U
S
O
E
N
E
R
G
E
TI
C
O
D
EI
S
A
R
M
E
N
TI
ra,
sani,valutando
colpiti dapuntualmente
varie patologie,
i costi
tra cui
di
raccolta,
escoriosi, trasporto
marciume e radicale
trasformazione
o mal
della
dell'esca.
biomassa di partenza per
ottenere
In queste circostanze
il prodotto l'interramento
finale (pelletdei
o
cippato).
sarmenti Una
davolta
evitare,
definiti
in i quanto
costi dei
il
processi
patogenoproduttivi,
trova sinel
sonoterreno
delineateun
le
potenzialit
ambiente favorevole
delle perdue
svernare
realt
e
cooperative,
infettare nuovamente,
ipotizzando
nella primavera
la
loro
capacit
successiva,
di approvvigionamento
i germogli. In queste
di un
numero
circostanze
potenziale
quindi l'interramento
di impianti dei
di
produzione
sarmenti trinciati
di energia
potrebbe
(termica
risultare
e/o
elettrica)
problematico
sulla base
per della
il
biomassa
controllo
effettivamente
fitosanitario.
disponibile su base
annua.
In molti casi invece i sarmenti sono
Nel
raccolti
capitolo
con un
conclusivo
rastrello dell'indagine
applicato a un
si
sono
trattore
riportate
e portatialcune
nelle aree
considerazioni
perimetrali
finali
degli in merito
appezzamenti
a peculiarit,
pervantaggi
essere
e
criticit
successivamente
dei processi
bruciati.
di recupero
Allo stato dei
at sarmenti
tuale in molte
e regioni
loro impiego
questa soluzione
a fini
energetici,
vietata per
alloi suoi
scoporitorni
di delineare
ambientali
le
linee
negativi,
guidasiaperper
unamotivi
valorizzazione
di qualit
su
scala
dell'aria
provinciale
legati alle diemissioni
questa dovute
fonte di
a
biomassa.
questa pratica colturale, sia a scopo
Per
cautelativo
la stesura per
di questo
prevenzione
report si degli
reso
neces
incendi.
sario
Bruciare
un esame
i sarmenti
della bibliografia
a bordo
di
campo
settore
di
spesso
sponibile
interdetto
e ci si rivolti
da molte
alla
consultazione
amministrazioni
di fonti
comuna
di vario
li (anche
tipo, tra
se
cui
poi pubblicazioni
in realt si riscontra
e articoli spesso
su riviste
un
specializzate,
mancato rispetto studi
di tali regolamenti).
e
ricerche
A
sull'argomento.
partire dal Piano Regionale di Tutela e
Per
Risanamento
la
stima
dell'Atmosfera
della
approvato
biomassa
potenzialmente
nel 2004 dalla Regione
disponibile
Veneto, in
e
recuperabile
provincia di aTreviso
fini energetici
si isti
si tuito
ricorsi
un
alla
apposito
consultazione
Tavolo tecnico
dei database
zonale, resi
suddi
dividendo il territorio provinciale in
cinque zone omogenee sulla base delle
indicazioni
fornite
dall'ARPAV,
e
deliberando di adottare una serie di
azioni e provvedimenti finalizzati a limi tare l'immissione in atmosfera di
inquinanti che compromettono la
qualit dell'aria. All'interno di queste
misure urgenti da adottare da parte di
tutti i Comuni del Trevigiano con
ordinanza sindacale, va segnalato in
particolare il "divieto a chiunque di
attivare combustioni all'aperto, in
particolare in ambito agricolo e di
cantiere, con l'eccezione dei tralci da
potatura quando soggetti ad obbligo di
combustione
con
finalit
antiparassitaria
per
disposi zione
regionale".
In
quest'ottica
come
esempi
si
possono
riportare
le
ordinanze recentemente adottate ad
hoc dal Comune di Conegliano in data
29/12/2009 e dal Comune di Oderzo in
data 24/12/2009.
Appurato pertanto che entrambe le
V
al
ut
a
zi
o
ni
te
c
ni
c
oe
c
o
n
o
m
ic
h
e
di
fil
ie
re
si
g
ni
fi
c
at
iv
e
Uva da tavola:
- Superficie in produzione
- Superficie totale
Uva da vino:
- Superficie in produzione
- Superficie totale
Settembre 2009
10
Novembre 2008
8
2.Analisi10 della
8
26.415
24.710
disponibilit di
biomassa
28.550
28.371
(sarmenti dalla
potatura della
Novembre 2007
10
Novembre 2006
10
Uva da tavola:
- Superficie in produzione
25
23
25
25
- Superficie totale
25
23
25
25
Uva da vino:
70.557
69.589 A VITE (ETTARI)
69.141 PER UVA DA TAVOLA E
TABELLA 2.1
- PROVINCIA DI69.660
TREVISO. SUPERFICIE
- Superficie in produzione
DA VINO. SERIE DAL 2006 AL 2009 (ISTAT).
- Superficie totale
75.204
76.127
76.024
75.011
TABELLA 2.2 - REGIONE VENETO. SUPERFICIE A VITE (ETTARI) PER UVA DA TAVOLA E DA
VINO. SERIE DAL 2006 AL 2009 (ISTAT).
Provincia
Belluno
Padova
L' Rovigo
U Treviso
S Venezia
OVicenza
E Verona
N TOTALE
E
R
G
E
TI
C
O
D
EI
S
A
R
M
E
N
TI
Superficie vitata
Nuovi reimpianti
23,29
0
5.303,57
22,05
262,46
0,31
25.810,70
591,88
6.178,71
28,62
7.199,31
12,47
25.124,35
128,69
Fonte:
dati ISTAT (http://agri.istat.it).
