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Sped. in abb. Postale, Art. 2, comma 20/c - Legge 662/96 - Aut.

DC/215/03/01/01 - Potenza

Anno XXXII BARI, 24 AGOSTO 2001 N. 128

Il Bollettino Ufficiale della Regione Puglia si pubblica con frequenza infrasettimanale ed è diviso in due parti.
Nella 1ª parte si pubblicano: Leggi e Regolamenti regionali, Ordinanze e sentenze della Corte Costituzionale e di Organi giurisdizionali, Circolari aventi
rilevanza esterna, Deliberazioni del Consiglio regionale riguardanti l’elezione dei componenti l’Ufficio di presidenza dell’Assemblea, della Giunta e delle
Commissioni permanenti.
Nella 2ª parte si pubblicano: le deliberazioni del Consiglio regionale e della Giunta; i Decreti del Presidente, degli Assessori, dei funzionari delegati, di pubbliche
autorità; gli avvisi, i bandi di concorso e le gare di appalto.
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SOMMARIO

PARTE PRIMA

Leggi e Regolamenti Regionali

LEGGE REGIONALE 27 LUGLIO 2001, N. 20


“Norme generali di governo e uso del territorio”
Pag. 7422
7422 Bollettino Ufficiale della Regione Puglia - n. 128 del 24-8-2001

PARTE PRIMA c) trasparenza delle scelte, con la più ampia parte-


________________________ cipazione;
d) perequazione.
________________________
Leggi e Regolamenti Regionali

TITOLO II
LEGGE REGIONALE 27 LUGLIO 2001, N. 20 SOGGETTI DELLA PIANIFICAZIONE
TERRITORIALE E URBANISTICA
“Norme generali di governo e uso del territorio”

Art. 3
IL CONSIGLIO REGIONALE HA APPROVATO
(Pianificazione del territorio pugliese)
IL COMMISSARIO DEL GOVERNO HA
1. La pianificazione del territorio si articola nei livelli
APPOSTO IL VISTO
regionale, provinciale e comunale.
2. Soggetti della pianificazione sono la Regione, le
IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE Province e i Comuni.
3. Partecipano, altresì, alla pianificazione gli enti
pubblici cui leggi statali o regionali assegnano la
PROMULGA
cura di un interesse pubblico connesso al governo
e uso del territorio.
La seguente legge:
TITOLO III
PROCESSO DI PIANIFICAZIONE
TITOLO I
TERRITORIALE REGIONALE
PRINCIPI

Art. 1 Art. 4
(Finalità) (Documento regionale di assetto generale)

