Indice
1 INTRODUZIONE -------------------------------------------------------------------------------------------------------------- 3
2 L’ANAC -------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- 5
3 GLI ALTRI SOGGETTI DELLA L. 190 ---------------------------------------------------------------------------------- 9
4 IL PNA--------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- 11
BIBLIOGRAFIA --------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- 19
Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente
vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore
(L. 22.04.1941/n. 633)
2 di 19
Università Telematica Pegaso Anticorruzione
1 Introduzione
Con la l. 6 novembre 2012, n. 190 (la “l. 190”) sono state approvate le "Disposizioni per la
normativa in parola introduce nel nostro ordinamento un sistema organico di misure volte alla
prevenzione della corruzione, che si ispira, in estrema sintesi, all’idea che il contrasto dei fenomeni
corruttivi può essere efficacemente realizzato, non solo a mezzo di sanzioni penali (dunque di
Nazioni Unite contro la corruzione, adottata dalla Assemblea generale dell'ONU il 31 ottobre 2003
e ratificata ai sensi della legge 3 agosto 2009, n. 116, e degli articoli 20 e 21 della Convenzione
penale sulla corruzione, fatta a Strasburgo il 27 gennaio 1999 e ratificata ai sensi della legge 28
Come si avrà modo di dire meglio nel seguito, punto nevralgico della l. 190 è la redazione
da parte della Autorità nazionale anticorruzione (“ANAC”) del Piano Nazionale Anticorruzione
(“PNA”), volto a determinare regole di condotta per le pubbliche amministrazioni e a fornire gli
indirizzi per la predisposizione, da parte di ciascuna p.a., del Piano triennale di Prevenzione della
Corruzione (“PTPC”), il quale, sulla base delle indicazioni presenti nel PNA, effettua l’analisi e
coerenza complessiva del sistema a livello nazionale con quella di lasciare autonomia alle singole
amministrazioni per l’efficacia e l’efficienza delle soluzioni. La funzione principale del PNA,
infatti, è quella di assicurare l’attuazione coordinata delle strategie di prevenzione della corruzione
Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente
vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore
(L. 22.04.1941/n. 633)
3 di 19
Università Telematica Pegaso Anticorruzione
concepito quale atto modificabile; ciò in quanto si è voluto che il sistema garantisca che le strategie
nazionali si sviluppino e si modifichino a seconda delle esigenze e del feedback ricevuto dalle
amministrazioni, in modo da mettere via via a punto degli strumenti di prevenzione mirati e sempre
più incisivi. In questa logica, l’adozione del PNA non si configura come un’attività una tantum,
bensì come un processo ciclico in cui le strategie e gli strumenti vengono via via affinati, modificati
o sostituiti in relazione al feedback ottenuto dalla loro applicazione. Inoltre, l’adozione del PNA
tiene conto dell’esigenza di uno sviluppo graduale e progressivo del sistema di prevenzione, nella
consapevolezza che il successo degli interventi dipende in larga misura dal consenso sulle politiche
di prevenzione, dalla loro accettazione e dalla concreta promozione delle stesse da parte di tutti gli
attori coinvolti.
Note di studio: Il PNA, che è approvato dall’ANAC quale atto di indirizzo nei confronti
delle pubbliche amministrazioni e degli altri soggetti tenuti alla redazioni di piani anticorruzione,
Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente
vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore
(L. 22.04.1941/n. 633)
4 di 19
Università Telematica Pegaso Anticorruzione
2 L’ANAC
Nel contesto della l. 190, all’ANAC è attribuito il compito di svolgere attività di controllo,
In particolare, l’ANAC:
internazionali competenti;
c) analizza le cause e i fattori della corruzione e individua gli interventi che ne possono
d) esprime parere obbligatorio sugli atti di direttiva e di indirizzo, nonchè sulle circolari del
da parte dei dirigenti amministrativi dello Stato e degli enti pubblici nazionali;
adottate dalle pubbliche amministrazioni in tema di anticorruzione e sul rispetto delle regole sulla
trasparenza dell'attività amministrativa. A tal fine, l’ANAC esercita poteri ispettivi mediante
l'adozione di atti o provvedimenti richiesti dalla legge e l’applicazione delle regole sulla trasparenza
Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente
vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore
(L. 22.04.1941/n. 633)
5 di 19
Università Telematica Pegaso Anticorruzione
Il PNA – la cui redazione, si è visto, rientra tra i compiti dell’ANAC – ha durata triennale
ed è aggiornato annualmente.
