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PARLAMENTO

PARLAMENTO
Il Parlamento italiano è formato
da due Camere (art.55 cost)

CAMERA DEI SENATO DELLA


DEPUTATI REPUBBLICA
Differenze esistenti
tra le due Camere

1. Sedi
• Camera dei deputati = Montecitorio
• Senato della Repubblica = Palazzo Madama
Differenze
2. Numero dei componenti
• CAMERA DEPUTATI:
– 400 deputati eletti
• SENATO DELLA REPUBBLICA:
– 200 senatori eletti
– + senatori a vita: ex P. d. R. e 5 senatori
nominati dal P.d.R per alti meriti.
Il numero di parlamentari è stato ridotto col
disegno di legge costituzionale approvato in
via definitiva dalla Camera l’8 ottobre 2019.
Il numero dei deputati è passato da 630 a
400 e il numero dei senatori da 315 a 200.Il
testo è stato sottoposto a consultazione
referendaria svoltasi il 20 e il 21 settembre
2020, e approvato con un’ampia
maggioranza.
Differenze

3. Elettorato attivo
• Elettori per la Camera Deputati e per il
Senato dai 18 anni.

4. Diverso elettorato passivo


• Si può essere eletti alla Camera dai 25
anni.
• Si può essere eletti al Senato dai 40 anni.
• L’ineleggibilità e l’incompatibilità
riguardano l’elettorato passivo.
• L’ineleggibilità è un impedimento che non
consente a un soggetto di essere eletto a
una determinata carica pubblica.
• L’incompatibilità è, invece una situazione
che si verifica quando una stessa
persona ricopre contemporanemente due
cariche pubbliche tra loro in conflitto.
Bicameralismo perfetto
• In Italia Camera e Senato hanno
esattamente le stesse funzioni.
– Ogni decisione del parlamento
(l'approvazione delle leggi, la fiducia al
governo ecc.) deve ottenere, separatamente,
l'approvazione di ciascuna Camera.
Bicameralismo in Italia
• Perché in Italia si è deciso di mantenere due
Camere con gli stessi poteri?
• Il vantaggio principale è quello di assicurare un
maggiore approfondimento e controllo
nell'elaborazione delle leggi.
• Questo maggior controllo però porta anche
enormi inconvenienti: eccessive lungaggini,
inutili ripetizioni, scarsa efficienza delle
assemblee legislative.
I sistemi elettorali
• In un sistema democratico particolarmente
importanti sono le regole che si adottano
per trasformare i voti degli elettori in seggi
da assegnare e che formano il sistema
elettorale.
• I sistemi elettorali possono essere
ricondotti a due tipi fondamentali:
– i sistemi elettorali proporzionali;
– i sistemi elettorali maggioritari.
Sistema proporzionale

• Nei sistemi proporzionali gli elettori votano


per un partito politico.
• Il partito ottiene un numero di seggi in
proporzione ai voti ricevuti.
Sistema proporzionale
• VANTAGGI: è un sistema basato sulla
piena democraticità dei voti espressi.
• SVANTAGGI: favorisce l’elezione di molti
partiti. Probabilmente nessuno otterrà la
maggioranza necessaria per la formazione
del Governo. Nascono quindi Governi
formati da molti partiti (coalizioni) e spesso
di breve durata.
Correttivi
• Per limitare il più possibile i difetti del
sistema proporzionale si introducono:
– Lo sbarramento: entrano in parlamento solo i
partiti che superano una certa percentuale di
voti.
– Il premio di maggioranza: il partito - o la
coalizione di partiti- che ottiene la
maggioranza relativa (più voti degli altri)
riceve un certo numero di deputati in più
(premio di maggioranza).
Il sistema maggioritario

