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TERZA PAGINA VUOTO A RENDERE

vuoto a rendere: una sperimentazione sbagliata


non può fermare il processo
di Attilio Tornavacca*, Sergio Capelli**

della produzione di rifiuti. A breve anche la Gran ed è necessario instaurare una premialità
Il vuoto a rendere è ormai diffuso Bretagna, uno dei maggiori consumatori di pla- economica che riguardi anche il cittadino, il
in molti paesi. Solo l’Italia, grazie stica monouso metterà in campo un sistema di consumatore finale, oggi è completamente ta-
a una politica sbagliata, sembra vuoto a rendere, ma di 13 miliardi di bottiglie di gliato fuori dalla sperimentazione. Così come
refrattaria alla sua introduzione. plastica all’anno e più di 3 miliardi non vengono è stata pensata, la sperimentazione non può
riciclati1. Il governo scozzese ha già annunciato funzionare”. Ma le modalità scelte per la speri-
Ma una politica diversa creerebbe l’avvio di un sistema di vuoto a rendere e anche mentazione non sono gli unici ostacoli al buon
anche molti posti di lavoro. in Galles il governo autonomo ha dichiarato di
voler contribuire a realizzare un sistema esteso
Oltre i confini Italiani è prassi ormai da anni: a tutto il Regno Unito. In totale sono una qua-
22 in Germania, Danimarca, Estonia, Finlandia, rantina i Paesi nel mondo, compresi 21 Stati Usa,
Croazia, Norvegia, Svezia, Svizzera, Ungheria e che hanno implementato una qualche forma di
igiene
igiene urbana
urbana
aprile-giugno 2018 Repubblica Ceca, non solo il vuoto a rendere è vuoto a rendere per le bottiglie di plastica e vetro.
obbligatorio, ma tutti gli esercizi che vendono In Italia il vuoto a rendere è tornato nell’agenda
una determinata bevanda sono costretti ad ac- politica grazie all’impegno dell’Onorevole Ste-
cettarne i vuoti, anche se la specifica bottiglia fano Vignaroli che ha portato all’approvazione
non è stata acquistata nel loro negozio. Si tratta di una specifica norma integrata nel Collegato
di quel Nord Europa virtuoso che altro non ha Ambientale del 2015 (12/2015 art. 219). A distan-
fatto che implementare ed eventualmente mi- za di quasi due anni il Ministero dell’Ambiente
gliorare e sistematizzare pratiche che in Italia pubblica il decreto attuativo (DL 3 luglio 2017, n. funzionamento della stessa: “Se il collegato am-
conoscevamo molto bene fino alla metà degli 1422) in cui identifica una sperimentazione che bientale, ovvero la legge da cui la sperimenta-
anni ’80, quando la filosofia del “Usa e getta” lascia perplessi ambientalisti e addetti ai lavori. zione prende il via è positivo – continua Ciafani
ha preso il sopravvento. Due le principali ragioni di perplessità: la prima - il decreto ministeriale che ne dà attuazione
La declinazione più comune del vuoto a ren- è che la sperimentazione è su base squisitamen- è stato un gran pasticcio, a partire da una
dere è quella tedesca, gestita direttamente dai te volontaria (il Ministero dell’Ambiente non ha campagna comunicativa pressoché inesistente.
produttori (in Germania il costo della raccolta previsto alcuna premialità economica che possa L’informazione agli operatori per promuovere
differenziata degli imballaggi è completamente e incentivare lo sviluppo del sistema); la seconda è questa sperimentazione è stato un fallimento
direttamente in carico ai produttori), in cui sono che la sperimentazione coinvolge solo produtto- totale. Il ministero dell’Ambiente non ci ha
i consumatori a pagare una cauzione che viene ri, distributori ed esercenti (vendita al dettaglio), minimamente lavorato. Tanto è vero che i
loro resa solo in caso di restituzione della botti- escludendo completamente i consumatori, ov- risultati della sperimentazione saranno as-
glia. Gli imballi così raccolti se riutilizzabili ven- vero i cittadini. Pecche sottolineate da Stefano solutamente negativi”. Risultati che saranno
gono indirizzati alla catena del riuso, se ricicla- Ciafani, Presidente nazionale di Legambiente: monitorati da una commissione, che certificherà
bili a quella del riciclo, con un incremento della “È fondamentale coinvolgere tutti gli attori un risultato negativo: a quattro mesi dalla data
