mensile | anno XXXIV | n. 10 | ottobre 2022 | € 2,90 (Italia) — www.lasaluteconlanima.

it
In edicola dal 22/09/2022 – POSTE ITALIANE SPA – S.A.P. – D.L. 353/2003-L.27/02/04 N.46 – a.1 c.1 DCB/CN – Austria € 6,50 – Germania € 6,50 – Belgio € 6,00 – Portogallo € 5,50 – Spagna € 5,50 – Svizzera Italiana CH CT Chf 6,30

Ipertensione In tavola
Proviamo la cura Sani e leggeri:
delle piante a friggere
ci pensa l’aria
Donne
Il segreto
del microbiota
Tumori
La terapia punta
sulla matematica
Centri
di eccellenza
Azienda ospedaliera
di Modena
Psicologia
Via dalla dipendenza
Ilenia affettiva
Lazzarin In viaggio
«Dieci anni Tarquinia: un tuffo
di psicoterapia nella storia
e tutto è
cambiato»

TRE RICETTE

Rafforza
DOLCI
IN FRETTA
E FURIA

le difese
Un sistema immunitario debole
apre le porte a virus e batteri
Benessere | Editoriale benessere@stpauls.it

Anziani e fragili
Una società incapace
di accogliere i nonni

P
iù di un anziano su cinque in Italia vive in condizioni
di fragilità. Precisamente sono quattro milioni gli over
60 in difficoltà e oltre un milione quelli che versano in
di Giuseppe Altamore condizioni critiche: nonni e nonne non più autosufficienti che hanno
un costante bisogno di aiuto. I più colpiti, purtroppo, sono coloro che di-
spongono di un basso reddito o vivono al Sud, anche se non mancano le
Sono quattro milioni eccezioni in altre aree del Paese. Un problema aggravato dalla carenza
gli over 60 in difficoltà o addirittura dall’assenza di servizi di Assistenza domiciliare integrata
e oltre un milione (Adi) o da Rsa non proporzionate al numero di anziani fragili presenti in
quelli che versano tre Regioni su quattro. Lo rivela una ricerca di “Italia Longeva”, presen-
in condizioni critiche.
tata recentemente al ministero della Salute, che si basa su dati del 2019.
Mancano i servizi
Nel frattempo le cose sono pure peggiorate. Il Covid, sottolinea la ricer-
di assistenza domiciliare
e non bastano le Rsa ca, «con l’alto tributo di vite tra gli anziani, ha portato alla ribalta il con-
cetto di fragilità, una condizione tipica dell’invecchiamento caratteriz-
zata da un’aumentata vulnerabilità a eventi acuti e che si associa a una
mortalità fino a cinque volte più elevata».
LA FOTO DI COPERTINA
Ilenia Lazzarin: «Penso Insomma, mentre la nostra società invecchia sempre di più,
di essere una buona mamma: anche a causa della denatalità, ci ritroviamo impreparati ad af-
per questo ho studiato».
frontare una condizione difficile che talvolta mina il benessere
di intere famiglie. Certamente, vivere più a lungo è una grande con-
quista, ma conta anche la qualità della vita. Nel frattempo abbiamo il re-
mensile | anno XXXIV | n. 10 | ottobre 2022 | € 2,90 (Italia) — www.lasaluteconlanima.it
In edicola dal 22/09/2022 – POSTE ITALIANE SPA – S.A.P. – D.L. 353/2003-L.27/02/04 N.46 – a.1 c.1 DCB/CN – Austria € 6,50 – Germania € 6,50 – Belgio € 6,00 – Portogallo € 5,50 – Spagna € 5,50 – Svizzera Italiana CH CT Chf 6,30

Ipertensione In tavola
Proviamo la cura Sani e leggeri:
delle piante a friggere

cord di centenari che sono ormai quasi 18 mila. Mentre in 1.000 hanno
ci pensa l’aria
Donne
Il segreto
del microbiota
Tumori
La terapia punta

già superato i 105 anni di età. Piccola curiosità: questi ultimi hanno resi-
sulla matematica
Centri
di eccellenza
Azienda ospedaliera
di Modena

stito meglio di tutti all’assalto del Covid.

Psicologia
Via dalla dipendenza
Ilenia affettiva
Lazzarin In viaggio
«Dieci anni Tarquinia: un tuffo
di psicoterapia nella storia
e tutto è
cambiato»

TRE RICETTE

Rafforza
DOLCI
IN FRETTA
E FURIA

le difese
Un sistema immunitario debole
apre le porte a virus e batteri

ottobre 2022 | |3
 sommario
L’asterisco tra una parola e l’altra ti aiuterà a scoprire il significato nascosto

Editoriale
Anziani e fragili: una società
incapace di accogliere i nonni
Giuseppe Altamore 3
Ilenia Lazzarin
«Dieci anni di psicoterapia
e tutto è cambiato»
Agnese Pellegrini 32
notes
Essere benessere Ipertensione
Proviamo la cura delle piante
Stefania La Badessa 36
Donne
Il segreto del microbiota
Alessandra Graziottin 38
Tumori
La terapia punta
sulla matematica
Rafforza le difese Paola Rinaldi 42
Un sistema immunitario debole
apre le porte a virus e batteri La storia
Paola Rinaldi 12 Amaurys Perez:
«Guarito dalla vitiligine
Vero/Falso a colpi di luce»
Manteniamoci attivi Marzia Brentani 46
Paola Rinaldi 20
Prevenzione
Covid-19 Muscoli deboli: anziani,
La vaccinazione attenti alla sarcopenia Consumi
che ci salverà Marzia Brentani 48 Detersivi naturali con qualche
22 precauzione
56
Paola Rinaldi
Centri di eccellenza Paola Rinaldi
Il geriatra risponde Azienda ospedaliera
La tenerezza fa bene di Modena L’avvocato risponde
anche a chi cura Agnese Pellegrini 50 Bollette, come districarsi
Marco Trabucchi 25 tra blocchi delle forniture
Iniziative e diffide
Medicina Notizie dal Policlinico Gemelli 53 Rebecca Rovati 58
Tendinopatia, nuove tecniche
che salvano la spalla I nostri soldi
Marzia Brentani 26 Lavori in casa, i consigli
per risparmiare
tempo e denaro
Scusi dottore Agnese Pellegrini 60
Macchie cutanee, i metodi Lo sportello dei disabili
giusti per eliminarle 28 Microbiota Il giusto linguaggio
Ictus, importante da utilizzare
30 61
in salute
intervenire in tempo a pagina Antonio G. Malafarina
38
4| | ottobre 2022
 benessere@stpauls.it

Un libro tutto per voi

La foto della copertina di questo Anziani

numero è di Alessandro Peruggi. e sarcopenia
a pagina
Le altre immagini sono:
Istock, Ansa. 48 A SOLO

€7,90
Cibo salute Noi gli altri IN PIÙ

In tavola Psicologia
Sani e leggeri: a friggere Via dalla dipendenza affettiva Un libro coloratissimo e originale
ci pensa l’aria Caterina Allegro 86 per depurarsi con gusto:
Paola Rinaldi 64 si comincia dalla prima colazione,
Testimonianza con uno smoothie mango
Nutrienti Totò Cascio: «Mi sono liberato e mirtilli, una fetta di torta
Caffè, perché tanto sprint dall’idea di essere stato yogurt e pere o una granola.
in tazza condannato»
Paola Rinaldi 68 Antonio Giuseppe Malafarina  90 Per informazioni chiama
02/48.02.75.75.
Guardiamoci dentro
Le schede di cucina Cambio di stagione, quando
la tristezza diventa cronica Rubriche
Millefoglie al profumo
di lavanda
Francesco Vincelli 92 Il direttore risponde
Torta portoghese
Psicologia Giuseppe Altamore 6
con savoiardi bio al farro
Risorse cerebrali, due scudi A cuore aperto
Mousse leggera
contro il tempo che passa 7
di cioccolato con sbriciolata
di frolle al burro 71 Francesca Formaggio 96 Edoardo Menichelli

Parliamone insieme
Genitori e figli Luigi Ballerini 8
Disagi e disturbi, attenti Salus
Allo specchio alle etichette diagnostiche 9
Capelli castani, che passione Alberto Tuccio  97 Carmine Arice

Paola Rinaldi 76 Come mi curo

Tempo libero Silvio Garattini 45
Integratori Scelti per voi 70
A tutto zinco: difese In viaggio
immunitarie e non solo Tarquinia, un tuffo Dentro l’anima
Caterina Allegro 83 nella storia Primavera Fisogni 94
Caterina Allegro 100 Vivere la fede
In forma
Vincenzo Paglia 95
Lo sprint
del caffè Allenarsi in autunno: in linea Con un po’ di spirito
a pagina
e allegri grazie alla danza 104
68 Agnese Pellegrini 108 Cristiana M. Dobner

La cura dell’arte
Andrea Mazzuca 105
Libri
Agnese Pellegrini 106
I giochi 110
Risorse Siamo tutti poeti
cerebrali
a pagina
Giusto Truglia 113
96 A tu per tu
Paolo Curtaz 114
ottobre 2022 | |5
Benessere | La posta dei lettori

Il direttore risponde Sono povera e sola:

mi affido alla preghiera
Ormoni: e ringrazio BenEssere

sentinelle Egregio direttore,

della salute molto bello l’articolo sulla lentezza. Io mi

sento fuori dal mondo: devi essere super atti-
vo, ma io non lo sono. Ho sessant’anni e varie
patologie: connettivite mista, malattia rara,
poi morbo di Raynaud, sindrome di Sjögren,

Scrivetemi
problemi di vista e altro; invalida all’80 per
e vi cento e una pensione da 300 euro. Il mare lo
risponderò
qui! vedo in cartolina, nell’elogio della lentezza
mi ci sono ritrovata. Io sono lenta, non riesco
a mantenere il passo, mi sento inadatta, mai
nel posto giusto. Ciò mi causa disagio misto
a tristezza, depressione. La preghiera mi tie-
ne compagnia, e anche BenEssere mi fa sen-
di Giuseppe Altamore tire meno sola, grazie. L’estate è stata lunga
soprattutto da soli, agosto poi mi sembrato
Egregio direttore, che non finisse mai. Grazie che ci siete e che
prima di leggere l’ampio articolo del mese di settembre, dedica- mi ascoltate.
to agli ormoni, non immaginavo quanto fosse complessa la macchina LETTERA FIRMATA, PROVINCIA MILANO

umana. Ho scoperto con stupore che ipofi si, tiroide, paratiroidi, pan-
creas, timo, gonadi, ghiandole surrenali e il resto del sistema endocri-
Gentile signora,
no cooperano strettamente con il sistema nervoso per fornire una ri- intanto grazie per averci scritto.
La sua lettera provoca una fitta al cuore
sposta agli stimoli esterni, come cibo, emozioni, attività fi sica, stress
perché, pure con il garbo da lei mostrato,
emotivi, luce o buio, caldo o freddo. LUIGI FERRARELLI, CUNEO lancia un allarme. Lei descrive la sua
vita vissuta in totale solitudine, avvertita
maggiormente durante l’estate, quando
Gentile lettore, scriveteci tutti pensano a divertirsi e ad andare
lei ha perfettamente ragione. Come all’indirizzo in vacanza. Sappiamo però che ci sono
abbiamo scritto, attraverso complessi BenEssere molti anziani che vivono da soli, spesso
via Giotto, 36
meccanismi, gli ormoni svolgono un ruolo senza parenti prossimi e con pochi
20145 Milano
vitale per la nostra sopravvivenza. e-mail: contatti. Il problema si acuisce nella
Per esempio, senza l’aldosterone benessere@stpauls.it grandi città, dove sembra che i rapporti
che opera sui reni per controllare umani passino in secondo piano. Non
i livelli di sodio e potassio nel sangue, è infrequente notare disagio e solitudine
non riusciremmo a mantenere costante nei grandi condomini delle nostre
la pressione arteriosa; senza gli ormoni metropoli. Mi dispiace davvero che lei
tiroidei, l’intero organismo sarebbe sia tra coloro che fanno fatica a condurre
in perenne disequilibrio. Sono solo un’esistenza in una condizione così
alcuni esempi che danno un’idea. difficile aggravata dalla povertà.

6| | ottobre 2022

Il caldo estremo
si ripeterà
nei prossimi anni?
Egregio direttore,
ho 72 anni e nella mia lunga esistenza ri-
corderò la scorsa estate come la più calda e
la più arida che abbia mai vissuto. Ma spe-
ro davvero che si tratti di un’eccezione. Dico
così perché esperti climatologi hanno detto
che siamo solo all’inizio di una lunga serie di
sconvolgimenti climatici. Che cosa possiamo
fare per tentare di arginare almeno in parte
questa deriva distruttiva?
SILVIA TROTTINI, VERONA
Gentile signora Silvia,
purtroppo le ondate di calore come
quella che abbiamo conosciuto la scorsa
estate aumenteranno del 30 per cento
nei prossimi anni. La causa principale
è da identificare nei gas serra emessi
dall’uomo: a indicarlo è un nuovo
studio coordinato da Jiayu Zheng
e Chunzai Wang dell’Accademia Cinese
della Scienze e pubblicato su Advances
in Atmospheric Sciences realizzato
con l’obiettivo di valutare l’impatto
umano sulla circolazione atmosferica.
Superando i 40 gradi, il 19 luglio 2022
è passato alla storia come la giornata
più calda mai registrata nel Regno
Unito, ma le previsioni indicano che
la forte ondata di calore che ha colpito
buona parte dell’emisfero nord, Italia
compresa, sia destinata a replicarsi
più volte nei prossimi anni. Secondo
gli autori i modelli indicano chiaramente
che la ragione principale di questi
picchi di calore sono con evidenza i gas
serra che alterano i flussi delle correnti
atmosferiche. «Se non vengono prese
misure appropriate», spiegano i ricercatori,
«la probabilità che si verifichino ondate
di caldo estremo aumenterà e avrà
un ulteriore impatto sull’equilibrio
ecologico, nonché a livello sociale
ed economico».
benessere@stpauls.it
A cuore aperto
Sessualità: la castità non deve
essere considerata una privazione
di S.EM. cardinale
Edoardo Menichelli,
arcivescovo emerito
di Ancona-Osimo
Eminenza carissima, ho letto con disappunto il documento
vaticano che chiede ai fidanzati la castità. Mi sembra fuori
dal tempo, perché il sesso è qualcosa che aiuta a conoscersi.
Nei giorni seguenti, poi, ho visto che in tanti hanno distinto
tra castità e astinenza. Lei che cosa ne pensa? CATERINA
Gentile Caterina, mi permetta innanzitutto di sottolinea-
re due punti: sicuramente non riuscirò a togliere il suo di-
sappunto; e poi dobbiamo focalizzare l’attenzione sul vero
problema, cioè che nessuna persona è paragonabile a una
macchina, che si acquista soltanto dopo averla provata. Leg-
gendo la cronaca con i sempre più numerosi delitti contro le
donne, si evince che oggi, spesso, si vive una sessualità ma-
lata, che di certo non aiuta a conoscersi, come lei auspica.
Dopo queste premesse, mi permetto di suggerire alcune
idee, senza pretendere di essere esaustivo. La prima: occorre
considerare la sessualità, il suo esercizio e il suo significato nel
modo più bello e più totale. Non si tratta soltanto di un “dono
di carne”, di emozioni e bisogni, ma di un’offerta ricevuta da
Dio per la relazione, che deve essere arricchente, armonica,
piena di significato, di valore e di sacralità. Non capisco, quin-
di, perché rispetto alla sessualità - dono appunto preminente,
totalizzante e pieno della relazione - non si cerchi armonia e
pienezza di significato.
Il secondo pensiero riguarda la castità, che non deve es-
sere considerata soltanto nella vita prematrimoniale, ma è
dentro ogni vocazione e tempo della vita; si tratta di una mo-
dalità etica di gestione e comprensione della propria sessua-
lità e delle conseguenti responsabilità che da essa derivano.
Non è quindi una privazione, ma significa rispetto dell’altra
persona, equilibrio tra gli istinti e la responsabilità, è custo-
dia della fedeltà, libertà vera, cioè adesione completa alla
persona con la quale condividiamo la vita. È, in definitiva,
un elemento forte e necessario nella relazione, un impegno
educativo grande. Ovviamente ci sono distinguo di carattere
personale, ma tutto ciò avrebbe bisogno di una trattazione
che in queste pagine non è possibile fare.
Infine, un’ultima evidenza: non consideri mai la castità
come una privazione, perché è rapporto pieno con l’altro.
Con questo, spero di averle dato suggerimenti buoni.
ottobre 2022 | |7
Benessere | Parliamone insieme
In crescita
«Papà, voglio
diventare
youtuber»
di Luigi Ballerini
medico, esperto di educazione
e scrittore per ragazzi
Nostro figlio di tredici anni ci ha detto durante una cena che da grande vuo-
le fare lo youtuber. Mio marito si è messo a ridere e lui ci è rimasto molto
male. Dopo, prima di andare a dormire, mi ha detto che non lo capiamo e
che lui era serio quando diceva così. Ma è davvero possibile che un ragazzo
pensi il suo futuro in questo modo?
I
niziamo con il dire che non è
mai buono ridere alle afferma-
zioni, serie, di qualcuno. So-
prattutto se è un giovane e se
è un figlio. Potrebbe sentirsi sminuito o,
come dichiarato in questo caso, quantome-
no non capito. Per quanto riguarda invece
pensare il futuro professionale secondo cri-
teri e parametri diversi dai nostri, convie-
ne fare qualche riflessione. La maggior par-
te degli youtuber non piace a noi adulti. Ci
sembrano vuoti, superficiali, spesso usano
un linguaggio che riteniamo sconveniente.
Eppure uno youtuber oggi ha svariati moti-
vi per risultare affascinante per un giovane:
fa coincidere lavoro e divertimento, non dà
l’impressione di fare fatica, sembra guada-
gnare molto, è popolare. Beh, messe così le
cose, possiamo dargli torto quanto al fasci-
no che esercita?
Credo valga la pena raccogliere la que-
stione. Che idea trasmettiamo di lavoro? Co-
me ne parliamo in casa? Possiamo davvero
8| | ottobre 2022
Anna P.
Una prima
osservazione:
mai ridere di fronte
ad affermazioni
serie. Ciò detto,
aiutiamo nostro
figlio a riflettere
sull’idea di ricchezza
e popolarità.
Con il tempo capirà
che cosa vorrà fare
benessere@stpauls.it
biasimare un giovane desideroso che il suo
lavoro lo renda ricco, popolare e competen-
te senza configurarsi come un peso o una
condanna?
Cogliamo allora l’occasione per parlar-
ne. Non c’è nulla di male nel voler diventa-
re ricchi e popolari e non avrebbe senso fa-
re muro su questo: allarghiamo piuttosto il
concetto di ricchezza e popolarità, che non
significa solamente ricco nel conto in banca
e famoso come idolo delle folle, ma anche
ricco di soddisfazione nel compiere la pro-
pria opera e popolare nel senso di saper cre-
are un clima dove si sta bene, dove esserci fa
la differenza in positivo.
Potremmo anche aprire sul tema delle
competenze: da dove arrivano? Come si co-
struiscono? Come vengono mantenute vi-
ve? In fondo fare al lavoro ciò che gli pia-
ce è quanto potremmo augurare a nostro
figlio. Con pazienza potremmo attendere
che la vampata youtuber passi – e passerà,
di sicuro – sperando che resti invece in lui
viva l’idea di appassionarsi al contenuto del
suo futuro lavoro. Sarà il modo per aiutarlo
a scoprire le passioni che devono ancora ve-
nire e che magari avranno bisogno di esse-
re cambiate ancora un paio di volte. Sarà un
buon modo, a partire da ciò che ora lo affa-
scina, per allargare lo sguardo e il respiro e
permettere quella crescita personale, che,
se non minata dall’insicurezza e dal dubbio,
verrà anche con il tempo.
Benessere | Salus benessere@stpauls.it

Medicina za, che a fronte di qualche evidente inadem-

pienza delle strutture, la stragrande mag-

Alla fine
gioranza delle situazioni ci dice un’attenta e
scrupolosa presa in carico dei pazienti, de-
gli anziani, di malati gravi e di quanti sono

conta
stati e sono dipendenti da coloro che a vol- Come contattarci
te sono chiamati angeli, altre volte sono di- SERVIZIO ABBONAMENTI
menticati: gli operatori sanitari. Chiamare lo 02/48.02.75.75,

la persona Ma torniamo alla lettera. Dopo aver ri-

di don Carmine Arice
Superiore generale dei sacerdoti del Cottolengo
e Padre della Piccola Casa della Divina Provvidenza
portato il brano sopracitato, la lettrice fa al-
cune osservazioni che mi sembra possano
dal lunedì al venerdì dalle
8.30 alle 18.00, e il sabato
dalle 9.00 alle 12.00.
essere riassunte così: il benessere possibile REDAZIONE
di una persona dipende sempre e soprattut- Per contattare la redazione,
vi preghiamo di chiamare
to dalle relazioni significative che si instau- lo 02/48.07.25.35 tra le 9.00
rano. Per questa persona gravemente mala- e le 17.00, dal lunedì al venerdì,
ta, il pericolo di curare la patologia più che oppure mandate una mail
il paziente è forte; inoltre, è fondamentale a benessere@stpauls.it
garantire quando è possibile le relazioni in-
terpersonali, soprattutto con coloro che so-
no parte della sua storia.
Ho riletto più volte la lettera inviatami da
M. e ho deciso di parlarne perché mi pare che
ponga a tema questioni che sono assoluta-
I centri ospedalieri
mente necessarie da attenzionare in un mo- che lavorano con noi

C
mento di ripartenza del Paese con un nuovo
ISTITUTO EUROPEO
ari amici di BenEssere, Governo al quale auguriamo uno sguardo at- DI ONCOLOGIA, MILANO
una lettrice della nostra tendo alle gravi ferite di numerosi cittadini www.ieo.it
rivista mi scrive citando una italiani. Se nella campagna elettorale la sanità CASA SOLLIEVO DELLA
SOFFERENZA, SAN
mia relazione che recita così: è stato l’argomento “cenerentola”, mi augu- GIOVANNI ROTONDO (FG)
«La considerazione del valore che attribuia- ro che non sia così nel programma di Gover- www.operapadrepio.it
mo all’altro è espressa dal tipo di relazione no; se la salute dei cittadini è il presupposto POLICLINICO GEMELLI,
che tessiamo, dalla qualità della nostra cu- di ogni sviluppo mi pare che su di essa si deb- ROMA
www.policlinicogemelli.it
ra, dalla fedeltà nel tempo e nelle situazioni, ba adeguatamente investire; se la cura delle ISTITUTO SCIENTIFICO
soprattutto quando la notte della sofferenza persone richiede lotta alla solitudine occorre EUGENIO MEDEA
e del dolore si prolunga e l’alba tarda ad ar- pensare una nuova sanità capace davvero di www.emedea.it
PICCOLO COTTOLENGO
rivare, dalla capacità di ascolto del detto e attenzione a tutto l’uomo. E infine, se è vero DON ORIONE, MILANO
del non detto di chi non ha più voce per par- che la vicinanza dei familiari è parte della cu- www.donorione-mi.it
lare ma grida silenziosamente il suo bisogno ra e coefficiente indispensabile del percorso GRUPPO OSPEDALIERO
di compagnia». Chi mi ha inviato questa let- terapeutico, si abbia il coraggio di non essere SAN DONATO, MILANO
www.grupposandonato.it
tera è una moglie alla quale viene impedito schiacciati da paure che tutelano quanti de-
FONDAZIONE HUMANITAS
di stare tutto il tempo che ella ritiene neces- vono gestire la cosa pubblica ma che penaliz- PER LA RICERCA, MILANO
sario accanto al marito, malato immobile e zano il benessere di pazienti complessi. www.fondazionehumani-
tasricerca.it
silente in un letto, ricoverato in una struttu- Cara M. sono certo che se suo marito po-
AZIENDA SOCIO SANITARIA
ra per curarlo adeguatamente. Le norme di tesse parlare si direbbe disponibile a qual- TERRITORIALE
prevenzione del contagio del Covid hanno che rischio di contagio pur di averla vici- CENTRO SPECIALISTICO
ORTOPEDICO
indotto il direttore sanitario di quella strut- na come merita un amore, che va al di là TRAUMATOLOGICO
tura a limitare la presenza a qualche ora e dell’apparenza e si nutre di quel “finché GAETANO PINI - CTO
con tutte le misure necessarie per non dif- morte non vi separi” da voi giurato 56 an- www.asst-pini-cto.it
fondere il dannato virus. ni fa e che lei sta vivendo con una fedeltà ISTITUTO NEUROLOGICO
CARLO BESTA, MILANO
Non discuto la bontà della decisione del esemplare. www.istituto-besta.it
medico, anche se a volte mi chiedo se alcu- OSPEDALE NIGUARDA
ne di queste norme non siano dettate da una CA’ GRANDA, MILANO
sorta di medicina e giurisprudenza difensi- Se nella campagna elettorale www.ospedaleniguarda.it
OSPEDALE
va per prevenire eventuali denunce; le pro- la sanità è stato l’argomento SAN RAFFAELE, MILANO
cure sono piene di fascicoli che molte volte “cenerentola”, mi auguro www.hsr.it
si chiudono con l’archiviazione, non sen- UNIVERSITÀ CATTOLICA
za aver speso soldi e tempo per segnalare che non sia così nell’applicare DI MILANO
Corso di laurea magistrale
o difendersi. Dobbiamo dire con schiettez- il programma di Governo in Psicologia per il benessere

ottobre 2022 | |9
 P
10 | | ottobre 2022
Essere benessere

Essere benessere
salute, medicina, prevenzione

Sarcopenia Salviamo i muscoli 48

In primo piano Pronti ad alzare le difese 12

Vaccino contro il Covid-19 Che cosa c’è di nuovo 22
Macchie cutanee Come rimuoverle 28
L’intervista Ilenia Lazzarin 32

ottobre 2022 | | 11
Essere benessere | In primo piano

Ci sono trattamenti, integratori e altri rimedi che promettono di rafforzare le difese

contro virus e batteri, ma l’unico modo per essere davvero “combattivi” è avere
uno stile di vita sano ogni giorno. Che fare contro il Covid e l’influenza in arrivo?

Sistema
ımmunitario
Non esistono
scorciatoie
di Paola Rinaldi
in collaborazione con

professor Lorenzo Dagna

primario dell’Unità
di Immunologia, Reumatologia,
Allergologia e Malattie rare all’Irccs
Ospedale San Raffaele, Milano

professor Giuseppe Nocentini

docente di Farmacologia presso
il Dipartimento di Medicina
e Chirurgia dell’Università
degli studi di Perugia

professor Fabrizio Pregliasco

direttore scientifico di Osservatorio
Influenza e direttore sanitario
dell’Irccs Istituto Ortopedico
Galeazzi, Milano

12 | | ottobre 2022
 benessere@stpauls.it

IN ALLERTA
Il nostro sistema
immunitario è
molto complesso
e va tenuto
in ordine, ma
senza eccessive
preoccupazioni.

L’
igienizzante per le ma-
ni sempre pronto in
borsetta, la casa che
profuma di detersi-
vo, un eccesso di pulizia perso-
nale e l’ossessione per un buca-
to bianco che più bianco non
si può. La lotta a virus, batte-
ri, parassiti, funghi e altri pato-
geni viene spesso considerata una
missione di vita, ma quando diventa
eccessiva può non essere il compor-
tamento virtuoso che tutti pensiamo.
«È ormai noto come i bambini nati
e cresciuti nei Paesi più ricchi, dove le
condizioni igieniche sono buone e gli
ambienti diventano sempre più sterili,
siano maggiormente soggetti alle aller-
gie, ma anche più vulnerabili agli sti-
moli esterni», commenta il professor
Lorenzo Dagna, primario dell’Unità
di Immunologia, Reumatologia, Aller-
gologia e Malattie rare all’Irccs Ospe-
dale San Raffaele di Milano. «L’ipote-
si è che la ridotta esposizione a virus
L’influenza
e batteri possa “disorientare” il siste-
potrebbe
ma immunitario, che non incontrando
riaffacciarsi
più i vecchi nemici da combattere fi-
in maniera
nisce per puntare l’attenzione contro
prepotente
sostanze che di norma sono innocue,
come pollini o acari della polvere». Ci
sono situazioni però, come la pan-

ottobre 2022 | | 13
Essere benessere | In primo piano

demia da Covid-19, dove mantenere la cosiddetta immunità innata, quella nostro sistema immunitario è compro-
norme igieniche rigorose è essenziale: che agisce in maniera aspecifica con- messo, non dobbiamo fare caso alle in-
allora, come trovare il giusto mezzo? tro qualsiasi tipo di agente esterno, an- fezioni stagionali, a cui difficilmente
«Manteniamo alta l’allerta nei conte- che mai incontrato prima. riusciamo a sfuggire. Ammalarsi spes-
sti sociali, restiamo più disinvolti nei «Addirittura i moscerini della frut- so di queste patologie può non essere
luoghi domestici», suggerisce l’esper- ta possiedono un sistema immunitario così indicativo di un problema».
to. «Anche nel primo caso, però, prefe- innato, che accumuna tutti gli esseri Piuttosto, a preoccuparci devono
riamo un normale lavaggio delle mani viventi e consente di non essere travol- essere altre condizioni, come avere fre-
al frequente utilizzo degli igienizzanti ti e uccisi dai microrganismi in pochi quenti infezioni respiratorie profon-
alcolici». giorni o settimane. È questo battaglio- de (polmoniti o broncopolmoniti), oti-
ne a sbrigare il lavoro pesante, perché ti o gastroenteriti, che suggeriscono un
Vari gradi di immunità interviene rapidamente, nell’arco di possibile status di immunosoppressio-
Con una superficie di circa due metri qualche ora dall’invasione, però non ne perché sono più atipiche e meno fre-
quadrati, la metà di un tavolo da biliar- possiede armi abbastanza efficienti quenti in un soggetto sano. «In questo
do, la pelle è quasi interamente com- per affrontare certi nemici specifici», caso, è importante ricorrere a una va-
posta da una spessa barriera, dotata precisa Dagna. «Non a caso, la secon- lutazione medica che possa indagare
di un efficiente sistema di dife- da linea di difesa è rappresen- quale possa essere la causa dell’indebo-
sa. «Una cute integra è fon- tata dall’immunità adattati- limento. Ma anche in assenza di malat-
damentale per preservare va, che si distingue dalla tie del sistema immunitario, è comun-
l’organismo dalle malat-
Non esistono prima proprio per la sua que importante agire sullo stile di vita.
tie infettive, perché im-
integratori specificità, per la me- Un’alimentazione sana, equilibrata e
pedisce la penetrazione
realmente capaci moria e per essere più varia, ricca di frutta e verdura fresche
di virus e batteri», av-
di rafforzare potente ed efficace. In ma povera di grassi animali è associata
verte Dagna. Tra l’altro,
il sistema pratica, in seguito alla a un minore rischio di malattie».
è sempre meglio cattura-
immunitario prima esposizione a un
re i nemici ai confini: se in- antigene, che può essere Prudenza con i rimedi naturali
vece riescono a farla franca, le un virus, un batterio o anche D’inverno, poi, tornano alla ribalta
cose si complicano non poco, visto che una vaccinazione, “memorizza” il ne- piante a cui vengono attribuite pro-
il “territorio” interno al corpo umano mico e crea una sorta di scheda per- prietà immunostimolanti, come l’e-
è davvero immenso. Basti pensare che sonale, in modo da riconoscerlo più chinacea o l’uncaria: si dice che, oltre
ci sono in media 120 mila chilometri di rapidamente in caso di future visite a all’azione antinfiammatoria e antios-
vasi sanguigni, cioè oltre 200 volte la sorpresa. Al contrario del sistema im- sidante, abbiano anche la capacità di
distanza tra Roma e Milano. munitario innato, quello adattativo indurre l’organismo a produrre spe-
Setacciare quella distanza per sco- non è già pronto all’uso quando na- cifiche proteine, le interleuchine, che
vare gli intrusi, così come perquisire sciamo, ma si addestra e si affina nel contribuiscono a rafforzare le dife-
i quarantamila miliardi di cellule che corso del tempo». se. Ma alla lista si aggiungono astraga-
mediamente formano l’organismo, lo, rosa canina, acerola e molto altro:
può essere complicato. «Qualora fos- Quando serve un aiuto «Non esiste un prodotto miracoloso
se necessario, comunque, non dobbia- Sia l’immunità innata sia quella adatta- per sostenere il sistema immunitario o
mo temere: il sistema immunitario è tiva hanno un potente alleato per com- per lo meno, al momento, non ci so-
formato da miliardi di soldati tra i più battere il nemico comune: l’infiamma-
agguerriti dell’universo, che hanno già zione, a patto che sia di breve durata
ucciso tanti nemici e parassiti nel cor- e non cronica. La febbre, il rossore o
so della nostra vita, spesso senza che il gonfiore sono una sorta di alert, un
ce ne accorgessimo». I primi guerrie- po’ come quelle notifiche che impo-
ri a entrare in azione fanno parte del- stiamo sul cellulare per ricordarci di Lo sai che…
fare qualcosa: allo stesso modo, questi
disturbi mandano un avviso generale
nel corpo per richiamare le cellule del Avere sintomi compatibili
sistema immunitario là dove ce n’è bi- con quelli dell’infezione
sogno. «Nonostante questo sistema so- da Covid-19 ma risultare nega-
I moscerini della frutta tivi al tampone è sempre più
fisticato, ogni tanto capita di ammalar-
possiedono un sistema ci. Ci sono periodi in cui nulla sembra
diffuso. L’ipotesi più accreditata
è legata al comportamento
immunitario innato, che scalfirci e altri in cui siamo sempre alle del nostro sistema immunitario,
accomuna tutti gli esseri prese con qualche malanno. Detto ciò, che oggi si attiva molto più
non esiste un numero di volte in cui velocemente quando la carica
viventi e consente loro è normale andare al tappeto», spiega virale non è ancora sufficiente
di non soccombere il professor Dagna. «Per stabilire se il rispetto alla sensibilità del test.

14 | | ottobre 2022
 benessere@stpauls.it

Come capire se siamo “deboli”

Alcuni esami del sangue possono rivelare lo stato delle nostre difese immunitarie:
Emocromo: riesce a contare i globuli bianchi (leucociti), cioè le cellule immunitarie
che ci difendono da virus, batteri o altri microrganismi pericolosi. Evviva il lievito di birra
Tipizzazione linfocitaria: utile soprattutto nella diagnosi di malattie ematologiche
e autoimmuni, valuta gli eventuali deficit di una classe specifica di cellule
Uno studio del laborato-
coinvolte nella risposta immunitaria.
rio di neuroimmunologia
Velocità di eritrosedimentazione (Ves): molecolare del Santa Lucia
mette in evidenza la presenza o meno Irccs di Roma ha scoperto
di infiammazioni. che il saccharomices cerevi-
siae, più noto come lievito
Dosaggio delle immunoglobuline:
di birra, riesce a interagire
rileva un eccesso o una carenza
con le cellule del sistema
di una o più classi di proteine prodotte
immunitario. In particolare,
da specifiche cellule immunitarie
sembra in grado di attivare
in risposta a batteri, virus,
le cellule dendritiche, vere
microrganismi e antigeni.
e proprie sentinelle dell’or-
Vitamina D, magnesio, zinco, ferro: ganismo che stimolano
sono tutti elementi indispensabili una risposta di difesa quando
per avere difese forti. avvertono la presenza
di un patogeno. La ricerca
– pubblicata sulla rivista
scientifica Frontiers in Immu-
nology – offre importanti
prospettive terapeutiche,
ipotizzando la somministra-
zione di probiotico basato
sulle componenti del lievito
come terapia immunostimo-
lante o per potenziare
la risposta antinfiammatoria
in patologie croniche
infiammatorie.

