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18 Edizione italiana II.

2008
Editoriale

Cari lettori,

“L’architettura gode di ottima salute” come si potrebbe pensare sfogliando


questo numero ricco di progetti di qualità realizzati in tutto il mondo.
Ben più ampia ed autorevole opportunità per verificare lo stato complessivo
dell’architettura è stato il Congresso Mondiale dell’Unione Internazionale degli
Architetti, tenuto a Torino nello scorso luglio. Qui si è affrontato il tema non solo
dal punto di vista dei progettisti, ma anche da quello di tutti i componenti
del sistema economico, politico e sociale che determinano il processo edilizio
e più in generale le trasformazioni del territorio.
La qualità di architettura scaturisce infatti dalla sinergia tra un complesso di fattori
e attori, come ben sintetizzò già nel 1962 Giulio Carlo Argan, in occasione
della prima edizione dei premi di In/Arch, banditi in Italia dall’Istituto Nazionale
di Architettura: “I premi In/Arch, oltre a segnalare quegli architetti che hanno
compiuto un lavoro di sintesi e di risoluzione finale di tutte le componenti di forza
che intervengono nell’opera d’arte, sono rivolti anche a premiare personalità
politiche, funzionari di Enti, produttori, critici d’arte, istituti e imprese, cioè l’intera
sfera di attività e di interessi, al centro della quale si pone il risultato artistico.
È dunque molto importante che i premi destinati agli edifici, premino non solo
l’architetto ideatore ma anche il committente e il costruttore.”
Analoga complessità è alla base della qualità del progetto illuminotecnico.
Per questo nella nostra campagna pubblicitaria “Partners for better light”,
presentiamo l’opera realizzata e tutti i professionisti che hanno contribuito
a crearne la regia luminosa: l’architetto, il committente, il lighting designer,
l’impresa di istallazione ed ovviamente iGuzzini con i propri tecnici.
Buona lettura!

Adolfo Guzzini
18 Incontroluce II. 2008

Sommario

II Editoriale

Le Marche
2 Architettura contemporanea nelle Marche

Progettazione
4 Energia in luce.
La Centrale elettrica di Naistenlahti

Progetti
8 Luce sugli scavi di Ercolano
12 Il Centro servizi Vulcano Buono
14 Lo sfolgorante tesoro di Monza. Il Museo Gaiani
16 La Venaria Reale
20 NEWurbanFACE
22 Thompson Pump House
24 La sede dell’agenzia Code Computer Love
26 Stazioni della linea LGV Est Europea
30 Fondazione Bancaja
34 Il Grand hotel Hyatt on the Bund
36 Stazione di Montesanto
38 Riflettori sull’Italia: una nuova luce
per l’ambasciata italiana
40 Bjørvika. Un nuovo spazio per la città
42 1500 nuovi apparecchi di illuminazione per Bucherer
46 “Design Cities”
48 Harvey Nichols
50 Artempo “Where Time becomes Art”
52 Un piano d’illuminazione
per la Cité de l’Architecture

Cultura dell’azienda
56 Sprazzi di colore sulla città
58 Nuova sede iGuzzini illuminazione UK a Guilford
59 iGuzzini a San Pietroburgo
60 Designers Days ’08
L’Oro del Design Italiano
61 Design Cities
iGuzzini Partner For Better Light
Workshop all over the world
62 Certificato l’impegno per la tutela dell’ambiente.
iGuzzini è ISO 14001:2004
63 LumiVille
PizzaKobra Tour a Zurigo
La Architectural Society of Shanghai China (ASSC)
in visita alla iGuzzini China
Le Marche Architettura contemporanea Progetto Generale
a cura di Cristiana Colli
e Pippo Ciorra
nelle Marche

Ancona, Mole Vanvitelliana,


12 luglio - 24 agosto 2008

La prima mostra sull’architettura contemporanea


nelle Marche è un’esposizione composita, divisa
in quattro sezioni: il censimento delle opere di
qualità dal 1945 a oggi; una ricognizione sui
lavori più recenti; la selezione delle opere pubbli-
cate in oltre dieci anni di attività della rivista
“Progetti Ancona”; la ricerca sugli archivi degli
architetti marchigiani.
L’occasione espositiva - la prima ricognizione del
genere realizzata nella regione - ha origine dalla
ricerca che la direzione generale PARC del MiBAC
- Direzione Generale per la Qualità e la tutela
del paesaggio, l’architettura, l’arte contempora-
nea - sta svolgendo da alcuni anni sull’architettu-
ra del dopoguerra in Italia. L’indagine è articolata
su base regionale. Gli obiettivi sono molteplici.
Prima di tutto la promozione dell’architettura
italiana contemporanea, poi l’individuazione di
una fascia più ristretta di opere da sottoporre a
eventuali forme di tutela (diritto d’autore ecc.),
infine, a più di vent’anni dagli ultimi studi storici
di ampio respiro, lo stimolo a una prima rivisita-
zione storiografica. Dal 2005 la ricerca si è estesa
al territorio marchigiano, a cura di un gruppo di
ricerca del dipartimento PROCAM della Facoltà
di Architettura di Ascoli Piceno.
Il risultato dei lavori dei ricercatori della facoltà
occupa due sezioni della mostra (PARC 1945-
2000; PARC 2000-2008) e offre un panorama
ricco e a suo modo sorprendente sull’attività dei
progettisti di una regione generalmente conside-
rata votata a una prudente forma di resistenza
all’innovazione e alla creatività contemporanea,
almeno nel campo dell’architettura e del progetto
urbano. La parte dedicata alla selezione delle
pubblicazioni di “Progetti” si rivela come una
controprova coerente e confortante delle indagini
DARC. Dai dieci anni della rivista emerge infatti
un tessuto di progettisti e di opere di grande
qualità, in grado di testimoniare una presenza
capillare dell’innovazione architettonica sul terri-
torio regionale, di far emergere le relazioni con 1

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Contributi di Soprintendenza Archivistica delle Foto: Gentile concessione dei curatori della mostra
Facoltà di Architettura di Ascoli Piceno Marche,
Università Politecnica delle Marche, iGuzzini illuminazione, 1. Urbino, Facoltà di Magistero di Giancarlo De Carlo
Comune di Ancona, Fondazione Ermanno Casoli, 2. Camerino, nuova sede del dipartimento
rivista Progetti Ancona, Gagliardini di biologia molecolare di Pippo Ciorra e Massimo Periccioli
Inarch Marche, Consulta tra le Fondazioni
Casse di Risparmio marchigiane. 3. Schizzo per il progetto della sede della Regione Marche
di Gregotti Associati International

il tessuto produttivo, di dare spazio alle iniziative ampio e complesso di quanto finora compreso,
delle istituzioni locali e delle università. fatto di personaggi fortemente intrecciati alla
La ricerca sugli archivi, svolta a cura del dipar- storia economica e culturale della regione ma
timento DARDUS dell’università di Ancona, allo stesso tempo in continuo contatto e scambio
anche in questo caso in collaborazione con la con i maestri di riferimento e i centri nazionali
Soprintendenza Archivistica regionale e le strutture della cultura specifica. L’allestimento, nei bellissimi
del MiBAC, si configura invece come un comple- spazi al piano terra della Mole, tende a comporre
mento conoscitivo essenziale per chi si avvicini in un insieme omogeneo le quattro sezioni,
alla questione dell’architettura contemporanea offrendo un ritratto complessivo del paesaggio
nelle Marche e alle vicende dei suoi personaggi architettonico contemporaneo della regione,
più rilevanti. Anche in questo caso il lavoro dei evidenziandone gli aspetti di coerenza, varietà,
ricercatori ha fatto emergere un tessuto ben più ricchezza.
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Progettazione Energia in luce.
La Centrale elettrica di Naistenlahti

Tampere, Finlandia
testo a cura di Roope Siiroinen

Questo vasto edificio sito in un’area ricreativa sfumature di colore trasmette un messaggio di
nei pressi del centro di Tampere e nelle vicinanze dinamicità attraverso l’architettura dell’edificio
di un lago ha offerto un’ideale opportunità per e l’area circostante. Il principale obiettivo del
la realizzazione di un progetto illuminotecnico cliente era trasformare il messaggio trasmesso
dinamico che trasforma completamente l’immagine dall’edificio attraverso il sistema di illuminazione,
della struttura industriale attraverso l’illuminazione facendo di un’entità architettonica non in sintonia
per farne un moderno elemento costitutivo della con l’ambiente circostante un edificio che al
città e del suo panorama lacustre notturno. calare dell’oscurità assume un aspetto moderno
Il progetto illuminotecnico ha puntato ad esaltare che è inserito armonicamente nel paesaggio.
la forma grafica dell’edificio e ad accentuarne L’edificio presentava un’architettura industriale
gli elementi principali attraverso l’uso del colore. con linee e forme geometriche semplici e prive
L’illuminazione programmabile e dalle molteplici di dettagli decorativi.

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Cliente Lighting design: Foto: Antti Hiltunen/VALOA design Oy
Tampere Power Plant VALOA design Ltd Per gentile concessione di Valoa Design
(Tampereen Sähkölaitos) Roope Siiroinen, MA, PLDA
Arto Heiskanen, BA , PLDA 1. Facciata dell’edificio
Consulenza urbanistica Heini Ylijoki, BA, PLDA 2. La centrale elettrica e il contesto urbanistico
Arch. Jalo Virkki, Città di Tampere
Progetto architettonico Progettazione impianto elettrico
per la ristrutturazione della facciata Pöyry Engineering Oy
Arkkitehdit Von Bagh - Tavilampi Oy

La principale sfida per il designer era trasformare Colori, elementi grafici e forme tridimensionali Il progetto ha vinto l’edizione 2007 del GE Edison
l’immagine diurna multidimensionale e dinamica si fondono quasi a conferire un’anima all’edificio. Award, premio istituito nel 1983 dalla General
dell’edificio in una immagine notturna armonica, Questa dinamica soluzione si sposa in maniera Eletrics. Nato per promuovere l’uso di sorgenti
curata e distesa con l’ausilio di un solido concetto ottimale con l’ambiente circostante dove tutti gli luminose GE, nel corso degli anni è diventato
illuminotecnico. Forme e linee grafiche sono state edifici sono ben integrati nella vasta area ricreativa un concorso internazionale che premia i progetti
enfatizzate e messe cromaticamente in rilievo ove sorgono. Il progetto è in verità una sfida per più creativi e suggestivi, che utilizzano sia
dalle note di colore che si propagano dal prisma gli edifici circostanti a tendere verso un concetto tecnologie tradizionali che le più innovative.
triangolare. Con questa soluzione, l’immagine di illuminazione più fortemente caratterizzante. La cerimonia di premiazione si è svolta a
presentata è semplice, armoniosa e priva di ele- La centrale elettrica è un esempio concreto di Las Vegas il 27 maggio 2008.
menti di concitazione. L’anonima costruzione grigia come sia possibile trasfigurare l’immagine di un
ha costituito uno scenario ideale per il nostro edificio conferendogli un look unico ed esclusivo
progetto di illuminazione basata sul colore. attraverso l’illuminazione.
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Progettazione Energia in luce. 3. Uso del colore sulla facciata
4. Pianta di Oslo. In azzurro l’area di intervento
La Centrale elettrica di Naistenlahti
5. Cerimonia di premiazione GE Edison Award

Biografia

Roope Siiroinen è nato ad Helsinki in Finlandia ed è stato scelto per la finale del concorso
il 22 dicembre 1967. europeo “Light Premiere 2002”. Nel 2000
Si è laureato nel 1995 alla Finnish Theatre ha iniziato, come designer a tempo pieno
Academy in Lighting and Sound Design con una e direttore, lo sviluppo di Valoa Ltd.
tesi di laurea su “L’estetica dell’illuminazione Ha realizzato più di 150 importanti progetti
d’esterni”, la cui parte artistica e progettuale di illuminazione di esterni ed interni.
consisteva nell’illuminazione di un’area Ha vinto altri premi, come la menzione d’onore
residenziale sperimentale (primo Premio in “Lighting Project 2003” e nel concorso
“Environmental Structure 1996). Dopo gli del Lighting Design nordico “Luminord 2003”.
studi Siiroinen ha insegnato Lighting Design Nel 2004 ha vinto l’importante premio
al Politecnico di Tampere e ha fondato il “Cultural Act of 2003” della Kalle Kaihari
suo studio Valoa- Lighting Design. Ha vinto Foundation. Siiroinen è membro della European
il primo premio “Lighting Project 1999” Lighting Designers’ Association (ELDA).
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Progetti Luce sugli scavi di Ercolano Committente
Soprintendenza Archeologica di
Pompei - Consiglio di Amministrazione

Progetto illuminotecnico
Alessandro Grassia

Ercolano, Napoli, Italia


testo di Alessandro Grassia

La redazione del progetto per il nuovo impianto


d’illuminazione del parco archeologico di Ercolano
è stata voluta dal Consiglio di Amministrazione
della Soprintendenza Archeologica di Pompei
nel maggio 2003.
I lavori per la realizzazione sono iniziati a
settembre 2006 e terminati a settembre 2007.
Il progetto prevede l’illuminazione dell’area
archeologica finalizzata alla fruizione notturna
degli scavi da parte di gruppi organizzati di
visitatori accompagnati da guide specializzate.
La visita dell’intera area illuminata dura circa
un’ora. I gruppi possono essere composti da
20-25 persone e possono esserci un massimo
di tre gruppi presenti contemporaneamente.
Il nuovo impianto prevede un sistema articolato
di accensioni che consente di modulare facilmente
l’utilizzo della luce in base a diverse necessità.
Sono stati installati circa 420 corpi illuminanti,
con diverse tipologie di ottiche e di lampade,
ma tutti di dimensioni e potenze ridotte; questo
in linea con le prescrizioni della Soprintendenza
al fine di contenere quanto più possibile il loro
ingombro all’interno dei profili architettonici
e strutturali dei manufatti. La scelta è caduta
su proiettori Platea e Woody; incassi Linealuce
e Light Up-Walk, Light Up-Balisage, oltre a degli
iRoll per alcuni interni.
Gli apparecchi sono suddivisi in 62 linee di
accensione che permettono di comporre diverse
scene luminose; la creazione delle stesse avviene
sia da posizione centrale (quadro di comando
e programmazione) sia da posizione locale
(all’interno delle emergenze architettoniche stesse).
I cavi elettrici di potenza e quelli di comando
sono stati tutti collocati lungo opportuni percorsi
stabiliti puntualmente con i responsabili tecnici
e archeologici degli scavi.

