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La spending review

Consiglio dei Ministri 30 aprile 2012

Obiettivi della spending review

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Revisione dei flussi di spesa pubblica ai fini della loro riduzione

Riorganizzazione delle attivit ai fini di una pi efficiente erogazione dei servizi, delleliminazione degli sprechi e della realizzazione di economie di bilancio

Criteri della spending review 1/2

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a.

Revisione dei programmi di spesa e dei trasferimenti, verificandone lattualit, lefficacia e la congruit, prevedendo la riduzione delle linee di attivit e dei connessi flussi di spesa ritenuti non pi prioritari nellattuale congiuntura o inefficaci rispetto agli obiettivi, eliminando le sovrapposizioni o duplicazioni di attivit allinterno della stessa amministrazione o tra amministrazioni diverse e semplificando le procedure interne alle amministrazioni.

b.

Revisione delle attivit svolte a livello centrale e della organizzazione dei servizi offerti sul territorio o, anche, allestero con conseguente razionalizzazione della distribuzione del personale e concentrazione degli uffici periferici.

c.

Ricognizione ai fini della riduzione, anche mediante accorpamento, degli enti strumentali e vigilati e delle societ pubbliche.

Criteri della spending review 2/2

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d.

Razionalizzazione dellattivit di acquisto di beni e servizi anche mediante lindividuazione di responsabili unici della programmazione della spesa nonch attraverso una pi adeguata utilizzazione delle procedure espletate dalle centrali di acquisto fermo restando la previsione di non aumentare in termini monetari la spesa per acquisto di beni e servizi. Ricognizione puntuale degli immobili in uso alle pubbliche amministrazioni, riducendo al massimo la locazione di immobili, ottimizzando lutilizzo degli immobili di propriet pubblica valutandone al contempo le possibilit di dismissione di una parte di essi.

e.

f.

Riduzione ulteriore rispetto ai limiti imposti dalla legislazione vigente dei contratti di consulenza a persone fisiche ed a societ.

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Anomalie della spesa pubblica 1/2

1. Si spende meno della media dei paesi Ocse per servizi pubblici e sostegno alle fasce deboli e molto di pi per pensioni e interessi. 2. Il costo di produzione dei servizi pubblici aumentato in trenta anni molto di pi di quelli del settore privato con un aggravio di spesa di circa 70 miliardi. 3. Carenze diffuse nellorganizzazione del lavoro, nelle politiche retributive e nellacquisto di beni. 4. Decisioni sulla allocazione delle risorse influenzate dalla sfera politica e da interessi costituiti. 5. Gli enti locali svolgono le stesse funzioni e servizi a prescindere dalle loro dimensioni e ci porta un aumento dei costi per quelli con un numero inferiore di abitanti.

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Anomalie della spesa pubblica 2/2

Lelevata incidenza della spesa per pensioni (237 miliardi, 36,3% del totale) costituisce uno dei tratti unici della finanza pubblica italiana Categoria di spesa Consumi pubblici netti Trasferimenti famiglie e istituzioni sociali Trasferimenti produzione e imprese Spesa corrente netta Pensioni Trasferimenti UE Totale spesa corrente Totale spesa capitale Totale spesa netto interessi Interessi Miliardi di euro 257.8 71.2 18.6 347.6 237 16.3 600.8 52.6 653.4 70.3 Composizione % 39.4 10.9 2.8 53.1 36.3 2.5 91.9 8.1 100

Andamento dei costi di produzione dei servizi pubblici

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Le spese per scuola, sanit, difesa, giustizia, sicurezza (dati ISTAT) sono cresciute dal 1980 al 2010, pi rapidamente dei costi di produzione dei beni di consumo privati. Il differenziale dei costi in trenta anni aumentato del 28,3 % Se i costi del settore pubblico fossero aumentati nella stessa misura del settore privato, la spesa per i consumi collettivi oggi sarebbe stata di circa 70 miliardi di euro pi bassa.

