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PARZIALE DIRITTO PUBBLICO N°2

IL PARLAMENTO
Al parlamento spetta l’approvazione delle leggi ordinarie e delle leggi costituzionali.

Art. 55 Costituzione
“Il nostro Parlamento è bicamerale, cioè verte su due diverse assemblee, quale la
Camera dei deputati (Montecitorio) e il Senato della Repubblica (Madama)”

COMPOSZIONE (ridotta da L. Costituzionale 1/2020)


Prevede 400 deputati e 200 senatori
(prima erano 630 deputati e 315 senatori)

Stabilisce anche il massimo di senatori a vita, cioè 5 contemporaneamente


(prima ogni PDR poteva nominarne cinque).

Parlamento ha forma di emiciclo (ispirazione Rivoluzione Francese)

 Idea che la democrazia si componesse nel confronto di tutti i presenti in


aula

La forma a gradoni consente a tutti di essere visti e poter intervenire

Al centro siede il presidente e anche il governo per dare spiegazioni delle proprie
azioni.
BICAMERALISMO

Parlamento è un organo complesso (cioè organo composto da altri organi),


costituito al suo interno di due organi collegiali (le due assemblee)

Il bicameralismo è diffuso negli Stati di una certa dimensione,


ma può essere molto diverso il modo in cui esso stesso funziona

Un bicameralismo è:

- Perfetto
se le Camere svolgono le stesse funzioni e hanno la stessa legittimazione
(cioè se sono rappresentative delle stesse componenti sociali)

- Imperfetto
se le Camere non sono in condizione di parità funzionale
(es. Statuto Albertino
una camera rappresentativa dei cittadini, l’altra di nomina regia).

Negli Stati Federali sempre bicameralismo imperfetto


(una camera eletta dai cittadini, una rappresenta dagli Stati membri)

Italia  Bicameralismo eguale paritario e indifferenziato

In Italia non c’è proprio un bicameralismo perfetto

Differenze Camere:

- diversa età per l’elettorato passivo

- numero dei componenti

- differenza nelle regole elettorali

 famosa questione del Senato eletto a base regionale

(es. Legge Rosato, le circoscrizioni sono 20 per il Senato e 28 per la Cam. Dep.)
Le due camere hanno stessa funzione nell’approvazione della legge:

- la legge deve essere approvata nel medesimo testo da entrambe le camere.

- Condividono anche la funzione della fiducia al governo


il governo deve avere la fiducia di entrambe le camere (il nuovo governo giura
dinnanzi al PDR, e poi di fronte a una e poi l’altra camera).

PRINCIPI DI FUNZIONAMENTO DELLE CAMERE

Art. 60
la durata della legislatura delle camere è di 5 anni

Idea dei Costituenti


Camera dei deputati 5 anni, Senato 6 anni e PDR 7 anni

 Era un sistema particolarmente garantistico perché ci si confronta con


forze politiche diverse

Problema:
si scioglieva sempre anticipatamente il Senato per far sì che le elezioni delle
camere avvenissero contemporaneamente
(correzione con legge costituzionale 2 del 1963)

Prorogatio
Periodo che intercorre tra la fine del mandato delle Camere e l’insediamento delle
nuove Camere

In questo periodo non può essere eletto un nuovo PDR


(camere legittimazione debole)
AVVIO DELLA LEGISLATURA

Art 61
Le elezioni delle nuove Camere hanno avvio entro 70 giorni dalla fine delle
precedenti.
La prima riunione delle nuove Camere ha luogo non oltre 20 gg dalle elezioni
(ed è fissata dal PDR)

È prevista dalla Costituzione una

Convocazione di diritto
cioè le camere devono riunirsi sempre almeno 2 volte l’anno per evitare un
Parlamento che non deliberi (e quindi non funzioni)

In realtà, Le riunioni delle Camere sono molto più frequenti

 si tratta di convocazioni straordinarie (ovvero quelle non di diritto)


sono fissate:

- PDR
- presidenti delle camere
- 1/3 dei componenti 

(anche le minoranze possono convocare l’assemblea e stimolare parlamento)

La validità delle sedute (art. 64)

numero legale  metà più uno dei componenti

Quorum per le deliberazioni  Metà più uno dei presenti


A meno che la Costituzione preveda una maggioranza diversa

Anche la legge è approvata dal 50% +1 dei presenti


Idem la fiducia
MODALITA’ DI VOTO
le Camere normalmente operano con voto palese
 Per conoscibilità e controllo dei partiti sui membri

- Voto segreto (obbligatorio per votazioni su persone)


A richieste da parte di 20 deputati o 12 senatori su alcuni temi

(es. diritti di libertà o temi eticamente sensibili)

- Voto palese
Obbligatorio per legge di bilancio e deliberazioni finanziarie

Questione della pubblicità delle sedute


Intendendo con pubblicità sia il fatto che il pubblico sia ammesso ad assistere ma
anche che si sappia ciò che si delibera

La pubblicità avviene o con resoconti sommari delle discussioni o via streaming


I REGOLAMENTI PARLAMENTARI (art. 64)
(Fonti primarie ma fonti separate)

Ciascuna camera adotta il proprio regolamento a maggioranza assoluta dei suoi


componenti
(invece solitamente camere deliberano a maggioranza relativa)

Sono due:
il regolamento della Camera e il regolamento del Senato.

