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recinti preziosi

parchi, giardini e viali storici della Provincia di Padova


Provincia di Padova
Assessorato allUrbanistica
recinti preziosi
parchi, giardini e viali storici
della Provincia di Padova
La valorizzazione e la promozione della conoscenza delle Architetture Vegetali, definite quali siti organizzati e progettati
a fini estetici, culturali, scientifici e di decoro, costituisce uno dei punti qualificanti del programma di salvaguardia del
patrimonio storico e ambientale di questa Amministrazione Provinciale. Tale obiettivo sembra ancor pi motivato dalla
necessit di evidenziare e quindi di tutelare i segni storici, siano essi architettonici o vegetali, esposti in maniera sempre
pi grave allespansione dei centri urbani e delle aree commerciali. Il territorio, infatti, risulta intessuto di segni, viali,
canali, prospettive mirate che formano un unicum di grande valore paesaggistico, ma che rischia di perdere per sempre
quellinsieme di relazioni storiche volute da un sapiente programma costruttivo che ha segnato in modo straordinario, per
entit e complessit dei siti, la campagna padovana.
Nel quadro delle suddette finalit, il CD-ROM pubblicato nel mese di novembre 2002 Censimento delle Architetture
Vegetali di pregio del territorio provinciale di Padova che raccoglie in modo sistematico e complessivo le Architetture
Vegetali, vuole essere uno strumento utile a decifrare in maniera pi completa la complessa trama identitaria di cui il
nostro territorio custode.
La presente pubblicazione, in continuit con studi gi sviluppati dal settore Cultura della Provincia di Padova relativi
alla conoscenza del paesaggio del territorio, vuole approfondire la conoscenza di un patrimonio di verde storico meno
conosciuto anche se in realt ugualmente significativo ed emblematico della ricchezza di emergenze storiche ancora
presenti, in modo che lesistenza di questi giardini non venga dimenticata ma sappia far suscitare nel visitatore concezioni
di vita e stati danimo che appartengono alla nostra comunit.


LASSESSORE ALLURBANISTICA
DELLA PROVINCIA DI PADOVA
Ing. Ignazio Sidoti
PRESIDENTE
DELLA PROVINCIA DI PADOVA
Dott. Vittorio Casarin
Lobbiettivo primario del censimento di parchi, giardini e viali storici, architetture vegetali,
sostenuto nel 1995 dallAssessorato alla Cultura ed attualmente ultimato dallAssessorato
allUrbanistica, stato quello di conoscere per non dimenticare, scrivere un elenco e tracciare una
mappa che descrivesse la complessit e la bellezza del paesaggio storico del territorio provinciale.
E un territorio ancor oggi profondamente intessuto di segni, dai grandi e piccoli complessi di villa,
ai borghi, agli insediamenti monastici sorti lungo antichi tracciati stradali in certi casi ancora di
epoca preromana.
Il giardino di villa veneta costituisce spesso lelemento ordinatore di una geometria pi ampia.
Il complesso dei suoi elementi determina, infatti, le regole del disporsi dei fatti architettonici,
landamento del tracciato dei percorsi, quello del sistema delle acque fino allallinearsi di siepi e
viali che si allungano, a volte, per chilometri nella campagna.
In questo paesaggio cos profondamente veneto sempre vibrante di variegate partiture, il giardino
di villa gioca il ruolo dellelemento di connessione tra le parti, raggiungendo significativi valori
estetici e restando in genere caratterizzato da una dimensione limitata, da scarsi dislivelli, fedele a
quella logica della misura che si configura come tratto connotante.
Sulla piatta campagna coltivata ad ampie estensioni, oggi non pi scandita dalla regolare campitura
delle siepi e dei fossi, o su un territorio variamente e spesso prepotentemente antropizzato, parchi
e giardini emergono con la chiara figura delle architetture e con la fitta massa della vegetazione:
il margine, che segna la divisione tra gli spazi aperti di pertinenza e il territorio intorno, coincide
spesso con il viale, lo stradon che collega lingresso alla via pi vicina.
Questo segno rappresenta, anche in forma simbolica, la relazione storica tra la villa e il suo
paesaggio e la necessit sempre pi urgente, di tutelare, insieme al monumento, il sistema di
segni di cui il territorio intessuto. Infatti, una villa, un giardino, un parco privati del rapporto con il
paesaggio circostante sono elementi muti, privi di relazioni percettive e di senso, frammenti dolorosi
di un lungo racconto interrotto.
Si potrebbe scrivere un libro sui proprietari dei giardini, persone appassionate e curiose, nella
maggior parte dei casi dedite ad una cura quotidiana ed attenta del loro bene: le storie dei loro
giardini si intrecciano con le storie della famiglia, diventano pagine del proprio diario, personaggi
del loro vivere e del loro morire.
E a quei proprietari che va la riconoscenza di tutti per la coraggiosa salvaguardia di un bene
che patrimonio irripetibile di elementi, segni, pratiche, usanze, tradizioni, sapienze artigiane,
saggezze.
Le schede sono state curate da Mariapia Cunico, Daniela Moderini e Anna Toniolo.
Prof. Arch. Mariapia Cunico

La stesura del censimento delle Architetture vegetali di pregio del territorio provinciale di Padova, per
la parte relativa ai Giardini Storici, stata svolta con lacquisizione di strumenti di controllo per la
tutela del patrimonio verde, tramite la compilazione di un dettagliato elenco di Giardini Storici e una
valutazione dei loro livelli di conservazione e di uso appropriato.
Si data, a tale scopo, una metodica immediatamente applicabile, ma anche fondata sulle pi
rigorose regole dellanalisi morfologica, mirata non allacquisizione degli aspetti quantitativi, bens
volta a stabilire le molteplici relazioni e trasformazioni tra il mondo della natura e quello dellarte.
La scelta dei siti verdi storici da esaminare stata effettuata tra quelli ritenuti pi indicativi, per il
loro stato di conservazione a tuttoggi, per il loro interesse storicoartistico e progettuale, per il loro
particolare merito botanico, per la somma di tutte queste valenze.
Non si sono tuttavia trascurati i Giardini Storici ridotti a residuo, purch portatori di memorie
eclatanti.
Si sono inoltre tenute conto le segnalazioni provenienti dai Piani Regolatori che prevedevano la
cancellazione daree verdi storiche non vincolate dalla L.1089/39, o decretavano a ridosso degli
stessi interventi impropri e deturpanti

Dopo unattenta analisi di tutti questi fattori, ed una ricognizione esplorativa e fotografica, si
proceduto ad un duplice sistema dindagine : indiretta, con un primo recupero bibliografico storico
e iconografico; diretta, mediante lettura puntuale del sito. Ci ha portato, successivamente, alla
elaborazione di due modelli di Schede Informative : di descrizione generale dello stato di fatto
del Giardino Storico in esame e di rilevamento puntuale delle essenze presenti . Il rilevamento
puntuale non stato ricompreso nella presente pubblicazione, ma pu essere consultato nel CD-
ROM disponibile presso la Provincia di Padova - Ufficio Urbanistica.
Lanalisi botanica svolta nei Giardini Storici visitati consistita nel valutare le specie arboree,
rilevandone in particolare modo gli esemplari secolari presenti al fine di sottoporli a vincolo di
conservazione come alberi storici.
Successivamente si sono analizzati gli alberi pregevoli per fusto, chioma e aspetti cromatici. Quindi
si passati alla rassegna delle specie arboree e arbustive presenti esaminandone la composizione,
il rapporto tra le conifere e latifoglie, la presenza di specie tipiche e lincidenza di infestanti.
Arch. Paola Bussadori
1) Parco di Villa Cittadella Vigodarzere
Ferrari Ardicini
Cittadella Loc. Bolzonella ...pagina 1
2) Giardino di Villa Spessa
Carmignano di Brenta ...pagina 3
3) Parco Orsato Cittadella Vigodarzere
Fontaniva ...pagina 5
4) Parco di Villa Cittadella Giusti del Giardino
Tombolo Loc. Onara ...pagina 8
5) Parco di Villa Giustinian Venier Fano Angeli
Loreggia ...pagina 10
6) Giardino di Villa Cornaro Corner
Piombino Dese ...pagina 11
7) Giardino di Villa Maruzzi Marcello
Piombino Dese Loc. Levada ...pagina 12
8) Parco di Villa Tacchi
Gazzo Loc. Grantortino ...pagina 13
9) Parco di Villa Giara Marcello Giusti
San Giorgio in Bosco Loc. Paviola ...pagina 14
10) Giardino di Villa Morosini Serego Venier
Villa del Conte ...pagina 15
11) Viale del Noce
Camposampiero Loc. Loreggiola...pagina 17
12) Parco di Villa Polcastro Wollembourg
Loreggia ...pagina 18
13) Giardino di Villa Campello
Camposampiero ...pagina 21
14) Giardino di Villa Meneghelli Cassinari
San Giorgio delle Pertiche
Loc. Caselle ...pagina 22
15) Parco di Villa Bressanin
Borgoricco ...pagina 25
16) Giardino di Villa Widmann Rezzonico
Tretti Brazzale
Campodoro Loc. Bevadoro ...pagina 28
17) Giardino di Casa Menini
Campodarsego Loc. Reschigliano ...pagina 30
18) Giardino di Villa Selvatico Da Porto
Vigonza Loc. Codiverno ...pagina 31

19) Parco di Villa Conte Mario Baldan
Mestrino Loc. Arlesega ...pagina 32

20) Giardino di Villa Dondi
dellOrologio Scotti
Rubano Loc. Bosco di Rubano ...pagina 33
21) Parco di Villa Giustinian Destro
Noventa Padovana ...pagina 34
22) Giardino di Villa Capodivacca De Besi
Saccolongo ...pagina 36
23) Giardino di Villa Barbarigo Montesi
Rovolon - Loc. Monte Cereo ...pagina 37
24) Parco di Villa Pacchierotti Sacerdoti
Cervarese Santa Croce
Loc. Montemerlo ...pagina 39
25) Parco di Villa Gioppi Monzino
detta La Bembiana
Teolo Loc. Monterosso ...pagina 41
26) Giardino di Villa Selvatico Piave
Abano Terme ...pagina 44
27) Parco di Villa San Bonifacio
Albignasego Loc. Mandriola ...pagina 46
28) Giardino di Villa Sgaravatti
Saonara ...pagina 48
29) Giardino di C Mariani Benato Piasentin
Vo Euganeo ...pagina 49
30) Giardino di Villa Tolomei detta Mirabella
Torreglia Loc. Torreglia Alta ...pagina 50
31) Giardino di Villa Fantini Castellani
Albignasego Loc. Mandriola ...pagina 52
32) Giardino di C Santa Sofia Seriman Corner
Vo Euganeo ...pagina 53
33) Giardino di Villa Barbieri Verson
Torreglia Loc. Torreglia Alta ...pagina 54
34) Giardino di Villa Venturini Ferri
Torreglia Loc. Galzignano ...pagina 56
35) Giardino di Villa Zaborra
detta Castello di San Pelagio
Due Carrare
Loc. Carrara San Giorgio ...pagina 57
36) Giardino di Villa Contarini Piva
Cinto Euganeo Loc. Valnogaredo ...pagina 60
37) Giardino di Villa Dolfin detta La Mincana
Due Carrare ...pagina 61
38) Giardino di Villa Emo Capodilista
Monselice Loc. Rivella ...pagina 63

39) Giardino di Villa Giacomelli
Montagnana ...pagina 65
40) Parco di Palazzo Garbin Splendori
Montagnana ...pagina 66
41) Giardino di Villa Contarini degli Scrigni
detta Vigna Contarena
Este ...pagina 69
42) Giardino di Villa Giustinian Viario
San Pietro Viminario Loc. Vanzo ...pagina 71
43) Giardino di Villa Colpi
Terrassa Padovana ...pagina 72
44) Giardino di Villa Chinaglia
Montagnana ...pagina 73
45) Parco di Villa Zenobio Albrizzi
Rubin de Cervin
Este ...pagina 75
46) Giardino di Villa Capolcastro Centanini
Pozzonovo Loc. Capolcastro ...pagina 77
47) Giardino di Villa Deganello
Arre ...pagina 78

48) Giardino di Villa Garzoni Michiel
Candiana Loc. Pontecasale ...pagina 79
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localizzazione geografica
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1. Cittadella localit Bolzonella

Nota Storica
La villa con lannesso parco si trova in localit
Bolzonella a circa tre chilometri dalla cosiddetta
Porta Padova, a Cittadella.
La dimora gentilizia, le cui origini risalgono al
XIII secolo, tuttavia posteriore alla contigua
torre centrale, che risale al XII sec. poich
sub trasformazioni abbastanza radicali nel
Cinquecento. Successivamente fu restaurata nel
1664 ed infine ampliata nel 1891.
Ledificio, con le annesse adiacenze, appartenne
dapprima alla famiglia Carturo, poi alla famiglia
Volpe, quindi ai Cittadella.
La prima notizia sulla presenza di questa famiglia,
datata al 1543, quando Zorzi da Cittadella
denuncia beni immobili in localit Bolzonella, tra i
quali compare: una casa per suo stanziar.
I Cittadella rimarranno proprietari del sito per ben
sei secoli, cronologia che il Catasto Napoleonico
ci restituisce in un censimento minuzioso e
particolareggiato: oltre alla villa, registrato il
mulino a due ruote, la peschiera, due uccellande
e una risara
1
.
La realizzazione del parco fu voluta tra la fine
dellOttocento ed i primi del Novecento da
Alessandro Cittadella Vigodarzere ... che avendo
la villa uno speciale, comprensibile affetto, ha
voluto in essa maggior ampliamenti, creando un
incantevole giardino con un bosco ed un lago di
1
Il Mazzotti, Ville Venete, registra al 1954 la propriet della villa a Bolzanella, alla
Contessa Andreina Cittadella - Vigodarzere Ferrari Ardicini.
2
G. PIVA, Almanacco del resto del Carlino, 1928, pp 85-109.
conifere, che si elevano anche nel prato davanti
al palazzo.
2
Dopo la Prima Guerra Mondiale,
il complesso architettonico, villa e giardino,
stato dichiarato Monumento Nazionale e
successivamente vincolato in base alla legge
1089 del 1939.
Lettura dello stato di fatto
Lassetto verde che circonda il complesso
architettonico, si sviluppa in due zone separate
e mostra, sul piano della configurazione formale,
articolazioni differenziate. Il primo giardino, posto
dinanzi alla facciata della dimora e visibile anche
dalla strada, si divide in grandi comparti geometrici
punteggiati da annose essenze arboree.
Parallelo al profilo sud della dimora, un
camminamento rettilineo conduce al lato est del
parco. Tale percorso, assume, via via che lo si
percorre, un andamento curvilineo, snodandosi
lungo i margini periferici dellarea, con brevi
deviazioni. Dichiaratamente romantica appare
limpostazione della struttura del parco, con lievi
movimenti di terra, con lo specchio dacqua, con
piccoli prati e radure, quinte arboree continue
e isolati gruppi di alberi. Non si riscontra la
presenza di elementi architettonici e scultorei
ornamentali e darredo.
Un manufatto pertinente allarea del parco la
serra che si presenta come una fabbrica povera di
accenti estetici.
Localizzazione e rapporti ambientali
Il complesso si trova lungo il tratto della statale S.
Giorgio in Bosco - Cittadella, chiuso da un muro
di cinta con cancello principale di accesso.
Sul fronte ovest, al di l della strada, si stende un
vasto prato punteggiato qua e l da singoli alberi
annosi. Sul lato nord-est, oltre il parco, insiste una
campagna abbastanza libera da insediamenti
edilizi e segnata dal corso dacqua Tergola.
Valori scenografici
I valori scenografici sono costituti dalle variazioni
dei coni di visuale, di per s poco suggestivi a
causa della trascuratezza del sito.Pi gradevole
alla vista la zona prospiciente lo specchio
dacqua.
Stato di conservazione generale
Nel generale stato di incuria in cui versa il
complesso, si rilevano in particolare nel parco:
- siepi raramente potate,
- accumulo e saltuaria rimozione di materiale
vegetale di risulta,
1
- alberi ammalati,
- il laghetto ridotto a stagno per la scarsa
alimentazione e ossigenazione dellacqua,
- i sentieri spesso cancellati da vegetazione
infestante.
Risulta particolarmente in abbandono la zona
contigua alla serra.
Si rileva inoltre la sostituzione di un ponticello in
legno con uno grossolano in cemento.
Fisionomia della struttura vegetale
Lo spazio erboso davanti alla villa, racchiuso da
un muro perimetrale, si mostra privo di essenze
arboree; solo sul lato opposto si innalzano un
pregevole platano, Platanus hybrida Brot., degli
abeti rossi, Picea excelsa Link., un leccio, Quercus
ilex L. annoso.
Un esemplare particolarmente sviluppato di
ippocastano, Aesculus hippocastanum L.,
localizzato accanto il cancello d entrata.
Il giardino formale, posteriore alla villa,
intersecato da due viali ortogonali che delimitano
quattro settori profilati da siepi di bosso, Buxus
sempervirens L., ed ornati da piante di limone,
Citrus limon Burm., in vaso. I due settori adiacenti
la villa sono ornati, al loro interno, da alcune
magnolie, Magnolia grandiflora L., annose.
Il viale che si origina dal giardino ed affianca il
corso d acqua abbellito da un glicine, Wisteria
sinensis Sweet., assai sviluppato, un grosso
faggio, Fagus sylvatica L., annoso, ed un faggio
pendulo, Fagus sylvatica L. var. pendula. All
angolo nord - ovest si erge un bell esemplare
di cipresso calvo, Taxodium distichum Richard,
affiancato da un cedro del-
l Atlante, Cedrus atlantica Carrire.
Tutto il percorso verso il parco posteriore, in
direzione est, fiancheggiato da una lunga
carpinata composta di molti elementi annosi; il
ritmo compositivo interrotto da qualche tiglio,
Tilia platyphyllos Scop., acero, Acer campestre L.,
e farnie, Quercus robur L., annose.
Lungo il percorso opposto alla villa i carpini,
Carpinus betulus L., si diradano e vengono
gradualmente sostituiti da alcune monumentali
farnie, Quercus robur L., secolari. Dove il
viale curva verso la villa, esso si fiancheggia
nuovamente di una carpinata.
Il parco posteriore, oltre il corso d acqua,
composto di una area centrale inerbita.
In corrispondenza del ponte si sviluppa un grosso
cespuglio di aucuba, Aucuba japonica Thunb.,
un pregevole faggio, Fagus sylvatica L., un
platano, Platanus hybrida Brot., annoso. Il settore
SPECIE ANNOSE
Genere - specie Famiglia
Cedrus atlantica Carrire
Taxodium distichum Richard
Carpinus betulus L.
Fagus sylvatica L.
Quercus ilex L.
Quercus robur L.
Quercus petraea Liebl.
Magnolia grandiflora L.
Platanus hybrida Brot.
Acer campestre L.
Pinaceae
Taxodiaceae
Corylaceae
Fagaceae
Fagaceae
Fagaceae
Fagaceae
Magnoliaceae
Platanaceae
Aceraceae
SPECIE PREGEVOLI PER CHIOMA E PORTAMENTO
Genere - specie Famiglia
Populus canescens Smith.
Fagus sylvatica L. var. pendula
Aesculus hippocastanum L.
Tilia platyphyllos Scop.
Salicaceae
Fagaceae
Fagaceae
Tiliaceae

SPECIE CHE COMPONGONO LASSETTO ARBOREO
Genere - specie Famiglia
Chamaecyparis lawsoniana Parl.
Picea excelsa Link.
Alnus glutinosa Gaertn.
Citrus limon Burm. fil.
Cupressaceae
Pinaceae
Betulaceae
Rutaceae

SPECIE CHE COMPONGONO LASSETTO ARBUSTIVO
Genere - specie Famiglia
Hydrangea macrophylla L.
Aucuba japonica Thunb.
Hydrangeaceae
ornaceae

SPECIE RAMPICANTI
Genere - specie Famiglia
Wisteria sinensis Sweet. Leguminosae

SPECIE CHE COMPONGONO LASSETTO ERBACEO
Genere - specie Famiglia
Convallaria japonica L. Liliaceae
perimetrale a destra di esso uniformemente
tappezzato di convallaria, Convallaria japonica L.
ed composto di poche essenze di tiglio selvatico,
Tilia cordata Miller, acero, Acer campestre L.,
farnia, Quercus robur L., ceppaie di carpini,
Carpinus betulus L., annosi affiancate da elementi
di giovane et.
La fascia arborea che si sviluppa nell area
circostante allo specchio d acqua, piu o
meno estesa, mostra una vegetazione rada ma
composta di rilevanti elementi arborei.
Lungo le rive si sviluppano dei pregevoli pioppi
gatterini, Populus canescens Smith., un tiglio, Tilia
platyphyllos Scop., un gruppo di cipressi calvi,
Taxodium distichum Richard., assai sviluppati,
annosi, parzialmente occultati da massicci
cespugli di aucuba, Aucuba japonica Thunb. .
Alcuni carpini, Carpinus betulus L., sono
localizzati accanto ad un lembo del terreno che
sporge sull acqua.
Il viale adiacente affiancato da un secolare
ceppo di faggio, Fagus sylvatica L., alcuni
cipressi californiani, Chamaecyparis lawsoniana
Parl., annosi, mentre l angolo nord orientale
sottolineato da un rilevante gruppo di cedri dell
Atlante, Cedrus atlantica Carrire, annosi.
Fisionomia dellassetto idrico
Lassetto idrico rappresentato dalla presenza
dello specchio dacqua, realizzato posteriormente
alla villa, le cui condizioni sono ora piuttosto
degradate.
Stato di conservazione della struttura vegetale
Lo stato di conservazione si presenta trascurato.
La carpinata del viale di sviluppo assai
irregolare in seguito alla morte di alcuni elementi,
non pi sostituiti.
Gli sfalci dell erba dell area prativa vengono
effettuati irregolarmente.
L assetto arboreo del parco confuso e
disordinato, con piantagione casuale di alcune
essenze arboree.
Stato fitosanitario
Molti degli esemplari che compongono la
carpinata evidenziano vistosi attacchi di
carie, Coryolus Qul., Fomes Fr., Poria Pers.,
Ganoderma Karst., Polyporus Fr., Trametes Fr.,
Lenzites (Fr.) Karst., Stereum Pers., Phellinus Qul,
che minacciano la stabilit della piante stesse.
Le farnie, Quercus robur L., secolari manifestano
rilevanti attacchi di altica, Haltica quercetorum
Foud. .
Alcune piante del bosco di et avanzata
evidenziano rosure a livello del tronco per
l attacco di parassiti lignicoli.
Bibliografia
A. Baldan, Ville venete nel territorio padovano
illustrato e nella Serenissima Repubblica, Abano
Terme, 1986.
G. Mazzotti, Ville venete, Treviso 1987
Q**Piva, Almanacco del resto del Carlino,
Padova 1928.
Fisionomia degli elementi compositivi botanici
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2. Carmignano
di Brenta
La villa Spessa, per opera della famiglia Vicentina
del Quinto, era gi dalla fine del 400 il centro
di unattivit molto articolata per la produzione
della lana. Sfruttando la presenza di ricchi corsi
dacqua e la disponibilit dampi pascoli pubblici,
si consolid infatti unattivit molto prospera che
provvedeva allallevamento delle pecore, alla
tosatura, lavatura e tessitura della lana. Lattivit
laniera della famiglia Quinto richiese molta
manodopera e questo port allo sviluppo del
borgo con la costruzione delle case per i lavoratori
e alla costruzione, per volere di Gi Andrea da
Quinto, della chiesetta di SantAnna.
Con lacquisto dei territori di Spessa da parte
della famiglia Grimani (dal 1523 in poi) e
la sistemazione dei canali e delle rogge, la
3
campagna fu sfruttata con una nuova coltura,
quella del riso e la villa, ingrandita e decorata
dalla famiglia veneziana, divenne luogo di svago
e di vacanza ma mantenne sempre il carattere di
centro di attivit economico-agricole.
Il complesso pass nei secoli a molte propriet,
fra cui le famiglie Grimani, Corner, Camerini, fino
ai primi anni del 1900 quando fu acquistato da
Giuseppe Girardi , che nel 36 don la chiesetta
di S.Anna alla parrocchia del paese.
Il giardino attuale ancor oggi delimitato nei
suoi confini da una bella muratura formata da
ciottoli e mattoni e dal corso di piccole rogge
appartenenti con ogni probabilit al tracciato
idrico delle antiche risaie.
Sul fronte principale della villa, si apre un piccolo
giardino di impianto formale disegnato da siepi
in bosso che circondano aiuole regolari con
alberi ad alto fusto .Questo giardino suddiviso
simmetricamente dalla strada di accesso posta in
asse con lingresso alledificio.Sul retro, l dove
pi forte la relazione con la campagna, la struttura
del verde pi irregolare: nella distesa del prato
sono piantati alberi da frutto e cespugli da fiore
fino ai confini con i campi.Da ricordare alcuni
interessanti alberi ad alto fusto che ombreggiano
una parte del prato.
Per quanto riguarda la situazione del complesso
possiamo avvalerci della descrizione della
propriet Quinto registrata nellatto di
compravendita Quinto-Grimani datato 8 ottobre
1520. Oltre ad una puntuale descrizione della
Casa Granda detta il Palazzo, si descrive
lintero complesso al momento dellacquisto:
...co il cortivo atorno, atorno murato, co la stalla
murada, solarada, e coverta di coppi, co cassi
di fien 8 sopra fabridadi, co la torre colombara,
cos chiamata et con una casetta apresso la porta
grossa dedito cortivo: et con lorto apresso il dito
cortivo atorno, atorno murato, et co la peschiera,
et corso dacqua, et omnimoda iurisdition,
rason, uso et comodit.... Stalla, fienili, torre
colombara, peschiera, cortile con lorto cinti da un
muro, descrizione di situazione che non si discosta
molto da quella attuale.
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3. Fontaniva
Nota Storica
La Villa
Disegnata da Antonio Noale secondo i canoni
della villa veneta settecentesca-salone passante al
piano nobile e distribuzione laterale delle stanze-
, ledificio fu eretto sul principio del XIX sec. per
i nobili padovani Orsato. Intorno al 1920 alla
villa fu aggiunta unala che confer simmetria alla
facciata .Singolare , la torretta che sinnalza sulla
sommit del corpo centrale.

La Cappella
Il manufatto , opera di Pietro Selvatico Estense , fu
costruito nel XIX sec. in stile gotico fiorito
Il Parco
A Giuseppe Jappelli attribuito il disegno del
parco romantico allinglese. A tuttoggi per non
emersa alcuna documentazione attendibile che ne
accerti tale paternit.
Lettura dello stato di fatto
Larea verde di pertinenza al complesso Orsato
- Cittadella Vogodarzere, si configura in due
differenti impianti: luno, disposto anteriormente
alla villa, sviluppato su di una superficie di terreno
piatta; laltro, ubicato posteriormente, articolato
prevalentemente in rilievo.
Il primo impianto, si presenta disteso su di una
grande radura prativa, alla quale fa da sfondo
limmagine della villa. Segnato ad ovest dal lungo
viale daccesso alla propriet, tale comparto
separato dalla dimora gentilizia, in prossimit
della facciata, da una siepe topiata.
Al di l di questultima, vi uno spiazzo in ghiaino,
ornato da ampie aiuole circolari bordate da una
siepetta con arbusti allinterno.
Il secondo impianto consiste in un parco di tipo
romantico/paesaggistico, la cui ideazione stata
attribuita allarchitetto Giuseppe Jappelli, che
pare averlo realizzato tra il 1817 ed il1818.
1
.
La peculiarit compositiva di questarea verde, sta
principalmente nella presenza di uno scenografico
specchio dacqua, sul quale si riflette il prospetto
nord della villa, e parte del manto arboreo
limitrofo.
La sistemazione dellassetto mostra un programma
planivolumetrico di estrema intensit e dinamismo:
larticolazione completamente impostata su di
un artificio orografico sul quale si snoda il sistema
labirintico dei camminamenti. Rare sono in questo
parco, le zone pianeggianti, in quanto tutto un
lieve sali e scendi, coperto, sul piano di calpestio,
da un manto erboso compatto, sul quale sono
nitidamente ritagliati i viottoli sinuosi.
1
Mazzotti, Ville Venete op. cit. p. 198
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Gruppi di alberi e arbusti sono distribuiti con
sapiente artificio
Non sono stati inoltre individuati, nel suo interno,
elementi di arredo architettonici o puramente
ornamentali
Localizzazione e rapporti ambientali
Il parco si trova in un territorio extra-urbano, a
nord est rispetto il centro del paese di Fontaniva,
inserito in un paesaggio di tipo rurale; esso per
le sue peculiarit, risulta in armonia con lintorno
agricolo.
Laccesso al complesso avviene dalla strada
comunale, dopo aver percorso il lungo viale di
platani.
Valori scenografici
Il parco presenta sequenze visive dinamiche
e variazioni di scorci di visuali, dovuti al sito
irregolare e rilevato, ai percorsi tortuosi che
confluiscono direttamente sul lago, provenienti da
pi direzioni.
Suggestiva infatti la vista della villa riflessa sullo
specchio dacqua, con lisola al centro.
Larea verde disposta a sud della dimora, in quanto
libera da impatti visivi, permette di godere la piena
visuale di tutto il complesso architettonico, anche
dalla strada comunale,
Stato di conservazione generale
Sul piano compostivo e dimensionale, limpianto
del parco dislocato sul lato posteriore della villa,
non ha subto modifiche o trasformazioni di
rilievo.
Molto trascurati si mostrano, al contrario, lassetto
vegetale e quello idrico .
In data desame, il lago presentava, a fior dacqua,
ampie macchie di vegetazione da stagno, segno
di mancanza di adeguata ossigenazione, e di un
notevole deposito di limo sul fondale del bacino.
Inoltre, le rive dello stesso non sono opprtunamente
consolidate.
In discreto stato di agibilit il piano di calpestio di
quasi tutti i viali.
Fisionomia della struttura vegetale
L area prativa antistante la villa si presenta vista
libera di rilevanti elementi arborei.Il tappeto
erboso affiancato, su entrambi i lati, da filari
di platani, Platanus hybrida Brot.: le piante che
costeggiano il viale d entrata sono annose mentre,
lungo il lato opposto, esse sono intervallate da
alcuni aceri, Acer platanoides L. .
La villa ornata anteriormente da aiuole
Fisionomia degli elementi compositivi botanici
SPECIE ANNOSE
Genere - specie Famiglia
Taxus baccata L.
Cedrus deodara G. Don.
Taxodium distichum Richatd.
Carpinus betulus L.
Magnolia grandiflora L.
Platanus hybrida Brot.
Lagerstroemia indica L.
Taxaceae
Pinaceae
Taxodiaceae
Corylaceae
Magnoliaceae
Platanaceae
Lythraceae
SPECIE PREGEVOLI PER CHIOMA E PORTAMENTO
Genere - specie Famiglia
Quercus robur L.
Liriodendron tulipifera L.
Liquidambar styraciflua L.
Aesculus hippocastanum L.
Fagaceae
Magnoliaceae
Hamamelidaceae
Hippocastanaceae

SPECIE CHE COMPONGONO LASSETTO ARBOREO
Genere - specie Famiglia
Taxus baccata L. var. Hibernica
Picea excelsa Link.
Pinus banksiana
Pinus nigra Arn.
Pinus montezumae
Pinus wallichiana A.B. Jack.
Sequoia sempervirens Endl.
Sequoiadendron giganteum Bucch.
Juglans nigra L.
Fagus sylvatica L. var. pendula
Castanea sativa Miller
Broussonetia papyrifera Vent.
Albizzia julibrissin Dur.
Aesculus carnea L. var. Briotii
Acer pseudoplatanus L.
Acer platanoides L.
Tamarix gallica L.
Taxaceae
Pinaceae
Pinaceae
Pinaceae
Pinaceae
Pinaceae
Taxodiaceae
Taxodiaceae
Juglandaceae
Fagaceae
Fagaceae
Moraceae
Leguminosae
Hippocastanaceae
Aceraceae
Aceraceae
Tamaricaceae

SPECIE RAMPICANTI
Genere - specie Famiglia
Hedera helix L.
Vinca major L.
Araliaceae
Apocynaceae

SPECIE CHE COMPONGONO LASSETTO ERBACEE
Genere - specie Famiglia
Convallaria japonica L. Liliaceae
Fisionomia dellassetto idrico
Lassetto idrico costituito dalla presenza di un
lago situato a nord della villa, disposto tra una
fascia a prato e la zona alberata.La sua superficie
copre circa un terzo del parco ed il suo profilo
esterno di mostra frastagliato; le sponde sono in
parte a pelo dacqua ed in parte in lieve declivio.
Allinterno del bacino emerge unisoletta coperta
da alberi e arbusti.
Nel parco inoltre presente un efficiente sistema
di fossi di drenaggio.
Stato di sconservazione della struttura vegetale
Il parco evidenzia, in alcuni settori, un assetto
confuso e disordinato.
Accanto a specie annose pervenute fino ad oggi,
sono stati effettuati recenti impianti di sequoia,
Sequoiadendron giganteum G. Don, castagno,
Castanea sativa Miller, pino di banks, Pinus
banksiana, pino montezuma, Pinus montezumae.
quadrangolari molto semplici, profilate in bosso,
Buxus sempervirens L., e ornate, all interno, da
lagerstroemie, Lagerstroemia indica L. .
La quinta arborea del parco romantico che si
staglia posteriormente alla villa crea un fondale
verde in forte contrasto con la villa.
La composizione vegetale assai varia, costituita
da pi specie; la loro disposizione assai rada
permette di spaziare con la vista per ampi tratti.
Alcuni vialetti che si originano dal lato sinistro
verso l interno del parco lato creano dei comparti
erbosi dove si sviluppano prevalentemente carpini,
Carpinus betulus L., annosi e qualche isolato
liriodendro, Liriodendron tulipifera L., pregevole
per sviluppo e portamento.
Gli altri sentieri che proseguono nel parco dalla
stessa parte, delimitati da fitto tappeto erboso,
permettono di apprezzare nuovamente dei carpini,
Carpinus betulus L., annosi, tassi, Taxus baccata
L., alcuni ippocastani, Aesculus hippocastanum L.,
e dei roveri, Quercus petraea Liebl., annosi.
L assetto arbustivo assai limitato a sporadici
cespugli di aucuba, Aucuba japonica Thunb., e
lauroceraso, Prunus laurocerasus L.,; essi sono
disseminati nel sito creando macchie compatte
e scure. Accanto alle precedenti specie sono stati
effettuati recenti impianti di sequoia, Sequoia
sempervirens Endl. .
L area circostante il laghetto evidenzia una
composizione vegetale trasparente e varia.
I cipressi calvi, Taxodium distichum Richard., che si
affacciano lungo le rive sono frammisti a carpini,
Carpinus betulus L., tigli, Tilia platyphyllos Scop.,
ed alcune farnie, Quercus robur L., pregevoli.
Nell isola centrale si innalzano dei pregevoli
pioppi bianchi, Populus alba L., assai sviluppati.
Nel settore opposto del parco l assetto vegetale,
del tutto simile alla precedente zona, arricchito
da qualche sporadico liriodendro, Liriodendron
tulipifera L., ippocastani, Aesculus hippocastanum
L., un pino himalaiano, Pinus excelsa A.B.
Jack.,ed un pino strobo, Pinus strobus L. .
In prossimit della villa alcune piante rilevanti
per portamento e sviluppo sono intervallate
a giovani specie arboree, disposte a formare
un gruppo trasparentecomposto di un cedro
himalaiano, Cedrus deodara G. Don., alcuni
pini neri, Pinus nigra Arn., tigli, Tilia platyphyllos
Scop., ippocastani, Aesculus hippocastanum L.,
noci, Juglans regia L., liquidambar, Liquidambar
styraciflua L. .
6
Impropri sono gli inserimenti di piante di tamerice,
Tamarix gallica L., lungo le rive del lago.
L eccessiva presenza di specie arboree di recente
impianto ha ridotto larmonia dell originario
disegno.
Alcuni drastici interventi di potatura, la ripetuta
asportazione delle branche principali di molti
carpini, Carpinus betulus L., hanno provocato
vistose malformazioni ad alcune piante.
L assetto arbustivo ed erbaceo sono
prevalentemente liberi da infestanti; solo l isola
centrale al laghetto evidenzia proliferazioni non
controllate di sambuco, Sambucus nigra L., e rovi,
Rubus sp. pl. L. . Piantagioni recenti di platano,
Platanus hybrida Brot., sono state effettuate
lungo il viale d entrata; sul lato opposto, nel
filare di platani, le piante deperite sono state
sostituite da recnti impianti di acero platanoide,
Acer platanoides L. .
Stato fitosanitario
Le ripetute potature dei carpini, Carpinus
betulus L., hanno provocato l insorgenza di
carie, Coryolus Qul., Fomes Fr., Poria Pers.,
Ganoderma Karst., Polyporus Fr., Trametes Fr.,
Lenzites (Fr.) Karst., Stereum Pers., Phellinus Qul.
. Entrambi i viali di platani all entrata della villa
evidenziano numerose fallanze per mora di piante
causata da cancro colorato, Ceratocystis fimbriata
Ell. et Halst. . Le specie rimanenti manifestano
inoltre forti attacchi di tingide, Corythuca ciliata
(Say).
Tracce dell attacco di tortrice delle gemme del
pino, Evetria buoliana Den & Schiff., sono state
riscontrate in pino montezuma, Pinus montezumae
e, piu lievi, nei pini neri, Pinus nigra Arn. .
Un castagno, Castanea sativa Miller, di giovane
impianto evidenzia, tra le branche principali,
attacchi di cancro della corteccia, Endothia
parasitica (Murr.) And. et And..
Bibliografia
A. Gloria, Il territorio padovano illustrato, Padova
1862
G. Mazzotti, Le ville venete, Treviso 1987
Catasto Napolenico, Sommarione 1808, Sommarione
190
Si veda inoltre la pubblicazione: Il mio paese, in A.
Baldan, Ville venete, Abano Terme 1986, p. 251
7
Nota storica
Una polizza del 1615 registra il patrimonio
immobiliare di Francesco Cittadella ad Onara,
costituito da 10 campi, il palazzo dominicale con
orto, il giardino, la peschiera ed il brolo.
Nel 1787, la famiglia Cittadella ancora
proprietaria dei beni in questo territorio, nel
frattempo cospicuamente aumentati. A tale data
la dimora si mostrava con limpianto classico
della villa veneta, alla quale erano affiancate le
adaicenze rustiche.
La configurazione attuale delledificio risale alla
prima met dellOttocento, quando il Conte
Giovanni Cittadella mette mano alla fabbrica
restituendola, in linea allo stile eclettico allora
di moda, a foggia di castello:...limpianto a
scenario che forse vorrebbe ricordare con i merli e
le torri, il Castello di Cittadella...
1
Delloriginale complesso rimane oggi solo la
barchessa di destra, a sei volte, mentre lantico
giardino con il famoso roseto, venne sostituito da
un parco sistemato allinglese.
Pertinente a tutto il complesso lOratorio
settecentesco dedicato a S. Caterina, di fattura
modesta.
2