69.902,42
784,04
%
0,03
7,53
0,37
37,35
8,78
10,20
35,72
100,0
2.2 Stima
della
produzione di biomassa ottenibile
2.3 Analisi
del
comprensorio
della
provincia di Treviso
Per
quanto
riguarda
una
disaggregazione di tali dati di superfici
e produzioni all'interno della realt
provinciale, molti degli ultimi dati
ufficiali disponibili risalgono all'ultimo
Censimento Nazionale dell'Agricoltura,
effettuato dall'ISTAT nel corso dell'anno
2000-01. Si tratta ovviamente di valori
vetusti e ormai superati, che in attesa
della
pubblicazione
di
dati
pi
aggiornati (nel breve futuro si potr
disporre dei reports del prossimo
Censimento
del
2010),
possono
tuttavia fornire un'utile indicazione
sulla ripartizione della superficie a
vigneto nelle diverse aree della
provincia.
Dai dati riferiti alla provincia di Treviso
a
partire
dal
V
Censimento
dell'Agricoltura del 2000-01 (Fonte
ISTAT), si riscontrava una superficie de stinata alla coltura della vite pari a
26.087,47 ettari.
V
al
ut
a
zi
o
ni
te
c
ni
c
oe
c
o
n
o
m
ic
h
e
di
fil
ie
re
si
g
ni
fi
c
at
iv
e
L'
U
S
O
E
N
E
R
G
E
TI
C
O
D
EI
S
A
R
M
E
N
TI
f
M
un
dato
assolutamente
secondario ai fini della logica di questo
studio, in quanto la logistica territoriale
e la conformazione geografica e
orografica del territorio sono alcuni dei
principali
fattori
che
possono
condizionare
la
realizzazione
dei
cantieri di raccolta della biomassa,
influenzandone la tempistica, il grado
di meccanizzazione attuabile e in
particolare il costo complessivo del
processo produttivo.
Tutti questi aspetti possono infatti
determinare o meno la convenienza
della raccolta dei sarmenti di vite nelle
varie
aree
della
provincia,
contribuendo a far variare in manie ra
significativa l'opportunit del recupero
e permettendo di distinguere in modo
chiaro
la
biomassa
totale
potenzialmente
disponibile
sul
territorio e la biomassa effettivamente
recuperabile
in
una
logica
economicamente
sostenibile
e
razionale.
L'ipotesi che si considerata nel
precedente paragrafo, secondo cui nel
20% dei vigneti provinciali la raccolta
sarebbe
tecnicamente
ed
economicamente non sostenibile,
una
stima
approssimativa
e
prudenziale, che andrebbe suffragata
da apposite indagini in campo per
quantificare con maggior dettaglio le
superfici in cui il recupero dei sarmenti
in
campo
sia
effettivamente
conveniente o meno.
Se negli ultimi anni il livello di
La Ilproduttivit
del cantiere stata
3.
caso della
quindi pari a 1,76 tonnellate/ora e 0,69
Cooperativa agricola
ettari/ora. Non stato possibile definire
e Ambiente"
il "Energia
contenuto idrico
dei sarmenti al
coperte
con Prove
un telodidi raccolta
plastica per
3.2
e
preservarle
dalle piogge di Agosto e
cippatura
consentire
un ade
guato processo
di
Al
termine delle
operazioni
di potatura,
cippatura.
eseguite fra Novembre 2008 e Marzo
2009, la Cooperativa Energia Ambiente
3.2.3
deie
ha
effettuatoCippatura
delle prove di raccolta
balloni
imballatura
dei sarmenti su una
In data 1 Agosto
2009 di
si 5,5
eseguita
superficie
complessiva
ettari. la
cippatura
dei
balloni
di
sarmenti
La valutazione dell'operativit (Foto
della
3.4). diLaraccolta
Cooperati
va "Energia
e
fase
e imballatura
non
Ambiente"
si in
maniera
rivolta a
una ditta
stata
eseguita
rigorosa,
per
specializzata
nel
servizio
cippatura
mezzo del rilievo dei tempi, perch
contoterzi, la DeLucastata
S.a.s. dieffettuata
Cappella
l'operazione
direttamente
dai
membri
della
FOTO 3.4 - CIPPATURA
BALLE
DI SARMENTI.
cooperativa,
senza DELLE
l'ausilio
di idonea
strumentazione per il rilevo separato
dei tempi delle singole fasi. Tuttavia
stato possibile ricavare il tempo e la
produttivit complessivi.
nata
per
FOTO 3.3 - inACCATASTAMENTO
DELLE
raccogliere,
modo organizzato,
la
BALLE
DI
SARMENTI
PRESSO
UNA
VICINA
biomassa
proveniente
dalla
AZIENDA VITI-VINICOLA.
manutenzione
del verde pubblico
comunale e dalla potatura dei vigneti
delle aziende agricole e viti-vinicole
locali, lavorarla, selezionarla e renderla
3.2.1
Organizzazione
disponibile a fini energetici o per la
produzione di compost da reimmettere
della
raccolta
e
nei processi di coltivazione agricola.
dell'imballatura
costituita da 12 aziende agricole
Per la raccolta e l'imballatura dei
della
zona
della
pedemontana
sarmenti stata contattata una ditta
trevigiana da Cison, Frego- na, Vittorio
contoterzista che effettua lavorazioni in
Veneto e Sarmede, che, insieme,
agricoltura. La macchina impiegata
assommano una superficie a vigneto
stata una normale imballatrice da fieno
Foto: Archivio Dipartimento Territorio e Sistemi
comples
siva pari
a circa 50
ettari.Energie
Foto: Archivio
Associazione
Italiana
per
la
produzione
di
balle
di
Agro-Forestali (TESAF) - Universit degli Studi di
Agroforestali
(AIEL).