Contenuto:

- Organizzazione interna delle Camere e le relazioni con gli altri organi


costituzionali

- Ruolo molto importante nell’integrazione della disciplina costituzionale sulla


formazione della legge

(es. sessione seduta di bilancio è disciplinata dai regolamenti parlamentari)

RIFORME SU REGOLAMENTI PARLAMENTARI

1971
Prima la Camera funzionava con regolamento del regno d’Italia senato(non elettivo)
regolamento provvisorio nel 1948 (sintetico e non soddisfacente)

Con la riforma si voleva consentire alle opposizioni di svolgere controllo sulle


maggioranze; quindi,

 Si conferirono poteri di indirizzo e di controllo, di informazione


(rilevanti per spingere la maggioranza a motivare le scelte prese)
e di statuto delle opposizioni (il calendario era deciso all’unanimità)

(le opposizioni avevano potere di limitazione della maggioranza)


la riforma fotografa il sistema politico del tempo, cioè quello di una democrazia che
vedeva nel parlamento un ruolo forte di compensazione tra i partiti (l’aula serviva
per regolare i rapporti tra i partiti) e basata sulla garanzia reciproca tra i partiti
1999/2017/2022
Riforma del regolamento del Senato
Negli anni 90 cambia il clima politico e il sistema elettorale
(passaggio al maggioritario)

La maggioranza, con le regole del 71, aveva poca possibilità di influenzare il


calendario in modo che i provvedimenti fossero attuati dal Parlamento.

La riforma del regolamento del Senato ha luogo nel 1999 (si sono adeguate le regole
del Senato ad un principio più strettamente maggioritario) e nel 2017. Quest’ultima
non ha introdotto elementi importanti, tra cui l’idea della funzione parlamentare di
valutazione della finanza pubblica, che avrebbe dato equilibrio al sistema
democratico, con un controllo continuo del parlamento sulla finanza pubblica non
limitandosi solo all’approvazione del bilancio (sebbene prescritta dalla legge
costituzionale 1\2012).

1997
La riforma del regolamento della Camera dei deputati

- consente al governo di indicare le priorità (con canale preferenziale) che


devono essere calendarizzate nei lavori parlamentari.

- Si inserisce anche il contingentamento dei tempi di discussione (Tecnica di


ostruzionismo, perché si riduceva il tempo della vera discussione in quanto
tutti parlavano quanto desideravano) e si riduce il ruolo delle opposizioni in
generale
CONTROLLI SU REGOLAMENTI PARLAMENTARI
I regolamenti parlamentari sono interna corporis acta, quindi fonti separate che non
dovrebbero interagire con altre fonti. Tuttavia, per la rilevanza delle materie che
disciplinano, non è così. Non sono previste dall’ordinamento controlli esterni o
sindacati di costituzionalità (la corte non vuole interferire con ruolo giudiziale e
strettamente politico e giudiziario sul funzionamento politico). Una questione che si
pone è se la Corte costituzionale può far valere illegittimità di regolamenti
parlamentari.
Dato che le Camere sono il centro del sistema democratico e costituzionale e sono in
una posizione privilegiata rispetto a tutti gli organi costituzionali, questo si riflette
anche su funzioni giurisdizionali delle camere, cioè le camere hanno potere di
decidere autonomamente le questioni relative ai rapporti di lavoro con i propri
dipendenti o che riguardino i terzi

Autodichia delle Camere:


Potere delle Camere di decidere autonomamente le questioni/controversie
relative ai rapporti di lavoro con i propri dipendenti o che riguardino i terzi
ORGANIZZAZIONE INTERNA DELLE CAMERE

PRESIDENTI DELLE CAMERE


Il presidente dalla Camera (Fontana, LEGA), presidente del Senato (La Russa, FDI)

Le regole di votazioni dei presidenti sono differenziate:

- Camera dei deputati


è richiesto 2\3 dei componenti al primo scrutinio, 2\3 dei voti al secondo
scrutinio, e la maggioranza assoluta dei voti al terzo scrutinio

- Senato
la maggioranza dei componenti nei primi due scrutini e quella dei voti nel
terzo con un eventuale ballottaggio

I PRESIDENTI

- Funzione di Rappresentanza
(esterna alla camera di appartenenza)

Hanno ruolo importante nella programmazione dei lavori parlamentari:

- Propone un calendario
e quando la conferenza dei presidenti dei capigruppo non raggiunge la
maggioranza dei 3\4

 È il presidente a stabilire il calendario (se non raggiunge ¾)

- Può convocare Riunione straordinaria

- Forma l’Ordine del giorno


le camere possono deliberare solo questioni all’ordine del giorno.