raccolta differenziata e un decremento sensibile della filiera, nessuno si deve sentire escluso, d’inizio (febbraio 2018) solo 20 aziende risultano
registrate al registro degli aderenti alla sperimen-
tazione3. “Questa sperimentazione va presa per
1 Fonte: Green Report “In Gran Bretagna presto vuoto a rendere e deposito per bottiglie di plastica e lattine” quello che è – ribadisce Ciafani - la sperimen-
2 http://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto. tazione è stata negativa per come l’ha gestita
dataPubblicazioneGazzetta=2017-09-25&atto.codiceRedazionale=17G00154&elenco30giorni=true il Ministero dell’Ambiente. Anzi per come non
3 Fonte: la Repubblica “Vuoto a rendere, quel tesoro che l’Italia butta via” l’ha gestita. Credo che sia necessario tornare
4 Fonte: Ifeu/GDB (2008) a lavorare sul tema, che l’inizio della nuova
5 Fonte: Gianni Silvestrini, Kyoto Club - http://www.qualenergia.it/sites/default/files/articolo-doc/ legislatura sia l’occasione giusta per cambiare
Silvestrini_Convegno_KC_5-marzo-2012.pdf il decreto ministeriale dove è necessario”.
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Ma i problemi non sono solo legati alla cattiva Prezzo medio di una bottiglia in PET in Europa (riutilizzabile VS Monouso)5
organizzazione dell’iniziativa: il vuoto a ren-
dere si deve scontrare con interessi economici  riutilizzabile riutilizzabile
enormi, che portano ad incontrare ostacoli non riempito riempito
da poco. Dall’approvazione del Collegato Am- 2 volte 20 volte
bientale al decreto attuativo sono passati due
anni, tempi larghissimi. “C’è stato un forte costo del costo del
costo del
ostracismo da parte dei produttori di bevan-   contenitore a contenitore a
contenitore
de – conclude il Presidente di Legambiente - È riempimento riempimento
stata un’operazione dalla gestazione lunga
e sofferta. Il ministero dell’Ambiente non ha Bottiglia usa e getta 0,069 0,069 0,069
mostrato coraggio e si è deciso di seguire una
strada che non è quella corretta. Il vuoto a Bottiglia riutilizzabile 0,133 0,067 0,007
rendere va ripreso e ristabilito: è un tassello
imprescindibile di un piano più generale per Risparmio ottenuto scegliento il
-0,064 0,003 0,062
riutilizzabile
la riduzione dei rifiuti. Non è l’unica leva:
serve la tariffazione puntuale, serve un’ap-
plicazione reale del principio “chi inquina
Impatto delle tasse sul prezzo di una bottiglia in PET da 500ml in Europa (€)4
paga” che permetta una tassazione maggiore
sugli imballaggi meno riciclabili, serve un Prezzo Tasse Prezzo
23
lavoro per contrastare, e perché no bandire,   del contenitore sul totale igiene
igiene urbana
urbana
l’utilizzo di alcuni prodotti usa e getta. Si a riempimento riempimento a riempimento aprile-giugno 2018
possono implementare una serie di azioni
volte a contenere la produzione di rifiuti. È Bottiglia monouso 0,069 0,11 0,179
un mosaico con molte tessere. Una di queste
tessere, imprescindibile, è il vuoto a rendere”. Bottiglia riutilizzabile riempita 20
0,007 0,006 0,012
Alcuni dati volte
Ma un’attuazione corretta del vuoto a ren-
dere cosa comporterebbe? Innanzitutto un Risparmio ottenuto scegliendo il
0,167
risparmio economico considerevole: il prezzo riutilizzabile
di una bottiglia riutilizzata per 20 volte sa-
rebbe pari a 0.007€ a fronte dei 0.069€ del Quanto il riutilizzabile è più
1470% 
monouso. Unendo i costi del refill, si arriva ad conveniente del monouso
un risparmio di quasi 15 volte. La Germania
è senza dubbio una nazione che ha fatto
del vuoto a rendere un suo tratto distintivo.
Quasi il 90% (88% nel 2009) delle bottiglie
di birra rientrano nel circuito del cauzio-
namento, con una percentuale su tutte le
bottiglie immesse al consumo superiore al
50%. Se quest’ultima percentuale arrivasse
al 100% il risparmio in termini ambientali
si stima elevatissimo: si eviterebbero oltre
1.250.000 tonnellate di gas climalteranti.4
Non solo: in caso di cancellazione del vuoto a
rendere la Germania perderebbe circa 57.000
posti di lavoro. Posti di lavoro che crescerebbero
di 27.000 unità a fronte di un sistema di vuoto
a rendere che raggiunga il 100%.

