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FUNZIONE LEGISLATIVA E PARLAMENTO

L'articolo 1 della Costituzione italiana sancisce che "L'Italia è una repubblica democratica" e che
"la sovranità appartiene al popolo": questi due principi sono legati al concetto di democrazia diretta
(referendum) e di democrazia indiretta (elezioni politiche, amministrative o europee).
L'insieme dei cittadini che è riconosciuto il diritto di voto costituisce il corpo elettorale.
Spetta ai Comuni il compito di tenere aggiornate le liste elettorali, in cui sono iscritti i cittadini con
diritto di voto.
I cittadini che intendono esercitare il diritto di voto devono recarsi presso il seggio elettorale cui
sono assegnati all'interno del proprio comune. Ogni seggio è costituito da un presidente, da un
segretario e da tre o quattro scrutinatori. Per votare occorre esibire al presidente del seggio la
tessera elettorale e un documento di identità. A questo punto l'elettore riceve la scheda per la
votazione insieme a una matita copiativa, necessaria per apporre il proprio voto e si reca nella
cabina elettorale, protetta in modo da consentire la segretezza del voto.
L'elettore consegna le schede al presidente che provvede a inserirle nelle apposite urne e
registrare l'avvenuta espressione del voto sia sul registro del seggio sia nella tessera elettorale.
Non possono essere considerate valide le schede bianche, privè cioè di qualsiasi contrassegno, e
le schede nulle, vale a dire quelle in cui siano presenti segni non strettamente corrispondenti a
quelli richiesti dalla legge.

PARLAMENTO
Il Parlamento è l'organo titolare del potere legislativo. L'importanza del Parlamento è collegata
al carattere rappresentativo delle democrazie moderne: infatti i cittadini eleggono i loro
rappresentanti in Parlamento, affinché questi si facciano portatori dei loro interessi.
Il Parlamento italiano è composto da due camere: la Camera dei Deputati (630 membri) e il
Senato della Repubblica (315 membri più i senatori a vita). Le camere rimangono in carica per
cinque anni (periodo denominato legislatura) ma possono essere sciolte anticipatamente dal
Presidente della Repubblica.
La Camera dei Deputati e il Senato hanno gli stessi poteri: si parla in tal caso di bicameralismo
perfetto. Molti sono i soggetti che hanno cercato di modificare la costituzione italiana al fine di
passare a un bicameralismo imperfetto.
Ogni camera ha un presidente, eletto dalla stessa camera di appartenenza, che ha la funzione di
dirigere i lavori dell'assemblea e di risolvere i dubbi di interpretazione relativi al regolamento.
L'ufficio di presidenza è composto dal presidente, da quattro vicepresidenti, da 8 segretari e tre
questori, e svolge compiti di natura amministrativa occupandosi in particolare della gestione
finanziaria della Camera.
Ciascuna camera è in grado di funzionare meglio grazie al fatto che i suoi membri sono
raggruppati secondo i partiti cui appartengono. Questi rapimenti corrispondono i gruppi
parlamentari. Ogni gruppo elegge un proprio capogruppo, che lo rappresenta. L'insieme dei diversi
presidenti di gruppo corrisponde alla conferenza dei capigruppo.
I presidenti delle camere nominano le giunte parlamentari, che si occupano dell'organizzazione
interna e del funzionamento delle attività parlamentari.
Le commissioni permanenti sono composte da parlamentari di tutti i gruppi in proporzione al
numero dei loro membri. Ciascuna commissione è competente su uno specifico settore
dell'amministrazione pubblica e servono a snellire lo svolgimento dell'attività legislativa. Le
commissioni permanenti non devono essere confuse con le commissioni d'inchiesta, che
possono essere istituite, allo scopo di indagare su fatti di notevole rilevanza politica.
Le camere possono procedere a deliberazioni solo se è presente la maggioranza dei loro
componenti, che costituisce dunque un quorum di validità e prende il nome di numero legale. Le
votazioni si considerano approvate se ricevono il voto favorevole di un numero minimo di
parlamentari, la cosiddetta maggioranza. In genere è sufficiente la maggioranza semplice (metà
più uno dei voti dei votanti), ma alcune deliberazioni richiedono la maggioranza assoluta (metà più
uno dei componenti) o una maggioranza qualificata (superiore a quella assoluta).
Le votazioni avvengono quasi sempre in modo palese mediante il voto elettronico.
Per poter essere eletti alla carica di parlamentare non devono sussistere cause di ineleggibilità o di
incompatibilità: la prima si lega al campo giuridico, la seconda invece alla impossibilità di cumulare
il ruolo di parlamentare con altre cariche istituzionali.
I membri del Parlamento sono i rappresentanti dei cittadini ma godono comunque del principio
di autonomia, in base al quale i deputati e i senatori risultano liberi dagli interessi specifici degli
elettori e possono operare in piena libertà a favore del benessere del Paese.
I parlamentari beneficiano inoltre dell'insindacabilità e dell'immunità dagli arresti, nel senso che
l'esecuzione di un eventuale mandato di arresto è subordinata al consenso della camera di
appartenenza.

SISTEMI ELETTORALI
Definisce il metodo di votazione e del calcolo del risultato.
Ne esistono diversi:
-proporzionale: affida ad ogni partito una percentuale di seggi uguale alla percentuale di voti
ottenuta...... (soglie di sbarramento in Italia)
-maggioritario: premia i partiti con più voti; poco democratico ma conferisce stabilità
-misto: unione dei due precedenti

ITER LEGIS
Procedura di formazione delle leggi.
Due tipi:
-per leggi ordinarie:
1- proposta di legge da parte di un membro del Parlamento, un Consiglio Regionale, il CNEL o
50000 firme oppure disegno di legge se presentato dal Governo
2- esame, discussione, approvazione da parte della commissione permanente in sede
referente(si fa solo esame), redigente(esame e discussione), deliberante(tutte e le tre fasi).
3- passaggio all'altra Camera e procedura 2
4- la legge viene presentata al Presidente della Repubblica, che può firmare o utilizzare i veto
sospensivo rinviando la legge alle due Camere, che possono abbandonare la proposta di legge,
modificare la legge o rimandare lo stesso testo (in tal caso il Presidente è obbligato a firmare non
avendo il veto assoluto)
5- pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale ed entrata in vigore dopo 15 giorni
-per leggi costituzionali:
1- proposta di legge da parte di
2- esame in sede referente, discussione e approvazione in aula
3- passaggio all'altra camera e procedura 3
4- ripetizione passaggi 2 e 3 a distanza di almeno 3 mesi (serve maggioranza assoluta o due
terzi dell'assemblea, in tal caso può essere soggetta a Referendum)
5- firma del Presidente della Repubblica che non gode del veto sospensivo
6- pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale

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