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Foto: Giuseppe Saluzzi

1. Casa del tramezzo di legno, pareti affrescate della corte


con impluvium
2. Il cardo illuminato attraverso le aperture
degli ambienti prospicienti

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Progetti Luce sugli scavi di Ercolano

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3. Casa sannitica, con il finto loggiato
e copertura della corte
4. Casa di Nettuno e Anfitrite,
mosaico visto dalla corte
5. La casa dei Cervi

Nelle condizioni di funzionamento ordinario, La seconda accensione delle varie emergenze


legato alle visite con guida, sono previste due architettoniche, archeologiche ed artistiche viene
diverse fasi di accensione. La prima accensione attivata, volta per volta, dalle guide che condu-
illumina la rete viaria ed è attiva permanentemente cono i gruppi di visitatori all’interno dei siti.
durante tutta la durata della visita notturna. La visione, dall’alto del costone, degli scavi di
Fanno parte di questa accensione: i Cardi; Ercolano, permette di leggerne chiaramente
i Decumani; la Porta del Decumano Massimo; il tessuto urbanistico attraverso l’illuminazione
la Palestra; tutte le illuminazioni “di base” fissa del sistema viario formato da cardi e decu-
all’interno delle emergenze che consentono mani; le accensioni attivate e disattivate dalle
l’ingresso in sicurezza ai visitatori. L’illuminazione guide all’interno delle emergenze architettoni-
permanente tiene conto anche delle necessità che danno l’impressione di osservare una città
di sicurezza e leggibilità dei percorsi di visita. ancora viva.

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Progetti Il Centro servizi Vulcano Buono Committenza
Interporto Campano
La Rinascente,
Vulcano spa (Cis Shopping,
Auchan e Simon Property)

Nola, Italia

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Inaugurato a Nola, in provincia di Napoli nel il vuoto è l’elemento di incontro tra le persone”.
dicembre 2007, il Centro Servizi Vulcano Buono, Il progetto inoltre riserva grande attenzione anche
è un progetto di Renzo Piano che per realizzarlo all’aspetto eco-orientato del design: attorno alla
ha preso spunto dall’icona partenopea per eccel- struttura, infatti, nascerà un grandissimo polmone
lenza: il Vesuvio. Una collina artificiale alta 40 verde con più di 2000 alberi.
metri e con un diametro di oltre 170 metri ospita Vista la complessità dell’ambiente, lo stesso
un complesso edificio, che oltre ad un semplice progetto illuminotecnico, sviluppato dall’architetto,
centro commerciale prevede gallerie di negozi è complesso e articolato e prevede l’utilizzo di
e alberghi, ristoranti panoramici, sale congressi, svariate tipologie di prodotto. Per quanto riguarda
cinema multisala, sale espositive nonché uffici le aree esterne (parcheggi, aree di sosta e la
direzionali delle attività interportuali e, cosa più grande piazza centrale) sono stati utilizzati
importante, un’enorme piazza al centro della apparecchi su palo come Platea, con ottica stra-
costruzione. dale e sorgente luminosa da 150 W ad alogenuri
Il progetto di Renzo Piano, infatti, non vuole metallici con temperatura colore di 4200 K)
essere il solito contenitore di negozi, il “non e Platea con sorgenti luminose fluorescenti
luogo” tanto caro a Marc Augè, ma proprio come (2x26W TC-T) con ottica con temperatura colore
egli stesso dice “un’interpretazione della coopera- di 4000K), Light Up Walk Professional con ottica
zione in chiave moderna. Non vogliamo costruire wall washer con sorgente luminosa ad alogenuri
un triste shopping center ma una piazza dove metallici da 150 W con temperatura colore di

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Progetto architettonico Progetto impianti Foto: Copyright © Studio Maggi/Moreno Maggi
RPBW Renzo Piano Fiat Engineering
Building Workshop 1. Il Vulcano Buono ed il paesaggio di Nola
Collaboratori Progetto strutture 2. La piazza centrale
Giorgio Grandi, Favero & Milan Ingegneria
Domenico Magnano,
Michael Palmore Impresa di costruzione
VESUVIO S.c.a.r.l.

4200 K ed una versione speciale di Le Perroquet


con lampada da 150 W, già utilizzato da Renzo
Piano presso l’High Museum of Art di Atlanta.
All’interno sono stati utilizzati apparecchi ad
incasso come The Reflex con lampada ad aloge-
nuri metallici, da 70 e da 150 W con una tem-
peratura colore di 3000 K oltre al Sistema Easy
che utilizza invece lampade fluorescenti compatte
da 18W con temperatura colore di 4000 K.
Altri apparecchi assicurano poi delle integrazioni
alla illuminazione ampia e diffusa creata dagli
incassi e sono le sospensioni Berlino con lampada
da 250W e temperatura colore di 6000 K,
i proiettori Lingotto con lampada da 150W e
temperatura colore di 3000 K, Woody a scarica
70W HIT Spot 3000 K e i plafoni Full con sor-
genti luminose fluorescenti e temperatura colore
di 4000 K.
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Progetti Lo sfolgorante tesoro di Monza. Committenti
Titti e Franco Gaiani

Il Museo Gaiani Progetto architettonico


Cini Boeri

Visual Design
Pierluigi Cerri

Monza, Italia

Il Museo e Tesoro del Duomo di Monza ha, da


novembre 2007, una nuova sede e un nuovo
e suggestivo percorso espositivo ipogeo sviluppato
alle spalle del Duomo di Monza, l’imponente
edificio gotico realizzato a partire dalla basilica
voluta da Teodolinda, Regina dei Longobardi, nel
VI secolo. Il museo, la cui realizzazione, durata
10 anni, è stata fortemente voluta da Titti e
Franco Gaiani, mecenati monzesi, presenta per
la prima volta in modo organico, oltre al celebre
Tesoro, tutti i capolavori del Duomo di Monza,
raccolti in millecinquecento anni di storia.
Si tratta di una struttura flessibile e polivalente
che consentirà di ospitare anche mostre tempo-
ranee, eventi musicali, conferenze e incontri.
Il museo è accessibile dall’esterno, senza passare
dalla Basilica. È suddiviso su due livelli ed ha
una superficie di ben 1200 mq totali. Il pezzo
più famoso della storia del Duomo è sicuramente
la leggendaria Corona Ferrea, simbolo religioso
e politico dell’occidente, protagonista delle
incoronazioni di imperatori da Carlo Magno
a Federico Barbarossa a Napoleone Bonaparte,
di cui in museo si custodisce una copia. La leg- 1
genda ha da sempre accompagnato la storia
del Tesoro del Duomo di Monza. La cattedrale
ha custodito e protetto da sottrazioni per secoli la
magnifica serie di oggetti d’oro e d’argento donati
dalla Regina Teodolinda alla fondazione della
chiesa longobarda. Negli anni poi la collezione
si è arricchita sempre più, grazie alle donazioni
di nobili ed ecclesiastici, ed è stata musealizzata
per la prima volta nel 1963. Il primo nucleo è
ora stato trasformato nella prima sezione di un
percorso più ampio e spettacolare, dove le opere
sono esposte suddivise in due nuclei storici
con un’ideale linea divisoria fra prima e dopo
il 1300, anno in cui la famiglia Visconti decise
di rifondare l’edificio realizzato da Teodolinda.
Nella prima parte del percorso sono esposte
le opere provenienti dalla prima basilica, mentre
nella seconda è testimoniata la storia del Duomo
e del Tesoro dal Trecento ad oggi con quattro
sezioni principali. Per sottolineare il legame con
il presente, ampio spazio viene dato sia all’arte
contemporanea che alle recenti donazioni.
Tra le opere di artisti contemporanei vanno
segnalate la Crocifissione di Lucio Fontana,
il Cristo Risorto di Luciano Minguzzi e i cartoni
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Progetto Illuminotecnico Sorgenti luminose Foto: Piero Pozzi per gentile concessione
Consuline - Francesco Iannone Osram del Museo e Tesoro Duomo di Monza
e Serena Tellini
1.2.3. Immagini dell’interno
Apparecchi di illuminazione
Altis
RC Lighting

di Sandro Chia per le vetrate dedicate a Il progetto si è sviluppato nella ricerca delle più Alcuni apparecchi motorizzati portano in evidenza,
Sant’Ambrogio e a San Carlo Borromeo, vetrate avanzate tecnologie per illuminazione, scelte con una successione pre-definita, 1 2 3 dettagli,
che saranno prossimamente collocate in Duomo. non solo fra quelle offerte dalla iGuzzini della parti di dipinti, piccole aree e partiture delle
Il progetto illuminotecnico messo a punto dalla quale è stata utilizzato il proiettore Tecnica, opere di alta oreficeria. Praticamente non esiste
Consuline si è basato sul concetto del museo con corpo piccolo e medio. In generale l’intera luce “tradizionalmente considerata bianca”
come un luogo in cui si apprende molto di più illuminazione artificiale per questo luogo è stata nell’intero museo, ma tutte le soluzioni cercate
rispetto a quanto si vede con gli occhi: attraverso costruita sui principi della percezione emozionale, attraversano il piano percettivo. Si è privilegiato
un’opera appare l’interpretazione di un’epoca. tanto che sulle sorgenti luminose alogene sono il racconto alla visione comparativa. Il Museo
Secondo Francesco Iannone e Serena Tellini, applicati filtri cromatici, semi trasparenti e è anche un luogo di sperimentazione di tecnologie
la tecnica della illuminazione è solamente trasparenti e tutte le sorgenti a led sono in dim- applicative all’avanguardia: si stanno infatti
un piccolo strumento nel processo di Lighting ming e quindi lavorano in temperature cromatiche studiando strutture mobili e temporanee per la
Design e non è assolutamente un fine. diverse dalle tradizionali. illuminazione “chirurgica” delle opere.
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Progetti La Venaria Reale Coordinatore del Progetto
e della Struttura Flessibile La Venaria
Reale della Regione Piemonte
Alberto Vanelli

Patrimonio e Tecnico
della Regione Piemonte
Maria Grazia Ferreri

Torino, Italia

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L’intervento di restauro che sta interessando L’architetto Michelangelo Garove edificò i due
la Venaria Reale è esteso e complesso, perché torrioni di levante e di ponente e una grande
non riguarda un singolo monumento, per quanto manica di collegamento allo scopo di ottenere
importante, ma un intero territorio, vasto e diver- la configurazione a ferro di cavallo tipica delle
sificato: ne fanno parte, infatti, il borgo antico residenze europee arricchendo la Reggia con
di Venaria, la Reggia, i giardini storici e il parco una grande corte interna. I lavori di ampliamento
della Mandria: 80 ettari di giardini, 150.000 furono poi ripresi nel 1716 da Filippo Juvarra
metri quadri di edificazione, un patrimonio ine- (a lui si devono il completamento della Galleria
stimabile di bellezze paesaggistiche, architetture, Grande, in tempi recenti detta erroneamente
stucchi, affreschi, opere d’arte e ritrovamenti “di Diana”, e le realizzazioni della Cappella di
archeologici. Questa, in breve, la Storia della Sant’Uberto, dedicata al patrono dei cacciatori,
Venaria Reale e della sua Reggia. Nel 1660 della Citroniera e della Scuderia Grande) e conti-
il Duca di Savoia, Carlo Emanuele II, incaricò nuati fino alla seconda metà del Settecento circa
l’architetto di corte Amedeo di Castellamonte di con altri architetti. Con l’occupazione francese
edificare una palazzina, in questi luoghi ricchi del 1798 il complesso di Venaria iniziò a cono-
di acqua e di boschi, pensata come luogo di scere un lento ma inarrestabile declino. Dopo
piacere e per i momenti in cui il duca si dedicava molti anni di abbandono e degrado l’oblio della
alla caccia del cervo. Negli anni successivi, Reggia di Venaria ha finalmente termine alla fine
il complesso si ampliò e diventò più imponente. degli anni ’90. Il progetto che ha animato l’intero
il Ducato di Savoia del resto si era trasformato intervento di riqualificazione, che ancora oggi
in Regno. Erano gli anni in cui gli architetti che rimane il più grosso cantiere di restauro d’Europa,
lavoravano al complesso della Venaria traevano ha avuto due indirizzi chiave: il primo è stato
ispirazione dalle residenze nord-europee e, quello del restauro conservativo secondo i più
in particolare, da quelle francesi. rigorosi principi di tutela dei beni storico-artistici.

