L’esperto risponde
Il tema di oggi
del lunedì
Edizione chiusa in redazione alle 22
€ 2 in Italia
Lunedì 9 Ottobre 2023
Anno 159˚, Numero 278
Prezzi di vendita all’estero:
Costa Azzurra € 3, Svizzera SFR 3,90
L’attacco
Israele, tank e jet
su Gaza. Lotta
totale ad Hamas
Oltre 1.100 morti israeliani e palestinesi
Occidentali tra gli ostaggi. Aiuti Iran ad
Hamas. Colloquio Meloni-Netanyahu
Dal nostro inviato Roberto Bongiorni —a pag. 2 (nella foto, Gaza)
borse giù in tutto il medio oriente
Tensione sui mercati: l’attenzione
è centrata su beni rifugio e petrolio
Criminalità, più furti e rapine in strada
L’indice del 2023
A Roma delitti +8,3%,
a Milano illeciti in aumento
Reati via web in frenata
Tornano a crescere furti e rapine,
rallenta la corsa del cybercrimine.
Sono i dati che emergono dalle
statistiche sulla criminalità ag-
giornate al primo semestre 2023,
estratte dalla banca dati interforze
la classifica delle province
Grandi città e centri turistici in testa
Più denunce a Biella, Varese e Venezia
fra delega e manovra
Bonus fiscali
a rischio taglio
per oltre 200mila
contribuenti
Aquaro e Dell’Oste —a pag. 13
verso la riforma
Liti tributarie,
nel ricorso ci sarà
una proposta
di conciliazione
Ivan Cimmarusti —a pag. 12
L’opportunità
del cumulo
per accorpare
i contributi versati
a diverse gestioni
Le valutazioni da tenere
presenti nel momento in cui si
hanno contributi versati con
diverse gestioni.
Aldo Forte
— nel fascicolo all’interno
con “Le più belle storie dei miti giapponesi” €9,90 in più; con “Quale
futuro per la democrazia ?” €12,90 in più; con “Le più belle storie dei
Le sezioni L’area premium Norme & Tributi Plus
digitali Inchieste e approfondimenti I quotidiani digitali su Fisco,
mostri mitologici” €9,90 in più; con “Le più belle storie dei miti greci”
€9,90 in più; con “Intelligenza artificiale” €12,90 in più; con “Instant
del Sole 24 Ore nel sito del Sole 24 Ore Diritto, Enti Locali & Edilizia Panorami
grammatica” €12,90 in più; con “Contratti a termine” €10,90 in più;
Mercati Plus Lavoro
con “Beni ai soci” €10,90 in più; con “La riforma fiscale” €12,90 in più;
con “Guida al PNRR 9” €10,90 in più; con “Aspenia” €12,00 in più; Poste italiane Sped. in A.P. - D.L. 353/2003 Notizie, servizi e tutti i dati Contratti, sicurezza, forma-
con “HTSI” €2,00 in più. conv. L. 46/2004, art. 1, c. 1, DCB Milano dai mercati finanziari zione, controversie e welfare
IBRAHIM HAMS / AFP
il documento
Il Cnel: contratti
collettivi più forti
per garantire
il salario minimo
Rafforzare la contrattazione
collettiva per garantire il salario
minimo. È la proposta contenuta
nel testo conclusivo del parere del
Cnel, il Consiglio nazionale del-
l’economia e del lavoro guidato
da Renato Brunetta (nella foto).
Bocciata l’ipotesi di un salario
minimo stabilito per legge, il Cnel
propone di dare sostegno norma-
tivo ed economico ai contratti
collettivi che si allineano agli
standard delle intese più diffuse.
Pogliotti —a pag. 10
comuni e pnrr
l’appello di papa francesco
Assunti in aumento
«Tacciano le armi. La guerra ma raddoppiano
è sempre una sconfitta» le dimissioni
Con le norme nate per il Pnrr le
Marco Valsania —a pagina 4 Pace. Papa Francesco —a pagina 2 assunzioni nei Comuni corrono,
ma fra pensionamenti e uscite
volontarie (raddoppiano le di-
missioni) gli organici scendono.
Trovati —a pag. 15
ISTRUZIONE
Al via Agenda Sud:
aiuti alle 245 scuole
dal dipartimento di Pubblica sicu- più in difficoltà
rezza del ministero dell’Interno in il sondaggio
esclusiva per il Sole 24 Ore del Lu- Al via Agenda Sud: i primi 34
nedì, confrontate con gli anni pre-
cedenti. Si interrompe così il pro-
Inflazione, per gli italiani è il doppio del dato Istat milioni vanno alle 245 scuole più
in difficoltà, in base all’Invalsi;
gressivo calo della criminalità
predatoria in corso dal 2013, crol-
Rincari maggiori per alimentari, casa e trasporti 184 milioni sono destinati alle
altre 1.906 primarie meridionali.
lato poi per via delle restrizioni ai Bruno e Tucci —a pag. 16
movimenti in tempo di pandemia.
11,2%
Gli illeciti, che negli ultimi anni si Il tasso di inflazione percepito certo pessimismo: il 58% degli
erano “spostati” sul web facendo dai consumatori italiani è molto intervistati ritiene che la legge di
crescere a doppia cifra le frodi in-
formatiche, tornano pertanto in
più alto di quello reale, e balza
all’11,2%, rispetto a un indice di
Bilancio per il 2024 non riuscirà a
fornire soluzioni per affrontare il
Real Estate 24
strada. Fra le città aumento a Ro- l’inflazione percepita aumento dei prezzi rilevato caro vita, per il 64% il patto anti-
ma (+8,3%) e a Milano (+3,5%). È l’impressione che le famiglie dall’Istat a settembre che si è inflazione siglato con le rigenerazione al sud
Casadei e Finizio —a pagg.. 8-9 hanno dell’inflazione su base annua, fermato al 5,3 per cento. La associazioni produttive e della
nonostante quella reale rilevata
dall’Istat sia del 5,3 per cento
percezione più forte dei rincari,
rispetto a un anno fa, riguarda
distribuzione sarà «irrilevante»
per le famiglie nei prossimi tre
Si parte dall’intesa
alimentari, casa, trasporti. Sono i mesi. Per la metà degli pubblico-privato
risultati dell’indagine di Noto intervistati nei prossimi sei mesi
sondaggi per Il Sole 24 Ore del l’inflazione aumenterà. Paola Pierotti —a pag. 20
Lunedì. Sulle misure messe in Ceci, Melis e Uccello
campo dal Governo o annunciate con un’analisi di Antonio Noto
per i prossimi mesi prevale un —alle pagine 6-7
— Servizio a pag. 9 Professioni 24
commercialisti
La formazione
diventa flessibile
Valeria Uva —a pag. 18
I lettori di Calabria, Sicilia
e Sardegna potranno richiedere
gratuitamente una copia cartacea
dell’Esperto Risponde di oggi
scrivendo a:
servizio.abbonamenti
@ilsole24ore.com
Ci scusiamo per il disagio
ELIMINA
SCIOGLIE LIBERA IDRATA LA ABBONATI AL SOLE 24 ORE
VIRUS E
IL MUCO IL NASO MUCOSA
2 mesi a solo 19,90€. Per info:
BATTERI ilsole24ore.com/abbonamento
Servizio Clienti 02.30.300.600
https://overpost.biz https://overday.info

iz
.b
st
po

https://overpost.org
er
ov
https://overpost.biz https://overday.info

iz
.b
st
po

https://overpost.org
er
ov
Il Sole 24 Ore Lunedì 9 Ottobre 2023 – N.278 5
 https://overpost.biz https://overday.info

6 Il Sole 24 Ore Lunedì 9 Ottobre 2023 – N. 278

Primo Piano L’indagine Noto Sondaggi

Le famiglie e il carovita O Il sondaggio presentato in
queste pagine «L’inflazione
percepita in Italia (Ottobre
2023)» è stato realizzato per Il
Sole Ore da Noto Sondaggi
(www.notosondaggi.it)
O Il campione è di 2.000
intervistati su base nazionale,
rappresentativi della
il 2-4 ottobre 2023
O Le modalità di
popolazione italiana somministrazione dei
maggiorenne questionari: le interviste
O I rispondenti: 92% sono state effettuate con il
O Il periodo di rilevazione: le sistema Cawi e con il sistema
interviste sono state effettuate Tempo reale

ANSA

I risultati del sondaggio sull’inflazione

L’INFLAZIONE PERCEPITA
L’incremento del carovita su dodici macro categorie di prodotti secondo
gli intervistati a confronto con l’indice nazionale dei prezzi al consumo
per l’intera collettività su base annua registrato dall’Istat a settembre

11,2%
N NORD TREND
C CENTRO
INFLAZIONE
MEDIA
S SUD E ISOLE PERCEPITA
0% 20%

Alimentari REALE PERCEPITA

e bevande 8,7% 14,2%
analcoliche

N S C
Carrello tricolore. I commercianti aderenti potranno decidere quali prodotti di prima necessità inserire nel paniere ribassato 12,6% 13,7% 18,5%

Bevande REALE PERCEPITA

3,3% 8,5%
Italiani pessimisti: alcoliche
e tabacchi

N C S

l’inflazione percepita
7,8% 8,7% 9,0%

REALE PERCEPITA
Abbigliamento
e calzature 2,7% 11,0%

vola oltre l’11% REALE

S
10,0% 10,6%
N C
13,9%

PERCEPITA

Abitazione 1,8% 15,6%

L’indagine di Noto sondaggi. Il tasso di aumento dei prezzi avvertito
dai consumatori è oltre il doppio rispetto a quello reale rilevato dall’Istat N S C
14,4% 16,0% 17,6%
a settembre: +5,3% su base annua. Alimentari, casa e trasporti in testa
Articoli REALE PERCEPITA

Margherita Ceci
Valentina Melis
Serena Uccello
Il tasso di inflazione percepito dai
consumatori italiani è molto più alto
di quello reale, e balza all’11,2%, ri-
spetto a un indice di aumento dei
prezzi rilevato dall’Istat a settembre
che si è fermato al 5,3 per cento. La
percezione più forte dei rincari, ri-
spetto a un anno fa, riguarda gli ali-
mentari (14,2%), le spese legate alla
casa (15,6%), i trasporti (14,4%).
È quanto emerge dall’indagine
condotta da Noto Sondaggi per Il
Sole 24 Ore del Lunedì, fra il 4 e il 6
ottobre. A pesare di più, nella perce-
zione “aumentata” del caro vita, so-
no le bollette e il carrello della spesa.
Gli alimentari fanno registrare un
tasso di inflazione percepita di oltre
cinque punti percentuali più alto ri-
spetto a quello reale, che si ferma al-
l’8,7 per cento.
Sul fronte dell’abitazione, pesano
le spese per elettricità, gas, riscalda-
mento: i consumatori coinvolti ri-
tengono che l’energia elettrica sia
aumentata su base annua del 23,8%,
il gas del 21,5%, il gasolio per riscal-
damento del 19,2 per cento. I costi le-
gati all’abitazione, che comprendono
acqua, elettricità e combustibili, so-
no effettivamente cresciuti rispetto
all’anno scorso, secondo l’Istat, ma
in misura più contenuta.
Il 54% degli italiani coinvolti dal
sondaggio dichiara di aver dovuto
modificare le proprie abitudini di
spesa rinunciando a fare acquisti o
riducendo i consumi per far fronte
all’aumento dei prezzi.
Sulle misure messe in campo dal
Governo o annunciate per i prossimi
mesi, prevale un certo pessimismo. Il
58% degli intervistati ritiene che la
legge di Bilancio per il 2024 non riu-
scirà a fornire soluzioni utili per af-
frontare il caro vita. E il 64% ritiene
che il patto anti-inflazione firmato
dal Governo con diverse associazioni
di imprese sarà «irrilevante» sul
fronte dei risparmi per le famiglie nei
prossimi tre mesi, rispetto all’au-
mento complessivo dei prezzi.
Il pessimismo prevale anche se si
guarda al futuro meno immediato:
circa la metà degli intervistati ritiene
che l’inflazione aumenterà nei pros-
servizi di trasporto (53,8% dei ri- 30mila euro in presenza di almeno
e servizi 5% 11,6%
per la casa
spondenti), spese per la salute (49%), quattro figli a carico), ha visto nel
spese legate alla casa (53,7%), abbi- 2022 oltre sei milioni di beneficiari,
gliamento e calzature (41,2%). Sem- in aumento del 54,2% rispetto al 2021. S N C
brano dunque al momento non ras- La seconda invece, istituita nel 10,1% 11,1% 14,2%
sicurare le misure messe in campo 2008, è dedicata agli over 65 e ai geni-
dall’Esecutivo, dalla carta «Dedicata tori di bambini sotto i tre anni, e pre- Spese per la REALE PERCEPITA
a te» al carrello tricolore. vede un contributo di 80 euro ogni
due mesi per effettuare acquisti in tut-
salute e servizi 1,7% 10,7%
sanitari
Gli aiuti per la spesa ti i supermercati, negozi alimentari,
La carta «Dedicata a te», finanziata farmacie, parafarmacie e uffici posta-
dalla legge di Bilancio 2023 per aiuta- li. I beneficiari, al 3 settembre, erano N C S
re le famiglie con Isee fino a 15mila 75.204, di cui 50.156 famiglie con 10,3% 10,8% 11,2%
euro a far fronte al caro vita, ha intan- bambini e 25.048 over 65.
to ufficialmente visto la luce. Dopo la Mezzi REALE PERCEPITA
distribuzione iniziata a luglio dai Co-
muni, i beneficiari hanno avuto tem-
Il patto anti-inflazione
L’ultimo sostegno ai consumatori in
e servizi di 5,1% 14,4%
trasporto
po fino al 15 settembre per attivare la ordine cronologico è il «Carrello tri-
carta, effettuando un pagamento. colore». Chiamato così perché i ne-
Con un finanziamento di 500 mi- gozi che hanno aderito sono segnala- C S N
lioni di euro, la carta prepagata dà di- ti da un logo tricolore, si tratta di un 13,6%14,0% 15,1%
ritto a un contributo una tantum di patto tra il Governo e 32 associazioni
382,50 euro destinato all’acquisto di di categoria del mondo produttivo, REALE PERCEPITA
beni alimentari di prima necessità.
Su quasi 1,2 milioni di carte distri-
della trasformazione e della distribu-
zione, per un trimestre anti-inflazio-
Comunicazioni –0,1% 6,7%
buite – fanno sapere dal ministero ne, «un’iniziativa – spiegano le Faq
dell’Agricoltura, della sovranità ali- pubblicate sul sito del ministero delle
mentare e delle foreste –, 4.400 non Imprese e del Made in Italy – volta a C N S
sono state attivate: i fondi rimanenti favorire il contenimento dei prezzi e 5,4% 6,9% 7,2%
saranno ridistribuiti a beneficio di chi a tutelare il potere di acquisto dei
– per ora – non è entrato in graduato- consumatori, specialmente delle fa- Ricreazione, REALE PERCEPITA
ria e di chi ha già la carta attiva. Inoltre,
il recente decreto Energia (Dl
miglie, al fine di contrastare la spinta
inflazionistica ed evitare che diventi
spettacoli 4% 6,9%
e cultura
131/2023) ha aggiunto altri cento mi- strutturale». Con il protocollo fra il
lioni per finanziare la misura, finaliz- Governo e le associazioni, è stato de-
zati a far fronte alle spese per carbu- finito un paniere di beni di prima ne- N C S
ranti: un ulteriore importo di 80 euro cessità, alimentari e non alimentari, 5,8% 7,5% 8,0%
verrà accreditato direttamente sulla di largo consumo. Non esiste un
carta dei beneficiari. elenco dettagliato dei prodotti speci- REALE PERCEPITA
Per chi non fosse riuscito a otte-
nere la carta «Dedicata a te», riman-
fici oggetto dell’iniziativa. Ciascun
operatore aderente potrà scegliere
Istruzione 1,5% 8,8%
gono misure di sostegno già esi- quali beni inserire, purché appunto
stenti: il bonus energia e la vecchia si tratti di beni di prima necessità.
“social card”. Possono beneficiare dell’iniziativa N C S
Il primo, riconosciuto da Arera al- tutti i cittadini, «indipendentemente 7,6% 9,1% 10,0%
le famiglie più in difficoltà (nuclei dall’Isee, dall’età e dalla fruizione di
con un Isee sotto 15mila euro o altre misure di inclusione sociale o di Servizi REALE PERCEPITA
sostegno alla povertà».
Per Federico Cavallo, responsabile
ricettivi e di 6,4% 11,4%
ristorazione
‘ Secondo la metà degli
intervistati, il carovita
Public affairs & Media relation di Al-
troconsumo, «il trimestre anti-infla-
aumenterà nei prossimi zione ha il merito di chiedere all’inte- C N S
sei mesi e la legge ro sistema Paese uno sforzo corale 9,8% 9,9% 14,5%
di Bilancio non riuscirà per calmierare i prezzi e sostenere le
a fornire soluzioni utili famiglie italiane esposte ai forti rin- Altri beni REALE PERCEPITA
cari di beni fondamentali». Allo stes-
so tempo, mette in guardia da un ri-
e servizi per 4% 8,2%
la persona
‘ Tra le misure attualmente
in vigore per le famiglie
schio: «Vista la totale libertà di aderi-
re lasciata ai punti vendita, bisogna
più colpite: Carta scongiurare il rischio che si generino N C S
iz

simi sei mesi. Il 54%, ad esempio, Dedicata a te, Bonus diseguaglianze nei benefici sul terri- 5,9% 9,4% 10,4%
.b

pensa che i prezzi degli alimentari Energia, Carta acquisti torio nazionale».
aumenteranno, così come mezzi e e Carrello tricolore Fonte: Noto Sondaggi
st

© RIPRODUZIONE RISERVATA
po

https://overpost.org
er
ov
 Il Sole 24 Ore Lunedì 9 Ottobre 2023 – N. 278 7

Il sondaggio integrale le diverse categorie di prodotti.

Tutte le 24 domande con le relative
risposte e le percentuali di inflazio-
ne percepita e stimata per i prossi-
mi sei mesi, sono consultabili
online. Le risposte sono suddivise
per genere, area di residenza e
attuale condizione prevalente per
Sul territorio, al Nord la categoria
con inflazione percepita più alta è
quella dei mezzi e servizi di traspor-
to (+14,4%), mentre al Centro, al
Sud e nelle Isole è l’abitazione
(rispettivamente 17,6% e 16%).
www.ilsole24ore.com

L’analisi
LE ASPETTATIVE PER IL FUTURO L’IMPATTO SULLE SCELTE DELLE FAMIGLIE
L’opinione sull’andamento
dei prezzi nei prossimi sei mesi
Come la percezione dell’aumento dei prezzi ha modificato
le abitudini di spesa e inciso sulla propensione all’acquisto.
rischio di riduzione dei consumi
L’opinione sulla legge di Bilancio e le misure del Governo come se la crisi fosse più severa
Quali sono i tre principali settori che incidono maggiormente
0% 10% 20% 30% 40% 50% 60%
sulle spese mensili della sua famiglia? di Antonio Noto

75%
U
AUMENTO STABILI IN CALO NON SO n effetto di breve periodo 30% teme di doverne fare nei una mancanza di ottimismo,
Alimentari
che ne innesca uno di più prossimi mesi. A pesare di più nonostante i primi segnali di
54,0% 33,9% 1,5% 10,6% C N S lungo respiro. Se oggi a sulle spese mensili degli italiani inversione dei trend. A sciogliere
72% 74% 77% pesare sulla contrazione dei sono gli alimentari (75%) e le nubi che gli italiani vedono sul
Energia 74% consumi è l’inflazione percepita l’energia (74%), mentre i futuro non contribuisce la
(il doppio di quella reale: l’11,2% carburanti valgono il 55 per cento. comunicazione del Governo su
Carburanti 55% contro un aumento reale In cima ai settori in cui le famiglie una legge di bilancio che sarà
dell’indice nazionale dei prezzi al hanno ridotto maggiormente i “povera” di risorse. Il 58% infatti
Casa 23% consumo per l’intera collettività consumi vi sono ristorazione non si aspetta alcuna soluzione
su base annua registrato dall’Istat (44%), alimentari (43%) e utile a fronteggiare l’aumento dei
49,3% 35,7% 1,6% 13,4% Salute 22% del 5,3%), questa percezione abbigliamento (41%). prezzi dalla prossima manovra. Di
rischia proprio di determinare Rappresentano evidentemente le scarsa efficacia è la
Abbigliamento 9%
una contrazione della spese più facilmente erodibili, comunicazione anche sul patto
Ristorazione 8% propensione all’acquisto di più intervenendo sulla quantità o per il trimestre anti-inflazione,
lungo periodo. È questo il quadro sulla qualità dei prodotti o servizi. l’accordo fra governo e grande
Istruzione 6% più allarmante che restituisce il Solo il 26% e il 23% dichiarano di distribuzione per il congelamento
sondaggio sull’inflazione. Su aver tagliato i costi dei prezzi su alcuni prodotti di
Comunicazioni 3% quasi tutte le voci di spesa (tranne rispettivamente su energia e largo consumo. L’85% degli
41,2% 41,6% 2,3% 14,9% istruzione, comunicazioni, carburanti, più difficili da italiani è a conoscenza
Cultura 2% intrattenimento e cultura) la comprimere. È interessante dell’iniziativa chiamata «Carrello
maggioranza degli italiani ritiene, rilevare anche il comportamento tricolore», ma è giudicata
infatti, che i prezzi continueranno di spesa degli italiani per la salute. perlopiù irrilevante: il 64%, infatti,
Nel corso del 2023 ha dovuto modificare le sue abitudini ad aumentare. Ciò comporta che i Per il 22% è fra i tre settori che ritiene che vi sarà un risparmio
di spesa rinunciando a fare degli acquisti o riducendo consumi difficilmente torneranno incidono maggiormente sul minimale rispetto all’aumento
i consumi per far fronte all’aumento dei prezzi? a salire rapidamente, anche se i budget mensile, mentre il 13% complessivo dei prezzi che si è
prezzi in realtà dovessero frenare. dichiara di aver dovuto fare tagli verificato nel corso di questi
53,7% 30,7% 1,6% 14,0% Sì 54% Le cause vanno ricercate anche in questo campo. È difficile ultimi anni. Solo il 27% si aspetta
sicuramente nei trend considerare la salute un comparto un impatto significativo sulla
Non ancora dell’inflazione degli ultimi due in cui si possa risparmiare, ed è spesa quotidiana. L’inflazione
ma temo dovrò 27% anni, tali da non consentire di facile ipotizzare che il primo percepita, che è più del doppio di
iniziare nei percepire un reale sollievo, taglio avvenga sulla prevenzione, quella reale e le fosche attese di
S C N
prossimi mesi 21% 23% 33% almeno nell’immediato, al con un potenziale impatto futuro ulteriori aumenti dei prezzi, non
decremento del tasso d’inflazione negativo sia sulla salute pubblica fanno ritenere che il 2024 possa
No 19%
registrato. che sui costi del servizio sanitario essere per le famiglie italiane un
41,3% 42,8% 1,9% 14,0% E così più del 50% degli italiani nazionale. anno di ripresa economica.
dichiara di aver dovuto fare Il perdurare di un clima di Direttore Noto Sondaggi
In particolare, per quali capitoli di spesa rinunce nell’ultimo anno e quasi il rinunce obbligate si proietta con © RIPRODUZIONE RISERVATA

ha dovuto modificare o ridurre le sue spese?

Ristorazione 44%
C N S
49,1% 35,0% 0,7% 15,2% 39% 45% 46%

Alimentari 43%

Abbigliamento 41%

Energia 26%

Carburanti 23%
53,8% 33,2% 0,6% 12,4%
Cultura 17%

Casa 14%

Salute 13%

Istruzione 5%

37,6% 46,4% 1,2% 14,8% Comunicazioni 5%

Secondo lei, la legge di Bilancio riuscirà a fornire soluzioni

utili per affrontare il tema dell’aumento dei prezzi?

No 58%
42,6% 43,0% 1,4% 13,0%
C N S
56% 58% 59%

Sì 16%

Non sa 26%

38,5% 40,5% 0,4% 20,6% Il governo e diverse associazioni di imprese hanno

firmato il patto anti-inflazione (…)
Lei era a conoscenza di questa iniziativa?

Sì 85%
C S N
82% 84% 86%
46,7% 39,6% 2,3% 11,4%
No 15%

In ogni caso, ritiene che con questa iniziativa,

nei prossimi 3 mesi il risparmio per le famiglie sarà …
Irrilevante, il
51,8% 34,7% 1,8% 11,7% risparmio sarà 64%
minimale rispetto
N S C
agli aumenti 62% 63% 70%

Significativo 27%

Non sa 69%
 https://overpost.biz https://overday.info

8 Il Sole 24 Ore Lunedì 9 Ottobre 2023 – N. 278

Primo Piano
Indice della criminalità
Imperia
Violenze sessuali
23,5 ogni 100mila abitanti
In questa particolare classifica
la provincia ligure è davanti a
Bologna (21,6) e Trieste (18,9).
Crotone Brescia Foggia
Incendi Reati informatici Riciclaggio
71 ogni 100mila abitanti 141,6 ogni 100mila abitanti 8,6 ogni 100mila abitanti
Il record della provincia calabrese La provincia lombarda è prima a La provincia pugliese è al primo
è seguito da quello di Matera (64) pari merito con Mantova. Terza posto, seguita da Isernia (6,3) e
e Cosenza (60,5). per denunce è Ferrara (119,1) Napoli (5,6).

Torna a salire
I TREND PER TIPO DI REATO
Delitti commessi e denunciati VIOLENZE
INDICE DELLA CRIMINALITÀ SESSUALI
Totale delitti denunciati nel 2022 e trend rilevato dal 2019 al I sem 2023,
nel I sem 2023 sullo stesso periodo del 2022 con var % annuale e semestrale 2019 2022
– 0 + rispetto al 2019 4.884 6.293
RANK PROVINCE DENUNCE DENUNCE

la criminalità
2022 2022 - Ogni
100.000 ab.
TREND I SEM TOTALE DELITTI 6.500
2023/2022
2022
1. N Milano 225.078 6.991,3 +3,5
2.
3.
N
C
Rimini
Roma
21.118
231.293
6.246,4
5.485,4
–8,0
+8,3 2.255.777 +28,8%
ANNUALE

di strada,
4. N Bologna 54.999 5.436,5 –3,5 VAR 2022/2019 –15%
5. C Firenze 51.932 5.272,3 +8,2 –2,0% SU I SEM
6. N Torino 113.446 5.160,8 +7,1 2022

7. N Imperia 10.501 5.046,2 –2,1 I SEM 2023

1.079.277
8. C Livorno 16.206 4.982,7 –15,8 SEMESTRALE

+18,1%
rallentano
9. C Prato 12.576 4.865,8 –1,1
10. S Napoli 135.980 4.579,1 –1,7
11. N Venezia 37.041 4.442,9 +12,4 VAR I SEM 2023/2019
12. N Genova 35.623 4.378,3 +2,0 –6,1%
0
13. N Savona 11.565 4.337,6 –4,0
14. Parma 19.049 4.225,1 –0,7 TREND I SEM 2023/2022 2019 2023

i reati sul web

N
–2,0% 2.254 2.663
15. N Modena 29.304 4.171,3 +1,8
16. C Pisa 17.329 4.162,4 –6,5 NOTA: Numero di denunce rapportato ai
17. N Ferrara 13.949 4.121,1 –3,7 residenti nella provincia (popolazione Istat LE PRIME OGNI 100.000
18. C Grosseto 8.712 4.033,8 –16,0 al 1 gennaio 2023). Fanno eccezione le ABITANTI
19. N Trieste 8.949 3.923,6 +5,4 province sarde il cui bacino corrisponde a 1. N Imperia 23,5
quello della Prefettura, che ricalca i confini
20. S Foggia 23.259 3.915,6 –10,7 2. N Bologna 21,6
delle quattro vecchie province. I dati
21. N Ravenna 15.034 3.898,2 –7,1 rilevano le segnalazioni delle Forze di 3. N Trieste 18,9
22. N Pavia 20.313 3.797,0 +2,5 Polizia (Polizia di Stato, Arma dei
Carabinieri, Guardia di Finanza, Corpo
23. S Catania 40.679 3.795,0 –3,4 I dati del Viminale. Nel primo semestre 2023 Forestale dello Stato , Polizia Penitenziaria, LE ULTIME OGNI 100.000
24. S Palermo 45.451 3.784,6 +3,3
25. S Siracusa 14.139 3.684,5 –2,2 aumentano i furti con destrezza (+2,5%) DIA, Polizia Municipale, Polizia Provinciale,
Guardia Costiera), quelli del primo
ABITANTI
104. C Frosinone 4,3
26. N Verona 33.912 3.670,3 +2,1 e le rapine in pubblica via (+24,6) rispetto al 2019 semestre 2023 non sono consolidati.
105. S Nuoro 3,9
27. S Barletta A. T. 13.870 3.661,9 –10,7
28. C Lucca 13.858 3.638,9 –4,1 Superano il pre-Covid anche estorsioni e percosse FONTE: elab. Il Sole 24 Ore su dati
dipartimento di Pubblica Sicurezza
106. C Fermo 3,6
29. S Bari 44.416 3.631,4 –12,1 del ministero dell’Interno.
30. N Forlì-Cesena 14.006 3.583,3 –4,5
31. N La Spezia 7.518 3.508,5 +7,8
32. N Piacenza 9.874 3.481,1 +2,5 Pagine a cura di denunce per queste tipologie di reato
33.
34.
S
N
Pescara
Novara
10.850
12.463
3.474,0
3.448,6
–14,6
–0,9 ‘ Marta Casadei
Michela Finizio
erano comunque superiori. Va però se-
gnalato che alcune forme di criminalità OMICIDI VOLONTARI FURTO
35. N Padova 31.939 3.440,3 –9,2 il trend “da strada” stanno crescendo più di al- CONSUMATI CON STRAPPO
36. S Trapani 14.186 3.430,1 –4,1 Tornano a crescere furti e rapine men- tre, superando i livelli del 2019», affer-
Si conferma 2019 2022 2019 2022
37. N Reggio E. 17.950 3.418,0 0 tre rallenta la corsa del cybercrimine. Si ma il dirigente superiore della Polizia di
la flessione 318 331 12.489 13.405
38. N Varese 29.948 3.412,1 +9,0 interrompe così il progressivo calo della Stato, Stefano Delfini.
in corso dal 350 14.000
39. N Brescia 42.545 3.392,8 +6,4 criminalità predatoria in corso dal 2013, Il direttore del servizio Analisi crimi-
2013, ma
40. C Massa C. 6.324 3.376,9 –5,3 divenuto crollo con le restrizioni ai mo- nale, un ufficio interforze del diparti-
19.069
certe tipologie
41. C Latina 3.369,1 –3,0 vimenti in pandemia. Gli illeciti, che ne- mento della Pubblica Sicurezza che
42. C Perugia 21.295 3.339,9 –2,8
di crimine ANNUALE
gli ultimi anni si erano “spostati” sul analizza quotidianamente questi dati
43. N Alessandria 13.469 3.319,9 +5,1
superano i
web facendo crescere a doppia cifra le per restituire informazioni utili alle for- +4,1% ANNUALE

44. C Pistoia 9.510 3.291,7 –4,6

livelli del 2019
frodi informatiche, tornano quindi in ze dell’ordine che operano sul territorio, –10% +7,3% –3%
SU I SEM
45. S Teramo 9.790 3.280,7 –6,3 SU I SEM 2022
strada. Soprattutto nei contesti urbani ammette ci siano alcuni segnali di pre- 2022
46. N Gorizia 4.440 3.222,4 –7,7
densamente popolati, con aumenti che occupazione: «L’attuale congiuntura
47. N Monza B. 28.067 3.220,4 –3,4
superano i livelli pre-Covid. economica e il crescente disagio sociale SEMESTRALE
48. N Bergamo 35.247 3.193,3 +2,4 SEMESTRALE

49. S Catanzaro 10.850 3.181,7 –2,6

È questo il trend principale che
emerge dalle statistiche sulla criminali-
– dice – possono influire sulla frequen-
za di questi illeciti predatori, così come –13,6% +0,4%
50. S Caltanissetta 7.898 3.175,7 –14,1
33.569
tà aggiornate al primo semestre 2023, sulla maggiore propensione a denun-
51. S Salerno 3.171,0 –1,4
52. S Caserta 28.367 3.139,1 +2,0
estratte dalla banca dati interforze dal ciare furti anche se di modesta entità. In 0 0

53. S Vibo Valentia 4.609 3.069,3 –10,1

dipartimento di Pubblica sicurezza del particolare in alcune grandi aree urba-
2019 2023 2019 2023
54. Viterbo 9.419 3.063,6 –7,1
ministero dell’Interno in esclusiva per ne, più popolate e mediamente più ric-
C
il Sole 24 Ore del Lunedì, confrontate che, dove rileviamo dei picchi». 162 140 6.308 6.334
55. C Fermo 5.104 3.049,0 –3,9
56. N Bolzano 16.258 3.048,8 –4,8 con gli anni precedenti. I delitti com-
messi e denunciati continuano ad esse- L’azione di contrasto LE PRIME OGNI 100.000 LE PRIME OGNI 100.000
57. N Asti 6.304 3.038,9 –3,1 ABITANTI ABITANTI
58. C Terni 6.578 3.037,8 –1,8 re in calo: al netto della frenata imposta I delitti informatici, al contrario, dopo
dalle restrizioni anti-contagio, che si è anni di incrementi a tripla cifra (+111% i 1. S Agrigento 2,9 1. N Milano 68,9
59. N Lecco 10.070 3.032,7 –8,4
60. S Sassari 14.811 3.024,9 –4,7 riflessa sulle denunce rilevate nel 2020 delitti informatici nel 2022 rispetto a 2. S Foggia 2,7 2. S Napoli 68,1
61. S Crotone 4.850 2.994,2 –11,0 e 2021, i reati “emersi” nel 2022 (2,26 mi- quelli rilevati nel 2019), nei primi sei 3. S Nuoro 2,4 3. N Torino 59,3
62. S Ragusa 9.415 2.968,8 –0,5 lioni in tutto sul territorio nazionale) mesi di quest’anno hanno registrato
63. N Vicenza 24.951 2.932,2 +2,6 continuano ad essere meno rispetto al una prima contrazione (-14%). LE ULTIME OGNI 100.000 LE ULTIME OGNI 100.000
64. N Mantova 11.813 2.919,0 –5,5 totale rilevato nel 2019. Anche il dato re- Gran parte della criminalità si era ABITANTI ABITANTI
65. C Ascoli Piceno 5.862 2.915,8 –0,7 lativo al primo semestre 2023, ancora spostata sulla Rete, ma le misure messe 104. C Rieti 0 104. S Oristano 1,3
66. S Lecce 22.237 2.887,6 –6,0 non consolidato ma sufficiente per con- in campo e la crescente cautela degli 105. N Sondrio 0 105. S Avellino 1,3
67. S Isernia 2.290 2.870,5 –11,1 fermare la tendenza, risulta inferiore utenti sembra stiano funzionando», 106. N Verbano C. O. 0 106. S Vibo Valentia 0,7
68. N Cremona 10.011 2.850,8 +3,6 (-2%) a quello rilevato nello stesso peri- commenta Delfini. Il confronto con il
69. N Verbano C. O. 4.380 2.850,0 –13,5 odo dell’anno precedente. 2019 risulta interessante anche nei reati
70. N Aosta 3.501 2.847,4 –0,1 legati agli stupefacenti (spaccio, produ-
71. C Arezzo 9.468 2.840,8 –1,5 La ripresa di furti e rapine zione e traffico), inferiori per oltre il 20%
72. N Lodi 6.412 2.818,5 +6,6 Alcune tipologie di reato, però, inver- nel corso del 2022: «L’azione di contra-
73. N Rovigo 6.406 2.816,8 –4,5
74. S Reggio C. 14.517 2.806,8 –5,5
tono la rotta tracciata prima dell’emer- sto rimane molto ferma, ma per questo PERCOSSE FURTO
genza sanitaria. Basta fare alcuni tipo di criminalità servono strumenti CON DESTREZZA
75. N Vercelli 4.624 2.793,9 +2,1 esempi. Sono 13.405 i furti con strappo investigativi più raffinati. Per indivi-
76. N Como 16.570 2.782,5 +1,4 denunciati nel 2022, il 7,3% in più ri- duare i ruoli dietro un’attività di spaccio 2019 2022 2019 2022
77. S Chieti 10.345 2.781,1 –9,1 spetto a quelli del 2019. Le percosse ri- serve un’attività più robusta», spiga il 14.395 16.142 137.122 129.300
78. S Brindisi 10.508 2.773,3 –2,4 sultano in aumento del 12%: 16.142 direttore del Viminale. 16.500 150.000
79. N Biella 4.655 2.757,3 +23,2 quelle rilevate l’anno scorso a fronte
80. C Rieti 4.133 2.748,8 –2,6
dei 14.395 episodi denunciati quattro I trend emergenti ANNUALE
81. C Siena 7.057 2.715,7 –4,2
anni fa. Le rapine in pubblica via sono In aumento anche gli incendi, i reati
82. S Messina 16.241 2.712,2 –4,9
cresciute del 13,6%: 15.121 nel 2022, ri- commessi da minori (in forma singola
+12,1%
83. S Avellino 10.788 2.711,3 –8,8
spetto alle 13.307 del 2019, con un ulte- o aggregata) e i cosiddetti “reati spia” –5% +11%
84. N Trento 14.609 2.695,1 –8,4 SU I SEM SU I SEM
riore incremento rilevato nel primo se- indicati dal Codice rosso: nel decennio 2022
ANNUALE
2022
85. S Taranto 14.864 2.673,4 –4,4
86. S Nuoro 5.477 2.647,9 –5,1
mestre di quest’anno (+7,7% su base 2012-2022 sono aumentati del 105% i –5,7%
87. C Ancona 12.105 2.629,9 –6,1
annua, +24,6% rispetto allo stesso pe- maltrattamenti in famiglia, del 48% lo
SEMESTRALE
riodo 2019). Anche le estorsioni de- stalking e del 40% le violenze sessuali.
88. S Cagliari 20.279 2.606,8 –9,5 IL TOOL
+5,0% SEMESTRALE

