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Ristrutturazioni e risparmio energetico: le novit fiscali


Stefano Setti

PROPRIETA LETTERARIA RISERVATA 2013 Wolters Kluwer Italia S.r.l. Strada 1, Palazzo F6 20090 Milanofiori Assago (MI) ISBN: 9788867501649 Il presente file pu essere usato esclusivamente per finalit di carattere personale. I diritti di commercializzazione, traduzione, di memorizzazione elettronica, di adattamento e di riproduzione totale o parziale con qualsiasi mezzo sono riservati per tutti i Paesi. L'elaborazione dei testi curata con scrupolosa attenzione, leditore declina tuttavia ogni responsabilit per eventuali errori o inesattezze.

Ristrutturazioni e risparmio energetico: le novit fiscali 1. PREMESSA


Con il D.L. n. 63 del 4 giugno 2013 (pubblicato sulla G.U. n. 130 del 5 giugno 2013) di recepimento della Direttiva Comunitaria n. 2010/31/UE, stato stabilito che per le spese di riqualificazione energetica sostenute (prendendo a riferimento la data del bonifico) a decorrere dal 6 giugno 2013 e fino al 31 dicembre 2013 spetter in capo alle famiglie ed ai privati cittadini una detrazione del 65% e non pi pari al 55% prevista fino al 5 giugno 2013. Invece, la detrazione del 65% torner applicabile, fino al 30 giugno 2014, per gli interventi di risparmio energetico eseguiti sullintero edificio. Sulla base dellaumento della detrazione al 65% ne consegue che vi sar una ri duzione dei limiti di spesa agevolabili per le diverse spese di interventi di risparmio energetico. Tutto ci in considerazione del fatto che la norma istitutiva della detrazione del 55% stabilisce dei limiti di detrazione, e non di spesa, specifici per le varie tipologie di intervento. Inoltre, stata prorogata, fino al 31 dicembre 2013, anche la detrazione del 50% per le ristrutturazioni edilizie entro lattuale tetto di spesa di euro 96.000. Tale detrazione estesa anche agli immobili colpiti dal terremoto e a quelli delle aree territoriali a rischio. Infine, la detrazione del 50% torna applicabile anche allacquisto di mobili per larredo dellimmobile oggetto di ristrutturazione fino ad euro 10.000 (quindi, un bonus fiscale di euro 5.000).

N.B.: in sede di conversione del D.L. 4 giugno 2013, n. 63 (che alla data di pubblicazione del presente e-book non stato convertito in Legge), il Senato ha approvato un emendamento delle Commissioni riunite che estende la detrazione per l'acquisto di mobili ai grandi elettrodomestici. Con tale emendamento stato previsto che anche i condizionatori in grado di fare caldo e freddo potranno rientrare nel perimetro dellagevolazione fiscale. Inoltre, stato deliberato di includere nel bonus ristrutturazioni del 50% anche i grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla A+, nonch A per i forni per le apparecchiature per le quali sia prevista l'etichetta energetica, finalizzati all'arredo dell'immobile oggetto di ristrutturazione. Questultima detrazione va calcolata su un imponibile di 10mila euro che aggiuntivo rispetto ai 96mila euro previsti per le opere di ristrutturazione immobiliari. Infine sono stati inclusi anche gli interventi per il miglioramento antisismico fra quelli cui si applicano le proroghe agli sgravi del 50% e del 65%.

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6 giugno 2013: le nuove detrazioni riservate al risparmio energetico ed alle ristrutturazioni Nuove percentuali di detrazione Dalle spese effettuate a decorrere dal 6 giugno 2013, e fino al 31 dicembre 2013, tornano applicabili le seguenti percentuali di detrazione: - spese di ristrutturazione e interventi antisismici : 50% su di un ammontare di spesa di euro 96.000; - riqualificazione energetica: detrazione del 65% rispettando i diversi ammontari di spesa per singola tipologia di intervento. N.B.: con riferimento alle spese di riqualificazione energetica sulle parti comuni condominiali (ad es. facciate, tetti, caldaie, ecc.) la detrazione torner applicabile fino al 30 giugno 2014. Quindi, per i condomini vi sar pi tempo. N.B.: la detrazione del 50% sullacquisto dei mobili ( e sulla base dellemendamento sopra citato rientreranno anche i grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla A+, nonch A per i forni per le apparecchiature per le quali sia prevista l'etichetta energetica, finalizzati all'arredo dell'immobile oggetto di ristrutturazione) concessa solo ai contribuenti che fruiscono della detrazione indicata al comma 1 dellart. 16, del D.L. n. 63/2013, il quale richiama lagevolazione relativa alla detrazione Irpef sulle ristrutturazioni edilizie sostenute dal 26 giugno 2012, detraibili al 50 e non al 36% (articolo 11, comma 1, D.L. n. 83/2012). Quindi, la detrazione del 50% sullacquisto dei mobili dovrebbe essere concessa ai contribuenti che hanno fruito o fruiranno di questa detrazione per i pagamenti effettuati dal 26 giugno 2012 al 31 dicembre 2013. Come beneficiare delle detrazioni Si ricorda che per beneficiare delle detrazioni in esame le spese dovranno: - essere opportunamente documentate ; - sostenute mediante bonifico: le spese devono, in generale, essere pagate attraverso bonifico bancario o postale in cui deve risultare la causale del versamento, il codice fiscale del beneficiario della detrazione, la partita IVA o il codice fiscale del soggetto a favore del quale il bonifico effettuato. Tale obbligo non sussiste per i titolari di reddito dimpresa per i quali rileva, anzich la data di pagamento, il momento di imputazione dei costi; - ripartite in 10 quote annuali di pari importo indipendentemente dallet del contribuente.
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Ristrutturazioni e risparmio energetico: le novit fiscali 2. RISTRUTTURAZIONI EDILIZIE 2.1 Le diverse novit fiscali in tema di ristrutturazioni edilizie
Si ricorda che il decreto salva Italia (D.L. n. 201/2011, pubblicato sulla G.U. 6 dicembre 2011, convertito in legge 22 dicembre 2011, n. 214) ha stabilito che la detrazione Irpef del 36% prevista per le ristrutturazioni, dal 1 gennaio 2012 diventa strutturale: quindi, non vi sar bisogno delle consuete proroghe a cui gli operatori, periodicamente, sono abituati. Pi nel dettaglio, lart. 4 del D.L. n. 201/2011 - rubricato Detrazioni per interventi di ristrutturazione, di efficientamento energetico e per spese conseguenti a calamit naturali - a far data 1 gennaio 2012, ha inserito le nuove norme direttamente nel TUIR e pi nel dettaglio allinterno dellart. 16 bis. Inoltre, si fa presente che la Manovra Monti intervenuta anche chiarendo unincertezza che era nata con lultima legge di stabilit (D.L. n. 138/2011, co nvertito, con modificazioni, dalla legge n. 148/2011), e pi in particolare in merito alla possibilit di trasferire, in presenza di cessione dellimmobile sul quale erano stati effettuati interventi di recupero, le quote agevolative non ancora fruite1. Sul punto stato chiarito che in tale ipotesi vi lautomatico trasferimento delle quote non ancora pienamente godute, salvo che nel rogito notarile non vi sia un diverso accordo fra le parti2. Si ritiene che tale disposizione torni applicabile sia ai trasferimenti a titolo oneroso (compravendita), sia a quelli a titolo gratuito (donazioni)3. Di conseguenza, allinterno degli atti stipulati dal 1 gennaio 2012, le quote a gevolative non ancora godute rappresenteranno una componente sicuramente rilevante ai fini della fissazione del prezzo di vendita e sar fondamentale specificare nel rogito leventuale diverso accordo fra le parti.