 Dirige la discussione e fa rispettare il regolamento


(tutto l’ordine all’interno dell’aula è rimesso al presidente della camera)
I GRUPPI PARLAMENTARI
Proiezione dei partiti o dei movimenti politici all’interno delle camere

Raggruppa tutti i deputati/senatori della stessa forza politica


con un minimo di 20 deputati
e 6 senatori (9 in corso di legislatura)

Tutti i deputati e senatori devono avere un gruppo parlamentare di appartenenza.

Esiste un gruppo misto che raccoglie deputati e senatori che non hanno una forza
politica particolarmente consistente.

Ogni gruppo ha un capogruppo e si riuniscono per deliberare il calendario.


LE GIUNTE
Strutture permanenti (costituite all’inizio della legislatura e durano) con funzioni
tecnico-giuridiche relative al funzionamento del Parlamento

La composizione rispecchia la consistenza dei diversi gruppi parlamentari

Sono 3 per la Camera e 2 per il Senato

Per la Camere dei deputati ci sono:

- Giunta per il regolamento


Ruolo importante per quanto riguarda la modifica del regolamento
parlamentare
(la proposta di modifica viene dalla giunta del regolamento

 Discute possibili modifiche al suo interno e alla fine delibera il testo da


presentare al plenum (serve maggioranza assoluta)

- Giunta delle autorizzazioni


Fornisce autorizzazioni necessarie per sottoporre i deputati a restrizioni della
libertà

(Per limitazione della libertà personale deve intervenire la camera di


appartenenza attraverso giunta per le autorizzazioni)

- Giunta delle elezioni


Verifica la regolarità delle operazioni elettorali
e accerta le cause di incompatibilità e ineleggibilità
(o dichiara deputato decaduto o chiede che scelga una delle camere)

Al Senato della repubblica:

- la giunta per il regolamento  funzione normativa

- giunta delle elezioni e delle immunità parlamentari


(oggi i parlamentari non hanno immunità)
LE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Si distinguono le commissioni

- Permanenti (organi necessari)


permangono per tutta la durata della Camera cui appartengono

- Temporanee
Costituite temporaneamente per svolgere compiti specifici
(terminano funzionamento quando il compito lor assegnato è stato assolto)

1. Sono monocamerali e composte da soggetti differenti


(una solo da deputati e una solo da senatori)

2. Intervengono nella funzione legislativa e nell’attività di controllo sul governo

3. Quando si presenta progetto di legge alle camere, prima cosa che si fa è


assegnarlo a una commissione competente per materia

4. Svolge attività preparatoria (e in qualche caso operativa) su leggi + controllo

perché la commissione è la sede in cui emergono tutti i possibili problemi delle


politiche pubbliche di cui si chiede anche spiegazione.

 Possono svolgere audizioni, cioè convocare esperti per chiedere


spiegazioni su un provvedimento oppure gli stakeholders potrebbero
essere chiamati per spiegare alle commissioni parlamentari i diversi
interessi di un progetto di legge

La composizione  rispecchia la proporzione tra i gruppi


Composizione ridotta ma fedele a quella dell’assemblea nel suo complesso
(maggioranza paragonabili a quelle del plenum)

Commissioni permanenti nella Camera dei deputati:


(es. affari istituzionali, giustizia, affari esteri, difesa, bilancio, finanze, cultura,
ambiente, trasporti, attività produttive, lavoro, affari sociali, agricoltura, politiche
dell’UE)
Difficile trovare oggetto della legge  come si decide la commissione competente?
Quella della materia prevalente. Comunque, la decisione spetta alla presidenza.

C’è il caso che si possano richiedere alle altre commissioni implicate dal progetto di
legge dei pareri.
Al senato la composizione è diversa ma sovrapponibile: al posto di affari istituzionali
ci sono affari costituzionali.

Un caso a parte è quello delle commissioni bicamerali che sono composte in egual
numero da deputati e senatori e devono essere istituite da apposite leggi -> sono un
caso del tutto particolare, istituiti da apposite leggi e utili per revisioni
costituzionale. Elemento che di per sé la Costituzione non prevede (La revisione
costituzione ha iniziativa uguale a quella delle leggi ordinarie). Es. nel 93,
BICAMERALE DALEMA ha rivisto capitolo 5: commissione bicamerale come luogo di
studio e di progettazione della riforma costituzionale per poi farla deliberare dalle
camere.

