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VEGANI FA BENE?

IN GARANZIA

il rischio di scompensi
nutrizionali elevato
a fronte di pochi vantaggi

prodotto difettoso:
la legge ci tutela. inchiesta
nelle grandi catene

Anno XLI - Altroconsumo: via Valassina 22, 20159 Milano - Poste Italiane s.p.a.Spedizione in a.p.- D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n 46) art. 1, comma 1, LO/MI
In caso di mancato recapito, restituire al Cmp di Milano Roserio per la restituzione al Mittente previo pagamento resi

www.altroconsumo.it

296 Ottobre 2015


Altroconsumo - mensile - 11
Altroconsumo + supplemento Soldi&Diritti - 22
Altroconsumo + supplemento Test Salute - 24
Altroconsumo + supplemento Soldi&Diritti e Test Salute - 35

TEST

Frigoriferi
Telefoni cordless
Detersivi
per lavastoviglie
Forni a microonde
Salviettine umide

EXTRAVERGINE

LOLIO GIUSTO
Promossi anche due Dop prodotti
nelle zone attaccate dalla Xylella

Ottobre 2015

Sommario
14

28

Questa volta alla prova


anche due oli Dop
provenienti dalla zona della
moria degli ulivi, il Leccese

I nostri consigli
su cosa fare se perdi
il tuo smartphone

Il cibo
come fede

46

Alla prova sia le tavolette


classiche sia quelle liquide o in gel

62

Fotovoltaico facile e conveniente


con CasaRinnovabile.it

DALLA TUA PARTE


6 Notizie, analisi, commenti, consigli
dal mondo del consumo e
aggiornamenti sulle nostre attivit.

A PRIMA VISTA
10 Le nostre impressioni e i nostri
giudizi su alcuni prodotti appena
usciti sul mercato.

TOP 5
12 Cinque prodotti particolarmente
interessanti tra lampio ventaglio
di test che trovate sul nostro sito.

Non ha mollato, e alla fine


lalbergo lo ha risarcito

TEST INCHIESTE
14 TEST EXTRAVERGINE
Bene gli oli italiani, con qualche
eccezione. Ma nessuna frode.

20 OLIO DI PALMA
Facciamo chiarezza sul grasso pi discusso del momento.

25 VEGANI: FA BENE?
Non sono accertati i vantaggi sperati per la salute.

28 SMARTPHONE SICURI
Non sono molto vulnerabili ai
virus: inutili gli antimalware.

ADESSO LO SAI
32 SCEGLIERE IL VINO
Capire a quali suggestioni
meglio non dare ascolto.

35 TEST FRIGORIFERI

www.altroconsumo.it/contattaci

2 Altroconsumo 296 Ottobre 2015

Scegli quello che fa per te tra


i 15 modelli provati.

52 SALVIETTE PER BIMBI

Non tutti i negozi dellinchiesta rispettano la legge.

Sono utili solo in mancanza di


acqua. Testate dalle mamme.

42 TV CON LE CURVE

57 TELEFONO SENZA FILI

Una novit: lo schermo curvo.


Ma sopravvalutato.

I nostri obiettivi sono linformazione, la difesa


e la rappresentanza dei consumatori. Siamo
liberi da ogni condizionamento politico e finanziario. Tutti i proventi delle nostre attivit sono
reinvestiti per sostenere la nostra missione.

Le migliori del test non sono


risultate quelle di marca.

49 TEST MICROONDE

38 DIRITTO DI GARANZIA

AL TELEFONO
ATTRAVERSO IL SITO

Risparmi
1.000

Alla prova 27 frigoriferi combinati. C da risparmiare.

Contatti
Tutti i numeri sono a pag. 62

46 TABS LAVASTOVIGLIE

Cordless: economici e validi.

INDIPENDENTI
Le nostre pubblicazioni non contengono pubblicit. Non accettiamo prodotti gratuiti e non
realizziamo test su richiesta dei
produttori. Scegliamo solo laboratori competenti e indipendenti da qualunque interesse. Lindipendenza totale, a garanzia
di obiettivit di giudizi e consigli.

www.altroconsumo.it

EFFICACI
Il nostro metodo di lavoro si basa
su criteri di rigore scientifico, efficienza e competenza. A test e
inchieste lavorano tecnici qualificati e specialisti di settore, che
mettono la loro professionalit
al servizio dellinformazione, della consulenza, della risoluzione
concreta dei problemi.

www.altroconsumo.it

60 Rispondiamo direttamente alle


vostre domande: carte di credito.

VIVA VOCE
62 CONDIVIDI UNESPERIENZA
Li ho fatti ballare - Il bio alimenta le
reazioni - Scadono o no? Interflora alla frutta - Controllo
incrociato - Se la tintoria stinge un
capo - Chi la dura la vince - Bagno
senza acqua calda

64 IL DUBBIO
Esiste un caff deca naturale?

DALLA TUA PARTE


La nostra missione esclusivamente orientata a soddisfare le
necessit dei consumatori e a
tutelare i loro diritti. Per questo
offriamo servizi di consulenza
individuale e portiamo la voce e
le istanze dei consumatori presso gli interlocutori istituzionali e
sociali.

Non crediamo in bio: forse stato questo titolo a turbare e a


scatenare reazioni al nostro articolo sul biologico (vedi a pag.
63). Bene, non era n casuale n scelto con leggerezza. Era
anzi volutamente provocatorio per far riflettere e magari
discutere, come avvenuto su quello che il nuovo
approccio al cibo, quasi un credo, una religione. Il cibo
legato alla nostra visione del mondo, ai nostri valori, ma
anche a paure profonde. E in un mondo che si fa sempre pi
minaccioso, anche decidere che cosa mangiare diventato
motivo di ansia. Si cerca qualcosa di rassicurante, che ci
metta in pace con noi stessi, forse anche di salvifico. E nel
biologico spesso si trova sicurezza, per la propria salute, ma
anche per la propria coscienza. I presupposti di alcuni regimi
alimentari sono non solo condivisibili, ma devono essere al
centro di battaglie su cui tutti dovremmo impegnarci, come
la salvaguardia della natura, il rispetto degli animali, i diritti
dei lavoratori, lattenzione alla salute. Il problema sta nel fatto
che certe adesioni fideistiche rischiano di diventare vere
ossessioni, come quella per il bio o per il veganesimo (vedi a
pag. 25), che a volte sfociano in forme di integralismo. Allo
stesso modo, certe ansie per la forma fisica o la magrezza
sono placate con perniciose soluzioni pseudosalutistiche che
stanno inducendo sempre pi persone ad adottare regimi
alimentari insensati, punitivi e carenti dal punto di vista
nutrizionale: latte e derivati, glutine, carboidrati sono
diventati il demonio, incubi allergenici da cui sfuggire. Il
rischio cadere in fobie o nuove forme di disturbi alimentari,
come lortoressia, il terrore di introdurre nel nostro corpo
qualcosa di impuro. La verit che dietro la buona fede di chi
ci crede, ci sono mercati globali milionari che prosperano. E
il cibo convenzionale di cui si nutre la maggioranza delle
persone, che ha pur sempre diritto a mangiar sano non
per forza il demonio. La crescente richiesta di alimenti
biologici crea grandi occasioni di business: non sono tutti
campi di grano, fattorie e caprette sullerba, come vuole
limmaginario, e anche molte multinazionali dellalimentare
o catene di distribuzione sono entrate in questo fiorente
mercato. Fare informazione indipendente anche questo:
vedere le cose con occhio obiettivo e su basi scientifiche e
razionali. Saper sfidare limpopolarit, non essere
accondiscendenti solo per non urtare qualche sensibilit.
Altrimenti, il mondo pieno di siti e riviste di cucina e di salute
che vi raccontano quello che volete sentirvi dire, per poi
comprare contenti quello che altri decidono che compriate.

Rosanna Massarenti
Direttore

Ottobre 2015 296 Altroconsumo 3

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Quali sono i pesci pi ricchi di Omega 3?

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Come far mangiare pi verdure ai bambini?

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Occhio allsms

Risparmiare energia

Ci offrono una tariffa


senza precisare i limiti di tempo?
Occhio: sono liberi di cambiarcela.
Ma anche noi possiamo cambiare.
TELEFONO

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BOLLETTE

uoi sfruttare lenergia del


sole insieme a noi e
risparmiare cos sulla
bolletta di elettricit?
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fotovoltaico e riceverai una proposta
di impianto chiavi in mano adatta
alle tue esigenze. Partecipare
gratuito e senza impegno, hai tempo
di aderire fino al 15 dicembre.
Per garantire efficienza e rendimenti

denergia costanti nel tempo, occorre


che linstallazione dellimpianto
fotovoltaico sia fatta a regola darte e
bisogna scegliere un kit completo e
di alta qualit. Queste due condizioni
non sempre vengono rispettate e
lacquisto e linstallazione sono
spesso un salasso. Perch spendere
tanto, allora, se uniti si pu
risparmiare? Insieme possiamo
ottenere condizioni che da solo non

Con il sostegno del programma Energia Intelligente


per lEuropa (IEE) della Commissione europea

saresti in grado di spuntare: fino a


2.000 euro di sconto rispetto alla
media dei prezzi praticati dagli
installatori. Lenergia da fonti
rinnovabili il modo pi semplice
per risparmiare. Infatti, grazie a un
impianto fotovoltaico, ben calibrato
sulle proprie esigenze e a un uso
attento degli elettrodomestici, si pu
abbattere la spesa per la bolletta fino
al 70%. In condizioni ottimali (buona
esposizione solare, zona climatica
favorevole, impianto installato
correttamente), il risparmio
garantito dalla produzione efficiente
di energia pulita, che va a coprire il
fabbisogno domestico di elettricit.
Altro motivo per sfruttare lenergia
del sole che fino al 31 dicembre
potrai beneficiare della detrazione
dalle tasse del 50% del costo
dellimpianto. Per aderire al gruppo
di acquisto basta avere un tetto di
propriet o presentare il parere
positivo dallassemblea
condominiale a installare pannelli
fotovoltaici nelle parti comuni. Si
tratta di un ulteriore passo del
progetto CasaRinnovabile.it
patrocinato dallUnione europea e
aperto a tutti. Per informazioni:
www.casarinnovabile.it.

Il contenuto
di questa
pubblicazione
non rappresenta
necessariamente
lopinione dellUnione
Europea, che non
responsabile delluso
che potrebbe essere
fatto di queste
informazioni.

Che con lEsposizione universale a Milano i


prezzi degli alberghi sarebbero lievitati era
prevedibile: ma tra aprile, maggio e giugno
sono rincarati di pi del 50 per cento. Il
vero picco, per, arrivato da settembre:
+78% rispetto ad agosto. Sono i risultati
della nostra inchiesta su 58 alberghi (3 e 4
stelle) del capoluogo meneghino: 1.211 per
i tre stelle e 1.364 per i quattro stelle, per il
pernottamento di una notte in alcuni hotel
di Milano, in date diverse. I prezzi hanno
avuto unimpennata del 56% da aprile a
maggio, in evidente concomitanza con

6 Altroconsumo 296 Ottobre 2015

linizio di Expo 2015. Nel periodo estivo,


poi, hanno subito una flessione (pi o
meno rilevante). Per ripartire a razzo a
settembre. Notevoli le oscillazioni di
prezzo: lesborso minimo per una notte
di 54 euro, contro una spesa massima di
703,12 euro. Variazioni rilevanti non solo
nella stessa categoria (da 55 a 420 euro
per i 3 stelle e da 54 a 703 euro per i 4
stelle), ma anche nello stesso albergo:
variabilit che dipende s dalla disponibilit
di stanze economiche, ma anche dalle
oscillazioni del mercato.

Disinfettare i pavimenti non solo


non serve, dannoso. E invece eccone un altro...
INUTILE

dire il vero il Citrosil


eravamo abituati a vederlo
nellarmadietto delle
medicine, per disinfettare
occasionalmente la pelle. E invece
ora, sotto lombrello dello stesso
marchio, ecco che spunta sul
mercato un prodotto omonimo, per
lavare e disinfettare i pavimenti di
casa. Non ci stanchiamo di
ripeterlo: disinfettare le
superfici domestiche
inutile e anzi dannoso.
Lavarle normalmente
basta. Non c bisogno di
accanirsi contro i batteri,
naturalmente presenti
da che mondo
mondo. Primo,
perch i batteri

Mese
(2015)

Prezzo medio
in euro
(una notte)

Variazione %
rispetto al mese
precedente

APRILE

117,48

MAGGIO

183,60

+56

GIUGNO

172,17

-6

LUGLIO

136,78

-21

AGOSTO

124,38

-9

SETTEMBRE

221,80

+78

OTTOBRE

220,82

-0,4

NOVEMBRE

234,86

+6

Si spende molto di pi

www.altroconsumo.it

comunque ricompaiono
rapidamente; secondo perch il
nostro organismo perfettamente
in grado di difendersi; terzo, perch
le sostanze usate per uccidere i
batteri sono inquinanti per
lambiente; quarto perch possono
essere irritanti o allergeniche anche
per noi, in particolare per i bambini.
Citrosil, infatti, contiene cloruro di
benzalconio, un ingrediente
antibatterico efficace, ma molto
tossico per lambiente acquatico,
che pu provocare irritazione
cutanea e lesioni oculari anche
gravi. Per utilizzarlo dovreste
indossare guanti e protezioni per gli
occhi, come indicato in etichetta.
Sicuri che ne valga la pena? Noi no.

www.altroconsumo.it/hi-tech

Buoni pasto, le novit

OSSERVATORIO PREZZI

Milano: il prezzo degli alberghi lievita per lExpo

e lo state segnalando con le


vostre telefonate al servizio
di consulenza: la tariffa del
cellulare o del fisso
cambiata (in peggio). Vi arrivato un
sms o laumento di prezzo stato
comunicato in fattura, vero, ma
non sempre si presta la dovuta
attenzione a queste cose... E invece
si deve. Perch, non bisogna
scordarlo: nessuna tariffa telefonica
per sempre. Al momento di
abbonarci, complici pubblicit non
esattamente cristalline, crediamo
che lofferta vantaggiosissima che
ci stanno proponendo sia eterna.
Mentre non cos. Lart. 70 del
Codice delle comunicazioni consente
alle compagnie telefoniche di
modificare le condizioni tecniche ed
economiche del contratto in
qualsiasi momento, purch
comunichino allutente le nuove
tariffe almeno 30 giorni prima. Per
a questo punto anche lutente pu
cambiare compagnia, entro 30
giorni: senza spese e mantenendo il
suo credito. Vi successo? Fate
giocare la concorrenza: cercate una
tariffa migliore sul nostro sito.

Accanirsi sui batteri

Con i nuovi ticket elettronici valgono le stesse


abitudini di prima. Ma per ora pochi negozi li ritirano.

ECOCENTRICI

LAVORO

buoni pasto elettronici, che con il


tempo soppianteranno quelli
cartacei, permettono di
mantenere le stesse abitudini del
passato, quindi li si pu utilizzare
per fare la spesa e non solo per
pagarsi i pasti. Per i ticket digitali,
infatti, valgono gli stessi limiti di
quelli cartacei, per esempio si
possono usare solo negli esercizi
commerciali convenzionati. La vera

www.altroconsumo.it

differenza che per ora sono pochi i


punti vendita che si sono dotati del Pos
necessario per il pagamento, anzi dei
Pos: ne serve uno per ogni tipo di
ticket. Da qui la resistenza dei
negozianti. Nel caso dei diffusissimi
Ticket restaurant, per esempio, la card
accettata solo da 35mila esercizi
commerciali contro i 150mila che
accettano i buoni cartacei. Un disagio
per i lavoratori che va risolto.

L'impegno verde di Altroconsumo:


diamo consigli, ma soprattutto
li mettiamo in pratica.

-37mila
di cos tanto calato il numero di
fogli usati, grazie alladozione di
stampanti pi evolute (nel primo
semestre 2015 rispetto allo stesso
periodo dellanno precedente).

Ottobre 2015 296 Altroconsumo 7

Dalla tua parte


AL VOSTRO SERVIZIO

R NOTIZIE R INFORMAZIONI R CONSIGLI R PREZZI R SICUREZZA R AMBIENTE R SALUTE R DAL MONDO R PRODOTTI R ALIMENTAZIONE R INIZIATIVE R TECNOLOGIA R CAMPAGNE R RISPARMIO R TARIFFE

Chi toglie aggiunge

Vecchio per colpa

Uno studio rivela: nei prodotti gluten free conservanti e additivi


sono presenti in quantit superiore rispetto agli alimenti standard.

In Francia la prima legge che punisce chi pianifica la


durata breve dei prodotti, ovvero lobsolescenza programmata.

ADDITIVI

AMBIENTE

INTOLLERANTI ALLE MODE


Questo mese su Test Salute la nostra
inchiesta sui test per le intolleranze
alimentari proposti dalle farmacie.
Danno risultati diversi e in contrasto
tra loro: non hanno alcuna affidabilit.

C
ORIENTARSI CON LA BANCA DATI
La banca dati sul nostro sito fornisce
lelenco aggiornato di tutti gli additivi
alimentari che possono causare
allergie o ipersensibilit e, per ognuno
di loro, anche il nostro giudizio.

IN SALUTE

50 %

della dose giornaliera


raccomandata di vitamina
C in 100 grammi di limone.
Si studia per confermare
anche lazione preventiva
del frutto sui calcoli renali.

8 Altroconsumo 296 Ottobre 2015

he siano venduti in farmacia o


nelle grandi catene di
supermercati la situazione non
cambia. Gli alimenti destinati ai
celiaci contengono conservanti e
additivi in quantit nettamente
maggiore rispetto ai prodotti con il
glutine. E non sono certo pi sani
neanche sul fronte degli zuccheri e
dei grassi utilizzati. A rivelarlo
uno studio dellIstituto
zooprofilattico sperimentale del
Piemonte su prodotti di prima
necessit gluten free, come pane,
pasta, prodotti da forno per la
colazione. Il glutine una proteina

Formulazioni
non proprio
salutari per
i cibi gluten
free

che serve da collante: quando si


deve impastare bisogna sostituirlo
con qualcosaltro. Ecco quindi che
compaiono addensanti, gomme e
persino lolio di palma (usato per
questo scopo) ai primi posti
dellelenco degli ingredienti. Non
sono nocivi, ma poco si sa sulla
ripetitivit dellesposizione. La
buona notizia che nessun
prodotto risultato contaminato
dal glutine, aspetto fondamentale
per chi celiaco. Chi li acquista solo
per moda avvertito: la convinzione
che questi prodotti siano pi leggeri
degli altri smentita dai fatti.

prodotti coinvolti sono tantissimi:


smartphone, Pc, stampanti,
lavatrici, frigoriferi e tutti gli altri
apparecchi elettronici con cui
conviviamo. Utili fino a quando non
smettono di funzionare, si tenta di
ripararli e non si riesce, o costa
troppo farlo. Storie molto comuni, a
cui siamo abituati, che in tanti casi
mascherano per un fenomeno di
vecchia data. Condannata per anni
dalle associazioni di consumatori,
lobsolescenza programmata,
ovvero lusura precoce degli oggetti
pianificata a tavolino dallindustria,
finalmente stata riconosciuta dalla
legge (lemendamento inserito
nella normativa energetica per la
crescita verde). Il Governo
dOltralpe vuole proteggere i
consumatori dal comportamento
sleale di alcune aziende, ovvero
quello di progettare dispositivi che
dopo pochi anni sono destinati a
rompersi, per alimentare le vendite.
Lobiettivo anche ridurre il volume
dei rifiuti e preservare le risorse
naturali. Quindi dallagosto scorso
diventato reato, punibile con
ammende salate e anche con il
carcere fino a due anni, favorire il
destino in pattumiera degli oggetti
progettandoli troppo fragili, non
riparabili o, nel caso dellhi-tech,
non aggiornabili e quindi

incompatibili con i nuovi programmi.


I prodotti efficienti durano troppo a
lungo, e questo ha una ricaduta
negativa sui bilanci aziendali. Il
problema che difficile provare
che i produttori agiscano in modo
deliberato. Anche se la legge francese
rimane vaga su questo punto, la
buona notizia che si iniziato a
muoversi nella giusta direzione.

No alla carne fotocopia

Pi forti insieme

Il Parlamento europeo ha detto no alla clonazione


animale e allimportazione di carne da animali clonati.

Cambiare il fornitore di energia,


risparmiare sulla benzina: aderisci ai gruppi dacquisto.

DECISO

l Parlamento europeo ha votato


contro la possibilit di clonare
animali destinati alla catena
alimentare, vietando anche
limportazione di carne derivante
da animali clonati o da loro
discendenti e di qualunque cibo che
provenga da questo tipo di animali.
Una scelta che riteniamo positiva e
che tutela non soltanto i
consumatori, ma soprattutto gli

stessi animali allevati in Europa. La


tecnica della clonazione, infatti,
non , secondo i rappresentati Ue,
completamente matura: molti
animali clonati che nascono vivi
muoiono con sofferenza nelle prime
settimane. Il Parlamento ha
ascoltato la voce dei cittadini
europei, che secondo i sondaggi
sono fortemente contrari alluso di
questa tecnica.
www.altroconsumo.it

SICUREZZA

SPENDERE MEGLIO

ancora tempo per aderire a


due gruppi di acquisto che
abbiamo organizzato per
spuntare prezzi migliori su due voci
di spesa che appesantiscono il
budget familiare: la bolletta
dellenergia e la benzina.
Su www.abbassalabolletta.it puoi
aderire - senza impegno - al gruppo
di acquisto sullenergia: a ottobre
negozieremo unofferta con le
www.altroconsumo.it

compagnie e anche la tua adesione ci


render pi forti; a novembre
sceglieremo la migliore e a quel
punto sarai libero di aderire,
cambiando fornitore, o meno.
Su www.abbassalabenzina.it puoi
aderire al gruppo di acquisto che
consente di avere un prezzo pi
vantaggioso (sconto 6%) se scegli di
fare il pieno servito: una comodit
che molti apprezzano.

Frullatore a rischio
Kenwood ha avviato un piano di
sostituzione gratuita delle lame
del frullatore Blend-X Pro
(soltanto il modello BLM80).
Lazienda ritiene che
attualmente esista la possibilit
di rottura della lama inferiore che
potrebbe causare lacerazioni o
rischio di ingestione per il
consumatore. I prodotti coinvolti
riportano un codice data
compreso tra 14x01 a 15x22 (x
una lettera, ad es. 14T01).
Per capire se sei coinvolto, vai
sul sito creato dellazienda:
http://
it.blendxproblm800safetynotice.
com/
e segui le istruzioni riportate.
Dovrai verificare il codice data
riportato sulla targhetta che
trovi sul lato inferiore
dellapparecchio e trasmetterlo
al produttore attraverso il sito.
Riceverai gratuitamente un
nuovo set di lame, che ti
consentiranno di utilizzare di
nuovo il tuo frullatore.

Brindare al prezzo giusto


Queste mese esce la nostra
Guida Vini 2016, per scegliere le
bottiglie migliori al prezzo
giusto.
I vini sono valutati con un
metodo che garantisce la
massima oggettivit e con la
collaborazione dei
consumatori. Focus speciale
sugli spumanti. I risultati? Bere
bene si pu, senza svenarsi.

www.altroconsumo.it/alimentazione/vino

Ottobre 2015 296 Altroconsumo 9

A prima vista

Al vaglio i prodotti usciti da poco sul mercato. Su www.altroconsumo.it altre novit e pi dettagli.

Supercook SC 110 Yumi


699
In attesa dei risultati puntuali del test,
che presto pubblicheremo sul sito, diciamo
che la vera innovativit di questo robot che
cucina l'interattivit: grazie al pannello
digitale dotato di lettore per memory card
consente di salvare ricette e poi utilizzarle,
adattarle alle proprie esigenze e trascriverle
nel ricettario, ma anche condividerle online.
Questa in eetti un'innovazione.
Varr il prezzo?

Windows 10: meglio aspettare


IL NOSTRO PARERE

La riservatezza diventa un optional

o scorso 29 luglio arrivata


l'ultima versione del sistema
operativo Windows 10. Le
prime impressioni sembrano
positive, per il modo in cui
arontato il tema della sicurezza
e della riservatezza lascia qualche
perplessit. Infatti gi durante
l'installazione varie opzioni
controllano il comportamento
dell'utente. Per esempio, le persone
delle quali abbiamo salvato i contatti
nell'agenda del sistema operativo si
possono collegare automaticamente
alla nostra rete wi ogni volta
che capitano nel nostro raggio
d'azione. Questo signica che
Microsoft raccoglie e redistribuisce
le password di accesso alle nostre
reti wi, con ovvie implicazioni sulla
sicurezza e riservatezza di tutte
le persone interessate. Non solo:
Windows 10 rileva i dati relativi
alla nostra navigazione internet. Il
consiglio per chi lo ha gi installato
quello di accedere al menu di
personalizzazione

IL NOSTRO PARERE

Interattiva, ma cara

Pane + cioccolato
2,69
Vuole dare un'idea di genuinit la
nuova merendina del Mulino Bianco
("cos semplice, cos buono"), che
propone una sorta di panino con una
tavoletta di cioccolata all'interno.
Gli ingredienti del "panino" per non
sono aatto gli stessi del pane fresco:
qui ci sono anche margarina vegetale
di grasso di palma, uova, zucchero,
aromi ed emulsionanti. Consulta la
banca dati merendine sul nostro sito.
IL NOSTRO PARERE

Il pane fresco meglio

eMC detergente
liquido probiotico
16
Dovrebbero aiutare a pulire i tessuti
dalle macchie organiche (ca,
frutta...) sfruttando l'azione di alcuni
microrganismi in grado di separare gli
oli e i grassi. Funzionano? Abbiamo
testato uno di questi prodotti, il
detergente eMC della Multikraft. Lo
abbiamo confrontato con il miglior
detersivo dell'ultimo test (AC 289
febbraio 2015): aggiungere eMC al
bucato non ha migliorato il risultato.
IL NOSTRO PARERE

Si pu farne a meno
10 Altroconsumo 296 Ottobre 2015

delle impostazioni e disabilitare


i permessi sulla privacy, perch
di default sono invece tutti abilitati.
Novit legata al lancio di questo
nuovo sistema che Microsoft
si fa generosa e lo regala a chi ha
gi Windows 7 oppure l'8. Siccome
l'oerta valida no alla ne di
luglio 2016, vi consigliamo di
aspettare a installarlo perch, nel
frattempo, molti difetti che
si manifesteranno verranno risolti.

Il nostro esperto
Hi tech
MARCO
SABBADINI

Microsoft cerca di
traghettare quanti
pi utenti possibile
verso il suo nuovo
sistema operativo.
Da un punto di vista
tecnico il prodotto
valido, ma gli va dato
il tempo di maturare.
Siamo perplessi
su alcuni aspetti
legati alla privacy.
Vediamo come si
comporter nei
prossimi mesi

Lavatrici a confronto
Fiat 500X Lounge
1.6 MultiJet
25.250
L'abbiamo provata: l'abitacolo
spazioso e confortevole, il bagagliaio
capiente e la guida sicura.
Innovativo il cruscotto touchscreen,
ma i comandi tattili richiedono
precisione e c' il rischio di distrarsi
durante la guida. Eccellente la
modulazione della frenata.
IL NOSTRO PARERE

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WHIRLPOOL AWZ6512

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402 - 709

Qualit globale: buona (69 su 100)


il Migliore del Test, ha la carica
frontale, 8 kg di carico e 1.200
giri di centrifuga. Modello dalle
buone prestazioni, eccellente nel
rimuovere le macchie con il ciclo
cotone, ma solo suciente nella
fase di risciacquo. Dopo la centrifuga
i capi sono praticamente asciutti.
Accettabili i consumi. Abbastanza
semplice da usare. Ha il display LCD.
Rumorosit accettabile.

Qualit globale: buona (56 su 100)


Ha la carica dallalto e 1.200 giri di
centrifuga. Date le sue misure 40 cm
in larghezza e 65 cm in profondit,
una buona scelta per chi ha
poco spazio. Adatto a famiglie di
tre o quattro membri per via della
sua capacit di carico di 7 kg. In
classe energetica A+++ , in base al
consumo dichiarato, il costo medio
annuo dovrebbe essere di 33 euro.
Rumorosit accettabile.

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vs

Ottobre 2015 296 Altroconsumo 11

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rapporto con il prezzo

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LAVASTOVIGLIE

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73%

65%

70%

68%

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8750/81 Cappuccinatore Silver

CORVO Terre Siciliane


IGT Rosa 2014

Tra gli apparecchi che utilizzano caff


in chicchi, il Migliore Acquisto. Costa di pi
delle maggior parte delle macchine
a capsule, ma la spesa si ammortizza
in breve tempo perch il caff in chicchi
costa meno delle capsule.

I vini siciliani guadagnano la testa


della classifica. Il Corvo Terre Siciliane IGT
Rosa ottiene un buon giudizio allassaggio
e il prezzo contenuto.

299 - 460 euro

4,39 - 6,80 euro

PRO

Il caff esce alla giusta temperatura


Facile da usare
Pu preparare due caff alla volta
Fa la schiuma di latte

PRO

Apprezzato dai giudici per corpo, intensit


dei profumi e persistenza degli aromi
CONTRO

Non molto veloce


TRA I PRODOTTI DI BUONA QUALIT CONFRONTA:

AMAZON KINDLE

SAMSUNG - UE55H6200

il Migliore del Test. Modello a incasso che


si integra perfettamente con il mobile
della cucina e non lascia visibile neppure
il pannello di controllo. Largo circa 60 cm,
dichiara una classe energetica A+.
Ha cinque programmi e la funzione
di partenza ritardata, utile per chi volesse
utilizzarla durante la notte.

il lettore con il miglior rapporto tra qualit


e prezzo. Facilissimo da usare, affidabile
e costa meno degli altri.
Ha superato, con il punteggio massimo,
la prova di lettura in piena luce. Perfetto
per chi cerca un modello base.

Televisore Full-HD, con schermo LCD


da 55 pollici, dalle prestazioni convincenti.
Sia la qualit dellimmagine che quella del
suono raggiungono dei buoni livelli. Langolo
di visione solo accettabile, ma i riflessi non
sono mai eccessivi. La fluidit delle scene
in movimento decisamente buona.