89. S Agrigento 10.732 2.601,9 –10,6 INTERATTIVO

SU LAB24
nunciate l’anno scorso, infine, sono ri-
sultate superiori del 34% rispetto a
Dietro questi incrementi c’è una mag-
giore consapevolezza delle donne e fi-
+2,5%
90. S Campobasso 5.457 2.597,8 +2,3
L’Indice di quelle di quattro anni fa. ducia nelle forze dell’Ordine. «La no-
91. C Pesaro Urbino 9.013 2.583,5 –8,9
criminalità è Inoltre, focalizzando l’attenzione sui stra missione è cercare di far emerge- 0 0
92. S Matera 4.917 2.577,9 –8,6
consultabile sul dati più recenti, cioè quelli relativi ai cri- re il “numero oscuro”, cioè quei reati 2019 2023 2019 2023
93. N Udine 13.255 2.565,2 +1,4 sito internet del
94. N Belluno 5.029 2.543,1 –10,5 mini commessi e denunciati nei primi che non vengono denunciati ma con- 7.004 7.354 67.980 69.679
Sole 24 Ore. Per
95. S Cosenza 16.941 2.525,0 –6,4 ogni provincia è
sei mesi del 2023, appare ancora più evi- tribuiscono alla criminalità reale»,
96. C Frosinone 11.409 2.444,3 –2,8 possibile dente la ripresa della criminalità preda- conclude Delfini. E se per certi feno- LE PRIME OGNI 100.000 LE PRIME OGNI 100.000
97. C Macerata 7.382 2.434,3 –9,7 conoscere toria: rispetto allo stesso semestre del- meni criminali più intimi, probabil- ABITANTI ABITANTI
98. N Cuneo 14.008 2.415,4 –6,1 l’incidenza delle l’anno precedente, hanno registrato mente, resterà sempre più difficile de- 1. N Imperia 68,7 1. N Milano 1.030,1
99. S Enna 3.624 2.342,3 –8,1 denunce ogni una fiammata i furti con destrezza nunciare, ci sono anche altri fattori su 2. N Bologna 50,9 2. N Venezia 639,8
100. S L’Aquila 6.547 2.280,0 +2,2 100mila abitanti (+11,2%), quelli sulle auto in sosta cui è possibile incidere: la fiducia nello
per oltre 20 3. N Aosta 50,4 3. C Roma 618,5
101. N Sondrio 4.037 2.262,0 –4,4 (+11,4%), quelli di motocicli (+11,5%) e di Stato, il senso civico e i valori sociali
102. N Treviso 19.800 2.260,0 –6,5 tipologie di autovetture (+8,1%). Salgono anche i della popolazione, la maggiore pre-
103. Benevento 5.649 2.152,7 +0,3
illecito. I dati sono LE ULTIME OGNI 100.000 LE ULTIME OGNI 100.000
S furti in abitazione (+5,6%) e le rapine in senza delle forze dell’ordine sul terri- ABITANTI ABITANTI
disponibili dal
104. N Pordenone 6.630 2.141,4 +2,2 abitazione (+7,2%), il cui trend risulta in torio, l’efficacia dell’azione giudizia-
2018 al 2022. 104. S Barletta A. T. 14,5 104. S Enna 8,4
105. S Potenza 6.818 1.971,0 –15,0 calo ormai da diversi anni. ria, e così via. Sono questi gli elementi
https://lab24.
105. Brindisi 14,3 105. Oristano 5,8
iz

106. S Oristano 2.588 1.658,1 –13,2 S S

ilsole24ore.com/ «La ripresa dei crimini predatori do- che influenzano la propensione alla
106. Rieti 13,3 106. Crotone 5,6
.b

Fonte: elab. su dati Pubblica Sicurezza - ministero dell’Interno po il crollo imposto dalle restrizioni in denuncia dei cittadini. C S
indice-della-
criminalita/ pandemia è inevitabile, nel 2017-2018 le
st

© RIPRODUZIONE RISERVATA
po

https://overpost.org
er
ov
Il Sole 24 Ore Lunedì 9 Ottobre 2023 – N. 278 9

LE GRANDI CITTÀ MILANO VAR. SUL 2019 TORINO VAR. SUL 2019 BOLOGNA VAR. SUL 2019 ROMA VAR. SUL 2019 FIRENZE VAR. SUL 2019
Andamento dei delitti denunciati
nelle grandi città più colpite
350k +2,5% 200k –2,6% 90k –7,9% 350k +5,1% 80k –16,7%
290.652 168.375 75.615 269.617 61.633
e variazione rispetto al 2019 51.932
225.078 54.999 231.293
113.446
2019
PRECOVID
Fonte: elab. Il Sole 24 Ore su dati dip. 150k 100k 40k 150k 35k
di Pubblica Sicurezza dell’Interno 2006 2022 2006 2022 2006 2022 2006 2022 2006 2022

FURTI
IN ABITAZIONE
2019 2022
RAPINE
IN PUBBLICA VIA
2019 2022
INCENDI

2019 2022
Milano cresce per gli scippi
165.329
170.000
133.802 13.307
16.000
15.121 6.533
7.500
7.002
Roma sul podio con delitti a +8,3%
ANNUALE

ANNUALE
+7,2% adobestock

+8%
ANNUALE
+13,6% SU I SEM
–51%
I territori
–19,1% +6%
2022
SU I SEM
2022
SU I SEM
2022
SEMESTRALE
Flussi turistici e presenze
SEMESTRALE +24,6% temporanee mettono
–19,3% SEMESTRALE
più a rischio le grandi città
0 0 0
–37,3%
2019 2023 2019 2023 2019 2023 Milano si conferma maglia nera nel-
75.886 61.262 6.479 8.073 2.788 1.748 l’Indice della criminalità 2023 del Sole
24 Ore, con 6.991 reati denunciati ogni
100mila abitanti nel 2022 e denunce
LE PRIME OGNI 100.000 LE PRIME OGNI 100.000 LE PRIME OGNI 100.000
ABITANTI ABITANTI ABITANTI in crescita del 3,5% anche nel primo
1. C Pisa 420,3 1. N Milano 84,3 1. S Crotone 71,0 semestre 2023 rispetto allo stesso pe-
riodo dello scorso anno. Focus sui reati predatori. da grandi città e mete turistiche: al se-
2. N Pavia 389,9 2. S Napoli 81,2 2. S Matera 64,0
Il dato 2022 del capoluogo lombar- A Milano nel 2022 le rapine in pubblica condo posto si incontra Rimini (dove
3. N Monza Brianza 360,6 3. N Rimini 74,2 3. S Cosenza 60,5 do risulta in calo, se confrontato con via sono tornate ai livelli del 2007: oltre nel 2023 si rileva una diminuzione
il numero dei reati denunciati nel 2.700 episodi denunciati in 12 mesi dell’8% delle denunce); Bologna, Fi-
LE ULTIME OGNI 100.000 LE ULTIME OGNI 100.000 LE ULTIME OGNI 100.000 2019 (225.078 contro 219.671) o nelle renze e Torino occupano rispettiva-
ABITANTI ABITANTI ABITANTI
annualità precedenti. A inasprirsi, mente la 4ª, 5ª e 6ª posizione, seguite
104. S Oristano 60,9 104. N Gorizia 2,2 104. N Gorizia 2,2 però, sono i reati predatori, che spes- da Imperia, Livorno, Prato e Napoli.
105. S Nuoro 59,5 105. S Potenza 2,0 105. N Udine 2,1 so avvengono per strada: agli “stori- A incidere sul trend delle denunce
106. S Crotone 56,8 106. S Vibo Valentia 1,3 106. N Aosta 1,6 ci” record negativi per i furti con de- euro per l’installazione di mille tele- sono anche le presenze temporanee o
strezza (1.030 ogni 100mila abitanti) camere e la realizzazione di una sala turistiche, che tuttavia non rientrano
e negli esercizi commerciali, Milano operativa unica per rafforzare la pre- tra i residenti usati come parametro.
oggi affianca nuovi primati nel nu- senza sul territorio e la velocità degli Nel primo semestre dell’anno sono
mero di rapine in pubblica via e nei interventi». Per rendere più sicure le Venezia (+12,4%) e Firenze (+8,2%) ad
furti con strappo che fino all’anno pri- periferie Roma ha finanziato 14 pro- aver registrato la crescita più significa-
FURTI ESTORSIONI STUPEFACENTI ma appartenevano ad altre province getti con più di cinque milioni di euro: tiva. «L’aumento può essere causato
DI AUTOVETTURE (rispettivamente Rimini e Napoli). In videosorveglianza, illuminazione dal ritorno dei turisti – spiega il sinda-
2019 2022 2019 2022 2019 2022 città sono tornati turisti ed eventi che pubblica nelle aree più disagiate e re- co di Firenze, Dario Nardella – che nel-
97.683 94.123 8.997 12.057 39.290 30.326 attirano un pubblico internazionale, cupero di aree importanti per ogni la nostra città hanno un rapporto di
e sotto i riflettori ci sono i recenti epi- quartiere. Interventi che si affiancano 35:1 con i cittadini residenti. C’è poi un
100.000 12.500 45.000
sodi di criminalità. Il Comune – che, al potenziamento del corpo dei vigili disagio crescente, spesso legato a im-
interpellato dal Sole 24 Ore, ha prefe- urbani, con il concorso che si svolge in migrazione irregolare e a persone di-
rito non commentare i dati – sta stu- queste ore. «Ma non basta il presidio sperate che vivono ai margini della so-
ANNUALE
ANNUALE
diando la formula per combattere il - aggiunge il sindaco -: la messa in si- cietà». Nel capoluogo toscano il nume-
–3,6% +8%
SU I SEM +34,0% –22%
fenomeno: il sindaco Beppe Sala ha curezza dei nostri quartieri passa an- ro assoluto delle denunce è sceso in
2022 SU I SEM ANNUALE nominato l’ex capo della Polizia Fran- che attraverso la loro riqualificazione, modo significativo (-10.433) rispetto al
2022
–22,8% –0,2%
SU I SEM
co Gabrielli delegato alla sicurezza e
ha costituito un comitato strategico,
il recupero di immobili dismessi e la
bonifica di aree degradate».
2019, quando furono oltre 62mila:
«Abbiamo lavorato sulla video sorve-
2022
di cui faranno parte – oltre a Sala e Ga- La top 10 della classifica è popolata glianza, installando oltre 1.450 teleca-
SEMESTRALE
brielli – anche l’assessore al Welfare mere che rappresentano un deterren-
SEMESTRALE +2,7% SEMESTRALE
Lamberto Bertolè e quello alla Sicu- te; presto useremo anche dei droni.
–1,4% –26,4% rezza Marco Granelli. Il 5 ottobre, infi- Serve però un’azione più forte di presi-
ne, hanno giurato in Piazza Duomo i numeri dio: abbiamo chiesto al ministro Pian-
0 0 0
200 nuovi agenti di Polizia locale. tedosi oltre 200 agenti in più. Sempre
2019 2023 2019 2023 2019 2023
51.482

LE PRIME
50.769

OGNI 100.000
ABITANTI
4.912

LE PRIME
5.047

OGNI 100.000
ABITANTI
20.419

LE PRIME
15.027

OGNI 100.000
ABITANTI
Grandi città e mete di vacanza
Ai vertici dell’Indice, che entrerà nella
34ª edizione dell’indagine sulla Qua-
lità della vita di fine anno, c’è anche
5.930
Reati al giorno
al Governo abbiamo chiesto il ripristi-
no al 100% del programma Strade si-
cure dell’Esercito», conclude Nardella.

Record in base ai reati

1. S Barletta A. T. 1036,0 1. C Livorno 45,5 1. N La Spezia 90,5 Roma. La Capitale nel 2022 ha regi- Media dei delitti commessi e Dall’analisi per tipologia di reato si
2. S Foggia 638,5 2. N Gorizia 34,1 2. C Roma 88,4 strato 231.293 reati denunciati (5.485 denunciati nel primo confermano primati negativi consoli-
3. S Napoli 614,4 3. C Roma 31,1 3. N Padova 88,0 ogni 100mila abitanti) e sale così sul semestre 2023, in calo dati: nella provincia di Barletta-An-
podio - poco lusinghiero - della crimi- rispetto ai 6.315 dello dria-Trani si concentra il maggior nu-
LE ULTIME OGNI 100.000 LE ULTIME OGNI 100.000 LE ULTIME OGNI 100.000 nalità: il numero è in crescita del 5% stesso periodo del 2019 mero di furti d’auto in rapporto alla
ABITANTI ABITANTI ABITANTI rispetto al 2019, in controtendenza ri- (5.764 al giorno nel 2022) popolazione, La Spezia spicca per reati
104. N Sondrio 9,5 104. S Potenza 9,3 104. N Asti 17,8 spetto al calo nazionale. Una maggior legati agli stupefacenti. Novità di que-
105.
106.
N

N
Belluno
Pordenone
8,6
8,1
105.
106.
S

S
Oristano
Campobasso
8,3
7,1
105.
106.
S

N
Enna
Lecco
15,5
13,3
concentrazione di furti con destrez-
za (oltre 26mila quelli denunciati a
Roma nel 2022) si è registrata solo tra
il 2013 e il 2015. E tra gennaio e giugno
2023 le denunce sono ulteriormente
2.631
Furti al giorno
sta edizione sono, tra le altre, la più al-
ta densità di violenze sessuali a Impe-
ria - “al top” anche nelle percosse e
nella contraffazione - e la concentra-
zione di estorsioni a Livorno, che regi-
salite dell’8,3% sugli stessi mesi del È il dato medio dei stra anche il numero più alto di furti di
2022. «Roma resta una città sicura – furti registrati in Italia nel ciclomotori: 77,2 ogni 100mila abitan-
RAPINE TRUFFE E FRODI DELITTI afferma il sindaco Roberto Gualtieri – primo semestre 2023, il tipo ti. E, ancora: Crotone strappa a Matera
IN ABITAZIONE INFORMATICHE INFORMATICI tuttavia questo trend ci preoccupa e di delitto più frequente tra le la maglia nera per incendi boschivi,
richiede un rafforzamento dell’attivi- denunce (l’anno scorso la mentre Brescia è prima a parimerito
2019 2022 2019 2022 2019 2022 tà di presidio del territorio. Per questo media era di 2.447 al giorno) con Mantova nei delitti informatici.
1.818 1.645 212.106 273.872 16.148 34.121 abbiamo stanziato più di 14 milioni di © RIPRODUZIONE RISERVATA

2.000 300.000 35.000

ANNUALE
la percezione sociale
ANNUALE +29,1%
–9,5% +7% +1%
ANNUALE –14%
Più acquisti di sistemi di allarme, grate e telecamere
SU I SEM SU I SEM
2022 2022
+111,3% SU I SEM
2022

Secondo un’indagine realizzata a evoluzione, tuttavia, rischiano di ma è necessaria la prevenzione:

SEMESTRALE
SEMESTRALE inizio anno da Eurispes e la Direzio- non essere positivi: «La sicurezza «La sicurezza è legata al benessere
SEMESTRALE
+28,6% +80,6%
–5,0% ne centrale della Criminalpol quasi
un quarto degli italiani (22,5%)
non deve diventare una questione
legata all’incolumità individuale
sociale. I meccanismi di controllo,
spesso diffondono l’insicurezza e
negli ultimi tre anni ha installato un perché è una condizione sociale – le repressioni aumentano il senso
0 0 0
sistema d’allarme in casa, mentre spiega la professoressa Sonia di disparità. Ottenendo quindi un
2019 2023 2019 2023 2019 2023 circa un quinto del campione Stefanizzi, ordinario di Sociologia effetto contrario». Secondo Stefa-
906 861 106.276 136.621 7.608 13.743 (21,4%) ha messo le grate alle generale all’Università Milano nizzi «bisogna lavorare alla riconfi-
finestre della propria abitazione. Bicocca –; è un tema complesso gurazione dello spazio urbano che
LE PRIME OGNI 100.000 LE PRIME OGNI 100.000 LE PRIME OGNI 100.000
L’8,7%, invece, ha ammesso di che non può essere fatto coincide- oggi è polarizzato con progetti di
ABITANTI ABITANTI ABITANTI portare con sé uno spray al pepe- re con quello dell’ordine pubblico». riqualificazione e partecipazione».
1. N Asti 6,7 1. N Asti 6,7 1. N Brescia 141,6 roncino per difendersi da aggres- La complessità del fenomeno è Intanto, secondo Eurispes-Crimi-
2. N Parma 6,7 2. N Parma 6,7 2. N Mantova 141,6 sioni e sentirsi più sicuro. legata ai molteplici fattori che nal, più di un cittadino su quattro
La sicurezza - almeno in termini di intervengono nella formazione di (26,6%) giudica insicuro il luogo in
3. N Trieste 6,6 3. N Trieste 6,6 3. N Ferrara 119,1
percezione - sta diventando un questi eventi di microcriminalità cui abita, con più frequenza al Sud
fatto sempre più individuale e che, ricorda Stefanizzi, «sono gli (30,5%) e nelle Isole (38,4%). Il
LE ULTIME OGNI 100.000 LE ULTIME OGNI 100.000 LE ULTIME OGNI 100.000 legato al controllo, come dimostra- unici in salita in un contesto gene- furto in abitazione è una minaccia
ABITANTI ABITANTI ABITANTI
no le installazioni di impianti di rale in cui, invece, i reati sono in particolarmente avvertita tra gli
104. S Enna 0 104. S Enna 0 104. N Bolzano 21,2
videosorveglianza e l’incremento di continua diminuzione dal 2017». over 64 (31,8%), l’aggressione
105. S L’Aquila 0 105. S L’Aquila 0 105. C Terni 16,2 presidi di forze dell’ordine nelle Per questo, nel combatterli non è fisica tra i più giovani (29,2%).
106. C Massa-Carrara 0 106. C Massa-Carrara 0 106. N Treviso 14,5 città. Gli effetti sociali di questa sufficiente una risposta ex post, © RIPRODUZIONE RISERVATA
10
Primo Piano
Il documento della Commissione
Cnel: contratti collettivi più forti
per garantire il salario minimo
Mercato del lavoro. Il testo finale suggerisce di guardare ai livelli previsti negli accordi più diffusi anziché
a un importo fissato dalla legge per assicurare retribuzioni adeguate, con una normativa di sostegno
Giorgio Pogliotti
Un piano d’azione nazionale affidato
al Cnel (Consiglio nazionale dell’eco-
nomia e del lavoro) per supportare la
contrattazione collettiva, con una le-
gislazione di sostegno che consenta
di superare le situazioni di criticità.
È al salario minimo contrattuale –
o meglio al salario “giusto” che fa rife-
rimento il documento elaborato dal
Cnel, intendendo come tale il salario
che garantisca una retribuzione
«proporzionata alla quantità e alla
qualità del lavoro» e «in ogni caso
sufficiente ad assicurare al lavoratore
e alla sua famiglia una esistenza libera
e dignitosa» come stabilito dall’arti-
colo 36 della Costituzione.
Il testo di 41 pagine, intitolato «Ele-
menti di riflessione sul salario mini-
mo in Italia», ha avuto il consenso
‘ Contro i contratti “pirata”
si propone di registrare
nell’archivio del Cnel
solo le intese in linea
con quelle più diffuse
dell’80% dei componenti della Com-
missione informazione ed è stato in-
viato ai 64 membri del Consiglio che
si pronunceranno nell’assemblea
plenaria del 12 ottobre, nel rispetto dei
tempi previsti. Lo scorso 11 agosto, in-
fatti, la premier Giorgia Meloni aveva
incaricato il Cnel, presieduto da Re-
nato Brunetta, di redigere in 60 giorni
un documento con analisi e proposte
in tema di salario minimo, tema che
dal 17 ottobre sarà all’esame dell’Aula
di Montecitorio.
La preferenza, dunque, è per i mi-
nimi salariali contrattuali esigibili
piuttosto che per l’introduzione di
una soglia di salario minimo legale
(che andrebbe a incidere in settori de-
boli dove magari c’è una contrattazio-
ne fragile, con il rischio di spingerli
verso il sommerso). Per il documento
del Cnel occorre affermare il principio
dell’adeguatezza del trattamento re-
L’anticipazione
L’ANALISI E LA PROPOSTA DEL DOCUMENTO
Pubblichiamo un estratto del
parere messo a punto dalla
Commissione Informazione del
Cnel sul salario minimo. Il testo
integrale è disponibile sul
sito www.ilsole24ore.com
Obiettivo della direttiva (UE)
2022/2041 del Parlamento Europeo
e del Consiglio del 19 ottobre 2022 è
«migliorare le condizioni di vita e di
lavoro nell’Unione, in particolare
l’adeguatezza dei salari minimi per
i lavoratori al fine di contribuire alla
convergenza sociale verso l’alto e
alla riduzione delle disuguaglianze
retributive». La direttiva lascia ai
singoli Stati membri l’alternativa
tra la «scelta (…) di fissare salari
minimi legali, di promuovere
l’accesso alla tutela garantita dal
salario minimo prevista nei
contratti collettivi o entrambi».
L’aspetto decisivo è che il salario
minimo costituisce solo una
componente all’interno di un
ragionamento più ampio fondato
sul principio dell’adeguatezza del
trattamento retributivo. Ciò in
piena coerenza con i principi
costituzionali di una retribuzione
giusta, perché «proporzionata alla
quantità e alla qualità del lavoro»,
tributivo attraverso lo sviluppo del si-
stema della contrattazione collettiva.
Il piano di azione – con un arco attua-
tivo pluriennale – potrebbe essere
anche un utile contributo a Governo
e Parlamento per riorientare in modo
selettivo le risorse a sostegno della
contrattazione collettiva, dell’occu-
pazione di qualità, del welfare azien-
dale, della bilateralità.
Per avere un’esatta fotografia della
contrattazione nazionale di categoria
c’è l’archivio dei contratti del Cnel, che
consente di individuare i contratti
collettivi più diffusi e applicati, in mo-
do da definire i perimetri contrattuali.
Contro i contratti “pirata” e la prolife-
razione di contratti collettivi, si pro-
pone un intervento legislativo a so-
stegno della contrattazione collettiva
di qualità incentrato proprio sull’in-
dividuazione dei contratti collettivi
più diffusi per ogni settore, condizio-
nando la registrazione nell’archivio
nazionale dei contratti e l’assegna-
zione del codice alfanumerico unico
dei Ccnl al rispetto dello standard di
trattamento economico e normativo
di questi contratti. A ciò andrebbe
condizionato anche il riconoscimen-
to dei benefici economici e normativi.
Il documento sottolinea che il la-
voro povero riguarda soprattutto la-
voratori temporanei, parasubordina-
ti, finti autonomi, lavoratori occasio-
nali, stagisti, lavoratori con mansioni
discontinue o a tempo parziale invo-
lontario. Per questi soggetti la propo-
sta è di introdurre una tariffa tramite
contrattazione, eventualmente so-
stenuta da una normativa di soste-
gno, parametrata sugli indicatori del-
la direttiva europea 2022/2041 sui sa-
lari minimi adeguati, o comunque in-
terventi legislativi ad hoc funzionali
a incrementare il numero di ore lavo-
rate nell’anno.
Per gli stagisti, in particolare, vie-
ne sottolineato l’attuale vuoto legi-
slativo e si propone di ripristinare il
contratto di inserimento, valoriz-
zando l’apprendistato nella dimen-
sione di raccordo tra sistema forma-
ma «in ogni caso sufficiente ad
assicurare al lavoratore e alla sua
famiglia una esistenza libera e
dignitosa» (art. 36 Costituzione). La
Commissione raccomanda
pertanto di congegnare gli
interventi in materia in modo tale
da evitare sia una deriva giudiziale
della retribuzione adeguata che
una deriva politica della materia e,
pertanto, avviando a soluzione gli
snodi problematici che
impediscono il virtuoso sviluppo
della contrattazione collettiva di
qualità posta in essere con il
contributo di quelle forze sociali
che rappresentano,
assumendosene la responsabilità,
gli interessi della domanda e della
offerta di lavoro.
I componenti della
Commissione sono concordi nel
suggerire l’opportunità e l’urgenza
di un piano di azione nazionale
affidato al Cnel a sostegno, anche
con proposte di legge, di un
ordinato e armonico sviluppo del
sistema della contrattazione
collettiva in termini di
adeguamento strutturale di questa
fondamentale istituzione di
governo del mercato del lavoro alle
trasformazioni della domanda e
imagoeconomica
Presidente. Renato Brunetta guida il
Cnel dal 21 aprile scorso
il documento
Si intitola «Elementi di riflessione
sul salario minimo in Italia» il
documento elaborato dalla
Commissione dell’informazione
del Cnel, che Il Sole 24 Ore
presenta in questa pagina. Il
testo, di 41 pagine, raccoglie gli
esiti dell’istruttoria tecnica svolta
davanti alla Commissione ed è
diviso in due parti: la prima
inquadra il problema; la seconda
contiene le osservazioni
conclusive e le proposte.
della offerta di lavoro e quale
risposta sinergica, là dove condotta
da attori qualificati e realmente
rappresentativi degli interessi di
imprese e lavoratori, tanto alla
questione salariale quanto al nodo
della produttività che sono tra di
loro strettamente intrecciati. Il
piano di azione nazionale potrebbe
essere anche un utile contributo
per consentire a Governo e
Parlamento di riorientare, in
termini di maggiore efficienza ed
effettività, le risorse economiche a
sostegno della contrattazione
collettiva, dell’occupazione di
qualità, del welfare aziendale, della
bilateralità delle Pmi. Si tratta di
ingenti risorse pubbliche che
andrebbero indirizzate, in termini
selettivi, verso i soli sistemi di
contrattazione collettiva e
bilateralità più consolidati e la cui
fruibilità andrebbe subordinata alla
condizione della integrale
applicazione dei trattamenti
‘ Per la Commissione,
il salario minimo
è solo una delle
componenti di una
retribuzione adeguata
tivo e mercato del lavoro.
Per superare le aree di criticità in
alcuni settori economici, la strada in-
dicata è prevedere misure ad hoc di
contrasto al lavoro povero, di soste-
gno al reddito dei lavoratori e delle fa-
miglie, di contrasto al sommerso, di
gestione delle gare pubbliche al mas-
simo ribasso. Sul lavoro domestico e
di cura poi, il salario minimo legale
per il Cnel darebbe luogo a un incre-
mento del lavoro nero. Nel medio e
lungo periodo, si propone un piano
nazionale di sostegno alla famiglia,
all’invecchiamento attivo e alla non
autosufficienza.
Tra le proposte operative, conside-
rando che la crescita dei salari dipen-
de dalle dinamiche della produttività,
l’idea è di individuare nel Cnel la sede
del National Productivity Board per
l’Italia, la cui istituzione è raccoman-
data dal Consiglio della Ue, per valo-
rizzare il contributo dei corpi inter-
medi nel controllo delle dinamiche
retributive, legandole alla produttivi-
tà. Inoltre per agevolare l’azione dei
servizi ispettivi e della magistratura a
tutela dei lavoratori, si propone un in-
tervento normativo per chiarire che,
nella determinazione del trattamento
retributivo in linea con l’articolo 36
della Costituzione, il giudice faccia ri-
ferimento non solo al minimo tabel-
lare, ma al trattamento economico
complessivo, in applicazione dei con-
tratti collettivi più diffusi.
Infine, al leader della Cgil, che ha
accusato il Governo di aver subappal-
tato al Cnel la proposta sul salario mi-
nimo invece di affidarsi al confronto
con il sindacato, ieri ha risposto lo
stesso Brunetta: «All’amico Landini –
ha detto – concordo e ricordo: la via
maestra è la Costituzione. Secondo
l’articolo 99 della Costituzione, il Cnel
è organo di consulenza delle Camere
e del Governo, ha l’iniziativa legislati-
va e può contribuire all’elaborazione
della legislazione economica e sociale
secondo i principi ed entro i limiti sta-
biliti dalla legge».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
retributivi complessivi garantiti dai
contratti collettivi più diffusi a
livello nazionale di categoria, anche
con riferimento alla specifica forma
o tipologia d’impresa.
Come primo passo di un piano
d’azione nazionale a supporto della
contrattazione collettiva condotta
da attori qualificati e realmente
rappresentativi, c’è la messa a
punto di una esatta fotografia della
contrattazione nazionale di
categoria come risultante
dall’archivio dei contratti del Cnel
così da individuare i contratti
collettivi maggiormente diffusi e
applicati, anche con riferimento
alla specifica forma o tipologia
d’impresa, rispetto ai quali avviare
una riflessione utile a mettere a
fuoco i perimetri contrattuali. È
questo un passaggio obbligato per
la definizione di uno standard
economico minimo di settore,
auspicabilmente declinato per ogni
livello professionale del sistema di
classificazione del lavoro come
parametro inderogabile per i datori
di lavoro che operano in quello
specifico settore come già avviene
ai fini della determinazione del
minimale contributivo.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Il Sole 24 Ore Lunedì 9 Ottobre 2023– N.278
Conte: «Dal Governo melina indegna»
«Il salario minimo è una misura
necessaria soprattutto in
questo momento storico, con il
caro prezzi. Ci sono 3,6 milioni di
lavoratori sottopagati». Lo ha
detto il leader del M5s, Giuseppe
Conte, intervenendo ieri a
la giornata
La commemorazione
Mattarella: morti sul lavoro,
uno scandalo inaccettabile
«L’intollerabile e dolorosa
progressione delle morti e degli
incidenti sul lavoro sollecita una
urgente e rigorosa ricognizione
sulle condizioni di sicurezza nelle
quali operano i lavoratori». Lo ha
affermato il presidente della
Repubblica, Sergio Mattarella, in
occasione della 73ª Giornata
nazionale per le vittime degli
incidenti sul lavoro. «Morire in
fabbrica - ha sottolineato
Mattarella -, nei campi, in
qualsiasi luogo di lavoro è uno
La cessione della rete
Il Governo su Telecom:
resta interesse sul dossier
Il dossier Netco, relativo alla
cessione della rete di Tim,
continua ad avere l’appoggio del
Governo. Lo si apprende da fonti
governative che riferiscono come
l’esecutivo stia lavorando sul
dossier con i suoi advisor. Non
sono fondate, riferiscono le
stesse fonti, le ipotesi circolate
dopo l’incontro, che si è svolto il 5
ottobre scorso al Mef, tra il
ministro Giancarlo Giorgetti, e i
vertici del socio francese Vivendi.
Secondo fonti di stampa, Vivendi
avrebbe offerto al Mef «di salvare
Il segretario Landini si dissocia
Cori sessisti anti Meloni
da manifestati della Cgil
«Ho sempre rispetto del dissenso,
ma mi piacerebbe sapere cosa
pensano le esponenti della
sinistra di questi slogan politici di
alcuni militanti della Cgil. E mi
piacerebbe sapere cosa ne pensa
il segretario Maurizio Landini,
con la sua morale sempre pronta
per gli altri». Lo scrive il
presidente del Consiglio Giorgia
Meloni, pubblicando su X un
video dei manifestanti in
metropolitana con magliette e
bandiere Cgil, mentre cantano
cori sessisti offensivi rivolti alla
Respinto il trattenimento a Pozzallo
Migranti, nuovo strappo
del Tribunale di Catania
Ancora una volta il Tribunale di
Catania non ha convalidato il
trattenimento di sei migranti a
Pozzallo, disposto dal Questore di
Ragusa. Il provvedimento è stato
adottato dal giudice Rosario Cupri,
un collega del giudice Iolanda
Apostolico che il 29 settembre
aveva rigettato un’analoga
richiesta, sconfessando di fatto il
decreto del Governo. Pochi giorni
dopo la decisione della Apostolico
apparì in rete un video del 2018 che
ritraeva il magistrato a una
manifestazione di solidarietà con i
Napoli e Roma all’iniziativa
“Firma day”, la raccolta di firme
per il salario minimo. Secondo
Conte, sul tema l’Esecutivo sta
conducendo «una melina
indegna» anche con «i rimpalli
tra il Governo e il Cnel».
scandalo inaccettabile per un
Paese civile, soprattutto quando
dietro agli incidenti si scopre la
mancata o la non corretta
applicazione di norme o
procedure. La sicurezza non è un
costo, né un lusso: ma un dovere
cui corrisponde un diritto di ogni
persona. Occorre un impegno
corale di istituzioni, aziende,
sindacati, lavoratori, luoghi di
formazione affinché si diffonda
una cultura della prevenzione».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Tim senza vendere la rete» e
sottoposto al ministro Giorgetti
una proposta «che esclude un
aumento di capitale ma che
passerebbe da un nuovo cambio
di management». Non risulta,
sottolineano le fonti governative,
che ci sia in corso su questo una
riflessione del governo, che
invece è fermo nel suo proposito
di entrare fino al 20% con diritti
strategici di governance, come
dichiarato, dopo la firma del
Memorandum con Kkr.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
premier. «Non conosco i
protagonisti del video girato sulla
metropolitana di Roma. In ogni
caso, condanno senza se e senza
ma quegli insulti violenti e
sessisti, che non fanno parte della
cultura e della pratica della mia
organizzazione», risponde
Landini. «Condanniamo i cori
sessisti ma la presidente del
Consiglio deve ascoltare tutti gli
altri cori di quella piazza», dice la
portavoce delle donne del Pd,
Cecilia D’Elia.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
migranti, innescando uno scontro
istituzionale tra il Csm e il vice
premier Matteo Salvini. Sul caso il
ministro Guardasigilli Carlo
Nordio ha annunciato l’avvio di
accertamenti al Tribunale di
Catania. «Chi indossa la toga ha dei
limiti dettati non solo dalla
giurisprudenza ma soprattutto
dalla deontologia e dal buon senso.
Più manifesta le sue idee politiche,
più vulnera la presunzione di
iz
imparzialità», dice Nordio
.b
in una intervista.
st
© RIPRODUZIONE RISERVATA
po
er
ov
Il Sole 24 Ore Lunedì 9 Ottobre 2023 – N.278 11

Il Potenziale Non Ha Età

Un trattamento all’avanguardia.
Risvegliati con un viso scolpito e
un aspetto ridefinito.*
Trattamento notte concentrato che agisce mentre dormi.
Formula potenziata con l’innovativa tecnologia LiftDynamic 4D,
rassoda e modella visibilmente l’ovale del viso.*

VITAL PERFECTION
LiftDefine Radiance Night Concentrate
Uplifting and Firming Cream

NUOVO * VITAL PERFECTION LiftDefine Radiance Night Concentrate.

