Fondatore Eugenio Scalfari Direttore Maurizio Molinari

Anno 47 - N° 242 Giovedì 13 ottobre 2022 Oggi con Gusto In Italia € 2,20

Il governo della destra

Ambiente

Divisi alla meta

Salta il vertice. C’è accordo solo sui presidenti: La Russa al Senato e Molinari alla Camera. Meloni vedrà gli alleati dopo il voto
Intesa con Salvini su Giorgetti all’Economia: alla Lega andrebbero anche Interni, Infrastrutture, Agricoltura e Autonomie
Quando a Cortina
si scioglierà
per sempre la neve
di Stefano Massini

Il muro di Berlusconi: pretende Giustizia, Mise e Ronzulli nella lista

Il commento Il centrodestra tratta per chiude- L’intervista Le idee
re l’accordo sulla presidenza delle
Camere, con La Russa al Senato e
Gli impreparati Molinari a Montecitorio. Intesa su Riccardi: in piazza per la pace La sinistra deve rinascere
al potere Giorgetti all’Economia. Berlusco-
ni insiste su Giustizia e Mise.
ma dico sì alle armi a Kiev dalla lotta alle diseguaglianze E se gli sci diventassero
come il grammofono? E se
i maestri di sci tramontassero
di Ceccarelli, Ciriaco, De Cicco
Foschini, Lauria e Sannino di Giovanna Casadio ● a pagina 8 di Linda L. Sabbadini ● a pagina 9 come i cocchieri? Oggetti
di Stefano Cappellini e mestieri color seppia,
● da pagina 2 a pagina 5
dimenticati nel tempo a causa

N on erano “pronti”. Sono bastati

pochi giorni perché i fatti
smentissero lo slogan elettorale sui
Oggi ad Astana l’incontro con Putin
del surriscaldamento.
● a pagina 29 con i servizi
di Ferro e Talignani
manifesti di Giorgia Meloni. Oggi ● alle pagine 18 e 19
si insedia il nuovo Parlamento e la
trattativa nella destra per l’accordo
complessivo su presidenze delle
Camere e ministeri è ancora da
Rifkin: così
chiudere, sospesa tra veti e pretese
reciproche, condotta ben oltre
Copia di 5c8dd9059c2be21024c69bd29ee36997
ci salveremo
la fisiologica soglia di tensione che
caratterizza sempre queste fasi.
dal clima malato
● a pagina 29
di Eugenio Occorsio
Il retroscena

Il diktat di Giorgia
“Voglio ministri seri”
PRESS SERVICE OF THE PRESIDENT/reuters

di Carmelo Lopapa

A desso sono ottimista, credo

di aver fatto delle proposte
serie e tutti possono ritenersi
soddisfatti», dice Giorgia Meloni
quando a tarda sera saluta i suoi,
tira un sospiro di sollievo e lascia
Montecitorio al termine
di una giornata che sembrava
volgere al peggio.
● a pagina 3
Q uesta maledetta guerra
ha colto il pianeta proprio
mentre si stava imboccando la
k Ping pong I presidenti turco e kazako, Recep Tayyip Erdogan e Kassim Jomart Tokaev, ad Astana via dello sviluppo sostenibile.
Eppure bisogna tener duro».
Mosca apre alla mediazione di Erdogan Non mollare mai è il mantra
di Jeremy Rifkin.
● a pagina 31
di Castelletti, Di Feo, Mastrobuoni, Mastrolilli e Tonacci ● da pagina 10 a pagina 13

Cultura Domani in edicola Champions League

Una morte degna Ajax travolto:

è la condizione il Napoli agli ottavi
per essere umani L’Inter a Barcellona
di Massimo Recalcati
sfiora l’impresa
di Marco Azzi e Franco Vanni

L’ esperienza della fine

comincia sin dall’inizio,
si potrebbe dire, senza abusare Tanti auguri Venerdì
● a pagina 45

troppo dei giri di parole. È, infatti, SmartRep

già con il suo primo respiro che la da 35 anni Scansionando
vita comincia a morire. È la nostra
condizione inaggirabile di il piacere di leggere il codice con lo
smartphone, si
finitudine, è la nostra condizione accede all’intera
di esseri mortali. La vita è un di Michele Serra offerta digitale
breve alito di vento tra due nulla di Repubblica
● alle pagine 32 e 33 ● a pagina 35

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pagina
.
2 Primo piano Il dopo voto Giovedì, 13 ottobre 2022

f Dopo la luna miele ci sarà un click e per la maggioranza di centrodestra

si spegnerà la luce. Noi dobbiamo essere pronti a generare quel click
Enrico Letta segretario del Pd

L’avvio della legislatura

Accordo fragile sulle presidenze
La Russa al Senato, Camera alla Lega
La leader di FdI incontra gli alleati. Salvini dà il via libera all’intesa. Ronzulli fuori dal governo, tensioni con Berlusconi
I sospetti di fuoco amico a Palazzo Madama. Molinari verso Montecitorio. Le consultazioni al Colle inizieranno il 19 o il 20

peso. E, soprattutto, che prenda cor- stero di peso per Forza Italia: gli all’Agricoltura andrà Salvini, visto la Salute: il direttore dell’Ema Guido
di Tommaso Ciriaco po la tensione interna a Forza Italia. Esteri per Tajani. All’Istruzione an- che dovrà rinunciare al Viminale, Rasi, Guido Bertolaso o Alberto Zan-
Emanuele Lauria Antonio Tajani è in costante contat- drebbe Anna Maria Bernini, alle Ri- mentre allo Sviluppo economico il grillo. Ma è una lista destinata a ri-
to con Meloni, a scapito dell’ala capi- forme Maria Elisabetta Casellati. Sal- nome in cima all’elenco è quello di tocchi, che la futura premier farà vo-
ROMA — Accordo, ma fragile ed espo- tanata da Ronzulli e nonostante il vini continua a reclamare il ministe- Guido Crosetto, uno dei fondatori di lentieri, se la sua maggioranza le sa-
sto alla rabbia dei potenziali franchi pressing del leader. ro dell’Interno, per sé in prima battu- Fdi. Gli Affari europei saranno ga- rà fedele a partire da oggi.
tiratori. Intesa frutto di rapporti di «E a noi cosa resta? Un cetriolo», ta o per un uomo da lui indicato (pro- rantiti a Raffaele Fitto. Dei tanto re- Per chiudere le caselle c’è ancora
forza schiaccianti, che spingono For- dice a sera con ruvida sintesi il forzi- babilmente il prefetto Matteo Pian- clamati tecnici, in questo schema, qualche giorno: le consultazioni do-
za Italia all’angolo. Oggi si apre la le- sta Giorgio Mulè. In effetti, lo sche- tedosi). Alla Difesa vanno registrate appena l’ombra: il magistrato Carlo vrebbero iniziare non prima del 19 o
gislatura e il primo atto sarà il voto ma di governo che regge l’intesa sul- ottime chance per il meloniano Nordio che Meloni vuole per la Giu- 20 ottobre, dopo il 21 l’incarico a Me-
sulle presidenze delle Camere. Gior- le presidenze prevede un solo mini- Adolfo Urso. Alle Infrastrutture o stizia. E ci sarà un esterno anche per loni. ©RIPRODUZIONE RISERVATA
gia Meloni propone Ignazio La Rus-
sa per la guida di Palazzo Madama. E
pensa di poterlo ottenere già oggi.
Sul nome dell’ex missino strappa il
via libera di Matteo Salvini, che rice-
ve in cambio la presidenza della Ca-
mera per Riccardo Molinari. Silvio
Berlusconi invece resta cauto. Silen-
te e furioso. Sulla carta, dovrebbe vo-
tare anche lui per La Russa. Ma con
il rischio che qualche scontento fac-
cia scontare alla leader di FdI la scel- Copia di 5c8dd9059c2be21024c69bd29ee36997

ta di escludere dall’esecutivo Licia

Ronzulli.
È un giorno di passione, sospetti,
piccoli passi. Meloni sente e vede
Salvini più di una volta, perché ritie-
ne utile chiudere un patto a due pri-
ma di provare a convincere Berlu-
sconi a blindare un accordo sulle
presidenze. Il risultato è che salta
l’annunciato vertice a tre previsto a
villa Grande, sostituito dai “bilatera-
li”. In compenso, il leghista riunisce
il Consiglio federale e propone un’i-
potesi di intesa. Prevede per il Car-
roccio la guida di Montecitorio e
quattro ministeri: Interni, Affari In-
frastrutture, Agricoltura e Affari Re-
gionali. Via libera a Giancarlo Gior-
getti all’Economia, richiesto diretta-
mente da Meloni. L’incognita resta
la volontà dello stesso Giorgetti, che
ha manifestato preoccupazione per
la complessità dell’incarico. «In
ogni caso non sarà in quota Lega»,
precisa Salvini. Che per favorire l’in-
tesa in serata fa sapere di essere di-
sposto a ritirare Roberto Calderoli
dalla corsa per Palazzo Madama.
Il nodo principale, allora, si chia-
ma Berlusconi. O meglio: Ronzulli.
Meloni non la vuole in squadra, il lea-
der insiste. Non la spunta. E il Cava-
liere si scontra anche contro un
“no” alla richiesta di avere Giustizia
e Sviluppo economico. Nel faccia a
faccia romano, i toni sono aspri. E so-
prattutto, non rappresentano il viati-
co migliore per il passaggio in Aula.
A Montecitorio le prime due votazio-
ni richiedono i due terzi: non sarà og-
gi, dunque, il giorno dell’eventuale
elezione di Molinari. Al Senato inve-
ce nei primi due scrutini basta la
maggioranza assoluta degli aventi
diritto. Contando anche i senatori a
vita, occorrono dunque 104 voti per
“promuovere” La Russa. La maggio-
ranza schiera 112 senatori, più altri
tre considerati arruolabili (anche se
non organici). Il rischio è che nel se-
greto dell’urna si sfoghi qualche ma-
lumore leghista, dove il “partito”
che spingeva per affidare la Presi-
denza a Roberto Calderoli ha il suo
di Lorenzo De Cicco
Roma — Servirono cinque scrutini
(record) per eleggere Giorgio Napoli-
tano presidente della Camera, era il
1992. Al Senato, da regolamento,
non si può andare oltre i quattro,
perché dopo il terzo scatta il ballot-
taggio fra i due candidati più votati:
è accaduto nel 2013, quando Pietro
Grasso, con i numeri traballanti del-
la non-vittoria del Pd bersaniano, la
spuntò sull’uscente Renato Schifa-
ni. La destra stavolta spera di fare
prima. Si parte stamattina: alle 10 è
convocata la Camera, mezz’ora do-
po tocca al Senato. I catafalchi sono
pronti. Il lifting agli scranni, dopo il
taglio dei parlamentari, è stato por-
tato a termine da qualche giorno.
A Palazzo Madama la seduta sarà
presieduta da Liliana Segre, la sena-
trice più anziana, 92 anni, subito do-
po Giorgio Napolitano, 97, che però
non ci sarà. Con buona probabilità
toccherà a lei, superstite e testimo-
ne dell’Olocausto, passare il testimo-
ne a Ignazio La Russa. Ieri ha limato
il discorso, che durerà un quarto d’o-
Come si eleggeranno i due presidenti
Così lo slalom
tra quorum
e franchi tiratori
per evitare il tonfo
ra. Ai cronisti ha suggerito qualche
indizio: «Abbiamo sempre una rispo-
sta per tutto, c’è l’articolo 3 della Co-
stituzione», quello che recita: «Tutti
i cittadini hanno pari dignità sociale
e sono eguali davanti alla legge, sen-
za distinzione di sesso, di razza, di
lingua, di religione...». Sulla destra
al governo si mostra guardinga: «Sto
a vedere, sono alla finestra». Ha già
provato la sedia. «Mi hanno anche
messo un cuscino per la schiena».
Meloni spera di chiudere la pratica
k Il leghista al primo colpo: secondo le norme in-
Riccardo Molinari è candidato terne di Palazzo Madama, basta da
alla presidenza della Camera subito la maggioranza assoluta dei
I tre leader
Giorgia Meloni, Silvio
Berlusconi e Matteo
Salvini si rivedranno
con molta probabilità
dopo le votazioni
membri. Va centrata quota 104, con-
siderando anche i 6 senatori a vita.
La destra sulla carta ha 115 voti. Se si
andasse per le lunghe, al quarto
scrutinio, da calendarizzare doma-
ni, si procede col ballottaggio.
Il discorso cambia alla Camera. Il
presidente provvisorio, il renziano
Ettore Rosato (vicepresidente anzia-
no nella legislatura appena conclu-
sa) anticiperà a oggi i primi tre scru-
tini, quelli in cui il quorum scatta
con i due terzi dei voti, cioè 267. In
questo modo, in teoria, già da do-
mattina si potrà arrivare alla fumata
bianca, al quarto scrutinio, in cui ba-
sta la maggioranza assoluta. L’asti-
cella è a 201 voti e il centrodestra
può contare su 235 deputati.
Il Pd, ha fatto sapere ieri Enrico Let-
ta, voterà scheda bianca. Lo stesso
ipotizza Matteo Renzi, che già pun-
ge sulle vice-presidenze: «Pd e M5S
hanno fatto l’accordo per spartirsi i
posti». Il segretario dem glissa: «Il
negoziato con gli altri comincerà a
giorni. I concorrenti all’opposizione
non hanno intenzione di comporre
un coordinamento. Ma verrà di con-
seguenza». ©RIPRODUZIONE RISERVATA
.
Giovedì, 13 ottobre 2022
XIX Legislatura
COMPOSIZIONE PARTITI CAMERA
Pd Azione-Iv
19,1% 7,8%
69 21
+Europa
2,8%
2 65
Verdi-Sinistra
3,6%
12
Impegno Civico
0,6%
1 7
Movimento 5 Stelle
51
Azione - Italia Viva
21
Centrosinistra
84
Infografica di carlo rossi
Il metodo Giorgia per chiudere il patto
“Gli italiani non possono aspettare oltre”
ROMA — «Adesso sono ottimista, cre-
do di aver fatto delle proposte serie
e tutti possono ritenersi soddisfat-
ti», dice Giorgia Meloni quando a tar-
da sera saluta i suoi, tira un sospiro
di sollievo e lascia Montecitorio al
termine di una giornata che sembra-
va volgere al peggio. «Gli italiani so-
no alle prese con le bollette, con una
guerra a poca distanza, con il costo
della vita che cresce, non possono
vederci indugiare sulla scelta di un
ministro o di un presidente», è lo sfo-
go raccolto da chi le è stato vicino.
Eppure il vertice a tre previsto
per il pomeriggio era saltato. Il fac-
cia a faccia con Berlusconi a Villa
Grande si era concluso senza un ac-
cordo sui ministeri chiave. La pro-
spettiva era quella di andare in ordi-
ne sparso alle votazioni di oggi. Non
proprio esaltante come prima usci-
ta di una coalizione che si è afferma-
ta con quei numeri. Un quadro tal-
mente funesto da indurre perfino
Matteo Salvini a indossare i panni
del pompiere, a chiamare la futura
premier e a comunicarle che sì, alla
fine la Lega avrebbe rinunciato al
suo Calderoli per Palazzo Madama,
spianando di fatto la strada a Igna-
zio La Russa. Sempre che l’accordo
regga, nelle prossime ore, agli umo-
ri fumantini della corte berlusconia-
na. Meloni a questo punto si ferma,
siede al suo scranno di Montecitorio
come in riva al fiume, e aspetta. Ha
deciso di attendere le mosse degli al-
tri. Anche per questo, con molta pro-
babilità, non si terrà alcun vertice
prima delle votazioni di oggi nelle
due Camere. Lo si farà a seguire.
«Io voglio un Consiglio dei mini-
stri serio, formato da persone com-
petenti e che si possa mettere subi-
to al lavoro», è quanto ripetuto da
Meloni al telefono a Salvini e dal vi-
vo nel bilaterale con Berlusconi. L’o-
biettivo che si è intestata è quello di
portare al capo dello Stato la lista
dei ministri poche ore dopo l’affida-
Primo piano Il dopo voto
M5S
15,4%
51
235
TOTALE
400
mento dell’incarico. E per come si
sono messe le cose, nonostante i ve-
ti e i capricci dell’alleato forzista, ri-
tiene di poter centrare ancora l’o-
biettivo. Anche perché dal Quirina-
le con molta probabilità avrà qual-
che giorno in più di tempo, se è vero
che le consultazioni inizieranno
non prima della metà della prossi-
ma settimana. Aver optato per Gior-
getti all’Economia lo ritiene un suc-
cesso personale e dell’intera compa-
gine, alla luce della competenza e
della preparazione del numero due
della Lega. «Io ho bisogno di qualcu-
pagina 3
COMPOSIZIONE PARTITI SENATO
FdI Altri + Pd Azione-Iv M5S FdI Altri +
26% Estero 19% 7,7% 15,6% 26% Estero
118 38 9 28 66
9 6
Lega Lega
8,8%
Verdi-Sinistra 8,9%
3,5%
4 29
Forza Italia Forza Italia
8,1% 8,3%
45 18
Noi moderati Noi moderati
0,9% 0,9%
2
Movimento 5 Stelle
Centrodestra Centrodestra
28
115
Azione - Italia Viva
9
Centrosinistra
42
TOTALE
200
più 6 senatori a vita
Il retroscena
Copia di 5c8dd9059c2be21024c69bd29ee36997
L’attesa del voto no che sappia dove mettere le mani, zionare anche la concessione alla Le-
che sia in grado di lavorare in pochi ga di ministeri pesanti come gli In-
di Palazzo Madama giorni alla legge di bilancio, non terni (ma non per Salvini), le Infra-
per “pesare” gli alleati avremo molto tempo a disposizio-
ne», ripete. E pazienza se il partito
strutture (quelle sì, forse per il lea-
der), l’agricoltura. E financo della
I dicasteri discussi di appartenenza non se ne sia fatto presidenza della Camera per il fede-
carico cedendo il “cartellino” alla fu- lissimo del capo Riccardo Molinari.
con loro, a lei l’ultima tura inquilina di Palazzo Chigi. Su un paio di punti invece Meloni
parola sui nomi In fondo, sta andando così anche
con le altre pedine. Con gli alleati
non intende cedere. E lo ha detto
all’anziano alleato con la schiettez-
viene concordato il dicastero, ma za che la contraddistingue, nell’ora
sui nomi Giorgia vuole la penultima trascorsa a Villa Grande. Il ministe-
di Carmelo Lopapa parola, dato che l’ultima spetta al ca- ro dello Sviluppo economico (che so-
po dello Stato, come da Costituzio- vrintende a tante cose, incluse le te-
ne. In questa logica per lei può fun- lecomunicazioni) non potrà andare
- e per molte ragioni - a Forza Italia.
Su quella casella la candidata pre-
mier vuole un suo uomo, verosimil-
mente Guido Crosetto. Il numero
due Antonio Tajani sarà con molta
probabilità il ministro degli Esteri, a
conferma di una disponibilità am-
pia. Ma il secondo paletto riguarda
la Giustizia. Non è per una questio-
ne personale nei confronti di Elisa-
betta Alberti Casellati se preferisce
che non vada lei in via Arenula. «Sia-
mo anche amiche» ha confidato a
Berlusconi. Il fatto è che per la lea-
der di Fdi Carlo Nordio è il «migliore
Guardasigilli possibile» nella com-
pagine esistente. E conta di convin-
cere della bontà della scelta anche
l’alleato. Pronta, se è il caso, a conce-
dere perfino il ruolo simbolico di vi-
cepremier per i due maggiorenti Sal-
vini e Tajani. Dettagli, nel quadro
complessivo. Sta di fatto che il vero
punto di crisi - sembra un paradosso
- ma è diventato il ruolo di Licia Ron-
zulli, per la quale restano sprangate
le porte di qualsiasi ministero. Di pri-
ma come di seconda fascia.
Oggi è un altro giorno. Meloni, se-
duta in riva al fiume, resterà a scru-
tare gli alleati, per capire se staran-
no ai patti eleggendo in blocco e sen-
za franchi tiratori La Russa alla pre-
sidenza. Solo dopo siederanno tutti
cattelanitalia.com a un tavolo e potrà prendere il largo
il “suo” governo. ©RIPRODUZIONE RISERVATA
pagina
.
4 Primo piano Il dopo voto
L’ultima impresa:
governare da vice
l’assemblea
di Palazzo Madama
sfogliando la
Gazzetta dello sport
Vita e opere
di un patriota visto
dal grande pubblico
come una macchietta
alla padella alla
brace e ritorno.
D Se le istituzioni
parlamentari
hanno ancora
un senso, un cuo-
re, una funzione
e soprattutto una dignità, con
Ignazio La Russa presidente del
Senato e seconda carica dello Sta-
to il sistema di cottura della mag-
gioranza di destradestra sfrigola
sopra la fiamma lasciando co-
munque poco scampo in termini
di misura, riserbo e moderazione.
In questo senso la memoria è
crudele, specie là dove ormai le
mille imprese del prescelto han-
no ormai lasciato abbondantissi-
me tracce negli archivi elettroni-
ci in termini di eccessi, efferve-
scenze, sovraeccitazioni, scherzi,
euforie. Così, a proposito di deco-
ro istituzionale, di La Russa, che
di secondo nome fa pur sempre
Benito, ti viene subito incontro la
foto di quando (2006) andò a
prendersi una torta in faccia da
Pippo Franco; e il fatto che una
cultura politica a lungo emargina-
ta e perfino maledetta, una volta
uscita dal recinto scegliesse in al-
legria la via dell’intrattenimento
più degradato dice molto sul tra-
guardo, ma anche sulle peripezie
del post-fascismo nella società,
ormai, del disincanto.
L’iconografia, ma anche lo stile
di vita e la carriera stessa di La
Russa offre poco o pochissimo
dell’antica nostalgia. Qualche ac-
cenno, in pandemia, all’utilità del
saluto romano; qualche riflesso
nostalgico ricordando, a bordo di
una Lancia Astura 1938, che gli
italiani avevano inventato l’auto-
matizzazione della capote, “poi
sono arrivati gli altri...”; qualche
ricordo di quando, con lunghi ca-
pelli e un pastore tedesco di no-
me Schranz, o qualcosa del gene-
re, guidava a Milano i giovani del
Msi. Ma ciò che da un bel po’ di an-
ni più colpisce di lui è un che di
esorbitante, vertiginoso e perfino
allucinatorio proprio rispetto al
modello e alle caratteristiche fi-
nora richieste alla figura del presi-
dente del Senato.
Il soggetto possiede un’indub-
bia capacità di acchiappare il mi-
crofono e tenere la scena con
qualsiasi mezzo, vedi il video in
cui contro le disposizioni anti-mo-
Il personaggio
Tute mimetiche
e torte in faccia
‘Gnazio l’istrione
campione di eccessi
vida canta e lecca un cono gelato,
ancora una volta aiutato dallo
sguardo fiammeggiante, dalla vo-
ce cavernosa e dalla barba mefi-
stofelica - una sera se la fece an-
che radere per scommessa sotto i
riflettori di Porta a porta – che
Organizzato da Si ringrazia
Giovedì, 13 ottobre 2022
Senatore FdI
Alessandro Serranò/agf
Ignazio La Russa,
già ministro
della Difesa nel
IV governo
Berlusconi, ha
fondato FdI con
Crosetto e
Meloni nel 2012
so politico di La Russa; troppo fa-
cile al contrario recuperarlo nella
memoria per le smorfie e gli strilli
nei talk-show o qualche greve esa-
gerazione da tifoso nerazzurro (a
proposito di Lukaku: «L’Inter ha
cambiato un grande centravanti
col pisello confuso con un centra-
vanti confuso dal pisello gran-
Copia di 5c8dd9059c2be21024c69bd29ee36997
de»). Espressività del genere più
fracassone e fazioso se si pensa
che una delle sue più spontanee e
irresistibili prestazioni lo ritrae
su YouTube mentre nella calca in-
gaggia un’asperrima colluttazio-
ne a base di pedate e pestoni con
il giornalista Formigli.
A suo modo formidabile è la re-
cente e magari profetica immagi-
ne di ‘Gnazio che, assiso sullo
scranno più alto del Senato, go-
hanno contribuito a renderlo un verna l’assemblea leggendo La
di Filippo Ceccarelli politico-meme per eccellenza fin Gazzetta dello Sport, così come
dai tempi dell’irresistibile “La appare ineffabile il frammento vi-
Russa jouer” di Fiorello: “Ascella deo d’aula in cui, rivolgendosi al-
sudata/ Mutande ragno/ Alabar- la Segretaria Generale, commen-
da...”. ta l’outfit di una sua collega: «Ma
È difficile ricordare un discor- gome gazzo è vestita?» prima di
concentrarsi sul telefonino la cui
cover reca la scritta “100% Milf”.
Sempre molto teatrale, da mini-
stro della Difesa si travestiva spes-
so, in mimetica e da top-gun; per
il 150° dell’Unità d’Italia con la
sua amica Santanché si mise addi-
rittura a disegnare gioielli tricolo-
re, rubino, zircone, smeraldo.
Già una decina d’anni fa il produt-
VII biennale tore De Laurentis gli chiese di in-
terpretare se stesso in un cinepa-
di mosaico nettone, non esattamente ciò che
fa curriculum per la presidenza
contemporaneo del Senato. Ma basta, e non solo
perché si potrebbe andare avanti
quasi all’infinito, ma perché gli
spettacoli politici presentano il
PRODIGY KID conto quando ormai i buoi sono
scappati dalla stalla dell’intratte-
nimento buffonesco.
FRANCESCO CAVALIERE - LEONARDO PIVI Ora, siccome nulla è mai perdu-
to, è anche vero che anche nelle
8 ottobre 2022 - 8 gennaio 2023 istituzioni esiste la “grazia di Sta-
to”, per cui può darsi che l’elezio-
MAR - Museo d’Arte della città di Ravenna ne e la responsabilità normalizzi
via di Roma, 13 - Ravenna La Russa. Eppure, osservato a de-
www.mar.ra.it bita distanza prima del voto e al
di là dei giochi di Palazzo, più che
un patriota, un simpatico marpio-
ne o un fantasista esibizionista,
l’impressione è che sia vissuto
dal grande pubblico come una fi-
Fondazione del Monte
di Bologna e Ravenna
Romagna Acque
Società delle fonti
gura, un personaggio, una ma-
schera e insieme una macchietta
al di là del bene e del male.
.
Giovedì, 13 ottobre 2022
Il ritorno del senatore Berlusconi
Giustizia e tv restano le sue priorità
«Eccomi di nuovo». È il giorno di
una personale rivincita. Ma per Sil-
vio Berlusconi ha il retrogusto ama-
ro dei no che deve incassare, dei di-
stinguo che deve ascoltare - anche
ieri, di nuovo - da leader e da alleato
minore, nel braccio di ferro con Gior-
gia Meloni. A cui manda a dire, tra se-
rio e faceto: «Gli Esteri? Non potre-
sti mai avere un ministro migliore di
me».
Rimettere piede in Senato,
quell’ora è arrivata, per il leader di
Forza Italia. Ma ci sono voluti 8 anni,
10 mesi e 15 giorni esatti per ricopri-
re quello scranno, e pazienza se non
potrà presiedere, oggi, la prima se-
duta. La norma dice che tocca al
membro più anziano di quella Ca-
mera, il caso vuole che sia
Liliana Segre, superstite
dell’Olocausto, ad acco-
gliere la prima maggioran-
za di destra delle istituzio-
ni repubblicane.
Mezzogiorno, sole e la
faccia stanca di un leader.
La berlina accosta più che
può, il fondatore di FI scen-
de piano, gli si fa subito in-
contro Anna Maria Berni-
ni, l’umore non è dei mi-
gliori, la faccia di lui sorri-
de, ma le dita quasi si ag-
grappano alle mani dei
suoi, fa una decina di dolo-
ranti passi verso l’ingresso
per la registrazione, la
schiena e le gambe ancora
precarie, dopo gli esiti del-
la caduta non banale di un
mese fa ( «un volo di cinque metri, di
spalle, potevo morire», lo raccontò
lui stesso, durante il voto).
Mezz’oretta, procedure completa-
te e parte la foto su Twitter. E si sco-
pre che non ha la cravatta (che inve-
ce il regolamento prescrive, e che
di Giuliano Foschini
«È una questione di velocità: dobbia-
mo essere più veloci dei pm, per evi-
tare che per l’ennesima volta la ma-
gistratura dia un’ingiusta spallata al
Presidente». Chi parla è uno dei par-
lamentari di Forza Italia che a Silvio
Berlusconi vuole davvero bene. Ed è
forse l’affetto a non fargli nasconde-
re questa inconfessabile verità: tra i
motivi per cui l’ex premier vuole il
ministero della Giustizia c’è la rifor-
ma della legge Severino che tanto
male può ancora fargli. Il 27 novem-
bre del 2013 il Senato, tra i cui ban-
chi ora Berlusconi tornerà a sedersi,
votò la sua decadenza dopo la con-
danna definitiva per frode fiscale.
Una situazione che, in questa legisla-
tura, potrebbe ancora accadere. Ber-
lusconi ha infatti in piedi ancora
una serie di procedimenti penali
che potrebbero arrivare a sentenza
definitiva nel quinquennio. Uno, so-
prattutto: il Ruby ter. Berlusconi è
accusato di aver pagato le ragazze
che avevano partecipato alle sue fe-
ste perché mentissero davanti ai ma-
gistrati sulla natura di quelle serate.
Primo piano Il dopo voto
f Raffaella Paita al Senato e Matteo Richetti alla Camera sono i nomi
proposti alla riunione degli eletti del Terzo Polo in Senato
Carlo Calenda leader di Azione
lui ha sempre indossato) e neppure
l’anello simil-fede all’anulare sini-
stro, che portava dal non-matrimo-
nio con Marta Fascina, del 19 marzo.
L’immagine dice «vedete sono anco-
ra qua», mentre scrive : «Domani sa-
rò presente alla prima seduta di que-
sta legislatura». Chi l’avrebbe detto,
in quel 27 novembre del 2013, quan-
do per tanti il politico si avviava ad
uno dei suoi (mendaci) tramonti.
Erano le 17.40 quando, dopo sfi-
brante votazione, Berlusconi fu di-
chiarato espulso. Era l’onta seguita
alla condanna definitiva per le frodi
fiscali Mediaset e la conseguente
scure della legge Severino, con l’in-
terdizione dai pubblici uffici (poi ac-
corciata da sei a cinque anni). Grillo
k Il tweet
“Eccomi di nuovo al
Senato: ho appena
completato le pratiche per
la registrazione”. Così il
leader di Forza Italia Silvio
Berlusconi sul Twitter
Il Cav imputato in 4 processi
rischia la decadenza
e spera di cambiare la Severino
«A queste ragazze» ha detto il pm
Luca Gaglio nella requisitoria, chie-
dendo sei anni di carcere per Berlu-
sconi, «è stato assicurato che sareb-
bero state a posto sia come reddito -
con un mensile da 2.500 euro - che
per un alloggio. In cambio avrebbe-
ro dovuto dire il falso nei processi
sul caso Ruby. Nel pacchetto c’era
anche la soluzione aggiuntiva: di
non rilasciare interviste ai media in
senso contrario a quelle rese davan-
ti ai giudici». Berlusconi ha sempre
sostenuto che quei soldi dati alle ra-
gazze non servivano a comprare il lo-
ro silenzio. Ma erano donazioni per
aiutare giovani in difficoltà, che ave-
vano visto la loro reputazione com-
In Parlamento
Il Cavaliere rieletto sentenziò «È solo la fine della sua
storia», e l’allora premier Letta chie-
a 9 anni dall’espulsione se di «arginare il caos», condannan-
do gli insulti degli esponenti Fi con-
L’amarezza per i tanti tro i senatori a vita. Un incubo che
no dell’alleata: “Per gli oggi ritorna, quello della Severino -
visto che nell’orizzonte della legisla-
Esteri non ci sarebbe tura potrebbe arrivare la definizio-
ne del processo Ruby Ter che vede
ministro meglio di me” l’ex premier imputato a Milano -
mentre non a caso il presidente de-
gli azzurri insiste, con Meloni, nel ri-
di Conchita Sannino vendicare i ministeri della Giustizia
e del Mise, per le sue tv. Due intra-
montabili capisaldi, per Berlusconi.
Riaffiora il vecchio sé, su quei due
terreni da blindare. Ma arrivano i
due rifiuti netti, da parte della pre-
mier in pectore.
Punto di svista Ellekappa
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Le “cene eleganti”
Lo scandalo delle serate ra la Severino non fosse cambiata, a
un nuovo decadimento dalla carica
a Villa San Martino di senatore. Di più: il governo con
Entro fine anno la Forza Italia si troverebbe a chiedere
i danni a Berlusconi. Nel procedi-
sentenza del Ruby Ter mento è costituita infatti la Presi-
denza del consiglio che ha doman-
dato a tutti gli imputati, compreso
promessa dopo lo scandalo delle se- l’ex premier, dieci milioni di euro di
rate a Villa San Martino. E che, pro- provvisionale per la corruzione in at-
prio per via della vicenda giudizia- ti giudiziari. E 500mila per le false te-
ria, non riuscivano a trovare lavoro. stimonianze.
La sentenza è attesa entro la fine Il Ruby ter è sicuramente il “pro-
dell’anno. In caso di condanna, en- blema giudiziario” maggiore di Ber-
tro tre anni si dovrebbe arrivare al lusconi, per una questione di tempi-
verdetto definitivo in Cassazione. stica. Ma non è il solo. A Bari e Roma
Che se dovesse essere sfavorevole a sono in piedi due procedimenti simi-
Berlusconi potrebbe portare, qualo- li. In Puglia l’ex premier è imputato
pagina 5
Il ragionamento di Meloni, esplici-
ta uno dei fedelissimi di Giorgia,
«non è brutale ma solo pragmatico:
tra cinque anni l’ex premier avrà 91
anni, per Forza Italia oltre che per il
bene della maggioranza sarebbe più
giusto tenere una posizione sgancia-
ta da contrapposizioni e polemiche
che sanno di passato, ci vuole la pro-
iezione in avanti». Niente Giustizia,
dunque, per Elisabetta Casellati.
Niente Sviluppo economico. E fuori
dal governo, a quanto pare, anche la
fedelissima Licia Ronzulli. Berlusco-
ni continua a insistere sul ruolo del-
la senatrice. Pare, invano. Meloni
l’ha già cassata come eventuale tito-
lare della Salute, e non la vede come
ministra, tout court. Neanche al Tu-
rismo. E a proposito di foglietti ed
elenchi. È Alessandro Cattaneo, or-
mai alter ego di Ronzulli, ad avverti-
re: «Comunque anche la lista dei sot-
tosegretari la deve firmare Berlusco-
ni, altrimenti arriva modificata, vai
a capire». Tensioni e sospetti, con
l’alleata e in casa azzurra. Dal passa-
to a sera rispunta a Villa Grande an-
che Gianni Letta, sempre presente
nei momenti difficili anche se nelle
ultime settimane, vissute sotto il se-
gno di Ronzulli, il filo sembrava in-
terrotto.
Il borsino per FI non è poi così ne-
ro: non è un tabù per gli alleati che
Tajani possa andare agli Esteri. Ma
Berlusconi non può parlare di Farne-
sina senza ricordare quanto gli sia
sempre stato «particolarmente con-
geniale». Un pensiero al potere di ie-
ri contro lo striminzito, faticosissi-
mo ruolo di oggi. «L’unico ministro
degli Esteri potrei essere io», gli sen-
tono ridire al tavolo. E giù col suo
ruolo a Pratica di mare, con le sue re-
lazioni internazionali. Ricordi po-
tenti, che bruciano. Anche se è or-
mai tornato senatore.
con l’accusa di aver pagato l’impren-
ditore Gianpaolo Tarantini affinché
dichiarasse – come è accaduto – ai
giudici che le feste che organizzava
non erano incontri con prostitute.
Ma «cene eleganti». «Una bugia» ha
detto la Cassazione, condannando
per sfruttamento della prostituzio-
ne Tarantini. Stesso copione a Ro-
ma: Berlusconi alla sbarra insieme a
Mariano Apicella, il suo chanson-
nier di fiducia, con l’accusa di averlo
pagato (150mila euro) per mentire.
Più delicata, ma ancora nella fase
delle indagini preliminari, quindi
ancora tutta da scrivere, l’inchiesta
di Firenze dove Berlusconi è indaga-
to per concorso in stragi insieme
con Marcello dell’Utri. Oggetto
dell’inchiesta le stragi del 1993 a Mi-
lano e Firenze (10 morti) e degli at-
tentati di Roma contro le basiliche
di San Giorgio e San Giovanni e con-
tro il conduttore tv Maurizio Costan-
zo più l’attentato fallito allo stadio
Olimpico del gennaio 1994. Accuse
che nascono dalle dichiarazioni di
alcuni pentiti e da intercettazioni in
carcere, sempre smentite però dagli
indagati e già affrontate e archiviate
in passato.©RIPRODUZIONE RISERVATA
pagina
.
6 Primo piano Il dopo voto
Il responsabile del Fondo per l’Italia
Fanizza (Fmi)
“Il governo stia attento
alle spese in deficit
Aiuti solo ai deboli”
dal nostro inviato
Paolo Mastrolilli
Washington — Responsabilità
fiscale, non prendere
provvedimenti di spesa in
contraddizione con le politiche
monetarie per il contrasto
dell’inflazione, accelerare
l’attuazione del Pnrr, indirizzare
gli aiuti ai segmenti della
popolazione che ne hanno più
bisogno. Sono i suggerimenti che
vengono da Domenico Fanizza,
direttore del Fondo Monetario
Internazionale per l’Italia.
Dobbiamo aspettarci la
recessione l’anno prossimo?
«Cosa succederà l’anno prossimo
è il grosso problema. In realtà non
lo sappiamo, perché tutto
dipende dall’aggressione russa
verso l’Ucraina. Ci sono rischi
molto grandi. L’inflazione avrà un
effetto avverso sulla domanda,
per cui le proiezioni del Fondo
sono di una leggera recessione.
Bisogna stare attenti, le politiche
devono adeguarsi alla situazione
che cambia».
Guerra, inflazione, frenata
della Cina. Cosa pesa di più per
Roma?
«L’incertezza maggiore viene
dalla guerra e l’impatto sulla
Germania. A questo si
aggiungono le politiche fiscali
molto espansive di Berlino, con il
recente annuncio di misure per
200 miliardi, che avrà un effetto
avverso sull’inflazione perché
non è coerente con la politica
monetaria europea. Complicherà
la vita e può avere risultati
sfavorevoli per la competitività
delle industrie italiane. Noi
dovremo avere una politica
fiscale che non va contro quella
monetaria, è fondamentale per
limitare i danni».
Perché la linea tedesca è
contraddittoria?
«Se la politica fiscale diventa
f spetto alle previsioni del gover-
La flat tax si può fare
solo se si taglia
da un’altra parte
L’esperienza
del Regno Unito
insegna che bisogna
andarci molto cauti
g quello più drammatico di taglio
espansiva, complica il compito di
quella monetaria. I tassi
andranno molto più in alto di
quanto sarebbero dovuti andare,
in assenza dell’espansione
fiscale».
Come deve reagire l’Italia?
«Rimanere negli obiettivi di
bilancio e consolidamento fiscale
identificati, ma cercando di
sostenere le porzioni della
popolazione che ne hanno più
bisogno. In particolare
sull’energia, dobbiamo muoverci
dal sostegno generalizzato a
quello mirato».
Cosa consiglia al prossimo
governo?
«Continuare politiche fiscali
coerenti con quella monetaria.
Non possiamo avere una politica
Spettro recessione più concreto
tesoretto per la manovra a rischio
di Valentina Conte
Roma — Il rischio di finire in re-
cessione si consolida. E mette in
crisi il doppio “tesoretto” lascia-
to dal governo Draghi al nuovo
esecutivo: 20 miliardi divisi a
metà tra 2022 e 2023. In bilico so-
no soprattutto le risorse per il
prossimo anno da sfruttare in
manovra. Sarà complicato per il
governo di centrodestra concre-
tizzare le promesse elettorali
già in questa legge di bilancio.
D’altro canto, non è solo l’Fmi
a mettere il segno meno davanti
al Pil dell’Italia per il 2023, collo-
candola a otto decimi in meno ri-
no Draghi: -0,2% contro un
+0,6%, messo nero su bianco nel-
la Nadef, la Nota di aggiorna-
mento del Def di fine settembre.
Lo fanno anche le agenzie di ra-
ting che invitano perciò l’Italia a
non stravolgere il Pnrr, ma at-
tuarlo per spingere gli investi-
menti e la crescita.
Moody’s prevede un -0,1%. Co-
sì pure Standard&Poor’s, ma so-
lo nello scenario base perché in
totale delle forniture di gas rus-
Giovedì, 13 ottobre 2022
i Il congedo
Il presidente francese
Macron ha invitato Draghi
per una cena all’Eliseo
monetaria credibile contro
l’inflazione, e usare la politica
fiscale come leva espansionista.
Sarebbe la ricetta per mandare
tutto all’aria. Ma questo non vuol
dire non sostenere la gente che ne
ha bisogno».
Come?
«Invece di dare sussidi per i prezzi
della benzina, che toccano chi
guida una Panda o una Ferrari alla
stessa maniera, bisogna fare in
modo che gli aiuti raggiungano
chi guida la Panda. Esistono
tecnologie per i trasferimenti
Copia di 5c8dd9059c2be21024c69bd29ee36997
mirati».
Il tetto al prezzo del gas
k Domenico Fanizza promosso dall’Italia ha senso?
È il direttore esecutivo «Assolutamente sì. Un conto sono
del Fondo monetario i cap sui prezzi al consumo, un
internazionale per l’Italia altro quelli ai prezzi dell’energia,
Previsioni economiche
uscente?
I numeri I previsori italiani e anche l’Uf-
ficio parlamentare di bilancio -
validatore indipendente della
manovra - confermano e corro-
borano la fotografia scattata dal
governo Draghi nella Nadef e an-
che nel Documento programma-
tico di bilancio spedito lunedì a
-0,2 +0,6 % %
Bruxelles, laddove si fa riferi-
mento a una recessione possibi-
le già nel 2022 con due trimestri
Previsioni Fmi Stime Nadef negativi di seguito (il terzo e il
Il Fondo Il governo quarto). Oppure a cavallo tra
monetario ha Draghi stima 2022 e 2023. Una recessione
abbassato invece un 2023 “tecnica” che non dovrebbe pe-
tutte le stime e positivo per rò impattare troppo sul 2023.
ora prevede la l’Italia, pur «Anche noi prevediamo un Pil
recessione per ipotizzando a +0,6% per il prossimo anno», di-
l’Italia nel 2023 scenari avversi ce Stefano Fantacone, direttore
del Cer. «E al momento non cam-
biamo stima, anche perché la
so il Pil dell’Italia sprofonda produzione industriale è positi-
dell’1,5% e quello della Germa- va e l’economia regge.
nia addirittura del 3,4%. Fitch a Il confine però è sottile e pre-
metà settembre stimava per il occupa la caduta verticale del
nostro Paese una frenata da settore delle costruzioni. Poiché
-0,7%, stigmatizzata dal premier le previsioni di recessione sono
Draghi nella conferenza stampa legate ai rincari energetici, il
per il varo del decreto Aiuti ter. prossimo governo potrà inverti-
Troppo pessimismo delle agen- re la rotta solo contenendoli». E
zie di rating e ora del Fondo mo- rimandando dunque Flat tax e
netario internazionale o un ec-
cesso di ottimismo del governo
Quota 41.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
dove bisogna contrastare il potere
dei venditori. Non è un sussidio,
ma una profonda riforma del
mercato energetico in Europa».
Su debito e deficit?
«Stesso concetto. Le dinamiche
del debito pubblico almeno finora
sono state favorevoli, sia per la
disciplina fiscale, sia per
l’andamento dell’inflazione che
ha avuto un effetto favorevole sui
conti pubblici, ma di breve
periodo. Bisogna evitare spese
che non hanno impatto sulle
persone bisognose».
La flat tax?
«I governi decidono sulla base
delle preferenze politiche. Però
tutto deve essere fatto all’interno
di un quadro di coerenza
macroeconomica. Se uno vuole
fare quello perché ci crede, poi
deve tagliare da qualche altra
parte. L’esperienza di queste
settimane nel Regno Unito
dimostra che bisogna andarci
molto, molto cauti».
Il Pnrr?
«È fondamentale proseguire e
accelerare la messa in opera. È
l’opportunità per migliorare
debolezze strutturali
dell’economia italiana, in
particolare i bassi livelli di
investimento pubblico che si
trascinano da anni».
Si possono fare modifiche?
«Non so dire, ma siamo nella fase
della messa in opera. Se iniziamo
a ridiscutere tutto, magari anche
con ragione, si rallenta il
processo. Il perfetto è nemico del
buono».
Quali margini di manovra avrà
il nuovo governo?
«Mettere in opera il programma
all’interno delle compatibilità
esistenti e gli obiettivi della lotta
all’inflazione. Perciò politica
fiscale molto prudente, e
migliorare l’efficacia del sostegno
ai ceti meno abbienti».
©RIPRODUZIONE RISERVATA
f
Sono sbagliati
i sussidi a pioggia
sui carburanti, uguali
per una Ferrari
come per una Panda
Bisogna puntare
sui ceti meno abbienti
g
.
Giovedì, 13 ottobre 2022 Primo piano Il dopo voto pagina 7

