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AL PIANTO
Il test promuove i chicchi
in vendita, ma la produzione
In caso di mancato recapito, restituire al Cmp di Milano Roserio per la restituzione al Mittente previo pagamento resi

è macchiata da ingiustizie.

Lavoratori sfru ttati

io
e ambiente a risch
 Maggio 2015
Sommario
8 23
Facciamo la nostra
parte per Expo 2015
DALLA TUA PARTE
6 Notizie, analisi, commenti, consigli
dal mondo del consumo e
aggiornamenti sulle nostre attività.
A PRIMA VISTA
10 Le nostre impressioni e i nostri
giudizi sui prodotti appena usciti
sul mercato.
TOP 5
12 Cinque prodotti particolarmente
interessanti tra l’ampia selezione
di test che trovate sul nostro sito.
Contatti
AL TELEFONO
Tutti i numeri sono a pag. 62
ATTRAVERSO IL SITO
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2 Altroconsumo 292 • Maggio 2015
14
Una nuova tariffa incentiva
le pompe di calore. Conviene?
TEST INCHIESTE
14 RISCALDAMENTO ECO
Occhio: la tariffa D1 per
incentivare le pompe di calo-
re non sempre conviene.
18 GILERA RUNNER
Pericoloso, grazie a noi è sta-
to deciso il ritiro dal mercato.
20 ALLARME OBESITÀ
In Italia si fa troppo poco per
combatterla.
23 VIENI A FERRARA
Tutto sul festival in arrivo.
I nostri obiettivi sono l’informazione, la difesa
e la rappresentanza dei consumatori. Non ab-
biamo pubblicità. Per i test acquistiamo tutti i
prodotti e ci affidiamo solo a laboratori com-
petenti e indipendenti da qualsiasi interesse.
L’albero
della vita
No, noi non stiamo parlando di Expo e dell’incompiuta
opera simbolo. Parliamo di qualcosa di vivo e di
prezioso, che sfortunatamente non ha gli stessi onori
sulla cronaca nazionale. L’emergenza pugliese degli ulivi
attaccati da un batterio (la Xylella fastidiosa) che sta
decretando la morte e l’eradicazione di milioni di alberi è
rimasta a lungo confinata a livello locale, alimentando
anche svariate congetture su chi avrebbe interesse a
eliminare gli ulivi. Come succede quando non c’è una
comunicazione chiara, né basata su dati scientifici. Ma la
questione ci riguarda tutti, per la grande bellezza di
26 62
questi alberi e per le ricadute economiche. C’è voluto, in
aprile, il divieto della Francia (cui pare si aggiungeranno
Spagna, Portogallo e Grecia, produttori di olio) di
Anche quest’anno saremo a Ferrara Il miglior riso Ritardi nella consegna importare 102 vegetali della Puglia, per far arrivare il
per proporre incontri, dibattiti e spettacolo e quello più giusto di una carrozzina ministro dell’Agricoltura, per la prima volta, a Lecce.
Eppure, già dal 2013 si è capito che si tratta di un vero
allarme epidemia. Solo a febbraio scorso è stato
ADESSO LO SAI proclamato lo stato di emergenza e nominato un
commissario, anche perché il batterio potrebbe attaccare
26 RISO A CONFRONTO 40 PANNOLINI: QUALI? 60 Rispondiamo direttamente alle altre piante. Il ministro ha assicurato che avrebbe
I due re della cucina indiana Provati da noi e da voi. vostre domande: pulizie più eco. discusso con il governo il mezzo più utile (un decreto,
e locale: basmati e carnaroli. forse) per poter accedere al fondo nazionale di
Risparmi 44 COSTI AL TELEFONO VIVA VOCE solidarietà per le calamità naturali: sarebbe la prima
30 L’ETICA LATITA 387€ Le migliori tariffe per parla- volta per un’emergenza fitosanitaria. Ma siamo in ritardo
Inchiesta nel mondo dei la- re e navigare da rete mobile. 62 CONDIVIDI UN’ESPERIENZA di almeno 18 mesi e dovremo renderne conto all’Europa,
voratori del riso. Indegna attesa - Fave: per alcuni che potrebbe aprire una procedura di infrazione. E ora,
48 TEST NAVIGATORI un pericolo - Pagare anche la tara? per limitare il disastro, si chiede a tutti di lasciar perdere
33 I MIGLIORI SCATTI Apparecchi e app alla prova. - La penale di Tiscali - Se l’aereo ha le polemiche e di dare una mano, arare la terra, potare,
Gli smartphone più adatti a un ritardo - Febbre: coperti o no? espiantare alberi, se necessario (ma quando lo è
fare foto di qualità. 52 FERRI DA STIRO - Hai il diritto di recedere: fallo - Un davvero?). Tra maggio e giugno bisognerà ricorrere ai
Il test per scegliere bene. rimborso lumaca - Prendo uno, pesticidi – speriamo in modo sensato – e a ragione gli
36 FOTOGRAFIE AL TOP pago due? ambientalisti già piangono la morte delle api e danni a
Il test sugli apparecchi a ot- 57 PITTURE TRASPIRANTI tutto l’ecosistema. Ma è l’unico modo per distruggere
tica fissa. Perfette per bagno e cucina. 64 IL DUBBIO l’insetto responsabile della diffusione del batterio, la
Odore di candeggina Cicala sputacchina. Un nome ironicamente adeguato, per
denunciare il poco rispetto della terra e l’incuria degli
ultimi decenni. La mancata esportazione in Francia
comporterà perdite di decine di milioni di euro,
INDIPENDENTI EFFICACI DALLA TUA PARTE
Ci finanziamo con le quote asso-
ciative e l’abbonamento alle no-
Il nostro metodo di lavoro si basa
su criteri di rigore scientifico, ef-
La nostra missione è esclusiva-
mente orientata a soddisfare le
mettendo ancor più in ginocchio l’economia del Sud. La
produzione di olio diminuirà, così come il turismo.
stre riviste, che non contengono ficienza e competenza. A test e necessità dei consumatori e a E ancor più dolorosa è la ferita all’incantevole paesaggio,
all’identità dei luoghi, alle tradizioni contadine e alla vita
pubblicità, né informazioni paga- inchieste lavorano tecnici quali- tutelare i loro diritti. Per questo
te da produttori o da gruppi di ficati e specialisti di settore che offriamo servizi di consulenza di tanti esseri che da millenni ruota intorno agli ulivi.
interesse politico e finanziario. mettono la loro professionalità individuale ai nostri soci e por-
L’indipendenza è totale, a garan- al servizio dell’informazione, del- tiamo la voce e le istanze dei
Rosanna Massarenti
zia della obiettività dei giudizi e la consulenza, della risoluzione consumatori presso gli interlo- Direttore
dei consigli. concreta dei problemi. cutori istituzionali e sociali.
www.altroconsumo.it www.altroconsumo.it Maggio 2015 • 292 Altroconsumo 3
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 Dalla tua parte
Debiti: ci serve di più
L'accordo tra Abi e nove associazioni di consumatori svuota di significato la norma per
TRADITA LA LEGGE
la sospensione delle rate di mutui e prestiti alle famiglie in difficoltà. Noi chiediamo ben altro.
OSSERVATORIO PREZZI
Milano-Roma: treno batte aereo
La capitale politica e quella
economica sono sempre più
vicine. Il merito è delle tariffe
aeree in netto calo e della grande
convenienza dei treni ad alta
velocità, ancora più economici dei
voli aerei e sempre più veloci
(meno di tre ore da centro a centro
con il treno che non fa fermate
intermedie). Come potete vedere
dalla tabella a fianco che riassume
le nostre rilevazioni, dal 2012 al
6 Altroconsumo 292 • Maggio 2015
R NOTIZIE R INFORMAZIONI R CONSIGLI R PREZZI R SICUREZZA R AMBIENTE R SALUTE R DAL MONDO R PRODOTTI R ALIMENTAZIONE R INIZIATIVE R TECNOLOGIA R CAMPAGNE R RISPARMIO R
2015 il costo dell'aereo è sceso di
parecchio, soprattutto quello della
nostra compagnia di bandiera, per
acquisti a ridosso della partenza
(-41%). Ma ciò che fa muovere la
concorrenza è senz'altro l'offerta
sui biglietti dei treni ad alta
velocità, soprattutto di Italo:
rispetto alla media dei voli aerei,
viaggiando con il concorrente
diretto del Frecciarossa si
risparmia ben il 67%.
N
o, signori: questo è un
accordo al ribasso, che non
porta alle famiglie, in
difficoltà con il pagamento delle
rate di prestiti e mutui, i vantaggi
che erano previsti nella Finanziaria
2015. E quindi non lo abbiamo
firmato, staccandoci in questo da
altre associazioni di consumatori
che hanno valutato diversamente.
Noi continuiamo a insistere per
ottenere regole che davvero
vengano incontro alle famiglie e alle
imprese, non per questa presa in
giro. Cosa c'è in ballo? La possibilità
per chi è in difficoltà di sospendere
la rata del mutuo o del prestito
(soltanto la quota di restituzione del
capitale, si continuano a pagare
"solo" gli interessi). La legge di
Stabilità 2015 ha introdotto una
norma (art. 1, comma 246), che
prevede la possibilità di sospendere
la quota capitale delle rate di mutui
e finanziamenti per famiglie e
piccole e medie imprese per il
triennio 2015 - 2017. Le misure
attuative - ovvero come farlo, in
pratica - sarebbero dovute essere
regolamentate dal ministero
dell’Economia e dal ministero dello
Sviluppo economico, sulla base di
un accordo con Abi (Associazione
banche italiane), associazioni dei
consumatori e imprese. Ma
VARIAZIONE % DEI PREZZI 2012-2015 MILANO-ROMA
Biglietto acquistato
Biglietto acquistato
2 giorni prima della
1 settimana prima
della partenza
COMPAGNIA
partenza
ALITALIA -41% -35%
EASYJET -26% -4%
BLUE-EXPRESS (Ryanair 2012) -18% 7%
Differenza media % costo biglietto aereo rispetto al biglietto treno AV
TRENI alta velocità a 2 giorni a 1 settimana
FRECCIAROSSA -8% 10%
ITALO -12% -21%
www.altroconsumo.it
l'accordo firmato in aprile non ci
piace per niente, perché svuota la
Finanziaria, non facendo che
ripetere misure già esistenti:
- nelle misure attuative il periodo di
sospensione viene ridotto
inspiegabilmente da tre a un anno;
- vengono esclusi prestiti come le
cessioni del quinto (di stipendio o
pensione), credito con carte
revolving, aperture di credito, credito
al consumo di durata inferiore ai 24
mesi, tutti i prestiti che abbiano
collegata una polizza vita e i
finanziamenti che abbiano già avuto
una sospensione per un anno;
- per poter chiedere la sospensione
vengono richiesti eventi particolari
come la morte del consumatore, la
perdita di autosufficienza, la
perdita del lavoro subordinato.
Le nostre richieste sono ben più
attente alle esigenze dei
consumatori: intanto, le banche e le
finanziarie devono avere l'obbligo,
non solo la facoltà, di concedere la
sospensione dei pagamenti; la
possibilità deve includere tutte le
forme di finanziamento, anche
quelle ora escluse, visto che lo
scopo della legge era proprio quello
di ampliare la platea dei fruitori:
tutti i mutui, quindi, nonché le
cessioni del quinto e via dicendo;
inoltre non ci devono essere costi né
spese aggiuntive, che invece
l'attuale accordo prevede per
coprire i "costi vivi" delle banche.
Vi terremo aggiornati. ¬
Non doveva finire così
Biglietto acquistato
3 mesi prima della
Una vergogna il patteggiamento
SCANDALO STAMINA
a Vannoni, che ha truffato malati e famiglie disperate.
partenza
C
oncesso il patteggiamento,
1% niente processo, neanche un
giorno di carcere, nessun
-6%
risarcimento per le vittime. L’epilogo
72% del caso Vannoni, inventore del
cosiddetto metodo Stamina, non
a 3 mesi poteva avvenire in maniera più
-29%
ignominiosa: per la giustizia, per le
vittime, per la reputazione dell’Italia.
-67% Su Vannoni e i suoi collaboratori
www.altroconsumo.it
Bando ai terrori
Abbiamo denunciato lo spot di
PUBBLICITÀ
Parodontax: fa leva sulla paura di perdere i denti
P
uò capitare di veder
sanguinare le gengive dopo
aver lavato i denti. Questo
non significa affatto che si sta per
perderli. La pubblicità del
dentifricio Parodontax, invece,
punta proprio su questa, che è
una delle nostre peggiori paure. Si
punta a far comprare il dentifricio
non per le sue qualità, ma perché
terrorizzati dal messaggio
pubblicitario: se ti capita di vedere
del sangue quando lavi i denti,
potresti avere dei disturbi
gengivali che potrebbero portare
alla caduta dei denti e Parodontax
è studiato per curare questo
problema. Abbiamo segnalato lo
spot all’Antitrust e all'Istituto
dell’Autodisciplina Pubblicitaria,
perché di fatto ingannevole.
Certo, il sanguinamento delle
gravava l'accusa di reato di
associazione a delinquere finalizzata
alla truffa, per aver sfruttato la
disperazione di famiglie con malati
senza speranza di sopravvivenza.
Permettere di patteggiare la pena è
stato un errore, perché c'era bisogno
di un processo per far emergere
l’enormità delle condotte di Vannoni
e dei suoi. E per fare vera giustizia. ¬
gengive può essere un sintomo
della gengivite (infiammazione
gengivale) o della parodontite
(una progressione
dell’infiammazione che
compromette i tessuti di
sostegno del dente), richiamata
dal nome del dentifricio. Ma prima
di tutto bisogna contattare il
dentista per un’accurata diagnosi
e per un'eventuale cura. Niente
paura: la gengivite è curabile,
reversibile e non apporta danni
permanenti. In caso di dubbi, si
può approfittare della nostra
nuova consulenza gratuita con un
dentista. Online o al telefono
(026961555 da lunedì a venerdì
h.9/13 -14/18).
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ECOCENTRICI
L'impegno verde di Altroconsumo
Diamo consigli, ma soprattutto
li mettiamo in pratica.
-22%
È il calo del consumo di gas nel 2014
nel nostro stabile rispetto al 2008,
anno in cui abbiamo sostituito
le vecchie caldaie con modelli
efficienti a condensazione.
Maggio 2015 • 292 Altroconsumo 7
 Dalla tua parte
TUTTA PUBBLICITÀ
PIATTI PRONTI: A BREVE?
L'Europarlamento ha dato voto
favorevole all'etichetta di origine della
carne presente nei piatti pronti, come
pasta ripiena e lasagne. Ora la palla
passa alla Commissione Ue.
L'ITALIA SEMPRE AVANTI
Ci è sempre stata a cuore l'origine dei
prodotti. Non a caso siamo stati gli
unici a indicarla per il pollo dopo
l'influenza aviaria, per il latte fresco e
per la passata di pomodoro.
PIÙ COMPLETEZZA PER IL BOVINO
L'etichetta di suini, ovini e volatili non
è trasparente e completa quanto
quella della carne bovina, per la quale
è sempre indicato dove l’animale è
nato, sezionato e macellato.
IN SALUTE
30 kcal
È l'apporto calorico di
una pesca media: frutto
dietetico, quindi, oltre
che ricco di provitamina
A, potassio e fibra. Da
gustare a volontà...
8 Altroconsumo 292 • Maggio 2015
R NOTIZIE R INFORMAZIONI R CONSIGLI R PREZZI R SICUREZZA R AMBIENTE R SALUTE R DAL MONDO R PRODOTTI R ALIMENTAZIONE R INIZIATIVE R TECNOLOGIA R CAMPAGNE R RISPARMIO R
Novità in etichetta
CARNEDal 1° aprile è in vigore l'obbligo di indicare l'origine della carne di
maiale, agnello, capretto e volatili. Ma c'è ancora qualcosa che sfugge.
C
ostolette, braciole, cosciotti e
nodini non sono più anonimi.
Dal primo aprile, infatti, è in
vigore la nuova normativa europea
che rende obbligatoria l'etichetta di
origine su tutta la carne fresca,
refrigerata o congelata, di suino,
ovino, caprino e dei volatili, anche Più
non italiani (da noi c'era già l'obbligo trasparenza
di indicare la provenienza della
carne di pollo dopo lo scandalo
significa più
dell'influenza aviaria). sicurezza
In etichetta finalmente possiamo
trovare scritto a chiare lettere il
luogo dell'allevamento e della
macellazione, senza però trovare
quello di nascita dell'animale, come
invece è previsto da anni per le carni
bovine. In alternativa, ma solo se
l'animale è nato nello stesso paese
Expo: pronto a seguirci?
Siamo anche noi presenti alla grande
ALIMENTI
esposizione universale di Milano. Vieni anche tu.
N E
on potevamo perdere
un'occasione così per parlare
di uno dei nostri temi-chiave:
l'alimentazione. Vieni a trovarci,
all'Expo di Milano: educazione e
sicurezza alimentare, sostenibilità
delle filiere alimentari e
responsabilità sociale sono gli assi
portanti del progetto di
Altroconsumo. Nei mesi di maggio,
giugno e settembre ci trovi in
dove è stato allevato e macellato,
possiamo trovare la parola più
generale di "origine", seguita dal
nome del paese. Quindi se leggiamo
"origine Italia", significa che
l'animale ha passato tutte le fasi della
sua vita, dalla nascita alla
macellazione nel nostro paese.
Purtroppo, restano escluse da
quest'obbligo tutte le preparazioni,
come i wurstel di pollo o i preparati
freschi che contengono altri
ingredienti (panati, cordon bleu...),
le carni trasformate, come
prosciutti, salumi, cotechini e così
via e alcuni altri tipi di carne, come
quella equina di coniglio e di lepre,
le quali, seppur molto consumate,
restano ancora nell'anonimato
rispetto alla loro origine. ¬
Cascina Triulza - Padiglione della
Società Civile, con molte attività e
laboratori, tra cui alcune che sono
parte del progetto Check-up Diritti.
Sai già del concorso da noi
organizzato Healthy&Sustainable
Food Consumers Communication?
Premierà i migliori progetti di
comunicazione legati al tema
dell'alimentazione. Vieni a scoprire
tutti i dettagli sul nostro sito. ¬
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Un Paese da risanare
TERRITORIO Italiasicura è la struttura che si occupa di fare prevenzione sul dissesto idrogeologico del
Paese. Il nemico non è il clima, ma i cantieri fermi, i fondi inutilizzati e un territorio malgestito da sempre.
U
n territorio fragile,
estremamente vulnerabile,
ma soprattutto impreparato
ad affrontare le emergenze, come
dimostrano frane e alluvioni che
colpiscono gran parte del Paese.
Il governo ha affidato a #Italiasicura
il compito di fare regia sulle misure
straordinarie da prendere per
arginare il problema del dissesto
idrogeologico, dovuto molto spesso a
opere di urbanizzazione e di
cementificazione dissennate.
A fianco dei più deboli
Siamo riusciti a ottenere l'abolizione di alcune
ANZIANI
clausole penalizzanti da una catena di case di riposo.
insomma, sembrava quasi che
l'anziano, una volta ricoverato
in una delle case di riposo
della Fondazione Opera Immacolata
Concezione, 12 strutture in Veneto,
diventasse non più una persona, ma
un pacchetto. Libertà di spostarlo in
un'altra delle residenze per esigenze
della Fondazione. Libertà di
modificare i servizi offerti (ma
allora che cosa serve accordarsi
www.altroconsumo.it
Innanzitutto si vuole fare
prevenzione: invece di intervenire
solo dopo i disastri, Italia sicura sta
aprendo cantieri antiemergenza per
ridurre i rischi. Finora il principale
problema è stato proprio la
mancanza di una strategia di
prevenzione: l'Italia spende meno
del 5% in investimenti.
Sono state fatte grandi opere per
dare visibilità all'Italia, ma sono
rimasti chiusi cantieri indispensabili
che salverebbero vite umane. I rischi
prima?). Libertà di modificare
discrezionalmente il regolamento
interno. Libertà di variare la tariffa
con preavviso di 20 giorni (ma
l'anziano ne ha ben 60 per
andarsene). Insomma, i gestori di
questa catena di case di riposo si
prendevano decisamente troppe
libertà: ma abbiamo ottenuto dal
Tribunale di Padova che queste
condizioni fossero abolite. ¬
sono noti: il Bisagno, conosciuto per
i fatti di Genova; il Seveso nel
milanese, l'Arno, le Cinque Terre
solo per ricordarne alcuni.
La colpa non è del clima e bisogna
smetterla di darla alle "bombe
Si investe d'acqua", che poi sono solo piogge
poco in forti che non trovano sfogo in un
territorio soffocato dall'edilizia.
prevenzione Anzi, secondo dati Ispra-Cnr le
precipitazioni negli ultimi decenni
sono in lieve calo, ma gli effetti sono
diventati devastanti.
"L'Italia sta provando a girare la
pagina del dissesto doloso - afferma
Mauro Grassi, direttore della
struttura di missione di Palazzo
Chigi - investendo in sicurezza, non
inseguendo le emergenze ma
facendo prevenzione”. "In otto mesi
- continua Grassi - abbiamo aperto o
riaperto 783 cantieri per un valore di
1.072 milioni di euro, ottenuti dai 2,3
miliardi recuperati e non spesi negli
ultimi 15 anni. Il resto dei fondi
diventerà cantiere nel corso del
2015. Abbiamo finalmente un piano
nazionale con più di 7.150 opere da
pianificare in tutte le Regioni".
Missione possibile? Aspettiamo
l'autunno per fare un primo bilancio.
Intanto sul sito italiasicura.it i
cittadini possono vedere la mappa
dei cantieri aperti o in via d'apertura
da nord a sud. ¬
La p
presentiamo a Ferrara
La verità sui prodotti che
mettiamo in tavola? Per
scoprirla basta leggere
l'etichetta riportata sulla
confezione. A patto di
capire cosa significa: ma è
un gioco da bambini con la
nostra guida, che
presentiamo al Festival di
Altroconsumo a Ferrara.
In regalo per i soci con un
contributo di 1,95 euro.
www.altroconsumo.it/guid
guidepratiche
Maggio 2015 • 292 Altroconsumo 9
 A prima vista
Al vaglio i prodotti usciti da poco sul mercato. Su www.altroconsumo.it altre novità e più dettagli.

Nintendo New 3DS

159,99 € normale, 199,99 € XL
La nuova Nintendo 3DS, ultima uscita per
le portatili Nintendo, offre alcune novità,
ma non tali da far consigliare l'acquisto a
chi abbia già un modello precedente. Le
principali sono due pulsanti in più e una
seconda leva di comando, nella parte destra
della tastiera; la leva è in posizione un po'
infelice, incastrata tra i tasti a croce e la
giunzione del coperchio: ci sono ancora
pochi programmi per provare come va,
ma già si può dire che non è comodissima.
Gli schermi sono confrontabili al modello
precedente, con un effetto stereoscopico
migliore e meno stancante, perché si
aggiusta automaticamente alla posizione.
IL NOSTRO PARERE
Se ne hai già una, non comprarla
Telecom diventa
Tim: cosa cambia?
IL NOSTRO PARERE Attenzione ai costi di disattivazione
B-ready
2,10 € (8 pezzi)
Ferrero propone per colazione il nuovo snack
B-ready, ma a guardare l'etichetta si scopre che
le calorie a porzione (95 kcal) non bastano per la
prima colazione, mentre il contenuto di zuccheri,
grassi e grassi saturi non è trascurabile. Anche
insieme a una tazza di latte non costituisce una
colazione completa né dal punto di vista calorico
né dei nutrienti. Invece di mangiare due B-ready
per saziarti, fai colazione con fette biscottate o
biscotti, meglio se integrali, e un frutto fresco.

IL NOSTRO PARERE

Il pane costa caro Per sfizi occasionali

149 €
Easy Bread fa un pane buono,
che però fatti i conti costa troppo
per colpa del particolare sistema
di funzionamento con capsula:

U
una pagnotta costa il triplo
rispetto a quella fatta con una na svolta storica: da maggio non applica in automatico: chiama
buona macchina tradizionale. Telecom cambia nome e per tu e falla attivare se pensi di non
Rispetto ad altre macchine per il tutti i clienti Tim diventerà spendere più di 10 euro in telefonate
pane, poi, ha prestazioni limitate: l'unico riferimento per gli utenti, ogni mese. Nel caso in cui le
offre un solo formato di pane non solo di telefonia mobile, ma nuove offerte non ti soddisfino
anche per internet e la telefonia hai tempo fino al 31 maggio per
(500 gr), un solo programma e
fissa. Cosa cambia per noi? Dal 1° di recedere e cambiare operatore,
non fa né impasti né marmellate.
maggio verranno disattivati quasi senza costi di disattivazione. Tieni
IL NOSTRO PARERE
tutti i piani tariffari esistenti, sia i presente che potrebbero esserci
contratti solo voce sia quelli con sul mercato tariffe di altri operatori
Innovativa, ma costosa Nuovo MacBook connessione internet verranno più convenienti: consulta il nostro
da 1.499 € convertiti in nuove offerte. Sparisce comparatore di tariffe.
Progettato per un futuro interamente così (almeno sulla carta) l'ormai
Passat Variant promossa wireless, l'ultimo MacBook Air di obsoleto "canone Telecom" da Il nostro esperto
Apple questa volta anticipa troppo i 37,08 euro a bimestre e le bollette
35.500 €
diventeranno mensili. Se fai più di Tariffe energia
Allo scorso Salone di Ginevra la nuova tempi. L'unica connessione fisica per
due telefonate al giorno e stai più e telefonia
Volkswagen Passat ha ricevuto il premio dispositivi esterni è una porta USB
di 5 minuti al telefono, con "Tutto PAOLO
di “Auto dell’anno 2015”. Abbiamo testato (di tipo C, ancora poco diffusa), che
Voce" (la nuova tariffa Tim, a 29 CAZZANIGA
la versione familiare (Passat Variant), nella è anche l'attacco dell'alimentatore euro al mese), puoi risparmiare
sua versione 2.0 Diesel da 150 cavalli, con per ricaricare la batteria. Dopo aver circa 6 euro al mese. Ma se usi poco
allestimento Highline (top di gamma). Si tratta speso almeno 1.499 euro per un pc il telefono e non sfrutti le chiamate
di una vettura molto valida: comoda, spaziosa, top di gamma si deve acquistare un « Rispetto alle vecchie tariffe Telecom
illimitate verso fissi e mobili allora cambia poco, in alcuni casi si può anche
silenziosa, sicura e confortevole. Prezzo elevato. adattatore per collegare una chiavetta. questa offerta Tim ti farà spendere risparmiare. Ma bisogna attivarsi e chiedere
di più. Per chi usa poco il telefono espressamente a Tim l'offerta Voce (a
IL NOSTRO PARERE IL NOSTRO PARERE 19 euro al mese), se utilizzi molto poco il
c'è l'offerta più economica ("Voce"
Minimalismo eccessivo telefono fisso, altrimenti con Tutto Voce ti
Sicura e confortevole a 19 euro al mese), che Telecom
trovi addebitati ogni mese 29 euro»

10 Altroconsumo 292 • Maggio 2015 www.altroconsumo.it www.altroconsumo.it Maggio 2015 • 292 Altroconsumo 11
TOP

5
DETERSIVI PER LAVATRICE STAMPANTI LAVATRICI MACCHINE DEL CAFFÈ OMOGENEIZZATI

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www.altroconsumo.it www.altroconsumo.it Maggio 2015 • 292 Altroconsumo 13

 Inchiesta Ne parleremo

Energia
il 22, 23 e 24 Maggio

a novità più recente, nel Può essere conveniente per chi ha già in Festival di Ferrara (22-24 maggio): ci sarà
campo delle bollette casa un apparecchio di questo tipo o uno spazio di discussione online aperto a

L energetiche, è la tariffa
speciale D1, nata
appositamente per
incentivare l’uso di apparecchi elettrici a
pompa di calore per il riscaldamento
domestico; si tratta di un sistema
particolarmente efficiente per produrre
energia. La tariffa, oggi sperimentale, non
è obbligatoria: per ottenerla, bisogna
richiederla (più avanti nell’articolo
comunque ha già deciso di installare
questo impianto, dopo una valutazione
indipendente di costi e benefìci. Ma,
anche in questo caso, soltanto a precise
condizioni: come si può vedere nello
schema alle pagine seguenti, le nostre
simulazioni mostrano che non sempre la
tariffa D1 è conveniente per chi ha il
riscaldamento a pompa di calore.
Pompa di calore: cosa è?
tutti sugli apparecchi alternativi per
produrre energia (tra cui anche pannelli
solari, fotovoltaici e termici). Il motivo del
nostro sostegno è semplice: sono
apparecchi molto efficienti, che sfruttano
bene l’energia già presente nell’aria,
producendo calore più di quanta energia
consumino. Sono quindi sistemi che
giovano sia al bilancio familiare, sia
all’ambiente.

a buon prezzo
Gli installatori di impianti esaltano la nuova tariffa D1,
nata per chi ha apparecchi a pompa di calore: attenzione,
la realtà è diversa. Non sempre e non a tutti conviene.
vedremo meglio la procedura precisa).
Come è logico, gli installatori di
apparecchi a pompa di calore hanno colto
la palla al balzo e propongono ai clienti di
acquistare sistemi di questo tipo “perché
adesso la nuova tariffa speciale li rende
molto convenienti”. Calma. Non è affatto
così, perlomeno non per tutti. Il nostro
consiglio è esattamente opposto: di per sé,
la nuova tariffa non è un motivo
sufficiente per decidere di installare un
(costoso) apparecchio a pompa di calore.
Non creiamo equivoci: siamo entusiasti
sostenitori dei sistemi a pompa di calore.
Uno dei primi passi del progetto europeo
CLEAR per incoraggiare le energie
alternative, cui partecipiamo, è proprio un
test sui climatizzatori basati su questo
sistema, che pubblicheremo a giugno.
E potrete venire a parlarne, a chiedere
consiglio ai nostri esperti e a raccontare le
vostre esperienze sul sito www.
casarinnovabile.it, che lanceremo al
Tutto bene, dunque? Non del tutto. In
Italia c’è infatti un problema di tariffe.
Legato al fatto che, non molto logicamente
(e lo abbiamo già denunciato su queste
pagine), in Italia quanta più energia si
consuma, tanto più la si paga (non soltanto
in assoluto, come è naturale, ma proprio
per ogni unità di energia consumata).
L’idea era quella di punire gli spreconi (in
realtà si puniscono anche le famiglie
numerose, ma non affrontiamo qui questo
pur importante tema). Ora, installando un

I PRINCIPALI
NCIPALI SISTEMI A POMPA DI CALORE QUANDO LA TARIFFA D1 TI CONVIENE DOMANDE FREQUENTI
Sciogliamo alcuni dubbi tra i più diffusi sulla tariffa sperimentale.
Potenza contatore: 3 kW Altre domande e risposte sono sul sito dell’Autorità per l’energia
(tariffa D2) www.autorita.energia.it/it/pompedicalore.htm

se hai consumi totali annui superiori Per ottenere la tariffa D1 è necessario che in casa mia sia
aria-aria aria-acqua
a circa 4.500 kWh/anno
installato un secondo contatore dell’energia elettrica?
No. Se la pompa di calore costituisce l’unico sistema di
riscaldamento dell’abitazione, la tariffa D1 viene applicata a tutti
i consumi elettrici e non c’è bisogno di installare un contatore
dedicato. È necessario invece che la pompa di calore sia
allacciata a un contatore elettronico telegestito.

