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L'EVOLUZIONE DELLE CITTÀ

Nell'Antichità, la nascita e lo sviluppo delle città furono simboli di relazioni sociali,culturali


ed economiche totalmente nuove a un epoca nella quale la maggioranza della
popolazione viveva nelle campagne.
Oggi, più della metà della popolazione mondiale vive in città,e la città continua ad essere
un grande centro di scambi, di sviluppo di attività, di creazione di idee e di relazioni
multiple.

A. Città e campagna

1. Dalla campagna alla città


- Per millenni, le città furono un eccezione.
- La campagna, con i campi coltivati e i paesaggi naturali, era la fonte della sopravvivenza.
- Contrasto tra aree densamente abitate (vallate, pianure fertili)
zone spopolate(deserti, foreste, zone polari)
- La città appare come uno spazio totalmente diverso:
densità molto elevata e prevalenza del costruito
attività diverse, perché le città sono nate quando, grazie al progresso delle tecniche
agricole, parte dalla popolazione rurale ha potuto liberarsi dell'agricoltura per
insediarsi negli spazi urbani → amministratori pubblici, soldati, commercianti,
artigiani...

2. La «vittoria» della città


- La Terra, che presenta uno spazio rurale su 90% della sua superficie, ha una
popolazione prevalentemente urbana (54%, cioè 4 miliardi e forse 70% nel 2030)
- Le due fasi dell'urbanesimo, migrazione di massa dalla campagna verso la città:
L'Ottocento, per via dello sviluppo industriale nei paesi occidentali → i contadini
migrano in città perché le fabbriche offrono molte possibilità di lavoro.
La recente esplosione urbana nei paesi in via di sviluppo spiega il sorpasso
degli urbani nel 2007. Nelle campagne, povertà e assenza di servizi spingono
i contadini verso le città, nonostante le poche offerte di lavoro.

B. I diversi tipi di città

1. Struttura della città


- un centro abitato > 20/30000 ab è considerato città
- abitanti concentrati in un'area compatta
- una forte densità di costruzioni e di mezzi di comunicazione
- delle attività specifiche (industrie, commerci, uffici e servizi pubblici e privati) e dei
quartieri specializzati (centro, zone residenziali, zone industriali e terziarie)
- due modelli di città differenti:
nella vecchia Europa, città dense, con centri che sono il prodotto di una lunga storia
(vecchi palazzi, strade strette)
nei paesi «nuovi» come gli Stati Uniti, città all'orizzontale estesissime (es. Los
Angeles: più di 100 km da un punto all'altro)
2. Sviluppo delle metropoli
- caratteristiche:
secondo le statistiche dell'ONU, la metropoli > 300000ab
oltre 1700 metropoli nel mondo, di cui 29 > 10 milioni di ab
le più grandi: Tokyo (38 milioni), Delhi, Shanghai
nel 1950, in prima posizione: le metropoli dei paesi industriali (New York, Londra)
nel 2030, salvo Tokyo, saranno quasi tutte quelle dei paesi in via di sviluppo
- le metropoli dei paesi ricchi hanno importanze diverse:
ruolo economico importante all'interno del paese: es. San Paolo, Bangkok
in aree geografiche più vaste: es. Londra, New York, Tokyo definite come
«città globali» per via delle attività finanziere sia tra di loro, sia a livello mondiale
- le metropoli dei paesi poveri:
peso economico non proporzionato alle loro dimensioni: es. Dacca nel Bangladesh,
Lagos in Nigeria, Lahore in Pakistan
contrasto tra due zone: il centro (amministrazioni, servizi, abitazioni della classe
dirigente) e le periferie senza servizi essenziali (acqua potabile, fognature,
elettricità) con quartieri di abitazioni precarie: favelas, bidonvilles, baraccopoli

C. Le nuove forme di organizzazione urbana: reti urbane e megalopoli

1. Relazioni tra le città all'interno di un paese: le reti urbane


- policentriche se formate da molte città tra le quali alcune spiccano sulle altre
es. l'Italia: 10 metropoli + 100 altre città in tutte le regioni.
- monocentriche se una sola metropoli domina tutto il territorio.
es. l'Argentina: Buenos Aires 15 milioni di ab, ed altre città poche e di dimensioni ridotte

2. Estensione dello spazio urbano: aree metropolitane e conurbazioni


- sviluppo di un area metropolitana attorno a una città che diventa una metropoli
→ serie di altri centri con forti legami con la metropoli(fitti sistemi di comunicazioni)
- formazione di una conurbazione se si crea una saldatura tra la metropoli e i centri più
vicini es: Milano, si passa nei comuni limitrofi senza accorgersi dei limiti della città, perché
lo spazio costruito non s'interrompe

3. Le megalopoli, prodotto di una crescita urbana sempre più intensa


- sistemi ancora più estesi e contigui di metropoli ed aree metropolitane
- secondo le statistiche ONU megalopoli > 8 milioni di ab
- lungo una costa es: Bowash → da Boston a Washington sulla costa est degli USA
- lungo un asse fluviale es: Renana → Rotterdam, valle del Reno,attraverso diversi paesi
(Olanda, Belgio, Germania)
- in Italia,la pianura padana da Torino a Venezia

D. Evoluzione dei rapporti città-campagna

1. Nuove forme di urbanizzazione nei paesi avanzati


- costi alti dei terreni e delle case nelle grandi città
- disagi urbani(inquinamento,insicurezza...)
- sistemi di comunicazione migliori tra città e campagna
→ fenomeno di «fuga dalle città» che riguarda i ceti medi e urbanizzazione delle
campagne vicine, nuovi abitanti con modi di vita cittadini
→ problema dell'aumento degli spostamenti quotidiani tra domicilio e luogo di
lavoro in città
- Tuttavia, le campagne isolate rimangono spopolate e abbandonate.

2. Campagne repulsive nei paesi in via di sviluppo


- La campagna isolata, sprovvista di servizi e incapace di assicurare la sopravvivenza
della sua popolazione respinge.
- La città attira, ma come miraggio di una vita migliore.
Rappresenta comunque un opportunità,anche se illusoria.
- Per questo,la popolazione urbana di questi paesi continua a crescere.

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