Scheda progetto
Ufficio Unico di Area Vasta
Soggetto Proponente
Comune di Taranto:
Palazzo di Città, Piazza Castello, Taranto
Premessa
E’ il territorio, il contesto naturale entro il quale la rete delle “cattedrali costiere” può svilupparsi,
territorio che va quindi letto e raccontato al fine di individuare correttamente le risorse disponibili
e i “temi forti”, nonché le possibili ed auspicabili forme di integrazione che consentono di tradurre i
temi in linee di offerta e proposta coerente al pubblico.
Oggi risulta quanto mai determinante per la città di Taranto riappropriarsi della propria identità
culturale ed a tal proposito è necessario: ricreare intrecci tra terra e mare, recuperare il
patrimonio, ma soprattutto trovare una nuova soluzione funzionale che consenta la più ampia
fruizione a fini prevalentemente culturali.
La ex Stazione Torpediniere rientra per le caratteristiche intrinseche del complesso, a pieno titolo,
tra quei siti di rilevante valore definibili come vere e proprie Cattedrali laiche del Mare.
Contenuti della proposta
La proposta di riqualificazione urbana della ex Stazione rappresenta un’azione progettuale direzionata alla
valorizzazione del water–front del Mar Piccolo, attraverso una valida operazione di recupero
funzionale di parte del patrimonio storico-architettonico appartenente al complesso dell’Arsenale Militare.
L’intervento favorisce l’inserimento di funzioni urbane di eccellenza, che consentono lo sviluppo di
nuove centralità urbane.
Il “Parco Museale del Mare e della Marineria Militare” è, infatti, un polo culturale nel quale si celebra
la storia umana della marineria e della navigazione, dell'ingegneria e dell'industria navale della nostra
Nazione, con spazi museali, espositivi ed un acquario.
Il Museo della Marina Militare, il Museo Storico dell’Arsenale, il Museo delle Scienze Marine con sale
espositive per l’archeologia marina e laboratori didattico-multimediali troveranno adeguata collocazione;
un grande Acquario, un sommergibile museo di se stesso e il recupero dell’Incrociatore Vittorio Veneto,
nell’ambito di un ampio progetto di trasformazione della nave in contenitore museale e culturale,
completeranno l’idea progettuale che intende puntare principalmente sul rapporto esistente tra la
città ed il mare e sulla storia e le tradizioni marittimo-navali.
Contenuto primario:
La realizzazione e la qualificazione di spazi pubblici garantisce un tangibile miglioramento della qualità
urbana e produce progresso socio-economico, crescita dell’occupazione e risolve le problematiche di
esclusione sociale e di degrado ambientale. Un’azione di questo tipo, infatti, promuove la rigenerazione
urbana attraverso la valorizzazione delle risorse storico-culturali ed il contrasto dell’abbandono,
qui inteso come inserimento di nuove centralità urbane all’interno di un tessuto impoverito di funzioni
polarizzanti. Precisamente, il recupero della ex Stazione Torpediniere in Parco Museale, potenzia
significativamente il centro urbano di funzioni attrattive in grado di accrescerne la competitività.
Il Parco Museale del Mare e della Marineria Militare si configura come un polo di attrazione turistico-culturale
con finalità divulgative ed espositive in cui si prevedono le seguenti destinazioni:
Nella zona a ridosso della scarpata della Villa Peritato, si prevede anche la musealizzazione del Sommergibile “Di
Cossato” ed un collegamento diretto con la Villa tramite una rampa mobile – panoramica.
A completamento del ”Parco Museale del Mare e della Marineria Militare” si inserirà l’Incrociatore “Vittorio
Veneto” come Nave Museo da allocare lungo alla Stazione Torpediniere al pontile 25, storico ormeggio della nave.
Il “Parco Museale del Mare e della Marineria”e
la rigenerazione urbana
Parchi naturali, oasi e aree protette hanno assunto un ruolo sempre più importante come strumenti educativi,
fondamentali per la sensibilizzazione e la formazione di una mentalità ecologica. Più recentemente, nell’ambito
delle comunità scientifiche internazionali si è affermata la convinzione che anche le strutture zoologiche possono
essere considerate grandi attrattori turistici.