A chi mi devo rivolgere per chiedere l’applicazione della tariffa

Potenza contatore 4,5 - 6 kW D1?
(tariffa D3) La richiesta di adesione deve essere presentata al proprio
fornitore di energia elettrica.
se hai consumi totali annui superiori
a circa 1.800 kWh/anno Come e quando posso presentare la richiesta di adesione alla
sperimentazione tariffaria?
La richiesta di adesione può essere presentata a partire dal 1°
luglio 2014 ed entro il 31 dicembre 2015, compilando i moduli
forniti dal proprio venditore di energia elettrica. Attenzione: al
modulo di richiesta deve essere allegata anche la
documentazione tecnica sulle caratteristiche del proprio
sistema di riscaldamento a pompa di calore.
Contatore separato per sole
pompe di calore (tariffa BTA) Cosa posso fare se il mio attuale fornitore di energia elettrica
non mi offre la possibilità di aderire alla sperimentazione?
sempre, per qualsiasi potenza In questo caso è necessario cambiare fornitore, aderendo
e consumo annuo all’offerta commerciale di un venditore del mercato libero
aderente alla tariffa D1; oppure scegliere di ritornare nel
mercato di maggior tutela, dove il fornitore è tenuto a offrire la
tariffa D1 per legge.

14 Altroconsumo 292 • Maggio 2015 www.altroconsumo.it www.altroconsumo.it Maggio 2015 • 292 Altroconsumo 15
 Inchiesta
apparecchio elettrico a pompa di calore, è
vero che si adotta un sistema molto
efficiente, però è anche vero che si
consuma più energia elettrica di quando si
aveva un altro tipo di riscaldamento,
magari in assoluto meno efficiente, ma,
per esempio, a gas. Per sanare questa
situazione, che rischiava di disincentivare
l’adozione degli efficienti sistemi elettrici a
pompa di calore, è stata creata in via
sperimentale una tariffa particolare
agevolata, detta D1, riservata proprio a chi
possiede un sistema a pompa di calore
come principale sistema di riscaldamento
domestico.
Come si ottiene la tariffa D1?
Gli schemi in queste pagine vi permettono
di capire se si è nella situazione in cui la
tariffa D1 può essere conveniente. Bisogna
considerare, essenzialmente: la potenza
del proprio contatore, il consumo annuale,
la zona in cui si abita. Ma sulla
convenienza incidono anche altri dati: per
esempio, fatte tutte le simulazioni e i
calcoli del caso, per un quadrilocale la
tariffa D1 può essere conveniente solo se si
utilizzano sistemi con pompa di calore
classici a split o a bassa temperatura (entro
i 45°C circa per l’acqua di mandata), come
è il caso dei pavimenti radianti (vedi
schema in basso).
Una volta accertata la convenienza, ecco i
punti principali che regolano l’adesione
alla tariffa sperimentale D1.
• Aderire e poi cambiare idea non ha costi:
ritornare a una tariffa normale resta
comunque sempre possibile.
• Non tutti i fornitori presenti sul mercato
libero forniscono questa tariffa, mentre
quelli del mercato a Maggior Tutela sono
tenuti a farlo.
• Un tecnico abilitato deve venire a fare
un’ispezione in casa, per certificare che il
sistema a pompa di calore è l’unico
sistema di riscaldamento principale e
ordinario dell’abitazione (può essere
mantenuta un’eventuale caldaia a gas
preesistente, a condizione che venga
certificato il suo eventuale uso solo in caso
straordinario per manutenzione o guasto).
• La partecipazione alla sperimentazione e
consentita anche se sono presenti
nell’abitazione altri sistemi di
riscaldamento definiti dall’autorità
“Generatori di calore a fonte rinnovabile”,
come camini, stufe a legna e pellet.
• Le caratteristiche tecniche dei sistemi a
pompa di calore devono rispondere ai
requisiti minimi già previsti per la
fruizione delle detrazioni per
miglioramento dell’efficienza energetica
(65%) e ristrutturazione (50%),
• La tariffa agevolata si applica a tutti i
consumi di energia elettrica relativi al
contratto di fornitura scelto per la
sperimentazione: se si hanno in casa
anche altri tipi di apparecchi elettrici,
insomma, il consumo ricadrà comunque
tutto nella tariffa agevolata.
• Se si parte da una tariffa sul mercato
libero legata a un’offerta specifica, in caso
di passaggio alla D1 e successiva
rescissione non è garantito da parte del
fornitore il rientro nella tariffa precedente.
Una scelta da valutare con calma
Da ricordare sempre che la decisione di
adottare uno di questi sistemi deve essere
valutata con molta attenzione, con l’aiuto di
progettisti e installatori qualificati e
indipendenti. Infatti è fondamentale
scegliere volta per volta il sistema migliore,
che possa lavorare al meglio in funzione
dei fabbisogni termici dell’abitazione, delle
proprie abitudini e stili di vita e non ultimo
delle condizioni climatiche esterne (per
esempio condizioni invernali
particolarmente rigide potrebbero influire
negativamente sulla funzionalità ed
efficienza di questi sistemi).
Tra gli apparecchi da scegliere ci sono PER SAPERNE DI PIÙ
molte alternative: i sistemi di riscaldamento www.casarinnovabile.it
a split (cioè con due unità, una da installare
all’esterno e una all’interno) sono modulari www.clear-project.eu
e flessibili in modo ideale per utilizzo e www.autorita.energia.it/it/pompedicalore.
installazione; i sistemi più sofisticati htm
aria-acqua mantengono una possibile
convenienza solo se utilizzati con sistemi a
bassa temperatura, come impianti radianti
a pavimento o con i ventilatori-convettori,
ma non con i classici sistemi a termosifone
(ghisa, acciaio, alluminio), che richiedono
temperature più elevate.
Nei prossimi mesi, attraverso il progetto
CLEAR, ti aiuteremo a compiere una scelta
informata su queste a altri tipi di
apparecchiature per produrre energia in
modo efficiente e rinnovabile, anche
rispondendo alle tue domande. ¬

QUANTO SPENDI IN PIÙ O RISPARMI RISPETTO A UN RISCALDAMENTO CONVENZIONALE

Split con tariffa D1 Split con tariffa D2 Aria-Acqua 45° con tariffa D1 Aria-Acqua 45° con tariffa D2
Abbiamo simulato il risparmio possibile passando da un riscaldamento convenzionale
a gas a quello a pompa di calore in quattro città, con due sistemi a pompa di calore
diversi: split (con due unità, una esterna e una interna) e aria - acqua.
I costi di acquisto e installazione degli apparecchi sono sempre esclusi. Bilocale Quadrilocale Casa singola
COSA SUCCEDE NEL BILOCALE
Come si può vedere, la tariffa D1 non conviene mai.
Non è molto conveniente, comunque, il
riscaldamento a pompa di calore in sé: potrebbe
essere conveniente solo in zone climatiche del Sud
Risparmio €

(per città come Palermo) e solo scegliendo la tariffa 500

classica D2 per residenti del mercato tutelato, ma
con un risparmio molto esiguo, di massimo 25 euro 400
all’anno nell’unica condizione favorevole.
300 300
COSA SUCCEDE NEL QUADRILOCALE 200 200
In questo caso il territorio italiano interessato da un
possibile risparmio aumenta, dal Sud al Nord. Diventa 100 100 100
interessante la tariffa D1 , solo quando si utilizzano Livello di spesa
sistemi a split o pompe di calore aria-acqua, purché con riscaldamento
convenzionale
con sistemi a bassa temperatura, come i pavimenti
100 100 100
radianti, e quindi solo costruiti su appartamenti nuovi
o già soggetti a ristrutturazioni complete. In questo 200 200 200
Spesa in più €

caso la tariffa D1 consente un risparmio che può

toccare una punta massima di quasi 280 euro 300 300 300
all’anno nella condizione più favorevole.
400 400 400
COSA SUCCEDE IN UNA CASA
In questo scenario si possono ottenere risparmi sia al 500 500 500
Sud che al Nord alle stesse condizioni del
quadrilocale, risparmiando anche 575 euro all’anno
nel caso più favorevole. Però il risparmio cala in climi
freddi, che potrebbero influire sulle prestazioni e Palermo Napoli Roma Milano Palermo Napoli Roma Milano Palermo Napoli Roma Milano
sull’efficienza dei sistemi a pompa di calore.

16 Altroconsumo 292 • Maggio 2015 www.altroconsumo.it www.altroconsumo.it Maggio 2015 • 292 Altroconsumo 17
 Battaglia vinta
Gilera
richiamato
dal mercato
Cinque anni e una complessa vicenda
legale per far sì che Gilera Runner,
scooter difettoso e pericoloso, venisse
richiamato dal mercato. Ecco com’è
andata, ora che ce l’abbiamo fatta.
gni battaglia, ogni vera
O
battaglia, ha un ingrediente
fondamentale: porta avanti,
fino in fondo, i valori per cui
viene intrapresa. La nostra
battaglia, all’insegna della tutela della
sicurezza dei consumatori e della corretta
informazione, ovvero i valori in cui
crediamo da sempre, parte da lontano. Era
ottobre 2010, quando un nostro socio ci
informa della pericolosità di uno scooter,
il Gilera Runner di Piaggio. Secondo la
segnalazione, il motociclo aveva provocato
gravi ustioni ai conducenti, in seguito a un
incidente di lieve entità dal quale
avrebbero potuto uscire praticamente
illesi.
Ci informiamo meglio, cerchiamo di
raccogliere altre esperienze dai nostri
soci. Chiediamo loro di segnalarci se
hanno riscontrato problemi con questo
scooter. Infatti, ci accorgiamo che alcuni
difetti strutturali della prima serie di
Gilera Runner (data di prima
18 Altroconsumo 292 • Maggio 2015
immatricolazione tra il 1997 e il 2005) lo
rendono particolarmente pericoloso in
caso di urto frontale.
La diffida a Piaggio
Dopo mesi di indagini, verifiche e
testimonianze raccolte abbiamo una
prima certezza: il Gilera Runner (nei suoi
modelli FX, FXR, SP, DD, VX) mette a
rischio l’incolumità di chi lo guida e va,
quindi, richiamato dal mercato. La causa
del problema riguarda la progettazione del
serbatoio e della “culla ventrale”, cioè del
telaio nel punto in cui è inserito il
serbatoio: anche procedendo a moderata
velocità, c’è la possibilità che, a seguito di
un impatto frontale, la struttura dello
scooter si deformi, comprimendo il
serbatoio e provocando uno sfiato di
carburante che viene proiettato verso il
bacino, l’addome e le braccia del
conducente. Il carburante disperso può
facilmente infiammarsi a contatto con una
superficie calda o con una scintilla,
innescando un incendio, e quindi può
essere causa di ustioni e bruciature per
chi è alla guida dello scooter. Un difetto
“congenito”, insomma, che mette a serio
rischio la sicurezza dei passeggeri. Un
pericolo che, a nostro parere, deve essere
scongiurato con il richiamo dei modelli
pericolosi ancora sul mercato.
È dicembre 2010 quando inviamo una
diffida a Piaggio, chiedendo che il
problema sia immediatamente risolto.
L’azienda replica, precisando che Gilera
Runner è stato sottoposto a diverse prove
e che lo scooter “non presenta alcuna
forma di pericolosità e, in particolare, che
il serbatoio dei veicoli resta intatto in caso
di urto frontale”. Parole, queste, che non
ci convincono affatto. Nella causa del
nostro socio contro Piaggio, il giudice ha
accertato che il Gilera Runner è difettoso e
ha condannato il produttore e risarcigli i
danni. Nel frattempo, inoltre, è avvenuto
un secondo incidente analogo.
www.altroconsumo.it
I nostri crash test
Decidiamo allora di fare alcuni crash test
sul Gilera Runner (guarda il video sul
nostro sito, vedi qui sotto).
Le nostre prove, svolte tra dicembre 2010
e febbraio 2011, non fanno che confermare
quanto avevamo già portato alla luce:
questo scooter ha gravi difetti nella
progettazione e nella costruzione, tali da
mettere a rischio la sicurezza di chi lo
guida.
Silvia Bollani, coordinatrice dei test
comparativi di Altroconsumo, spiega:
“Non esiste uno standard per eseguire il
crash test sugli scooter, il nostro lavoro ha
cercato di replicare gli effetti osservati sui
telai degli scooter coinvolti negli incidenti,
di ripetere quanto avvenuto negli incidenti
reali per identificare i difetti strutturali
che hanno portato a esiti così gravi”, come
le ustioni ai conducenti. I risultati dei
crash test confermano ancora una volta le
nostre tesi.
A maggio 2011, Altroconsumo deposita
l’azione inibitoria per imporre a Piaggio il
richiamo dei veicoli pericolosi. A luglio
2011 si tiene la prima udienza presso il
Tribunale di Pontedera. Il nostro ricorso
viene respinto a settembre, ma non
demordiamo e decidiamo di impugnare,
facendo un reclamo contro l’ordinanza.
Un lungo calvario giuridico
Inizia una trafila, che dura quattro lunghi
anni, in cui si rimpallano la causa il
Tribunale di Pontedera e poi quello di
Pisa. A marzo 2012 il Tribunale di Pisa
incarica un consulente tecnico d’ufficio,
che conferma le tesi di Altroconsumo,
sostenendo nella sua perizia la pericolosità
dello scooter. Si arriva così all’udienza di
dicembre 2012. Sulla base di questa
perizia il 29 gennaio 2013 otteniamo la
prima vittoria. Il Tribunale di Pisa accoglie
totalmente il nostro ricorso e dispone in
un’ordinanza che la Piaggio deve
provvedere al richiamo dei Gilera Runner
presenti sul mercato entro due mesi dal
deposito del provvedimento.
Una vera e propria decisione storica per la
tutela dei consumatori: nell’ordinanza
viene messo nero su bianco che, rispetto a
scooter simili, il modello Gilera Runner
espone maggiormente il conducente a
ustioni, a causa di fuoriuscite di
carburante dal serbatoio anche con un
impatto a velocità moderate.
A colpi di perizie
Ma Piaggio il 28 marzo 2013, il giorno
prima del termine perentorio per
adempiere agli obblighi stabiliti dal
Tribunale di Pisa, presenta nuova
documentazione, e chiede e ottiene dal
www.altroconsumo.it
Tribunale di Pontedera la sospensione
dell’ordinanza collegiale cautelare
“inaudita altera parte”, cioè senza
neppure ascoltare Altroconsumo.
Ancora una volta non ci arrendiamo,
chiediamo che l’ordinanza sia
ripristinata: in ballo c’è la sicurezza di
oltre 40mila persone che possiedono uno
scooter difettoso e pericoloso.
A dicembre 2013 il Tribunale di Pisa
dispone una nuova perizia, questa volta
eseguita da parte di un collegio di tre
consulenti tecnici d’ufficio. Dopo i dovuti
accertamenti, anche la nuova perizia
depositata a dicembre 2014 integra e
rafforza quanto già appurato: il Gilera
Runner presenta una pericolosità
maggiore rispetto ad altri scooter. La
pericolosità deriva, oltre che dalla
posizione frontale del serbatoio e dal
sistema del telaio, anche dalla presenza
dei componenti del sistema di
circolazione del carburante tra le gambe
del conducente, con conseguente
maggiore probabilità (rispetto agli altri
analoghi modelli esaminati caratterizzati
da soluzioni progettuali diverse) che, in
caso di urto frontale, il serbatoio (non
protetto da strutture capaci di assorbire
l’energia della collisione) e/o il sistema di
circolazione del carburante subiscano
rotture con fuoriuscite di carburante.
Leggiamo: “Data la maggiore pericolosità
e la conseguente maggiore probabilità di
produrre danni di entità anche molto
elevata, alla luce del D.Lgs. 206/ del
06/09/2005 Codice del consumo, i
consulenti tecnici d’ufficio ritengono che
lo scooter Gilera Runner sia un prodotto
non sicuro ai sensi dell’art. 103, in quanto
presenta rischi non accettabili per la
salute e la sicurezza delle persone”.
Finalmente, il 17 marzo scorso il
Tribunale di Pisa accoglie il reclamo di
Altroconsumo, dichiarando
l’inammissibilità dell’istanza avanzata da
Piaggio per ottenere la sospensione degli
effetti del provvedimento cautelare
adottato dal Tribunale. Piaggio dovrà
effettuare una campagna di richiamo in
base a quanto stabilito oltre due anni fa.
Piaggio deve anche risarcire
Abbiamo chiesto a Piaggio di richiamare
gli oltre 40 mila Gilera Runner prima serie
ancora presenti sul mercato e di risarcire i
possessori dello scooter. L’ordinanza del
Tribunale di Pisa impone all’azienda
toscana una campagna di richiamo, in
base a quanto stabilito dal Tribunale già
nel 2013. Più nello specifico, Piaggio dovrà
inviare a tutti i proprietari dei Gilera
Runner una raccomandata con ricevuta di
ritorno con la quale li informa in modo
esplicito e inequivocabile della
pericolosità per la salute degli utilizzatori,
invitandoli a ricondurre il motoveicolo
presso Piaggio o una delle sue
concessionarie. L’ordinanza impone
inoltre la pubblicazione per due volte
consecutive sui quotidiani La Stampa, Il
Corriere, Repubblica e sulle riviste Due
Ruote e Motociclismo l’annuncio dell’avvio
della campagna di richiamo dello scooter.
Pochi giorni dopo la decisione del
tribunale abbiamo notificato a Piaggio un
invito a procedere subito con le iniziative
elencate sopra, ma nel momento in cui
scriviamo (inizio aprile 2015) Piaggio non
ha ancora provveduto. L’azienda, spiega
Marco Pierani, responsabile delle relazioni
esterne di Altroconsumo, dovrà adempiere
agli obblighi previsti dall’ordinanza, che
non è in alcun modo ulteriormente
appellabile, senza indugio ma, non solo: a
questo punto Piaggio dovrebbe anche farsi
parte attiva nei confronti dei proprietari
del Gilera Runner prima serie e
compensare il gravissimo disservizio
causato a tali consumatori, che hanno
corso il rischio di vedere compromessa la
propria incolumità in tutti questi anni di
utilizzo”.
“I motociclisti, continua Pierani, non
devono essere lasciati a piedi, devono
essere risarciti. Piaggio annunci ora cosa
intende fare per compensare i
consumatori: un ciclomotore sostitutivo o
l’equivalente in denaro”. La sicurezza, la
salute e la corretta informazione dei
cittadini non possono essere messi da
parte per alcun motivo. A questo non
abbiamo mai smesso di credere, fin da
quell’ottobre 2010, quando la nostra
battaglia è iniziata. Resteremo vigili finché
tutti gli impegni non saranno mantenuti. ¬
Guarda il video che mostra i crash test a cui
abbiamo sottoposto il Gilera Runner prima
serie, che domostrano i gravi difetti che
mettono a rischio la sicurezza.
www.altroconsumo.it /auto-e-moto
Maggio 2015 • 292 Altroconsumo 19
 Il governo risponde Ne parleremo
il 22, 23 e 24 Maggio

volte alla promozione di stili di vita sani”.

Partiamo dal primo: il programma QUANTI BAMBINI E ADULTI OBESI O SOVRAPPESO
“Guadagnare Salute” è stato attivato nel
2007 con l’obiettivo di modificare gli stili
di vita verso standard più salutari che 41,7% 42% 41,4% 41,8%
riguardano alimentazione, alcol, attività
fisica e fumo. I principi sanciti sono
assolutamente condivisibili così come sono 35,9%
apprezzabili gli sforzi sul fronte 34%
32,8%
dell’educazione dei bambini (ne parliamo
30,7%
nella prossima pagina), ma l’impressione
generale è che molte cose siano rimaste
solo buoni propositi. Molte azioni, infatti,
non sono state implementate (e di anni, dal
2007, ne sono passati).
Basta dare un occhio al sito dedicato,
guadagnaresalute.it: l’aggiornamento non
è certo recente. Nella parte “Ultimi
aggiornamenti” della sezione
“Alimentazione”, ad esempio, l’ultima
pubblicazione nel momento in cui
scriviamo - riguardante l’Obesity Day -
risale a ottobre 2013; anche cliccando su
“Progetti e iniziative” i risultati non
migliorano: si arriva a documenti datati

Obesità
2007 e 2010, che sicuramente nei propositi
sono ineccepibili, ma fanno capire ben anno 2008 2010 2012 2013 2014
poco cosa di concreto sia stato messo in
campo. Sfogliando poi nel dettaglio il
Bambini (dati Okkio alla I dati sui bambini mostrano una “leggera e progressiva
progetto “Guadagnare Salute” e
Salute) diminuzione del fenomeno”, come dice il Ministero: ma i nostri
concentrandoci sulle pagine dedicate bambini, in realtà, sono ancora i più grassi d’Europa dopo i greci.
all’alimentazione saltano all’occhio alcuni Adulti (dati Passi) Sugli adulti siamo fermi: nulla di cui vantarsi, anche se siamo in
propositi - che, ce ne rallegriamo, “controtendenza rispetto all’allarmante aumento in altri Paesi”.
richiamano proprio le azioni da noi Le ultime rilevazioni sono state fatte in anni differenti.
richieste - ma che non ci risultano essere
stati mai realizzati.
“Migliorare la composizione degli
alimenti”: nel documento si legge che

parole, parole, parole...

l’industria alimentare dovrebbe essere
incoraggiata, con accordi da raggiungere
anche tramite incentivi, a ridurre i
contenuti di grassi, zuccheri e sale aggiunti
nei prodotti. Qualche patto per il sale è
stato siglato, ma gli ultimi dati divulgati dal
Ministero stesso indicano che il consumo
di questo nutriente in Italia è ancora
In Italia politiche di prevenzione poco decise. Il ministero della Salute ci spiega cosa doppio rispetto a quanto suggerito
dall’Organizzazione Mondiale della Sanità.
si fa e cosa si farà: tanti buoni propositi, ma poco coraggio nel trattare con l’industria. Niente di concordato con l’industria è stato
fatto, invece, sulla riduzione del contenuto
di zuccheri e grassi, anzi: l’Italia si è
opposta alle ultime linee guida dell’Oms
besità: un costo per la salute e aziende alimentari per renderli più precisamente, sono obesi o in sovrappeso sulla riduzione dei livelli di zucchero
alcuni loro prodotti, a ridurre
gradualmente le porzioni e a offrire frutta
e verdura attraverso distributori
automatici in ambiente scolastico”. Certo,
che ci si debba accontentare di modifiche
volontarie, e quindi del tutto poco
programmabili e monitorabili, ci sembra
un po’ poco, se si aspira a politiche di
governo davvero chiare ed efficaci.
“Promuovere acquisti responsabili”:
sotto questa voce di “Guadagnare Salute”
si parla anche di incentivi fiscali, che
avrebbero dovuto favorire il consumo di
alimenti salutari “in linea con la piramide
alimentare”. Nel programma si afferma
l’informazione “completa, facilmente
comprensibile e standardizzata” (proprio
come si aspira in “Guadagnare Salute”), il
nostro Ministero ha sostenuto anche una
posizione contraria all’introduzione della
parola “sale” in etichetta al posto della
meno comprensibile “sodio”, ritenendo
quest’ultima più chiara: infatti - come dire
- tutti i giorni a tavola ci passiamo la
“sodiera” per aggiungere un po’ di sodio ai
nostri piatti.
“Monitorare e regolare il ruolo della
pubblicità”: si afferma che la pubblicità di
alimenti e bevande rivolta ai bambini
dovrebbe essere monitorata e ridotta,

O
un costo sociale e sanitario
per la collettività, contro cui si
fa ancora troppo poco in Italia.
Lo abbiamo detto nel nostro
ultimo articolo su Test Salute (TS, aprile
2015), chiedendo al governo azioni decise
per supportare la corretta alimentazione:
agevolazioni fiscali sugli alimenti più sani
come frutta e verdura, programmi
sistematici di educazione e informazione,
riformulazione dei prodotti da parte delle
salutari; limiti alla pubblicità di cibo-
spazzatura rivolta ai bambini; etichette con
i colori del semaforo per allertare sui livelli
di zucchero, grassi e sale. Di tutto questo si
vede poco: abbiamo portato i nostri dubbi
sulla concretezza delle politiche di
prevenzione italiane al ministero della
Salute, chiedendogli di dirci cosa si fa e
cosa si ha in programma di fare per
contrastare quella che l’Oms definisce una
“silente epidemia globale”: in Italia,
quasi la metà degli adulti e il 31% dei
bambini (secondi solo ai greci in Europa).
“Guadagnare Salute” c’è. O no?
Alla nostra riflessione circa la lentezza
dell’Italia rispetto al problema dell’obesità,
il Ministero ci risponde descrivendo due
azioni in particolare: “L’Italia, attraverso
documenti programmatici (Guadagnare
salute) e piani nazionali (Piano Nazionale
della Prevenzione) ha rafforzato le azioni
perché, secondo il Ministero, “non
supportate al momento da evidenze
scientifiche univoche”. Il Dicastero guidato
da Beatrice Lorenzin ci dice di avere, negli
ultimi anni, “creato e mantenuto un
dialogo costante e costruttivo con
l’industria alimentare. Pertanto, in Italia,
alcune società di distribuzione e
produzione alimentare hanno
volontariamente portato avanti iniziative
volte a migliorare la qualità nutrizionale di
anche che degli interventi politici
avrebbero dovuto sostenere produzione,
vendita e consumo di frutta e verdura. Ma
cosa è stato fatto di tutto ciò? Nulla.
“Facilitare la lettura delle etichette”:
nel progetto si dice che le etichette
dovrebbero consentire di individuare il
contenuto in grassi, zucchero, calorie e
sale. Ma ricordiamo che, oltre a essersi
scagliati contro i colori del semaforo sulle
confezioni, che renderebbero
attraverso l’autoregolazione dell’industria
e l’azione regolatrice delle istituzioni.
Nessuna azione regolatoria è stata mai
intrapresa dal nostro governo a riguardo e
anche la bozza di codice di
autoregolamentazione per le imprese
stilato dal Ministero qualche anno fa non
ha poi mai visto ufficialmente la luce.
Tutto ciò mentre l’Oms ha appena
pubblicato un documento per la
regolazione del marketing rivolto ai più

