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L’approvvigionamento
idrico e l’impatto
nelle città romane
del Lazio meridionale
Taccuini del 1
9 788890 048678
1
SISTEMA MUSEALE
Comitato scientifico
Comune di Gallicano
ISBN 978-88-9004-867-8
Le Terme Centrali di Aquinum1
AQUA L’approvvigionamento idrico e l’impatto nelle città romane del Lazio meridionale, Atti del Convegno (Gallicano nel Lazio - Rm, 22 Novembre 2013) 77
a cura di Massimiliano Valenti (Taccuini del Museumgrandtour 1), Rocca Priora 2018 - pp. 77-96
Fig. 1 - Aquinum, Terme Centrali. Veduta aerea prospettica dell’area di scavo (foto G. Murro).
del comune di Castrocielo, che ha messo mente chiamati “Via delle Terme” e “Via
a disposizione del progetto di ricerca una del Teatro”. Le strutture sono disposte
vasta area di proprietà, sita in un settore secondo un doppio orientamento (E-O e
nevralgico della città antica9. NO-SE) coerente con la viabilità urbana
GC di Aquinum, che dava origine ad isola-
ti regolari a forma di parallelogramma10
(fig. 2). La presenza di orientamenti du-
Lo scavo e l’edificio termale plici, che ritroviamo anche in complessi
pompeiani ed ostiensi (fig. 3), se da un
Avviati nel 2009, gli scavi condotti dall’U- lato evidenzia una organizzazione rigi-
niversità del Salento stanno riportando da dei vani subordinata ad un impianto
alla luce le strutture di un edificio terma- stradale preesistente, dall’altro permette
le di estremo interesse per dimensioni, di comprendere meglio l’organizzazio-
ricchezza decorativa e articolazione degli ne spaziale delle opere di ampliamento,
ambienti. L’avanzamento degli studi sul evidenti nel settore E dell’area di scavo,
sito ha portato finora a definire in manie- opere che hanno inoltre portato ad una
ra puntuale planimetria e funzione de- rifunzionalizzazione ed a modifiche pla-
gli spazi (fig. 1). Le Terme Centrali, così nimetriche di alcuni ambienti.
le definiremo, sono del tipo cosiddetto Risultano ad oggi scavati oltre 80 vani,
“pompeiano”, ossia interamente inserite distribuiti su una superficie di quasi 1
all’interno di un isolato, delimitato a N e ettaro, che tuttavia costituiscono soltan-
a S da due grandi decumani basolati pa- to una parte dell’intero monumento, che
ralleli a N alla via Latina, convenzional- ha il suo limite certo unicamente sul lato
settentrionale, con una fronte stradale di gurazioni vegetali e geometriche nei toni
oltre 80 metri (fig. 4). Al momento sono del rosso, del giallo, del blu e del verde.
ancora da definire i limiti lungo i lati Il vano presenta una serie di cinque pi-
orientale e occidentale. Molto probabil- lastri in laterizio ancora parzialmente
mente il decumano rinvenuto in prossi- intonacati (probabili resti di un portico
mità del Casale Pascale costituisce il limi- che sembrerebbe essere l’ingresso princi-
te meridionale dell’intero complesso (v. pale sul quel lato), e farebbe riferimento
fig. 3). L’ampliamento dell’area di scavo ad una nuova fase di regolarizzazione
verso O ha portato al riconoscimento di edilizia del lato occidentale dell’edificio
un ambiente (A26) la cui stratigrafia ha pubblico (fig. 5). Gli accessi alle terme
restituito una notevole quantità di into- finora individuati con certezza sono tre:
naci policromi, dove si riconoscono raffi- uno meridionale, al quale si accedeva da
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Fig. 3 - Terme Centrali di Aquinum e schemi planimetrici di confronto di altri edifici termali di Pompei ed Ercolano.
una strada in basoli scuri di certo colle- La presenza di due grandi frigidaria (A 13
gata alla via Latina, e due nel settore N, e A 28) in corrispondenza dei due ingres-
lungo la monumentale Via delle Terme. si sul lato settentrionale, uno nel blocco
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Fig. 6 - Fasi principali delle Terme di Aquinum (elab. V. Petrucci).
te blocco centrale, dove si sviluppano gli bienti freddi le latrinae e gli ambienti di
ambienti caldi e dove sono posizionati i servizio a margine.
praefurnia, e da due ali laterali per gli am- GC
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Fig. 9 - Il mosaico del frigidarium dall’alto delle Terme di Aquinum (foto G. Murro).
