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PARLAMENTO

Nella Repubblica Italiana il Parlamento è l’organo Costituzionale


i cui componenti sono eletti dai cittadini
a cui spetta il potere legislativo
funzioni: fare le leggi e controllare l’operato del Governo

articolo 55 comma 1 Costituzione: Il Parlamento è un organo Bicamerale composto da 2 “camere” o “rami”


la Camera dei Deputati e Il Senato della Repubblica

Camera dei Deputati Senato della Repubblica

Luogo: Montecitorio Palazzo Madama


Rappresentazione: Regioni
Decisione presa dall’assemblea L’intero popolo nel suo insieme Articolo 57 Costituzione: “il
costituente Senato è eletto a base regionale”
400 deputati 200 senatori
Componenti: Articolo 56 comma 2 Articolo 57 Comma 2
stabilito dalla Costituzione Costituzione
legge costituzionale 19 ottobre otto dei quali eletti nella otto dei quali eletti nella
2020 n.1 circoscrizione Estero circoscrizione Estero
(630 – 12) (315)
elettorato ATTIVO: 18 anni 25 anni
25 anni
40 anni
elettorato PASSIVO: Articolo 56 comma 3
Articolo 58 Costituzione
Costituzione

5 Senatori a Vita
Nominati dal Presidente della
Repubblica tra persone che
hanno “illustrato la Patria per
altissimi meriti” e l’ex presidente
della Repubblica
articolo 59 Costituzione

Le camere per quanto operino separatamente svolgono le medesime funzioni


per indicare la parità di poteri fra le due camere si utilizza l’espressione bicameralismo perfetto

svantaggi:

- duplicazione delle attività, lentezza, spreco di tempo


-
numerose proposte di modifica costituzionale, l’ultima avvenuta nel 2016 con l’ideazione della Camera
delle Regioni e degli Enti locali

vantaggi:
- correggere eventuali errori avendo più sedute, evitare leggerezze commessi dalla prima fase di
approvazione

SEDUTA COMUNE
Articolo 55 comma 2 Costituzione: situazioni eccezionali in cui la costituzione prevede che le due camere si
riuniscano in seduta comune dei loro membri, presidiata dal Presidente della Camera dei deputati:

1) articolo 83 e 91 Costituzione: elezione e giuramento del Presidente della Repubblica


2) articolo 90 Costituzione: messa in stato d’accusa del Presidente della Repubblica per alto
tradimento e attentato alla Costituzione
3) articolo 135 Costituzione: elezione di 5 giudici Costituzionali
4) articolo 104 comma 4 Costituzione: l’elezione di 8 componenti del Consiglio Superiore della
Magistratura

LE NORME ELETTORALI PER IL PARLAMENTO

ELETTORATO ATTIVO E ELETTORATO PASSIVO

articolo 48 Costituzione: “sono elettori tutti i cittadini, uomini e donne, che hanno compiuto la maggiore
età”

tale norma disciplina il cosiddetto elettorato attivo cioè la capacità di votare che è subordinata a due
requisiti:
1) cittadinanza italiana
2) maggiore età

l’elettorato passivo consiste nella capacità di essere eletti

elettorato ATTIVO: 18 anni 25 anni


25 anni 40 anni
elettorato PASSIVO:
Articolo 56 comma 3 Costituzione Articolo 58 Costituzione

I SISTEMI ELETTORIALI

Chiunque venga eletto dalle camere ottiene un seggio: i sistemi elettorali sono i criteri usati per trasformare
i voti in seggi
per attribuire i seggi rispetto i voti ottenuti esistono vari metodi:

1) sistemi maggioritari  premiano il più forte


2) sistemi proporzionali  rispettare le idee di tutti

1- I SISTEMI MAGGIORITARI

il voto è espresso in collegi uninominali


sono quelli che assegnano i seggi solo a coloro che hanno ottenuto più voti: criterio riassunto nella
formula “fist past the post”
il meccanismo è il seguente: il territorio è diviso in tanti collegi elettorali quanti sono i deputati da
eleggere e quindi i seggi da assegnare. Gli elettori di ciascun collegio sono chiamati ad eleggere un solo
deputato (sistema elettorale maggioritario uninominale): chi ottiene più voti in quel collegio ottiene il
seggio