Alleniamo i muscoli

Numerosi studi hanno dimo-

strato che avere muscoli
forti e allenati aumenta
l’efficienza del sistema
immunitario. Ecco perché
in tavola non devono mai
mancare le proteine, essen-
ziali per mantenere la massa
SEGRETI muscolare: mediamente,
Il sistema il fabbisogno proteico si cal-
immunitario cola moltiplicando il proprio
“memorizza” peso per 0,8 grammi, alter-
il nemico e crea nando il consumo di carne
una sorta di scheda (poca rossa, meglio pollo
personale, in modo e tacchino di provenienza
da riconoscerlo biologica) con pesce
più rapidamente e proteine vegetali che
in caso di future derivano da legumi, semi
visite a sorpresa. oleaginosi e noci.

ottobre 2022 | | 15
Essere benessere | In primo piano
Attenzione agli sbalzi
Nei cambi di stagione, sono
gli sbalzi di temperatura
a essere deleteri. Vale quindi
l’antica regola del vestirci
a cipolla, cioè a strati,
per esempio indossando
una maglietta, un maglion-
cino e infine la giacca.
Questo ci consente di adat-
tare l’abbigliamento ai vari
momenti e luoghi della gior-
nata, proteggendoci
dalle escursioni termiche.
Pelle inospitale
La nostra pelle è ricoperta
da un sottilissimo strato acido
(chiamato appunto mantello
acido), che è una miscela
di sudore e altre sostanze
secrete dalle ghiandole sot-
tocutanee. Questo pH (pari
a 5.5) non è gradito a molti
microrganismi, per cui
ci difende dagli aggressori.
Una differenza di genere
Le donne presentano
una risposta immunitaria
più forte rispetto a quella
degli uomini e questo è dovuto
in buona parte agli estro-
geni, che sono in grado
di contenere e modulare
il processo infiammatorio
sino ad accelerarne la risolu-
zione. Risultato: le donne
in età fertile sono più pro-
tette da alcune malattie
rispetto agli uomini, mentre
con la menopausa e il conse-
guente calo degli estrogeni
il gentil sesso tende
ad ammalarsi di più.
16 | | ottobre 2022
no studi scientifici robusti che lo di- spiro corto, dolore toracico e altri sin-
mostrino. Gli integratori trovano una tomi comunemente associati alla sin-
reale e chiara indicazione solo negli drome del Long Covid, che perdura
stati carenziali, mentre tutti gli altri nonostante il virus non sia più presen-
dovrebbero sistemare la dieta prima te nell’organismo. Veri e propri stra-
di valutare delle scorciatoie», racco- scichi, la cui gravità può variare molto
manda Dagna. da soggetto a soggetto: se nella mag-
«Se una casa ha già sufficien- gior parte dei casi i disturbi so-
ti mattoni per avere stabilità, no di moderata entità e ten-
metterne di più non la raf- dono a scomparire da soli
forza ulteriormente: allo
Frequenti nel tempo, in altre situa-
polmoniti, otiti
stesso modo non ha sen- zioni sono gravi e seve-
so assumere più microe-
o gastroenteriti ri, come alcune forme
lementi del necessario.
indicano di dolore neuropatico,
L’esempio più classico è
una fragilità disturbi comportamen-
la vitamina C: anche se ne
delle difese tali o stati di depressione.
assumiamo grandi quanti- Inutile dire però che, dopo
tà, ne elimineremo gran parte, aver speso quasi tutti i suoi ri-
se non la totalità, con la nostra urina. sparmi, Gitte Boumeester è rientrata
L’unico modo per assicurarci il giu- a casa senza alcun miglioramento e lo
sto fabbisogno quotidiano di questa stesso sta accadendo ad altre migliaia
e altre sostanze è mangiare bene ogni di pazienti, disposti a tutto pur di tor-
giorno. Cosa che ci responsabilizza nare in forze e salute.
verso noi stessi». È anche vero, però, «La cosiddetta aferesi è una prati-
che numerosi studi stanno cercando ca terapeutica che consiste nel prelie-
di individuare degli integratori capaci vo di sangue intero da un paziente e
di influenzare la risposta immunitaria
innata, per cui nel medio-lungo perio-
do potrebbe arrivare qualche novità, Carotenoidi
stavolta veramente efficace. Vegetali giallo-arancio-rosso
(come albicocche, carote,
Occhio alle truffe peperoni, pomodori), ma anche
verdi dove la clorofilla maschera
Il problema è saper distinguere le pro- il pigmento (asparagi, basilico,
poste serie da quelle farlocche, vi- broccoli, cicoria, cime di rapa,
sto che intorno al sistema immunita- erba cipollina, lattuga, prezzemolo,
rucola, scarola, sedano).
rio ruotano le frequenti truffe di chi
promette difese inattaccabili grazie a
Vitamina C
metodi privi di qualunque fondamen-
Peperoncino piccante, peperone,
to scientifico. Potrebbe essere il caso
ortaggi a foglia verde, agrumi,
del recente turismo del Long Covid, kiwi, fragole, patate, piselli,
denunciato in una recente inchiesta fave, pomodoro.
pubblicata sul British medical journal:
numerose cliniche private a Cipro, in Flavonoidi
Germania e in Svizzera propongono Frutta e verdura
cicli di aferesi (lavaggio del sangue), in generale,
ma soprattutto
sessioni di ossigenoterapia iperbarica,
agrumi, uva,
flebo vitaminiche, iniezioni di vitami- grano
na D e altri trattamenti a costi esorbi- saraceno
e soia.
tanti, fino a 50 mila euro per un ser-
vizio completo. La prestigiosa rivista
Selenio
scientifica ha raccolto la testimonian-
za di Gitte Boumeester, una giovane Pesce, cipolle,
carni in genere,
psichiatra di Almelo, nei Paesi Bassi, noce brasiliana.
che ha acquistato il pacchetto propo-
sto da una clinica di Cipro pur di li- Omega-3
berarsi da fatica cronica, difficoltà di
Pesce azzurro,
concentrazione (la cosiddetta “nebbia salmone,
mentale”), palpitazioni cardiache, re- prodotti ittici.

nella sua successiva separazione nel-
le diverse componenti cellulari, utile
per esempio nelle donazioni dove al ri-
cevente occorrono solo globuli rossi,
globuli bianchi o piastrine», illustra il
professor Giuseppe Nocentini della So-
cietà italiana di farmacologia, docente
di Farmacologia presso il Dipartimen-
to di Medicina e Chirurgia dell’Univer-
sità degli studi di Perugia. «Ma l’afe-
resi può servire anche per “lavare” il
sangue dalle sostanze nocive in caso
di rare patologie ematologiche, neu-
rologiche o nefrologiche per cui non
esistono altre opzioni terapeutiche. Si
tratta di una procedura costosa, quin-
di i 1.685 euro a sessione riferiti da Git-
te Boumeester sono assolutamente
giustificati. Il vero problema è: serve o
non serve dopo aver contratto il coro-
navirus»?
Non esiste un protocollo
Il Long Covid rappresenta un fenome-
no relativamente nuovo, ancora in fase
di studio e, pertanto, non esistono rea-
Vitamina E
Olio di semi ed extra vergine Alcuni elementi presenti nei cibi aumentano
di oliva, anguilla, tonno
sott’olio, uova, frutta secca,
verdure a foglie verdi.
Prezioso microbiota
È sempre più noto il legame
fra sistema immunitario
e microbiota intestinale.
Ecco perché tra le nuove
frontiere della ricerca
c’è il trapianto di microbiota
fecale, che consiste nel trasfe-
rimento del materiale fecale
di un donatore sano nell’in-
testino di un soggetto malato
per ristabilire una condizione
di equilibrio fra i vari ceppi
batterici. A oggi questo tipo
di trapianto è approvato solo
per la terapia dell’infezione
da Clostridium difficile, ma
sono in atto numerosi studi
per valutare la sua efficacia
in diversi altri tipi di patologie,
tra cui ad esempio la sin-
drome del colon irritabile.
La dieta scaccia-malanni
le difese dell’organismo, aiutandoci a stare
meglio e prevenendo l’insorgere di molte
patologie. Ecco i principali.
Zinco
Noci, fagioli, pesce, prodotti
integrali.
Clorofilla
Vegetali color
verde.
benessere@stpauls.it
li protocolli di cura. Eppure, stando al
British medical journal, ci sono medici
che insieme all’aferesi prescrivono an-
ticoagulanti e antiaggreganti piastrinici,
come il clopidogrel, l’apixaban e l’epari-
na: «In linea teorica, il ragionamento ha
senso. Si è osservato che i pazienti con
Long Covid presentano dei microclots,
cioè piccoli aggregati formati da due
proteine, fibrina e amiloide, che potreb-
bero bloccare i minuscoli capillari inca-
ricati di trasportare ossigeno ai tessu-
ti. L’idea di rimuoverli potrebbe essere
una giusta intuizione, se non fosse che
nessuno ha dimostrato il nesso causa-ef-
fetto con la sintomatologia riportata dai
pazienti. In altre parole, non esiste cer-
tezza sul fatto che sia colpa di questi
microclots se si avvertono stanchezza
cronica, nebbia mentale, depressione,
dolori articolari e altri sintomi», riflette
il professor Nocentini.
Insomma, la ricerca è solo all’inizio
e tra l’altro non esiste ancora un iter
che permetta di fare una diagnosi pre-
cisa, perché non ci sono esami che for-
niscano una risposta inequivocabile su
fatto che si tratti davvero di Long Co-
vid e non di un altro problema di sa-
lute. Il tutto è ulteriormente complica-
to dal fatto che la malattia si presenta
in modo diversificato, quindi ciascuno
presenta la propria costellazione di di-
sturbi, per cui viene da pensare che un
discorso analogo varrà anche per le cu-
re: forse, non potrà mai esisterne una
sola. «I trattamenti che vengono offerti
da cliniche e medici privati sono speri-
mentali e, soprattutto, non sono sup-
portati dai famosi studi di fase 3, quel-
li che servono a determinare quanto è
efficace una terapia, se ha qualche be-
neficio in più rispetto a farmaci o trat-
tamenti simili già in commercio e qual
è il rapporto tra rischio e beneficio»,
commenta Nocentini.
Prima di assumere
integratori, valutare
bene l’alimentazione
che si segue normalmente:
potrebbero esserci
delle carenze
ottobre 2022 | | 17
Essere benessere | In primo piano
Estroversi più resistenti
Una ricerca condotta nel 2014
dalle Università di Nottin-
gham e della California
a Los Angeles ha messo
in relazione la risposta
immunitaria con i cinque
principali tratti di personalità
(estroversione-introversione,
coscienziosità-negligenza,
instabilità-stabilità emotiva,
gradevolezza-sgradevolezza,
apertura-chiusura mentale).
In base ai risultati, gli estro-
versi sembrano essere più
combattivi contro le infezioni
rispetto ad altri.
Curiosità
Qualsiasi invasore capace
di suscitare una reazione
del sistema immunitario
è un agente patogeno,
che non a caso – derivando
dal greco – significa
“portatore di sofferenza”.
Il libro
Immune,
di Philipp
Dettmer,
Rizzoli,
352 pagine,
27 euro.
A renderci vulnerabili alle
infezioni sono le mucose, cioè
la superficie che ricopre la trachea
e i polmoni, le palpebre, la bocca
e il naso, lo stomaco e l’intestino,
gli organi sessuali e la vescica.
Mediamente in un adulto sano
ci sono circa duecento metri
quadrati di membrana mucosa.
18 | | ottobre 2022
benessere@stpauls.it
Influenza in arrivo me due stagioni, grazie alle misure an-
Tra l’altro, venire a contatto con agen- ti-Covid, l’epidemia influenzale è stata
ti infettivi è pressoché inevitabile, so- quasi interamente soppiantata dal co-
prattutto in inverno. «Nella stagione ronavirus, ma quest’anno si teme che
fredda, circolano almeno 262 virus possa tornare a essere un problema,
respiratori, fra cui quello influenzale entrando in competizione con il Covid
è sempre stato l’assoluto protagoni- per diventare il principale virus respi-
sta prima del Covid-19, seguito a ruo- ratorio invernale».
ta dal virus respiratorio sinciziale»,
interviene il professor Fabrizio Pre- Le regole anti-contagio
gliasco, direttore scientifico di Osser- Ecco perché, ancora una volta, il con-
vatorio Influenza, virologo presso il di- siglio degli esperti è quello di vacci-
partimento di Scienze biomediche per narsi contro l’influenza già all’inizio
la salute dell’Università degli studi di dell’autunno (visto che la protezione
Milano e direttore sanitario dell’Irc- anticorpale, per essere efficace, ne-
cs Istituto Ortopedico Galeaz- cessita di circa due settimane
zi. «Deve essere il medico dal momento della sommi-
curante a distinguere fra nistrazione) per evitare,
i possibili malanni, ma a Occhio alle truffe: soprattutto nelle perso-
grandi linee l’influenza “lavare” il sangue ne fragili, complicazioni
si riconosce per tre ca- con l’aferesi polmonari anche gravi
ratteristiche principali: non serve contro dovute alla sola influen-
un esordio brusco della il Long Covid za o una sovrapposizio-
febbre con temperatura ne con il Covid. Lascia-
superiore ai 38 gradi; la pre- mo poi che sia il medico a
senza di almeno un sintomo consigliarci la migliore tera-
respiratorio, come naso chiuso o che pia da seguire, evitando di assumere
cola; la presenza contemporanea di al- antibiotici che magari abbiamo già in
meno un sintomo sistemico generale, casa: «Questi farmaci sono appropria-
come spossatezza o dolori muscolari e ti nelle infezioni batteriche, ma asso-
articolari. Se non c’è la compresenza lutamente inutili contro quelle virali.
di questi tre aspetti, si tratta di un’altra Usarli quando non serve, come nel ca-
infezione respiratoria acuta». so dell’influenza o del Covid-19, può
Tra l’altro, stando ai dati epidemio- favorire nel tempo l’origine di super
logici raccolti nell’emisfero australe, batteri che potranno esporre noi e i
l’influenza potrebbe riaffacciarsi in nostri figli a patologie non più curabili
maniera prepotente con la riduzio- con i medicinali attualmente a disposi-
ne delle norme di distanziamento e zione, perché resistenti alle terapie»,
dell’uso delle mascherine: «Si tratta conclude Pregliasco. Per i più giovani
di virus quasi tutti di tipo A, con una basterà un po’ di riposo è una giusta
certa predominanza di A3N2», annun- alimentazione e si rimetteranno in se-
cia il professor Pregliasco. «Nelle ulti- sto velocemente.
Difficoltà a concentrarci Quando insospettirci
Il corpo invia segnali
piuttosto chiari per farci
Raffreddore capire che le difese
immunitarie necessitano
episodi di febbre
e mal di gola ripetuti di un sostegno, come:
Herpes
Stanchezza
allergie e sfoghi
cutanei debolezza e dolori
muscolari costanti
Disturbi intestinali
P
ottobre 2022 | | 19
Essere benessere | In primo piano

a cura di Paola Rinaldi

Manteniamoci attivi
vero...
L’attività motoria ci difende dai microbi.
Vero. Oltre a essere amico del cuore, lo sport
svolge un’azione positiva anche sul sistema im-
munitario perché riduce lo stato di infiammazio-
ne dell’organismo. Diversi studi scientifici hanno
dimostrato che durante l’attività fisica aumentano
i globuli bianchi, le cellule che ci proteggono dalle
infezioni: poi si abbassano nuovamente e le dife-
se tornano in condizioni di normalità, ma restano
“rafforzate”. La regola base, quindi, deve essere
quella di non condurre una vita sedentaria, ma se-
guire un programma di allenamento regolare, che
sia ovviamente indicato in base all’età, alla prepa-
razione atletica e alla predisposizione personale.

Il cervello c’entra con l’immunità.

Vero. Da qualche anno è nota la presenza di cel-
lule immunitarie anche nel cervello e, di norma,
una condizione di immunodeficienza sistemica
si riscontra anche qui. C’è addirittura uno studio
pubblicato su Nature che sostiene come il rallen-
tamento delle funzioni cognitive potrebbe esse-
re legato a un cattivo funzionamento del sistema
immunitario, in particolare delle cellule mieloidi,
che in condizioni normali svolgono una funzio-
ne difensiva ma che nel tempo possono perdere il
controllo e attivarsi contro nemici inesistenti, ali-
mentando un processo infiammatorio cronico che
danneggia vari tessuti, fra cui quello cerebrale.

L’infezione naturale è meglio di qualun-

que vaccinazione.
Vero. La protezione che deriva dall’aver superato
una malattia è generalmente più completa e dura-
tura rispetto a quella indotta da un vaccino, per-
ché il sistema immunitario ha imparato a ricono-
scere il microrganismo per intero, non solo nelle
parti (come una proteina specifica) introdotte con
il siero. Detto ciò, i vaccini sono fondamentali per-
ché difendono dai potenziali sintomi severi, com-
plicanze e sequele che l’infezione naturale può
comportare.

20 | | ottobre 2022
 benessere@stpauls.it

È vero che lo sport ci fa produrre

Risponde:
più anticorpi? Una febbre elevata indica professor Giovanni Di Perri
per forza una malattia grave? Bere direttore del Dipartimento di Malattie
infettive dell’Ospedale Amedeo
aumenta le difese? Ecco le principali di Savoia di Torino
risposte ai vostri dubbi…

...o falso?
Curiosità

La vita sociale rafforza il sistema immuni- ATTENZIONE ALL’ALCOL

tario. L’abuso di alcol può avere un
Falso. Ciascuno di noi possiede un repertorio di impatto negativo sul sistema
memoria immunitaria contro svariati microbi in immunitario. Diversi studi,
infatti, hanno dimostrato
proporzione all’età, che ci protegge contro i mi-
la maggiore suscettibilità
crorganismi più comuni. Tuttavia, quando si in-
dei bevitori alle infezioni
contrano altri patogeni, dobbiamo costruire ra- batteriche e virali, ma anche
pidamente una nuova risposta e con l’età questa una certa vulnerabilità
capacità tende a diminuire. Soprattutto nei sogget- a livello polmonare: sembra
ti più anziani, quindi, frequentare luoghi affollati che l’alcol possa danneggiare
può essere pericoloso: l’immunosenescenza (cioè l’epitelio della mucosa respi-
l’invecchiamento del sistema immunitario) rende ratoria, rendendolo meno
più suscettibili alle infezioni sia virali sia batteri- capace di rimuovere il muco
che. Posto però che fare vita sociale fa bene al cer- e indebolendolo nel tempo.
vello, prevenendo la demenza senile e migliorando
ANTIBIOTICI? SÌ MA...
il tono dell’umore, bisogna trovare il giusto mezzo:
L’abuso di antibiotici può
contrastiamo la solitudine, certamente deleteria, creare squilibri nella flora
ma usiamo le giuste precauzioni nei contesti socia- batterica intestinale. Dun-
li dove possono circolare virus nuovi e aggressivi, que, vanno utilizzati solo
come il recente coronavirus. su prescrizione medica
e con alcune regole: rispet-
Bere aumenta le difese. tare orari di assunzione
Falso. Una buona idratazione è alla base di un cor- e dosi prescritte; non sospen-
retto equilibrio metabolico, ma non incide specifi- dere la terapia ai primi segni
camente sul sistema immunitario. Al massimo, bere di miglioramento; non con-
servare le confezioni iniziate
influenza lo stato di salute delle nostre mucose, in
per usi futuri.
particolare quelle nasali e del cavo orale, che svolgo-
no un’importante funzione di filtro e barriera contro OCCHIO AI MEDICINALI
gli agenti esterni, come virus e batteri. I meccanismi difensivi
che il corpo mette in atto
Più alta è la febbre, più grave è la malattia. per adattarsi al freddo, come
Falso. Il rialzo della temperatura corporea non è un la vasocostrizione (il restrin-
sintomo negativo di per sé, ma una reazione dell’or- gimento dei vasi sanguigni
ganismo che si sta difendendo da una malattia. Quan- per garantire il regolare
do è molto elevata, non significa necessariamente flusso di sangue a tutti
gli organi vitali), possono
che la malattia sia più grave: un esempio è la sesta
Illustrazione di Umberto Grati

anche diminuire o ritardare

malattia, tipica dell’età infantile, dove la febbre è in
l’efficacia di alcuni farmaci,
genere altissima e può protrarsi per diversi giorni, per cui in inverno è sempre
ma la patologia è del tutto innocua e priva di compli- bene rivalutare i propri tratta-
canze. Al contrario, ci sono casi gravi e talvolta fatali menti con il medico ed essere
di tubercolosi dove la temperatura corporea non su- ancora più scrupolosi verso
pera i 37-37,5 gradi. l’aderenza terapeutica.

ottobre 2022 | | 21
Essere benessere | Medicina
Covid-19
La vaccinazione
che ci salverà
di Paola Rinaldi
in collaborazione con
professor Silvio Garattini
presidente dell’Istituto di ricerche
farmacologiche Mario Negri di Milano
professoressa Stefania Basili
direttore dell’Unità operativa
complessa di Medicina interna
e Immunologia clinica dell’Azienda
Ospedaliero-Universitaria Policlinico
Umberto I di Roma
È piuttosto comune
domandarsi se fare subito
la quarta dose o aspettare
i vaccini aggiornati contro
le varianti Omicron,
che dovrebbero arrivare
in autunno. Ma gli esperti
avvertono: l’attesa
può essere pericolosa
22 | | ottobre 2022
Q
uarta dose sì, quarta sioni epidemiologiche errate, il Gover-
dose no. Almeno un ter- no ha allentato le misure restrittive pri-
zo degli italiani tentenna di ma dell’estate, autorizzando concerti,
fronte all’ipotesi di un nuo- competizioni sportive e altri eventi di
vo richiamo di vaccino anti massa che da un lato hanno favorito la
Covid-19, che al momento è riservato diffusione del virus, dall’altro hanno
ai soggetti con più di 60 anni e alle ca- trasmesso l’idea che il pericolo sia or-
tegorie fragili, ma nel tempo po- mai superato».
trebbe essere esteso ad altre
fasce della popolazione. Servono nuovi sieri
Solo che stavolta gli in- Le reazioni Peraltro, è elevata la per-
decisi non sono no-vax, avverse centuale di chi ritiene
ma soggetti che finora segnalate sono i vaccini poco efficaci
hanno aderito alla cam- percentualmente contro le nuove varian-
pagna vaccinale e adesso trascurabili ti di Sars-Cov-2, per cui
iniziano a vacillare. «Ne- diminuisce la fiducia ver-
gli ultimi mesi, è profonda- so questo strumento: «In
mente cambiata la percezione effetti, le attuali vaccinazioni
della pandemia: si pensa che il Co- sono state sviluppate sul ceppo origi-
vid-19 sia meno pericoloso rispetto al nario, quello di Wuhan, per cui non
passato e questo accade anche a livello sembrano garantire uno scudo effica-
istituzionale», commenta il professor ce contro le due varianti Omicron al
Silvio Garattini, presidente dell’Istitu- momento più diffuse a livello globale»,
to di ricerche farmacologiche Mario sottolinea il professor Garattini. «Non
Negri di Milano. «Sulla base di previ- a caso, la ricerca continua. Ad oggi so-

PRIMA O POI
Molti laboratori stanno
lavorando per mettere a
punto un vaccino anti
Covid-19 “universale”, che
sia efficace contro più
tipologie di coronavirus,
compresi quelli che
causano il comune
raffreddore.
Il libro
Gallipedia
di Lorella Berto-
glio e Massimo
Galli, Vallecchi,
256 pagine,
18 euro
È il più lungo racconto
che Massimo Galli abbia mai fatto
di sé, con la collaborazione
della giornalista scientifica Lorella
Bertoglio. Durante la pandemia
è stato scelto da molti come punto
di riferimento per spiegare i com-
portamenti del virus, ma questo
non è un libro sul Covid-19.
Si tratta piuttosto del racconto
di una vita piena di storie, curiosità
e interessi, anche ben al di là
del suo essere infettivologo.
no 344 i vaccini che sono stati svilup-
pati o che si trovano ancora in fase di
sviluppo, partendo da cinque diverse
piattaforme tecnologiche, vale a dire
il virus intero inattivato, le sub-unità
proteiche come la proteina Spike, l’R-
na messaggero, i vettori virali e l’ulti-
missima novità che sfrutta un Dna pla-
smidico».
Al vaglio dell’Agenzia europea per
i medicinali (Ema) ne sono già arriva-
ti due adattati alle varianti Omicron,
che potrebbero ottenere il via libera
tra settembre e ottobre. «Il problema
è che attendere il vaccino “migliore”
può non essere una buona idea: ci sono
ancora troppi morti ogni giorno e tan-
te persone sono ancora prive di prote-
zione. Nel frattempo, se i Governi non
trovano una strategia per vaccinare
tutto il mondo, continueranno a emer-
gere nuove varianti potenzialmente
pericolose. Ciò significa che dobbia-
mo mantenere alto il livello di allerta,
continuando a usare le mascherina nei
luoghi affollati, rispettando le regole
del distanziamento sociale, detergen-
do spesso le mani e vaccinandoci con
gli strumenti già a disposizione, se non
lo abbiamo ancora fatto».
Nessun timore
Peccato che sul tema vaccini ci sia ti-
more sugli effetti a lungo termine. In
realtà, sono state 137.899 le segnala-
zioni di sospetta reazione avversa su
un totale di 138.199.076 di dosi sommi-
nistrate, di cui l’81,8 per cento riferi-
te a eventi non gravi, come dolore in
sede di iniezione, febbre, stanchezza
e dolori muscolari. Il dato (pari a 100
segnalazioni ogni 100 mila dosi) emer-
ge dal dodicesimo Rapporto di farma-
covigilanza sui vaccini anti Covid-19
pubblicato a luglio dall’Agenzia italia-
na del farmaco, che ha raccolto e ana-
lizzato le comunicazioni registrate tra
il 27 dicembre 2020 e il 26 giugno 2022
per i cinque vaccini in uso. Nella mag-
gior parte dei casi, la reazione avver-
sa si è verificata nella stessa giornata
della vaccinazione o il giorno succes-
sivo e solo più raramente oltre le 48
ore, mentre le segnalazioni gravi cor-
rispondono al 18,1 per cento del totale,
in base a criteri standardizzati che non
sempre coincidono con la reale gravità
clinica dell’evento.
benessere@stpauls.it
Corsa all’universale
Molti laboratori stanno lavo-
rando per mettere a punto
un vaccino anti Covid-19
“universale”, che sia effi-
cace contro più tipologie
di coronavirus, compresi
alcuni di quelli che causano
il comune raffreddore.
Il suo bersaglio
è una differente
porzione
del virus,
meno variabile
della proteina
Spike e quindi
capace di stimo-
lare la produzione
di anticorpi “ad ampio spet-
tro”: il percorso però
non è semplice e richiederà
tempi lunghi per la comples-
sità dei risultati attesi.
Nel frattempo conviene
essere prudenti.
Difendiamo il cuore
Uno studio dell’Università
di Oxford, appena pubbli-
cato sulla rivista Circulation,
ha dimostrato che il rischio
di miocardite è più alto
tra le persone non vacci-
nate affette da coronavirus
rispetto a chi ha ricevuto
la vaccinazione anti Covid.
Un’altra ricerca, stavolta
dell’Herlev and Gentofte
Hospital in Danimarca,
ha confermato che i vaccini
anti Covid non peggiorano
l’insufficienza cardiaca
né aumentano il rischio
di tromboembolismo venoso
o di miocardite nei pazienti
con insufficienza cardiaca.
Secondo gli esperti, dun-
que, queste nuove evidenze
scientifiche dovrebbero
rassicurare i pazienti
e spingere alla vaccinazione
chi ancora esita.
ottobre 2022 | | 23
Essere benessere | Medicina benessere@stpauls.it

«Sin dall’inizio, gli effetti collate-

rali a breve e lungo termine sono stati
l’aspetto più discusso e temuto dall’o-
pinione pubblica, anche perché gene-
ralmente i vaccini non vengono som-
ministrati a dosi così ravvicinate»,
commenta Garattini. «Dare una sforbi-
ciata ai tempi per ottenere in fretta una
risposta anticorpale efficace non ha in-
taccato la sicurezza delle vaccinazioni
e tanto meno rischia di sovraccaricare
il sistema immunitario. Piuttosto, dob-
biamo temere di più l’infezione natu-
rale rispetto alla sua prevenzione».

Risposta individuale
Tuttavia, una nuova ricerca – promos-
sa dalla Sapienza Università di Roma
e dal Policlinico Umberto I – ha dimo-
strato come diverse variabili possano
incidere sulla capacità di acquisire una
reale protezione a seguito della vacci-
nazione. «Non solo nel Covid, ma nella
salute in generale, la nostra maggiore
o minore capacità di resistere alle ma-
lattie è il risultato di diversi fattori de-
mografici, clinici e sociali», illustra la
professoressa Stefania Basili, coordi-
natrice dello studio e direttore dell’U-
nità operativa complessa di Medicina
interna e Immunologia clinica dell’A-
zienda Ospedaliero-Universitaria Poli-
clinico Umberto I di Roma. «Innanzi-
tutto, come nella maggior parte delle
patologie, ci sono differenze impor-
tanti tra uomini e donne nell’inciden-
za, nella sintomatologia e nella gravi-
tà, così come nella risposta a farmaci e
trattamenti. Ma poi contano anche lo
stile di vita e il carico sociale: il fatto di
lavorare o meno, avere una casa sulle
spalle da portare avanti, doversi occu-
pare di figli o altri famigliari».
Il nuovo studio, pubblicato sulla ri-
vista Journal of Personalized Medicine,
è stato condotto su un campione di
2.065 lavoratori sanitari del Policlini-
IL VERO NEMICO
Dobbiamo temere
di più l’infezione
naturale rispetto
alla sua prevenzione.
co Umberto I, a cui era stato sommini- gie polmonari croniche e tabagismo
strato il vaccino anti Covid-19 di Pfizer/ ha fatto registrare un picco verso il
BioNTech: «Tutti i soggetti coinvolti so- basso. «Dopo cinque mesi, inoltre, si
no stati sottoposti a due prelievi di san- è osservata una diminuzione media
gue, rispettivamente dopo un mese e del 72 per cento del livello anticorpa-
dopo cinque mesi dalla seconda vac- le, che però è risultata meno evidente
cinazione. In più, hanno dovu- nelle donne e nei soggetti con
to compilare un lungo que- infezione pregressa», riferi-
stionario per raccogliere sce l’esperta.
diverse informazioni per-
La risposta Ma a sorprendere è
sonali», racconta la pro-
immunitaria stato il maggiore mante-
fessoressa Basili.
è personale nimento della risposta
e quindi possono anticorpale nei sogget-
Lo stile di vita conta esserci reazioni ti single o conviventi ri-
Alcuni risultati non han-
inattese spetto ai soggetti sposati,
no sorpreso gli studiosi: divorziati o vedovi: «Que-
per esempio, è emerso che do- sto potrebbe essere dovuto a
po un mese dalla vac- diversi fattori, come il maggiore ac-
cinazione i soggetti cudimento di sé o i minori livelli di
con una pregressa in- stress dovuti all’assenza di preoccu-
fezione da Covid-19 e pazioni, pensieri, impegni e respon-
quelli più giovani ave- sabilità famigliari, ma anche ad altre
vano livelli di anticor- variabili cliniche inesplorate, come
pi più alti, mentre la lo stile alimentare e l’indice di massa
presenza di malattie corporea».
autoimmuni, patolo- Sta di fatto che gli esiti di questo
lavoro sottolineano ancora una vol-
ta l’importanza dello stile di vita e
incoraggiano ulteriori ricerche per
indagarne gli effetti sulla risposta im-
munitaria, facendo emergere una me-
dicina sempre più personalizzata e di
precisione.

24 | | ottobre 2022
ottobre 2022 | | 25
Essere benessere | Il geriatra risponde benessere@stpauls.it

La tenerezza nerezza un modo visibile per esprime-

re l’amore?

Perché fa bene
Un altro dei molti passaggi incisivi
di questo testo è rappresentato dalla
frase: «La tenerezza rende la vita de-

anche a chi cura

gna di essere vissuta, e fa del bene a chi
è solo, e sta male, ma anche a chi cura,
ridestando emozioni silenziose e fra-
gili». Questo riferimento ricorda alcu-
ne posizioni dell’Associazione italiana
di psicogeriatria, quando insistiamo
sulle attenzioni gentili di chi cura co-
me strumento per affinare la sua stes-
sa umanità. La gentilezza donata, che
è strumento della tenerezza.

Parla il corpo
Un altro passaggio: «La tenerezza ha bi-
sogno del corpo, del linguaggio del cor-
risponde il professor Marco Trabucchi
po vivente, in particolare di quello che

«N
presidente dell’Associazione italiana di psicogeriatria
si esprime nella carezza, in questo gesto
on c’è cura, cura dell’a- così apparentemente banale e invece
nima e del corpo, se dotato di vaste risonanze emozionali».
non sia accompagnata Ancora una volta l’autore fa risuonare
dalla tenerezza, che, og- corde ben conosciute dalla cultura psi-
gi, ancor più che nel passato, è neces- cogeriatrica, sempre legata alla corpo-
saria a farci incontrare, gli uni con gli reità. Nulla in medicina vi è di serio se
altri, uno psichiatra con i suoi pazienti non è fondato su una relazione opera-
in particolare, nell’attenzione e nell’a- tore-ammalato, che si esprime con for-
scolto, nel silenzio e nella solidarietà». me diverse nelle varie specialità, ma che
Sono le parole dello psichiatra Eugenio non può mai escludere la carezza.
Borgna scritte nel suo libro Tenerezza Nella parte finale del libretto, Bor-
(Einaudi, 98 pagine, 12 euro). Parole gna dedica attenzione alle conseguen-
da tenere sempre a mente soprattutto ze dalla pandemia: «La tenerezza è in-
quando si ha la responsabilità di un’al- somma di aiuto nella temeraria sfida
tra persona, nella vita e nell’attenzione alle caratteristiche fondanti della vita alla routine e alle banalità, all’apatia
professionale. Il testo è mirato agli ope- di ogni persona, che impongono ade- e all’indifferenza, all’impazienza e al-
ratori sanitari, ma si rivolge a tutti. guati stili di relazione. «È ancora possi- la noia, che nel tempo del coronavirus
Riporto direttamente alcuni brani bile che si ascoltino i pazienti sono stati d’animo che si alter-
dello scritto di Borgna, presi dal Prelu- con tenerezza e con pazienza, nano alle paure». Sono paro-
dio. Chiunque si occupa di persone fra- in una vita sempre più divo- le di fuoco, perché indicano
gili dovrebbe adottare queste frasi che rata dalla fretta e dall’indiffe- la via di uscita dall’espressio-
Borgna riferisce alla psichiatria, ma renza»? Noi sappiamo che in ne di una professione sempre
che hanno una valenza per tutti. «La ambito geriatrico questo at- uguale, talvolta fatua, senza
tenerezza è il mezzo che permette l’in- teggiamento è sempre molto futuro… sì, la tenerezza, cioè
contro e nasce dalla consapevolezza faticoso, ma allo stesso tempo l’attenzione sulla singola per-
che siamo tutti chiamati a un comune possiamo affermare che è dif- sona e la comprensione pro-
destino di dignità e di libertà». È mol- fuso. Si pensi alle relazioni con fonda del suo dolore, è mezzo
to significativo il riferimento di Borgna le persone affette da demenza IL LIBRO fondamentale per non essere
e con i loro famigliari, quando Tenerezza, sempre uguali a noi stessi, per
la tenerezza è forse l’unico lin- di Eugenio coltivare la speranza che dal-
L’attenzione alla persona
guaggio comprensibile. La te- Borgna, lo specifico atto di cura nasce
e la comprensione nerezza si collega al linguag- Einaudi, per noi e per l’altro qualche
98 pagine,
profonda del suo dolore, gio dell’amore, tante volte da
12 euro
cosa di nuovo. Noi che possia-
è mezzo fondamentale noi richiamato come modalità mo essere operatori sanitari,
irrinunciabile per farsi capire da chi ha ma soprattutto cittadini dediti all’ac-
per non essere sempre perso la memoria, ma non la capacità compagnamento dei nostri fratelli per
uguali a noi stessi di cogliere gli affetti. E non è forse la te- le strade talora impervie della vita.

