TECNICA
URBANISTICA
Ing. Raffaella DAgata
Tutti gli indici e vincoli sono indicati in una scheda norma specifica
dellarea assegnata, nel Regolamento Urbanistico ed Edilizio del
Comune oggetto di intervento e nella normativa nazionale
vigente.
AREA DI STUDIO
Il Comune oggetto di questa esercitazione sar
VECCHIANO
un cittadina localizzata nella provincia di Pisa, a circa 12 Km
di distanza.
PIANO REGOLATORE
Il Piano Regolatore Generale un atto complesso attraverso il
quale lAmministrazione Comunale, in applicazione della
legislazione vigente, disciplina lutilizzazione e la
trasformazione del territorio e delle relative risorse.
In particolare, il Piano Regolatore Comunale, quale derivante dalla legge
urbanistica nazionale n.1150/42, stato articolato in pi livelli di
pianificazione, corrispondenti a momenti distinti di definizione e di
attuazione delle scelte del Piano:
IL PIANO IL REGOLAMENTO
STRUTTURALE URBANISTICO
I criteri adottati dal P.S. per la perimetrazione delle singole U.T.O.E. rispondono
allesigenza di CONTROLLARE qualitativamente e quantitativamente le
future trasformazioni degli insediamenti; ci implica necessariamente
lindividuazione della forma e della dimensione dellinsediamento stesso, e quindi
le definizione fisica di un LIMITE.
1
ZONE OMOGENEE
Allinterno delle U.T.O.E. sono individuati i seguenti ambiti assimilabili alle zone omogenee di
cui al D.M. 1444/68:
Subsistema EDIFICATO STORICO: (assimilabile alle zone A di cui al D.M.1444/68)
a) Edificato di antica formazione
b) Edificato formatosi attraverso la crescita in margine al perimetro del nucleo antico
c) Edificato formatosi attraverso la crescita lineare ed il completamento del tessuto
Subsistema dellEDIFICATO DI RECENTE FORMAZIONE:
d) Espansione urbana di recente formazione a carattere prevalentemente residenziale
(assimilabile alle zone B di cui al D.M. 1444/68)
e) Aree di espansione in corso di attuazione e di nuovo impianto
(assimilabile alle zone C di cui al D.M. 1444/68)
Ad ogni studente verr assegnata unarea attualmente libera sulla quale il Comune ha gi previsto come
destinazione urbanistica un nuovo insediamento residenziale di tipo C
2 - REGOLAMENTO URBANISTICO
Il Regolamento Urbanistico ha recepito le indicazioni del Piano Strutturale, articolandole nel dettaglio in
base alle scelte effettuate nelle diverse parti del territorio comunale.
Piano Attuativo
PIANI ATTUATIVI
I Piani attuativi sono strumenti urbanistici di dettaglio atti, di norma, a disciplinare
parti del territorio comunale nelle quali si debba procedere alla realizzazione di
interventi disposti dal RU e per le quali questultimo non assuma contenuti attuativi.
TAVOLA 1: planimetria dello stato di fatto dellarea dove devono essere specificati i vari
vincoli la cui area sottoposta.
- Norme tecniche di attuazione del Regolamento Urbanistico vigente del Comune di Vecchiano
Per visualizzare la maggior parte del materiale su indicato sufficiente andare alla
homepage del comune di Vecchiano: http://www.comunevecchiano.pi.it
Home Il primo Regolamento Urbanistico comunale Tutti i documenti del Regolamento Urbanistico
Una volta entrati nel sito troverete diverse informazioni che potrebbero esservi utili
COME PROCEDERE
OGNI AREA DI STUDIO SCHEDA NORMA
Sf/St = Ru = RAPPORTO
URBANISTICO
OPERE DI URBANIZZAZIONE
PRIMARIA: sono quelle indispensabili per la Sf = St Sstr Sserv
concreta fruizione degli immobili (es.: reti stradali,
elettriche, telefoniche, fognarie, del gas, acquedotto,
verde attrezzato e parcheggi) Sstr = Superficie delle strade progettate
comprensiva di marciapiedi e piste ciclabili.
OPERE DI URBANIZZAZIONE
SECONDARIA: sono quelle volte al Sserv = Sup. a standard = Superfici che devono
miglioramento della vita sociale (es.: attrezzature essere riservate per spazi pubblici, alle attivit
pubbliche di interesse collettivo, scuole materne e collettive, a verde pubblico o a parcheggio pubblico.
d'obbligo, sanitarie di quartiere ecc)
PARAMETRI DI SUPERFICIE (2)
St = superficie territoriale = superficie
totale del lotto (mq)
Sf/St = Ru = RAPPORTO
URBANISTICO
La Sserv o standard indicata dal D.M. 1444/68 che cita:
Per gli insediamenti residenziali la dotazione MINIMA
di standard di ALMENO mq 18 per spazi pubblici o
Sf = St Sstr Sserv
riservati alle attivit collettive, a verde pubblico o a
parcheggio, con esclusione degli spazi destinati alle sedi
viarie.
