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LAngelo incarnato
& salai
Leonardo da vinci.
The Angel in the flesh
& Salai
[1]
Leonardo da Vinci, Foglio di studi a penna per Leonardo da Vinci, Sheet of studies in pen and ink
la Battaglia di Anghiari, c. 1504, sul quale un allievo, for the Battle of Anghiari, c. 1504, on which a pupil,
forse proprio Gian Giacomo Caprotti detto Salai, aveva abbozzato perhaps Gian Giacomo Caprotti called Salai, had already sketched
a carboncino limmagine dellAngelo dellAnnunciazione in charcoal the image of Leonardos Angel of the Annunciation.
di Leonardo. I ritocchi a penna sono di Leonardo stesso The touching up in pen and ink is by Leonardo himself who
che corregge la posizione del braccio alzato nel difficile scorcio della corrects the lifted arm shown in the difficul foreshortening
veduta frontale. Windsor, RL 12328 r (particolare) of the frontal view. Windsor, RL 12328 r (detail)
[2]
Leonardo
da Vinci
L Angelo incarnato
& Salai
Carlo Pedretti
con lassistenza di / with the assistance of
Margherita Melani
Saggi di / Essays by
Daniel Arasse, Murat Aydemir, Luciano Bottoni,
Collins Bradley, Giuseppe Fornari, Andr Green,
Dawson Kiang, Margherita Melani, Giovanni Morello,
Louis Buff Parry, Carlo Pedretti, Alberta Soranzo-Schindler,
Carlo Starnazzi, Sara Taglialagamba, Carlo Vecce,
Paola Zamarchi Grassi
[3]
Dalla copertina di / After the cover of
Silvia Fabrizio Costa (ed.) Phnix: mythe(s) et signe(s). Actes du colloque international de Caen
Universite de Caen, 12-14 octobre 2000.
Bern, Berlin, Bruxelles, Frankfurt am Main, New York, Oxford, Wien, Peter Lang, 2001.
Opere di Carlo Pedretti pubblicate nelle edizioni della Cartei & Bianchi
Works by Carlo Pedretti edited by Cartei & Bianchi Publishers:
Leonardo. Genio e visione in terra marchigiana. Catalogo a cura di Carlo Pedretti con lassistenza
di Simona Cremante e Margherita Melani. Saggi di Gabriella Ferri Piccaluga, Enrico Ferdinando Londei,
Giovanni Morello, Marta Paraventi, Arnoldo Poma,Vladimiro Valerio (2005-2006). Bilingual: Italian and English.
Il tempio dellanima. Lanatomia di Leonardo da Vinci fra Mondino e Berengario. Ventidue fogli di manoscritti
e disegni nella Biblioteca Reale di Windsor e in altre raccolte nellordinamento cronologico
a cura di Carlo Pedretti. Con un saggio introduttivo di Paola Salvi
(October 2007; English edition, The Temple of the Soul, December 2008).
Leonardo daVinci.The European genius. Paintings and Drawings. Exhibition in the Basilica of Koeckelberg, Brussels,
in celebration of the 50th anniversary of the Treaty of Rome for the constitution of the European Community (1957-2007).
Catalogue edited by Carlo Pedretti with the assistance of Margherita Melani (November 2007). Bilingual: English and French.
Lonard de Vinci & la France par Carlo Pedretti. Amboise, Chteau du Clos Luc, 24 juin 2009-31 janvier 2010. English edition forthcoming.
ISBN 978-88-95686-11-0
Photographic references:
Photographic Archives of The Armand Hammer Center for Leonardo Studies at the University of California, Los Angeles;
Photo archive of the National Edition of the Manuscripts and Drawings of Leonardo da Vinci (Roma, Libreria dello Stato, 1923-1941).
