Sei sulla pagina 1di 9

Consiglio Regionale - Gruppo Consiliare M5S

AL SIGNOR PRESIDENTE DEL CONSIGLIO REGIONALE


INTERPELLANZA A RISPOSTA ORALE

L'Aquila, l 06 settembre 2016

Oggetto : Realizzazione degli interventi di adeguamento ed ottimizzazione del


depuratore sito nel Comune di Pescara.
Il sottoscritto consigliere regionale
Premesso che:
nello strumento di programmazione - Piano d'Ambito, approvato con Deliberazione
dell'Assemblea dell'ATO n. 4 "Pescarese" del 08 aprile 2002, n. 13, successivamente
rimodulato con Deliberazione dell'Assemblea del 14 maggio 2003, n. 7, con il quale
venivano programmati gli obiettivi e le opere strategiche da portare avanti negli anni
dal 2003 al 2027, tra le considerazioni generali si rilevava: "le reti fognarie sono in scadente
stato di conservazione soprattutto in considerazione del fatto che gran parte delle stesse sono di
remota costruzione", altres: "la depurazione in gran parte assorbita dai tre grandi depuratori
di Pescara, Chieti e Montesilvano, le cui caratteristiche sono riportate negli elaborati della
ricognizione ma la cui funzionalit attualmente precaria soprattutto per quanto attiene il
depuratore di Pescara";
sempre nello stesso Piano d'Ambito tra gli investimenti programmati a carattere
strategico, venivano posti quelli afferenti l'ottimizzazione dei suddetti depuratori, con
particolare attenzione per quanto attiene l'impianto di Pescara, con uno stanziamento
pari a complessivi 44.149.566 euro, di cui 9.465.996 euro di progettualit futura. Gli
stessi si rendevano necessari anche ai fini dell'entrata in funzione dell'impianto di

potabilizzazione, in corso di realizzazione con il progetto ABR/04, opera fondamentale


per consentire una ulteriore derivazione di una portata di punta di 750 l/s, con
previsione di raddoppio nel futuro con il progetto IP105, in grado di soddisfare la
domanda ad uso industriale ed irriguo, considerato che nello stesso Piano non si
prevedevano ulteriori captazioni di sorgenti per i prossimi 25 anni a tutela
dell'ecosistema del territorio;
nell'Accordo di Programma Quadro per il Settore della Tutela delle Acque e Gestione
Integrata delle Risorse Idriche, sottoscritto in Roma in data 23 gennaio 2003, tra i
Ministeri dell'Economia e delle Finanze, dell'Ambiente e della Tutela del Territorio,
delle Infrastrutture e dei Trasporti, delle Politiche Agricole e Forestali e la Regione
Abruzzo, in attuazione dell'Intesa Istituzionale di Programma del 15 febbraio 2000, ai
fini del perseguimento degli obiettivi previsti all'articolo 2, alla lettera b), del comma 4,
dell'articolo 3 (Tutela dei corpi idrici superficiali e sotterranei), si precisava
testualmente: "Si impegnano pertanto ad attuare sul territorio regionale interessato quanto
previsto dal D.Lgs 152/99, all'articolo 27, commi 1 e 2, all'articolo 31, commi 2 e 3, all'articolo
32, commi 1,2 e 3, in materia di collettamento e trattamento delle acque reflue urbane,
realizzando le misure previste nel presente Accordo, in particolare accelerando l'attuazione degli
interventi di fognatura, collettamento e depurazione";
nello stesso Accordo, tra le misure previste, all'Allegato "B" - Interventi urgenti per la
tutela dei corpi idrici superficiali e sotterranei, si prevedevano i primi lavori relativi a:
"Pescara - Collettori Porta Nuova e adeguamento depuratore 2^lotto, 1^stralcio", per un
importo pari ad euro 4.648.112 (di cui euro 2.788.867 da fondi CIPE Delibera 84/2000);
in particolare alla lettera j), del comma 1, dell'Articolo 2 (Obiettivi), dell'Accordo, si
stabiliva di: "privilegiare il ricorso alla finanza di progetto per la progettazione e la
realizzazione degli interventi";
in tale contesto si poneva il progetto di finanza preliminare finalizzato all'adeguamento
tecnico del depuratore del Comune di Pescara, ai sensi dell'art. 37 bis, della L. 109/94 e
s.m.i., avanzato dall'Impresa "Di Vincenzo Dino & C. S.p.A.", nell'anno 2004, all'ATO n.
4 "Pescarese", con il quale si prevedeva di realizzare una serie di opere, in due fasi
successive, negli anni 2004 - 2006, programmate nel Piano d'Ambito con gli interventi
IP013, IP018/2 e IP018/3, in parte cofinanziati da fondi CIPE e in parte da tariffa,
consistenti in:
1) ripristino vasca di equalizzazione (esterna all'impianto);
2) realizzazione di sezione di regolazione e sfioro di portata e collegamento alla vasca di
equalizzazione;