2- SISTEMI PROPORZIONALI
voto espresso in collegi o circoscrizioni plurinominali
non mirano a premiare il vincitore delle elezioni ma a rispecchiare i Partiti in parlamento in modo
proporzionale rispetto al loro consenso elettorale
ogni partito otterrà seggi in proporzione ai voti

esigenze diverse per il buon funzionamento della democrazia:

- sistemi maggioritari: garantiscono la formazione di parlamenti stabili e di maggior “governabilità”


- sistemi proporzionali: garantiscono un’adeguata rappresentanza parlamentare a tutti i partiti che
abbiano conseguito voti

IL SISTEMA ELETTORALE ITALIANO

la Costituzione non si pronuncia sul sistema elettorale per il Parlamento, la scelta è quindi libera ed è
rimessa alla legge ordinaria

1948 – 1992: In Italia per oltre 40 anni i membri del parlamento sono stati eletti con un sistema di tipo
proporzionale che ha causato diversi inconvenienti nella vita pubblica del paese:

 instabilità di Governi
 partitocrazia: “potere dei partiti” consiste nella degenerazione del ruolo dei partiti i
quali invece di essere intermediari tra cittadini e istituzioni diventano la sede stessa
delle decisioni politiche

1990 – oggi: si è passati ad un sistema prevalentemente maggioritario e successivamente di nuovo


proporzionale

la frequenza con cui si sono succedute nel tempo leggi elettorali sempre diverse ha creato molta confusione
e i sistemi di volta in volta adottati non hanno risolto il problema della stabilità politica: situazione in cui la
maggioranza che sostiene il Governo è coesa, ciò assicura che quando il Governo presenta un disegno di
legge questo viene approvato dal parlamento senza grandi difficoltà

ATTUALE LEGGE ELETTORALE: legge n. 165/2017 (rosatellum bis)


presenta aspetti sia maggioritari che proporzionali: sistema misto

in dettaglio:
 2/3 dei deputati e senatori sono eletti con un sistema proporzionale
ogni partito presenta in ciascun collegio una lista di candidati (non meno di 2 e non più di 4)
ottiene un numero di seggi proporzionali ai voti ricevuti
I collegi si dicono plurinominali poiché eleggono una pluralità di parlamentari

 1/3 è eletto a sistema maggioritario


in collegi uninominali (che eleggono cioè un solo parlamentare)
ogni partito o ogni coalizione (alleanza tra partiti diversi generalmente appartenenti alla stessa area
politica) di partiti presentano un solo candidato

CLAUSULE DI SBARRAMENTO
correttivo al metodo proporzionale: si escludono dall’attribuzione di seggi i partiti che non hanno ottenuto
una percentuale minima di voti.
questo per evitare l’eccessivo numero di partiti.
La soglia di sbarramento è utilizzata genericamente per limitare l'eccessiva frammentazione partitica e per
favorire l'aggregazione fra forze politiche omogenee.

Nella legge in vigore la soglia di sbarramento è fissata al:

- 3% su base nazionale per i partiti che si presentano soli


- 10% su base nazionale per le coalizioni dove almeno una lista al suo interno deve aver ricevuto il
3% dei voti

QUOTE ROSA

articolo 51 comma 1 Costituzione: la legge elettorale garantisce una quota di candidature riservate alle
donne per favorire la presenza femminile nelle istituzioni
nei collegi plurinominali l’elenco dei candidati di ciascuna lista deve seguire l’alternanza di genere e
ciascuno dei due sessi non può rappresentare più del 60% dei capi lista presentati dai diversi partiti

LA CIRCOSCRIZIONE ESTERO

Più di 4 milioni di italiani risultano residenti all’estero essi possono votare alle elezioni inviando la scheda
elettorale che hanno ricevuto per posta alle ambasciate
l’elezione di 6 senatori e 12 deputati della circoscrizione Estero avviene con sistema proporzionale