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Soprintendente per i Beni Direttore degli interventi di recupero Foto: Archivio iGuzzini
Architettonici e per il Paesaggio dei Giardini della Venaria
Francesco Pernice Mirella Macera 1. Facciata
2.3.4. Immagini dell’interno
Soprintendente al Patrimonio Coordinatore delle attività tecniche
Artistico e Demoantropologico di Back Office e progettista
del Piemonte degli interventi di design
Carla Enrica Spantigati nella Reggia e nei giardini
Carlo Fucini

Il secondo obbiettivo è stato quello di creare non


solo un museo dunque, ma uno spazio dinamico
dove sviluppare attività permanenti legate al
mondo dell’architettura, dell’arte e dell’artigianato,
come nel caso della Scuola di Restauro, ed attività
a rotazione, rivolte alla cultura e all’intrattenimento
di qualità, quali mostre, concerti, convegni e
spettacolo. A titolo di esempio una delle sezioni
più interessanti ed innovative dell’attuale percorso
di visita museale, incentrato sulla dinastia dei
Savoia, è rappresentata da una serie di perfor-
mances cinematografiche dirette dal regista Peter
Greenway, che accompagnano il visitatore attra-
verso le sale del palazzo.
Come la scelte sui criteri di restauro e sulla
ri-funzionalizzazione degli spazi, anche il tema
della luce è stato ovviamente oggetto di lunghe
riflessioni non solo per la Reggia ma, anche per
i Giardini. Le problematiche maggiori da affrontare
sono state quelle legate alla necessità di adeguare
gli spazi da un punto di vista normativo.
Anche la luce, protagonista assoluta nel fare rivi-
vere gli ambienti e le opere, doveva essere portata
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ovunque ma rispettando l’architettura e i restauri
in corso. La soluzione proposta dall’architetto
Gae Aulenti fu quella di utilizzare dei corpi illu-
minanti totalmente indipendenti dalle strutture
del palazzo, e che potessero svolgere altre fun-
zioni di servizio liberando così le pareti murarie
da ingombranti e fastidiose apparecchiature.
Fu scelta la versione a piantana dell’apparecchio
Cestello a doppio stelo e alte fino a quattro metri,
fissate a terra mediante pozzetti opportunamente
predisposti. La piantana incorpora, inoltre, una
serie di apparati tecnologici quali, ad esempio,
le telecamere a circuito chiuso per il controllo
ambientale, altoparlanti per la diffusione sonora,
le sonde per il controllo igrotermico degli ambienti,
la segnaletica di sicurezza, i pittogrammi luminosi,
il supporto per gli estintori.

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Progetti La Venaria Reale

In molti casi, alla base della piantana è possibile e Aurora Fucini, che ne hanno creato i progetti Occorreva alternare alla magnificenza degli
trovare prese di corrente e prese di rete per la di allestimento e arredo, hanno pensato di spazi verdi restaurati o ricreati sul disegno storico,
connessione telematica, favorendo così la possi- differenziare il sistema di illuminazione utilizzando i luoghi deputati al riposo e al ristoro dei visitatori.
bilità di variare gli allestimenti espositivi. le lampada a parete Downtown di cui è stata Anche qui come in Reggia i nuovi spazi e i relativi
Le piantane sono state realizzate con uno speciale realizzata una versione non di serie: la lampada manufatti sono stati realizzati seguendo le esigenze
colore dorato che richiama i fregi nei bassorilievi è stata infatti smaltata con un avorio satinato funzionali e il gusto attuale, con misurato ricorso
delle cornici presenti in molte sale del palazzo. che richiama fedelmente il colore dell’intonaco al design contemporaneo.
Negli spazi meno aulici della Reggia, quelli a calce per potersi meglio armonizzare con gli La Garden House: padiglione di ingresso in legno
destinati ai servizi di accoglienza quali biglietterie, ambienti. Nel giugno 2008 è stata inaugurata bianco e immerso tra i tassi, con una corte interna
guardaroba, info point, caffetteria, bookshop una porzione importante dei giardini, 25 ettari a cielo aperto, il cui progetto illuminotecnico
e spazi commerciali, i designer internazionali su un totale di ottanta. Anche i giardini sono stati è stato pensato modulando una vasta gamma
Massimo e Lella Vignelli con gli architetti Carlo un luogo in cui sperimentare l’uso della luce. di apparecchi: proiettori Woody e Miniwoody

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5.6. Garden House

per la corte, Downtown bianchissime lungo Le Pergole dell’area spettacoli: quasi trecento
le pareti interne mentre gruppi di Le Perroquet metri di pergolato di castagno grigio-celeste
calano sul banco del bar e sul desk della circondano l’area degli spettacoli estivi.
biglietteria; nel pavimento di iroko, incassi Un percorso illuminato da proiettori Woody
fluorescenti Linealuce illuminano dal basso nascosti tra le orditure in legno e vivacizzato da
i sempreverdi che circondano la costruzione. una lunga teoria di segnapasso colorati Ledplus
Il Teatro della Musica: un piccolo teatro, sostenuto RGB disposti a terra. È proprio sulla tecnologia
da un’esile struttura in legno bianco e una coper- a Led che si continua a lavorare per sondare
tura a semisfera in pvc traslucido si illumina come nuove interessanti possibilità di impiego delle
una lanterna magica nel centro del giardino più attuali tecnologie.
grazie a dodici potenti proiettori Light Up Walk
incassati nel pavimento.

6
incontroluce 18

19
Progetti NEWurbanFACE Promosso da
Assessorato al Turismo, Moda,
Affari Generali della provincia di Milano

In collaborazione con
Milano Metropoli
Agenzia di Sviluppo-Antonio Oliverio

Progetto architettonico
Milano, Italia Simone Micheli

L’Ufficio di Informazione e Accoglienza Turistica Un luogo adatto a migliorare l’accoglienza e la


(IAT) di piazza Duomo sorge all’interno della promozione turistica, attraverso spazi dedicati,
struttura dell’ex Albergo Diurno ideato e costruito vernissage e conferenze e attraverso molteplici
dall’ingegnere bolognese Cleopatro Cobianchi canali informativi, dal tradizionale cartaceo agli
nel 1924, in uno spazio sotterraneo tra la piazza audiovisivi distribuiti su 12 monitor, dalle audio
principale e la Galleria Vittorio Emanuele. guide scaricabili direttamente sul cellulare tramite
Un’area di 1.500 metri quadrati, dove sono Blue Tooth all’assistente turistico virtuale.
anche conservate suggestive rovine romane di Questo luogo, inoltre, consentirà ai vari soggetti
epoca imperiale. Nel 2003 aveva già subito una che lavorano sul turismo in Italia (Regioni,
prima ristrutturazione, nella quale era stata Provincie, Comuni, ecc) di mostrare le loro eccel-
mantenuta una parte originale, nello stile Liberty lenze organizzando eventi, mostre, presentazioni
e Dèco dell’epoca. In questa struttura convergono ed incontri. Il progetto dello spazio, creato
ogni giorno centinaia di cittadini e di turisti dall’Arch. Simone Micheli e presentato al pubblico
per chiedere qualsiasi informazione relativa durante il Salone del Mobile di Aprile 2008, e la
alla città di Milano e al suo territorio. realizzazione dello stesso, sono stati sostenuti da
La ristrutturazione curata dall’architetto Simone importanti aziende italiane.
Micheli, ha dato un’altra faccia al Cobianchi: Il progetto è nato infatti dalla volontà di lasciare
una parte resta legata allo stile antico e continua un segno duraturo, invece delle installazioni a
ad essere sportello informativo per il pubblico. volte effimere in cui molte aziende di eccellenza
La parte moderna invece si candida a diventare impegnano risorse ed energie, proprio in occasione
un nuovo luogo simbolo della città di Milano. del Salone del Mobile.

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Foto: Jürgen Eheim

1.Le fluide colonne


2. Reception
3.4. Effetto colore

La volontà è quella di disegnare i tratti di un


ambito spaziale unico e straordinario all’interno
del quale raccontare una storia connessa al
presente futuro, sospesa tra l’architettura, la
moda, il design, la cultura e le umane relazioni.
Come avviene in tutte le opere create dall’archi-
tetto Micheli l’intervento di recupero allestitivo è
stato quello di operare attraverso una dissonanza
comunicativa con il preesistente.
Lo spazio, estremamente funzionale, flessibile, 3
emozionante, è uno spazio “opera” da visitare
per immaginare un’altro possibile domani, da
utilizzare in maniera trasversale per informarsi,
per scoprire, per comunicare. Pochi segni dal
grande impatto visivo connotano lo spazio: il
pavimento dalle tonalità argentee, le candide
curvilinee partiture parietali, le bianche colonne
fluide, la gigante cornice gialla che funge da
banco catering e accoglienza, le vaste quanto
improbabili pareti rivestite in specchio serigrafato
con macro video al loro interno, la pavimenta-
zione in vetro e acciaio per favorire la percezione
dello scavo romano, le petrose sedute gialle che
insieme ad alcuni arredi mobili dalle essenziali
geometrie e agli infiniti specchi circolari che
costellano la sala riunioni completano il quadro
allestitivo del luogo. I grandi lampadari di tessuto
sono stati realizzati appositamente da iGuzzini,
una delle aziende sponsor del progetto, con led
e cambiacolore. Oltre a questi apparecchi sono
stati utilizzati anche degli incassi Frame.

4
incontroluce 18

21
Progetti Thompson Pump House Progetto architettonico
Robinson Mcllwaine Architects

Progetto ingegneristico
Delap and Waller
Consulting Engineers

Partners Assistance
Chroma Lighting
Belfast, Regno Unito iGuzzini illuminazione UK

1 2

Una volta Belfast era famosa in tutto il mondo per un progetto di espansione eterogeneo con al centro ha richiesto alla iGuzzini, tramite il suo partner
le sue opere d’ingegneria navale: il Titanic è solo gli Alexandria and Thompson Graving Docks. locale, Chroma Lighting Ltd, di presentare proposte
una delle navi illustri varate nel Belfast Lough. Gli uffici di vendita e direzione dei lavori si trovano per illuminare il Thompson Dock e l’adiacente
Accanto agli enormi cantieri navali prosperava una nell’ex ufficio tecnico di Harland and Wolff, Pump House. Il Dock, completato nel 1911, era
serie di attività collaterali, fra cui la lavorazione dove fu progettato anche il Titanic. Il progetto a quel tempo il più grande bacino di carenaggio
di funi e la produzione di tele e tutto ciò rendeva di ristrutturazione di questa area è affidato allo del mondo e le prime due navi ad utilizzarlo
Belfast una città ricca. Il boom del trasporto studio Robinson Mcllwaine Architects e Delap furono l’RMS Olympic e il Titanic.
aereo a metà del secolo scorso ha poi portato and Waller Consulting Engineers i quali hanno La Pump House (stazione di pompaggio) era un
alla decadenza dei cantieri e delle attività ad essi scelto lampade Cestello per creare un’illuminazione trionfo dell'ingegneria poiché riusciva a svuotare
correlate. Dopo i disordini e la paura creata dal in grado di integrarsi con l’architettura in cui gli più di cinquecento mila litri d'acqua al minuto.
terrorismo del’IRA, ora, con l’avanzare del processo uffici si trovano. Visto che l’edificio ha delle Ora diventerà un centro per i visitatori, museo
di pace, la città sta assistendo ad una ripresa a ampie finestre si è cercato di ottenere il massimo e ristorante. In collaborazione con la Society
partire da settori high-tech come quello aerospa- di risparmio energetico integrando l’illuminazione of Light and Lighting (SLL), Chroma Lighting
ziale e dell’Information Tecnology. Gran parte dei artificiale con l’illuminazione naturale e di gestire (membro sostenitore di SLL) e iGuzzini hanno
nuovi sviluppi in corso a Belfast si concentrano il tutto attraverso sistemi di regolazione. realizzato un impianto temporaneo di illumina-
attorno al “Titanic Quarter”, il quartiere di lusso Oltre a questo intervento, la Carbon Trust che zione come sfondo per un seminario in materia
che verrà realizzato sul fronte del porto, secondo ha la sua sede nell’adiacente Innovation Centre, tenuto da Stephen Judge di iGuzzini UK.

22
Foto: Chroma Lighting

1. La zona dei docks


2.3. Luce colorata in esterni ed interni

La Pump House è stata illuminata, sia in interni


che in esterni, con una serie di proiettori fra
cui Maxiwoody, Radius e Platea. Apparecchi
Miniwoody sono stati utilizzati per creare un
gioco d'effetto all’interno del pozzo, un’ampia
cavità rivestita in piastrelle sotto il livello del
suolo, in cui si trovano le pompe. Sempre in
questa occasione la iGuzzini e Chroma hanno
illuminato anche l’HMS Caroline, la seconda
nave più antica della Royal Navy, utilizzando una
combinazione di proiettori montati sulla nave e
lungo il molo. Come nella stazione di pompaggio,
per un maggior effetto sono stati utilizzati svariati
filtri colorati. Nell’adiacente Alexandria Dock
è ormeggiata la HMS Caroline.

3
incontroluce 18

23
Progetti La sede dell’agenzia Cliente
Code Computer Love

Code Computer Love Progetto architettonico


Andrew Wallace Architects

Tecnici M&E
Beverley Clifton Morris

Manchester, Regno Unito

Code Computer Love è un’agenzia molto quotata approccio più equo, trasparente, informale, allineate di gruppi su un diverso livello. Gli interni
nel campo della comunicazione e del marketing comunicativo e divertente alla sua struttura e curvilinei e la fluidità delle forme associate
digitale. I lavori per la loro nuova sede di all’etica di lavoro. Gli architetti hanno trasformato consentono un flusso spaziale che favorisce la
Manchester hanno permesso di trasformare il lo schema organizzativo della società in una figura collaborazione, la comunicazione, la creatività
nucleo seminterrato di un’area residenziale molto spaziale che si integra nello spazio vuoto dei e gli stimoli visivi all’interno dell’azienda e dei
ordinaria e priva di carattere in un ambiente che singoli piani, negli ingressi, nel flusso orizzontale suoi vari reparti. Le zone allineate su livelli
rispecchia i concetti e le strutture organizzative e nelle vie di fuga. Ciò si esprime concretamente diversi formano stazioni di lavoro che iniziano
utilizzate dalla società per fornire i suoi servizi come un paesaggio interno che rifiuta lo schema evolvendosi in una forma architettonica dinamica
ai clienti. L’agenzia rifiuta una gerarchia tradizio- chiuso dell’ambiente di lavoro più tipico, con ed avvolgente, contrapposta ad elementi statici
nale e autoritaria preferendo invece adottare un stanze piccole e celle, a favore di ampie aree al suo interno che servono a riempire lo spazio.

