L’intervento inserito nel contesto di Chiasso

Il tema è sicuramente
di attualità e di
evidente difficoltà,
in quanto dare
forme compiute e
architettonicamente
valide alle “protezioni
dai rumori” non è
opera certamente
agevole.
I ripari fonici di Mario
Botta realizzati a
Chiasso ne sono
sicuramente un
esempio emblematico,
che pur nella loro
unicità possono acuire
sicuri e precisi aspetti
anche manualistici.

54
tecnologie paesaggio urbano gen-feb 2006

Il sistema dei ripari fonici su viale Galli

Nella relazione di progetto e Pedrolini per circa 700 metri;


l’autore chiarisce che i ripari la seconda si estende fino alla
fonici “...sono figure naturali che dogana di Brogeda e alla collina
diventano sculture ritmate con di Pontegana per una lunghezza
una cadenza che diventa musicale di circa 800 metri.
segnando e mutando lo spazio L’abitato urbano di Chiasso
che essi creano, oltre sottolineare e il suo territorio insediativo
l’andamento dinamico della circostante risultavano suddivisi
strada. Pur in contrasto visibile da innumerevoli barriere di varia
rispetto all’intorno questi muri natura, quali il confine di stato,
sono come una galleria d’arte lo scalo ferroviario, il fiume
sempre diversa che il viaggiatore Breggia e l’autostrada sopra
percorre lungo la strada, richiamata.
diventando parte del paesaggio Il progetto voleva quindi evitare
quotidiano e realtà acustica l’aggiunta di un ulteriore
dell’uomo...”. barriera, perseguendo almeno la
L’intervento è situato nella “riduzione percettiva” di quelle
parte meridionale del tracciato già esistenti di evidente impatto
autostradale N2 Chiasso–San ambientale, nel tentativo di
Gottardo e risulta composto formalizzare quanto più possibile
di due parti distinte: la prima una sorta di metafisica ricucitura
lungo viale Galli a Chiasso, nel territoriale ed urbana.
tratto compreso fra i ponti Picio In questa direzione ci

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paesaggio urbano gen-feb 2006 tecnologie

56
tecnologie paesaggio urbano gen-feb 2006

Sezione trasversale

sembra quindi cogliere la sia planimetricamente che


sottolineatura progettuale altimetricamente.
rivolta principalmente alla La fronda e le pareti inclinate
caratterizzazione urbana del si compongono di pannelli
tratto autostradale interessato, fonoisolanti in vetro di spessore
amplificata e rafforzata dalla 18 mm, in grado di attenuare di
trasparenza trasversale tesa fra ben 34 dB il livello di emissione
il tessuto edilizio, la collina e il sonora.
contesto ambientale circostante. Le viste prospettiche d’insieme
L’immagine architettonica che esprimono chiaramente la
ne consegue è quella del viale ricchezza formale dell’opera
urbano composto di semplici in oggetto, in qualità di sintesi
alberi tecnologici, le cui fronde di aspetti evocativi di semplice
trasparenti coprono l’intero viale lettura e la padronanza
Galli e le estremità laterali delle dell’impiego dei caratteri
due carreggiate autostradali, con tecnologici odierni.
un’altezza massima di 8,50 metri. La vista prospettica “trasversale”
Gli alberi tecnologici, elementi dà conto invece, in maniera
modulari di tubolari in acciaio inequivocabile, della trasparenza
con diametro variabile collegati unificante, capace di definire un
con nodi in ghisa, sono fissati nuovo paesaggio autonomo della
al suolo puntualmente in modo scena urbana e di modificare, al
da permettere la velocità contempo, frammenti consistenti
di montaggio tipica della di paesaggi urbani complessivi
strutture prefabbricate, posti ormai da tempo consolidati.
in allineamento tra di loro Le sezioni trasversali e alcuni
con interasse di 10,50 metri, particolari costruttivi confermano
con giunto di collegamento infine l’usuale cura posta
tra i moduli stessi in grado dall’architetto allo studio di
Dettaglio di un componente di garantire la correzione dettaglio, e come questo diventi
strutturale ad “albero” delle differenze di tracciato parte essenziale del progetto.

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paesaggio urbano gen-feb 2006 tecnologie

Il sistema dei ripari fonici sull’autostrada

Il sistema dei ripari fonici su viale Galli

58
tecnologie paesaggio urbano gen-feb 2006

Come in altri casi, anche l’analisi veicolo preferenziale per la


di questa opera ci induce quasi formazione delle peculiarità e dei
spontaneamente a riflettere riferimenti della “capitalizzazione
sull’imprescindibilità del fattore della infrastrutturazione
tecnologico, colto nelle sue territoriale” del futuro.
interrelazioni multiple, formative, L’innovazione tecnologica,
con i valori artistici e formali la necessità correlativa fra
dell’opera stessa. sperimentazione formale
La tecnologia diventa essa e sperimentazione tecnico-
stessa atto formale e creativo costruttiva ci appaiono in qualità
in grado di dare valori aggiunti di “frammenti significativi
alla formazione di nuovi educativi e formativi” della storia
segni permanenti, evocativi della tecnologia e della scienza
e protostorici, del paesaggio in generale, e non solo in qualità
territoriale ed ambientale del di necessaria subordinata della
luogo, capace di diventare storia dell’architettura.

Il sistema dei ripari fonici su Viale Galli

Foto di Enrico Cano

Pasqualino Boschetto
Ricercatore di Architettura
Tecnica presso la facoltà di
Ingegneria di Padova
pasqualino.boschetto@libero.it

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paesaggio urbano gen-feb 2006 progetto

Tra Arte Architettura


e Ambiente
Una proposta per il
nuovo stadio di Siena

Progetto secondo
classificato al premio
IQU Salone delle
Autonomie Locali
EuroPA 2005 Per ulteriori informazioni sui
a Rimini, sezione progetti vincitori al premio IQU
Città e Architettura - Progetti visitare il sito www.euro–pa.it Michele Piccini

Il progetto, frutto di
un concorso di idee, si
ispira all’equilibrio e alla
leggerezza. Alla leggerezza
corrisponde una profondità
di contenuti: il progetto
mira a realizzare un’opera
leggera dai contenuti
profondi per mettersi in
relazione di equilibrio con
l’ambiente.
Il paesaggio toscano esalta
il carattere morbido e
sensuale che questa terra
esprime; allo stesso modo
il progetto tenta di svelare
l’essenza del luogo, Siena
e le sue colline.
Per creare un rapporto
visivo con Siena e le
sue torri ci si è spostati
leggermente a margine
dell’area assegnata: stadio
e piazza diventano così
“due spicchi di una stessa
luna”, la forma dello stadio
rimanda alla forma di
Piazza del Campo.
60
progetto paesaggio urbano gen-feb 2006

Riflessioni di merito

Il progetto per il nuovo stadio di Siena ci porta a riflettere su due aspetti


principali: uno concerne la forte funzione simbolica che la struttura
assume per Siena in quanto “Città del Palio”, l’altro riguarda il rapporto
di equilibrio che la nuova struttura deve ricercare con un paesaggio
agrario e naturale tra i più belli e apprezzati al mondo. Questo contesto
di grande interesse e stimolo ci porta ad affrontare il progetto con grande
determinazione e il desiderio di interpretare quei due aspetti con un opera
che possa diventare l’icona del calcio senese e pur segno “naturale” del
paesaggio: un’opera che scaturisce in un momento favorevole per intima
necessità del cuore e della mente.
Consci della dolorosa percezione di come il paesaggio e la natura siano
stati troppo spesso profanati da interventi sconsiderati, pensiamo che
questo progetto sia l’occasione di riscattarsi da un periodo storico di
scarsa sensibilità verso il territorio e ritrovare quella capacità di modificare
l’ambiente operando in armonia con la natura; caratteristica propria
della tradizione toscana. Per questo vorremmo che l’opera abbia nel
rapporto armonioso con la natura e il paesaggio il suo più forte segno di
riconoscimento. Si sente forte l’esigenza di riappropriarsi della capacità di
intervenire nel paesaggio con opere che anziché operare ferite brutali del
territorio possano rappresentare il segno del passaggio di una “cultura”.
Per questo il nostro progetto è la sintesi di un processo mentale e
culturale che siamo in grado di generare a partire dall’analisi del luogo e
dell’oggetto, da una parte, e di ciò che vogliamo che sia dall’altra.

Il contesto

Il grande pregio dell’area dal punto di vista paesaggistico (siamo all’inizio


delle crete senesi e a pochi chilometri dalla Val d’Orcia da poco inserita
nell’elenco UNESCO come patrimonio mondiale dell’umanità) avrebbe
potuto dissuaderci dall’inserimento di una struttura normalmente
impattante, se non fosse che abbiamo creduto possibile cogliere, attraverso
l’opera di architettura, il senso profondo di quel paesaggio e consegnare
un progetto capace di vibrare all’unisono con quel territorio; niente più di
ciò che un opera di architettura dovrebbe sempre realizzare. “… Lo scopo
essenziale dell’edificare (l’architettura) è quella di trasformare un sito in un
luogo ossia di scoprire i significati potenzialmente presenti nell’ambiente
dato a priori…,”(Cristian Norbert-Schultz. “Genius Loci”).
Il paesaggio delle crete senesi, per la sua eccezionalità, ci piace pensarlo
come manifestazione dell’anima del mondo. È un paesaggio da
contemplare, sospeso tra l’incantamento della memoria e la fascinazione
delle sue forme e manifestazioni luminose; caratterizzato dalla morbidezza
sensuale delle colline e dall’altrettanto morbido cromatismo che riveste
di colori il territorio vallivo. Questo cromatismo scandisce, modificandosi,
il passaggio delle stagioni, passando dai grigi e bruni invernali dei campi
seminati ai verdi e ai rossi accesi della primavera, al giallo sbiadito dei
campi di grano dell’estate, fino all’autunno in cui sembra che la terra riposi
colorandosi qua e la con quei caldi gialli, aranci e rossi che preannunciano
l’inverno e quindi l’inizio di un nuovo ciclo, il tutto sullo sfondo di colline
dall’imprendibile colore e cieli alti e struggenti.
Il calore e dolcezza di questa vista sono accentuati dalla luce che, a
seconda di come taglia il campo, il pendio o la collina, appiattisce oppure
esalta le masse che, in questa magica atmosfera, si mostrano come dorsi di
improbabili animali preistorici. In questo paesaggio vellutato e “pittorico”,
all’andamento ondulato delle colline, fanno da contrappunto slanciate
figure emblematiche: i cipressi, che, disposti in fila a segnare un percorso,
raggruppati a indicare un luogo prescelto, o isolati a testimoniare, severi
e impassibili, il trascorrere del tempo, sono l’alter ego di questa terra e
stanno ad indicare come l’uomo l’abbia dolcemente dominata in lungo e in
largo pur assecondandone la natura di indomita aridità.

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paesaggio urbano gen-feb 2006 progetto

Architettura e ambiente

La specifica natura del paesaggio, quale scansione armoniosa di colline che si perdono in sfondi sfumati, genera
un desiderio di interpretare, esaltandole, le sue più significative peculiarità di straordinario paesaggio agrario
storicizzato. Piuttosto che per addizioni e completamenti, il progetto ha di conseguenza effettuato la scelta
di operare principalmente per sottrazione e modellazione, proponendo, come idea guida dell’intervento, un
forte segno che scaturisce dal terreno e ne interpreta la forma avendo cura di incastonare, non nascondere,
l’impianto sportivo nel suolo seguendone l’andamento naturale. Quale sorta di segno nella memoria storica del
territorio, il progetto opera una rilettura dei profili e dei volumi proponendo il terreno come principale materiale
della progettazione. Ciò non ha certo significato di rinunciare all’architettura, quanto piuttosto rimuovere
ogni tentazione di ostentazione architettonica per rendere minima la competizione con il paesaggio e massima
l’operazione concettuale di modificazione.
Nel raffronto tra il paesaggio la memoria storica e la nuova struttura dal forte connotato sociale e culturale si
sviluppa l’idea del progetto per coniugare i processi di trasformazione del territorio con la valorizzazione delle
risorse ambientali. Per questo l’obiettivo di qualificare il progetto in senso innovativo, sia in considerazione della
qualità formale e architettonica che la nuova opera sarà chiamata ad esprimere, sia in considerazione dei requisiti
di funzionalità, accessibilità e traffico, a cui la nuova sistemazione dovrà corrispondere; il progetto è stato elaborato
sulla base di una nuova visione dell’architettura più economica e rispettosa dell’ambiente, in grado di conciliare
il miglioramento della qualità della vita con la tutela e la valorizzazione del patrimonio storico, architettonico ed
ambientale.

Assecondando la morfologia dei luoghi è stato possibile Tribune e servizi al pubblico


adagiare la nuova struttura al declivio naturale
dei terreni, contenendo il fuori terra e utilizzare ai Assecondando la morfologia dei luoghi è stato possibile adagiare la
fini progettuali i caratteri territoriali, urbanistici e
nuova struttura al declivio naturale dei terreni, contenendo il fuori
paesistico-ambientale che il contesto presenta, pur nel
rispetto di una corretta distribuzione delle funzion terra e raccordandolo con le pertinenze esterne (parcheggi e strade).
Tale scelta ha permesso sia una corretta distribuzione delle funzioni, sia
una utilizzazione ai fini progettuali dei caratteri territoriali, urbanistici
e paesistico–ambientale che il contesto presenta. L’impianto sportivo si
caratterizza per una forma simmetrica solo secondo l’asse minore mentre è
asimmetrica sull’asse maggiore ai cui lati si trovano le due tribune di forma
diversa una rettangolare della lunghezza del campo da gioco, l’altra, a
spicchio di luna, si allunga oltre il campo da gioco uscendo dallo schema
consueto degli stadi per ricercare un dialogo con il territorio circostante;
cosi se la prima tribuna risulta praticamente incassata nel terreno tanto
che la copertura, ad una sola campata, diventa la continuazione naturale
della collina, la seconda sembra tendere alla forma più consona all’intorno
adagiandosi sul terreno per sentirsi appartenere a quel paesaggio. Anche
dall’aver privilegiato nel gioco del calcio l’aspetto dello spettacolo anziché
quello dello scontro, ne è derivata una forma aperta che abbraccia il
paesaggio e ne è abbracciata; in alternativa alla forma chiusa, più comune
che realizza il ring.

62
progetto paesaggio urbano gen-feb 2006

prospetto ovest

prospetto est

prospetto ovest tribuna coperta

prospetto est tribuna coperta

Viabilità e parcheggio parcheggi così da poter permette parzialmente incassati nel


un uso straordinario nel caso di terreno e ricoperti da pergola;
Va posto l’accento sul fatto di emergenza. il piano di calpestio è realizzato
aver risolto l’accesso alla nuova Il progetto prevede la con un sistema di proteggi
struttura con una viabilità che realizzazione di un grande prato carrabile che permette di
non si mette in contrapposizione parcheggio, distribuito sui inverdire l’intera superficie e
con la viabilità preesistente. due lati dell’impianto per una mantenerla drenante.
Infatti il nuovo collegamento superficie complessiva di mq. Allo stesso modo anche la
parte dalla rotonda prevista nei 60.000 con una soluzioni viabilità di collegamento con le
pressi della zona industriale e che permette il massimo infrastrutture stradali-ferroviarie
sottopassando, con una galleria adattamento alla morfologia esistenti è stata pensata con
artificiale, la strada poderale del terreno e all’integrazione percorsi che si integrano nel
di Borgo Vecchio si connette paesaggistica. Una soluzione paesaggio e tendono quasi
direttamente alle aree di efficace e funzionale, a scomparire, con sedi semi
parcheggio adiacenti lo stadio. esteticamente controllata e interrate e ricche di vegetazione
Inoltre la viabilità poderale piacevole, è la sistemazione ricorrendo alle tecniche proprie
è stata interconnessa con i dei parcheggi. Questi sono dell’ingegneria naturalistica.

63
paesaggio urbano gen-feb 2006 progetto

Proposta per il nuovo stadio di Siena


Impianti
Progettista Michele Piccini
Gli impianti, progettati sulla base
all’efficienza e della sostenibilità
ambientale comprendono: pompe Collaboratori Carmen Pérez Escolar, Katalin Mezei, Michal
di calore, scambiatori di calore con il Mrowka, Moriz Müller, Kazuko Okuyama, Andrea
terreno per l’aria trattata ecc. Elemento Paulinyova, Sabina Pezzano, Pietro Piccini
significativo è l’aver previsto, nella zona
industriale adiacente, la realizzazione di
una centrale solare per la produzione di Consulenti Italprogetti srl, Giorgio Caloisi (strutture e
energia elettrica e termica tale da coprire impianti); Massimo Ricci (tecnologie e materiali
l’intero fabbisogno della struttura sportiva. tradizionali); Iridra srl, Nicola Martinuzzi, Fabio
Attenzione particolare è stata inoltre Masi (impianto di fitodepurazione); Filippo
rivolta alla salvaguardia della risorsa
Fiorentini, Carlo Cattaneo (sistemi costruttivi
“acqua” mediante la riduzione di consumi
in Terra armata); Cecilia Armellini (impatti dei
con l’introduzione di accorgimenti come
materiali e delle tecnologie); Emanuela Morelli
i riduttori di flusso nei lavandini e nelle
(progetto del verde); Annalisa Romiti; Natascia
docce, il riutilizzo delle acque grigie con
Volpi (valutazione sull’impatto ambientale);
trattamenti di fitodepurazione, la raccolta
Filippo Boretti (sicurezza nel cantiere); Daniele
e trattamento delle acque meteoriche
Palameli (antincendio handicap); Claudia
per loro successivo uso per l’irrigazione
Cingali (centro medico); CM2 srl, Givanni Lanari
delle zone verdi e la riduzione di superfici
impermeabili con l’uso di parcheggi (impianto di produzione energia); Carlo Polidori
drenanti per non alterare l’equilibrio (viabilità); Maurizio Negri Paola Bagnoli (geologia
idrogeologico dell’area. idrogeologia); Niccolò Niccolai (storico culturale);
Stack! Studios (digital imaging)

64
progetto paesaggio urbano gen-feb 2006

L’impianto sportivo, dimensionato


per una capienza 22.000 spettatori, si
caratterizza per le tribune di forma
diversa, una rettangolare della
lunghezza del campo da gioco, l’altra,
a spicchio di luna, si allunga oltre il
campo da gioco uscendo dallo schema
consueto per ricercare un dialogo con
il territorio circostante; cosi se la prima
tribuna risulta praticamente incassata
nel terreno tanto che la copertura
diventa la continuazione naturale
della collina, la seconda sembra
tendere alla forma più consona al
paesaggio adagiandosi sul terreno
per appartenergli ed esserne luogo
riconoscibile

La tribuna est è organizzata in due


settori ognuno in grado di accogliere
6.000 spettatori. Per gli aspetti
innovativi nell’uso di materiali e
tecnologie va considerato il sistema
costruttivo che consiste di una
struttura realizzata in terra armata cui
spetta il compito portante e di una
gradinata gettata in opera, legata
alla terra armata con finitura in cotto
dell’Impruneta e cocciopesto. Oltre
alla coerenza con l’idea di progetto,
l’uso di questo materiale permette di
realizzare una cassaforma a perdere
per le gradinate e un livello di finitura
di grande qualità. Una sezione
particolare dei gradoni garantisce il
deflusso veloce dell’acqua piovana o
di lavaggio, verso delle condotte per
il recupero e stoccaggio dell’acqua.
Tutte le pareti esterne sono rivestite in
travertino di Rapolano e i pavimenti
realizzati in cocciopesto

Michele Piccini
Architetto in Firenze
piccini@architetturasostenibile.net

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paesaggio urbano gen-feb 2006 immagine

Le Regie Saline di
Barletta di Luigi Vanvitelli
Un antecedente metodologico
per una possibile strategia
di intervento nei paesaggi d’acqua

Giuseppe Rociola

L’analisi dell’intervento di Luigi


Vanvitelli presso le saline di
Barletta a partire dal 1754 vuole far
luce su una tappa fondamentale
nella storia di questo luogo, in cui
per la prima volta un intervento
di ri-configurazione delle saline è
condotto mediante una riflessione
“architettonica” sull’approccio
critico-progettuale a scala del
paesaggio: il Maestro, infatti,
segue costantemente un percorso
di sintesi critica fra le necessità
produttive, le conseguenti
problematiche tecniche e la loro
traduzione formale, non limitato
quindi alle sole problematiche
produttive dei bacini, ma esteso
all’intero palinsesto territoriale e
alla sua essenza “interscalare”.

66
immagine paesaggio urbano gen-feb 2006

“Il ben inteso Il paesaggio salino infrastrutturato

regolamento delle Percorrendo il tratto di costa che dal golfo di Manfredonia si spinge verso sud
alla foce del fiume Ofanto, ci si imbatte in una immensa distesa acquea insinuata
acque è indizio sicuro fra la campagna coltivata e la spiaggia, suddivisa in bacini mediante un sistema
della civiltà e della ortogonale di argini: le saline di Margherita di Savoia, già Regie Saline di Barletta,
si presentano così, strette fra il margine dunale che separa la laguna dal mare
prosperità di un a nord-est e i rilievi calcarei della Murgia a sud-ovest. Esse sono il risultato di
popolo”. una sapiente opera di trasformazione operata dall’uomo sull’antica palude
denominata Lago di Salpi, infrastrutturata nel corso dei secoli attraverso opere
di arginatura e riconformazione del suolo, al fine di dividerne la sua superficie
Carlo Afan De Rivera in bacini atti alla produzione del sale. A seguito di questi interventi l’originario
paesaggio naturale è divenuto un palinsesto complesso, nel quale le saline stesse
interagiscono con l’intero sistema antropico e soprattutto con l’insediamento
urbano che si è sviluppato lungo i suoi margini.
Il “paesaggio salino” di Margherita di Savoia rappresenta una delle più importanti
aree umide produttive del Mediterraneo, lungo le cui coste - in virtù delle loro
caratteristiche fisico-climatiche - si individuano diversi “palinsesti salini” costieri,
caratterizzati da un equilibrio delicatissimo fra gli interventi di trasformazione
antropica, insediativa e turistica, gli interessi produttivi e le iniziative di
salvaguardia dell’identità naturalistica, tutti aspetti in apparente contrasto ma
che nella loro interazione definiscono i caratteri del luogo e le sue potenzialità di
sviluppo.

