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Statuto ed Ordinamento
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1. STATUS DI ROMA CAPITALE
Lo Statuto di Roma Capitale è stato approvato con deliberazione dell’Assemblea
Capitolina N. 8 del 7 marzo 2013 ed entrato in vigore il 30 marzo 2013.
L’ART. 114 della Costituzione (Titolo V, II Parte), sancisce lo Status di Roma Capitale della
Repubblica e che la legge dello Stato disciplina il suo ordinamento.
Roma Capitale è un Ente Territoriale e dispone di una speciale autonomia statuaria,
amministrativa e finanziaria.
Il D.Lgl. 17 settembre 2010, n. 156 stabilisce che gli Organi di Governo di Roma Capitale sono:
1. Assemblea Capitolina, organo di indirizzo e controllo politico-amministrativo.
2. Il Sindaco che è il Responsabile dell’Amministrazione
3. La Giunta che collabora con il Sindaco per il governo di Roma Capitale.
I caratteri Fondamentali dello Statuto di Roma Capitale è la sua Autonomia Statuaria, garantita
agli Enti Locali al livello costituzionale (ART.114 Cost e Art. 3, comma 4 del TUEL). Ed è il potere di
dotarsi di un proprio Statuto. La Legge Loggia ribadisce la potestà Statuaria degli Enti,
riconducendola all’interno del più ampio potere di Potestà Normativa (potere di dettare norme
capaci di innovare l’Ordinamento Giuridico). I limiti sono in generale la Costituzione, i Principi del
TUEL, principi in materia di organizzazione pubblica.
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Caratteristiche degli Statuti
Lo Statuto è l’atto normativo fondamentale che regge l’ordinamento politico e giuridico di uno
stato, è una “Piccola Costituzione” dell’Ente ed ha determinati caratteri:
Necessaria; l’adozione di uno Statuto che identifichi i tratti dell’Organizzazione e della
struttura amministrativa.
Unicità ed Esclusività; lo Statuto è Esclusivo dell’Ente.
Veridicità; appare come l’immagine veritiera dell’Ente.
Stabilità; ha caratteri di durevolezza.
Normatività; capacità di innovare l’Ordinamento, efficacia generale, ricorribilità per
violazione di legge.
Lo Statuto contiene i Principi di Organizzazione e funzionamento dell’Ente, forme di Controllo,
Garanzie delle Minoranze, forme di Partecipazione Popolare. I suoi contenuti si dividono in
Obbligatori e Facoltativi.
Nel Contenuto Obbligatorio rientrano:
*Lo Statuto va approvato dall’Assemblea C. entro sei mesi dall’entrata in vigore del Decreto sulle Funzioni.
E’ stato deliberato con il voto favorevole di 2/3 dei Consiglieri assegnati. Statuto e regolamenti
disciplinano anche: forme di monitoraggio e controllo per garantire il rispetto degli standard e degli
obbiettivi di servizio e la tutela dei diritti dei cittadini.
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2. PRINCIPI GENERALI DELLO STATUTO
L’Emblema è uno Scudo a forma appuntita color porpora con croce greca d’oro in capo a
destra seguita dalle maiuscole d’oro S.P.Q.R. cimato di corona con otto fioroni d’oro
(Comma 6).
Roma celebra il 21 aprile l’anniversario della sua Fondazione, il cd. Natale di Roma.
(Comma 7).
Il 16 ottobre è proclamata la Giornata Simbolo contro ogni forma di Violenza (Comma 8).
Roma Capitale promuove lo Sviluppo della comunità locale: economico, sociale, diritto al
lavoro, garanzia di salute e sicurezza (comma 1 e 5).
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Lo Statuto si sofferma sul Concetto di Amministrazione e Gestione Trasparente a contrasto
dell’Illegalità. Inoltre garantisce la più ampia partecipazione dei cittadini
all’amministrazione locale e al procedimento amministrativo. Garantisce l’accesso alle
Informazioni (Comma 3 e 4).
Lo Statuto conforma le sue politiche alla Convenzione ONU in tutela dei diritti di persone
con disabilità e tutela le pari opportunità. Cura e salvaguarda i diritti dei bambini. (Comma
11).
ARTICOLO 3 - > Roma è Capitale D’Italia, Centro della Cristianità e punto d’incontro tra Culture e
Religioni.
ARTICOLO 4 -> Lo Statuto di Roma Capitale garantisce e promuove le pari opportunità per le
donne, attraverso Piani di azioni positive.
