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CAPITOLO PRIMO

Caratteristiche territoriali, geografiche e sociali del comune di


Baranzate

La cittadina di Baranzate si trova nell’hinterland nord di Milano, in


prossimità dell’estrema periferia della città. Confina con i comuni di
Milano, Novate Milanese e Bollate. Il territorio comunale è delimitato ad
ovest dal tracciato dell’autostrada A8, a nord dal tracciato della A52, a est
dal torrente Pudiga, che divide il comune di Baranzate da quello di Novate
Milanese.
La superficie del comune di Baranzate è ridotta, poiché consta di soli
2,78 kmq, ma la densità abitativa è molto elevata, poiché quasi tutta la
superficie del territorio è urbanizzata. Le piccole dimensioni del comune si
spiegano col fatto che esso nasce nel 2004 dalla scissione dal comune di
Bollate, del quale Baranzate faceva parte, in seguito a un referendum 1.
Baranzate è un territorio altamente urbanizzato e denso di
infrastrutture, a vocazione fortemente produttiva; le aree verdi sono
residuali e marginali. I comparti produttivi, molto estesi, ricoprono gran

1
La separazione è stata voluta dalla popolazione baranzatese nella convinzione che l’unione con il più
popoloso e ricco centro di Bollate fosse un motivo di marginalizzazione. In effetti le differenze tra i due
centri appaiono stridenti già a prima vista: Bollate si presenta come una cittadina abbastanza ordinata,
benestante, ricca di negozi decorosi, con una viabilità articolata e curata nell’arredo urbano; più degradato
è invece l’aspetto di Baranzate, la cui sede comunale è stata ricavata in un edificio un tempo adibito a
scuole, poi a centro di prima accoglienza per immigrati, sprovvisto persino di spazi idonei allo
svolgimento dei consigli comunali, che vengono ospitati nell’auditorium della scuola media. Tuttavia,
con l’autonomia, il nuovo comune ha ereditato tutte le problematiche demografiche, urbanistiche,
culturali dell’area di propria competenza senza potere incrementare le risorse necessarie a risolverle,
acuendo lo stridente contrasto tra la povertà del proprio territorio, non dissimile dai più degradati quartieri
della limitrofa periferia milanese, e la percezione di un maggior benessere che danno di sé alcuni centri
della seconda cintura, come Bollate, Arese, Novate (FILE p. 8).
parte del territorio e sono concentrati lungo le autostradale. Il tessuto
residenziale è meno esteso e si sviluppa soprattutto a est di via Milano 2.
Dal punto di vista geografico, il territorio, completamente
pianeggiante, si trova sulla linea dei fontanili, che divide la bassa dall’alta
pianura. Il clima è subtropicale temperato, con tendenza alla continentalità:
d’inverno le temperature minime possono scendere qualche grado sotto lo
zero, con frequente presenza di nebbia, mentre d’estate l’aria è umida e
afosa e la temperatura massima può raggiungere i 35 °C.
Baranzate gode di una buona rete di collegamenti stradali e
ferroviari. Si trova sul percorso della SS 233 Milano-Varese in direzione di
Bollate, della S.P. 46 Rho-Monza in direzione di Novate, e dell’autostrada
A8 Milano-Laghi, anche se l’ingresso più vicino all’autostrada è situato nel
comune di Milano. Baranzate è sulla tratta dell’autolinea Milano-Arese,
che funziona nelle ore diurne. A circa un chilometro dal centro di
Baranzate vi è il capolinea del tram 12 dell’ATM di Milano. A Baranzate
non c’è una stazione ferroviaria; le più vicine sono quella di Novate (linea
Milano-Saronno) e di Milano Certosa (linea Milano-Rho).
Le origini dell’abitato risalgono al X secolo, con alcune cascine
abitate da contadini che lavoravano i campi appartenenti dapprima alla
Chiesa e poi a grandi proprietari terrieri. Con l’aumento del numero delle
cascine si formarono le corti, che rappresentano un elemento tipico del
paesaggio agrario lombardo; alcune queste cascine, inglobate nel tessuto
urbano, sopravvivono ancora oggi.
Le colture tradizionali erano frumento e foraggio, ai quali dopo la
scoperta dell’America si affiancò il mais. Rilevante, a partire dal XV
secolo, la presenza del gelso, introdotto in funzione dell’allevamento dei