LA LEGISLATURA

DURATA DELLE CAMERE

articolo 60 comma 1 Costituzione: La Camera dei Deputati e il Senato della Repubblica sono eletti per 5
anni e il periodo di tempo compreso tra una elezione e l’altra è denominato legislatura

articolo 60 comma 2 Costituzione: si preoccupa di evitare che elezioni siano rinviate e che le camere quindi
svolgano le loro funzioni per oltre un quinquennio ciò infatti equivarrebbe ad un colpo di stato
la democrazia infatti prevede che il popolo sia chiamato a rinnovare la rappresentanza a intervalli regolari

la proroga delle Camere al di là del tempo normale della loro durata è ammessa solo con legge e solo ed
esclusivamente in caso di guerra

l’articolo 60 comma 2 Costituzione inoltre si preoccupa di evitare vuoti che potrebbero verificarsi al
momento del rinnovo delle camere:

“finché non siano riunite nuove camere sono prorogati i poteri delle precedenti”

si parla quindi di prorogatio: indica che non può esserci un vuoto nell’esercizio di una funzione pubblica per
cui allo scadere di un mandato di un organo fino alla sua sostituzione continua ad esercitare la sua funzione

tenendo conto che al comma 1

“Le elezioni delle nuove Camere hanno luogo entro settanta giorni dalla fine delle precedenti. La prima
riunione ha luogo non oltre il ventesimo giorno dalle elezioni”

discontinuità dei lavori parlamentari: dal momento che le camere sono nuove tutti i procedimenti
legislativi non conclusi al momento dello scioglimento devono ricominciare da capo davanti al nuovo
parlamento
LO SCIOGLIMENTO ANTICIPATO DELLE CAMERE

articolo 88 della Costituzione: il Presidente della Repubblica può procedere con lo scioglimento delle
Camere prima della scadenza del quinquennio, dopo aver sentito i rispettivi presidenti

potere di scioglimento anticipato  potere di Garanzia del Presidente della Repubblica

caso più frequente: in parlamento non vi sia una maggioranza che sostenga un Governo stabile

articolo 88 comma 2 Costituzione: il presidente della Repubblica non può sciogliere anticipatamente le
Camere negli ultimi 6 mesi del suo mandato settennale  (semestre bianco)

questo è stato previsto per evitare che il presidente della Repubblica voglia facilitare la sua rielezione
puntando su Camere nuove eventualmente a lui più favorevoli

eccezione  introdotta nel 1991 con lo scopo di aggirare l’ingorgo costituzionale: per evitare che le due
scadenze (legislatura e mandato) coincidessero

nel caso in cui il semestre bianco coincida in tutto o in parte con gli ultimi 6 mesi della legislatura

RAPPRESENTANZA POLITICA E GARANZIE PARLAMENTARI

LA RAPPRESENTANZA POLITICA

articolo 67 Costituzione: “ogni membro del parlamento rappresenta la nazione ed esercita le sue funzioni
senza vincolo di mandato”

mandato: nel diritto privato il mandato è il contratto con cui una parte si obbliga a compiere atti giuridici
per conto di un’altra, il mandato quindi è “imperativo” perché il mandatario deve eseguire la prestazione
con la diligenza del “buon padre di famiglia”, senza eccedere i limiti del mandato

Nei regimi assolutistici (Ancien Régime) i deputati erano vincolati alle istituzioni  mandato imperativo
i poteri dei deputati erano rigidamente limitati e il Parlamento non aveva libertà d’azione

la Costituzione afferma un divieto di mandato imperativo


libera i singoli parlamentari dal dovere di sottostare a specifici interessi, li responsabilizza e rende il
Parlamento un luogo di compromesso in cui si possa operare per gli interessi generali della Nazione

ciò non esclude un vincolo di carattere politico tra il parlamentare e il proprio partito

LE IMMUNITA PARLAMENTARI

per tutelare la libertà dei singoli parlamentari la Costituzione ha previsto una serie di prerogative che non si
considerano come privilegio del singolo ma garantiscono l’indipendenza del parlamento  immunità
parlamentari