1. La Regione Puglia, in attuazione dei principi gene- 1. La Giunta regionale, entro centottanta giorni dalla
rali dell’ordinamento italiano e comunitario, nel data di entrata in vigore della presente legge,
rispetto delle leggi dello Stato, regola e controlla approva il Documento regionale di assetto gene-
gli assetti, le trasformazioni e gli usi del territorio. rale (DRAG) in coerenza con i programmi, gli
2. La Regione Puglia persegue gli obiettivi della obiettivi e le suscettività socio-economiche del ter-
tutela dei valori ambientali, storici e culturali ritorio.
espressi dal territorio, nonché della sua riqualifica- 2. Il DRAG definisce le linee generali dell’assetto del
zione, finalizzati allo sviluppo sostenibile della territorio, nonché gli obiettivi da perseguire
comunità regionale. mediante i livelli di pianificazione provinciale e
comunale.
3. In particolare, il DRAG determina:
Art. 2 a) il quadro degli ambiti territoriali rilevanti al
(Principi) fine della tutela e conservazione dei valori
ambientali e dell’identità sociale e culturale
1. La presente legge assicura il rispetto dei principi della Regione;
di: b) gli indirizzi, i criteri e gli orientamenti per la
a) sussidiarietà, mediante la concertazione tra i formazione, il dimensionamento e il contenuto
diversi soggetti coinvolti, in modo da attuare il degli strumenti di pianificazione provinciale e
metodo della copianificazione; comunale, nonché i criteri per la formazione e
b) efficienza e celerità dell’azione amministrativa la localizzazione dei Piani urbanistici esecutivi
attraverso la semplificazione dei procedimenti; (PUE) di cui all’articolo 15;
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c) lo schema dei servizi infrastrutturali di interesse lettino ufficiale della Regione Puglia.
regionale. 11. Il periodico aggiornamento e le variazioni del
Documento sono adottate con il procedimento di
cui ai commi precedenti. I termini sono ridotti
Art. 5 della metà.
(Procedimento di formazione
e variazione del DRAG)
TITOLO IV
1. Per garantire il più ampio coinvolgimento della PIANIFICAZIONE TERRITORIALE
intera comunità regionale nella definizione dei PROVINCIALE
programmi, obiettivi e suscettività socio-econo-
miche del territorio, il Presidente della Giunta
regionale convoca la Conferenza programmatica Art. 6
regionale, alla quale partecipano i rappresentanti (Piano territoriale di coordinamento provinciale)
dell’ANCI, dell’UPI e dell’UNCEM, le associa-
zioni, le forze sociali, economiche e professionali. 1. Ai sensi dell’articolo 20, comma 2, del decreto
2. Il Presidente della Giunta regionale, al fine della legislativo 18 agosto 2000, n. 267, il Consiglio
elaborazione dello schema di Documento, indice provinciale adotta il Piano territoriale di coordina-
con proprio decreto una Conferenza di servizi, mento provinciale (PTCP) in conformità e in attua-
alla quale partecipano rappresentanti delle Ammi- zione del DRAG del territorio.
nistrazioni statali, per acquisirne previamente le 2. Ai sensi dell’articolo 57 del decreto legislativo 31
manifestazioni di interesse. marzo 1998, n. 112, il PTCP assume l’efficacia di
3. La Giunta regionale, tenendo conto delle risul- piano di settore nell’ambito delle materie inerenti
tanze della Conferenza di cui al comma 2 e sentito la protezione della natura, la tutela dell’ambiente,
il Consiglio regionale, adotta lo schema di Docu- delle acque, della difesa del suolo, delle bellezze
mento. naturali, a condizione che la definizione delle rela-
4. Lo schema di Documento è pubblicato sul Bollet- tive disposizioni avvenga nella forma di intese fra
tino ufficiale della Regione Puglia e dell’avvenuta la Provincia e le Amministrazioni, anche statali,
pubblicazione è dato avviso sulla Gazzetta uffi- competenti.
ciale della Repubblica italiana nonché su un quo- 3. In mancanza dell’intesa di cui al comma 2, i piani
tidiano diffuso in ciascuna provincia. di tutela di settore conservano il valore e gli effetti
5. I Comuni e le Province possono far pervenire alla a essi assegnati dalla rispettiva normativa nazio-
Regione le loro proposte integrative sullo schema nale e regionale.
di Documento entro sessanta giorni dalla data di
pubblicazione dello stesso sul Bollettino ufficiale
della Regione Puglia. Art. 7
6. I soggetti pubblici di cui all’articolo 3, comma 3, (Procedimento di formazione
nell’ambito delle rispettive competenze, possono e variazione del PTCP)
far pervenire indicazioni sullo schema di Docu-
mento entro il termine previsto dal comma 5. 1. Il Presidente della Provincia, al fine della elabora-
7. Le organizzazioni ambientaliste, socio-culturali, zione dello schema di PTCP, indice una Confe-
sindacali ed economico-professionali attive nel renza di servizi, alla quale partecipano i rappre-
territorio regionale possono proporre osservazioni sentanti delle Amministrazioni statali, delle
entro lo stesso termine di cui al comma 5. Amministrazioni comunali, delle Comunità mon-
8. La Giunta regionale, decorsi i termini di cui ai tane, delle Autorità di bacino, dei Consorzi di
commi precedenti, approva il DRAG del terri- bonifica, per acquisirne previamente le manifesta-
torio, con specifica considerazione delle proposte zioni di interesse.
di cui al comma 5. 2. Il Consiglio provinciale, su proposta della Giunta
9. Il DRAG è pubblicato con le modalità di cui al provinciale, adotta lo schema di PTCP.
comma 4. 3. Lo schema di PTCP è depositato presso la segre-
10. Il Documento acquista efficacia dal giorno suc- teria della Provincia. Dell’avvenuto deposito è
cessivo a quello della sua pubblicazione sul Bol- dato avviso sul Bollettino ufficiale della Regione
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Puglia nonché su almeno due quotidiani a diffu- mento di cui al comma 11, ovvero all’esito dell’i-
sione provinciale. nutile decorso del termine di cui ai commi 7 e 11.
4. I Comuni possono presentare le loro proposte 13. Il PTCP definito ai sensi dei commi precedenti è
sullo schema di Piano entro sessanta giorni dalla pubblicato sul Bollettino ufficiale della Regione
data di avviso sul Bollettino ufficiale della Puglia. Dell’avvenuta pubblicazione è data notizia
Regione Puglia. su almeno due quotidiani diffusi nella provincia.
5. Le organizzazioni ambientaliste, socio-culturali, 14. Il PTCP acquista efficacia dal giorno successivo a
sindacali ed economico-professionali attive nel quello della sua pubblicazione sul Bollettino uffi-
territorio provinciale possono proporre osserva- ciale della Regione Puglia.
zioni allo schema di PTCP entro i termini di cui al 15. Le variazioni del PTCP sono adottate con il pro-
comma 4. cedimento di cui ai commi precedenti.
6. Il Consiglio provinciale, entro i successivi ses-
santa giorni, si determina in ordine alle osserva-
zioni pervenute nei termini e, con specifica consi- TITOLO V
derazione delle proposte di cui al comma 4, adotta PIANIFICAZIONE URBANISTICA
il PTCP e lo trasmette alla Giunta regionale per il COMUNALE
controllo di compatibilità con il DRAG di cui
all’articolo 4.
7. La Giunta regionale si pronuncia entro il termine Art. 8
perentorio di centoventi giorni dalla data di rice- (Strumenti della pianificazione
zione del PTCP, decorso inutilmente il quale lo urbanistica comunale)
stesso si intende controllato con esito positivo.
8. Il termine di cui al comma 7 può essere interrotto 1. La pianificazione urbanistica comunale si effettua
una sola volta qualora la Giunta regionale richieda mediante il Piano urbanistico generale (PUG) e i
alla Provincia chiarimenti o ulteriori documenti, PUE.
nel qual caso il nuovo termine decorre dalla rice-
zione degli stessi.
9. Qualora la Giunta regionale deliberi la non com- Art. 9
patibilità del PTCP con il DRAG, la Provincia ha (Contenuti del PUG)
facoltà di indire una Conferenza di servizi, alla
quale partecipano il Presidente della Giunta regio- 1. Il PUG si articola in previsioni strutturali e previ-
nale o suo Assessore delegato e il Presidente della sioni programmatiche.
Provincia o suo Assessore delegato. In sede di 2. Le previsioni strutturali:
Conferenza di servizi le Amministrazioni parteci- a) identificano le linee fondamentali dell’assetto
panti, nel rispetto del principio di copianifica- dell’intero territorio comunale, derivanti dalla
zione, devono indicare le modifiche necessarie ai ricognizione della realtà socio-economica, del-
fini del controllo positivo. l’identità ambientale, storica e culturale dell’in-
10. La Conferenza assume la determinazione di ade- sediamento, anche con riguardo alle aree da
guamento del PTCP alle modifiche di cui al valorizzare e da tutelare per i loro particolari
comma 9 entro il termine perentorio di sessanta aspetti ecologici, paesaggistici e produttivi;
giorni dalla data della prima convocazione, l’inu- b) determinano le direttrici di sviluppo dell’inse-
tile decorso del quale comporta la definitività diamento nel territorio comunale, del sistema
della delibera regionale di cui al comma 9. delle reti infrastrutturali e delle connessioni
11. La determinazione di adeguamento della Confe- con i sistemi urbani contermini.
renza di servizi deve essere recepita dalla Giunta 3. Le previsioni programmatiche:
regionale entro trenta giorni dalla data della a) definiscono, in coerenza con il dimensiona-
comunicazione della determinazione medesima. mento dei fabbisogni nei settori residenziale,
L’inutile decorso del termine comporta il con- produttivo e infrastrutturale, le localizzazioni
trollo positivo da parte della Giunta regionale. delle aree da ricomprendere in PUE, stabi-
12. Il Consiglio provinciale approva il PTCP in via lendo quali siano le trasformazioni fisiche e
definitiva in conformità della deliberazione della funzionali ammissibili;
Giunta regionale di compatibilità o di adegua- b) disciplinano le trasformazioni fisiche e funzio-
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nali consentite nelle aree non sottoposte alla della 1. 241/1990, entro sessanta giorni dalla data
previa redazione di PUE. del deposito.
4. La redazione di PUE è obbligatoria per le aree di 6. Il Consiglio comunale, entro i successivi sessanta
nuova urbanizzazione, ovvero per le aree da sotto- giorni, esamina le osservazioni proposte nei ter-
porre a recupero. mini di cui al comma 5 e si determina in ordine
alle stesse, adeguando il PUG alle osservazioni
accolte.
Art. 10 7. Il PUG così adottato viene inviato alla Giunta
(PUG intercomunale) regionale e alla Giunta provinciale ai fini del con-
trollo di compatibilità rispettivamente con il
1. E’ facoltà dei Comuni procedere alla formazione DRAG e con il PTCP, ove approvati. Qualora il
di un PUG intercomunale. DRAG e/o il PTCP non siano stati ancora appro-
2. Con delibere del Consiglio comunale, i Comuni di vati, la Regione effettua il controllo di compatibi-
cui al comma 1 approvano e presentano alla lità rispetto ad altro strumento regionale di piani-
Giunta regionale un documento congiunto, conte- ficazione territoriale ove esistente, ivi inclusi i
nente uno studio di fattibilità dell’iniziativa e un piani già approvati ai sensi degli articoli da 4 a 8
quadro economico dei relativi oneri. della legge regionale 31 maggio 1980, n. 56,
3. La Giunta regionale individua le modalità di ovvero agli indirizzi regionali della programma-
sostegno ai Comuni che intendono procedere alla zione socio-economica e territoriale di cui all’arti-
formazione di un PUG intercomunale. colo 5 del D.lgs. 267/2000.
8. La Giunta regionale e la Giunta provinciale si pro-
nunciano entro il termine perentorio di centocin-
Art. 11
quanta giorni dalla ricezione del PUG, decorso
(Formazione del PUG)
inutilmente il quale il PUG si intende controllato
con esito positivo.
1. Il Consiglio comunale adotta, su proposta della
9. Qualora la Giunta regionale o la Giunta provin-
Giunta, un Documento programmatico prelimi-
ciale deliberino la non compatibilità del PUG
nare (DPP) contenente gli obiettivi e i criteri di
rispettivamente con il DRAG o con il PTCP, il
impostazione del PUG.
Comune promuove, a pena di decadenza delle
Nei Comuni ricadenti all’interno del compren-
misure di salvaguardia di cui all’articolo 13, entro
sorio di una Comunità montana, il DPP deve pren-
il termine perentorio di centottanta giorni dalla
dere in considerazione le previsioni contenute nel
piano pluriennale di sviluppo socio-economico in data di invio del PUG, una Conferenza di servizi
relazione al singolo Comune. alla quale partecipano il Presidente della Giunta
2. Il DPP è depositato presso la segreteria del regionale o suo Assessore delegato, il Presidente
Comune e dell’avvenuto deposito è data notizia della Provincia o suo Assessore delegato e il Sin-
mediante pubblicazione di avviso su almeno tre daco del Comune interessato o suo Assessore
quotidiani a diffusione provinciale. delegato. In sede di Conferenza di servizi le
3. Chiunque può presentare proprie osservazioni al Amministrazioni partecipanti, nel rispetto del
DPP, anche ai sensi dell’articolo 9 della l. principio di copianificazione, devono indicare
241/1990, entro venti giorni dalla data del depo- specificamente le modifiche necessarie ai fini del
sito. controllo positivo.
4. La Giunta comunale, sulla base del DPP di cui al 10. La Conferenza di servizi assume la determina-
comma 1 e delle eventuali osservazioni, propone zione di adeguamento del PUG alle modifiche di
al Consiglio comunale l’adozione del PUG. Il cui al comma 9 entro il termine perentorio di
Consiglio comunale adotta il PUG e lo stesso è trenta giorni dalla data della sua prima convoca-
depositato presso la segreteria comunale; dell’av- zione, l’inutile decorso del quale comporta la defi-
venuto deposito è data notizia mediante pubblica- nitività delle delibere regionale e/o provinciale di
zione di avviso su tre quotidiani a diffusione pro- cui al comma 9, con contestuale decadenza delle
vinciale nonché mediante manifesti affissi nei misure di salvaguardia.
luoghi pubblici. 11. La determinazione di adeguamento della Confe-
5. Chiunque abbia interesse può presentare proprie renza di servizi deve essere recepita dalla Giunta
osservazioni al PUG, anche ai sensi dell’articolo 9 regionale e/o dalla Giunta provinciale entro trenta
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giorni dalla data di comunicazione della determi- Art. 13