2,6
Petrolio, Opec+ abbassa le stime della domanda
L’Opec+ ha rivisto le sue stime: la crescita della domanda
mondiale di greggio nel 2022 è stata rivista
al ribasso di 0,5 milioni di barili al giorno a 2,6 milioni

vertice privato a parigi

Cena tra “amici” all’Eliseo

Macron sonda Draghi per la Nato
Una cena all’Eliseo, senza consiglie-
ri diplomatici, senza staff, senza le ri-
spettive mogli. Mario Draghi vola a
Parigi nelle ore in cui si insedia il
nuovo Parlamento. Risponde all’in-
vito, non il primo, di Emmanuel Ma-
cron. Un appuntamento per salutar-
si, prima dell’insediamento del go-
verno Meloni. I due sono “amici”, as-
sicura chi è vicino al premier italia-
no. A Palazzo Chigi spiegano l’incon-
tro come la testimonianza di “gran-
LUDOVIC MARIN/AFP
Ma il premier non de stima reciproca” tra i due. Ecco
Macron, qualche giorno fa, al verti-
vuole altri incarichi ce Ue di Praga: «Voglio dire quanto
Sul tavolo il dossier gas sono stato felice di collaborare ogni
giorno con il mio amico Draghi. Gli
con i fondi europei devo molto, è una grande opportuni-
tà per Italia ed Europa il fatto che sia
stato in carica».
Questa premessa spiega perché al-
di Anais Ginori, Parigi la vigilia dell’incontro non trapeli al-
e Serenella Mattera, Roma cuna agenda ufficiale e perché sia a
Palazzo Chigi che all’Eliseo siano
Copia di 5c8dd9059c2be21024c69bd29ee36997
convinti che difficilmente al termi-
ne della cena se ne saprà qualcosa.
Potrebbe essere l’occasione per par-
lare del futuro, certo. Dell’Italia do-
po Draghi, della relazione che Ma-
cron dovrà provare a tessere con
Giorgia Meloni, e di quel che farà
adesso il premier uscente. A Parigi
molti pensano che l’alto profilo isti-
tuzionale dell’ex banchiere sia
un’importante risorsa per eventuali
incarichi internazionali. Il nuovo se-
gretario generale della Nato, che sa-
rà nominato a giugno, è una delle op-
zioni evocate nell’entourage di Ma-
cron (anche se è chiaro che dovreb-
be essere una candidatura non solo
francese). Solo più avanti si aprirà la
partita dei vertici europei. Anche se
il premier continua a mostrarsi, assi-
cura chi gli ha parlato, non interessa-
to ad alcun incarico.
Lo attende intanto un ultimo im-
portante passaggio prima di lascia-
re Palazzo Chigi: il Consiglio Ue del-
la prossima settimana. Ecco perché
al tavolo dell’Eliseo oggi c’è da discu-
tere di gas, di un tetto al prezzo e di
nuovi fondi europei per l’emergen-
za, le due grandi battaglie che da me-
si Draghi conduce senza successo e
da cui spera di raccogliere ora qual-
che frutto. Gli interessi di Francia e
Italia su questo tema non sono pro-
prio convergenti. La Francia ha aper-
to al price cap ma spinge per il “mo-
dello iberico” che non conviene all’I-
talia. Macron ha proposto un nuovo
Recovery per investimenti sull’ener-
gia, Draghi spinge per un fondo sul
modello di Sure, con prestiti per co-
prire anche la spesa corrente. In que-
sti mesi i due hanno sempre lavora-
to di sponda. Lo faranno fino all’ulti-
mo. Ma Macron ha già cominciato a
prepararsi all’incerto periodo po-
st-Draghi che lo porta a un inevitabi-
le riavvicinamento con Scholz. Pri-
mo indizio: Francia e Germania han-
no annunciato un accordo di solida-
rietà per l’inverno, Berlino fornirà
elettricità in cambio di gas da Parigi.
E l’Italia? Alle prime battute, le re-
lazioni tra Meloni e l’Eliseo si sono
subito confermate difficili, le tensio-
ni sono esplose in uno scontro che
ha indotto Sergio Mattarella a inter-
venire. Con lui Macron pranzerà a
Roma quando verrà in visita per un
evento sulla pace della comunità di
Sant’Egidio il 23 e 24 ottobre. Un filo
con Draghi con ogni probabilità re-
sterà. Ma sarà il presidente della Re-
pubblica il garante delle relazioni
tra i due Paesi, nell’attesa di capire
come si muoverà Meloni. Da qual-
che giorno tra l’altro è arrivata a Pari-
gi come nuova ambasciatrice Ema-
nuela D’Alessandro, già consigliera
diplomatica del Colle ai tempi della
crisi Eliseo e governo gialloverde.
La trasferta in Italia di Macron, pre-
parata da tempo, si accavallerà for-
se con il passaggio di consegne a Pa-
lazzo Chigi. È la ragione che ha scon-
sigliato un incontro romano. L’Eli-
seo non vuole sovrapporsi con il ca-
lendario politico nazionale. Soprat-
tutto dopo le accuse di “ingerenza”
di Meloni alla ministra Boone per
aver ricordato l’importanza del ri-
spetto di valori e libertà condivisi in
Europa. ©RIPRODUZIONE RISERVATA
pagina
.
8 Primo piano Il dopo voto
roma — «La pace non è una parola fi-
lo putiniana». Andrea Riccardi, fon-
datore della comunità di Sant’Egi-
dio, ex ministro, storico, invita a
muoversi per la pace. Sull’invio di
armi all’Ucraina, che è il punto di
frattura e divisione nel movimento
pacifista e tra i partiti del centrosini-
stra, ragiona: «L’invio di armi è giu-
sto perché aiuta Kiev a difendersi,
però crea solo un equilibrio nel con-
flitto, mentre ci vuole qualcosa in
più, ci vuole la diplomazia della pa-
ce». Alla vigilia dell’incontro interre-
ligioso a Roma dal 23 al 25 ottobre,
ammette: le parole del Papa sono
inascoltate, anche da Zelensky.
Professor Riccardi, mentre il
popolo ucraino è massacrato da
Putin, quale peso possono avere le
manifestazioni pacifiste?
«Quando parlo di pace ho in mente
soprattutto il popolo ucraino
bombardato. Penso ai 7 milioni di
ucraini, la più gran parte donne e
bambini, che hanno lasciato il Paese
e sono diventati profughi nel mondo;
penso a questa nazione che rischia di
essere distrutta. Quando invochiamo
la pace, non posso sentire dire che è
una parola filo putiniana. Basta dire
f
Le parole del Papa
sono inascoltate,
anche da Zelensky. È
giusto che l’Ucraina
si difenda ma ora ci
vuole la diplomazia
g La guerra in Siria è cominciata nel
La manifestazione
In piazza a Roma
contro la guerra
Letta con Calenda
ma senza Conte
Roma — Sulla pace il Pd batte un
colpo: oggi alle 18,30 i Dem con En-
rico Letta in testa, saranno davan-
ti all’ambasciata russa a Roma a
manifestare. E alla fine ci sarà an-
che Carlo Calenda, dopo avere po-
lemizzato con i pacifisti sul “no
riarmo” a Kiev. Però twitta: “Tutti
a mobilitarsi. Verità e pace, non re-
sa degli ucraini”.
Diserta il sit in il Movimento 5Stel-
le, che aderirà alla manifestazione
nazionale che, è quasi certo, si ter-
rà a Roma il 5 novembre, organiz-
zata dalla “coalizione” di reti “Eu-
rope for peace”. Oggi dovrebbe es-
sere pronta la piattaforma, di cui
si stanno pesando le parole una a
una, per non essere accusati di
equidistanza tra Ucraina e Mosca,
Intervista al fondatore della Comunità di Sant’Egidio
Riccardi “La pace
non è filo-putiniana
Sì alle armi a Kiev”
pace per indicare come la guerra che
la Russia sta facendo all’Ucraina sia
qualcosa di terribile. Dico pace
perché la pace deve essere un
obiettivo che ci poniamo con forza,
perché la parola pace non sia
espunta dal vocabolario».
Giovanni XXIII nel 1962 riuscì a
mediare nella crisi dei missili di
Cuba tra Unione sovietica e Usa.
Adesso dobbiamo riporre in
Francesco la speranza?
«Due settimane fa all’Angelus Papa
Bergoglio ha lanciato un grande
messaggio equilibrato e realista, in-
dicando la via di pace. Krusciov e
Kennedy colsero l’appello di Gio-
vanni XXIII per trovare un’intesa.
La voce di Papa Francesco oggi sem-
bra inascoltata. Dopo le parole del
Papa, a Kiev è stato emanato un de-
creto in cui si vieta di negoziare con
i russi. Non ho visto da nessuna del-
le parti il desiderio di trovare una
strada di pace. E sono molto preoc-
cupato perché nel mondo post glo-
balizzato, le guerre hanno una fisio-
nomia particolare: si eternizzano.
2011 e ancora non si conclude. Quel-
la guerra è stata laboratorio del con-
flitto in Ucraina; i metodi brutali
ma che ribadirà il no all’invio di ar-
mi a Kiev.
I grillini fanno trapelare che alla
manifestazione nazionale di no-
vembre potrebbe partecipare an-
che Beppe Grillo. Il Pd è oggi due
volte in piazza per le donne irania-
ne e per la pace. Letta annuncia:
«Parteciperemo a tutte le iniziati-
ve per la pace, purché non ci sia
equidistanza tra aggressore e ag-
gredito». Il sit in di oggi è organiz-
zato dal Movimento europeo azio-
ne non violenta (Mean). Il portavo-
ce Angelo Moretti dice: «Chiedia-
mo l’immediato cessate il fuoco,
la de escalation, la ripresa del per-
corso per il disarmo e una commis-
sione internazionale sui fatti avve-
nuti in Donbass, in Crimea. Lo fac-
Giovedì, 13 ottobre 2022
Zuppi : “Urgente una riflessione di pace che unisca Africa ed Europa”
“Credo sia sia urgente una riflessione sul valore della pace che unisca
Africa ed Europa”. Così il presidente della Cei, Matteo Zuppi, che ieri ha
ricevuto alla Sapienza il dottorato honoris causa in Studi Politici
di Giovanna Casadio
analizzare gli orientamenti delle
piazze. Finora non sono fiorite, piut-
tosto. L’opinione pubblica è stata
anestetizzata. La complessità dei
problemi internazionali fa sì che
gran parte dei cittadini si sentano
impotenti, in realtà bisogna essere
in gioco. L’accoglienza dei rifugiati
siriani ha diviso l’Europa, ad esem-
pio. Non c’è splendido isolamento
che tenga».
Lei in quale piazza per la pace
andrà?
«Andrò alla manifestazione nazio-
nale che si terrà a novembre. Ma cre-
k Ex ministro do che l’importate sia esprimere il
Andrea Riccardi è stato ministro per
l’Integrazione nel governo Monti
desiderio di pace».
La frattura tra i pacifisti è
sull’invio di armi a Kiev. L’Ucraina
va riarmata?
delle forze armate russe in Ucraina «Aiutare Kiev a difendersi ritengo
Copia di 5c8dd9059c2be21024c69bd29ee36997
sono stati sperimentati ad Aleppo sia giusto, ma non risolve il proble-
in Siria. In Libia c’è un conflitto che ma: si crea solo un equilibrio nel
non accenna a risolversi. Sono Paesi conflitto. Bisogna smarcarsi da una
dissanguati, in cui i bambini nasco-
no e crescono con la guerra e nella
logica di guerra. Ci vuole la diploma-
zia. Non lo dice solo il Papa ma an-
guerra. Parlare di pace non è buoni- che Kissinger. Il dialogo non può es-
smo, ma provare a sollecitare un do- sere lasciato all’escalation della pro-
po e oltre».
La politica mira a cavalvare le
diverse piazze per la pace?
«Penso a Ucraina e Siria e non sto a
paganda di guerra».
L’Europa cosa fa?
«Pochino. Invece deve lavorare in
questo senso. Ci vuole una immagi-
k Il post dell’ambasciata russa ciamo davanti all’ambasciata rus-
Una nuova provocazione social sa, perché non ci siano equivoci
dell’ambasciata russa che posta le sull’equidistanza, il primo cessate
foto dei bombardamenti Nato a il fuoco deve essere da parte rus-
Sarajevo nel 1999 commentando: sa». Al sit in anche Emma Bonino e
“Qualcuno allora si è inorridito?” varie associazioni tra cui “Nessu-
no tocchi Caino”.
Intanto decine di piazze si stan-
no mobilitando per la pace. È parti-
to un tam tam che Europe for pea-
ce raccoglie e rilancia. Il 21, 22 e 23
Anche Grillo ottobre, si stanno preparando
alla mobilitazione piazze per la pace a Torino, Napo-
li, Palermo, Genova, Bologna, Ve-
di novembre rona, Ancona. Le adesioni sono in
continuo aggiornamento: la previ-
Il segretario pd: sione è di 100 città coinvolte. Inol-
no all’equidistanza tre i sindaci di centrosinistra e civi-
ci (riuniti nell’Associazione Ali), a
conclusione del Festival delle cit-
nazione creativa per uscire da que-
sto conflitto. Sembra impossibile
adesso, ma la pace non è mai impos-
sibile. Dobbiamo raggiungere l’ir-
raggiungibile. Di fronte alla minac-
cia atomica, serve una politica di pa-
ce».
E il centrosinistra?
«Il centrosinistra è attraversato da
un processo di ripensamento che
non so dove arriverà. Ora mi occu-
po di Ucraina e Siria».
L’incontro che la Comunità di
Sant’Egidio ha organizzato a Roma
dal 23 al 25 ottobre e che si
concluderà con la preghiera del
Papa al Colosseo, a cui
parteciperanno i presidenti
Mattarella, Macron e Bazoum, è
una kermesse religiosa o un
laboratorio geo politico?
«È lo spirito di Assisi: le religioni
una accanto all’altra che pregano
per la pace. La forza della preghiera
e la forza debole delle religioni ridà
spessore umano alla pace».
Sulla scena internazionale anche
adesso chi sta sbagliando di più?
«Sempre la Russia. Noi europei mo-
striamo la nostra fiacchezza e le di-
visioni». ©RIPRODUZIONE RISERVATA
Andrò alla
f
manifestazione
nazionale che si terrà
a novembre. Mi
auguro che le piazze
fioriscano
g
AMBASCIATA DELLA FEDERAZIONE RUSSA IN ITALIA/FACEBOOK
tà oggi, hanno preparato un appel-
lo, che Matteo Ricci riassume: «Pu-
tin fermi la guerra. Zelensky sia
aperto a serie proposte di pace».
Europe for peace - la “coalizione”
temporanea composta dalla Rete
per il disarmo e la pace (Arci, Acli,
Libera, Cgil, Movimento non vio-
lento tra gli altri) e altre reti come
Sbilanciamoci, Aoi-associazione
delle ong, piccoli gruppi come
Stop the war e altri, attivi con le ca-
rovane di solidarietà in Ucraina –
chiede il cessate il fuoco: «Voglia-
mo vincere la pace». Francesco Vi-
gnarca, della Rete per il disarmo,
ritiene inaccettabile l’accusa di fi-
lo putinismo o di equidistanza.
— g.c.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
.
Giovedì, 13 ottobre 2022
strano affermarlo,
È
ma al Pd è manca-
to l’ascolto e la
comprensione dei
bisogni di chi sof-
fre. È mancato lo
studio della situa-
zione reale. È mancata l’elaborazione
alta per costruire soluzioni, proposte
concrete e realizzabili. È mancata per
anni una scelta delle priorità adegua-
ta e conseguente.
Lo dico con tutto il rispetto per chi
ha lavorato senza risparmiarsi per il
Pd, con anima e cuore. Lo dico da don-
na che analizza dall’esterno la situa-
zione, presente e passata, che cono-
sce poco le dinamiche di partito e non
se ne occupa.
Il Pd ha cambiato pelle. I ceti popo-
lari votano altri, perché non si è stati
realmente paladini di una battaglia
per attenuare in modo deciso le dise-
guaglianze che sono andate via via al-
largandosi. E hanno colpito giovani,
donne, bambini, anziani.
I campi lunghi o larghi, gli equilibri
fra correnti, il “politichese”, interessa-
no sempre meno.
Da 10 anni, dico 10, la povertà asso-
luta è raddoppiata nel Paese. Triplica-
ta per bambini e giovani. Solo nel 2019
è stato varato uno strumento contro
la povertà, per ultimi in Europa. E non
dal Pd, che non aveva stanziato fondi
sufficienti quando stava al governo.
Nonostante Caritas e società civile
Non si è stati paladini
di una battaglia
contro i divari
che si sono accentuati
premessero perché venisse fatto. Og-
gi 15 milioni di persone sono a rischio
povertà o esclusione sociale. Il 25% del-
la popolazione. Il 40% delle persone
che vivono al Sud. Quando è stato con-
fermato il reddito di cittadinanza da
parte del governo Draghi, perché non
è stato recepito almeno qualche sug-
gerimento della Commissione Sarace-
no? Soprattutto quello che protegge-
va maggiormente le famiglie con bam-
bini?
Diseguaglianze. È questa la parola
chiave per capire la sconfitta del Pd.
Su tutti i fronti. È ingeneroso gettare
la croce su Letta e sull’attuale dirigen-
za del Pd. I problemi del Pd vengono
da lontano e riguardano gran parte
delle socialdemocrazie europee. E
vanno ricondotti all’incapacità di da-
re risposte efficaci alle diseguaglianze
che dilagavano. E non è questione so-
lo di povertà.
Quali interventi reali, quali investi-
menti seri hanno potuto dare la sensa-
zione alle donne di questo Paese che
la battaglia contro le diseguaglianze
di genere fosse una priorità nell’azio-
ne dei governi, laddove era presente il
Pd?
Da quello che ho potuto vedere,
Primo piano Il dopo voto pagina 9
f L’uguaglianza di genere è una grande questione politica,
un partito progressista non può non essere femminista
Laura Boldrini, deputata Pd
Le idee
E ora, Pd, combatti
le diseguaglianze
di Linda Laura Sabbadini
non è mai stata una priorità, soprattut-
to per l’entità delle misure adottate.
Solo 10 giorni di congedo di paternità.
Anche nel Pnrr i fondi stanziati per i ni-
di bastavano per il 33% di bimbi al ni-
do in cinque anni. Cioè, per raggiunge-
re l’obiettivo che l’Europa si era data
per il 2010, quindi con 19 anni di ritar-
do!!! Ne sono responsabili tutti i partiti
che fino ad oggi hanno governato, Pd
incluso, se metà delle donne di questo
Paese non sono indipendenti econo-
micamente, se siamo in fondo alla gra-
duatoria europea per il tasso di occu-
pazione femminile. E non mi venite a
raccontare che nel Pnrr c’è la clausola
di salvaguardia, ottenuta dal Pd, che
garantirà che almeno un terzo degli as-
Il dibattito sulle nostre pagine sunti con il Pnrr saranno donne o gio-
vani. Lo sapete voi stessi che non fun-
Sono intervenuti Michele Serra, Francesco Piccolo, Stefano Massini, Massimo Recalcati, Chiara zionerà, perché scritta in modo da
Saraceno, Emanuele Trevi, Isaia Sales, Luciano Violante, Chiara Valerio, Gianni Riotta, Nichi Vendola, non poter essere applicata.
Luigi Manconi, Dario Olivero, Giacomo Papi, Daniela Hamaui, Michela Marzano È mancata la capacità di fare della
battaglia per l’estensione dei diritti so-
ciali e civili e delle libertà delle perso-
Copia di 5c8dd9059c2be21024c69bd29ee36997
ne un tema appassionante che riguar-
dasse la vita personale dei giovani, del-
le donne, e di tutti; che riuscisse ad en-
tusiasmare portando alla partecipa-
zione attiva i cittadini, che, come Toc-
queville e Arendt sostenevano, è l’ani-
ma vera della democrazia.
Il continuo spostarsi in massa dell’e-
lettorato verso il leader di turno, subi-
to seguito da una repentina delusione
e dalla ricerca di un altro leader, la cre-
scita sempre maggiore dell’astensioni-
Per riconquistare
il cuore degli italiani
occorre intercettarne
i bisogni concreti
smo, che ha raggiunto il livello record
nelle recenti elezioni politiche, è il por-
tato del deterioramento del rapporto
con la democrazia, percepita come un
sistema di partiti comunque lontani;
in cui la campagna elettorale somiglia
più ad uno show televisivo in cui si fa a
gara a chi offre di più in termini di pro-
messe mirabolanti.
Una interessante indagine america-
na del Pew Research Center metteva
in luce già nel 2019 come i cittadini ita-
liani fossero, tra gli occidentali, quelli
con l’adesione più blanda nei confron-
ti dei valori democratici. È un campa-
nello d’allarme che deve suonare per
tutti i partiti, in primis per il Pd.
Se il Pd vuole riconquistare il cuore
degli italiani e delle italiane deve rico-
minciare a intercettarne i bisogni, ad
ascoltare, a interagire profondamen-
te con la società civile. Deve con mode-
stia, imparare dalla realtà viva della
sofferenza e della solidarietà. Fare del-
la battaglia contro le diseguaglianze e
per i diritti il perno centrale dell’azio-
ne. Essere intransigente e coraggioso
nella battaglia per la libertà, la demo-
crazia e l’equità.
L’intervento dell’autrice è a caratte-
re personale
pagina
.
10
Erdogan vola da Putin
con un piano negoziale
“Europei e Usa al tavolo”
Oggi il vertice bilaterale ad Astana. Mosca annuncia: “I turchi offrono la loro mediazione”
I nodi: cessate il fuoco, sì ad alcune annessioni, zone cuscinetto e trattative allargate
dalla nosta inviata
Rosalba Castelletti
MOSCA — Se ne parlava da giorni.
Ora è lo stesso Cremlino a conferma-
re. Oggi nella capitale kazaka Asta-
na, a margine della Conferenza
sull’interazione e sulle misure di raf-
forzamento della fiducia in Asia (Ci-
ca), il presidente turco Recep Tayy-
ip Erdogan presenterà a Vladimir
Putin una proposta concreta per me-
diare la fine delle ostilità in Ucraina.
«I turchi offrono la loro mediazione.
Se colloqui tra Russia e Ucraina do-
vessero mai aver luogo, avverrebbe-
ro sul loro territorio: a Istanbul o ad
Ankara», ha detto il consigliere per
la politica estera del Cremlino Jurij
Ushakov. «Erdogan probabilmente
proporrà qualcosa di ufficiale», ha
aggiunto specificando di aspettarsi
una «discussione molto interessan-
te e utile». E ha poi elogiato ancora
una volta la posizione della Turchia,
che «non si unisce in linea di princi-
pio alle sanzioni occidentali illegitti-
me» imposte alla Russia a causa
dell’offensiva in Ucraina. Questo
«dà ulteriore impulso al rafforza-
mento della cooperazione economi-
ca russo-turca», ha commentato nel-
lo stesso giorno in cui Putin e l’ad di
Gazprom, Aleksej Miller, hanno pro-
posto di creare in Turchia un hub
del gas destinato all’Occidente.
Membro della Nato, dipendente
dal gas e dal petrolio russi, la Tur-
chia ha cercato di mantenere rela-
zioni sia con Kiev sia con Mosca an-
che dopo il 24 febbraio. Erdogan ha
incontrato Putin tre volte negli ulti-
mi tre mesi e parla regolarmente
con il leader ucraino Volodymyr Ze-
lensky. Forte di questa sua posizio-
ne equidistante, ha già mediato lo
scambio di prigionieri di settembre,
facilitato lo scorso luglio l’accordo
sull’esportazione del grano ucraino
attraverso il Mar Nero e il Bosforo e
ospitato due volte a Istanbul nego-
ziatori russi e ucraini. I colloqui so-
no falliti, ma avevano portato alla
prima vera e unica bozza d’intesa
tra i due Paesi. «Purtroppo entram-
be le parti si sono rapidamente allon-
tanate dalla diplomazia», aveva di-
chiarato martedì il ministro degli
Esteri turco Mevlut Cavusoglu. «De-
ve essere stabilito un cessate-il-fuo-
co il prima possibile. Prima è, me-
glio è».
Secondo fonti russe, la proposta
turca prevederebbe il congelamen-
to delle ostilità, il riconoscimento di
parte dei territori annessi da Mosca
e la creazione di una zona cuscinet-
to. L’idea turca, stando alle stesse
fonti, potrebbe dare qualche frutto
a Bali durante il G20 di novembre e
potrebbe poi essere oggetto di con-
sultazioni riservate a margine dei
Mondiali di calcio in Qatar. Del re-
sto, osservano, finora sono stati pro-
Primo piano La nuova guerra
f “Più assistenza riceve ora l’Ucraina e prima finirà la guerra scatenata
prio i Paesi asiatici a essere in prima
linea nella mediazione. Non solo la
Turchia, ma anche l’Arabia Saudita,
gli Emirati Arabi Uniti e la stessa In-
donesia, «che ha mostrato fermezza
e flessibilità diplomatica nel prepa-
rare il G20». Dove, tra l’altro, potreb-
be tenersi un bilaterale tra Putin e
Joe Biden, anche se le parti conti-
nuano a dare segnali ambigui. «Non
respingiamo mai una mano tesa, ma
se capiamo che un partner per un
motivo o per l’altro non vuole incon-
trarci, non ci imponiamo», ha detto
Ushakov dopo che Biden aveva det-
to a Cnn di «non avere intenzione di
incontrare Putin» se non per parlare
del rilascio della cestista americana
Brittney Griner detenuta a Mosca.
PRESS SERVICE OF THE PRESIDENT O/VIA REUTERS
Presentata ieri la nuova versione della Strategia di Sicurezza Nazionale
Ma per Biden il vero avversario resta la Cina
Il conflitto dimostra
che la Russia non ha la
forza di rovesciare
l’ordine costituito
dal nostro corrispondente
Paolo Mastrolilli
new york — «Gli autocrati stanno
facendo gli straordinari per minare
la democrazia ed esportare un mo-
dello di governo segnato dalla re-
pressione a casa e la coercizione
all’estero». Così scrive il presidente
Joe Biden, nell’introduzione del do-
cumento di 48 pagine pubblicato ie-
ri, che definisce la nuova strategia
per la sicurezza nazionale america-
na. Il capo della Casa Bianca però
promette di vincere questa sfida,
Giovedì, 13 ottobre 2022
da Mosca, senza che si diffonda in altri Paesi”
Volodymyr Zelensky, presidente ucraino
Pur senza farsi illusioni, l’ottimi- detta del suo ex consigliere Serghej
smo russo sull’incontro di domani è Markov. «Il leader turco finalmente
tale che il sito online filogovernati- ha capito», dice a Repubblica. «Per
vo News.ru osserva che i colloqui in Mosca l’Ucraina non esiste, il presi-
Kazakhstan «riportano alla memo- dente Zelensky non esiste. Come ha
ria il fortunato “formato Astana” dei osservato martedì il premier unghe-
negoziati multilaterali sulla Siria rese Viktor Orban, “un cessate il fuo-
con la partecipazione di tutte le for- co non potrà essere realizzato tra
ze interessate». La chiave di svolta Russia e Ucraina, ma solo tra Ameri-
sta tutta qui. Finora Putin aveva sem- ca e Russia”. Ora anche Erdogan so-
pre rifiutato le precedenti offerte di stiene che gli statunitensi, i britanni-
mediazione di Erdogan con il leader ci, i tedeschi e i francesi si debbano
ucraino Zelensky. Ma stavolta, stan- sedere al tavolo coi russi. È quello
do a varie indiscrezioni della stam- che vuole, appunto, Putin». Anche
pa turca e russa, Erdogan vorrebbe Zelensky, dal canto suo, sostiene di
promuovere colloqui allargati a Sta- non avere nulla da negoziare con Pu-
ti Uniti, Germania, Regno Unito e tin. «Vorrei dirgli — ha detto ieri
Francia. Allargamento peraltro ri- Ushakov — che non si dovrebbe “mai
chiesto espressamente da Putin, a dire mai”». ©RIPRODUZIONE RISERVATA Diplomazia
del ping pong
Copia di 5c8dd9059c2be21024c69bd29ee36997
Una partita tra
Erdogan e il
kazako Tokaev
riporta alla
mente il torneo
internazionale
che nel 1971 aprì
la strada al
riavvicinamento
tra gli Usa di
Richard Nixon e
la Cina di Mao.
I due Paesi
avevano
interrotto
i rapporti
nel 1949
dove individua nella Cina il vero ri- sua dottrina. Come peraltro aveva vece ha sempre più gli strumenti
vale più temibile della Russia, pun- già indicato l’amministrazione per riuscirci, e quindi è il vero avver-
tando sulla crescita interna degli Trump, dall’epoca dell’attenzione sario su cui deve concentrare la
Usa, il rafforzamento già in corso concentrata sul terrorismo, siamo “competizione strategica”. I pilastri
delle alleanze, e anche la collabora- tornati a quella della rivalità tra le su cui appoggiarsi per vincerla so-
zione con i paesi non democratici, grandi potenze. In particolare le na- no principalmente due: investire
dove ci fosse convergenza di inte- zioni revisioniste, che vogliono ro- nell’America, per rafforzare l’econo-
ressi. Non ha dubbi sul successo fi- vesciare l’ordine internazionale ba- mia, sanare le disuguaglianze e
nale, perché «questi competitori sato sulle regole, per minare la pri- quindi la tenuta interna della demo-
credono erroneamente che la demo- mazia americana. Il documento ri- crazia, e favorire lo sviluppo tecno-
crazia sia più debole dell’autocra- conosce che la Russia è pericolosa e logico decisivo per prevalere nel
zia, in quanto non riescono a capire sta provocando gravi danni, al pun- lungo termine; continuare a rinsal-
che il potere di una nazione sgorga to che presentandolo il consigliere dare le alleanze, come è stato fatto
dal suo popolo». per la sicurezza nazionale Sullivan con la Nato, l’Unione Europea di cui
La nuova National Security Stra- ha ammesso che la pubblicazione è gli Usa difendono l’unità, ma anche
tegy doveva essere pubblicata diver- stata ritardata a causa della guerra i paesi asiatici, in particolare quelli
si mesi fa, ma l’invasione russa in Ucraina. Il conflitto però ha con- della regione Indopacifica, senza
dell’Ucraina ha costretto Washing- fermato che Putin non ha la forza di però tornare a dividere il mondo in
ton a rinviarla. Ora che la situazione rovesciare l’ordine internazionale, blocchi. E’ una sfida complessa e di
si va chiarendo, tanto sul campo di tanto per le capacità militari, quan- lungo periodo, ma gli Usa sono con-
battaglia, quanto nelle relazioni to per quelle economiche di Mosca, vinti che le democrazie abbiano la
geopolitiche, Biden si è sentito ab- nonostante le minacce scellerate di forza di prevalere, se seguiranno
bastanza sicuro da pubblicare la usare le armi atomiche. La Cina in- questi principi. ©RIPRODUZIONE RISERVATA
.
Giovedì, 13 ottobre 2022 Primo piano La nuova guerra pagina 11
Enel vende a Gazprom e Lukoil e lascia definitivamente la Russia
Enel lascia definitivamente il mercato russo grazie a una deroga al decreto Putin, decisa dal
Cremlino, che aveva vietato qualunque cessione di asset russi da parte di società estere.
L’operazione annunciata a giugno è stata perfezionata con la cessione a Lukoil e Gazprom

L’intesa tra i ministri dell’Energia

Ue, primo sì al cartello del gas

Gazprom: “Finirete le riserve”
Il patto non prevede Anche la Commissione ha segna- delegato di Gazprom ha tenuto una
dalla nostra corrispondente lato la sua preferenza per un “cartel- relazione con l’elmetto, che dimo-
Tonia Mastrobuoni tetti ai prezzi lo dei compratori” che convinca i stra ancora una volta quanto Gaz-

BERLINO - Per ora è passata la linea

della Germania e dei Paesi Bassi. Il
tetto al prezzo del gas finisce tra le
“varie ed eventuali” delle conclusio-
ni del Consiglio Ue dell’Energia.
Mentre la proposta di Olaf Scholz di
imitare la storia di successo dei vac-
cini e di centralizzare gli acquisti
del gas entro l’estate del 2023 diven-
ta il punto principale dell’accordo a
27 raggiunto ieri. Il ministro dell’E-
nergia ceco Jozek Sikela (Praga de-
tiene la presidenza di turno della
Ue) ha annunciato l’ intesa «per pro-
cedere con gli acquisti comuni, eser-
citare la solidarietà, ridurre i consu-
mi, rendere più resiliente il sistema
di formazione del prezzo dell’elettri-
cità e limitare i picchi dei prezzi». L’i-
ter prevede che poi sarà la Commis-
sione Ue a presentare le sue propo-
ste, che saranno discusse al Consi-
glio informale del 25 ottobre.
SPUTNIK/VIA REUTERS
ma acquisti comuni e fornitori con la forza dei numeri in-
vece di un vero e proprio tetto al
riduzione dei consumi prezzo. Anche per le divisioni che
continuano a esserci nella Ue sull’i-
potesi di un price cap. «Presentere-
mo una proposta per facilitare gli ac-
quisti congiunti di gas. Ciò consenti-
rà all’Ue di utilizzare il nostro pote-
re d’acquisto collettivo per limitare
i prezzi ed evitare che gli Stati mem-
bri si sorpassino a vicenda sul merca-
to, aumentando così i prezzi», ha
puntualizzato la commissaria all’E-
nergia, Kadri Simson. Aggiungendo
che ora bisognerà capire «se proce-
dere con il tetto del gas per la produ-
zione di energia elettrica e se a que-
sto punto la proposta gode di un’am-
pia maggioranza a favore di questa
misura». Si tratterebbe di un limite
al prezzo del gas usato per la produ-
zione dell’energia elettrica, misura
Il vicepremier ceco Jozef Sikela ieri sperimentata per ora in Spagna.
a Bruxelles con i ministri dell’Energia Intanto a Mosca l’amministratore
prom sia il grimaldello geopolitico
di Putin. Aleksej Miller ha avvisato
ieri l’Europa che le sue riserve di gas
non basteranno, che rischia di passa-
re un inverno al buio, e che qualsiasi
tentativo di imporre un tetto al prez-
zo del petrolio avrà come conse-
guenza l’immediato blocco delle for-
niture. «Non ci sono garanzie che
l’Europa sopravviva a questo inver-
no con le attuali riserve negli im-
pianti di stoccaggio sotterranei di
gas», ha tuonato. Miller ha anche di-
chiarato che per riparare i metano-
dotti danneggiati di Nord Stream ci
vorrà «almeno un anno». E ha ag-
giunto, provocatoriamente, che si
potrebbe intanto far fluire del meta-
no attraverso l’unico condotto anco-
ra intatto, uno dei due di Nord
Stream 2. Ma è il gasdotto della di-
scordia, bloccato immediatamente
dopo l’invasione dell’Ucraina.
©RIPRODUZIONE RISERVATA

Copia di 5c8dd9059c2be21024c69bd29ee36997
pagina
.
12 Primo piano La nuova guerra Giovedì, 13 ottobre 2022

75
I villaggi ucraini riconquistati a Kherson
Sono 75 gli insediamenti liberati dagli ucraini nella
regione di Kherson dall’inizio della controffensiva,
secondo il capo dell’amministrazione militare locale

La Nato si esercita
Ma la “routine” atomica
ora fa molta più paura
di Gianluca Di Feo Dove sono le atomiche americane in Europa il resto della settimana, un carosel-
lo di jet supersonici e comandi in al-
... caveau attivi larme rosso dimostrerà di essere
MARE
Lunedì o martedì prossimo in un DI NORVEGIA
pronto a colpire con le bombe più
bunker sotterraneo nelle campa- BASI AEREE devastanti. I cieli italiani, soprattut-
gne bresciane due bombe nucleari 1 RAF
NORVEGIA
to quelli dell’Adriatico a nord di Pe-
tattiche verranno tolte dagli scrigni Lakenheath MAR scara, saranno il teatro principale
corazzati. Avieri americani ripete- 2 Volkel
MARE
BALTICO RUSSIA delle manovre: nel nostro Paese so-
ranno le procedure di attivazione no custoditi almeno trenta ordigni
3 Kleine REGNO DEL NORD
delle testate, poi formalizzeranno Brogel UNITO
tattici.
la consegna ai militari italiani. Gli PAESI Sarà soltanto un’esercitazione, la
4 Norvenich
ordigni in realtà non lasceranno la BASSI
GERMANIA stessa che si tiene ogni anno nella
base, ma nel giro di pochi minuti 5 Buchel 1 2 4 terza settimana di ottobre. Nome in
una coppia di caccia Tornado codice: “Steadfast Noon”. Vuol dire
AFP
6 Ramstein BELGIO 3 5
dell’Aeronautica decollerà dalla pi- 6
UCRAINA
“Mezzogiorno continuo”: la prova ferro con l’Urss. Ma l’invasione
sta di Ghedi simulando un’incursio- 7 Ghedi di forza per dissuadere dal rischio dell’Ucraina ha cambiato tutto, ren-
ne per sganciare quelle armi atomi- 8 Aviano OCEANO
8
della “Mezzanotte”, il termine che dendo drammatica l’esibizione di
che. La stessa scena avverrà nell’ae- ATLANTICO 7 indica lo scontro nucleare. Questo potenza atomica.
9 Araxos
roporto statunitense di Aviano e in ITALIA MAR NERO wargame si celebra dai tempi della È inevitabile che la propaganda
altre installazioni tedesche, olande- 10 Balikesir Guerra Fredda e ormai sembrava di- russa la sfrutti per accusare l’Occi-
si, belghe e turche: tutto il dispositi- 11 Incirlik GRECIA 12 ventato una sorta di esorcismo dei dente. Ieri il portavoce del Cremli-
vo nucleare tattico della Nato in Eu- 10 fantasmi di un passato remoto, evo- no ha contestato la «retorica nuclea-
9 TURCHIA 11
ropa si mobiliterà come se fosse arri- 12 Akinci cando i rituali delle deterrenza che re quotidiana dei leader di Stati Uni-
(Murted)
vato il giorno dell’Armageddon. Per 400 km hanno scandito l’antico braccio di ti ed Europa: è una provocazione