1) INSINDACABILITÀ
2) L’INVIOLABILITÀ O L’IMMUNITÀ PARLAMENTARE
1- insindacabilità per le opinioni espresse e i voti dati

articolo 68 comma 1 Costituzione: il parlamentare non può rispondere in nessuna sede - penale, civile e
disciplinare - per le opinioni espresse e i voti dati
anche dopo la scadenza del mandato

sembra una regola ingiusta poiché crea disuguaglianza di fronte alla legge tra parlamentari e cittadini
 la legge però vuole garantire la massima libertà del Parlamento
l’articolo 68 Costituzione protegge il parlamentare solo le opinioni espresse ricadono in sede
parlamentare e non al di fuori dell’esercizio delle sue funzioni

2- l’inviolabilità o immunità parlamentare

Se un parlamentare compie un reato comune al di fuori dell’esercizio delle sue funzioni è perseguibile
al pari di ogni cittadino

articolo 68 comma 2 comma 3 Costituzione: per poterne limitare la libertà occorre però
l’autorizzazione a procedere della Camera a cui appartiene
che deve essere richiesta per:

- arresto e qualunque altra limitazione della libertà personale


non nei casi però di flagranza di reato o condanna definitiva
- perquisizione personale o domiciliare
- l’intercettazione di comunicazioni telefoniche, telematiche ed epistolari

l’autorizzazione dovrebbe essere negata solo nel caso in cui vi sia il sospetto di una persecuzione
giudiziaria: la giustizia (Magistratura) è accusata di voler travalicare i suoi compiti per condizionare la
vita politica
al contrario vi è la critica che con la scusa di sospetta persecuzione il parlamentare si sottrae senza
motivo alla giustizia

CASI DI INCOMPATIBILITA PARLAMENTARE

La legge impedisce a uno stesso soggetto di ricoprire due cariche diverse: incompatibilità parlamentare

articolo 65 comma 2 Costituzione: carica di deputato e senatore


l’articolo 65 comma 2 Costituzione inoltre rinvia alla legge per tutte le altre cause di incompatibilità
articolo 84 comma 2 Costituzione: Presidente della Repubblica e ogni altra carica

esse non rendono invalida l’elezione ma sono sanabili

l’incompatibilità mira a garantire:


- l’efficienza
per non gravare una singola persona di troppo lavoro impossibile da gestire

- l’imparzialità
il soggetto con doppie funzioni può avvantaggiarsi di una sua carica per agevolare l’altra,
approfittando della situazione e agendo con imparzialità

- distinzione tra funzioni


se un parlamentare e un deputato fossero la stessa persona si perderebbe il senso di
bicameralismo e l’esistenza della doppia Camera
INDENNITA PARLAMENTARE

nell’800 la politica era riservata solo al ceto borghese quindi di coloro che potavano vivere di rendita poiché
vigeva la gratuità nel ricoprire cariche politiche e valeva il carattere “onorario”.

storicamente l’indennità parlamentare quindi era stata introdotta come corrispettivo per il danno derivante
dal non potersi dedicare ad altre attività e quindi garantire la possibilità a tutti di sedere in parlamento e
non solo a coloro che disponevano di risorse private e potevano permetterselo.

ad oggi si tratta di una vera e propria retribuzione, stabilita per legge, cioè dal Parlamento stesso.
attualmente lo stipendio parlamentare è molto elevato poiché la carica che ricoprono i parlamentari e
deputati è di essenziale importanza e grossa responsabilità ed inoltre per dissuadere loro dalla corruzione
avendo già cospicui guadagni.