La maggioranza delle aziende agricole
dimensione
Padova.
della cooperativa inoltre socia della
1,5 * 1,2 m chiuse da una rete. Il
"Cantina
So-ciale
CooperativaDELL'OPERAZIONE
Agricola
TABELLA 3.1
DATI RIASSUNTIVI
DI RACCOLTA E IMBALLATURA.
di Vittorio Veneto", che riunisce oltre
FOTO 3.2 - CANTIERE DI RACCOLTA E
900 aziende operanti in 14 comuni del
IMBALLATURA DEI SARMENTI IN AZIONE.
Trevigiano: pertanto possibile fare
riferimento a questo bacino territoriale
e
produttivo,
costituito
complessivamente da oltre 1.400 ettari
ha
5,5
di vigneto.
Superficie
Tempo
ore
FOTO
3.1
VIGNETI
A
PROSECCO
DELLA
Numero
balle
n
balle
L'
ZONA
DI
VITTORIO
VENETO
(TV).
Numero
balle/ettaro
n
balle/ha
U
S
Produttivit
n balle/ora
Fonte: Cooperativa Agricola "Energia e Ambiente".
O
Peso iniziale balle
t
E
Produttivit
dei vigneti
t/ha
N
8
47
8,55
5,88
0,30
2,56
E
TI
C
O
D
EI
S
A
R
M
E
N
TI
ha/ora
Foto: Archivio0,69
Associazione
Agroforestali (AIEL).
Italiana
3.2.2
Produttivit
e giornaliera
Caratteristiche
Potenza motore
Italiana
Energie
Valore
335
Energie
oraria
V
al
ut
a
zi
o
ni
te
c
ni
c
oe
c
o
n
o
m
ic
h
e
di
fil
ie
re
si
g
ni
fi
c
at
iv
e
42
Apertura di alimentazione
56 * 99
GRAFICO 3.1 - ANALISI DEI TEMPI DEL
Diametro tamburo rotante
CANTIERE DI CIPPATURA, ESPRESSI IN %. 82
Numero coltelli
10 (20)
18%
Serbatoio carburante
800
lunghezza
6,60
Cippatura
Misure macchina
larghezza
2,55
altezza
3,70
Eliminazione
n
57
Numero balle
telo plastica e
t
0,225
residui
Peso singola balla
t
12,825
Totale materiale cippato
ore
1,5
Tempo cippatura
Eliminazione
Produttivit oraria
t/ora
8,55
DEL
cm
cm
cm
cm
n
litri
m
m
m
avvenuta
attraverso pi fasi consecutive di
calcolo. Nel caso specifico, non
essendo la Cooperativa "Energia e
Ambiente" in possesso di alcuna
attrezzatura idonea alla raccolta e alla
lavorazione dei sarmenti, si fatto
riferimento ai costi e alle tariffe
applicate dalle imprese contoterziste
utilizzate. Il ricorso a macchine in
dotazione alla cooperativa sicuramente
permetterebbe di ridurre il costo di tut te le singole fasi del processo
produttivo.
3.3.1
Costo delle fasi di
raccolta e imballatura
Voce di costo
Costo di raccolta e
imballatura
Costo di trasporto/
stoccaggio
Costo di cippatura
Costo unitario
totale
L'
U
S
O
E
N
E
R
G
E
TI
C
O
D
EI
S
A
R
M
E
N
TI
LO
3.3.2
Costo del trasporto
al
luogo
di
3.2.4
Contenuto
idrico
stoccaggio/cippatura
del materiale cippato
Perfine
un dicalcolo
corretto
del costo
Al
valutare
il contenuto
idricodi
produzione
del
cippato
di
vite
si
reso
dei sarmenti cippati, prima della
necessario
conside
rare
anche
il
costo
destinazione finale al pellettificio, si
di trasporto
delle
balle dicam
sarmenti
fino
sono
eseguite
quattro
pionature
al
luogo
di
stoccaggio
e
succes
siva
sul cumulo di materiale sminuzzato.
cippatura.
Per
la misurazione del contenuto idrico
presenza
di singoli
distanze
di trasporto
eIndel
peso dei
campioni
si
contenute, una
nell'ambito
di un
impiegata
bilancia
ad raggio
alta
massimo
di
25
km
tra
i
vigneti
oggetto
precisione che utilizza il metodo di
FOTO
3.5 Euro
- BILANCIA
A INFRAROSSI
a 375,00
e, a partire
da una
IMPIEGATA
PER
LA
DETERMINAZIONE
produzione oraria di 8,55 t/ora,DEL
un
CONTENUTO
IDRICO DEL CIPPATO
DI VITE.
costo per tonnellata
cip- pata
pari a
3.3.4
Costo complessivo
di produzione del cippato di
vite
Il costo di produzione del cippato di
vite risulta quindi composto dalla
TABELLA 3.4 - VOCI DI COSTO CHE
CONCORRONO ALLA DETERMINAZIONE
Foto:
Archivio DEL
Dipartimento
DEL COSTO
CIPPATO Territorio
DI VITE. e Sistemi
Agro-Forestali (TESAF) - Universit degli Studi di
Padova.
V
al
ut
a
zi
o
ni
te
c
ni
c
oe
c
o
n
o
m
ic
h
e
di
fil
ie
re
si
g
ni
fi
c
at
iv
e
3.4.1
Valutazione
del
costo di trasporto del cippato
di vite al pellettificio
L'azienda Priant S.p.A. distava circa 25
km dal luogo di stoccaggio del cippato.
Per il trasporto del materiale al
pellettificio si impiegato un camion
Costo
Unit
di con
con rimorchio
capienza pari a 32
unitario
misura
mc.