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Periti misuratori Foto: Shaw+Shaw
IQS independent Quantity Surveyors
1.2. Organizzazione dello spazio
Appaltatore
TTS Interiors

Partners Assistance
iGuzzini illuminazione UK Ltd.

Questi elementi incuneati sotto l’intradosso del costituiscono il punto di snodo dell’ufficio dove
soffitto costituiscono lo sfondo per collegare i ser- è possibile scambiarsi idee ed informazioni.
vizi a ogni stazione di lavoro e al contempo creano Questa stanza trasparente si estende dal basso
una tensione visiva che si dirige verso la facciata pavimento al soffitto aggiungendo maggior tensio-
vetrata dove forma un’insegna con il logo della ne visiva e mantenendo al contempo l’approccio
società, apportando intensità ed energia ad una trasparente dell'azienda all'etica professionale.
facciata altrimenti anonima. La facciata è ulterior- Il rosso è il colore principale del progetto.
mente rivitalizzata da ampie vetrate che instaurano Gli architetti lo hanno ritenuto un colore audace
un legame visivo fra l’ambiente esterno e quello e con seducenti connotazioni che richiamano
interno. Le forme curvilinee della sala conferenze il nome della società ‘Code Computer Love’.
incontroluce 18

25
Progetti Stazioni della linea LGV Polo multimodale di Strasburgo

Cliente
Est Europea Communauté urbaine de Strasbourg,
SNCF, RFF,
Compagnie des Tramways
Strasbourgeois

Francia

La costruzione dei 300 chilometri della nuova


linea ferroviaria LGV Est europea, che collega
Vaires-sur-Marne e Baudrecourt, ha richiesto
3 anni di studi e 5 di lavori.
Si tratta, attualmente, di una delle più grandi
opere ferroviarie francesi realizzate in una sola
tratta. Le previsioni parlano di una frequenza
su questa linea di circa 11 milioni di viaggiatori
all’anno. Alla realizzazione della nuova linea LGV
Est Europea si accompagna l’ammodernamento
di 17 stazioni esistenti e la costruzione di
3 nuove stazioni d’interconnessione (Champagne-
Ardenne TGV, Meuse TGV, Lorraine TGV).
La linea consentirà sensibili risparmi di tempo
e permetterà collegamenti TGV diretti tra Parigi 1
e le principali città della Francia orientale;
collegamenti diretti tra Germania, Lussemburgo,
Svizzera e Francia; TGV diretti tra il Nord,
l’Ovest e il Sud-Ovest della Francia e le regioni
Champagne-Ardenne, Lorena e Alsazia (attraver-
so le nuove stazioni e quella di Strasburgo).
La linea LGV favorirà inoltre lo sviluppo economico
delle città e dei dipartimenti che attraversa,
migliorando le comunicazioni tra i paesi europei,
dal momento che, lo ricordiamo, questa linea
ferroviaria, con i suoi 1.500 chilometri, collegherà
Parigi e Budapest.
iGuzzini ha partecipato a questo progetto per
quanto riguarda l’illuminazione di alcune stazioni
della linea e, in particolare, della stazione di
Strasburgo. Il filo conduttore del sistema di
illuminazione di tutte queste stazioni è stato iRav,
un apparecchio concepito appositamente per
questi progetti, dal designer Jean-Marie Duthilleul
e che ritroviamo nelle stazioni di Reims, Bezannes
«Champagne-Ardenne TGV», Nancy, Meuse
e Strasburgo lungo la linea LGV Est.

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Direzione lavori Giardino della stazione di Strasburgo Paesaggisti Foto: Didier Boy de La Tour
Michel Desvigne et Ingénieurs
Progetto architetturale Cliente et Paysages 1.3. La copertura vetrata della stazione di Strasburgo.
SNCF (Agence des gares) Communauté Urbaine de Strasbourg Effetto diurno e notturno
et AREP Ufficio Tecnico 2. Applicazione dell’iRav a sospensione
Direzione lavori SERUE Pierre Muller
Ufficio Tecnico SNCF (Agence des gares) et Henri Gonnot 4.Le nervature metalliche della copertura
RFR, COTEBA, et AREP
OTE, AREP

Stazione di Strasburgo

In previsione di un flusso di 60.000 passeggeri


al giorno, rispetto ai precedenti 35.000, la stazione
di Strasburgo è stata oggetto di ristrutturazioni
e ampliamenti. Sulla facciata storica dell’edificio,
costruito nel 1881, è stata realizzata una
copertura, una sorte di “pelle” trasparente
prospiciente la grande piazza di 4 ettari, anch’essa
risistemata a giardino con viali fiancheggiati da
oltre 300 alberi.
Il materiale utilizzato per la struttura crea giochi
di luci variabili a seconda dell’ora del giorno e
della stagione. Durante la notte, l’illuminazione
artificiale è realizzata con apparecchi Lingotto 3
e alcuni Light Up Walk professional ed è concen-
trata sulla facciata di grès rosa della stazione.
La copertura in vetro ospita organizzati a diversi
livelli tutti i sistemi di collegamento con la città
(banchine, stazione dei tram, taxi e parcheggi)
in modo da ottimizzarne i flussi e la sicurezza.
Per l’illuminazione generale all’interno della
stazione è stata utilizzata la sospensione iRav
e proiettori Le Perroquet che concentrano la luce
su alcuni particolari architettonici.

4
incontroluce 18

27
Progetti Stazioni della linea LGV Gare Champagne Ardenne TGV
Reims Bezannes
Est Europea
Cliente
SNCF (Direction des gares
et de l’escale), RFF

Direzione lavori
SNCF (Agence des gares) e AREP

Stazione Champagne Ardenne TGV


Reims Bezannes

Posta a 5 km da Reims, precisamente a Bezannes,


è una delle 3 nuove stazioni realizzate apposita-
mente per la linea LGV Est. Il fabbricato viaggiatori
è costituito da un volume rettangolare lungo 50 m
e largo 14 m, delimitato a nord da una parete
in muratura e a sud da una facciata in vetro.
Le attività commerciali e i servizi SNCF sono
addossati alla parete Nord. Al centro, un atrio
divide lo spazio vendita SNCF, la zona commer-
ciale e la galleria interna che comprende anche
le sale d’attesa e i ristoranti. Al piano terra, il
fabbricato è circondato da un ballatoio e una 5
passerella. Per l’illuminazione generale all’interno
della stazione sono stati utilizzati apparecchi
iRav sospensione. La galleria esterna definisce
lo spazio per l’accesso del pubblico alla pensilina
nord lungo la facciata. Costituita da una copertura
in acciaio galvanizzato sostenuta da colonne
che riprendono la trama del fabbricato, questa
galleria protegge il pubblico diretto o proveniente
dalla banchina nord e getta sulla facciata vetrata
un’ombra, proteggendola così dal sole.

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Ufficio Tecnico Gare de Meuse TGV Ufficio Tecnico 5. Stazione di Nancy
AREP, COREDIA, INGEROP OTH Est, TEC BOIS, AREP 6. Stazione TGV di Bezanne
Cliente
Assistanze alla direzione lavori SNCF Partners Assistance 7. Stazione Meuse. Particolare della torre
Méthodes & Pilotage (Direction des gares et de l’escale), iGuzzini illuminazione France SA 8. Esterno della stazione di Meuse
Conseil Général de la Meuse

Direzione lavori
SNCF (Agence des gares), AREP

Stazione Meuse TGV

Questa nuova stazione, che copre una superficie Nelle ore serali l’illuminazione è fornita da
di 320 mq. comprende un corpo principale per apparecchi Le Perroquet che sono posti anche
le partenze in direzione Parigi, due pensiline e un all’interno della torre.
sistema di attraversamento al di sotto dei binari Anche nella ristrutturazione delle stazioni di
con impianti di circolazione verticali, ascensori Reims e Nancy sono stati utilizzati apparecchi
e scale fisse. Il complesso, ricoperto in larice, iRav sospensione, che costituiscono così un filo
è sovrastato da una torre alta 16 metri, in legno conduttore per numerose stazioni della linea
di quercia, che funge da conduttrice di luce LGV Est.
naturale che durante il giorno illumina l’atrio.

7
incontroluce 18

29
Progetti Fondazione Bancaja Committente
Fundación Bancaja
Patxi Guerrero Carot

Progetto architettonico
Pablo Martínez Montesa
José Ricardo Martínez Montesa
Jose Alberto Jordá Albiñana

Valencia, Spagna

Il Centro Culturale Bancaja della città di Valencia del XX secolo, rispettivamente su progetto
occupa uno spazio delimitato dai due livelli di Lucas García Cardena e di Antonio Gómez
più antichi della città: quello di Antonio Mancelli Davo e nel loro insieme rappresentano un
(1608) e quello del Padre Vicent Tomas Tosca punto di riferimento di spicco dell’architettura
(1704), si tratta perciò di un immenso terreno di Valencia.
inserito nel tracciato urbano fin dal Medioevo. Quale risultato della ristrutturazione, realizzata
Negli isolati occupati dal Centro Culturale sono dagli architetti Pablo Martínez Montesa, José
raggruppati due edifici che sono stati sottoposti Ricardo Martínez Montesa e Jose Alberto Jordá
ad interventi di ristrutturazione e di restauro Albiñana, i due edifici sono stati trasformati
nel corso di tutto il 2007; infatti, uno risale in un’unità cercando di fare in modo che il
alla fine dell’Ottocento e l’altro agli anni ‘30 visitatore non percepisca i dislivelli tra i piani.

30
Consulenza illuminotecnica Foto: Zig-Zag
Tecniluz - Jose Luis Colomer
1.2. La terrazza della fondazione
Partners Assistance
iGuzzini illuminazione España SA

All’esterno sono state rispettate entrambe le fac-


ciate, sottoposte esclusivamente ad interventi di
restauro che hanno consentito di riparare i segni
lasciati dal tempo. L’insieme, monumentale, è
stato oggetto di un accurato progetto di illumi-
nazione. Gli elementi architettonici caratterizzati
dalla linearità sono stati illuminati con apparecchi
ad incasso Linealuce con lampade fluorescenti
T16, mentre quelli con un maggiore volume e
maggior impatto scenografico sono stati evidenziati
con proiettori Platea con lampade ad alogenuri
metallici. L’intervento negli spazi interni ha
riguardato sale ed uffici ai piani superiori, dove
si svolgono le attività amministrative e culturali
della Fondazione Bancaja. I vari settori occupano
una parte importante dei quattro piani dell’edificio
di Gómez Davo. Il carattere aperto e dinamico
che caratterizza il lavoro della Fondazione è
potenziato con un’illuminazione equilibrata grazie
all’abbinamento di una luce morbida e indiretta
che offre una lettura globale ed uniforme dello
spazio, con un’emissione diretta, controllata e
confortevole. Sono perciò state impiegate luci
a sospensione Y Light con lampade fluorescenti
TC-L 55W. Un insieme di superfici leggermente
curve, di 62 mm di spessore, con uno schermo
microprismatico realizzato in materiale termopla-
stico ed elementi di sospensione leggeri, creano
la trasparenza delle zone destinate all’ammini-
strazione, integrate con luci ad incasso con
lampade fluorescenti compatte per l’illuminazione
di servizio e di transito.

incontroluce 18

31
Progetti Fondazione Bancaja

Gli spazi destinati a riunioni e quelli di rappre-


sentanza sono stati oggetto di un trattamento
particolare con l’abbinamento di luci a sospensione
con vani ottici a bassa luminanza e luci da
incasso con lampade fluorescenti compatte
o alogene a seconda dei casi.
La terrazza è stata concepita come un punto di
incontro e di svago che consente di godersi una
vista panoramica particolare della città, fruibile
anche di notte in occasione di presentazioni,
inaugurazioni o altre manifestazioni.
Proprio per questo, è stata dotata di un sistema
di illuminazione che ne consente l’adattamento
a vari usi ed esigenze. L’illuminazione generale,
prevista per l’uso con un pubblico numeroso, è
stata allestita con luci iRoad situate nei tempietti
e lungo il perimetro del nucleo centrale che creano
un’isola di luce urbana, mentre l’illuminazione
perimetrale è ottenuta grazie ad apparecchi
Comfort ad emissione radente. Le sale per le
mostre sono uno degli spazi più rappresentativi
della Fondazione. Progettate per ospitare mostre
artistiche sia di scultura che di pittura, sia di arte
3 antica che contemporanea, si devono adattare
alle esigenze espositive di ciascuna di esse
e ai criteri imposti, caso per caso, dai curatori
e dagli organizzatori.

32
3. Uffici
4. Sala riunioni
5. Patio in cui sono esposte opere d’arte
6. Alcune delle opere di Sorolla in mostra
per l’inaugurazione

La possibilità di suddividere gli spazi e di allesti-


re ogni sala in funzione dei particolari requisiti
espositivi e l’esigenza di regolare l’emissione della
luce in funzione di ogni opera hanno portato
all’impiego di binari elettrificati quale soluzione per
adattarsi ad ogni necessità. In occasione dell’i-
naugurazione della Fondazione è stata allestita
la mostra “Sorolla. Visione della Spagna” che è
servita per collaudare le possibilità delle sale. In
questo caso erano esposti quattordici pannelli di
grandi dimensioni che Sorolla dipinse su com-
missione dell’ispanista Milton Huntington per
decorare la sala principale della Hispanic Society
a New York. Le dimensioni delle opere in rappor-
to con quelle della sala, la loro grandiosità,
i colori e le proporzioni, hanno portato alla scelta
dei proiettori Parallel con lampade alogene lineari,
dotati di ottica wall washer, a cui si aggiungono
proiettori Le Perroquet con lampade alogene
QT12 per ottenere luce d’accento che sottolinea
la vivacità dei colori delle opere che dopo molti
anni è di nuovo godibile appieno grazie all’ac-
curato lavoro di restauro voluto congiuntamente
5 da Bancaja e dalla Hispanic Society. Per la hall
d’ingresso principale del centro, concepita come
spazio espositivo della collezione artistica della
Fondazione, sono stati applicati gli stessi criteri.