20 Altroconsumo 292 • Maggio 2015 www.altroconsumo.it www.altroconsumo.it Maggio 2015 • 292 Altroconsumo 21
 Il governo risponde
piccoli in cui si richiede lo stop alla
pubblicità di caramelle, dolci vari, patatine,
succhi, bevande gassate e altro. Un bel
cambio di prospettiva. Ma - a quanto pare
- siamo ancora molto indietro sul tema.
I progetti futuri
Abbiamo chiesto anche quali sono i
progetti in cantiere. “Il nuovo Piano
Nazionale della Prevenzione (Pnp) 2014-
2018 - ci hanno risposto - ha individuato
macro-obiettivi a elevata valenza
strategica”. In particolare, quanto a
sovrappeso e obesità, “saranno attivati
interventi di promozione della salute con
un approccio multicomponente, per ciclo
di vita, setting e intersettoriale”. In parole
povere, con il nuovo Pnp, Regioni e
Province autonome si sono impegnate a
utilizzare il finanziamento stanziato, 200
LA PREVENZIONE È “FAI DA TE”: LE DIECI REGOLE D’ORO
In attesa di politiche di prevenzione all’obesità decise ed efficaci, sta a ciascuno di noi
seguire semplici regole per un’alimentazione e una vita sana.
1 Scorte virtuose. Inizia rifornendo bene
credenza e frigorifero di frutta e
verdura, yogurt e latticini, pasta, riso,
cereali e legumi con, sempre pronta in
congelatore, una scorta di carne e pesce.
2 Non saltare mai la colazione.
Interrompe il digiuno iniziato la sera
prima e aiuta ad arrivare meno affamati al
pranzo. Ottimi yogurt, cereali e frutta.
3 Frutta e verdura a volontà. Vanno
consumate quotidianamente, almeno
cinque volte al giorno.
4 Altolà al digiuno. Saltare i pasti non è
un buon rimedio agli eccessi
alimentari. In realtà, si ottiene l’effetto
contrario a quello desiderato perché si
mangerà di più nel pasto successivo.
5 Limitare gli spuntini. Stare tante ore
senza mangiare niente non fa bene,
perciò ben vengano gli spuntini leggeri,
come yogurt e frutta. Ma limita snack e
merendine, molto calorici.
22 Altroconsumo 292 • Maggio 2015
milioni di euro, per raggiungere dieci
“macro-obiettivi”, tra cui ad esempio la
prevenzione degli incidenti stradali e
domestici, delle dipendenze e delle
malattie croniche non trasmissibili, che -
tra i fattori di rischio - riconoscono anche
sovrappeso e obesità. E contro questi,
ribadisce il Ministero, si interverrà per
“diffondere e facilitare la scelta di stili di
vita corretti, implementando gli obiettivi
del Programma nazionale Guadagnare
Salute”. Demandando la pratica agli enti
locali, si resta molto sul generico il che
rende il tutto difficile da monitorare,
almeno per il momento. Cosa devono fare e
cosa faranno effettivamente le Regioni?
Con quale controllo da parte del Ministero?
Ci piacerebbe avere un resoconto alla fine
di questo quadriennio. Stesso discorso vale
anche per “una delle aree progettuali del
6 Il dolce? Solo ogni tanto. Non andare
oltre una porzione al giorno. Ancora
meno sarebbe anche meglio.
7 Via libera all’acqua. All’organismo ne
serve almeno un litro e mezzo al
giorno e se fa caldo anche di più per
sostituire quella persa con il sudore.
8 Poco alcol, solo ai pasti. Consumare
vino o birra a stomaco pieno è meno
dannoso che bere a stomaco vuoto.
Meglio evitare del tutto i superalcolici.
9 Parola d’ordine: variare. Su frutta e
verdura, seguire la stagionalità è già
un ottimo modo per variare. Il consiglio di
alternare alimenti diversi vale anche per
cereali, alimenti proteici e latticini.
10 Tutti in movimento. È consigliabile
muoversi almeno mezz’ora al giorno,
praticare sport almeno due volte alla
settimana e inserire il movimento nella
vita di tutti i giorni (facendo le scale o
andando in ufficio a piedi).
programma 2014 del CCM (Centro
nazionale di prevenzione e controllo delle
malattie, ndr) che è dedicata proprio alla
prevenzione dell’obesità”. Con una parte
dei 12 milioni di euro stanziati in questo
programma vari attori (come le Regioni e
l’Istituto Superiore di Sanità) dovranno in
pratica proporre e attivare progetti volti
anche alla lotta all’obesità/diabete: e cinque
Regioni, a quanto pare, sarebbero in
procinto di avviare un progetto “attraverso
i nuovi media per la prevenzione
dell’obesità in età prescolare”.
Sforzi apprezzabili con i bambini
È proprio sui progetti educativi per i più
piccoli, che gli sforzi fatti sembrano più
concreti. In particolare, sempre nell’ambito
di “Guadagnare Salute”, il ministero della
Salute in collaborazione con il ministero
dell’Istruzione e con il servizio sanitario
“ha promosso progetti educativi e messo a
punto materiali didattici multimediali
rivolti ai bambini della scuola primaria e
secondaria di primo grado, per fornire, in
maniera piacevole e coinvolgente,
informazioni e suggerimenti in tema di
sana alimentazione e importanza
dell’attività motoria (come i progetti
Forchetta e Scarpetta, E vai con la frutta,
L’asino Ettore, Cinque bravi Coniglietti)”.
Da apprezzare anche l’iniziativa “Scuola e
Cibo” del ministero dell’Istruzione, che ha
inserito dal 2009 nelle scuole l’educazione
alimentare come materia interdisciplinare.
Sul fronte bambini il Ministero aggiunge di
aver “emanato le Linee d’indirizzo
nazionale per la ristorazione scolastica al
fine di fornire, a livello nazionale,
indicazioni per migliorarne la qualità nei
vari aspetti”: sicuramente si tratta di un
documento interessante, anche se - ancora
una volta - i contenuti propriamente
nutrizionali sono troppo generali. Ben
vengano anche il progetto per la
promozione dello sport tra i più piccoli in
collaborazione con il Coni (Comitato
Olimpico Nazionale Italiano) “attivato nel
corso del 2014” e i programmi di
monitoraggio dell’obesità sia infantile
(Okkio alla Salute) che adulta (Passi), di cui
riportiamo gli ultimi dati a pagina 15. Ma
informare e monitorare non basta e a
dimostrarlo sono proprio questi stessi
numeri del Ministero: sono attività che
costituiscono una base fondamentale per
creare consapevolezza, certo, ma poi
bisogna agire. Servono azioni decise e
concrete, su più fronti, che mettano davanti
alle esigenze dell’industria alimentare il
diritto alla salute: pochi, ma coraggiosi
provvedimenti, più che programmi di
pagine e pagine, che - tra la genericità e la
delega - rischiano solo di finire nel vuoto. ¬
www.altroconsumo.it

ire, fare, cambiare. Ecco le
D
parole d’ordine della terza
edizione del Festival di
Altroconsumo, che si svolgerà
a Ferrara il 22, 23 e 24 maggio.
Sono l’espressione un po’ sintetica della
nostra attività di sempre, ma anche azioni
necessarie perché ognuno possa fare la
propria parte, affinché il mondo in cui
viviamo sia migliore (e di questi tempi ce n’è
bisogno). Per crescere, stare al passo con i
tempi e creare una nuova generazione di
cittadini, consapevoli dei propri diritti e del
proprio - grande - potere. “Dire, fare,
cambiare” significa essere pronti a
raccogliere le sfide del futuro, scardinare le
vecchie regole e crearne di nuove. Il nostro
contributo sarà fare buona informazione e
facilitare i contatti. Ma a formare una nuova
generazione di consumatori sarete voi.
Dire
Significa esprimere il nostro pensiero,
spiegare, informare. Lo facciamo da
sempre sulle nostre riviste, leggendo la
www.altroconsumo.it
Festival di Ferrara
realtà con i vostri occhi (e attraverso i
vostri racconti), dandovi le risposte di cui
avete bisogno, dicendo anche cose
scomode che altri tacciono, perché non
hanno interesse a parlarne o perché non
sono liberi di farlo. A Ferrara, al palazzo
della Racchetta, la redazione di
Altroconsumo si racconterà, svelando
come è possibile fare informazione
indipendente, libera dai vincoli della
pubblicità e spesso sorprendente e
controcorrente. Dire significa anche
denunciare, protestare, letteralmente far
sentire la propria voce.
Voi lo fate interloquendo con noi e noi
amplifichiamo in tutte le sedi opportune
le vostre richieste. Dire vuol dire
confrontarsi, scambiare idee, analizzare i
problemi. Nei tre giorni del Festival lo
faremo con quattro interessanti - e aperti e
partecipati - dibattiti in piazza del
Municipio, nei quali anche voi potete dire
la vostra. Uno sarà dedicato ai diritti, alle
insidie e alle opportunità della rete.
Avremo modo di confrontarci con i
protagonisti di realtà importanti, che
appartengono ormai alla quotidianità di
ognuno di noi, ma quasi invisibili.
Ospitiamo, per esempio, un dirigente di
Google, cui faremo domande per capire le
strategie di questo colosso della rete,
contestarle magari, o approfittare al
meglio e con cognizione delle comodità
che ci offrono. Parleremo di come tutelare
la salute con una medicina che rispetti le
persone (avremo con noi Slow medicine),
di come salvare le garanzie sul cibo
conquistate a fatica nel mercato europeo e
messe a rischio dal trattato con gli Stati
Uniti, in discussione (quasi clandestina) in
questi mesi, insieme, tra gli altri, a
esponenti di Slow food. L’ultimo evento è
dedicato alla sharing economy, che in
verità è il filo conduttore di tutto il
Festival, perché esprime proprio un nuovo
modo di concepire i consumi e la capacità
dei cittadini di fare rete nel mondo e di
farsi parte attiva del mercato, mettendo in
comune cose, servizi, idee. Blablacar,
Airbnb e molte realtà locali saranno
Maggio 2015 • 292 Altroconsumo 23

Festival di Ferrara
presenti. Ascolteremo anche le esperienze
di Gea Scancarella, raccontate nel suo
libro “Mi fido di te”.
Fare
E con la condivisione siamo già al fare,
come ci racconteranno persone che queste
esperienze le hanno già fatte. Ora le
relazioni contano più delle cose, ma alle
cose già nostre possiamo dare un valore,
sottraendoci alle regole di mercato o
costringendolo ad adeguarsi alle nostre
richieste e alle nuove esigenze. In
generale, dobbiamo convincerci che per
ogni gesto e scelta di consumo, le azioni
individuali, ragionate, consapevoli e
giuste, e fatte da milioni di persone,
possono avere effetti incredibili, a
vantaggio del bene comune, dell’ambiente,
dei meccanismi economici. Avremo
sempre più potere quanto più riusciremo
ad aggregarci ad altri che vogliono le
stesse cose.
Altroconsumo funge solo da volano,
facilita i contatti e amplifica nelle sedi
giuste le rivendicazioni. Ma sarete voi a
dover fare. Se volete risparmiare
iscrivetevi ai nostri gruppi d’acquisto (a
Ferrara ne lanceremo uno sulla benzina e
uno sui pannolini per bambini), se avete
subito un danno partecipate a una class
action, uno strumento che permette di
sfidare anche i colossi del potere. Fate,
non rinunciate a fare per pigrizia.
Un’altra novità legata all’azione, oltre ai
consueti laboratori sui prodotti, è il
coinvolgimento diretto nelle prove. Al
Ale&Franz
Ospiti del festival
Non mancheranno momenti di
intrattenimento e divertimento.
Sabato sera nella piazza del Castello il
duo comico Ale&Franz si esibirà in uno
spettacolo irriverente e divertente, tra
lo stralunato e il surreale.
L’ingresso è gratuito.
24 Altroconsumo 292 • Maggio 2015
palazzo della Racchetta, ci saranno tanti
eventi legati al cibo – succhi e spremute di
frutta da fare al momento, assaggi di
prodotti tipici, degustazioni di caffè, birra
e un’analisi sensoriale dei vini, in cui vi
chiediamo di contribuire alla fase di
analisi e di test. L’elaborazione dei giudizi
di degustazione degli spumanti servirà per
la prossima Guida Vini.
Abbiamo organizzato un giro di spesa al
supermercato insieme a noi, per svelarvi
tutti i trucchi per scegliere bene tra gli
scaffali.
E, ancora, avremo con noi esperti che vi
insegneranno a fare un piccolo orto sul
terrazzo e un’associazione che ci farà
conoscere la realtà degli orti urbani.
Cambiare
E poi cambiare e essere disposti, di nuovo,
a cambiare ancora.
Tutto si muove molto velocemente, oggi.
Anche noi dobbiamo cambiare, essere
disposti ad ampliare e rimodulare le
possibilità di scelta, sentirci forti e agire
con consapevolezza. Questo non può che
contribuire al bene comune e dettare
regole nuove al mercato. E non è un
cambiamento da poco.
In un’epoca di economia condivisa, di
sharing economy, Altroconsumo offre un
punto di riferimento importante di
aggregazione. Insieme,
appassionatamente, possiamo contribuire
a creare una nuova generazione di
consumatori 2.0, che condivide valori e sa
usare bene i nuovi strumenti disponibili:
IL PRIVILEGIO DI ESSERE SOCIO
Alcuni eventi sono riservati esclusivamente ai soci di Altroconsumo. Porta la tua
tessera socio e presentati all’infopoint in piazza del Municipio per avere informazioni.
Al castello estense ci sarà un workshop
con gli esperti dedicato alla scelta dei
tessuti e degli abiti (vedi pagina a lato), a
cui seguirà la visita guidata gratuita alla
mostra di Giovanni Boldini. Ingresso a
numero chiuso.
Al palazzo della Racchetta i soci possono
sperimentare un percorso sensoriale e
partecipare alle degustazioni guidate con i
Narratori del gusto.
Sabato sera i soci hanno posti riservati a
sedere per lo spettacolo del duo comico
Ale e Franz, che si terrà alle 21.15 in piazza
Castello.
la forza delle community, dei social
network, ma anche, come abbiamo visto,
dei gruppi di acquisto e delle class action.
Tantissimi gli appuntamenti
Insomma, la città estense che ci ospita si
trasformerà per il weekend nella capitale del
consumerismo, un evento unico in Italia: è
una sede ideale, bella e raccolta, che ci ha
permesso di mettere in campo tutte le
nostre forze per realizzare tantissimi
appuntamenti e soddisfare i bisogni e i gusti
di tutti. Al Chiostro San Paolo ci saranno,
come sempre, le consulenze dei nostri
giuristi e fiscalisti e, novità di quest’anno,
anche dei dentisti dell’Accademia italiana di
odontoiatria protesica.
Gli esperti di Altroconsumo vi aiuteranno
a scegliere e a usare al meglio i prodotti
(dai cosmetici allo smartphone), a fare
ottime foto, terranno piccoli laboratori,
che quest’anno abbiamo esteso anche ai
bambini, con un’area dedicata, nel Cortile
delle Duchesse. E poi, presentazioni di
libri, sia nostri (Allenare la memoria,
Leggere le etichette, La tua vita nella Rete)
sia di altri interessanti autori, visite
guidate (da noi) alla mostra del Castello,
musica, spettacoli, un percorso interattivo
e sensoriale agli imbarcaderi del Castello
estense, artisti di strada che
improvviseranno installazioni con i
cittadini... sul sito il programma completo.
Ma aspettatevi qualche bella sorpresa. La
partecipazione a tutti gli eventi è come
sempre gratuita, anche se il festival - caso
unico - non ha sponsor. Non mancate! ¬
I soci che alloggiano a Ferrara hanno
diritto a sconti in alcune strutture
alberghiere. Per i dettagli delle
convenzioni consulta il nostro sito
www.altroconsumo.it.
www.altroconsumo.it
Giovanni Boldini, La signora in rosa, 1916
La stoffa
dell’artista
Visse d’arte, visse d’amore. Giovanni Boldini
fece della pittura e delle donne le sue ragioni
di vita. E non si trattò di passioni distinte:
l’una confluiva nell’altra, alimentandosi
vicendevolmente. Dipinse infaticabilmente,
soprattutto ritratti di signore. Nel suo
catalogo, non solo artistico, compaiono
principesse e duchesse, contesse e
marchese, e “borghesi favolosamente ricche
quanto loro e più di loro”. Non erano tutte
belle, ma hanno tutte i tratti dell’innocenza
conturbante o della candida malizia. Sono
“grandi fiori viventi” che schiudono i loro
petali fatti di stoffe preziose: sete, rasi,
velluti, pizzi, tulle, passamanerie.
Boldini riusciva con poche e veloci
pennellate, vere e proprie sciabolate di
colore, a rendere la preziosità e lo scintillare
delle stoffe, che fasciano in modo vibrante i
corpi sinuosi di queste dame, giunte a Parigi
da tutto il mondo per mettersi in posa
davanti al maestro ferrarese. Mise all’ultimo
grido che rendono ricchissimo il campionario
di tessuti e di abiti dipinto da Boldini. Un
documento unico per farsi un’idea della
moda della Belle Époque, ancora oggi
www.altroconsumo.it
La nostra visita
guidata
alla mostra
è riservata
ai soci
straordinariamente moderna, fonte
inesauribile di ispirazione per gli stilisti, come
ci illustrerà, nei giorni del Festival di
Altroconsumo, la nostra ospite Maria Teresa
Veneziani, giornalista di moda e costume del
Corriere della Sera. L’occasione sarà proprio
l’evento E tu hai stoffa per i tessuti? che si
terrà al Castello Estense, dove sono esposti i
capolavori di Boldini. L’epoca boldiniana è
segnata anche dall’introduzione dei tessuti
artificiali: una rivoluzione di cui ci parlerà
Aurora Magni, docente universitaria da anni
impegnata sui temi della sostenibilità del
tessile, che dialogherà con gli esperti di
Altroconsumo e con il pubblico sugli
strumenti oggi a disposizione per scegliere
vestiti sicuri, ecologici e socialmente
responsabili.
A conclusione dell’evento, la visita guidata
alla mostra con Matteo Metta, giornalista di
Altroconsumo ed esperto d’arte. L’ingresso
è gratuito e riservato ai soci (con tessera, più
un accompagnatore), che potranno scegliere
di partecipare a uno dei tre appuntamenti in
programma: sabato 23 maggio ore 11 e ore
15.30, domenica 24 maggio ore 11.
Furore
a Barcellona
Per Milano solo il tempo potrà dirlo, ma
per Barcellona l’Expo del 1888 segnò
l’inizio di una stagione creativa (ed
economica) irripetibile. Sullo sfondo
delle architetture visionarie di Gaudí e
del rinnovamento urbanistico, si
trasformò nella vetrina del modernismo
catalano, avviandosi a diventare il
centro più dinamico della Spagna. Una
vampata creativa che si accese e si
esaurì nell’arco di un ventennio, ma che
coinvolse la pittura, le arti decorative, la
grafica, la musica e la letteratura. È
l’ambiente in cui muove i primi passi
d’artista un giovanissimo e vulcanico
Pablo Picasso, pieno di idee e tutte
confuse, tranne una, come dichiara a un
amico in una lettera: non vuole seguire
mode pittoriche né aderire ad alcuna
scuola. Il fermento infiamma anche la
vita politica e sociale, si sviluppano i
movimenti operai e anarchici, figli della
rivoluzione industriale, e con questi
anche gli attentati dinamitardi. E per
questo che la città viene ribattezzata
dagli anarchici con il nome in codice di
“Rosa di Fuoco”, lo stesso scelto come
titolo per la mostra sulla Barcellona di
Picasso e Gaudì, in corso a Palazzo dei
Diamanti (fino al 19 luglio), a cura di
Maria Luisa Pacelli. Un affresco a tinte
forti, che è arricchito dalle prove di altri
grandissimi maestri catalani - tra i quali
spiccano i nomi di Ramon Casas,
Santiago Rusiñol e Isidre Nonell - che
finalmente potranno essere conosciuti
e ammirati anche in Italia. Biglietto
ridotto per i soci di Altroconsumo.
Pablo Picasso,
Ragazza in camicia, 1905
Maggio 2015 • 292 Altroconsumo 25
 Test
Fatevi due risi
Alla prova il carnaroli, principe dei chicchi italiani, e il basmati, una delle varietà
esotiche più profumate. Il test premia prodotti per tutti i palati e tutte le tasche.
IL NOSTRO TEST
Per realizzare il nostro test abbiamo analizzato 12
campioni di riso appartenenti alla varietà Carnaroli
e 9 campioni di riso della varietà Basmati. In
laboratorio abbiamo ricercato, tra le altre cose, la
presenza di metalli pesanti (arsenico e cadmio).
L’ASSAGGIO
La prova di assaggio dei risi, presentati in forma
anonima, è stata effettuata da un nutrito gruppo di
consumatori, che ha valutato i ventuno campioni
sotto diversi aspetti: visivo, olfattivo e gustativo. Le
stesse valutazioni sono state fatte anche da uno chef
esperto nel corso della prova cottura dei diversi risi.
26 Altroconsumo 292 • Maggio 2015 www.altroconsumo.it
a pasta batte il riso ventotto a cinque. favore, guarda caso, proprio del “patriottico” riso,
L
Se dovessimo fermarci alla contabilità sulla cui produzione l’Italia, oggi come allora, può
dei chilogrammi di consumo annuo a vantare il primato europeo.
testa, tra le due glorie gastronomiche
nazionali non ci sarebbe gara: gli italia- L’esotico è più caro del nostrano
ni prediligono senza dubbio la pasta. Ne mangiano Il riso è molto apprezzato anche dai nutrizionisti. Pur
una quantità cinque volte maggiore rispetto al riso, avendo le stesse calorie della pasta, è maggiormente
che purtroppo non si è ancora del tutto affrancato digeribile, per via delle particolari caratteristiche del
dall’immagine bipolare che per secoli lo ha contrad- suo amido. Poiché una volta cotto triplica il suo peso
distinto: da un lato alimento medicinale da consuma- dà un maggiore senso di sazietà. La pasta ha più pro-
re in bianco quando si sta poco bene, dall’altro ingre- teine, ma quelle del riso sono più ricche di aminoaci-
diente principe per opulente prelibatezze, come i di essenziali, quindi hanno un più alto valore biolo-
risotti della tradizione, con il tartufo, con i fegatini o gico. Peccato per le vitamine e i sali minerali, che
alla milanese. vanno in gran parte persi durante la raffinazione e la
cottura, come del resto succede per la pasta.
Patriottico e versatile Imparano a conoscere bene i benefici del riso soprat-
Eppure non c’è alimento che sappia giocare più par- tutto i celiaci, perché, essendo privo di glutine, diven-
ti in commedia del multiforme riso: riesce a dare il ta giocoforza una delle più pratiche alternative alla
meglio di sé nelle ricette fredde come in quelle calde, pasta. Il costo però è maggiore. Nel caso delle due
e si presta a essere usato per piatti unici, primi piat- varietà considerate nel nostro test, carnaroli e basma-
ti, contorni e perfino dolci. Lo avevano capito già i ti, per un chilo di prodotto non si scende mai sotto i
futuristi, che, contro la pastasciutta, definita (con due euro, con l’eccezione delle marche di discount,
una certa esagerazione) «assurda religione gastrono- che nel caso del basmati (Golden Sun Lidl) è anche
mica italiana, che provoca fiacchezza, pessimismo, quella che si aggiudica il titolo di Miglior Acquisto.
inattività», avevano scritto perfino un manifesto. A Contrariamente a quanto si possa pensare, il più noto
L’INTERVISTA
cottura, ma si andrà incontro anche a una Veniamo al Carnaroli: ci sveli alcuni trucchi
perdita di struttura del chicco, che tenderà da chef per fare un risotto perfetto?
a scuocersi. Quando sulla confezione viene Partiamo dal soffritto.
esplicitamente indicato di non lavarlo è Un trucco è quello di aggiungere al soffritto
meglio rispettare questo consiglio, poiché un paio di cucchiai di aceto bianco oppure
si tratta sicuramente di una varietà di un cucchiaio di senape, perché contengono
basmati già povera di amido o di un chicco sia acqua (che non fa bruciare l’olio) sia
che è stato lavato in precedenza. acidità (che rende più digeribile la cipolla o
lo scalogno). L’acidità, non preoccupatevi,
Per cuocere il basmati c’è chi preferisce la evapora: il risotto non saprà di aceto né di
classica bollitura e chi l’assorbimento. Quali senape. Un risotto moderno, più leggero,
sono i vantaggi e gli svantaggi di entrambi? può però anche fare a meno del soffritto.
Partendo dal presupposto che un metodo
migliore non esiste, la scelta dipende Per la tostatura, olio o burro?
Gabriele Bozio, chef e pasticcere soprattutto dall’uso che si deve fare del Bisogna evitare di utilizzare il burro. Il riso si
riso. Se serve per fare un’insalata, meglio la tosta con l’olio, che ha un punto di fumo più
I trucchi per un risotto bollitura classica, che lo priva
completamente dell’amido e lascia i chicchi
alto rispetto al burro. La fiamma deve
essere moderata. All’inizio percepiremo i
più leggero e al dente sgranati. Al contrario un riso cotto per chicchi come attaccati tra di loro, solo
assorbimento risulta leggermente più quando appariranno sgranati, caldi e
Alcuni produttori (Altromercato e Alce legato e quindi più adatto ai contorni. sfrigolanti, la tostatura sarà completata.
Nero) consigliano di lavare il basmati prima Dopodiché si aggiunge il brodo bollente
della cottura, mentre Coop consiglia invece Come si fa a cuocere per assorbimento? poco per volta, un dito sopra il volume dei
di non farlo. Cosa è meglio? La cottura per assorbimento si basa sul chicchi, altrimenti con troppo liquido il riso
Lavare il riso sotto acqua corrente o in una volume. Supponiamo di utilizzare una prende l’aspetto di riso bollito.
bacinella d’acqua ha come effetto quello di tazza: per ogni tazza di riso servono dalle
rimuovere l’amido superficiale e far sì che i due alle tre tazze di acqua, a seconda della E infine la mantecatura, la fase più delicata.
chicchi rimangano più sgranati dopo la varietà e del grado di raffinazione; tanto più Io non la faccio tutta alla fine, ma la divido in
cottura. Attenti a non dimenticarlo in acqua il riso è integrale tanta più acqua assorbirà. più fasi. Taglio il burro necessario in tre
per molto, perché, se lo si lascia per più di Si porta a bollore il riso, si copre la pentola parti, e comincio ad aggiungere il primo
dieci minuti, otterremo l’effetto abbassando la fiamma, fino ad tocco a partire da metà cottura. Vedrete
dell’ammollo: si ridurranno i tempi di assorbimento dell’acqua: non andrà scolato. che così il riso rimarrà più al dente.
www.altroconsumo.it Maggio 2015 • 292 Altroconsumo 27
 Test
riso di importazione costa mediamente il 55% in più
rispetto al più rinomato riso di produzione italiana:
4,50 euro per un chilo di basmati contro i 2,90 del
La nostra scelta Riso Carnaroli Basmati
carnaroli. Un paradosso, visto che il basmati non è
una varietà da risotto, ma serve per preparare perlo-
più contorni e insalate di riso. Infatti, i suoi chicchi
affusolati restano ben separati una volta cotti, e du-
rante la cottura emana un profumo inconfondibile,
che ricorda quello di sandalo, cosa che spiega il signi-
ficato del suo nome: “regina di fragranza”.

