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LA FUNZIONE LEGISLATIVA: IL PARLAMENTO

1- La composizione del parlamento


Il parlamento è l’organo costituzionale titolare del potere legislativo, composto da due camere: la camera dei deputati
eletti regionalmente con sede a Palazzo Montecitorio e il senato della repubblica eletto a livello nazionale con sede a
Palazzo Madame.
Poiché le due camere svolgono esattamente le stesse funzioni, il nostro è un sistema bicamerale perfetto.
Il parlamento si riunisce e delibera in seduta comune:
- l’elezione del presidente della repubblica e il suo giuramento
- l’elezione di un terzo dei membri del consiglio superiore della magistratura e della corte costituzionale
- la messa in stato d’accusa del presidente della repubblica
Ciascuna delle due camere è eletta per 5 anni, tale periodo viene denominato legislatura.
Questa comunque può durare meno nel caso di scioglimento anticipato delle camere, questo atto può essere disposto dal
presidente quando i rapporti tra il parlamento e governo non siano più basati sulla fiducia e si ritenga necessario
rinnovare la composizione di questi organi.
Lo stato non rimane mai privo del parlamento è assicurata la continuità della funzione parlamentare.
Nel periodo di proroga le camere non operano con pienezza dei propri poteri, intervengono nelle situazioni di urgenza.
Tra le due camere esistono delle differenze: i membri elettivi sono metà di quelli della camera dei deputati, l’elettorato
attivo che è la capacità di votare sia per il senato che per la camera si richiede i 18 anni, l’elettorato passivo che è la
capacità di essere votati si richiede i 25 anni per la camera dei deputati mentre i 40 per il senato, per essere presidente si
richiede 50 anni.
2- L’organizzazione delle camere
L’organizzazione interna delle camere si basa su uno specifico regolamento  art. 64 Cost.
In ciascuna camera operano determinati organi:
- presidente perché l’elezione sia valida è richiesta la maggioranza dei due terzi dei componenti al primo
scrutino, due terzi al secondo e metà dal terzo in poi.
Il presidente è un organo imparziale, si astiene dal voto in assemblea, la sua funzione consiste nel dirigere le
sedute e i dibattiti in aula.
Il presidente del senato supplisce il presidente della repubblica nei casi di impedimento, il presidente della
camera presiede le riunioni in seduta comune del parlamento.
Entrambi devono essere consultati dal presidente della repubblica nell’ ipotesi di scioglimento anticipato delle
camere.
- ufficio di presidenza composto dallo stesso presidente, da 4 vicepresidenti, 8 segretari che accertano
l’esistenza delle condizioni di regolarità nelle votazioni assembleari e compilano i verbali e 3 questori che si
occupano del cerimoniale e mantengono l’ordine all’interno della camera.
Svolge compiti di natura amministrativa e si occupa in particolare della gestione finanziaria della camera.
- gruppi parlamentari che coincidono con i partiti, questi riuniscono i parlamentari di uno stesso partito purché
eletti nel numero minimo di venti deputati, ognuno elegge un proprio presidente o capogruppo che lo
rappresenta.
L’insieme dei presidenti dei diversi gruppi costituisce la conferenza dei capigruppo, alla quale competono
l’organizzazione e la programmazione dell’attività parlamentare insieme al presidente della camera.
Occorre un numero minimo di iscritti che corrisponde a 10 per il senato e a 20 per la camera dei deputati e per
ogni camera esiste il gruppo parlamentare misto.
- commissioni permanenti hanno competenza su specifiche materie, coincidenti con i settori della pubblica
amministrazione e intervengono nella fase di discussione e approvazione delle leggi art. 72 cost.
- giunte si occupano dell’organizzazione interna e del funzionamento delle attività parlamentari (elezioni) e
nominati dai presidenti delle camere.
3- Il funzionamento delle camere
I membri delle camere si riuniscono quotidianamente nelle loro sedi per discutere e approvare proposte di legge.