“Tracce” del progetto vanvitelliano sulla struttura urbana e salina attuale

67
paesaggio urbano gen-feb 2006 immagine

Secondo fonti storiche, lo e perfezionato, mediante l’introduzione di un regolamento edilizio


sfruttamento della laguna di che stabilisce l’altezza massima degli edifici, la distanza fra le strade e
Salpi come salina risalirebbe l’orientamento dei lotti, specificamente prescritti in base alla presenza
al IV secolo a.C. quando gli della salina e alle necessità tecniche del suo funzionamento.
Illiri giunsero dalla Dalmazia e Dalle implicazioni appena descritte fra il condizionamento morfologico
colonizzarono l’area costiera - del luogo, le sue esigenze tecnico-produttive e le ricadute architettonico-
una grande palude separata dal aggregative sull’insediamento, emerge in tutta la sua evidenza come il
mare da strette dune sabbiose palinsesto antropico sia fortemente strutturato attorno alla salina e alla
- sfruttandone l’intrinseca produzione del sale, facendo dipendere da essa tutte le fasi trasformative
vocazione alla produzione del territorio e l’essenza profonda della sua storia.
del sale, che naturalmente si
depositava lungo le sponde del Il “riaccomodamento” vanvitelliano
lago nei mesi estivi. Attraverso
L’intervento di Luigi Vanvitelli presso le “Regie Saline di Barletta”, svolto
fasi storiche alterne, prima in
fra il 1754 e il 1765, riguarda una fase molto intensa della sua attività
età romana e successivamente
professionale essendo contemporaneamente impegnato nell’elaborazione
sotto Federico II di Svevia,
di diversi progetti, primo fra tutti quello per la Reggia di Caserta.
le saline di Margherita di
L’analisi relativa all’intervento per il riaccomodamento delle saline reali
Savoia rappresentarono una
è stata condotta sulla base della corrispondenza epistolare fra Vanvitelli
risorsa economica e strategica
e il Re Carlo III di Borbone e consente di definire con precisione le fasi di
fondamentale per l’intero
elaborazione di un progetto finora trascurato dalla storiografia ufficiale, a
territorio, culminato con le
parte brevi cenni.
grandi bonifiche avviate dai
Il compito affidato a Vanvitelli dal Re riguarda la ridefinizione formale
borboni alla metà del ‘700, con
e produttiva dei bacini, sia per evitare i continui straripamenti dei corsi
gli interventi di Luigi Vanvitelli e
d’acqua all’interno delle saline, sia per aumentarne la produttività ed
Carlo Afan De Rivera.
impedire il prosciugamento del lago Salpi durante i mesi estivi, le cui acque
Con l’inizio delle grandi bonifiche
sono di importanza vitale per la salubrità del luogo. Fin dal suo primo
borboniche la storia del luogo si
sopralluogo è chiaro come Vanvitelli interpreti queste problematiche,
lega indissolubilmente al lento
attraverso un processo di analisi nel quale le esigenze tecnico-produttive
processo di trasformazione
sono costantemente correlate alla necessità di conferire ordine et
dell’originaria e insalubre
simmetria - qui intesa secondo l’accezione vitruviana - ai bacini delle saline
laguna in bacino produttivo
e all’intero “sistema delle acque”. La modularità e la scansione temporale
infrastrutturato, caratterizzato
del processo di produzione del sale, quindi, diviene per Vanvitelli il
sia da uno sfruttamento sempre
“pretesto architettonico” per la traduzione formale ed ordinata di quelle
maggiore del lago come salina,
necessità, definendo un vero e proprio progetto di “architettura a scala del
sia dalla nascita dell’insediamento
paesaggio” che gli ha permesso di sublimare le irregolarità morfologiche
costiero di Margherita di Savoia
della salina in una sintesi compositiva nella quale la geometria e la
lungo la sottile striscia di terreno
proporrzione sovrasta ed ingloba le accidentalità naturali di quel “labirinto
che separa le saline stesse dal
disordinatissimo che difficilmente potrebbe descrivere in pianta, tanta
mare: la sua struttura urbana
è la congeria delle irregolari figure argini, derivati dal Caso, o sia dal
è l’estrema manifestazione del
capriccio degli operai, nell’ingrandire a poco a poco le Saline per avanzare
rapporto dialettico fra l’uomo
la confettura dei sali”. È inoltre evidente dai suoi discorsi, il riferimento
“operante” e il condizionamento
alla modularità dimensionale fra i bacini, sia come strategia da adottare
naturale del sito e sorge per far
per il loro riassetto tecnico-formale sia, al tempo stesso, come principio
fronte alla necessità di ospitare
interpretativo delle necessità produttive che non sacrifica mai la ratio
i salinatori durante la raccolta
architettonica a quella utilitaristica: è la venustas applicata in un luogo
del sale nei mesi estivi. Il primo
nel quale, prima di allora, solo l’utilitas e la firmitas avevano avuto ragion
nucleo proto-urbano è formato
d’essere.
da rudimentali capanne di paglia
e legno disposte lungo il margine
settentrionale dei bacini, la
cui definizione architettonica
è coerente alla necessità di
non ostacolare l’evaporazione
dell’acqua dei bacini, agevolata
dal passaggio dei venti di
tramontana. L’aggregazione
delle capanne in uno schema
pseudo-lineare parallelo alla
costa rappresenta la traduzione
architettonica di questa esigenza,
rispetto all’unica possibilità di
espansione concessa, definita dai
due limiti invalicabili del mare
a nord-est e dalle saline a sud-
ovest. Lo schema aggregativo
originario ha trovato conferma
nello sviluppo successivo
dell’insediamento murario
ottocentesco, sorto a partire
dagli stessi moduli dimensionali
preesistenti del nucleo proto-
urbano e ulteriormente ampliato
Primo schema progettuale elaborato da Vanvitelli nel 1754

68
immagine paesaggio urbano gen-feb 2006

Il progetto di morfologia
del suolo
È necessario ora, analizzare in
maniera approfondita i progetti
delle saline elaborati in due fasi
da Vanvitelli, al fine di mettere
in luce gli aspetti significativi del
suo modus operandi relativo al
progetto di paesaggio.
Nel primo disegno Vanvitelli
adotta un modulo di base
che, reiterato serialmente,
definisce ogni vasca ed ogni
argine secondo una mutua
corrispondenza di multipli e
sottomultipli dimensionali: i
Campi costituiscono i moduli
produttivi scalarmente più piccoli,
delle dimensioni pari a 300 x
200 palmi; a partire da essi, sono
definite le vasche servitrici e le
conche, le cui superfici unitarie
sono pari rispettivamente a
6 moduli di base; quattro dei
sei moduli appena descritti
Primo progetto in versione definitiva, con la denominazione tecnica dei bacini
corrispondono alla dimensione
perimetrica dei vallati. Come si
vede, la disposizione planimetrica
delle vasche e la loro progressiva
riduzione dimensionale dalle
conche ai campi segue il processo
di evaporazione dell’acqua,
esprime formalmente il processo
produttivo del sale; in altre
parole, Vanvitelli conferisce
dignità architettonica alla
salina, attraverso un progetto di
morfologia del suolo nel quale il
percorso dell’acqua definisce la
struttura del paesaggio mediante
la “distribuzione simmetrica, e
comoda di tutti i recipienti che
formano le Saline”.
Nel secondo disegno, quello
definitivo, Vanvitelli interviene
anche sulla strada costiera e sulla
direzione dei bacini rispetto alla
linea di costa, rettificandone la
forma e definendo con lo stesso
schema proporzionale le vasche,
la strada litoranea e il margine
costiero fra la strada stessa e le
saline, divenuto poi lo “spazio
fondativo” dell’insediamento:
l’impianto prevede uno schema Secondo progetto in versione definitiva, con la strada costiera rettificata secondo la
dimensione dei moduli proporzionali
biassiale i cui assi si intersecano
nel baricentrico geometrico e
spaziale dell’intera composizione:
l’asse principale è orientato est- Il progetto della salina
ovest e separa simmetricamente
Nella successiva fase di analisi si sono ricercati i possibili riferimenti
la “serie” delle vasche salanti,
proporzionate secondo un progettuali che abbiano guidato Luigi Vanvitelli nell’elaborazione
modulo di 700 palmi. La progettuale. In tal senso è stata svolta un’analisi comparativa fra il
larghezza complessiva della progetto per le saline e quello contemporaneo per la Reggia di Caserta,
“serie” è pari a 1400 palmi ed è che nello stesso periodo vedeva il Maestro impegnato in una frenetica
in rapporto aureo con i singoli attività fra Caserta e Barletta. Si cercherà di dimostrare come Vanvitelli
“moduli produttivi”. Tutto ciò abbia trasferito nel progetto delle saline alcune ricerche formali in corso
conferma l’operazione critica di per il progetto della reggia, o comunque abbia utilizzato un approccio
riduzione formale e geometrica compositivo coerente con quello riscontrabile nel progetto del parco della
operata da Vanvitelli, che stessa reggia. L’intento è stato quello di verificare la “trasmigrazione”,
riconduce al medesimo schema almeno parziale, delle ricerche sulla reggia nel progetto per le saline.
proporzionale le saline e la zona Confrontando prima di tutto le griglie ortogonali di riferimento utilizzate
costiera insediata. nei due progetti si riscontrano le prime analogie, essendo suddivise

69
paesaggio urbano gen-feb 2006 immagine

secondo il medesimo interasse


pari a 100x100 palmi napoletani.
La conferma di questa prima
congruenza si ha confrontando
le dimensioni degli spazi “di
base” modularmente più
piccoli: ognuna delle quattro
corti interne della reggia ha le
stesse dimensioni del modulo
di base delle saline (200x300
palmi) e la larghezza della stessa
reggia sul fronte stradale è pari
alla larghezza complessiva del
“modulo produttivo” delle saline
(1400 palmi), proporzionando
quindi secondo la sezione aurea
le vasche salanti e l’impianto
dell’edificio reale e confermando
quanto detto da Cesare de Seta
a proposito del parco di Caserta:
“Le intenzioni di dare al territorio
una regola, in cui tutto venga “Modulo produttivo” progettato da Vanvitelli e costituito da bacini contigui, separati
costruito con ordine, è fin troppo da argini “a sacco” realizzati con blocchi di calcarenite e sabbia argillosa
esplicito”.
L’ultima fase di analisi riguarda la
ricerca della matrice geometrica più complessa articolazione volontà di forma e di ordine
e compositiva della reggia e della fabbrica e da cui si muove che pervade ogni fase della
del parco: dall’interpretazione la progettazione del tutto”; progettazione: questa volontà
del disegno preparatorio al Studiando lo schema e la matrice di forma, in Vanvitelli è espressa
progetto, è evidente l’insistenza compositiva del secondo progetto in tutte le dimensioni scalari
nel rimarcare graficamente per le saline, si ritrova la stessa e tematiche, dalle stanze reali
il vestibolo centrale, ossia polarità baricentrica biassiale e della reggia alla scenografia del
il baricentro dell’edificio, gli stessi moduli proporzionali di parco, fino alla riprogettazione
evidenziandolo con due assi 200x300 palmi, a dimostrazione della salina e dei suoi argini.
ortogonali e generando così un che non si tratta di semplici La dinamica delle acque e i
impianto biassiale “a croce”, coincidenze geometriche o suoi percorsi divengono così
“il nocciolo da cui si irradia la dimensionali, ma di una precisa l’elemento cardine attorno a cui
ruota l’intervento alle saline,
dedicato alla “forma dell’acqua”
nella sua veste produttiva e
architettonica. La pioggia, le
piene del lago Salpi e l’acqua
di salificazione sono tradotte
criticamente e interpretate
in un progetto “classico” nel
quale la tradizione del sapere
e del saper fare vengono
interpretatati abilmente da
Vanvitelli, configurando le
“Regie Saline di Barletta” con gli
stessi principi e la stessa “ratio”
compositiva di una gigantesca
e scenografica fontana, come
se un filo concettuale legasse
i due progetti, mediante
l’interpretazione di diversi temi:
l’edificio di rappresentanza,
l’acqua per fini ludici e l’acqua
per fini produttivi.

L’intervento di Vanvitelli, pur


essendo stato eseguito solo in
minima parte, ha comunque
impresso una forte “traccia”
nella gestione e nelle successive
trasformazioni del territorio, in
particolar modo nello sviluppo
delle infrastrutture insediative
lungo la fascia costiera. È
possibile infatti, individuare le
tracce indirette del progetto
Rilievo eseguito da Vanvitelli del vecchio muro di separazione fra il lago Salpi e le saline vanvitelliano nello sviluppo

70
immagine paesaggio urbano gen-feb 2006

successivo delle saline e della attuali, si riscontrano diverse paesaggio produttivo della salina
struttura insediativa, che non corrispondenze geometriche al paesaggio costruito della
mira a dimostrare improbabili e dimensionali, riferibili città. Dall’analisi in dettaglio di
riferimenti diretti sullo sviluppo soprattutto agli allineamenti alcune aree marginali fra i due
del nucleo urbano, ma cerca est-ovest dell’insediamento paesaggi, infatti, emergono
solo le possibili implicazioni ed e dei bacini salanti: la logica interessanti corrispondenze fra
i vincoli formali che il progetto della scansione ritmica nella la struttura morfologica attuale
stesso ha imposto ad ogni struttura lineare del nucleo e l’architettura d’acqua messa a
successiva strutturazione. urbano e nella distribuzione delle punto a suo tempo da Vanvitelli,
Dalla sovrapposizione del adiacenti vasche di salificazione, dimostrando ancora una volta
progetto per le Regie Saline sulla è generata dallo stesso modulo l’estrema fondatezza dei suoi
griglia pseudo-ortogonale della utilizzato da Vanvitelli e ragionamenti rispetto ai caratteri
struttura urbana e delle saline assimila proporzionalmente il specifici del luogo.
Il confronto “indiretto” fra il
Quadro sinottico comparativo fra il “modulo produttivo” delle saline e il palazzo progetto per le “Regie Saline”
reale di Caserta e la struttura urbana nel suo
divenire, ha messo ulteriormente
in luce – ad una scala diversa
- la complessità del palinsesto
salino e l’assoluta attualità
dell’interpretazione vanvitelliana,
che ancora una volta dimostra
la relazione strettissima tra la
struttura dei bacini salanti e
la struttura dell’insediamento
costiero. Margherita di Savoia
nelle sue fasi di sviluppo
manifesta le origini funzionali
legate alla produzione, costretta
dal passaggio dei venti e
dall’incombere delle saline
verso la costa ad espandersi e
modificarsi secondo logiche e
schemi coerenti con la sua natura
di città del sale e dell’acqua,
estrema sintesi del genius loci che
ha nell’ “interscalarità” di questo
paesaggio il suo valore fondativo.
Progetto di restauro del vecchio muro di separazione

71
paesaggio urbano gen-feb 2006 immagine

Il progetto del parco della Reggia di Caserta con l’individuazione degli assi e dei moduli proporzionali

Confronto e analogie fra lo schema proporzionale della Reggia e quello delle Saline

72
immagine paesaggio urbano gen-feb 2006

Bibliografia cura di), da reali saline a margherita telliano: egli, infatti, reinterpreta
di savoia: storia di una comunità le preesistenze, inglobandole in un
CARLO AFAN DE RIVERA, del bonifica- nell’ottocento, foggia, 2003. disegno generale nel quale il vec-
mento del lago salpi coordinato Il quale voleva essere continuamen- chio muraglione, il fosso caputo, la
a quello della pianura della capi- te informato sullo stato di avanza- foce di porto canale, nonché la cur-
tanata; delle opere eseguite e dei mento dei lavori, evidentemente vatura della linea di costa, defini-
vantaggi ottenuti; dell’applicazione fondamentali per l’economia del scono le tracce e le direzioni per la
del metodo stesso al bonificamento regno. nuova geometria formale; dall’asse
del bacino inferiore del volturno, Affrontando il problema del riasset- di porto canale, Vanvitelli ne traccia
napoli, 1845, p. 13. to strutturale dei bacini attraverso la parallela passante per il centro e
La descrizione del ciclo produttivo un intervento radicato nella tradi- la interseca con la linea di prolun-
è fondamentale per cogliere i suoi zione costruttiva del luogo: l’uso gamento del fosso caputo. dal limi-
nessi con la struttura del paesaggio del tufo e della terra infatti, sono te verso la costa del vecchio muro
salino. scelti in continuità con gli stessi di contenimento, traccia l’ortogona-
L’inizio del ciclo produttivo tipo di materiali storicamente usati nelle le al suddetto asse e definisce così
una salina mediterranea coincide saline e nei terreni agricoli e adope- un riferimento cartesiano per tutto
con l’ingresso dell’acqua marina rati da vanvitelli per la costruzione il progetto. vanvitelli, quindi, col-
all’interno di vasche dette di prima degli argini perimetrali dei bacini. lega e ridefinisce tutti i riferimenti
evaporazione, all’inizio della prima- Regina poso, gli autografi vanvi- e le direzioni territoriali rispetto a
vera, quando l’intensità dell’irradia- telliani sulla bonifica delle saline di questi assi, ricostruendo anche il
zione solare aumenta e la piovosità barletta, in studi di storia pugliese margine sulla costa, astraendo le
diminuisce: esse sono solitamente in onore di Giuseppe Chiarelli, a.c. sue direzioni all’interno della “ratio
ricavate arginando tutta o in parte di M. Paone, vol. IV, Galatina, 1976, geometrica” impostata: stabilito,
la laguna costiera naturale e sono p. 43. biblioteca nazionale di Napoli infatti, il tracciato della “strada
collegate al mare mediante dei “Vittorio Emanuele III”, p. 45. ms. delle saline”, nel punto di interse-
canali. la zona di evaporazione xv a 8bis, n. 1, f. 188 r. - 190 v. zione fra questa e l’asse per porto
dovrebbe coprire una superficie “fu ideato un regolato disegno per canale, egli traccia il modulo per il
pari al 30% della superficie totale le divisioni delle saline, impiegan- proporzionamento dei bacini e per
della salina stessa. l’acqua marina dovi tutto il sito perduto dell’isole la loro direzione, che pur seguendo
all’ingresso della zona di evapo- ed altro, incluso nel circondario. la linea di costa, si allontana dall’ar-
razione presenta un tasso medio furon stabiliti gli larghi per i bitrarietà del caso, per convergere
di concentrazione salina pari a 30 scaldati immediati alle rispettivi in una sintesi formale con il resto
kg/mc, equivalenti a circa 3 beaumé quartieri; e convenienti alla quan- dell’intervento.
(l’unità di misura della concentra- tità e grandezza de’ campi della Vanvitelli, nel suo proporziona-
zione salina). quando detta concen- confettura di ogni quartiere; con mento formale, divide il modulo
trazione raggiunge i 5bé, l’acqua l’istesso metodo, si determinarono complessivo di 1400 palmi in 3 parti
viene fatta defluire nelle successive le conche, le servitrici, li vallati che e due di esse vengono ancora divise
vasche di seconda evaporazione circondassero i campi, nè quali si in 5 parti, più una sesta: le prime
(con una superficie ideale comples- potessero far scorrere le acque salse cinque parti sono occupate dagli
siva pari al 55% della superficie per immetterle nei campi istessi, argini dei campi; l’ultima parte è
totale) attraverso canali intermedi senza i sciorni; che questi campi far invece destinata alla ridefinizione
e chiuse, permettendo all’acqua si dovessero ben livellati, in ragion del margine costiero fra le saline e
di raggiungere una concentrazio- simmetrica fra loro, di superficie la nuova strada litoranea, sul quale
ne di 25bé. dopo aver raggiunto piana, composta di arena e creta sarebbe sorto l’insediamento.
questo valore la soluzione salina bene battuta, e consolidata, sulla Cesare De Seta, Luigi Vanvitelli,
viene fatta lentamente defluire quale sottilmente, o sia in altezza Napoli, 1998, p. 58
nelle caselle salanti, che occupano di poche once spandere si potes- ibidem, p. 67
la restante superficie pari al 15% sero le acque marine, ad effetto
di quella complessiva: in esse, la che così poste in largo piano, non
concentrazione salina aumenta pro- solo ricevessero il cocente raggio di
gressivamente fino a raggiungere i sole senza verun’impedimento, ma
30bé, grado di saturazione massimo anche meglio la tenue increspatura
che consente il deposito della cosid- ondeggiata prodotta dal placido
detta incrostazione salina sul fondo moto dei venti estivi; che facilitano
dei bacini, successivamente raccolta la confettura dei sali.”
dopo aver fatto defluire l’acqua. ibidem, pp. 75-76
questo principio chimico-fisico è alla La suddivisione della salina in
base del processo evolutivo delle vasche segue determinati criteri
tecniche di salinazione, che sono dimensionali legati alla riduzione
rimaste, nei loro elementi fonda- di volume che l’acqua subisce con
mentali, invariate da circa duemila l’avanzare del processo di evapo-
anni. razione. nello specifico, secondo la
Si veda a riguardo jean claude hoc- terminologia tecnica locale in vigo-
quet, il sale e il potere: dall’anno re ai tempi di Vanvitelli, gli scaldati
mille alla rivoluzione francese, 1990 sono le prime zone di evaporazio-
è possibile individuare diverse ne, nelle quali l’acqua marina è
aree del mediterraneo nelle quali immessa nel ciclo produttivo; nelle
le infrastrutture produttive delle conche l’acqua affluisce successi-
saline – bacini salanti e canali vamente dopo aver raggiunto un
– instaurano un legame strettissimo determinato grado di concentra-
con il sistema antropico e soprat- zione salina; le fasi successive pre-
tutto con gli insediamenti costieri, vedono l’ingresso dell’acqua nelle
analogamente per quanto riguarda servitrici e nei campi, nei quali si
margherita di savoia. deposita il sale previo loro prosciu-
Sotto i borboni la salina era deno- gamento.
minata “regie saline di barletta”; I canali per il passaggio dell’acqua
dal 1879 l’amministrazione passò da un quartiere all’altro regina
sotto il controllo del comune di poso, p. 76 Giuseppe Rociola
margherita di savoia. Dalle tavole di analisi, è possibile
A riguardo si veda il contributo di Dottore di ricerca presso
inoltre cogliere un altro aspetto sul
antonio riondino in: saverio russo (a ragionamento compositivo vanvi- il Politecnico di Bari
giusepperociola@yahoo.it

73
paesaggio urbano gen-feb 2006 eventi

“Inizi” come evocazione


di una strutturalità
primigenia
Una mostra di Franco Purini alla
galleria A.A.M.di Roma

Francesco Maggiore

Manifesto

La galleria A.A.M.
Architettura Arte Moderna
di Roma dedica una
mostra a Franco Purini,
presentando la sua nuova
serie di disegni a china dal
titolo “Inizi”, selezionati da
Francesco Moschini.
L’occasione espositiva
celebra i primi
quarant’anni di attività
progettuale dell’architetto
romano.