PRO

Ottimo il punteggio per lasciugatura


Molto silenzioso
Bassi i consumi di energia e acqua

Molto confortevole per la lettura a letto


o da seduti
Ottima la durata in carica della batteria
facile caricare i libri nel lettore
dallomonimo negozio virtuale

CONTRO

CONTRO

Cestello non facilissimo da caricare

PRO

Buona la qualit dellimmagine


Per essere cos grande consuma poco
Facile da usare
CONTRO

Le impostazioni di fabbrica vanno


modificate per ottenere risultati superiori

Non dotato di illuminazione

TRA GLI ALTRI PRODOTTI, CONFRONTA:

TRA GLI ALTRI PRODOTTI, CONFRONTA:

696 - 999 euro

63 - 70 euro

PRO

La quantit di solfiti, additivi usati come


conservanti, non tra le pi basse
Migliorabile la qualit della lavorazione e
della tecnologia di produzione, anche
se a un livello gi accettabile

CONTRO

BOSCH SMV50E70EP

350 - 569 euro

TRA I MODELLI DI BUONA QUALIT, CONFRONTA:

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DELONGHI - Nespresso
EN 266.BAE CitiZ Milk

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TASCA DALMERITA Nerello Mascalese


Terre Siciliane IGT Regaleali Le Rose 2014 76 %

BOSCH - SMV69N30EP

60 %

AMAZON Kindle Voyage

78 %

SAMSUNG - UE55JS9000

76 %

KRUPS - XN 730T
Nespresso Citiz Milk

82 %

RAPITAL Terre Siciliane IGT Rosato


2014

71 %

MIELE - G6200SC

60 %

TOLINO Vision 2

77 %

SAMSUNG - UE55H7000

76 %

DELONGHI
Nespresso Pixie EN125.S

81 %

HOFSTATTER Lagrein Ros Alto


Adige DOC 2014

67 %

MIELE - Polaris Next

59 %

AMAZON Nuovo Kindle


Paperwhite 3G

75 %

SAMSUNG - UE55JU7000

75 %

KRUPS
XN 8105 Gran Maestria

80 %

LIBRANDI Cir DOC Rosato 2014

64 %

IGNIS - LPA 58 EG/WH

59 %

AMAZON Nuovo Kindle Paperwhite

75 %

LG - 55LB730V

71 %

DELONGHI - EN80.B

79 %

CANTINA TOLLO Cerasuolo


dAbruzzo DOP Rocca Ventosa 2014

62 %

IKEA - Rengora (Ref. 202.797.65)

58 %

TOLINO Shine

73 %

SAMSUNG - UE55HU6900

68 %

KRUPS - XN1005

79 %

SENATORE Cir DOP Rosato


Gaglioppo 2014

60 %

INDESIT - DIF 14B1 EU

58 %

KOBO Aura H2O

72 %

SAMSUNG - UE55H6500

68 %

KITCHENAID - Nespresso Artisan


5KES0503ECA Apple Red

78 %

CITRA Cerasuolo dAbruzzo DOP


Villa Torre 2014

60 %

ELECTROLUX - REX - RSFCHRONOX

57 %

POCKETBOOK Aqua

68 %

LG - 55LB670V

68 %

ELECTROLUX/LAVAZZA ELM 5200 FAVOLA PLUS

77 %

CAPETTA Monferrato DOC


Chiaretto 2014

58 %

CANDY - CDP 6350

57 %

KOBO Aura

68 %

LG - 55UB850V

67 %

DELONGHI Autentica ETAM 29.510.B

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Donna Marzia 2014

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Cifra in rosso = qualit buona


PREZZI AL 7/9/2015

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Ottobre 2015 296 Altroconsumo 13

Test
IL NOSTRO TEST
Un panel di esperti ha assaggiato gli oli per
valutarne la qualit. La prova di assaggio
regolamentata per legge e va svolta secondo
precise regole, oltre che nel rispetto
dellanonimato dei prodotti.

BICCHIERINO
COLORATO
Il colore dellolio non ha
nulla a che fare con la sua
qualit. Perch il giudizio
si concentri solo su pregi
e difetti evidenziati con
lolfatto e con il gusto,
lolio viene presentato
agli assaggiatori in un
bicchierino scuro.

Olio italiano al top


Eccellenza del nostro Paese, esce bene dal test
lextravergine nazionale. Ma anche quello che
viene dallestero si difende. Bocciato un biologico.

TEMPERATURA
Prima dellassaggio
lolio viene scaldato per
fargli raggiungere e
mantenere la
temperatura di 28 C,
considerata ottimale
per la percezione delle
caratteristiche di
olfatto e sapore.

Non si fa che parlare dei benefici della dieta mediterranea e delle ottime propriet dei suoi grassi, olio
extravergine di oliva in testa. Il fatto di godere di una
buona stampa ha contribuito a far aumentare in maniera consistente i consumi di olio di oliva sia in Italia
sia nel resto dEuropa. Daltro canto lolio extravergine costituisce una materia grassa dal costo piuttosto
elevato e quindi naturalmente pi soggetta a frodi.
Ancor pi forse in unannata come quella scorsa, in
cui il clima estivo mite e le abbondanti precipitazioni
hanno favorito la diffusione della mosca olearia in
molte zone deputate alla produzione, mentre la Puglia
nella zona del leccese stata funestata dallattacco
della Xylella. Secondo i dati diffusi a fine 2014 dal
Consiglio Oleicolo Internazionale, la produzione mondiale 2014-2015 avrebbe subito un calo del 19% rispetto allannata precedente, calo che in Italia si sarebbe
attestato intorno al 35%.

C da fidarsi?

PREGI E DIFETTI
Sulla scheda si indica
lintensit di percezione
dei pregi e dei difetti. Per
poter essere classificato
come extravergine, un
olio deve avere un
valore 0 come mediana
dei difetti, mentre
lattributo positivo
fruttato deve essere
superiore allo 0.

I dubbi pi frequenti che riguardano lextravergine


hanno a che vedere con la sua genuinit, anche in
relazione a prezzi che spesso sembrano troppo bassi
per oli che vogliano definirsi di buona qualit. Esistono regole precise, che determinano quale denominazione pu avere lolio in base al procedimento con il
quale ottenuto. Gli oli di oliva vergini sono quelli
ottenuti esclusivamente mediante processi meccanici o fisici in condizioni che non causano alterazione
dellolio: le olive non devono perci aver subito alcun
trattamento diverso dal lavaggio, dalla decantazione,
centrifugazione e filtrazione. Rispettati questi parametri, un olio extravergine se ha una serie di caratwww.altroconsumo.it

Gli oli extravergini del nostro test costano in media 8,62 euro al litro.
Le differenze di prezzo tra le varie categorie e anche tra i prodotti
allinterno della stessa categoria sono molto elevate.

Oro mediterraneo

PRIMA IL NASO
Dellolio viene valutato
prima di tutto lodore,
solo in un secondo
momento si passer
allassaggio. In questo
modo possibile
valutare entrambe le
caratteristiche per poi
compilare la scheda di
valutazione del
prodotto.

14 Altroconsumo 296 Ottobre 2015

marchi in vendita sono tantissimi, i


prezzi variano molto e i prodotti biologici, spesso pi cari, fanno promesse
difficili da verificare per chi non un
esperto. A due anni di distanza dallultimo test siamo tornati a valutare la qualit dellolio
extravergine di oliva, analizzando 21 prodotti venduti al supermercato, e - a titolo di confronto - due oli
Dop (con denominazione di origine protetta), cio
legati da un disciplinare a una precisa zona e modalit di produzione. La zona da cui provengono i due
Dop - che abbiamo scelto non a caso - quella colpita
dallemergenza Xylella, uninfezione delle piante legata a un batterio che sta mettendo a dura prova la
coltivazione degli ulivi in una zona della Puglia (vedi
cartina a fianco). Sulla Xylella c giustamente molta
preoccupazione, ma una cosa va detta, il problema
non riguarda tutta la Puglia n soprattutto danneggia
la qualit dellolio pugliese, nemmeno quello prodotto nelle zone colpite. Infatti i due Dop salentini inclusi nel test sono risultati di buona qualit.

PREZZI

www.altroconsumo.it

Per ogni categoria,


abbiamo indicato i
prezzi massimi e minimi
rilevati.
La linea blu indica il
prezzo medio degli oli
classici: un
extravergine bio nel
nostro test pu costare
in media fino a 10 euro al
litro in pi: una
differenza tra i prezzi
medi che in percentuale
arriva al 128%.

13,94
11,32

+128%
6,36

+44%

3,89

5,58

11,57

CLASSICO

100% ITALIANO

BIOLOGICO

LEMERGENZA OLIVI COLPISCE IL SALENTO


Quando si parla dellemergenza Xylella ci si riferisce spesso allintera Puglia,
in realt la zona colpita dal batterio assai pi circoscritta.
Si molto parlato della Xylella,
malattia che provoca la morte degli
ulivi. La zona ufficialmente dichiarata
infetta quella della provincia di
Lecce. Vi poi una zona cuscinetto
che si estende per 20 km a nord, dove
durante lestate sono stati individuati
tre nuovi focolai nellagro di

Torchiarolo, in provincia di Brindisi. Un


altro era stato scoperto nella zona di
Oria, stessa provincia.
Il batterio si starebbe quindi
spostando verso nord, il che ha
obbligato ad allargare larea dove si
devono applicare le misure di
prevenzione del contagio.

Oria

Lecce

Zona infetta
Zona cuscinetto
Zona di sorveglianza
Fonte: Commissione europea, giugno 2015

Ottobre 2015 296 Altroconsumo 15

Test
RISULTATI
QUALIT GLOBALE
(su 100)

11,32

72

7,99-9,29

11,57

72

MONINI Classico

Ue

4,55-6,39

5,77

71

CARAPELLI Oro Verde 100% Italiano

Italia

6,98-9,45

8,54

70

DE SANTIS Classico

Ue

4,65-5,09

4,88

69

COOP 100% Italiano

Italia

6,49-6,99

6,69

68

CARREFOUR Classico

Ue

5,09-5,29

5,19

61

DANTE 100% Italiano

Italia

4,89-6,55

5,58

61

FARCHIONI

Ue

4,80-6,49

5,51

60

Valutazione
allassaggio

8,49

Italia

Contaminanti

Italia

0,75

Conservazione

0,75

Ossidazione

Etichetta

AGRIDE Elogio 100% Italiano


MONINI Bios da Agricoltura Biologica Italia

Acidit

Medio al litro

1
2

MARCA e denominazione

Frodi

A confezione in
euro min-max
(luglio 2015)

Qualit delle olive

COME LEGGERE LA TABELLA

Origine dichiarata

PREZZI

Dimensioni della
confezione (l)

OLIO EXTRAVERGINE DOLIVA

10

DE CECCO Classico

Ue - Extra Ue

4,99-6,45

5,75

59

11

FRANTOIO LA ROCCA (Eurospin)

Ue

3,69-3,99

3,89

58

12

OLIO CARLI Delicato

Ue

9,77

9,77

58

Ue - Extra Ue

3,99

3,99

58

0,75

Italia

9,49

12,66

57

13

PRIMADONNA (Lidl)

14

ESSELUNGA BIO 100% Italiano Biologico

15

CARAPELLI Il Frantolio

Ue

4,39-5,99

5,14

56

16

CIRIO Classico

Ue

4,49-5,99

5,51

55

17

PIETRO CORICELLI Selezione

Ue

5,19-6,99

6,36

55

18

SASSO Classico

Ue

4,90-6,29

5,50

52

19

BERTOLLI Gentile

Ue

4,70-6,19

5,42

51

20

SAGRA Il Classico

Ue - Extra Ue

4,65-5,49

5,20

50

21

ALMAVERDE BIO Biologico 100% Italiano

Italia

13,94

13,94

40

TERRA DOTRANTO DOP


22

TERRANOSTRA Terra dOtranto DOP

0,5

Italia

13

26

70

23

FORESTAFORTE Terra dOtranto DOP

0,5

Italia

12

24

67

72

72

69

AGRIDE
Elogio 100% Italiano

MONINI
Bios da Agricoltura Biologica Italia

DE SANTIS
Classico

8,49 euro (0,75 l)


Olio tutto italiano al top della
classifica, anche secondo gli
assaggiatori. Migliore del Test.

7,99-9,29 euro (0,75 l)


Quest olio italiano biologico esce molto
bene da tutte le prove. Migliore del Test.

4,65-5,09 euro (1 l)
Olio comunitario dal prezzo
interessante, che ottiene giudizi
lusinghieri nel test. Miglior Acquisto.

Etichetta Le indicazioni obbligatorie per legge ci sono tutte ma, salvo rari casi, i prodotti non brillano per le informazioni aggiuntive, che
possono essere invece molto
utili per aiutare il consumatore nella scelta e nelluso. Sagra
merita un pessimo perch non
riporta le indicazioni di origine
delle olive sul fronte della confezione come da legge.
Frodi Alcune analisi chimiche
specifiche, le stesse usate
dalle autorit pubbliche, ci

hanno permesso di escludere


la presenza di oli diversi, miscelati allextravergine in
modo fraudolento.
Acidit considerato il parametro pi importante per la
valutazione della qualit dellolio extravergine. D indicazioni sulla qualit della materia
prima utilizzata allorigine e
sullattenzione nel processo
di trasformazione: pi lacidit bassa, pi lolio pregiato.
Tutti gli oli del test sono risultati entro i limiti di legge.

Ossidazione e conservazione
Due analisi consentono di stabilire la freschezza del prodotto e la qualit del trattamento di trasformazione
delle olive. Due i voti sotto la
sufficienza, a Sagra e Almaverde Bio.
Contaminanti Tutti i prodotti
risultano privi di solventi alogenati, che possono essere
presenti nellolio come residui
di lavorazione. Per questo
tutti i giudizi in tabella sono
ottimi sotto questo profilo.

16 Altroconsumo 296 Ottobre 2015

Ottimo
Buono
Accettabile

Qualit buona
Non comprare

Mediocre
Pessimo

DUE PRODOTTI DOP CHE VENGONO DAL SALENTO


Analisi su due campioni di olio extravergine di oliva Terra dOtranto Dop
per verificare la qualit di prodotti provenienti dalla zona colpita dalla Xylella.
Per potersi fregiare della Denominazione di
Origine Protetta (Dop) Terra dOtranto, lolio
deve rispettare diversi parametri. La raccolta
delle olive, per esempio, deve concludersi entro
il 31 gennaio di ogni anno e loleificazione deve
avvenire entro due giorni dalla raccolta.
Per lestrazione sono ammessi solo processi
meccanici e fisici che non alterino le
caratteristiche qualitative del frutto. Una volta
commercializzato, questolio deve possedere
precise caratteristiche di colore (verde o giallo
con leggeri riflessi verdi), odore (fruttato
medio), sapore (fruttato medio con sensazione
di oliva al giusto grado di maturazione), acidit
(non superiore a 0,65%), e molto altro.
Alle nostre verifiche i due prodotti risultano di
buona qualit, anche se nel test sugli
extravergini troviamo oli anche migliori.

teristiche previste per questa categoria, tra cui una


acidit pari al massimo a 0,8 g per 100 g. Se lacido
oleico, che determina lacidit, compreso tra 0,8 e
2 g per 100 g si parla di olio vergine di oliva; sopra i 2
g per 100 g lolio viene definito lampante, e come tale
non usato per la nostra alimentazione.

Da dove vengono le olive?


Tra le indicazioni che, come vedremo nelle prossime
pagine, obbligatorio riportare in etichetta, per gli
extravergini vi lindicazione di origine. Cos si possono avere oli ottenuti in Italia, in un altro Stato membro dellUnione europea o in un paese terzo. possibile anche che lolio sia una miscela di oli di oliva
originari dellUnione europea o non originari dellUe,
ma generalmente sempre provenienti da Paesi dellarea mediterranea. In questo test si conferma una tendenza rilevata anche nellanalisi precedente, che vede
diversi degli oli prodotti con olive 100% italiane eccellere nelle prove di qualit. Con qualche eccezione.

Le frodi pi comuni
22

23

Nellattivit esercitata nel 2014 dallIspettorato Centrale della Qualit e della Repressione Frodi dei prodotti agroalimentari (ICQRF), per quel che riguarda
lolio, su 8.100 prodotti controllati il 7,2% risultato
irregolare: nel corso delle ispezioni sono stati effettuati sequestri per un valore complessivo di quasi 9
milioni e mezzo di euro. Tra i principali illeciti emersi vi sono la commercializzazione come extravergine
di oliva di oli ottenuti per miscelazione con oli lampanti e deodorati o con oli di semi; oli extravergini e
vergini di oliva risultati allanalisi chimica o allesame
organolettico di categoria inferiore al dichiarato; commercializzazione come olio extravergine di oliva italiano da agricoltura biologica di prodotti privi della
certificazione prevista e di provenienza estera; infine,
anche violazioni delle norme sulletichettatura.

Qualit sotto la lente

5
3

Valutazione allassaggio Gli


assaggiatori determinano
prima di tutto la conformit
dei prodotti alle caratteristiche
dellolio extravergine. Inoltre
ne valutano i pregi e i difetti
dal punto di vista di gusto e
olfatto. Pochi oli arrivano a
ottenere un giudizio buono,
quasi tutti sono appena sufficienti e in un caso, Almaverde Bio, il verdetto pesante:
non un olio extravergine
perch non raggiunge la qualit richiesta dalla legge per
quasta valutazione.

10

11

12

13

www.altroconsumo.it

14

15

www.altroconsumo.it

16

17

18

19

20

21

Nel nostro test, tre campioni sono provenienti da agricoltura biologica (Monini Bios, Almaverde ed Esselunga), mentre altri quattro si dichiarano 100% italiaOttobre 2015 296 Altroconsumo 17

Test
ni (Agride, Carapelli, Dante, Coop). Gli altri campioni
rappresentano i prodotti pi diffusi sul mercato, commercializzati generalmente con la dicitura classico.
Con le nostre analisi abbiamo compiuto verifiche su
tre fronti: la qualit, la presenza di eventuali frodi e
la presenza di sostanze inquinanti. Inoltre abbiamo
analizzato le etichette dei prodotti per capire se le
informazioni riportate sono conformi con quanto previsto dalla legge, ma anche alla ricerca di informazioni ulteriori, non obbligatorie, utili al consumatore per
poter fare una scelta consapevole.

Brutta sorpresa: un olio non extra


Le analisi di laboratorio non hanno riscontrato la presenza di frodi. Per quanto riguarda lacidit, parametro fondamentale per definire un olio extravergine,
la legge dice che deve essere inferiore allo 0,8%. Abbiamo assegnato un giudizio ottimo a sei prodotti che
presentavano unacidit inferiore allo 0,2% e buono
a 13 oli che si attestavano tra lo 0,2 e lo 0,4%. Abbiamo
assegnato solo la sufficienza ai prodotti che stanno
tra 0,4% e 0,6%.
Lossidazione, processo naturale , accelerata in presenza di ossigeno e metalli pesanti, con la luce e le
alte temperature. Lunico giudizio solo sufficiente
quello attribuito a Almaverde Bio, che presentava un
numero di perossidi che riteniamo un po troppo alto,
seppure inferiore al limite di legge. Buona risultata
mediamente la qualit delle olive e non abbiamo trovato tracce di contaminanti in nessuno dei prodotti.
Ma sulla prova di assaggio uno degli oli mostra la cor-

Biologico non
d pi garanzie
di qualit

da e perde la possibilit di correre per il titolo di Migliore Acquisto. Si tratta di uno dei prodotti biologici,
Almaverde Bio 100% italiano che, secondo il giudizio
di un panel di assaggiatori professionali (con certificazione di legge), presenta un sentore di rancido che
ne impedisce la classificazione come extravergine
(vedi anche il riquadro sulla prova di assaggio a pag.
17). Questo un difetto non da poco, a maggior ragione visto che il prodotto ha il prezzo al litro pi elevato del test e che la dicitura biologico spinge spesso i
consumatori a ritenere che la qualit debba essere
migliore.
Nessuno dei campioni conquista comunque un giudizio ottimo in questa prova, la maggior parte appena accettabile e solo quattro meritano una valutazione pienamente positiva: un olio comunitario (De
Santis), due oli italiani (Carapelli e Agride) e un olio
biologico (Monini Bios).

Informazioni stringate
Se le indicazioni obbligatorie sono ormai talmente
poche e semplici che tutti i prodotti vi si adeguano,
sono invece scarse le informazioni facoltative fornite.
Monini lunico a indicare una temperatura ottimale di conservazione, compresa tra i 15 e i 20 C, mentre sono molti i produttori che segnalano correttamente di richiudere bene la bottiglia dopo ogni
utilizzo. Nonostante la situazione sia decisamente
migliorata rispetto allo scorso test, continuiamo a
trovare prodotti in bottiglie trasparenti (ben sei: Bertolli, Carapelli, Farchioni, Coop, Carrefour, Frantoio

ETICHETTA: LE INFORMAZIONI IMPORTANTI


Le norme sulletichettatura entrate in vigore negli ultimi 10 anni hanno
semplificato molto letichetta degli extravergini. Ecco a quali indicazioni
occorre fare attenzione.
NON SIGNIFICA NIENTE

OBBLIGATORIA

FACOLTATIVA

Gentile, delicato, classico...

Origine/miscela
La legge obbliga i produttori a
dichiarare la provenienza delle
olive utilizzate per la produzione
(Italia, Unione europea...).

Intenso, fruttato, dolce, equilibrato


Descrive le caratteristiche di
profumo e gusto dellolio. Per
legge, lindicazione deve essere
autorizzata da un panel di
assaggiatori certificati.

Denominazione
Spiega come stato ottenuto
lolio per definire il prodotto
(ottenuto con soli procedimenti
meccanici...). Per legge comparir
sul fronte della confezione.

Ottenuto a freddo
Lindicazione, presente su alcuni
prodotti del test, descrive
unestrazione avvenuta a
temperature inferiori a 27 C per
percolazione o centrifugazione.

Sono tutti aggettivi che


servono ai produttori per
descrivere il gusto dellolio. Non
trovano alcun riscontro nelle
indicazioni di legge e non
dipendono dal tipo di olive
utilizzate, perci non
determinano in alcun modo la
qualit dellextravergine. Si
tratta sostanzialmente solo di
uno strumento di marketing
non di denominazioni n di
categorie ufficiali.

Conservare in luogo asciutto


obbligatorio indicare in
etichetta che lolio va protetto
da fonti di luce e calore per
garantire lintegrit delle
caratteristiche.
18 Altroconsumo 296 Ottobre 2015

OLIO
EXTRA VERGINE
DI OLIVA

Acidit
Molto usata anni fa. Non basta a
dar conto della qualit globale
del prodotto: la legge infatti oggi
obbliga a citarla solo insieme ad
altri parametri aggiuntivi.

www.altroconsumo.it

della Rocca). Il contenitore ideale invece in un materiale in grado di filtrare la luce, come la latta o il
vetro scuro. Solo met dei prodotti danno indicazioni sulle modalit di consumo (uso a crudo e/o a cotto),
e pochissimi suggeriscono labbinamento ideale dellolio con i cibi. I giudizi peggiori sono stati assegnati a
Sagra, che non rispetta le norme sullindicazione di
origine delle olive che dovrebbe comparire sul fronte
della confezione, e a Primadonna (Lidl) e Almaverde
Bio che hanno le etichette pi povere di informazioni.

Il problema della Xylella


Bench il nostro test abbia promosso i due oli Dop salentini, il problema della Xylella grave e resta. Il batterio, la Xylella fastidiosa, ha attaccato gli ulivi di una
parte della penisola salentina, in corrispondenza della
provincia di Lecce. Linfezione del batterio, trasportato
da un insetto, comporta il disseccamento rapido dellolivo, ma non solo: oltre 300 specie di piante sono suscettibili. Il ceppo identificato in Puglia ritenuto una nuova variante genetica della sottospecie Pauca, per la
quale la potenziale gamma di piante ospiti ancora poco
chiara, ma, vista la sua presenza confermata (olivi e
susini) e potenziale (agrumi, viti) e lampia diffusione
degli insetti vettori, il rischio di ulteriore diffusione del
parassita in altre parti dItalia e nel resto dellUnione
europea molto elevato. Le misure di emergenza messe in campo dalle istituzioni europee per prevenire lulteriore diffusione del contagio sono volte non tanto
alleradicazione del batterio, ormai giudicata impossibile nelle zone gi colpite, quanto al suo contenimento.
Lintera provincia di Lecce, dichiarata zona infetta,
circondata da unampia zona cuscinetto di 20 km, adiacente alle province di Brindisi e Taranto, esente dal
batterio. Ma stata anche stabilita una zona di sorveglianza con un raggio di 30 km intorno alla provincia di
Lecce per lindividuazione precoce di eventuali nuovi
focolai. Uno stato scoperto a Oria, in provincia di Brindisi, nel marzo del 2015. Qui sono state previste regole
di eradicazione pi severe: il taglio raso di tutte le piante ospiti del batterio (11 specie e 2 generi) indipendente
dal fatto che siano o meno state colpite da Xylella,
che si trovano nel raggio di 100 metri intorno alle
piante infette.

Sono anche online sul nostro sito i risultati del test


sugli oli extravergini, con maggiori dettagli sulle
prove. Potrete cos consultare i giudizi assegnati e
confrontare tra loro prodotti e prezzi prima di
scegliere cosa acquistare.
www.altroconsumo.it /alimentazione

www.altroconsumo.it

INTERVISTA

Donato Boscia
Istituto per la Protezione
sostenibile delle Piante (CNR) Bari

Abbattere le piante
A che punto la diffusione della
Xylella fastidiosa?
Purtroppo il problema si sta
estendendo. La provincia di Lecce
formalmente stata classificata tutta
come zona infetta, anche se la
maggioranza degli ulivi ancora sana.
Di fatto per da circa un anno in gran
parte della provincia non viene pi
effettuato alcun monitoraggio, ad
eccezione della fascia a nord,
confinante con le province di Brindisi e
Taranto. Nonostante la mancanza di
dati ufficiali, evidente che nella parte
centrale e meridionale della provincia
la situazione si sta deteriorando e i
focolai gi presenti si stanno
allargando.
Ci sono nuovi focolai anche nella zona
cuscinetto, che serviva per il
contenimento della diffusione del
batterio?
S, nel mese di luglio sono stati
intercettati nuovi casi nellagro di
Torchiarolo in provincia di Brindisi,
nella fascia cuscinetto. Qui,
coerentemente con la decisione
comunitaria dello scorso maggio,
dovrebbe essere previsto
labbattimento delle piante infette e di
tutti i possibili ospiti del batterio nel
raggio di 100 metri intorno a ciascuna
pianta infetta.

predominanti della zona: lOgliarola


leccese e la Cellina di Nard. Al
momento una terapia per Xylella
fastidiosa non disponibile. Ci sono
sperimentazioni in corso nel campo
fatte da pi soggetti, alcuni parlano di
qualche apparente prima indicazione
promettente, ma prematuro
alimentare speranze che potrebbero
rivelarsi semplici illusioni.
Che cosa ostacola lindividuazione e
labbattimento delle piante infette?
La precedente decisione comunitaria
chiedeva labbattimento di tutte le
piante infette, ma poi lobbligo stato
rimosso perch si preso atto del
fatto che per la vastit del territorio,
peraltro molto urbanizzato, pieno di
case singole con giardini privati, dove
irrealistico un censimento di tutte le
piante, e per la complessit
epidemiologica, leradicazione come
soluzione finale per leliminazione del
batterio pura utopia.
Ma anche la gente si opposta
C stata una grossa opposizione
anche sociale che ha ostacolato e non
di poco la messa in atto del cosiddetto
piano dazione del Commissario
straordinario per lemergenza Xylella
Giuseppe Silletti, con ricorsi al Tar che
hanno dichiarato la sospensiva. Questi
ostacoli sembrano al momento essere
stati superati: sono stati emanati una
nuova decisione comunitaria e un
nuovo decreto ministeriale e in questi
giorni il Commissario sta licenziando il
nuovo piano dazione la cui ripresa
dovrebbe essere imminente.

Il batterio ha ripercussioni sulla qualit


dellolio?
Per quanto riguarda i consumatori non
vi alcun pericolo. Il danno
meccanico, e consiste nel
disseccamento della pianta che
ancora non chiaro se avvenga a
Ma labbattimento davvero lunica
opera del solo batterio o in sinergia
soluzione?
con altri organismi, per esempio
Dopo due anni di osservazioni e dopo funghi. Comunque Xylella si ritrova
una ricostruzione del pregresso non
esclusivamente laddove si osservano
c da essere molto ottimisti. Non
focolai di disseccamento. un batterio
abbiamo nessuna evidenza di
che vive e si moltiplica
recupero di piante infette, osserviamo esclusivamente nei vasi che
solo un continuo peggioramento. Le
conducono la linfa grezza. Il danno
piante infette, salvo casi particolari di meccanico, non chimico, quindi non ci
probabili resistenze, sembrano
sono tossine o altri metaboliti che
condannate. la sorte che tocca
possono intaccare la qualit dellolio,
immancabilmente alle due cultivar
solo la quantit che viene interessata.

Ottobre 2015 296 Altroconsumo 19

Se ne parla
olio di palma fa male, lolio
di palma fa bene. Lolio di
palma cancerogeno e fa
venire il diabete, lolio di
palma antiossidante e
pieno di vitamine. Lolio di palma disbosca
foreste e uccide animali in via di
estinzione, lolio di palma sostenibile.
Lolio di palma si produce con lo
sfruttamento degli operai e privando gli
indigeni delle loro terre, lolio di palma
certificato e proviene solo dalle
piantagioni che rispettano le popolazioni
locali e i lavoratori.
Olio di palma: tutto e il contrario di tutto,
se si sta dietro al fardello di opinioni che
circolano, giudizi contrastanti, studi non
provati, analisi interessate di nutrizionisti
che poi si scoprono consulenti di aziende
alimentari. E chi pi ne ha pi ne metta.
Ma quando il dibattito sale - tra titoli
allarmistici, social scatenati, siti di
pseudo-news devoti solo al Dio click - e la
confusione aumenta, resta solo una
soluzione: i dati. Quelli di cui parliamo da
anni. Perch anche se la bufera si
scatenata solo negli ultimi mesi, lolio di
palma non un nuovo esotico ingrediente
appena introdotto. Lolio di palma c da
decenni e in grande quantit nei nostri
prodotti, in gran parte di quelli alimentari
confezionati, dalle merendine ai biscotti
agli snack salati, fino agli shampoo e ai
detersivi. Ma sembra che lopinione
pubblica se ne sia accorta solo ora.
E un motivo in effetti c: solo da poco - da
dicembre 2014 - obbligatorio indicarlo
nella lista degli ingredienti dei prodotti
alimentari, mentre prima veniva
camuffato sotto il nome generico grassi
vegetali o oli vegetali. Poteva essere
soia, girasole, cocco... nessuno aveva il
diritto di saperlo: nessuna differenza di
denominazione, ma tanta differenza nei
grassi saturi. Quelli che aumentano il
rischio di infarto, per intenderci, tra le
prime cause di morte nel mondo
occidentale. Poi arrivato lobbligo di
legge - alleluia, lo chiedevamo da almeno
ventanni - e il mondo si sollevato, contro
il veleno chiamato olio di palma.