Corrispondenza di varietà
Il fatto che il basmati sia un riso d’importazione non
significa però che non goda di tutele previste per i
prodotti tipici. Infatti non possono essere messe in
commercio con questo nome varietà che non proven- 77 66 77 77 69
gono dalla zona di origine tradizionale del basmati
(India e Pakistan). In una nostra inchiesta (AC 241,
PRINCIPE CARREFOUR
OUR
OURR SUZI WAN ALCE NERO GOLDEN SUN (LIDL)
ottobre 2010) avevamo scoperto, grazie all’esame ge-
Riso Superfino Carnaroli Riso Superfino Carnaroli Riso Basmati Riso Basmati biologico India Basmati
2,51 - 3,75 euro (1 kg) 1,95 - 2,39 euro (1 kg) 2,79 - 3,69 euro (500 g) 2,95 - 3,45 euro (500 g) 1,59 - 1,69 euro (1 kg)
netico, che alcuni basmati in commercio erano taroc-
Esce a testa alta dalle analisi di Premiato dall’assaggio professionale, Chicchi quasi senza difetti e graditi Risultati di laboratorio ottimi, anche quelli Chicchi con qualche difetto. All’assaggio
cati: nelle confezioni c’erano in realtà varietà meno
laboratorio. Ottima tenuta in cottura. ma non da quello dei consumatori. all’assaggio. Brillante la prova cottura. sui metalli pesanti (quasi inesistenti). miete consensi tra consumatori e chef.
pregiate. Questa volta niente sorprese, tutti i prodot-
ti — sia basmati sia carnaroli — appartengono esclusi-
vamente alle rispettive varietà. Rassicurazione anco-
ra più importante quella che arriva dal versante dei
metalli tossici. Il laboratorio certifica che nei campio- COME LEGGERE LA TABELLA RISO PREZZI RISULTATI
ni la contaminazione da cadmio, sostanza alla cui
esposizione purtroppo sono soggette le coltivazioni

Prezzo medio al chilo

In euro a confezione

QUALITÀ GLOBALE
Etichetta Prima abbiamo (soglia legale per il cadmio,

(arsenico, cadmio)
di riso, quando è presente, non è affatto preoccupan-

Assaggio esperto
Tenuta di cottura
verificato che fossero pre- consigliata per l’arsenico).

Totale assaggio
te. Giudizi ottimi per tutti i campioni, tranne che per

Metalli pesanti
senti tutte le informazioni Nel caso di Carnaroli Alma-

Aflatossina B1

Verifica tempi
(marzo 2015)

consumatori
tre carnaroli, i cui valori di cadmio sono risultati co-

Formato (g)
obbligatorie per legge, poi verde il giudizio è negativo MARCA e denominazione

di cottura
min-max

Etichetta
munque sotto i limiti di legge. Anche per quanto ri- siamo passati a quelle fa- perché l’arsenico inorgani-

(su 100)
Umidità
Varietà
coltative, come i consigli di co stimato è pari al limite

Difetti
guarda la contaminazione da arsenico, il riso è con-
siderato un alimento ad alto rischio, sia perché questo preparazione e l’indicazio- massimo di riferimento.
ne sull’origine del riso.
metallo è naturalmente presente nella crosta terre-
stre, sia per via delle emissioni inquinanti. Ma ancora
Aflatossina B1 È una delle CARNAROLI
Varietà È stato appurato più diffuse tra le tossine
una volta possiamo sentirci sollevati dai risultati del che la varietà di riso utiliz- alimentari. Un regolamen- PRINCIPE Riso Superfino Carnaroli 1.000 2,51 - 3,75 3,06 B A C C A A A A C A 77
test: giudizi tutti soddisfacenti, tranne che per il car- zata sia effettivamente to prevede che nel riso il TERRE D’ITALIA Riso Carnaroli
1.000 3,15 - 3,59 3,37 B A C B A A A C D A 72
naroli Almaverde, il cui contenuto di arsenico inor- quella dichiarata sull’eti- limite massimo sia 2,0 μg/ Extra del Basso Pavese
ganico (forma molto tossica) è pari al tetto proposto chetta. La legge vieta di kg. Nei carnaroli l’aflatos- CARREFOUR Riso Superfino Carnaroli 1.000 1,95 - 2,39 2,24 B A C C A A A B D A 66
utilizzarne un’altra, che, sina è risulta assente, men-
da organismi internazionali come limite massimo. oltre a ingannare il consu- tre è stata rintracciata in GALLO Riserva Riso Carnaroli 1.000 3,19 - 4,2 3,62 A A C C B A A B C B 65
Ridotta matore, può riservare spia- cinque campioni di basma- SCOTTI Riso Superfino Carnaroli 1.000 2,69 - 4,24 3,65 B A C C A A A B B C 64
Divergenze di gusto cevoli sorprese in fase di ti, comunque sempre sotto
Alle prove di laboratorio sono seguite quelle di cottura la presenza cottura. i limiti di legge.
CAMPANINI Riso Superfino Carnaroli 1.000 1,99- 2,59 2,19 B A C C A A A C C C 59
B A C C A A A A C C
e gli assaggi da parte di un gruppo di consumatori e di di metalli Umidità Parametro impor- Difetti Grani rotti, spuntati,
ESSELUNGA Riso Superfino Carnaroli 1.000 2,39 - 2,39 2,39 59
un cuoco professionista. In una scuola di cucina, AUCHAN Carnaroli 1.000 2,29 - 2,39 2,32 A A C C A A A B D C 57
quest’ultimo ha anche verificato sia la corrispondenza tossici tante, che incide sulla con-
servazione e la durata del
danneggiati dal calore,
striati di rosso o gessati, con RISO VIGNOLA Riso Carnaroli Biologico 1.000 2,69 - 2,75 2,72 B A C B A A A D D C 56
dei tempi di cottura con quanto consigliato in etichet- prodotto. In questo test si impurità: ciascun difetto è LE DELIZIE DAL SOLE (EUROSPIN)
ta, sia la tenuta dei chicchi. La maggior parte dei pro- 1.000 1,89 1,89 A A C C A A C B D C 56
è mantenuta al di sotto del definito e regolamentato. Riso Superfino Carnaroli
dotti riesce a conservare una buona, se non ottima, 15%, valore oltre il quale il ALMAVERDE BIO Riso Carnaroli Biologico 1.000 3,49 - 3,59 3,54 B A C D A A A D C D 50
consistenza. Al contrario si segnalano in negativo due prodotto può andare più
velocemente incontro ad CURTIRISO Carnaroli 1.000 2,55 - 3,89 3,15 B A C C E A B C B B 45
carnaroli, Riso Vignola e Almaverde Bio, che hanno Migliore del Test:
perso struttura a pochi minuti dalla cottura. Sull’as-
alterazioni. ottiene i migliori risultati BASMATI
nelle nostre prove
saggio si sono verificate diverse discrepanze di valuta- Metalli pesanti Ragioni SUZI WAN Riso Basmati 500 2,79 - 3,69 6,5 A A A B A B A A B A 77
Miglior Acquisto:
zione tra i palati dei consumatori e quello dell’esperto. agronomiche, genetiche e buona qualità e il miglior ALCE NERO Riso Basmati biologico India 500 2,95 - 3,45 6,42 B A B A A A A A D A 77
Nel complesso, i risi più graditi sono stati, nel caso dei ambientali fanno del riso rapporto con il prezzo
ALTROMERCATO Riso Basmati 500 2,9 5,8 A A B A A A A B C A 75
basmati, Golden Sun, Scotti e Suzi Wan, mentre per il una coltivazione a rischio Scelta Conveniente:
contaminazione da metal- qualità accettabile, prezzo CONAD Riso Basmati dall’India 500 1,59 - 2,11 3,72 B A C B A A A B D A 74
carnaroli Curtiriso e Scotti. Una curiosità: il lavaggio
li tossici come cadmio e molto vantaggioso SCOTTI Riso Basmati Harj 500 1,97 - 2,59 4,52 B A C B A B A B B A 72
del riso prima della cottura, che è stato effettuato per arsenico. Valori sufficienti
tutti i campioni di riso basmati (in una seconda prova Ottimo GOLDEN SUN (LIDL) Basmati 1.000 1,59 - 1,69 1,66 B A C B B A B B B B 69
indicano che ne è stata ri- Qualità buona
di cottura), si è rivelato controproducente per Scotti, Buono
levata al massimo una GALLO Basmati 800 2,84 - 3,39 3,91 B A B B A C A B D A 66
Accettabile
Gallo e Curtiriso; i chicchi sono risultati meno grade- quantità che non supera i
Mediocre CURTIRISO Basmati Punj 1.000 3,59 - 4,19 4,04 B A B B A C A A D B 62
voli all’assaggio perché si sfaldavano. Per il resto nes- tre quarti del limite previsto
suna differenza tra i chicchi lavati e non lavati. ¬
Pessimo COOP FIOR FIORE Riso Basmati 500 1,85 - 2,13 3,98 A A C B A C B C D C 52

28 Altroconsumo 292 • Maggio 2015 www.altroconsumo.it www.altroconsumo.it Maggio 2015 • 292 Altroconsumo 29
 Inchiesta

Dal riso
In India si fa un uso eccessivo di pesticidi.
L’ALIMENTO CHE NUTRE IL PIANETA I lavoratori li spargono nei campi senza
alcuna protezione.
Nel programma Expo di Altroconsumo non poteva mancare il riso. All’alimento
che sfama il mondo saranno dedicati workshop e degustazioni. Vi aspettiamo.
Cibo buono e sicuro. Alimentazione corretta e sana. Sostenibilità delle filiere
alimentari e responsabilità sociale. Sono questi i temi alla base del menù che
Altroconsumo ha preparato per l’Expo. Il programma prevede laboratori alimentari per
grandi e piccoli; un convegno internazionale sulla promozione di stili di vita sani, in cui
saranno premiati i migliori progetti di comunicazione dedicati al tema dell’alimentazione
sana e sostenibile; uno spettacolo teatrale che affronta il tema dell’obesità e molto

al pianto
altro. I workshop dedicati al riso (e al caffè) si articoleranno in degustazioni e
riflessioni sulla sostenibilità delle diverse filiere e sulla qualità dei prodotti.
Sul sito di Altroconsumo, oltre al programma completo, trovate anche un video con i
retroscena del test e dell’inchiesta sul campo, che potete leggere in queste pagine.
www.altroconsumo.it/expo

È il cereale che sfama

metà del mondo,
ma la sua produzione è
macchiata da ingiustizie.
LA NOSTRA INCHIESTA
Quanto è sostenibile ed etico il riso che
arriva sulle nostre tavole? Per capirlo
abbiamo realizzato un’inchiesta,
coinvolgendo le aziende del settore (in
particolare le marche di basmati e
carnaroli, le due varietà oggetto del
test, vedi a pag. 26), compresa la
grande distribuzione che vende riso
con il proprio marchio.
LE RICHIESTE ALLE AZIENDE
Alle aziende è stato inviato tra luglio e
dicembre 2014 un questionario per
ottenere informazioni di carattere
etico riguardanti le proprie politiche e
quelle per la loro catena di fornitura del
riso. Per giudicare le aziende, ci siamo
basati anche sulla documentazione
pubblicamente disponibile (documenti
interni, studi, ricerche...).
LE VISITE NELLE RISAIE
L’inchiesta si è completata con visite
sul campo nelle maggiori zone di
produzione del basmati (India) e del
carnaroli (Piemonte e Lombardia), per
raccogliere esperienze dirette di
lavoratori, produttori, commercianti,
rappresentanti di comunità locali, ong e
autorità di controllo.
na leggenda narra che in
Cina, dopo l’ennesima
U carestia che affamava il
popolo, un genio buono, non
sapendo più cosa fare, si
strappò per la disperazione tutti i denti,
gettandoli al vento. Trasportati dalle
correnti d’aria, volarono via fino a
disperdersi in uno specchio d’acqua. Qui,
trasformatisi in semi, diedero vita a piante
rigogliose, i cui frutti, una volta sbucciati,
apparvero in tutto il loro candore, proprio
come i denti del sensibile spiritello. Erano
nati chicchi di riso bianchissimi. Da allora
la gente non avrebbe più patito la fame,
perché si sarebbe messa a coltivare quelle
piante provvidenziali. Di racconti
leggendari sull’origine del riso ne esistono
molti e sono tipici delle popolazioni per
cui questo cereale non rappresenta solo
una pianta o un alimento, ma il cardine
intorno al quale ruota una cultura, una
religione, un modo di vivere. Il riso è del
resto il cereale che sfama il mondo,
l’alimento principale per circa tre miliardi
e mezzo di persone. Circa il 50% della
produzione mondiale si concentra in Cina
e India, che sono anche i paesi che ne
consumano di più; il riso italiano
rappresenta appena lo 0,3%, anche se
l’Italia è il primo produttore in Europa.
Profumo di aumenti
Negli ultimi anni, rende noto la Fao,
l’indice dei prezzi dei prodotti alimentari
non ha fatto che scendere, fino a toccare
lo scorso marzo il minimo storico degli
ultimi 55 mesi. Se si fa riferimento al dato
medio del riso, si nota che è rimasto
sostanzialmente stabile. Se invece si
guarda in dettaglio, balza agli occhi come i
prezzi del basmati e di altri risi aromatici
prodotti in Oriente siano notevolmente
aumentati, mentre sono calati quelli delle
altre varietà. L’aumento del prezzo del
basmati non ha però avuto alcun riflesso
sulle condizioni di vita dei piccoli
produttori, come rivela uno di questi,
Jogander Singh, che porta avanti una
risaia alle pendici dell’Himalaya, nella
cosiddetta “Cintura del basmati”.
Raccoglie circa una tonnellata di riso a
stagione, ma dopo cinque mesi di intenso
lavoro a Jogander non rimane niente in
tasca: «Non riesco neanche a coprire i
costi per la terra, le sementi, i prodotti
chimici, i macchinari, la forza lavoro; alla
fine della stagione mi ritrovo
puntualmente con i conti in rosso».
Undici ore al giorno
Jogander è un uomo comunque fortunato,
perché riesce a mantenere la famiglia e a
mandare i suoi quattro figli a scuola. Per i
lavoratori stagionali del riso è peggio. Uno
di loro, Narashima, ci racconta che è
costretto a lavorare a decine di chilometri
dalla famiglia, nel distretto indiano di
Haryana, caricando sacchi di riso sui
camion per undici ore al giorno, sei giorni
la settimana. Condivide la sua stanza con
altri quindici operai. Se la stagione è
fruttuosa arriva a trasportare fino a 250
sacchi al giorno, guadagnando meno di tre
euro e mezzo. «Sono in tutto un milione i
lavoratori indiani che lasciano i loro villaggi
per raggiungere le province dell’India
nordorientale durante la stagione del riso.
Sono perlopiù abitanti delle zone rurali più
povere, altrimenti non riuscirebbero a
sopravvivere», spiega Parimal Maya
Sudhakar, che si occupa di fenomeni
migratori per la Società del Lavoro e dello
Sviluppo di Delhi. «Finita la stagione sono
in grado di portare a casa solo 640 euro,
una somma sufficiente a garantire la
sopravvivenza della famiglia per cinque
mesi appena». Nessuno è interessato a
risolvere i problemi dei migranti. I controlli
da parte dei pochi ispettori del lavoro sono
insufficienti e falsati. «Ci sono leggi che in
teoria dovrebbero tutelare i lavoratori, ma
non vengono applicate» aggiunge Parimal.
L’altra faccia delle paghe da fame è quella
del lavoro nero. Per assicurarsi forza lavoro
a basso costo, i grandi commercianti di riso
si appoggiano a caporali, che costringono i
lavoratori stagionali a lavorare senza alcun
contratto e quindi senza diritti.
Riso avaro
Chi pensa che in Italia — patria delle
mondine che con il loro sciopero nel 1906
conquistarono, prime in Europa, il diritto
alla giornata lavorativa di otto ore — le
risaie siano esenti da questi problemi, si
sbaglia. I delegati locali della Cgil
denunciano che «nel settore agricolo
l’ispettorato del lavoro non ha il coraggio o
le risorse per fare controlli e che le
principali anomalie nelle risaie riguardano
il ricorso al lavoro nero o a “buoni lavoro”:
voucher giornalieri che comunque non
danno diritto a indennità di malattia, di
disoccupazione, maternità né agli assegni
familiari». Alcuni lavoratori intervistati
hanno riferito l’assenza di qualsiasi forma
di tutela o risarcimento anche in caso di
infortunio sul lavoro. Va detto che la
risicoltura è un’attività ormai
completamente meccanizzata, sono lontani
i tempi in cui bisognava passare giornate
intere a piedi nudi, con l’acqua fino alle
ginocchia e la schiena curva, per estirpare
le erbacce infestanti che danneggiano le
coltivazioni. Oggi nelle risaie si usano i
diserbanti e, almeno in quelle dei paesi
occidentali, tutte le operazioni, dalla
semina alla raccolta, sono eseguite dai

30 Altroconsumo 292 • Maggio 2015 www.altroconsumo.it www.altroconsumo.it Maggio 2015 • 292 Altroconsumo 31
 Inchiesta
macchinari. Per l’unica attività che ha
L’etica delle aziende ancora bisogno di braccia umane
(l’eliminazione della pianta infestante
Le iniziative di responsabilità sono più diffuse e ben codificate per i risi asiatici come il conosciuta come “riso crodo”) si fa ricorso
basmati, che spesso hanno la certificazione da agricoltura biologica e/o del commercio a lavoratori stagionali, perlopiù cinesi.
equo e solidale. Per le aziende italiane però le varietà orientali rappresentano solo una Coldiretti nega la presenza di caporali che
minima parte del giro d’affari, che per la maggior parte è invece costituito da riso fungono da mediatori con i lavoratori
nazionale. Le aziende, contando sulle leggi più stringenti rispetto a quelle in vigore per cinesi, i quali a loro dire risulterebbero
esempio in India e Pakistan, tendono a sottovalutare i problemi che affliggono le regolarmente retribuiti tramite il sistema
produzioni nazionali. Nelle nostre visite sul campo in Piemonte e Lombardia abbiamo dei voucher e tutelati. Durante le nostre
purtroppo accertato, invece, che esistono criticità sia a livello ambientale (inquinamento interviste è però emerso che i lavoratori
delle falde acquifere), sia sociale (sfruttamento dei lavoratori stagionali). stagionali cinesi spesso vengono reclutati
attraverso caporali, loro connazionali, e
che nessuno si interessa a come sono
stipulati questi accordi.
MOLTO IMPEGNATE
Sono aziende molto attente all’impatto socio-ambientale di tutta la filiera produttiva. Circondati dai veleni
Hanno adottato certificazioni (come Biologico e Fairtrade) e sono trasparenti. Non solo gli aspetti sociali, anche l’impatto
ambientale della produzione del riso
presenta criticità. Il consumo d’acqua è
elevato: in media occorrono 2.500 litri
d’acqua per produrre un chilo di riso.
L’uso intensivo dei pesticidi danneggia il
suolo, le acque e la biodiversità. Purtroppo
non rappresentano una soluzione neppure
le coltivazioni biologiche: è vero che
IMPEGNATE abbattono l’utilizzo dei pesticidi, ma è
Attente soprattutto alle iniziative di tutela ambientale. Certificazioni solo su alcuni dimostrato che la diminuzione della resa
prodotti. L’impegno della grande distribuzione si limita solo ai fornitori diretti. di riso che ne consegue annulla quasi
completamente i vantaggi derivanti
dall’agricoltura biologica. Che andrebbe
comunque incentivata, dal momento che
in India e in altri paesi orientali, i piccoli
produttori di riso, spesso analfabeti e
incapaci di capire i rischi cui vanno
incontro, sono preda del marketing
aggressivo delle industrie agrochimiche
che vendono loro prodotti tossici.
Pesticidi, fungicidi e fertilizzanti sono poi
sparsi nei campi da lavoratori privi di
PARZIALMENTE IMPEGNATE qualunque protezione: non hanno né
Malgrado le certificazioni e l’adesione a iniziative internazionali di sostenibilità, come guanti né maschere. Per questo i casi di
Global Compact, dimostrano una visione frammentaria della responsabilità sociale. cancro e di avvelenamento sono in
aumento. Per completezza di
informazione, va precisato che il riso non
biologico non presenta rischi per i
consumatori, vista la particolare
conformazione della pianta, che preserva i
chicchi dalle contaminazioni: questo vale
anche per il riso integrale.
POCO IMPEGNATE Le emissioni di CO2 sono legate
principalmente al trasporto via nave (per
Rispettano la normativa, ma le informazioni pubblicamente disponibili indicano
il basmati) e su strada. Ciò che possiamo
impegni molto vaghi per il miglioramento delle condizioni di produzione del riso.
fare è preferire riso locale e confezioni che
hanno un impatto ambientale il più basso
possibile: per motivi igienici, sono da
evitare quelle di tessuto o di cartone e, per
motivi ambientali, quelle che uniscono più
materiali (cartone e plastica). Meglio
scegliere le confezioni di sola plastica:
sono facili da riciclare e consentono il
confezionamento sotto vuoto o in
atmosfera protettiva (senza ossigeno), che
preserva le caratteristiche del riso. ¬