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[4]
IL MINISTRO DELLUMANA SPEZIE / THE MINISTER OF THE HUMAN SPECIES
Della verga. Questa conferisce collo intelletto umano, e alcuna volta ha intelletto
per s, e ancora che la volont dellomo lo voglia provocare, esso sta ostinato, e
fa a suo modo, alcuna volta movendosi da s, senza licenza o pensieri dellomo,
cos dormiente, come desto, fa quello desidera: e spesso lomo dorme e lui ve-
glia, e molte volte lomo veglia e lui dorme; molte volte lomo lo vole esercita-
re, e lui non vole; molte volte lui vole, e lomo gliel vieta. Adunque e pare che
questo animale abbia spesso anima e intelletto separato dellomo, e pare che
a torto lomo si vergogni di nominarlo, non che di mostrarlo, anzi sempre lo
copre e lo nasconde, il qual si dovrebbe ornare e mostrare con solennit, come
ministro dellumana spezie.
Of the cock. This confers with the human intellect, and sometimes it has intellect all
on its own, and although the will of the man may wish to stimulate it, it remains ob-
stinate, and goes its own way, sometimes moving on its own without the permission or
thought of the man.Whether he is asleep or awake, it does what it desires. And often the
man is asleep and it is awake; and many times the man is awake and it is asleep. Many
times the man wants to use it, and it does not want to. Many times it wants to, and
the man forbids it. It appears therefore that this animal often has a soul and an intellect
separate from the man; and it seems that the man is wrong to be ashamed to name it or
to show it, indeed constantly covering and hiding it, when he should adorn and display
it with solemnity as the minister of the human species.
Windsor, RL 19930 r-19029 v (K/P 72 r & 71 v), c. 1508 / Windsor, RL 19930 r-19029 v (K/P 72 r & 71 v), c. 1508
[5]
Sommario
[6]
CONTENTS
[7]
Leonardo, Ms. F nella biblioteca dellIstituto di Francia
a Parigi aperto per mostrare il recto della seconda coperta
con le note (terzo rigo dallalto): piata dellefante djndja
chella antonello / mercaio . Altre note e promemoria
su questa facciata e nella pagina a fronte (f. 96 v) sono riportate
dal Richter (dallalto in basso), 1483, 1471, 1528, 884, 698
[354]
Pianta dEllefante dIndia:
LAngelo incarnato come Shiva-Dioniso*
Carlo Vecce
[355]
viaggiatore fiorentino nel Mediterraneo orientale, Benedetto quasi portatore, nella sua rozzezza, di una sapienza primordiale8.
Dei, mercante e faccendiere, destinatario di una singolare finta Laspetto pi interessante per quello delleco immediata del-
relazione di viaggio intorno al 1490. Unaltra lettera immaginaria le scoperte geografiche della fine del Quattrocento, sia verso
a un Diodario di Soria, con la descrizione del monte Tauro e Occidente, con il viaggio di Colombo (1492), che verso Oriente,
di un immane cataclisma naturale, dovrebbe essere databile a la via dellIndia aperta dai Portoghesi di Vasco de Gama con
quasi ventanni pi tardi5. LIndia, in particolare, ricorre negli il periplo dellAfrica e lattraversamento dellOceano Indiano
appunti di carattere geografico (le catene montuose dellAsia (1497-1499). Intorno al 1515, a Roma, dovrebbe essere databile
centrale, dal Caucaso allHimalaya, e i grandi bacini idrografici un celebre disegno di mappamondo, con la precisa rappresen-
dellIndo e del Gange), desunti da autori antichi come Tolomeo6. tazione del subcontinente indiano (Windsor, RL 01393 e 01393
Altrimenti la sua conoscenza ancora quella di un paese favoloso bis). I nomi di luogo sono scritti dalla mano dellultimo allievo
e leggendario, tramandata nel tardo Medioevo dal Romanzo di di Leonardo, Francesco Melzi: un disegno importante, perch
Alessandro e dai testi che riferivano dellantichissima sapienza dei vi compare il profilo del Nuovo Mondo con il nome che gli
gimnosofisti, di bramini e santoni che vivevano nudi nei boschi, era stato recentemente attribuito dal geografo tedesco Martin
a stretto contatto con la natura: Marco Polo, il Tractato delle pi Waldseemller, America, dopo la divulgazione delle lettere di
maravigliose cosse e pi notabili che si trovano in le parte del mondo di Amerigo Vespucci che confermavano la scoperta di un nuovo
Giovanni de Mandeville (stampato a Milano nel 1480), la Cronica continente, e non della via occidentale alle Indie9.