PARLAMENTO IN SEDUTA COMUNE


Normalmente il Parlamento opera a camere separate
(funzioni condivise in modo paritario tra le camere ma si riuniscono separatamente
e contribuiscono separatamente alla formazione della volontà dell’organo)

Il parlamento in seduta comune è un’ipotesi particolare in cui:

le camere si riuniscono in un organo collegiale e svolgono solo le funzioni fissate


dalla Costituzioni ART 55, COMMA 2

 Sono prevalentemente di carattere elettorale, cioè devono eleggere una


serie di organi costituzionali.

Presidente sede sono quelle della Camera dei deputati (Palazzo Montecitorio)
perché il presidente del senato ha ruolo di sostituzione della repubblica in tutti i casi
di impossibilità (Presidente del Senato è seconda carica dello Stato). Si applica il
regolamento della Camera dei deputati ma il Parlamento in seduta comune può
darsi regole autonome.
Funzioni:

- Elezione del PDR:


Il parlamento opera in seduta comune e viene integrato da delegati regionali
(3 per regioni, tranne Valle d’Aosta (1))

- Elezione di 5 giudici della Corte Costituzionale


Possono essere eletti o avvocati con 20 anni di esercizio o prof di materie
giuridiche

(in totale i giudici sono 15: 5 dal PDR, 3 Corte di Cassazione, 1 dal consiglio di
stato e 1 dalla Corte dei conti, 5 eletti dal parlamento in seduta comune)

- Elezione dei membri laici del Consiglio Superiore della Magistratura


il consiglio superiore della magistratura è l’organo di governo della
magistratura, organo introdotto per la separazione dei poteri
(Composto per la maggior parte dai magistrati stessi)

- Nomina dei giudici aggregati della Corte costituzionale in sede penale


Una delle funzioni è giudicare PDR per alto tradimento o attentato alla
Costituzione.

(È integrata con giudici popolari per garanzia tipica del diritto penale

- Messa in stato d’accusa del PDR: il parlamento in seduta comune ha la


funzione di pubblico ministero, formula l’accusa al PDR e nomina coloro che
rappresentano l’accusa davanti al PDR
STATUS DEI PARLAMENTARI
La loro particolare condizione giuridica che li differenzia da tutti gli altri soggetti
LA FUNZIONE LEGISLATIVA

Con il sistema repubblicano,


il Parlamento non detiene più il monopolio del potere legislativo

 Nel nostro sistema ci sono le Regioni che approvano leggi e anche il corpo
elettorale interviene con il referendum abrogativo

(= L’impostazione pluralistica si riflette anche nella funzione legislativa)

La legge incontra dei limiti, quali quello della rigidità costituzionale e il fenomeno
delle leggi rinforzate che, anche se non costituzionale, seguono un procedimento
diverso,

(es. quelle di amnistia e di indulto (approvate ai 2\3) e di pareggio di bilancio


(approvata a maggioranza assoluta dalle due camere).

Sistema repubblicano come sistema policentrico

Inoltre, il diritto secondario dell’UE (prodotto dagli organi) contiene degli atti che
sono direttamente applicabili negli ordinamenti: regolamenti e direttive self
executing.

Si adatta inoltre l’ordinamento giuridico italiano alle norme di diritto internazionale


generalmente riconosciute
IL PROCEDIMENTO LEGISLATIVO NAZIONALE

- INIZIATIVA LEGISLATIVA  Soggetti detentori

1. Il Governo
Il disegno di legge è strumento fondamentale di realizzazione
dell’indirizzo politico

 obiettivo condiviso tra parlamento e governo


(perché prodotto dalla fiducia)

Iniziativa riservata in materia di bilancio e di conversione dei decreti-


legge
(termini di esame prestabiliti)

Procedimento:
Disegno di legge prevede che il disegno sia approvato dal Consiglio dei
ministri, che sia autorizzato da parte del PDR e che sia presentato a una
delle due camere (indistintamente)

2. Il popolo (iniziativa popolare)


50 k elettori, che propongono a una delle due camere
(obbligate a tenerne conto) (non decade alla fine legislatura)

3. I singoli parlamentari
Hanno iniziativa legislativa parlamentare e possono presentare una
proposta di legge alla propria Camera di appartenenza
(Utile per temi cari al governo o al popolo)
4. Il CNEL (Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro)
Dovrebbe rappresentare le categorie produttive
(solo per materie di interesse economico – sociale)

5. I consigli regionali
hanno iniziativa legislativa regionale
Proposta di legge sui rapporti Stato-Regioni

Limitazione: temi che riguardano le regioni o rapporti tra Stato e regioni.