* Direttore generale ESPER


** Tecnico ESPER
TERZA PAGINA ACV SU VUOTO A RENDERE

vuoto a rendere:
si può fare
Per raggiungere gli obiettivi di raccolta e riciclo in collaborazione con Associazione dei Comuni Virtuosi

annunciati dall’industria delle bevande il deposito si ripaga da sé, grazie anche alle quantità di posizionate per lo più nei supermercati. L’impor-
su cauzione è una strada obbligata. Anche le materiale pulito e di valore che tornano ad ali- to della cauzione di 10 cent viene restituito agli
multinazionali guardano con interesse al vuoto a mentare l’industria dell’imballaggio. La grande utenti sotto forma di buono scontabile sulla spesa.
rendere. L’Associazione Comuni Virtuosi (ACV) distribuzione che gestisce la raccolta dei vuoti e I risultati comunicati dopo un anno a fine 2017
da qualche anno si è espressa a favore dei sistemi di rimborsi, non solo non ci perde, ma ottiene al sono stati salutati come superiori alle aspettative.
netto delle spese, un piccolo guadagno per ogni Infatti la percentuale di intercettazione è passata
deposito su cauzione così come adottati all’estero. vuoto gestito (derivante dai proventi della vendita del 34% delle bottiglie in PET ad una media del
degli imballaggi ai riciclatori e da un compenso 91.9% (83% per il vetro e il 93% per le lattine)3.
L’ACV si è espressa a favore del Deposito su cau- per il servizio svolto). Una fonte aggiuntiva di en-
zione per i contenitori di bevande perché le oltre trate che si investe per fare funzionare il sistema I grandi brand dell’industria
24 40 esperienze di sistemi di cauzionamento diffuse arriva dal contributo pagato dai produttori per del beverage hanno annunciato
nel mondo (a livello nazionale o locale) hanno la modesta percentuale dei contenitori che non obiettivi sfidanti come contribuire
igiene
igiene urbana
urbana
aprile-giugno 2018 dimostrato che non esiste un altro sistema in cui vengono restituiti. Pertanto le comunità, al con- a raccogliere entro il 2025 una
tutti gli attori abbiano dei vantaggi, in grado d ai trario, ci guadagnano perché, essendo la raccolta quantità di contenitori pari
ottenere gli stessi risultati e che si ripaghi da solo. differenziata dei contenitori di bevande gestita e all’immesso e di aumentare
Il deposito su cauzione è uno degli schemi possi- finanziata dai produttori e non a carico delle mu- la percentuale di materia post
bili, probabilmente il più efficace per garantire il nicipalità, le bollette dei rifiuti diventano più leg- consumo. Come faranno?
ritorno degli imballaggi a fine vita in nuovi cicli gere per i cittadini. Esiste un pregiudizio rispetto Le ultime direttive europee e la strategia sulla
economici. Inoltre contribuisce al contenimento al sistema da parte di amministratori nazionali e plastica, nonché fenomeni come il marine litter
dei costi della raccolta differenziata (per i Comuni locali. Il principale timore è che la perdita del- e avvenimenti come la chiusura delle frontiere
è un costo rimborsato parzialmente dal sistema la parte di imballaggi di maggior valore possa cinesi agli scarti delle economie più sviluppate,
Conai: meno rifiuti da imballaggio da gestire, ridurre le entrate derivanti dalla RD ai Comuni hanno spinto le aziende a mostrare il loro “ lato