del mondo, le Vite de filosofi (il volgarizzamento della riduzione Nei manoscritti ritroviamo poche altre note di costume e di
medievale di Diogene Laerzio, stampato a Venezia nel 1480) 7. vita di quei popoli lontani, probabilmente provenienti da fon-
A quel mondo fantastico rinvia, ad esempio, la regia di una delle te diretta, dalle testimonianze o dalle relazioni dei viaggiato-
feste mascherate organizzate da Leonardo a Milano, quella del ri di ritorno in Italia. In un foglio tardo di anatomia compare
corteo per la giostra di Galeazzo Sanseverino, in cui sfilarono ad esempio il ricordo della pratica di lasciar crescere e di de-
cavalieri, staffieri e musici travestiti da seminudi omini salva- corare le unghie, come segno di distinzione sociale: Lunghie
tici. Galeazzo con uno strano discorso (allinizio in una lingua lunghe apresso a delli europi son reputate vergognose e apres-
barbara incomprensibile, simile a certi giochi linguistici di Luigi so delli indi son tenute in gran veneratione e le fanno dipi-
Pulci e Dei) si presenta come figlio del re degli Indiani, e si con- gnere con acque penetrative e ladornan con diversi trafora-
serva, tra i canti carnascialeschi di ambito milanese, una canzo- menti e dicano che quest cosa da omini gentili e che lun-
ne degli Indiani che potrebbe essere stata recitata in quel corteo ghie corte son cosa da lavoratori e meccanici in diverse arti10.
(con gli evidenti consueti accenni alla sfera sessuale, rappresentata
nel travestimento dai noderosi bastoni degli omini salvatici).
Quegli Indiani erano figure dellimmaginario popolare e car- 8
La festa in maschera ricordata nel Codice C, f. 15 v, c. 1490 (cfr. C. Vecce, Leonardo e il
gioco, con una Postilla di Carlo Pedretti, in Passare il tempo. La letteratura del gioco e dellintratte-
nevalesco, simboli giocosi di uno stato incorrotto dellumanit, nimento dal XII al XVI secolo, Roma, 1993, pp. 180-205).Tra i disegni dei travestimenti, colpi-
sce la figura di uno dei musici del corteo, a cavallo, con bizzarra maschera a forma di testa di
elefante, dalle lunghe orecchie e la proboscide che nasconde il piffero (Windsor, RL 12585
5
Leonardo da Vinci, Scritti, a c. di C.Vecce, Milano, 1992, pp. 165-167 e 168-171. Per la let- r, c. 1508). Carlo Pedretti mi fa notare che nel disegno di Windsor, RL 12332 del 1510-1515
tera al Diodario, cfr. F. Di Teodoro,Stupenda e dannosa maraviglia, in Achademia Leonardi circa, si vedono elefanti equipaggiati con il caratteristico howdah indiano per il trasporto
Vinci, II (1989), pp. 21-26. Come noto, le lettere immaginarie di Leonardo convinsero il di persone nella singolare rappresentazione di una grandiosa mischia di fanteria e cavalleria
Richter del fatto che un viaggio in Oriente si fosse svolto davvero (J.P. Richter, Lionardo da colpita al centro da potenti esplosiani che sconvolgon o perfino gli elefanti. Si tratta dunque
Vinci im Orient, in Zeitschrift fr bildende Kunst, XVI, 1881, pp. 133-141); per quanto fon- di un tema in rapporto con un evento riferibile al tempo di Leonardo e non di una fantasia
dato su unipotesi erronea, il suo resta per un contributo di grande importanza sui rappor- generica sul tema della guerra come pazzia bestialissima, come sostiene Maria Lessing nel
ti di Leonardo con le civilt orientali, confermati poi dalla scoperta di contatti diretti con la The Burlington Magazine, LXIV, 1934, p. 219. Si veda pi avanti ricordata la sanguinosa
civilt turca: una lettera al sultano Baiazet sul progetto di ponte a Costantinopoli, ricordato conquista di Goa da parte delle truppe portoghesi nel novembre 1510.
