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TERZA PAGINA ECONOMIA CIRCOLARE E RIFIUTI

dall’europa all’italia:
come cambiano le leggi sui rifiuti
di Andrea Cappello* e Attilio Tornavacca**

Importanti novità legislative sul


fronte della gestione dei rifiuti
urbani: dal pacchetto Economia
circolare al decreto del Ministero
dell’ambiente 20 aprile 2017, che
colma un vuoto normativo durato
troppo a lungo. Vediamo perché.
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Lo scorso 14 marzo 2017 è stato approvato
igiene
igiene urbana
urbana
luglio-settembre 2017 dall’Europarlamento il pacchetto sull’eco-
nomia circolare con importanti novità per il
settore dei rifiuti, soprattutto per la previsione
di nuovi obiettivi da raggiungere nel lungo
periodo. Tra questi è stata innalzata la quota
di riciclaggio per i rifiuti urbani fino al 70%, incentivare le autorità locali per l’attuazione niche lo strumento non è però regolamentato
mentre per i rifiuti da imballaggio tale quota di programmi di riduzione e prevenzione o in dettaglio a livello europeo e di norma gli
è stata aumentata fino all’80%. Altre interes- per il potenziamento dei sistemi di raccolta Stati membri legiferano in materia con atti
santi novità riguardano il rafforzamento della differenziata. generici, lasciando ampio spazio alle ammi-
responsabilità estesa del produttore (EPR), nistrazioni locali per la scelta delle metodo-
la previsione di strumenti economici-fiscali Tariffazione puntuale tra gli logie e dei modelli per implementare questa
nella gestione delle politiche sui rifiuti e le strumenti più importanti misurazione puntuale dei rifiuti.
nuove strategie sulla classificazione dei rifiuti Tra quelli elencati la tariffazione puntuale
e delle sostanze pericolose. viene identificata come uno degli strumenti Un lungo silenzio normativo
più importanti. L’efficacia della tariffazione In Italia per lungo tempo il concetto di tariffa
Verso il passaggio alla “circular puntuale sta nel disincentivo monetario ap- puntuale, che in maniera lungimirante era
economy” plicato in maniera diretta alle singole uten- stato già introdotta nel 1997 dall’art. 49 del
All’allegato IV bis si introduce l’elenco degli ze per stimolare meccanismi virtuosi per la cosiddetto “Decreto Ronchi”, non era stato
strumenti per promuovere il passaggio verso riduzione della produzione di rifiuti e per il normato da una specifica disciplina tecnica di
un’economia circolare. Il legislatore comuni- loro conferimento in modo differenziato in dettaglio. Di fatto tale mancanza ha frenato la
tario suddivide in due categorie gli strumenti applicazione del principio comunitario “chi diffusione su larga scala dei sistemi a misura-
a disposizione dei decisori politici: strumenti inquina paga” sancito dall’art. 14 della Di- zione puntuale in alcune Regioni del contesto
economici-fiscali e strumenti tecnico-am- rettiva 2008/98CE. Tanto importanti sono gli nazionale. Le amministrazioni pubbliche che
ministrativi. Tra quelli economici- fiscali effetti determinati nelle produzioni di rifiuto hanno scelto di applicare sistemi di misura-
abbiamo importanti misure come ad esem- a seguito dell’introduzione di sistemi di ta- zione puntuale hanno spesso guardato infatti
pio le tasse sull’incenerimento o le tariffe al riffazione puntuale che in campo europeo ai metodi utilizzati oltreconfine, adattandoli
cancello per i conferimenti in discarica che tutte le best practices hanno in comune l’in- alle norme interne. Questo vuoto normativo è
in passato hanno notevolmente influenzato troduzione di sistemi di tariffazione puntuale stato colmato lo scorso 22 maggio 2017, con
le politiche di gestione dei rifiuti negli Stati che innescano percorsi virtuosi, innovativi la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del
membri o nelle Regioni. Oltre alle tariffe sullo e partecipati per una gestione dei rifiuti più Decreto del Ministero dell’Ambiente 20 aprile
smaltimento sono previsti strumenti volti a sostenibile. Dal punto di vista delle norme tec- 2017 recante “Criteri per la realizzazione
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da parte dei Comuni di sistemi di misu- gliate le modalità di misurazione delle quan-
razione puntuale della quantità di rifiuti tità di rifiuto che possono essere conteggiate
conferiti al servizio pubblico o di sistemi di in maniera diretta, attraverso la pesatura dei
gestione caratterizzati dall’utilizzo di cor- singoli conferimenti, o in maniera indiretta,
rettivi ai criteri di ripartizione del costo del attraverso la rilevazione del volume dei rifiuti
servizio, finalizzati ad attuare un effettivo conferiti da ciascuna utenza. Nella maniera
modello di tariffa commisurata al servizio indiretta il peso verrà ricavato dalla volume-