Composizione della spesa per i servizi pubblici dal 1990 al 2009

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1990 Ordine pubblico Scuola Sanit Altre spese 8.9% 23.1% 32.3% 36.7%

2009 7.9% 17.7% 37% 37.4%

Spesa pubblica considerata rivedibile nel medio periodo 1/2

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295 miliardi
Riferita a Stato, enti delle amministrazioni centrali, enti previdenziali, regioni, province, comuni, aziende sanitarie, universit. Di essa, stimata come rivedibile nel breve periodo una quota del 25% pari a circa

80 miliardi

Spesa pubblica considerata rivedibile nel medio periodo 2/2


Stato Retribuzioni lorde Consumi Intermedi Contributi alla Produzione Contr. Istit. Sociali Contr. Famiglie Correnti Contributi Imprese correnti Contributi imprese c/capit. Contributi famiglie c/capit Tot spesa Rivedibile % spesa rivedibile 61.8 21.3 2.9 2 1.9 0.1 5.2 0.6 95.9 32.5 Altri Enti A.C. 2.6 3.9 0.1 0 0 0.3 0.4 0 7.2 2.4 E.P. 2.2 2.9 0 1 1.2 0.1 0 0 7.4 2.5 Regioni 4.5 5.5 6.3 0.7 0.5 0.4 1.6 0.6 20.2 6.8

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Province 1.9 3.1 1.6 0.1 0.3 0 0.2 0 7.3 2.5

Comuni 12.8 25.3 2.6 0.7 1 0.3 0.9 0.6 44.2 15

Sanit 28.3 69 0 0 0.1 0 0 0 97.6 33.1

Universit, altri enti 7.8 4.7 0.7 0.1 1.5 0.2 0.3 0.1 15.4 5.2

Totale 122.1 135.6 14.2 4.8 6.5 1.3 8.6 1.9 295.1 100

Tabella elaborata dal Ministero rapporti con il Parlamento (le cifre sono espresse in miliardi di euro)

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Struttura della Spending review Allinterno dei confini attuali dellintervento pubblico (a) la eliminazione degli sprechi e delleccesso di risorse impiegate nellottenimento di un certo risultato, ovvero (b) le innovazioni nella organizzazione della produzione che, mantenendo i livelli di produzione originari e consentendo allo stesso tempo di gestire i servizi a costi minori, siano in grado di determinare risparmi di spesa. Con aggressione dei confini (c ) interventi con impatto marginale sui confini dellintervento pubblico, che determinano azioni o attivit perseguibili anche nel breve termine; (d) interventi che attaccano i confini dellinterevento pubblico e richiedono di decidere se unattivit pu essere mantenuta allinterno del settore pubblico, se deve essere rimandata per intero verso il settore privato delleconomia, oppure se il coinvolgimento pubblico nel suo sostegno deve essere ridotto.

La spesa rivedibile di 295 miliardi si colloca in questo ambito

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Spesa corrente Comuni

Spesa pro capite dei comuni fino a 10.000 abitanti. La curva mostra una concentrazione di spesa maggiore in corrispondenza dei comuni pi piccoli.

(Numero abitanti)

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Spesa corrente Province

Le province di maggiori dimensioni hanno spese per abitante notevolmente pi basse delle province pi piccole

(Numero abitanti)

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Ministero della Giustizia

Revisione delle circoscrizioni Uffici del giudice di pace: passeranno da 848 a 174. Il risparmio atteso a regime di 28 milioni di euro lanno. Tribunali: la riforma allo studio riguarda la riduzione dei tribunali, delle sedi distaccate e degli uffici di procura, per un totale di 3.600 unit di personale amministrativo da riassegnare dove vi sono carenze. Lintervento consentir di recuperare 600-750 magistrati togati. Il risparmio stimato di 45-60 milioni di euro lanno. Personale amministrativo: organici scoperti al centronord. Si provveder con lemanazione di un bando per mobilit esterna per utilizzare negli uffici giudiziari personale in eccesso di altre amministrazioni

