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al PIANO CASA
della Regione SICILIA
SOMMARIO
INTRODUZIONE... pag. 3
IL PIANO CASA IN SICILIA.. pag. 4
EDIFICI RESIDENZIALI, Ampliamento volumetrico....pag. 6
EDIFICI RESIDENZIALI, Demolizione e ricostruzione.........................pag. 8
EDIFICI NON RESIDENZIALI, Ampliamento.... pag. 10
INTRODUZIONE
Il Piano Casa consiste in un insieme di provvedimenti legislativi e di incentivi economici per
consentire lampliamento di abitazioni e immobili a uso diverso da quello residenziale. Il termine
stato coniato per lhousing sociale, ma la sua portata si arricchita inglobando anche ledilizia
privata.
In un primo momento, infatti, con la denominazione Piano Casa si definivano solo le soluzioni
individuate dalle pubbliche amministrazioni per risolvere il disagio sociale causato dalla carenza di
alloggi.
Pi comunemente, per, il Piano Casa ha assunto una connotazione diversa, passando per la
liberalizzazione delledilizia e lo snellimento delle procedure burocratiche attraverso il ricorso alla
Dia, Denuncia di inizio attivit. Le misure di semplificazione sono state ideate per rilanciare il
settore delle costruzioni, gravato dalla crisi economica in atto.
A marzo 2009 lEsecutivo ha infatti lanciato una pacchetto di interventi per laumento delle
cubature sugli edifici esistenti, contenenti anche la possibilit di effettuare ampliamenti in seguito
alla totale demolizione di un edificio. Interventi da effettuare per un periodo non inferiore a 18
mesi in deroga alla normativa in vigore, prevedendo anche un insieme di semplificazioni al Testo
Unico delledilizia.
I beneficiari di questa tipologia di misure sono i proprietari degli immobili, che avvalendosi di una
norma temporanea possono migliorare la qualit della propria abitazione, immettendo nel sistema
capitali immobilizzati in grado di sostenere loccupazione e le attivit del comparto edile.
attribuita una notevole importanza anche alla tutela della sicurezza, possibile con lapplicazione
delle NTC, Norme tecniche per le costruzioni, in vigore da luglio 2009. Previsto quindi il rispetto
della legislazione in materia antisismica, cos come il divieto di effettuare gli interventi nelle aree a
rischio idrogeologico.
Dal momento che la Costituzione attribuisce alle Regioni la competenza legislativa in materia di
edilizia e urbanistica, il percorso normativo per la definizione degli ampliamenti in funzione
anticrisi proseguita su base locale, creando una situazione differenziata sul territorio nazionale.
Sono gli enti locali a decidere a quale tipologia di edifici estendere gli interventi, stabilendo o
meno il divieto di applicazione della legge per gli immobili anche solo parzialmente abusivi o
vincolati, i beni culturali, le aree di pregio paesaggistico e quelle sotto tutela.
Ampliamenti
Residenziale
20%
Demolizione
e
ricostruzione
25%
Titolo
abilitativo
35%
Permesso di
costruire
Dia
Riduzione
oneri
concessori
20%
30%
50%
100%
Esclusioni
Termine per
le istanze
zone di tutela
naturalistica
zone A B D
dei parchi
zone costiere
Non
residenziale
15%
25%
Dia
35%
Permesso di
costruire
aree
inedificabili
aree
demaniali
31
dicembre
2016
immobili
condonati
aree a rischio
idrogeologico
centri storici
EDIFICI RESIDENZIALI
Ampliamento volumetrico
Aumenti di cubatura previsti dalla legge
La legge regionale consente lampliamento degli edifici esistenti ed ultimati entro il 31 dicembre
2009 di tipologia unifamiliare, bifamiliare o comunque di volumetria non superiore a mille metri
cubi.
Laumento di cubatura per ogni unit immobiliare ammesso fino al 20%. Non si pu eccedere il
limite di 200 metri cubi per lintero corpo di fabbrica.