74
eventi paesaggio urbano gen-feb 2006

La mostra romana rinnova,


consolidando, il sodalizio
espositivo avviato fin dal 1979
con la personale “Alcune Forme
della Casa” e proseguito,
citando solo le esposizioni più
importanti, nel 1981, per la
serie dei “duetti”, con la mostra
“Franco Purini - Giuseppe
Uncini”, nel 1984 con “Paesaggi
Teorici” e, ancora, nel 1991 con
“Alcune Forme della Casa/2:
Progetti di Distruzione”, fino
alla più recente “Alcune Forme
della Casa: Vent’anni dopo”, del
1999. Tutte le mostre, compresa
l’attuale, conservano, nella loro
successione, una continuità
ideologica, configurandosi
come vere e proprie tappe
d’aggiornamento nel progressivo
lavoro di Franco Purini; un
lavoro che ha assunto un ruolo
fondamentale all’interno
del dibattito architettonico
internazionale, non solo per la costruzione, si pongono come con inchiostro di china nero
qualità dei numerosi progetti riflessioni letterarie e fantastiche su cartoncino (di 50x70 cm.),
e costruzioni ma anche per il che, insistite nel linguaggio dedicati, almeno secondo una
notevole contributo critico e d’invenzione, attraversano possibile esegesi, al tema della
teorico degli scritti e dei disegni. il territorio dell’architettura creazione architettonica di
In tal senso, soprattutto questi sconfinando, oltre il campo cui sembrano raffigurare gli
ultimi, rivelano, nella loro disciplinare, in direzioni istanti elettivi e di fondazione.
inconfondibile cifra stilistica, trasversali verso le sfere dell’arte. L’intera serie, composta di sedici
il senso di una ricerca colta e I disegni realizzati per la tavole tematiche e di quattro
complessa rivolta alla continua mostra “Inizi - Architetture varianti, allude nella sua unitaria
analisi tassonomica (disciplinare) disegnate per quarant’anni”, vocazione cosmogonica ad
e alla libera indagine ideata da Francesco Moschini una primigenia strutturalità
sperimentale (interdisciplinare). e curata insieme con Stefania architettonica ovvero ad una
L’esercizio grafico, che riveste Suma e Gabriel Vaduva, danno condizione in cui l’architettura si
per Purini distinti ruoli secondo prova, ancora una volta, dei intrattiene elementare e piana
le specifiche finalità che vanno valori poetici e formali che nella geometria. Un inquietante
dalla descrittività dello schizzo contraddistinguono l’esclusiva horror vacui regola, in ciascun
all’analiticità del dettaglio ricerca puriniana. Nello spazio disegno, l’embrionica storia che
tecnologico, raggiunge il suo della galleria di via dei Banchi costituisce il fondale sul quale
massimo grado di poeticità Vecchi sono raccolti sedici si sospendono, o dal quale
nell’esecuzione dei disegni disegni di formato quadrato affiorano, le sintesi formali
teorici. “Si tratta di immagini (di cm. 40 di lato), eseguiti fondate dall’architetto romano.
scaturite da un puro atto di
fantasia le quali, nonostante
tale origine, intermedia tra il
sogno e il ricordo di qualcosa
di perduto, riescono spesso a
svelare i lati più nascosti e spesso
illuminanti della realtà” (F.
Purini, Comporre l’architettura).
Sono tavole disposte alla
sperimentazione linguistica, nelle
quali, di conseguenza, le idealità
e le previsioni metaprogettuali
si riflettono e dove la
rappresentazione mette in
scena il paradosso comunicativo,
incontra il dubbio formativo e
ricerca l’errore creativo.
Sono atti architettonici,
autonomi e auto-significativi
che, sottratti alla “gravità”
del reale, si consacrano alla
dimensione intellettuale. Esenti,
infatti, dal contrarre gli obblighi
imposti da un’immediata
traduzione nel campo della

75
paesaggio urbano gen-feb 2006 eventi

Purini, attraverso il ricorso dell’apparizione definisce se degli elementi, suggerisce un


ad operazioni fondamentali stessa come immagine di una senso di durevolezza e gravità
come l’accostare, dispone, promessa e di una speranza: a cui corrisponde una memoria
su un caotico e fuligginoso essa sposta in avanti il desiderio analogica con la romanità.
groviglio di segni grafici, dell’architettura spingendo “La profondità e l’oscurità del
figure geometriche elementari la razionalità verso i confini mito, la chiarezza dei principi
lasciandole trasparire come di una visionarietà nutrita da costruttivi, la necessità di un
isolate fissazioni archetipiche quella particolare forma della paesaggio per definizione e per
che sembrano alludere ad un pietas che è definibile come necessità primario corrispondono
universo in formazione, se funzionalismo. [...] L’architettura ad altrettante dimensioni che
non ad un mondo che si sta dell’apparizione distoglie appaiono rimosse mentre in
rigenerando dopo la finale lo sguardo dall’orizzonte realtà continuano ad individuare
distruzione; i diversi elementi, storico proprio perché troppo il senso più autentico dell’abitare.
quadrati, rettangolari, cubici o consapevole della propria [...] Se la scena nativa rappresenta
cilindrici, nel loro prorompente storicità che, con un autentico e allora l’inizio temporale ma
porsi alla ribalta visiva, sembrano drammatico atto della memoria, anche il principio teorico
generati dalla condensazione intende dimenticare per dell’architettura, la descrizione
di sostanza grafica e forma sempre” (F. Purini e L. Thermes, della sua apparizione si identifica
mentale. Non si tratta, quindi, Architetture degli Anni Ottanta). nella sua prima critica. E nella
di paralizzate riesumazioni né Questi disegni, che nel loro sua prima storia. Istantaneità e
di fossili testimonianze ma di insieme si fanno quindi visione durata, stabilità e processualità,
eventi nativi, ricondotti alla totalizzante dell’apocatastasi permanenza e mutamento sono
frontalità di un’annunciazione, puriniana, oscillano, dominati già del tutto presenti nella scena
di un’apparizione. “L’architettura dall’eccesso visionario e nativa” (F. Purini, Dal progetto).
soprattutto da un’angosciosa Ogni tavola è sostenuta dalla
magnificenza di memoria necessaria apologia del titolo che
Decorazione primaria piranesiana, tra profondità e rivela, in senso architettonico,
superficie, tra il nostalgico e il meccanismo interno di ogni
ansioso tentativo di recuperare operazione. In questo modo la
le verità dell’architettura e serie determinata nell’insieme
l’eroica volontà di fissare in organico dell’identità del titolo,
maniera perentoria l’esattezza attraverso il nominarsi di ogni
destoricizzata di un ordine singola tavola, si smembra
presunto assoluto. Il piranesiano perdendo il suo senso espositivo;
senso di oscurità, che attraverso si crea quindi tra l’icona
l’opulenta stratificazione di nominata e il nome dell’intera
linee e punti dà risalto alla iconografia una differenza di
solidità e compattezza materica potenziale in grado di rendere

I Dioscuri di Winckelmann

Quadrato architettonico

76
eventi paesaggio urbano gen-feb 2006

autonoma l’opera singola, ma, anzi, viene percepito con


risolvendone il problema una sistematica operazione di
interpretativo e conoscitivo. raccoglimento, necessaria per una
Il titolo “Triglifo”, relativo pretesa immaginazione, anche di
al primo disegno della serie, matrice analogica, del tutto.
giustifica l’iconicità del disegno Ne deriva quindi una sequenza
legittimando la relazione che di immagini dove le singole
lega i tre segni verticali alle opere divengono le stazioni di
“scanalature” proprie della forma un percorso che rappresenta i
di tale elemento e, allo stesso diversi momenti dell’iconografia
tempo, riconduce il significato tessuta da Purini; l’intero corpus
dello stesso sotto il profilo di dei disegni, allo stesso tempo,
una riscoperta dell’antico. È però, si fonde in una sorta di
in questa chiave di lettura che staticità definitoria priva di
vanno visti disegni come “I inutili virtuosismi, deposta alla
dioscuri di Winckelmann” o solenne presunzione di un voto
“Muro romano”, dove il titolo di povertà esibito come valore
concede una maggiore sicurezza dell’intera serie.
interpretativa facendo coincidere La dimensione ludica e
il rigore spirituale degli elementi irrazionale, quasi inessenziale,
evocati con l’essenzialità formale che ha caratterizzato le
e l’equilibrio geometrico di composizioni delle precedenti Muro romano
nuove relazioni e proporzioni. La serie realizzate dall’architetto
tavola intitolata “Dall’origine” romano, come, ad esempio, la
suggerisce una chiave di lettura serie “Come si agisce dentro
dell’intero lavoro: una piramide, l’architettura” del 1993 o,
vista dall’alto e quindi dal suo ancora, la sequenza dei quaranta
punto di proiezione, intersecata disegni “Ciò che è fatto è da
e tagliata da un vetro di luce che fare”, realizzata tra il 1997 e
si fa quadro attraverso il quale il 1999, lascia il posto quindi
osservare il compiersi dell’origine, all’essenzialità di una dimensione
fa pensare alla trasposizione assoluta e perentoria dove
dell’occhio divino come piramide solo il campo grafico, dentro
visiva che chiarisce lo sguardo cui si addensano a più livelli
dell’autore nel suo ruolo di moltitudini di segni, linee e
veggente, interprete dell’intero punti, imponendo una continua
universo formale. messa a fuoco dell’immagine,
In altri disegni, come: provoca facili vertigini e ipnotici
“Architettura doppia”, smarrimenti visivi.
“Partizione classica”, “L’ordine La mostra, com’è tuttavia
dello spazio”, “Quadrato consuetudine nell’attività
architettonico” e “Sviluppo di un espositiva dell’A.A.M.
quadrato nello spazio”, la figura Architettura Arte Moderna,
del quadrato, emblema stesso è presentata attraverso un
della misura e della proporzione, manifesto introduttivo; infatti,
è declinata e ribadita in equilibri per un’idea nata da Francesco
Prima dell’architettura
e simmetrie minimali. Moschini, ogni artista che espone
Con questa si rivela chiaramente il proprio lavoro all’interno della
l’orientamento e lo sviluppo galleria è invitato a realizzare il
dell’intera operazione alla quale personale manifesto di-mostra,
è dato il titolo “Inizi” inteso, che allo stesso tempo è adottato
senza cedere all’equivoco, come copertina del relativo
come parola d’ordine che catalogo. In questo caso, la
risponde alla divenuta serie “Inizi” è accompagnata da
necessaria interrogazione sul due manifesti (due variazioni
degré zero de l’écriture per sul tema) che, nell’introdurre
giungere contemporaneamente l’esposizione e nell’essere
sulle tracce della scena prima rispettivamente copertina e
dell’architettura e alla sua quarta di copertina del testo
eredità. monografico edito dalla galleria,
Una simultaneità della storia, si fanno visione preventiva della
figurata attraverso un rigore poetica grafia e dello stato di
descrittivo degli oggetti grazia con cui la raccolta è stata
architettonici, costituisce l’eredità eseguita.
non come inerzia del passato che
si sovrappone al presente ma,
al contrario, mediante un’ironia
da capricci attraverso cui
l’antistoricismo diminuisce la sua
carica rivoluzionaria. Francesco Maggiore
Nulla viene lasciato all’oblio Architetto, in Bari
della selezione partigiana francescomaggiore@hotmail.com Dall’origine

77
paesaggio urbano gen-feb 2006 confronti

Confronti
Lorenzo Berna, Caterina Berna

Playground
Kensington Park, Londra
E’ chiamato terreno da
gioco, playground, ma è un
fantastico parco disegnato
con naturalezza, dalla
sistemazione del suolo, alle
panchine, al bastimento:
un paesaggio stimolante,
fatto di sabbia e di pietre,
omogeneo, coerente e
di facile manutenzione. I
bambini eccitati si divertono, i
genitori osservano a distanza
e incoraggiano i più piccoli a
intervenire.

Foto Lorenzo Berna, 2001

Parco giochi
Villa Ada, Roma
E’ chiamato parco ma è un
comune giardinetto fatto
di consueti, burocratici
ingredienti: massiccia
recinzione, aiuole, cespugli,
vialetti asfaltati, cestini per
rifiuti, superflua illuminazione
notturna. I bordi di pietra
formano inciampo; le
attrezzature, compresi i
banali giochi di serie, sono
dislocate come corpi estranei
e incoerenti tra loro. Bambini,
genitori e nonnni (più
numerosi dei bambini) si
annoiano o giocano a palla
- come farebbero ovunque
– deteriorando il praticello
“all’inglese”. Il parco è stato
inaugurato pochi mesi fa dopo
Foto Lorenzo Berna, 2005 lavori durati circa due anni.

78
Progettazione partecipata
Speciale

79
SPECIALE - Progettazione partecipata
paesaggio urbano gen-feb 2006 progetti

12 colori per 12 comuni


Un’esperienza integrata
di progettazione partecipata
nei Comuni dell’ex distretto socio
sanitario di San Giorgio di Piano

Marcello Balzani, Antonio Borgogni,


Anna Rosa Fava, Stefania Trevisani

L’approccio pedagogico coinvolti nella ricerca-azione


Il progetto qui e l’esperienza metaprogettuale sui temi della partecipazione
presentato nasce dalla Il progetto/ricerca dei “Dodici
e dell’uso della città da parte
delle categorie deboli era
scelta dei Comuni Comuni” ha rappresentato stata raffinata e precisata dalla
un’occasione di applicabilità del
dell’ex distretto percorso formativo degli studenti
frequenza al seminario “La
città percorsa” organizzato
Socio Sanitario di San del Laboratorio interdisciplinare
“Urban Size” del Dipartimento
dalla Facoltà di Architettura di
Ferrara nell’ambito del curricolo
Giorgio di Piano (BO) di Architettura dell’Università di formativo del quarto anno
Ferrara.
di promuovere azioni Fare interagire ricerca e
del corso di laurea. Tale area
professionalizzante ha trovato
per lo sviluppo della formazione a diversi livelli e nel progetto un immediato
trasformarle in casi applicativi
partecipazione dei e direttamente operativi
campo di sperimentazione,
in particolare nella fase dei
bambini e dei ragazzi attraverso il coinvolgimento delle
amministrazioni locali e delle
laboratori creativi nelle scuole.
I laboratori operativi e di
alla progettazione strutture del territorio non è progettazione, fortemente
sempre facile. Quando CAMINA
degli spazi urbani ci ha proposto di collaborare
differenziati in quanto ad età,
scuola e organizzazione degli
attraverso il alla promozione di progetti stessi, hanno costituito un banco
SPECIALE - Progettazione partecipata

tesi ad uno sviluppo sostenibile


finanziamento della dell’ambiente urbano con i
di prova della stretta connessione
operativa tra un approccio
L. 285/97. Il Comune dodici comuni dell’ex Distretto
Socio Sanitario di San Giorgio
pedagogico esperienziale,
basato sulla ricerca di nuove e
di San Pietro in Casale di Piano (Argelato, Baricella, integrate modalità espressive,
Bentivoglio, Castel Maggiore,
ha svolto il ruolo Castello d’Argile, Galliera,
e le competenze tecniche degli
operatori.
di coordinamento Granarolo, Malalbergo, Minerbio, Una pedagogia della scoperta che
Pieve di Cento, San Giorgio
e di gestione di Piano, San Pietro in Casale)
ha visto, nella forte variabilità
dei casi di intervento, la necessità
amministrativa della abbiamo subito compreso come
quest’opportunità potesse essere
di applicare una metodologia
situazionale, continuamente
fase di ricerca azione. strategica nel rappresentare un bisognosa di accomodamenti,
primo caso regionale di grande
L’incarico, affidato interesse.
confronti, scambi di opinioni.
L’architetto educatore è la
a CAMINA, nel I diversi livelli di partenza delle figura, spiazzante sul piano
singole azioni nei comuni, la
frattempo diventata diversa tipologia dei siti oggetto
epistemologico, che i bambini
hanno incontrato nei laboratori:
Associazione di interesse, la molteplicità dei
riferimenti amministrativi e, al
giovane professionista in
formazione in grado di proporre
nazionale, è stato tempo stesso, la necessità di soluzioni sul piano tecnico e,
coordinamento degli interventi
da questa condiviso tra di loro in un continuo sforzo
al contempo, di far misurare lo
spazio a braccia, di annusarlo, di
con la Facoltà di formazione permanente, farlo percepire ad occhi chiusi,
hanno creato un panorama
di Architettura ricchissimo di relazioni, necessità
ascoltandone i rumori o giocando
a disorientarsi, di far raccogliere
dell’Università di operative, proposte.
La formazione degli studenti
materiali da riciclare e costruire
plastici inaspettati.
Ferrara.

80
progetti paesaggio urbano gen-feb 2006

Il modello di indagine Riteniamo comunque dal D.p.r. 503/96, valutazioni


indispensabile sottolineare percettive plurisensoriali,
Per trovare un criterio di in premessa come la strada identificazioni di situazioni di
relazione tra i diversi attori aperta del coinvolgimento ridotta sicurezza ambientale
del progetto (amministrazioni, dei ragazzi nel ripensare i diffusa e concentrata, efficacia
scuole, enti di ricerca e di loro spazi, sensibilizzandoli, della struttura del percorso per
coordinamento, ragazzi e costruendo strategie di aggancio, l’orientamento e la navigabilità
ragazze), le attività di analisi informandoli e aiutandoli del tessuto connettivo pubblico,
e di ricerca metaprogettuale nella progettazione, faccia attrezzature di arredo di
sono state indirizzate a definire parte di un complesso e, dopo supporto ai percorsi, ecc.).
una serie di configurazioni l’avvio, ineludibile, percorso di L’analisi è stata compiuta sia per
spaziali e di trasformazione cittadinanza la cui conclusione mezzo di opportune schede di
(urbana ed edilizia) capaci poi di sta nella realizzazione e rilievo, sia attraverso un percorso
trascinare con sé una maggiore nell’adozione degli interventi di acquisizione di immagini
componente di fattibilità. concordati. (grafiche e fotografiche) utili
La Facoltà di Architettura ad interpretare criticamente
di Ferrara ha costituito una
Gli ambiti i materiali tecnici proposti
tessera importante per dare e consegnati dai relativi
continuità di risultato al modello Le dodici amministrazioni uffici tecnici delle pubbliche
di indagine. Nello specifico, pubbliche coinvolte hanno amministrazioni coinvolte.
infatti leggendo le seguenti identificato, da subito, spazi ed
categorie è facile comprendere aree interessate allo sviluppo
come punti fondamentali I laboratori
del progetto. Sono aree diverse
della lettura e della proposta per tipologia e per fattori di Il percorso di lettura dello
architettonica-urbanistica collocazione, per importanza e spazio costruito è stato poi
dovessero essere, fin dall’inizio, capacità di trasformazione. utilizzato all’interno dei
giustamente identificati in Ma, se si guarda bene, è possibile laboratori didattici, sfruttando
strumenti operativi della prassi: individuare un filo conduttore i supporti descrittivi realizzati
lettura ed analisi ambientale del comune in alcuni ingredienti ed integrando su tali schemi
contesto d’indagine; valutazioni caratteristici quali lo spazio non nuovi modelli interpretativi più
di massima sulle soluzioni racchiuso, il tessuto connettivo corrispondenti alle richieste
geometrico – morfologiche delle pubblico, l’area di pertinenza prestazionali, funzionali e a volte
ipotesi di trasformazione del dello spazio edificato, anche simbolico-significative dei
contesto ambientale; definizione bambini e dei ragazzi coinvolti
dei vincoli dimensionali Il rilievo critico (plastici, disegni, commenti grafici
e funzionali; valutazioni e testuali, slogan, ecc.).
economiche connesse alle Lo sforzo di rappresentazione Le pagine che seguono
possibilità realizzative dei diversi del contesto urbano è stato descrivono in sintesi il
scenari d’intervento in diretto indirizzato a recuperare lavoro svolto, dal rilievo alla
rapporto con le disponibilità delle elementi dello spazio costruito metaprogettazione.
singole Amministrazioni. che possano costituire caratteri
Una congiunzione strategica, di identità, identificazione ed
che ha trovato nei referenti appartenenza ad un contesto
tecnici di ogni amministrazione per migliorare l’orientamento e
un interessante stimolo per la “navigabilità” del tessuto di Per approfondire
intersecare elementi del relazione. In effetti, attraverso
M. BALZANI, A. BORGOGNi, A. R. FAVA (a
linguaggio partecipativo con un rilievo spesso sistematico,
è stato possibile acquisire nel cura di) 12 Colori per 12 Comuni.
dispositivi e strumenti della Ricerca per la realizzazione di

SPECIALE - Progettazione partecipata


“regola del gioco” quotidiana, complesso una grande quantità
di informazioni morfologiche, Città amiche dell’infanzia e
finalizzata ad adottare progetti
per poi appaltarli. descrittive sul contesto edilizio ed dell’adolescenza nei Comuni
Il prodotto illustrativo che viene ambientale, e critico/qualitative dell’ex distretto socio sanitario di
di seguito presentato è solo una rispetto all’indagine sui livelli di San Giorgio di Piano, Editrice La
sintesi qualificata del materiale accessibilità (rispondenza alle Mandragora, Imola, marzo 2004.
realizzato. richieste prestazionali volute www.camina.it

Marcello Balzani
Professore Associato di Rilievo
e Rappresentazione e Disegno
Automatico presso la Facoltà
di Architettura di Ferrara e
Responsabile del Laboratorio
di rilievo 3D, modellazione e
prototipazione solida del DIAPReM
marcello.balzani@unife.it

Antonio Borgogni
Pedagogista, Università di Cassino
a.borgogni@unicas.it

Anna Rosa Fava


Pedagogista, CAMINA
ar.fava@camina.it

Stefania Trevisani
Architetto, Il corpo va in città
strevisani@ilcorpovaincitta.uisp-fe.it

81
paesaggio urbano gen-feb 2006 progetti

Comune di Argelato

Dallo spazio verde


allo spazio vissuto

Il contesto proficua nel corso degli incontri


Il sito oggetto del progetto è sia in aula, sia nel recupero
stata l’area verde nei pressi della dei materiali. I laboratori sono
Scuola Media “N. Green”, la cui partiti affrontando in generale
classe 3°A ha svolto i laboratori. le potenzialità e i problemi
dell’area individuata per poi
Il progetto in sintesi passare ad una fase pratica in
L’area interessata dal progetto cui è stato prodotto un plastico
riguarda un tessuto urbano di del loro progetto. Il plastico ci è
pertinenza tra servizi scolastici servito per comprendere quanto
ed attività sportive inserito in i ragazzi avessero compreso gli
elementi del paesaggio agricolo. argomenti trattati e per produrre
Spesso le soluzioni nascono un progetto che rispondesse ai
da una relazione semplice loro desideri. Il progetto finale
di elementi. In questo caso riprende e sintetizza le idee
lo schema dei percorsi e la emerse nei laboratori con le idee
distribuzione funzionale degli emerse dai lavori precedenti.
arredi urbani (sedute, tavoli,
gazebo) e sportivi (pallavolo Scelte progettuali
e skate) diventano l’occasione Analizzando le richieste dei
per ordinare e motivare ragazzi e le caratteristiche
alcuni dispositivi originali di dell’area siamo arrivati alla
trasformazione del contesto: ideazione di un progetto
i margini (creati con i dossi riconducibile ai seguenti punti:
modellati) costituiscono un Dosso di terra: realizzazione di un
tema interpretativo integrato dosso di terra che circondi l’area
nel paesaggio del contesto. Le di progetto e che crea una zona
scelte dettate dai bisogni di rialzata utilizzabile per sedersi.
SPECIALE - Progettazione partecipata

potenziare il servizio sportivo Il dosso deve essere tagliato


diventano, quindi, l’occasione per da due percorsi che rendano
comprendere meglio le relazioni accessibile l’area verde
percettive e i modi di stare centrale e il gazebo; Campo
insieme. da pallavolo: spostamento del
campo da pallavolo sul limite
Dal laboratorio al progetto del dosso a fianco del lato
a cura del gruppo tecnico corto del campo da basket.
composto da Mariachiara Allacciamento dell’illuminazione
Mazzanti e Alessandro Pavan ai fari già esistenti del campo
da basket. Delimitazione del
I laboratori hanno seguito altri campo da gioco per mezzo
lavori svolti dai ragazzi negli di erba di colore diverso da
anni scolastici precedenti. Questi quella presente nell’area; Zona
lavori, che avevano già prodotto d’ombra: realizzazione di una
progetti, hanno facilitato la zona d’ombra attraverso la
motivazione ad intervenire messa in opera di una copertura
sull’area verde ma, anche a causa in arelle sorretta da pilastri in
dello scarso tempo a disposizione legno; Arredo urbano: aggiunta
per i laboratori, hanno impedito di 2 set di tavoli in legno più
una rielaborazione legata panche e 3 cestini portarifiuti;
ai nuovi stimoli portati dal Zona skate: realizzazione di una
gruppo tecnico. I ragazzi sono pavimentazione levigata che
comprensibilmente rimasti legati scende dal dosso per permettere
alla progettazione già svolta lo scivolamento degli skate.
assumendo solo in parte alcune Irrigatori ai lati della pista che
idee e stimoli progettuali. possono essere accesi in alcune
La collaborazione dei ragazzi ore del giorno per creare una
è stata comunque attiva e zona bagnata.

