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4 La nascita delle città

Nelle città inizia a circolare il denaro attraverso i mercanti:


c’è richiesta di denaro per comprare le merci e spesso si corre il pericolo
che venga praticata l’usura (= prestito di denaro ad alti tassi d’interesse).
La Chiesa considera accettabile solo l’uso di denaro frutto di lavoro, in
quanto guadagnare, prestando soldi, e’ peccato e di conseguenza sia il
prestito sia l’usura verranno lasciati ai non cattolici, cioè agli Ebrei.
Questa usanza si consoliderà e assumerà altre forme, p.es. quella della
Commenda: i mercanti sia per comprare le merci sia per venderle,
hanno dunque bisogno di finanziatori, che anticipano grandi somme di
denaro e a cui poi devono essere restituite. La Commenda e’ molto
diffusa nelle città marinare, visto che il trasporto via mare diventa meno
pericoloso e meno caro rispetto a quello per terra.
Sempre nelle città sorgono le prime BANCHE, e l’attività viene
tramandata nell’ambito (= all’interno) di alcune famiglie.
Ecco dunque che i mercanti godono di condizioni più favorevoli e così
soprattutto al Centro- Nord nasce l’ECONOMIA DI MERCATO e circola
sempre più denaro.

I COMUNI

Le invasioni barbariche prima del Mille hanno creato difficoltà all’Impero


ed hanno ostacolato o addirittura impedito la nascita dei Comuni, ma ora
nell’11° secolo nell’Italia Settentrionale quest’ esperienza si diffonde.
Dall’anno Mille le città rifioriscono grazie ai commerci: quelle che
avevano perso tanti abitanti o erano state abbandonate si ripopolano,
soprattutto in Italia, perché la presenza dei vescovi le avevano
mantenute vive e perché il commercio le collega ad altri centri
internazionali. Le mura vengono allargate oppure sorgono nuovi quartieri
fuori di quelle antiche, romane: questa è la rinascita urbana (= della
città).
Chi desidera stare in città e perché?
- contadini, perché se risiedono in città per almeno un anno e un giorno
diventano liberi dai servizi che dovevano prestare ai feudatari
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- feudatari, perché vogliono vendere ciò che nelle loro terre ottengono
in sovrabbondanza e comprare oggetti di lusso o ottenuti da artigiani
specializzati o anche perché vogliono semplicemente abitarvi
- povera gente che cerca lavoro in città e che va ad abitare nei
quartieri fuori le mura, nei borghi e che perciò vengono chiamati
burgensis e che sono l’origine della futura borghesia.
La borghesia è una classe sociale molto varia che ha in comune la
ricerca costante di occasioni per arricchirsi: con attività nelle costruzioni,
nei commerci, nell’artigianato o con le professioni di avvocato, medico e
notaio. Lo “spirito borghese” è costituito da: intraprendenza (=
capacità di ideare nuovi prodotti e servizi e di realizzarli);
disponibilità a correre il rischio di investire i propri beni nelle attività
economiche;
parsimonia (= capacità di usare il denaro in modo appropriato, senza
sprecarlo).
Nell’Italia Centro Settentrionale la società che abita nelle città e’ divisa in
4 categorie:
1 MAGNATI: coloro che non hanno bisogno di lavorare, visto che la loro
ricchezza è basata sulla proprietà terriera
2 POPOLO GRASSO: la grande borghesia che ha molto denaro, lo
investe e lo dà in prestito. In breve tempo si sviluppa enormemente
3 POPOLO MINUTO: la piccola borghesia, costituita da commercianti al
dettaglio (= cioè di merci pronte per la consegna) e da artigiani
4 OPERAI: lavoratori nelle manifatture, lavoratori a giornata, nuovi
emigrati, contadini: nasce la piccola industria
Un ruolo a parte lo svolge il CLERO: è la guida spirituale della città ed è
raccolto attorno al Vescovo, che ha anche la funzione di giudice
Sono EMARGINATI: i malati in genere e in particolare i lebbrosi, inoltre
mendicanti e servi messi al bando dalla curtis
In queste nuove classi sociali chi è povero viene escluso: ritrovarsi fuori
della società è sempre possibile, invece rientrare non lo è mai e la
situazione rimane tale fino alla fine del Medioevo, purtroppo.
Alcuni vantaggi:

a organizzazione migliore
b l’economia cresce se cresce il lavoro
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c la città diventa un luogo attraente, a differenza che in passato:


nascono nuove attività, è possibile utilizzare nuove merci, non è più
necessario difendersi, rinchiudendosi dentro delle mura
d le campagne vengono in parte abbandonate
e la popolazione cresce
f si fa strada la speranza
I grandi cambiamenti economici e sociali conducono ad una nuova
organizzazione politica, visto che diventano consapevoli del proprio
importante ruolo anche artigiani, commercianti e professionisti, che sono
organizzati nelle loro arti.
Gli artigiani nelle città si organizzano nelle Arti o Corporazioni: sono
associazioni fra persone che fanno lo stesso mestiere e il loro scopo e’
stabilire regole che impediscano soprusi e ostacolino la concorrenza
sleale: p.es. impongono che possa aprire bottega solo chi fa parte
dell’Arte, stabiliscono livelli minimi di qualità e impediscono ogni forma di
pubblicità. Un’altra attività è il Mutuo Soccorso, (= assistenza reciproca),
attraverso una cassa comune.
Le Arti più importanti sono chiamate Maggiori: notai, avvocati,
commercianti di panni di lana e seta, gli speziali ( = farmacisti).
Quelle Minori sono quelle di mercanti meno ricchi o di artigiani: fornai,
calzolai, fabbri, macellai,...L’abilità degli artigiani fa emergere alcune
città: p.es. Brescia e Milano per le armi, Firenze per i tessuti.
Le Arti sono guidate da un Priore che viene eletto e controlla il
comportamento dei membri.
Un altro tipo di associazione è la Confraternita, formata fino a centinaia
di persone che abitano nello stesso quartiere o sono devote ad uno
stesso santo protettore: lo scopo è l’aiuto reciproco, fare beneficienza e
opere di carità. L’associazione si fonda sul giuramento di fedeltà e sono
previste regole di comportamento, perciò chi non le rispetta viene
espulso.
Un’ulteriore istituzione molto importante del Medioevo è l’Università,
nata come associazione di studenti e insegnanti in modo da staccarsi
dalle scuole istituite dalla Chiesa e proprio nelle città, grazie al fatto che
vengono intraprese molte attività economiche e che ormai fioriscono
sempre nuove idee. Le prime in Europa sono le Università di Salerno,
famosa x la medicina e probabilmente la più antica, anche se
riconosciuta solo nel 1231; Bologna, specializzata nel diritto (1158),
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Parigi nota per teologia e filosofia (1200); Oxford (1170) e Cambridge


(1230) sono molto importanti anche nel nostro 21° secolo.
Gli associati più influenti (= il loro parere influenza molto gli altri) delle
Arti desiderano governarsi da soli per difendere la loro libertà economica
e così cominciano a prendere insieme decisioni importanti, costituendo il
Comune cittadino: i cittadini più importanti si uniscono in
un’associazione tramite un giuramento detto Coniuratio e si prendono il
compito di governare.
Il Comune ha istituzioni, leggi, moneta, tasse proprie, come uno Stato: è
una forma di potere che deriva dal popolo, senza alcun legame con la
Chiesa o l’Imperatore. Anche l’aspetto esteriore della città cambia: viene
costruito il palazzo del Comune, in una piazza in cui si possono riunire
tutti i cittadini e dove normalmente ha luogo il mercato, di solito nella
stessa piazza in cui sorge la cattedrale. La piazza è allo stesso tempo
centro economico, politico e religioso.
Ecco che il Comune nei rapporti con le campagne circostanti, dette
contado, si sostituisce al Feudatario, che si trasferisce in città e così il
potere è nelle mani di più persone: di un feudatario, ma anche di un altro
feudatario e della Chiesa.
La distanza geografica dei Comuni italiani dall’Imperatore contribuisce
ad allontanarli dal suo potere e quindi l’Impero diventa sempre più
debole: i Comuni tentano di smarcarsi (= allontanarsi)
dall'Impero e ci riescono.
Sorgono Comuni in tutta Europa e al di là di piccole differenze c’è 1 forte
elemento comune:
I Comuni si contrappongono al vecchio sistema feudale, perché in
quest’ultimo la società resta immobile, mentre nei Comuni c’è una
prospettiva di futuro

Quali caratteristiche sono comuni ai Comuni italiani e a quelli europei?


a I Comuni si contrappongono al vecchio sistema feudale
b la ricchezza proviene dal commercio
c la classe sociale più importante è la borghesia
Quali sono invece le differenze?
● Le città italiane impongono il potere sul contado, indebolendo
quello del feudatario, mentre in Europa sono come “ piccole isole “,
visto che fuori dalle loro mura il sistema feudale resta fortissimo
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● In Italia i Comuni si organizzano come se fossero degli stati e


lottano contro l’imperatore per essere indipendenti, mentre altrove
le città accettano di continuare a dipendere da re e imperatori

Le Repubbliche marinare

AMALFI, PISA, GENOVA, VENEZIA decidono di investire nel


commercio e la politica ne viene addirittura ispirata e guidata.
I commerci per mare si sviluppano grazie a nuove conoscenze sulla
navigazione e a nuovi mezzi:
Amalfi, che era in contatto con gli Arabi, importa uno strumento
determinante: la bussola, visto che prima si navigava a vista, lungo la
costa.
Altro fattore importantissimo è l’uso di carte nautiche: si trovano rotte
più sicure dal pericolo costituito dai pirati, da correnti marine e da venti
avversi.
Il grande investimento di denaro conduce grandi vantaggi, ma anche il
porsi in concorrenza a Venezia.
Venezia era stata fondata su palafitte dai Longobardi nel 6° secolo ed
era rimasta a lungo un semplice villaggio di pescatori, ma inizia a
svilupparsi sempre più quando si dedica a commerciare sale (che in un
primo tempo veniva usato per conservare cibo e poi anche per conciare
le pelli). Nell’11° secolo Venezia capisce di essere diventata il ponte fra
Occidente ed Oriente, dove allora arrivavano solo i Genovesi.
Si dà un’organizzazione politica: il Doge, il Maggior Consiglio (che era
un’assemblea di persone elette fra Anziani ed aristocratici) ed il
Consiglio dei Dieci ( l’organo esecutivo).

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