Test consumatore su 102 donne.
12
Primo Piano
Contenzioso
Liti fiscali, il ricorso
conterrà una proposta
di conciliazione
L’attuazione. Allo studio la possibilità di inserire un’ipotesi di accordo
con l’avvio del processo. Rischio sanzioni per chi rigetta l’intesa con colpa
Ivan Cimmarusti
Il ricorso potrà produrre gli stessi
effetti di un reclamo in autotutela,
ma potrà anche contenere una
proposta di conciliazione preven-
tiva, che – se fatta propria dal giu-
dice in un eventuale successivo
contenzioso – potrebbe persino
far scattare la responsabilità am-
ministrativa del funzionario che
non ha accettato l’ipotesi di accor-
do per «mala fede» o «colpa gra-
ve» come previsto dall’articolo 96
del Codice di procedura civile. Ma
potrebbe arrivare anche la possi-
bilità di ricorrere contro l’ordi-
nanza di rigetto della sospensione
dell’atto impugnato.
Sono tra i temi – per il momento
in una fase embrionale – allo stu-
dio del ministero dell’Economia,
che sta lavorando per rivedere le
disposizioni sul processo tributa-
rio, anche sulla base delle indica-
zioni degli esperti.
L’obiettivo è mitigare la storica
litigiosità tra contribuenti e fisco e
deflazionare il contenzioso poten-
ziando le prerogative difensive.
Reclamo e conciliazione
Un aspetto preso in considerazione
dal Mef riguarda la modifica del-
l’articolo 17-bis del Dlgs 546/1992,
con quello che potrebbe rivelarsi un
vero stravolgimento dell’istituto
PAROLA CHIAVE
#Autotutela
Se l’agenzia delle Entrate
prende atto di aver
commesso un errore può
annullare il proprio operato in
autotutela e correggersi
senza attendere la decisione
di un giudice. Un atto
illegittimo può essere
annullato d’ufficio, in via del
tutto autonoma, oppure su
richiesta del contribuente.
della mediazione per le controver-
sie di valore fino a 50mila euro. Al
suo posto arriverebbe una proposta
di conciliazione preventiva che il
contribuente – se vorrà – potrà in-
serire nel ricorso.
Inoltre, il ricorso – in questo caso
automaticamente – produrrà anche
gli effetti di un reclamo in autotute-
la. In parallelo, anche un semplice
reclamo in autotutela, se avrà tutti
gli elementi richiesti per valere come
ricorso, ne produrrà gli stessi effetti.
Nelle valutazioni preliminari che
si stanno svolgendo, si punta a raf-
forzare questo doppio strumento
(autotutela e conciliazione preventi-
va) per limitare sul nascere l’insor-
genza di nuovi contenziosi. Tocche-
rà comunque al contribuente deci-
dere se fare una proposta di «conci-
liazione preventiva», con la
rideterminazione dell’ammontare
della pretesa tributaria, su cui
l’Agenzia dovrà pronunciarsi.
Un tema allo stato dibattuto ri-
guarda la responsabilità ammini-
strativa dei funzionari. Una delle
Il Sole 24 Ore Lunedì 9 Ottobre 2023– N.278
64.890 17.030 53.912
Ricorsi Decisioni
Stando ai dati del Mef nel 2022 Nel 2022 le Corti di giustizia
risultano esserci stati quasi hanno deciso esclusivamente
65mila ricorsi per sospensione su 17.030 ricorsi. I rigetti,
dell’atto impugnato invece, sono 11.041
La sospensione dell’atto impugnato
Il numero delle istanze decise e ancora pendenti in primo e secondo
grado nel 2022
Cgt
I grado
Istanze presentate 64.890
Istanze decise 17.030
Tempo per la decisione (gg) 134
Accolte 5.989
Rigettate 11.041
Numero di istanze di sospensione pendenti*
Da meno di 180gg 27.867
Da oltre 180 gg 26.045
Totale pendenti 53.912
* Le istanze di sospensione non decise, per le quali però esiste la decisione nel merito
dell’appello cui si riferiscono, non sono considerate pendenti.
Fonte: Relazione sul monitoraggio dello stato del contenzioso tributario 2022
ipotesi preliminari mira a prevedere
che in caso di rigetto del reclamo o di
rifiuto della proposta di conciliazio-
ne preventiva, l’ufficio, che poi nel
processo viene condannato, non so-
lo rischia il pagamento delle spese,
ma può anche incorrere nella re-
sponsabilità aggravata se si accerta
che ha resistito in giudizio con «col-
pa grave» o «malafede». Inoltre, la
condanna può rilevare anche ai fini
di una eventuale responsabilità am-
ministrativa del funzionario che ha
immotivatamente rigettato il recla-
mo e non ha accolto la proposta di
conciliazione preventiva.
L’impugnazione
C’è poi un tema legato alla sospen-
‘ Le ordinanze che
decidono sulle istanze
sione dell’atto impugnato, istituto
disciplinato dall’articolo 47 del Dlgs
di sospensione 546/1992. La delega fiscale prevede
saranno impugnabili la possibilità di impugnare le ordi-
ma c’è il nodo dei tempi nanze che accolgono o respingono le
Arretrati
Le istanze di sospensione non
ancora decise risultano essere
53.912, 26.045 delle quali sono
ferme da oltre sei mesi
istanze di sospensione.
Il problema è che, spesso, queste
istanze non hanno risposta in tempi
rapidi. Nell’ultimo anno in primo
grado risultano esserci state 64.890
istanze di sospensione, ma ne sono
Cgt state decise solo 17.030, delle quali
iI grado 11.041 rigettate. A colpire è soprat-
7.765 tutto il numero delle istanze non an-
cora decise: 53.912 in primo grado, di
2.964 26.045 ferme da oltre sei mesi.
172,6 Al momento non è ancora stato
deciso in via definitiva né il procedi-
604 mento né l’organismo a cui rivolger-
2.360 si per l’impugnazione: il Mef sta va-
lutando la possibilità di rivolgersi al-
la corte di secondo grado seguendo
l’iter del reclamo contro i provvedi-
2.615
menti presidenziali.
7.705 È chiaro che si tratterebbe di una
grande novità, nell’ottica di imple-
10.065
mentare le prerogative difensive. Ma
per renderla pienamente efficace bi-
sognerebbe innanzitutto accelerare
i tempi di risposta alle istanze ed evi-
tare che i ricorsi sulle ordinanze che
le decidono si trasformino in un
nuovo collo di bottiglia.
Iscrizione del ricorso
Tra gli aspetti allo studio c’è anche
la revisione dell’articolo 25 del Dlgs
546/1992 relativamente all’iscrizio-
ne del ricorso nel registro generale.
La segreteria della Cgt di primo e
secondo grado iscrive il ricorso nel
registro e forma il fascicolo d’ufficio
del processo, inserendo i fascicoli
del ricorrente e delle altre parti, con
gli atti e i documenti prodotti.
L’ipotesi è di introdurre un nuovo
comma alla norma: se a causa delle
specifiche tecniche dei sistemi, non
sia possibile produrre in giudizio
documenti, questi saranno tra-
smessi dal difensore del contri-
buente alla segreteria della Corte
entro cinque giorni dalla conoscen-
za dell’impedimento.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
iz
.b
st
po
er
ov
Il Sole 24 Ore Lunedì 9 Ottobre 2023– N.278
Primo Piano
Verso la manovra
Bonus fiscali,
oltre 200mila
contribuenti
a rischio tagli
L’analisi. Abbassare a 100mila euro la soglia
da cui scatta la riduzione degli sconti del 19%
avrebbe effetti modesti sulle casse pubbliche
Dario Aquaro
Cristiano Dell’Oste
Sono poco più di 200mila i contri-
buenti che nel 2024 rischiano di ve-
dersi ridotte le detrazioni fiscali del
19 per cento. Contribuenti che di-
chiarano un reddito tra 100mila e
120mila euro e che potrebbero subire
la sforbiciata con cui il Governo pun-
ta a reperire risorse per accorpare i
primi due scaglioni dell’Irpef dall’an-
no prossimo.
Già dal 2020 chi dichiara più di
120mila euro subisce un taglio pro-
gressivo dei bonus al 19% (escluse spe-
se mediche e interessi sui mutui) e il ta-
glio arriva ad azzerare le agevolazioni
quando il reddito raggiunge i 240mila
euro. L’ipotesi al momento più accredi-
tata – tra quelle allo studio del Mef in vi-
sta della legge di Bilancio per l’anno
prossimo – è abbassare a 100mila euro
la soglia da cui scatta la riduzione (si
veda Il Sole 24 Ore del 3 ottobre).
Sul tavolo dei tecnici ci sono anche
altri scenari, con altre soglie reddi-
tuali – da 70mila a 90mila euro – ma
l’orientamento politico è quello di
contenere l’impatto dell’operazione.
L’effetto della nuova soglia
Fissare il limite a 100mila euro signi-
fica mettere sotto i riflettori 201mila
contribuenti, che però non saranno
tutti coinvolti dal taglio.
In base alle dichiarazioni dei red-
diti presentate nel 2022, infatti, sono
solo 172mila le persone che hanno in-
dicato oneri detraibili al 19 per cento.
Di queste, 151mila hanno detratto le
spese mediche e quasi 36mila gli in-
teressi per il mutuo prima casa. Ma,
ovviamente, uno stesso contribuente
può avere più detrazioni. Perciò, chi
ha usato il bonus sulle spese mediche
(escluso dal taglio) può comunque
subire la riduzione se indica in di-
chiarazione altri oneri detraibili al
19% (e quindi riportati all’articolo 15
del Tuir), come le spese funebri o per
la frequenza scolastica o per le attivi-
tà sportive dei ragazzi.
Ma quanto possono risparmiare le
casse pubbliche con questa opera-
zione? Non molto, sempre secondo le
dichiarazioni reddituali 2022. Le de-
trazioni del 19% usate da chi ha reddi-
ti tra 100mila e 120mila euro valgono
in tutto 82 milioni di euro, ma se si
escludono spese mediche e interessi
censimenti e riordino
Tredici anni di studi, un solo intervento
Tredici anni di studi e rapporti,
un solo taglio. Il primo censi-
mento delle agevolazioni fiscali
risale al 2011 e fu curato dalla
commissione guidata da Vieri
Ceriani: elencava 720 tax expen-
ditures. Poi il decreto legislativo
160/2015 ha previsto due
strumenti distinti: il rapporto
annuale sulle spese fiscali (alle-
gato alla legge di Bilancio) e il
rapporto programmatico (alle-
gato alla Nadef) che indica gli
13
626 82 mld 96,3 mld
Tax expenditures Gettito mancante Evasione fiscale
Il censimento delle agevolazioni Il peso dei bonus L’economia sommersa
Sono 626 le tax expenditures Secondo la Nadef 2023, tutte le Il tax gap scende a 96,3 miliardi,
censite dal Mef, tra cui 60 forme di tax expenditures arrivano a ridurre ma è calcolato sul 2018-2020,
detrazione e 57 di deduzione il gettito fiscale di 82,04 miliardi che risente della crisi pandemica
adobestock
La scure. La detrazione sulle spese per attività sportive dei ragazzi è una di quelle che dal 2020 vengono ridotte per chi ha redditi oltre 120mila euro
I numeri
I contribuenti nelle fasce di reddito più elevate e l’utilizzo delle detrazioni al 19%
numero di beneficiari SPESE DETRAIBILI
LIVELLO DI REDDITO TOTALE DI CUI CON ONERI DI CUI CON DI CUI CON VALORE DELLE DI CUI DI CUI DETRAZIONI
COMPLESSIVO CONTRIBUENTI DETRAIBILI DETRAZIONE DETRAZIONE DETRAZIONI AL 19% DETRAZIONE SU DETRAZIONE AL 19% MEDIE
AL 19% PER SPESE SU INTERESSI
MEDICHE DEL MUTUO
(MILIONI DI EURO) SPESE MEDICHE SU INTERESSI
DEL MUTUO
PRO CAPITE
(EURO)
Oltre 70.000 e fino a 80.000 324.413 279.702 251.684 58.670 118 72 13 420
Oltre 80.000 e fino a 90.000 231.295 199.590 178.193 41.745 88 52 10 440
Oltre 90.000 e fino a 100.000 161.768 139.368 123.263 28.887 64 38 7 459
Oltre 100.000 e fino a 120.000 201.101 172.950 151.279 35.874 82 47 9 476
sui mutui l’importo su cui agisce la
Oltre 120.000 375.351 321.492 279.182 65.627 184 108 19 572
riduzione progressiva è di soli 26 mi-
lioni. Per avere un confronto, lo stes- Fonte: elaborazioni su statistiche fiscali, dipartimento Finanze, dichiarazioni 2022
so importo riferito a chi dichiara più
di 120mila euro – ed è già coinvolto
dal taglio – vale 57 milioni; mentre, se
si facesse scattare la riduzione dai
70mila euro di reddito in su, si arrive-
rebbe a 103 milioni. Cifre che appaio-
no molto lontane dal miliardo di euro
di risparmi cui punta il Mef.
L’entità esatta della limatura, co-
munque, dipenderà anche da altri
due elementi. Primo: con l’approva-
zione della legge delega per la rifor-
ma fiscale, il Parlamento ha messo
altri paletti all’azione del Governo,
imponendo di tutelare il bene casa (in
proprietà o in locazione), la salute,
l’istruzione e la previdenza comple-
mentare, con ciò allungando la lista
degli sconti “tutelati”. Secondo: biso-
gna vedere come sarà calcolato il co-
efficiente di riduzione delle agevola-
zioni e se il reddito al quale i bonus si
azzerano rimarrà a 240mila euro.
Prendiamo un contribuente che di-
chiara 180mila euro e ha 3mila euro
di oneri detraibili al 19% non tutelati:
oggi ha diritto a 285 euro di detrazio-
ni anziché alla cifra piena di 570; se la
riduzione dovesse da partire da
100mila euro, le detrazioni per lui
scenderebbero a 244 euro; se però la
soglia di azzeramento dovesse essere
fissata – poniamo – a 200mila euro,
il calo arriverebbe a 114 euro.
Le altre ipotesi
Ci sono due alternative al taglio line-
are oltre una certa soglia di reddito.
Un’ipotesi che circola già da qualche
mese – ma per ora pare essere stata
scartata – è fissare un plafond mas-
simo di spese detraibili per ogni
contribuente (ad esempio, il 2-3%
del reddito).
L’altra opzione è cancellare le mi-
ni-agevolazioni al di sotto di un certo
costo per l’Erario: ad esempio, se-
condo gli allegati alla Nadef 2023, ci
sono 142 agevolazioni su 626 che co-
stano meno di 10 milioni di euro e al-
tre 93 tra i 10 e i 100 milioni di costo.
Non è escluso che queste opera-
zioni tornino in agenda, dal momen-
to che la delega fiscale affida al rior-
dino delle agevolazioni il compito di
reperire le risorse per riformare (e
abbassare) l’Irpef.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
interventi volti «a sforbiciare
ridurre, eliminare o riformare le
spese fiscali in tutto o in parte
ingiustificate o superate». Tutto
molto bello. Ma tagliare è impo-
polare. E infatti l’unico vero
taglio attuato finora dai vari
governi è quello – lineare –
scattato dal 2020 per i redditi
oltre i 120mila euro. Vedremo
quale via si sceglierà con l’attua-
zione della riforma fiscale.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
14
Politica economica
Immigrazione
Flussi, in quattro anni
dai lavoratori extra Ue
entrate per 3 miliardi
Il quadro. Per la Fondazione Moressa, nel periodo 2023-2026, le presenze
legate ai decreti aumenteranno imposte e contributi incassati dallo Stato
Bianca Lucia Mazzei
Valentina Melis
Tre miliardi di euro di nuove entrate per
le casse dello Stato, da quest’anno al
2026, fra imposte e contributi. È la sti-
ma dell’impatto economico degli in-
gressi in Italia di lavoratori extracomu-
nitari ammessi con il decreto flussi
2022 e con il decreto flussi triennale
2023-2025. La stima è contenuta nel
Rapporto annuale sull’economia del-
l’immigrazione 2023 che la Fondazione
Leone Moressa presenterà al Viminale
giovedì 19 ottobre.
I posti per l’ingresso di lavoratori
provenienti da Paesi extraeuropei pre-
visti dal decreto flussi 2022 (Dpcm 29
dicembre 2022, integrato dal Dpcm del
19 luglio 2023) e dal decreto flussi trien-
nale 2023-2025 (Dpcm 27 settembre
2023, pubblicato sulla Gazzetta ufficiale
231 del 3 ottobre scorso) sono quasi
575mila in quattro anni: 225.555 subor-
dinati e autonomi e 349.150 stagionali.
La stima sulle nuove entrate per Ir-
pef e contributi in relazione ai rapporti
di lavoro instaurati o da instaurare è
stata effettuata considerando i redditi
medi dei contribuenti nati all’estero,
‘ In Italia 2,3 milioni
di occupati hanno oltre
60 anni. La metà svolge
impieghi dove è già alta
la presenza di stranieri
per le prime tre classi di reddito (i nuovi
ingressi potrebbero comportare retri-
buzioni più contenute) e ipotizzando
che i lavoratori stagionali restino in Ita-
lia per almeno un semestre. Ne emerge
che ogni anno ciascun lavoratore ex-
tracomunitario in regola dovrebbe
versare 1.050 euro di Irpef, e portare in
dote entrate per contributi previden-
ziali e assistenziali di 3.970 euro. Al
netto degli effetti indiretti (componen-
ti deducibili per i sostituti di imposta ed
eventuali provvidenze per i lavoratori,
che comporteranno una spesa per lo
Stato), ciascun lavoratore straniero,
secondo le stime della Fondazione Mo-
ressa, dovrebbe portare 4.472 euro di
nuove entrate annuali.
Estendendo il calcolo al quadrien-
nio 2023-2026, si ottengono nuove
entrate complessive per tre miliardi,
1,2 dei quali riconducibili al 2026, anno
nel quale la platea di immigrati sarà
maggiore. Questa stima riguarda il
breve periodo: i vantaggi potrebbero
aumentare se i lavoratori continuas-
sero a essere contribuenti in Italia per
più anni. E sarebbero ancora maggiori
se il Governo dovesse ammettere nuo-
vi ingressi, per far fronte alla carenza
di manodopera lamentata dalle im-
prese che per il triennio 2023-2025
avevano indicato un fabbisogno di
833mila lavoratori, pari quasi al dop-
pio di quelli consentiti.
In Italia 2,3 milioni di occupati (ita-
liani e non) oggi hanno almeno 60 an-
ni, e secondo le previsioni Unioncame-
re-Excelsior nei prossimi quattro anni
serviranno almeno 3,4 milioni di lavo-
ratori, sia per sostituire chi andrà in
pensione, sia per rispondere alla do-
manda di lavoro delle imprese. «Consi-
derando che la metà dei lavoratori over
60 - fanno notare i ricercatori della
Fondazione Moressa - è impiegata in
professioni già a elevata presenza di
immigrati, ovvero sono lavoratori non
qualificati, conduttori di impianti, ope-
rai specializzati, addetti al commercio,
è possibile che molti di questi addetti
saranno “sostituiti” da migranti. Per
questo appare molto interessante il
nuovo piano di ingressi legali per lavo-
ro previsto dagli ultimi decreti flussi».
Nel 2022 gli occupati stranieri in Ita-
lia erano 2,4 milioni (il 10,3% degli occu-
pati). Il decreto flussi triennale 2023-
2025 appena pubblicato, che apre la
strada ai nuovi click day per gli ingressi
del prossimo anno (il 2, 4 e 12 dicembre),
riserva - dopo un decennio - 9.500 posti
all’anno a lavoratori subordinati da as-
sumere nell’assistenza familiare e nel
settore socio sanitario. Secondo le sti-
me di Assindatcolf-Idos, sarebbero pe-
rò 23mila i lavoratori extra Ue da assu-
mere ogni anno nei ruoli di colf e ba-
dante, per coprire il fabbisogno di cura
e assistenza domestica in Italia: circa
68mila nel triennio 2023-2025.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Le date del click day
2 dicembre
Subordinati/1
Dalle 9, domande per lavoratori
non stagionali di 35 Paesi indicati
dal decreto flussi 2023-2025
L’impatto economico dei decreti flussi 2022 e 2023-2025
ENTRATE PER OGNI LAVORATORE STRANIERO
Pro capite annuo. In €
Irpef e addizionali locali
-1.000
Contrib. assis. e previd.
Entrate fiscali totali
Effetti indiretti (1)
Entrate fiscali (2)
(1) Emersione di componenti deducibili per il sostituto d'imposta ed eventuali sgravi
Irpef per il lavoratore. (2) Al netto degli effetti indiretti
LE ENTRATE COMPLESSIVE PER LO STATO
In milioni di €
2.000
1.000
361
0 (Dpcm 29 dicembre 2022) per far
2023
Fonte: Elaborazioni Fondazione Leone Moressa su dati Mef – Dipartimento delle Finanze
Il Sole 24 Ore Lunedì 9 Ottobre 2023– N.278
4 dicembre 12 dicembre
Subordinati/2 Stagionali
Dalle 9, domande per gli altri Dalle 9, domande per i lavoratori
lavoratori subordinati non stagionali (sono 82.550 quelli
stagionali, compresi i domestici ammessi nel 2023)
Ma gli ingressi
continuano
a procedere
0 1.000 2.000 3.000 4.000 5.000 6.000
1.050
a rilento
3.970
5.020
-548
I ritardi
4.472
Il nodo resta tuttora
il rilascio dei visti
per entrare in Italia
Fra meno di due mesi scatteran-
Totale 2023-2026
no i click day per l’ingresso dei
3.064 136mila lavoratori extra-Ue pre-
visti per il primo anno dal decreto
flussi 2023-2025 ma non sono
1.218
888 ancora arrivati tutti quelli richie-
597 sti con il click day del 27 marzo in
base al decreto dello scorso anno
2024 2025 2026 fronte alle necessità del 2023.
Per gli stagionali, il ministero
dell’Interno ha rilasciato il nulla
osta (che costituisce il primo step
della procedura d’ingresso) per
il 95% dei 44mila posti previsti
dal decreto flussi 2022 e per
l’85,5% dei 40mila ingressi ag-
giuntivi ammessi dal Dpcm del
19 luglio, per accogliere, con il si-
stema dello scorrimento, parte
delle domande presentate il 27
marzo ma non accettate per
esaurimento dei posti.
Per i lavoratori non stagionali,
i nulla osta emessi sono stati in-
vece il 68,5 per cento.
Lo scoglio è il passo successi-
vo, ossia il rilascio dei visti d’in-
gresso per entrare in Italia, da
parte dei consolati dei Paesi di
provenienza. Al 15 giugno, a sta-
gioni agricole e turistiche già ini-
‘ A tre anni dall’avvio
della sanatoria di
agricoli e domestici
ancora sotto esame
il 15% delle domande
ziate, la percentuale di rilasci era
all’11-12%, sia per gli stagionali
che per i non stagionali.
«È un problema che perdura,
soprattutto per Paesi come Ma-
rocco, India e Pakistan - dice Ro-
mano Magrini, responsabile la-
voro e immigrazione di
Coldiretti - e che ha costretto le
aziende a fare a meno di molti
lavoratori. Il ministero degli
Esteri ci sta lavorando: que-
st’anno la stagione è pratica-
mente finita ma speriamo si tro-
vi una soluzione per il futuro».
«La procedura per i nulla osta
è andata abbastanza bene», ag-
giunge Roberto Caponi, diretto-
re lavoro di Confagricoltura. «Il
nodo sono i visti. Se non si rie-
sce a velocizzarli - continua - bi-
sogna individuare un sistema
che, una volta superate le sca-
denze, permetta di effettuare i
controlli e dare le autorizzazio-
ni qui in Italia».
La sanatoria 2020
Continua a procedere molto a ri-
lento anche l’esame delle do-
mande di emersione presentate
dai lavoratori extracomunitari
domestici e agricoli sulla base
della sanatoria prevista dal Dl
34/2020. In fase istruttoria ci so-
no infatti ancora 32.162 istanze,
il 15,5% delle 207.880 domande
presentate entro il 15 agosto 2020
(al 19 giugno erano il 17%). In dif-
ficoltà soprattutto le prefetture di
Roma, Napoli e Milano. Dai dati
forniti dal ministero dell’Interno
al Sole 24 Ore del Lunedì emerge
che, al 4 ottobre, i procedimenti
definiti sono stati 175.718, di cui
135.785 (il 77%) si cono conclusi
positivamente con la richiesta
del permesso di soggiorno. Le
domande respinte sono state
iz
29.322, quelle oggetto di rinuncia
.b
4.566, e 6.045 quelle archiviate.
st
© RIPRODUZIONE RISERVATA
po
er
ov
Il Sole 24 Ore Lunedì 9 Ottobre 2023– N.278
Politica economica
Pubblica amministrazione e Pnrr
Comuni, assunzioni in corsa
ma boom di dimissioni (+89%)
Enti locali. Le uscite volontarie, a quota 14.548 contro le 7.688 del 2015, e i pensionamenti annullano
l’effetto dei nuovi ingressi cresciuti a 30.828 (+131,9% rispetto al 2017): organici ancora in discesa
Gianni Trovati
Una buona notizia: gli anni di magra
delle assunzioni nei Comuni sem-
brano finiti davvero, e il contatore dei
nuovi ingressi ora corre fino a segna-
re un raddoppio abbondante rispetto
ai tempi più bui. Una notizia cattiva:
tanta abbondanza non basta a fer-
mare il dimagrimento degli organici,
che prosegue perché le uscite conti-
nuano a viaggiare a ritmi più alti ri-
spetto alle entrate.
I due dati, in contraddizione solo
apparente, si ricavano dalla quarta
edizione del dossier Ifel su «Persona-
le e formazione» che il presidente del-
l’Istituto per la finanza locale, il sinda-
co di Novara Alessandro Canelli, pre-
senterà oggi a Napoli con il ministro
per la Pa, Paolo Zangrillo, nell’incon-
tro dedicato al «Fattore umano nel
Pnrr» in programma questa mattina
a Palazzo San Giacomo. In ossequio al
titolo del dossier, è bene citare subito
anche una terza notizia, positiva:
l’elettroencefalogramma della for-
mazione non è più piatto, e almeno in
termini di spesa segna con il Pnrr un
salto del 30,8% che riporta il dato so-
pra i livelli del 2011, quando è comin-
ciata la cura miope della spending re-
view che tagliava il futuro.
I cardini del «rafforzamento am-
ministrativo» avviato per tentare la
sfida del Pnrr sembrano insomma
funzionare. E producono un cambio
di rotta deciso sia nelle dimensioni
del reclutamento sia nell’aggiorna-
mento delle competenze di chi nella
Pa locale già lavora.
Il problema è che tutto questo non
basta a compensare quella sorta di
esodo biblico dagli uffici prodotto
dall’invecchiamento degli organici e
da un’attrattività del posto pubblico
che in molti casi continua a cedere ri-
spetto alle alternative private. L’in-
crocio di queste variabili viene illu-
strato dall’Ifel con la consueta chia-
rezza dei numeri.
Nel 2021, primo anno delle regole
Pnrr, le assunzioni sono state 30.828,
cioè il 131,9% in più rispetto agli abissi
del 2017; il dato supera di 1.079 unità
anche la gobba straordinaria prodot-
‘ Il rafforzamento
collegato al Pnrr
non riesce a fermare
il calo del personale:
-1,1% tra 2021 e 2023
Legge di Bilancio
«Confermate dalla
Nadef le risorse per
rinnovare i contratti»
ta nel 2019 dal cambio di regole sul
turn over, e precede con ogni proba-
bilità una crescita ulteriore legata al
consolidamento delle norme del Pnrr
sul personale.
Ma le uscite corrono di più. E il sal-
do resta negativo, segnando una fles-
sione sia nel 2021, quando i dipen-
denti scendono a 343.269, sia que-
st’anno, quando la stima più aggior-
nata parla di 339.357 persone a
giugno (-1,1% sul 2021).
Certo, non è più la caduta diven-
tata abituale negli anni scorsi, che
ha prodotto un taglio del 29,2% dagli
oltre 479mila dipendenti del 2007 fi-
no ai livelli attuali. Ma non è nem-
meno la risalita netta indispensabile
per realizzare davvero il Pnrr oltre
che per tenere il passo di una do-
manda di servizi locali “ordinari” in
crescita costante.
A pesare è l’eredità strutturale pro-
dotta dalla lunga epoca del turn over
al lumicino, che ha fossilizzato gli or-
ganici al punto che oggi il 21,2% dei di-
pendenti a tempo indeterminato ha
più di 60 anni e gli over 50 sono il 65%.
Ma l’emorragia è moltiplicata dalle
dimissioni, che fra 2015 e 2021 sono
raddoppiate fino ad arrivare a 14.548
nell’ultimo anno censito (+89% in sei
anni). È questa la variabile più nuova,
e preoccupante, sulle prospettive de-
15
«Quante saranno è un tema da
definire. Un’ipotesi prevede la
possibilità di averne alcune nel
2023 e altre spostate nel 2024».
Paolo zangrillO, ministro per la Pa
Il bilancio
I NUOVI INGRESSI
Le assunzioni annue registrate nei Comuni
35.000
30.828
30.000
25.000
gli organici locali. L’onda delle uscite 20.000
volontarie misura in termini efficaci
il deficit di attrattività del posto pub-
blico, più pesante proprio nei Comuni 15.000 13.292
per la regola inversa che guida i salari
pubblici riducendone gli importi pro-
prio nei settori a più diretto contatto 10.000
con le esigenze di cittadini e territori.
L’unione di pensionamenti in cre- 2017 2018 2019 2020 2021
scita e dimissioni in volata avrebbe
bisogno di un’enorme immissione di
risorse per moltiplicare gli ingressi e LE DIMISSIONI
stabilizzarli con prospettive econo- Uscite per cause diverse dal pensionamento nei Comuni
miche più invitanti. Ma i bilanci locali
hanno già imboccato la strada verso
15.000
14.548
una sclerotizzazione dovuta al fatto
che il peso complessivo dei costi del
personale si è comunque gonfiato con 12.500
i rinnovi contrattuali e con la moltipli-
cazione di incarichi e rapporti a ter-
mine per il Pnrr, mentre il livello delle
entrate fiscali ha raggiunto il massi- 10.000
mo ormai da tempo, e rischiano di
rendere presto obsoleti i parametri fi-
nanziari, fondati sul rapporto fra costi 7.688 79.279
TOTALE DIMESSI
per stipendi ed entrate stabili, calco- 7.500 Dai comuni nel periodo 2015-2021
lati nel 2019 per misurare i gradi di pari al 23% dell’attuale personale
«sostenibilità» della spesa e i conse- comunale in servizio
guenti spazi per le assunzioni. Perché
con entrate fisse e costi in crescita
molti enti scenderanno di classe, e si
5.000
vedranno quindi ridurre i margini per 2015 2016 2017 2018 2019 2020 2021
i nuovi ingressi.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Fonte: elaborazione IFEL-Dipartimento Economia Locale e Formazione su dati MEF
16 Il Sole 24 Ore Lunedì 9 Ottobre 2023 – N. 278

Scuola 24 canale scuola online

Online la sezione «Scuola»
test di medicina, sì alla presen-
za dei quiz di logica
dedicata a famiglie, docenti Per il Tar Lazio la presenza dei quesiti di
e operatori dell’istruzione, logica è legittima anche se non è inclusa
all’interno del sito del Sole 24 Ore: nei programmi delle superiori
ilsole24ore.com/sez/scuola ilSole24ore.com/sez/Scuola

La posta in palio Panorama

34 mln 31 mln 184 mln 15 mln tar trento

Primaria, sì a bocciatura
Fondi a 245 scuole
Il primo filone di intervento
La dote aggiuntiva
Accanto a queste risorse
Il resto del Sud
Il secondo step di “Agenda
Il quarto filone
Il decreto ministeriale che
se chiesta dal terapeuta
previsto da “Agenda Sud“ saranno disponibili ulteriori Sud” guarda alle restanti ripartisce le risorse di
stanzia 140mila euro per 31,5 milioni per garantire 1.906 scuole primarie del “Agenda Sud” prevede anche Nella vicenda trattata dal Tar Trento (sentenza
ciascuna delle 245 scuole (123 personale aggiuntivo nelle Sud: si tratta di 184,8 milioni 15 milioni destinati a un 146/2023) un bambino affetto da gravi patologie
secondarie e 122 primarie) più materie di base, italiano, totali distribuiti sulla base dei progetto sperimentale che non aveva potuto frequentare l’asilo nido e solo
in difficoltà secondo l’Invalsi. In matematica, inglese, per due dati degli apprendimenti trasformi le scuole in “poli” e saltuariamente la scuola dell’infanzia, senza così
tutto sono 34 milioni (metà anni nelle 123 scuole Invalsi e del numero di presidi di sviluppo dei sviluppare attraverso il gioco e la socializzazione
Pnrr e metà Pon) secondarie appena citate studenti fragili territori. con i coetanei le abilità psico-motorie cognitive
e relazionali tipiche della sua età. Arrivato alla
primaria l’alunno aveva percorso l’anno
scolastico con grave stress e sofferenza, tanto da

Al via «Agenda Sud»:

portare i genitori a chiedere per lui la non
I primi interventi ammissione alla classe successiva: una scelta
caldeggiata anche dalla psicoterapeuta che
seguiva il minore. Ma il bambino veniva
Istituti coinvolti per Provincia
ammesso alla classe successiva. Ebbene,

si parte dalle 245 scuole Province

Abruzzo
Chieti
Scuole Scuole
secondarie primarie

2 –
secondo il Tar la non ammissione alla classe
superiore non si configura come un
«provvedimento negativo» bensì come il
riconoscimento della necessità che lo studente

più a rischio abbandoni

L’Aquila 2 1 ripeta l’anno per poter poi affrontare l’ulteriore
Teramo 1 – percorso di studi con maggiori possibilità di
piena maturazione personale.
Basilicata In casi del genere, infatti, la bocciatura non è
Potenza 1 4 ‘ un provvedimento punitivo; non ha carattere
sanzionatorio, bensì finalità educative e
Calabria
il principio formative e si sostanzia nell’accertamento del
Catanzaro 2 I genitori mancato raggiungimento di competenze e abilità
Cosenza 6 5 possono proprie della classe di scuola frequentata che
chiedere consigliano la ripetizione dell’anno al fine di
Lotta alla dispersione. Ai 34 milioni per elementari e medie in difficoltà Crotone 4 –
la ripetizione consentire di colmare le lacune di apprendimento
Reggio
secondo l’Invalsi si sommano i 200 per le altre 1.906 primarie meridionali Calabria
3 7 dell’anno e di socializzazione nell’interesse dell’alunno.
se risponde Specie se la ripetizione del percorso formativo è
Vibo Valentia 4 – a finalità finalizzata al benessere psicologico del bambino.
Campania educative —Pietro Alessio Palumbo
Eugenio Bruno mese scorso (il Dl 123/2023), servi- tale da eludere l’obbligo scolastico), e formative © RIPRODUZIONE RISERVATA
Avellino 1 1
Claudio Tucci ranno per attivare incarichi tempora- la pena prevista è fino a un anno. In
nei di personale amministrativo, tec- aggiunta alla perdita del diritto di Benevento 1

P
arte ufficialmente “Agenda nico e ausiliario a tempo determinato percepire l’assegno di inclusione. Caserta 9 tar puglia
Sud”, con l’obiettivo di so- fino al 31 dicembre. In tutto tale prov- Il secondo step di “Agenda Sud” Napoli 21 23
stenere e aiutare le 245 “Cai-
vano” del Mezzogiorno.
vedimento rimpolpa la dote per
“Agenda Sud” di una trentina di mi-
guarda invece alle restanti 1.906
scuole primarie del Mezzogiorno, Salerno 6 14 No alla re-iscrizione
Nell’ambito di un progetto
più ambizioso, lanciato a fine agosto
lioni e incrementa di sei milioni il
Fondo per il miglioramento dell’of-
destinando loro altri 184,8 milioni
distribuiti sulla base dei dati degli
Molise
Campobasso 1 1
per l’alunno eccellente
dal ministro Giuseppe Valditara, che ferta formativa (Mof) per incentivare apprendimenti Invalsi e del numero
Isernia 1 1
punta a coinvolgere circa 2mila scuole la presenza dei docenti nelle zone più di studenti fragili, assegnando a cia- Con la sentenza n.1132/2023 il Tar Puglia ha chiarito
del Sud per iniziare a contrastare una disagiate, anche attraverso la valo- scuna scuola una quota proporzio- Puglia che se, da un lato, è vero che i genitori degli alunni
dispersione scolastica che resta su va- rizzazione dei docenti che perman- nale per fascia di importo. Quota alla Bari 4 7 disabili hanno diritto a chiedere alla scuola la re-
lori elevati e a ridurre divari territo- gono nella stessa scuola garantendo quale si sommano i 15 milioni per un iscrizione all’anno scolastico appena concluso,
Barletta-
riali e negli apprendimenti che ormai la continuità didattica. A tal fine, in progetto sperimentale che trasformi 2 – dall’altro, ciò non vale per gli studenti che abbiano
Andria-Trani
stanno letteralmente spaccando in favore dei docenti a tempo indeter- le scuole in “poli” e presidi di svilup- conseguito risultati eccellenti.
due il Paese, come ci ricordano ormai minato, sono previste misure incen- po dei territori. Brindisi 2 1 Nel caso di specie il gruppo docente aveva dato
all’unisono tutti i principali studi na- tivanti quali l’attribuzione di una Il combinato disposto dei due in- Foggia 7 9 parere negativo alla re-iscrizione ammettendolo
zionali e internazionali sulla scuola. terventi dovrebbe assicurare - si spe- Lecce 5 1 con un credito di 54 e dando una votazione allo
Il piano “Agenda Sud” si muove ra - sia il potenziamento delle com- scrutinio finale che sfiorava la media del dieci. I
Taranto 4 1
sin dall’inizio lungo due binari. Il pri-
mo guarda ai 245 istituti del Sud Ita- ‘ Alle risorse a valere
sui fondi Pnrr e Pon
petenze di base e trasversali, sia la re-
tribuzione delle ore aggiuntive al Sardegna
genitori avevano invece sollecitato il Consiglio di
classe a rivalutare il giudizio di ammissione. Alla
lia (di cui quattro a Caivano e 76 in si sono aggiunti personale scolastico impegnato nel- Cagliari 2 1 fine lo studente superava l’esame di Stato con 98.
Campania) - 123 scuole secondarie e gli stanziamenti previsti l’attuazione dei progetti didattici. E Il Tar ha innanzitutto evidenziato che le
122 primarie - individuati da Invalsi dal decreto «Caivano» ancora: consentire attività laborato- Nuoro 1 1 valutazioni della scuola sono connotate da
sulla base delle situazioni di maggio- riali (sport, teatro, musica, educazio- Sassari 2 – discrezionalità tecnica ed espressione di una
re fragilità. E può contare su 34,3 mi- quota pari al 50% dell’incremento del ne alla cittadinanza e al rispetto, ecc.) Sud valutazione riservata dalla legge agli organi
lioni di euro, per metà Pnrr e per me- Fondo, secondo criteri che tengano oltre l’orario scolastico e il prolunga- 2 – dell’amministrazione il cui giudizio riflette le
Sardegna
tà fondi Pon, con cui finanziare una conto degli anni di permanenza nello mento del tempo scuola al pomerig- specifiche competenze dei docenti. Pertanto, il
Sicilia
serie di iniziative formative specifi- stesso istituto e l’attribuzione di un gio. Con l’obiettivo a medio termine giudice può solo verificare che il procedimento per
che quest’anno e il prossimo, con do- punteggio aggiuntivo di dieci punti, di riportare la nostra dispersione Agrigento 4 4 emetterlo sia stato conforme al parametro ai criteri
centi aggiuntivi (quattro o cinque per a conclusione del triennio effettiva- scolastica in un alveo più europeo Caltanissetta 3 4 precedentemente deliberati e che non risulti
scuola), più formazione, didattica
innovativa e laboratoriale, potenzia-
mente svolto, e ulteriori due punti
per ogni anno di permanenza dopo il
(siamo all’11,5% con alcuni picchi al
Sud del 20% quando tutta l’Ue entro
Catania 10 4 ‘ inficiato da vizi di manifesta illogicità, difetto di
istruttoria o travisamento dei fatti.
mento delle attività sportive. A cia- triennio. Senza dimenticare i mecca- il 2030 dovrebbe scendere al 9%, ndr) Enna 4 1 i criteri Nel rigettare l’istanza di re-iscrizione - secondo i
scun istituto è stato assegnato un fi- nismi di controllo e verifica del- e di ridurre progressivamente la Messina 3 5 La facoltà giudici - il preside aveva rispettato la normativa,
nanziamento di 140mila euro. Ac- l’adempimento dell’obbligo scolasti- massa di diplomati (più o meno uno Palermo 9 7 concessa alla rinviando alla Commissione l’accertamento del
canto a queste risorse saranno di- co previsti dallo stesso Dl. Nell’ipote- su due) che termina le superiori sen- famiglia dello livello di apprendimento raggiunto dall’alunno. Su
sponibili ulteriori 31,5 milioni di euro si di dispersione assoluta (il minore za avere le competenze di base in ita- Ragusa 1 2 studente queste basi i risultati ottenuti nel superamento
per garantire personale aggiuntivo mai iscritto a scuola nonostante liano, matematica e inglese. Tanti, Siracusa 3 4 disabile va dell’esame di Stato escludono la sussistenza delle
nelle materie di base, italiano, mate- l’ammonimento), si introduce la pe- decisamente troppi per un Paese che Trapani 2 1 comunque condizioni e dei presupposti per procedere alla re-
matica, inglese, per due anni. na fino a due anni di reclusione; nel ha sempre meno giovani e sempre parametrata iscrizione dell’alunno all’ultimo anno di studi.
Totale 123 122 ai risultati
Altri 12 milioni, stanziati con il co- caso di abbandono (il minore che, pur più ipoteche per il futuro. —P.A.P.
siddetto decreto Caivano emanato il iscritto, faccia un numero di assenze © RIPRODUZIONE RISERVATA Fonte: Ministero dell’Istruzione e del Merito ottenuti © RIPRODUZIONE RISERVATA

sede legale - direzione e redazione prezzi

ufficio centrale responsabili di settore Viale Sarca, 223 - 20126 Milano con “Le più belle storie dei miti giapponesi”
Fabio Carducci (vice Roma) Riccardo Barlaam Tel. 023022.1 - Fax 0243510862 €9,90 in più;
con “Quale futuro per la democrazia ?”
Balduino Ceppetelli (Economia e politica internazionale) amministrazione €12,90 in più;
Giuseppe Chiellino Giulia Crivelli (Moda24 – Viaggi) proprietario ed editore Viale Sarca, 223 - 20126 Milano con “Le più belle storie dei mostri mitologici”
direttore responsabile Marco Libelli Maria Carla De Cesari Il Sole 24 ORE S.p.A. €9,90 in più;
redazione di roma con “Le più belle storie dei miti greci”
Fabio Tamburini Armando Massarenti (Norme & Tributi) P.zza dell’Indipendenza 23b/c - 00185 €9,90 in più; IL CODICE DI OGGI
presidente
Mauro Meazza Alberto Grassani Tel. 063022.1 - Fax 063022.6390 con “Intelligenza artificiale” €12,90 in più; Il Sole 24 Ore offre a tutti
vicedirettori Edoardo Garrone e-mail: letterealsole@ilsole24ore.com con “Instant grammatica” €12,90 in più;
(segretario di redazione) (Finanza & Mercati)
Daniele Bellasio con “Contratti a termine” €10,90 in più; i suoi lettori un accesso
Marco Mobili Laura Di Pillo vice presidente pubblicità con “Beni ai soci” €10,90 in più;
(Responsabile online) giornaliero gratuito
(vice caporedattore desk Roma) (Imprese & Territori) Claudia Parzani Il Sole 24 ORE S.p.A. – SYSTEM con “La riforma fiscale” €12,90 in più;
Jean Marie Del Bo con “Guida al PNRR 9” €10,90 in più; per sfogliare la copia
Laura La Posta (Rapporti) direzione e amministrazione
Alberto Orioli lunedì amministratore delegato Viale Sarca, 223 - 20126 Milano con “Aspenia” €12,00 in più; del quotidiano in app
Stefano Salis (Commenti-Domenica) Tel. 023022.1 - Fax 023022.214 con “HTSI” €2,00 in più.
(Vicario, Paola Dezza
Giovanni Uggeri (Food24) Mirja Cartia d’Asero e accedere gratis
e-mail: segreteriadirezionesystem@ilsole24ore.com
Capo della redazione romana) ufficio grafico centrale Gianfranco Ursino (Plus24) ai contenuti extra
© Copyright Il Sole 24 ORE S.p.A.
caporedattore centrale Adriano Attus (creative director) Tutti i diritti sono riservati. e alle funzionalità speciali.
social media editor
Roberto Iotti Francesco Narracci (art director) Nessuna parte di questo quotidiano può essere riprodotta
Prezzi di vendita all’estero:
Inquadra in QR Code
Marco lo Conte (coordinatore) con mezzi grafici o meccanici
quali la fotoriproduzione e la registrazione.
Costa Azzurra € 3, Svizzera Sfr 3,90 e segui le istruzioni.

