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SPAZIO PER TIMBRO PROTOCOLLO

Spett.le Comune di Cant Area Gestione del Territorio Piazza Parini, 4 CANTU

Adottato con del. C.C. n. 2 del 23 gennaio 2012 (ai sensi dellart. 13 della Legge Regionale 12/05 e s.m.i.)

PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO

OSSERVAZIONE OSSERVAZIONE N.________________


SPAZIO RISERVATO ALLUFFICIO

Il sottoscritto LUIGI TAGLIABUE nato a ................ il ................ C.F. .................................. residente a ................ in via/piazza n. .... tel. ............ in qualit di Coordinatore pro-tempore del Circolo PD di Cant con sede a Cant (CO) in via Ettore Brambilla n. 3 tel. ..............., email pd.cantu@yahoo.it P R E S E N T A ai sensi dellart. 13 della Legge Regionale 12/05 e s.m.i. Legge per il Governo del Territorio, la seguente osservazione al Piano di Governo del Territorio (PGT), in triplice copia, compilata in tutte le sue parti e articolata come meglio specificato nelle pagine seguenti.
Data 26 marzo 2012

f.to Luigi Tagliabue

TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI Informativa ai sensi del Decreto legislativo n. 196/03 e s.m.i. Ai sensi dellart. 13 della legge 196/03 e s.m.i., i dati forniti formano oggetto di trattamento nel rispetto della normativa sopra richiamata, in modo lecito ed in osservanza degli obblighi di correttezza e riservatezza. Tali dati potranno essere trattati per le finalit connesse allespletamento inerente losservazione presentata. Titolare del trattamento dei dati il Comune di Cantu (CO) e il RESPONSABILE dei dati il Responsabile dellUfficio Tecnico. I dati potranno essere trattati anche mediante supporto informatico. Linteressato ha diritto a quanto previsto dallart. 9 del suddetto decreto legislativo.

Data 26 marzo 2012

f.to Luigi Tagliabue

In questi anni di crisi economica dagli esiti incerti e di imprevedibile durata, il PGT rappresenta lo strumento ideale per individuare un diverso modello di crescita e sviluppo. Il PGT adottato invece la continuit del passato e lincapacit di proporre modelli nuovi. Anzich ragionare di risparmio (effettivo) in termini di consumo di suolo e indirizzare le risorse (pubbliche e private) sul riuso e lottimizzazione del patrimonio edilizio esistente, il PGT si pone come mero adeguamento contabile del vigente PRG. Proprio quel PRG oggi criticato da quelle stesse forze politiche, Lega in testa, che lhanno voluto e votato, quindici anni fa. E per giustificare scelte scellerate come ad esempio, nuove aree di espansione residenziale produttiva non sorrette da analisi e indagini socio-economiche serie, il PGT addomestica i numeri. DIMENSIONAMENTO: abitanti e aree edificabili Il PGT si regge su previsioni insediative (residenziali e produttive) non suffragate da analisi del reale fabbisogno. Per le aree