2
Centro Studi PIM, Rapporto Ambientale Preliminare - Documento di Scoping, Comune di Baranzate,
maggio 2019, p. 39.
bachi da seta, una fonte di reddito molto importante per la Lombardia, che
ebbe fine nel primo dopoguerra a causa dell’introduzione della seta
artificiale.
Insieme a Milano, Baranzate ricadde nei secoli sotto la dominazione
francese, spagnola e austriaca; nel 1861 entrò a far parte del Regno d’Italia
e nel 1869 il suo territorio fu annesso al comune di Bollate.
Oggi Baranzate non conserva alcuna traccia del suo passato agricolo,
a parte la presenza di alcune cascine. Il territorio cominciò a
industrializzarsi alla fine dell’Ottocento, ma la vera e propria esplosione
industriale si ebbe nel secondo dopoguerra, con il boom economico. Con
lo stabilirsi attorno a Baranzate di molte imprese industriali meccaniche e
chimiche e di numerose attività artigianali, a cui va aggiunta la presenza di
cave di inerti.
Nel secondo dopoguerra il bisogno di manodopera attrasse molti
nuovi abitanti, provenienti soprattutto dal Meridione ma anche da altre parti
della provincia. L’area urbanizzata si espanse velocemente e in modo
disordinato, senza alcuna progettazione urbanistica né un piano regolatore,
con la vicinanza casuale di industrie, cave ed edifici di abitazione. La
struttura della rete viaria è pertanto formata da aggregati di strade con
maglie semplici e poco articolate, spesso senza uscita, che hanno avuto
origine per espansione dai tratti di accesso alla strada statale o alla strada
principale del nucleo storico originario.
I terreni di Baranzate, pur confinando con Milano, appartengono a un
diverso comune: per questo presentano un costo molto minore, il che,
all’epoca del primo massiccio afflusso migratorio negli anni Cinquanta-
Sessanta, incoraggiò la speculazione edilizia a livello di caseggiati
popolari. A sua volta il minor costo delle abitazioni, ovviamente inferiore a
quelle di Milano ma anche a quelle di Bollate, dotata a differenza di
Baranzate di stazione ferroviaria, favorì l’immigrazione. Per questo
insieme di motivi, negli anni Sessanta Baranzate conobbe una rilevante
crescita demografica: da 4.389 abitanti nel 1961 a 12.175 nel 1971. In
seguito vi fu una leggera flessione, dovuta al riflusso economico e alla
chiusura di diverse attività (11.444 abitanti al 30 giugno 2010), ma ormai la
popolazione del piccolo comune si era attestata su una cifra ragguardevole,
con una densità media di 4.321,7 abitanti/kmq., tra le più elevate
nell’hinterland milanese3, il che rende Baranzate una cittadina a tutti gli
effetti, non più definibile come “paese.
Le ragioni descritte che rendono favorevole la scelta di Baranzate dal
punto di vista dei prezzi degli alloggi perdurano uguali ancor oggi, e fanno
sì che Baranzate rappresenti una soluzione abitativa privilegiata per una
moltitudine di persone arrivata coi nuovi flussi migratori.
“Il centro abitato di Baranzate ha oggi una funzione prevalentemente
residenziale popolare ed è costituito da un’edilizia risalente in gran parte
agli anni della sua espansione demografica, rappresentata da palazzine di
abitazione a due o tre piani (in qualche caso si tratta di ex edifici rurali
ristrutturati) e condomini di 5-8 piani destinati ad ospitare anche una
trentina di famiglie. I palazzi, spesso costruiti uno addossato all’altro senza
un’adeguata dotazione di aree verdi, rivelano, dallo stato di conservazione
non sempre ottimale, la loro destinazione ad una classe sociale
tendenzialmente bassa”4.
I dati più aggiornati (2019) sintetizzano come segue le caratteristiche
territoriali e demografiche di Baranzate5.