6
incontroluce 18

33
Progetti Il Grand hotel Hyatt on the Bund Cliente
Shimao Group

Progetto architettonico
Andrew Yip

Partner Assistance
iGuzzini illuminazione China Ltd.

Shanghai, China

L’hotel Hyatt on the Bund è strategicamente col-


locato sulle rive del fiume Huang Pu all’estremità
settentrionale del Bund di Shanghai in Cina.
Situato nel centro di Shanghai, questo hotel offre
viste meravigliose sia sul Bund, il complesso di
edifici coloniali europei, che sui quartieri nuovi
della città (Pudong); è facilmente raggiungibile
dai principali aeroporti di Shanghai e dai quartieri
più importanti della città.
L’hotel è stato finanziato da Shimao ed è gestito
da Hyatt. Per essere all’altezza delle caratteristiche
uniche di questo edificio costruito lungo il fiume,
il team di architetti guidato da Andrew Yip, ispirato
da un famoso vecchio scritto del 1044, ha creato
applicazioni di illuminazione speciali per l’hotel.
Il testo scritto enfatizzava i riflessi della luna
sull’acqua, descrivendoli come una danza.
“La luce balla sulle acque tranquille del lago,
lanciando scintille dorate” è stato il concetto
guida per la messa a punto dell’illuminazione
esterna dell’hotel.
La difficoltà principale nella realizzazione è stata
creata dalle opinioni divergenti tra Shimao
e Hyatt: la Shimao voleva enfatizzare attraverso
la luce la grandezza e la straordinarietà dell’edificio
e per far questo era necessaria un’illuminazione
forte. Al contrario l’Hyatt, voleva offrire ai suoi
ospiti un senso di tranquillità e comfort grazie
anche all’utilizzo di un’illuminazione soft.
Per evitare un accumulo di illuminazione sulle
superfici esterne della facciata dell’edificio e per
esaltare al tempo stesso le caratteristiche speci-
fiche dell’Hyatt on the bund, è stato chiesto
a iGuzzini di realizzare e sviluppare un prodotto
speciale e un sistema di illuminazione composto
da tre elementi principali: il primo è un apparec-
chio per illuminazione Glim Cube, che crea

34
Foto: Archivio iGuzzini

1. 2. Fasi diverse della illuminazione


3. Particolare dell’effetto luminoso

“collegamenti” luminosi e utilizza quattro LED progettato per accendere e spegnere gli apparec-
da 1 Watt. È stata creata una versione speciale chi Glim Cube e per attenuarli singolarmente, in
di questo apparecchio per l’illuminazione con un modo da creare scene di illuminazione dinamica
pannello di vetro liscio e trasparente nella parte sulla superficie esterna. Il terzo elemento sono
anteriore. Il lighting designer è Piero Castiglioni. stati i tubi. Davanti a ciascun apparecchio Glim
Il secondo elemento è un sistema di controllo Cube si trova, di fatto, un tubo in policarbonato
pure creato da iGuzzini appositamente per questo con finitura satinata che dirige la luce prodotta
progetto specifico. Fornito come pacchetto com- da ciascun LED in modo da formare un fascio
pleto, si tratta di un sistema di controllo realizzato di luce. Quattro tubi posti a 90° davanti agli
in risposta alle esigenze di questo cliente. apparecchi Glim Cube iniettano un alito vitale
Più specificamente, il sistema di controllo è stato nelle croci luminose sull’esterno dell’edificio.

3
incontroluce 18

35
Progetti Stazione di Montesanto Committenza
Commissariato Straordinario di
Governo, art. 11 - Legge 887/1984
Presidente della Giunta Regionale
della Campania, On. Bassolino;
Assessore ai Trasporti Regionali,
Professor Ingegner E. Cascetta;
S.E.P.S.A., Presidente Avv. Bianco;
Direttore Ingegner Allagrande
Napoli, Italia Architettura
testo di Silvio d’Ascia Arch. Silvio d’Ascia

1 2

Il progetto di riammodernamento e completamento ed il fedele restauro stilistico dell’antico corpo di


della Stazione di Montesanto, tappa importante fabbrica originario realizzato nel 1882: il portico
del Piano Regionale dei Trasporti e nodo centrale centrale con loggiato superiore e due torrini laterali.
della futura Metropolitana Regionale, risponde ad Le due stazioni esistenti, Sepsa e Funicolare ANM,
un duplice ed ambizioso obiettivo: da una parte sono state integrate, sia fisicamente che nelle
la trasformazione e la rifunzionalizzazione della funzioni in un unicuum spaziale e volumetrico,
Stazione storica in moderno nodo intermodale tra valorizzando l’antico attraverso la realizzazione di
trasporti regionali e metropolitani nella scia della un nuovo volume esterno in struttura d’acciaio
rivoluzione generale del sistema del trasporto e lamelle di vetro autopulente per la Funicolare
europeo rinnovando l’interpretazione dell’edificio sul fronte nord. Sono state riaperte le due ali
stazione da “non luogo” a moderno Polo di laterali del portico di ingresso, che preesistente
Scambio polifunzionale a scala urbana, regionale alla facciata principale, come nella sua configu-
e territoriale; dall’altra l’attivazione di un processo razione originaria, per favorire la permeabilità
più ampio di riqualificazione urbana dell’area funzionale e visiva tra l’edificio della stazione
del centro storico circostante a partire dalla tra- e la rinnovata piazza Montesanto, parzialmente
sformazione dell’edificio antico della stazione in pedonalizzata; I flussi in ingresso ed in uscita
moderno “faro” del quartiere e testa di ponte di sono stati separati e razionalizzati.
un potenziale dispositivo collinare di attrezzature È stata realizzata un’ampia hall vetrata al piano
culturali di straordinaria qualità architettonica ed banchine, una zona d’attesa comune, ottenuta
ambientale (Complesso della Trinità delle Monache, con un sistema di tre capriate longitudinali in
Certosa di San Martino, Castel Sant’Elmo). acciaio e vetro che ripetono per tre volte la
A tal duplice fine il progetto - oltre al necessario restaurata loggia liberty, che diventa anche balcone
adeguamento funzionale alle nuove normative urbano su piazza Montesanto. Per caratterizzare
vigenti in materia di esercizio e sicurezza - ha ulteriormente questo luogo, come luogo di scambio
previsto l’esecuzione di una serie di interventi. anche culturale, è stata realizzata una copertura
Si è provveduto alla necessaria demolizione delle vetrata di circa 1000 mq in corrispondenza
numerose e progressive superfetazioni realizzate dell’area banchine; sulle pareti sono in mostra
nel corso del XX° secolo ai vari livelli della stazione le splendide fotografie delle varie tappe archeo-

36
Engineering Direzione Lavori Consulenti Foto: Barbara Jodice
TECNOSISTEM Spa (Ing. Rionero) Ingegner Campobasso per la F.Cavuoto con Falconio (consulente
Responsabili del Progetto Committenza S.E.P.S.A. speciale strutture acciaio) 1.2. Aspetto diurno e notturno
G.Paone, M.Damonte ed E.Franco Nuzzolo- Studi trasportistici 3. Volte in vetro e acciaio
Collaboratori e modellizzazione dei flussi
Concessionaria M.Boenders, R.Camarda, A.Cossin,
A.T.I. Concessionaria - Associazione D.Dorell, A.Rocca (immagini),
temporanea di Imprese “Ferrosud 2 T.Raynaud (video), A. Cornuau,
Scarl”: COSTRUIRE SpA (Capofila, F.Levêque, M.Roggwiller, E.Macor
Ing. Fiore), IGC Costruzioni SpA Rosa, J.Edwards-Ibarra, V.Benini,
A.Dubouz, E.Seif,
C. de Sainte Marie

logiche e paesaggistiche del percorso ferroviario Il progetto testimonia la possibilità di integrazione


della linea Cumana realizzate da Mimmo Jodice. tra antico e moderno proprio nel Cuore di Napoli
Questi spazi sono stati inoltre valorizzati anche a servizio di una rifunzionalizzazione efficace della
commercialmente con l’introduzione ai vari livelli stazione trasformata al contempo in moderno
dell’edificio di servizi ai viaggiatori ed alla città di contenitore di nuova urbanità a servizio del
diversa natura: bar, tabacchi, giornalaio, info-point, quartiere ed in rinnovata vetrina turistica dei
book-store al piano terra; spazio polivalente, Campi Ardenti sulla scena della città storica.
internet point, bar-terrazza panoramica al secondo L’illuminazione sottolinea ed enfatizza le colonne
livello. La viabilità è stata rivoluzionata grazie presenti nell’ambiente, grazie a Woody a scarica
a un sistema di circolazioni meccanizzate che con lampada da 70 W, posizionati sulle colonne
connettono la Piazzetta Montesanto con il Largo in posizione alternata up and down.
del Paradiso, garantendo il collegamento diretto Il proiettore puntato verso l’alto ha ottica spot,
con il complesso conventuale della Santissima l’altro puntato vero il basso ha ottica flood.
Trinità delle Monache, ex-Ospedale Militare
e la realizzazione di una galleria sotterranea di
uscita supplementare di sicurezza.
incontroluce 18

37
Progetti Riflettori sull’Italia: una nuova luce Committente
Ministero degli esteri

per l’ambasciata italiana Progetto architettonico


per la ristrutturazione
e progetto illuminotecnico
Maurizio Nieri

Sponsor tecnico
Berlino, Germania iGuzzini illuminazione Deutschland

L’Ambasciata d’Italia a Berlino è un edificio che una valorizzazione dell’ex quartiere diplomatico con marmo, seta e pregiati pannelli in legno
riveste un ruolo particolare nella storia architetto- lungo la Tiergartenstraße. di quercia italiano, opere d'arte provenienti
nica di una città così pulsante di vitalità come Nell’ambito di questi progetti, per l’Italia, sotto da Italia, Grecia, l’intera area del Mediterraneo,
Berlino e che anche gli italiani considerano come la direzione dell’architetto Friedrich Hetzelt, venne Francia e Fiandre - oggetti di proprietà dei musei
l’unico “Palazzo” al di fuori dei propri confini realizzato un complesso monumentale nello stile romani. Gli ampi corridoi e pianerottoli del palaz-
nazionali. La pianta di questo edificio a due ali, di un palazzo rinascimentale italiano rivestito zo sono illuminati con apparecchi da incasso
di quattro piani, occupa circa 10.000 metri qua- in travertino romano, con un avancorpo centrale a soffitto del tipo Pixel Plus, un sistema che non
drati. Nonostante le sue imponenti dimensioni a sei colonne ed un portico con quattro coppie serve soltanto all’illuminazione di base ma grazie
l’Ambasciata è un esempio paradigmatico della di colonne, ora illuminate da proiettori Woody alla sua elevata versatilità nella gestione della
bellezza ed eleganza dell’architettura ispirata al con sorgente a scarica da 70 W. luce viene impiegato anche per evidenziare
Rinascimento italiano. La storia e il progetto del L’edificio unisce le grandi dimensioni dell’architet- i numerosi quadri, arazzi e le opere d’arte che
Palazzo risalgono al 1938 e sono direttamente tura celebrativa romana e l’eleganza e la bellezza ornano l’intero edificio dell'ambasciata.
correlati alla progettazione della nuova pianta del Rinascimento: una facciata luminosa e solenne La lampada Sandia illumina indirettamente
della città di Berlino, che prevedeva in particolare con elementi in marmo e colonne, sale e stanze le pareti con una luce d’effetto.

38
Foto: Max Schulz

1.2. Illuminazione esterna


3. Particolare dell’interno

In contrasto con l’illuminazione d’accento dei


corridoi, i progettisti continuano ad utilizzare
la discreta luce diffusa prodotta dalla lampada
Halo. A creare la scenografia del cortile interno
dell'ambasciata provvedono gli apparecchi
Kriss che creano degli effetti luminosi suggestivi
sulla facciata.

2
incontroluce 18

39
Progetti Bjørvika. Cliente
Comune di Oslo

Un nuovo spazio per la città Progetto architettonico


SLA A/S and Gehl Architects

Progettazione illuminotecnica
SLA A/S and Gehl Architects
in collaborazione con
Oslo, Norvegia ÅF-Hansen & Henneberg.

In un periodo di grandi trasformazioni, Oslo sta


vivendo il più coraggioso progetto di rinnovamento
del porto che la storia ricordi da quando una
striscia considerevole di proprietà, nel cuore della
città è stata resa disponibile dopo il trasferimento
del vecchio porto commerciale e la rimozione
di sistemi stradali eccessivamente vasti.
Lo scopo è quello di ricollegare la città al mare e
questo vasto e complesso progetto di rivalutazione
e ricostruzione rende disponibile una superficie
di circa 900.000 mq per lo sviluppo di 7 nuovi
centri urbani. Uno di questi spazi, Bjørvika, si
trova tra le stupende panoramiche sul fiordo di
Oslo e l’attivo centro cittadino e costituisce una
delle principali parti del piano regolatore della
città chiamato “The Fjord City Plan”.
L’area è caratterizzata da imponenti strutture
storiche, quali la borsa di Oslo (Børsen), la stazio-
ne centrale (Østbanehallen), l’ufficio doganale
(Tollboden) e un immenso magazzino convertito
in moderni uffici (Havnelageret). Bjørvika contiene
inoltre resti di tutte le epoche storiche di Oslo e
offre una delle maggiori raccolte di resti medievali
della Norvegia, oggi conservata in un parco
pubblico. La principale attrazione di Bjørvika
è il nuovo teatro, New National Opera House,
inaugurato il 12 aprile 2008. L’edificio è stato
disegnato da Snøhetta e il suo tetto inclinato
sale dal fiordo stesso di Oslo.