dall’elenco di cui all'art. 1, comma 2, del d.lgs. 30 marzo 2001, n. 165), ai fini dell'adozione dei
propri PTPC, e per gli altri soggetti di cui all'articolo 2-bis, comma 2, del decreto legislativo 14
marzo 2013, n. 33, ai fini dell'adozione da parte di costoro di misure di prevenzione della
corruzione. Si tratta, in particolare, dei seguenti soggetti: (a) enti pubblici economici e ordini
professionali; (b) società in controllo pubblico; (c) associazioni, fondazioni e enti di diritto
privato comunque denominati, anche privi di personalità giuridica, con bilancio superiore a
cinquecentomila euro, la cui attività sia finanziata in modo maggioritario per almeno due esercizi
amministrazioni).
Alle autorità amministrative indipendenti, alle amministrazioni della Camera e del Senato,
della Corte costituzionale, della Presidenza della Repubblica, nonché agli organi di autogoverno
anche in analogia a quanto stabilito dalla l. n. 190 e dai decreti attuativi della legge, al fine di attuare
Il PNA, inoltre, anche in relazione alla dimensione e ai diversi settori di attività degli enti,
obiettivi, tempi e modalità di adozione e attuazione delle misure di contrasto alla corruzione.
Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente
vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore
(L. 22.04.1941/n. 633)
6 di 19
Università Telematica Pegaso Anticorruzione
Si fa presente, inoltre, che ai sensi del co. 5 dell’art. 1 della l. 190, le pubbliche
piano di prevenzione della corruzione che fornisce una valutazione del diverso livello di
esposizione degli uffici al rischio di corruzione e indica gli interventi organizzativi volti a prevenire
particolarmente esposti alla corruzione, prevedendo, negli stessi settori, la rotazione di dirigenti e
funzionari.
Il piano richiamato alla lettera a) risponde alle seguenti esigenze: a) individuare le attività,
anche ulteriori rispetto a quelle indicate nel PNA, nell'ambito delle quali è più elevato il rischio
della lettera a), meccanismi di formazione, attuazione e controllo delle decisioni idonei a prevenire
il rischio di corruzione; c) prevedere, con particolare riguardo alle attività individuate ai sensi della
lettera a), obblighi di informazione nei confronti del Responsabile della prevenzione della
corruzione e della trasparenza (figura trattata nel seguito); d) definire le modalità di monitoraggio
del rispetto dei termini, previsti dalla legge o dai regolamenti, per la conclusione dei procedimenti;
e) definire le modalità di monitoraggio dei rapporti tra l'amministrazione e i soggetti che con la
parentela o affinità sussistenti tra i titolari, gli amministratori, i soci e i dipendenti degli stessi
Il piano è redatto dal Responsabile PCT (come nel seguito definto), la cui attività è corredata
di sanzioni. Prevede, infatti, l’art. 1, co.11 della l. 190 che in caso di commissione, all'interno
Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente
vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore
(L. 22.04.1941/n. 633)
7 di 19
Università Telematica Pegaso Anticorruzione
risponde sul piano disciplinare, oltre che per il danno erariale e all'immagine della pubblica
a) di avere predisposto, prima della commissione del fatto, il piano e di aver osservato le
prescrizioni impostegli dalla legge; b) di aver vigilato sul funzionamento e sull'osservanza del
piano.
Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente
vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore
(L. 22.04.1941/n. 633)
8 di 19
Università Telematica Pegaso Anticorruzione
anticorruzione. Tra le molte competenze attribuite dalla l. 190, figura quella del Responsabile della
dall’organo di indirizzo (di regola organi rappresentativi di ciascun ente, come le giunte comunali)
misure in materia di prevenzione della corruzione e di trasparenza; inoltre, indica agli uffici
competenti all'esercizio dell'azione disciplinare i nominativi dei dipendenti che non hanno
Si è detto innanzi dell’organo di indirizzo, quale soggetto deputato alla nomina del
definisce gli obiettivi strategici in materia di prevenzione della corruzione e trasparenza, che
PTPC. L'organo di indirizzo adotta il PTPC su proposta del Responsabile PCT entro il 31 gennaio
a) alla verifica dell'efficace attuazione del piano e della sua idoneità, nonché a proporre la
modifica dello stesso quando sono accertate significative violazioni delle prescrizioni ovvero
b) alla verifica, d'intesa con il dirigente competente, dell'effettiva rotazione degli incarichi
negli uffici preposti allo svolgimento delle attività nel cui ambito è più elevato il rischio che siano
Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente
vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore
(L. 22.04.1941/n. 633)
9 di 19
Università Telematica Pegaso Anticorruzione
Si fa presente che l'attività di elaborazione del piano non può essere affidata a soggetti
estranei all'amministrazione.
Lo scopo della norma, infatti, è quello di considerare la predisposizione del PTPC un’attività
procedimenti amministrativi) e della possibilità di conoscere quali profili di rischio siano involti; sia
perché comporta l’individuazione delle misure di prevenzione che più si attagliano alla
fisionomia dell’ente e dei singoli uffici. Tutte queste attività, da ricondurre a quelle di gestione del
rischio, trovano il loro logico presupposto nella partecipazione attiva e nel coinvolgimento di tutti i
dirigenti e di coloro che a vario titolo sono responsabili dell’attività delle PA e degli enti. Sono
l’utilizzazione di schemi o di altri supporti forniti da soggetti esterni. In entrambi i casi, infatti,
non viene soddisfatto lo scopo della norma che è quello di far svolgere alle amministrazioni e agli
enti un’appropriata ed effettiva analisi e valutazione dei rischio e di far individuare misure di
amministrazione o ente.
Come accennato innanzi, altro organo cui sono affidati compiti in materia di contrasto alla
fondamentale di verifica che i piani triennali per la prevenzione della corruzione siano coerenti con
gli obiettivi stabiliti nei documenti di programmazione strategico-gestionale e che nella misurazione
e valutazione delle performance si tenga conto degli obiettivi connessi all'anticorruzione e alla
trasparenza. L'Organismo medesimo riferisce all'ANAC sullo stato di attuazione delle misure di
Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente
vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore
(L. 22.04.1941/n. 633)
10 di 19
Università Telematica Pegaso Anticorruzione
4 Il PNA
In data 11 settembre 2013, l’ANAC ha approvato il PNA con la delibera CiVIT n.72/2013.
Il PNA contiene degli obiettivi strategici governativi per lo sviluppo della strategia di
per l'attuazione della prevenzione della corruzione e per la stesura del PTPC. In seguito alle
modifiche intervenute con il d.l. 90/2014, convertito, con modificazioni dalla l. 114/2014, l’ANAC,
in data 28 ottobre 2015, ha approvato l’aggiornamento del PNA con la Determinazione n. 12 del 28
ottobre 2015.
Successivamente, in data 3 agosto 2016, l’ANAC, in virtù dell’art. 1, co. 2-bis della l.