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ottobre 2022 | | 27
Essere benessere | Scusi dottore

INSIEME PER LA MENTE

In occasione della Giornata mondiale
della salute mentale, il 10 ottobre, Fondazione
scrivete a Onda organizza la nona edizione dell’(H)
“Scusi dottore” Open day. A partire dal 27 settembre, tutti
Vi risponderanno i servizi offerti con le indicazioni sulle date,
gli specialisti gli orari e le modalità di prenotazione sono
consultabili sul sito www.bollinirosa.it

Macchie cutanee
I metodi giusti
per eliminarle

Ho compiuto 50 anni e comincio a notare la comparsa di macchie scure sul dorso

delle mani. So bene che non è una malattia, semplicemente un inestetismo, sicu-
ramente dovuto all’età, però mi creano un certo fastidio. È possibile rallentarne
la formazione o, meglio ancora, eliminarle? SUSanna, Novara

risponde il professor Paolo Bonan
responsabile della Dermatologia
e Dermochirurgia laser presso la Casa
di cura Villa Donatello - Firenze
Spesso, questi inestetismi
sono anche il risultato
di una cattiva esposizione
al sole e di una mancata
protezione. Per risolvere
il problema, esistono
però creme specifiche
ma anche soluzioni laser…
L
e macchie cutanee sul- La comparsa può dipendere anche
le mani, così come quel- da altri fattori come la genetica: le car-
le che possono compari- nagioni scure, infatti, sviluppano di-
re in particolare su viso, scromie e iperpigmentazione più facil-
collo e décolleté, dipendono prin- mente rispetto a quelle chiare, oppure
cipalmente da un abbassamento del- le alterazioni ormonali o l’assunzione
le difese della pelle, dovuto per per lunghi periodi di farmaci
lo più all’avanzare dell’età e composti da principi attivi
all’esposizione al sole. fotosensibilizzanti.
La principale respon-
La loro Quelle causate dall’età,
sabile della loro com-
comparsa dall’eccessiva esposi-
parsa è la melanina, il
dipende perfino zione ai raggi Uv o dal-
pigmento che dona il co-
dalla genetica le imperfezioni (acne)
lore naturale alla pelle,
e da fattori sono riconoscibili per-
che si distribuisce in mo-
ormonali ché hanno una forma ar-
do irregolare. Spesso, que- rotondata o ovale, un con-
sti inestetismi sono il risultato torno generalmente definito,
di una cattiva esposizione al sole e di sono isolate o in piccoli gruppi.
una mancata protezione ai raggi Uv. La Per attenuarle o eliminarle si pos-
luce solare, appunto, stimola la produ- sono utilizzare creme dermoco-
zione di melanina, che, se prodotta in smetiche in vendita in farmacia,
modo disomogeneo, è causa di questa anche se le macchie più vecchie con il
formazione. pigmento più radicato possono ricom-

28 | | ottobre 2022

OCCHIO… ALL’OCCHIO
La Giornata mondiale della vista (13 otto-
bre), organizzata il secondo giovedì
di ottobre, per aumentare la consapevolezza
e focalizzare l’attenzione globale sulla cecità
e problemi di vista, è coordinata dall’Agen-
zia internazionale per la prevenzione
della cecità (Iapb). Per info: https://iapb.it
parire quando ci si espone per lungo LA MELANINA
tempo al sole. Per eliminare gli ineste- Il termine deriva
tismi più resistenti, ci sono poi tratta- dal greco: si tratta
menti laser che vengono fatti in ambu- di un pigmento
della pelle, e può
latorio da un medico dermatologo o
essere nero, bruno
specializzato in medicina estetica.
o rossastro. La sua
Ad esempio, il sistema laser Red tou-
concentrazione
ch by renaissance utilizza una lunghez- varia da persona
za d’onda che è in grado di interagire a persona,
direttamente con la melanina azzeran- a seconda
done le concentrazioni. Questa azione dei fattori genetici,
permette di rendere omogenea la pig- dei farmaci assunti,
mentazione cutanea, migliorando glo- dell’alimentazione
balmente la qualità della pelle. Inizial- seguita e anche
mente la macchia diventa più scura, poi dell’esposizione
si schiarisce fino a uniformarsi. ai raggi
ultravioletti.
Normalmente i risultati si ot-
La sua quantità
tengono alla prima seduta. In ca- determina
si più resistenti può essere necessario la colorazione
farne una seconda. È però sempre im- della pelle.
portante, sia per prevenire sia per pro-
teggere la pelle dopo i trattamenti, uti-
lizzare protezioni solari.
benessere@stpauls.it
SPINA BIFIDA SOTTO CONTROLLO
La Giornata mondiale della spina bifida
e idrocefalo si celebra il 25 ottobre ed è stata
costituita in Guatemala nel 2011 per accre-
scere la consapevolezza di tale patologia.
Intende anche sensibilizzare e promuovere
i diritti delle persone con queste condizioni.
Per info: www.spinabifidaitalia.it
In breve
Milano: il formaggio
per insufficienza renale
Un medico del Policlinico di Milano e un impren-
ditore di prodotti caseari hanno inventato e bre-
vettato il formaggio FriP, basato su una nuova mo-
dalità di produzione che rende questi alimenti
accessibili anche ai pazienti con insufficienza re-
nale o in dialisi. Il brevetto, registrato proprio dal
Policlinico, è stato concesso gratuitamente ad al-
cune aziende casearie per favorirne la diffusione
sul territorio. La tecnologia FriP consente di pro-
durre formaggi i cui fosfati non vengono assorbiti
dall’intestino, ed è addirittura in grado di evitare
l’assorbimento di quelli contenuti in altri alimen-
ti. Questo processo tecnicamente si chiama chela-
zione (eliminazione). In questo momento qualche
formaggio prodotto con tale tecnologia è disponi-
bile in via sperimentale, grazie all’interessamento
delle associazioni di pazienti.
Montecatone: la stimolazione
in ospedale per “risvegliarsi”
La stimolazione magnetica ripetitiva (rTms) può
avere effetti benefici su varie menomazioni. Que-
sta tecnica di neuromodulazione viene utilizzata a
Montecatone per favorire il recupero di funzioni
motorie o cognitive alterate dopo una lesione del
sistema nervoso centrale (traumi cranici, emor-
ragie e anossie cerebrali, ictus cerebrali e lesioni
midollari). Durante il trattamento il paziente può
avvertire una minima contrazione della muscola-
tura controlaterale alla stimolazione. Le proprietà
dell’elettromagnetismo, inoltre, consentono di
studiare in modo non invasivo e indolore la con-
duzione di impulsi elettrici dal cervello al midollo
spinale e, da lì, attraverso i nervi, al muscolo. Ol-
tre che con rTms è possibile influenzare l’attivi-
tà cerebrale attraverso l’applicazione di correnti
elettriche continue sul cranio a bassa intensità.
ottobre 2022 | | 29
Essere benessere | Scusi dottore
Ictus
Importante
intervenire
in tempo
risponde il dottor Massimo Del Sette
direttore Neurologia, Policlinico
San Martino Irccs di Genova
Buongiorno, perché quando si riconosce uno dei sintomi dell’ictus (come, ad
esempio, debolezza da un lato del corpo, bocca storta, difficoltà a parlare o com-
prendere, muovere con minor forza un braccio, una gamba o entrambi, vista
sdoppiata o campo visivo ridotto) è fondamentale chiamare il prima possibile i
soccorsi?
Q
uando si parla di ictus,
ogni minuto è fonda-
mentale. Si tratta di una
patologia tempo-dipenden-
te: i risultati positivi che pos-
sono essere ottenuti grazie alle terapie
disponibili (trombolisi e trombectomia
meccanica) sono strettamente legati,
infatti, alla precocità con cui si intervie-
ne. È dunque importante riconoscere
il prima possibile i sintomi e arrivare in
tempi rapidi in ospedale. In questo mo-
do si può pensare di ridurre non solo il
Occorre arrivare presto
in ospedale: si riduce così
la mortalità e, in particolare,
si evitano conseguenze
gravi, soprattutto a livello
motorio. Ecco allora come
riconoscere i sintomi…
30 | | ottobre 2022
benessere@stpauls.it
prevenzione delle possibili complican-
ze, con il trattamento dei fattori di ri-
schio modificabili – sono costituite da
personale medico pronto a intervenire
in tempi brevi per ripristinare il flusso
sanguigno a livello dei vasi occlusi.
Il 29 ottobre si celebra, come ogni
Gianni, Livorno anno, la Giornata mondiale contro l’i-
ctus cerebrale e la World stroke orga-
nization ha voluto confermare, per
rischio di mortalità, ma anche di evita- questa edizione 2022, quanto sia im-
re esiti particolarmente gravi, cercando portante il riconoscimento tempestivo
di limitare danni futuri e soprattutto le dei sintomi, lanciando il tema “Minu-
conseguenze di disabilità, molto spesso tes can save lives: una persona su quat-
invalidanti, causate da questa malattia. tro verrà colpita da ictus nel corso della
Se compare anche uno solo dei sin- propria vita, ma ogni minuto è prezio-
tomi, è necessario chiamare su- so”; basti pensare che per ogni
bito il 112 (in quelle Regio- secondo che si ritarda
ni dove è attivo il numero dopo l’ictus vengono
unico di emergenza) o il Le Stroke Unit bruciati 32 mila neu-
118 perché la persona de- sono reparti roni e per ogni minuto
ve essere portata il più specializzati ben 1,9 milioni. Alice Ita-
rapidamente possibi- presenti lia (Associazione per la
le negli ospedali, possi- in ospedale lotta all’ictus cerebrale)
bilmente dotati dei cen- è da sempre impegnata in
tri organizzati per il campagne di informazione,
trattamento, cioè le Uni- sottolineando che ben l’80 per
tà neurovascolari (Centri ictus cento di tutti gli episodi può essere evi-
– Stroke Unit). Queste Unità, reparti tato, partendo proprio dalla individua-
altamente specializzati per l’inquadra- zione delle condizioni sulle quali si può
mento clinico-diagnostico-terapeutico intervenire, grazie a opportune modi-
e per la miglior gestione della malattia - fiche nel proprio stile di vita e curan-
dalla fase acuta alla riabilitazione neu- do soprattutto alcune patologie che ne
romotoria e cognitiva precoce fino alla possono essere causa.
ottobre 2022 | | 31
Essere benessere | Intervista

MILANO E NAPOLI
Ilenia ha nonni
veneti. Però è nata
in Lombardia e, da
adolescente, si è
trasferita in Piemonte,
Regione dove ha
frequentato le scuole
e ha conseguito il
diploma di maturità. È
a Napoli per lavoro.

32 | | ottobre 2022

Ilenia Lazzarin
«Ho fatto l’Università
per essere mamma»
di Agnese Pellegrini
foto di Alessandro Peruggi
Attrice e conduttrice, è laureata in Scienze dell’educazione.
«Non ho mai voluto insegnare», ci dice. «Desideravo solo
imparare le nozioni fondamentali per crescere bene i figli…»
A
ttrice, conduttrice, educatrice,
sportiva e mamma felice di Ra-
oul, un bel bimbo di tre anni: a
40 anni, Ilenia Lazzarin è una donna
appagata ma con ancora tanti sogni da realizza-
re. Occhi magnetici grigio-verdi, sorriso coinvol-
gente, ha lavorato moltissimo su se stessa prima
di arrivare a trovare un equilibrio che, oggi, le
permette di conciliare al meglio lavoro e vita pri-
vata. Gli obblighi sul set non la distolgono mai
dal suo impegno principale: fare la mamma!
Il grande pubblico ti conosce come Vio-
la, di Un Posto al Sole . Ma, in realtà, tu
hai recitato in televisione, al cinema,
in teatro e sei stata anche conduttrice.
Quale esperienza ti caratterizza di più?
«Tutte queste esperienze sono state belle e for-
mative, pur nella loro diversità. A voler fare un
bilancio, mi entusiasma di più la conduzione,
per me è un lavoro nuovo e più difficile, perché
se non hai un talento naturale non riesci. È una
sfida, e quindi mi appassiona».
Nata in Lombardia, trasferita in Pie-
monte e quindi a Napoli. Che cosa hai
preso da questo “tour” in Italia?
«I miei nonni sono venenti, in Lombardia ho
le mie origini, da 11 a 18 anni la mia formazione
adolescenziale l’ho costruita in Piemonte, do-
po l’esame di maturità mi sono trasferita a Na-
poli, e lì sono cresciuta come donna… Di ogni
città porto con me qualcosa: mi sento lombar-
da di nascita e napoletana di fatto».
benessere@stpauls.it
Certificato medico
Nata a Busto Arstizio, vicino
Milano, nel 1982, è laureata
in Scienze dell’Educazione.
È alta 1,65 m, ha occhi
verde-grigio. È attenta all’a-
limentazione, beve molti
centrifugati di sedano. Il suo
punto debole è la schiena.
Soffre di allergie di stagione
e preferisce, quando è pos-
sibile, i rimedi naturali,
soprattutto per la pelle e per
i capelli: non utilizza tinture
chimiche, ma preparati a base
di erba. Sceglie prodotti bio-
logici e le uova di galline
allevate a terra e acquistate
direttamente in fattoria.
Sei laureata in Scienze dell’Educazione.
Perché questa facoltà?
«Ho una formazione variegata: mio padre vo-
leva che studiassi, ma non mi fece frequentare
il liceo, perché a suo dire non mi avrebbe for-
mata per un lavoro. Così, frequentai la scuola
per diventare odontotecnica e, dopo la matu-
rità, avrei voluto proseguire specializzandomi
in quel campo, ma avevo già iniziato a muove-
Ho svolto 10 anni di psicoterapia e oggi sono
molto serena; è un percorso che dovrebbero
fare tutti, può davvero salvare vite...
re i primi passi nel mondo della recitazione,
che mi prendeva troppo tempo per conciliare
a questo lavoro un percorso universitario. Tut-
tavia, l’idea dell’Università mi accompagnava
sempre, così quando iniziai a lavorare a Napo-
li mi iscrissi a Ingegneria biomedica; non che
avessi una particolare predilezione per questo
corso di studi, ma la facoltà era proprio di fron-
UN POSTO AL SOLE te agli studi della Rai… Tuttavia, non diedi esa-
È la soap italiana più mi, in quegli anni le riprese di Un posto al So-
longeva, ambientata
le avevano ritmi davvero serrati. Sentivo però
a Napoli, che tratta
il bisogno di una formazione “per me”, quin-
tematiche di attualità
e di cronaca. In questa di decisi di iscrivermi a Scienze dell’Educazio-
foto: Ilenia con Patrizio ne. Questa facoltà mi ha dato la formazione per
Rispo, che interpreta essere mamma, non avrei mai voluto insegna-
il portiere Raffaele re, perché per poter diventare maestra occorre
Giordano. una vocazione che a me manca».
ottobre 2022 | | 33
Essere benessere | Intervista
Come sei arrivata a diventare attrice?
«Da piccola, cantavo e avevo avuto diverse occa-
sioni per inserirmi nel mondo dello spettacolo,
ma i miei genitori erano contrari. Tuttavia, con-
servavo sempre questo sogno e, un giorno, mia
madre scoprì un’agenzia di pubblicità formata
esclusivamente da donne. Fu proprio lei ad ac-
compagnarmi a sostenere un provino: avevo 17
anni e mi presero. Dalla pubblicità alla televisio-
ne il passo è stato breve…».
Come hai gestito la notorietà?
«All’inizio, non bene. A 19 anni ho avuto l’e-
splosione della popolarità, grazie a Un Posto al
Sole, che conta 18 milioni di telespettatori nel
mondo. Non ero pronta a tanto affetto da parte
dei fan, mi sono chiusa in casa, e questo tra l’al-
tro ha coinciso con la nuova vita a Napoli, così
diversa per abitudini e routine a quella cui ero
abituata in Piemonte o in Lombardia. A usci-
re fuori dall’esaurimento nervoso che ne seguì,
mi aiutò Claudia Ruffo (nella soap interpreta
Angela, ndr.), che da allora è diventata la mia
migliore amica. Comunque, ho svolto 10 anni
di psicoterapia, e sono molto serena oggi: sono
una grande promotrice di questo percorso, è
un’analisi che dovrebbero fare tutti anche solo
per conoscere se stessi e riappropriarsi dei rap-
porti sociali, di amicizia e familiarità».
Che infanzia hai avuto?
«Ho una sorella e due cugini con cui sono sem-
pre stata molto legata, siamo cresciuti insieme
sul Lago Maggiore, a pescare d’inverno e fare i
bagni d’estate. Ho avuto un’infanzia serena e
molto felice, e a contatto con la natura».
Hai praticato o pratichi sport?
«Attualmente ho purtroppo poco tempo, ma
cerco di allenarmi in palestra per tenermi in
forma, soprattutto dopo la gravidanza. Nel pas-
sato, ho praticato un po’ di tutto, a 4 anni con
mia sorella ho seguito lezioni di tennis. Ho pre-
so lezioni di danza del ventre, ma lo sport che
ho preferito di più è lo snowboard, ho dovuto
smettere perché ho rotto una gamba. Diciamo
che a livello di schiena non sono messa bene…».
In che senso?
«Ho una serie di patologie muscolo-scheletri-
che, dipendo dall’allenamento quotidiano per
fortificare i muscoli. Ho una scoliosi cervicale,
sette protrusioni e una serie di complicazioni
al coccige. Ho la schiena di una 80enne l’uni-
co modo per stare in piedi è praticare un mi-
nimo di potenziamento… Dovrei non sollevare
pesi, ma mio figlio ha appena 3 anni e pesa già
20 chili».
Che tipo di alimentazione segui?
«Sono molto attenta all’alimentazione, non sol-
tanto per me ma anche per mio figlio. Mangio
moltissime verdure: sia io, sia mio figlio consu-
34 | | ottobre 2022
miamo quotidianamente un estratto di sedano.
Appena sveglia bevo mezzo litro di acqua e li-
mone per purificare il fegato. Fuori casa, pur-
troppo, non riesco a seguire sempre un’alimen-
tazione bilanciata, per questo quando mi trovo
a mensa preferisco frutta e verdura, oppure pe-
sce bollito… Sono talmente attenta a quello che
metto nel piatto, che a mio figlio ho scelto il pe-
diatra perché era specializzato in alimentazione
neonatale! I miei acquisti li faccio in fattoria, do-
ve posso scegliere prodotti biologici, e preparo
io sempre i pasti in maniera variegata, ogni gior-
no un menù diverso. In questo modo ho avuto
IN PALESTRA l’opportunità di riscoprire cereali poco cono-
In questa foto: Ilenia sciuti: amaranto, quinoa, orzo…».
durante una seduta Dolce o salato?
in palestra. Fin da
«Salato, senza dubbio. Il dolce naturale è per
piccola, ha praticato
me frutta e cioccolato fondente. Non prendo
molti sport, anche
danza del ventre zucchero bianco, infatti, al massimo bevo un
e snowboard. Ora, frullato. Lo zucchero non lo digerisco e mi met-
a causa degli impegni te sonnolenza. Non è un sacrificio rinunciare ai
lavorativi e del mal dolci, mi sentirei male se li mangiassi».
di schiena, ha Un vizio a cui non puoi rinunciare…
rallentato però il ritmo. «Amo molto le ostriche e il sushi. Mi piace quel-
lo “sano”, infatti cerco di stare attenta perché
alcuni pesci contengono metalli pesanti. In
passato non mangiavo carne, soltanto pesce
ma in piccole quantità, per un motivo etico.
Poi, però, con la gravidanza ho dovuto reintro-
durre alcune proteine animali, ma sempre in
maniera moderata. Consumo molte uova, ma
di fattorie e da galline allevate a terra».
Sono credente, ho seguito corsi ad Assisi che
consiglio a tutti i ragazzi, perché mi hanno fatta
crescere spiritualmente e umanamente
Hai sofferto di qualche malattia?
«Di allergia primaverile, la tengo sotto control-
lo con medicine omeopatiche o fitoterapiche,
ma durante le crisi assumo antistaminici».
Come ti curi?
«Ovviamente dipende dalla patologia, preferi-
sco medicine naturali, ma con criterio: se Ra-
oul ha l’otite, non esito a dargli un antibiotico».
OSTRICHE E SUSHI Il rimedio della nonna…
Ilenia è molto attenta «Acqua e sale contro le contratture muscolari,
all'alimentazione tisane di zenzero per il raffreddore, una borsa
e quando può di acqua calda per i dolori al collo».
si concede ostriche
Utilizzi prodotti naturali anche per pel-
e sushi. Predilige
le e capelli?
però i pesci piccoli che
«Sì, assolutamente: per i capelli uso erbe tinto-
non contengono
metalli pesanti. Fino rie e rinforzanti, anche al posto dello shampoo
a qualche anno fa, tradizionale, impacchi riequilibranti in base al-
non mangiava carne la stagione. Per la pelle, scelgo cosmetici e cre-
né pesce per una me naturali, senza profumi. E, quando non la-
scelta etica. voro, non mi trucco».
 benessere@stpauls.it

Un tuo pregio e un tuo difetto…

«Tra i difetti, sono perfezionista, pretendo mol-
to da me e dagli altri. Poi sono impulsiva, dovrei
imparare un po’ di diplomazia. Come pregio,
invece, sono altruista e attenta all’educazione
di mio figlio, ho un senso di maternità molto
forte, leggo libri sulla psicologia dello sviluppo
e sull’educazione dei bambini. Come tutti i ge-
nitori, non sono esente da errori, però cerco di
limitarli».
Sei mamma di un bambino di 3 anni.
Che tipo di genitore sei?
«Molto attenta: devo educare mio figlio al mon-
do, sento appunto per questo una grande re-
sponsabilità. Cerco di fornire a Raoul i principi
di sincerità, onestà, altruismo. Lo educo con
passione e sacrificio: è facile fare la mamma
tollerante, educarlo invece è una fatica, ma è
l’unico modo per farlo crescere sano».
Che cosa cerchi di insegnare a tuo figlio?
«A non dire bugie, a saper a stare insieme agli
altri, rispettandoli. Il miglior insegnamento,
però, è sempre l’esempio».
La pandemia è stata pesante per tutti.
Come l’hai vissuta “da mamma”?
«Raoul nel 2020 aveva un anno e mezzo, cam-
minava da poco e fortunatamente a casa ho un
cortile, dove ha potuto giocare… Era piccolo e
per lui non c’è stata una grande difficoltà. Inve-
ce, è stato più faticoso per me, perché se da un
lato mi sono goduta il bambino, dall’altro non
ho lavorato e a casa dovevo fare tutto io».
Hai anche un ottimo rapporto con gli
animali…
«Sono cresciuta con gli animali, per questo de-
sidero che per mio figlio sia lo stesso. I bam-
bini devono capire che non sono giocattoli,
ma esseri che provano sentimenti e che van-
no rispettati. A casa abbiamo un barboncino, si
chiama Perché: personalmente, sono a favore
delle adozioni in canile e non avrei voluto un
cane di razza, ma essendo allergica dovevo sce-
gliere un animale con un pelo che non peggio-
rasse i miei sintomi».
Hai dei momenti di riflessione e di pre-
ghiera?
«L’unico momento è la sera, quando Raoul si
è addormentato, dalle 21 a mezzanotte… Sono
credente, ho seguito corsi ad Assisi che consi-
glio a tutti i ragazzi dai 18 ai 30 anni, mi hanno
CON I CANI formata ed educata a livello spirituale ma an-
Ilenia ha un che umano. Prego e credo».
barboncino, che si Sogni e progetti?
chiama Perché: «Mi piacerebbe crescere nella conduzione, con
«Mi piace che mio un programma mio, dopo l’esperienza di Un con-
figlio cresca con
tadino cerca moglie. A livello personale, desidero
gli animali».
realizzarmi e far crescere la famiglia, anche se
per ora non è realistico. Ma non si sa mai…».

ottobre 2022 | | 35
Essere benessere | Terapie naturali
Ipertensione
Due piante pilastri
della nostra salute
di Stefania La Badessa
farmacista e divulgatrice scientifica,
esperta in fitoterapia
S
olitamente, quando si vento fitoterapico sia a supporto del-
pensa a patologie im- la terapia già in atto (per rendere più
portanti come l’i-
pertensione, ap-
pare difficile – se non
azzardato – far rife- La fitoterapia
rimento a possibili può essere
trattamenti natura- di supporto ma
li: in realtà, per quanto non sostituisce
la terapia naturale non il trattamento
possa sostituirsi a quel- medico
la farmacologica (che non
va in alcun caso sospesa o mo-
dificata senza il consiglio del proprio
medico) è possibile valutare un inter-
Solo nei casi cosiddetti
bordeline, cioè con una
pressione poco alta, si può
ricorrere agli estratti
del biancospino e delle foglie
di ulivo. Ma anche quando
si è sottoposti a terapia
farmacologica...
36 | | ottobre 2022
Come si utilizzano
Sia per il biancospino che
per l’ulivo esistono in com-
mercio diversi estratti,
che rendono pratica ed effi-
cace la somministrazione
per via orale, come le gocce
(estratto idroalcolico),
l’estratto secco in capsule
o compresse. È importante
rivolgersi al medico,
al farmacista o all’erbori-
sta per individuare l’estratto
e il dosaggio più adatto
al proprio caso, esclu-
dendo possibili interazioni
pericolose con terapie far-
macologiche già in atto.
In ogni caso, è bene preci-
sare che gli effetti non sono
immediati: a prescindere
dal tipo di estratto prescelto,
una buona efficacia viene
garantita solo da un uso
costante e prolungato –
per almeno 2-4 settimane
consecutive, consentite
peraltro dall’ottima tol-
lerabilità e sicurezza
che caratterizzano
efficace ove necessario o even- questi rimedi.
tualmente limitarne, a di-
screzione del medico, il
dosaggio) sia per trattare
quelle condizioni di lie-
ve ipertensione che po-
trebbero essere definite
“borderline”, nelle quali
il medico non ritiene an-
cora opportuno prescrive-
re una vera e propria prescri-
zione farmacologica.
Il biancospino: l’età e lo stress
Dalle sommità fiorite del biancospi-
no (Crataegus oxyacanta) si ottengo-
no degli estratti ricchi di sostanze fun-
zionali attive che riescono a esercitare
un’azione antiossidante, ipotensiva,
rilassante, protettiva sul cuore e sulla
circolazione.
Si tratta di un rimedio naturale ca-
pace di produrre un abbassamento dei
valori pressori e di favorire leggermen-
te la diuresi, calmando al tempo stes-

Infusi e decotti
L’acqua calda è il modo
più semplice di estrarre
le sostanze attive. Per il bian-
cospino si può preparare
l’infuso, versandone 1 cuc-
chiaino da tè (2 grammi)
in una una tazza d’acqua bol-
lente, lasciando in infusione
per circa 15 minuti prima
di filtrare, da assumere
mattina e sera. Per l’ulivo
si può ricorrere al decotto,
preparato aggiungendo
a una tazza d’acqua (150 ml)
– portata all’ebollizione
in un pentolino – un cuc-
chiaino da tè
di foglie essic-
cate e sminuzzate
di ulivo (si raddop-
pia la quantità in caso
di foglie fresche),
proseguendo l’ebolli-
zione a bassa fiamma
per altri 10 minuti
prima di spegnere
e lasciare ancora
in infusione 10 minuti.
Se ne consumano 2 tazze
al dì, mattino e sera.
ESTRATTI
In alto: un rametto di ulivo. Nella pagina
a fianco, le bacche di biancospino. Questi due
rimedi possono essere facilmente utilizzati da tutti.
benessere@stpauls.it
so il ritmo cardiaco. Completa la sua
attività preziosa sul benessere del cuo-
re, migliorando la circolazione coro-
narica. Grazie alla sua efficace azione
rilassante a livello del sistema nervoso
centrale (azione ansiolitica), rientra in
molte preparazioni indicate per favo-
rire il relax e il riposo notturno. Si trat-
ta di un rimedio utile per quei soggetti
sottoposti quotidianamente a grande
tensione e fortemente sotto stress, ma
può risultare indicato in caso di palpi-
tazioni cardiache (aritmia) non pato-
logiche: il cosiddetto “cuore in gola”.
L’estrema tollerabilità e sicurezza d’u-
so ne consentono un’impiego prolun-
gato, anche a scopi profilattici, nell’età
di mezzo ai primi accenni di patologie
coronariche o nell’età avanzata come
trattamento di supporto nelle cardio-
patie tipiche dell’età matura.
L’ulivo che protegge il cuore
Noto soprattutto per l’olio che si ottie-
ne dai suoi frutti, anche l’ulivo (Olea
europaea) – una delle piante più im-
portanti della regione mediterranea
– si rivela un prezioso alleato contro
l’ipertensione grazie ai principi attivi
contenuti nelle sue foglie, semprever-
di, coriacee e ricoperte da una sottilis-
sima peluria sulla pagina inferiore che
conferisce loro un aspetto argenteo.
Tra le numerose proprietà attribu-
ite a questa pianta vanno evidenziate
quelle depurative e diuretiche, quelle
antiuriche, ipolipemizzanti e ipoglice-
mizzanti: nel complesso svolge quindi
un’utile azione disintossicante genera-
le, con particolare mira all’eccesso di
acidi urici, grassi e zuccheri nel san-
gue. In primo piano l’azione regolatri-
ce della pressione sanguigna (azione
ipotensiva) capace di favorire la ridu-
zione dei valori della pressione siste-
mica, meglio nota come “massima”,
pur tendendo a equilibrare anche la
“minima” (o diastolica) entro i limi-
ti fisiologici. L’azione antipertensiva
dell’ulivo sarebbe legata alla capaci-
tà delle sostanze attive racchiuse nel-
le sue foglie, tra questi oleuropeina e
oleuropeside, di indurre una spicca-
ta vasodilatazione a livello periferico,
ma anche a livello renale, producendo
anche effetti blandamente diuretici. In
farmacia potrete trovare dei preparati
da assumere in soluzione a gocce.
ottobre 2022 | | 37
Essere benessere | Ginecologia e sessuologia medica

Microbiota
Il segreto della salute Regola gli ormoni

al femminile
Il microbiota umano è anche
una “ghiandola multi-endo-
crina”.
Produce e secerne ormoni:
estrogeni, con il gruppo
di batteri chiamato “estrobo-
loma”;
testosterone e altri andro-
geni, con i batteri definiti
“androboloma”.
Risponde agli ormoni pro-
dotti dal corpo della donna,
o dell’uomo, e alle terapie
ormonali, per esempio
alle pillole contraccettive
o alle terapie ormonali sosti-
tutive, ma anche all’insulina
o agli ormoni tiroidei.
professoressa Alessandra Graziottin Regola i livelli degli ormoni
direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia medica che viaggiano nel sangue.
San Raffaele Resnati (www.alessandragraziottin.it)

lute. La storia clinica di ognuno di noi

Nella settimana prima del ciclo, oltre a diventare isterica, mi si gonfiava la pancia rivela bene le nostre vulnerabilità e i no-
stri punti di forza. Giustamente lei se-
talmente che dovevo aumentare la gonna di due taglie. Ancora peggio quando
gnala alcuni aspetti cardinali della sua
ero stressata: un disastro. Ora che sto andando in menopausa, ho 51 anni e il ci- storia ormonale. Anzitutto, la presenza
di una sindrome premestruale impor-
clo comincia a saltare per due-tre mesi, la pancia è sempre gonfia e ho tanta aria
tante. Quel “diventare isterica” prima
nell’intestino. Perché? Che cosa consiglia per stare meglio? LUCIA S., VENEZIA del ciclo, come lei dice, ha come cause:
l’eccessiva sensibilità del si-

G
entile Signora, il segre-
to di questi cambia-
menti sta nella stret-
tissima relazione tra le
fluttuazioni degli ormoni ses-
suali, in particolare estrogeni, pro-
gesterone e testosterone, tipiche del
ciclo femminile, e della loro caduta,
dopo la menopausa, e il microbiota,
l’insieme di triliardi di microrganismi
Tutti noi dovremmo
conoscere meglio
gli “inquilini” che ci abitano
da millenni: preziosi
microbi che svolgono
per noi migliaia
di processi chimici
che abita nel nostro intestino e condi-
ziona profondamente la nostra salute.
Tutti noi dovremmo conoscere meglio
gli inquilini che ci abitano da millenni,
si sono evoluti con noi e svolgono per
noi migliaia di processi chimici. Siamo
in grande salute quando andiamo d’a-
more e d’accordo con il nostro micro-
biota. Se lo attacchiamo con gli antibio-
tici usati in modo indiscriminato o non
lo rispettiamo, perché abbiamo stili di
vita sbagliati, o siamo troppo stressa-
ti, ce lo rendiamo nemico, innescando
una serie di disfunzioni che possono
diventare pericolose per la salute, nel
breve e nel lungo termine.
Le ragioni del corpo
Il microbiota che ci abita è parte di un
triumvirato essenziale per la nostra sa-
stema nervoso centrale, su base ge-
netica, alle fluttuazioni di estrogeni e
progesterone prima delle mestruazioni;
la disbiosi intestinale, con
un alterato metabolismo degli estroge-
ni che ci accentua prima del ciclo e che
si ripercuote anche sul cervello visce-
rale, oltre che sull’intestino.
Questa vulnerabilità emotiva e in-
testinale premestruale può esasperar-
si durante il passaggio alla menopausa,
quei due-tre anni in cui le fluttuazioni
di estrogeni e progesterone sono anco-
ra più esasperate. E peggiorare ancor
più dopo la menopausa, quando gli or-
moni sessuali scompaiono. Il terremo-
to ormonale dà grandi scossoni, per
così dire, sia al sistema nervoso, visce-
rale e centrale, sia a tutto il corpo. Sul
fronte fisico lo testimoniano la riten-
zione idrica, il rallentamento del me-

38 | | ottobre 2022

tabolismo, l’aumento di peso, soprat-
tutto all’addome e al punto vita, che
contribuiscono al deprimente “look
menopausa”, e il gonfiore intestinale
che tanto la disturba. Sul fronte emoti-
vo lo rivelano la caduta del tono dell’u-
more, fino alla depressione, con irri-
benessere@stpauls.it
tabilità e a volte aggressività, che è il Le ragioni del cuore
lato rumoroso della depressione stes- Lo stress, soprattutto se ripetuto o re-
sa; l’aumento dell’ansia e dei distur- sistente, è un grande nemico della sa-
bi del sonno, grande custode della sa- lute femminile, anche ormonale. Può
lute, quando è regolare e profondo, e alterare la produzione di ormoni da
foriero di guai, quando è superficiale, parte dell’ipofisi, la ghiandola che poi
scarso e interrotto. stimola l’ovaio a produrre ormoni in
età fertile. Modifica la rispo-
sta stessa dell’ovaio, ridu-
cendo la produzione di
Gli antibiotici progesterone, grande
usati in modo calmante naturale del-
indiscriminato le donne. Altera il mi-
producono danni crobiota e il suo ruo-
al microbiota lo nella produzione ed
elaborazione di ormo-
ni, sia sessuali, sia dello
stress. Ecco perché se siamo
IN MENOPAUSA stressate aumentano gli squilibri or-
Dopo i 50 anni, il monali e le loro conseguenze: le irre-
ruolo del microbiota golarità del ciclo, che si accorcia, si al-
intestinale diventa lunga o salta, con modificazioni quindi
ancora più prezioso
di ritmo, ma anche di quantità e di du-
nel mantenimento del
benessere generale
rata del sanguinamento mestruale, e i
della donna in un sintomi che le accompagnano, tra cui
delicato passaggio il peggioramento della sindrome pre-
biologico. mestruale, come lei notava con gran-
de accuratezza, e il gonfiore intestina-
le, per l’effetto che l’eccesso di stress
ha anche sul nostro microbiota.
Come ridurre il gonfiore
La strategia per stare meglio si articola
in tre grandi punti, da personalizzare:
migliorare gli stili di vita con
varietà e qualità dell’alimen-
tazione, grande attenzione all’alcol,
nemico della salute generale, intesti-
nale e mentale delle donne;
ottima “crono-nutrizio-
ne” ossia la scelta del tempo ot-
timale della giornata per i diver-
si alimenti, con buona colazione,
pranzo sobrio e cena leggerissi-
ma, possibilmente non oltre le
19, soprattutto con l’avanzare
degli anni;
attività fisica aero-
bica quotidiana, cam-
minare 45 minuti ogni
giorno, a passo veloce,
possibilmente il mattino
presto, alla luce natura-
le, fuori casa. Pensate, ri-
duce anche il rischio di tu-
mori alla mammelle del 3
per cento. Tantissimo! L’a-
zione benefica è media-
ottobre 2022 | | 39
Essere benessere | Ginecologia e sessuologia medica benessere@stpauls.it

Invisibili alleati

È costituito da triliardi
di microrganismi. È il più impor-
tante e potente tra le diverse
comunità di microbiota
che abitano tutto il nostro
corpo: dalle narici al tratto
respiratorio, dalla bocca
a tutto il tratto
gastrointestinale,
dalla pelle
e mucose,
ma anche
dalla placenta
al liquido
amniotico,
oltre all’intestino
del feto e al latte
materno. Un mondo affasci-
nante da scoprire! Le famiglie
principali che compongono
il microbiota intestinale sono
costituite da: ta anche dall’effetto sul microbio- di sonno per due di veglia). Integra-
ta intestinale e sulla sua produzione re il microbiota con prebiotici:
Firmicutes
di estrogeni! Richiede costanza, come sostanze, fibre soprattutto, presen-
minoritari nel feto e nel neo-
nato, aumentano con l’età, tutto negli stili di vita. L’attività aero- ti nel cibo, che non vengono assorbite
fino a diventare dominanti bica quotidiana ottimizza il metaboli- dall’organismo ma sono utilizzate dalla
negli anziani smo, mantiene il giusto peso corporeo flora intestinale come fonte di carbonio
ed evita l’accumulo di grasso ectopico, per crescere meglio. I prebiotici facili-
Bacteroidetes
aumentano dopo trattamenti fuori posto, attorno ai visceri addomi- tano la crescita di un microbiota sano.
antibiotici, si riducono nali, contrastando proprio quel “lo- I cibi prebiotici più comuni includono i
in caso di malnutrizione ok menopausa” che tanta invecchia le carciofi, ricchi di inulina, di cui i nostri
e carenza di alimenti essenziali donne. Se poi si aggiungono un po’ di batteri sono ghiotti, gli asparagi, i fagio-
per la crescita dei bambini esercizi per i muscoli addomi- li e l’avena, le banane, e le noci,
Actinobacteria nali e un po’ di stretching, ma anche aglio e cipolla. Da
sono dominanti in feto il ritorno in gran forma, assumere con attenzione
e neonato, minoritari in adulti dentro e fuori, è garanti- Il microbiota alla varietà e al carico ca-
sani. Aumentano dopo to. All’opposto, avere la si può integrare lorico complessivo!
gli ottant’anni e diventano pancia, o peggio essere e proteggere Attenzione: come
importanti oltre i cent’anni obesi, è un pessimo indi- grazie anche alle anticipato, il microbio-
Proteobacteria catore sul progetto di sa- fibre alimentari ta è anche una ghiandola
sono più rappresentati lute e longevità, in parti- endocrina (estroboloma),
nei neonati allattati al seno, colare dopo la menopausa: con microrganismi specia-
meno nei piccoli nutriti rivela un microbiota disfunzio- lizzati per elaborare gli estro-
con latte artificiale. Aumen- nale (disbiosi). Predice diabete, infar- geni, produrli o rimetterli in circolo per
tano nei bambini malnutriti.
to, ictus e altre patologie che abbrevia- usarli al meglio. Anche dopo la meno-
Altri ceppi sono variamente no l’aspettativa di salute. Stress, alcool pausa, il microbiota sano è il garante
presenti nell’adulto, e tossici ambientali indeboliscono an- della salute del cervello viscerale e cen-
fino a costituire circa cor più il microbiota, così come, nella trale, e dell’intestino, che è l’organo im-
un quarto della popolazione
donna, la perdita degli ormoni sessua- munocompetente più importante del
del microbiota.
li, dopo la menopausa. corpo. L’80 per cento delle nostre di-
GLI AMICI INTERNI Importante la protezione del fese e il livello di efficienza del nostro
L’80 per cento delle nostre difese sonno, cercando di addormentarsi e esercito, ossia del sistema immunitario,
immunitarie si struttura e si allena alzarsi sempre alle stessa ora, con alme- si struttura e si allena proprio nell’inte-
proprio nell’intestino. no 7 ore di sonno (ottimali 8 ore: un’ora stino, grazie al microbiota!