Gli interventi possono essere effettuati in deroga alle previsioni degli strumenti urbanistici
comunali, purch nel rispetto delle distanze minime stabilite da norme legislative vigenti ed in
conformit alla normativa antisismica.
Vincoli di applicabilit per gli interventi edilizi
Lampliamento deve essere armonizzato in un progetto unitario con il restante edificio.
Gli interventi sono consentiti a patto che ledificio sia iscritto al
Catasto e risulti realizzato sulla base di un regolare titolo
abilitativo edilizio, ove previsto. Sono quindi esclusi gli immobili
che hanno usufruito di condono edilizio, salvo quelli oggetto di
accertamento di conformit di cui allarticolo 13 della legge
47/1985, introdotto dallarticolo 1 della LR 37/1985.
ACCERTAMENTO DI CONFORMITA
Il responsabile dellabuso pu ottenere
la concessione o lautorizzazione in
sanatoria quando lopera eseguita senza
titolo abilitativo conforme agli
strumenti urbanistici generali.
Gli oneri concessori sono commisurati al solo ampliamento e ridotti del 20%.
La riduzione pari al 30% nel caso di edificio o unit immobiliari destinati a prima abitazione del
proprietario o dellavente titolo.
Per le famiglie il cui nucleo alla data del 31 dicembre 2009 composto da pi di cinque persone e
per quelle che abbiano una o pi persone a carico con disabilit riconosciuta dagli organismi
preposti, gli oneri concessori sono ridotti del 50%.
Ladozione di sistemi di isolamento e dissipazione sismica nelle costruzioni esistenti comporta una
riduzione pari al 20% degli oneri concessori, che si aggiunge a quella prevista.
Titoli Abilitativi
Lautorizzazione degli interventi subordinata alla
presentazione della Dia, Denuncia di inizio attivit, o al
rilascio del permesso di costruire, ex concessione
edilizia.
EDIFICI RESIDENZIALI
Demolizione e ricostruzione
Aumenti di cubatura previsti dalla legge
Il Piano Casa regionale prevede la demolizione e ricostruzione degli edifici residenziali.
In fase di riedificazione sono ammessi ampliamenti fino al 25% del volume, con obbligo di
utilizzare le tecniche costruttive della bioedilizia.
Il bonus incrementato di un ulteriore 10%, per un aumento complessivo fino al 35%, qualora
siano adottati sistemi che utilizzino fonti di energie rinnovabili, in grado di consentire lautonomia
energetica degli edifici.
Vincoli di applicabilit per gli interventi edilizi
Gli edifici da demolire e ricostruire devono essere realizzati sulla base di un regolare titolo
abilitativo edilizio ove previsto. Alla data della presentazione dellistanza devono inoltre risultare
dichiarati per liscrizione al catasto e in regola con il pagamento di TARSU, TIA e ICI.
La sostituzione edilizia ammessa in deroga alle previsioni degli strumenti urbanistici comunali.
comunque necessario il rispetto delle distanze minime, stabilite dalle norme legislative vigenti, e la
conformit alla normativa antisismica.
Gli interventi di integrale demolizione e ricostruzione sono consentiti
anche su area di sedime diversa ricadente allinterno della stessa area di
propriet, a patto che il nuovo edificio non venga costruito su aree per
attrezzature o gravate da vincoli di inedificabilit.
Al fine di assicurare il rendimento energetico degli edifici, per le nuove costruzioni trovano
applicazione il decreto legislativo 192/2005 e il decreto del Ministro dello sviluppo economico 26
giugno 2009, contenente le linee guida nazionali per la certificazione energetica degli edifici.
Gli immobili mantengono la destinazione urbanistica preesistente, fatti salvi i cambi di
destinazione duso autorizzabili dai comuni.
Per incentivare la presentazione delle domande, gli oneri concessori sono ridotti del 50%.
Nel caso in cui gli edifici siano adibiti a prima abitazione di giovani coppie di et non superiore a
trentacinque anni entro cinque anni dalla data di matrimonio, gli oneri concessori subiscono
unulteriore riduzione del 50%.