In
base
alle
attuali tariffe
Costo di produzione del
Euro/t
83,24
cippato
chilometriche
dai
Costo
di trasporto fino
al
Euro/t
15,00applicate
trasportatori,
per
trasporti
fino
a
25
km
pellettificio
Costo unitario totaledi distanza,
Euro/t si attribuito
98,24
un costo pari
Voce produttivaa 15,00 Euro/t.
Valore
Unit di
Il costo misura
della materia prima franco
Produzione oraria pellet
t/ora
1,5
pellettificio
quindi
risultato pari alla
3.4.3
Costo
produzione del pellet
di
Giorni produzione/anno
giorni/anno
334
Totale produzione
t
36
TABELLA
3.5
COSTO
giornaliera
Totale produzione annua
t
|12.024
DELLA MATERIA
PRIMA FRANCO PELLETTIFICIO.
3.4.2
Valutazione
fattibilit
tecnica
pellettizzazione
della
della
bene
ricordare come l'utilizzo del le potature
a fini energetici comporti in ogni caso
un vantaggio di tipo economico,
quantificabile nella mancata spesa per
lo smaltimento dei residui.
Dal punto di vista fitosanitario infatti
vige l'obbligo di allontanare le potature
dal campo: da un'indagine effettuata in
zona si riscontrato che i contoterzisti
locali che effettuano questo tipo di
attivit mediamente applicano per
10smaltimento una tariffa pari a 50,00
Euro/ ettaro.
3.4
Analisi
tecnicoeconomica del processo
di pellettizzazione dei
sarmenti di vite
Conclusasi la fase di raccolta e
cippatura dei sarmenti di vite, il
materiale ottenuto stato conferito
presso il pellettificio Priant S.p.A. di
Vazzola (TV), dove, in data 1 Settembre
2009, avvenuta la trasformazione in
pellet.
3.5 Il
comportamento
del pellet di vite nei
moderni impianti di
combustione
stata
pi
contoterzi anche per la pellettizzazione
continua e pi
si osserva
costituisce
unottimale,
vantaggio
per to
la
un
minor
numero
di
scorie
di
Costo
unitario
% sul
cooperativa,
daltotale
momento che eessa
83,24
46,7
accumuli
ceneri.
non
ha i dimezzi
per un investimento
15,00
8,4
Da
questi test come
pertanto
si pu
con
siderevole
quello
che dedurre
si deve
80,00 il pellet
44,9
come
di
vite
possa
essere
attuare
per
la
realizzazione
di un
178,24
100,0
impiegato
idone
amente
in
caldaie
a
pellettificio.
griglia mobile, in grado di gestire
Sulla base di tali dati risulta come il
combustibili a elevato contenuto di
costo unitario totale di produzione del
ceneri e dotate di dispositivi per la
pellet di vite da parte della Cooperativa
gestione di depositi o scorie (ad
"Energia e Ambiente" sia pari a 178,24
esempio la presenza di si stemi
automatici di pulizia) e per la rimozione
GRAFICO 3.2 - VOCI DI COSTO DELLA
della cenere.
PRODUZIONE DEL PELLET DI VITE.
Nell'impiego
in apparecchi idonei, la
Pellet di legno
combustione
del pellet di vite d
5,3
origine 15,1 a
emissioni
che
tendenzialmente
rispettano i limiti di
44
legge fissati dalle norme di settore.
Nelle successive tabelle si riportano i
V
al
ut
a
zi
o
ni
te
c
ni
c
oe
c
o
n
o
m
ic
h
e
di
fil
ie
re
si
g
ni
fi
c
at
iv
e
Emissioni rilevate
(mg/Nm3)
Polveri totali
CO
NOx
SOx
Produzione Lorda
Vendibile (PLV)
Costi di produzione
Margine operativo
Netto (MoN)
Pellet di vite
RIFERIMENTO.
380-640
190-204
64
206
12
Euro/anno
538.400,00
Euro/anno
479.821,00
Euro/anno
350
500
200
300
500
200
3.000
2.500
58.579,00
3.6 Potenzialit
produttiva della Cantina Sociale di Vittorio
Veneto
Il bacino territoriale di riferimento
rappresentato dalle superfici a vigneto
della "Cantina Sociale Cooperativa
Agricola di Vittorio Veneto", che si
attestano attorno a un'estensione
complessiva di circa 1.400 ettari
distribuiti in un arco spaziale avente un
raggio di circa 10 km. La Cooperativa
Energia e Ambiente potrebbe, quindi,
gestire una superficie a vigneto pari a
1.400 ettari, occupandosi della raccolta
e della lavorazione dei sarmenti di vite
per
l'ottenimento
di
cippato
successivamente
trasformabile
in
pellet.
Sulla base delle capacit produttive
precedentemente illustrate, da tale
superficie
risultano
annualmente
disponibili
11.964
rotoballe
(8,55
Note: Test condotti dall'Austrian Bioenergy Centre (GbmH).
rotoballe/ettaro),
Fonte: Francescato Valter,corrispondenti
Antonini Eliseo, Paniza Annalisa, Grigolato
2.692
tonnellate
10) didicippato
Valorizzazione
energetica(M
dei sarmenti
vite in provincia di Gorizia.