Copia di 5c8dd9059c2be21024c69bd29ee36997

anche nei
punti vendita

Fino ad esaurimento scorte

.
Giovedì, 13 ottobre 2022
molto pericolosa». Come reagirà
Mosca ai bombardieri lanciati
dall’Europa verso una rappresaglia
virtuale? Diversi analisti ipotizzano
che coglierà l’occasione per alzare
il livello della sfida e mettere in al-
lerta i missili intercontinentali. Per
questo al segretario generale della
Nato, Jan Stoltenberg, è stato do-
mandato se non sarebbe meglio rin-
viare le grandi manovre e raffredda-
re il confronto con la Russia. «Sareb-
be un messaggio completamente
sbagliato – ha risposto - . Dobbiamo
capire che la solida coesione dell’Al-
leanza e la nostra forza militare so-
no il modo migliore di prevenire
un’escalation. Se adesso creassimo
il terreno per qualsiasi fraintendi-
mento o errore di calcolo a Mosca
sulla nostra volontà di proteggere
gli alleati, aumenteremmo il perico-
lo di un’escalation e questa è l’ulti-
ma cosa da fare». Altrettanto decisa
la ministra tedesca Christine Lam-
brecht: «È importante rispettare la
pianificazione».
Nel 1962 il presidente Kennedy si
infuriò per le esercitazioni avviate a
sua insaputa nel mezzo della crisi di
Cuba, temendo che potessero scate-
nare la reazione sovietica. «Erano
state programmate da tempo…», gli
risposero i generali del Pentagono.
Proprio il suo ministro della Difesa,
Robert McNamara, pochi anni dopo
ha inventato il Nuclear Planning
Group per condividere con i part-
ner della Nato la dottrina atomica.
Il comitato ha il compito di “riesami-
nare la politica nucleare dell’Allean-
za alla luce delle continue sfide alla
sicurezza dello scenario internazio-
nale e se necessario aggiornarla”. Il
Nuclear Planning Group si riunirà
oggi a Bruxelles: dopo trent’anni di
pace, per la prima volta i ministri
del Patto atlantico si troveranno a
discutere di una minaccia concre-
ta, sempre più spesso citata nei di-
scorsi dei capi di Stato. Bisogna in-
fatti decidere come comportarsi in
caso di attacco nucleare russo. Un
alto ufficiale ieri ha dichiarato:
«Quasi sicuramente ci sarebbe una
risposta fisica da parte degli alleati
dell’Ucraina e, potenzialmente, da
parte della Nato. Ci sarebbero con-
seguenze mai viste prima». Il segre-
tario alla Difesa americano Lloyd
Austin però ha detto che, pur pren-
dendo seriamente i moniti di Putin,
al momento non ci sono segnali che
voglia passare all’azione: «Ma tenia-
mo i russi sotto controllo 24 ore su
24». ©RIPRODUZIONE RISERVATA
Primo piano La nuova guerra
f “Ucraini e russi prima o poi dovranno tornare al tavolo dei negoziati,
ma dobbiamo prepararci a un inverno con la guerra ancora in corso”
Emmanuel Macron, presidente francese
Il vicecomandante Azov
“Quattro mesi in cella in Russia
Presto tornerò al fronte”
Kiev — Per centoventi giorni di segui-
to, Bohdan Krotevyc ha visto un
braccio. Quello della guardia carce-
raria che apriva il piccolo sportello
di ferro della sua cella di isolamento
e, in silenzio, gli passava la tazza con
della brodaglia, l’acqua e il pane sec-
co. «Quattro mesi senza parlare con
nessuno, senza poter uscire dalla
cella minuscola, senza poter spegne-
re la fottuta luce sempre accesa sul
soffitto che mi faceva diventare paz-
k F-22 Raptor zo…». Se sei un prigioniero di guerra
Un caccia che ha combattuto nell’acciaieria
della Nato Azovstal di Mariupol, i russi ti metto-
in volo dalla no in prigione insieme agli altri. Ma
base polacca se sei uno del Reggimento Azov, per
di Lask giunta vicecomandante, allora la ca-
sa offre il trattamento speciale: l’iso-
lamento in una angusta panic room
che spersonalizza, fiacca il fisico e
ottunde il pensiero.
Krotevyc, 29 anni, nome di batta-
glia: Taurus, è tornato a Kiev. È l’uni-
All’inizio
co degli Azov in posizioni apicali cui
della è stato permesso di lasciare Istan-
bul, dopo l’inaspettato scambio di
prossima prigionieri di fine settembre. Nell’ac-
settimana ciaieria lo si è visto fumare spaval-
gli ordigni do, mentre l’onda d’urto dei missili
russi scuoteva le lamiere in un eco
tattici terrificante. Adesso è provato, dima-
dell’alleanza grito, stanco. Ma non domato. «Fos-
usciranno se stato per me, non mi sarei conse-
dagli scrigni gnato», dice, con voce calma.
Venti maggio, il giorno della resa.
per le prove «Non ci siamo arresi, abbiamo
periodiche accettato di uscire dall’Azovstal, con
del sistema le armi smontate tenute dietro la
schiena. Eravamo sotto tiro dei
di difesa cecchini. Avevamo avuto garanzie da
nucleare terze parti».
Quali garanzie?
«Che ci avrebbero scambiato con
Il test altri prigionieri entro due settimane.
riguarda Non hanno rispettato i patti. Il
anche comando del Reggimento Azov è
stato portato nella colonia penale di
le bombe Olenivka vicino a Donetsk, e dopo tre
custodite giorni ci hanno trasferito a Mosca».
nelle basi È vero che vi davano poco cibo e
vi operavano senza anestesia?
di Ghedi «Senta, 2.500 difensori di Mariupol
e Aviano. sono ancora in mano russa, di cui 700
La Russia uomini dell’Azov...Posso solo dire che
le condizioni erano pessime».
protesta: L’Azov per il Cremlino è il nemico
“È una pubblico numero uno. Vi hanno
provocazione trattato diversamente dagli altri?
«Si ricorda dell’attacco terroristico a
molto Olenivka, quando è esplosa la
pericolosa” prigione dove erano rinchiusi i
nostri? Ecco, questa è la mia risposta:
quarantuno soldati uccisi».
Cosa è successo a Mosca?
«Dopo i tre giorni a Olenivka, mi
hanno legato i polsi, e,
incappucciato, mi hanno messo su
un aereo. La prigione era quella di
Lefortovo, credo. Ci hanno messo in
isolamento. Luce h24, la finestra
sigillata. Appesa al soffitto c’era una
telecamera che mi riprendeva
sempre. Roba che ti spappola il
cervello. Sembrava di vivere un unico
giorno ma infinito».
L’hanno interrogata?
«Due volte. Mi hanno chiesto cose
L’intervista con Bohdan Krotevyc
dal nostro inviato Fabio Tonacci
Tenuto in isolamento, è stato liberato
in uno scambio di prigionieri.
“Nell’Azovstal hanno ammazzato
il mio migliore amico, Andrii”
Copia di 5c8dd9059c2be21024c69bd29ee36997
k Nell’acciaieria
Il vicedomandante del reggimento Azov nell’acciaieria
Azovstal di Mariupol durante l’assedio dei russi
L’assemblea generale
L’Onu condanna le annessioni
Cina e India si astengono
L’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha
condannato in modo schiacciante i “tentativi di
annessione illegale” da parte della Russia di quattro
regioni parzialmente occupate in Ucraina e ha
invitato tutti i Paesi a non riconoscere la mossa,
rafforzando l’isolamento diplomatico
internazionale di Mosca. Ieri tre quarti dei 193
membri dell’Assemblea Generale — 143 paesi —
hanno votato a favore della risoluzione che
riaffermava la sovranità, l’indipendenza, l’unità e
l’integrità territoriale dell’Ucraina entro i suoi
confini internazionalmente riconosciuti.
Solo 4 Paesi si sono uniti alla Russia nel votare
contro la risoluzione: Siria, Nicaragua, Corea del
Nord e Bielorussia. Altri 35 Paesi si sono astenuti. Tra
loro anche la Cina e l’India. Pechino ha mantenuto
finora una posizione ambigua nei confronti del
conflitto in Ucraina, chiedendo “dialogo e una
soluzione politica”, ma allo stesso tempo
rafforzando la cooperazione strategica con Mosca.
pagina 13
strane, tipo: “Stepan Bandera è un
eroe?”, “cos’è per te l’Ucraina?”. Dopo
il secondo interrogatorio, la porta
della cella si è chiusa alle mie spalle e
non si è più riaperta per i successivi
centoventi giorni. Non avevo l’ora
d’aria né la possibilità di vedere il
cielo. Solo quel soffitto bianco,
illuminato, maledetto».
Cosa ha risposto ai carcerieri?
«Che sono nato nell’Ucraina
indipendente nel 1993 e non avevo
mai pensato di fare il soldato. Ma nel
2014 la Russia ci ha attaccato e io
sono andato a combattere. Difendere
il proprio Paese è un dovere».
Putin, per giustificare l’invasione,
ha detto di voler denazificare
l’Ucraina e il riferimento è a voi.
«Quando eravamo a Olenivka, gli
agenti dell’Fsb e gli altri che ci
interrogavano sono rimasti sorpresi
perché non trovavano tatuaggi di
svastiche. Erano arrabbiati. Ho capito
una cosa molto importante: persino i
servizi speciali russi sono imbevuti
della loro stessa propaganda,
credono alle televisioni. I militari
dovrebbero pensare con sobrietà.
Cito una domanda che mi è stata
posta: “Tu consideri l’Upa (l’esercito
nazionalista di Bandera nato nel
1942, ndr) degli eroi. Mia nonna, che
viveva nell’Ovest dell’Ucraina, mi ha
detto che i tedeschi erano bravi, ma
quelli dell’Upa no”. I tedeschi erano
i nazisti».
Politicamente come si definisce?
«La mia politica è la politica dello
Stato ucraino. Che ora è antirussa, e
la sostengo pienamente».
Il momento peggiore dentro
l’Azovstal?
«Quando hanno ammazzato il mio
migliore amico, il tenente Andrii
Kharkov, 28 anni. La polizia
antisommossa russa gli ha sparato al
collo mentre copriva una postazione
a cui ero assegnato io. All’ultimo
Andrii mi aveva sostituito».
Quanto potevate resistere?
«Stavamo affrontando 20 mila soldati
russi, però se avessimo avuto le
medicine per curare i feriti o se li
avessero lasciati andare in ospedale,
potevamo durare ancora due mesi».
Dopo Mosca, lo scambio con
soldati russi e l’oligarca
Medvedchuk. Come è avvenuto?
«Di notte, all’improvviso, le guardie
sono entrate, mi hanno ammanettato
e mi hanno messo un sacchetto in
testa. Mi hanno portato all’aeroporto
e sull’aereo ho sentito i nomi di nostri
giovani ufficiali. Pensavo che fossimo
gli ultimi prigionieri da liberare.
Siamo passati dalla Bielorussia, ho
sbirciato la targa di una macchina.
Quando mi hanno tolto il sacchetto,
ho visto i volti dei miei amici».
Perché gli altri leader Azov sono
ancora in Turchia?
«Pensano che tenere lì il comandante
del Reggimento Denys Prokopenko
impedirà all’Azov di riunirsi senza di
lui. Ma non è così. Tornerò presto sul
campo di battaglia. Lo devo alla mia
patria». ©RIPRODUZIONE RISERVATA
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Giovedì, 13 ottobre 2022 Mondo pagina 15
iran

Il pugno di ferro
di Teheran
“Chi manifesta Gli scontri

va curato”
Il ministro polizia chiedevano alle studentesse
di consegnare i telefoni.
dell’Istruzione: Ieri è stata un’altra giornata di
“Studenti portati in proteste e di repressione a Teheran,
Mashhad, Isfahan, Rasht, Kerman,
centri di correzione” Sanandaj, la città della provincia
curda dove da giorni ci sono scontri
violenti con le forze di sicurezza.
di Gabriella Colarusso Molti commercianti si sono uniti
AFP
Una moto
in fiamme
nel centro di
Teheran dove
anche ieri ci sono
-/AFP
state proteste
agli scioperi, mentre nella capitale e scontri co contro i grandiosi sviluppi della
sono scesi in piazza gli avvocati, un nazione iraniana». Gli ha risposto
sit-in immediatamente disperso. In- Ursula von der Leyen, annunciando
ternet è bloccato e le informazioni so informazioni su come aggirare i sanzioni Ue contro i responsabili
riescono con difficoltà a bucare la filtri e proteggere i propri dati onli- della repressione: «Migliaia di mani-
censura. La campagna di arresti ha ne. Per la Guida suprema, però, si festanti pacifici vengono picchiati o
coinvolto anche la comunità tecno- tratta solo di «incidenti minori». Ieri detenuti. Il nostro messaggio è chia-
logica: almeno sei noti esperti digita- Khamenei è tornato a parlare delle rissimo: la violenza si fermi».
li sono stati arrestati per aver diffu- rivolte, che sono «il piano del nemi- ©RIPRODUZIONE RISERVATA

Al 27esimo giorno di manifestazio-

ni, le parole del ministro dell’Istru-
zione gettano un’ombra cupa su
quello che sta succedendo in alcune
scuole dell’Iran, dopo che decine di
adolescenti si sono unite alle prote-
ste, togliendosi il velo o rimuovendo
dalle classe le immagini di Khame-
nei, per chiedere libertà e parità, co-
me le ventenni che in piazza affron-
tano la polizia a capo scoperto. Alcu-
ni studenti, ha detto Yousef Nouri al
quotidiano riformista Shargh, non
sono stati “arrestati”, ma «vengono
trattenuti in centri psicologici» per
essere rieducati. «Quando i nostri Copia di 5c8dd9059c2be21024c69bd29ee36997

esperti avranno fatto il loro ‘lavoro’

e saranno riusciti a rimuovere gli
aspetti antisociali del loro carattere,
gli studenti ‘corretti’ saranno libera-
ti e potranno tornare a scuola».
La scorsa settimana, le immagini
di giovani studentesse che a scuola
sfidavano le milizie basij tenendo in
mano i loro hijab avevano fatto il gi-
ro della rete. È la grande trasforma-
zione che l’establishment della Re-
pubblica Islamica teme: una nuova
generazione connessa con il mondo
esterno, determinata, che non è più
disposta a sottostare ai dettami di
una teocrazia. Sono le storie di Nika
Shakarami, 16 anni, che amava can-
tare, o di Sarina Esmailzadeh, anche
lei 16enne, che raccontava su Youtu-
be il suo desiderio di un Iran «libero
e giusto», e non sono più tornate a
casa dopo aver preso parte alle ma-
nifestazioni. Il 5 ottobre il vice co-
mandante del Corpo delle Guardie
Rivoluzionarie, Sardar Fadavi, ha
ammesso che «l’età media della
maggior parte delle persone detenu-
te durante le proteste è di 15 anni».
Giovani caduti nella «trappola» dei
social media occidentali, secondo il
procuratore generale Mohammad
Jafar Montazeri.
«Arrestare ragazzini nelle scuole
o portarli in cosiddetti centri di cor-
rezione è oltraggioso e contrario al-
le leggi internazionali ma anche alle
leggi iraniane», ci dice Mahmood
Amiry-Moghaddam, direttore della
ong Iran Human Rights, che tiene la
drammatica conta dei morti, un bi-
lancio molto più grave di quello uffi-
ciale, secondo l’organizzazione: 201
vittime, mentre la tv di Stato parla
di 42 civili e 15 poliziotti uccisi.
«Sappiamo con certezza che in al-
cune scuole i presidi hanno fatto en-
trare agenti in borghese con furgon-
cini senza segni di riconoscimento
sui quali sono stati caricati gli stu-
denti», racconta a Repubblica un at-
tivista di base in Iran che si occupa
di diritti dei minori. Il sito Iran Wire
ha raccolto testimonianze di perqui-
sizioni nei licei di Karaj. Le agenti di
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18
2100, la grande fuga
dalle terre bollenti
“In 600 milioni
lasceranno le città”
Le ondate di calore renderanno invivibili parte dell’Asia e dell’Africa
In dieci anni settantamila le vittime. L’appello: cambiare rotta si può
Fra poco meno di ottant’anni vive-
re nella fascia tropicale del mondo
sarà praticamente impossibile. Se i
tassi delle ondate di calore estre-
mo, intensificati dalla crisi climati-
ca, continueranno a salire al ritmo
attuale entro il 2100 diverse zone
dell’Asia e dell’Africa diventeranno
inabitabili per 600 milioni di perso-
ne. Una stima, quella che esce da
un rapporto appena lanciato da
Croce Rossa e Mezzaluna Rossa in-
ternazionale e Ufficio delle Nazioni
Unite per gli affari umanitari
(Ocha), che a tre settimane dall’ini-
zio della Cop27 — Conferenza delle
parti sul clima prevista in Egitto dal
6 novembre — appare come un av-
vertimento non più rimandabile a
cambiare rotta.
Il caldo estremo, come quello
sperimentato negli Stati Uniti, in
Europa o in Cina negli ultimi mesi,
sarà letale tanto quanto tutte le ma-
lattie infettive o i tumori. Nella pri-
ma decade degli anni duemila nel
solo 2003 le ondate di calore hanno
portato a un eccesso di 70mila mor-
ti in Europa, nel 2010 di 55mila per-
Anche l’Europa
soffre. Fra tre
settimane in Egitto
si riunisce la Cop27
sone in Russia. Dal 2010 al 2019 i de-
cessi legati alla crisi del clima, fra
caldo e disastri hanno contribuito a
quasi 410mila vittime.
Nel 2022, anno che si candida ad
essere fra i più bollenti della storia,
solo nei principali paesi d’Europa si
contano almeno 25mila decessi col-
legati alle alte temperature e a pa-
gare il prezzo più alto sono spesso
donne, anziani, lavoratori agricoli
e bambini. Le ondate di calore stan-
no crescendo per intensità, fre-
quenza e durata, tracciando il decli-
no costante dei suoli già piegati dal-
la siccità che a sua volta amplifica il
problema della fame.
«I risultati del rapporto sono sor-
prendenti e inquietanti. Ci auguria-
mo che questo rapporto serva non
solo come campanello d’allarme,
ma anche come tabella di marcia»
scrivono gli autori del report. Se
non si arriverà a tassi di neutralità
carbonica soddisfacenti da qui al
2100 i centri urbani di paesi come
India, Indonesia, Sudan o Kuwait ri-
schiano di non garantire più condi-
zioni sopportabili di vita: già oggi
dal sud est asiatico al Medio Orien-
Il rapporto Onu
di Giacomo Talignani
te molte città d’estate superano i
50 gradi centigradi, in India e Paki-
stan le ondate di calore sono inizia-
te a marzo.
Gli esperti temono che più l’e-
mergenza climatica aumenterà
«più le temperature crescenti e l’u-
midità spingeranno ai limiti fisiolo-
gici e sociali di sopravvivenza uma-
na». Sempre entro fine secolo le pre-
visioni indicano che un terzo della
popolazione globale vivrà in aree
con temperature medie superiori a
28,9 gradi. Già a partire dal 2070,
anche i territori più a sud d’Europa,
Direzione Acquisti
ESITO DI GARA
RFI S.p.A. informa che è stata aggiudicata la gara
DAC.0190.2021 relativa a: fornitura di Segnali
SDO a tecnologia LED – tipo ECM. Il testo
integrale dell’esito, pubblicato sulla GUUE
2022/S 189-536312, è visionabile sul sito
ZZZJDUHUÀLW canale Esiti – Forniture.
Il Responsabile del Procedimento per la fase
GLDIÀGDPHQWR,QJ$OHVVLR6DPPDUWLQR
Direzione Acquisti
ESITO DI GARA
RFI S.p.A. informa che è stata aggiudicata la
procedura negoziata senza previa indizione di gara
n° DAC.0082.2022 relativa ai “Servizi di manutenzione e
upgrading delle piattaforme applicative realizzate dalla società
ISIFER S.r.l., nonché servizi di manutenzione e Revamping
tecnico funzionale degli strumenti di misura realizzati dalla
stessa società”. Lotto unico – CIG 9236762123 –
CUP J57B20000960001. Il testo integrale dell’esito,
pubblicato sulla GUUE 2022/S 192-545471 del
05/10/2022 è visionabile sul sito ZZZJDUHUÀLW
canale Esiti – Servizi.
,O5HVSRQVDELOHGHO3URFHGLPHQWRSHUODIDVHGLDIÀGDPHQWR
Francesco Pugliese
Cronaca Giovedì, 13 ottobre 2022
L’allarme clima
Dal 2010 al 2019
nord america
circa 38ondate
di calore hanno
causato la morte
70mila
oceano
atlantico
di oltre
persone
nel mondo
oceano pacifico
le ondate di caldo
diventeranno così
estreme in alcune
parti dell'Africa e
dell'Asia che
nel giro di decenni Sud america
la vita umana sarà
insostenibile
infografica
di roberto trinchieri
del nord del Sudamerica oppure emette solo il 4% ma che in zone co- sviluppo. Riuscire a limitare il ri-
stati come Georgia, Alabama o Cali- me Shael, Somalia o Corno d’Africa scaldamento globale a +1,5° rispetto
fornia negli States, saranno «meno paga oggi i conti di una siccità deva- ai +2° verso i quali ci stiamo avvian-
adatti all’insediamento». Come già stante, con milioni di persone co- do, riuscirebbe già a scongiurare
avviene con le temperature elevate strette a diventare rifugiati climati- che 420 milioni di persone nel mon-
dei mari, che stanno mutando gli ci. Eppure, sostiene Martin Griffi- do siano esposte a ondate di calore.
ecosistemi, il caldo estremo contri- ths, sottosegretario generale dell’O- Sarebbe già un primo passo: nel
buirà al declino degli ecosistemi, cha, «i paesi più ricchi hanno le ri- frattempo, in attesa che i leader del
degli animali e delle colture (come sorse per aiutare quelli più poveri mondo agiscano concretamente
il grano). ad adattarsi». Servono finanzia- per un cambio di rotta, la Croce Ros-
Una crisi che colpirà soprattutto menti sicuri e accordi rapidi, già sa pensa al futuro e insieme alle or-
paesi e continenti oggi considerati dalla prossima Cop27, sia per af- ganizzazioni umanitarie sta testan-
meno abbienti e che per paradosso frontare il mix letale di surriscalda- do rifugi di emergenza e “centri di
sono poco responsabili delle emis- mento e urbanizzazione, sia per tu- raffreddamento”.
sioni globali, come l’Africa che telare le persone nei paesi in via di ©RIPRODUZIONE RISERVATA
I numeri
Copia di 5c8dd9059c2be21024c69bd29ee36997
Vittime e gradi
Direzione Acquisti del clima impazzito
ESITO DI GARA
RFI S.p.A. informa che è stata aggiudicata la gara
a procedura ristretta n° DAC.0129.2021 relativa
alla “Progettazione esecutiva e l’esecuzione in appalto dei
lavori per la realizzazione di nuovi fabbricati tecnologici e
shelter per il contenimento di apparecchiature destinate al
comando controllo/sicurezza della circolazione ferroviaria
della tratta Monselice (i) – Padova C.M.(e), allestimento
dei relativi piazzali, nonché interventi complementari e/o
secondari connessi”. Lotto unico - CIG: 8810786A9C,
CUP: J54H16001160001.
Il testo integrale dell’esito, pubblicato sulla GUUE
2022/S 192-545277 del 05/10/2022 è visionabile
sul sito ZZZJDUHUÀLWcanale Esiti – Lavori.
Il Responsabile del Procedimento
SHUODIDVHGLDIÀGDPHQWR
ing. Giuseppe Albanese
AZIENDA OSPEDALIERA UNIVERSITARIA FEDERICO II
AVVISO DI GARA A PROCEDURA APERTA
CIG: 9418963627 Questa Azienda intende provvedere
410 mila
all’affidamento, mediante procedura aperta, della
fornitura triennale in service di un sistema diagnostico
per analisi citogenomiche mediante microarray genomici
Le vittime
occorrente alle esigenze assistenziali dell’U.O.C. di
Sono i morti nel mondo legati
Citogenetica e Citogenomica afferente al DAI di Medicina agli eventi climatici estremi
Direzione Acquisti di Laboratorio e Trasfusionale dell’A.O.U. Federico II di negli ultimi dieci anni
ESITO DI GARA Napoli. Durata dell’appalto: mesi 36. Importo complessivo:
RFI S.p.A. informa che è stata aggiudicata la gara € 1.328.020,56 + € 420,00 oltre IVA per oneri di sicurezza
ivi compreso l’eventuale periodo di proroga di mesi 12. Il
25 mila
a procedura ristretta DAC.0163.2021 per tutti i
bando di gara è reperibile presso il sito internet www.
lotti posti in gara, ad eccezione del lotto n. 9 (CIG policlinico.unina.it mentre il Disciplinare di gara, e relativi
8853345B68), relativi al servizio di manutenzione
dei Mezzi d’Opera e dei Carrellini PRM in dotazione
allegati, sono reperibili presso il sito internet www.soresa.
it. Eventuali modifiche e/o chiarimenti verranno pubblicati
agli impianti di giurisdizione delle Direzioni esclusivamente sui predetti siti; è onere delle Società tale
Operative Infrastrutture Territoriali di RFI. consultazione. Il Bando è stato inviato all’U.P.U.E. in data I decessi in Europa
Il testo integrale dell’esito, pubblicato sulla 04/10/2022 al n. 2022-153281
GUUE 2022/S 190-539414 è visionabile sul sito RUP: Dott.ssa Genesio Rita (tel. 081 746 3654).
Nel 2022 si contano più di 25
ZZZJDUHUÀLWcanale Esiti -Forniture/Lavori/Servizi F.to Il Direttore U.O.C. mila morti nelle città europee
Il Responsabile del Procedimento per la fase di Gestione Acquisizione Beni e Servizi
DIÀGDPHQWR)DEUL]LR,WDOLDQR Dott. Salvatore Buonavolontà
AUTORITÀ DI SISTEMA PORTUALE
DEL MAR LIGURE ORIENTALE
50°
Estratto di Gara Le temperature
L’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Orientale rende Già oggi dal sud est asiatico al
AUTORITÀ DI REGOLAZIONE noto che procederà all’espletamento di una gara pubblica con
PER ENERGIA RETI E AMBIENTE procedura aperta ai sensi dell’art.48 c.5 della legge 108/2021 e Medio Oriente sono sempre
AVVISO DI GARA degli artt.59 e 60 d.lgs. 50/2016, per la stipula di un contratto per più le città che superano i 50
l’affidamento, mediante appalto integrato complesso, della proget-
L’Autorità di Regolazione per Energia Reti e
tazione definitiva ed esecutiva e dei lavori relativi alla realiz- gradi
Ambiente ha indetto una procedura di gara aperta
telematica - gestita unicamente tramite la piattaforma
zazione della nuova cabina di trasformazione alla radice
del molo Garibaldi per “cold ironing” di banchina. Importo
telematica SINTEL ed avente CIG 94064407D8 - ID
28,9°
complessivo dell’appalto €. 7.254.351,78. Data di scadenza per
6,17(/ Q  ¿QDOL]]DWD DOO¶DI¿GDPHQWR la ricezione delle offerte ore 12.00 del 15.11.22. I documenti da
dei servizi di agenzia connessi all’ideazione ed allegare all’offerta sono indicati nel bando integrale con
alla realizzazione di campagne di comunicazione documento esposto all’Albo Pretorio del Comune della Spezia e
e d’informazione istituzionale dell’Autorità, nonché di Carrara, pubblicato sul sito www.adspmarligureorientale.it/
di servizi complementari di supporto alla Direzione amministrazione trasparente/ bandi di gara, nonché pubbli-
Comunicazione Specialistica e Mass media. cato sulla GUCE, sulla GURI, e sul sito Appalti Liguria. La gara Il caldo che avanza
Il Bando e tutti i relativi documenti di gara, ai quali si viene esperita esclusivamente in via telematica ai sensi Si prevede che entro fine
dell’art.58 del codice, mediante la piattaforma telematica
rimanda integralmente, sono reperibili sul sito https://
Net4market utilizzata da AdSPMLO-r e disponibile all’indirizzo web: secolo un terzo della
www.ariaspa.it/wps/portal/site/aria al n. 159838318 e sul
sito https://www.arera.it/it/bandi_gara.htm dell’Autorità.
https://app.albofornitori.it/alboeproc/albo_portolaspezia. Per popolazione globale vivrà
acquisire ulteriori informazioni rivolgersi al seguente indirizzo:
Il Direttore della Direzione Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Orientale – via del con temperature medie
Affari Generali e Risorse Molo 1 – 19126 – La Spezia. tel. 0187/546320. superiori a 28,9 gradi
(Carlo Ranucci) Il Responsabile Unico del Procedimento ing. Davide Vetrala
 .
Giovedì, 13 ottobre 2022 Cronaca pagina 19
Intervista all’ex campione
Entro il 2100
gli eventi di caldo
estremo
renderanno parti
dell'Asia e dell'Africa
Ghedina
inabitabili per
europa

Limitare
600 milioni
di persone
“Rischiamo tutti
a f r i c a a s i a
il riscaldamento
globale a
clima estremo
Basta furbizie
1,5°C
oceano
pacifico invece che a
410mila sull’ambiente”
2°C sono i morti
per disastri legati
potrebbe evitare a
al clima estremo tra
di Enrico Ferro
oceano indiano 420 milioni il 2010 e il 2019
di persone la In Bangladesh
frequente
esposizione
le ondate di calore «Dobbiamo spiegarlo ai bambini, farli crescere con la
a ondate hanno portato al cultura del rispetto per il mondo in cui viviamo. Sono
loro il nostro futuro. Quanto a noi, siamo quelli che
o c e a n i a di calore
20% hanno escogitato di tutto per non mettere le cinture di
di aumento dei sicurezza in auto o il casco sulle piste da sci. Allo stesso
decessi modo ora stiamo facendo i furbi con l’ambiente».
Kristian Ghedina sorride mentre appoggia una
le ondate di calore killer cazzuola di malta fresca. L’uomo della spaccata a 140
Fonti: rapporto Onu-
le previsioni da qui al 2100 sui giorni in cui sarà superato annualmente il livello di calore a rischio mortalità Croce Rossa orari sulla Streif di Kitzbühel, il discesista italiano più
vittorioso nella storia della Coppa del Mondo di sci
alpino, sta ultimando i lavori in un vecchio garage di
0 50 100 150 200 250 300 350
proprietà. Ha girato il mondo ma, per scelta, non ha
mai abbandonato la
“sua” Cortina. La
il racconto ama e proprio per
questo non se la
sente di prendere
sotto gamba le
previsioni sul

Tra 14 anni addio allo sci surriscaldamento

climatico.
Ghedina, quindi
lei crede che il
cambiamento

ma Cortina fa gli scongiuri climatico sia un

allarme reale anche
per la sua
montagna?
«Il tempo è molto più

“La neve va e viene” Copia di 5c8dd9059c2be21024c69bd29ee36997

k Discesista
Kristian Ghedina, 52 anni
imprevedibile. Una
volta si riusciva a
capire, a prevedere.
Ora non più. C’è
caldo, poi freddo, poi