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Ministero dellIstruzione

Snellimento della struttura centrale attraverso: utilizzo dei sistemi informatici, riduzione dal 2014 del 50% di spese per fitti passivi e gestione immobili ( gi dal 2013 riduzione del 10%); riduzione organici dirigenziali e riconversione profili. Riorganizzazione della struttura territoriale con riduzione delle articolazioni provinciali e trasferimento di funzioni. Razionalizzazione distacchi e comandi personale Riequilibrio della rete scolastica regionale e della proporzione tra docenti e classi di alunni.

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Il settore dei trasporti

Snellimento della struttura centrale attraverso: dismissione sede decentrata; riduzione con effetto immediato degli organici Ristrutturazione della struttura territoriale con la definizione di uno standard di personale in relazione al carico di lavoro e alla dimensione della scala di attivit Riforma della motorizzazione civile verso unagenzia di servizi autofinanziati Attuare la riforma del Trasporto pubblico locale con il trasferimento alle Regioni di alcuni servizi ancora gestiti dal ministero Nuove forme di sostegno allautotrasporto Riduzione del numero e riqualificazione delle autorit portuali

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Ministero dellInterno 1/2

Analisi ha riguardato le strutture periferiche pari all80% della spesa. In particolare prefetture, vigili del fuoco, polizia di stato. La spesa analizzata di 8 miliardi per retribuzioni, consumi intermedi e acquisto beni e servizi. Lorganizzazione su base provinciale delle attivit (indipendentemente dal numero di abitanti) comporta un costo di almeno 400 milioni di euro. La spesa pro capite maggiore, a causa dellincidenza dei costi fissi, nei territori con meno popolazione. Nel centro-sud la spesa per abitante maggiore che nelle regioni del centro-nord per due fattori: (a) Il numero di occupati a parit di condizioni maggiore. (b) La retribuzione pi alta a causa del ciclo: assunzione al nord, scatti di anzianit, trasferimento al sud

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Ministero dellInterno 2/2

ACQUISTO di BENI e SERVIZI La spesa pari a 1700 milioni lanno ma di essi 400 non sono coperti dagli stanziamenti iniziali. Il ministero ricorre agli uffici centralizzati solo per il 6-8 % del totale. Le cifre in bilancio non coprono neanche i rimborsi alle regioni delle spese sanitarie per gli immigrati. IMMOBILI I contratti di locazione hanno un costo di 4-600 milioni di euro. Analisi sono in corso per valutare le condizioni dei contratti e il numero di occupanti. ACQUISTO di BENI e SERVIZI La spesa pari a 1700 milioni lanno ma di essi 400 non sono coperti dagli stanziamenti iniziali. Il ministero ricorre agli uffici centralizzati solo per il 6-8 % del totale. Le cifre in bilancio non coprono neanche i rimborsi alle regioni delle spese sanitarie per gli immigrati. IMMOBILI I contratti di locazione hanno un costo di 4-600 milioni di euro. Analisi sono in corso per valutare le condizioni dei contratti e il numero di occupanti.

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Spese per le Prefetture

La distribuzione territoriale della spesa presentava ampie variabilit in rapporto alla popolazione delle province di riferimento, talch considerando le spese aggregate a livello regionale esse risultavano mediamente pari a 9,77 euro per abitante, tuttavia con forti differenze interregionali, tra un minimo di 5,93 euro per abitante in Lombardia e un massimo di 29,35 euro per abitante in Molise, le due regioni rispettivamente con la maggiore e minore popolazione residente. le strutture di prefettura hanno componenti di organizzazione che sono indipendenti dalla dimensione della popolazione di riferimento. Un caso classico di costi fissi che non dipendono da fattori gestionali, ma da fabbisogni minimi di addetti e di personale non riconducibili a scelte gestionali.