Spesso per, a seconda dellarea su cui si deve intervenire, sar necessario progettare una superficie a standard
di dimensione ben pi alta del valore di 18 x n. abitante; questo per rendere il quartiere pi vivibile e con
maggiori servizi per il cittadino.
Nel caso della vostra esercitazione la superficie a standard minima la dovrete calcolare voi.
PARAMETRI URBANISTICI
Vl = volume lordo previsto
4 - Controllare, dalla scheda norma, tutti i vincoli a cui sottoposta larea e con essi farne una tabella
TAV.1 Planimetria dello stato di fatto dellarea
INTESTAZION
E
Per il calcolo delle superfici destinate a servizi per prima cosa bisogna rispettare i minimi indicati
nel Piano Strutturale e in secondo luogo occorre rispettare le leggi nazionali (DM 1444/1968 e
legge Tognoli n.122/1989 per i parcheggi) in relazione alle categorie di servizi richiesti nella scheda
norma.
TAV.2 Planimetria di zonizzazione funzionale di progetto
CALCOLO DELLE SUPERFICI DESTINATE A SERVIZI
La Sserv indicata dal D.M. 1444/68 che cita:
Per gli insediamenti residenziali la dotazione MINIMA di standard genericamente di mq 18 per spazi pubblici o riservati alle
attivit collettive, a verde pubblico o a parcheggio, con esclusione degli spazi destinati alle sedi viarie
Tale quantit complessiva va di norma cos ripartita :
verde 9 mq/ab
spazi pubblici attrezzati a parco e per il gioco e lo sport, effettivamente utilizzabili per
tali impianti con esclusione di fasce verdi lungo le strade
Nella sua forma definitiva la tavola 2 conterr anche una legenda, una tabella dimensionale del progetto e la
verifica degli standard.
TAV.2 Planimetria di zonizzazione funzionale di progetto
CONSIGLI
Nel progettare la viabilit bisogna garantire le condizioni di accessibilit e di sicurezza (consentire
quindi sempre laccesso alla viabilit principale e creare una viabilit secondaria).
Nella progettazione dei lotti residenziali cercare sempre di utilizzare dimensioni ben precise e
forme il pi possibile regolari (evitare quindi forme strane con angoli acuti o lotti stretti e lunghi).
Le funzioni ammesse indicate nella scheda norma devono essere tutte realizzate
Nella localizzazione dei parcheggi pubblici tenere presente tutti i criteri di accessibilit (calcolare
sempre che ci siano le distanze adatte ad entrare e uscire da uno stallo) e tenere sempre in considerazione la
vicinanza con i servizi.
I parcheggi pertinenziali (PRIVATI) possono essere realizzati anche allinterno dei lotti residenziali
e perfino nella forma di garage privati anche seminterrati.
Il regolamento edilizio del comune di Vecchiano (art.44) indica per le residenze: per le nuove costruzioni a
destinazione residenziale, devono comunque essere garantiti min.2 spazi di sosta delle dimensioni di ml. 2,50x5,00 per ogni
unit immobiliare individuata, fatta eccezione per gli appartamenti <45 mq, per i quali sufficiente lindividuazione di 1 posto
auto.
Per edifici con destinazione duso diversa dal residenziale larea di parcheggio pertinenziale dovr
essere pari allo 0,8 mq di superficie calpestabile del fabbricato. (considerare anche se sviluppato su
pi piani!)
Le aree destinate a verde NON devono essere di risulta, ossia occupare parti che per la loro
dimensione risultano altrimenti non utilizzabili
La tavola sar predisposta nella sua forma definitiva solo dopo aver verificato tutti i dati e le
localizzazioni anche avvalendosi della tavola successiva (si consiglia di predisporre la versione finale delle
tavole solo dopo aver svolto in forma di bozza tutti gli elaborati richiesti).
TAV.3 Planimetria di lottizzazione o plani volumetrico
1 - PROGETTAZIONE DETTAGLIATA DELLA VIABILIT, DEI PARCHEGGI, DEL
VERDE E DI TUTTO CI DI CUI DEVE ESSERE CORREDATO IL PROGETTO.
2 - INDIVIDUAZIONE DEI CORPI DI FABBRICA E DELLA LORO DIMENSIONE
N.B. Il rapporto di copertura dato dalla norma quello massimo quindi si trover la massima
superficie coperta che si pu realizzare nella vostra area.