32 Altroconsumo 292 • Maggio 2015 www.altroconsumo.it


Scatta al telefono
Per chi ci tiene ad avere una macchina fotografica sempre a portata di mano,
vi segnaliamo gli smartphone che, oltre al resto, fanno anche buone immagini.
IL NOSTRO TEST
Più uno smartphone è versatile e capace di fare
cose, per esempio foto, più vien voglia di usarlo
in molteplici situazioni: aumentano così i casi in
cui può danneggiarsi perché usato in
condizioni non ideali, come sotto la pioggia..
CINQUE MINUTI DI GOCCE
Per questo motivo sottoponiamo i telefoni
anche al test della pioggia. I telefoni, accesii
e collegati alla rete, sono inseriti in un
apposito apparato che consente una
distribuzione uniforme di 7,2 litri all’ora
(corrispondente allo standard di
protezione di livello IPx1). I telefoni sono
disposti su un piano rotante e irrigati per
cinque minuti. Controlliamo quindi che
funzionino: subito e poi di nuovo dopo
uno, due e tre giorni.
www.altroconsumo.it
Test
a principale novità nel mondo degli
L
smartphone oggi arriva dall’esterno di
que sto mondo: si t rat t a de g l i
smartwatch, i nuovi orologi tuttofare,
di cui il recentissimo Apple Watch è l’e-
semplare più noto. Questi apparecchi da polso sono
una novità per il mondo della telefonia, non solo per-
ché alcune funzioni un tempo esclusive dei cellulari
ora saranno svolte anche dagli orologi, ma perché
attualmente quasi tutti per funzionare hanno bisogno
di appoggiarsi al telefono che si ha in tasca.
E c’è di più: in alcuni casi il legame con il telefono è
ancora più stretto, dato che non basta un apparecchio
qualunque, ma sono necessari modelli ben specifici.
Per esempio Apple Watch funziona solo accoppiato
con un iPhone dal 5 in poi, mentre Samsung Gear S
funziona solo se abbinato ad alcuni Samsung Galaxy
delle serie S o Note.
Il punto è quindi chiaro: se in un futuro prossimo si
prevede di poter essere interessati ad acquistare uno
smartwatch, bisogna tenerne conto anche oggi, quan-
do si valuta l’acquisto di uno smartphone.
Maggio 2015 • 292 Altroconsumo 33
 Test
Sei smartphone per chi fotografa
Caratteristiche:
Peso 144 g
Risoluzione
fotocamera principale 16 Mpixel
Risoluzione video
massima 2160p a 30 fps
Risoluzione
fotocamera secondaria 2 MPixel
Risultati:
Qualità delle foto in piena luce
Qualità delle foto con luce scarsa
Facilità d’uso della fotocamera
Qualità dell’immagine dei filmati
Qualità globale (su 100)
SAMSUNG Galaxy S5
369 - 699 euro
È uno dei migliori smartphone sul mercato in assoluto. La
fotocamera non è la migliore, ma ha una grande velocità di
scatto e comunque una buona qualità complessiva. Il
prezzo è interessante e un prevedibile ribassamento
dovuto all’introduzione del Samsung S6, tra poco in arrivo,
lo renderà ancora più interessante.
Caratteristiche:
Peso 113 g
Risoluzione
fotocamera principale 8 Mpixel
Risoluzione video
massima 1080p a 30 fps
Risoluzione
fotocamera secondaria 1,2 MPixel
Risultati:
Qualità delle foto in piena luce
Qualità delle foto con luce scarsa
Facilità d’uso della fotocamera
Qualità dell’immagine dei filmati
Qualità globale (su 100) 78
APPLE iPhone 5s
349 - 899 euro
Il più “vecchio” tra gli iPhone ancora in vendita, è oggi
l’iPhone più abbordabile come prezzo, pur restando un
telefono di ottima qualità con una fotocamera di notevole
livello in tutte le condizioni d’uso (la nitidezza dell’immagine
è superiore a quella di iPhone 6 plus).
Migliore del Test: Miglior Acquisto:
ottiene i migliori risultati nelle nostre prove buona qualità e il miglior rapporto con il prezzo
34 Altroconsumo 292 • Maggio 2015
Ne parleremo
il 22, 23 e 24 Maggio
Fotografare con gli smartphone
I prezzi sono di aprile 2015: altri modelli e prezzi aggiornati sul sito In confronto alla novità rappresentata dagli
smartwatch, fotografare con il cellulare sembra oggi
un’attività molto più tradizionale. Ma fino a non molti
anni fa era riservato a James Bond e altri personaggi
Caratteristiche: Caratteristiche:
di fantasia: si tratta dunque ancora di una relativa no-
Peso 174 g Peso 132 g
vità, che in quanto tale non è ancora padroneggiata
Risoluzione Risoluzione
fotocamera principale 8 Mpixel fotocamera principale 8 Mpixel del tutto da molti utenti. Per approfondire le doti di
Risoluzione video Risoluzione video fotografo con lo smartphone abbiamo una serie di ini-
massima 1080p a 60 fps massima 1080p a 30 fps ziative. In queste pagine presentiamo sei telefoni che
Risoluzione Risoluzione sono tra i più consigliabili per fotografare.
fotocamera secondaria 1,2 MPixel fotocamera secondaria 1,9 MPixel
Sul numero di questo mese di Hi Test, la nostra rivista
Risultati: Risultati: interamente dedicata alle nuove tecnologie (si può
A Qualità delle foto in piena luce A Qualità delle foto in piena luce A chiedere una copia di prova telefonando all’ufficio
B Qualità delle foto con luce scarsa C Qualità delle foto con luce scarsa B abbonamenti, tutti i nostri numeri sono a pag. 62),
B Facilità d’uso della fotocamera A Facilità d’uso della fotocamera B abbiamo invece pubblicato un articolo che illustra
B Qualità dell’immagine dei filmati A Qualità dell’immagine dei filmati B alcune delle principali funzionalità avanzate delle
fotocamere degli smartphone, come l’HDR, il focus
81 Qualità globale (su 100) 79 Qualità globale (su 100) 79 selettivo o il Tilt Shift.
Inoltre abbiamo da poco pubblicato una guida prati-
ca, Il tuo mondo in un clic, dedicata a sviscerare tutti
APPLE iPhone 6 Plus SAMSUNG Galaxy S III GT-I9300 gli aspetti della fotografia tramite smartphone: per i
679 - 1.171 euro 199 - 299 euro soci è in regalo, con un contributo di soli 1,95 euro
L’iPhone “grosso” ha una delle fotocamere migliori. Uno dei più vecchi tra i Samsung della serie Galaxy ancora (www.altroconsumo.it/guidepratiche).
L’immagine non raggiunge la nitidezza del Nokia 1020, ma è in commercio, era un ottimo telefono all’epoca in cui è Infine, maggio è il mese del Festival di Altroconsumo
comunque di buon livello e poi ha in cambio una grande uscito e si difende bene ancora adesso. Il prezzo è sceso e a Ferrara. Tra le numerose iniziative, quest’anno de-
facilità d’uso e ottimi risultati dei filmati, grazie anche alle lo rende una scelta molto interessante per chi punta a un dichiamo uno spazio proprio alla foto con smartpho-
molteplici funzioni interessanti disponibili. buon rapporto qualità/prezzo. La fotocamera è di buona ne: i nostri esperti vi guideranno con una serie di
Peccato però per il prezzo altissimo. qualità. consigli pratici alla realizzazione del selfie perfetto.
Problemi di memoria
L’introduzione di interessanti innovazioni talvolta si
accompagna a pratiche sorpassate.
Caratteristiche: Caratteristiche: In particolare sono ancora troppi i produttori che in-
Peso 158 g Peso 156 g dicano sulle confezioni una quantità di memoria che
Risoluzione Risoluzione non corrisponde a quella effettivamente a disposizio-
fotocamera principale 38 Mpixel fotocamera principale 13 Mpixel
ne degli utenti. E la presenza di una scheda di memo-
Risoluzione video Risoluzione video
massima 1080p a 30 fps massima 2160p a 30 fps ria aggiuntiva non sempre risolve la situazione: mol-
Risoluzione Risoluzione te app possono risiedere solo sulla memoria interna.
fotocamera secondaria 1,2 MPixel fotocamera secondaria 2,1 MPixel Non per nulla l’Autorità garante della concorrenza e
Risultati: Risultati: del mercato a dicembre 2014 ha multato Samsung per
A Qualità delle foto in piena luce A Qualità delle foto in piena luce B le informazioni fornite in merito alla memoria rom
degli smartphone e dei tablet, proprio perché la ca-
B Qualità delle foto con luce scarsa B Qualità delle foto con luce scarsa C
pacità in effetti disponibile per i consumatori risulta-
A Facilità d’uso della fotocamera B Facilità d’uso della fotocamera B
va significativamente inferiore a quella indicata. ¬
A Qualità dell’immagine dei filmati A Qualità dell’immagine dei filmati B
Qualità globale (su 100) 77 Qualità globale (su 100) 76
NOKIA Lumia 1020 LG G3 Sul sito c’è di più
299 - 753 euro 299 - 599 euro
Sul nostro sito trovi molte più informazioni e
Questo è il telefono con la fotocamera che attualmente Uno smartphone dal prezzo interessante, di buon livello aggiornamenti. Puoi confrontare centinaia di modelli,
garantisce la miglior qualità d’immagine, grazie anche alle complessivo. Lo stesso vale per la sua fotocamera, di consultare i risultati dei test entrando
ottiche di alta qualità che monta, alla stabilizzazione ottica buona qualità pur senza arrivare ai livelli dei migliori maggiormente nei dettagli, avere i prezzi sempre
dell’immagine e allo zoom digitale “lossless” (sistema senza concorrenti. Rispetto agli avversari, infatti, soffre un po’ aggiornati sia online sia nei punti vendita dove puoi
perdita di qualità, benché digitale), con prestazioni di alto con le foto in condizioni di luce scarsa. trovare il prodotto che ti interessa.
livello. Il punto debole è la velocità di scatto, migliorabile. In compenso il pulsante di scatto è velocissimo.
Oggi il lancio sul mercato di nuovi prodotti si
sussegue a ritmo incessante, il nostro sito è lo
strumento ideale per avere le informazioni più
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qualità accettabile, prezzo molto vantaggioso Ottimo Buono C Accettabile D Mediocre Pessimo
Qualità buona
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www.altroconsumo.it www.altroconsumo.it Maggio 2015 • 292 Altroconsumo 35
 Test
1 2
Fai foto magiche
Alla prova modelli avanzati, ma a ottica fissa. Capaci di garantire risultati di
qualità. Con i nostri consigli hai il meglio, senza spendere di più.
a una parte è vero che oggi per fare foto
si tende sempre di più a utilizzare diret-
D tamente il telefonino, che ha come mini-
mo il vantaggio di essere sempre a por-
tata di mano. Nell’articolo a pag. 33 vi
proponiamo un test sugli smartphone, focalizzato pro-
prio sulla ricerca dei modelli migliori per fare foto. In
effetti, il mercato delle macchine fotografiche è in calo:
nel corso del 2014 i pezzi venduti sono passati da
1.500.000 circa a poco più di 900.000.
Però c’è anche da dire che il tipo di macchine che ab-
biamo sottoposto a questo test include quelle che ten-
gono di più, alcune (quelle con zoom superiore a 25x)
hanno conosciuto perfino un lieve aumento delle ven-
dite. E il motivo è semplice: pur non avendo gli obiettivi
intercambiabili, come le reflex o le milc, che per un
fotografo professionista sono irrinunciabili, parliamo
tuttavia di macchine avanzate, all’altezza delle richieste
di un fotografo esigente, che consentono sicuramente
IL NOSTRO TEST
Tra le centinaia di prove - pratiche e di laboratorio
- cui abbiamo sottoposto i modelli del test,
abbiamo incluso anche lo scatto di un ritratto.
RITRARRE UNA PERSONA
Fra i soggetti utilizzati per giudicare la qualità di
una macchina fotografica abbiamo incluso lo
scatto di tre volti. I ritratti sono fra i soggetti più
36 Altroconsumo 292 • Maggio 2015
RISPARM I
387€
una qualità migliore di quanto si può ottenere con uno
smartphone o un tablet. In questo test abbiamo sotto-
Scatti migliori
posto a centinaia di prove due gruppi di macchine foto-
grafiche con obiettivo non intercambiabile: le “avanza-
te” e le “superzoom”.
rispetto allo
Avanzate: per i più esigenti
smartphone Sono rivolte agli amanti della fotografia che puntano
alla massima versatilità, nonché riuscita delle immagini,
e che vogliono essere sicuri della qualità delle ottiche.
Sono generalmente apparecchi abbastanza grandi, in
modo da poter ospitare un’ottica e un sensore di mag-
giori dimensioni. Sono consigliate per chi è esigente, ma
non intenzionato a investire in una macchina a obbiet-
tivi intercambiabili, con tutte le maggiori attenzioni che
questa richiede (trasporto, cura degli obiettivi, spazio
per riporli...). Le funzioni disponibili in questi apparec-
chi sono sofisticate e permettono di controllare tutte le
fasi della ripresa dell’immagine, anche senza ricorrere
difficili per una macchina fotografica.
Le sottili variazioni nella tinta della pelle che segue
il profilo del volto mostrano immediatamente
eventuali problemi nel registrare le tinte
correttamente. La scelta di usare tre soggetti con
pelle di colore differente è fatta per verificare la
capacità di catturare correttamente le differenti
tonalità della pelle in una stessa fotografia.
www.altroconsumo.it
3
agli automatismi e alle elaborazioni digitali alle quali le
macchine odierne ci hanno abituato.
L’ottica è di solito di generose dimensioni, così come il
sensore che, in alcuni casi, è del tutto simile, per dimen-
sione, risoluzione e sensibilità a quelli montati nelle re-
flex. Alcune macchine avanzate sono dotate di ottiche
di tipo ‘tele’, che permettono fattori di ingrandimento
molto elevati. In altri casi il fattore d’ingrandimento è
limitato (3-5x), ma si prediligono obiettivi luminosi, do-
tati di aperture più spinte (F/1.8-f/2.0), che rendono que-
sti modelli più adatti a ritratti e primi piani (trovate que-
sti dati sui singoli apparecchi in tabella alle pagine
seguenti). La scelta di una macchina avanzata piuttosto
che di una più economica è giustificabile anche per chi
usa tutti gli automatismi messi a disposizione dall’elet-
tronica, se la qualità delle foto è un fattore importante.
Superzoom: per variare le inquadrature
Le “superzoom” sono dotate di teleobiettivi molto po-
tenti, più versatili: la focale può variare da valori tipici
da grandangolo (18-25mm equivalente) fino a raggiun-
gere i 200-300 mm, con fattori di zoom che superano
anche 40x. Queste lenti sono spesso definite ‘travel
zoom’, nell’idea che siano particolarmente adatte a un
turista in viaggio, che anche con una macchina dotata
di un solo obiettivo si ritrova a poter coprire tutte le più
comuni situazioni da affrontare. Obiettivi del genere
esistono del resto anche per le reflex, anche se i fotogra-
fi più attenti alla qualità solitamente preferiscono con-
tinuare ad usare due o tre obiettivi diversi al posto di
uno solo molto versatile. Il motivo è presto detto: un
obiettivo del genere, che può variare la sua lunghezza
focale in un campo così vasto, è più complesso e costi-
tuito da un numero maggiore di elementi, il che lo ren-
de più delicato e meno atto a far passare la luce. Ma non
solo: di solito esibisce anche problemi di distorsione e
vignettatura dell’immagine (oscuramento degli angoli),
specie quando si usa alle focali più corte, come se fosse
un grandangolare. Le macchine superzoom, rispetto a
una reflex con ottiche simili, hanno però dalla loro par-
te dimensioni e peso minori.
Bisogna anche ricordare che zoom molto spinti fanno
presa sull’immaginazione degli appassionati che amano
riprendere, ad esempio, dettagli architettonici di edifi-
ci oppure animali selvatici, ma, all’aumentare degli in-
grandimenti, diventa sempre più difficile mantenere la
presa sufficientemente salda per ottenere foto che non
www.altroconsumo.it
ANCHE EFFETTI SPECIALI
Una macchina senza obiettivo intercambiabile non per questo è un modello
di base. Alcuni apparecchi di questo test offrono anche funzioni avanzate,
che consentono di ottenere effetti spettacolari. Eccone tre (foto in alto).
HDR (HIGH DYNAMIC RANGE) è usarla durante le manifestazioni
1 Consiste nello scattare due o più sportive, per cogliere l’istante nel
immagini di uno stesso soggetto in
modo che la prima sia sottoesposta e
quale il traguardo viene tagliato (il
cosiddetto ‘Photofinish’) oppure per
l’ultima sovraesposta. scegliere la miglior inquadratura di un
In seguito, le immagini vengono soggetto in rapido movimento.
combinate in una sola. Il risultato è
un’immagine dalle tinte più brillanti, TIME LAPSE
vive, ma soprattutto dal contrasto
3 Questa tecnica consiste nello
molto più elevato e più vicino a quanto i
nostri occhi sono in grado di
distinguere.
scattare una sequenza di fotografie
dello stesso soggetto e della stessa
inquadratura a intervalli prestabiliti e
Grazie a questa funzione si evita riunirle quindi in un filmato. In questo
l’effetto, tipico delle foto in presenza di modo, è possibile legare eventi che si
contrasti di luce, di zone sottoesposte sviluppano in archi temporali troppo
e altre sovraesposte, dovuto al fatto lunghi o che sono caratterizzati da
che il sensore fotografico è meno lenti, ma costanti evoluzioni (ad
sensibile dei nostri occhi. esempio il sorgere e il tramontare del
sole oppure la rotazione della volta
CONTINUOUS SHOOTING celeste).
2 Consiste nello scattare in rapida Alcune macchine fotografiche tra le
sequenza una serie d’immagini più recenti possono essere
tenendo premuto il pulsante programmate per creare
dell’operatore. autonomamente filmati girati con la
Un classico impiego di questa tecnica tecnica del ‘time lapse’.
siano mosse. I sistemi di stabilizzazione dell’immagine
non possono fare miracoli e così il cavalletto (o un ap-
poggio di fortuna) diventa indispensabile per poter uti-
lizzare la macchina fotografica.
Se la differenza sfuma
Nei modelli più sofisticati, comunque, il confine fra mac-
china superzoom e avanzata diventa molto sottile e al-
cune macchine potrebbero appartenere, di diritto, ad
entrambe le categorie. Nella tabella, ma soprattutto sul
nostro sito è possibile verificare più dettagliamente le-
caratteristiche e le funzioni di ciascun modello.
Maggio 2015 • 292 Altroconsumo 37
 Test
FOTOCAMERE
MARCA e modello
AVANZATE
CANON PowerShot G1 X Mark II
CANON PowerShot G7 X
PANASONIC Lumix DMC-FZ 1000
LEICA V-Lux (Type 114)
SONY DSC-RX100M3
LEICA D-Lux (Type 109)
PANASONIC Lumix DMC-LX100
SONY Cyber-shot DSC-RX 100 M2 453 - 649
CANON PowerShot G16
LEICA C (Type 112)
PANASONIC Lumix DMC-LF1
NIKON Coolpix P7800
OLYMPUS Stylus 1
PANASONIC Lumix DMC-TZ60
NIKON Coolpix P340
CANON PowerShot S120
PANASONIC Lumix DMC-FZ72
CANON PowerShot SX60 HS
SUPERZOOM
NIKON Coolpix S9700
CANON PowerShot SX710 HS
OLYMPUS Stylus SH-1
CANON PowerShot SX700 HS
SONY Cyber-shot DSC-HX60
OLYMPUS Stylus SH-60
NIKON Coolpix L830
SONY Cyber-shot DSC-HX400V
NIKON Coolpix P600
CANON PowerShot SX520 HS
SAMSUNG WB350F
CANON PowerShot SX530 HS
OLYMPUS Stylus SP-100EE
FUJIFILM Finepix S9400W
NIKON Coolpix P530
SAMSUNG Galaxy Camera 2
CANON PowerShot SX400 IS
NIKON Coolpix L330
SAMSUNG WB1100F
38 Altroconsumo 292 • Maggio 2015
PREZZI CARATTERISTICHE RISULTATI COME LEGGERE
La nostra scelta Macchine digitali LA TABELLA
Peso batteria inclusa (g)
Zoom (x) Fattore d’in-
Qualità delle fotografie
Avanzate Superzoom
(apertura diaframma)
grandimento, in altre pa-
Continuous shooting
Schermo posteriore
QUALITÀ GLOBALE
role il rapporto fra la mi-
Lunghezza focale
Fotografia in HDR
nima e la massima
con luce scarsa
Qualità filmati
Stabilizzatore
Prezzi in euro
dimensione apparente
(marzo 2015)
Facilità d’uso
equivalente
Prestazioni
Time lapse
che il soggetto ritratto
min-max
Zoom (x)
dall’obiettivo può assu-
(su 100)
mere. Uno zoom indicato
in questa tabella come 2x
farà sembrare i soggetti
nella foto grandi il doppio
599 - 879 24-120 mm (f:2-f:3.9) 5 621 V V A A B A A B 84 rispetto a come appaiono
utilizzando il minimo in-
649 - 699 24-100 mm (f:1.8-f:2.8) 4,2 306 V V A B A A B B 82 grandimento possibile.
688 - 849 25-400 mm (f:2.8-f:4) 16 871 V V V B B C A A B 82
Lunghezza focale Descri-
1.100 25-400 mm (f:2.8-f:4) 16 893 V V V B B B A A B 82
84 70 zione dell’obiettivo. Viene
fornita la lunghezza fo-
639 - 849 24-70 mm (f:1.8-f:2.8) 2,9 288 V V B B B A B B 81 cale equivalente e l’aper-
CANON PowerShot G1X Mark II NIKON CoolpixS9700 tura massima ottenibile
995 24-75 mm (f:1.7-f:2.8) 3,1 443 V V V B B B B A B 78 599 - 879 euro 202 - 329 euro rispettivamente al mini-
900 24-75 mm (f:1.7-f:2.8) 3,1 450 V V V B B A B A B 78 Eccellente sotto tutti i punti di vista, La più leggera e anche una delle mo e al massimo della
28-100 mm (f:1.8-f:4.9) 3,6 308 V V B B B B B B 76
possiede un obiettivo di qualità e più economiche, ma le sue lunghezza focale.
sufficientemente versatile. prestazioni sono comunque
329 - 549 28-140 mm (f:1.8-f:2.8) 5 385 V V B B A B B B 76 elevate. Qualità delle fotografie
Giudizio complessivo sul-
615 28-200 mm (f:2-f:5.9) 7,13 197 V V B C A B B B 75
la qualità delle foto, scat-
272 - 407 28-200 mm (f:2-f:5.9) 7,1 192 V V B B A B A C 74 tate in varie situazioni con
soggetti diversi.
409 - 529 28-200 mm (f:2-f:4) 7,1 438 V V V B B A B B C 71
499 - 659 28-300 mm (f:2.8-f:2.8) 10,7 435 V B C A C B B 70 Qualità dei filmati Giudizio
complessivo sulla qualità
279 - 400 24-720 mm (f:3.3-f:6.4) 30 242 V V B C B B B B 70 dei filmati realizzati dalla
macchina.
270 - 399 24-120 mm (f:1.8-f:5.6) 5 194 V V V B C A B B C 70
271 - 394 24-120 mm (f:1.8-f:5.7) 5 218 V V B B A C B C 68 Stabilizzatore Giudizio
sull’efficacia dei mecca-
199 - 350 20-1200 mm (f:2.8-f:5.9) 60 643 V V C C B B B B 67 nismi di compensazione
329 - 549 21-1365 mm (f:3.4-f:6.5) 65 689 V V B C B C B C 62 dei movimenti della mac-
china quando s’impugna
74 66 senza appoggio.
202 - 329 25-750 mm (f:3.7-f:6.4) 30 235 V V B C B C B B 70
PANASONIC Lumix DMC-LF1 OLYMPUS Stylus SH-60 Schermo posteriore Giu-
386 25-750 mm (f:3.2-f:6.9) 30 264 V B B B B B C 69 272 - 407 euro 150 - 299 euro dizio sulla qualità dello
Compatta ed eccezionalmente leggera, Prestazioni non lontane dalla Migliore del schermo posteriore an-
295 - 469 25-600 mm (f:3-f:6.9) 24 298 V V V B C B C B B 69
ciò non incide sulle prestazioni. Costa 387 Test e uno stabilizzatore davvero molto che dal punto di vista
214 - 360 25-750 mm (f:3.2-f:6.9) 30 266 V B C B B B C 67 efficace, a un prezzo più basso. della sua usabilità in varie
euro meno della più cara di qualità inferiore. condizioni ambientali.
197 - 379 24-720 mm (f:3.5-f:6.3) 30 274 V V B C B C B C 66
150 - 299 25-600 mm (f:3-f:6.9) 24 274 V V B C A C B B 66 Facilità d’uso Giudizio
complessivo sui vari
159 - 229 22.5-765 mm (f:3-f:5.9) 34 568 V C C C B B C 64 aspetti che riguardano
229 - 449 24-1200 mm (f:2.8-f:6.3) 50 695 V V C C E B B C 62 l’uso, l’ergonomia e l’inte-
razione fra utilizzatore e
301 - 429 24-1440 mm (f:3.3-f:6.5) 60 600 V V V C C D C B C 62 macchina fotografica.
203 - 319 24-1008 mm (f:3.4-f:6) 42 476 V C C C C C C 62
Migliore del Test:
119 - 229 23-483 mm (f:2.8-f:5.9) 21 240 V B C B C B C 62 ottiene i migliori risultati
nelle nostre prove
386 24-1200 mm (f:3.4-f:6.5) 50 478 V B C B C C C 61
Miglior Acquisto:
286 - 469 24-1200 mm (f:2.9-f:6.5) 50 630 V V V C C C D B C 59 buona qualità e il miglior
195 - 279 24-1200 mm (f:2.9-f:6.5) 50 732 V V B C A C B C 58
70 62 rapporto con il prezzo
Scelta Conveniente:
216 - 329 24-1000 mm (f:3-f:5.9) 42 525 V V V C C E C B C 57 PANASONIC Lumix DMC-TZ60 SAMSUNG WB 350F qualità accettabile, prezzo
279 - 400 euro 119 - 229 euro molto vantaggioso
223 - 449 23-483 mm (f:2.8-f:5.9) 21 288 V V V C C A C B C 57
Leggera e abbastanza compatta, ma con Molto economica, difficile battere il Ottimo
149 - 219 24-720 mm (f:3.4-f:5.8) 30 321 V C C B D C C 57 Qualità buona
uno zoom molto potente. Preferisce però rapporto qualità prezzo di questo Buono
126 - 184 22.5-585 mm (f:3.1-f:5.9) 26 462 V B C B C C C 56 le scene ben illuminate; con poca luce, non modello, con prestazioni comunque Accettabile
dà il massimo di sé. accettabili. Mediocre
132 - 229 25-875 mm (f:3-f:5.9) 35 524 V C C D D C C 51 Pessimo
www.altroconsumo.it www.altroconsumo.it Maggio 2015 • 292 Altroconsumo 39
 RISPARM I
Test 2A0 2€
LL’ANNO

e cambi sei volte al giorno il tuo bambi- pratica di così non poteva essere. “Il pannolino sareb-

S 200-500
no per circa tre anni della sua vita, be anche andato bene, se non avessi trovato il disegno

Testati
aprendo e chiudendo fino a 6.000 pan-
nolini, l’esperto sei tu. Certo, il lavoro
e il giudizio dato dai tecnici di labora-
torio non si discute, ma non si può non tenere conto
del parere di un genitore, che ha passato una buona
sul fronte tatuato sulla pancia della mia bambina” ci
racconta una mamma. “In due pannolini il velcro si sono gli anni necessari
è un po’ lacerato, risultato: sederino bruciato! E urla perché un pannolino
disperate!” commenta un papà. Considerazioni che usa e getta sia
hanno contribuito al giudizio globale dei prodotti. E degradato

insieme
parte del suo tempo chino sul fasciatoio.
Per non parlare poi del contributo reale dato dai nu-
merosissimi bebè che i pannolini del nostro test - di
marca, del discount o a marchio commerciale - li han-
no non solo indossati, ma messi a dura prova.
Di giorno e di notte, mettendocela tutta.
Con voi e con i vostri bambini. Per la prima Provati con noi
che rendono questo test diverso da tutti gli altri fatti completamente
sino a oggi. È diverso per noi, che ci siamo confron- nell’ambiente
tati con un nuovo (ma non meno efficace) modo di
mettere alla prova un prodotto. È diverso per il letto-
re, che può trovare in tabella anche il parere di con-
sumatori in carne e ossa. Ed è diverso per te, che puoi
decidere, d’ora in poi, di partecipare ai nostri test
(scopri come nel riquadro a pag. 43).

volta i giudizi di un test si basano anche sul Sono cento i genitori che ci hanno dato una mano:
mamme e papà che spendono in media ogni mese tra Quei claim inutili 130
sono i metriquadrati
vostro parere. E i pannolini sono solo l’inizio. i 30 e i 60 euro per l’acquisto di pannolini. E che si
sono resi disponibili a far provare ai loro bambini (dai
Devono assorbire, ma anche lasciare asciutto il sede-
rino, devono lasciare liberi i bimbi di muoversi, ma che possono essere
3 ai 28 mesi, da 6 a 15 chili) i pannolini del test, com- non sono tollerate perdite di pipì. Questa invenzione, ricoperti con i
pilando un questionario di valutazione su ogni singo- che negli anni ‘60 ha fatto la gioia dei bambini (ma pannolini usati nei
lo prodotto. Grazie al loro contributo, in tabella - ac- soprattutto di mamma e papà), ha subìto un’evoluzio- primi tre anni da un
canto ai risultati provenienti dal laboratorio - si ne lunga mezzo secolo, diventando un prodotto di bambino
IL NOSTRO TEST leggono anche quelli di questa prova pratica. Che più massa con innumerevoli varianti: il modello per ma-
Abbiamo sottoposto a test di
laboratorio e alla prova pratica fatta
dai genitori 13 campioni di pannolini
usa e getta, unisex, della taglia 4, la

4.500-
più venduta e usata.
IL PESO SULL’AMBIENTE
I VELENI NASCOSTI
In laboratorio abbiamo verificato per
la prima volta la presenza nei
Oltre a pesare sulle nostre tasche, i pannolini pesano - e non poco - sull’ambiente. Sono un prodotto usa
e getta, sono difficili da smaltire e contribuiscono notevolmente ai cumuli di rifiuti urbani: corrispondono
6.000
sono i pannolini totali
quasi al 20% del totale. Basta pensare che solamente i pannolini usati nei primi tre anni di vita di un usati in media per un
pannolini di sostanze chimiche
bambino, messi uno sull’altro, potrebbero formare una torre più alta della famosa Torre di Pisa. bambino nel corso dei
pericolose, chiamate idrocarburi
policiclici aromatici (detti PAH). Si primi tre anni
tratta di sostanze contenute nelle Strato superiore
plastiche, emesse nell’atmosfera da Realizzato in tessuto non
tessuto (in genere
attività industriali, caldaie e polipropilene, PP): serve
autoveicoli. Perché abbiamo cercato per evitare abrasioni alla
proprio queste e non altre sostanze, pelle. Trasferisce l’urina
come per esempio la formaldeide? rapidamente agli strati
sottostanti.
Una nostra indagine (Testsalute 114,
febbraio 2015) sulla presenza di
sostanze chimiche pericolose nei
2.200
sono gli euro spesi
prodotti destinati ai bambini aveva
per i pannolini nei
evidenziato in alcuni pannolini una
primi tre anni di vita di
contaminazione da PAH. Con questo
un bimbo
test abbiamo voluto vedere più
chiaro sull’argomento. Strato posteriore
In film di polietilene o
in tessuto non
tessuto e pellicola
che impedisce il
trasferimento Nucleo assorbente
dell’umidità a vestiti Composto da una miscela di pasta
o letto. Serve per di cellulosa e dal 25-30% di
contenere tutta la materiale superassorbente

Arrivano i genitori
40 Altroconsumo 292 • Maggio 2015
90%
struttura, (polimeri poliacrilato). È lo strato
soprattutto quando che deve assorbire e bloccare
il pannolino è l’urina: a contatto con questa i
bagnato. polimeri diventano un gel, capace dei pannolini utilizzati
di assorbire molte volte il proprio è usa e getta
peso in fluido.
Iniziamo il test Pausa con merenda
Pannolini per tutti
www.altroconsumo.it www.altroconsumo.it Maggio 2015 • 292 Altroconsumo 41
 Test Ne parleremo
il 22, 23 e 24 Maggio

schio e quello per femmina, taglie diverse a seconda COME LEGGERE

A
Angelo dell’età (“primi giorni”, “primi mesi” e “primi passi”), LA TABELLA
La nostra scelta
Crespi
C la versione da notte e quella da giorno. Più recenti
sono invece i tanti claim sulle confezioni. Oggi è qua-
Denominazione Il panno-
lino Pampers Progressi
Pannolini usa e getta
si impossibile comprare un pannolino che non sia presente in tabella è in
IlI nostro piccolo
“dermatologicamente testato” o “clinicamente testa- fase di sostituzione. Stia-
esperto ce l’ha
e mo testando anche la
to”, ma - in realtà - si tratta solo di autodichiarazioni
messa tutta: ha
m gamma nuova: troverai i
dei produttori, che non danno alcuna garanzia. Alcu-
provato tutti i
p risultati sul nostro sito. I
ni prodotti si spingono oltre. Sulle confezioni si legge
pannolini del test e
p pannolini Lidl e Pampers
“sbiancato con ossigeno” , “senza additivi” o “senza prodotti in Italia (valutati
ha decretato
h
profumo”: tutte promesse che non possono essere nella nostra tabella) han-
cche il migliore
verificate dai consumatori, perché i pannolini non no performance netta-
non sempre è un
n mente migliori rispetto
hanno la lista degli ingredienti sulla confezione.
prodotto di marca.
p alle stesse gamme pro-
dotte all’estero.
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differenze tra un
d pubblicizzano qualche pacco convenienza. O sfrutta-
boratorio siamo andati alla
pannolino e l’altro:
p ricerca di idrocarburi poli-
re l’acquisto all’ingrosso: sono molti gli spacci dove si ciclici aromatici: Pampers
alcuni erano più
a trovano pannolini di marca a prezzi più bassi rispet- Progressi e Prenatal ne
PANNOLINI PREZZI CARATTERISTICHE RISULTATI
grandi, altri più
g to a quelli proposti dai supermercati. Oppure, in al- contengonotracceminime.
morbidi.
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Tenuta del sistema di chiusura

Tenuta della chiusura Il

QUALITÀ GLOBALE (su 100)

lavabili, che danno una boccata d’ossigeno all’am-

Facile da mettere/togliere
pannolino Auchan non è

Velocità di assorbimento
biente (purché non si esageri con i cicli di lavaggio

Pannolini per confezione

stato testato in questa

Peso del bambino (kg)

Peso del pannolino (g)

extra o con il detersivo). prova perché è a mutan-

Superficie bagnata
Il nostro primo consiglio è quello di “spannolinare”

Sicurezza chimica
dina e dunque senza vel- MARCA e denominazione

In euro min-max
il tuo bambino il prima possibile, naturalmente sem- cro. n.d. = non disponibile.