La proposta viene deliberata dal consiglio regionale e inviata a una delle


due camere dal presidente della Regione.

L’iniziativa legislativa può essere conferita ad altri organi con legge costituzionale
- FASE CONSULTIVA  Approvazione delle camere
Una proposta di legge è approvata se votata da entrambe le Camere nel
medesimo testo

Navette: (procedura)
Ogni volta che una Camera apporta una modifica, il testo deve essere
approvato nuovamente dall’altra Camera

Le Camere esaminano il testo di legge, lo discutono (delle varie posizioni


politiche sul tema) e lo votano (articolo per articolo, e poi votazione finale)

Tre distinte procedure:

1. Con Commissione in sede referente (normale)


Il progetto di legge viene assegnato a una commissione
(competente per quella materia).

in sede referente perché ha il ruolo di riferire all’assemblea quello che si è


fatto nella commissione (ruolo istruttorio)

 La commissione deve valutare l’impatto economico e sociale della legge e


riferire all’assemblea tutti gli elementi di criticità che vengono riscontrati.
(accompagna il testo della legge con una o più relazioni)

Relazione di maggioranza  evidenzia elementi positivi, negativi e modifiche


(così poi ne discuterà l’assemblea)

Relazioni di minoranza  riferiscono punto di vista dell’opposizione sul tema

L’assemblea discute sui caratteri generali e i singoli articoli


poi procede alla votazione che porta all’approvazione del testo di legge per
quella camera
 Poi si passa all’altra camera

(questo procedimento è sempre usato in materia elettorale, leggi di delega,


autorizzazioni alla ratifica dei trattati internazionali, approvazioni dei bilanci e
consuntivi)
2. Con Commissione in sede deliberante
La proposta inizia e conclude il suo iter in commissione, che esamina
discute e vota la legge
(Non passa dal plenum!)

Il Governo, 1\10 dei componenti della Camera o 1\5 dei membri della
commissione possono chiedere il ritorno alla procedura normale

3. Con Commissione in sede redigente


La proposta viene discussa dall’Assemblea nelle sue linee generali,
poi trasmessa alla Commissione per la redazione dei singoli articoli,
infine l’Assemblea vota sui singoli articoli e\o sul testo

- LA PROMULGAZIONE
Dopo l’approvazione da parte di entrambe le Camere la legge viene
trasmessa al PDR che deve promulgare con decreto entro 30 giorni

Viene controllato il procedimento formale (approvazione da entrambe le


camere), controllati eventuali elementi incostituzionali, dichiarata la
promulgazione e ordinata la pubblicazione (con clausola)

clausola esecutiva = legge va rispettata come ufficiale da tutti i soggetti


dell’ordinamento

 Poteri di rinvio (Art 74. Cost)


Il PDR, se reputa legge incostituzionale, rimanda il testo di legge alle camere con
messaggio motivato
LA PUBBLICAZIONE (Ministro della Giustizia)
Apposizione del visto e del gran sigillo dello Stato (da Ministro Giustizia)
(Non oltre 30 gg dalla promulgazione)
Il testo viene inserito nella Raccolta Ufficiale “Gazzetta”

 Entrata in vigore
Nel 15° giorno dopo la pubblicazione

LA REVISIONE COSTITUZIONALE (Art. 138)


PROCEDURA
È una procedura aggravata
Viene adottata da ciascuna camera con due successive deliberazioni
(non meno di 3 mesi)

e viene approvata a maggioranza assoluta dei componenti di ciascuna camera nella


seconda votazione
la prima si può fare a maggioranza semplice

La legge può essere sottoposta a referendum popolare,


entro 3 mesi dalla pubblicazione, su richiesta di 1/5 camera, 500 mila o 5 consiglieri

 Non si sottopone a referendum se approvata nella seconda votazione da


ciascuna delle Camere a maggioranza di 2/3 dei componenti
Aggravamenti
- 2 successive deliberazioni di ciascuna camera (non più di 3 mesi)

- Seconda deliberazione a maggioranza assoluta

- Se non si raggiunge 2/3 camere nella seconda deliberazione, si può indire un


referendum costituzionale

Limiti della revisione costituzionale


Art. 139 Cost.
La forma repubblicana non può essere oggetto di revisione costituzionale
(=limite esplicito alla revisione)

Limiti impliciti
- Collegamento tra art. 139 e art. 1

- Natura inviolabile dei diritti della persona

- Alcuni elementi di carattere procedurale


LA LEGGE DI BILANCIO
Sottoporre il bilancio all’approvazione parlamentare è la funzione fondamentale per
cui sono nati i parlamenti
(=Limitazione poteri del re)