Una struttura come l’Acquario, presenta diversi aspetti utili al rilancio turistico e all’educazione ambientale:
- facile accessibilità, nel cuore della città, indipendentemente dalle condizioni atmosferiche e dalle condizioni fisiche
dei visitatori (disabili, anziani, bambini piccoli…);
- approccio facilitato ad un ambiente difficilmente accessibile (il mare);
- visione globale degli oceani in uno spazio unico e limitato;
- maggiore visibilità degli animali e forte impatto emotivo;
- spettacolarità;
- grande potenzialità didattica (vasche, pannelli, filmati, ecc.);
- possibilità di sensibilizzazione di un numero molto elevato di persone, di tutte le età.
Obiettivi Strategici
Risultati attesi:
Aspetti innovativi
L’attenzione posta agli aspetti bioclimatici del territorio, costituisce una delle linee guida del progetto ed ha il fine di
proporre interventi in grado di interagire in modo corretto con l’ambiente, all’interno di un ritrovato equilibrio tra
applicazioni tecnologiche e soluzioni tecnico-architettoniche.
Obiettivi generali:
a) QUALITA’ ECOSISTEMICA
Temi di sperimentazione:
a.1) Risparmio delle risorse
a.2) Miglioramento qualita’ ambientale
b) QUALITA’ FRUITIVA
Temi di sperimentazione:
b.1) Accessibilita’, visitabilita’ ed adattabilita’
– D.M. 236/89
b.2) Flessibilita’
b.3) Utenze sociali deboli
c) QUALITA’ MORFOLOGICA
Temi di sperimentazione:
c.1) Modificazione con integrazione funzionale
c.2) Qualificazione dello spazio esterno/urbano
Obiettivo prioritario è rafforzare l’integrazione del binomio turismo-risorse naturali e culturali, la proposta in
questione assume una valenza strategica per promuovere lo sviluppo sostenibile, infatti la salvaguardia e la
valorizzazione di questa risorsa, costituisce la condizione essenziale per sostenere una strategia volta ad elevare
l’attrattività turistica raccordando in maniera sistematica la promozione turistica con gli interventi di tutela degli
ecosistemi e di riqualificazione del patrimonio storico-culturale presente sull’Isola.
L’appartenenza alle “Zone di Protezione Speciale” (ZPS) e ai “Siti d’Interesse Comunitario” (SIC), ben si integra
all’interno degli orientamenti in tema di politiche ambientali sostenute dal Piano Strategico e mirate alla qualità
ecologica del territorio ionico.
Il progetto è in sintonia con le logiche del Piano Strategico di Area Vasta producendo un effetto moltiplicatore delle
azioni strategiche suddette ed, in particolare, fa riferimento a:
Programma Operativo Puglia FERS (2007 – 2013):
ASSE II - Uso sostenibile ed efficiente delle risorse ambientali per lo sviluppo;
ASSE IV - Valorizzazione delle risorse naturali e culturali per l'attrattività e lo sviluppo;
ASSE VII - Competitività e attrattività delle città e dei sistemi urbani.
Piani Regionali di settore e/o Intersettoriali:
POIN - Energie rinnovabili e risparmio energetico;
POIN - Attrattori culturali, naturali e turismo.
Peculiarità Ambientali e Paesaggistiche del Progetto
Con questi presupposti, l’ipotesi di rifunzionalizzazione dei “monumentali contenitori” dell’isola, mira ad applicare, in
un contesto ambientale fortemente degradato e depresso dagli inquinamenti dell’aria, delle acque e del territorio
come quello tarantino, i principi costruttivi del green building.
Il termine green building (traducibile come bioedilizia, bioarchitettura o progettazione ecocompatibile) indica, a
livello internazionale, un edificio progettato e gestito in maniera sostenibile ed efficiente, concetto applicabile anche
ad interventi di restauro architettonico, nonché certificato come tale da un ente terzo indipendente.
Al fine di promuovere un uso sostenibile ed efficiente delle risorse naturali, l’intero progetto, in linea con l’Asse II
del Programma Operativo FESR 2007/2013 della Regione Puglia, intende:
•aumentare la quota di energia proveniente da fonti rinnovabili, con l’obiettivo futuro di raggiungere l’autonomia
energetica del complesso, adottando l’uso di pannelli solari termici e fotovoltaici installati convenientemente sulle
coperture piane di alcuni degli edifici meno rappresentativi e sulle falde delle coperture dei capannoni,
•garantire le condizioni di sostenibilità ambientale dello sviluppo attraverso operazioni di tutela dell’ambiente
marino costiero, con interventi di ricognizione e caratterizzazione dei fondali e di eventuale bonifica e risanamento
degli stessi.