Infatti, come noto, con la manovra di fine estate era stato previsto che in caso di alienazione del bene immobile sui cui erano stati effettuati interventi di recupero edilizio, lammontare delle detrazioni non ancora beneficiate dal dante causa potevano es sere cedute, unitamente al bene, allacquirente persona fisica o continuare a essere usufruite dallo stesso. 2 Di fatto stata confermata la facolt, mediante lutilizzo della locuzione () sal vo diverso accordo delle parti (). 3 Chiarimento dellAgenzia delle Entrate fornito in sede di videoconferenza di Italia Oggi nel 2012.
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Le principali novit in tema di detrazione Irpef del 36% (dal 26 giugno 2012 e fino al 31 dicembre 2013 pari al 50%) Agevolazione La detrazione Irpef del 36% (aumentata al 50% dal periodo 26 giugno 2012 al 31 dicembre 2013) a decorrere dal 1 gennaio 2012 diventa strutturale. A decorrere dal 26 giugno 2012 (entrata in vigore del D.L. n. 83/2013 convertito con modifiche dalla legge n. 134 del 7 agosto 2012) e fino al 31 dicembre 2013 (a seguito delle novit apportate dal D.L. n. 63/2013) la detrazione fiscale prevista per gli interventi di ristrutturazione edilizia passa dal previgente 36% (percentuale valida fino al 25 giugno 2012) al 50% (ci quanto stabilito dallart. 11 del D.L. n. 83/2012 e dal D.L. n. 63/2013) Inoltre, dal 26 giugno 2012 al 31 dicembre 2013 stata anche incrementata la soglia massima di spesa passando dai previgenti euro 48.000 (soglia valida fino al 25 giugno 2012) ad euro 96.000. Ne consegue che i contribuenti potranno detrarre, per le spese di ristrutturazione (per meglio dire: spese di manutenzione straordinaria, restauro, risanamento e ristrutturazione di immobili residenziali nonch manutenzioni ordinarie di parti comuni condominiali) un importo massimo di euro 48.000 (50% di euro 96.000). Lart. 16 bis del TUIR, introdotto dallart. 4, comma 1, lett. c), contiene la disciplina della detrazione Irpef del 36% (aumentata al 50% dal periodo 26 giugno 2012 al 31 dicembre 2013) per gli interventi di ristrutturazione edilizia. Sono comprese nellagevolazione anche altre tipologie di intervento: - le attivit necessarie alla ricostruzione o al ripristino dellimmobile danneggiato a seguito di eventi calamitosi, purch sia stato dichiarato lo stato di emergenza; - la manutenzione ordinaria e straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia sulle parti comuni di edificio residenziale. Le parti comuni sono: suolo su cui sorge ledificio, fondazioni, muri maestri, tetti e lastrici solari, scale, portoni dingresso, vestiboli, anditi, portici, cortili, parti necessarie alluso comune, lo cali per la portineria e per lalloggio del portiere, ascen sori, pozzi, cisterne, fognature, ecc.; - la realizzazione di autorimesse o posti auto pertinenziali anche a propriet comune; - leliminazione delle barriere architettoniche, aventi ad
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Spese agevolabili

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oggetto ascensori e montacarichi; - la realizzazione di strumenti adatti a favorire la mobilit interna ed esterna allabitazione per le persone portatrici di handicap in situazioni di gravit; - ladozione di misure finalizzate a prevenire il rischio del compimento di atti illeciti da parte di terzi; - la realizzazione di opere finalizzate alla cablatura degli edifici, al contenimento dellinquinamento acustico; - la realizzazione di opere finalizzate al conseguimento di risparmi energetici con particolare riguardo alle fonti rinnovabili (ad es. fotovoltaico); - ladozione di misure antisismiche; - la bonifica dallamianto; - lesecuzione di opere volte ad evitare gli infortuni domestici. Decorrenza Le disposizioni introdotte dalla Manovra Monti si rendono applicabili a decorrere dal 1 gennaio 2012. N.B.: per le spese effettuate dal 26 giugno 2012 al 31 dicembre 2013 la detrazione spetta nella misura del 50%. Trasferimento Possibilit di trasferire in capo allacquirente e passaggio in capo allerede se lo stesso conserva la detenzione ma teriale e diretta dellunit immobiliare.

2.2 Le diverse novit 2011 per beneficiare della detrazione del 36% (che dal 26 gennaio 2012 al 30 giugno 2013 passa al 50%)
Si ricorda che il D.L. 13 maggio 2011, n. 70, pubblicato in G.U. 13 maggio 2011, n. 110 (c.d. Decreto sviluppo, in vigore dal 14 maggio 2011) ha appor tato delle semplificazioni operative allo scopo di poter beneficiare, ai fini del le ristrutturazioni edilizie, della detrazione Irpef del 36% (aumentata al 50% dal periodo 26 giugno 2012 al 31 dicembre 2013) e pi precisamente: a far data dal 14 maggio 2011, il Decreto sviluppo ha abrogato il cmma 19 dellart. 1, legge n. 244/2007. Con labrogazione di tale com ma venuto meno - anche per lagevolazione Irpef del 36% - aumentata al 50% dal periodo 26 giugno 2012 al 31 dicembre 2013 - (infatti, per beneficiare dellaliquota IVA ridotta del 10% non sussisteva pi tale obbligo gi a decorrere dal 1 gennaio 2008) - lobbligo di distinta indicazione nella fattura del costo della manodopera impiegata per lesecuzione degli interventi agevolati.

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lart. 1, comm. 1, lett. a), D.M. n. 41/1998 a far data dal 14 maggio 2011, sostituendo la precedente formulazione, stabilisce che - al fine di beneficiare dellagevolazione fiscale Irpef del 36% - aumentata al 50% dal periodo 26 giugno 2012 al 31 dicembre 2013 - il contribuente dovr indicare nella dichiarazione dei redditi i dati catastali identificativi dellimmobile e se i lavori sono effettuati dal detentore, gli estremi di registrazione dellatto che ne costituisce titolo e gli altri dati richiesti ai fini del controllo della detrazione e a conservare ed esibire a richiesta degli uffici i documenti che saranno indicati in apposito Provvedimento del Direttore dellAgenzia delle entrate. In base a quanto sopra, si evince, al fine di poter beneficiare della detrazione Irpef del 36% (aumentata al 50% dal periodo 26 giugno 2012 al 31 dicembre 2013), viene meno lobbligo di preventivo invio della Comunicazione di inizio lavori allAgenzia delle Entrate Centro Operativo di Pescara. Il sogget to che vorr fruire della detrazione fiscale del 36% (aumentata al 50% dal periodo 26 giugno 2012 al 31 dicembre .2013) 4 dovr indicare nella dichiarazione dei redditi relativa allanno dimposta in cui si sono effet tuati i lavori (a puro titolo esemplificativo: UNICO 2013 ovvero nel 730/2013 per lanno dimposta 2012), le seguenti informazioni: o dati catastali dellimmobile oggetto degli interventi; o estremi di registrazione dellatto (comodato in forma scritta o contratto di locazione), nel caso in cui i lavori siano eseguiti non dal possessore dellimmobile ma dal detentore (comodatario ovvero locatario); o gli altri dati richiesti ai fini del controllo della detrazione. Devono, infine, essere conservati ed esibiti, a richiesta degli Uffici, i documenti che sono stati indicati allinterno del provvedimento del Direttore dellAgenzia delle Entrate del 2 novembre 2011. Considerato che il Decreto sviluppo entrato in vigore dal 14 maggio 2011 non era chiaro se la soppressione dellobbligo di comunicazione di inizio lavori al Centro operativo di Pescara decorresse dal 14 maggio 2011 ovvero riguardasse lintero anno 2011. Sul punto lAgenzia delle Entrate con la Circolare n. 19/E del 1 giugno 2012 ha fatto presente che con riferimento ai lavori iniziati nel periodo dimposta 2011, la detrazione del 36% spetta anche nel caso in cui non vi sia stata la preventiva comunicazione al Centro Operativo di Pescara (anche quando vi sia stata la mancata comunicazione nel periodo che va dal 1 gennaio 2011 al 13 maggio 2011), sempre che nel modello 730/2012 ovvero in Unico PF 2012 siano indicati i dati richiesti e che sia conservata la relativa documentazione. La Circolare, precisa, inoltre, che se il contribuente ha spedito la raccomandata entro il 13 maggio 2012 ma ... dopo linizio lavori ... ovvero ... a partire dal 14 maggio 2011 ..., lo stesso dovr compilare le colonne relative ai dati ca tastali dellimmobile dei righi da E51 a E53 del modello 730/2012 o dei righi da RP51 a RP54 del modello UNICO PF 2012, senza barrare la colonna 2 C.O. Pescara/Condominio inserita nei medesimi righi. 8
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Pi precisamente (oltre alla comunicazione allAsl, fatture e ricevute compro vanti le spese sostenute, ricevute dei bonifici di pagamento), il contribuente dovr essere in possesso: della domanda di accatastamento (se limmobile non ancora censito); delle ricevute di pagamento dellIci (dal 1 gennaio 2012 IMU), se do vuta; della delibera assembleare di approvazione dellesecuzione dei lavori, per gli interventi su parti comuni di edifici residenziali, e tabella millesimale di ripartizione delle spese; della dichiarazione di consenso del possessore dellimmobile allesecuzione dei lavori, per gli interventi effettuati dal detentore dellimmobile, se diverso dai familiari conviventi; delle abilitazioni amministrative richieste dalla vigente legislazione edilizia in relazione alla tipologia di lavori da realizzare (concessioni, autorizzazioni, eccetera) o, se la normativa non prevede alcun titolo abilitativo, della dichiarazione sostitutiva dellatto di notoriet in cui indicare la data di inizio dei lavori e attestare che gli interventi realizzati rientrano tra quelli agevolabili.