L’ORGANIZZAZIONE INTERNA DELLE CAMERE

LE MAGGIORANZE PARLAMENTARI

per Deliberare:
è necessario che sia presente in aula la maggioranza dei rispettivi componenti
articolo 64 comma 3 Costituzione: quorum di validità

TIPI di maggioranza:

1) maggioranza SEMPLICE  metà più uno dei presenti


2) maggioranza ASSOLUTA  metà più uno dei componenti
3) maggioranza QUALIFICATA  maggioranze superiori a quella assoluta (es. 2/3)

METODI DI VOTAZIONE:

1) voto SEGRETO  voto elettronico, forma anonima


lo scrutinio segreto è utilizzato nei casi in cui è interpellata direttamente la coscienza personale

2) voto PALESE  voto per appello nominale, dichiarazione del voto in modo aperto
utilizzata quando il voto deve avere un chiaro significato politico

REGOLAMENTI DELLE CAMERE: articolo 64 comma 1 Costituzione: “ciascuna camera adotta il proprio
regolamento a maggioranza assoluta dei suoi componenti”

I PRESIDENTI DELLE CAMERE

articolo 63 Costituzione: “ciascuna camera elegge fra i suoi componenti il Presidente e l’Ufficio di
presidenza”

Il ruolo del Presidente non è di carattere politico ed indirizzo ma richiede l’imparzialità


(agevola la dialettica tra maggioranza e opposizione ed applica in modo neutrale il regolamento)

DIFFERENZA principale tra i presidenti:

Presidente della Camera dei deputati  presiede il Parlamento in seduta comune


Presidente del Senato della Repubblica  supplisce al Capo dello Stato nell’ipotesi di impedimento
I GRUPPI PARLAMENTARI (articoli 72 e 82 Costituzione)

unione di membri di una camera che siano espressione dello stesso partito
essi permettono di organizzare meglio l’attività dei parlamentari perché il lavoro, il tempo e le risorse
vengono suddivisi fra i Gruppi e non fra i singoli parlamentari

numero minimo di membri:


- camera dei deputati: 20
- senato della repubblica: 10

tutti i parlamentari devono essere iscritti ad un Gruppo Parlamentare


quelli che non si riconoscono in nessun Gruppo confluiscono nel Gruppo misto, gruppo privo di
connotazione politica

i gruppi hanno un Presidente “capogruppo” e organi direttivi


I Presidenti di ciascun gruppo sono coloro che sono sentiti dal Presidente della Repubblica nel corso delle
consultazioni per la risoluzione delle crisi di governo
sono generalmente espressione nel parlamento dei partiti politici

LE COMMISSIONI PARLAMENTARI

Le commissioni parlamentari sono organi minori delle Camere.


Sono composte dai parlamentari di tutti i Gruppi in proporzione al numero dei loro membri.

le commissioni posso essere:


1) PERMANENTI
2) TEMPORANEE
a) BICAMERALI
b) MONOCAMERALI

1- PERMANENTI
Le commissioni parlamentari permanenti sono organi stabili e necessari di ciascuna camera
costituite all’inizio della Legislatura e destinate a rimanere in carica fino alla fine della stessa
esse sono 14 in entrambe le Camere e sono ciascuna è competente su un argomento specifico
ideate al fine di decongestionare il lavoro parlamentare

2- TEMPORANEE
Le commissioni parlamentari temporanee assolvono a compiti specifici e durano in carica per il tempo
per l’adempimento della loro funzione.

esempio: articolo 82 Costituzione: Commissioni parlamentari d’inchiesta: queste commissioni sono


ideate per svolgere indagini e sentire testimoni sotto giuramento riguardo fatti di rilevanza politica ma
non possono emettere sentenze di condanna.
Commissione Antimafia o Caso Ustica

a- BICAMERALI
le commissioni parlamentari bicamerali sono formate da in parti eguali dai rappresentanti delle due
camere e rispecchiano la proporzione dei Gruppi
LA LEGISLAZIONE ORDINARIA
dopo la Costituzione la legge ordinaria è la fonte di diritto più importante

articolo 70 Costituzione: “la funzione legislativa è esercitata collettivamente dalle due camere”

collettivamente: per l’approvazione di una legge è necessario il voto favorevole sullo stesso testo sia della
Camera dei Deputati sia del Senato della Repubblica  bicameralismo perfetto

fasi per l’approvazione di una legge:

1) INIZIATIVA
2) ESAME E APPROVAZIONE
3) PROMULGAZIONE
4) PUBBLICAZIONE

1- INIZIATIVA
L’iniziativa legislativa si esercita presentando al Presidente di una delle due Camere una proposta di
legge  testo legislativo redatto in articoli

chi può presentare una proposta di legge:

- Il GOVERNO
proposte legislative governative  disegni di legge
con essi il Governo può attuare il suo programma politico
l’Esecutivo è sostenuto dalla maggioranza Parlamentare attraverso il voto di fiducia,
solitamente quindi le proposte governative sono quelle destinate ad essere approvate più
facilmente

- SINGOLI PARLAMENTARI
proposte di legge dei singoli parlamentari o gruppi parlamentari  proposte di leggi a più
firme

- il CONSIGLIO NAZIONALE DELL’ECONOMIA E DEL LAVORO (CNEL)


previsto dall’articolo 99 della Costituzione
organo composto da rappresentanti delle categorie economiche
proposte di legge su materie economiche e sociali

- 50.000 ELETTORI
consente ai gruppi di opinione di presentare esigenze al parlamento su questioni non
rappresentate dai partiti politici

- I CONSIGLI REGIONALI

2- L’ESAME E L’APPROVAZIONE
articolo 72 Costituzione: qualsiasi progetto di legge prima di essere discusso dalla camera
esaminato dalla Commissione permanente competente

PROCEDIMENTO ORDINARIO
detto anche per Commissione referente (articolo 72 comma 1 Costituzione)
prevede che il progetto legge venga assegnato all’esame preliminare di una o più commissioni
permanenti competenti per materia
1. La commissione unifica le diverse proposte di legge presentate sui medesimi argomenti

2. il Presidente della Commissione o un altro relatore espone le linee generali della proposta di legge
 discussione riguardo

- il testo nel suo complesso


- ogni singolo articolo

modifiche del teso  emendamenti

3. viene predisposta una relazione (redatta e votata dalla commissione stessa)


inviata all’Assemblea Plenaria (assemblea costituita da tutti i membri di una singola camera)

4. L’assemblea procede poi con la discussione, vi è la possibilità di proporre ulteriori emendamenti


e poi successivamente con la votazione che avviene separatamente articolo per articolo e alla fine
sulle legge nel suo complesso

PROCEDIMENTO LEGISLATIVO DECENTRATO


articolo 72 comma 3 Costituzione
questo procedimento prevede che l’esame e l’approvazione si svolgano interamente nell’ambito della
Commissione competente la quale assume un compito deliberativo o legislativo

CAUTELE per evitare i “colpi di mano”: (sempre articolo 72 Costituzione)


- esclusione dell’approvazione in Commissione di leggi di maggior importanza
in materia:
 costituzionale
 elettorale
 delegazione legislativa
 ratifica dei trattati internazionali
 approvazione dei bilanci e dei conti consultivi

- possono chiedere lo spostamento dei lavori all’assemblea:


 il Governo
 1/10 dei componenti dell’assemblea plenaria
 1/5 dei membri della Commissione

PROCEDIMENTO PER COMMISSIONE REDIGENTE


è un procedimento semplificato, non previsto dalla Costituzione e possiede caratteri misti del
procedimento ordinario e legislativo decentrato

- Commissione  compito redigente

consiste nella discussione e approvazione dei singoli articoli


- Assemblea Plenaria  voto finale della legge (nel suo complesso)

doppio voto conforme  le due camere approvano lo stesso identico testo di legge

navetta o palleggio  passaggio ripetuto della proposta di legge fra le Camere


utilizzato a volte come “insabbiamento”
PROMULGAZIONE DELLA LEGGE
dopo il completamento dell’iter parlamentare una legge non produce ancora effetti giuridici

articolo 73 Costituzione: la legge viene inviata al Presidente della Repubblica per la promulgazione
ha la capacità di poter rinviare alle Camere le leggi che ritiene non opportune o non conformi alla
Costituzione chiedendo una nuova deliberazione

articolo 74 Costituzione: in caso di riapprovazione del medesimo testo di legge da parte di entrambe le
camere il Presidente della Repubblica è tenuto a promulgare

l’opposizione del Presidente del consiglio non è definitiva  veto sospensivo


veto: vietare / sospensivo: sospendere
il Presidente della Repubblica sospende l’entrata in vigore di una legge