anche nel Codice L, f. 66 r; parole turche in scrittura araba nel Codice M, f. 122 r; un fram- 9
R.H. Major, Memoir of a Mappemond by Leonardo da Vinci, being the earliest Map hitherto
mento di poesia turca in CA, f. 103 r-a [283 r]. Cfr.Vecce, Leonardo, pp. 225-227. Per lIndia known containing the name of America, now in the Royal collection at Windsor, in Archo-
si possono ricordare invece altri contributi, privi per di novit sostanziali: G. De Lorenzo, logia, XL, 1866, pp. 1-40. Major osserva che la mappa riporta soprattutto le recenti scoper-
Leonardo e lIndia, in Per il IV Centenario della morte di Leonardo da Vinci, a c. dellIstituto di te portoghesi, suggerendo una provenienza portoghese delle conoscenze geografiche di
Studi Vinciani in Roma diretto da Mario Cermenati, Bergamo, 1919, pp. 33-38; Leonardo and Leonardo nei suoi ultimi anni. Cfr. anche M. Fiorini, Il mappamondo di Leonardo da Vinci ed
India. Catalogo della mostra, Ambasciata dItalia a Nuova Delhi (1986), Roma, 1986. altre consimili mappe, in Rivista geografica Italiana, I, 1894, pp. 213-223; I disegni geografici di
6
Cfr. ad esempio CA, f. 95 v-b [263 r]. Leonardo da Vinci conservati nel Castello di Windsor, a c. di M. Baratta, Roma, 1941.
7
Testi quasi tutti presenti tra i libri di Leonardo. 10
Windsor, RL 19020 r [An. Ms. B, f. 3 r]. Cfr. Corpus of Anatomical Studies in the Collec-
Labbigliamento sontuoso dei sovrani orientali, con il dettaglio E se tu se, come tu hai iscritto, il re delli animali, ma meglio dirai
del capo velato, in un capitolo del Libro di pittura, e il paragone dicendo re delle bestie, essendo tu la maggiore, perch non li aiuti
con le icone sacre coperte con copriture di grandissimi prezzi a ci che ti possin poi darti li lor figlioli in benefizio della tua gola,
e esposte solo nelle festivit religiose sembra rinviare pi al ri- colla quale tu hai tentato di farti sepultura di tutti li animali? E pi
tuale indiano della svelatura dellimmagine del Dio (Krishna o oltre direi, se l dire il vero mi fussi integralmente lecito. Ma non
Vishnu), che alla liturgia cristiana: Or non vedemo noi li gran- ne usciam delle cose umane dicendo una somma iscellerataggine,
dissimi re dellOriente andare velati e coperti, credendo diminu- la qual cosa non accade nelli animali terresti, imper che in quelli
ire la fama loro col publicar e divulgare le loro presenzie? Or non non si trova animali che mangino della loro spezie se non per man-
si vede le pitture rapresentatrici delle divine deit essere al conti- camento di celabro, imper che infra loro de matti, come infra li
nuo tenute coperte con copriture di grandissimi prezzi? E quan- omini, bench non sieno in tanto numero, e questo non accade se
do si scoprano, prima si fa grande solennit ecclesiastiche de vari non ne li animali rapaci, come nella spezie leonina e pardi, pantere,
canti con diversi suoni. E nello scoprire, la gran moltitudine de cervri, catte e simili, li quali alcuna volta si mangiano i figlioli. Ma
populi che quivi concorrono immediate se gittano a terra, quella tu, oltre alli figlioli, ti mangi il padre, madre, fratelli e amici, e non
adorando e pregando per cui tale pittura figurata, de lacquisto ti basta questo, che tu vai a caccia per le altrui isole pigliando li altri
della perduta sanit e della etterna salute, non altramente che se omini, e quelli, mozzando il membro e li testiculi, fa ingrassare e te
tale iddea fusse l presente in vita (Libro di pittura, cap. 8) 11. li cacci gi per la gola. Or non produce natura tanti semplici che tu
Alla fine del lungo discorso contro gli abbreviatori (Windsor, ti possa saziare? E se non ti contenti de semplici, non pi tu con la
RL 19084, c. 1511), Leonardo riferisce ad alcuna regione dellIn- mistion di quelli fare infiniti composti, come scrisse il Platina, e li
dia lusanza di distribuire i frammenti lignei di statue miracolose altri altori di gola?