3) realizzazione della grigliatura fine;


4) rinnovo fase dissabbiatura;
5) potenziamento sedimentazione primaria;
6)
7)
8)
9)

potenziamento fase di ossidazione (mediante riconversione delle vasche di stabilizzazione);


adeguamento sezione di sedimentazione finale e modifica disifenzione finale;
attivazione della digestione anaerobica;
adeguamento sezione di disidratazione;

10) attivazione della fase di filtrazione finale;


11) interventi di adeguamenti sulle strutture ed i manufatti;
12) interventi di adeguamento alla Legge 46/90 e D.Lgs 626/94;
13) bonifica di un'area antistante il depuratore occupata dai fanghi;
14) realizzazione di una nuova linea di trattamento biologico;
a fronte di detti lavori per un importo complessivo pari ad euro 17.000.000 circa, nello
stesso progetto si prevedeva la gestione, tramite apposita Convenzione, dell'intero
impianto di depurazione, della vasca di equalizzazione esterna all'impianto e della
stazione di sollevamento I.S. n. 9, per ragioni funzionali, per un periodo di anni 23,
dietro pagamento di un corrispettivo annuo crescente, dai 2.531.750 euro per l'anno
2005 fino ai 3.890.250 euro dell'anno 2027, a remunerazione del capitale investito e
quota parte quale corrispettivo annuo spettante per la gestione dell'impianto;
l'intervento preposto aveva l'obiettivo di potenziare e rinnovare l'impianto di
depurazione esistente per renderlo idoneo per far fronte ad eventi eccezionali di piena
in caso di pioggia e agli incrementi di portata programmati nel Piano d'Ambito, anche
in ottica della futura previsione da parte del Comune di Pescara della realizzazione di
una rete fognaria separata tra le acque bianche e nere, ripristinando la piena
funzionalit di tutti gli apparati del depuratore. In particolare si prevedeva di
aumentare la capacit di trattamento dei carichi attuali dell'impianto del 15%, come di
seguito:
1) portata giornaliera dagli attuali 70.000 m3/giorno a 75.000 m3/giorno;
2) portata media in ingresso dagli attuali 2.900 m3/h a 3.125 m3/h;
3) portata di punta in ingresso dagli attuali 3.750 m3/h a 4.600 m3/h;
inoltre l'intervento ai fini del buon funzionamento dell'impianto, specie in occasione di
eventi atmosferici che comportano aumenti di carico della portata, prevedeva
interventi di ristrutturazione e ampliamento della vicina stazione di sollevamento I.S.
n. 9 e la messa in funzione della vasca di accumulo/equalizzazione del volume di 4.500
mc e dello sfioratore posto in arrivo all'impianto, consentendo un contenimento

significativo del problema, alimentando l'impianto con una portata costante;