• Il territorio nazionale viene suddiviso in


collegi in cui è in palio un unico seggio, da
assegnare al candidato che ottiene il
maggior numero di voti.
Sistema maggioritario
• VANTAGGI: per vincere nel collegio, i partiti
si alleano con altri, presentando un candidato
comune. La diminuzione del numero dei
partiti rende più facile la formazione di
Governi stabilI.
• SVANTAGGI: non tutte le forze politiche
vengono rappresentate in Parlamento perché
i partiti minori non hanno alcuna speranza di
ottenere dei seggi se corrono da soli.
Sistema maggioritario
• Esistono sistemi maggioritari:
– a turno unico: per aggiudicarsi il seggio è
sufficiente ottenere la maggioranza relativa dei
voti (vince il candidato che ha riportato il
maggior numero di voti)
– a doppio turno: occorre ottenere la maggioranza
assoluta (50%+1). Se nessuno raggiunge questa
maggioranza al primo turno, è prevista una
seconda votazione (ballottaggio) tra i candidati più
votati.
SISTEMA ELETTORALE ITALIANO
Attualmente la l. n.165 /2017 (c.d. ROSATELLUM)
prevede un sistema elettorale misto:
– 64% dei seggi con il sistema proporzionale
– 36% dei seggi con il maggioritario in collegi
uninominali
Per evitare il proliferare del numero dei partiti sono
previste delle soglie di sbarramento;
– I singoli partiti devono ottenere almeno il 3% dei
voti validi per aver accesso alla ripartizione dei seggi,
le coalizioni devono ottenere almeno 10%.
Parlamento
in seduta comune
Le Camere si riuniscono congiuntamente per:
• Elezione del Presidente della Repubblica.
• Giuramento del Presidente della Repubblica.
• Messa in stato d’accusa del Presidente della
Repubblica.
• Elezione di 1/3 giudici della Corte Costituzionale (5
giudici)
• Elezione 1/3 membri del Consiglio superiore della
magistratura
• Compilazione di elenco di 45 cittadini per il sorteggio
dei membri aggregati per giudizi di accusa contro
P.d.R.
Durata
• Legislatura: periodo di tempo compreso
tra una elezione e l’altra.
• Durata normale della legislatura: 5 anni
salvo lo scioglimento anticipato.
• La durata può essere prorogata solo con
una legge in caso di guerra.
Organizzazione interna
delle Camere

• Le regole per lo svolgimento dei lavori


parlamentari sono stabilite in piena
autonomia da ciascuna Camera con un
proprio REGOLAMENTO approvato a
maggioranza assoluta.
Organizzazione interna
delle Camere

Organi necessari presenti in ciascuna


camera:
1. Presidente
2. Gruppi parlamentari
3. Commissioni parlamentari
1. PRESIDENTE
Il Presidente è eletto direttamente dalla Camera di
appartenenza.
•Presiede l’Assemblea e dirige le discussioni ne proclama i
risultati
•Verifica all’applicazione del Regolamento.
•Ha l'obbligo di vigilare sul rispetto dei diritti delle
minoranze parlamentari
3. Commissioni parlamentari
a. Permanenti per materia: Le Commissioni
parlamentari sono specializzate per materia e
svolgono un ruolo fondamentale per
l’approvazione delle leggi. Sono composte in modo
da rispecchiare la proporzione dei gruppi parlamentari.
b. Commissioni Bicamerali: riuniscono insieme
deputati e senatori, e che hanno funzioni
consultive e di controllo
c. Commissioni d‘inchiesta: indagano su
episodi particolari (mafia, terrorismo, stragi)
2. Gruppi parlamentari
• I gruppi parlamentari riuniscono i
parlamentari dello stesso partito politico.
• Sono la proiezione dei partiti all’interno del
Parlamento.
• Ciascun parlamentare deve dichiarare, fin
dal momento dell’elezione, a quale gruppo
appartenere, altrimenti, d’ufficio, fanno
parte del gruppo misto.
Capi-gruppo
• I presidenti del gruppo parlamentare (o
capigruppo) sono i portavoce ufficiali del
proprio partito all'interno di ciascuna
Camera;
• Riuniti insieme formano la conferenza dei
capi- gruppo, cui spetta il compito di
programmare i lavori di ciascuna Camera.
Modalità di voto

Il voto in aula può essere dato in modo:


•palese = è la regola generale secondo cui
è previsto che i parlamentari votino in modo
pubblico, cioè visibile a tutti gli altri
•segreto = nei casi di voto su persone (es.
votazione del PdR ) o sui diritti di libertà;
deve essere espressamente previsto dai
regolamenti parlamentari.
Funzionamento delle Camere
• Quorum (numero legale): la seduta è
valida se è presente la metà più uno dei
componenti.
– Il quorum si presume: il Presidente
sospende la seduta solo se un numero
prestabilito di parlamentari chiede la verifica
del numero legale o se il difetto viene
accertato in particolari votazioni.
Tipi di maggioranza
Nelle votazioni occorre raggiungere determinate
maggioranze:
•Semplice (voto favorevole della metà +1 dei
presenti) = regola generale (es. per le leggi
ordinarie, il voto di fiducia).
•Assoluta ( voto favorevole della metà +1 dei
componenti) ad es. per l’approvazione di una
legge costituzionale.
•Qualificata (voto favorevole dei 2/3 dei
componenti) ad es. per le prime 3 votazioni per
l’elezione del P.d.R

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