3
Atlante statistico del Lavoro, n. 2, Comuni-Stat, Città metropolitana di Milano, Milano, 2019, p. 4.
4
(FILE p. 8).
5
Atlante statistico del Lavoro, cit., p. 4.
TERRITORIO
Superficie: 2.7774 kmq
Densità demografica: 4.322 ab/kmq

POPOLAZIONE
Abitanti 11.983 (6.216 Maschi - 5.767 Femmine)
di cui Stranieri 4.028 (2.203 Maschi - 1.825 Femmine)
di cui Comunitari 522, Extracomunitari 3.506, Apolidi 1

Popolazione in età lavorativa (15-64 anni): 7.925 (4.250 Maschi - 3.675 Femmine)
di cui Stranieri 3.064 (1.707 Maschi - 1.357 Femmine)

TESSUTO PRODUTTIVO LOCALE: 656 imprese

Le imprese attive operano per più di un terzo nell’industria (con


importanti aziende del comparto farmaceutico e biomedicale, correlate alla
presenza del vicino ospedale “Sacco”), e per il resto nel settore terziario
(nell’ordine: commercio, immobiliari, noleggio, informatica, ricerca e
servizi alle imprese). Del tutto assente l’aspetto turistico; si segnala la
mancanza di qualsiasi struttura ricettiva.
La popolazione italiana gode in media di una condizione economica

consolidata e di un relativo benessere, mentre quella straniera presenta un


livello sociale più modesto, con frequenti sacche di povertà, disagio e
scarsa integrazione.
Baranzate è sotto la giurisdizione di due parrocchie, che
costituiscono un’importante presenza sociale svolgendo attività di
aggregazione (così come numerose altre associazioni attive sul territorio) 6.
A livello scolastico sono presenti un asilo nido, quattro scuole materne (di
cui una privata), una scuola elementare ed una media inferiore.
Non sono presenti importanti servizi pubblici come un comando dei
Carabinieri e un cimitero, che si trovano nel comune di Bollate e dei quali
Baranzate poteva quindi disporre prima della scissione.
6
Si veda De La Pierre S., Baranzate, oltre il 30% di migranti, una convivenza esemplare
CAPITOLO SECONDO

L'immigrazione

La storia recente di Baranzate si fonda sull’immigrazione: la


cittadina si è sviluppata negli anni del boom economico con l’arrivo di
migliaia di emigrati in prevalenza dal Meridione, e negli ultimi decenni con
l’arrivo di migliaia di stranieri. Attualmente, dei circa 12.000 abitanti del
comune il 37,1% sono immigrati stranieri. Nel quartiere “Gorizia”, che si
estende per circa un chilometro quadrato e nel quale risiede oltre la metà
della popolazione, è straniera una persona su due.
Il grafico 1 mostra la crescita della popolazione straniera dal 2004 al
2019; il grafico 2 evidenzia le dimensioni in percentuale delle aree
geografiche di provenienza.

Grafico 1. Andamento della popolazione straniera dal 2004 al 2019

Fonte: https://www.tuttitalia.it/lombar dia/33-baranzate/statistiche/cittadini-stranieri-2019/

Grafico 2. Aree geografiche di provenienza


Fonte: https://www.tuttitalia.it/lombardia/33-baranzate/statistiche/cittadini-stranieri-2019/

I paesi di più cospicua provenienza sono quelli a maggiore pressione


migratoria tra Asia, Africa, Europa e America. Sono comunque presenti
immigrati di praticamente tutti i paesi dei quattro continenti 7.
Di seguito sono elencate le cinque nazionalità più rappresentate dei
quattro continenti al 2019.