Lassetto compositivo dellarea verde in esame,
che circonda lintero complesso, costituito
da due distinti impianti: la parte antistante al
prospetto principale, e quella posteriore, sui lati
est e ovest.
4.Tombolo
localit Onara
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Il primo impianto, che in origine era articolato in
due vasti prati circolari con al centro due aiuole
rotonde rispettivamente con arbusti e Muse,
si mostra oggi come un unica distesa prativa,
segnata da un viottolo ellittico, allestremit della
quale si elevano gruppi di alberi e arbusti.
Due viali di accesso, si congiungono con questa
superficie piatta, conclusi con due portali di
notevoli dimensioni.
La seconda sistemazione caratterizzata dal
sentiero detto della cavallerizza, che si snoda
lungo i margini dellarea, iniziando dal fianco
nord-est della villa e concludendosi sul fronte
nord-ovest della medesima.
Tale camminamento profilato da entrambi i lati
da carpini pi o meno annosi, la cui chioma crea
una suggestiva galleria verde.
Nel parco non stata individuata, la presenza
di elementi architettonici lapidei, di arredo o
ornamentali.
Localizzazione e rapporti ambientali
Il complesso Giusti del Giardino si trova nel
comprensorio ambientale della provincia di
Padova, in localit Onara, zona che include il
fenomeno delle risorgive.
Nel paese di Onara infatti, (frazione di Tombolo),
ove sorge la villa, esiste la palude: un evento di
risorgive naturali, tutelate sul piano idrologico,
8
SPECIE ANNOSE
Genere - specie Famiglia
Sequoiadendron giganteum Bucch. Taxodiaceae
Carpinus betulus L. Corylaceae
Fagus sylvatica L. Fagaceae
Quercus robur L. Fagaceae
Magnolia grandiflora L. Magnoliaceae

SPECIE PREGEVOLI PER CHIOMA E PORTAMENTO
Genere - specie Famiglia
Sophora japonica L. Leguminosae
Aesculus hippocastanum L. Hippocastanaceae

SPECIE CHE COMPONGONO LASSETTO ARBOREO
Genere - specie Famiglia
Cedrus deodara Carrire Pinaceae
Corylus avellana L. Corylaceae
Broussonetia papyrifera Vent Moraceae
Robinia pseudoacacia L. Leguminosae
Albizzia julibrissin Dur. Leguminosae
Acer campestre L. Aceraceae
Lagerstroemia indica L. Lythraceae
Fraxinus ornus L. Oleaceae
Sambucus nigra L. Caprifoliaceae

SPECIE CHE COMPONGONO LASSETTO ARBUSTIVO
Genere - specie Famiglia
Phyllostachys mitis Graminaceae
ambientale e monumentale, dalla Legge n.
1497/39.
La villa e la vasta area verde, sono ubicati a nord
del nucleo abitato del paese, e limitati a sud
da una strada rettilinea, cintata per il tratto che
costeggia la propriet, dal vecchio muro.
Al di l dei restanti confini si stende la campagna.
Valori scenografici
Nonostante il complesso Giusti del Giardino
sia stato per lungo tempo privo di cura e di
consoni interventi di ripristino, trasmette ancora,
nel suo interno, gradevoli scorci e vedute, grazie
allelegante facciata merlata della villa che si
pone come suggestivo e luminoso fondale nel
contesto verde.
Stato di conservazione generale
Il parco denuncia uno stato di grave abbandono.
Un uso improprio di tutto il complesso aggiunto ad
una grave incuria, hanno causato: il deperimento
e la scomparsa di alcuni elementi arborei che
compongono lassetto botanico; la proliferazione
di una vegetazione spontanea ed invasiva; il
degrado della villa e delle adiacenze rustiche, dei
due portali e relativi cancelli.
Vanno inoltre segnalati, in tempo recente, episodi
di uso improprio di tutto il complesso.
Fisionomia della struttura vegetale
Larea prativa che circonda la villa disseminata
di numerose specie arboree ora isolate, ora
accostate in piccoli gruppi.
Il viale d ingresso affiancato da alcuni elementi
arborei disposti a formare una rada macchia di
vegetazione; tra essi si erge una vistosa sequoia,
Sequoiadendron giganteum Bucch., annosa,
una sofora, Sophora japonica L., dall elegante
portamento, due pregevoli magnolie, Magnolia
grandiflora L. . Il rimanente assetto vegetale
composto di robinie, Robinia pseudoacacia L.,
carpini, Carpinus betulus L., due albizzie, Albizzia
julibrissin L., lagerstroemie, Lagerstroemia indica
L., ed cedro himalaiano, Cedrus deodara G.Don.
.
Un secondo, pregevolissimo gruppo d alberi,
localizzato vicino alla villa composto di
magnolie, Magnolia grandiflora L., e di un grosso
carpino, Carpinus betulus L., annosi. La loro
vegetazione crea un forte e piacevole contrasto
con la facciata della stessa.
Il viale che si origina dall area prativa,
fiancheggiato da un faggio, Fagus sylvatica
L., ippocastano, Aesculus hippocastanum L., e
1
G. MAZZOTTI, Ville Venete, Treviso 1987
2
G. MAZZOTTI, Op. Cit.
Fisionomia dellassetto idrico
Non stata rilevata la presenza di alcun sistema
idrico ornamentale (fontane, giochi dacqua o
altro), n di tipo compositivo (specchio dacqua,
ruscello), n a carattere funzionale (pozzo, sistema
di irrigazione).
Stato di conservazione della struttura vegetale
Lo stato di conservazione si presenta trascurato.
L area anteriore abbastanza curata, con
frequenti tagli dell erba mentre lungo la zona
perimetrale si sviluppano delle infestanti.
Fisionomia degli elementi compositivi botanici
noccioli, Corylus avellana L., conduce ad un
trasparente boschetto di carpini Carpinus betulus
L., e pioppi gatterini, Populus canescens Smith.,
privo alla base di essenze arbustive. Questo,
ubicato lateralmente alla villa, si interrompe
a nord di essa, dove si trova il residuo di un
semplice giardino formale composto di siepi di
bosso, Buxus sempervirens L., affiancato da un
gruppo di carpini Carpinus betulus L., e da una
farnia, Quercus robur L., annosa.
L intera area prativa cinta da una carpinata
composta di elementi annosi e di specie di recente
impianto. All origine, all angolo sud - ovest,
essa mostra inoltre un faggio, Fagus sylvatica L.,
un acero, Acer campestre L., robinie, Robinia
pseudoacacia L., mentre due annose farnie,
Quercus robur L., la sottolineano agli angoli
settentrionali del parco.
Una fitta siepe di bamb, Phyllostachys mitis A.
et C. Rivire, delimita il lato meridionale dello
stesso.
La sequoia, Sequoiadendron giganteum Bucch.,
annosa che affianca il viale d ingresso si presenta
disseccata.
Il boschetto laterale si mostra notevolmente
trascurato, con proliferazioni di infestanti. Nella
parte posteriore del parco, queste raggiungono
dimensioni ed uno sviluppo cos elevato da
rendere impossibile la lettura del disegno del
giardino formale.
Le siepi di bosso sono ricoperte da un tappeto
infestante continuo di parietaria, Parietaria sp.pl.
L., Solanum nigrum, ortiche, Urtica urens L., e
rovi, Rubus sp. pl. L., e da piante notevolmente
sviluppate di fitolacca, Phytolacca americana L., e
sambuco, Sambucus nigra L., .
Un secondo, assai fitto gruppo di infestanti,
formato dalle precedenti specie, invade l area
prativa a fianco della villa.
Lo sviluppo della carpinata assai irregolare
ed evidenzia dei vuoti per mancanza di piante;
linserimento di recenti elementi accanto ad
essenze annose contribuisce ad accentuarne la
difformit. I filari sono disturbati, in alcuni punti,
da alcune specie arboree estranee all assetto
originario.
Stato fitosanitario
Numerose piante componenti la carpinata
hanno evidenziato attacchi di carie, Coryolus
Qul., Fomes Fr., Poria Pers., Ganoderma Karst.,
Polyporus Fr., Trametes Fr., Lenzites (Fr.) Karst.,
Stereum Pers., Phellinus Qul. .
Bibliografia
G. Abrami, La palude di Onara, Conselve 1984
G. Abrami A. Camuffo, La palude di Onara, studi sul
territorio in LAmbiente ed il Paesaggio, n. 1, Villa
del Conte, 1994
G. Franceschetto, La societ feudale nel territorio di
Cittadella, Cittadella 1980
G. Franceschetto, Cittadella, Saggi Storici, Cittadella
1990
A. Gloria, ll territorio padovano illustrato, Padova 1872
G. Mazzotti, Le Ville venete, Milano 1988
Villa
Giusti-
Onara,
Tombolo,
Padova
9
Nel 1661 Giulio Giustinian denuncia in
Loreggia una propriet di circa 300 campi
e un Palazzo di suo proprio uso. Alla fine
del 1600 la propriet viene ricordata per
il ricco patrimonio di peschiere, giardino,
insieme allorto ed al brolo: infatti per dare
acqua al giardino Girolamo Giustinian
inoltra varie petizioni al Magistrato alle
acque. La propriet pass ai Venier nel
secolo successivo, per poi essere venduta ,
alla caduta della Serenissima, alla famiglia
Fano e poi ai Kohen.
Il bel parco informale deve essere attribuito
a questi anni , corredato da un laghetto e
ponticelli rustici.
Notevole il lungo viale di accesso che
porta alla vecchia statale Aurelia.
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5.Loreggia
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6.Piombino
Dese
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Mentre molte sono le notizie relative alla Villa,
realizzata da Andrea Palladio nel 1553 circa,
pochissimo stato trovato sulla storia del suo
giardino. Certamente la presenza copiosa
dellacqua potrebbe essere stata la ragione
della nascita anche di uno spazio verde posto sul
davanti e sul retro delledificio. Le prime notizie
della presenza del giardino si hanno nel 1711
quando Andrea Corner denuncia a Piombino una
casa domenicale con fabbriche, giardino, brolo,
cortivo con altre habentie quindi ipotizzabile
un primo giardino settecentesco con aggiunte ,
nellOttocento, di pochi alberi ad alto fusto.
Oggi la posizione nel centro del paese, al di l
dellesistenza di un vincolo sullintera area, fa s
che il contesto edilizio recente stia accerchiando
del tutto lo splendido complesso. Il piccolo
giardino sul davanti caratterizzato da un
tracciato geometrico di siepi potate completato
dalla presenza di un vecchio esemplare di
cedro del Libano. Sul dietro il lungo prato
definito da due filari di pioppi cipressini mentre
trasversalmente collocata una vecchia peschiera
con un ponticello in pietra che conduce ad un
cancello di ingresso: sullasse di questo percorso
anche una vasca circolare che forse un tempo
segnava il centro di un piccolo parterre.
Bibliografia: A. Baldan, Ville venete in territorio
padovano e nella Serenissima Repubblica, Abano
Terme , 1986. pp.361-364
11
Il complesso venne realizzato su una
preesistenza probabilmente appartenuta
alla famiglia Valmarana, da Antonio
Pizzocaro alla met del 1600. Venne
venduto subito dopo ai marchesi
Maruzzi che la rivendettero ai Marcello
alla met del 1700.
Di un primo giardino geometrico di cui
rimane: il grande numero di statue; la
geometria del giardino posto nellarea
antistante la villa chiusa tra le due
barchesse; la bella peschiera sul retro e
il maestoso doppio filare di carpini.
Risulta interessante anche la presenza
di un lungo asse prospettico, un
antico stradon, anchesso vincolato
dalla legge 1497/1939, che segna la
campagna intorno attraversando la villa
e che un tempo segnava la simmetria
dei due parterre.
La parte di parco con piante ad alto
fusto attribuibile al XIX sec.
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7 .Piombino Dese
localit Levada
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Il centro di Grantortino dominato dalla presenza
del grande complesso che estende soprattutto
sul retro i suoi spazi verdi circondati da un
fossato: per accedere al parco infatti necessario
percorrere un piccolo ponte che oltrepassa il
corso dacqua. Un secondo accesso , sicuramente
considerato di rappresentanza, avviene da sud ,
oltrepassando un bel cancello e attraversando un
tratto di campagna definito ad est da un filare di
vecchie farnie.
Il complesso , collocato in corrispondenza di
un paleoalveo del Brenta, venne edificato dalla
famiglia Garzadori, molto nota nella zona e
proprietaria gi alla met del 1400, di una pila
da riso e di un mulino collocato lungo uno
dei numerosi corsi dacqua che attraversano il
territorio.
La propriet pass nel 1763 alla famiglia Porto e
successivamente ai Tacchi.
Con ogni probabilit con la nascita del
seicentesco complesso padronale fu realizzato un
primo giardino tra villa e strada , mentre il grande
parco attuale di met Ottocento, non compare
infatti nel catasto austriaco..
Il giardino antistante la villa disegnato da
un percorso sinuoso di stradine e canalette, e
caratterizzato dalla presenza di grandi esemplari
ad alto fusto, tra cui una maestosa farnia, 4
platani e un bel faggio rosso.
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8. Gazzo
Padovano
localit Grantortino

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La parte pi estesa e complessa posta sul retro
tra l edificio padronale e lantica scuderia: qui la
presenza dellacqua ha permesso la realizzazione
di un bel parco informale con belle piante tipiche
dello stile ottocentesco fra cui Taxodium distichum,
platani, liriodendri ecc.
Fra macchie di alberi e cespugli sorge un
vecchio torrione merlato, un capitello dedicato
al Redentore, ombreggiato da una coppia di
ippocastani, e una serra con orto e frutteto.
Interessante un gruppo di vecchi gelsi a
testimonianza di una delle originarie attivit
produttive gestite dalla famiglia, la bachicoltura.
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9. San Giorgio in Bosco
localitPaviola
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Il sito collocato lungo la S.S. n. 47 che da Cittadella conduce a Padova, di
forma quasi rettangolare ed occupa una superficie di circa 16.000 mq.; ha
un fossato con lacqua che circonda la propriet su tre lati. Al suo interno si
trovano la villa dei Marcello che risale al XVI secolo, la barchessa, la scuderia e
loratorio.
La villa, come evidenzia una polizza del 1615, appartiene ad Antonio Giara
e, solo successivamente, ai Marcello, dapprima a Girolamo e, nel 1661 ad
Alessandro che, insieme alla casa domenicale con cortivo, orto e brolo
possiede 15 campi tutti prativi e numerosi campi lavorati in casa.
Attualmente, sul lato posteriore della villa vi un grande parco ben conservato
che comprende un giardino formale con siepi potate geometricamente ed un
vasto brolo che ripete le dimensioni di Piazza San Marco, ai lati del quale
troviamo dei viali alberati con le dimensioni dei portici delle Procuratie. Uno dei
viali si conclude con un cancello di ferro battuto e permette laccesso verso la
campagna.
Sul lato della villa in prossimit delloratorio vi un boschetto.
Il sito tutelato a livello sovracomunale dalla legge 1089 del 1939 e a livello
comunale dal P.d.F. che lo include nella zona indicata come verde storico da
tutelare.
Bibliografia
Baldan A., Ville Venete in Territorio Padovano e nella Serenissima Repubblica,
Abano Terme, Francisci Ed., 1986, pp.457-458.
Franceschetto G., Le Ville Venete del Cittadellese e la loro Impresa Economica,
p.199
E visibile il grande
brolo che ripete
le dimensioni
di Piazza San
Marco a Venezia,
mentre i due viali
alberati ripetono le
dimensioni dei portici
delle Procuratorie.
Foto aerea tratta da
AA.VV. Il giardino
veneto dal Medioevo
a oggi, Regione
Veneto.
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10. Villa
del Conte
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Nota Storica
Il primitivo nucleo di quella che sarebbe poi
diventata Villa Morosini nel 1537 consisteva
in una Casa con cortivo e brolo, intestati ad
Andrea Morosini.
Qualche decennio dopo, nel 1566, la casa con
cortile e brolo era propriet assoluta di Lodovico,
il quale lo utilizzava come abitazione quando si
spostava dalla residenza ufficiale di Venezia.
Dal 1577, invece si rileva dai rogiti del Notaio
Gio Bosello che la villa era di propriet del nobile
Marco Morosini.
Agli inizi del XVII sec., e precisamente nel 1618,
troviamo a Villa del Conte i nobili Andrea e
Girolamo del fu Vincenzo Morosini che sono
registrati come proprietari di ben 414 campi
arativi, prativi e vitigati e daltri 63 coltivati a
prato.
Nel 1661, con Andrea del fu Girolamo Morosini,
il palazzo definito con lattributo di casa
domenicale con cortivo e brolo di campi 8 e pi
di 300 campi, mentre venticinque anni dopo, nel
1686, era di propriet del figlio Girolamo.
Nel 1711 il palazzo era passato in propriet
al cavaliere Michiel Morosini, con adiacenti:
barchessa, casa da fattor, cortivo, orto giardino
e brolo chiuso di muro con campi sette e casa e
bottega con comodi diversi di grassina, sale, olio,
forno affittato per ducati 150.
Nel 1740 Girolamo fu Andrea risultava
proprietario di met casa domenicale e oltre
130 campi, mentre nel 1797 il figlio Andrea
era gi in possesso di quella porzione di casa
domenicale rivolta ad est con relativi brolo, orto,
lago stradon e muro di cinta. Nel 1809 Angelo
Morosini, in qualit derede del fratello Giovanni
Battista, entrava in possesso di una porzione
del palazzo domenicale con annesso giardino.
Successivamente il palazzo pass in propriet
alla famiglia Grotta. Nel 1826 il catasto austriaco
registra che al Grotta era subentrato in possesso
della Casa di villeggiatura il nobile Vincenzo
Venier.
Lettura dello stato di fatto
Larea verde si sviluppa sulla parte posteriore della
villa, in una superficie di terreno pianeggiante,
eccetto la zona che nasconde la ghiacciaia, pi
rilevata.
Dalle tracce compositive e morfologiche rimaste,
si accerta che limpianto del parco di tipo
romantico, probabilmente creato dopo la met
del XIX sec., quando la propriet del sito era della
nobile famiglia veneziana Venier.
Per la valutazione cronologica si assunto come
punto di riferimento il prospetto dingresso della
ghiacciaia: si tratta di una alzata in mattoni a
vista, in stile eclettico, composta di due brevi
torri simmetriche rispetto alla porta daccesso,
sulle quali sono scavate nicchie ad arco acuto,
rivestite da una tessitura in ciottolo e liste in cotto.
Larticolazione distributiva dei camminamenti
del parco attualmente ridotta ad un sentiero
principale che si snoda lungo il perimetro, fino a
congiungersi con il viale dingresso, e da altri due
o tre piccoli sentieri, molto brevi, che da questo si
dipartono per dirigersi verso al zona centrale del
giardino.
Questultima costituita da un ampio prato
circondato da alberi ad alto e medio fusto
Si rileva inoltre la presenza dellantico muro si
cinta, che racchiude i due terzi della propriet: un
manufatto in pietra e mattoni.
Localizzazione e rapporti ambientali
l complesso ubicato fuori dellabitato di Villa del
Conte, lungo la strada comunale dalla quale si
accede al paese.
Ad est, sud e ovest si stende la campagna. Il parco
parzialmente individuabile dalla carrozzabile.

Valori scenografici
I valori scenografici sono limitati a coni di visuale
intrinseci, assai ridotti sia quantitativamente sia
qualitativamente. I dintorni, infatti, non offrono
particolari quadri panoramici poich sono
costituiti per la quasi totalit da aperta campagna,
dalle coltivazioni omogenee.
Stato di conservazione generale
Da una lettura attenta si rileva che delloriginale
sistemazione compositiva del parco rimane,
a tuttoggi, ben poco: interrato lo specchio
dacqua, scomparsa in gran parte la rete dei
camminamenti.
La ghiacciaia ed il vecchio muro di cinta, si
trovano in buono stato di conservazione, grazie
ad interventi di manutenzione e ripristino da parte
dei proprietari.
Fisionomia della streuttura vegetale
Davanti alla villa si estende uno spiazzo erboso di
media ampiezza, ai margini del quale si trovano
due terrapieni.
Sul lato ovest, in posizione isolata, uno splendido
esemplare ultrasecolare di sequoia, Sequoia
sempervirens Endl., (circonf. tronco m. 6,5)
costituisce un monumento arboreo delevato
15
valore.
All imbocco del viale perimetrale si incontra un
ginkgo, Ginkgo biloba L., pregevole e, adiacenti
ad esso, una magnolia, Magnolia grandiflora L.,
ed un bagolaro, Celtis australis L., apprezzabili per
sviluppo e portamento.
La collinetta che cela la ghiacciaia ricoperta da
una vegetazione arborea assai rada, composta
daceri, Acer campestre L., tigli, Tilia platyphyllos
Scop., ailanti, Ailanthus altissima Swingle,
robinie, Robinia pseudoacacia L. e noccioli,
Corylus avellana L.. La trasparenza dell assetto
vegetativo accentuata dalla mancanza di
sottobosco arbustivo e da una limitata presenza
di quello erbaceo.
Una carpinata, Carpinus betulus L., di limitate
dimensioni si snoda lungo il confine meridionale
del sito. Le essenze che la compongono sono di
recente impianto, regolarmente distanziate tra
loro.
Il secondo terrapieno, adiacente alla collina,
evidenzia la presenza di una farnia, Quercus
robur L., di rilevante sviluppo.
Sullo spiazzo erboso antistante la villa emerge,
isolato, un cipresso calvo, Taxodium distichum
Richard, unico residuo rimasto a testimonianza di
un antico laghetto.
Tra le altre specie presenti, si annoverano inoltre
un salice, Salix alba L., un noce, Juglans regia L.,
un ginepro, Juniperus sabina L., alcuni cespugli
doleandro, Nerium oleander L..
SPECIE ANNOSE
Genere - specie Famiglia
Ginkgo biloba L Ginkgoaceae
Cedrus deodara G.Don pl. Pinaceae
Sequoia sempervirens Endl. Taxodiaceae
Taxodium distichum Rich. Taxodiaceae
Platanus hybrida Brot. Platanaceae

SPECIE PREGEVOLI PER CHIOMA E PORTAMENTO
Genere - specie Famiglia
Pinus nigra Arn. Pinaceae
Carpinus betulus L. Corylaceae
Quercus robur L. Fagaceae
Celtis australis L. Ulmaceae
Magnolia grandiflora L. Magnoliaceae
Acer campestre L. Aceraceae
Tilia cordata Miller Tiliaceae
Tilia platyphyllos Scop. Tiliaceae

SPECIE CHE COMPONGONO LASSETTO ARBOREO
Genere - specie Famiglia
Salix alba L. Salicaceae
Populus nigra Duroi var. italica Salicaceae
Juglans regia L. Juglandaceae
Ulmus minor L. Ulmaceae
Robinia pseudoacacia L. Leguminosae
Ailanthus altissima Swingle Simaroubaceae
Acer pseudoplatanus L. Aceraceae
Acer platanoides L. Aceraceae
Aesculus hippocastanum L. Hippocastanaceae
Lagerstroemia indica L. Lythraceae

SPECIE CHE COMPONGONO LASSETTO ARBUSTIVO
Genere - specie Famiglia
Juniperus sabina L. Cupressaceae
Nerium oleander L. Apocynaceae
Fisionomia degli elementi compositivi botanici
Fisionomia dellaassetto idrico
Del lago menzionato nella nota storica,
attualmente non vi traccia.E chiaramente
individuabile invece la vecchia rete di drenaggio.Ai
limiti del sito scorre un tratto del Piovego.
Stato di conservazione della struttura vegetale
Gli interventi a carattere stagionale di potatura,
pulizia dei rami e del secco e sfalcio dello spazio
prativo sono eseguiti con regolarit.
La proliferazione di vegetazione infestante assai
contenuta. Piantagioni recenti di specie arboree
sono riscontrabili nella carpinata.
Il parco ha subto numerose trasformazioni
dall epoca del suo impianto ad oggi, come
testimoniano gli unici esemplari annosi di
sequoia, Sequoia sempervirens Endl., cipresso
calvo, Taxodium distichum Richard, e cedro,
Cedrus deodara G.Don.
Gran parte dell assetto arboreo originario stato
distrutto per ripetuti e frequenti attacchi di malattie;
sono scomparsi olmi, Ulmus sp.pl. secolari, per
attacchi di grafiosi, f. asc. Ceratocystis ulmi (
Buism.) Moreau, f. con. Graphium ulmi Schwarz.,
e platani, Platanus hybrida Brot., deperiti a causa
del cancro colorato, Ceratocystis fimbriata Ell. et
Halst. Attacchi di carie, Coryolus Qul., Fomes
Fr., Poria Pers., Ganoderma Karst., Polyporus Fr.,
Trametes Fr., Lenzites (Fr.) Karst., Stereum Pers.,
Phellinus Qul, hanno provocato la scomparsa di
numerose specie quali carpini, Carpinus betulus
L., e tigli, Tilia cordata Miller, Tilia platyphyllos
Scop..
Al momento del rilievo si sono osservati lievi
attacchi dantracnosi, f. asc. Guignardia aesculi
(Peck) Stewart, f. con. Phyllosticta paviae Desm.,
su ippocastano, Aesculus hippocastanum L., e
vistose scheletrizzazioni dell apparato fogliare
della farnia, Quercus robur L., causate da altica,
Haltica quercetorum Foud..
Bibliografia
A.S. VE, Condizioni, Anno 1537, Condizione n.
224, DD. Reg. 365.
A.S.PD, Fondo Notarile, Not. Gio. Bosello alla
data 22 Luglio 1577 si legge: ... d. dominicus
scapinus civis pad. vendidit d. andrea mazin
negociorum gastoni Mag.co d. Marci franc de
maurocenis habitator in villa Comitis peciam
unam domus cum forno et orto et pecia uno prati
platatis morariis et aliis arboris... suos possessis in
Villa Comitis in Contrata pontis Cavalis.
A.S.PD., Estimi 1575, Territorio B. 149, c.361.
A.S. VE, Catasto Austriaco, Estratti comunali, B.
181, alla voce Villa del Conte, fasc. V
A sinistra dell area si rilevano ancora due
esemplari annosi di cedro himalaiano, Cedrus
deodara G.Don., (circonf. tronco m. 5,4) e la
ceppaia di un vecchio tiglio.
16
Il viale del Noce situato a nord del centro storico
di Camposampiero, in una zona di immediata
periferia, facilmente raggiungibile a piedi dalla
piazza principale del paese. E collegato a
via S.Antonio tramite una strada secondaria
che immette al cortile antistante la chiesa ed il
convento di S.Antonio.
Lombroso viale, a doppio filare di tigli con
canalette dacqua ai lati, conduce ad un oratorio
databile intorno al XV sec., ed al convento delle
Clarisse. Il sito delloratorio coincide con il luogo
dove, secondo le tradizioni locali, cresceva
un noce, dal quale S.Antonio rivolgeva le sue
preghiere e prediche ai fedeli negli ultimi anni di
vita. Alla morte del Santo, lalbero rimase come
meta di pellegrinaggio.
Il sistema viale oratorio convento
rappresentato precisamente in una mappa del
1770, e tuttora, nonostante la sostituzione delle
alberature ed alcune incongrue aggiunte, rimane
inalterato nella struttura generale. La permanenza
della riconoscibilit del sito come importante
luogo di culto, ne ha permesso la conservazione
ed il radicamento nella memoria collettiva, e
la bellezza dellorganizzazione spaziale diventa
ulteriore motivo di tutela e valorizzazione.
Cartolina storica raffigurante Viale del Noce
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11. Camposampiero
localit Loreggiola
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12.Loreggia
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Nota Storica
Gi dalla fine del Quattrocento la famiglia
Polcastro, tra le pi nobili famiglie padovane,
possedeva dei territori nel paese di Loreggia. Tra
i pi illustri esponenti di questa famiglia vi furono
cavalieri, ambasciatori, feudatari e provveditori
nelle pubbliche magistrature.
Il conte Ottavio Polcastro alla fine del XVI secolo
possedeva molte propriet in tutto il padovano,
territori dei quali fece stendere delle mappe
tuttora custodite allArchivio di Stato di Padova.
Tra queste compaiono anche i campi di Loreggia,
con la villa dominicale, le case, i mulini, etc.
1
Lultimo proprietario della villa di Loreggia, il conte
Girolamo Polcastro, divenne particolarmente
famoso durante il periodo repubblicano
francese, per le sue idee giacobine.
2
Numerosissimi sono i rifermenti alla villa di
Loreggia fra le carte dellArchivio della Fondazione
Querini Stampalia di Venezia, dalle quali sono
state ricavate tutte queste informazioni. Si cita, per
esempio, il Fondo annesso al palazzo dominicale
con adiacenze, ponte, prato ed altro fondo a
coltura con gelsi, prato stabile, prato boscato e
giardino allinglese con piante esotiche. Si cita
ancora una ghiacciaia che serviva a tutto il
paese, tuttora visibile allinizio del parco, due
molini ad acqua, uno di due ruote e uno di tre.
Recenti studi,
3
confermando che la villa
cinquecentesca fu ingrandita nel secolo XVII, con
laggiunta di unala ad est per cucine e servizi,
attribuiscono a Jappelli qualche limitato intervento
per la ristrutturazione del tetto a capriate e per
generiche rifiniture di intonaci.
Fino al 1996 circa, non era stata reperita una
attendibile documentazione sullattribuzione allo
Jappelli del giardino Polcastro, se non questo
riferimento del Gloria: Giardino con peschiera,
viali coperti, fitte macchie, collinette, ponticello su
acque cadenti e spumose, da cui si getta locchio
sopra un ampio e ridente prato, delizie create dallo
Jappelli
4
.
E da quanto ancora possibile leggere, questo
parco rappresenta un significativo esempio di
composizione del genere paesaggistico.
Cos inoltre si legge in unaltra Guida di Padova
del 1844 a proposito del parco Polcastro: ...
Nella villeggiatura della culta e gentilissima donna
Caterina, Contessa Polcastro a Loreggia, nella
quale la purezza delle acque sembra a fare dare
spicco alle opere di vegetazione, per tacer di un
colle bellissimo di molti e differenti alberi a selva,
A. S. P. Mappe Catastali illustrate della Famiglia Polcastro (Libro di tutti i campi di Ottavio Polcastro, 1585).
P. CRISTOFANELLI, Delle culture padovane sullo scorcio del sec. XVIII e nei primi del XIX, Padova 1905.
G. MOSCHINI, Guida per la citt di Padova, Venezia 1817.
4 R.Marconato,Il giardino di G.Jappelli sta in LA FAMIGLIA POLCASTRO sec XV-XIX,, loreggia,1999
18
quando a macchie, duna vallicella smaltata ad
ordinato bosco di dalie, merita special ricordo un
ponte sinarca sopra spumose acque cadenti, sotto
il quale drizzando locchio, lo fermi dilettosamente
in un ampio prato posto al di l del giardino e
ricreato da un verde succoso.. .
Il recentissimo ritrovamento di un copiscuo e
dettagliato carteggio epistolare, ha permesso
di accertare la paternit Jappelliana della
progettazione del parco Polcasro di Loreggia 4
Lettura dello stato di fatto
La superficie destinata a verde pertinente alla
villa Polcastro costituita da due zone risolte in
modo differenziato, sia sul piano compositivo che
stilistico.
Larea ubicata intorno alla dimora padronale
attualmente destinata a giardino parterre,
probabilmente creato in un periodo abbastanza
recente, dato che tale configurazione non ci viene
affatto restituita dalla iconografia ottocentesca.
Lassetto generale di questo giardino appare
abbastanza confusa e disordinata, sia per la
presenza di essenze casuali disarmonicamente
associati (arbusti, fiori e alberi), sia per la
dislocazione di elementi darredo non consoni
alla specificit del sito.
Sul fianco est della villa si apre il Parco Romantico,
che dallepoca del suo impianto ad oggi ha
subto sensibili trasformazioni sulla composizione
botanica.
Contrariamente, ci viene trasmesso quasi
integralmente limpianto compositivo, con
percorsi sinuosi e articolati tali da confluire in due
passeggiate principali: la passeggiata dinverno,
protetta dai venti e la passeggiata destate
riparata dal sole e dal caldo.
Superfici di terreno dal contorno informale,
curvilineo e lievemente rilevate e contengono
siepi, boschetti ed emergenze arboree isolate,
sono disposte prevalentemente ai margini del
parco.
Al centro del medesimo si stende un vasto spiazzo
erboso di forma elittica, affiancato sul lato est dal
tracciato della cavallerizza.
Lunico manufatto architettonico presente
il tempietto neoclassico costruito nel 1929,
allinterno del quale custodita la tomba dei
penultimi proprietari, i coniugi Wollemborg.
La Ghiacciaia.
Ancora esistente, si trova celata sotto una
montagnola coperta da vegetazione ed
edificata secondo i canoni strutturali e tipologici
ottocenteschi: un grande vano circolare centrale,
sviluppato a pozzo, e collegato allentrata con un
breve cunicolo.
LImbarcadero.
Un manufatto realizzato in mattoni e pietra
ubicato sulla canaletta che separa il parco dalla
strada comunale.
Localizzazione e rapporti ambientali
Il complesso si trova circondato dal canale, che
dal fronte della villa prosegue costeggiandola
dal lato ovest, e dal paese di Loreggia a
nord.Parallelamente al canale corre la strada
comunale che collega il complesso al paese.
Valori scenografici
I valori scenografici si risolvono essenzialmente in
due episodi: la villa come quinta scenica e punto
di riferimento del panorama circostante per chi
provenga da Padova; il Parco come fondale alla
villa, con coni di visuale solo intrinseci e assai
modesti.
Stato di conservazione generale
Lo stato di conservazione generale dellintero
complesso nellinsieme mediocre.Abbastanza
buono per quanto riguarda la villa e gli annessi
rustici, mediocre per quanto riguarda il parterre
ed il parco circostante, forse a causa della scarsa
e sommaria manutenzione.
Fisionomia della struttura vegetale
Giardino formale. E delimitato, lungo il perimetro,
da una siepe in bosso, Buxus sempervirens L., che
prosegue anche nella parte posteriore della villa.
Al centro del giardino si trova un aiuola circolare
all interno della quale presente una araucaria,
Araucaria araucana Kock. .
Altre aiuole profilate in pietra costeggiano il
viale d ingresso, adibite alla piantagione di specie
annuali da fiore.
Nell area antistante la villa, sullo spiazzo
erboso, l assetto arbustivo composto da tassi,
Taxus baccata L., e bosso, Buxus sempervirens
L., topiati; in posizione perimetrale emergono
essenze costituite da calicanti, Chimonanthus
praecox L., filadelfo, Philadelphus virginalis L.,
tamerici, Tamarix gallica L. .
Particolare valore monumentale al giardino
conferito da una sofora, Sophora japonica L. var.
pendula; tra le specie rimanenti si annoverano una
lagerstroemia, Lagerstroemia indica L., un cipresso
della California,Chamaecyparis lawsoniana Parl.,
una magnolia, Magnolia grandiflora L., un cedro
himalaiano, Cedrus deodara G. Don. .
Il viale principale posteriore alla villa
fiancheggiato da singole emergenze arboree, in
particolare un abete bianco, Abies alba Miller,
una magnolia, Magnolia grandiflora L., un cedro,
Cedrus deodara G. Don., e una photinia, Photinia
serrulata Lindl. .
19
Il parco
La disposizione a gruppi, gli accostamenti
contrastanti della vegetazione creano numerosi
coni di visuale allinterno dellarea.
L area adiacente alla serra evidenzia una
vegetazione scura e compatta. Lassetto arboreo
composto in particolare da due esemplari
annosi di magnolia, Magnolia grandiflora L. ,
un ippocastano, Aesculus hippocastanum L., (
diametro tronco m. 0,50 ), capitozzato, tigli, Tilia
x europaea L., Tilia platyphyllos Scop., pregevoli
per chioma e portamento.
L apparato arbustivo identificato da cespugli
di lauroceraso, Prunus laurocerasus L., aucuba,
Aucuba japonica Thunb., bosso, Buxus
sempervirens L., dalla crescita libera, agrifoglio,
Ilex aquifolium L., e olivagno, Elaeagnus
angustifolia L. .
Nella zona nord - est del parco, la vegetazione
arbustiva pi rarefatta. La rilevante presenza
di carpini, Carpinus betulus L., di giovane eta
e di alta statura per la crescita in ambiente
ombreggiato, crea un assetto vegetativo
trasparente; il sottobosco tappezzato da una
notevole quantita di aglio orsino, Allium ursinum
L. .
Intorno alla cavallerizza vi sono recenti impianti
di specie arboree: un cedro dell Atlante, Cedrus
atlantica Carrire, un cedro himalaiano, Cedrus
deodara G. Don, dei cipressi, Cupressus arizonica
Greene var. glauca; l inserimento di questi ultimi
in contrasto con il restante assetto arboreo.
Nel settore sud - est del parco, costituito da
terrapieni e collinette, la vegetazione si infittisce; l
apparato arbustivo caratterizzato dalla presenza
di cespugli di aucuba, Aucuba japonica Thunb.,
e lauroceraso, Prunus laurocerasus L., che creano
numerosi effetti di chiaroscuro accentuati in
prossimit della cascata. La spessa cortina di
vegetazione d alto fusto, tigli, Tilia x europaea L.,
e querce, Quercus robur L., riduce notevolmente
la luminosit del sito.
Il laghetto al limitare del parco parzialmente
circondato, lungo le rive e sull isola, da una
sviluppata macchia di bamb, Phyllostachys mitis
L., all interno della quale emergono esemplari di
cipresso calvo, Taxodium distichum Richard, di
pregevole sviluppo.
Specie arboree dalto fusto, in particolare una
farnia, Quercus robur L., un leccio, Quercus ilex
L., un faggio rosso, Fagus sylvatica L. var. rubra,
creano uno sfondo verde intorno allo specchio
d acqua.
SPECIE ANNOSE
Genere - specie Famiglia
Araucaria araucana K. Koch Araucariaceae
Cedrus deodara G.Don Pinaceae
Taxodium distichum Richard Taxodiaceae
Taxodium distichum Richard Corylaceae
Magnolia grandiflora L. Magnoliaceae
Sophora japonica L. var. pendula Leguminosae

SPECIE PREGEVOLI PER CHIOMA E PORTAMENTO
Genere - specie Famiglia
Fagus sylvatica L. var rubra Fagaceae
Liriodendron tulipifera L Magnoliaceae
Magnolia stellata Maxim. Magnoliaceae
Platanus hybrida Brot. Platanaceae
Photinia serrulata Lindl Rosaceae
Aesculus hippocastanum L. Hippocastanaceae
Tilia platyphyllos Scop. Tiliaceae