82
progetti paesaggio urbano gen-feb 2006

Comune di Baricella

L’acqua e le relazioni

Il contesto In questo progetto non si è reso


Il sito oggetto del progetto è necessario un sopralluogo dato
stato il Parco della Resistenza. che il parco è adiacente alla scuola
I laboratori si sono svolti nella e i ragazzi conoscevano sia l’area
classe 3°B della Scuola Media. sia gli usi, le abitudini, il tipo di
persone che la frequentano sia di
Il progetto in sintesi giorno che di sera.
L’area interessata dal progetto
riguarda un parco urbano di
piccole dimensioni inserito nel Proposta di progetto
rapporto d’uso con attività La planimetria dell’area presenta
scolastiche e sportive. Elementi l’inserimento dei nuovi arredi, il
del paesaggio scandiscono miglioramento dell’illuminazione,
fortemente lo spazio (i filari, il posizionamento del gazebo
il torrione dell’acquedotto, e di una fontana. Abbiamo
gli spazi porticati, i percorsi cercato di non discostarci delle
e le emergenze arboree) e proposte e dalle esigenze che
permettono di comprenderne le ci hanno manifestato i ragazzi
relazioni di valorizzazione. che hanno collaborato con
Il progetto si concentra noi a questo progetto, e di
soprattutto sugli arredi e sui ruoli realizzare, per quanto possibile,
di significato che determinano tutti i loro desideri e di sfruttare
nella struttura dei percorsi questi ultimi per cercare di
(piazzole, fontana, ecc.) per risolvere alcuni problemi di
vedere di identificare un nuovo fruizione e gestione del parco;
“luogo” di ritrovo dei ragazzi ad esempio è stato richiesto
e delle ragazze alternativo o dall’amministrazione di Baricella
complementare a quello tuttora di creare un luogo di ritrovo per

SPECIALE - Progettazione partecipata


in uso sotto il porticato della i ragazzi, alternativo al portico
scuola. della scuola media, ed è per
questa esigenza che abbiamo
cercato assieme a loro una valida
Dal laboratorio al progetto alternativa, ad esempio il gazebo.
a cura del gruppo tecnico
composto da Giorgia Bincoletto, Approfondimento progettuale:
Lara Bissi, Adele Fiorani la piazzola con la fontana
L’ idea di inserire una fontana
La brevità del periodo dedicato ai nasce dai desideri dai ragazzi,
laboratori non ha impedito una che durante i laboratori hanno
ricca progettualità da parte dei mostrato nei lori plastici
ragazzi coinvolti. l’esigenza di poter bere e giocare
All’inizio non è stato facile con l’acqua, inserendo fontane
instaurare un rapporto diretto o laghetti. La maggior parte
con i ragazzi in modo tale da far dei ragazzi ha “costruito” la
emergere desideri o proposte; fontana vicino al gazebo, in
al momento della costruzione modo da creare un unico spazio
dei plastici con materiali d’incontro e di gioco concentrato
riciclati, invece, la creatività dei in una zona del parco. La nostra
ragazzi sintetizzata in proposte proposta progettuale rispecchia
progettuali, è emersa in modo questo desiderio. La fontana è
preciso in ognuno dei gruppi in collocata in una delle piazzole
cui erano stati divisi. La parte esistenti nel parco, quella più
più interessante e utile è stata la vicina all’area in cui dovrebbe
discussione finale in cui c’è stato essere messo il gazebo ed è stata
un confronto diretto tra loro, uno pensata come uno spazio in cui
scambio di idee che ha fornito poter giocare.
spunti per il futuro progetto.

83
paesaggio urbano gen-feb 2006 partecipazione

Comune di Bentivoglio

L’albero galleggiante

Il contesto Dal laboratorio al progetto


Il sito oggetto del progetto è a cura del gruppo tecnico
stata l’area antistante la sede del composto da Giovanna
Comune. I laboratori si sono svolti Campesato e Laura Cerè
nella Scuola media di Bentivoglio.
Fin dall’inizio l’obiettivo
Il progetto in sintesi principale è stato rendere
L’area interessata dal progetto consapevoli i ragazzi che l’area
riguarda uno spazio verde da loro analizzata doveva essere
attrezzato centrale nel tessuto “partecipata” da tutti e si è
urbano di Bentivoglio. E’ uno per questo cercato di vedere i
luogo strutturato e direttamente vari punti di vista che potevano
connesso alla viabilità comportare una soluzione o
meccanizzata e pedonale, l’altra. Il tema affrontato all’inizio
accessibile e fruibile prospiciente è stato: “Alla ricerca dell’acqua”
al Municipio. La soluzione (fontana, percorsi)
proposta parte dallo studio dei Attraverso la proiezione di casi
percorsi e dall’analisi del contesto reali documentati da diapositive
ambientale, interpretando abbiamo discusso in merito alla
le logiche di gestione e fontana, chiedendo direttamente
manutenzione di uno spazio a loro di descrivere la situazione
pubblico, per approdare a scelte che si immaginavano sarebbe
di valorizzazione che potenziano stata creata dalla presenza. Sulla
gli ingressi, migliorano i base di questo si è lavorato nei
percorsi e le aree attrezzate gruppi a scale diverse (modello
con un disegno formalmente fontana, modello area, bozze
SPECIALE - Progettazione partecipata

identificato. L’idea di creare della bacheca, tutti realizzati con


un “centro nel centro” appare materiali di riuso).
come una soluzione facile ma I temi affrontati successivamente
comunque logica e pertinente sono stati: “la popolazione degli
per rendere significativa la alberi” e “dimmi come ti siedi e ti
spazialità d’accesso e la risposta dirò chi sei”.
ad esigenze di comfort e di Tramite cartelloni si è cercato
atrezzabilità. Il disegno, in cui di vedere le specie arboree del
le proporzioni e le relazioni luogo, presentandole con le
tra gli elementi componenti rispettive legende. Sempre con
(pavimentazioni, fontana, alberi, la stessa tecnica si è cercato di
arredi) trovano un equilibrio vedere come il modo di sederci
morfologico coerente, utilizza la possa influenzare il tipo di
matrice concentrica per rafforzare relazione che veniamo a creare
la valenza di caratterizzazione e con il contesto. Alla luce delle
di identificazione dello spazio. considerazioni dei ragazzi si è
Scrivono Giovanna e Laura proseguito il lavoro sui modelli
del gruppo tecnico a questo giungendo alla progettazione.
proposito: “inizialmente si era
pensato ad una fontana che
doveva essere al centro dell’area
verde, poi si è pensato che
potevamo farla diventare un
elemento capace di caratterizzare
lo spazio che lo circondava. I
percorsi non dovevano arrivare
solo da un punto ad un altro
ma dovevano diventare zone di
scambio”.

84
partecipazione paesaggio urbano gen-feb 2006

Comune di Castel Maggiore

Il parco è
arricchito di parole

Il contesto Nell’ultimo incontro abbiamo


Il sito oggetto del progetto è fatto fare loro un plastico.
stato il Parco di via Lirone. I Abbiamo preparato delle basi
laboratori si sono svolti nella con la planivolumetria dell’area e
Scuola Media, classe 3°E. Nei abbiamo fatto portare ai ragazzi
risultati dei laboratori sono materiali svariati, soprattutto
inclusi i lavori svolti da alcune materiali che sarebbero stati
classi delle Scuola Elementari del buttati via, che non avevano più
Circolo Didattico e dal Consiglio un uso.
comunale dei ragazzi. Abbiamo diviso i ragazzi in 4
gruppi. Per 3 ore hanno “creato”
Il progetto in sintesi il loro plastico; ne sono emerse
L’area interessata dal progetto idee diverse che sono state
riguarda un parco urbano confrontate in una discussione
connesso ad attività sportive ed molto ricca che ha fornito le idee
inserito in elementi del paesaggio assunte dal progetto finale.
agricolo sul margine di un tessuto
urbano edificato a prevalente
destinazione residenziale. II progetto
Recuperando le poesie realizzate Le soluzioni progettuali adottate
dai bambini nell’anno scolastico sono la risposta rielaborata alle
precedente, viene ideato un richieste dei bambini scaturite dai
dispositivo di arredo che ne laboratori creativi.
permetta l’applicazione nel Le scuole di Castel Maggiore, in
contesto. Tra sedute e viali collaborazione con il Comune,
attrezzati il percorso pedonale in questi ultimi 2 anni hanno
(o nel verde) viene ritmato da prodotto molto materiale; anche
una serie di “paletti poetici” che prendendo spunto da questo

SPECIALE - Progettazione partecipata


si inseriscono in una complessiva sono nate alcune scelte come ad
risistemazione delle attrezzature esempio la progettazione di un
sportive. “palo” segnaletico da mettere
lungo il percorso del parco con
affisse le poesie fatte dai bambini
Dal laboratorio al progetto nell’anno scolastico 2001-02.
a cura del gruppo tecnico Nella definizione progettuale
composto da Giorgia Bincoletto, siamo partite dallo studio delle
Lara Bissi, Adele Fiorani funzioni: la sosta, lo sport e il
gioco.
I laboratori sono stati L’idea del “vialetto della cultura”
un’importante opportunità è nata dalla necessità espressa
di collaborazione coi ragazzi, dal Comune di Castel Maggiore
abbiamo instaurato un rapporto di esporre le poesie fatte dai
e abbiamo cercato di capire per bambini delle Scuole Elementari
prima cosa come vivono ora il del Comune per il concorso
parco, cosa non piace, cosa piace, indetto per cercare di valorizzare
cosa cambierebbero e infine il parco di via Lirone. Il luogo
come lo vorrebbero. ci è sembrato immediatamente
Dopo un primo sopralluogo al idoneo ad ospitare questa
parco i ragazzi l’hanno potuto funzione. Abbiamo selezionato
visitare liberamente: ogni le poesie che secondo noi erano
ragazzo doveva fotografare ciò più adatte per essere inserite nel
che era per lui bello e ciò che era contesto del parco.
per lui brutto. Dalle fotografie
fatte e dalle risposte date alle
domande abbiamo insieme
ragionato su tutta l’area del
parco di via Lirone.

85
paesaggio urbano gen-feb 2006 progetti

Comune di Castello d’Argile

Un parco che
gioca con l’acqua

Il contesto nostra vita e come i problemi che


Il sito oggetto del progetto è i luoghi possono avere possano
stata l’area verde sportiva. I essere risolti.
laboratori si sono svolti nella Successivamente abbiamo chiesto
Scuola media “A. Gessi”. ad ogni ragazzo di cercare
di rappresentare, attraverso
Il progetto in sintesi un plastico, la soluzione a un
Un’area attrezzata sportiva, problema che avevano notato
rapportata a servizi scolastici nell’area: ne sono emerse idee
e sul margine della campagna interessanti. Queste idee sono
diventa l’occasione per rileggere state rielaborate ed esposte ai
ed interpretare elementi ragazzi alla presenza del Sindaco
naturalistici del paesaggio (il e dell’Assessore all’Istruzione.
macero, il filare, il segno d’acqua, In accordo con la docente verrà
ecc.) in chiave ludica e simbolica. organizzata una mostra per
Il progetto, che parte da uno presentare il lavoro svolto a tutta
studio approfondito del contesto, la scuola.
propone, anche attraverso una Tra le idee emerse il tema
modalità di rappresentazione dell’acqua è ricorrente: l’acqua
arricchita da visualizzazioni per potersi bagnare (molti
prospettiche, una soluzione di ragazzi hanno disegnato una
arredo e di intervento semplice piscina) oppure acqua per
e realizzabile con tecnologie fare sport (il macero visto
sostenibili. Vengono presentati come potenziale laghetto per
diversi scenari in modo da far la pesca). Si è pensato allora
comprendere anche la flessibilità di progettare una fontana
di un tipo di approccio che non ordinaria, non scontata,
sceglie di creare un luogo adatto una fontana dove le persone
ai molteplici “gradi di bisogno” si possono anche bagnare!
che i giovani e gli adolescenti Spiegando poi l’importanza
richiedono alla qualità dello naturalistica che può assumere
spazio pubblico. un macero e facendo notare
SPECIALE - Progettazione partecipata

la quantità di laghetti dei


dintorni - tutti finalizzati alla
Dal laboratorio al progetto pratica della pesca - si è giunti
a cura del gruppo tecnico ad un compromesso: chi vorrà
composto da Mariachiara comunque andare a pescare nel
Mazzanti e Alessandro Pavan macero, lo potrà fare, ma resterà
una sua personale iniziativa, non
Fin dall’organizzazione degli avallata ed appoggiata da alcuna
incontri di laboratorio abbiamo organizzazione sportiva.
riscontrato un forte interesse Un’altra esigenza emersa è quella
nei confronti del nostro lavoro. legata ad uno spazio adatto a
Ciò ha permesso di rimanere spettacoli di musica.
l’intera giornata con la classe Nel nostro progetto la fontana
grazie all’interesse da parte della può essere trasformata in un
docente referente. palco e gli spettatori stanno su
Abbiamo organizzato il un dosso artificiale a ridosso della
laboratorio in due tempi, il fontana/palco.
primo introduttivo al tema e E’ stata inoltre ricorrente la
più “teorico”, il secondo più richiesta di avere uno spazio
pratico in cui i ragazzi dovevano d’ombra naturale per fare
produrre qualcosa di concreto pic-nic all’aperto, oltre ad un
che esprimesse le loro idee. gazebo per potersi riunire
Nel corso della prima giornata con gli amici. Abbiamo quindi
infatti abbiamo svolto in classe pensato di realizzare un punto
e sul luogo di intervento alcune di vegetazione piuttosto fitta,
attività tese a far comprendere arredandolo con panchine e
ai ragazzi in quanti modi si possa tavoli. Abbiamo altresì creato
percepire un luogo, non solo uno spazio coperto, semi-
attraverso la vista, quanto un nascosto per permettere un po’
luogo possa essere importante di privacy, cosi importante per gli
costituendo lo scenario della adolescenti.
86
progetti paesaggio urbano gen-feb 2006

Comune di Galliera

Una raccolta
differenziata di idee

Il contesto sull’utilizzo delle risorse


Il sito oggetto del progetto è energetiche, sono stati realizzati
stato il cortile della Scuola media dei bozzetti per personalizzare
“Giovanni XXIII” di S. Venanzio di alcuni elementi di arredo o
Galliera. murales. L’idea di base di tutto
I laboratori si sono svolti nella il lavoro svolto è stata quella di
classe 3°D della stessa scuola. stimolare i ragazzi a considerare
sempre i diversi punti di vista e
Il progetto in sintesi le opinioni. Le idee progettuali
Un’area di pertinenza di una hanno uno stretto riscontro
scuola diventa l’occasione per con le attività e le azioni che
ripensare ai tempi e ai modi quotidianamente vengono
di vivere lo spazio aperto di svolte dai ragazzi all’interno
relazione. Nelle piccole cose, nei del giardino e degli spazi di
gesti dell’entrare, dell’uscire, del pertinenza della scuola e si
sostare e del giocare si ritrovano propongono di intervenire nella
i minimi funzionali per un maniera meno invasiva possibile
riordino spaziale e un recupero all’interno di uno spazio verde
di volumi tecnici abbandonati. che gode già di una sua bellezza.
E’ un modo leggero ma attento In primo luogo è emersa
di intervenire, che definisce l’esigenza di dotare questo spazio
materiali, forme e colori nel di un’attrezzatura sportiva per
rispetto di un luogo strutturato e giocare a pallavolo e a calcetto.
con una propria identità. Altro elemento di discussione
è stata la tettoia presente nel
Dal laboratorio al progetto giardino, da molti ragazzi vista
a cura del gruppo tecnico come elemento di disturbo e
composto da Cristina Guidi, sotto utilizzata a causa del suo

SPECIALE - Progettazione partecipata


Valeria Stacchini stato di degrado. L’esigenza di
intervenire su questo corpo di
Dopo un breve momento di fabbrica ci ha portato a pensare
conoscenza reciproca, l’obiettivo ad un nuovo utilizzo di questo
del primo incontro è stato quello spazio. L’idea è nata da una
di spingere i ragazzi ad osservare proposta iniziale di realizzare
il cortile della loro scuola in una serra all’interno del cortile
modo diverso, utilizzando tutti per poter coltivare piccole piante
i sensi. Per stimolarli, prima di in vaso. Fra i bisogni emersi
uscire fuori e svolgere il rilievo all’interno del laboratorio, c’è
sensoriale, sono state loro anche quello della realizzazione
mostrate diapositive; a tale di un riparo dalla pioggia
strumento si sono dimostrati all’ingresso della scuola, dovuto
molto ricettivi. Nell’incontro al fatto che i ragazzi possono
successivo si è proceduto alla entrare a scuola solo dopo il
realizzazione in piccoli gruppi di suono della campanella, mentre
modellini in materiale riciclato prima sono costretti a sostare
che volevano rappresentare fuori. Inizialmente si è pensato
come avrebbero voluto il cortile. all’inserimento di una pensilina
Per spiegare loro la tecnica di a ridosso del portone di ingresso
rappresentazione, sono state ma questo nuovo elemento
proiettate immagini di arte avrebbe interrotto l’ordine
contemporanea. Nell’incontro formale dell’edificio. Si è così
conclusivo si è creato un dibattito optato per la realizzazione di
sulle varie proposte per arrivare una tettoia indipendente, in
a definire delle linee guida legno lamellare e copertura
per il progetto, focalizzandosi in policarbonato alveolare,
sulle possibili attività e tenendo del tutto simile a quella di
in considerazione anche gli nuova costruzione nel giardino
aspetti economici e gestionali. retrostante, che potrebbe essere
Riallacciandosi poi al lavoro riproposta in modo modulare per
svolto con gli insegnanti coprire anche le biciclette. 87
paesaggio urbano gen-feb 2006 progetti

Comune di Granarolo dell’Emilia

Gioco in libertà
lungo lo scolo Biscia

Il contesto e godere di un punto di vista


Il sito oggetto del progetto è privilegiato, per nascondersi,
stata l’area verde comparto sdraiarsi, per vivere lo spazio nei
“Europa” nelle adiacenze dello modi più svariati.
scolo Biscia.
I laboratori si sono svolti nella Le tracce
classe 3°A della Scuola media di L’immagine realizzata a supporto
Granarolo. dello studio mostra come i solchi
dei fossati, delle scoline formino
Il progetto in sintesi una griglia che ha i suoi nodi
In un contesto urbano sui nei numerosi edifici rurali che
margini della campagna una emergono in una visione di
lettura attenta degli aspetti tipo orizzontale. Si è scelto di
morfologici e paesaggistici valorizzare questo aspetto in un
si innesta su un “segno della disegno che vuole denunciare
memoria” che diventa la matrice la trama tipica delle nostre
di un disegno di arredo e di campagne, come memoria di un
rifunzionalizzazione ludica. tessuto che va scomparendo.
Forme, movimento e “tracce”
costituiscono un modello Il progetto
di interpretazione spaziale Il paesaggio agricolo ridisegna
interessante ed originale che nell’arco dell’anno il terreno con
tenta di scaturire dal rapporto i motivi che si ripetono con ritmi
con il territorio agricolo, dal e regole proprie. Mediante la
“tessuto” compositivo che suggestione di una tela si vuole
l’azione del coltivare imprime sul riproporre questa logica nel
piano orizzontale. progetto. Lo spazio che si viene a
creare offre molteplici possibilità
di gioco non predeterminato,
Dal laboratorio al progetto nonché di ritrovo e di svago.
a cura del gruppo tecnico Il muretto assolve la triplice
SPECIALE - Progettazione partecipata

composto da Laura Cerè funzione di gioco per i bambini


più piccoli, di superficie per
Siamo partiti da un sopralluogo graffiti e di seduta per tutte le
durante il quale le richieste dei età.
ragazzi, che prevedevano svariate
attrezzature sportive, si sono
scontrate con le reali dimensioni
di tali impianti, nonché con
l’evidente impatto sul luogo.
Ci siamo divertiti a costruire, con
un semplice filo da cantiere e
delle aste, un campo da basket e
uno da calcio a grandezza reale
per verificare con i nostri occhi
ciò che il disegno mostra solo in
parte. Durante la proiezione in
aula di immagini che potessero
fornirgli esempi realizzati, e
che hanno riguardato inoltre
una carrellata delle più comuni
specie arboree, l’interesse è stato
rivolto alle specie autoctone, in
particolare a quelle da frutto e
da fiore. Dall’idea di “superfici
per il gioco” nasce l’idea del
murales come tecnica decorativa
da estendere all’intera area
nell’ottica di creare aree per
la seduta, per salire più in alto