190/2012, introdotto dal d.lgs. 97/2016, ha approvato il PNA con la Determinazione n. 831 del 3
agosto 2016. Il PNA – come più volte evidenziato - costituisce un atto di indirizzo per le
Il PNA si segnala anzitutto perché la nozione di corruzione dal medesimo adottata è assai
ampia; l’ANAC infatti ha ritenuto che essa comprenda le varie situazioni in cui, nel corso
Le situazioni rilevanti sono più ampie della fattispecie penalistica, che è disciplinata negli
artt. 318, 319 e 319 ter, c.p., e sono tali da comprendere non solo l’intera gamma dei delitti contro
la pubblica amministrazione disciplinati nel Titolo II, Capo I, del codice penale, ma anche le
Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente
vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore
(L. 22.04.1941/n. 633)
11 di 19
Università Telematica Pegaso Anticorruzione
Ciò in coerenza con gli indirizzi della Corte di conti che ha posto in evidenza come la
sistemico.”. “La corruzione sistemica, oltre al prestigio, all'imparzialità e al buon andamento della
amministrazioni, e, dall’altro (…) l’economia della Nazione.”. Di fronte alla corruzione sistemica,
la Corte ha evidenziato che “La risposta (…) non può essere di soli puntuali, limitati, interventi -
circoscritti, per di più, su singole norme del codice penale - ma la risposta deve essere articolata ed
anch’essa sistemica.”. “(…). Da qui, l’importanza della parte amministrativa della legge 190/2012
che assume la portata di una riforma delle pubbliche amministrazioni ai fini della prevenzione e
della lotta alla corruzione, riforma che attende ora la sua prova più difficile, quella della sua
realizzazione”.
La Determinazione n. 831 dell’ANAC che approva il PNA è interessante, oltre che per la
definizione di corruzione per la sua stessa intelaiatura. Ed invero ad una parte generale, in cui si
illustrano obiettivi e ambito soggettivo di applicazione del PNA; nonché le misura generali per il
contrasto alla corruzione (trasparenza, rotazione, verifica delle dichiarazioni sulla insussistenza
un’ampia parte speciale dedicata a piccoli comuni, città metropolitane, ordini e collegi
professionali, istituzioni scolastiche, tutela e valorizzazione dei beni culturali, governo del territorio
e sanità.
Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente
vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore
(L. 22.04.1941/n. 633)
12 di 19
Università Telematica Pegaso Anticorruzione
pubblico che partecipa, nei diversi modi previsti dall’ordinamento (adozione di atti di indirizzo,
adozione di atti di gestione, compimento di attività istruttorie a favore degli uni e degli altri), ad
Il PNA dedica attenzione particolare alle azioni e misure per la prevenzione della
per la prevenzione della corruzione, sicchè l’ANAC, nel PNA, raccomanda di rafforzare tale
misura nei PTPC anche oltre al rispetto di specifici obblighi di pubblicazione già contenuti in
disposizioni vigenti.
Allo stesso modo, particolare attenzione è prestata alla disciplina della rotazione.
Nell’ambito del PNA la rotazione del personale è considerata quale misura organizzativa
determinati dipendenti nel medesimo ruolo o funzione. L’alternanza riduce il rischio che un
dipendente pubblico, occupandosi per lungo tempo dello stesso tipo di attività, servizi, procedimenti
e instaurando relazioni sempre con gli stessi utenti, possa essere sottoposto a pressioni esterne o
In generale la rotazione rappresenta anche un criterio organizzativo che può contribuire alla
lavoratore. In tale direzione va anche l’esperienza del settore privato dove, a fronte di un mondo del
lavoro sempre più flessibile e di rapido cambiamento delle competenze richieste, il livello di
professionalità si fonda non tanto o, non solo, sulle capacità acquisite e dimostrate, ma anche su
Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente
vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore
(L. 22.04.1941/n. 633)
13 di 19
Università Telematica Pegaso Anticorruzione
La rotazione, secondo il PNA, dunque, è una tra le diverse misure che le amministrazioni
hanno a disposizione in materia di prevenzione della corruzione. Il ricorso alla rotazione deve,
infatti, essere considerato in una logica di necessaria complementarietà con le altre misure di
prevenzione della corruzione specie laddove possano presentarsi difficoltà applicative sul
piano organizzativo. In particolare occorre considerare che detta misura deve essere impiegata
cui sopra, essa va vista prioritariamente come strumento ordinario di organizzazione e utilizzo
ottimale delle risorse umane da non assumere in via emergenziale o con valenza punitiva e,
come tale, va accompagnata e sostenuta anche da percorsi di formazione che consentano una
riqualificazione professionale. Ove, pertanto, non sia possibile utilizzare la rotazione come misura
nonché ad adottare altre misure di natura preventiva che possono avere effetti analoghi, quali a
titolo esemplificativo, la previsione da parte del dirigente di modalità operative che favoriscono una
maggiore condivisione delle attività fra gli operatori, evitando così l’isolamento di certe mansioni,
avendo cura di favorire la trasparenza “interna” delle attività o ancora l’articolazione delle
amministrazioni devono seguire per assicurare la rotazione dei dirigenti nei settori particolarmente
esposti alla corruzione) e rotazione straordinaria. La prima è strumento cui il PNA attribuisce
grande valore al fine della lotta alla corruzione. Secondo il PNA, le condizioni in cui è possibile
dell’amministrazione.
Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente
vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore
(L. 22.04.1941/n. 633)
14 di 19
Università Telematica Pegaso Anticorruzione
svolgimento di talune attività specifiche, con particolare riguardo a quelle con elevato contenuto
tecnico. Per questa ragione la rotazione presuppone la previa formazione del dipendente pubblico
onde garantire che sia acquisita dai dipendenti la qualità delle competenze professionali e trasversali
necessarie per dare luogo alla rotazione. Una formazione di buon livello in una pluralità di ambiti
operativi può contribuire a rendere il personale più flessibile e impiegabile in diverse attività. Si
fungibili le competenze, che possano porre le basi per agevolare, nel lungo periodo, il processo di
rotazione.
Il PTPC, nel presupposto della formazione e del rispetto dei diritti dei lavoratori, deve
indicare i criteri della rotazione. Tra i criteri vi sono, ad esempio: a) quello dell’individuazione
Nel PTPC, allo stesso tempo, è necessario siano indicate le modalità attraverso cui il
Misure specifiche possono riguardare la posizione dei dirigenti, altre approntano misure
alternative in caso di impossibilità di rotazione e più in generale sovraintendono alle necessità che
la rotazione si realizzi in coerenza con la tutela del lavoro ma, al contempo, evitando che il
Come accennato alla rotazione ordinaria si affianca quella straordinaria, nel caso di avvio
Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente
vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore
(L. 22.04.1941/n. 633)
15 di 19
Università Telematica Pegaso Anticorruzione
fondamento nelle previsioni di cui all’art. 16, co. 1, lett. l-quater) del d.lgs. 165/2001 che dispone
che i dirigenti degli uffici dirigenziali generali «provvedono al monitoraggio delle attività
nell'ambito delle quali è più elevato il rischio corruzione svolte nell'ufficio a cui sono preposti,
disponendo, con provvedimento motivato, la rotazione del personale nei casi di avvio di
sospettato di condotte di natura corruttiva, che abbiano o meno rilevanza penale, ad altro servizio.