ARTICOLO 5 -> Garantisce inoltre le Pari Opportunità in tema di nomine ad Incarichi Dirigenziali e
Non Dirigenziali, negli Uffici e nei Servizi ed Enti Aziendali di Roma Capitale, negli Organi collegiali
non elettivi.
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3. PARTECIPAZIONE POPOLARE E PROCEDIMENTALE
LA PARTECIPAZIONE POPOLARE
ARTICOLO 6 -> Roma Capitale riconosce ai cittadini iscritti alle liste elettorali di Roma Capitale i
diritti connessi agli strumenti di partecipazione.
ARTICOLO 8 -> I cittadini che vogliono esercitare l’iniziativa popolare, devono presentare un
Progetto, redatto in articoli con non meno di 5.000 sottoscrizioni, accompagnato da relazione
illustrativa. Entro 6 mesi dal deposito dell’Assemblea e della Giunta Capitolina.
Comma 8, I cittadini possono presentare al Sindaco Interrogazioni e Interpellanze, egli risponde in
forma scritta entro 60 giorni. I cittadini possono anche promuovere Petizioni per le adozioni di
provvedimenti utili per la comunità.
ARTICOLO 8 BIS -> Prevede il Bilancio Partecipativo per assicurare il più ampio coinvolgimento
popolare e maggior livello di democrazia diretta e di trasparenza: su questioni riguardanti
l’Utilizzo e Destinazione delle risorse economiche dell’Ente.
ARTICOLO 9 -> I diritti riconosciuti agli scritti alle liste elettorali sono anche rivolti a: cittadini non
residenti a Roma, con lavoro prevalentemente a Roma, a studenti non residenti a Roma e stranieri
maggiorenni.
I Referendum Locali previsti dall’Art. 8, comma 3 del TUEL sono il tipico istituto di Democrazia
Diretta, cioè una partecipazione popolare di carattere opzionale. Esistono diverse tipologie
referenziali:
Gli Statuti comunali possono prevedere anche Referendum Territoriali, per raccogliere il parere
della comunità locale per eventuali modifiche territoriali, attraverso leggi dello Stato o Regionali.
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ARTICOLO 10 -> L’Assemblea Capitolina, anche su proposta della Giunta, può fare ricorso
all’Istituto del Referendum Consultivo (con deliberazione collegiale approvata dalla maggioranza
dei Consiglieri e di Iniziativa Popolare (con sottoscrizione minima dell1% della popolazione
residente).
Non possono essere oggetto di referendum: Bilanci, provvedimenti su tariffe, rette e contributi,
assunzione mutui o emissioni di prestiti, acquisiti e alienazioni di immobili, materia di elezioni,
tutela delle minoranze etniche o religiose.
* Le proposte referendarie sono approvate se viene raggiunta la maggioranza dei voti indipendentemente
dal numero di partecipanti. Gli effetti del Referendum Consultivo e Abrogativo approvato avvengono entro
30 giorni dalla proclamazione dei risultati.
ARTICOLO 13 -> Predispone iniziative finalizzate a organizzare la vita urbana. I cd. Tempi di vita e
tempi della città: armonizzare orari di servizio, di lavoro, apertura uffici, orari delle
amministrazioni pubbliche, dei Servizi Pubblici.
L’organizzazione e coordinamento dei tali orari spettano al Sindaco che si avvale di un
Osservatorio ad hoc.
Sono Uffici Relazioni con il Pubblico le finalità e funzioni degli URP Capitolini sono:
Gli URP gestiscono quindi segnalazioni, reclami e suggerimenti. La gestione dei Reclami si articola
in tre fasi: Accoglienza, Trattamento e Risposta. La risposta di cortesia al Reclamo va fornita entro
30 giorni. Quando viene riconosciuto un disservizio viene rimossa la causa della criticità.
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LA PARTECIPAZIONE PROCEDIMENTALE
ARTICOLO 7 Comma 1 - > Roma Capitale Garantisce il Diritto all’Informazione sulla propria
attività. I documenti amministrativi sono Pubblici e liberamente consultabili.
La comunicazione va effettuata verso: I Destinatari del Provvedimento Finale, i Soggetti che per
legge devono intervenire e Terzi che possono ricevere Pregiudizio dal Provvedimento Finale.
L’Omessa Comunicazione dell’Avvio del Procedimento lo rende Illegittimo per violazione di
Legge.
Ma non è Annullabile nel caso che l’Amministrazione dimostri in giudizio che il contenuto non
avrebbe potuto essere diverso da quello adottato.
Altri istituti con cui si Attua la Partecipazione al Procedimento sono: Diritto di Intervento, Diritto di
prendere visione degli atti, il Cd. Preavviso di Rigetto, Accordi integrativi e sostitutivi.
