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NASCITA DEI COMUNI

La premessa della nascita del comune cittadino è lo sviluppo delle città dovuto al nuovo
urbanesimo. Infatti prima dell’anno Mille le città erano state svuotate ed erano rimaste solo come
centri amministrativi, religiosi (presenza delle diocesi) e militari, ma la parte economico-produttiva
e lo sviluppo sociale si erano spostati nelle campagne.

• Sviluppo delle città (dal XI al XIII secolo)


cambiamenti:

1. formazione agglomerati di mercati: borghi (inizialmente erano agglomerati formati dai


mercanti)

2. notevole incremento demogra co nelle città


3. nuova struttura urbanistica nelle città
4. espansione dei commerci -> infatti c’erano ere in zone strategiche, ovvero al centro di aree
molto popolari. Esse costituivano centri commerciali di grande importanza

La città, attraverso ere, mercati e il ceto mercantile (borghesi), determina i ritmi di commerci e
produzione e non sono più le campagne a determinarlo, come invece accadeva prima

• Lotta per le investiture (i cittadini rivendicavano libertà)

Essa costituisce il fattore politico della premessa per lo sviluppo delle città. Portò ad un
allentamento del controllo feudale nelle città, quindi i ceti cittadini rivendicavano maggiore
autonomia e potere politico
il COMUNE
I comuni medievali nascono come associazioni di ceti cittadini per mutua difesa contro la
minaccia esterna del predominio signorile e dotate di uno statuto proprio. Ottenendo
autonomia attraverso rivolte, ogni comune si doterà di un proprio statuto, quindi la città ha diritto
di governarsi da sé ponendo un’auto regolamentazione che riguarda il proprio comune
(attraverso organi interni)

(massimo sviluppo dei comuni: Italia centro-settentrionale, Italia settentrionale e Francia)

Seguiranno inoltre secoli di battaglie tra ceti cittadini ed eserciti di feudatari

REGIME COMUNALE
Possiamo ricondurre diverse fasi delle istituzioni comunali

1. PERIODO ORIGINARIO
- istituzione di un Parlamento detto “Arengo”

2. FASE 2 (=evoluzione)-> avviene subito dopo l’istituzione del Parlamento

- istituzione di due consigli legislativi:

1. consiglio maggiore —> ha più importanza in quanto è composto dai rappresentanti delle
famiglie più importanti. Il suo compito era quello di elaborare le leggi locali, gli statuti e
trattare gli a ari politici generali

2. consiglio minore —> composto dai rappresentanti di famiglie “minori” e quindi dei ceti
cittadini appartenenti alla borghesia, ma meno importanti

A questi due consigli viene a ancata la magistratura dei consoli -> funzione esecutiva ed
elettiva

• Il comune può essere de nito esempio di democrazia?


Il comune cittadino viene spesso descritto come un esempio di democrazia (= i cittadini
partecipano alla vita pubblica attraverso il Parlamento). In realtà la vita dei comuni cittadini
appare fondata sull’opinione dei cittadini, ma la sua struttura non è democratica. Questo
perché nei consigli non c’erano rappresentanti di tutte le classi sociali, ma solo di quelle più
importanti. Vi è quindi una struttura oligarchica, dove il potere è nelle mani dei ceti in uenti e
importanti, ovvero ceto mercantile, proprietari terrieri e aristocrazia feudale minore.

Quindi è giusto dire che il comune è sì un’esperienza democratica, ma solo se pensato in


quell’epoca/in quel contesto, ma se rapportato ad oggi è assai diverso dalla nostra idea di
democrazia

• Di erenza tra popolo e popolazione


- popolo: chi ha voce in capitolo, e quindi una parte minoritaria

- popolazione (visione generale): tutti coloro i quali abitano in un territorio (quindi la


popolazione è solo uno sfondo)

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EVOLUZIONE DEL COMUNE
La struttura consolare, un po’ alla volta, viene abbandonata perché ci sarà anche un incremento
della vita economica delle città. Nascono quindi le corporazioni.

• Corporazioni di arti e mestieri


Sono associazioni di lavoratori di uno stesso settore. Questi avranno un ruolo molto di
rilievo, anche a livello politico; questo accadde, per esempio, anche nel comune di Firenze. Gli
esponenti di queste associazioni, infatti avranno anche importanza in politica.

Queste corporazioni stabilivano delle regole nella lavorazione artigianale, de nivano quindi
degli “standard di qualità” ovvero l’utilizzo di determinati materiali o prodotti che dovevano
appunto rispettare dei criteri

Le arti si distingueranno in arti maggiori (esponenti dei ceti più ricchi) e arti minori (popolo
minuto—> media borghesia)

Per questo i ceti cittadini iniziano a chiedere maggiori diritti per governare. Vi è quindi
un’evoluzione nelle istituzioni comunali, a cui segue l’ultima fase del regime comunale, ovvero
la fase podestarile

• Ultima fase del regime comunale: fase podestarile


Ogni anno veniva eletto un unico magistrale chiamato “podestà”. Era forestiero, quindi
proveniente di un altro comune. Questo perché nascono molte rivalità tra le famiglie più
abbienti, vi è quindi una lotta continua per il potere (e fu proprio questa la causa della ne dei
comuni).

Inoltre il forestiero, essendo esterno al comune su cui esercitava il potere, era oggettivo e non
mostrava quindi preferenze verso una parte speci ca del popolo.
CITTÀ MARINARE

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CROCIATE
• Cosa sono
Sono guerre indette tra l’XI e il XIII secolo dai popoli cristiani d’Europa contro i musulmani
(gli “infedeli”) con lo scopo di liberare il Santo sepolcro di Gerusalemme, sito in Terra Santa.

Il concetto di Guerra Santa risulta chiaramente in antitesi rispetto all’originario paci smo
cristiano, ma dobbiamo considerare che in realtà al motivo religioso si assommarono anche
ragioni di carattere economico e commerciale, ossia l’esigenza di trovare nuovi sbocchi per i
mercanti (e non solo) d’occidente.

Il fenomeno delle crociate durò circa un secolo e con il passare del tempo ci fu un’evoluzione
delle crociate stesse, ad esempio la prima crociata era d’ispirazione religiosa, mentre le altre
crociate avranno carattere diverso.

• La prima crociata (Albigesi)


La prima crociata (1096) fu guidata da alcuni personaggi come Pietro l’Eremita ed era costituita
da una grandissima massa (tra cui c’era anche gente umile) disorganizzata militarmente.

• Premessa per la nascita della prima crociata


Nel 1095 nel concilio di Clermont il papa Urbano II stabilisce le nalità religiose e i termini
politico-organizzativi che avrebbero dovuto essere adottati per combattere i nemici della fede,
riscattare (liberare) il Sacro Sepolcro e liberare la cristianità d’Oriente dagli oppressori, in cambio la
Chiesa garantiva a coloro che avrebbero partecipato la remissione dei peccati

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