Un conto alla rovescia di 14 anni per vede- ce con moderata cautela. La ciclicità del-
f arriva la tempesta.
Che la temperatura
re materializzato l’incubo di ogni sciato-
Le previsioni Onu per le stagioni ci ha insegnato a non perdere I problemi forse si stia alzando lo
re. Che coincide con l’incubo di chi vive la perla delle Dolomiti le speranze. Siamo testimoni della storia
ci saranno per dicono le statistiche.
il turismo montano: la neve “pappa”, turistica di Cortina e penso che continue- Poi non so cosa
cioè bagnata, molliccia, impossibile da “Le prenotazioni volano remo ad esserlo». C’è la Cortina degli al- le piste a valle succederà nel 2036.
sferzare con le lamine degli sci. Lo “Stato e presto le Olimpiadi” berghi, e quella delle seconde case. Qui, Sicuramente sarà un
dei servizi climatici 2022” dell’Organizza- negli anni, hanno messo radici Fiorello, Non a caso in problema ma dire
zione meteorologica Bruno Vespa, Paolo Sca- che lo sci sia
mondiale (Omm) rac- roni, Cesare Cremoni- Svizzera i fondi li destinato a
conta come cambieran- ni, Riccardo Patrese, danno solo per gli scomparire mi
no le Dolomiti nel perio- Claudio Lotito, i Baril- sembra un azzardo».
do 2036-2065, e la previ- la, gli Zoppas, i Benet- impianti in quota Come mai
sione non può lasciare
indifferenti Cortina e i
ton. Tutti indiscutibil-
mente attratti dalle Do-
g sostiene questo?
«Perché a Cortina è
suoi protagonisti. «La lomiti, dalle piste da possibile sciare in
perla», la chiamano, sci, ma anche dalla di- quota. Sul Faloria si
questa elegante cittadi- mensione cool di que- sale a 2.300 metri, a Ra Valles a 2.600, a Lagazuoi
na di 5.800 abitanti sta cittadina assurta a comunque sopra i 2 mila. Magari i problemi saranno
con punte di 60 mila tu- simbolo del jet set. «Ci per gli impianti a fondo valle, quelli a 1.300 metri».
risti in alta stagione. E mancavano solo le pre- Secondo lei gli operatori del settore hanno la
all’orizzonte l’appunta- visioni meteorologiche percezione di questo rischio?
mento con le Olimpiadi dell’Onu», scherza Eli- «In Svizzera, visto l’innalzamento delle temperature, i
invernali del 2026. sabetta Dotto, impren- finanziamenti statali per impianti nuovi vengono
Certo: per capire co- ditrice turistica, ammi- stanziati solo sopra certe altitudini».
sa passa per la testa di nistratrice dell’Ambra I turisti rispettano Cortina?
chi negli anni ha reso Cortina Luxury & Fa- «Il turista è poco rispettoso, indisciplinato. Sui sentieri
grande questa località shion Boutique Hotel. si trova tanta spazzatura, pacchetti di sigarette. È
non si può prescindere «Tengo a specificare vergognoso, mi fa arrabbiare tantissimo».
dal momento storico. che questo, comunque, Si è mai sentito invaso dai turisti nella sua città?
Dopo due anni di pan- è un problema del mon- «Certo. A me piacciono di più questi periodi, quando
demia, le prenotazioni do, non solo di Corti- non c’è nessuno. La natura è bellissima, i boschi hanno
negli alberghi di Corti- na». Dotto è alle prese colori fantastici e le macchine in giro sono poche. In
na tornano a salire in con le prenotazioni per alta stagione si fa la coda ovunque. A volte ci vuole
modo esponenziale. Va la stagione invernale e un’ora e mezza per fare un chilometro. Ecco, questo è
da sé che ogni previsione nefasta, in que- k Il rischio neve bagnata non nasconde la soddisfazione: «Si pre- un grande difetto di Cortina: per muoverti da un
sto momento, viene respinta con convin- Un gruppo di sciatori: l’Onu prevede nel annuncia una delle migliori stagioni di versante all’altro devi sempre prendere l’auto».
zione. «Non dimentichiamoci che alle 2036 un calo delle precipitazioni sempre. Anche se, devo dirlo, come im- Lei pensa che un innalzamento delle temperature
Olimpiadi del 1956 erano gli alpini con le prenditrice mi preoccupano molto di abbatterebbe i flussi turistici?
zerle che portavano la neve, perché era potrà avere dei problemi, ma fortunata- più la guerra e la situazione internaziona- «Forse renderebbe più vivibile la città (ride). Ma
tutto secco», ricorda Marco Zardini, pre- mente Cortina offre molte possibilità an- le instabile che il cambiamento climati- Cortina è comunque un brand. Ormai è come andare a
sidente di Cortina Skiworld, il consorzio che in altitudine». In centro c’è l’Hotel de co». Ma da queste parti, più che altrove, Portofino. Ci sono tante seconde case, la gente
che raggruppa gli impiantisti di Cortina, la Poste, che più che una struttura ricetti- la natura ha già mostrato quanto può es- verrebbe lo stesso».
San Vito di Cadore, Auronzo e Misurina. va è una cartolina, un pezzo di storia. sere micidiale il surriscaldamento in Dica la verità, ha mai pensato di andarsene da
Ha sessant’anni, lavora negli impianti di Gherardo Manaigo maneggia con cura montagna. La Marmolada è a meno di questa confusione?
risalita dal 1998: «Qualcosa è cambiato questa creatura che gli è stata tramanda- due ore di strada e la tragedia dello scor- «Le confido una cosa. Ho una ragazza, stiamo insieme
nel clima, di questo ce ne rendiamo con- ta dal padre e prima ancora dal nonno. so mese di luglio, con gli undici morti do- da 15 anni. Abbiamo anche un figlio di due anni. Lei è
to anche noi. Ma se andiamo indietro di Qui hanno dormito Hemingway, Frank po il distacco di un blocco del ghiacciaio, di Bressanone e vive lì, io sono di Cortina e vivo qua. Ci
tre anni, di neve ne è scesa tantissima. Sinatra e Sting. «Io penso che una previ- è una ferita ancora aperta. vediamo nei fine settimana. Gliel’ho detto subito che
Magari qualche impianto in bassa quota sione del genere sia un po’ azzardata», di- — e.fer. ©RIPRODUZIONE RISERVATA da qua non mi sarei mai mosso». ©RIPRODUZIONE RISERVATA
pagina
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20
Il Covid frena i viaggi della speranza
i pazienti del Sud non emigrano più
I dati Agenas sul 2021:
crollo dei malati che
vanno a curarsi al Nord,
-35% in Lombardia
“Anche il Mezzogiorno
ha punte di eccellenza
ma mancano i medici”
di Michele Bocci
Le valigie sono rimaste negli arma-
di, preoccupazioni e speranze non
hanno preso il treno o l’aereo. Con il
Covid, sono diminuiti i viaggi dei
malati da una regione a un’altra. E
se i numeri del 2020 sono poco at-
tendibili perché il sistema sanitario
era di fatto paralizzato, i dati sugli in-
terventi chirurgici del 2021 elabora-
ti da Agenas, l’Agenzia sanitaria na-
zionale delle Regioni, paiono rac-
contare una tendenza.
A livello nazionale, la mobilità si è
ridotta del 15% (nel 2020 era scesa
del doppio) e in buona parte il calo ri-
guarda quella cosiddetta “evitabi-
le”, perché riferita a prestazioni non
molto complesse. Tra i dati notevoli
c’è un calo importante, del 34% ri-
spetto al 2021, delle somme incassa-
te dalla Lombardia per le cure a chi
arriva da fuori regione. Segue la To-
scana, con una riduzione del 25%,
mentre tengono altre grandi realtà
che attraggono malati, cioè l’Emi-
lia-Romagna (-6%) e il Veneto, rima-
sto stabile. Il Piemonte addirittura
ha lavorato di più per i pazienti arri-
vati da fuori regione rispetto al 2019.
Di contro, il Sud ha visto andare a cu-
rarsi altrove molti meno residenti.
In particolare Campania, Sicilia e Pu-
glia, da dove, considerando il valore
medio di un intervento, sono partiti
circa 30-35 mila pazienti in meno.
Quando un malato si sposta, la
sua Regione paga la prestazione a
quella che lo ha curato. Visto che
ovunque, anche solo perché a volte
l’ospedale più vicino è nella regione
confinante, ci sono sia arrivi che par-
tenze, a fine anno si calcola quanto
ogni Regione deve dare o avere, a se-
conda che abbiano prevalso le entra-
te o le uscite. Gli spostamenti sono
sempre stati da Sud verso Nord. La
Lombardia nel 2019, al netto delle
spese dei suoi cittadini che hanno
cambiato regione, aveva incassato
Amiche e amici di Blocco 13 si stringono a Sonia
e ricordano la sua adorata cugina
Ilaria Andresano
Stellina, danza ancora per noi.
Roma, 13 ottobre 2022
Valeria, Francesco, Elena, Giulia e Gaia Ribuffo
assieme a Renato Ronzinella piangono la scom-
parsa di
Anna Leoni
amica e donna esemplare.
Se ne è andata senza disturbare come lei è sem-
pre stata, senza chiedere, perchè nella sua vita
ha dato a mani piene senza mai chiedere nulla
per sé.
Un’anima bella, sostenuta da un’intelligenza al
di sopra di molti, una donna capace di giudica-
re, ma di andare oltre il giudizio e di superarlo
con uno spessore raro da incontrare nuova-
mente nella vita.
Ciao Anna.
Bologna, 13 ottobre 2022
Cronaca Giovedì, 13 ottobre 2022
la sanità
Il valore della mobilità sanitaria tra Regioni (confronto 2021/2019)
L’intervista al primario di Palermo
in milioni di euro Lombardia
-34% -359
-50
Toscana
“Possiamo competere
-25% Le Regioni
-6%
Emilia-Romagna
-37
i cui incassi
sono calati
con Roma e Milano
Umbria
di più*
Adesso anche qui
-51% -20
Friuli Venezia Giulia c’è la lista d’attesa”
-35% -13
Lazio
Vito Chiantera è primario della Ginecologia oncologica
-7% -12 Fonte: Agenas del Civico di Palermo. Cioè di uno dei reparti che in
questi anni hanno visto crescere la loro attività, e ridursi
Campania in milioni di euro i viaggi delle pazienti, in particolare verso la Lombardia.
63 38% Quando è nata la sua Chirurgia?
«Sette anni fa. Lo scopo era proprio quello di far calare il
Sicilia
numero delle donne che andavano altrove a farsi
42 38% operare di cancro».
Puglia
Quante operazioni fate?
«Partendo praticamente da zero siamo arrivati a 500
Le Regioni 36 85% interventi all’anno. Prima c’era solo una Ginecologia e
che hanno ostetricia, che è rimasta ma si occupa d’altro. La nostra
Calabria
risparmiato forza è il lavoro multidisciplinare, un po’ come quello
di più* 21 16% che viene fatto allo Ieo di Milano o al Gemelli di Roma. E
Sardegna poi abbiamo il robot chirurgico e tutte le tecnologie
9 25% migliori».
Con il Covid ha visto aumentare la richiesta?
Valle d’Aosta «Sì, e infatti adesso abbiamo 170 pazienti in lista di
0,6 40% attesa. La crescita della domanda è praticamente
Copia di 5c8dd9059c2be21024c69bd29ee36997
*per effetto del saldo tra mobilità in entrata e in uscita quotidiana ma noi stiamo aumentando la nostra
capacità di risposta proprio per
un miliardo e 73 milioni per inter- tetti per l’attività privata in conven- abbattere le attese, e a breve ci
venti chirurgici. L’anno scorso que- zione. Così i tempi si allungano. Per riusciremo».
sta cifra è scesa a 713 milioni. La To- questo temo che i viaggi riprenda- Al Sud non tutti potranno fare
scana ha “perso” 50 milioni. Le altre no». Più ottimista Giovanni Miglio- come voi.
grandi Regioni hanno invece recu- re, che dirige il policlinico di Bari e «La Regione Sicilia si è organizzata
perato, tornando più o meno al livel- la Fiaso, la federazione delle Asl: proprio per ridurre la mobilità, visto
lo del 2019. Il che fa pensare a una «Per rispondere all’aumento della che quella passiva rappresentava
tendenza che potrebbe consolidarsi domanda, abbiamo aperto una nuo- una spesa importante. La chiave è
anche dopo la pandemia. va Chirurgia vertebrale e una Chi- creare centri specializzati per le
La decisione di molti di non spo- rurgia maxillo-facciale». Il Covid, li- varie patologie, non disperdere la
starsi più può essere positiva per- mitando gli spostamenti, in alcuni
ché la famiglia del malato risparmia casi ha fatto scoprire le eccellenze f
cura in tante strutture. Bisogna
puntare su posti che fanno molti
spese di viaggio e alloggio, oltre a della sanità del Sud. «È vero — nota interventi».
stress e difficoltà. Ha però anche un Migliore — ma ora la sfida è dare ser-
Combattiamo la mobilità Qual è il risvolto peggiore della
effetto negativo. Chi resta chiede la vizi di qualità in un tempo che non perché ha lo svantaggio che mobilità?
prestazione dove vive e se il sistema faccia disaffezionare le persone alla chi può permetterselo prende «Che chi può permetterselo prende
sanitario è più debole, come capita sanità pubblica. Dobbiamo puntare l’aereo, chi resta ottiene l’aereo e chi resta ottiene servizi
al Sud, le liste di attesa si allungano. a stabilizzare i nostri professioni- sanitari scarsi. Questa è la cosa
Così alcuni sistemi rischiano di non sti». E poi, perché il cambiamento di- servizi sanitari scarsi bruttissima. Nel nostro settore
essere più in grado di rispondere in venti strutturale «alcuni percorsi
modo adeguato ai bisogni dei propri consolidati devono cambiare. In Pu-
g
abbiamo invertito la tendenza. Se la
sanità dev’essere in mano alle
cittadini. «È un problema — spiega glia, ad esempio, c’è il problema di Regioni, come prevedono le norme,
Enrico Coscioni, cardiochirurgo a chi cambia regione per farsi operare allora le Regioni dovrebbero essere autosufficienti, e
Salerno e presidente Agenas — La sa- l’alluce valgo: un intervento che, ov- offrire ai propri cittadini il massimo delle cure per tutte
nità pubblica è in difficoltà perché il viamente, si potrebbe fare benissi- le patologie».
personale è poco e da noi ci sono i mo restando qui». ©RIPRODUZIONE RISERVATA — mi.bo. ©RIPRODUZIONE RISERVATA
Milano, la donna deve scontare una pena di otto mesi
“In carcere a 85 anni per aver occupato una casa”
Senza dimora e senza classe 1937, di origine rom e senza rio del carcere è registrata come l’umanità». Il garante ha inviato
avvocato di fiducia, è arrivata lo senza fissa dimora) non viene trova- una richiesta di revisione del caso
avvocato, è da 15 giorni scorso 27 settembre. ta e la procura decide per la revoca al tribunale di Sorveglianza.
a San Vittore. Il garante La vicenda è il risultato di un mix della sospensione. Due settimane fa «La vicenda investe due questio-
che tiene dentro disattenzioni del è stata rintracciata e quindi portata ni — ha detto Valeria Verdolini
“Dov’è finita l’umanità?” mondo della giustizia e una situa- a San Vittore. dell’associazione Antigone che si
zione di forte degrado sociale. Tut- «Una storia disarmante» la defini- occupa dei diritti dei detenuti —: la
to ha inizio il 23 febbraio del 2021, sce Francesco Maisto, il garante per sempre maggior frequenza con cui
di Luca De Vito quando viene pronunciata la sen- i diritti dei detenuti del Comune di persone anche ultraottantenni en-
tenza di condanna dalla sesta sezio- Milano che ieri mattina ha incontra- trano in carcere e la questione della
Milano — Una donna di 85 anni, sen- ne del tribunale di Milano: oltre al to la donna. «Non era in grado di di- residenza, che impedisce una vera
za fissa dimora, non autosufficiente carcere ci sono anche cento euro di re quanti anni avesse — ha spiegato presa in carico da parte dei servizi.
e con problemi di orientamento è fi- multa. Viene quindi sospeso l’ordi- Maisto — Non si orienta nello spazio Chiediamo che per questa anziana
nita in carcere per scontare una con- ne di esecuzione per la donna e, a e nel tempo, non parla, è di una gra- donna si trovi il prima possibile una
danna a otto mesi per occupazione quanto risulta, vengono disposti i cilità assoluta. In cinquant’anni soluzione che le consenta di sconta-
abusiva. Succede a Milano, nel car- domiciliari. In seguito a un control- non ho mai visto un trattamento del re la pena in un luogo più confacen-
cere di San Vittore, dove la signora, lo però la signora (che nello scheda- genere. Mi domando dove sia finità te e sicuro». ©RIPRODUZIONE RISERVATA
.
Giovedì, 13 ottobre 2022
Parisi “Alla ricerca servono
10 miliardi e un ministero”
roma — Tenere ben distinto il
ministero per l’Università e la
Ricerca da quello dell’Istruzione.
E varare un piano quinquennale
da 10 miliardi che porti
stabilmente la ricerca scientifica
italiana, anche dopo la fine del
Pnrr, a livelli di finanziamento
confrontabili con quelli della
Francia. Sono le due priorità
assolute che il premio Nobel
per la fisica Giorgio Parisi indica
al nascituro governo: «Lo stato
di salute della scienza italiana
è ancora buono, ma non lo
resterà a lungo se continuerà
l’emorragia di giovani talenti che
vanno all’estero per mancanza di
occasioni da noi», avverte Parisi.
Professore, siamo alla
vigilia della formazione del
nuovo governo. Perché ritiene
fondamentale che Università
e Ricerca restino separati
dall’Istruzione?
«Frequento questi ministeri
ormai da 25 anni e ho visto
cosa succede quando lo
stesso ministro si occupa sia
di scuole che di università e
ricerca. Bastano due numeri:
l’Istruzione ha un milione e
200mila dipendenti, università
e ricerca non arrivano a 100mila.
Se il ministro è unico, non può
che essere fagocitato dalla
scuola. In passato ho visto
ministri volenterosi ed esperti
che finivano per occuparsi di
università e ricerca un giorno a
settimana».
Il presidente Mattarella
ha accolto il suo appello per
tenere distinti i due dicasteri e
si è impegnato a parlarne con il
futuro presidente del Consiglio
incaricato. Teme ugualmente
che ci possa essere un ritorno al
ministero unico, il Miur?
«La mia paura è che l’eventuale
separazione del ministero
dell’Economia da quello
delle Finanze comporterebbe
l’accorpamento di Istruzione,
Università e Ricerca, per
mantenere costante il numero
complessivo dei ministeri.
Queste dinamiche riflettono
la convinzione diffusa che
i ministeri economici siano
più importanti, ma la ricerca
scientifica è fondamentale per il
futuro del Paese».
Nel dibattito tra ministri
tecnici e ministri politici, lei che
posizione prende?
«A volte la competenza è utile, in
altri casi non lo si è dimostrata.
Ho visto nel lontano passato
almeno un caso di ex rettore
che non ha fatto un granché.
Mentre ministri che avevano il
diploma universitario sono stati
assai più efficaci. È importante
che il ministro della Ricerca sia
una persona capace di ascoltare
quello che viene dalla comunità
scientifica. Ma c’è anche un altro
requisito fondamentale: deve
20–21–22 essere un ministro che ha un
buon rapporto con il premier e
ottobre
con il ministro dell’economia.
E deve imporsi nel Consiglio
2022 dei ministri per ottenere
finanziamenti adeguati. Un
roma politico esperto potrebbe essere
l’ideale».
Salute
l’intervista
di Luca Fraioli
Lei ha partecipato alla
stesura di un documento sulla
Strategia italiana per la ricerca
fondamentale che a luglio è
stato consegnato alla ministra
uscente Maria Cristina Messa.
«Quando il premier Draghi
nel febbraio scorso visitò i
Laboratori Nazionali del Gran
Sasso gli proposi pubblicamente
un piano quinquennale per
garantire alla ricerca italiana un
finanziamento adeguato anche
una volta terminato l’effetto
del Piano nazionale di ripresa
e resilienza. Così abbiamo
prodotto due documenti: un
gruppo ha lavorato per il Mur
elaborando la “Strategia” e
cercando di venire a capo di
quale sia oggi la spesa effettiva
in ricerca e sviluppo da parte del
ministero. Il secondo documento
è stato prodotto da Ugo Amaldi,
Luigi Ambrosio, Luciano Maiani
e Angela Santoni: discute in
dettaglio l’ammontare dei
finanziamenti necessari per il
futuro e come utilizzarli».
A quali conclusioni siete
arrivati?
«Si vede chiaramente che
al termine del Pnrr negli
investimenti in ricerca ci
sarà uno scalone enorme
verso il basso. Si suggerisce di
pagina 21
La sanità
Troppi tagli:
così rischiamo
il diritto
alla salute
di Nicola Bedin
milano — Il diritto alla salute è
L’incontro una conquista sociale recente: a
Giorgio Parisi sancirlo è stata la Dichiarazione
sarà al Festival universale dei diritti dell’uomo
di Salute del 1948. Ed è una conquista
il 22 ottobre fondamentale, che tuttavia nei fatti
alle 17,15 all’Ara non esiste in diversi paesi anche
Pacis di Roma o occidentali; basti pensare agli Stati
in streaming sul Uniti d’America, dove l’accesso alle
nostro sito cure non è garantito a tutti. In Italia,
invece, il diritto alla salute è sancito
dall’articolo 32 della Costituzione
e si può dire che sia ancora vivo,
anche se va riconosciuto che il
Servizio sanitario nazionale è
più simile ad un anziano dalle
gambe stanche ed esili che non a
un giovane sano e robusto. Sono
necessari interventi importanti
e rapidi al fine di evitare che il
vecchio si pieghi su se stesso e cada
a terra spossato. La spesa sanitaria
pubblica italiana è notevolmente
inferiore a quella di altri paesi
europei: in rapporto al Pil l’Italia
nel 2021 ha speso solo il 7,2% (la
Germania l’11%, la Francia più del
10%) e su base pro-capite solo 3.052
euro (la Germania 6.351, la Francia
4.632). Ciò che è forse ancora più
allarmante è che nel Documento
di economia e finanza (Def) del
Copia di 5c8dd9059c2be21024c69bd29ee36997
2022 e nella recente Nota di
Aggiornamento (Nadef) è previsto
un notevole calo del finanziamento
nel periodo 2022-2025. Il rapporto
tra la spesa sanitaria e il Pil è
indicato scendere dal 7,1% nel 2022
(ed era il 7,2% nel 2021) al 6,1% nel
2025, un livello pari a quello della
Grecia, e non compatibile con la
sopravvivenza del diritto alla salute
per come lo conosciamo oggi.
In valore assoluto, la spesa sanitaria
pubblica è prevista calare da 134
miliardi di euro nel 2022 a 129,4
miliardi di euro nel 2025. Si tolgono
getty images
4,6 miliardi di euro a una voce di
bilancio che è già misera. Il tutto
in un contesto di invecchiamento
cronico della popolazione (il 23,5%
aggiungere finanziamenti ad degli italiani ha più di 65 anni:
hoc per sviluppare quei campi Giorgio record europeo) e di aumento
non compresi nel Pnrr. E poi Parisi del costo dei fattori produttivi.
mettere in budget fondi che È necessario spendere di più,
sostituiranno quelli del Pnrr. questo è un fatto ineludibile.
Lo scopo è arrivare tra 5 anni Fisico teorico. Ed è ovviamente anche necessario
a spese statali pro capite per Insignito del spendere meglio (gli sprechi in
ricerca e sviluppo uguali a quelle Premio Nobel sanità non mancano di certo).
attuali della Francia». per la Fisica Il nuovo Governo entrerà in carica
Quanti soldi occorrerebbero? nel 2021, in in un momento particolarmente
«Una cifra dell’ordine di 10 virtù dei suoi complicato e si troverà di fronte a
miliardi di euro in 5 anni». studi sui sistemi molti problemi che richiedono di
Con la caduta del governo complessi. essere affrontati con urgenza.
Draghi è tutto da rifare? Oggi è vice Ma l’ultima cosa che il Governo che
«Speravamo che tali presidente della si formerà a giorni dovrà fare sarà
provvedimenti potessero Accademia quella di non considerare come
essere approvati nella scorsa Nazionale dei priorità occuparsi del Ssn, che è
legislatura. Torneremo alla Lincei centrale sotto diversi aspetti ed ha
carica non appena si sarà a che fare con la tutela di un diritto
insediato il nuovo esecutivo». primario ed assoluto. Per dirla con
Il “nazionalismo” della nuova Arthur Schopenhauer, «la salute
maggioranza potrebbe aiutare non è tutto, ma senza la salute tutto
la scienza made in Italy, magari è niente».
sostenendo i giovani studiosi che riproduzione riservata
vogliono fare carriera nel nostro
Paese?
«Sono più attento a quello che Dove e quando
fanno i politici, meno a quello
che dicono. Trump negli Usa è
riuscito a far convivere la sua Diritto alla salute e sostenibilità
politica Make America Great del Ssn
Again con l’impoverimento della Chi: Nicola Bedin con Alberto
ricerca statunitense. Ma noi non Mingardi
siamo l’America di Trump e spero Dove: Ara Pacis di Roma
che non accada anche qui»”. Quando: 20 ottobre, alle 15:00
riproduzione riservata Come: In streaming sul nostro sito
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22 Cronaca Giovedì, 13 ottobre 2022

la sentenza choc

“Morti all’Aquila
per il terremoto:
fu colpa anche loro”
L’ira dei parenti
di Viola Giannoli
«E adesso ditelo ai nostri figli, che so-
no morti per colpa loro». C’è rabbia,
dolore, incredulità all’Aquila, radu-
nata al Parco della Memoria in un
sit-in spontaneo contro la sentenza
del tribunale civile che ritiene re-
k Il sit-in La protesta contro la sentenza ieri sera al Parco della Memoria dell’Aquila
La giudice taglia sponsabili della loro stessa morte an- la loro «condotta incauta», restaro- racconta l’opposto — attacca Maria
che quei ragazzi e quelle ragazze no a dormire invece di fuggire dopo Grazia Piccinini, madre e legale di
del 30% i risarcimenti schiacciati dal crollo del palazzo in due scosse, il 5 sera e poco dopo Ilaria Rambaldi, che a 25 anni morì
ai parenti di 27 vittime via Campo di Fossa 6b. Il 6 aprile del mezzanotte. Un «concorso di colpa» sotto le macerie — I ragazzi rientraro-
2009 furono tirati fuori da lì senza vi- al 30 per cento che si traduce nel ta- no a casa come quasi tutti gli aquila-
del sisma 2009 ta in 27, sui 309 morti che fece il ter- glio di un terzo del risarcimento ni perché furono rassicurati: più
remoto delle 3,32. Tredici anni e chiesto da alcuni dei familiari che scosse c’erano più il terremoto scari-
Protesta in piazza mezzo dopo la giudice Monica Croci gli sono sopravvissuti, circa 150 mila cava energia, dicevano». Il 31 marzo
ha stabilito che successe anche per euro in meno a testa. «Ma la storia del 2009, 6 giorni prima del disastro
e al termine della riunione della
Commissioni grandi rischi, l’ex vice-
capo della Protezione civile Bernar-
do De Bernardinis sosteneva che la
situazione fosse favorevole e invita-
va i cittadini a bere un bel bicchiere
di Montepulciano doc. Condannato,
l’unico, per questo a 2 anni per omi-
cidio colposo e lesioni.
«Alle 3.32 di notte mia figlia dor-
miva, cos’altro doveva fare? Tutti di-
cevano di stare tranquilli. La casa le
è crollata addosso e adesso è pure
colpa sua? È una sentenza vomitevo-
le», si sfoga Piccinini, mamma-avvo-
cata che ha presentato il ricorso per
Copia di 5c8dd9059c2be21024c69bd29ee36997
i risarcimenti. «Mai in nessuna sen-
tenza di crolli è stato evocato il con-
corso di colpa», spiega l’avvocata
Wania Della Vigna, che da anni se-
gue i familiari delle vittime del si-
sma dell’Aquila e poi quelli del terre-
moto di Amatrice e della valanga
sull’hotel Rigopiano. «Sono senza
parole, sconcertata, le motivazioni
sono contraddittorie e illogiche dal
punto di vista giuridico — aggiunge
— perché nella stessa sentenza si leg-
ge che i ministeri e gli eredi dei co-
struttori condannati avevano l’obbli-
go giuridico di evitare il crollo e il
comportamento delle vittime non
incide assolutamente sull’evento.
Inoltre non c’è alcun nesso tra le
scosse precedenti, il sisma distrutti-
vo e la morte di chi era in via Campo
di Fossa».
Ora al sit-in sventolano i cartelli:
«Voglio anch’io il 30% di responsabi-
lità». «Viene da chiedersi — dicono i
ragazzi — dove saremmo dovuti an-
dare a dormire in centomila visto
che le scosse si susseguivano da più
di un mese. O se non meritiamo tutti
una decurtazione ai risarcimenti
per incauto vivere in zona sismica».
«Devono vergognarsi, li hanno uc-
cisi tutti, un’altra volta», dice Laura
Ciolli, sorella di Danilo, ragazzo mor-
to in un altro crollo, quello della Ca-
sa dello Studente sempre a L’Aquila.
«Il 30 marzo 2009 eravamo in piaz-
za Duomo — ricorda — Dopo 2 ore e
45 minuti di fila ho chiesto alla Prote-
zione civile: “Dobbiamo andare
via?”. La risposta fu chiara: “No, è
tutto ok, il periodo più difficile è pas-
sato”». Aldo Scimia perse sua ma-
dre, nei crolli della frazione di Onna,
letteralmente spazzata via dal terre-
moto: «È una sentenza feroce, vio-
lenta e raffazzonata». «Una beffa
atroce — aggiunge Vincenzo Vittori-
ni che nel sisma ha lasciato sua mo-
glie e sua figlia — Quei ragazzi aveva-
no scelto L’Aquila per costruire il lo-
ro futuro». E invece hanno trovato
la morte. Sullo striscione nel luogo
della memoria si legge: «La condot-
ta incauta è delle istituzioni».
©RIPRODUZIONE RISERVATA
.
Giovedì, 13 ottobre 2022
dalla nostra inviata
Brunella Giovara
Casalecchio di Reno (Bologna)
— Distratto da chissà quali pensieri,
un Diavolo passeggia a metà cam-
po, con le mani dietro la schiena.
Ma di colpo l’azione si avvicina, la
palla gli capita a tiro, e lui tira. Un
gol clamoroso (il portiere fa finta di
niente, e guarda un aereo che pas-
sa lassù). Dopo, nello spogliatoio:
«Speriamo di tornare a fare tornei
importanti, come meritiamo. Sia-
mo una bella squadra, noi Diavoli.
Il mio ruolo? Difensore esterno de-
stro. A volte anche sinistro». Si chia-
ma Simone, fino a tre anni fa stava
chiuso in camera. Non parlava con
nessuno a parte qualcosa con i geni-
tori che ora lo aspettano trepidanti.
A fine allenamento il mister lo sgri-
da: «E la maglietta rossa? Ti avevo
chiesto di metterla». «Ce l’ho!», sot-
to alcuni strati di magliette e felpe,
una calda corazza che lo protegge
dal mondo. Un altro ha sbagliato co-
lore e ce l’ha arancione, altri due
boh, si sono dimenticati.
Ora, la squadra dei Diavoli Rossi
di Casalecchio è un mito, e non solo
dalle parti di Bologna. Veri combat-
tenti, sul campo e a casa, alle prese
con varie patologie psichiatriche
che non stiamo a raccontare, ma
«medio-alte, sono tutti seguiti dai
Centri di salute mentale», spiega
Mino Di Taranto, 67 anni, già infer-
miere nel settore, oggi in pensione
e allenatore temuto e amato, anche
nelle trasferte avventurose che la
squadra affronta (in Cina, una vol-
ta). Anche quando distribuisce rim-
proveri, o divide un pacchetto di
wafer. «Abbiamo uno zoccolo duro
di 30 giocatori, dai 20 ai 70 anni. Di
solito giochiamo a calcetto a cin-
que. Poi, chi arriva gioca. Siamo na-
ti nel ’99», un esperimento, «allora
si parlava di riabilitazione del pa-
ziente con corsi di ceramica, di cu-
cina… Eravamo un gruppo di opera-
tori alternativi, abbiamo proposto
una vera squadra di calcetto, par-
tendo da interessi veri, e lo sport è
terapia». L’Usl ha accettato, «e for-
se all’inizio non si fidava granché.
Ma sono arrivati i risultati. E nel
2008 siamo diven-
tati una polisporti-
va autonoma. Sia-
mo i Diavoli Ros-
si».
Ed ecco i gioca-
tori, come Giusep-
pe, che si è propo-
sto subito per l’in-
tervista e scalpita
sui tacchetti. Però
non aspetta la do-
manda e dichiara:
«È un onore essere
un Diavolo». Ruo-
lo? «Portiere. Però
gioco in avanti, di-
fensore. L’intervi-
sta è finita?». Sì.
«Allora vado. È un
onore, scrivilo». Lo-
renzo, con i guanti
da portiere: «Sono
il portiere, quello
storico. Del calcio
mi piacciono il gio-
co e lo spogliatoio,
lì si scherza mol-
to». Luigi: «Attac-
cante e portiere.
Siamo un team di
amici, ci divertia-
mo. Oggi ho fatto
tre gol. Ci tengo a
dire che tifo Bolo-
gna da sempre».
È stata ed è un’avventura, dice il
mister. «Esistono altre realtà come
la nostra, come i “Non andremo
mai in tv”. Ma poi siamo usciti dalla
logica dei “tornei tra matti”. Incon-
triamo squadre di anziani, o miste
Cronaca
la storia
Qualcuno volò
sul campo di calcetto
l’epopea della squadra
più bizzarra d’Italia
Si chiamano
COMUNE DI SESTO SAN GIOVANNI
Diavoli rossi, giocano Sito Internet: www.sestosg.net
AVVISO DI GARA
a Bologna e sono tutti Questa Amministrazione intende affidare mediante
procedura aperta, i lavori di: Accordo Quadro per la
affetti da patologie manutenzione straordinaria strade e interventi di
abbattimento barriere architettoniche – 2022-2023
psichiatriche. “Per loro Codice CIG n. 9436648846
Importo complessivo a base di gara: 997.500,00 I.V.A.
esclusa, di cui Euro 29.500,00 quali costi della sicurezza
il pallone ha fatto più non soggetto a ribasso d’asta.
Durata dell’accordo quadro: due anni a partire dalla
di tante terapie” sottoscrizione dell’accordo.
Scadenza del termine per la presentazione delle offerte:
ore 16:00 del 3 novembre 2022.
Criterio di aggiudicazione: offerta economicamente più
vantaggiosa individuata sulla base del miglior rapporto
qualità prezzo.
requisiti e le modalità di partecipazione sono contenuti
nel bando di gara integrale, reperibile sul sito Internet
www.sestosg.net sezione Documenti Atti – Bandi di gara.
Sesto San Giovanni, 7.10.2022
Il Responsabile Unico del Procedimento
Arch. Massimiliano Merlo
AVVISO DI SELEZIONE PUBBLICA, PER TITOLI ED
ESAMI, DIRETTA ALLA COSTITUZIONE DI RAPPORTI
DI LAVORO A TEMPO DETERMINATO
In data 10 ottobre 2022 l’Università degli Studi di Milano ha
pubblicato sul sito Internet dell’Ateneo all’indirizzo https://
www.unimi.it/it/node/576/ n. 2 bandi di selezione pubblica
per assunzione di personale con rapporto di lavoro a tempo
determinato.
LA RESPONSABILE UFFICIO CONCORSI PERSONALE TAB
PROVINCIA DI PESCARA
ESTRATTO BANDO
Appalto integrato n. 17_22RGA-PL Por-
to di Vasto (CH) CIG 942792275A valo-
re € 11072069,16 scad. h.10/14.11.22
offerta oepv. Invio GUE 6.10.22 GURI
119/22 - provincia-pescara.acquistitele-
matici.it e www.provincia.pescara.it.
RUP Pagliaro Regione Abruzzo. Ing.
Scorrano
COMUNE DI CAGLIARI
Servizio Stazione Unica Appaltante
ESITO DI GARA
12/SUA/2021 - CIG: 90254748C1
Con Determinazione Dirigenziale n. 2937/2022
è stata aggiudicata la procedura aperta per
l’affidamento del Servizio di videoispezione
della rete meteorica, propedeutico alla
progettazione dei lavori di “riqualificazione,
completamento e attivazione della rete pluviale
della città di Cagliari”. Impresa aggiudicataria
SAPI SRL - P.IVA 01080960923. Importo di
k L’allenamento aggiudicazione € 484.700,32 + IVA. Info:
Sopra, uno dei portieri www.regione.sardegna.it,
della squadra e due www.serviziocontrattipubblici.it,
www.comune.cagliari.it.
giocatori mentre Il Dirigente
Ing. Daniele Olla
scherzano in campo
marfisi/AGF
Copia di 5c8dd9059c2be21024c69bd29ee36997
COMUNE DI CAGLIARI
Servizio Stazione Unica Appaltante
ESITO DI GARA
N. 7/SUA/2021
CIG 9034673005
Con Determinazione Dirigenziale n. 5589/2022
è stata aggiudicata la procedura aperta
per il servizio informativo per i giovani
denominato PROGETTO GIOVANI CAGLIARI.
Impresa aggiudicataria ATI: Orientare S.r.l.
P.IVA 02317120927/Databank S.r.l. P.IVA
02846140925.
Importo di aggiudicazione € 474.854,93+iVA.
Info: www.regione.sardegna.it,
www.serviziocontrattipubblici.it,
www.comune.cagliari.it.
Il Dirigente
Ing. Daniele Olla
COMUNE DI CAGLIARI
Servizio Stazione Unica Appaltante
ESITO DI GARA 12/LLPP-CUL/2019
CIG: 8151034E08
Con Determinazione Dirigenziale n. 6280 del
21/09/2021 è stata aggiudicata la procedura
aperta per l’affidamento dei servizi per la
progettazione della “RIQUALIFICAZIONE E
RESTAURO DEL CIMITERO MONUMENTALE DI
BONARIA” CUP: G27H19002180004. Impresa
aggiudicataria RTP A.M.C. Associati Studio
Associato, P. IVA 03257220925 (mandatario)
/ Ing. Antonio Piccinini P. IVA 03766070928 /
Dott. Geol. Cosima Atzori P. IVA 03191600927
/ Arch. Maily Serra P.IVA 03631130923 / Arch.
Alessandro Murgia P.IVA 01556230918 / Arch.
Silvia Maria Rosa Oppo P.IVA 00706340957
/ Artech Studio Srl P.IVA 02865070920 /
Sinope Srls P.IVA 03770750929 / Ing. Andrea
Fancelli P.IVA 3663090540 / Dott. Agronomo
Mario Asquer P.IVA 02154640920. Importo di
aggiudicazione (Iva esclusa): € 133.414,14 Info:
www.regione.sardegna.it,
www.serviziocontrattipubblici.it,
www.comune.cagliari.it. Il Dirigente
ing. Daniele Olla
pagina 23
j In cerchio
La squadra si
carica prima di
giocare. A destra
il simbolo della
polisportiva
maschi/femmine, ad esempio gio-
chiamo una volta al mese nei par-
chi di Bologna con Dimondi, torneo
organizzato da ragazzi che ci han-
no adottato». Poi ci sono i Mondiali
antirazzisti di Bologna «di cui sia-
mo parte integrante». Trasferte in
Sardegna, Puglia, Sicilia, indimenti-
cabili tournée, come in Cina nel
2007. Rita Lambertini, educatrice
del Centro di salute mentale di Ca-
salecchio, referente della Usl: «Era-
vamo tutti i gruppi di “Parole ritro-
vate”, la rete di utenti, familiari e
operatori, e le polisportive italiane
per l’inclusione. Che viaggio! In tre-
no da Roma a Pechino».
L’anno dopo, in Argentina, «die-
ci giorni di incontri di studio e parti-
te. Tema, la psichiatria di territorio,
uno dei cardini della legge 180». Ma
«ne abbiamo perso uno a Buenos Ai-
res, poi ritrovato su una panchina.
Aveva seguito le sue voci e si era al-
lontanato. Avevamo già allertato la
polizia e l’ambasciata, ma tutto è fi-
nito bene». Dal campo arrivano gri-
da e risate, siamo nel centro sporti-
vo Salvador Allende, disponibile
grazie al Comune, al Circolo del ten-
nis e alla squadra Real Casalecchio,
prima divisione. Come vi finanzia-
te? «Con il 5 per mille e con la Usl,
che finanzia i progetti Prisma» (poi,
se qualche squadra con anche solo
una punta di rosso nella divisa deci-
desse di dare una mano…).
Arriva Franca Pastorelli, presi-
dente della Polisportiva, madre di
un Diavolo attualmente in infortu-
nio: «Marco non parla, sta nel suo
k A bordo campo
A sinistra, Rita, educatrice. A destra,
la presidente Franca Pastorelli
L’allenatore è un ex
infermiere: “All’inizio
la Usl non si fidava
Poi sono arrivati
i risultati e siamo
diventati una vera
polisportiva”
mondo. Ma per lui questa squadra
ha fatto la differenza. E anche per
noi genitori, impotenti di fronte al-
la patologia, ci ha dato una forza..».
«Lavoriamo con le comunità tera-
peutiche e con i Rems, le strutture
che hanno preso il posto degli ospe-
dali psichiatrici», spiega Rita. «La
nostra idea è che la luce deve stare
accesa sulle competenze, le capaci-
tà e i punti di forza delle persone. E
non sulle paure e le fragilità. Spero
sia chiaro».
Chiarissimo. Aggiunge che fun-
ziona, e non solo il calcio. Ci sono i
“Camminatori Stelle di roccia” (che
fanno lunghe passeggiate), e quelli
della Trottola, 2 sabati al mese “per
risocializzare”. I Diavoli, nessuno ri-
corda bene chi ha scelto il nome,
ma dice Di Taranto che «siamo tutti
diavoli, me compreso. E siamo tutti
rossi, data la zona». Allora si pensa-
va anche ai Red Devils del Manche-
ster United, ma non è poi così im-
portante.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
pagina
.
24 Giovedì, 13 ottobre 2022

Economia
S -1,27%
ftse mib
20.466,77 S -1,25% ftse all share
22.263,09 S -0,07%
euro/dollaro
0,9700 $

Il cambio al vertice
I mercati

Spread Btp/Bund
+2,58% 245,7
250
240
W
Ita, tutti i poteri a Lazzerini
230
220
210
Tolte le deleghe ad Altavilla
200
6 ott 7 ott 10 ott 11 ott 12 ott La proposta è stata presentata dai consiglieri nominati dal ministero dell’Economia
Dow Jones
W Al presidente contestate interferenze nella vendita della compagnia. Verso una lite legale
-0,10% 29.210,52
50,0

45,0
di Aldo Fontanarosa

40,0
35,0 ROMA — Il Consiglio di amministra-
zione di Ita toglie i gradi ad Alfre-
30,0 do Altavilla. Da ieri il presidente
25,0 esecutivo della compagnia aerea
6 ott 7 ott 10 ott 11 ott 12 ott perde tutti i poteri operativi. Alta-
villa non avrà più voce in capitolo
Brent — ad esempio — sulla gestione del
-2,07% 92,34$ W Personale, sui rapporti con i me-
dia, sulle potenziali alleanze di Ita
120,0 con aziende o altri vettori. Il suo
110,0 declassamento prende forma nel-
le giornate chiave per la privatiz-
100,0 zazione della compagnia.
90,0 La delibera di revoca dei poteri
è proposta e approvata dai sei con-
85,0 siglieri di amministrazione nomi-
80,0 nati dal ministero della Econo- La diarchia
mia, azionista unico di Ita. Sono Nella foto, Fabio Copia di 5c8dd9059c2be21024c69bd29ee36997

6 ott 7 ott 10 ott 11 ott 12 ott

Lelio Fornabaio, Alessandra Frati- Lazzerini e
ni, Cristina Girelli, Simonetta Gior- Alfredo Altavilla
dani, Silvio Martuccelli e Angelo che hanno
Il punto Piazza. I poteri sottratti ad Altavil- guidato in
la sono trasferiti all’ad Fabio Laz- tandem Ita,
zerini, che aveva già deleghe rile- almeno fino

Lagarde vittima vanti. Ora è lui il vero e unico capo

azienda. Proprio Lazzerini è stato
a ieri
ROBERTO MONALDO/LAPRESSE
ieri pomeriggio al ministero dell’E-
di Powell nella conomia per descrivere all’azioni-
sta pubblico la nuova situazione.
milioni. E i quattro advisor si pre-
paravano già a tirare le fila della I conti
pubbliche. Danno che il giudice ci-
vile avrebbe potuto contestare.
corsa dei tassi Alla vigilia del Cda di ieri matti-
na — che sancisce la sfiducia ad Al-
privatizzazione. Ora, il 10 maggio,
in un’audizione alla Camera, il mi-
Da quel momento, hanno lavorato
a un ridimensionamento del com-

di Giovanni Pons
tavilla — il ministero non ha dato nistro Daniele Franco ha spiegato
che una società controllata e og-
getto della vendita può avere dei
400 penso dei consulenti di Ita. Obietti-
vo raggiunto a giugno.
Il 27 settembre il ministero invia
suoi consulenti. Ma in ogni caso sa- Aumento di capitale ad Ita una lettera di contestazio-
Il Mef sostiene rebbe stato il ministero a condur- Il Cda di Ita Airways ha ne. Pur senza chiamare in causa Al-

D opo aver clamorosamente

sottostimato i pericoli da
inflazione, ora i banchieri centrali
i membri del Cda re i negoziati su Ita, attraverso ad-
visor di sua fiducia (Equita e Gian-
approvato la semestrale che
avrebbe chiuso a -231 milioni
tavilla, il ministero osserva che la
compagnia non ha fornito tutte le

si sfidano a chi alza di più i tassi di

interesse. E in questa corsa Jay
Powell è la lepre mentre Christine
Lagarde rincorre. Le minute della
Fed rivelano che il banchiere Usa
considera «inaccettabile» il livello
di inflazione e che fare “troppo”
con rialzi aggressivi dei tassi è
meno rischioso che fare “troppo
poco” per combatterla. Di qui la
previsione di altri aumenti corposi
per arrivare a superare il 4% entro
fine anno, dal 3,2% attuale.
Dall’altra parte la Bce invoca più
“coordinamento” tra le due sponde
dell’Atlantico perché «i mercati
finanziari sono molto integrati e le
rispettive politiche monetarie
hanno impatto su altri paesi nel
mondo». Nella folle corsa, infatti,
chi ci rimette di più è l’Europa, che
vede la recessione materializzarsi
prima di un calmieramento dei
prezzi. I capitali si spostano sul
dollaro che rende di più e l’euro
debole contribuisce a importare
inflazione da materie prime. Per
Lagarde un incubo cui si aggiunge
il “quantitative tightening”, cioé
come e quando riversare sul
mercato quelle montagne di titoli
comprati negli ultimi dieci anni.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
La revoca è subito
operativa
alcuna indicazione formale ai sei
consiglieri. Il ministero considera
il Cda autonomo e sovrano. Ora
prende atto delle sue decisioni
che ritiene legittime e che rispette-
rà. Il ministero, d’altra parte, vuo-
le che Ita navighi senza altre turbo-
lenze in queste due settimane de-
cisive. Nei prossimi 15 giorni il mi-
nistero deciderà se firmare il con-
tratto definitivo di cessione di Ita
alla cordata tra Certares, Delta e
Air France con cui tratta in esclusi-
va dal 31 agosto. Nel caso il nego-
ziato si impantani, la privatizzazio-
ne sarà gestita dal governo Melo-
ni.
Proprio la vendita di Ita ha gene-
rato forti incomprensioni tra Alta-
villa, l’Economia e i sei consiglieri
nominati dal ministero. A genna-
io, sulla base delle informazioni
che Altavilla ha fornito al Cda, i sei
consiglieri hanno approvato una
delibera rilevante. La delibera ha
ingaggiato quattro consulenti e
advisor che avrebbero aiutato Ita
nella cessione. Compenso, fino a 9
ni&Origoni). A quel punto, i sei
consiglieri di Ita hanno sospettato
(dato in miglioramento di 29
rispetto alle previsioni). Già
informazioni a membri della cor-
data che ne sta trattando l’acqui-
che versare fino a 9 milioni agli ad- convocata per l’8 novembre sto (Certares, Delta, Air France). Il
visor della compagnia configuras- l’Assemblea dei soci per un ministero ricorda ai vertici di Ita —
se un potenziale danno alle casse aumento di capitale da 400 inclusi i consiglieri di amministra-
zione — il loro dovere di controlla-
re se il vettore collabori lealmente
Nuovo calo in Borsa con l’azionista pubblico. Ieri i sei
consiglieri del ministero revoca-
no tutti i poteri ad Altavilla.
Lui, il presidente di Ita, obietta
Credit Suisse nel mirino in Usa che la revoca delle deleghe non
era all’ordine del giorno della se-
per possibili aiuti anti-fisco duta del Consiglio ieri. Per questo,
il voto sarebbe illegittimo. E sulla
questione scriverà un parere oggi
Nuovo crollo delle azioni del Credit Suisse il Collegio dei sindaci di Ita. Sinda-
(-4,2%) in seguito a un’indagine Usa per ci che possono spingersi a sostene-
verificare se l’istituto di credito svizzero abbia re che le deleghe sono congelate fi-
aiutato nuovamente i clienti a evadere le no all’assemblea dei soci dell’8 no-
tasse, dopo l’accordo transattivo del 2014. vembre. I sei consiglieri di ammi-
La banca vive da tempo una situazione di nistrazione, nella seduta di ieri,
difficoltà finanziaria, a seguito di una serie di hanno depositato un parere pro
investimenti problematici, conditi da vari veritate, a firma del professor An-
scandali. Ora la nuova puntata in America. Il Dipartimento di drea Zoppini, che sostiene intanto
giustizia degli Stati Uniti infatti starebbe indagando per verificare la legittimità del voto.
se la banca abbia continuato con le sue pratiche: l’indagine si La delibera, poi, è stata approva-
concentra sui clienti negli Usa con passaporti sudamericani che ta con la formulazione “seduta
presumibilmente non hanno dichiarato centinaia di milioni al fisco, stante” perché sia subito operati-
secondo quanto ha riferito Bloomberg. Nel 2014 Credit Suisse va. Operatività garantita anche
aveva pagato una multa di 2,6 miliardi di dollari dopo essersi dallo Statuto di Ita Airways e so-
dichiarato colpevole di aver aiutato i clienti a preparare rendiconti prattutto dall’articolo 2381 del Co-
confusi per evadere. dice civile.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
.
Giovedì, 13 ottobre 2022 Economia pagina 25
L’operazione
La crisi industriale
Ansaldo Energia, i lavoratori bloccano Genova

L’aumento del Monte I lavoratori di

Ansaldo Energia
hanno bloccato
Genova ieri
mattina:

in dirittura d’arrivo protestano per

l’assenza di un
piano industriale
e temono pesanti
tagli di personale

Il titolo vola in Borsa di fronte alla crisi

di Andrea Greco
MILANO — La Borsa annusa la fuma-
ta bianca sull’aumento Mps: e anche
verranno da soggetti già
se a fine seduta non c’era ombra di
comunicazioni, ha capito che i ma-
nager senesi e il consorzio di garan-
zia stavano affinando l’accordo che
sblocca la delicata operazione, e a
giorni la porterà sul mercato.
Gli otto istituti del consorzio ga-
rantiranno tutti i 2,5 miliardi di euro
di nuove azioni Mps in emissione:
di ordini per il
2023. Nuova
manifestazione
oggi, dopo la
risposta di Cdp
A Piazza Affari sale che in queste ore sta tremando nel ti- ritenuta
more che il settimo aumento del insoddisfacente
del 10%. 500 milioni Monte recente porti nuova instabili- dai sindacati
tà finanziaria all’Italia - è che una de-
cina di investitori si sono fatti avan-
individuati, 400 dalle ti, benché disomogenei e di piccolo più per tutelare la partnership che Hosking e Denis Dumont, sostenito-
taglio. La quota più grande, 130 mi- per rafforzare il contratto distributi- ri di Lovaglio quando guidava il Cre-
banche del consorzio, lioni circa, sarebbe stata opzionata vo in essere fino al 2030. Anima ha val. Per i tre fondi si parla di qualche
il resto è del Mef da Axa, partner bancassicurativo
unico di Mps fino al 2027. Ai francesi
convocato per stasera un cda per de-
liberare. Altri partecipanti sarebbe-
decina di milioni a testa. Altri milio-
ni arriveranno da fondi esteri come
si affiancherà Anima, partner del ro le tre Fondazioni toscane Mps, Cr- Pimco e BlueBay Am, già investitori
Monte nel risparmio: ma con un ap- Firenze, Lucca, con 30 milioni in tut- nei bond subordinati Mps, che sareb-
porto limitato a 25 milioni (le tratta- to, e alcune Casse previdenziali con bero azzerati se l’aumento fallisse.
tive partivano da 100 a 200 milioni), importi simili. Poi i fondi Algebris, ©RIPRODUZIONE RISERVATA

ma a fronte di “impegni irrevocabi-

li” arrivati da investitori privati per
500 milioni, ed esclusi i 1.605 milio-
ni per cui a giugno il Tesoro, primo
socio col 64,23%, si è già impegnato.
La bistrattata azione Mps ieri si è
ripresa un 10,1% in controtendenza,
pur tra scambi ridotti a 4,4 milioni
di euro. E in serata l’inchiostro ha ini-
ziato a scorrere sui contratti che ga-
rantiranno, nell’ipotesi peggiore,
circa 400 milioni di euro ad alto ri-
schio. Gli ultimi cinque giorni della
saga senese sono passati tra le pres-
sioni del Tesoro a convincere ogni
possibile investitore e il braccio di
ferro tra l’ad di Mps, Luigi Lovaglio, Copia di 5c8dd9059c2be21024c69bd29ee36997

e i banchieri collocatori, determina-

ti a non rilasciare garanzie senza pri-
ma vedere “impegni irrevocabili” a
investire su almeno metà della quo-
ta privata di aumento. Le adesioni
sono arrivate con fatica e, in più casi
per importi ridotti, sollecitati dalla
moral suasion delle istituzioni.

