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MEDIOEVO IL MERCANTE DI LANA

Thomas Betson Un commerciante di lana del XV secolo.

INDICE
Corporazione ed emporio. La nuova figura del mercante. Come si svolgeva la sua attivit? Cambia valute, banche e lettere di

cambio.
Il mercante inglese del XV secolo.

Le corporazioni
Origini
Nascono nelle societ antiche (egizi, indiani, ecc.) ma solo allepoca della Roma antica diventano come oggi le conosciamo. Sono definite come Associazioni riconosciute dallo stato aventi diritti corporativi nei confronti degli

Le corporzioni medievali
A partire dal XI secolo la citt riacquista il proprio

ruolo economico (nellAlto medioevo la scena economica era dominata dalle aziende curtensi).
Sorgono ovunque corporazioni con poteri e

caratteristiche differenti da citt a citt.


Anche coloro che esercitavano arti liberali (notai,

medici, giudici, ecc.) si organizzarono in corporazioni, dette maggiori.

Funzione Giurisdizionale
Quasi ovunque, fra XIII e XIV secolo, si

realizz laccesso diretto al governo delle citt (specialmente in Italia).


Su determinate materie, talvolta, venne

affidata loro la giurisdizione penale e civile (reati collegati alla corporazione, liti, ecc.).

Lemporio
Deriva dal verbo greco piro (attraverso) e

dal sostantivo pros (passaggio, specialmente marittimo).

Emporin
Luogo di approdo di un viaggiatore marittimo.

Origini
A partire dallVIII secolo a.C., con i popoli fenici e

greci, si diffusero i primi luoghi di approdo in cui le merci venivano scambiate con i prodotti locali dai mercanti.
Furono fondamentali per lo sviluppo delle attivit

mercantili (Atene, Roma).


Attorno agli empori nacquero persino alcune

citt (Calcide, Eubea, Nasso, ecc.).

Significato moderno
Con lavvento del medioevo si

afferma il significato di emporio come piazza commerciale, dove le merci vengono vendute, comprate e scambiate.

La nuova figura del mercante

There was a Merchant with a forking beard And motley dress; high on his horse he sat, Upon his head a Flemish beaver hat And on his feet daintily buckled boots. He told of his opinions and pursuits In solemn tones, he harped on his increase Of capital; there should be sea-police (he thought) upon the Harwich Holland ranges; He was expert at dabbling in exchanges. This estimable Merchant so had set His wits to work, none knew he was in debt, He was so stately, in administration, In loans and bargains and negotiation. He was an excellent fellow all the same; To tell the truth I do not know his name.

Chaucer , Geoffrey - Canterbury tales: The merchant's tale

Mercante itinerante met affarista met guerriero

Dal XII-XIV secolo

Nuova figura professionale: mercante che dirigeva gli affari operando stabilmente dalla sua azienda, in collegamento con una serie di agenti.

La cultura
SCUOLA LAICA Lingue straniere Corsivo
Fonti: archivi delle corrispondenze

Guide per la contabilit e per il commercio (notizie su monete e dazi dei vari paesi) ARITMETICA

Occ asc asion e esa soc di iale

Esigenza di precisione Il Quadrivium

La mentalit aritmetica
Si di alla tu rga tti gli alle uo a b m itu ini din i

Abaco Numeri arabi


ella n in o io n e s r Pe ncez il co llald de

(es. 1384 si scriveva MCCCLXXXIV!)

Nuova percezione del tempo

OROLOGI

I valori dominanti rimasero quelli aristocratici: I mercanti per essere ammessi allaristocrazia : imitano lo stile di vita dei nobili, convertivano la loro ricchezza in propriet di campana. ti in i r e f s li tra i b o it n v i i t t : a a s ad er (Vicev edicavano id citt s ciali) Poter r e co m m

I mercanti di lana inglesi

Da essi provenivano buona parte delle rendite del paese. Erano i pi ricchi commercianti del paese. Dirigevano le citt come sindaci e porti provinciali
Chipping Campden, Gloucestershire Un quarto stato con cui il re William Grevel, 1401, and wife Marion, trattava per ottenere lappoggio in 1386 parlamento Erano creditori del re

Come si svolgeva la sua attivit?


Il commercio della lana comprendeva diverse fasi:
L acquisto Limballaggio Limbarco e il trasporto La vendita

L acquisto della lana


Il mercante che voleva guadagnare con larghezza doveva comprare la lana dagli allevatori inglesi e rivenderla ai compratori stranieri. Il rapporto che si instaurava tra mercante e allevatore era spesso amichevole e basato sulla fiducia. La lana inglese pi pregiata del XV secolo proveniva dagli allevamenti del Glouchestershire, nella zona meridionale dellisola.

Gloucestershire: zona collinare situata a sud dellisola inglese

L imballaggio
La lana doveva essere imballata nella contea da cui proveniva, secondo i regolamenti della Compagnia dellEmporio e della corona per prevenire eventuali frodi. Ispettori appositamente incaricati sigillavano ogni sacco e annotavano nei loro registri i dati di ogni spedizione. Prima di ogni spedizione la lana veniva cos imballata, pesata, contrassegnata e registrata da parte degli uffici doganieri di competenza.

Limbarco e il trasporto
La merce veniva trasportata via terra attraverso le vie carovaniere fino alla costa meridionale, poi veniva imbarcata nelle navi mercantili che attraversavano il canale della manica. La destinazione principale era la citt di Calais, sulla costa francese settentrionale, dove si incontravano compratori provenienti da tutto il continente.