Annualmente si approva il bilancio preventivo,

 Documento contabile nel quale vengono rappresentate le entrate e le spese


che lo Stato prevede per l’anno successivo

(senza l’approvazione l’organizzazione pubblica non può fare niente)

Prima vecchio articolo 81  L. Cost 1/2012 lo ha riformato

Nel ’78 viene introdotto lo strumento della legge finanziaria accanto alla legge di
bilancio (disegno di legge pre-bilancio)

 attuava modifiche per rendere pratica la legge di bilancio e attuare una politica
espansiva (si espande debito pubblico ita)

Post 2008
L’UE verifica ex ante le politiche di bilancio di uno Stato

In Italia legge Cost 1/2012  principio dell’EQUILIBRIO DI BILANCIO

Lo Stato assicura l'equilibrio tra le entrate e le spese del proprio bilancio, tenendo
conto delle fasi avverse e delle fasi favorevoli del ciclo economico.

Il ricorso all'indebitamento è consentito solo al fine di considerare gli effetti del ciclo
economico e, previa autorizzazione delle Camere adottata a maggioranza assoluta
dei rispettivi componenti, al verificarsi di eventi eccezionali.
Il motore della politica di bilancio è il governo

 Parlamento ha ruolo di controllo

Bilancio preventivo

- I Ministeri formulano le previsioni di spesa


(ciascun ministro si occupa del proprio settore)

- Il Consiglio dei ministri approva il bilancio preventivo e lo sottopone


all’approvazione del Parlamento

- Legge di bilancio preventiva


Il Parlamento autorizza il Governo a provvedere esclusivamente alle spese
stanziate in bilancio e, di conseguenza, controlla le scelte di politica
economica e sociale del Governo

(tutto ciò che non entra nel bilancio non può essere coperto finanziariamente)

La legge di bilancio è l’atto finale,

mentre la manovra di bilancio


è un insieme di atti che precedono o seguono l’approvazione del bilancio
preventivo
EVOLUZIONE STORICA DELLA LEGGE DI BILANCIO

fino al 2009
- bilancio annuale
- bilancio pluriennale su base triennale
- legge finanziaria.

L. 196\2009  Metodo programmazione


Si rivedono i documenti da presentare alle camere
Introduzione DEF avvia il coordinamento con UE.

Grande innovazione introdotta con nuova legge di contabilità:


 Il bilancio deve essere redatto per
MISSIONI  aggregati contabili che fanno emergere finalità politiche
PROGRAMMI  attività specifiche all’interno delle missioni

I programmi e le missioni rendono il bilancio più trasparente (vale in particolare per


le missioni che sono le grandi finalità che lo stato intende perseguire). 
GLI STRUMENTI DELLA PROGRAMMAZIONE

1. DEF  entro 10 aprile

2. NOTA DI AGGIORNAMENTO DEL DEF  entro 20 settembre

3. LEGGE DI BILANCIO ANNUALE  entro 15 ottobre

4. BILANCIO PLURIENNALE DI PREVISIONE

5. LEGGE DI ASSESTAMENTO DELLE PREVISIONI DI BILANCIO  entro 30 giugno

DEF
si compone di tre sezioni

- Programma di stabilità
dati della manovra che consentono di rispettare i vincoli europei

- Previsioni tendenziali a legislazione vigente e politiche invariate

- Programma nazionale di riforme


insieme di riforme che si intende attuare per superare gli squilibri
macroeconomici nazionali

Entro il 10 aprile il Governo presenta il Programma di stabilità e nazionale di riforma


alla Commissione europea ed al Consiglio dell’Unione europea per le opportune
raccomandazioni
(=ex ante)
NOTA DI AGGIORNAMENTO DEF
Erogata entro il 20 settembre con l’obbiettivo di:

- Adeguare la manovra finanziaria ad un diverso andamento macroeconomico

- Recepimento delle raccomandazioni approvate dal Consiglio dell’Unione


europea

CRITERI DI REDAZIONE DELLA LEGGE DI BILANCIO ANNUALE

- Integrità
Tutte le entrate devono essere iscritte a bilancio al lordo delle spese di
riscossione e le spese devono essere registrate per il loro intero ammontare)

- Universalità
non possono essere gestiti fondi non iscritti a bilancio

- Unità
tutte le entrate finanziano tutte le spese

Bilancio di competenza
Somme che il governo ha il diritto di riscuotere e le spese che ha dovere di pagare
durante l’esercizio

Bilancio di cassa
Somme che si ritiene saranno effettivamente riscosse e pagate durante l’esercizio
finanziario
ESERCIZIO PROVVISORIO
Le camere devono approvare la legge di bilancio entro il 31 dicembre,

Altrimenti le Camere possono autorizzare, con legge,


il Governo all’esercizio provvisorio per non più di 4 mesi
(si dividono le spese per 12 e si autorizzano quelle per i primi 4 mesi)

1. Il bilancio pluriennale
- è su base triennale
- predisposto dal MEF (Ministero dell’economia e delle finanze),
- viene aggiornato annualmente
 È coerente col contenuto del DEF e del bilancio annuale.
(Non comporta autorizzazione ad effettuare spese)

2. Il rendiconto generale

- Il MEF presenta il rendiconto (entro il 30 Giugno)


dell’esercizio scaduto il 31 Dicembre dell’anno precedente.