2.3 Limiti alla detrazione del 36% (aumentata al 50% dal periodo 26 giugno 2012 al 31 dicembre 2013)
Anche a decorrere dal 1 gennaio 2012, la detrazione compete per le spese sostenute nellanno, in applicazione del c.d. principio di cassa . Si fa presente che la detrazione in questione spetta fino al limite massimo di spesa di euro 48.000 da suddividere in dieci anni. Attenzione: cos come stabilito dal D.L. n. 83/2012 e dal D.L. n. 63/2013 a decorrere dal 26 giugno 2012 e fino al 31 dicembre 2013 la detrazione fiscale prevista per gli interventi di ristrutturazione edilizia passa dal previgente 36% (percentuale valida fino al 25 giugno 2012) al 50%. Inoltre, stata anche incrementata la soglia massima di spesa passando dai previgenti euro 48.000 (soglia valida fino al 25 giugno 2012) ad euro 96.000. Ne consegue che i contribuenti potranno detrarre, per le spese di ristrutturazione (per meglio dire: spese di manutenzione straordinaria, restauro, risanamento e ristrutturazione di immobili residenziali nonch manutenzioni ordinarie di parti comuni condominiali) un importo massimo di euro 48.000 (50% di euro 96.000).

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Focus

Il decreto salva Italia ha eliminato, a decorrere dal 1 gennaio 2012, la norma che consentiva ai contribuenti di et non inferiore a 75 e 80 anni di ripartire la detrazione rispettivamente in 5 o 3 rate annuali. Si ritiene, quindi, che fino al 31 dicembre 2011 per i contribuenti, proprietari o titolari di un diritto reale sullimmobile oggetto dellintervento edilizio - di et non inferiore a 75 e a 80 anni - la detrazione fiscale del 36% (aumentata al 50% dal periodo 26 giugno 2012 al 31 dicembre 2013), anzich essere frazionata in dieci quote annuali, pu essere ripartita, rispettivamente, in cinque e tre quote annuali costanti di pari importo.

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2.4 Soggetti destinatari della detrazione


La detrazione fiscale unagevolazione che opera sullimposta anzich (come per le deduzioni) sul reddito imponibile. Dopo che sul reddito imponibile (quello su cui vengono applicate le aliquote percentuali delle imposte sui redditi) stata calcolata limposta, da tale imposta vengono detratte le somme che costituiscono una detrazione. Queste somme possono essere previste dal fisco (detrazioni per carichi familiari, per categorie di lavoro) o possono essere applicate dal contribuente, qualora si tratti di spese sostenute per cui il fisco conceda questo tipo di agevolazione (spese detraibili). Ci premesso, considerato che quella prevista per le spese di ristrutturazione una detrazione Irpef, i soggetti che possono fruire di tale agevolazione fiscale sono quelli assoggettati allimposta sul reddito delle persone fisiche (Irpef), re sidenti o meno nel territorio dello Stato. Possono beneficiare dellagevolazione non solo i proprietari degli immobili ma an che tutti coloro che sono titolari di diritti reali sugli immobili oggetto degli interventi e che ne sostengono le relative spese; in sostanza i soggetti di seguito indicati: il proprietario o il nudo proprietario dellimmobile; il titolare di un diritto reale di godimento (usufrutto, uso, abitazione o superficie); il locatario (vale a dire chi prende in locazione limmobile); il comodatario (chi riceve in uso gratuito limmobile); i soci di cooperative a propriet divisa o indivisa; gli imprenditori individuali, anche in forma di impresa familiare, limitatamente agli immobili che non rientrano fra quelli strumentali o fra i beni merce; i soci di societ semplici, di S.n.c. o di S.a.s., purch sussistano le medesime condizioni previste per gli imprenditori individuali; il familiare convivente del possessore o detentore dellimmobile oggetto dellintervento, purch sostenga le spese e le fatture e i bonifici siano a lui intestati e purch la condizione di convivente o comodatario sussista al momento dellinvio della comunicazione di inizio lavori.

2.5 Interventi agevolabili


Si ricorda che la detrazione Irpef riguarda le spese sostenute per eseguire gli interventi di manutenzione straordinaria, le opere di restauro e risanamento conservativo e i lavori di ristrutturazione edilizia per i singoli appartamenti e per gli immobili condominiali. Gli interventi di manutenzione ordinaria sono ammessi allagevolazione solo se riguardano determinate parti comuni di edifici residen ziali.

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Tra le spese per le quali compete la detrazione rientrano: interventi di recupero edilizio di cui alle lett. a), b), c), e d) dellart. 3, D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, vale a dire manutenzione ordinaria e straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia, realizzati sulle parti comuni di edifici residenziali di cui allart. 1117 c.c.; interventi di recupero edilizio di cui alle lett. b), c) e d) dellart. 3, D.P.R. n. 380/2001, vale a dire manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia, realizzati sulle singole unit immobiliari residenziali di qualsiasi categoria catastale, anche rurale e sulle loro pertinenze; interventi finalizzati alla realizzazione di autorimesse o posti auto pertinenziali anche di propriet comune; interventi finalizzati alleliminazione delle barriere architettoniche a venti ad oggetto ascensori, montacarichi, e alla realizzazione di ogni strumento che, utilizzando la comunicazione, la robotica e ogni altro mezzo tecnologicamente avanzato, sia idoneo a favorire la mobilit interna ed esterna allabitazione per i portatori di handicap in situazione di gravit ai sensi dellart. 3, comma 3, legge 5 febbraio 1992, n. 104; interventi per ladozione di misure finalizzate a p revedere il rischio di compimento di illeciti da parte di terzi; opere finalizzate alla cablatura di edifici e al contenimento dellinquinamento acustico; opere finalizzate al conseguimento di risparmi energetici, con particolare riguardo allinstallazione di impianti basati sullimpiego delle fonti rinnovabili di energia. Le predette opere possono essere realizzate anche in assenza di opere edilizie propriamente dette, acquisendo idonea documentazione attestante il conseguimento di risparmi energetici in applicazione della normativa vigente in materia. La detrazione per tale intervento si applica alle spese effettuate a decorrere dal 1 gennaio 2013; interventi finalizzati alladozione di misure antisismiche, con particolare riguardo allesecuzione di opere per la messa in sicurezza statica, in particolare sulle parti strutturali, per la redazione della documentazione obbligatoria comprovante la sicurezza statica del patrimonio edilizio, nonch per la realizzazione degli interventi necessari al rilascio della suddetta documentazione. Gli interventi relativi alladozione di misure antisismiche e allesecuzione di opere per la messa in sicurezza statica devono essere realizzati sulle parti strutturali degli edifici o complessi di edifici collegati strutturalmente e comprendere interi edifici e, ove riguardino centri storici, devono essere eseguiti sulla base di progetti unitari e non su singole unit immobiliari;

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gli interventi necessari alla ricostruzione o al ripristino dellimmobile danneggiato a seguito di eventi calamitosi, a condizione che sia stato dichiarato lo stato di emergenza; interventi di bonifica dallamianto e di esecuzione di opere volte ad evi tare gli infortuni domestici. La Manovra Monti ha confermato che tra le spese detraibili possono essere ricomprese anche quelle di progettazione nonch per le prestazioni professionali connesse allesecuzione delle opere edilizie e alla messa a norma degli edifici. Inoltre, stata confermata anche la detrazione Irpef prevista per lacquisto di immobili ristrutturati - il cui beneficio fiscale si applica nel caso di interventi di restauro e risanamento conservativo e di ristrutturazione edilizia riguardanti interi fabbricati - eseguiti da imprese di costruzione o ristrutturazione immobiliare e da cooperative edilizie, che provvedono alla successiva alienazione o assegnazione dellimmobile entro 6 mesi dal termine dei lavori. In tali ipotesi, la detrazione Irpef del 36% (aumentata al 50% dal periodo 26 giugno 2012 al 31 dicembre 2013) dovr essere calcolata su un ammontare forfetario pari al 25% del prezzo di vendita o di assegnazione dellimmobile, risul tante dallatto di acquisto o di assegnazione. Lammontare su cui calcolare la detrazione, da ripartire in dieci quote annuali costanti, non pu comunque superare limporto massimo di euro 48.000 (importo aumentato ad euro 96.000 dal periodo 26 giugno 2012 al 31 dicembre 2013). Non rientrano, invece, tra le spese che danno diritto alla detrazione: gli interessi passivi pagati per mutui, anticipazioni o scoperti di c/c, stipulati per sostenere le spese di recupero edilizio; i costi di trasloco o di custodia in magazzino dei mobili per il periodo di esecuzione dei lavori di ristrutturazione.

2.6 Fattura della spesa detraibile


La detrazione fiscale del 36% (aumentata al 50% dal periodo 26 giugno 2012 al 31 dicembre 2013), per i lavori fatturati fino al 14 maggio 2011, tornava applicabile solo nel caso in cui il costo della relativa manodopera fosse stato evidenziato in fattura. A decorrere dal 14 maggio 2011 tale modalit non pi richiesta.