Mezze
verit
Tra chi lo difende e chi lo attacca, sullolio di palma c
tanta confusione. Facciamo chiarezza, dati alla mano.

grassi saturi presenti nellolio di palma, ndr)


infiamma le membrane cellulari, induce
laterosclerosi e ha un ruolo chiave nella
produzione di un fattore necrotico che
allorigine dei tumori dice Dario Dongo,
avvocato esperto di diritto alimentare e
fondatore di Greatitalianfoodtrade.it, che
da quando ha lanciato la petizione, ci
racconta, si guadagnato le frequenti
minacce dei produttori di olio di palma.
Altro elemento laccumulo di grasso nel
fegato - continua -. Infine, il fenomeno
infiammatorio a sua volta causa di
diabete, malattie cardiovascolari, obesit
e addirittura sofferenze cerebrali e
neurologiche. Lindustria non ha ignorato
la polemica e, da un lato, alcune imprese
hanno eliminato lolio di palma dai loro
prodotti (che potere, i consum-attori)
aderendo in alcuni casi persino alla
petizione; dallaltro lato, hanno tentato di
riabilitarne limmagine, prima di rischiare
il fallimento. Aidepi (Associazione delle
industrie del dolce e della pasta italiane)
ha recentemente lanciato una massiccia
campagna di comunicazione:
nellimmagine a sinistra in alto, la pagina
acquistata sui principali quotidiani in cui
si dice che lolio di palma rispetta
lambiente e la salute.
Stavamo assistendo a uninformazione
non corretta n oggettiva - ci spiega il
direttore Mario Piccialuti -. Avevamo
bisogno di spiegare quello che un
problema artificialmente posto sul tavolo
da chi evidentemente ne vedeva con
preoccupazione laumento di utilizzo (cio
le lobby degli altri oli: soia, colza, etc., ndr).
Le imprese italiane si sono volute
cautelare, anche vedendo ci che gi
successo in Francia, ad esempio, dove il
dibattito ha allontanato i consumatori da
tanti prodotti, lasciando molti dubbi.
Non solo il web, non solo i consumatori,
non solo le aziende, persino il mondo della
politica si diviso, con varie azioni
parlamentari contro o a sostegno di questa
materia prima di fondamentale
importanza per leconomia.
E nella schizofrenia in cui tutto si muove
intorno a noi, diventa davvero difficile
capire da che parte sta la ragione.

C chi dice no e chi dice s


Sul fronte della rivolta nata la petizione
Stop olio di palma (su Change.org),
lanciata da Great Italian Food Trade con
Il Fatto Alimentare, due realt online che
si occupano di alimentazione. Liniziativa
ha raccolto quasi 160mila firme nel
momento in cui scriviamo, puntando su
motivi etici, ambientali ma anche di
salute. Ha grassi saturi di qualit inferiore
rispetto al burro, inoltre recenti studi
dimostrano che lacido palmitico (uno dei
20 Altroconsumo 296 Ottobre 2015

www.altroconsumo.it

Gli interessi in gioco


Lolio di palma lolio vegetale pi usato al
mondo, non solo dal settore alimentare,
ma anche da quello cosmetico, energetico,
farmaceutico e persino nella produzione
di mangimi: nel 2013 ha rappresentato il
39% degli oli vegetali prodotti nel mondo.
A seguire lolio di soia (27%), colza (14%) e
girasole (10%). Lolio doliva invece una
rarit preziosa, con appena l1% della
produzione globale.
www.altroconsumo.it

Grassi saturi? Come il burro


Qui a fianco i grassi dei
diversi oli e del burro (su 100
grammi). I saturi sono quelli
che possono incidere
negativamente su
circolazione e cuore. Lolio di
palma, da questo punto di
vista, non peggio del burro
ed senzaltro meglio
dellolio di cocco. Lolio doliva
ricco invece di
monoinsaturi, grassi migliori
per lorganismo.

grassi
saturi
grassi
monoinsaturi

Olio
di cocco

86,8 g

Burro

48,8 g

23,7 g 2,8 g

Olio
di palma

47,1 g

38,9 g

Olio
di oliva

16,2 g

74,5 g

Olio
di mais

15 g

30,7 g

50,4 g

Olio
di girasole

11,2 g

33,4 g

50,2 g

Olio
di colza

6,3 g

grassi
polinsaturi

Secondo i dati che ci comunica il Wwf,


inoltre, lItalia il secondo paese
importatore in Europa di olio di palma,
con il 25% sul totale Ue (ben + 64% rispetto
al quinquiennio 2009-2013, Eurostat 2015).
Le ragioni del boom derivano dal fatto
che, sia per i coltivatori che per i
produttori, lolio di palma una vera e
propria manna: la pianta da cui deriva coltivata in Malesia e Indonesia in primis
(86% della produzione globale, con effetti
importanti per il sostentamento locale)
- rende moltissimo, per cui la raccolta su
una certa superficie di terreno d molto
pi olio rispetto alla soia o al girasole che
richiederebbero pi spazio per ottenere la
stessa quantit di prodotto. Anche per
questo costa poco, con lulteriore
vantaggio, per lindustria alimentare, di
essere un grasso solido come il burro e
quindi di rendere gli alimenti cremosi o
croccanti, ma senza influenzare i sapori e
permettendo anche una maggiore
conservazione dellalimento.

Non veleno, ma no allaccumulo


Il successo di questo grasso vegetale
scoppiato allepoca della stretta ai grassi
idrogenati, cio gli oli vegetali liquidi resi
semisolidi (come la margarina) - e quindi
adatti ai prodotti da forno - attraverso
lidrogenazione, un processo chimico
responsabile della formazione di acidi
grassi trans, i peggiori per il colesterolo.

6,3 g 1,6 g

61,5 g

12,6 g

8,84 g

29,6 g

Lolio di palma si dimostrato una valida


alternativa perch ha gi in natura la
necessaria consistenza semisolida,
perfetta per lindustria alimentare. Dal
punto di vista nutrizionale, in effetti,
senzaltro meglio dei grassi idrogenati. Ma
da qui a dire che non presenta rischi per la
salute, come si legge nella pubblicit delle
aziende dolciarie, il passo ci sembra un
po troppo lungo. Non stiamo dicendo
che fa bene - ci chiariscono da Aidepi - ma
che non rischioso. Un singolo
ingrediente non pu essere responsabile
di malattie non trasmissibili (diabete,
obesit..., ndr). Peccato che il messaggio
che arriva ai lettori della pagina
pubblicitaria sia, invece, un altro: lolio di
palma si pu mangiare senza problemi,
come il burro. E invece non proprio cos.
Lolio di palma non ha colesterolo, questo
vero, ma proprio come il burro contiene
una quantit di grassi saturi molto elevata:
i rischi per cuore e circolazione, quindi, ci
sono eccome se si assume in grande
quantit. E il rischio c, visto che lolio di
palma praticamente dappertutto. Il
problema che questa percezione non c.
Difficile, ad esempio, che si mangino tante
cose a base di burro in una giornata: si sa
che troppo grasso, che non fa bene.
Mentre pu capitare di ritrovarsi a
mangiare dei biscotti al mattino, un
pacchetto di crackers per uno snack, dei
grissini a pranzo, un pacchetto di wafer a
Ottobre 2015 296 Altroconsumo 21

Se ne parla
merenda. Tutti con olio di palma. E
magari, in aggiunta, un formaggio o una
fetta di carne rossa durante i pasti,
anchessi ricchi di grassi saturi: ed ecco
che la soglia consigliata dallOms (10%
dellapporto calorico quotidiano, circa 22
grammi per una dieta di 2000 kcal) si
supera senza accorgersene, con facilit.
Il problema, quindi, non lolio di palma
in s ma il suo facile accumulo nel corso
della giornata, visto che si trova in gran
parte dei prodotti confezionati. Gli studi
su altri possibili effetti negativi, poi, ci
sono ma hanno risultati parziali e
controversi e, a oggi, abbiamo un unico
punto fermo a fare da bussola: le
indicazioni dellOrganizzazione Mondiale
della Sanit sul controllo dei grassi saturi.
Lolio di palma pu quindi essere inserito
in una dieta equilibrata, lo dice anche
Aidepi, consapevoli - per - che non vero
che si tratta di un alimento ottimo, come
scrive lassociazione dolciaria. Ottimo?
Fosse stato ottimo non ci sarebbe stato
motivo di nasconderlo per decenni dietro
la scritta oli vegetali celando una fonte
cos ricca di grassi saturi. Ottimo? Forse
perch, in molti sostengono, contiene
antiossidanti, vitamine e carotenoidi:
peccato che queste sostanze siano presenti
in quantit nellolio di palma grezzo ma
non nel raffinato, quello che poi finisce
nelle nostre merendine. La grande
polemica sullolio di palma degli ultimi
mesi si pu dunque - scientificamente risolvere cos: occhio a bilanciare
formaggi, carne rossa e prodotti con olio
di palma nella dieta quotidiana, in modo
da evitare un sovraccarico di saturi; dal
punto di vista delle altre propriet

nutrizionali lolio di palma non niente di


che, meglio altri oli come quello doliva o
di girasole. E se il produttore vi annuncia
di averlo eliminato, attenzione al con che
cosa: burro o olio di cocco non sarebbero
certo soluzioni migliori, almeno non dal
punto di vista nutrizionale.

sfruttamento degli operai - sottopagati e in


condizioni di sicurezza minimi - e lavoro
minorile. E queste sono minacce concrete
anche per il Centro e il Sud America, dove
le piantagioni di olio di palma stanno
prendendo sempre pi piede.

Certificato di insostenibilit
Allambiente s che fa male
Altra questione la sostenibilit
ambientale e sociale dellolio di palma, un
problema che invece non pu essere
soggetto a interpretazioni. Anche in
questo caso, che lindustria dolciaria lanci
il messaggio rispetta lambiente ci sembra
un po fuorviante, nonostante si faccia
appello a certificazioni volontarie (ancora
troppo deboli in realt) e si prometta un
impegno ulteriore per il futuro.
Quando siamo stati in Indonesia con la
nostra ultima inchiesta, nel 2012 (TS 102
Febbraio 2013), la situazione era pessima:
abbiamo verificato che il 70% delle
coltivazioni si trovava in aree prima
occupate da foreste, che erano state
distrutte e incendiate per lasciare spazio
alle redditizie palme, causando cos la
scomparsa dell80-100% delle specie
animali che le abitavano, tra cui oranghi,
elefanti e rinoceronti, gi in via di
estinzione: un danno enorme alla
biodiversit tipica di queste aree e un
contributo pesantissimo allimpennata di
gas serra nellatmosfera. Senza contare le
violazioni dei diritti territoriali delle
comunit indigene, con espropriazioni
delle terre dei contadini e deportazioni di
interi villaggi. Ancora: uso di pesticidi in
modo non monitorato e rischi di
contaminazioni per terreni e acque,

Eppure gi dal 2004 esiste la Rspo


(Roundtable on sustainable palm oil Tavola rotonda per lolio di palma
sostenibile), una organizzazione
internazionale nata per garantire il
rispetto di standard di sostenibilit
ambientale e sociale da parte dei suoi
membri, pi di 2.000 (115 italiani), tra
coltivatori di palma, trasformatori,
distributori, produttori di beni di
consumo, ong e banche. I criteri che si
leggono sul sito dellorganizzazione sono
piuttosto generici e, soprattutto, lolio
certificato come sostenibile solo il 18% di
quello prodotto nel mondo. A peggiorare
la credibilit di Rspo, ci sono poi i dubbi
sullefficacia dei suoi controlli. Gi il solo
fatto che nel 2012 nessuna delle
piantagioni indonesiane certificate Rspo ci
abbia permesso di visitarle per verificare il
rispetto degli standard non stato un
buon segno. Poi sono arrivate diverse
inchieste delle ong, tra cui Greenpeace,
che ha denunciato come la deforestazione
sia continuata per anni anche nelle aree in
cui sono attivi produttori certificati, in
barba ai principi della tavola rotonda.
Daltronde, si sa qual il limite di tutte le
certificazioni volontarie, visto che sono le
aziende che vengono controllate a pagare
chi le controlla. Inoltre le certificazioni
dellolio di palma sostenibile possono

LE AZIENDE REAGISCONO

Essere senza olio di palma diventa anche


unoperazione di marketing: Misura lo mette
bene in vista sulla confezione dei cracker
integrali da cui ha eliminato lingrediente,
sostituendolo con olio di girasole.

22 Altroconsumo 296 Ottobre 2015

La Nutella ha ben il 20% di olio di palma,


tutto certificato come sostenibile, risulta
dai documenti dellazienda. Eppure, come
molti altri produttori, non usa il logo Rspo.
Problemi di spazio, dice.

Alcuni marchi che hanno firmato la


petizione Stop olio di palma,
promettendo di eliminare questo
grasso vegetale dai loro prodotti.

www.altroconsumo.it

LA MALESIA A EXPO

essere di vario tipo: possono attestare che


lolio proviene solo da una piantagione
sostenibile, da pi piantagioni sostenibili,
che si usa un mix di oli certificati e non o
che, semplicemente, si sostengono i
produttori certificati senza assicurare
lorigine sostenibile dellolio presente nei
propri prodotti. Pi sale la complessit,
pi aumenta il caos, pi possibile
infilarsi nei cavilli e sfuggire alle regole. In
sostanza, il timore che la sostenibilit
certificata da Rspo possa essere in alcuni
casi solo di facciata fondato.

Il padiglione Expo della


Malesia, uno dei pi grandi
produttori di olio di palma,
ne esalta le virt benefiche.
Addirittura sarebbe buono
per il cuore per le sue
vitamine (poche). E cos, si
sposta lattenzione
dallelevato contenuto in
grassi saturi, invece,
potenzialmente nocivo.
Praticamente nulla anche
lattenzione alla sostenibilit
ambientale.

Nuovi sforzi

Pi che lefficacia dei controlli, io credo


che il problema sia stato che per
coinvolgere un numero cos elevato di
stakeholder (portatori di interesse, ndr)
dellolio di palma, dai coltivatori ai
produttori, si sia andati incontro a tante
esigenze, dando vita a standard non cos
stringenti come avremmo voluto - dice Eva
Alessi, responsabile sostenibilit Wwf -.
Noi siamo tra i fondatori e ne abbiamo
sempre sostenuto ma anche stimolato
criticamente loperato. Ma attualmente
Rspo la cosa migliore che abbiamo,
lunico standard di certificazone
internazionale credibile che pu essere
capace di portare a un reale cambiamento,
anche se lillegalit pu sempre esistere ed
una cosa da combattere. Indubbiamente,
c ancora una forte complessit sul luogo
delle piantagioni, che deve essere
migliorata con il controllo e lapplicazione
di standard pi stringenti. Proprio per
questo Wwf ha dato vita insieme ad altre
associazioni a un nuovo gruppo di lavoro,
il Poig (Palm oil innovation group), a cui
hanno aderito aziende come Ferrero e
Unilever: Nasce per dare criteri
aggiuntivi, come la tutela delle comunit
locali, la riduzione del gas serra e il divieto
di sfruttare le foreste torbiere, ecosistema
raro e praticamente non rinnovabile, con
impegni molto vincolanti per i suoi
membri. Lobiettivo che diventino
progressivamente degli standard di Rspo.
Speriamo che, questa volta, funzioni
davvero. Per il momento quello che
sappiamo che serve una sostenibilit
vera dellolio di palma.
Sostituirne la produzione con altri oli
vegetali, risulta ancora una questione
controversa tra chi dice che sarebbe
possibile senza conseguenze negative e chi
invece ne evidenzia i possibili effetti
collaterali. Comporterebbe un uso di
terreno molto pi elevato - spiega la
responsabile Wwf - visto che il palma ha
unefficienza altissima, fino a 10 volte
superiore ad altre piante da olio. La
soluzione aumentare la quantit di olio
www.altroconsumo.it

di palma certificato e che si tratti di una


certificazione ottima. Aggiungiamo
anche: bisogna migliorare linformazione
per i consumatori.
Il bollino Rspo che identifica lolio
certificato (nella pagina accanto, insieme a
Nutella) usato pochissimo sulle
confezioni, probabilmente anche per
evitare di attirare lattenzione su un
ingrediente cos controverso. Al momento,
per, per noi, lunico strumento che ci
permette di sapere, quantomeno, che chi
lo mostra potrebbe avere una condotta
migliore rispetto a chi non lo fa.
Ad esempio, Ferrero, come confermano le
valutazioni di Wwf e Greenpeace, dichiara
di usare solo olio di palma 100%
certificato, monitorato su tutta la filiera.
Eppure su Nutella, che ne contiene ben il
20%, preferisce non mettere il logo Rspo
(lo fa solo sul sito). Ci dicono dallazienda:
un problema di spazio sulletichetta, visti
tutti i loghi che dovremmo inserire per
tutte le certificazioni di sostenibilit che
abbiamo (come quelle per il cacao ad
esempio). Ma chiediamo comunque uno
sforzo da parte dei produttori, perch si
rinunci a qualche slogan in pi per
lasciare spazio alla trasparenza totale,
senza paure. Quello che possiamo fare nel
frattempo informarci sui siti delle
aziende alimentari, ma senza cadere
nellerrore piuttosto comune di

considerare la sola industria dolciaria


responsabile della deforestazione: usa
l11% dellolio di palma importato in Italia,
una buona parte del food (che in totale
utilizza il 18%) vero, ma meno rispetto a
saponi e cosmetici (36%) e a
biocombustibile e altro (46%). Attenzione
sempre ai dati, quindi. E alle fonti.

Expo: nutrire la disinformazione


Sicuramente non Expo, nutrire il pianeta
la giusta fonte a cui affidarsi se si cerca
uninformazione completa in tema olio di
palma: in quello che dovrebbe essere il
regno della sostenibilit e della buona
alimentazione, il padiglione Zero - che fa
da introduzione allesposizione - mostra
una piantagione di palme come esempio
di buona condotta ambientale.
Basta poi visitare i padiglioni dei
produttori principali per capire che il
reale obiettivo pi che altro preservare
gli affari. LIndonesia praticamente tace
sullargomento, escluso un gruppo di foto
allingresso con immagini idilliache di
coltivatori e piantagioni. Qui a Expo non si
parla di business, ma di cultura, tradizioni
e cibo (!), ci spiega un addetto un po
indispettito. Nel padiglione della Malesia si
raggiunge il paradosso e - ai visitatori
estasiati e confusi da luci e colori - si offre
unarea interamente dedicata allolio di
palma e ai suoi immensi benefici.
Ottobre 2015 296 Altroconsumo 23

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I suggerimenti e i giudizi di Altroconsumo sono come sempre indipendenti. Tutti i prodotti e i servizi
che proponiamo sono stati sottoposti alle nostre analisi e ai nostri test comparativi.

Inchiesta

Vegani
in salute?

Sempre pi persone
diventano vegane
per salute, pi che
per condivisibile scelta
etica. I rischi di
scompensi nutrizionali
sono elevati, a fronte
di pochi vantaggi.

www.altroconsumo.it

l veganesimo sta diventando


la nuova religione di chi
cerca uno stile di vita pi
sano. A differenza dei
vegetariani, i vegani
escludono tutti i prodotti di origine
animale, compresi uova e latte, e
permettono solo alimenti vegetali. Ma se le
motivazioni con cui nato questo stile
alimentare erano in principio di tipo etico,
non uccidere e sfruttare gli animali, ora
sono sempre di pi coloro che si
convertono per motivi di salute. A dare
una grande spinta al movimento vegano
stato un libro di un ricercatore americano,
The China Study, che spiega citando un
ampio studio epidemiologico, come il
consumo di proteine animali, soprattutto
quelle presenti nel latte, sia la causa di
diversi tipi di cancro. Sulla base dei dati a
sua disposizione, lautore invoca
labolizione totale di qualsiasi proteina e
grasso animale nella dieta. Questo testo,
tuttavia, stato molto criticato dalla

comunit scientifica. La stessa


Associazione italiana per la ricerca sul
cancro ne ha recentemente preso le
distanze ribadendo che, per prevenire i
tumori, non ci sono evidenze certe a
favore di una dieta che elimini totalmente
le proteine di origine animale, in
particolare i latticini. Mentre, avverte, si
possono verificare gravi carenze di
nutrienti, che possono mettere a rischio la
salute di chi opta per una dieta cos
restrittiva.

Conta soprattutto lo stile di vita


impossibile stabilire un preciso nesso
causale diretto tra consumo di carne, latte
e uova e malattie degenerative, perch i
fattori che contribuiscono al loro sviluppo
sono tantissimi, legati al complesso dello
stile di vita spiega Carlotta Sacerdote,
epidemiologa e ricercatrice dello studio
Epic, il pi ampio studio condotto ad oggi
sui vegetariani e vegani dei paesi
occidentali . Lunica eccezione sono le
Ottobre 2015 296 Altroconsumo 25

Inchiesta
IL CHINA STUDY FA CAMBIARE ABITUDINI
Questo libro, dellepidemiologo americano T. Colin Campbell,
sta facendo cambiare abitudini alimentari a moltissime
persone. Ma la scienza frena: non sempre attendibile.
Il China Study una ricerca
avviata nel 1983 sotto la
supervisione del nutrizionista
T. Colin Campbell per stabilire il
nesso tra alimentazione e
salute. Gli autori hanno
considerato le abitudini degli
abitanti di 128 villaggi cinesi. I
risultati del China Study sono
stati pubblicati in un libro che
diventato un caso editoriale.
Tuttavia le conclusioni sono
controverse e non del tutto
condivise dalla comunit
scientifica, soprattutto nella
parte in cui lega il consumo di
latte allo sviluppo di tumori e,
in generale, quando consiglia
di eliminare completamente le
proteine animali
dallalimentazione. Negli anni
50 da noi si mangiava carne e
si beveva latte, ma si era nel
complesso meno esposti ai
rischi di cui parla il libro, a

dimostrazione che il
complesso dello stile di vita, la
presenza di inquinanti
ambientali, la sedentariet e
leccesso sulle nostre tavole a
fare davvero la differenza,
commenta Carlotta Sacerdote
dellAssociazione italiana per la
ricerca sul Cancro (Airc).

carni cotte alla griglia che sviluppano


benzopireni e altri idrocarburi
cancerogeni noti e gli insaccati e le carni
processate, che hanno un probabile nesso
causale con un aumento del rischio di
tumore del colon. Ci sono per gli studi di
osservazione su decine di migliaia di
persone, come lEpic in Europa o il Nurses
Health Study negli Usa, che cercano di
individuare le possibili connessioni tra
alimentazione e malattie. Si tratta per di
ipotesi, che devono essere poi verificate.
Cosa emerge da questi studi? Si vede che
chi vegetariano o vegano non si fa
distinzione perch non emergono
particolari differenze pi magro, meno
iperteso, ha una prevalenza di diabete
inferiore e una mortalit generale
lievemente ridotta, continua Sacerdote,
Ma queste conclusioni devono essere
viste alla luce del complesso dello stile di
vita: vegani e vegetariani, infatti, sono
maggiormente consapevoli
dellimportanza del movimento,
generalmente non fumano, in generale
sono molto pi attenti alla loro salute. Lo
dimostra il fatto che anche altri gruppi di
popolazione, definiti health conscious,
cio che si prendono cura della loro salute
e sono attenti allalimentazione e allo stile
di vita, a prescindere da cosa mangiano,
hanno gli stessi livelli di riduzione del
rischio, conclude la ricercatrice.

Quali rischi si corrono?

Sul latte
timori
ingiustificati

Sembrerebbe, quindi, che per stare in


salute la vera differenza la faccia la
cosapevolezza della necessit di prendersi
cura di s, senza cedere alle sirene di
unalimentazione sovrabbondante e di una
vita troppo sedentaria. Scelte alimentari
troppo estreme, come quella di togliere
completamente le proteine di origine
animale, possono comportare troppi
rischi, non giustificabili dai benefici
conseguenti. I vegani, pi dei vegetariani,
rischiano tutte le malattie da squilibrio
nutrizionale come anemie e
immunodepressioni. Non solo, poich le
diete vegane sono povere di vitamina B12,
si calcola che il 60% dei vegani sia carente
di questa vitamina importantissima,
rischiano problemi di tipo neurologico e
hanno un maggiore rischio
cardiovascolare. Insomma, un paradosso
per chi cerca, con questa alimentazione,
di essere pi sano, spiega Sacerdote. Per
chi segue questo modello, quindi,
lequilibrio nutrizionale deve essere al
primo posto delle priorit. Fare una dieta
vegana bilanciata possibile ma
difficilissimo prosegue la ricercatrice .
Bisogna mangiare alimenti cui non siamo
abituati in quantit elevatissime,
consumare cereali che richiedono cotture
lunghissime e soprattutto controllare
regolarmente i valori di vitamina B12,

consumando alimenti fortificati e


assumendo regolarmente integratori.
Insomma, dedicare molta parte del
proprio tempo a curare lalimentazione.
Per questo ritengo che non abbia senso, e
lo dico da ricercatrice che si basa sulle
evidenze, fare una dieta vegana per motivi
di salute. Diverso, invece, il discorso di
chi elimina questi prodotti per motivi
etici: in questo caso non ho nulla da
eccepire. Limportante che si sia davvero
consapevoli dei limiti e dei problemi che
comporta fare una scelta del genere.

Il latte fa male? No
Parlare di dieta vegana in questi termini
non pu prescindere da un
approfondimento sul latte. Che diventato
argomento scottante: lautore del China
Study, infatti, consiglia di evitare i latticini.
Nel testo si afferma, tra le altre cose, che la
caseina, unimportante proteina del latte,
sarebbe un potente promotore del cancro.
Questo assunto nasce da una
manipolazione dei risultati di uno studio
fatto in laboratorio in cui si visto che
dando della caseina alle cellule tumorali,
queste si riproducevano molto pi
velocemente. In realt, tutte le proteine,
anche quelle di origine vegetale, sono un
nutrimento per le cellule, spiega ancora
Sacerdote. Alcuni anni fa c stata una
campagna contro il latte perch si pensava

che favorisse lo sviluppo del tumore alla


prostata. Alcuni studi lo danno come
responsabile del tumore alla mammella...
Attualmente, per, non ci sono evidenze
scientifiche chiare, perch ci sono studi a
favore, altri contro. Analizzando le
ricerche nel loro complesso posso
affermare che il consumo di latte sia del
tutto ininfluente sullo sviluppo dei
tumori.

Per un consumo ragionevole


Rispetto alle nostre abitudini alimentari
bisogna ridurre la quantit di carne che
mettiamo nei nostri piatti, cos come, in
generale, diminuire le calorie che
assumiamo giornalmente conclude
Sacerdote . per sbagliato far credere
che la scienza avalli leliminazione totale
delle proteine animali, perch si rischiano
diete gravemente squilibrate, soprattutto
se sono coinvolti anche i bambini. Per
esempio, il pesce un alimento molto
importante per la prevenzione dei tumori
e del rischio cardiovascolare, perch
ricchissimo di acidi grassi essenziali
omega 3 e chi lo consuma ha diversi
vantaggi. Perch quindi non mangiarlo se
fa bene?. Le indicazioni non lasciano
spazio allinterpretazione: si pu scegliere
di diventare vegani, ma al momento non ci
sono prove che ci sia davvero la scelta
migliore per la salute.

LE LINEE GUIDA PER STARE IN SALUTE


Le maggiori societ scientifiche che si occupano di ricerca sui tumori (Associazione italiana per la ricerca sul cancro, American Institute for
cancer research, tra le altre) consigliano di ridurre la carne e mangiare pi verdura, non di eliminarla. Nessuna avvertenza per il consumo di
latte, considerato non problematico.

MANTENERE IL PESO ADEGUATO

PI MOVIMENTO

VERDURE A GOG

RIDURRE LA CARNE

RIDURRE LALCOL

MENO SALE

NO INTEGRATORI

Il primo passo per stare bene


quello di mantenersi magri per tutta
la vita, riducendo lintroito calorico
giornaliero.

Mantenersi fisicamente attivi


fondamentale. S allo sport, alle
camminate (almeno mezzora al
giorno) e alla vita allaria aperta.

Per una dieta equilibrata


necessario consumare almeno
cinque porzioni tra vegetali e frutta
e privilegiare la variet.

Limitare il consumo di carne


rossa: un consumo modesto
non pericoloso. Da evitare
invece la carne trasformata.

Limitare il consumo di alcolici.


Non pi di due bicchieri al
giorno per luomo e uno per la
donna.

Mangiare meno salato (max 5


g), evitando conserve e
prodotti trasformati che ne
contengono grandi quantit.

Gli integratori di vitamine non


sono utili nella prevenzione del
cancro e non sostituiscono
unalimentazione equilibrata.

26 Altroconsumo 296 Ottobre 2015

www.altroconsumo.it

www.altroconsumo.it

Ottobre 2015 296 Altroconsumo 27

Test
IL NOSTRO
TEST
Ci siamo rivolti allo
stesso laboratorio
con cui collaboriamo
per i test sugli
antimalware per pc,
eseguendo prove
simili, ma adattate
al mondo degli
antimalware per
smartphone.
CI PROTEGGONO?
Per la prova di
protezione da
software infetto
stata copiata una
collezione di 500
malware nella
memoria di un
telefono ed stata
lanciata la procedura
di scansione dellapp
di sicurezza. E non
solo. Collegandoci a
50 siti infettati
stata analizzata
labilit delle app di
bloccare laccesso a
siti che contengono
file maligni. In ultimo
abbiamo verificato
anche la capacit
delle app di bloccare
laccesso a 500 siti
di phishing, che
puntano a carpire i
nostri dati.

Smartphone,
sei sicuro?
La risposta s, in realt non c paragone con la vulnerabilit di
un pc. Non servono antimalware: le normali precauzioni bastano.

uando ci capita di interagire di persona


con un folto gruppo di soci, per esempio al Festival di Altroconsumo a Ferrara, una delle domande che vengono
rivolte pi spesso ai nostri esperti high
tech : per il mio cellulare ho bisogno di un antivirus?
A questa domanda - durante il Festival - abbiamo risposto, ponendo a nostra volta una questione, anzi
due. La prima: in quanti hanno avuto problemi di

malware con un computer? E la seconda: in quanti li


hanno avuti con lo smartphone? Nel primo caso quasi tutti i presenti hanno alzato la mano, alla seconda
domanda invece non lha alzata nessuno. Questo naturalmente non significa che il malware per smartphone non esista, ma aiuta a chiarire al volo un punto
molto importante: per quanto si dica che i cellulari di
oggi siano computer tascabili, la situazione in materia
di malware tra i due tipi di prodotti molto diversa.

Un recinto protettivo
Il primo motivo per cui la situazione diversa che
talvolta si impara dai propri errori. I principali attori
dellindustria degli smartphone sono gli stessi dellindustria dei pc, e dunque i sistemi operativi dei telefoni sono stati progettati anche tenendo conto dei problemi di sicurezza che affliggono da sempre il mondo
dei personal computer. Le applicazioni per cellulare
hanno minori autorizzazioni a interagire rispetto a
quelle per i pc, e questo limita i danni che possono
fare (in gergo tecnico questo approccio si chiama
sandboxing, dal nome del recinto di sabbia dei bambini). In altre parole: oggi molto pi difficile infettare uno smartphone rispetto a un notebook.

