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Consejería de Educación, Cultura y Deportes

PRUEBAS TERMINALES ESPECÍFICAS DE CERTIFICACIÓN DE NIVEL


ITALIANO C1
JUNIO 2018

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INSTRUCCIONES PARA LA REALIZACIÓN DE ESTA PARTE:

 DURACIÓN: 55 minutos.
 PUNTUACIÓN: La calificación de APTO se obtendrá con el 50% de respuestas correctas.
 A cada respuesta acertada le corresponderá un punto. Las respuestas erróneas no descontarán
puntos.
 Esta parte consta de dos tareas.
 Leer las instrucciones al principio de cada tarea y realizarla según se indica.
 Las respuestas escritas a lápiz no se calificarán.
 No está permitido el uso del diccionario.
 NO ESCRIBIR NADA EN LAS ÁREAS GRISES.

ESCRIBIR A CONTINUACIÓN LOS SIGUIENTES DATOS:


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GRUPO Y LETRA: OFICIAL LIBRE

CALIFICACIÓN:
CONSEJERÍA DE EDUCACIÓN, CULTURA Y DEPORTES
PRUEBAS TERMINALES ESPECÍFICAS DE CERTIFICACIÓN DE NIVEL IT_C1_CE_PR_J_2018

TAREA 1
Leggi il testo e scegli tra le alternative proposte (A, B o C) quella corretta. Scrivi la lettera
corrispondente nella tabella delle risposte. La prima risposta (affermazione 0) è un esempio.