meno spese per la comunità); diminuisce la senza abbassare determinati costi fissi, poiché verde”, o presunto tale. La Coca Cola dichiara
quantità di contenitori di bevande abbandonate regolati da contratti a scadenza decennale tra di voler collaborare con altri stakeholder per il
nell’ambiente; diminuisce la quantità di conteni- comuni e gestori dei servizi di raccolta differen- raggiungimento “dell’intercettazione totale”
tori inviati ad incenerimento o in discarica e con ziata. Per rispondere a questi timori la Piattafor- mentre annuncia un raddoppio dal 25% circa
essa i costi sanitari conseguenti all’inquinamento ma multi-stakeholder Reloop1 per la promozione al 50% del contenuto di materia riciclata. Altre
dell’aria, dei suoli e delle acque causato dai due dell’economia circolare ha realizzato uno studio marche come Evian di Nestlè ambiscono al 100%.
sistemi di smaltimento. Abbiamo approfondito il comparativo (in progress) che ha analizzato oltre Per raggiungere entrambi gli obiettivi le multi-
tema con Silvia Ricci, Responsabile Campagne 25 diversi sistemi di cauzionamento evidenziando nazionali sanno benissimo che non hanno altra
Associazione Comuni Virtuosi. l’entità dei risparmi che si è verificata per gli enti scelta rispetto all’appoggiare i sistemi di cauzio-
1 https://reloopplatform.eu/ locali in tutti i casi trattati2. namento. Purtroppo, domina ancora una certa
2 Imballaggi : il riciclo per In Italia e non solo gli oppositori schizofrenia in aziende come la Coca Cola che
la plastica (e altri materia- dei sistemi affermano che sono Quali sono gli ultimi esiti relativi in alcuni paesi come il Regno Unito decidono di
li) da solo non basta https:// costosi e che tali costi si riflettono all’adozione del sistema in Europa? appoggiare l’annunciato deposito su cauzione e
comunivirtuosi.org/imbal- sulle comunità. E’ vero? L’ultimo paese è stato la piccola Lituania dove il poi fanno di tutto per rimandarlo in altri come in
laggi-riciclo-solo-non-basta- Assolutamente no. Chi conosce come funziona il sistema è partito nel 2016 su iniziativa della stes- Olanda. Tuttavia il cammino del cauzionamento
plastica-altri-materiali/ cauzionamento ha ben chiaro che il sistema non sa industria che ha trovato economicamente più è inarrestabile. Soprattutto in Europa, dove i pro-
3 https://www.openac- costa nulla all’utente finale che riceve indietro conveniente organizzare e finanziare un proprio duttori dovranno coprire almeno l’80% dei costi
cessgove rnment.org/ l’importo della cauzione pagato acquistando sistema che pagare ai Comuni i costi di raccolta di avvio a riciclo dei propri imballaggi entro il
recycling-lithuania-deposit- la bevanda. Le notizie che arrivano da sistemi differenziata dei contenitori di bevande. La con- 2025. L’industria pare si stia attivando a valutare
system-exceeds-all-expecta- di cauzionamento maturi come quello tedesco segna dei vuoti (plastica, vetro, lattine) avviene la fattibilità di un cauzionamento in paesi come
tions/45003/ e quello norvegese confermano che il sistema in Lituania attraverso postazioni automatizzate Cecoslovacchia, Malta, Francia, ecc.
TERZA PAGINA BEST PRACTICE VUOTO A RENDERE