oltre ai lavori di ampliamento e potenziamento del depuratore il progetto prevedeva
altres la messa in funzione di un sistema di controllo analitico dei parametri chimicofisici, biologici e batteriologici dei liquami in arrivo, in uscita e in punti intermedi del
ciclo di trattamento, effettuati in loco, con il ripristino del laboratorio chimico annesso
all'impianto presso la palazzina uffici, da annotare giornalmente su appositi registri, al
fine di garantire costantemente un effluente finale rispondente ai valori di legge, un
funzionamento continuo di tutti gli apparati dell'impianto e in caso di emergenza la
messa in funzione di quelle misure necessarie per ovviare alle situazioni di pericolo sia
per le persone che per le cose;
nel 2011 il progetto preliminare stato parzialmente modificato, con la versione
definitiva avanzata dall'ATI composta dalle Societ "Di Vincenzo Dino & C. S.p.A." e
"Biofert S.r.l.", nella quale, in ottemperanza alle prescrizioni contenute nel parere
tecnico conclusivo rilasciato dall'ARTA, con propria nota del 07 giugno 2011, Prot. n.
7908, in occasione del procedimento di valutazione impatto ambientale e in
considerazione delle prescrizioni contenute nell'atto di autorizzazione allo scarico delle
acque reflue urbane nel Fosso Cavone al Gestore Unico "A.C.A. S.p.A.", rilasciato dalla
Provincia di Pescara, giusta Determina del Dipartimento Territorio Settore III Ambiente del 29 settembre 2010, n. 2010-0002496, con il quale venivano recepite le
osservazioni avanzate dall'ARTA, con il proprio parere tecnico rilasciato in data 20
febbraio 2006, Prot. n. 1134/SC-PE e degli accordi intercorsi durante gli incontri
tenutisi presso la sede di Via Raiale 110/bis dell'Ente d'Ambito Pescarese nelle date del
17.03.2009, 07.07.2009, 27.01.2010 e 06.10.2010 tra i rappresentanti dell'ATO n. 4
"Pescarese", l'A.C.A. S.p.A., l'ARTA, Provincia di Pescara e l'ATI "Di Vincenzo Dino &
C. S.p.A. e Biofert S.r.l.", veniva sostituita la precedente previsione della laminazione
delle portate eccedenti la capacit massima di trattamento dell'impianto fino al
riempimento della vasca di equalizzazione posta all'esterno dell'area di impianto
stesso, senza il trattamento delle portate eccedenti la capacit di laminazione, con una
pi efficacie soluzione di risoluzione della laminazione delle portate in ingresso con il
trattamento delle portate eccedenti la capacit di laminazione all'interno dell'area
dell'impianto stesso, intervenendo sui pretrattamenti, sul trattamento biologico e sul
trattamento di disinfenzione, consistente in particolare in:
1) potenziamento delle sezioni di trattamento preliminare dei liquami influenti, fino a 3 volte la
portata media influente pari a 5.600 m3 e quindi al doppio della portata di punta prevista
nel progetto preliminare;
2) attivazione di un idoneo volume di accumulo delle acque di prima pioggia, mediante utilizzo

delle vasche attualmente destinate a sedimentazione primaria;