SACCHETTI BIO, IRA DEI CONSUMATORI SUI SOCIAL

Il divieto di utilizzo delle borse di plastica ultraleggere, quelle per frutta e verdura, e la sostituzione
con sportine biodegradabili ma a pagamento diventa, da norma ambientale, un fattaccio politico. Che
colpisce il governo, accusato dai consumatori e sul quale si riversano anche sospetti di aver voluto
favorire un’azienda amica dell’ex premier Matteo Renzi.
Intanto il prezzo: per ogni famiglia oscillerà fra 4,17 e 12,51 euro ogni anno la cifra che una famiglia
dovrà aggiungere alla spesa alimentare fatta in supermercati e ipermercati. A fare la stima su questo
ulteriore peso al budget familiare è l’Osservatorio di Assobioplastiche. Questo ha compiuto una prima
ricognizione nella grande distribuzione, in occasione dell’entrata in vigore, ieri appunto, della legge
123/2017, il cosiddetto decreto Mezzogiorno, approvato lo scorso agosto, in cui si indica che queste
buste non possono essere gratis. Nella ricognizione compiuta dall’Osservatorio in una dozzina di
grandi magazzini alimentari, il costo di ogni singolo sacchetto è risultato compreso fra 1 e 3
centesimi.
In caso di inadempienze per i venditori —l’obbligo si estende dalla grande distribuzione ai piccoli
negozi— sono previste multe salate che vanno da 2.500 a un massimo di 25mila euro. La novità ha
già diviso gli italiani fra coloro che sono favorevoli all’iniziativa e chi invece punta il dito contro la
"tassa occulta" che dovremo pagare: ad ottobre un sondaggio Ispos Public Affairs indicava che 6
italiani su 10 si dicono favorevoli al nuovo sistema.
Sul piede di guerra le associazioni. Per il Codacons è “un nuovo balzello che si abbatterà sulle
famiglie italiane, una nuova tassa occulta a carico dei consumatori che non dovrebbe esistere
affatto”. Per Legambiente, invece, “non è corretto parlare di caro-spesa. L’innovazione ha un prezzo,
ed è giusto che i bioshopper siano a pagamento, purché sia garantito un costo equo, che si dovrebbe
aggirare intorno ai 2-3 centesimi a busta”.
Difende il provvedimento il titolare dell’Ambiente Gian Luca Galletti: “L’entrata in vigore della
normativa ambientale sugli shopper ultraleggeri è un atto di civiltà ecologica che pone l’Italia
all’avanguardia nel mondo nella protezione del territorio e del mare dall’inquinamento da plastiche e
microplastiche”. Per il ministro “le polemiche sul pagamento di uno o due centesimi a busta sono solo
un’occasione di strumentalizzazione elettorale. Appare evidente che si tratta di un’operazione-
trasparenza voluta dal Parlamento unanime”.
La replica di Renzi alle accuse
Sulla questione dell’azienda “amica di Renzi” in serata è intervenuto direttamente il segretario del Pd:
“Chi vuole inventare bugie si accomodi pure, noi non lo seguiremo. Buon complotto a tutti”, replica
Matteo Renzi su Fb. “Anziché gridare al complotto dovremmo aiutare a creare nuove aziende nel
settore della Green Economy senza lasciare il futuro nelle mani dei nostri concorrenti internazionali”,
aggiunge Renzi ricordando che “in Italia ci sono circa 150 aziende che fabbricano sacchetti prodotti
da materiali naturali e non da petrolio. Hanno quattromila dipendenti e circa 350 milioni di fatturato”.
Sottolineando l’importanza strategica della Green Economy, Matteo Renzi osserva che “i posti di
lavoro del domani sono in settori come questi, vanno creati e coltivati: oppure —si chiede
polemicamente— si pensa davvero che vivremo tutti di sussidi, assistenzialismo e redditi di
cittadinanza?”
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“Spero che alla fine del 2020 le aziende italiane attive nell’economia verde —conclude il segretario
— siano il doppio di quelle che sono oggi e facciano meglio dei concorrenti globali, specie quelli del
Sud Est asiatico che in questo settore stanno investendo molto”.
La rabbia e la fantasia sui social
Ma dai consumatori arrivano molte critiche, specialmente attraverso i social. E non mancano i
commenti ironici. Ogni novità, chiaramente, scatena l’inventiva dei più creativi per trovare soluzioni
gratuite. Se come detto non è possibile portarsi i propri sacchetti da casa c’è chi propone il ritorno
delle vecchie buste a rete o dei sacchetti di carta, questione però ancora tutta da dibattere (per i
distributori). Fra le soluzioni già in atto, per esempio per frutta o ortaggi acquistati singolarmente, c’è
quella di attaccare l’etichetta direttamente sul singolo prodotto. Ma è una soluzione che non sembra
avere successo: catene come Lidl pesano i prodotti direttamente in cassa aggirando il problema
dell’etichetta con prezzo e battendo direttamente sullo scontrino. Altri esempi di possibili soluzioni
future arrivano poi da Coop Svizzera che da novembre ha messo a disposizione buste riutilizzabili
per frutta e verdura, chiamate multi-bag, in alternativa ai sacchetti.
Il problema delle buste portate da casa
C’è poi chi propone di usare buste che ci si è portati da casa. Il Fatto Alimentare scrive che “l’idea è
stata bocciata dalle catene dei supermercati per motivi igienici (poco plausibili), logistici (impossibilità
di controllare i prodotti acquistati se i sacchetti non sono trasparenti), e di sicurezza (contenitori di
materiale inadatto al contatto con gli alimenti)”, ma spiega che “la circolare del Ministero dello
Sviluppo Economico del 7 dicembre 2017 ammette la possibilità di usare borse riutilizzabili, anche se
rimanda per il benestare definitivo a un parere del Ministero della Salute che dovrebbe valutare gli
aspetti igienici e quelli sanitari”.
Su questa possibilità si è espresso anche il ministro Galletti: “Stiamo verificando con il Ministero della
Salute la possibilità di consentire ai consumatori di usare sporte portate da casa in sostituzione dei
sacchetti ultraleggeri, convinti come siamo che il miglior rifiuto è sempre quello che non si produce.
Oggi noi siamo orgogliosi del lavoro fatto per gli italiani e per l’ambiente e d’essere apripista in
Europa e nel mondo in questo settore”.
“Ad oggi il prezzo medio di un sacchetto biodegradabile è pari a 3 centesimi di euro, in linea con le
previsioni —dichiara Roberto Tascini, presidente dell’Adoc— considerando che, mediamente, ogni
anno un singolo consumatore acquista 200 sacchetti, se i prezzi non varieranno la maggiore spesa si
attesterà sui 6 euro annuali. Per una famiglia media composta da due adulti e un bambino la spesa
potrebbe essere lievemente superiore, considerando la maggiore quantità di prodotti acquistati, ma
non dovrebbe superare i 15 euro annui”. Una spesa, secondo alcuni, assolutamente sostenibile.

(Tratto e adattato da La Repubblica)

0. L’obbligo dei sacchetti bio è una norma ambientale che:


A. Agevola il trattamento e il riciclaggio della plastica.
B. Danneggia gli interessi finanziari dell’ex premier italiano.
C. Fa sorgere dei dubbi di favoreggiamento nei confronti di una ditta nota da Renzi.

1. L’Osservatorio di Assobioplastiche:
A. Ha accertato la crescita del budget delle famiglie italiane.
B. Ha fatto degli accertamenti sull’applicazione del decreto Mezzogiorno.
C. Ha raccolto dei dati sul prezzo delle sporte bio in dei grandi magazzini.

