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Le caratteristiche del “metodo comunitario” di integrazione tra gli Stati europei sono:
Prevalenza di organi di individui, principio maggioritario, potere di adottare atti vincolanti,
controllo giurisdizionale di legittimità degli atti delle istituzioni.
Il “metodo comunitario” di integrazione tra gli Stati europei è nato: Per la necessità di
superare il principio dell’unanimità proprio del metodo della cooperazione intergovernativa.
Il processo di integrazione europea ha inizio: Nel XX secolo, dopo la fine della Seconda guerra
mondiale.
Inizialmente, la proposta contenuta nella Dichiarazione Schuman viene accolta dai seguenti
sei Stati, che danno vita alla CECA: Belgio, Francia, Germania, Italia, Lussemburgo e Paesi
Bassi.
Quanti sono stati fino ad oggi gli allargamenti a nuovi Stati membri? Sette (nel 1973, 1981,
1986, 1995, 2004, 2007 e 2013).
Quali erano in origine le istituzioni della Comunità economica europea (CEE)? Commissione,
Consiglio, Assemblea parlamentare e Corte di Giustizia.
In che modo è stato gradualmente ridotto il problema del deficit democratico? Attraverso un
graduale ampliamento dei poteri del Parlamento europeo.
Quali dei seguenti Paesi NON fanno parte, ad oggi, dell’Unione Europea? Islanda, Norvegia e
Svizzera.
Quale organizzazioni sovranazionali vengono istituite con i Trattati di Roma del 1957? La
Comunità Economica Europea e la Comunità Europea dell’Energia Atomica.
Il Trattato di Maastricht del 1992: Ha istituito l’Unione europea, che si è aggiunta alle tre
Comunità già esistenti.
Quale delle seguenti affermazioni sul Trattato di Lisbona è falsa? Con il Trattato di Lisbona
viene sancito esplicitamente il primato del diritto europeo su quello degli Stati membri e viene
incorporata nel testo del Trattato la Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea.
Il Trattato di Lisbona: Mantiene quasi tutte le novità contenute nel Trattato costituzionale (non
ratificata), ma non sostituisce i precedenti Trattati, limitandosi ad emendarli.
Lezione 007 1. In origine, sulla base di quale norma costituzionale si è realizzata l'adesione
dell'Italia alle Comunità europee? L'art. 11 Cost.
2. Quali sono le istituzioni di controllo dell'Unione europea? La Corte di giustizia e la Corte dei
conti.
6. Tra le istituzioni europee, quale agisce nell'interesse generale dell'Unione europea, in piena
indipendenza dai governi nazionali? La Commissione europea.
Lezione 009 1. Quanti seggi può avere ciascuno Stato membro all'interno del Parlamento
europeo? Minimo 6 e massimo 96.
4. Il Parlamento europeo dispone di poteri sanzionatori? Sì, solo nei confronti della
Commissione.
6. Quale dei seguenti organi NON è un organo del Parlamento europeo? Il COREPER.
Lezione 010 1. Quali sono gli atti formali del Consiglio europeo? Conclusioni della Presidenza,
Decisioni.
3. Partecipa ai lavori del Consiglio europeo, pur NON essendo un membro di quest'ultimo:
L'Alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza.
4. Come vengono assunte di regola le deliberazioni del Consiglio europeo? Per consenso (cioè
senza votare).
Lezione 011 1. Chi è responsabile della preparazione dei lavori del Consiglio? Il COREPER.
2. Quale delle seguenti affermazioni sulla presidenza del Consiglio è FALSA? La presidenza
del Consiglio è sempre esercitata dai rappresentanti degli Stati membri secondo un sistema di
rotazione paritaria.
5. Come si calcola la maggioranza qualificata con cui delibera il Consiglio? Devono esserci
almeno 15 voti favorevoli che costituiscano almeno il 55% dei membri del Consiglio e
rappresentino almeno il 65% della popolazione dell'Unione.
Lezione 012 1. Chi presiede il COREPER? Il rappresentante permanente dello Stato membro che
esercita la presidenza di turno del Consiglio.
2. Il COREPER: È composto dai rappresentanti diplomatici che ciascuno Stato membro accredita
presso l'Unione europea.
Lezione 013 1. Quale di queste affermazioni sul Presidente della Commissione europea è
FALSA? Il Presidente della Commissione è eletto dal Consiglio su proposta del Consiglio
europeo.