Il pericolo fuori dalle mura


Le applicazioni che contengono malware in grado di
infettare uno smartphone esistono e sono anche numerose. Ma per installare applicazioni sui cellulari
bisogna passare attraverso gli store, rigidamente
controllati dai produttori dei sistemi operativi: questa
unaltra barriera di protezione molto efficace. In
particolare con gli iPhone: a meno di non craccare
il telefono, il solo modo per installare unapp passare attraverso App Store.
Per questo insieme di motivi, iOS un sistema oggi a
basso rischio: lo dimostra il fatto che, tra i molti software antimalware sul mercato, non c alcuna versione per iOS.
Le maglie di Android, invece, sono un po pi larghe.

AVAST: UNAPP ANTIFURTO O UNA SPIA?


Scopriamo le due facce di una tecnologia che si propone con una funzione
positiva, ma che pu essere usata anche per fini decisamente meno nobili.
Le funzionalit antifurto delle app
ovviamente non possono impedire
che il furto avvenga. Quello che in
concreto si propongono di fare
fornire al derubato informazioni
sufficienti a localizzare e recuperare il
maltolto. Tra le molte sul mercato, si
distingue Avast, con le seguenti
funzionalit:
- possibile tracciare la posizione del
telefono anche quando il gps
disattivato;
- possibile inviare a un altro
telefono i dati riguardanti le chiamate
effettuate e ricevute e quelli
riguardanti gli sms; nel caso delle
telefonate vengono inviati solo i dati
(per esempio il numero di telefono, la
durata della conversazione, ma non la
chiamata stessa); gli sms invece
vengono inviati per intero, incluso
quindi il testo del messaggio;
- possibile farsi chiamare dal
telefono con lo schermo spento, in
modo da poter ascoltare ci che
viene detto nei pressi del telefono.
Queste e altre funzioni sono
disponibili su normali telefoni Android.
Se in pi il telefono stato
sbloccato (in gergo tecnico si dice
rootato) possibile anche impedire
che il gps e la connessione dati
vengano disattivate e lo si pu
installare in modo tale che si autoinstalla anche se si esegue un reset
completo del telefono.
In teoria lintento quello di spiare il
ladro: vedendo la sua posizione,
leggendo gli sms che riceve, usando il
cellulare come trasmittente per
ascoltare quanto viene
detto,aumentano le possibilit di
risalire allidentit del ladro e di
tornare in possesso del telefono.

per evidente quanto sia alla


portata di mano un uso distorto di
queste funzionalit: si potrebbe
spiare consorte, figli, genitori e anche
amici e colleghi, avendo accesso per
qualche tempo al loro telefono e
installando lapp. Se si aggiunge che
una delle funzioni nasconde licona
dellapp, rendendola quasi invisibile, le
probabilit che il proprietario si
accorga di quanto successo sono
bassissime. Si pensi, per esempio, a
quanto comune che in una famiglia
sia una sola persona a gestire le
apparecchiature tecnologiche di casa,
o alla nonchalance con la quale
affidiamo il nostro telefono allamico
esperto per farci installare unapp o
risolvere qualche pasticcio.
Inoltre da considerare che spesso
queste informazioni non sono
comunque sufficienti a recuperare un
telefono: se lo localizzate in un
palazzo con decine di appartamenti,
la polizia non potr certo perquisirli
tutti. Lo stesso vale se si pensa di
andare a recuperare di persona il
maltolto: non detto che sia saggio,
anzi potrebbe rivelarsi piuttosto
pericoloso.
La domanda che ci poniamo, dunque,
questa: il gioco vale davvero la
candela?
sensato che un sistema operativo
consenta a unapp di fare tutte
queste cose? Non sarebbe meglio
impedirla a monte?
Abbiamo girato e sottoposto la
questione a Google, il produttore di
Android. Sar interessante sentire la
risposta, considerato che su iOS, il
sistema operativo degli iPhone,
queste autorizzazioni non vengono
concesse alle app.

SEGNALAZIONE
ANCHE CON GPS
DISATTIVATO

FUNZIONI
A DOPPIO USO
AUTOINSTALLAZIONE
DEL GPS

CHIAMATA PER
REGISTRAZIONE

INVIO DI DATI A
UN ALTRO
TELEFONO

28 Altroconsumo 296 Ottobre 2015

www.altroconsumo.it

www.altroconsumo.it

APP SPIA

Ottobre 2015 296 Altroconsumo 29

Test

Protezione dal phishing

61

59

BITDEFENDER Mobile Security

10

53

QUALIT GLOBALE (su 100)

Protezione durante la navigazione

15

Funzionalit antifurto

Uso delle risorse di sistema

15

AVAST Premium Mobile Security

Antimalware

Facilit d'uso

ESET Mobile Security for Android

MARCA e modello

Impostazioni predefinite

Protezione dalla rimozione

RISULTATI

Installazione

PREZZI

In euro min-max
(luglio 2015)

ANTIMALWARE
PER SMARTPHONE ANDROID

NORTON Mobile Security

30

47

KASPERSKY Internet Security for Android

15

45

G DATA Internet Security per Android

16

43

F-SECURE Mobile Security

39

AVIRA Antivirus Pro per Android

38

AVG MOBILE AntiVirus Pro: account premium

10

34

COME LEGGERE LA TABELLA


Prezzi Quasi tutti i prodotti del test offrono la possibilit di pagare per un dispositivo della durata di un
anno; unica eccezione
Norton che offre la copertura per 5 dispositivi per un
anno. Molte app hanno anche una versione gratuita,
priva di alcune funzionalit
base (a seconda dei casi
manca la protezione web,
quella anti-phishing o quella anti-furto).
Installazione Controlliamo
che venga installata solo
lapp in questione e non
altre app non richieste e che,
in seguito allinstallazione,
tutte le principali funzioni
siano automaticamente
attive.
Protezione dalla rimozione
La prima cosa che un eventuale ladro vorr fare rimuovere le app antifurto:
con queste prove valutiamo
quanto lapp si autoprotegge da questa eventualit.
Facilit duso Valutiamo
quanto intuitivo luso
dellapp, la regolazione delle impostazioni, la chiarezza dei messaggi che si ricevono in caso di problemi.

30 Altroconsumo 296 Ottobre 2015

Uso delle risorse di sistema


Un giudizio sullo spazio occupato dallapp e sulla Ram
necessaria per il suo funzionamento.

La nostra scelta
Antimalware per
Smartphone Android

Impostazioni predenite
Valutiamo lefficacia delle
impostazioni dellapp e la
segnalazione di impostazioni poco sicure del telefono.

Migliore del Test:


ottiene i migliori risultati
nelle nostre prove

Scelta Conveniente:
qualit accettabile, prezzo
molto vantaggioso
Ottimo
Qualit buona
Buono
Accettabile Non comprare
Mediocre
Pessimo

Protezione su pi fronti
I produttori di software antimalware per smartphone
sono pi o meno gli stessi che operano da anni nel
campo dei pc. Le prestazioni migliori del test le abbiamo viste nella prova di rilevamento classico di
malware: inserendo una scheda SD infettata con 500
malware, in media, viene rilevato il 92%. Solo F-Secure non si dimostra allaltezza della concorrenza,
con un magro 78,6%. Se il malware invece in agguato sul web, alcune app non lo rilevano molto bene,
ma una volta scaricato nel telefono prima che sia
installato e quindi prima che possa fare danni lo
individuano con efficacia.
Non sorprende, dunque, che i produttori di app antimalware cerchino di giustificare la propria esistenza
introducendo numerose funzionalit aggiuntive.
Una di queste la protezione dal phishing, ovvero da
quei sistemi illegali usati per carpire dati riservati
(numero della carta di credito, codice fiscale...), che
vengono poi utilizzati in un secondo momento per
fini illeciti. Purtroppo solo Norton ha ottenuto risultati buoni in questa prova, bloccando l85% dei siti di
phishing a cui ci siamo collegati, mentre le restanti
app ne hanno bloccati in media solo il 50% circa.

SMARRIMENTO DEL TELEFONO: COSA FARE


Prepararsi alleventualit che il telefono venga perso o rubato indispensabile
per minimizzare i danni in caso questo accada. Se hai attivato per tempo le
funzionalit anti smarrimento di Android (o installato una delle app di cui
parliamo in questo articolo) e annotato il codice IMEI, ecco i passi da seguire.
Scopri dove si trova: lapp pu
mostrare una mappa con la
posizione attuale del telefono (se
acceso e collegato alla rete) o la sua
ultima posizione conosciuta. Questo
permette di capire al volo se lo si
lasciato in qualche luogo conosciuto o
se stato rubato.

Blocca il telefono: da fare solo


se il telefono normalmente non
bloccato da un codice o da un altro
sistema di protezione. Puoi bloccarlo
a distanza attraverso lapp.

Contatta chi lo ha ritrovato:


basta chiamare il tuo stesso
numero. A seconda dellapp installata
ci possono essere anche altri modi
per contattare il possessore del tuo
telefono, per esempio linvio di un
messaggio.

Elimina i tuoi dati: se sei sicuro


che non riavrai indietro il
telefono, il momento di accertarsi
che nessun altro possa accedere alle
tue foto, mail, messaggi. Tutte le app

di recupero permettono la
cancellazione da remoto. Attenzione,
un passo definitivo: non potrai pi
localizzarlo e qualora ritrovassi il
cellulare in seguito non potrai
recuperare i dati.
Blocca la scheda sim: basta
chiamare il tuo operatore
telefonico. In questo modo il tuo
credito telefonico rester intatto.

Fai una denuncia alla polizia:


avrai bisogno del numero IMEI,
un numero di 15 cifre che puoi trovare
digitando sul telefono il codice *#06#
(ovviamente devi annotarlo prima di
perderlo). possibile che si trovi
anche sulla confezione del telefono
stesso.

Una volta effettuata la


denuncia, chiama nuovamente il
tuo operatore per fargli bloccare il
codice IMEI: questo rende molto pi
difficile per il ladro utilizzare il
telefono anche se dovesse inserire
una nuova sim.

Impedire il furto del telefono

Funzionalit antifurto Valutiamo la possibilit di attivare alcune funzioni da


remoto (lapp per deve
sempre gi essere installata), i metodi a disposizione per cancellare i dati e
altre funzionalit nonch
lindicazione della posizione
del telefono.

Miglior Acquisto:
buona qualit e il miglior
rapporto con il prezzo

Anzitutto pi diffusa labitudine di sbloccare il telefono (il cosiddetto root): anche se questa operazione aumenta la versatilit, accresce in proporzione
anche i rischi per la sicurezza.
Inoltre il sistema consente linstallazione di applicazioni anche da sorgenti diverse dal Play Store, ma
una possibilit disabilitata in automatico: il nostro
consiglio lasciarla disabilitata. Si pu controllare
che lo sia da: Impostazioni Sicurezza Origini sconosciute. Anche con Android, quindi, un normale
utilizzo del telefono, senza avventurarsi a recuperare
app da siti sconosciuti, costituisce di per s una buona protezione.

61
ESET Mobile Security for Android
15 euro per uno smartphone per un anno
Applicazione semplice e intuitiva, che protegge
bene dal malware. Meno bene per quanto
riguarda il phishing, dove comunque quasi tutti i
prodotti si comportano male tranne Norton e
Bitdefender.

www.altroconsumo.it

Laltra grossa funzionalit aggiuntiva quella cosiddetta antifurto. Qui le azioni delle app si concentrano su due fronti: da un lato puntano a impedire che
il ladro possa accedere ai nostri dati, grazie a una
serie di opzioni per bloccare il telefono o cancellare
il suo contenuto da remoto; le app pi efficaci consentono di inviare questi comandi anche via sms, cos
che possano agire anche se la connessione dati disabilitata. Dallaltro le app cercano di consentirci di
ritrovare il telefono, attraverso la segnalazione della
sua posizione o altre funzionalit. Lapp con le opzioni pi interessanti Avast, che pu scattare una foto
e inviarla a un server online a chi sbaglia a inserire
per tre volte il codice di sblocco, che consente di segnalare linserimento di una nuova sim e pu far suonare un allarme se il telefono stesso esce da un recinto geolocalizzato (il termine tecnico geofencing)
impostato in precedenza dal proprietario.
C da dire che le funzioni principali, come la possibilit di segnalare la posizione del telefono, di bloccarlo o cancellarne i dati da remoto, sono tutte gi
incluse tra quelle standard sia di iOS (si tratta della
funzione Find My Phone) sia di Android (per regolarle aprite lapp Gestione Dispositivo). Abbiamo messo
www.altroconsumo.it

a confronto le funzionalit standard di Android con


quelle antifurto delle app del test: Android ottiene un
giudizio accettabile, comportandosi meglio rispetto
alla met delle app analizzate.

Che cosa fare?


Dopo avere analizzato a fondo queste app rimane la
perplessit sulla loro reale utilit. Il malware per
smartphone esiste, ed plausibile che in futuro gli attacchi possano essere pi incisivi. Tuttavia, al momento attuale, queste app proteggono soprattutto dal tipo
di attacchi da cui ci si pu proteggere facilmente da soli,
se si ha laccortezza di non sbloccare il telefono e di installare applicazioni solo dagli App store ufficiali. Aggiungendo a questo unadeguata prevenzione: se si attivano le funzioni per ritrovare il telefono gi incluse nel
sistema operativo (ci sono istruzioni dettagliate in un
articolo pubblicato su Hi_Test 50, luglio 2015) e si fa regolarmente il backup dei dati, si dovrebbe stare tranquilli. Chi invece usa il cellulare come strumento di lavoro e preferisce la sicurezza aggiuntiva di unapp, le
prestazioni migliori le ha fornite Eset.
Ottobre 2015 296 Altroconsumo 31

Inchiesta
Guida
allacquisto
Dove lo compriamo
Secondo una nostra indagine su un campione di circa 900 consumatori, un terzo
preferisce acquistare vino direttamente dai produttori: il fattore risparmio (si
eliminano i costi della distribuzione) si fa sentire. Lonline invece per ora non decolla.

18%

32%

Enoteca 8%
Online 2%

Direttamente
dal produttore

Negozio 1%

50%

Mercato e altro 7%

Grande
distribuzione

Il vino

trasmette valori di qualit ed affidabilit. In


pratica che esteticamente ci piace di pi.

Il bello delletichetta

questione di etichetta
Dietro lacquisto spesso ci sono fattori che poco hanno a che fare con il palato,
come il prezzo e lestetica della bottiglia. Ecco come andare oltre.

Credete che la ceralacca sulla bottiglia sia


solo un vezzo decorativo? O che
unetichetta valga laltra? Ve lo
garantiamo: nel packaging del vino niente
lasciato al caso. Anche in questo settore
il marketing ha studiato codici
differenziati a seconda dei prodotti.
Cos solitamente i confezionamenti
bianchi e dorati vengono usati pi per i

moscati; il blu va bene per i vini bianchi


tipo Chardonnay; mentre il verde adatto
ai vini bianchi leggeri e il nero ai vini
molto maturi e invecchiati; la bottiglia
Renana (quella senza spalle) per esempio
viene usata per i Riesling; quella Bordolese
(la classica) comune per i vini rossi e
bianchi; le bottiglie trasparenti per i
bianchi e le grappe di vitigno. E che dire
delletichetta? Locchio si sofferma
decisamente pi a lungo sulla grafica che
sui dati del vino. Le informazioni tecniche
(tipo di vino, grado, produttore) vengono

lette e percepite in un secondo momento


rispetto allestetica della bottiglia. Lo
sanno anche i produttori, quando
studiano piccoli trucchi che possono
favorire una buona prima impressione.
Letichetta di un novello per esempio deve
giocare sul colore, dando unimpressione
di allegra freschezza che devessere subito
percepita dal consumatore; al contrario
unetichetta molto lavorata color avorio,
con una carta effetto invecchiato sar pi
adatta a un vino nobile. E non solo. Ci sono
etichette che sono veri giochi di design,
bottiglie con quadri realizzati ad hoc;
bottiglie incartate o con vestizioni
floreali (piacciono molto alle donne): tutti
tentativi di spiccare tra le concorrenti sugli
scaffali. Daltra parte, nel settore vino
sinveste relativamente poco in pubblicit e
quindi letichetta per lazienda un veicolo
pubblicitario vero e proprio.

Scegliere con il taccuino


Belle etichette a parte, per orientarsi negli
acquisti ecco una prima dritta: ricordarsi
di che cosa ci piaciuto. Se beviamo un
buon vino, prendiamo nota del tipo, del
vitigno e del paese di origine, cos sar pi
facile trovarne anche altri simili da
degustare. I disciplinari a volte sono molto
flessibili: un Chianti - per esempio - non
vale laltro. Anzi, varia molto a seconda del
tipo e della quantit di vitigni usati (tra
quelli ammessi) e del metodo di
produzione. Non detto, dunque, che una
bottiglia ci piaccia quanto laltra. E poi il
prezzo. Una bottiglia economica pu non
rivelarsi conveniente (se finisce nel
lavandino) cos come il prezzo alto non
garantisce sempre la qualit di un
prodotto: lo ha dimostrato spesso la nostra
Guida Vini, che non si ferma certo alle
apparenze quando valuta rossi & co. Da
sfogliare: sar un aiuto concreto per gli
acquisti.

A TAVOLA NON MANCA


La nostra indagine sulle abitudini degli italiani nel consumo di vino svela che difficilmente questo prodotto manca
in casa. Si beve soprattutto a tavola, durante i pasti principali: il 73% lo accompagna sia al pranzo sia alla cena.

i sceglie con gli occhi, non


con il palato. Vale per molti
prodotti e anche per il vino.
Oggi bisognerebbe
aggiungere anche con il
portafoglio. Partiamo infatti da un
presupposto: le persone che si intendono
davvero di vino sono una minoranza. Ed
esclusi gli acquisti specifici in enoteca (che
una nostra indagine dice siano una
minoranza), la maggior parte degli

32 Altroconsumo 296 Ottobre 2015

acquisti avviene al supermercato ed


condizionata dal prezzo e dallimpatto che
ha su di noi letichetta. Basta?

Prova al supermercato
Facciamo un test. Immaginiamoci in un
grande supermercato con lobiettivo di
acquistare una bottiglia di vino da
regalare ad amici che ci hanno invitato a
cena. Passeggiando nel reparto dedicato,
ci imbattiamo in una parete di bottiglie

con un centinaio di marche, tipi e qualit


di vino differenti. Come scelgo un buon
vino che mi faccia fare bella figura?
Se non si un minimo intenditori (e
dunque si cerca un tipo o un vitigno
specifico...) e se non se ne fa una questione
di prezzo, la scelta pu essere influenzata
facilmente dalle percezioni sensoriali: la
vista, infatti, ci porta a scegliere il vino
con letichetta che ci colpisce di pi, che,
anche senza che ce ne rendiamo conto, ci
www.altroconsumo.it

5%

Non beve vino

26%

Beve in media una


bottiglia ogni due giorni

www.altroconsumo.it

53%

Conosce la dose
raccomandata di consumo

55%

Beve sia vino rosso


sia vino bianco

4
10
15

Spesa media
per una bottiglia
Spesa per una bottiglia
per unoccasione speciale
Spesa per una bottiglia
se si tratta di un regalo

Ottobre 2015 296 Altroconsumo 33

Guida allacquisto
INTERVISTA

Alcune informazioni,
purtroppo facoltative,
aiuterebbero a scegliere
Quali informazioni in etichetta possono
aiutare anche i meno esperti a scegliere?
Letichetta sulla bottiglia la carta
didentit del prodotto ed lunico
strumento che ci offre informazioni sulle
caratteristiche del vino che stiamo per
acquistare. Alcune indicazioni potrebbero
aiutare molto, ma spesso non sono
presenti. Vi faccio un esempio: il nome del
produttore rientra nelle indicazioni non
obbligatorie, ma sarebbe utile conoscerlo,
per sapere chi ha prodotto quel vino. Lo
stesso per quel che riguarda il metodo di
produzione subto. E le variet di uva: non
sempre viene segnalato da quali uve derivi
un vino. Anche gli abbinamenti consigliati
non sono sempre riportati, eppure sono
importanti per i consumatori.

possibile che vini di uguale annata e


denominazione allassaggio siano diversi?
S, possibile. Questo accade perch i
disciplinari di produzione non sono cos
rigidi e prevedono una certo margine di
variabilit. Per esempio, per produrre il
Rosso di Montepulciano, la legge stabilisce
che debba essere utilizzato Sangiovese
per almeno il 70%, a cui possibile
aggiungere fino a un massimo del 30% di
uve coltivate in Toscana, purch la
percentuale delle uve bianche non superi il
5%. E poi non obbligatorio il periodo di
invecchiamento. In pi ogni azienda pu
avere standard qualitativi pi o meno
elevati in ogni passaggio. I vini dunque
possono avere caratteristiche anche molto
differenti tra loro, pur avendo la stessa
denominazione.
Bisogna guardare lannata? C chi pensa
che pi un vino vecchio, meglio
Durante linvecchiamento dei vini si

Morena Lussignoli, esperta di vino


di Altroconsumo

hanno reazioni di evoluzione del colore, del


sapore e degli aromi che portano a un
miglioramento delle caratteristiche di
sapore e profumo del vino. Ma come
accade per il grado alcolico, non lunico
elemento capace di rendere grande un
vino. La qualit di un vino dipende dal livello
qualitativo in tutte le fasi di produzione.

ETICHETTA: LE INFORMAZIONI OBBLIGATORIE


Letichetta fatta di informazioni che si possono usare per orientare i nostri acquisti. Alcune indicazioni sono
obbligatorie (quelle qui sotto). Altre come gli abbinamenti con le pietanze purtroppo sono facoltative (e dunque
non sempre presenti), ma sono utili per la scelta del vino. Sul nostro sito scopri altri termini e informazioni sul vino.
Imbottigliatore. Va indicato il nome o la
ragione sociale, il comune e lo stato
membro. Per gli spumanti solo il
venditore o produttore.
Volume nominale. La quantit di vino
contenuta nella bottiglia.
Annata. Obbligatoria solo per i vini DOP
(cio DOC e DOCG), esclusi quelli
spumanti, frizzanti e liquorosi.
Spesso sul fronte delletichetta.
Dicitura allergeni. Vanno dichiarati i solfiti
e dal 2012 uova e latte (si trovano in
sostanze usate per illimpidire i vini).
Categoria del prodotto. la tipologia del
vino (vino, vino spumante, vino
liquoroso). Qui non c perch
obbligatoria solo per i vini senza
denominazione o indicazione di origine.

34 Altroconsumo 296 Ottobre 2015

Denominazione di vendita. Per un vino


DOP si indica o Denominazione di origine
protetta o DOP o la dicitura italiana
Denominazione di origine controllata pi
il nome della denominazione (per esempio,
Malvasia delle Lipari Doc).
Grado alcolico effettivo. Indica la quantit
(ml) di alcol etilico presente in 100 ml dello
stesso vino.
Provenienza. Per i vini italiani senza
denominazione si indica prodotto in
Italia o vino di Italia; per DOP e IGP di
altri stati va indicato prodotto in o vino
di... pi il nome dello stato in cui il vino
stato prodotto.
Lotto. Linsieme di bottiglie o damigiane
prodotte o confezionate in circostanze
identiche: permette di identificare il vino.
Non sempre sul retro delletichetta.

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RISPARM I

Test

1.000

Fredda energia
Alla prova i frigoriferi di gamma pi alta, con freezer a cassetti:
consumano sempre meno. E uno dei migliori costa solo 319 euro.

IL NOSTRO TEST
Abbiamo messo alla prova 27 frigoriferi
combinati, con scomparto freezer nella parte
bassa. Tra i diversi aspetti, abbiamo misurato la
velocit di congelamento del cibo.
QUANTO CI METTONO A CONGELARE?
Per evitare la proliferazione di batteri,
importante che il cibo fresco introdotto nel
freezer si congeli entro un certo lasso di tempo.
Lo abbiamo verificato inserendo sonde per
misurare la temperatura in appositi panetti che
imitano gli alimenti inseriti nel freezer.

ono i frigo migliori. Per il test abbiamo


selezionato come sempre i modelli pi
diffusi. Questa volta per scegliendo
nella gamma pi alta. Di conseguenza,
non soltanto sono spesso modelli costosi (per fortuna non tutti, al contrario, abbiamo scovato ottime possibilit di risparmio), ma sono anche
quelli per i quali si studiano e sui quali si applicano
le maggiori innovazioni tecnologiche. E si vede.
Bench infatti a partire da questo test abbiamo reso
le nostre valutazioni pi severe, cos da poter selezionare in modo pi preciso gli apparecchi validi (e questo spiega i diversi giudizi negativi in alcune prove
anche per modelli con una buona valutazione finale),
i risultati sono soddisfacenti: tutti i frigoriferi sono
stati promossi, e pi della met a pieni voti. Notevole,
in particolare, un aspetto che non pu non starci a
cuore: il risparmio energetico. I consumi sono calati
in modo marcato: per i modelli di classe energetica
pi alta (A+++) parliamo di 1/2 kWh di consumo al giorno, ovvero meno di 200 kWh allanno. Soltanto una

www.altroconsumo.it

Ottobre 2015 296 Altroconsumo 35

Test

DAI SOCI

Tasto di congelamento rapido

Freezer no frost

Facilit duso

Consumo energetico

Capacit di congelamento

Capacit di raffreddamento

In caso di blackout

Stabilit del freezer

QUALIT GLOBALE (su 100)

87

177,5

61,7

A++

78

HOTPOINT-ARISTON EBGH 20323 F

780-949

156,9

200 x 60 x 68

184,3 75,3

A++

78

1.299

151,8

201 x 60 x 66

177

66,8 A+++

77

177

66,8 A+++

77

74

LIEBHERR CNPesf4033

Classe energetica

220,3 76,5 A+++

191 x 60 x 65

1.159

140,2

201 x 60 x 66

BEKO CN232131T

319-569

106,5

185 x 60 x 59

BOSCH KGE39BL41

615-1.049

119,3

201 x 60 x 65

197,5 67,8 A+++

73

HOTPOINT-ARISTON EBLH 18323 XF

496-799

132,8

188 x 60 x 68

160,7 76,5

A++

72

799-1.099

130,2

201 x 61 x 65

185,6 61,6

A+++

71

SAMSUNG RB37J5315SS

759-1.049

148,9

200 x 60 x 73

74,1

A++

70

LIEBHERR CNPesf4006

1.049-1.319

176,3

201 x 60 x 65

233,7 73,1

A++

69

299-469

111,7

188 x 60 x 64

169,2

73,1

A+

69

440

114,2

188 x 60 x 64

169,2

73,1

A+

69

446-650

137,9

191 x 60 x 65

177,5

61,7

A+

66

599-819

154,9

185 x 60 x 65

177,4 70,8

A++

64

649-1.049

149,1

193 x 60 x 71

199,6 79,8

A++

64

LG GBB530PZCFS 0025

INDESIT BIAA 13P V


INDESIT BIAA13PVXDR
LG GBB539SWCWS

524-799
Risultati buoni o ottimi per tutti gli
aspetti pi importanti. Prezzo molto
buono per un modello che
risultato in ottima posizione, tra i
migliori del test: Miglior Acquisto.

Volume utilizzabile freezer (litri)

200 x 60 x 72

119,3

Volume utilizzabile frigo (litri)

148,7

524-799

SAMSUNG RB 37J5349SL

LIEBHERR CNP4033

LG GBB539PZCZS

RISULTATI

859-1.299

87
SAMSUNG RB 37J5349SL

78

CARATTERISTICHE

LG GBB539PZCZS

MARCA e modello

859-1.299
Supera con risultati ottimi o buoni
quasi tutte le prove, staccando
nettamente gli altri modelli.
Consuma molto poco. Merita il titolo
di Migliore del Test, ma il prezzo non
sicuramente popolare.

PREZZI

Dimensioni in cm (hxlxp)
compreso lo spazio
da lasciare attorno

FRIGORIFERI COMBINATI

Costo medio annuo in euro


(prezzo + consumo su 15 anni)

La nostra scelta Frigo combinati

In euro min-max (luglio 2015)

decina di anni fa un frigorifero anche pi piccolo di


questi consumava fino al triplo di energia. I vantaggi
sono equamente divisi: per la nostra bolletta e per
lambiente.
Le principali caratteristiche dei modelli e i risultati
del test sono sintetizzati nella tabella alla pagina a lato
(sul nostro sito www.altroconsumo.it si trovano maggiori dettagli). Quasi tutti sono no frost, cio il freezer
non deve essere sbrinato periodicamente. Tutti sono
adatti anche ai climi caldi come quelli del nostro Paese (non abbiamo inserito in tabella la classe climatica proprio perch va sempre bene).
In tabella non abbiamo riportato neanche i risultati
del test sul rumore, per il quale tutti i giudizi sono
stati ottimi o buoni. Abbiamo valutato anche la temperatura ottenuta nei due vani regolando lapparecchio alle impostazioni consigliate dal produttore: anche in questo caso non abbiamo inserito i risultati in
tabella perch sono tutti buoni, con le sole due eccezioni di Liebherr e Candy CKCF. I giudizi negativi sulla capacit di raffreddamento e congelamento di diversi modelli sono legati anche alla nostra maggior
severit rispetto ai test passati: daltra parte, molti
frigo hanno mostrato di essere allaltezza dei nostri
standard pi esigenti.
Bench si tratti di modelli costosi, una bella sorpresa
viene dai prezzi: uno dei modelli migliori (marca LG,
qui a fianco) si trova in vendita a partire da 524 euro,
mentre il Beko, che delude solo sulla velocit di congelamento, si trova addirittura a 319 euro.

AEG S53420CTX2
SAMSUNG RL58GRE7F
HOTPOINT-ARISTON EBOH 18201 F
SIEMENS KG39NXI32/01

129,5 62,8

215

A++

399-599

123,2

188 x 60 x 69

171,3

74,3

A+

63

1.104-1.209

165,0

202 x 60 x 69

177,3 65,5

A++

60

ELECTROLUX-REX RN3613MOW

479-569

119,6

185 x 60 x 65

169,8 79,5

A++

56

UN APPARECCHIO CHE GELA

ELECTROLUX-REX RN3613MOX

499-629

124,6

185 x 60 x 65

169,8 79,5

A++

56

INDESIT BIAA 13PF SI H

399-579

142,6

188 x 60 x 68

170,1

71,3

A+

54

Ho acquistato un frigorifero combinato Hotpoint


Ariston BCB 31 AAA. Con il termostato anche solo
in posizione media lapparecchio gela i prodotti
situati nel reparto frigo; per evitare ci occorre
usarlo sempre con il termostato in posizione
minima. Per il tecnico preposto allassistenza, che
abbiamo consultato, la cosa del tutto normale.
A me invece sembra che nel reparto frigo la
temperatura non debba mai scendere sotto lo
zero anche con il termostato posizionato sul
massimo e il reparto freezeer non debba mai
salire oltre i meno 18 C (minimo garantito per la
conservazione dei surgelati).
Lettera firmata - email

HOTPOINT-ARISTON EBM18210F

379-519

113,9

188 x 60 x 65

171,3

74,3

A+

52

BOSCH KGN36NL20

429-649

125,1

186 x 60 x 61

178,2 51,5

A+

52

BEKO CS234022

269-399

106,6

185 x 60 x 60

160,8 67,8

A+

51

BEKO CS234022X

319-359

108,2

185 x 60 x 60

160,8 67,8

A+

51

CANDY CF 18 S WIFI

399-699

150,9

188 x 60 x 57

450

157,1

186 x 60 x 57

Il nostro socio ha ragione, e lo confermano sia la


normativa sia le nostre prove, in cui valutiamo
sempre la temperatura dei vani. Il cibo nel vano
frigo non dovrebbe mai gelare. Pu accadere che
nel freezer la temperatura salga sopra i -18C per
qualche ora, nel caso si introduca molto cibo a
temperatura ambiente. Ma una temperatura cos
bassa nel vano frigo unanomalia, soprattutto se
il problema si verifica costantemente.