(0,225 tonnellate/ balla di cippato), da
Nell'eventualit
di
ipotizzare
l'installazione
di
impianti
di
riscaldamento di taglia pi grossa, la
stessa quantit annua di biomassa
potrebbe soddisfare il fabbisogno
richiesto da una ventina di impianti di
Potenza impianto
kW
riscaldamento
a 100
pellet con potenza
Ore utilizzo annue
ore
1500
termica installata pari a 400-500 kW
Rendimento
%
90
(consumo
di biomassa
mediamente
Energia necessaria
MWh/anno
135
stimato t/anno pari 29
a
120-150
Combustibile necessario
Numero di impianti t/anno/impianto).
n
93
installabili
Ovviamente
stime
possono variare
CO2 le CO
2 eq.
sensibil(kg/MWh)
mente a
seconda
di molteplici
(kg/MWh)
Cippato forestale (50 aspetti
kW)
21,12
23,95
e parametri, tra cui l'ubicazione
del sito in cui installata la centrale
termica
(pianura,
collina,
pedemontana), la natura dell'utenza
riscaldata (edificio pubblico, utenza
privata residenziale, sito produttivo), la
L'
cubatura degli edifici serviti dagli
U
impianti termici, l'effettivo consumo
S
O
annuo di combustibile per ogni
E
specifico
caso,
le
modalit
di
N
funzionamento
dell'impianto
stes
so
E
(numero
di
ore
annue
di
R
funzionamento,
rendimento
della
G
E
caldaia,
dimensionamento
della
TI
capacit dell'accumulatore).
C
O
3.6.2
Calcolo
della
D
riduzione
di
CO
2
EI
L'adozione di sistemi di riscaldamento
S
A
che impiegano biomasse comporta
R
sempre dei vantaggi anche di tipo
M
ambientale.
E
infatti possibile calcolare la riduzione
N
dell'impiego
di
CO2
conseguibile
TI
NJ
3.6.1
Potenzialit reali
V
al
ut
a
zi
o
ni
te
c
ni
c
oe
c
o
n
o
m
ic
h
e
di
fil
ie
re
si
g
ni
fi
c
at
iv
e
21,13
27,39
26,70
28,95
315,82
321,88
226,81
233,96
23,95
40,16
29,38
31,91
318,91
325,43
251,15
257,72
Risparmio in CO2
CO2 evitata
CO2 equivalente
evitata
Unit
di Gasolio Metano
misura
t/anno
3.601 2.484
Ilt/anno
consumo
energetico
3.603 2.752
per
la
produzione
e
l'uso
finale
del
combustibile comporta l'emissione in
atmosfera di una certa quantit di
anidride carbonica (CO2) e di altri gas a
effetto serra che sono espressi in forma
aggregata
in
termini
di
CO2
equivalente. Sulla base dei dati
desumibili dalla Tabella 3.12, in termini
di CO2 equivalente il risparmio annuo
di 3.603 tonnellate rispetto al gasolio e
a 2.752 tonnellate rispetto al metano
(vedi la sottostante Tabella 3.13).
Risparmio in CO? equivalente rispetto
al gasolio
- emissione di CO2 equivalente per
produrre i 135 MWh impiegando
gasolio in 1 caldaia: 135 MWh *
318,91 kg CO2 equivalente /MWh =
43.052,85 kg CO2 equivalente =
43,052 t CO2 equivalente
- emissione di CO2 equivalente per
produrre i 135 MWh impiegando
pellet in 1 caldaia: 135 MWh * 28,95
kg CO2 equivalente /MWh =
4.307,85 kg CO2 equivalente =
4,307 t CO2 equivalente
- risparmio conseguibile in 1 caldaia
sostituendo il gasolio col pellet =
43,052 - 4,307 = 38,745 t CO 2
4.24. La
fase della
di raccolta Sulla base di questa notevole
Il caso
emersa l'opportunit di
e Cooperativa
di
trasporto:
Coal dieterogeneit
predisporre
per
i
viticoltori
un
produttivit
costi
Motta di eLivenza
V
al
ut
a
zi
o
ni
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c
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n
o
m
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h
e
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c
o
n
o
m
ic
h
e
di
fil
ie
re
si
g
ni
fi
c
at
iv
e
4.2.1
campo
Produttivit
in
4.2.2
Cantiere di raccolta
e imballatura
4.2.4
Accumulo e spazio
occupato
DELLE
Unit di
misura
Questa fase
Potenza motore
320ha avuto
CV bisogno di alcune
ope
razioni
di
manutenzione
alla
80
cm
Diametro massimo di
macchina,
quan
tificabili
in
cippatura
Apertura di alimentazione
120 * 80 ordinaria
cm
manutenzione
pari a circa 7
121
cm straordinaria di
Larghezza della bocca
di e manutenzione
ore
alimentazione
circa 4 ore.
Numero coltelli
14
n
La formazione delle rotoballe ha
Peso complessivo Foto: Luca Bettinelli
22.000 (Societ
kg Cooperativa Agricola
richiesto
anche l'uso
dello spago
m
Livenza Lunghezza
- COAL).
legante,
per
un
consumo
di circa 0,45
7,00
Misure macchina
Larghezza
m
2,55
kg/rotoballa.
Altezza 3,90
m
Sulla 4.8
base
del tempo
richiesto per lo
FOTO
- CUMULO
DI ROTOBALLE.
L'
U
S
O
E
N
E
R
G
E
TI
C
O
D
EI
S
A
R
M
E
N
TI
fM
Si
impiegata
una
cippatrice
4.2.3
Cantiere
di
Heizohack
mo
dello
14-800
K
prodotta
trasporto e accatastamento
dalla
ditta
Heizomat
Nel
Settembre
2009GmbH
si (vedi
sono
Tabella
4.2)
montata
su
un
auto
carroe
organizzate le fasi di trasporto
Mercedes
potenza di 320 CV
e
successivodellaaccatastamento
delle
azio
nata per
mezzodal delcampo
motore
rotoballe
prodotte
al
dell'autocarro
stes
so;
per
disporre
di
piazzale della cooperativa.
una
macchina primaverile-estivo
idonea
si
deve
Nel
periodo
le
considerare
un
costo
orario
del
nolo
a
rotoballe hanno perso il loro contenuto
idrico: a Settembre il peso medio
TABELLA
- CARATTERISTICHE
risultava4.2variabile
fra 0,32 eDELLA
0,35
CIPPATRICE
IMPIEGATA.
tonnellate/rotoballa.