40
Partners Assistance Foto: Archivio iGuzzini
iGuzzini illuminazione Norway
1. 2. Lato anteriore della Pricewaterhouse Coopers.
Aspetto notturno e diurno.
3. Illuminazione pubblica dell’area
attorno alla Opera House.

Il concetto principale per l’illuminazione pubblica cheggia l’Opera House nella parte posteriore.
a Bjørvika rientra in una gara di appalto vinta Qui sono stati utilizzati impianti di illuminazione
da SLA A/S and Gehl Architects nel 2004. Lavinia in una composizione doppia con
Il piano per l’illuminazione è stato sviluppato un braccio diretto ad illuminare il marciapiede
per Bjørvika Infrastruktur da SLA A/S and Gehl e l’altro il fondo stradale.
Architects in collaborazione con il lighting Sin dall’inizio della collaborazione con lo svilup-
designer ÅF-Hansen & Henneberg. Le direttive patore è stata lanciata l’idea di realizzare una
del progetto sono piuttosto rigide a causa di collezione di impianti di illuminazione apposita-
un ambiente complesso, dove il traffico prevede mente progettati per offrire un’esperienza unica
tram, autobus, treni, auto, pedoni e, a volte, al visitatore.
persino imbarcazioni. Inoltre, lo sviluppatore Con questo obiettivo in mente, l’area sul lato
aveva specificato l’importanza di creare armonia anteriore dell’edificio della Pricewaterhouse
tra la strada e l’illuminazione principale, evitando Coopers, è stata illuminata con sei pali arancioni
l’inquinamento stradale e preferendo impianti orientabili appositamente progettati con diverse
a risparmio energetico di facile manutenzione. combinazioni di impianti MaxiWoody su ciascuno
Il primo spazio illuminato da iGuzzini in questo di loro. iGuzzini è vincolato a fornire apparecchi
progetto è stato Operagaten, la strada che fian- per esterni a Bjørvika fino alla fine del 2011.

2 3
incontroluce 18

41
Progetti 1500 nuovi apparecchi Committente
Bucherer AG

di illuminazione per Bucherer Progetto architettonico


Creative Circle GmbH
Patrick Schaffer e Kosta Stathakis

Direzione dei lavori


Denis Obrist Associates, responsabile:
Lucerna, Svizzera Hans Walker

A fine novembre 2007 la sede dell’esclusiva scale mobili venissero sostituite in un solo fine
orologeria e gioielleria Bucherer di Schwanenplatz settimana. Al piano terra l’ampia superficie di
a Lucerna è stata riaperta dopo una ristrutturazione vendita accoglie il cliente in un’atmosfera rilassata.
di circa un anno. Su una superficie di vendita di Risaltano subito i pregiati materiali: il massiccio
1280 metri quadrati, distribuiti su quattro piani, legno di noce dei banconi è in armonia con
Bucherer presenta in una posizione di prestigio l’acciaio cromato color champagne, la pietra
gli oggetti più belli di rinomati gioiellieri e orolo- naturale Labrador marrone e l’elegante seta
giai. Nel complesso Bucherer conta circa 1200 ricamata. Venti vetrine e numerose teche servono
dipendenti e gestisce una rete di filiali con alla presentazione di collezioni di orologi e gioielli.
14 punti vendita in Svizzera e 6 in Germania. iGuzzini è stata coinvolta in una fase relativamente
Al Gruppo Bucherer appartengono inoltre le avanzata, durante la ristrutturazione del primo
famose orologerie specializzate di Andreas Huber piano, per l’illuminazione delle sale di vendita,
a Monaco e la gioielleria Haban di Vienna. delle vetrine e delle teche. Era infatti emersa
Da sempre la sede di Lucerna di Bucherer attrae la necessità di apportare alcune correzioni al
soprattutto turisti e offre oltre a orologi e gioielli, concetto di illuminazione generale.
anche souvenir come coltellini da tasca. Oltre a una rielaborazione dell’illuminazione al
Davanti al negozio c’è posto per quattro autobus primo e terzo piano, iGuzzini ha installato le luci
Gran Turismo e di conseguenza anche l’afflusso al piano terra.
di clienti è notevole - fino a 4000 o 5000 nei L’illuminazione di base delle sale di vendita viene
giorni di punta. I circa 180 dipendenti provengono realizzata con le luci installate nel vano fra parete
da 15 nazioni e servono la clientela in 26 lingue e soffitto. La loro luce diffusa illumina gli angoli
1 diverse. La casa madre voleva realizzare un del soffitto creando un netto contrasto fra le aree
luogo unico, per questo il concept realizzato per di passaggio e i prodotti illuminati direttamente.
la casa madre non viene applicato anche per le Gli articoli esposti sono messi in evidenza da
altre filiali. L’architettura del negozio di Lucerna una intensità dell’illuminazione di circa 4000
si ispira alla maestosa struttura degli hotel di Lux che con numerosi punti luce, crea una
fine XIX / inizio XX secolo e gli interni sono stati notevole brillantezza.
realizzati di conseguenza. Le vie di transito invece vengono illuminate ad
Patrick Schaffer e Kosta Stathakis della Creative esempio solo da 200 fino a 400 Lux. Ad ecce-
Circle hanno vinto il concorso architettonico zione del primo piano, nelle aree di vendita si è
promosso dalla Bucherer. Questo è uno dei primi evitata la luce naturale. Le vetrine sono chiuse
progetti permanenti della Creative Circle, nota verso l’interno; soltanto da una fessura sul bordo
per la realizzazione di stand fieristici e ambienta- inferiore penetra un po’ di luce diurna.
zioni per occasioni speciali ma che vanta anche Oltre 1500 nuovi apparecchi di illuminazione
esperienze nel settore dell’orologeria. generano un gioco di luci ed ombre e accentuano
I due architetti sono stati supportati dalla Denis gli elementi in modo mirato. Sebbene la combi-
Obrist Associates, dove Hans Walker si è occu- nazione di lampade alogene e ad alogenuri
pato della progettazione esecutiva, nonché dagli metallici consenta un consumo elettrico relativa-
ingegneri elettronici dell’Herzog Kull Group di mente basso e un ridotto sviluppo di calore, tutte
Aarau. Un team di circa 150 esperti in edilizia le vetrine e le teche hanno dovuto essere raffred-
ha eseguito la ristrutturazione in quattro fasi. date per non danneggiare gli oggetti esposti.
L’attività di vendita è continuata per tutto il periodo, Nelle vetrine sono stati utilizzati incassi Pixel
richiedendo, ad esempio, che tutte le quattro Plus mentre nell’area di vendita è stata

42
Progettazione impianto elettrico Foto: Günther Laznia
Herzog Kull Group, Aarau
1. Esterno
Partners Assistance 2. Sala d’esposizione
iGuzzini illuminazione Schweiz

2
incontroluce 18

43
Progetti 1500 nuovi apparecchi
di illuminazione per Bucherer

installata una lampada speciale della serie attrazione: nel nuovo store si trova il più grande
The Reflex che garantisce un elevato comfort “rolling ball clock” del mondo, già entrato nel
visivo grazie all’ottica cut off. La temperatura Guinness dei primati.
colore è di 3000 K e gli apparecchi hanno L’idea è nata dall’architetto Patrick Schaffer,
anche altre ottiche: wall washer rischiarano che era stato invitato da Bucherer a creare per
le pareti, downlight illuminano l’area di lavoro i turisti un congegno in grado di catturare l’atten-
e proiettori con riflettori spot e flood distribuiscono zione al primo sguardo. Per la realizzazione
la luce sulle teche. sono stati scelti i famosi maestri di cinetica
L’elevata intensità della luce sui singoli articoli Hanns-Martin Wagner, svizzero, e Mark Bischof,
esposti o i bordi leggermente più chiari non tedesco. La spettacolare scultura cinetica, deno-
vengono percepiti dai visitatori. Oltre a orologi, minata Aion - termine greco che significa età,
gioielli e souvenir, Bucherer vanta un’altra evo -, si innalza per quasi 12 metri su tutti i

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3. Zona di vendita
4. Particolare del “rolling ball clock”

quattro piani dello store. Al centro della pista di


sfere si trova un grande orologio intorno al quale
ruotano costantemente sfere di cristallo che
segnano i secondi, i minuti, i quarti d’ora
e le ore. Le sfere di cristallo cercano ad elevata
velocità di farsi strada sulla pista per raggiungere
il grande anello dei minuti. Ogni minuto una
sfera arriva nell’anello fino a quando la sessan-
tesima sfera completa l’ora. Il polo opposto di
questo eterno movimento è rappresentato da una
grossa sfera di cristallo al piano terra, che ruota
con una frequenza di 15 minuti.
incontroluce 18

45
Progetti “Design Cities” Collezioni Permanenti

Sponsor
Türk Telekom

Curatori
David Elliott
Museo di Arte Contemporanea, Istanbul
23 aprile 2008 - 10 agosto 2008

Gli spazi della mostra all’Istanbul Modern sono


divisi in due aree principali. Nelle gallerie al
piano superiore i visitatori possono ammirare
la collezione permanente del museo.
L’ampia galleria al piano inferiore ospita annual-
mente da tre a quattro mostre temporanee, fra
cui una retrospettiva, una rassegna dell’arte
moderna turca e una mostra di arte contempora-
nea globale. Al museo sono previsti anche
programmi culturali per integrare sia le collezioni
permanenti che le mostre temporanee.
Ad ogni nuova mostra non sono soltanto queste
attività a variare ma anche le caratteristiche
di cinema, caffè, negozio del museo e museo
mobile. Con questi diversi programmi, Istanbul
Modern vuole offrire la possibilità a chiunque
ritorni al museo di vedere non solo le opere
preferite già note ma anche di scoprire nuove
ed interessanti opere d’arte. Dall’aprile 2003
è in corso la mostra “Design Cities”, organizzata
1

46
Mostra “Design Cities” Layout Foto: Gabriele Basilico
Ben Kelly Design
Sponsor 1. Facciata esterna del museo
VitrA e Intercity Partners Assistance 2.3. Allestimento mostra “Design Cities”
e sponsor tecnico
Curatori Tepta Aydinlatma
Deyan Sudjic - Design Museum Director

dal Design Museum di Londra e curata dal Nel dopoguerra, Los Angeles, dove Charles
direttore del Design Museum, Deyan Sudjic. Eames costruì il suo studio e la sua casa estre-
Questa mostra raccoglie opere di alcuni dei prin- mamente eleganti, divenne il simbolo del secolo
cipali designer del mondo che raccontano la storia americano.
del design dalla metà del XIX secolo a oggi. Negli anni ‘60 la leadership del design contem-
La mostra presenta una serie completa di oggetti, poraneo si sposta a Milano e negli anni ‘80
dai tessuti alla moda a pezzi industriali, mobili Tokyo fa sentire la propria presenza destabiliz-
nonché stampe e disegni che riuniscono gli ele- zando la certezza morale del design industriale
menti chiave di produzioni di design, individuali europeo per spostarsi verso un approccio più
e di massa come pure alta tecnologia e materiali giocoso. Infine si torna alla Londra dei giorni
innovativi. La mostra è costituita da 109 opere nostri, di nuovo principale centro mondiale del
di 64 designer e 12 prodotti di 7 marchi. design e base di Ron Arad e Ross Lovegrove,
La mostra si concentra su sei città, Vienna, Jasper Morrison e molti altri importanti designer
poco prima della Grande guerra, quando iniziò contemporanei. La iGuzzini ha contribuito alla
a prender forma il linguaggio della modernità, illuminazione della mostra, con proiettori Metro
poi Dessau, la cittadina tedesca sede del Bauhaus, che enfatizzano gli oggetti in mostra creando
la scuola di design più famosa del mondo. una regia luminosa fortemente contrastata.
Negli anni ‘30 Parigi fu la città che divenne Inoltre l’apparecchio PizzaKobra, l’ultima lampada
capitale della cultura visiva, dove sia Picasso disegnata da Ron Arad per la iGuzzini è esposto
che Le Corbusier avevano stabilito la propria nella mostra.
residenza.

3
incontroluce 18

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Progetti Harvey Nichols Cliente
Unitim

Interior Design
Four IV Design Consultants

iGuzzini Partner Assistance


Tepta Aydinlatma

Istanbul, Turchia

Il luxury store Harvey Nichols è uno dei più Per l’illuminazione generale del negozio, sono
importanti all’interno dell’area commerciale stati utilizzati apparecchi iGuzzini dall’impatto
Kanyon. Con le sue notevoli dimensioni, copre visivo minimo. Solo dove si richiedevano elementi
infatti, una superficie di 8500 mq su 3 piani, decorativi, si è fatto uso di luci a catodo freddo,
occupa circa 1/3 del centro commerciale fibre ottiche e retroilluminazione con luci a
Kanyon. La progettazione degli interni per il fluorescenza di altri produttori.
negozio è stata realizzata dalla società inglese L’illuminazione generale sui tre piani è data da
Four IV Design Consultants sotto la guida del moduli HUB con Pixel Plus che utilizzano sia
designer Chris Dewar Dixon. luci alogene che ad alogenuri metallici e incassi
Con l’opera realizzata per questo negozio, Pixel Plus. I moduli HUB con Pixel Plus ai quattro
Four IV Desıgn si è aggiudicata il premio lati delle vetrine esterne del negozio e i faretti
‘Best international retail interior’ nel 2007. alogeni Reflex sono stati utilizzati invece per

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Foto: Engin Gerçek

1. Zona profumeria e cosmetica


2. Ristorante Gilt

illuminare i soffitti delle vetrine esterne.