- Il Parlamento approva il rendiconto con una legge che rappresenta un atto di


controllo sulla regolarità della spesa (di assestamento del bilancio)

- Viene sottoposto al giudizio di parificazione della corte dei conti


CLAUSOLA DI SALVAGUARDIA
ogni legge che comporti nuovi o maggiori oneri deve indicare espressamente la
spesa autorizzata e le misure di compensazione nel caso si verifichino scostamenti
rispetto alle previsioni indicate

Se vogliamo fare delle politiche di spesa


vanno previsti anche degli strumenti aggiuntivi nel caso cambi la situazione
macroeconomica o le previsioni fatte siano sbagliate, in modo che ci sia sempre lo
strumento che consenta il mantenimento dell’equilibrio di bilancio

(La clausola di salvaguardia principale è l’aumento dell’IVA)

(Le clausole vengono utilizzate per far vedere all’Europa che si raggiungerà
l’equilibrio di bilancio)

 È quindi uno strumento politico per farsi concedere dall’ Europa le politiche
espansive,
rimandando gli obiettivi di equilibrio al terzo anno, anche se poi questo slitta
sempre
CORTE COSTITUZIONALE E POTERE GIUDIZIARIO

Composizione:

Composta da 15 giudici (specializzati nell'interpretazione costituzionale)

- 5 giudici eletti dal parlamento in seduta comune


(spesso scontro maggioranza opposizione)

- 5 giudici nominati dal PDR


(atto formalmente e sostanzialmente presidenziale)

- 5 giudici nominati dalle supreme magistrature


(3 dalla corte cassazione, 1 dal consiglio di Stato 1, corte dei conti)

I giudici devono essere

- o magistrati delle giurisdizioni superiori

- o professori ordinari di materie giuridiche

- o avvocati con 20 anni di esercizio.

I giudici hanno diverse competenze


(ci sono quelli più esperti in diritto penale, in diritto amministrativo ecc)

Il mandato
I giudici hanno un mandato di 9 anni  non è rinnovabile

 La corte però funziona se ci sono almeno 11 giudici

I giudici prestano giuramento nelle mani del PDR,


alla presenza dei Presidenti delle Camere

Decisioni prese a maggioranza (dei votanti)

e in caso di parità  vale la volontà del PDR


STATUS DI GIUDICE COSTITUZIONALE

Incompatibilità
I giudici non possono assumere altri uffici o impieghi (sia pubblici che privati)
O esercitare attività professionali

Garanzie di indipendenza
I giudici non possono essere rimossi o sospesi se non per decisione della corte

 Godono di guarentigie analoghe ai parlamentari


Retribuzione fissata con legge (non inferiore al più alto magistrato ordinario)

(Per le limitazioni di libertà ci vuole sempre l’autorizzazione della corte)

PRESIDENTE

- Eletto a maggioranza assoluta

- Rimane in carica 3 anni ed è rieleggibile (in base ai 9 anni rimasti)

- Convoca e presiede le sedute  ruolo di coordinamento

- Rappresenta la corte

- Nomina il giudice per l’istruzione e la relazione


(nominato un giudice che si occupa, prepara e espone il caso al collegio)

- Fissa con decreto il giorno dell’udienza pubblica

- Vota per ultimo  in caso di parità il suo voto prevale


LE FUNZIONI DELLA CORTE

- Giudizio di legittimità  delle leggi e degli atti avente forza di legge

- Giudizio per conflitti di attribuzione


(far poteri dello Stato, Stato/Regioni, Regioni)

- Giudizio sue accuse al PDR per attentato alla costituzione o alto tradimento
(unico compito penale della corte)

- Giudizio sull'ammissibilità del referendum

 con queste funzioni viene garantita la rigidità costituzionale

GIUDIZIO DI LEGITTIMITA’ COSTITUZIONALE


La corte deve valutare se una legge ordinaria ha dei vizi sostanziali o formali

- Vizi sostanziali
la norma è in contrasto con una norma o un principio costituzionale

- Vizi formali
la legge viola una norma costituzionale sul procedimento
(se non è rispettata sono incostituzionali)
2 vie d’accesso (alla Corte Costituzionale)