40 | | ottobre 2022
ottobre 2022 | | 41
Essere benessere | Scienze

Tumori resistenti
alle terapie
La matematica
corre in aiuto

di Paola Rinaldi
in collaborazione con
Mariangela Russo
ricercatrice del Dipartimento di Oncologia
dell’Università di Torino e del Candiolo
Cancer Institute Fpo Irccs
Può succedere
che le cellule tumorali
sviluppino una resistenza
alle cure, anche nel caso
delle moderne terapie
a bersaglio molecolare.
Uno studio ha fatto
chiarezza sui meccanismi
U
na delle principali cau- tendono a moltiplicarsi più velocemen-
se di fallimento delle te rispetto a quelle normali. È per que-
cure antitumorali è lo sta ragione che, al di là delle cellule tu-
sviluppo di resistenza morali, finisce per avere effetti anche su
ai farmaci da parte delle cellule pelle, capelli, pareti dell’intestino e al-
malate. Il trattamento che prima era tri tessuti dell’organismo soggetti a un
attivo, e quindi capace di inibire il tu- maggiore ricambio. Le targeted therapy
more, diventa tollerato, per cui non ri- invece sono bombe intelligenti, in gra-
esce più ad arrestare efficacemente il do di rivolgersi contro un preciso ber-
progredire della patologia. È co- saglio, presente soltanto nelle
me se il cancro imparasse a cellule malate». In genere si
“chiudere la porta” in fac- tratta una proteina anoma-
cia al farmaco, tornando Le recidive la, la cui presenza è dovu-
a essere aggressivo e ri- possono ta a un gene alterato che
apparendo con una reci- comparire anni ha causato la crescita cel-
diva a distanza di molto dopo la prima lulare incontrollata. «I
tempo, magari anni do- diagnosi vantaggi sono molteplici,
po la diagnosi. perché le targeted therapy
«Il problema può riguar- garantiscono una maggiore
dare anche le terapie a bersa- precisione e una minore tossi-
glio molecolare, o targeted therapy, cità rispetto ai trattamenti tradizionali
una vera e propria rivoluzione in cam- grazie alla selettività del meccanismo di
po oncologico», spiega Mariangela Rus- azione che risparmia le cellule sane».
so, ricercatrice del Dipartimento di On-
cologia dell’Università di Torino e del Qualcosa non funziona
Candiolo Cancer Institute Fpo Irccs. Capire esattamente in che modo i tu-
«Non si tratta di una forma di chemio- mori riescono a opporre resistenza a
terapia: quest’ultima infatti è aspecifi- queste terapie rappresenta un quesito
ca e colpisce soprattutto le cellule che cruciale a cui rispondere per riuscire a

42 | | ottobre 2022

sconfiggerli, offrendo ai pazienti qua-
lità e aspettative di vita superiori. Un
significativo passo avanti in questa di-
rezione è stato segnato dai risultati di
uno studio, appena pubblicato su Na-
ture genetics e condotto da un gruppo
di fisici dell’Istituto Fondazione di On-
cologia Molecolare (Ifom) e dell’Uni-
versità degli studi di Milano insieme a
biologi e medici dell’Università di Tori-
no e del Candiolo Cancer Institute, gra-
zie al sostegno di Fondazione Airc.
«Siamo partiti da una considerazio-
ne: spesso, dopo un lasso di tempo va-
riabile da paziente a paziente, i tumo-
ri diventano indifferenti alle terapie a
bersaglio molecolare, per cui impara-
no a sopravvivere. Questo può acca-
dere in tutte le forme di cancro, ma in
particolare succede nei tumori solidi
più che in quelli ematologici», descri-
ve Russo. «Per qualche motivo, di fron-
te alle targeted therapy, alcune cellule
tumorali entrano in una sorta di letar-
go, che le rende in grado di tollerare
temporaneamente il trattamento».
Questo fa sì che abbiano tutto il tempo
per acquisire mutazioni genetiche che
consentono loro di replicarsi anche in
Proteine sotto attacco
In genere, le targeted therapy
prendono di mira delle pro-
teine che, a vario livello, sono
responsabili dei vari aspetti
della malignità cellulare.
Per esempio, ce ne sono
alcune che forniscono le istru-
zioni necessarie su come
formare i vasi sanguigni
in grado di portare nutrimento
al tumore; una presenza piutto-
sto comune nelle neoplasie
di colon-retto, rene, mam-
mella e ovaio. Si tratta quindi
di farmaci rivolti ai pazienti
il cui tumore ha precise caratte-
ristiche biomolecolari, per cui
la percentuale di successo
terapeutico è maggiore rispetto
alla chemioterapia, usata
in modo più incondizionato.
presenza del farmaco, causando così
una recidiva. «In questo caso si parla
di malattia minima residua, dall’ingle-
se minimal residual disease, con cui si
fa riferimento a un piccolissimo nume-
ro di cellule cancerose che si ostinano
a persistere nell’organismo del pazien-
te nonostante i trattamenti».
Come virus e batteri
Per certi aspetti, queste cellule iniziano
a comportarsi come quei virus (il più
noto è l’herpes labiale) che possono re-
stare mimetizzati nel corpo per decen-
SOTTO LA LENTE
Il mieloma plasmacellulare aspirato dal
midollo osseo così come appare
al microscopio elettronico.
benessere@stpauls.it
ni, in uno stato di latenza, senza repli-
carsi e senza causare la patologia, fino
a quando – a causa di un indebolimen-
to del sistema immunitario (dovuto per
esempio a stress psicofisico, radiazioni
solari, febbre, etc) – si riattivano provo-
cando una nuova infezione. «In questo
stato di “vita sospesa” possono entra-
re anche le cellule tumorali persistenti,
ma il loro non è un vero e proprio letar-
go. Nel periodo di quiescenza, infatti, si
attrezzano per mutare di più e, di con-
seguenza, imparano a sfuggire al far-
maco che fino a quel momento funzio-
nava bene sulle “colleghe” più deboli».
Il meccanismo ricorda molto da vi-
cino quello messo in atto dai batteri
nei confronti degli antibiotici, che poi
sta alla base della mancata eradicazio-
ne delle infezioni batteriche da parte
di questi farmaci. «Nel caso delle cel-
lule tumorali, abbiamo notato che la
resistenza viene indotta dallo stesso
trattamento. In altre parole, è come se
l’ambiente ostile stimolasse la loro au-
mentata capacità di mutare. E questo
porta a conseguenze diverse a seconda
del paziente, che si ritrova a fare i con-
ti con recidive più o meno aggressive,
ma sempre insidiose».
Studiamo i numeri
Il gruppo interdisciplinare costituito
da fisici e biologi, guidati dai professo-
ri Marco Cosentino Lagomarsino e Al-
berto Bardelli, ha indagato la resisten-
za alle terapie a bersaglio molecolare
con un approccio inedito, che combina
la matematica alla biologia. Più preci-
samente, le cellule tumorali sono state
caratterizzate nelle loro diverse sotto-
popolazioni, raggiungendo ecceziona-
li livelli di dettaglio e approfondimen-
to. «Traducendo poi gli esperimenti
eseguiti in laboratorio in un linguaggio
matematico, siamo riusciti a interpre-
tare e predire con precisione il com-
portamento delle cellule tumorali du-
rante i trattamenti», interviene Simone
Pompei di Ifom, fisico e co-primo au-
tore che si è occupato dello sviluppo
dei modelli matematici. «In particola-
re, abbiamo quantificato la loro capa-
cità di diventare persistenti, calcolan-
do che queste mutano fino a cinquanta
volte più velocemente rispetto alle al-
tre cellule tumorali. Ciò significa che,
anche se presenti in piccolo nume-
ottobre 2022 | | 43
Essere benessere | Scienze benessere@stpauls.it

Curiosità

Quando vengono stres-

sate dalle terapie, le cellule
tumorali mettono in atto una
risposta nota come “mutabi-
lità adattativa”, molto simile
a quella che i batteri atti-
vano con gli antibiotici
e descritta per la prima volta
in un paper pubblicato su
Science nel 2019. La conse-
guenza è l’incremento
della loro capacità di mutare
e di evolvere. Per interpre-
tare questo comportamento
nei confronti dei farmaci
a bersaglio molecolare,
i ricercatori hanno preso
spunto dall’esperimento pio-
nieristico che valse il premio
Nobel nel 1969 a Salvador
Luria e Max Delbrück.
Gli esperimenti biologici,
infatti, sono stati condotti
sulle cellule del cancro
in modo analogo a quelli
che i due scienziati fecero
sui batteri. Questi, associati ro, le cellule persistenti comportano «Il prossimo passo sarà trasferire il
a un’evoluzione dell’allora un’alta probabilità di recidiva». protocollo, per ora applicato solo a li-
modello matematico, hanno Ora, i risultati ottenuti aprono a nee cellulari, a esperimenti preclinici
permesso di svelare come
nuove possibilità per prevenire l’in- più significativi, come colture cellula-
i farmaci inducano nelle cel-
sorgere della resistenza e impedire lo ri in tre dimensioni derivate da cam-
lule tumorali un aumento
della capacità di mutare.
sviluppo di metastasi: «Servirà ancora pioni tissutali ottenuti da pazienti. Ma
molto tempo per applicare queste co- le sfide aperte sono ancora tante», am-
noscenze alla pratica clinica, ma l’o- mette la ricercatrice.
biettivo futuro è sfruttare questi Per esempio, va presa in
modelli matematici per indi- considerazione la cosiddet-
viduare nuovi target mole- ta eterogeneità intra-tu-
colari che, una volta col-
I risultati morale, cioè la diversità
Effetti collaterali ottenuti aprono
piti, possano bloccare i tra le cellule di un sin-
meccanismi che porta-
a nuove cure golo tumore: «Questa è
Anche se meno tossiche no le cellule tumorali ad
per impedire verosimilmente dovuta
rispetto alla chemioterapia
aumentare il proprio tas-
lo sviluppo al fatto che nel tempo le
tradizionale, le terapie a ber-
so di mutazione, possibil-
di metastasi cellule tumorali si diffe-
saglio molecolare non sono
esenti da effetti collaterali, mente impedendo tale in- renziano le une dalle altre
come diarrea, rash cutanei, cremento», anticipa Pompei. a causa di caratteristiche ge-
febbre, sbalzi di pressione netiche, epigenetiche e fisiche. Nelle
e aumento di alcuni valori Prospettive promettenti forme di cancro più omogenee, le dif-
nel sangue (per esempio I dati preliminari degli esperimenti in ficoltà sono minori perché si può agire
le transaminasi Alt epatiche). corso sembrano promettenti. «Forse, con un solo farmaco, al massimo due.
un giorno, i medici potranno modula- Nelle forme più eterogenee, invece, è
CURE PIÙ SEMPLICI re le dosi e i tempi di somministrazio- come se dovessimo contrastare nemi-
Nelle forme di cancro più omogenee, ne dei farmaci antitumorali in modo ci diversi, dove le armi a loro disposi-
le difficoltà sono minori perché si da minimizzare la probabilità di reci- zione per resistere e adattarsi sono più
può agire con un solo farmaco. diva della malattia», riprende Russo. numerose», conclude Russo.

44 | | ottobre 2022
Essere benessere | Come mi curo
Il marchio
dei farmaci
Chi confonde
le idee?
O
gni principio attivo pre-
sente in un prodotto far-
maceutico è caratterizzato
da tre nomi: il nome chimi-
co che di solito è molto complica-
to e sconosciuto al medico, il nome
generico che è designato per ogni
singolo principio attivo dall’Orga-
nizzazione mondiale della sanità e
il nome di fantasia, il marchio che
è stabilito dalla ditta farmaceutica
produttrice. Per avere un esempio, fra i
farmaci più utilizzati, N(4 idrossifenil)ace-
tamide è il nome chimico, paracetamolo è
il nome generico e Tachipirina il marchio o
nome di fantasia.
Eliminando il nome chimico, di solito
difficile da pronunciare e ricordare, riman-
gono le altre due denominazioni. Il nome
generico è quello che si utilizza durante l’u-
niversità quando si impara la farmacologia
e la sua applicazione alla clinica.
Quando il medico inizia la sua attività
Una proposta concreta: utilizziamo solo il nome
generico, è più semplice per tutti e soprattutto
risparmieremmo molti soldi da spendere meglio
di Silvio Garattini
presidente Istituto di ricerche
farmacologiche
“Mario Negri”, Milano
benessere@stpauls.it
pratica deve invece apprendere i nomi di
fantasia sprecando inutilmente del tempo e
correndo anche dei rischi perché si posso-
no fare degli errori. Infatti due nomi di fan-
tasia possono essere molto simili ma con-
tenere principi attivi molto diversi, oppure
due marchi possono essere diversi, ma con-
tenere lo stesso principio attivo.
I marchi possono essere brevettati e
perciò i nomi generici possono venire uti-
lizzati quando scade il brevetto. Sareb-
be molto logico abolire l’impiego del mar-
chio e utilizzare solo il nome generico per
le prescrizioni. Sarebbe più facile per tut-
ti, medici e pazienti, sapere cosa viene pre-
scritto e utilizzato.
Sarebbe anche più facile racco-
gliere informazioni sulla ef�icacia e
sugli effetti collaterali. Si annullerebbe
anche il costo del ticket che si deve pagare
quando viene prescritto o viene richiesto il
prodotto con il marchio rispetto al prodot-
to del generico. Gli italiani risparmierebbe-
ro molti soldi da utilizzare per altri scopi,
soprattutto per curarsi meglio. Vogliamo
provare ad abolire il marchio e obbligare il
medico a prescrivere sempre e solo con il
nome generico?
ottobre 2022 | | 45
Essere benessere | La storia
Amaurys Perez
«Guarito dalla vitiligine
a colpi di luce»
di Marzia Brentani
Il campione di pallanuoto aveva diverse macchie che
spiccavano sulla sua pelle. Non riusciva a trovare una
cura, finché non ha scoperto un trattamento innovativo
A
vete presente gli al-
bum da colorare? Con-
tinuano a divertire mi-
lioni di bambini che,
con i loro pastelli, riempiono
gli spazi bianchi di un disegno.
Quando invece occorre “ricolorare”
la propria pelle, che in alcuni punti ha
perso la sua naturale tonalità, le cose
si complicano. Comincia così la ricer-
ca di un pennarello magico in grado di
cancellare le odiate macchie bianche e
di uniformare la carnagione. Ne sanno
qualcosa le persone affette da vitiligi-
ne, una malattia della pelle caratteriz-
zata dalla comparsa di macchie color
latte o bianco ghiaccio che, differen-
ziandosi dalla cute circostante, sono
fonte di disagi psicologici.
La causa di queste aree depigmen-
tate? «Quando nel 2014 sono compar-
se le prime macchioline sul dorso delle
mani e sulla punta delle dita, ho inizia-
to a navigare in Internet per capire che
cosa mi stava accadendo», racconta
Amaurys Perez, 46 anni, ex giocatore
46 | | ottobre 2022
di pallanuoto della Nazionale italiana e prima sulle mani, poi anche sui piedi,
ora allenatore. «Lessi che le cause del- sull’inguine e persino sul volto, ai lati
la vitiligine, malattia di cui non si sa an- del naso e tra le narici e la bocca».
cora molto, sono sostanzialmente due:
ereditarie o legate a un periodo di forte Non è contagiosa
stress. E poiché non ho nessun parente Confrontandosi subito con i dermato-
con questa patologia, mi sono dato la logi, Amaurys apprende che la vitiligi-
risposta da solo: le macchie depigmen- ne non è nulla di grave: non dà sintomi
tate e dai contorni irregolari era- né tanto meno è contagiosa. Ma
no comparse dopo un anno la prova-specchio è difficile
scandito da continui impe- da digerire. Tanto più che
gni professionali, sia co- le macchie prive di mela-
me atleta (nel ruolo di di- Naso e contorno nina risaltano ancora di
fensore della squadra di labbra sono più sulla sua pelle scura
pallanuoto Acquaviva) completamente di mulatto. «Mi sembra-
sia come protagonista di guariti va che tutti le notassero,
numerosi eventi sporti- non mi sentivo più a mio
vi e trasmissioni televisive. agio con me stesso. Tornan-
Nel 2013, infatti, avevo parte- do spesso a Cuba, ho iniziato un
cipato a Ballando con le Stelle e le pro- trattamento con particolari unguenti,
ve di ballo tenute a Roma, tra una gara creme e un farmaco a base di cortisone
e l’altra, un treno e l’altro, mi avevano e placenta. Ma dopo un anno la situazio-
impegnato oltremisura. Così nel 2014, ne era invariata: nessun miglioramento
al termine di quell’anno stressante, ec- e il timore che le macchie conquistasse-
co la mia pelle scura di mulatto mo- ro altri centimetri della mia pelle. Gra-
strare delle chiazze bianchissime: dap- zie a Dio, mi sono rivolto a un derma-

tologo esperto in vitiligine che mi ha
proposto un innovativo trattamento ba-
sato sulla luce blu. Sì, proprio una par-
ticolare banda dello spettro luminoso,
corrispondente agli Uvb a banda stret-
ta, è in grado di stimolare la produzio-
ne di melanina, il pigmento responsa-
bile del colore della pelle. Incuriosito,
mi sono sottoposto a un ciclo di sedute
che sono risultate gradevoli perché l’u-
nica sensazione avvertita è un leggeris-
simo tepore. Con pazienza certosina, il
dermatologo mi ha trattato ogni singola
macchia, soffermandosi su ognuna per
sei secondi. Poi, spostava il manipolo e
la luce blu irraggiava un altro “quadrati-
no” di pelle da ripigmentare».
Nessun disagio, e nessuno stop al-
la sua attività agonistica. Solo un ros-
sore localizzato, nei giorni successivi
al trattamento, segno che i melanociti
si svegliano dal torpore e ricominciano
a lavorare per sintetizzare la sospirata
melanina. «In 13 sedute ho visto la mia
pelle scurirsi a poco a poco: prima è di-
ventata rosa, poi rosso-bruno, poi an-
Ultravioletti B in azione
UNA NUOVA VITA
Amaurys Perez, 46 anni, ex giocatore di
pallanuoto della nazionale italiana
con la sua famiglia.
cora color caffelatte. Infine, è tornata a
uniformarsi con il resto dell’epidermi-
de nel giro di due mesi. Naso e contor-
no labbra sono completamente guariti
dalla vitiligine, mentre ho ancora due
macchie alla mano sinistra, due alla
destra e un paio di “pennellate” bian-
che ai piedi», prosegue Amaurys Pe-
rez che, contento dei risultati inspera-
ti, sfoggia un sorriso contagioso (quello
sì!) unito a un pizzico di ironia. E con-
clude: «Devo ancora completare il ci-
clo di microfototerapia. A fine estate ri-
prenderò le sedute, ma senza fretta e
con uno spirito diverso: a poco a poco
ho imparato a convivere con le mie di-
scromie, fanno parte di me, della mia
pelle. In fondo, rispetto a tutte le ma-
lattie che ci sono in giro, sono davvero
un male minore. Poco più di un ineste-
tismo che oggi, grazie alla tecnologia, è
possibile cancellare a colpi di luce».
benessere@stpauls.it
Una sofisticata apparecchia-
tura computerizzata, con
una fibra ottica che emette
un fascio di luce fredda.
È il nuovo trattamento stu-
diato per ripigmentare
le chiazze della vitiligine.
«La testina della fibra ottica
è composta da un manipolo
cilindrico, grande da mezzo
a tre centimetri a seconda
delle dimensioni della mac-
chia, che viene posto
a diretto contatto
della pelle»,
spiega la dotto-
ressa Rosella
Ocello, der-
matologa
e direttrice
del Centro salute
di Montecatini Terme.
«Le radiazioni luminose, for-
mate da Uvb a banda stretta,
esercitano un profondo
stimolo sui melanociti,
le cellule dello strato basale
dell’epidermide deputate
alla sintesi di melanina.
È vero che la Uv-Terapia
esisteva già. Ma prima
si entrava con tutto il corpo
in una cabina stile lampada
abbronzante e, in questa
“doccia” di luce blu, tutto
il mantello epidermico veniva
irraggiato. Con il rischio
di provocare eritemi e scot-
tature anche nelle zone
di cute sana. Il metodo
Bioskin evolution, invece,
sfrutta la fototerapia a una
potenza inferiore, ma molto
più orientata al bersaglio».
In pratica, solo le macchie
da ripigmentare assorbono
le radiazioni, e sono “lavo-
rate” singolarmente, a tutto
vantaggio delle zone deli-
cate come pieghe inguinali
e seno. Niente pelle che “bru-
cia” e risultati visibili nel 72
per cento dei casi. Per info:
Associazione italiana ricerca
e informazione per la vitili-
gine: www.arivonlus.it
ottobre 2022 | | 47
Essere benessere | Prevenzione

Muscoli deboli in modo oggettivo il grado di sarcope-

nia. Il primo utilizza il dinamometro,
uno strumento digitale che misura l’e-

Anziani, attenti
spressione di forza massima muscola-
re nel momento in cui al paziente vie-
ne chiesto di estendere la gamba. Se lo

alla sarcopenia
ritiene opportuno, lo specialista può
prescrivere anche la Moc total body
che non indaga solo sul fronte ossa,
con la classica mineralometria ossea
computerizzata, ma consente di avere
un quadro esaustivo della composizio-
ne corporea del paziente, misurando
la percentuale di muscolo e di grasso.

MUOVERSI
Non è mai
troppo tardi
per “fare massa”
e recuperare
un buon tono
muscolare con
un’adeguata
attività fisica.
di Marzia Brentani
in collaborazione con
dottor Jacopo Vitale
responsabile del Laboratorio del Movimento e Scienze dello Sport
dell’Irccs Istituto Ortopedico Galeazzi di Milano

G
ambe magre, braccia un progressivo decadimento, in termi-
flaccide “a becco di pel- ni di forza e di funzionalità. Un decli-
licano”, glutei quasi ine- no che entro certo limiti è fisiologico
sistenti. In com- ma in molti casi sconfina nel-
penso la pancetta è la patologia.
prominente. È il ritratto «È importante
tipico di molti anziani af-
Le principali non sottovalu-
fetti da sarcopenia, una
cause sono due: tare il proble-
condizione patologica
una dieta povera ma addebi-
caratterizzata dalla per-
di proteine tando tutto
dita di massa muscolare
e la mancanza al tempo che
e dal parallelo aumento
di attività fisica passa, come uno scotto
di tessuto adiposo. Infat- da pagare all’età», premet-
ti, non solo le ossa si indeboli- te il dottor Jacopo Vitale, re-
scono, andando incontro all’osteopo- sponsabile del Laboratorio del Movi-
rosi, ma anche i muscoli risentono di mento e Scienze dello Sport dell’Irccs
Istituto Ortopedico Galeazzi di Milano.
«Mantenere dei muscoli forti e funzio-
Una condizione patologica nanti è fondamentale per l’equilibrio
caratterizzata dalla perdita e per compiere senza rischio di cade-
di massa e dall’aumento re tutti quei movimenti, come salire le
scale o semplicemente alzarsi dal di-
del grasso. Dopo i necessari vano, che fanno parte della vita quo-
esami, è possibile correre tidiana. Oltre all’esame obiettivo, che
ai ripari con integratori viene fatto durante la visita dallo spe-
cialista (in genere un geriatra, un orto-
proteici e l’attività fisica pedico o un fisiatra), esistono due test
che non va mai trascurata diagnostici che consentono di rilevare

48 | | ottobre 2022

«Dalla Moc total body si ricava un pun-
teggio, l’Asmmi (Appendicular skele-
tal muscle mass index, ovvero l’indi-
ce di massa muscolare appendicolare,
intendendo con ciò quella relativa a
gambe e braccia)», precisa il dottor Vi-
tale. «Un punteggio sotto i 5,5 per le
donne e sotto i 7 per gli uomini indica
un deficit muscolare. Ed è un bel pro-
blema per l’anziano, dal momento che
muscoli, tendini e ossa formano un
complesso integrato».
Solo tè e biscotti la sera?
Ma perché molti uomini e donne
“over 65” presentano una spiccata
sarcopenia, che li pone a rischio di ca-
dute? Una volta escluse malattie pri-
marie, come tumori, diabete e Hiv, la
causa è multifattoriale, nel senso che
sono molteplici i fattori che concor-
rono a disegnare il quadro. I princi-
pali sono due: una dieta squilibrata,
povera di proteine (molti anziani
cenano con tè e biscotti) e la man-
canza di attività fisica, che riduce
la massa e la funzionalità musco-
lare. Le proteine, infatti, sono i
“mattoni” delle fibre muscolari,
mentre è risaputo che condurre
una vita attiva, anche nella terza età,
consente di fare tutti i giorni del mo-
vimento e di mantenere, quindi, i mu-
scoli allenati.
Senza contare che spesso si riscon-
tra una carenza di vitamina D, che gio-
ca un ruolo chiave nel trofismo di tutti
i tessuti. «Maggiore è il grado di sarco-
penia rilevato, più è importante cor-
rere ai ripari subito: dieta, integratori
proteici ed esercizio fisico», conclude
il dottor Jacopo Vitale. «Un program-
ma forse impegnativo ma fondamenta-
le se consideriamo che si perde il 2-7
per cento di massa muscolare ogni die-
ci anni, a partire dai 30, e che questo
calo aumento drasticamente dai 60 an-
ni in poi». Non è mai troppo tardi, in-
somma, per “fare massa” e recuperare
un buon tono muscolare.
benessere@stpauls.it
Progetto “salvamuscoli”
È stato ribattezzato Exer-
sarco (acronimo di EXERcise
in SARCOpenia) ed è un inte-
ressante studio, tuttora
in corso, condotto dall’Isti-
tuto Ortopedico Galeazzi
di Milano. «Abbiamo reclu-
tato 36 pazienti anziani,
dividendo così i compiti:
12 di essi si impegnano
a fare 4 volte alla settimana
per sei mesi degli esercizi
a corpo libero, suggeriti
da un pool di esperti
ma eseguiti nell’intimità
della propria casa per
45 minuti a seduta»,
spiega il dottor
Jacopo Vitale.
«Molti di questi
esercizi preve-
dono l’ausilio
di una seggiola
o di manubri
leggeri (1,5 kg
di peso). Al secondo
gruppo, formato da 12 per-
sone, oltre al programma
di esercizi viene data
una bustina di aminoacidi
da assumere a metà giornata.
Infine, il terzo gruppo, chia-
mato “di controllo”, è formato
da 12 persone che non fanno
alcun esercizio né assumono
integratori alimentari. Anche
se lo studio non è ancora ter-
minato, dall’esame dei dati
preliminari si evince che
la strategia vincente è quella
di abbinare attività fisica
e integrazione mirata». Solo
così si ottiene un buon recu-
pero del tono muscolare.
Ecco la sarcopenia
Muscolo
sano e compatto
Muscolo
indebolito
ottobre 2022 | | 49
 Essere benessere | Speciale | Centri di eccellenza

Azienda ospedaliera universitaria | Modena

Ricerca e cura
all’avanguardia

altà italiana certificata per la metodo-

Proseguiamo con la serie dedicata alle eccellenze sanitarie pubbliche e private logia Nidcap, un particolare approccio
presenti nelle nostre Regioni. In Italia alcune realtà sono davvero all’avanguardia, per i neonati prematuri. È presente,
anche se forse sono poco conosciute. Per questo, vi invitiamo a segnalare inoltre, una Breast Unit, per la cura
le strutture che, secondo voi, raggiungono standard elevati di qualità ed efficienza. del tumore al seno, certificata a livel-
Sul prossimo numero vi raccontiamo l’Ospedale San Luigi Gonzaga, in Piemonte. lo europeo.

D
Tecnologie avanzate
di Agnese Pellegrini ue presidi, l’Ospedale I pazienti che si rivolgono all’Azienda
civile di Baggiovara e possono contare su tecnologie all’a-
il Policlinico di Mode- vanguardia in diversi settori: accelera-
na: dalla loro fusione, tore lineare in Radioterapia per la cura
il primo gennaio 2019, è nata la dei tumori, robot in sala operatoria per
Composta da due presidi nuova Azienda ospedalie- una chirurgia sempre meno in-
ro-universitaria di Mo- vasiva, laser di ultima gene-
ospedalieri, il Policlinico dena, punto di riferimen- razione in Oculistica, an-
e l’Ospedale Civile, to importante per la città Qui i trapianti giografo biplano in
è un punto di riferimento e l’intera Provincia. di rene e di fegato Neurologia.
Sono diversi i settori vengono fatti Tra le chirurgie spe-
importante per l’intera in cui questa realtà rap- cialistiche è importante
da donatore
Provincia. È centro presenta un centro di al- vivente il ruolo del percorso tra-
di alta specializzazione ta specializzazione: le pa- pianti con il trapianto di
tologie onco-ematologiche, fegato da donatore viven-
in diversi settori: malattie l’aritmologia, le neuroscienze, te, quello per indicazioni on-
onco-ematologiche, la chirurgia della mano e dell’arto su- cologiche come le metastasi epatiche
neuroscienze, malattie periore, le malattie rare, la genomica, da adenocarcinoma del colon e il co-
i trapianti di rene e fegato, le chirurgie langiocarcinoma, il trapianto di rene
rare ma anche genomica specialistiche… In particolare, la Tera- sempre da donatore vivente con pre-
e chirurgia non invasiva pia intensiva neonatale è la prima re- lievo totalmente robotico. Nel 2021 la

50 | | ottobre 2022

Chirurgia oncologica, epatobiliopan-
creatica e trapianti di fegato diretta
dal professor Fabrizio Di Benedetto ha
eseguito 105 trapianti di fegato, di cui 7
da donatore vivente, ai quali si aggiun-
gono 33 di rene, numeri che fanno del
Centro tra i primi in Italia e ai vertici in
Europa. «Questi programmi», ha spie-
gato Di Benedetto, «hanno un’elevata
complessità e richiedono un coinvolgi-
mento multidisciplinare e una grande
dedizione da parte di tutti».
Tra i primi centri a livello nazio-
nale c’è la Chirurgia della base
del cranio e quella endoscopi-
ca dell’orecchio. Il professor Danie-
le Marchioni è direttore della struttu-
ra complessa di Otorinolaringoiatria
e spiega: «Abbiamo codificato nuove
modalità e tecniche, diffuse da Mode-
na in tutto il mondo. Da noi vengono
trattate tutte le patologie dell’orecchio
medio e interno con chirurgia minin-
vasiva, senza demolizioni di osso».
Esperto nel trattamento chirurgi-
co dei tumori della base del cranio,
di quelli maligni del collo, della larin-
ge, della parotide, del naso e dei seni
paranasali, il professor Marchioni ha
eseguito oltre 6.000 interventi di al-
ta complessità, coadiuvato da un’éq-
uipe multidisciplinare. «Ci avvaliamo
di tecniche prima impensate», eviden-
zia, «per imparare le quali arrivano vi-
sitatori da tutto il mondo, dall’Ameri-
ca al Giappone». Marchioni, nel 2015,
ha pubblicato il primo testo al mon-
do pensato per formare i chirurghi in
questa metodica.
Tra le innovazioni, anche gli
interventi totalmente endo-
scopici transcanalari per il
trattamento dei neurino-
mi del nervo acustico
e per i tumori del ner-
vo facciale. «Si tratta di
una tecnica che offre ottimi
risultati», ammette ancora Mar-
chioni. «Per questo, le richieste sono
davvero numerose».
La neurologia
Il professor Stefano Meletti è diretto-
re della Neurologia, di cui fa parte la
Stroke Unit per il trattamento tempe-
stivo dei pazienti che hanno subito un
ictus. «Siamo centro di riferimento
provinciale per le urgenze neurologi-
Dove siamo
Via del Pozzo, 71
41124 Modena
Tel. 059/422.2111
www.aou.mo.it
SI LAVORA INSIEME
Nella foto grande: il professor
Marchioni con la sua équipe.
A sinistra: il professor Di Benedetto.
Nel tondo: il professor Meletti.
che, in particolare per l’ictus ischemi-
co», rimarca. La Stroke Unit di Modena
è da 15 anni una realtà di eccellenza a
livello nazionale, presso la quale sono
state eseguite più di 1.500 trombolisi
(trattamenti farmacologici per dissol-
vere un trombo) e quasi 700 trom-
bectomie meccaniche (l’inserimento
di un catetere per rimuovere il trom-
bo) con la collaborazione della strut-
tura complessa di Neuroradiolo-
gia diretta dal dottor Stefano
Vallone. Ospita neurologi,
infermieri, medici in for-
mazione specialistica pro-
venienti da tutta Italia. Ha
ricevuto per questo il rico-
noscimento internazionale
Angels all’interno di un proget-
to che mira ad arruolare 1.500 ospe-
dali in tutta Europa, diversi dei quali
nel nostro Paese. «Quanti si rivolgono
a noi», commenta il professor Meletti,
«sanno di avere a disposizione un per-
corso che, grazie anche alla collabora-
zione col territorio, assicura le miglio-
ri cure possibili. Il 75 per cento dei
pazienti è trattato entro un’ora,
il che è fondamentale, essendo l’i-
ottobre 2022 | | 51
 Essere benessere | Speciale | Centri di eccellenza

OCCHIO ALLA FORMAZIONE

A sinistra: il gruppo del professor
Dominici (al centro).
Sopra: un momento di lavoro
al laboratorio di Oncologia.

ctus una patologia per cui la tem- Terapie cellulari commercio. Abbiamo diversi progetti
pestività è fondamentale nel recupero Per il terzo anno consecutivo, il pro- che coinvolgono i nutrizionisti, perché
della funzionalità». fessor Massimo Dominici, direttore mangiare bene è un argomento impor-
Le terapie a disposizione per la fase della Struttura complessa di Oncolo- tante per i pazienti oncologici, oltre
acuta sono essenzialmente tre. La pri- gia e docente di Oncologia all’Univer- a un percorso sulla salute delle ossa,
ma è il ricovero in Stroke Unit, sità di Modena e Reggio Emilia, perché alcune terapie ormonali pos-
appunto, un reparto con let- è citato tra i professionisti sono creare problemi». Ma non solo: a
ti e personale dedicato. La più influenti al mondo nel Modena è presente «un servizio di psi-
seconda, disponibile da
L’ospedale suo ambito «svolgo attivi- co-oncologia, per il supporto ai nostri
ormai 15 anni anche in
è centro tà di ricerca per percor- pazienti e alle loro famiglie, e preziose
Italia, è la trombolisi en-
nei riferimento si diagnostici e assisten- iniziative con le Associazioni di pazien-
dovenosa con un farma-
per le epilessie ziali innovativi e per le ti sul territorio. Abbiamo un’ambizio-
co che ha lo scopo di scio-
resistenti attività di laboratorio». ne, sopravvivenza aumentata ma an-
gliere il coagulo di sangue
ai farmaci Assistenza, ricerca e for- che qualità di vita».
nel cervello che ostruisce mazione sono i punti cardi- La ricerca va avanti, ed è qui fon-
una arteria. Dal 2015 è stata di- ne dell’attività: «Contiamo cir- damentale. Aggiunge infatti il profes-
mostrata l’efficacia anche della terapia ca 250 pazienti in day hospital sor Dominici: «Effettuiamo test per la
endovascolare in caso di occlusione di al giorno», spiega Dominici, «un re- ricerca di nuovi biomarcatori sia nelle
una grossa arteria intracranica: attra- parto di degenza e una unità di speri- biopsie che nel sangue periferico per
verso la puntura dell’arteria femorale mentazione per farmaci non ancora in fare emergere alterazioni che possa-
all’inguine, si porta un catetere nei va- no indicare la prognosi o per le quali
si arteriosi del collo fino ad avanzare esistono farmaci specifici. Nell’ambito
con un microcatetere nel vaso occluso delle terapie geniche, poi, lavoriamo
cerebrale. Si procede poi con l’utilizzo su cellule staminali modificate
di specifici device (“stent-retriever”) e linfociti Car-T per i tumori in-
Primi in Emilia Romagna
all’aspirazione, estraendo il coagulo. curabili, in particolare cerebrali, del
Non solo emergenza, però. «Siamo pancreas e del polmone». Il tutto, gra-
centro di riferimento regionale per In base all’indagine realizzata zie a gruppi multidisciplinari di profes-
le persone con epilessie farmacoresi- dalla Regione Emilia Romagna sionisti e a personale specificatamente
stenti», specifica Meletti, «e pratichia- sulle esecuzioni dell’esame formato non solo per l’assistenza ma
mo l’asportazione della regione che individua e tratta le pato- per una ricerca in grado di essere effi-
logie del pancreas e delle vie
di corteccia celebrale in cui ori- cace per i pazienti.
biliari (colangio-pancreatogra-
ginano le crisi. Oggi, questo è un A vincere, a Modena, è proprio la
fia retrograda endoscopica),
trattamento effettuato solo da alcu- Modena risulta prima in Regione
collaborazione: tra le funzioni di ricer-
ni centri in Italia. E poi siamo centro con 16 mila prestazioni ese- ca, quelle didattiche e quelle assisten-
di riferimento per la Sla, con un regi- guite nel 2021, un’attività ziali, grazie ai professionisti medici e
stro regionale e una serie di sperimen- che si conferma sullo stesso ricercatori dell’Azienda e dell’Univer-
tazioni, che prevedono anche tratta- trend dell’anno pre-pandemia, sità. Perché, mai come in medicina,
menti farmacologici». con numeri in crescita. l’unione fa davvero la forza.