Il materiale era assai secco, con un
contenuto idrico che si attestava
attorno al 10-12%.
Si sono strutturati due diversi tipi di
cantieri,
caratterizzati
da
una
differente disponibilit di macchine
Cantiere n 1
Tale cantiere si caratterizzato per la
presenza di un operatore con trattore
dotato di un caricatore e di un pianale
sui cui si potevano caricare circa 20
rotoballe. Per ogni singolo viaggio si
effettuato un carico medio di circa 6,47 tonnellate.
Rimanendo all'interno di un raggio
entro i 25 km rispetto al centro
aziendale, le operazioni di raccolta
delle rotoballe, caricamento sul pia nale, trasporto e scarico presso il
piazzale della cooperativa hanno
richiesto mediamente circa 1 ora di
tempo.
Se
si
fosse
effettuata
questa
operazione in servizio contoterzi, si
sarebbe dovuto sostenere un costo
orario quantificabile in circa 80,00
Euro/ ora. Sulla base di questa tariffa
media applicata dai trasportatori conto
terzi della zona, risultato un costo per
questo cantiere variabile tra 11,43 e
12,5 Euro/tonnellata, in riferimento a
una biomassa avente un contenuto
idrico (M) attorno al 10%.
Cantiere n 2
Tale cantiere stato caratterizzato
dalla presenza di due operatori, uno
con la trattrice e il rimorchio e uno con
una trattrice e una forca per il
caricamento. Sul rimorchio si sono
potute caricare di volta in volta circa 18
rotoballe. Per ogni singolo viaggio si
effettuato mediamente un carico di
circa 5,8-6,3 tonnellate. Considerando
lo stesso tempo di durata delle varie
operazioni di raccolta delle rotoballe,
caricamento, trasporto e scarico presso
il
piazzale
della cooperativa
(1
E
N
E
R
G
E
TI
C
O
D
EI
S
A
R
M
E
N
TI
Caratteristiche
Potenza
termica installata
LO
PM
Impianto aziendale-domestico
55 kW
V
al
ut
a
zi
o
ni
te
c
ni
c
oe
c
o
n
o
m
ic
h
e
di
fil
ie
re
si
g
ni
fi
c
at
iv
e
Tipo di griglia
Modalit di alimentazione
Tipo di filtrazione dei fumi
Gestione dei parametri di
combustione
Mobile
A spintori
Elettrofiltro
Automatica
Mobile
A coclea
Assente
Manuale
di
di
di
4.5
Potenzialit
produttiva della
perativa Coal
Coo-
NO2
SO2
233,7-345,3
< 1-5,2
Fonte: Mescalchin Enzo, Cristoforetti Andrea, Magagnotti Natascia, Silvestri Silvia, Spinelli Raffaele (2009).
Utilizzo dei residui di potatura della vite a fini energetici.
TABELLA 4.7 - CARATTERISTICHE DELLE EMISSIONI E DEI FUMI DA IMPIANTO AZIENDALEDOMESTICO (VALORI IN MG/NM3).
Fonte: Mescalchin Enzo, Cristoforetti Andrea, Magagnotti Natascia, Silvestri Silvia, Spinelli Raffaele (2009).
Utilizzo dei residui di potatura della vite a fini energetici.
TABELLA 4.9 - NUMERO DI IMPIANTI TERMICI ALIMENTABILI SULLA BASE DEGLI IPOTETICI
QUANTITATIVI DI BIOMASSA DISPONIBILI ANNUALMENTE.
Superficie (ha)
1.000
5.000
N rotoballe
Biomassa/rotoballa
(t)
3.000
15.000
0,32-0,35
L'
U
S
O
E
N
E
R
G
E
TI
C
O
D
EI
S
A
R
M
E
N
TI
NJ
00
Consumo annuo di
biomassa (t/anno)
10
30
150
Fonte: Mescalchin Enzo, Cristoforetti Andrea, Magagnotti Natascia, Silvestri Silvia, Spinelli Raffaele (2009).
Utilizzo dei residui di potatura della vite a fini energetici.
V
al
ut
a
zi
o
ni
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c
ni
c
oe
c
o
n
o
m
ic
h
e
di
fil
ie
re
si
g
ni
fi
c
at
iv
e
unaprecedenti
stima ipotetica,
dal momento
annate
con l'impiego
del che
rendimento elettrico si attesta attorno
particolarmente adatto in contesti in
il consumo
annuoedisicombustibile
combustibile
fossile
sgrava davaria
al 13-15%. La produzione annua di
cui l'impianto dell'utenza al servizio
notevolmente
in base
a molteplici
buona
parte
delle
responsabilit
circa 500 MWh elettrici. Sui fumi della
di
uno
o
pi
edifici
pubblici
parametri
(ubicazione
del
sito,
tipo
di
relative alla gestione dell'impianto
caldaia pu essere applicato uno
caratterizzati
da
un
certo
carico
utenza
servita, cubatura
degli edifici,
termico
(funzionamento
della caldaia,
scambiatore aria/acqua che consente
termico (scuole, palestre, piscine,
modalit e controlli,
di
funzionamento
manutenzione
eventuali
di produrre circa 300 kW termici utili
strutture sanitarie, case di riposo, ecc.)
dell'impianto).
guasti e malfunzionamenti, costanza
per il riscaldamento.
e molto concentrati in termini spaziali,
dell'approvvigionamento e della qualit
Il consumo medio annuo di cippato (M
4.6
Modelli e tipologie
per cui opportuna l'installazione di
del cippato).