Anche per le sostituzioni edilizie, ladozione di sistemi di isolamento e dissipazione sismica nelle
costruzioni esistenti comporta una riduzione pari al 20% degli oneri concessori, che si aggiunge a
quella prevista.
Titoli abilitativi
Lautorizzazione degli interventi subordinata alla presentazione della Dia, Denuncia di inizio
attivit, o al rilascio del permesso di costruire, ex concessione edilizia.
obbligatorio allegare alle domande, a pena di inammissibilit, il titolo abilitativo edilizio relativo
allimmobile oggetto di intervento, rilasciato o concretizzatosi antecedentemente alla data di
presentazione dellistanza di ampliamento.
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Il DM 1444/1968 classifica
come D le parti del
territorio destinate a nuovi
insediamenti per impianti
industriali o ad essi
assimilati
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ESCLUSIONI
Le misure del Piano Casa si applicano anche agli edifici soggetti a specifiche forme di vincolo, a
condizione che gli interventi possano essere autorizzati ai sensi della normativa vigente dagli enti
preposti alla tutela del vincolo stesso.
La legge regionale prevede per ambiti di non applicabilit per gli interventi di ampliamento,
demolizione e ricostruzione.
Sono infatti esclusi dagli interventi:
-
le zone di tutela naturalistica, il sistema forestale e boschivo, gli invasi e gli alvei di laghi,
bacini e corsi di acqua;
le zone di tutela della costa e dellarenile, come perimetrati nel piano territoriale paesistico
regionale (PTPR) o nei piani provinciali e comunali che abbiano provveduto a darne
attuazione;
le zone interne alle aree A e B dei parchi regionali e le aree delle riserve naturali, ad
esclusione dei territori ricompresi allinterno delle zone D dei parchi regionali e delle
preriserve. In questo caso i limiti massimi di incremento volumetrico previsto sono ridotti
di un terzo e soggetti al preventivo nulla osta dellente competente;
le fasce di rispetto dei territori costieri, dei boschi, delle foreste e dei parchi archeologici;
le aree interessate da vincolo assoluto di inedificabilit, salvo quanto previsto per le misure
compensative a favore della realizzazione di aree a verde pubblico e parcheggi;
gli immobili oggetto di condono edilizio nonch di ordinanza di demolizione, salvo quelli
oggetto di accertamento di conformit;
gli immobili privati situati su aree demaniali di propriet dello Stato, della Regione, della
Provincia e dei comuni;
gli immobili tutelati ai sensi del D.lgs. 42/2004, Codice dei beni culturali e del paesaggio;
gli immobili che 2001 al momento della presentazione dellistanza ricadono nelle aree di
rischio idrogeologico elevato o molto elevato, come classificate nel vigente Piano stralcio di
bacino per lassetto idrogeologico di cui allarticolo 130 della LR 6/2001;
le zone A come definite e perimetrate dagli strumenti urbanistici ai sensi di quanto previsto
dal DM 1444/1968;
le aree di danno degli stabilimenti a rischio di incidente rilevante, qualora gli edifici
risultino non compatibili con i criteri di sicurezza definiti dal DM 9 maggio 2001.
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NORMATIVA DI RIFERIMENTO
Riportiamo di seguito il testo integrale della Legge Regionale 6/2010 per il rilancio del settore
edilizio, nonch le maggiori norme di settore.
Legge Regionale n.6 del 23 marzo 2010, Norme per il sostegno dellattivit edilizia e la
riqualificazione del patrimonio edilizio.
Art. 1.
Finalit
1. La Regione, in attuazione dellintesa tra Stato,
Regioni ed enti locali del 1 aprile 2009 sullatto
concernente misure per il rilancio delleconomia
attraverso lattivit edilizia, promuove misure
straordinarie e urgenti finalizzate a sostenere la messa
in sicurezza e/o riduzione del rischio sismico e
idrogeologico nonch la riqualificazione del
patrimonio edilizio esistente dal punto di vista della
qualit architettonica e dellefficienza energetica,
mediante lutilizzo delle fonti di energia rinnovabile e
delle tecniche costruttive della bioedilizia,
coerentemente con le caratteristiche storiche,
architettoniche, paesaggistiche e ambientali ed
urbanistiche delle zone ove tali immobili sono ubicati.