nazione medesima. L’inutile decorso del termine (Misure di salvaguardia)
comporta il controllo positivo da parte della
Giunta regionale e/o della Giunta provinciale. 1. Per il periodo di due anni a decorrere dalla data di
12. Il Consiglio comunale approva il PUG in via defi- adozione del PUG, il Comune sospende ogni
nitiva in conformità delle deliberazioni della determinazione sulle domande di concessione edi-
Giunta regionale e/o della Giunta provinciale di lizia in contrasto con il PUG stesso.
compatibilità o di adeguamento di cui al comma
11, ovvero all’esito dell’inutile decorso del ter-
mine di cui ai commi 8 e 11. Art. 14
13. Il PUG, formato ai sensi dei comma precedenti, (Perequazione urbanistica)
acquista efficacia dal giorno successivo a quello
di pubblicazione sul Bollettino ufficiale della 1. Al fine di distribuire equamente, tra i proprietari
Regione Puglia della deliberazione del Consiglio interessati dagli interventi, i diritti edificatori
comunale di cui al comma 12. attribuiti dalla pianificazione urbanistica e gli
14. Il Comune dà avviso dell’avvenuta formazione oneri conseguenti alla realizzazione degli inter-
del PUG mediante manifesti affissi nei luoghi venti di urbanizzazione del territorio, il PUG può
pubblici e mediante la pubblicazione su almeno riconoscere la stessa suscettività edificatoria alle
due quotidiani a diffusione provinciale. aree comprese in un PUE.

Art. 12 Art. 15
(Variazione del PUG) (Piani urbanistici esecutivi)