52 | | ottobre 2022
 Essere benessere | Iniziative benessere@stpauls.it

a cura di Caterina Allegro

Maxi-tumore
insieme a asportato al Gemelli

Conservare la fertilità Presso il Gemelli è stato ef-

anche dopo il cancro fettuato un eccezionale inter-

vento per asportare una pseudo-
mixoma peritoneale gigante, un

Si può fin da bambine tumore rarissimo. Sono state neces-

sarie due sedute operatorie, di 11
ore l’una, intervallate da 24 ore di
osservazione in terapia intensiva.
L’intervento è stato condotto
dal professor Fabio Pacelli, diret-
tore Uoc di Chirurgia del peritoneo
Grazie a un accordo innovativo, una dodicenne operata e del retroperitoneo del Gemelli e
dal dottor Andrea Di Giorgio, Uos
di sarcoma è stata sottoposta, al Gemelli, al prelievo Trattamenti integrati della carcino-
di tessuto ovarico. Così, da grande, potrà avere dei figli si peritoneale avanzata, che hanno

È
coordinato il lavoro di due diverse
una piccola romana di tuato al Policlinico Gemelli da dove vie- équipe chirurgiche.
12 anni, in cura per un ne poi inviato alla banca dell’Ifo per la
sarcoma, la paziente crioconservazione». Insieme all’Ospe-
sottoposta a prelievo di dale pediatrico Bambin Gesù di Roma, il
tessuto ovarico per la crioconser- Gemelli è l’unico ad aver stipulato que-
Herpes zoster
vazione presso il Policlinico Gemelli. sta convenzione in Italia. L’unione fa la forza
Il prelievo è frutto di un accordo sigla- La bambina è stata sottoposta a mag-
to con la Banca del Tessuto ovarico e gio all’intervento chirurgico di rimozio-
cellule germinali (Bto) della Regione ne del sarcoma e, in un secondo tempo,
Lazio, situata presso l’Ifo e diretta dal al prelievo di tessuto ovarico. «Vista la
professor Enrico Vizza. necessità di affrontare un trattamento
L’intervento è stato effettuato dal chemioterapico, che può compromet-
professor Lorenzo Nanni, direttore tere la fertilità, è stata offerta alla bam-
della Uosd di Chirurgia Pediatrica del bina e alla sua famiglia la possibilità di
Gemelli, in collaborazione con il dot- accedere a questo programma», spie- Una collaborazione tra la
tor Giacomo Corrado, dirigente medi- ga il professor Antonio Ruggiero, diret- Asl Roma 1 e la Fondazione
co Uoc Ginecologia Oncologica e coor- tore Uosd di Oncologia pediatrica del Policlinico Gemelli permette
dinatore del Pca Oncofertilità. Gemelli. «L’intervento», ricorda il pro- di offrire gratuitamente la vacci-
«Fino alla sigla di questo accordo», fessor Lorenzo Nanni, «viene effettua- nazione anti-varicella-zoster ai pa-
spiega il dottor Cor- to in laparoscopia. La zienti più fragili, che si trovino già
rado, «per effettuare procedura è semplice in ospedale per altri motivi. Un pro-
il prelievo di tessuto e dura in tutto mezz’o- getto pilota nato dall’iniziativa del-
ovarico, era necessa- ra». Il tessuto preleva- la dottoressa Antonietta Spadea, di-
rio trasferire la pazien- to viene immediata- rettore Uoc Vaccinazioni Asl Roma
te presso la “banca” mente trasportato con 1, e della professoressa Patrizia Lau-
dell’Ifo, ma questo sco- una catena del freddo renti, direttore Uoc di Igiene Ospe-
raggiava molte don- presso la banca dell’I- daliera del Gemelli. La Asl Roma 1
ne, che rinunciavano CONVENZIONE STORICA fo, dove l’équipe dei fornisce gratuitamente al Gemelli i
a questa possibilità. Da sinistra: il dottor Corrado, biologi lo prepara e lo nuovi vaccini di tipo ricombinante
Adesso, invece, il pre- il professor Ruggiero, congela in azoto a -196 adiuvato, e i medici vaccinano di-
lievo può essere effet- e il professor Nanni. gradi. rettamente i propri assistiti.

ottobre 2022 | | 53
 P
54 | | ottobre 2022
 notes |

notes
sanità, diritti, reclami, assistenza
Illustrazioni di Paola Formica

Lavori in casa Come risparmiare 60

Igiene Detersivi naturali? 56

L’avvocato risponde Se non paghi la bolletta 58
Lo sportello dei disabili Le parole in campo 61

ottobre 2022 | | 55
 notes | Consumi
Detersivi naturali
Con qualche precauzione
di Paola Rinaldi
Nelle pulizie quotidiane,
l’utilizzo di alcune
sostanze considerate
naturali possono
provocare qualche
inconveniente o aprire
la strada al rischio
di incidenti domestici
56
56| | | |aprile
ottobre
2018
2022
C
attive notizie per i ma- pre equivale a una reale salvaguardia
niaci dell’igiene dome- dell’ambiente: tutti i tensioattivi, qua-
stica: il fai-da-te e l’uso lunque sia la loro origine, devono sot-
di sostanze considera- tostare alla medesima normativa che
te naturali non è poi così sicu- ne garantisce la biodegradabilità.
ro come si pensa. «L’accanimento
contro la chimica spinge a pericolose Esiste una legge
sperimentazioni nelle nostre case», Sulla questione sicurezza, poi, è bene
spiegano gli esperti dell’Associazio- ricordare che il regolamento europeo
ne nazionale detergenti e spe- Reach, concernente la registra-
cialità per l’industria e per zione, valutazione, autoriz-
la casa (Assocasa). «In re- zazione e restrizione delle
altà, l’eliminazione del- sostanze chimiche, pre-
lo sporco avviene gra- scriveteci vede che qualsiasi ingre-
zie a una combinazione benessere@stpauls.it diente chimico (di origi-
di azioni in parte fi siche se avete dubbi o volete ne naturale o sintetica)
e in parte chimiche, che portare la vostra sia ammesso in commer-
prescinde dall’origine de- testimonianza cio per un determinato
gli ingredienti presenti nel- uso solo se la sua sicurezza
le formulazioni. I cosiddetti è dimostrata: «Se utilizziamo
tensioattivi infatti, di origine vegetale i prodotti per l’igiene e per la pulizia
o prodotti per sintesi chimica, agisco- nelle modalità e nei dosaggi riportati
no sempre allo stesso modo, perché si in etichetta, non corriamo alcun peri-
legano allo sporco e lo isolano, evitan- colo». Per assurdo, invece, il concetto
do che possa riattaccarsi alle superfici di naturale viene scambiato per il fai-
o ai tessuti». da-te, per cui talvolta si gioca al “pic-
E sul concetto di naturalità pre- colo chimico” con ingredienti che so-
stiamo attenzione, perché non sem- no chimici come quelli impiegati nei

detersivi. «Se pensiamo, per esempio,
ad aceto, acido citrico o bicarbonato
di sodio, anche l’industria li usa, ma lo
fa in un quantitativo proporzionato in
base all’esperienza e alla sicurezza d’u-
so, combinandoli in modo da ottenere
prodotti sicuri e con prestazioni supe-
riori a qualsiasi prodotto preparato in
casa, dove invece si possono fare dan-
ni per mancanza di competenze speci-
fiche nella formulazione dei detergen-
ti», avvertono da Assocasa.
Disinfezione a norma
È piuttosto comune considerare alcuni
prodotti come disinfettanti naturali, a
partire dall’aceto. Stando a quanto sta-
bilito dal ministero della Salute, però,
la disinfezione è sottoposta a uno stret-
to controllo da parte delle autorità sa-
nitarie, per cui i prodotti che si fregia-
no di questo “potere” devono avere
un’autorizzazione, di cui l’aceto non
gode. «Usarlo per pulire frigorifero,
forno o piani di lavoro può essere inef-
ficace, perché in realtà non disinfet-
tiamo nulla e quindi non eliminiamo
i microrganismi nocivi. Può non esse-
re pericoloso, ma comunque si è lonta-
ni dal concetto della disinfezione che
vogliamo ottenere», precisa Assocasa.
Senza contare il fatto che, usato in pu-
rezza, l’aceto può addirittura danneg-
giare alcuni materiali, come il marmo.
«Un’altra sostanza usata spesso per
disinfettare è il bicarbonato di sodio,
spesso aggiunto anche nel bucato: se
usato in dosi casuali ed eccessive, può
portare a depositi sulle fibre e al loro
ingrigimento. Nei detersivi industria-
benessere@stpauls.it
li, invece, la sua presenza è accompa-
gnata da altri tensioattivi che evitano
questo deposito e ne aumentano l’effi-
cacia sgrassante, ma in maniera sicura
per i tessuti». Qualcosa di simile vale
per il sapone (compreso quello di Mar-
siglia), che è molto sensibile alla durez-
za dell’acqua e può formare sedimenti
che incrostano stoffe e superfici lucide
se non viene risciacquato con grandi
quantitativi di acqua.
Attenzione alle esalazioni
Un’altra pratica che deve essere evita-
ta è la miscelazione di qualsiasi sostan-
za, anche di detergenti già formulati.
«Mescolare tra loro prodotti diversi
può essere pericoloso, perché rischia
di provocare esalazioni e reazioni non
previste». Anche l’uso degli oli essen-
ziali deve essere fatto con le giuste pre-
cauzioni, perché si tratta comunque di
sostanze classificate come pericolose.
«Oltre a questo, facciamo sempre at-
tenzione a non travasare i detersivi in
confezioni non originali: il rischio è di
scambiare il prodotto per una bevanda
e incorrere in intossicazioni».
Meglio il “già formulato”
I detersivi che troviamo al supermer-
cato sono sicuri per l’uso per il quale
sono stati realizzati. La normativa vi-
gente, molto restrittiva, è garanzia di
attenzione alla salute di tutti noi, ma
anche all’ambiente in cui viviamo.
«Non dimentichiamo che alcune mate-
rie prime sono già state bandite, dopo
averne constatato la non compatibilità
con l’ambiente», ricordano gli esperti.
«Certi ingredienti invece, che vengono
usati per il fai-da-te e solitamente sono
presenti anche nei detersivi confezio-
nati, potrebbero essere pericolosi e,
per di più, inefficaci se utilizzati in do-
si e quantitativi non corretti». In ogni
caso, quando avviene un incidente do-
mestico, bisogna rivolgersi sempre a
un medico o a un Centro antiveleni e la
raccomandazione è di tenere sempre
fuori dalla portata dei bambini i deter-
sivi e i prodotti per la casa. Se abbiamo
qualche dubbio, può essere utile con-
sultare il sito www.pulitiefelici.it, che
offre consigli, idee e spunti per la pu-
lizia della casa, senza trascurare l’uso
sicuro e corretto dei prodotti per l’am-
biente domestico.
ottobre
aprile2022
2018| | | |57
57
 notes | L’avvocato risponde
Non paghi la bolletta?
Come districarsi tra blocchi
della fornitura e diffide
di Rebecca Rovati
avvocato in Milano
P
uò accadere che per di-
sattenzione ci si dimen-
tichi di pagare una bol-
letta. Magari si è anche
lontani da casa e non si ha modo di ripa-
rare nei termini, così, ci si chiede che fi-
ne farà il proprio contratto di fornitura
di gas o telefono, piuttosto che di elet-
tricità. Verrà interrotto? Ci sono penali?
Vediamo che cosa succede in questo
caso o anche in casi peggiori, quando gli
insoluti siano più di uno e quali sono i ri-
medi per il consumatore che non paga.
A cadenza regolare riceviamo una
moltitudine di bollette e può sempre
accadere per svariati motivi di omette-
re di pagarne una, oppure, di provvede-
re magari oltre il termine di scadenza,
se non si ha la domiciliazione bancaria.
Premettiamo che la società for-
Chiariamo subito
che la mancata erogazione
del servizio avviene dopo
un prolungato periodo
di morosità. Tuttavia
è bene conoscere
alcuni principi di base
58
58| | | |aprile
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2022
nitrice ha stipulato con noi un con- Un fatto occasionale
tratto, grazie al quale ci garantisce i Che cosa accade se non si paga,
servizi, come Internet o la luce e, in nemmeno dopo i solleciti?
cambio, ci chiede, di solito ogni due In questo caso, l’operatore ha a di-
mesi, il corrispettivo economico, che sposizione altri rimedi più incisivi al fi-
è rappresentato appunto dalla bollet- ne di recuperare i propri crediti.
ta. Quindi, la società fornitrice ha tut- Questi metodi possono essere: l’invio
to il diritto di sospendere il servizio in di un reclamo, quando siete in una mo-
caso non si provveda ai pagamenti en- rosità “occasionale”, nel senso che ave-
tro il termine di scadenza. te omesso il versamento di una sola bol-
Siamo noi a essere dalla par- letta. Qui, possono esserci delle
te inadempiente, poiché an- penali per il vostro ritardo.
che se si volesse contesta- Se il pagamento delle
re l’importo troppo alto o Per contestare fatture persiste per tan-
altro si deve sempre inol- una bolletta, to tempo, quindi non si
trare un reclamo e mai inviate sempre tratta più di una sola, e i
decidere di non pagare. una lettera vari solleciti si accumula-
Detto ciò, è da sotto- scritta no senza che voi paghia-
lineare che la società for- te le bollette, vi troverete
nitrice difficilmente bloc- in quella morosità chiamata
cherà il servizio senza fare “persistente”, che abiliterà l’a-
altre azioni per cercare di salvare il no- zienda fornitrice a ridurre la qualità del
stro contratto. servizio. Ciò, vuol dire che per la forni-
Sicuramente, in caso di mancato tura di Internet, per esempio, potrete
pagamento di una bolletta, riceverete notare una rilevante diminuzione della
un sollecito in cui si invita al pagamen- velocità di navigazione che ben presto
to entro una certa data. Di solito, do- sfocerà nel blocco del servizio.
po il sollecito occorre provvedere en- Si ha morosità “grave” quando, no-
tro qualche giorno. Se pagherete entro nostante i vari solleciti e l’interruzione
quella data, il piccolo inconveniente si del servizio, il consumatore si ostini a
chiuderà senza lasciare traccia. non pagare.

Sappiate che la legge, in questo ca-
so, abilita il fornitore a recuperare il
credito nei vostri confronti, poiché, in
questa situazione, l’azienda non sarà
più interessata a salvare il contratto o il
cliente ma penserà solo ai crediti persi.
Purtroppo, se vi trovate in questo ul-
timo caso, riceverete un decreto ingiun-
tivo nel quale verranno richieste le som-
me dovute e un termine per provvedere
al pagamento o per far valere i vostri
diritti, se lesi. Solo dopo questo step e
trascorsi i vari termini legali, l’azienda
sarà pienamente libera di procedere al
pignoramento dei vostri beni. Il pigno-
ramento potrebbe riguardare i beni mo-
bili, il conto corrente bancario, il quinto
dello stipendio o della pensione e, per
debiti di entità rilevante, anche la casa.
Che cosa succede se si paga
dopo il sollecito o il blocco della
fornitura?
benessere@stpauls.it
Se ricevete la diffida, poiché non
avete pagato una bolletta, ricordate
che nella stessa deve essere indicato il
termine entro il quale potete sanare la
morosità. Inoltre, la diffida deve esse-
re inviata per raccomandata e non solo
per posta ordinaria o all’interno di una
successiva bolletta.
Se pagate entro il termine, il con-
tratto proseguirà senza intoppi, se in-
vece non lo fate è qui che interverrà il
blocco della fornitura.
Nel caso di pagamento dopo la so-
spensione del servizio, l’utenza viene
ripristinata in automatico, solitamen-
te entro 48 ore e non c’è la necessità di
stipulare un nuovo contratto.
Inviare un reclamo
Come si contesta la bolletta che
sembra troppo elevata o errata?
Ovviamente, se avete aperto una
contestazione facendo presente degli
errori o delle problematiche varie re-
lative alla bolletta, la società fornitrice
non potrà pretendere crediti o passare
al blocco della fornitura. Infatti, solo in
questo caso, occorrerà attendere l’esi-
to della contestazione.
Per contestare una bolletta, potete
procedere in questo modo: inviate una
lettera scritta di contestazione o via po-
sta per raccomandata, o Pec, e fax alla
società fornitrice. Se la contestazione
non viene accolta, potete avviare una
procedura di conciliazione all’Autorità
Garante. Se non riuscite a ottenere ciò
che sperate, occorrerà rivolgersi alle vie
legali ordinarie, in questo caso al Giudi-
ce, tramite assistenza di un avvocato.
Come avrete capito, nel caso di
mancato pagamento della bolletta, vi
sono ampi margini per poter riparare
al proprio errore e, solo in casi estre-
mi, l’azienda fornitrice chiuderà il
contratto o procederà al recupero dei
crediti, soprattutto per importi molto
bassi. Diverso è il caso di crediti persi-
stenti e prolungati nel tempo.
Tuttavia, potreste essere contattati
dai famosi “call center” che, con modi
più o meno carini, vi richiedono il cre-
dito, ma questi soggetti non sono parti
del contratto e quindi potranno limitar-
si a sollecitare il credito tramite telefo-
no o comunicazione scritta ordinaria,
senza poter azionare vie legali di serio
recupero del denaro da voi dovuto.
ottobre
aprile2022
2018| | | |59
59
 notes | I nostri soldi
Lavori in casa
I consigli per risparmiare
tempo e denaro
di Agnese Pellegrini
in collaborazione con
Guido Alberti
marketer, blogger e fondatore
di Marketing al Millimetro
R
istrutturare casa, ese-
guire piccoli o gran-
di lavori, pianificare
interventi di adegua-
mento? Un incubo per molti, perché
la scelta dell’artigiano o dell’impresa
fa la differenza; districarsi tra le infini-
te offerte on line o i vari suggerimenti
di amici, parenti e conoscenti, non è
per nulla semplice.
Basti pensare, infatti, che in Ita-
lia ci sono circa 760 mila Pmi (Picco-
le medie imprese). Soltanto nell’edili-
zia (con una crescita costante, spinta
dai recenti bonus previsti per il setto-
re), si contano 22.258 aziende. Tutte
realtà, ovviamente, teoricamente vali-
de. Quindi, come capire a chi rivolgersi
per un servizio sicuro? Guido Alberti,
marketer, blogger e fondatore di Mar-
keting al Millimetro (marketingalmilli-
metro.it), agenzia di consulenza stra-
In Italia, ci sono oltre
22 mila imprese nel settore
edile. Ecco dieci regole
per individuare “l’azienda
giusta” per districarsi
nella giungla di offerte,
scegliendo professionisti
seri, capaci, economici
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60| | | |aprile
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2022
tegica per il settore edilizio, propone anche una recensione del cliente. Una
il suo decalogo, frutto della persona- vera e propria ciliegina sulla torta.
le esperienza sul campo. Dieci regole
che permetteranno di evitare di per- Materiali di marketing: la storia
dere tempo e denaro, scegliendo pro- del «è bravo quindi non ha bisogno di
fessionisti seri e capaci, in grado di comunicarlo», lascia il tempo che tro-
eseguire il lavoro a regola d’arte. va. Il materiale di marketing è fonda-
mentale per presentarsi al meglio.
I punti chiave Materiali cartacei, brochure o guide
Testimonianze: il primo passo che possano aiutare il proprio poten-
è capire a chi si sta dando il proprio ziale cliente a scegliere fanno sempre
denaro. Oggi, grazie alla tecnologia, è la differenza.
possibile fare una ricerca più ampia
su Internet. Le testimonianze Metodo di lavoro: è nor-
potrebbero essere tarocca- male sentirsi dire: «Sì, cer-
te, ma se un’azienda van- Leggere to, lo abbiamo. Sì, certo,
ta molte recensioni, pub- le recensioni lo facciamo», ma è ben
blica nomi e cognomi, è importante, diverso se una società
mostra la struttura, no- soprattutto può rispondere alle ri-
mina i suoi collaborato- se sono firmate chieste con un: «Caro
ri… allora le informazioni cliente, tutto quello che
sono di solito reali. La fre- mi stai chiedendo fa parte
gatura può comunque esserci del nostro metodo di lavoro.
sempre, ma di sicuro è meglio dif- Le trovi già scritte sul nostro sito
fidare di chi non mostra testimonianze e tra i contenuti dei nostri cartacei».
dei clienti o, ancora peggio, di chi ne Insomma, ci si può fidare di chi ha già,
ha di negative. nero su bianco, quello che si sta cer-
cando. L’oste non dirà mai che il vino
Casi studio: è quando l’azienda non è buono…
mostra quello che ha realizzato con il
cliente. Siamo a un livello più alto e ap- Preventivo trasparente: la pro-
profondito della semplice testimonian- posta economica deve essere estrema-
za. Il caso studio ha comunque un valo- mente chiara, trasparente. Non un’ac-
re aggiunto se al suo interno presenta cozzaglia di sigle o codici impossibili

da decifrare. Da prediligere, dunque,
quelle imprese che propongono un
preventivo che parli lo stesso linguag-
gio del cliente. Niente gerghi, niente
tecnicismi incomprensibili.
Esposizione “mediatica”: se un’a-
zienda è perennemente esposta, facen-
do quindi marketing, difficilmente po-
trà dichiarare il falso perché, prima o
poi, un cliente insoddisfatto lascerà re-
censioni negative. L’esposizione media-
tica è sinonimo di “tranquillità”.
Gestione primo contatto: se fissa-
re un appuntamento o parlare con una
persona è difficile, si parte con il piede
sbagliato. Stessa cosa se gli appunta-
menti non sono rispettati e non si vie-
ne avvisati di un qualsiasi cambiamen-
to o imprevisto. Questi sono particolari
di fondamentale importanza per capire
con chi si ha a che fare: come si dice, il
buongiorno si vede già dal mattino.
Aggiornamenti continui: quan-
do un’impresa fa capire che è realmen-
te professionale, ha un metodo di la-
voro e non è improvvisata? Quando
aggiorna di continuo. Non deve essere
il cliente a chiamare, sollecitare o chie-
dere. È stato fissato un appuntamento
per il sopralluogo? L’azienda deve da-
re conferma e rispettare quanto detto.
Una realtà virtuosa è in grado anche di
“coccolare” i propri clienti.
Programma di manutenzione:
finiti i lavori, che fine fa l’azienda? Chi
mette, già a monte del processo, un
piano di manutenzione programmata,
ha una marcia in più. Il cliente ha la si-
curezza che, anche dopo, continuerà a
essere assistito.
Un po’ di empatia non guasta
mai: ci sono quei momenti in cui, no-
nostante tutte le rassicurazioni possi-
bili, “la cosa” non convince. Non esi-
ste, purtroppo, una formula scientifica
per assicurare una scelta sicura al 100
per cento ma, di certo, i precedenti 9
punti sono fondamentali per una va-
lutazione ponderata. A questi si può
aggiungere l’empatia, il famoso sesto
senso, che fa leggere oltre le righe.
Quel “fiuto” che, soprattutto le donne,
hanno sempre…
benessere@stpauls.it
Lo sportello
dei disabili
di Antonio G. Malafarina
Il giusto linguaggio
da utilizzare
Gentile signor Malafarina, sento parla-
re di nuovo linguaggio della disabilità e
di guide per orientarsi in questo mondo.
Davvero la disabilità ha bisogno di un lin-
guaggio suo? ANTONIO, SAVONA
Gentilissimo, la disabilità necessita
di un linguaggio suo come lo sport, la fi-
nanza o l’infanzia. La parola giocare, ad
esempio, nello sport richiama il giocare
una partita, ma in finanza fa pensare al-
la borsa, e per i bambini il gioco è sollaz-
zo. Chiamare handicappata una persona
con disabilità significa offenderla ed es-
sere obsoleti, poiché il termine è decadu-
to. Anche diversamente abile non va bene
eppure siamo certi sia giusto. Altro ingan-
no: si dice persona cieca e non persona
non vedente.
Per far chiarezza, sempre più consa-
pevoli che la disabilità è un tema che ci ri-
guarda tutti, nell’ultimo anno sono uscite
varie guide sul linguaggio appropriato. La
più significativa è dell’Agenzia delle entra-
te, col patrocinio di ministero per le Disa-
bilità, perché manifesta l’impegno dello
Stato nell’ambito del linguaggio. Meri-
tevole la guida Le parole giuste, di Intesa
San Paolo e Associazione nazionale fami-
glie di persone con disabilità intellettiva e
relazionale (Anffas), che si rifà al National
center on disability and journalism dell’U-
niversità dell’Arizona. Questo centro è
forse il più importante sul giusto linguag-
gio e ne consiglio la consultazione. Lettu-
ra caldeggiata anche per le guide italiane,
che si trovano in Internet e che non si li-
mitano ai vocaboli ma forniscono indica-
zioni sui comportamenti da tenere verso
le persone con disabilità. Seguire le guide
ci caverà dagli imbarazzi e ci renderà più
civili e consapevoli che la disabilità dipen-
de da ognuno di noi.
ottobre
aprile2022
2018| | | |61
61
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62 | | ottobre 2022
Cibo salute

Cibo salute
alimentazione, consumi, cucina

Nutrienti Il caffè che ti tira su 68

In tavola Aria fritta 64

Le nostre ricette Dolci da mangiare con gli occhi 71
Più belle Capelli al vento 76
Integratori Lo zinco come scudo 83

ottobre 2022 | | 63
Cibo salute | In tavola
Gustosi
e sani?
A friggere
ci pensa
l’aria
di Paola Rinaldi
in collaborazione con
dottoressa Francesca Trento
biologa nutrizionista presso
il Cemedi - Centro medico
diagnostico di Torino
Il funzionamento
è semplice: si cuoce
grazie a un getto
di calore che viene fatto
circolare da una ventola,
simulando la frittura
ma senza la necessità
di immergere gli alimenti.
Un metodo che richiede
qualche trucco…
64 | | ottobre 2022
P
iatti gustosi e croccanti
grazie alla forza dell’a-
ria. Se la frittura tradiziona-
le è sinonimo di unto e olio
bollente che sfrigola, esiste un modo
alternativo per ottenere risultati sor-
prendenti eliminando del tutto (o qua-
si) la componente grassa e lasciando
agire solo le alte temperature. Di gran
moda e dal design accattivante, le frig-
gitrici ad aria – o air fryer in inglese –
sfruttano il calore per mimare l’effetto
della frittura in olio: una volta raggiun-
ta una temperatura elevata, intorno
ai 200 gradi, l’aria circonda comple-
tamente i cibi contenuti nel cestello,
rendendoli croccanti fuori ma morbidi
all’interno.
«Merito del calore intenso, che di-
sidrata rapidamente la superficie degli
alimenti», spiega la dottoressa France-
sca Trento, biologa nutrizionista pres-
so il Cemedi - Centro medico diagno-
stico (www.cemedi.it) di Torino. «Il
funzionamento è simile a quello del
forno ventilato, ma cambiano i tempi:
per esempio, se nel secondo occorro-
no almeno trenta o quaranta minuti
per cuocere delle patate, con la friggi-
trice ad aria ne bastano quindici o ven-
ti in media».
A volte l’olio serve
In alcuni modelli viene comunque ri-
chiesta una piccola quantità di olio,
ma si tratta di un’aggiunta irrisoria:
«Parliamo di un cucchiaio, che possia-
mo scegliere di oliva oppure di arachi-
di, mais o girasole. Questo rende meno
calorica la cottura, adatta per chi de-
Il consiglio in più
Anche se le friggitrici elettriche
funzionano allo stesso modo,
la differenza sta nel design
della camera interna e nella
potenza. Le cose cambiano anche
in termini di pulizia e costruzione:
meglio preferire i modelli
dai materiali certificati e senza
angoli nascosti difficili da pulire.
Siccome poi, così come per il forno,
anche la friggitrice dovrà essere
preriscaldata, optiamo per
un modello capace di raggiungere
in poco tempo la temperatura
impostata e che sia dotato
di un timer per avvisarci
quando la cottura è terminata.
 benessere@stpauls.it

COME
UN FORNO Le nostre ricette
Le friggitrici ad
aria sfruttano Mini cotolette con
il calore per panatura alle erbe
mimare l’effetto
della frittura
in olio.

INGREDIENTI PER 6 PEZZI

200 g di filetto di maiale
2 cucchiai di nocciole tritate
1 cucchiaino di prezzemolo tritato
1 cucchiaino di erba cipollina tritata
1 cucchiaino di maggiorana essiccata
2 cucchiai di farina
1 uovo
sale
pepe appena macinato
spiedini di legno a piacere

PREPARAZIONE
Tagliare il filetto di maiale in sei
fette e batterle con delicatezza.
Condire con sale e pepe.
Mescolare le nocciole con le erbe.
Impanare le fettine passandole
prima nella farina, poi nell’uovo
sbattuto e infine nel preparato
a base di nocciole tritate ed erbe
aromatiche.
Trasferire le cotolette nel cestello
sovrapponendole leggermente
e cuocerle a 180 °C dai 12 ai 14
minuti, in base al loro spessore.
Rigirarle più volte durante
la cottura per renderle croccanti
In alcuni su entrambi i lati. Infilzarle
modelli viene su degli spiedini di legno e servire.
comunque
richiesta una
piccola quantità
di olio

ottobre 2022 | | 65
Cibo salute | In tavola
Le nostre ricette
Patate con topping
al formaggio
INGREDIENTI PER 2 PORZIONI
3 patate farinose (da 200 g circa)
150 g di spinaci freschi
50 g di gorgonzola dolce
30 ml di panna
1 cipolla piccola
1 noce di burro
sale, pepe
PREPARAZIONE
Lavare le patate, lessarle per 15
minuti circa in acqua salata, sco-
lare bene e avvolgere ciascuna
patata in un foglio di alluminio.
Inserirle nel cestello e cuocere
a 180 °C per 35 minuti circa.
Nel frattempo pulire e lavare
gli spinaci. Sbucciare la cipolla
e tagliarla a cubetti. Far scio-
gliere il burro in un ampio tegame
e rosolarvi la cipolla. Aggiungere
gli spinaci e lasciar cuocere finché
tutte le foglie non saranno avviz-
zite, senza smettere di mescolare.
Incorporare la panna, portare
a ebollizione e cuocere fino a ren-
derla cremosa. Tagliare il gorgonzola
a pezzi piccoli, aggiungerne metà
agli spinaci, mescolare bene
e fare sciogliere. Insaporire
con sale e pepe.
Estrarre con cautela le patate
dal cestello e toglierle dall’involu-
cro di alluminio. Fare un’incisione
a croce sopra ogni patata
e disporle sul piatto da portata.
Versarvi sopra gli spinaci e cospar-
gerle con il gorgonzola rimasto.
66 | | ottobre 2022
ve tenere il peso sotto controllo. In
più non si producono odori sgradevo-
CON CAUTELA
li in cucina, tipicamente associati alla
La friggitrice ad aria
frittura tradizionale, né si genera olio
raggiunge temperature
esausto che andrà poi smaltito corret- più elevate rispetto
tamente», sottolinea l’esperta. a quella tradizionale,
Un altro vantaggio della frittura ad almeno venti o trenta
aria sta nella ridotta formazione di so- gradi in più, per cui
stanze potenzialmente tossiche, che i radicali liberi vengono
per la maggior parte derivano dai pro- facilmente rilasciati,
cessi di ossidazione dell’olio: «Quando anche se in quantità
viene sottoposta ad alte temperature, la minore.
materia grassa si ossida e apre la stra-
da ai famosi radicali liberi: si tratta di
molecole a cui manca un pezzetto, pre-
cisamente un elettrone, per cui inizia-
no a vagare alla ricerca di qualcosa che
possa completarle». Il loro interesse si
posa proprio sulle particelle di olio che
sta friggendo, da cui rubano il tassello
mancante. A quel punto sono le parti-
celle di olio a essere incomplete, per cui
generano altri radicali liberi, soprattut-
to aldeidi e chetoni, finché il danno si
propaga. «Oltre a causare il tipico odore
di frittura, soprattutto quando lo stes-
so olio viene usato per troppo tempo,
queste sostanze accelerano l’invecchia-
mento cellulare, sono cancerogene e
addirittura mutagene, cioè possono
provocare lo sviluppo di alterazioni ge- «Per limitare il rischio, con la friggi-
netiche ereditarie», spiega la dottores- trice ad aria cuociamo preferibilmente
sa Trento. Dunque, eliminando (o per gli alimenti più ricchi di antiossidanti,
lo meno riducendo drasticamente) l’u- capaci di contrastare l’azione dei radi-
tilizzo dell’olio, la friggitrice ad aria è cali liberi: un esempio sono le carote,
promossa? Non del tutto. anche se tutte le verdure sono perfette,
mentre pesce e carne contengono ab-
Non è tutto oro…
«Olio a parte, quasi tutti gli alimenti
contengono più o meno elevate quan- Il libro
tità di colesterolo e grassi, che possono
andare incontro a ossidazione lipidica.
Friggitrice
Quindi, non siamo mai al riparo da ogni
ad aria. Ricet-
rischio», avverte l’esperta. «Tra l’altro,
tario facile,
la friggitrice ad aria raggiunge tempe-
gustoso e salu-
rature più elevate rispetto a quella tra- tare per friggere,
dizionale, almeno venti o trenta gradi grigliare e arro-
in più, per cui i radicali liberi vengono stire, Demetra,
facilmente rilasciati, anche se in quan- 96 pagine,
tità minore». Inoltre, i cibi contengono 9,90 euro.
anche carboidrati e proteine che, ad
È l’elettrodomestico perfetto
alte temperature, possono sviluppa-
per chi vuole concedersi qualche
re acrilammide, idrocarburi policiclici
sfizio preservando la salute, perché
aromatici e ammine eterocicliche, al- richiede l’uso di pochissimi grassi.
tre sostanze che aumentano il rischio Nel libro troviamo tutti i consigli
di cancro ma anche di eventi cardiova- per sfruttare a pieno questo stru-
scolari, tra cui gli infarti, la principale mento economico e versatile.
causa di morte al mondo. Un modo per alleggerire la dieta.
 benessere@stpauls.it

Le nostre ricette

Frutta secca in crosta

di curry e paprika

INGREDIENTI PER 4 PERSONE

200 g di frutta secca mista (per esem-
pio nocciole, anacardi, mandorle,
noci pecan)
1 albume
1 lime non trattato
1 cucchiaio e ½ di zucchero
2 cucchiaini di curry in polvere
1 cucchiaino di peperoncino tritato
1 cucchiaino di paprika dolce in polvere
bondanti quantità di proteine, grassi e E quando decidiamo di friggere, in
colesterolo che possono degenerare». qualunque modo lo facciamo, usiamo 1 cucchiaino di sale
Ma gli antiossidanti si possono aggiun- un’accortezza: mangiamo lentamen- ½ cucchiaino di pepe
gere anche a fine cottura (magari con te. Diversi studi scientifici, infatti, han-
una spruzzata di limone, eccezionale no dimostrato che la consistenza croc- PREPARAZIONE
fonte di vitamina C) oppure nell’even- cante degli alimenti influisce sulla loro
Lavare e asciugare il lime, grattu-
tuale panatura, in cui possiamo unire palatabilità, regalando una maggiore
giarne la scorza e spremerlo. In una
aglio, spezie, prezzemolo e altre erbe sensazione di piacere a livello cerebra-
ciotola mescolare succo e scorza
aromatiche. «Ancora, possiamo le: «Questo porta ad aumentare con zucchero, sale, pepe, curry,
portare in tavola un contor- la frequenza di masticazio- paprika, peperoncino e albume.
no di verdure crude oppu- ne, per cui si introducono
re finire il pasto con due
La frittura non solo maggiori quan- Unire la frutta secca e mescolare
mandarini o un kiwi. Tut-
ad aria riduce tità di cibo ma anche di
accuratamente per far aderire
ti metodi semplici ma ef-
la formazione aria, che apre facilmen-
uniformemente il composto.

ficaci per aumentare la

di sostanze te la strada al gonfiore Foderare il fondo del cestello
quota di antiossidanti».
potenzialmente addominale», avverte con la carta da forno e trasferirvi
tossiche la dottoressa Trento, che la frutta secca. Far dorare a 160
°C per 6 minuti circa. Trasferirla
Di tutto un po’ conclude: «Come tutte le
in una teglia, mescolare accura-
Tirando le fila: non mettiamo a mode del momento, dunque,
tamente e mettere di nuovo nel
processo la friggitrice, sia ad aria che anche la friggitrice ad aria ha vizi e vir- cestello senza carta da forno. Far
tradizionale, né qualunque altro me- tù. Tra l’altro, le alte temperature im- dorare a 160 °C per altri 6 minuti.
todo di cottura. L’importante è alter- poveriscono gli alimenti di tutti quei
narli con regolarità. «Questo aiuta non micronutrienti sensibili al calore, co- Trasferire la frutta secca su una
griglia e servirla quando sarà com-
soltanto ad accumulare meno sostan- me alcune vitamine, per cui cerchia-
pletamente fredda.
ze dannose, ma anche a dare una scos- mo nella varietà e nella continua spe-
sa al metabolismo e ad “annoiarci” rimentazione in cucina la strada verso
meno, rendendo più facile seguire un un’alimentazione equilibrata, comple-
certo regime dietetico». ta e mai monotona».

ottobre 2022 | | 67
Cibo salute | Nutrienti

Caffè Vitamine e minerali

Dati: CREA – Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria

Sodio
per 100 grammi
74 mg

Perché tanto
Calcio Ferro
130 mg 4,1 mg
Fosforo Vitamina B3
160 mg 10 mg

sprint in tazza Potassio

2,02 g
Vitamina B2
0,2 mg

3-4 tazzine
di Paola Rinaldi
al giorno
la dose ideale
in collaborazione con
per i soggetti sani

dottoressa Manila Cacopardo

biologa nutrizionista

Questa tipica bevanda italiana migliora

lo stato d’animo, contrasta il diabete
e lo sviluppo delle malattie degenerative

B
evanda tra le più consumate al mon-
do, il caffè rappresenta il classico pre-
testo per scambiare due chiacchiere Buono per il cervello Non è tutto uguale
con gli amici o prendersi semplice-
mente una pausa dai mille impegni della gior- Secondo alcuni studi, Il contenuto di caffeina
nata. «Consumandone tre o quattro tazzine al giorno, il caffè previene e delle altre componenti
un soggetto sano può godere del piacere di un buon le malattie neurodegene- presenti nella tazzina
espresso con qualche vantaggio per la salute», assicura rative (come Alzheimer varia a seconda della
la dottoressa Manila Cacopardo, biologa nutrizionista. e Parkinson) e rallenta tecnica di preparazione
il declino cognitivo (espresso del bar,
«L’ideale è consumarlo senza zucchero: al massimo,
che a volte si manifesta moka, alla napoletana)
se proprio non tolleriamo l’amaro, possiamo corregger-
durante la terza età. e dalla sua varietà.
lo con un cucchiaino di latte oppure dolcificarlo con la
stevia». Tra l’altro, il sacrificio vale la pena, perché il
caffè bevuto in purezza sembra abbassare il rischio di
diabete mellito di tipo 2: «Merito dell’acido clorogeni-
co, un composto molto diffuso nei vegetali e piuttosto
abbondante nel caffè che svolge un’azione antiossidan- Dura 4 ore Due alternative
te, facendo da scudo contro le principali patologie cro-
niche, come il diabete appunto». Inoltre, nella tazzina
L’effetto stimolante Una valida alternativa
troviamo tante altre componenti nutrizionali, fra cui
del caffè dura per circa è rappresentata dal caffè
minerali (soprattutto potassio, magnesio, calcio, fosfo-
quattro ore, con una d’orzo oppure di cico-
ro, ferro) e vitamine (in particolare del gruppo B). «Te- certa variabilità indivi- ria. Queste due bevande
nendo conto che 6-7 grammi di caffè rappresentano la duale. È meglio quindi non contengono caffeina
quantità generalmente utilizzata per ottenerne una taz- non assumerlo nelle ore e non hanno quindi
za, i livelli di questi micronutrienti sono comunque mi- serali per evitare proprietà eccitanti
nimi», tiene a precisare l’esperta. l’insonnia. sul sistema nervoso.