SPECIE CHE COMPONGONO LASSETTO ARBOREO
Genere - specie Famiglia
Taxus baccata L. Taxaceae
Cupressus arizonica Greene Cupressaceae
Abies alba Miller Pinaceae
Cedrus atlantica Carrire Pinaceae
Cedrus deodara G.Don Pinaceae
Carpinus betulus L. Betulaceae
Ulmus minor Miller Ulmaceae
Celtis occidentalis L. Ulmaceae
Laurus nobilis L. Lauraceae
Prunus laurocerasus L. Rosaceae
Prunus sp.pl. L. Rosaceae
Gleditsia triacanthos L. Leguminosae
Robinia pseudoacacia L. Leguminosae
Ilex aquifolium L. Aquifoliaceae
Tilia x europaea L. Tiliaceae
Lagerstroemia indica L. Lythraceae
Tamarix gallica L. Tamaricaceae
Chimonanthus praecox L. Calycanthaceae
Clerodendron trichotomum Thunb. Verbenaceae
Sambucus nigra L. Caprifoliaceae
Trachycarpus fortunei Wendl. Palmae
SPECIE CHE COMPONGONO LASSETTO ARBUSTIVO
Genere - specie Famiglia
Spiraea japonica L. fil. Rosaceae
Buxus sempervirens L. Buxaceae
Elaeagnus angustifolia L. Elaeagnaceae
Aucuba japonica Thunb. Cornaceae
Phyladelphus virginalis L. Hydrangeaceae
Hydrangea macrophylla L. Hydrageaceae
Kerria japonica (L.) D.C. Rosaceae
Phyllostachys mitis A. et C. Rivire Graminaceae

SPECIE CHE COMPONGONO L ASSETTO ERBACEO
Genere - specie Famiglia
Convallaria japonica L. Liliaceae
Allium ursinum L. Liliaceae
SPECIE RAMPICANTI
Genere - specie Famiglia
Parthenocissus quinquaefolia Planch. Vitaceae
Fisionomia degli elementi compositivi botanici
Fisionomia dellassetto idrico
E stato rilevato un assetto idrico che si risolve
parte in una breve cascatella, parte in un modesto
laghetto.
Stato di conservazione della struttura vegetale
Lo stato di conservazione della struttura vegetale
mediocre.
Giardino anteriore
Il manto erboso si presenta uniforme e ben curato;
gli sfalci sono frequenti. Gli arbusti topiati sono
guidati, nel loro sviluppo, da regolari potature.
Il sito libero da infestanti.
Lo stato fitosanitario delle essenze presenti
buono. Si riscontra un caso isolato di carie,
Coriolus Qul., Fomes Fr., Poria Pers., Ganoderma
Karst., Polyporus Fr., Trametes Fr., Lenzites (Fr.)
Kars., Stereum Pers., Phellinus Qul, su sofora,
Sophora japonica L. var. pendula, anche se la
malattia da ritenersi abbastanza normale in
soggetti di et avanzata.
Parco
L assetto vegetale si presenta abbastanza ordinato
e l accostamento tra specie arboree ed arbustive
equilibrato ad eccezione di alcuni impianti recenti
intorno alla cavallerizza.
La pulizia dei rami e del secco vengono effettuati
regolarmente; l elevata presenza di cespugli di
aucuba, Aucuba japonica Thunb., e lauroceraso,
Prunus laurocerasus L., contribuisce a ridurre lo
sviluppo di infestanti, presenti solo in alcuni settori
distali del parco.
Si sono rilevati alcuni attacchi di carie , Coriolus
Quel., Fomes Fr., Poria Pers., Ganoderma Karst.,
Polyporus Fr., Trametes Fr., Lenzites (Fr.) Kars.,
Stereum Pers., Phellinus Qul. , solo su carpini,
Carpinus betulus L., di et avanzata; la malattia
poco diffusa in individui giovani, non soggetti ad
interventi di potatura.
Bibliografia
B.M.C.P., Memoria manoscritta del 700 sulla
famiglia Orsato Polcastro, Padova
P. Bussadori, R. Roverato, Il Giardino Romantico e
Jappelli, Padova 1983
P. Cristofanellli, Delle culture padovane sullo scorcio
del secolo XVIII e nei primi del XIX, Padova, 1905
R. Morconato, La figura e lopera di L. Wollemborg,
Campodarsego 1984.
G. Moschini, Guida per la citt di Padova, Venezia
1817.
M. Universo, Giuseppe Jappelli architetto moderno
meccanico e fantastico, in Arte Veneta, XXXVm
1981, pp. 135-145.
R.Marconato , LA Famiglia Polcastro Sec XV-
XIX,Personaggi , vicende e luoghi di storia padovana,
Loreggia,1999
20
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13. Camposampiero
Il sito di Villa Campello situato nel paese, a sud est dellantica canalizzazione
che creava il fossato del vecchio castello medievale oggi distrutto. I Cappello
acquistarono la propriet dai nobili Mogno attorno al 1930.
Il complesso risale ai primi anni dellOttocento ed costituito dalledificio
padronale, gli edifici accessori (barchessa e magazzini), e giardino.
Il giardino risale al 1860 e copre una superficie di 5600 mq. Nel corso degli
anni tale superficie non ha subito variazioni, mentre adattamenti e alterazioni
si sono avute nella strutturazione dellimpianto, come stato possibile
desumere da testimonianze orali.
Il carattere del luogo quello di un giardino eclettico dove attenzione ed
interesse particolare stato rivolto, pi che allorganizzazione dello spazio,
alla giustapposizione di specie arboree con lo spirito tipico del collezionismo
ottocentesco.
Troviamo ancora alcuni notevoli esemplari arborei che necessitano della
giusta valorizzazione, tra questi alcuni Taxus baccata, Cedrus deodara,
Lagerstroemia indica, Ziziphus jujuba e numerose altre specie rilevate da un
recente studio finalizzato al restauro dellinsieme.
La villa oggi sede della biblioteca comunale e di varie associazioni.
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14.San Giorgio
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Nota storica
Una planimetria a colori del parco Meneghelli del
20 Giugno 1872, redatta dallIngegnere Civile
del Comune di Camposampiero, costituisce, per
la precisione del disegno e per la ricchezza
dei dettagli, una fonte iconografica di
riferimento storico assai attendibile, nonch
uno strumento di confronto con lattuale
realt.
Il complesso Meneghelli, composto dalla
casa padronale, lopificio (mulino), le
adiacenze ed il giardino, ubicato in una
zona compresa tra il fiumicello Vandura
(corso dacqua configurato in una gran
sacca proprio vicino al mulino), che
scorre parallelo alla strada provinciale per
Padova, la strada comunale delle Caselle
e la diramazione a sud e nord-ovest del
Vandura stesso.
La sistemazione del parco disposta a sud
della residenza, e articolata in un gran
prato diviso al centro in due ali da un
viale rettilineo e limitato ai margini da un
sentiero a serpentina.
Un ponticello, in continuit con il viale
rettilineo, permette di superare il ramo sud
del Vandura.
La distribuzione dellapparato vegetale e a
macchie, lungo i camminamenti.
Unaiuola gioiello circolare posta proprio di
fronte alla facciata della dimora, in asse al viale
centrale, con un disegno parterre a forma di
fiore.
Altre due aiuole fiorite sono disegnate
allingresso della casa.
Lettura dello stato di fatto
La Villa
E un edificio molto semplice a pianta rettangolare
con due ordini di finestre sulla facciata rivolta a sud
e tre accessi, dato che la casa successivamente
stata divisa in tre residenze.
Una immagine fotografica degli inizi del 1900,
mostra invece la villa con un unico ingresso,
sovrastato da un piccolo poggiolo in ferro, iscritto
in una fascia tinteggiata in colore pi scuro
rispetto al resto delledificio.
Pi antica appare la costruzione del vecchio
mulino (ora destinato ad altro uso), che si innesta
ortogonalmente alla dimora padronale.
Le adiacenze rustiche sono staccate dal complesso
architettonico composto da villa e lex-opificio;
la costruzione porticata invece sviluppata in
lunghezza.
Il Parco
Secondo liconografia gi citata, il parco si
mostra chiaramente governato dalle regole
asimmetriche che impegnano il viale rettilineo
posto in asse allentrata della villa, il quale, a sua
volta, rimanda verso lesterno, la configurazione
informale del contesto.
Attualmente, nonostante questo segmento di
riferimento strutturale non esista pi, il parco
Planimetria del
giardino del 1872
22
trasmette ancora la sua principale caratteristica
compositiva fondata sullassimetria.
Sul piano tipologico, limmagine complessiva del
giardino, riporta alle pi importanti indicazioni
dello stile romantico, espresse nel contrasto, dai
rapporti spaziali e cromatici, dalle zone ombrose e
zone solari, dalla suggestione scenografica, dalla
dinamica dei percorsi e cos via.
Alla data desame non sono state riscontrate
tracce di manufatti darredo, statuaria, ed altri
elementi lapidei ornamentali.
Localizzazione e rapporti ambientali
Il complesso inserito nella struttura territoriale di
Camposampiero, quasi coincidente con le maglie
del graticolato romano.Laccesso avviene dalla
Strada Comunale per S. Giorgio delle Pertiche.Il
parco individuabile da chi percorra il tratto della
Strada Provinciale Padova - Camposampiero.
Valori scenografici
Il disegno asimmetrico del parco, la quinta
arborea sul fondo dello spiazzo erboso ed alcuni
riferimenti prospettici quali, la facciata porticata
del rustico e quellorientale dellex-mulino, si
possono cogliere per intero con un solo colpo
docchio dal terrazzino della casa, punto
privilegiato dosservazione.
Viceversa, percorrendo il vialetto a serpentina che
si snoda lungo i margini del parco, si pu godere
di coni di visuale meno profondi, ma pi vari e
frequenti.
Stato di conservazione generale
Il parco allo stato attuale, denuncia lievi modifiche
rispetto a quanto viene trasmesso dalla planimetria
ottocentesca citata.
Limpianto compositivo generale precedente
si presenta infatti quasi totalmente integro,
(eccetto la cancellazione del viale principale che
in origine divideva lo spiazzo erboso in due parti
asimmetriche):
. non si rilevano decurtazioni dimensionali della
superficie di terreno destinata a verde;
. larticolazione distributiva dellapparato arboreo
quella progettata in origine (salvo la scomparsa
di qualche esemplare pi annoso, per la vetust o
per altro evento, che ha lasciato dei vuoti);
. lo sviluppo dei camminamenti segue il vecchio
tracciato sinuoso;
. esiste ancora la grande aiuola circolare ubicata
di fronte alla facciata della villa, non tuttavia
coltivata a parterre fiorito, ma a prato, con piccoli
e brevi tratti di rose sulla circonferenza;
. sul lato sud-ovest del parco una zona circoscritta
di terreno si mostra rilevata, alla sommit della
quale crescono vecchie conifere.
Fisionomia della struttura vegetale
Il grande spazio erboso che si estende davanti alla
villa ospita pi gruppi arborei dalla diversa forma
e composizione.
Le essenze che si sviluppano lungo il fossato
di delimitazione gradualmente si diradano
procedendo in direzione opposta al fabbricato; tre
giovani photinie, Photinia serrulata Lindl., creano
un cono di visuale sullacqua mentre alcuni cedri
himalaiani, Cedrus deodara G. Don., un cipresso
calvo annoso, Taxodium distichum Richard, una
magnolia, Magnolia grandiflora L., ed alcuni
abeti rossi, Picea excelsa Link., creano una
barriera verde davanti al corso d acqua.
In posizione centrale al parco un raggruppamento
di pi specie arboree si adagia su un terrapieno;
questo evidenzia un pregevole pino nero, Pinus
nigra Arn., un tasso, Taxus baccata L., abeti
bianchi, Abies alba Miller, abeti rossi, Picea
excelsa Link., ed un cedro dell Atlante, Cedrus
atlantica Carrire. Una magnolia da fiore,
Magnolia obovata, e dei laurocerasi, Prunus
laurocerasus L., sorgono tra essi.
Oltre il fossato, un secondo, fitto raggruppamento
d alberi composto di tassi, Taxus baccata L.,
circondato da un annoso cedro dell Atlante,
23
Fisionomia dellassetto idrico
Tutto il complesso interessato dalla presenza di
un sistema idrico costituito dal fiumicello Vandura,
e dalle sue diramazioni, che ha permesso, in
passato alla famiglia Meneghelli, di intraprendere
e sviluppare lattivit molitoria.
Stato di conservazione della struttura vegetale
Il parco presenta, allo stato attuale, solo pochi
elementi della sistemazione originaria.
La presenza di radi gruppi arborei non collegati
SPECIE ANNOSE
Genere - specie Famiglia
Taxus baccata L. Taxaceae
Thuja occidentalis L. Cupressaceae
Pinus nigra Arn Pinaceae
Cedrus atlantica Carrire Pinaceae
Cedrus deodara G. Don Pinaceae
Sequoia sempervirens Endl Taxodiaceae
Taxodium distichum Rich. Taxodiaceae
Magnolia grandiflora L Magnoliaceae
Photinia serrulata Lindl Rosaceae

SPECIE PREGEVOLI PER CHIOMA E PORTAMENTO
Genere - specie Famiglia
Cupressus sempervirens L Cupressaceae
Chamaecyparis lawsoniana Parl. Cupressaceae
Abies alba Miller Pinaceae
Pinus nigra Arn. Pinaceae
Carpinus betulus L. Betulaceae

SPECIE CHE COMPONGONO LASSETTO ARBOREO
Genere - specie Famiglia
Picea excelsa Link. Pinaceae
Picea pungens Engelm Pinaceae
Cedrus atlantica Carrire Pinaceae
Salix alba L. Salicaceae
Populus nigra L. var. italica Salicaceae
Corylus avellana L. Corylaceae
Castanea sativa Miller Fagaceae
Morus nigra L. Moraceae
Magnolia obovata Magnoliaceae
Photinia serrulata Lindl. Rosaceae
Prunus laurocerasus L. Rosaceae
Cercis siliquastrum L. Leguminosa
Gleditsia triacanthos L. Leguminosa
Syringa vulgaris L. Oleaceae
Paulownia tomentosa Steud. Scrophulariaceae
Chimonanthus praecox L. Calycanthaceae

SPECIE CHE COMPONGONO LASSETTO ARBUSTIVO
Genere - specie Famiglia
Chaenomaeles japonica Lindley Rosaceae
Buxus sempervirens L. Buxaceae
Yucca gloriosa L. Agavaceae
Forsythya viridissima Lindl. Oleaceae
Phyllostachys mitis A. et C. Rivire Graminaceae

SPECIE RAMPICANTI
Genere - specie Famiglia
Parthenocissus quinquaefolia Planch Vitaceae
Wisteria sinensis Sweet. Leguminosae
Fisionomia degli elementi compositivi botanici
Cedrus atlantica Carrire, una pregevole
magnolia, Magnolia grandiflora L., un cedro
himalaiano, Cedrus deodara G.Don., e dei
carpini, Carpinus betulus L. .
La fascia arborea che si sviluppa lungo il lato
distale del parco si protende ed arretra pi
volte sullo spazio prativo. Un ceppo annoso di
magnolia, Magnolia grandiflora L., che emerge
tra cespugli di bamb, Phyllostachys mitis A. et C.
Rivire, abeti rossi, Picea excelsa Link., e magnolie
da fiore, Magnolia obovata L., sottolinea l
angolo del parco adiacente il fossato.
Un pregevole gruppo di photinie, Photinia
serrulata Lindl., annose si allunga lungo il confine
opposto alla villa, affiancato da un vigoroso
cespuglio di lauroceraso, Prunus laurocerasus L.,
compatto e scuro.
L insieme parzialmente mascherato da abeti
tra loro, la scomparsa di alcune specie non
pi sostituite da nuovi impianti impedisce di
individuare il primitivo disegno.
Vi sono alcune essenze deperite: un abete
rosso, Picea excelsa Link., lungo il fossato di
delimitazione, un abete bianco, Abies alba Miller,
localizzato all angolo distale, altri abeti rossi
accanto il terrapieno centrale.
Il cipresso della California, Chamaecyparis
lawsoniana Parl., ubicato lungo il sentiero
evidenzia una crescita assai stentata.
La disinvolta introduzione di abeti rossi accanto
a specie annose ha portato a risultati compositivi
assai diversi da quelli prodotti dalle specie
originarie.
Le operazioni di falciatura del prato sono poco
frequenti.
La ridotta manutenzione nella parte distale del
parco ha provocato un eccessivo sviluppo di rovi,
Rubus sp. pl. L., che si insinuano tra i cespugli di
lauroceraso, Prunus laurocerasus L., creando una
informe massa vegetale.
Stato fitosanitario
Sono state riscontrate lievi tracce di oidio,
f.asc. Sphaerotheca Lv., Podosphaera Kunze,
Erysiphe Hedw., Microsphaera Lv., Uncinula Lv.,
Phyllactinia Lv., Leveillula Arn., f. con. Oidium
sp.pl., in lill, Syringa vulgaris L..
rossi, Picea excelsa Link., e tassi, Taxus baccata L.,
e delimitato, posteriormente, da due magnolie,
Magnolia grandiflora L., tre paulonie, Paulownia
tomentosa Steud., e un pregevole abete bianco,
Abies alba Miller.
Altre rilevanti essenze affiancano il sentiero
opposto al fossato.
Le specie arboree che si sviluppano accanto
ad esso sono un cipresso annoso, Cupressus
sempervirens L., un cipresso della California,
Chamaecyparis lawsoniana Parl., una thuja, Thuja
occidentalis L., annosa, un tasso, Taxus baccata
L., intervallate da abeti rossi, Picea excelsa Link.,
una sequoia, Sequoia sempervirens Endl., ed un
pioppo nero, Populus nigra L. .
La facciata della villa abbellita da cespugli di
forsizia, Forsythya viridissima Lindl., bosso, Buxus
sempervirens L., rose, Rosae sp. pl. L., e pesco da
fiore, Chaenomaeles japonica Lindley..
Villa Meneghelli, San Giorgio
delle Pertiche, 1940 24
Nota storica
La Villa
Il Palazzo Bressanin,
1
con le
adiacenze rustiche e loratorio,
costituisce uno dei pochi
insediamenti sopravvissuti di villa
veneta nel territorio del Comune di
Borgoricco
2
.
Il complesso edilizio, individuato
completamente nella planimetria
della Diocesi di Padova del 1882,
esisteva gi, seppure in parte, nel
1686. Allepoca infatti, era costituito
da una casa dominicale eretta
secondo limpianto tipologico della
villa veneta, con salone centrale
passante e vani affacciati disposti
simmetricamente.
Il prospetto esterno era caratterizzato
da una distribuzione ordinata di
finestrature sulle facciate nord e sud,
interrotte al centro da tre aperture
ravvicinate con balcone.
Originariamente la villa Bressanin
era ornata sopra le linee di gronda
da una serie di pregevoli statue ora
scomparse.
LOratorio
Si tratta di un piccolo edificio dedicato alla Maria
Vergine del Carmine (1685-1780), giudicato da
G. Franceschetto (op. cit.), Non meno pregevole
dellOratorio campestre della Madonna del
Rosario del Rezzonico (1744-1832) ricco e
ornato con meridione affrescato, appartenente
anchesso alla famiglia Bressanin
3
.
La Cappella gentilizia del Carmine, custodisce
sullaltare una pregevole tela del Santi.
4
Il Parco
Grazie alla presenza nellattuale manto arboreo
di piante secolari, si presume che lorigine
dellimpianto del parco risalga alla prima met
del XIX secolo.
Lettura dello stato di fatto
Il Parco si sviluppa di fronte alla facciata sud della
dimora gentilizia, su di una superficie di terreno
lievemente modulata e chiusa dalla disposizone a
U delle fabbriche (villa e adiacenze) e dal vecchio
muro di cinta lungo il quale esternamente corre
un fossato.
Lassetto compositivo esprime i caratteri
fondamentali dello stile del parco romantico
1
La presenza della famiglia Bressanin in Borgoricco, viene segnalata dal Gloria in Il Territorio padovano illustrato,
Padova, 1872.
2
G. FRANCESCHETTO, I beni ambientali e culturali in un paese del graticolato di Borgoricco, in Quaderni di storia
locale n. 5, Borgoricco (PD), 1985.
3
Donato poi alla parrocchia di Borgoricco.
4
Gi dei Calbo, (1695-1786), Gloria, Op. Cit.
5
A.A V.V., Carte di Viaggio, n6, Provincia di Padova, Padova , 1988.
allinglese: impianto irregolare, rete di sentieri
sinuosi, zone di diradamento interno contrapposte
a zone perimetrali boscate .
Sul fianco est esiste ancora, anche se residuo, il
vecchio brolo limitato da un vetusta siepe di bosso
e punteggiato da sporadici alberi da frutto, alcuni
dei quali messi a dimora in epoca recente.
Lapparato darredo e di servizio del parco risulta
attualmente assai modesto: una statua, un
ponticello, due pozzi ed un semenzaio reperti di
finte rovine
Localizzazione e rapporti ambientali
Il territorio di Borgoricco offre un esempio
straordinario di graticolato romano tra i pochi
ben conservati.
La centuriazione romana di questa zona ha
determinato la morfologia dellambiente agricolo
locale.
5

Il complesso Bressanin insiste su di un
appezzamento di terreno perfettamente quadrato
costituente uno dei moduli delle centurie.
Il Decumano coincide con Via Pelosa, sulla quale
si affaccia a nord, mentre i Cardi si identificano
nei due sentieri poderali e nel fossato.
Alcuni significativi ritrovamenti archeologici nel
fondo Bressanin, testimoniano insediamenti rurali
databili I secolo a.C.
Valori scenografici
Limpianto di questo parco non comprende artefici
oroidrografici, soluzioni di fondale e traguardi
ottici di grande effetto e mutevolezza.
La visione scenografica di questarea si rivela
suggestiva se compresa nel suo insieme,
diventando di maggior godibilit nella stagione
autunnale, quando gli effetti cromatici del manto
arboreo si distinguono in varie tonalit.
Stato di conservazione generale
In data di sopralluogo si purtroppo rilevata nel
parco, una manutenzione sporadica e recante
segni d interventi sulle piante non sempre mirati
e competenti.
Il sistema dei camminamenti non del tutto
ripristinato e quindi agibile: il sottobosco infestante
ha occultato interi tratti di sentieri.
Le adiacenze rustiche appaiono abbandonate ed
in stato d evidente degrado. V
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15. Borgoricco
25
Fisionomia della struttura vegetale
Lo spazio prativo antistante alla villa offre alla vista
un bellesemplare di sofora, Sophora japonica
L., var. pendula, annosa; questa maschera
parzialmente alcuni cedri, Cedrus atlantica
Carrire, annosi.
A sinistra, al limitare dello spiazzo erboso,
varie essenze arboree ed arbustive sono poste
davanti allannesso rustico: magnolie, Magnolia
grandiflora L., annose, tassi, Taxus baccata L.,
un bellesemplare di cedro dell Atlante, Cedrus
atlantica Carrire, una betulla, Betula pendula
Roth., un acero americano, Acer negundo L.,
una magnolia da fiore, Magnolia obovata, spiree,
Spiraea japonica L. .
A destra, lo spazio verde separato dal brolo
da una quinta verde ma varia di pregevoli faggi,
Fagus sylvatica L., un tasso, Taxus baccata L., ed
una magnolia, Magnolia grandiflora L., annosa,
abeti, Picea excelsa Link., e cedri, Cedrus
deodara G.Don. .
Il brolo, delimitato a nord da una sviluppata siepe
di bosso, Buxus sempervirens L., ospita invece
piante semplici e rustiche: meli, Malus communis
Miller, peri, Pyrus communis Miller. ssp. sativa
cotogni, Cydonia obolonga L, cachi, Dyospiros
kaki L.
Il viale perimetrale che percorre il parco si snoda,
distalmente, tra terrapieni.
Il primo, pi a nord, abbellito da compatti
cespugli di lauroceraso, Prunus laurocerasus
L., ed aucuba, Aucuba japonica Thunb., che
creano coni di visuale sullo spazio prativo. Tra
essi si innalzano due imponenti cedri dell Atlante,
Cedrus atlantica Carrire, annosi un cipresso,
Cupressus sempervirens L., un liriodendro,
Liriodendron tulipifera L., ed alcuni pini neri, Pinus
nigra Arn., annosi.
Il corso dacqua che accompagna il viale
perimetrale delimita unisoletta circondata da
cespugli di bamb, Phyllostachys mitis L.; lassetto
arboreo limitato ad un tasso, Taxus baccata L.,
annoso, un platano, Platanus hybrida Brot., assai
pregevole per sviluppo e portamento mentre
si sviluppano sporadicamente aceri campestri,
Acer campestre L., ligustri, Ligustrum vulgare L.,
agrifogli, Ilex aquifolium L., e qualche isolato
cespuglio di aucuba, Aucuba japonica Thunb. .
26
SPECIE ANNOSE
Genere - specie Famiglia
Taxus baccata L.
Pinus nigra Arn.
Cedrus atlantica Carrire
Magnolia grandiflora L.
Sophora japonica L. var. pendula
Taxaceae
Pinaceae
Pinaceae
Magnoliaceae
Leguminosae
SPECIE PREGEVOLI PER CHIOMA E PORTAMENTO
Genere - specie Famiglia
Cupressus sempervirens L.
Fagus sylvatica L.
Platanus hybrida Brot.
Liriodendron tulipifera L.
Acer campestre L.
Cupressaceae
Fagaceae
Platanaceae
Magnoliaceae
Aceraceae

SPECIE CHE COMPONGONO LASSETTO ARBOREO
Genere - specie Famiglia
Cephalotaxus drupacea Sieb. et Zucc.
Picea excelsa Link
Pinus pinaster L.
Salix alba L. var. pendula
Populus nigra L.
Populus nigra Duroy var. italica
Betula pendula Roth.
Magnolia grandiflora L.
Malus communis Miller
Pyrus communis Miller
Acer saccharinum L.
Acer negundo L.
Ilex aquifolium L.
Laurus nobilis L.
Ligustrum vulgare L.
Cephalotaxaceae
Pinaceae
Pinaceae
Salicaeae
Salicaceae
Salicaceae
Betulaceae
Magnoliaceae
Rosaceae
Rosaceae
Aceraceae
Aceraceae
Aquifoliaceae
Lauraceae
Oleaceae

SPECIE CHE COMPONGONO LASSETTO ARBUSTIVO
Genere - specie Famiglia
Kerria japonica (L.) D.C.
Pyracantha coccinea Roem.
Prunus laurocerasus L.
Spiraea japonica L.
Buxus sempervirens L.
Mahonia aquifolium Nutt.
Aucuba japonica Thunb.
Phyllostachys mitis A. et C. Rivire
Rosaceae
Rosaceae
Rosaceae
Rosaceae
Buxaceae
Aquifoliaceae
Cornaceae
Graminaceae

SPECIE RAMPICANTI
Genere - specie Famiglia
Parthenocissus quinquaefolia Planch.
Parthenocissus tricuspidata Planch.
Vitaceae
Vitaceae
Fisionomia degli elementi compositivi botanici
Fisionomia dellassetto idrico
Non esiste alcun tipo dimpianto idrico di i tipo
ornamentale caratterizzante
Stato di conservazione della struttura vegetale
Lo stato di conservazione della struttura vegetale si
presenta discreto.
Specie arboree ed arbustive sono accostate tra
loro armoniosamente
La proliferazione di arbusti controllata da un
regolare sfalcio del tappeto erboso, pulizia dei
rami e del secco.
La siepe di bosso, Buxus sempervirens L.,
che chiude il brolo, a nord, evidenzia alcune
discontinuit, mentre limpianto arboreo
piuttosto irregolare per la moria di alcuni alberi
da frutto, non pi sostituiti.
I cespugli di bamb, Phyllostachys mitis L., al
limitare del giardino sono ben controllati nel loro
sviluppo.
Bibliografia
A. Antonucci, C. Pavoni, M.C.Molon, L. Molon,
Restauro del giardino storico della villa Bressanin,
Padova 1993.
Archivi Parrocchiali di Borgoricco, di SantAngelo,
di Sala, S. Eufemia, e San Michele delle
Badesse.
G. Franceschetto, Centuriazioni, villeggiature
veneziane ed oratori a Camposampiero, in
Padova e la sua Provincia, 1969 n. 3
G. Franceschetto, Il graticolato romano di
Camposampiero monumento da scoprire, in
Padova e la sua Provincia, 1980, n. 6.
A. Gloria, Il territorio padovano illustrato,
Padova, 1872.
27
Lettura dello stato di fatto
Si tratta di un giardino situato in localit
Bevadoro, su di una superficie leggermente
rilevata.
Limpianto compositivo del giardino, cos
come la villa, appartengono stilisticamente
ad un periodo di passaggio tra il liberty ed il
razionalismo, realizzato dallarchitetto Giovanni
Torres. Il carattere dellintero impianto rispecchia
il gusto tardo ottocentesco mediato attraverso
un pi nuovo e riservato linguaggio di carattere
domestico-borghese.
La villa una sintesi dinamica di volumi, tradotti
in torrette e verande, che seguono un andamento
asimmetrico, incorniciato dagli stucchi in stile
liberty, con motivi di festoni e ghirlande, che
profilano le finestre.
Il disegno del parco sintreccia idealmente con
limpianto della villa, ideato un un gioco di aiuole
erbose lievemene baulate a parterre, a forma
di goccia, di ellisse, e sottolineate da sentieri
curvilinei.
Di notevole interesse le barchesse risalenti al XVII
sec., situate dietro la dimora.
Localizzazione e rapporti ambientali
I rapporti ambientali sono di tipo intercluso.Il
complesso infatti definito dal fossato che
delimita la propriet, situato a nord-ovest e
la strada comunale Torre Rossa che collega
Campodoro a Bevadoro.
Valori scenografici
I valori scenografici sono dati quasi per intero
dallo stesso impianto compositivo del parco che
si articola in pi giochi di forme e di volumi.
Stato di conservazione generale
Lo stato di conservazione generale nel complesso
buono. Il giardino mostra infatti una manutenzione
costante ed attenta.
Fisionomia della struttura vegetale
Giardino anterioreLe numerose aiuole inerbite
che lo compongono, di diversa estensione, sono
profilate talvolta da convallaria, Convallaria
japonica L.. e abbellite da essenze da fiore e
specie esotiche dal portamento armonioso ed
elegante. In posizione centrale si sviluppano due
araucarie, Araucaria araucana Kock., annose, in
sintonia con lo stile del giardino e lateralmente ad
esse, una palma, Trachycarpus fortunei Wendl..
Piante di banano, Musa paradisiaca L., sono
disseminate in vari punti del giardino mentre
le specie da fiore, salvia splendente, Salvia
splendens Ker - Gawl., dalie, Dahlia variabilis
Desf. ibrido Coltness, zinnie, Zinnia elegans Jacq.
Serie Ruffles, canna ibrida, Canna x Generalis
Assault, creano numerosi contrasti ed effetti
cromatici vistosi che sottolineano alcune parti del
sito. L assetto vegetale costituito da sporadiche
essenze di limitato sviluppo, oleandro, Nerium
oleander L., mahonia, Mahonia aquifolium Nutt.,
un tasso, Taxus baccata L., una magnolia da fiore,
Magnolia obovata L. , un cedro himalaiano,
Cedrus deodara G.Don. .
Due cedri dell Atlante, Cedrus atlantica Carrire
var. glauca mascherano parzialmente la facciata
della villa. Il giardino adornato da specie in vaso
di limone, Citrus limon Burm. fil.,, agave, Agave
americana L., Agave americana L. var. variegata,
oleandro, Nerium oleander L., stramonio, Datura
stramonium L. .
Le pareti della villa sono abbellite da rose, Rosae
sp. pl., e glicine, Wisteria sinensis Sweet..
Parco posteriore. L assetto vegetale composto
da pi specie variabili sia nellet che nello
sviluppo. In posizione centrale allo spiazzo erboso
si sviluppa una imponente magnolia, Magnolia
grandiflora L., affiancata da cedri himalaiani,
Cedrus deodara G. Don., ed un libocedro,
Libocedrus decurrens Florin, annosi.
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16. Campodoro
localit Bevadoro
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28
Il terrapieno accanto all area prativa evidenzia
esemplari annosi di farnia, Quercus robur L.,
e tassi, Taxus baccata L., affiancati da tigli, Tilia
platyphyllos Scop. .Esso tappezzato alla base da
edera, Hedera helix L. .
Nella parte distale del parco si erge un platano,
Platanus hybrida Brot., notevole per maestosit e
sviluppo.
La dislocazione delle essenze ivi presenti
casuale, priva di disegno dal centro del parco
verso il confine; Gli accostamenti di conifere,
cipresso della California, Chamaecyparis
lawsoniana Parl., abete rosso, Picea excelsa Link.,
e latifoglie, frassini, Fraxinus excelsior L., aceri,
Acer pseudoplatanus, sono privi di armonia.
La minore densita di specie arboree in prossimit
della villa, con un tasso, Taxus baccata L.,
alcune photinie, Photinia serrulata Lindl., un
cedro himalaiano, Cedrus deodara G. Don, un
libocedro, Libocedrus decurrens Florin, annoso,
contribuisce a mantenere un assetto vegetale pi
ordinato.
Fisionomia dellassetto idrico
Lassetto idrico rappresentato dal fossato che
delimita la propriet a nord-ovest e da un laghetto
situato sul lato posteriore della villa.
Stato di conservazione della struttura vegetale
Giardino anteriore.
La manutenzione viene effettuata regolarmente,
con tagli dellerba assai frequenti. Il piano di
calpestio ed i viali si presentano liberi da infestanti,
le specie vegetali hanno uno sviluppo armonioso.
Dal punto di vista fitosanitario si sono riscontrate
forti attacchi di cocciniglia farinosa, Planococcus
citri Risso, su magnolia, Magnolia obovata L. .
Parco
Lo stato di conservazione trascurato.
La manutenzione impropria dell assetto vegetale
ha causato l abbandono ed il deperimento
di alcune specie e lo sviluppo eccessivo di
vegetazione spontanea e invadente.
Mentre lo sfalcio dell erba avviene con una certa
frequenza in prossimit della villa, nella parte
distale del parco l accumulo di rami e secco e la
proliferazione di sambuco, Sambucus nigra L., e
fitolacca, Phytolacca americana L., impedisce la
percorribilit del parco in molti punti.
L assetto arbustivo evidenzia una certa difformit
di sviluppo creando un assetto confuso e
disordinato.
Un doppio filare di giovani essenze di noce, Juglans
regia L., mostra delle fallanze per deperimento di
alcuni elementi che lo compongono.
SPECIE ANNOSE
Genere - specie Famiglia
Araucaria araucana Koch.
Olea fragrans Thunb.
Trachycarpus fortunei Wendl.
Araucariaceae
Oleaceae
Palmae
SPECIE CHE COMPONGONO LASSETTO ARBOREO
Genere - specie Famiglia
Cedrus atlantica Carrire var. glauca
Cedrus deodara G. Don.
Laurus nobilis L.
Magnolia obovata L.
Prunus laurocerasus L.
Albizzia julibrissin Dur.
Elaeagnus angustifolia L.
Tilia plathyphyllos Scop.
Ligustrum vulgare L.
Pinaceae
Pinaceae
Lauraceae
Magnoliaceae
Rosaceae
Leguminosae
Elaeagnaceae
Tiliaceae
Oleaceae

SPECIE CHE COMPONGONO LASSETTO ARBUSTIVO
Genere - specie Famiglia
Mahonia aquifolium Nutt.
Citrus limon Burm. fil.
Nerium oleander L.
Hydrangea macrophylla L.
Datura stramonium L.
Berberidaceae
Rutaceae
Apocynaceae
Hydrangeaceae
Solanaceae

SPECIE CHE COMPONGONO LASSETTO ERBACEO
Genere - specie Famiglia
Musa paradiasiaca L.
Yucca gloriosa L.
Canna x generalis Assault L.
Salvia splendens Ker - Gowl
Zinnia elegans Jacques serie Ruffles
Dahlia variabilis Desf. ibrido Coltness
Agave americana L.
Agave americana L. var. variegata
Convallaria japonica L.
Musaceae
Agavaceae
Cannaceae
Labiatae
Compositae
Compositae
Agavaceae
Agavaceae
Liliaceae

SPECIE RAMPICANTI
Genere - specie Famiglia
Wisteria sinensis Sweet.
Bignonia radicans L.
Leguminosae
Bignoniaceae

Parco posteriore
Fisionomia degli elementi compositivi botanici
Giardino anteriore
SPECIE ANNOSE
Genere - specie Famiglia
Libocedrus decurrens Florin
Cedrus deodara G. Don
Quercus robur L.
Platanus hybrida Brot.
Magnolia grandiflora L.
Cupressaceae
Pinaceae
Fagaceae
Platanaceae
Magnoliaceae
SPECIE PREGEVOLI PER CHIOMA E PORTAMENTO
Genere - specie Famiglia
Fagus sylvatica L. Fagaceae

SPECIE CHE COMPONGONO L ASSETTO ARBOREO
Genere - specie Famiglia
Chamaecyparis lawsoniana Parl.
Picea excelsa Link.
Pinus nigra Arn.
Salix alba L.
Juglans regia L.
Prunus laurocerasus L.
Photinia serrulata Lindl.
Robinia pseudoacacia L.
Poncirus trifoliata Raf
Acer campestre L.
Acer negundo L.
Acer psedoplatanus L.
Buxus sempervirens L.
Fraxinus ornus L.
Ligustrum vulgare L.
Sambucus nigra L.
Cupressaceae
Pinaceae
Pinaceae
Salicacea
Juglandaceae
Rosaceae
Rosaceae
Leguminosae
Rutaceae
Aceraceae
Aceraceae
Aceraceae
Buxaceae
Oleaceae
Oleaceae
Caprifoliacaeae

SPECIE CHE COMPONGONO LASSETTO ARBUSTIVO
Genere - specie Famiglia
Chimonanthus praecox L.
Aucuba japonica Thunb.
Aucuba japonica Thunb.
var.Crotonifolia
Hydrangea macrophylla L.
Calycanthaceae
Cornaceae
Cornaceae
Hydrangeaceae