ai fedeli, che poi se ne cibano; ma gli accenni al cannibalismo (del E se alcuno se ne trova vertuoso e bono non lo scacciate da voi, fa-
tutto alieno alla cultura indiana) potrebbero rinviare ai popoli del teli onore, a ci che non abbia a fuggirsi da voi e ridursi nelli ermi o
Nuovo Mondo scoperto da Colombo12: spelonche o altri lochi soletari per fuggirsi dalle vostre insidie. E se
alcun di questi tali si trova, fateli onore, perch questi sono i nostro
iddei terrestri, questi meritan da noi le statue, simulacri e li onori.
tions of Her Majesty the Queen at Windsor Castle, by K. Keele and C. Pedretti, London, 1980,
Ma ben vi ricordo che li lor simulacri non sien da voi mangiati,
f. 5-7 r. come accadde in alcuna regione dellIndia, che quando li lor simu-
11
Leonardo da Vinci, Libro di Pittura. Codice Urbinate lat. 1270 nella Biblioteca Apostolica Vatica- lacri operano alcuno miraculo, secondo loro, li sacerdoti lo tagliano
na, a c. di C. Pedretti, Trascrizione critica di C.Vecce, Firenze, 1995, p. 135 (McM 18).
12
Leonardo, Scritti, pp. 214-215. Le note esotiche sul cannibalismo sono tratte dal Tractato del in pezzi, essendo di legno, e ne dnno a tutti quelli del paese, e non
Mandeville, posseduto da Leonardo, e da Plinio il Vecchio, Hist. Nat. VII, 2. Dell Opusculum sanza premio, e ciascun raspa sottilmente la sua parte e mette sopra
de obsoniis ac honesta voluptate dellumanista Bartolomeo Sacchi detto il Platina, Leonardo
leggeva forse il volgarizzamento, Della onesta volutt e valitudine, stampato a Venezia nel la prima vivanda che mangiano, e cos tengan per fede aversi man-
1487. giato il suo santo, e credan che lui li guardi poi da tutti li pericoli.
Leonardo, L Angelo incarnato, c. 1513-1515. Leonardo, San Giovanni Battista, dopo il 1509. Leonardo, San Giovanni nel deserto, c. 1513.
Propriet privata Parigi, Louvre Parigi, Louvre
Leonardo, The Angel in the Flesh, c. 1513-1515. Leonardo, St John Thr Baptist, after 1509. Paris, Leonardo, St John in the desert, c. 1513. Paris,
Private property Muse du Louvre Muse du Louvre
31
Cfr., per Leone Ebreo, R. Pescatori, The Myth of the Androgine in Leone Ebreos Dialogues
of Love, in Comitatus, 38 (2007), pp. 115-128.
32
Ioannis Stobaei Eclogarum physicarum et ethicarum libri duo, ed. A.H.L. Heeren, Gottingae,
1792, Pars I t. I, pp. 144-47 (I iv 56).
33
Cfr. Solmi, Fonti, p. 205. Nelle Antiquarie prospetiche romane, singolare poemetto sui Mirabilia Giusto Fontanini e Apostolo Zeno, Biblioteca delleloquenza italiana,
Urbis indirizzato a Leonardo da un suo socio milanese a Roma alla fine del Quattrocento, Venezia, 1753, Tomo I, p. 357
Leonardo da Vinci was perhaps the only one among those meaning: the pianta of Ellefante should be a plan or ground plan
artists who was endowed with a truly over-Christian
outlook. He knows well the East, both the inner and the
(the word pianta was already used in contemporary artistic and
outer one. There is something extra-European in him, architectural lexicon), and therefore the map of a place in India
something not told and typical of those with an all too called Ellefante2.This place does in fact exists, the island of Garapur
broad vision of good and bad things.
in the bay of Mumbai, first called by the Portuguese Elephanta
F. Nietschke, Posthumous Fragment (1884-1885) because of a big statue of an elephant, now lost. All commentar-
ies to this Leonardo note stop here. Only Solmi adds the sugges-
tive text of a nineteenth century French traveller, and links the
31
See, about Leone Ebreo, R. Pescatori, The Myth of the Androgine in Leone Ebreos
Dialogues of Love, in Comitatus, vol. 38 (2007), pp. 115-128.