Il numero

2,5 mld
La ricapitalizzazione
Complessivamente entreranno
nelle casse della banca senese
2,5 miliardi di mezzi freschi
Una parte consistente servirà
per pagare gli esodi anticipati

Diverse fonti attive sul dossier

Mps segnalavano ieri pomeriggio
che la firma di tutte le otto banche
in campo (Bofa, Citi, Credit Suisse,
Mediobanca, Santander, Barclays,
SocGen, Stifel) era attesa nel corso
della serata. E che, facendo in tem-
po, si sarebbe riunito un attimo do-
po il cda Mps, convocato martedì al-
lo scopo di deliberare le integrazio-
ni al prospetto informativo già spe-
dito in Consob, così da reinviarlo en-
tro mezzanotte con data 12 ottobre.
Al più tardi gli amministratori di
Mps si riuniranno oggi. La corsa con-
tro il tempo ha lo scopo di lasciare
più giorni possibili all’operazione,
da chiudere entro i primi di novem-
bre. Se l’aumento parte lunedì 17 po-
trebbe durare tre settimane, se par-
tisse mercoledì 20 sarebbero solo
due e mezzo. In ogni caso la parteci-
pazione del “mercato” sarà rilevan-
te solo per capire quanto alto sarà
l’accollo di azioni per le banche del
consorzio: il massimo è 400 milioni,
ma c’è un 25% di capitale Mps frazio-
nato, che potrebbe in parte aderire.
Il conforto, per il management e per
l’intero settore creditizio italiano –
pagina
.
26
La Borsa
Scatto di Moncler
In difficoltà
i titoli petroliferi
Tutte le quotazioni su www.finanza.repubblica.it
di Vittoria Puledda
milano — Con una mossa clamo-
rosa - e senza precedenti di que-
sta rilevanza - la Corte di giusti-
zia dell’Unione europea ha an-
nullato il commissariamento di
Carige da parte della Bce. Una
decisione che l’autorità di vigi-
lanza aveva preso all’inizio del
2019 e che aveva portato poi por-
tato, nel tempo, a un aumento
di capitale propedeutico all’in-
gresso del Fondo interbancario
di garanzia. E, più di recente,
all’acquisizione della banca da
Economia Giovedì, 13 ottobre 2022
I migliori I peggiori
In una giornata negativa per tutte le Borse europee, il
Ftse Mib di Milano, con un calo dell’1,27%, ha realizzato
la performance peggiore. Sul listino principale, in
Moncler
+2,77% T Azimut
-5,60%
deciso rialzo solo Moncler (+2,7%), grazie ai conti di
Lvmh che hanno sostenuto il comparto lusso. Vendite
Pirelli
+0,44% T Leonardo
-4,72%
sul risparmio gestito (-5,6% Azimut), sui petroliferi
(Tenaris -4,7% e Saipem -4%), oltre che su Leonardo
Campari
+0,39% T Tenaris
-4,69%
(-4,7%). Balzo di Mps (+10%), con il mercato fiducioso
sull’accordo col consorzio di garanzia per l’aumento di Banco Bpm
+0,07% T Saipem
-4,05%
capitale da 2,5 miliardi.
VARIAZIONE DEI TITOLI APPARTENENTI ALL’INDICE FTSE-MIB 40
Atlantia
-0,22% S Finecobank
-3,83%
Clamorosa decisione contro Francoforte
Carige, la corte Ue boccia la Bce
commissariamento annullato
parte di Bper. Il ricorso di una piccola stessa Bce, a vincere il primo
Ironia della sorte, non è stata giudizio. È stata invece la picco-
la famiglia Malacalza, negli an- socia. Possibili cause la socia Francesca Corneli, tito-
ni in causa con la banca (di cui per danni, ma non è a lare di un pacchetto di azioni pa-
era prima azionista con una ri allo 0,000361% del capitale, a
quota del 27,7%), con alcuni ex rischio la vendita a Bper vedersi confermare dal tribuna-
amministratori nonché con la le parte del suo ricorso; in parti-
Copia di 5c8dd9059c2be21024c69bd29ee36997
S
S
S
S
S
colare, l’annullamento del com-
missariamento per un errore di
diritto (la sentenza non entra
nel merito) per i presupposti
della decisione in base al Diritto
comunitario invocato da Bce.
«C’è molta soddisfazione per
tutti gli azionisti più piccoli e
più grandi che per anni hanno
sostenuto molti aumenti di capi-
tale e sono poi stati obbligati a
essere ex azionisti», ha com-
mentato Corneli. Che, nell’as-
semblea Carige del 20 settem-
bre 2019, aveva promosso una
raccolta deleghe di voto.
La decisione della Corte ha
avuto l’effetto di mettere in di-
scussione le decisioni della Bce
in materia di vigilanza, anche
se è possibile che la Banca cen-
trale faccia appello (ha tempo
due mesi e dieci giorni). E nello
stesso tempo apre la strada a po-
tenziali richieste di risarcimen-
to danni, da parte dei soci che si
sentano danneggiati. Lo stesso
Malacalza ha già promosso, in-
sieme a un’altra lunga serie di
azioni legali, una richiesta di
danni per 875 milioni alla Bce.
Al contrario, sembra fuori di-
scussione che si possa riavvolge-
re il nastro delle decisioni che
da quel commissariamento so-
no scaturite. Fino all’ultima tap-
pa, che porterà entro novembre
all’incorporazione di Carige
dentro Bper. «Si tratta di un
provvedimento non chiaro nel-
le motivazioni e negli effetti –
commenta a caldo Raffaele Le-
ner, giurista e uno degli ex com-
missari Carige – però credo che
ci siano pochi dubbi che siano
salvi gli effetti dell’amministra-
zione straordinaria verso i terzi
in buona fede, così come pre-
scrive la legge. Dunque, tutti gli
atti dei commissari prima e l’ac-
quisto della banca da parte di
Bper poi».
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Le tappe
La Banca della Lanterna
h Gennaio 2019
La Bce commissaria Carige. La
decisione viene presa dopo
l’assemblea di fine dicembre
2018 in cui era stato bocciato
l’aumento di capitale, con
l’astensione dei Malacalza,
determinante ai fini del voto
h Settembre 2019
Viene proposto in assemblea
un nuovo aumento di capitale,
senza diritto di opzione per i
vecchi soci, che prevedeva
l’ingresso del Fondo
interbancario di garanzia e in
misura minore della Cassa
Centrale banca. La misura
quasi azzerò i soci preesistenti
.
Giovedì, 13 ottobre 2022 Commenti pagina 27
Posta e risposta di Francesco Merlo Invece Concita

Si insedia
Il toto-segretari Pd e le scarpe di Ilary il Parlamento
ma le novità
Troppi complici nella scuola di Bari sono poche

Lettere
Via Cristoforo
Colombo 90
Caro Merlo, mi sento perduta, persino infelice: non
appartengo né alla mezza Italia che si appassiona
al toto-segretari del Pd né all’altra mezza che si
appassiona ai Rolex che Ilary ha rubato a
figghij meij, el me fieu in milanese, el mi bimbo in
toscano e poi u figghiu miu, a creatura, il piccinin,
er pischello, il toso, il mio sbarbato… – hanno
ormai il sopravvento sulle prerogative
Senza memoria
00147 Francesco e alle scarpe che Francesco ha rubato a
Ilary.
Giusy De Agostini – Venezia
istituzionali, sulla formazione del cittadino. Sono
davvero troppi i genitori che, dinanzi alla
punizione (e alla bocciatura) dei figli, reagiscono
è nuovo tutto
Temo che non ci sia un terza via e, come vede, da bulli offesi, invece di arretrare, cedere il passo,
l’intelligenza è una solitudine che non rende felici. consegnare la figlia all’insegnante e allo Stato. E di Concita De Gregorio
poi c’è la preside che incarna la complicità
Caro Merlo, come forse ricorderà le scrissi anch’io, ambientale che lei, professoressa Sasso,
dopo la lettera di Luciano Mecacci sul pestaggio in denuncia. Non sono ottimista, ma sicuramente lei uindi si parte, oggi, con il nuovo
E-mail classe del professor Vincenzo Amorese dell’istituto ha ragione: non sono i giudici che possono Parlamento che proprio
Per scrivere a
Francesco Merlo
francescomerlo
@repubblica.it
Majorana, che aveva osato riprendere, con una
nota scritta, il ritardo e il comportamento
indisciplinato di un’allieva. Torno a scriverle
perché il sacrosanto arresto del
genitore-picchiatore non è la soluzione del
problema. Lì c’è la complicità ambientale della
ripulire l’istituto Majorana e rifare la scuola.
Anche l’arresto, pur necessario e giusto, non mi
dà alcuna gioia.

Caro Merlo, com’è possibile discutere di pace con

Putin che chiama “terrorismo” la distruzione di un
Q nuovissimo non è, accidenti alla
memoria fragile, che fortuna la
memoria labile. Il partito di
quelli che Non Ci Hanno Mai
Provato e dunque – anche per
questo, in buona parte – ha vinto è costituito in
scuola con la violenza di una parte del quartiere ponte che ha sicuramente una forte valenza verità da ex ministri dei governi novecenteschi,
San Paolo, la scorrettezza della preside Paola militare e “operazione militare speciale” la sua da fidanzate generi e portaborse della nuova
Petruzzelli (intimidita?) che aveva fatto credere guerra d’invasione che ha provocato decine di classe dirigente, come prima, come sempre. Di
che il professor Amorese non avesse avuto migliaia di morti, deliberati attacchi a obiettivi e tutte le formazioni politiche che hanno provato a
“comportamenti corretti” aggiungendo persino popolazioni civili e distruzione di intere città? giocare il terno al lotto del rinnovamento
“non è un nostro professore, ma viene dalla Pietro Volpi - Lovere (Bg) rabbioso, del basta coi soliti noti Fratelli d’Italia è
Lombardia”. Voleva dire che se l’era cercata. Caro Si può solo costringerlo alla pace. l’unica con solidissime radici novecentesche.
Merlo, lei aveva invocato un’ispezione ministeriale, Niente di più arcaico, una linea di continuità
ma potrebbe essere l’occasione per quell’istituto, Caro Merlo, scrivo per la prima volta ad un diritta che va dalla fiamma di Almirante e arriva
fatto di studenti e insegnati, per i genitori, per il giornale: sono un elettore del Pd e francamente mi qui, dal Movimento sociale, intatta. Ma non
quartiere San Paolo, che glielo assicuro è abitato da sento molto fiero di aver votato Letta. indugiamo sui dettagli, che vuoi che sia. Il popolo
tanta gente per bene, di liberarsi e ritrovare il senso Brunello Martelli nuovo vuole gente nuova, pazienza se non ha
e i valori della scuola, non solo del Sud, invece di Ha votato un galantuomo. Passi in rassegna i visto sui libri e nemmeno su YouTube che
affidarli al solito magistrato. leader dei partiti italiani e conti il tempo che ci nuovissima non è, appunto, invoca Acca
Gina Sasso - Bari mette a trovarne un altro. Larentia, pazienza. D’altra parte gli altri,
Dimenticando per un momento le botte che lo l’alternativa, non hanno dato mostra di sapersi
rendono selvaggio, quel padre riassume in sé tutti Caro Merlo, propongo per la ghigliottina il suffisso articolare nel presente, presi com’erano a
i padri che non riconoscono il diritto-dovere alla “day” (vaffa-day, pizza-day, scuola-day...). conservare un potere sempre più esiguo, sempre
punizione della propria figlia indisciplinata. Non Luigi Fadiga Copia di 5c8dd9059c2be21024c69bd29ee36997
più fragile. Nessuno ha voluto rischiare, e come
solo in quel quartiere di Bari, ma in tutto il Paese Ghigliottina. sempre quando si resta a casa ciascuno gioca la
le istanze familistiche – la difesa del figlio nostro, ©RIPRODUZIONE RISERVATA sua partita - già nota, sicura - e sta.
Sono passione, intimità e impegno le tre
caratteristiche dell’amor che muove il mondo. Gli
Gas, la lungimiranza sporca. Napoli mi ha fatto incidenti? Sono 40 anni che interessi si fanno solo se la gente ti ama – in senso
E-mail un’impressione senz’altro guido e di gente che non lato - e poi ti vota. Tutti, nella vita pubblica e
Per scrivere alla del Giappone migliore. Al di là dei grandi rispetta il codice stradale ce n’è privata, sappiamo che della terna di ingredienti
redazione problemi di fondo (chiusura di tanta, come tanta è la bisogna prima o dopo imparare a fare solo con
rubrica.lettere Cristiano Martorella Malagrotta, questione mancanza di chi, per due. C’è chi sceglie l’impegno già stretto, la
@repubblica.it termovalorizzatore e competenza, deve (non confidenza domestica. Chi passione e
Più volte Putin aveva proposto quant’altro), quello che colpisce dovrebbe) controllare. Poco confidenza, al contrario, ma senza progetto. Alla
al governo giapponese di è la mancanza di qualsiasi tempo fa mentre attraversavo fine, sempre qui si torna. Anche in politica, è
realizzare un gasdotto fra iniziativa da parte della sulle strisce pedonali con il uguale.
Siberia e Giappone, ma in ogni presente e della passata semaforo verde per i pedoni, un ©RIPRODUZIONE RISERVATA

occasione mancò la fiducia nel
progetto. I giapponesi
ritenevano inaffidabile la
Russia, che continuava a
rifiutare di restituire 4 delle
isole Curili occupate
illegalmente alla fine della
Seconda guerra mondiale. I
giapponesi si sono dimostrati
lungimiranti, e ora il Paese non
ha nessuno dei problemi
energetici che tormentano
l’Europa. Forse le scelte dei
politici dovrebbero essere
molto più prudenti, e guardare
al futuro invece che ai vantaggi
immediati. È la lezione che ci
viene dal Giappone.
Roma più sporca
di Napoli
Nevio Pelino - Roma
Roma continua ad essere molto
amministrazione volta a automobilista mi ha tagliato la Scrivete a concita@repubblica.it
indurre i cittadini a strada. Avendo con me un
comportamenti responsabili. ombrello, ho dato una botta alla
Non c’è traccia di controlli, né parte posteriore dell’auto.
di un’attività preventiva che L’automobilista ha bloccato Pietre
spieghi agli utenti come l’auto in mezzo alla strada e ha
differenziare i rifiuti, inveito contro di me. Non so Attestato
riducendone ove possibile il come sono rimasta calma
volume ed evitando di lasciarli dicendogli che avrei chiamato i di Paolo Berizzi
in strada. Vedere marciapiedi, vigili. Nel frattempo è
aiuole, piste ciclabili infestati
da erbacce e porcherie varie
che nessuno rimuove è uno
intervenuta una terza persona
che mi ha dato supporto. M aranello, ultima seduta del consiglio
comunale. Si discute l’ordine del giorno
presentato dalla maggioranza di
spettacolo che incentiva centrosinistra: al centro c’è la proposta di
consegnare ogni anno, con una piccola
obiettivamente la Barcellona-Inter cerimonia, un attestato simbolico di
maleducazione e l’indifferenza “cittadinanza onoraria” (in attesa dello Ius
verso l’ambiente. e l’errore spagnolo scholae), di nessun valore giuridico, agli alunni
stranieri che hanno già concluso un ciclo
Massimo Milano scolastico nel nostro Paese. Un’iniziativa già
Inciviltà in strada adottata da Comuni come Bologna e Modena. Il
messaggio è: “Non importa cosa dice la legge, per
e rischi in agguato
Come può essere lecita la
noi siete italiani quanto noi, siete uguali a noi:
posizione del Barcellona che
vieta i colori della società
stessi diritti e stessi doveri” Lega e FdI votano
contro. Intervento in aula del consigliere
Maria Luisa nerazzurra? È una palese comunale Luca Barbolini (Lega): “I diritti non
violazione del diritto di sono una priorità”.
Perché il Parlamento non espressione di ogni singolo pietre@repubblica.it
lavora per prevenire gli cittadino.

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28 Commenti
L’amaca
Il mistero Le atrocità russe sui civili
di Scarlett
di Michele Serra
G li ultimi giorni hanno continuato a mettere in
evidenza la natura barbarica della guerra della
Russia contro l’Ucraina. Centrali elettriche, condomini,
parchi, parchi giochi e impianti di riscaldamento sono
stati attaccati lontano dalle linee del fronte, con vittime
civili in tutto il Paese. Uno dei fatti più sorprendenti di
quest’ultima ondata di attacchi è che molti obiettivi non
avevano alcun valore militare. Un altro è che questi
attacchi hanno coinciso in gran parte con l’ora di punta
del mattino, massimizzando le vittime civili. A quanto
pare, è proprio ciò che si intendeva fare, dal momento
che la leadership russa ci ha informato che tutto è
andato secondo i piani stabiliti. L’ex presidente russo
Medvedev si è vantato del fatto che questo «è solo
olpisce che Scarlett l’inizio», mentre il presidente Putin ha elogiato gli
Johansson, al culmine di attacchi come una missione compiuta.
C una luminosa carriera,
lamenti, in un’intervista, di
essere stata
«ipersessualizzata» dal
cinema. Non ho presente
Nessuno può assistere a questa carneficina e non
commuoversi. Nessuna persona o Paese può esprimersi
in modo ambiguo di fronte a una tale brutalità. Nessuno
dovrebbe rimanere in silenzio di fronte a orrori di questo
genere. Dovrebbe essere ormai evidente che il governo
russo non può tollerare il fatto che sta perdendo questa
tutta la sua filmografia, ma dai film che guerra contro l’Ucraina e ha scelto di conseguenza di
ho visto (La ragazza con l’orecchino di scatenarsi con violenza contro la vita dei civili.
perla, Lost in translation, Match Point, Purtroppo ci sono molte nuove vittime in tutta l’Ucraina,
Black Widow) non riesco a desumere anche nelle principali città come Kiev, Lviv, Dnipro,
niente altro che un grande talento di Sumy, Mykolaiv e molte altre. Gli attacchi hanno portato
attrice, parti in commedia molto varie, morte e paura in tutta l’Ucraina. Ma per la Russia non è la
alcune di profonda umanità (Lost in strada verso la vittoria. Questo è il male messo in atto.
translation) e certo, direi Abbiamo ascoltato un resoconto di Olena Zhuk sui
inevitabilmente, una percepibile messa continui attacchi della Federazione Russa contro i civili.
a fuoco del suo aspetto fisico, che un Zhuk ha descritto i missili del Cremlino piovuti su
poco convenzionalmente definirei: Zaporizhzhia solo sei ore prima. Mentre i cittadini
molto attraente. dormivano nei loro letti, i missili si sono abbattuti sulle
Ovviamente, la Johansson ha tutto il case, uccidendo almeno 11 persone e seppellendone
diritto di farsi piacere oppure dispiacere molte altre sotto le macerie. Questo attacco ha
danneggiato più di 40 edifici residenziali.
il suo lavoro. È il suo. È lei il primo Le forze di Putin hanno nuovamente distrutto case a
giudice di se stessa, e anche il primo Zaporizhzhia alle 2 del mattino, mentre i residenti
avvocato. Ma che il cinema abbia Copia di 5c8dd9059c2be21024c69bd29ee36997
dormivano. Secondo i rapporti, 13 persone sono state
valorizzato, di lei, insieme al talento di uccise e più di 60 ferite in questi attacchi atroci. Tra
attrice, anche l’aspetto fisico, dunque la queste, 10 erano bambini. I sopravvissuti raccontano le
forza dell’eros (il cinema, senza eros, loro esperienze strazianti. Dopo essersi svegliati al suono
non esiste) mi sembra nell’ordine delle delle sirene e delle esplosioni, Kateryna Ivanova e la sua
cose. Fa parte del mestiere, o no? Se lo
schermidore non si lamenta della sua
destrezza, il pugile della sua forza, il
funambolo del suo equilibrio, perché La manifestazione davanti all’ambasciata di Mosca
mai la star del cinema deve
immalinconirsi per la sua bellezza fisica
e per il suo potere di seduzione?
Qualcosa mi sfugge, dell’epoca, e
sicuramente questo è dovuto all’età (la
mia) che avanza. Ma che in pochi si
sentano nei loro panni, e vogliano
Per la pace serve verità
cambiarli, oppure li considerino panni
imposti; che molti dicano “io non voglio
essere quello che voi pensate che io
sono”; mi sembra da un lato il sintomo
di una dirompente libertà, dall’altro di
una nuova, misteriosa, invincibile
infelicità.
C’ è una parte del Paese che non confonde la pace
con l’equidistanza, l’aggredito e l’aggressore. Che
non confonde la pace con il “voglio essere lasciato in
©RIPRODUZIONE RISERVATA pace”, con chi pensa che la libertà e la democrazia siano
un’eredità irreversibile da dare per scontata.
ILLUSTRAZIONE DI GUIDO SCARABOTTOLO
L’assuefazione, quella sì occidentale, per cui, in fondo, la
nostra condizione è più in discussione a causa degli
ucraini che resistono ad un invasione piuttosto che per i
disegni criminali di Vladimir Putin. A questo stato
Cucù d’animo si aggancia il furbesco tentativo, tutto politico,
di azzerare le responsabilità. Siamo nati dalla resistenza
di Sebastiano
al nazifascismo, siamo gli stessi che hanno sostenuto i
Messina
vietnamiti contro l’invasione americana, i curdi e tutti i
popoli vittime di aggressioni e genocidi. Possiamo essere
Silvio Berlusconi è tornato ieri a indifferenti al diritto alla resistenza di un popolo?
Palazzo Madama. Vedendolo uscire, Non appartiene agli autentici costruttori di pace il
sorridente come una volta, sembrava di riflesso pavloviano per cui da un lato si dimenticano tutti
i conflitti nel mondo e dall’altro ci si sveglia e mobilita
essere tornati ai vecchi tempi, quando solo quando si pronuncia la parola “Nato”.
la sua prima preoccupazione era di La pace viene tradita dagli equivoci, dalle ambiguità.
piazzare i suoi uomini nei ministeri che Benedetto XVI e Francesco dicono che non c’è vera pace
senza verità, a cui aggiungiamo che non c’è verità senza
si occupano di telecomunicazioni (per libertà. I costruttori di pace non sono i notai delle
le sue tv) e di giustizia (per i suoi invasioni, non chiedono ai popoli di arrendersi agli
processi). Dopo otto anni, dieci mesi e invasori e soprattutto non confondono la pace con la
resa.
quindici giorni di assenza, chiede Con il percorso del Mean, Movimento Europeo Azione
sempre la stessa cosa. Tutti noi siamo Nonviolenta, che unisce persone e associazioni, da
invecchiati, ma lui – col cuore e marzo siamo in campo con iniziative in Italia, a Kiev e a
Leopoli, per riaprire uno spazio di costruzione della pace
soprattutto con la mente – è fermo al che non può essere delegato ai governi, che va realizzato
1994. con la cooperazione permanente dei mondi vitali della
società civile.
Giovedì, 13 ottobre 2022
L’intervento
di Michael Carpenter
famiglia si sono nascosti spaventati nel bagno, mentre il
loro appartamento si riempiva di fumo. Riusciti a fuggire
in strada, Ivanova ha raccontato di essere stata raggiunta
da una vicina che urlava inconsolabile per la morte del
marito. Gli ultimi attacchi rappresentano un chiaro
schema che si sta riproducendo in tutta l’Ucraina. Il
Cremlino ha agito portando avanti la sua campagna
neo-imperialista per soggiogare l’Ucraina e distruggere
il suo popolo. Ciò è reso evidente dai molteplici attacchi
condotti negli ultimi giorni.
Prendere di mira intenzionalmente civili e obiettivi civili
è un crimine di guerra. Gli attacchi vendicativi contro le
città e le loro popolazioni civili sono crimini di guerra.
Gli Stati Uniti condannano con la massima fermezza i
continui e vili attacchi del Cremlino contro i civili e le
infrastrutture civili. Inoltre, accusiamo la Bielorussia per
la complicità e il sostegno alle forze militari russe e per le
accuse infondate secondo le quali l’Ucraina starebbe
pianificando un attacco contro la Bielorussia. Minsk
deve smettere di consentire e sostenere la guerra di
aggressione di Putin.
Questi attacchi non spezzeranno lo spirito dell’Ucraina,
né la nostra determinazione. Il Cremlino intende
demoralizzare la popolazione ucraina, ma Putin e i suoi
compari hanno fallito miseramente in questo intento.
Basta guardare i cittadini ucraini che si rifugiano nella
metropolitana, cantando l’inno nazionale in segno di
sfida ai vili attacchi che colpiscono condomini, parchi e
parchi giochi, per capire che lo spirito del popolo
ucraino continua a essere forte, il suo esercito continua a
essere forte e la sua leadership continua a essere forte.
Gli Stati Uniti continueranno a fornire assistenza
economica, umanitaria e di sicurezza all’Ucraina,
affinché possa difendersi e respingere gli invasori.
Chiediamo all’Osce di continuare a documentare le
atrocità di massa commesse dalla Russia in Ucraina, in
modo che non vi sia impunità per queste azioni vili e
barbare. Continueremo inoltre a lavorare con i nostri
partner internazionali per imporre sanzioni paralizzanti
all’economia russa fino a quando la guerra non sarà
finita e l’Ucraina non avrà raggiunto la vittoria.
Michael Carpenter è Ambasciatore Usa presso l’Osce
(Traduzione di Luis E. Moriones)
©RIPRODUZIONE RISERVATA
di Marco Bentivogli
La nostra iniziativa di oggi a Roma e di domani a Milano
non è più pacifista o meno di altre, è chiara, saremo sotto
l’ambasciata russa perché non si possono nascondere le
responsabilità di Putin. E per questo chiediamo il cessate
il fuoco e il ritiro delle truppe russe dal territorio
ucraino. L’escalation, le rinnovate minacce nucleari,
come l’indisponibilità a negoziare sono responsabilità di
Mosca.
Non serve lo scontro tra piazze, anzi non sarebbe male
una base comune che tenga insieme il movimento
contro tutte le guerre. Ma serve chiarezza. Bisogna
tenere la pace al riparo dalle strumentalizzazioni di chi
la vede come un terreno della periodica resa dei conti
nel centro-sinistra. Di chi cerca nel genericismo delle
piattaforme l’occasione di nascondere le proprie
ambiguità sulla collocazione internazionale del Paese e
dei propri legami con Putin. Gli stessi che erano
atlantisti solo quando Trump guidava l’amministrazione
americana, nel periodo (2018) in cui al governo del
nostro Paese non solo confermò l’aumento delle spese
militari del 2% ma dichiarò che non erano peregrine le
richieste dello stesso Trump di arrivare fino al 4%.
C’è una guerra che, in parallelo, Putin conduce da anni,
attraverso le campagne di disinformazione e il sostegno
alle forze nazional-populiste. Abbiamo visto alcune
fragilità nel nostro sistema di informazione (e non solo)
che in nome di un finto pluralismo e neutralità sono al
servizio della propaganda imperialista di Mosca. La
parabola di questi regimi prevede sempre la curvatura
verso la guerra dopo la cancellazione della libertà.
Mettiamo insieme le persone, tutte, per la pace e contro i
regimi autoritari.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
.
Giovedì, 13 ottobre 2022 Commenti pagina 29
Clima La vignetta di Biani

Se la neve
fosse un ricordo
di Stefano Massini

E se gli sci diventassero come il grammofono? E

se i maestri di sci tramontassero come i
cocchieri? Oggetti e mestieri color seppia,
dimenticati nel tempo, perché a causa del
surriscaldamento fra 14 anni a Cortina non si potrà
più sciare. È la proiezione stilata nel rapporto
ufficiale dell’organizzazione di studi meteorologici
delle Nazioni Unite, secondo il quale stiamo
procedendo ad ampi passi verso una radicale
trasformazione dei nostri territori, delle nostre
abitudini, dei nostri stili di vita. E in assenza di
misure urgenti (e drastiche) tutto ciò che è
attualmente possibile, si muterà in un ricordo.
Ma facciamo un passo indietro. È cosa nota che
l’inquinamento luminoso e l’abuso dei pesticidi
hanno determinato la graduale scomparsa dei
coleotteri lampiridi, più comunemente noti come
lucciole. Nessuno si è disperato per la loro quasi
completa estinzione, l’abbiamo archiviata fra le
memorie giulive di un’Età dell’Oro in cui la
campagna lambiva la città e correvamo felici nei
prati, estasiati dalla vampa dei falò di Cesare
Pavese. Abbiamo accettato il lutto, l’abbiamo
inserito fra le fratture necessarie di una marcia
verso il benessere che impone di lasciarsi alle spalle
qualcosa, fra cui le lucciole. È un peccato, certo, le
piccolette erano così romantiche. Ma vuoi mettere i
pixel retroilluminati di un tablet? L’esordio del centrodestra
La domanda che si pone adesso è tuttavia spietata:
a cosa siamo pronti a rinunciare, oltre ai coleotteri
lampiridi? Cos’altro chiuderemo agevolmente nel
cassetto del passato prossimo, in nome del crasso
menefreghismo ambientale per cui ogni mezzo è
giustificato pur di consumare tanto, consumare
sempre, consumare tutti?
Se non cambiamo marcia, diremo prestissimo
Gli impreparati al potere
addio a molte cose, sia chiaro. E gli skilift Copia di 5c8dd9059c2be21024c69bd29ee36997

arrugginiti sopra Cortina sono solo un’immagine di Stefano Cappellini

simbolo fra centinaia di altre che si potrebbero
evocare, perché la neve bagnata nel Cadore andrà
di pari passo con la campagna toscana mutata in
brulla distesa di sterpi riarsi, mentre la macchia
mediterranea sparirà dai radar e i lidi di Rimini o
Sabaudia saranno spazzati via da un mare ingordo e
pieno di meduse.
Eppure, ne sono certo, nessuno fremerà più di
tanto, nessuno si logorerà nei sensi di colpa, perché
molto più importante sarà stato tenere in piedi il
Paese dei Balocchi, ovvero quel sistema di agi e
comodità per cui siamo stati educati a esigere tutto
senza sforzo, tutto a distanza zero, tutto in
consegna rapida se non istantanea, tutto a prezzo
sempre più basso, e chi se ne importa se le lucciole
sono sparite? Ma sì, è tutta retorica da Via Gluck,
tutta propaganda buona per quel Cappuccetto
Rosso di Greta Thunberg, perché come ci siamo
rassegnati all’assenza delle lucciole, così faremo
senza neve, faremo senza colline, faremo senza
spiagge, faremo senza lucciole, anzi magari le
lucciole le assembleremo presto in un laboratorio
di Taiwan con qualche diavoleria genetica.
Che poi, a ben pensarci, perché dovremmo lasciarci
impressionare dalle Cassandre dell’Onu con il loro
terrorismo climatico sulle Dolomiti bellunesi? Sotto
sotto, siamo convinti che la nostra onnipotenza
hi-tech sarà perfettamente in grado di brevettare
una neve su cui sciare ancora di più e ancora meglio
che nelle settimane bianche del secolo scorso. E
quindi, signori, invece di perder tempo in
geremiadi sul clima, i combustibili, le energie
rinnovabili e i 14 anni che ci separano da una
Cortina in cui far solo tornei di burraco, vediamo di
progettare fino da subito il business di una qualche
neve sintetica, che possibilmente consenta di
estendere la stagione da settembre fino a giugno
compreso.
Dettaglio a margine: i 2-3 gradi di surriscaldamento
che corromperebbero la coltre candida sulla Croda
da Lago, porterebbero con sé anche milioni di
profughi in fuga da un’Africa inabitabile per siccità
e carestie. Ma questi, si sa, sono particolari
irrilevanti.
Chissà se è un particolare irrilevante anche che nei
suddetti 14 anni continueremmo a veder crescere il
conto dei morti e dei dispersi per uragani
mediterranei ed eventi estremi, come quello che ha
flagellato recentemente le Marche. Case distrutte,
cadaveri, fiumi di fango. Ma sarà come per le
lucciole: ci spiace tanto, ma il progresso è tutto, per
cui tiriamo avanti e voltiamo pagina.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
N on erano “pronti”. Sono bastati pochi giorni perché i
fatti smentissero lo slogan elettorale sui manifesti di
Giorgia Meloni. Oggi si insedia il nuovo Parlamento e la
trattativa nella destra per l’accordo complessivo su
presidenze delle Camere e ministeri è ancora da
chiudere, sospesa tra veti e pretese reciproche, condotta
ben oltre la fisiologica soglia di tensione che caratterizza
sempre queste fasi. A guastare il clima successivo al
trionfo di Meloni ha contribuito la somma di due fattori:
il primo è l’impreparazione nella scelta delle figure
chiave della squadra di governo, il secondo è l’ansia di
riscatto dei due soci di minoranza di Meloni umiliati
dalle urne.
Sul primo tema è evidente l’affanno nella ricerca,
evidentemente tardiva e casuale, di personalità
autorevoli in grado di dare all’esecutivo “l’alto profilo”
che la leader di Fratelli d’Italia ha promesso agli italiani
anche nelle ultime ore. Esemplare la vicenda del
ministero dell’Economia, pilastro di ogni esecutivo,
casella chiave per la credibilità internazionale e la
gestione dei compiti più urgenti, a cominciare dalla
legge di bilancio: offerta invano a più tecnici, l’Economia
potrebbe finire a Giancarlo Giorgetti, o anche no, c’è in
bilico persino la surreale questione se, nel caso,
considerare Giorgetti in quota Lega o quota tecnica.
Soluzione improvvisata, nemmeno la peggiore possibile,
considerato che l’ultima volta che un casting gestito da
Fratelli d’Italia si è impantanato l’esito finale è stata la
candidatura di Enrico Michetti a sindaco di Roma.
Nella difficoltà a indicare un ministro dell’Economia,
Meloni non paga solo la latitanza di una classe dirigente
autorevole nel partito che dirige, ma soprattutto anni di
politiche anti-Ue e anti-euro, oggi parzialmente
ritrattate, e che però le hanno precluso la possibilità di
coltivare rapporti e offrire credibilità a figure all’altezza
del compito. Se per anni la tua linea è stata l’uscita
dall’euro e l’asse di Visegrad con i Paesi sovranisti
dell’Est Europa, è facile portare a via XX Settembre un
Bagnai, più difficile un Panetta.
Poi c’è il tema del complicato rapporto con gli alleati.
Non sappiamo quanto pesi la riluttanza di Berlusconi e
Salvini a riconoscere la primazia di una leader che per
lunghi anni è stata subalterna prima all’uno poi all’altro,
e se ad avvelenare le relazioni attuali ci sia persino una
punta di sessismo. È possibile, non è comunque la
questione centrale. Il problema di Meloni, avvistabile già
prima del voto, è che l’insuccesso elettorale dei suoi
alleati, entrambi ridotti ad avere meno di un terzo dei
voti di FdI, li ha resi più ostici, aggressivi, animati da uno
spirito di rivalsa. Uno, Salvini, è uscito bastonato dalle
urne e sogna solo di tornare a ribaltare i rapporti di forza
nella coalizione. L’ambizione di rivivere i fasti recenti è
stata il cuore delle prime dichiarazioni post voto (“Se la
Lega torna a fare la Lega non ce n’è per nessuno”), oltre
che l’incerto tentativo di provare a ridare un senso a una
leadership delegittimata dall’esito del voto. L’altro
alleato, Berlusconi, ha potuto mascherare il disastro di
Forza Italia, che ha dimezzato due volte i consensi in
altrettante tornate politiche, solo grazie al fatto che le
aspettative erano talmente basse che l’8 per cento è
parso un miracolo, sebbene nei fatti resti quel che è, il
modestissimo approdo di un partito un tempo
dominante nel centrodestra. Si parla spesso in Italia
dell’inglorioso tramonto del Partito socialista francese:
in attesa di capire se il Pd rischi una fine analoga, FI l’ha
già fatta, seppur dall’altro lato della barricata.
Proprio in quanto feriti, i due alleati sono determinati a
tenere Meloni prigioniera delle loro richieste e della loro
necessità di apparire ancora vivi e decisivi. Meloni non
può nemmeno sperare che questa situazione si risolva
con la chiusura dell’accordo sulla squadra di governo. La
campagna elettorale ha dimostrato platealmente quanta
distanza ci sia tra i partiti della coalizione su questioni
decisive: fisco, spesa pubblica, politica estera, la guerra
in Ucraina e i rapporti con gli alleati. Non saranno i
ministeri agognati o la presidenza di una delle Camere
che spingeranno Berlusconi e Salvini a deporre i
propositi di rivincita su Meloni.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
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Salvini e Berlusconi sono
determinati a tenere Meloni
prigioniera della loro necessità
di apparire ancora decisivi
g
.