Il responsabile del trattamento dei dati raccolti in banche dati di uso redazionale è il direttore responsabile a cui, presso il Servizio Cortesia, presso Winflow Società Cooperativa – Via Rizzoli, 4 20132 Milano. (telefono 02.30.300.600), ci si può rivolgere per i diritti previsti dal regolamento generale sulla Protezione dei Dati 2016/679. Manoscritti e fotografie, anche se non pubblicati, non si restituiscono.
— Modalità di abbonamento al quotidiano: Prezzo di copertina in Italia: €2,00 da lunedì a sabato, € 2,50 per l’edizione della domenica. Prezzo Abbonamento Italia per 12 mesi al quotidiano in versione cartacea: € 419,00 in caso di consegna postale. L’Abbonamento alla versione cartacea non comprende il magazine “How to Spend It”. Sono disponibili altre formule di abbonamento all’indirizzo
www.ilsole24ore.com/abbonamenti. Per l’abbonamento estero in Svizzera e Costa Azzurra, rivolgersi al Servizio Abbonamenti (tel. 02.30.300.600 oppure servizio.abbonamenti@ ilsole24ore.com). Per il resto del Mondo è disponibile solo l’abbonamento al quotidiano in versione digitale. Per sottoscrivere l'abbonamento è sufficiente inoltrare la richiesta via EMAIL all'indirizzo servizio.abbonamenti@
iz

ilsole24ore.com oppure via FAX al N. 023022.2885, oppure per POSTA a Il Sole 24 ORE S.p.A. - Servizio Abbonamenti - Casella Postale 10592 - 20111 Milano, indicando: NOME / COGNOME / AZIENDA / VIA / NUMERO CIVICO / C.A.P. /LOCALITÀ / TELEFONO e FAX/EMAIL. —Servizio abbonamenti: Tel. 02.30.300.600 (con operatore da lunedì a venerdì 8:30-18:00) - Email: servizio.abbonamenti@ilsole24ore.com
— Servizio arretrati per i non abbonati: (Non disponibili le edizioni cartacee più vecchie di 12 mesi dalla data odierna). Inoltrare richiesta via email all'indirizzo servizio.cortesia@ilsole24ore.com oppure contattare telefonicamente il numero 02 30.300.600 allegando la fotocopia della ricevuta di versamento sul c.c.p. 519272 intestato a Il Sole 24 ORE S.p.A. oppure via fax al numero 02 opp 06
.b

3022.2519. Il costo di una copia arretrata è pari al doppio de l prezzo di copertina del giorno richiesto. Non verranno rimborsate le istanze relative ad edizioni più vecchie di 12 mesi dalla data odierna. — Stampatori: C.S.Q. - Centro Stampa Quotidiani, Via dell'Industria 52 - 25030 Erbusco (BS) - S.T.E.C. - Società Tipografico Editrice Capitolina, Via Giacomo Peroni 280 - 00131 Roma (RM) - L'Unione
Sarda S.p.A , Via Omodeo 12 - Elmas (CA) - S.e.s. Società Editrice Sud S.p.A., via Uberto Bonino 15/c - 98124 Messina (ME). — Distribuzione Italia: m-dis Distribuzione Media S.p.A., via Cazzaniga 1 - 20132 Milano, Tel. 022582.1 — Registrazione Tribunale di Milano n 322 del 28.11.1965. Certificato nr. 9203
rilasciato il 08-03-2023
st

La tiratura del Sole 24 Ore di oggi, 9 Ottobre 2023 è stata di 59.089 copie
po
er
ov
Il Sole 24 Ore Lunedì 9 Ottobre 2023 – N.278
Scuola 24
Università
Borse di studio, i fondi trainano
gli importi ma non i beneficiari
Le statistiche del Mur. Nel 2022/23 utilizzate risorse record: 1,06 miliardi, +80% sul 2017/18. Erogati
244.600 sostegni cui si sommano i 5mila coperti dal Dl energia, ma il Pnrr ne prevedeva 300mila
Eugenio Bruno
«O
ggettiva irrag-
giungibilità
dei target». È la
formula scelta
sulle borse di
studio dalla relazione con le 144 pro-
poste di modifica del Pnrr inviata a
Bruxelles a fine luglio. E ora sappiamo
anche il perché. Stando alle ultime ri-
levazioni del ministero dell’Universi-
tà, nell’anno accademico 2022/23 ne
sono state erogate 244.500, a cui si
aggiungono le 5mila previste per al-
trettanti idonei con i 17,4 milioni ap-
pena reperiti (dieci non spesi sul Pia-
no di ripresa e resilienza e 7,4 aggiunti
dal Dl energia di fine settembre). Per
un totale di circa 250mila sussidi: un
dato che è inferiore sia ai 264mila del
2021/22, sia all’obiettivo di 300mila
messo nero su bianco per dicembre
2023. Da qui la doppia richiesta all’Ue
di eliminarlo, lasciando solo l’au-
mento medio degli importi (500 euro
per il 2022/23 e 700 per il 2023/24) e
spostando ulteriori risorse su una
partita che ha anche un risvolto na-
zionale. In vista della legge di bilancio
2024 la ministra Anna Maria Bernini
avrebbe infatti chiesto 300 milioni di
euro da sommare al rifinanziamento
del Fondo integrativo statale Fis (307
milioni) e ai 250 già appostati dalla
manovra 2023.
Quando si parla di borse e, più in
generale, di diritto allo studio - come
Gender equality.
Donne percettrici quasi doppie rispetto
agli uomini: il 63,2% del totale contro
36,8 per cento
‘ Il contributo medio
è arrivato a 4.336 euro,
più alto dei 4mila
previsti nel Piano
di ripresa e resilienza
IMAGOECONOMICA
testimonia l’annosa questione degli
alloggi agli universitari, ndr - i fondi
non sono una variabile secondaria.
L’anno scorso la spesa complessiva
per tale voce ha raggiunto la cifra re-
cord di 1,06 miliardi di euro (tra fondo
Fis, Pnrr, Pon-React-Eu, risorse re-
gionali e tasse universitarie), a fronte
degli 821 milioni complessivi stanzia-
ti l’anno prima (+29% in un anno, che
diventa +80% su cinque anni fa).
A beneficiarne, come abbiamo vi-
sto, sono stati più gli importi che i de-
stinatari. Mentre questi ultimi sono
risultati in leggero calo rispetto al
2021/22 i primi hanno raggiunto in
media i 4.336 euro (oltre quindi la so-
glia di 4mila euro cifrata nel Piano di
ripresa e resilienza). Una cifra giusti-
ficata dall’alto numero di studenti
fuori sede (44,3%) e pendolari (34,1%),
per i quali è previsto un trattamento
maggiorato per far fronte alle spese di
trasferta, contro il 20,9% dei benefi-
ciari rimasti a studiare nella città di
residenza. Con una concentrazione di
sostegni che - al netto dei 5mila idonei
appena aggiunti - ha interessato alcu-
ni dei principali poli universitari: Ro-
ma (5.300 borse), Napoli (4.500), Pa-
lermo (3.800), Torino (2.400), Milano
(2.300). Laddove dal punto di vista re-
gionale troviamo in testa la Campania
(30.800), seguita da Sicilia (28.600),
Puglia (28.100), Lazio (15.100), Cala-
bria (14.600), Lombardia (14.400),
Sardegna (11.400) e così via.
Dalle statistiche del Mur sulle bor-
se di studio emergono un altro paio di
elementi interessanti anche in ottica
futura. A cominciare dal migliora-
mento in termini di gender equality,
grazie al 63,2% di donne percettrici
contro il 36,8% degli uomini sebbene
con una cifra leggermente inferiore
(4.300 le une contro i 4.380 degli al-
tri). E proseguendo poi con il peso
della componente internazionale:
viene dall’estero il 17,6% dei percettori
(43mila circa, capitanati da 7.100 ira-
niani e 3.300 indiani). Un segnale po-
sitivo per un Paese che tradizional-
mente esporta capitale umano alta-
mente scolarizzato anziché attrarlo.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
244.600
borse di studio nel 2022/23
Nell’anno accademico 2022/23 sono
state erogate 244.600 borse di studio
a cui vanno aggiunti i 5mila che la
otterranno grazie al Dl energia
Dieci accordi con atenei
dei Paesi extra-Ue:
a disposizione 50 milioni
Internazionalizzazione
Il finanziamento
S i scrive iniziative educative
transnazionali (Tne). Si legge
accordi di cooperazione con
atenei dei Paesi extra-Ue per mi-
gliorare l’internazionalizzazione
del nostro sistema accademico. Il
ministero dell’Università - attra-
verso un avviso pubblico emanato
nei giorni scorsi e in attesa della re-
gistrazione della Corte dei conti - è
pronto a finanziarne dieci utiliz-
zando i 50 milioni stanziati dal Pnrr
nell’ambito dei 500 destinati all’In-
vestimento 3.4 (“Didattica e compe-
tenze universitarie avanzate”). De-
stinatari: le università stesse o i loro
consorzi e fondazioni che presente-
ranno la domanda online tramite la
piattaforma Cineca al link https://
tnepnrr.mur.gov.it/tra il 18 ottobre
e il 28 novembre prossimi.
Come specifica il bando, le “Tne”
avranno durata biennale e saranno
realizzate con il concerto del mini-
stero degli Affari esteri; inoltre, do-
vranno essere rivolte a contesti ex-
traeuropei, con particolare riferi-
mento alle aree di interesse strate-
gico tra cui i Paesi extra-Ue del
Mediterraneo e della penisola bal-
canica e gli Stati del continente afri-
cano. Oppure tutte le aree caratte-
rizzate da una significativa presen-
za di comunità italiane, ad esempio
l’America Latina.
Passando ai temi, le proposte
progettuali dovranno avere un oc-
chio di riguardo per la lotta alle di-
suguaglianze di genere e per la sal-
vaguardia ambientale. Più nel
17
dettaglio, le iniziative potranno
coinvolgere sia i docenti, con
scambi in entrata e in uscita tra i
cinque giorni e i tre mesi (esclusa
la durata del viaggio), sia gli stu-
denti e i dottorandi, attraverso
scambi internazionali di durata
compresa tra i due e i sei mesi (an-
che in questo caso al netto del viag-
gio). Tra le idee candidabili trovia-
mo anche le double/joint degree e le
attività formative post lauream, che
potranno essere erogate tanto in
presenza quanto in modalità blen-
‘ Domande dal 18 ottobre
al 28 novembre:
sostenuti gli scambi
di docenti, studenti
e dottorandi
ded, cioè mista, purché almeno il
50% delle ore sia in presenza.
Quanto ai fondi, nella ripartizio-
ne dei 50 milioni bisognerà garanti-
re che almeno il 40% delle risorse
(20 milioni) vada al Mezzogiorno
mentre i restanti 30 milioni se li ag-
giudicheranno le realtà del Centro-
Nord. Ciascuna proposta potrà ri-
cevere al massimo cinque milioni,
sotto forma di un contributo alla
spesa del 100 per cento, per cui se ne
potranno sovvenzionare al massi-
mo dieci. Ferma restando la durata
biennale, tutte le attività progettuali
dovranno necessariamente conclu-
dersi entro il 31 marzo 2026.
La valutazione spetterà a un
panel di cinque esperti nominati
con decreto della ministra Anna
Maria Bernini.
—Eu.B.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
18
Professioni 24
Per i commercialisti l’obbligo
di formazione diventa flessibile
L’ aggiornamento. Il regolamento in vigore già per il triennio 2023-2025 elimina la soglia minima
annuale: resta solo l’obiettivo dei 90 crediti finali. Via anche la verifica della presenza per i corsi online
Valeria Uva
S
ono già in vigore – e valide
per il triennio formativo in
corso da quest’anno – le
principali novità della for-
mazione professionale
continua per i dottori commercialisti
e gli esperti contabili.
Con l’effetto di una semplificazio-
ne degli oneri formativi a carico degli
iscritti da subito. La norma transito-
ria del nuovo regolamento – articolo
21 – chiarisce infatti a scanso di equi-
voci che le novità più importanti «si
applicano a decorrere dal primo anno
del triennio formativo in corso». Che
è, appunto, quello partito quest’anno
per chiudersi nel 2025.
Quindi le principali semplificazioni
sono valide anche per la formazione
eventualmente già fatta. La ricaduta è
immediata. Facciamo un esempio:
non è più necessario conseguire que-
st’anno il minimo di 20 crediti annuali.
L’obiettivo da centrare è a fine trien-
nio, ovvero nel 2025. Questo consente
a ogni iscritto di «dosare» al meglio la
partecipazione ai corsi a seconda dei
propri impegni. Non cambia, invece,
il monte crediti da raggiungere che re-
sta di 90 nel triennio, di cui almeno
nove dedicati alla deontologia.
Un obiettivo sempre più alla porta-
ta dei commercialisti. «Negli anni è
aumentata la sensibilità verso l’ag-
giornamento – dichiara Liliana Smar-
giassi, consigliera Cndcec con delega
alla Formazione e all’Università – e or-
mai siamo a una percentuale di adem-
pimento che supera l’80%, da confer-
mare in base ai dati definitivi». «Del
resto – aggiunge – ognuno di noi è
iscritto ad almeno due o tre Albi ed
elenchi che prevedono una formazio-
ne obbligatoria costante».
I corsi online
Un’altra, importante, novità valida da
subito riguarda la formazione a di-
stanza: non sono più previste le verifi-
che intermedie di presenza per chi sta
seguendo i corsi a distanza, sia in mo-
dalità sincrona (in contemporanea
con lo svolgimento della lezione), sia
in modalità asincrona. A dimostrare
l’effettiva fruizione del corso sono
considerati sufficienti i tracciati delle
piattaforme. Fanno eccezione i corsi
che prevedono queste verifiche come
obbligo di legge che – spiega il Consi-
glio in una informativa – al momento
sono quelli per i delegati alle vendite
giudiziarie e quelli nelle materie di
«Contabilità pubblica e gestione eco-
nomica e finanziaria degli enti territo-
riali», in pratica quelli da 10 crediti per
i revisori degli enti locali.
I crediti
Diventa più chiaro il meccanismo di
attribuzione dei crediti. L’unità di mi-
sura è il tempo. Con un rapporto di un
credito ogni ora di lezione (o frazione
superiore ai 30 minuti) seguita. Cre-
diti maggiori sono ottenibili per casi
particolari come le docenze, le pub-
blicazioni e le relazioni ai convegni.
Viene poi eliminata la distinzione
tra «formazione» e «aggiornamen-
to» nella classificazione dei corsi e
nell’attribuzione dei crediti. «Di fatto
le lezioni classificate come formazio-
ne seguivano un iter autorizzativo
più complesso – aggiunge Smargias-
si – senza che ci fossero differenze
sostanziali tra le due tipologie. Ab-
biamo quindi rimodulato l’assegna-
zione dei crediti solo in funzione del-
le ore di lezione». Dal 2016 ai primi
mesi di quest’anno gli Ordini dei
commercialisti hanno accreditato ol-
tre 96mila corsi totali.
Nonostante la pandemia, pochi
gli iscritti ancora inadempienti
I primi dati
Triennio 2020-2022
Massimiliano Carbonaro
N onostante la pandemia, re-
sta alta la percentuale di
commercialisti in regola con
gli obblighi formativi. I numeri
non sono ancora definitivi, ma
quello che emerge da un primo ri-
scontro presso gli Ordini dei com-
mercialisti di Milano e di Napoli è
che nel precedente triennio di for-
mazione obbligatoria 2020-2022
(prolungato poi per ulteriori sei
mesi), la percentuale di inadem-
pienti è molto ridotta.
Su Milano, ad esempio, solo il 3%
dei circa 10mila iscritti è venuto me-
no agli obblighi formativi. «Siamo
una categoria disciplinata – spiega
Antonio Canu, segretario dell’Ordi-
ne dei dottori commercialisti e degli
L’alta formazione
Un peso particolare continua a essere
assegnato alla formazione svolta in
una delle 14 Saf (le scuole di Alta for-
mazione create dagli Ordini anche a
livello interregionale). I crediti acqui-
siti nei corsi di lunga durata sono gli
unici a poter essere riversati, se ecce-
denti, nel triennio successivo.
Le esenzioni
Dopo l’esperienza del Covid, il rego-
lamento diventa più tollerante verso
gli iscritti che per casi particolari, co-
me la malattia, chiedono l’esonero o
la rimodulazione dell’obbligo for-
mativo. Finora questo era possibile
solo in caso di impedimenti che
1° ottobre
entrata in vigore
Del nuovo regolamento per la
formazione continua. Da gennaio
le novità per i neoiscritti
esperti contabili di Milano – c’è da
aggiungere che come Ordine abbia-
mo messo a disposizione molte
possibilità formative. Aiuta molto il
fatto che la nostra offerta, oltre a es-
sere ampia, è anche, in gran parte,
gratuita. Non tutti gli Ordini hanno
questa possibilità anche se il Consi-
glio Nazionale un po’ riesce a sop-
perire con la sua formazione cen-
tralizzata». Al termine del triennio,
poi, l’Ordine chiama uno per uno gli
iscritti che non hanno completato i
crediti richiesti invitandoli a rime-
diare in tempi rapidi.
Anche la piazza di Napoli, pur
facendo registrare un maggior nu-
mero di inadempienti, non mostra
una situazione preoccupante. Ap-
‘ A Milano solo il 3%
degli oltre 10mila
professionisti non ha
raggiunto il target,
a Napoli tra il 7 e il 10%
anna godeassi
comportavano la sospensione del-
l’attività; ora la domanda potrà esse-
re presentata anche per altri impedi-
menti. Sarà poi l’Ordine competente
a valutare, con discrezione, se con-
cedere o meno le deroghe.
Cosa cambia per gli Ordini
La semplificazione vale anche per
loro: non sarà più necessario il con-
trollo dei crediti raggiunti ogni anno.
Cambia anche l’incasso da accredi-
tamento degli eventi: non più ripar-
tito in base alla sede legale della so-
cietà che lo richiede, criterio che pri-
vilegiava solo alcune realtà, ma su
base territoriale.
La norma differita
Solo la norma che riguarda i neoi-
scritti scatterà dal prossimo 1°
gennaio.
Da quella data, per loro l’obbligo
formativo partirà dal primo giorno
del mese successivo all’iscrizione nel-
l’albo e non più dall’anno successivo.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
prossimativamente, sui quasi
5mila iscritti saranno tra il 7 e il 10%
quelli che per niente o parzialmen-
te hanno raggiunto i 90 crediti ob-
bligatori. I numeri non sono anco-
ra definitivi perché mancano i dati
relativi a quanti li acquisiscono at-
traverso attività formative partico-
lari come le docenze presso l’Uni-
versità, la moderazione di conve-
gni o pubblicazioni, che vengono
documentati spesso ancora su car-
ta. «La formazione continua è uno
dei perni della nostra professione
– sottolinea il presidente dell’Ordi-
ne di Napoli, Eraldo Turi – per aiu-
tare i nostri iscritti abbiamo messo
in campo tra seminari, tavole ro-
tonde, corsi e convegni circa 200
iniziative sia online sia in presen-
za. Vedremo quanti colleghi effet-
tivamente hanno delle giustifica-
zioni concrete per non aver rag-
giunto i crediti necessari o per
quanti si è trattato di inerzia».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Il Sole 24 Ore Lunedì 9 Ottobre 2023 – N. 278
equo compenso
da estendere
quindi, alle grandi aziende, gruppi
assicurativi, banche ed enti pubbli-
Un disegno di legge per estendere ci. Lo ha annunciato la senatrice
l’ambito di applicazione della legge Erika Stefani (Lega), che è stata la
sull’equo compenso per i professio- relatrice dell’attuale legge sull’equo
nisti ai clienti ordinari, non solo, compenso a Palazzo Madama.
Panorama
analisi inarcassa
Architetti e ingegneri
in pensione a 65,9 anni
Architetti e ingegneri sono andati in pensione
l’anno scorso in media a 65,9 anni di età con una
anzianità di 37 anni. E con un assegno medio annuo
pari a 24.282 euro. Che però rappresentano,
appunto, la media tra i 30.303 euro degli ingegneri e
Alta formazione. i 19. 617 euro annui degli architetti. Sono questi i dati
I crediti acquisiti aggiornati comunicati da Inarcassa nel report
con la frequenza ai statistico sugli iscritti (Inarcassa in cifre), per la
corsi di lunga parte relativa alle pensioni di vecchiaia (anticipate e
durata erogati
dalle scuole di alta
ordinarie) che rappresentano ormai la tipologia più
formazione degli frequente di assegno pagato da Inarcassa. Queste
Ordini potranno sono infatti 18.853, contro poco meno di duemila
essere utilizzati pensioni di anzianità (accessibili un tempo anche
per due trienni con 58 anni di età ma ormai in esaurimento perché
consecutivi cancellate dalla riforma).
In tutto Inarcassa paga oltre 43mila pensioni
(compreso quelle in cumulo, ai superstiti, ecc.) con
un onere complessivo che l’anno scorso ha superato
per la prima volta gli 800mila euro (+3,79 rispetto al
2021). In crescita però anche il gettito contributivo
salito a 1,464 miliardi (+19,8% in un anno).
Gli iscritti nel 2022 sono saliti a 175.627, con
una crescita dell’1% rispetto all’anno precedente.
Di questi il 28,8% sono donne. Nonostante
l’aumento delle cancellazioni (+20%) e una
flessione delle nuove iscrizioni (-7,2%) in valori
assoluti il saldo è positivo per 1.670 iscritti.
—V.Uv.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
welfare/1
Scuole e centri estivi,
bandi in scadenza
Doppia scadenza per il welfare delle Casse
professionali per i figli dei professionisti: il 31
ottobre scadono infatti i termini concessi agli
avvocati per chiedere i contributi per i centri
estivi dei figli fino a 14 anni; stessa scadenza
anche per i rimborsi di asili nido e materne per i
figli dei commercialisti.
Per quanto riguarda gli avvocati, il bando di
Cassa forense destina 800mila euro a parziale
rimborso delle spese per i centri estivi 2023. Il
contributo va a chi ha figli dai tre ai 14 anni e
copre fino al 50% della retta con un minimo di 150
euro e un massimo di mille euro per figlio. È
riservato a chi ha un reddito prodotto nel 2022
inferiore a 85mila euro. I contributi saranno
erogati in base all’ordine cronologico di
presentazione delle domande.
Scade sempre il 31 ottobre il bando di Cassa
commercialisti per il rimborso delle spese
sostenute nel precedente anno scolastico ( dal
1° settembre 2022 al 31 luglio 2023) per la
frequenza dei figli a nidi e scuole dell’infanzia.
Il contributo è riservato agli iscritti che nel
2022 hanno dichiarato un reddito 2021
inferiore ai 30mila euro.
—V.Uv.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
welfare/2
Libri di testo, rimborsi
ai dipendenti degli studi
È aperto dal 1° settembre e resterà accessibile fino
al 31 dicembre lo sportello di Ebipro per il
rimborso delle spese dei dipendenti degli studi
per i libri scolastici dei figli.
L’ente bilaterale per il welfare, la formazione e
il sostegno al reddito negli studi professionali
ogni anno dà un contributo alle spese dei
dipendenti di studi che applicano il Ccnl di
Eraldo
Turi
Presidente
dell’Ordine dottori
commercialisti ed
esperti contabili
categoria per i libri scolastici dei figli che
frequentano la scuola primaria e secondaria (di
primo e secondo grado, ovvero medie e superiori).
Il contributo riguarda gli acquisti per l’anno
scolastico appena iniziato ed è pari all’80% delle
di Napoli spese sostenute fino a un importo di 200 euro per
richiesta. Ogni dipendente iscritto non può
presentare più di una richiesta per anno
scolastico, ma nella stessa richiesta possono
essere inserite le spese per più figli. Le domande
vanno presentate online sulla piattaforma di
Ebipro corredate dagli scontrini.
Il rimborso spetta ai dipendenti da almeno sei
mesi degli studi professionali che applicano il
Ccnl di categoria e sono in regola con i versamenti
contributivi. Previsti fondi anche per le tasse
iz
universitarie e per l’asilo nido con domande
.b
attivabili in altri periodi dell’anno.
st
© RIPRODUZIONE RISERVATA
po
er
ov
Il Sole 24 Ore Lunedì 9 Ottobre 2023 – N.278
Professioni 24
Gestione dello studio
Avvocati, sulle parcelle
le linee guida del Cnf
Codice deontologico. Compensi sproporzionati o maggiorati per i clienti
che versano in ritardo possono far scattare sanzioni disciplinari
Selene Pascasi
E
quo compenso a parte, nel
redigere le parcelle anche
per i clienti ordinari (non
grandi imprese, banche,
assicurazioni e Pa soggette
alla nuova legge) l’avvocato deve
comunque evitare di incorrere in
violazioni deontologiche. Bussole
per orientarsi sono da una parte le
norme codicistiche e dall’altra i pre-
cetti del Codice deontologico foren-
se che vieta i patti di quota lite (arti-
colo 25), impone di attenersi a ca-
noni di lealtà, probità e correttezza
nel misurare i compensi (articolo 9)
e ne garantisce l’adeguatezza e la
proporzionalità rispetto all’attività
realmente svolta (articolo 29).
Ciò, è ovvio, fermo il rispetto del-
le regole fiscali e di fatturazione. Ma
vediamo, nel dettaglio, quando e
perché si rischiano sanzioni.
Patti di quota lite
I compensi, si sa, possono variare al
rialzo o al ribasso in base al valore
e alla complessità dell’affare, o al
suo esito, ma – ribadisce il Consi-
glio nazionale forense con senten-
za 206/2022 – non si può vincolare
il cliente a corrispondere al difen-
sore una certa percentuale sulla
quota del bene controverso o sul
denaro liquidato a titolo di risarci-
mento danno. Si tratta di patti
espressamente vietati, si badi, an-
‘ Anche la Cassazione è
intervenuta di recente
sul divieto dei patti di
quota lite e sull’infedele
patrocinio
che in fase stragiudiziale, conside-
rato il rilievo costituzionale e socia-
le del ruolo difensivo che impegna
a muoversi con lealtà, decoro, cor-
rettezza, competenza e diligenza.
Ecco perché accampare delle prete-
se sul risultato “materiale” della
causa può aprire le porte alla san-
zione della sospensione dall’eserci-
zio della professione.
Non solo. Sarà configurabile
un’ipotesi di truffa contrattuale, in
forma di infedele patrocinio, per
l’avvocato che approfitti delle scar-
se conoscenze tecniche da parte
dell’assistito per fargli firmare un
accordo stilato ad arte, strumenta-
le all’avvio di una serie di azioni
giudiziarie a sé favorevoli (Cassa-
zione 25766/2023).
In ogni caso, l’eventuale sotto-
scrizione di patti illeciti, sebbene
priva di valenza, non influirà sulla
validità del contratto di patrocinio
e, quindi, sul diritto del legale a rice-
vere l’onorario spettante per tariffa
(Cassazione 7180/2023).
Compensi smodati
Ancora, se è possibile chiedere an-
ticipi per le spese sostenute e da so-
stenere, o acconti sul compenso,
non è consentito domandare som-
me manifestamente discordanti
con il lavoro svolto o da svolgere,
pena la sanzione della censura, a
nulla valendo il consenso del clien-
te o la rinuncia all’esposto contro la
parcella troppo salata. Il Codice de-
ontologico, poi, vieta di chiedere –
a fronte del mancato pagamento da
parte del cliente – importi più alti di
quelli già indicati, salvo specifica
pregressa riserva (Cnf 36/23). Ri-
serva che, sottolinea il parere del
Consiglio nazionale forense n.
11/23, deve essere espressa e chia-
ra, non essendo sufficienti espres-
sioni generiche che facciano riferi-
mento a un equivoco «aggravio di
ulteriori costi» previsto per il man-
cato tempestivo e integrale paga-
mento della somma richiesta. Leci-
to dal punto di vista civilistico, ma
rilevante a livello disciplinare, è in-
vece l’accordo sulla parcella che ri-
conosca all’avvocato il diritto di ot-
tenere dal cliente l’intero corrispet-
tivo anche in caso di revoca medio
tempore dell’incarico. Del resto, la
previsione violerebbe sia l’adegua-
tezza del compenso rispetto al la-
voro svolto, sia la correttezza verso
il cliente, indotto a non rimettere il
mandato (Cnf, 153/2020).
Forma scritta
La pattuizione sul compenso, poi, di
solito contestuale al conferimento
dell’incarico, andrà messa per
iscritto a pena di nullità come vuole
l’articolo 2233 del Codice civile.
23 ottobre
Adempimento imprescindibile per-
ché l’accordo che vincola sul dovuto
non sarà sostituibile con mezzi pro-
batori diversi dalla scrittura stessa
e, men che meno, con il ricorso alla
prova testimoniale (Cassazione,
sentenza 16383/2023).
Aspetti fiscali
Se è lecito prevedere un palmario –
ovvero un extra riconosciuto dal
cliente al legale per il buon esito
della lite o per l’importanza e diffi-
coltà della prestazione – la somma,
avendo natura di compenso, sog-
giace comunque agli obblighi fiscali
e di fatturazione (Cassazione, se-
zioni Unite, sentenza 16252/2023).
© RIPRODUZIONE RISERVATA
le ultime pronunce
1
La Forma scritta
La determinazione del
compenso dovuto dal cliente
all’avvocato va messa per
iscritto a pena di nullità. Tale
scrittura, infatti, non potrà
essere sostituita con alcun altro
mezzo probatorio e, men che
meno, con la prova orale
Cassazione, ordinanza 9 giugno
2023, n. 16383
2
La Sproporzione
Chiedere somme
sproporzionate rispetto alle
prestazioni svolte lede il dovere
di correttezza e professionalità
cui è tenuto il legale e rileva
deontologicamente anche se il
cliente accetti di provvedere al
pagamento
Consiglio nazionale forense,
sentenza 9 febbraio 2023, n. 1
3
L’infedele patrocinio
Il legale che, sfruttando la
mancata conoscenza dei fatti da
parte del cliente, gli faccia
Un anno di parametri
Sono in vigore dal 23 ottobre 2022 i
nuovi parametri minimi e massimi per
i compensi degli avvocati. Oltre alle
indicazioni per le varie prestazioni, i
firmare un patto celandone
l’effettiva valenza, commette
una truffa contrattuale per
infedele patrocinio
Cassazione, sentenza 14 giugno
2023, n. 25766
4
Il Palmario
La somma aggiunta al
compenso, per prestazioni di
particolare importanza e
difficoltà, va soggetta agli
obblighi fiscali e di fatturazione,
pena l’illecito disciplinare per
violazione del codice
deontologico forense
Cassazione, sezioni unite,
sentenza 8 giugno 2023, n. 16252
5
La riserva
In caso di mancato spontaneo
pagamento da parte del cliente,
è possibile chiedere un
compenso maggiore di quello
prima indicatogli, solo se ne sia
fatta espressa riserva con
specifica previsione
Consiglio nazionale forense,
sentenza 25 marzo 2023, n. 36
19
parametri comprendono anche una
tariffa oraria. Con la legge sull’equo
compenso sono diventati il punto di
riferimento per valutare la congrui-
tà di tutte le parcelle.
DIARIO LEGALE
di Massimiliano Carbonaro
Nuove rotte
Diritto dello spazio
per Gianni & Origoni
Una filiera di circa 200 impre-
se, realtà spesso piccole ma
dalla grande specializzazione,
un comparto capace di coprire
l’intera filiera e in piena cresci-
ta, tutto questo ha spinto Gian-
ni & Origoni a lanciare la prac-
tice di Diritto dello spazio. A
guidarla il partner Stefano
Mele con l’obiettivo di fornire
un’assistenza legale integrata
che risponda alle crescenti
esigenze della Space economy,
l’economia dello spazio. Con
questa mossa, lo studio inten-
de cogliere le potenzialità di un
settore che nell’ultimo decen-
nio ha registrato un’enorme
crescita, tanto da essere consi-
derato uno dei comparti più
avanzati nel mondo: l’industria
spaziale italiana è al terzo
posto in Europa e al sesto su
scala mondiale per rapporto
investimenti-Pil. «Negli ultimi
anni, numerosi dipartimenti di
Gianni & Origoni hanno assi-
stito e contribuito ad una cre-
scita significativa delle attività
specificamente collegate alla
Space economy - commenta
Stefano Mele - Per questo
abbiamo scelto di riunire, con
uno sforzo sinergico, le com-
petenze necessarie per creare
una specifica practice, al fine di
rispondere alle esigenze di
un’industria destinata ad
essere sempre più strategica
per l’economia nazionale e
internazionale».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Stefano
Mele
Partner di
Gianni&Origoni
da gennaio 2024
BonelliErede cambia
la governance
Cambia la governance in
BonelliErede. Dal primo
gennaio 2024 alla scadenza del
Consiglio al momento in carica,
saranno Massimiliano
Danusso quale presidente ed
Eliana Catalano quale
managing partner a guidare lo
studio. Andranno a sostituire,
rispettivamente, Stefano
Simontacchi e Andrea Carta
Mantiglia. Massimiliano
Danusso attualmente è il
managing partner della sede di
Londra di BonelliErede ed è
anche leader del focus team
Debt Capital Markets e
membro dei focus team Banche
e Assicurazioni. Eliana
Catalano, partner dal 2009, fa
parte della practice di
corporate e M&A, dove si
occupa di private equity. Gatti
Pavesi Bianchi Ludovici ha
annunciato l’ingresso come
socio equity dell’avvocato
Gilberto Nava in una strategia
di rafforzamento delle
competenze legate alla Ip e al
data protection e introducendo
anche l’area di Technology,
Media & Telecommunications.
Infine, lo studio Andersen ha
siglato un accordo di
integrazione con Conti &
Partners. In questo modo,
l’avvocato Cesare Conti assume
la qualifica di partner con
l’obiettivo di costituire e
coordinare la nuova business
unit Corporate Finance advisory.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Eliana
Catalano
Dal primo
gennaio 2024
Managing
partner di
BonelliErede
20
Real Estate 24
A Sud la rigenerazione
punta sulla sinergia
tra pubblico e privato
Riqualificazione. Per il Mezzogiorno la spinta dei grandi progetti:
dalla cittadella della giustizia a Bari ai piani di sostenibilità in Campania
Paola Pierotti
D
a Lecce a Taranto, dove
l’attenzione è alta per i
Giochi del Mediterraneo,
da Palermo a Reggio Cala-
bria dove il Pnrr ha ripor-
tato in auge il waterfront firmato Zaha
Hadid Architects nel 2006. E poi an-
cora Napoli con il progetto del Real
Albergo dei Poveri e Bari con la riqua-
lificazione dell’area della stazione,
dove Fuksas dieci anni fa si era aggiu-
dicato un concorso per Baricentrale.
I riflettori sulla rigenerazione urbana
al Sud si accendono su maxi-opera-
zioni che hanno come Dna la grande
scala urbana, con particolare atten-
zione allo spazio aperto e al paesag-
gio, con la leva dell’architettura. Pro-
getti complessi dove la carta del suc-
cesso si chiama “partnership”, che sia
tra pubblico e pubblico, o tra pubblico
e privato, industriale o terzo settore.
E dove la partecipazione diventa oc-
casione di consenso, ma anche di cre-
scita sulla cultura del progetto.
Tra gli attori in campo c’è Invimit,
al lavoro, ad esempio, sulla valoriz-
zazione dell’ex Manifattura Tabacchi
di Bari, iniziativa candidata dalla Sgr
in partenariato con il Cnr e il Comu-
ne, arrivata prima su 27 progetti di
innovazione nella ricerca nel Sud Ita-
lia ammessi definitivamente al con-
tribuito dall’Agenzia per la coesione
territoriale e il ministero del Sud e
694 candidature. Sempre al Mezzo-
giorno, Invimit ha sottoscritto un
piano di valorizzazione ed efficienta-
mento del patrimonio immobiliare
del Comune di Napoli (fondo Napoli)
e con il fondo i3 Sviluppo Italia Com-
parto Invitalia è in campo per la ge-
stione di un patrimonio di circa cento
milioni con resort turistici tra Puglia,
Calabria e Sardegna. Non solo, il 30
settembre si è chiuso la manifesta-
zione d'interesse per il progetto Opa
per realizzare residenze per studenti
e il 48% è arrivato dal Sud, con il pri-
mato di Calabria, Campania e Puglia.
l progetto di Bari
La scorsa settimana è stato presenta-
to pubblicamente il progetto per il
Per te che vuoi
una marcia in più.
Quotidiano
Prova 2 mesi a soli 19,90€
Parco della Giustizia di Bari, affidato
a marzo, a valle di un concorso, al te-
am di Atelier(s) Alfonso Femia, Pro-
ger, Magnanimo Ingegneri Associati
e Land Italia. Sono 405 i milioni di in-
vestimento previsti, in gran parte
stanziati dal ministero della Giusti-
zia, per un’operazione che si distin-
gue per la partnership pubblico-
pubblico con l’Agenzia del demanio,
impegnata in tutta Italia nella co-
struzione di un modello dei Parchi
della Giustizia. Valorizzazione ma
anche razionalizzazione: completato
il trasferimento, si abbatterà la spesa
per gli affitti passivi che, per i soli uf-
fici giudiziari baresi, è di circa 3,6 mi-
lioni di euro annui.
«Indispensabile è la sinergia con
le istituzioni interessate per rag-
giungere risultati concreti in tempi
brevi – spiega il direttore dell’Agen-
zia del demanio, Alessandra dal
‘ Dal fondo 3i di Invitalia
alle iniziative di Invimit
si moltiplicano i disegni
di recupero urbano
localizzati al Sud
Verme –. Al centro del nostro mo-
dello c’è la necessità di coniugare le
esigenze del suolo, rendere gli im-
mobili autosufficienti dal punto di
vista energetico e restituire ai citta-
dini nuovi servizi, ma anche spazi
aperti per lo sport, la socializzazio-
ne, la cultura. Insieme all’Università
di Bari abbiamo avviato un dialogo
per ascoltare le esigenze della socie-
tà e condividere gli sviluppi con la
cittadinanza».
La rigenerazione a Caserta
Il verde, l’architettura e le alleanze
sono l’identikit di un altro progetto
presentato nei giorni scorsi a Caser-
ta, lo studio di prefattibilità per il re-
stauro e la rigenerazione urbana
dell’area Ex-Macrico “Da Campo di
Marte a Campo Laudato si’ Caserta,
parco verde per l’ecologia integrale,
polo sociale e culturale”. Nato dalla
volontà della Curia di Caserta (oggi
proprietaria del sito) di attivare un
2 prodotti digitali
professionali a scelta
Il Sole 24 Ore Lunedì 9 Ottobre 2023– N.278
sul sito
Dai volumi in calo del terzo trimestre
nella newsletter
Ogni venerdì Real Estate+, la new-
alla riqualificazione dell’ex area sletter dell’immobiliare riservata agli
Trotto a Milano. Gli approfondimenti abbonati. Iscrizioni su: https://
per gli operatori sul sito del Sole 24 ecommerce.ilsole24ore.com/
Ore: ilsole24ore.com/sez/casa shopping24/real-estate-z-re.html
45,7mln
Napoli
Museo e Real Bosco di
Capodimonte. Corvino+Multari. Il
project financing con Engie, che
vede in campo anche il ministero
della Cultura, ha come obiettivo la
transizione digitale ed ecologica,
nonché la sostenibilità energetica
ed economica. Gli interventi
prevedono l’installazione di 4.500
moduli fotovoltaici. Per garantire
una migliore conservazione delle
quasi 50mila opere presenti
saranno ampliate del 77% le aree
climatizzate, per un totale di 14.500
mq. Un sistema di monitoraggio
termo-igrometrico permetterà di
registrare temperatura, umidità e
processo di sviluppo urbano soste- qualità dell’aria.
nibile e uno strumento di gover-
nance condivisa e collaborativa, il
progetto parte da una drastica ridu-
zione della cubatura esistente in fa-
180 mln
vore di un parco urbano aperto alla
collettività e gli spazi in disuso si
animano di verde, creando un eco-
sistema in un punto nodale tra la
Reggia di Caserta, il centro storico e Caserta
le nuove aree di espansione. Ex Macrico, Caserta. Alvisi
Il team guidato dai romani Alvi- Kirimoto Architects. Due sono le
si Kirimoto ha firmato lo studio di azioni principali previste: la
prefattibilità che guarda con inte- ristrutturazione di edifici esistenti
resse alla collaborazione fra attori con una riduzione di quasi il 50%
pubblici, economici, sociali, scien- della volumetria complessiva; la
tifici e civici e nella Fondazione di realizzazione di 5 nuovi parchi
Partecipazione “Casa Fratelli Tut- dalla identità innovativa e
ti”. Il “Campo Laudato si’ Caserta” sostenibile. Attualmente di
si candida a divenire un luogo di proprietà dell’Istituto Diocesano
dialogo interreligioso, intercultu- per il Sostentamento Clero di
rale e intergenerazionale, di inno- Caserta, un tempo era il giardino
vazione tecnologica orientata allo dell’episcopio, successivamente
sviluppo sostenibile, alla giustizia fu utilizzato prima come campo di
sociale e climatica, alla democra- addestramento militare e poi
zia urbana. Attenzione a contenu-
to e contenitore, e in chiave Esg il
come centro di rimessaggio per
mezzi corazzati. Sarà restituito
focus è sulla lettera “g” immagi- alla sua vocazione originaria
nando di trasformare la Fondazio-
ne in un partenariato pubblico-
privato-comunità.
405 mln
Il Real Bosco di Capodimonte
Energia ed efficienza sono il tratto
distintivo di un partenariato pub-
blico-privato per il Museo e il Real
Bosco di Capodimonte (Napoli) con Bari
Engie Italia, per restauro, riqualifi- Sono 405 i milioni di investimento
cazione ed efficienza energetica e la previsti, in gran parte stanziati dal
valorizzazione del “Real sito”. Il ministero della Giustizia, per
progetto è firmato dalla cordata un’operazione che si distingue per
guidata dagli architetti napoletani la partnership pubblico-pubblico
Corvino+Multari. «È il primo caso in con l’Agenzia del Demanio quella
Italia – spiegano i promotori – di che riguarda il Parco della Giustizia
partenariato pubblico-privato che di Bari. Atelier(s) Alfonso Femia.
prevede interventi sia a livello ar- Un progetto di valorizzazione di
chitettonico sia energetico, e vede la 15 ettari restituiti alla città, con
cooperazione del Ministero dei Beni quattro grandi edifici al posto di
Culturali e di Invitalia quale centrale 26 costruzioni inutilizzate, il 30%
di committenza». della superficie sarà costruita e il
Parliamo di un’operazione con 70% resterà a verde. Ultimati i
un contratto ventennale e lavori lavori di demolizione entro la fine
per un controvalore di 45,7 milioni dell’anno, nei primi mesi del 2024,
di euro, quasi distinti al 50% tra il primo lotto dovrebbe essere
pubblico ed Engie. pronto nel 2026
© RIPRODUZIONE RISERVATA
ilsole24ore.com/prova-2mesi
iz
.b
st
po
er
ov
Il Sole 24 Ore Lunedì 9 Ottobre 2023 – N.278 21

+30%
investimenti a dubai
Real Estate 24 Secondo Gabetti Real Estate Middle
Est, salgono gli investimenti italiani a
Asset allocation Dubai e negli Emirati Arabi. In due anni,
dicono, le plusvalenze possono arrivare
al 30 per cento. In tre mesi sono state
oltre 33.600 le vendite (il 30% in più
rispetto allo stesso periodo del 2022),
pari a oltre 285 miliardi di euro (oltre il
doppio dello stesso periodo del 2022)

M&G guarda all’immobiliare

certo. Ma non solo. Anche Roma, Bo-
Le cifre logna, Firenze e Torino».
Tuttavia, è un mercato in cui «i
nuovi trend del residenziale lo stu-

in Italia partendo dagli studentati 40 mld

Asset in gestione
È l’asset under management
di M&G Real Estate.
Di questi, 27 miliardi sono
allocati in Europa
Il trend. Secondo Marcus Eilers, l’head of European Residential del gestore internazionale, il potenziale continentale mentre 13
nel nostro Paese è ampio, ma frammentato tra città. La strategia è attendista in vista di un calo dei valori miliardi sono nel Regno Unito
dent housing, il multifamily (che in
Italia si chiama build to rent, ovvero
il residenziale in locazione gestito
da operatori professionali) sono an-
cora in fase embrionale, come in
Spagna e Portogallo».
In questi mercati, spiega Eilers,
«bisogna partire dagli studentati. È
nella prima esperienza fuori dalla fa-
miglia che si conosce un nuovo modo
di abitare, che valorizza qualità, sicu-
rezza e servizi, e si pongono le basi

Laura Cavestri tenzialmente significativo ma ancora

troppo ancorato alla tradizione e che
di 600 milioni di euro da parte del
cliente di M&G MN, amministratore
600 mln per comprendere che esiste una casa
per ogni fase della vita. Nelle grandi
città c’è già una domanda parzial-
mente insoddisfatta».