1. Il Comune procede alla variazione delle previ- 1. Al PUG viene data esecuzione mediante PUE di
sioni strutturali del PUG mediante lo stesso proce- iniziativa pubblica o di iniziativa privata o di ini-
dimento previsto dall’articolo 11. ziativa mista.
2. La deliberazione motivata del Consiglio comu- 2. In relazione agli interventi in esso previsti, il PUE
nale che apporta variazioni alle previsioni pro- può assumere le finalità e gli effetti di uno o più
grammatiche del PUG non è soggetta a verifica di piani o programmi, anche settoriali o tematici,
compatibilità regionale e provinciale. attuativi dello strumento urbanistico generale,
3. La deliberazione motivata del Consiglio comu- oppure previsti dalla vigente normativa statale o
nale che apporta variazioni alle previsioni struttu- regionale, ivi compresi i programmi integrati di
rali del PUG non è soggetta a verifica di compati- cui all’articolo 16 della legge 17 febbraio 1992, n.
bilità regionale e provinciale quando la variazione 179, i programmi di recupero urbano, di cui all’ar-
deriva da: ticolo 11 del decreto legge 5 ottobre 1993, n. 398,
a) verifica di perimetrazioni conseguenti alla convertito dalla legge 4 dicembre 1993, n. 493 e i
diversa scala di rappresentazione grafica del programmi di riqualificazione urbana ex articolo
piano; 2 del decreto del Ministro dei lavori pubblici del
b) precisazione dei tracciati viari derivanti dalla 21 dicembre 1994, che per la loro realizzazione
loro esecuzione; necessitano di piano esecutivo.
c) modifiche di perimetrazioni motivate da docu- 3. Nella formazione dei programmi integrati di inter-
mentate sopravvenute esigenze quali imposi- vento di cui all’articolo 16 della l. 179/1992 i
zioni di nuovi vincoli; Comuni perseguono obiettivi di riqualificazione,
d) adeguamento e/o rettifica di limitata entità con particolare riferimento ai centri storici, alle
delle perimetrazioni dei PUE di cui all’articolo zone periferiche, alle aree e costruzioni produttive
15, derivanti dalle verifiche, precisazioni e obsolete, dismesse o da sottoporre a processi di
modifiche di cui alle lettere a), b) e c); dismissione. Tali programmi definiscono la distri-
e) modifiche alle modalità di intervento sul patri- buzione delle funzioni, dei servizi e le loro inter-
monio edilizio esistente di cui all’articolo 31, relazioni, le caratteristiche planivolumetriche
comma 1, lettere a), b), c) e d), della legge 5 degli interventi, gli standards e l’arredo urbano. Il
agosto 1978, n. 457. programma integrato si attua su aree, anche non
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contigue tra loro, in tutto o in parte edificate. I 4. Entro trenta giorni dalla data di adozione, il PUE
programmi possono essere presentati da soggetti e i relativi elaborati sono depositati, per quindici
pubblici e/o privati, singoli e associati e sono cor- giorni consecutivi, presso la segreteria del
redati di uno schema di convenzione e di una rela- Comune, in libera visione al pubblico. Del depo-
zione che definisce l’inquadramento dell’inter- sito è dato avviso sull’albo comunale e su almeno
vento nell’ambito della riqualificazione urbana, di due quotidiani a diffusione nella provincia.
un programma finanziario e della indicazione dei 5. Qualora il PUE riguardi aree sulle quali insistono
tempi di realizzazione delle opere. vincoli specifici, contestualmente al deposito di
4. I programmi integrati, i programmi di recupero cui al comma 4 il Sindaco, o l’Assessore da lui
urbano e i programmi di riqualificazione urbana delegato, indice una Conferenza di servizi alla
sono approvati dal Consiglio comunale con le quale partecipano rappresentanti delle Ammini-
modalità previste per i PUE ai sensi degli articoli strazioni competenti per l’emanazione dei neces-
21 e seguenti della l.r. 56/1980. Qualora tali pro- sari atti di consenso, comunque denominati.
grammi non siano conformi agli strumenti urbani- 6. Entro il termine di quindici giorni dalla data di
stici generali vigenti e/o adottati, il Sindaco pro- scadenza del periodo di deposito di cui al comma
muove la conclusione di un accordo di pro- 4, chiunque abbia interesse può presentare proprie
gramma, ai sensi e per gli effetti dell’articolo 34 osservazioni, anche ai sensi dell’articolo 9 della l.
del D.lgs. 267/2000, al quale partecipa il soggetto 241/1990.
proponente. L’accordo sostituisce lo strumento 7. Entro il termine perentorio di trenta giorni dalla
urbanistico attuativo, ove prescritto dallo stru- data di acquisizione degli atti di consenso di cui al
mento urbanistico generale. comma 5, il Consiglio comunale approva in via
5. Fino alla formazione del DRAG la realizzazione definitiva il PUE, pronunciandosi altresì sulle
di interventi riservati dalla pianificazione comu- osservazioni presentate nei termini.
nale all’iniziativa pubblica può essere affidata ai 8. La deliberazione di approvazione è pubblicata,
proprietari legittimati previo convenzionamento
anche per estratto, sul Bollettino ufficiale della
finalizzato a disciplinare e garantire il persegui-
Regione Puglia.
mento del pubblico interesse.
9. Il PUE acquista efficacia dal giorno successivo a
quello di pubblicazione di cui al comma 8.
10. La variante al PUE segue lo stesso procedimento
Art. 16
di formazione di cui ai commi precedenti. Qualora
(Formazione dei PUE)
le variazioni non incidano sul dimensionamento
globale del PUE e non comportino modifiche al
1. I PUE possono essere redatti e proposti:
perimetro, agli indici di fabbricabilità e alle dota-
a) dal Comune;
b) dai proprietari che rappresentino, in base alla zioni di spazi pubblici o di uso pubblico, la
superficie catastale, almeno il 51 per cento variante al PUE è approvata con deliberazione del
degli immobili compresi entro il perimetro Consiglio comunale, previa acquisizione di even-
dell’area interessata. Il loro concorso è suffi- tuali atti di consenso ove necessari.
ciente a costituire il consorzio ai fini della pre- 11. In caso di inerzia e/o inadempienza nelle proce-
sentazione al Comune della proposta di piano dure di cui ai commi precedenti, si applicano le
esecutivo e del relativo schema di conven- disposizioni dell’articolo 21.
zione;
c) dalle società di trasformazione urbana previste
dalla normativa vigente. Art. 17
2. Decorso il termine eventualmente previsto dal (Efficacia del PUE)
PUG per la redazione del PUE su iniziativa del
Comune, il PUE può essere rispettivamente pro- 1. La deliberazione di approvazione del PUE ha effi-
posto dai soggetti di cui alle lettere b) e c) del cacia di dichiarazione di pubblica utilità, indifferi-
comma 1. bilità e urgenza degli interventi ivi previsti, ai fini
3. Qualora sia proposto dai soggetti di cui al comma della acquisizione pubblica degli immobili
1, lettere b) e c), il PUE è adottato dal Consiglio mediante espropriazione.
comunale entro novanta giorni dalla data di rice- 2. I PUE sono attuati in un tempo non maggiore di
zione della proposta. dieci anni, salvo specifiche disposizioni di leggi
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statali. Decorsi i termini stabiliti per l’attuazione in vigore della presente legge, fino all’approva-
rimane efficace, per la parte di PUE non attuata, zione delle stesse, seguono le disposizioni stabi-
l’obbligo di osservarne le previsioni mentre, ai lite dalla l.r. 56/1980.
fini espropriativi, decadono gli effetti della pub- 3. Le varianti agli strumenti comunali di pianifica-
blica utilità delle opere previste. zione urbanistica non adeguate alla l.r. 56/1980
e/o non conformi alle prescrizioni della presente
legge possono essere formate soltanto per la rea-
Art. 18 lizzazione di programmi di edilizia residenziale
(Rapporti fra PUG e PUE) pubblica ai sensi della legge 18 aprile 1962, n. 167
e di piani per gli insediamenti produttivi ai sensi
1. Il PUE può apportare variazioni al PUG qualora della legge 22 ottobre 1971, n. 865 e per la realiz-
non incida nelle previsioni strutturali del PUG, zazione di progetti di opere pubbliche e/o progetti
ferma l’applicazione del procedimento di cui di adeguamento agli standards urbanistici, così
all’articolo 16. come definiti dalla vigente normativa, ai sensi
2. Ai fini della formazione del PUE, non costitui- della legge 3 gennaio 1978, n. 1 e successive
scono in ogni caso variazione del PUG: modificazioni, nonché per la realizzazione di
a) la modificazione delle perimetrazioni conte- opere e interventi previsti dalla vigente legisla-
nute nel PUG conseguente alla trasposizione zione statale e/o regionale.
del PUE sul terreno; 4. Le varianti agli strumenti comunali di pianifica-
b) la modificazione delle localizzazioni degli zione urbanistica adeguati alla l.r. 56/1980 e non
insediamenti e dei relativi servizi che non conformi alle prescrizioni della presente legge
comporti aumento delle quantità e del carico possono essere formate e seguono le disposizioni
urbanistico superiore al 5 per cento. stabilite dalla vigente legislazione regionale e sta-
tale. Esse devono conformarsi al DRAG, ove esi-
stente.
TITOLO VI
5. I PUE di cui al comma 1 dell’articolo 15, nelle
DISPOSIZIONI TRANSITORIE E FINALI
more della definizione del DRAG di cui all’arti-
colo 4, sono formati secondo le disposizioni stabi-
lite dalla l.r. 56/1980.
Art. 19
(Sospensione e revoca dei Programmi pluriennali
di attuazione)
Art. 21
1. L’obbligo di formazione del programma plurien- (Poteri sostitutivi)
nale di attuazione dello strumento urbanistico
generale è comunque sospeso sino alla data di 1. Al fine di assicurare celerità ed efficacia all’a-
entrata in vigore della legge regionale di cui zione amministrativa, i poteri sostitutivi di cui
all’articolo 20 della legge 30 aprile 1999, n. 136. all’articolo 22, comma 5, della legge 30 aprile
2. I Comuni che alla data di entrata in vigore della 1999, n. 136 e di cui all’articolo 4, comma 6, del
presente legge sono dotati di un programma plu- d.lgs. 398/1993, come modificato dalla l.
riennale di attuazione hanno facoltà di revocarlo o 493/1993 e successive modifiche e integrazioni,
di mantenerlo fino alla scadenza. possono essere delegati dal Presidente della
Giunta regionale a un Garante della pianificazione
nominato per ciascun ambito territoriale provin-
Art. 20 ciale con decreto pubblicato sul Bollettino uffi-
(Norme di prima attuazione) ciale della Regione Puglia. I criteri di nomina
sono individuati con apposito regolamento dalla
1. Gli strumenti comunali di pianificazione urbani- Giunta regionale.
stica già adottati alla data di entrata in vigore della 2. I Garanti durano in carica per un periodo non
presente legge sono approvati secondo le disposi- superiore a un anno ed esercitano direttamente il
zioni stabilite dalla l.r. 56/1980. potere sostitutivo, dandone notizia al Presidente
2. Le varianti agli strumenti comunali di pianifica- della Giunta regionale entro quindici giorni dalla
zione urbanistica già adottate alla data di entrata data di adozione dei relativi provvedimenti.
Bollettino Ufficiale della Regione Puglia - n. 128 del 24-8-2001 7429