2.7 Regime IVA delle ristrutturazioni


Dopo numerose proroghe, lart. 2, comma 11, legge 23 dicembre 2009, n. 191 (c.d. Finanziaria 2010) ha stabilito, a regime con effetto dal 2010, laliquota IVA ridotta del 10% per le prestazioni di servizi relativi alla manutenzione ordinaria e straordinaria realizzati su immobili a prevalente destinazione abitativa privata.

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Fabbricati a prevalente destinazione abitativa (Circolare ministeriale 7 aprile 2000, n. 71/E)
a) Singole unit immobiliari di categoria catastale da A1 ad A11, a prescindere dal loro utilizzo ad esclusione della categoria A10 (uffici) e anche nel caso in cui la singola unit immobiliare sia parte di un edificio non a prevalente destinazione abitativa. b) Interi fabbricati a prevalente destinazione abitativa, per i quali lagevolazione si applica agli interventi eseguiti sulle parti comuni. Il Ministero delle finanze ha precisato (Circolare 29 dicembre 1999, n. 247/E) che rientrano nellagevolazione gli immobili con pi del 50% della superficie dei piani sopra terra destinata ad abitazione privata, senza per che debba sussistere laltra condizione richiesta dalla legge 2 luglio 1949, n. 408 (c.d. legge Tupini); vale a dire che la superficie destinata a negozi non ecceda il 25% della superficie dei piani sopra terra. c) Edifici di edilizia residenziale pubblica connotati dalla prevalente destinazione abitativa e individuati dalla Circolare 9 luglio 1999, n. 151/E. d) Edifici assimilati alle case di abitazione non di lusso ai sensi della legge 19 luglio 1961, n. 659, a condizione che costituiscano stabile residenza di collettivit (orfanatrofi, ospizi, conventi, ecc., ma non scuole, caserme, ospedali, ecc. in quanto privi del carattere di stabile residenza). e) Pertinenze di immobili abitativi, cos come intese ai sensi dellart. 817 c.c., anche nel caso in cui gli interventi abbiano a oggetto la sola pertinenza di unit ad uso abitativo e nellulteriore ipotesi in cui detta unit abitativa sia situata in un edificio non a prevalente destinazione abitativa. Laliquota ridotta IVA ridotta spetta anche quando gli interventi riguardano le case di abitazione di lusso, cos come definite dal D.M. 2 agosto 1969, mentre restano esclusi i fabbricati destinati a utilizzazioni pubbliche. A tal riguardo si precisa che per le sole manutenzioni straordinarie effettuate su edifici di edilizia residenziale pubblica gi prevista, a regime, laliquota del 10% (Tabella A, Parte III, allegata al D.P.R. 26 ottobre 1972, n. 633, n. 127 duodecies).

2.8 Distinzione tra manutenzione ordinaria e straordinaria


Per manutenzione ordinaria si deve intendere quel tipo di intervento caratterizzato dal mantenimento degli elementi di finitura e degli impianti tecnologici, con opere sostanzialmente di riparazione dellesistente e riguarda le o pere di riparazione, rinnovamento e sostituzione delle finiture degli edifici e quelle necessarie a integrare o mantenere in efficienza gli impianti tecnologici esistenti (legge 5 agosto 1978, n. 457, art. 31, lett. a).

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Sulla base di quanto sostenuto dal Ministero delle finanze nella Circolare 24 febbraio 1998, n. 57/E, rientrano in tale categoria di intervento (a puro titolo esemplificativo): il rifacimento o riparazione degli impianti elettrici, idrici, termici, fognanti, del gas o antincendio; la sostituzione dei pavimenti, dei rivestimenti e dei sanitari; limpermeabilizzazione delle coperture e la tinteggiatura esterna senza mutamenti di colore; la pitturazione di pareti, il rifacimento o la riparazione di intonaci; le prestazioni di manutenzione obbligatoria previste per gli impianti elevatori e per quelli di riscaldamento, consistenti in verifiche periodiche e nel ripristino della funzionalit in caso di guasti. Invece, nella manutenzione straordinaria rientrano le opere e le modifiche necessarie per rinnovare e sostituire parti anche strutturali degli edifici, e le opere e le modifiche per realizzare e integrare i servizi igienico-sanitari e tecnologici, sempre che non alterino i volumi e le superfici delle singole unit immobiliari e non comportino modifiche delle destinazioni duso (legge n. 457/1978, art. 31, lett. b). Si tratta, sostanzialmente, di interventi che corrispondono al criterio dellinnovazione nel rispetto dellimmobile esistente. Sulla base di quanto contenuto allinterno della Circolare ministeriale n. 57/E/1998, rientrano in questa categoria di intervento (a puro titolo esemplificativo): il rifacimento o la riparazione del regolato del tetto o della copertura; la sostituzione del tavolato e delle travi in legno del tetto; la sostituzione dei singoli macchinari; il rifacimento degli infissi, sia interni sia esterni; il rifacimento o la riparazione delle colonne di scarico delle acque pluviali della copertura; la sostituzione o la riparazione dellascensore e dei macchinari relativi; linstallazione di apparecchiature speciali che abbiano le caratteristiche di migliorare la sicurezza, il funzionamento e lutilizzo dellimpianto stesso. N.B.: secondo quanto chiarito dalla circolare ministeriale 7 aprile 2000, n. 71/E lagevolazione riguarda sia le prestazioni di servizi derivanti da contratto dappalto sia quelle da contratto dopera e anche da altro accordo negoziale diverso dai precedenti. Inoltre, le prestazioni rese dai professionisti (architetti, geometri ecc.) non rientrano nellagevolazione in esame in quanto non hanno a oggetto la materiale realizzazione dellintervento di recupero.

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Ristrutturazioni e risparmio energetico: le novit fiscali 2.9 Fornitura di beni con posa in opera
Le cessioni di beni con posa in opera, semprech la stessa sia effettuata dal medesimo soggetto che ha fornito i beni (contratto di appalto), possono beneficiare dellaliquota IVA ridotta del 10% anche se il valore dei beni ceduti risulta prevalente rispetto alla prestazione di manutenzione. Laliquota ridotta per le manutenzioni derivanti da contratti di appalto non pu essere estesa ai contratti di subappalto, in quanto la disposizione agevolativa in esame considera la prestazione avente a oggetto lintervento di manutenzione nella sua unitariet. Pertanto, sono escluse dallaliquota ridotta le operazioni che costituiscono fasi intermedie nella realizzazione dellintervento; ossia, le cessioni di beni e le pre stazioni di servizi rese verso lappaltatore o il prestatore dopera. Tali beni e servizi, come precisato dallo stesso Ministero delle finanze (Circolare n. 71/E/2000), godranno dellaliquota ridotta nella fase successiva di riadde bito al committente finale, confluendo nel corrispettivo globale dellintervento di manutenzione agevolato.

2.10 Manutenzione con impiego di beni significativi


Nei casi in cui - per effettuare la prestazione di manutenzione ordinaria o straordinaria - vengano effettuate anche forniture di beni significativi, laliquota IVA ridotta potr essere applicata unicamente sul valore di tali beni non eccedente il valore della manodopera e degli altri beni e materiali di valore non significativo (valori che vanno indicati distintamente in fattura). Va da s che la parte del valore del bene significativo che supera il valore netto della manutenzione sar soggetta allaliquota IVA stabilita per il bene stesso. I beni di importo significativo sono stati determinati con il D.M. 29 dicembre 1999 e sono: ascensori e montacarichi; infissi interni ed esterni; caldaie; videocitofoni; apparecchiature di condizionamento e riciclo dellaria; sanitari e rubinetterie da bagno, impianti di sicurezza.

2.11 Fatturazione della manutenzione ordinaria e straordinaria


LAgenzia delle entrate con la Circolare 19 febbraio 2008, n. 12/E ha precisato che per le fatture emesse dal 1 gennaio 2008 ai fini del riconoscimento dellagevolazione in esame non pi richiesto che il costo della relativa manodopera sia evidenziato in fattura (per meglio dire, distinto rispetto alla fornitura dei beni). 16
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Diversamente, nei casi in cui con la manutenzione ordinaria o straordinaria siano utilizzati anche beni di valore significativo (come sopra identificati), nella fattura si dovranno indicare in modo distinto: il corrispettivo della manutenzione (incluse le eventuali forniture di beni o materiali non significativi), al netto del valore dei beni significativi; la parte del valore dei beni significativi cui torna applicabile laliquota IVA ridotta del 10% (che corrisponde al corrispettivo totale senza i beni significativi, ossia la fornitura di altri beni non significativi e la manodopera); leventuale parte residua del valore dei beni significativi per cui torna applicabile laliquota IVA dei beni stessi (nella generalit dei casi laliquota ordinaria del 21%).