- Giudizio in via incidentale

- Giudizio in via principale

GIUDIZIO IN VIA INCIDENTALE


È necessario che la questione di costituzionalità sia sollevata da un giudice
(“a quo”) nel corso di un giudizio

2 fasi

FASE DEL GIUDIZIO “A QUO”

la questione può essere sollevata:

O dal giudice d’ufficio a quo  che avvia direttamente il procedimento

oppure dalle parti  che chiede al giudice a quo di avviare un procedimento

Il giudice a quo (prima di sollevare la questione davanti alla corte)

 deve controllare 2 requisiti della questione di legittimità:

- la rilevanza  della questione di legittimità costituzionale


il giudizio a quo non può essere risolto se non applicando la legge che
potrebbe essere

- la non manifesta infondatezza


il giudice deve respingere solo le questioni che sono palesemente infondate
e non deve accertare né la fondatezza né l'infondatezza.

Deve controllare che non ci siano dei motivi evidenti di infondatezza


(es. se c’è un dubbio deve interpellare la Corte)
Il giudice sospende il giudizio “a quo” e solleva la questione davanti alla Corte
costituzionale
utilizzando un’ordinanza di rimessione 

Che contiene: (elementi che faranno decidere al giudice)

- Le disposizioni di legge che potrebbero essere incostituzionali

- Le disposizioni costituzionali che potrebbero essere state violate


(= parametro di costituzionalità)

- Giudizio sulla rilevanza e sulla non manifesta infondatezza

 il motivo per cui la questione è stata considerata rilevante e non


manifestamente infondata.
Se manca questo elemento la questione viene ritenuta infondata dalla corte.

FASE DEL GIUDIZIO DAVANTI ALLA CORTE COSTITUZIONALE

Procedimento

1. entro 20 gg dalla notificazione chi è interessato (parti, presidente della


regione ecc.) può costituirsi in giudizio

2. il presidente nomina il giudice per l'istruzione e la relazione e convoca la corte


per discutere (dibattimento)

3. la Corte delibera a maggioranza assoluta, le opinioni dissenzienti non sono


rese pubbliche
La Corte costituzionale giudica in via definitiva con sentenza

LE SENTENZE
La questione di costituzionalità viene rigettata o accolta

La corte si pronuncia solo sulla questione di legittimità formulata dal giudice “a


quo” e non sulla costituzionalità in sé della legge

Sentenze di rigetto
La corte rigetta la questione formulata per come formulata dal giudice a quo
(ha efficacia inter pares)

 Quindi non si applica sulla costituzionalità di tutta quella norma,


ma solo sull’interpretazione che era stata data dal giudice a quo

Sulla medesima norma potranno essere presentate nuove questioni di illegittimità


costituzionale

Sentenze di accoglimento
La corte dichiara l’incostituzionalità delle norme di legge o di un atto avente forza
di legge

La sentenza si applica a tutti i soggetti dell’ordinamento  efficacia erga omnes

e a tutti i rapporti pendenti  ovvero che possono ancora avere degli effetti
(non si applica ai casi conclusi ma solo a quelli pendenti)
GIUDIZIO IN VIA PRINCIPALE 
Quando Stato o Regione ritengono che una legge ecceda la propria sfera di
competenza

I termini temporali per proporre il giudizio: (uguali per stato e regione)

- 60 gg dalla pubblicazione della legge (o atto)

- Per impugnare lo statuto regionale 30 gg dalla pubblicazione notiziale

 La questione di illegittimità viene proposta con un ricorso

I motivi di impugnazione:

- Lo stato può far valere qualunque possibile profilo di illegittimità della legge
regionale (non deve dimostrare)

- La regione deve dimostrare uno specifico interesse a ricorrere

Gli effetti

- La sentenza di rigetto
Implica l’ulteriore applicazione della legge impugnata

- La sentenza di accoglimento
Determina l’annullamento della legge statale o regionale impugnata

Lo Stato può impugnare la leggi regionali senza dimostrare nulla, utilizzando


CONFLITTI DI ATTRIBUZIONE

(riguardano solo atti che non hanno valore legislativo)

- TRA POTERI DELLO STATO  conflitto intraorganico


Conflitti tra organi competenti a dichiarare definitivamente la volontà dei
poteri a cui appartengono

 Si tratta di organi che hanno una sfera di attribuzioni determinata direttamente


dalla Costituzione

La sentenza:

- Determina a quale potere spettano le attribuzioni

- Può determinare l’annullamento dell’atto adottato


in violazione dei criteri costituzionali di riparto delle attribuzioni

- TRA STATO E REGIONI / TRA REGIONI  conflitto intersoggettivo


Si verifica quando utilizzando i propri poteri si va a ledere:

- l’esercizio di attribuzioni di un altro soggetto

- oppure l’uso illegittimo delle attribuzioni

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