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.
Giovedì, 13 ottobre 2022
uesta maledetta
guerra ha colto il
«Q pianeta proprio
nel momento in
cui si stava im-
boccando final-
mente la via del-
lo sviluppo sostenibile. Ma invece
della terza rivoluzione industriale,
quella dell’era digitale, ora siamo
qui a parlare della terza guerra
mondiale: eppure bisogna tener
duro, e fare l’impossibile per risol-
vere il cambiamento climatico che
provoca danni, si è visto, irreversi-
bili». Non mollare mai è il mantra
di Jeremy Rifkin, classe 1945, eco-
nomista, sociologo, attivista. Il suo
ultimo libro, L’età della resilienza,
che esce in Italia per Mondadori il
18 ottobre (traduzione di Tullio
Cannillo), è il compendio di un lun-
go cammino attraverso le cause
giuste: Rifkin cominciò nel 1967
con le marce per il Vietnam, poi
portabandiera del Volunteers in
Service to America (il movimento
antirazzista creato da John Kenne-
dy), infine punto di riferimento
dei movimenti ambientalisti di tut-
to il mondo. «Nell’età della resilien-
za – ci spiega via Zoom dal suo uffi-
cio di Washington – dovremo svi-
luppare noi gli anticorpi per so-
pravvivere in una Terra che cam-
bia, anziché pretendere che sia la
Terra ad adattarsi a noi. E intanto
muoverci perché questo cambia-
mento si fermi. Pena, la fine della
razza umana. Non sarebbe la pri-
ma estinzione di massa nelle centi-
naia di milioni di anni di vita del
pianeta. La sesta, per la precisio-
ne».
Evitando scenari apocalittici,
qual è il suo messaggio?
«Operiamo nell’età del progresso e
dell’efficienza a tutti i costi. Ogni
nostro atto è finalizzato al miglior
risultato come se tutto fosse
possibile senza preoccuparci del
contesto. Senonché pandemie,
catastrofi naturali, perfino
l’agghiacciante guerra di Putin, ci
hanno insegnato che dobbiamo
deciderci a sviluppare la resilienza,
che il nostro impegno deve essere
finalizzato a stabilire un modo più
adattivo, flessibile ed empatico di
vivere. Dobbiamo imparare a
mantenere gli standard esistenziali
e le relazioni anche passando
attraverso tormenti indicibili. E
intanto adoperarci perché le
disgrazie non si ripetano. Questa è
resilienza».
Non sempre è possibile.
«A volte sì, come per lo
sconvolgimento climatico che
provoca fenomeni sempre più
distruttivi: è opera dell’uomo e
l’uomo deve battersi per
contenerlo. Questo è lo spirito del
mio libro: infondere
consapevolezza, e conoscenza,
perché nessuno si faccia più
cogliere impreparato di fronte alla
“rinaturalizzazione” del pianeta,
insomma alle rivincite della natura.
Ma il mio non è solo l’ennesimo
saggio sulla difesa dell’ambiente».
Cos’altro?
«Prendiamo i risvolti del Covid. La
crisi dei chip che equipaggiano
telefoni, auto, lavatrici, computer:
senza quelli prodotti in Cina il
pagina 31
Cultura
mondo non va
avanti, ma, dato
che l’occidente si
è ripreso prima
dalla pandemia e la
Cina era ancora
ferma mentre
veniva travolta da
una domanda
rutilante, l’intera
macchina produttiva
mondiale è andata in
tilt. E i prezzi sono
impazziti. La lezione è:
per quanto possano
aver risparmiato, cosa è
saltato in mente alle
aziende occidentali di
affidarsi in toto alle
produzioni cinesi?».
Qual è il nesso con il
cambiamento climatico?
«I cinesi producono a così
basso costo perché non
curano la protezione
ambientale. Le
corporation americane lo
sanno da sempre, eppure
con l’incessante ricerca di
efficienza che ha dominato il
Copia di 5c8dd9059c2be21024c69bd29ee36997
pensiero aziendale per
decenni, hanno reso il sistema
globale vulnerabile agli shock
economici e ambientali. Altro
che resilienza. Dobbiamo
imparare dalla natura, lì c’è già
tutto».
Cosa per esempio?
«Lo sa cosa fanno le cellule per
rafforzarsi e moltiplicarsi?
Espellono continuamente scorie e
parti inutilizzate. Ma non le
gettano via: con altrettanta
sistematicità vanno a vedere nei
“sacchi della spazzatura” se c’è
qualcosa che possono recuperare e
rivalorizzare. Esempio basico di
economia circolare».
Professore, che pensieri le
inducono le immagini delle
alluvioni delle ultime settimane,
dal Pakistan all’Italia centrale?
«L’Italia è un Paese che amo: una
terra delicata dal punto di vista
idrogeologico perché ha spazi
angusti fra mare, montagne,
pianure. Vi vengono amplificati
l’intervista problemi comuni a tutto il mondo.
Prendiamo il consumo dei suoli. Il
“soprassuolo”, la parte
“La resilienza
“calpestabile”, è sempre più
ristretto e degradato da colture
intensive, incuria, siccità. Non c’è
più spazio perché il suolo “vivo”
sottostante, ricco di sostanze
nutrienti e principi attivi, dia il suo
Il libro contributo all’equilibrio naturale.
ci salverà”
La nuda terra ha bisogno di cura,
come tutto ciò che è vivente. Io la
chiamo biofilia».
Una nuova coscienza?
«Si mette la vita al centro
dell’azione. L’economia non va più
concepita solo per cercare profitto
ma per salvare l’essenza umana
stessa. È un cambiamento che
Su un pianeta che cambia saremo noi a doverci adattare impone di rivedere le regole
Non più la Terra. Parola di Jeremy Rifkin, che nel nuovo L’età della
resilienza
dell’insegnamento e della
formazione per improntarle al
saggio invoca un’economia dalla parte della vita di Jeremy nuovo modello di rapporto fra
Rifkin essere umano e ambiente che lo
(Mondadori, circonda. È l’unico modo per
di Eugenio Occorsio pagg. 420, garantire il diritto inalienabile di
euro 24) esce il ogni essere a una vita dignitosa».
18 ottobre ©RIPRODUZIONE RISERVATA
pagina
.
32 Cultura Giovedì, 13 ottobre 2022

esperienza della fine comincia sin k L’immagine

chiedi alla polvere dall’inizio, si potrebbe dire, senza Si intitola Agony

L’ abusare troppo dei giri di parole. questo olio su

È, infatti, già con il suo primo respi- tela dipinto da
ro che la vita comincia a morire. È Egon Schiele nel

Quella fine la nostra condizione inaggirabile 1912

di finitudine, è la nostra condizio-
ne di esseri mortali. Come ricordava l’Ecclesiaste
biblico la vita è solo un breve alito di vento tra
due nulla: quello che precede la nostra venuta al
mondo e quello che accompagna la nostra fine.
Da questo punto di vista ogni essere vivente con-

che ci rende Copia di 5c8dd9059c2be21024c69bd29ee36997

divide la morte come sua destinazione ultima.
Ma la morte per gli esseri umani, come ricordava
Heidegger, non è affatto da intendersi come l’ul-
tima nota che chiuderebbe la melodia dell’esi-
stenza, quanto come “un’imminenza sovrastan-
te”.

così umani
Gli animali come le foglie di un albero perisco-
no, ma non portano nella loro vita la consapevo-
lezza del loro destino finito, non conoscono l’im-
minenza sovrastante della morte. La loro vita è
una vita piena di vita, vita beata, vita eterna. Di-
versamente, la forma umana della vita è intacca-
ta sin dalla sua origine dalla sua fine, non può sot-
trarsi alla presenza già in vita della morte.
A differenza degli animali la morte è un’esperienza che segna La morte, infatti, non è solo la nostra morte o la
morte degli altri, ma è un’esperienza che incon-
tutta la nostra vita. Ecco perché è importante che sia degna triamo nella nostra vita ogni qualvolta siamo con-
frontati con il trauma della perdita. Per questa ra-
gione Freud concepiva l’esistenza umana come
di Massimo Recalcati il risultato di una serie continua di separazioni:
dalla vita intrauterina, dal seno, dalla presenza
della madre, dal proprio nucleo familiare. Ogni
volta che la vita avanza è destinata a perdere una
parte di sé. Lo ricordava a suo
modo anche Hegel: la condizio-
ne affinché dalla terra spunti L’appuntamento
un germoglio è la marcescenza
del seme. Solo gli animali o gli Ad Ancona torna
dei, come riconosceva Aristote- il KUM! Festival
le, si sottraggono alla mancan-
za che contraddistingue invece
il nostro essere mortali. In que-
sto senso la nostra fine è già an-
nunciata sin dall’inizio.
Nondimeno l’esperienza del-
la fine resta ancora un’esperien-
za propria della vita. È un bivio
che ci fronteggia: per un verso
il divenire del tempo impone la Da domani al 16 ottobre alla
sua legge inesorabile. Di nuovo Mole Vanvitelliana di Ancona
possiamo qui evocare le parole si svolge la VII edizione di
dell’Ecclesiaste: veniamo dalla KUM! Festival, manifestazione
polvere e alla polvere siamo de- dedicata alla cura e alle sue
stinati a ritornare senza scam- diverse pratiche, diretta
po. Ma, per un altro verso, la pol- dallo psicoanalista Massimo
vere stessa, come insegna la Recalcati. 57 ospiti in 42
straordinaria arte di Giorgio Mo- incontri indagheranno il tema
randi e di Claudio Parmiggiani, “Cantiere: il fine vita”.
è qualcosa che resta nel trascor- Tra i relatori: Luigi Manconi;
rere del tempo. È il segno di una Kim Rossi Stuart; Moni Ovadia;
presenza — per quanto fragilissi- Rosella Postorino.
ma, aerea e inconsistente — che Biglietti e programma:
non si lascia mai ridurre a nulla. www.kumfestival.it
Gli innumeravoli morti e le in-
numerevoli perdite che circon-
dano e attraversano la nostra vita non restano
forse sempre con noi, non sono presenze che
hanno assunto la forma dell’assenza o assenze
.
Giovedì, 13 ottobre 2022
che si rivelano ancora presenti? Non siamo forse
noi forme di vita destinate a portare con noi stes-
si ciò che abbiamo definitivamente perduto?
Mentre la vita animale vive sempre in un presen-
te senza passato e senza domani — è vita immersa
nell’immediatezza pura della vita — , quella uma-
na appare invece una vita marchiata dall’assen-
za. Anche in questo senso la fine della vita fa sem-
pre parte della vita. Il dolore di un abbandono, la
perdita di un amore, il tradimento di un ideale,
l’infrangersi di un progetto al quale ci eravamo
dedicati con passione, la separazione dalla terra
nella quale siamo nati, ma anche la memoria di
tutto ciò che è stato e non è più, sono tutte espe-
rienze nelle quali l’assenza si rende presente, so-
no tutte esperienze che ci confrontano con l’enig-
ma della fine.
Non accade solo nel tempo della nostra uscita
irreversibile dalla vita, ma è ciò che accompagna
f sovente uno sferzante anticlericale,
È un passaggio
in cui si può fare qualcosa
di sé stessi,
essere testimoni
di una intera esistenza
e di chi l’ha condivisa
g già la prova di quanto sia stato impor-
ogni momento della nostra vita. È forse questo
che spinge Morandi e Parmiggiani a pensare che
la luce non sia affatto in opposizione alla polve-
re, ma sorga proprio dalla polvere, che la polvere
stessa sia una sorgente di luce? Il fine vita è, infat-
ti, ancora un momento della vita, un passaggio in
cui è possibile fare qualcosa di sé, un’occasione
dove dare testimonianza di un’esistenza racco-
gliendo le voci di chi l’ha accompagnata. Diventa-
re polvere può non significare cadere nell’oblio,
scomparire, ma essere qualcosa che resta, che
non può essere del tutto distrutto, che resiste al-
la violenza della morte.
Ricordi indelebili, parole indimenticabili, pro-
fumi inconfondibili, tempi di gioia e di dolore, di
danza e di commozione, ma anche semplici gesti
quotidiani che restano scolpiti nella nostra me-
moria. È questo l’insegnamento più profondo del-
la polvere: non è forse la polvere il segno di qual-
cosa che resta anche nel tempo che passa? Non
solo, dunque, la polvere come segno del tempo
che passa, ma la polvere come segno di qualcosa
che non viene del tutto distrutto dal carattere
inesorabile del divenire, segno di un resto, ap-
punto, indistruttibile.
Non è forse quello che accade con i nostri innu-
merevoli morti? Polvere che può restare con noi
come se fosse luce. Non è questo forse il tempo
fondamentale dell’eredità? Cosa tratteniamo in
noi di coloro che ci hanno lasciati? Cosa portia-
mo dentro il nostro cuore di quella presenza che
è ormai divenuta assente? Quanta luce siamo ca-
paci di estrarre dalla polvere dei nostri innume-
revoli morti?.
Cultura pagina 33
La mostra al Palazzo Pigorini di Parma
Il grottesco della guerra
secondo Goya e Grosz
di Cesare de Seta
a satira sociale, l’op- te il periodo della
L
posizione alla guer- guerra d’indipenden-
ra e alle sue violenze, za spagnola.
il racconto dei vizi e Lo stesso tema ri-
delle virtù umane: torna nei lavori di
tanti sono i punti di Grosz, fondatore del
contingenza presen- movimento Dada ber-
ti nella produzione di Francisco Goya linese che profetizzò
e George Grosz, separati da 150 anni l’avvento del nazi-
di storia eppure accomunati dallo smo e della Seconda
stesso stile tagliente e disincantato. Guerra Mondiale,
Queste sono le premesse della mo- con dipinti come A
stra GOYA — GROSZ Il sonno della ra- Piece of My World
gione, ospitata fino al 13 gennaio 2023 II/The Last Battalion
a Palazzo Pigorini di Parma, che offre del 1938, in cui viene
una ricognizione sui momenti più im- raffigurato un contin-
portanti della ricerca dei due artisti. gente disperato di sol-
La mostra è curata da Ralph Ihtsch e dati alla ricerca di ci-
Didi Bozzini, il ricco catalogo edito bo che arranca in
dallo stesso Comune e altri sponsor è mezzo a una terra de-
curato da Bozzini. vastata: come vessil-
Goya è nell’opinione storiografica lo portano una ban-
corrente grande pittore cortigiano e diera che raffigura
civile, interprete esemplare della tra- un pezzo di prosciut-
gedia di un paese dall’Ancien Rég- k La denuncia la n°. 1, di profilo e ad occhi aperti, in to allo spiedo. La sua precoce denun-
ime alla sanguinosa occupazione na- Un’ incisione di cui l’artista non ritrae il proprio volto cia del pericolo costituito da Aldolf
poleonica fino alla repressione della Goya della serie ma la sua maschera, e dal celebre Ca- Hitler è profetica: nel 1922 disegna
Restaurazione. Ma c’è accanto a que- I disastri priccio 43 — El sueño de la razon pro- un grande ritratto a mezzo busto Sig-
sto straordinario Goya, universal- della guerra duce monstruos (Il sonno della ragio- fried Hitler, ma c’è anche del ridicolo,
mente celebrato in ogni libro di sto- (1810-1820) ne genera mostri), dove la figura sopi- il petto peloso, al collo una catena
ria dell’arte, un Goya poco conosciu- ta è attorniata da creature mostruo- con denti d’orso, la svastica tatuata
to. Dico del Goya pittore di scene reli- se. Il percorso espositivo, distribuito su un braccio e una spada alla cintu-
giose le quali appartengono in buona sui due piani di Palazzo Pigorini, pre- ra. Grozs è contro la guerra che il dit-
parte a chiese disseminate per la pe- senta tutte le ottanta incisioni dei Ca- tatore avrebbe scatenato in Europa.
nisola iberica, ad affreschi e a colle- pricci di Goya datate 1799, oltre ad al- Nel 1921 pubblica un portfolio con no-
zioni private. Comunque tali soggetti cune tavole del ciclo de I Disastri del- ve litografie dal titolo inequivocabile
Copia di 5c8dd9059c2be21024c69bd29ee36997
non sono pochi, i maggiori specialisti la guerra, un racconto delle barbarie “Gott mit uns” Dio è con noi: la scritta
del tema ne contano un centinaio. Si e delle sopraffazioni avvenute duran- incisa sui cinturoni dei nazisti.
sgombri il campo dunque dal luogo
comune del Goya areligioso: egli fu
ma ciò non ha nulla a che vedere con
Li separano
150 anni
la sua convinta adesione ai principi
eppure
della Chiesa al cui interno sempre si
mosse. Questo vien fuori con eviden- sono
za soprattutto nella produzione che
si colloca tra il 1763 e il 1781, anni du-
accomunati
rante i quali porta a termine il mag-
dallo stesso
stile
gior numero di opere a tema religio-
so, se si esclude naturalmente la son- tagliente
tuosa decorazione a fresco di Sant’An-
tonio della Florida a Madrid. Essa è
e
tante il viaggio di Francisco in Italia.
disincantato
oltre
Viaggio alla ricerca delle fonti e delle ad usare
radici della sua pittura che nelle ope-
re sono ben evidenti; ed è verissimo entrambi la
che l’influenza dell’arcipelago com- caricatura
plesso della pittura italiana di quel
momento è lampante. Goya fu certa-
mente a Roma, forse a Napoli, difficil-
mente a Venezia. L’altra serie è costi-
tuita da piccoli quadrucci di intensis-
sima tenuta compositiva e cromati-
ca: Frate impiccato, Feriti in ospedale,
Fucilazione sono versioni di quei “di-
sastri della guerra” in cui la folgoran-
te ferita del bulino sul rame, si disten-
de in pennellate dense e corpose, con
chiazze squillanti di rosso o di bianco
annegate in una melmosa penombra
di passione civile e religiosa.
Le incisioni di Goya e i dipinti di
Grosz non ci parlano di una storia an-
tica, ma di quella che stiamo vivendo
quotidianamente. Il sonno della ra-
gione e i mostri che esso produce so-
no sempre gli stessi, a Madrid nel
1799 come a Berlino negli anni ’20 o
nell’intero mondo oggi.
La caricatura è uno dei fili condut-
tori della mostra, lo strumento utiliz-
zato da Goya e Grosz per descrivere il
cosiddetto “mostruoso verosimile” e
dar forma a un grottesco capovolgi-
mento della realtà grazie al quale le
incongruenze emergono in superfi-
cie. La mostra prende il nome da due
autoritratti di Goya: quello della Tavo-
pagina
.
34
La collana in edicola con repubblica
Da Esopo a Virgilio
viaggia insieme a noi
nel mondo classico
a letteratura clas-
sica ha ancora
L molto da raccon-
tarci ed è fonda-
mentale averla
nella propria bi-
blioteca. Per por-
tare nelle nostre case opere intra-
montabili e per farle conoscere ai
giovani arriva ora la collana “Storie
e miti del mondo classico”, pensa-
ta per ragazze e ragazzi di tutte le
età. Un progetto che prevede quat-
tro libri in edicola con Repubblica,
a cadenza quindicinale,
da oggi al 24 novembre (a
12,90 euro più il prezzo
del quotidiano), tutti
k Eneide impreziositi da un’in-
di Virgilio. Oggi in edicola troduzione di An-
drea Marcolongo. I
volumi sono corre-
dati anche da un apparato di illu-
strazioni di Daniela Spoto immagi-
nifico, ironico e sofisticato.
La prima uscita, oggi, è l’Eneide
di Virgilio, uno dei testi fondativi
della cultura occidentale: racconta
le peregrinazioni di Enea, fuggito
da Troia con il figlio Ascanio e il pa-
dre Anchise, fino al suo approdo
nel Lazio dove genererà la stirpe
destinata a fondare Roma. «Achille
è il pie’ veloce, Odisseo possiede
un ingegno multiforme: Enea non
sembra invece offrire niente di più
se non le sue lacrime e la sua incrol-
labile fede nel domani. Tuttavia, è
proprio con questa sua ostinata re-
sistenza che un giorno lontano fon-
derà Roma», scrive Marcolongo.
«L’Eneide — aggiunge — non è un
k Favole poema per i tempi di pace. I suoi
di Esopo versi non sono adatti a quando le
giovedì 27 ottobre cose filano lisce... Il canto di Enea è
destinato al momento in cui si spe-
rimenta l’urgenza di raccapezzarsi
in un dopo che stordisce per quan-
to è diverso dal prima in cui si è
sempre vissuto. Per dirlo con le pre-
visioni del tempo: l’Eneide è la lettu-
Cultura Giovedì, 13 ottobre 2022
k Illustrazioni
di Daniela Spoto
Copia di 5c8dd9059c2be21024c69bd29ee36997
di Annarita Briganti
to per affrontare le sfide del presen-
te, al di là della sua immensa gran-
dezza letteraria.
Il 27 ottobre arriveranno in edico-
la le Favole di Esopo, l’autore che
ha creato il genere della fiaba ed è
stato il riferimento per molti scrit-
tori di ogni tempo, da La Fontaine a
Perrault, dai fratelli Grimm ad An-
dersen. Viene in mente anche Luis
Sepúlveda, che aveva la capacità di
coinvolgere lettrici e a lettori di
ogni età, a partire dai più giovani:
lo stesso spirito della nostra colla-
na. In un mondo popolato da formi-
che, cicale, rane, volpi, leoni e lupi,
Esopo utilizza gli animali per parla-
re agli esseri umani, invitandoli a
sorridere e a riflettere sulle loro pic- k Commedie
cole e grandi debolezze. Una sag- di Aristofane e Plauto
gezza più utile che mai anche nel giovedì 10 novembre
nostro tempo. Per comprenderlo
k Da oggi con il nostro giornale basta pensare alla celeberrima sto-
Storie e miti del mondo classico. ria della volpe e dell’uva, diventata
Per ragazzi di tutte le età, con un modo di dire comune. La cui mo-
le introduzioni di Andrea Marcolongo rale è la seguente: quando non otte-
(foto in basso) e illustrazioni di niamo qualcosa, non fingiamo di
Daniela Spoto è una collana in non aver voluto un certo traguar-
quattro volumi. In edicola da oggi, do, non disprezziamolo e riflettia-
ogni 14 giorni, a 12,90 euro in più mo sulle nostre capacità e sui no-
stri limiti.
Tanti spunti di riflessione, e tan-
ta bellezza, anche nelle ultime due
uscite della collana. Il 10 novembre
tocca alle Commedie di Aristofane e
Plauto, due giganti del teatro greco
e romano. Messi a confronto in un
volume per scoprire/riscoprire il
teatro antico, la politica, la satira e
la visione della vita quotidiana nel
mondo classico, non così distante
dal nostro. Il 24 novembre il gran fi-
nale, affidato alle Metamorfosi di k Metamorfosi
Ovidio. Dalla creazione dell’univer- di Ovidio
so a Perseo e Andromeda, tanti giovedì 24 novembre
spunti su temi contemporanei co-
me la trasformazione e il cambia-
ra caldamente raccomandata mento. Nessuno resta uguale a sé
quando si è nel mezzo della bufera, stesso, ci insegna il poeta. E meno
e pure senza ombrello». Il poema male.
insomma è uno strumento perfet- ©RIPRODUZIONE RISERVATA
.
Giovedì, 13 ottobre 2022 Cronaca pagina 35
Il 16 ottobre 1987 esordisce
il settimanale di Repubblica
Un viaggio nella storia
nel segno della bellezza

1988 Fine 1995 Mina, 2002 Il nuovo 2009 Il vecchio 2016 “E se

mandato le foto rubate Spielberg Karl Marx andasse così?”
per gli Usa della Grande è “Minority non passa mai Con Trump
e per il mondo Assente Da Mastroianni a Mahmood, le due copertine domani in edicola Report” di moda andò così
Domani in edicola un “Venerdì” speciale con l’intervista a Mahmood che
in copertina veste come Marcello Mastroianni nel primo numero di 35 anni
fa. All’interno 40 pagine per festeggiare il compleanno del magazine

L’anniversario

1989 Scatti
intimi di Craxi.
Tangentopoli
1996 Umberto
Eco ci guida
nella Rete
Tanti auguri “Venerdì” 2003 Altan
disegna i 10 anni
di Berlusconi
2010 Quei 500
milioni di amici
e qualche
2017 Interno
di famiglia
ai tempi

da 35 anni
è lontana appena nata in politica nemico per Zuck di Salvini

il piacere di leggere
di Michele Serra
1990 Diego 1997 Con 2004 Obiettivo 2011 Come 2018 Paolo
vince a Napoli Schengen uando, il 16 ottobre 1987, no in parte usurpato fama e meriti ai gran- Olimpiadi salvare la coppia Conte
ma non tutti si aprono i confini esce il primo numero del di fotografi e fotoreporter e ai grandi illu- con Jury Chechi o divorziare e i cinquant’anni
lo amano dell’Europa

Q Venerdì, settimanale di Re-

pubblica, il giornale quoti-
diano è ancora il re indi-
scusso delle edicole. Il for-
mat dominante. A dirlo
ora sembra quasi incredibile, ma la carta
stratori (permettermi di citare, uno per
tutti, Tullio Pericoli, che nella storia di Re-
pubblica e del Venerdì è “il segno”). Consi-
Copia di 5c8dd9059c2be21024c69bd29ee36997

derate che la copertina, che è la faccia di

una rivista in misura perfino maggiore ri-
spetto alla prima pagina di un giornale, è
e gli Azzurri felici di un capolavoro

era il principale vettore delle notizie, solo squisitamente opera grafica e fotografica:
alcune delle quali erano “bruciate” dalla ci sono pochissime parole, eppure una
televisione, per altro ancora cadenzata da buona copertina “parla” al lettore come
orari limitati. ben pochi articoli possono riuscire a fare.
Dopo gli ultimi notiziari della sera, la Del Venerdì ho sempre pensato, da letto-
1991 Copertina 1998 Gianni notte era un intermezzo silenzioso, un re e poi da collaboratore, che fosse “bel- 2005 Dario Fo 2012 Il mito 2019 Il Joker
con Pericoli Minà intervista lungo momento sospeso fino all’arrivo dei lo”. Ben pensato, ben redatto, ben scritto, e altri Nobel di Marilyn di Phoenix
dentro le pagine Muhammad Ali pacchi dei quotidiani nelle edicole, all’al- ma soprattutto bello nelle immagini e rispondono Monroe in anteprima
sulla tv “The Greatest” ba. E se la televisione anticipava i giornali nell’impaginazione. (Dei settimanali stori- ai bambini rivive in un film mondiale
alla sera, i giornali si riprendevano prepo- ci italiani, forse solo il leggendario Epoca
tentemente la scena ad ogni levar del so- degli anni Sessanta riuscì a imporre la fo-
le. Il web nascerà quattro anni dopo, nel tografia come sua vera eccellenza e suo
1991, ma solo alle soglie del 2000 raggiun- marchio di fabbrica).
gerà una diffusione planetaria e di massa. Come lettore sono grato al Venerdì del-
Perché Steve Jobs presenti il primo smart- la sua qualità, costante nel tempo. Come
phone (ovvero il primo cellulare connes- collaboratore, del diverso approccio — mi
so, tutte le notizie del mondo in tasca) bi- viene da dire: più libero — che un settima-
sognerà aspettare il 2007: vent’anni dopo nale concede a chi lo fa e a chi ci scrive. È
la data di nascita del Venerdì, trentuno do- una scrittura più “ossigenata”, senza il fia-
1992 Giovanni 1999 Giorgio po la nascita di Repubblica. tone che i tempi micidiali del quotidiano 2006 Sfida 2013 Adolf 2020 Con
Falcone Bocca racconta Il quotidiano, dunque, era il pane. Il suo impongono. Da Mastroianni a Mahmood, alle elezioni Hitler torna l’arrivo
nel ricordo il secolo magazine (che ancora non si chiamava co- le copertine del Venerdì sono un lungo tra Prodi al cinema: del Covid
di un amico che se ne va sì) era il companatico. Un lusso, uno sva- viaggio nella storia del costume, della poli- e il Cavaliere e nella realtà? tutto cambia
go, un di più che poteva nascere al riparo tica, dell’arte e degli affetti. Conquistare,
dall’ansia della cronaca. Il quotidiano era nel bene e nel male, una copertina del Ve-
un dovere, il settimanale un piacere. Il Ve- nerdì non è stato, e non è, alla portata di
nerdì poteva essere concepito, scritto, illu- tutti. Bisogna, prima, avere lasciato un se-
strato a ritmi meno assillanti, più riflessi- gno. Nelle complicate e forse declinanti
vi, la cronaca non era il minaccioso padro- sorti del giornalismo italiano, rimangono
ne delle parole. Gli argomenti potevano comunque intatte alcune (meritate) ragio-
essere selezionati con maggiore libertà, le ni di lustro. Ci sono spazi che valgono una
parole potevano essere pensate con cal- conquista, e la copertina del Venerdì —
ma, le immagini — raffinate coprotagoni- con poche altre, in mezzo alle tantissime
1993 Oscar alla 2000 Giorgio ste — selezionate senza dover corrisponde- — è ancora oggi un approdo non banale, e 2007 Ecco 2014 La 2021 Dopo anni
carriera a Fellini Armani re alla stretta attualità. molto gratificante. arrivato cristianità in rosso
il Maestro festeggia 25 Non ricordo se la parola “approfondi- Non resta che ringraziare, uno per uno, “il Venerdì” di papa Alitalia saluta
del cinema anni di carriera mento” fosse già in auge, ma rende bene da lettore ben prima che da collaboratore, numero mille Francesco in bianco
la filosofia originaria del magazine di un i direttori che si sono succeduti alla guida
quotidiano: ciò che non abbiamo avuto del Venerdì lungo i suoi trentacinque anni
tempo e modo di darvi perché avevamo di vita. Giorgio Dell’Arti, Franco Recanate-
troppe altre cose da fare, possiamo darve- si, Paolo Garimberti, Laura Gnocchi, Atti-
lo una volta alla settimana, ogni venerdì, lio Giordano, Aligi Pontani, Livio Quaglia-
scegliendo il meglio. ta. Se guardate bene l’ultima copertina,
Fotografie e disegni hanno avuto, nella quella di domani, con Mahmood che cam-
storia del Venerdì come in quella di tutti i peggia, giovane e bello, nel nostro fatico-
settimanali di qualità, un ruolo fondamen- so presente, sullo sfondo, sfumatissimi, li
tale. Lo sfoglio di una rivista è, prima di potete vedere tutti quanti, insieme alle
1994 Sudafrica, 2001 Inchiesta ogni altra cosa, un’esperienza grafica: è at- centinaia di persone che hanno scritto, fo- 2008 In Kenya 2015 Il nostro 2022 La prima
le prime elezioni su un fenomeno traverso quella che poi ci si sofferma sui tografato, illustrato, impaginato questo sulle tracce inviato speciale piccola crepa
libere dopo paranormale: testi. Quasi mi imbarazza, da giornalista, grande settimanale italiano. Lunga vita al dei parenti alla gran festa nella guerra
l’Apartheid “Harry Potter” constatare come le “grandi firme” abbia- Venerdì. ©RIPRODUZIONE RISERVATA di Barack del cibo di Putin
pagina
.
36
Il produttore
ha realizzato titoli cult
come Gomorra, Suburra
e Romanzo criminale
E spiega in che modo
e con quale linguaggio
il racconto seriale
ha messo in crisi il cinema
I titoli
I “classici”
e le novità
Ieri e oggi
Le serie che hanno
fatto scuola e
quelle in arrivo: in
senso orario, una
scena da Romulus
2, Claudia Gerini in
Suburra, Salvatore
Esposito e Marco
D’Amore in
Gomorra e Lisa
Vicari nella serie
Django, che
rilegge il classico
di Sergio Corbucci
«Ormai c’è stata una svolta. In Italia
sono nate società di produzione
creativa» dice Riccardo Tozzi,
fondatore di Cattleya. «Non è più
tempo del produttore con la
segretaria che mette in piedi il film, la
società diventa il centro motore di
ideazione di progetti. E bisogna
variare i generi». Da Romanzo
criminale-La serie alla lunga saga di
Gomorra, ZeroZeroZero, a
Suburræterna per Netflix, che
espande l’universo Suburra, dal libro
di Carlo Bonini e Giancarlo De
Cataldo (che curano lo story editing),
di cui sono appena iniziate le riprese,
le produzioni girano il mondo.
Tozzi, 75 anni animati dalla curiosità,
non ha dubbi: «Devi sapere a chi ti
rivolgi». Alla Festa di Roma due le
anteprime targate Cattleya: Romulus
2 — La guerra per Roma di Matteo
Rovere (su Sky dal 21 ottobre), e
Django, omaggio al western di Sergio
Corbucci (su Sky nel 2023): primi
quattro episodi firmati da Francesca
Comencini, anche direttrice artistica
della serie, i successivi da David
Evans e Enrico Marta Artale.
Tozzi, l’offerta è sconfinata:
come si conquista il pubblico?
«La griffe di Armani ha certe
caratteristiche, vedi una giacca e la
riconosci; Prada ne ha altre. Così le
società di produzione sono diventate
come la griffe: Cattleya è diversa da
Palomar, loro fanno Montalbano noi
Petra. Wildside ha un’identità forte,
come la Lux o Fandango solo per
citarne alcune. Ognuno ha la sua cifra
perché sono centri di ideazione e le
idee nascono all’interno. Questo
implica un giro di talenti».
Esplorare il genere è stata la
strada del successo?
«Fin dall’inizio volevamo fare opere
con una forte componente narrativa
che non fossero soggettive, personali.
Il genere è forte e riconoscibile,
fondato su archetipi universali. È
Spettacoli
Intervista a Riccardo Tozzi, il fondatore di Cattleya
“Le serie di successo
sono come gli abiti
Vanno fatte su misura”
interessante l’universo femminile:
penso a Petra, una detective speciale.
Con Francesca Longardi abbiamo
pensato che l’unica in grado di
interpretarla fosse Paola Cortellesi.
La protagonista è stronza, ci voleva
un’attrice con una forte dose di
empatia. Poi c’è una sceneggiatura
perfetta, il tocco della regista Maria
Sole Tognazzi, un attore come
Andrea Pennacchi».
Il genere preferito?
«Il crime ci piace molto, Gomorra ha
un’impronta forte di realismo
fantastico. Dietro al prodotto c’è un
lavoro collettivo che non penalizza
gli apporti artistici. Penso alla
creatività di Stefano Sollima o
Francesca Comencini».
Le serie sono diventate sempre
più sofisticate. Si vince osando?
«La nuova serialità, nata con la tv a
pagamento e con le piattaforme, non
è figlia della fiction ma del cinema;
c’è una forte selezione. Per fare una
serie si lavora in modo estenuante,
giriamo la versione 20, 21, 22, alla fine
il prodotto acchiappa il pubblico. Se
prendi la mira a volte fai a centro, a
volte colpisci intorno: se non la
prendi non ce la farai mai».
Giovedì, 13 ottobre 2022
Copia di 5c8dd9059c2be21024c69bd29ee36997
di Silvia Fumarola
Produrre per le piattaforme o la
pay richiede strategie diverse?
«La pay vende abbonamenti quindi
puoi fare Romanzo criminale o
Gomorra con attori sconosciuti. Offre
cose speciali: il racconto può essere
più complicato, anzi deve esserlo. La
serie Romanzo criminale — con il film
— resta il titolo a cui sono più legato,
abbiamo lanciato tanti attori. Le
piattaforme devono vendere
abbonamenti ma tendono a un
pubblico di massa, come la free. Il
prodotto deve essere molto locale e
k Riccardo Tozzi, 75 anni originale, riconoscibile anche da una
platea internazionale. Poi Netflix è un
f conto, Amazon un altro, Paramount,
Disney altro ancora».
Non si sopravvive La vera sfida è rivolgersi al
pubblico della tv generalista?
al cambiamento «È il lavoro più difficile. Devi
con la conservazione catturare 5 milioni di spettatori, che
devono seguirti puntata dopo
Sale e film devono puntata. La trama deve essere
compatibile anche con un ascolto
essere speciali, se no distratto, che vuol dire uscire e
vince la comodità rientrare nella storia. Richiede
meccanismi più semplici e gli
del divano stereotipi, non per forza negativi».
g “Noi”, la trasposizione di “This is
Us”, che non era banale, non ha
funzionato.
«Era bella ma il pubblico non è
entrato nella storia, nell’andare
avanti e indietro nel tempo».
Alla Festa di Roma saranno
presentati “Romulus 2” e “Django”:
un sequel e un esperimento.
«La serie in protolatino è un’idea di
Matteo Rovere, non era mai stata
fatta e ci è piaciuta subito. Django,
rivisitazione dello spaghetti western
di Corbucci, finita nelle nostre mani è
diventata più complicata. Usiamo il
western per fotografare il presente.
Leonardo Fasoli e Maddalena Ravagli
parlano di ribellione, con il genere
affrontiamo i temi di oggi: il
femminile, la diversità i conflitti
razziali. Ci sono le sparatorie, i
cavalli, ma il filtro è emozionale».
“Suburra” ha svelato il mondo di
mezzo, gli affari del Vaticano: il
nuovo capitolo cosa racconta?
«Suburraeterna ha tre personaggi
nuovi, la base è il bel libro di Bonini e
De Cataldo. C’è una visione, faremo
scoprire altri volti di Roma».
Complice la pandemia, siamo
diventati tutti “casa e serie tv”: la
saIa sopravviverà?
«Il cinema è stata la prima forma di
intrattenimento tecnologico ma
proprio per questo, periodicamente,
affronta delle sfide quando appare
un’altra tecnologia. Con la
rivoluzione digitale le sale devono
competere con i ristoranti, diventare
un luogo per incontrarsi e essere
attraenti. Oggi le persone hanno
riscoperto il piacere di uscire».
Un film può battere una serie?
«Nel fare film dobbiamo sapere che ci
troviamo a competere con una
serialità di altissimo livello. I titoli
sono centinaia ma c’è una serie A
formidabile e siamo in concorrenza
con quella. Non si sopravvive al
cambiamento con la conservazione,
sale e film devono essere speciali, se
no vince la comodità del divano».
©RIPRODUZIONE RISERVATA
.
Giovedì, 13 ottobre 2022
Quanto può costare la nostalgia?
Album storici — Revolver dei Bea-
tles, Use your illusion 1 e 2 dei
Guns N’Roses, Wish dei Cure, solo
per citare tre titoli — tornano rima-
sterizzati e arricchiti con bonus
track, live o demo. Versioni delu-
xe o superdeluxe in alcuni casi,
perché i ragazzi hanno smesso da
bel po’ di comprare cd e vinili —
preferiscono la musica liquida di
Spotify o Apple music — e allora il
mercato (di nicchia) coccola an-
che a caro prezzo quarantenni e
cinquantenni riproponendo la
musica della loro giovinezza.
Un esempio? L’11 novembre tor-
nano i Guns di Axl Rose e Slash
versione 1992, quando Bill Clin-
ton fu eletto presidente degli Stati
Uniti e Giorgia Meloni andava an-
cora al liceo: i cofanetti di Use
your illusion costano già 440 euro,
dalla prima versione di Don’t cry a
November Rain — proposta live e
anche in una versione rinnovata,
con un’orchestra da 50 elementi,
e qui il missaggio è di Steven Wil-
son — due concerti inediti registra-
ti a Las Vegas e a New York tra il
1991 e il 1992, fino a 12 vinili a se-
conda dei formati e memorabilia
di ogni tipo. Chi vuole il minimo,
può accontentarsi dei cd, rimaste-
rizzati. Tre anni fa la stessa opera-
zione toccò ad Appetite for de-
struction, altro album storico dei
Guns N’Roses: la versione più co-
pagina 37
j Anni 60
I Beatles sul tetto
del Duomo
di Milano durante il
tour del 1965
zi incisi nel 1966. Revolver riceve
così lo stesso trattamento già riser-
vato negli anni scorsi a Sgt. Pep-
per’s, White album, Abbey Road e
Let it be. Cofanetti eleganti, ricchi
di immagini e musica, che fanno
anche bella figura in una libreria.
Per tornare a struggersi con le
atmosfere deliziosamente deca-
denti dei Cure, il 25 novembre a
meno di 30 euro ecco la versione
Il boom dei cofanetti dai prezzi spesso proibitivi deluxe di Wish, a 30 anni dall’usci-
ta originale: la versione ovviamen-
te rimasterizzata, dallo stesso Ro-
bert Smith, negli studi londinesi
Dischi da riascoltare di Abbey Road, un secondo cd di
demo in parte anche solo stru-
mentali, un terzo di outtake e rari-
Ma quanto è caro tà.
È la nostalgia che torna a bussa-
re alle orecchie dei non più giova-
ni ascoltatori. Così anche Older di
l’effetto nostalgia George Michael è appena tornato
in un cofanetto che nella versione
super deluxe, con 3 lp e 5 cd, costa
attorno ai 180 euro. E per chi ne vo-
lesse ancora, il 18 novembre esce
di Gabriele Isman la versione dei 40 anni di Thriller
di Michael Jackson: in fondo con
almeno 105 milioni di copie fisi-
stosa sfiorava i mille dollari con ta il 28 ottobre — costa poco più di che è sempre l’album più venduto
croci 3d a mano, plettri, bottoni, li- 200 euro: 4 lp con l’album rimaste- nella storia della musica. E se il de-
tografie e chiavette usb. Non an- rizzato da Giles Martin, figlio di mo di Billie Jean era già nella ver-
dò benissimo tra proteste dei fan George che produsse la maggior sione per i 25 anni dell’album, in
e prezzi scesi rapidamente. parte degli album dei Fab Four. E quei due cd, ascoltare qualche ine-
Affezionati alle celebrazioni an- take inediti di prove in studio, Yel- dito è sempre un viaggio nel tem-
che i Beatles: la versione superde- low submarine prima degli effetti po.
luxe del box di Revolver — in usci- e persino le versioni mono dei pez- ©RIPRODUZIONE RISERVATA
Copia di 5c8dd9059c2be21024c69bd29ee36997
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Copia di 5c8dd9059c2be21024c69bd29ee36997
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Giovedì, 13 ottobre 2022 Spettacoli pagina 39
Cinema
Ancora
in sala
1 Siccità
In una Roma devastata da 3
anni senza piogge si
intrecciano storie di ordinaria
2 Avatar 3D
In attesa del nuovo episodio,
torna in versione 3D
l’immaginifico mondo ideato
3 Il signore delle formiche
Gianni Amelio ripercorre il
“caso Braibanti”, poeta e
drammaturgo condannato nel
quotidianità, dai deliri social da James Cameron, 1968 con un processo farsa. La
alla povertà improvvisa campione mondiale di incassi sua colpa: l’omosessualità