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La decisione

Nellattuale situazione economica, il Governo ha ritenuto necessario un intervento volto alla riduzione della spesa pubblica per un importo complessivo di 4,2 miliardi, per lanno 2012, al quale tutte le amministrazioni pubbliche devono concorrere Questo importo potrebbe servire, per esempio, a evitare laumento di due punti dellIVA previsto per gli ultimi tre mesi del 2012 Una riduzione di 4,2 miliardi, da ottenersi in 7 mesi (1 giugno-31 dicembre 2012) equivale a 7,2 miliardi su base annua e corrisponde perci al 9% della spesa rivedibile nel breve periodo (80 miliardi).

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Incarichi

Enrico Bondi Commissario straordinario Francesco Giavazzi Aiuti alle imprese Giuliano Amato Partiti e sindacati

RIDUZIONE DELLA SPESA PUBBLICA Cosa stato fatto finora Il Governo, consapevole dellimportanza del contenimento dei costi degli apparati burocratici per garantire il successo dei programmi di risanamento delleconomia e per stimolare la crescita e la competitivit, ha avviato la riforma della spesa pubblica sin dal suo insediamento, con il decreto legge Salva Italia. Gli interventi varati a partire da dicembre 2012 includono: 1. DEFINIZIONE DEL TETTO MASSIMO RETRIBUTIVO ANNUO DEI MANAGER Il tetto, pari alla retribuzione del Primo Presidente della Corte di Cassazione che, nellanno 2011, stata di Euro 293.659,95) riguarda tutti coloro che hanno un rapporto di lavoro (subordinato o autonomo) con le amministrazioni pubbliche statali, comprese le Autorit indipendenti. Concorrono a determinare il tetto retributivo tutti gli emolumenti e le retribuzioni percepite dallo stesso soggetto, a qualunque titolo erogati (da uno o pi organismi; in corrispondenza di uno o pi incarichi). Non pi consentita la cumulabilit tra retribuzioni. Chi svolge un secondo incarico, scegliendo di mantenere la retribuzione dellamministrazione di provenienza, pu percepire un incremento retributivo non superiore al 25%. Anche in questo caso il cumulo non consente di superare il tetto massimo individuato.
PUBBLICI.

2. PROVINCE. Il decreto Salva Italia ha introdotto una serie di disposizioni che comportano risparmi della spesa pubblica e razionalizzazione dellamministrazione con interventi sulle province e sulle relative funzioni. In particolare, il decreto legge ha abolito le giunte. Restano solo il Presidente e il Consiglio provinciale. Ha disposto inoltre una riduzione del numero dei componenti del consiglio, le cui modalit di elezione (indiretta) sono demandate, alla stregua delle elezioni del Presidente della Provincia, ad una legge dello Stato. A tal proposito, il 6 aprile scorso il Consiglio dei Ministri ha approvato in via definitiva il relativo disegno di legge il quale stato sottoposto allesame della Conferenza unificata e comincer presto il proprio iter in Parlamento. In Parlamento sta maturando un orientamento largamente condiviso volto a concentrare nelle province poche funzioni operative di area vasta (governo del territorio, trasporti, mobilit) unitariamente a una drastica riduzione delle attuali province. Il risparmio previsto con il Salva Italia di circa 34 milioni di Euro (fonte UPI). La riorganizzazione delle funzioni e delle competenze interessa una spesa complessiva di circa 4 miliardi. 3. RIDUZIONE DELLE AUTO BLU. Il Dipartimento della funzione pubblica ha incaricato FormezPa per il censimento delle auto blu e grigie (Le prime sono quelle riservate ai vertici della pubblica amministrazione, le seconde sono le auto di servizio). Lo studio ha rivelato che, nel 2011, il numero di auto a disposizione della amministrazioni pari a 64.524, di cui 59.022 sono assegnate alle amministrazioni pubbliche locali e 5.502 allamministrazione pubblica centrale. Gi nel 2011 c stato un taglio del 13% rispetto al 2010. Il Governo Monti ha modificato la norma del precedente Esecutivo nella parte in cui impone lutilizzo alternativo dei mezzi di trasporto pubblico solo quando ne venga assicurata uguale efficacia; stata inoltre eliminata la disposizione che concedeva alle amministrazioni un termine di trenta giorni per la comunicazione al Dipartimento della