68 | | ottobre 2022
 benessere@stpauls.it

Perché berlo Occhio allo stomaco Un aiuto per la linea Più svegli

Al mattino, migliora Stimolando la secre- Il caffè stimola il meta- La caffeina stimola

le prestazioni cognitive
e aumenta la vigilanza
È associato a un minore
rischio di sviluppare
malattie croniche
del fegato
Dopo i pasti, aiuta
lo svuotamento gastrico
e accelera la digestione
Aumenta la termogenesi
e favorisce il dimagri-
mento
Rende più attenti e reat-
tivi, aumenta l’acutezza
visiva
zione di succhi gastrici,
il caffè è controindi-
cato in caso di gastrite,
reflusso gastroesofa-
geo, ulcera peptica
e altri disturbi a carico
dello stomaco, perché –
aumentando il livello
di acidità locale – può
provocare o peggiorare
la sintomatologia.
bolismo e aumenta
la termogenesi, cioè
la spesa energetica
dell’organismo che
viene dispersa sotto
forma di calore. Questo
aiuta non soltanto
a bruciare più grasso,
ma anche a ridurre
il senso della fame,
favorendo un buon con-
trollo del peso corporeo.
Ovviamente assumere
caffè di per sé non fa
dimagrire: bisogna
introdurlo in una dieta
sana e bilanciata.
il sistema nervoso
centrale, perché
inibisce una mole-
cola (l’adenosina)
che induce il sonno
e fa sentire stanchi:
questo si traduce
in una maggiore
vigilanza, ma anche
in un miglioramento
delle performance
cognitive, come i tempi
di reazione, la capacità
di apprendimento,
la soglia di attenzione,
la creatività e il con-
trollo motorio.

SENZA ZUCCHERO
L’ideale è consumarlo
senza zucchero:
Circa al massimo, se proprio
2 calorie non tolleriamo l’amaro,
per ogni tazzina possiamo correggerlo
con un cucchiaino
di latte.
In gravidanza
Se assunta in gravi-
danza, la caffeina può
attraversare la placenta
e raggiungere il feto,
aumentando il rischio
di aborto, basso peso
alla nascita o parto pre-
maturo. Non superando
1-2 tazzine al giorno,
il pericolo sembra scon-
giurato, ma è sempre
bene chiedere consiglio
al proprio ginecologo
di fiducia per valutare
attentamente la situa-
zione personale. In ogni
caso una tazzina al mat-
tino ci può stare.

ottobre 2022 | | 69
Cibo salute | Scelti per voi
Solidarietà
Un acquisto
che salva
la ricerca
GASTONE LAGO
LE MERENDE DI GASTONE
Zaini in spalla, nuovi libri, buoni
propositi e una merenda per ogni
giorno. Se l’inizio della scuola
richiede, come sempre, una rinnovata
organizzazione, non devono mancare
la giusta dose di energia e un pizzico
di dolcezza. Le merende di Gastone
sono proprio ciò che serve per dare
il giusto swing a giornate piene di
impegni fisici e mentali: Crostatine,
Ciambelle, Panbrioche, Golose, Soft
cake e Soft roll offrono un piacere
diverso per ogni esigenza di gusto.
Le merende di Gastone sono una
linea di golose creazioni ispirate
alla tradizione dolciaria italiana.
Confezione 6x40 g, prezzo: 1,39 euro.
70 | | ottobre 2022
COLOROSA
WOOD
La Collezione Colorosa Wood
è la nuova linea di prodotti
che comprende copertine ad anelli,
portaprogetti, porta documenti...
e altro ancora.
È realizzata con un cartoncino
di prima qualità, un materiale
100 per cento naturale certificato
Fsc, il marchio internazionale
che garantisce il rimboschimento
e la gestione responsabile delle
foreste. La Collezione Colorosa
Wood, nelle calde tonalità del legno
naturale, nei colori avana e nero
wengé, racchiude in sé “l’anima
della natura”.
www.colorosa.it
In tutte le cose
della natura
esiste qualcosa
di meraviglioso
(Aristotele)
benessere@stpauls.it
LIFE E FONDAZIONE
UMBERTO VERONESI
LE NOCI PER LA RICERCA
Dal 1° al 31 ottobre tornano
“Le noci per la ricerca”, il progetto
di Fondazione Umberto Veronesi
realizzato in partnership esclusiva
con Life, per sostenere il lavoro di medici
e ricercatori che hanno deciso
di dedicare la propria vita allo studio
e alla cura dei tumori che colpiscono
le donne, ossia tumore al seno, all’utero
e all’ovaio. Acquistando “Le noci per
la ricerca”, contrassegnate da un bollino
rosa, nei punti vendita delle principali
insegne della distribuzione organizzata,
50 centesimi andranno a sostenere
il lavoro di meritevoli medici e ricercatori.
fondazioneveronesi.it
FORSAN
HENNÉ NEUTRO
Gli henné sono piante conosciute fin
dall’antichità come coloranti naturali
e sono tradizionalmente indicate
nella letteratura erboristica per tingere
i capelli, rafforzarli e mantenerli sani.
Gli henné agiscono sulla superficie
dei capelli, creando una guaina
che li protegge dagli agenti esterni
rendendoli più resistenti e visibilmente
luminosi. Henné Neutro Forsan, a base
di Cassia Italica, priva di pigmenti
coloranti, si usa su capelli sfibrati
e spenti per rinforzarli, ravvivandone
il colore naturale. In vendita nei
supermercati, nei canali specializzati,
nel Matt Store di Milano e su
www.mattshop.it. Prezzo: 4,50 euro.
 Cibo salute | Le schede da ritagliare e conservare

Foto @tacchiepentole
229

INGREDIENTI PER 4 PERSONE

1 confezione di base millefoglie
150 ml di panna da montare
200 ml di panna liquida
50 g di latte condensato
100 g di cioccolato fondente al 75%
un cucchiaio di lavanda essiccata
frutti di bosco a scelta per decorare
mezzo cucchiaino di estratto
di vaniglia, zucchero a velo

PROCEDIMENTO
Tritate a coltello il cioccolato
fondente. Scaldate la panna
in un pentolino insieme ai fiori
di lavanda: filtrate il composto
e irrorate il cioccolato fon-
dente precedentemente tritato.
Mescolate perché il cioccolato
si sciolga del tutto. Montate
la restante panna: metà la mesco-
late con il latte condensato
e l’estratto di vaniglia. La parte
rimanente verrà unita al primo
composto e servirà per la gana-
che (crema) al cioccolato.
Trasferite le due creme
(alla vaniglia e al cioccolato)

Millefoglie al profumo
all’interno di due sac à poche
e ponete in frigorifero.

di lavanda Tagliate la base millefoglie

in cerchi e disponeteli
su un piatto per la farcitura:
a cura di Agnese Pellegrini
sul disco della base ricoprite
con ciuffi di crema a colori
Il millefoglie, anche conosciuto come Napoleon, Le ricette alternati avvicendando i due
è un dolce tipico della cucina francese: è compo- di queste pagine sac à poche, ricoprite con
sto da più strati di pasta sfoglia (tradizionalmente sono presentate un altro disco e ripetete
tre, ma possono variare in base al gusto e alle esi- da Forno Bonomi l’operazione per farcire la parte
marchio storico
genze), che si alternano con strati di crema pastic- superiore, chiudete la composi-
di montagna, zione con l’ultimo disco
ciera, benché esistano varianti che sostituiscono
situato a 940 m e spolverate lo zucchero a velo.
la crema con panna, confettura o altro. Lo strato di altezza, sull’al-
superiore può essere glassato o spolverato di zuc- topiano della Decorate con frutti di bosco
chero a velo. Lessinia: www. a piacere, fiori di lavanda
Ricetta di Luisa Ambrosini @tacchiepentole fornobonomi.com secchi e servite.

ottobre 2022 | | 71
 P
72 | | ottobre 2022
 Cibo salute | Le schede da ritagliare e conservare

Foto @good_food_lab
230

INGREDIENTI PER 8 PORZIONI

PER LA FROLLA
350 g di farina di farro
75 g di zucchero di canna
100 ml di olio di semi, 2 uova bio,
1 tuorlo, scorza di 1/2 limone
(o 1/2 bacca di vaniglia)
8 g di lievito per dolci (1/2 bustina)
un pizzico di sale

PER IL RIPIENO
250 g di savoiardi al farro
500 ml di latte di mandorle
3 uova, 100 g di zucchero di canna
2 cucchiai di liquore “Strega”
Mandorle a scaglie

PROCEDIMENTO
In una ciotola mescolare lo zuc-
chero con le uova, il tuorlo
e la scorza grattugiata del limone.
Aggiungere l’olio, la farina
setacciata con il lievito, un piz-
zico di sale e amalgamare.
Trasferire il composto su una
spianatoia leggermente infari-
nata e impastare. Formare
un panetto, disporlo in una
ciotola e coprire. Lasciare ripo-
sare per 1 ora in frigorifero.
Stendere la pasta frolla
con un mattarello e trasfe-
rirla in uno stampo da crostata
oliato e infarinato oppure
coperto di carta forno. Rifilare
il bordo e bucherellare il fondo
Torta portoghese con una forchetta. Disporre
i savoiardi sulla base, con una
con savoiardi bio al farro decorazione a spina di pesce.
Versare la crema sui savoiardi,
Nonostante il nome, la torta portoghese è un dolce tipico di Bene- e lasciare riposare 5 minuti
vento. A prima vista, sembra una crostata, ma basta assaggiarla per- per far assorbire bene il liquido
ché i nostri ospiti restino sbalorditi! Per realizzare la crema, versare dai biscotti. Infornare a 180°C
il latte di mandorle in un pentolino e farlo intiepidire. Aggiungere lo in modalità statica per 35 minuti.
zucchero di canna e mescolare per farlo sciogliere. In un’altra cio- Sfornare la torta portoghese
tola, rompere le uova e sbatterle per un paio di minuti. Poi unirle al e lasciarla raffreddare, cospar-
latte di mandorle, con un po’ di liquore Strega. gere la superficie con scaglie
Ricetta di Cristina Mauri @good_food_lab di mandorle e servire.

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74 | | ottobre 2022
 Cibo salute | Le schede da ritagliare e conservare

Foto @lacucinachevale
231

INGREDIENTI PER 4 PORZIONI

350 ml di aquafaba
200 g di cioccolato fondente
½ limone
1 confezione frolle rotonde al burro
12 amarene in sciroppo

PROCEDIMENTO
Montare con le fruste elettriche
l’aquafaba ben fredda da frigo-
rifero con qualche goccia
di succo di limone.
Sciogliere il cioccolato (forno
Mousse leggera al cioccolato a microonde per 3 minuti
oppure a bagnomaria).
con sbriciolata di frolle al burro Farlo raffreddare e aggiun-
gerlo all’aquafaba ben montata
L’aquafaba si ricava montando a neve l’acqua che si trova nel ba- mescolando con una spatola
dall’alto al basso, delicata-
rattolo dei ceci cotti (va benissimo anche se li cuociamo noi). È un
mente.
ottimo ingrediente vegano utilizzato per molti dolci, al posto delle
uova. Si può utilizzare anche l’acqua dei fagioli o delle lenticchie, Sbriciolare 2 frolle al burro
anche se il loro impiego è più raro. È molto indicata per amalgama- in ogni bicchiere, aggiungere
re gli ingredienti, è meno proteica delle uova e non contiene ovvia- la mousse e le amarene.
mente colesterolo. Lasciare riposare in frigo
Ricetta di Valentina Tozza - @lacucinachevale per almeno 4 ore e servire.

ottobre 2022 | | 75
Cibo salute | Allo specchio

Capelli
castani
che passione
di Paola Rinaldi

Cioccolato, nocciola
o caffè. In tutte
le sfumature, i toni
di bruno fanno girare
le teste e le colorano.
Tanti prodotti per
valorizzarli al meglio

«G
li uomini prefe-
riscono le bionde,
ma sposano le brune»,
si scherza spesso, facendo riferi-
mento al titolo di un noto film degli anni
Cinquanta. Verità o bugia, i capelli color castano Si trovano
scuro sono di gran moda, al punto che numerose in commercio
celebrità sono passate a questa nuance, attratte dal stick simili
fascino misterioso della chioma bruna. L’impor- a rossetti che
tante è prendersene cura ogni giorno, sbarazzan- mascherano
dosi dei riflessi indesiderati (soprattutto se i capelli la ricrescita
sono tinti) e mantenendone la naturale luminosità.
Oggi, in commercio, sono disponibili nume-
rosi prodotti studiati specificamente per le capi-
gliature più scure: shampoo e maschere protetti-
ve del colore, Cc cream che agiscono tono su tono,
pigmenti ultra-concentrati che salvaguardano dai
danni della luce blu, colorazioni dirette in crema
o più classiche senza ammoniaca, spray subliman-
ti che prolungano la brillantezza guadagnata dal
parrucchiere. E poi ci sono piccoli “trucchetti”,
disponibili anche in stick simili a rossetti, che ma-
scherano la ricrescita e aiutano a mantenere un
aspetto sempre curato, elegante e moderno.

76 | | ottobre 2022
 benessere@stpauls.it

Addio riflessi gialli

I capelli bianchi,
sale pepe, tendenti
al castano, biondo
naturale o decolorati
possono assumere
antiestetici riflessi giallo-
arancione. Sfruttando BATIST
il principio dei colori SHAMPOO SECCO UN TOCCO
complementari, il nuovo DI CASTANO SCURO
Shampoo Viola Antigiallo L’alternativa al classico
della gamma Biokap lavaggio con acqua che aiuta
di Bios Line permette a mascherare la ricrescita
di neutralizzarli e otte- dei capelli colorati.
nere sfumature intense, Formato da 200 ml. Prezzo
consigliato euro 5,49.
naturali e luminose
grazie al contenuto
di argilla viola
ed estratto
di fiordaliso.
Formato da 200 ml.
Prezzo consigliato
euro 13.

COLLISTAR – MAGICA CC
CAPELLI CURA E COLORE
CASTANO NOCCIOLA
Permette di enfatizzare
il proprio colore con riflessi
tono su tono oppure di osare
nuove nuance.
Formato da 150 ml. Prezzo
consigliato euro 18.

BRILLANTI PHYTO
Attenzione PHYTOCOLOR MASCHERA
ai riflessi PROTETTIVA DEL COLORE
indesiderati, se i Con tannini di tara
capelli sono tinti, ed estratto di germogli
e a preservare di girasole, preserva il colore
la naturale dalle aggressioni esterne.
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80 | | ottobre 2022
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DIFESA IMMUNITARIA è una formulazione multi-nutriente,
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per l’inverno
estratto di echinacea, naturali dell’organismo e aiuta
bisglicinato a ridurre la stanchezza e l’affati-
di magnesio, camento. La vitamina C, lo zinco
biossido e il rame contribuiscono alla
di silicio, normale funzione del sistema
bisglicinato immunitario. L’echinacea supporta
di zinco, le difese naturali dell’organismo.
flavonoidi, I suoi componenti contribuiscono,
gluconato inoltre, alla protezione delle cel-
di rame. lule dallo stress ossidativo.
di Caterina Allegro

TERRANOVA Zinco complex favorisce il meta-

Agisce sulla sintesi di proteine, ZINCO COMPLEX 15 MG bolismo acido-basico, la normale
lipidi e carboidrati, regola 50 capsule, 17,50 euro. fertilità, la funzione del sistema
Contiene: crusca di riso sta- immunitario, la salute della pelle
gli ormoni e ripara i tessuti

Q
bilizzata, tallo di spirulina e la funzione cognitiva. Lo zinco
liofilizzato, è necessario per il corretto fun-
uindici milligrammi: è que- semi di zucca, zionamento di più di 70 enzimi
sta la dose giornaliera di bacche di tutte le classi enzimatiche,
zinco raccomandata in Eu- di açai, zinco e la forma di bisglicinato garanti-
ropa. Nei Paesi in via di sviluppo, bisglicinato. sce un assorbimento ottimale.
invece, l’Organizzazione mondia- È importante per mantenere normali
le della Sanità promuove l’aumento dell’ap- livelli di testosterone nel sangue
porto di questo minerale per contrastare la ed è utile anche per gli squilibri
malnutrizione grave, prevenire le malattie ormonali in adolescenza.
e ridurre la mortalità infantile. Secondo di-
versi studi, infatti, la carenza di zinco espone
ANGELINI Body Spring Zinco è un valido
maggiormente alle infezioni e provoca dis- BODY SPRING ZINCO alleato a supporto del sistema
senteria, mentre la sua integrazione è capa- 60 compresse, 15 euro. immunitario. Lo zinco interviene
ce di aumentare i linfociti T, riducendo la du- Contiene: cellulosa in molti processi metabolici
rata e la gravità delle malattie. microcristallina, fosfato importanti per l’organismo, come
L’importanza di questo microelemento è di calcico, sali di magne- il mantenimento di normali livelli
dunque planetaria, nonostante, nel nostro sio degli acidi di testosterone nel sangue, favo-
corpo, sia presente in minuscole quantità: grassi, bios- risce la fertilità e la normale
circa 2 grammi in una persona adulta. sido di silicio, riproduzione, concorre a mante-
Lo zinco è coinvolto nel meta- ossido nere ossa, capelli, pelle e unghie
bolismo delle proteine, dei lipi- di zinco. sane, funge da antiossidante
e contribuisce al metabolismo
di, dei carboidrati e degli acidi Possiamo
degli acidi grassi, dei carboidrati
nucleici, e indispensabile per assumerlo
e della vitamina A.
l’efficienza di diversi ormoni consumando
(tiroidei, sessuali, della cre- pesce, crostacei,
scita e anche dell’insulina). avena e latticini. LA ROCHE POSAY Serozinc è un tonico rinfrescante
È anche fondamentale per la Anche il lievito SEROZINC per il viso formulato specifica-
sintesi del Dna, la risposta im- ne è ricco Spray 150 ml, 11.95 euro. tamente per le pelli grasse
munitaria e la riparazione dei Contiene: e predisposte ai brufoli. Questa
tessuti. Per questo l’ossido di zinco acqua, cloruro formulazione contiene solfato
di sodio, sol- di zinco, molto efficace nel ridurre
viene spesso utilizzato anche in creme e po-
fato di zinco. il sebo ed eliminare l’indesiderata
mate, con effetto lenitivo e antiacne.
lucentezza della pelle. Al con-
A tavola possiamo assumerlo consuman-
tempo l’esclusiva acqua termale
do pesce e crostacei, avena, latticini. Possia- del marchio purifica e lenisce
mo integrarlo in caso di carenza. Attenzione: la pelle lasciandola sana e omoge-
un’assunzione eccessiva di zinco può avere nea. Adatto anche per la pelle
conseguenze negative. Chiedere sempre il a tendenza acneica. Ipoallerge-
consiglio del medico. nico e senza profumo.

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 P
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Noi gli altri

Noi gli altri

psicologia, spiritualità, relazioni

Un amore tossico Come uscirne 86

La testimonianza Il nuovo paradiso di Totò Cascio 90
Guardiamoci dentro Quando la tristezza diventa cronica 92
Dentro l’anima Una distanza da colmare 94
Risorse cerebrali Scopriamole insieme 96

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Noi gli altri | Relazioni

Dipendenza
affettiva
«Senza di te
non posso
stare»

«A
di Caterina Allegro
in collaborazione con
dottoressa Daniela Santabbondio
psicoterapeuta a indirizzo Gestalt
(www.dipendenzeaffettive.com)
MAI DA SOLI
Le personalità dipendenti mancano
di fiducia in se stesse, di forza e di
autostima. Quando restano sole si
sentono “disgregate”.
more fai presto, non
resisto. Se tu non arri-
vi non esisto». Conoscia-
mo tutti questa celebre can-
zone, L’appuntamento. È un brano di
Ornella Vanoni che descrive una pro-
fonda infelicità. La sensazione di non
esistere in assenza del partner, di sgre-
tolarsi totalmente se ci si trova da soli.
«Non mi resta che tornare a casa
mia, alla mia triste vita. Questa vita che
volevo dare a te l’hai sbriciolata tra le
dita»: si conclude così la storia della
protagonista, che aspetta invano una
persona tanto importante da “sbricio-
lare” la sua vita con la propria assenza.
Una vita già considerata “triste”, quin-
di priva di valore, se non “consegnata”
all’uomo capace di illuminarla, dando-
le un senso.
Ma questo bisogno di annullarsi
nell’altro è veramente amore? O piut-
tosto si tratta di una gabbia, una sorta
di dipendenza dalla relazione? «Il ter-
mine Dipendenza affettiva, oggi molto
diffuso, viene utilizzato per semplifica-
re un concetto più complesso», spiega
la dottoressa Daniela Santabbondio,
psicoterapeuta umanista a indirizzo
Gestalt. «La persona ha uno stato di
coscienza carenziale che la porta ad
aggrapparsi all’altro. Le personalità di-
pendenti spesso mancano di fiducia,
di forza, di autostima e sono alla fre-
netica ricerca di compensazioni ester-
ne». Non esiste un solo modo di ma-
nifestare questo disagio, ma tutte le
dipendenze affettive condividono al-
cune caratteristiche essenziali:
la difficoltà a riconoscere e
quindi a soddisfare i propri bisogni;
lo spostamento sull’altro,
che viene sempre prima di se stessi;
l’ossessione verso l’altro, a
cui tutti i pensieri sono rivolti in modo
continuo e incessante.

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 benessere@stpauls.it

Alla base di questo attaccamento eccessivo

c’è la difficoltà a riconoscere i propri
bisogni. Per creare rapporti più sani occorre
costruire consapevolezza e per farlo si parte Sette passi per uscirne
dal corpo, tornando bambini...
1
Sento una sensazione in questo
istante, in questo luogo in que-
sto momento.

2
Identifico e descrivo la mia
sensazione: per esempio rabbia,
angoscia, frenesia…

3
Mi chiedo: questa sensazione
mi invita a compiere un’azione?
Quale?

4
Mi chiedo: è veramente questa
azione che voglio compiere,
o è una fuga dalla frenesia
o da un’altra altra sensazione
più profonda (di cui magari
mi vergogno) come controllare
l’altro?

5
Mi chiedo: è veramente buono
per me questo possibile gesto?

6
Accolgo il mio dolore fra le brac-
Le relazioni che nascono su questi Bowlby, quella che chiamiamo Di- cia, come fosse il mio bambino
che desidera essere visto.
presupposti spesso fanno stare male, pendenza affettiva ha le sue radici
eppure la persona non riesce a chiu- nell’infanzia ed è legata alla relazio- 7
derle, perché senza l’altro si prova un ne primaria (il rapporto del bebè con Immagino una scena di attraver-
senso di vuoto così forte da risultare il genitore di riferimento, che spesso samento. Per esempio il guado
Fonte: www.dipendenzeaffettive.com

insostenibile. Può accadere che all’i- è la madre). «Lo schema relazionale di un fiume dirompente…
nizio, quando si tenta di sepa- più suscettibile di generare da E resto fermo.
rarsi, si provi un senso di sol- adulti una dipendenza af- Ascolto il suono del mio respiro.
lievo, come di liberazione. fettiva, è quello con il ge- Quando riesco a stare dentro
Tuttavia, nel giro di qual-
Le radici nitore ansioso ambiva- al mio dolore, mi offro
che giorno, il malessere
del problema sono lente, che può essere o l’opportunità di passare
torna a crescere e si fa
nella primissima fusionale, o al contra- da un comportamento mecca-
pervasivo. Così, l’unico
infanzia, rio evitante; il genito-
nico a una scelta libera.
modo per sopravvivere
nel legame re alterna momenti in
sembra quello di tornare
con la madre cui è completamente sul
nella relazione, proprio bambino a momenti in cui
come un neonato sente scompare». Quando il genito-
di non poter sopravvivere sen- re è fusionale il piccolo non acquisi-
za un genitore che lo accudisce. sce un’adeguata sicurezza nelle pro-
prie capacità di autonomia, quando
Gli schemi del passato è evitante non riesce a costruire una
Secondo la Teoria dell’attaccamen- base sicura, una fiducia profonda nel-
to dello psicanalista britannico John la relazione. «Il risultato è sempre

ottobre 2022 | | 87
Noi gli altri | Relazioni

una ferita, un “buco” nell’autosti-

ma che porta alla convinzione di non
essere meritevoli d’amore».
Tipicamente, si tende a ripetere gli
schemi relazionali appresi nella prima
infanzia per tutta la vita, in modo con-
tinuo e spesso inconsapevole. «Que-
sto avviene in modo più marcato con
il proprio partner, ma non è raro che,
chi soffre di dipendenza affettiva, ten-
da a riproporre quel modello in tutte
le relazioni che raggiungono un livello
di intimità». Anche in amicizia, infatti,
il dipendente affettivo instaura legami
asimmetrici: avendo sempre bisogno
di conferme, pur di compiacere l’al-
tro è perennemente disponibile, non
si tira mai indietro e relega i propri bi-
sogni in secondo piano. In compenso
pretende spesso un rapporto esclusi-
vo, è spesso geloso e ossessivo anche
nei confronti delle relazioni amicali.

Senza confini
«Le emozioni principali provate da
un dipendente affettivo sono l’ansia,
il vuoto, senso di solitudine e di ab-
bandono, la compulsione del pensie-
ro sull’altro e il bisogno di controllo»,
spiega la dottoressa Santabbondio. «A
livello comportamentale c’è invece un
disinteresse per i propri bisogni, una
bassa autostima e la presenza di un
giudice interiore molto invalidante.
C’è anche spesso la difficoltà a mettere
confini, a dire dei no senza sentirsi sba-
gliati o in colpa. Ciò è dovuto, da una
parte, all’ansia di compiacere sem-
pre l’altro per sentirsi amati, dall’altra
all’incapacità di rimanere in contatto
con se stessi, e quindi di posizionarsi
nella relazione con l’altro affermando
quel che, per la persona, è inaccettabi-
le». È questo il motivo per cui il dipen-
dente affettivo può diventare vittima
di relazioni abusanti che non è in gra-
do di arginare, né mettendo dei confini
né chiedendo un aiuto esterno. In po-
che parole non si sa proteggere.
Una componente essenziale
della Dipendenza affettiva è an-
che l’idealizzazione, che si mani-
festa al suo massimo nella fase dell’in-
namoramento: questo momento viene
vissuto al pari di uno stato d’estasi, che
dà un’incredibile sensazione di pie-
nezza capace di riempire quel buco
emotivo. «Tuttavia, se il senso del Sé
si sovraidentifica con l’estasi dell’in-
namoramento, appena questo vissuto
si incrina o viene meno, si spalanca la
sensazione di mancanza».
I libri
Di troppo amore. Fuori dal labi-
rinto della dipendenza affettiva
di Ameya Gabriella Canovi,
(Sperling&Kupfer, 259 pagine,
19,80 euro).
A tu per tu con la paura, vincere
le proprie paure e imparare ad amare
di Krishanananda e Amana,
(Feltrinelli, 264 pagine, 11 euro).
Arriva un momento in cui la
persona scopre che l’altro non
corrisponde al proprio ideale,
che la relazione non è perfetta come
l’aveva immaginata, che il partner non
è sempre disponibile, e allora iniziano
i problemi. «L’individuo dipendente
si attacca sempre di più, chiedendo
sempre maggiore attenzione: in que-
sto modo, però, non fa che accresce-
re lo squilibrio nella coppia: infatti più
manifesta il proprio bisogno in modo
disfunzionale, più l’altro si sente inva-
so, investito di troppa responsabilità
ed entra in un’emozione meno deside-
rante, perdendo energia e interesse e
spesso allontanandosi».
C’è anche la codipendenza
Ma non sempre la relazione disfunzio-
nale finisce: a volte può durare tutta
la vita. Accade quando si innesca una
“codipendenza” affettiva. «In queste
coppie, che poi sono moltissime, un
partner manifesta una dipendenza af-
fettiva, mentre l’altro una sindrome
di evitamento, spesso collegata a una

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 benessere@stpauls.it

primario dell’infanzia, e ci si incastra

perfettamente!

Strategie per uscirne

Tornare con rassegnazione alla propria Come una droga
«triste vita» non è certo l’unica soluzio-
ne possibile. La dipendenza affettiva si
Esiste un forte parallelismo
può superare «e la persona che cerca fra la dipendenza affettiva
aiuto è già a buon punto, perché comin- e la tossicodipendenza:
cia a essere consapevole del proprio
Desiderio spasmodico
malessere», spiega la dottoressa San-
e irrefrenabile per il partner
tabbondio. La consapevolezza dell’e- (craving)
mozione negativa è infatti un passaggio
Tendenza a ricercarne
essenziale per cercare di stare meglio.
sempre più la vicinanza
Ma andiamo con ordine. Secondo
(come il tossicodipendenti
i principi della Gestalt, la dottoressa tende ad aumentare pro-
Santabbondio comincia la terapia la- gressivamente la quantità
vorando sul corpo, con la tecnica dei di sostanza assunta, per
movimenti primari ideata dalla psico- ottenere l’effetto desiderato)
terapeuta newyorkese Ruella Frank. Quando una relazione finisce
«L’obiettivo è quello di ricreare e ri- le persone innamorate hanno
parare i primi movimenti del bebè, ini- dei sintomi d’astinenza simili
ziando a portare consapevolezza, sta- a quelli che si riscontrano
bilità e solidità dentro il corpo adulto. nella sindrome d’astinenza
Per esempio la persona può lasciarsi dei tossicodipendenti (de-
andare a un abbraccio e rilassarsi. Op- pressione, ansia, insonnia
pure passare da una posizione prona o ipersonnia, irritabilità,
perdita dell’appetito
al gattonare e al camminare, sentendo
o abbuffate) che, esatta-
il suolo che sostiene i propri passi co-
mente come avviene nella
me un punto di forza». tossicodipendenza porta
In una seconda fase si lavora princi- alla ricaduta; una ricaduta
personalità narcisista. Due partner di palmente su due elementi: la fiducia e vuol dire cercare nuova-
un legame del genere sono attratti l’u- il coraggio attraverso l’azione. «Si impa- mente il partner nonostante
no dall’altro perché condividono va- ra ad ascoltare i propri bisogni, e poi a sia stato infedele o violento.
ri elementi: un’insicurezza di fondo, trovare il coraggio di andare verso quel Gli studi di neuroimaging
una bassa autostima, una scarsa con- che si desidera», dice la psicoterapeuta. dimostrano che l’innamora-
sapevolezza dei propri bisogni, ma se «L’obiettivo è generare una consapevo- mento attiva alcune regioni
nella personalità dipendente tutto ciò lezza a più livelli, corporea, del pensiero cerebrali della via mesolim-
è manifesto, in quella narcisista questi e quindi dell’azione nel quotidiano. In bica che è ricca di dopamina
tratti rimangono generalmen- questa fase diventa fondamenta- (una sostanza che viene
te nascosti. Il rapporto di le introdurre strategie per ac- liberata nel cervello ogni
codipendenza pato- quietare la mente, come la volta che facciamo qualcosa
logico è dunque un Innamorarsi meditazione, che, affian-
di piacevole). Il piacere che
rapporto di collu- è come uno cata alla psicoterapia, ha
proviamo serve a motivarci

sione tra una persona stato d'estasi, dimostrato ottimi risul-

a ripetere questi comporta-
ma la delusione menti e quindi a garantire
Fonte: www.dipendenzeaffettive.com

che mostra un bisogno tati nel favorire pattern e la sopravvivenza dell’indi-

estremo di dipendere, e
è dietro comportamenti più fun- viduo e della specie; queste
un’altra che ha bisogno di
l’angolo zionali. Si tratta di osserva- stesse regioni vengono
esercitare il suo controllo e re i propri pensieri, capire attivate sia nella dipendenza
il suo dominio, ma con una im- quali condizionamenti ci muo- da sostanze che nelle dipen-
portante fragilità di fondo in entrambe vono, prenderne distanza, e a quel pun- denze comportamentali,
le personalità». to decidere come agire nel modo più come lo shopping e il gioco
Relazioni che generano sofferen- funzionale. E se mi perdo, so che pos- compulsivo.
za, ma che sono difficili da cambiare so tornare sempre all’osservazione con
e da abbandonare, perché mosse da maggiore consapevolezza su me stes- IN DUE È PEGGIO
un automatismo inconscio da entram- so, e, dopo aver preso coscienza di quel Molte coppie codipendenti
be le parti: senza rendersene conto, che mi muove, concepire un’azione di- possono durare tutta la vita,
si ripropone di continuo lo schema versa, libera, positiva». in virtù di un incastro perfetto.

ottobre 2022 | | 89
Noi gli altri | Testimonianza
Totò Cascio
«Mi sono liberato
dall’idea di essere
stato condannato»
di Antonio G. Malafarina
T
otò Cascio, all’anagra-
fe Salvatore, è nato nel
1979 a Palazzo Adriano,
ha vissuto a Chiusa Scla-
fani e vive a Palermo. È il bambi-
no del film Nuovo Cinema Para-
diso, Oscar nel 1990, che gli è valso il
Bafta nello stesso anno come miglior
attore non protagonista. Diplomato in
ragioneria, attore, tifoso della Roma, è
da poco mental coach, ha perso
quasi completamente la vista
per la retinite pigmentosa e
si racconta in La gloria e la
prova (Totò Cascio e Gior-
gio De Martino, Baldini+Ca-
stoldi, 128 pagg., 16 euro).
Ciao Totò, come sei finito
a recitare in Nuovo Cinema
Paradiso?
«Tornatore cercava dei bambini con
tratti tipici siciliani facendo selezioni
fotografiche nelle scuole. Mi hanno vi-
sto e mi hanno chiamato. Ho fatto un
paio di provini e mi hanno dato il ruo-
lo. Non ho cercato io il cinema, il cine-
ma ha cercato me».
Il protagonista di Nuovo
Cinema Paradiso racconta
la sua cecità che
lo ha costretto a ripensare
tutta la sua vita. Oggi
come lavoro allena
cervelli e punta al teatro
90 | | ottobre 2022
Quel personaggio ti somigliava?
«A livello di carattere, vivacità ed emo-
zioni era veramente il mio ruolo. La
spontaneità, la naturalezza, la voglia
e l’entusiasmo erano proprio caratte-
ristiche mie».
Che cosa sentivi di poter dare?
«Su set mi apprezzavano per la mia cu-
riosità e la mia contagiosità a livello di
energia, tanto che ero diventato la lo-
ro mascotte. Per me era un gio- progressiva della vista. Non ero pron-
co, non pensavo che avrei mai to perché ero piccolo. Travolto in po-
fatto l’attore». co tempo prima dal cinema e poi dalla
E oggi che cosa pensi di retinite, mi sono isolato. Ho deciso di
poter dare? non parlarne e di non condividere la
«Ho conservato l’entusia- mia condanna. E sono andato a lavora-
smo, la passione e soprat- re nei supermercati di famiglia».
tutto l’onestà e la disciplina. Quando hai confidato a te stesso
E poi ritengo che sia fondamen- della malattia?
tale dire grazie alla vita e chiedere scu- «Quando ho visto che non ero il solo
sa quando sbaglio». con la retinite e che c’erano altre per-
Sono caratteristiche che ritrovia- sone con disabilità che vivevano con
mo nella tua attuale professione? dignità e forza, come la Minetti o Bo-
«Certo, si sposano a pennello col mon- celli. Avevo bisogno di ammirare per-
do dell’allenamento delle potenzialità
a livello mentale. Mondo che ho cono-
sciuto attraverso un’amica. Mi ha su-
bito affascinato l’idea che tutto par-
ta dalla mente, perché mi appartiene
profondamente. Così mi sono specia-
lizzato nella professione del mental
coach e ora è il mio lavoro principale».
Torniamo al cinema: perché
l’hai abbandonato?
«Perché a dieci anni mi è stata diagno-
sticata la retinite pigmentosa con ede-
ma oculare, che comporta la perdita
 benessere@stpauls.it

sone straordinarie, quelle che hanno

trasformato il dolore in motivo di vi-
ta. Oggi se posso dare il mio contributo
per essere d’esempio lo faccio. Questa
è la mia missione».
Quando hai confidato agli altri
della tua malattia?
«Con il libro, che è stato terapeutico per-
ché ho dovuto mettere me stesso nero
su bianco, liberandomi definitivamen-
te da una zavorra, dall’idea di condan-
na. La stesura del primo capitolo è sta-
ta dolorosissima, tanto che ho pianto.