Il Preavviso di Rigetto è l’Atto con cui il Responsabile del Procedimento prima della formale
adozione di un provvedimento negativo, informa tempestivamente gli interessati dei motivi
ostativi dell’accoglimento dell’istanza. Successivamente gli interessati hanno il Diritto di
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presentare per iscritto le loro Osservazioni documentate. La Disciplina non si applica alle
Procedure Concorsuali e in materia Previdenziale e Assistenziale.
Il Diritto di Accesso
I Soggetti Passivi sono coloro che hanno l’obbligo a consentire l’esercizio del diritto di Accesso e
sono: le P.A., gli Enti Pubblici, Aziende Autonome e Speciali, gestori di Pubblici Servizi, l’Autorità
di Garanzia e Vigilanza, l’Amministrazione dell’Unione Europea e le imprese assicurative.
Sono altresì previsi dei casi di Esclusione dal Diritto di Accesso (Limiti Tassativi) e sono:
Accesso Formale: qualora la P.A. a cui è inviata la richiesta di Accesso individua i soggetti
controinteressati invita a procedere con Accesso Formale ed è tenuta a dare
comunicazione agli stessi, inviando copia con raccomandata con avviso di ricevimento o
con via telematica. Entro 10 giorni dalla ricezione della comunicazione, i controinteressati
possono presentare motivata opposizione, decorso tale termine la P.A. procede. L’iter
deve concludersi entro 30 giorni. L’Accesso Formale si richiede quando: non è possibile
l’accoglimento immediato in via informale, se si hanno dubbi sulla legittimazione del
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richiedente, dubbi sulla sussistenza dell’interesse o sulla accessibilità del documento ed
esistenza di controinteressati.
Le possibili risposte della P.A. nel caso in cui si ritenga di non accogliere la richiesta: di respingerla,
di limitarla o differirla (cioè spostare l’Accesso a un momento successivo.
L’Accesso Civico
A differenza del Diritto di Accesso agli Atti, la richiesta di Accesso Civico non è soggetta ad alcuna
limitazione quanto alla legittimazione soggettiva del richiedente.
L’Accesso Civico può essere Semplice in quanto è diritto di Chiunque di richiedere documenti e
informazioni, in caso di omessa pubblicazione, ed è Generalizzato, cioè la possibilità dei cittadini di
accedere a dati e documenti della P.A. anche se non resi pubblici, senza dover dimostrare un
interesse Diretto.
Entro 30 giorni le amministrazioni devono rilasciare gratuitamente i dati e documenti richiesti.
Possono concludere il procedimento con Rifiuto di Accesso all’Atto per i seguenti motivi:
*Contro la decisione di Rifiuto di Accesso Civico e Diritto di Accesso agli atti si può ricorrere al Responsabile
della Trasparenza, al Difensore Civico o al T.A.R.
Il Diritto di Accesso e di Informazione è previsto e sancito nell’Art. 10 del TUEL che riconosce un
generale diritto all’Informazione che si articola in: Principio dei Tendenziale pubblicità, Diritto di
Accesso e ad essere informati sullo stato degli atti, e la Partecipazione dei cittadini all’Attività
Amministrativa e nel diritto di Accedere alle strutture e servizi degli Enti Locali.
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7. ASSEMBLEA CAPITOLINA, IL SINDACO E LA GIUNTA
L’ASSEMBLEA CAPITOLINA
Ruoli e Funzioni
Organizzazione
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I Consiglieri/e Capitolini si riuniscono in Gruppi Consiliari, a tale Conferenza dei Presidenti dei
Gruppi Capitolini spetta: coadiuvare il Presidente nella programmazione dei lavori dell’A.
Capitolina e le questioni di interpretazione dello Statuto.
I Consiglieri Capitolini
Una volta entrati in carica i Consiglieri assumono la veste giuridica di Funzionari Onorari a
carattere elettivo e rappresentano la Comunità Locale.
ARTICOLO 17 -> Comma 2-3-4-5 e 6: I Consiglieri esercitano diritto di iniziativa per gli atti di
competenza dell’Assemblea, possono presentare interrogazioni, interpellanze, mozioni e
risoluzioni, hanno il Diritto di essere informati tempestivamente dei progetti di deliberazioni ed
altre questioni poste all’ordine del giorno, hanno il Diritto di ottenere informazioni e copie di atti
e documenti. Hanno inoltre il Diritto di percepire una indennità omnicomprensiva di funzione.