5. Tra le istituzioni europee, quale rappresenta gli interessi dell'UE? La Commissione europea.
3. In caso di mozione di censura da parte del Parlamento europeo nei confronti della
Commissione, l'Alto rappresentante deve dimettersi? Sì, ma le dimissioni investono solo la
carica dell'Alto rappresentante in seno alla Commissione, e non le altre sue funzioni.
4. L'Alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza: È una carica
istituita dal Trattato di Lisbona.
Lezione 015 1. Quali sono le possibili formazioni in cui può operare la Corte di giustizia?
Sezioni di 3 o 5 giudici, Grande sezione di 15 giudici, Seduta plenaria di tutti i giudici.
4. Quali requisiti devono avere i giudici e gli avvocati generali della Corte di giustizia? Devono
essere personalità che offrono tutte le garanzie di indipendenza e che soddisfano le condizioni
richieste per l'esercizio, nei rispettivi Paesi, delle più alte funzioni giurisdizionali. 5. Le sentenze
della Corte di giustizia: Sono vincolanti per tutti i giudici nazionali.
6. Quanto dura il mandato dei giudici della Corte di giustizia? Sei anni (rinnovabili).
Lezione 016 1. In quali casi il Tribunale dell'Unione europea opera quale giudice di secondo
grado? Nelle materie assegnate alla competenza dei tribunali specializzati, potendo conoscere
delle impugnazioni proposte contro le sentenze di primo grado di questi ultimi. 2. Quando una
decisione del Tribunale può essere oggetto di riesame da parte della Corte di giustizia?
Quando il Tribunale si pronuncia in qualità di giudice di secondo grado nelle materie assegnate
alla competenza dei tribunali specializzati, ma solo in casi eccezionali e su iniziativa del primo
avvocato generale. 3. Le pronunce del Tribunale sono impugnabili dinanzi alla Corte di
giustizia? Limitatamente ai motivi di diritto e nel termine di due mesi dalla notifica della decisione.
Lezione 017 1. Gli atti della Corte dei conti dell'Unione europea: Non sono vincolanti, quindi
non sono impugnabili.
2. Quale di queste affermazioni sulla Corte dei conti dell'UE è FALSA? Dispone di poteri
sanzionatori.
3. Quando è stata istituita la Corte dei conti dell'Unione europea? Nel 1975.
4. Quale delle seguenti affermazioni sulla Corte dei conti dell'UE è FALSA? La Corte dei conti
è una delle istituzioni politiche dell'Unione.
Lezione 018 1. Quale delle seguenti affermazioni sulla Banca centrale europea è FALSA?
Dipende dai governi degli Stati membri.
2. Il Comitato esecutivo della Banca centrale europea:
È composto da sei membri nominati dal Consiglio europeo. 3. La Banca centrale europea: È
formalmente compresa tra le istituzioni dell'Unione.
4. Il Consiglio direttivo della Banca centrale europea: È composto dai membri del Comitato
esecutivo e dai Governatori delle Banche centrali nazionali.
Lezione 019 1. Il Comitato economico e sociale e il Comitato delle Regioni: Hanno funzioni
consultive nei confronti del Parlamento europeo, del Consiglio e della Commissione.
2. Quale delle seguenti affermazioni sulla Banca europea per gli investimenti è FALSA? I suoi
membri sono la BCE e le Banche centrali degli Stati della zona euro.
3. Quale delle seguenti affermazioni sul Mediatore europeo è FALSA? Può essere revocato
dalla Commissione, in caso di condanna da parte della Corte di giustizia.
Lezione 020 1. Quale dei seguenti organismi NON è una delle Agenzie europee? Comitato
economico e sociale.
2. Quale delle seguenti affermazioni sulle Agenzie europee è FALSA? Le Agenzie europee non
hanno personalità giuridica.
Lezione 021 1. L'Unione europea può adottare qualsiasi misura per perseguire i propri
obiettivi? No, sono i Trattati a stabilire e delimitare i poteri di cui le istituzioni europee
dispongono per il concreto perseguimento degli obiettivi dell'Unione.
2. Quando i principi e i valori dell'Europa iniziano ad essere inseriti nei Trattati? A partire
dall'Atto unico europeo del 1986.