Art. 2.
Interventi edilizi di ampliamento degli edifici esistenti
1. Per le finalit di cui allarticolo 1 consentito
lampliamento degli edifici esistenti, con tipologia
unifamiliare o bifamiliare ad uso residenziale e/o uffici
o comunque di volumetria non superiore a 1.000 metri
cubi, ultimati entro la data del 31 dicembre 2009,
purch risultino realizzati sulla base di un regolare
titolo abilitativo edilizio ove previsto, siano stati
dichiarati per liscrizione al catasto e purch al
momento del rilascio del titolo abilitativo edilizio
relativo agli interventi di cui al presente articolo siano
in regola con il pagamento della TARSU o della TIA e
dellICI alla data della presentazione dellistanza di cui
allarticolo 6. Lampliamento consentito nei limiti del
20 per cento del volume esistente, per ogni unit
immobiliare, a condizione che lo stesso ampliamento
sia armonizzato in un progetto unitario con il restante
edificio.
2. I nuovi volumi realizzati ai sensi del presente
articolo non possono eccedere il limite di 200 metri
cubi per lintero corpo di fabbrica, risultante alla data
del 31 dicembre 2009, suddivisibili proporzionalmente
al volume di ogni singola unit immobiliare.
3. Gli interventi sono ammessi in deroga alle previsioni
degli strumenti urbanistici comunali, purch nel
rispetto delle distanze minime stabilite da norme
legislative vigenti ed in conformit alla normativa
antisismica.
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Art. 7.
Misure di prevenzione sismica
1. Ladozione di sistemi di isolamento e/o dissipazione
sismica nelle nuove costruzioni comporta una
riduzione pari al 20 per cento degli oneri concessori
che si aggiunge a quella prevista dallarticolo 4. La
medesima riduzione si applica anche nel caso di
adozione di tali sistemi nellambito di interventi sul
patrimonio edilizio esistente.
Art. 9.
Norme in materia di rendimento energetico degli
edifici
1. Al fine di assicurare il rendimento energetico degli
edifici, per le nuove costruzioni trovano applicazione
le disposizioni del decreto legislativo 19 agosto 2005,
n. 192 e successive modifiche ed integrazioni e del
decreto del Ministro dello sviluppo economico 26
giugno 2009.
2. La Regione, entro tre mesi dalla data di entrata in
vigore della presente legge, richiede, ai sensi del regio
decreto 21 giugno 1942, n. 929, la registrazione di un
marchio di qualit ambientale ed energetica per gli
edifici realizzati con i criteri di cui al comma 1, da
esporre con apposita targa allesterno delledificio, sia
pubblico che privato, a fianco del numero civico.
3. I concessionari del marchio di qualit provvedono
alla corretta tenuta della targa esposta allesterno
delledificio e alla documentazione a corredo.
4. I comuni istituiscono un registro contenente
lelenco degli edifici che godono della certificazione
energetica e del relativo marchio. Gli elenchi sono resi
pubblici e sono pubblicati nei siti web di ogni comune.
5. Entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore
della presente legge, la Regione promuove una
conferenza di servizi al fine di definire i contenuti
relativi alla realizzazione degli interventi di
installazione di impianti fotovoltaici negli edifici
ricadenti nei centri storici, mediante lesclusiva
utilizzazione di impianti tecnologici innovativi, a basso
o nullo impatto ambientale.
Art. 8.