vuoto a rendere: si amplia


la sperimentazione ministeriale
Mentre la sperimentazione nazionale sul vuoto
a rendere si avvia verso un fallimento, c’è chi
sul vuoto a rendere punta forte. È il Comune
di Santeramo in Colle, in provincia di Bari.
In occasione del passaggio alla raccolta por-
ta a porta previsto nel capitolato per il nuovo
servizio di raccolta e gestione rifiuti, l’Ammi-
nistrazione ha presentato alla Regione Puglia
un progetto sul tema della riduzione dei rifiuti
nell’ambito dell’Accordo di programma quadro
26 “Ambiente” dell’AGER. Il progetto, sviluppato
con il supporto tecnico di ESPER, mette in cam-
igiene
igiene urbana
urbana
aprile-giugno 2018 po diverse azioni finalizzate alla riduzione dei
rifiuti, mettendo al centro di tutto una promo-
zione spinta del servizio di vuoto a rendere sia
per quel che riguarda i commercianti, sia per
quel che riguarda i cittadini, instaurando una
competizione che vedrà premiati i più virtuosi. Rispetto alla norma nazionale, dice che molte attività sono dubbiose
Ne parliamo con l’assessore all’Ambiente e vi- Santeramo ha scelto di rispetto al ritorno al VAR perché lo riten-
cesindaco di Santeramo Maria Anna Labarile. coinvolgere anche i cittadini gono poco vantaggioso economicamente
“Abbiamo preso spunto dal Collegato Am- nel proprio progetto. A cosa è rispetto al monouso. È lì che bisogna in-
bientale del 2015, che poi ha dato vita alla dovuta questa scelta? tervenire: cercare di rendere appetibile
Sperimentazione Ministeriale attualmente “Insieme ai tecnici di ESPER che ci hanno il cambiamento. E lo si può fare solo
in corso. Una norma che si inserisce perfet- supportato nello sviluppo e redazione del attraverso una idonea comunicazione
tamente nel sistema di priorità di gestione progetto si è pensato di allargare l’ini- e anche attraverso incentivi economici.
dei rifiuti stabilito dalla direttiva Europea ziativa perché una cittadinanza attenta Possibilmente non lasciando gravare
98/2008/Ce nell’ottica della prevenzione della e informata è il motore di qualsiasi ini- l’intero fardello sulle spalle dei Comuni.
produzione dei rifiuti. Sulla scorta di queste ziativa. Soprattutto in questo caso, in cui Il decreto prevede la possibilità che il Co-
considerazioni abbiamo deciso di presentare può essere di supporto anche alla parte mune possa fare uno sconto sulla Tari a
alla Regione Puglia un progetto che puntasse relativa alle utenze commerciali. Senza chi aderisce alla sperimentazione. Ma i
a questi obiettivi”. il coinvolgimento della cittadinanza il Comuni non hanno le risorse per farlo.
progetto sarebbe zoppo.” Abbiamo comunque adottato l’impian-
Perché incentrare il progetto to della sperimentazione ministeriale
proprio sul VAR? Il progetto di Santeramo sia sui materiali raccolti che sui soggetti
“Perché è un’azione sicuramente vincente, nasce in parallelo con la coinvolti (utenze commerciali e distri-
dal punto di vista economico e dal punto sperimentazione ministeriale butori). Ma abbiamo voluto ampliare al
di vista ambientale. E poi perché è un po’ sul vuoto a rendere. Qual è la coinvolgimento di altre parti, in primis
tornare a pratiche già note, in atto fino a vostra valutazione dell’azione i cittadini e inserire delle premialità per
qualche anno fa. Le attività erano abitua- ministeriale? i più virtuosi. Inoltre abbiamo inserito
te al vuoto a rendere. Essendo una prassi “Il successo di una iniziativa dipende altre iniziative volte alla riduzione dei
fresca nella memoria dei cittadini e degli anche da quanto la stessa viene incenti- rifiuti come le Eco-feste, i ristoranti “No
esercenti, è sicuramente più facile da at- vata e comunicata correttamente. Pur- Waste” e alcune azioni di prevenzione
tuare e spiegare”. troppo la mia esperienza in Santeramo sulle mense scolastiche.”

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