CANDY CKCF 6182 IW

143

60

143,7 59,2

A+

50

A+

45

COME LEGGERE LA TABELLA

74
BEKO CN232131T
319-569
Non soddisfa nella prova di
congelamento, quindi non
adattissimo a chi utilizza molto il
freezer per congelare alimenti
freschi. Per ha un prezzo
eccezionale per una qualit nel
complesso decisamente buona: un
Miglior Acquisto che fa risparmiare
1.000 euro rispetto al modello pi
caro di qualit inferiore.

Costo medio annuo Lo abbiamo calcolato basandoci sul


prezzo di acquisto e sul consumo di energia elettrica,
ipotizzando che lapparecchio
sia usato per 15 anni. Questo
dato servito a calcolare il
Miglior Acquisto.
Tasto di congelamento rapido
Serve ad accelerare il raffreddamento del freezer, quando
vengono introdotti tanti alimenti non congelati. Per le
prove sulla capacit di conge-

lamento non ne abbiamo tenuto conto, perch il freezer


deve comunque lavorare bene
anche con la regolazione normale, e inoltre chi usa il freezer,
al di fuori di eventi straordinari, potrebbe non sapere
come regolarsi sulluso del
tasto.
Consumo energetico Misurato senza lutilizzo delle funzioni speciali (Supercool e fast
freezer). Il giudizio dato dalla misura del consumo di ener-

gia, rapportato al volume


utilizzabile dei vani. I migliori
consumano meno di un 1 kWh
al giorno. Il giudizio sufficiente attorno a 1 kWh al giorno,
mentre i due giudizi negativi
sono sopra a 1 kWh ( il pi vorace consuma 1.3 kWh al d, il
che vuole dire 475 kWh in un
anno rispetto ai 180 kWh de l
modello migliore.
Capacit di congelamento In
questa prova si valuta quante ore servano a congelare una

ipotetica spesa. Contemporaneamente si verifica che i


diversi scomparti del frigo non
diventino mai troppo freddi e
che la temperatura del freezer non vada mai sopra i -16C.
Ottimo significa che il congelamento si completa entro
12 ore, sufficiente fino a 20,
pessimo oltre un giorno.
Capacit di raffreddamento
Stesso metodo della precedente, ma applicato al raffreddamento del vano frigo.

Black out Misuriamo quanto


a lungo frigo e freezer mantengono la temperatura giusta
in caso salti la luce.
Stabilit del freezer Verifichiamo la stabilit della temperatura del freezer anche in caso di
sbalzi di temperatura esterni.
Ottimo
Buono

Qualit buona

Accettabile
Mediocre
Pessimo

36 Altroconsumo 296 Ottobre 2015

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Ottobre 2015 296 Altroconsumo 37

Inchiesta

Garanzia

un tuo diritto
Ma c ancora chi fa il furbo:
non tutti i negozi testati
applicano la legge.

a legge parla chiaro: il


venditore (e non il
produttore) deve offrire ai
clienti la garanzia di
conformit, della durata di
due anni, su tutti i prodotti acquistati. In
pratica, se qualcosa non va,deve
rimediare. Ma qual la propensione dei
negozianti a offrire davvero questo
servizio? Per saperlo abbiamo deciso di
verificare se, e come offrano garanzie sui
prodotti venduti. Ci siamo messi nei panni
di un cliente che ha comprato un prodotto
da pochi mesi, ma questo non funziona
pi, quindi va nel punto vendita in cui lo
ha acquistato e chiede informazioni.
Abbiamo visitato cos pi di cento punti
vendita in tutta Italia, appartenenti alle
pi importanti catene di negozi di
elettrodomestici e prodotti di elettronica.
Nel nostro test abbiamo creato due scenari
simili: ci siamo rivolti, in incognito, agli
addetti alle vendite, dicendo che la
funzione di geolocalizzazione del nostro
tablet Samsung Galaxy si era rotta oppure
che la nostra macchina per fare il pane,
marca Moulinex, non cuoceva pi.

CHE COSA PREVEDE LA LEGGE


il venditore che deve fornire la garanzia sul prodotto, detta di conformit, per
tutelare il diritto di chi compra (come stabilisce larticolo 130 del decreto 206 del 2005).
Il produttore invece non ha lobbligo di legge di offrire una garanzia.
Nel caso in cui il prodotto venduto risulti
difettoso, se sono passati meno di due
anni dallacquisto, dobbiamo rivolgerci al
punto vendita dove abbiamo fatto
lacquisto. La garanzia copre qualsiasi
difetto di conformit esistente al
momento dellacquisto, anche se il difetto
si manifesta dopo.
Quando ci presentiamo al nostro
venditore con il prodotto difettoso, se
sono passati meno di due anni
dallacquisto, possiamo scegliere tra
queste alternative, tutte lecite:
1. Il venditore ci sostituisce il prodotto
2. Il venditore lo porta in riparazione e ce lo

restituisce funzionante e in tempi


ragionevoli
3. Se non possibile n sostituirlo, n
ripararlo o se il venditore impiega troppo
tempo a farlo riparare o a sostituirlo, o se
la riparazione ha portato degli
inconvenienti notevoli al prodotto,
possiamo scegliere di farci restituire una
parte dei soldi spesi per lacquisto, o
lintera somma spesa, purch il difetto non
sia di lieve entit.
4. Il venditore ci restituisce lintera somma
che avevano pagato al momento
dellacquisto e noi gli restituiamo il
prodotto.

Dopo aver visitato tutti i negozi


selezionati, possiamo dire che la maggior
parte ha superato bene la prova.
Dobbiamo per dare un giudizio negativo
a 11 punti vendita e addirittura molto
negativo a tre negozi, per un totale di 14
negozi bocciati (pubblichiamo nella pagina
seguente la tabella con i loro indirizzi). Il
motivo che non hanno saputo o voluto
darci informazioni corrette e complete in
merito al servizio di garanzia.
I bocciati per rappresentano solo l11% del
campione della nostra inchiesta e quindi,
tutto sommato, possiamo ritenerci
abbastanza soddisfatti del risultato. Merito
forse del fatto che la legge che tutela i
nostri acquisti esiste da pi di dieci anni e
abbiamo imparato a farla rispettare

sempre pi spesso. Tornando ai bocciati


con giudizio molto negativo: in tutti e tre i
casi abbiamo detto loro di avere un tablet
difettoso. I commessi se ne sono lavati le
mani e ci hanno indirizzato
immediatamente a un centro di
riparazione specializzato. Avrebbero
invece dovuto proporci di portare il tablet
da loro, insieme alla prova dacquisto, per
procedere alleventuale riparazione in
garanzia. In particolare, i commessi del
Trony di via Nazionale a Imperia, e
dellUnieuro di viale Pasteur a Bari non ci
hanno chiesto nulla che potesse far capire
meglio il problema, ma ci hanno solo
suggerito di rivolgerci a un centro di
assistenza specializzato in riparazioni. Il
commesso dellUnieuro di Tremestieri, a
Messina, ci ha almeno fatto la domanda di
base, quella per capire se il prodotto
ancora in garanzia e cio: Quando ha

acquistato il tablet?. Noi gli abbiamo detto


che lo avevamo comprato quattro mesi
prima e da questo il commesso avrebbe
dovuto capire che si trattava di un oggetto
ancora in garanzia. Avrebbe quindi dovuto
dirci di consegnarglielo insieme allo
scontrino e che avrebbero provveduto
loro, o il centro di assistenza di loro
fiducia, a verificare il problema. Invece ci
ha rimandato a un centro specializzato,
dicendo che il punto vendita non ritira
prodotti. Assoultamente inaccettabile. Gli
altri 11 punti vendita non ci hanno dato
informazioni corrette sul servizio di
assistenza, pur avendoci per confermato
che il prodotto in garanzia.

32
6%

17
18%

37
19%

I punti vendita bocciati

A caccia di risposte
Abbiamo selezionato i punti vendita sul
territorio italiano in modo uniforme e
abbiamo verificato che tutti avessero in

DOVE SIAMO ANDATI


Abbiamo visitato 122 punti
vendita scelti tra le principali
catene di prodotti di elettronica,
in tutta Italia tranne Valle
dAosta, Trentino e Campania.
Riportiamo qui la percentuale
dei punti vendita bocciati,
calcolata in proporzione
ai negozi testati
della stessa catena.

38 Altroconsumo 296 Ottobre 2015

22
5%

punti vendita visitati


bocciati

14
7%

punti vendita visitati


bocciati

www.altroconsumo.it

punti vendita visitati


bocciati

www.altroconsumo.it

punti vendita visitati


bocciati

punti vendita visitati


bocciati

Ottobre 2015 296 Altroconsumo 39

Inchiesta
vendita i prodotti che noi abbiamo finto di
aver comprato quattro mesi prima. Non
abbiamo mai rivelato la nostra identit.
Al primo approccio con i commessi non
abbiamo mai pronunciato la parola
garanzia, perch volevamo verificare
quali informazioni dessero
spontaneamente e quali invece solo dopo
la nostra sollecitazione. A questo punto
abbiamo cercato di scoprire se il punto
vendita consente di usufruire di un
servizio di garanzia sui prodotti, come
usufruirne e con quali costi. Abbiamo
anche verificato se il personale di vendita
si preoccupava di raccogliere le
informazioni necessarie per capire se il
prodotto fosse davvero in garanzia.
Tutti i punti vendita ci hanno chiesto la
data di acquisto, fatta eccezione per i due
negozi gi citati: Trony a Imperia e
Unieuro a Bari. Sono gli stessi punti
vendita che non ci hanno neppure detto
che necessario presentare una prova
dacquisto, altra informazione
indispensabile. Tutti gli altri, com
normale aspettarsi, ce lo hanno chiesto.
Quanto al passo successivo, la maggior
parte dei commessi molto vaga e se la
cava con un Ci porti il prodotto, poi si
vedr. Ci saremmo aspettati invece che,
oltre a invitarci a portare larticolo in
negozio, con la prova dacquisto, ci
spiegassero chiaramente tutti i passaggi

successivi. Ad esempio avrebbero dovuto


dirci: Il nostro centro assistenza
verificher se il prodotto pu essere
riparato gratuitamente oppure se il danno
non coperto dalla garanzia di
conformit. In totale, solo sette negozi ci
hanno dato informazioni cos chiare.

Molti i negozi virtuosi


Guardando per il bicchiere mezzo pieno,
il 50% dei negozi visitati ha ottenuto una
valutazione molto buona e ben 47 punti
vendita (pari al 39% del campione) una
valutazione buona. Possiamo dunque
affermare che, sulla base della nostra
indagine, le informazioni date dai
commessi possono essere soddisfacenti e
che quasi tutti offrono un servizio di
garanzia adeguato (trovate i dettagli nei
box in queste pagine).

Ma chi paga?
La legge sulla garanzia prevede che, se
siamo noi acquirenti a danneggiare il
prodotto, anche in modo accidentale,
dovremo accollarci le spese di riparazione,
indipendentemente dalla data di acquisto.
La buona notizia che potremo
continuare a far valere la garanzia sul
pezzo riparato, per altri due anni. Se per
il danno alloggetto acquistato non stato
causato da noi acquirenti, allora il
venditore a pagare per la riparazione.

I PUNTI VENDITA BOCCIATI


Elenchiamo qui
gli indirizzi dei 14 punti
vendita che non hanno
saputo offrirci alcun
servizio di garanzia,
in violazione della legge
che impone a tutti
i venditori di offrire ai
propri clienti assistenza
in caso di prodotto
non conforme entro
due anni dallacquisto.

EURONICS
via Botta 206, Messina

EXPERT
via La Rena, 67, Catania

MEDIAWORD
Localit Santa Filomena, Chieti

Nella nostra indagine, abbiamo chiesto ai


commessi quanto avremmo speso per far
riparare il tablet (o la macchina del pane).
Solo l8% ci ha dato la risposta giusta,
spiegandoci che non possibile sapere a
priori se ci saranno costi a nostro carico
(vedi box sui Costi fantasma). Ben
quattro punti vendita su dieci ci hanno
assicurato invece che non dovremo pagare
niente perch il prodotto in garanzia.
Uninformazione imprecisa, in verit,
perch, vero che la riparazione in
garanzia devessere gratuita, ma il fatto
che la garanzia possa essere applicata da
accertare. Il 39% dei punti vendita ci dice
ancora che non dovremo pagare nulla, ma
solo a seguito di una nostra domanda
esplicita sui costi. Su questo argomento si
distingue su tutti, per scorrettezza,
lUnieuro di Rovigo Borsea che ci annuncia
un costo di 20 euro, per le spese di
spedizione del prodotto al centro
assistenza. Una voce di spesa
assolutamente ingiustificata: le uniche
spese che il consumatore dovrebbe
eventualmente sostenere sono quelle di
riparazione di un guasto da lui provocato.
Se mai dovesse capitarvi una cosa del
genere, non pagate e fate presente al
commesso che linvio al centro di
assistenza per la riparazione di un
prodotto in garanzia, o la sua sostituzione,
devessere a costo zero per il cliente.

La fantasia non ha limiti


Non sono mancate alcune fantasiose
giustificazioni per far ricadere sulla
clientela le spese di riparazione di prodotti
ancora in garanzia.
LUnieuro di via XX Settembre a Bergamo
ci dice che la riparazione avr un costo di
15 euro solo nel caso di problemi al
software del tablet provocati dallutente.
Secondo il commesso del Trony di via
Alimena a Roma nel primo anno
dallacquisto vale solo la garanzia del
produttore.
Anche al Trony di via Buffalotta, sempre a
Roma, abbiamo trovato un commesso
davvero fantasioso: mentre davamo
unocchiata ai tablet, ci ha chiesto se
avessimo bisogno daiuto. Gli spieghiamo
che avevamo acquistato l un tablet
Samsung che non geolocalizzava pi. A
quel punto il commesso ci ha risposto che
avremmo dovuto portarlo noi alla
Samsung per assistenza. Chiediamo allora
se possono occuparsene loro, ma lui, dopo
averci chiesto la data dacquisto, si lancia
in una spiegazione: Gestiamo noi i
prodotti solo fino a due settimane dopo la
vendita, successivamente no. Infine,
come se ci facesse un favore, ci d il
numero di telefono e gli orari di apertura
della sede Samsung pi vicina al negozio.
Uninterpretazione della legge davvero
personalizzata.

DOMANDA & RISPOSTA


In quali casi si applica?
La garanzia valida per tutti i beni che vengono
consegnati o costruiti, per esempio anche la
fabbricazione di un mobile. Chi compra pu far valere la
garazia se il prodotto (o servizio) non funziona oppure
se non mantiene le promesse fatte al momento
dellacquisto, per esempio un dentifricio che dovrebbe
sbiancare i denti con risultati visibili gi in 24 ore.

Molti
rispettano
la legge.
Perch non
tutti, allora?

Soluzioni proposte

Costi fantasma

Ecco come ci hanno risposto i commessi e le relative


percentuali. In verde le risposte corrette. Allinizio abbiamo
evitato di proposito di accennare alla garanzia.

Abbiamo aspettato che ci dicessero se cerano costi a nostro


carico; solo quando necessario, abbiamo chiesto noi ai
commessi se la riparazione avesse un costo.

62%

Porti il prodotto e lo scontrino,


lo invieremo a un centro di assistenza

8%

Non possibile saperlo: lo stabilir


il centro di assistenza/produttore

via Kennedy, Rende (Cosenza)

TRONY
via Alimena, 111, Roma
via Buffalotta, 548, Roma
via Nazionale, 373, Imperia

UNIEURO
Ss 114, Tremestieri (Messina)
via Pasteur, 6, Bari
via Redi, 8, Sesto Fiorentino (Firenze)
via Scataglini, 7, Ancona

7%

Porti il prodotto e lo scontrino,


lo invieremo al nostro centro di assistenza

40%

Nessun costo, il prodotto in garanzia


(detto spontaneamente)

14%

Porti il prodotto e lo scontrino,


lo invieremo al produttore che decider

39%

Nessun costo, il prodotto in garanzia


(solo dopo la nostra esplicita domanda)

11%

Non ritiriamo la merce, vada dal


produttore o da un centro di assistenza

12%

Non prestiamo assistenza in garanzia

via Traversetolo, Parma


via Valeria, 386, Pescara
via Vandalino, 101, Torino

40 Altroconsumo 296 Ottobre 2015

6%

1%

Porti il prodotto e lo scontrino,


poi si vedr

www.altroconsumo.it

S ci sono dei costi a suo carico


(solo dopo la nostra esplicita domanda)

www.altroconsumo.it

Quanto costa?
I venditori non possono chiedere alcun pagamento
al cliente. Far riparare il prodotto in un centro
di assistenza, o spedirlo al produttore o sostituirlo
sono tutti servizi che il venditore deve fornire
gratuitamente, se il prodotto stato acquistato
da meno di due anni. Solo se il prodotto risulter
danneggiato dallacquirente allora le eventuali spese
di riparazione saranno a suo carico.
Per avvalermi della garanzia devo per forza avere
conservato la scatola originale?
No, non c lobbligo di conservare la confezione
originale, anche se capita che venga usata questa
scusa per negare lassistenza in garanzia.
Devo presentare lo scontrino?
Non necessariamente: per far valere la garanzia basta
una qualsiasi prova dacquisto, come ad esempio
lestratto conto della carta di credito.
Se compro un prodotto in una catena di negozi che ha
vari punti vendita, posso avvalermi della garanzia in
una sede diversa da quella dove ho fatto lacquisto?
Di regola no, perch la legge d la responsabilit
della garanzia di conformit al venditore, quindi
dobbiamo rivolgerci al punto vendita in cui abbiamo
effettivamente fatto lacquisto. Ipotizziamo di comprare
un cellulare in vacanza. Finite le ferie, torniamo a casa
e il telefono non funziona pi. Dobbiamo rivolgerci
al punto vendita dove abbiamo fatto lacquisto. Poi
probabilmente questo ci indirizzer al negozio, della
stessa catena, pi vicino a casa nostra. Per la nostra
contestazione va fatta in primis al venditore.
Che cosa posso fare se il commesso si rifiuta di
prendersi carico del mio prodotto, ancora in garanzia?
Non bisogna arrendersi pagando di tasca propria la
riparazione, o peggio ancora, buttando via larticolo.
Meglio insistere e far valere il diritto alla garanzia. I
nostri consulenti giuridici sono a disposizione dei soci
da luned a venerd, dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 18,
e rispondono al numero 02.69 61 550.
Che cosa posso fare nel caso di un prodotto
acquistato allestero?
Dipende da dove stato acquistato il prodotto: nei
Paesi europei vale la garanzia di conformit,
esattamente come in Italia e dunque bisogna
rivolgersi al venditore. Negli altri Stati bisogna vedere
caso per caso che cosa prevede la legge.

Ottobre 2015 296 Altroconsumo 41

Guida allacquisto

Televisori
Apparenza e poco pi
Non sanno pi che cosa inventarsi per convincerci a comprare
una tv nuova. Lultima novit la tv curva: si fa notare per il suo
design accattivante e originale, ma non migliora la visione.

innovazione che diventa un


pretesto per vendere.
Potremmo riassumere cos il
nostro giudizio sulle nuove
tecnologie applicate ai
televisori. Per convincerci a comprare tv
di fascia alta, spendendo dai mille euro in
su, i produttori ci propongono
caratteristiche e design innovativi, ma
poco funzionali. Le aziende produttrici di
tv sono da anni in forte concorrenza tra
loro e cercano di contendersi un mercato
ormai saturo, che offre ottimi televisori a
poco prezzo. Come fare allora ad
assicurarsi margini di guadagno molto
alti? Puntando sullofferta di tecnologia
nuova come pretesto per aumentare i

prezzi. Due sono i cavalli di battaglia sui


quali questanno pi che mai stanno
puntando i produttori: Ultra HD e schermi
curvi. Li abbiamo esaminati per voi.

La tv curva non ci convince


Lidea di guardare uno schermo
avvolgente certamente suggestiva e la
visione panoramica dello spettatore
davvero una bella esperienza. Le avrete
notate forse nei centri commerciali, dove
piccoli gruppi di curiosi guardano
ammirati queste nuove tv dal design tanto
accattivante. Certo che strano pensare di
rinunciare allo schermo piatto che ormai
venti anni fa soppiant il vecchio schermo
convesso e permise di migliorare davvero

la qualit delle immagini televisive. Lo


schermo curvo dei nuovi televisori sispira
ai grandi schermi cinematografici, dove le
immagini ci avvolgono, riempiendo il
nostro campo visivo.
La tv di casa per comunque
relativamente piccola e quindi resteremo
sempre ben lontani dai livelli di
coinvolgimento che ci regala lo schermo
del cinema. Per simulare la stessa
esperienza dovremmo avere in casa uno
schermo davvero molto grande.
Per ovviare a questo problema, prendendo
ad esempio uno schermo di 55 pollici,
dobbiamo sederci a una distanza
compresa tra gli 1,5 e i 2 metri. In questo
modo avremo unimmagine che occupa

Sul sito c di pi
Nella pagina dedicata ai televisori trovi i risultati
del nostro test sui 99 televisori che abbiamo valutato.
Se non sei ancora registrato al nostro sito ti consigliamo di farlo
subito: senza nessuna spesa accederai alle molte informazioni
riservate ai soci.
Per darti unidea, riportiamo qui a fianco la pagina web dedicata
al confronta e scegli. I televisori sono elencati in ordine di qualit
globale, ma grazie ai filtri puoi selezionare le caratteristiche che
ti interessano e ottenere una lista diversa, per esempio per fasce
di prezzo, per marca, risoluzione, tipo di schermo o altro. Se sei
indeciso tra due o pi modelli di televisori, puoi metterli a confronto
fino a cinque alla volta: li selezioni e clicchi sul tasto confronta.
Le informazioni relative ai modelli testati e i prezzi vengono
aggiornate tutte le settimane dai nostri esperti.
Per guidarti al meglio nella scelta, diamo il titolo di Migliore
del test a i modelli che totalizzano il punteggio pi alto in assoluto
e il titolo di Miglior Acquisto ai modelli che hanno il miglior rapporto
tra buona qualit e prezzo. Le tv sono suddivise in cinque categorie
in base ai pollici e ogni categoria ha i suoi vincitori come
Migliore del Test e Miglior Acquisto.
Abbiamo testato televisori di formato medio e grande
delle maggiori marche. La gamma di prezzo va da 200 euro circa
a 3.500 euro.
La valutazione di una TV deriva in larga parte dai voti che una giuria
assegna ai vari aspetti. Il 40% sono prove di visione; la giuria guarda
la stessa sequenza di filmati a varie risoluzioni e usando diverse
sorgenti (digitale terrestre, Dvd, Bluray). Le misurazioni che
si eseguono con strumentazione professionale riguardano
principalmente contrasto, angolo di visione, luce riflessa e fedelt

Per apprezzare il maggior livello di dettaglio offerto da uno schermo Ultra


HD bisognerebbe stare molto vicini allo schermo, altrimenti gli occhi
non saranno in grado di cogliere la differenza rispetto allimmagine in Full HD.
Un altro grosso problema della tecnologia UHD che
la maggior parte dei canali televisivi digitali e i dvd in commercio sono
ancora alla stessa risoluzione della vecchia tv analogica e i pochi canali ad
alta definizione trasmettono solo in Full HD. Quindi si paga cara una
tecnologia che in pratica non d vantaggi.

42 Altroconsumo 296 Ottobre 2015

di riproduzione dellintera gamma dei colori. Analizziamo anche


la facilit duso, dalla fase di installazione fino allutilizzo quotidiano.
I giudizi derivano anche dalle prove di laboratorio condotte
dai nostri esperti.
Sul sito trovi gli indirizzi dei negozi che offrono il miglior prezzo
per i modelli che ti interessano. Per la tua sicurezza, i nostri esperti
valutano anche la trasparenza dei negozi online: ti diciamo se sono
affidabili oppure no.

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Ottobre 2015 296 Altroconsumo 43

Guida allacquisto
Loghi legittimi e loghi fuffa

UN GIOCO DI PROPORZIONI

Bombardati da marchi di ogni tipo, con sigle impronunciabili: difficile distingurere quelli legittimi da quelli che fanno solo scena
e che vanno quindi ignorati. E le aziende produttrici fanno a gara a chi se ne inventa di pi.

Disegnando uno schermo gigante e sproporzionato rispetto al divano.


Ecco come la Samsung, la prima azienda ad averle messe in commercio,
cerca di farci appassionare alle sue tv curve.
Abbiamo trovato questinfografia sul
sito Samsung.com alla pagina Why
curved UHD TV? Traduciamo dal sito:
Grazie a uno studio abbiamo
scoperto che la maggior parte delle
persone, con uno schermo da 50
pollici, guarda la tv da una distanza di
circa 3 o 4 metri e quindi abbiamo
progettato degli schermi la cui resa
migliore proprio a questa distanza.
Limmagine illustra cos il punto ideale
nel quale bisogna sedersi per
apprezzare a pieno una tv con
schermo curvo, con raggio di
curvatura di 4,2 metri, la misura
standard in commercio. Peccato per
che lo schermo della figura sia
enorme, equivalente a circa 280
pollici! Una tv di queste dimensioni non
esiste. Ma cos ci illudono che avremo
anche a casa leffetto-cinema.

gran parte del nostro campo visivo.


Siete disposti ad avvicinare cos tanto il
divano alla tv pur di sentirvi coinvolti e
avvolti? Un cambio di abitudini non da
poco. A credere di pi alle curve sono le
aziende sudcoreane Samsung e LG, che
propongono entrambe una vasta gamma
di modelli. Nellultimo anno, in
particolare, abbiamo visto nascere almeno
una sessantina di tv curve, con il brand
Samsung che la fa da padrone.

I punti deboli
Il tallone dAchille vero e proprio delle tv
curve che il campo di visione ottimale
limitato. Chi si siede perfettamente al
centro, di fronte allo schermo, gode di un
angolo di visione migliore, ma gli altri
vedranno un po peggio. Un problema che
le tv piatte non hanno.
Insomma le curve di queste tv sono
bellissime da mostrare, ma non tanto da
vedere, a meno che non ci si sieda proprio
al centro. Un aspetto positivo che lo
schermo curvo fa sembrare la tv pi
grande di uno schermo piatto di pari
dimensioni. Sempre che non ci si allontani
troppo dallo schermo: da 3 o 4 metri di
distanza la differenza tra schermo curvo e
piatto minima. Quanto ai fastidiosi
riflessi di luce sullo schermo, problema
44 Altroconsumo 296 Ottobre 2015

Internet TV: Youtube e Video


on demand sono le funzioni pi
apprezzate. Per il resto meglio il PC

che parrebbe molto attenuato dalle tv


curve, anche qui per la situazione
dipende molto dal punto di visione e dalla
posizione delle fonti di luce. Se guardiamo
la tv e la finestra alle nostre spalle allora
non ci sono curve che tengano, l
servirebbero i miracoli. Se invece la luce
arriva dal lato, una superficie curva d
qualche beneficio. Resta il fatto che le
immagini riflesse sullo schermo sono
distorte dalla curva e spostando la testa,
anche di poco, i riflessi sembrano
muoversi sullo schermo, un po come se
guardassimo attraverso una bottiglia.
Occore poi valutare bene lidea di
appendere alla parete una tv curva,
perch s, si possono appendere, ma sono
pi spesse delle tv piatte e leffetto di
arredo che danno un po diverso da

quello a cui siamo abituati.


Tirando le somme, dallindagine curata
dai nostri esperti, possiamo dire che non
ha molto senso acquistare una tv curva,
anche se non possiamo negare che, con il
suo design originale, si distingue.

Altro tormentone: lUltra HD


Ossia il futuro delle immagini ad alta
definizione, ultra dettagliate. LUltra High
Definition lo standard pi alto per la
risoluzione delle immagini televisive e
della computer grafica. Abbiamo cercato
di capire se la forte spinta commerciale
verso lUltra HD fosse sensata e siamo
giunti alla conclusione che, anche qui, si
tratta soprattutto di marketing. Per
convincere le persone a cambiare tv e
quindi per aumentare le vendite, i
www.altroconsumo.it

Innovazione tecnologica reale o marketing creativo? Chi in


cerca di un nuovo televisore simbatte in decine di adesivi messi
in bella vista sulle tv esposte nei centri commerciali. Abbondano
le sigle oscure e i loghi dalla grafica accattivante. La naturale
evoluzione tecnologica dei televisori diventa terreno di scontro
per gli uffici di marketing con risultati che, talvolta, sfiorano la
farsa. Alcuni loghi sono legittimi, come quello (in alto a sinistra)
che doverosamente segnala i modelli dotati di tecnologia Ultra
HD e che stato selezionato come logo internazionale ufficiale.
Ma molti altri, e ne riproduciamo qui solo alcuni, servono a
distinguersi in un mercato dove dire qualcosa di pi o di diverso
dagli altri molto difficile. Il rischio che tutti questi slogan ci

produttori sanno che devono far uscire


una novit dietro laltra, in un susseguirsi
continuo. La tecnologia Full HD, detta
anche 2k, ha avuto molto successo e
nellattesa che diventi il formato standard,
che entrer in tutte le nostre case, i
produttori si sono impegnati a cercare
altre novit da lanciare sul mercato. Ci
hanno provato con la televisione in 3D,
che per non ha preso piede. Ecco allora
arrivare lUltra HD. Se il precendente
standard, il 2k, ha una risoluzione di
1.9201.080 pixel, lUHD, o 4K, ha una
risoluzione di ben 3.8402.160 pixel.
Questo vuol dire che ogni immagine
composta da 3.840 piccolissimi punti in
larghezza e 2.160 in altezza. Per
apprezzare questa risoluzione altissima
per dobbiamo guardare lo schermo da
vicino, altrimenti i nostri occhi non
percepiranno la differenza con le
risoluzioni pi basse. In effetti quando
scegliamo le tv nei centri commerciali,
guardiamo questi schermi da molto vicino
e ci rendiamo conto facilmente di quanto
siano dettagliate le immagini. Ma a casa,
seduti sul divano, siamo abituati a
guardare la tv da pi lontano e quindi
finiamo con il perdere tutto il vantaggio
della risoluzione cos alta (alta anche nel
prezzo).
www.altroconsumo.it

facciano pensare che il prodotto con pi adesivi anche il


migliore, o che pi un messaggio suona tecnico pi denso di
significato. Il nostro consiglio di ignorare del tutto queste sigle.
Meglio restare concentrati su quello che ci serve davvero e
seguire solo i parametri utili. Chiediamoci, prima di andare in
negozio, se ci serve una tv grande, media o piccola,
possibilmente che consumi poca energia, e stabiliamo un tetto
massimo di spesa in base al budget familiare. I produttori infatti
riempiono le tv di funzionalit che poi, lo abbiamo verificato in
una delle nostre indagini, di fatto non usiamo quasi mai, come la
navigazione in rete con i browser o il controllo con gesti, solo per
fare qualche esempio.