Commedia Drammatico

Ninjababy, così femminista Il segreto di Kya

e così sanamente punk
di Alberto Crespi
Rakel ha 23 anni, vive a Oslo e ha le
idee chiare: sogna di fare l’astro-
nauta, la guardia forestale, l’assag-
giatrice di birra e la disegnatrice di
fumetti (lavoro, quest’ultimo, che
già coltiva come hobby). Vive con
un’amica, è indipendente e un po’
matta, gradisce il sesso in tutte le
sue variazioni. Quando scopre di es-
sere incinta, è sicura che il padre
sia l’istruttore di arti marziali (ira-
niano) con il quale ha passato una
serata un mesetto prima. Ma quan-
do va in clinica per abortire l’atten-
de una notizia sconvolgente: l’inter-
ruzione di gravidanza è impossibi-
le perché è al sesto mese, e facendo
due rapidi conti fra tutti quelli con
cui si è divertita (l’amica le dice: “È
una situazione alla Mamma mia!”,
ed è una delle migliori battute del
film) giunge alla conclusione che il
padre è un giovanotto alto due me-
tri noto fra le amiche con il tenero
soprannome di “minchia santa”.
A questo punto Rakel deve gesti-
re: due tizi che sarebbero disposti a
serva il ragazzo e esclama: “Io avrei
il 50% di DNA di questo imbecil-
le?”).
Ninjababy, distribuito dalla Tuc-
ker Film, è una vera scoperta. E una
conferma: dopo essersi specializza-
ti in gialli e crime, gli scandinavi
vanno alla grande nel filone della
commedia di costume al femmini-
le. Nel 2021 La persona peggiore del
mondo è stato venduto in decine di
paesi, ha avuto due candidature
all’Oscar e ha rivelato un’attrice fe-
nomenale, Renate Reinsve. Ninja-
fare i papà, una sorellastra che si of- baby è una sua variazione più “gio-
Legenda fre di adottare il nascituro, un’ami- vanile”, fortemente più punk (il tur-
ca nel pallone e un bimbo (o bim- piloquio raggiunge vertici di vera
aaaaa poesia), con un uso arguto degli in-
CAPOLAVORO ba?) che si materializza come uno
dei suoi disegni e la perseguita con serti animati. La regista, norvege-
aaaac le sue pretese prima ancora di na- se, è la veterana Yngvild Sve Flikke,
scere (mentre lei parla con “min- ha diretto una cospicua quantità di
BELLISSIMO
chia santa” e lo inchioda alle sue re- serie tv prima di esordire nel lungo-
aaacc sponsabilità, il disegno animato os- metraggio nel 2015. L’attrice Kristi-
ne Thorp farà strada: dopo Ninjaba-
BELLO
by (del 2021) ha già interpretato al-
aaccc Ninjababy tri cinque film. Ninjababy è una
Regia di Yngvild Sve Flikke commedia moderna, spigliata, sa-
MEDIOCRE
namente femminista e sanamente
acccc VOTO scorretta. Una boccata di ossigeno.
PESSIMO aaacc Copia di 5c8dd9059c2be21024c69bd29ee36997
©RIPRODUZIONE RISERVATA
ben nascosto
nel passato
La ragazza della palude
Regia di Olivia Newman
VOTO
aaacc
di Roberto Nepoti
Adattamento di un bestseller di De-
lia Owens, prodotto dall’attrice Ree-
se Whiterspoon, La ragazza della pa-
lude è un dramma giudiziario con
tocchi di romance e di thriller. L’in-
trigo è ben padroneggiato, paesaggi
e fotografia sono belli: il tutto si se-
gue con buona partecipazione. Caro-
lina del Nord, tra gli anni 50 e 60: la
piccola Kya, abbandonata dalla fa-
miglia, vive sola nelle paludi, bandi-
ta da una comunità ottusa. Entrano
nella sua vita due giovani uomini,
Tate e Chase. Quando uno di essi vie-
ne trovato morto, la “strana” ragaz-
za è sospettata di omicidio. Con l’ar-
rivo del suo avvocato cominciamo a
sapere di più sulla sua storia grazie
a flashback alternati con i momenti
processuali. Prima di un epilogo col-
po-di-scena. ©RIPRODUZIONE RISERVATA

Teatro
In scena
e in arrivo
1 Le vertige Marilyn
Isabelle Adjani impersona sé
e Marilyn Monroe al Goldoni
di Venezia il 15-16 in una
2 Au bord
Monica Piseddu, con regia di
Valentino Villa, affronta per il
Romaeuropa il 18-20 al Vascello
3 Ferito a morte
Roberto Andò dirige e
produce per il Teatro di
Napoli, Ferito a morte di
performance - installazione il testo di Claudine Galea, Raffaele La Capria, dal 19 al
di Steiner-Lagarrigue ispirato alle foto di Abu Ghraib Mercadante

Commedia Prosa Prosa

Un mercante Sul palcoscenico per dimostrare Tra antichità

non troppo
shakespeariano
Il mercante di Venezia
Regia di Paolo Valerio
VOTO
aaccc
di Anna Bandettini
Ogni tanto non lo si riconosce.
Franco Branciaroli è uno dei due o
tre migliori attori di teatro in cam-
po, ma a stagioni alterne, dopo
uno spettacolo superbo, ne fa uno
che delude. Dopo Pour un oui ou
pour un non, eccolo Shylock in un
Mercante di Venezia shakespearia-
no che dopo il debutto al Teatro
Romano di Verona, fino al 16 è a
Trieste poi in tournée. Branciaroli
domina; buona la distribuzione
con, tra gli altri, Valentina Violo,
Piergiorgio Fasolo, Stefano Scan-
daletti... Ma la regia di Paolo Vale-
rio non evita luoghi comuni e, ol-
tre al velato gaysmo tra Antonio e
Bassanio, si inventa a sorpresa un
finale: il vecchio ebreo muore sof-
focato da un’ostia consacrata.
Non ci sono scuse. ©RIPRODUZIONE RISERVATA
che a volte è dolce dirsi addio
I protagonisti di Grief & Beauty di
Milo Rau
sua volta una comunità alle prese,
Grief & Beauty in vario modo, con scomparse e
Regia di Milo Rau congedi umani. In un tinello le cui
pareti alla fine voleranno in alto,
VOTO per alludere forse a una leggerez-
aaaac za di destini e di libero arbitrio esi-
stenziale al cospetto, da noi, di ita-
liani cui una legge per il fine vita è
di Rodolfo di Giammarco politicamente inibita, s’ascolta
con sincero struggimento My way
Siamo usciti commossi, dopo la vi- di Sinatra, la musica dal vivo di
sione all’Argentina, per il Romaeu- Clémence Clarysse e storie di per-
ropa Festival, della drammaturgia dite. Ma soprattutto, a più riprese,
e della parabola finale in video at- s’assiste su uno schermo al sereno
torno all’esistenza della signora chiudere i conti col dolore attra-
belga Johanna B, che l’artista sviz- verso le parole alte e confortate di
zero Milo Rau ha filmato con pudo- Johanna B, ritratta mentre lenta-
re fino al sorridente ultimo com- mente perde i sensi, spegnendo
piersi della sua eutanasia, in Grief con delicatezza voce e sguardo.
& Beauty. Un lavoro che con giusti- È potentissima, all’interno dei
zia pone in dialogo le categorie linguaggi d’un palcoscenico, que-
del travaglio e della bellezza. sta reale morte dolce. Mai vista.
L’autore-regista ha avuto la pro- Provoca emozioni che non si pos-
fonda sensibilità di mettere in sce- sono dire. Ma anche i racconti dei
na, dirigendoli con costante ri- quattro encomiabili interpreti ve-
guardo, quattro esponenti della ri evocano più facce di chi ci la-
sua compagnia NTGent, attiva a scia, in un’odissea di spazi dome-
Gand, un quartetto che ha cono- stici o di buchi neri. E sono tutti
sciuto quella donna, per creare moniti gentili. Repliche oggi e do-
una sorta di coro civile (di più età mani al Teatro di Genova, al Gusta-
e di più origini) rappresentante a vo Modena. ©RIPRODUZIONE RISERVATA
e periferie
ecco Giorgione
Ecloga XI
Regia di Simona Derai
VOTO
aaacc
di Anna Bandettini
C’entra l’essere veneti, il legame alla
terra e l’amore per Virgilio, in que-
sto inevitabile approdo di Anagoor,
gli artisti trevigiani 40-50enni con
frotte di estimatori, a Andrea Zan-
zotto. In Ecloga XI — dopo il Donizet-
ti di Bergamo, oggi e domani è al Fe-
stival “Vie” , il 16 alle Colline di Tori-
no — davanti a una tela della Tempe-
sta di Giorgione senza più personag-
gi e cangiante, si svolgono il tappeto
sonoro di parole (il testo è di Lisa Ga-
sparotto e Simone Derai, anche regi-
sta), poche azioni di Leda Kreider e
Marco Menegoni e il mondo di Zan-
zotto: la periferia, la lingua, il pae-
saggio, l’antichità. C’è gusto estetiz-
zante, senso della poesia... A noi re-
sta la doppia impressione: perfetto
e velleitario, coraggioso e supponen-
te. ©RIPRODUZIONE RISERVATA
.

Copia di 5c8dd9059c2be21024c69bd29ee36997
.
Giovedì, 13 ottobre 2022
Clima, inflazione e welfare
le tre sfide da affrontare
Il Summit delle compagnie assicurative indica le aree maggiormente critiche nell’immediato
futuro, in quello che si preannuncia uno dei periodi più complicati degli ultimi decenni
l moltiplicarsi di
eventi atmosferi-
I ci estremi, le
nuove esigenze
del welfare a
fronte delle diffi-
coltà crescenti
che caratterizzano i conti pubbli-
ci e l’inflazione che resta su livelli
elevati. Sono le tre grandi sfide
con le quali deve fare i conti il set-
tore assicurativo, che si trova ad
affrontare una delle stagioni più
complicate degli ultimi decenni
con i conti in ordine.
Nel corso del 2021, segnala l’as-
sociazione degli operatori di set-
tore Ania, la raccolta premi com-
plessiva è cresciuta del 3,8% a
quota 140 miliardi di euro, tor-
nando così quasi ai livelli
pre-pandemici dopo la contrazio-
ne del 3,9% registrata nel 2020.
Intanto è proseguito il processo
di transizione digitale, con buo-
na parte della contrattualistica
ormai divenuta paperless, con ri-
sparmio di tempo e relativamen-
te al consumo di materia prima.
Quanto all’esercizio in corso,
inevitabilmente i risultati saran-
Le Guide
Lo scenario dei rischi
di Luigi dell’Olio
no influenzati dal deterioramen-
to del contesto economico, an-
che se le stime degli operatori re-
stano orientate a un sostanziale
ottimismo di fondo.
Al di là dei numeri, il comparto
si trova a svolgere un ruolo cru-
ciale per affrontare le incognite
di carattere sociale e politico con
le quali ci troviamo a fare i conti e
che tenderanno ad accentuarsi
negli anni a venire. Gli ultimi me-
si hanno confermato le preoccu-
pazioni degli analisti che da tem-
po sottolineano le conseguenze
nefaste dei cambiamenti climati-
ci. Le temperature record hanno
favorito vasti incendi boschivi in
tutta l’Europa sud-occidentale,
mentre inondazioni senza prece-
denti hanno caratterizzato la sta-
gione invernale in Australia e
Sud Africa.
Uno scenario che ha provocato
perdite ingenti, considerato che
ancora oggi i tre quarti dei danni
prodotti da questi episodi sono
sprovvisti di coperture. Il che
chiama in causa l’esigenza di svi-
luppare le polizze legate agli
eventi catastrofici, anche nella
pagina 41
Le risposte di Ania
Bianca Maria Farina:
“Un settore chiave
per aiutare
imprese e famiglie”
ILLUSTRAZIONE DI ERHUI1979/GETTYIMAGES
«Un anno fa stavamo uscendo
dal periodo più intenso della pan-
demia e lo scenario economico
sembrava rasserenarsi, sulla spin-
Copia di 5c8dd9059c2be21024c69bd29ee36997
ta di una ripresa economica vigo-
rosa. Poi il cielo si è rannuvolato
e le incognite si sono moltiplica-
te. Eppure sono convinta che le
ragioni dell’ottimismo – un otti-
mismo lucido, razionale, non fi-
deistico – debbano ancora preva-
lere rispetto a quelle della legitti-
ma preoccupazione». Con que-
ste parole Bianca Maria Farina,
presidente dell’Ania, ha introdot-
to la discussione dell’Insurance
Summit 2022, che si è svolto lune-
dì scorso a Roma. Un sentimento
costruttivo dettato dallo stato di
salute del settore.
«La professionalità, la robu-
stezza patrimoniale, la capacità
di allocazione delle risorse in
mercati quotati e non nel lungo
periodo sono i punti di forza che
renderanno l’industria assicurati-
va sempre più centrale per il be-
nessere e il welfare delle fami-
consapevolezza che sempre me- in questo caso sono particolar- glie, lo sviluppo tecnologico e di
no lo Stato sarà in grado di forni- mente attive con l’offerta dei Pip, mercato delle imprese e la cresci-
re ristori adeguati. I limiti d’inter-
vento della mano pubblica sono
evidenti anche sul fronte del wel-
fare state. L’allungamento dell’a-
spettativa di vita impone nuove
esigenze di cura e di assistenza al-
acronimo che sta per Piani indivi-
duali pensionistici, e indica pro-
dotti che abbinano alla previsio-
ne di un assegno mensile forme
di protezione per l’assicurato.
Sia il ramo vita, sia il ramo dan-
ta dell’economia nel lungo termi-
ne, affiancando le iniziative e le
risorse pubbliche in campo, a ini-
ziare da quelle del Pnrr», è la sua
convinzione.
Farina ha ricordato che pochi
le quali le compagnie assicurati- ni devono poi fare i conti con la avrebbero immaginato, nel mo-
ve rispondono con lo sviluppo persistenza di un’inflazione ben mento più difficile della pande-
delle polizze long term care che più elevata di quella che abbia- mia, poco più di due anni fa, che
interviene in caso di perdita mo conosciuto negli scorsi decen- l’Italia e l’Europa avrebbero avu-
dell’autosufficienza, garantendo ni, che influisce sulle scelte d’in- to la vitalità e la capacità di rea-
una rendita utile a rispondere ai vestimento e aumenta i costi di zione «che tutti insieme abbiamo
bisogni dell’assicurato e della gestione dei sinistri. Una situazio- poi dimostrato», ha aggiunto.
sua famiglia. ne che – secondo quanto emerso «Sono convinta che questi nostri
In tema di welfare, un altro ner- nel corso dell’Insurance Summit punti di forza non siano venuti
vo scoperto è quello pensionisti- organizzato nei giorni scorsi meno anche oggi. La tenuta
co. Le riforme del lavoro vanno dall’Ania – le compagnie fronteg- dell’intero settore assicurativo in
nella direzione di rimandare sem- giano con fondamentali general- questi mesi di incertezza e volati-
pre più l’età della quiescenza, a mente robusti e la tradizionale lità dei mercati finanziari è un ot-
fronte di carriere sempre più irre- propensione alla crescita sosteni- timo auspicio». Anche se non
golari. Se a questo si aggiunge il bile che le spinge ad avere un ap- manca la consapevolezza di do-
passaggio ormai definitivo dal si- proccio alle decisioni d’investi- ver innovare l’offerta non solo
stema retributivo a quello contri- mento e alle scelte strategiche per completare la transizione di-
butivo nel calcolo dell’assegno orientato alla prudenza. gitale e affrontare, appunto, le sfi-
mensile emerge chiaramente co- Segnali di resilienza che pro- de globali ma «per saper rispon-
me, accanto alla pensione pubbli- mettono di consentire il supera- dere ai bisogni emergenti nella
ca, sia opportuno costruire una mento senza grossi affanni di società».
posizione previdenziale privata. questa congiuntura complicata. — l.d.o.
Con le compagnie che anche ©RIPRODUZIONE RISERVATA ©RIPRODUZIONE RISERVATA
pagina
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42
Verso il derby
Un ritiro postdatato
La Juve dei No Max
in castigo da oggi
Di Maria è un caso
di Emanuele Gamba
TORINO — Il ritiro punitivo, terapeu-
tico e processuale della Juventus è
cominciato ieri a colazione nell’ho-
tel di lusso sulla cima del Monte Car-
melo, sulle cui pendici Haifa si esten-
de e dove molti bianconeri hanno
passato una notte insonne. Ma si è
già preso una pausa nel pomeriggio,
all’approdo alla Continassa. Il pri-
mo a levare le tende è stato Di Maria
(«gli infortunati sono esentati», ha
spiegato la società, benché le strut-
ture per esami e terapie siano tutte
Giovedì, 13 ottobre 2022
Sport
La sconfitta
La Juve martedì
sera è stata
battuta 2-0 ad
Haifa dal
Maccabi:
protagonista
Omer Atzili con
la sua doppietta
Dopo il ko di Haifa le cause che lo hanno preceduto per
capire come rimediare qui e ora: nel
Allegri ammorbidisce pessimismo generale, qualcuno ha
la linea. Deve capire comunque osato ricordare come esi-
stano ancora possibilità di sopravvi-
chi rema ancora con lui vere in Champions, mentre che il
campionato sia ancora lungo, e quin-
lì) e poi Allegri ha sciolto le righe, di la classifica sistemabile, lo hanno
mandato i giocatori a casa e dato ap- annotato tanto Agnelli quanto Alle-
puntamento a stamattina, giusto gri. Il tentativo di soccorso prescin-
per ammorbidire il richiamo della de dalla posizione dell’allenatore,
sera prima all’unità e al senso di re- ufficialmente confermato fino a giu-
sponsabilità. gno senza che questo significhi che
Ora si vive un periodo tra parente- alla dirigenza (per non dire alla squa-
si. La società e Allegri stanno cercan- dra, mentre la tifoseria, a parte l’ala
do di isolare il momento attuale dal- ultrà, è compatta su posizioni No
Max) spiacerebbe se presentasse le
dimissioni. Anzi, la considererebbe
Copia di 5c8dd9059c2be21024c69bd29ee36997
una scappatoia onorevole per tutti:
difendendolo coram populo, Agnel-
li difende prima di tutto una propria
ESTRATTO DI ESITO DI GARE scelta ma concede anche al suo più
Stazione appaltante: ITALFERR SpA
1) Oggetto: 3URFHGXUD ULVWUHWWD SHU O·DIÀGDPHQWR illustre dipendente l’onore delle ar-
GL XQ $FFRUGR 4XDGUR SHU O·HVHFX]LRQH GL DWWLYLWj mi. Allegri alle dimissioni non pensa
DYHQWLDGRJJHWWR´6HUYL]LGLVXSSRUWRDOODUHGD]LRQH affatto, lo ha ribadito in pubblico e
GLVWXGLDUFKHRORJLFLSURJHWWD]LRQHHGHVHFX]LRQHGL
LQGDJLQLDUFKHRORJLFKHUHODWLYDPHQWHDOOHWUDWWHQRGL in privato. Il grosso delle responsabi-
IHUURYLDUL ULFDGHQWL QHOO·$UHD 7HUULWRULDOH  ´,WDOLD lità è stato scaricato sui giocatori,
&HQWUR6HWWHQWULRQDOHH,VROHμUHJLRQL9DOOHG·$RVWD
3LHPRQWH /LJXULD /RPEDUGLD 7UHQWLQR $OWR $GLJH più o meno velatamente accusati di
9HQHWR )ULXOL 9HQH]LD *LXOLD (PLOLD 5RPDJQD battere la fiacca, di infischiarsene,
7RVFDQD8PEULD/D]LR0DUFKH6LFLOLDH6DUGHJQDμ di non avere midollo.
&,* )  5G$  Soggetto
aggiudicatario: ES SRL PROGETTI E SISTEMI I giorni del ritiro serviranno per
,PSRUWREuro 2.200.000,005LEDVVR38,00%. capire se nella squadra c’è qualcuno
2) Oggetto: 3URFHGXUDULVWUHWWDSHUO·DIÀGDPHQWRGL
XQ$FFRUGR4XDGURSHUO·HVHFX]LRQHGLDWWLYLWjDYHQWL che rema contro. Di sicuro c’è chi
DGRJJHWWR´6HUYL]LGLVXSSRUWRDOODUHGD]LRQHGLVWXGL non rema proprio, o perché non ce
DUFKHRORJLFLSURJHWWD]LRQHHGHVHFX]LRQHGLLQGDJLQL
DUFKHRORJLFKHUHODWLYDPHQWHDOOHWUDWWHQRGLIHUURYLDUL
la fa più (il deperimento di Bonucci, L’intervista
ULFDGHQWLQHOO·$UHD7HUULWRULDOH´,WDOLD0HULGLRQDOHμ Cuadrado e Alex Sandro è percepibi-
UHJLRQL$EUX]]R0ROLVH&DPSDQLD3XJOLD&DODEULD le a occhio nudo) o perché non è in-

Massimo Mauro
AUTORITÀ DI SISTEMA PORTUALE
DEL MARE DI SARDEGNA
Avviso di gara telematica - C.I.G.: 9425352E83
È indetta una procedura aperta telematica, ai sensi dell’ar-
ticolo 60 del D.Lgs. n. 50/2016, da aggiudicarsi in base al
criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa per
O¶DI¿GDPHQWRGHOO¶DSSDOWRGLODYRUL³3URJHWWRVSHFLDOH
UHDOL]]D]LRQH&KHFN3RLQWSUHVVRLOYDUFRGL6DQW¶$JRVWLQR
del porto di Cagliari compresa area servizi”. Importo ap-
palto € 1.820.414,59 di cui € 1.797.564,59 per lavori ed €
22.850,00 per oneri sulla sicurezza non soggetti a ribasso
583,QJ$OHVVDQGUD6DOYDWR7HUPLQHULFH]LRQHRIIHU-
WHRUHGHOJLRUQR$SHUWXUDRUH
GHO JLRUQR  6L ULQYLD DOOD GRFXPHQWD]LRQH GL
JDUD SXEEOLFDWD VXO VLWR GHOO¶(QWH KWWSZZZDGVSPDUH-
GLVDUGHJQDLWQHOODVH]LRQH$OER3UHWRULR%DQGLHJDUH
Il Segretario Generale Avv. Natale Ditel
H %DVLOLFDWDμ &,*   5G$ 
Soggetto aggiudicatario: 7(7+<665/,PSRUWR teressato a farlo per questa barca: il
Euro 2.200.000,005LEDVVR35,55%. distacco dalle vicende bianconere
3URÀORGHO&RPPLWWHQWHKWWSZZZLWDOIHUULW
“Manca qualità
di Paredes e Di Maria, felicemente ri-
Il Responsabile definito “calciatore dell’Argentina roma — Massimo Mauro, alla Juve
,QJ)DEUL]LR5$18&&,
in prestito annuale alla Juventus”, è tutti in ritiro. Basterà?
evidente. Persino un allegriano co-
me Pogba ha anteposto gli interessi
«No, serve solo a far capire ai
giocatori che società e tecnico sono e lo spogliatoio
della Francia a quelli della Juve. Il
punto non è quanti No Max ci siano
in rosa (per altro sfrangiata da Ronal-
disposti a adottare misure
drastiche. Ma non è utile per tornare
a vincere, anzi di fatto è la
è una babele”
do, Dybala, De Ligt, Zakaria, Arthur, consacrazione del fallimento».
tutti non in sintonia col tecnico), ma La società alza la voce ma non di Luigi Panella
quanti pochi siano i Sì Max convinti. sembra esente da colpe.
I nuovi si chiedono ancora oggi do- «Non si può dimenticare il recente
ve siano capitati, i vecchi ricordano passato. Gente che ha collezionato
come il rapporto con Allegri si fosse nove scudetti e ha fatto due finali di Ex bianconero
logorato già nel 2019: alcuni di quel Champions non può essere definita Massimo Mauro,
gruppo li ha ritrovati e certi legami, alla stregua di dilettanti allo 60 anni, alla Juve
tipo quello con Bonucci, sono stati sbaraglio. Ma proprio per questo dal 1985 al 1989:
ripristinati per mero interesse azien- livello professionale così alto mi uno scudetto e
dale, ma è palese che non funzioni- sorprende il fatto di essere arrivati a una Coppa
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO
Settore gare e lavori pubblici – Via dei Caniana 2, 24127 Bergamo –
no granché. Tra i No Max anche Cua- una situazione del genere». Intercontinentale
email: gestionecontratti@unibg.it drado, che peraltro in estate ha rifiu- Ma un motivo ci sarà pure?
ESTRATTO BANDO DI GARA
Procedura aperta telematica, ex art. 60, D.Lgs.18 aprile 2016 n
tato un contratto al ribasso e ha fat- «La qualità che non deve mai Vede una leggerezza del club
50 e ss.mm.ii, per l’affidamento dei lavori relativi all’intervento di to scattare il rinnovo automatico an- mancare è l’affidabilità dei nel puntare su di loro?
rifunzionalizzazione e potenziamento dell’immobile di via F.lli Calvi
in Bergamo-CIG 9420176F24-CUP F15J19000810005 (importo a nuale a prezzo pieno. «In ritiro ve- protagonisti. E affidabilità significa «Dico che bisognerebbe ritornare a
base di gara € 6.000.000 oltre IVA e oneri per la sicurezza pari a dremo chi sono quelli disponibili intensità, mentalità vincente, studiare i giocatori prima di
€ 150.000). CPV: 45454000. Le offerte dovranno pervenire
esclusivamente con le modalità telematiche mediante la piattaforma per un atteggiamento diverso» ha comprensione del contesto in cui ci comprarli. Faccio l’esempio di
accessibile dal sito internet dell’Università, entro le ore 10 del
4.11.2022. Criterio di aggiudicazione: offerta economicamente più detto Allegri anticipando lo scree- si trova. La Juve è un club che deve Tevez. Quando è stato acquistato
vantaggiosa. La verifica del possesso dei requisiti di partecipazione ning che farà da qui a sabato per cer- avere giocatori in grado di fare il era uno che allo United non giocava
avverrà, ai sensi dell’art. 6-bis del Codice, attraverso l’utilizzo
del sistema AVCpass. Il bando di gara è stato inviato per la care qualcuno che abbia voglia di da- massimo almeno nell’80% delle più, ma era affidabile e intenso,
pubblicazione alla G.U.U.E. in data 30.9.2022.I documenti di gara,
costituiti dal bando di gara, dal disciplinare di gara, dal progetto re due colpi di remo assieme a lui. partite. Ora, Pogba non ha mai tanto è vero che ha fatto un periodo
e dai relativi allegati sono reperibili sul sito internet dell’Università Ne troverà undici da imbarcare per giocato, Di Maria ha fatto 2 partite e meraviglioso alla Juve.
degli Studi di Bergamo www.unibg.it (Bandi di gara).
IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO il derby? mezzo tra fastidi muscolari e scatti Guardiamo inoltre Dybala alla
Dott. Donato Ciardo
©RIPRODUZIONE RISERVATA di nervi». Roma. Quando gioca si è capito che
.
Giovedì, 13 ottobre 2022
E. League Oggi Roma e Lazio. Dybala trema
Confermata la lesione al retto femorale sinistro per Paulo
Dybala: già iniziato il percorso di recupero, Mondiali a rischio.
Europa League, alle 18.45 Betis-Roma, alle 21 Lazio-Sturm
Graz (Sky e Dazn). In Conference Fiorentina-Hearts alle 18.45.
JACK GUEZ/AFP
è indispensabile, ma non è
affidabile e paradossalmente fa più
danni della grandine perché senza
di lui la squadra diventa un’altra
cosa».
La reazione Juve dopo il ko a
Monza è stata un fuoco di paglia.
«Sono tre mesi che i problemi sono
sempre gli stessi. Ma se la situazione
è drammatica e nello spogliatoio si
parla portoghese o spagnolo e se il
giocatore più pagato parla in serbo è
tutto più difficile. Sia ben chiaro,
non voglio certo richiudere le
frontiere, ma uno di Torino capisce
ciò che capita alla Juve prima di uno
di Buenos Aires o Rio. E questo ha
portato il presidente a metterci
giustamente la faccia e dire parole
che non avrebbe pensato mai di
dover pronunciare».
Come se ne esce?
«Con il lavoro ed evitando di
commettere altri errori come quelli
fatti. Mi viene in mente Ribery. È
stato un grandissimo campione, ma
in Italia è venuto per il canto del
cigno. Ma era il Ribery che
conoscevamo al Bayern? E la Juve,
con tutto il rispetto, non è la
Fiorentina o la Salernitana».
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Volley Italia con il Brasile per centrare la finale
Alle 20 ad Apeldoorn (Rai 3, Sky) semifinale del Mondiale
donne tra Italia e Brasile, unica squadra ad aver battuto finora
le azzurre (3-2 a Rotterdam). Il ct Mazzanti: “Non vediamo l’ora
di affrontarle di nuovo”. Serbia già in finale (3-1 agli Stati Uniti).
A caccia dei colpevoli
il rito della clausura
è un giallo di Agatha Christie
Anche la disperazione produce un
riflesso pavloviano. La squadra va
male: in ritiro! Il comico americano
Jerry Seinfeld annotava che da de-
cenni il maschio motorizzato che
vede passare per strada una bella
donna suona il clacson. È un’idea ri-
dicola, non produce effetti, ma non
riesce a farne a meno: bella don-
na-clascson. Brutta prestazione-riti-
ro. Se ne è già fatta la parodia e più
di una volta. Siamo costretti a ricor-
dare film non memorabili. Nell’im-
mancabile L’allenatore nel pallone il
commendator Borlotti manda la
Longobarda e il suo mister, Oronzo
Canà, in ritiro per «ritrovare l’amal-
gama». In Mezzo destro, mezzo sini-
stro, è il sergente di ferro Juan Car-
los Fulgencio a trascinare i giocato-
ri in convento. Riccardo Gaucci, sul-
le orme del padre Luciano, quando
era presidente del Catania chiuse la
squadra in un hotel a una stella alla
vigilia del grande match con il Giu-
lianova. Robe da Gaucci, appunto.
Da Anconetani. Da Rozzi, ri-appun-
to. Imitati in tempi recenti dai più si-
mili discendenti: Commisso, Cairo,
De Laurentiis. Quest’ultimo con
conseguente “ammutinamento”
dei giocatori che non vollero obbe-
dire, perplessità sopracciliari del
tecnico Ancelotti, conseguente sfal-
damento di tutto il gruppo. E pensa-
re che anche Spalletti, a Napoli, vi
ha fatto ricorso; quando, vedi, basta-
va cambiare uomini, mettere alle-
gria, da ciascuno secondo le sue ca-
pacità e a ciascuno secondo i suoi bi-
sogni. Guarda come vola, adesso, il
ciuccio. La zebra no, la Juventus va
in castigo.
Si mandano ancora i figli in came-
ra quando danno risposte imperti-
nenti o prendono brutti voti? Davve-
ro? Non è il posto dove più amano
stare, chattando per ore con gli ami-
ci, navigando sui social e i siti por-
no? Che fate, togliete il cellulare a
Kean e Locatelli all’ingresso? Tutti
gli apparecchi dentro una busta di
nylon sigillata e saranno restituiti
all’uscita o dopo che avranno vinto
il derby col Toro (così poi in ritiro ci
vanno i granata e Juric)?
Il ritiro punitivo è la convention
di un’azienda che sta fallendo. Inve-
ce del “team building” si pratica il
“team re-building”, ma l’impressio-
ne è che l’edificio stia crollando per-
ché è stato costruito male e quindi
resti poco da fare. Anni fa ad Allegri
era bastato uno sgabello, per Bonuc-
ci. Ora gliene occorrerebbero una
dozzina, ma farebbe bene a riservar-
ne uno per sé. Tutti in cerchio, co-
me atleti tristi anonimi, a fare auto-
coscienza per capire come mai Cua-
drado si crossi sui piedi o Vlahovic
calci un tiro parallelo alla linea di
porta? O schierati a tavola uno a
fianco all’altro come apostoli smar-
riti e chissà chi tradirà facendo la
spia ai cronisti? È un rito anche que-
sto, stanco come tutti, fiaccato dal-
la ripetizione. Se non puoi cambia-
re l’allenatore, non resta che offi-
pagina 43
Ciclismo pista Martina Fidanza oro nello scratch
Martina Fidanza si è confermata campionessa del mondo nello
scratch ai Mondiali di Parigi, un’impresa dopo un anno tra Covid,
ablazione cardiaca e frattura alle vertebre. Italia (Ganna, Lamon,
Milan e Moro) oggi in finale per l’oro nell’inseguimento.
Il racconto
di Gabriele Romagnoli ciarlo, a porte chiuse. Come in un
giallo di Agatha Christie, tutti in
una stanza a cercare il colpevole. E
poi non ne rimase nessuno, titolaro-
no in America quel che conosciamo
come Dieci piccoli indiani. Un colpe-
vole invece resta, ma chi ha creato
la storia lo conosce fin dall’inizio.
Vale, probabilmente, anche per le
vicende calcistiche, ma per esigen-
ze di trama occorre prendere tem-
po, fare altre ipotesi, lasciar parlare
i commentatori, aggiungere qual-
che capitolo, non importa se trito
come quello in cui tutti i protagoni-
sti vanno in ritiro. Poi usciranno a ri-
veder le stelle, ma non saranno loro
a splendere. La verità nei gialli non
si nasconde mai, è lì, evidente, sotto
gli occhi di tutti, la devi solo nomi-
k Quasi fuori nare. Che cosa è successo alla Ju-
Massimiliano Allegri, 55 anni, è alla settima stagione alla guida della Juventus ventus? Si è ritirata. ©RIPRODUZIONE RISERVATA
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AVVISO DI INDIZIONE GARA
CIG: 94212082CA - CUP: C17E17000090001
INVITALIA S.P.A., l’Agenzia Nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa,
ha indetto, nelle sue funzioni di Soggetto attuatore del CIS Matera “Capitale europea della cultura
2019”, una procedura di gara aperta per l’affidamento dei lavori e dei servizi multimediali afferenti
alla “RIQUALIFICAZIONE DEL SISTEMA DELLE CAVE SETTECENTESCHE E RELATIVE PERTINENZE -
SISTEMA DELLE CAVE - MATERA” - Fonte di Finanziamento: art. 1 co. 347 L. 208/2015, di cui all’Art.
8 del Contratto Istituzionale di Sviluppo “Matera Capitale europea della cultura 2019” secondo
le modalità e i termini riportati nel bando di gara e nella documentazione reperibile sul portale
telematico https://ingate.invitalia.it. Le offerte dovranno pervenire entro le ore 17:00 del giorno
27/10/2022 tramite sistema telematico all’indirizzo https://ingate.invitalia.it, previa registrazione
e abilitazione, come indicato nel disciplinare di gara e nella “Guida alla presentazione dell’offerta”,
consultabile sul medesimo portale web. Il valore totale dell’appalto è pari € 999.994,30, oltre IVA e
oneri di legge se dovuti, di cui € 70.323,89 per i servizi multimediali ed € 929.670,41 per l’esecuzione
dei lavori (di cui € 28.819,54 per oneri della sicurezza). La gara sarà aggiudicata sulla base del criterio
del minor prezzo ex art. 36, co. 9-bis del D.lgs. 50/2016. Il Bando di gara è stato trasmesso alla G.U.U.E
in data 05/10/2022 e pubblicato sulla G.U.R.I V Serie Speciale - Contratti Pubblici n. 117 del 07/10/2022.
Altre formalità da osservare, a pena di esclusione, per la partecipazione alla gara sono indicate nel
disciplinare di gara. Il Responsabile Unico del Procedimento: Arch. Sonia Caggiano
Via E. Lugaro, 15 TORINO
ATI Palermo - Comune di Bolognetta - AMAP S.P.A.
Adeguamento dell’impianto di depurazione di Bolognetta
e realizzazione tronco fognario
Comunicazione di avvio del procedimento espropriativo ai sensi e per gli effetti di cui agli artt. 11 e
16 del D.P.R. 327/2001 e ss.mm.ii. e degli artt. 7 e 8 della L. 07/08/1990 n. 241
Ai sensi e per gli effetti degli artt. 11 e 16 del D.P.R. n. 327/01 modificato ed integrato dal D.lgs 302/02 e
ss.mm.ii. e degli artt. 7 e 8 della L. 241/90 e ss.mm.ii., l’ATI Palermo e Comune di Bolognetta - Autorità
Espropriante e Beneficiario dell’espropriazione - e AMAP S.P.A. promotrice dell’espropriazione, comunicano
l’avvio del procedimento finalizzato ad imporre il vincolo preordinato all’espropriazione, all’approvazione
del progetto esecutivo, alla dichiarazione di pubblica utilità dell’opera pubblica relativa al progetto esecutivo INFRATRASPORTI.TO S.R.L
“Adeguamento dell’impianto di depurazione di Bolognetta e realizzazione tronco fognario”, considerato
che tale intervento comporta la costituzione permanente ed inamovibile di servitù d’acquedotto e
www.infrato.it
Sede legale: Corso Novara 96, 10153 Torino
di passaggio delle aree private interessate dai lavori in questione e/o espropriazione delle aree. C.F. – Reg. Im. di Torino 10319310016
Si avvisa, altresì, che è depositato presso l’ufficio del Servizio Tecnico dell’AMAP S.p.A. via Volturno n.
AVVISO PER ESTRATTO BANDO DI GARA
2 Palermo 90138, il piano particellare d’esproprio. Entro il termine perentorio di trenta giorni dalla
pubblicazione del presente avviso, i proprietari delle aree ed ogni soggetto interessato potranno prenderne CIG 9425360520
visione - dal lunedì al venerdì dalle ore 9:00 alle ore 12:00 e dalle ore 14:00 alle ore 15:00 - e formulare al CUP J34C03000000011
responsabile del procedimento in fase progettuale ing. Francesco Cinà eventuali osservazioni per iscritto,
a mezzo raccomandata o PEC.
CUP D11I18000010001
CUP D81E20000410007
Coloro che risultassero proprietari degli immobili secondo i registri catastali e non lo sono più, sono tenuti a
NUT ITC 11
comunicarlo, ai sensi dell’art. 3, comma 3, del DPR 327/01 e ss.mm.ii., indicando altresì il nuovo proprietario
CPV 3 (CPV “45317000-2 prevalente; CPV “45262400-
o comunque fornendo copia degli atti in loro possesso utili a ricostruire le vicende dell’immobile.
Gli identificativi catastali degli immobili interessati dal suddetto procedimento, ricadenti nel territorio del 5 scorporabile)
comune di Bolognetta, e i proprietari secondo i registri catastali risultano essere i seguenti: Si informa che sulla Gazzetta Ufficiale della repubblica
N.C.T. - N.C.E.U. Fg. n. 6: p.lla 318 Lombardo Giovanna nata a Misilmeri (PA) il 28/06/1952. Italiana (GURI) V Serie Speciale - Contratti Pubblici
N.C.T. - N.C.E.U. Fg. n. 11: p.lla 29 D’Amico Francesco nato a Bolognetta (PA) il 12/05/1940, p.lla 30 n. 119 del 12/12/2022, è stato pubblicato il Bando
Saverino Antonina nata a Bolognetta (PA) il 01/01/1921, Saverino Ciro nato a Bolognetta (PA) il 18/03/1962, di gara relativo alla procedura aperta – Settori
Saverino Giuseppe nato a Bolognetta (PA) il 18/03/1962, p.lla 31 Saverino Antonina nata a Bolognetta (PA) speciali indetta ai sensi del D.Lgs. n. 50/2016 artt.
il 01/01/1921, Saverino Ciro nato a Bolognetta (PA) il 18/03/1962, Saverino Giuseppe nato a Bolognetta
(PA) il 18/03/1962, p.lla 38 Lo Cascio Elena nata a Palermo (PA) il 02/06/1972, Lo Cascio Giuseppa nata a
60 e 122, per l’affidamento dei lavori di realizzazione
di impianti elettrici per correnti forti, terminalistica,
Bolognetta (PA) il 31/08/1970, Lo Cascio Ignazia nata a Bolognetta (PA) il 20/05/1967, Zuccaro Maria Antonia
canalizzazioni e cavi di linea correnti deboli connessi
nata a Bolognetta (PA) il 20/06/1948, p.lla 118 PRESOL Palazzolo Carmelo S.A.S. con sede in Bolognetta,
p.lla 158 D’Amico Francesco nato a Bolognetta (PA) il 12/05/1940, p.lla 163 Provincia di Palermo con sede all’infrastruttura di sistema e passerelle in carpenteria
in Palermo (PA), p.lla 165 Provincia di Palermo con sede in Palermo (PA), p.lla 168 Di Vanni Agata nata a metallica, da aggiudicarsi mediante il criterio
Milazzo (ME) il 08/04/1942, Lo Cascio Angelo nato a Bolognetta (PA) il 11/06/1975, Lo Cascio Salvatore dell’offerta economicamente più vantaggiosa. Il
nato a Bolognetta (PA) il 11/05/1936, p.lla 385 Saverino Ciro nato a Bolognetta (PA) il 18/03/1962, Saverino suddetto Bando è stato inviato alla Gazzetta europea
Giuseppe nato a Bolognetta (PA) il 18/03/1962, p.lla 386 Saverino Ciro nato a Bolognetta (PA) il 18/03/1962, il 6/10/2022 ed è disponibile altresì sul sito di
Saverino Giuseppe nato a Bolognetta (PA) il 18/03/1962, p.lla 598 Ente Urbano ditta non dichiarata, p.lla Infra.To www.infrato.it. Valore dell’appalto
784 Montalbano Maria Concetta nata a Marineo (PA) il 04/12/1969, Quartararo Antonino Giovanni nato a
Marineo (PA) il 18/08/1965, p.lla 1184 Minì Giuseppina nata a Palermo (PA) il 15/10/1972, Re Maria nata
(comprensivo dell’attività opzionale): € 16.138.223,77,
a Palermo (PA) il 07/11/1971, Salerno Antonino nato a Bolognetta (PA) il 07/11/1966, Salerno Giuseppe
di cui € 16.077.670,43 per lavori a corpo ed
€ 60.553,34 per oneri di sicurezza non soggetti a
nato a Bolognetta (PA) il 05/06/1969, Salerno Grazia nata a Bolognetta (PA) il 22/02/1965, Salerno Maria
ribasso, oltre IVA. Scadenza delle offerte: 11/11/2022
nata a Bolognetta (PA) il 09/05/1971, p.lla 1186 Caramia Ciro nato a Palermo (PA) il 15/03/1972, p.lla 1238
Spatafora Rosalia nata a Palermo (PA) il 12/10/1955, p.lla 1495 Daidone Salvatore nato a Marineo (PA) il ore 14:00. Le offerte dovranno pervenire secondo
20/12/1935, Giue Grazia nata a Marineo (PA) il 23/08/1939, p.lla 1628 sub 1 Montalbano Maria Concetta le modalità indicate nella documentazione di gara
nata a Marineo (PA) il 04/12/1969, Quartararo Antonino Giovanni nato a Marineo (PA) il 18/08/1965, integralmente resa disponibile sul sito istituzionale di
p.lla 1666 D’Amico Giuseppe nato a Bolognetta (PA) il 05/02/1934, p.lla 1667 D’Amico Francesco nato a Infra.To sezione bandi e contratti e sulla piattaforma
Bolognetta (PA) il 12/05/1940, p.lla strade Provincia di Palermo con sede in Palermo (PA). di gestione telematica delle procedure https://infrato.
AMAP S.p.A. tuttogare.it/index.php previa iscrizione dalla voce
Il Responsabile del Procedimento
(Ing. Francesco Cinà)
“Registrazione operatore economico” visualizzabile
sull’Homepage.
.