ARTICOLO 20 -> Qualifica come Consiglieri Aggiunti quelli eletti in rappresentanza degli Stranieri,
eletti da questi e sono in numero di 4. La durata del loro mandato è connessa a quella
dell’Assemblea Capitolina. Possono partecipare alle sedute dell’A. Capitolina con diritto di parola
ma senza diritto di voto e partecipare ai lavori delle Commissioni senza diritto di voto.
L’A. Capitolina è presieduta dal Presidente eletto tra i Consiglieri nella Prima Seduta, con
votazione a Scrutinio Segreto. Al Presidente, cui compete la rappresentanza dell’Assemblea, sono
attribuiti i poteri di convocazione e direzione dei lavori:
Disciplina le attività dell’Assemblea Capitolina
Ha potere di interpretazione del Regolamento
Ha il compito di assicurare un’adeguata e preventiva informazione
Le Commissioni Capitoline
ARTICOLO 21 -> Prevede la Costituzione di commissioni in seno all’Assemblea. Dotate di una sede
e di specifico Staff. Deve rispecchiare la proporzione dei Gruppi Capitolini. Due Commissioni sono
degne di nota: Commissione delle Pari Opportunità e la Commissione Roma Capitale, Statuto e
Innovazione Tecnologica.
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IL SINDACO E LA GIUNTA
Il Sindaco
Comma 3: Entro 10 giorni dalla nomina dei componenti della Giunta Capitolina, e non oltre
45 giorni dallo svolgimento dall’Elezione dell’Assemblea Capitolina, il Sindaco (sentita la
Giunta) presenta all’Assemblea C. le linee programmatiche. Il Programma si deve rifare
strettamente a quello annunciato in nel Programma Elettorale, su cui si fonda il consenso.
La verifica dell’attuazione stessa delle Linee programmatiche spetta all’Assemblea C. In
caso di assenza o Temporaneo Impedimento del Sindaco ne prende le funzioni il
Vicesindaco.
In base all’Art. 72 del TUEL, nei comuni con più di 15.000 abitanti il Sindaco è eletto a Suffragio
Universale e diretto con Sistema del Doppio Turno, contestualmente all’elezione del Coniglio
Comunale (Assemblea Capitolina). Risulta eletto a Sindaco il candidato che ottiene la maggioranza
assoluta dei voti validi (50%+1).
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Nel caso non ci si arrivi al Primo Turno, si procede con il Secondo Turno (nella seconda domenica
dopo quella del Primo Turno): qui sono ammessi i DUE candidati con maggior numero di voti
ottenuti al Primo Turno.
Il Sindaco dura in carica 5 anni, e può essere rinnovato per sole 2 volte (il 3° mandato consecutivo
solo se uno dei due precedenti è durato meno di 2 anni, 6 mesi e 1 giorno). Il Sindaco presta
davanti al Consiglio il Giuramento di osservare la Costituzione Italiana.
Ordinanze Contingibili e Urgenti: Il Sindaco in quanto rappresentante della Comunità Locale può
emetterle per far fronte ad emergenze esclusivamente locali, in ambito sanitario e di igiene
pubblica, per prevenire ed eliminare gravi pericoli per l’incolumità pubblica e la sicurezza
urbana. Tali Ordinanze non possono essere reiterate per più di due volte. Devono essere motivate
e temporanee, cioè con un termine finale. Per il Sindaco di Roma Capitale, nello specifico, è
previsto uno specifico potere di Ordinanza per rimuovere situazioni di emergenza riguardo a
Traffico e Inquinamento (Atmosferico ed Acustico)
La Giunta Capitolina
La Giunta è un organo che basa le sue attività sui principi di trasparenza, collegialità ed efficienza.
La Giunta C. adotta i regolamenti sull’ordinamento degli Uffici e dei Servizi, e impartisce ai
dirigenti direttive per lo svolgimento dei compiti loro assegnati.
La Giunta è composta da: il Sindaco (che lo presiede) e un numero massimo di Assessori pari a un
quarto dei Consiglieri dell’Assemblea C.
La nomina degli Assessori è di competenza del Sindaco, che li sceglie anche fuori dall’Assemblea
C. fra i cittadini con requisiti di candidabilità. Se si accetta la carica di Assessore cessa la carica di
Consigliere eventualmente ricoperta.
Fra i nominati è garantita la presenza (in pari numero) di entrambi i sessi.
IL DECENTRAMENTO MUNICIPALE
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Il Principio di Decentramento è Sancito dall’Art. 5 della Costituzione: Compiti e
Poteri statali vengono trasferiti nella sfera di competenza di Organi Periferici.
Comma 13 - I municipi:
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E’ l’organo di indirizzo e controllo politico-amministrativo.