Le sedute delle camere sono pubbliche, è permesso ai cittadini di assistervi da apposite tribune e se disposto dal
presidente si può assistere alla diretta dei dibattiti e delle votazioni.
Perché la deliberazioni delle camere siano valide è necessaria la presenza del cosiddetto numero legale, che corrisponde
alla metà più uno dei componenti, art. 64 cost.  quorum costitutivo ed è necessario perché si possa votare.
Se se ne accerta la mancanza la seduta deve essere sospesa e la votazione non è valida.
Le votazioni avvengono in modo palese utilizzando il voto elettronico ossia con un sistema che mette a disposizione dei
parlamentari tre distinti pulsanti: favorevole/ contrario/ astensione.
La maggioranza richiesta per l’approvazione della deliberazione corrisponde al quorum deliberativo, solitamente quello
semplice, che corrisponde alla metà più uno dei votanti; assoluta ovvero metà più uno dei componenti oppure
qualificata cioè più elevata di quella assoluta.
L’ostruzionismo parlamentare sono delle tecniche adottate per ritardare i lavori parlamentari come il prolungamento
degli interventi, abbandono dell’aula per far mancare il numero legale.
4- La posizione giuridica dei parlamentari
Per poter essere eletti non devono sussistere cause di ineleggibilità ovvero un impedimento giuridico all’elezione, sono
ineleggibili i titolare di determinati uffici, quali i consiglieri regionali e coloro che hanno rapporti con governi esterni o
di incompatibilità che derivano dall’impossibilità di cumulare il ruolo di parlamentare con altre cariche istituzionali, le
cause di sono ad esempio tra senatore e deputato, parlamentare e presidente della repubblica.
I parlamentari operano in autonomia e non è possibile revocare il loro mandato, art. 67 Cost, agiscono senza vincolo di
mandato.
Art. 68 cost C. 1, tutela la libertà di manifestazione del pensiero dei parlamentari, non possono essere puniti per reati di
opinione, consente l’esercizio delle loro funzioni in un clima di libertà = insindacabilità.
Godono dell’immunità dagli arresti, C. 2, nel senso che possono essere arrestati in presenza di un mandato giudiziario
solo con il consenso della camera a cui appartengono.
Questa può essere negata se si ravvisano elementi di natura persecutoria o intimidatoria verso il parlamentare, il
consenso non è invece necessario nel caso di flagranza di reato.
Art. 69 i membri del parlamento ricevono per la loro attività un compenso chiamato indennità parlamentare, è
determinata per legge ed è costituita da quote mensili comprensive del rimborso di spese di segreteria e di
rappresentanza, più un rimborso per le spese di soggiorno a Roma e la possibilità di accedere gratuitamente a una serie
di servizi.
5- L’iter legislativo
È il procedimento per la formazione di una legge e si articola in 4 fasi: iniziativa, la discussione e approvazione, la
promulgazione e la pubblicazione.
La proposta di legge è un testo normativo, redatto in articoli e proceduto da un’introduzione volta a chiarire gli obiettivi
che si prefigge, depositato presso una Camera per richiederne la discussione e l’approvazione  art. 71
Può essere presentata dal Governo si definisce disegno di legge, da ciascun parlamentare, da consigli parlamentari o
50.000 elettori.
Segue la discussione e approvazione, art. 72, che può seguire diverse procedure decise dal presidente della camere e
verificare prima la regolarità formale:
- ordinaria, è obbligatoria per alcune materie, il presidente affida l’esame del progetto di legge alla commissione
permanente ed è chiamata a operare in sede referente, il suo compito è quello di esaminare la proposta
anticipatamente, studiandola con attenzione e predisponendo una relazione scritta in cui si riferiscono i
contenuti essenziali del progetto e si richiede, motivandola, la sua approvazione o non.
La proposta passa all’esame di tutta l’assemblea: si inizia con gli interventi del presidente e dei relatori della
commissione che l’ha esaminata e si procede alla votazione, articolo per articolo.
Ogni parlamentare può proporre degli emendamenti cioè delle modifiche al testo della proposta.