funzione pubblica dellacquisto o della presa in possesso di unautovettura. Il risparmio stimato di oltre 300 milioni di euro cos divisi: 250milioni di euro lanno dalle amministrazioni locali; 60 milioni lanno dallamministrazione centrale. 4. RIDUZIONE DEI VOLI DI STATO. Il Governo ha dettato nuovi criteri per i voli di Stato Il risparmio di spese, a seguito della contrazione delle ore/volo pari al 92 per cento, comporta un risparmio, su base annua, di 23,5 milioni di euro. 5. CONTENIMENTO DELLA SPESA PER IL PERSONALE. La riduzione della spesa per il personale ha portato a una riduzione stimata di: circa 15,5 milioni di euro per gli Ufficio di diretta collaborazione delle autorit politiche; circa 4 milioni di euro per effetto dei numerosi interventi normativi sul pubblico impiego (es. blocco turnover, congelamento contratti, tfr) che hanno interessato il personale dipendente in servizio nelle strutture generali stabili, cui sono da aggiungere i numerosi pensionamento dellultimo trimestre 2011; circa 2,3 milioni di euro relativamente alle strutture di missione in conseguenza dei decreti adottati il 15 dicembre 2011, con i quali sono state apportate modifiche allorganizzazione interna delle stesse; circa 46mila euro rispetto agli stanziamenti previsti per lesercizio 2012 in relazione alla rimodulazione prevista dai decreti concernenti gli incarichi di consulenza per lanno corrente. Il numero di consulenti di Palazzo Chigi, ad esempio, stato ridotto da 140 a 42.

6. RIDUZIONE SPESE PER LA DIFESA. Il Governo intervenuto per garantire la sostenibilit finanziaria e lefficacia operativa delle Forze Armate. Il 50% del bilancio viene assegnato alla spesa del personale; la parte restante viene divisa a met tra addestramento e investimenti. Punti salienti della riforma sono: lintroduzione di forme di flessibilit della programmazione finanziaria; una graduale revisione numerica del personale militare e civile, che nel lungo periodo (2024) ha lobiettivo di ridurre il personale militare a 150 mila unit ed a 20 mila unit quello civile; un riordino complessivo dellassetto organizzativo del Ministero della Difesa; una rimodulazione dei programmi di ammodernamento tecnologico. 7. ECONOMICIT ED EFFICIENZA DELLAZIONE AMMINISTRATIVA. A febbraio 2012, il Presidente del Consiglio ha diramato una circolare per assicurare leconomicit e lefficienza nellazione amministrativa di tutte le strutture che dipendono dal Ministero dellEconomia e delle Finanze e dalla Presidenza del Consiglio. La comunicazione finalizzata ad assicurare la puntuale osservanza dei limiti di spesa fissati dalle norme ed evitare spese non indispensabili o non ricollegabili in modo diretto ai fini pubblici assegnati alle singole strutture amministrative. In questo contesto, il Presidente ha sottolineato lesigenza di osservare scrupolosamente le disposizioni contenute nel codice etico di ciascuna amministrazione, con particolare riferimento a quelle relative al divieto di accettare regali e omaggi di qualsiasi natura di valore superiore a 150 euro. In ogni caso, la direttiva ha disposto che i regali di valore superiore dovranno essere restituiti o ceduti allAmministrazione di appartenenza. La circolare sollecita inoltre a non effettuare spese non indispensabili e non ricollegabili in modo diretto e immediato ai fini pubblici assegnati con le deleghe di funzioni. A questo fine, la circolare ha chiesto di astenersi dalleffettuare spese di