Copia di 5c8dd9059c2be21024c69bd29ee36997
.
Giovedì, 13 ottobre 2022 Sport pagina 45
Al Camp Nou finisce 3-3 Gruppo A Gruppo B Gruppo C Gruppo D
I nerazzurri accarezzano NAPOLI-AJAX 4-2 ATLETICO MADRID–BRUGES 0-0 V.PLZEN-BAYERN MONACO 2-4 SPORTING LISBONA-MARSIGLIA 0-2
a lungo la qualificazione RANGERS-LIVERPOOL
Classifica Pt G V N
1-7
P Gf Gs
LEVERKUSEN–PORTO
Classifica Pt G V N
0-3
P Gf Gs
BARCELLONA-INTER
Classifica Pt G V N P Gf Gs
3-3 TOTTENHAM-EINTRACHT F.
Classifica Pt G V N
3-2
P Gf Gs
Adesso basterà battere NAPOLI 12 4 4 0 0 17 4 BRUGES 10 4 3 1 0 7 0 BAYERN MONACO 12 4 4 0 0 13 2 TOTTENHAM 7 4 2 1 1 5 4
PORTO
il Viktoria Plzen LIVERPOOL
AJAX
9
3
4
4
3
1
0
0
1 12
3
6
8 12 ATLETICO MADRID
6
4
4
4
2
1
0
1
2
2
6
2
6
5
INTER
BARCELLONA
7
4
4
4
2
1
1
1
1
2
6
8
5
7
MARSIGLIA
SPORTING
6
6
4
4
2
2
0
0
2
2
6
6
4
6

il 26 ottobre a San Siro RANGERS 0 4 0 0 4 1 16 LEVERKUSEN 3 4 1 0 3 2 6 VIKTORIA PLZEN 0 4 0 0 4 3 16 EINTRACHT 4 4 1 1 2 3 6

Il cuore dell’Inter spaventa il Barça

Per Inzaghi la strada è in discesa
dal nostro inviato
Franco Vanni
Barcellona — Fare tre gol al Camp
Nou in Champions e non vincere.
Questo il paradosso, tutto somma-
to dolce, di un’Inter stupenda, mai
in affanno in uno stadio impossibi-
le, riagguantata in un finale senza
senso da Robert Lewandowski e da
un po’ di sfortuna. Ora alla squadra
di Inzaghi per qualificarsi basta vin-
cere a San Siro contro il Viktoria Pl-
zen: ecco perché il risultato non è
un pareggio come gli altri. E per-
ché i tifosi interisti, relegati in pic-
cionaia, ancora mezz’ora dopo la fi-
ne cantavano i loro cori, mentre
quelli catalani lasciavano lo stadio
sbottando contro la Uefa, definita
“mafia”. Ma se l’arbitro ha fatto fa-
vori a qualcuno, quel qualcuno è
Dembelé, che nell’intervento su
Darmian avrebbe meritato il rosso.
Proprio il francese aveva segna-
to l’1-0 nel primo tempo. A mettere
i conti in pari è stato Barella, poi è
toccato a Lautaro e Gosens. E con
un 3-3 impossibile da dimenticare
non solo per chi c’era, ma anche
per chi ha sentito il solo finale in ra-
dio, si allontanano le mire di ottavi
della squadra capolista in Liga, che
solo con la qualificazione potrebbe
aiutare un bilancio su cui grava più
di un miliardo di debito.
Già un’ora prima dell’inizio, il ca-
f dall’incursore Sergi Roberto.
Un pari che poteva
essere una vittoria,
ora la chance davanti
ai nostri tifosi. Era
il girone più difficile
SIMONE INZAGHI
g che con quella sostituzione puniti-
Barcellona
40’ pt Dembelé, 37’ st e 47’ st
Lewandowski
Inter
5’ st Barella, 18’ st Lautaro,
44’ st Gosens
Barcellona (4-3-3)
Ter Stegen 6 — Sergi Roberto 5.5 (28’ st Kessie 6),
Piqué 5, Eric Garcia 5, Marcos Alonso 5.5 (27’ st
Balde 6) — Pedri 6.5, Busquets 5 (20’ st De Jong
6.5), Gavi 6.5 (37’ st Ferran Torres sv) — Dembelé
7, Lewandowski 7, Raphinha 5.5 (21’ st Ansu Fati
6). All. Xavi 6
Inter (3-5-2)
Onana 6.5 — Bastoni 7 (41’ st Acerbi 5.5), De Vrij
6.5, Skriniar 7 — Dumfries 7, Barella 7.5 (40’ st
Asllani 5.5), Çalhanoglu 6.5 (32’ st Gosens 7),
Mkhitaryan 6, Dimarco 6.5 (22’ st Darmian 6) —
Dzeko 7 (31’ st Bellanova 6), Lautaro 8. All. Inzaghi 7
Arbitro: Marciniak (Pol) 5.5.
Note: ammoniti Lautaro, De Vrij, Dembelé,
Mkhitaryan. Spettatori 82.302.
3 Champions. Una nemesi.
3 to la sua Inter in un Mourinhano
k Al Camp Nou primo gol in questa Champions per Lautaro Martinez
tino ululante del Camp Nou ha pro-
vato ad atterrire i giocatori interi-
sti. I tifosi blaugrana hanno allena-
to il loro italiano di modo da insul-
tare gli ospiti nella loro lingua. Ep-
pure l’Inter non si è fatta intimidi-
re. Per la prima mezz’ora, pur sen-
za contendere il possesso palla alla
squadra di Xavi, quella di Inzaghi è
riuscita a difendersi e ripartire.
Copia di 5c8dd9059c2be21024c69bd29ee36997
Tanto che nel primo terzo di parti-
ta le migliori occasioni sono state
nerazzurre. Prima una traversa di
Dzeko. Poi un tiro da fuori di Mkhi-
taryan. Quindi un contropiede ac-
ceso da Barella e spento da Dum-
fries addosso a Ter Stegen. Xavi ha
dato libertà tanto a Pedri quanto a
Dembelé, che ha buttato in porta
da un passo una bella palla servita
Nella ripresa è stata l’Inter a fare
quel che il Barcellona recitava e ba-
sta: attaccare. E ha pareggiato con
un’imbucata feroce di Barella, in-
nescato da Bastoni con un lancio
da bravo trequartista. Poi è arriva-
to anche il raddoppio, con Lautaro
che ha interrotto il suo lungo scio-
pero dal gol quando più contava,
complice un erroraccio di Busque-
ts, subito tolto dal campo da Xavi,
va ha dimostrato tutto il suo nervo-
sismo. Una sofferenza che viene da
lontano, da quel 2010 in cui l’Inter
al Camp Nou conquistò la finale
Saggi invece i cambi di Inzaghi,
che inserendo Bellanova e Gosens
per Çalhanoglu e Dzeko ha blinda-
7-2-1. Ma il pareggio blaugrana è ar-
rivato lo stesso, per colpa di una
palla persa da De Vrij e infine devia-
ta da Bastoni dopo che Lewandow-
ski l’aveva calciata. Il destino della
partita era di non finire mai, e fra
ultimi minuti e recupero si sono in-
castrati due gol, il primo di Gosens
e il secondo di testa di Lewandow-
ski, e una rete già fatta buttata da
Asllani. Per l’Inter l’unica vittoria
al Camp Nou resta quella del 1970
in Coppa delle Fiere. Ma nella cor-
sa agli ottavi ora è padrona del pro-
prio destino.
©RIPRODUZIONE RISERVATA

Quarto successo consecutivo in Champions

Un’altra sinfonia del Napoli

Spalletti è già agli ottavi
e ritrova anche Osimhen
Battuto di nuovo l’Ajax:
4-2 e qualificazione
De Laurentiis: “Mamma
mia che emozioni”
di Marco Azzi
Napoli — Mamma mia, che Napoli.
Questa volta il titolo l’ha suggerito
Aurelio De Laurentiis, mettendo il si-
gillo con un tweet appassionato sul-
la festa dei 55 mila del Maradona, te-
stimoni oculari dell’ennesimo
show. Gli azzurri hanno infatti di
nuovo spazzato via (4-2) la resisten-
za dell’Ajax e si sono assicurati con
180’ di anticipo il pass per gli ottavi
di finale. Ma i numeri del gruppo di
Luciano Spalletti sono la fotografia
di un clamoroso e sorprendente do-
minio, che va persino al di là della
meritata qualificazione e della con-
creta ipoteca sul primo posto nel gi-
rone, anche quello a portata di ma-
no, ormai : 4 vittorie di fila e 17 gol se-
gnati in 360’. Nessuno in Europa sta
marciando con lo stesso passo ed è
un exploit che fa bene a tutto il cal-
cio italiano, già certo di avere alme-
no una sua rappresentante nella fa-
se a eliminazione diretta.
Il Napoli era partito come outsi-
der dalla terza fascia nel sorteggio di
agosto, ma a distanza di un mese e
mezzo è riuscito a scalare le gerar-
chie in Europa con un crescendo
inarrestabile, che fa il pari con il pri-
mato in classifica altrettanto autore-
vole in Serie A degli azzurri, arrivati
con quella di ieri a 9 vittorie consecu-
tive, tra Coppa e campionato. La
squadra di Spalletti ha segnato 10
gol in otto giorni al malcapitato
Ajax, che s’era presentato al Marado-
na per riscattare la disfatta di Am-
sterdam ed è invece uscito a testa
bassa pure da Fuorigrotta. Dopo un
quarto d’ora la pratica era stata già
archiviata dalle reti di Lozano e del
sempre più convincente Raspadori,
terzo italiano dopo Ravanelli e Del
i Ritorno con gol
Osimhen non
segnava dalla gara
col Monza del 21
agosto. Si era fatto
male il 7 settembre
CIRO DE LUCA/REUTERS
Napoli 4 Piero ad andare a segno al debutto invece già chiuso i conti e nelle pros-
4’ pt Lozano, 16’ pt Raspadori, 17’ in Champions nelle prime tre gare sime due gare con Rangers Glasgow
st rig. Kvaratskhelia, 44’ st Osimhen giocate. È una buona notizia anche e Liverpool la squadra di Spalletti
per il ct Mancini, alla ricerca di un dovrà limitarsi a difendere il primo
Ajax 2 uomo d’aria capace di imporsi a li- posto nel girone, strizzando magari
4’ st Klaassen, 38’ st rig. Bergwijn vello internazionale. l’occhio al jackpot per le vittorie che
De Laurentiis ha investito in esta- ha portato finora nelle casse del
Napoli (4-3-3) te 35 milioni per strappare al Sassuo- club ben 11.2 milioni di premi. L’uni-
Meret 6 — Di Lorenzo 6.5, Kim 6, Juan Jesus 5.5, lo Raspadori e ieri se l’è mangiato co cruccio del pomeriggio al Mara-
Olivera 6.5 — Anguissa 6 (4’st Ndombele 6), Lobotka con gli occhi, lucidi peraltro anche dona è l’infortunio di Anguissa: co-
6.5, Zielinski 6.5 (44’ st Gaetano sv) — Lozano 7 (32’
st Politano sv), Raspadori 7 (5’ st Osimhen 7), per la prestazione complessiva del stretto a chiedere il cambio per un
Kvaratskhelia 7 (32’ st Elmas sv). All. Spalletti 7.5. Napoli. Contro l’Ajax ha brillato di fastidio muscolare, da valutare. Do-
Ajax (4-3-3) nuovo pure Kvaratskhelia, autore menica a Fuorigrotta arriva il Bolo-
Pasveer 5.5 — Sanchez 5 (19’ st Baas 5), Timber 5,
della terza rete su rigore. Poi a com- gna e toccherà a Ndombele sostitui-
Blind 4.5, Bassey 5 — Klaassen 6.5, Alvarez 5, Taylor pletare il poker ha provveduto Osim- re il compagno di reparto, in una sfi-
5.5 (19’ st Grillitsch 6) — Berghuis 6 (39’ st hen, che era al rientro dopo oltre un da che potrebbe portare in doppia
Conceicao sv), Kudus 5 (19’ st Brobbey 6), Bergwijn
6.5 (39’ st Ocampos sv). All. Schreuder 5.5. mese in infermeria e sarà ora una cifra la striscia di successi della dop-
preziosa arma in più da utilizzare pia capolista: d’Europa e d’Italia.
Arbitro: Zwayer (Germania) 6. nella lotta al vertice del campiona- Che Napoli, mamma mia.
Note: ammoniti Klaassen, Sanchez, Alvarez,
Bassey, Bergwijn, Juan Jesus, Osimhen e Politano. to. In Champions gli azzurri hanno ©RIPRODUZIONE RISERVATA
pagina
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46
Rai 1
6.00 RaiNews24
6.30 Tgunomattina - in
collaborazione
con daytime.
All’interno: 6.35
Rassegna stampa;
7.00 TG1; Che
tempo fa
8.00 TG1. All’interno:
Che tempo fa
8.55 Unomattina
9.00 TG1 L.I.S.
9.45 Speciale Tg1
Insediamento
Camere
13.30 Telegiornale
14.05 Oggi è un altro
giorno
16.05 Il paradiso delle
signore - Daily
16.55 TG1
17.05 La vita in diretta
18.45 Reazione a catena
20.00 Telegiornale
20.30 Soliti Ignoti - Il
Ritorno
21.25 Imma Tataranni
- Sostituto
Procuratore - Serie
Tv - «La donna che
perse la testa»
23.35 Porta a Porta
23.50 Tg 1 Sera
1.20 RaiNews24.
All’interno: Che
tempo fa
1.55 Overland 20 -
Verso l’Africa che
cambia
2.55 RaiNews24
digitale terrestre
Rai Storia
16.00 Cronache dall’antichità
17.00 Rommel, un caso di
coscienza
17.50 #maestri
18.30 Magnifiche. Storia e
storie di Università
19.30 Rai News - Giorno
19.35 Match
20.10 Il giorno e la storia
20.30 Passato e Presente
21.10 a.C.d.C.
22.10 a.C.d.C.
23.10 Studi Americani
Rai 5
12.30 Art Rider
13.30 Immersive World
14.00 Evolution - Il viaggio di
Darwin
15.50 Il Maggiore Barbara
17.45 Mahler/Berio
18.05 Appresso alla musica
19.00 Le serie di RaiCultura.it
19.15 Rai News - Giorno
19.20 Le serie di RaiCultura.it
19.25 Art Rider
20.20 Lungo il fiume e
sull’acqua
21.15 Le Comte Ory
23.45 Appresso alla musica
0.40 Hip Hop Evolution
1.30 Rai News - Notte
Movie
23.20 Film: Truth: Il prezzo
della verità - con Cate
Blanchett, Robert
Redford, Dennis Quaid
1.30 Anica - Appuntamento
al cinema
1.35 Movie Mag
2.00 Film: La battaglia dei
sessi - di J. Dayton, V.
Faris, con E. Stone, S.
Carell
Giallo
15.15 L’Ispettore Barnaby
17.10 Il giovane ispettore Morse
19.10 L’Ispettore Barnaby
21.10 Modern Murder - Due
detective a Dresda
23.10 Soko Kitzbuhel - Misteri tra le
montagne
0.10 Soko Kitzbuhel - Misteri tra le
montagne
1.10 I misteri di Murdoch
Real Time
15.50 Abito da sposa cercasi
16.20 Abito da sposa cercasi
17.20 Abito da sposa cercasi
18.20 Cortesie per gli ospiti
19.20 Cortesie per gli ospiti
20.20 Cortesie per gli ospiti
21.20 Io e...
22.20 Io e...
23.15 Io e...
Televisione Giovedì, 13 ottobre 2022
PROGRAMMI TV
Rai 2 Rai 3 Canale 5 Italia 1 Rete 4 La Sette
6.00 La grande vallata - 6.00 RaiNews24 6.00 Prima pagina Tg5. 6.40 Piccolo Lord 6.10
Finalmente Soli 6.00 Meteo - Oroscopo
Serie Tv 7.00 TGR Buongiorno All’interno: 7.55 7.10 L’isola della 6.35
Tg4 Telegiornale - Traffico
6.50 Un ciclone in Italia Traffico; Meteo.it piccola Flo 6.55
Stasera Italia (r) 7.00 Omnibus news
convento - Serie 7.30 TGR - Buongiorno 8.00 Tg5 - Mattina 7.40 Una per tutte, 7.50
Kojak - Serie Tv 7.30 Tg La7
Tv Regione 8.45 Mattino cinque tutte per una 8.55
Miami Vice - Serie 7.55 Omnibus Meteo
7.45 Heartland - Serie 8.00 Agorà 10.55 Tg5 - Mattina 8.10 Anna dai capelli Tv Condotto da Paolo
Tv 9.45 Agorà Extra 11.00 Forum rossi 9.55 Rizzoli & Isles - Sottocorona
8.30 Tg 2 10.30 Elisir 13.00 Tg5. All’interno: 8.40 Chicago Med - Serie Tv 8.00 Omnibus -
8.45 Radio2 Social Club 12.00 TG3 Meteo.it Serie Tv 10.55 Detective Monk - Dibattito
10.00 Tg2 Italia 12.25 TG3 - Fuori TG 13.45 Beautiful 10.30 C.S.I. New York - Serie Tv 9.40 Coffee Break
10.55 Tg2 - Flash 12.45 Quante storie Serie Tv 11.55 Tg4 Telegiornale Condotto da
14.10 Una vita
11.00 Tg Sport 13.15 Passato e Presente 12.25 Studio Aperto 12.25 Il Segreto Andrea Pancani
14.45 Uomini e donne
11.10 I Fatti Vostri 14.00 TG Regione 13.00 Grande Fratello Vip 13.00 La signora in giallo 11.00 L’aria che tira
13.00 Tg2 - Giorno 14.20 TG3 16.10 Amici di Maria 13.20 Sport Mediaset - Serie Tv Condotto da
13.30 Tg2 - Tutto il bello 14.50 Leonardo 16.40 Grande Fratello 14.05 I Simpson 14.00 Lo sportello di Myrta Merlino
che c’è 15.05 Piazza Affari Vip 15.35 N.C.I.S. Los Forum 13.30 Tg La7
13.50 Tg2 - Medicina 33 15.15 TG3 - L.I.S. 16.50 Un altro domani Angeles - Serie Tv 15.30 Tg4 Diario Del 14.15 Tagadà - Tutto
14.00 Ore 14 15.20 Giornate FAI 17.25 Pomeriggio 17.25 The mentalist - Giorno quanto fa Politica
15.15 BellaMà d’Autunno cinque Serie Tv 16.35 Film: Assassinio Condotto da
17.25 Castle - Serie Tv 15.30 #Maestri 18.45 Caduta libera. 18.20 Meteo allo specchio - di Tiziana Panella
18.10 Tg2 - L.I.S. 16.20 Aspettando Geo All’interno: 18.30 Studio Aperto Guy Hamilton, con 16.40 Taga Focus
18.15 Tg 2 17.00 Geo 19.40 Tg5 - 19.00 Studio Aperto Angela Lansbury, 17.00 Speciale Tg La7
18.35 TG Sport Sera 19.00 TG3 Anticipazione Mag Elizabeth Taylor Condotto da
19.05 N.C.I.S. - Serie Tv 19.30 TG Regione 19.55 Tg5 Prima Pagina 19.30 N.C.I.S. - Serie Tv 19.00 Tg4 Telegiornale Enrico Mentana
19.50 Una scatola al 19.55 Mondiale Femm. 20.00 Tg5. All’interno: 20.25 N.C.I.S. New 19.45 Tg4 Telegiornale. 20.00 Tg La7
giorno 2022: Semifinale: Meteo Orleans - Serie Tv All’interno: 19.48 20.35 Otto e mezzo
20.30 Tg 2 20.30 Italia - Brasile 20.40 Striscia La Notizia 21.20 Film: Atomica Meteo.it Condotto da Lilli
21.00 TG2 Post 22.05 Film: Un’intima 21.20 Grande Fratello Bionda - di David 19.50 Tempesta Gruber
21.20 Unabomber convinzione - di Vip Leitch, con d’amore 21.15 Piazza Pulita
23.25 Stasera c’è Antoine Raimbault, 1.50 Tg5 Notte Charlize Theron, 20.30 Stasera Italia Condotto da Prima scelta
Cattelan su Raidue con Marina Foïs 2.25 Striscia La Notizia James McAvoy 21.20 Dritto e rovescio Corrado Formigli di Silvia Fumarola
0.35 I Lunatici 24.00 Tg3 - Linea Notte 3.10 Uomini e donne 23.45 Film: The Island 0.55 Film: La caduta 1.00 Tg La7
2.25 Radiocorsa 1.00 Meteo 3 4.45 Vivere - di Michael degli dei - di 1.10 Otto e mezzo (r)
3.25 Film: Mustang -
di Deniz Gamze
Ergüven, con
1.05 Newton
2.05 RaiNews24
5.10 Distretto di Polizia
- Serie Tv - «Un
conto in sospeso»
Bay, con Ewan
McGregor,
Steve Buscemi.
Luchino Visconti,
con Dirk Bogarde,
Helmut Griem,
1.50
2.30
4.30
ArtBox (r)
L’aria che tira (r)
Tagadà - Tutto
Che giallo
Günes Sensoy,
Erol Afsin
4.50 Squadra Speciale
All’interno: 0.35
Tgcom; Meteo.it
2.15 Studio Aperto - La
Renaud Verley.
All’interno: 1.40
Tgcom; 1.45
quanto fa Politica
(r) la baronessa
Cobra 11 - Serie Tv giornata Meteo.it
decapitata
satellite
Rai 4 Sky
Imma Tataranni
16.45 Private Eyes
18.20 MacGyver Cinema Rai 1 - 21.25
19.50 Coroner
21.20 Film: Alita - Angelo 14.45 Cuori ribelli - di Ron 19.00 Amore & altri rimedi - di 21.15 Money Monster - L’altra
11.45 Un amore all’improvviso - La seconda stagione si chiude con
della battaglia - di di Robert Schwentke Sky Howard Sky Cinema Edward Zwick Sky faccia del denaro - di Jodie
Robert Rodriguez, con Cinema Romance Collection Cinema Romance Foster Sky Cinema Uno un omicidio macabro: Imma
Rosa Salazar, Jennifer 15.20 Dear John - di Lasse 19.15 Patch Adams - di Tom 22.35 Heidi - di Alain Gsponer
11.50 La leggenda del pianista
sull’oceano - di Giuseppe Hallström Sky Cinema Shadyac Sky Cinema Sky Cinema Family Tataranni (Vanessa Scalera)
Connelly, Christoph
Waltz Tornatore Sky Cinema Romance Collection
Copia di 5c8dd9059c2be21024c69bd29ee36997
22.50 Croce e Delizia - di Simone indaga sulla fine della baronessa
15.40 C’è tempo - di Walter 19.20 Cattivissimo me 2 - di Godano Sky Cin. Romance
23.25 Resident Alien
Collection
11.55 Space Jam: New Legends Veltroni Sky Cinema Pierre Coffin, Chris 23.00 Sapore di te - di Carlo Giuseppina Antonini De Raho
0.10 Resident Alien - di Malcolm D. Lee Sky Family Renaud Sky Cinema Vanzina Sky Cinema ritrovata senza vita nel vialetto
15.40 Big Game - Caccia al Family Comedy
0.55 Anica - Appuntamento Cinema Family
11.55 Attacco al potere - presidente - di Jalmari 19.25 Ghost Movie 2 - Questa 23.00 Matrix Resurrections che porta alla sua sontuosa
al cinema Helander Sky Cin. Uno volta è guerra - di Michael - di L. Wachowski Sky dimora. È stata decapitata. Un
Olympus Has Fallen
15.45 Olè - di Carlo Vanzina Tiddes Sky Cinema Cinema Uno
- di Antoine Fuqua Sky
Sky Cinema Comedy Comedy 23.05 Out of Sight - di S. delitto che per la magistrata è
TV8 Cinema Uno
12.15 In vacanza su Marte - di 16.40 Godzilla II - King Of The 19.40 Il sesso degli angeli - di Soderbergh Sky Cinema legato alla costruzione di un
Monsters - di Michael Leonardo Pieraccioni Sky Collection
6.58 TG24 Preview
N. Parenti Sky Cinema
Dougherty Sky Cinema Cinema Uno 23.20 Outlander - L’ultimo termovalorizzatore a Matera.
Comedy
7.00 Sky Tg24 Mattina 12.35 Dead Man Down - Il sapore Action 21.00 Viking - di Andrey vichingo - di Howard
8.00 Il segreto di Susanna della vendetta - di Niels 17.10 Il collezionista di ossa - di Kravchuk Sky Cinema McCain Sky Cin. Action
9.45 Tg News SkyTG24 Phillip Noyce Sky Cinema Action 0.30 Step up - di Anne Fletcher
Arden Oplev Sky Cinema
10.00 Bruno Barbieri - 4 Hotel Action Collection 21.00 Una famiglia perfetta - di Sky Cinema Family
11.15 Tg News SkyTG24 13.40 A cena da amici - di 17.15 Com’è bello far l’amore Paolo Genovese Sky 0.35 Serendipity - Quando
11.30 Alessandro Borghese - 4 Norman Jewison Sky - di Fausto Brizzi Sky Cinema Comedy l’amore è magia - di Peter
ristoranti Cinema Romance Cinema Romance 21.00 Il mistero di Arkandias - di Chelsom Sky Cinema
12.45 Alessandro Borghese - 17.15 Swing - Cuore da Alexandre Castagnetti, Romance
13.55 La vita è una cosa
Celebrity Chef meravigliosa - di Carlo campioni - di M. Mailer Julien Simonet Sky 0.50 Cose dell’altro mondo - di
14.00 La mia ossessione Vanzina Sky Cinema Sky Cinema Uno Cinema Family Francesco Patierno
15.45 Innamorarsi a Parigi 17.35 Ci vediamo domani - di 21.00 After - di Jenny Gage Sky Sky Cinema Comedy
Comedy
17.30 Un dolce autunno Andrea Zaccariello Sky Cinema Romance 1.10 EdTv - di Ron Howard
13.55 Step up - di Anne Fletcher
19.15 Alessandro Borghese - Cinema Comedy 21.15 Il matrimonio del mio Sky Cinema Collection
Sky Cinema Family migliore amico - di P.J.
Celebrity Chef 18.55 La fratellanza - di Ric 1.20 Skyline - di Colin Strause,
14.35 Godzilla - di Gareth Roman Waugh Sky Hogan Sky Cinema Greg Strause Sky Cinema
20.30 Prepartita Europa e Edwards Sky Cinema
Conference League: 4a g. Cinema Action Collection Action
Action
21.00 UEFA Europa League: Lazio -
Sturm Graz
k Vanessa Scalera nella serie
23.00 Postpartita Europa e
Conference League: 4a g. Sport
Podcast Piazzapulita
Cielo 12.00 Ciclismo: Putrajaya - 18.20 Ciclismo: 2a g. Mondiali
La 7 - 21.15
12.45 Love it or List it - Prendere o
Genting Highlands. 133
km Giro di Langkawi
Eurosport
18.45 Calcio: Fiorentina - Notizie e storie
Eurosport 2 Hearts UEFA Europa
lasciare
13.45 MasterChef Italia 12.30 Calcio: Napoli - Ajax Conference League da ascoltare
16.45 Fratelli in affari Champions League Sky Sky Sport Football La destra sovranista che si prende
17.45 Buying & Selling Sport Uno 18.45 Calcio: Betis - Roma UEFA il Parlamento, la crisi energetica e
18.45 Love it or List it - Prendere o 13.00 Ciclismo: 1a g. Mondiali Europa League
lasciare Eurosport Sky Sport Uno la recessione alle porte, la nuova
19.45 Affari al buio 13.00 Tennis: Semifinali M 19.00 Biliardo: Finale Masters escalation di Putin in Ucraina.
Roland Garros Eurosport 2 Eurosport 2
20.15 Affari di famiglia
21.15 The Keeper
13.15 Wrestling: AEW Battle 20.00 Atletica leggera: Chicago In Alaska Questi alcuni dei temi al centro
Marathon Eurosport 2
23.15 Dave’s Old Porn - Tutti pazzi
Of The Belts IV Sky Sport
Arena 20.00 Pallavolo: 2a Semifinale Michele Lupi della puntata; tra gli ospiti di
per il porno FIVB Mondiali F Sky Sport Corrado Formigli, la vicepremier
14.00 Basket: Trento - Patrasso
0.15 Sex Life Arena
EuroCup Sky Sport Arena
14.00 Calcio: Rangers - 20.45 Calcio: Highlights Sky
ucraina Iryna Vereshchuck,
Liverpool Champions Sport Football Michele Lupi e James Giovanni Floris, Ezio Mauro, il
Nove League Sky Sport 21.00 Tennis: Swiatek - Gauff
Mollison incontrano Erin direttore di Domino Dario Fabbri,
Football Roland Garros
13.20 Storie criminali 14.00 Judo: 8a g. Judo World Eurosport 2 Hogan, trivellatore di e il senatore Carlo Cottarelli (Pd).
15.15 Le ultime 24 ore - Caccia al 21.00 Calcio: Manchester
killer
Championships Sky Sport
Uno United - Omonia UEFA
Fairbanks, in Alaska, che
17.15 Sulle orme dell’assassino 14.30 Ciclismo: Prova F Gravel Europa League Sky Sport trivella per cercare l’oro
Football
19.15 Cash or Trash - Chi offre di World Championship
Eurosport 21.00 Calcio: Lazio - Sturm Graz
nascosto nel sottosuolo. La caduta degli dei
più?
20.20 Don’t Forget the Lyrics - Stai 15.00 Ciclismo: Prova M Gravel UEFA Europa League Sky Su One Podcast Rete 4 - 0.55
sul pezzo World Championship Sport Uno
Eurosport 22.00 Triathlon: Cross Triathlon
21.25 Only Fun - Comico Show World Championship
23.35 Il contadino cerca moglie 15.00 Golf: Andalucia Masters DP
Eurosport
World Tour Eurosport 2
15.30 Ciclismo: Giro del Veneto 22.00 Baseball: Houston - L’allena-mente Come in una tragedia di
Eurosport Seattle MLB
L.Antonini - A.Mora Shakespeare, Luchino Visconti
D-Max 16.00 Calcio: Napoli - Ajax Sky Sport Arena
racconta i conflitti sanguinosi di
Champions League Sky 22.30 Tennis: Nadal - Ruud
15.45 Lupi di mare Sport Football Roland Garros Eurosport 2 una famiglia durante il nazismo.
22.35 Atletica leggera: Chicago
17.40 I pionieri dell’oro 17.00 Ciclismo: 1a g. Mondiali
Marathon Eurosport
Alessandro Mora e Laura Joachim Essenbeck, proprietario di
19.30 Nudi e crudi Eurosport
21.25 Metal Detective 17.15 Pallavolo: 1a Semifinale 23.00 Calcio: Betis - Roma UEFA Antonini rispondono a una acciaieria, affida la direzione al
Europa League Sky Sport
23.25 La febbre dell’oro: miniere FIVB Mondiali F Sky Sport
Football
quanti si sono rapportati figlio iscritto alle squadre d’assalto
Arena
perdute 18.00 Calcio: Milan - Chelsea 23.30 Biliardo: Finale Masters con loro durante la prima hitleriane per ingraziarsi il regime.
0.20 Alaska: gli alieni sono tra noi Eurosport
2.00 Paranormal TV
Champions League Sky
23.30 Calcio: Fiorentina -
stagione, creando una È l’inizio della fine. Nel cast Dirk
Sport Football
2.50 Ed Stafford: duro a morire 18.15 Calcio: 10a g. Ep. 3 Hearts UEFA Europa puntata ad hoc per i più Bogarde, Ingrid Thulin, Helmut
Conference League
4.40 Ed Stafford: duro a morire Premier League Remix
Sky Sport Football giovani. Su One Podcast Berger, Umberto Orsini.
5.35 Marchio di fabbrica Sky Sport Football
.
Giovedì, 13 ottobre 2022 L’ultima pagina 47
Multischermo
di Antonio Dipollina

Boris Johnson I n questo periodo l’accavallarsi di

serie tv di stampo internazionale
rischia di far correre troppo veloce
cucire insieme la realtà di cui sopra:
mentre si resta rapiti dalla
descrizione del lavoro d’insieme
quello che succedeva in Italia era
monitorato come riferimento
principale di tutto: per
l’attenzione su lavori che dello staff governativo (un misto di preoccuparsi, oppure per il
e l’istrionismo meriterebbero riflessioni su
riflessioni. Vedi il caso di This
proditorietà ed efficienza non
efficiente di fronte all’emergenza
contrario. L’insieme è un racconto
che ne mescola decine: il regista
England (Sky Atlantic) che è facile sconosciuta del Covid) gli episodi Michael Winterbottom ha detto che
del potere far passare come una sorta di
one-man show di un immenso
portano subito altrove, ovvero nelle
storie singole di uomini e donne
il lavoro non è un attacco diretto a
BoJo, “ma lui non ne sarà contento”.
Kenneth Branagh che interpreta colpiti dal virus e che soccombono Il senso sembra in effetti quello. Ma
l’ex premier Boris Johnson nei modi peggiori, mentre intorno da This England si esce continuando
dall’inizio della pandemia in avanti. si diffonde quella sensazione di a chiedersi cosa si sia visto, in
E invece, per costruzione, panico collettivo, in versione light, realtà: fiction a realismo estremo,
ideazione, scelte di sceneggiatura è che ben conosciamo. E Johnson? Ha realtà appena sceneggiata. Il tutto
una specie di laboratorio alchemico la nuova compagna e una con un senso di ammirazione che è
sul racconto del presente, per gravidanza in arrivo destinata a fare quello che gli inglesi in queste cose
fiction e non solo. Ci si potrebbe scandalo, ma cosa vuoi pensare allo reclamano a piene mani.
fermare alla semplice domanda scandalo se ci sono il virus e ***
j La metamorfosi “ma può uno come BoJo guidare un l’istrionismo incosciente che ti Chiedendo scusa alla televisione:
Kenneth Branagh nei panni di Boris importante pezzo di mondo?”, darsi porta a sottovalutarlo e a giocare ma quanto sono (sempre più) bravi
Johnson nella serie This England, in una risposta e chiuderla lì. This carte impossibili? Per noi è quelli del Ruggito del Coniglio su
onda su Sky Atlantic England invece è implacabile nel oltremodo penoso constatare come Radio 2? ©RIPRODUZIONE RISERVATA

Cruciverba Orizzontali Verticali Accadde oggi

di Stefano Bartezzaghi 1. È “regular” prima dei 1. Un cambio di tecnologia che di Luigi Gaetani
play offs. richiede di adeguarsi.
6. Un corso di specialità. 2. Un tedesco.
12. Gli inizi di Windows.
13. Li eleggono le prime
3. La velocissima date di certi
incontri per trovare un
partner.
“O speziale veritiero! Il tuo veleno è
rapido. E così con un bacio io
muoio”. Non furono auliche come quelle
sedute. 4. L’ordinale più piccolo.
5. Punti sulla pelle. del Romeo shakespeariano le ultime
15. Avviene oggi. 6. Una divisa da combattimento. parole di Claudio, che secondo Seneca uscì
17. Tu, con cui parlo. 7. Konrad della politica tedesca. di scena in modo più prosaico: “Credo di
18. Un intrigo subdolo. 8. Si riuniscono a Palazzo essermela fatta addosso!” (ma l’originale
Madama.
19. Non Classificato. 9. La sigla del tritolo. latino è più volgare). Comunque, sempre
21. Dischi metallici. 10. College inglese. di avvelenamento si era
23. Si riuniscono in Camera. 11. Il prefisso della seconda volta. trattato: l’imperatore morì il
14. Impugna la katana. 13 ottobre 54 dopo aver
27. Centro di smistamento. 16. Due lettere per zittire.
29. Un furfante. 20. Cottarelli economista (iniz.). mangiato dei funghi letali.
22. Un famoso cagnolino. Probabilmente un
30. Non rallegrano. 24. Offendono la religione. complotto ordito dalla
33. Il principio che fa 25. Pagato in inglese.
intervenire le autorità di 26. Il grande tennista Năstase.
moglie Agrippina,
livello superiore quando 28. La seconda volta. desiderosa di far salire al
le inferiori non fanno 31. Sua Santità (sigla). trono Nerone. Nei secoli il
quel che devono. 32. Il capoluogo sardo (targa). veleno è andato spesso di
Copia di 5c8dd9059c2be21024c69bd29ee36997
moda come strumento di
risoluzione di controversie politiche (e a
La coda dell’occhio certe latitudini usa ancora oggi). Secondo
alcuni, il 13 ottobre 1503 a Pio III fu
di Michele Smargiassi
somministrata una sostanza tossica, il che
può averlo condotto alla tomba qualche
Che Hanuman, il re giorno dopo. Ma forse il papa era solo di
delle scimmie, salute cagionevole. Fu uno dei pontificati
più brevi della storia, 26 giorni. Pio III era
adori farsi dei selfie, succeduto ad Alessandro VI – papa Borgia
era prevedibile. – anche lui, narra la leggenda, morto
Quanto al dio avvelenato, ma per errore. ©RIPRODUZIONE RISERVATA
Rama, pieno di sé
com’è, non è Sudoku 2 3 6 8 7
difficile
6 1
convincerlo. Più Come si gioca
problematico il Completare
9
demone Ravana, il diagramma 9 7 5
tiranno di Lanka. in modo che
ciascuna riga, 3 8 2 6
Con le sue dieci colonna e 4 6 1
teste, riquadro 3x3
contenga una 4
dell’inquadratura
sola volta tutti i 7 8
non ci entra numeri da 1 a 9.
proprio. Livello: avanzato
8 2 5 1 9
EPA/RAJAT GUPTA

Meteo La prima cosa bella

di Gabriele Romagnoli
Sole Oggi Domani Oggi Min Max Domani
Nuvoloso Ancona
L
16 21 163 15 22 143 a prima cosa bella di giovedì 13 ottobre 2022 è
Variabile Aosta 10 19 123 10 19 125 una lezione di scrittura impartita a sorpresa nel
Coperto Bari 17 18 141 16 22 158 bel mezzo di un film che si annunciava trascurabile:
Pioggia Bologna 13 23 227 12 23 219 La ragazza più fortunata del mondo, Netflix.
Rovesci Cagliari 19 25 106 19 25 124
Grandine Campobasso 12 14 139 10 19 143
Temporali Catanzaro 16 20 123 14 22 112
Continua sul sito, anche in versione audio con la
Nebbia Firenze 15 24 187 12 24 184
voce dell’autore: larep.it/pcb
Neve Genova 18 22 205 17 21 183
L’Aquila 10 17 128 8 21 140
Mare Milano 13 22 330 12 22 368
Calmo Napoli 17 19 222 15 23 194
Le soluzioni di ieri
Mosso Palermo 21 26 109 21 25 95 5 4 3 6 9 7 8 2 1

Perugia 9 1 6 8 5 2 7 3 4
Agitato 13 21 155 10 21 136
7 2 8 1 3 4 6 5 9
Potenza 12 14 144 9 17 132
Vento 1 3 2 7 4 9 5 8 6
Roma 16 23 225 14 25 186
4 8 9 5 2 6 3 1 7
Calmo Torino 11 20 328 11 20 368
6 7 5 3 8 1 4 9 2
Moderato Trento 10 23 202 10 22 220
2 5 4 9 7 8 1 6 3
Forte Dati Trieste 14 22 166 14 22 173 3 9 1 4 6 5 2 7 8
Molto forte Venezia 13 22 161 14 22 172 8 6 7 2 1 3 9 4 5
.

Copia di 5c8dd9059c2be21024c69bd29ee36997