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dall’europa all’italia:
come cambiano le leggi sui rifiuti
di Andrea Cappello* e Attilio Tornavacca**
da parte dei Comuni di sistemi di misu- gliate le modalità di misurazione delle quan-
razione puntuale della quantità di rifiuti tità di rifiuto che possono essere conteggiate
conferiti al servizio pubblico o di sistemi di in maniera diretta, attraverso la pesatura dei
gestione caratterizzati dall’utilizzo di cor- singoli conferimenti, o in maniera indiretta,
rettivi ai criteri di ripartizione del costo del attraverso la rilevazione del volume dei rifiuti
servizio, finalizzati ad attuare un effettivo conferiti da ciascuna utenza. Nella maniera
modello di tariffa commisurata al servizio indiretta il peso verrà ricavato dalla volume-
reso a copertura integrale dei costi relativi tria del contenitore utilizzato, e in questo caso
al servizio di gestione dei rifiuti urbani e si lascia libera scelta tra contenitori rigidi o i
dei rifiuti assimilati”. sacchi, o dalla volumetria della apertura di
conferimento per i casi in cui si conferisce
Uniformare tecniche e modalità in un contenitore dotato di calotta. Nei casi suddivisione del punto di conferimento tra le
Il Decreto è stato emanato ai sensi del comma di misurazione indiretta il peso può essere diverse utenze, le quantità o i volumi di rifiuto
668 dell’art. 1 della legge 147/2013, la leg- inoltre stimato moltiplicando il volume della attribuiti a una utenza aggregata possono es-
ge di stabilità del 2014, che introduceva per dotazione assegnata alla singola utenza pon- sere ripartiti tra le singole utenze in funzione
i Comuni che avevano realizzato sistemi di derata per i singoli svuotamenti e moltiplicata del numero di componenti del nucleo fami-
misurazione puntuale delle quantità di rifiu- per il peso specifico (denominato nel Decreto liare riferito all’utenza. E’ inoltre previsto che
ti conferiti al servizio pubblico l’applicazione “Kpeso”). Questo viene calcolato dall’ente il riparto tra le singole utenze possa venire
di una tariffa avente natura corrispettiva in competente a definire la tariffa in base alla determinato utilizzando i coefficienti indicati
luogo della TA.RI. L’obiettivo del Decreto è densità media dello specifico flusso di rifiuto nella tabella 2 di cui all’Allegato 1 del Decre- 25
quello di uniformare tecniche e modalità per che si vuole misurare e sulla base del rappor- to del Presidente della Repubblica 27 aprile
igiene
igiene urbana
urbana
determinare una tariffa commisurata all’ef- to tra la quantità totale di rifiuti raccolti e la 1999, n. 158. Nel caso invece di utenze non luglio-settembre 2017
fettivo servizio reso. Vengono quindi dettati i volumetria totale contabilizzata. domestiche, per determinare la ripartizione
criteri per la realizzazione dei sistemi di mi- dei volumi tra tutte le utenze aggregate posso-
surazione puntuale, che devono riguardare La misurazione no essere utilizzati i coefficienti di produttività
perlomeno il volume e/o il peso del “rifiuto Un’ultima considerazione riguarda gli art. 7 (i cosiddetti kc e kd) per ciascuna tipologia di
urbano residuale” (R.U.R.) della raccolta e 8, dove viene affrontato il caso in cui occor- utenza non domestica indicati nelle tabelle 4a
differenziata. L’art. 4 del Decreto riguarda re misurare i singoli svuotamenti in utenze e 4b di cui all’Allegato 1 del citato DPR 158.
infatti la previsione di tariffe a corrispettivo domestiche e non domestiche aggregate,
non soltanto per il RUR ma anche per le altre come ad esempio i condomini, nel caso delle Finalmente c’è una norma!
frazioni differenziate conferite al circuito di utenze domestiche, oppure piccoli centri di In definitiva si può evidenziare che il Decreto
raccolta o presso i centri di riciclaggio. Questa consumo o di commercio, nel caso di utenze colma un vuoto normativo che ha inciso in
scelta risulta oltremodo opportuna, poiché tie- non domestiche. Nel primo caso, quando non maniera determinate sulla estensione dei si-
ne conto degli ultimi sviluppi conseguiti nelle sia tecnicamente fattibile o conveniente una stemi di tariffazione puntuale nel contesto na-
esperienze di tariffazione puntuale più matu- zionale e che ora la diffusione di tale sistemi
re, sia a livello europeo che nazionale, in cui subirà certamente una decisa accelerazione.
non viene misurato solo il RUR, ma anche Con la pubblicazione di tale regolamenta-
altre frazioni differenziate. zione ministeriale le autorità locali vengono
spinte a implementare sistemi di tariffazione
I requisiti minimi dei sistemi di puntuale per raggiungere performance sem-
identificazione pre più elevate in termini ambientali, ma
Il Decreto definisce inoltre i requisiti mini- anche in termini economici e sociali, come
mi dei sistemi di identificazione e le diverse dimostrato nel recente studio “10 percorsi
modalità attraverso cui è possibile determi- europei virtuosi verso la tariffazione incenti-
nare le quantità misurate. Vengono elencati vante” redatto dai tecnici di ESPER (si veda
i sistemi a riconoscimento del contenitore, GSA igiene urbana 1/2017 pg.18 ndr) e
che può essere un contenitore rigido o un pubblicato per il download gratuito nel sito
sacco (nel testo del Decreto definiti “sistemi http://esper.it/10-percorsi-europei-virtuosi-
in modalità diretta e univoca”) e i sistemi a verso-la-tariffazione-incentivante/.
riconoscimento dell’utenza previsti in punti di
conferimento (come ad esempio nei Centri di * Tecnico ESPER
Raccolta Comunali). All’art. 6 vengono detta- ** Direttore generale ESPER