2.12 Casistica
Quesito 1: un idraulico fa una manutenzione ordinaria/straordinaria (il regime IVA non dovrebbe cambiare) presso un appartamento di un privato. Cambia un pezzo (corrispondente a un bene significativo), che viene fatturato per 500 euro. Il lavoro fatturato ammonta a 200 euro. Nella fattura viene elencato anche il materiale che serve per il lavoro, ad esempio tubi, viti, guarnizioni, ecc. e, inoltre, le spese di viaggio (tutto sommato 40 euro). Secondo noi laliquota IVA dovrebbe essere la seguente: per il lavoro 10%; per il bene significativo sulla quota di 200 IVA 10% e sulla quota di 300 IVA 21%. Ma quale aliquota va applicata sui 40 euro?

Soluzione prospettata: Sulla base di quanto indicato nel quesito si ritiene corretto, ai fini IVA, quanto sostenuto nel quesito stesso. Per quanto attiene alle spese di viaggio (non sostenute in nome e per conto del cliente, infatti, in tal caso tornerebbe applicabile lart. 15 del D.P.R. n. 633/1972) si ritiene che le stesse debbano essere considerate quali prestazioni accessorie alla manutenzione (ai sensi dellart. 12 del D.P.R. n. 633/1972). Conseguentemente le stesse sconteranno laliquota IVA agevolata del 10%.

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Esempio: fatturazione nel caso in cui siano impiegati beni di importo significativo
FATTURAZIONE Costo complessivo dellintervento di cui: - beni significativi impiegati: ascensore - prestazioni di manutenzione (comprensive altri beni o materiali non significativi) 7.000,00 3.000,00 IMPORTI (in euro) 10.000,00

IVA Prestazioni di manutenzione (comprensive di altri beni o materiali) Beni significativi impiegati: ascensore (pari al costo della manutenzione pi la fornitura di altri beni o materiali non significativi) Differenza beni significativi (10.000,00-6.000,00) 3.000,00 3.000,00 10% 10%

4.000,00

21%

Tot. imponibile IVA (6.000,00 al 10% e 4.000,00 al 21%) Tot. fattura

10.000,00 1.440,00 11.440,00

Quesito 2: una societ ha costruito un edificio di abitazioni civili pagando lIVA sulle fatture dei fornitori al 4% e vendendo alcuni appartamenti come prima casa con applicazione dellIVA al 4%. La maggior parte degli apparta menti rimane tuttora invenduta, non risultando per tali appartamenti ultimati internamenti per la mancanza di: pavimenti, rivestimenti, porte, installazione dei sanitari e imbiancature. Poich le finiture interne vengono effettuate in funzione delle vendite, si chiede se ancora possibile lapplicazione dellIVA al 4% sulle fatture dei fornitori che andranno a completare linterno degli appartamenti. Soluzione prospettata: Sulla base del quesito posto, considerato che lacquisto delle prestazioni di servizi da parte della societ costruttrice per rivendita hanno scontato, precedentemente, laliquota IVA agevolata del 4% si presuppone che si sia di fronte ad un immobile c.d. Tupini (si ricorda che limmobile Tupini de ve rispettare le seguenti condizioni: pi del 50% della superficie totale sopra terra deve essere destinata ad uso abitativo; non pi del 25% della superficie totale sopra terra deve essere destinata a negozi). Wolters Kluwer Italia 2013 18

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Infatti, secondo quanto stabilito dal n. 39 della Tabella A parte II allegata al D.P.R. n. 633/1972, le prestazioni di servizi dipendenti da contratto di appalto relativi alla costruzione dei fabbricati Tupini effettuate nei confronti di soggetti che svolgono lattivit di costruzione di immobili per la successiva vendita scontano laliquota IVA agevolata al 4%. Sulla base di quanto sopra, rispondendo al quesito, in presenza di fabbricati Tupini laliquota IVA agevolata al 4% torner comunque applicabile sulle fornitu re, indipendentemente dal momento della vendita degli appartamenti (per unanalisi puntuale delle aliquote IVA inerenti le prestazioni di servizi su fab bricati si veda la tabella di sintesi riportata in calce al presente paragrafo).

2.13 Tabella di sintesi


PRESTAZIONI DI SERVIZI SU FABBRICATI ABITATIVI Descrizione della prestazione Costruzione di abitazioni non di lusso ovvero di fabbricati c.d. Tupini Aliquota IVA in caso di contrato di appalto IVA al 4% nel caso esista il presupposto prima casa ovvero se impresa che costruisce lo fa per rivendere IVA al 4% IVA al 10% IVA al 21% IVA al 10% IVA al 10%
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Aliquota IVA in caso di contratto di subappalto IVA al 4% nel caso esista il presupposto prima casa ovvero se impresa che costruisce lo fa per rivendere IVA al 4% IVA al 10% IVA al 21% IVA al 10% IVA al 21%

Costruzione di fabbricato rurale Altra abitazione Costruzione di edifici di lusso Opere di urbanizzazione primaria e secondaria Interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria Interventi di restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione

IVA al 10%

IVA al 10%

Tenendo presente le limitazioni nel caso in cui vi sia lutilizzo di beni significativi. 19

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PRESTAZIONI DI SERVIZI SU FABBRICATI STRUMENTALI Descrizione della prestazione Costruzione di fabbricato Opere di urbanizzazione primaria e secondaria Interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria Interventi di restauro, risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia e ristrutturazione urbanistica Aliquota IVA in caso di contratto di appalto IVA al 21% IVA al 10% IVA al 21% Aliquota IVA in caso di contratto di subappalto IVA al 21% IVA al 10% IVA al 21%

IVA al 10%

IVA al 10%

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Ristrutturazioni e risparmio energetico: le novit fiscali 3.RISPARMIO ENERGETICO 3.1 Agevolazioni fiscali per il risparmio energetico
Lart. 1, commi 344-347, legge 27 dicembre 2006, n. 296 ha previsto, nel quadro delle misure di politica energetico-ambientale, specifiche agevolazioni fiscali per la realizzazione di determinati interventi finalizzati al contenimento dei consumi energetici, effettuati su edifici esistenti. Il beneficio fiscale consiste, in particolare, in una detrazione Irpef/Ires che fino ai pagamenti sostenuti dal 5 giugno 2013 era pari al 55% e dal 6 giugno 2013 al 31 dicembre 2013 (cos come stabilito dal D.L. n. 63/2013) pari al 65%. Con D.M. 19 febbraio 2007 sono state, poi, fissate le norme di attuazione delle agevolazioni in questione. LAgenzia delle Entrate ha fornito importanti chiarimenti in tema di risparmio energetico con la Circolare 31 maggio 2007, n. 36/E e la Circolare 19 febbraio 2008, n. 12/E (risposta n. 1.2) e con la Risoluzione 5 luglio 2007, n. 152/E e la Risoluzione 11 settembre 2007, n. 244/E. Con il Provvedimento 6 maggio 2009 dellAgenzia delle Entrate stato appro vato il modello di comunicazione per i lavori relativi agli interventi di risparmio energetico che proseguono oltre il periodo dimposta.

3.1.1 In cosa consiste tale agevolazione


Tutti i contribuenti che, in generale, entro il 31 dicembre 2013 ( tenendo presente che dal 6 giugno 2013 la percentuale aumentata al 65% ), sostengono determinate spese documentate relative ad interventi per il contenimento dei consumi energetici degli edifici esistenti6 concessa una detrazione dallimposta lorda (sia Irpef sia Ires) pari al 65% (dal 6 giugno 2013 al 31 dicembre 2013) dellammontare delle spese sostenute (entro precisi limiti di importo) da ripartire in quote annuali (dal 2009, 5 rate; per il 2008, da un minimo di 3 ad un massimo di 10, per il 2007, in 3 rate).

In particolare riguardano: - la riduzione del fabbisogno energetico per il riscaldamento; - il miglioramento termico delledificio (finestre, comprensive di infissi, coibentazio ni, pavimenti); - linstallazione di pannelli solari; - la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale.
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3.1.2 Chi pu usufruire della detrazione fiscale
Possono usufruirne tutti i contribuenti residenti e non residenti, anche se titolari di reddito dimpresa, che possiedono, a qualsiasi titolo, limmobile oggetto di intervento. Pi in particolare, sono ammessi allagevolazione: le persone fisiche, compresi gli esercenti arti e professioni; i contribuenti che conseguono reddito dimpresa (persone fisiche, socie t di persone, societ di capitali); le associazioni tra professionisti; gli enti pubblici e privati che non svolgono attivit commerciale. Inoltre, tra le persone fisiche possono fruire dellagevolazione anche: i titolari di un diritto reale sullimmobile; i condomini, per gli interventi sulle parti comuni condominiali; gli inquilini7; chi detiene limmobile in comodato. Sono ammessi a fruire della detrazione anche i familiari (coniuge, parenti entro il terzo grado e gli affini entro il secondo grado), conviventi con il possessore o detentore dellimmobile oggetto dellintervento, che sostengono le spese per la realizzazione dei lavori, ma limitatamente ai lavori eseguiti su immobili appartenenti allambito privatistico (a quelli cio nei quali pu esplicarsi la convivenza, ma non in relazione ai lavori eseguiti su immobili strumentali allattivit dimpresa, arte o professione). Si ha diritto allagevolazione anche nel caso in cui il contribuente finanzia la re alizzazione dellintervento di riqualificazione energetica mediante un contratto di leasing. In tale ipotesi, la detrazione spetta al contribuente stesso (utilizzatore) e si calcola sul costo sostenuto dalla societ di leasing. Non assumono, pertanto, rilievo ai fini della detrazione i canoni di leasing addebitati allutilizzatore.