Fino a che schermi da 60 o addirittura 80


pollici non diventeranno la norma e finch
non ci abitueremo a stare molto vicini allo
schermo, lUltra HD rester
uninnovazione inutile. La cosa assurda
poi che la maggior parte dei canali tv
digitali e i dvd in vendita sono alla stessa
risoluzione della vecchia tv analogica.
Nessun canale televisivo trasmette in Ultra
HD e i pochissimi canali ad alta
definizione sono ancora in Full HD. Anche
chi possiede un lettore Bluray non deve
illudersi: per poter riprodurre i pochissimi
film in Bluray Ultra HD oggi disponibili,
servono lettori nuovi che supportino
questa tecnologia. E poi chi ci assicura che
una tv Ultra HD, acquistata cara oggi,
continuer a essere attuale nei prossimi
anni? Sappiamo infatti che gli standard
per la codifica e la trasmissione delle
immagini video sono ancora in veloce
evoluzione, specie per quanto riguarda le
trasmissioni in alta definizione.
Confermiamo quindi le nostre perplessit
in merito allUltra HD.

Come stanno andando le vendite?


Il mercato dei televisori sempre
abbastanza stabile. Lintroduzione della
tecnologia tridimensionale stata un
fallimento dal punto di vista delle vendite:

solo il 16% circa dei televisori venduti a


oggi ha la tecnologia tridimensionale e il
prezzo medio di circa 800 euro. Se
pensiamo che una tv senza tecnologia 3D
costa in media 260 euro, il sovrapprezzo
notevole. Lingresso di novit come lUHD
(o 4k) non ha influito sulle vendite e resta
un mercato ancora marginale rispetto a
quello dei Full HD: dei quasi 4milioni e
900mila televisori venduti nellultimo
anno (da gennaio a dicembre 2014), solo
97mila sono UHD, mentre 2 milioni e
800mila sono Full HD.
La differenza di prezzo in questo caso
abissale: se una tv Full HD costa
mediamente 425 euro, una tv UHD supera
mediamente i 1.300 euro.
I televisori curvi, per la maggior parte, si
posizionano principalmente allinterno
degli UHD e come prezzi partono da circa
800 euro, fino a superare i cinquemila.
Da una nostra indagine, pubblicata sul
sito, per capire che cosa pensa delle tv
curve chi le ha acquistate, emerso che il
18% le ha scelte solo perch spinto dalla
necessit di stare al passo con le nuove
tecnologie che per costano: nonostante
siano ancora pochi gli acquirenti, i
produttori continuano a lanciare tv Ultra
HD in formati anche molto grandi.
Il prezzo? Oltre gli 8mila euro.
Ottobre 2015 296 Altroconsumo 45

Test

W5 Tabs detergenti all in 1


4,19 euro (confezione da 40 tabs)
La pulizia garantita di poco inferiore
al Migliore del Test, il prezzo imbattibile.
Accettabile l'impatto ambientale.

46 Altroconsumo 296 Ottobre 2015

www.altroconsumo.it

Miglior Acquisto:
buona qualit e il miglior
rapporto con il prezzo
Scelta Conveniente:
qualit accettabile, prezzo
molto vantaggioso
Ottimo
Qualit buona
Buono
Accettabile
Mediocre
Pessimo

QUALIT GLOBALE (su 100)

Brillantezza

Pastiglie (T)

35

3,98

25,47

71

Pastiglie (T)

26

4,59-5,99

49,80

70
69

Totale pulizia

Asciugatura

Impatto ambientale

RISULTATI

ESSELUNGA Pastiglie
W5 (Lidl) Tabs detergenti all in 1

Pastiglie (T)

40

4,19

23,46

PRILL Tutto in 1 5

Pastiglie (T)

28

5,49-6,99

48,64

67

FINISH Powerball tutto in 1

Pastiglie (T)

26

5,98-7,99

60,48

67

CARREFOUR Multifunzione tutto in 1

Pastiglie (T)

32

3,97-4,74

29,47

59

Gel (S)

30

4,45-6,79

42,26

59

WINNI'S Gel

69

PREZZO

Migliore del Test:


ottiene i migliori risultati
nelle nostre prove

SVELTO Tutto in 1

MARCA e modello

3,98 euro (confezione da 35 tabs)


Ha i migliori risultati nella rimozione
dello sporco. Non eccelle
nell'asciugatura, ma in linea con gli
altri detersivi "tutto in uno". Buono
il giudizio sull'impatto ambientale.

Brillantezza Tiene conto


della patina che potrebbe
restare sulle stoviglie dopo
il lavaggio, comprese le

CARATTERISTICHE

71
ESSELUNGA Pastiglie

Sporco ostinato (latte) il


pi difficile da togliere e si
vede dai risultati; nella prova, in particolare, abbiamo

sporco proteico (uova)

DETERSIVI PER LAVASTOVIGLIE

Sporco ossidabile (t) Tipico non solo del t, ma anche


del caff e del pomodoro,
alimenti che tendono a lasciare uno spiacevole alone
sulle stoviglie.

Asciugatura Abbiamo verificato la presenza di residui di acqua dopo il lavaggio.


Questa prova legata, oltre
che alla formulazione del
detersivo, anche all'efficacia del brillantante nel far
scivolare via le gocce dalle
stoviglie.

sporco di amido (pasta)

La nostra scelta Detersivi per lavastoviglie

Impatto ambientale Tiene


conto dell'imballaggio (presenza di spazi vuoti, materiale, rapporto tra peso
della confezione e contenuto) e degli ingredienti (con
particolare attenzione per
conservanti e profumi),
dannosi per l'ambiente e tra
le principali cause di reazioni allergiche.

Sporco proteico (uova) Abbiamo pesato con una bilancia di precisione, prima
e dopo il lavaggio, i piatti
ricoperti di tuorlo d'uovo, in
modo da calcolare la percentuale di rimozione dello
sporco.

sporco ostinato (latte)

Il mercato dei detergenti per lavastoviglie cambiato


moltissimo negli anni. Fino a poco tempo fa avevamo
solo la classica polvere ormai quasi scomparsa a
cui aggiungere brillantante e sale. Poi sono arrivate
le pastiglie (o tabs) di polvere predosata che, in effet-

Nel tempo non solo cambiato il formato dei detersivi per lavastoviglie, ma anche il loro contenuto.
Cos, pian piano, il mercato stato invaso dai "tutto
in uno", che contengono non solo il detergente, ma
anche il brillantante e il sale. I prodotti a cui necessario aggiungerli separatamente, che abbiamo indicato in tabella con una "S" di standard, ormai sono
delle mosche bianche, fagocitate dalla comodit dei
concorrenti multifunzione. Ma i risultati non sono gli
stessi: non aspettatevi lo stesso splendore delle stovi-

Sporco di amido (pasta)


uno sporco facile da togliere, tipico di pasta, farina, riso
e patate.

sporco ossidabile (t)

PULITI
E SPLENDENTI?
Sporcate le stoviglie
con le macchie pi
comuni, abbiamo
fatto tre lavaggi per
ogni detersivo per
poi fare una media e
valutarne l'efficacia
(rimozione sporco,
asciugatura,
brillantezza).
Abbiamo usato la
dose consigliata dai
produttori e
un'acqua di durezza
standard.

Le pastiglie funzionano meglio

All in one? Piatti meno asciutti e splendenti

eventuali tracce di calcare.


legata all'azione di brillantante e sale.

Numero delle dosi

Abbiamo testato 14
detersivi per
lavastoviglie in
pastiglia (o tabs), gel
o capsule: 12 "tutto
in uno" (i pi diffusi,
con brillantante e
sale) e due standard.
I prezzi sono stati
rilevati a luglio 2015.

mente in questo caso quasi il doppio, tenendo conto


del fatto che una confezione del noto detergente contiene almeno una decina di pastiglie in meno rispetto
a quelli Esselunga e W5.

Costo annuo Abbiamo simulato il costo di 4 lavaggi


a settimana per 56 settimane, come potrebbe essere necessario per una
famiglia media di 4 persone.
Per i prodotti standard abbiamo contato anche il costo del brillantante e del sale
da aggiungere a parte.

utilizzato incrostazioni di
latte bollito.

Formato

IL NOSTRO
TEST

n detersivo per lavastoviglie a marchio


del supermercato (Esselunga Pastiglie)
e uno in vendita nel discount Lidl (W5
Tabs detergenti all in 1): i vincitori dei
nostri test per qualit e per rapporto
qualit-prezzo non sono costosi prodotti leader di
mercato, ma due detergenti piuttosto economici e
senz'altro meno pubblicizzati. Certo, anche alcuni
prodotti di marca hanno buone posizioni in classifica,
ma basta vedere l'esempio di Svelto (tabella a fianco)
per rendersi conto di quanto costano in pi: pratica-

Formato La sigla (T) indica


i detersivi tutto in uno, che
contengono anche brillantante e sale. La sigla (S)
indica invece i prodotti
standard, a cui dunque
necessario aggiungere a
parte brillantante e sale.

Costo annuo in euro

Per un buon detersivo non serve spendere tanto con i prodotti di marca.
S al formato tabs. Attenzione ai "tutto in uno": il brillantante non brilla.

COME LEGGERE LA TABELLA

Prezzo in euro
min - max (luglio 2015)

In lavastoviglie
vincono i no logo

ti, se usate bene sempre a lavastoviglie carica e con


il programma eco fanno risparmiare soldi e inquinano meno. Infine, ultime arrivate, le versioni liquide
in gel o in capsule. Abbiamo messo alla prova tutti
questi formati. A ottenere i risultati migliori, in generale, sono le pastiglie: nessuno dei detergenti in gel o
capsule testati, infatti, tra i prodotti in fascia "rossa",
cio di qualit buona. Nella rimozione dello sporco
(alla voce in tabella "Totale pulizia"), che comunque
resta la funzione pi importante per un detersivo, i
gel hanno risultati quasi sempre solo sufficienti: sono
efficaci come le pastiglie solo nelle macchie pi facili
da togliere, quelle di amido (riso, patate e pasta), mentre sono piuttosto scarsi rispetto alle tabs contro lo
sporco ossidabile (caff, t, pomodoro). Quanto all'impatto ambientale (ingredienti nocivi e imballaggio),
inoltre, i gel hanno perso soprattutto nel giudizio relativo alle confezioni: si utilizza pi plastica per i loro
flaconi, mai pieni fino all'orlo.

FINISH Powergel tutto in 1

Gel (T)

32

5,4-6,9

41,72

58

PRILL Gold Gel

Gel (T)

26

4,5-6,91

47,30

58

COOP Multifunzione
MADEL Gel Lavastoviglie

Pastiglie (T)

26

2,65-2,99

24,30

56

Gel (S)

50

4,99-5,49

23,61

50

Capsule (T)

22

4,34-6,59

55,49

49

COOP Multifunzione

Gel (T)

26

3,99

34,38

49

ESSELUNGA Gel Lavastoviglie tutto in 1

Gel (T)

37

3,98-3,98

24,10

47

PRILL Gel caps

www.altroconsumo.it

Ottobre 2015 296 Altroconsumo 47

Test
DOMANDE & RISPOSTE
Come ottenere stoviglie asciutte, senza residui
di calcare e profumate.

OCCHIO ALL'ETICHETTA
Le confezioni "parlano": leggendo attentamente si pu scoprire la presenza
di ingredienti critici o di errori che possono confonderci.

necessario aggiungere il brillantante?


S, perch crea una patina sulle stoviglie e fa
scivolare via l'acqua, migliorando quindi
l'asciugatura e la brillantezza finale. In teoria i
prodotti "tutto in uno" dovrebbero poterne fare a
meno, ma non sempre cos. Per ottenere
risultati migliori si pu aggiungere comunque un
po' di brillantante, come gli stessi produttori
spesso consigliano di fare, soprattutto se l'acqua
molto dura (almeno superiore ai 35 francesi).

Finish un "tutto in
uno" eppure
suggerisce l'aggiunta
di sale se la durezza
dell'acqua oltre i 26
C. Peccato che i gradi
centigradi misurino la
temperatura e non la
durezza (gradi
francesi f): non fatevi
confondere.

Si pu sostituire il brillantante con l'aceto?


No, non solo non pu avere l'effetto di far
scivolare via l'acqua durante l'asciugatura, ma alla
lunga - essendo un acido - potrebbe danneggiare
la lavastoviglie, soprattutto le guarnizioni. Si pu
usare invece per la pulizia dell'elettrodomestico,
un paio di volte all'anno. Per chi non vuole proprio
usare il brillantante, la soluzione pu essere
acquistare i prodotti standard e non aggiungerlo,
ma si dovranno fare i conti con l'effetto
antiestetico delle gocce d'acqua, soprattutto sui
bicchieri. Un buon compromesso potrebbe essere
regolare al minimo l'aggiunta del brillantante
(controllando le istruzioni della lavastoviglie).

La substilina (qui a
fianco tra gli
ingredienti dello
Svelto Tutto in 1) uno
degli enzimi pi usati
nei detersivi per
lavastoviglie e per
lavatrice: attenzione
perch pu provocare
reazioni allergiche.

A cosa serve il sale? Ogni quanto va aggiunto?


Il sale serve a ripulire l'addolcitore, il dispositivo
che assorbe il calcare presente nell'acqua di
lavaggio, impedendo che finisca su piatti e
bicchieri. I detersivi tutto in uno sono in genere
efficaci contro il calcare, anche se i produttori
consigliano di aggiungere comunque il sale se
l'acqua ha una durezza elevata (situazione
comunque non molto comune in Italia).
Il sale va aggiunto circa una volta al mese o, se c',
all'accensione della spia della lavastoviglie.
Va bene anche il sale grosso da cucina?
S, si pu usare senza problemi: anche se
potrebbe essere un po' meno puro. Non ci sono
grandi differenze nella dimensione dei granelli
rispetto al sale specifico per lavastoviglie.
Cosa fare per dare un buon odore alle stoviglie?
In commercio esistono dei veri e propri
deodoranti per lavastoviglie, ma l'unico aiuto che
sono in grado di dare quello di coprire i cattivi
odori con un forte aroma di limone.
Inoltre inquinano e contengono sostanze che
possono provocare allergie. Un'alternativa
semplice, economica ed ecologica lasciare
mezzo limone nel cestello delle posate. Inoltre,
controllare che lo scarico non sia intasato, fare
una regolare pulizia di filtri e vasca di lavaggio e
utilizzare le dosi corrette di detersivo, cos non ne
resteranno residui che dopo un po' potrebbero
diventare maleodoranti.

48 Altroconsumo 296 Ottobre 2015

Pi detersivo
non significa
piatti pi puliti

glie. Per quanto riguarda l'azione del brillantante,


infatti, che serve a far scivolare via le gocce di acqua
dalle stoviglie, in modo che siano poi asciutte e senza
macchie, gli "all in one" non sono risultati all'altezza
dei due prodotti standard, in cui il brillantante va
aggiunto separatamente, Madel e Winni's, gli unici ad
aver avuto giudizi positivi nella prova dell'asciugatura. Ormai, per, i detersivi di questo tipo vanno estinguendosi, per cui se non si sopportano le antiestetiche
goccioline lasciate dal detersivo tutto in uno, si pu
provare aggiungendo comunque un po' di brillantante a parte, regolando la lavastoviglie sul minimo quanto a quantit del liquido.

Va meglio contro il calcare


La brillantezza finale dei piatti dipende dall'azione
del brillantante, ma anche dal sale, utilizzato per ridurre i residui di calcare che potrebbero lasciare una
fastidiosa patina opaca su piatti e bicchieri.
In questo caso molto dipende dalla durezza dell'acqua
della zona; con un'acqua medio-dura, come in gran
parte d'Italia, i prodotti tutto in uno se la cavano abbastanza bene e non necessario aggiungere altro
sale come succede nel caso del brillantante. I migliori risultati per niente da fare si ottengono anche
in questo caso con i detersivi standard, in cui sale e
brillantante aggiunti a parte sono evidentemente, almeno per il momento, pi efficaci.
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Test

RISPARM I

179

IL NOSTRO
TEST
Abbiamo sottoposto
a una serie di prove
15 forni a microonde
con funzione grill e
combinati (grill pi
cottura
tradizionale). Un
modello ha solo la
funzione microonde
(scongelare e
scaldare).
PIZZA IN TAVOLA
Per questo test
abbiamo valutato
una nuova prova
pratica, ovvero la
cottura di una pizza
surgelata del
diametro di 25
centimetri. Abbiamo
testato sia i
programmi
automatici dedicati,
se presenti nel
libretto di istruzioni,
sia le impostazioni
manuali suggerite.
Alla fine della
cottura abbiamo
valutato il risultato
migliore ottenuto.

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Microonde,
scegli il tuo
Scongelamento e grill spesso non sono allaltezza delle
aspettative. Cuocere, invece, d maggiori soddisfazioni.
on un po di buona volont potresti provare anche tu, con un esperimento casalingo, a verificare la capacit del tuo
forno a microonde di cucinare una pietanza. Il risultato sar meno preciso di
quello garantito dal nostro test di laboratorio, ma con
un semplice termometro da cucina ci si pu fare almeno unidea di quanto la cottura omogenea. una
delle prove che abbiamo valutato in questo test sui
forni a microonde: abbiamo cotto un pollo di poco
pi di un chilo, usando il grill combinato alla funzione microonde. A fine cottura, abbiamo misurato la
temperatura in 14 punti differenti, per verificare se il
calore raggiunto era adeguato.
Come si pu vedere in tabella alla pagina seguente,
un forno non vale laltro. Se si hanno particolari esigenze o se il microonde deve sostituire il forno tradizionale di casa (succede nei monolocali, con cucine

molto piccole per esempio) bisogna valutare bene


quale comprare. In laboratorio abbiamo esaminato
le principali modalit di cottura, senza trascurare la
sicurezza dellapparecchio. Dall test una cosa emerge
chiara: scongelamento e grill, i due compiti principali dellelettrodomestico, spesso non garantiscono i
risultati sperati.

Prestazioni ben diverse


Sul mercato se ne trovano diversi: modelli economici,
dotati delle funzioni base microonde, per scongelare
e riscaldare gli alimenti, in grado di cuocere, ma senza dorare i cibi in superficie. Chi non rinuncia alla
doratura pu optare per un microonde con funzione
grill, che pu essere usata da sola o insieme alle microonde. Consigliato a chi oltre scongelare e riscaldare cibi, vuole anche grigliare le pietanze per renderle
pi croccanti o cuocere una pizza.
Ottobre 2015 296 Altroconsumo 49

Test

www.altroconsumo.it/elettrodomestici

Sul fronte
radiazioni,
i microonde
sono sicuri

I materiali pi adatti da usare nel microonde


sono vetro e porcellana, ma anche alcuni
recipienti in plastica purch siano utilizzati fino
alla potenza massima indicata. No a stoviglie
metalliche o piatti con decorazioni in metallo.

Esistono infine modelli combinati, che coniugano le


funzioni di un forno elettrico a convezione con quelle di un microonde con grill. I microonde combinati
sono consigliati a chi cerca un prodotto unico, in grado di sostituire del tutto anche il forno elettrico, ma
sono mediamente pi grandi e capienti (alcuni sono
larghi e profondi una cinquantina di centimetri). Possono sfruttare un solo metodo di cottura o combinarli tra loro contemporaneamente.
Anche il prezzo pu essere notevolmente diverso: il
Migior Acquisto Candy CMG20DW si pu a trovare a
6o euro contro i 239 euro del modello Whirlpool

MAX39SL di qualit leggermente inferiore: un risparmio possibile fino a 179 euro. Il prezzo, ancora una
volta, non sempre proporzionale alla qualit.
I forni con grill riscaldano velocemente e in modo omogeneo i cibi precotti, cos come scongelano in modo
soddisfacente carne e lasagne tolte dal freezer. Pi
problematica lefficacia del grill nella cottura dei cibi:
pi della met dei modelli non ha superato in modo
convincente la prova, che prevedeva sia la cottura di
un pollo (combinazione di funzione grill e microonde),
sia la doratura di fette di pane bianco (solo funzione
grill attivata). I modelli del test sono molto silenziosi
e sicuri. I combinati offrono in genere prestazioni discrete o buone, sia con le sole microonde sia con grill
usato anche da solo. Buona la cottura a convezione
con aria calda (biscotti) per tutti i modelli, molto buoni i risultati della cottura di una pizza surgelata. Ottimo prezzo e prestazioni dignitose per lunico modello
in tabella con la sola funzione microonde.

Il vero e il falso sui rischi


Sui microonde esistono molte leggende, che sono da
sfatare. In molti credono che le onde possano alterare gli alimenti e diventare pericolose per la salute.
Cerchiamo di scoprire quanto c di vero.
Le microonde possono fuoriuscire dal forno ed essere
rischiose per la salute?
Falso. Grazie allinvolucro di metallo e alla fine rete
metallica incorporata nello sportello, la maggior parte delle microonde rimane allinterno dellapparec-

chio. Solo in caso di manomissione o evidente ammaccatura della porta si possono verificare perdite
di radiazioni durante il funzionamento. Nei nostri test
emerge spesso che i problemi di sicurezza non riguardano le radiazioni, ma il rischio di scottature dovuto
a surriscaldamento delle pareti. Questa volta il problema non sussiste: evidentemente le nostre denunce
passate sono servite da sprone per lindustria a migliorare i prodotti.
Il forno a microonde cancerogeno?
Falso. Alcuni studi dimostrano che le onde elettromagnetiche con frequenze simili a quelle utilizzate
nei forni a microonde possono avere effetti cancerogeni solamente se ci si sottopone a esposizioni prolungate o a intensit estremamente elevate, quindi
non nel caso di utilizzo dellelettrodomestico.
La cottura in microonde altera gli alimenti?
Falso. Studi hanno rilevato che non ci sono differenze
rispetto alla cottura convenzionale. La digeribilit degli alimenti simile, anzi la cottura a microonde altera meno la stabilit delle vitamine e produce meno
sostanze indesiderate o dannose come quelle che si
sviluppano nella tradizionale cottura alla griglia.
Possono interferire con altri apparecchi?
Falso. I dati dimostrano che i microonde non interferiscono con i segnali delle reti wireless per la connessione a internet. Non interferiscono nemmeno con i
pacemaker, anche se resta comunque valido il consiglio cautelativo di stare a 30 cm di distanza dagli elettrodomestici.

La nostra scelta Forni a microonde


75
SAMSUNG MC28H5015AS
146 - 229 euro
Riscalda i cibi in modo molto
omogeneo ed ottima anche la
cottura con il grill. Migliore del
Test e Miglior Acquisto.

72
SAMSUNG MC28H5015CS
132 - 229 euro
Anche questo Miglior Acquisto
riscalda cibi in modo molto
omogeneo; buon funzionamento
del grill e della cottura ventilata.

65
CANDY CMG20DW

Rumore

Facilit di utilizzo

QUALIT GLOBALE (su 100)

Consumo di energia

Sicurezza termica

33

Cottura pizza

900

Aria calda ventilata

75

SAMSUNG MC28H5015CS

132-229

31x52x44

900

33

72

WHIRLPOOL JT469SL Jet Chef

225-429

39x49x54

1.000

37

67

WHIRLPOOL JT479IX Jet Chef Premium

349-589

39x49x54

1.000

37

66

CANDY CMG20DW

60-122

29x47x34

800

28

n.d.

n.d.

65

SAMSUNG GW 732 KB

68-101

28x49x37

750

31

n.d.

n.d.

65

124-239

36x39x30

OK OMW2221 S

64-70

26x43x36

OK OMW1221 W

54-67

26x43x35

LG MH6353HPR

99-150

28x48x39

PANASONIC NN-J161MMEPG

83-125

26x45x35

WHIRLPOOL MAX39SL

WHIRLPOOL MWD275/WH

109-169

29x46x38

WHIRLPOOL MWD320WH

59-99

28x46x33

WHIRLPOOL MWD322/SL

89-140

28x46x37

LG MB4042D

70-120

26x45x29

50 Altroconsumo 296 Ottobre 2015

V
V

60 - 122 euro
Scalda bene i cibi e ha bassi
consumi. Miglior Acquisto a
un prezzo contenuto, perch
un modello non combinato.

COME LEGGERE LA TABELLA

Grill

Scongelamento e cottura

Scongelamento

Diametro max sfruttabile


con piatto rotante (cm)

31x52x44

Potenza dichiarata (kW)

Con convezione (combinati)

146-229

RISULTATI

Sistema sicurezza bambini

Con grill

SAMSUNG MC28H5015AS

CARATTERISTICHE

Dimensioni in cm
(h x l x p)

MARCA e modello

PREZZI

In euro min - max


(luglio 2015)

FORNI A MICROONDE

700

28

n.d.

64

700

26

n.d.

60

700

26

n.d.

n.d.

n.d.

57

800

29

n.d.

57

800

25

n.d.

57

700

28

n.d.

54

700

28

n.d.

54

700

28

n.d.

53

700

25

n.d.

52

www.altroconsumo.it

Scongelamento Abbiamo
messo 0,5 kg di carne macinata congelata a -20 gradi sul piatto rotante del
microonde azionando la
funzione di scongelamento.
Dopo cinque minuti, abbiamo misurato la temperatura della carne in nove
punti diversi a partire dal
centro e in tredici punti sulla superficie. Abbiamo considerato anche il tempo
necessario a scongelare (il
risultato buono se compreso tra 10-15 minuti).
Scongelamento e cottura
Abbiamo cotto una porzione di lasagne congelata a
-20C. Abbiamo seguito le
indicazioni fornite dai produttori su tempi e temperature ove presenti. Il giudizio stato dato valutando aspetto, colore e
omogeneit di cottura.
Grill Due le prove: cottura
di un pollo con la combinazione di grill e microonde;

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doratura di fette di pane in


cassetta con il grill. Nel caso
della carne si considera il
tempo necessario e la qualit della cottura, per il pane
sono determinanti lomogeneit e lestensione della doratura (sufficiente se
al 70%).
Aria calda ventilata n.d. significa che la funzione
assente.
Cottura pizza n.d.: la prova
non stata eseguita.

65
SAMSUNG GW 732 KB
68 - 101 euro
Altro Miglior Acquisto, anche
questa volta non combinato, che
scalda bene i cibi e ha un buon
funzionamento anche con il grill.

Migliore del Test:


ottiene i migliori risultati
nelle nostre prove
Miglior Acquisto:
buona qualit e il miglior
rapporto con il prezzo
Scelta Conveniente:
qualit accettabile, prezzo
molto vantaggioso
Ottimo
Qualit buona
Buono
Accettabile
Mediocre
Pessimo

57
OK OMW1221 W
54 - 67 euro
Scelta Conveniente piuttosto
economica, con un buon timer
analogico e ampio spazio
interno disponibile.

Ottobre 2015 296 Altroconsumo 51

Test

Al bisogno

Le salviettine umide per i bimbi sono utili, ma solo in mancanza dacqua.


Abbiamo chiesto a 100 famiglie di provarne 18 marche diverse, ecco i risultati.
CONFEZIONE IDEALE

SALVIETTINA IDEALE

Non importa laspetto


estetico, purch non
ci siano inutili imballaggi
esterni

Quello quadrato il
formato pi gradito dalle
mamme del test

La chiusura devessere
salva-umidit, resistente
e facile da aprire con
una mano sola

Devessere indicato
il numero di salviette

sentire la pubblicit delle salviettine


umidificate bisognerebbe usarle sempre: Milleusi, Ideali per il cambio, le
mani, il viso del tuo bambino, Utili
ogni giorno.
La verit invece che dovremmo usarle solo occasionalmente, quando non c lacqua a disposizione e si
presenta un caso di emergenza. Per capire qual la
salvietta ideale per i bambini, rispettosa dellambiente e del portafoglio, i nostri esperti hanno fatto prove
di valutazione delle maggiori marche in commercio.
Abbiamo deciso di testare solo le confezioni piccole
perch sono le pi comode per un uso sporadico, fuori casa, che quello che consigliamo. Al parere degli
esperti abbiamo unito quello dei genitori che si sono
offerti di testare le salviette sui loro bimbi.
Ecco gli aspetti pi importanti emersi a conclusione
del nostro test: le salviettine fanno male allambiente,
perch come ogni altro materiale usa e getta, sono un
rifiuto in pi, spesso evitabile. Inoltre mettono a rischio la pelle ultra delicata del sederino dei nostri
bimbi, perch le sostanze chimiche di cui sono imbevute non vengono sciacquate via, ma restano l per
ore. Infine non sottovalutiamo la spesa, soprattutto
se le usiamo spesso. Calcolando di usarle tutti i giorni e per ogni singolo cambio del bambino, in tre anni
avremo speso ben 450 euro.

Il tessuto dovrebbe
essere morbido e a nido
dape; non troppo sottile

Ai genitori lardua sentenza


Ha un profumo delicato

X20

No a slogan allarmanti
(peg free) o fuorvianti
(dermatologicamente
testato)

N troppo umida,
n troppo secca

C scritto chiaramente
dove buttare le salviette
usate e la confezione

Chi meglio delle famiglie con bimbi piccoli poteva


aiutarci a giudicare questo prodotto? I protagonisti
di questo test sono quindi le famiglie che hanno partecipato al test, tutte con figli da 0 a 3 anni, selezionate tra quelle che si sono offerte di collaborare con
noi. Protagoniste assolute di questo test sono state le
mamme, ma sappiamo che non sono solo loro a occuparsi dei bambini, speriamo quindi che in futuro
anche i pap si facciano avanti mettendo alla prova i
prodotti dei nostri test. Abbiamo scelto le principali
18 marche di salviette in vendita nei supermercati,
nei discount, ma anche in erboristeria e farmacia. Per
ulteriori dettagli sul test vedi il box Il nostro test,

TANTI TIPI DI SALVIETTE A SECONDA DELLUSO


Vi abbiamo gi parlato di questo argomento su Test Salute 111, Agosto 2014.
Riassumiamo qui le informazioni pi importanti.
MULTIUSO E RINFRESCANTI

inutili

Servono principalmente
a profumare la pelle con
fragranze marcate.
Contengono anche
tensioattivi, che servono
a detergere.