3) anticipazione della realizzazione della sezione biologica dell'impianto inizialmente prevista
nella seconda fase, al fine di rendere possibile la sostituzione dell'attuale fase biologica
esistente anzich il suo ripristino;
4) realizzazione di un sistema di disinfenzione aggiuntivo a biossido di cloro con attivazione di
un idoneo volume di contatto, per ridurre la carica batterica delle acque di seconda pioggia
eccedenti la portata di punta dell'impianto;
5) realizzazione ex-novo delle sezioni del comparto biologico, al fine di recuperare i volumi dei
sedimentatori primari, altrimenti non recuperabili se si fosse realizzato il ripristino della
linea esistente;
la nuova versione del progetto definitivo consentiva un'efficacie aumento della
potenzialit dell'impianto, in grado di trattare sia le acque di prima che di seconda
pioggia, potendo in tal modo soddisfare anche le esigenze di trattamento che
nasceranno dall'attivazione del cosiddetto "collettore golenale", con un importo totale
per la realizzazione delle opere previste nelle due fasi progettuali pari ad euro
16.746.565,18, oltre ad un costo di euro 3.984.772,28 per la manutenzione straordinaria
delle opere, per complessivi euro 20.731.337,46;
nella Deliberazione di Giunta regionale 05 novembre 2015, n. 892, tra i progetti validati,
di cui al Decreto Interministeriale del 04 marzo 2015, n. 82 (cc. 7826) Individuazione dei
finanziamenti, lett. c), articolo 3, comma 2, D.L. n. 133/2014, preventivamente
individuati con precedente Deliberazione di Giunta regionale del 29 aprile 2015, n. 312,
inerenti il finanziamento di progetti attinenti il sistema idrico integrato della Regione
Abruzzo, veniva integrato, come da nota del 27 ottobre 2015, n. RA/269542, il progetto
presentato dall'A.C.A. S.p.A. afferente la "Realizzazione degli interventi di adeguamento e
ottimizzazione del depuratore di Pescara finanziato con fondi CIPE";
per detto progetto l'A.C.A. S.p.A. predisponeva apposito bando pubblico, pubblicato
sull'Albo Pretorio al n. 55 in data 08 ottobre 2015, con CIG 6419800A8B, con un importo
complessivo posto a base d'asta pari ad euro 7.879.939,54;
nella Deliberazione di Giunta regionale del 22 dicembre 2015, n. 1084 (Masterplan
Abruzzo), ad oggetto: "Patti per il Sud. Approvazione di strategie di interventi operativi
verificati su base progettuale per lo sviluppo e la crescita della Regione Abruzzo", veniva
previsto nel settore ambiente un ulteriore stanziamento pari ad euro 4.000.000, per
l'avvio dei lavori di "Adeguamento e ottimizzazione del depuratore a servizio di Spoltore, San
Giovanni Teatino e Pescara - 3^ Stralcio";
durante una Conferenza dei servizi tenutasi in data 09 novembre 2015, alla presenza

dei rappresentanti dell'A.C.A. S.p.A., della Provincia di Chieti, dell'ARTA di Chieti,


dell'ERSI - Ente d'Ambito n. 4 "Pescarese" e della Societ Di Vincenzo Dino & C. S.p.A.,
il Gestore Unico A.C.A. S.p.A. faceva presente che in attesa della realizzazione del
terzo stralcio di potenziamento del depuratore di Pescara, finanziato con un importo di
4.000.000 euro, si rendeva necessario l'attivazione come vasca di prima pioggia del
bacino presente in Via Raiale dietro la citt della Musica di propriet del Comune di
Pescara, con una capacit di accumulo di circa 4.200 mc, con un costo stimato per la
realizzazione degli interventi occorrenti pari ad euro 80.000;
Considerato che:
le opere previste dal progetto di finanza nella versione definitiva, presentato dall'ATI
"Di Vincenzo Dino & C. S.p.A." e "Biofert S.r.l.", allo stato attuale risultano interrotte e
solo per una minima parte realizzate, cos come certificato dall'Elenco costituente
l'Anagrafe delle Opere Incompiute, realizzato nell'anno 2013 dalla Regione Abruzzo, ai
sensi dell'art. 44 bis, del Decreto Legge 06 dicembre 2011, n. 201, convertito con
modificazioni dalla Legge 22 dicembre 2011, n. 214, pubblicato il 25 giugno 2014, dove
si riferisce che il progetto afferente: "Impianto di depurazione di Pescara - Via Raiale concessione in Project Financing per la progettazione definitiva ed esecutiva, la
realizzazione e la successiva gestione dei lavori di adeguamento, ottimizzazione e
gestione dell'impianto di depurazione del Comune di Pescara", presentato dall'Ente
d'Ambito Pescarese, in qualit di stazione appaltante, identificato con il CUP
D22I05000060007, risultava realizzato solo per l'8,2% rispetto ai lavori
complessivamente previsti e allo stato attuale non sussistono le condizioni di riavvio
degli stessi;
in seguito all'interruzione dell'opera sembrerebbe essersi instaurato un contenzioso
giudiziario tra le parti in causa che avrebbe visto la soccombenza dell'A.C.A. S.p.A. nei
confronti della Societ "Di Vincenzo Dino & C. S.p.A.", con il riconoscimento in favore
di quest'ultima di un ristoro per danni per un ammontare di diversi milioni di euro, in
seguito ridottosi al 60% della somma, poich come tutti i debiti in capo all'A.C.A.
S.p.A. sembrerebbe finito nel concordato fallimentare portato avanti dalla stessa;
l'A.C.A. S.p.A. inviava alla Provincia di Pescara la richiesta di autorizzazione allo
scarico scolmatori vasche di prima pioggia site nel Comune di Pescara, ai fini
dell'attivazione delle stesse, come da richiesta tramite PEC del 07 marzo 2016;
la realizzazione degli interventi programmati, approvati e finanziati nell'anno 2011,
relativi all'adeguamento e potenziamento del depuratore del Comune di Pescara, come
da progetto definitivo avanzato dall'ATI "Di Vincenzo Dino & C. S.p.A. e Biofert S.r.l.",