ALTRE SPECIE
Genere - specie Famiglia
Dryopteris filix - mas Schott.
Phyllitis scolopendrium (L.) Newman
Hedera helix L.
Polypodiaceae
Polypodiaceae
Araliaceae
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17. Campodarsego
localit Reschigliano
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Casa Menini una tipica casa
colonica veneta la cui origine
risale probabilmente al XVIII sec.
Il complesso sito allincrocio tra
cardo e decumano, occupa una
posizione di grande rilevanza
paesaggistica.
Nel 1920 la villa ha visto la
trasformazione da edificio per la
gestione del fondo agricolo in casa padronale ed
il terreno attorno stato trasformato in parco.
Ledificio e il suo intorno sono quindi il risultato
della stratificazione di continue opere di
trasformazione e ampliamento del manufatto
originario, susseguitesi nelle diverse epoche.
Situata in fondo alla propriet, con accesso
attraverso un lungo viale, la villa presenta sul
davanti un giardino costituito da gruppi dalberi
di diversa specie distribuiti senza particolari
principi compositivi. Elemento di interesse un
laghetto dalla forma allungata che si sviluppa
longitudinalmente al lotto parallelo al viale di
accesso; una passerella in legno permette il suo
superamento. Le piante pi antiche sembra siano
state piantate nei primi decenni del 1900, epoca
probabile di ristrutturazione dellintero complesso.
Allinterno del parco vi sono
dunque delle zone ben
definite: sul lato est, trova
collocazione una peschiera,
a sud di questultima vi un
boschetto di Bambu, a nord
del laghetto invece troviamo
principalmente conifere ed
una collinetta allinterno della
quale trova collocazione una
piccola grotta.
Fotografia depoca, ante 1920, che illustra la situazione della casa e del parco intorno
ai primi anni del secolo scorso. Come si pu notare ledificio allepoca aveva la struttura
della classica casa rurale ed il terreno attorno era principalmente a destinazione
agricola.
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18. Vigonza
localit
Codiverno
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Il corpo centrale della villa settecentesca opera di Ottavio Frigimelica
e originariamente dimora del cardinale Selvatico. A corredo della villa
ritroviamo un annesso rustico, la barchessa e la serra, i resti di una
peschiera che in antichit circondava il parco, una parte coltivata a frutteto,
un boschetto di carpini e un giardino storico. Restano oggi tracce dellantico
aspetto che il confine del parco doveva presentare: nel viale di pioppi
cipressini (Populus nigra Italica) che conduce alla villa e nel filare degli stessi
alberi che costeggia il fosso che lambisce il parco. Questo si presenta con
una grande variet di specie ed alcuni di essi sono pregevoli sia dal punto
di vista estetico che storico. I pi antichi sono i platani (Platanus occidentalis)
e gli ippocastani (Aesculus hippocastanum). Vi sono una vetusta magnolia
giapponese (Magnolia x soulangiaena) che si nota per il suo aspetto contorto
ed un gruppetto di palme (Trachycarpus fortunei), probabilmente piantate
intorno agli anni Sessanta. Dellantico frutteto resta solo lorganizzazione
spaziale, mentre le piante da frutto sono state sostituite da alberi pi recenti.
Delle antiche specie ritroviamo nel parco alcuni esemplari di Magnolia
grandiflora, Cedrus libani, Taxus baccata, Abies alba, Fraxinus ornus, Populus
candicans, e numerosi cipressi.
Bibliografia
Monicelli F., Montagner S., Guida alle Ville Venete, Verona, Demetra,
2000, p.100
31
La Villa circondata da un bel parco che risale
agli inizi del 1800.
Il giardino posto allingresso suddiviso in zone
erbose con grandi cespugli di ginepro mentre
sul lato destro del cancello si trova un boschetto
con alberi ad alto fusto Il tutto dominato dalla
presenza di una grande Magnolia grandiflora e da
una Sophora japonica , esemplari molto in voga
nel secolo ottocentesco. La barchessa posta a
lato delledificio padronale decorata da un
grande glicine che si sviluppato lungo tutto il
fronte delledificio.
Sul retro della villa si snoda un viale di carpini
che porta alla cappella di famiglia
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19. Mestrino
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La prima documentazione sul sito risale ad
un documento del 1685, che descrive una
casa da muro da patroni e da boari della
quale risulta proprietario Pompilio Scoto con
pertinenze rustiche non meglio quantificate.
Solo pi tardi si ha menzione dellestensione dei
fondi che ammontano ad un totale di 30 campi,
cos come si evince da un atto testamentario del
1804. Si tratta, quindi, di un esempio comune di
compresenza di attivit produttive e residenziali
con corpi di fabbrica edificati in tempi diversi
fino a raggiungere lattuale conformazione nel
tardo settecento, anche se un disegno coevo
riporta un corpo principale con parte centrale
abbassata rispetto le laterali. Il complesso si
articola attorno ad una corte interna, adibita
ad aia, e presenta oltre alla gi citata villa, due
barchesse limitate al piano terra, rispettivamente
a nord ed a ovest, unabitazione rustica e una,
torre colombaia. Uniche presenze vegetali : il
giardino allitaliana che fiancheggiava lingresso,
e un fitto bosco a ovest, del tutto scomparso
ma sostituito dal parco naturalistico limitrofo. Il
catasto napoleonico descrive il sito con il termine
casa di villeggiatura registrando un avvenuto
cambiamento nella destinazione duso. Oltre
al mappale 192, la predetta catastazione non
consente di delimitare le pertinenze rustiche ma
solo di valutare che larea, un tempo, destinata a
giardino, censita come zerbo, terreno fertile,
ma non coltivato. Agli Scotti subentrarono i Dondi
dellOrologio fino al primo Novecento, quando
il sito inizi una fase di degrado che culmin
dopo la parentesi dellutilizzo come scuola
materna, nellabbandono degli anni Settanta.
Il proprietario attuale, dal 1985 ha iniziato un
restauro di tipo conservativo, limitato alle sole
parti edilizie, il recupero dellintera aia interna ,
in parte sopraelevata e pavimentata con lastre di
trachite ed in parte a ghiaino ed erba. Segni forti
rimangono i viali di accesso che sono le uniche
memorie, delle architetture vegetali storiche.
Bibliografia
Baldan A., Ville Venete in territorio padovano e
nella Serenissima Repubblica, Abano Terme
Francisci Editore, 1986, pp. 439-440.
Bettio B. e Traverso A., Rubano nel periodo
napoleonico. Appunti di storia e di vita, a cura
della Biblioteca Pubblica - Centro Culturale del
Comune di Rubano, 1982, pp. 64.
Busata R., Pizzo E., Rubano. Testimonianze
architettoniche ed artistiche, Comune di Rubano,
1993, Padova, pp.73-78.
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20.Rubano
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Bosco di Rubano
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21. Noventa
Padovana
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Nota Storica
La villa del complesso Giustinian fu eretta agli inizi
del XVII sec. dalla famiglia Giavarrina, e venne
venduta nel 1641 a Piero Giustinian (Zustignan),
con tutti gli annessi: ... 40 campi, cortivo, brolo
e stradon.
Da questa data fino al 1855, la dimora gentilizia
appartenne alla famiglia Zustignan. Nei documenti
che sanciscono il primo passaggio di propriet
non compare la voce giardino. Questultima
viene invece citata nel 1686 nel Colonato (Tomo
697) riferito a Piero Giustinian.
Nel 1711 nuovamente contemplata nella
catalogazione 693, ove si legge: Casa
dominicale con giardino e brolo per uso.
Sempre di questo giardino si avranno indicazioni
sul piano dimensionale solo nel 1778, in una
traslazione da Z. B. Zustignan a Pietro Francesco
Zustignan: casa dominicale con giardino e brolo
per uso e campi 34 di cui 4 di giardino e brolo.
Ignorato dal Catasto Napoleonico (1808), il
giardino compare nel Catasto Austriaco con
lestensione di 6,24 pertiche.
La famiglia De Chantal diventa proprietaria della
villa e delle adiacenze nel 1855.
Lettura dello stato di fatto
La Villa
Si tratta di un edificio elegante e armonioso.
La facciata rivolta a sud mostra statue e pinnacoli,
e la distribuzione delle finestre si articola su tre
ordini a scalare verso lalto.
Al Piano Nobile si apre la tipica balconata
settecentesca veneziana a tre aperture.
Internamente la scala al piano terreno decorata
con affreschi in prospettiva e paesaggi del pittore
Antonio Visentini (1787); in unaltra stanza invece
vi sono pregevoli sottofinestre in ceramica colorata
di Nove (VI).
Il Parco
Allo stato attuale larea verde che circonda la
villa non trasmette alcuna traccia, anche debole,
del giardino settecntesco segnalato nella Nota
Storica, che doveva essere, data lepoca, di
impianto formale e di stile barocco.
Ci che oggi possibile esaminare, un assetto
verde che denuncia in parte alcuni interventi di
trasformazione compositiva abbastanza radicali,
soprattutto per quanto riguarda la zona a
meridione.
Tale area mostra due grandi spiazzi a prato
attorno ai quali gira un sentiero che permette la
circuitazione della zona.
Le statue presenti appaiono collocate secondo
una disposizione casuale.
Questa parte del giardino cintata sul fronte
strada da un basso muretto in mattoni a vista, sul
quale sono collocate, ogni tre metri circa, delle
sfere di pietra, poggiate su basamenti lapidei.
Su questo manufatto si innesta il cancello
dentrata, posto in asse alla villa, sostenuto da
alti pilastri dalle facce lavorate a specchio,
sormontati anchessi da statue.
Al di l del muretto scorre parallela una canaletta
sulla quale tragitta un breve ponticello.
Sul lato settentrionale della villa si stende il parco,
composto da un vasto prato centrale e da una
galleria di verzura formata da carpini, che si
snoda lungo tutto il perimetro.
Alla spianata erbosa aperta e piena di luce,
si contrappone, ad ovest, una fitta macchia
di alberi e arbusti, che, durante la mutazione
cromatica stagionale, diviene una sorta di quinta
scenografica molto suggest
Localizzazione e rapporti ambientali
Il complesso si trova fuori dallagglomerato
urbano di Noventa, lungo la strada che porta a
Stra.Alla villa ed al giardino attualmente non si
accede dal cancello principale posto di fronte alla
dimora, bens da un ingresso laterale, attraverso il
portico della barchessa sul lato est.
A nord la propriet confina con vigneti e campi.
Valori scenografici
La villa ed il parco si propongono alla vista,
relativamente alla Riviera del Brenta, come
34
SPECIE ANNOSE
Genere - specie Famiglia
Libocedrus decurrens Florin Cupressaceae
Carpinus betulus L. Corylaceae
Quercus robur L. Fagaceae
Magnolia grandiflora L. Magnoliaceae
Platanus hybrida Brot. Platanaceae

SPECIE PREGEVOLI PER CHIOMA E PORTAMENTO
Genere - specie Famiglia
Populus alba L. Salicaceae
Aesculus hippocastanum L. Hippocastanaceae
Tilia platyphyllos Scop. Tiliaceae
Tilia x europaea L. Tiliaceae
Olea fragrans Thunb. Oleaceae

SPECIE CHE COMPONGONO LASSETTO ARBOREO
Genere - specie Famiglia
Cedrus deodara D.Don. pl. Pinaceae
Cryptomeria japonica D. Don.
var.elegans
Taxodiaceae
Populus nigra L. Salicaceae
Corylus avellana L. Corylaceae
Carpinus betulus L. Betulaceae
Fagus sylvatica L. var. rubra Fagaceae
Celtis occidentalis L. Ulmaceae
Prunus laurocerasus L. Rosaceae
Gleditsia triacanthos L. Leguminosae
Robinia pseudoacacia L. Leguminosae
Chimonanthus praecox L. Calycanthaceae
Aesculus hippocastanum L. Hippocastanaceae
Acer negundo L. Aceraceae
Acer campestre L. Aceraceae
Tilia cordata Miller Tiliaceae
Lagerstroemia indica L. Lythraceae
Ligustrum vulgare L. Oleaceae

SPECIE CHE COMPONGONO LASSETTO ARBUSTIVO
Genere - specie Famiglia
Buxus sempervirens L. Buxaceae
Euonymus japonicus L. Celastraceae

SPECIE CHE COMPONGONO LASSETTO ERBACEO
Genere - specie Famiglia
Convallaria japonica L. Liliaceae
Fisionomia degli elementi compositivi botanici
Fisionomia dellassetto idrico
Non stato rilevato alcun assetto idrico.
Stato di conservazione della struttura vegetale
Lo stato di conservazione discreto. L area prativa
che circonda la villa si presenta ordinata e priva
di infestanti per effetto di frequenti interventi di
falciatura.
La pulizia del sottobosco, dei rami e del secco
sono variabili nelle diverse zone del parco.
Le zone distali evidenziano una manutenzione
meno frequente, con maggiori proliferazioni di
sambuco, Sambucus nigra L., nelle zone del
sottobosco.
Si riscontrano alcune robinie, Robinia
pseudoacacia L., deperite all interno del bosco.
La carpinata si presenta irregolare per la mora
di alcuni elementi, non pi sostituiti da giovani
individui.
I sentieri sono generalmente liberi da infestanti,
rami, secco.
Il disegno del parco ben riconoscibile.

Stato fitosanitario
Elevate infestazioni di altica, Haltica quercetorum
Foud., sono state riscontrate nelle farnie,
Quercus robur L., le quali evidenziano cospicue
scheletrizzazioni a carico dell apparato fogliare.
Rilevanti attacchi di carie, Coryolus Qul., Fomes
Fr., Poria Pers., Ganoderma Karst., Polyporus Fr.,
Trametes Fr., Lenzites (Fr.) Karst., Stereum Pers.,
Phellinus Qul., sono stati rilevati in molti elementi
della carpinata.
I cespugli di evonimo, Euonymus japonicus L.,
manifestano numerose efflorescenze biancastre
all apparato aereo per la presenza di oidio, f. asc.
sp. pl., f. con. Oidium euonymi japonici Sacc. .
Alcuni vecchi tigli, Tilia platyphyllos Scop.,
evidenziano vistose rosure al tronco causate da
parassiti lignicoli.
Bibliografia
A. Baldan, Storia della Riviera del Brenta. Ville
de Veneti, Vicenza 1981 G.Mazzotti, Le ville
venete, Treviso,1987
un evento paesaggistico di grandarmonia ed
equilibrio. In particolare, ledificio gentilizio
considerato tra i pi belli della zona e costituisce,
rispetto allarea verde di pertinenza, il punto
dattrazione principale sul quale convergono i
coni di visuale pi affascinanti.
Stato di conservazione generale
La villa ha subto gravi danni a causa dei
bombardamenti dellultima guerra, nonch per
le occupazioni militari e successivamente delle
famiglie degli sfollati.Anche il parco stato in gran
parte devastato.Attualmente tutto il complesso si
presenta in buone condizioni, grazie agli interventi
di restauro compiuti sulla villa ed il ripristino
dellassetto vegetale del parco eseguiti da parte
dellattuale proprietario, lavvocato Destro.
Fisionomia della struttura vegetale
L area prativa che circonda la villa mostra un
tappeto erboso assai compatto e regolare, ornato
da poche piante allevate in vaso. A destra della
villa il prato si allarga verso la vicina quinta
arborea, adornandosi di alcune essenze isolate,
un cipresso della California, Chamaecyparis
lawsoniana Parl., Olea fragrans Thunb., calicanto,
Chymonanthus praecox L.. Un monumento
arboreo assai importante per maestosita, sviluppo
e annosit un libocedro, Libocedrus decurrens
Florin., il cui tronco e le branche basali sono
avviluppati da un prugnolo, Prunus cerasifera
Ehrh. var. Pissardii.
I sentieri che si addentrano nel parco in prossimit
dell entrata sono affiancati da un rado assetto
arboreo.
Inoltrandosi nella vegetazione si possono
apprezzare delle farnie, Quercus robur L.,
carpini, Carpinus betulus L., ed un pioppo bianco,
Populus alba Miller., annosi, frammisti a tigli, Tilia
platyphyllos Scop., e bagolari, Celtis australis L.,
assai pregevoli per chioma e portamento.
Tra essi si sviluppano robinie, Robinia
pseudoacacia L., spino del Signore, Gleditsia
triacanthos L., e pioppi neri, Populus nigra L. .
Sul terrapieno posto al confine del parco si erge,
tra sambuchi, Sambucus nigra L., e noccioli,
Corylus avellana L., uno splendido platano,
Platanus hybrida Brot., secolare, tappezzato alla
base da convallaria, Convallaria japonica L. .
Verso la parte posteriore del parco la fascia
arborea si restringe evidenziando alcuni pregevoli
ippocastani, Aesculus hippocastanum L., dei
platani annosi, Platanus hybrida Brot., un faggio
rosso, Fagus sylvatica L. rubra, e carpini, Carpinus
betulus L., di elevata statura, dalla rada chioma.
L apparato arbustivo composto di cespugli di
lauroceraso, Prunus laurocerasus L. .
Il grande viale inerbito che si origina dalla villa
affiancato da alberi d alto fusto che creano un
tunnel verde.
La transizione tra il bosco laterale ed i viali
posteriori assai graduale, la vegetazione viene
sostituita progressivamente da carpini, Carpinus
betulus L., tigli, Tilia platyphyllos Scop., qualche
rara magnolia, Magnolia grandiflora L., cespugli
di evonimo, Euonymus japonicus L.
Una pregevolissima carpinata formata di elementi
annosi, frammista di pochi tigli, Tilia platyphyllos
Scop., Tilia x europaea L., percorre tutto il lato
posteriore del parco. Essa contornata da
cespugli di evonimo, Euonymus japonicus L., che
la accompagnano lungo tutto il suo percorso.
35
La villa Capodivacca-De Besi situata in zona rurale a poca
distanza dalla riva sud del Bacchiglione ed circondata da un
vasto parco, costituito da molte piante secolari.
Di origine cinquecentesca, come possibile rilevare dal corpo
robusto a pianta quadrata delledificio, sub alcuni rifacimenti nel
secolo XVIII.
In particolare, alla facciata principale venne dato laspetto
attuale, il cui motivo dominante dovuto allalzato centrale che
termina con un semplice frontone triangolare, che conferisce
allinsieme il tipico aspetto della villa veneta settecentesca.
I primi proprietari della villa furono i Capodivacca e, in seguito,
i Candi.
E probabile che la propriet, originariamente, si estendesse fino
allattuale strada statale, data la presenza del viale antistante
la villa, che dava accesso anche a villa Rizzardi-Pelizza, oggi
divenuta corpo unico dellintero complesso edilizio.
Il parco merita una segnalazione, anche per un vetusto viale
formato da Carpinus betulus.
Bibliografia
Beltrame G., Toponomastica della Diocesi di Padova, Libraria
Padovana editrice
Baldan Zenoni Politeo G., Intorno al giardino. Lezioni di storia,
arte, botanica, Guerini e associati , 1993
Cond E., Creola. Chiesa di S. Pietro Apostolo, Lino tipografo
in Tencarola , 1986
Gloria A., Il territorio Padovano illustrato, vol II , Atesa editrice
La Diocesi di Padova nel 1972, tipografia Antoniana, Padova
Zanetti P., La riviera Euganea. Acque e territorio del canale
Battaglia, editoriale Programma, Padova, 1989
Enciclopedia dei Comuni dItalia, Il Veneto, Vol IV, Bonechi
editore, Firenze, 1982
Baldan A., Ville Venete in territorio Padovano e nella Serenissima
Repubblica, Francisci editore, Abano Terme Padova, 1986,
pp.445-447.
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22. Saccolongo
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Poco distante dalla localit Frassanelle, alle falde del basso colle Cereo ,
si erge tra il verde una splendida costruzione: si tratta della villa Barbarigo-
Montesi, costruita nella seconda met del 1600 e denunciata per la
prima volta nel 1661. La villa appartenne per la prima volta alla famiglia
Lippomano, dalla quale pass poi alla famiglia veneziana dei Barbarigo in
virt di successivi matrimoni. Ledificio caratterizzato, sul versante nord,
da una bella facciata a tre piani sovrapposti e sul lato sud da un loggiato
di armoniose linee cinquecentesche, che si apre allo scenografico parco
circostante che arriva fino alla sommit del monte. Nei pressi dellentrata
si trova una chiesetta che i vescovi locali, in visita alla villa, nel corso
del Seicento e del Settecento, dedicarono prima a S.Eurosia, e poi al
Crocefisso.
Frontalmente la villa domina la pianura di Bastia di Rovolon. Il piccolo
giardino, antistante lingresso principale della villa, costituito da siepi
di bosso abilmente sagomate e poste perimetralmente a piccoli recinti di
aiuole con al centro una vasca con fontana e un grande vaso posto su
una colonna.Il giardino , inoltre, protetto e recintato da una siepe pi
folta ed imponente che sembra impedire allestesa superficie boschiva che
domina la pianura ai sui piedi di impadronirsi dei fiori e della vegetazione
tipica dei giardini di villa.
Dal giardino, attraverso una scala posta a ridosso della facciata, si accede
ad un pianoro che costeggia la villa e che funge da zona di sosta dei
veicoli; da questo punto si raggiunge, il retro della villa dove si scopre laltra
facciata delledificio, altrettanto considerevole. Il giardino antistante questo
prospetto costituito da un grande prato, attraversato da una gradinata
monumentale, ricca di statue e vaserie, costeggiata da alberi ad alto fusto
di diverse specie. Salendo, verso la parte pi alta della collina, ci si trova
immersi nel verde del bosco. Se nella facciata principale il giardinetto
frutto di accurati accorgimenti e di progettate soluzioni, qui lintero prato e
il bosco che lo circonda sono frutto di continue cure e attenzioni. Lattuale
parco fu progettato nel 1930-40 dal paesaggista Domenico Sgaravatti
, molto stimato nella zona del vicentino e del padovano. Oggi il parco,
molto curato dai proprietari che ne comprendono il valore, presenta una
vegetazione ricca e rigogliosa ancora intatta.
Bibliografia
Callegari A., Guida ai Colli Euganei, (a cura di), Lions Club di Padova,
1973.
Baldan A., Ville Venete in territorio padovano nella Serenissima
Repubblica, Abano 1986, pp.423-424
Scarpari G., Le ville venete, Newton Compton, Roma 1980.
Il Veneto paese per paese, Bonecchi Ed., Firenze 1982.
Mazzotti G., Le Ville Venete, Ed. Canova, Treviso 1937.
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23. Rovolon
localit
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24. Cervarese Santa Croce
localit Montemerlo
Nota storica
.Dalla parte orientale della catena innalza
la petrosa fronte Montemerlo, uno dei leggiadri
colli che formano quasi il diadema di Padova. Al
principio del secolo XIII levava le turrite sue mura
un forte castello che la famiglia Forzat sceglieva
a proprio ricovero..
( Da Strenna degli Euganei1846).
Su di un poggio cosiddetto la Serenella, si eleva
la villa con falso aspetto di castello voluta nel XIX
sec. da Giuseppe Cecchini Pachierotti (1795-
1866), nipote di Gaspare Pacchierotti, famoso
sopranista.In seguito la villa pass ai Wollemann
(1883), successivamente ai Rasi, dal 1933, alla
famiglia Sacerdoti, che tuttora vi risiede.
Due disegni autografi del Cecchini Pachierotti
testimoniano che altre fabbriche erano previste
ai piedi del colle: le adiacenze, le gastaldie e
lingresso alle cave di trechite mai sfruttate (
A. Espen G.Listo, Un Castello Ottocentesco a
Montemerlo ..cit) .
Questo originale manufatto, progettato da uno
sconosciuto architetto agli inizi del XIX sec.,
costituisce un singolare esempio di revival gothic
che si riallaccia al gotico fiorito delle ville venete
del XIVsec.
E possibile che lignoto progettista aderisse a
quella corrente architettonica simbolistica e
naturalistica definita antiquaria , secondo
le chiare affinit con il gusto del Pachierotti,
appassionato collezionista di oggetti artistici e
archeologici: nella sua residenza padovana,
ubicata vicino allOrto Botanico, egli aveva
raccolto ed esposte, soprattutto nel giardino , una
notevole quantit di reperti archeologici.
Anche la scelta dellarea fabbricabile sul poggio
La serenella, non fu estranea agli interessi
culturali del sopranista.
In questo sito infatti restavano i ruderi di un castello
che Carlo Magno aveva donato ai Transalgardi-
Forzat-Capodilista, assieme ad un altro castello
pi famoso Mont-Merl nei pressi di Parigi.
Lettura dello stato di fatto
Il Parco
Laccesso al parco, di circa 12.000mq, situato
sulla strada comunale del paese e propone
limmediata vista della fattoria in stile revival
gothic, dai prospetti decorati con elementi lapidei
romanico -gotici di diversa provenienza.
La maggior peculiarit di questo monumento
verde, romantico-naturalistico, sta essenzialmente
nello sviluppo elicoidale del sentiero principale
attorno al colle, sino alla villa- castello; ci
permette di acquisire, lungo il cammino, la
percezione dellambiente circostante , in tutte le
componenti estetiche , secondo il tipico concepire
i camminamenti nei giardini ottocenteschi
informali, la cui principale destinazione di
condurre a tutte le scene del giardino, senza
obbligare a volgere il passo.. ea moltiplicare
non sologli aspetti, ma a presentare ancora nella
pi bella apparenza le varie lontananze, ora
tutte ad un tratto, ora successivamente ( E.Silva
DellArte dei Giardini inglesi, Milano 1813 )
La stradella diventa pi rettilinea ed ampia
circa a cento metri dalla dimora, sulla quale
sono distribuite torrette neogotiche, guardiole
appuntite, finestre a bifora :una visuale carica di
suggestione e, per certi versi onirica.
Allinterno del parco assai fitto e lussurreggiante,
vengono a scoprirsi nei punti pi segreti statue (
due soldati nellatto di sguainare la spada), reperti
lapidei medievali (unesile colonnina sormontata
da una testa duccello ), chioschi, ed una torretta
diroccata.
Prospiciente alla facciata rivolta a sud, il parco
si trasforma in un giardino belvedere :larea
sulla quale esso si articola , abbraccia infatti
unapertura panoramica a 180.
A porre laccento unampia aiola a prato, verso
lestremit del poggio, sta una balaustra di ferro
battuto ad arco rivestita di rose rosse rifiorenti,
dalla quale possibile, superato un cancellettodi
ferro, scendere lungo il pendio del colle, tra
cipressi, glicini, gelsomini ed altri arbusti da fiore.
Localizzazione e rapporti ambientali
Il parco si sviluppa su una delle ultime propaggini
dei Colli Euganei, verso nord-ovest , per
concludersi nel poggio La serenella, a cornice
di una villa dallo stile chateau francese ed il
maniero inglese.
Per la privilegiata dislocazione in cima al colle di
tutto il complesso architettonico , le peculiarit
panoramiche sono duplici e di uguale valenza:
il sito costituisce un punto di riferimento
molto significativo sullassetto ambientale del
comprensorio di Montemerlo;
viceversa , questultimo si pone come splendido
assunto paesaggistico di ampia godibilit della
villa-castello e del parco.
Villa Pachierotti Sacerdoti,
Montemerlo, 1920
39
Valori scenografici
I valori scenografici sono dati dalla mutazione dei
coni di visuali e dai quadri panoramici offerti dal
paesaggio sottostante.
Landamento elicoidale del camminamento
principale che sinerpica sul colle, allargandosi
e restringendosi, guadagna in variet di vedute
panoramiche e scorci, includendo sui suoi fianchi,
piattaforme arboree, gruppi di alberi secolari ,
giovani alberi svettanti , altri pi vetusti e ricurvi,
masse di arbusti sempreverdi ed a foglia caduca,
mille erbe e fiori profumati.
Stato di conservazione generale
La villa - castello si presenta in discrete
condizioni, come pure lassetto compositivo del
parco mantiene la peculiarit paesaggistica
e scenografica originaria, senza inserimenti
impropri.
Fisionomia dellassetto idrico
Allo stato attuale non esiste alcun assetto idrico.
Tuttavia , secondo testimonianze (A.Espen G.Listo,
Op, cit ),allinterno del parco si trovava uno
specchio dacqua.
Fisionomia della struttura vegetale
Lo spazio erboso antistante la villa-castello
privo di ornamenti arborei e arbustivi, solo alcune
essenze da fiore e rose abbelliscono il muro del
castello stesso.
La parte posteriore, a nord, occupata da una
superficie prativa ornata da muretti in pietra e
specie vegetali da penombra, quali ortensie,
Hydrangea macrophylla Thunb.,concentrate in
prossimit della scala laterale, rododendri e
azalee, Rhodendron sp., edere, Hedera helix L.ed
un tasso Taxus bacata L.
Siepi sferiformi di bosso , Buxus sempervirens L.,
disposte a cerchio , punteggiano il sito.
Il viale affiancato da due esemplari arborei
annosidi magnolia Magnolia grandiflora L. e tasso
Taxus bacata L.
Dalla collina, sotto la villa ,emergono alcune
essenze rilevanti per sviluppo e annosit, residui di
un impianto originario.
Si segnalano inoltre , un gruppo di pini
domestici, Pinus pinea L., un cipresso Cupressus
sempervirens L., del diametro di 40 cm, ceppi
di thuja,Thuja orientalis L., e, tra questi, il
residuo di una preesistente siepe di bosso , Buxus
sempervirens L.
La restante vegetazione arborea costituita da
essenze isolate o a gruppi di pochi elementi :
tre cedri himalaiani Cedrus deodara G.Don.,
pregevoli, un pino himalaiano
Pinus Wallichiana A.B.Jack., alcune robinie,
Robinia pseudoacacia L., e frassini .Fraxinus
excelsior L.
Lassetto arbustivo assai rarefatto, concentrato
accanto al muro perimetrale del acstello
composto da cespugli di alloro, Laurus nobilis L.,
lauroceraso , Prunus laurocerasus L.
e pungitopo, Ruscus aculeatus L
Fisionomia degli elementi compositivi botanici
SPECIE ANNOSE
Genere - specie Famiglia
Taxus bacata L.
Cupressus sempervirens L.
Pinus pinea L.
Magnolia grandiflora L.
Taxaceae
Cupressaceae
Pinaceae
Magnoliaceae
SPECIE PREGEVOLI PER CHIOMA E PORTAMENTO
Genere - specie Famiglia
Pinus Wallichiana A.B.Jack
Pinus sylvestre L.
Pinus nigra Am.
Cedrus deodara G.Don
Pinaceae
Pinaceae
Pinaceae
Pinaceae

SPECIE CHE COMPONGONO LASSETTO ARBOREO
Genere - specie Famiglia
Thuja orientalis L.
Cryptomeria japonica D.Don
Cryptomeria japonica D,Don
Elegans
Corylus avellana L.
Broussonetia papyrifera L.
Laurus nobilis L.
Eriobotrya japonica Lindt.
Prunus laurocerasus L.
Acacia dealbata Link.
Robinia pseudoacacia L.
Chimonanthus praecox L.
Ligustrum vulgare L.
Fraxinus excelsior L.
Cupressaceae
Taxodiaceae
Taxodiaceae
Corylaceae
Moraceae
Laureaceae
Rosaceae
Rosaceae
Leguminosa
Leguminosa
Calycantaceae
Oleaceae
Oleaceae

SPECIE CHE COMPONGONO LASSETTO ARBUSTIVO
Genere - specie Famiglia
Buxus sempervirens L.
Ruiscus aculeatus L.
Hydrangea macrophylla Thnb
Rododendron sp.pl.L.
Buxaceae
Lilaceae
Hydrangeaceae
Ericaceae

SPECIE CHE COMPONGONO LASSETTO ERBACEO
Genere - specie Famiglia
Rosae sp.plL.
Yucca gloriosa L.
Rosaceae
Agavaceae
Stato di conservazione della struttura vegetale
La manutenzione dellassetto vegetale, lungo
la collina, ridotta a periodiche operazioni di
falciatura dellerba e di pulizia dei rami e del
secco, effettuate solo su unarea limitata , mentre
il settore occidentale della stessa infestato da
robinie e rovi, di notevole sviluppo.
Si segnala la presenza a ridosso del muro della
villa, di un ceppo di lauroceraso , molto sviluppato,
stroncato e parzialmente deperito.
Della siepe di bosso originaria, che conduceva alla
dimora restano solo pochi residui, parzialmente
soffocati dalla vegetazione.

Bibliografia
AA.VV. I Colli Euganei, Natura e Civilt,
Padova1989
P.Bussadori G.Mattoschi , I Giardini nel
Parco..Padova1991
A.Espen G.Listo , Un Castello ottocentesco a
Montemerlo: Villa Serenella , in Padova e il suo
Territorio, Anno n52, Dic.1994, pp .45 ss
L.A.Fontana, Lanalisi paesaggistica, Padova
1980
E.Silva , Dellarte dei Giardini Inglesi, Milano
1913
40
25.Teolo
localit Monterosso
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Nota Storica
Il parco, che oggi ammiriamo, non molto
antico. Le sue origini risalgono ai primi del
Novecento, e pi precisamente al 1918, secondo
una conformazione tipica dei parchi inglesi di fine
secolo, ricchi di memorie stilistiche e compositive,
di giardini appartenenti a varie epoche e a luoghi
diversi.
Anche la Villa, di origine settecentesca,
1
non
presenta attualmente caratteri originali, a causa
di alcuni dannosi interventi di ristrutturazione subti
nel 1863 per volere dellallora proprietario, Gian
Battista Gioppi.
A tale proposito il Gloria, nella sua opera Il
Territorio Padovano illustrato,
2
segnala cos la
villa: ..A pi del cortile sta la villeggiatura del
Prof. Gioppi, una volta forse del Cardinal Bembo
e riporta inoltre anche alcuni versi tratti dal
poemetto I Colli Euganei del Barbieri, riferiti al
cardinal Bembo: ...Degno / del ventOstro e del
Romano Onore / Bembo immortal, che lannosa
cura / spazi te toschi e latini corde.
3
Alla propriet del Gioppi, successero i fratelli
Scalfo, ai quali, si deve, intorno al 1918
linserimento nel parco e sul colle di numerose
statue.
Lettura dello stato di fatto
Laccesso alla villa ed al parco, avviene dalla
strada comunale mediante una carrareccia
poderale, ombrosa, dopo aver superato il
fabbricato neogotico dellabitazione del custode.
Lingresso consentito da un cancello di ferro
battuto, di pregevole fattura, che permette di
osservare dallesterno, con una buona apertura di
visuale, il parco e la dimora.
In asse allentrata della residenza disposto
un viale ampio e rettilineo, sottolineato da
una sequenza di statue sino al piano terrazza,
prospiciente ledificio.
A questa zona si perviene salendo una breve
scalinata in pietra a tenaglia.
Nella morfologia compositiva del complesso
il piano terrazza si pone come un momento di
pausa e mediazione tra la dimora ed il parco,
che dal punto di vista compositivo e distributivo, si
presenta espresso in due differenti linguaggi.
La parte prossima agli scalini daccesso
organizzata a parterre arabescato, in siepi
di bosso, mentre laltra, pi vicina alla casa,
pavimentata con pietra da taglio e conclusa, da
una fine balaustra anchessa in pietra.
Sul fianco ovest delledificio residenziale, si trova
allacciata unala di fabbricato articolato attorno
ad una piccola corte a campiello, con al centro
un pozzo.
Di fronte a questo nucleo, una gran parte di
terreno coltivata a Lilium, la cui fioritura, tardo
primaverile ed estiva, provoca effetti cromatici
incantevoli.
Il parco vero e proprio, trova il suo maggior
sviluppo sul lato est della villa, e restituisce, in
molti punti, memorie paesaggistiche di gusto
romantico.
Viottoli curvilinei, si snodano tra Aceri campestri
e Aceri negundo, Farnie, Ippocastani, Acacie,
Maggiociondoli, Carpini, Platani; si accostano
lungo le pendici del retrostante colle, agrifoglio,
rose di macchia, mirtillo e cisto, per poi
attraversare luminosi prati, ricchi di composite e
odorose erbe.
Il sito portatore di memoria storica. Infatti una
lapide posta sulla villa dice: In questa villa
- fu firmato - il Supremo Bollettino di Guerra
- 4 novembre 1918 - che riepilogava scultorio
immortale - sentenza di Nemesi - il trionfo dItalia
- su lAustria distrutta.
Autore del Bollettino della Vittoria fu il generale
Siciliani, capo dellUfficio Stampa del Comando
Supremo.
41
Localizzazione e rapporti ambientali
La localit di Monterosso, che prende il nome
dal Monte, alto m. 174, isolato sulla pianura,
segnata dalla Via Appia, che inizia dal Duomo di
S. Lorenzo, ad Abano Terme.
Villa Monzino (detta anche la Bembiana) e
lannesso Parco, si trovano adagiati lungo il
declivio del colle Monterosso, rivolti ad est.
Questultimo rappresenta un felice esempio
dadattamento alla specifica struttura e qualit
del sito, evidenziando le peculiarit ambientali,
paesaggistiche e naturali dei Colli Euganei.
Valori scenografici
Grazie alla dislocazione della Villa Monzino in una
zona dei Colli Euganei priva di eventi dimpatto
ambientale e alla morfologia del parco in perfetta
armonia con il paesaggio circostante, si assiste
alla mutazione di gradevoli quadri panoramici in
vari punti del sito.
Di particolare effetto scenografico appare la vista
del viale rettilineo con le statue, che conduce
al giardino parterre ed alla villa dal cancello
principale di accesso.
Stato di conservazione generale
Il complesso Monzino si presenta in discreto stato
di conservazione.
Il giardino formale, disposto di fronte alla facciata
della villa, appare ben curato: le siepette di bosso
che formano le aiuole parterre sono regolarmente
topiate ed i pertinenti vialetti costantemente
mantenuti.
Il corredo statuario non evidenzia fratture o
mutilazioni, contrariamente, la superficie di alcune
statue, a causa dellesposizione permanente
allaperto, coperta da muschi, licheni ed edera
infestante.
Fisionomia della struttura vegetale
L assetto arboreo dell intero complesso
suddiviso in due settori: il parco della villa e larea
con la vasca.
Il giardino formale antistante la villa disegnato da
siepi di bosso, Buxus sempervirens L., dai motivi
geometrici; al centro delle due aiuole simmetriche
che lo compongono si innalzano due annosi cedri
dell Atlante, Cedrus atlantica Carrire.
Alcuni gradini bassi ed ampi che si originano
dal giardino, ornati da cotoneaster, Cotoneaster
microphyllus L., felci, Dryopteris filix - mas Schott.,
e pino mugo, Pinus mugo Hoopes, si prolungano
in un viale abbellito di elementi lapidei d arredo e
bosso, Buxus sempervirens L..
Quest ultimo suddivide l ampia area prativa
di fronte alla villa in due parti, dal disegno
simmetrico.
Ogni spiazzo erboso evidenzia, in posizione
centrale, un pregevole tiglio, Tilia platyphyllos
Scop., isolato ed una vasca circolare
parzialmente celata da aceri palmati, Acer
palmatum L. var. dissectum, pini mughi, Pinus
mugo Hoopes, e cipressi, Cupressus sempervirens
L.; lateralmente, alcune magnolie, Magnolia
grandiflora L., sono raggruppate a formare un
massiccio verde compatto ed armonioso.
Una doppia carpinata composta di carpini
bianchi, Carpinus betulus L., e carpini neri, Ostrya
carpinifolia Scop., separa ogni area inerbita dal
retrostante viale perimetrale.
Altre specie pregevoli disseminate nel sito sono
un ciliegio da fiore, Prunus serrulata L. var.
Kanzan, carpini, Carpinus betulus L., liquidambar,
Liquidambar styraciflua L..
Pioppi gatterini, Populus canescens Smith., annosi
affiancano il viale perimetrale a nord della villa.
Larea che si estende nel settore meridionale del
parco disseminata di numerose specie arboree
ed arbustive ora isolate, ora disposte a piccoli
gruppi.
Un raggruppamento di farnie fastigiate, Quercus
robur L. var. fastigiata, annose crea una quinta
arborea accanto allo spiazzo erboso; gruppi
di aceri bianchi, Acer saccharinum L., aceri
ricci, Acer platanoides L., faggi, Fagus sylvatica
L., liquidambar, Liquidambar tyraciflua L., e
pioppi cipressini, Populus nigra Duroi var. italica,
pregevoli sono intervallati da cespugli di forsizia,
Forsythia viridissima Lindley, e viburno, Viburnum
opulus L..
In prossimit del viale d ingresso si sviluppano
prevalentemente ippocastani, Aesculus
hippocastanum L., e cespugli di aucuba, Aucuba
japonica Thunb. .
La fascia prativa che decorre parallelamente alla
villa, circondata dal viale trasversale, abbellita
da numerose essenze ornamentali, in prevalenza
arbusti di forsizia, Forsythia viridissima Lindley,
pesco da fiore, Chaenomaeles japonica Lindley,
lagerstroemia, Lagerstroemia indica L., lill
persiano, Syringa x persica, magnolie da fiore,
Magnolia x soulangeana, Magnolia obovata L. .
Il viale perimetrale che circonda l intero parco
separato dal muro perimetrale mediante un filare
1
1740. Cond. 237, Silvestro Domenico fu Bertuzzo:Casa dominicale in
monte uso Baldan, p. 491
2
A. GLORIA, Il Territorio Padovano Illustrato, Padova, 1872
3
Incerte sono le notizie sullappartenenza di questa villa al Bembo.
42
Fisionomia dellassetto
idrico
Lassetto idrico si
limita ad una ampia
vasca circolare, quasi
interamente coperta da
vegetazione lacustre in particolare ninfee, gigli
dacqua e bamb.
Stato di conservazione della struttura vegetale
Parco
Lo stato di conservazione del parco buono
La pulizia e la manutenzione del tappeto erboso
sono frequenti.
Lassetto arbustivo denota un assetto ordinato per
regolari interventi di potatura.
Le siepi di bosso, Buxus sempervirens L. che si
sviluppano davanti alla villa manifestano vistosi
disseccamenti.
Il cedro dell Atlante, Cedrus atlantica Carrire,
che si innalza dal giardino formale mostra una
spaccatura longitudinale a livello della corteccia
che si estende a tutto il tronco.
La disposizione dei carpini, Carpinus betulus L.,
Ostrya carpinifolia Scop., lungo le carpinate
mostra alcune, lievi discontinuit.
I pini domestici, Pinus pinea L., ed i cipressi,
Cupressus sempervirens L., adiacenti il pergolato
sono dislocati casualmente. Le piante di glicine,
Wisteria sinensis Sweet., degli archi di verzura
evidenziano numerose cavit per attacchi di carie,
Coryolus Qul., Fomes Fr., Poria Pers., Ganoderma
Karst., Polyporus Fr., Trametes Fr., Lenzites (Fr.)
Karst., Stereum Pers., Phellinus Qul..
Area con la vasca.
L intero sito, eccetto la doppia carpinata, mostra
specie arboree disposte casualmente. Il distacco
tra i vari gruppi arborei difficilmente percettibile;
le associazioni vegetali lungo il confine perimetrale
nord sono prive di armonia.
SPECIE ANNOSE
Genere - specie Famiglia
Cupressus sempervirens L. Cupressaceae
Sequoia sempervirens Endl. Taxodiaceae
Pinus pinea L. Pinaceae
Populus canescens Smith Salicaeae
Quercus robur L. Fagaceae
Quercus robur L. var. fastigiata Fagaceae
Platanus hybrida Brot. Platanaceae
Aesculus hippocastanum L. Hippocastanaceae