Le vetrine interne del negozio sono state invece
illuminate con proiettori Shuttle montati su binario.
Apparecchi ad incasso orientabili sono invece
stati utilizzati in zone molto diverse fra di loro a
testimonianza della estrema versatilità di questa
tipologia di prodotto. Il sistema Deep Frame
(singolo e doppio) illumina la sezione alimentare
ed il ristorante Gilt; proiettori Microframe illumi-
nano i box del reparto cosmetici; incassi Minimal
versione grande illuminano invece la sezione
Polo Ralph Lauren.

2
incontroluce 18

49
Progetti Artempo Committente
Axel Vervoordt

“Where Time becomes Art” Installazione


Daniela Ferretti, Nico Goethals
con Francesca Boni

Palazzo Fortuny, Venezia


9 giugno - 5 novembre 2007

Il collezionista d’arte e di antichità di Anversa, La collezione privata di Axel Vervoordt rappresenta


Axel Vervoordt, ha celebrato il suo sessantesimo la colonna portante dell’esposizione Artempo
compleanno in maniera straordinaria con l’espo- che è completata con altre opere provenienti da
sizione Artempo a Venezia. Il progetto Artempo vari musei e collezioni private. Axel Vervoordt si
nasce da una collaborazione avviata nel 2007 è interessato dapprima all’arte antica e solo in
tra Musei Civici Veneziani e Axel Vervoordt presso seguito all’arte contemporanea, rifiutando tuttavia
il celebre Palazzo Fortuny, un gioiello architetto- di farne due mondi distinti e contrapposti, ma
nico del tardo periodo gotico-veneziano. A quel- al contrario cercando di instaurare un dialogo
l’epoca, il palazzo ospitava la boutique dello stili- e creare armonie tra queste forme d’arte molto
sta Mariano Fortuny e le sue originali creazioni: diverse. Per Axel Vervoordt occorre «prendere
abiti, stoffe, costumi e tappezzerie. Le pareti le cose come vengono». Si spiega così la sua
del prestigioso palazzo sono ancora tappezzate a predilezione per i mobili non restaurati, gli
tutt’altezza con i suoi lussuosi e originali tessuti. oggetti trovati e persino i muri scrostati.

50
Progetto illuminotecnico Foto: Jean Pierre Gabriel
Robert Carsen,
con Roy Sax (Kurve Lichttechniek) 1.2. Immagini dell’allestimento
e Peter Van Praet

Partners assistance
iGuzzini illuminazione Benelux

La scelta di un palazzo nella città di Venezia è


stata una scelta in un certo senso obbligata per
il collezionista fiammingo che voleva proporre
la propria esposizione a latere di un evento d’arte
contemporanea, in questo caso la prestigiosa
Biennale di Venezia.
Il progetto illuminotecnico è stato sviluppato
da Kurve Lichttechniek (Roy Sax) che dal 1985
è il fornitore scelto da Axel Vervoordt per tutti
i progetti d’illuminazione espositiva.
Nella ricerca della soluzione più appropriata, per
questa esposizione, il requisito imprescindibile
era che ogni apparecchio con potenza di 100 W
fosse dimmerabile singolarmente. La scelta è
ricaduta sul proiettore Tecnica. Gli apparecchi
si trovano ancora presso Palazzo Fortuny a cui
sono stati ceduti in prestito dalla sociétà Vervoordt.

2 incontroluce 18

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Progetti Un piano d’illuminazione Committente
Ministero della cultura
e della comunicazione, direzione
per la Cité de l’Architecture dell’architettura e del patrimonio

Mandato del progetto


ÉMOC, Etablissement public de maîtrise
d’ouvrage des travaux culturels

Parigi, Francia

La Cité de l’Architecture et du Patrimoine di La Galleria dei calchi, di circa 4.000 mq.


Parigi, inaugurata nel settembre 2007, occupa è situata al piano terra, occupa lo spazio più
l’ala Paris del Palais de Chaillot e include una spettacolare del museo.
parte del Palais du Trocadéro, per una superficie La collezione, che raccoglie circa 350 calchi in
complessiva di circa 21.000 mq. gesso in scala 1:1 e 60 plastici di architetture
La Cité de l’Architecture et du patrimoine è e armature, dalla prima arte romanica del Medio
un’istituzione decisamente originale: è, insieme, Evo fino al 18° secolo, è suddivisa nelle gallerie
un importante museo (il museo dei monumenti Davioud e Carlu. La galleria Davioud vanta una
francese), una scuola professionale votata al vetrata zenitale che lascia penetrare la luce natu-
patrimonio artistico (l’Ecole de Chaillot) e un centro rale. L’illuminazione artificiale di questa zona è
specializzato nella promozione dell’architettura invece ottenuta mediante proiettori Le Perroquet,
contemporanea (Institut Français d’Architecture). installati sulle capriate metalliche lavorate.
Con questo nuovo edificio la Cité vuole attirare La galleria Carlu è caratterizzata invece dalle alte
il grande pubblico ed interessarlo all’architettura finestre che lasciano penetrare la luce e fanno
contemporanea. intravedere il panorama della torre Eiffel.
Il progetto di rinnovamento è stato affidato all’ar- L’illuminazione artificiale è realizzata con incassi
chitetto Jean-François Bodin, che ha restituito al Pixel Plus.
museo dei monumenti francese tutto il suo antico
fascino, nel rispetto dell’architettura originale di
Gabriel Davioud e di Jacques Carlu.
Le modifiche apportate, come la nuova scalinata
disegnata da Bodin, hanno al tempo stesso
conservato e impreziosito le gallerie che seguono
l’andamento curvilineo dell’edificio.
La navata di metallo e vetro risalente al XIX
secolo è stata restaurata. È stato inoltre creato
un nuovo senso di circolazione verticale, una
specie di “strada” interna con vista su Parigi,
utilizzando l’asse centrale dell’edificio che serve
le gallerie di esposizioni temporanee.
Il nuovo Musée de Monuments Français (MMF)
racchiude i tesori di otto secoli di architettura,
dal XII al XXI secolo, con una superficie di
8.000 mq. ripartita tra 3 gallerie: galleria dei
calchi, dei dipinti e dell’architettura moderna
e contemporanea. Cronologico e tematico, il
percorso di ciascuna galleria è accompagnato
da una segnaletica specifica e da diverso
materiale didattico.

52
Progetto architettonico Progettista della galleria moderna Progettista delle facciate e delle Foto: Didier Boy De La Tour
Jean-François Bodin e contemporanea coperture dei tetti: chiuso e coperto
Jean-François Bodin Jean-François Lagneau 1. Galleria Davioud
Team di progetto architetto dei monumenti storici. 2. Esposizione di planimetrie
Direzione dei lavori In collaborazione con
Hamid Boughab architetto GAO IDEES I PROJECTES SL Partner Assistance e sponsor tecnico 3. Riproduzione di una cappella con dipinti romanici
AUXITEC Bâtiments: B.E.T fluide iGuzzini illuminazione France SA
Ufficio tecnico
GEC Ingénierie Economista
ACE Consultants Economiste

Per la Galleria dei dipinti murali e delle vetrate il passaggio dalla città del XIX secolo alla città
l’allestimento degli affreschi, realizzato da Jean- contemporanea, nei suoi aspetti di rottura e di
François Bodin, vuole essere una passeggiata continuità. All’estremità della galleria, lungo la
attraverso un vero e proprio labirinto di sorprese, Senna, è riservato uno spazio agli allestimenti
formato da copie a grandezza naturale, suddivise temporanei. Ogni anno un architetto diverso
su due livelli. viene invitato a realizzare un allestimento.
Queste copie ripercorrono l’evoluzione della pittu- In questa area l’illuminazione non è iGuzzini.
ra murale dal XII al XVI secolo. Al secondo piano L’Institut Français d’Architecture (IFA) ha come
sono state ricostruite 30 cappelle con alcuni dei prima vocazione quella di essere un luogo privile-
dipinti romanici francesi più rappresentativi. giato per la discussione e la ricerca sull’architettura
L’illuminazione delle diverse sale è ottenuta con contemporanea, oltre che di diffusione delle
apparecchi ad incasso orientabili Le Perroquet, conoscenze architettoniche.
Linealuce, Glim Cube, Pixel Plus. La Galleria Svolge questa attività attraverso esposizioni
d’architettura moderna e contemporanea è posta monografiche, tematiche, retrospettive sulle mag-
al secondo piano del Palais de Chaillot. Su una giori figure dell’architettura, conferenze, dibattiti
superficie di 1.200 mq, sviluppa il filo architetto- e pubblicazioni. Le esposizioni temporanee sono
nico dal 1850 al 2001, con l’intento di illustrare illuminate con apparecchi Le Perroquet,

incontroluce 18

53
4

54
Progetti Un piano d’illuminazione 4. Galleria Carlu
5. Firma dell’accordo di collaborazione.
per la Cité de l’Architecture Da sinistra François de Mazières e Adolfo Guzzini
6. Allestimento temporaneo
dedicato all’archiettura contemporanea

mentre gli uffici e la hall dell’IFA presentano


apparecchi Optica. La Ecole de Chaillot, la cui
origine risale al 1887, è il dipartimento di forma-
zione della Cité. È nata in risposta a una delle
grandi missioni della Cité, vale a dire la trasmis-
sione del sapere maturato con l’esperienza pro-
fessionale e con la ricerca. L’Ecole de Chaillot
persegue e sviluppa la propria missione originale
di diffusione della conoscenza del patrimonio
architetturale francese. Vi sono inoltre spazi
comuni a questi tre dipartimenti: gli spazi preposti
all’accoglienza, le gallerie d’esposizione tempora-
nea (che spaziano sotto le spettacolari arcate
in pietra dell’antico palazzo del Trocadéro),
la galleria di attualità, l’auditorium e gli atelier
6
pedagogici. La Cité ospita inoltre spesso espo-
sizioni temporanee nelle sue gallerie.
iGuzzini non poteva non collaborare con una
istituzione quale la Cité de l’Architecture et
du Patrimoine, che ha come obbiettivi la cono-
scenza della qualità architettonica e la tutela
della qualità ambientale. È stato per noi del tutto
naturale collaborare al cantiere per la parte
dell’illuminazione. Il 15 maggio scorso, presso
gli uffici della Cité d’Architecture et du Patrimoine,
è stato siglato l’accordo di collaborazione tra
iGuzzini e la Cité da Adolfo Guzzini e da François
de Mazières, presidente della Cité.
incontroluce 18

55
Cultura dell’azienda Sprazzi di colore sulla città

Luminale 2008, Francoforte

Durante l’edizione 2008 di Light&Building il complesso è stato trasformato con degli effetti
la filiale tedesca della iGuzzini è intervenuta luminosi spettacolari che combinano l’uso della
nel contesto urbano di Francoforte utilizzando luce colorata ed i riflessi dell’acqua progettati
luce colorata per ottenere effetti spettacolari dai Lighting designers Andrea Nusser e
su edifici di diversa epoca con caratteristiche Johannes Henn. Il progetto illuminotecnico
architettoniche e funzioni diverse. Il Welle messo a punto da Christian Uitz per la chiesa
(che in tedesco significa onda) è un insieme dei Re Magi enfatizza l’architettura tardo gotica
di sei edifici con un blocco per uffici curvilineo accentuando gli elementi strutturali attraverso
ed un edificio storico. Durante Light&Building forti contrasti di colore. Per la Bayerhaus, edificio

56
Foto: Archivio iGuzzini

1. Il complesso Welle
2. La chiesa dei Re Magi
3. La linea colorata lungo la funivia

caratterizzato da un soffitto “galleggiante” si


è pensata una illuminazione che enfatizza
e sottolinea questo effetto grazie a LED di colore
ambra. Nei dintorni di Francoforte si è creato
invece un asse per Rüdesheim. Nella valle, dal
castello di Brömserburg la linea di luce continua
lungo la cabinovia secondo il progetto di Andrea
Nusser e Torsten Braun.

incontroluce 18

57
Cultura dell’azienda

Nuova sede iGuzzini illuminazione UK


a Guilford

Durante la preparazione di questo numero si


stavano concludendo i lavori per la costruzione
della nuova sede della filiale inglese a Guilford.
Il progetto, di Pierluigi Copat, che ha curato
anche la realizzazione della sede di Parigi,
è caratterizzato da una serie di soluzioni fun-
zionali e tecniche per il risparmio di energia
che gli hanno permesso di raggiungere l’ottima
percentuale del 71% nella valutazione BREEAM
(Building Research Establishment Environmental
Assessment Method), sistema utilizzato per
valutare la prestazione ambientale di edifici
nuovi ed esistenti. Lo show room rimarrà presso
il Business Design Center.

iGuzzini illuminazione UK Ltd


Astolat Business Park
Astolat Way
Off Old Portsmouth Road
Guildford
Surrey
GU3 1NE
info@iguzzini.co.uk

58
Cultura dell’azienda

iGuzzini a San Pietroburgo

Da maggio 2008 a San Pietroburgo è attiva


la nuova iGuzzini Partners Assistance.
iGuzzini vanta una presenza sul territorio russo
che ha portato alla illuminazione della Cattedrale
di San Salvatore sul Sangue versato secondo
il progetto messo a punto da Piero Castiglioni,
agli interventi per l’illuminazione della Prospettiva
Nievskij e del Palazzo dell’Ammiragliato, oltre
ad interventi parziali all’interno del prestigioso
Museo dell’Ermitage. Come ogni altra filiale
nel mondo anche questa nuova sede a San
Pietroburgo vuole diventare un punto di incontro
fra le esigenze e le richieste di architetti e
progettisti e le soluzioni tecniche che siamo
in grado di offrire. I nostri show room diventano
luogo di discussione, di progettazione, di
formazione oltre che conoscenza dei nostri
prodotti disegnati dai maggiori designers
ed architetti: Renzo Piano, Norman Foster,
Ron Arad. I nostri tecnici forniscono consulenza
illuminotecnica ad architetti e progettisti nella
fase di progettazione della regia luminosa,
oltre al supporto durante e dopo l’installazione.