Vl St x It
Vl Sf x If
TAV.3 Planimetria di lottizzazione o plani volumetrico
Vl St x It Sf = St Sstr Sserv
Vl Sf x If
ma Sserv = nab x 27 mq
Sf = St Sstr nab x 27
Considerando che per ogni abitante da insediare corrispondono mediamente 150 mc/ab di
costruito si ha che:
nab = Vl/150
Vl St x It
Sostituendo nellequazione si ha:
(dove St e It e If sono dati dalla scheda Vl (St Sstr Vl/150 x 27) x If
norma e Sstr deciso dal progetto di massima
effettuato nella tavola 2 )
Per il calcolo del volume prendere le indicazioni del Regolamento Edilizio del comune di Vecchiano, art.4
comma 4.
Per il dimensionamento dei vani scala sia condominiali che privati consultare le indicazioni del
Regolamento Edilizio del comune di Vecchiano, art.62 comma 3
I FILI FISSI sono tutte quelle linee verticali e orizzontali necessarie per definire lo sviluppo in
pianta ed in elevazione dell'intero edificio.
I FILI FISSI contengono tutti quei punti che risultano necessari per posizionare i vari elementi che
costituiscono l'edificio, come pilastri, travi e mensole, validi per tutti i piani dell'edificio stesso.
In urbanistica questa tavola finalizzata a posizionare, in maniera univoca, gli edifici mediante
linserimento di quote. Sono quindi le facce di pareti o di pilastri che per tutta laltezza di una
struttura non hanno nessun cambiamento planimetrico.
I fili fissi costituiscono i punti di partenza per lesecuzione materiale della struttura e che d le
linee guida per la realizzazione del progetto esecutivo.
TAV.4 Planimetria dei fili fissi
TAV.5 Tipologie edilizie
PIANTE DEI DIVERSI LIVELLI
2 PROSPETTI SIGNIFICATIVI
2 SEZIONI SIGNIFICATIVE
Sono obbligatorie almeno 2 tipologie edilizie diverse di cui almeno una sia residenziale. Se si sviluppa allinterno
del progetto pi tipologie edilizie differenti non necessario svilupparle tutte.
Le piante e le sezioni devono essere debitamente quotate.
Anche per questa tavola necessario tenere in considerazioni le prescrizioni del Regolamento Edilizio vigente
del comune e le eventuali leggi nazionali.
NORME IGIENICHE - i servizi igienici debbono aprirsi su disimpegni o corridoi e soprattutto non
possono aprirsi su soggiorni o cucine (art. 62 comma 2 del R.E.)
- il secondo bagno pu essere annesso alla camera da letto
- almeno un servizio igienico deve essere dotato di finestra, di vasca da bagno o
doccia e di bidet
TAV.6 Relazione tecnica
Deve essere descritto a parole ci che con i disegni stato rappresentato, motivando le scelte
progettuali effettuate e indicando tutte le norme tecniche di cui si tenuto conto e spiegando tutti
i vari calcoli che si sono dovuti effettuare verificando il rispetto con le norme e gli standard di
partenza.
Per quanto riguarda le tavole del vostro progetto potete scegliere tra quelle su indicate la scala che
preferite in funzione della forma e dimensione del lotto in esame.
Limportante che vi sia coerenza tra le varie tavole e che siano tutte ripiegate in formato A4.
BUON
LAVORO
F.A.Q. (1)
DOMANDA: Come si calcola l Hmax di un edificio? Secondo il R.E del comune di Vecchiano:
Nel caso di coperture a falda tra la quota del Nel caso di coperture piane calpestabili
marciapiede (h max 15 cm. rispetto al piano di (terrazze) tra la quota del marciapiede e la quota
campagna) e la quota corrispondente corrispondente allestradosso del solaio di
allintersezione tra lintradosso del piano di copertura dellultimo piano
copertura con il muro esterno del fronte.
Per uno stallo verticale rispetto alla strada si deve considerare uno spazio
di manovra pari almeno a 6 m.
Pero ogni altra indicazione sulle dimensioni di strade, parcheggi e
marciapiedi, consultare il DM del 5 novembre 2001: norme funzionali
e geometriche per la costruzione delle strade e lart.44 comma 2 del
R.E. del comune di Vecchiano.
F.A.Q. (4)
DOMANDA: Cosa significa avere un volume di costruito pari a 150 mc per abitante? Se si
progettano le residenze considerando 150 mc per abitante si ottengono delle residenze enormi e un
risultato di volume che va oltre il valore massimo calcolato.
Una volta calcolata la volumetria massima da poter progettare non si deve pi fare un conto di
mc per abitante per la progettazione dei singoli appartamenti.
La somma 150 mc indica solamente che un appartamento (monolocale per una persona) non
pu essere pi piccolo di 55 mq = 150mc/2.7m (dove 2.7 laltezza dei vani). Il valore 150
mc/ab pu variare da comune a comune a seconda delle esigenze del posto. Per ogni abitante
sar sufficiente 120 mc/ab.