3. Vi è una gerarchia tra gli obiettivi dell'Unione? No, non vi è alcuna gerarchia; in caso di
contrasto tra diversi obiettivi, spetta al legislatore dell'Unione e alla Corte di giustizia trovare un
equilibrio. 4. Dove sono enunciati oggi esplicitamente i valori dell'Unione europea? Nel
Preambolo e nei primi articoli del TUE.
5. Il mancato rispetto dei valori dell'Unione europea può comportare delle conseguenze: Per
gli Stati membri, per le istituzioni europee e anche per gli Stati terzi.
Lezione 022 1. Su quale principio si fonda la delimitazione delle competenze dell'Unione? Sul
principio di attribuzione.
2. Con riguardo alla ripartizione delle competenze tra Unione europea e Stati membri: La
regola generale è la competenza degli Stati membri, mentre la delimitazione delle competenze
dell'Unione si fonda sul principio di attribuzione.
2. Nei settori di competenza esclusiva dell'Unione europea, gli Stati membri possono
intervenire? Sì, ma solo se autorizzati dall'Unione oppure per dare attuazione ad atti dell'Unione.
3. L'elenco dei settori di competenza concorrente è tassativo? No, il TFUE si limita ad elencare
i "principali" settori di competenza concorrente.
Lezione 024 1. Quale di queste affermazioni sulla competenza dell'UE nel settore PESC è
FALSA? Nel settore PESC, i principi di attribuzione, sussidiarietà e proporzionalità NON sono
applicabili.
2. Quale delle seguenti affermazioni sulla "base giuridica" è FALSA? Per poter individuare
correttamente la base giuridica, occorre fare riferimento all'istituzione che adotta l'atto e alla
giurisprudenza della Corte di giustizia. 3. La procedura legislativa ordinaria consiste:
Nell'adozione congiunta di un atto da parte del Parlamento europeo e del Consiglio, su proposta
della Commissione.
Lezione 026 1. I cittadini dell'Unione europea hanno un potere di iniziativa nell'ambito della
procedura legislativa ordinaria? I cittadini dell'Unione, in numero di almeno un milione, possono
invitare la Commissione europea a presentare una proposta (si tratta di un semplice invito, non di
un potere di iniziativa). 2. Nell'ambito della procedura legislativa ordinaria, da chi è composto
il comitato di conciliazione che interviene eventualmente tra la seconda e la terza lettura? Dai
membri del Consiglio e da altrettanti membri rappresentanti il Parlamento europeo.
3. Nell'ambito della procedura legislativa ordinaria, una proposta della Commissione può
essere modificata? Sì, il Consiglio può emendare la proposta della Commissione, ma solo
deliberando all'unanimità.
2. Nella procedura di consultazione, entro quale termine deve essere emanato il parere del
Parlamento europeo? Il Trattato non stabilisce alcun termine, ma il Parlamento europeo deve
emanare il parere entro un termine ragionevole, in osservanza del principio di leale
collaborazione. 3. A chi spetta di regola l'iniziativa nell'ambito delle procedure legislative
speciali? Alla Commissione europea, salvo eccezioni previste dai Trattati.
Lezione 028 1. Le procedure decisionali utilizzate nel settore PESC: Non hanno mai natura
legislativa.
2. Nel settore PESC, il potere di iniziativa spetta: Ad ogni Stato membro e all'Alto
rappresentante dell'Unione.
4. Quale procedura deve essere seguita ogniqualvolta il Consiglio adotti disposizioni ai sensi
dell'art. 352 TFUE? La procedura di approvazione.
Lezione 029 1. Nella procedura per la conclusione degli accordi internazionali, quale
istituzione europea ha un ruolo centrale? Il Consiglio.
Lezione 030 1. Chi svolge il controllo sull'esercizio delle competenze esecutive della
Commissione?
Gli Stati membri, sulla base di regole e principi stabiliti da regolamenti dell'UE. 2. Quale di
queste affermazioni sulla delega di attuazione è FALSA?
L'atto legislativo può autorizzare la Commissione a modificare anche gli elementi essenziali dello
stesso. 3. Gli atti delegati, adottati dalla Commissione sulla base di una delega di attuazione:
Hanno sempre natura non legislativa. 4. A quale istituzione europea possono essere conferite
competenze di esecuzione degli atti giuridicamente vincolanti dell'Unione?
Alla Commissione o, in casi specifici e nel settore PESC, al Consiglio.
