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g) progettazione e gestione del sistema locale dei servizi sociali ed erogazione delle
relative prestazioni ai cittadini, secondo quanto previsto dall’articolo 118, quarto
comma, della Costituzione;
h) edilizia scolastica, per la parte non attribuita alla competenza delle province,
organizzazione e gestione dei servizi scolastici;
i) polizia municipale e polizia amministrativa locale;
l) tenuta dei registri di stato civile e di popolazione e compiti in materia di servizi
anagrafici nonché in materia di servizi elettorali e statistici, nell’esercizio delle
funzioni di competenza statale.
l-bis) i servizi in materia statistica.
Tutte le predette funzioni fondamentali, ad eccezione di quella
indicata alla lettera l), devono essere esercitate tramite unione o
convenzione.
LA GESTIONE ASSOCIATA DELLE FUNZIONI
IL DL 95/2012 INOLTRE:
Stabilisce che le Convenzioni devono avere durata almeno
triennale e che al termine del triennio di osservazione, ove non sia
comprovato, da parte dei comuni aderenti, il conseguimento di
significativi livelli di efficacia ed efficienza nella gestione, secondo
modalità stabilite con decreto del Ministro dell‘interno, i comuni
interessati sono obbligati ad esercitare le funzioni fondamentali
esclusivamente mediante unione di comuni.
Esclude dall’obbligo i comuni il cui territorio coincide
integralmente con quello di una o di più isole e il comune di
Campione d'Italia.
LA GESTIONE ASSOCIATA DELLE FUNZIONI
LEGGE DELRIO
In materia di gestione associata ed unioni è da ultimo intervenuta la
“Legge Delrio” (legge 7 aprile 2014, n. 56), la quale ha riformato
l’istituto dell’Unione dei comuni come in precedenza illustrato, ha
reintrodotto la dimensione demografica minima di unioni e
convenzioni ed ha abrogato finalmente l’unione speciale introdotta
dal D.L. n. 138/2011.
LA SITUAZIONE ATTUALE
“Si tratta di situazioni dalla più varia complessità che però meritano
attenzione, perché in tutti questi casi, solo esemplificativamente
indicati, in cui l’ingegneria legislativa non combacia con la geografia
funzionale, il sacrificio imposto all’autonomia comunale non è in
grado di raggiungere l’obiettivo cui è diretta la normativa stessa;
questa finisce così per imporre un sacrificio non necessario, non
superando quindi il test di proporzionalità.”
LA SENTENZA DELLA CORTE COST N. 33/2019
BUONO STUDIO