residenziali si fa generico e demagogico riferimento ai cosiddetti diritti acquisiti, per altro abbondantemente disattesi (si veda ad esempio leliminazione del piano in pi ammesso nelle zone ZTR2 del PRG) cos da giustificare la conferma acritica delle lottizzazioni non ancora attuate. A queste si aggiungono, poi, nuovi, e altrettanto immotivati, piani di lottizzazione nonch numerose altre aree (definite) di completamento. E cos solo dalla somma delle inerenti volumetrie si ricavano gli abitanti insediabili. E per dimostrare che la crescita sar limitata lamministrazione ricorre ad un artificio censurabile: trucca i numeri. Infatti, esclude dal totale gli abitanti insediabili nelle aree di recupero nonch quelli afferenti alle centinaia e centinaia di abitazioni sfitte o invendute. Si tratta di migliaia e migliaia di unit che, se considerate, smentirebbero clamorosamente la propaganda e obbligherebbero lamministrazione a rivedere e correggere anche il Piano dei Servizi. Che fonda le sue previsioni proprio sul dimensionamento. E che i conti non quadrano documentato anche dallanalisi dellandamento demografico. Negli ultimi anni il tasso di crescita annuo attestato attorno all1,05%, che tradotto significa un aumento della popolazione di circa 1.900 abitanti nel prossimo quinquennio (lasso di tempo considerato dal PGT). Questo valore, nettamente inferiore agli oltre 3.000 abitanti contabilizzati con grave difetto dal Documento di Piano, conferma quanto eccessiva e spropositata sia la previsione di aree edificabili. Accogliendo le indicazioni esposte, si chiede Pertanto una rivisitazione del dimensionamento sia del numero degli abitanti insediabili, privilegiando il criterio del trend di crescita naturale, sia delle aree di nuova edificazione, privilegiando un diffusa e significativa riduzione degli indici edificatori e la cancellazione delle nuove aree, che per altro ricadono in ambiti variamente tutelati dalla Rete Ecologica del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale. Quanto alle aree produttive valgono le stesse considerazioni: localizzazioni e dimensionamento non sorrette da serie e documentate analisi socio economiche del comprato produttivo. DIMENSIONAMENTO I CONTI NON TORNANO Se si affrontasse la questione del dimensionamento basandosi sui dati dellandamento demografico (Documento di Piano Relazione, pagina 39 e seguenti) ci si accorgerebbe che la popolazione insediabile, cos come stimata nel PGT, sovradimensionata, rispetto al trend di crescita dellultimo decennio. Infatti, tra il 2001 e il 2010, la popolazione aumentata di 3.918 abitanti (da 35.180 a 39.540) corrispondenti ad un tasso di crescita dell 1,05% annuo. Assumendo tale valore, la popolazione nel quinquennio 2011/2015 (orizzonte temporale considerato dal Documento di Piano e deal Piano di Servizi) aumenterebbe di 1.977 abitanti.