«I
n Italia, il mercato de-
l’affitto non è vissuto
come una scelta, ma co-
me una necessità.
L’obiettivo resta sempre
quello di comprare casa. Sa quando
prenderà piede anche in Italia il mul-
tifamily, un mercato della locazione
moderna, con case confortevoli ma
accessibili, servizi e gestione profes-
sionale? Quando sul mercato ci sa-
ranno abbastanza ex studenti che
hanno vissuto negli studentati e che,
da giovani lavoratori o costruendosi
una famiglia, vorranno replicare i
pregi di un modello abitativo che
hanno potuto conoscere».
È un mercato residenziale «po-
richiede pazienza» quello del resi-
denziale in Italia secondo Marcus Ei-
lers, head of European Residential di
M&G, di passaggio in Italia.
A gennaio, la società londinese ha
lanciato il fondo M&G European Li-
ving Property, facendo seguito al-
l’esperienza acquisita con UK Living,
fondo con focus sul settore abitativo
in Regno Unito e con un valore di 1,5
miliardi di euro.
Il nuovo Fondo europeo, invece, –
che si rivolge agli investitori istitu-
zionali e investe nel settore residen-
ziale europeo, in particolare in stu-
dentati, abitazioni unifamiliari, plu-
rifamiliari e residenze per anziani –
prevede un investimento del valore
Marcus Eilers . È head of European
Residential di M&G Real Estate
pensionistico e gestore patrimoniale
per fondi pensione in Olanda, mentre
178 milioni di euro provengono da un
client fund interno a M&G.
A Marcus Eilers, head of European
Residential, dagli uffici di M&G a
Francoforte, il compito di guidare
l’espansione nel settore abitativo eu-
ropeo. Il Fondo ha già acquistato ser-
viced apartments per 75 milioni di eu-
ro in Finlandia, social housing per 31
milioni di euro in Irlanda e, ad ago-
sto, uno sviluppo residenziale per 98
milioni in Spagna, a Bilbao.
«Il mercato immobiliare italiano
non è un mercato nazionale. È un
mercato di città. Così lo vediamo noi
operatori internazionali. Milano,
Le risorse del fondo In Italia il fondo non ha ancora in-
È la dotazione del nuovo vestito. «Siamo anche noi in una fase
fondo M&G European Living attendista – spiega Eilers – perché i
Property prezzi non sono calati abbastanza da
assicurare dividendi del 3% e yield
5-7%
La redditività
del 5-7% sul living di fascia alta (pri-
me). Vediamo opportunità. Ma, ad
esempio, in Germania, i prezzi dei
terreni sono scesi significativamen-
te, a differenza dell’Italia».
È il ritorno che gli asset Tuttavia, ha concluso Eilers, «a
immobiliari residenziali frenare l’investimento in Italia è
devono dare per il gestore anche una certa imprevedibilità
M&G Real Estate, ai fini delle norme, che crea incertezza, e
della possibilità di dei tempi, che non consentono di
considerare opportuno avere un orizzonte sulla chiusura
l’investimento del cantiere».
© RIPRODUZIONE RISERVATA

INFORMAZIONE PROMOZIONALE
«Investire in Milano» ACCADUEO - Biennale Internazionale dedicata alla filiera del settore idrico
traccia il quadro Imprese protagoniste a BOLOGNA FIERE dall’11 al 13 Ottobre 2023
del mercato in città
BFWE, strategie e tecnologie per una transizione ecologica sostenibile
Da oltre 30 anni ACCADUEO è il punto di riferimento per il servizio idrico italiano e internazionale. Un’occasione per fare il quadro delle
L’evento membro del cda di Oneshot Real policy europee e nazionali, per modernizzare ed efficientare il servizio idrico e per affrontare la crisi con i cambiamenti climatici in atto,
Estate Solutions, Regina De Alber- tra siccità e alluvioni.
Il 18 ottobre tis, presidente Assimpredil Ance, In contemporanea ad Accadueo si svolgerannno: HESE - Hydrogen Energy Summit&Expo, Forum FuelsMobility, ConferenzaGNL, CH4/
Rodolfo Petrosino, head of Real bioCH4, Dronitaly.
estate Southern Europe del gruppo Più di 20.000 Mq espositivi, circa 400 aziende e oltre 60 convegni e seminari tecnici, dove

D opo la capitale, non poteva

che toccare alla città che
più, in questi anni, ha sa-
puto attrarre investimenti, ope-
ratori e domanda internazionale,
ovvero Milano.
Si terrà nel pomeriggio di mer-
coledì 18 ottobre, per la prima vol-
ta nella nuova sede del Sole 24Ore,
a Milano, in viale Sarca 223, la
nuova edizione di «Investire in
Milano», l’evento, organizzato dal
Gruppo, per un confronto, tra i
principali operatori del mercato
immobiliare, sulle opportunità,
ma anche le difficoltà, che le asset
class del real estate stanno viven-
do in questo anno complesso, do-
po i record messi a segno nel 2022,
che ha segnato il ritorno alla nor-
malità post Covid.
Il convegno farà il punto su di-
versi temi, dall’andamento del
mercato residenziale e non alle op-
portunità che oggi si trovano in cit-
tà, con un focus sui progetti di svi-
luppo e rigenerazione urbana che
stanno proseguendo e che sono in
avvio nel capoluogo lombardo.
Un punto sulle infrastrutture in
città, i quadranti più interessati dal
cambiamento e l’eredità che le fu-
ture Olimpiadi Invernali 2026 la-
sceranno a Milano sarà oggetto
della chiacchierata con l’assessore
alla Rigenerazione Urbana Gian-
carlo Tancredi, a seguire Luca Don-
di, amministratore delegato di No-
misma, analizzerà la situazione e le
prospettive della città meneghina.
La prima tavola rotonda, che ve-
drà come relatori Armando Borghi,
francese Ardian e Stefano Sirolli,
ceo RealStep, avrà come titolo “Un
nuovo modello di rigenerazione
urbana, quali mix e focus per la Mi-
lano del futuro: i quartieri e le peri-
ferie in accordo con le esigenze del
territorio”. Prima della seconda ta-
vola rotonda una chiacchierata con
Umberto Lebruto, ad di FS sistemi
urbani, che racconterà i progetti
negli ex Scali ferroviari.
A seguire si parlerà di “Living
da mettere a reddito: studentati e
senior-housing” con Giuseppe
Amitrano, ceo di Dils, Paola Del-
monte, economista sociale, Ro-
berto Nicosia, ceo Colliers Advi-
sory & Transaction Italia.
Tra i relatori anche Chris Brett,
head of Capital Market Europeo
Cbre, e Joan Clos, politico, sindaco
di Barcellona dal 1997 al 2006. Con
quest’ultimo si farà il punto sulle
Olimpiadi e come un evento di ta-
le portata possa cambiare il volto
delle città, così come è stato in
passato per Barcellona ma anche
per Londra.
Marzia Morena, professore as-
sociato del Politecnico di Milano,
Scuola di Architettura Urbanisti-
ca Ingegneria delle Costruzioni,
racconterà i principali punti di
forza e di debolezza di Milano e
del real estate in generale, con un
occhio alle tempistiche adatte de-
gli investimenti.
Le conclusioni della giornata di
lavori saranno a cura di Davide Al-
bertini Petroni, presidente di As-
soimmobiliare.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
adobestock
gli operatori nazionali ed internazionali potranno incontrarsi, aggiornarsi e sviluppare
nuovi business.
“Digitalizzazione, innovazione e neutralità tecnologica, ricerca, transizione energetica, eco-
nomia circolare sono le parole d’ordine di tutte e sei le manifestazioni, ognuna nella propria
specificità” commenta Paolo Angelini, AD di BFWE. - https://www.bfwe.it/it
I motori a magneti permanenti
FRANKLIN ELECTRIC fanno la
differenza nel risparmio energetico
Il consumo energetico sta diventando
un criterio decisivo nella scelta di nuovi
sistemi idraulici e nella modernizzazione
di quelli esistenti.
Poiché il consumo energetico di un si-
stema di pompaggio rappresenta fino
al 90% dei costi totali del ciclo di vita,
è possibile ridurre considerevolmente
i costi operativi adottando il Sistema di
Pompaggio ad Alta Efficienza Franklin
Electric che consente di risparmiare
oltre il 20% dell’energia normalmente
necessaria. Il fattore chiave per garantire
una maggiore efficienza è la tecnologia
a magneti permanenti del motore dove
al posto di un rotore a induzione in corto
circuito viene usato un rotore a magneti
permanenti. Il design del motore a ma-
gneti permanenti elimina le perdite elet-
triche del rotore, con conseguente ridu-
zione della corrente assorbita del moto-
re, miglioramento del comportamento a
carico parziale e riduzione dell’aumento
della temperatura. Numerose installazio-
ni in tutto il mondo hanno dimostrato in
modo inequivocabile il successo di que-
sto sistema che nella maggior parte dei
casi si ammortizza in meno di 2 anni di
utilizzo.
I Sistemi ad Alta Efficienza di Franklin
Electric sono oggi utilizzati in un’ampia
gamma di applicazioni, si possono trova-
re su acquedotti ed impianti industriali di
varie dimensioni; il risparmio energetico
aumenta proporzionalmente in base alle
crescenti dimensioni dell’applicazione.
Anche i sistemi più piccoli da 4 pollici
stanno trovando sempre maggiore inte-
resse nel settore agricolo per l’irrigazio-
ne a conferma che la tecnologia Franklin
Electric è in grado di sostenere al meglio
le più disparate esigenze di acqua.
Per ulteriori info e dettagli tecnici:
https://franklinwater.eu/it/home
ACCADUEO, Hall 25 - Stand B46
SAINT-GOBAIN PAM ITALIA:
Innovazione e Impegno nella
Regolazione dell’Acqua Potabile
Saint-Gobain PAM, azienda leader nelle
soluzioni per il ciclo idrico integrato,
torna con entusiasmo alla Fiera H2O
a Bologna. Con il suo sito produttivo
italiano specializzato nella produzione di
apparecchiature idrauliche, porta avanti i
valori di qualità, know-how, innovazione e
sviluppo, che la rendono protagonista nel
settore.
Impegno verso l'Italianità e
il Mercato Mondiale
Nonostante la sua dimensione globale,
non ha mai perso di vista le sue radici.
Con la fabbrica trentina, si afferma sia Saint-Gobain PAM Italia. Luca Moretti, CEO
a livello nazionale che internazionale,
progettando e realizzando valvole in ghisa sociale ed economico delle realtà in cui
sferoidale, distribuite in tutto il mondo. opera, attraverso innumerevoli iniziative.
Innovazione e Qualità Sostenibilità Ambientale
L'acqua è una risorsa preziosa e vitale. Sempre più consapevole di quanto sia
Saint-Gobain PAM si impegna da oltre importante tutelare l’ambiente, si impegna
160 anni a garantirne la gestione a ridurre il suo impatto sul pianeta,
sostenibile e responsabile. producendo le valvole nel rispetto dei più
Il sito produttivo, all'avanguardia in alti standard di sostenibilità.
innovazione e automazione, vanta un Con una storia ricca di successi e una
team di esperti altamente qualificati, visione chiara per il futuro, il CEO Luca
investendo costantemente in R&S. Moretti continua a guidare l’azienda
verso soluzioni all'avanguardia per la
Un Patto di Responsabilità Sociale gestione responsabile delle risorse
L’azienda è guidata dalla convinzione idriche, confermando il suo impegno per
che il suo successo sia strettamente l'italianità, l'innovazione e il benessere
legato al benessere dei dipendenti e alla della comunità globale.
collaborazione armoniosa con le comunità Alla Fiera H2O, Saint-Gobain PAM Italia
locali. Promuove una cultura inclusiva, presenterà le sue più recenti innovazioni.
basata su sicurezza e rispetto dei lavoratori, www.pamline.it
contribuendo attivamente al progresso ACCADUEO, Hall 25 - Stand B73

APCE. Prevenire le perdite nelle condotte metalliche:

il ruolo della formazione e della progettazione
Milano 1952: un’esplosione devasta una palazzina e provoca 12 vittime. La causa è una fuga di gas da un gasdot-
to dovuta a corrosione da interferenza con linea ferroviaria. Da quel tragico evento scaturisce l’urgenza di pre-
venire i fenomeni di corrosione dei gasdotti; in questo scenario nasce APCE - Associazione per la Protezione
dalle Corrosioni Elettrolitiche riconosciuta da ARERA come referente tecnico per l’emissione di Linee Guida
sull’attuazione della protezione catodica ai sensi di decreti ministeriali e normative tecniche internazionali. Oggi
l’obiettivo di APCE è trasferire la cultura della prevenzione ed il bagaglio tecnologico dal trasporto gas e idrico,
per proiettare le nuove realizzazioni verso standard di elevata efficienza strutturale e rispondere concretamente
alla crisi idrica. APCE lavora su più fronti: formazione e certificazione di tecnici specializzati; divulgazione di buo-
ne pratiche ed esempi virtuosi di prevenzione della corrosione nel mondo idrico; implementazione di linee guida
tecniche; promozione verso ARERA di politiche di incentivazione della prevenzione, che portino finalmente a tra-
guardare la riduzione delle perdite, obiettivo ormai impellente. - www.apce.it - ACCADUEO, Hall 26 - Stand B107
Milano. Veduta della città, prima scelta per gli investitori che entrano in Italia
22
Marketing 24
I punti deboli
dei marchi B2B?
La tecnologia
e la creatività
La relazione con i clienti. Secondo una ricerca
del Politecnico di Milano la metà delle società
del segmento si limita a utilizzare strumenti base
Giampaolo Colletti
Fabio Grattagliano
U
n’artigiana al lavoro
nel suo piccolo labora-
torio si allaccia la cin-
tura di sicurezza e
prende letteralmente il
volo. Il suo viaggio è rocambole-
sco, con turbolenze che sono una
metafora degli alti e bassi dall’av-
vio di una nuova impresa. Appare
poi il copy impensabile fino a poco
tempo fa per il tradizionale mer-
cato bancario inglese: “Aiutiamo
gli affari a volare”. Così Starling
Bank, una delle principali banche
digitali del Regno Unito, ha messo
in scena un’impresa che decolla
insieme ai suoi clienti, ovvero pic-
cole e medie imprese. Uno spot di
sessanta secondi per piccoli im-
prenditori. La campagna, mirata
ad ampliare la base clienti del
comparto business della banca, si
è aggiudicata il primo posto nella
categoria B2B al Cannes Lions In-
ternational Festival of Creativity.
Intanto la notorietà del marchio si
‘ il ritardo
Solo l’8% delle aziende
B2B sfrutta appieno
i vantaggi di una
relazione collaborativa
con i propri clienti
‘ gli strumenti
Il CRM è presente solo
nel 34% delle imprese:
è evidente la mancanza
di una capacità
avanzata di analisi
è incrementata dal 43% al 66 per-
cento. «L’obiettivo sin dall’inizio
è stato quello di creare un posizio-
namento distintivo: siamo sul
mercato non solo per cambiare il
settore bancario, ma anche per ap-
portare quel cambiamento legato
a una maggiore semplicità nella
gestione del denaro», ha dichiara-
to su Campaign Rachel Kerrone, a
capo del marketing di Starling.
Digitalizzazione al palo
Negli ultimi anni anche la relazio-
ne con i pubblici B2B – necessa-
riamente più connessi – ha assun-
to un ruolo chiave nel posiziona-
mento delle aziende di successo.
Ma timidi passi in avanti non na-
scondono l’arretratezza sul fronte
della digitalizzazione. È quanto
emerge dai dati dell’Osservatorio
Customer Experience B2B del Po-
litecnico di Milano presentati in
anteprima sul Sole 24 Ore. Oggi il
34% delle aziende ha adottato
piattaforme per migliorare l’ac-
quisizione, la gestione e l’analisi
dei dati dei clienti. Ma poco più
della metà – ossia il 52% – utilizza
soltanto strumenti di base. Intan-
to nel 69% dei casi manca ancora
una funzione di responsabilità dei
progetti di customer experience e
solo un’impresa su quattro di-
chiara di avere un rapporto preva-
lentemente collaborativo con i
propri clienti. In sintesi per i ricer-
catori soltanto l’8% delle aziende
B2B ha un approccio maturo nel
digitale. «Bisogna agire contem-
poraneamente su leve organizza-
tive, eliminando i silos aziendali e
favorendo un approccio collabo-
rativo, e su leve tecnologiche, in-
troducendo strumenti per una
sempre migliore raccolta e inte-
grazione dei dati sui clienti. Le
imprese più all’avanguardia, in
particolare nel settore finanziario,
stanno implementando sistemi
basati su analisi predittive per
proporre offerte personalizzate al
fine di migliorare il dialogo con i
propri intermediari. Inoltre sem-
pre più realtà utilizzano piattafor-
me di low-code no-code che con-
sentono uno sviluppo agile e la
possibilità di testare in maniera
rapida piattaforme di relazione
con i clienti», afferma Sara Zaga-
ria, Direttrice Osservatorio Custo-
mer Experience B2B del Politecni-
co di Milano.
Dai prodotti alle esperienze
È un tema di piattaforme, ma non
solo. A fare la differenza c’è quel-
l’elemento di cultura che dovreb-
be permeare le aziende verso
esperienze coinvolgenti, protette,
semplificate, quasi immediate.
«Sembra paradossale, ma nelle
trasformazioni che implicano un
supporto tecnologico la tecnolo-
gia non è quasi mai un problema.
Anche in questo contesto non co-
stituisce un ostacolo significativo.
Ciò su cui bisogna agire è la co-
struzione di un rapporto di fiducia
con i clienti che consenta di supe-
rare lo scetticismo. Bisogna lavo-
rare su nuove competenze che
permettano non solo ai dipenden-
ti, ma anche ai clienti di cogliere le
opportunità digitali», precisa Za-
garia. Così oggi nel largo consumo
la condivisione in tempo reale dei
cataloghi dei prodotti è essenziale
per mantenere un’identità di
brand aggiornata e coerente,
mentre nei settori industriali l’in-
tegrazione delle piattaforme di
acquisto e la condivisione delle
scorte migliora l’efficienza e sem-
plifica la gestione dell’approvvi-
gionamento. La sfida è riorientare
la mentalità – storicamente anco-
rata a modelli che mettono al cen-
tro i prodotti – verso dinamiche
che pongono al centro i clienti.
«Per ottenere un impatto signifi-
cativo è cruciale promuovere la fi-
ducia e la collaborazione tra tutte
le parti coinvolte, superare i silos
e aprirsi a una relazione maggior-
mente strategica con i propri
clienti che superi la mera logica
transazionale e vada verso un rap-
porto di tipo collaborativo», con-
clude Zagaria. Anche nelle campa-
gne del B2B vince il gioco di squa-
dra. Perché l’azienda del futuro
per fare la differenza deve abbat-
tere i suoi confini.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Campagne recenti. La banca online inglese Starling, realtà nata nel 2014 e che oggi conta 2700 dipendenti e 3,6 milioni di
clienti business, ha lanciato una campagna multipiattaforma B2B per le Pmi del Regno Unito. Il brand invita a liberarsi dai
vincoli delle banche principali
Esperienze immersive e dati
guidano i gruppi di successo
I casi
Da Illycaffè a Pirelli
N on basta fare quello che si è
sempre fatto. Nell’evoluzio-
ne dell’esperienza dei clienti
in quell’area trasversale rappre-
sentata dal B2B mai come oggi
emerge una sana ossessione per
fare di più. Così oltre le relazioni di
un tempo disintermediate dagli
schermi le aziende dei vari com-
parti industriali e di servizi prova-
no a intercettare l’attenzione di
pubblici connessi, partendo da un
uso elevato di rete e social media.
Ma attenzione. Il cambio di passo
parte dalle persone per poi appro-
dare alle soluzioni tecnologiche.
Ne è convinta Illycaffè, che ha co-
struito un progetto basato sulla co-
noscenza del cliente ricavata attra-
verso classificazione e successiva
profilazione. Dai dati al loro utiliz-
zo: nasce così un programma di
formazione specifica per la forza
vendita, che in Italia ha coinvolto
200 agenti e all’estero ha interessa-
to varie filiali. Per l’azienda triesti-
na leader di mercato a contribuire
al successo dell’iniziativa sono stati
gli ambasciatori all’interno della
forza vendita, ossia figure che gui-
dano l’organizzazione nell’adozio-
ne di procedure o strumenti e che si
sono dimostrate determinanti per
l’attuazione del piano.
Per Würth, colosso tedesco da
85mila dipendenti e leader nella di-
stribuzione di prodotti per il fissag-
gio e il montaggio a livello globale,
tutto passa da piattaforme dalle in-
terfacce semplificate per agevolare
il processo di acquisto. Un e-com-
merce B2B che diventa una vetrina
per i clienti e al tempo stesso un ca-
nale di conversazione con l’azienda.
Würth offre anche la possibilità di
automatizzare il ciclo dell’ordine:
quando un prodotto si esaurisce, il
sistema riconosce il tag RFID della
vaschetta vuota e procede al riordi-
no della merce. Nell’ultimo anno è
stato poi implementato un chatbot
che fornisce assistenza ai profes-
sionisti grazie al machine learning
e smarca in maniera automatica il
96% delle richieste.
Esperienze coinvolgenti e im-
mersive. In Italia Aboca, azienda
farmaceutica specializzata nella
produzione di prodotti a base di er-
be e rimedi naturali certificata an-
che B-corp, ha deciso di dedicarsi al
miglioramento della relazione con
i propri intermediari commerciali
creando momenti capaci di inte-
grare dinamiche online e offline.
Pubblici intermedi connessi e coin-
volti: è questo l’obiettivo di un ap-
proccio che mira a rafforzare le re-
‘ ILLYCAFFè
Il brand punta
sulla conoscenza
degli interlocutori
con la classificazione
e la profilazione
‘ pirelli
Con le informazioni
si sviluppano
progetti mirati
alla fidelizzazione
dei clienti indiretti
Il Sole 24 Ore Lunedì 9 Ottobre 2023 – N. 278
UN MORSO DI FELICITà
Un panino non è soltanto un
panino. È un momento di condivi-
sione, uno strumento in grado di
unire le persone, un ricordo,
un’emozione. Da questo concetto
lazioni con farmacisti, distributori
e consumatori. L’azienda conta su
una rete distributiva di diverse far-
macie fisiche e online, parafarma-
cie ed erboristerie con le quali lavo-
ra in maniera sinergica per creare
un dialogo coerente con il cliente fi-
nale. Un altro caso di successo è Pi-
relli. Questa multinazionale italia-
na impegnata nel settore automo-
bilistico come produttore di pneu-
matici ha sviluppato negli anni
diversi esempi di integrazione con
differenti livelli di accesso per i vari
interlocutori. Tutto passa dalla va-
lorizzazione del dato: al crescere
della condivisione delle informa-
zioni di vendita dei clienti è possi-
bile sviluppare programmi di
marketing maggiormente mirati
alla fidelizzazione dei clienti indi-
retti. Un modo per migliorare il ser-
vizio anche legato alla supply chain
e alle catene di valore.
Intanto le aziende del B2B prova-
no a misurarsi anche con le piatta-
forme social, partendo da quelle
professionali. Così LinkedIn ha lan-
ciato pochi giorni fa una classifica
suddivisa per macro-aree mondiali.
Tra le migliori realtà si segnalano
Abbott, Amazon, Citi, Cisco, EY, Ge-
neral Electric, Goldman Sachs, Goo-
gle, JLL, Gruppo Mahindra, Micro-
soft, Pfizer, Siemens. «Esaminando
diversi fattori quali creatività, di-
stribuzione e investimenti l’indice
B2B genera un punteggio composi-
to per ogni organizzazione. Ciò
consente di costruire una valuta-
zione completa e comparabile del-
l’efficace costruzione del marchio
per le aziende dello stesso settore.
Le realtà in classifica testimoniano
dedizione, innovazione e soprat-
tutto visione strategica», afferma
Nikita Shetty, vice-presidente del
marketing integrato per LinkedIn
Marketing Solutions.
—G.Coll.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
si articola la nuova campagna di
Mulino Bianco dedicata ai pani,
che vede protagonista il brand
italiano leader di marca della
categoria. Il testimonial della
campagna è Frank Matano.
Prove tecniche
di maturità
per l’industria
dei podcast
Il Festival a Milano
Contenuti audio
Alessandra Scaglioni
N el mondo del podcast la
creatività, i contenuti e le
capacità produttive sono
ormai mature, come testimonia-
no la ricchezza delle produzioni
e gli ascolti in crescita. Quello
che di nuovo emerge dal Festival
del podcasting sono i segnali di
un percorso per la costruzione di
una vera industry. Il Festival,
svoltosi recentemente a Milano,
è un punto di riferimento per le
tante anime del podcasting indi-
pendente e un luogo di interesse
anche per i big player, come le
piattaforme, gli editori, le società
di produzione. Quest’anno mol-
to spazio è stato dedicato ai temi
del marketing e della comunica-
zione e a tutto ciò che serve per
posizionare i podcast sul merca-
to, arrivando al pubblico e agli
investitori. «Abbiamo notato
una forte accelerazione nella
professionalizzazione di chi fa
podcast - dice Giulio Gaudiano,
presidente di Assipog.org, l’As-
sociazione Italiana Podcasting, e
organizzatore del Festival- e la
presenza di tante competenze e
professionalità legate al mondo
della promozione e monetizza-
zione dei podcast. Stanno na-
scendo diverse figure che com-
pletano la gamma della profes-
sionalità del mondo podcast,
non solo legate ai contenuti».
Sulla monetizzazione la di-
scussione è aperta da tempo, ma
si intravede una strada: quella
della convivenza tra i diversi
modelli di business, sia diretti,
come la pubblicità, la produzio-
ne per i brand, i diversi tipi di ab-
bonamenti o le raccolte fondi,
che indiretti con l’utilizzo del po-
dcast come strumento di marke-
ting e promozione. E con lo
sguardo verso l’utilizzo multica-
nale dei contenuti dei podcast,
verso i libri, la televisione, il ci-
nema. Anche per questo motivo
si inizia a discutere di tutela dei
diritti, con una società che è
Main sponsor del Festival e che
propone l’idea di fare per i po-
dcast quello che la Siae fa con la
musica. Mentre l’Associazione
Italiana Podcasting identifica nel
confronto tra i diversi operatori,
che siano piattaforme, editori o
podcaster, la strada per arrivare
ad una crescita costante e condi-
visa. «Il confronto all’interno del
settore è indispensabile - prose-
gue Gaudiano -. Per esempio se
ci confrontiamo sull’investi-
mento richiesto per le produzio-
ni evitiamo che talent o produt-
tori approfittino di situazioni
specifiche per chiedere compen-
si fuori misura».
Un altro segnale arriva dalle
grandi piattaforme, che hanno
rivisto le loro strategie, passan-
do da un modello di produzioni
realizzate e diffuse in esclusiva
dietro abbonamento a un mo-
dello che punta sulla distribu-
zione. Intanto gli indipendenti
si organizzano in varie forme
associative o collaborano con
realtà più strutturate. E diversi
emergenti sono già emersi, rea-
lizzando podcast di grande im-
patto. Quindi, a che punto sia-
mo? Pablo Trincia, uno dei più
noti podcaster italiani, in chiu-
sura del Festival dice: «Non sia-
mo ancora alla civiltà, ma abbia-
mo costruito le capanne». E
iz
probabilmente anche le fonda-
.b
menta delle case.
st
© RIPRODUZIONE RISERVATA
po
er
ov
Il Sole 24 Ore Lunedì 9 Ottobre 2023– N.278
Norme & Tributi
Fisco e sentenze
Immobili pubblici cartolarizzati,
l’Imu dipende dal gestore —p. 22
Società di comodo, la delega
valorizza l’effettiva attività
Riforma fiscale
Spesso i giudici di merito
pongono in essere
valutazioni molto restrittive
L’obiettivo della normativa
sorta negli anni 90 è colpire
i meri «schermi» societari
A cura di
Dario Deotto
Luigi Lovecchio
La riforma fiscale prevede la revisio-
ne della disciplina delle società non
operative. È un intervento atteso,
considerati i molti fraintendimenti
che vi sono tuttora sul tema.
La disciplina delle società non
operative (o “di comodo”) è nata negli
anni 90 del secolo scorso (articolo 30
della legge 724/1994) per contrastare
– sotto il profilo tributario – quelle
società che non svolgono un’effettiva
attività economica.
La norma prevede una sorta di tas-
sazione dissuasiva della scelta di uti-
lizzare un involucro societario al qua-
le vengono intestati beni che, presun-
tivamente, si ritengono non afferenti
un’attività economica. Tutto ciò ri-
sulta confermato dagli iniziali inter-
venti delle Entrate (circolari 5/
E/2007 e 7/E/2013). Ma non solo. An-
che la specifica previsione dell’artico-
lo 2, comma 36-quinquies, del Dl
138/2011 – in base alla quale viene
stabilito che, per le società non opera-
tive, l’aliquota Ires viene elevata di
10,5 punti percentuali – conferma la
ratio di penalizzare i risultati societari
come se lo schermo societario non
esistesse, assoggettandoli a un’ali-
quota molto prossima all’Irpef appli-
cata ai più elevati scaglioni di reddito
delle persone fisiche.
Purtroppo, nel tempo, tali finalità
sono state fraintese, soprattutto
identificando il possibile contrasto
alla disciplina nelle (sole) oggettive
situazioni che hanno impedito il con-
Prove troppo severe sono contrarie alla Ue
Le regole comunitarie
Per l’Avvocato generale si
può legare la detrazione Iva a
una soglia di volume d’affari
La normativa unionale Iva è contra-
ria al fatto che la qualifica di soggetto
passivo sia subordinata al raggiun-
gimento di determinate soglie di vo-
lume d’affari. La disciplina sovrana-
zionale non è invece di ostacolo a
una disposizione interna, come
quella sulle società di comodo, che
condizioni l’esercizio del diritto alla
detrazione al conseguimento di un
ammontare minimo di ricavi. Occor-
re tuttavia che la prova contraria ri-
chiesta al contribuente non risulti
eccessivamente complessa da forni-
re. Questa la sintesi delle conclusioni
dell’Avvocato generale Ue nel proce-
dimento dalla Corte di cassazione,
all’esame della Corte di giustizia
(causa C – 341/22).
Nell’ordinanza di remissione (n.
Lavoro
I giudici aprono alla compatibilità
fra Cig e distacco — p. 25
seguimento dei valori minimi. Oggetti-
ve situazioni che tuttavia riguardano
specificatamente soltanto il filtro
amministrativo dell’interpello (com-
ma 4-bis dell’articolo 30 già citato).
Infatti, non vi può essere alcun dub-
bio che la norma attualmente con-
templa due presunzioni legali, come
si è sempre riportato su Il Sole 24 Ore:
la prima collega al test di operatività
il fatto ignorato della non operatività
del soggetto; se a questa presunzione
non si fornisce la prova contraria tro-
va allora applicazione la successiva
presunzione di cui al comma 3 del-
l’articolo 30, secondo cui, per gli enti
non operativi, «si presume che il red-
dito del periodo d’imposta non sia in-
feriore a…» (oltreché quella, stabilita
dal successivo comma 3-bis, sul valo-
re della produzione netta ai fini Irap
“minima”).
Si tratta, in sostanza, di presunzio-
ni legali cosiddette “a catena”. Sicché
il contribuente può certamente di-
mostrare, attraverso ad esempio i bi-
lanci, di svolgere un’effettiva attività
economica (se si riflette, le oggettive
situazioni che hanno impedito il con-
seguimento dei valori minimi an-
drebbero a comprimere – illegittima-
mente – la prova contraria). Se tale
prova contraria viene fornita non
In sintesi
1 3
L’articolo 30 della legge
724/1994 intende penalizzare
quelle società che non
svolgono un’effettiva attività
economica (abuso della
persona giuridica). È prevista
una sorta di tassazione
dissuasiva della scelta di
utilizzare un involucro
societario al quale vengono
intestati beni che, in via
presuntiva, si ritengono non
afferenti un’attività economica.
In questo senso i primi
pronunciamenti dell’agenzia
delle Entrate (circolari 5/
E/2007 e 7/E/2013, par. 6).
16091/2022), la Cassazione dubita
della conformità al diritto unionale
della normativa sulle società di co-
modo, nella parte in cui vieta il dirit-
to alla detrazione dell’Iva qualora il
contribuente non dichiari per tre pe-
riodi consecutivi un volume d’affari
almeno pari a quello riveniente dal-
l’applicazione delle percentuali di
legge. I quesiti riportati dalla Supre-
ma Corte sono tre: a) se sia legittimo
subordinare la nozione di soggetto
passivo Iva al conseguimento di un
ammontare minimo di volume d’af-
fari; b) se sia legittimo condizionare
l’esercizio della detrazione Iva al
raggiungimento del suddetto im-
porto minimo; c) se sia conforme al
principio della tutela dell’affida-
mento e della certezza del diritto su-
bordinare la detrazione a condizioni
verificabili a posteriori.
L’Avvocatura ha dato parere ne-
gativo solo al primo di tali quesiti. È
stato infatti rilevato che la qualifica
di soggetto passivo Iva discende
dall’effettuazione di cessioni di beni
e prestazioni di servizi intese in sen-
so obiettivo, a prescindere dunque
dalla loro finalizzazione all’otteni-
può, evidentemente, trovare applica-
zione la seconda presunzione, riferita
alla dichiarazione dei valori minimi,
trattandosi – come è stato riportato –
di presunzioni legali “a catena”.
Tali conclusioni sono state final-
mente recepite, dopo molti anni, da
talune pronunce della giurispruden-
za di legittimità (Corte di cassazione
13336 e 9339 del 2023; 4946 e 26219
del 2021); tuttavia, specie nella giuri-
sprudenza di merito, si registrano
molte sentenze che valutano ancora
– e a volte in termini molto restrittivi
– la presenza o meno di oggettive si-
tuazioni che hanno impedito il con-
seguimento dei ricavi minimi. Per
questo è da considerare positiva-
mente l’intervento della legge delega
di riforma (articolo 9 della legge
‘ La relazione al disegno
di legge fa riferimento
alla disciplina Iva, che
potrebbe aiutare a
definire le non operative
2
La normativa ha tuttavia subito
alcune “alterazioni” soprattutto
identificando il possibile
contrasto alla disciplina nelle
oggettive situazioni che hanno
impedito il conseguimento dei
valori minimi. Oggettive
situazioni che però riguardano
specificatamente il solo filtro
amministrativo dell’interpello
(comma 4-bis dell’articolo 30
della legge 724/1994). In sede
di difesa il contribuente deve
infatti dare prova che svolge
un’effettiva attività
economica (dato ricavabile ad
esempio dai bilanci).
mento di un profitto. Osserva tutta-
via l’Avvocatura che laddove fosse
chiarito che, in realtà, la normativa
sulle società di comodo non intenda
negare la qualifica di soggetto passi-
vo ma abbia la diversa funzione di
contrastare comportamenti abusivi
(da intendersi: evasivi) dei contri-
buenti, allora le conclusioni rag-
giunte cambierebbero.
E infatti, venendo alle altre que-
stioni, l’Avvocato Ue afferma che la
normativa nazionale, ove finalizzata
a impedire che gli operatori eserciti-
no il diritto alla detrazione Iva per ac-
quisti in realtà non destinati allo
svolgimento di un’attività economi-
ca, è conforme ai principi della diret-
tiva. Ciò deve tuttavia avvenire senza
che la prova contraria richiesta al
contribuente risulti eccessivamente
onerosa. Le conclusioni dell’Avvoca-
tura, che ora dovranno essere esami-
‘ C’è da chiedersi se sia
in linea con le norme
unionali una presunzione
legale basata su
percentuali «oscure»
prime aperture
Alcune sentenze di merito aprono
alla possibilità di applicare la cassa
integrazione ai lavoratori in di-
stacco. La linea seguita finora
dall’Inps è quella della incompati-
bilità fra i due istituti.
111/23) che si propone la revisione
della disciplina attraverso nuovi pa-
rametri che consentano di individua-
re le società effettivamente “senza
impresa”, facendo riferimento, in
particolare, alla disciplina Iva e alla
giurisprudenza interna e a quella
unionale (fatti salvi i dubbi riportati
nell’altro articolo).
Nella relazione illustrativa all’ori-
ginario Ddl si menzionano le disposi-
zioni dell’articolo 4 del Dpr 633/1972
secondo il quale non sono considera-
te attività commerciali il possesso di
determinati beni (immobili abitativi,
unità da diporto, aeromobili da turi-
smo, eccetera) che vengono messi a
disposizione dei soci e dei loro fami-
liari gratuitamente o a fronte di un
corrispettivo inferiore al valore nor-
male. Allo stesso modo non vengono
considerate attività commerciali in
ambito Iva il possesso, non strumen-
tale né accessorio ad altre attività
esercitate, di partecipazioni o quote
sociali, costituenti immobilizzazioni,
al fine di percepire dividendi, interes-
si o altri frutti, senza strutture dirette
ad esercitare attività finanziaria, ov-
vero attività di indirizzo, di coordina-
mento o altri interventi nella gestione
delle società partecipate.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
La legge 111/2023 (delega di
riforma fiscale) interviene per
rivedere la disciplina. Verranno
identificati nuovi parametri che
consentano di individuare le
società effettivamente senza
impresa tenendo anche conto
dei principi elaborati, in materia
di Iva, dalla giurisprudenza della
Corte di cassazione e della
Corte di giustizia dell’Unione
europea (articolo 9 della legge
delega). Nella relazione al ddl di
riforma si fa riferimento
all’articolo 4 del Dpr 633/1972
che individua ex lege alcune
attività come non commerciali.
nate dalla Corte di giustizia, si pre-
stano a molteplici considerazioni.
In primo luogo, dalla lettura delle
difese del Governo italiano, emerge
con chiarezza che la finalità della di-
sciplina sulle società di comodo non
è quella di far emergere ricavi in nero
bensì quella di contrastare il fenome-
no delle società che non svolgono
un’effettiva attività economica. Ri-
sulta così pienamente confermato
qual è l’ambito della prova contraria
(si veda l’altro articolo).
Viene inoltre da chiedersi se sia
davvero conforme ai principi Ue in-
trodurre una presunzione legale re-
lativa (non una presunzione sempli-
ce) fondata sull’applicazione di per-
centuali dall’origine del tutto oscura
e risalente nel tempo, al fine di nega-
re in radice il fondamentale diritto
alla detrazione. Va bene perseguire
gli abusi, a condizione però che la
fonte di innesco non dia luogo ad au-
tomatismi, sia fondata su assunzioni
ragionevoli e sia corredata dall’ob-
bligo del contraddittorio preventivo
(Corte di giustizia, C – 648/16 del 21
novembre 2018).
© RIPRODUZIONE RISERVATA
23
le iniziative
Giovedì la guida con il sole 24 ore
Casa: comprare, vendere
e affittare senza rischi
Offrire le linee guida fondamentali per orientarsi
senza rischi tra le dinamiche del mercato
immobiliare. È questo l’obiettivo della nuova guida
«Comprare, vendere e affittare casa» in edicola con
Il Sole 24 Ore giovedì 12 ottobre (a un euro oltre il
prezzo del quotidiano).
Un vademecum che punta a delineare strategie
utili per investire sulla casa con intelligenza,
scegliendo la formula d’affitto più conveniente o
accostandosi a operazioni di vendita e acquisto con
una GUIDA
SULLA CASA
la giusta consapevolezza. Soprattutto in uno
In edicola giovedì scenario instabile come quello attuale che, tra
12 ottobre (a un l’inflazione, il caro mutui e le incertezze prodotte
dalla pandemia e dal conflitto russo-ucraino, ha
euro oltre il prezzo
del quotidiano) la registrato nell’ultimo anno una significativa frenata
guida di 80 pagine delle compravendite (spesso non accompagnata da
coi consigli dei un decremento dei prezzi degli immobili) e canoni
professionisti per di locazione poco accessibili per la maggior parte
affittare, vendere
delle famiglie italiane.
e comprare casa
Proprio a questo aspetto è dedicata la prima
sezione della guida che, partendo dai dati
dell’ultimo Osservatorio dell’agenzia delle Entrate
sulla salute del mercato residenziale italiano, ne
analizza trend e movimenti. Fissando, col
contributo di un professionista centrale come il
notaio, una check list di passaggi da considerare per
comprare casa senza intoppi. Si rivolge, invece, a chi
vende la seconda sezione, con un focus sui
documenti da preparare, gli aspetti da valutare nella
scelta tra fai da te e vendita con agenzia e il ruolo dei
social. Chiude la guida, infine, la sezione sugli affitti,
con approfondimenti sui diversi tipi di contratto,
sulle locazioni brevi e sulla convivenza (spesso
complicata) tra condomìni e bed & breakfast.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
venerdì convegno alla luiss a roma
Imposte sui redditi,
confronto sulla riforma
Appuntamento venerdì 13 giugno per fare il punto
sulla riforma fiscale e le imposte sui redditi. Ma con
un occhio anche alla legge di bilancio. Il tema delle
imposte sui redditi sarà, infatti, al centro del
convegno «Le nuove imposte sui redditi a
cinquant’anni dai decreti del 1973», organizzato dal
Gruppo 24 Ore e dalla rivista «Rassegna tributaria»
per info
e iscrizioni:
che si svolgerà a Roma venerdì 13 ottobre dalle 9,30
Tutte le alle 17 nell’aula magna Mario Arcelli dell’università
indicazioni Luiss-Guido Carli.
s24ore.it/
Imposte Il quadro
SuiRedditi Il convegno sarà l’occasione per fare il punto su uno
dei passaggi più delicati della riforma fiscale proprio
nel momento in cui il Governo sta valutando come
scandire i vari step dell’attuazione della delega.
Sullo sfondo le scelte della legge di bilancio, attesa in
Consiglio dei ministri lunedì 16 ottobre.
Il programma
I lavori saranno aperti da una relazione introduttiva
di Franco Gallo, presidente emerito della Corte
costituzionale e professore emerito di diritto
tributario alla Luiss. Gallo si concentrerà sul tema
«Capacità contributiva, solidarietà e
discriminazione qualitativa dei redditi». Dopo
questa introduzione i lavori saranno scanditi da
quattro tavoli di approfondimento che metteranno
a confronto docenti universitari (che spesso
svolgono anche attività professionale), esperti del
Sole 24 Ore, rappresentanti delle istituzioni e delle
categorie che, stimolati dai giornalisti del Sole,
esamineranno nel corso della mattinata, «La nuova
Irpef» e «La tassazione delle imprese». La
manifestazione continuerà nel pomeriggio con un
confronto su «La dimensione internazionale degli
interventi» e un’ultima tavola rotonda dove
scambieranno le loro opinioni sulla riforma il vice
ministro dell’Economia e delle finanze, Maurizio
Leo, il direttore generale di Confindustria,
Francesca Mariotti, il tesoriere e consigliere
nazionale dei commercialisti con delega alla
fiscalità, Salvatore Regalbuto, il condirettore
generale di Assonime, Ivan Vacca e l’esperto del Sole
24 Ore, Benedetto Santacroce. Il convegno è in corso
di accreditamento da parte del Consiglio nazionale
dei dottori commercialisti e degli esperti contabili e
dall’Ordine degli avvocati di Roma per chi seguirà i
lavori in presenza.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
24
Norme & Tributi
Fisco
Flat tax incrementale,
decisive le imposte locali
Partite Iva
Il risparmio dipende
dal peso delle addizionali
Irpef comunale e regionale
Possono accedervi anche
imprenditori e professionisti
impatriati, ricercatori inclusi
Pagina a cura di
Stefano Vignoli
Con l’ultimo trimestre dell’anno per
molti professionisti e imprese arriva
il momento di verificare se ci siano
chance di beneficiare della flat tax
incrementale, il regime agevolato
introdotto dalla legge 197/2022 (ar-
ticolo 1, commi 55-57) che permette
di ridurre significativamente il cari-
co impositivo per il 2023.
Il risparmio fiscale massimo è di
circa 12mila euro: questa è infatti la
riduzione di imposta per un contri-
buente con reddito superiore a
50mila euro che beneficia, fino a
40mila euro, dell’imposta sostituti-
va del 15% in luogo dell’Irpef al 43%
e delle addizionali.
Il risparmio di imposta è modu-
lare e dipende dalla tassazione lo-
cale: così, se un residente a Firenze
con un reddito oltre 50mila euro ri-
sparmia al massimo 11.972 euro in
quanto ha una tassazione locale
marginale dell’1,93% (1,73% regio-
nale e 0,2% comunale), per un resi-
dente a Torino il risparmio della flat
tax incrementale può arrivare a
13.012 euro proprio perché maggio-
re è la fiscalità locale (3,33% regio-
nale e 1,2% comunale).
Regole composite
L’agevolazione rileva solo per il
2023 ai fini fiscali ma non contribu-
tivi; si rivolge a imprenditori e pro-
fessionisti individuali (con esclusio-
ne di forfettari e minimi); e permette
di optare per l’applicazione di
un’imposta sostitutiva del 15% su
una base imponibile, non superiore
a 40mila euro, che è pari alla diffe-
renza tra il reddito di impresa e la-
voro autonomo del 2023 e il corri-
spondente maggior reddito dichia-
rato negli anni 2020, 2021 e 2022, ul-
teriormente ridotta del 5% del
maggior reddito del triennio.
Se in un periodo di imposta il
contribuente ha registrato una per-
dita fiscale, si assumerà il valore ze-
ro per tale annualità; e se la perdita
è riportata a nuovo, per le annualità
successive rileva il reddito dichiara-
to al netto delle perdite dedotte.
Non è richiesto che l’imprendi-
tore o il professionista fosse già in
attività nel 2020: l’agevolazione si
applica anche a chi ha iniziato suc-
cessivamente ma, in caso di avvio
in corso d’anno, il reddito va rical-
colato su base annuale secondo i
giorni di attività.
Beneficiari ed esclusi
Non può accedere all’imposta sosti-
tutiva chi ha iniziato nel 2023 (circo-
lare 18/E/2023, paragrafo 2) e, di
fatto, chi ha iniziato l’attività a parti-
re dal 2 gennaio 2022, perché secon-
do l’Agenzia occorre averla svolta
per almeno un’intera annualità nel
triennio di riferimento.
Possono inoltre beneficiare della
flat tax incrementale, al ricorrere dei
Gli esempi
requisiti, anche l’impresa familiare
e l’azienda coniugale, ma limitata-
mente ai redditi prodotti dal titolare
(circolare 18/E/2023).
Sono invece esclusi dalla flat tax
incrementale i forfettari (e minimi);
possono tuttavia accedere i forfetta-
ri che escono dal regime nel 2023, ad
esempio in caso di superamento dei
100mila euro di ricavi/compensi.
Come è ormai consueto in tema
di imposte sostitutive, l’importo
soggetto alla tassazione agevolata
al 15% rileva – al pari del reddito im-
ponibile Irpef – ai fini del riconosci-
mento della spettanza o per la de-
terminazione di deduzioni, detra-
zioni o benefici, anche di natura
non tributaria.
Il caso degli impatriati
L’applicazione della flat tax è facol-
tativa: il contribuente che beneficia
di rilevanti deduzioni/detrazioni e
ha un’Irpef incapiente potrà valuta-
re di applicare il regime ordinario.
Normativa e prassi non trattano
il caso di imprenditori e professio-
nisti impatriati (inclusi ricercatori e
professori): in assenza di preclusio-
ni, si ritiene che l’agevolazione sia
applicabile anche in questo caso.
Resta da chiedersi come operi il
plafond di 40mila euro per gli impa-
triati. Si pensi a un professionista
con maggior reddito di 100mila euro
che, grazie alla riduzione del 70%,
scende a 30.000 euro. Considerato
che la norma richiama la “base im-
ponibile”, si ritiene che l’imposta
sostitutiva vada applicata sull’intero
importo di 30mila euro, con l’ulte-
riore vantaggio che la ridotta tassa-
zione sui 30mila euro non dovrebbe
concorrere al limite de minimis.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
NT+FISCO
Partite Iva, come e a chi si applica
la flat tax incrementale
Dai beneficiari al calcolo dell’imposta:
tutti gli articoli sulla flat tax incre-
Avvio 2021 in corso d’anno
O Un professionista ha iniziato
l’attività il 1° luglio 2021 e ha
registrato un reddito
professionale di 40mila euro
nel 2021, 60mila nel 2022 e
100mila nel 2023.
O Nel 2021 l’attività è iniziata
in corso d’anno e occorre
quindi operare il ragguaglio ad
anno: 40.000 x 365 / 184
giorni = 79.348, che risulta
pertanto il reddito più elevato. Il
reddito 2023 ha superato il
reddito 2021 di 20.652 euro.
O La flat tax incrementale si
applica sulla differenza al netto
della franchigia del 5%
calcolata sul reddito 2021:
79.348 x 5% = 3.967. Il reddito
incrementale da tassare al 15%
sarà pertanto 16.685 euro, con
imposta sostitutiva di 2.503.
Autonomo e associato
O Un professionista ha partita
Iva individuale ed è associato di
studio professionale. Il reddito
dichiarato è stato: nel 2020,
30mila partita Iva individuale,
100mila associato; nel 2021,
40mila e 90mila; nel 2022,
50mila e 80mila.
O Nel 2023 il reddito di lavoro
autonomo esercitato
individualmente sale a
60mila; quello associato
scende a 70mila.
O Per la flat tax incrementale
rileva soltanto il reddito in
forma individuale: il reddito
assoggettato al 15% sarà in
questo caso pari all’incremento
del reddito di 10mila euro
decurtato del 5% del maggior
reddito del triennio (50.000 x
5%). Il reddito di 7.500 euro
sarà assoggettato a imposta
sostitutiva di 1.125 euro, con
conseguente risparmio Irpef di
2.100 euro oltre addizionali.
Il Sole 24 Ore Lunedì 9 Ottobre 2023 – N.278
mentale dopo le prime istruzioni
dell’agenzia delle Entrate, con la
circolare 18/E del 28 giugno 2023.
La raccolta completa su:
ntplusfisco.ilsole24ore.com
Esclusi i contribuenti
con reddito autonomo
in forma associata
I vincoli
Fuori anche i soci di società
trasparenti che producono
i ricavi di impresa
La flat tax incrementale non sarà
per tutti. Da un lato, la necessità di
incrementare di oltre il 5% il mag-
gior reddito del triennio 2020-2022
limita fortemente la platea dei be-
neficiari; dall’altro, i chiarimenti
dell’Agenzia confinano l’agevola-
zione a imprese individuali e singo-
li professionisti, escludendo i soci
di società trasparenti che produco-
no reddito di impresa e i percettori
di redditi di lavoro autonomo in
forma associata.
Si tratta di un’ulteriore agevola-
zione rivolta alle partite Iva indivi-
duali che dal 2022 beneficiano già
dell’esenzione Irap: imposta che
continua invece a pesare su società
e studi associati.
Attività (anche) individuali
Se gli incrementi di reddito di im-
presa e di lavoro autonomo in forma
societaria/associata rispetto al tri-
ennio 2020-2022 non beneficiano
della flat tax, al tempo stesso non
ostacolano l’accesso a chi esercita
l’attività non solo individualmente.
Prendiamo il professionista con sin-
gola partita Iva che è anche associato
di uno studio: se il reddito della par-
tita Iva individuale è cresciuto nel
2023 di oltre il 5% rispetto al mag-
gior importo del periodo 2020-
2022, il professionista potrà accede-
re alla flat tax incrementale anche se
il reddito dello studio associato ri-
sulta nel frattempo diminuito.
Considerazione simile riguarda
l’imprenditore individuale che sia
anche socio di società di persone o
società di capitali trasparente: anche
qui il 2023 andrà raffrontato con il
triennio 2020-2022 limitatamente
al reddito dell’impresa individuale.
Invero – ma il caso non è fre-
quente – va precisato che, quando la
partecipazione nella società è dete-
nuta dall’imprenditore individuale
nel regime di impresa, la quota parte
di reddito della stessa (o il dividendo
percepito dalla società di capitali)
concorre a formare il reddito sia del
2023 che del triennio 2020-2022.
Vi è poi il caso di chi esercita al
contempo attività di impresa e lavo-
ro autonomo individuale: l’Agenzia
non tratta questa caso, ma dalla nor-
ma si desume che il raffronto debba
essere fatto cumulando i due redditi.
L’origine della variazione
Infine una riflessione su come viene
determinato il reddito di professio-
nisti e imprese individuali che può
determinare l’accesso o meno alla
flat tax e non sempre corrisponde a
effettivi incrementi o cali dell’attivi-
tà. Si pensi al reddito del professio-
nista che incassa una fattura di im-
porto rilevante a fine dicembre 2023
anziché a gennaio 2024; oppure alla
rilevanza che assume la data di regi-
strazione Iva per le imprese minori
che determinano il reddito ex arti-
colo 18, comma 5, del Dpr 600/73, in
quanto «per finalità di semplifica-
zione si presume che la data di regi-
strazione dei documenti coincida
con quella in cui è intervenuto il re-
lativo incasso o pagamento».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
iz
.b
st
po
er
ov
Il Sole 24 Ore Lunedì 9 Ottobre 2023 – N.278
Norme & Tributi
Fisco
Scissione con scorporo,
nessun abuso del diritto
Patrimoni
Possibile rischio se l’oggetto
dell’operazione sono
singoli beni minusvalenti
Sergio Pellegrino
Lucia Recchioni
Gli articoli in questa pagina
affrontano alcuni dei temi trattati
nella sessione di Master Telefisco
del 4 ottobre.
Con l’operazione di “scissione me-
diante scorporo”, disciplinata dall’ar-
ticolo 2506.1 del Codice civile, una so-
cietà può assegnare parte del suo pa-
trimonio a una o più società di nuova
costituzione, attribuendo a se stessa
le relative azioni o quote (che non
vanno quindi ai soci, come avviene
nella scissione “tradizionale”).
Il patrimonio netto della scissa non
subisce dunque alcuna riduzione, ma
si verifica la “sostituzione” delle atti-
vità e delle passività trasferite con la
partecipazione nella società benefi-
ciaria: in sostanza, il risultato rag-
giunto è assimilabile a quello che si
conseguirebbe attraverso un conferi-
mento a beneficio di società neo-co-
stituite. Come avviene anche nell’am-
bito della scissione “tradizionale”, a
Ammesse le operazioni
(anche parziali)
realizzate verso le holding
Il caso operativo
Via libera dal punto di vista
sia civilistico che fiscale
Vale il principio di neutralità
Primo Ceppellini
Unaholding(H)possiedeal100%treso-
cietàcontrollateoperative(A,B,C).Ogni
partecipatadetiene immobili strumen-
tali per destinazione (capannoni e uffi-
ci) che vorrebbe trasferire alla holding
e che quest’ultima – la quale divente-
rebbe anche l’immobiliare di gruppo –
concederebbe contestualmente in lo-
cazione alle stesse società utilizzatrici.
Il problema è rappresentato dal valore
dicaricoresiduodegliimmobilichege-
nererebbe, nel caso di cessione/asse-
gnazione ai valori di mercato di oggi,
una consistente plusvalenza. Si chiede
se risulta possibile e, in caso positivo, se
non presenta profili di abuso del diritto
utilizzare l’istituto giuridico della scis-
sione verso la holding.
1. L’analisi della fattispecie.
La scissione parziale verso la holding è
ammessa sia in ambito civilistico sia dal
punto di vista fiscale, per cui è un’opzio-
ne da tenere in considerazione.
2. La prassi notarile
I notai ammettono l’operazione indica-
ta. Ad esempio, la massima L.E.4 dei no-
tai del Triveneto chiarisce che «si ritiene
sempre legittimo adottare una scissione
totale o parziale a favore della o delle so-
cietà che possiedono la scissa». In questi
casi è anche ammessa la procedura
semplificata della scissione e la non
emissione di nuove azioni da parte della
beneficiaria (essendo la stessa titolare
del 100% delle quote delle scisse).
essere trasferito non deve essere ne-
cessariamente un compendio azien-
dale, ma anche un singolo bene (così
come i debiti e le passività).
Discipline fiscali differenti
Dal punto di vista del trattamento tri-
butario, oggi non esiste una disciplina
specifica, che dovrebbe però essere
introdotta con la riforma fiscale, stan-
te la previsione contenuta nella legge
delega 111/2023.
In assenza di un quadro normati-
vo, nonostante la specifica qualifica
dell’operazione dal punto di vista giu-
ridico quale forma di scissione, in am-
bito fiscale vi sono numerosi elementi
che inducono ad attribuire un ruolo
centrale alla disciplina in materia di
conferimenti.
Al riguardo vanno però evidenziate
le sostanziali differenze che potreb-
bero esserci in caso di applicazione
della disciplina del conferimento in
luogo di quella della scissione.
Sebbene, infatti, il conferimento si
presenti, analogamente alla scissione,
come un’operazione fiscalmente neu-
tra quando riguarda un compendio
aziendale, così non è nel caso del con-
ferimento di singoli beni.
Mentre la scissione mediante scor-
poro del singolo bene dovrebbe costi-
tuire un’operazione fiscalmente neu-
tra, almeno secondo quella che è oggi
l’interpretazione prevalente, il confe-
rimento del bene genera plusvalenze
imponibili, sulla base di quanto stabi-
lito dall’articolo 9, comma 2, del Tuir.
Ancora più rilevanti potrebbero es-
sere poi le differenze nel comparto
delle imposte indirette. Sul punto è il-
luminante il passaggio della circolare
14/2023 di Assonime, che fa l’esempio
del conferimento del fabbricato abita-
tivo da parte di una società preesi-
3. Le indicazioni del fisco
L’agenzia delle Entrate si è espressa in
modo chiaro anche recentemente con
la risposta a interpello 354 del 20 giugno
2023. Risposta nella quale l’operazione
in oggetto è stata considerata non abu-
siva, precisando che, «affinché non sia-
no ravvisabili profili elusivi, è altresì ne-
cessario che la scissione non sia, di fatto,
volta all’assegnazione dei beni della
scissa attraverso la formale attribuzio-
ne dei medesimi a società di “mero go-
dimento”, non connotate da alcuna
operatività, al solo scopo di rinviare sine
die la tassazione delle plusvalenze la-
tenti sui beni trasferiti e/o delle riserve
di utili in capo ai soci, usufruendo del
regime di neutralità fiscale».
4. Le posizioni soggettive legate
agli immobili
L’operazione è regolata dal principio di
neutralitàfiscalepercuigliimmobilitra-
sferiti alla beneficiaria manterranno il
medesimo valore fiscale che avevano
presso le scisse, rimandando – legitti-
mamente – la tassazione della plusva-
lenzaalmomentodiunattorealizzativo.
5. Le posizioni dei soci
I soci della beneficiaria (H) non avranno
alcun cambiamento nel costo fiscal-
mente riconosciuto della beneficiaria.
Viceversa, la beneficiaria dovrà proce-
dere ad annullare parte del valore di
iscrizione e a ridurre il costo fiscalmente
riconosciuto (in proporzione alle quote
di patrimoni netti effettivi trasferiti) nel-
le scisse a fronte della contabilizzazione
dei nuovi asset immobiliari ricevuti.
6.Le posizioni soggettive in capo
alla società scissa
Si dovranno ovviamente ripartire tra
scisse e beneficiarie le posizioni sogget-
tive, e ricostituire le riserve secondo le
consuete modalità previste dall’articolo
173 del Tuir.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Le risposte ai partecipanti
stente a beneficio di una nuova costi-
tuzione, ricordando che questa ope-
razione è soggetta a imposta di regi-
stro con aliquota proporzionale. Nel
caso di scissione con scorporo, invece,
dovrebbe trovare applicazione l’im-
posta di registro in misura fissa, pur
essendo gli effetti del tutto analoghi.
L’abuso del diritto
Alla luce del quadro appena delineato,
ed essendo evidente, dal punto di vista
fiscale, la forte convenienza della scel-
ta della scissione mediante scorporo
rispetto a quella del conferimento del
bene nella società neo-costituita, ci si
potrebbe quindi interrogare sul-
l’eventuale natura indebita dei van-
taggi conseguiti, con il rischio che
possa essere contestata una fattispe-
cie di abuso del diritto.
Un rischio di questo tipo, in realtà,
non dovrebbe sussistere, anche alla
luce dell’articolo 10-bis, comma 4,
della legge 212/2000, secondo cui
«resta ferma la libertà di scelta del
contribuente tra regimi opzionali di-
versi offerti dalla legge e tra operazio-
ni comportanti un diverso carico fi-
scale»: come confermato anche da As-
sonime, essendo la scissione median-
te scorporo una soluzione ammessa
dal nostro ordinamento e posta sullo
stesso piano del conferimento, devo-
no essere esclusi vantaggi indebiti.
Una possibile ipotesi di abuso del
diritto si potrebbe invece prospettare
nel caso in cui oggetto di scorporo sia-
no singoli beni minusvalenti: la pree-
sistente minusvalenza, infatti, po-
trebbe essere “duplicata”, in quanto
dedotta sia in capo alla scissa in occa-
sione della cessione della partecipa-
zione, sia dalla beneficiaria al mo-
mento della cessione dei beni.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
CEORA™: la novità tecnica per eccellenza
della cura del verde professionale
La soluzione di taglio autonomo di Husqvarna sta già cambiando il mondo della cura
automatizzata degli spazi verdi di grandi dimensioni.
Con la sua enorme copertura, fino a 75.000 mq, il robot tagliaerba CEORA™ è una
grande novità per tutti i professionisti della cura del verde. Il taglio sistematico e i
confini virtuali offrono risultati eccellenti e una gestione più semplice su superfici
verdi di vaste dimensioni. Inoltre, questo robot tagliaerba silenzioso e senza emissioni
dirette offre un potenziale incredibile.
Presente ad Agrilevante 2023 (Bari, 5 – 8 ottobre 2023) CEORA™ è stato premiato
come Novità Tecnica.
Maggiori informazioni sul sito www.husqvarna.com
Tutti i diritti riservati. Husqvarna® è distribuita da Fercad SPA, Via Retrone 49, 36077 Altavilla
Vicentina (VI) Tel 0444-220811 - Fax 0444-348980 - husqvarna@fercad.it
11 ottobre
Pubblichiamo le risposte ad alcuni
dei quesiti posti dai partecipanti
nel corso della sessione di Master
Telefisco del 4 ottobre.
A cura di
Sergio Pellegrino
Lucia Recchioni
1
Ai fini della scissione mediante
scorporo, sono previsti ulteriori
adempimenti rispetto alle
ordinarie forme di scissione?
No. Al contrario, l’articolo 51,
comma 3, lettera b), del Dlgs
19/2023 ha previsto importanti
semplificazioni, stabilendo che il
progetto di scissione mediante
scorporo non debba contenere
una serie di informazioni:
O il rapporto di cambio delle
azioni o quote, nonché l’eventuale
conguaglio in danaro;
O le modalità di assegnazione
delle azioni o delle quote della
società;
O la data dalla quale azioni o
quote partecipano agli utili;
O il trattamento
eventualmente riservato a
particolari categorie di soci.
Inoltre, nell’ambito della scissione
mediante scorporo, non si
applicano le disposizioni che
impongono la redazione della
situazione patrimoniale (articolo
2501-quater, Codice civile), così
come non sono richieste le
relazioni previste dagli articoli
2501-quinquies e 2501-sexies
del Codice.
2
A seguito di un’operazione di
scissione mediante scorporo,
quale valore fiscale dovrebbe
essere riconosciuto alla
sessione aperta tuttoquesiti
Mercoledì una sessione di Master
Telefisco dedicata ai quesiti del
Forum e aperta agli iscritti a Speciale
Telefisco dello scorso 20 settembre.
partecipazione nella società
neo-costituita attribuita alla
scissa?
Si ritiene che, nell’ambito della
scissione mediante scorporo, non
possano essere utilizzati gli
ordinari criteri previsti nell’ambito
delle scissioni societarie, non
essendovi alcuna ripartizione del
valore fiscale preesistente. È
quindi ragionevole adottare le
regole previste in caso di
conferimento d’azienda, in forza
delle quali le partecipazioni
ricevute presentano lo stesso
valore fiscale dei beni oggetto
dello scorporo.
3
Nel caso in cui una società
volesse realizzare un’operazione
di scissione mediante scorporo,
potrebbe beneficiare del regime
Pex in caso di successiva
cessione della partecipazione?
In base all’articolo 87 del Tuir, per
beneficiare del regime Pex è
necessario che le partecipazioni
presentino, tra l’altro, i seguenti
requisiti:
O ininterrotto possesso dal primo
giorno del dodicesimo mese
precedente quello dell’avvenuta
cessione (“holding period”);
O classificazione nella categoria
delle immobilizzazioni finanziarie
nel primo bilancio chiuso durante
il periodo di possesso.
In riferimento all’holding period,
può ritenersi che le partecipazioni
attribuite conservino lo stesso
periodo di possesso dei beni
oggetto di scorporo. Allo stesso
modo, circa la classificazione nella
categoria delle immobilizzazioni
finanziarie, le partecipazioni
dovrebbero assumere la stessa
classificazione che i beni avevano
prima della scissione.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
25
Irrilevanti
le posizioni
del periodo
interinale
Le regole
Risposta del Fisco criticata
dalla dottrina: gli effetti
non sono retroattivi
Luca Gaiani
Scissioni non retroattive, irrile-
vanti le posizioni soggettive in
corso di formazione tra il 1°
gennaio e la data di effetto del-
l’operazione.
Nella risposta 353/2023
l’agenzia delle Entrate ha affer-
mato incidentalmente che le per-
dite che la scissa ha maturato nel
periodo interinale devono essere
trasferite pro quota alla beneficia-
ria, previa applicazione del test di
vitalità e del limite del patrimonio
netto. Ma si ritiene che la precisa-
zione, che è contraria al costante
orientamento della dottrina e del-
la prassi societaria, non abbia por-
tata di istruzione generale.
Uno degli aspetti di maggiore
complessità applicativa delle
operazioni di scissione è costi-
tuito dall’individuazione delle
cosiddette posizioni soggettive
che la scissa deve trasferire alla
beneficiaria.
L’articolo 173, comma 4, del
Tuir prevede due criteri di riparti-
zione: quello generale, basato sul
rapporto percentuale tra patrimo-
nio netto contabile trasferito e ri-
masto; e quello specifico, riguar-
dante le posizioni correlate ad ele-
menti patrimoniali, secondo il
quale la posizione segue integral-
mente l’elemento cui si riferisce.
Le posizioni soggettive della
scissa da considerare per la ripar-
tizione sono, secondo il costante
orientamento degli operatori,
quelle esistenti alla data di chiu-
sura dell’ultimo esercizio prece-
dente la data di effetto della scis-
sione. Nella scissione parziale
(che non può essere retrodatata fi-
scalmente) non sono dunque rile-
vanti le posizioni che maturano
nel periodo intermedio che va dal-
la data di inizio dell’esercizio a
quella di efficacia della fusione. Ad
esempio, per una scissione (non
retrodatata) realizzata a ottobre
2023, si dovranno considerare e
ripartire tutte e soltanto le posi-
zioni della scissa esistenti al ter-
mine dell’anno 2022 (modello
Redditi 2023) e ancora in essere
alla data della scissione.
Ha dunque destato notevoli
perplessità quanto affermato –
peraltro incidentalmente – nella
risposta 353/2023, secondo cui le
perdite della scissa in corso di for-
mazione nel periodo intercorren-
te tra il 1° gennaio e la data della
scissione andrebbero attribuite
pro quota alla beneficiaria previa
verifica dei limiti dell’articolo 172,
comma 7, del Tuir.
La tesi è stata criticata in dottri-
na (Assonime, circolare 22/2023)
in quanto la norma (in assenza di
retrodatazione degli effetti della
scissione) prevede il trasferimen-
to delle sole posizioni soggettive
cristallizzatesi nell’esercizio chiu-
so in data precedente a quello di
effetto della scissione.
Le posizioni del periodo interi-
nale, cioè, neanche esistono come
tali fino al termine dell’esercizio
(potrebbero anche essere riassor-
bite e azzerate) e tanto meno pos-
sono essere assegnate in corso
d’anno alla beneficiaria.
In ogni caso, l’interpretazione
pare riferita alle sole posizioni
sottoposte ai limiti “antielusivi”
(con una sorta di applicazione
estensiva delle regole delle scis-
sioni retrodatate) e non dovrebbe
dunque estendersi alle altre posi-
zioni soggettive “ordinarie” (in
particolare alle variazioni fiscali
temporanee), delle quali la rispo-
sta non si occupa.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
26
Norme & Tributi
Fisco e sentenze
Immobili pubblici cartolarizzati,
l’Imu ricade sull’ente utilizzatore
Tributi locali
La soggettività passiva
resta in capo al soggetto
che ha la gestione del bene
L’esclusione della Sgr
apre all’esenzione delle unità
impiegate per fini istituzionali
Luigi Lovecchio
La soggettività passiva Imu sugli
immobili pubblici oggetto di ope-
razioni di cartolarizzazione deve
essere rinvenuta in capo all’ente
pubblico effettivo utilizzatore de-
gli stessi, a non già in capo alla Sgr
di gestione degli immobili.
Questo il principio affermato
dalla Corte di giustizia tributaria
di secondo grado del Lazio, nella
sentenza n. 4372/16/2023 (presi-
dente Lentini, relatore Caputi).
La questione affrontata dai giu-
dici laziali è complessa e attiene,
per un verso, al problema della
soggettività giuridica dei fondi di
investimento immobiliari, sotto
altro profilo, ai requisiti per
l’esenzione degli immobili degli
enti pubblici.
Sul primo profilo, la giurispru-
denza di legittimità sembra al mo-
mento orientata a negare una sog-
gettività giuridica ai fondi comuni
di investimento, che andrebbero
configurati come meri patrimoni
separati. Per questo motivo, la
soggettività passiva Ici/Imu è sta-
ta rinvenuta in capo alle società di
gestione dei fondi (Sgr), titolari
formali delle unità immobiliari
(Cassazione 29888/2020).
La situazione è tuttavia par-
zialmente diversa nel contesto
delle leggi di cartolarizzazione
degli immobili pubblici. In parti-
colare, in forza dell’articolo 2, Dl
351/2011, «soggetti passivi del-
l’imposta comunale sugli immo-
bili sono i gestori individuati ai
sensi del comma 1, lettera d), del-
l’articolo 3 per tutta la durata del-
la gestione, nei limiti in cui l’im-
posta era dovuta prima del tra-
sferimento di cui al comma 1 del-
l’articolo 3».
In proposito, la Corte di Cassa-
zione, con l’ordinanza n.
4138/2021, richiamata dai giudici
laziali, ha rilevato, in via quasi in-
cidentale, che «la proprietà so-
stanziale» dei beni immobili è in
effetti del fondo, pur senza giun-
gere ad una espressa qualificazio-
ne dello stesso come autonomo
soggetto di diritto e dunque senza
sconfessare il precedente del
2020. Proseguendo nell’esame in-
terpretativo delle disposizioni di
riferimento, la Corte ha inoltre
osservato che per «soggetto ge-
store» non deve intendersi l’Sgr
bensì l’ente pubblico che, in con-
creto, ha la disponibilità degli im-
mobili oggetto di cartolarizzazio-
ne. Così decidendo, la Cassazione
ha annullato l’accertamento
IMPORTATORI E DISTRIBUTORI DAL 1928
MODULO 24 ACCERTAMENTO
E RISCOSSIONE
Notizie, rassegne, commenti e analisi
su tutti i temi dell’accertamento e della
riscossione. Un servizio di aggiorna-
emesso dal comune a nome della
Sgr. La sentenza della Cgt Lazio è
giunta alle medesime conclusioni,
passando anch’essa dall’afferma-
zione, non meglio esplicitata – ed
anzi in parziale contrasto con altri
passi della pronuncia - secondo
cui gli effettivi titolari dovrebbero
essere considerati i fondi immo-
biliari pubblici.
L’interpretazione così adottata
comporta una ulteriore importan-
te conseguenza, rimasta sullo
sfondo, in quanto assorbita dalla
decisione in ordine alla soggetti-
vità passiva. Se è l’ente pubblico
utilizzatore cui deve fare carico il
versamento dell’Imu, allora è in
capo a questo – e non alla Sgr, che
non potrebbe mai vantare agevo-
lazioni di sorta - che occorre veri-
ficare eventuali cause di esonero
dal tributo. E a tale riguardo, si ri-
corda che le unità esclusivamente
adibite allo svolgimento dei com-
piti istituzionali dell’ente sono
esenti da imposta.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Il Sole 24 Ore Lunedì 9 Ottobre 2023 – N.278
mento continuo, a cura di un comita-
to scientifico diretto da Dario Deotto.
Info e abbonamenti su:
modulo24accertamento.
ilsole24ore.com
Stop al ricorso
sull’atto
doganale
già contestato
Accertamento
È preclusiva la presenza
dell’iter amministrativo
ancora pendente
Marco Nessi
L a riforma fiscale è ormai
Roberto Torelli
In materia di accertamento doga-
nale è preclusa la proposizione del
ricorso giurisdizionale in presenza
di ricorsi amministrativi sul mede-
simo atto non ancora definiti con
decisione. Questo è il principio di
diritto affermato dalla Cgt di se-
condo grado della Puglia con la
sentenza n. 965/28/2023 (presi-
dente Imperio, relatore Padovano).
Nel caso di specie il direttore
dell’agenzia delle Dogane di Ta-
ranto emetteva una decisione defi-
nitiva di rettifica di una bolletta di
importazione nei confronti di una
società importatrice, contro la
quale la società instaurava contro-
versia doganale ai sensi dell’arti-
colo 65 del Dpr 43/73, con conse-
guente presentazione di ricorso
amministrativo dinnanzi alla dire-
zione interregionale delle Dogane.
Contro il medesimo atto (e pri-
ma della decisione del ricorso
amministrativo) la società propo-
neva altresì ricorso (poi accolto)
anche dinnanzi al giudice tributa-
rio. In sede di appello, l’agenzia
delle Dogane, ribadendo quanto
sostenuto nelle controdeduzioni
presentate in primo grado, ecce-
piva l’inammissibilità del ricorso
introduttivo, stante la presunta
violazione dell’articolo 243 del re-
golamento Ce 2913/92 e dell’arti-
‘ Secondo la Cgt Puglia
occorre attendere
che finisca
il procedimento
in sede interregionale
colo 22 del Dlgs n. 374/90, in
quanto l’esistenza del ricorso am-
ministrativo avverso il medesimo
atto non ancora definito, impedi-
va la possibilità di presentare ri-
corso giurisdizionale, sia per la
non definitività dell’atto impu-
gnato sia per l’alternatività tra il
ricorso amministrativo e quello
giurisdizionale.
La Cgt di secondo grado della
Puglia ha accolto l’appello dell’uf-
ficio, riconoscendo l’inammissi-
bilità del ricorso introduttivo del
giudizio. Secondo il collegio giu-
dicante, infatti, la presenza del
precedente ricorso amministrati-
vo non ancora definito con deci-
sione deve ritenersi preclusiva
della possibilità di presentare ri-
corso giurisdizionale sul medesi-
mo atto. In particolare, è stato ri-
cordato che, in materia di tributi
doganali, per opporsi alla decisio-
ne dell’autorità doganale è possi-
bile presentare ricorso (ex artico-
lo 243, regolamento Ce 2913/92),
in una prima fase dinanzi l’auto-
rità doganale e, in una seconda
fase, dinnanzi ad un’autorità in-
dipendente (che può essere
un’autorità giudiziaria ovvero un
organo specializzato equivalente
secondo la normativa interna de-
gli Stati membri).
Inoltre, il diritto al ricorso è ca-
ratterizzato dall’alternatività in
quanto, da un lato, il legislatore
comunitario non esclude che il di-
ritto nazionale possa consentire al
contribuente di rivolgersi diretta-
mente all’autorità giudiziaria e,
dall’altro lato, nell’ordinamento
interno non esiste un diritto sog-
gettivo del contribuente di dover
instaurare necessariamente un
procedimento amministrativo
prima dell’introduzione del ricor-
so giurisdizionale (Corte di giusti-
zia Ue, sentenza dell’11 gennaio
2001 in C.1799 Kofisa).
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Ultimo comma
la lezione:
non alterare
i bilanci per
motivi fiscali
di Giorgio Gavelli
entrata nella sua fase
attuativa. Può essere utile,
allora, riflettere sulle esperienze
recenti da evitare.
Ad esempio, nel momento in
cui ci si prefigge di avvicinare
ancora di più i valori civilistici e
quelli fiscali, non si dovrebbe
agire in senso inverso, vincolando
certe conseguenze tributarie a
comportamenti di bilancio.
Con il provvedimento 22
marzo 2023, l’agenzia delle
Entrate ha attuato quanto
previsto dalla manovra per il 2023
(articolo 1, commi 65 e seguenti,
della legge di Bilancio). La norma
prevede – per il 2023 e i quattro
periodi d’imposta successivi –
una deducibilità maggiorata degli
ammortamenti calcolati sul costo
dei fabbricati strumentali
utilizzati per l’esercizio
dell’impresa in specifiche attività
nell’ambito del settore
commercio. Sorprendentemente,
il par. 4.2 del provvedimento ha
previsto che tale maggiorazione
sia «deducibile, nel rispetto dei
limiti ivi indicati, nell’ipotesi di
modifica al piano di
ammortamento civilistico
operato nell’esercizio di prima
applicazione della stessa».
Detto in altri termini: il
beneficio fiscale si ottiene solo
modificando il piano di
ammortamento civilistico,
operazione che può essere attuata
solo quando ne sussistono tutte le
condizioni previste dai principi
contabili, motivando tale scelta in
nota integrativa. Per modificare la
“sistematicità” delle quote di
ammortamento, ai sensi del
principio contabile Oic16, occorre
che si siano verificati
cambiamenti tali da richiedere
una modifica delle stime
effettuate nella determinazione
della residua possibilità di
utilizzazione del cespite. Ed è
evidente che l’emanazione di un
provvedimento di natura fiscale
che consente una maggiore
deducibilità non comporta alcun
mutamento. Le conseguenze di
quanto appena ricordato non
sono difficili da immaginare:
O le imprese dotate di organi di
controllo contabile ben
difficilmente potranno mettersi
nelle condizioni di fruire del
beneficio fiscale;
O le altre potranno tentare, ma
senza alcuna certezza che tale
scelta non venga, un domani,
contestata in sede di verifica
proprio per la mancata
applicazione dei principi contabili
di riferimento, anche in virtù
dell’articolo 1, comma 34, della
legge 244/2007 (norma mai
espressamente abrogata).
L’effetto di svuotamento e
potenziale pericolosità che il
Provvedimento comporta sulla
norma contenuta nella legge di
Bilancio poteva a nostro avviso
essere evitata. Infatti, il comma 4
dell’articolo 109 del Tuir prevede
la deducibilità per i costi che
«pur non essendo imputabili al
conto economico, sono
deducibili per disposizione di
legge». E in tal senso (e non,
invece, in senso restrittivo)
poteva essere letta la relazione
accompagnatoria, laddove
afferma che «la maggior misura
(dal 3% al 6%) è consentita,
comunque, nel rispetto dei
principi contabili, alle imprese
che operano in quei settori». Si
“rispettano” i principi contabili
non cercando di forzare
determinati comportamenti in
bilancio, ma evitando di
iz
“inquinare” il conto economico
.b
per motivi fiscali.
st
© RIPRODUZIONE RISERVATA
po
er
ov
Il Sole 24 Ore Lunedì 9 Ottobre 2023 – N.278 27

17 novembre
l’inizio del percorso
Norme & Tributi È prevista l’avvio del master in Gover-
nance, compliance e controllo con
Gruppo 24 Ore una sessione a Milano alla sede del
Sole 24 Ore.