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Fig. 11 - L’iscrizione su tabula ansata del pavimento del Frigidarium la ricostruzione delle sue dimensioni origina-
rie (elab. G. Murro).
Fig. 12 - Terme di Aquinum: la vasca S del Frigidarium e il suo rivestimento marmoreo (foto A. Albiero).
Fig. 14 - Terme di Aquinum: particolare del mosaico nilotico della latrina (foto G. Murro).
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Fig. 15 - Terme di Aquinum. Ricostruzione 3D della latrina, vista zenitale (ricostr. I. Ferrari).
permette di comprenderne con estrema ste piuttosto comuni ma realizzate con ot-
facilità il funzionamento. Gli elementi re- tima tecnica. I piani pavimentali risultano
lativi alle sedute, in stato di crollo, sono in moltissimi casi rivestiti di lastre mar-
stati rinvenuti quasi in toto all’interno del moree (come nel caso del calidarium A4,
condotto perimetrale della latrina, che rivestito in pavonazzetto). La tipologia
correva lungo i lati E e N della stessa. eterogenea dei marmi (per lo più pavo-
Sulla parete O un getto d’acqua riempiva nazzetto, carrara, greco scritto, ma anche
una bassa vasca rettangolare, costituita brecce africane, giallo antico, portasanta
da listelli in marmo bianco. Da qui l’ac- e, in minor quantità, serpentino), la stessa
qua entrava nella canaletta ai piedi del- presenza di controsoffittature in tessere
le sedute per poi confluire nel canale di policrome per la natatio del settore occi-
scarico, che a sua volta gettava i liquami dentale, l’attestazione di stucchi figurati
nel braccio principale della rete fognaria (come quello raffigurante una menade
passante sotto il decumano a N dell’edi- danzante nel calidarium A4) e i resti di in-
ficio (fig. 16). tonaci dipinti ampiamente diffusi sull’a-
GM rea di scavo sono la testimonianza resi-
duale del notevole impegno profuso nella
realizzazione degli apparati decorativi,
Gli apparati decorativi nell’ambito di un complesso edilizio di
assoluto pregio. Di raffinata fattura anche
Da quanto si può desumere dai dati stra- le attestazioni di produzione statuaria:
tigrafici e dagli elementi in situ, l’edificio tra i vari reperti spicca una testa in mar-
doveva essere riccamente decorato, so- mo bianco di Ercole barbato con leontè, in
prattutto nelle parti in elevato. Numerosi cui l’espressività del volto maturo dell’e-
erano i pavimenti mosaicati, con una par- roe viene enfatizzata dai forti effetti chia-
ticolare predilezione per le scene marine roscurali (fig. 17); ad essa si aggiunge una
e i motivi geometrici, raffigurazioni que- testa in marmo raffigurante di un putto e
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Fig. 17 - Testa in marmo raffigurante Ercole barbato con leontè (foto. G. Murro).
L’uso dell’acqua
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Fig. 21 - Terme centrali, ricostruzione parziale della rete idrica ipogea (elab. V. Petrucci).
Fig. 22 - Ispezione video dei cunicoli con rov sperimentale (foto G. Murro, Ars srls).
possibile approntare una prima ricostru- tamente in tagli nel terreno (come nel caso
zione, grazie allo scavo, all’esplorazione della lunga condotta parallela alla “via
diretta e all’ausilio di strumenti di video delle Terme”), alloggiate in canalette fittili
ispezione come un rov sperimentale a (è il caso delle condotte rinvenute lungo
controllo remoto (fig. 22). I dati emersi il decumano nel casale Pascale) o anco-
vedono la presenza di un reticolo sotter- ra poste, con l’inserimento di spallette
raneo articolato. Le condotte finora evi- fittili, all’interno degli strati preparatori
denziate sono sostanzialmente di due pavimentali, come osservabile per la con-
tipologie: da un lato troviamo una rete dotta spoliata del bacino lustrale/vasca
sub-pavimentale dove l’acqua correva del frigidarium, dove poi l’acqua veniva
all’interno di fistulae in piombo (fig. 23), scaricata nella rete fognaria principale (v.
che a seconda dei casi risiedevano diret- fig. 10 e fig. 24). Tale reticolo, funzionale
Fig. 24 - Terme di Aquinum. Ipotesi ricostruttiva del bacino al centro del frigidarium (ricostr. I. Ferrari).