30), supponendo un periodo temporale
di
impianti
di
piccole reti di teleriscaldamento. La
Va tuttavia sottolineato come in molti
namento pari a circa 7.000
conversione energetica di funzio
dimensione di queste centrali pu
casi l'applicazione del contracting non
ore/anno,
di 1.000 tonnellate. Per dar
Il cippato derivante da sarmenti di vite
variare da potenze molto ridotte (50sia conveniente:
ad
esempio
quando
il
vita a tale produzione si deve pertanto
pu
essere
impiegato
a
scopo
100 kW) a taglie anche di una certa
potenziale
utente
utiliz
za
il
organizzare il recupero dei sar menti a
energetico principalmente per due
consistenza, dell'ordine di qualche MW
combustibile
partire da una superficie complessiva
finalit: fossile in regime fiscale
termico.
agevolato
defiscalizzato
per
i
di oltre 1.000 ettari.
- per(metano
la produzione
di energia
termica,
In questo caso i fornitori (aziende
capannoni
artigianali,
gasolio
L'investimento,
senza considerare le
allo
scopo
di
garantire
il
agricole o forestali, in genere in forma
agevolato
per le serre), e
in presenza
opere edili, di circa 400.000,00 riscaldamento
l'acqua dicalda
associata) non operano pi solo come
450.000,00 Euro.
piccolissime
utenze,
o
in
contesti
sanitaria a un'utenza singola o a pi
fornitori di materia prima, ma possono
caratterizzati
da
logistiche
utenze collegate
assieme
mediante
incamerarediil maggiore
L'installazione
impianti valore
dotati aggiunto
di
problematiche
ficolt di accesso,
una rete(dif
di tele-riscaldamento;
ottenibile
dalla
vendita
diretta
potenze
elettriche
molto
elevate del
percorsi
difficili
o molto lunghi,
silos
- per
la produzione
combinata
di
calore
a
terzi.
propone oggi allettanti vantaggi dal
troppo piccoli,
energiaecc).
termica ed energia elettrica,
filiera
della
vendita delalla
calore
puntoLadi
vista
economico,
lucesi pu
In ogni caso, per vagliare la potenziale
V
al
ut
a
zi
o
ni
te
c
ni
c
oe
c
o
n
o
m
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h
e
di
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E
N
E
R
G
E
TI
C
O
D
EI
S
A
R
M
E
N
TI
ui
5.Conclusioni
Le indagini effettuate nell'ambito del
presente report tendono a confermare
le aspettative che caratterizzano oggi il
mondo
agricolo
in
merito
alla
possibilit di destinare alla produzione
di energia i residui delle colture
tradizionali (nello specifico caso i
sarmenti di vite).
Con l'inquadramento iniziale dello stato
dell'arte su scala provinciale si
cercato di dare una stima delle
superfici disponibili e delle pro duzioni
ottenibili, allo scopo di dimensionare
con
una
buona
approssimazione
l'ordine di grandezza che potrebbe
globalmente caratterizzare lo sviluppo
di questa filiera bioenergetica nel
territorio trevigiano. I dati ottenuti attestano potenzialit sorprendenti in
termini di recupero degli scarti viticoli e
di conseguente miglioramento della
gestione locale delle colture agricole e
del territorio.
L'analisi di due casi studio che con una
certa lungimiranza hanno gi mosso i
primi passi nei comprensori di loro
pertinenza ha permesso di individuare
due esempi operativi di valorizza zione
dei sarmenti di vite a fini energetici.
Nella presentazione di queste filiere si
sono presi in esame i molteplici aspetti
agronomici,
tecnici,
logistici,
economici, energetici e ambientali
delle varie fasi di raccolta, movimentazione, stoccaggio, trasformazione,
commercializzazione e impiego finale
di questo tipo di biomassa.
Da questa analisi sono emersi i punti di
forza che concorrono a determinare la
V
al
ut
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zi
o
ni
te
c
ni
c
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c
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m
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S
A
R
M
E
N
TI
W
NJ
solo
to), la al
delicatezza
costo da
di questo
sostenere
tema per
e il
l'investimento
taliesercita
attrezzature
forte impatto (che
che per
esso
oggi
si
aggira mediamen
te tra
i 10.000 elai
sull'opinione
pubblica
impongono
20.000
ma soprattutto
alle
necessiteuro),
di approfondire
ulteriormente
dimensioni
spesso troppo esigue degli
la questione.
ap
propriet. deve essere
In pezzamenti
particolare dil'obiettivo
Una
soluzione
ottimalee potrebbe
essere
quello
di valutare
ottimizzare
le
l'af
fidamento
delle
fasi
della
raccolta
a
modalit
di
combustione
e
le
contoterzisti
che
dispongano
delle
tecnologie degli impianti termici per
macchine
cheprocesso
svolgonoenergetico
le varie fasi
del
garantire un
sicuro
lavoro
(trinciacaricatrici,
imballatrici,
e un livello di emissioni compatibile con
mezzi
per
il trasporto,
cippatrici, ecc.) e
le attua
li normative
vigenti.
che
siano
in
grado
di
impiegare
queste
Dal
punto
di
vista
economico,
attrezzature
un numero
di ore/anno
l'installazioneper sul
territorio
di un
(400
600)
e
su
una
superficie
numero razionalmente dimensionato di
complessiva
di appezzamenti
(almeno
impianti
energetici
potrebbe
far
qualche
centinaio
di
ettari)
tale e/o
da
decollare la domanda del cippato
poter
ragionevolmente
del pellet
di vite con laammortizzare
creazione di
l'investimento.
mercati locali che, basandosi su filiere
In
nell'ottica
della
corte,alternativa,
non dovrebbero
incorrere
in
creazione
di
realt
associative
o
problemi legati alla costanza della
consorzi
aziende biomassa
vitivinicole,
disponibilitdi della
e
l'associazione
stessa
potrebbe
dotarsi
dovrebbero svincolarsi dai mercati
delle macchine dedicate alla raccolta,
della biomassa industriale, che non
per metterle poi a disposizione dei soci
sempre premiano in maniera adeguata
per l'impiego nelle singole aziende.
i produttori.