3. A tal fine, i Garanti si possono avvalere degli Art. 23


uffici di tutte le Amministrazioni locali interessate (Norme per il rilascio delle autorizzazioni
e gli oneri derivanti sono posti a carico dell’Am- in zone soggette a tutela paesaggistica)
ministrazione inadempiente.
4. Il decreto di cui al comma 1 è pubblicato per 1. L’articolo l della legge regionale 24 marzo 1995,
estratto sul Bollettino ufficiale della Regione n. 8, come modificato dalla legge regionale 15
Puglia. dicembre 2000, n. 25 è abrogato e così sostituito:
5. In caso di inerzia degli Uffici comunali nell’ado- “L’autorizzazione delegata alla Regione per la
zione dei provvedimenti e delle misure repressive trasformazione degli immobili soggetti a tutela
o sanzionatorie previste dalla normativa vigente, paesaggistica di cui all’articolo 151 del decreto
il Presidente della Giunta regionale assegna un legislativo 29 ottobre 1999, n. 490 è sub-delegata
termine non superiore a trenta giorni per provve- ai Comuni. L’autorizzazione paesaggistica di cui
dere, decorso infruttuosamente il quale si avvale all’articolo 5.01 delle Norme tecniche di attua-
del Garante competente per territorio. zione del Piano urbanistico territoriale tematico
per il paesaggio approvato con delibera della
Giunta regionale n. 1748 del 15 dicembre 2000 è
delegata ai Comuni.
Art. 22
(Poteri di annullamento)
Art. 24
1. Entro dieci anni dalla data della loro emanazione
(Sistema informativo territoriale)
e/o adozione, il Presidente della Giunta regionale,
su proposta dell’Assessore regionale all’urbani-
1. La Giunta regionale istituisce, presso l’Assesso-
stica, ai sensi e per gli effetti di cui all’articolo 7 rato all’urbanistica, il Sistema informativo territo-
della l. 241/1990, assegna un termine di trenta riale (SIT) al fine di elaborare un quadro conosci-
giorni al Comune per l’annullamento dei provve- tivo comune e accessibile, funzionale alla forma-
dimenti o delle delibere non conformi alla disci- zione e gestione degli strumenti di tutela del terri-
plina urbanistica e/o edilizia vigente. torio e della pianificazione regionale, provinciale
2. In caso di inadempienza nel termine, il Presidente e comunale.
della Giunta regionale, su proposta dell’Assessore
regionale all’urbanistica, annulla, con decreto
motivato, i provvedimenti e le deliberazioni Art. 25
comunali non conformi alla disciplina urbanistica (Abrogazioni e disposizioni finali)
ed edilizia vigente.
3. Il Presidente della Giunta regionale può delegare i 1. Sono abrogate tutte le disposizioni incompatibili
poteri di cui ai commi precedenti al Garante di cui con la presente legge.
all’articolo 21 competente per territorio. 2. Per quanto non disciplinato dalla presente legge
continuano ad applicarsi le disposizioni statali e
regionali vigenti.

La presente legge sarà pubblicata nel Bollettino Ufficiale della Regione Puglia.
E’ fatto obbligo a chiunque spetti di osservarla e farla osservare come legge della Regione Puglia.

Data a Bari, addì 27 luglio 2001

Raffaele Fitto
7430 Bollettino Ufficiale della Regione Puglia - n. 128 del 24-8-2001

NOTE della tutela delle bellezze naturali, sempreché la definizione


delle relative disposizioni avvenga nella forma di intese fra la
Il testo della legge viene pubblicato con l’aggiunta delle note provincia e le amministrazioni, anche statali, competenti.
redatte dal Settore Legislativo della Giunta Regionale - Ufficio 2. In mancanza dell’intesa di cui al comma 1, i piani di tutela di
Documentazione Informazione Studi e Ricerche - in attuazione settore conservano il valore e gli effetti ad essi assegnati dalla
della L.R. 13/94, nonché dell’art. 12 del Regolamento interno della rispettiva normativa nazionale e regionale.
Giunta Regionale adottato con deliberazione n. 726/93, al solo fine 3. Resta comunque fermo quanto disposto dall’articolo 149,
di facilitare la lettura delle disposizioni di legge modificate o alle comma 6, del presente decreto legislativo.
quali è fatto rinvio. Le note non costituiscono testo ufficiale della
legge regionale.

Note all’art. 11
Note all’art. 6 - La Legge 7 agosto 1990, n. 241 “Nuove norme in materia di pro-
- Il D.Lgs 18 agosto 2000, n. 267 “Testo Unico delle Leggi sul- cedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti
l’Ordinamento degli enti locali” è pubblicato nella Gazzetta amministrativi” è pubblicata nella Gazzetta Ufficiale 18 agosto
Ufficiale 28 Settembre 2000, n. 277, S.O. 1990, n. 192.
- Si riporta l’art. 20 del D.Lgs n. 267/2000. - Si riporta il testo dell’art. 9 della L. n. 241/1990:

9. 1. Qualunque soggetto, portatore di interessi pubblici o privati,


Articolo 20 nonché i portatori di interessi diffusi costituiti in associazioni o
Compiti di programmazione comitati, cui possa derivare un pregiudizio dal provvedimento,
hanno facoltà di intervenire nel procedimento.
1. La provincia.
a) raccoglie e coordina le proposte avanzate dai comuni, ai
fini della programmazione economica, territoriale ed - La Legge regionale 31 maggio 1980, n. 56 “Tutela ed uso del
ambientale della Regione; territorio” è pubblicata nel B.U.R. n. 44 Suppl. del 26.6.1980 è
b) concorre alla determinazione del programma regionale di stata modificata dalle ll.rr. n. 11/81, 24/94, 16/95 e 18/2000.
sviluppo e degli altri programmi e piani regionali secondo - Si riporta il testo dell’art. 5 del D.Lgs 18 agosto 2000, n. 267:
norme dettate alla legge regionale;
c) formula e adotta, con riferimento alle previsioni e agli
obiettivi del programma regionale di sviluppo, propri pro- Articolo 5
grammi pluriennali sia di carattere generale che settoriale Programmazione regionale e locale
e promuove il coordinamento dell’attività programmatoria
dei comuni. 1. La Regione indica gli obiettivi generali della programmazione
2. La provincia, inoltre, ferme restando le competenze dei economico-sociale e territoriale e su questi ripartisce le risorse
comuni ed in attuazione della legislazione e dei programmi destinate al finanziamento del programma di investimenti de-
regionali, predispone ed adotta il piano territoriale di gli enti locali.
coordinamento che determina gli indirizzi generali di assetto 2. Comuni e province concorrono alla determinazione degli
del territorio e, in particolare, indica: obiettivi contenuti nei piani e programmi dello Stato e delle
a) le diverse destinazioni del territorio in relazione alla pre- regioni e provvedono, per quanto di propria competenza, alla
valente vocazione delle sue parti; loro specificazione ed attuazione.
b) la localizzazione di massima delle maggiori infrastrutture 3. La legge regionale stabilisce forme e modi della partecipa-
e delle principali linee di comunicazione; zione degli enti locali alla formazione dei piani e programmi
c) le linee di intervento per la sistemazione idrica, idrogeolo- regionali e degli altri provvedimenti della Regione.
gica ed idraulico-forestale ed in genere per il consolida- 4. La legge regionale indica i criteri e fissa le procedure per gli
mento del suolo e la regimazione delle acque; atti e gli strumenti della programmazione socio-economica e
d) le aree nelle quali sia opportuno istituire parchi o riserve della pianificazione territoriale dei comuni e delle province
naturali. rilevanti ai fini dell’attuazione dei programmi regionali.
3-6. Omissis. 5. La legge regionale disciplina, altresì, con norme di carattere
generale, modi e procedimenti per la verifica di compatibilità
fra gli strumenti di cui al comma 4 e i programmi regionali,
- Il D.Lgs 31 marzo 1998, n. 112 “Conferimento di funzioni e ove esistenti.
compiti Amministrativi dello Stato alle regioni ed agli enti
locali, in attuazione del Capo I della L. 15 marzo 1997, n. 59” è
pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 21 aprile 1998, n. 92, S.O.; si Nota all’art. 12
riporta il testo dell’art. 57 del D.Lgs n. 112/1998: - La Legge 5 agosto 1978, n. 457 “Norme per l’edilizia residen-
ziale” è pubblicata nella Gazzetta Ufficiale 19 agosto 1978, n.
231.
57. Pianificazione territoriale di coordinamento e pianificazioni - Si riporta il testo dell’art. 31 della L. n. 457/1978:
di settore.
1. La regione, con legge regionale. prevede che il piano territo- 31. Definizione degli interventi. - Gli interventi di recupero del
riale di coordinamento provinciale di cui all’articolo 15 della patrimonio edilizio esistente sono così definiti:
legge 8 giugno 1990, n. 142 assuma il valore e gli effetti dei a) interventi dì manutenzione ordinaria, quelli che riguar-
piani di tutti nei settori della protezione della natura, della dano le opere di riparazione, rinnovamento e sostituzione
tutela dell’ambiente, delle acque e della difesa del suolo e delle finiture degli edifici e quelle necessarie ad integrare
Bollettino Ufficiale della Regione Puglia - n. 128 del 24-8-2001 7431

o mantenere in efficienza gli impianti tecnologici esisten- 5. (vedi nota all’articolo).