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Fig. 25 - Terme di Aquinum. Pozzo d’ispezione a NO del frigidarium (foto V. Vitale).
Note
1 Un sincero ringraziamento va all’équipe di studen- in Ceraudo – Murro 2014.
ti, specializzandi, specializzati e dottori di ricerca, che 10 Ceraudo 1999, pp. 161-168; da ultimo si veda Ce-
ha coadiuvato le operazioni. Archeologi responsabili raudo 2012, pp. 94-103.
sul cantiere: dott.ssa Valentina Petrucci, dott. Valen-
tino Vitale, dott.ssa Agnese Ugolini; dottorandi: dott. 11 In fase di studio da parte di Valentina Petrucci e
ssa Paola Guacci e dott. Alfio Merico; specializzati: Chiara Fernandez. Per una disamina più approfondi-
dottoressa Lavinia Caruso e dott. Calogero Maria Bon- ta su tutti i vani riscaldati presenti nel complesso vd.
giorno; dott.ssa Antonietta Martignano, dott.ssa Genni il loro contributo in www.fastionline.org/docs/FOL-
Pulito, dott.ssa Ippolita Raimondo, dott.ssa Salvatrice DER-it-2014-316.pdf
Pantano, dott.ssa Giorgia Tulumello, dott.ssa Paola Gi- 12 Gli ambienti sono oggetto di studio da parte di
glio, dott.ssa Adriana Sciacovelli. Agnese Ugolini e (fino al 2013) di Alessandra Albiero.
2 Per i primi studi su Aquinum si rimanda all’apparato Una più dettagliata analisi è presente in www.fastionli-
bibliografico edito in Ager Aquinas 2004 e in Nicosia ne.org/docs/FOLDER-it-2014-316.pdf.
2006. 13 Per uno studio completo si veda Ceraudo – Molle
3 Cagiano de Azevedo 1949. – Nonnis 2013, pp. 101-109.
4 Giuliani 1964, pp. 41-4; Coarelli 1964, pp. 51-54 14 Tale soluzione, non molto comune e poco attesta-
ta anche per la deperibilità delle componenti, sembra
5 Tra gli altri va menzionato il contributo fondamenta-
trovare confronti con le terme di Volterra. Vd. Munzi
le di A. Giannetti, soprattutto sul piano epigrafico, e gli
– Terrenato 2000, pp. 100-105.
studi storici e topografici condotti da A. Nicosia.
15 Importanti elementi sono inoltre emersi dallo scavo
6 Un’ampia bibliografia sull’attività della Soprinten-
all’interno del Casale Pascale, condotto da G. Murro
denza è in Bellini 2012, pp.553-559 e Bellini – Trigo-
na – Murro – Leone 2014, pp. 185-193. con il coordinamento scientifico della Soprintendenza
per i Beni Archeologici del Lazio (dott.ssa G.R. Belli-
7 Una sintesi delle ricerche condotte in quegli anni è in ni). Le indagini hanno evidenziato l’esistenza di un
Ager Aquinas 2004. impianto di lavorazione del metallo la cui cronologia
8 Ceraudo 2008, pp. 145-156. sembra da riferire al VI sec. d.C.
9 Su Aquinum e i suoi monumenti una recente disamina 16 Murro 2017, pp. 309-318
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Abbreviazioni Bibliografiche
Ager Aquinas 2004 di Cassinati XIII, pp. 133-139.