P
È un libro con prefazione di Tornatore
e postfazione di Bocelli, elementi che
lo stanno portando ad arrivare a molte
persone. Il che mi emoziona tantissimo
perché le persone mi danno molto».
Che cos’è il libro per te?
«È un punto di partenza, e io avevo bi-
sogno di ripartire. Mi serviva confron-
tarmi col pubblico sia per capire io
stesso se fossi in grado di trasmettere
il mio coraggio, sia per cogliere le rea-
zioni degli altri captandone l’approva-
zione o il disappunto».
Hai più ritrovato Nuovo Cinema
Paradiso?
«Ho ritrovato quel clima, quell’atmosfe-
ra in primis in me stesso. È poi ho ritro-
vato anche gli amici di allora: Tornatore,
AL CINEMA Gullotta, la donna che nel film interpre-
Totò Cascio, 43 anni, tava la mia mamma e molti altri…».
oggi e, in basso, sul Vorresti tornare a recitare?
set di Nuovo Cinema «Vorrei portare La gloria e la prova in
Paradiso, film di teatro. E mi piacerebbe anche tornare
Giuseppe Tornatore.
al cinema e in Tv».
Con che ruolo?
«Ora che ho ritrovato la leggerezza e
l’autoironia mi piacerebbe raccontare

Mi serviva confrontarmi col pubblico

per capire io stesso se fossi in grado
di trasmettere il mio coraggio
anche la mia disabilità con questo sti-
le. Mi piacerebbe fare una commedia,
un film comico magari con un mio mi-
to, perché è geniale: Checco Zalone»!
Ti ha reso famoso un bambino, con-
servi qualcosa di quel bambino?
«Per anni sono fuggito da quel bambi-
no, per vergogna e paura di non essere
accettato da lui. Poi, quando ci siamo
ritrovati e quindi riappacificati, abbia-
mo parlato e chiarito. Ora è qui con me
e ho una voglia matta di lui».

ottobre 2022 | | 91
Noi gli altri | Guardiamoci dentro

CAMBIA IL TEMPO
Con le prime
brume autunnali
cambia l’umore
che può diventare
malinconico.

Cambio
di stagione
Quando la tristezza
diventa cronica
fisiologica reazione di adattamento al
repentino cambiamento ambientale,
Caro dottore, da qualche anno subisco molto l’arrivo della stagione autunnale in
che generalmente si risolve entro qual-
termini di abbassamento del tono dell’umore. Sento molto la fatica nell’affrontare che giorno. Ma non è sempre così.
la mia giornata lavorativa e sono svogliato in tutto. Cerco di nascondere questo sta-
Una fase di adattamento
to d’animo o di contrastarlo ma senza buoni risultati. Di cosa si tratta? LORENZO In una percentuale della popolazione
che va dal 10 al 35 per cento, i sintomi

risponde Francesco Vincelli
psicologo, psicoterapeuta,
docente di psicoterapia Aiamc
In alcuni di noi certi
sintomi si stabilizzano
dando luogo a una vera
e propria sindrome
ansiosa, ma come nasce?
L’
inizio dell’autunno rap-
presenta un periodo
piuttosto delicato per
coloro che hanno una
certa sensibilità rispetto alle va-
riazioni del tono dell’umore. Da
poco abbiamo superato lo stress da ri-
entro dalle vacanze. Cioè una sorta di
reazione ansiosa che nella clinica psi-
cologica è stata denominata post va-
cation blues (tristezza post vacanza).
Questa è il risultato del passaggio da
una condizione di relax psicofisico a
una in cui è richiesta più concentrazio-
ne e impegno di energie. Una sorta di
della post vacation blues si stabilizzano
dando luogo a una vera e propria sin-
drome ansiosa. La difficoltà a concen-
trarsi, il senso di stanchezza, un’altera-
ta qualità del sonno e un profuso senso
di tristezza e nostalgia sembrano non
essere controllabili. Abbiamo la sensa-
zione che il nostro corpo non risponda
ai nostri comandi. L’ansia e gli sbalzi
d’umore possono avere la meglio. Ec-
co che non appena abbiamo superato
questa fase di adattamento, le giornate
si accorciano e con questo la quantità
di tempo in cui siamo esposti alla luce.
È qui che hanno luogo le depressioni
cosiddette stagionali.

92 | | ottobre 2022
 benessere@stpauls.it

Gli anglosassoni le hanno denomi- addirittura valorizzata e considera-

nate winter blues (tristezza inverna- ta alla base dello spirito creativo de-
le) o Seasonal affective disorder (Sad, gli artisti: il loro atteggiamento malin-
Disturbo emotivo stagionale). La let- conico, meditativo e distaccato verrà
teratura scientifica le definisce come definito con il termine anglosassone
forme transitorie e tipiche della sta- spleen (bile). Successivamente Vic-
gione autunnale di depressione pau- tor Hugo, uno dei padri del Romanti-
cisintomatica, ossia caratterizzate da cismo francese, scriveva: «La malin-
quantità e intensità ridotte di sinto- conia non è una tristezza qualsiasi, è
mi rispetto alle depressioni maggiori. la felicità d’essere tristi, una tristezza
In corrispondenza del cambiamento dal sorriso mesto, vereconda e senza
climatico si inizia a ravvisare un sen- strepiti, densa di riflessioni ben capa-
so di stanchezza sin dalle prime ore ci di arricchire, quasi pioggia fertile

P
del mattino, aumenta il desiderio di che si alterni al sole della gioia».
prolungare le ore di sonno, aumenta
il senso di fame con veri e propri at- Una vera malattia
tacchi compulsivi verso i carboidrati, Nel XX secolo furono gli studi di
il tutto accompagnato da un pervasi- Freud a conferire alla malinconia un
vo senso di tristezza e inadeguatezza, significato medico associandola al-
difficoltà di concentrazione e perdita la depressione e facendogli perde-
di piacere. re ogni accezione positiva. Le ricer-
Una vera e propria forma di le- che in ambito clinico sono sempre
targo dell’umore di cui soffre il 3 per più concordi nel ritenere che è la non
cento della popolazione, ma accettazione di questi cambia-
che nelle forme più lievi e menti umorali la ragione
subdole può arrivare a ri- prevalente del nostro di-
guardare quasi una per-
Le giornate sagio psicologico e non
sona su quattro. Questi
si accorciano lo stato d’animo di per
i dati più aggiornati che
e si sviluppano se, che se seguisse un
esprimono un progres-
le depressioni percorso naturale si ri-
sivo aumento di questa
cosiddette solverebbe in tempi
sofferenza psicologica.
stagionali brevi. Tanto più cerchia-
mo di evitare, respingere o
Il livello di tolleranza lottare contro gli stati d’ani-
Dunque che cosa cambia effettiva- mo negativi quanto più questi si radi-
mente nel corso del tempo per deter- cano e si rafforzano.
minare questa sempre maggiore al- Questo vale anche per le malattie
terazione della qualità della vita? La fisiche, le disabilità e il dolore croni-
depressione è destinata ad assumere co: nella riabilitazione i pazienti che
nel tempo le caratteristiche di un’epi- riescono ad accettare la propria con-
demia o forse l’essere umano è sempre dizione fisica e ad essere disponibi-
meno disposto a tollerare le fisiologi- li ad assumersi la responsabilità del
che variazioni del tono dell’umore, ar- proprio problema, raggiungono mi-
rivando a percepirle come stati d’ani- gliori risultati. “Accettare” spesso è
mo da curare in ogni caso? In epoche un termine frainteso; deriva dalla pa-
diverse questi aspetti dell’animo uma- rola latina capere che significa pren-
no hanno assunto significati differenti. dere: l’accettazione non consiste in
L’etimologia della parola malinco- una semplice auto-sconfitta o nel su-
nia fa derivare questo termine dal gre- bire il proprio dolore, vuol dire in-
co melanos (nero) e cholè (bile). Per vece prendere ciò che viene offerto,
Ippocrate (400 a.C.), la bile nera indi- adottare un atteggiamento amorevole
cava il temperamento malinconico, la e gentile verso se stessi, verso le pro-
bile gialla il temperamento collerico, prie esperienze e la propria storia di
il flegma il temperamento flemmati- vita. Solo investendo su un amor pro-
co e il sangue il temperamento san- prio incondizionato anche verso i no-
guigno. Non si trattava dunque di una stri temporanei o permanenti difetti,
malattia ma di un tratto temperamen- possiamo prevenire forme più pro-
tale. Durante il Rinascimento verrà fonde di malessere.

ottobre 2022 | | 93
Noi gli altri | Dentro l’anima
Pandemia
Una distanza
da colmare
di Primavera Fisogni
giornalista e PhD in Metafisica
I
due anni di pandemia da Co-
vid-19 hanno fatto emergere le
istanze della componente spi-
rituale dell’uomo. La malattia, nel
colpire il corpo attraverso un microscopico
organismo, ha favorito – in parallelo – l’in-
sorgere di disturbi di natura “psicologica” e
“psichica” (ansia, forme depressive).
Se la psiche apre alla consapevolezza di
sé, delle proprie emozioni, l’anima spiritua-
le fa emergere un bisogno ineludibile del-
la persona: fa cioè capire all’individuo che
non è autosufficiente, nemmeno quando
possiede talenti o ricchezze, poiché mantie-
ne sempre l’anelito a uscire da sé. Tale pro-
tensione è domanda. Le appartiene un trat-
to cognitivo e dialogico. Se, da un punto di
vista teologico ciò adombra (o rischiara?) la
tensione di ogni creatura verso il Creatore,
in una prospettiva filosofica è qui che met-
te radici la premessa di un’apertura all’altro
da sé. Un altro-Altro che è persona.
L’obbligo di dotarsi della protezione indi-
viduale, coprendosi bocca e naso ha innal-
zato una difesa, una sorta di sbarramento
tra persona e persona; ci ha resi meno rico-
noscibili. Le due circostanze hanno favorito
il distacco interpersonale e acuito la difficol-
tà di riconoscersi, pur restando visibili gli oc-
chi. Le distanze sono altresì aumentate. Indi-
94 | | ottobre 2022
benessere@stpauls.it
Indicazioni di legge, cazioni di legge, pur doverose e proficue per
pur doverose il contenimento del virus, non sono rimaste
senza conseguenze sul piano spirituale. Sono
e proficue state create distanze artificiali, è stato favori-
per il contenimento to l’isolamento rispetto alla socialità, è stata
del virus, non sono fortemente ridimensionata la fonte dell’em-
patia, che consiste nel sentire l’altro, a parti-
rimaste senza re dal piano tattile della percezione, ponendo
conseguenze limiti a strette di mano, abbracci, espressioni
sul piano spirituale, affettive. È stata ridotta la possibilità del rap-
porto dialogico, limitato dall’uso degli stru-
con qualche disagio menti digitali e piattaforme interattive solo
parzialmente dialettici. Il punto di vista, in-
fatti, è uno, non consente duplicità: io vedo
te, tu vedi me, ma i nostri sguardi non si in-
contrano mai per davvero; l’incontro, come
ha ribadito papa Francesco, è la più autentica
condizione del dialogo. In ambito religioso,
è tutto da capire il distanziamento dall’espe-
rienza del sacro quale Presenza viva di Dio,
sostituita dal surrogato del virtuale.
Come la psiche avverte l’effetto della
prolungata pandemia, con esiti spesso so-
vrapponibili ai disturbi traumatici da stress
(Ptds), l’anima soffre di un proprio disagio:
l’inaridimento, il venir meno dell’inclina-
CHE COSA È STATO zione a quel primo bene per la vita che con-
L’uso della mascherina, siste nella relazione, presupposto per la fio-
gli abbracci e le strette ritura della persona in ambito sociale e per
di mano vietati. il rapporto con Dio.
Noi gli altri | Vivere la fede benessere@stpauls.it

La vecchiaia popolo! In realtà, le riflessioni su questa età

riguardano tutte le generazioni. La vecchia-

Viviamola come
ia, certo, chiama alla mente una specifica
condizione di vulnerabilità e di debilitazio-
ne, che accompagna inevitabilmente l’ac-

un tempo di grazia
cumulo degli anni vissuti e il logoramento
delle energie vitali.
Non dobbiamo, però, iscrivere il pro-
lungamento dell’esistenza nella tarda età
nell’immagine semplificata di una vita che
sopravvive alla perdita delle proprie forze,
e che si consuma per le sue malattie. Que-
sta astrazione non corrisponde alla dina-
mica effettiva delle età della vita. L’esisten-
za umana, nel suo complesso, condivide
a ogni età eventi che le richiamano la sua
vulnerabilità costitutiva, come il Covid ha
ricordato.
Papa Francesco con questo volume La
lunga vita. Lezioni sulla vecchiaia, vuole
sottolineare soprattutto due aspetti. Pri-
ma di tutto dobbiamo comprendere a fon-
do la nostra condizione umana, per farne
motivo di cura vicendevole. Secondo: con
le persone anziane di cui parla, tratte dal-
di S.E. monsignor Vincenzo Paglia la Bibbia, vuole evidenziare che questa età
presidente della Pontificia accademia per la Vita della vita è quella del compimento di tutta

P
l’esistenza. È l’età che raccorda le genera-
apa Francesco ha voluto Papa Francesco zioni tra loro.
raccogliere la sfida spiri- ci invita ad avere Oggi è più che mai vero. L’allungarsi del-
tuale della vecchiaia. Già da la durata della vita comporta la necessità di
arcivescovo di Buenos Aires era uno sguardo nuovo una nuova alleanza tra le generazioni, tra
intervenuto sul tema. Da Papa ha sviluppa- su un periodo della giovani, adulti, anziani, in un dialogo co-
to ancor più il suo insegnamento sulla vec- vita che produce stante. E la vecchiaia, ancor più delle altre
chiaia sino a istituire un’apposita festa litur- età, è il tempo della preghiera. Per se stessi e
gica per celebrare la figura dei nonni. Ma tanti frutti maturi per gli altri. La preghiera è un dono prezio-
soprattutto attraverso un ciclo di Cateche- sissimo che gli anzia-
si, da marzo ad agosto, ora raccolte nel vo- ni possono fare alla
lume La vita lunga. Lezioni sulla vecchiaia società e alla Chiesa.
(Lev/Solferino, 224 pagine, 17 euro), papa Ricordo un’an-
Francesco propone una visione più artico- ziana che mi disse
lata e complessiva del senso della vita per di aver compreso
agli anziani – in particolare i credenti, ma perché il Signore le
non solo – perché affrontino questa età co- dava gli anni della
me un tempo di grazia, un tempo opportu- vecchiaia: «Ho più
no, un tempo di crescita. tempo per pregare
Anche se il fi sico diventa fragile, non per per la pace nel mon-
questo è un’età della vita da guardare con do». Aveva un elen-
sospetto, apprensione, distacco. La vec- co dei Paesi della
chiaia non è il tempo dello “scarto” – come terra e ogni giorno
la società dell’efficienza vorrebbe indurci a pregava per la pace
pensare. La vecchiaia, piuttosto, è il perio- in uno di essi. Que-
do che conduce al compimento la propria sto piccolo episo-
esistenza. dio mi richiama alla
Queste Catechesi, rilette ora tutte di se- LA CHIESA E I VECCHI mente quanto diceva a tale proposito Oli-
guito, delineano un pensiero importante su Papa Francesco propone una vier Clément, grande teologo ortodosso:
un’età della vita che in Italia riguarda ben visione più articolata del senso «Una civiltà dove non si prega più è una ci-
14 milioni di persone (dai 65 anni in su): un della vita degli anziani. viltà dove la vecchiaia non ha più senso».

ottobre 2022 | | 95
Noi gli altri | Psicologia
Risorse cerebrali
Due scudi contro
il tempo che passa
di Francesca Formaggio
Coltivare i propri interessi, cimentarsi in nuovi hobby
e stare in ambienti stimolanti sono elementi che possono
influire positivamente nel rallentare l’invecchiamento
I
l cervello è uno degli orga-
ni più importanti che ab-
biamo e la gente pensa che
sia tanto complesso quan-
to delicato. Infatti, il cervello dispo-
ne di vari sistemi di protezione, tra cui
la scatola cranica che lo salvaguarda
dai traumi, ma è attrezzato anche per
contrastare i colpi del tempo. Quali so-
no questi “scudi” che lo preservano
dall’invecchiamento?
NON MOLLARE MAI
Mantenersi attivi contribuisce
a rafforzare le nostre risorse
e a garantire il più a lungo
possibile la nostra
efficienza e autonomia
nella vita di tutti i giorni.
96 | | ottobre 2022
Si tratta di due riserve: cerebrale e tempo in ambienti stimolanti sono
cognitiva. Possiamo immaginarle come elementi che possono influire positi-
serbatoi da cui attingere in caso
di necessità, quando dobbia-
mo svolgere un compito
che richiede di usare più
risorse del solito.
benessere@stpauls.it
La risorsa cerebrale può essere
paragonata a un vero e proprio magaz-
zino in cui conserviamo delle scorte e
dipende dalla quantità di materia gri-
gia e connessioni: più è elevata, più al-
ta è la nostra soglia critica, ossia il nu-
mero di neuroni che possiamo perdere
prima che compaiano delle difficoltà.
La risorsa cognitiva, invece, as-
somiglia più a un piano strategico per-
ché riguarda i meccanismi che il cer-
vello mette in atto per funzionare in
maniera ottimale anche quando inizia
il deterioramento ed è influenzata dal-
le esperienze e dallo stile di vita. Infat-
ti, quando nel magazzino della riserva
cerebrale ci sono poche risorse o quan-
do anche quelle non sono sufficien-
ti, possiamo ricorrere a nuovi piani di
azione e modalità di funzionamento.
Come reagire?
Coltivare i propri interessi, cimen-
tarsi in nuovi hobby e trascorrere il
vamente su entrambi i tipi di ri-
serva, soprattutto su quella
cognitiva. Possiamo quin-
I neuroni vanno di ritenere che basta ac-
stimolati, come crescere queste riserve
i muscoli che per contrastare il decli-
hanno bisogno no? Purtroppo, né l’u-
di muoversi na né l’altra possono
rallentarlo o arrestarlo.
Questa risposta potrebbe
portare a domandarsi: ma al-
lora a che cosa servono?
Sebbene non si possa impedire che
con il passare degli anni arrivino an-
che dei danni al cervello, queste due
risorse sono fondamentali per affron-
tarli al meglio, ritardando, anche di
parecchio, i sintomi e le conseguen-
ze negative nella vita quotidiana che
il deterioramento può causare. Infat-
ti ogni sforzo volto a mantenerci attivi
contribuisce a rafforzare le nostre ri-
sorse e a garantire il più a lungo pos-
sibile la nostra efficienza e autonomia
nella vita di tutti i giorni. Per questo,
anche se il tempo iniziasse a sferrare
i suoi colpi, gli scudi di cui abbiamo
parlato oggi difenderebbero il nostro
cervello dagli attacchi più gravi, evi-
tandoci di vederne le conseguenze nel
concreto e preservando il nostro be-
nessere psicofi sico.
Noi gli altri | Genitori e figli benessere@stpauls.it

Disagi e disturbi Paolo sembra effettivamente vo-

lerne prendere le distanze: cerca di ri-

Attenti alle etichette

baltare i rapporti che hanno prodotto
questa categorizzazione nella quale
è stato inserito, per riappropriarsi di

diagnostiche
una certa immagine di sé.

Ci sono dei punti di forza

Nell’ottica medica quando c’è uno sta-
to morboso c’è un mal-funzionamen-
to, mentre la salute è il ritorno allo
stato precedente alla malattia. Questa
logica è in scacco quando si va oltre
le problematiche organiche. I Dsa non
vanno intesi come un deficit, come un
comportamento “non corretto”, ma
semmai evidenziano alcune specifi-
cità nell’apprendimento di quel sin-
di Alberto Tuccio golo, anche perché ognuno si crea un
psicologo, psicoterapeuta, membro équipe
modo particolare per imparare ed è
Associazione Pollicino e Centro crisi genitori Onlus
comune avere delle aree più fragili e
dei punti forza.
Però, proprio per la logica
Mio figlio Paolo frequenta la prima media e ha una diagnosi di Disturbi specifici
medica sottesa, è possibile che
dell’apprendimento (Dsa). Le insegnanti hanno convocato me e mio marito dopo la diagnosi sia vissuta come il
marchio di qualcosa che non va. È
averlo sentito dire che in realtà fa finta e si è fatto certificare solo per essere age-
importante la maniera in cui si prepa-
volato. Riconoscendo le sue difficoltà pensavamo di aiutarlo ma ora temiamo se ra questo percorso di “certificazione”,
da pensare più come una fotografia su
ne vergogni e che questo abbia un ulteriore impatto negativo. LETTERA FIRMATA
alcuni aspetti del proprio stile di ap-
prendimento in un determina-

L’
to momento della vita, ma
intento della legge 170/ prattutto in un momento mai definitivo, in quanto
10 sui Dsa era quello di passaggio come quello persone in continua evo-
di permettere un mag- pre-adolescenziale, può scrivete a luzione.
gior aiuto a chi manife- far esperire vergogna e Associazione Quando invece c’è
sta questa tipologia di disturbi, sofferenza. Pollicino già una diagnosi è be-
anche mediante misure compensati- info@ ne dare spazio a come
ve e dispensative che però, per essere pollicinoonlus.it sia vissuta: per esem-
predisposte dalle scuole, necessitano pio, atteggiamenti come
di una certificazione specifica. quelli riportati da chi ci scri-
L’accesso a queste possibilità è una ve potrebbero essere anche connessi
risorsa preziosa ma marca anche una Chiariamo i termini al periodo di forte trasformazione e
differenza tra lo studente e il resto del- novità che il ragazzo sta affrontando.
la classe. La diagnosi rischia di dive- Non tutto è disturbo, ovvero una pro-
L’Associazione Pollicino e Cen-
nire un’etichetta sulla persona e, so- blematica strutturata e persistente.
tro Crisi Genitori Onlus da anni
differenzia: A volte ciò che emerge è un disagio,
ossia una forma di sofferenza tempo-
A volte ciò che emerge I disagi riguardano quadri transi-
ranea e contestuale che, se ascoltata,
tori di un malessere. Per esempio,
è una forma di sofferenza rispetto all’apprendimento, può aprire alla possibilità di scoprire
temporanea e contestuale manifestare una certa fatica qualcosa sul proprio modo di vivere
nello studio di un particolare una situazione o una relazione.
che, se ascoltata periodo storico.
attentamente, può aprire I disturbi invece sono quadri Associazione Pollicino
alla possibilità di crescere patologici più seri, rigidi, e Centro crisi genitori Onlus
che durano nel tempo, per esem- info@pollicinoonlus.it
comunque in armonia con pio difficoltà nella decodifica www.pollicinoonlus.it
l’ambiente in cui ci si trova di un testo, tipica della dislessia. Numero Verde: 800.644.622

ottobre 2022 | | 97
 P
98 | | ottobre 2022
Tempo libero

Tempo libero*
turismo, spettacoli, cultura

Tarquinia La macchina del tempo 100

La cura dell’arte Van Gogh tra alti e bassi 105
I libri di BenEssere Cibo per la mente 106
In forma Prepararsi all’autunno 108
A tu per tu Religione a scuola? 114

ottobre 2022 | | 99
Tempo libero | Italia da scoprire
Tarquinia
Un gioiello di storia
affacciato sul mare
«G
di Caterina Allegro
Patrimonio mondiale
dell’Unesco, la cittadina
dell’alto Lazio è stata
un centro etrusco
di grande importanza,
ma custodisce tesori di tutte
le epoche. Dal Medioevo
al Rinascimento, fino
all’archeologia industriale
del Novecento
100 | | ottobre 2022
entilissima, fatta pro- ita all’inizio del ’900, la più grande,
prio con grazia, con la più imponente, con il suo belve-
l’orgoglio della perfe- dere che affaccia dritto sulle lu-
zione in tutto». Il poe- centi acque del Tirreno.
ta Vincenzo Cardarelli descrisse così Tarquinia è circondata da alte mura
la sua città natale, che allora portava medievali perfettamente conservate,
ancora il doppio nome di Corneto Tar- fatte di conci di macco legati con cal-
quinia. Metropoli etrusca fra le ce, sabbia e pozzolana. Racchiu-
più ricche e importanti, fio- dono il centro storico come
rente porto commercia- Le alte torri un prezioso gioiello. Qui e
le anche in età romana, caratterizzano là svettano alte torri d’av-
sede vescovile e centro tutto lo spazio vistamento, che costel-
influente nel Medioevo, del borgo: sono lano la cinta muraria e
oggi Tarquinia è patri- quasi 50 anche l’abitato, e carat-
monio mondiale dell’U- e avevano varie terizzano l’intero spazio
nesco e meta ogni anno di funzioni del borgo. Nel Medioevo
migliaia di visitatori che qui queste torri avevano diver-
trovano il mix perfetto di sto- se funzioni: di difesa, di avvi-
ria, natura e cultura, e tutte affacciate stamento e di servizio, per stipare armi
sul mare. e derrate alimentari. Possiamo diver-
Allo splendido borgo si arriva risa- tirci a scovarle mentre esploriamo il
lendo una strada di curve che termi- centro antico, in una specie di caccia
na davanti alla Barriera di San Giusto. al tesoro. Sono quasi 50, ma attenzio-
Questa è la porta della città, una delle ne: molte sono state tagliate e ingloba-
tante porte. È la più moderna, costru- te nei palazzi. Aguzzate la vista!

A sinistra: una veduta della città con le sue torri.
Sopra: il museo archeologico e il passeggio nelle
vie del centro. Sotto, la Barriera di San Giusto.
Chiese e panorami
Tarquinia è costruita su un alto piano-
ro che controlla il mare e la valle del
fiume Marta. E dunque, percorrendo
strade, vicoli e piazzette, ogni tanto ci
troviamo di fronte la barriera della cin-
ta muraria, oltre la quale si dischiudo-
no panorami mozzafiato.
Uno degli scorci più belli è
quello che si apre appena co-
steggiata la chiesetta del Salva-
tore, e alle spalle della chiesa scon-
sacrata di San Giacomo,
di stile romanico ma con
una singolare pianta el-
littica d’ispirazione ara-
ba. Da qui l’occhio segue
il letto del Marta, che un
tempo era navigabile, e
arriva fino al mare.
Un altro belvede-
re suggestivo, e forse il
più grandioso, è quello
che si affaccia sull’anti-
ca cartiera, in funzione
NON SOLO ARTE ETRUSCA
A destra: nel tondo, le terme di Saturnia.
fino agli anni ’80. Incastonate nelle
mura, piastrelle illustrate e colorate
dagli studenti delle scuole medie, il-
lustrano nei dettagli quel che si offre
alla vista e ne raccontano la storia. E
così scopriamo che, nel 1600, al po-
sto della cartiera c’era un mulino che
già sfruttava le acque del Marta, che
nell’Ottocento venne costruita una
ferriera che dopo mezzo secolo di at-
tività fu convertita in uno stabilimen-
to che produceva cartapaglia a partire
benessere@stpauls.it
Un punto di partenza
Situata vicino al confine
tra Lazio e Toscana, Tarquinia
è un ottimo punto di partenza
per visitare altri luoghi inte-
ressanti. Il sito archeologico
dell’antica città etrusca di Vulci
è a 20 minuti, Roma e Viterbo
distano poco più di un’ora. Con
un breve tratto in auto
si approda in Toscana
raggiungendo
il mare cristal-
lino di Capalbio
e la riserva
naturale
di Orbetello, fino
al promontorio
del Monte Argentario,
da cui partono i traghetti
per l’Isola del Giglio e di Gian-
nutri. Tutto l’alto Lazio, poi,
è zona termale, e a circa un’ora,
in Toscana, si trovano le vasche
naturali di Saturnia. L’autunno
è il momento migliore per immer-
gersi nelle acque sorgive che
sgorgano a una temperatura
37°, e lavar via stress e fatica.
dagli scarti di segale, frumento, orzo
e avena.
A sinistra del belvedere, un cancel-
letto aperto solo nel weekend permet-
te di salire sulla cinta muraria e osser-
vare da un punto privilegiato – la torre
circolare di Matilda di Canossa – il ter-
ritorio e la chiesa di Santa Maria
in Castello, che si raggiunge var-
cando l’arco sottostante.
Ci si trova in uno stretto passag-
gio concepito per potenziare la difesa
dell’accesso alla città, emersi dal qua-
le ci troviamo davanti, in tutta la sua
magnificenza, quella che fino al 1435
fu la Cattedrale di Tarquinia. Affianca-
ta da un’altra torre, che in questo caso
è la più alta della città, la chiesa in stile
romanico ci colpisce con i suoi influssi
arabi, lombardi e d’oltralpe che le con-
feriscono eleganza e insieme austerità.
A metà del ’500 fu abbandonata, scon-
sacrata, e addirittura utilizzata come
stalla, per essere restaurata e ricon-
sacrata nel 1900. Alla sua destra si
ottobre 2022 | | 101
Tempo libero | Italia da scoprire

FRA TUMULI E CHIESETTE

Una ragazza all'ingresso di una tomba nella necropoli
di Monterozzi e, sotto, l’Ara della Regina. A destra:
l’affresco della Tomba dei Leopardi; nella pagina a
fianco, Etruscopolis. In basso: San Giacomo.