Questo permetterebbe di abbattere
La diffusione del metodo del legno
ulteriormente i costi delle fasi di
energia "contracting" potrebbe inoltre
recupero
e
trasfromazione,
garantire agli operatori del settore
contribuendo ad aumentare il valore
l'opportunit di beneficiare di un
aggiunto e il margine economico
maggior valore
aggiunto rispetto
allaspuntabile
dalla successiva
commercia
mera
commercializzazione
della
lizzazione della biomassa.
biomassa legnosa, con
una
significativa
Nell'ottimizzazione
della
logistica
della
ricaduta
positiva
anche
raccolta uno degli obiettivi di maggiore
sull'ammodernamento
e sull'innovazio
valenza
strategica dovrebbe
esserene delle aziende agricole locali,
implementan
doPIAZZOLA
una crescita
generale
FOTO 5.3 - MINI
DI STOCCAGGIO
delle
conoscenze
e del IN know-how
E MEZZO
DI TRASPORTO
FASE DI
dell'intero
settore
agro-forestale.
Altri
CARICO.
aspetti positivi che meritano di essere
sottolineati per avvalorare i pregi del
recupero a fini energetici dei sarmenti
sono:
- il contributo alla diversificazione
delle
fonti
energetiche,
con
conseguente riduzione dell'impiego
di
combustibili
fossili
e
dell'emissione di gas serra in
atmosfera;
Foto: Luigi Barella (Veneto Agricoltura).
Irealt
sarmenti
consorziali
di vite pergi
qualit
sviluppate
e quantit
e
costitu
fortemente
iscono
strutturate,
alla luce di
tipotutte
Consorzi
queste
di
assunzioni
tutela o Cantine Sociali
una costituiti
biomassa
da un
effettivamente
gran numero di degna
aziendediconsociate.
attenzione in
un'ottica
La forza e
di la
sostegno
capacitalla
organizzativa
produzione di
energia
questi soggetti
da fonti
potrebbero
rinnovabili
ottimizzare
nel
comparto
la raccoltaagri
e colo
la valorizzazione
della provincia dei
di
Treviso.
residui di potatura dei vi gneti, magari
Questa
sfruttando
modalit
la presenza
di utilizzo
nel territorio
assume
di
ancora
siti o dipi
piattaforme
importanza
(spesso
considerando
gi esicome
stenti le presso
usuali prati
le che
singole
alternative
aziende
del
passato
associate)di smaltimento
per lo stoccaggio,
dei sarmenti
la
(trinciatura
trasformazione
in campo
e e la
bruciatura)
successiva
non
siano
commercializzazione
pi soluzioni perseguibili
di
questa
per
moti
biomassa
vazioni
di re
fitosanitarie
cupero.
e di qualit
ambientale.
La disponibilitPertanto
annua dil'impiego
grandi
sostenibile
quantitativi di
di questa
biomassa
madi
teria
qualit
prima
e di
la
produzione
garanzia
localedella
con una de stinazione
costanza
energetica
nell'approvvigionamento
direttamente "inpotrebbero
loco" pu
contribuire
assicurare la
a capacit
trasformare
di alimentare
un problema
col
e
cippato
un costo
o col di
pellet
smaltimento
di vite un in
grande
una
risorsa
numeroindigrado
impianti,
di apportare
non solo molteplici
di piccola
ricadute
potenza ma benefiche
eventualmensul
te anche
piano
di
economico,
taglia medio-grande
energetico,
(presso
ambientale
le sin gole
e di
riflesso
aziendeanche
o presso
socio-occupazionale.
la sede centrale
Lo
dell'as
scopo
sociazione),
di studi che
e indagini
possanoafungere
livello
territoriale
da esempio come
per una
questo
loro successiva
proprio
quello
diffusione
di avvalorare
nel territorio
e quantificare
presso altri
il
potenziale
soggetti esterni,
dei vigneti
di naturacome
pubblica
verie/o
e
propri
privata. "giacimenti"
di
energia
rinnovabile
Anche dal punto
a didisposizione
vista energetico
delle
e
aziende
ambientale locali
su
scala
(Foto nazionale
5.4).
L'individuazione
continuano a esusseguirsi
il superamento
studi
delle
e
criticit
indagini che,
ancora
data esistenti
l'attualit del
mediante
tema,
valutano sempre pi in dettaglio la
FOTO 5.4
CIPPATO DI
VITE: UN
qualit
delle- emissioni
in atmosfera
"GIACIMENTO
DI
ENERGIA
NELLE
MANI DEI
derivanti
dalla
combustione
dei
VITICOLTORI".
sarmenti della vite.
I risultati tendenzialmente confermano
la
sostenibilit
ambientale
della
combustione di queste biomasse.
L'alimentazione di moderne caldaie, sia
di piccola potenza sia di taglia
industriale, con cip- pato o pellet di
vite, non crea grandi problemi dal
punto di vista tecnico-meccanico. I
progressi raggiunti nella qualit dei
processi di combustione e l'adozione di
sistemi
tecnologie
innovativi e idonei
Foto: LuigieBarella
(Veneto Agricoltura).
alla
qualit
chimico-fisica
del
combustibile impiegato permettono di
migliorare sempre pi lo standard della
qualit dei fumi emessi in atmosfera,
consentendo in genere il rispetto dei
limiti di legge per i parametri previsti
dalla normativa di settore.
Anche
l'analisi
delle
possibili
dispersioni nell'ambiente di eventuali
residui di fitofarmaci presenti nei
V
al
ut
a
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ni
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S
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