2. Il cosiddetto decreto Mezzogiorno:


A. Contempla delle cospicue sanzioni per mancato adempimento della legge.
B. Ha provocato accesi scontri tra i consumatori favorevoli e contrari.
C. Prevede delle multe in base alla tipologia di negozio e contravvenzione.
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3. Le associazioni:
A. Diffidano del prezzo da pagare per l’innovazione in materia ambientale.
B. Non si mettono d’accordo su chi incasserà i proventi della nuova tassa occulta.
C. Valutano la legge diversamente per quanto riguarda il pagamento o meno dei bioshopper.

4. Il titolare dell’Ambiente, Gian Luca Galletti:


A. Ha evidenziato l’aspetto progressista della nuova delibera.
B. Ha l’intenzione di offrire al Parlamento la piena trasparenza del provvedimento.
C. Ritiene che la legge 123/2017 sia smaccatamente elettoralista.

5. Per l’ex premier Matteo Renzi, la Green Economy:


A. È parecchio redditizia altrove, ne sono la prova i concorrenti internazionali.
B. In Italia è un settore economico rilevante che occorre incentivare.
C. Rappresenta una possibile alternativa ai diversi sussidi da non trascurare.

6. Per sfuggire ai costi della nuova legge:


A. I supermercati valutano l’uso di etichette sui singoli prodotti.
B. Nella catena Lidl il problema viene scansato in cassa.
C. Si adotterà in futuro la soluzione elvetica delle multi-bag.

7. Per quanto riguarda l’uso di buste riutilizzabili:


A. Il Ministero dello Sviluppo Economico ha sancito un apposito provvedimento.
B. Il parere del Ministero della Salute è vincolante ai fini dell’autorizzazione della misura.
C. Si tratta di una soluzione soggetta all’assenso delle catene di supermercati.

8. Il Ministro Galletti si congratula:


A. Del servizio svolto nei confronti dei cittadini italiani in materia ambientale.
B. Di contribuire alla salvaguardia dell’ambiente con un tasso di rifiuti pari quasi a zero.
C. Di essere stato sempre il primo a tutelare l’ambiente in ambito europeo.

9. Roberto Taschini, presidente dell’Adoc, dichiara che:


A. Il costo per i single si aggirerà sui 6 e i 15 euro, a seconda del numero di bioshopper.
B. Il prezzo delle sporte bio si adegua a quanto previsto dalla legge Mezzogiorno.
C. Una famiglia media dovrà sborsare all’anno sui 15 euro all’incirca in bioshopper.

TABELLA DELLE RISPOSTE


DOMANDA 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9
RISPOSTA C

Puntuación 1:_____/9
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TAREA 2
Leggi il testo ed inserisci le espressioni mancanti. Scrivi l’espressione corrispondente nella
tabella delle risposte. Attenzione: ci sono TRE espressioni in più. La prima risposta
(espressione 0) è un esempio.