Si tratta, quindi, di una misura di carattere eventuale e cautelare tesa a garantire che nell’area ove si
sono verificati i fatti oggetto del procedimento penale o disciplinare siano attivate idonee misure di
Inoltre, due appositi paragrafi vengono dedicati alla verifica delle dichiarazioni sulla
insussistenza delle cause di inconferibilità (par. 7.3, che sostanzialmente rimanda a Linee Guida
ANAC) nonché alla revisione dei processi di privatizzazione e esternalizzazione di funzioni, attività
formalmente privati ma nella sostanza pubblici vengono sempre più spesso affidate, con procedure
diverse attività di pubblico interesse, che possono consistere: a) nello svolgimento di vere e proprie
Ad avviso dell’ANAC, dal punto di vista della prevenzione della corruzione e della
trasparenza il fenomeno presenta specifiche criticità che l’ANAC medesima ha potuto rilevare
anche nello svolgimento della sua attività di vigilanza, quali:a) la minore garanzia di imparzialità;
maggiori difficoltà nel controllo delle attività di pubblico interesse affidate; c) il moltiplicarsi di
Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente
vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore
(L. 22.04.1941/n. 633)
16 di 19
Università Telematica Pegaso Anticorruzione
situazioni di conflitto di interessi in capo ad amministratori che siano titolari anche di interessi in
altre società e enti di diritto privato; d) la maggiore esposizione delle attività di pubblico interesse
Alla luce di ciò, nella prospettiva della prevenzione della corruzione, pertanto, il PNA ha
diritto privato, ivi comprese quindi le associazioni e le fondazioni, una serie di misure mirate in
modo specifico alla maggiore imparzialità e alla trasparenza, con particolare riguardo per le
attività di pubblico interesse affidate agli enti partecipati. In questa prospettiva, si affida alle
enti o del mantenimento di partecipazione in essere, se la forma privatistica sia adeguata alla
garanzia dell’imparzialità e della trasparenza delle funzioni affidate, considerando, a tal fine, ipotesi
interesse pubblico è valutata come opportunità anche sotto il profilo dei rischi di corruzione. Inoltre,
il PNA invita le amministrazioni a sottoporre gli enti partecipati a più stringenti e frequenti controlli
sugli assetti societari e sullo svolgimento delle attività di pubblico interesse affidate. In particolare,
si chiede di aver riguardo alle procedure di affidamento di lavori, servizi e forniture, alle procedure
Inoltre, il PNA segnala che occorre promuovere l’introduzione negli enti di diritto privato a
controllo pubblico (così come definiti dal testo unico attuativo dell’art. 18 della l. 124/2015), quanto
alla disciplina del personale, di regole che avvicinino tale personale a quello delle pubbliche
Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente
vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore
(L. 22.04.1941/n. 633)
17 di 19
Università Telematica Pegaso Anticorruzione
amministrazioni, ai fini della garanzia dell’imparzialità. Infine, il PNA segnala la necessità che le
amministrazioni promuovano l’applicazione al personale degli enti a controllo pubblico dei codici
della violazione dei doveri previsti nei codici, in piena analogia con quanto è disposto per il
Infine, il PNA considera il c.d. whistleblowing. Si tratta della tutela del dipendente
pubblico che segnala illeciti. Essa è stata introdotta nel nostro ordinamento quale misura di
procedura finalizzata a garantire tale tutela e a stimolare le segnalazioni da parte del dipendente.
Quale misura di prevenzione della corruzione, il whistleblowing deve trovare posto e disciplina in
ogni PTPC. Al fine di supportare le singole amministrazioni ad adottare misure in tal senso,
l’ANAC ha adottato la determinazione n. 6 del 28 aprile 2015. Nel PNA l’ANAC si limita a
ribadire che la tutela del dipendente che denunzia debba essere “in buona fede”, dal momento che
amministrazione; l’istituto, quindi, non deve essere utilizzato per esigenze individuali, ma
La materia peraltro ha ricevuto attenzione del legislatore che l’ha presa in esame nell’art. 54-
bis del d.lgs. 165/2001, nell’ambito del quale è stabilito che il pubblico dipendente che denuncia
all’autorità giudiziaria o alla Corte dei conti, o all'ANAC, ovvero riferisce al proprio superiore
gerarchico condotte illecite di cui sia venuto a conoscenza in ragione del rapporto di lavoro, non
indiretta, avente effetti sulle condizioni di lavoro per motivi collegati direttamente o
Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente
vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore
(L. 22.04.1941/n. 633)
18 di 19
Università Telematica Pegaso Anticorruzione
Bibliografia
M. Clarich, Manuale di diritto amministrativo, Santarcangelo di Romagna, 2013
2013.
Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente
vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore
(L. 22.04.1941/n. 633)
19 di 19