INTIME

solo uso occasionale

Contengono tensioattivi meno


aggressivi e profumazioni
delicate, ma queste salviette,
se usate regolarmente,
possono alterare il pH
fisiologico.

STRUCCANTI

scelta costosa

Contegono sostanze emollienti


e tensioattivi delicati, che per
restano sulla pelle, quindi
sempre meglio sciacquarsi
il viso con lacqua dopo averle
usate. Struccarsi con
i detergenti specifici
la soluzione migliore.

IL NOSTRO TEST
Coinvolte le famiglie con bimbi
da 0 a 3 anni. Hanno provato
tante salviette di marche
diverse, nel formato tascabile.
Trovi sul nostro sito il video da
cui abbiamo preso queste foto.

52 Altroconsumo 296 Ottobre 2015

LE MAMME
Le abbiamo selezionate tra
tutte quelle che si sono offerte
di partecipare attivamente
ai nostri test. Il 97% dichiara
di usarle fuori casa. Giusto.

FACCIAMO LA SPESA
Abbiamo acquistato
al supermercato, nei discount,
in erboristeria e in farmacia,
salviette di 18 marche diverse,
scelte tra le pi conosciute.

SALVIETTINE PER TUTTI


Per facilitare il compito
alle mamme, le abbiamo divise
in tre gruppi, ciascuno dei quali
ha poi provato, ricevendole
a casa, sei diverse confezioni.

www.altroconsumo.it

IL QUESTIONARIO
Prevede domande per valutare
le salviette testate e anche
per capire se lesperienza in s
come giudici fosse piaciuta:
la risposta stata affermativa.

www.altroconsumo.it

DISINFETTANTI

igiene ossessiva

Con i loro slogan sembrano


strizzare locchio
agli ossesionati dalligiene.
In viaggio possono essere utili,
per esempio per disinfettare
una ferita. Non tutte per sono
indicate a questo scopo.
Inutili quelle per igienizzare
le mani.

Ottobre 2015 296 Altroconsumo 53

Test

H capacit detergente

H resistenza della chiusura

Totale prova pratica

Etichetta

Imballaggio

Ingredienti

QUALIT GLOBALE (su 100)

20

63

26

20

63

COOP CRESCENDO Salviettine


detergenti

1,35

32

20

62

61

60

60

60

59

59

H capacit di idratazione

H morbidezza

44

1,09

H profumazione

H formato

1,85

ESSELUNGA BABY Salviettine

H facilit di estrazione

Fenossietanolo

FRIA Baby

H conservazione della
freschezza e umidit
H facilit di apertura
e chiusura

MARCA e modello

Allergeni

RISULTATI

Numero delle salviettine

TIPO

Costo annuo in euro

PREZZI

Prezzi in euro
(maggio 2015)

SALVIETTINE

HUMANA BABY Salviettine Delicate

1,99

48

20

ERBOLARIO Le salviettine dei piccoli

6,50

156

20

TRUDI Salviettine detergenti

0,99

24

20

AUCHAN Baby - salviettine umidificate 0,99

24

20

HUGGIES Baby wipes

0,99

24

24

PAMPERS Baby Fresh

0,99

24

20

1,99

48

20

58

1,90

46

25

58

1,28

31

20

55

BABYGELLA Salviettine detergenti

1,90

46

15

CARREFOUR BABY Fresh

0,99

24

24

NATURAVERDE BIO Baby salviettine


delicate umidificate
FRESH&CLEAN Bimbi - salviettine
umidificate
CONAD Salviettine bimbo detergenti

54

52

EUROSPIN Salviettine Baby Detergenti 0,99

24

15

51

FISSAN Salviettine Delicate

1,29

31

15

47

PRENATAL Love&care

0,99

24

20

47

CHICCO Salviettine detergenti

1,29

31

16

45

La nostra scelta Salviettine bimbi

COME LEGGERE
LA TABELLA
Etichetta Abbiamo verificato la presenza delle
informazioni obbligatorie
per legge, la loro leggibilit (dimensioni dei caratteri e scelta dei colori),
la veridicit e laffidabilit
delle affermazioni riportate. Abbiamo penalizzato le etichette illeggibili
(come Chicco) e gli slogan
fuorvianti (Dermatologicamente testato) o
quelli allarmistici (Senza
parabeni).
Imballaggio Abbiamo
controllato la presenza
di indicazioni per il corretto smaltimento (Non
gettare nel wc), la presenza di inutili sovraimballaggi come nel caso
di Erbolario, lo spazio vuoto; abbiamo calcolato il
rapporto tra limballaggio
e il contenuto (il numero
di salviettine rispetto al
peso della confezione).
Ingredienti Abbiamo osservato lelenco degli ingredienti e controllato
la presenza di alcuni conservanti (fenossietanolo,
p a r a b e n i , l i b e r a to r i
di formaldeide), allergeni
del profumo, sostanze
derivate dal petrolio (peg,
ppg, siliconi) e altri ingredienti che hanno un impatto negativo sullamb i e n te (EDTA , B H T).
Alcune marche aggiungono uno o pi ingredienti sconsigliati, altre invece
ne sono privi: sul nostro
sito trovate lelenco completo e i rischi connessi.
Costo annuo Abbiamo
calcolato la spesa annua
di una famiglia che acquista due confezioni piccole di salviette ogni mese.

63

63

60

Migliore del Test:


ottiene i migliori risultati
nelle nostre prove

60

FRIA
Baby

ESSELUNGA BABY
Salviettine

TRUDI
Salviettine detergenti

AUCHAN BABY
Salviettine umidificate

1,85 euro
Apprezzata per
la morbidezza.
seconda nella classifica
degli ingredienti,
contiene un allergene.

1,09 euro
Molto apprezzata per la
capacit detergente. Senza
allergeni, ma contiene
un conservante di cui si sta
discutendo la pericolosit.

0,99 euro
Tra le preferite dalle
mamme, soprattutto per
la profumazione.
Penalizzata per letichetta
poco leggibile.

0,99 euro
Apprezzata dai genitori
per il formato della
salvietta, contiene
per un conservante
sconsigliato.

54 Altroconsumo 296 Ottobre 2015

www.altroconsumo.it

Miglior Acquisto:
buona qualit e il miglior
rapporto con il prezzo
Scelta Conveniente:
qualit accettabile, prezzo
molto vantaggioso
Ottimo
Qualit buona
Buono
Accettabile
Mediocre
Pessimo

www.altroconsumo.it

guarda sul nostro sito il video Salviettine, la scelta


delle mamme e la tabella completa con i giudizi.
Dopo aver provato varie marche di salviette, ogni famiglia ha compilato il questionario rispondendo a
domande sulla qualit dei prodotti come ad esempio:
Le salviette sono facili da estrarre? Il pacchetto si
chiude bene?.
Abbiamo chiesto anche di valutare lesperienza in s
stessa: con grande piacere, possiamo dire che tutti
lhanno reputata utile e la consiglierebbero anche ad
amici e conoscenti.
Ecco alcuni dei tanti commenti positivi lasciati dalle
mamme: Unottima idea, noi mamme siamo le migliori esaminatrici, mi piaciuto contribuire a stabilire la
migliore tra le salviette per i bimbi di Altroconsumo;
Aiuta ad ampliare le conoscenze sui prodotti utilizzati
di frequente per i propri bambini, imparando a guardare con occhio critico e responsabile a ci che si acquista
per loro; Unesperienza che aiuta ad aprire la mente.
E ancora: Ho potuto esprimere la mia opinione, ho imparato e soprattutto mi sono divertita, proprio una bella esperienza; Mi sono sentita utile anche per le altre
mamme che leggeranno le recensioni; Unesperienza
carina, divertente e aderire al progetto stato semplice.

Quale scegliere
Ecco quindi che, grazie ai risultati della prova pratica
e dei test condotti dagli esperti, possiamo tracciare
lidentikit della salvietta ideale (vedi anche linfografica allinizio dellarticolo). Sconsigliamo le confezioni troppo piccole, con appena 15 o 16 salviette, perch
limballaggio contiene circa la stessa quantit di plastica, ma ha meno prodotto e quindi limpatto ambientale maggiore.
Prima di comprare, controllate anche la chiusura:
quella ideale rigida (nel nostro test c solo nelle
salviette Humana), ma va bene anche quella adesiva,
purch lapertura sia stretta e la pellicola abbastanza
spessa. La peggiore chiusura, secondo le nostre mamme, quella di Eurospin.

Sulla pelle
Le salviettine umidificate sono potenzialmente pi
irritanti rispetto agli altri prodotti, per ligiene, che
si sciacquano (come i docciaschiuma), perch le sostanze chimiche, di cui sono imbevute, restano a lungo a contatto con la pelle. Ogni salvietta contiene circa 15 ingredienti, alcune anche pi di 30. Per la
scelta non affidiamoci agli slogan delle pubblicit, ma
leggiamo sempre lelenco degli ingredienti, che per
legge devessere riportato in etichetta, con tutte le
componenti elencate in ordine decrescente di presenza. Pi lelemento in alto nella lista, maggiore
sar la quantit presente. In linea di massima meno
meglio.
Preferite le salviette senza questi ingredienti: imidazolidinyl urea (un conservante che a contatto con
lacqua rilascia formaldeide, cancerogena e sensibilizzante), methylisothiazolinone (un conservante che
causa spesso allergie e ha un impatto ambientale molto negativo); propyl, butylparaben e phenoxyethanol
(conservanti che possono alterare lequilibrio ormonale, sconsigliati soprattutto per i prodotti che non
si risciacquano); limonene, linalool, citronellol ed
eugenol (sono allergeni del profumo). I rischi comunque sono bassi se ricorriamo alle salviette solo occasionalmente, ma possono aumentare se le usiamo
spesso, e non si possono escludere reazioni indesiderate in soggetti particolarmente sensibili. Evitiamo
di lavare le mani dei bambini con le salviette, perch
tendono a mettersi spesso le dita in bocca.

Non inquiniamo inutilmente


Per produrre le salviette serve energia, acqua e materie prime; per trasportarle si crea traffico e inquinamento; per smaltirle si utilizzano discariche e inceneritori perch quasi tutte sono fatte di tessuti
sintetici non differenziabili. Il tutto per una vita estremamente breve. Anche in questo caso il nostro potere di scelta grande: possiamo decidere di non comprarle del tutto o usarle il meno possibile.

Vuoi partecipare ai nostri test?


Stiamo preparando altre iniziative e test per i quali abbiamo bisogno del tuo parere.
Iscriviti, loccasione per esprimere opinioni che influenzeranno positivamente
tante altre famiglie. Inoltre verrai a conoscenza di prodotti nuovi e interessanti.
Testare i prodotti per Altroconsumo un buon allenamento contro i
condizionamenti della pubblicit e ti aiuta a concentrarti solo sulla qualit effettiva
dei prodotti. Chi lo gi fatto ci ha lasciato commenti entusiastici.
Scegliere insieme importante. Favoriamo il confronto tra marche diverse cos
da scegliere consapevolemente, risparmiando sugli acquisti.
Sul sito puoi confrontare le salviette del test e guardare il video
Salviettine, il test insieme alle mamme.
Scopri come partecipare alle prove pratiche che faremo in futuro per valutare
altri prodotti destinati ai pi piccoli. Vieni sul nostro sito.
www.altroconsumo.it/mamme

Ottobre 2015 296 Altroconsumo 55

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I suggerimenti e i giudizi di Altroconsumo sono come sempre indipendenti. Tutti i prodotti
e i servizi che proponiamo sono stati sottoposti alle nostre analisi e ai nostri test comparativi.

Test

Grandi
e piccoli

Alla prova undici modelli di telefono cordless: nessuna grossa


novit, ma nel complesso sono validi, anche quelli economici.
telefoni cordless hanno ormai un ruolo
marginale nel mondo della telefonia
moderna, sia per quanto riguarda le
funzionalit (surclassati in questo dalle
migliaia di funzioni degli smartphone)
che per la diffusione, dato che ormai un crescente
numero di persone abbandona del tutto la linea telefonica domestica. Che sia per reale comodit o semplice abitudine, comunque, la maggior parte di noi
continua ad avere anche il telefono di casa e in tal
caso il cordless senzaltro il pi comodo.
Per questo ne abbiamo messo a confronto undici modelli, ottenendo nel complesso un risultato favorevole. Si tratta in effetti di una tecnologia ormai consolidata, che se da un lato non vede particolari
innovazioni, dallaltro si dimostra affidabile nelle sue
funzioni principali. Praticamente tutti i prodotti analizzati sono buoni o almeno accettabili, a un costo
decisamente contenuto. I modelli che ottengono il
titolo di Miglior Acquisto si trovano a prezzi sotto i 20
euro. dunque un prodotto poco glamour, ma ancora con una sua utilit e di sicuro conveniente.

www.altroconsumo.it

Debole il viva voce


Abbiamo misurato la qualit dellaudio con gli stessi
strumenti che utilizziamo per fare analoghe prove
con i cellulari, e la tabella mostra che i risultati sono
buoni. Peggiorano per rapidamente quando si passa
a usare il viva voce. Per valutare questa funzione con
i nostri test usiamo, oltre che delle misurazioni strumentali, anche le valutazioni soggettive di due esperti, che si telefonano usando uno un cordless in modalit viva voce, laltro un telefono fisso.
Gli aspetti analizzati sono principalmente due: la capacit di coprire rumori ambientali (e in genere i viva
voce non se la cavano molto bene) e i tempi di attesa,
ovvero se possibile una conversazione fluida oppure se i due interlocutori devono attendere che laltro
abbia finito di parlare per poter dire qualcosa. da
notare inoltre che se a entrambi i capi della linea si
usa il viva voce aumenta il rischio di fastidiosi riverberi, rischio da cui i telefoni si proteggono diminuendo la qualit della telefonata. dunque preferibile
che il viva voce venga usato, se proprio necessario,
solo da un lato della telefonata. Per fare chiamate a

IL NOSTRO
TEST
Le prove pratiche
dei nostri test
vengono eseguite in
base a una serie
prestabilita di
parametri, in modo
da renderle il pi
oggettive possibile.
Tra le pi importanti,
la leggibilit del
display: tre esperti
lo valutano in un
ambiente luminoso
e in uno buio,
annotandone
lilluminazione, la
leggibilit, nonch la
quantit e la qualit
delle informazioni
presentate.

Ottobre 2015 296 Altroconsumo 57

Test

50

17-20

50

Chiamata in attesa

V
V

V
V

PANASONIC KX-TG 6811

23-30

120

PANASONIC KX-TG 6821

30-40

120

MOTOROLA C401

18-23

50

BRONDI NICE

20-28

20

PHILIPS D120

16-20

50

MOTOROLA C1001L

13-20

50

QUALIT GLOBALE (su 100)

18-25

GIGASET AS120

Ambiente

PANASONIC KX-TGB210

Versatilit

50

Batteria

18-20

Facilit duso

GIGASET A130

Modalit ecologica

120

Modalit notturna

120

40

Raggio di azione

Chiamata in attesa Se
arriva una seconda chiamata mentre ne state gi
effettuando una, potete
mettere una delle due in
pausa e gestire laltra.
Tutti i telefoni del test che
hanno questa funzione
sono dotati anche di modalit conference call,
per parlare a pi voci.

45-50

PANASONIC KX-TGK320JTB

RISULTATI
Qualit del viva voce

Le cornette sono leggere, il loro peso va dai 100 ai 160


grammi, e robuste: hanno tutte passato il nostro test
di caduta senza problemi particolari. Non solo questi
apparecchi costano poco, ma sono anche molto parchi quanto a spese di esercizio: consumano talmente
poca energia che siamo nellordine di spesa di unodue euro allanno. Dal punto di vista operativo, questo
si traduce in unautonomia della batteria che consente tra le 10 e le 20 ore di chiamate con una ricarica o
uno stand-by di oltre una settimana.

GIGASET E310

CARATTERISTICHE
Qualit della chiamata

Solidi ed economici, anche nelluso

Modalit notturna Indica


la possibilit di impostare
una suoneria diversa a
seconda dellora in cui
arriva una chiamata.

MARCA e modello

PREZZI

Suoneria specifica per


ciascun contatto

La copertura
basta anche
su pi piani

Suoneria specifica per


ciascun contatto Indica la
possibilit di assegnare
ad alcuni contatti presenti nella rubrica una suoneria specifica.

TELEFONI CORDLESS

Segreteria telefonica

Misurando il raggio di azione di questi telefoni in campo aperto, si arriva tranquillamente a due-trecento
metri di distanza dalla base. Allinterno di unabitazione le cose per cambiano drasticamente, ma non
possibile indicare un unico valore, perch dipende
dalla conformazione della casa e dai materiali con cui
costruita. In linea di massima la copertura maggiore in orizzontale che in verticale, perch nei pavimenti c pi acciaio a bloccare il segnale. Comunque
per coprire un appartamento non ci sono problemi;
se avete una villetta a pi piani, dovrebbe comunque
essere coperta integralmente anchessa, a meno che
la stazione base non sia posta in un angolo remoto,
nel qual caso il segnale potrebbe non riuscire ad arrivare allestremit opposta della casa.
La versatilit di questi apparecchi nel complesso
accettabile; quanto a funzionalit non possono certo
competere con gli smartphone, ma comunque presentano una gamma relativamente ampia di funzioni

COME LEGGERE
LA TABELLA

Numeri memorizzabili
in rubrica

Raggio di azione

accessorie. Le principali sono elencate in tabella alla


pagina a lato; i Panasonic hanno anche la possibilit
di filtrare utenti sgraditi, ovvero escludere delle chiamate in base al numero di chi chiama.
Tutti i modelli possiedono anche una discreta memoria: si possono inserire in rubrica dai 50 ai 120 nomi
(fa eccezione il Brondi con una capienza di 20 soli
numeri), mentre per quanto riguarda la memorizzazione delle ultime chiamate ricevute si va dalle 20 alle
50 (anche in questo caso il Brondi si limita a 10); si
pu anche recuperare il numero delle ultime dieci
chiamate effettuate, per richiamarle al volo.

in euro (luglio 2015)


min-max

mani libere senza viva voce sarebbe utile poter usare


delle cuffie, ma purtroppo nessuno dei telefoni analizzati ha una presa adatta.

72

71

n.d.

67

n.d.

66

n.d.

66

65

65

64

62

n.d.

62

n.d.

57

Qualit della chiamata


Viene misurata con uno
strumentazione in grado
di misurare la chiarezza
di quanto enunciato ai due
capi della telefonata.
Qualit del viva voce n.d.
(non disponibile) indica
che la funzione non c.

LE RADIAZIONI EMESSE DAI CORDLESS? BASSISSIME


Con i cordless non c nessun problema di
salute legato a radiazioni: quelle emesse dai
telefoni cordless sono talmente basse che il
SAR (lassorbimento specifico di energia)
non nemmeno misurabile (in termini
tecnici si dice che lincertezza dello
strumento di misurazione pi alta del
segnale misurabile).
Nonostante questo i produttori, consci del
fatto che tutti gli apparecchi che emettono
onde radio destano preoccupazioni in
alcune persone, vengono incontro ai timori
dei possibili acquirenti inserendo
funzionalit chiamate Eco Mode, Green
Home, Eco+ o nomi del genere. In realt
per con questi nomi simili i produttori
intendono funzioni diverse. Cerchiamo di
fare chiarezza.
Funzionamento normale
Quando la modalit ecologica
disattivata, la stazione base manda
periodicamente un segnale alla cornetta,
per sapere dov.
La cornetta ascolta il segnale solo su una
frequenza prestabilita durante
linstallazione, il che comporta un consumo
di energia molto basso.
Se la cornetta non riceve pi il segnale dalla
base, ne deduce automaticamente di

58 Altroconsumo 296 Ottobre 2015

essere uscita dal raggio di azione della base


stessa ed emette un suono per avvisare
lutente che il collegamento si interrotto.
Modalit ecologica
In alcuni telefoni (nel nostro test: i Gigaset e il
Panasonic migliore) quando la modalit
ecologica attivata e non c una telefonata in
corso, la base e la cornetta non scambiano tra
loro nessun segnale. Per poter funzionare e
rispondere a uneventuale chiamata, la
cornetta costantemente in ricezione su
tutte le possibili frequenze di comunicazione
con la base, per intercettare uneventuale
segnale di sveglia. Dunque in questa
modalit gli apparecchi non emettono alcuna
radiazione, ma consumano un po pi di
energia. Inoltre pu succedere che la cornetta
non riesca a capire di essere uscita dal campo
di azione della base. Nel caso dei Motorola e
dei Panasonic TG 68, invece, attivando la
modalit Eco Mode la potenza di emissione
del segnale della stazione base viene solo
ridotta; in questo modo per si riduce anche il
suo campo di funzionamento (e si riduce, ma
di pochissimo, il consumo della batteria).
Meglio attivare questa funzione solo se non vi
interessa avere una grande copertura. Il
Gigaset E310 possiede entrambe queste
modalit ecologiche: si pu scegliere.

STAND BY MODALIT NORMALE


La base emette continuamente
un segnale su una certa frequenza

STAND BY ECO MODE


La base non emette nulla, la cornetta
in ricezione su tutte le frequenze

Raggio di azione Misuriamo in campo aperto la


distanza fino alla quale si
pu arrivare dalla base
mentre si telefona; misuriamo sia il momento in cui
iniziano le interferenze che
quello in cui cade la linea.
Verifichiamoinoltrelaqualit della chiamata in vari
punti di un appartamento,
su pi piani.
Facilit duso Combina
giudizi sulla chiarezza
delle istruzioni, la semplicit della prima installazione, la chiarezza di tastiera e display, e lintuitivit del menu.
Migliore del Test:
ottiene i migliori risultati
nelle nostre prove
Miglior Acquisto:
buona qualit e il miglior
rapporto con il prezzo
Scelta Conveniente:
qualit accettabile, prezzo
molto vantaggioso
Ottimo
Qualit buona
Buono
Accettabile
Mediocre
Pessimo

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La nostra scelta Cordless

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72

67

GIGASET E310

GIGASET A130

4550 euro
Pochi fronzoli, ma bene
nei punti pi
importanti: qualit
dellaudio, facilit duso
e chiarezza del display.

1820 euro
Display di buona
qualit, la tastiera per
non illuminata. Menu
semplice. Prezzo
molto competitivo.

66

66

PANASONIC
KX-TGB210

GIGASET AS120

1825 euro
Buon display, audio di
qualit. Buona copertura
del segnale. Tastiera non
illuminata. Buon prezzo.

1720 euro
Display di buona
qualit, la tastiera per
non illuminata. Menu
semplice. Prezzo
molto competitivo.

Ottobre 2015 296 Altroconsumo 59

Consigli concreti basati sulle vostre richieste

A carte scoperte
IL NOSTRO
ESPERTO
Banche e credito
ANNA
VIZZARI

uando si parla di soldi, la soglia


di attenzione degli italiani si
alza. Attraverso la nostra pagina Facebook, vi abbiamo chiesto di inviarci domande e dubbi riguardo carte di credito, prepagate e bancomat.
In molti hanno risposto allappello,
ricevendo le risposte online in tempo
reale da parte dei nostri esperti. Qui
riportiamo le domande e risposte di
interesse pi generale.

Utilizzo allestero
<< La carta o la
prepagata che
fa per voi? La
trovate con il
nostro servizio
online: www.
altroconsumo.
it/carte-dicredito.

D. Se faccio un prelievo con la


carta in un Paese straniero, la
commissione varia a seconda
della banca in cui lo eettuo?
No. Il costo non dipende dalla banca
proprietaria dello sportello automatico in cui si eettua il prelievo, ma dai
costi ssati dalla banca che ha emesso
la carta. Va ricordato che i prelievi in
valuta estera sono convertiti in euro
in base al tasso di cambio ssato dal
circuito di riferimento della carta, a
cui viene aggiunta una commissione,
anche questa dierente a seconda
della carta e dellente emittente.

D. Se devo andare allestero


pi sicuro che mi porti la carta
di credito, il bancomat o una
prepagata?

che per i bancomat i circuiti di riferimento sono Maestro, Visa Electron


o Vpay, di certo meno diusi rispetto
ai circuiti Visa e Mastercard. Inoltre,
bisogna fare attenzione al fatto che
molte banche hanno un sistema di
controllo delluso del bancomat allestero, chiamato Geoblock o Geocontrol, che permette di usare la tessera
solo nei Paesi europei (per lutilizzo
altrove bisogna chiedere lautorizzazione). Per questi motivi potrebbe
essere opportuno scegliere una carta di credito oppure, se si preferisce,
una prepagata utilizzabile nei circuiti
Visa e Mastercard. Per la prepagata,
per, bisogna ricordarsi che la carta si pu usare solamente nei limiti
dellimporto che stato caricato precedentemente.

D. Se perdo la carta quando sono


allestero, cosa devo fare?
Bisogna chiamare subito il numero
del servizio clienti messo a disposizione da tutti gli enti emittenti e
chiederne il blocco. Poi si deve fare
denuncia alle autorit di polizia.
Dopo il blocco non potr essere addebitato nulla al titolare, anche se
qualcuno riesce a usare la carta rubata o smarrita. Prima del blocco la
responsabilit del titolare limitata
a un massimo di 150 euro (massimo
15 euro con American Express). Meglio sempre fare una fotocopia della
carta e conservarla separatamente
dalloriginale (o tenere una foto sul
cellulare). Bisogna ricordarsi che per
le carte di credito prevista la possibilit di chiedere una carta sostitutiva di emergenza, che sar inviata il
pi presto possibile allestero in una
banca o in un ucio nanziario del
circuito di riferimento.

Le prepagate
Non una questione di sicurezza, ma
di accettazione della carta. Le regole
che tutelano i titolari di carte di pagamento sono identiche sia che si tratti
di carte di debito, carte di credito o
prepagate. Bisogna tenere presente
60 Altroconsumo 296 Ottobre 2015

D. La mia banca mi ha proposto


una carta prepagata oltre alla
mia carta di credito. Ma non sono
la stessa cosa?
No. Non sono la stessa cosa. La carta

di credito legata a un conto corrente e prevede che gli utilizzi di un periodo (circa un mese) siano addebitati tutti insieme sul conto (in genere il
15 del mese successivo). Le carte prepagate, invece, possono essere usate
solo nei limiti dellimporto precaricato e sono carte di debito: le spese
sono stornate immediatamente dalla
disponibilit della carta. La prepagata non sostituisce totalmente la carta
di credito: non pu essere usata, ad
esempio, per il noleggio auto o per
lasciare una caparra in hotel.

VIA I DUBBI
Fare reclamo

D. Mia nipote deve fare un


viaggio allestero. Posso prestarle
la mia carta prepagata?
No. Le carte intestate a una determinata persona non possono essere ceduti ad altri. Alcune banche permettono ai loro correntisti di richiedere
prepagate al portatore, che possono
essere utilizzate da chiunque le possieda ma, proprio per questo, sono
anche decisamente meno sicure.

Occhio alle revolving


CREDITO AL CONSUMO

Sono particolari carte di credito che permettono


di pagare a rate gli acquisti. Spacciate per convenienti,
in realt fanno pagare tassi di interesse salati.
a promessa fatta al cliente, quando compra
un frigorifero, unauto, un tablet e cos via,
quella di poter acquistare il prodotto desiderato in
pi tranches (con le classiche comode rate mensili),
attraverso la sottoscrizione di una cosiddetta carta
revolving, una particolare evoluzione delle carte
fedelt dei supermercati. Chi accetta di sottoscrivere
una di queste carte in pratica stipula un contratto con
la nanziaria, con la quale il venditore ha un accordo,
e ottiene un do. In questo modo, il titolare ha la
possibilit di rateizzare la spesa fatta con la carta,
pagando ogni mese una rata minima, che serve sia a
ripagare il debito sia a ricostruire la linea di credito,
che diventa cos disponibile per nuovi utilizzi presso
la catena del venditore o il circuito di pagamento con
cui la carta convenzionata (per esempio, Mastercard
o Visa). Bisogna andare molto cauti nellutilizzo delle
revolving, perch gli interessi fatti pagare al titolare
sono solitamente molto salati. Il costo complessivo
del nanziamento si desume dal Taeg (Tasso annuo
eettivo globale), che comprende tutte le spese.
Con il nostro servizio online possibile calcolare il
Taeg della carta revolving:
www.altroconsumo.it/carte-di-credito

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met ottobre pubblicheremo
un post, proponendo un nuovo
argomento su cui puoi chiederci
consigli. I nostri esperti
risponderanno e pubblicheremo
le domande e risposte pi
interessanti.
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www.altroconsumo.it

Il costo
complessivo del
finanziamento
indicato
dal Taeg, il tasso
di interesse
che comprende
tutte le spese

Ho notato strani addebiti


sullestratto conto della mia
carta di credito. Come posso
contestarli?
e ci sono problemi nella
S procedura di blocco
della carta, negli addebiti
sullestratto conto o, in generale,
nellutilizzo della carta, bisogna
fare un reclamo scritto alla
banca o allemittente, che
deve dare risposta entro 30
giorni dal ricevimento del
reclamo. Se non lo fa o d una
risposta insoddisfacente, si
pu fare ricorso allArbitro
bancario e nanziario (www.
arbitrobancarionanziario.it).

Furto prepagata
Quali regole valgono per furto o
smarrimento di una prepagata?
nche per le prepagate
A valgono le stesse regole
delle altre carte di pagamento: in
caso di uso illecito dopo furto o
smarrimento gli utilizzi successivi
al blocco non sono addebitati
al titolare e quelli precedenti
al blocco possono essere al
massimo di 150 euro.

Circuito Vpay
Il mio bancomat ha come circuito
internazionale Vpay. Posso usarlo
fuori dallEuropa?
pay il circuito europeo di
V Visa. La tessera bancomat
di questo circuito di solito pu
essere usata solo nei Paesi
europei, oltre a Svizzera e Turchia.
Alcune banche, a pagamento,
ne permettono lestensione
territoriale. Se si ha una carta
Vpay e si deve partire per gli Stati
Uniti, bisogna dunque vericarne
la validit con la propria banca.