Misure compensative per favorire la realizzazione di
aree a verde pubblico e parcheggi
1. Nelle aree di propriet privata, per le quali lo
strumento urbanistico vigente preveda la destinazione
di verde pubblico anche attrezzato, sia di quartiere che
territoriale, nonch nelle zone agricole purch
ricadenti allinterno della perimetrazione dei centri
urbani, consentita la realizzazione, da parte dei
privati, di uno o pi piani interrati di propriet privata,
destinati esclusivamente a parcheggio, a condizione
che sia realizzato in superficie il verde pubblico da
cedere gratuitamente al comune.
2. Gli interventi di cui al comma 1 possono essere
attuati anche parzialmente, per singoli lotti.
3. Quanto previsto dal presente articolo si attua con le
seguenti condizioni e modalit:
a) laltezza di interpiano non sia superiore a 3,5 metri
e tutti i piani siano interrati su tutti i fronti, con
lesclusione delle rampe di accesso e di eventuali scale
ed impianti di servizio e/o di emergenza;
b) la realizzazione del manufatto interrato sia tale da
consentire che le soprastanti opere a verde pubblico
anche attrezzato siano eseguite secondo uno specifico
progetto del verde che preveda la piantumazione di
alberi di alto fusto;
c) antecedentemente al rilascio della concessione
edilizia sia stipulato latto pubblico di obbligo alla
cessione gratuita dellarea a verde pubblico anche
Art. 10.
Ampliamento, demolizione e ricostruzione di edifici
adibiti ad uso diverso dallabitazione
1. Ai fini della sostituzione e rinnovamento del
patrimonio edilizio esistente alla data del 31 dicembre
2009, con destinazione duso non residenziale, sono
consentiti interventi di ampliamento nei limiti del 15
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Ulteriore documentazione
Legge regionale 07 maggio 2015 n. 9 Disposizioni programmatiche e correttive per lanno 2015.
Legge di stabilit regionale
Legge regionale 12 agosto 2014 n. 21 Assestamento del bilancio della Regione per lanno
finanziario 2014. Variazioni al bilancio di previsione della Regione per lesercizio finanziario 2014 e
modifiche alla legge regionale 28 gennaio 2014, n. 5 Disposizioni programmatiche e correttive per
lanno 2014. Legge di stabilit regionale. Disposizioni varie
Legge regionale 9 maggio 2012 n. 26 Disposizioni programmatiche e correttive per lanno 2012.
Legge di stabilit regionale
Decreto Ministeriale del 26 giugno 2009 Ministero dello Sviluppo economico - Linee guida
nazionali per la certificazione energetica degli edifici
Decreto Legislativo del 19 agosto 2005 n. 192 "Attuazione della direttiva 2002/91/CE relativa al
rendimento energetico nell'edilizia"
Legge regionale del 3 maggio 2001 n. 6 Disposizioni programmatiche e finanziarie per l'anno
2001
Legge regionale del 31 maggio 1994 n. 17 Provvedimenti per la prevenzione dell' abusivismo
edilizio e per la destinazione delle costruzioni edilizie abusive esistenti
Legge del 28 febbraio 1985 n. 47 Norme in materia di controllo dell'attivit urbanistico-edilizia,
sanzioni, recupero e sanatoria delle opere edilizie (Legge Nicolazzi)
Legge regionale del 10 agosto 1985 n. 37 Nuove norme in materia di controllo dell' attivit
urbanistico -edilizia, riordino urbanistico e sanatoria delle opere
Decreto Ministeriale del 2 aprile 1968 n. 1444 Limiti inderogabili di densit edilizia, di altezza, di
distanza fra i fabbricati e rapporti massimi tra gli spazi destinati agli insediamenti residenziali e
produttivi e spazi pubblici o riservati alle attivit collettive, al verde pubblico o a parcheggi, da
osservare ai fini della formazione dei nuovi strumenti urbanistici o della revisione di quelli
esistenti, ai sensi dell'art. 17 della legge 6 agosto 1967, n. 765
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La presente guida frutto di una elaborazione della legge regionale curata dalla redazione di Edilportale.com
Edilportale declina ogni responsabilit per eventuali errori o inesattezze in essa contenuti
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