L’ITALIA NEGLI OCCHI DEI GRANDI STRANIERI


Ci sono due modi per conoscere un paese: visitarlo di persona o studiarlo sui testi. Se il paese
in questione è il proprio la prima opzione si depenna da sé. Studiare la storia del proprio paese
e sviscerare tutto quanto sia stato realizzato dai più acuti osservatori è la sola (0) ______. Molti
di questi concordano con l’icastica affermazione “cambiare tutto per non cambiare niente” e si
sa, l’Italia è sempre stata vista come un paese di voltagabbana, di impudenti scansafatiche, di
cittadini machiavellici quanto basta, per il resto guicciardiniani, nel senso che ciascuno (1)
______ e del resto poco importa. Ci chiediamo sempre cosa ne sarà dell’Italia e gli
internazionali à la page ci accusano di provincialismo, per una volta allora si lasci perdere il
proprio ombelico e ci si lasci guidare da illustri penne straniere che in passato hanno solcato
l’Italia, che l’hanno vissuta e fedelmente raccontata.
Diciamo subito le cose come sono: l’Italia la si ama o la si odia. Gli unici che hanno il diritto di
amarla e oltraggiarla (2) ______ sono gli italiani stessi. Gli stranieri hanno sempre visto l’Italia
come una terra in bianco e nero, gonfi di pregiudizi positivi o negativi che fossero, mentre
l’italiano vive nel grigio di sentimenti contrastanti. Curiosamente —ma non ci sorprende—
l’opinione dell’Italia e degli italiani nel passato era ben diversa dall’immagine dei Berlusconi
pizza e mandolino che ci (3) ______ ogni volta che varchiamo i confini. Oggi si ha la sensazione
che molti stranieri ritengano l’Italia un paese meraviglioso e ricco di un patrimonio che non ha
eguali nel mondo, peccato però per la gente che vi abita, rozza, inconcludente e ritardataria.
Sarà pur vero, saranno le esigenze del tardo capitalismo, ma la flemma che ci ha da sempre
caratterizzati (4) ______ di un popolo in grado di vivere senza affanni. Infatti già Goethe,
felicissimo di scoprire il Belpaese, scrisse un Viaggio in Italia colmo d’estasi e di ammirazione,
in cui annota che “tutto induce a credere che una terra felice come questa, dove ogni bisogno è
copiosamente soddisfatto, produca anche gente d’indole felice...”.
A meno di improbabili accessi calvinistici, sembra un bel modo di vivere, anche se non si è più
nel 1787 e l’Italia non è certo quella di allora. Ma ancora Goethe (5) ______ del binomio
flemma contro fatica, che oggi è il binomio nord Europa contro Europa mediterranea,
riscontrando negli italiani “un’industriosità sommamente viva e accorta, al fine non già di
arricchirsi ma di vivere senza affanni”. Non è tutta una questione di PIL, diremmo oggi, ma di
saper vivere bene pur mancando di sfarzo e avanguardie.
Bruciante passione di Goethe in Italia fu l’ammirazione della classicità, le vestigia di Roma e la
gloria antica. Non fu certo (6) ______. Jorge Luis Borges, ancora negli anni Settanta, riteneva
l’Italia l’Impero Romano e Roma, volente o nolente, la caput mundi che fu. Dopotutto la cultura
che Roma produsse ed esportò si trasferì intrisa di cristianità al Medioevo europeo e di lì agli
stati nazione che ne sorsero, fino alle Americhe. Questa fascinazione per l ’Italia come unica
superstite tangibile della Roma antica, culla della civiltà europea, è una costante nella storia.
Dai primi viaggiatori del Cinquecento (7) ______ che visitano Pompei e il Colosseo, in questo
senso, poco è cambiato.
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Di certo i visitatori odierni difficilmente sono come Goethe o Borges. Oggi si frequenta un posto
da turisti, non da viaggiatori. A proposito di turismo di massa, Stendhal scrisse che “Firenze è
solo un museo pieno di stranieri: essi vi trasportano i loro costumi”. Era il 1817. Molti credono
che l’Italia altro non sia che un immenso museo a cielo aperto; che oggi il frutto del genio
italiano può solo essere osservato e rimpianto, mentre (8) ______ esso era attivo e figliava con
tanto godimento. Un fondo di verità si trova in questa teoria, perché c’era senz’altro un’alta
società capace di farsi ammirare da illustri visitatori stranieri, tuttavia già Stendhal notava con
stupore che in Italia “i nobili leggono pochissimo”, figuriamoci i borghesi e i lavoratori comuni.
Cambiamo versante, nel peregrinare tra luoghi e tempi, tra i crinali delle virtù e le valli del vizio.
Un’altra tirata comune è la mancanza di orgoglio nazionale e di senso del dovere, fatta
eccezione per quando gioca l’Italia del pallone. Tra una boccata d’avana e un calice di
champagne, già Winston Churchill (9) ______ mentre motteggiava che gli italiani “perdevano le
guerre come se fossero partite di calcio e le partite di calcio come se fossero guerre ”. Una cosa
che certo non manca è il patriottismo d’anticamera: guai a chiunque tocchi la propria regione o
la propria città!
Proprio uno strano paese, il nostro. Ricco di arte quanto di malcostume, glorioso quanto
meschino, superbo e goffamente tronfio.
(Tratto e adattato da L’intellettuale dissidente)
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ESPRESSIONI

AL CONTEMPO SE LA RIDEVA

ALLE FROTTE DI TURISTI SE LA SVIGNAVA

AL RIGUARDO SENSIBILE AL GUSTO CLASSICO

BADA AL PROPRIO PARTICOLARE STRADA DA BATTERE

BATTE SUL CHIODO VENIVA ADDITATA COME PREGIO

IL SOLO A SUBIRLA VIENE SPIATTELLATA IN FACCIA

IN TEMPI ANDATI

TABELLA DELLE RISPOSTE


SPAZIO ESPRESSIONE
0 STRADA DA BATTERE

Puntuación 2:_____/9

PUNTUACIÓN
TAREA 1 TAREA 2
TOTAL

/ 18

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