SPECIE PREGEVOLI PER CHIOMA E PORTAMENTO
Genere - specie Famiglia
Pinus mugo Hoopes Pinaceae
Pinus sylvestris L. Pinaceae
Cedrus atlantica Carrire Pinaceae
Fagus sylvatica L Fagaceae
Fagus sylvatica L. var. asplenifolia Fagaceae
Liriodendron tulipifera L. Magnoliaceae
Prunus serrulata L. var. Kanzan Rosaceae
Acer saccharinum L. Aceraceae

SPECIE CHE COMPONGONO LASSETTO ARBOREO
Genere - specie Famiglia
Cupressus arizonica Greene Cupressaceae
Picea excelsa Link Pinaceae
Pinus nigra Arn. Pinaceae
Cedrus deodara G. Don Pinaceae
Populus nigra Duroi var. italica Salicaceae
Betula pendula Roth. Betulaceae
Corylus avellana L. Corylaceae
Carpinus betulus L. Corylaceae
Ostrya carpinifolia L. Corylaceae
Ostrya carpinifolia L. Corylaceae
Liquidambar styraciflua L Hamamelidaceae
Cercis siliquastrum L. Leguminosae
Sophora japonica L. Leguminosae
Acer negundo L. Aceraceae
Acer japonicum L. Aceraceae
Acer pseudoplatanus L Aceraceae
Acer platanoides L. Aceraceae
Aesculus hippocastanum L. Hippocastanaceae
Lagerstroemia indica L. Lythraceae
Koelreuteria paniculata Laxm. Sapindaceae

SPECIE CHE COMPONGONO LASSETTO ARBUSTIVO
Genere - specie Famiglia
Magnolia obovata L. Magnoliaceae
Magnolia x soulangeana Magnoliaceae
Prunus laurocerasus L Rosaceae
Chaenomaeles japonica Lindley Rosaceae
Cotoneaster microphyllus L Rosaceae
Buxus sempevirens L. Buxaceae
Viburnum opulus L. Caprifoliaceae
Aucuba japonica Thunb Cornaceae
Syringa x persica Oleaceae
Forsythia viridissima Lindley Oleaceae

SPECIE CHE COMPONGONO LASSETTO ERBACEO
Genere - specie Famiglia
Dryopteris filix - mas Schott. Polypodiaceae
continuo di carpini, Carpinus betulus L.,
parzialmente interrotto da cespugli di lauroceraso,
Prunus laurocerasus L., e platani, Platanus hybrida
Brot., localizzati allangolo sud - est del sito.
La scalinata retrostante la villa, che si inerpica sulla
collina, conduce ad un pergolato composto da
archi di verzura, dove si arrampicano numerose,
annose, piante di glicine, Wisteria sinensis Sweet.,
di particolare gradevole effetto. Linsieme
circondato da rade piante di pino domestico,
Pinus pinea L., annose, e cipresso, Cupressus
sempervirens L. .
Parco della vasca
L intero spazio prativo evidenzia, in posizione
centrale, una estesa vasca rettangolare circondata
da numerose essenze arboree.
Due gruppi simmetrici di liriodendri, Liriodendron
tulipifera L. si sviluppano parallelamente ai due
lati longitudinali; in posizione opposta all entrata
un doppio filare di carpini, Carpinus betulus L.,
Ostrya carpinifolia Scop., crea una pittoresca
quinta arborea sugli elementi lapidei d arredo.
Altri, numerosi carpini, Carpinus betulus L., sono
localizzati accanto l entrata, creando macchie di
vegetazione trasparenti.
La composizione vegetale della restante area
generalmente rada, con specie sviluppate in
altezza. Vi sono piccoli gruppi composti da essenze
pregevoli di aceri bianchi, Acer saccharinum L.,
farnie fastigiate, Quercus robur L. var. fastigiata,
pino silvestre, Pinus sylvestris L.
A sinistra del sito si erge un esemplare annoso di
sequoia, Sequoia sempervirens Endl. . Il rimanente
assetto arboreo composto da ciliegi da fiore,
Prunus serrulata L. var. Kanzan, bagolari,
Celtis australis L., cedri
himalaiani, Cedrus
deodara G.Don., abeti
rossi, Picea excelsa
Link., platani, Platanus
hybrida Brot., magnolie
da fiore, Magnolia x
soulangeana, Magnolia
obovata L., koelreuteria,
Koelreuteria paniculata
Laxm., aceri ricci, Acer
platanoides L. .
Bibliografia
AA VV, I Colli Euganei. Natura e Civilt, Padova
1989
P. Bussadori, G. Mattoschi, Giardini nel Parco,
Padova 1991
A. Callegari, Guida dei Colli Euganei, Padova
1973
L. Fontana, Lanalisi del Paesaggio, Padova
1980
G. Silvestri, Girotondo euganeo, in Panorama
Veneto, Treviso 1989.
Fisionomia degli elementi compositivi botanici
43
Lettura dello stato di fatto
Questarea verde, dalle dimensioni piuttosto
limitate, si stende dinanzi al villino dei
1
primi del
Novecento, ubicata nel pieno centro di Abano
Terme. Essa costituisce uno degli esempi di
Giardino (raramente rintracciabile nel territorio
padovano), che trasmette ancora integri sia la
composizione strutturale che limpiego delle
essenze botaniche nel tipico linguaggio dello stile
Liberty.
Alla assimetria delledificio, dallintonaco
esuberante, rosso rubino e giallo ocra, corrisponde
in simbiosi quella del giardino.
Questultimo potrebbe definirsi come il trionfo
del giardino domestico borghese dove,
allinsegna del paradosso ed a conferma
dellunicit dellelemento compositivo, ostentata
la compresenza di piante esotiche con quelle
nostrane.
Piccole aiuole rotondeggianti, profilate dalla
Convallaria e da viottoli altrettanto sinuosi,
sottolineano ed esaltano il gusto per la curva
26. Abano Terme
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44
arbitraria e casuale.
A differenza del giardino romantico, godibile solo
se letto nella sua generalit e vasta complessit,
il giardino liberty deve essere percepito
esclusivamente nel dettaglio.
Il Giardino Piave rappresenta non solo la
traduzione di questo pensiero, ma anche uno
stimolo alla microscoperta botanica.
Piante erbacee annuali, perenni, lacustri, macchie
di bambu, rampicanti e striscianti, sono coltivate
in questo sito, senza eccessivo rigore, nelle loro
rispettive associazioni e valenze estetiche.
Il risultato di tale scompiglio tuttavia
paradossalmente gradevole e armonioso.
Localizzazione e rapporti ambientali
Di fronte alla villa ed al giardino passa il
centralissimo Viale delle Terme.
A fianco del complesso, negli anni 60, stato
annesso il moderno stabilimento termale Villa
Piave.
Valori scenografici
I valori scenografici del sito sono rappresentati per
la quasi totalit dalla variazione dei coni di visuale
intrinsechi al giardino.
La commistione tra essenze di varia specie e
provenienza, unita alla disposizione disordinata
delle aiuole rotondeggianti accompagnate da viali
sinuosi crea un armonico effetto scenografico che
si coglie essenzialmente dallinterno del giardino.
Stato di conservazione generale
Lo stato di conservazione dellintero complesso
( villa e giardino liberty), buono, grazie alla
cura de i proprietari che effettuano manutenzioni
regolari.
Fisionomia della struttura vegetale
Il giardino caratterizzato dalla presenza di
numerose aiuole di diversa forma ed estensione,
ornate da palme, Trachycarpus fortunei Wendl., e
punteggiate da radi crisantemi, Chrysanthemum
sp. pl. L., gialli; esse sono profilate da convallaria,
Convallaria japonica L. e separate tra loro da
viali di ghiaia.
La sinistra evidenzia, accanto al viale d ingresso,
alcune palme, Trachycarpus fortunei Wendl.,
annose; la parte restante occupata da un albero
della nebbia, Cotinus coggyra Scop, e canna,
Canna x Generalis Assault, a fiori rossi e ornata
da siepi sferiche di bosso, Buxus sempervirens L. .
Le aiuole adiacenti la villa, simili nella
composizione vegetale alla parte restante del
giardino, sono abbellite pure da un cedro dell
Atlante, Cedrus atlantica Carrire, una magnolia
da fiore, Magnolia stellata Maxim., una fila di
rododendri, Rhododendron sp.pl. L. rabarbaro,
Rheum palmatum L.
La fascia perimetrale del sito contornata da
specie vegetali di armonioso sviluppo; le aiuole
che si affacciano sulla strada mostrano due lecci,
Quercus ilex L., banani, Musa paradisiaca L.,
tassi, Taxus baccata L., un albero di Giuda, Cercis
siliquastrum L., palme, Trachycarpus fortunei
Wendl., un abete rosso, Picea excelsa Link.;
essenze che mascherano parzialmente la vista sul
SPECIE ANNOSE
Genere - specie Famiglia
Trachycarpus fortunei Wendl. Palmae
SPECIE PREGEVOLI PER CHIOMA E PORTAMENTO
Genere - specie Famiglia
Taxus baccata L. Taxaceae
Quercus ilex L. Fagaceae

SPECIE CHE COMPONGONO LASSETTO ARBOREO
Genere - specie Famiglia
Cephalotaxus drupacea Sieb. et Zucc. Cephalotaxaceae
Cupressus sempervirens L. Cupressaceae
Cupressus arizonica Greene Cupressaceae
Picea excelsa Link. Pinaceae
Cedrus atlantica Carrire Pinaceae
Laurus nobilis L. Lauraceae
Magnolia stellata Maxim. Magnoliaceae
Cercis siliquastrum L. Leguminosae
Cotinus coggyra Scop. Anacardiaceae
Vitex agnus - castus L. Verbenaceae
Ligustrum vulgare L. Oleaceae

SPECIE CHE COMPONGONO LASSETTO ARBUSTIVO
Genere - specie Famiglia
Aucuba japonica Thunb. Cornaceae
Forsythya viridissima Lindl. Oleaceae

SPECIE CHE COMPONGONO LASSETTO ERBACEO
Genere - specie
Musa paradisiaca L.
Convallaria japonica L.
Canna x generalis Assault
Rheum palmatum L.
Paeonia sp.pl. L.
Rohododendron sp.pl. L.
Chrysanthemum sp.pl. L.
Musaceae
Liliaceae
Cannaceae
Polygonaceae
Paeoniaceae
Ericaceae
Compositae

SPECIE RAMPICANTI
Genere - specie
Wisteria sinensis Sweet.
Hedera helix L.
Leguminosae
Araliaceae
Fisionomia degli elementi compositivi botanici
giardino sono forsizia, Forsythya viridissima Lindl.,
cipresso, Cupressus sempervirens L., aucuba,
Aucuba japonica Thunb. .
Lungo il lato meridionale di esso alcune specie
costituite da palme, Trachycarpus fortunei
Wendl., ligustri, Ligustrum vulgare L., aucuba,
Aucuba japonica Thunb., e canna ibrida,
Canna x Generalis Assault, si sviluppano
in una ristretta fascia di vegetazione, pi
larga vicino alla villa per la presenza di un tasso,
Taxus baccata L., ligustro, Ligustrum vulgare, un
cipresso, Cupressus sempervirens L., cefalotasso,
Cephalotaxus drupacea Sieb et Zucc., ed un
cipresso americano, Cupressus arizonica Greene.
Fisionomia dellassetto idrico
non presente alcun assetto idrico.
Stato di conservazione della struttura vegetale
Lo stato di conservazione buono.
Il giardino perfettamente leggibile in ogni suo
particolare; le aiuole mostrano un disegno re-
golare ed armonioso, profilate da convallaria,
Convallaria japonica L. dallo sviluppo rigoglioso
ma compatto.
L interno di esse costantemente mantenuto
libero da infestanti mediante frequenti interventi
di pulizia.
Lungo il lato meridionale del giardino, presente
un cipresso, Cupressus sempervirens L., completa-
mente disseccato
Bibliografia
P. Bussadori G. Mattoschi, Giardini nel Parco,
Padova 1991.
A.Baldan Ville Venete in Territorio Padovano e
nella Serenissima Repubblica, Abano T.(Padova),
1986
45
Lettura dello stato di fatto
La presenza del complesso San Bonifacio, nucleo
architettonico e area verde, situato poco dis-
tante da Padova, lungo la statale per Monselice.
Si percepisce solo ad occhio attento, grazie alla
consistente massa dalberi affiorante sopra lalto
muro di cinta.
Si tratta di un parco romantico disposto attorno
alla dimora gentilizia settecentesca e ad un ora-
torio.
Lassetto compositivo di tale monumento verde,
realizzato intorno al 1836 da Giovanni Francesco
San Bonifacio, trasmette ad unattenta lettura, due
eventi morfologicamente estranei, ma tra loro ar-
moniosamente connessi: il momento informale,
costituito dal parco e dallo specchio dacqua che
insieme occupano i tre quarti della superficie
aperta; ed il momento formale, identificato in
un elemento strutturale che svela la possibile esist-
enza di un precedente giardino settecentesco, con
una carpinata rettilinea situata ad est del parco,
ritmata su entrambi i lati da imponenti statue
montate su pilastri.
Di fronte al prospetto est della villa, si trova un
ampio spiazzo erboso, ornato ai lembi perimetrali
da una fascia compatta dalberi ad alto e medio
fusto, dalle molteplici gradazioni di verde.
Pur allinterno di un parco romantico, rispetto ad
altri simili, la rete dei sentieri non molto ramifi-
cata; essa si risolve in un percorso principale di
circonvallazione, da cui dipartono pochi e brevi
tratti indirizzati verso precisi punti del parco.
Tra gli arredi sono da segnalare: un manufatto
lapideo, un frontone, tardo settecentesco in pietra
bianca, elegantemente scolpito e posto su uno
zoccolo rientrante con scalini posti allestremit;
una torretta gotica, tipica dello stile e del linguag-
gio eclettico e una voliera di muratura e ferro
dal soffitto forgiato a cupola secondo lo stile ori-
entaleggiante.
Localizzazione e rapporti ambientali
I rapporti ambientali sono di tipo intercluso.
Il complesso si trova a qualche chilometro da
Padova, compreso tra la statale per Monselice ed
il quartiere S. Agostino, percepibile alla vista solo
grazie alla folta macchia degli alberi del parco
affioranti sopra il muro di cinta.
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27. Albignasego
localit Mandriola
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Valori scenografici
l parco, pur nelle sue limitate dimensioni, di
grande effetto, poich dotato di una sua intrin-
seca bellezza.
Tutti gli ingredienti che compongono questo
monumento verde, sono disposti in modo tale da
creare suggestivi effetti cromatici e scenografici,
ora clamorosi, ora pi discreti, secondo il partico-
lare gusto della sorpresa e della meraviglia.
Lesplorazione del parco pertanto stimolante,
anche se la lettura del contesto. si presenta chi-
ara, per la rigorosit stilistica con il quale stato
progettato.
Stato di conservazione generale
Lo stato di conservazione discreto.
Laspetto attuale del parco dimostra una cura
costante e attenta, soprattutto rispettosa delle
caratteristiche intrinseche.
Fisionomia della struttura vegetale
Lo spiazzo erboso anteriore alla villa separato
dal laghetto retrostante da alberi dalto fusto dis-
posti con trasparenza; si osservano, in particolare,
un individuo annoso di cipresso calvo, Taxodium
distichum Richard, un faggio, Fagus sylvatica L.,
ed un pioppo bianco, Populus alba L., pregevoli
per chioma e sviluppo. Una macchia di bamb,
Phyllostachys mitis A. et C. Rivire, occulta par-
zialmente la vista sullo specchio d acqua.
Quest ultimo circondato da una quinta arborea
irregolare, composta prevalentemente da lati-
foglie; la presenza di carpini, Carpinus betulus L.,
e faggi , Fagus sylvatica L., lungo i terrapieni crea
un manto arboreo rado ed ordinato.
Accanto allannesso rustico, a sud, emerge un
grosso ceppo di faggio, Fagus sylvatica L., di 6 m.
di circonferenza, residuo dell impianto originario
del parco, parzialmete occultato da cespugli di
lauroceraso, Prunus laurocerasus L., ed agri-
foglio, Ilex aquifolium L. .
In questo settore di parco la vegetazione arborea
composta da specie di statura elevata, dalla
chioma sviluppata verso l alto per la crescita
in condizioni di scarsa luminosit; prevalgono
carpini, Carpinus betulus L., ed ippocastani, Aes-
culus hippocastanum L., intervallati da sporadiche
essenze di platano, Platanus hybrida Brot., e
farnia, Quercus robur L. .
Tutta l area circondata da una carpinata per-
imetrale che si origina dal viale d ingresso. La
dislocazione delle unit che la costituiscono
irregolare, con una soluzione di continuit vicino
al lago; recenti piantagioni sono state effettuate
Stato di conservazione della struttura vegetale
Lo stato di conservazione buono.
Il parco si presenta ben curato, con frequenti
interventi di manutenzione a carattere stagionale.
Solo alcune specie dell assetto originario sono
pervenute fino ad oggi, identificate da un faggio,
Fagus sylvatica L., e alcuni carpini, Carpinus
betulus L. .
Piantagioni recenti sono state effettuate nella
carpinata, in sostituzione di specie deperite.
Improprio l inserimento di abeti, Picea excelsa
Link., in corrispondenza dei quali la numerosit
di essenze diverse crea un certo disordine
compositivo.
L assetto arbustivo abbastanza regolare,
costituito da pochi cespugli di consistenza
compatta. Mancano infestanti sia nel sottobosco
che lungo i viali di percorrenza, controllate da
periodiche operazioni di falciatura e pulizia dei
rami e del secco.
Stato fitosanitario.
I ripetuti attacchi di carie, Coryolus Qul, Fomes
Fr., Poria Pers., Ganoderma Karst., Polyporus Fr.,
Trametes Fr., Lenzites ( Fr.) Karst., Stereum Pers.,
Phellinus Qul., hanno provocato la scomparsa
di molte specie annose ed il deperimento di quelle
esistenti. La malattia si manifestata in alcuni
carpini, Carpinus betulus L., annosi e, in modo
evidente, in alcuni faggi, Fagus sylvatica L., ubicati
a nord - est del parco. Uno di questi, deperito,
manifesta problemi di stabilit e costituisce una
fonte di infezione per le piante circostanti.
nella parte meridionale mentre il settore ovest
costituito da elementi annosi, in corrispondenza
dei quali si interpongono alcuni platani, Platanus
hybrida Brot., e faggi, Fagus sylvatica L., an-
nosi.
In asse con la villa, ad est, oltre lo specchio d
acqua, una siepe di bosso, Buxus sempervirens
L., conduce alla ghiacciaia circondata da abeti
rossi, Picea excelsa Link.; questa affiancata da
pi specie arboree tra le quali emergono, in par-
ticolare, una farnia, Quercus robur L., pregevole
ed un faggio, Fagus sylvatica L., annoso.
Ad est dell area si individuano altre essenze rilev-
anti per maestosit, sviluppo e annosit, costituite
da faggi, Fagus sylvatica L., e da due farnie,
Quercus robur L., isolate, dal portamento assai
elegante.
Fisionomia degli elementi compositivi botanici
SPECIE ANNOSE
Genere - specie Famiglia
Taxodium distichum Richard.
Populus alba L.
Carpinus betulus L.
Fagus sylvatica L.
Quercus robur L.
Platanus hybrida Brot.
Taxodiaceae
Salicaceae
Corylaceae
Fagaceae
Fagaceae
Platanaceae
SPECIE PREGEVOLI PER CHIOMA E PORTAMENTO
Genere - specie Famiglia
Celtis australis L.
Tilia platyphyllos Scop.
Ulmaceae
Tiliaceae

SPECIE CHE COMPONGONO LASSETTO ARBOREO
Genere - specie Famiglia
Taxus baccata L.
Thuja orientalis L.
Cupressus arizonica Greene
Chamaecyparis lawsoniana Parl.
Picea excelsa Link.
Pinus nigra Arn.
Pinus strobus L.
Cedrus deodara G. Don.
Salix alba L.
Populus nigra L. var. italica
Betula pendula Roth.
Corylus avellana L.
Celtis australis L.
Ficus carica L.
Prunus laurocerasus L.
Acer pseudoplatanus L.
Tilia x europaea L.
Lagerstroemia indica L.
Taxaceae
Cupressacea
Cupressacea
Cupressacea
Pinaceae
Pinaceae
Pinaceae
Pinaceae
Salicaceae
Salicaceae
Betulaceae
Corylaceae
Ulmaceae
Moraceae
Rosaceae
Aceraceae
Tiliaceae
Lythraceae

SPECIE CHE COMPONGONO LASSETTO ARBUSTIVO
Genere - specie Famiglia
Cephalotaxus drupacea Sieb et Zucc.
Euonymus japonicus L.
Buxus sempervirens L.
Philadelphus coronarius L.
Aucuba japonica Thunb.
Cephalotaxaceae
Celastraceae
Buxaceae
Hydrangeaceae
Cornaceae
Fisionomia dellassetto idrico
Nel parco presente uno specchio dacqua, che
costituisce lelemento focale del monumento
verde. Esso mostra contorni sinuosi e rive ora
a prato, ora con piante erbacee, ora con folti
cespugli.
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28. Saonara
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La villa, situata lungo via Roma, nel centro di
Saonara, proprio di fronte alla chiesa parrocchiale,
adiacente al grande impianto vivaistico della
famiglia Sgaravatti. La costruzione, imponente
e maestosa risale ai primi dellOttocento. La
parte che introduce allabitazione
regolata da siepi che segnano
il percorso distributivo intorno
alla villa, limitando le zone di
verde arricchite da parterres fioriti,
cespugli ed arbusti in fiore. Alle
spalle della villa, si presenta un vasto
prato perimetralmente chiuso da
macchie dalberi ad alto fusto. Tra
gli esemplari di conifere da rilevare
la presenza dalcuni giganteschi
cedri del libano (Cedrus libani).
Degna di nota anche unenorme
magnolia (Magnolia grandiflora)
situata sul confine tra il giardino
della villa e ladiacente impianto
vivaistico. Il giardino sicuramente,
per estensione e fattezza, uno dei
pi belli di Saonara. Da notare che
la villa ospit nel 1918 il re Vittorio
Emanuele III.
Bibliografia
Pagliarin F., Una voce di Saonara per i nostri
ricordi, 1975.
Pagliarin F., Saonara ieri e oggi, 1978.
Pagliarin F., Saonara , storia, personaggi,
cronache, sport, 1983.
Salmaso A., Saonara: storia e antologia, 1995.
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29.Vo Euganeo
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Un lungo viale attraversa la campagna e porta
alla vecchia villa circondata da un piccolo
giardino che sfuma nella campagna
L edificio padronale, realizzato dalla famiglia
Mariani nel XVI secolo, caratterizzato da un
corpo centrale affiancato da due barchesse
asimmetriche che inquadrano il giardino
lastricato diviso dal vigneto da una coppia di
pilastri con statue. Sul retro presente un piccolo
oratorio.
Il giardino posto allingresso ha qualche aiuola
con cespugli fra cui un bellesemplare di Olea
fragrans.
Sul retro della villa si apre un bel parco con arbusti
e aiuole con fiori e qualche annoso albero ad alto
fusto. Il confine segnato da
un filare di pioppi cipressini
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30.Torreglia localit Torreglia Alta
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Le carte conservate
nellarchivio della
Sovrintendenza di
Venezia raccontano
la storia del Mirabello
a partire dal primo
Cinquecento, quando
ne era proprietario un
importante personaggio
del tempo, Altobello
Averoldi di Brescia. Ma
in realt, gi in epoca
medioevale, esisteva in
situ un palazzetto, tuttora
visibile in alcune delle sue
parti, sopra il quale venne
poi eretta la dimora del
periodo rinascimentale.
Altobello Averoldi,
vescovo di Pola nel
1497 e nunzio pontificio
presso la Repubblica di Venezia, con il potere
di cardinale a latere, fu un uomo splendido e
un ricco mecenate, immortalato da Tiziano nel
celebre Polittico Averoldi, dipinto nel 1522
per la Chiesa dei SS. Nazario e Celso di Brescia.
Alla sua morte (11 Novembre 1531), egli lasci
in eredit la Villa ed i 15 campi annessi, ai Padri
Agostiniani del Monastero di S. Maria di Monte
Ortone, di cui era priore, che la mantennero per
circa 3 secoli, fino al tempo delle indemaniazioni
napoleoniche, concedendo il luogo in affitto,
come casa di villeggiatura, con successivi
contratti, conservati tuttora negli archivi di famiglia
e nel Convento suddetto. Tra gli affittuari, attratti
dalla amenit del luogo e dalla salubrit dellaria,
vi furono soprattutto molti esponenti del Patriziato
Veneto, come il Conte Alessandro Fregoso, Nicol
Querini di Candia, Matteo Dandolo, Sforza
Pallavicino di Cortemaggiore, il procuratore
della Repubblica di Venezia Sebastiano Foscarini,
Giuseppe Longhi, il Conte Francesco Algarotti
(letterato, poeta, scienziato, Gran Ciambellano di
Federico il Grande) e il Conte Francesco Gusella
dei Savonarola, che ne divenne poi il proprietario.
Nel 1845, poi la Villa pass in eredit ad Antonio
Bernardo Tolomei, nobile di origine senese, i cui
discendenti ancora la posseggono.
In seguito alla soppressione e dei Monasteri,
decretata da Napoleone, la propriet di Mirabello
(Palazzo dominicale, edifici annessi ed i circostanti
15 Campi padovani) fu confiscata ai Monaci
di Monte Ortone e successivamente venduta
allasta. Fu cos che la Villa e i terreni relativi
furono acquistati da Francesco Gusella, che ne
era stato lultimo affittuario. Nel 1820, il suo
giovane figlio ed erede, il Conte Antonio, uomo di
ottimo gusto e vasta cultura, intraprese imponenti
lavori di restauro ed abbellimento culminanti
nellincarico dato al celebre architetto Giuseppe
Jappelli, di creare un parco naturalistico-pittorico
sul lato Nord del Palazzo Dominicale. Lo Jappelli
(autore, tra laltro, del parco dellaltra dimora
della famiglia, Villa Savonarola a Vaccarino
50
ora di propriet Trieste) immagin un giardino
romantico che si sviluppava per circa 17.600 mq.
sul pendio settentrionale del Poggio di Mirabello e
i cui sentieri, artisticamente creati in modo da dare
lillusione di rapporti spaziali pi ampi, partendo
dallabitazione, convergessero tutti su un laghetto
artificiale alimentato da un piccolo canale. Esso
deriva le sue acque dal Rio Calcina, la cui sorgente
sgorga dalle pendici del Monte Rua. Nel laghetto,
sapientemente disegnato in modo da apparie di
proporzioni pi consistenti di quanto non sia nella
realt, affiorano due isolotti alberati (uno dei quali
ospita il busto del committente, Antonio Gusella),
che, simbolicamente, esprimono laspirazione
romantica delluomo a fuggire dalla realt e
la ricerca della pace spirituale, attraverso la
meditazione e lisolamento dal resto del mondo.
Altro elemento saliente del parco il Roccolo, una
torre a pianta circolare di probabile derivazione
dal preesistente Castello medievale, utilizzata per
la cattura degli uccelli mediante limpiego di reti.
Essa sorge quasi a picco sul lago, in posizione
sopraelevata e dominante; adeguatamente
restaurata e sapientemente conglobata dallo
Jappelli nella progettazione del parco, ribadisce
ulteriormente quel desiderio di fuga dalla realt
e quellaspirazione a ritornare ad epoche mitiche
e lontane. Gli alberi prescelti dallo Jappelli per
creare la sua romantica oasi sono essenzialmente
le querce, gli olmi, i carpini, gli ippocastani, i tigli,
i frassini, le sophore.
Nel giardino antistante la Villa, svettano invece
le magnolie, i cipressi, varie specie di cedri e un
importante esemplare di Sequoia Wellingtonia.
Lattribuzione del progetto allo Jappelli viene
confermato dagli attuali proprietari.
Bibliografia
Monicelli F., Montagner S., Guida alle Ville
venete, Verona, 2000, p.106.
51
Il nome di Luigi Maria Fantini compare per la prima volta
nel 1797 con la presentazione della polizza democratica
in cui testualmente detto: campi 24 con casa dominicale
e fabbriche dominicali in Albignasego contr Calalta.
La villa ha il suo prospetto principale sulla via Marconi.
Lelegante partitura centrale denota limpianto
settecentesco del complesso, che presenta raffinate
finiture. Al palazzo annesso un oratorio privato dello
stesso periodo, allinterno del quale conservato un
prezioso altare settecentesco.
Limitrofa alloratorio si trova una bella aranciera in
muratura che si apre con sei arcate vetrate verso il
giardino, sul quale prospettano il fronte interno del palazzo
e un rustico. La serra sembra essere di epoca anteriore al
palazzo, il che confermerebbe lipotesi dellesistenza di
un giardino allitaliana, come lascia supporre unattenta
osservazione della Gran carta del Padovano di G.A.
RIZZI ZANNONI della fine del Settecento. Ora possiamo
ammirare un giardino informale, semplice ma ben tenuto
e con alcuni alberi di et considerevole. Limpianto
costituito da un lungo rettangolo antistante il palazzo
diviso da un vialetto centrale; la superficie tenuta a
prato con piante in ordine sparso. Sul fondo del giardino,
lungo lasse centrale, c un piccolo rilievo con una seduta
circondata di siepe di bosso: una sorta di belvedere
o comunque un punto darrivo per lasse prospettico
che parte dal palazzo (sia dal portone che dal balcone
soprastante).
Davanti allingresso sono disposti supporti in pietra scolpiti
che sorreggono ciotole di fiori e numerosi vasi con arbusti
di limoni, testimonianza di unantica tradizione dei giardini
italiani.
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31. Albignasego
localit Mandriola
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32.Vo Euganeo
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Lungo la strada che sale a Boccon si incontra il complesso gentilizio
preceduto da un ampio spazio verde dove si trova la cappella di famiglia.
Il primo documento risale al 1615 e riporta la presenza di una casa
dominicale con teze, stalle da cavalli e da pecore giardino, horti,
labirinto, ara e corte da lavoratori di propriet di Marsilio Santasofia. Gi
allora il complesso era corredato di un giardino elaborato con labirinto
oltre che di molti edifici di servizio. Alla fine del 1700 la propriet pass
alla famiglia Seriman e poi ai Corner.
Il giardino attuale forse si rif ad un antico tracciato ma stato
completamente ristrutturato dallattuale proprietario. Due viali si incrociano
a suddividere gli spazi erbosi in quadranti con cespugli di rose. Vasi con
limoni ornano ancora il viale di accesso alla villa e al di l del vecchio brolo
si allungano estesi vigneti.
Bibliografia
A.Baldan, Ville venete in territorio padovano e nella serenissima
Repubblica, Abano Terme, 1987. Pp. 566-567
53
33.Torreglia localit Torreglia Alta
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Nota Storica
Piacevole, gaio e ridente definirebbe questo
giardino il francese Boitard, autore del Trattato
della composizione e lornamento dei giardini,
pubblicato a Parigi nel 1825
1
. In questopera
infatti, fra le molte indicazioni e direttive,
disposta una classificazione tipologica del
giardino apparentemente assai curiosa, poich
elaborata con criteri esclusivamente emozionali:
il Giardino magico e fantastico; il Giardino Dolce
e malinconico; il Giardino Maestoso, ove per
la grandezza non questione di dimensione,
ma dimponenza, ed il Giardino Gioioso,
citato allinizio, cui facciamo appartenere
questesempio.
In realt, considerare il giardino sotto laspetto di
luogo delle sensazioni e della contemplazione
estetica, costituisce latteggiamento
dellepoca romantica nei riguardi della natura,
vista esclusivamente immersa nel mondo
dellimmaginario individuale e fantastico.
Il Giardino Verson in se non riferisce alcunistanza
filosofica e stilistica romantica, giacch riflette la
rigorosa impostazione compositiva del giardino
allitaliana; ma se invece si voglia considerare
tutto il sito nel suo complesso, villa - giardino
e cornice del paesaggio circostante, gli stati
emozionali ci sono abbondantemente restituiti.
Un paesaggio che raccoglie vedute panoramiche
ed portatore di memorie letterarie illustri.
Si ricordi, infatti, che in questo luogo appartato e
suggestivo, labate Giuseppe Barbieri, discepolo
del Cesarotti, si abbandon ad entusiastiche e
struggenti descrizioni rintracciabili nelle Vedute
Tauriliane e ne I Colli Euganei.
Annesso alla villa settecentesca, appartenuta
per un lungo periodo al Barbieri a cui subentr
la famiglia Verson, il giardino, nella sua forma
attuale, risale al tardo Ottocento.
Da una immagine fotografica risalente agli inizi
del Novecento, possibile individuare nel giardino
la presenza di un berceau di rose rampicanti, ora
scomparso, dislocato nella continuit del vialetto
centrale e diretto verso il vigneto.
Sono purtroppo scomparsi anche i due cipressi
dalla chioma molto fastigiata, che compaione
nelle stesse fotografie, ai piedi dei quali si
potevano notare due grandi vasi posti su pilastri in
pietra, che vigilavano lentrata al berceau.
Lettura dello Stato di Fatto
Il giardino attualmente evidenzia un impianto
geometrico rettangolare, organizzato in due
comparti simmetrici separati da un vialetto posto
in asse allentrata della villa, e diretto verso il
frutteto.
Ciascuno dei due comparti sua volta suddiviso
in quattro aiuole trapezoidali, che incorniciano
una quinta aiuola circolare posta al centro.
Tutta la superficie del giardino circondata da
lecci (Quercus ilex) e cipressi (Cupressus arizonica
conica).
Laccesso al frutteto si trova su di un livello
superiore rispetto a quello del giardino, e avviene
mediante una scaletta in pietra e terra battuta.
Assai ridotto purtroppo lapparato lapideo
ornamentale: restano solo due putti di cui
uno acefalo, e due vasi posti su due piedistalli
finemente lavorati.
La Villa
La villa fa parte di quel sistema di strutture rurali
gentilizie di sfruttamento agricolo del territorio,
tipico dellinsediamento della nobilt veneziana
nel comprensorio dei Colli Euganei.
In questa zona collinare questo sistema si sostitu
allantica matrice costituita dai due poli chiesa-
castello.
La zona intorno alla chiesa, mancante di un vero
e proprio centro rurale, dopo la distruzione da
parte dEzzelino dellantico castello medievale
dei Transalgardi, fu occupata dalle strutture rurali
nobiliari, fra cui la pi importante, appunto,
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costruita nel Settecento dallabate Barbieri.
La villa ha conservato intatta la sua originaria
struttura settecentesca, alterata se non in minima
parte da alcune piccole modifiche che non ne
intaccano tuttavia il valore intrinseco e culturale
di testimonianza.