Ottobre 2015 296 Altroconsumo 61

Viva voce

Condividi le tue esperienze. Le tue domande, i nostri consigli

DIBATTITO

Consulenze

Il bio alimenta
le reazioni

il canale attraverso il
quale chiedere informazioni
e consulenze online.
Se preferite chiamarci,
ecco quali numeri utilizzare.

da anni con il biologico in


L avorando
modo serio e con passione, ci dispiace
leggere sulla vostra rivista un articolo palesemente di parte che ammette ma cerca di
nascondere tra parentesi i vantaggi del biologico e cerca di esaltare in grassetto le caratteristiche dellagricoltura convenzionale.
portaNatura.it

Giorgio Perini
di Arcevia (AN)

02 69 61 550
dal luned al venerd
h. 9/13 -14/18

Fiscale
02 69 61 570
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h. 14/17

Economica
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Farmaci
02 69 61 555
dal luned al venerd
h. 9/13 -14/18

Miglior Acquisto
02 69 61 560
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h. 9/13 -14/18

Tarie Rc auto e moto


02 69 61 566
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h. 9/13 - 14/18

Tarie telefoniche
02 69 61 590
dal luned al venerd
h. 9/13 -14/18

ABBONAMENTI
Telefono
02 69 61 520
dal luned al venerd
h. 9/13 -14/17

SEDE ASSOCIAZIONE
Altroconsumo
via Valassina 22
20159 Milano

62 Altroconsumo 296 Ottobre 2015

Li ho fatti ballare
Il nostro socio si era iscritto a un festival di Lindy Hop, che
poi stato annullato. Per farsi rimborsare ha dovuto puntare i piedi.
DIRITTI

l Lindy Hop una danza swing


I nata negli anni Venti, negli Stati
Uniti. un ballo di coppia caratterizzato da ritmi trascinanti, salti spettacolari ed evoluzioni acrobatiche, che
raccoglie tanti cultori. Il nostro socio
Giorgio Perini di Arcevia (AN) e la sua
fidanzata sono tra questi. E non si sarebbero mai persi il World Lindy Hop
Day (WLHD), un importante evento
dedicato agli appassionati, una volta
che viene organizzato in Italia. Era stato programmato a Roma.
Per assicurarci la partecipazione alle
lezioni tenute da insegnanti internazionali e alle serate di ballo con band
dal vivo, acquisto con mesi di anticipo
due biglietti, uno per me laltro per la
mia ragazza, spendendo 658 euro
racconta il socio . Poich nellemail
di risposta lorganizzazione invitava
esplicitamente a soggiornare presso
lalbergo partner dellevento, lHotel
Palacavicchi, non esitiamo a effettuare la prenotazione (350 euro per lintero soggiorno). Nellemail di conferma

Se un hotel
partner
di un evento
non pu
trattenere
una penale

della prenotazione, lalbergo specifica


che un importo non rimborsabile.
Nessun contratto ci era stato spedito,
quindi non potevamo sapere di questa
clausola. Questi aspetti sarebbero rimasti dettagli trascurabili se la kermesse si fosse regolarmente tenuta. Ma cos
non stato, perch a una settimana
dallinizio stata annullata. Nessun
problema per il rimborso dei 658 euro
pagati al WLHD. Lhotel si invece
comportato come se non fosse stato
parte dellorganizzazione. In pratica
voleva trattarci come se fossimo stati
noi, per motivi personali, a rinunciare
al soggiorno. Abbiamo insistito e alla
fine ci ha proposto il rimborso del 50%
della somma versata o un credito per
un altro soggiorno. Offerte inaccettabili. Il rimborso totale dei 350 euro
versati arrivato solo dopo lintervento diretto di Altroconsumo, che ha
fatto valere un principio sacrosanto:
lhotel che si associa a un evento, se le
cose vanno male, non pu comportarsi come se ne fosse sganciato.
www.altroconsumo.it

Tutto larticolo, a partire dalla colorata copertina, in tono decisamente sarcastico ed


incoraggia il consumo dei prodotti non biologici, consigliando di variare frutta e verdura per essere meno esposti agli stessi pesticidi ed evitare leffetto accumulo, quando
poi, nelle tabelle esposte, i cibi bio presentano come numero di pesticidi 0 o al massimo 1 contro quelli dei prodotti non bio che
arrivano fino a 5 anche se di gran lunga
inferiori ai limiti di legge fino a cento volte!.
Laura Roda
Siamo tre ricercatori che si occupano da decenni di controllo dei fitofagi con metodi alternativi ai pesticidi e loro ricadute negative
sullambiente. Siamo rimasti veramente stupiti dal vostro articolo in merito al confronto
tra prodotti allevati con metodo biologico e
chimico. Il titolo, lo riconosciamo, ad effetto ma da un giornale come il vostro che
seguiamo da pi di venticinque anni che
non rincorre mai la facile pubblicit e che fa
della indipendenza di giudizio la sua bandiera, non ce lo aspettavamo. Ci permettiamo
di inviarvi alcune riflessioni che ci sono venute alla mente rileggendo il vostro articolo.
Conveniamo che nella produzione bio,
come in tutte le altre, vi possano essere delle
frodi o sia possibile generare falsi miti, ma
neppure gli addetti stampa della Monsanto e
della Bayer si sarebbero mai esposti in questo
modo traendo conclusioni cos definitive e
sommarie sui prodotti biologici. Certo il titolo non coincide perfettamente con il contenuto dellarticolo ma ci siamo permessi di
evidenziare questa vostra caduta di stile.
Dott. Claudio Porrini
Prof. Stefano Maini
Dott. Paolo Radeghieri
(Universit di Bologna)
Il vostro articolo Noi non crediamo in bio
letteralmente una porcata. Sono profonwww.altroconsumo.it

16

pagine
in pi

Inchiesta supermer
cati per trovare
i pi convenienti
tra gli 885 super,
iper
e hard discount
in 68 citt italiane

www.altroconsumo
.it

295 Settembre

2015

Altroconsumo - mensile
- 11
Altroconsumo + suppleme
Altroconsumo + suppleme nto Soldi&Diritti - 22
Altroconsumo + suppleme nto Test Salute - 24
nto Soldi&Diritti e
Test Salute - 35

Anno XLI - Altrocon


In caso di mancato sumo: via Valassina 22, 20159 Milano
recapito, restituire
- Poste Italiane s.p.a.Spe
al Cmp di Milano Roserio
per la restituzione dizione in a.p.- D.L. 353/2003 (conv.
al Mittente previo
in L. 27/02/2004
pagamento resi
n 46) art. 1, comma
1, LO/MI

www.altroconsumo.it/
contattaci

Giuridica

BACHECA
facebook.com/altroconsumo

INCH IESTA

NON CREDIAMO IN

BIO

Le analisi dicono che


non
n pi salutari deg sono pi nutrienti
li altri prodotti

Roberto Cecchini
Tanto la rete, si sa, fatta cos.
Meno un contenuto rappresenta il
nostro pensiero e la nostra
esperienza e pi ci sentiamo in
dovere di farne una battaglia,
chiamando a raccolta le truppe
dei difensori delle scelte
alternative. Poco importa se da
decenni (non anni, decenni)
continuate a propagandare
metodi naturali ed economici
(aceto, bicarbonato, ecc.) al posto
di costose, inutili e inquinanti
soluzioni di mercato. Oramai il
popolo green ha deciso che
siete in combutta con le
multinazionali e vi ha dichiarato
guerra. Per farlo ovviamente usa
energia elettrica, dispositivi
elettronici, onde
elettromagnetiche... Non importa
se di green hanno meno di nulla.

ac295_001001_cover.

indd 1

damente schifato da quanto siete dalla parte delle lobby. Siete davvero caduti in basso.
Hernan Brando, da Facebook

La nostra replica
Dagli insulti alle osservazioni scientifiche,
dai commenti pacati a quelli piccati, fino alle
accuse di produttori e negozianti. Il florilegio
di contestazioni qui riportato necessariamente parziale, per motivi di spazio e non
certo di censura rappresenta bene la variet di reazioni che la nostra inchiesta sul
bio ha suscitato. Non ci aspettavamo nulla di
diverso, visti i risultati dellinchiesta e il contenuto dellarticolo, che confermiamo parola per parola. A partire dal titolo Non crediamo in bio, scelto tra tanti perch meglio
risponde allatteggiamento di quanti abbracciano il bio come fosse un credo, una religione (ne parliamo anche nelleditoriale a pag.
3). Del resto la missione che Altroconsumo
si data non di credere (che significa avere
fiducia), ma di dubitare, verificare e testare,
in modo oggettivo e indipendente. Facciamo
giornalismo di servizio, non dopinione.
Quanto raccontato nel pezzo non frutto di
nostre considerazioni sul bio, i cui numerosi
vantaggi troppi per essere qui nuovamente
ricordati sono stati elencati in apertura di
articolo e mai negati, n tantomeno denigrati. Chi compra bio per questi nobili motivi
non desister di certo dopo aver letto il nostro

servizio. Altri sono invece gli scenari che


aprono i risultati di laboratorio su cento campioni di ortofrutta bio e non bio, su cui insiste
limpianto dellarticolo. Si tratta di dati che
smentiscono chi sostiene che i prodotti biologici offrono un maggior apporto nutritivo
di quelli non bio. Sono dati seri e oggettivi.
Cos come sono seri, e finora non smentiti,
gli studi scientifici che hanno dimostrato
come mangiare bio, allo stato dei fatti, non
offra un vantaggio per la salute. Su quanti
giornali avete letto queste notizie? Quanto ai
residui di pesticidi, abbiamo evidenziato che
le concentrazioni riscontrate dal laboratorio
nellortofrutta convenzionale sono minori di
quanto si pensi: da 10 a 100 volte sotto i limiti di legge. Anche questa una notizia.
Aprire gli occhi a chi compra bio per motivi
salutistici, affrontando una maggiore spesa
(per molti un sacrificio), non solo importante, diventa doveroso per unorganizzazione a tutela dei consumatori. Affermare
che abbiamo fatto propaganda ai prodotti
tradizionali falso. Sfidiamo chiunque a trovare nellarticolo una sola riga in cui si affermi o soltanto si alluda alla supremazia di
frutta e verdura convenzionali in termini di
qualit e rispetto per lambiente. semplicemente scorretto interpretare come uno
spot a favore dei prodotti tradizionali i consigli di variare il consumo di frutta e verdura e di essere accurati nel lavaggio, per assumere meno pesticidi.
Ottobre 2015 296 Altroconsumo 63

Viva voce
COSMETICI

CONSEGNE

ABBIGLIAMENTO ONLINE

Scadono o no?

Interflora alla frutta

Controllo incrociato

erch alcuni prodotti cosmetici


non riportano la data di scadenza? Possono forse durare in eterno?
Pina Rondi, Roma
La provocazione contenuta nella domanda della nostra socia comprensibile. Infatti, su questo punto la normativa ha maglie troppo larghe: da
anni chiediamo che venga rivista.
Nellattesa i produttori dovrebbero
sforzarsi di fornire informazioni pi
complete. Secondo la legge attualmente in vigore, lindicazione della
data di scadenza obbligatoria solo
per i cosmetici che hanno una durata
minima inferiore ai 30 mesi. Mentre
per quelli con durata superiore sufficiente il cosiddetto PAO (Period after
opening), cio periodo dopo lapertura. Si tratta di unindicazione relativa
al periodo di tempo (in genere 6 o 12
mesi) contenuta allinterno del simbolo di un barattolo di crema aperto.
Questo significa che una volta aperto,
il cosmetico pu essere utilizzato in
quellarco temporale senza il rischio
di effetti nocivi. Uninformazione che
per finisce per essere poco utile,
perch difficile che qualcuno prenda nota della data di apertura di un
rossetto o di un deodorante. Pi semplice ricordare quando si aperto una
crema solare, il cui residuo meglio
non utilizzare lanno successivo.

Barbara Caprani
di Trezzano
sul Naviglio (MI)

l proverbio dice che a caval donato non si guarda in bocca.


Quando per di mezzo ci sono fiori e
frutta, la loro freschezza non pu essere considerata un dettaglio. Se non
possibile garantirla, meglio rinunciare, altrimenti il regalo si trasforma in
un affronto. il ragionamento che ha
fatto la nostra socia Barbara Caprani
di Trezzano sul Naviglio (MI), che ha
mandato a unamica residente negli
Stati Uniti un cesto di frutta con una
pianta tramite il servizio Interflora,
spendendo quasi cento euro.
Affidandomi a Interflora ero sicura
di non correre alcun rischio racconta la socia . Se avessi avuto anche il
vago sospetto che la pianta e i 15 chi-

logrammi di frutta presenti nel cesto


regalo che ho spedito alla mia amica
negli Stati Uniti potessero arrivare in
maniera non dico accettabile, ma assolutamente impeccabile, mai avrei
scelto Interflora n un prodotto cos
delicato. La pianta stata consegnata
in condizioni ottime, non si pu dire
altrettanto della frutta, che arrivata
tutta ammaccata e quasi marcia. Una
figuraccia! La mia amica ha prima fotografato il cesto, poi ha chiamato il
negozio che ha effettuato la consegna
per chiedere spiegazioni. La frutta si
deteriorata nei 20 minuti di tragitto
stata la risposta. Immediato il mio
reclamo ad Interflora con la richiesta
di rimborso. Passa una settimana senza risposta. Decido di non darla vinta
a Interflora e li sollecito a rispondermi.
Ma le settimane trascorrono invano,
senza che mi degni di un cenno di riscontro. a questo punto che decido
di dare mandato ad Altroconsumo di
intervenire. Lo stesso giorno in cui Altroconsumo scrive, Interflora risponde e mi rimborsa.

02 69 61 550

luned - venerd h. 9-13 14-18

64 Altroconsumo 296 Ottobre 2015

Seggiolino a giudizio
Ho acquistato due seggiolini auto
Chicco Oasys 1 Isofix, fidandomi
della valutazione buona (72%)
riportata da Altroconsumo. Ora
lo ritrovo, sempre sul vostro sito,
con una votazione pi bassa,
58%. Mi devo preoccupare per la
sicurezza dei bambini? Perch
una valutazione cos ondivaga?
Lettera firmata
Non sono le nostre valutazioni
che cambiano, ma i protocolli di
procedura dei test, che
cerchiamo di aggiornare
periodicamente. Se i metodi di
produzione e la legislazione si
evolvono, anche noi non
possiamo mantenere immutate
nel tempo le procedure con cui
effettuiamo i test. Questo vale
per i seggiolini come per ogni
altro prodotto testato.
A seguito della nuova procedura
per valutare la protezione in
caso di urto laterale, che ora
pi severa, la valutazione pi
bassa: questo influisce
pesantemente sul giudizio
globale, che quindi ora risulta
essere 58%. Non il caso di
preoccuparsi, comunque: Chicco
Oasys 1 Isofix resta un
seggiolino sicuro. Limportante
usarlo bene e sempre.

RISARCIMENTI

Se la tintoria stinge un capo

Pu esistere un caff decaffeinato naturale?

Lo slogan in effetti un po
ambiguo e si incanala in una

privateoutlet.it non abbia fatto attenzione


a indicare correttamente la composizione
del tessuto di un indumento, come successo con il maglione acquistato da una
socia, che preferisce rimanere anonima.
Aveva infatti omesso che il filato era composto principalmente da poliamide (56%),
iniziando lelenco dallangora (32%) e lana
(6%). La socia ha reclamato, ma dal sito le
hanno offerto solo un buono di 5 euro, in
alternativa le hanno consigliato di esercitare il diritto di recesso entro 14 giorni dalla consegna. Scegliendo la seconda opzione,
la socia ha dovuto pagare le spese di riconsegna. Ma le legge prevede diversamente:
se la descrizione del prodotto non conforme a quanto consegnato, il cliente ha diritto di restituire larticolo senza costi.

Anche tu hai un problema simile?


Contatta il nostro servizio di
consulenza giuridica.

IL DUBBIO

Al supermercato mi ha
incuriosito la confezione
del Caff Hag, che si presenta
come decaffeinato naturale.
A mio parere si tratta
di una dicitura ingannevole
perch induce a credere che
in natura esista una specie
di caff priva di caffeina,
mentre non cos.
Altroconsumo cosa ne pensa?
Lettera firmata

stro creativo, composizione del tessuto, prezzo. I fashionisti (come si


chiamano oggi gli appassionati di moda)
quando navigano sui siti di e-commerce
specializzati in abbigliamento sono soliti
incrociare questi tre elementi prima di procedere a un acquisto. Da parte loro i siti si
attrezzano in modi fino a qualche anno fa
impensabili: possibile vedere lanimazione con labito indossato da un modello, in
modo da poterlo osservare da diverse angolazioni; si pu fare zoom su un particolare per vedere meglio dettagli e texture
del tessuto; si pu cliccare su una palette
con diversi colori e limmagine dellabito
si aggiorna con il colore scelto. Nelle vendite a distanza, per, la trasparenza che
fidelizza i clienti. Stupisce quindi che il sito

FILO DIRETTO

tendenza molto diffusa tra le


aziende, che le ha portate a
cavalcare il concetto di
naturale. Ne abbiamo parlato
in un recente articolo ricco di
esempi, non a caso intitolato
E dubitare viene naturale
(TS 117, agosto 2015).
Va detto che Hag spiega
chiaramente, sul retro della
confezione, cosa intende dire
con decaffeinato naturale. Si
riferisce al processo di
decaffeinizzazione, ottenuto

non per mezzo di solventi, ma


grazie allazione dellanidride
carbonica che cattura ed
estrae la caffeina dai chicchi.

e la tintoria sbaglia un lavaggio e si deve


chiedere un risarcimento, meglio avere
la documentazione in regola. In particolare
sarebbe meglio avere lo scontrino di acquisto
dellindumento per facilitare la quantificazione del valore e di conseguenza il danno.
Pochi conservano lo scontrino di un capo
dabbigliamento: si abituati a tenere quelli
degli elettrodomestici o dellorologio, per far
valere la garanzia. Il fatto di non essere pi
in possesso dello scontrino non pregiudica
per la richiesta di risarcimento. Limportante che si riesca a provare di avere acquistato lindumento. Il caso del nostro socio di
Torino, Roberto Ganci, in questo senso
emblematico. Quando va a ritirare il suo piu-

Questo non deve per


alimentare la credenza secondo
cui il decaffeinato classico
sia tossico: i solventi autorizzati
dalla legge per lestrazione
della caffeina offrono
infatti le necessarie garanzie
igienico-sanitarie. E ad oggi non
abbiamo dati che ci facciano
sospettare del contrario.

www.altroconsumo.it

www.altroconsumo.it

mino invernale dalla tintoria Tabor Sec, nel


centro commerciale Le Gru di Grugliasco
(To), dove lo aveva portato a lavare, si accorge subito che qualcosa non va. Il giubbotto
visibilmente stinto; inoltre il colore non
pi uniforme: sul tessuto esterno sono comparse diverse macchie.
Fa subito presente il problema, cos laddetta
si offre di effettuare un altro lavaggio, e successivamente un altro ancora. I difetti per
non scompaiono, il giubbotto irrimediabilmente danneggiato. Il socio non pu fare altro che chiedere il risarcimento danni. Poich
non ha pi lo scontrino, ma conserva ancora
il cartellino che accompagnava il piumino al
momento dellacquisto, decide di accludere

alla raccomandata una copia di questo tagliando, sul quale stampato il prezzo: 249
euro. Tenendo conto di avere usato il piumino una stagione, chiede un risarcimento di
200 euro. La tintoria sceglie di ignorare la
richiesta del suo cliente. Quando per il servizio di consulenza giuridica di Altroconsumo
la richiama alle proprie responsabilit, decide di far intervenire la sua assicurazione, che
naturalmente chiede lo scontrino dal quale
si possa evincere la data di acquisto del giubbotto e quindi il periodo di utilizzo. Informazione che stata possibile desumere attraverso il cartellino e grazie alla quale si
potuta chiudere positivamente la vicenda con
un risarcimento di 180 euro.
Ottobre 2015 296 Altroconsumo 65

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66 Altroconsumo 296 Ottobre 2015

auto una Kia Soul. Il nostro


socio Andrea Costa lacquista ad
aprile del 2011. Va tutto bene tranne
lautoradio/navigatore incorporato e
di serie, che dopo un po di tempo
smette di funzionare. Fin dallinizio
spiega il nostro lettore ho avuto
problemi con lautoradio/navigatore o
si rompeva uno o laltro. Non hanno
mai funzionato per pi di un mese.
Sapete quanti me ne hanno cambiati?
Ben quattro. Non vi sto a raccontare
quante volte ho scritto alla concessionaria per lamentarmi. Basta pensare
che siamo arrivati al 2015 senza risolvere il problema, fino a quando non
siete intervenuti voi. Eh s, due anni
sono molti per risolvere un problema.
Inoltre dopo che per la quarta volta
lautoradio/navigatore si rotta, il nostro socio ha chiesto di nuovo la sostituzione, ma gli stata negata perch
ormai non era pi coperto da garanzia.
Dobbiamo davvero fare i complimenti al socio per la perseveranza: da quel
lontano 2012 non si mai perso danimo e alla fine, anche grazie al nostro
aiuto, riuscito a ottenere una nuova
sostituzione dellapparecchio che, per
ora, sembra finalmente funzionare
bene. Insomma, il caso di dire, chi
la dura la vince.

RISTRUTTURAZIONE MALFATTA

Bagno senza acqua calda


I

l nostro socio Alessandro Rossi


ha affidato a Leroy Merlin una
mini ristrutturazione di due bagni,
che in pratica ha significato la sostituzione dei sanitari, del lavandino e
della rubinetteria e il cambio dei mobili. Non lo avesse mai fatto! Dal giorno in cui idraulici e tecnici del famoso marchio francese sono entrati in
casa sua, ne ha passate di tutti i colori. E, soprattutto, il bagno non pi
stato quel locale confortevole che dovrebbe essere. Sotto accusa, la rubinetteria. Una cosa certa spiega il
socio con la rubinetteria vecchia
tutto era perfettamente funzionante,
mentre ora con quella nuova di Leroy
Merlin lacqua calda a volte esce a volte no. Vi dico solo che per avere lacqua nel bidet, devo aprire un rubinetto della vasca da bagno!. Dopo

Alessandro Rossi
di Milano

varie vicissitudini, costellate da perizie dei tecnici di Leroy Merlin e di


lettere raccomandate per riuscire a
ottenere un rimborso dalla societ
francese, Alessandro Rossi ha deciso
di rivolgersi al nostro servizio legale.
E alla fine riuscito a ottenere un risarcimento.
www.altroconsumo.it

INDICE
Test e inchieste degli ultimi mesi

FONDAZIONE
La Fondazione Altroconsumo, riconosciuta nel 2012, ha lo scopo di promuovere il
consumerismo in Italia e a livello internazionale, contribuendo allo sviluppo di una
societ pi equilibrata, equa, solidale e rispettosa dei diritti e degli interessi dei
cittadini. A tal fine, promuove iniziative, pubblicazioni, ricerche e servizi rivolti ai
consumatori e agli utenti di beni e servizi e contribuisce allo sviluppo di un movimento
di consumatori autorevole, duraturo e indipendente. La Fondazione socio unico della
Altroconsumo Edizioni srl. Presidente: Paolo Martinello

ASSOCIAZIONE
Altroconsumo unassociazione senza
fini di lucro fondata a Milano nel 1973. In
piena autonomia e indipendenza, ha
come scopo linformazione, la difesa e la
rappresentanza dei consumatori.
membro della CI (Consumers
International), di ICRT (International
Consumers Research and Testing) e del
BEUC (Ufficio europeo delle associazioni
di consumatori). Altroconsumo si
finanzia esclusivamente attraverso
le quote associative.

ALTROCONSUMO EDIZIONI S.R.L.


Il mensile Altroconsumo, i bimestrali Soldi
& Diritti, Test Salute e HiTest, le Guide
Pratiche hanno come unico obiettivo
linformazione e la difesa dei consumatori.
Le riviste non contengono pubblicit, n
informazioni pagate o ispirate da
produttori e venditori o da gruppi di
interesse politico e finanziario, a garanzia
di trasparenza e obiettivit dei giudizi.
I test comparativi su beni di consumo e
servizi finanziari e assicurativi sono
lelemento che contraddistingue le riviste.
I laboratori e gli esperti incaricati di
svolgere le prove sono indipendenti da
qualsiasi tipo di interesse commerciale.
Tutti i campioni utilizzati per i test vengono
acquistati anonimamente e inviati
direttamente ai laboratori per lesame.
I campioni gratuiti vengono rifiutati.
I risultati delle prove condotte da

Segretario Generale: Luisa Crisigiovanni


Vicesegretario: Marino Melissano
Direttore: Luisa Crisigiovanni
Tesoriere: Enzo Passaro
Consiglio: Valentina Apruzzi, Franca Braga,
Giulia Candiani, Raffaele Cauzzi, Liliana
Cantone, Silvia Castronovi, Luisa Crisigiovanni,
Graziella De Faveri, Andrea Doneda, Letizia
Ghizzi Panizza, Paolo Martinello, Rosanna
Massarenti, Francesco Mattana, Marino
Melissano, Natalia Milazzo, Giovanni Pessina,
Marco Pierani, Daniela Nocchieri, Valeria
Riccardi, Vincenzo Somma, Lorena Valdicelli.

Altroconsumo riguardano solo i prodotti


presi in esame, anche se possibile trarne
valutazioni di carattere generale.
Direttore editoriale: Andrea Doneda
Direttore responsabile: Rosanna
Massarenti
Redazione: Natalia Milazzo, Marzio Tosi
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Sede nazionale
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Tel 02/66.89.01 - Fax 02/66.89.02.88

ARGOMENTO
A

NUM.

ANNO

Abitudini alimentari
Altroconsumo Festival
di Ferrara
Alberghi ed Expo
Alimentazione sana,
iniziative del Ministero
Alimenti, spreco
App gestione smartphone
Aspirapolvere

291

4/2015

292
291

5/2015
4/2015

292
293
291
293

5/2015
6/2015
4/2015
6/2015

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4/2015
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295
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293
290

3/2015
9/2015
6/2015
6/2015
3/2015

Dentisti, consulenza per i soci 290


Detersivi lavastoviglie
296
Dieta vegani
296
Diete
290

3/2015
10/2015
10/2015
3/2015

B
Batterie
Benzina, prezzi
Biologico: frutta e verdura

C
Car sharing
Cartucce per stampante
Centrifughe ed estrattori
Climatizzatori
Computer portatili

E
Elettrodomestici, affidabilit 290
E-reading
290

3/2015
3/2015

N
Navigatori satellitari e app

QUANTO COSTA

Annuale

Trimestrale

Altroconsumo
Altroconsumo + Soldi&Diritti
Altroconsumo + Test Salute
Altroconsumo + Soldi&Diritti + Test Salute

96
141
142,80
187,80

24
35,25
35,70
46,95

la quota associativa, compresa nellabbonamento,


pari a 15,40 allanno e 3,85 al trimestre

www.altroconsumo.it

296
296

10/2015
10/2015

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4/2015

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289
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5/2015
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5/2015
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3/2015
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10/2015
4/2015

290

3/2015

293
296

6/2015
10/2015

O
Olio di oliva
Olio di palma

P
Pannelli fotovoltaici
Pannolini
Pitture
Pneumatici estivi

R
Riso
Risparmio energetico
Rumore, inchiesta

S
Salviette umide per bimbi
Scarpe da corsa
Seggiolini auto
Seggiolini bici
Sgrassatori smacchiatori
Sicurezza in citt
Sicurezza stradale
Smartphone
app sicurezza
test
Stampanti laser
Succhi disintossicanti
Supermercati, prezzi

292
293
296
296
290

5/2015
6/2015
10/2015
10/2015
3/2015

296
292
290

10/2015
5/2015
3/2015

G
Garanzia del prodotto
Gilera Runner
Gioco dazzardo

Tariffa elettrica per


apparecchi a pompa di calore
Tariffe, luce e gas
Tariffe, telefonia fissa
Tarme, come difendersi
Telefoni cordless
Televisori, guida allacquisto
Ttip, farmaci

U
Uova

ABBONAMENTO E QUOTA ASSOCIATIVA

5/2015

F
Ferri da stiro
Fisco: 730 precompilato
Forni a microonde
Frigoriferi combinati
Frullatori a immersione

Altroconsumo, Soldi & Diritti e Test Salute sono diffusi solo in abbonamento.
Limporto dellabbonamento comprende anche la quota di associazione. Sono soci solo le
persone fisiche. Le persone giuridiche possono abbonarsi e accedere ai servizi individuali
forniti dallassociazione.
Per abbonarsi inviare una lettera a Altroconsumo Edizioni srl - Casella postale 10376 20110 Milano oppure collegarsi al sito altroconsumo.it cliccando alla sezione contattaci.
Pagamento a mezzo domiciliazione bancaria o carta di credito: questa forma di pagamento
indispensabile quando si sceglie la rata trimestrale. In ogni caso, la durata
dellabbonamento a tempo indeterminato e le future variazioni di costo verranno
comunicate anticipatamente sulla rivista.
Garanzia di soddisfazione: se entro 15 giorni dal ricevimento del primo numero della rivista
si cambia idea e non si vuole pi essere abbonati alle riviste n soci di Altroconsumo, si ha
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si pu recedere dallabbonamento e dallassociazione con una lettera allufficio
Abbonamenti: sar restituito quanto gi pagato per il periodo successivo al recesso.
Guide Pratiche gratuite: le Guide Pratiche sono comprese nelladesione ad Altroconsumo.
Per riceverle in regalo necessario essere in regola con la quota di adesione. Limporto di 1,95
euro relativo alle spese amministrative verr regolato con le stesse modalit con cui si paga
ladesione ad Altroconsumo. Le Guide possono essere vendute al prezzo indicato in quarta di
copertina e/o inviate in omaggio ai Soci Altroconsumo.
Per ricevere i numeri arretrati telefonare o scrivere allUfficio Abbonamenti. Il costo pari
al doppio del prezzo di copertina. Non possibile richiedere pi di due esemplari dello
stesso numero. I dati personali saranno utilizzati da Altroconsumo e/o da terzi da esso
incaricati per la gestione dellabbonamento e per gli scopi associativi. Verranno trattati
con mezzi informatici e potranno essere, a termini di legge, consultati, modificati, integrati
o cancellati.

292

Insalate in busta
Insetticidi contro le formiche
Internet
antivirus
diritto alloblio

4/2015
4/2015

291
290

4/2015
3/2015

295
295
291

9/2015
9/2015
4/2015

Trovi larchivio completo di tutti


gli articoli di Altroconsumo degli anni
passati, oltre a quelli delle riviste
Test Salute, Soldi&Diritti e HiTest, su

292

5/2015

www.altroconsumo.it

L
Lavasciuga e asciugatrici
Lavatrici, obsolescenza
Lavoro e disoccupazione

M
Macchine fotografiche
a ottica fissa

291
291

Videocamere
Vino, etichetta

ARCHIVIO ONLINE

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DIRETTORE RESPONSABILE: Rosanna Massarenti

Ottobre 2015 296 Altroconsumo 67

DICIAMO SOLO
QUELLO CHE TESTIAMO.

Tu e Altroconsumo, contano solo i fatti.


Prima di emettere un giudizio su un prodotto o su un servizio, Altroconsumo lo mette alla prova. Che sia un cellulare,
un biberon o unautomobile non fa dierenza. Lo maltratta, lo fa a pezzi, lo distrugge. Cos, quando scegli un prodotto o
un servizio, hai sempre la certezza di avere a disposizione una valutazione completa, fatta con scienticit e indipendenza.
Altroconsumo famoso per questo. Contaci.
altroconsumo.it

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