5. Quale di queste affermazioni sugli atti di attuazione è FALSA? L'atto legislativo di base
delega la Commissione a disciplinare gli elementi essenziali e non essenziali della materia.
Lezione 031 1. Nella procedura relativa al controllo sul rispetto del principio di sussidiarietà,
come vengono calcolati i voti spettanti ai Parlamenti nazionali? Ciascun Parlamento nazionale
(indipendentemente dal fatto che sia bicamerale o monocamerale) ha due voti.
Lezione 032 1. Nella gerarchia delle fonti, i principi generali del diritto: Sono equiparati ai
Trattati.
2. Quali sono le fonti «primarie» del diritto dell'Unione europea? I Trattati istitutivi e i principi
generali del diritto.
3. Quali sono le fonti «derivate» del diritto dell'Unione europea? I regolamenti, le direttive e le
decisioni dell'Unione europea.
5. Gli «atti legislativi» dell'Unione europea: Sono gli atti adottati seguendo la procedura
legislativa ordinaria.
6. Nella gerarchia delle fonti, gli accordi internazionali conclusi dall'UE: Sono subordinati ai
Trattati ma prevalgono sugli atti di diritto derivato.
Lezione 033 1. I Trattati istitutivi: Hanno la natura giuridica dei trattati internazionali.
2. C'è una gerarchia tra TUE e TFUE? No, il TUE e il TFUE hanno pari natura giuridica.
3. I Protocolli e gli Allegati ai Trattati: Costituiscono parte integrante dei Trattati e hanno quindi
natura di fonti primarie.
Lezione 034 1. La revisione dei Trattati istitutivi: Richiede sempre il consenso unanime degli
Stati membri, qualsiasi sia la procedura seguita.
Lezione 035 1. Quale di queste affermazioni sui principi generali del diritto è FALSA?
Appartengono alla categoria delle fonti intermedie (poste tra i Trattati e le fonti derivate).
Lezione 036 1. Cosa sono gli accordi internazionali "misti"? Sono accordi internazionali
conclusi a nome dell'Unione europea e dei suoi Stati membri.
2. È possibile delineare una gerarchia tra regolamenti, direttive e decisioni? No, si tratta di atti
con caratteristiche diverse, tra cui non è possibile delineare un rapporto gerarchico.
4. I regolamenti sono atti normativi che hanno caratteristiche simili a quelle: Delle leggi.
Lezione 039 1. Le direttive europee sono atti normativi che hanno caratteristiche simili a
quelle: Delle "leggi quadro" o "leggi cornice".
3. Gli effetti diretti sono riconosciuti: Alle norme contenute in atti dell'Unione che siano chiare,
sufficientemente precise e incondizionate.
4. Le direttive dell'Unione europea: Impongono agli Stati membri solo un obbligo di risultato,
salva restando la competenza degli organi nazionali in merito alla forma e ai mezzi.
5. Le direttive possono produrre effetti diretti: Solo nei rapporti «verticali», cioè nei confronti
dell'autorità pubblica.
Lezione 040 1. Da chi sono adottate in genere le decisioni generali? Dal Consiglio europeo o dal
Consiglio.
2. A chi possono essere rivolte le decisioni individuali? Solo a singoli Stati membri.
4. Le decisioni individuali sono atti vincolanti che hanno caratteristiche simili a quelle: Dei
provvedimenti amministrativi.
Lezione 041 1. È previsto un obbligo di pubblicazione delle raccomandazioni e dei pareri? No,
i Trattati non impongono la pubblicazione degli atti non vincolanti, anche se normalmente questi
vengono comunque pubblicati.
Sono accordi tra Parlamento europeo, Consiglio e Commissione aventi ad oggetto le modalità
della loro cooperazione, nel rispetto dei Trattati.
3. Nel settore PESC, come sono denominati gli atti di altissima politica adottati dal Consiglio
europeo per definire gli interessi strategici dell'Unione? Orientamenti generali.
Lezione 043 1. Quale di questi atti dell'ordinamento italiano dà attuazione diretta agli
obblighi europei?
La legge europea.
2. Quale di questi atti dell'ordinamento italiano dà attuazione diretta agli obblighi europei?
La legge europea.