Si procede alla votazione dell’intera proposta, fase preceduta dalle dichiarazione di voto, se è approvata deve
essere trasmessa all’altra camera per essere sottoposta allo stesso iter, anche se è possibile che venga adottato
un procedimento diverso.
- abbreviata, ammessa per i progetti legislativi dichiarati urgenti e comporta la riduzione dei tempi
- decentrata, comporta un cambiamento di ruolo della commissione chiamata a esaminare preliminarmente il
progetto, agisce in sede deliberante nel senso che assume il potere di decidere direttamente.
È sempre possibile passare a quella ordinaria, su richiesta del governo, di un decimo dei componenti della
camera o di un quinto dei componenti della commissione
- redigente consiste nell’affidare alla commissione competente l’esame e l’approvazione dei singoli articoli della
proposta, riservando l’approvazione finale dell’intero progetto a tutti i componenti dell’assemblea, di solito per
i regolamenti.
Una volta approvato in una camera, esso viene trasmesso all’altra, se questa apporta delle modifiche, il testo deve
ritornare  percorso avanti e indietro/ spola/ navetta e persegue fino al momento in cui i due rami del parlamento
arrivano ad approvare un testo identico: perfetta.
Una volta approvata dal parlamento la legge deve essere presentata al presidente della repubblica, che ha il compito di
promulgarla, di renderla cioè ufficiale, attraverso l’apposizione della propria firma  art. 74
Il capo dello stato può rimandare alla camera la legge, allo scopo di ottenere un suo più attento esame e una sua
modifica, qualora ritenga che essa non sia legittima dal punto di vista costituzionale = veto sospensivo, esercitato una
volta sola, se le camere riapprovano la legge così com’è è tenuto a promulgarla o in alternativa a rimettersi.
Per il capo dello stato la promulgazione è un atto dovuto, che può essere rimandato con il veto sospensivo, ma al quale
non è possibile sottrarsi.
Subito dopo la legge riceve il visto del ministro della giustizia, viene pubblicata sulla gazzetta ufficiale ed entra in
vigore il quindicesimo giorno successivo alla pubblicazione.
Tutti i cittadini hanno l’obbligo di rispettarla e si presume in modo assoluto che la conoscono.
6- La funzione ispettiva e quella di controllo
Oltre alla funzione legislativa il parlamento svolge funzioni ispettive competono alla commissioni di inchiesta, art. 82,
sono composte in modo tale da rispettare le maggioranze politiche dei gruppi parlamentari e possono essere
monocamerali o bicamerali.
I loro poteri sono molto forti, paragonabili a quelli dei magistrati, hanno la facoltà di convocare e interrogare come
testimoni tutti i cittadini e devono garantire il diritto alla difesa, devono produrre una relazione da presentare al
parlamento.
Il controllo politico viene esercitato attraverso:
- interrogazioni sono domande scritte che uno o più parlamentari possono presentare al governo per avere
informazioni su determinati fatti e su come il governo intenda agire, può essere scritta oppure orale.
Dato l’elevato numero stata introdotta presso la camera la procedura del question time in base al quale una
volta a settimana la prima ora di seduta viene destinata alla discussione di interrogazioni a risposta immediata,
numero massimo di 6 per seduta
- interpellanze sono domande scritte rivolte da singoli parlamentari per ottenere spiegazioni sulla condotta del
governo e su come esso intenda intervenire, si propongono di ottenere risposte motivate
- mozioni che hanno l’obiettivo di aprire dibattiti tra i membri di una camera e il governo, devono essere
sottoscritte da uno o più presidenti di gruppi parlamentari e da almeno 10 deputati o 8 senatori.
(mozioni di fiducia e di sfiducia si concede o si toglie la fiducia al governo)
Il controllo economico del parlamento sul governo si sostanzia nell’approvazione del bilancio dello stato, il disegno di
legge di bilancio deve essere approvato entro la fine di ogni anno.
LA FUNZIONE ESECUTIVA: IL GOVERNO
1- La composizione del governo
Il governo in base alla costituzione è composto:
- presidente del consiglio la cui normativa spetta al presidente della repubblica con sede ufficiale palazzo Chigi.