32
Ioannis Stobaei Eclogarum physicarum et ethicarum libri duo, ed. A.H.L. Heeren, Gottingae
apud Vandenhoek et Ruprecht, 1792, Pars I t. I, pp. 144-147 (I iv 56). (Appendix, no. 6)
33
Cfr. Solmi, Fonti, p. 205. In the Antiquarie prospetiche romane, a strange poem on Mirabilia
Urbis addressed to Leonardo by a milanese friend of his in Rome at the end of the fifteenth
century, it is recalled the statue of a standing Hermaphrodite, partially covered by a veil
(vv. 51-53): There is also a superbe hermaphrodite: / it was made by the heavenly gods,
/ and is surrounded by a fine veil (Ecci un inclita po hermafrodita, / producta fu dalli
superni dei, / e parte un sottil velo ha circuita).The quotation seems to hint to an ancient
sculpture (today in Villa Doria Pamphilio, Rome), reproduced in an anonymous drawing
of a Northern Italian artist (London, British Museum), together with a Venus Anadyomene,
the germinal idea of Leonardos Leda. see Antiquarie prospetiche romane, a c. di G. Agosti e D. Giusto Fontanini e Apostolo Zeno, Biblioteca delleloquenza italiana,
Isella, Parma, 2004, pp. 54-55, ill. 16-17. See also this volume, pp. 174-175, supra. Venezia, 1753, Tomo I, p. 359
1) Garcia de Orta (1534) huma capela quadrada, e em quada quadra tem huma porta deste pagode se estende de Norte a Sul: he quasi aberto por
Outro pagode milhor que todos ha em ha ilha chamada Pori, pequena e baxa, e cada huma destas portas guardam dous todas as partes, principalmente da parte do Norte, nacente
e nos chamamos a ilha do ellefante, e est nella ha serra, e no ferossissimos gigantes que tem de comprido 21 palmos. De et Ponente. Porque as costas deste grande templo fico pera
mais alto della tem ha casa debaxo da terra, lavrada em ha dentro desta capela est hum altar posto no meio e em cima o Sul. Ser o corpo delle de oitenta passos de comprido, et
pedra viva, e a casa he ta grande como um mosteiro, e dentro huma grande bola que deve senificar o mundo. Todo este de sessenta de largura. He todo talhado em viva rocha: et
tem patios e cisternas de inuyta agoa muyto boa, e pollas templo he rodeado com 12 capelas, e em cada huma estam todo o tecto de cima, que he o cume da rocha, se sustenta
paredes ao redor ha grandes imagens esculpidas delefantes, esculpidas muitas e diversas istorias de singular obra romana, sobre cincoenta columnas lauradas do mesmo monte, que
e lioins, e tigres, e outras muytas imagens humanas asi todas lavradas como dito tenho na viva pedra da rocha. Em esto por tal ordem et compao, que fazem o corpo deste
como amazonas, e de outras muitas feies bem figuradas, huma destas capelas est hum homem que se mostra da cinta templo de sete naves. E cadaha destas columnas at o meyo
e certo que he cousa muyto de ver, e parece que ho diablo pera cima com tres grandes rostros e quatro braos. Em a mam he coadrada de vinte et dous palmos de coadro: et do meyo
pos ahi todas suas forcas e saber pera enguanar a gentilidade direita tem huma cobra de capelo pela cabea, e na esquerda pera cima so rolias et de dezoito palmos en roda. A pedra
c sua adoraco; e alguns dizem que fizeram isto os Chins amostra huma rosa; em outra mo tem o mundo aleventado; deste monte em que se entalhou este pagode tem a cor parda:
quando navegavam por esta terra, e bem pode isto ser verdade a outra por estar quebrada nam parece a devisa que tinha. mas todo o corpo de dentro, columnas, vultos de pagodes,
segundo vai to bem fabricado, e segundo os Chins sam sutis; Das istorias das outras capelas direi alguma cousa inda que et tudo o mais era antigamente cuberto dha fina tea de
verdade he que aguora est muyto danificado este pagode pouco. Em huma est hum grande homem como gigante cal com serto botume et confeioens, que fazia o pagode
com gado que lhe entra dentro, e no anno de trinta e quatro, o qual tem oito braos; dous deles estam muito aleventados, todo to claro, que era cousa fermosa et muito pera ver. E
que eu vim de Portugal, estava cousa muyto pera ver, e eu demonstrando sosterem o ceo da capela, e no terceiro tem no so fazia as figuras muito fermosas, mas fazia dinisar my
ho vi, estando Bacaim de guerra comnosquo, e loguo o deu huma espada muito aleventada; em o quarto brao amostra distintamente as perfeioens dos vultos, et a sotileza da obra.