PUBBLICAZIONE DELLA LEGGE


la legge promulgata viene quindi Pubblicata

a cura del Ministro della Giustizia


sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana

la Gazzetta ufficiale della repubblica italiana esce bisettimanalmente, nella zecca e si compone di una parte
riguardante l’uscita di leggi e una parte riguardante la pubblicazione di concorsi pubblici statali o comunali

La legge entra in vigore il 15° giorno dopo la sua successivo alla pubblicazione  vacatio legis
(presunzione di conoscenza)

vacatio legis:
- se vi è l’urgenza la legge può entrare in vigore immediatamente
- se il testo della legge è particolarmente complesso il periodo di tempo può essere aumentato

LA LEGISLAZIONE COSTITUZIONALE
Parlamento: l’organo che rappresenta l’intero corpo elettorale  può modificare o integrare la
Costituzione

attraverso (articolo 138 Costituzione):

1) LEGGI DI REVISIONE COSTITUZIONALE


modificano il testo della Costituzione vigente

2) ALTRE LEGGI COSTITUZIONALI


sono integrazioni della costituzione come sue disposizioni

PROCEDIMENTO LEGISLATIVO PER LEGGI DI REVISONE COSTITUZIONALE E ALTRE LEGGI COSTITUZIONALI

Il procedimento legislativo per le leggi di revisione costituzionale e altre leggi costituzionali è analogo a
quello per le leggi ordinarie

ma è reso più complesso  aggravato:


- non è ammesso il procedimento legislativo decentrato in commissione

- la proposta di legge costituzionale deve essere approvata 2 volte da ciascuna camera


con intervallo non inferiore a 3 mesi dalla precedente deliberazione

- prime due deliberazioni: maggioranza relativa


seconde due deliberazioni: maggioranza assoluta dei componenti di ciascuna camera

- la legge viene pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale allo scopo di consentire di richiedere che venga
sottoposta a  referendum popolare
detto anche referendum costituzionale confermativo

richiesto da:
 500.000 elettori
 5 consigli regionali
 1/5 dei componenti di una Camera

- il referendum è escluso nel caso il cui nelle due seconde deliberazioni di entrambe le Camere si
sia raggiunta la:
 maggioranza dei 2/3 dei componenti
volontà presunta

LIMITI DELLA REVISIONE COSTITUZIONALE


non tutta le Costituzione è revisionabile
allo scopo di salvaguardare i suoi principi essenziali

LIMITI:

- articolo 139 Costituzione: forma di governo repubblicana


(referendum istituzionale del 2 giugno 1946)

- articolo 1 Costituzione: principio democratico

- articolo 2 Costituzione: diritti della persona umana (inviolabili)

- tutti gli altri principi dell’ordinamento costituzionale che costituiscono


l’essenza dei valori supremi sui quali si fonda la Costituzione Italiana

POTERI DI INDIRIZZO E CONTROLLO


Il Governo dipende politicamente dal Parlamento e tale dipendenza si realizza anche attraverso i poteri di
indirizzo e controllo a disposizione delle camere

1) INTERROGAZIONI
2) INTERPELLANZE
3) MOZIONI
1- INTERROGAZIONI
Sono domande che i parlamentari rivolgono per iscritto al Governo o ad un Ministro
con il fine di conoscere se determinati fatti siano veri
sollecitare il Governo a dire quanto sa su tali avvenimenti
per scoprire se abbia preso o intenda prendere provvedimenti a riguardo

2- INTERPELLANZE
sono domande al governo al fine di conoscere i motivi o gli intendimenti della condotta politica rispetto
ad una determinata questione.
riguardano particolari comportamenti del governo su alcune precise questioni e le responsabilità per le
sue azioni

3- MOZIONI
deliberazione delle Camere su un determinato argomento per chiedere al Governo di muoversi verso
una certa direzione

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