Con la Circolare n. 38/E del 23 giugno 2010 lAgenzia delle Entrate ha chiarito che la detrazione spetta sia al nudo proprietario che allinquilino, per lammontare di spesa effettivamente sostenuto da ciascuno, nel rispetto delle condizioni previste dalla legge: pagamento mediante bonifico bancario con identificazione del beneficiario della detrazione e del bonifico, limite di spesa euro 60.000, rispetto dei parametri tecnici dellintervento. La comunicazione allENEA pu essere unica, facendo riferimento allunico intervento e ai due beneficiari. 22
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Variazione della titolarit dellimmobile

In caso di variazione della titolarit dellimmobile durante il periodo di godimento dellagevolazione le quote di detrazione residue (non utilizzate) potranno essere fruite dal nuovo titolare. Questo si verifica quando si trasferiscono, a titolo oneroso o gratuito, la propriet del fabbricato o un diritto reale sullo stesso. Il beneficio rimane, invece, in capo al conduttore o al comodatario qualora dovesse cessare il contratto di locazione o comodato. In caso di decesso dellavente diritto, la fruizione del beneficio fiscale si trasmette, per intero, esclusivamente allerede che conservi la detenzione materiale e diretta del bene. In tali casi lacquirente, o gli eredi, possono rideterminare il numero di quote in cui ripartire la detrazione residua.

3.1.3 Cumulabilit con altre agevolazioni


La detrazione in esame non cumulabile con altre agevolazioni concesse per interventi simili e, in particolare, con le spese di ristrutturazione edilizia. Di conseguenza, in presenza di spese suscettibili di essere collocate nelluna ovvero nellaltra agevolazione, il contribuente potr avvalersi solo di una di esse rispettando gli adempimenti specificamente richiesti. Il beneficio fiscale per compatibile con altre agevolazioni di natura non fiscale (contributi, finanziamenti, ecc.) previsti in materia di risparmio energetico.

3.1.4 Aliquota IVA applicabile alle operazioni di riqualificazione energetica


Ai fini dellimposta sul valore aggiunto, le operazioni di riqualificazione ener getica degli edifici non sono state fatte oggetto di particolari disposizioni circa la misura dellaliquota applicabile. Conseguentemente le cessioni di beni e le prestazioni di servizi, poste in essere per la loro realizzazione, sono assoggettate allIVA sulla base delle aliquote previste per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio. Si fa presente, inoltre, che la Finanziaria 2010 ha stabilito che laliquota IVA agevolata del 10% diventa permanente (in precedenza era stata invece fissata al 31 dicembre 2011 la data di validit dello stesso). Pi nel dettaglio laliquota IVA ridotta del 10% torna applicabile per le prestazioni di servizi relativi a interventi di manutenzione, ordinaria e straordinaria, realizzati su immobili residenziali. Per usufruire dellagevolazione non occorre indicare in fattura il costo della manodopera utilizzata. Le cessioni di beni restano assoggettate allaliquota IVA ridotta invece solo se la relativa fornitura posta in essere nellambito del contratto di appalto . Tutta Wolters Kluwer Italia 2013

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via, qualora lappaltatore fornisca beni di valore significativo (definiti dal D.M. 29 dicembre 1999, quali ad esempio infissi e caldaie) laliquota ridotta si appli ca ai predetti beni soltanto fino a concorrenza del valore della prestazione considerato al netto del valore dei beni stessi. Tale limite di valore deve essere individuato sottraendo dallimporto complessivo della prestazione, rappresentato dallintero corrispettivo dovuto dal committente, soltanto il valore dei beni si gnificativi.

3.1.5 Interventi agevolati


Tipo di intervento Detrazione 55% fino al 5 giugno 2013 Limite massimo di spesa su cui chiedere la detrazione Riqualificazione energetica di edifici esistenti Involucro edifici (pareti, finestre, compresi gli infissi, su edifici esistenti) Installazione di pannelli solari Sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale euro 181.818,18 euro 109.090,90 Detrazione massima Detrazione 65% dal 6 giugno al 31 dicembre 2013 Limite massimo di spesa su cui chiedere la detrazione euro 153.846,20 euro 92.307,69 Detrazione massima

euro 100.000 euro 60.000

euro 100.000 euro 60.000

euro 109.090,90 euro 54.545,45

euro 60.000 euro 30.000

euro 92.307,69 euro 46.153,85

euro 60.000 euro 30.000

N.B.: la nuova detrazione per il risparmio energetico a decorrere dal 6 giugno 2013, non torna applicabile alle spese per la sostituzione di impianti di clima tizzazione invernale con pompe di calore ad alta efficienza e con impianti geotermici a bassa entalpia nonch le spese per la sostituzione di scaldacqua tra dizionali con scaldacqua a pompa di calore dedicati alla produzione di acqua calda sanitaria.

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3.1.5.1 Interventi di riqualificazione globale su edifici esistenti
Riguardano tutti gli interventi che conseguono un indice di prestazione energetica per la climatizzazione invernale inferiore ai valori definiti dal decreto del Ministro dello Sviluppo economico dell11 marzo 2008 - Allegato A. N.B.: i nuovi valori limite, validi dal 2008, sono stati definiti con decreto del Ministro dello Sviluppo economico dell11 marzo 2008. I parametri cui far riferi mento sono quelli applicabili alla data di inizio dei lavori. Pertanto, per gli interventi iniziati nel periodo di imposta in corso al 31 dicembre 2007 si applicano i parametri previsti dalla legge Finanziaria per il 2007. Per quelli iniziati nel periodo di imposta in corso al 31 dicembre 2008 si applicano i parametri stabiliti con il decreto del Ministero dello Sviluppo economico dell11 marzo 2008. In considerazione dellassenza di specifiche indicazioni, deve ritenersi che nella categoria in esame siano collocabili tutti gli interventi a condizione che dagli stessi derivi un risparmio energetico. Ai fini della fruizione dellagevolazione sar, infatti, sufficiente che lintervento consenta di raggiungere il risultato richiesto in termini di riduzione del fabbisogno annuo di energia primaria con la climatizzazione invernale.

3.1.5.2 Interventi su strutture opache e su infissi


Gli interventi su strutture opache e su infissi sono disciplinati al comma 345, art. 1, legge 27 dicembre 2006, n. 296 e attengono agli interventi di riqualificazione energetica, realizzati su edifici, o parti di edifici o unit immobiliari esistenti, relativi a strutture: opache verticali (pareti), orizzontali (coperture, pavimenti), finestre comprensive di infissi8, delimitanti il volume riscaldato, verso lesterno o verso vani non riscaldati, che rispettano i requisiti di trasmittanza U (dispersione di calore), espressa in W/m2K, definiti dal decreto del Ministro dello Sviluppo economico dell11 marzo 2008 e successivamente modificati dal decreto 6 gennaio 2010. I parametri cui far riferimento sono quelli applicabili alla data di inizio dei lavori. N.B.: si fa presente che in tale gruppo rientra anche la sostituzione dei portoni dingresso a condizione che si tratti di serramenti che delimitano linvolucro ri scaldato delledificio, verso lesterno o verso locali non riscaldati, e risultino ri spettati gli indici di trasmittanza termica richiesti per la sostituzione delle fine-

Per le spese effettuate dal 1 gennaio 2008 per la sostituzione di finestre, comprensive di infissi, in singole unit immobiliari, non occorre pi presentare lattestato di certificazione energetica o qualificazione energetica.
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stre (tale precisazione stata fornita con la Circolare dellAgenzia delle Entrate n. 21/E del 23 aprile 2010). Nelle spese agevolabili sono da ricondursi, poi, anche quelle sostenute per le strutture accessorie che, come le principali, hanno effetto sulla dispersione di calore come, ad esempio, scuri o persiane, o che risultino strutturalmente accorpate al manufatto (esempio zanzariere). Per siffatti interventi, il valore massimo della detrazione fiscale di 60.000 euro. In proposito preme sottolineare che (trattandosi di un beneficio teso ad agevolare gli interventi da cui consegua un risparmio energetico) non sufficiente la semplice sostituzione degli infissi essendo necessario che, a seguito dei lavori di rifacimento dellinvolucro degli edifici, gli indici di trasmittanza termica si siano ulteriormente ridotti. Per poter fruire della detrazione in relazione ai predetti interventi, pertanto, sar necessario che dallasseverazione del tecnico sia possibile rilevare il valore di trasmittanza originaria del componente su cui si interviene e il valore di trasmittanza seguente gli interventi al fine di permetterne il controllo sulla corrispondenza ai valori riportati nel citato decreto del 6 gennaio 2010.