Il PGT invece prevede un aumento di + 3.088 abitanti, pari al 56% in pi del trend di crescita naturale. Ma anche questo numero si rivela, considerando il piano delle regole e lazzonamento, al di sotto delle effettive potenzialit di incremento. Il numero di 3.088, correlato alle centinaia di migliaia di metri quadrati e metri cubi edificabili, corrisponde a: 2.377 abitanti insediabili sulle aree non ancora edificate ed ereditate dal vigente PRG; cui vanno aggiunti 711 abitanti insediabili su nuovi lotti (definiti) di completamento. Quantit difficili da capire, ma ancor pi difficili da giustificare. Ed in assenza di una chiave di lettura esaustiva e convincente, ragionevole affermare che: la disponibilit residua di aree edificabili (ereditate dal PRG e confermate in forza dellasserita tutela dei diritti acquisiti) pi che sufficiente a contenere laumento della popolazione, calcolato in base al trend di crescita sopra indicato; di contro, non c alcuna necessit (peraltro non motivata) di intaccare territorio vergine, oggi variamente vincolato (rete ecologica provinciale), e prevedere nuovi lotti edificabili, definiti di completamento. Il conteggio considera esclusivamente gli abitanti insediabili sulle arre di nuova edificazione. Non conteggia quelli afferenti alle varie zone di recupero, quelli afferenti ai consistenti premi volumetrici e nemmeno quelli (pari a circa 2.500) che potrebbero trovare un tetto nei circa 1.000 alloggi sfitti e/o non utilizzati (stime dellamministrazione comunale). Per di pi frutto delle nuove modalit di calcolo introdotte dalla lr 12/2005, per effetto delle quali, questo valore risulta inferiore del 33% rispetto a quello risultante con lapplicazione delle modalit usate per il vigente PRG. Pertanto si chiede che tutti i lotti di completamento - che intaccano la Rete Ecologica del PTCP -vengano eliminati, restituendo ad essi la destinazione duso oggi impressa dal vigente PRG. Inoltre, si chiede una revisione di minore impatto degli indici planovolumetrici, di modo che il loro abbassamento non sia limitato esclusivamente ad un paio di Piani Attuativi, ma costituisca il criterio generalizzato comune a tutti gli ambiti. EFFICIENZA ENERGETICA E TUTELA AMBIENTALE Le ultime, pi recenti, normative in materia urbanistica hanno introdotto criteri di premialit per gli interventi di trasformazione urbana con costruzioni a basso consumo energetico. Bisogna valorizzare il patrimonio edilizio esistente e adeguarlo ai nuovi canoni dellabitare e della sostenibilit energetica, cos da coniugare ambiente e sviluppo. Questa la sintesi e la ricetta che gli operatori del settore edile propongono per tentare di uscire dalla grave crisi del settore, come in occasione della presentazione del recente Meci Mostra delledilizia civile e industriale a Lariofiere di Erba. Ma perch ci si traduca in proposte concrete necessario uscire dagli slogan di mera facciata e introdurre norme, alcune premiali, ed altre prescrittive e obbligatorie, che impegnino lamministrazione e gli operatori del settore immobiliare - ma anche i singoli cittadini - a costruire, o ristrutturare, secondo criteri improntati al contenimento di consumo del suolo, al risparmio energetico ed allefficienza degli impianti. Con conseguente tutela dellambiente. E possibile individuare una normativa che vada a premiare, sia con riferimento alle classe energetica di edifici nuovi, ricostruiti o ristrutturai, sia con riferimenti a criteri minimi di utilizzo di fonti energetiche pulite Al riguardo, si chiede che le Norme Tecniche di Attuazione vengano rivisitate cos da tradurre in obblighi quel che ora rimangono solamente indicazioni e suggerimenti. EDILIZIA RESIDENZIALE PUBBLICA HOUSING SOCIALE Gli ultimi interventi significativi e quantitativamente rilevanti in materia di edilizia residenziale pubblica risalgono agli anni 80. Da allora nulla stato prospettato e nulla stato fatto. Ed anche il PGT non fornisce risposte rassicuranti ed efficaci.
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In altri termini, nelle nuove lottizzazioni o nei Permessi di Costruire Convenzionato il privato potr aggiungere il 15% della volumetria edificabile a condizione di destinarla a edilizia convenzionata. Appare evidente che siffatta facolt, lasciata in capo ai privati, non garantisce affatto che questa edilizia verr realizzata. A ci si aggiunga che le aree di riferimento generano una volumetria il cui 15% corrisponde a quantit modeste. Non congrue e compatibili con lobiettivo che ci si prefigge. Per altro da nessuna parte si fa riferimento alledilizia sovvenzionata, quella cio destinata alle fasce di reddito medio-basse. Pertanto si chiede di dare sostanza alle dichiarazioni dintento e individuare comparti, anche allinterno della citt costruita, dove le nuove costruzioni o gli interventi di recupero prevedano una quota significativa di edilizia residenziale pubblica. PIANO DEI SERVIZI QUADRO ECONOMICO Al Piano di Governo del Territorio, contrariamente ai vecchi Piani Regolatori, sono affidati oltre i compiti di pianificazione, gli aspetti di programmazione quinquennale delle opere pubbliche. Lapprofondimento del P.G.T. adottato con delibera del Consiglio Comunale 23.01.2012 n. 2 induce a ritenere che il quadro economico del Piano dei Servizi non credibile perch non corretto nelle valutazioni esposte. Si riportano in sintesi stralci della Relazione del Piano dei Servizi che tornano utili per i commenti e le osservazioni sul Quadro economico finale:

(pagina 4)

(pagina 18)

(pagina 19)

(pagina 20)

(pagina 26)

NB. gli importi relativi agli OO.UU e costo di costruzione (in entrata) e il costo delle opere pubbliche ambiti di trasformazione (in uscita) sono stati corretti in seguito alle modifiche apportate dopo la conferenza VAS del 17 ottobre 2011. Da una verifica attenta dei dati riportati in tabella si scopre che: la voce 1 quantificata nelle pagine 23, 24 e 25, il totale ammonta a 17.869.583,44 . e non ai quasi 23 milioni indicati in tabella. Infatti nella colonna Totale Oneri 1^ e 2^ afferenti ai PCC (pagina 25) presente un grossolano errore: indicato un totale di 6.036.465,93 . anzich 983.052,17 . Errore ripetuto anche nellelaborato B7 schedatura servizi ...! la voce 3 quantificata a pagina 26 (i 20 ./mq. non corrispondono per ai 30 ./mq. indicati nel PdR); la voce 5 quantificata a pagina 22; la voce 2 indica un importo forfettario, spuntato dal nulla (pagina 27); la voce 4 va interpretata, perch mal formulata: limporto indicato, infatti, comprende i costi delle opere di urbanizzazione afferenti ai piani attuativi (pagg. 20 e 21) pari a 14.163.570,69 . e quello delle opere pubbliche esterne ai piani e quantificato (per grande difetto) in 8.137.450 . In realt, il primo addendo (14.163.570,69 .) costituisce una partita di giro perch sono somme che il comune non incasser, perch andranno a scomputo degli oneri concessori. Simmetricamente, la voce 1 conteggi in entrata andrebbe contabilizzata al netto dei costi per la realizzazione di opere a scomputo oneri perch, si ripete, ... Questi non comportano Lapprofondimento delle stime esposte in tabella rivela che lamministrazione non avr 1.046.844,20 . a disposizione per gli interventi da definire in fase di attuazione, ma dovr piuttosto reperirne ulteriori risorse. Si avr, pertanto, uno sbilancio per un importo cospicuo. E non tutto: da nessuna parte stato stimato il costo della tangenziale nord, non stato considerato il costo della tangenzialina di Cant Asnago, il costo dei nuovi servizi nel sottosuolo (anche perch il PUGSS tuttora incompleto) e neppure quelli per tutti i nuovi chilometri di viali alberati e piste ciclo pedonali (elaborati B4.1 e B4.2). Se si dovesse tener
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alcun impegno di spesa per il comune, ma solo la rinuncia ad incassare gli oneri urbanistici relativi agli interventi privati ... (pagina 20).

conto di queste opere le spese aumenterebbero vertiginosamente e le somme che il comune dovrebbe reperire per far quadrare il quadro economico, probabilmente raggiungerebbe cifre vertiginose! fin troppo evidente che alcuni conti non tornano e che la contabilit del Piano, per essere credibile, deve essere profondamente rivisitata. Pertanto, si chiede di prendere atto di quanto sopra e provvedere alle necessarie correzioni. Che dovranno essere ovviamente estese a cascata a tutti gli atti del PGT con i quali il PdS interagisce. PARCO REGIONALE E PLIS O PARCO LOCALE DI INTERESSE SOVRACCOMUNALE Nel maldestro tentativo di offrire unimmagine verde, il Piano di Governo del Territorio indica, specificatamente nel documento di Piano, che il 25% del territorio sar tutelato da un futuribile Parco Locale di Interesse Sovraccomunale. Tale parco stato pensato nel solo territorio del Comune di Cant per evitare ogni confronto con i comuni contermini sulle azioni di salvaguardia. E ci non favorisce sicuramente la protezione di ambiti ecologici di un territorio a cui sono interessate anche le pubbliche amministrazioni del circondario. E lontana da noi lidea di una visione meramente vincolistica, quando viceversa necessario valorizzare gli aspetti e le norme che promuovono investimenti verso un riutilizzo (conservando comunque le funzioni di equilibrio ambientale) di aree altrimenti destinate al totale abbandono. Per questo riteniamo che lobiettivo finale non pu che essere un parco regionale, anche se in questo momento permane il no di Regione Lombardia. Resta la realt di fatti: lo studio di fattibilit del PLIS datato 2009 e ad oggi nulla stato fatto per dare seguito e sostanza alle dichiarazioni dintento e agli slogan. Se davvero lamministrazione crede in ci che afferma nei documenti, non si capisce perch in questi anni non ha nemmeno preso in considerazione la possibilit di aderire al PLIS della Brughiera Briantea. Questo un parco gi esistente, strutturato ed esteso sui territori dei comuni confinanti (Mariano Comense, Brenna, eccetera). Ladesione pu essere immediata. Tuttavia, fermo restando lobiettivo finale di un parco regionale, recuperando e recependo iniziative deliberate nel passato dallamministrazione Selva, si chiede che lamministrazione faccia passi concreti possibili gi oggi: deliberi immediatamente ladesione al Parco della Brughiera Briantea abbandonando promesse vaghe e vuote. Con la politica dellannuncio non si va da nessuna parte.

Coordinamento PD Cant

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