Africa: Egitto (640 persone), Marocco (246), Senegal (243), Gambia (27), Tunisia (18)
Asia: Cina (522), Sri Lanka (518), Filippine (111), Bangladesh (45), India (21)
Europa: Romania (506), Albania (250), Turchia (105), Ucraina (68), Bulgaria (32)
America: Ecuador (301), Perù (277), El Salvador (127), Brasile (69), Repubblica
Dominicana (10)

La fascia d’età più numerosa va dai 30 ai 49 anni, con prevalenza di


popolazione maschile. Sono presenti infatti molti immigrati maschi non
coniugati o in attesa di ricongiungimento familiare in Italia della propria
famiglia. Le persone più anziane sono meno numerose, così come i più
7
Per le specifiche nel dettaglio, si veda
https://www.tuttitalia.it/lombardia/33-baranzate/statistiche/cittadini-stranieri-2019/
giovani; il grafico riprende quota invece con i bambini e i ragazzi dagli 0 ai
14 anni, rappresentati dai figli degli immigrati, nati in Italia o che si sono
ricongiunti con le famiglie8.
Gli stranieri di Baranzate appartengono a 72 nazionalità diverse. Le
cattive condizioni abitative e le molte problematiche sociali presenti “di per
sé basterebbero a far esplodere conflittualità di tutti i tipi, etnici in
particolare”9: nonostante questo, la città si distingue per un lodevole sforzo
di aggregazione sociale, volta a prevenire il degrado, a offrire iniziative di
crescita ed evoluzione per tutti, ad assicurare la convivenza pacifica tra
etnie.
La popolazione immigrata non presenta una spiccata integrazione
con quella italiana, il che risulta evidente anche considerando la
dislocazione abitativa. Gli stranieri tendono infatti a stabilirsi nei palazzi
frutto della speculazione edilizia, un tempo destinati agli immigrati
meridionali, mentre gli italiani abitano in contesti meno degradati e più
gradevoli, con spazi più ampi e zone verdi. “Ciò causa una netta dicotomia
tra le due componenti demografiche con la concentrazione pressoché
esclusiva degli immigrati in alcuni condomini particolari, ormai pressoché
abbandonati dagli italiani, fenomeno che prelude ad una sempre più
marcata ghettizzazione e non agevola il percorso di integrazione” 10.
Gli anni recenti si caratterizzano per un numero crescente di progetti
ispirati al desiderio di solidarietà e convivenza pacifica e reciprocamente
arricchente, di scambio e di conoscenza fra italiani e stranieri e fra diverse
etnie, per iniziativa sia istituzionale sia della società civile, tanto che si
parla di un “nuovo attivismo civico baranzatese” 11. Da parte delle
8
Per le specifiche nel dettaglio, si veda
https://www.tuttitalia.it/lombardia/33-baranzate/statistiche/cittadini-stranieri-2019/
9
De La Pierre S., Baranzate, oltre il 30% di migranti, una convivenza esemplare, cit., p. 1.
10
FILE p. 15
11
De La Pierre S., Baranzate, oltre il 30% di migranti, una convivenza esemplare, cit., p. 1.
istituzioni sono stati fondati sportelli per i migranti, servizi di mediazione
linguistico-culturale e di educazione civica, azioni di lotta all’abbandono
scolastico, lezioni di italiano, serate di confronto interculturale, laboratori
di cucina e la creazione di un’orchestra.
Fra gli interventi “dal basso”, si segnala la presenza di numerosi
luoghi di aggregazione, a partire dall’oratorio e dalla parrocchia di S.
Arialdo; associazioni che pormuovono corsi di italiano, attività solidali,
doposcuola, attività sportive, laboratori professionali, spazi per madri e
bambini, incontri culturali, organizzazione di feste di quartiere, iniziative a
carattere musicale.

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