3. Il diritto europeo può essere attuato anche dalle Regioni? Sì, lo prevede espressamente l'art.
117 Cost.
4. Con quali atti è stata data esecuzione ai Trattati istitutivi nell'ordinamento italiano? Con
leggi ordinarie di ratifica dei Trattati, contenenti l'ordine di esecuzione.
Lezione 044 1. I rapporti tra le norme nazionali e le norme europee sono descritti dai seguenti
principi elaborati dalla Corte di giustizia: Principio del primato dell'Unione e principio degli
effetti diretti.
Lezione 045 1. Le disposizioni delle direttive: Producono effetti diretti se sono sufficientemente
precise e incondizionate, ma solo dopo la scadenza del termine per la loro attuazione e solo nei
rapporti verticali. 2. Quale storica pronuncia della Corte di giustizia ha per la prima volta
affermato il principio della efficacia diretta del diritto comunitario? La sentenza Van Gend &
Loos del 1963.
4. Quale di queste affermazioni è FALSA? I regolamenti hanno solo una efficacia diretta
verticale.
3. Il diritto ad ottenere il risarcimento del danno subito a causa di una violazione del diritto
europeo da parte dello Stato: Può essere riconosciuto solo se la violazione del diritto UE è chiara
e manifesta.
4. A chi spetta la definizione degli aspetti processuali attinenti all'esercizio in giudizio di diritti
derivanti da norme dell'Unione europea? In linea di massima, all'ordinamento nazionale dello
Stato membro nel cui ambito la norma europea è azionata.
Lezione 047 1. Quale storica pronuncia della Corte di giustizia ha per la prima volta
affermato il principio del primato del diritto comunitario? La sentenza Costa c. Enel del 1964.
2. In base al principio del primato, il diritto dell'Unione europea prevale: Su tutte le norme del
diritto nazionale di qualunque rango, anche costituzionale.
3. L'obbligo di disapplicazione del diritto nazionale contrastante con quello europeo da parte
del giudice nazionale: È stato affermato dalla Corte di giustizia nella sentenza Simmenthal del
1978.
4. L'obbligo di garantire il primato del diritto europeo: Vale per lo Stato membro nel suo
insieme, con tutte le sue articolazioni (giudici nazionali, amministrazioni, ecc.).
Lezione 048 1. Secondo la Corte costituzionale, le limitazioni alla sovranità italiana derivanti
dall'adesione del nostro Paese all'Unione sono ammissibili, purché non comportino la
violazione: Dei principi supremi del nostro ordinamento costituzionale e dei diritti inviolabili della
persona.
Lezione 049 1. Qualora il giudice italiano, in relazione alla controversia sottoposta al suo
esame, accerti che una legge dello Stato è in contrasto con norme, immediatamente
applicabili, di un regolamento dell'Unione europea: Deve senz'altro applicare il regolamento
dell'Unione europea, disattendendo le norme legislative italiane contrastanti con esso.
2. In caso di contrasto tra una legge ordinaria nazionale e una norma europea priva di effetti
diretti: Il giudice italiano non può applicare direttamente la norma europea ma deve rimettere alla
Corte costituzionale la questione di legittimità della legge statale. 3. Se il giudice nazionale
accerta l'esistenza di un contrasto tra una norma dell'Unione e i «principi supremi» della
Costituzione italiana: Può sollevare dinanzi alla Corte costituzionale una questione di
costituzionalità avente ad oggetto la legge di autorizzazione alla ratifica del Trattato istitutivo nella
parte in cui consente quella deroga alla Costituzione. 4. In caso di contrasto tra norme italiane
sub-legislative e norme europee: Le norme italiane sono illegittime, per violazione indiretta della
legge nazionale contenente l'ordine di esecuzione.
Lezione 050 1. Quale tra i seguenti ricorsi NON rientra tra le competenze dirette della Corte
di giustizia? Il ricorso pregiudiziale di validità.
Lezione 051 1. Da chi può essere attivato il secondo procedimento di infrazione nei confronti
dello Stato membro che non si sia conformato alla sentenza della Corte di giustizia? Dalla
Commissione europea o da uno Stato membro, con la precisazione che solo la Commissione può
chiedere alla Corte di giustizia la comminazione di una sanzione pecuniaria. 2. Da chi può essere
proposto il ricorso per inadempimento? Dalla Commissione europea o da uno Stato membro.