Assorbimento

Assorbimento

Prova pratica
Traspirabilità
(marzo 2015)

Costo annuo
pre rispettando i suoi tempi e senza forzature. Oggi
G
Gennaro Prova pratica Abbiamo

Vestibilità
la tendenza è quella di allungare i tempi, anche sulla
chiesto a cento genitori di

Perdite

Perdite
scia di molti prodotti proposti dall’industria del set-
Petrilli
P tore e ben pubblicizzati dal marketing. In realtà - sal-
giudicare la facilità d’uso e
l’efficacia (assorbenza di
vo casi particolari - i bambini possono farne a meno, giorno e di notte, perdite e
L mia bimba
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42 Altroconsumo 292 • Maggio 2015 www.altroconsumo.it www.altroconsumo.it Maggio 2015 • 292 Altroconsumo 43
 Inchiesta
Conviene
se non sgarri
Telefonare con il cellulare costa sempre meno. Ma alcune tariffe molto
convenienti hanno costi elevatissimi quando si sfora il piano stabilito.
l cellulare è diventato il
I 17,90 ₣
nostro telefono principale.
Al punto che sempre più
spesso lo si usa per chiamare
e ricevere telefonate anche a
casa. Complici le tariffe “tutto compreso”
che negli anni hanno fatto scendere il
costo delle chiamate su rete mobile (-17%
negli ultimi quattro anni secondo le ultime
rilevazioni Istat). E anche grazie al fatto
che ormai con il cellulare si può fare un
po’ di tutto: seguire le ultime notizie,
rispondere alle mail, fare la spesa… Non
tutti però usano il telefonino allo stesso
modo e la ricerca della tariffa più
conveniente rischia di diventare
un’impresa molto ardua. Grazie ai nostri
esperti che monitorano il mercato delle
tariffe, siamo in grado di individuare
quelle più convenienti a seconda dell’uso
che se ne fa. In queste pagine, per
esempio, ipotiziamo tre profili d’uso tra i
più comuni: chi chiama poco e non usa
internet; chi fa soltanto 2 o 3 telefonate
brevi al giorno, usa pochi sms e naviga
online; chi è sempre al telefono, ma non
ha internet. Ovviamente il panorama degli
utilizzatori dei cellulari e ben più
sfaccettato: per avere una risposta “su
misura” in merito alla tariffa più
conveniente per te puoi consultare il
calcolatore sul nostro sito.
I costi che non ti dicono
Non esiste, dunque, una tariffa migliore in
assoluto. Come dimostrano le classifiche
in base ai profili (nella pagina accanto e
nelle seguenti) la convenienza di un piano
tariffario cambia tantissimo a seconda
44 Altroconsumo 292 • Maggio 2015 www.altroconsumo.it
COME LEGGERE LE SCHEDE
CHIAMO, MA NON USO INTERNET
Queste tariffe sono pensate per chi fa 4-6 chiamate al giorno
Migliori tariffe Per confrontare le tuale costo mensile è opportuno
tariffe, abbiamo ipotizzato tre tipi di valutare con maggiore attenzione
da 4-6 minuti, con chiamate preferenzialmente verso
utlizzatori: chi chiama raramente e la reale convenienza della tariffa. Vodafone. Spedisce meno di un sms al giorno. Senza internet.
non ha internet; chi telefona più spes-
so, ma ha internet per leggere le mail Costo recesso
e navigare sui social e chi usa tanto Quando il contratto prevede una
il cellulare, senza però avere la con- durata minima è sempre presente
nessione. La classifica indica le ta-
riffe migliori per i quattro operatori
una penale per recesso anticipato.
La penale può avere un impatto re-
x6 x6 x1
di rete, e le offerte più convenienti lativo, di poche decine di euro, o al giorno minuti al giorno
di due operatori virtuali. essere particolarmente gravosa. In
Le tariffe fanno riferimento al mese un caso, Vodafone Relax Mini, tra-
di marzo 2015. dire il piano tariffario proposto per TRE
passare alla concorrenza prima del Power 10 (R)
Costo a rischio tempo può costare fino a 100 euro. All-In One Special 2015
Si tratta del rischio che in circostan- Considerate questo elemento quan-
ze particolari, dovendo effettuare do intendete attivare una nuova Costo Mensile Costo a rischio Costo recesso
un traffico anomalo rispetto alle
abitudini del profilo, la tariffa si tra-
tariffa. 10 ₣ 0% 49 ₣
sformi in un salasso. Quna do questo (R) ricaricabile
valore supera del 50% il nostro abi- (A) abbonamento
TISCALI
Super Inclusive (R)
dell’uso che si fa del telefono. Non solo: Costo Mensile Costo a rischio Costo recesso
0% 0₣
oltre alla tariffa di base, si possono
sottoscrivere diverse “opzioni” che
ritagliano ancora di più su misura i costi
del servizio. Attivare le opzioni può essere
una strategia conveniente, a patto però di
essere consapevoli del fatto che prevedono WIND INFOSTRADA
un costo fisso, che deve essere pagato Wind 1 (R)
anche se per un certo periodo non si usa il All Inclusive Mega
cellulare. Questa circostanza è tanto più Costo Mensile Costo a rischio Costo recesso
pericolosa se il piano è in abbonamento o
con prelievo diretto dalla carta di credito:
19 ₣ 0% 14 ₣
si può chiedere un risarcimento, ma si
rischia di infilarsi in procedure complicate
che fanno perdere tempo e pazienza.
Le tariffe, anche quelle che sembrano POSTEMOBILE
particolarmente allettanti, hanno spesso No Stop (R)
costi nascosti, che non vengono esplicitati
quasi mai in maniera esaustiva. Per
Ogni profilo Costo Mensile Costo a rischio Costo recesso
esempio, le penali in caso di recesso ha la sua 23,80 ₣ 4% 0₣
tariffa
anticipato quando il contratto prevede
una durata minima, oppure l’obbligo di
mantenere un certo credito minimo attivo
alla fine di ogni periodo, pena la modifica
migliore
TIM
automatica della tariffazione. Ma la vera
Zero Scatti New (R)
incognita rimane quello che nelle tabelle Tutto Compreso
chiamiamo “costo a rischio”, cioè il rischio Costo Mensile Costo a rischio Costo recesso
che in circostanze particolari, facendo un
uso più intensivo del cellulare, si sforino le 25 ₣ 0% 0₣
soglie prestabilite e la tariffa diventi un
salasso. Abbiamo calcolato i costi nascosti
per ogni tariffa: se superano del 50% il
costo mensile abituale, meglio non VODAFONE
rischiare. Relax Mini (A)
Nelle tabelle a fianco e alla pagina
successiva indichiamo, per i quattro Costo Mensile Costo a rischio Costo recesso
operatori maggiori e per due operatori
virtuali, le tariffe migliori per i tre profili
34,16 ₣ 0% 100 ₣
che abbiamo ipotizzato.
www.altroconsumo.it Maggio 2015 • 292 Altroconsumo 45
 Inchiesta

CHIAMO POCO, NON HO INTERNET CHIAMO E NAVIGO ABBASTANZA

Queste sono le migliori tariffe per chi fa al massimo una Queste sono le migliori tariffe per chi fa 2-3 chiamate al
chiamata al giorno da non più di 1 minuto, preferibilmente giorno da 2-3 minuti verso tutti e naviga in internet.
verso Tim. Non ha internet.

x1 x1 x3 x3
al giorno minuti al giorno minuti internet

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Costo Mensile Costo a rischio Costo recesso Costo Mensile Costo a rischio Costo recesso

2,63 ₣ 44% 0₣ 9₣ 0% 0₣

COOPVOCE TISCALI
Veloce (R) Super 2 GB (R)
100 Amici al 50%

Costo Mensile Costo a rischio Costo recesso Costo Mensile Costo a rischio Costo recesso

3,41 ₣ 47% 0₣ 10 ₣ 0% 0₣

TRE TRE
Power10 (R) Power 10 (R)
All-in 400

Costo Mensile Costo a rischio Costo recesso Costo Mensile Costo a rischio Costo recesso

4,53 ₣ 47% 0₣ 10,83 ₣ 0% 0₣

WIND INFOSTRADA VODAFONE

Wind 1 (R) 15 (R)
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Costo Mensile Costo a rischio Costo recesso Costo Mensile Costo a rischio Costo recesso

7,05 ₣ 7% 14 ₣ 12,99 ₣ 11% 0₣

TIM COOPVOCE
12 (R) Superfacile (R)
Tim Special Voce Amici al 50% e Chiama Tutti 500

Costo Mensile Costo a rischio Costo recesso Costo Mensile Costo a rischio Costo recesso

9₣ 37% 0₣ 15 ₣ 0% 0₣

VODAFONE TIM
Al Secondo New (R) Tim A Secondi (R)
Tim Special Limited Edition

Costo Mensile Costo a rischio Costo recesso Costo Mensile Costo a rischio Costo recesso

9,82 ₣ 47% 0₣ 15 ₣ 82% 0₣

46 Altroconsumo 292 • Maggio 2015 www.altroconsumo.it

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I suggerimenti e i giudizi di Altroconsumo sono come sempre indipendenti. Tutti i prodotti

e i servizi che proponiamo sono stati sottoposti alle nostre analisi e ai nostri test comparativi.
Il contenuto di questa pubblicazione non rappresenta necessariamente l’opinione dell’Unione
europea, che non è responsabile dell’uso che potrebbe essere fatto di queste informazioni.
 Test UN M IGLIOR
ACQUISTO
È GRATIS

n’app gratuita o un software a pagamen- chiamate durante l’utilizzo in navigazione, dove emer-

U
to? Oggi è possibile scegliere: per la pri- ge chiaramente che usare uno smartphone come na-

Sulla strada Avanzano ma volta in un test un’app gratuita per vigatore satellitare crea un conflitto con l’uso dell’ap-
navigare finisce nella zona rossa della parecchio come telefono. In pratica, non si riescono
le applicazioni tabella, dove si piazzano le migliori clas- a fare bene due cose contemporaneamente. Nel test,
sificate. Si tratta di Nokia Here per Android, ma anche infatti, è emerso che se riceviamo o dobbiamo fare
per navigare, altre app gratuite sono molto interessanti. Sempre in una chiamata dallo smartphone, si attiva l’imposta-
anche quelle

delle app
cima alla classifica si trovano anche le migliori app a
pagamento del test, che oggi offrono una qualità di
gratuite, sempre navigazione che non ha nulla da invidiare ai naviga-
più competitive tori dedicati. Insomma, le app da usare come naviga-
tore satellitare stanno guadagnando sempre più ter-
rispetto reno, segno che i produttori investono e fanno sforzi
continui per migliorarle, tanto che TomTom sta sosti-
ai navigatori tuendo le sue app con nuove versioni (motivo per cui
tradizionali. in tabella non compare quella per Android, che sarà
presto disponibile sul nostro sito). Il mercato dunque
Ma attenzione evolve, tra il 2013 e il 2014 sono calate del 20% le ven-
dite dei navigatori tradizionali, ma almeno per ora la
ai costi: la qualità e l’efficacia di questi dispositivi restano co-
navigazione munque alte: la scelta quindi è molto ampia.
online consuma
0,7 Mb
Waze Android
traffico dati.
La gestione delle chiamate è da migliorare
I navigatori conducono a destinazione fornendo indi-
cazioni chiare e calcolando i percorsi in modo intel-
zione come telefono e quindi viene nascosta l’appli-
cazione che stiamo usando come navigatore. Non
basta: per ritornare alla navigazione servono diversi
passaggi manuali, procedura che per ragioni di sicu-
rezza non deve essere fatta mentre si guida, visto che
richiede diversi secondi (l’uso dei cellulari è tra i prin-
cipali motivi di distrazione alla guida, vedi AC 291,
aprile 2015). Per ragioni analoghe, se si usa lo
smartphone come navigatore è necessario acquistare
una staffa apposita di sostegno in modo da renderne
l’uso più sicuro. Da questo punto di vista i navigatori
dedicati si comportano meglio, ma solo quelli che
hanno la funzione di gestione delle chiamate tramite
connessione bluetooth: consentono di visualizzare la
navigazione durante e dopo la chiamata in modo au-
tomatico o, comunque, con meno interazioni di quan-
te ne richiede lo smartphone.

10 Km
ligente. Ovviamente ci sono differenze, come si può App, attenzione ai costi di navigazione

Consumo medio 1,9 Mb vedere dai diversi punteggi in tabella, ma la qualità

complessiva degli apparecchi e delle app dedicate è
Come si può vedere dai risultati del test, ci sono app
gratuite di buona qualità. Alcune hanno mappe onli-

0,6 Mb di traffico dati ogni

10 km percorsi Apple Maps iOS piuttosto affidabile. Quasi tutti i prodotti sono facili
da usare: è semplice inserire le destinazioni, il menu
è intuitivo, modificare le impostazioni è veloce.
Waze iOS
Sono spesso utili le informazioni sul traffico, magari
non sono perfettamente aggiornate, ma danno una
mano agli automobilisti. Attenzione, però, perché
ne, quindi consumano traffico dati internet durante
la navigazione. Abbiamo misurato quanto consumano
le più popolari, simulandone l’utilizzo su un percorso
di 120 km. Il consumo di traffico dati non avviene solo
durante la navigazione, ma già durante la fase di cal-
colo del percorso. In media il consumo è di circa 1 Mb

0,5 Mb
Waze Windows
spesso le informazioni sul traffico sono disponibili
solo pagando un abbonamento.
Alcuni dispositivi sono lenti in fase di avvio, i tempi
Phone per l’accensione e per agganciare il segnale GPS pos-
sono essere di quasi due minuti: un’attesa davvero
eccessiva, che nel caso delle app può dipendere anche
ogni 10 km (vedi gli esempi nella foto a sinistra), mo-
tivo per cui sono consigliabili a chi ha un abbonamen-
to flat e conta di usarle solo in Italia, evitando i costi
di roaming. Invece, per chi ha un abbonamento a
consumo, ha bisogno di usare il navigatore all’estero
o ne deve fare un utilizzo intensivo (è il caso di chi

1,1 Mb
dallo smartphone con il quale la si sta utilizzando
(l’antenna GPS, infatti, è integrata nel telefono).
Uno dei limiti principali delle app è la gestione delle
Google Maps iOS
viaggia per lavoro), sono preferibili le app o i naviga-
tori dedicati che hanno mappe offline e quindi non
devono essere scaricate durante la navigazione.

1,4 Mb IL NOSTRO TEST

Google Maps I navigatori GPS sono tutti affidabili?
Android E le app che permettono di trovare la
strada mentre si è al volante sono da
meno? Li abbiamo testati a fondo.
DURE PROVE PRATICHE
Una delle prove principali del test è
l’analisi della qualità delle indicazioni
video e audio, che sono un po’ il cuore
dell’esperienza di navigazione.
Abbiamo fatto prove incrociate sia su
strada sia mediante un apposito
simulatore di segnale GPS.
Abbiamo messo i navigatori a dura
prova, scegliendo percorsi che
prevedano rotonde, incroci complessi,
svincoli autostradali e situazioni che
richiedono azioni rapide in sequenza.
Questi scenari pratici consentono di
valutare molti aspetti: completezza,
precisione, chiarezza e tempismo delle
informazioni. Abbiamo misurato anche
il volume e la chiarezza della voce.
APP ALLA PROVA
Le app sono state testate utilizzando
smartphone top di gamma. Abbiamo
fatto qualche verifica anche con
smarpthone di fascia più bassa e i
risultati sono rimasti quasi gli stessi.

48 Altroconsumo 292 • Maggio 2015 www.altroconsumo.it www.altroconsumo.it Maggio 2015 • 292 Altroconsumo 49
 Test
COME LEGGERE NAVIGATORI PREZZI CARATTERISTICHE RISULTATI
La nostra scelta Navigatori satellitari LA TABELLA

QUALITÀ GLOBALE
Totale navigazione
segnale satellitare
Sistema operativo

• indicazioni visive

• indicazioni vocali

• indicazioni senza
• velocità di avvio
display (in pollici)
In euro min -max
Dimensioni del display

completa offline
Riconoscimento

Uso per i pedoni

Dimensione del

delle chiamate
Navigatori App per navigare N.d.: per le app il display è

(marzo 2015)

Facilità d’uso
Informazioni

del percorso
Navigazione
quello dello smartphone.

sul traffico

Gestione
MARCA Modello

• calcolo

(su 100)
Mappe

vocale
Sistema operativo Non si
applica ai navigatori.

Informazioni sul traffico NAVIGATORI SATELLITARI

sono trasmesse via onde
TOMTOM GO LIVE 1000 180 n.d. Europa 4,3 V opz. V A A B D E B B A A 77
radio FM o tramite con-
nessione via internet. Sì: TOMTOM Start 25M 120- 160 n.d. Europa 5 opz. V A A B C C A B E A 76
le informazioni sono di- TOMTOM Via LIVE 120 EU45 159 n.d. Europa 4,3 V opz. V A A B D C B B A A 76
sponibili gratis; opz.: al-
cune sono a pagamento, TOMTOM START 20M 99-160 n.d. Europa occ. 4,3 opz. V A A B C C B B E A 76
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76 gamentoaunosmartpho-
ne; no: il dispositivo non
TOMTOM GO 6000 349-360 n.d. Europa 6 V sì V B A C C A B B E A 71
V V B C C B A B B A E
77 TOMTOM
Europe per iOS
supporta alcun tipo di
informazione sul traffico.
GARMIN nüvi 3597 LMT
TOMTOM GO 600S
264-320
259
n.d.
n.d.
Europa
Europa
5
6 V
sì
opz. V B A C C A B B E A
71
71
TOMTOM Go Live 1000 70 euro GARMIN nüvi 2797 LMT 259-309 n.d. Europa 7 V sì V B B C B A B B A E 70
180 euro Riconoscimento vocale
Prestazioni ottime, ma è piuttosto Indica se il navigatore o GARMIN nüvi 2597 LMT 150-220 n.d. Europa 5 V sì V B B C B A B B A E 69
Ottime indicazioni visive e vocali, altrettanto costosa. Inoltre è ancora disponibile, ma l’app può essere coman- GARMIN nüvi 2495LMT 109-199 n.d. Europa 4,3 V sì V B C C B C B B A A 69
valida la gestione integrata delle chiamate. a breve sarà sostituita da una nuova dato, almeno in parte,
versione (verifica sul sito TomTom). tramite comando vocale GARMIN nüvi 1490T 249-259 n.d. Europa 5 sì V B C C C A C B A B 63
invece che solo attraver- GARMIN nüvi 52 LM 90-130 n.d. Europa occ. 5 no V B C C B A B B E E 62
so un comando manuale.
GARMIN nüvi 40 WEU 70-79 n.d. Europa occ. 4,3 no V B C C B C B C E E 59
Calcolo del percorso Si COYOTE Nav 219-299 n.d. Europa occ. 5 V opz. V D C B C A C B E E 56
riferisce sia alla velocità APP PER SMARTPHONE
di calcolo dell’itinerario,
dopo che si inserisce la TOMTOM Europe 70 iOS Europa n.d. V opz. V B B A D C B A C A 76
destinazione, sia alla ve- IGO Primo Europe 75 iOS Europa n.d. opz. V B B A C B B B C A 71
locità di ricalcolo quando
ROUTE 66 Navigate 20 Android Europa n.d. V opz. V B C B B A B B C A 71
durante la navigazione si
imbocca una strada diver- ALK Copilot Premium Europe 44 iOS Europa n.d. V opz. V B C A B B B A C A 71
sa da quella segnalata. NAVIGON Europe 100 iOS Europa n.d. V opz. V C B B B A B B C A 71
ALK Copilot Premium Europe 45 Android Europa n.d. V opz. V B C B B B C A B A 71
76 70 Indicazioni senza segna-
le GPS Come si comporta Windows
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TOMTOM Start 20M il navigatore o l’app in caso Phone
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galleria. Migliorabile la gestione delle re a funzionare bene.
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modo integrato, perché Scout
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50 Altroconsumo 292 • Maggio 2015 www.altroconsumo.it www.altroconsumo.it Maggio 2015 • 292 Altroconsumo 51
 Test

Stiro facile
no valutate bene caratteristiche e prestazioni per ogni
modello, in tabella e - se volete approfondire - sul sito.
Essere informati, fa risparmiare tempo, soldi e fatica.
Ci vuole un bel flusso di vapore
Il tratto principale che contraddistingue i due tipi di
ferro da stiro è la diversa capienza del serbatoio.
Scovati con il test alcuni ferri da stiro che fanno risparmiare fatica e soldi. Il modello classico ha una capacità che arriva al mas-
simo a 0,30 litri: questo significa doverlo riempire
A partire da 30 euro per i classici, da 99 euro per quelli con serbatoio separato. molte volte durante lo stiro. I ferri da stiro con serba-
toio separato possono invece contenere in media un
litro o più di acqua. Con delle eccezioni: ben cinque
modelli hanno una capacità sotto il litro di cui due
non sono a riempimento continuo, ossia si deve spe-
gnere il ferro e aspettare che si raffreddi prima di
poter fare il rabbocco.
Un’altra caratteristica importante è la capacità di pro-
durre molto vapore e per lungo tempo. Molti model-
li del test vanno bene. In questa prova siamo stati più
severi nel valutare i ferri con serbatoio separato, per-
ché si acquistano proprio per la loro capacità di ga-
rantire un flusso abbondante di vapore.
Nella scelta pesa anche la durata di vita. Li abbiamo
messi alla prova per circa 250 ore, con la manuten-
zione indicata dai produttori. Abbiamo utilizzato ac-
qua del rubinetto, perché i produttori non forniscono
indicazioni particolari sul libretto di istruzione.
STIRO FACILE E VELOCE
• Leggi l'etichetta dei tessuti prima di
passarci sopra il ferro da stiro caldo.
Nell'immagine qui sotto, per esempio,
il ferro ha un pallino: significa
temperatura bassa e senza vapore;
con due pallini la temperatura può
essere media, con tre pallini la
temperatura del ferro va bene alta.
• Non utilizzare mai un ferro a secco
sui capi asciutti: il tessuto può
rovinarsi e si formano aloni lucidi
(soprattutto sui capi scuri).
• Fai un test preliminare su una
piccola parte del capo da stirare, per
verificare come si comporta il
tessuto al passaggio del ferro.
• Se durante la stiratura ti rendi conto
che il tuo capo non è stato ben lavato,
evita di passare il ferro sopra le
macchie, altrimenti si fissano.
• Non passare mai il ferro caldo sui
bottoni, il calore potrebbe deformare
il metallo o la plastica e si potrebbe
rovinare anche la piastra.
• Per fare meno fatica, non usare la
centrifuga a più di 800 giri e stendi
subito gli indumenti.
• Scuoti i capi prima di stenderli, usa
le grucce per dare la forma e metti le
mollette al rovescio per non lasciare
segni.
• Ritira i capi prima che siano
completamente asciutti e organizzati
per stirarli subito.
• Per poter stirare bene, con meno
fatica e in sicurezza, l’asse da stiro
deve essere stabile e robusta e avere
un’altezza regolabile, per non
constringerti a stirare con la schiena
china.

La scelta si fa su qualità e prezzo • Se senza appretto non riesci a

Come stirano i modelli del test? Per rispondere a que- stirare, prova a prepararne uno
sta domanda, abbiamo sottoposto i ferri da stiro a una ecologico in casa. In uno spruzzino di
dura prova in laboratorio. L’obiettivo era valutarne le plastica da 500 ml metti un paio di
prestazioni nello stirare un campione di stoffa spiegaz- cucchiai di amido di mais (maizena) o
zata. I modelli sono stati impostati in modo da avere fecola di patate (circa 20 gr per 500
la medesima velocità di scorrimento e la stessa pres- ml di acqua), agita bene per farlo
sione sul tessuto. Per avere una buona qualità nello sciogliere, e poi spruzza come al
stiro (cotone, sintetico e jeans) si deve spendere intor- solito. Alla fine della stiratura, quello
no ai 100 euro. Nel nostro test ci sono ferri che offrono che avanza va buttato, perché non si
buone prestazioni in entrambe le categorie. conserva.
Tra i ferri classici però i due Migliori Acquisti costano
intorno ai 30 euro: nella qualità dello stiro non sono
brillanti, è vero, ma producono una buona quantità di
vapore, sono maneggevoli e resistenti. Vanno sicura-
IL NOSTRO TEST
mente bene se si stira poco. Per chi deve affrontare
quasi quotidianamente una montagna di biancheria
Abbiamo testato 30 ferri da stiro:
15 classici, 15 a serbatoio separato.
che alterna periodi di flusso continuo
di vapore a periodi di riposo.
na pila di biancheria spiegazzata e nes-
suna voglia di stirare. E che noia, soprat-
da stirare, la scelta diventa invece quasi obbligata: un
ferro con serbatoio separato, che renda meno faticoso
Confronta e scegli
sul nostro sito
Tra le molte prove che abbiamo
effettuato in laboratorio, ce n’è una
molto importante: la durata di vita
Alcuni hanno superato il traguardo
delle 250 ore, altri si sono guastati
prima.
U tutto. Per fortuna, se si sceglie bene tra i
modelli del test, lo stiro diventa più faci-
le e veloce. Alcuni ferri da stiro garanti-
il lavoro. Il Miglior Acquisto in questo caso costa 99
euro, con un risparmio di ben 191 euro rispetto al mo-
dello più cario di minore qualità. Il modello Migliore Sul sito trovi altre informazioni e altri modelli: inoltre
dei ferri. La loro affidabilità si scono un abbondante flusso di vapore e un facile scor- del Test costa 170 euro, peraltro pochi euro in più del puoi verificare i prezzi sempre aggiornati, sia nei negozi
traduce anche nella capacità di rimento sui tessuti. Inoltre escono vincenti dalla penultimo classificato, che non consigliamo: un caso sia nei siti di vendita online.
garantire sempre un buon livello di battaglia contro le pieghe, senza dover forzare la piastra in cui il test mostra che un prezzo alto non è sempre
flusso di vapore. sul tessuto o perdere tempo ripassando più volte la un buon indicatore di qualità. Trovi anche più info sulle caratteristiche dei modelli
testati e il parere dei nostri esperti sugli apparecchi
stessa zona. Per avere prestazioni davvero ottime però
UNA VITA BREVE? più recenti. Puoi confrontare tra loro i modelli,
si devono investire dai 100 euro in su, sia per un mo- Acqua del rubinetto o distillata? accostandone fino a cinque alla volta.
Abbiamo verificato che il ferro dello classico sia per uno con serbatoio separato. Quale acqua usare? Il nostro consiglio è di seguire le
a vapore continui a funzionare Prima di spendere questa somma, una domanda è d’ob- raccomandazioni del produttore. Va bene l’acqua del
correttamente per almeno 250 ore Puoi controllare più dettagliatamente anche i
bligo: quanta biancheria si ha da stirare? Per pochi capi, rubinetto, se non è particolarmente ricca di calcare. risultati del nostro test, scoprendo le prestazioni di
di fila. basta un ferro da stiro classico, se invece si tratta di L’acqua distillata allunga la vita dell’apparecchio, ma
Durante la prova, il ferro è stato ogni modello nelle singole prove.
una montagna, allora ci vuole un ferro con serbatoio è costosa (un litro in media dai 50 ai 70 centesimi). Al
manovrato in continuazione, separato, che fa correre veloci sull’asse, riducendo il di là del tipo di acqua, la cosa più importante è pulire
seguendo un’apposita procedura, tempo di stiro e la fatica. Per una scelta più mirata e regolarmente il serbatoio e la piastra del ferro seguen- www.altroconsumo.it/elettrodomestici
consapevole, non basta affidarsi ai nostri titolati, van- do le raccomandazioni dei produttori.