El-Rey de Cambaia a Nuno da Cunha. huma campainha mas o quinto tem hum menino per hum De maneira que nem em prata, nem em cera se podia fazer
p com a cabea pera baxo, e loguo no seisto tem hum vaso nem esculpir com mais primor, nem com mais lindeza et
2) Joo de Castro (1538)+ como escudela e nele emborilhado huma cadea de cabeas perfeiao.
Da ilha do Alifante. de meninos e huma cobra; os dous braos que faltam pera Entrando por este pagode mo direita delle est ha
Segue-se loguo apos Caramj a ilha do Alifante com intervalo os 8 estam quebrados. Per toda esta capela estam infenitas capella cuja porta he de dezasseis pal/63r/mos et meyo de
de meia legoa de huma terra outra. A longura desta ilha imagemis com as mos aleventadas como que dam graas a largura, et quinze et meyo dalto: dentro no corpo della esto
inda nam chegua a caminho de meia leguoa e de larguo pode Deos. Em outra capela est huma molher de grande muitos idolos, et no meyo da capella se v um daltutura
ser hum tiro de bero. O sitio de terra he desta maneira. corpo como giganta, toda nua, e somente tem a de desassete palmos, com ha grande et fermosa thiara na
Toda a ilha se contem em dous altos e fragosos montes, os testa esquerda e da direita nenhum sinal parece, assi cabea, laurada de tantas laarias, lavores, et sotilezas, que mais
quais per hum estreitissimo vale se devidem, de modo che como he escrito das Amazonas. Este templo tem duas parecem debuxadas que entalhadas em pedra com escopro.
parece serem serrados pelo meio com huma serra. Destes portas huma principal e outra travessa. A principal com a Tem esta figura oito braos, et sos duas pernas. Em ha das
dous montes aquele quest virado ao meio dia he mayor e capela mor se corre justamente Leste Oeste, e a travessa com mos direitas tem um scetro aleventado, et nelle enroscada
mais alto que ho outro que jaz oposto ao Setentriam, mas a capela onde est a imagem de tres rostros Norte Sul, e ha cobra de capello, assi como pinto o do Mercurio
este he feito nobre pelo mostruoso edeficio do Pagode nesta rota vaom todalas renqueas desteios. Detras da capela sobre a pta do cetro esto tres idolos pequenos de covado
que nele est. Esta ilha produze poucos mantimentos e frutos, mor a huma ilhargua do edeficio est huma fonte da milhor cadaum: et em ha das mos esquerdas, que tem alevantadas,
somente he abastada de aves de muitas sortes, principalmente aguoa que nestas partes tenho visto, e per todo este templo sustenta como os dedos tres idolos do tamanho dos outros.