88
progetti paesaggio urbano gen-feb 2006

Comune di Malalbergo

Il gioco nel parco come


segno di appartenenza

Il contesto Dal laboratorio al progetto


Il sito oggetto del progetto è a cura del gruppo tecnico
stata l’area di collegamento tra composto da Davide Menis,
la palestra e le Scuole elementare Simone Stanghellini
e media di Altedo. I laboratori si
sono svolti nella Scuola media di La classe era già a conoscenza
Altedo, classe 3°A. dei termini del progetto,
avendo già realizzato l’anno
Il progetto in sintesi precedente un rilievo dell’area in
All’interno di un’area di collaborazione con il Comune e
pertinenza scolastica si un piccolo questionario, esteso a
sperimentano modelli di lettura e tutti i ragazzi della scuola, volto
di analisi dei percorsi per definire a sensibilizzare gli alunni e a
dispositivi di arredo funzionale e individuare gli interessi principali.
significati spaziali. Le esigenze di E’ stata rilevata una buona
collegamenti riparati tra i diversi disponibilità da parte di tutto
volumi del comparto e di trovare il corpo docente, riscontrata sia
una maggior efficienza nella negli insegnanti ufficialmente
collocazione e nella distribuzione responsabili del progetto, sia nei
di portabiciclette, sedute, ecc., professori che venivano ad essere
diventano gli ingredienti e le coinvolti per sovrapposizione
occasioni per entrare nel merito dei laboratori con le loro ore di
di aspetti della quotidianità con lezione.
un diverso atteggiamento critico. I ragazzi si sono lasciati
coinvolgere con entusiasmo
in tutte le fasi in cui si
sono articolati i laboratori,
dall’analisi dell’area fino alla
concretizzazione degli elaborati adeguamento dell’impianto di
finali di progetto: si sono drenaggio del piazzale della
mostrati infatti sia propositivi scuola ed alla messa a verde di
e fantasiosi che ricettivi parte della fascia, ora asfaltata,
rispetto ai nostri consigli mirati lungo il fronte dell’edificio rivolto
ad evidenziare elementi di

SPECIALE - Progettazione partecipata


verso via Nazionale;
integrazione e di supporto ai creazione di un percorso
loro punti di vista. pedonale e ciclabile della
II presente progetto prevede larghezza di due metri, realizzato
Ia realizzazione di un percorso con finitura in calcestruzzo a vista
pedonale che collega la scuola rasato, che mette in relazione le
elementare e la scuola media varie funzionalità dell’area verde,
alla palestra adiacente per creando inoltre un collegamento
permettere agli studenti un tra la scuola elementare, la scuola
agevole e sicuro transito dai media e la palestra e la fermata
plessi scolastici all’impianto dell’autobus in via Nazionale e
sportivo stesso. via Gagarin;
II lavoro coi ragazzi ha fatto introduzione di un’area sportiva
emergere una serie di problemi polifunzionale (basket e
e carenze infrastrutturali della pallavolo) all’interno della zona
zona in oggetto che hanno verde, realizzata in calcestruzzo a
permesso di stilare un elenco di vista pigmentato rosso mattone,
lavori e opere prioritarie che è integrato con un impianto di
stato seguito per la stesura del drenaggio.
progetto preliminare e che può Per quanto concerne la gestione
così di seguito essere riassunto: degli spazi limitrofi, verranno
rifunzionalizzazione dell’area realizzate delle zone di sosta
prospiciente la scuola media e socializzazione munite di
attraverso la costruzione di due elementi di arredo urbano
pensiline in metallo e legno, l’una quali tavoli, panchine, cestini e
atta al riparo degli studenti dagli una fontanella. Verrà eseguito
agenti atmosferici, posizionata anche un primo intervento di
nello spazio immediatamente riorganizzazione del verde. A tale
antistante l’uscita, l’altra al scopo tutto il materiale di risulta
ricovero delle biciclette più degli scavi di sbancamento verrà
vicina al perimetro della scuola. utilizzato per incrementare il
Si procederà inoltre ad un volume della collinetta. 89
paesaggio urbano gen-feb 2006 progetti

Comune di Minerbio

Un salotto verde
aperto a tutti

Il contesto e abbiamo continuato il lavoro


Il sito oggetto del progetto è iniziato sulla zona di progetto
stato il parco di Via Stradone. discutendo insieme su quello
I laboratori si sono svolti nella che ogni ragazzo aveva notato
Scuola media “C. Cavour” con la nell’area evidenziando i problemi
classe 3°D. e cercando di capire da loro come
intendessero risolverli.
Il progetto in sintesi Successivamente abbiamo
Uno spazio verde che nasce dal prodotto dei plastici con
tessuto urbano a prevalente materiali di riutilizzo attraverso
destinazione residenziale, i quali i ragazzi potessero
suddiviso in due aree modellate rappresentare le loro idee
dalle logiche dello sviluppo di progetto. Nonostante le
edilizio, diventa l’occasione condizioni di partenza i ragazzi
per sperimentare il rilievo hanno prodotto idee progettuali
critico dell’esistente, la misura originali e interessanti, assunte
delle esigenze e lo sforzo nella progettazione finale.
di riproposizione creativa II nostro progetto, che prende
di soluzioni progettuali. Il il nome di “Re Bello”, consiste
percorso-attraversamento è il nel fare un attraversamento
filo conduttore del disegno, che pedonale protetto fra le due
connette luoghi di gioco, spazi aree, soprattutto per la sicurezza
coperti, filari di alberi in cui dei bambini. Nell’area meno
trovano spazi coerenti arredi e estesa avevamo pensato di fare
servizi. un campetto da basket, dietro al
quale si trova uno spazio coperto,
dove vengono situati tavoli,
Dal laboratorio al progetto panche e sedie. Al centro, c’e
a cura del gruppo tecnico una “stanza” dalla quale entra
composto da Mariachiara luce naturale. A lato di questa
Mazzanti e Alessandro Pavan costruzione è situato un piccolo
SPECIALE - Progettazione partecipata

campo da calcio, davanti al quale


I laboratori in questa classe si trova un campo dove si può
hanno presentato alcune praticare la pallavolo.
difficoltà poiché i ragazzi non Vicino ad ogni costruzione si
conoscevano il progetto né l’area possono mettere panche per
di intervento, per giunta molto coloro che vogliono guardare le
vasta. Il nostro lavoro quindi è persone che stanno praticando
partito da zero; per la brevità dei il “gioco” da loro scelto. Intorno
tempi a disposizione abbiamo a tutto ciò si trovano impianti
cercato di riassumere brevemente di illuminazione e alcuni alberi.
tutta la parte introduttiva al Infine il tutto viene recintato da
progetto e siamo subito andati una rete.
a lavorare sull’area cosicché i II nostro progetto ha lo scopo di
ragazzi potessero rendersi conto sfruttare meglio questi spazi e di
delle reali potenzialità e dei creare strutture non presenti a
problemi. Siamo tornati in classe Minerbio.

90
progetti paesaggio urbano gen-feb 2006

Comune di Pieve di Cento

Lo sport nel parco


Don Celso Venturi

Il contesto Dal laboratorio al progetto


Il sito oggetto del progetto a cura del gruppo tecnico
è stato il Parco “Don Celso composto da Anna Gagliardi,
Venturi”. I laboratori si sono Alessandro Pancaldi, Paolo
svolti nella classe 3°A/B della Polacchini
Scuola media di Pieve di Cento.
Nella prima lezione, visto il
Il progetto in sintesi cattivo tempo, abbiamo svolto
Un parco integrato ad la lezione in aula. Abbiamo
attività sportive al servizio cominciato introducendo il
di destinazioni scolastiche e concetto di spazio e spiegando
residenziali trova l’interesse l’importanza di poterlo
per un’analisi attenta di ogni “sistemare” e progettare con
elemento morfologico, percettivo l’aiuto di chi lo vive realmente.
e funzionale (accessibilità e Quindi abbiamo fatto sistemare
sicurezza dei percorsi urbani). I loro i banchi ai lati dell’aula,
dati raccolti, integrati con efficaci abbiamo fatto sedere i ragazzi
visualizzazioni, diventano il a semicerchio e li abbiamo fatti
supporto per le sperimentazioni ragionare sul loro spazio, sui
creative che, per mezzo di luoghi che li fanno sentire bene,
tecniche di rappresentazione su come li vivono o li hanno
plastiche, propongono la visione vissuti. Tutti singolarmente
di diversi possibili scenari. Da un ci hanno spiegato le loro
intervento esterno, che costituisce esperienze con un discreto
un percorso porticato d’accesso, entusiasmo. Infine li abbiamo
si passa alla risistemazione stimolati a ragionare sui percorsi
interna con il potenziamento di che seguono per raggiungere
funzioni sportive, per il relax, per le loro più svariate attività
i rapporti con la scuola e il centro quotidiane, i mezzi che usano,
storico. le caratteristiche (positive o
negative) e i punti di riferimento
di tali percorsi. Il secondo
incontro è stato dedicato alla
conoscenza del parco. Per gruppi

SPECIALE - Progettazione partecipata


abbiamo assegnato diverse
zone del parco, da misurare
con unità di misura legate al
corpo e non ai classici metri o
centimetri. Il risultato è stato
notevole, non tanto per la
precisione del rilievo quanto per
la fantasia ed il coinvolgimento
con cui è stato vissuto il parco,
esperienza in cui sono anche
stati raccolti reperti legati ai
sensi. Successivamente abbiamo
dato a ciascuno di loro un gesso
colorato e abbiamo detto di
disegnare in un qualsiasi punto
del parco ciò che avrebbero
voluto veder realizzato: l’attività
è stata un successo. Nel terzo
incontro siamo passati alla fase
creativa e propositiva del nostro
laboratorio: suddivisi in quattro
gruppi i ragazzi hanno infatti
realizzato quattro plastici su
diverse tematiche con materiali
di recupero di vario tipo che
precedentemente avevamo detto
di portare da casa. Il lavoro è
stato sintetizzato e riproposto nel
quarto e ultimo incontro.

91
paesaggio urbano gen-feb 2006 progetti

Comune di San Giorgio di Piano

I bambini e le
proposte per il
Parco della Resistenza

Il contesto Dal laboratorio al progetto abbiamo proposto i più svariati


Il sito oggetto del progetto è a cura del gruppo tecnico e impensati lasciando spazio alla
stato il Parco della Resistenza. composto da Maddalena loro immaginazione per trovarne
I laboratori si sono svolti nella Casarotti, Maddalena Carpanelli altri. In seguito abbiamo rivisitato
Scuola Media di San Giorgio di insieme il parco e sul posto
Piano con la classe 3°B. I ragazzi conoscevano già il analizzato ad una ad una le loro
parco e già qualche mese prima proposte progettuali cercando
Il progetto in sintesi attraverso lavori di gruppo di capire quali potessero essere
Una zona a verde aderente al avevano proposto alcune idee effettivamente quelle possibili.
centro storico e localizzata in progettuali. Ci è sembrato Negli ultimi due incontri
prossimità del cimitero, poco opportuno organizzare gli sono stati i ragazzi ad essere
utilizzata perché con bassi livelli incontri in questo modo: nei protagonisti. Abbiamo costruito
di comfort, possiede i caratteri primi due abbiamo messo le un plastico del parco in scala
del “luogo” e costituisce il banco basi cercando di coinvolgere 1:100 in cui tutti hanno potuto
di prova per una lettura attenta i ragazzi, perché volevamo dare il proprio contributo e
dello spazio e una proposta di offrire loro nuovi punti di vista organizzato un laboratorio
riqualificazione interessante e stimoli. Attraverso immagini creativo: con i materiali più
anche per lo sviluppo di un abbiamo cercato di fare disparati hanno concretizzato
potenziale servizio a supporto scoprire quali sono gli elementi le loro idee in piccoli oggetti da
della nuova area di espansione naturali e artificiali di un parco: posizionare nel plastico.
residenziale. Un disegno preciso,
identificativo di aspetti qualitativi
e morfologici è la base di
partenza per proporre interventi
sugli arredi, sui materiali, che
toccano anche alcune valenze
simboliche dello spazio urbano
(trasformazione di superfici,
nuove logiche d’uso, ecc.).
SPECIALE - Progettazione partecipata

92
progetti paesaggio urbano gen-feb 2006

Comune di San Pietro in Casale

Un volto nuovo
per il parco della scuola

Il contesto Classi III Ag, III Ep – Istituto


Il sito oggetto del progetto è Tecnico Keynes
stato il giardino del complesso Il primo è stato un incontro di
scolastico della Scuola media confronto e verifica delle idee
Bagnoli – Istituto tecnico Keynes. elaborate precedentemente
I laboratori si sono svolti in una dagli studenti e dai Professori.
classe della Scuola media Bagnoli Abbiamo poi fatto descrivere
e in due classi dell’Istituto Keynes. un luogo in cui ci si sente bene
al fine di rievocare anche nel
Il progetto in sintesi giardino emozioni o impressioni
Un’area di pertinenza che positive di questi luoghi.
si sviluppa all’interno di un Siamo poi passati al sopralluogo
comparto scolastico è il luogo dell’area di progetto per
di lettura e di progetto in cui verificare dimensionalmente
i ragazzi e le ragazze di due la fattibilità delle proposte.
diversi istituti si cimentano. Lo Successivamente ci siamo dedicati
studio dei percorsi e l’analisi ad iniziare i plastici con l’impiego
critica delle esigenze del di materiale di recupero, sia per
contesto spaziale (al livello di sensibilizzare i ragazzi al tema
servizi, di rapporto con la micro della sostenibilità ambientale
intermodalità, ecc.) costituisce sia per esprimere le loro idee in
l’ossatura per integrare una modo efficace e rapido.
serie di dispositivi e di interventi Gli ultimi incontri hanno visto
puntuali di riqualificazione che, la realizzazione di plastici e il
attraverso la realizzazione di completamento delle planimetrie
interessanti “plastici emozionali”, con entrambe le classi.
permettono di affrontare i temi
dell’accessibilità, del riciclaggio e
della sostenibilità.

Dal laboratorio al progetto

SPECIALE - Progettazione partecipata


a cura del gruppo tecnico
composto da Elisa Carucci e Clara
Cucco

Classe IIIA Scuola Media Bagnoli


Il primo incontro è stato dedicato
alla conoscenza e spiegazione del
progetto, alle presentazioni, alla
descrizione di un luogo in cui ci si
sente bene, alla discussione sulle
proposte di progetto realizzate
l’anno precedente. Negli incontri
successivi ci si è dedicati alla
conoscenza del luogo, al rilievo
metrico effettuato con le unità di
misura del corpo (passi, piedi...),
al gioco “alce rossa”, non noto
ai bambini, per capire come uno
spazio possa essere utilizzato
in molti modi diversi. Siamo
poi passati al lavoro sulle prime
ipotesi di progetto, alla divisione
in gruppi di lavoro e alla
realizzazione di una planimetria
Gli ultimi incontri sono stati
dedicati alla realizzazione del
plastico.

93
paesaggio urbano gen-feb 2006 partecipazione

Una città per giocare


Francesco Tonucci

L’articolo che segue ha introdotto il Convegno


internazionale “Una città per giocare”, svoltosi
a Roma il 12 dicembre 2005 ed organizzato
dalle città della rete “La città dei bambini”,
per dibattere sul tempo libero dei bambini per
giocare, gli spazi pubblici come spazi aperti al
gioco e i relativi aspetti normativi.
“Non mi mancava la memoria o l’intelligenza, ma mi piaceva il gioco e
ne ero punito da chi, però, non giocava meno di me. Sennonché i giochi
degli adulti sono chiamati affari, mentre quelli dei bambini, per quanto
simili, sono puniti dagli adulti. Ma proprio chi mi dava le botte, agiva
diversamente? Se un collega d’insegnamento lo superava in qualche
banale discussione, si rodeva dalla bile e dall’invidia più di me, quando
rimanevo sconfitto dal mio compagno di gioco in una partita alla palla”.
Sant’Agostino, Le Confessioni

“Vecchi e vecchie siederanno ancora nelle piazze di Gerusalemme, ognuno


con il bastone in mano. Le piazze della città formicoleranno di bambini e
di bambine che giocano”.
Zaccaria, 8, 3-4

“Gli adulti dovrebbero imparare ad essere seri come i bambini quando giocano”

Freud, a chi gli domandava dovremmo leggere questo diritto dei bambini? Organizza la loro
quale anno della sua vita fosse anche come dovere, così come formazione nelle strutture
stato per lui il più importante, facciamo sempre per il diritto scolastiche fin dai primissimi
rispose senza esitazioni: all’istruzione (articolo 28 della anni, il loro bisogno di gioco
“Certamente il primo”. Fa Convenzione). Se un bambino nei giardinetti attrezzati e nelle
ormai parte di una cultura può giocare molto e bene sarà ludoteche, offre le tante proposte
SPECIALE - Progettazione partecipata

condivisa la consapevolezza un cittadino migliore, più sereno, di scuole e corsi pomeridiani


che proprio nei primi anni di più sano, più creativo e più pubblici e privati.
vita si mettono fondamenta produttivo. Varrebbe la pena È evidente che in questo modo
per tutti gli apprendimenti, le assicurare a tutti i bambini una non risponde alle esigenze sopra
abilità e le conoscenze che si quantità sufficiente e una qualità indicate, ma ad una scorretta
svilupperanno poi lungo tutto buona di gioco quotidiano. interpretazione delle stesse. Non
l’arco della vita. E difficilmente Cosa significa giocare bene? c’è una risposta al bisogno di
si può dubitare che il merito Significa per esempio poter libertà, autonomia, avventura,
principale di questo enorme rimanere un tempo sufficiente ma a quelli di custodia, di
sviluppo nella prima infanzia senza controlli diretti degli adulti sicurezza, di apprendimento, che
si debba attribuire all’attività e, insieme con i compagni, vivere non corrispondono alle esigenze
ludica. Il gioco è il vero e più le esperienze dell’avventura, dei bambini ma semmai a quelle
importante lavoro dei bambini. della scoperta, della sorpresa, dei loro genitori, insegnanti ed
Non è casuale che affermando dell’ostacolo, del rischio, del amministratori, tutti adulti.
questo diritto la Convenzione dei piacere. La città fa molto Se vogliamo che i bambini
diritti dell’Infanzia del 1989 ne per rispondere ai bisogni possano dedicarsi al gioco
sottolinei l’importanza dicendo: fondamentali dei suoi cittadini e godere pienamente di
“I bambini hanno diritto a adulti: muoversi rapidamente, questo diritto la città dovrà
dedicarsi al gioco”. Non quindi raggiungere i luoghi di lavoro e fare valutazioni diverse e
semplicemente il diritto a giocare, di studio, divertirsi, fare sport, programmare interventi diversi.
ma a dedicarsi al gioco. Si usa la curarsi, sviluppare conoscenze
stessa espressione che di solito e cultura. Per questo cerca di Che non sia proibito giocare
utilizziamo per lo studio, per il risolvere i problemi del traffico, Innanzi tutto in una città
lavoro, per le cose importanti. del parcheggio, delle abitazioni, non dovrebbe essere proibito
D’altra parte se siamo convinti delle sedi di lavoro, delle scuole, giocare. Sembra un paradosso
che proprio attraverso il gioco dei locali della cultura e del dopo quello che si è detto,
il bambino costruisce le basi per divertimento, degli ospedali, ma è proprio così. In quasi
tutti i futuri apprendimenti e per degli impianti sportivi. tutte le grandi città italiane i
la costruzione del suo carattere Ma cosa fa la città per i bisogni Regolamenti di Polizia urbana
94
partecipazione paesaggio urbano gen-feb 2006

prevedono articoli che limitano competenze. Per restituire rete internazionale “La città dei
o proibiscono il gioco dei tempo libero ai propri figli e bambini” e possibilmente in tutte
bambini negli spazi pubblici. Lo ai propri alunni. Per esempio i le città un impegno per realizzare
stesso avviene nei regolamenti genitori potrebbero concordare concreti obiettivi nei tre settori
condominiali. Questi regolamenti una riduzione degli impegni sopra indicati e in particolare:
sono illegittimi perché contrari pomeridiani dei figli per lasciare modificare i Regolamenti
all’articolo 31 della Convenzione qualche pomeriggio libero, gli comunali che contenessero
(legge dello Stato n. 176 del insegnanti potrebbero decidere limitazioni o proibizioni del
1991). I bambini del Consiglio dei di non dare compiti almeno nei gioco dei bambini per renderli
bambini di Roma, dopo essersi fine settimana e per le vacanze conformi all’articolo 31 della
accorti che nel Regolamento di e di non darli mai se c’è il tempo Convenzione internazionale
Polizia urbana esisteva l’articolo pieno. Le città potrebbero dei diritti dell’infanzia del 1989
6 che diceva laconicamente: coordinare genitori e insegnanti (l.176/1991). Invitare le assemblee
“È vietato qualunque gioco sul per inventare per esempio un condominiali a modificare nello
suolo pubblico”, hanno scritto al “pomeriggio dei bambini”: un stesso senso i Regolamenti
sindaco dicendo che l’articolo era pomeriggio settimanale dedicato condominiali. Invitare le scuole
sbagliato perché in contrasto con ai bambini, senza compiti, a riflettere sugli spazi-tempi
l’articolo 31 della Convenzione. senza attività pomeridiane, con di riposo e di gioco nella
Il sindaco ha riconosciuto che l’invito forte ad uscire di casa per giornata scolastica. Modificare
avevano ragione ed ha avviato ritrovarsi nei luoghi pubblici e i cartelli nei luoghi pubblici in
un lungo procedimento per la giocare insieme. modo che promuovano il gioco
modifica dell’articolo 6. Dopo anziché proibirlo o limitarlo,
un anno è stato approvato dal Uno spazio pubblico per giocare con riferimento all’articolo 31
Consiglio comunale in questa I bambini denunciano che non della Convenzione; promuovere
forma: “Il Comune, nel rispetto ci sono luoghi per giocare presso le famiglie e le scuole il
dell’art. 31 della Convenzione liberamente. Le città hanno riconoscimento del diritto dei
dell’ONU del 20 novembre 1989 fatto negli ultimi tempi grandi bambini ad avere del tempo
sui Diritti del Fanciullo e della l. sforzi per creare luoghi di svago libero quotidiano da dedicare al
176 del 27 maggio 1991, favorisce per bambini, dai giardinetti gioco, limitando le loro attività
il gioco delle bambine e dei alle ludoteche, ma sono luoghi extrascolastiche e i compiti a
bambini sulle aree soggette ad separati, specializzati e dove casa. Promuovere iniziative
uso pubblico”. A Roma si è riusciti è sempre presente il controllo per esperienze sociali di tempo
a fare un passo importante, ma degli adulti. Quello di cui hanno libero nelle città (il pomeriggio
è solo il primo. È forte il pericolo invece bisogno è uno spazio dei bambini); verificare la
che ci si possa fermare ad un pubblico vero e cioè nel quale utilizzabilità degli spazi pubblici
livello che potrebbe rimanere ognuno può esercitare i suoi anche come spazi di gioco da
sostanzialmente simbolico. Per cui diritti e vivere le sue necessità: parte dei bambini con adeguati
da un lato ora occorre modificare muoversi, passeggiare, comprare, interventi sui comportamenti
la segnaletica del luoghi pubblici incontrarsi, lavorare, giocare. degli adulti, sulle strutture e sugli
togliendo i divieti e invitando I bambini denunciano uno arredi urbani.
i bambini al gioco e gli adulti strapotere delle automobili
al rispetto di questo diritto che occupano quasi tutto lo Una città anche per giocare
infantile. Dall’altro occorre, così spazio pubblico. Denunciano Affermare che la città deve essere
come il Consiglio dei bambini ha la poca cura dei marciapiedi il luogo del gioco dei bambini
esplicitamente richiesto, allargare che potrebbero essere spesso significa che è disponibile anche