Ha il compito di convocare e di presiedere le riunioni del consiglio dei ministri, di coordinare l’attività dei
ministri e di mantenere l’unità dell’azione politica e amministrativa
Ha inoltre funzione di guida e di coordinatore governativo è confermata dal fatto che quando si fa riferimento
al governa lo si fa tramite il cognome del presidente (governo Gentiloni, conte)
- ministri, definiscono l’indirizzo politico del governo, in quanto organi individuali sono titolari, ciascuno, di un
ramo della pubblica amministrazione( istruzione, sanità), chiamato ministero, dal quale dipendono numerosi
uffici destinati a realizzare le funzioni di cui il ministro è titolare.
Sono responsabili dell’organizzazione e dell’attività del ministero che dirigono e possono emanare
provvedimenti amministrativi mentre i ministri senza portafoglio fanno anche loro parte del consiglio dei
ministri ma non dirigono uno specifico dicastero, essendo incaricati di svolgere compiti particolari un esempio
è il ministro delle pari opportunità.
- consiglio dei ministri è un organo collegiale composto da tutti i ministri e dal presidente del consiglio, è
l’organo che definisce la politica generale del governo, attraverso i disegni di legge da presentare al
parlamento, i decreti legge e legislativi, si riunisce a palazzo Chigi su convocazione del presidente del
consiglio.
La legge n. 400/1988 integrata nel marzo 2001 ha istituito altri governo all’interno del governo quale il vicepresidente
del consiglio, viceministri, sottosegretari, consiglio di gabinetto, comitati interministeriali, commissari straordinari.
 art. 96, reati che possono essere compiuti da un membro del governo:
- La corruzione che consiste nel ricevere denaro o altri compensi per compiere, ovvero astenersi nel compiere,
determinati atti d’ufficio
- Il peculato corrisponde all’appropriazione di denaro o di altri beni di cui si ha il possesso in ragione
dell’esercizio della propria funzione
- L’abuso d’ufficio ricorre se ci procura un ingiusto vantaggio di natura patrimoniale violando norme giuridiche
- La concussione consiste nell’abuso dei propri poteri per indurre altre persone a dare o a promettere denaro o
altri benefici
2- La formazione del governo e le crisi politiche
Il processo di formazione del governo si apre con le consultazioni del presidente della repubblica, ha il compito di
scegliere la persona che guiderà il governo, per questo consulta gli ex presidenti, i presidenti delle due camere, dei
gruppi parlamentari e i segretari dei partiti politici, questo non è un obbligo giuridico ma sono frutto di una
consuetudine.
Prosegue con il conferimento dell’incarico, quindi la persona incaricata accetta con riserva ovvero attraverso
consultazioni.
Se il presidente del consiglio incaricato accetta avviene la nomina del presidente del consiglio e dei ministri, art. 92 c. 2,
che si perfeziona con il giuramento di fedeltà alla repubblica davanti al capo dello stato, art. 93.
Bisogna quindi ottenere la fiducia del parlamento, art. 94 c. 1, entro 10 giorni dal giuramento, deve presentarsi davanti a
ciascuna camera, in sede separata ed esporre il proprio programma politico, che illustra gli obbiettivi che il governo
intende perseguire durante il suo mandato e le modalità con cui realizzarli.
Quindi il processo si conclude con l’approvazione della mozione di fiducia da parte del parlamento, un documento in
cui la maggioranza dei membri di ciascuna camera dichiara di approvare i progetti del governo e gli riconosce fiducia,
art. 94 c. 2
Se anche solo una delle due camere nega la fiducia, il governo è costretto a dimettersi.
La questione di fiducia è invece una condizione che il governo pone al parlamento per far approvare un disegno di legge
o a far convertire in legge un decreto legge, il governo minaccia le dismissioni, è uno strumento di pressione nei
confronti dei parlamentari.