3. Nell'ambito del ricorso per inadempimento, che finalità ha la fase precontenziosa? Favorire
la composizione amichevole della controversia ed evitare l'intervento della Corte di giustizia.
5. Il ricorso per inadempimento può essere esperito: Nei confronti di uno Stato membro, per far
valere la violazione di qualsiasi obbligo derivante dal diritto dell'Unione.
Lezione 052 1. Entro quale termine può essere proposto un ricorso di annullamento? Entro
due mesi dalla pubblicazione o notificazione dell'atto.
4. Quale tra i seguenti soggetti NON può proporre un ricorso di annullamento? Il Consiglio
europeo.
5. Che effetti ha la sentenza della Corte di giustizia che decide sull'azione di annullamento
dichiarando fondato il ricorso? La sentenza ha portata generale ma non è retroattiva.
Lezione 053 1. Quali sono i presupposti del ricorso in carenza? L'esistenza di un obbligo di
agire a carico di un'istituzione e la violazione di quell'obbligo.
2. Il ricorso in carenza può essere proposto: A condizione che l'istituzione in causa sia stata
preventivamente messa in mora e che sia scaduto un termine di due mesi dalla richiesta di agire.
3. Un ricorso in carenza può essere proposto: Nei confronti di un'istituzione dell'Unione, dopo
che questa sia stata messa in mora.
4. Che natura ha la sentenza della Corte di giustizia che decide un ricorso in carenza? Si tratta
di una sentenza di mero accertamento.
Lezione 054 1. Qual è il termine di prescrizione del ricorso per risarcimento di danni? Cinque
anni.
2. Le pronunce del Tribunale della funzione pubblica possono essere impugnate? Sì, dinanzi al
Tribunale, per i soli motivi di diritto.
Lezione 056 1. Rientrano nella nozione di «giurisdizione nazionale» ai fini dell'esercizio del
rinvio pregiudiziale alla Corte di giustizia: . Le Corti costituzionali.
2. Quale organo è competente a decidere sui rinvii pregiudiziali? Solo la Corte di giustizia.
3. La Corte di giustizia può rifiutarsi di rispondere alle questioni pregiudiziali? Sì, ma solo in
presenza di specifiche ipotesi patologiche (quali questioni manifestamente irrilevanti o puramente
ipotetiche).
Lezione 057 1. Quale di queste affermazioni sulla competenza pregiudiziale della Corte di
giustizia è FALSA? Nell'ambito della sua competenza pregiudiziale, la Corte di giustizia può
pronunciarsi direttamente sull'incompatibilità di una norma nazionale con norme dell'Unione. 2.
Le sentenze pregiudiziali della Corte di giustizia: Vincolano tutti i giudici nazionali, non solo
quello che ha effettuato il rinvio.
3. Hanno l'obbligo di effettuare il rinvio pregiudiziale alla Corte di giustizia: I giudici di ultima
istanza, salvo nell'ipotesi in cui la corretta interpretazione del diritto dell'Unione sia evidente e non
dia adito ad alcun ragionevole dubbio.
Lezione 058 1. La procedura dinanzi alla Corte di giustizia: Prevede due fasi, una scritta e una
orale.
Lezione 059 1. Dall'art. 6 TUE si ricava che la protezione dei diritti fondamentali nell'UE
trova oggi la sua fonte: In una pluralità di strumenti normativi. 2. La protezione dei diritti
fondamentali da parte dell'Unione europea:. È stata dapprima realizzata in via giurisprudenziale
dalla Corte di giustizia, e poi codificata nei Trattati.
Lezione 060 1. Quando la materia dei diritti fondamentali è stata codificata nei Trattati? A
partire dal Trattato di Maastricht (1992).
2. Per quale ragione la Corte di giustizia, a partire dalla sentenza Stauder del 1969, riconosce
che i diritti fondamentali della persona fanno parte dei principi generali del diritto
dell'Unione? Perché alcune Corti costituzionali nazionali avevano rivendicato un controllo
giudiziale sul rispetto dei diritti fondamentali da parte del diritto comunitario. 3. A quali
riferimenti normativi si è ispirata la Corte di giustizia per ricostruire i principi generali in
materia di diritti fondamentali? Alle tradizioni costituzionali comuni agli Stati membri e ai
trattati internazionali relativi alla tutela dei diritti dell'uomo.
Lezione 061 1. La Corte europea dei diritti dell'uomo: È composta da 47 giudici (uno per ogni
Stato aderente alla CEDU) e ha sede a Strasburgo.