SPECIALE - Progettazione partecipata


questa “bonifica” anche ai gli unici luoghi di incontro e di al gioco dei bambini. La città
regolamenti condominiali. gioco vicino a casa. Denunciano sarà città se permetterà a ciascun
Tutte le città dovrebbero le proibizioni che hanno negli cittadino di esercitare i suoi diritti
effettuare questa verifica e, stessi palazzi in cui abitano per e le sue necessità evitando di
se necessario, modificare i un uso sociale e ludico degli chiudere le categorie più deboli
regolamenti in contrasto con spazi comuni, dalle scale ai cortili in luoghi separati e specializzati.
l’articolo 31. In nessuna città condominiali. La preoccupazione I bambini hanno bisogno di
democratica ci dovrebbero prioritaria degli amministratori e giocare dove gli adulti svolgono
essere proibizioni o limiti degli educatori deve essere quella le loro attività, osservandoli,
rispetto al gioco dei bambini e di assicurare, specialmente ai imitandoli e impedendo loro
anzi si dovrebbe valutare come bambini più piccoli, la possibilità di abusare del potere che
promuoverlo e favorirlo. di poter vivere esperienze di hanno. Se la città sarà capace di
gioco con i loro amici in modo accogliere il gioco dei bambini
Un tempo per giocare autonomo e quindi assicurare sarà più disponibile alle necessità
I bambini denunciano che a la utilizzabilità degli spazi degli anziani, dei portatori di
loro manca tempo per giocare. condominiali, dei marciapiedi, handicap, dei pedoni, dei poveri,
Tutto il loro tempo è assorbito delle piazze e dei giardini. Un dei turisti. Sarà più scomoda per
dalla scuola, dai compiti, dalle impegno specifico va richiesto le automobili, per la fretta, per
attività pomeridiane. Chiedono ai progettisti perché rinuncino l’inquinamento, ma questo non
di avere un tempo quotidiano alla creazione di spazi separati dovrebbe dispiacere troppo!
sufficiente per giocare. Un tempo dedicati ai bambini per rendere
libero, di cui non dar conto a invece la città e tutti gli spazi
nessuno e che non sia controllato pubblici luoghi adeguati anche al Francesco Tonucci
direttamente da adulti. Di questo loro gioco. Istituto di Scienze e Tecnologie
problema dovrebbero parlare gli della Cognizione del Consiglio
adulti nei luoghi e nei momenti Un impegno comune Nazionale delle Ricerche,
nei quali si incontrano, per Il Convegno internazionale responsabile del progetto “La
esempio nelle assemblee di classe intende promuovere città dei bambini”
per decidere di fare un passo prioritariamente fra le città della francesco.tonucci@istc.cnr.it 95
indietro ciascuno per le proprie
P
P
96
Dossier
Informatica
per il territorio
a cura di Marcello Balzani

Informatica per il territorio

DOSSIER - Informatica per il territorio


La cartografia su Atlante italiano
Internet: Google Earth Un riferimento sui dati
Gabriele Tonelli cartografici italiani
Nicola Lonardoni

Google Maps Rilievo e monitoraggio


La cartografia mondiale del territorio
2D disponibile anche come Laser scanner 3D, banca
sistema di sviluppo dati 3D e stampa 3D
Gabriele Tonelli Marcello Balzani

Basi territoriali in rete


Le principali risorse
informative
Nicola Lonardoni
paesaggio urbano gen-feb 2006 DOSSIER

La cartografia su Internet:
Google Earth
Gabriele Tonelli

L’avvento di internet e l’uso Il logo del sito, che


del computer ha modificato coincide con lo splash
profondamente l’organizzazione screen del software
del nostro lavoro.
Nell’informazione geografica
l’ingresso del motore di ricerca
ha modificato gli standard
di visualizzazione di queste
informazioni: con Maps (http://
maps.google.com) e soprattutto
con Earth (http://earth.google.
com) ha dato esempio di nuove
modalità di pubblicazione di
informazioni territoriali a livello
mondiale. Successivamente c’è
DOSSIER - Informatica per il territorio

All’indirizzo http://earth.google.com/download.
html è possibile scaricare l’applicativo da
installare nel computer locale. Sono presenti le
varie versioni del software. Sono evidenziate le Le tre versioni di software e le condizioni di
La home page del software: specifiche minime e consigliate dell’hardware utilizzo: gratuita quella base, a pagamento le
http://earth.google.com da utilizzare altre due, la Plus e la Pro

II
DOSSIER paesaggio urbano gen-feb 2006

L’immagine alla partenza del programma

La visione dell’Europa e dell’Africa avviene


direttamente tramite lo spostamento del mouse

DOSSIER - Informatica per il territorio


La visione dell’Europa effettuata tramite
uno zoom. Si visualizzano la cartografia
ed alcuni riferimenti rappresentati
da puntine da disegno

III
paesaggio urbano gen-feb 2006 DOSSIER

Visualizzazione parziale dell’Italia.


Sono visibili zone tendenti al verde
ed altre tendenti al marrone:
queste ultime sono le zone aventi la
cartografia attualmente di
maggior qualità

Visualizzazione della città di Roma

stata la proposta di Microsoft


con Virtual Earth BETA (http://
virtualearth.msn.com) che è
ancora in ambito di test.
Inizialmente si ha l’impressione
che i due prodotti Google
abbiano le medesime
funzionalità, ma appena si
utilizzano si comprendono
le notevoli diversità.
Strutturalmente Google Maps
è un image-server, ovvero un
software che utilizza un server
per generare in modo dinamico
delle immagini di tipo standard e
browser client al quale vengono
DOSSIER - Informatica per il territorio

recapitate. Google Earth invece


è basato su un feature-server,
ovvero un server sul quale ci sono
Visualizzazione più dettagliata della città di Roma, nella quale si identificano zone i dati cartografici che vengono
con informazioni rappresentate con il simbolo i spediti al client; su quest’ultimo
deve essere installato un apposito
software che permette la
visualizzazione del dato e la sua
gestione.
Con l’attuale versione di Google
Earth (la versione 3.0 di ottobre
2005) è possibile esplorare ogni
parte della terra con vario livello
di precisione, e con la versione
base in modo assolutamente
gratuito per uso personale.
Diversamente dal famoso
motore di ricerca sviluppato
da Larry Page e Sergey Brin,
questo software è sviluppato
come un programma autonomo
che deve essere installato sul
computer client. Il download del
programma si può effettuare
dal sito http://earth.google.
com/downloads.html. Le versioni
accessibili sono quattro: Google

IV
DOSSIER paesaggio urbano gen-feb 2006

La vista del Colosseo.


Si nota la precisione delle zone
con maggior dettaglio delle informazioni

Il Colosseo in particolare.
Da notare la dimensione
degli autoveicoli

Una delle grandi novità di questo ambiente è


dato dalla possibilità di poter inclinare l’angolo
DOSSIER - Informatica per il territorio
zenitale della camera, ottenendo vere viste
prospettiche delle immagini.
In questo esempio le immagini sono proiettate
su una superficie piana

V
paesaggio urbano gen-feb 2006 DOSSIER

Earth, Google Earth Plus,


Google Earth Pro e Google
Earth Enterprise. La prima è
attualmente gratuita ad uso
personale, le altre a pagamento.
Il programma è il medesimo,
varia solo la licenza e quindi le
relative funzionalità avanzate.
È necessario comunque un
collegamento ad internet per
poter scaricare le cartografie in Il simbolo dell’informazione può
tempo reale. essere selezionato ed evidenzia una
Per la versione 3.0 questi sono i serie di informazioni che possono
essere utili. Si sta già evidenziando il
requisiti di sistema:
fenomeno di informazioni multiple sul
singolo oggetto

Configurazione minima

- Windows 2000 o XP
- Pentium 3, 500 Mhz
- 128M RAM
- 400 MB spazio libero su disco
- Velocità di navigazione
128 Kbits/sec
- Scheda video 3D con 16M VRAM
- Risoluzione 1024x768
con schermo a colori

Configurazione consigliata

- Windows XP
- Pentium 4 2.4 GHz+
AMD 2400xp+
- 512M RAM
- 2 GB spazio libero su disco
DOSSIER - Informatica per il territorio

La versione attuale supporta


Sulle immagini è possibile visualizzare altre informazioni, tra le quali si evidenzia Windows 2000, Windows XP,
la viabilità. Essendo i dati di fonti diverse, a volte hanno georeferenziazioni
leggermente diverse. Ad esempio in questa immagine del centro di Milano si possono
Windows Server 2003 e Windows
notare gli spostamenti tra elementi omologhi. Sono sempre rappresentate le fonti XP-x64. Non supporta Windows
dei dati 95, Windows 98, Windows 98SE,
Windows ME o sistemi operativi
Microsoft più datati.
Inoltre è indispensabile che il
sistema disponga di una scheda
grafica di elevato livello con
l’installazione degli ultimi drivers.
Lo scopo fondamentale di Earth
nella versione base (http://earth.
google.com/earth.html) è di
permettere la visualizzazione di
cartografia a livello mondiale,
principalmente di tipo raster,
ovvero di origine satellitare o
da volo aereo, ma anche di tipo
vettoriali come assi stradali e aree
di interesse. La novità è legata
alla possibilità di visualizzare
le informazioni in ambito
tridimensionale, ovvero con
l’asse zenitale inclinato e con la
prospettiva abilitata. L’interfaccia
di grande semplicità permette a

VI
DOSSIER paesaggio urbano gen-feb 2006

chiunque di utilizzare il sistema,


cosa che allarga la possibilità di
utilizzo.
La versione Earth Plus (http://
earth.google.com/earth_plus.
html) permette inoltre la
visualizzazione di dati GPS nelle
mappe, oltre ad importare dati di
tabelloni elettronici. Importante
inoltre la possibilità di inserire
oggetti 3D e di generare stampe
personalizzate.
La versione Earth Pro (http://
earth.google.com/earth_pro.
html) è dedicata all’utilizzo
commerciale e professionale.
Permette la generazione di
filmati ed immagini ad alta
qualità e la collaborazione on-
line tra più utenti. Consente
l’utilizzo di vari moduli esterni,
acquistabili a parte, tra i quali si
cita l’importazione di dati GIS in
Venezia piazza San Marco: per evidenziare l’elevata precisione delle immagini
formato shape.
disponibili in alcune zone italiane
Infine Google Earth Enterprise
Solutions (http://earth.google.
com/earth_enterprise.html) è
dedicata alle grandi aziende,
per poter creare siti specializzati
basati su informazioni
geografiche. Comprende tre
elementi:
Google Earth Fusion che integra
i propri dati di tipo immagine
(raster), GIS, DTM, e di tipo
puntuale;
Google Earth Server distribuisce
in modalità stream i dati ai
software client;
Google Earth EC (Enterprise
Client) permette la
visualizzazione, la stampa ed il
“data authoring”, ovvero l’uso
di strumenti per la creazione di
contenuti.

DOSSIER - Informatica per il territorio


La prima vera grande novità
portata da questo software è
l’ottimizzazione del flusso delle

Firenze Santa Maria del Fiore: per evidenziare l’elevata precisione delle immagini
disponibili in alcune zone italiane

Bari centro storico. Come si evidenzia


dall’immagine questa zona ha una
precisione bassa, e permette di
visualizzare solo le caratteristiche
generali della zona

VII
paesaggio urbano gen-feb 2006 DOSSIER

informazioni.
La quantità dei dati da
visualizzare è impressionante,
e quindi se non venissero
adottate strategie dedite
all’ottimizzazione del flusso
dei dati, i tempi di attesa
renderebbero il software
inutilizzabile. Il software
invece, tramite una estrema
ottimizzazione legata al LOD
(Level of Detail) e ad una elevata
compressione del flusso di dati,
è estremamente efficiente
e permette una navigabilità
eccellente. I vincoli principali sono
dati dalla scheda video, che deve
avere delle buone performance
in quanto deve gestire una
elevata mole di informazioni, e
dalla velocità della connessione,
per la ricezione efficiente dei
dati. È stato effettuato un test,
Napoli centro: zona con informazioni di elevata qualità
e per questo è stata utilizzata
una connessione ADSL 1024/256
Kbit e una scheda grafica NVIDIA
GeForce FX 5500, utilizzata ad
una risoluzione 1280x1024: i
tempi di risposta sono sempre
stati entro il minuto, con una
notevole qualità rappresentativa.
La seconda novità è la
tridimensionalità.
La possibilità di vedere la Terra
in una navigazione virtuale è
una nuova esperienza immersiva,
sostanzialmente nuova
nell’ambito della gestione del
territorio. La vista prospettica
di molte zone permette la
migliore comprensione del
contesto, e normalmente
da punti di vista non usuali
per il visitatore virtuale. La
visualizzazione della catena
DOSSIER - Informatica per il territorio

dell’Himalaya o delle Alpi, alle

Palermo: questa è una zona con informazioni di elevata qualità

Tra le varie informazioni


sovrapponibili alla cartografia
c’è il reticolo delle coordinate. La
rappresentazione riguarda la parte
nord della Sardegna

VIII
DOSSIER paesaggio urbano gen-feb 2006

quali è data determinata l’altezza


dei singoli pixel, permette
una visione molto realistica.
Nella gestione del territorio
l’informazione altimetrica è
importante, in quanto permette
la comprensione realistica della
zona.
La possibilità di inserire oggetti
tridimensionali espande ancora
la possibilità comunicativa del
programma. Gli oggetti edilizi
sono particolarmente adatti
per essere inseriti. In Italia non
ci sono esempi visualizzabili,
ma in America le città di New
York, Miami e Boston sono state
ricostruite, apparendo in questo
modo più realistiche nella visione
tridimensionale.
L’usabilità di un software è
importante, e soprattutto quello
di un software che cerca di
creare un mercato legato ai dati
territoriali. Su questo aspetto il
programma riesce ad essere facile
da usare in modo immediato.
Inizialmente la possibilità di
ruotare la terra tramite il mouse
dà una notevole valenza didattica
anche per la conoscenza del
globo terracqueo. L’interfaccia
è molto semplice: sulla destra
c’è la mappa, con le coordinate
geografiche e i riferimenti dei
proprietari della cartografia.
Al di sotto gli strumenti per la
navigazione spaziale, ed anche
la possibilità di modificare l’asse
zenitale. Sulla sinistra la lista dei
layer cartografici disponibili, che
possono essere accesi o spenti:
nelle nostre zone molte di queste
coperture risultano vuote, ma
è possibile che nel futuro siano

DOSSIER - Informatica per il territorio


riempite con informazioni
La visualizzazione del Grand Canyon. Il sistema permette la visualizzazione
planimetrica e prospettica, effettuando nel secondo caso il draping (proiezione) su
una superficie non piana. Il risultato è di notevole effetto rappresentativo

Il sistema è stato implementato


anche per inserire elementi
tridimensionali poligonali sulla
superficie. Possono rappresentare
gli edifici, come in questa
rappresentazione di Manhattan

IX
paesaggio urbano gen-feb 2006 DOSSIER

Rappresentazione del centro di


Boston con edifici tridimensionali
inseriti

Manhattan: in questa
rappresentazione si possono
vedere le zone con oggetti
tridimensionali e quelle senza
DOSSIER - Informatica per il territorio

interessanti. Nella parte superiore molto semplice: selezionandola sarà aperto e lo posizionerà
ai Layers ci sono i Places, che sono tramite il tasto è possibile esattamente alle coordinate
località che gli utenti possono scegliere la voce E-mail, e richieste.
definire in modo da renderle si apre automaticamente il Oltre alla ovvia ricerca di
visualizzabili sulla mappa. client di posta di default sul località tramite il nome, un’altra
Possono crearsi delle cartelle sistema permettendo di spedire funzionalità utile è data dalla
personalizzate per organizzare direttamente la mail a chi si ricerca dei percorsi. Dato il
molti riferimenti. vuole; in allegato si trova un punto iniziale ed il punto finale,
Le principali utilità per l’utente file con desinenza kmz che il viene generato il percorso
sono, oltre alla visualizzazione destinatario potrà selezionare. stradale, con tutte le relative
cartografica, di poter definire i Nel caso che il destinatario abbia svolte, la lunghezza totale e
luoghi, i cosiddetti Placemark. già installato Google Earth sul la visualizzazione generale del
Questi possono essere mandati computer e che sia connesso percorso.
direttamente via e-mail in modo in rete internet, il programma Attualmente in Italia questa

X
DOSSIER paesaggio urbano gen-feb 2006

Possibilità di effettuare misurazioni sulla cartografia

funzionalità non è utilizzabile


in quanto sembrano mancare
le informazioni stradali per la
creazione dei percorsi nel nostro
paese.
I vari percorsi e le informazioni
possono essere condivisi con
gli altri utenti tramite il sito
http://bbs.keyhole.com/, che
inoltre contiene la Google Earth
Community, tramite la quale
si possono risolvere problemi,
ottenere chiarimenti e discutere
sulle evoluzioni del sistema.

DOSSIER - Informatica per il territorio


In conclusione questo strumento
dimostra che è possibile gestire
l’informazione geografica
La possibilità di inserire proprie immagini sulla tridimensionale in modo
cartografia, che permette notevoli nuovi usi al sistema semplice. Ora si deve capire
meglio a chi possa servire questo
strumento.
Sicuramente un obiettivo è
di dare una informazione su
dei servizi di base, come ad
esempio ristoranti ed alberghi:
per arrivare a questo scopo è
necessario l’inserimento di una
base informativa italiana di
dettaglio.

Gabriele Tonelli
Ingegnere, docente di Tecniche
della rappresentazione
dell’architettura,
Inserimento di placemark (punto di riferimento Facoltà di Architettura di Ferrara
sulla cartografia) g.tonelli@irpi.cnr.it

XI
paesaggio urbano gen-feb 2006 DOSSIER

Google Maps
La cartografia mondiale 2D
disponibile anche
come sistema di sviluppo

Gabriele Tonelli
DOSSIER - Informatica per il territorio

I vari servizi attuali di Google. Si può notare Maps in alto a destra L’ingresso nel sito http://maps.google.com/

Google Maps è stata la prima server, senza necessitare di una La navigabilità del sistema è
esperienza cartografica per licenza della cartografia, aspetto molto semplice: l’utilizzo di
Google. È iniziato in modo economicamente molto gravoso. HTML dinamico e tecnologie
limitato, aggiungendo Le mappe generate possono AJAX (Asynchronous JavaScript
funzionalità nel tempo. È contenere sia mappe language and XML) permettono
un sistema ambivalente: per convenzionali, sia mappe con una elevata fruibilità,
l’utente è un sistema WebGis foto aeree e satellitari, sia mappe semplificando il modo di operare
consultabile pubblicamente; per ibride, contenenti entrambe le all’utente. La possibilità di
lo sviluppatore è un ambiente precedenti. Nel caso delle foto effettuare spostamenti sulla
che permette la pubblicazione di per definire i diritti vengono mappa, denominati pan, che
cartografia, in questo momento impressi i watermark contenenti vengono effettuati in tempo
XII in modo gratuito, sui propri il logo di Google. reale, è la verifica di utilizzo
DOSSIER paesaggio urbano gen-feb 2006

Oltre alla classica rappresentazione


cartografica è possibile visualizzare
sovrapposte le immagini satellitari e
la classica cartografia. Questa scelta
può essere effettuata selezionando
Hybrid sulla mappa. Nella mappa è
visualizzata la Gran Bretagna

Vista della Gran Bretagna nella


visualizzazione cartografica classica

DOSSIER - Informatica per il territorio


Rappresentazione della città di Londra

XIII
paesaggio urbano gen-feb 2006 DOSSIER

Rappresentazione della città di Londra a varie scale e diverse tipologie rappresentative di queste tecniche evolute.
Lo zoom viene effettuato
tramite uno strumento,
normalmente posizionato sulla
sinistra, che tramite un cursore
permette l’ingrandimento
ed il rimpicciolimento della
mappa. Sulla destra tre bottoni
denominati map, Satellite e
Hybrid permettono tre diverse
visualizzazioni della cartografia:
convenzionate, tramite foto da
satellite e ibrida, ovvero entrambi
le precedenti. Attualmente
la copertura della cartografia
tradizionale è legata al nord
America, alla Gran Bretagna ed al
Giappone. Nelle altre zone viene
visualizzata la scritta “We are
sorry, but we don’t have maps at
this zoom level for this region.
Try zooming out for a broader
look”, indicando con questa
la mancanza di cartografia a
quella scala. Si spera che la
cartografia tradizionale aumenti
sia in qualità ma soprattutto in
quantità sulle nostre zone.
Oltre alla classica visualizzazione,
il sistema è pensato per
rispondere a tre classiche
domande: Go to a location,
che serve per trovare un luogo,
Find a business, per trovare
servizi e Get directions per
trovare i percorsi sul territorio.
La prima funzionalità ha
funzionato ovunque. Le altre,
per essere utilizzate, necessitano
di informazioni legate alla
cartografia tradizionale. Per
verificare operativamente le
funzionalità si sono effettuate
delle domande piuttosto
generiche come “Florence
DOSSIER - Informatica per il territorio

Italy” e “Rome Italy”, che il


sistema ha risolto positivamente
inquadrando la zona corretta,
visualizzando le zone con una
mappa satellitare ma non
visualizzando le informazioni
cartografiche tradizionali, non
essendo nel sistema. Negli USA
funzionano positivamente
domande come “Dove sono le
pizzerie a San Francisco” tramite
la richiesta http://local.google.
com/maps?q=pizza+san+francisco
+CA&hl=en.
Le altre funzionalità, non sempre
disponibili in altri ambienti,
sono la possibilità di stampare la
mappa, di spedire una
e-mail contenente un iper-link
con l’URL attuale per poterla
visualizzare in modo identico da
un altro utente, e la possibilità
di effettuare un “Link to this
page”, ovvero l’apertura di
un’altra finestra con le medesime
informazioni.