52 Altroconsumo 292 • Maggio 2015 www.altroconsumo.it www.altroconsumo.it Maggio 2015 • 292 Altroconsumo 53
 Test
FERRI DA STIRO
MARCA e modello
FERRI CLASSICI
PHILIPS GC4912/80 PerfectCare
OptimalTemp
ROWENTA DW9230 Steamforce
ROWENTA DW5110D1 Focus
TEFAL FV3830C0 Supergliss
TEFAL FV9910 FreeMove
PHILIPS GC4521/90 Performer Plus
ROWENTA DW9210 Steam Force Eco
ROWENTA DW6020 Eco Intelligence
ROWENTA DW1020 Effective
ROWENTA DW4020 Auto Steam
PHILIPS GC2046/20 EasySpeed Plus
BOSCH TDA3630 Sensixx B2 Secure
BOSCH TDA4650 ProEnergy
PANASONIC W910
TERMOZETA 73463L
A SERBATOIO SEPARATO
TEFAL GV7615C0 Express Compact Easy
Control
PHILIPS GC6605/20 SpeedCare
BOSCH TDS373117P Sensixx DS37
ROWENTA DG8520 Perfect Steam
PHILIPS GC6625 Speedcare
HOOVER SRD4107
DELONGHI PRO1645
BOSCH TDS1606 Sensixx B10L
IMETEC 9257 ECO
POLTI Vaporella Forever 635 Pro
DELONGHI PRO1840X
POLTI Vaporella Forever 535 Eco Pro
ARIETE 5577 Stiromatic Ecopower
POLTI Vaporella Forever 1405 Pro
ARIETE 6310 Stiromatic 3000
54 Altroconsumo 292 • Maggio 2015
COME LEGGERE
PREZZI CARATTERISTICHE RISULTATI
LA TABELLA
La nostra scelta
Facilità nel riempire e svuotare
Serbatoio a carica con- Ferri da stiro
Tempo di attesa per produrre
QUALITÀ GLOBALE (su 100)
Sistema di bloccaggio ferro
tinua È possibile rabboc-
Serbatoio acqua estraibile
Serbatoio a riempimento
care il serbatoio dell’ac-
Pulsante super vapore
qua, collegato alla
Classici A serbatoio separato
Facilità di movimento
serbatoio acqua (litri)
caldaia, durante lo stiro.
Prezzo (min - max)
Peso del ferro (kg)
Stiratura sintetico
Volume massimo
Facilità di utilizzo
L’alternativa è il modello
Stiratura cotone
Flusso di vapore
Stiratura jeans
con caldaia esterna, chiu-
Durata di vita
sulla caldaia
marzo 2015
sa a pressione, che viene
il serbatoio
continuo
riempita prima di stirare,
vapore
ma che, nonostante ga-
rantisca un’autonomia e
un flusso di vapore mag-
giore dei ferri classici, non
può essere rabboccata
durante la fase di stira-
109 2,1 0,3 B C C A A B E B A 82
tura. Preferibili i modelli
88 - 120 2,1 0,3 V B C C A A C D B A 78
a rabbocco continuo.
82
40 - 65 1,8 0,3 V B C C A A C D C A 76 Sistema di bloccaggio-
ferro sulla caldaia Per-
PHILIPS GC4912/80 811
30 - 52 1,5 0,3 V C C D C A B B A A 75 mette di fissare il ferro PerfectCare OptimalTemp
da stiro sulla caldaia 109 euro TEFAL GV7615C0
80 - 101 1,6 0,2 V C C D B A B A B A 75 esterna in modo che il Facile da usare e buone prestazioni di stiro. Express Compact Easy Control
trasporto sia comodo e Ottimo flusso di vapore. Un po’ pesante. Il 170 euro
87 1,8 0,3 V C C C D A B E A A 74
sicuro. prezzo è alto. Buone prestazioni su tutti i tessuti. Ottimo
74 2 0,3 V B C C B A C D D A 74 flusso di vapore. Difficile riempire e svuotare
Flusso di vapore Abbia- il serbatoio. Il prezzo è medio-alto.
60 - 100 1,9 0,3 V B C C C A C D D A 72 mo misurato la quantità
di vapore generata dai
33 - 41 1,5 0,2 V C D D B A C C D A 66 ferri in un determinato
lasso di tempo. La misu-
35 - 59 1,6 0,3 V C C D B A B C D B 59
razone viene fatta sia con
40 - 51 1,4 0,3 V C C C D A C C B C 55 il termostato posiziona-
to al massimo sia in po-
40 - 60 1,3 0,2 V B C C B A C B B C 55 sizione intermedia. Il
ferro da stiro viene riem-
30 - 50 1,3 0,2 V C C C C A C B D C 50 pito d’acqua, pesato e
usato in modo continuo
35 - 70 1,9 0,3 V C D C A A C D D D 45 per tre minuti, poi nuo-
22 1,4 0,2 V D D D E A C D D D 33 vamente pesato. In que-
sto modo si può misura- 75
re la quantità di vapore
TEFAL FV3830C0 Supergliss
fuoriuscito calcolato in
grammi al minuto. I mo- 30 - 52 euro
170 1,1 1,57 V V V B C B A A B B C A 81
delli con giudizi positivi
garantiscono un buon
Rapido nel produrre vapore, facile da usare,
resistente. Sufficiente il giudizio sulla qualità
77
99 1,1 1,22 V B C C C A B B D A 77
flusso di vapore. dello stiro. Ottimo prezzo. PHILIPS GC6605/20 Speedcare
225 0,9 1,3 V V V V B B B C B B D A A 76 99 euro
Durata di vita Il giudizio Facile da usare e buone prestazioni di stiro.
ottimo è per i ferri che
169 - 290 1 1,16 V V V B C C A B C C B A 74 Difficile riempire e svuotare il serbatoio.
hanno superato le 250
ore di funzionamento. Resistente. Prezzo abbordabile.
160 1,1 1,22 V V B C C C A B B D A 72
159 - 230 1,5 1,13 V V V C C C C B C D D A 64
129 1,2 0,73 V B C C B B C D D A 64
80 - 117 1,1 1,01 B D C A D D D D A 63 Migliore del Test:
ottiene i migliori risultati
80 - 105 1,2 1 C D C D A D D D A 62 nelle nostre prove
Miglior Acquisto:
100 - 170 1,3 0,73 V V C C C C B D D D A 61 buona qualità e il miglior
rapporto con il prezzo
139 - 190 1,4 1,11 V B C C C B D C D A 60 Scelta Conveniente:
66
qualità accettabile, prezzo ROWENTA DW1020 Effective
76 1,3 0,85 B C C D D D D E A 55 molto vantaggioso
33 - 41 euro
Ottimo
Qualità buona Buone prestazioni nella prova sul flusso di
77 1,2 0,71 V V C D C E A C D D B 53 Buono
vapore. Dura a lungo. Non è stato apprezzato
Accettabile Non comprare
164 1,3 1,2 V C C C B B C D D E 30 nello stiro di cotone e jeans. Ottimo il prezzo.
Mediocre
62 0,8 0,6 B C C C C D D C E 26 Pessimo
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e i servizi che proponiamo sono stati sottoposti alle nostre analisi e ai nostri test comparativi.
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Per dare una rinfrescata alle pareti di
bagno e cucina devi usare una pittura
traspirante, adatta ai locali umidi. Grazie
al nostro test imbianchi con 72
centesimi al mq.
IL NOSTRO TEST
Abbiamo messo a confronto 11 pitture bianche
traspiranti specifiche per bagni e cucine. In
laboratorio sono state svolte diverse prove
per valutare la facilità di applicazione, i risultati
visivi, la resistenza al passare del tempo e agli
agenti stressanti per i quali sono state
concepite, cioè l’umidità. Abbiamo valutato
anche quanti metri quadrati si possono coprire
con un litro di prodotto e con il fissativo
abbinato, per calcolare il costo reale di utilizzo.
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Test
Bianco
assoluto
a stagione si presta: le giornate comin-
L
ciano a essere calde e soleggiate. È ar-
rivato il tempo di imbiancare. Soprat-
tutto lì dove le pareti hanno più
sofferto l’umidità delle docce bollenti
o dei panni stesi a finestre chiuse e i vapori di cottura,
cioè bagno e cucina. Per farlo ci si può affidare a un
imbianchino di professione o cimentarsi nel fai da te,
che non solo dà grande soddisfazione, ma fa rispar-
miare parecchio. L’importante è scegliere bene il ma-
teriale con cui procedere: per i locali umidi, infatti,
bisogna optare per una pittura traspirante.
Leggi bene l’etichetta
Anche per le pitture, come per tutti i prodotti, vale la
regola di leggere bene l’etichetta prima di scegliere.
Sulle confezioni ci sono tutte le indicazioni utili per
capire le caratteristiche della pittura e la sua destina-
zione d’uso.
Quando si legge la scritta “traspirante” significa che
la pittura è stata concepita per resistere maggiormen-
te all’umidità ed è indicata per tinteggiare bagni, cu-
cine e in generale i locali particolarmente soggetti a
questo tipo di problema (taverne, box, cantine...).
Alcune di queste tinte, se specificano di essere “anti-
muffa”, contengono biocidi, sostanze chimiche disin-
fettanti in grado di contrastarne la proliferazione.
Le tinte generiche, da usare sui muri delle altre stan-
ze sono, invece, le cosiddette “lavabili” (l’ultimo test
su questi prodotti è su AC 279, marzo 2014).
Per scegliere a colpo sicuro le pitture traspiranti mi-
POTERE COPRENTE
Per verificare l’efficacia di copertura abbiamo
sottoposto i prodotti alla prova del nero. Su un
supporto nero abbiamo applicato una quantità
di vernice standard, contando quante mani
fossero necessarie per ottenere un bianco
uniforme. Nella foto l’apparecchio che analizza
l’uniformità della mano di pittura e individua
eventuali punti microscopici dove non ha
aderito perfettamente.
Maggio 2015 • 292 Altroconsumo 57
 Test
gliori e permettervi di ottenere un buon risultato, che PREZZI E CARATTERISTICHE
PITTURE TRASPIRANTI RISULTATI
durerà nel tempo, ne abbiamo messe alla prova un- MUFFA KO CON GLI ECOCONSIGLI

QUALITÀ GLOBALE (su 100)

dici delle marche più diffuse nei centri commerciali

Resistenza alla condensa

Resistenza alle macchie

specializzati nel fai da te e in super e ipermercati. Non Per togliere la muffa dalle pareti si possono usare prodotti

Permeabilità al vapore

Resistenza ai raggi Uv
tutte hanno un potere coprente ottimale, ma sono specifici a base di biocidi. Ma prima di acquistarne uno vi

costo medio al mq
passate indenni alle stressanti prove sulla resistenza consigliamo di provare a rimuovere le macchie con altri

prezzo min-max

Potere coprente
contenuto (litri)

Risultato dopo
alla condensa e all’umidità prolungata: nella tabella sistemi più ecologici. Ecco come funzionano i principali MARCA e denominazione

l’applicazione
(marzo 2015)

Facilità d’uso
e all’umidità
qui a fianco indichiamo i giudizi sul comportamento rimedi casalinghi, secondo i test condotti da Stiftung

prolungata

Lavabilità
Aderenza
Cov (g/l)
Warentest (associazione dei consumatori tedesca).

Ecolabel
di ogni singolo prodotto nel dettaglio. Con queste pit-
ture si guadagna in resistenza all’umidità, ma si per-
de in lavabilità e resistenza alle macchie, punto de-
bole di tutti i prodotti del test. Da notare che con il ALCOL DENATURATO ALCOL BIANCO
Ha un’efficacia ottima e una Efficacia ottima. Facilità MAXMEYER Fresh cucina bagno 19,90 -21,99 1,35 4 30 A A A C B B D E C 70
nostro Miglior Acquisto si possono risparmiare fino
a 34 euro se si imbiancano la cucina e due bagni (cir- buona facilità d’uso (bisogna d’uso buona, mentre pulizia, LUXENS Bagni e cucine 12,90-13,50 0,80 4 15 A A C C B B D E C 65
ca 30 mq) rispetto al prodotto più caro del test, che diluire tre dosi di alcol con effetto sbiancante e impatto MISTERCOLOR Bagni e cucine 12,90 0,72 4 30 A A B C B C D E A 65
è di qualità peggiore. una di acqua). ambientale soltanto
La pulizia e l’effetto accettabili. L’alcol bianco CARREFOUR Idropittura Traspirante 15,90 1,16 5 15 A A B B B B E E C 64

Ricordati di dare il “fondo” sbiancante è accettabile, così evapora dopo l’utilizzo senza BOERO EcoSwan Traspirante 19,79-20 1,86 3 3 V A C A B B C D E B 63
Prima di tinteggiare è basilare che le pareti siano pu- come il suo impatto sulla lasciare tracce, ma è irritante. OBI Bianco Bagni e Cucine 20,99 1,62 4 10 A C A B B B E E B 62
lite (libere da residui di grasso e polvere) e asciutte. salute e sull’ambiente
(evapora dopo l’utilizzo CANDEGGINA AUCHAN Bagni e cucine 13,99-16 0,90 4 8 A B C C B B D E C 60
È necessario passare prima una mano di fondo sulla
superficie da dipingere, cioè un prodotto che predi- senza lasciare tracce, ma è Ottima l’efficacia della PARAMATTI Traspirante ideale per bagni e
17,9-19,90 1,55 4 2 A B B C B B E E A 60
incendiabile e irritante). candeggina sulla muffa, così cucine
spone le pareti a una migliore aderenza del colore,
soprattutto quando sono di materiale poroso o se ri- come la sua capacità di pulire BOERO Idropittura Traspirante Bagni e Cucine 15,50-19,90 1,31 4 5 A C B B C C E E A 56
sultano particolarmente rovinate. Anche nelle prove ACQUA OSSIGENATA e il suo effetto sbiancante. Il GECKOS Traspirante ideale per bagni e cucine 10,90-12,40 0,97 4 12 A C B C C C E E C 52
del test lo abbiamo fatto, scegliendolo in base alle in- Efficacia e facilità d’uso di giudizio sulla facilità d’uso,
questo rimedio: buone. però, è solo accettabile BOERO Idropittura Bianca Bagno e Cucina 15,90 1,23 4 4 A C B C C C E E B 52
dicazioni dei produttori (quando indicato) o acqui-
stando quello più diffuso del tipo adatto. Pulizia ed effetto sbiancante (bisogna sempre indossare
Quando si dipinge è importante tenere aperte porte abbastanza buono. guanti e mascherina e non
e finestre per fare in modo che le sostanze chimiche Buono anche il giudizio di deve essere usata insieme a
presenti nelle tinte si disperdano più facilmente. Que- impatto ambientale. detergenti acidi). Negativo,
COME LEGGERE LA TABELLA
sti prodotti, infatti, contengono composti organici
volatili (Cov, tra cui: benzene, tuolene, xilene), sol-
Da non usare in
concentrazioni superiori al 3
invece, il suo impatto
ambientale: la candeggina è La nostra scelta Pitture traspiranti
per cento. irritante e dannosa per Prezzo Il prezzo si riferisce passare del tempo e la sua
venti, leganti, resine e altri additivi che, ad alte con- alla confezione piccola (da capacità di restare fedele
centrazioni, possono dare giramenti di testa e intos- l’ambiente acquatico.
3 a 5 litri) Tranne che per al colore originario.
sicazione. La legge impone limiti di concentrazione Carrefour e Nativa esiste
sui Cov e obbliga i produttori a riportarne il contenu- anche un formato grande Potere coprente In base al
to in etichetta: per le pitture di questo test il limite di (10-14 l) più economico. risultato ottenuto dopo una
legge è 30 g/l, un valore che riteniamo sicuro, anche sola passata di pittura e al
Costo al mq Abbiamo calco- numero di mani necessarie
se consigliamo di non soggiornare subito nell’ambien-
te pitturato di fresco. Per precauzione consigliamo
70 lato il costo al metro quadro per ottenere un bianco uni-
in funzione della resa reale forme sui pannelli scuri usa-
anche di non mangiare o bere mentre si dipinge, MAXMEYER Fresh della vernice (non in base a ti per il test.
aspettare 48 ore prima di sostare a lungo nella stanza cucina e bagno ciò che dichiarano i produt-
e usare strumenti protettivi per pelle, occhi e vie re- 19,90 - 21,99 euro tori), considerando due mani Risultato visivo Giudichia-
spiratorie come guanti, occhiali e mascherine. La pittura traspirante Migliore di vernice e una di fissativo. mo l’aspetto.
del Test. Risultati impeccabili
Cov In etichetta deve sem- Aderenza Il test stabilisce,
Fai attenzione all’ambiente e resistenza prolungata alla pre essere indicato il con- grazie all’aiuto di uno stru-
Le vernici, anche se le formulazioni attuali sono de- condensa. tenuto di composti organi- mento apposito, il grado di
cisamente migliorate rispetto a qualche anno fa, sono ci volatili (Cov). Il massimo adesione della pittura al sup-
prodotti potenzialmente pericolosi per l’ambiente, ammesso dalla legge è 30 porto su cui viene applicata.
soprattutto se non vengono smaltite nel modo giusto. g/l. Qui riportiamo il quan-
titativo dichiarato. Migliore del Test:
Un solo prodotto del test, Boero Eco Swan, ha l’Eco-
ottiene i migliori risultati
label, una certificazione che ne garantisce il minore Ecolabel Marchio europeo nelle nostre prove
impatto ambientale, come si può notare dal contenu- che garantisce il basso im- Miglior Acquisto:
to di composti organici volatili decisamente più basso patto ambientale del pro- buona qualità e il miglior
rispetto al limite imposto dalla legge (trovi il dato in dotto lungo tutto il suo ciclo rapporto con il prezzo
di vita.
tabella). Le confezioni, anche se completamente svuo-
tate dal loro contenuto, devono sempre essere porta- Queste due pitture traspiranti sono profumate, una caratteristica
65 Scelta Conveniente:
qualità accettabile, prezzo
MISTERCOLOR Resistenza ai raggi Uv e molto vantaggioso
te all’isola ecologica. È infatti vietato buttarle nella aggiuntiva per coprire l’odore pungente tipico di questi prodotti. La all’umidità Viene misurata Ottimo
spazzatura indifferenziata, svuotarle nei normali sca- cosa però non ci convince proprio: oltre ad aggiungere sostanze Bagni e cucine in una stanza apposita, se- Qualità buona
Buono
richi domestici o peggio ancora abbandonarle in stra- chimiche in più (oltretutto riconosciute come possibili allergizzanti) 12,90 euro condo la normativa vigen- Accettabile
da: sono prodotti inquinanti e pericolosi che potreb- la profumazione può dare un falso senso di sicurezza a chi dipinge e Miglior Acquisto. Con 0,72 te. Questa prova simula la Mediocre
bero contaminare il terreno e le acque superficiali o lo può indurre a trascurare le più banali precauzioni di utilizzo, centesimi, dipingi un mq. resistenza della pittura al
Pessimo
sotterranee e avvelenare gli animali. ¬ come quella di aprire le finestre.

58 Altroconsumo 292 • Maggio 2015 www.altroconsumo.it www.altroconsumo.it Maggio 2015 • 292 Altroconsumo 59

Fare piazza pulita
D
ubbi e domande di ogni tipo
IL NOSTRO sui detersivi e più in genera-
ESPERTO le sulle pulizie di casa: anche
questa volta sono fioccate sulla no-
Chimica e
stra pagina Facebook e sul nostro
ambiente
sito e i nostri esperti hanno risposto
LIVIA
come sempre online in tempo reale.
BIARDI
Ecco le domande e risposte di inte-
resse più generale sui prodotti e sui
metodi più adatti a tenere pulita la
casa, sia dal punto di vista dell’effi-
cacia, sia dell’ambiente, sia del por-
tafoglio.
Viva il bicarbonato
<< Aceto e
bicarbonato
non risolvono
D. Per le pulizie di quasi tutte le
superfici utilizzo quasi sempre
tutti i problemi,
la candeggina. Posso sostituire
ma spesso
con il bicarbonato? Per esempio
sono efficaci ed
il lavello in acciaio o il top della
evitano l’uso di
prodotti dannosi
cucina? I sanitari?
La candeggina, il cui ingrediente di
per l’ambiente »
base è un composto del cloro (ipo-
clorito di sodio), è irritante ed inqui-
nante, anche se efficace. Per questo
non è consigliabile utilizzarla rego-
larmente per le pulizie di casa. Puoi
certamente sostituirla con il bicarbo-
nato: il sistema migliore è farsi uno
spruzzino “fai da te”, con un paio di
cucchiai di bicarbonato sciolto in un
litro d’acqua, da usare sulle superfici,
per sgrassare e smacchiare; poi basta
passare con un panno in microfibra.
D. Il bicarbonato può essere utile
anche per sbiancare le fughe
delle piastrelle?
Sì, ma in questo caso conviene pre-
parare una pastella un po’ solida, con
60 Altroconsumo 292 • Maggio 2015
Ne parleremo
il 22, 23 e 24 Maggio
bicarbonato e acqua quanto basta, da
usare poi sfregando con un vecchio
spazzolino da denti. Per le macchie
localizzate sui pavimenti va bene in-
vece uno spruzzino con due cucchiai
di bicarbonato sciolti in acqua calda.
D. Qual è il modo migliore per
pulire il forno?
I prodotti per la pulizia del forno fun-
zionano, ma sono estremamente ag-
gressivi e inquinanti. Meglio pulirlo
regolarmente dopo ogni uso, senza
permettere allo sporco di incrostarsi:
vanno bene spugnette poco abrasive,
non la paglietta metallica per inten-
derci. Anche in questo caso può esse-
re utile una pastella di bicarbonato e
acqua, da applicare a forno tiepido e
rimuovere quando si secca.
Aceto: sì o no?
D. Bisognerebbe smetterla
di consigliare l’aceto nelle
pulizie, è corrosivo per le
superfici in metallo e per
gli elettrodomestici... e il
bicarbonato come anticalcare è
una leggenda, in certe condizioni
fa l’opposto.
Non bisogna confondere le cose:
anche noi sconsigliamo l’aceto negli
apparecchi per l’utilizzo continuati-
vo (lavatrice e lavastoviglie), potreb-
be infatti danneggiarli, soprattutto le
guarnizioni. Siamo d’accordo anche
che il bicarbonato non sia molto indi-
cato nel bucato, perché può ingrigir-
lo. Diverso invece è il discorso se par-
liamo di pulizie: aceto e bicarbonato
possono essere utili alleati, senza do-
ver ricorrere a troppi detersivi, che
possono essere irritanti e inquinanti.
D. Per il box doccia, per le
piastrelle del bagno e in cucina
va bene una soluzione con acqua
aceto e bicarbonato?
In primo luogo, è meglio non
mescolare aceto e bicarbonato,
ma usarne uno alla volta: infatti
reagiscono tra loro, perché sono
una sostanza acida e l’altra alcalina.
Da quanto è emerso dai nostri
test, l’aceto come anticalcare non
funziona benissimo sulle superfici
verticali, perché scivola via
velocemente. Meglio il bicarbonato,
cercando di fare con l’acqua una
pastella non troppo liquida.
Anche sul tappeto
D. Ho sentito dire che il
bicarbonato può servire anche a
pulire i tappeti: è vero?
Sì: in questo caso basta spargere la
polvere di bicarbonato da sola sul
tappeto, se si vuole si può anche sfre-
gare con un panno o una spazzola.
Dopo un paio d’ore, si passa l’aspira-
polvere. Il metodo va bene anche per
la moquette.
Il bicarbonato rimuove lo sporco per-
ché è un po’ abrasivo e deodora per-
ché è leggermente alcalino.
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metà maggio pubblicheremo
un post, proponendo un nuovo
argomento su cui puoi chiederci
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risponderanno e pubblicheremo
le domande e risposte più
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Consigli concreti basati sulle vostre richieste
VIA I DUBBI
Il calcare penetra?
Ho un top in cristallo azzurro
(parliamo di una composizione
bagno con lavandino). Si sono
formate delle macchie di calcare
che non vengono via nemmeno
con la soda caustica. Ho il dubbio
che il calcare possa essersi
in qualche modo infiltrato nel
reticolo cristallino del vetro.
a soda caustica è il rimedio
L più potente (ma anche
pericoloso e inquinante) contro
il calcare: se non funziona,
Disinfettare casa? No
probabilmente è troppo
incrostato. Prova a mescolare
bicarbonato e limone e sfregare
NON ASCOLTARE LA PUBBLICITÀ
con un panno in microfibra
un po’ ruvido. Quanto al tuo
dubbio: il calcare in genere forma
Non c’è bisogno di utilizzare un prodotto antibatterico delle incrostazioni superficiali,
né per i pavimenti né per le altre superfici: non soltanto potrebbe però penetrare in
materiali particolarmente porosi.
è inutile, è anche controproducente.
La vasca non brilla più
Un tempo la vasca brillava, ora
e pubblicità, facendo leva sull’ansia dei genitori,
L presentano i pavimenti delle nostre case come pul- non più: come restituirle l’aspetto
originale?
lulanti di microrganismi pronti ad avventarsi sui nostri
a vasca invecchia con il
bambini. Per difenderci, propongono prodotti che non L tempo, è un processo in
soltanto lavano, ma anche disinfettano, garantendo un’i-
parte normale, anche se la pulizia
giene “totale”. Non caschiamoci. In primo luogo, l’azione costante è l’arma migliore per
disinfettante di qualsiasi prodotto ha comunque breve contrastarlo: passala dopo ogni
durata, quindi si tratta di prodotti inutili. La pubblicità utilizzo con un panno in microfibra.
Ma non basta. Sono anche dannosi. Intanto, sono pur
insiste su aspetti Prima di ricorrere a prodotti
sempre sostanze chimiche in più che entrano in casa,
peggiorando l’inquinamento domestico: alcune possono che insinuano aggressivi, prova un pastella di
bicarbonato e poca acqua calda e
essere irritanti e allergizzanti. Ai bambini, inoltre, non
fa bene crescere in un ambiente privato delle normali
preoccupazioni
infondate,
sfrega con un panno in microfibra.
presenze batteriche: da alcuni studi è emerso addirittura come quella
che l’eccesso di igiene aumenta il rischio di incorrere in
Anche in lavatrice?
di “igiene totale” Il bicarbonato va bene anche
allergie. Ancora, le più comuni sostanze che uccidono i
come anticalcare in lavatrice?
microrganismi sono inquinanti per l’ambiente, in parti-
on molto. In questo caso è
colare per la flora e la fauna acquaticavv. Infine, un altro N sicuramente meglio l’acido
effetto negativo dei battericidi, quando utilizzati senza
citrico, che si può trovare nei
criterio, è che provocano la comparsa di ceppi di batteri
negozi specializzati, per esempio
più resistenti, fenomeno che va a contribuire alla instau-
i consorzi agrari o anche in
rarsi della resistenza dei batteri ai trattamenti. Si è parla-
farmacia, dove però è più caro.
to molto, recentemente, della resistenza agli antibiotici:
sta rendendo inefficaci farmaci fondamentali.
www.altroconsumo.it Maggio 2015 • 292 Altroconsumo 61
 Viva voce
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INGREDIENTI

Consulenze BACHECA
www.altroconsumo.it/
contattaci
Fave: per alcuni un pericolo facebook.com/altroconsumo