Localizzazione e rapporti ambientali
A nord del Colle della Mira e sinnesta poco pi
sopra alla strada Mondonega, che sale dal centro
di Torreglia collegando il piano al sito del castello
ed alla chiesa, da cui si prosegue sino allEremo
del Monte Rua.
Valori scenografici
Il giardino si presenta controllabile nella sua
interezza ad un solo sguardo, in tutti i punti del
suo perimetro e dellintero, sia per le limitate
dimensioni, sia perch si presenta privo di
mutevolezza prospettica.
Il paesaggio collinare circostante, raccoglie invece
ampie vedute panoramiche: il profilo del Venda,
il gibboso Baimonte, la cima del Colle della Rina
con i dolci declivi a vigneto.
Stato di conservazione generale
Lo stato di conservazione generale del complesso
discreto.
Negli anni tra il 1930 e il 1940 stato effettuato
un restauro della villa con buon rispetto dei
caratteri architettonici e strutturali originari.
Il disegno del giardino stato ricomposto tra il
1992 ed il 1993, seguendo i criteri di un ripristino
di tipo conservativo.
Fisionomia della struttura vegetale
Il giardino formato esclusivamente da siepi di
bosso, Buxus sempervirens L. .
Le aiuole quadrangolari che lo compongono,
simmetriche rispetto ad un vialetto centrale,
sono profilate da una doppia siepe e ornate, all
interno, da motivi di forma quadrata e circolare.
Lo sbancamento di terreno che racchiude
parzialmente il giardino sui tre lati,
precedentemente occupato da una quinta arborea
di magnolie, Magnolia grandiflora L., gruppi di
ortensie, Hydrangea macrophylla Thunb., e felci,
Dryopterix filis - mas Schott., si presenta allo stato
attuale libero da essenze; rimangono solo alcuni
residui delle specie vegetali preesistenti.
Il berceau che si sviluppa lungo la collina, allineato
con l asse del giardino, costituito da rose, Rosae
sp. L. var. Blazer rosso, ; parallelamente ad esso
sono stati effettuati recenti impianti di melograno,
1
Si ha notizia dellesistenza di un giardino settecentesco in un carteggio darchivio,
pubblicato dal Baldan, Ville Venete nel Territorio della Serenissima Repubblica,
Padova 1986, p.515.
Fisionomia dellassetto idrico
Non stato rilevato alcun tipo di impianto idrico.
Stato di conservazione della struttura vegetale
L assetto arboreo ha subto notevoli danni a
seguito di una tromba d aria verificatasi nell
Ottobre 1993. Parte delle essenze originarie
sono state distrutte, sono state eliminate le piante
pericolanti; gli alberi rimanenti hanno subto
drastici interventi di potatura.
Molte magnolie, Magnolia grandiflora L., che
costituivano una quinta arborea intorno al
giardino, sono state abbattute; ne restano solo
due esemplari, fortemente danneggiati.
Energici interventi di potatura sono stati effettuati
agli ippocastani, Aesculus hippocastanum L., del
viale, al fine di garantire stabilit e sicurezza,
minacciate da precedenti rotture alle branche.
I cipressi, Cupressus sempervirens L., annosi
che emergono dietro alla villa rappresentano il
residuo di un preesistente gruppo che stato
sradicato dal vento. Uno di questi presenta vistosi
danneggiamenti all apparato aereo.
Notevoli danni si riscontrano anche sui cedri,
Cedrus atlantica Carrire var. glauca, che hanno
subto piegamenti e rotture a livello del tronco,
mentre si sono mantenute intatte le ramificazioni
laterali..
La manutenzione dello spazio erboso avviene
regolarmente.
Malattie
Sono stati rilevati numerosi attacchi di cancro,
Coryneum cardinale Wag., a carico dei cipressi
alla base della collina. La loro azione ha causato
la mora di molte piante, non pi sostituite. Le
essenze rimanenti manifestano numerosi ed estesi
disseccamenti a carico della chioma.
Bibliografia
A. Baldan, Ville Venete nel territorio della
Serenissima Repubblica, Abano T. 1986.
G. Barbieri, Veglie Tauriliane, Padova 1821
G. Barbieri, I Colli Euganei, Padova 1806
P. Boitard, Trait de la Composition et de
lOrnament des Jardins, Paris 1821
P. Bussadori G. Mattoschi, I Giardini nel Parco,
Padova 1991
A. Callegari, Guida dei Colli Euganei, Padova
1931
L. A. Fontana, Analisi del Territorio - Indagine sui
Colli Euganei, Cittadella 1979
A. Gloria, Il Territorio Padovano illustrato,
Padova 1872
SPECIE ANNOSE
Genere - specie Famiglia
Cupressus sempervirens L. Cupressaceae
Cedrus atlantica Carrire var. glauca Pinaceae
Quercus robur L. Fagaceae
Magnolia grandiflora L. Magnoliaceae
Wisteria sinensis Sweet. Leguminosae

SPECIE PREGEVOLI PER CHIOMA E PORTAMENTO
Genere - specie Famiglia
Taxus baccata L Taxaceae
Pinus nigra Arnold Pinaceae
Aesculus hippocastanum L Hippocastanaceae
Tilia platyphyllos Scop. Tiliaceae

SPECIE CHE COMPONGONO LASSETTO ARBOREO
Genere - specie Famiglia
Juglans nigra L. Juglandaceae
Quercus rubra L. Fagaceae
Celtis australis L. Ulmaceae
Morus alba L. Moraceae
Pittosporum tobira Ait.fil Pittosporaceae
Eriobotrya japonica Lindl. Rosaceae
Prunus laurocerasus L. Rosaceae
Acer pseudoplatanus L. Aceraceae
Ziziphus jujuba Mill. Rhamnaceae
Punica granatum L. Punicaceae
Olea europaea L. Oleaceae
Fraxinus ornus L. Oleaceae

SPECIE CHE COMPONGONO LASSETTO ARBUSTIVO
Genere - specie Famiglia
Aucuba japonica Thunb. Cornaceae
Hydrangea macrophylla L. Hydrangeaceae

SPECIE CHE COMPONGONO LASSETTO ERBACEO
Genere - specie Famiglia
Dryopteris filix - mas Schott. Polypodiaceae
Fisionomia degli elementi compositivi botanici
Punica granatum L. .
Sul lato sinistro, ad est della villa, il viale di
accesso formato da numerose essenze arboree
annose, in particolare ippocastani, Aesculus
hippocastanum L., e farnie, Quercus robur L. .
Sulla facciata posteriore della villa si arrampica un
glicine, Wisteria sinensis Sweet, e, in prossimit
della stessa, due cipressi, Cupressus sempervirens
L., annosi rappresentano il residuo di un gruppo
preesistente.
Sotto il poggio, si sviluppa un boschetto di
superficie ridotta, con specie disposte senza
alcun ordine compositivo, quali frassini, Fraxinus
excelsior L., querce americane, Quercus rubra L.,
aceri, Acer pseudoplatanus L., pini neri, Pinus
nigra Arn. .
La collina a destra della villa sottolineata
alla base da un filare di cipressi, Cupressus
sempervirens L., irregolare, a monte del quale
emerge un gruppo di cedri, Cedrus atlantica
Carrire var. glauca.
L intero complesso formato da grandi spiazzi
erbosi segnati da gruppi di alberi, mentre
l assetto boschivo limitato alle zone marginali
della propriet.
55
Circondata dalla rigogliosa vegetazione del parco
di ca. 60.000 mq. che la circonda, Villa Ferri si
caratterizza per la facciata definita centralmente
da una serliana al piano nobile, con un timpano
sovrastante. Sparsi nel parco, da alcuni attribuito
allo Jappelli, vi sono alcuni edifici accessori, una
ghiacciaia, un ponticello, numerose statue ed un
tempietto di canoviana memoria. Linsieme,
costruito nella seconda met del XIX sec., risponde
allo stile del parco romantico paesaggistico.
34.Torreglia
localit Galzignano
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Bibliografia
Baldan A., Ville Venete in
Territorio Padovano e nella
Serenissima Repubblica, Abano
Terme, 1986, p.517-518.
Cazzato V. (a cura), Ville, Parchi
e Giardini, per un Atlante del
Patrimonio Vincolato, Roma,
1972 p.210, n.150.
Fantelli P.L., Guida ai Colli
Euganei, Abano Terme, 1998,
p.42-43
Monicelli F., Montagner S., Guida
alle Ville venete, Verona, 2000,
p.106 p.210, n.150.
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Nota storica
Il Castello
Il castello, avamposto militare carrarese fu eretto
nel XVIsec..
Nella seconda met del XVIII fu costruito, tra
la torre centrale a merlatura guelfa e il torrione
dangolo , un nuovo corpo di fabbrica e fu rifatta
la facciata .
Esauriti i compiti difensivi, nei secoli successivi il
Castello fu trasformato in Villa Veneta e dal 1700
ha assunto laspetto che ancora oggi ammiriamo
La Villa
La villa presenta un corpo centrale a ridosso della
torre trecentesca e due ali laterali. Lala sinistra,
con i portici, il cui uso era strettamente agricolo
riusale al 1793 per merito di Paolo Zaborra, come
si legge nelliscrizione dellarco di centro.
Lala di destra, invece, era adibita in parte ad
abitazione dei proprietari , in parte a quella
dei custodi. Tra le due ali vi il giardino di
rappresentanza con al centro la vasca delle
ninfee; dietro lala destra si trova lantico giardino
segreto; a sud il brolo e il parco.
Dal 1680 fino al 1960 il complesso San Pelagio
stato abitato dai Conti Zaborra ai quali ancora
oggi appartiene.
Ledificio fu sede nel 1918 della Squadriglia aerea
Serenissima ,che comp il volo su Vienna sotto il
comando di del poeta Gabriele DAnnunzio.
Nel 1976, dopo un adeguato restauro,il Castello
di San Pelagio fu destinato a Museo di Storia
Aeronautica e spaziale.
Lettura dello stato di fatto
Il Giardino delle Rose Antiche
E il giardino principale del complesso, quello che
doveva impressionare per la sua bellezza.
La geometria ancora quella degli antichi giardini
allitaliana.
Si tratta di un rettangolo chiuso da tre lati
delledificio e dal quarto da mura.Lo spazio
suddiviso in quattro aiole al centro delle quali
si trova una vasca in pietra destinata alle ninfee
bianche.
Il luogo caratterizzato dalla presenza di rose
antiche , circa 350 esemplari , disposte tra
essenze arboree dallarmonioso portamento, tra
le quali spiccano una magnolia, una catalpa e un
secolare cipresso.
Carpinata e Viale Aeronautico
Superato il cancello del giardino delle rose ci
sinoltra in un viale dannosi carpini, carpinata
La funzione di questo viale era di collegare la zona
residenziale del Castello con la zona agricola.
Sulla destra della carpinata , di l di un filare di
pioppi , si trova il Viale Aeronautico caratterizzato
non solo dalla presenza dalberi con il cui legno
si fabbricavano un tempo alcuni aerei, ma anche
dalcune piante assunte come simbolo.
Di particolare interesse il frassino con il cui legno il
Conte Da Schio nel 1901 costruiva i suoi dirigibili;
la betulla con il cui legno flessibile il pioniere
tedesco Otto Lilienthal fabbricava i suoi alianti.;
il noce americano dedicato invece allastrofisico
italiano Giuseppe Colombo (inventore del satellite
al guinzaglio) che svolse i suoi studi e ricerche
negli Stati Uniti; lalloro messo a dimora per
ricordare Gabriele DAnnunzio ; la lagestroemia
var. rosa , per onorare le donne pilota.
Ghiacciaia
In fondo alla carpinata , dove si alza una
montagnola vi la ghiacciaia .
Si tratta di una stanza sotterranea di circa 4 metri
cubi , costruita in mattoni e con soffitto a volta .
La montagnola segnata da un viottolo a spirale
limitato ai bordi da trachite.
Il Giardino Segreto
Tale luogo e situato oltre lala sud- est del
Castello prospiciente la Cappella , separato
dalla campagna da un alto muro di cinta e
contraddistinto da vialetti e spazi erbosi che
circondano una vasca termale in pietra.
Vi una grande ricchezza dessenze arboree
e arbustive molte delle quali annose se non
ultracentenarie quale una lagestroemia.
Il Muro delle Vigne
Oltre il giardino segreto, superato un cancelletto,
in prossimit di un vetusto muro di mattoni a vista
si trova un piccolo vigneto costituito da piante
centenarie .
Localizzazione e rapporti ambientali
Il Castello di San Pelagio ubicato lungo la strada
comunale che dallincrocio di Mezzavia (statale
Battaglia - Monselice), porta al paese delle Due
Carrare.
Lambiente circostante si presenta poco
antropizzato, pertanto possibile godere della
vista del profilo dei Colli Euganei e della
campagna limitrofa.
Valori scenografici
Molteplici e varie sono le mutazioni dei coni di
visuale e dei quadri prospettici dovuti alla
35. Due Carrare
localit
Carrara San Giorgio
57
complessa articolazione delle zone destinate a
giardino.
In particolare, risulta suggestiva la visione della
fioritura delle rose antiche e delle peonie, per la
variet dei colori, per il soave profumo e per
labbondanza dei fiori.
Stato di conservazione generale
Lo stato di conservazione del complesso da
considerarsi buono, grazie alla manutenzione
straordinaria e ordinaria.
Fisionomia della struttura vegetale
Il Giardino Delle Rose
Questo giardino chiamato anche Giardino di
Rappresentanza composto di varie aiole disposte
simmetricamente rispetto alla vasca delle ninfee
Tali aiole sono chiamate rispettivamente:
- aiola del Fairchild;
- aiola del Giuggiolo,
- aiola del Diospiro
- aiola della Soulangeana ;
- aiola del Grande elecottero
- aiola del Piccolo elicottero.
I tutti questi scomparti sono distribuiti a profusione
arbusti di rose antiche inglesi, francesi e tedesche.
Aiola Fairchild
E caratterizzata dallesistenza di due antichi
oleandri Nerium oleander L.
Al centro si trova un vecchio glicine azzurro
Wisteria sinensis L. Tra le rose si distinguono
due esemplari francesi, Paul Neyron (1869) e
Baronesse Rotschild (1868),
nellangolo a sinistra , si espande a forma di
fontana la rosa canina botanica Hogonis.
Aiola del Giuggiolo
E la seconda aiola a destra dove si eleva una
grande pianta di giuggiolo Zyzyphus Jojba. Il
parterre formato da rose ibridi moschata:
inglesi quali la Penelope ( 1924)e la Felicia (
1928) ; francesi Marie Parvie (1888) : tedesche
Gruss Aachen ( 1909)
Aiola del Piccolo Elicottero
In questa porzione di terreno sulla quale troneggia
un antico veivolo di dimensioni ridotte, ornata da
cespugli di rose di taglio alto e di taglio basso.
Le prime sono costituite da alcuni esemplari di :
Blance Moreau (1880), Blance Duble de Coubert
(1892), Alfred de Dalmas ( !855) e Contesse de
Mourinais ( 1843)
Le seconde sono rappresentate da Glorie de
Mosseaux ( 1852 ) e Chapeau de Napoleon.
Sul lato destro emergono per lo splendido colore
rosa incarnato alcune rose inglesi del 1913
Danae, cos chiamate in onere della ninfa.
Aiola del Grande Elicottero
Sul lato destro si nota una pianta di melograno,
(da fiore) Punica granatum L.
Quasi tutta la superficie di terreno e occupata da
cesplugli di rose molto antiche quali:le Celestial e
le Celsiane (1750 ) le Glorie de Guilan e le Felicit
Parmantier
Tra le essenze arboree si distinguono per la
maestosit due magnolie Magnolie grandiflora.
Quest aiola confina a sud con una porzione delle
antiche mura del giardino, lungo le quali fiorisce
una notevole variet di ortensie. Dietro al grande
elicottero sono posizionate splendidi cespugli di
peonie erbacee, Paeonie Duchesse de Nemour
dai fiori bianchi e profumati.
Aiola della Soulangeana
Deve il suo nome al tipo di magnolia che la
caratterizza, Magnolia soulangeana Bodin.
Un cespuglio di erba della pampas , Gynerium
argenteum, leva i sui bianchi pennacchi allangolo
dellaiola.
Anche in questo settore sono presenti cespugli di
rose, in particolare quelle del gruppo Burbon , del
gruppo Albo, del gruppo delle Galliche.
58
Aiola del Diospiro
Si tratta di unaiola composta da circa 35 piante
di rose del gruppo delle rose inglesi Austin .tutte
queste rose sono caratterizzate dalla rifiorenza ,
dal profumo , dal portamento morbido e dalla
resistenza alle malattie. Al centro si eleva un
centenario albero dei cachi Diospiro kaki L.fill
Giardino Segreto
Aiola dellAlloro
E caratterizzata dalla presenza di un alloro
centenerario, Laurus nobilis L che vi campeggia al
centro. Di lato si notano un melo da fiore, Malus
royalti, una catalpa ,Catalpa bignoides L., un
tiglio Tilia hibrida e una sofora , Sophora japonica
pendula L. una vecchia pianta di lill, Syringa
vulgaris L..e alcune peonie erbacee Paeonie.
Dietro lalloro vi una superficie di terreno
tondeggiate, ricoperta da iperico, Hypericum
calycinum L.
Aiola del Tiglio
Un esemplare maestoso di tiglio centenario ,
Tilia cordata Miller, s innalza per oltre 30 metri
di altezza . Alla base si nota un grande cespuglio
di eleagno, Eleagnus pungens L Spostato di
qualche metro si trovano: un annoso albero di
cachi Diospiro kaki L.fill., alcuni esemplari di
abete rosso ,Picea abies L.(Karsten), e una vecchia
lagestroemia , Lagestroemia indica L. Sullangolo
della vasca termale ombreggia un annosa sofora
,Sophora japonica pendula
Aiola del Cipresso Calvo
E la prima a destra entrando
dal cancelletto dove emerge
il cipresso calvo , Taxodium
disticum Richard, splendida
conifera dal rosseggiate colore
autunnale. In questo settore
si notano anche alcuni grandi
e vecchi tassi, Taxus bacata L.
Lapparato arbustivo costituito
da piante di viburno, Viburnum
opulus L., e Viburnum nano
sempervirens e da aucube
Aucuba japonica Thunb.
Parete dei Profumi
Questa parete del Castello che
si affaccia sul giardino segreto,
mostra una fitta vegetazione di
piante rampicanti . Tra queste
emergono antiche vigne di uva
bianca allevate a pergola sulle quali si intrecciano
la rosa Stanwell Perpetual , dai delicati fiori rosa,
la Felicit e Perpetu, l Alberic Barbier e la Clair
Matin
Evidenti per il grandi fiori blu azzurri e rosso
scuro, appaiono le clematidi mentre tra la
sarmentose passiflora , Passiflora caerulea L.
affiora rigoglioso e profumatissimo il gelsomino,
Jasminum grandiflorum L.Una bordura di piante
aromatiche quali lerba limoncina, Lippia trihylla
Kunt. , la lavanda, Lavandula angustifolia
L., il rosmarino , Rosmarinum officinalis L., la
menta Menthas L. salvia, Salvia officinalis L.
lorigano Origanum majorana L. completano
botanicamente questaiola.
La Carpinata e il Viale Areonautico
La prima costituita da un doppio filare di carpini,
Carpinus betulus L. la cui veneranda et, il loro
tronco contorto e le dimensioni, ne fanno dei
veri monumenti vegetali; il secondo, mostra un
esemplare di noce americano, Quercus alba L.,
un frassino Fraxinus ornus L., un alloro Laurus
nobilis L. una betulla, Betula popolufolia Marshall,
una lagestroemia , Lagestroemia indica L.
Fisionomia dellassetto idrico
Lassetto idrico costituito da una peschiera, da
una vasca per piante lacustri e da una vasca
termale purtroppo attualmente disattivata .
Stato di conservazione della struttura vegetale
Lassetto vegetale mostra interventi attenti e costanti
di manutenzione ordinaria, anche nelle zone pi
remote: in particolare emerge
una mirata e sapiente cura
del prezioso e consistente
patrimonio di rose antiche e
inglesi.
Bibliografia
A.Gloria, Il territorio
padovano illustrato, Padova
1862
G.Mazzotti, Le ville Venete,
Treviso,1987
A.Baldan, Ville Venete in
Territorio Padovano e nella
Serenissima Repubblica,
Abano, 1986
P.Bussadori, Oltre il Cancello,
Parchi e Girdini Storici,
Padova,1999 ..

SPECIE ANNOSE
Genere - specie Famiglia
Taxus bacata Sweet.
Laurus nobilis L.
Cupressus sempervirens L.
Diospiro kaki L.
Yucca gloriosa L.
Carpinus betulus L.
Cercis siliquastrum L.
Zyzyphus jojoba
Taxaceae
Leguminose
Cupressaceae
Ebenaceae
Agavaceae
Betulaceae
Leguminose
SPECIE PREGEVOLI PER CHIOMA E PORTAMENTO
Genere - specie Famiglia
Sophora japonica pendula L.
Catalpa bignoides Walt.
Magnolia grandiflora L.
Salix babylonica L.
Leguminose
Bignoniaceae
agnogliaceae
Salicaceae
SPECIE CHE COMPONGONO LASSETTO ARBOREO
Genere - specie Famiglia
Acer platanoides L.
Acer negundo Flamingo L.
Robinia pseudoacacia L.
Betula populifolia Marshall.
Fagus sylvatica L.
Fraxinus ornus L.
Aesculus hippocastanum L.
Magnolia x soulangeana Soulange-Bodin
Liqudambar styraciflua L.
Picea abies L.
Populus alba L.
Taxodium disticum L.(Richard)
Tlia cordata Miller
Thuya occindentalis L.
Platanus orientalis L,
Quercus rubra L,
Sequoia dendron giganteum Lindley
Tachycarpus fortunei Hook.
Syringa vulgaris L.
Aceraceae
Aceraceae
Leguminose
Betulaceae
Fagaceae
Oleaceae
Hippocastanaceae
Magnolaceae
Hamamelidaceae
Pinaceae
Salicaceae
Taxodiaceae
Tiliaceae
Cupressaceae
Platanaceae
Fagaceae
Taxodiaceae
Palmaceae
Oleaceae
SPECIE CHE COMPONGONO LASSETTO ARBUSTIVO
Genere - specie Famiglia
Aucuba japonica Thunb:
Buxus sempervirens L.
Calycanthus praecox L.
Nerium oleander L.
Cornus alba sibirica L.
Cornus kousa Hance
Eleagnus angustifolia L.
Esacallonia rosea Griseb
Euonymus europaeus L.
Phyladelphus virginalis L.
Forsythia Thunb.
Hibiscus syriacus L.
Lagestroemia indica L.
Ligustrum vulgare L.
Malus floribunda
Punica granatum L.
Osmanthus fragans Lour.
Osmanthus auranticus
Paeonia sufruticosa
Parrotia persica
Pittosporum tobiria Ait.fill.
Spiraea japonica L.
Viburnum opulus L.
Viburnum nanum sempervirens L.
Hydrangea quercifolia Bartram
Hydrangea paniculata Sieb .
Hydrangea serrata Thunb.
Hydrangea macrophylla Thunb
Rosa sp.
Cornaceae
Buxaceae
Calycanthaceae
Apocynaceae
Cornaceae
Cornaceae
Eleagnaceae
Escalloniaceae
Celastreaceae
Hydrangeaceae
Oleaceae
Malvaceae
Lytraceae
Oleaceae
Rasaceae
Punicaceae
Oleaceae
Oleaceae
Paenioceae
Hamamelidaceae
Pittosporaceae
Rosaceae
Caprfoliceae
Caprfoliaceae
Hydrangeaceae
Hydrangeaceae
Hydrangeaceae
Hydrangeaceae
Rosaceae
SPECIE CHE COMPONGONO LASSETTO ERBACEO
Genere - specie Famiglia
Aquilegia L.
Lippia triphylla Kuntze
Paeonia erbacea Sims
Mentha L.
Origanum L.
Hypericum calycinum L.
Nymphaea
Lavandula angistifolia L.
Ranucolaceae
Conv.-liliaceae
Paeonie
Labiatae -Laminaceae
Labiatae- Laminaceae
Hypericaceae
Nymphaeaceae
Labiatae

Fisionomia degli elementi compositivi botanici
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36. Cinto Euganeo localit Valnogaredo

Villa Contarini sorge nei pressi di Valnogaredo.
Fu costruita sui resti di un manufatto preesistente
nel 1704 ad opera dellarchitetto Andrea
Muttoni.
E un bellesempio di villa veneta con schema
planimetrico ad L costituito dalledificio della
villa e da due barchesse. I manufatti sorgono su
un terrazzamento rettangolare e definiscono un
ampio prato aperto verso sud-est. La terrazza si
apre verso lesterno con dei cancelli marcati da
statue, presumibilmente realizzate dal Bonazza
nel XVIII. La balaustra in pietra presenta una
sequenza di piedistalli dove al posto delle statue
originarie, sono collocati ora vasi di agrumi.
Verso sud ad una quota inferiore si estende
larea dellantico brolo, anchesso delimitato da
un muro di cinta.
Il sito un complesso di estremo interesse per
impianto planimetrico e ruolo di emergenza
paesaggistica apprezzabile dalle colline che lo
circondano.
Il suo stato di conservazione ottimo grazie alla
sensibilit dei proprietari.
Bibliografia
A.Baldan, Ville venete, il territorio padovano
nella serenissima repubblica, Abano Terme
1986. p 146
60
Villa Dolfin a Mincana, nelle vicinanze di
Battaglia, lungo la strada che da Padova porta
ad Este, frutto della trasformazione di un edificio
preesistente in una villa nobile e spaziosa fatta
realizzare con ogni probabilit nei primi anni del
1700 da Dionisio Dolfin, patriarca di Aquileia.
Ledificio nelle sue nuove fattezze ritratto nel
libro che il botanico tedesco Volkamer pubblica
nel 1914.
Il complesso raggiunse, il suo pi alto splendore
negli ultimi decenni del XVIII secolo sotto la guida
di Daniele I Dolfin, detto Andrea, ambasciatore
della Serenissima presso la corte di Francia dal
1779.
La figura di Andrea Dolfin colto e raffinato
conoscitore delle arti centrale e determinante
nella ricca serie di proposte, progetti e realizzazioni
che, attorno al tema del giardino della Mincana,
vedono coinvolti figure di rilievo internazionale.
Nonostante il ricco apparato documentario
esistente, la storia poco indagata di questo sito
risulta ancora oscura e confusa in alcune parti.
Esoprattutto difficile comprendere, vista la scarsit
di tracce residue, ci che rimasto fantastico
progetto e quello che invece stato effettivamente
realizzato. A questo proposito risulta determinante
il carteggio tra Andrea Dolfin da Parigi e lagente
e procuratore generale Luigi Ballarin.
Il primo fondamentale documento che riporta il
complesso nel suo insieme contenuto nel dossier
che Bartolomeo Deverato redige nel 1777. Il
disegno raffigura lintero giardino organizzato
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37. Due Carrare


in scomparti rettangolari dove trovano posto
elaborati parterres, un labirinto, peschiere e
fontane, un orto botanico ed un boschetto, tutto
delimitato da viali alberati e racchiuso da un
muro ornato di statue. Il disegno fu probabilmente
redatto in vista di un progetto di trasformazione e
ammodernamento del parco ma non chiaro se
lopera sia una fedele registrazione dello stato di
fatto o se contenga gi indicazioni progettuali.
Lidea di ripensare la trasformazione dellassetto
del parco settecentesco in un pi moderno
giardino di evocazione inglese diventa tema
F. Bettini, progetto di un nuovo giardino per villa Dolfin a Mincana, pubblicato
dal De Rouge nel frontespizio del Cahier XII Jardin anglo-chinois nel 1784
61
F. Bettini, progetto di
un nuovo giardino per
villa Dolfin a Mincana,
pubblicato dal De
Rouge nel frontespizio
del Cahier XII Jardin
anglo-chinois nel 1784
ricorrente di alcune interessanti elaborazioni
e proposte che furono redatte a Parigi sotto la
guida di Dolfin. Determinante a questo proposito
la figura di Francesco Bettini, particolare
personaggio che, arrivato a Parigi al seguito del
Mocenigo si afferm presto nel mondo artistico
parigino come decoratore e progettista di giardini.
Il primo progetto fu pubblicato sul frontespizio del
Cahier XII des Jardins anglo-chinois da Le Rouge
nel 1784 (ma risale probabilmente al 1780).
Il disegno riporta un progetto originale e
fantasioso costituito da unarticolata sequenza
di quadri scenici caratterizzati da tematismi
particolari. A questo progetto se ne aggiunse un
altro, sempre ad opera del Bettini, in cui il sito
viene trasformato in un complesso giardino dove
i caratteri del giardino regolare alla francese si
coniugano e contrappongono con un ampio
giardino irregolare.
Ci che venne realizzato a Mincana sotto la
guida del Ballarin, e ben descritto nella sua
corrispondenza, sembra essere unadattamento
al sito delle indicazioni di questultimo progetto.
Nei carteggi troviamo pi volte citato il nome
di Giovanni Antonio Selva che fu chiamato nel
1783 a dare un giudizio sui lavori che si stavano
completando per trasformare lantico giardino
geometrico in un giardino informale. In una
lettera successiva alla visita del Selva (della quale
riportiamo uno stralcio) il Ballarin descrive ad
Andrea Dolfin le modifiche fatte al giardino.
Il giardino, tutto sovvertito dalle operazioni delle
fontane, ridotto tutto in livello, e regolati i disegni
si vedono dominare le zampillazioniquestanno
si former la curva di molte nicchie delle statue. La
cedrera si conservata molto bene nellinvernata
Si discender dalla cedrera si entrer in un
piccolo allee che finir in una prospettiva formata
da una rupe, da cui sortir una cascata dacqua
a precipizio, che sar raccolta da una vasca. Al
di sopra della rupe vi sar una gabbia a cupola,
per ponervi uccelli da canto, sortir dalla vasca
un rivello scoperto che passer per la fagianeria
e scoler in pescheriaIl boschetto gi
ridotto, resta a farsi la cascata dacqua se non
comander diversamente. Della ricchezza e
complessit riscontrata nella documentazione sul
sito non rimane ora che qualche debole traccia.
La parte anteriore della villa conserva ben poco
dellimmenso giardino, mentre sul retro alcune
piante secolari rappresentano gli unici frammenti
dellantica sistemazione. Nella parte posteriore
rimane anche un piccolo canale artificiale adibito
a suo tempo a peschiera.
Bibliografia
- M.Azzi Visentini Il giardino veneto tra sette e
ottocento, Milano 1988, pp.171-186
- Ballerini L. Epistolario con cav. Dolfin Museo
Correr Venezia, P.D., cod. 255 b
- G.F.Dolfin I Dolfin, Milano 1924
62
38.Monselice
localit Rivella
In localit Rivella si trova Villa Emo Capodilista
, gi Maldura, attribuita a Vincenzo Scamozzi. Si
presume che , in occasione della realizzazione
della Villa , sia stato disegnato anche un piccolo
giardino a parterre che fungeva da elemento
di raccordo tra laccesso dal canale e lingresso
alledificio.
Da una mappa settecentesca di propriet della
famiglia, si pu notare infatti la presenza di un
giardino regolare corredato da due peschiere e
da filari di alberi.
Il giardino nellOttocento scomparve del tutto e fu
destinato a terreno coltivato.
Lattuale sistemazione del giardino opera della
contessa Giuseppina Emo Capodilista che, negli
anni Sessanta di questo secolo, ha espiantato
le coltivazioni a mais ritrovando linvaso delle
antiche peschiere, ha ridisegnato un giardino
formale con siepi di bosso , ghiaia e prato, ha
piantato u bel frutteto a spalliera e ha delimitato il
giardino con lunghi filari di pioppi cipressini e una
fitta galleria carpinata.
Lopera stata completata dalla figlia Marina che
ha corredato le aiuole fiancheggiate dalle scure
siepi sempreverdi con variegati bordi di fiori che
alternano le loro fioriture per tutto lanno.
Bibliografia
R.Valandro, Monselice e i suoi monumenti, Zileo,
Este, 1986.
A.Baldan, Ville venete in territorio padovano e
nella serenissima repubblica, Abano Terme,
1986.pp.291-294.
G.Bresciani Alvarez, Segni ed emergenze
architettoniche, in A.Rigon ( a cura di ), Monselice.
Storia, cultura ed arte di un centro minore del
Veneto, Monselice, 1994.pg.482-484.
M.Cunico,Il giardino di Villa Emo Capodilista alla
Rivella, Monselice, in M.Cunico, P.Giulini, Nei
giardini del Veneto, Milano,1996.pp.129-133
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Il giardino databile alla prima met dell
Ottocento: in una planimetria conservata
nellarchivio della famiglia e datata 1851 risulta il
rilievo delle piante fra cui una maestosa Magnolia
grandiflora, gi catalogata, cresciuta da una
talea dellesemplare collocato nel complesso dei
Frari a Venezia.
Anche se quindi il giardino ottocentesco, risulta
interessante la mescolanza tra disposizione
irregolare delle sue piante , tra cui spicca una
bella Sophora japonica pendula, e disegno di
aiuole e percorsi che seguono un andamento pi
regolare impostato sul dritto percorso di accesso
alla villa.
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39. Montagnana
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Nota storica
Il nucleo pi antico di palazzo Mancini, situato
vicino al famoso palazzo Pisani progettato dal
Palladio, appena fuori Porta Padova, risale al XVIII
secolo; i corpi di fabbrica aggiunti e gli edifici
di servizio, porcilaia, scuderia, stalla, cantina
ed i locali per la liscia
1
, appartengono invece
allultimo ventennio del XIX sec..
In questo periodo sono stati costruiti anche i
manufatti di pertinenza del parco: la ghiacciaia, il
gazebo, la serra, il semenzaio e la voliera.
Larea verde che circonda il complesso, presenta,
sul piano tipologico, stilistico e cronologico,
due differenti impianti: uno formale a parterre
creato nel 1969; uno informale di tipo romantico-
pittoresco, realizzato tra la fine dellOttocento ed i
primi del Novecento.
Lettura dello stato di fatto
Il sito verde in esame si sviluppa posteriormente
al palazzo ed accessibile sia dallo stesso sia dal
cancello che si apre sulla strada. Esso suddiviso
in tre zone contigue: il giardino prospiciente, la
facciata a nord del palazzo, il parco parterre,
ed il brolo .
Il giardino
E una superficie di terreno sulla quale insiste al
centro unampia aiuola, dal profilo che ricorda
il gusto francese delle broderie, orlata da una
doppia siepetta di bosso e qualificata agli estremi
opposti, in senso longitudinale, da arbusti topiati
a sfera.Sullo sfondo si staglia un imponente e
suggestivo esemplare di Taxodium disticum ,vera
oasi di rifugio per le tortore , abbeverato da un
canale sotterraneo che scorre sotto un grazioso e
antico castelletto.
Da questa zona parte un camminamento che
conduce ad un angolo appartato ricco di arbusti
sempreverdi e da fiori che circondano una vasca-
fontana in pietra con statua di un putto e ad un
boschetto di bamb Semiarundinaria fastosa.
Sulla fontana appoggia elegantemente un
bellesemplare di Ginkgo biloba L.
Il parco
Di ridotte dimensioni, cintato a nord da un muro
di mattoni a vista, questo parco si sviluppa, anche
se lievemente, su quote differenti.
Il terrapieno, che nasconde la ghiacciaia a cui si
accede dal lato esterno, la zona pi rilevata e
mostra sulla sommit la vecchia struttura in ferro
del gazebo.
Lintero impianto del parco regolato da un
sentiero sinuoso che ritaglia zone curvilinee
sistemate a prato, e aree immerse in una densa
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40. Montagnana
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verdura di annosi Taxus baccata.
Sul lato pi ombroso del parco si trova la voliera:
un interessante manufatto a pianta rettangolare
entro il quale ancora visibile, in discreto stato di
conservazione, un castelletto in miniatura.
Il brolo
La disposizione articolata a serraglio degli
annessi rustici, ha creato delle superfici di terreno
interne a cielo aperto, che offrono suggestivi scorci
anche su palazzo Buzzoni :le adiacenze conducono
verso nord al brolo, unarea rettangolare di circa
4000mq ., di antico utilizzo ,adibita da oltr un
secolo a frutteto e vigneto. Nel 1995 stato qui
ripristinato un brolo tradizionale su un disegno
preciso basato siu due viali perpendicolari e
quattro aiole centrali disposte a formare un angolo
di 45 con gli assi.Il brolo limitato ad ovest da un
ampio anfiteatro di arbusti e da un filare di carpini
.Sul lato opppposto si sviluppa un prolungamento
ideale del parco: un viridarium di pregiate
latifoglie Sul lato nord si allunga una quinconcia
di frutteto di piante autoctone che termina in delle
spalliere di vite :Sul lato opposto , un pergola
di glicine circonda un vecchio albicocco :il tutto
appoggia sun prato allinglese molto curato e
circondato da arbusti da fiore.Sul brolo insiste
dal parco lo splendido Fagus selvatica tricolor L.,
messo a dimora nel 1905.accanto ad
esso si trova lapertura della ghiacciaia
e di fronte la serra.
La serra
Limita il lato nord del brolo lungo via
Altiero:.
Allo stato odierno questo manufatto
architettonico della fine del XIX sec.,
evidenzia le profonde trasformazioni
strutturali avvenute negli anni Cinquanta
e Sessanta del XX sec.. In particolare
sono state tolte in gran parte le originali
vetrate con le rispettive intelaiature
e sostituite con altre recenti , nonch
rimosse le colonne lignee di sostegno
alle travi del soffitto , ed il tetto stato
rifatto con mattoni e tegole

La ghiacciaia
Si tratta di un edificio a volta
autoportante, realizzato fuori terra e
ricoperto da terreno di riporto a formare
un rialzo artificiale, sul quale si elevano
alberi e arbusti.
Internamente, viene riproposta la
tipologia della ghiacciaia veneta
2
, costituita da
un vano centrale rotondo in mattoni, collegato
con lesterno mediante un cunicolo.
Localizzazione e rapporti ambientali
Il complesso Mancini, ubicato circa a circa 150
m. da Porta Padova, costituisce un elemento del
tessuto edilizio che compone il fronte destro della
strada daccesso alla citt murata.La propriet si
sviluppa a nord sino a Via Altiero e sul lato est
prosegue nel palazzo Buzzoni , le sue adiacenze
e il suo cortile , della stessa propriet .lo sviluppo
delle essenze di alto fusto recentemente inserite
, quale viridarium ,nel brolo , avr leffetto di
proteggere completamente la propriet dalla vista
di insediamenti residenziali.
Valori scenografici
Nonostante il limitato sviluppo del parco, si
registra nel suo interno una sequenza di suggestivi
scorci e di gradevoli effetti cromatici, dovuta ad
una flora selezionata sul piano qualitativo.
Stato di conservazione generale
Il sito allo stato attuale, si mostra in buone
condizioni, grazie alle cure costanti da parte dei
proprietari.
In particolare, tutto limpianto verde evidenzia
1
Con questo termine erano indicati i luoghi idonei alla bollitura ed al lavaggio dei panni con la cenere,
in voga sino agli anni 50 del nostro secolo.
2
V. SCAMOZZI, La Ghiacciaia artificata, in Trattato di architettura universale, parte I, Libro terzo,
Cap. XXIX, Venezia 1714
interventi appropriati di manutenzione ordinaria
e straordinaria.