Le tombe
dipinte
della necropoli
di Monterozzi
sono uniche
al mondo

apre una delle porte più antiche del-
la città, mentre a sinistra un borghetto
di poche case sospeso nel tempo.
Le tracce degli etruschi
Ma Tarquinia fu anche e soprat-
tutto città etrusca, centro nevralgi-
co di una civiltà raffinata ed estrema-
mente evoluta, per alcuni versi ancora
misteriosa, protagonista per secoli del-
la storia del Mediterraneo. Tra il VII e il
V secolo a.C. la città raggiunge l’apice
del suo splendore, e per la sua impor-
tanza politica darà i natali a due re di
Roma, Tarquinio Prisco e Tarquinio il
Superbo. Con Roma sarà in guerra per
decenni, fra conflitti e lunghe tregue,
finché nel III secolo verrà sconfitta, re-
stando tuttavia un centro importan-
te. Le tante testimonianze tangibili di
questo fastoso passato sono sotto i no-
stri occhi. Innumerevoli le aree arche-
ologiche che costellano il territorio, a
partire dalla necropoli di Monterozzi,
una delle più estese aree cimiteriali del
centro etrusco, famosa in tutto il mon-
do per le sue tombe a tumulo con ca-
mere ipogee dipinte.
Le tombe, databili dal VII al I seco-
lo a.C. erano migliaia, di cui circa cen-
tocinquanta dipinte finora conosciute.
Se ne possono visitare a rotazione una
ventina: una vera pinacoteca sotterra-
nea che riproduce, con grande espres-
sività e colori ancora vivissimi, scene
Le saline e Pinocchio
Nel borgo industriale delle Saline
di Tarquinia e nella strada
che costeggia la riserva, sono
state girate diverse scene
del celebre film Le avventure
di Pinocchio, diretto da Luigi
Comencini nel 1972 e ispirato
al romanzo di Carlo Collodi.
mitiche (come nella Tomba delle Bac-
canti e in quella del Gorgoneion) o le-
gate al mondo dell’aldilà (la tomba dei
Caronti) ma anche scene metaforiche
che riproducono momenti di vita quo-
tidiana: il banchetto, la caccia, lo
sport, la guerra. Ma le necropoli
si estendono ben oltre sul territorio:
un sentiero fra natura e storia per-
fetto per un’escursione nelle ore più
miti della giornata è quello che par-
te alle spalle dello stadio, e s’addentra
in località Madonna del Pianto. A fi-
ne estate, raccogliendo il finocchietto
selvatico da essiccare, possiamo per-
correre la sterrata incontrando di tan-
to in tanto altri tumuli visitabili.
Altre aree archeologiche da
non perdere sono l’antico Por-
to di Gravisca, con un esempio
eccezionale di emporio-santuario
greco-ionico (centro di scambi com-
merciali e culturali con la Grecia, l’O-
riente e l’Egitto, con funzione anche
religiosa), e l’Ara della Regina, un tem-

102 | | ottobre 2022


pio davvero imponente che rende be-
ne l’idea di quanto fosse ricca e poten-
te Tarquinia in epoca etrusca. Si trova
a pochi chilometri dalla città moder-
na, sull’ampio pianoro in località Civi-
ta dove sorgeva il centro antico.
I numerosi manufatti e de-
corazioni rivenuti sugli scavi si
trovano al Museo archeologi-
co, ospitato nell’antico Palazzo Vitel-
leschi (XV secolo), appena varcata la
Barriera di San Giusto: oltre a custodi-
re i fastosi corredi prove-
nienti dalle necropoli e
alcuni dipinti che si tro-
vavano nei tumuli e so-
no stati staccati, le sale
accolgono numerosi ex
voto provenienti dall’A-
ra della Regina. Nel Sa-
lone delle Armi, al terzo
piano, sono conservati i
Cavalli Alati. Si tratta di
un altorilievo databile al
IV secolo a.C., anch’es-
Etruscopolis
Chi viaggia con i bambini, e non
solo, dovrà fare tappa al museo
didattico Etruscopolis, un per-
corso sotterraneo che si snoda
nelle antiche cave etrusche ai limiti
della città. Il museo è stato ide-
ato dall’artista Omero Bordo,
che ha ricreato, in trent’anni
di lavoro, plastici, manufatti, armi,
sculture e dipinti sul modello
degli originali etruschi. Un vero
e proprio viaggio nel passato,
che si conclude emergendo
in superficie dopo un’esperienza
quasi mistica. Si trova in Vicolo
delle Pietrare s.n.c, a Tarquinia.
Info: etruscopolis@gmail.com.
Tel: 328/32.40.742
so facente parte della decorazione del
frontone del tempio dell’Ara della Re-
gina: un oggetto di mirabile fattura,
divenuto per la sua bellezza il simbolo
di Tarquinia stessa.
Fuori dal museo possiamo
tuffarci nella vita cittadina, per-
correndo Corso Vittorio Emanuele,
la via dei negozi e dello struscio, fino
a Piazza Matteotti, dominata dai ma-
scheroni barbuti della fontana sette-
centesca e dal Palazzo Comunale, con
benessere@stpauls.it
la sua pregiata Sala degli affreschi. E
poi, continuiamo a salire, nel fermen-
to di localini e ristoranti che anima-
no la parte alta della città, ma ancora
una volta le mura ci bloccano. E siamo
all’Alberata. Qui tutto è fermo, recita
ancora un verso di Cardarelli, su una
piastrella incastonata nella roccia. Ed
è proprio vero: affacciandosi da questo
belvedere, dall’alto muro di cinta alla
fine di via Dante Alighieri, di colpo, lo
sguardo spazia sull’infinito e si perde
nella valle nuda. Tutto si blocca in un
istante di contemplazione e silenzio.
Nelle sere d’estate, da qui possiamo ve-
dere la luna che sorge da una coltre di
buio e di quiete assoluti.
La via del sale
La spiaggia è a 5 chilometri dal bor-
go, anche se il mare qui è sempre pre-
sente, nella storia, nel vento di tra-
montana e in ogni singola pietra della
città. Quando si arriva al Lido, però,
l’atmosfera cambia: una lunga lingua
di sabbia scura, ferrosa, ci accoglie,
costeggiata dagli stabilimenti e da un
bel lungomare. Dopo un bagno rige-
nerante vi consigliamo di noleggiare
una bici (le affittano in via delle Sire-
ne) e di percorrere la ciclabile in di-
rezione della Riserva naturale delle
Saline. Arrivati a ridosso del porto di
Gravisca e superato il ponticello, che
ospita una simpatica colonia di nu-
trie, si costeggiano le antiche vasche
per la raccolta del sale. Nella la-
guna vivono numerose specie
avifaunistiche tra cui i rari fe-
nicotteri rosa, ospiti fissi della
riserva.
Sfruttata sin dalla preistoria, la
produzione di sale in questa zona si
protrasse per millenni, raggiungendo
l’apice tra l’800 e il ’900. A cavallo fra
i due secoli e a più riprese fu costrui-
to l’impianto manifatturiero e intorno
un borgo operaio in stile eclettico, con
le case, la scuola, la chiesa, l’inferme-
ria, diverse botteghe e un’osteria. Il
borgo, progressivamente abbandona-
to dopo la chiusura degli impianti nel
1987, è oggi un esempio interessantis-
simo di archeologia industriale. Sarà
l’ultima tappa della nostra pedalata,
che si arresta proprio di fronte al can-
cello dello stabilimento per lo stoc-
caggio del sale.
ottobre 2022 | | 103
Tempo libero | Con un po’ di spirito
Credere in Dio oggi
Un dono per tutti noi
L
a domanda che serpeggia nel
nostro oggi, velata o diretta,
raggiunge ogni persona e su-
scita una reazione diversa,
dovuta alle proprie scelte, alla men-
talità ereditata o acquisita percor-
rendo la storia della propria vita: «Si
può vivere senza Dio»?
Chiaramente è in gioco il senso della vi-
ta, propria e altrui, quella generata nei figli
cui si trapassa il proprio sentire e, soprattut-
to, la propria testimonianza.
Certamente: vivere senza Dio, si può.
Negare la presenza di Dio nella storia,
il suo continuo stare vicino a ogni singo-
la persona come a un dono unico e irri-
petibile che viene a completare il grande
mosaico del divenire dell’umanità, è pos-
sibile. Taluni lo ritengono doveroso, addu-
cendo la libertà della coscienza, il cadere
dei paraocchi, l’inutilità di porsi questioni
che non approdano a nulla e disturbano il
quieto vivere.
Certamente però: vivere con Dio, si
può. Riconoscere che Egli è il Creatore e
Padre che guida tutti i nostri passi, con-
cedendoci il grande dono della libertà, la
possibilità di dirgli: no! Con te non voglio
avere rapporti, da te non voglio indicazio-
Sembra che non ci sia più
posto per il Divino. Eppure,
se ci guardiamo attorno,
comprendiamo che possiamo
dare un senso alla nostra vita
104 | | ottobre 2022
di Cristiana M. Dobner
teologa e carmelitana scalza
Uno sguardo alla Bibbia
Giobbe è uno dei grandi
protagonisti della Bibbia.
Dio permette a Satana
di porlo alla prova ed egli
viene colpito prima nei beni
e nella famiglia, poi
nella sua stessa persona,
attraverso una ributtante
malattia. «Allora Giobbe
si alzò e si stracciò le vesti,
si rase il capo, cadde
a terra, si prostrò e disse:
“Nudo uscii dal seno di mia
madre, e nudo vi ritornerò.
Il Signore ha dato,
il Signore ha tolto, sia bene-
detto il nome del Signore”!
In tutto questo Giobbe
non peccò e non attribuì
a Dio nulla di ingiusto».
(Giobbe, 20, 21, 22)
benessere@stpauls.it
ni che plasmino il mio animo e il mio passo
quotidiano.
La libertà però che può riconoscere l’ir-
ruzione di Dio negli eventi che costellano la
vita e fanno percepire che solo non sei, che
non sei esito di un caso che poi si interrom-
pe e sei cancellato dalla memoria di tutti.
A meno che i fatti della vita non ti abbiano
fatto ereggere un qualche monumento, una
qualche statua che, però, la generazione fu-
tura, cresciuta con altro sentire, abbatte e
distrugge.
Dio non è quel fato che si invoca quando
tutto sembra smarrito e ci si trova sull’orlo
del baratro e non resta… altro.
Il grido tuttavia di dolore, di fati-
ca, anche di insulto, come ben abbiamo
appreso da Giobbe, Dio lo accoglie, sa legge-
re nel profondo di ciascuno e comprendere
la reazione.
Una vita senza Dio è vita che non si ca-
pisce dove inizi e dove sbocchi. Non basta
pensare che si diventa utili alla società an-
che quando, una volta stecchiti, ci si può ri-
trovare rinati in una bella lumaca.
La bellezza della persona, la sua capa-
cità di empatia con tutti, il sapersi fare ca-
rico gli uni degli altri, la creazione artistica
nella musica, nella pittura, le scoperte nelle
scienze: tutto finisce in un nulla?
Non grava sull’animo una tristez-
za che tutto corrode?
Il Padre, che ci ha immessi nella storia,
ci ha fatto un grande e unico dono: la no-
stra esistenza in cui lodare Lui, attraver-
so tutto quanto sappiamo operare, creare,
donare.
Tempo libero | La cura dell’arte

Van Gogh 1

Uno stato 2

d’animo
che vola via

di Andrea Mazzuca
critico d’arte

L
a potenza di Van Gogh sta nel 3
drammatico bisogno di ge- 1 Dallo sfondo
nerare, al di là della tecnica risuonano
espressa; la sofferenza di fronte le parole
alla tela è simile a quella della partoriente, dell’artista scritte
le cui doglie non sono altro che un veicolo a suo fratello
di grazia, per arrivare a godere del celestia-
poco prima
di raggiungerlo
le vagito della propria creatura. Roma cele-
a Parigi: «Il cobalto
bra il genio olandese con “Van Gogh”, mo- nella primavera del 1887. Quest’opera, pro- è un colore divino
nografica imperdibile, di scena presso gli veniente dal Kröller-Müller Museum, è solo e non c’è nulla di altret-
spazi espositivi di Palazzo Bonaparte, dall’8 uno dei capolavori esposti a Roma. Lo dipin- tanto bello per creare
ottobre al 26 marzo (www.mostrepalazzo- se a Parigi, lontano dall’atmosfera soffocan- un’atmosfera intorno
bonaparte.it). te di Anversa, dove non era riuscito a schia- alle cose… così per
Si è scritto molto del vulcanico tempera- rire la sua tavolozza, ancora troppo cupa… il verde smeraldo».
mento dell’artista… meno nota è la maniaca- forse schiava dei taglienti giudizi dei docen-
le attenzione che riservava all’osservazione ti della Scuola di Belle Arti, che gli consiglia-
dei suoi stati d’animo; li monitorava; impo- rono energicamente di seguire corsi di pittu- 2 La parte destra
neva al suo fantasticare la più stretta sorve- ra per principianti. Van Gogh imprime su di del volto,
glianza. Consapevole della propria efferve- sé un’occhiata attenta, non accigliata; è ben
in ombra, sem-
bra trattenere
scenza emotiva, Van Gogh perfezionò un vestito: giacca, cravatta e panciotto color del
il dolore e le me-
dispositivo di controllo infallibile: l’autori- cielo. Nella città delle luci l’artista torna a vi- schinità patite
tratto. Sapeva bene che ogni esperienza, pro- vere, sa di poter contare sul fratello Theo e fino al suo arrivo
fessionale e umana, passa per il setaccio dei che questa è un’opportunità irripetibile, da a Parigi: anche
sentimenti più intimi: un filtro sottilissimo, in sfruttare con coraggio. Per lo sfondo sceglie lo sfondo pare più con-
cui si depositano antiche paure e sogni inef- il cobalto e il verde smeraldo, combinazione tratto rispetto a quello
fabili. Riprodurre il proprio aspetto, quindi, cromatica che da sempre ritiene la più atmo- che incornicia la por-
rappresentava un banco di prova essenziale sferica per incorniciare le figure. Amici come zione sinistra del viso.
per fare i conti con se stesso, sia come indivi- Gauguin riconoscono in lui la fiamma del ge-
duo sia come artista. A ciò si sottopose anche nio; con Paul Signac trascorre intere giorna-
te di lavoro sulla riva della Senna, dove rende 3 Con Paul Signac
trascorre intere
sempre più sintetico il suo gesto, come testi-
L’opera del celebre artista giornate sulla riva
monia la composizione asciutta e vibrante della Senna:
è in mostra a Roma del vestito. La sua arte è maturata; la vita me- le linee vibranti
da ottobre a marzo, schina, intrisa di avvilenti rimpianti, l’ha get- e asciutte usate
tata ormai alle spalle; come scrive egli stesso per gli abiti svelano
un’occasione per penetrare al colmo della gioia, «Siamo di fronte al futu- i progressi compiuti
nel suo mondo incantato ro, non al passato». dal genio olandese.

ottobre 2022 | | 105

Tempo libero | Cultura

I libri di BenEssere
a cura di Agnese Pellegrini

di invertire il corso di una storia

Psicologia apparentemente in mano ai violenti
e ad associazioni criminali tra le più
Alimentazione
Superare conflitti potenti del mondo. Ma il tempo Ricette per insegnare
e incomprensioni dello scoramento è durato poco.
Istituzioni (dal Parlamento
a mangiare sano
L’autrice, ai magistrati alle forze dell’ordine), Questo libro
formatrice società civile (amministratori locali, è un progetto
ed esperta associazionismo), Chiesa si sono condiviso
in psicologia, mobilitati e hanno agito in sintonia: tra due fratelli
fornisce non solo per sconfiggere la “mafia scrittori, l’uno
le chiavi per militare”, ma anche per rianimare chef e l’altro
comprendere un popolo spaventato e offrire insegnante.
le esigenze vie di civiltà, di legalità, di nuova In queste pagine
e le dinamiche economia e di valori condivisi. troverete la vita
delle altre Rinascere dalla mafia, di Toni Mira,
di una famiglia:
persone, con esempi, casi, storie Ed. San Paolo, 282 pagine, 18 euro. le cene da mettere insieme a fine
che evidenziano le diversità giornata, i pranzi della festa,
di pensiero e le differenti priorità. gli stravizi a casa dei nonni, ma anche
I suoi suggerimenti permettono i piatti antispreco e le regole della
agli ipersensibili di potersi finalmen-
te esprimere al meglio, di ottenere
Narrativa spesa, ricette educative per cresce-
re ragazzi sani, felici e consapevoli.
riconoscimenti e attenzione, senza Misteri e avventure Zitto e mangia, di Luca e Marco
più sentirsi soli e boicottati.
sul lago di Garda Pappalardo, Edizioni San Paolo,
Mai più soli, di Christel Petitcollin, 175 pagine, 16 euro.
Sperling & Kupfer, 224 pagine, Un’avvincente
17,90 euro. trama dai
risvolti psicolo-
gici, in cui
si intrecciano
Romanzo
Società le vicende Ricostruire la memoria
La reazione italiana
ordinarie
e singolari
per tornare a vivere
alle stragi mafiose dei protagonisti
che vanno
Ogni punto
di partenza
1992: la tragica e vengono per le stanze dell’hotel ha bisogno
morte dei giudici La Nuit Bleue, sul lago di Garda, di un ritorno.
Falcone con i loro segreti, passioni e illusioni, Per ricucire
e Borsellino in un mondo immaginario, sospeso i propri strappi,
e, nell’anno tra gli eventi. Un libro che ci proiet- ritrovare
successivo, ta nel mondo della possibilità, dove i sentimenti,
la mafia stragista l’ordinario e l’insolito si mescolano, riconciliarsi
che cerca raccontando in modo sorprendente con il mondo.
di terrorizzare cosa si nasconde dietro a un’appa- Tuffarsi nella memoria significa
l’intero Paese. rente normalità. inventare un altro finale e vivere
In quei momenti, assistevamo La Nuit Bleue, di Costanza Savini oltre il tempo che ci è stato concesso.
alla fine di ogni speranza, ci sentiva- con immagini di Octavia Monaco, L’equilibrio delle lucciole, di Valeria
mo sconfitti, impotenti, incapaci Il Ciliegio, 112 pagine, 13 euro. Tron, Salani, 400 pagine, 18 euro.

106 | | ottobre 2022

 benessere@stpauls.it

Prepariamoci all’autunno con una buona scorta

di libri! Dopo l’euforia dell’estate, il mese di ottobre
– con le sue giornate che pigramente si accorciano,
il tempo ancora mite e il ritorno alla routine –
sembra fatto apposta per leggere. Ecco qualche idea...

che non hanno risposta. Tutti

Saggistica abbiamo fatto scelte e abbiamo
rimpianti, tutti abbiamo un posto
In evidenza
La grande gioia del cuore a cui vorremmo tornare.
di essere mamma Tutti abbiamo un segreto che non Sentimenti
La mente
abbiamo mai confessato…
Un viaggio
Il palazzo di carta, di Miranda
della donna Cowley Heller, Garzanti, nelle emozioni
e le trasformazioni 400 pagine, 17,90 euro.
che la maternità
le regala: l’autore
e un team
di giovani profes-
sioniste (psicolo-
Famiglia
ghe, criminolo- Educare i giovani
ghe, giornaliste)
si sono messi in gioco per offrire
consapevolmente
un affresco diverso e che possa essere Viviamo
compagnia e stimolo per scegliere nell’epoca che
la vita, per non aver paura del negati- sta riscrivendo
vo, per non sentirsi sole. Un volume alcuni parametri
esaustivo, coraggioso nell’affrontare della nostra vita:
la sofferenza transgenerazionale e le la nostra identità
periferie esistenziali, così importan- e, in particolare,
ti per la riflessione pastorale attuale. quella sessuale.
Il grembo e la mente, a cura
L’autrice presen-
di Brian Vanzo, Edizioni San Paolo, ta in sintesi
239 pagine, 20 euro. la situazione del tema sessualità, Che cos’è la paura? Siamo
indica i criteri di valutazione abituati a pensare questa
delle sfide aperte (comprese emozione come un nemico
le teorie del gender, l’omosessualità, da abbattere o un blocco
Romanzo la transessualità e altre dinamiche
del rapporto con il proprio corpo
da superare. Eppure, non
soltanto provare paura è una
Il posto del cuore e con gli altri) e propone alcuni condizione naturale, ma per-
dove voler tornare passi concreti e alcune attenzioni
educative da vivere in famiglia
sino sana. Questo volume
si propone di provare a defini-
Un romanzo che e negli ambienti di formazione. re meglio questa dimensione
ha superato tutti Identità sessuale, di Carla Corbella, emozionale (poco frequenta-
i record, in testa Edizioni San Paolo, 125 pagine, ta) che la pandemia in alcuni
alle classifiche 10 euro. casi ha esasperato, portando-
americane la a reazioni incontrollate
e inglesi e spesso politiche.
per mesi. Che
racconta come Vivere la paura, di Elisa
le scelte davvero Veronesi e Paolo Maria
Manzalini, Edizioni San Paolo,
importanti sono
192 pagine, 18 euro.
quelle che si hanno davanti. Perché,
in fondo, tutti abbiamo domande

ottobre 2022 | | 107

Tempo libero | In forma

Allenarsi in autunno
In linea e allegri
grazie alla danza

Sfruttare la propria passione per il ballo per ritrovare

la piena forma fisica: una proposta per chi, al ritorno
dalle vacanze, vuole riprendere il ritmo, senza
tralasciare elasticità muscolare ed esercizi cardio...

di Agnese Pellegrini
Come un vero militare
Tra le idee per questo
autunno, anche la propo-
sta dell’Esercito italiano
con i suoi percorsi di Mili-
tary fitness e la sua Web
radio. Si tratta di procedure
tipicamente militari nell’e-
secuzione di esercizi ginnici
propri dell’addestramento
tattico operativo. E poi
ci sono gli allenamenti
di roccia proposti dalle
truppe alpine. Consigliati
solo a “veri” marines.
S
i chiama Fitness and dan-
ce workout la nuova pro-
posta di allenamento
presentata alla sedicesi-
ma edizione di RiminiWellness
(www.riminiwellness.com). Per chi,
dopo l’estate, vuole tornare ad alle-
narsi ma desidera ricominciare “con
il ritmo giusto”, l’idea è di sfruttare il
divertimento per ottenere benefici in
termini di potenziamento muscolare,
ma non solo. Un’idea innovativa, che
può essere declinata in due modalità
specifiche: Dance workout e Ballet fit.
In comune, hanno l’allegria, la musica,
il lavoro di gruppo e l’attenzione per il
potenziamento muscolare.
NON SOLO CALORIE
Ballare è sicuramente
un’attività che fa perdere
peso. Dipende dal ritmo,
ma in un’ora si possono
bruciare anche più
di 500 calorie!

108 | | ottobre 2022

 benessere@stpauls.it

Qualche altra proposta

Per chi ama muovere tutto

il corpo, con un esercizio
sempre molto aerobico,
proponiamo anche altri
tipi di allenamento, sempre
suggeriti a Rimini:
Revoring academy specifico
per approcciarsi all’uti-
lizzo del Revoring, ovvero
una catena elastica formata
da quattordici anelli che
rappresenta una proposta
versatile e rivoluzionaria
nel mondo dell’allenamento
funzionale total body e che
unisce i benefici dell’alle-
namento in sospensione
a quelli della resistenza
elastica. Gli amanti dell’al-
lenamento outdoor ad alta
intensità potranno speri-
mentare invece la Obstacle
course run, una tipologia
di gara nata in America verso
la fine degli anni ’80 che
si ispira agli allenamenti
dei corpi militari statuni-
tensi e che consiste in una
Di che cosa si tratta migliorare l’elasticità muscolare, ma corsa su percorsi a ostacoli
su terreni sterrati o con disli-
Sfruttare la passione per il ballo per ri- anche aumentare la resistenza e cor-
velli lunghi dai 3 ai 15 km.
trovare la piena forma fisica è possibi- reggere la postura.
Per chi ama invece rimanere
le: in particolare, il Dance workout è sul tradizionale, ottimi
un programma di allenamento total Per chi ama il “classico” in termini di intensità
body che alterna sessioni di cardio bal- Sempre a ritmo di musica, un ritor- di allenamento anche Cross
lato a esercizi focalizzati su zone speci- no di “grandi classici”. Come Zumba, Cardio, Indoor cycling
fiche del corpo come Abs (addominali sia nella versione classica, sia nella va- e Calisthenics.
e schiena) e gambe. Mentre Bal- riante Strong nation nella cate-
let fit è un allenamento core- goria cardio ad alta intensi-
ografico ideato dalla balle- tà; si basa su un metodo
rina Gloria Morales che
Tra i benefici, diverso rispetto al tradi-
unisce esercizi di danza
si migliora zionale, perché i movi-
classica come il riscalda-
l’elasticità menti nascono pri-
muscolare Per approfondire
mento alla sbarra, al fit- ma della musica, non
ness con esercizi cardio
e si aumenta si adattano ad essa. E poi
e stretching a terra.
la resistenza Flui, il nuovo allenamen- IL CALISTHENICS
to a corpo libero proposto Si tratta di una disciplina
A che cosa fa bene dalla coreografa Jill Cooper. che permette di utilizzare
la resistenza del proprio
Dance workout è pensato per chi ha Tra le proposte anche Gpassé, un
corpo per allenarsi. Questo
bisogno di stimoli sempre nuovi, format ideato da Giulia Pagliaccia e
allenamento aumenta
permette di muoversi, divertirsi e di Gil Lopes, che utilizza le basi della la forza fisica, sviluppa
raggiungere gli obiettivi di benessere tecnica di “barre” della danza in ver- la resistenza e potenzia
a ritmo di musica. sione dinamica e fluida per un allena- gli addominali. Spesso,
Ballet Fit, dal canto suo, consente mento completo e dai benefici cardio- si accompagna anche
invece principalmente di tonificare, vascolari. a esercizi aerobici.

ottobre 2022 | | 109

Tempo libero | Giochi

Alleniamo la nostra mente

a cura di Editrice Fiesta

Cruciverba dei personaggi Conosci l’Europa?

1 2 3
■ 4 5 6 7
■ 8 9 10 11
Dieci quiz per verificare
le vostre conoscenze sul
12 13
■ ■■ 14 15
■ 16 nostro Vecchio Continente.
1. Di quale comunità
17
■ 18 19 20 21
■ autonoma spagnola
è capitale Saragozza?
22
■ ■ 23
■ 24 25

2. Che cos’è, in Francia,

26
■ 27
■ 28
il Cotentin?
29
■ 30
■ 31 3. In quale nazione
si trova la città di Linz?

■ 32
■ 33
4. A quale nazione
appartiene capo Nord,
34 35
■ 36 37
■ 38
■ l’estremità
settentrionale
■ 39 40
■ 41 42
■ 43
dell’Europa?
44
■ 45
■ 46 47
5. Quale grande isola
europea era detta
48 49 50
■ ■ 51
Hibernia dagli antichi
Romani?

■ 6. A quale Stato
Le definizioni in corsivo sono di personaggi il cui cognome o nome d’arte inizia per F
Orizzontali
1. Associazione Piloti di Linea - 4. Roger
tennista - 8. Si fanno dal trampolino - 12.
Jodie attrice - 14. Qui… in Francia - 16.
L’amico di Harry Potter - 17. Rapper ita-
liano - 18. Mettere in mezzo - 22. L’arse-
nico - 23. Il fascino… delle star - 24. Era-
cle le tagliò le teste - 26. Si richiede ap-
plaudendo - 27. Giuseppe attore - 28. Il pa-
radiso terrestre - 29. Coda di paglia - 30.
Linda attrice - 31. Il nome di Pogorelich
- 32. Era detta Gerace Marina - 33. La se-
conda di tre - 34. La fine del roastbeef -
36. Jane attrice - 38. Sono pari in nove -
39. Gli uncini del pescatore - 41. Il Cop-
land compositore - 44. Riposi prolungati
- 45. Commissario Tecnico - 46. Croato o
bosniaco - 48. David regista di “Fight
Club” - 51. In fondo ai corridoi - 52. Riccar-
do cantante - 53. Giovanni giornalista.
appartiene la penisola
del Cumberland?
7. In quale nazione
si trova la città
Verticali
di Olomouc?
8. In quale nazione
1. Cortese, gentile - 2. Componimento in ver-
fu al potere
si - 3. Sostanza allucinogena (sigla) - 4. Co-
dal 1920 al 1944
pricapo senza tesa - 5. Il… trasteverino - 6.
Miklós Horthy
Sbagliare o vagabondare - 7. Eliminare lo
sporco - 8. Sigla per un gigantesco veicolo - 9. In quale città tedesca
9. Laura showgirl - 10. Dario attore e regista si tiene un importante
- 11. Inutilmente - 13. Il Willer dei fumetti - “Salone del giocattolo”?
15. Le monete della Svezia - 18. Il più meri-
dionale degli Stati Uniti - 19. Belle e pittore- 10. Qual è, in italiano,
sche - 20. Si prenota a teatro - 21. Cattivissi- il nome della città turca
me - 23. Sono famose le Cinque di Milano - di Izmir?
25. Reverendo (abbrev.) - 27. Raffaella show-
girl (nella foto) - 30. Goffredo critico cinema-
tografico - 35. Fabio presentatore - 37. L’arte
di Cicerone - 40. Dinastia cinese - 42. Con-
dimento untuoso - 43. Marcello scrittore -
44. È opposto a On sull’interruttore - 45. Co-
lui il quale - 47. Tu e lui - 49. Il 150 degli an-
tichi Romani - 50. In mezzo alla superficie.

110 | | ottobre 2022

 benessere@stpauls.it

I quesiti del signor Adelio
MI SIBILERAI, DOPO TARTAGLI, SORBISCONO
URNE, DONI SOTTECCHI, SFIDARONO RUOLO.
Sono gli anagrammi dei titoli di cinque grandi
opere letterarie. Sapete dire quali?
Il mosaico
Disponete nel giusto ordine questa serie di gruppi di lettere in modo
da ottenere una frase di G. K. Chesterton (9 3 1 9 2 3 6 6 6).
ARR ASE ÈPR ERA IMA IVA MAV NON NON PPO
PRE PRI STO TRO VER

Parole parole Sudoku

1. In latino il vocabolo libra aveva Come si gioca: bisogna inserire

in origine il significato generico
di “oggetto che serve a pesare”:
in seguito venne utilizzato
per definire sia la bilancia
sia la principale unità di peso
4 8 1 i numeri dall’1 al 9 facendo
attenzione che essi compaiano una
6 7 sola volta per ogni riga, per ogni
7 9 3 5 colonna e per ogni riquadro.

impiegata dai Romani e in tutta

l’Italia antica. La parola italiana
che ne è derivata sta a indicare
l’unità di misura anglosassone
della massa, equivalente
a 0,454 kg.
Qual è questa parola?
2. Verso la metà del XVII secolo
il cuoco del maresciallo francese
Du Plessis-Praslin inventò,
7 2 3 4
Le prime piscine
dell’età contemporanea
vennero costruite
2 1 5 8 a Londra nel 1837.
La prima piscina pubblica
3 1 6 9 italiana, denominata
“Bagni di Diana”
5 2 fu realizzata a Milano
9 4 6 nel 1842

in occasione di una vittoria

del suo padrone in una grande
battaglia, dei dolcetti speciali,
costituiti da una mandorla Quiz Quiz Quiz
tostata, spalmata di miele
e fatta poi rotolare
nella cioccolata
e nello zucchero.
Dal nome del maresciallo,
ridotto e deformato, è derivata
la denominazione di questo
delizioso preparato
di pasticceria.
Sapete come si chiama?
1. Di quale scienza 2. Quale fatto storico ebbe 3. Di quale antico
fu esponente J. Maynard tra i protagonisti Goffredo regno fu sovrano
Il rompicapo Keynes? di Buglione? Giugurta?
A. Della matematica A. La prima Crociata A. Numidia
B. Dell’economia B. La disfida di Barletta B. Macedonia
Guido e Rolando sono due bravi C. Dell’astronomia C. Le Cinque Giornate di Milano C. Britannia
orafi. Guido, che è appassionato
di enigmi, dice al collega: «Oggi 6 1 7 4 5 3 2 8 9 IL MOSAICO: Primavera non è primavera se
devo preparare degli anelli con
L O R I S ■F L I F O G
3 2 4 8 9 7 6 5 1 anelli 7. ■ I ■OI R C H E F I N

brillantini; se metto sei brillantini

9 8 5 6 2 1 4 7 3 ■ ■ S L A V O C T O Z I
IL ROMPICAPO: II brillantini sono 43 e gli
7 6 8 9 3 5 1 4 2
per ogni anello, me ne avanza uno;
■ ■ A ■ R O N F I A A M
2 9 1 7 8 4 5 3 6 ■ D ■ ■ francese praline) .A O E F O N E F

se invece ne metto sette per anello,

4 5 3 2 1 6 7 9 8 ■ I ■ PAROLE PAROLE: 1. Libbra - 2. Pralina (dal
E R R E O C R L L
5 4 2 3 6 9 8 1 7 ■ R O ■ I V O 10. Smirne. E N T I N F I O I A
l’ultimo viene ad avere solamente 8 7 9 1 4 2 3 6 5 ■ O ■ E D E N blica Ceca - 8. In Ungheria - 9. Norimberga -
R E L L O F I B I S

un brillantino. Mi sai dire quanti

1 3 6 5 7 8 9 2 4 ■ ■ L ■I DRA A M O U R X G A S
■F R R E ■ V - 5. L’Irlanda - 6. In Canada - 7. Nella Repub-
R A P P O E Z F E D
sono in tutto i brillantini e quanti 1B, 2A, 3A. ■ ■■ I ■ R O N Una penisola - 3. In Austria - 4. Alla Norvegia
R I C T E R F O S

gli anelli»? Rolando è in difficoltà:

QUIZ QUIZ QUIZ: ■ D ■ T U F F I CONOSCI L’EUROPA?: 1. Dell’Aragona - 2.
E R E R F E A P L

sapete aiutarlo voi a dare

presto. soe”, “Don Chisciotte”, “Orlando furioso”.
non arriva troppo I QUESITI DEL SIGNOR ADELIO: “I miserabili”, “Il Gattopardo”, “Robinson Cru-
la risposta esatta?

ottobre 2022 | | 111

112 | | ottobre 2022
Tempo libero | Siamo tutti poeti BenEssere | Staff

a cura di Giusto Truglia Le foglie calpestate lungo i viali,

il velo di nebbia che avvolge Pubblicazione registrata presso il Tribunale di Alba
l’8 agosto 1988, n. 462
e un ponte crollato sul torrente: Direttore Responsabile Giuseppe Altamore
giuseppe.altamore@stpauls.it
in questi segni di naturale Redazione Agnese Pellegrini
agnese.pellegrini@stpauls.it
decadimento si cela un alito Coordinamento grafico a cura di Enrique Dominguez
di vita e il grido d’un bambino Progetto grafico e impaginazione Francesco Camagna
Segreteria e ricerca iconografica
Daniela Luciana Tenore – daniela.tenore@stpauls.it
Collaboratori

il giornale non dà risposte private sull’argomento, non restituisce i materiali ricevuti e si riserva il diritto di scegliere quali pubblicare
Carmine Arice, Piero Bianucci, Silvio Garattini,
Alita l’anima atavica Il torrente scorre Alessandra Graziottin, Edoardo Menichelli,

Ecco che rintocca al farsi dell’autunno
la fronda infreddolita e silenziosa:
brividi di foglia che all’albero ritorna
quando si rifà la primavera.
Nel cuore di foglia
alita l’anima atavica
di ogni sospiro di natura.
Fabio Sìcari, Bergamo
Tra le nebbie autunnali…
Tra le nebbie autunnali, al tramonto
da lontano mi vengono incontro,
sfumati, tanti miei volti amati.
Come un tempo sorridono,
niente rughe, scuri i capelli
senza peso mi sembrano i corpi
tra i sassi Vincenzo Paglia, Marco Trabucchi
www.lasaluteconlanima.it
L’acqua impetuosa mail: benessere@stpauls.it
trascina le cose, i ricordi. EDITORE ST PAULS INTERNATIONAL S.R.L
Il ponte non c’è più; Direzione e redazione centrale
Via Giotto 36, 20145 Milano – Tel. 02.48.01.04.98
crollato sotto i piedi
Direttore generale Antonio Micocci
di chi corre, s’affanna
Direzione editoriale Gruppo San Paolo Carlo Cibien
per giungere al sicuro. Group publisher Marco Basile
La libertà è come la foce, marco.basile@stpauls.it
scorre nel sangue, Product Manager Elena Fondrini
elena.fondrini@stpauls.it
nel pensiero,
porta all’ardua riva. PUBBLICITÀ
Tutto sembra inatteso, Concessionaria esclusiva per la pubblicità
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il passaggio all’altra sponda, Sede di Roma
al confine di diversa bandiera, Corso Francia, 200 – 00191 Roma – Tel. 06.377081
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alla terra amica.
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Una mano ne stringe un’altra, via Carlo Poma, 41 – 20129 Milano – Tel. 02.757091
spontanea umanità nell’inferno segreteriacentralemi@piemmeonline.it

trasparenti, son belli, come fatti di luce. lasciato tra gli scogli. STAMPA
Mi sorprende provare al vederli La patria è lontana Rotolito Spa – Via Sondrio, 3 – 20096 Pioltello (MI)
non tristezza o rimpianto, bombardata dal nemico. DISTRIBUTORE ESCLUSIVO PER L’ITALIA
solo un grande senso di pace. La musica d’un piano, m-dis Distribuzione Media S.p.A.
Mi incammino nel viale alberato il suono di campane, Via Cazzaniga 19 – 20132 Milano – Tel. 02/25.82.1

che è crocchiante per foglie cadute.
Le calpesto con passo sbadato:
gialle, rosse, marroni, aranciate,
quelle foglie, farfalle perdute,
sono raggi di sole alla terra donati,
mi sussurra lontana una voce,
perché un ciclo vitale continui
e dai solchi e dal cuore scompaia
malinconico il velo della nebbia autunnale.
Rosalba Ferramosca
D’Autunno
Ecco cader gocce colorate,
leggiadre, sontuose, minimali e frastagliate.
Posandosi su legnoso suolo, grigio, acciottolato,
e lontan lassù, richiam d’assolo.
Punta piccina di colpo s’affaccia,
irto di spine, caracollante e impaccia
annusando zampetta sereno,
scomparendo in un baleno.
Zefiro freddo abbracciando prende,
il canto d’usignolo, DISTRIBUZIONE PER L’ESTERO
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Genny Varotto, Albignasego (Pd) benessere@stpauls.it Eventuali inserti contenuti nella rivista non sono certificati.

ottobre 2022 | | 113

Benessere | A tu per tu
Religione a scuola
Che senso ha oggi?
Nei giorni scorsi ho discusso con mia figlia che, dovendo iscrivere mia ni-
pote alle scuole medie, non intende avvalersi dell’Insegnamento della re-
ligione cattolica. Sono rimasto perplesso, sinceramente; lei mi ha detto
che fa già catechismo in parrocchia in previsione delle cresima e che le
sembra inutile. Ho provato a difendere le mie convinzioni ma sono rima-
sto senza argomenti.
O
i oi caro nonno Lucio, tema
spinosissimo! Perché stu-
diare religione a scuola? Dal
punto di vista di tua figlia ci sono
molte ragioni per lasciar perdere visto che,
come fa notare lei, i ragazzi già fanno cate-
chismo in parrocchia. Proviamo allora a ca-
pire bene le ragioni di una scelta che sempre
meno genitori e giovani fanno.
Prendiamola alla lontana: è possibile abi-
tare in Italia e non conoscere niente del cri-
stianesimo? Non parlo di essere credenti, cer-
to, quella è una scelta intima, personale, ma
è, sul serio, possibile entrare in un museo,
visitare una città d’arte, leggere i giganti del-
la nostra letteratura senza sapere niente del
cristianesimo? No, certo, altrimenti finiamo
con l’assomigliare a quei turisti che davanti a
un ridondante tempio induista perso nella fo-
resta indonesiana guardano incuriositi quella
massa di figure senza capirne il significato. Ed
è stata questa la ragione ultima per cui, negli
114 | | ottobre 2022
benessere@stpauls.it
IN AULA
A scuola non
si fa catechesi
ma si insegna
religione.
anni ’80, lo Stato italiano e la Chiesa cattolica
hanno concordato di inserire nel curriculum
della formazione di un cittadino la conoscen-
za del cristianesimo ampliandolo nella cono-
scenza di altre religioni con cui ci si confron-
ta con sempre maggior frequenza. In quella
situazione lo Stato, conscio della competenza
della Chiesa, affidava alla stessa la formazione
e la selezione dei docenti. Un bel progetto, dal
NONNO LUCIO
mio punto di vista: nel percorso di conoscenza
è necessario inserire lo studio delle religioni e
del cattolicesimo, in particolare.
Quello che si fa durante l’ora di Insegna-
mento della religione cattolica (Irc) non è,
quindi, catechesi, cioè annuncio e forma-
zione di cristiani che vogliono diventare di-
scepoli, ma cultura che forma e plasma il
di Paolo Curtaz cittadino, qualunque sia il suo percorso di
scrittore fede. Ma non ti nego, nonno Lucio, che qual-
che cosa irrisolta all’italiana è rimasta… E
ciò che dico, bada bene, è un’opinione. Ad
Prendiamola esempio: se davvero è insegnamento cultu-
rale come è possibile che sia facoltativo? Op-
alla lontana:
pure: a parte il primo periodo, perché l’in-
è possibile vivere segnante di Irc deve essere autorizzato dal
in un Paese come vescovo? Perché, si dice, dev’essere coeren-
te rispetto al tipo di insegnamento. Come
l’Italia senza
se il docente di matematica, per coerenza,
sapere nulla dovesse essere un campione di ordine e or-
di cristianesimo? ganizzazione! Insomma qualcosa va ponde-
rato meglio in questa buona intuizione. Ciò
Stiamo parlando
detto, vedo quanta passione, ascolto, bene
di formazione fanno i docenti, anche quelli di Irc, e consi-
della persona glio vivamente a tua figlia di ripensarci…