XIV
DOSSIER paesaggio urbano gen-feb 2006

Situazione dei dati cartografici in


Europa. Si noti come solo la Gran
Bretagna abbia attualmente una
buona copertura delle informazioni

Visualizzazione in Italia: è possibile


vedere i dati delle immagini,
equivalenti a quelle di Google Earth.
Visualizzazione del centro storico di
Bologna

DOSSIER - Informatica per il territorio

XV
paesaggio urbano gen-feb 2006 DOSSIER

Per gli aspetti di sviluppo, è google.com/apis/maps/signup. di mezzi di trasporto negli


diventato un vero e proprio html, che serve per abilitare la ambiti cittadini. In conclusione
ambiente di sviluppo tramite generazione di mappe a partire questi nuovi strumenti, oltre a
il quale si può creare un vero da una cartella di un sito web. dare nuove grandi possibilità
sistema Web-Gis di tipo images- È comunque necessario avere agli utenti di visualizzare dati
server. I riferimenti sono situati un account su Google per cartografici in modo interattivo
nel sito http://www.google.com/ ottenere la chiave di accesso alla in modo gratuito, permettono di
apis/maps/. La documentazione generazione delle mappe. effettuare sviluppi verticalizzati
sullo sviluppo è disponibile Da queste ampie possibilità si su ambiti nuovi. La definizione
presso il sito http://www.google. stanno sviluppando una serie di nuovi servizi, come ad
com/apis/maps/documentation/. di prodotti ad uso verticale, esempio nelle comunicazioni e
Per generare la cartografia da un tra i quali si cita http://labs. nel meteorologico, potranno
qualunque sito si deve generare google.com/ridefinder per la aumentare le informazioni legate
una chiave dal sito http://www. visualizzazione in tempo reale al movimento sul territorio.

Visualizzazione della stazione Termini


a Roma. Visualizzazione delle sole
immagini satellitari
DOSSIER - Informatica per il territorio

Un’altra zona coperta con i dati di


Google maps è il Giappone, come si
può vedere dall’immagine

Gabriele Tonelli
Ingegnere, docente di Tecniche
della rappresentazione
dell’architettura,
Facoltà di Architettura di Ferrara
g.tonelli@irpi.cnr.it

XVI
DOSSIER paesaggio urbano gen-feb 2006

Basi territoriali in rete


Le principali
risorse informative

Nicola Lonardoni

Negli ultimi anni abbiamo vissuto esiste una disorganizzazione ed qualità nella rilevazione dei dati
il passaggio da un tempo in cui una disomogeneità allarmante è fornita solamente dai sistemi
i dati utili per lo studio delle tra i dati, dall’altro lato non è statistici ufficiali.
realtà territoriali erano pochi spesso garantita la qualità di I siti internet dei diversi Ministeri
e custoditi gelosamente da acquisizione o di elaborazione offrono generalmente sezioni
pochi enti ad un’epoca in cui i proposta. Questo è il caso dedicate alle risorse dei dati.
dati raccolti sono tantissimi: tra soprattutto di risorse divulgative Ci sono molti organi che si
questi una parte interessante di costruite dagli utenti stessi che occupano della raccolta e della
essi è accessibile gratuitamente definiscono i propri standard divulgazione dei dati, nel
ed altri acquisibili con oneri qualitativi sulla base di una nostro Paese, questo compito
che a volte sono relativamente prestazione professionale o è svolto principalmente dal
gravosi, sia in termini economici su un lavoro di analisi talvolta Sistema Statistico Nazionale a cui
che in termini di processo di costituito da un mero esercizio riferisce anche il nostro ben noto
acquisizione. Il problema che di applicazione della teoria. Istituto Nazionale di Statistica
emerge in questo momento è di Pertanto, uno standard a livello (www.Istat.it). La compresenza
due ordini principali: da un lato metodologico ed una certa di diversi settori e divisioni
all’interno di quest’ultimo, ha
creato negli anni una certa

DOSSIER - Informatica per il territorio


confusione. Infatti, l’avvento
di Internet e delle moderne
tecnologie di comunicazione ha
ISTAT – home page portato alla luce alcune difficoltà
organizzative dell’Istituto. Oggi
la tendenza è invece quella di
far convergere i servizi in un
sistema unico o che comunque
gestisca i dati in modo più
omogeneo anche nella direzione
intersettoriale. Dal giugno del
2005, il sito dell’Istituto ha una
veste rinnovata ed un’interfaccia
più pratica ed intuitiva rispetto
alla versione precedente. I temi
cui si riferiscono i contenuti
sono moltissimi e vanno dalla
demografia all’agricoltura,
dall’economia alla salute, dalla
criminalità all’ambiente e
così via. Nella sezione “Dati e
Prodotti” è possibile accedere
a delle banche dati in cui
sono presenti i vari censimenti
dell’industria, della popolazione,
dell’agricoltura. Il recente
Censimento della popolazione

XVII
paesaggio urbano gen-feb 2006 DOSSIER

del 2001 è pubblicato con un


sistema sufficientemente chiaro.
È possibile accedere a tavole
preconfezionate oppure fare
delle interrogazioni specifiche
che permettono di generare e
scaricare dati utilizzabili in un
foglio elettronico.
Esistono inoltre realtà che
tentano con successo di
raccogliere e organizzare le
basi di dati aperte al pubblico
garantendo la serietà e la validità
del dato. È il caso, ad esempio,
del sito StarNet, portale statistico
economico delle Camere di
Commercio. Il taglio di questo
portale è naturalmente quello
economico. L’impostazione
però è differente rispetto alle
basi di dati dell’Istat, in quanto
rappresenta più una raccolta
StarNet di Unioncamere – home page organizzata di riferimenti.
Anche in questo caso è possibile
scaricare file di diversi formati,
ma non è possibile fare delle
interrogazioni personalizzate
sulle basi di dati. La differenza
sostanziale è che il sito dell’Istat
fornisce un servizio di Data
Warehouse, lo StarNet no.
Un’altra fonte di riferimento
è sicuramente l’Atlante della
Competitività delle Province
Italiane (www.unioncamere.it/
Atlante/Index.htm) che raccoglie
dati provenienti da diverse fonti
ed indicatori riguardanti i settori
di maggiore interesse nella
valutazione della Competitività
locale. La scala provinciale
è coerente con la tendenza
a considerare un contesto
composto da centri urbani e le
relazioni tra gli stessi piuttosto
DOSSIER - Informatica per il territorio

che una realtà isolata. In questo


sito sono reperibili informazioni
Eurostat – home page
riguardanti la popolazione,
il tessuto imprenditoriale, il
mercato del lavoro, i risultati
economici, l’apertura dei mercati,
il tenore di vita, la competitività
in termini di dotazioni
infrastrutturali, il contesto sociale
e la qualità della vita secondo
indicatori costruiti da Il Sole 24
Ore, Legambiente e Italia Oggi.
Inoltre, vengono esplorati diversi
aspetti dei Distretti Industriali e
dei Sistemi Locali del Lavoro.
Anche il sito de Il Sole 24
Ore (http://www.banchedati.
ilsole24ore.com/) fornisce
un’insieme di dati e di
informazioni utili, ma previa
registrazione, così come il sito
di Italia Oggi (www.italiaoggi.
it/banchedati/banchedati.asp).
Sempre sul tema delle Province
e delle amministrazioni locali,
è il caso di segnalare il portale
PopIN – home page

XVIII
DOSSIER paesaggio urbano gen-feb 2006

di Comuni-Italiani.it (www. è il portale dedicato allo scopo lingua straniera, il modo d’uso
comuni-italiani.it/index.html). La dalla Unione Europea. L’ente di degli strumenti disponibili è
forza di questo portale risiede riferimento è Eurostat (http://epp. abbastanza chiaro ed intuitivo.
nella raccolta di collegamenti a eurostat.cec.eu.int/). Le lingue Per un ulteriore passaggio
tutti (o quasi) i Comuni d’Italia disponibili sono solamente di scala è utile riferirsi
che possiedono un sito internet. inglese, tedesco e francese. all’Organizzazione per le Nazioni
Nonostante contenga a sua Sulla logica vista per l’Istat, Unite e ad alcuni dei suoi organi.
volta un’insieme di informazioni è possibile consultare tavole La Divisione Statistica dell’ONU
utili, Comuni-Italiani.it dà la tematiche oppure interrogare (http://unstats.un.org/unsd/
possibilità di accedere, tramite direttamente le basi di dati. In default.htm) è infatti molto ricca
una organizzazione dei link per questo caso, le basi sono costruite di contenuti relativi alle nazioni
regioni e province, a tutta una in modo molto più omogeneo. ed in alcuni casi anche delle
serie di informazioni e canali in Probabilmente, la storia realtà locali. Da qui è inoltre
modo uniforme e molto poco relativamente recente di questo possibile procedere per le basi
dispersivo. ente ha permesso di strutturare di dati dedicate alla demografia,
Per ricercare informazioni un’organizzazione con maggiori come il Population Information
riguardanti una scala più elementi di condivisione tra Network (http://www.un.org/
europea, il punto di partenze i settori. Nonostante sia in popin/). Nel sito dedicato ai dati
della United Nation Development
Programme (http://hdr.undp.
org/statistics/data/) è interessante
notare che è possibile visualizzare
direttamente sulle mappe lo
stato di sviluppo umano in cui
versa una nazione. Oltre a diverse
tabelle preimpostate è possibile
interrogare la base di dati in
modo personalizzato per estrarre
delle tabelle su pagine HTML.
Per spirito di comparazione, si è
dato uno sguardo anche a paesi
stranieri. Si è scelto la Germania
(http://www.destatis.de/e_home.
htm), gli Stati Uniti (http://www.
fedstats.gov/) ed il Brasile (http://
www.ibge.gov.br/). Gli Istituti
dedicati alla statistica di queste
nazioni rispecchiano in linea
di massima i principi seguiti da
quelli descritti in precedenza.
Oltre alle diverse organizzazioni
degli organi preposti, esistono
Programma di Sviluppo Umano, pagina della rappresentazione in mappa dei dati alcune differenze sulle scelte
sullo sviluppo umano divulgative in rete. La Germania
mantiene la linea condivisa anche

DOSSIER - Informatica per il territorio


dal nostro paese attraverso l’Istat,
ma in aggiunta pubblica una
versione in lingua inglese. Gli
FedStat – home page Stati Uniti hanno un panorama
piuttosto ampio di agenzie
dedicate ai diversi settori di
interesse, ma l’organismo
federale che ne raccoglie
le informazioni di carattere
generale è sintetico ma esaustivo.
Nel sito compare una sezione in
cui è possibile esplorare alcuni
dati accompagnati con delle
mappe. Il sito brasiliano dell’IBGE
propone sia una versione in
inglese che una in spagnolo, oltre
naturalmente al portoghese. In
questi esempi, l’organizzazione
dei dati è buona e abbastanza
omogenea, ma la possibilità di
consultare i dati è spesso limitata
alla visualizzazione delle tabelle
in pagine web. Questo fattore
non impedisce, ma rallenta
molto la possibilità di ricreare
localmente una base di dati
indipendente da analizzare.

XIX
paesaggio urbano gen-feb 2006 DOSSIER

Atlante italiano
Un riferimento sui dati
cartografici italiani

Nicola Lonardoni

Atlante italiano è uno strumento messo a disposizione dal Ministero questo metodo è possibile
dell’Ambiente e della Tutela del Territorio ed a cura della Direzione ridurre di molto la dimensione
Generale per la Difesa del Suolo. Questo portale, attualmente in fase di dei file raster e riproporre le
ricostruzione, risponde oggi al nome di “Portale Cartografico Nazionale” e immagini accorciando i tempi
la sua URL è http://www.pcn.minambiente.it/. Il servizio offerto da questa dovuti all’elaborazione della
iniziativa raccoglie strumenti di visualizzazione della cartografia. Come decompressione del dato.
descritto nella sezione di benvenuto del sito stesso, in seguito all’Accordo Ulteriori informazioni sul formato
Integrativo tra Stato-Regioni del 12 ottobre 2000 sul Sistema Cartografico Ecw sono reperibili sul sito http://
di Riferimento, questo portale è stato costruito per permettere la www.ermapper.com/products/
divulgazione ad un pubblico vasto e diversificato della cartografia di base ecw/ecw_body.htm
nazionale prodotta in relazione all’ Intero Territorio Italiano. Nella stessa sezione è presente un
Questo insieme di dati è costituito da carte topografiche e rilievi documento contenente i termini
ortofotogrammetrici georeferenziati nel sistema UTM-WGS84. Ad oggi, del servizio, dove il Ministero
sono pubblicate carte topografiche a piccola scala (1:1.000.000 - 1:250.000 definisce le proprie responsabilità
- 1:100.000), a media scala (1:25.000) e ortoimmagini ad alta risoluzione circoscritte all’impegno di
(pixel 1 metro) in scala di grigi, che vengono riproposte anche a colori. Le serietà ma cautelandosi sulla
fotografie sono state acquisite da volo aereo in periodi diversi. La maggior precisione dei dati e sul costante
parte dei dati di questo sito sono forniti dalla Compagnia Generale e corretto funzionamento del
Ripreseaeree S.p.A con sede a Parma (http://www.cgrit.it/). Per quanto sistema. L’invito ad un utilizzo
riguarda lo stato attuale, vengono proposti anche alcuni strati vettoriali consapevole e corretto delle
di base e alcuni tematismi contenenti informazioni a livello nazionale informazioni e delle applicazioni
predisposte in collaborazione con le Amministrazioni competenti, tra cui: responsabilizza l’utente e allo
Carta del Rischio Idrogeologico; Aree protette (parchi nazionali, parchi stesso tempo dichiara una certa
regionali, riserve naturali..); Uso del suolo; Carta ecopedologica. consapevolezza del dibattito
Con la ristrutturazione in corso verranno aggiunte ulteriori informazioni. attualmente in corso sugli usi
Sono dichiarati in corso di elaborazione nuovi strati vettoriali in scala potenzialmente pericolosi di
DOSSIER - Informatica per il territorio

1:10.000 che riguardano: Reticolo idrografico e relativi bacini; Reti di questi dati. Inoltre, una volta
comunicazione ferroviaria e stradale; Intorno dei centri urbani e nuclei sottolineate le diverse restrizioni
abitati; Modello digitale del terreno ad alta risoluzione, e divieti per lo sfruttamento
Edificato urbano dei capoluoghi di provincia. del materiale contenuto nel
L’area download comprende un link per lo scaricamento del plug-in sito, viene specificato che le
necessario per la visualizzazione tramite browser dei dati. Il software ortofoto digitali di Terraitaly
riguarda la visualizzazione del formato ECW con i browser di uso comune. “it2000”TM sono di proprietà
L’ECW è un formato di compressione basato su tecnologia Wavelet. Con della Compagnia Generale
Ripreseaeree, le cartografie
dell’ Atlante De Agostini
sono di proprietà dell’Istituto
Home page del portale cartografico nazionale
Geografico De Agostini, le
cartografie dell’IGM sono
di proprietà dell’Istituto
Geografico Militare. Viene poi
manifestato l’obbligo, per la
consultazione di alcune sezioni,
di sottoscrivere l’accettazione
dei termini internazionali di
utilizzo dei dati visualizzati.
Un’area di supporto permette
di avere un’assistenza tecnica
che si traduce in un contatto
via e-mail per comunicazione
sulle problematiche riscontrate
durante la navigazione. Prima di
passare al cuore del sito, vale la

XVIII
XX
DOSSIER paesaggio urbano gen-feb 2006

pena di notare il ricco elenco di “Immagine singola”.


link che è un’utilissima raccolta In alto, la prima parte è
di siti istituzionali per i maggiori costituita da una barra degli
enti che hanno un rapporto strumenti. In questa sezione
diretto con il territorio. L’ultima sono riportati comandi per la
sezione raccoglie i documenti visualizzazione e la navigazione.
legati al progetto del portale Con questi strumenti è possibile
cartografico. Il cuore del sito è la eseguire “zoom in” e “zoom
sezione della cartografia. Come out” ed è presente anche uno
si è detto precedentemente, zoom dinamico. È poi possibile
il sito è attualmente in fase selezionare un’area da ingrandire
di aggiornamento, pertanto, e tornare alla vista completa,
al tempo in cui scriviamo ci oltre che eseguire il classico
riferiremo alla cosiddetta strumento di pan per scorrere la
“vecchia versione” per utenti non vista. Uno strumento apposito
registrati. permette di visualizzare le
Accedendo all’area della coordinate di un punto preciso Prima pagina della sezione cartografia
cartografia si passa attraverso della mappa. Un altro comando
l’accettazione dei termini di ingrandisce o riduce l’area
erogazione del servizio già di visualizzazione ed altro
descritti sopra. Da questo punto, ancora nasconde o visualizza
la navigazione prosegue in un le altre sezioni. È presente
ambiente interattivo. L’area di anche un’icona che rimanda ad
destra ribadisce ancora una volta un comodo help in linea. Gli
le istruzioni per lo scaricamento ultimi tre comandi sono i più
del Plug-in per la visualizzazione significativi in quanto, come
del formato ECW e le restrizioni accennato precedentemente,
sul diritto d’autore. Sulla sinistra permettono di impostare
è presente una sezione dedicata viste comparate tra le diverse
al restringimento della ricerca. cartografie. L’immagine
Viene visualizzata una cartina georeferenziata viene visualizzata
miniaturizzata sovrastata da tre in un riquadro centrale, mentre
schede di ricerca: regioni, comuni le informazioni sulla cartografia
e toponimi. Nella scheda Regioni, riprodotta appaiono sulla sinistra.
è presente un menù a tendina In quest’ultima sezione è inoltre Pagina di elenco della cartografia
in cui è possibile selezionare una possibile cambiare la base disponibile sull’area selezionata
regione. La parte destra aggiorna cartografica, impostare la scala di
il proprio contenuto e visualizza visualizzazione e verificare i dati
il materiale presente relativo alla di georeferenziazione come gli
regione selezionata. Lo stesso estremi della mappa e il sistema relative ai diritti sono forse
criterio vale per la selezione di proiezione. Nella modalità estese oltre i confini della
del comune o del toponimo. delle immagini affiancate, la semplice tutela, ma dai primi
Selezionando il materiale che si quantità di informazioni è lavori implementati nel sito e
intende consultare, ad esempio le leggermente ridotta. In questa contenuti nell’aggiornamento
ortofoto a colori, si passa all’area modalità è possibile confrontare

DOSSIER - Informatica per il territorio


in corso sembra tendano ad
del WebGIS. immagini derivanti da diversa organizzare meglio informazioni
È da notare che nei computer cartografia ma riguardanti la e dati. Il solo fatto di aver
dotati di sistemi operativi medesima regione di spazio, costruito un sistema di accessi
Windows viene disabilitata oppure regioni adiacenti. L’ultima differenziato in tre categorie
la clipboard, cioè quell’area modalità proposta è quella che (libero, previa registrazione e
chiamata degli “Appunti” che permette una visualizzazione privato) manifesta chiaramente
dà la possibilità di fare il copia sovrapposta di due cartografie le possibilità di sviluppo già prese
incolla. Pertanto, mentre si è differenti in relazione, in considerazione. Nelle sezioni
collegati a quest’area del sito naturalmente, alla stessa area di dedicate al nuovo sistema, per
non sarà possibile né copiare interesse. La rappresentazione ora accessibili ma non ancora
le immagini o i contenuti della sovrapposizione è regolata completamente funzionanti, è
della cartografia, né eseguire da un apposito strumento che possibile riscontrare la presenza
operazioni di copia-incolla con determina la trasparenza della di molte informazioni in più
altri strumenti o programmi in prima immagine rispetto alla riguardanti anche cartografia
esecuzione. seconda. Un esempio interessante vettoriale e dati provenienti da
La pagina in questione è dotata è la sovrapposizione del DTM con fonti statistiche e di rilevamento
di comandi con cui si gestiscono le ortofoto a colori. sul territorio.
varie funzionalità. I contenuti di questo portale
È possibile, ad esempio, cambiare non sono solamente interessanti,
le modalità di visualizzazione ma hanno potenzialità enormi
impostando l’affiancamento soprattutto in relazione agli
o la sovrapposizione delle obiettivi che esso si ripropone.
immagini con un certo grado Essenzialmente, a livello Nicola Lonardoni
di trasparenza. A seconda della formativo e divulgativo, questi Ingegnere, dottorando di ricerca
modalità in cui si desidera strumenti permettono uno presso DAPT, Università degli
operare, la finestra si riorganizza. studio del territorio alquanto Studi di Bologna
Vediamo ora la modalità approfondito. Le restrizioni nicola.lonardoni@studio.unibo.it

XXI
paesaggio urbano gen-feb 2006 DOSSIER

Rilievo e monitoraggio
del territorio
Laser scanner 3D,
banca dati 3D e stampa 3D

Marcello Balzani

L’Autorità dei Bacini Regionali Romagnoli e il


Centro Dipartimentale DIAPReM dell’Università
Modello metodologico in cui sono
di Ferrara hanno sperimentato sul territorio sviluppate le fasi di acquisizione
integrate con laser scanner 3D (Leica
ravennate tecnologie avanzate di rilievo e HDS 2500 e 3000) e stazione totale
monitoraggio per la valutazione della criticità (Leica TCR 1101), la realizzazione
del data base 3D (con schede) e
idrogeologica. l’estrazione di rappresentazioni 2D
DOSSIER - Informatica per il territorio