2. L'adesione dell'Unione europea alla CEDU: Non ammessa in passato, è oggi autorizzata
dall'art. 6 TUE come modificato dal Trattato di Lisbona.
3. Che posizione aveva espresso la Corte di giustizia nel parere 2/94 del 28 marzo 1996
relativo all'adesione della Comunità europea alla CEDU? Aveva escluso che la Comunità
europea avesse la competenza necessaria per aderire alla CEDU.
4. La Corte europea dei diritti dell'uomo ha affermato che gli Stati membri sono pienamente
responsabili circa il rispetto della CEDU e che l'intervento della Corte stessa è possibile: Nei
casi in cui gli Stati membri godono di un margine di discrezionalità nel dare attuazione agli atti
dell'Unione.
Lezione 062 1. La Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea: Fino al Trattato di
Lisbona era priva di valore giuridico vincolante; con il Trattato di Lisbona le è stato riconosciuto
lo stesso valore giuridico dei Trattati. 2. In caso di contrasto tra disposizioni della Carta dei
diritti fondamentali dell'Unione europea e disposizioni della CEDU: Si applica la disposizione
che assicura una tutela più ampia al diritto in questione.
2. Per quali elezioni è riconosciuto il diritto dei cittadini dell'Unione di votare e di essere eletti
nello Stato membro di residenza (e non di appartenenza)? Per le elezioni europee e per quelle
comunali.
Lezione 064 1. Il principio di eguaglianza: Trova espresso riconoscimento nei Trattati nella
forma di un divieto di discriminazione fondato sulla nazionalità.
Lezione 065 1. Quale delle seguenti affermazioni sulle "quattro libertà fondamentali"
(circolazione delle merci, delle persone, dei servizi e dei capitali) è FALSA? Le quattro libertà
fondamentali hanno portata generale e assoluta, e non conoscono deroghe. 2. Quale delle seguenti
politiche ha rappresentato storicamente il primo e più qualificante obiettivo della Comunità
economica europea? La realizzazione di un mercato interno.
Lezione 066 1. Il divieto dei dazi doganali alle importazioni e alle esportazioni si applica: Ai
prodotti originari degli Stati membri e ai prodotti provenienti da paesi terzi che si trovano in libera
pratica negli Stati membri.
2. Una volta adottata la tariffa doganale comune, gli Stati membri: Non possono più istituire e
mantenere in vigore unilateralmente dazi doganali per i prodotti importati dai Paesi terzi.
Lezione 067 01. La libera prestazione di servizi: Riguarda qualsiasi attività di lavoro autonomo
prestata temporaneamente ed occasionalmente in uno Stato membro diverso da quello di origine.
ù02. Il diritto di stabilimento: Riguarda qualsiasi attività di lavoro autonomo svolta in regime di
non subordinazione e in modo stabile in uno Stato membro diverso da quello di origine. 3. In
materia di libera circolazione delle persone, le norme del TFUE tutelano, in particolare: La
libera circolazione sia dei lavoratori subordinati, sia degli operatori indipendenti.
Lezione 068 1. Lo «spazio di libertà» si articola nei seguenti settori: Controlli alle frontiere,
asilo, immigrazione, visti.
2. Quale dei seguenti organismi NON ha un ruolo nell'ambito della cooperazione giudiziaria
in materia penale e della cooperazione di polizia? Mediatore europeo.
Lezione 069 1. In base alla disciplina europea della concorrenza, quali delle seguenti
operazioni NON sono di per sé vietate, ma devono essere sottoposte ad un controllo
preventivo volto a stabilirne la compatibilità con le regole del mercato interno? Le
concentrazioni tra imprese.
2. Quale tra le seguenti NON rappresenta una forma di intesa anticoncorrenziale rilevante ai
fini della disciplina europea?
Lezione 070 1. Per quanto riguarda l'unione economica e monetaria: Sono previsti rigorosi e
stringenti meccanismi solo con riferimento alla politica monetaria, che rientra nella competenza
esclusiva dell'Unione, mentre per la politica economica è previsto un sistema meno incisivo.
Lezione 072 1. L'azione esterna dell'Unione: Non è né una politica, né una competenza, ma un
insieme di attività diverse che si avvalgono dei diversi tipi di competenze dell'Unione.