3.1.5.3 Installazione di pannelli solari9


Per tali interventi il valore massimo della detrazione fiscale di 60.000 euro. Gli interventi di installazione di pannelli solari sono quelli che prevedono linstallazione di pannelli solari per la produzione di acqua calda per usi dome stici o industriali e per la copertura del fabbisogno di acqua calda in piscine, strutture sportive, case di ricovero e cura, istituti scolastici e universit. Si precisa altres che i fabbisogni soddisfatti con limpianto di produzione di acqua calda possono attenere non soltanto alla sfera domestica o alle esigenze produttive ma pi in generale allambito commerciale, ricreativo o socio assi stenziale, in pratica possono accedere alla detrazione tutte le strutture afferenti attivit e servizi in cui richiesta la produzione di acqua calda.

In considerazione dei chiarimenti forniti dallEnea, sono assimilabili ai pannelli sola ri i sistemi termodinamici a concentrazione solare utilizzati per la sola produzione di acqua calda. Ne consegue che le spese sostenute per la loro installazione sono ammesse in detrazione. Invece, se si installa un sistema termodinamico finalizzato alla produzione combinata di energia elettrica e di energia termica, possono essere oggetto di detrazione solo le spese sostenute per la parte riferibile alla produzione di energia termica. In tali ipotesi, cos come precisato dallAgenzia delle Entrate (Risol uzione n. 12/E del 7 febbraio 2011), la quota di spesa detraibile pu essere determinata in misura percentuale sulla base del rapporto tra lenergia termica prodotta e quella comples sivamente sviluppata dallimpianto. 26
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Ai fini dellasseverazione dellintervento concernente listallazione dei pannelli solari richiesto: a) un termine minimo di garanzia (fissato in cinque anni per pannelli e i bollitori e in due anni per accessori e i componenti tecnici); b) che i pannelli siano conformi alle norme UNI EN 12975 o UNI EN 12976, certificati da un organismo di un Paese dellUnione Europea e della Svizze ra. N.B. si fa presente che linstallazione dei pannelli solari deve essere realizzata su edifici esistenti. Per le spese effettuate dal 1 gennaio 2008 per linstallazione di pannelli solari, non occorre pi presentare lattestato di certificazione energe tica (o qualificazione energetica).

3.1.5.4 Sostituzione di impianti di climatizzazione invernale


Per tali interventi il valore massimo della detrazione fiscale di 30.000 euro. Per interventi di sostituzione di impianti di climatizzazione invernale si intendono quelli concernenti la sostituzione, integrale o parziale, di impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti dotati di caldaie a condensazione e contestuale messa a punto del sistema di distribuzione. Per fruire dellagevolazione necessario, quindi, sostituire gli impianti preesisten ti e installare le caldaie a condensazione. Non sono, pertanto, agevolabili n linstallazione di sistemi di climatizzazione invernale in edifici che ne erano sprovvisti n, se effettuata nel 2007, la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con generatori di calore ad alto rendimento ma diversi dalle caldaie a condensazione. Tuttavia tali interventi possono essere compresi tra quelli di riqualificazione energetica delledificio, se rispettano lindice di prestazione energetica previsto, permettendo cos di usufruire della relativa detrazione.

3.1.6 Spese agevolate


In generale sono tutte le spese, opportunamente documentate, sostenute fino al 31 dicembre 2013 (tenendo presente che dal 6 giugno 2013 al 31 dicembre 2013 la percentuale di detrazione del 65%) per la realizzazione degli interventi agevolati. Ne sono esempi i lavori edili connessi con lintervento di risparmio energetico, le prestazioni professionali necessarie per la realizzazione dellintervento e quelle per acquisire la certificazione energetica richiesta.

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3.1.7 Adempimenti10
I contribuenti che intendono beneficiare della detrazione in oggetto devono adempiere ai seguenti obblighi: a) asseverazione: serve per attestare la rispondenza degli interventi ai requisiti tecnici richiesti per ognuno di essi. Il suo contenuto deve essere quello espressamente previsto dalla norma attuativa. In caso di esecuzione di pi interventi sul medesimo edificio lasseverazione pu avere carattere unita rio e fornire in modo complessivo i dati e le informazioni richieste. Questo documento, se riguarda gli interventi di sostituzione di finestre e infissi, e nel caso di caldaie a condensazione con potenza inferiore a 100 kW, pu essere sostituito da una certificazione dei produttori;

b) attestato di certificazione (o qualificazione) energetica: che comprende i dati relativi allefficienza energetica propri delledificio. Tale certificazione prodotta successivamente allesecuzione degli interventi, utilizzando pro cedure e metodologie approvate dalle Regioni e dalle Province autonome di Trento e Bolzano ovvero le procedure stabilite dai Comuni con proprio regolamento antecedente alla data dell8 ottobre 2005. Per gli interventi rea lizzati a partire dal periodo dimposta in corso al 31 dicembre 2008, lattestato di certificazione energetica degli edifici, ove richiesto, prodotto (successivamente alla esecuzione degli interventi) utilizzando: le procedure e metodologie di cui allart. 6, D.Lgs. 19 agosto 2005, n. 192, ovvero le procedure approvate dalle Regioni e dalle Province autonome di Trento e Bolzano, ovvero le procedure stabilite dai Comuni con proprio regolamento antecedente alla data dell8 ottobre 2005. In assenza delle citate procedure, dopo lesecuzione de i lavori pu essere prodotto lattestato di qualificazione energetica in sostituzione di quello di certificazione energetica. Il certificato deve essere predisposto in con formit allo schema riportato nellallegato A del decreto attuativo ed asse verato da un tecnico abilitato. Gli indici di prestazione energetica, oggetto della documentazione indicata, possono essere calcolati, nei casi previsti, con la metodologia semplificata riportata dallAllegato B (o Allegato G) dei decreti attuativi; c) scheda informativa relativa agli interventi realizzati: redatta secondo lo schema riportato nellAllegato E del decreto attuativo o Allegato F, se lintervento riguarda la sostituzione di finestre comprensive di infissi in

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Si veda la sez. Formule in fondo al presente E-book.


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singole unit immobiliari o linstallazione di pannelli solari. La scheda deve contenere: i dati identificativi del soggetto che ha sostenuto le spese, i dati identificativi delledificio su cui i lavori sono stati eseguiti, la tipologia di intervento eseguito e il risparmio di energia che ne conseguito, nonch il relativo costo (specificando limporto per le spese professio nali e quello utilizzato per il calcolo della detrazione).

Chi rilascia i documenti?

Lasseverazione, lattestato di certificazione/qualificazione e nergetica e la scheda informativa devono essere rilasciati da tecnici abilitati alla progettazione di edifici e impianti nellambito delle competenze ad essi attribuite dalla legislazione vigente, iscritti ai rispettivi ordini e collegi professionali: ingegneri, architetti, geometri, periti industriali, dottori agronomi, dottori forestali e i periti agrari. Tutti i documenti sopraindicati possono essere redatti anche da un unico tecnico abilitato. d) trasmissione documentazione: occorre trasmettere allEnea, entro 90 giorni dalla fine dei lavori11: copia dellattestato di certificazione o di qualificazione energetica (Al legato A del decreto); la scheda informativa (Allegato E o F del decreto), relativa agli interventi realizzati. La trasmissione deve avvenire in via telematica, attraverso il sito www.acs.enea.it, ottenendo ricevuta informatica. Si pu inviare la documentazione a mezzo raccomandata con ricevuta semplice, sempre entro il termine di novanta giorni dal termine dei lavori, solo ed esclusivamente quando la complessit dei lavori eseguiti non trova adeguata descrizione negli schemi resi disponibili dallEnea. Lindirizzo presso cui inviare la do cumentazione il seguente: Enea - Dipartimento ambiente, cambiamenti globali e sviluppo sostenibile, via Anguillarese 301, 00123 Santa Maria di Galeria (Roma) va indicato il riferimento: Detrazioni fiscali - riqualificazione energetica.