Ceraudo G. (cur.), Ager Aquinas. Aereotopografia archeo-
logica lungo la valle dell’antico Liris, Marina di Minturno. Ceraudo G. et alii 2015
Ceraudo G. – Murro G. – Petrucci V. – Ugolini A. –
Albiero A. – Fernandez C. – Petrucci V. - Ugolini Vitale V., Area archeologica di Aquinum, nuove scoperte
A. – Vitale V. 2014 presso le Terme Centrali, Studi Cassinati XV, pp. 15-25.
Le terme centrali di Aquinum (Castrocielo, FR). Campagne
di scavo 2009-2013, in Folder. The Journal of Fasti Online, Ceraudo G. et alii 2017
316, pp. 1-20. Ceraudo G. – Murro G. – Petrucci V. – Ugolini A. –
Giglio P. – Guacci P. – Pantano S., Le terme centrali di
Bellini G.R. 2012 Aquinum: nuovi dati dalla campagna 2016, in Studi Cassi-
L’ager di Aquinum: ricerca e tutela 2010, in Lazio e Sabina nati XVII, pp. 3-8.
8, Atti del Convegno (Roma, 2011) Roma, pp. 553-559.
Ceraudo G. – Molle C. – Nonnis D. 2013
Bellini G. – Trigona S.L. – Murro G. – Leone N. 2014 L’iscrizione musiva delle Terme Centrali di Aquinum, in
L’Ager di Aquinum 2012, ricerca e tutela, in Lazio e Sabina Orizzonti. Rassegna di archeologia, XIV, pp. 101-109.
10, Atti del Convegno (Roma, 2013) Roma, pp. 185-193.
Ceraudo G. – Murro G. 2014
Cagiano de Azevedo M. 1949 Aquinum. Guida ai monumenti e all’area archeologica,
Aquinum (Aquino), Roma. Foggia.
ADA
Archivio Documentazione Archeologica - Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di
Roma Palazzo Altemps
AE
L’Année Épigraphique
AIEGL
Association Internationale d’Épigraphie Grecque et Latine
ArchCl
Archeologia Classica
ASBAL
Archivio Soprintendenza per i beni archeologici del Lazio
ASTib
Archivio Storico della Società Tiberina di Storia Patria
ATTA
Atlante tematico di topografia antica
BAR
British Archaeological Reports
BullInst
Bullettino dell’Instituto di Corrispondenza Archeologica
BCom
Bullettino della Commissione Archeologica Comunale di Roma
CEFR
Collection de l’École française de Rome
CIL
Corpus Inscriptionum Latinarum, Berolini
CollAISCOM
Colloquio dell’Associazione Italiana per lo Studio e la Conservazione del Mosaico
DAI Rom
Deutsches Archäologisches Institut Rom
DocAlb
Documenta Albana
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EAA
Enciclopedia dell’Arte Antica, Classica e Orientale, Roma.
EDH
Epigraphische Datenbank Heidelberg (www.epigraphische-datenbank-heidelberg.de)
ILLRP
Inscriptiones Latinae Liberae Rei Publicae
ILS
Dessau H. (cur.), Inscriptiones Latinae selectae, Berolini 1892-1916
JAT
Journal of Ancient Topography – Rivista di Topografia antica
JRS
The Journal of Roman Studies
LTUR
Lexicon topographicum Urbis Romae
MEFRA
Mélanges de l’École Française à Rome. Antiquité
NSc
Notizie degli scavi di Antichità
PBSR
Papers of the British School at Rome
PIR
Prosopographia Imperii Romani, Berolini 1897-1898
PIR
Prospographia Imperii Romani saec. I. II. III, editio altera Berolini 1933-2015
RendPontAcc
Rendiconti della Pontificia Accademia di Archeologia
RevPhil
Revue de philologie, de littérature et d’histoire anciennes
QuadAEI
Quaderni dell’Istituto di Archeologia etrusco – italica
RIN
Rivista italiana di numismatica
RM
Mitteilungen des Deutschen archäologischen Instituts - Römische Abteilung
ZPE
Zeitschrift für Papyrologie und Epigraphik
Introduzione 7
Massimiliano Valenti
Giuseppe Ceraudo
Javier Á. Domingo
Zaccaria Mari
Giovanni Murro
Sergio Sgalambro
Adriana Valchera
Massimiliano Valenti