avrebbe consentito il superamento del fenomeno di inquinamento diffuso sulla costa


adriatica a cui stiamo assistendo da tempo, in particolare nel tratto di costa confinante
con il Comune di Pescara e limitrofi, come certificato dalle analisi effettuate dall'ARTA,
con grave danno per uno dei settori economici pi strategici del territorio;
appare illogico e antieconomico procedere oggi, con la messa in funzione delle vasche
di prima pioggia site nel Comune di Pescara in zona esterna al depuratore, in quanto,
cos come confermato dall'ARTA, con propria nota del 07 giugno 2011, Prot. n. 7908,
non appare funzionale per la piena operativit dell'impianto;
in una riunione tenutasi presso la Regione Abruzzo, alla presenza del Sindaco e il Vice
Sindaco di Pescara, il Presidente e il Commissario straordinario dell'ERSI, il Direttore
Generale di Pescara, il Dirigente del Settore Rifiuti della Regione Abruzzo, il
Commissario dell'ARAP e il Sindaco di Spoltore, il Presidente della Giunta regionale
ha dichiarato l'intenzione di approvare una Delibera in Giunta, con la quale stanziare
100 milioni di euro, da prelevare dal Fondo per lo Sviluppo e la Coesione (FSC), per la
realizzazione di interventi di adeguamento del sistema idrico integrato della Regione
Abruzzo, di cui 30 milioni di euro da destinare per investimenti nel Comune di
Pescara, per la realizzazione di un nuovo depuratore, come riportato anche su un
articolo di stampa locale del 09 agosto 2016. Una previsione in totale discordanza con
gli stanziamenti gi programmati, per l'adeguamento e il potenziamento dell'attuale
depuratore di Pescara, sopra richiamati e in controtendenza con quanto gi progettato
dall'ATO n. 4 "Pescarese" nel 2011 che consentirebbe di adeguare l'attuale depuratore
per fare fronte allo smaltimento delle acque reflue dei Comuni serviti, anche in
presenza di straordinari eventi atmosferici con aumento di portata, con l'impiego di
minori risorse rispetto ai 30 milioni annunciati e l'opportunit di poter destinare i
maggiori fondi per l'adeguamento del restante sistema fognario del Comune di
Pescara, oramai obsoleto e sottodimensionato;
al fine di risolvere le problematiche inerenti il funzionamento del depuratore sito nel
Comune di Pescara, appare urgente procedere alla completa ristrutturazione di tutto
l'impianto fognario esistente, con la predisposizione di un sistema di rete in grado di
separare le acque bianche dalle acque nere di scarico, cos da ottenere il massimo
riutilizzo delle acque di scarico e l'ottimizzazione dei sistemi fognari e di depurazione;
Interpella il Presidente della Giunta e l'assessore competente
Per conoscere:

1. In merito al progetto di finanza definitivo predisposto dall'ATI "Di Vincenzo Dino & C.
S.p.A." e "Biofert S.r.l." e approvato dall'ATO n. 4 "Pescarese, nel 2011, afferente i lavori
di adeguamento e potenziamento del depuratore di Pescara:
quali sono state le motivazioni che hanno portato all'interruzione dei lavori;
quali sono nel dettaglio i lavori realizzati prima dell'interruzione degli stessi, riferiti
all'8,2% del totale, come riportato nell'Elenco costituente l'Anagrafe delle Opere
Incompiute sopra richiamato;
se all'ATI "Di Vincenzo Dino & C. S.p.A. e Biofert S.r.l." siano stati erogati i
corrispettivi annui per la remunerazione del capitale investito e per la gestione
dell'impianto, come previsto da progetto e, in caso affermativo, quante annualit
sono state erogate e per quali importi.
2. Se risulta vero che a seguito dell'interruzione della realizzazione dei lavori previsti nel
progetto di finanza definitivo predisposto dall'ATI "Di Vincenzo Dino & C. S.p.A. e
Biofert S.r.l." e approvato dall'ATO n. 4 "Pescarese, nel 2011, si sia innescato un
contenzioso giudiziario tra l'A.C.A. S.p.A. e la Societ "Di Vincenzo Dino & C. S.p.A.",
conclusosi con il riconoscimento di una somma risarcitoria in favore di quest'ultima e
nel caso a quanto ammonta tale somma e se ad oggi sia stata erogata e in che misura.
3. Se le opere realizzate o di futura progettazione, previste:
con i fondi stanziati nell'Accordo di Programma Quadro per il Settore della Tutela
delle Acque e Gestione Integrata delle Risorse Idriche, sottoscritto in Roma in data
23 gennaio 2003, per euro 4.648.112 (di cui euro 2.788.867 da fondi CIPE Delibera
84/2000);
con i fondi previsti nella Deliberazione di Giunta regionale 05 novembre 2015, n.
892, a copertura del progetto dell'A.C.A. S.p.A. predisposto nel bando pubblico,
pubblicato sull'Albo Pretorio al n. 55 in data 08 ottobre 2015, con CIG 6419800A8B,
con un importo complessivo posto a base d'asta pari ad euro 7.879.939,54;
con i fondi previsti nella Deliberazione di Giunta regionale del 22 dicembre 2015, n.
1084 (Masterplan Abruzzo) per euro 4.000.000;
siano le stesse del progetto di finanza definitivo predisposto dall'ATI "Di Vincenzo
Dino & C. S.p.A. e Biofert S.r.l." e approvato dall'ATO n. 4 "Pescarese, nel 2011, di
adeguamento e potenziamento del depuratore di Pescara e, in caso contrario, quali
siano in dettaglio.

4. Se questa Regione intende comunque in futuro completare dette opere cos da portare
l'impianto di Pescara alla piena funzionalit.
5. Se risulta vero che l'A.C.A. S.p.A. ha predisposto un progetto per la messa in funzione
delle vasche di prima pioggia site nel Comune di Pescara in zona esterna al depuratore,
in contrasto con quanto prescritto dall'ARTA, nella nota del 07 giugno 2011, Prot. n.
7908, non essendo le stesse funzionali per la piena operativit dell'impianto di Pescara,
per un importo a copertura delle opere di euro 80.000.
6. Se risulta vero che il Presidente della Giunta regionale ha intenzione di stanziare 30
milioni di euro dal Fondo per lo Sviluppo e la Coesione (FSC), per la realizzazione di
interventi di adeguamento del sistema idrico integrato della Regione Abruzzo, da
destinare ad investimenti nel Comune di Pescara, per la realizzazione di un nuovo
depuratore, come riportato anche da un articolo di stampa locale del 09 agosto 2016. In
caso affermativo se questa Regione ha intenzione di rivedere tale posizione, si ripete, in
totale discordanza con gli stanziamenti gi programmati dall'ATO n. 4 "Pescarese" nel
2011 che consentirebbero di adeguare l'attuale depuratore per fare fronte allo
smaltimento delle acque reflue dei Comuni serviti anche in presenza di straordinari
eventi atmosferici, con l'impiego di minori risorse rispetto ai 30 milioni annunciati e
l'opportunit di poter destinare i maggiori fondi per l'adeguamento del restante
sistema fognario del Comune di Pescara, oramai obsoleto e sottodimensionato.
Il Consigliere regionale M5S
Domenico Pettinari

Potrebbero piacerti anche