Se la maggioranza dei parlamentari non approva più l’operato del governo può essere presentata una mozione di
sfiducia, è un documento presentato dall’opposizione che esprime la mancanza di accordo delle camere sul
comportamento politico del governo, deve essere firmata da almeno un decimo dei componenti della camera e deve
essere motivata, art. 94 c.5
Nel caso sia approvata la mozione di sfiducia il governo cade e si apre una crisi di governo che può essere risolta con la
formazione di un nuovo governo o ricorrendo a elezioni anticipate, parlamentare se provocata dall’approvazione di una
mozione di sfiducia del parlamento altrimenti extraparlamentari.
Il governo rimane in carica fino alla nomina del governo successivo ma con limitata attività.
Il parlamento può costringere alle dismissioni anche un singolo ministro, art.95 c.2, se succede il presidente del
consiglio potrà sostituirlo con un nuovo membro, ad interim/nel frattempo affida il suo incarico al titolare di un altro
ministero o a se stesso.
La sfiducia può essere anche espressa nei confronti di alcuni ministri, la cui sostituzione determinerà un rimpasto di
governo che corrisponde a una parziale modifica della composizione del governo.
3- Le funzioni del governo
Il governo è titolare del potere esecutivo, per cui dirige la pubblica amministrativa.
Ha inoltre la funzione di indirizzo politico, consiste nel definire orientamenti politici generali dello stato.
Il compito del governo è quello di intervenire sulla situazione generale dello stato, con particolare riferimento agli
aspetti economici e sociali.
Ha il compito di analizzare il quadro del paese, di invidiare gli obbiettivi che intende raggiungere e elaborare delle
scelte, si attua attraverso l’iniziativa legislativa, emanazione di decreti legislativi e di decreti legge, la manovra di spesa
pubblica e la direzione della politica estera.
La funzione amministrativa o amministrativa consiste alla direzione, attraverso i ministri con portafoglio, dei vari settori
della pubblica amministrazione, realizza così le azioni decise nel ruolo di indirizzo politico, predisponendo tutti i mezzi
necessari per realizzare gli obbiettivi prefissati.
4- L’attività normativa del governo
Il governo ha inoltre il potere normativo, cioè il potere di emettere norme finalizzate a tradurre in pratica le decisioni
assunte nell’ambito della funzione di indirizzo politico, è esercitato attraverso l’emanazione di:
- decreti legge sono provvedimenti aventi forza di legge che il governo può emanare di sua iniziativa nei casi di
necessità e urgenza, le cui caratteristiche sono essere emanati nei casi di urgenza e di necessità, entrare in
vigore il giorno della pubblicazione, dover essere convertiti in legge dal parlamento entro 60 giorni, non
possono essere riproposti dal governo, questa sentenza ha posto fine alla prassi di reiterare più volte i decreti
legge non approvati dal parlamento, riproponendoli poco prima della sentenza.
- decreti legislativi sono atti aventi forza di legge emessi dal governo su delega specifica dal parlamento,
attraverso una legge delega con cui trasferiscono al governo il compito di legiferare su un determinato
argomento.
Si tratta di una legge da approvare con procedura ordinaria, deve indicare l’oggetto su cui deliberare, i principi
e i criteri cui il Governo dovrà fare riferimento, no una delega in bianco.
Il governo può emanare anche regolamenti, che sono una fonte secondaria, emanate solo nelle materie non coperte da
riserva di legge, in base all’organo si distinguono in governativi, deliberati dal consiglio dei ministri, se emanati dal
presidente del consiglio, del presidente del consiglio, mentre se emanati dai singoli ministri, ministeriali.
Sulla base degli scopi che si prefiggono:
- esecutivi hanno lo scopo di dare attuazione alle leggi, ai decreti legge e ai decreti legislativi, spiegandone più
specificamente le disposizioni
- di organizzazione che disciplinano il funzionamento degli uffici pubblici, in maniera da garantire il buon
andamento e l’imparzialità
- delegati attraverso i quali il governo detta norme nei settori di interesse pubblico oltre quanto già previsto dalla
legge determinando nuovi diritti nuovi doveri per i cittadini.

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