Fisionomia della struttura vegetale
L uscita posteriore della villa si apre su unampia
distesa erbosa.
Una piccola scalinata conduce dal salone
passante del palazzo al giardino formale
aprendosi su unaiola contornata da una doppia
siepe di bosso, Buxus sempervirens L.,.di qui
si sviluppano due percorsi: uno porta dritto tra
la fontana e lalta siepe di lauroceraso Prunus
laurocerasus L al castelletto ed al gigantesco
Taxodium disticum ricco di sviluppati pneumatofori.
Qui si ammirano rose , ligustri ed un boschetto
circolare di bamb. Notevole anche il Ginkgo
biloba L. femmina che si appoggia sulla
fontana.:Questo percorso continua accanto alla
collinetta del gazebo, anticamente rinfrescato
dalla sottostante ghiacciaia, a riunirsi con laltro
percorso in provenienza dal cancello dentrata :
Questo procede invece verso il brolo dopo aver
costeggiato la scuderia e le adiacenze, antica
dimora della servit , la cui facciata dipinta porta
la data del 1878.
Lessenza dominante del parco e il Taxusus baccata
L., presente con una ventina di grandi esemplari e
con molti giovani germogli. Il singolo albero pi
67
Fisionomia dellassetto idrico
Non stato rilevato alcun tipo si assetto idrico.

Stato di conservazione della struttura vegetale
Lo stato di conservazione della struttura vegetale
ottimo
La dislocazione delle essenze del giardino
precisa e motivata.Dal parco romantico allinglese
ottocentesco con gli annosi tassi propri del primo
disego , si passa con sorprendente continuit al
ricostruito brolo di stile pi antico , ornato da
un frutteto autoctono e riparato dallesterno da
pregiate essenze latifoglie .Lassetto vegetativo
del giardino costantemente monitorato
SPECIE ANNOSE
Genere - specie Famiglia
Taxodium distichum Taxodiaceae
Magnolia grandiflora L. Magnoliaceae
Buxus sempervirens L. Buxaceae
Fagus sylvatica Tricolor Fagaceae
Fagus Sylavatica Purpurea Fagaceae
Carpinus betulus Fastigiata Carpinaceae
Liriodendron tulipifera Magnolaceae
Tilia cordata Tliaceae
Liquidambar styraciflua Hamameliaceae
Nyssa Selvatica Nyssaceae

SPECIE PREGEVOLI PER CHIOMA E PORTAMENTO
Genere - specie Famiglia
Taxus baccata L. Taxaceae
Osmanthus fragrans Lour. Oleaceae
Sophora japonica Pendula Leguminose
Aesculus hippocastanum Briotii ippocastanaceae
Acer platanodes Aceraceae
Acer pseudoplatanus Aceraceae
Acer cappadocium Aceraceae
Robinia pseudoacacia Frisia Leguminosae
Juglas regia Juglandaceae

SPECIE CHE COMPONGONO LASSETTO ARBOREO
Genere - specie Famiglia
Thuja orientalis L. Cupressaceae
Picea excelsa Link Pinaceae
Picea pungens Engelm. Pinaceae
Pinus nigra Arn. Pinaceae
Cedrus atlantica Carrire Pinaceae
Cedrus atlantica Carrire var. glauca Pinaceae
Populus nigra Duroy var. italica Salicaceae
Celtis australis L. Ulmaceae
Morus alba L. Moraceae
Prunus avium L. Rosaceae
Prunus cerasifera Ehrh. var.Pissardii Rosaceae
Robinia pseudoacacia L. Leguminosae
Aesculus hippocastanum L. Hippocastanaceae
Ailanthus altissima Swingle Simaroubaceae

SPECIE CHE COMPONGONO LASSETTO ARBUSTIVO
Genere - specie Famiglia
Prunus laurocerasus L. Rosaceae
Euonymus japonicus L. Celastraceae
Aucuba japonica Thunb. Cornaceae
Aucuba japonica Thunb. var. crotonifolia Cornaceae
Chimonanthus praecox L. Calycanthaceae
Phyllostachys mitis A. et. C. Rivire Graminaceae
Aesculus parvuflora Juglandaceae
Ligustrum vulgare Oleaceae
Hybiscus syriacus Malvaaceae
Hydrangea hortensis Hidranceacea
Philadelphus virginalis Hihdrangeaceae
Weigelia Caprifoliaceae
Buddleia Loganiaceae

SPECIE CHE COMPONGONO LASSETTO ERBACEO
Genere - specie Famiglia
Musa paradisiaca L. Musaceae
Yucca gloriosa L. Agavaceae
Fisionomia degli elementi compositivi botanici
spettacolare del parco probabilmente il Fagus
sylvatica tricolor.Il sottobosco costituito da
edere e da Aesculus parviflora , bordate lungo
i sentieri da convallaria :cespugli compatti di
aucuba Aucuba japonica Thum ., bosso Buxus
sempervirens L., annoso si trova a nord della
ghiacciaia.
Lasciando a sinistra il grande faggio sopra
menzionato , si entra attraverso un cancello nel
brolo, dove si incontra una bella pergola lignea
di glicine Wistaria sinensis che avvolge un annoso
e ritorto albicocco. Sulla destra si incontra un
altro faggio , piantato nel 1970 , Fagus sylvatica
purpurea ,e, di seguito a continuare idealmente
il viridarium e a proteggere da viste indiscrete ,
molte essenze piantate nel 1995 : Sophora japonica
Pendula, Liriodendron tulipifera, Fagus selvatica
Lanciata, Aesculus hippocastanum Briotii, Acer
platanoides, Miller, Acer cappadocium , Magnolia
grandiflora , liquidambar styraciflua L., Nyssa
silvatica Marshal, Tilia cordata.
La quinconcia sul lato nord costituita da tre filari
di giuggioli , nespoli, melograni, ciliegi, mandorli,
perie meli.
Nella serra sono ricoverati nei mesi freddi una
ventina di grandi vasi di limoni, Citrus sp.pl. ed
altrettanti di oleandri , che dalla primavera
allautunno ornano il viale longitudinale del brolo.
Lanfiteatro di arbusti comprende un centinaio di
alberelli:osmonto, ligustro, ibisco, lill, calicanto,
filadelfo, weigela e buddleia.
Alle spalle dellanfiteatro corre un filare di
carpini Carpinus betulus Fastigiata creando un
suggestivo corridoio ombroso:
Arbusti da fiore sono anche disposti lungo tutto il
muro di mattoni a vista che cinge il brolo, insieme
a tre Amelanchier Lemarckii.
Le quattro aiole centrali ospitano rose ( R.rugosa,
Chinensis e Meilland), salvia, lavanda, rudbeckia,
iperico. Altre aiole pi ombreggiate ospitano iris,
peonie arbustive e ortensie
professionalmente. Lo sfalcio e la manutenzioni
del tappeto erboso avvengono ovunque con
regolarit.
68
Il Palazzo fu fatto costruire dalla famiglia veneziana
dei Contarini verso la fine del 1500. Insieme al
Palazzo furono realizzati anche due piccoli giardini
costruiti su due terrazze in piano scavate nella
dura roccia del colle. Il giardino principale, posto
sul fronte principale del palazzo, si affacciava
con un terrazzo semicircolare verso la vista della
citt e della pianura. Sul fianco del Palazzo era
il giardino dove Niccol Contarini coltivava la
sua collezione di piante rare, collezione cos
importante da meritare numerose citazioni e visite
da parte dei botanici di tutta Italia.
Fino agli anni Sessanta del 1900 il giardino
segreto era disegnato da aiuole in bosso e
grandi, vetusti cipressi che formavano un luogo
di grande suggestione cintato dalla bella mura
ritmata da edicole con statue. Ora questo vecchio
parterre stata sostituito da un prato.
Bibliografia
A. Baldan, Ville venete in territorio padovano e
nella Serenissima repubblica, Abano Terme, 1986,
pp.182-184
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41. Este
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42. San Pietro
Viminario
localit
Vanzo
A villa Viaro Giustinian, il cui impianto originario
risale al XVI secolo, si giungeva un tempo, dopo
aver attraversato un cancello monumentale,
percorrendo un viale alberato da tigli, stretto
alla fine da due enormi Cedrus libani ; quello
a sinistra guardando la villa stato
abbattuto da un fulmine diversi anni
fa.
La villa presenta sul retro un parco
storico di tipo geometrico, anche se
lo stato di degrado in cui versa non
consente di apprezzare il tracciato
originario, se non per alcuni tratti.
Nel parco sono presenti alberature
di grandi dimensioni e di specie
singolari, come un Taxus nano
dallesteso sviluppo orizzontale e due
Cryptomeria japonica.
Percorrendo lasse principale del
parco, verso la zona pi remota della
villa, sincontrano dapprima un pozzo
e successivamente un abbeveratoio
per uccelli; infine si giunge ad una
collinetta artificiale a gradoni, al cui
centro un capitello in pietra segnava anticamente
il fulcro di un labirinto vegetale, ora scomparso.
A lambire la collinetta vi era un canale, ormai
prosciugato per labbassamento della falda idrica,
attraversabile mediante un ponticello di legno.
Durante il periodo primaverile, il parco si
arricchisce della presenza di piante di limone che
sono disposte sui basamenti in pietra lungo i percorsi
principali, dopo aver svernato nella barchessa adibita
a serra.
Lo stato di degrado del parco, oltre allevidente
mancanza di una costante manutenzione, da
attribuirsi in parte alle frequenti trombe daria,
abbattutesi nel corso degli anni, che con violenza
hanno sradicato e compromesso gravemente la
vegetazione.
La villa appartiene alla famiglia Giustinian dal
lontano 1670, anno in cui Francesco Giustinian
ottiene la propriet dal suocero, Vincenzo Viaro.
Sullintero sito vige un regime di vincolo, in base alla
legge 1089 del 1939.
Bibliografia
Baldan A., Ville Venete in territorio padovano e nella
Serenissima Repubblica, Abano Terme, 1986, pp.
466-467-468.
AA.VV., Enciclopedia dei Comuni dItalia, Il Veneto
Paese per Paese, vol.V, Firenze, 1982, pp. 94-95.
Gloria A., Il Territorio Padovano Illustrato, Bologna,
1983, vol.III, pp. 125-126.
Mazzotti G., Le Ville Venete, Treviso, 1954, p.225.
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Villa Colpi risale alla prima met del 1700 e con
ogni probabilit anche limpianto del giardino. I
catasti austriaco e austro-italiano offrono notizie
sullestensione e la forma del giardino stesso:
dal loro confronto possibile dedurre
che lestensione del giardino rimasta
immutata nel tempo, e che lunica
trasformazione possa essere stata la
costruzione di un edificio accessorio
alla villa, che non ha modificato
lorganizzazione degli spazi esterni.
Attualmente, il giardino cinto da unalta
recinzione in muratura nella quale si
aprono tre accessi; quello centrale porta
direttamente allingresso della villa,
attraverso un breve percorso rettilineo
affiancato da due siepi di bosso (Buxus
sempervirens); quello pi stretto laterale, inquadra
un percorso molto lungo; il terzo permette
lingresso alle automobili, tramite un percorso
affiancato da tre esemplari di Diospiro sp.
Il giardino pu essere diviso in tre zone specifiche,
cos come propone la sequenza che si offre
al visitatore. La prima, quella a nord, la pi
formale, con quattro grandi aiuole in bosso che
racchiudono degli alberi, fra i quali emergono
una Magnolia grandiflora e un Pinus pinea,
unaltra con piante annuali (Impatiens sp. ed
altre), e le altre due vari arbusti; verso la strada,
c un piccolo frutteto.
La parte centrale del giardino davanti alla facciata
principale della villa, divisa in due parti, dal viale
daccesso, delineate da una siepe, dove crescono
una serie di conifere, latifoglie ed arbusti. Si
tratta per la maggior parte di esemplari giovani,
piantati dopo la tromba daria dell87. Lunico
albero rimasto, di una certa dimensione, un
Pinus pinea.
Vicino alla strada vi un boschetto , composto
da una decina di alberi di varie dimensioni e
specie, la maggior parte dei quali giovani, mentre
il resto lasciato a prato con una zona dedicata
al gioco per i bambini. Lunico elemento di pregio,
in questa parte del giardino, un filare di pioppi
cipressini (Populus nigra Italica) affiancato al muro
che separa il giardino da quello adiacente.
Bibliografia
Monicelli F., Montagner S., Guida alle Ville venete,
Verona, 2000, p.139.
43. Terrassa
Padovana
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Nota storica
Non stato possibile reperire notizie circostanziate
sulliter storico del complesso Chinaglia, poich
mancano del tutto ricerche e studi approfonditi.
Documenti catastali tuttavia, attestano
ledificazione dellattuale palazzo e dei fabbricati
annessi, tra la fine dellOttocento ed i primi del
Novecento.
Limpianto dellarea verde pertinente, ora residua,
rivela accenti stilistici post-romantici, identificati
grazie ad alcuni segni rimasti nel sito.
Lettura dello stato di fatto
Il complesso formato dal palazzo, dalla serra
e dagli annessi rustici, edificati principalmente
secondo lo stile eclettico, si trova ubicato appena
fuori Porta Padova, lungo il lato sinistro della
statale Padova-Montagnana.
Il Palazzo
Ledificio mostra due facciate, una rivolta a nord
e laltra a sud.
La prima, esposta sulla strada statale, richiama,
insieme al muro di cinta, lo stile neogotico;
la seconda, affacciata sul giardino, ripropone
invece la consueta tipologia della villa veneta
settecentesca.
Allinterno della dimora sono ancora visibili, in
discrete condizioni, gli affreschi dec, realizzati nei
primi anni del Novecento.
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44. Montagnana
Ad ovest del palazzo ubicato ledificio
rustico: unarticolata e interessante costruzione
caratterizzata da un portico di legno e tegole,
sostenuto da singolari colonne rotonde in mattoni
faccia a vista. Recentemente la villa ha subito un
intervento di restauro e risanamento conservativo.
Il Parco
Lassetto compositivo, purtroppo residuo e
appena leggibile, di tipo irregolare, disposto
asimmetricamente rispetto al palazzo e rilevato
solo nella zona della collinetta che nasconde
la ghiacciaia. Adiacente a questultima, inizia
litinerario di un fossato, che, attraversando il
giardino, porta, con il suo andamento sinuoso,
sino al laghetto con lisola, sulla quale troneggia
un grande taxodium, circondato da una siepe di
ligustro.
In asse allentrata della dimora, si trova una
singolare fontana circolare, ornata al centro e
lungo tutto il bordo, da una serie di putti (alcuni
di essi purtroppo monchi e acefali), con foglie di
acanto.
Quanto rimane del manto arboreo e arbustivo si
trova concentrato sul lato est dellarea
La Serra
Il manufatto, fatiscente, addossato sulla parete
interna del muro di cinta che costeggia la strada
statale.
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Di pianta rettangolare, attualmente privo del
tetto, degli infissi originari e delle vetrate.
E ancora agibile laccesso alla serra, dislocato sul
lato corto, verso il palazzo.
La Ghiacciaia
Costruzione occultata da un terrapieno coperto
da una fitta vegetazione arborea e arbustiva.
Internamente si rileva il perpetuarsi di una
tipologia analoga a quella delle ghiacciaie venete
sette-ottocentesche: un locale a forma di tronco di
cono rovesciato, con volta in mattoni, pavimento
sfondato e cunicolo daccesso.
Localizzazione e rapporti ambientali
Il parco dislocato sul lato sud del palazzo
Chinaglia, nasce in un territorio urbano, fuori
Porta Padova, costellato da eventi edilizi dalto
valore architettonico, tra i quali si distingue
Palazzo Pisani del Palladio.
A sud il parco confina con unarea non
antropizzata, ma incolta.
Valori scenigrafici
Non sono stati registrati aspetti scenografici
significativi a causa del grave degrado in cui versa
il parco.
Stato di conservazione generale
Il giardino si trova oggi in uno stato di completo
abbandono, il quale, oltre allannosa incuria,
ha determinato il deperimento e la scomparsa
dalcuni alberi e tratti di siepi, la proliferazione
di una vegetazione spontanea e infestante, il
degrado degli oggetti architettonici e lapidei, il
tracollo dellassetto idrico.
Va inoltre segnalato linserimento improprio
(anche se necessario) di vistose strutture per
disabili.
Fisionomia della struttura vegetale
Il parco occupa tutta la parte posteriore della
villa.
Una semplice aiuola di forma allungata,
doppiamente profilata in bosso, Buxus
sempervirens L., disegna il piccolo spazio prativo
che separa la villa dal rimanente giardino.
L aiuola ravvivata da essenze fiorite mentre
alcuni tassi, Taxus baccata L., creano uno sfondo
scuro che ben contrasta con i colori vivaci dei fiori
dellaiola.
L uscita a sinistra dello spazio prativo d
direttamente su un sentiero erboso, bordata
a sinistra da una siepe di lauroceraso, Prunus
SPECIE ANNOSE
Genere - specie Famiglia
Taxus baccata L. Taxaceae
Taxodium distichum Richard Taxodiaceae
Fagus sylvatica L. var. tricolor Fagaceae
Wisteria sinensis Sweet. Leguminosae
Buxus sempervirens L. Buxaceae

SPECIE PREGEVOLI PER CHIOMA E PORTAMENTO
Genere - specie Famiglia
Acer pseudoplatanus L. Aceraceae

SPECIE CHE COMPONGONO LASSETTO ARBOREO
Genere - specie Famiglia
Libocedrus decurrens Florin Cupressaceae
Juglans regia L. Juglandaceae
Prunus laurocerasus L. Rosaceae
Prunus armeniaca L. Rosaceae
Ilex aquifolium L. Aquifoliaceae
Vitis vinifera L. Vitaceae

SPECIE CHE COMPONGONO LASSETTO ARBUSTIVO
Genere - specie Famiglia
Cotoneaster horizontalis Decne Rosaceae
Rosae L. sp.pl. Rosaceae
Hydrangea macrophylla L. Hydrangeaceae
Aucuba japonica Thunb. var. crotonifolia Cornaceae
Phyllostachys mitis A. e C. Rivire Graminaceae

SPECIE RAMPICANTI
Genere - specie Famiglia
Parthenocissus tricuspidata Plancon Vitaceae

SPECIE ERBACEE
Genere - specie Famiglia
Convallaria japonica L. Liliaceae
Iris sp.pl. L. Iridaceae
Phyllitys scolopendrium Schott. Polypodiaceae
Fisionomia degli elementi compositivi botanici
Fisionomia dellassetto idrico
Originariamente il sistema idrico era costituito
da unefficiente e articolata rete di drenaggio,
che risolveva contemporaneamente i problemi
dirrigazione e laspetto ornamentale del
giardino.
Attualmente parte dellimpianto stato occultato.
Stato di conservazione della struttura vegetale
Lo stato di conservazione della struttura vegetale
buono.
Lassetto arboreo disposto con armonia; le
essenze che lo compongono evidenziano un buon
stato fitosanitario.
La pulizia delle infestanti e del secco vengono
effettuate regolarmente, essenze estranee sono
frenate dallo sviluppo di un abbondante tappeto
dedera, Hedera helix L. . Il piano di calpesto ed i
viali sono ben leggibili.
Un cipresso calvo, Taxodium distichum Richard,
di grosse dimensioni costituisce un elemento
fortemente rappresentativo dellantico impianto.
Lo sviluppo di numerosi virgulti d ippocastano,
Aesculus hippocstanum L., a portamento arbustivo,
costituiscono una singolarit compositiva in
armonia con il disegno del giardino
laurocerasus L., e a destra da una estesa e
compatta macchia di bamb, Phyllostachys mitis
L. .
Il rimanente spazio organizzato in terrapieni di
diversa forma ed estensione separati da sentieri
inerbiti.
Il terrapieno che ricopre la ghiacciaia
ammantato dedera, Hedera helix L.; ovunque
vi sono piante di bosso, Buxus sempervirens L., a
portamento arboreo, annose, intervallate da rari
cespugli di filadelfo, Phyladelphus virginalis L.,
agrifoglio, Ilex aquifolium L., ed un tasso, Taxus
baccata L., annoso.
Dove la collinetta degrada verso il brolo,
allombra di un grande faggio, Fagus sylvatica L.,
var. tricolor, annoso si stende una grande macchia
diris, Iris sp.pl. L.
A sinistra, accanto al muro del lavatoio si innalza
un grosso esemplare di cipresso calvo, Taxodium
distichum Richard, annoso.
Un terrapieno rotondeggiante, al centro del
giardino, interamente ricoperto da cotoneaster,
Cotoneaster horizontalis Decne, e profilato da
convallaria, Convallaria japonica L..
Altri due terrapieni dalla forma allungata
decorrono parallelamente agli annessi rustici.
Il primo, prossimale ai fabbbricati, ombreggiato
da un tasso, Taxus baccata L., annoso, da un acero
di monte, Acer pseudoplatanus L., pregevole per
chioma e sviluppo. Sorgono qua e l essenze di
ligustro, Ligustrum vulgare L., carpino, Carpinus
betulus L., e bosso, Buxus sempervirens L., mentre
due vigorosi cespugli di aucuba, Aucuba japonica
Thunb., ed ippocastano, Aesculus hippocastanum
L., a portamento arbustivo, creano un cono di
visuale sullo spazio prativo della villa.
La parete dell annesso rustico, in prossimit della
villa abbellita da un pregevole esemplare di vite
americana, Parthenocissus tricuspidata, Planch.,
Parthenocissus quinquaefolia Planch., mentre
un glicine, Wisteria sinensis Sweet, avvolge un
pergolato a ridosso del muro.
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45. Este
Nota Storica
Delliter storico-artistico di questo splendido
giardino, annesso alla villa Albrizzi, gi Zenobio,
si possono tuttora leggere le tracce compositive
e le sovrapposizioni stilistiche; tuttavia su di esso
non esistono attualmente studi approfonditi, e
poco esaurienti sono anche liconografia del sito.
Le due uniche fonti illustrative in grado di fornire
qualche utile ragguaglio, perlomeno sullimpianto
del giardino allitaliana, sono rappresentate
da una veduta a volo duccello del Franchetti
e da una pianta topografica della citt dEste
1
,
entrambe settecentesche.
Inoltre, alcune Condizioni
2
della famiglia
Zenobio, permettono di fissare, pur
approssimativamente un limite temporale della
nascita del giardino al 1711.
A tale proposito, una conferma di carattere grafico,
ci viene dal cosmografo Vincenzo Coronelli, che
illustra Palazzo Zenobio circondato da una rustica
piantata: .. Zenobio teneva quello amenissimo in
contrada S. Pietro, ora del Co. Giov. Batt. Albrizzi,
ampliata e riabbellita.
3

Il Mazzotti
4,
ci fornisce una breve ma utilissima
notizia sullampliamento dellarea verde e della
mutazione dei suoi caratteri peculiari (compresa
la demolizione di villa Bragadin), avvenuti nella
seconda met dellOttocento.
Lettura dello stato di fatto
Nel suo assetto odierno, larea verde che circonda
Villa Albrizzi e le adiacenze, si mostra ricca
depisodi artistici e compositivi di diversa natura,
di citazioni simboliche metaforiche espresse
mediante due linguaggi stilistici che sono luno la
negazione dellaltro ed al tempo stesso coesistono
in armonia. Tra il 1876 ed il 1883, viene effettuata
la costruzione del secondo impianto a parco
romantico, nellarea sud-ovest della villa.
Il giardino si estende su di unampia superficie di
terreno lievemente rilevata verso ovest, ed risolto
in due differenti impianti stilistici.
Nella zona che si sviluppa principalmente sul retro
della barchessa, emerge il residuo dellimpianto
settecentesco, chiaramente leggibile attraverso
la rigida scomposizione dellarea, effettuata
con la disposizione ortogonale di due viali
al centro dei quali dislocata una fontana.
Il passeggio alberato, composto da carpini
e tigli, si sviluppa notevolmente in profondit
ed ampio nella sua larghezza. Concezione
dimensionale assolutamente estranea al pensiero
progettuale romantico, con il quale stato risolto
il giardino.Allasse alberato longitudinale fa eco
in parallelo unantica pergola di uva fragolino,
allevata a galleria, mentre lasse trasversale si
conclude alle due estremit, con una voliera ad
est e un manufatto lapideo ad ovest.
In direzione della voliera, vicino alla casa del
giardiniere, si trova un piccolo e delizioso
giardino di rose antiche, prevalentemente della
variet centifoglia.
Al parco romantico si accede superando la
corte alberata, sulla quale si affaccia il prospetto
principale del palazzo e quello del padiglione
5
,
unarchitettura che costituisce, grazie alla sua
particolare disposizione delle finestrature, un
osservatorio segreto e privilegiato sul parco
circostante.
Larticolazione a livello planivolumetrico del parco
si esplica in termini dinamici: vallette contrapposte
a terrapieni e montagnole, sentieri a serpentina
che si inoltrano nella fitta vegetazione, per uscirne
allimprovviso su spiazzi erbosi aperti: il tutto per
provocare mutevolezze di visuale.
Qua e l sono disseminati sedili in pietra e vasi
finemente scolpiti, per provocare lemozione
della scoperta e della sorpresa, e ancora, statue,
edicole, una pergola sostenuta da colonne, un
ponticello su di un ruscello inerbito, una torretta
artificialmente diroccata, una capanna per il
ricovero dei cervi.
75
Esiste inoltre una ghiacciaia, i cui ingressi si
trovano tra secolari ippocastani (alti circa 13
metri), e un platano acerifolia, pregevole per la
chioma slanciata.

La Serra
Si tratta di una struttura a telaio in ferro e vetro,
rivolta a sud, costituita da un corpo centrale sul
quale si innestano ortogonalmente altri due corpi,
volumetricamente pi contenuti.
Lo stile del manufatto ricorda quello francese tardo
ottocentesco. I francesi, che furono nellEuropa del
XIX sec. i pi abili e geniali costruttori di serre
e giardini dinverno, (assai apprezzati anche in
Italia), hanno spesso considerato questi ambienti
qualcosa di diverso dalla loro specifica funzione,
cio veri e propri luoghi di incontro mondano ed
artistico, di riposo, studio e di svago.

Localizzazione e rapporti ambientali
Il complesso Albrizzi, costituito dalla villa, dalle
barchesse, dal padiglione della musica, e dallarea
verde di pertinenza, ubicato nel centro storico di
1
Conservata presso il Museo di Este.
2
Condizioni ossia Denuncia dei Redditi. A. Baldan, Ville de Veneti nella Riviera del Brenta e nel territorio della Serenissima Repubblica,
Venezia 1981.
3
G. Nuvolato, Storia di Este e del suo territorio, Este 1851.
4
G. MAZZOTTI, Ville venete, Treviso 1987, p. 196
5
Questa costruzione fu elevata nel 1763 in occasione del matrimonio dellultima Zenobio con il Conte Alessandro Albrizzi.
Este, chiuso interamente da un alto muro sul quale
si staglia sul lato est, un monumentale portale con
un cancello in ferro battuto.
Valori scenografici
l primo impatto visivo con questo luogo non
privo di stupore e di sorpresa: limponente
costruzione della serra, in vetro e ferro, si presenta
al visitatore in tutta la sua evanescenza. Luci ed
ombre e vegetazione vengono riflesse su di essa
con leffetto di bagliori intermittenti.
Un secondo momento di godibilit visiva, si ottiene
dallinterno del padiglione della musica, grazie al
giro di finestre aperte su tre fronti, sul parco.
Infine, gradevoli scorci e vedute sono garantiti in
tutto litinerario del giardino, distribuiti sullintera
area con particolare attenzione scenografica,
grazie alla presenza qua e l di pregevoli arredi
ornamentali, quali, statue, sedili in pietra,
colonne, fontana, finti ruderi e ponticelli.
Un ultimo gradevole effetto ottico ci viene restituito
dal viale dei tigli, reso ancor pi suggestivo dalle
chiome dellalberatura particolarmente sviluppate
in altezza.
Stato di conservazione generale
Nellassetto odierno, il giardino sufficientemente
mantenuto e curato, tuttavia si rileva la necessit di
un intervento di restauro conservativo sul corredo
lapideo, orientato principalmente alla pulizia delle
superfici spesso coperte da microflora.
Si ritiene inoltre, che anche i manufatti
architettonici e darredo debbano essere in parte
ripristinati, in particolare il ponticello di legno,
luccelliera di ferro e la finta rovina.
Fisionomia dellassetto idrico
Lassetto idrico rappresentato solamente dalla
fontana centrale situata allincrocio dei due viali
rettilinei.
Bibliografia
P. Bussadori G. Mattoschi, Giardini nel Parco
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Limpianto dellintero complesso architettonico
risale al XVI sec.. Oggi la villa, di propriet
comunale, accoglie una comunit incontro . Il
giardino, disposto tra la villa e la barchessa, di cui
si quasi completamente perduto il disegno tardo
ottocentesco, conserva alcuni esemplari arborei
di notevoli dimensioni. Ad est monumentali
Platanus orientalis segnano lingresso originario,
e nei pressi dellantico oratorio due imponenti
Populus alba conducono allaccesso di un viale
laterale. Spiccano, nello spazio antistante lantica
barchessa, variet tipiche del giardino di stile
informale come alcuni esemplari di Paulownia
imperialis e di Acer pseudoplatanus .
Bibliografia: AA.VV., Pozzonovo, immagini e
cronaca, Comune di Pozzonovo, 1991
46.Pozzonovo
localit Capolcastro
77
Situata in Via Capitello, prolungamento di Via Roma, il
complesso di villa Degaello presenta un giardino antistante
e unestesa area agricola sul retro delledificio. La villa risale
alla fine del Seicento. Il giardino racchiuso entro una
recinzione in muratura ed costituito per lo pi da alberi ad
alto fusto tra i quali i pi vecchi sono stati piantati attorno
agli anni 20.
Limpianto del giardino organizzato su un ovale il cui
asse maggiore in linea con la porta dingresso alla casa
e con il cancello. Lovale oggi evidenziato da un trac-
ciato in battuto che sostituisce lantica bordura; al centro
di questaiuola tenuta a prato si trova un pozzo mentre
alcune piante ad alto fusto sono collocate nelle aree ai lati
dellovale. Lassetto attuale del giardino risalirebbe a circa
50 anni fa, le modifiche apportate allimpianto precedente
non sono indifferenti soprattutto per la perdita di alcuni
esemplari arborei quali cedri del Libano morti per la pros-
simit con la falda acquifera.
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47. Arre
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Villa Garzoni situata allincrocio tra Via Liston
e Via Viona nel comune di Candiana in localit
Pontecasale. Essa sorge allinterno di un brolo di
circa 60 campi che contiene anche un grande
giardino.
La villa fu costruita da Jacopo Sansovino nel 1536
per la famiglia Garzoni, e risulta essere lunica
dimora di campagna da lui realizzata:
essa si presenta come un largo edificio a due piani
su un basamento con ampia scalinata di accesso.
Merita molta attenzione il cortile pensile, studiato
in modo che le acque provenienti dai tetti e dai
terrazzi si raccogliessero in un pozzo centrale
verso il quale convergevano anche le pendenze
e le ondulazioni ricavate sul pavimento del cortile.
Una serie di condutture convogliava questacqua
sotto i pavimenti del piano terra allo scopo di
refrigerare, nella stagione estiva, gli ambienti
per poi riemergere allesterno e essere ancora
utilizzata nellirrigazione del giardino. Si trattava
quindi di un impianto di condizionamento ante
litteram. Il patio circondato sul piano superiore
da una terrazza aperta su di un vasto brolo su cui
sono state poste statue settecentesche come anche
le quattro statue di cavalli con putti poste ai lati
della scalinata daccesso.
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48. Candiana
localit Pontecasale
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Il brolo e suddiviso internamente da mura, coeve
alla villa, che lo suddividono in 5 parti. La pi
importante quella destinata a giardino formale
antistante la villa. Esso, una volta assai ricco, e
stato riportato in vita solo sul fronte della villa, ed
ospita alcune antiche statue barocche poggianti
su piedistalli in laterizio, come ancor oggi si pu
vedere attraverso la cancellata sostenuta da
quattro pilastri e realizzata scenograficamente
per i Michiel nel XVII secolo. La corte domenicale
della villa fu sistemata a giardino nel 700,
in seguito distrutto e sostituito da un frutteto.
Nel catasto austriaco disegnato un giardino
formale leggermente diverso da quello
attuale, di recente ricostituzione che (1954) si
struttura simmetricamente sullasse principale
dellarchitettura collegata alla cancellata
monumentale tramite un largo viale in ghiaia
chiara fiancheggiato da siepi e statue. A met di
questo percorso si inserisce un viale minore che
congiunge, attraverso un arco il giardino della
villa a quello del rustico.
Limpianto geometrico del giardino costituito
da 4 rettangoli delimitati da siepi di bosso con
agli angoli cespugli di tasso e al centro aiuole
fiorite. Sul perimetro dellarea sono presenti
grandi alberi di specie diverse.
Sul retro della villa, in corrispondenza del suo asse
centrale, ha origine un viale di pioppi cipressini
anchesso di impianto recente.
Sul lato ovest della villa vi un area destinata ad
orto. Sul lato opposto , di fronte al rustico, vi un
giardino informale dove spiccano imponenti tigli.
La maggior parte del brolo destinato a maneggio
e a unazienda agricola. La villa e tutti gli elementi
architettonici presenti nel brolo sono tutelati con la
legge 1089/1939.
80
ABANO TERME

Convento di S.Daniele - Via S.Daniele 26
Hotel dellOrologio - Via Jappelli
Hotel Maggiorana - Piazza Sacro Cuore
Santuario Madonna della Salute - Via del
Santuario
Viale Mazzini
Villa Adele - Via delle Terme
Villa Bembiana - Via Appia Monterosso
Villa Cittadella Vigodarzere Foscolo - Via Ugo
Foscolo n.21
Villa Dondi Orologio Bassi Rathger - Via Appia
Monterosso n.56
Villa Mocenigo dalla Francesca - Via Romana
n.2
Villa Monet. Magnolia grandiflora - Via Appia
Monterosso
Villa Pessi - Via Erizzo 1
Villa Selvatico Piave - Via delle Terme n.60
Villa Pietrogrande - Via Zanella
Villa Rigoni Ravioli - Via A.Diaz 47
Villa Rigoni Ravioli - Via Ugo Foscolo
Villa Savioli - Via Pio X
Villa Treves - Via Romana 6
Zona archeologica terme
AGNA
Corte della Gastaldia di Cona - Via Cona
Padovana 10 - Loc. Frapiero
ALBIGNASEGO
Ca Dottori Via S. Andrea n. 163 - Loc. Lion
Giardino Tosi - Via Roma - Loc. Carpanedo
Parco Pubblico - Via Risorgimento -
Loc.S.Giacomo
Villa Bugazzi - area ex polveriera - Via
G.Mameli 26 - Loc. Carpanedo
Villa Camilotti - Via Battaglia 16 - Loc.
Mandriola
Villa Fantini Castellani - Via G.Marconi 35
- Loc. Mandriola
Villa Lion Salom - Michieli - Via S.Andrea 147-
Loc. Lion
Villa Obizzi - Via Roma 163
Villa Pizzo - Via S.Stefano 11 - Loc.Carpanedo
Villa San Bonifacio - Via S.Caboto - Loc.
Mandriola
ANGUILLARA VENETA
Barchessa del Pizon Girotto - Via Pizzoni 58
- Loc.Pizzoni
Palazzo Bodoni - Via Bononi
Palazzo Simon - Via Roma 4/6
Villa Arca del Santo - Via Rovere Santo
Villa detta Magazzino idraulico di Borgoforte
- Via Ca Matte
ARQUA PETRARCA
Casa Aganoor Babetto - Via Aganoor 43
Casa Cavalli - Strada Provinciale 25
Casa Centelli - Via Costa 111
Casa del Petrarca - Via Valleselle 7
Corte Lovo - Via Aganoor 13
Parco del Monumento ai Caduti - Via Monte
Castello
Viale via Valleselle - Via Valleselle
Villa Badoer - Via Monte Bevilaqua
Villa Bignago - Via Bignago 1
Villa Callegari Attardi - Via Monta Piccola n.3
Villa Contarini Marolla - Via Costa 4
Villa Maielli - Via Costa 103/A
Villa Maria Masiero Centanin - Via Costa 73
Villa Rova - P.zza Fontana del Petrarca 9
ARRE
Villa Deganello - Via Roma 105
Villa Favaro - Via Roma
Villa Morin - Via Roma
Villa Parafava - Via Ca Brazzo
Villa Paviato (ora Capovilla) - Via Roma 87
Villa Sambin - Via Roma
BAGNOLI DI SOPRA
Casa Cervellin - Via G.Garibaldi 17
Casa Colonica - Via Fratelli Bandiera 15 - Loc.
San Siro
Via Mazzini - Strada Provinciale 92
Villa Gaspari - Via Marconi 2
Villa Pellegrini - Strada provinciale 5 - Loc.
San Siro
Villa Widmann - Piazza Marconi 63
BAONE
Ca Dondi Orologio - Via CaOrologio 1
Piazza Baone
Piazza della Chiesa - Loc. Calaone
Viale del cimitero -Via Cimitero
Villa Bold - Piazza della Chiesa - Loc. Calaone
Villa Bon Barotto della Villa Beatrice dEste - Via
Chiesa - Loc. S. Giorgio
Villa CaBorin - Via Ca Borin 83
Villa Mantua Benavides - Via Chiesa - Loc.
San Giorgio
BARBONA
Barchessa di Villa Morosini - G.Marconi
Giardino di Piazza Roma - Piazza Roma
BATTAGLIA TERME
Castello del Catajo - Via Catajo
Villa Egizia - Localit Grottarole
Parco termale dellINPS - Via dei Colli
Villa Cavagnari - Via Catajo 4/6
Villa Cini Masini - Via Molini 10
Villa Selvatico, Meneghini, Emo Capodilista
- Via dei Colli
Villa Valier - Via Roma. Fossona di Cervarese
S.Croce
BOARA PISANI
Area golenale fiume Adige
Barchessa Pisani - Via Atesia 10
Viale alberato - Via Roma
Villa Pisani Aggio - Via Ferraria 16
Villa Pisani Aggio Grazia - Via Centro 50
BORGORICCO
Villa Cometti (ora Bazzolo) - Via Desman
incrocio via Cornara
Casa Ungaratto - Via Desman 264 - Loc.San
Michele delle Badesse
Villa Bressanin - Via Pelosa 73
BOVOLENTA
Ca Molin (demolita) - Via Argine sinistro
Casa Boaretto - Via Padova 13
Casa Magni Scagnoli - Localit Grottarole
Casa Tavian - Via Gorgo 3
Villa Foscarini Maritan - Via Argine destro 14
Villa Martiniego Broggiato - Via G.Mazzini 5
BRUGINE
Viale di platani - Strada Provinciale 64
Villa privata - Via S. Martino
Villa Roberti - Via Roma
Villa Scorzini Gamba Rosso - Strada Provinciale
30
CADONEGHE
Argine lungo Brenta - Via Catajo 4/6
CaDa Ponte - Via Roma 62/68
CaManzoni - Menini - Via Roma
Parco pubblico - Matteotti
Villa Augusta Bonomo - Via Bagnoli 21
Villa Mocenigo, Foscari Nani, Riello Pera - Via
G.Garibaldi 3
CAMPO SAN MARTINO
Villa Breda - Via Forese 38
Villa Mussato Busetto - Via Stradone 2 - Loc.
Busiago
CAMPODARSEGO
Casa Aghito -Via Antoniana SS. 307 del Santo
Casa Menini - Via Pontarola - Loc. Reschigliano
Magnolia secolare, villa Ferrarin - Via Pioga
Viale di casa Cardin - Via Pioga
Villa Marcello Fanzago Guillet - Via Caltana
- Loc. S.Andrea
Villa Mattiazzo - Via Frattina
Villa Mattiazzo Gelmi - Via Caltana
Villa Mattiazzo Geppino -Via Verdi
Villa Romiati - Via Bassa Prima - Loc.
Reschigliano
CAMPODORO
Casa colonica -Via Torrerossa
Villa Piazzon - Via Balla
Villa Widman, RezzonIco, Tretti, Brazzale - Via
Torrerossa 28 - Loc. Bevadoro
CAMPOSAMPIERO
Convento delle Clarisse - Via SantAntonio 52
Locanda al Tezzon - Borgo Trento Trieste
Quartiere giardino via Piave - via Piave
Seminario Antoniano - Via S.Antonio n.2
Viale del Noce - Via S. Antonio - Loc.
Loreggiola
Viale della Stazione
Viale Fabris - Loc. Loreggiola
Viale Marconi - Loc. Loreggiola
Viale Trento Trieste - Loc. Loreggiola
Villa Campello - Via Tiso 12
Villa Chinaglia - Riviera San Marco n.8
Villa Gaia - Loc. Loreggiola
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CANDIANA
ex Abbazia di S.Michele - villa Albrizzi - Piazza
Rubin de Cervin n. 13/19
Villa Garzoni - Via Liston n. 2 - Loc.
Pontecasale
Villa Renier - Via Navegauro n1 -Loc.
Pontecasale
CARCERI
Abbazia di S.Maria delle Carceri - Via
Camaldoli
Filare dalberi - Collettore Brancaglio
Filare dalberi di accesso alla tenuta Le Rosse
Viale alberato - Via Camaldoli
CARMIGNANO DI BRENTA
Cartiera - Via Roma
Casa Candiani - Via Spessa
Casa Prosdocimi - Via Ospitale 30 - Loc.
Ospitale
Casa Rigon - Via Roma 32
Piazza del Popolo - Viale Europa
Villa Breda - Via Breda
Villa Rigon - Via Spessa
Villa Spessa - Via Spessa 41
CARTURA