rappresentanza, salvo casi eccezionali. Inoltre, la circolare ha ricordato la necessit di evitare lorganizzazione di convegni, celebrazioni, ricorrenze e inaugurazioni, anche quando questi ultimi costituiscano tradizionali impegni della Struttura che li indice. La circolare ha precisato che, nellipotesi in cui unattenta valutazione del rapporto costibenefici faccia comunque propendere per lorganizzazione dellevento, si utilizzi di norma la giornata di sabato e si abbia cura di evitare qualsiasi spesa, anche utilizzando strutture interne allamministrazione. 8. OPERAZIONE TRASPARENZA. il Governo ha sollecitato la pubblicazione dei redditi dei Ministri. Per ciascun Ministro e Sottosegretario di Stato sono pubblicati i seguenti dati: Stipendio per lincarico di governo: in cui viene riportato il compenso annuo, lordo del Ministro; Altri Incarichi o Rapporti di Lavoro Dipendente con Pubbliche Amministrazioni: in cui viene riportato il compenso annuo, lordo, la tipologia di incarico del ministro. Beni Immobili: in cui viene riportato il numero, il valore economico, la tipologia e il titolo che si possiede sullimmobile; Strumenti Finanziari: in cui vengono riportati la percentuale e il numero di titoli societari e bancari posseduti dal ministro 9. RIFORMA DELLA PROTEZIONE CIVILE. La riforma della Protezione civile approvata in via definitiva il 30 aprile 2012 riorganizza la struttura operativa e accelera i tempi dazione del Servizio nazionale per la protezione civile. Lobiettivo, oltre a rafforzare lefficacia nel monitoraggio il controllo e nella gestione delle emergenze, di contenere le spese di gestione. 10. SOPPRESSIONE DI ENTI E ORGANISMI. Con il decreto Salva Italia sono stati ridotti i costi degli apparati pubblici. In particolare sono stati soppressi: LINPDAP e lENPALS e le relative funzioni sono state attribuite allINPS; LEnte per lo sviluppo dellirrigazione e la trasformazione fondiaria in Puglia e Lucania (EIPLI). Tutte le funzioni sono state attribuite alle Regioni interessate; LAgenzia nazionale per la regolazione e la vigilanza in materia di acqua; LAgenzia per la sicurezza nucleare LAgenzia nazionale di regolamentazione del settore postale La Commissione Nazionale per la vigilanza sulle Risorse Idriche

stato poi disposto che, ai fini del monitoraggio della spesa pubblica, tutti gli enti e gli organismi pubblici, anche con personalit giuridica di diritto privato, escluse le societ, che ricevono contributi a carico del bilancio dello Stato o al cui patrimonio lo Stato partecipa mediante apporti, sono tenuti a trasmettere i bilanci alle amministrazioni vigilanti e al MEF. 11. RIDUZIONE DEL NUMERO DI COMPONENTI DELLE AUTORIT INDIPENDENTI. Sempre al fine di perseguire il contenimento della spesa, Salva Italia ha previsto la riduzione del numero di componenti delle Autorit indipendenti. La riduzione ha riguardato: Consiglio dellAutorit per le garanzie nelle comunicazioni (da 8 a 4 componenti); Autorit per la vigilanza sui contratti pubblici (da 7 a 3)

Autorit per lenergia elettrica e il gas (da 5 a 3) Autorit garante della concorrenza (da 5 a 3) CONSOB (da 5 a 3) Consiglio dellISVAP (da 6 a 3) Commissione per la vigilanza sui fondi pensione (da 5 a 3) CIVIT (da 5 a 3) Commissione di garanzia dellattuazione della legge sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali (da 9 a 5)

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