Governance, compliance
Come è strutturato il master?
La direzione scientifica Il percorso si svilupperà in 23
weekend, nel periodo novembre
2023-giugno 2024, con due incontri

e controlli: al via il master

L’iniziativa
Lezioni in presenza
e online per giuristi,
commercialisti e consulenti
Il prossimo 17 novembre, presso
la sede del Sole 24 Ore a Milano
(viale Sarca 223) prenderà il via il
master in Governance, com-
pliance e controlli interni. Si trat-
ta di un percorso formativo com-
pleto, della durata complessiva
di 253 ore, rivolto a giuristi, com-
mercialisti e consulenti del lavo-
ro che si occupano di questi temi
e vogliono migliorare la propria
preparazione.
Il direttore scientifico è l’avvo-
cato Alessandro De Nicola, senior
partner delle sedi italiane dello
studio legale Orrick, con una vasta
esperienza quale presidente e
membro di Cda e organismi di vi-
gilanza di banche, assicurazioni e
società quotate.
Sono previsti 14 moduli, che
spazieranno dalla corporate go-
vernance ai principi di auditing,
dal focus sui controlli interni nei
settori bancario, assicurativo e fi-
nanziario al diritto penale com-
merciale, dal controllo di gestione
all’adeguatezza degli assetti e al-
l’intelligenza artificiale, per citarne
soltanto alcuni.
Al termine del percorso, i parte-
cipanti avranno la possibilità di
sostenere un esame finale, che
consentirà di comunicare al mer-
cato la certificazione delle compe-
tenze acquisite con la garanzia del
brand Sole 24 Ore.
Il percorso si svilupperà in 23
week end, nel periodo novembre
2023 – giugno 2024, con 2 incontri
settimanali per 3 settimane al me-
se: il venerdì pomeriggio, con ora-
rio 14.30-18.30, e il sabato, con
orario 9.30-13.00 e 14.00-17.30.
La formazione verrà erogata in
parte in aula nella sede del Sole 24
Ore a Milano (1 week end al mese)
e in parte attraverso la piattafor-
ma Sole 24 Ore Formazione (2
week end al mese).
I 14 moduli del corso
Il programma del corso affronta
le principali tematiche in tema di
governance, compliance e con-
trolli interni, nell’ottica di fornire
una visione d’insieme – ma ap-
profondita – ai partecipanti. Que-
sto il quadro completo dei diversi
moduli:
O I modulo (55 ore) - Corporate
governance e sistema dei control-
li interni;
O II modulo (11 ore) - Analisi eco-
nomica del diritto societario;
O III modulo (11 ore) - L’organiz-
zazione aziendale;
O IV modulo (11 ore) - Modelli di
sistemi di controllo interno;
O V modulo (22 ore) - Funzione
di revisione interna e principi
di auditing;
O VI modulo (11 ore) - Privacy;
O VII modulo (22 ore) - Figure
chiave nel sistema dei controlli
interni;
O VIII modulo (11 ore) - I controlli
interni nei settori bancario, assi-
curativo e finanziario;
O IX modulo (22 ore) - Diritto pe-
nale commerciale;
O X modulo (22 ore) - La respon-
sabilità amministrativa degli enti
(decreto legislativo 231/2001);
O XI modulo (11 ore) - La norma-
tiva a tutela dell’ambiente e della
salute e sicurezza nei luoghi di
lavoro;
O XII modulo (22 ore) - Principi
di contabilità e redazione del bi-
lancio di esercizio – la revisione
dei conti;
O XIII modulo (11 ore) - Il control-
lo di gestione;
O XIV modulo (11 ore) - Adegua-
tezza degli assetti, controlli inter-
ni e intelligenza artificiale.
Il calendario del primo modulo
Il primo Il primo modulo, della
durata di 55 ore, inizierà nel corso
del 2023, mentre i moduli succes-
sivi si terranno nel 2024, dal 19
gennaio a fine giugno. Ecco, in
dettaglio, il calendario degli ap-
puntamenti del primo modulo:
O 17-18 novembre: in presenza a
Milano o in diretta web;
O 24-25 novembre;
O 1-2 dicembre;
O 15-16 dicembre;
O 12-13 gennaio 2024.
Per iscrizioni ci si può attivare
sul sito del Sole 24 Ore Formazio-
ne o attraverso il proprio agente
Sole 24 Ore di zona.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
sole24oreformazione.it
Il sito per informazioni
e iscrizioni
Alessandro De Nicola, senior
partner delle sedi italiane
dello studio legale Orrick,
componente del Ceo Advisory
board mondiale e docente
universitario, nell’ambito
della propria attività
«Un percorso specialistico
con importanti
spazi di networking»
imagoeconomica
L’intervista
Alessandro De Nicola
Direttore scientifico del master
A vvocato Alessandro De
Nicola, coordinatore e
direttore scientifico del
corso, quali sono gli elementi
distintivi del master in
Governance, compliance e
controlli interni?
Si tratta di un percorso formativo
che definirei completo, con una
durata complessiva di 253 ore e
molte tematiche trattate.
L’obiettivo che ci proponiamo è
quello di formare veri e propri
specialisti nel campo dei controlli
professionale ha acquisito
una vasta esperienza quale
presidente e membro di
consigli di amministrazione
e organismi di vigilanza di
banche, assicurazioni e
società quotate.
interni, rafforzandone le necessarie
competenze, che sono, come è
noto, marcatamente
interdisciplinari. Riteniamo che ve
ne sia bisogno e soprattutto che la
richiesta del mercato per figure di
questo tipo sia elevata.
Uno degli elementi più
apprezzati dai partecipanti a
questa tipologia di master sta nella
possibilità di partecipare a
momenti di networking. Avete
pensato anche a questo aspetto?
Certamente. In occasione dei sette
weekend che prevedono la lezione in
aula verrà organizzato, la sera del
venerdì, un evento con la presenza di
speaker di eccezione: cito per tutti
l’amministratore delegato del Sole 24
Ore, Mirja Cartia d’Asero, e Carlo
Cottarelli, che saranno fra i primi a
condividere con i nostri partecipanti
le loro esperienze. L’obiettivo è,
evidentemente, anche quello di
favorire il networking fra i
partecipanti (e con gli esperti) e la
condivisione delle esperienze, con
l’opportunità di creare legami e
collaborazioni di valore nel prosieguo
delle attività professionali di ciascuno.
settimanali per tre settimane al
mese: il venerdì pomeriggio e il
sabato mattino e pomeriggio.
Sono previsti 14 moduli, che
spazieranno dalla corporate
governance ai principi di auditing,
dal focus sui controlli interni nei
settori bancario, assicurativo e
finanziario al diritto penale
commerciale, dal controllo di
gestione all’adeguatezza degli
assetti e all’intelligenza artificiale.
Ci può dare qualche
informazione in più sui docenti?
I docenti sono tutti di alto profilo.
Sono stati coinvolti avvocati,
commercialisti, esperti di controlli
interni provenienti da alcune fra le
aziende più importanti del paese:
tutte figure con consolidata
esperienza nelle materie affrontate
nei diversi moduli. Il panel di relatori
prevede poi il coinvolgimento di
docenti universitari, legali
d’impresa, responsabili internal
audit e compliance, che potranno
senz’altro contribuire ad
approfondire anche gli aspetti
pratici legati alle materie trattate.
A chi consiglierebbe questo
master?
Il master è pensato per giuristi,
commercialisti, consulenti del
lavoro che si occupano di
compliance e a chi in società svolge
o supporta questo tipo di attività.
Come dicevo all’inizio, le
competenze richieste a chi opera in
questo settore sono interdisciplinari
e chiaramente ciò richiede
un’elevata specializzazione anche in
vista delle sfide che saremo chiamati
ad affrontare noi professionisti nel
prossimo futuro. Penso tra l’altro al
possibile ruolo che potrà avere
l’intelligenza artificiale nelle
dinamiche degli assetti societari
nonché alle opportunità e rischi
connessi all’utilizzo di sistemi
automatizzatati, cui peraltro è
dedicato un modulo del master.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Lo Studio Archi+, spe- MARVINACUSTICA è Dal 10 ottobre al 12 di- della proposta, sull’entità
cializzato in BIM (Building una realtà consolidata che cembre le imprese del della riduzione dei con-
Information Modeling) e opera nel campo dell’in- settore manifatturiero sumi, dell’uso di materie
implementazione digitale, sonorizzazione industria- ed estrattivo potranno prime, d’acqua e/o dei
si propone come part- le, civile e ospedaliera. presentare a Invitalia le rifiuti prodotti ed infine
ner tecnologico per tutte Offriamo la soluzione più domande di contributo sull’utilizzo di energia
quelle realtà, pubbliche Samuele e Simona Rebecchi e il marito Cristian adatta contro l’inquina- Linea di produzione componenti automotive per il bando Transizione rinnovabile. Whitenergy
e private, che vogliono mento acustico, in con- Industriale. Gli interventi S.p.a., in qualità di Ener-
incrementare il proprio formità alle normative in previsti sono quelli di effi- gy Service Company
know-how e affrontare da tema di ambiente lavora- cienza, fonti rinnovabili ed certificata, tramite i suoi
protagonisti le sfide di que- tivo ed abitativo. Vengo- economia circolare (mate- esperti può supportare le
sta transizione digitale. Ciò no realizzati prodotti su rie riciclate, riduzione rifiuti aziende nell’individuare gli
che distingue Archi+ da al- misura per ogni esigenza: e acqua). Il bando con una interventi più sostenibili e
tre società di consulenza dalle grandi cabine inso- disponibilità di 300 milioni premiati dal bando, nel-
è la capacità di apportare Rebos è stata fondata dalla clientela che ha tro- norizzanti ai delicati trat- Nella Motor Valley c’è un visori connessi al gestiona- di euro, coprirebbe inve- la predisposizione della
conoscenza che provie- da Gabriele Rebecchi nel vato in Rebos un partner tamenti fonoassorbenti, fertile terreno anche per le e ai processi produttivi, stimenti per circa 750 mi- documentazione tecnica
ne dal mondo dell’archi- 1980 ed oggi l’Azienda affidabile e costante. Negli barriere, griglie, silenzia- l’industria meccatroni- veicoli intelligenti per i tra- lioni, di cui la metà riservati ed economica, nella ren-
tettura e dell’ingegneria è gestita dai figli Samue- anni ci sono stati periodi di tori. Dall’analisi acustica ca: qui proliferano azien- sporti interni ai flussi pro- alle aziende energivore. I dicontazione dei risparmi
tramite l’applicazione del le e Simona con il marito crisi significative del mer- iniziale alla progettazione, de specializzate per esse- duttivi, ma soprattutto so- contributi a fondo perdu- economici e ambientali
processo BIM, all’inter- Cristian. I cilindri oleodi- cato ma Rebos si è sem- produzione e installazione. re maglie della catena 4.0. luzioni personalizzate. È la to possono arrivare sino e delle spese sostenute,
no del lavoro quotidiano, namici sono sempre stati pre contraddistinta per la Fiore all’occhiello del nuo- RRRobotica, nell’ambito caratteristica fantasia italia- al 50% dell’investimento. necessari all’ottenimento
con esperienza maturata il prodotto principale; ne capacità di adattamento, vo stabilimento è il nuovo di questa realtà connessa na che rende capaci di cu- La valutazione dei piani dei contributi. Transizione
sul campo su commesse vengono prodotti circa facendo fronte in modo laboratorio di acustica al globo, ha realizzato ol- cire prodotti sul corpo del- di investimento, compre- energetica e incentivi sa-
private e appalti pubblici. I
160.000 pezzi all’anno di proattivo anche a situa- 4.0, all’avanguardia come tre 5000 automazioni ro- le Factory e chi si rivolge a si tra un 3 e 20 milioni di ranno al centro del pros-
nostri BIM Manager, Coor- varie dimensioni, impie- zioni nuove ed inaspetta- tecnologia, strumentazio- botizzate che hanno com- RRRobotica esige proprio euro per azienda, avverrà simo evento White Focus
dinator e Specialist sono agati in svariati settori quali te. Il punto di forza è che ne e centro di R&D. Info: piuto milioni di turni di questo: un fornitore esper- sulla base di una gradua- 2023 del 23 novembre.
vostra disposizione. agricoltura, edilizia, fore- da sempre vengono fatti www.marvinacustica.it lavoro generando ricchez- to integratore di impianti toria basata sulla qualità Info: www.weeg.it
stale, ecologia, tunnelling, investimenti in macchinari za e occupazione a picco- per processi automatizzati,
logistica e sollevamento. ed impianti all’avanguardia le aziende e grandi gruppi. affidabili, semplici, “che co-
Nel 2014 si è poi deciso di per poter rispondere alle In 35 anni di puro mestie- stino il giusto prezzo”, su
sviluppare e produrre sca- richieste del mercato in re, RRRobotica ha sapu- misura della propria filoso-
tole ad ingranaggi (ridutto- tempi brevi e con prodotti to applicare le proprie co- fia industriale e che dia una
ri, moltiplicatori) destinate di qualità. L’obiettivo per il noscenze di progettazione assistenza tecnica rapida.
all’impiego su macchine futuro è quello di migliora- e costruzione di robot in- RRRobotica si pone dun-
agricole, in modo da arric- re in modo significativo le tegrando sofisticate tec- que come vero e proprio
chire la gamma e dare un tecnologie oggi esistenti, nologie dei migliori brand consulente in grado di offri-
ulteriore servizio ai clienti. studiando nuove soluzioni internazionali. Robot antro- re soluzioni all’avanguardia
La filosofia dell’Azienda innovative per valorizzare pomorfi, robot a cinemati- che costituiscono un inve-
è fatta di qualità, servizio il patrimonio di know-how ca parallela, robot collabo- stimento tanto efficiente
e tempestività, caratteri- dell’Azienda. Info: www. rativi, robot mobili, visione quanto conveniente. Info:
www.archipiu.com stiche molto apprezzate rebosoleodinamica.com Nuova sede (Schio – VI) artificiale 2D e 3D, super- www.rrrobotica.it www.weeg.it
28 Il Sole 24 Ore Lunedì 9 Ottobre 2023 – N.278

fallimento post mortem: e del subentro del curatore fallimen-

Norme & Tributi regole sul subentro invariate tare in tutte le controversie, anche in
La Cassazione con la sentenza n. corso, si verificano anche in caso di
Diritto dell’economia 27688 del 2 ottobre ha chiarito che gli fallimento “post mortem”: gli effetti
effetti dello spossessamento del fallito riguardano però gli eredi del fallito.

Il link fra debiti d’impresa

un arricchimento indiretto del nu-
Il quadro cleo familiare», il cui inadempimen-
to legittimerebbe, dunque, il credito-
re a soddisfarsi anche sui beni che si-

e bisogni familiari va provato

tà professionale (come accade nel
Fondo patrimoniale caso di una fideiussione) non sono,
di regola, contratti per soddisfare i
bisogni della famiglia «in maniera
immediata e diretta» e, quindi, non
Secondo la Cassazione si può sostenere che sul garante
le obbligazioni sono assunte gravi l’onere di fornire la prova
contraria a questa presunzione;
per lo svolgimento dell’attività O qualora infatti si tratti di una fi-
deiussione stipulata a garanzia
Il vincolo non può quindi dell’adempimento delle obbliga-
essere presunto
in modo automatico
zioni di società commerciale (della
quale i coniugi fossero i soci), deve
ritenersi che essa abbia «la imme-
I bisogni della famiglia
Non comprendono solo la
necessità di soddisfare le
esigenze indispensabili per
l’esistenza della famiglia ma
anche le esigenze volte al pieno
ricadute economiche si ripercuoto- mantenimento, al benessere e
no, positivamente o negativamen- all’armonico sviluppo della
te, sul tenore di vita familiare. famiglia, e al potenziamento della
capacità lavorativa: sono escluse
Cosa deve essere provato solo le esigenze voluttuarie o con
Ne consegue che il semplice richia- intenti meramente speculativi.
mo al contratto dal quale l’obbliga- Cassazione, sentenze
zione origina (ad esempio, una fi- 5385/2013, 20998/2018.
deiussione) non è sufficiente all’as-
solvimento, da parte del debitore,
dell’onere probatorio finalizzato a
sottrarre il bene vincolato in fondo
patrimoniale alla garanzia dei cre-
ditori. È infatti necessario che il de-
Giurisprudenza mutata
Quali sono i debiti “vincolati”
Il criterio identificativo dei crediti
il cui soddisfacimento può essere
realizzato in via esecutiva sui beni
vincolati nel fondo patrimoniale
va ricercato non già nella natura
(contrattuale o extra
contrattuale) delle obbligazioni
assunte da un coniuge ma nella
relazione esistente tra gli scopi
per cui i debiti sono stati originati
e i bisogni della famiglia.
Cassazione, sentenze
15862/2009, 16176/2018
ano vincolati nel fondo patrimoniale.
Questo mutato corso della Cassa-
zione prende corpo dal rilievo che il
modello familiare nel tempo si è evolu-
to, tendendo a bilanciare gli interessi
della famiglia con quelli del singolo co-
niuge e a valorizzare le scelte di libertà
individuale nonché l’autonomia dei
coniugi, pur sempre fermo restando il
loro dovere di contribuzione al mante-
nimento della famiglia e dei figli.
Se è vero, pertanto, che ogni ric-
chezza individuale è potenzialmente
idonea ad arrecare un vantaggio al nu-
cleo familiare, la nozione di obbliga-
zione contratta per i bisogni della fa-
miglia «deve avere una portata più cir-
coscritta» in quanto, altrimenti, si va-
nificherebbe ogni possibilità per il
debitore di dimostrare che il creditore

Angelo Busani
Si “gioca” sulla reciproca capacità
di soddisfare l’onere della prova la
contesa instaurata dal creditore
contro il debitore nel tentativo di
sottoporre a esecuzione forzata i
beni che il debitore abbia vincolato
in un fondo patrimoniale.
Il debitore che si difende deve
dimostrare:
O l’esistenza del fondo patrimoniale;
O la sottoposizione al vincolo del
fondo patrimoniale dei beni che il
creditore intende escutere;
O la consapevolezza del creditore,
al momento del perfezionamento
dell’atto dal quale deriva l’obbliga-
zione (ad esempio, il rilascio di una
fideiussione), che questa è stata
contratta per scopi estranei ai biso-
gni della famiglia.
I chiarimenti della Cassazione
Su quest’ultimo punto, la Cas-
sazione (ordinanza n. 27562 del
28 settembre 2023) detta i se-
guenti principi:
O i debiti assunti da uno dei co-
niugi o da entrambi nell’esercizio
dell’attività d’impresa o dell’attivi-
diata e diretta funzione di garantire
le obbligazioni commerciali della
società, soggetto terzo rispetto al
nucleo familiare»;
O deve, pertanto, ritenersi che,
nell’esercizio dell’attività di impre-
sa o professionale, le obbligazioni
sono assunte, di regola, non già per
l’immediato e diretto soddisfaci-
mento dei bisogni della famiglia
bensì ai fini dello svolgimento del-
l’attività professionale o commer-
ciale; solo in via indiretta le relative
‘ L’esecuzione forzata
dei beni tutelati dipende
dalla capacità delle parti
di dimostrare l’esistenza
o l’inesistenza del legame
bitore, a seconda delle circostanze
del caso concreto, dimostri, anche
mediante elementi presuntivi, la
per tener conto riconoscesse l’obbligazione contratta
per scopi estranei ai bisogni della fa-
miglia del debitore (e quindi non escu-
«non diretta finalizzazione» ai bi-
sogni della famiglia dell’obbliga- dei cambiamenti sociali tibile sui beni del fondo patrimoniale).
Qualora indistintamente ogni ob-
zione contratta dal debitore nel- bligazione che si prospetti utile ad ac-
l’ambito della sua attività impren- crescere il patrimonio familiare fosse
ditoriale o professionale. dal rilascio di una fideiussione da intesa come contratta per soddisfare
Qualora il debitore produca ta- L’orientamento parte di uno dei coniugi a favore di i bisogni della famiglia del debitore,
le sforzo probatorio, il creditore una società (Cassazione n. 2904/2021 sarebbe impossibile per costui dimo-
che intende assoggettare l’immo- e 29983/2021). Insomma, il creditore strare il contrario. Inoltre, se i coniugi
bile costituito in fondo patrimo- non può pretendere di ricavare auto- costituiscono un fondo patrimoniale,
niale all’esecuzione forzata, do- Sono state meglio valorizzate maticamente, dal solo fatto del rila- per ciò stesso esprimono una scelta
vrà allora compiere il proprio le scelte di libertà individuale scio di una fideiussione prestata in che tende a separare le risorse che si
sforzo probatorio, fornendo la di- relazione a un’attività imprendito- intendono destinate a soddisfare le
mostrazione, a fronte di contesta-
e l’autonomia dei coniugi riale, la prova che si tratti di un debito esigenze della famiglia da quelle de-
zioni in ordine alla estraneità del- contratto «nell’interesse della fami- stinate ad altra finalità.
la garanzia prestata ai bisogni Al fine di contestare il diritto del credi- glia», argomentando che, in tanto Ad esempio, nell’ordinanza
della famiglia, che essa sia invece tore a sottoporre a esecuzione forzata l’attività lavorativa viene svolta da 15741/2021, la Cassazione ha ricono-
destinata a soddisfarli in via di- i beni vincolati in fondo patrimoniale, una persona, in quanto da essa ven- sciuto i beni vincolati nel fondo patri-
retta e immediata, avuto riguardo il debitore deve dimostrare che il suo gono ricavate le risorse occorrenti per moniale come non suscettibili di ese-
alla specificità del caso concreto debito è stato contratto per scopi provvedere ai bisogni della famiglia. cuzione forzata se il debito contratto
e cioè dovrà provare che la presta- estranei ai bisogni della famiglia e che Da queste decisioni pare desu- da uno dei coniugi ecceda il dovere che
zione della garanzia fosse diretta- di questo fatto il creditore fosse a co- mersi un orientamento della Cassa- egli ha di procurarsi il fabbisogno oc-
mente funzionale non già, come noscenza, in quanto, secondo l’artico- zione (già espresso nelle decisioni n. corrente per adempiere al suo obbligo
è la regola, al buon andamento lo 170 del Codice civile, i beni del fondo 8201/2020 e n. 2904/2021) secondo di contribuzione per il mantenimento
dell’attività commerciale della patrimoniale possono essere escussi il quale, differentemente da una più della famiglia e dei figli: è il caso, ad
società garantita, conseguente
anche alla prestazione della ga-
solo per debiti contratti per soddisfare
i bisogni della famiglia del debitore.
rigida tendenza precedente, nel con-
cetto di “bisogno della famiglia” non
esempio, del debito contratto per
«esigenze di natura voluttuaria» o per
ranzia, bensì al soddisfacimento Questa dimostrazione non può deve indistintamente farsi rientrare «interessi meramente speculativi».
dei bisogni della famiglia. essere automaticamente desunta dal l’assunzione di qualsiasi «vincolo —A.Bu
© RIPRODUZIONE RISERVATA fatto che il debito in questione deriva obbligatorio idoneo a determinare © RIPRODUZIONE RISERVATA

POSTE ITALIANE S.p.A. CITTÀ METROPOLITANA DI CAGLIARI

ESITO DI GARA
Si rende noto che, ai sensi del D. Lgs. n. 50/2016,
in data 09/10/2023 è stata pubblicata sulla 5^
Serie Speciale della Gazzetta Ufficiale della Re-
ESITO DI GARA
Si rende noto che, ai sensi del D. Lgs.
n. 50/2016, in data 09/10/2023 è stata
pubblicata sulla 5^ Serie Speciale della Gaz-
ESTRATTO BANDO DI GARA
La Città Metropolitana di Cagliari, Settore 7 - Stazione
Unica Appaltante, ha indetto, ai sensi dell’art. 71 del
D.Lgs.36/2023, una gara per l’affidamento della Procedura
Aperta “Servizio Energia Termica”, gestione, fornitura del
Regole da raccordare per i trust
gasolio, conduzione, manutenzione ordinaria e straordinaria

creati prima della svolta del Fisco

zetta Ufficiale della Repubblica Italiana n. 117,
pubblica Italiana n. 117, trasmesso alla GUCE degli impianti termici della Città Metropolitana di Cagliari,
trasmesso alla GUCE il 02/10/2023, l’avviso di per un anno - CIG A01821D24C - Codice NUTS ITG2F - CPV
il 02/10/2023, l’avviso di appalto aggiudicato appalto aggiudicato “Servizi per la gestione 71314200-4 - Servizi di gestione energia.
“Procedura Aperta in modalità telematica per di spazi di coworking di Poste Italiane SpA Importo a base di gara di € 1.119.116,84 oltre IVA al 22%, di
l’istituzione di un Accordo Quadro per fornitura fino ad un massimo di 250 siti dislocati nel cui € 165.403,31 quale Importo manodopera non soggetto
e consegna di ROTOLI DI CARTA TERMICA suddivisa territorio nazionale - suddiviso in 3 lotti”. a ribasso d’asta e € 292.100,31 quale importo Lavori a
misura massimo presunto soggetto a ribasso d’asta. Il
in 2 lotti”. Il bando integrale è visibile sul sito Il bando integrale è visibile sul sito Internet: bando e la relativa documentazione sono liberamente
Internet: www.poste.it. www.poste.it. consultabili sul sito www.cittametropolitanacagliari.it e sulla
IL RESPONSABILE CA/ACQ/ASSMC IL RESPONSABILE CA/ACQ/AI piattaforma www.sardegnacat.it. Scadenza presentazione
Valeria Patacchiola Loris Perna offerte:23/10/2023 h. 10:00. Il Dirigente Dott. Bruno Orrù norma di esenzione/agevolazione guenza di tale interpretazione sia
Patrimoni prevede il mantenimento di deter- che, una volta soddisfatto il requisi-
minati requisiti per un certo perio- to quinquennale in capo al trustee,
RENERGETICA S.P.A. do di tempo, il termine iniziale de- il successivo trasferimento ai bene-
Sede legale in Genova, Salita Santa Caterina, 16123 corre dalla data di attribuzione al ficiari della partecipazione fruisca
Capitale Sociale Euro 1.108.236,66 Il passaggio alla tassazione beneficiario e non dalla data del dell’esenzione così cristallizzatasi.
Tel. +39 010 6422384 - Fax - +39 010 6400260 in uscita apre dubbi precedente trasferimento patrimo- Tale interpretazione non appare
Sito internet: www.renergetica.com niale dal disponente al trustee. Si del tutto convincente per due ordi-
Registro delle Imprese di Genova
interpretativi non risolti pensi ad esempio all’esenzione di ni di motivi. Il primo è che non si
Codice Fiscale e Partita IVA 01825990995, cui all’articolo 3, comma 4-ter, del comprende quale sia l’affidamento
REA n. GE-431587 Andrea Vasapolli Dlgs 346/1990, con riferimento alla violato, di certo infatti non si potrà
CONVOCAZIONE DI ASSEMBLEA ORDINARIA E STRAORDINARIA - estratto quale l’impegno al possesso quin- affermare che il trust fu istituito al
Si rende noto che è stato pubblicato sul sito internet della Società Il passaggio dal regime della “tassa- quennale della partecipazione do- solo fine di “congelare” il diritto al-
Renergetica S.p.A. (www.renergetica.com) l’Avviso di convocazione zione all’entrata” a quello della vrà essere assunto dai beneficiari l’esenzione di cui all’articolo 3,
dell’Assemblea Ordinaria e Straordinaria, convocata in Chatillon (AO), “tassazione all’uscita” con riferi- quando il trustee assegnerà loro tale comma 4-ter, citato. Il secondo è
via Stazione 31 il giorno 24 ottobre 2023, alle ore 15:30, in prima mento alle vicende patrimoniali che partecipazione. Il trustee, per con- che, stante l’oramai pacifica irrile-
convocazione e il giorno 26 ottobre 2023, in seconda convocazione, interessano i trust, sostenuto dap- verso, nulla deve dichiarare nel mo- vanza fiscale dell’atto di trasferi-
stessa ora e luogo, per discutere e deliberare sul seguente prima dalla dottrina, poi fatto pro- mento in cui la partecipazione gli mento del patrimonio dal dispo-
ORDINE DEL GIORNO prio dalla Suprema corte e infine viene trasferita, stante la fiscale nente al trustee, in tale occasione
accettato dalle stesse Entrate con la neutralità di tale trasferimento. non si realizza il presupposto im-
Assemblea Ordinaria:
circolare 34/E/2022, comporta la In merito ai trasferimenti di par- positivo legittimante l’imposta di
1. Ratifica dell’operato e rinuncia ad intraprendere qualunque pre-
necessità di risolvere molteplici tecipazioni in trust posti in essere donazione per cui non si compren-
tesa o azione nei confronti di tutti i componenti dimissionari del
Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale. Deliberazio- problematiche interpretative, mol- prima dell’emanazione della circo- de come potrebbe avere efficacia
ni inerenti e conseguenti. te non ancora compiutamente lare 34/E, il Notariato con lo studio una dichiarazione resa quando il
2. Nomina dei componenti del Consiglio di Amministrazione, previa esplorate, una delle quali afferisce ora emanato sostiene che andrebbe presupposto impositivo non sussi-
determinazione del loro numero, della durata in carica e deter- alle modalità di applicazione ai tutelato il legittimo affidamento del steva e, per di più, da un dichiaran-
minazione del relativo compenso. Deliberazioni inerenti e conse- trust di regimi di esenzione e age- contribuente nella vigenza della re- te (il trustee) diverso dal futuro
guenti. volazione previsti ai fini delle im- gola che era stata sostenuta dalle soggetto passivo (i beneficiari). Si
3. Nomina dei componenti del Collegio Sindacale e determinazione poste indirette. La tematica è stata Entrate (risoluzione 110/2009) e ritiene, in merito, che le dichiara-
del relativo compenso. Deliberazioni inerenti e conseguenti. anche oggetto dello studio appena quindi che per tali trasferimenti zioni di impegno al possesso quin-
pubblicato 47-2023/T del Consiglio debba rilevare la dichiarazione al- quennale rese dai trustee prima
Assemblea Straordinaria: nazionale del Notariato (si veda an- l’epoca resa dal trustee e che il ter- dell’emanazione della circolare 34/
1. Modifica degli articoli dal 2 al 31 dello Statuto sociale. Deliberazioni
che Il Sole 24 Ore del 2 ottobre). mine quinquennale decorra da tale E/2022 semplicemente siano prive
inerenti e conseguenti.
A fronte della riconosciuta irrile- trasferimento. Si ritiene che conse- di alcun valore e non producano
Ogni informazione riguardante (i) il capitale sociale e il numero dei vanza fiscale delle attribuzioni pa- conseguenze di sorta.
diritti di voto (ii); la legittimazione all’intervento e al voto in As-
semblea, ivi inclusa ogni indicazione riguardante la record date ([13] Più risposte trimoniali dal disponente al trustee,
nel regime della “tassazione al-
Con lo studio 47-2023/T, inoltre,
nel commentare la ragione per cui
ottobre 2023); (iii) le procedure per l’intervento e il voto in Assemblea
e per il conferimento della delega; (iv) la procedura per richiedere e più servizi! l’uscita” la sussistenza delle condi-
zioni per fruire di eventuali esen-
anche se il trasferimento in-
fraquinquennale dal disponente al
l’integrazione dei punti all’ordine del giorno e per presentare nuove
zioni/agevolazioni va riscontrata trustee è un atto fiscalmente neu-
proposte di deliberazione; (v) la procedura per esercitare il diritto di
nel successivo momento in cui il be- trale esso determina decadenza
porre domande sull’ordine del giorno; (vi) le modalità e i termini di Scopri ne in trust viene stabilmente attri- dall’agevolazione prima casa, viene
presentazione delle liste per la nomina del Consiglio di Amministra-
zione e del Collegio Sindacale; (vii) le modalità e i termini di reperi-
di più: buito dal trustee ai beneficiari. Così, evidenziato che l’atto di dotazione,
bilità dei documenti che saranno sottoposti all’Assemblea, è indicata ad esempio, la sussistenza delle pur essendo fiscalmente irrilevan-
nell’avviso di convocazione integrale, disponibile sul sito internet condizioni per fruire del beneficio te, produce pur sempre l’effetto ci-
della Società www.renergetica.com.
Genova, 9 ottobre 2023
prima casa va verificata in capo al
beneficiario alla data di attribuzione ‘ Il mantenimento di certi
requisiti per un periodo
vilistico di “distacco” del bene dalla
sfera giuridica del disponente ed è
iz

allo stesso dell’immobile che costi- decorre dall’attribuzione: da tale distacco che consegue la de-
Per il Consiglio di Amministrazione di Renergetica S.p.a.
.b

tuiva (parte del) fondo in trust. non rilevano eventuali cadenza dell’agevolazione.
Il Presidente Stefano Giusto Ne consegue, inoltre, che se la dichiarazioni precedenti
st

© RIPRODUZIONE RISERVATA
po
er
ov
Il Sole 24 Ore Lunedì 9 Ottobre 2023 – N.278 29

NT+LAVORO limiti specifici, in rispetto del divieto

Norme & Tributi Compensi nelle società sportive di distribuzione indiretta degli utili.
Come per i lavoratori sportivi, anche i di Manuela Baltolu
Lavoro compensi erogati agli amministratori La versione integrale dell’articolo su:
delle società sportive sono soggetti a ntpluslavoro.ilsole24ore.com

