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TAREA 1
PAPÀ PRESENTE E LAVORATORE? IN ITALIA RESTA UN LUSSO
DOMANDA 0 1 2 3 4 5 6 7 8
RISPOSTA C C B C C B C C A
Il “caso Italia”
L’obiettivo, oltre a quello di consentire ai papà una maggiore partecipazione alla vita
familiare, è di non far ricadere sulle sole donne l’onere della cura e mettere le madri
lavoratrici al riparo da discriminazioni e freni alla vita professionale (7). Un fronte su cui
l’Italia registra un ritardo storico che fatica a colmare. In un recente intervento su La Stampa la
statistica Laura Sabbadini ha parlato di: «clima sociale sfavorevole alla maternità e alla paternità
nel nostro Paese, già da molto prima dell’ultima crisi. Un clima che è il frutto di un’offerta scarsa di
servizi sociali per l’infanzia, di un’organizzazione del lavoro rigida, specie nel settore privato, di un
part time che cresce solo per le donne che non vogliono farlo e non per chi vuole utilizzarlo per
conciliare i tempi di vita, di un lavoro non retribuito ancora schiacciante per la maggior parte delle
donne e di un’asimmetria nella coppia che si riduce troppo lentamente (8)».
(Tratto e adattato da www.lastampa.it, 21/12/2017, 793)
TAREA 2
DALLE NAVI DA CROCIERA AL DECALOGO DI PEPPA PIG: LA BATTAGLIA DELLE AZIENDE CONTRO LO
SPRECO ALIMENTARE
0
TABELLA DELLE RISPOSTE
SPAZIO ESPRESSIONE
0 IL LORO IMPEGNO
1 A RIDURRE
2 ALLA MANO
4 POICHÉ
5 NEI CONFRONTI
6 A NON SPRECARE
7 I PIÙ BISOGNOSI
8 FARE IL SUO
9 E POI OCCORRONO
10 INNANZITUTTO
CONSEJERÍA DE EDUCACIÓN, CULTURA Y DEPORTES
PRUEBAS TERMINALES ESPECÍFICAS DE CERTIFICACIÓN DE NIVEL IT_B2_CE_SOL_J_2018
TESTO (Dalle navi da crociera al decalogo di Peppa Pig: la battaglia delle aziende contro lo spreco
alimentare)
Nella Giornata nazionale contro gli sprechi alimentari, i big del settore —da Federdistribuzione a
Federalimentare— confermano il loro impegno (0) nella lotta allo spreco di cibo lanciando una
serie di iniziative. A novembre 2016 i principali attori della filiera agroalimentare italiana (industria,
distribuzione e consumatori), si sono uniti in un progetto multitarget da 1,5 milioni di euro che
punta in tre anni a ridurre (1) gli sprechi alimentari. Oggi, a un anno e mezzo di distanza dalla
partenza, il progetto Life Food Waste Stand-up va avanti con nuove iniziative per continuare a
sensibilizzare e informare sul tema del recupero delle eccedenze di cibo.
Un tema tutt’altro che marginale se si pensa, dati Fao alla mano (2), che nel mondo ogni anno va
sprecato 1,3 miliardi di tonnellate di cibo, un terzo della produzione mondiale, per un valore di oltre
2mila miliardi di euro. Solo in Italia, ogni anno, vengono buttati via (3) alimenti per oltre 12
miliardi e mezzo di euro. Ma i dati sul recupero lasciano ben sperare, come afferma anche il
ministro per le Politiche agricole Maurizio Martina: «Nell’ultimo anno le eccedenze recuperate sono
aumentate del 20% e si è potuto garantire cibo a più di un milione e mezzo di persone. Ma adesso
—conclude Martina— bisogna andare avanti, lavorando soprattutto sull’educazione civica, poiché
(4) più della metà del cibo si spreca a casa».
Proprio nell’ottica di una nuova “educazione quotidiana” al non-spreco, nell’ambito del progetto
Life, produttori e distributori lanciano una grande campagna social con l’hashtag #iorecupero. E
invitano i consumatori a partecipare a un divertente quiz per capire qual è il proprio
comportamento nei confronti (5) dello spreco alimentare, postando la foto di un piatto cucinato
con prodotti che altrimenti sarebbero stati sprecati. Lo “special guest” dell’iniziativa è Peppa Pig, il
famoso personaggio dei cartoni animati che propone uno speciale decalogo utile a sensibilizzare i
più piccoli. Perché l’abitudine a non sprecare (6) si impara da bambini, nei piccoli gesti casalinghi.
Il progetto Life, inoltre, sbarca anche in Regione Lazio. L’8 febbraio infatti sarà siglato un protocollo
di intesa con la giunta Zingaretti —il terzo finora realizzato con un ente regionale dopo Veneto e
Lombardia— finalizzato ad aumentare le donazioni di prodotti alimentari verso i più bisognosi (7).
Prossime tappe saranno il Friuli Venezia Giulia e la Toscana.
«La legge Gadda ha sburocratizzato e semplificato le procedure per chi vuole donare —afferma il
presidente di Federalimentare— ma dobbiamo andare oltre. Ora è fondamentale il coinvolgimento
dell’intera filiera e l’industria, che deve fare il suo (8). Se da una parte può condizionare
l’approvvigionamento agricolo, dall’altra può produrre imballaggi sempre più tecnologici che ne
aumentano la “shelf-life”, alla lettera “vita da scaffale”, ossia la conservabilità. E poi occorrono (9)
indicazioni in etichetta sempre più precise per la conservazione e la preparazione degli alimenti.
Bisogna pensare a riporzionamenti, magari monoporzione per alcuni prodotti, per consentirne un
uso più flessibile».
Novità anche a bordo delle navi Costa Crociere, dove parte il programma 4GoodFood, che ha
come obiettivo la riduzione del 50% degli sprechi alimentari a bordo delle navi della compagnia
italiana entro il 2020. Sulla flotta Costa vengono preparati ogni anno 54 milioni di pasta. Con il
nuovo programma la compagnia di navigazione ha deciso innanzitutto (10) di rivisitare la
preparazione dei piatti in senso sostenibile. E ha avviato una collaborazione con Banco Alimentare
e Slow Food per la redistribuzione a fini sociali del cibo non utilizzato sulle navi. In soli sei mesi
sono state recuperate circa 16mila porzioni, donate ad associazioni locali che si occupano di dare
assistenza a persone in difficoltà. L’obiettivo del 2018 è attivare il progetto anche in altri porti del
Mediterraneo come Palermo, Venezia e Barcellona.
(Tratto e adattato da www.repubblica.it, 05/02/2018, 620 parole)