de paves, adems, rolas; e toda a terra he chea de arvoredos nam ha imagem que tenha barba nem queste vestida. Da Ao lado esquerdo deste idolo grande, est outro com um
silvestres. Chama-se esta ilha do Alifante porque dentro maom esquerda da porta principal est outro grande edeficio cutello na mo, et acima deste outro muito grande com o
de hum mato est hum grande alifante de pedra muito assi mesmo lavrado na pedra viva da rocha, muito metido corpo dhomem, et a cabea de Alifante, de quem eu cuido
semelhante aos vivos, na cor, grandeza e feio. por baxo da serra, onde he lavrado hum grande templo que que a ilha tomou o nome. Neste venero a memoria dum
Descrivo do edeficio do Pagode. tem per derrador grandes crastas e capelas e ofecinas, e per Alifante, a que os Gentios chamo Gaues, de quem conto
Ho monte desta ilha que dixe estar oposto regiam todalas partes estam representadas muitas e diversas istorias de muitas fabulas. A par deste idolo sae da rocha um assento de
septentrional per huma parte que he mossio de hum rochedo romano em grande prefeiao, com muitos gigantes e ananos, pedra em que est assentado um idolo dum so corpo com
e dura pena foi cortado, e feito per debaxo do monte cavando e todo este edeficio est metido 15 braas per baxo da serra, tres cabeas, et em cada ha dellas tem um s brao salvo a do
a pena viva hum grandissimo templo, o qual he lavrado e entra grande espao per ela dentro. Nam escrevo quantas meyo que tem dous: et na esquerda tem um liuro. E ao lado
de tam maravilhosa obra che parece impossivel ser particularidades tem porque he cousa incomportavel; tantas esquerdo deste idolo est ha figura de molher de tres palmos
feita per mos de humanos, e todolos lavores, imagemis, sam as novidades e istorias que se representam nele. Alem arrimada com o brao esquerdo sobre o ombro doutro idolo
colunas, romanos, ofecinas que nele estam so lvrados na destes dous edeficios pela volta do monte vaom outros, o que mais pequeno tambem de figura de molher, et com a mo
mossia pedra deste monte; o que parece sahir ja dos termos me fez entender ser todo este monte de pena talhada. Este direita travada doutro mais pequeno. Logo acima deste idolo
da natureza: e verdadeiramente que a porpoo e semetria edeficio nam tem outra craridade salvo a que recebe pelas est outro cavalgado sobre a cabea dum alifante: et apar
com que cada fegura e toda outra cousa he acadaba portas do templo. deste outro cavalgado sobre o pescoo doutro idolo.
seria muito poder guardar hum pintor inda que fosse Desta capella a cinco passos pera a parte do meyo dia vai
Apeles. Este templo ao comprido tem 35 braas e de larguo 3) Diogo do Couto (1553) este pagode alargando pera o Ponente onze passos, et no fim
25 e dalto pouco menos de 4. E que mor soberba podiam Do muito notavel et espantoso pagode do Alifante. delles torna a proseguir pera o Sul outros onze passos, et
fazer os homemis que cavar huma durissima pena viva fora Este notavel et sobre todos espantoso pagode do daqui voltando outra vez pera o Ponente onze passos a mo
de ferro e de contumacia e entrarem por ela dentro tamanhos Alifante est em ha ilheta pequena que tr menos de mea direita esta ha capella aperta na rocha cuja porta tem vinte
espaos? grande e temerario atrevimento! Certamente que legoa em roda, que faz o rio de Bombaim ja quando que sair et seis palmos dalto, et de vo ao comprido sete pes et meyo,
o entrar tamanha imaginao na mente dos homemis nam ao mar da parte do Sul. Chiamasse assi, por um Alifante de et de largura dezasseis: no meyo desta capella est assentado
era licito, quanto mais porem-na per obra, e dipois levaram- pedra grande que se ve entrando pello rio dentro. Dizen que um idolo, que da cinta pera cima tem doze palmos, et sobre
na ao cabo. Per todo o corpo deste templo correm muitas foi mandado fazer por unm Rey gentio chamado Banasur a cabea tem outra Thiara laurada com muitas perfeioens
direitissimas renqueas desteios que parece sosterem o ceo de que senhoreava tudo o que avia do Gange pera dentro. Neste et lindezas. Tem oito braos et duas pernas, com ha das
cima, o qual he chaom e muito direito. Estes esteios sam per pagode se affirma (et assi o mostra) que se despensero my mos direitas, et com outra das esquerdas estende por cima
todos 42 e os espaos que ha entre eles sam iguais. No lugar grandes tisouros, et que andaro na frabrica delle muitos da cabea um manto ou sobreceo de mesma pedra muito
onde em nossas igrajas pomos o altar mor est neste templo milhares de obreiros, et que gastaro muitos annos. O sitio sotil, et fica estendido por cima delle no ar um esparauel. et