ti. 6. (vedi nota all’articolo).
b) interventi di manutenzione straordinaria, le opere e le 7. (vedi nota all’articolo).
modifiche necessarie per rinnovare e sostituire parti 8. Le regioni possono destinare parte delle somme loro attri-
anche strutturali degli edifici, nonché per realizzare ed buite, ai sensi della presente legge, alla formazione di
integrare i servizi tecnico-sanitari e tecnologici, sempre programmi integrati.
che non alterino i volumi e le superfici delle singole unità 9. Il contributo dello Stato alla realizzazione dei programmi
immobiliari e non comportino modifiche delle destina- integrati, fa carico ai fondi di cui all’articolo 2.
zioni di uso;
c) interventi di restauro e di risanamento conservativo,
quelli rivolti a conservare l’organismo edilizio e assicu- - Il D.L. 5 ottobre 1993, n. 398 “Disposizioni per l’accelerazione
rarne la funzionalità mediante un insieme sistematico di degli investimenti a sostegno dell’occupazione e per la semplifi-
opere che, nel rispetto degli elementi tipologici, formali e cazione dei procedimenti in materia edilizia” è pubblicato nella
strutturali dell’organismo stesso, ne consentano destina- Gazzetta Ufficiale 5 ottobre 1993, n. 234 ed è stato successiva-
mente convertito in legge, con modificazioni, dall’art. 1, comma
zioni d’uso con essi compatibili. Tali interventi compren-
1, della L. 4 dicembre 1993, n. 493 (Gazzetta Ufficiale 4
dono il consolidamento, il ripristino e il rinnovo degli ele-
dicembre 1993, n. 285).
menti costitutivi dell’edificio, l’inserimento degli ele-
- Si riporta il testo dell’art. 11 del D.L. n. 398/1993 così come
menti accessori e degli impianti richiesti dalle esigenze
modificato dall’art. 5 della L. 30.4.1999, n. 136:
dell’uso, l’eliminazione degli elementi estranei all’orga-
nismo edilizio; 11. Programmi di recupero urbano.
d) interventi di ristrutturazione edilizia, quelli rivolti a tra- 1. I fondi di cui alla legge 14 febbraio 1963, n. 60, e succes-
sformare gli organismi edilizi mediante un insieme siste- sive modificazioni, nella misura fissata dai programmi
mativo di opere che possono portare ad un organismo edi- regionali, sono destinati alla realizzazione di interventi al
lizio in tutto o, in parte diverso dal precedente. Tali inter- servizio prevalente del patrimonio di edilizia residenziale
venti comprendono il ripristino o la sostituzione di alcuni pubblica, nell’ambito dei programmi di cui al comma 2.
elementi costitutivi dell’edificio, la eliminazione, la 2. I programmi di recupero urbano sono costituiti da un
modifica e l’inserimento di nuovi elementi ed impianti; insieme sistematico di opere finalizzate alla realizza-
e) interventi di ristrutturazione urbanistica, quelli rivolti a zione, alla manutenzione e all’ammodernamento delle
sostituire l’esistente tessuto urbanistico-edilizio con altro urbanizzazioni primarie, con particolare attenzione ai
diverso mediante un insieme sistematico di interventi edi- problemi d’i accessibilità degli impianti e dei servizi a
lizi anche con la modificazione del disegno dei lotti, degli rete, e delle urbanizzazioni secondarie, alla edificazione
isolati e della rete stradale. di completamento e di integrazione dei complessi urbani-
Le definizioni del presente articolo prevalgono sulle disposi- stici esistenti, nonché all’inserimento di elementi di
zioni di strumenti urbanistici generali e dei regolamenti edilizi. arredo urbano, alla manutenzione ordinaria e straordi-
Restano ferme le disposizioni e le competenze previste dalle leggi naria, al restauro e al risanamento conservativo e alla
1° giugno 1939, n. 1089, e 29 giugno 1939, n. 1497 e successive ristrutturazione edilizia degli edifici.
modificazioni ed integrazioni. 3. I programmi di recupero urbano da realizzare, sulla base
di una proposta unitaria con il concorso di risorse pub-
bliche e private, sono proposti al comune da soggetti pub-
Note all’art. 15 blici e privati, anche associati tra di loro. Il comune defi-
- La Legge 17 febbraio 1992, n. 179 “Norme per l’edilizia resi- nisce le priorità di detti programmi sulla base di criteri
denziale pubblica” è pubblicata nella Gazzetta Ufficiale 29 feb- oggettivi per l’individuazione degli interventi.
braio 1992, n. 50, S.O. 4. Ai fini dell’approvazione dei programmi di recupero
- Si riporta il testo dell’art. 15 della L. n. 179/1992 evidenziando urbano, può essere promossa la conclusione di un accordo
di programma ai sensi dell’articolo 27 della legge 8
che la Carta Costituzionale con Sentenza 7-19 ottobre 1992, n.
giugno 1990, n. 142.
393 (Gazzetta Ufficiale 21 ottobre 1992, n. 44 – Serie Speciale)
5. Il CER, ai fini della realizzazione dei programmi di recu-
ha dichiarato l’illegittimità costituzionale dei commi terzo,
pero urbano, determina modalità e criteri generali per la
quarto, quinto, sesto e settimo del medesimo articolo:
concessione dei contributi, per l’individuazione delle
zone urbane interessate e per la determinazione delle tipo-
16. Programmi integrati di intervento.
logie d’intervento, avendo particolare riguardo alla tutela
1. Al fine di riqualificare il tessuto urbanistico, edilizio ed dei lavoratori dipendenti e delle categorie sociali più
ambientale, i comuni promuovono la formazione di pro- deboli.
grammi integrati. Il programma integrato è caratterizzato
dalla presenza di pluralità di funzioni, dalla integrazione
di diverse tipologie di intervento, ivi comprese le opere di - Il D.M. 31 dicembre 1994 “Programmi di riqualificazione
urbanizzazione, da una dimensione tale a incidere sulla urbana a valere sui finanziamenti di cui all’art. 2, comma 2, della
riorganizzazione urbana e dal possibile concorso di più legge 17 febbraio 1992, n. 179, e successive modificazioni” è
operatori e risorse finanziarie pubblici e privati. pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 28 dicembre 1994, n. 302.
2. Soggetti pubblici e privati, singolarmente o riuniti in con- - Si riporta il testo dell’art. 2:
sorzio o associati fra di loro, possono presentare al
comune programmi integrati relativi a zone in tutto o in
parte edificate o da destinare anche a nuova edificazione Articolo 2
al fine della loro riqualificazione urbana ed ambientale. Obiettivi del programma
3. (vedi nota all’articolo).
4. (vedi nota all’articolo). 1. I programmi di riqualificazione urbana si propongono di
7432 Bollettino Ufficiale della Regione Puglia - n. 128 del 24-8-2001

avviare il recupero edilizio e funzionale di ambiti urbani speci- eventuali interventi sostitutivi sono svolti da un collegio pre-
ficatamente identificati attraverso proposte unitarie che riguar- sieduto dal presidente della Regione o dal presidente della pro-
dano: vincia o dal sindaco e composto da rappresentanti degli enti
a) parti significative delle opere di urbanizzazione primaria e locali interessati, nonché dal commissario del Governo nella
secondaria; Regione o dal prefetto nella provincia interessata se all’ac-
b) interventi di edilizia non residenziale che contribuiscono cordo partecipano amministrazioni statali o enti pubblici
al miglioramento della qualità della vita nell’ambito consi- nazionali.
derato; 8. Allorché l’intervento o il programma di intervento comporti il
c) interventi di edilizia residenziale che inneschino processi concorso di due o più regioni finitime, la conclusione dell’ac-
di riqualificazione fisica dell’ambito considerato. cordo di programma è promossa dalla Presidenza del Consi-
glio dei Ministri, a cui spetta convocare la conferenza di cui al
comma 3. Il collegio di vigilanza di cui al comma 7 è in tal
Relativamente agli articoli 21 e seguenti della L.R. n. 56/1980, caso presieduto da un rappresentante della Presidenza del Con-
vedi la nota all’art. 11. siglio dei Ministri ed è composto dai rappresentanti di tutte le
regioni che hanno partecipato all’accordo. La Presidenza del
- Si riporta il testo dell’art. 34 del D.Lgs n. 267/2000: Consiglio dei Ministri esercita le funzioni attribuite dal comma
7 al commissario del Governo ed al prefetto.