Che coincide con il giorno del cosiddetto collaudo (e non di effettuazione dei pagamenti).
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N.B.: A decorrere dal 13 luglio 2010 possibile modificare i dati, per il 2009 , riportati sulla scheda informativa, al fine di beneficiare della detrazione del 55%, accedendo al sito di invio (www.acs.enea.it) e modificando la propria scheda. Al riguardo si fa presente che le schede relative al 2010 sono gi da tempo modificabili. Ci premesso il comunicato stampa diffuso dallEnea fa presente che, sulla base di quanto riportato allinterno della Circolare n. 21/E del 23 aprile 2010 dellAgenzia delle Entrate, possibile modificare le docu mentazioni gi inviate anche oltre il limite dei 90 giorni dalla fine lavori. Si fa presente, inoltre, che oltre alla scheda informativa dovr essere reinoltrato anche lattestato di qualificazione energetica, nel caso in cui lo stesso sia richiesto. Non sar, invece, necessario modificare la documentazione spedita originariamente nel caso in cui allinterno della stessa sia stato indicato un nominativo di verso dallintestatario del bonifico o della fattura o non sia stato indicato che possono beneficiare dellagevolazione pi contribuenti. Infine, la Risoluzione ministeriale n. 44/E del 27 maggio 2010 dellAgenzia del le Entrate ha fornito le modalit operative al fine di poter godere della detrazione fiscale anche per quelle spese che non risultano dalla scheda informativa originariamente trasmessa allEnea. Pi precisamente, la Risoluzione ministeriale in esame ha chiarito che il contribuente dovr: 1. presentare ai soggetti che prestano lassistenza fiscale una dichiarazione so stitutiva di atto notorio, ai sensi dellart. 47 del D.P.R. n. 445/2000, nella quale sono evidenziati i dati della scheda informativa precedentemente trasmessa allEnea opportunamente modificati, nonch, 2. provvedere allinvio telematico della scheda rettificativa entro 90 giorni dalla data di attivazione della procedura informatica da parte dellEnea.
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N.B.: per le spese sostenute a partire dal periodo dimposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2008 i soggetti interessati devono inviare apposita comunicazione allAgenzia delle Entrate secondo il modello approvato dal Prov vedimento 6 maggio 2009 del Direttore dellAgenzia delle Entrate. a) Modalit di pagamento: le spese devono essere pagate attraverso bonifico bancario o postale in cui deve risultare: la causale del versamento, il codice fiscale del beneficiario della detrazione, la partita IVA o il codice fiscale del soggetto a favore del quale il bonifico effettuato. Tale obbligo non sussiste per i titolari di reddito dimpresa per i quali rile va, anzich la data di pagamento, il momento di imputazione dei costi.

Tale informazione stata fornita direttamente dallEnea tramite un comunicato pubblicato sul proprio sito web. 30
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b) Conservazione documentazione: il beneficiario della detrazione deve conservare ed eventualmente esibire allamministrazione finanziaria richieden te: a) lasseverazione del tecnico abilitato; b) la ricevuta comprovante la trasmissione del fascicolo allEnea; c) le fatture o ricevute fiscali comprovanti le spese effettivamente sostenute; d) la ricevuta del bonifico bancario e postale effettuato in relazione al sostenimento delle spese (per beneficiari diversi dai titolari di reddito dimpresa); e) per gli interventi su parti condominiali comuni delledificio, la copia della delibera assembleare e della tabella millesimale di ripartizione delle spese; f) per gli interventi effettuati dal detentore dellimmobile, la dichiara zione del possessore di consenso allesecuzione dei lavori.

3.1.8 Modello di comunicazione


Lart. 29, comma 6, D.L. 29 novembre 2008, n. 185, convertito con modificazioni con legge 28 gennaio 2009, n. 2 prevede linvio di unapposita comunica zione da parte dei contribuenti che intendono fruire del bonus fiscale, relativo alle spese sostenute per gli interventi finalizzati al risparmio energetico, previsti dallart. 1, comma 344-347, legge 27 dicembre 2006, n. 296. Il Provvedimento 6 maggio 2009 del Direttore dellAgenzia delle Entrate, nel dare attuazione a tale disposizione, approva, con le relative istruzioni, il modello di comunicazione da presentare in relazione ad interventi di risparmio energetico esclusivamente per i lavori che proseguono oltre il periodo dimposta. Il nuovo adempimento rivolto ai soli contribuenti che effettuano interventi i cui lavori coinvolgono pi periodi dimposta, allo scopo di ridurre il numero dei contribuenti obbligati, consentendo, comunque, il monitoraggio dellonere a ca rico dello Stato per ciascun esercizio finanziario, derivante dalla detrazione dimposta (Irpef/Ires) del 65%.

3.1.8.1 Soggetti obbligati alla presentazione del modello


Come si rileva chiaramente dalle istruzioni, i contribuenti che effettuano interventi di risparmio energetico devono inviare il nuovo modello esclusivamente nel caso in cui i lavori proseguano oltre il periodo dimposta nel quale sono ini ziati, per comunicare le spese sostenute nei periodi dimposta precedenti a quel lo in cui i lavori sono terminati. Il modello deve essere utilizzato per comunicare le spese sostenute a partire dal periodo dimposta 2009. I soggetti diversi dalle persone fisiche, con periodo dimposta non coincidente con lanno solare, devono inviare la comunicazione con riferimento alle spese sostenute a partire dal periodo dimposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2008.
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Il modello non deve essere presentato nei seguenti casi: per lavori iniziati e conclusi nel medesimo periodo dimposta; per il periodo o per i periodi dimposta in cui non sono sostenute spese. Per gli interventi i cui lavori proseguono in pi periodi dimposta, deve essere presentato un modello di comunicazione per ciascun periodo dimposta.

3.1.8.2 Termini e modalit di presentazione


Per le persone fisiche e per i soggetti diversi dalle persone fisiche con periodo dimposta coincidente con lanno solare, il modello di comunicazione deve es sere inviato allAgenzia delle Entrate entro il 31 marzo dellanno successivo a quello in cui sono state sostenute le spese. Pertanto le prime comunicazioni dovevano essere inviate gi a decorrere dallanno 2010. Ad esempio un contribuente che abbia iniziato, nel corso del 2010, lavori per interventi di risparmio energetico che proseguono nellanno 2011, dovr inviare la comunicazione entro il 31 marzo 2010. I soggetti diversi dalle persone fisiche, con periodo dimposta non coincidente con lanno solare, devono inviare la comunicazione entro 90 giorni dal termine del periodo dimposta in cui sono state sostenute le spese. La comunicazione deve essere inviata, esclusivamente per via telematica, direttamente dal contribuente o tramite intermediari abilitati (professionisti, associazioni di categoria, CAF, altri soggetti). Si ricorda che se gli interventi proseguono per pi periodi dimposta, il modello di comunicazione andr inviato entro 90 giorni dal termine di ciascun periodo dimposta in cui sono state sostenute le spese.

Dove reperire il modello? (si veda modello in fondo al capitolo) Il modello di comunicazione disponibile sul sito Internet dellAgenzia delle Entrate www.agenziaentrate.gov.it e sul sito del Ministero dellEconomia e delle Finanze www.finanze.gov.it. Cosa si deve indicare nel modello? Vanno indicati: 1. lanno in cui sono state sostenute le spese per le quali si intende usufruire del bonus fiscale del 65%; 2. i dati identificativi del dichiarante; 3. i dati dellimmobile oggetto degli interventi; 4. la data di inizio lavori; 5. le tipologie di interventi eseguiti con le relative spese sostenute nellanno cui si riferisce la comunicazione: 32
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interventi di riqualificazione energetica di edifici esistenti il cui valore massimo della detrazione fiscale di 100.000 euro; interventi sullinvolucro di edifici esistenti il cui valore massimo della detrazione fiscale di 60.000 euro; interventi di installazione di pannelli solari il cui valore massimo della detrazione fiscale di 60.000 euro; interventi di sostituzione di impianti di climatizzazione invernale il cui valore massimo della detrazione fiscale di 30.000 euro; interventi di sostituzione di scaldacqua tradizionali con scaldacqua a pompa di calore dedicati alla produzione di acqua calda sanitaria il cui valore massimo della detrazione fiscale di 30.000 euro. Il modello deve essere sottoscritto, a pena di nullit, dal contribuente o da chi ne ha la rappresentanza legale o negoziale e, nella sezione riservata agli intermediari, va indicato il codice fiscale del professionista o il numero di iscrizione allalbo se si tratta di CAF, e la data di assunzione dellimpegno a trasmettere la comunicazione. Il provvedimento, inoltre, definisce i tempi e le modalit di scambio di informazioni tra Enea e Agenzia delle Entrate.

3.1.9 Comunicazione fine lavori


I contribuenti che intendono fruire del bonus fiscale del 65% devono inviare allEnea la comunicazione di fine lavori entro 90 giorni dalla loro conclusione, trasmettendo con lapposita modulistica i dati indicati nel D.M. 19 febbraio 2007.

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Ristrutturazioni e risparmio energetico: le novit fiscali 4. FORMULE


Formula 1 Attestato di qualificazione energetica

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(Fonte: www.agenziaentrate.it)

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Formula 2 Scheda informativa per interventi di cui allart. 1, commi 344347, legge 27 dicembre 2006, n. 296

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(Fonte: www.agenziaentrate.it)

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Formula 3 Interventi di riqualificazione energetica - Comunicazione per lavori che proseguono oltre il periodo dimposta

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