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IL PARLAMENTO

Il Parlamento è un organo dello Stato che è composto da 2 Camere:


CAMERA DEI DEPUTATI (630 deputati)
SENATO DELLA REPUBBLICA (315 senatori)
Il nostro sistema parlamentare è un sistema bicamerale perfetto: cioè è
diviso in due camere (bicamerale): la Camera dei Deputati e il Senato
della Repubblica e le due camere hanno le stesse funzioni e gli stessi poteri
(perfetto o paritario).
Ad entrambe le Camere spettano le seguenti funzioni:
 Funzione legislativa (approvare, modificare e abrogare le leggi);
 Funzione elettiva (il Parlamento elegge il Presidente della
Repubblica (Sergio Mattarella) ogni 7 anni);
 Funzione di controllo (nei confronti del Governo, attraverso il
rapporto di fiducia).
Le 2 Camere non sono identiche, ma presentano alcune differenze:
 Numero dei componenti (630 deputati e 315 senatori);
Nel Senato sono presenti i senatori a vita che rimangono in carica tutta la
vita e non sono eletti dal popolo. Sono senatori a vita gli ex Presidenti
della Repubblica e coloro che, essendosi distinti per particolari meriti in
qualche campo (artistico, musicale, scientifico, economico, letterario
ecc…), vengono nominati dal Presidente della Repubblica in carica (ogni
Presidente della Repubblica può nominare al massimo 5 senatori a vita);
 Elettorato attivo (età necessaria per votare) e elettorato passivo
(età necessaria per candidarsi come deputati o senatori):
elettorato attivo della Camera – 18 anni
elettorato attivo del Senato – 25 anni
elettorato passivo per la Camera – 25 anni
elettorato passivo per il Senato – 40 anni;
 Sedi: il Senato ha sede a Palazzo Madama, la Camera dei Deputati a
Montecitorio, a Roma.

FUNZIONE LEGISLATIVA
Il procedimento legislativo (iter legislativo delle leggi ordinarie) è il
percorso che una proposta di legge deve compiere per diventare legge
dello Stato. E’ un percorso suddiviso nelle seguenti fasi:

 Iniziativa legislativa

 Discussione

 Approvazione

 Promulgazione

 Pubblicazione

 L’entrata in vigore
1. Iniziativa legislativa: la proposta di legge viene presentata al Parlamento
per essere discussa. La proposta di legge può essere presentata dai seguenti
soggetti:
- i singoli parlamentari
- il Governo
- gli elettori, con la raccolta di 50.000 firme
- le Regioni
- il CNEL (Consiglio Nazionale dell’Economia e Lavoro)
La proposta di legge può essere presentata indifferentemente alla Camera
dei Deputati o al Senato, perché le Camere hanno entrambe gli stessi poteri
e le stesse funzioni.
La proposta di legge deve essere contenuta in un testo scritto, deve essere
suddivisa in articoli, deve contenere la ratio legis (cioè il motivo per cui si
propone quella determinata legge).
2. Discussione: la proposta di legge viene discussa dalla prima Camera ed
eventualmente modificata, per passare poi alla votazione.
3. Approvazione: la legge, votata articolo per articolo e poi nel suo
complesso, si considera approvata se ottiene la maggioranza semplice dei
voti.
ATTENZIONE: La proposta di legge discussa ed approvata dalla prima
Camera deve passare alla seconda Camera per essere discussa ed
approvata anche da questa.
La legge è approvata quando le due Camere, con le maggioranze richieste,
approvano lo stesso (identico) testo di legge.
4. Promulgazione: è la fase in cui la legge, approvata dalle due Camere,
viene firmata dal Presidente della Repubblica. Il Presidente della
Repubblica può non firmare la legge e rimandarla alle Camere con un
messaggio motivato. Il rifiuto di promulgazione prende il nome di VETO
SOSPENSIVO e può essere utilizzato dal Presidente della Repubblica una
sola volta: se le Camere riapprovano la legge uguale e identica, il
Presidente della Repubblica è obbligato a firmarla.
Il Pres. della Rep. utilizza il veto sospensivo quando rileva aspetti della
legge che non rispettano la Costituzione.
5. Pubblicazione: una volta che la legge è stata firmata dal Presidente della
Repubblica, viene pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica,
perché possa essere conosciuta da tutta la collettività. La legge rimane
pubblicata di solito per 15 giorni (termine ordinario). In questo arco di
tempo (chiamato vacatio legis) la legge non è ancora in vigore, ma i
cittadini hanno il dovere di venire a conoscenza della nuova legge.
6. Entrata in vigore: allo scadere del 15° giorno, la legge entra in vigore,
cioè diventa obbligatoria perché entra a far parte dell’ordinamento
giuridico e chi non la rispetta andrà incontro a sanzioni. La legge si
presume conosciuta: “l’ignoranza della legge non giustifica”.
La legge rimarrà in vigore fino a quando non sarà abrogata.

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