Distacco e Cig: i giudici Le pronunce

aprono alla compatibilità

Contenzioso
La linea seguita dall’Inps
esclude l’ammortizzatore
per i lavoratori distaccati
Alcune pronunce recenti
ammettono invece il diritto
all’integrazione salariale
Pagina a cura di
Marcello Floris
Unlavoratoredistaccatopuòfruiredella
cassa integrazione? La linea seguita fi-
nora dall’Inps è quella della incompati-
bilitàfraidueistituti.Recentemente,pe-
rò, alcune sentenze di merito si sono
espresse a favore della compatibilità fra
distacco e Cig.
Chi può essere messo in Cig
Lacassaintegrazioneconsistenell’inter-
ventodell’Inpsacoperturadellaretribu-
zione persa dai lavoratori nei periodi di
sospensione o riduzione dell’attività la-
vorativa. Sono destinatari dell’ammor-
tizzatoreilavoratoriassunticoncontrat-
to di lavoro subordinato, compresi gli
apprendisti ed esclusi i dirigenti. Alla
presentazione della domanda i lavora-
tori devono avere presso l’unità produt-
tivaperlaqualeèrichiestoiltrattamento
un’anzianità di almeno 30 giorni di ef-
fettivo lavoro, cioè di effettiva presenza
a prescindere dalla durata oraria. Per il
computo dei 30 giorni non è necessaria
lacontinuitàdellaprestazionenell’unità
produttivaperlaqualeèrichiestalacassa
integrazione (nota del ministero del La-
voro 525/2018). Sono esclusi dall’appli-
cazione i dipendenti di aziende artigia-
ne, del terziario, del credito, delle assicu-
razioni e dei servizi tributari.
La posizione dell’Inps
Recentemente, nell’ambito di un con-
tenzioso tra lavoratori pensionati e
l’Inps,cheriguardavatral’altrolavalidità
deiperiodidicassaintegrazione,l’Istitu-
to si è difeso in alcune occasioni soste-
nendo che i lavoratori distaccati presso
un’altra società non potessero avere di-
ritto alla cassa integrazione richiesta dal
proprio datore di lavoro distaccante. Il
distacco si ha quando un datore di lavo-
ro, per soddisfare un proprio interesse,
mette temporaneamente uno o più la-
voratori a disposizione di un altro sog-
getto per una determinata attività. La ti-
tolaritàdelrapportodilavororestainca-
po alla società distaccante.
L’Inps sostiene che il lavoratore, ap-
punto perché distaccato presso un’altra
azienda,nonpossaesserepostoincassa
integrazioneenonpossaessereritenuto
in esubero, perché destinato a lavorare
altrove.Asostegnodiquestatesi,l’Istitu-
to adduce vari argomenti, fra i quali l’ar-
ticolo 1, comma 8, della legge 223/1991,
secondo cui se l’impresa ritiene di non
adottare meccanismi di rotazione tra i
lavoratori che espletano le stesse man-
sioniesonooccupatinell’unitàprodutti-
vainteressatadallesospensioni,nedeve
dare i motivi nel programma. Un argo-
mentoanalogoèquellodell’articolo1del
Dpr 218/2000, che riguarda sempre le
modalità di rotazione tra i lavoratori oc-
cupati nelle unità produttive interessate
dalla sospensione. A supporto della in-
compatibilità tra distacco e Cig, secondo
l’Inps, c’è anche la circolare 41/2006, se-
condo cui se l’azienda dove il lavoratore
è distaccato fruisce della cassa, questa
non gli spetta, perché egli rimane a tutti
gli effetti dipendente dell’azienda di-
staccante. Questi argomenti, però, si ri-
feriscono solo ai meccanismi di rotazio-
ne tra i lavoratori che svolgono le stesse
mansioninellamedesimaunitàprodut-
tiva.Lacircolareinvececonfermalatito-
laritàdelrapportoincapoallasocietàdi-
staccante, dalla quale si potrebbe desu-
mere la possibilità di includere il lavora-
toredistaccatotraquellidestinataridella
Cig.Laduratadiservizionellastessauni-
tàproduttiva,percuinonèrichiestacon-
tinuità, non sembra decisiva.
Le pronunce dei giudici
Diverse sono state le pronunce in mate-
ria e le tesi dell’Inps sono state talvolta
respintedaigiudici.Alcunihannonotato
che la legge non prevede limitazioni per
l’accesso agli ammortizzatori sociali di
lavoratori che siano stati oggetto di di-
stacco, salvo il requisito dell’anzianità di
servizio. In altre pronunce si legge che il
lavoratore distaccato continua a dipen-
dere dalla società distaccante, che ne
sopporta i costi e può in qualsiasi mo-
mentodecideredirevocareildistacco,se
viene meno l’interesse alla destinazione
del lavoratore presso la società distacca-
taria. La revoca può avvenire anche per
fatticoncludenti,tramitel’inclusionedel
lavoratore in Cigs.
Peraltro, far derivare la illiceità della
cassa integrazione dal mancato inseri-
mento del lavoratore in una unità pro-
duttiva sembra in contrasto con la ratio
dell’istituto,cheèanche,tral’altro,quella
disollevarel’imprenditoredalpesodella
retribuzione del dipendente, che resta a
carico della società distaccante.
In un caso il giudice ha ritenuto l’in-
compatibilità logica fra distacco e Cig,
poiché questa presuppone l’assenza di
attività lavorativa, mentre il distacco
presuppone l’attività retribuita presso
un soggetto diverso dal datore di lavoro.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
COMPATIBILITÀ
FRA CIG E DISTACCO
Il distaccato dipende
dalla distaccante
Siffatta astratta compatibilità (tra
distacco e Cigs ndr) non può
essere esclusa in ragione del
fatto che il lavoratore distaccato
è pur sempre un lavoratore che
dipende dalla società distaccante,
la quale ne sopporta i costi e può
in qualsiasi momento decidere di
revocare il distacco qualora venga
meno il proprio interesse
sostanziale alla sua destinazione
alla società distaccataria. Ciò può
avvenire anche per facta
concludentia, come quando la
società datrice di lavoro colloca in
Cigs il lavoratore.
Tribunale di Milano, ordinanza
203 del 12 febbraio 2023
Il distaccato gode
di una disciplina che lo tutela
Gli elementi offerti a sostegno
della illiceità del distacco non
colgono nel segno, atteso che la
fattispecie non presenta le
dedotte criticità, in quanto
sussistono tutti i requisiti
previsti dalla normativa vigente,
fermo restando che anche in tale
sede va ribadito che, in difetto,
quest’ultima prevede una
disciplina nell’esclusivo
interesse del lavoratore che, in
caso ne contesti la sussistenza,
potrà agire per ottenere la
costituzione di un rapporto di
lavoro in capo al soggetto
formalmente distaccatario.
Tribunale di Milano, sezione
lavoro, ordinanza 8578 del 27
marzo 2023
L’anzianità di servizio
è l’unico limite da considerare
Nella ipotesi di distacco il
lavoratore risulta
legittimamente dipendente INCOMPATIBILITÀ
della società distaccante. TRA DISTACCO E Cassa
L’articolo 30 del Dlgs
276/2003 prevede infatti al Non possono coesistere
secondo comma che «in caso sospensione e distacco
di distacco il datore di lavoro Vi è incompatibilità logica,
rimane responsabile del ontologica e giuridica dei due
trattamento economico e istituti, presupponendo la
normativo a favore del Cigs per sua natura l’assenza
lavoratore». La legge non di attività lavorativa e
prevede alcuna limitazione l’intervento della cassa per
per l’accesso agli erogare l’indennità sostitutiva
ammortizzatori sociali di della retribuzione e il distacco
lavoratori che siano stati invece proprio l’espletamento
oggetto di distacco, se non il dell’attività lavorativa
requisito della anzianità di retribuita presso soggetto
servizio. diverso dal datore di lavoro.
Tribunale di Milano, ordinanza Tribunale di Milano, ordinanza
2139 del 24 gennaio 2023 40 del 1° marzo 2023
Revoca del distacco anche Chi non è nell’unità in Cig
con il collocamento in cassa non può essere in cassa
Diversamente da quanto A fronte della mancata
ritenuto dal giudice della prima adibizione alla unità
fase, la revoca del distacco a produttiva interessata dalla
(omissis) dall’unità operativa di Cigs, la collocazione in Cigs
(omissis), è avvenuta per facta non può che essere
concludentia con la considerata illegittima.
collocazione in Cigs, Tribunale di Pavia, sez. I civile,
presupposto necessario per il ordinanza 1214
prepensionamento agevolato del 14 aprile 2023
ex articoli 35 e 37 della legge
416/1981, che per la
ricorrente è avvenuta il 23
luglio 2012 e sino al 31 luglio
2012. Non sussiste in ogni
caso la ritenuta incompatibilità
fra distacco e Cigs, non
essendovi nessuna norma di
legge che inibisca al personale
distaccato l’accesso agli
ammortizzatori sociali. Al
contrario, l’articolo 30, comma
2, del Dlgs 276/2003 prevede
che «in caso di distacco il
datore di lavoro rimane
responsabile del trattamento
economico e normativo a
favore del lavoratore».
Tribunale di Pavia, sez. I civile,
ordinanza 523 del 9 giugno 2023

UNA GUIDA
DA SEGUIRE
PER SENTIRSI
A CASA.
LASCIATI MERCATO AFFITTI

GUIDARE DAL PRIMA CASA MUTUI

CAMBIAMENTO. Acquisti, vendite e affitti in sicurezza.

Per muoversi informati tra le novità
del mercato immobiliare. La guida del
Sole 24 Ore “CASA: Comprare, vendere,
affittare” offre gli strumenti necessari per Ilsole24ore.com

considerare la convenienza di ogni scelta,

da un acquisto immobiliare consapevole
Speciale Auto e Mobilità Aziendale. alle tipologie di affitto da valutare. Con un
riferimento chiaro alle regole da seguire.
Tutte le novità del comparto auto con nuovi modelli.
I nuovi orizzonti della mobilità aziendale: nuovi servizi
e nuove tecnologie per gestire al meglio la propria
flotta, verso formule più flessibili e on-demand. CASA è in edicola GIOVEDÌ 12 OTTOBRE
CON IL SOLE 24 ORE A 1€*
*Oltre al prezzo del quotidiano. Solo ed esclusivamente per gli abbonati, in vendita separata dal quotidiano a 1€.

MOBILITÀ AZIENDA SERVIZI TECNOLOGIA INNOVAZIONE

Per maggiori approfondimenti,

abbonati a ilsole24ore.com/abbonamenti
In edicola mercoledì 11 ottobre con Il Sole 24 Ore. Abbonati qui Tutti i supplementi sono a disposizione gratuitamente
Inquadra il Qrcode via web o app per gli abbonati al Sole 24 Ore digitale.
e scopri tutte le guide
30 Il Sole 24 Ore Lunedì 9 Ottobre 2023 – N.278

-21,4%
«bersagli» in calo
Norme & Tributi È la riduzione dei bersagli delle inter-
cettazioni nel 2021, quando sono stati
Giustizia e sentenze 95.379, rispetto ai 121.416 del 2019.
Nel 2021, il 76% dei bersagli (72.769)
è stato oggetto di intercettazioni
telefoniche, mentre 14.606 bersagli
sono stati oggetto di intercettazioni
ambientali, 5.059 informatiche,
2.869 trojan e 49 di altro tipo.

Intercettazioni, più vincoli

salvo che per ottenere prestazioni di
I punti-chiave un pubblico servizio, per la durata
fissa di cinque anni, quando prima
poteva scendere fino a uno.

su trojan e trascrizioni
Processo penale
Il Parlamento ha inserito
nel decreto legge 105/2023
novità in senso garantista
In parallelo si amplia l’uso
dello strumento per i reati
di criminalità organizzata
Guido Camera
na a scopo di estorsione e traffico di
rifiuti, tentati o consumati.
L’Esecutivo è intervenuto per evi-
tare le conseguenze di un’applica-
zione generalizzata della sentenza
34895/2022 della Cassazione, che
aveva escluso i reati non associativi
da quelli assoggettati alla disciplina
dell’articolo 13 del decreto legge
152/1991, in virtù della quale, nei
processi di criminalità organizzata,
per l’autorizzazione alle intercetta-
zioni bastano «sufficienti indizi»,
mentre per i reati comuni gli indizi
devono essere «gravi».
Reati ambientali
Aumentano le pene minime
per i reati di incendio doloso e
colposo. Tra le pene
accessorie aggiunte
l’interdizione dai pubblici uffici
e l’intercettazione tra presenti è e l’incapacità di contrattare
consentita nel domicilio anche se con la pubblica
non vi è fondato motivo che si stia amministrazione, salvo che per
svolgendo attività criminosa. ottenere prestazioni di un
Il secondo cambiamento riguarda pubblico servizio, per cinque anni.
la verbalizzazione dei brogliacci e va- Prevista una nuova
le per tutti i delitti. La polizia giudizia- contravvenzione per chi
ria dovrà trascrivere soltanto il conte- abbandona, deposita o immette
nuto delle comunicazioni intercettate rifiuti nelle acque superficiali o
rilevante ai fini delle indagini.
Viene poi stabilito che debbano es-
sere sempre trascritte le conversazio-
ni a favore dell’indagato. Tutto il resto
non potrà essere verbalizzato, nep-
pure sommariamente, e nessuna
Responsabilità degli enti
sotterranee.
Ampliati per i delitti ambientali i
casi di confisca per
sproporzione.
Pene aggravate se
l’inquinamento è commesso in
aree protette
Responsabilità degli enti
Diventano reati presupposto per
la responsabilità delle persone
giuridiche la turbativa d’asta, la
turbata libertà di scelta del
contraente e il trasferimento
fraudolento di valori
Sull’onda del clamore suscitato
dall’uccisione dell’orsa Amarena,
alla fine di agosto in Abruzzo, al-
l’interno della legge 157/1992, in
materia di protezione della fauna
selvatica, il Parlamento ha inserito
un reato contravvenzionale, punito
con l’arresto da sei mesi a due anni
e l’ammenda da quattromila a die-
cimila euro, che colpisce chi abbat-
te, cattura o detiene esemplari di
orso marsicano.
In materia ambientale la legge di
conversione ha previsto una nuova
contravvenzione, punita con l’am-
menda da mille a diecimila euro, per
chi abbandona, deposita o comun-
que immette rifiuti nelle acque su-
perficiali o sotterranee. Se i rifiuti
sono pericolosi, la pena è aumentata
fino al doppio. Nei casi di gestione

Le disposizioni approvate dal Parla-

mento con la conversione del decre-
to legge 105/2023 (avvenuta in via
definitiva nei giorni scorsi) inter-
vengono in chiave garantista sulla
disciplina delle intercettazioni e si
innestano nel testo varato ad agosto
per rafforzare il contrasto alla crimi-
nalità organizzata.
Così la riforma, da un lato, amplia
la possibilità di usare le intercettazio-
ni per i reati di criminalità organizza-
ta e, dall’altro, rafforza il controllo dei
giudici sulle richieste di ascolto con il
trojan (ma solo per i reati di criminali-
tà comune) e garantisce maggior-
mente la presunzione di innocenza e
la riservatezza (per tutti i reati).
Criminalità organizzata
Il Governo ha approvato d’urgenza il
decreto 105, in vigore dall’11 agosto,
per stabilire, all’articolo 1, l’esplicita
applicazione della più rigorosa disci-
plina speciale delle intercettazioni
prevista per la criminalità organizza-
ta anche a reati non associativi, se
commessi con finalità di terrorismo
e mafia, nonché a sequestro di perso-
La disposizione approvata con il
decreto era composta da due commi,
il secondo dei quali ne stabiliva l’ap-
plicazione «ai procedimenti in cor-
so». Il Parlamento non li ha modifica-
ti, ma ne ha aggiunti altri cinque.
Le novità «garantiste»
La regolamentazione che esce dalla
conversione in legge rafforza il
“doppio binario” già esistente tra re-
ati di criminalità organizzata e di
criminalità comune. Nei primi, in-
fatti, non si applicano una serie di
garanzie, tra cui quelle ora introdot-
te in materia di trojan.
La prima novità riguarda l’arti-
colo 267 del Codice di procedura
penale: per autorizzare il captatore
informatico il giudice dovrà
«esporre con autonoma valutazio-
ne» le ragioni che rendono «neces-
saria in concreto» questa invasiva
modalità di ascolto. In precedenza
bastava la mera indicazione dei
motivi e non era prevista una valu-
tazione in concreto della necessità
del ricorso al trojan.
Questa modifica non si applica ai
reati di criminalità organizzata, per
i quali bastano «sufficienti indizi»
menzione dovrà essere riportata nei
verbali e nelle annotazioni della poli-
zia giudiziaria. Il pubblico ministero
dovrà vigilare sul rispetto delle nuove
modalità di verbalizzazione, ove vie-
ne inserito il divieto di riportare
espressioni che riguardino «fatti e
circostanze afferenti alla vita privata
degli interlocutori».
Con la terza novità viene limitata la
possibilità di utilizzare le intercetta-
zioni in procedimenti diversi solo se
risultino indispensabili e rilevanti per
l’accertamento di delitti per cui è ob-
bligatorio l’arresto in flagranza.
Scompare la possibilità dell’utilizzo
per gli altri reati previsti dall’articolo
266, comma 1, tra i quali vi sono quelli
contro la pubblica amministrazione,
come aveva previsto il decreto legge
161/2019. Questa disposizione si ap-
plica esclusivamente ai procedimenti
iscritti dopo l’entrata in vigore della
legge di conversione.
Viene infine stabilito che il pubbli-
co ministero debba specificamente
indicare anche l’importo impiegato
per le intercettazioni effettuate nel
foglio notizie che riepiloga l’elenco
delle spese del procedimento.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
anche per il reato
di turbativa d’asta
Le altre novità
Debutta la stretta
sugli incendi boschivi
e i rifiuti nelle acque
Con la conversione in legge, nel de-
creto legge 105/2023 hanno trovato
posto anche delle modifiche di dirit-
to penale sostanziale e di responsa-
bilità delle persone giuridiche;
quanto a quest’ultima, prevista dal
decreto legislativo 231/2001, va se-
gnalato che sono previsti tre nuovi
reati presupposto, tra cui il reato di
turbativa d’asta.
Il primo intervento riguarda il
delitto di incendio boschivo. Nel de-
creto legge, il Governo aveva innal-
zato la pena minima dell’incendio
doloso, portandola da quattro a sei
anni, e di quello colposo, da uno a
due anni. Il Parlamento ha esteso il
perimetro applicativo della condot-
ta, stabilendo che il reato è integrato
anche se il fuoco divampa in «zone
di interfaccia urbane», oltre che in
boschi, selve, foreste o vivai forestali
destinati al rimboschimento. Il de-
creto legge aveva poi previsto
un’aggravante a effetto speciale, che
determina un aumento di pena da
un terzo alla metà per i fatti com-
messi al fine di trarne profitto per sé
o per altri, con abuso dei poteri o con
violazione dei doveri inerenti al-
l’esecuzione di incarichi o allo svol-
gimento di servizi nell’ambito della
prevenzione e della lotta attiva con-
tro gli incendi boschivi. La legge di
conversione ha aggiunto tra le pene
accessorie l’interdizione dai pubbli-
ci uffici e l’incapacità di contrattare
con la pubblica amministrazione,
non autorizzata, sono fatte salve le
più severe sanzioni dell’articolo 256
del decreto legislativo 152/2006.
La legge di conversione ha intro-
dotto anche tre illeciti amministrativi
per le persone giuridiche. Diventano
reati presupposto la turbativa d’asta,
la turbata libertà del procedimento di
scelta del contraente e il trasferimen-
to fraudolento di valori: i primi due
vengono puniti con le sanzioni del-
l’articolo 24, comma 1, del decreto
231, mentre l’ultimo con quelle del-
l’articolo 25-octies.1.
Il Parlamento ha poi ampliato i ca-
si di confisca per sproporzione previ-
sta dall’articolo 240-bis del Codice
penale, facendovi rientrare pratica-
mente tutti i delitti ambientali dolosi,
nonché quello colposo di morte o le-
sioni come conseguenza di inquina-
mento ambientale.
Da ultimo, sono state inserite
nuove aggravanti a effetto speciale
se l’inquinamento e il disastro am-
bientale vengono commessi in aree
naturali protette o vincolate, ovve-
ro in danno di specie animali o ve-
getali protette.
—Gu.Cam.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

AVVISO DI ESITO GARA Radiotelevisione Italiana Spa L’analisi

CIG: 9341613EE7 - CUP: D78C20000210006 Viale Mazzini, 14 - 00195 Roma

INVITALIA S.p.A., l’Agenzia Nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo

d’impresa, ha indetto, quale Centrale di Committenza per conto del Comune di
Campodipietra (CB), una procedura di gara aperta ex artt. 28, 60, co. 1, 145 e 157, co. 1,
del D.Lgs. 50/2016 e articolo 2, co. 2, del D.L. 76/2020, convertito con L. 120/2020, per
ESTRATTO DI BANDO DI GARA
Oggetto: Procedura aperta ai sensi dell’art.
71 del D.lgs. n. 36/2023, articolata in un unico
lotto, per l’affidamento di Servizi di supporto
sulla durata della locazione
l’affidamento della progettazione definitiva ed esecutiva, comprensiva di rilievi e indagini,
del coordinamento della sicurezza e della direzione dei lavori per l’intervento “A1 –
06 – P – SVILUPPO TURISTICO LUNGO I TRATTURI – RECUPERO E VALORIZZAZIONE
tecnico inerenti la gestione, erogazione e mo-
nitoraggio multicanale/multipiattaforma (GEM)
dei servizi multimediali - Gara n. 9319722
Tipo di procedura: aperta
la realtÀ supera le norme
DEL PERCORSO TRATTURALE; INCENTIVAZIONE E POTENZIAMENTO DELL’OFFERTA Criterio di aggiudicazione: offerta economica-
TURISTICA”, per l’importo di € 8.563.705,86, di cui € 8.536.234,21 soggetti a ribasso mente più vantaggiosa
ed € 27.471,65 per oneri di sicurezza non soggetti a ribasso, oltre IVA ed oneri di legge. Importo totale dell’appalto:
Euro 8.454.747,04 I.V.A. esclusa
La predetta gara è stata aggiudicata all’Operatore Economico RTI costituendo tra Condizioni di partecipazione: Specificate nel di Paolo Scalettaris
TECHNITAL S.P.A. (mandataria) e COOPROGETTI SOC. COOP., MATE SOC. COOP., Bando.
STUDIOSILVA S.R.L., STEFANO BOERI ARCHITETTI S.R.L., ARCHITETTO LUIGI

Le offerte devono essere presentate entro il
VALENTE, GEOPROVE S.R.L., NOSTOI S.R.L. (mandanti), per l’importo complessivo di 21/11/2023 ore 12:00.
€ 5.422.371,67 oltre IVA, di cui € 5.394.900,02 per l’esecuzione dei servizi e lavori ed Il Bando è stato trasmesso alla G.U.U.E. il
26.09.2023
€ 27.471,65 per oneri della sicurezza non soggetti a ribasso. Numero operatori
La documentazione di gara è disponibile sul pro-
partecipanti: 3. Il presente avviso è stato pubblicato sulla G.U.U.E e sulla G.U.R.I. filo committente www.piattaformaacquisti.rai.it
Il Responsabile Unico del Procedimento: Dott. Geol. Giacinto Angelucci La Direzione Acquisti
L
a durata della locazione è
sempre stata considerata
come un elemento rispetto al
quale l’interesse delle parti
contraenti sarebbe divergente e
contrapposto: il conduttore
avrebbe interesse a una durata
maggiore, mentre il locatore a una
durata minore.
Ma questa valutazione, se
poniamo attenzione alla realtà dei
rapporti, appare oggi superata.
Le norme
La durata minima della locazione
era stata fissata dalla legge sull’equo
canone (392/1978) in 4 anni.
La legge sui patti in deroga
(decreto legge 333/1992) aveva poi
consentito di derogare l’equo
canone con l’assistenza delle
associazioni rappresentative dei
proprietari e degli inquilini e
garantendo una durata maggiore
di quella prevista dalla legge 392.
La legge 431/1998 aveva
consentito poi di stipulare
contratti a canone libero a
condizione che fosse assicurata
una determinata (non breve)
durata minima del rapporto;
altrimenti, quanto alle locazioni
agevolate (durata 3 anni più 2), la
libertà delle parti è stata
considerevolmente limitata,
imponendosi l’utilizzo del
modello contrattuale ad hoc
(allegato al decreto ministeriale
previsto dall’articolo 4-bis della
legge 431/1998) e il rispetto dei
limiti di canone fissati dall’accordo
locale tra le organizzazioni dei
proprietari e degli inquilini.
La legge 392/1978 aveva anche
un’esigenza di transitorietà
propria del conduttore; anche in
questa ipotesi c’era l’obbligo di
applicare l’equo canone. Con la
legge 431 la locazione transitoria è
stata consentita anche per ragioni
di transitorietà del locatore e si è
imposto l’obbligo (tranne che nei
piccoli Comuni) di rispettare le
norme per le locazioni agevolate.
Infine, il decreto 50/2017 ha
introdotto una disciplina specifica
per le locazioni abitative “brevi”, di
durata non superiore ai 30 giorni.
In pratica, le norme hanno
previsto che, salva l’ipotesi della
locazione transitoria, la possibilità
di fissare una durata più breve del
contratto dovesse comportare
l’obbligo di rispettare vincoli in
materia di canone, mentre la
fissazione di una durata maggiore
del contratto potesse essere
“ripagata” con una maggiore
elasticità nei confronti
dell’obbligo di rispettare i vincoli
in materia di canone.
Il confronto con la realtà
Nella realtà deve constatarsi che
oggi il locatore tende a essere, in
termini generali, assai meno
interessato che nel passato ad
avere il potere di far cessare
secondo il suo disegno la
locazione o comunque a poter
fissare una durata breve del
contratto; di contro, il conduttore
tende a essere, sempre in termini
generali, oggi assai meno che nel
passato interessato alla certezza di
una lunga durata del contratto.
Si tratta di condizioni che si
legano ai mutamenti della vita che
sempre più diffusa, sicché la
locazione si è progressivamente
concentrata soprattutto sulle
soluzioni abitative temporanee.
Del resto, nella prassi, le
situazioni in cui il conduttore si
attiva per porre termine
anticipatamente (attraverso il
recesso) alla locazione sono
sempre più diffuse. Anche
l’orientamento della
giurisprudenza a proposito del
recesso del conduttore per gravi
motivi è progressivamente
divenuto meno rigido.
Sempre in questo ordine di idee
si segnala che è frequente che il
conduttore chieda che nel
contratto venga previsto il suo
diritto al recesso ad nutum e
comunque la fissazione di un
termine per il preavviso di recesso
più breve di quello di sei mesi
previsto dalla legge. Si tratta di
segnali evidenti dell’interesse del
conduttore a fissare una durata
più breve della locazione.
Da notare che gli aspetti da
ultimo segnalati possono creare
qualche incertezza quanto ai
contratti di locazione “agevolata”,
per i quali deve essere rispettato il
modello di contratto allegato al
decreto ministeriale previsto
dall’articolo 4-bis della legge
431/1998. Ciò dal momento che,
nel modello di contratto allegato al
decreto ministeriale vigente (Dm
16 gennaio 2017), il recesso del
conduttore è regolato in modo
rigido, tale da non lasciare spazio a
pattuizioni diverse.
L’articolo è tratto dalla relazione di base
presentata dall’autore al 33° convegno
iz

introdotto una disciplina specifica si stanno verificando. del Coordinamento legali Confedilizia
.b

per la locazione transitoria, da Intanto, la proprietà a Piacenza lo scorso 23 settembre

usare solo in presenza di dell’immobile in cui si abita è
st

© RIPRODUZIONE RISERVATA
po
er
ov
Il Sole 24 Ore Lunedì 9 Ottobre 2023 – N.278
Norme & Tributi
Autonomie locali e Pa
Per le Province rilancio senza fondi
Il 2024 al via in rosso per 746,5 milioni
Area vasta
Da domani assemblea dell’Upi
all’Aquila. Chiesto l’anticipo
del fondo da 438 milioni
Il Pnrr fa volare gli obiettivi
di investimento ma mancano
le strutture tecniche essenziali
Gianni Trovati
Ridotta ai suoi termini essenziali, la
questione è semplice. Le Province ve-
dono all’orizzonte un 2024 già gravato
da uno sbilancio di 746,5 milioni, cifra
che vale il 31% delle loro entrate tribu-
tarie, mentre prudenza chiede e nuovo
regole contabili impongono di costrui-
re in questi giorni un bilancio tecnico in
pareggio. E, soprattutto, mentre la po-
litica porta avanti progetti di “rilancio”
Bilancio al nodo delle spese non ricorrenti
I nuovi preventivi
Il responsabile finanziario deve
presentare conti in pareggio
anche senza linee dalla giunta
Elena Brunetto
Patrizia Ruffini
La predisposizione del bilancio
2024/2026 richiede la corretta classi-
ficazione delle spese. Il Dm del 25 lu-
glio sul bilancio tecnico dà al respon-
sabile finanziario il compito di predi-
sporre, anche in assenza di linee di in-
dirizzo politiche e di risposte da parte
degli altri responsabili, un documen-
to in equilibrio da sottoporre alla
giunta. Per arrivare al pareggio, il re-
Servizi locali, niente Pef
per gli affidamenti brevi
Decreto Mimit
Per durate fino a cinque anni
non è necessario il Piano
economico finanziario
Stefano Pozzoli
L’Anci ha pubblicato con grande
tempestività una «Nota informati-
va» sul Decreto direttoriale appena
pubblicato dal Ministero delle Im-
prese del Made in Italy, di attuazio-
ne del Decreto di riordino (articolo
8, Dlgs 201/2023) che affida al Mi-
nistero il compito di individuare i
costi di riferimento dei servizi, lo
schema tipo di piano economico-
finanziario (Pef), gli indicatori e i li-
velli minimi di qualità dei servizi e
gli schemi di bandi di gara e schemi
di contratti-tipo, per i servizi pub-
blici locali non a rete.
Il Mimit, in applicazione della
norma, ha prodotto un decreto
estremamente sintetico, corredato
però da due allegati con i docu-
menti attuativi delle disposizioni
di legge, ovvero le linee guida ne-
cessarie alla redazione del Pef e lo
schema contenente gli indicatori di
qualità da adottare.
Molto interessante la precisa-
zione, che si ritrova nelle linee gui-
da, che non sia obbligatoria l’elabo-
razione del Pef in caso di affida-
che puntano dritti al ritorno dell’ele-
zione diretta per presidenti e consiglie-
ri e provano (con qualche incertezza in
più) a ricostruire un portafoglio di fun-
zioni fondamentali tale da giustificare
la chiamata alle urne. Ma, prudente-
mente, tacciono sui soldi. «L’indeboli-
mento delle Province ha inciso diretta-
mente sui servizi essenziali - commen-
ta il presidente Upi Michele de Pascale
-. Ora nonostante la pressoché totale
condivisione dichiarata dalle forze po-
litiche sull’assoluta necessità di rivede-
re le norme, la discussione in Parla-
mento sembra essersi improvvisa-
mente bloccata».
Lo squilibrio, gli addetti ai lavori lo
sanno, non è lamentato dagli ammini-
stratori ma certificato dalle istituzioni,
e in particolare dalla commissione tec-
nica sui fabbisogni standard.
Ed è riconosciuto anche dal mini-
stero dell’Economia, che infatti nelle
manovra per il 2021 e 2022 ha istituito
il fondo per «il finanziamento e lo svi-
luppo delle funzioni fondamentali»
delle Province. Iniziativa nobile ma li-
sponsabile finanziario è chiamato a
ridurre in primo luogo gli stanzia-
menti di spese non ricorrenti non im-
pegnate, poi quelle non contrattualiz-
zate e non riguardanti le funzioni
fondamentali dell’ente.
Queste ultime sono state indivi-
duate dall’articolo 18 del Dl 95/2012.
L’elenco non considera fondamentali
le spese per la cultura, il turismo, le
politiche giovanili, eccetera.
Entrate e spese non ripetitive, inve-
ce, sono trattate nell’allegato 7 al Dlgs
118/2011 che nel definire la struttura
della codifica delle transizioni ele-
mentari indica il codice identificativo
dell’entrata ricorrente e non ricorren-
te. La definizione dipende dalla circo-
stanza che l’entrata o la spesa siano
previste a regime o limitate a uno o più
esercizi. Per l’attribuzione della codi-
fica sono da considerare non ricorren-
ti le entrate da donazioni, sanatorie,
menti di durata fino a cinque anni.
Per questo arco temporale, anche
ove si provveda alla redazione di un
piano, non vi è comunque l’obbligo
di procedere a un suo aggiorna-
mento su base triennale. In caso di
periodo più lungo, invece, il Pef an-
drà comunque asseverato.
Per quanto riguarda gli indica-
tori, in fase di prima applicazione
della normativa, la scelta è di indi-
viduare un numero circoscritto
servizi pubblici locali per i quali si
devono adottare gli indicatori pro-
posti: si tratta di impianti sportivi;
parcheggi; servizi cimiteriali; luci
votive e trasporto scolastico.
Gli indicatori di qualità del servi-
zio sono articolati in tre gruppi e
formano l’insieme minimo di ele-
menti volti a misurare per ogni ser-
vizio, ovvero le qualità contrattua-
le, tecnica e quella connessa agli
obblighi di servizio pubblico. In
ogni caso il decreto non prevede
l’individuazione di soglie minime
definite degli indicatori, affidando-
si alla discrezionalità degli enti.
Bene, dunque, che sia stato pub-
blicato il decreto in tempo utile per
la ricognizione da farsi entro fine
anno (articolo 30), e molto utile il
contributo dell’Anci.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
NT+ENTI LOCALI
La versione integrale
dell’articolo su:
ntplusentilocaliedilizia
.ilsole24ore.com
mitata, perché il fondo copre solo metà
del rosso iniziale certificato (438 milio-
ni su 841,9) e per farlo ci mette un’eter-
nità, arrivando a regime solo nel 2031.
Per il prossimo anno, la quota aggiun-
tiva vale 22 milioni, portando il rifinan-
ziamento consolidato in tre anni a 95,4
milioni. Briciole.
Il tema promette di occupare (non
da solo) la scena dell’Assemblea nazio-
nale dell’Unione delle Province che si
terrà domani e mercoledì all’Aquila e
che per la prima volta vedrà la presenza
del Capo dello Stato.
L’occasione sarà colta dagli ammi-
nistratori locali anche per rilanciare la
loro proposta, già formalizzata al mini-
stro dell’Economia Giancarlo Giorgetti,
con cui non pretendono una copertura
integrale del “buco” ma chiedono di
chiudere l’anno prossimo la fase di ge-
stazione del fondo stanziando subito
tutti i 438 milioni: cifra non impossibi-
le se paragonata ai 984 miliardi di spesa
pubblica corrente messi a preventivo
dalla NaDef, ma impegnativa nel qua-
dro di una manovra affollata di richie-
abusi edilizi e sanzioni, i gettiti dalla
lotta all’evasione, le entrate per eventi
calamitosi, le alienazioni, i prestiti e i
contributi agli investimenti, a meno
che non siano definiti «continuativi»
dal provvedimento o dalla norma che
li autorizza. Nelle spese, sono da con-
siderare non ricorrenti quelle per le
elezioni, i ripiani di disavanzi di azien-
de e società e gli altri trasferimenti in
c/capitale, gli eventi calamitosi, le
sentenze esecutive, gli investimenti
diretti e i contributi agli investimenti.
Ogni ente deve verificare le classifi-
cazioni dei singoli capitoli di Peg, con-
siderando che potrebbero rientrare
‘ Per centrare l’obiettivo
occorre agire sulle
uscite non stabili
e slegate dalle funzioni
fondamentali
-14,1 %
ENTRATE IN CALO
Lo squilibrio dei conti provinciali
certificato dalla commissione tecni-
ca sui fabbisogni standard è aggra-
vato anche dalla flessione delle
ste quanto povera di margini nono-
stante i 15,7 miliardi di extradeficit
chiesti al Parlamento.
In Provincia si affronta però in que-
sta fase uno snodo più strutturale, che
non si concilia con la visione corta di
una finanza pubblica in perenne emer-
genza. Perché mentre la parte corrente
arranca, anche per la zoppìa di tributi
calati del 14,1% fra 2019 e 2022 con la
crisi dell’auto, quella in conto capitale
dovrebbe volare. Le Province sono in-
fatti investite in pieno dal Pnrr (1.500
progetti di edilizia scolastica per oltre
2,7 miliardi) e dal Piano complementa-
re (267 milioni per la rete stradale delle
aree interne), che si aggiungono ai pro-
grammi su ponti e viadotti. Una man-
na, che fa volare le entrate in conto ca-
pitale (dai 965 milioni del 2019 ai 2,03
miliardi del 2022; +110%). Ma che non
può essere gestita da enti che dopo aver
perso il 68% del personale fra 2014 e
2020 ballano spesso tra predissesto e
default e non hanno i fondi per dotarsi
di una minima struttura tecnica.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
tra le spese non ricorrenti quelle di-
screzionali (contributi, manifestazio-
ni, rappresentanze) poiché non obbli-
gatorie, che quindi potrebbero non
essere presenti nelle altre annualità.
Occorrerà, poi, valutare i finanzia-
menti specifici a copertura, a meno
che non si tratti di contributi conti-
nuativi e ricorrenti.
L’analisi dovrebbe prendere in
considerazione anche le spese del
personale a tempo determinato e per
contratti di somministrazione. Non
possono essere considerate ricorrenti
le spese finanziate con avanzo vinco-
lato o accantonato, ad esempio per il
pagamento degli arretrati contrattua-
li. Sarebbero da considerare non ripe-
titive anche le spese direttamente cor-
relate a entrate che la norma non con-
sidera tali, quali ad esempio gli aggi e
le spese per recupero dell’evasione.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
entrate tributarie, che sono inte-
gralmente collegate al mercato
dell’auto e hanno visto una riduzio-
ne del 14,1% (da 2,76 a 2,37 miliar-
di) fra il 2019 e il 2022.
Concorsi, bandi riformati
anche se il regolamento
non è stato aggiornato
Personale
Dall’Anci un Quaderno
Operativo sulle ultime
regole per le selezioni
Arturo Bianco
I Comuni possono bandire concorsi
pubblici anche se non hanno modi-
ficato il loro regolamento adeguan-
dolo al Dpr 82/2923, ma nei bandi
devono dare attuazione alle pre-
scrizioni del provvedimento. È que-
sta la più importante segnalazione
contenuta nel quaderno operativo
Anci sui concorsi pubblici che sarà
pubblicato oggi per fare il punto
operativo sulle novità apportate al
regolamento dal citato Dpr 82/2023
come modifica al Dpr 487/1994.
Sono poi evidenziate dall’Anci le
seguenti disposizioni di grande ri-
lievo: il superamento della possibi-
lità di bandire concorsi per soli tito-
li, il vincolo per cui i requisiti neces-
sari per l’accesso devono essere
posseduti sia al momento della sca-
denza della presentazione delle do-
mande sia all’assunzione (il che
produce importanti effetti soprat-
tutto per le assunzioni obbligatorie)
e la possibilità per gli enti di preve-
dere ulteriori requisiti per l’accesso
a specifici profili.
Al quaderno è allegato lo schema
di regolamento con la delibera di
approvazione della giunta. Il docu-
mento illustra poi le altre più recen-
ti norme che producono effetti sulle
assunzioni di dipendenti e dirigen-
ti. Tra esse viene detto che nella leg-
ge di conversione del Dl 105/2023 la
possibilità di stabilizzare i dirigenti
e i dipendenti assunti con procedu-
re non concorsuali, ma selettive e
comparative (quindi anche gli as-
sunti ex articolo 110) è stata estesa
dai Comuni a tutti gli enti locali.
Il lavoro dell’Anci giunge tem-
pestivo ed è denso di spunti ed in-
dicazioni operative. Si segnala al
riguardo la lettura che consente al-
le amministrazioni di assumere gli
31
idonei nei concorsi banditi anche
da altri enti non solo per la sostitu-
zione dei vincitori che non hanno
preso servizio, di coloro che non
superano il periodo di prova e di
chi si dimette entro i sei mesi suc-
cessivi, ma anche «per tutte le esi-
genze assunzionali che si dovesse-
ro manifestare durante la vigenza
delle graduatorie».
La nota ricorda che nella gran
parte dei concorsi ai Comuni non si
applicano le limitazioni al numero
massimo di idonei. Limitazioni che
in ogni caso si applicano solo ai
concorsi banditi dal 16 agosto, data
di entrata in vigore della conversio-
ne del Dl 75/2023.
Il quaderno Anci sottolinea che il
regolamento per l’accesso agli im-
pieghi risultante dal Dpr 82/2023
ha «un maggior grado di cogenza»
per i Comuni: cioè determina per le
amministrazioni dei vincoli più pe-
netranti rispetto a quelli della vec-
chia normativa.
È ricordato che se le amministra-
zioni vogliono introdurre un’età
massima lo devono prevedere sia
nel regolamento sia nel bando e lo
devono motivare. Il termine per la
presentazione delle domande va
fissato dalle amministrazioni tra i
10 e i 30 giorni successivi alla pub-
blicazione del bando sul portale
Inpa: è possibile dare corso a una
drastica diminuzione dei termini.
Il Quaderno ricorda che la prova
scritta va effettuata con strumenti
digitali e che il testo sembra esclu-
dere la possibilità che sia svolta a di-
stanza, il che è invece possibile, in
presenza di adeguata motivazione,
per la prova orale. Al termine di
ogni giornata di prove orali la com-
missione deve formare l’elenco dei
candidati esaminati e pubblicare
sul sito gli esiti.
Nella formazione delle commis-
sioni di concorso, infine, i Comuni
non sono obbligati a pubblicare av-
visi sul portale Inpa. I regolamenti
degli enti devono decidere la misu-
ra dei compensi per i componenti
le commissioni e possono preve-
dere che siano corrisposti anche ai
dipendenti dell’ente.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
32 Il Sole 24 Ore Lunedì 9 Ottobre 2023 – N.278

iz
.b
st
po
er
ov