reso a copertura integrale dei costi relativi tria del contenitore utilizzato, e in questo caso
al servizio di gestione dei rifiuti urbani e si lascia libera scelta tra contenitori rigidi o i
dei rifiuti assimilati”. sacchi, o dalla volumetria della apertura di
conferimento per i casi in cui si conferisce
Uniformare tecniche e modalità in un contenitore dotato di calotta. Nei casi suddivisione del punto di conferimento tra le
Il Decreto è stato emanato ai sensi del comma di misurazione indiretta il peso può essere diverse utenze, le quantità o i volumi di rifiuto
668 dell’art. 1 della legge 147/2013, la leg- inoltre stimato moltiplicando il volume della attribuiti a una utenza aggregata possono es-
ge di stabilità del 2014, che introduceva per dotazione assegnata alla singola utenza pon- sere ripartiti tra le singole utenze in funzione
i Comuni che avevano realizzato sistemi di derata per i singoli svuotamenti e moltiplicata del numero di componenti del nucleo fami-
misurazione puntuale delle quantità di rifiu- per il peso specifico (denominato nel Decreto liare riferito all’utenza. E’ inoltre previsto che
ti conferiti al servizio pubblico l’applicazione “Kpeso”). Questo viene calcolato dall’ente il riparto tra le singole utenze possa venire
di una tariffa avente natura corrispettiva in competente a definire la tariffa in base alla determinato utilizzando i coefficienti indicati
luogo della TA.RI. L’obiettivo del Decreto è densità media dello specifico flusso di rifiuto nella tabella 2 di cui all’Allegato 1 del Decre- 25
quello di uniformare tecniche e modalità per che si vuole misurare e sulla base del rappor- to del Presidente della Repubblica 27 aprile
igiene
igiene urbana
urbana
determinare una tariffa commisurata all’ef- to tra la quantità totale di rifiuti raccolti e la 1999, n. 158. Nel caso invece di utenze non luglio-settembre 2017
fettivo servizio reso. Vengono quindi dettati i volumetria totale contabilizzata. domestiche, per determinare la ripartizione
criteri per la realizzazione dei sistemi di mi- dei volumi tra tutte le utenze aggregate posso-
surazione puntuale, che devono riguardare La misurazione no essere utilizzati i coefficienti di produttività
perlomeno il volume e/o il peso del “rifiuto Un’ultima considerazione riguarda gli art. 7 (i cosiddetti kc e kd) per ciascuna tipologia di
urbano residuale” (R.U.R.) della raccolta e 8, dove viene affrontato il caso in cui occor- utenza non domestica indicati nelle tabelle 4a
differenziata. L’art. 4 del Decreto riguarda re misurare i singoli svuotamenti in utenze e 4b di cui all’Allegato 1 del citato DPR 158.
infatti la previsione di tariffe a corrispettivo domestiche e non domestiche aggregate,
non soltanto per il RUR ma anche per le altre come ad esempio i condomini, nel caso delle Finalmente c’è una norma!
frazioni differenziate conferite al circuito di utenze domestiche, oppure piccoli centri di In definitiva si può evidenziare che il Decreto
raccolta o presso i centri di riciclaggio. Questa consumo o di commercio, nel caso di utenze colma un vuoto normativo che ha inciso in
scelta risulta oltremodo opportuna, poiché tie- non domestiche. Nel primo caso, quando non maniera determinate sulla estensione dei si-
ne conto degli ultimi sviluppi conseguiti nelle sia tecnicamente fattibile o conveniente una stemi di tariffazione puntuale nel contesto na-
esperienze di tariffazione puntuale più matu- zionale e che ora la diffusione di tale sistemi
re, sia a livello europeo che nazionale, in cui subirà certamente una decisa accelerazione.
non viene misurato solo il RUR, ma anche Con la pubblicazione di tale regolamenta-
altre frazioni differenziate. zione ministeriale le autorità locali vengono
spinte a implementare sistemi di tariffazione
I requisiti minimi dei sistemi di puntuale per raggiungere performance sem-
identificazione pre più elevate in termini ambientali, ma
Il Decreto definisce inoltre i requisiti mini- anche in termini economici e sociali, come
mi dei sistemi di identificazione e le diverse dimostrato nel recente studio “10 percorsi
modalità attraverso cui è possibile determi- europei virtuosi verso la tariffazione incenti-
nare le quantità misurate. Vengono elencati vante” redatto dai tecnici di ESPER (si veda
i sistemi a riconoscimento del contenitore, GSA igiene urbana 1/2017 pg.18 ndr) e
che può essere un contenitore rigido o un pubblicato per il download gratuito nel sito
sacco (nel testo del Decreto definiti “sistemi http://esper.it/10-percorsi-europei-virtuosi-
in modalità diretta e univoca”) e i sistemi a verso-la-tariffazione-incentivante/.
riconoscimento dell’utenza previsti in punti di
conferimento (come ad esempio nei Centri di * Tecnico ESPER
Raccolta Comunali). All’art. 6 vengono detta- ** Direttore generale ESPER

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