La vendita
Sbarcati a Calais avvenivano i controlli doganali sui sigilli e prima di poter commerciare si era tenuti a pagare delle tasse straordinarie nei confronti del sindaco e della Compagnia dellEmporio, i quali incassavano per conto del re. Tutti i mercanti alloggiavano presso albergatori specifici designati, situati vicino alla piazza principale della citt dove aveva luogo la vendita con i mercanti stranieri. Il mercante inglese aveva il dovere di conoscere il valore delle altre monete nella propria valuta , la merce si vendeva al peso (libbre).

La moneta
Il mercante, oltre a preoccuparsi per i problemi logistici, doveva anche affrontare quelli di natura tecnica, riguardanti il denaro. Nel XV secolo non solo le quotazioni dei cambi fra lInghilterra e il continente variavano di continuo, ma il numero di potentati di ogni genere che si attribuivano il privilegio di coniare una propria moneta era molto elevato. La Compagnia fissava di volta in volta il valore di tutte le monete in termini di moneta inglese.

Esempi di valute straniere


Fiorini scozzesi, fiorini di Gheldria, grossi di Carlo di Borgogna, nuove corone e vecchie corone di Francia, monete del vescovado di Utrecht, grossi dei conti di Vestfalia, luigi doro francesi, grossi di Limburgo, grossi di Milano, grossi di Nimega, il filippo doro del Brabante, la piastra di Utrecht, monete di vari vescovi, il reale inglese, il cavaliere scozzese o il cavaliere di Borgogna, il fiorino renano del vescovado di Colonia e molte altre.

Le cambiali
Era usanza dei mercanti dellEmporio pagare la merce mediante cambiali che, di regola, scadevano dopo sei mesi. Era quindi necessario che il mercante ricevesse il pagamento dai compratori stranieri entro la scadenza della cambiale. Le cambiali, o lettere di cambio, apparvero verso la met. del XII secolo come atti notarili da cui risultava la confessione di un debito verso il prenditore. uno strumento che consente a chi si trovi privo di disponibilit liquide di rinviare un pagamento.

La cambiale era anche un mezzo di trasporto di capitali da un luogo all altro, ma divenne soprattutto uno strumento del credito. La cambiale pu essere considerata un surrogato della moneta, in quanto mezzo di pagamento dilazionato. Si distinguono due fattispecie di cambiale: 1. La c. tratta contiene un ordine incondizionato, che lautore del titolo (traente) rivolge a un terzo (trattario), di pagare una determinata somma di denaro al portatore del titolo (prenditore); 2. Il pagher contiene la promessa incondizionata, rivolta dallemittente al portatore, di pagare una somma determinata.

La banca
La banca unimpresa che svolge congiuntamente lattivit di raccolt del risparmio tra il pubblico e di esercizio del credito. La b. il risultato di due processi evolutivi. Il primo la trasformazione dellattivit di custodia di fondi, o pi semplicemente di monete, in attivit creditizia. Il secondo processo evolutivo concerne il consenso che le banche hanno gradualmente ottenuto nel fare accettare propri debiti come mezzi di pagamento.

CENNI STORICI Nelleconomia greca e romana, la funzione principale dei banchieri era quella di custodire monete e agevolare il cambio fra le valute. Nellet dei Comuni e delle Signorie, nei pi importanti centri daffari dellepoca compaiono societ (mercantili e bancarie) che assumono la denominazione dibancari. Emergono mercanti e banchieri affermati che danno lavvio a una circolazione parallela di mezzi di pagamento .

Con la decadenza politica di molti mercanti-banchieri, il potere dei banchieri diviene indiretto; finanziano principi e re e legano le loro fortune economiche alle fortune politiche dei sovrani, che, spesso incapaci di rimborsare i prestiti ricevuti, concedono ai finanziatori privilegi di monopolio nel commercio, nello sfruttamento di risorse naturali o nei servizi (porti, dogane, riscossioni di imposte).

Il mercante inglese del XV secolo


Mercanti italiani e fiamminghi acquistano, grazie ad abili espedienti finanziari la lana inglese. Spesso i mercanti italiani, in possesso di speciali licenze emesse dal Re, esportano grossi quantitativi di lana inglese senza essere controllati dalla Compagnia dellEmporio.

I mercanti inglesi sono estremamente contrariati dal metodo utilizzato dagli italiani, anche se, molto spesso, non si rifiutano di concludere affari privati con essi. I mercanti italiani, grazie alle loro agevolazioni fiscali, riescono a vendere la lana inglese a prezzi molto competitivi. Molto spesso i mercanti inglesi si facevano prestare denaro a usura dai mercanti italiani, aumentando i guadagni di questi ultimi.

Il mercante inglese del XVI secolo


Finisce legemonia del capitalismo commerciale italiano per due ragioni:
1. incapacit del sistemo produttivo; 2. crescente investimento di capitali in beni immobili.

I mercanti inglesi conquistano i mercati del sud Europa grazie a:


3. filati con un ottimo rapporto qualit prezzo; 4. una produzione efficiente; 5. trasporto via mare.

Bibliografia
Power Eileen, Vita nel medioevo, Einaidi. Enciclopedia di Repubblica (voce corporazioni

e voce emporio).
Da P. Malanima, La fine del primato, Crisi e

conversione nellItalia del Seicento, Bruno Mondadori, Milano 1998, pp. 102-107.
A.Murray, Ragione e societ nel Medioevo,

Editori Riuniti, Roma 1986.


A. Giuardina, G. Sabatucci, V. Vidotto, Nuovi profili

storici, Editori Laterza 2008.

Sitografia
www.bankpedia.org voci: cambiale,

lettera di cambio, banca.


www.treccani.it voci lettera di cambio,

banca, cambiale.

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