Mauro Pratesi
è il canale attraverso il n amico che frequenta la nostra li è trascurata: non c’è alcuna nor-
quale chiedere informazioni Anche tu hai un problema simile? U pagina Facebook, Roberto Cec- mativa specifica né questi ingredien-
Carissimi amici di Altroconsumo,
vi ringrazio pubblicamente per
e consulenze online. Contatta il nostro servizio di chini, ci ha segnalato i biscotti Big ti sono inclusi tra gli allergeni da avermi dato l’opportunità di
Se preferite chiamarci, consulenza giuridica. aderire a quell’opera d’arte
Cereali, che contengono tra gli altri evidenziare in modo particolare.
ecco quali numeri utilizzare. chiamata “Abbassa la bolletta”,
ingredienti farina di piselli e di fave. Altri produttori li usano: su una con-
ora posso dire senza ombra di
02 69 61 550 Si tratta di ingredienti molto proble- fezione di pane per toast del Mulino dubbio di aver risparmiato nel
Giuridica lunedì - venerdì h. 9-13 14-18 matici per chi soffre di un disturbo Bianco per esempio abbiamo verifi- corso del 2014 sul gas e
02 69 61 550 di cui si parla poco, il favismo, una cato la presenza di farina di fave, an- sull’elettricità... ed è da poco che
dal lunedì al venerdì malattia congenita legata alla caren- che in questo caso non evidenziata ho aderito anche al nuovo
“Abbassa la tariffa”. Un abbraccio
h. 9/13 -14/18 za di un particolare enzima. in modo particolare. immenso.
Questa provoca un’improvvisa di- Insomma, in assenza di una legislazio-
Fiscale struzione dei globuli rossi e quindi ne su questi ingredienti, bisogna abi-
02 69 61 570 la comparsa di anemia quando chi tuarsi a leggere sempre con attenzione Augusto Massimo Massaro
dal lunedì al venerdì ne soffre ingerisce alcune sostanze, l’etichetta dei prodotti. ¬ Grazie a voi la Tre mi ha restituito
h. 14/17 tra cui fave e piselli. Però la legge non 15 euro!!! Grazie.
prevede alcuna indicazione partico-
Economica lare sui prodotti che contengono que-
02 69 61 580
sti ingredienti.
dal lunedì al venerdì Il nostro socio Massimo Sturvi «Uno pensa di andare quasi sul sicu-
h. 9/13
ro» osserva il nostro lettore, «gli in-
Farmaci gredienti campeggiano in bella mo-

Indegna attesa
02 69 61 555
dal lunedì al venerdì
h. 9/13 -14/18
“Miglior Acquisto”
02 69 61 560 ACQUISTI Un produttore di carrozzine per disabili dovrebbe sapere
dal lunedì al venerdì che la consegna puntuale è importante. Purtroppo non è così.
h. 9/13 -14/18
Tariffe Rc auto e moto l nostro socio Massimo Sturvi
02 69 61 566 I aveva ordinato la fornitura di
dal lunedì al venerdì una carrozzina e di un cuscino per
h. 9/13 - 14/18 una persona non in grado di cammi-
nare senza ausili alla ditta Ausilium,
Tariffe telefoniche di Beinasco (in provincia di Torino).
02 69 61 590
Senonché l’ordine viene evaso par-
dal lunedì al venerdì
zialmente: arriva soltanto il cuscino,
h. 9/13 -14/18
obiettivamente la parte meno essen-
ziale. E, dopo ben un mese, ancora
della carrozzina non c’è traccia.
Ora, se è sgradevole aspettare oltre il
dovuto qualsiasi acquisto, riteniamo
ABBONAMENTI che sia da considerare particolarmen-
te frustrante attendere invano qual-
Telefono
cosa che serve a una funzione così
02 69 61 520
essenziale come muoversi, per una
dal lunedì al venerdì
persona che non è in grado di farlo.
h. 9/13 -14/17
Una ditta che si occupa di questo ge-
nere di prodotti dovrebbe quindi es-
sere particolarmente attenta a evitare
SEDE ASSOCIAZIONE
simili sciatterie nei confronti di un
Altroconsumo cliente. Oltretutto, il rinvio di conse-
via Valassina 22 gna era comunicato di settimana in
20159 Milano settimana, il che ovviamente non può
che impedire a una persona di orga-
nizzarsi. Ma non basta: a un certo
punto la ditta propone la consegna
immediata di un altro prodotto, leg-
Solo germente diverso. Il nostro socio ac-
cetta, ma - è veramente il colmo - ne-
il nostro anche la seconda carrozzina viene
intervento consegnata. Dopo 40 giorni di inutile
ha smosso attesa il nostro socio, giustamente,
decide di cancellare l’ordine e chiede
tanta il rimborso di quanto versato.
sciatteria Ma, ahinoi, a quanto pare la lentezza
per la ditta Ausilium è un vizio: nean-
che i soldi arrivano. Dopo diversi sol-
leciti e minacce di denunce, il nostro
socio si rivolge a noi, che contattando
la ditta riusciamo a riportarla a più
miti consigli. Il rimborso arriva e il
nostro socio ci ringrazia.
Tuttavia, un po’ di amaro in bocca ci
resta ugualmente: siamo felici di ave-
re risolto un problema del socio, visto
che lavoriamo per questo, ma prefe-
riremmo che il livello di attenzione
per il cliente, almeno quando si parla
di disabilità, fosse un po’ più adegua-
to, per non dire meno incivile. ¬
stra, una lettura veloce all’etichetta
e un prezzo non troppo alto fanno
propendere per l’acquisto. Ovvia- ERRATA CORRIGE
mente un celiaco questi biscotti non
li comprerebbe mai... ma un fabico? Nel numero di Altroconsumo 291, aprile
Una persona affetta da favismo può 2015, abbiamo pubblicato l’articolo “Il
lavoro che non c’è”. Un socio ci segnala che
mangiarli con tranquillità? Proprio
la nuova indennità di disoccupazione, la
no, anzi deve starne lontano più che Naspi, spetta a chi è stato licenziato ed ha
mai... perché solo avvicinandosi po- almeno 13 settimane di contributi (e non 13
trebbe avere una crisi emolitica dal-
le conseguenze anche mortali... ep-
mesi, come scritto nell’articolo) negli ultimi
quattro anni. Ci scusiamo per l’errore e
pure che tra gli ingredienti ci sono ringraziamo il socio per la segnalazione.
anche le fave dove sta scritto? Da
quando le fave sono cereali? Ho fati-
cato anche io - che ho un genitore
affetto da favismo e quindi sono mol-
to sensibile all’argomento - a rintrac-
ciare tra gli ingredienti di questi bi-
scotti (che ho trovato buoni, tra
PAGARE ANCHE LA TARA?
l’altro) la farina di fave e la farina di
piselli. Possibile che non ci sia una Mi sono accorto che quando vado a fare la spesa Sui prodotti venduti a peso non è obbligatorio
legge che imponga, in un Paese dove in alcuni supermercati sui prodotti in offerta non riportare la tara. È obbligatorio però indicare
questa malattia è comunque diffusa, c’è la tara. Parlo soprattutto della carne preparata sulla confezione il peso netto, cioè senza
un bollino o qualcosa che avverta su dal reparto macelleria del supermercato. Il peso vaschetta.
questo pericolo? Si parla di biscotti
corrisponde perfettamente a quello dichiarato Questo tipo di situazione potrebbe essere
ai cereali (il nome è Big Cereali e non
sulla confezione, ma la tara non c’è. È giusto che segnalato alla Polizia annonaria, che si occupa
Big Cereali e legumi) e le fave non
noi paghiamo la vaschetta di polistirolo e la carta di questo genere di controlli, oppure alla Asl
sono certo un ingrediente che ci si
al prezzo della carne? Un giorno mia moglie ha di competenza che è chiamata a fare controlli
aspetta di trovare in preparazioni
pesato la vaschetta di polistirolo con ben otto sull’etichettatura.
destinate alla prima colazione. O
fogli di carta assorbente e pesavano 26 grammi, Ci può essere sospetto di una non conformità,
sono io che mi sbaglio?»
cioè30centesimi.Questoaccadeneisupermercati ma per poterla appurare correttamente, la
In effetti, se pensiamo per confronto
Eurospin e Tuodì che sono qui a Recanati. verifica di un peso o di un volume va fatta
all’attenzione che viene data agli al-
Lettera firmata (email) con strumenti opportunamente regolati.
lergeni o alla presenza di glutine, la
questione delle farine di fave o pisel-

62 Altroconsumo 292 • Maggio 2015 www.altroconsumo.it www.altroconsumo.it Maggio 2015 • 292 Altroconsumo 63
 Viva voce
IL CONCORSO
PER I SOCI
Con il nostro concorso,
premiamo la tua fedeltà: a
tutti i soci sono stati
assegnati tre numeri
personali con i quali, purché
si sia in regola con l’adesione,
si partecipa alle estrazioni
mensili. Vai sul sito
altroconsumo.it, effettua il
login e vai alla pagina
dedicata al concorso: puoi
visualizzare i tuoi numeri e
ogni mese verificare se hai
vinto. In palio ci sono
videocamere, bici elettriche,
smartphone… Per aumentare
le tue possibilità di vincita
puoi ottenere nuovi numeri
aderendo alle nostre
iniziative che lo prevedono.
Premio finale, una New Mini
Cooper. Dettagli e
regolamento su:
www.altroconsumo.it/
imieinumeri
Concorso valido dal
4/9/2014 al 6/5/2015.
Montepremi 45.099,66 euro
(IVA compresa)
NON È COSÌ ALTA
La penale di Tiscali
n riferimento alla vostra inchie-
I sta “Telefono, tariffe senza trap-
pole” (AC 290 marzo 2015 ndr) - ci
scrive Rossella Amato - vi segnalo
un’inesattezza relativa al passaggio
in cui citate anche la promozione Ti-
scali Tutto Incluso Light, sostenendo
che se si recede dopo un mese si pa-
gano anche 345 euro.
In realtà, come specificato nel con-
tratto Adsl, qualora il cliente abbia
usufruito di promozioni al momento
dell’attivazione, Tiscali può richie-
dere il rimborso degli sconti fruiti nel
caso di recesso entro un determina-
to termine. Questo significa che se
un cliente disdice deve rimborsare
gli sconti di cui ha usufruito nei mesi
che precedono il momento della di-
sdetta e non in quelli successivi.
Guardando alla promozione citata
nell’articolo, Tiscali Tutto Incluso
Light, che attualmente costa 17,95
euro, con un risparmio mensile di 15
euro, nel caso in cui un cliente deci-
desse di disdire dopo un mese dall’at-
tivazione, il rimborso che dovrebbe
pagare sarebbe pari al risparmio
mensile usufruito, ossia 15 euro, oltre
ai costi di disattivazione che possono
arrivare al massimo a 84,69 euro. I
345 euro riportati nell’articolo si pa-
gherebbero solo nel caso in cui l’u-
tente decidesse di recedere un mese
prima dello scadere della promozio-
IN VIAGGIO
Se l’aereo ha un ritardo
ancava solo un quarto d’ora
M all’orario previsto per il decol-
lo, quando tutti i passeggeri del volo
Ryanair Bari-Bergamo (Orio al Serio)
ricevono un sms che annuncia un
ritardo di ben sette ore.
Spiegazioni? Zero. Personale Ryanair
o dell’aeroporto presente? Zero.
Il racconto del nostro socio Alessan-
dro Bergamo prosegue così: «Dato
che mia figlia aveva problemi orga-
nizzativi nel prendere un volo al nuo-
vo orario stabilito (cioè le 23, che poi
sono diventate le 24), ha chiesto un
cambio, che ha ottenuto, ma soltan-
to per il giorno dopo. Come previsto
ne, ossia al 23esimo mese, cosa che
non si è mai verificata poiché nessun
cliente decide di recedere a solo un
mese dalla fine».
In effetti, è vero: la somma così alta
citata nell’articolo è possibile solo
teoricamente. Tuttavia, non sempre
la questione delle penali è chiara agli
utenti che scelgono una promozione.
Riparlarne è quindi sempre utile. ¬
FILO DIRETTO
Febbre: coperti o no?
Febbre: ecco cosa fare
dalla legge, ha quindi chiesto il rim-
borso dovuto per ritardo del volo su-
Un piccolo dubbio che mi è sorto
leggendo la rivista di febbraio
periore alle tre ore, pari a 250 euro. (AC 289, febbraio 2015 ndr).
La Ryanair ha però rifiutato, soste- A pagina 11, nei rimedi per la
nendo che il volo era stato usato». febbre, si consiglia di stare
In realtà non solo non era vero che sempre al caldo e non scoprirsi.
il volo era stato usato (ne era stato Eppure da tutte le informazioni in
preso un altro), ma comunque questo mio possesso e da quanto
non tocca minimamente il diritto del
consigliano tutti i pediatri,
viaggiatore a essere comunque risar- quando la febbre è alta bisogna
citi per il ritardo. scoprire i bambini e addirittura
La socia ci ha chiesto di intervenire utilizzare panni bagnati per
con Ryanair. Lo abbiamo fatto, av- fargliela scendere. Possibile che
vertendoli che avremmo denunciato il rimedio cambi a seconda
il caso all’Enac: e il rimborso previ-
dell’età?
sto, finalmente, è arrivato. ¬ In realtà, quando si ha la febbre,
bisogna assecondare le esigenze
del fisico. Se il malato ha freddo,
va bene che si copra, non è
dannoso. Se invece ha caldo, va
bene che si scopra.
L’importante, quando si ha la
febbre, è riuscire a riposarsi,
magari a dormire, per
permettere al fisico di usare
tutte le energie che ha per
contrastare l’agente infettivo. La
febbre è un meccanismo di
difesa, non va combattuta se non
dà fastidio. Quanto all’uso di
metodi fisici per far abbassare la
temperatura nei bambini in caso
di febbre, non è consigliato dalle
linee guida più recenti.

IL DUBBIO RIMBORSI

Odore di candeggina: qui qualcosa mi puzza Hai il diritto di recedere: fallo

«Ho acquistato due bottiglie da
un litro di Ace Candeggina
Classica. Una bottiglia però
non ha alcun tipo di odore. Il
colore è quello standard della
candeggina, ma non si sente
nulla di nulla. L’altra bottiglia ha
la tipica profumazione/puzza
della candeggina, ma
particolarmente accentuata. È
normale?»
Lettera firmata - via email
■ No. L’odore tipico della
candeggina è legato alla
presenza del cloro, visto che il
suo ingrediente principale è
proprio un suo composto,
l’ipoclorito di sodio.
■ Il cloro è una sostanza che
evapora facilmente (come ben
sa chi prima di bere fa riposare
l’acqua clorata in una caraffa
per renderla migliore). La
bottiglia senza odore potrebbe
essere vecchia o mal
conservata (per esempio il
tappo non era a tenuta); questo
non significa che sia pericolosa,
ma solo che è probabilmente
meno efficace. L a nostra socia B.M. di Milano voleva
acquistare il NicerDicer Plus, un attrez-
zo da cucina multifunzione molto pubbliciz-
■ Anche se i produttori zato in televisione, che serve sostanzialmen-
cercano di profumarla, l’odore te ad affettare in fretta frutta e verdura,
del cloro non può essere riducendoli - a piacere - in cubetti, in julienne,
eliminato. Solo le candeggine in fette di diverso spessore e simili. Si tratta
“delicate” generalmente non di un apparecchio piuttosto costoso, per la
usano cloro, quindi l’odore di sua semplicità: costa infatti circa 50 euro. Per
cloro non c’è. questo forse la nostra socia si lascia cattura-
re da un’offerta apparentemente molto con-
■ Ace classica non ha però profumi veniente: il NicerDicerPlus a soltanto 11,90
e il suo ingrediente principale è euro, su Amazon. Decide quindi di acquista-
ipoclorito di sodio: dovrebbe re il prodotto.
sapere di cloro, quindi. Quando però l’attrezzo arriva, grande è la
delusione: si tratta in effetti di un altro pro-
dotto. È simile, ma apparentemente è un’i-
mitazione a basso costo, che emana un for-
tissimo odore di prodotto chimico, al punto
che la nostra socia si chiede se non sia addi-
rittura dannoso portarlo a contatto con gli
alimenti. La scatola è apparentemente ugua-
le, ma il nome del prodotto è diverso, manca
l’etichettatura CE obbligatoria per legge e
sotto un’etichetta applicata si intravede un’al-
tra scritta, che sembra cinese.
In cerca di notizie, B. M. dà una controllata
sul sito del venditore del NicerDicer Plus, dove
trova un avvertimento che metteva in guardia
contro la presenza di modelli contraffatti. A
questo punto, giustamente, la socia decide
di sfruttare il diritto di recesso, sempre ga-
rantito entro 14 giorni dall’acquisto per i pro-
dotti acquistati fuori dai locali commerciali
(per gli acquisti in negozio è comunque pre-
vista un’altra garanzia, quella per difetti di
conformità, quindi il prodotto sarebbe stato
da rimborsare in ogni caso, visto che non
coincideva affatto con quanto promesso).
Tutto bene, comunque: rivolgendosi al ser-
vizio clienti di Amazon la nostra socia è stata
rimborsata senza discussioni sia del prezzo
del prodotto sia delle spese di spedizione,
come prevede la legge.
La somma è stata riaccreditata sulla carta di
pagamento il mese successivo. In questo caso
non c’è stato neanche bisogno di rispedire
indietro il prodotto deludente. ¬

64 Altroconsumo 292 • Maggio 2015 www.altroconsumo.it www.altroconsumo.it Maggio 2015 • 292 Altroconsumo 65
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66 Altroconsumo 292 • Maggio 2015
DIRITTI
Un rimborso lumaca
I l nostro socio Franco Cuzzi a
metà giugno dell’anno scorso
compra online sul sito Gipistore un
lettore multifunzione, per la somma
di 513,10 euro, spedizione inclusa.
Dopo pochi giorni il servizio clienti lo
informa però che il lettore non è di-
sponibile se non prima di 15 giorni.
Per chi compra scatta in questi casi il
diritto di chiedere il rimborso di quan-
to versato, per quella che legalmente
si definisce “inadempienza contrattua-
le”: in pratica, infatti, il venditore non
è stato in grado di adempiere al con-
tratto di compravendita, fornendo
l’oggetto, che sul sito era definito come
“disponibile”, nel tempo previsto.
E in effetti il nostro socio, che ha fret-
ta di acquistare il lettore e non vuole
TARIFFE
Prendo uno, pago due?
N el novembre 2014 ho chiesto il
trasferimento del mio numero
di cellulare da Vodafone a Coopvoce,
direttamente all’Ipercoop di Schio»,
racconta Federica Albiero. «Dato che
sono socia Coop e cliente Linear, vo-
levo approfittare delle promozioni
previste. L’addetta alla registrazione
mi conferma che al momento dell’at-
tivazione elettronica della Sim sul mio
computer avrei potuto scegliere la
promozione preferita. Purtroppo non
è stato così: al momento della confer-
ma mi sono vista attivare la tariffa
“Chiama tutti 360”, a cui non sono
affatto interessata. A questo punto
l’ho subito disattivata e ho attivato al
suo posto la tariffa “Chiama Tutti
New”. Il risultato è che mi sono vista
attivare l’importo di entrambe le ta-
riffe». La nostra socia inizia quindi
attendere, chiede il rimborso. Giusta-
mente, si aspetta di ricevere indietro
quanto versato nel giro di pochi gior-
ni, gli stretti tempi tecnici necessari,
visto che si è trovato di fronte a un’i-
nadempienza non certo sua, ma del
fornitore. Ma purtroppo così non è.
Al contrario, inizia una snervante at-
tesa, costellata di richieste al servizio
clienti di Gipistore, che a parole ri-
sponde sempre di sì, mentre in realtà
il rimborso non arriva mai.
Totale: solo quando Franco Cuzzi ri-
chiede il nostro intervento e noi in-
terveniamo, sollecitando il sito, Gipi-
store si sveglia (ormai è arrivato
agosto) e rimborsa finalmente tutto
quanto era stato speso.
Comunque: meglio tardi che mai. ¬
uno scambio di mail con il servizio
clienti Coop per farsi rimborsare: qui
però dichiarano che non è possibile
accettare la sua richiesta, perché la
tariffa “Chiama tutti 360” è inclusa
per almeno il primo mese nel contrat-
to e quanto all’altra «il sistema non
permette la modifica della data di at-
tivazione delle promozioni».
La socia però insiste e ci chiede di in-
tervenire. A questo punto Coop capi-
tola, ammettendo che la nostra socia
ha ricevuto informazioni sbagliate
dall’addetta del punto vendita. E ac-
cetta di rimborsare la somma richie-
sta. Non era una somma enorme, era-
no soltanto 9,50 euro: però in effetti
ritrovarsi a pagare due tariffe è tal-
mente illogico che Federica ha fatto
sicuramente bene a insistere. Lottare
per i propri diritti è sempre giusto.¬
www.altroconsumo.it
 INDICE
FONDAZIONE
Test e inchieste degli ultimi mesi
La Fondazione Altroconsumo, riconosciuta nel 2012, ha lo scopo di promuovere il
consumerismo in Italia e a livello internazionale, contribuendo allo sviluppo di una ARGOMENTO NUM. ANNO
società più equilibrata, equa, solidale e rispettosa dei diritti e degli interessi dei A M
cittadini. A tal fine, promuove iniziative, pubblicazioni, ricerche e servizi rivolti ai Abitudini alimentari 291 4/2015 Macchine fotografiche
consumatori e agli utenti di beni e servizi e contribuisce allo sviluppo di un movimento Acqua, tariffe 288 1/2015 a ottica fissa 292 5/2015
di consumatori autorevole, duraturo e indipendente. La Fondazione è socio unico della Affittare una stanza in casa 287 12/2014 Macchine per caffè 287 12/2014
Altroconsumo Edizioni srl. Presidente: Paolo Martinello Altroconsumo Festival Macchine per il pane 289 2/2015
di Ferrara 292 5/2015
Alberghi ed Expo 291 4/2015 N
Alimentazione sana, Navigatori satellitari e app 292 5/2015
ASSOCIAZIONE Segretario Generale: Luisa Crisigiovanni
iniziative del Ministero 292 5/2015
Altroconsumo è un’associazione senza Vicesegretario: Marino Melissano
Direttore: Luisa Crisigiovanni
App gestione smartphone 291 4/2015 P
fini di lucro fondata a Milano nel 1973. In
Automobili, test “piccole” 288 1/2015 Pannolini 292 5/2015
piena autonomia e indipendenza, ha Tesoriere: Enzo Passaro
Pitture 292 5/2015
come scopo l’informazione, la difesa e la Consiglio: Valentina Apruzzi, Franca Braga,
rappresentanza dei consumatori. Giulia Candiani, Raffaele Cauzzi, Liliana B Pneumatici estivi 291 4/2015
Batterie 291 4/2015
È membro della CI (Consumers’ Cantone, Silvia Castronovi, Luisa Crisigiovanni,
Graziella De Faveri, Andrea Doneda, Letizia
Benzina, prezzi 291 4/2015 R
International), di ICRT (International
Riso 292 5/2015
Consumers’ Research and Testing) e del Ghizzi Panizza, Paolo Martinello, Rosanna
BEUC (Ufficio europeo delle associazioni Massarenti, Francesco Mattana, Marino C Robot da cucina 287 12/2014
Car sharing 290 3/2015
di consumatori). Altroconsumo si Melissano, Natalia Milazzo, Giovanni Pessina,
Marco Pierani, Daniela Nocchieri, Valeria
Casse altoparlanti per tv 287 12/2014 S
finanzia esclusivamente attraverso
Cioccolato 287 12/2014 Sgrassatori smacchiatori 289 2/2015
le quote associative. Riccardi, Vincenzo Somma, Lorena Valdicelli.
Cloud, servizi di 288 1/2015 Sicurezza stradale 291 4/2015
Coltelli 287 12/2014 Smalto per unghie 288 1/2015
Computer portatili 290 3/2015 Smartphone 292 5/2015
ALTROCONSUMO EDIZIONI S.R.L. Altroconsumo riguardano solo i prodotti
Sughi pronti, ragù 288 1/2015
Il mensile Altroconsumo, i bimestrali Soldi presi in esame, anche se è possibile trarne
& Diritti, Test Salute e HiTest, le Guide valutazioni di carattere generale. D
Dentisti, consulenza per i soci 290 3/2015 T
Pratiche hanno come unico obiettivo
Detersivi piatti 288 1/2015 Tariffa elettrica per
l’informazione e la difesa dei consumatori. Direttore editoriale: Andrea Doneda
Diete 290 3/2015 apparecchi a pompa di calore 292 5/2015
Le riviste non contengono pubblicità, né Direttore responsabile: Rosanna
Tariffe, telefonia fissa 290 3/2015
informazioni pagate o ispirate da Massarenti
produttori e venditori o da gruppi di Redazione: Natalia Milazzo, Marzio Tosi E Tarme, come difendersi 290 3/2015
Elettrodomestici, affidabilità 290 3/2015 Tablet
interesse politico e finanziario, a garanzia (capiredattori), Manuela Cervilli, Matteo
E-reading 290 3/2015 guida all’acquisto 287 12/2014
di trasparenza e obiettività dei giudizi. Metta, Beba Minna, Simona Ovadia, Adelia
Etichette alimentari 287 12/2014 responsabilità sociale 287 12/2014
I test comparativi su beni di consumo e Piva (vicecapiservizio), Sonia Sartori,
Trapani 289 2/2015
servizi finanziari e assicurativi sono Stefania Villa.
l’elemento che contraddistingue le riviste. Redazione online: Alessandro Sessa F Trasporti, mobilità 288 1/2015
Ferri da stiro 292 5/2015 Ttip
I laboratori e gli esperti incaricati di (caporedattore), Luca Cartapatti
Fornitori elettricità 288 1/2015 farmaci 291 4/2015
svolgere le prove sono indipendenti da (vicecaposervizio), Michela Di Mario,
Frigoriferi 288 1/2015 trattato Usa-Ue 288 1/2015
qualsiasi tipo di interesse commerciale. Roberto Usai.
Frullatori a immersione 290 3/2015
Tutti i campioni utilizzati per i test vengono
U
acquistati anonimamente e inviati
direttamente ai laboratori per l’esame. Sede nazionale G Uova 290 3/2015
via Valassina 22 - 20159 Milano. Garanzia 289 2/2015
I campioni gratuiti vengono rifiutati.
Tel 02/66.89.01 - Fax 02/66.89.02.88 Gilera Runner 292 5/2015 W
I risultati delle prove condotte da
Giocattoli, sicurezza 287 12/2014 Wifi pubblico 288 1/2015
Gioco d’azzardo 290 3/2015

ABBONAMENTO E QUOTA ASSOCIATIVA I

Altroconsumo, Soldi & Diritti e Test Salute sono diffusi solo in abbonamento. Inquinamento casa 289 2/2015
L’importo dell’abbonamento comprende anche la quota di associazione. Sono soci solo le Insalate in busta 291 4/2015
persone fisiche. Le persone giuridiche possono abbonarsi e accedere ai servizi individuali Insetticidi contro le formiche 291 4/2015
forniti dall’associazione. Internet
Per abbonarsi inviare una lettera a Altroconsumo Edizioni srl - Casella postale 10376 - antivirus 291 4/2015
20110 Milano oppure collegarsi al sito altroconsumo.it cliccando alla sezione “contattaci”.
Pagamento a mezzo domiciliazione bancaria o carta di credito: questa forma di pagamento
diritto all’oblio 290 3/2015 ARCHIVIO ONLINE
è indispensabile quando si sceglie la rata trimestrale. In ogni caso, la durata Trovi l’archivio completo di tutti
K
dell’abbonamento è a tempo indeterminato e le future variazioni di costo verranno Kebab 289 2/2015 gli articoli di Altroconsumo degli anni
comunicate anticipatamente sulla rivista. passati, oltre a quelli delle riviste
Garanzia di soddisfazione: se entro 15 giorni dal ricevimento del primo numero della rivista L Test Salute, Soldi&Diritti e HiTest, su
si cambia idea e non si vuole più essere abbonati alle riviste né soci di Altroconsumo, si ha Lavatrici 289 2/2015
diritto di recedere e nulla sarà dovuto. Per esercitare il diritto di recesso basta scrivere una Lavoro e disoccupazione 291 4/2015 www.altroconsumo.it
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DA PIÙ DI 40 ANNI.

11973
97 11975
97 5 11980
9 0 11985
8 11990
9 11995
95 220000 22005
0000055 220
2010
00110
10 2015
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Correva l’anno 1973. Nasceva Altroconsumo per dare alla tua voce l’energia di tante altre voci. Nel tempo, da punto di
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battaglie e condividere valori. Per i prossimi 40 anni Altroconsumo ha grandi progetti. La strada da fare è tanta.
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