E’ un organo collegiale, composto dal Presidente del Municipio e 24 Consiglieri eletti
contestualmente, a suffragio universale diretto. I Consigli sono eletti contemporaneamente
all’Assemblea Capitolina. Il Presidente è eletto tra i Consiglieri nella prima seduta e rappresenta
l’Assemblea Municipale.
I Quorum da raggiungere per il funzionamento sono: Quorum Consultivo (di 1/3 dei Consiglieri) e
Quorum Deliberativo (Maggioranza dei Consiglieri presenti).
Le Cause di Scioglimento Anticipato sono: Gravi e reiterate violazioni di legge, Impossibilità di
Funzionare (dimissioni, rimozione, impedimento permanente, decadenza, decesso del Presidente
del Municipio), Mozione di Sfiducia.
La Giunta Municipale
Collabora con il Presidente del Municipio nel Governo di questo. Composta da un numero massimo
di assessori (di cui uno vicepresidente) pari a ¼ dei Consiglieri assegnati e nominati dal Presidente.
La Giunta ha competenza Residuale, quindi competono atti non attribuiti al Presidente o al
Consiglio.
Le Deliberazioni (non meri atti di indirizzo) devono avere parere di regolarità tecnica e per quelle
che hanno riflessi sulla situazione economico-finanziaria è richiesto parere di regolarità contabile.
Questo sono poi pubblicate nelle pagine web del Municipio.
1. Funzionalità
2. Autonomia
3. Economicità
4. Responsabilità
5. Professionalità
ART. 30/31 Roma Capitale -> Ordinamento e Organizzazione di Uffici e Servizi sono improntati su
Criteri di Funzionalità, orientati ad obbiettivi di:
1. Autonomia
2. Economicità
3. Responsabilità
4. Efficacia
5. Efficienza
6. Imparzialità
7. Trasparenza
Strutture di Staff: svolgono specifiche funzioni trasversali specialistiche e/o strategiche per
la realizzazione del Programma del Sindaco.
ARTICOLO 35 - > I controlli nella Gestione di Roma Capitale (Art.35) si articola in: Controllo interno
di regolarità amministrativa e Contabile, Controllo Strategico, Controllo di Gestione.
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ARTICOLO 117 COST -> LA GESTIONE DI SERVIZI PUBBLICI È COMPETENZA ESCLUSIVA DELLE
REGIONI.
Secondo l’Art. 112 del TUEL gli Enti Locali provvedono alla gestione dei Servizi Pubblici per la
produzione di beni e attività per la realizzazione di fini fiscali e promuovere lo sviluppo economico
e civile delle comunità locali.
Al Capo VI, Articolo 36 dello Statuto di Roma Capitale si hanno le modalità di Gestione per
assicurare in condizioni di Uguaglianza: la continuità, la qualità e l’economicità delle prestazioni. Il
Comma 3 sancisce che i rapporti tra Roma Capitale e il Gestore sono regolati dai contratti di Servizi
Pubblico, con linee guide date dall’Assemblea Capitolina.
Per garantire ed assicurare la qualità, universalità e l’economicità delle prestazioni, lo statuto
prevede un sistema di Monitoraggio Permanente, con un apposito organismo che verifica il
rispetto dei parametri qualitativi e quantitativi accordati. Gli ultimi commi, 5 e 6, danno
disposizioni per evitare ingerenze: si vieta la partecipazione agli organi di gestione del servizio
pubblico ad Amministratori e Dirigenti di Roma Capitale, parenti o affini fino al 4° di parentela. Si
stabilisce anche l’obbligo per Enti o Organismi non Quotati, controllati direttamente o
indirettamente da Roma Capitale, di conformare le proprie politiche assunzionali al diritto di
accesso con procedure selettive pubbliche.
Articolo 151 TUEL elenca i Principi dell’Ordinamento Contabile degli Enti: Principio della
Programmazione. Presentano un Documento Unico di Programmazione entro il 31 luglio di ogni
anno e deliberano il Bilancio di Previsione Finanziario entro il 31 dicembre riferiti ad almeno un
Triennio. Tale Bilancio comprende le previsioni di competenza e di cassa del 1° Esercizio (Bilancio
Finanziario Annuale) del periodo considerato e previsioni di competenza dei successivi esercizi.
ARTICOLO 40 -> Attribuisce al Collegio dei Revisori dei Conti la funzione di Revisione economico-
finanziaria dell’Ente. E’ composto da 3 membri, che durano in carica 3 anni. Il Collegio esprime
Pareri sulla proposta di Bilancio, Vigila sulla regolarità Contabile, finanziaria, economica,
patrimoniale e fiscale.
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