XXII
DOSSIER paesaggio urbano gen-feb 2006

Ottenere informazioni metriche Obiettivi


sufficientemente precise in
La sperimentazione punta ai
tempi rapidi su ambiti territoriali
seguenti obiettivi:
estesi per poter interrogare ed
l’individuazione di contesti
estrarre nel tempo informazioni
ambientali, anche connessi
metriche e rappresentazioni che
a situazioni di interesse e
definiscono la sintesi morfologica
rilevanza storico architettonica,
del contesto ambientale: questa
in cui applicare procedure di
è stata la principale finalità
indagine morfologica finalizzata
della sperimentazione compiuta,
all’acquisizione di superfici ad
realizzata con l’utilizzo integrato
alta precisione ed accuratezza
di stazioni totali e laser scanner
metrica per una valutazione di
terrestri. La caratteristica
criticità idrogeologica;
principale dei laser scanner è
sviluppare procedure di rilievo di
infatti quella di acquisire migliaia
beni ambientali ed architettonici
di punti al secondo con modalità
per la documentazione e la
che permettono di organizzare
valorizzazione e la tutela del
delle vere proprie banche dati
paesaggio e del patrimonio in cui
morfologiche tridimensionali.
si inseriscono situazioni di rischio
Tale metodologia di rilievo,
di frana e di criticità idraulica;
che viene definita “rilievo
sviluppare procedure di
quantitativo” o “ad alta densità”
modellazione 3D di nuvole
(ad indicare la peculiarità del
di punti generate da laser
metodo che si ritrova proprio
scanner 3D per interrogazione
nella quantità delle informazioni
qualitativa volta alla definizione
raccolte) permette di posporre
di valutazioni geometriche
alcune fasi tradizionali del
bidimensionali (sezioni
“progetto di rilievo” durante
orizzontali e verticali o secondo
La stazione totale Leica TCR 1101 le successive operazioni di
inclinazioni stabilite) e stime di
che ha consentito di acquisire con elaborazione dei dati in
elevatissima precisione i target (punti volume;
laboratorio, facendo perno
di riferimento acquisiti anche dal laser sperimentare l’efficacia di una
proprio sul grado di flessibilità
scanner) e i punti fiduciali esterni banca dati tridimensionale per il
e di interrogabilità del modello
monitoraggio e l’interrogazione
metrico acquisito.
guidata nel tempo in modo da
Nel rilievo ambientale, dove
consentire all’Autorità dei Bacini
inoltre normalmente non
Regionali Romagnoli di integrare
vengono richieste precisioni
i criteri di analisi anche in
o accuratezze particolari
periodi posteriori all’immediata
nella definizione del modello
elaborazione dei dati di rilievo;
morfologico del contesto,
verificare la sicurezza e la
l’applicazione di tale tecnica
stabilità di situazioni ambientali
può permettere di sperimentare
e manufatti architettonici
indagini finalizzate al
di interesse storico-artistico
monitoraggio, alla maggior
attraverso l’uso di procedure
precisione di modelli di

DOSSIER - Informatica per il territorio


automatiche integrate.
simulazione, alla valutazione
Per assicurare il conseguimento
diretta in sito di condizioni di
degli obiettivi prefissati si è
rischio e di costituire, soprattutto,
pianificata una fase preventiva
un supporto conoscitivo
di sperimentazione e messa a
strategico anche per diverse
punto dei procedimenti, basati su
letture od indagini.
tecniche già acquisite e sull’uso

Postazione del laser scanner Leica


HDS 2500 di fronte alla chiusa di San
Marco sull’alveo del fiume Montone

Procedura di rilievo del Leica HDS


2500, un laser scanner 3D in grado
di acquisire informazioni metriche di
oltre 1000 punti al secondo basandosi
sulla tecnologia TOF (time of flight)
per un campo visivo di 40 x 40 gradi

XXIII
paesaggio urbano gen-feb 2006 DOSSIER

Preparazione dei dati di scansione, dopo aver registrato tutte le riprese, per
l’elaborazione delle sezioni 2D

Modello metrico a nuvola di punti 3D dell’alveo del fiume Montone e della chiusa
Esempio di scheda di archiviazione dei di San Marco
dati di rilievo di ogni singola scansione
che permette di organizzare, integrare
e interrogare, consultare la banca
dati 3D. Nelle schede, stampabili
in formato A4, sono riportati:
date e orari di scansione, quantità
di scansioni per ogni postazione,
impostazione della griglia, quantità
dei targets, quantità di punti,
posizione dello strumento, visuale
dello strumento, immagine della
nuvola di punti

degli strumenti e dei software a


disposizione del DIAPReM, così
strutturata:
1. acquisizione di dati morfologici
DOSSIER - Informatica per il territorio

tridimensionali di situazioni
ambientali;
2. definizione delle
modalità operative e
procedure di rilievo per la
realizzazione di monitoraggi
su situazioni ambientali di
criticità idrogeologica con
georeferenziazione dei dati;
3. definizione di procedure di Ridisegno CAD 2D della planimetria della zona rilevata soprapposta ai dati di scansione
registrazione, modellazione e
organizzazione di una banca dati
morfologica 3D integrata sulle
situazioni ambientali di criticità
idraulica;
4. definizione di procedure
automatiche integrate per la
valutazione della sicurezza
strutturale di organismi
architettonici e/o di loro parti
e componenti e di condizioni
ambientali specifiche.
Al termine di questa fase
preliminare è stato possibile
redigere un piano preliminare di
rilievo strumentale contenente
tutte le specifiche necessarie a
definire le modalità di intervento
da parte del DIAPReM e le
XIV
DOSSIER paesaggio urbano gen-feb 2006

tempistiche per le successive fasi


di elaborazione e consegna dei
dati estratti secondo le richieste
dell’Autorità dei Bacini Regionali
Romagnoli.

La criticità idraulica dei luoghi


oggetto di studio
La sperimentazione si è rivolta
all’analisi della criticità idraulica
in presenza anche di manufatti
importanti dal punto di vista
storico-documentale:
la Chiusa di San Marco sul
Montone: la città di Ravenna
risulta a rischio di allagamento
a seguito di una piena
duecentennale in corrispondenza
della Chiusa di San Marco.
Si impongono dunque studi
di approfondimento per la
realizzazione di opportune opere
di adeguamento della chiusa
per la mitigazione del rischio
di esondazione. Considerando
l’importanza storica del
manufatto, che è tutelato
dalla Soprintendenza ai Beni Sezioni tracciate automaticamente ogni metro lungo l’asse dell’alveo del fiume
Architettonici ed Ambientali, Montone con il software Cyclone
risulta importante per una
corretta sistemazione eseguire
un dettagliato rilievo dell’opera
e dell’asta fluviale per una
lunghezza di circa 200 metri
verso monte e verso valle;
la Chiusa di Castiglione sul Savio:
la Chiusa si trova all’interno
della località di Castiglione ed è
stata inserita nel Piano Stralcio
per il Rischio Idrogeologico in
conseguenza del pericolo di
esondazioni che presenta tempi
di ritorno trentennali. Il rischio
che ne deriva per il centro

DOSSIER - Informatica per il territorio


abitato impone la necessità
di intervenire sulla Chiusa per
adeguare l’opera a portate con
tempi di ritorno superiori. La
possibilità di effettuare studi
idraulici utilizzando un modello
tridimensionale dell’area Esportazione delle lesioni in formato DXF per elaborazione in ambiente CAD
soggetta a rischio consentirà non
solo di effettuare verifiche sullo
stato attuale ma anche di testare
delle simulazioni degli interventi
possibili.
Sistemazione del dato grezzo e pulitura delle anomalie con procedura automatica
di semplificazione delle polilinee tramite CAD
La strumentazione impiegata
Il rilievo 3D è stato effettuato
con un laser scanner Cyrax 2500,
ora commercializzato da Leica
con il nome di HDS 2500. Si tratta
di uno strumento in grado di
acquisire informazioni metriche
di oltre 1000 punti al secondo
basandosi sulla tecnologia TOF
(time of flight) per un campo
visivo di 40 x 40 gradi. Un
raggio laser viene proiettato
sulla scena visibile, secondo una

XXIII
XV
paesaggio urbano gen-feb 2006 DOSSIER

griglia impostata dall’utente, mentre nella modalità “long range” può arrivare a distanze di 10.000 m.
gli oggetti colpiti dal laser Solo con l’uso integrato laser-teodolite si è potuta costituire una griglia
riflettono onde di energia che di punti di riferimento su cui assemblare le scansioni in modo preciso e
vengono captate dal ricettore ripetibile, dando quindi l’opportunità di effettuare il monitoraggio in
che è in grado di calcolare la tempi successivi indipendentemente dalle condizioni locali.
distanza degli oggetti colpiti e
memorizzare le coordinate di Metodologie di rilievo
tali punti secondo un sistema di
Il rilievo si è sviluppato secondo una serie di fasi progressive che si sono
riferimento cartesiano generato
svolte seguendo le procedure e le modalità definite in fase preventiva:
all’interno dello strumento
esecuzione di un sopralluogo per la stima delle condizioni logistiche e le
stesso. Le informazioni acquisite
valutazioni utili alla redazione del progetto di rilievo;
sono trasmesse in tempo reale
redazione del progetto di rilievo per la ottimizzazione degli spostamenti
ad un laptop che le converte
dell’attrezzatura al fine di coprire tutte le zone richieste;
in coordinate cartesiane
rilievo strumentale;
consentendo all’utilizzatore di
sistemazione e archiviazione dei dati al rientro dalla fase operativa;
visualizzare una nuvola di punti
registrazione dei dati e integrazione con il rilievo topografico per la
tridimensionale che può essere
georeferenziazione.
gestita (ruotata, misurata) già
durante le fasi di acquisizione. Lo
strumento è di ridotte dimensioni
ed è quindi trasportabile
consentendone l’impiego anche Eliminazione del disturbo creato dalla vegetazione nel modello completo della zona
in situazioni esterne, viene rilevata con sezioni CAD al passo di un metro
solitamente posizionato su un
treppiede ma non necessita di
essere messo in stazione; viene
alimentato sia da una rete a
corrente alternata (220 V) che a
batteria, con una autonomia di
circa 8 ore di operatività. Per la
copertura di zone ampie, che non
rientrano nella ripresa di un solo
campo visivo, sono necessarie
rotazioni o spostamenti dello
strumento. Ogni scansione,
ovvero acquisizione di punti
da una postazione, viene
memorizzata secondo un sistema
di riferimento locale, tutte le
scansioni vengono assemblate
secondo un unico sistema di
riferimento solo nella fase finale
di registrazione e creazione del
modello. Il campo di operatività
del laser scanner è compreso
DOSSIER - Informatica per il territorio

tra 1 e 100 metri per rimanere


nel range di accuratezza
inferiore ai 6 millimetri, ma lo
strumento può acquisire distanze
fino a oltre i 200 metri. Per la
georeferenziazione dei dati si
Modello completo delle lesioni georeferenziate in ambiente CAD. È stato possibile
è utilizzata una stazione totale integrare il rilievo batimetico proprio grazie alla georeferenziazione dei dati
Leica TCR 1101 che ha consentito
di acquisire con elevatissima
precisione i target (punti di
riferimento acquisiti anche dal
laser scanner) e i punti fiduciali
esterni alle zone oggetto di
studio. La stazione totale Leica
TCR 1101 ha una precisione
angolare di 1” (1,5 mgon) ed è
dotata di due sensori, il primo
lavora senza prisma utilizzando
un laser visibile (rosso) ed ha
una precisione nella misura di
+/- 3 mm (+ 3 ppm), il secondo
sensore richiede l’uso del prisma
e lavora con un raggio infrarosso
che garantisce una precisione di
+/- 2 mm (+ 3 ppm) per distanze
di acquisizione fino a 2.000 m,

XXVI
DOSSIER paesaggio urbano gen-feb 2006

La quantità di informazioni
raccolte è riassumibile secondo la
seguente tabella:

luogo griglia media griglia di numero di punti ore di


di acquisizione dettaglio stazioni raccolti lavoro
(cm) (cm)

Castiglione 6x6 1x1 8 41.680.940 18


San Marco 7x7 1x1 11 32.358.159 22

Il numero di operatori utilizzato per tali operazioni è stato mediamente


di quattro persone suddivise in due squadre indipendenti formate da due
addetti al laser scanner e due al rilievo topografico. Si nota dalla tabella
Modello in superfici triangolate
che i rilievi degli argini fluviali hanno richiesto griglie di definizione meno dell’alveo del fiume per l’esportazione
fitte, questa modalità operativa è stata prescelta per la consapevolezza in DXF o WRL
di una maggiore sovrapposizione tra scansioni adiacenti. La necessità
di disporre i target di riferimento all’interno del campo visuale dello
strumento, anche in zone dove mancavano assolutamente elementi
fisici a cui fissarli, ha richiesto l’utilizzo di supporti ad hoc (treppiedi

con supporto rotante) che


garantissero la posizionabilità
dei target, indipendentemente
dall’andamento morfologico
del terreno, con una stabilità
elevata, sufficiente a garantire
l’immobilità dei punti di
riferimento per la durata del
rilievo sia con lo scanner che con
la stazione totale. La ripetibilità
del rilievo per il monitoraggio è
garantita da riferimenti esterni
che per caratteristiche di distanza
e di riconoscibilità assicurano
la sovrapponibilità dei due
rilievi. I punti fiduciali sono stati
utilizzati come riferimento per la
georeferenziazione e il controllo
di eventuali errori grossolani;
punti fissi e punti fiduciali sono
stati acquisiti con la stazione

DOSSIER - Informatica per il territorio


totale Leica TCR1101 inglobando
i target di riferimento.
Una seconda campagna di
scansioni verrà comparata alla
precedente proprio grazie alla
sovrapposizione dei due rilievi
Planimetria con l’indicazione delle sezioni riportate per la quotatura nella
tramite la rete di punti fissi
rappresentazione 2D
acquisiti con la stazione totale,
qualsiasi variazione morfologica
degli elementi naturali sarà
quindi localizzabile e definibile
Estrazione dal modello della sezione n. 50 con relativo apparato descrittivo geometricamente. Attualmente
il DIAPReM utilizza il Leica HDS
3000, un laser scanner dalle
potenzialità incrementate, che
offre, grazie ad un campo di
azione più ampio, la possibilità
di effettuare rilievi a 360° da una
unica postazione con un notevole
risparmio di tempo.

Analisi e risultati
La quantità di informazioni
acquisite tramite laser scanner,
archiviate in database sotto
forma di nuvole di punti, sono
state elaborate per la restituzione

XXVII
paesaggio urbano gen-feb 2006 DOSSIER

Procedimento di generazione e di estrazione delle sezioni con l’esportazione in formato CAD e la numerazione per le modalità interrogative

Elaborazione della rappresentazione in CAD 2D ed estrazione dei dati della nuvola di


punti 3D attraverso una visualizzazione in proiezione ortogonale

di documenti 2D e modelli 3D
semplificati secondo le richieste
dell’Autorità dei Bacini Regionali
Romagnoli. Le elaborazioni si
sono sviluppate secondo una
logica di lavoro progressiva
basata sui seguenti passi:
eliminazione dei dati
superflui dalla nuvola di punti
DOSSIER - Informatica per il territorio

(vegetazione, pulviscolo, auto


o persone transitate in fase di
lavoro) per mezzo del software
dedicato Leica Cyclone che
consente di lavorare direttamente
sul database tridimensionale.
È da notare che tutte le
operazioni consentite tramite tale
software non vanno a modificare
la correttezza del dato poiché
i punti acquisiti non possono
essere modificati all’interno del
Rappresentazione in CAD bidimensionale del prospetto a valle della chiusa di San loro sistema di riferimento;
Marco estratto dal rilievo 3D organizzazione del dato
tridimensionale con struttura
logica riportata su schede
per la consultazione cartacea
e la selezione del dato da
visualizzare;
creazione di supporti digitali
contenenti i database 3D e il
visualizzatore;
creazione di sezioni 2D tramite
software Leica Cyclone ed
esportazione delle stesse
in formato DWG per la
visualizzazione e gestione in

XXVIII
DOSSIER paesaggio urbano gen-feb 2006

Sezione trasversale della chiusa di San Marco Sezione longitudinale e prospetto della chiusa di Castiglione

ambiente CAD. Per le analisi creazione di modelli


dei contesti fluviali si sono tridimensionali ridotti per la
create sezioni perpendicolari visualizzazione su WEB tramite
all’asse dell’alveo con passo di esportazione di superfici in
un metro, esportate in DWG formato WRL;
georeferenziato da cui sono modellazione 3D di una porzione
state estratte le sezioni 2D di del rilievo dell’alveo del fiume
riferimento per l’integrazione Savio per la creazione di un
Porzione del modello 3D selezionata della batimetria; volume da stampare tramite
tramite il software Cyclone e elaborazione di prospetti, piante prototipazione solida (stampante
triangolata tramite il software e sezioni in scala 1:50 delle due Z406) per l’ottenimento di un
Rapidform di una parte importante chiuse per le quali si presentava modello fisico in gesso in scala
della chiusa di Castiglione sul fiume
Savio
l’interesse storico artistico; 1:500.

DOSSIER - Informatica per il territorio

XXIX
paesaggio urbano gen-feb 2006 DOSSIER

Modello triangolato dell’alveo del


fiume Savio esportabile in DXF o WRL

Porzione del modello triangolato


dell’alveo del fiume Savio trasformato
in volume con spessore per la stampa
3D in gesso infiltrato

Prototipo in gesso infiltrato realizzato


con la stampante tridimensionale
Z406, distribuita in Italia dalla CMF
Marelli, della porzione dell’alveo del
fiume composto da due elementi
ricongiungibili (modello in scala 1:500)
DOSSIER - Informatica per il territorio

Nel settore dell’analisi e della


progettazione territoriale si possono
utilizzare i dati tridimensionali
della conformazione orografica del
terreno per creare la morfologia
solida di un bacino fluviale o di una
situazione franosa, saldando tra loro
i vari componenti e caratterizzando
cromaticamente la superficie in
modo da eliminare le giunture.
La colorazione può essere anche
automaticamente impostata nella fase
di stampa 3D

Il monitoraggio del territorio dell’Università di Padova, il lettura e comparazione dei dati


Dipartimento di Elettronica e per l’individuazione di anomalie
Il DIAPReM è attualmente
Telecomunicazioni dell’Università e l’analisi delle stesse per la
impegnato anche in una ricerca
di Firenze e con l’Istituto di determinazione di eventuali
di livello nazionale dal titolo
Ricerca per la Protezione condizioni critiche e di allarme.
“monitoraggio da terra di
Idrogeologica del CNR di Padova. Nella prima fase, oltre alla
fenomeni di instabilità geologica
In questo caso il rilievo con le raccolta dei dati, si sono
ad alto rischio e di grandi opere
tecnologie laser e radar delle sperimentate procedure di
strutturali: integrazione di sistemi
zone soggette a rischio è studiato integrazione fra dati provenienti
di telerilevamento a microonde
con una particolare attenzione da strumentazioni diverse, laser
ed ottici” in collaborazione con
alla possibilità di creare scanner terrestri a corta e lunga
il Dipartimento di Geologia
procedure automatizzate di portata e laser scanner aerei.

XXX
DOSSIER paesaggio urbano gen-feb 2006

Postazione del laser scanner Leica HDS 2500


di fronte alla chiusa di Castiglione di Cervia

Note
Convenzione di ricerca (2003-
2005) tra il Dipartimento di
Architettura dell’Università degli
Modello metrico della chiusa di Castiglione di Cervia sotto forma di nuvola di punti Studi di Ferrara e l’Autorità
visualizzato con il dato di riflettanza
dei Bacini Regionali Romagnoli
della Regione Emilia-Romagna.
Responsabile per l’Autorità dei
Bacini Regionali Romagnoli:
Oscar Zani. Responsabile
scientifico della ricerca: Marcello
Balzani (Direttore del Laboratorio
di rilievo 3D, modellazione
e prototipazione solida del
DIAPReM); Responsabile di unità
di rilievo 3D: Nicola Zaltron;
Collaborazione al rilievo 3D:
Michele Gatta, Marco Berti;
Rilievo topografico: Guido
Galvani; Analisi strutturale:
Claudio Alessandri (Direttore del
DIAPReM), Riccardo Cami, Marco
Berti; Prototipazione solida:
Marco Berti, Matteo Fabbri;
Supporto logistico: Riccardo
Ferrari, Mycol Baraldi, Matia
Bassi, Andrea Bartolini, Stefano
Settimo.
Questo contributo è stato

DOSSIER - Informatica per il territorio


Stessa porzione del modello dopo la pulitura degli elementi di disturbo e dei dati estratto da C. Alessandri, M.
superflui Balzani, N. Zaltron, Il laser
scanner 3D per il rilievo e il
monitoraggio del territorio,
in “Secondo Forum Nazionale.
Rischio di frana e assetto
idrogeologico nei territori
collinari e montani. Questioni,
metodi, esperienze a confronto”,
a cura di E. M. Ferrucci e O. Zani,
Il centro di ricerca del DIAPReM Maggioli, Rimini, 2005, pp. 77-
98; per tutti gli approfondimenti
bibliografici confrontare tale
La struttura del DIAPReM (Development of Integrated Automatic pubblicazione e il sito web:
Procedures for Restoration of Monuments), il Centro Dipartimentale www.diaprem.unife.it
per lo Sviluppo di Procedure Automatiche Integrate per il Restauro
dei Monumenti, afferente al Dipartimento di Architettura
dell’Università di Ferrara, è in possesso di strumentazioni innovative Marcello Balzani
e studia da tempo le tecnologie laser per il rilievo tridimensionale Professore Associato di Rilievo
di manufatti e ambiti territoriali. Le precedenti esperienze di e Rappresentazione e Disegno
ricerca hanno visto impegnato il Centro soprattutto in rilievi di siti Automatico presso la Facoltà
archeologici o di monumenti storici con la finalità di ottenere modelli di Architettura di Ferrara e
digitali 3D complessi anche per verifiche di tipo strutturale; in ogni Responsabile del Laboratorio
caso si è utilizzata la tecnologia laser per il rilievo di morfologie di rilievo 3D, modellazione
articolate difficilmente misurabili con le metodologie tradizionali. e prototipazione solida del
www.diaprem.unife.it. DIAPReM.
marcello.balzani@unife.it

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