Articolo 34
Accordi di programma Nota all’art. 19
- La legge 30 aprile 1999, n. 136 “Norme per il sostegno ed il
1. Per la definizione e l’attuazione di opere, di interventi o di pro- rilancio dell’edilizia residenziale pubblica e per interventi in
grammi di intervento che richiedono, per la loro completa rea- materia di opere a carattere ambientali” è pubblicata nella Gaz-
lizzazione, l’azione integrata e coordinata di comuni, di pro- zetta Ufficiale 18 maggio 1999, n. 114, S.O.; si riporta il testo
vince e regioni, di amministrazioni statali e di altri soggetti dell’art. 20 della L. n. 136/1999:
pubblici, o comunque di due o più tra i soggetti predetti, il pre-
sidente della Regione o il presidente della provincia o il sin- 20. Programmi pluriennali di attuazione.
daco, in relazione alla competenza primaria o prevalente sul- 1. Nel termine di un anno dalla data di entrata in vigore della
l’opera o sugli interventi o sui programmi di intervento, pro- presente legge, le regioni provvedono ad aggiornare la
muove la conclusione di un accordo di programma, anche su propria legislazione in materia di programmi pluriennali
richiesta di uno o più dei soggetti interessati, per assicurare il di attuazione di cui all’articolo 13 della legge 28 gennaio
coordinamento delle azioni e per determinarne i tempi, le 1977, n. 10, e all’articolo 6 del decreto-legge 23 gennaio
modalità, il finanziamento, ed ogni altro connesso adempi- 1982, n. 9 convertito, con modificazioni, dalla legge 25
mento. marzo 1982, n. 94, e successive modificazioni, secondo
2. L’accordo può prevedere altresì procedimenti di arbitrato, principi che ne circoscrivano la funzione alla programma-
nonché interventi surrogatori di eventuali inadempienze dei zione della formazione dei piani attuativi di nuovi inse-
soggetti partecipanti. diamenti o di rilevanti ristrutturazioni urbanistiche, indi-
3. Per verificare la possibilità di concordare l’accordo di pro- viduati territorialmente in modo univoco, anche in coor-
gramma. il presidente della Regione o il presidente della pro- dinamento con il programma triennale dei lavori pubblici
vincia o il sindaco convoca una conferenza, tra i rappresentanti del comune e con lo stato delle urbanizzazioni del terri-
di tutte le amministrazioni interessate. torio interessato, e riferiscano i criteri di obbligatorietà
4. L’accordo, consistente nel consenso unanime del presidente alle effettive esigenze di sviluppo e di trasformazione
della Regione, del presidente della Provincia, dei sindaci e degli aggregati urbani. Le opere di urbanizzazione comu-
delle altre amministrazioni interessate è approvato con atto nali da realizzare in attuazione degli strumenti urbanistici
formale del presidente della Regione o del presidente della sono inserite nel programma triennale dei lavori pubblici
provincia o del sindaco ed è pubblicato nel bollettino ufficiale del comune.
della Regione. L’accordo, qualora adottato con decreto del 2. Qualora le regioni non adottino, entro un anno dalla data
Presidente della Regione, produce gli effetti della intesa di cui di entrata in vigore della presente legge, proprie leggi in
all’articolo 81 del decreto del Presidente della Repubblica, 24 attuazione delle disposizioni di cui al comma 1, restano
luglio 1977, n. 616 determinando le eventuali e conseguenti valide le vigenti disposizioni nazionali e regionali.
variazioni degli strumenti urbanistici e sostituendo le
concessioni edilizie, sempre che vi sia l’assenso del comune
interessato. Nota all’art. 20
5. Ove l’accordo comporti variazione degli strumenti urbanistici, - La legge 18 aprile 1962, n. 167 “Disposizioni per favorire l’ac-
l’adesione del sindaco allo stesso deve essere ratificata dal quisizione di aree fabbricabili per l’edilizia economica e popo-
consiglio comunale entro trenta giorni a pena di decadenza. lare” è pubblicata nella Gazzetta Ufficiale 30 arpile 1962, n.
6. Per l’approvazione di progetti di opere pubbliche comprese nei 111.
programmi dell’amministrazione e per le quali siano immedia- - La Legge 22 ottobre 1971, n. 865 “Programmi e coordinamento
tamente utilizzabili i relativi finanziamenti si procede a norma dell’edilizia residenziale pubblica; norme sulla espropriazione
dei precedenti commi. L’approvazione dell’accordo di pro- per pubblica utilità; modifiche ed integrazioni alle L.L. 17
gramma comporta la dichiarazione di pubblica utilità, indiffe- agosto 1942, n. 1150; 18 arpile 1962, n. 167; 29 settembre 1964,
ribilità ed urgenza delle medesime opere, tale dichiarazione n. 847; ed autorizzazione di spesa per interventi straordinari nel
cessa di avere efficacia se le opere non hanno avuto inizio settore dell’edilizia residenziale, agevolata e convenzionata” è
entro tre anni. pubblicata nella Gazzetta Ufficiale 30 ottobre 1971, n. 276.
7. La vigilanza sull’esecuzione dell’accordo di programma e gli - La Legge 3 gennaio 1978, n. 1 “Accelerazione delle procedure
Bollettino Ufficiale della Regione Puglia - n. 128 del 24-8-2001 7433