RO - iGuzzini illuminazione St. Petersburg


Italianskaya ul. 12
Office 3
191023 St. Petersburg
info@iguzzini.ru

incontroluce 18

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Cultura dell’azienda

Designers Days ’08 L’Oro del Design Italiano


Apparence Trompeuse, iGuzzini Partners Reggia di Venaria, Scuderia Grande, Torino,
Assistance, Parigi, 12-16 giugno 2008 23 aprile - 31 agosto 2008

L’edizione 2008 di Designer’s Days è intera- Il Premio Compasso d’Oro ha lasciato per la
mente dedicato al tema dell’illusione. prima volta Milano per spostarsi a Torino,
L’installazione “Apparence trompeuse” è World Design Capital del 2008.
l’interpretazione data al tema dal creatore di Nella Reggia di Venaria Reale si è svolta la
tessuti Luc Druez e dalla scenografa Michèle mostra “L’Oro del Design Italiano”, un evento
Chauvel con la collaborazione della nostra in realtà formato da due mostre: quella storica
filiale. I tessuti appesi sono stati illuminati da del Compasso d’Oro, che raccoglie la collezione
invisibili apparecchi luminosi, nascosti da altri del design italiano dal 1954 al 2004 e quella
tessuti neri. Variazioni di temperatura colore della XXI Edizione del premio, che espone i
o luce colorata trasformano la consistenza 150 nuovi oggetti del presente che anticipano
delle stoffe rendendo illusoria e momentanea e influenzano il futuro. Il 26 giugno si è svolta
la conoscenza. “Apparence trompeuse” è stata la cerimonia d’assegnazione del Premio
illuminata con proiettori Tecnica e Le Perroquet, Compasso d’Oro. La iGuzzini è stata partner
incassi Lineup, nella versione RGB e Linealuce illuminotecnico della Fondazione ADI mettendo
Led. Le scenografie sono gestite attraverso il a disposizione le piantane Cestello.
sistema di controllo Scene Equalizer.

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Cultura dell’azienda

Design Cities iGuzzini Partner For Better Light


Museo di Arte Contemporanea, Istanbul Workshop all over the world
23 aprile - 10 agosto 2008

Tepta Aydinlatma, nostro distributore in Turchia, La formazione è un punto fondamentale delle L’azienda si è fatta carico quindi della necessità
ha sponsorizzato la mostra curata da Dejan strategie di crescita della iGuzzini illuminazione. di creare delle occasioni di formazione specifiche
Sudjic che racconta la storia del design con- Già a partire dalla metà degli anni Settanta, per il settore ed organizza incontri - seminari,
temporaneo attraverso sette città principali, anni in cui la produzione della iGuzzini passa tenuti da esperti illuminotecnici come Piero
evidenziando per ciascuna di essere il ruolo dal settore delle lampade per l’arredamento a Castiglioni e Tino Kwan, con architetti e progettisti.
decisivo svolto nello sviluppo del design: quello tecnico, l’azienda si è posta il problema All’interno dell’azienda esiste uno specifico settore
concentrandosi sul modo in cui determinati di acculturare dal punto di vista illuminotecnico che si occupa di Lighting Training.
momenti della storia delle città hanno contribuito i propri dipendenti e coloro che con la iGuzzini Dal mese di luglio 2008 in Cina presso la nostra
all’evoluzione del design, la mostra esamina venivano a collaborare. sede di Shangai l’esperienza maturata in questi
come il design ha forgiato la cultura contempora- Dal 1977 l’azienda si fa promotrice di azioni anni è messa a disposizione di progettisti ed
nea. L’apparecchio PizzaKobra, l’ultima lampada culturali organizzando incontri e convegni sulla architetti cinesi con il “Partners for Better Light
disegnata da Ron Arad per la iGuzzini cultura della luce con i maggiori esperti europei Workshop”.
è esposto nella mostra a rappresentare il design di illuminotecnica: Luigi Manzoni, Van Malotki, Nel mese di aprile 2008 la Facoltà di Architettura
londinese. Louis Clair. Allora non esistevano corsi specifici dell’Università di Tucuman, in Argentina ha chiesto
per la professione di Lighting designer, e la al nostro rappresentante in Argentina di tenere
situazione non è molto cambiata. Molto è affidato una lezione sulle tecnologie per l’illuminazione.
all’esperienza pratica accumulata sul campo
da pochi illuminotecnici, mentre né in Italia né
all’Estero esistono dei corsi universitari, o corsi
specialistici per la formazione della figura profes-
sionale del Lighting Designer.

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Cultura dell’azienda

Certificato l’impegno per la tutela Politiche e Obiettivi generali per l’Ambiente


dell’ambiente.
iGuzzini è ISO 14001:2004 La prevenzione dell’inquinamento e la tutela dell’ambiente sono affrontati
dall’Azienda mediante un approccio strutturato, che tiene conto di tutte le
Dal febbraio 2008 la iGuzzini è un’azienda implicazioni di carattere organizzativo, tecnico, economico e legale applicabili.
a cui la CISQ ha riconosciuto l’impegno alla L’Azienda si sente responsabile della conservazione del nostro ambiente.
prevenzione dell’inquinamento e alla tutela Per far fronte a tale responsabilità, si sforza di migliorare continuamente la tutela
dell’ambiente attraverso un approccio strutturato, ambientale. Con la costruzione e il mantenimento di una struttura organizzativa
che tiene conto di tutte le implicazioni di ambientale, nonché attraverso la necessaria competenza tecnica, l’Azienda si
carattere organizzativo, tecnico, economico
sforza di ottimizzare gli impianti e le tecnologie esistenti per risparmiare le risorse
e legale applicabili.
Di seguito il documento in cui l’azienda riassume
naturali e ridurre il consumo di energia e gli effetti ambientali, tutto ciò compati-
la propria politica aziendale e che è a disposizione bilmente con un’applicazione economicamente sostenibile delle migliori tecniche
anche all’interno del sito www.iguzzini.com disponibili. Nel decidere di nuove tecnologie e procedimenti ci si preoccupa che
l’aspetto della tutela dell’ambiente venga tenuto in debito conto.
La protezione ambientale aziendale è possibile solo se tutti i collaboratori ad ogni
livello ne sono a conoscenza. Per questo l’Azienda vuole promuovere, con un’opera
di informazione ed istruzione, la consapevolezza ambientale del personale.
Gli impatti ambientali prodotti dall’azienda vengono costantemente documentati
e controllati. Per l’Azienda le conseguenze di eventuali incidenti all’ambiente sono
fattori importanti. Per questo si cerca di ridurre al massimo i potenziali di pericolo
con un sistema di gestione dei rischi.
L’Azienda informa regolarmente i clienti, i fornitori e le ditte responsabili, nonché
chiunque sia interessato, sulle attività intraprese per la tutela dell’ambiente.
L’Azienda cura il dialogo aperto con i vicini e cerca di considerare e di soddisfare
per quanto possibile i loro desideri e le richieste nei piani per il futuro.
La politica aziendale degli acquisti mira alla conservazione delle risorse e alla riduzione
numerica e quantitativa delle sostanze pericolose nonché degli imballi, cercando
di utilizzare imballi riciclabili.

Le implicazioni legali costituiscono un vincolo importante sia per l’Azienda che


per i soggetti individuati dalla legge e dalle varie normative come responsabili
delle eventuali inadempienze e degli eventuali danni.

L’Azienda però non limita i suoi sforzi al rispetto delle leggi e delle normative, bensì
è tesa verso un miglioramento continuo delle proprie capacità organizzative e tecni-
che per ridurre i rischi e tutelare l’ambiente, con efficacia e al tempo stesso con
efficienza crescenti. I traguardi relativi ai suddetti obiettivi sono di volta in volta
definiti dalla Direzione nei piani annuali della qualità e dell’ambiente.

Pertanto, l’Azienda, nel rispetto di ragionevoli vincoli di costo, si adegua alle crescenti
esigenze etiche, sociali, legislative nel campo della tutela dell’ambiente, precor-
rendole ove possibile, mediante un’adeguata pianificazione delle attività e delle
iniziative in tale campo.

La prevenzione dei rischi ambientali e la tutela dell’ambiente richiedono coinvolgi-


mento e partecipazione di tutti. Il coinvolgimento e la partecipazione implicano
una conoscenza diffusa delle problematiche dell’Ambiente e delle relative discipline
tecnico-organizzative e richiedono una costante azione di sensibilizzazione e d’infor-
mazione. È, infine, responsabilità della Direzione a riesaminare almeno annualmente
l’idoneità della politica per l’ambiente. L’Azienda si impegna inoltre a comunicare la
sua Politica Ambientale ai dipendenti ed alle aziende fornitrici che operano nel sito.

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Cultura dell’azienda

LumiVille PizzaKobra Tour a Zurigo La Architectural Society


Francia Eurexpo, Parc des Expositions de Lyon, iGuzzini Partners Assistance Schweiz of Shanghai China (ASSC)
Lione, dal 27 al 29 maggio 2008 Zurigo, 30 maggio 2008 in visita alla iGuzzini China

LumiVille è un salone interamente dedicato Continua il PizzaKobra Tour presso le sedi Il 22 luglio 2008 si è svolto presso la nostra
all’illuminazione pubblica ed esterna e in iGuzzini in Europa. Nel maggio 2008 Ron Arad filiale a Shangai, un seminario sull’illuminazione
concomitanza con “InLight Expo” il Salone ha presentato la sua lampada dai molteplici per esterni a cui hanno partecipato trenta
internazionale dell’illuminazione d’interni. aspetti, a tutti coloro che, in Svizzera, sono membri della ASSC a cui aderiscono architetti,
Durante questo Salone, presso lo spazio interessati al mondo della luce. lighting designers ed ingegneri, responsabili
iGuzzini sono stati organizzati due incontri di molte pianificazioni urbane. Il professor
con due lighting designers come Piero Wu Zhiguang, presidente dell’associazione
Castiglioni e Emmanuel Clair dello studio durante la visita ha consegnato a Massimiliano
Light Cibles di cui fa parte insieme al padre Guzzini il certificato di adesione all’associazione.
Luis Clair.

Foto in alto
Il gruppo della ASSC ritratto presso la iGuzzini China

Foto in basso
da sinistra Wu Zhiguang, presidente della ASSC,
Xiang Zuquan, consulente dell’associazione,
Massimiliano Guzzini, General Manager iGuzzini China
incontroluce 18

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18 Incontroluce II. 2008

Incontroluce
Rivista internazionale, semestrale
di cultura della luce
anno X, 18

Redazione
Centro Studi e Ricerca iGuzzini
Fr.ne Sambucheto, 44/a
62019 Recanati MC
+39.071.7588250 tel.
+39.071.7588295 fax
rc@iguzzini.it
iGuzzini illuminazione spa
62019 Recanati, Italy
via Mariano Guzzini, 37
+39.071.75881 tel.
+39.071.7588295 fax
iguzzini@iguzzini.it
www.iguzzini.com
071-7588453 video

Progetto grafico
Studio Cerri & Associati

Editore
iGuzzini illuminazione spa

Hanno collaborato a questo numero


iGuzzini illuminazione Benelux Bvba/Sprl
iGuzzini illuminazione China Ltd.
iGuzzini illuminazione Deutschland GmbH
iGuzzini illuminazione España S.A.
iGuzzini illuminazione France S.A.
iGuzzini illuminazione Schweiz AG
iGuzzini illuminazione Norge A.S.
iGuzzini illuminazione UK
Tepta Aydınlatma, Turchia

Foto di copertina
Archivio iGuzzini

Finito di stampare: Ottobre 2008


Tecnostampa, Recanati

Errata Corrige
Incontroluce 16

Augustinus Muziekcentrum
Progetto Illuminotecnico
BOTEC nv

La Redazione non è responsabile di inesattezze


e mancanze nell’elenco dei credits relativi
ai progetti e forniti dai collaboratori.
Le integrazioni o correzioni verranno riportate
nel numero successivo.
Incontroluce XVIII / Le Marche: Architettura contemporanea nelle Marche / Progettazione:
Energia in luce. La Centrale elettrica di Naistenlahti / Progetti: Luce sugli scavi di Ercolano /
Il Centro servizi Vulcano Buono / Lo sfolgorante tesoro di Monza. Il Museo Gaiani / La Venaria
Reale / NEWurbanFACE / Thompson Pump House / La sede dell’agenzia Code Computer Love /
Stazioni della linea LGV Est Europea / Fondazione Bancaja / Il Grand hotel Hyatt on the Bund /
Stazione di Montesanto / Riflettori sull’Italia: una nuova luce per l’ambasciata italiana / Bjørvika.
Un nuovo spazio per la città / 1500 nuovi apparecchi di illuminazione per Bucherer / “Design
Cities” / Harvey Nichols / Artempo “Where Time becomes Art” / Un piano d’illuminazione
per la Cité de l’Architecture / Cultura dell’azienda: Sprazzi di colore sulla città / Nuova sede
iGuzzini illuminazione UK a Guilford / iGuzzini a San Pietroburgo / Designers Days ’08 /
L’Oro del Design Italiano / Design Cities / iGuzzini Partner For Better Light / Workshop all over
the world / Certificato l’impegno per la tutela dell’ambiente. iGuzzini è ISO 14001:2004 /
LumiVille / PizzaKobra Tour a Zurigo / La Architectural Society of Shanghai China (ASSC)
in visita alla iGuzzini China

9.1925.000.0

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