Villa Alice - Via Argine Sinistro n.6/8 - Loc.
Cagnola
Villa Amist - Via Padova n.44
Villa Buzzacarini - Via Cimitero 4
Villa Martinati - Via Argine Destro - Loc. Gorgo
Villa Mocenigo Randi - Via Argine Destro 16
- Loc. Gorgo
CASALE DI SCODOSIA
Giardino di Palazzo Cabianca - Via Grande
I pioppi di Vallerana - Via Valvecchia
I pioppi di Vallerana - Via Valnuova
Viale del Pioppeto - Via Croci di ferro
Villa Correr dalla Francesca - Via Altura 67
CASALSERUGO
Casa canonica - Via Umberto I n.77
Villa Argenti - Via Gruato
Villa Carraretto - Via Sperona 15 - Loc.
Sperona
Villa Da Zara Biasioli Dalle Molle - Via Cavour
41 - Loc. La Madonetta
Villa Da Zara Ruffatti Simonetti - Via Roma n.21
Villa Dante - Via Dante
Villa Ferri detta il castello di Ser Ugo - Via
Roma n.14
Villa Greggio - Via San Maffino 9 - Loc. Ronchi
Villa Orsati Da Zara Pizzo - Via Orsati
CASTELBALDO
Casa di via Martiri della Libert - Via Martiri
della Libert
Giardino di casa Boniolo - Via Cavalletto n.9
Palazzo Rezzonico - Via Manzoni
Villa Duzzi - Via Refosso n.17
CERVARESE SANTA CROCE
Casa Leoni Rubin - Via Colombare 42 - Loc.
Montemerlo di Cervarese S.Croce
Castello di S.Martino della Venezza - Via
S.Martino
Palazzo da Rio, Basan Cenghiaro - Via Molini
10
Villa Calza Pacchierotti della La Serenella
- Loc. Montemerlo di Cervarese S.Croce
Villa Capodivacca Borsotti - Loc. Montemerlo di
Cervarese S.Croce.
Villa Cittadella Vigodarzere Parafava - Loc.
Montemerlo di Cervarese S.Croce
Villa Conte Nani - Via Roma - Loc. Fossona di
Cervarese S.Croce
Villa Locatelli detta Il conventino - Via
Frassanelle n. 15,31
Villa Marin - Via Repoise 52 - Loc. Montemerlo
di Cervarese S.Croce
Villa Meschini Girardello - Via Molini 35
Villa Trento - Via Roma 8
CINTO EUGANEO
Villa Contarini Piva - Via Fattorelle 1 - Loc.
Valnogaredo
Villa Fortuna
Villa Rodella - Viale Sagrade
CITTADELLA
Filare Borgo Musiletto
Giardini Pubblici - Via Riva IV Novembre
Riva Borgo Musiletto - Via Riva dellOspedale
Viale - Viale della Stazione - Loc. Borgo
Musiletto
Viale - Via Borgo Vicenza
Viale cimitero - Via Borgo Treviso
Villa Belvedere dalla Favera - Via CaMoro 38
Villa Ca Nave - Via Borgo Padova 172-176
Villa Cappello - Via Mura Rotta 19
Villa Cittadella Vigodarzere Bolzonella - Via
Bolzonella 115-123 - Loc. Bolzonella
Villa Emma - Via Mura Rotta 23
Villa Favaretti - Via Rometta 5
CONSELVE
Palazzo e oratorio Zane Bellegno - Via Padova
Palazzo Ferrante Daganello - Via G.Matteotti
Villa Conti-Schesari ex orfanotrofio - Via
Padova 2
Villa de Lazara - Via Vittorio Emanuele II, 25
Villa Malipiero Morosini Cavalli Schiesari - Via
Roma
Villa Sagredo Toderini - Via G.Matteotti
CORREZZOLA
Corte Benedettina - Via Petit Foiret 6
DUE CARRARE
Abbazia Benedettina - Via Roma - loc. Carrara
Santo Stefano
Castello San Pelagio- sede del museo dellaria
Montagnola - Loc. Carrara San Giorgio
Rocca - Loc. Carrara San Giorgio
Villa Dolfin detta la Mincana -Via Mincana .
Villa Lovato - Localit Pontemanco
Villa Vasoin - Piazza del Comune - Loc. Carrara
San Giorgio
ESTE
Castello dei Carraresi - Via Negri
Cimitero - Via Augusta
Palazzo Basadonna Zilio Manin - Via Principe
Amodeo 6
Palazzo Bold Dolfin - Via Zanchi n.17
Palazzo Pesaro - Via Manfredini n.13
Palazzo Rezzonico - Via Padre R.Giuliani 15/A
Palazzo Sartori Borotto - Via Garibaldi 8
Villa Albrizzi Zenobio - Via San Pietro 4
Villa Contarini da Mula o Palazzo Contarini
detta Serraglio - Via Augusta 3/5
Villa Contarini degli Scrigni detta Vigna
Contarena - Via Cappuccini n.11
Villa Contarini o del Principe - Via Palazzo del
Principe n.7
Villa Cornaro Benvenuti - Via Cappuccini
Villa Fedele Carminati - Via Garibaldi 21
Villa Kunkler - Via Byron 6
FONTANIVA

Casa Le Magnolie Gava Sarto - Via
Marconi 37
Casa Simioni Bortolina - Piazza del Sagrato
1/2
Villa C Viero Pan Ventura - Via Maglio 19
- Loc. Fratta
Villa Di Don C di Ponte - Via Campanello
14
Villa Fantoni Borromeo - Via Montagnola 46
- Loc. S.Giorgio in Brenta
Villa Orsato Gallarati Scotti - Via Marconi 21
GALLIERA VENETA
Ca Cappello detta Villa Imperiale - Via
Roma 190
GALZIGNANO
Campo da Golf - Valsanzibio
Villa Barbarigo Martinengo Pizzoni Ardemani
- Via Diana - Loc. Valsanzibio
Villa Benacchio - Via Pianzio n.11
Villa Bianca - Via Porto
Villa Ciato - Via Cingolina
Villa Civrana - Strada Provinciale 25
Villa Olivato - Via Cingolina
Villa Pisani Pizzo - Via Pavaglione
Villa Saggini - Mater Dei - Via De Gasperi
Villa Wimpfen Vallini Benedetti - Viale
Benedetti 5
GAZZO PADOVANO

Barchessa di Villa Peschiera ora Villa
Forasacco - Via Veneto 19-21 - Loc.
Gaianigo
Palazzo Traverso - Via Indipendenza 68 - Loc.
Grossa
Villa Forasacco - Via F. Baracca n.1
Villa Pedrina - Via G. Verdi 18
Villa Tacchi - Via Garibaldi 15 -
Loc.Grantortino
Villa Tacchi - Via Dante Alighieri 10 -
Loc.Villalta
GRANZE
C Conti ora Villa Rusconi Camerini Via C
Conti 12
Casa Zangirolami - Via Forni 35
Villa Martinelli ora Prosdocimi - Via Libert 1/5
LEGNARO
Corte Benedettina - Via Roma
Villa Businello Morassutti - Via Vittorio
Emanuele II
Villa Spigon - Viale Cavour
LIMENA
Barchesse di Villa Manetti Cozzi Fini - Via Roma
7/9/11
Villa Marioni Pagan Pacchierotti Trieste De
Benedetti - Via Tavello 8 - Loc. Tavello
LOREGGIA
Casa Dalla Costa Zanchin - Via Roma 15
Casa Sofia - Via Guizze Basse 5
Villa Contarini Maderni - Via Gradenigo 3
Villa de Checchi - Via Tolomei 5
Villa Giustinian Venier Fano Angeli - Via Fano
Koen
Villa Polcastro Wollemborg ora Gomiero - Via
Aurelia 2
Villa Soranzo Soffia - Via Centro 21
LOZZO ATESTINO
Castello di Valbona - Strada comunale
Villa Lando Correr - Via Roma 91
MASER DI PADOVA
Villa Bergamasco Paggiaro - Via Carpanedo 4
Villa Petrobelli detta C Mura - Via Camura
- Loc. Bertipaglia
MASSANZAGO

Palazzo Lombardo Baglioni Malvestio - Via
Roma 59
Villa Bonomi - Via Stradona 95- Loc. Zeminiana
Villa Facoli Rinaldi - Via Rinaldi 8
Villa Magro - Via Roma 74
Villa Savardo Vittadello - Via Decima 1
MEGLIADINO SAN FIDENZIO
C Vecchia - Via Pr di Botte - Loc. Pr di Botte
Casa Ferruda - Via Pr di Botte- Loc. Pr di
Botte
Viale di Gelsi. Osteria al Ponte - Strada statale
inferiore
Villa Centin - Strada statale inferiore
Villa Fava detta Il Pavaglione - Via Longo 10
MEGLIADINO SAN VITALE
Casa La Comuna - Via M.Rosa
Castello della Guardia - Via Gioachin
Villa Andolfatto Zaglia - Via Roma 65
MERLARA
Palazzo Barbarigo - Piazza Martiri della libert
MESTRINO
Villa Contarini Raffaella - Strada statale 11
- Loc. Arlesega
Villa Conte Mario Baldan - Via S. Michele 1
- Loc. Arlesega
Villa Kermian
Villa Lonigo - Via Galilei
Villa Maschio - Via Marco Polo 1
Villa Priuli - Via Martignon - Loc. Lissaro
MONSELICE
C Marcello Cini - Via del Santuario
5,9,11,13,15
C Oddo - Via C Oddo n.1 - Loc. C Oddo
Convento di S. Giacomo- V de Buffi -Orto
dei Frati - Via Garibaldi 20
Convento di S. Salvaro - Via Vetta- Strada
provinciale 5
Eremo di Montericco - Via Montericco n.11
Palazzo Santasofia - Via G. Marconi
Parchi di via Argine destro
Parchi di via Castello
Villa Contarini Renier - Via Foscolo 2 - Loc.
Monticelli
Villa Contarini Businari - Via Avancini 2
Villa Corinaldi - Loc. Lispida di Monselice
Villa de Buzzacarini - Strada vicinale - Loc.
Marendole
Villa Duodo Balbi Valier - Via del Santuario 38
Villa Emo Capodilista - Via Rivella -Loc. Rivella
Villa Mazza ex Cini - Via Sottomonte
Villa Nani Mocenigo - Via del Santuario 23
Villa Palazzetto - Via Palazzetto - Loc. Palazzetto
Villa Piacentini - Via del Santuario 13
Villa Venier - Via del Buggiani 1
MONTAGNANA
Cimitero di Montagnana
Palazzo Chinaglia Via Borgo Eniano 30
Palazzo Garbin Splendori
Palazzo Pisani -1:2000 - Via Circonvallazione
315
Rocca degli alberi- Ostello della giovent - Via
Matteotti
Via del cimitero e cimitero di Borgo S. Marco

Viale di Tigli
Villa Bossone - Via Matteotti 79
Villa Giacomelli- 1:2000 Viale Trento n.1
Villa Realdon - Via Matteotti 98
MONTEGROTTO TERME
Hotel Augustus - Viale Stazione 150
Hotel Terme Neroniane - Via Neroniana 21
Torre al lago
Torre Berta - Via Castello - Loc. Montecastello
Viale alberato - S. S. delle Terme Euganee
Villa Draghi - Via Monte Alto.
NOVENTA PADOVANA
Casino Bianchi - Via Argine destro Piovego, 37
Loredan Bragadin Villa Saccomani - Via Roma
26
Villa Bonfio De Pantz - Via Valmarana 1
Villa Bauce - Via Argine destro Piovego, 53
Villa Dalla Favera - Via Camin 1
Villa Cappello con oratorio - Via Roma 35
Villa Cappello Vendramin Collizzolli - Via
Roma 30
Villa Corner Manzoni - Via Marconi 69
Villa Gemma - Via Argine destro Piovego , 50
Villa Giovanelli - Via Cappello 241
Villa Giustiniani Chantal Destro - Via Marconi
31
Villa Grimani Vendramin Calergi Valmarana
- Via Valmarana 10
Villa Capello Melato detta Cristina - Via
Noventana 1
Villa Morosini Antibon - Via Marconi 27
Villa Nani Marcello Todeschini
- Via Marconi 2
Villa Perini - Via XXV Aprile 22
Villa Pisani Dal Pozzo - Via Marconi 13
Villa Radici - Via Manzoni 8
Villa Tessaro Zanardi Tolomei - Via XXV Aprile
n.20
OSPEDALETTO EUGANEO
C Peagnola detta La Colombara - Via
Frassenelle
Casa Giacomuzzi - Via Roma 4
Santuario del Tresto - Via Tresto
Villa Filippi - Via Palugana Nord
PADOVA
Villa Breda - Localit Ponte di Brenta
Villa Dolfin - Via Bembo - Loc.Salboro
Villa Giusti - Via Armistizio n.277 - Loc.
Mandria
Villa Molin - Loc. Mandria
PERNUMIA

C Belloni Battaglia - Via Maseralino 1
C Beraldo - Via Cornoledo
Villa Emo Capodilista - Via Trinit 6/8/10
Villa Maldura Grifalconi - Viale della
Rimembranza
PIAZZOLA SUL BRENTA
Villa Contarini Camerini - Via L. Camerini 1
Giardino del Monumento ai caduti
Villa Colombina - Via Colombina - Loc. Isola
di Mantegna
Villa Contarini Paccagnella - Via Grantorto 9
- Loc. Isola di Mantegna
Villa Savonarola Trieste De Benedetti - S. S.
Valsugana 47 - Loc. Vaccarino
PIOMBINO DESE
Villa Calzavara - Via Pignan 1 - Loc.Levada
Villa Carisi - Via Piave 13 - Loc. Torreselle
Villa Cornaro Corner - Via Roma 104
Villa Favaron - Via Polo 6 - Loc. Levada
Villa Maruzzi Marcello - Via dei Marcello 13
- Loc. Levada
Villa Trombetta Trotter - Via dei Marcello - Loc.
Levada
PIOVE DI SACCO
Casa Tonon - Via Roma
Ex Convento dei SS. Vito e Modesto - Via Borgo
Padova, 36
Ex Fossato difensivo - Via Sauro, Via Parisino,
Via Crociata
Palazzo Gradenigo - Via Garibaldi, 106-114
Palazzo Jacur - Via Beverare, 10
Palazzo Priuli - Via Borgo Rossi, 36
Quartiere in Viale degli Alpini - Via Molinello,
16
Santuario Madonna delle Grazie - Via
Madonna delle Grazie, 62
Scolo Fiumicello - S.p. 64 delle Grazie - S.p.
53 Arzaron
Villa Bragato (gi Villa Crotta) - Via Da Corte,
45-47
POLVERARA
Villa Priuli, Rezzonico , Sotti detta Villa dei
Nobili - Incrocio Via Isola dellAbb con Via
Petrarca
POZZONOVO
Villa Centanini detta Villa Centanni - Via Valli
- Loc. Capolcastro
Villa Duse - Via Ca Giovannelli, Stroppare
Villa Merlin, Bianchini - Via Roma, 5
ROVOLON
Villa Adele - Via Spinazzola, 25
Villa Barbarigo Montesi - Via Monte Cereo, 75
- Loc. Monte Cereo
Villa Barbaro Ca Marchesa - Via Ca Marchesa
- Loc. Bastia
Villa Manfredini - Via Roma, 53 - Loc. Bastia
Villa Ottavia (Gi Palazzo alla Corte) Via Torre,
18 - Loc. la Costa di Rovolon
Villa Papafava dei Carraresi - Via Frassanelle
- Loc. Frassanelle
RUBANO
Bonifica camaldolese - Via Bindelle- via
Nespolaro- vie Belle Putte- via Cavallotto
Cave del Bosco - Loc. Bosco di Rubano
Cimitero di Bosco -Via Cavallotto
Cimitero di Rubano - Via della Provvidenza
Cimitero di S. Maria in Bosco - Via Roma, Via
Cavallotto
Cimitero di Villaguattera - Via Cavour, 6
Oratorio Frasc (gi Villa Frascati) - Via Vernise
Frasc, n.18 - Loc. Villaguattera
Via Emilia Gallica, Statale n.11 - Via della
Provvidenza, Via Roma
Villa Agostini Novello - della Provvidenza, 9-11,
- Loc. Sarmeola
Villa Bottazzo - Via della Provvidenza, 97
Villa Camposampiero - Via Boscato, 17
Villa De Claricini Santagnese - Via Bindelle,
Loc. Bosco
Villa Dondi DellOrologio (gi Villa Scotti) - Via
Roma, 17, 19, 21, 23, Loc. Bosco di Rubano
Villa Foscarini, Rebecca - Via della Provvidenza,
15
Villa Gottardo - Via Rossi, 16
Villa Martini - Via Guizze, 1, - Loc. Bosco
Villa Rizzato Borromeo - Via della Provvidenza,
61
Villa Rizzo Correr, Pedrazza - Via Belle Putte,
36, - Loc. Bosco
Villa Rossi - Via Rossi 11
Villa Savioli - Via Pelosa, 53
Villa Vallaresso, Traverso - Via Gioberti, 35
Villa Vanna - Via della Provvidenza, 53, Loc.
Sarmeola
Zone umide delle risaie - Limiti comunali Nord
SACCOLONGO
Barchessa Pisani (gi Villa Pisani) - Via
Cimitero, 18, Creola
Villa De Besi, Fllippi (gi Capodivacca) - Via
Scapacchi Est 5/7, Via Roma
Villa Riccardi, Pelizza - Via Scapacchi Est
Villa Rizzi - Via Cimitero 27, Creola
Villa Zacco Lion (ora Fontana) - Via Cimitero
33, Creola
SALETTO
Casa Ferruda - Via Marconi, 82
Palazzetto Fritegotto, Mion - Via XX Settembre,
46
Palazzo Capellini Longo - Via Roma, 7
Palazzo Luise - Via Marconi
Villa Ferro, Splendore - Via Marconi, 43
Villa Fin - Via Roma, 13
Villa Longo - Via Marconi, 58
Villa Vallaresso, Pisani - Via Roma, 45
S. GIORGIO DELLE PERTICHE
Giardino di Villa Prevedello - Via Anconetta,
Loc.Torre di Buri
Giardino di Villa primi 900 - Via Roma
Giardino di Villa primi 900 - Via Roma
Giardino di Villa Pugnalin (ora Azienda Agricola
dArsego) - Via Signoria, 2, Loc. Arsego
Mulino delle Caselle, ora Giardino di Villa
Zanon, Cassinari - Via Roma 1,3,5,7, Loc. C
aselle
Villa Lion, Salga detta Ai tre Palazzi - Via del
Santo, Loc. Torre di Buri
SAN GIORGIO IN BOSCO
Casa colonica - S.P.n.58, S. Nicol
Casa colonica Chiatellino - Via Corte, 8,
S.P.n.27, Loc. Giarabassa
Casa colonica Rossato - S.S. n.47, Loc. Paviola
Rudere del Complesso di Villa Morosini -
Chiesa di S. Anna Morosina
Viale alberato - Via Dante
Villa Bembo - Via Valsugana, 45
Villa Cagni - S.P. n.58, Via Morosina 1, Cagni
Villa Contarini (gi Villa Foscarini) - Via
Valsugana 85/87, Paviola
Villa Giara Marcello Giusti - Via Valsugana,
298 - Loc. Paviola
Villa Ramusa - Via Ramusa, 75, Paviola
Villa Rossato - Via Valsugana, 241, Paviola
SAN MARTINO DI LUPARI
Motte di Sotto di San Martino (gi Motte
dEzzelino da Romano) - Loc. Campagnalta
SAN PIETRO IN G
Villa Borgo, Paiusco - Via Calonega 23/27
Villa Capra, Casarotto - Via Garibaldi 8
Villa Negri Rigon - Via Vittorio Emanuele 14
Villa Zilio (gi Villa Cuman) - Via Armedola,
24, Armedola
S. PIETRO VIMINARIO
Monastero di S. Pietro - Piazza S.Pietro
Villa Viaro Giustinian - Via Ronchi, 4, 6, 6a, 8 ,
Via S. Matteo,5 - Loc. Vanzo
S. GIUSTINA IN COLLE
Case Volpato - Via Tergola, 96-100, Tre
Marende
Chiesa parrocchiale - Via Roma, 57
Villa Morosini, Custoza - Via Commerciale
213, Fratte
S. MARGHERITA DADIGE
Casa Rossa - Via Risorta
Cascina Seraggi - Via Lungo
Villa - Via Umberto I
Villa - Via Umberto I
Casa Paneghe - Via Lunga
S. ELENA DESTE
Fattoria Pettinato - Viale Cesare Battisti, 12
Casa Ceschi-Sandou - Via 28 aprile
Villa Miari de Cumani ora Scroffa - Via Roma,
1/a
SANTURBANO
Casa Vignaga - Loc. CaMorosina
Il Dosso - Via Morosina
Palazzo Nani Loredan - Via Priula, 1 - Loc.
Pioppo
SAONARA
Villa Cittadella Vigodarzere ora Valmarana
- Via Valmarana, 25
Villa Dalla Vecchia Vigonza Morosini Sgaravatti
- Via Morosini, 2
Villa Giuseppe Sgaravatti - Via Roma
Villa Leone e Benedetto Sgaravatti - Via Roma,
28
Villa Pimpinnato Schiavon - Via Frassenedo, 34
- Loc. Villatora
Villa Walter Sgaravatti - Via Roma, 19
SELVAZZANO
Azienda agraria Gottardo - Via Vegri
CaBuzzacarini - Via Vegri
Casa Miara Berlendis - Via Montegrappa,
10/A, Tencarola
Casa Piacentini - Via Roma,
Villa Bigolino Vigodarzere Berlose - Via
Cesarotti, 21
Villa Bolani Barbieri Frasson - Via Penghe,
21/23, Caselle
Villa Cesarotti (ora Fabris)- Via Cesarotti,
17/19
Villa Emo Capodilista - Via Montecchia, 11,
Montecchia.
Villa Zambelli Folco - Via Venezia, 2, Tencarola
STANGHELLA
Viale alberato - Strada Statale Adriatica
Villa a Ponte Gorzone - Ponte Gorzone
Villa Manfredini Centanini - Via Roma, 4
Villa Pisani, Salotto - Via Nazionale 43
Villa Princivalle (gi Moncenigo) - Via Roma 24
TEOLO
Abbazia di Praglia - Via Abbazia di Praglia,
7, Bresseo
Cimitero - S.P. n.60, Praglia
Monte della Madonna - Via Monte della
Madonna 18
Via Euganea
Villa - Via Euganea 147, Treponti
Villa - Via Calti Pendice, Treponti
Villa - Via Calti Pendice 1,Treponti
Villa - Angolo Via Euganea, Via Gloria,
S.Biagio
Villa - Via Calto Boccale 5, Treponti

Villa - Via Villa Contea 1,
Villa Bonni - Via Pozzocale, 5
Villa Braga Rosa (gi Villa Rosa) - Via Tramonte
33, Tramonte
Villa Brunelli - Via Pozzocale 2, Tramonte
Villa Concordia - Via Villa Contea 11,
Villa Emo Calegaro - Via Euganea 2, Praglia
Villa Grosoli - Via Tramonte 20
Villa La Bembiana Monzino - Via IV Novembre
43,Monterosso
Villa Lugli (gi villa Cavalli) - Via Euganea 49,
Bresseo
Villa Sordi club (gi Villa Leoni) - Viale dei Tigli
Villa Tambara - Via Euganea 46
Villa Vergani - Via Euganea 54
Villa Zabarella Cacisci Talpo Petrobelli - Via
Tramonte 39, Tramonte
TERRASSA PADOVANA
Villa Bragadin - Via Rena, 34
Villa Colpi - Via Madonna, 9
TOMBOLO
Palude di Onara

Villa Cittadella Giusti del Giardino - Via Giusti
Cittadella, 18 - Loc. Onara
TORREGLIA
Azienda Agricola Cesare Pollini - Via Pollini,
4, Luvigliano
Cimitero - Torreglia Alta
Eremo di Monte Rua - Via Monte Rua, 8
Villa Todeschini detta Il Castelletto - Via della
Commenda 1
Villa dei Vescovi, ora Olcese - Via dei
Vescovi 2, Luvigliano
Villa Assunta - Via Cornaro, Luvigliano
Villa Elvira - Via Fornetto, Luvigliano
Villa Gilda - Via Liviana 22, Luvigliano
Villa Gussoni, Verson, detta Abate Barbieri
- Via Caromatto 14 - Loc. Torreglia Alta
Villa Medin detta Immacolata - Via Monte
Rua 4, Torreglia Alta
Villa Levi, Cattellan Macc - Viale Liviana 94/
96, Luvigliano
Villa Maggioni - Via Ferruzzi 34, 36, Luvigliano
Villa Megardi Grigolin - Via Liviana 16,
Luvigliano
Villa Tolomei detta Mirabella - Via Mirabello
n.140 - Torreglia Alta
Villa Venturini Ferri - Via Castelletto 28, S.P. 25,
Galzignano
Villa Veris, Clementi, Isabella - Via dei Vescovi,
33, 35, 37
Villa Zacco Sordina - Via dei Vescovi, 11
TREBASELEGHE
Le Motte - Villanova di Trebaseleghe
Mulino Dotto - Via Silvelle
Mulino Gomierato - Via Duini.
Mulino Gomierato - Via Dotti, Silvelle
Mulino Pezzato - Via Ramo, S. Ambrogio
Mulino Zanini - Via Mulino Vecchio, Silvelle
Piazza della Chiesa
Villa Basadonna Tom Gal - Via Malcanton 1
Villa Berti - Via Berti
TRIBANO
Palazzo Brazzolo - Piazza Martiri della Libert 6
Parco della Rimembranza - Via Roma
Villa Selvatico Estense - Palazzetto Portici - Via
Roma 14.
URBANA
Monastero di S. Giuliana - Via Precettole
Monastero di S. Salvaro - Via S. Salvaro
Palazzo Capodivacca Zaborra - Via
Capodivacca
Palazzo rosso - Via Rondello 9
Villa Corner Miari Fonseca - Via Rondello 7
Villa Renier detta C Gennari - Via Molinello
16
VEGGIANO
Palazzo Zancan - Via Mestrina 15
VESCOVANA
Palazzo Pisani Nani Mocenigo Scalabrin - Via
Roma 19
Viale e piazza del mercato
VIGODARZERE
Canonica parrocchiale - Via S.Pio X , 1
La Certosa, Villa Zigno - Via Lungargine, Via
Certosa, 18
Viale del Cimitero - Via Roma
Villa Farini, Brezzo, Morosinotto - Via Chiesa,
6, Tavo
Villa Marin Zusto - Via Ca Pisani, 74
Villa Trevisan Romanin Gomiero - Via L.Da
Vinci 12, Saletto
Villa Tron Giacomelli, ora Asti - Via Marconi
28, Saletto
VIGONZA
Ca Badoer, Corinaldi - Via Recanati
Casa Canonica - Via Carpane, 1
Casino di caccia Pagnucco, Bettanini - Via
Rudella, 5, Peraga
Castelletto dei Da Peraga, ora Villa Bettanini
- Via Arrigoni, 1, Peraga
Villa Alzavola - Via B. da Peraga
Villa Arrigoni Zuccolo - Via Arrigoni 25/27,
Peraga
Villa Barbarigo, Sala, Basaglia - Via Carpene,
103, Barbariga
Villa Carraro, Fattoretto - Via Barbariga, 89,
Barbariga
Villa Conte - Via Carpane, 5
Villa Donaudi - Via Raffaello Sanzio, 3,
Barbariga
Villa Fongaro - Via Barbarigo, 59
Villa Pavanello - Via B.da Peraga, 64/66
Villa Roman - Via Grandi, 52
Villa Selvatico Da Porto - Via P. Selvatico, 1,
Codiverno
Villa Spada Levorato - Via Roma 22
Villa Trevisan, Sacchetto - Via Trevisan, 8/10/
12; Peraga
Villa Vetturi detta villa Adele (gi Ermagora)
- Via Ludovico Ariosto, 22, Barbariga
VILLA DEL CONTE
Villa Dolfin Piacentini - Via Ca Dolfin, 25
Villa Dolfin, Zara, Zantomio - Via Ca Dolfin,
19
Villa Morosini Serego Alighieri, ora Carlon
- Via Marconi, 21
Villa Tomasini, Zara, (ora Todesco) - Via Ca
Dolfin, 42
VILLA ESTENSE
Palazzo de Scalzi (gi Trevisan Rovere) - Via
Mottarelle, 60, Mottarelle
Palazzo Sambonifacio Ardit - Via Cesare
Battisti, 1
Villa Grompo Pigafetta detta il Paradiso - Via
Grompa di Sopra, 61, Grompa
VILLAFRANCA PADOVANA
Palazzo Colpi - Via Tagg di sopra , Tagg
Villa Bonomi- Via Balla , Ronchi di Campanile
Villa Borromeo Rossato - Via Lissaro 8, Ronchi
di Campanile
Villa Contarini - Via Villaranza 16, Villaranza
Villa De Lucchi Busetto - Via Vittorio Emanuele
24
Villa Iris Loreggian - Via Ronchi, Ronchi di
Campanile
Villa Suppiej Busetto - Via Mestrino 5, Ronchi
di Campanile
V EUGANEO
C Ferro ora Villa S. Giuseppe - Via Bagnara
Bassa 2
C Mariani ora Benato Piasentin - Via C
Mariani 9
C Morosini - Via C Morosini 16
C Morosini alle Coste ora Zavattiero - Via
Rovarolla 18
C Santa Sofia Seriman Corner - Via dei
Colli 68
C Trevisan Lando - Via Bagnara Bassa 36
Casa Carraro - Via Zatterin
Villa Contarini Venier Emo Capodilista - Via
Vasche 3/9 , loc. V Vecchio
Villa Erizzo Maniscalchi ora Albertini - Via
Capitelli n.30
Villa Ferian - Via C Mariani n.3,6,8
Villa Paruta Malgara - Localit: Via
Bagnara Alta 1
Sono state redatte dalla Prof. Arch. Mariapia Cunico le relazioni dei seguenti siti:
- Giardino di Villa Fantini Castellani (Albignasego) - Giardino di Villa Deganello (Arre) - Giardino di Casa Menini (Campodarsego) - Viale del Noce
(Camposampiero) - Giardino di Villa Campello (Camposampiero) - Giardino di Villa Garzoni Michiel (Candiana) - Giardino di Villa Spessa (Carmignano di
Brenta) - Giardino di Villa Contarini Piva (Cinto Euganeo) - Giardino di Villa Dolfin detta a Mincana (Due Carrare) - Giardino di Villa Contarini degli Scrigni
detta Vigna Contarena (Este) Parco di Villa Tacchi (Gazzo Padovano) Parco di Villa Giustinian Venier Fano Angeli (Loreggia) - Parco di Villa Conte Mario
Baldan (Mestrino) - Giardino di Villa Emo Capodilista (Monselice) - Giardino di Villa Giacomelli (Montagnana) - Giardino di Villa Cornaro Corner (Piombino
Dese) - Giardino di Villa Maruzzi Marcello (Piombino Dese) - Giardino di Villa Capolcastro Centanini (Pozzonovo) - Giardino di Villa Barbarigo Montesi
(Rovolon) - Giardino di Villa Dondi dellOrologio Scotti (Rubano) - Giardino di Villa Capodivacca De Besi (Saccolongo) Parco di Villa Giara Marcello Giusti
(San Giorgio in Bosco) - Giardino di Villa Giustinian Viario (San Pietro Viminario) - Giardino di Villa Sgaravatti (Saonara) - Giardino di Villa Colpi (Terrassa
Padovana) - Giardino di Villa Tolomei detta Mirabella (Torreglia) - Giardino di Villa Venturini Ferri (Torreglia) - Giardino di Villa Selvatico Da Porto (Vigonza)
- Giardino di C Mariani Benato Piasentin (Vo Euganeo) - Giardino di C Santa Sofia Seriman Corner (Vo Euganeo).
Sono state redatte dallArch. Paola Bussadori le relazioni dei seguenti siti:
Giardino di Villa Selvatico Piave (Abano Terme) - Parco di Villa San Bonifacio (Albignasego) - Parco di Villa Bressanin (Borgoricco) - Giardino di Villa Widmann
Rezzonico Tretti Brazzale (Campodoro) - Parco di Villa Pacchierotti Sacerdoti (Cervarese Santa Croce) - Parco di Villa Cittadella Vigodarzere - Ferrari Ardicini
(Cittadella) - Giardino di Villa Zaborra detta Castello di San Pelagio (Due Carrare)- Parco di Villa Zenobio Albrizzi Rubin de Cervin (Este) - Parco Orsato
Cittadella Vigodarzere (Fontaniva) - Parco di Villa Polcastro Wollembourg (Loreggia) Giardino di Villa Chinaglia (Montagnana) - Parco di Palazzo Garbin
Splendori (Montagnana) - Parco di Villa Giustinian Destro (Noventa Padovana) - Giardino di Villa Meneghelli Cassinari (San Giorgio delle Pertiche) - Parco
di Villa Gioppi Monzino detta La Bembiana (Teolo) - Giardino di Villa Cittadella Giusti del Giardino (Tombolo) - Giardino di Villa Barbieri Verson (Torreglia)
- Giardino di Villa Morosini Serego Venier (Villa del Conte)
Sono state redatte dalla Prof. Arch. Mariapia Cunico le relazioni dei seguenti siti:
- Giardino di Villa Fantini Castellani (Albignasego) - Giardino di Villa Deganello (Arre) - Giardino di Casa Menini (Campodarsego) - Viale del Noce
(Camposampiero) - Giardino di Villa Campello (Camposampiero) - Giardino di Villa Garzoni Michiel (Candiana) - Giardino di Villa Spessa (Carmignano di
Brenta) - Giardino di Villa Contarini Piva (Cinto Euganeo) - Giardino di Villa Dolfin detta a Mincana (Due Carrare) - Giardino di Villa Contarini degli Scrigni
detta Vigna Contarena (Este) Parco di Villa Tacchi (Gazzo Padovano) Parco di Villa Giustinian Venier Fano Angeli (Loreggia) - Parco di Villa Conte Mario
Baldan (Mestrino) - Giardino di Villa Emo Capodilista (Monselice) - Giardino di Villa Giacomelli (Montagnana) - Giardino di Villa Cornaro Corner (Piombino
Dese) - Giardino di Villa Maruzzi Marcello (Piombino Dese) - Giardino di Villa Capolcastro Centanini (Pozzonovo) - Giardino di Villa Barbarigo Montesi
(Rovolon) - Giardino di Villa Dondi dellOrologio Scotti (Rubano) - Giardino di Villa Capodivacca De Besi (Saccolongo) Parco di Villa Giara Marcello Giusti
(San Giorgio in Bosco) - Giardino di Villa Giustinian Viario (San Pietro Viminario) - Giardino di Villa Sgaravatti (Saonara) - Giardino di Villa Colpi (Terrassa
Padovana) - Giardino di Villa Tolomei detta Mirabella (Torreglia) - Giardino di Villa Venturini Ferri (Torreglia) - Giardino di Villa Selvatico Da Porto (Vigonza)
- Giardino di C Mariani Benato Piasentin (Vo Euganeo) - Giardino di C Santa Sofia Seriman Corner (Vo Euganeo).
Sono state redatte dallArch. Paola Bussadori le relazioni dei seguenti siti:
Giardino di Villa Selvatico Piave (Abano Terme) - Parco di Villa San Bonifacio (Albignasego) - Parco di Villa Bressanin (Borgoricco) - Giardino di Villa Widmann
Rezzonico Tretti Brazzale (Campodoro) - Parco di Villa Pacchierotti Sacerdoti (Cervarese Santa Croce) - Parco di Villa Cittadella Vigodarzere - Ferrari Ardicini
(Cittadella) - Giardino di Villa Zaborra detta Castello di San Pelagio (Due Carrare)- Parco di Villa Zenobio Albrizzi Rubin de Cervin (Este) - Parco Orsato
Cittadella Vigodarzere (Fontaniva) - Parco di Villa Polcastro Wollembourg (Loreggia) Biardino di Villa Chinaglia (Montagnana) - Parco di Palazzo Garbin
Splendori (Montagnana) - Parco di Villa Giustinian Destro (Noventa Padovana) - Giardino di Villa Meneghelli Cassinari (San Giorgio delle Pertiche) - Parco
di Villa Gioppi Monzino detta La Bembiana (Teolo) - Giardino di Villa Cittadella Giusti del Giardino (Tombolo) - Giardino di Villa Barbieri Verson (Torreglia)
- Giardino di Villa Morosini Serego Venier (Villa del Conte)
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