per la esecuzione di opere pubbliche e di impianti e costruzioni responsabile del procedimento cura l’istruttoria, even-
industriali” è pubblicata nella Gazzetta Ufficiale 14 gennaio tualmente convocando una conferenza di servizi ai sensi e
1978, n. 14. per gli effetti dell’articolo 14 della legge 7 agosto 1990, n.
241 (19/a), e successive modificazioni, e redige una det-
tagliata relazione contenente la qualificazione
Note all’art. 21 tecnico-giuridica dell’intervento richiesto e la propria
- Si riporta il testo dell’art. 22 della L. n. 136/1999: valutazione sulla conformità del progetto alle prescrizioni
urbanistiche ed edilizie. Il termine può essere interrotto
22. Piani attuativi degli strumenti urbanistici. - una sola volta se il responsabile del procedimento
1. L’approvazione da parte dei consigli comunali di piani richiede all’interessato, entro quindici giorni dalla
attuativi di iniziativa privata, conformi alle norme ed agli presentazione della domanda, integrazioni documentali e
strumenti urbanistici vigenti, deve intervenire entro il ter- decorre nuovamente per intero dalla data di presentazione
mine di novanta giorni a decorrere dalla data di presenta- della documentazione integrativa. Entro dieci giorni dalla
zione dell’istanza corredata degli elaborati previsti. Qua- scadenza del termine il responsabile del procedimento
lora vi sia necessità di preventivi pareri o nulla osta, il ter- formula una motivata proposta all’autorità competente
mine di novanta giorni decorre dalla data in cui tali atti all’emanazione del provvedimento conclusivo. I termini
siano acquisiti. Nel caso di strumenti urbanistici attuativi previsti al presente comma sono raddoppiati per i comuni
di iniziativa pubblica a seguito di inerzia di privati la pre- con più di 100.000 abitanti.
disposizione dei medesimi deve avvenire entro centot- 3. In ordine ai progetti presentati, il responsabile del proce-
tanta giorni a decorrere dalla data in cui l’amministra- dimento deve richiedere, entro il termine di cui al comma
zione ha assunto con provvedimento l’impegno di proce- 2, il parere della commissione edilizia. Qualora questa
dere alla redazione di detti strumenti e la conseguente non si esprima entro il termine predetto il responsabile del
adozione deve avvenire nei successivi novanta giorni. procedimento è tenuto comunque a formulare la proposta
2. La deliberazione del consiglio comunale di approvazione di cui al comma 2 e redigere una relazione scritta al sin-
in via definitiva dello strumento attuativo deve interve- daco indicando i motivi per i quali il termine non è stato
nire nei trenta giorni successivi alla scadenza del termine rispettato. Il regolamento edilizio comunale determina i
per le osservazioni e le opposizioni. casi in cui il parere della commissione edilizia non deve
3. La pubblicazione dello strumento attuativo, da effettuare essere richiesto.
mediante deposito nella segreteria del comune, deve 4. La concessione edilizia è rilasciata entro quindici giorni
intervenire entro il termine di trenta giorni dalla data della dalla scadenza del termine di cui al comma 2, qualora il
delibera di adozione o approvazione. progetto presentato non sia in contrasto con le prescri-
4. Per i piani attuativi in corso di redazione, presentazione, zioni degli strumenti urbanistici ed edilizi e con le altre
adozione o approvazione alla data di entrata in vigore norme che regolano lo svolgimento dell’attività edilizia.
della presente legge, i termini di cui ai commi precedenti 5. Decorso inutilmente il termine per l’emanazione del
decorrono da tale data. provvedimento conclusivo, l’interessato può, con atto
5. L’infruttuosa decorrenza dei termini di cui ai precedenti notificato o trasmesso in plico raccomandato con avviso
commi costituisce presupposto per la richiesta di inter- di ricevimento, richiedere all’autorità competente di
vento sostitutivo. A tal fine è data facoltà all’interessato adempiere entro quindici giorni dal ricevimento della
di inoltrare istanza per la nomina di un commissario ad richiesta.
acta al presidente della giunta regionale il quale provvede 6. Decorso inutilmente anche il termine di cui al comma 5,
nel termine di quindici giorni. Gli oneri derivanti dall’at- l’interessato può inoltrare istanza al presidente della
tività del commissario ad acta sono posti a carico del giunta regionale competente, il quale, nell’esercizio di
comune inadempiente. poteri sostitutivi, nomina entro i quindici giorni succes-
6. Le disposizioni di cui al presente articolo si applicano sivi, un commissario ad acta che, nel termine di trenta
anche agli strumenti attuativi in variante non essenziale giorni, adotta il provvedimento che ha i medesimi effetti
dello strumento urbanistico generale. Le regioni, entro della concessione edilizia. Gli oneri finanziari relativi
centottanta giorni a decorrere dalla data di entrata in all’attività del commissario di cui al presente comma
vigore della presente legge, qualora non abbiano già sono a carico del comune interessato.
provveduto, emanano norme che definiscono contenuti e 7.
limiti delle varianti non essenziali. 8.
7. Sono fatte salve le diverse scadenze e modalità previste 9. e ss. . . . omissis.
dalle leggi regionali.

Nota all’art. 22
- Si riporta il testo dell’art. 4 del D.Lgs 398/1993, come modifi- - Si riporta il testo dell’art. 7 della L. n. 241/90.
cato dalla L. n. 493/1993 e successive modifiche e integrazioni:

4. Procedure per il rilascio della concessione edilizia. 7. 1. Ove non sussistano ragioni di impedimento derivanti da par-
1. Al momento della presentazione della domanda di con- ticolari esigenze di celerità del procedimento, l’avvio del pro-
cessione edilizia l’ufficio abilitato a riceverla comunica cedimento stesso è comunicato, con le modalità previste
all’interessato il nominativo del responsabile del procedi- dall’articolo 8, ai soggetti nei confronti dei quali il provvedi-
mento di cui agli articoli 4 e 5 della legge 7 agosto 1990, mento finale è destinato a produrre effetti diretti ed a quelli che
n. 241. L’esame delle domande si svolge secondo l’ordine per legge debbono intervenirvi. Ove parimenti non sussistano
di presentazione. le ragioni di impedimento predette, qualora da un provvedi-
2. Entro sessanta giorni dalla presentazione della domanda il mento possa derivare un pregiudizio a soggetti individuati o
7434 Bollettino Ufficiale della Regione Puglia - n. 128 del 24-8-2001

facilmente individuabili, diversi dai suoi diretti destinatari, ambientali inclusi negli elenchi pubblicati a norma dell’arti-
l’amministrazione è tenuta a fornire loro, con le stesse moda- colo 140 o dell’articolo 144 o nelle categorie elencate all’arti-
lità, notizia dell’inizio del procedimento. colo 146 non possono distruggerli né introdurvi modificazioni,
2. Nelle ipotesi di cui al comma 1 resta salva la facoltà dell’am- che rechino pregiudizio a quel loro esteriore aspetto che è
ministrazione di adottare, anche prima della effettuazione delle oggetto di protezione.
comunicazioni di cui al medesimo comma 1, provvedimenti 2. I proprietari, possessori o detentori a qualsiasi titolo dei beni
cautelari. indicati al comma 1, hanno l’obbligo di sottoporre alla
Regione i progetti delle opere di qualunque genere che inten-
dano eseguire, al fine di ottenerne la preventiva auto-
Nota all’art. 23 rizzazione.
- La Legge regionale 24 marzo 1995, n. 8 “Norme per il rilascio 3. L’autorizzazione è rilasciata o negata entro il termine peren-
delle autorizzazioni in zone soggette a vincolo paesaggistico torio di sessanta giorni.
pubblicata nel B.U.R. n. 33 del 3.4.1995 è stata già modificata 4. Le regioni danno immediata comunicazione delle autorizza-
dalle ll.rr. n. 31/96, 9/98 e 25/2000. zioni rilasciate alla competente soprintendenza, trasmettendo
- La Legge regionale 15 dicembre 2000, n. 25 “Conferimento di contestualmente la relativa documentazione. Il Ministero può
funzioni e compiti amministrativi in materia di urbanistica e pia- in ogni caso annullare, con provvedimento motivato, l’autoriz-
nificazione territoriale e di edilizia residenziale pubblica” è pub- zazione regionale entro i sessanta giorni successivi alla rice-
blicata nel B.U.R. n. 149 del 15.12.2000. zione della relativa comunicazione.
- Il D.Lgs 29 ottobre 1999, n. 490 “Testo unico delle disposizioni 5. Decorso inutilmente il termine indicato al comma 3, nei suc-
legislative in materia di beni culturali e ambientali, a norma del- cessivi trenta giorni è data facoltà agli interessati di richiedere
l’articolo 1 della L. 8 ottobre 1997, n. 352” è pubblicato nella l’autorizzazione al Ministero che si pronuncia entro il termine
Gazzetta Ufficiale 27.12.1999, n. 302; si riporta il testo dell’art. di sessanta giorni dalla data di ricevimento della richiesta. L’i-
151 del D.Lgs n. 490/1999: stanza, corredata da triplice copia del progetto di realizzazione
dei lavori e da tutta la relativa documentazione, è presentata
alla competente soprintendenza e ne è data comunicazione alla
Articolo 151 Regione.
Alterazione dello stato dei luoghi
(Legge 29 giugno 1939, n. 1497, art. 7 decreto del Presidente Lavori preparatori
della Repubblica 24 luglio 1977, n. 616, art. 82, commi 1 e 2 e - Disegno di L. approvato dalla G.R. nella seduta del 16.1.2001;
comma 9, aggiunto dal decreto-legge 27 giugno 1985, n. 312, con- - Approvato dal Consiglio Reg.le nella seduta del 3-10 aprile
vertito con modificazioni nella legge 8 agosto 1985, n. 431, art. 1) 2001 e 4, 12 e 20 giugno 2001;
- Vistato dal Commissario del Governo con nota del 17 maggio
1. I proprietari, possessori o detentori a qualsiasi titolo di beni 2001.
Bollettino Ufficiale della Regione Puglia - n. 128 del 24-8-2001 7435
Autorizzazione Tribunale di Bari N. 474 dell’8-6-1974 - Direttore Responsabile Dott. Bernardo Notarangelo - S.T.E.S. s.r.l. - 85100 Potenza

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